Harry Jackson e il mistero degli antenati

di JKEdogawa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un giorno QUALSIASI di fine Agosto ***
Capitolo 2: *** Non voglio! Non voglio! Non voglio! ***
Capitolo 3: *** Prime amicizie nel mondo dei maghi ***
Capitolo 4: *** Smistamento a sorpresa ***
Capitolo 5: *** Tra scuola, sorelle e sibili sinistri ***
Capitolo 6: *** Dolori e spiegazioni ***



Capitolo 1
*** Un giorno QUALSIASI di fine Agosto ***


Guardava fuori dalla finestra cercando delle risposte in quell’estate stranamente fresca. La brezza serale gli muoveva i capelli neri già ribelli di loro. Tirò un respiro profondo chiudendo gli occhioni verdi dietro agli occhiali tondi.

"Forse non sono all’altezza…" pensò sconsolato

"Non ti preoccupare… i tuoi hanno detto che arriverà, e deve essere per forza così!2 una parte di se cercò di tranquillizzarlo

"E se non fossi un mago… e se fossi" rabbrividì "… un Magonò? Che vergogna"

- Harry… scendi che è pronto!- disse una voce di donna da sotto i suoi piedi

- Arrivo mamma!- rispose il ragazzino abbandonando la finestra e dirigendosi a grandi passi verso la porta della camera da letto.

Ora molti penseranno che sia la visione allegra della famiglia Potter, ma non è così. Harry Jackson assomigliava parecchio al suo antenato, ma erano ormai passati 3 secoli dalla dipartita del Signore Oscuro. Lui non c’entrava niente con quella storia. Era un NORMALE ragazzo mago di 11 anni che aspettava con ansia la sua NORMALE lettera via gufo Hogwarts, la NORMALE scuola di magia e stregoneria situata in un NORMALE castello inglese.

Harry si mise a sedere a tavola e sospirò. Sua sorella Claire lo guardo e sorrise. C’erano alcuni momenti in cui riusciva ad essere gentile e trasmettere serenità, quella "sorella troppo perfetta" per i suoi gusti, quella sorella che non poteva più usare la magia da un anno senza ricevere qualcosa dal Ministero della Magia.

- Di solito arrivano la mattina, non ti preoccupare!- gli disse sorridendo amichevolmente

- E se fossi un Magonò... che vergogna per la famiglia...- le rispose sbuffando

- Non dire sciocchezze... con un nome come il tuo sei sicuramente un mago!- lo rimproverò amorevolmente sua madre

- Tua madere ha ragione... sei sicuramente un mago!- annuì suo padre

Qelle frasi gli fecero tornare lievemente il sorriso, ma pensare che tutto ruotava attorno a quel nome lo disturbava. Perché chiamarsi Harry? Perché avere un peso del genere sulla schiena? Aveva solo 11 anni e se non fosse andato ad Hagwarts il buon nome Harry sarebbe stato infangato per sempre. Trangugiò la cena tutta d'un fiato, poi si diresse in camera sua a scrutare ancora il cielo.

Quando su madre entrò si rese conto che si era addormenteto appoggiato alla finestra aspettando qualcosa che sarebbe arrivato solo la mattina dopo, forse. Quando si risvegiò si sorprese si essere a letto sotto le coperte, ma sopratutto si stupì che nella prima luce dell'alba qualcosa bussasse alla sua finestra con tanta, troppa insistenza. Si alzò ancora intontito e s'infilò maldesramente gli occhiali sul naso. Aprì la finestra ed un grosso barbagianni color cappuccino planò sul letto lasciandovi una lettera con scritte verdi smeraldo. Sulla busta c'era scritto: Harry Jakson, Grindelwald Place 12, camera al primo piano sulla sinistra. La rimirò tra le dita sbalordito, toccò quasi con paura che scottasse la ceralacca con i simboli delle quattro case di Hogwarts.

" Be... che aspetto? La apro, no?!" gli disse una voce nella su testa

" Forse è meglio aspettare, così la faccio vedere a mamma e papà!" aggiunse un'altra voce nella sua testa

" E se poi dicesse che non sono idoneo?" un'altra voce

- Basta tutte quante!- alla fine disse ad alta voce rivolto al niente- Aspetterò che i miei si siano alzati e poi la aprirò con loro!-

Si ributtò sul letto e Morfeo non perse tempo a riprenderlo tra le sue braccia. Quando si ridestò si rese conto di essersi addormenteto con la lettera sretta in mano e che erano le ore 10 e 30. Come se gli fosse arrivata una spina da sotto il letto saltò giù dalla branda e andò a fare colazione dove tutta la famiglia aspettava trepidante il suo arrivo.

- Allora, pigrone... ti è arrivata la lettera!- disse la sorella ritornata la persona rompiscatole di sempre

- Certo!- rispose euforico prendendo una fetta di pane e buttandoci sopra la lettera

- ATTENTO!- urlò sua madre quando si accorse che stava per spalmare di marmellata le scritte verdi e la ceralacca con il simbolo della scuola- Ma vedi cosa fai?!-

- Uh oh... eh eh eh...- ammise lui facendosi piccolo piccolo e arrossendo debolmente

- Si clemente, Margareth... è la sua prima lettera...- prese le sue difese il padre

- Mi ricorda stranamente qualcuno...- gli rispose sarcastica la moglie. Lui non rispose e si concentrò sulla Gazzetta del profeta di quella mattina.

- Eri agitato stamane... cos'è successo pulce?- chiese la sorella

- Niente di serio... un barbagianni mi è entrato in camera e mi ha lasciato la lettera sul letto...-

La madre quasi si strozzo con un uovo fitto, il padre quasi bucò il giornale con un pugno e Claire gli sputò addosso del succo di zucca che stava bevendo. Lui rimase sorpresso e spaventato dalla loro reazione.

- Come fogliolo?- chiese il padre sull'orlo di una crisi di nervi

- Stamattina presto mi è arrivato un barbagianni in camera e mi ha lasciato una lettera da Hogwars...- rispose il ragazzo ancora perplesso

- Jasper... abbiamo un problema... un grosso problema!- disse la madre guardando attonita il marito, aveva appena aperto le due lettere.

- Cosa succede?- chiese Claire curiosa di ciò che capitava al fratello

- Harry è stato ammesso e non ammesso... non ha senso...-

Il ragazzino sgranò gli occhi incredulo, il padre si alzò di scatto e raggiunse la moglie, la sorella spostava lo sguardo dal fratello ai genitori cercando una risposta logica a tutto ciò.

- Chiederò conferma alla scuola oggi stesso... c'è il consiglio scolastico che si incontra oggi stesso e come insegnante devo partecipare...- disse Jasper Jackson, insegnante di trasfigurazione alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts

- Va bene, amore... mi raccomando...- rispose la moglie, Margareth Jackson, infermiera al San Mugo, l'ospedale dei maghi.

- Quindi io sono un mago o no?- chiese perplesso Harry non ancora coscente della situazione

- Ecco... non lo sappiamo... ma entro stasera dovremmo saperlo!- lo consolò la madre

Ancora più abbattuto della sera prima si diresse in camera dove rimase quasi tutta la mattina. Pensò e ripensò a tutte quegli strani avvenimenti. Perché due lettere? Perché non poteva sapere come tutti i comuni maghi se era o se non era tale? Si grattò nervosamente la teste e tirò un profondo respiro. Si siresse verso l'arazzo degli antenati, partiva da Lily e James Potter e terminava con lui, Harry Jakson. Ne copriva uno più antico che era stato nascosto circa 100 anni prima. Perché nasconderlo? Perché dimenticarsi delle cose ancora più antiche? Non aveva alcun senso nascondere la storia... o forse sì?

- Immaginavo di trovarti qui!- gli disse una voce conosciuta da dietro

- Che vuoi? Prendermi in giro?- chiese lui guardando arrabbiato e sconfortato la sorella

- No... sono venuta a dirti che secondo me sei un mago!- rispose stranamente amichevole Claire, che si smentì subito- Sopratutto sarai un Grifondoro... così saprò che fare nei momenti noia, pulce!-

Come potete aver capito Claire Jakson era la tipica "sorellamaggioreperfettarompiscatole" di qualsiasi famiglia, magica o babbana. Aveva già fatto un anno ad Hogwarts ed era tranquilla di fare il secondo. Aveva capelli castani molto scuri, quasi neri; e due occhi vispi stranamente voletti, dono della nonna. Tendeva a fare sempre la più matura con il fratello e a tempestarlo di scherzi.

- Si aspettano tutti tanto da me...- disse Harry sospirando tornando a contemplare l'arazzo dei parenti- Io non sono Harry Potter, non lo sono mai stato e sicuramente non lo sarò! Forse andrò pure a Serpeverde... così bloccherò la serie della famiglia...-

- Tu cosa?!- sbiancò Claire non tanto sicura come prima

- Che c'è?! E' solo una stupida casa...-

- Non so se ti rendi conto della cosa che hai appena detto! Da Serpeverde sono usciti i peggiori maghi malvagi della storia, tra cui...-

- ... Tu- Sai- Chi.... me lo hai ripetuto quelle mille volte... ma non pensi che sia esagerato attribuire tutto ciò ad una casa sola?-

- Ci sono prove e... e comunque tu sarai Grifondoro come tutta la famiglia... volente o nolente!- la sua voce era più arrabbiata, come se non le piacesse pensare ad un fratello Serpeverde. Si allontanò molto contrariata e non gli rivolse più la parola.

- Stupida famiglia...- farfugliò lui scoccando un'occhiataccia alla seconda fila di immagini dell'arazzo.

Ritornò in camera sua, spoglia e grigia, come gli piaceva. Il sole proiettava i suoi raggi dalla finestra, inondando la camera di una luminosità quasi innaturale.

" Sembra quasi che speri di essere un Magonò..." gli sussurrò una voce maligna nell'orecchio

" No, questo mai... ma sono stanco che tutti si aspettino tanto da me! Ho solo 11 anni!" le rispose lui cercando di essere il più schietto possibile

Rimase a disquisire con la sua testa fino all'ora di pranzo, quando sua madre lo chiamò a preparare la tavola. Non parlarò con il resto della famiglia per tutta la durata del pasto, poi silenzioso come un fantasma se ne ritornò in camera sua. Si ripresentò solo a cena, quando suo padere tornò da Hogwarts con un largo sorriso sul viso.

- Ehi, campione... ho grandi notizie!- disse. Un accenno di serenità si preparò sul volto del ragazzino.

- Avanti, non farci stare sulle spine, Jasper!- rispose Margareth tutta orecchi

- Ebbene... sei un mago! Si chiedono anche come sia sucessa la storia delle due lettere... ma per adesso preoccupiamoci del necessario per il primo anno!-

Cadde il silenzio nella stanza, poi Harry gridò:- EVVAIIII!-

Mangiò con gusto tutto ciò che c'era a tavola e con la famiglia disquisì su quando andare a Diagon Alley. Quella, probabilmente, fu la sera più felice della sua vita.

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Capitolo 2
*** Non voglio! Non voglio! Non voglio! ***


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Capitolo 3
*** Prime amicizie nel mondo dei maghi ***


E quel giorno arrivò. Tutti agghindati e pronti per partire, Harry e Claire si diressero con la madre Margareth a King's Kross. Il padre era partito un paio di giorni prima per organizzare le lezioni.

La barriera era proprio davanti a lui. Era carico, era pronto, poteva farcela. prese una bella rincosa, chiuse gli occhi sul criceto che aveva come animale e si schiantò contro la parete. Insomma, si schiantò... venne inglobato della colonna stessa ricomparendo davanti ad una locomotiva che fumava e fisciava. Una moltitudine di ragazzi e adulti si dirigeva verso le carozze trainate da essa. Continuò a guardare estasiato quello spettacolo fino a che sua sorella non lo richiamò all'ordine.

- Mi raccomado... non cacciatevi nei guai!- disse la madre mentre salivano sull' Hogwarts Express

- Certo! Mi occuperò io della piccola peste...- disse Claire con un sorrisetto sicuro. Tre secondi sul treno e Harry l'aveva già persa di vista.

"E ora che faccio?" penso preoccupato guardando davanti a se

- Ciao... vieni con me? Sembri simpatico!- gli disse una voce da sopra

- E tu chi sei?- disse il ragazzino volgendo lo sguardo verso l'alto. Una ragazzina della sua età era appesa al soffitto, gli sorrideva con gli occhioni castani e i capelli rossi mossi che le cadevano ai lati della faccia

- Alexiel Collisien, vieni con me?- gli rispose lei

- Lì sopra?-

- No sciocchino, in uno scomparto!-

- Oh... em... va bene...- si pentì di averlo detto

- Arrivo!- Alexiel si buttò sl suo appoggio con una capriola in aria e gli atterò dietro. Lui non vide niente, teneva gli occhi serrati e le mani sulla testa come a protezione.

- Che hai, paura?-

- Non lo fare più!-

- Devi imparare a giocare e a divertirti!-

- Cercare di ammazzarsi non rientra nei mei piani di divertimento!-

- Mister Muso, vieni dai, così cerchiamo uno scomparto!-

- Mi chiamo Harry Jackson!-

- Bene, mi fa piacere... qui è perfetto! Ci si può arrampicare!-

- Sei proprio fissata con l'altezza!-

- Scusa se non sono nata in una famiglia di maghi! Per proteggersi da lui bisogna arrampicarsi!-

- Lui chi?-

- Saetta Kid!-

- Chi?!-

- Il Fulmine bambino che colpisce i calcagni degli sfortunati avventurieri che si imbattono in lui! Uuuuh!-

- Io dico che sei matta... non può esistere niente del gienere, è scentificamente provato!- disse un'altra voce dalla porta dello scomparto- Possiamo venire qui?-

- Più siamo meglio è!- rispose Alexiel ad una ragazza dai capelli biondi e gli occhi celesti dietro agli occhiali rettangolari da studiosa appena entrata nella cabina con appresso un ragazzino depresso dai capelli castano scuri e gli occhi neri che sembravano calamite.

- Io mi chiamo Daiana McKoy!- disse la ragazza bionda

- Io Alexiel Collisien!-

- Piacere, Rick Principe...- sospirò il ragazzo dallo sguardo magnetico studiando le sue scarpe

- Harry Jackson... avete visto una ragazza di capelli circa come i miei e gli occhi viola?-

- No... perché?- chiese Daiana indagatrice

- E' mia sorella maggiore... fa niente... la vedrò a scuola!-

Silenzio. Rick si sedette vicino al finestrino di fronte a Harry e iniziò a contemplare il panorama in modo assente. Daiana si sistemò di fianco a Harry e tirò fuori un grosso tomo chiamato "Hogwarts: tra segreti, leggende e alunni famosi". Alexiel si appese a testa in giù al portapacchi di fronte a Daiana.

- Ricorda molto un Pipistrello!- rise Harry guardando la nuova amica addormentata a testa in giù

- Già...- disse Daiana senza scollare gli occhi dal libro che era intenta a leggere

- Mm... interessante...- sospirò Rick senza distogliere lo sguardo dal finestrino

- Cosa sono questi musi lunghi? E' il nostro primo anno ad Hogwarts, dovreste essere felici...-

- Al settimo cielo...- rispose sarcastico Rick

- Effettivamente imparerò molte cose, come... non ci posso credere!- esclamò Daiana sgranando gli occhi sulla pagina che stava scorrendo del libro e poi spostando repentinamente lo sguardo su Harry. Gli spostò la frangia in un impeto improvviso spaventandolo, poi si calmò e continuò a guardare la sua fronte indagando.

- Che succede?- chiese il ragazzo perplesso

- Sembri tanto Harry Potter!- gli rispose continuando a studiare la su fronte

- Se lo vuoi sapere non ce l'ho, chiaro!- si stizzì Harry appiattendosi la frangia sulla fronte, lei distolse lo sguardo ancora più stizzita di lui

- Mister Simpatia qui non c'è!- ammise orgogliosamente lei.

Un rumore li fece sobbalzare. Alexiel era caduta dalla sua posizione precaria, era stesa a terra ronfante con il libro di Daiana aperto sulla faccia e le gambe sulle ginocchia di Rick, che finalmente si decise a cambiare soggetto da ammirare con aria di sufficenza.

- Presto, aiutiamola... si sarà fatta male!- esclamò preoccupato Harry spostandosi per tirarla su per le braccia

- Subito...- disse con voce inespressiva Rick alzandole le gambe. La posero con delicatezza sui posti liberi e la lasciarono dormire beatamente.

Ancora silenzio, Rick guardava Harry con la solita aria inespressiva, mentre Daiana si era ributtata a capofitto nella lettura del tomo su Hogwarts. Harry iniziò a tamburallare sulla finestra e a fischiettare una vecchia canzoncina scolpitagli in testa (colonna sonora di Harry Potter!XD).

- La smetti! Qualcuno stà cercando di leggere qui!- lo rimproverò Daiana ancora stizzita per la lite sulla cicatrice

- Aiah... sento un'aura alata e nera dentro di te!- ruppe il suo silenzio Rick

- Come!?- chiesero Harry e Daiana in coro

- Sarai un perfetto Corvonero!-

- E come fai a dirlo?- aggiuse sempre più scocciata Daiana

- Ti piace studiare...- Rick si rivolse a Harry- Sento un ruggito possente da dentro di te!-

- Intendi Grifondoro?! Ma ne sei sicuro?- soggiunse perplesso Harry

- Abbastanza... Rosso fuoco come la fiamma della sua follia!- si era spostato su Alexiel che accennava a svegliarsi

- Tassorosso... non avevo dubbi!- disse in tono da maestrina Daiana

- Io cos...? Che ci faccio qui?- si chiese Alexiel appena sveglia quando si accorse che aveva dormito stesa e non appesa

- Sei caduta e ti abbiamo tirato su!- spiegò schietto Harry

- Oh... grazie... ah ah ah... mi sarei voluta vedre!- rise pazzamente la ragazza

Tutti si guardarono perplessi, poi a Harry venne una domanda improvvisa:- Rick, tu in che casa pensi di finire?-

- Apri gli occhi Mister Non_sono_Harry_Potter... ha un serpente che gli stà sulla spalla destra!- esclamò Daiana indicando un musetto con due occhi gialli sulla spalla della casacca di scuola di Rick.

- Lingua biforcuta e sguardo di ghiaccio, inflessibile con i nemici e con chi non è sangue del suo sangue...- sospirò malinconico Rock per niente felice della sua performance

- Non ci credo...- disse Harry

- Lo immaginavo!- esultò Daiana

- Cosa vuole dire il tuo discorso?- domandò perplessa Alexiel

- Che sono Serpeverde...- la voce di Rick era amareggita, come se quella porola non volesse uscire dalla sua gola

- E allora?! E' una stupida casa!- esordì Harry. Tutti lo guardarono perplessi senza capire il perchè della sua frase.

- La casa è tutto! Dove vai è come sei... ma ti devo insegnare tutto?- gli rispose Daiana con tono da maestrina

- Secondo me non è così... le case sembrano fatte apposta per farci andare gli uni contro gli altri... è orribile!-

- Tu sei tutto matto... e mi piace!- esclamò entusiasta Alexiel

- Parla quella...- sbuffò Daiana

- Voi... em... siete di famiglia di sangue?- chiese timidamente e inaspettatamente Rick

- Babbana fino al midollo!- esultò Alexiel

- Dovevo aspettarmela una domanda del genere da un futuro Serpeverde... comunque... mader babbana, padre mago!- rispose Daiana

- Tre secolo di familiari solo maghi...- sospirò Harry

- Secondo la mia famiglia non dovrei parlare con voi...- aggiunse Rick- Ma loro ora non ci sono a controllarmi, quindi...-

- Lasciati andare, Amico! Sei troppo legato alla famiglia... SCATENATI!- la frase di Alexiel lo lasciò sbigottito. Nessuno l'aveva mai chiamato amico, o almeno non in quel tono. Un lieve sorriso iniziò a delinearsi sul suo volto.

- Allora non sei inespressivo... secondo me diventeremo amici... anche se siamo in case diverse!- esultò Harry. A Rick si illuminò il viso.

Rimasero a scherzare per tutto il viaggio, fino a che non arrivarono alla stazione di Hogwarts.

 

 

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Capitolo 4
*** Smistamento a sorpresa ***


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Capitolo 5
*** Tra scuola, sorelle e sibili sinistri ***


Primo giorno di scuola. Sembra facile dire così, ma non per Harry. Per primo dovette usare gli occhiali di riserva di una professoressa fino all'arrivo della posta. Non occhiali qualsiasi: erano rosa e viola con i brillantini negli angoli. Poi guardò l'orario e quasi svenne. Prime due ore della giornata... TRASFIGURAZIONE! L'ultima persona che avrebbe voluto incontrare quel giorno era proprio suo padre. La storia della piovra gigante aveva già fatto il giro della scuola grazie anche a quella boccalarga di sua sorella. Sapeva che si sentiva in colpa, infatti cercava di proteggerlo il più possibile. Ma anche Claire non poteva fare i miracoli. Tanto per gradire scivolò sui gradini appena alzato mentre si dirigeva da colazione e Pix decise che lui sarebbe stato la sua vittima per tutto l'anno. Poi la bella sveglia da parte di Nick Quasi senza Testa.
- Harry?! E' impossibile che tu sia un ragazzino! Potter?- gli aveva detto il fantasma piombandogli davanti mentre si rizzava a sedere sul letto
- Io sono HARRY JACKSON!- gli aveva gridato il ragazzino dopo aver urlato da donzelletta in pericolo. Era sceso a passo pesante e imbronciato.
Non solo il fatto di conoscere il professore di Trasfigurazione lo spaventava, anche il fatto che fosse con i Serpeverde a lezione non lo entusiasmava più di tanto. Erano sempre i primi a prenderlo in giro per la buona stella di Potter che non lo raggiava come la sorella. Certo: Claire la cercatrice, Claire la "tutte A+", Claire la Grifondoro migliore dopo i prefetti.
- Come va!?- chiese Rick quando lo raggiunse
- Da schifo!- gli rispose gobbo
- Ma non eri tu che volevi tanto venire a scuola?-
- Non ne sono troppo sicuro... era un altro Harry a parlare!-
- Alla prima lezione andrà meglio! Sbrighiamoci!-
- Che fretta c'è?-
- Che ne hai fatto del mio amico?!- cercò di sdrammatizzare Principe
- Si è beccato tre gavettoni da un "non so chi " ed è scappato!-
- Puoi anche dire quattro!- ghignò una voce sopra di loro, poi un palloncino esplose sulla testa di Harry. Il suo volto divenne rosso peperone.
- BASTA!- urlò il ragazzino
- Andiamo! Solo perchè la buona stella dei Potter ti ha abbandonato!-
- Per l'ultima volta io sono Jackson! JACKSON! Lasciami in pace coso!-
- E' un Portergeist e si chiama Pix!- lo coresse Rick, ma si zittì ad una fulminata dell'amico.
Raggiunsero la classe appena in tempo per sentire il prof che diceva:- Io sono Jasper Jackson e sarò il vostro insegnante di trasfigurazione!-
nessuno si mosse fino alla fine della lezione, ma fuori dalla classe il caos dilagò.
- Tuo padre è il professore di trasfigurazione!- esclamò Rick incerto
- Sì!- sbuffò Harry ancora più irritato
Calò il silenzio. Principe prese l'orario e fece una smorfia.
- Aiha! Augurami buona fortuna!- disse infine
- Perché?- chiese Harry
- Pozioni con i Tassorosso!-
- Hai paura di sbagliare?-
- No! Anzi... ma non so se qualcuno di nostra conoscenza ecco...-
- Stalle vicino e non farle fare esplosivi!-
- Tu cos'hai?-
- Storia della magia per un oretta buona! Mia sorella dice che il professore tende a mandare sonno alla classe!-
- Immagino che sarete con i Corvonero!-
- No, siamo da soli!-
- Sei fortunato! Io fino a mercoledì dovrò essere reattivo! Devo andare giù nei sotterranei!-
E così si separarono. Giunto in classe Harry si rese conto che non avrebbe dormito. Una  cosa che dovete sapere è che ha una fifa per i fantasmi di quelle esagerate. E si da il caso che il professor Ruf sia un fantasma.Fu l'ora più lunga mai passata nella sua vita. Fu il primo ad uscire con gli occhi sbarrati, quasi in catalessi. Quando fu a due piani di differenza iniziò a maledire Claire mentre si dirigeva alla serra numero uno per Erbologia.
- Salve! Sono Bart Lemon e sarò il vostro insegnante di Erbologia!- disse un mago tanto gentilmente severo quanto "figlio dei fiori" anni ottanta- Come prima lezione cercheremo di fare amicizia con la natura, perché noi siamo tuttuno con essa e non ce ne dobbiamo vergognare!-
Ti ho trovato... sibilò una voce, Harry s'irrigidì. Dette una gomitata a Daiana che era vicino a lui e le disse:- L'hai sentita?-
- Cosa?!- rispose lei accigliata
- Quella voce!- deglutì
- Fammi ascoltare la lezione va!-
Stavolta non mi scappi...
- E a... adesso?- balbettò il ragazzo
- Tu ti sei fatti di qualcosa di pesante!- lo ammonì l'amica
Sei MIO! un volto gli balenò davanti. La prima cosa che pensò fu ad un fantasma, così indietreggiò di due passi. Qualcosa lo agguantò per un piede e lo tirò a testa in giù. Istintivamente cercò di prendere la bacchetta dai pantaloni, ma poi si ricordò che aveva la divisa scolastica. La cosa di prima lo legò ai fianchi impedendogli di muovere le braccia.
- Lo fermi!- sentì la voce di Daiana
- Deve imparare a convivere con la natura...- disse l'insegnante impassibile
- Ma lo vuole mangiare!-
- Non è di mia competenza... il ragazzo ha infastidito la pianta...-
- Aiuto, mi stà stritolando!- chiese Harry rendendosi improvvisamente conto che era sospeso sopra a una pianta carnivora gigante- E mi vuole mangiare!-
- Lo vede!- continuò Daiana
- Io avevo detto che era vietato avvicinarsi alle piante!-
- Non lo ha mai detto!-
- Aiut...- la  morsa gli comprimeva i polmoni impedendogli di respirare
- Ora basta! Non vuole fare lei?! Bene! Stupeficium!-
La pianta si fermò per un secondo, ma la stretta si fece più forte. Harry avrebbe urlato, ma ormai non aveva fiato. La vista iniziò ad annebbiarsi e sentì tanti taglietti nella zona dei gomiti. Se non lo mangiava lo avrebbe stritolato.
- Diffindo!- sentì la voce di Daiana che declamava. La morsa si fece più lenta e ciò che lo teneva sospeso cadde assieme a lui. Era tutto finito, ma lui era svenuto e respirava affannosamente.
Quando si svegliò era su un letto in una stanza che non consceva e con una signora che non aveva mai visto. Era vestita da infermiera e lo guardava apprensiva, doveva avere sui quarant'anni o poco meno con i capelli neri e mossi, gli occhi verde smeraldo.
- Come va?- chiese
- Bene, credo. Dove siamo?-
- Nell'infermeria scolastica! Se becco Bart lo uccido, fidati! Sei stato fortunato ragazzo! Anche se non ne sei uscito bene... giuro che se continua così gliele brucio le serre, o non mi chiamo più House!- Detto ciò si allontanò verso la posta dell'infermeria.
Harry si guardò attorno senza distinguere bene gli oggetti lontani.. Trovò gli occhiali su un comodino di fianco a lui, li inforcò senza attese e solo allora si rese conto che aveva la zona dei gomiti di tutte e due le braccia fasciate con bende bianche, come anche la zona della pancia e della schiena. Oltre a lui c'erano un ragazzio sui 15 anni con una gamba ingessata di Corvonero che leggeva amabilmente un libro. Harry lo guardò incuriosito e lui prontamente disse:- Prima lezione con Lemon anche tu?-
Harry annuì.
- Cosa ti è capitato? Io sono caduto su una radice che successivamente mi ha spaccato la gamba!-
- Ho rischiato di essere mangiato da una pianta carnivora! Anche tu nella serra numero uno?-
- No, nella tre e un paio d'ore dopo di te! Non sapevo che tenesse quel genere di piante nella uno! Vedi lei?- indicò il letto di fronte a loro. Harry vide una ragazza sui 13 anni che tremava vigorosamente nel sonno- Serra due! E' caduta su un gruppo di Funghi Orclumpi, ed è arrivata prima di te! Ha inalato una quantità tale di veleno che ne avrà per almeno una settimana abbondante! Lei invece...-
- Alexiel?!- rabbrividì Harry vedendo l'amica nel letto di fianco al suo
- Immaginavo la conoscessi! Non si è fatta niente, ma ha detto che voleva entrare nei tuoi sogni per guarirti! Tipica Tassorosso! Ti chiami Harry Jackson?-
- Sì...- il ragazzino si rabbuiò
- Peter Granger, piacere! Sei imparentato con il prof di Trasfigurazione?-
- Sì... uff... sono suo figlio...-
- Allora sarai bravissimo in Trasfigurazione!-
- Non ci conterei molto!-
- Buongiorno!- si stiracchò Alexiel- Come va?-
- Tu sei matta!- le rispose Harry
- E tu cerchi di ammazzarti sempre! Ieri la Piovra Gigante, oggi i Tentacoli Velenosi! Dovrebbero farti re dei masochisti!-
- Tu Sei quella che faceva le capriole in sala comune!- esclamò Peter sconvolto
- Già! Zeyo!- sorrise la ragazzina
- Zeyo?!- fece Harry
- E' giapponese!-
- E tu sei quello che è caduto nel lago!- continuò Peter
- Sì...- rispose Harry sbuffando
Calò il silenzio. Peter tornò al suo libro. Poi dalla porta entrarono due ragazzini, un maschio e una femmina che battibeccavano animatamente.
- Sei un Serpeverde e non mi fido di te!- diceva la ragazza
- E Harry si fida! Inoltre è mio amico!- le risposndeva a tono il ragazzo
- E appena possibile la tua serpe lo morde e lo uccide avvelenandolo!-
- E' un piacere vedervi!- ammise sarcastico Harry
- Come stai amico?- chiese Rick
- Male, mi pare ovvio! Se non c'ero io reattiva lo avrebbe ucciso!- lo rimbeccò Daiana fulminandolo
- In realtà abbastanza bene, a parte le ferite!- la corresse Harry
- Ciao! Hi hi hi!- fece Alexiel
- Perfetto! Pure la matta!- esplose Daiana
- Sei un po' paranoica... oggi in modo particolare!- fece notare Harry
- Non so, ma ti sei praticamente butato nelle fauci di quei tentacoli velenosi! Non devo essere preoccupata?-
- Ora stò bene e sono al sicuro grazie a te!- lei s'irrigidì e divenne rossa- Non ne ho avuto l'occasione, ma ho un debito con te!-
Divenne un peperone semovente, così si dileguò fuori dalla stanza dicendo:- Vado a studiare!- lei uscì ed entrò una ragazzina di 12 anni che furente è dir poco
- Harry Jackson! Tu sei la persona più sconclusionata che io conosca!- Claire era fuori di se
- E' un piacere vedrerti sorellona!- sbuffò Harry
- Ieri nel lago, oggi nella serra! Ma tu vuoi stare ad Hagwarts?-
- Certo!-
- Non si direbbe! Ammazzarsi non renderà tutto più facile! O forse lo fai per farti notare!?-
- Secondo te mi butto in pasto a due mostri per sport?! Che mi diverta?! Ieri è stato un'incidente, oggi ho sentito una voce che mi minacciava e un viso che mi veniva addosso!-
Claire lo guardò avvelenata, poi gli si avvicinò e gli puntò l' indice al petto.
- Sai cosa c'è!- disse mentre lui sosteneva il suo sguado- Se non fosse che ti manca la cicatrice a saetta saresti identico a POTTER!-
detto ciò si allontanò ed uscì dalla stanza
- Quella era tua sorella!?- esclamò Rick in catalessi a guardare la porta
- Sì!- rispose avvelenato l'amico- La persona più... più...-
- Affascinante...- continuò Principe
- Prego?!-
- E' un Grifondoro versione Corvonero o è una mia impressione!?-
- E' una gran egoista ed egocentrica!-
Cadde di nuovo il silezio, poi Alexiel disse stranamente seria:- Harry, hai detto che hai sentito una voce...-
- Sì, una spece di sibilo!- Rick s'irrigidì
- E cosa dicevano?- continuò la ragazzina
- Ti ho trovato... non mi scappi... sei mio!-
- Em... si è fatto tardi! Vado a studiare!- liquidò Rick correndo fuori e poi giù per le scale sudando freddo
- Wow! Aveva davvero tanta fretta!- puntualizzò Alexiel
- Già...- sospirò Harry- Non hai anche tu i compiti da fare?-
- Sì, ma li faccio la notte perchè porta consiglio!-
- Il tuo ragionamento non fa una piega...-
Harry dovette rimanere a dormire in infermeria, poi il giorno dopo potè ributtarsi sullo studio.

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Capitolo 6
*** Dolori e spiegazioni ***


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