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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Gli opposti parte prima *** Capitolo 2: *** Gli opposti parte seconda *** Capitolo 3: *** La luna parte prima *** Capitolo 4: *** La luna parte seconda *** Capitolo 5: *** Quell'angelico sorriso parte prima *** Capitolo 6: *** Quell'angelico sorriso parte seconda *** Capitolo 7: *** Un oceano oscuro parte prima *** Capitolo 8: *** Un oceano oscuro parte seconda *** Capitolo 9: *** Tic... Tac... l'insopportabile scorrere dei secondi *** Capitolo 10: *** Adorabile silenzio... *** Capitolo 11: *** Tornerà... in un modo o nell'altro! *** Capitolo 12: *** Quando arriverai sarà troppo tardi... *** Capitolo 13: *** Quando arriverai arriverà anche la mia vendetta! *** Capitolo 14: *** Cry in the dark parte prima *** Capitolo 15: *** Cry in the dark parte seconda *** Capitolo 16: *** Le fiamme dell'inferno... parte prima *** Capitolo 17: *** The moon parte prima *** Capitolo 18: *** The moon parte seconda... Fine... ***
Tuttocomincia come
sempre è stato. Dalla luce nascono le ombre… ma
non c’è luce senza ombra, e non c’è ombra senza luce.
Così narrano le antiche leggende, le due forze in
eterno contrasto vivono l’una dell’altra. Il bene e il male
non potrebbero esistere da soli. Non c’è bene senza male e non
c’è male senza bene. Così si narra…
“Gli
opposti si attraggono…”
12 settembre ore 7:45 a.m.,
un biondino dagli occhi castani volge uno
sguardo svogliato verso l’entrata del suo liceo, sta aspettando isuoi amici.
-Ma dive diavolo si sono cacciati quei pigroni?! Sono le otto… sta quasi per suonare!-
-E’ tardissimo la campanella starà per
suonare!!!!!!!!- Yugi prende
la sveglia con entrambe le mani, e dopo essersela portata a circa tre
centimetri dalla sua faccia sbuffò contrariato –Non è
possibile!- la sveglia fa un volo di cinque piani… il ragazzo l’ha
appena gettata dalla finestra –Maledetta sveglia! Perché diavolo
non ha suonato?! In ritardo il primo giorno di scuola
del mio ultimo anno al liceo!!! Tutto ciò non
può essere vero!- sospirò affranto gettandosi in terra a pancia
in su –Ci rinuncio! Oggi non ci vado!!-
sentenziò.
-Non se ne parla
nemmeno!- Yugi apre gli occhi e si trova addosso il suo alter ego –Non puoi rimanere a casa!
Chi te la firma la giustificazione per
l’assenza?!- il faraone gli fece l’occhiolino.
-La firmi tu!- fece convinto il piccoletto.
-No no! Non ci
pensare nemmeno! Non falizificherò la firma di
tuo nonno!!- Yami fece per
alzarsi, Yugi tentò di sbirciare la scena con
un occhio semiaperto –Ah si?! Mi prendi in giro?!-
il faraone iniziò a fare il solletico a Yugifinchèquest’ultimo
con le lacrime agli occhi non lo supplicò di smetterla
–Bene… adesso che ti sei convinto vedi di vestirti e di dirigerti
istantaneamente a scuola. Sennò subirai tutto il
giorno le mie ire. Buuuuuu...- Yami imitò la voce di un fantasma, a Yugi sarebbe venuto da ridere ma
sapeva che la determinazione dell’altro se stesso era pari alla sua.
-E daiiiiiiiiiiiiiiii…- Yugifece gli occhietti dolci per impietosire il faraone, ma non
ottenne risultati –Uffa!- si alzò da terra e si sbrigò a
sistemarsi per andare a scuola sotto lo sguardo vigile di Yami.
Fuggire…
percorrere quelle vie deserte e sapere che qualcuno ti segue è davvero
una sensazione allucinante. Perché? Perché doveva continuare a fuggire?
Il cielo si era
oscurato tutto d’un botto. Lei era uscita vestita leggera, indossava solo un top nero, un
paio di calzoncini di jeans e un giacchetto di pelle
nera lungo fino alla metà del polpaccio.
Dal cielo
cominciarono a cadere mille goccioline d’acqua. Piove. La pioggia si fa
sempre più fitta, e lei deve accelerare il passo. Corre,
corre sotto la pioggia. Corre, fugge… ma
da cosa?
-No!- sussurra mentre cade a terra. Non può urlare,
altrimenti la troverà subito E’ scivolata, vorrebbe
non alzarsi più vorrebbe finalmente abbracciare la pace dopo
l’inferno che sta per arrivare. Non ce la fa. Guarda
fisso davanti a lei, il suo respiro è affannato… la lunga
corsa è terminata lui sta arrivando. Sente dei passi che si fanno sempre
più vicini, dei passi calmi, troppo calmi. Quei
terribili passi la stanno raggiungendo. Chiude gli occhi… non vuole
vedere come finirà quella maledetta storia, no! -No.- sussurra ancora,
tenta di rialzarsi ma la sua caviglia destra sta
cedendo, cade… cade ancora. Ha fatto rumore. E i
passi si fanno sempre più insistenti. L’ha trovata
–Perché?- dice tra se e se. Una lacrima. Quella lacrima scorre
lungo la sua guancia arrossata a causa della corsa. Lui non le da retta,
nemmeno l’ascolta.
-Solo un bacio
piccola mia! Uno soltanto e ti lascerò in pace!- Quel bacio cosa significherebbe?! La sua fine per caso? Sicuramente.
Deglutì fissando quelle iridi fredde come il ghiaccio. La pupilla del
ragazzo si restrinze e da li partì un colorito
porpora che tinse tutti i suoi occhi. Piano, piano… come lo scorrere di
uno strano liquido denso e demoniaco. Sorride, un sorriso strano e malvagio.
-Perché!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- urlò lei. Tanto ormai
l’ha trovata… tanto ormai per lei sarà
la fine -Perché? Rispondi dannato!- Quelle urla richiamarono
l’attenzione di qualcuno che passava di là. Il ragazzo non
tardò ad accorgersi di un’altra presenza.
-Torno subito
piccolina… Non te ne andare altrimenti
sarò costretto a farti molto male! Ok?!- lei non risponde. Sa bene che le si
è appena presentata una via di fuga –Ehi tu!- si rivolge
all’altro ragazzo –Cosa ci fai da queste parti?! Te la stai
cercando forze?-
-Chi io?!- Yami si voltò verso
quel ragazzo –Ti sbagli… mi sembra che a cercartela sia tu!-
-Come scusa?- la sua espressione era incredula. I suoi occhi rossi
brillarono di follia a quelle parole. Come si permetteva quel ragazzo di
sfidarlo?!
-Lasciala
in pace!- disse il
faraone con voce possente.
Ebbene si, gli stava ordinando di smetterla. Ma come… voleva
forse morire?! Rimase muto, incapace di rispondere. Si
alzò da terra e si avvicinò al ragazzo che l’aveva sfidato.
Lei si alzò cercando di fare il minimo rumore possibile –T’ho detto di non muoverti da li!-
Ringhiò il
ragazzo senza voltarsi. La ragazza rimase come paralizzata non riusciva a
muoversi –Ho giocato abbastanza con te. Ora non mi va di rincorrerti!-
poi si rivolse a Yami con sarcasmo –Dicevi?!-
-Il tuo nome!- fece
serio lui.
-Ma guarda…
mi hai interrotto mentre giocavo solo per fare
conoscenza! Ma allora sei davvero pazzo ragazzino!-
sogghignò il ragazzo dagli occhi purpurei.
-Il tuo nome!-
insistette Yami.
-Brent!- lo guardò negli occhi. Fin’ora nessuno ha retto il suo sguardo,
eppure… quel ragazzo aveva qualcosa di strano in
se. Qualcosa di leggendario e misterioso.
-Benissimo Brent… vorresti gentilmente lasciare in pace quella
ragazza?!- fece in tono ironico il faraone. L’altro sorrise.
-E’ una battuta la tua?!
Spero di si sai…!-
-Va bene… se
con quel tono non si capisce lo dirò in un’altra maniera.- Lo fissò gelido –Esigo che tu te ne vada
immediatamente! E ti consiglio vivamente di non
tornare mai più a darle fastidio… altrimenti saranno guai! Guai
seri, per te ovviamente!-
-Non credo proprio di temere queste minacce!- puntò
l’indice verso Yami –Bang.-
sogghignò. Dopo quella sua ultima parola ci fu come un enorme
spostamento d’energia. Yami cadde al suolo e
una folata di vento lo circondò per un istante –Come vedi…
so cavarmela bene!- sogghignò di nuovo mentreYami imperterrito si alzava da terra.
-Adesso mi hai
fatto arrabbiare!!- ringhiò Yami
puntando contro Brent la sua mano aperta. Il puzzle
s’illuminò e ci fu uno spostamento d’aria come quello che
aveva fato cadere il faraone in terra. Solo che questa volta a cadere era stato
l’altro ragazzo.
-Non mi fai paura!
Ma credo che contro di te ne uscirei con qualche
graffio. Per ora arrivederci! Ma stanne certo…
ci rincontreremo presto! E quel giorno saranno guai per te e per la tua
amichetta!!- sparì. Yamirimase allibito, si domandava come diavolo avesse
fatto quel tale a sparire. Poi si ricordò di una cosa molto
importante… si voltò verso la ragazza e la raggiunse –Tutto
bene? Come ti senti?-
-Bene…-
rispose con voce roca. Yami le toccò la
fronte. Era bollente! Allora il rossore che aveva sul viso aveva una
motivazione!
-Tu non me la
racconti giusta!- sorrise Yami con aria rassicurante
–Ti porto da ma così vediamo
perché scotti così!-
-No… non
c’è bisogno!- tentò di fermarlo. Ma… troppo tardi. L’aveva gia
presa in braccia e coperta con la sua giacca. Nemmeno la conosceva eppure la
trattava come una reliquia. Perché? Infondo Yami è sempre stato
così… dolce e affettuoso con tutti. Con il complesso
dell’eroe che ogni tanto, come in questo caso, riaffiorava in lui.
-Vedi che alla fine
non ci siamo andati a scuola!- sorride Yugi. Notando
che l’espressione del suo doppio non è allegra domanda –Non si è ripresa? Vero?!-
volge il suo sguardo verso il pavimento della sua stanza con aria triste.
Possiamo dire che lui ha il complesso
dell’aiutante dell’eroe!
-Gia.- risponde il faraone mentre si avvicina alla finestra
–Chissà che voleva quel tipo!-
Si disse a bassa
voce. Un urlo –Cosa?- fa sorpreso scostandosi dalla finestra. Seguito da Yugi si precipita nella stanza dove sta riposando
l’ospite -Tutto bene?- domanda preoccupato notando l’espressione
spaventata della ragazza. Lei fa cenno di si con la
testa –Guarda che mi hai fatto spaventare! Perché
hai urlato?- domanda Yami sedendosi sul letto.
-E’ stato un sogno. Un brutto… sogno.-
bisbiglia lei. Yami le sorride, avvicinandosi per
vedere se la febbre era scesa.
-Non sembri calda
come prima! Ma per sicurezza vedi di misurartela bene
con il termometro!- poi si rivolse a Yugi
–Potresti portare il termometro! Non so dove l’ha messo tuo nonno!-
-Certo…! Ora
torno!- disse Yugi avviandosi di corsa per il
corridoio.
-Bene..- sorrise Yami –Ora
passiamo alle presentazioni! Io sono Yami!-
gli porse la mano
-Blacky…- disse lei rispondendo alla stretta
di mano –Come mai mi hai salvata? Cioè… potevi andartene tranquillamente eppure
ha fronteggiato Brent! Perché?-
domandò lei con fare dubbioso.
-Non sopporto la
gente che se la prende con chi non può difendersi!- sorrise.
-Hai il complesso
dell’eroe?!- domandò sarcastica. Yamiarrossì –Dai…
scherzavo!- finalmente sorrise anche lei.
-Che voleva da te Brent?!- domandò Yami diventando serio tutto d’un tratto.
-Non lo so.- Blacky si rabbuiò.
-E allora sarà meglio scoprirlo
presto!- sorrise di nuovo Yami. Nella stanza
entrò Yugi con un sorriso smagliante
–Lui è Yugi!- presentò Yami –E lei è Blacky!-
-Piacere!- disse Yugi prima di dare il termometro alla ragazza.
un urlo irrompe nella quiete notturna, tutti
quanti si precipitano nella stanza da dove proviene quell’urlo.
-Blacky! Stai bene?- domanda Yami
preoccupato. Lei non risponde ancora, cerca di regolare la
respirazione… -Ehi!- Yami si avvicina al
letto della ragazza.
-Sto_sto…
bene!-dice con voce roca e titubante.
-Ogni volta che
s’addormenta si sveglia così, c’è qualcosa nei suoi
sogni che la terrorizza!- Cercò di
spiegareCercò di spiegare Yugi a suo nonno, che non appena era stato costretto ada alzarsi dal letto aveva guardato il nipote con aria
omicida. Diciamo che non era pienamente convinto che
il faraone avesse fatto la cosa giusta portando quella ragazza a casa sua. Ma
se l’aveva fatto un motivo ci doveva pur essere no?!
Così si diresse nuovamente verso la sua stanza. Yugi
rimase la con il faraone finche fu proprio quest’ultimo
che gli disse di andare a letto. Ora nella stanza erano
rimasti solo loro due…
-Blacky…- la guardò negli occhi
–…cos’è che ti spaventa così
tanto?- domandò in tono calmo.
-Lui…-
bisbigliò la ragazza. L’espressione del faraone di fece confusa…
-Parli di Brent?- lei fece cenno di si con la testa
–E’ lui che ti spaventa nei tuoi sogni?- lei disse di
“si’’ con un filo di voce
–Perché? Perché ti spaventa?- la discussione si era fatta
seria, e Yami sapeva che non si sarebbe mosso di li senza avere delle risposte.
-Non posso
dirtelo…-
-Ed io non posso aiutarti se non me lo dici!- Yami si stava spazientendo… quella ragazza era
davvero difficile! Non era riuscito a farle dire nulla in proposito!
-Ed io ti ripeto che non posso dirtelo!- disse Blacky convinta sdraiandosi sul tetto… -Notte!- disse
prima di chiudere gli occhi. Yami non aveva avuto le
risposte che cercava… ma dovette per forza
tornare nella sua stanza! Restare li e continuare ad
insistere non sarebbe servito a nulla.
la sveglia sta suonando, adesso è lei
che rovina la quiete in casa Muto.
-Yugi… dai alzati!!- insistette
ancora lo spirito del puzzle. Yugi si volta dalla parte opposta dando le spalle al suo doppio. Yami spenge la nuova sveglia che ha comprato il nonno del
ragazzino e continua a fare chiasso per farlo alzare.
Alla fine, dopo cinque minuti riesce nel suo intento -Finalmente! Vedi di
sbrigarti che dobbiamo andare a scuola!!-
-Va bene…- Yugi
si alza dal letto tutto
barcollante, ancora mezzo addormentato va in bagno.
-Sarà
meglio che resti a casa! Yugi se la sa cavare bene! Io
adesso devo risolvere il problema di questa ragazza!- si
disseYami.
-Non
c’è bisogno! Anzi… è meglio se ne esci
subito da questa storia!- una voce l’aveva fatto sobbalzare. Si volta e
vede che è proprio lei, Blacky.
-Perché?- domanda il faraone –Tu sei nei guai
e non vuoi essere aiutata! Perché?- insistette.
-Perché
aiutando me sareste voi a finire nei guai!- fece
convinta uscendo dalla stanza –Io me ne vado!-
-No,
no! Tu resti!- Yami si era
precipitato in corridoio, non poteva lasciare quella ragazza in pericolo
solo perché non voleva farsi aiutare, era contro i suoi principi!
–Adesso fai la brava e tornatene in camera tua! Tanto io oggi non ci vado
a scuola con Yugi! E quindi
non t’azzardare a tentare la fuga!- disse sarcastico con un sorriso. Lei
si voltò, dopo aver letto in quegli occhi ametista
tutta la determinazione possibile si lasciò convincere…
sorrise anche lei dirigendosi verso la sua stanza.
-Grazie.-
disse prima di chiudere la porta dietro di se.
Ita rb- Ciao a tutti!!! Come vedete ho
cominciato un’altra ff, ma questo non vuol dire
che abbandono le altre ^_______^ (peccato! Ci speravo! é__è ndSeto) Spero che questa storia vi
piaccia… è una serie parallela e volevo precisare che Yami si può dividere dal corpo di Yugi quando vuole con una sua forma umana! ^_________^ (che
tra l’altro è una vera stupidata! V__V ndSeto) (cattivo T__T ndItarb)
Aspetto tanti
commenti ok?! Anche se sono
negativi… non vi fate scrupoli va bene! ^______^
(di commenti negativi te ne dovrebbero arrivare a bizzeffe secondo me! V__V ndSeto) ( perché sei
così cattivo con me?? é__è ndItarb) (questa
cattiveria verso di te nasce dal profondo!! Mi spiace… cel’ho nel dna! V__V ndSeto) (cattivo! ç_______________ç ndItarb)!
Io
e te… due esseri diversi, opposti… divisi per sempre. Tutta colpa di un attimo…
di quel maledetto attimo. Tra me e te ora c’è solo il
rumore del vento, che sibilando attraversa tutti quei momenti cha abbiamo passato. Ed è un tormento…
il vuoto è un tormento!
“Gli
opposti si completano a vicenda… da soli non sono più
nulla…”
13 settembre ore 11:50 a.m.,
Yami camminava incessantemente per tutta la
casa, il nonno di Yugi era andato in negozio e lui
non aveva niente da fare. Era passato più volte davanti alla stanza dove
riposavaBlacky ma lei era sdraiata sul letto e dava le spalle alla
porta, così Yami non poteva vedere se stava realmente
dormendo o se fingeva solo per sviare le sue domando. Ma lui
come poteva proteggere una persona senza sapere perché doveva proteggerla.
Come faceva… senza sapere chi era Brent e cosa voleva
da lei… come?!
Finalmente si
decise.
-Blacky!- fece entrando nella stanza –Blacky alzati!- il faraone s’avvicinò al letto –Blacky!- nessuna risposta,, decise
quindi di piazzarsi davanti alla diretta interessata –Blacky…-
la frase che voleva portare a termine non uscì dalla sua bocca. Alla vista di
quegli occhi azzurri pieni di lacrime tutta l’irritazione dovuta agli
interrogativi che si poneva scomparve. Perché
piangeva? Quelle lacrime le rigavano il volto senza che nemmeno un singolo
suono uscisse dalle sue labbra. Erano lacrime amare e silenziose. Yami si sedette sul pavimento mantenendo
lo sguardo fisso su di lei -… perché piangi?- domandò infine.
-E a te cosa
importa!- tirò su col naso –Non sono cose che ti riguardano… perché perdi tempo
con me?!- chiese con un filo di voce spezzata da quel
pianto silenzioso.
-Non posso lasciarti nei guai…-lei si mise a sedere sul letto
asciugandosi le lacrime con il dorso della mano destra -… non voglio. Non me la
sento!- Balcky si mise di nuovo ad osservare quegli
occhi ametista così profondi e magnetici –Non potrei mai.- Yami
si alzò da terra e si mise a sedere sul letto –Quando
ho visto che stavi piangendo mi sono sentito inutile perché non posso fare
nulla per proteggerti se non mi vuoi dire perché!- ecco… aveva finito per
tornare sullo stesso argomento che aveva cancellato dalla lista delle cose da
dire, ma si può essere tanto scemi?! –Mi sono sentito inutile perché non potevo
fare niente per fermarti...- tentò di salvarsi in
calcio d’angolo. I loro occhi si erano di nuovo incontrati, perdendosi gli uni
negli altri. La situazione era al quanto strana. Alla
fine proprio il faraone a distogliere lo sguardo, ma nella stanza di propagò un’imbarazzantesilenzio
che Yami ruppe con una semplice frase –Scendiamo a
fare colazione ok?!- a quelle parole la ragazza
sorrise.
-Non ho fame…- disse a bassa voce, come se avesse paura della reazione di Yami.
-No, no! Non se ne
parla nemmeno! Ieri pomeriggio avevi trentanove di febbre! No
dico… ma credi che io non insista fino alla fine se non metti qualcosa nello
stomaco!- disse lui in tono di rimprovero.
-Ma da sta mattina non ho nemmeno una linietta
in più del normale! Non puoi mica obbligarmi a mangiare!-
fece lei sconvolta.
-Si che posso!!- rispose lui con un sorrisetto
ironico. Con Yugi aveva funzionato… e perché con lei
non dovrebbe! Era convinto della sua teoria… le salì
addosso e cominciò a farle il solletico sui fianchi. Stranamente lei non rideva
come una matta, sorrideva soltanto lasciandosi sfuggire qualche sporadica e
breve risata –Come diamine è possibile! Non lo soffri il solletico?- domandò il faraone dispiaciuto per non
essere riuscito nel suo intento.
–Si
che lo soffro… ma so trattenermi in quel punto!- sorrise lei.
-E dov’è che lo
soffri?- chiese tranquillo il faraone.
-Be… a parte che non te lo direi
perché sennò potresti, sottolineando potresti (in un ipotetico caso su mille
-////////////-) farmi proprio li il solletico… ma poi…- diciamo che se non
avesse cambiato colore e avesse fatto una frase di senso compiuto forse, ma
dico forse avrebbe potuto non fare una figuraccia colossale -… poi non sono
affari tuoi!-
-Oddio che ti è
successo sei tutta rossa che ti è tornata la febbre?- mi correggo… la
figuraccia non l’ha fatta proprio perché è diventata rossa e il faraone non ha
capito che l’unico punto in cui non sa trattenersi è il
linguine (non credo che potrà mai scoprirlo! Però
non ho ancora deciso! Forse cambio il reading e
faccio una storia un po’ più… *_________* ndItarb)(zitta!! O//////////////////////O ndBlacky).
-Ma no! Sicuramente sarà per le risate che ho
fatto!- tentò la ragazza.
-Ma se non hai riso quasi per niente!- fece
scettico il faraone –Vabbè… dai andiamo!- disse porgendole
una mano per farla scendere dal letto.
-Sai che di persone
gentili come te non ne ho mai trovate in vita mia!- disse Blacky mentre accettava la
mano del faraone che era già sceso dal letto.
-Davvero? Forse
perché non sei poi così grande! Quanti anni hai?-
domandò con un immenso sorriso andando verso il corridoio seguito da Blacky. Lei non rispose subito…
-Sedici!- affermò
poi convinta. Caspita però, a guardarla si poteva dire
che avesse gia diciannove anni. Non sembrava affatto
una minorenne. Aveva un fisico slanciato e le forme gia
d’adulta. Su quel pensiero Yami si soffermò parecchio
(perché devi afrmi sembrare un porco!!! O/////////////////////////////O ndYami)(lasciami
lavorare! V__V ndItarb). Ma anche sul fatto che era molto
alta, non che a lui ci volesse poi molto a superarlo d’altezza…
un ragazzo dei corti capelli neri si trovava a
fissare il voto nella stanza chiusa illuminata solo dalla tenue luce delle
torce accese e appese alle mura circolari che chiudevano quell’ambiente.
-Maledetto…-
bisbiglio –Maledetto!!- urlò. Nella stanza si sentì
solo il sibilo della lama che tagliava l’aria. Silenzio… ecco cosa regnava in quell’istante, il silenzio. Ancora una volta la lama tagliò
l’aria, ed un’altra. Poi il ragazzo dagli occhi rossi gettò via la spada
provocando un forte rumore metallico che risuonò per tutta la stanza e rimbombò
sulle pareti di pietra grezza.
-Come sei suscettibile Brent!- fece una
voce sarcastica dietro di lui. Brent si voltò si scatto guardando l’altro con i suoi occhi infurati.
-Che ci fati qua idiota! T’avevo detto che
non volevo essere disturbato mentre mi allenavo!- ringhiò Brent.
Il ragazzo castano gli si avvicinò…
-Questo me lo chiami allenamento!- rise.
-Maledetto Zak! Non di devi intromettere!-
ringhiò ancora Brent. Il ragazzo castano sorrise
sfacciatamente. Senza preavviso lo attaccò, schioccò le dita e il l’altro finì contro il muro anche se nessuno l’aveva
nemmeno sfiorato. Dal muro caddero dei frammenti di pietra e la stanza tramò per qualche istante. Non un solo suono uscì dalle
labbra di Brent.
-Be! Che ti è preso Zak?! Vuoi combattere?- domandò serio rialzandosi da terra. L’altro sorrise…
-No, voglio farti
allenare come si deve!- disse guardandolo fisso negli
occhi –Ti sei lasciato scappare Blacky! Non è una preda diffide… Cazzo possibile
che tu non sia capace di fare niente?!- disse alterandosi.
-Dannazione! Blacky non sarà una preda difficile ma
quel ragazzo… quel ragazzo era strano!- si difese lui.
-Proprio tu parli
di stranezze?!- continuo Zak
con lo stesso tono adirato, anzi forse un po’più sarcastico. Brentdistolse lo sguardo e inizio a fissare un punto indefinito della
stanza circolare –Continuiamo!!- gridò Zak gettando
in terra la camicia verde militare che indossava semisbottonata.
Sul suo petto non poteva che risaltare quel tatuaggio… dava troppo all’occhio,
era grande quanto tutto il suo torace e il rosso dell’inchiostro con qui era stato fatto non se ne sarebbe mai andato… non era
semplice inchiostro… anzi, non lo era affatto.
-Caspita!- disse Blacky
appena ebbe finito di mangiare –Devo ammettere che cucini davvero bene!-
-Grazie!- sorrise Yami alzandosi dalla sedia, si avviò verso il cestino poco
distante dalla macchina del gas per gettare i piatti di plastica dove avevano
mangiato.
-Perché Yugi non è tornato per pranzo?-
domandò il nonno. Yami e Blacky
alzarono le spalle –Strano…- riflettè -… poteva per lo
meno avvertire!- il faraone se ne andò dalla cucina
(dove avevano pranzato tutti e tre) seguito da Blacky–Ahh… i giovani
d’oggi!- sospirò appena sentì il tonfo della porta di casa che si chiudeva con
molto poca grazia…
silenzio… in quella stanza regnava solo il silenzio.
-Concentrati Bret!- disse il ragazzo castano a
quello sdraiato in terra privo di forze. Quello si alzò a
tentoni… -Bene!- sussurròZak puntandogli la
spada contro. Brant raccolse la sua arma giusto in
tempo per parare un fendente del suo avversario –Ci stiamo allenando…
ma sai bene che non esiterei ad ucciderti!- terminò Zak
con un ghigno, l’altro ringhiò alzandosi di scatto da terra. Aveva perso molto
sangue, e stranamente era ancora in grazo di
combattere a quella velocità… cosa che sarebbe stata impossibile se fosse stato
un semplice mortale –Rabbia… ti sei infuriato per
caso?!- disse Zak usando un tono a dir poco
irritante.
-La volete smettere
voi due?!- una voce che loro conoscevano aveva
interrotto quel duello, si staccarono l’uno dall’altro e Brent
gettò l’arma in terra per far capire a Zak che
l’allenamento era terminato –Invece di combattere come due stupidi… potreste
usare il tempo per fare qualcosa di più costruttivo no?!- fece ironico. Gli
altri due non dissero nulla –Bene… ho qui senz’altro qualcosa che vi interesserà!- i due si lo guardarono stupefatti.
-E cosa dovrebbe interessarci?!- disse Zak
con una punta di sarcasmo.
-Non volevate catturare Blacky?- rispose
con lo stesso sarcasmo. Brent si precipitò a pochi
centimetri dal “nuovo arrivato”.
-Parla!!- gli ordinò.
-Vedo che t’interessa
l’argomento…- rise, in quegli occhi verde acqua si
poteva leggere tutto il divertimento che provava facendolo arrabbiare. Uno
sguardo estremamente irritante… uno sguardo di sfida –Bhe… io ho attuato il mio piano, se funzionerà farete ciò
che voglio per una settimana!-
-Altrimenti ti toccherà subire a te per una settimana!- disseZak.
-D’accordo!- Il ragazzo dalle iridi verde acqua
fece per andarsene ma venne bloccato da Brent.
-Parla.- dal tono
si sarebbe detta una supplica, ma lui non era tipo da suppliche… e lo si poteva notare da come stringeva la spalla del
biondino.
-Non scocciare Brent… sono solo venuto a scommettere con due pivelli come
voi. Non avete mai vinto e non vincerete ora! Ma non posso rivelarti il mio piano altrimenti non sarebbe
certo una scommessa degna di avere me come artefice.- sparì. A Brent non restava che stringere il vuoto.
Helens: sono contenta che ti piaccia questa ff! ^________________________^ Grazie (anche se devo
ammettere che non me ne rendo conto dei miglioramenti! V__V ndItarb) (nemmeno io! V__V
ndSeto) (smettila di rompere
e fila via!!!!!!!!! è__é****** ndItarb) 8Tsk… V__V ndSeto) (Ita rb inizia a picchiarlo a sangue, Seto
reagisce… il risultato del duello è… [sparisce il polverone che hanno
sollevato] parità! ndArbitro)
(io non posso pareggiare con lui!! ndItarb toccata nell’orgoglio) (Sono io quello che non può
pareggiare con te! V__V ndSeto)
(Gggrrrrrrrr… è__é******************ndItarb) (ed ecco che Ita rb
ricomincia a picchiare Seto… ma che fa?! Il microfono
no!!!!! Ita rb prende il
microfono che avevo prima e comincia a darlo in testa a Seto!
ndArbitro) [Itarb si gira di scatto e tira
il microfono in testa all’arbitro che cade in terra svenuto. Dopo una
formidabile sediata in testa Seto
cade in terra svenuto a fare compagnia all’arbitro…]
(finalmente un po di pace! ^^ ndItarb)
DeathAngel: Si, Yami ha dei poteri magici (amplificati rispetto al manga o all’anime), in quanto a Brent…
credo che col tempo si capisca bene chi è in realtà insieme ai suoi “amici” ma
comunque si è capito è che non è del tutto normale perché ha dei poteri anche
lui… non voglio dire la sua storia altrimenti che gusto c’è a leggere il
seguito no?! V__V
Akemichan: Grazie per la recensione e per i consigli…
spero che questo capitolo sia andato meglio del precedente.
Un
grazie anche a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere il primo
capitolo (tipo zaborg ^^).
Continuate
a commentare mi raccomando
più commenti ci sono meglio è (per te! V__V ndSeto che si alza da terra tenendosi la testa) (doh! Si è ripreso! >__< ndItarb)!!
La luna… bella come sempre,
brilla alta nel cielo. Brilla solo per noi… c’è sempre stata, testimone delle
promesse dei mortali… e testimone anche della nostra. Divisi… siamo divisi
dall’infinito. E lei splende… come se niente fosse splende in quel bellissimo
cielo stellato, in quell’universo incantato che ha soggiogato le menti dei
mortali… e perché no, anche degli immortali. Rende l’ambiente magico e
misterioso… rende gli attimi della tua vita scorrevoli e spensierati. Io voglio
condividere queste sensazioni solo con te… ma dove sei?Maledico quel giorno…
“La luna ha un fascino
magnetico… quello stesso fascino che hai tu.”
13 settembre ore 3:28 p.m.,
la strada su cui stavano camminando era veramente affollata,
l’andamento era davvero lento… troppo lento per chi aveva fretta.
-E spostati razza di babbuino!!- Yami si faceva largo tra la gente
spingendola via come un disperato inutile dire tutti gli insulti che gli
tormentavano l’udito –Spostati brutta racchia!!- E’ si… era davvero
preoccupato. Ma perché mai stava camminando per quelle vie affollate? Cercava
una persona… Yugi. Ma perché proprio li?! Blacky lo seguiva a qualche passo di
distanza per non rischiare di finire nei guai… -Blacky sbrigati!!- e ora si
metteva anche a dare ordini! Ma che tipo… non bastava che lo stesse seguendo
per cercare Yugi?! Infondo lei nemmeno lo conosceva bene a quel nanerottolo! Ma
sapeva che aveva a yami gli doveva un favore… anzi, gli doveva la vita! Così…
senza fare troppe strorie era costretta a seguirlo. Affrettò il passo
arrivandogli accanto, le persone che aveva urtato nel compiere quell’azione si
stavano arrabbiando in una maniera spaventosa.
-Ehi tu!! Come ti permetti!!- le urlò un tipo, lei nemmeno si
voltò per chiedere scusa… prese Yami sotto baraccio e lo strattono verso una
meta decisa da lei. Poco dopo si trovarono sotto la metropolitana.
-Insomma! Si può sapere che cavolo fai?!- disse Yami irritato. Lei
lo sbattà contro il freddo muro color ocra.
-Io ti sto aiutando a trovare il tuo amichetto… ma non voglio finire
nei guai a causa tua! Hai una meta precisa o stai andando in giro come un pazzo
facendo una scenata pazzesca solo perché non sai cosa fare!- più che una
domanda la sua era un’affermazione… un’affermazione troppo corretta perché Yami
potesse correggerla. Si… era vero, non aveva la minima idea di dove stesse
andando! Era vero che aveva fatto un vero casino per tutta la città fino a quel
momento… era tutto vero. Aveva ragione… e la verità a volte fa male. Guardò
verso un punto indefinito di quel lungo corridoio tappezzato di scritte –Yami…-
la voce di Blacky si raddolcì… forse si era resa conto di aver esagerato. Lui
si scostò dal muro e Blacky non fece nulla per impedirglielo. Si voltò dandole
le spalle
-Devo trovarlo!- disse Yami con un tono di voce alquanto strano.
Le parole erano state dette a fatica e la voce si era assottigliata fino a
terminare la frase con uno strano lamento. Stava piangendo… piangeva per il suo
amico. Ma perché? In fondo poteva benissimo stare bene da qualche parte con i
suoi amici… Ma no… Yami ci era troppo abituato, per lui i casi difficili e
incomprensibili erano all’ordine del giorno… e quindi aveva tutto il diritto di
pensare al peggio. Lei si avvicinò, ma non appena provò a toccargli la spalla
destra lui si allontanò di qualche passo –fa come cavolo ti pare! Io ti ho
seguito per aiutarti… ma a quanto pare il mio aiuto non ti serve! Bene! Allora
me ne vado! Non ho problemi tanto cel’ho una casa… non credevi mica che sarei
stata da voi in eterno! Addio!- Quelle parole furono come una lama… una lama
diretta a se stessa. Si voltò di scatto e salì velocemente le scale della
metro.
-Ehi!- la voce che aveva sentito gli ricordava qualcuno… -Blacky…-
si… era lui. Quella voce la fece raggelare. Si mise a correre per quelle vie
affollate, l’aveva anche visto in faccia… non c’era dubbio, lo conosceva… lo
conosceva fin troppo bene. Dopo aver racimolatovari insulti si diresse verso una stradina interna… non passava nessuno.
Maledizione era stato quello il suo sbaglio! –Ehilà…- quella voce dietro di
lei… quei passi sicuri che si facevano sempre più vicini… l’aveva trovata.
Ricominciò a correre… dal cielo non filtrava nemmeno un raggio di sole, era
tutto oscurato da tante nubi grigie. Aveva paura. Correva… scappava… lontano.
Voleva andarsene e far perdere per sempre le sue tracce… per sempre! Questa
volta non sarebbe cascata. La forza di volontà che aveva in quel momento era
davvero invidiabile. Correva… fuggiva, fuggiva da un destino che non meritava…
da un destino che non sarebbe stato il suo se quei tipi non fossero esistiti.
Dopo tanto tempo passerebbe a chiunque la voglia di fuggire… chiunque si
sarebbe arreso alla realtà, lei no… non intendeva proprio farlo. Non voleva
farlo! –Oggi non ho voglia di giocare!- disse quella voce gelida dietro di lei…
-Ho perso fin troppo tempo… ti ho dato troppo tempo!- rabbrividì a quelle
parole. Correva ancora fu costretta a smettere. Davanti a lei con uno strano
sorrisetto divertito era fermo a pochi metri di distanza. Lui… quel maledetto.
No… questa volta nemmeno gli avrebbe dato la soddisfazione di piangere… nemmeno
una lacrima sarebbe caduta dai suoi occhi, nemmeno una. Lo guardò in faccia...
incontrò quello sguardo glaciale, di un azzurro talmente chiaro da sembrare
ghiaccio. Vide che le pupille si restringevano lasciando spazio ad un altro
colore… quel rosso, il colore del sangue. Non staccò il suo sguardo da quello
del ragazzo di fronte. Lui iniziò a camminare verso di lei! Blacky era
impassibile… forse solo perché non sapeva che fare! Eppure quel ragazzo le
faceva paura… tanta paura. Ovviamente motivata, ma lei non la giustificava… si
reputava solo una vigliacca. Eccolo, a pochi passi da lei… un calcio,
improvvisamente quell’essere cadde a terra. Cel’aveva fatta! –Maledetta! Hai
deciso di farmi arrabbiare?!- Blacky si posizionò in modo tale da poter
combattere, la tecnica c’era… non c’è dubbio. Lo fissò in malo modo… uno
sguardo, il sapore della sfida. Un attimo…
-Muoviti! Alza il culo e combatti stupido essere!- non c’è che
dire… in questi momenti o si perde completamente la forza di volontà o la si
acquista istantaneamente… per lei fu il secondo caso! Si fissavano… uno sguardo
deciso e uno infuriato. Come sarebbe finito quel duello?
-Che diamine combini stupida!!- si voltò verso di lui… quella voce
dolce e spezzata dalle lacrime. Era lui. Sorrise, un lieve sorriso ma che le
costò molto. Brent attaccò, lai finì vari metri più lontano –NO!-
-E’ arrivato il tuo amichetto?! Credi forse che questa volta potrà
aiutarti? Se è così ti sbagli di grosso!- Brent si avvicinava minaccioso.
Blacky non fece nemmeno in tempo ad alzarsi da terra… sentiva un forte dolore
alla gamba destra e un taglio sul braccio. Lei lo fissò furibonda mentre la
prese per il collo –Se volevi una morte dolorosa non bastava che chiedere
Blacky!- avrebbe voluto piangere… sentiva la presa sul suo collo diventare
sempre più stretta, e sapeva che sarebbe stata la fine. Un rumore. Brent cadde
atterra e mollò la presa. Lei venne subito aiutata ad alzarsi da Yami. Lui la
fissò come per rimproverarla, ma le lacrime che erano uscite dai suoi occhi
rendevano la cosa molto meno credibile. Brent si alzò infuriato –Come ti
permetti d’immischiarti ancora in questa storia!- ringhiò rivolto a Yami.
-Fatti miei! Ma adesso ti dirò solo una cosa… o con le buone o con
le cattive tu la lascerai in pace. Chiaro?!- L’altro ragazzo rise mentre vedeva
quella scenetta che gli sembrava al quanto patetica –Non ci credi… le mie
parole ti fanno ridere!- fece ironico Yami –Mi dispiace per te!- Ringhiò mentre
con un fascio d’energia Brent finiva contro il muro. Da esso caddero dei pezzi
di mattone…
-Credi di farmi male con così poco?- ghignò Brent. Si alzò e
fulmineo saltò addosso a Yami, insieme caddero a terra. Yami strizzò gli ochhi
giusto nell’attimo dell’impatto col suolo, e Brent sfruttò quell’attimo per
piazzargli una mano sul cuore –Addio!- sorrise…
-Ehi tu!! Guarda cos’hai combinato al mio amato giacchetto!!!- non
si sa bene se questa affermazione sia servita solo per distrarre Brent… dalla
faccia di Blacky non si direbbe, si potrebbe pensare più che l’abbia fatto per
cercare vendetta! Yami comunque colse quell’istante per raccogliere le sue
energie. Brent venne sbattuto contro il muro da quella forza misteriosa che
aveva scatenato il faraone.
-Si?!- fece Brent rivolto a Blacky. Come se non risentisse affatto
degli attacchi subiti… era seduto in terra con le spalle poggiate al muro di
quel palazzo dai mattoni marroncini.
-Lo vedi o no cosa hai fatto al mio giacchetto!!- ringhiò la
ragazza infuriata. Brent si alzò e le si avvicinò –Ti preoccupa quel
taglietto?! Pensa a quello che ti accadrà in seguito!- ghignò. Yami fece un
passo verso di lui, voleva attaccare di nuovo… gli puntò contro la mano aperta
-Brent!- ringhiò. L’altro si voltò verso di lui, lo guardò dritto
negli occhi e con un sogghigno si appoggiò al muro.
-Coraggio!- lo incitò –Attacca su…- c’era qualcosa di strano nel
suo comportamento. Il tono usato era troppo ironico. E Yami ebbe qualche
momento d’incertezza… poi si decise, s’avvicinò di un altro passo a Brent e lo
guardò minaccioso. Stava per attaccare di nuovo ma si dovette fermare a vedere
cosa stava succedendo. Accanto a Brent era comparso un ragazzo dai capelli
biondi e dallo sguardo strano.
-Brent…- lo chiamo con voce incolore. Il diretto interessato si
voltò verso l’altro ragazzo erimase
colpito dal trovarlo la… a quanto pare non lo stava aspettando Ti sta
cercando!- fece con lo stesso tono glaciale. Sembrava quasi che Brenta vessa
paura di qualcosa… I suoi occhi tornarono tinti del suo colore naturale, la
rabbia dentro di lui era sparita… non si curava nemmeno che davanti a lui vi
fosse ancora il faraone –Forza… vai.- continuò il biondino.
-P_perchè? Di gia! I_io non ho avuto tempo di soddisfare quella
richiesta!- fece con tono impaurito… c’era qualcosa che lo spaventava? Allora
doveva essere qualcosa di veramente terribile! –E’_è tutta colpa sua… sua!-
indicò Yami. Il biondino nemmeno si voltò per vedere a chi si riferisse Brent.
-Ti conviene andare di tua spontanea volontà, o non sarà una
visita piacevole!- lo avvertì con tono incolore. Diamine… quel ragazzo appena
arrivato aveva una voce così seria… così glaciale da sembrare immortale. Brent
stava per dire qualcosa, ma le parole gli morirono in gola quando sentì alzarsi
un vento freddo… scomparve. Yami guardava la scena con chissà quale sguardo…
nemmeno se ne rendeva conto. Il biondino si voltò verso di lui –Ebbene… sei tu
colui che ha rovinato i piani del mio signore!- fece con quella voce fredda e
possente. Cercò d’incontrare lo sguardo di Yami… vi riuscì subito perché il
faraone non si nascose per paura… ma restò a scrutare quello sguardo magnetico.
Quegli occhi, tinti di un verde acqua splendido e limpido… sembravano vuoti.
Troppo serie e risoluti… non lasciavano trapelare la minima emozione. Yami
rabbrividì.
-Che intendi dire! Quali piani? Chi è questa persona che vi
comanda?- domande a cui non ebbe risposa. Il tono che aveva usato sarebbe
dovuto essere deciso, ma nel pronunciare quelle parole la sua decisione
traballo, e insieme le parole divennero roche. L’altro ragazzo sorrise… Yami
ebbe come un brivido molto intenso chegli attraversò tutta la schiena. Quegli occhi lasciavano vedere solo il
suo divertimento…
-Stanne fuori da questa storia… o qualcuno potrebbe farsi male!-
si divertiva, si divertiva terribilmente a far impaurire la gente. Usando quel
tono leggermente sarcastico e facendo trapelare dai suoi occhi solo il
divertimento, Yami ebbe come una stretta al cuore. Cosa intendeva dire? Sentiva
una strana sensazione crescere dentro di lui.
-Yugi…- sussurrò il faraone mentre un vento gelido viaggiava per
quella via isolata… un vento che una volta scomparso si portò via anche quel
ragazzo misterioso… Se ne era andato, era scomparso nel nulla lasciando quel
dubbio dentro Yami, lasciandolo scosso nel profondo.
Ita rb- Come vi sembra questo capitolo?? Sono curiosa di sapere se
vi piace questa storia… ^O^ Commentate!
Ringrazio:
Death Angel, sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto… aspetto
una recensione anche per questo ok?! Comunque vorrei dirti che forse nel
prossimo capitolo si scoprirà qualcosa su Brent e gli altri… (credi?! Ma come!
Mo non sai nemmeno quello che devi scrivere?! O__O ndSeto) (ovvio! V__V ndIta
rb) (ma sei scema? O__o ndSeto) (si! V__V ndIta rb) (e ti offendi da sola! Ma
cel’hai un cervello?! O__O ndseto) (non non cel’ho! V__V ndIta rb) (=___=
ndSeto) (non sto scherzando! Tempo fa il mio cervello è uscito per andare a
comprare le sigarette, e non è più tornato! ç________ç Poi ho scoperto che è
fuggito alle Bahamas! V__V Ma ormai ho superato quel periodo! V__V ndIta rb)
(non sembrerebbe! =_____= ndSeto) (@________________@ Why?ndita rb) (O__O ndtutti) (=_________=’’’’’’’’’’
ndSeto)
Akemichan,
spero che ti piaccia come capitolo… (lo so, sono un caso disperato… sicuramente
sarà pieno di errori… ma spero che per lo meno sia leggibile V/////V ndIta rb)
(=_______=’’’’’’’’’’’’’ ndSeto) (spero che tu continuerai a seguire questi miei
capitolinonostante faccia una marea di
errori! é__è ndIta rb) 8cioè tu scrivi sta roba sgrammaticata e pretendi che la
gente continui a leggere?! O__o ndSeto) (Si… ndIta rb) (la determinazione c’è…
ma vedi di fare progressi che altrimenti mi licenzio! V__V ndSeto) (ma quando
mai ti ho ingaggiato in questa ficcy?! O__O ndSeto) (non ricordi? Ok ^^ ora lo
dico io!! ^^ ndSeto) (Se lo fai ti licenzio! >__> ndIta rb) (Ok… sto
zitto! ^^’’’’’ Paghi bene questa ff non voglio perdermi altri bei soldini!!
^^’’’’’’’’ ndSeto) (ma se sei gia ricco sfondato! =___________= ndIta rb)
(dettagli… V////V ndSeto) (=______________= ndtutti)
COMMENTATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ^______________^ (e se
incontrate il mio cervello salutatelo da parte mia! ^^ ndIta rb) (=_________=
ndSeto) (O__o ndtutti)
Ogni
singolo sospiro metta al corrente il cielo della mia
esitazione. Volgendo lo sguardo verso l’alto cerco solo un
appiglio… è notte e il cielo è scuro, senza te… mia dolce luna. Nessuna stella è apparsa
nel blu sembra che tutto sia triste per la tua sparizione. Mi manchi terribilmente, e come il cielo non può vivere
senza la sua cara luna… io non posso vivere senza di te. Ho bisogno della
tua luce per cacciare queste tenebre, mi stanno distruggendo… Aiuto, non
lasciare che mi portino via.
“La
luna… come l’acqua per me, il mio unico modo di vivere.”
13 settembre ore 5:58 p.m.,
Yami si era ormai deciso, sarebbe dovuto tornare
a casa… certamente la sua era solo un’impressione,
non era detto che Yugi fosse in pericolo. Forse era gia tornato a casa… Il faraone varcò la
soglia della sua abitazione insieme a Blacky.
-Yugi…- provò a chiamarlo. Ma dalla casa non venne alcun suono come risposta.
Così provarono ad andare in negozio per vedere se per caso fosse andato
dal nonno… la spedizione finì in un buco nell’acqua
–Non ci credo…- disse sconsolato Yami
buttandosi a sedere sul bordo della fontane del centro
dopo averlo cercato per un altro quarto d’ora. Volse il suo sguardo verso
la ragazza che gli stava vicina, respirava a fatica a causa della corsa che gli
aveva fatto fareYami
-… è tutta colpa mia se Yugi adesso
è nei guai.- guardò tristemente il pavimento grigio composto di
piccole mattonelle messe a comporre una forma a ventaglio.
-Non dire
assurdità!- affermò lei piazzandoglisi
davanti con le mani chiuse a pugno posate sui fianchi per intimidire il ragazzo
–Non è stata colpa tua… se avessero voluto rapirlo lo
avrebbero fatto comunque in qualsiasi momento!-
-Come puoi dirlo?- domandò perplesso.
-Immagino…-
disse lei con il suo
solito tono. Yami rimaneva sempre in allerta… il
comportamento di Blacky lo aveva a dir poco
insospettito –Se pensi che sono una di
loro… ti sbagli!- si affretto d a dire la ragazza.
-Ma io non ho detto nulla!- disse Yami sempre più sospettoso. Lei sbuffò…
-Lo hai pensato!- affermò convinta.
-Come fai a dirlo?
Che ne sai di quello che pensa la gente!!-
ringhiò alzandosi di scatto. Lei sospirò
-Non lo so… ma lo so.- Che razza di risposta era quella?
“Non lo so ma lo so” che diamine intendeva
dire? Yami stava per ribattere ma
lei lo interruppe –So che non mi credi… vorresti sapere di
più su di me.- fece una pausa per guardarlo negli occhi, non appena ebbe
incrociato il suo sguardo continuò –Ma non potrai mai sapere il
perché di questa mia capacità…- il faraone aggrottò
le sopracciglia.
-Perché?- domandò.
-Perché
ci sono nata… e nemmeno io so perché. Ora capisci la mia frase?!
Non so come faccio a capire quello che pensa la gente, ma ci riesco…- Yami alle stranezze era abituato, tant’è
vero che non continuò a fare domande… ma
si limitò a dirle sotto voce
-Torniamo a casa ti
va?!- lei annuì, durante tutto il tragitto Yami non osò alzare lo sguardo da terra.
-Che diamine…
perché non hai detto nulla?- domandò lei
quando furono al portone del palazzo.
-Che avrei dovuto
dire?!- disse calmo il faraone estraendo da una tasca
della giacca un mazzo di chiavi e subito dopo scegliendone una, quella giusta,
per aprire il portone verde. Entrò e tenne l’anta aperta finche Blacky non si decise a seguirlo.
-Qualcosa…
vedi io non sono capace di leggere nelle menti della gente!- disse
sconsolata lei salendo i pochi gradini dell’androne che portavano
all’ascensore.
-Ma che dici?! Prima non mi avevi confessato il contrario?!- fece dubbioso seguendola fino all’ascensore appena
arrivato.
-Ho detto che capisco la gente… la capisco dal suo
sguardo…- silenzio, stavano in ascensore e nessuno dei due si degnava di
aprire bocca dopo la frase di Blacky –Parlami
per dio!!-ringhiò lei. Ci fu come una scossa improvvisa, la luce
dell’ascensore si fulminò e quest’ultimo
si bloccò di colpo. Dal “soffitto” caddero dei calcinacci
che colpirono in pieno la ragazza.
-Sei… sei stata tu?- domandò sconcertato. Certo, non si
aspettava proprio che in casa abitasse (anche se da
poco) qualcuno che come lui possedeva dei potori.
-Non credo!- disse a bassa voce guardando il piccolo spazio
intorno a se.
-Io… io
soffro di claustrofobia!- anche Yami guardò
verso il basso –FAI QUALCOSA TI
SUPPLICOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!- Blacky lo guardò in faccia… sentiva solo
l’ansia e il terrore.
-E… e che diamine dovrei fare? Aspettiamo!- disse convinta sedendosi in terra. Yami iniziò ad urlare un “no” in maniera
disperata.
-Io sarò gia
morto prima che arriveranno soccorsi!!!!- aveva gli
occhi lucidi e per il terrore tentò di attaccarsi al campanello
d’allarme. Silenzio, solo quello regnava per il
palazzo… nient’altro. Nessuno si era accorto di loro due, eppure la
campanella d’allarme suonava, suonava,
suonava… le tempie di Balcky iniziarono a
pulsare.
-Smettila!-
ringhiò… Yami nemmeno si voltò ne tanto meno le diede ascolto –BASTA!!- urlò
esasperata attaccandolo al muro e costringendolo a guardarla negli occhi. Lui
rimase sorpreso, nemmeno pensò più che il posto in cui si trovava
fosse così piccolo da spingerlo ad urlare come un bambino. Nella sua
testa non era rimasto nulla fuorché il suo sguardo… perso in
quello della ragazza. Terrore e sorpresa erano una miscela mortale…
la stanza buia e tetra metteva molta
soggezione, nessuno mai vi era entrato a parte le volte in cui venissero
obbligati dal padrone. Quella era una di quelle volte…
-Vi prego… mi
lasci spiegare!- tentò ancora il ragazzo dagli occhi color ghiaccio.
-Non ho tempo da
sprecare con te… sei sempre stato un buono a nulla,
non mi servi più… non mi sei mai servito!- quelle parole erano
fredde, taglienti e distaccate… come le sue iridi oceano.
-Mio
signore…- tentò di dire Brent,
l’altro non lo fece terminare.
-Beng…- ghignò. Quei denti bianchi
risaltarono in quell’abisso
nero che era la sua stanza… Gli occhi di Brent
si allargarono sempre di più e le sue pupille si restrinsero fino quasi
a scomparire in quel colore così chiaro. Voleva urlare dal dolore… ma niente, dalle sue labbra non usciva nemmeno
un flebile suono. Si portò di corsa le mani al collo, come per voler
levare qualcosa che lo stesso strozzando. L’altro iniziò a ridere
nell’oscurità piu assoluta della stanza,
rideva… rideva di quelle smorfie di dolore che
stavano dipinte sul volto di Brent. Non sarebbe
finita li… -Io ti faccio dono di questi poteri e di questa carica
così importante per vedere cosa?!- sorrise
veramente divertito da quella scena –Un misero fallimento!-
sospirò –Voglio quella ragazza… se entro questa sera non
l’avrò qui davanti ai miei occhi sarai tu a pagarne le conseguenze
chiaro?- la voce gelida aveva fatto scivolare una punta di sarcasmo…
-Questa sera a mezza notte dovrai essere di ritorno di tua spontanea
volontà con Blacky. Sono stato chiaro?-
ringhiò –la voglio qui…- sogghignò
prima che una risata s’impossessasse di lui. Brentcadde in terra, finalmente la misteriosa presa intorno al suo
collo era svanita.
-S_si…- disse
ansimando a causa della mancanza d’aria.
un ragazzo dai capelli neri si aggirava
barcollante per i corridoi di pietra dell’edificio in cui si trovava
appoggiandosi di tanto in tanto alle pareti e tentando di restare in piedi.
-Ehi Brent… sei ancora vivo? Pensavo che ormai avessi
lasciato questo dannato mondo…- fece il biondino con tono ironico.
-Zitto…-
tossì. L’altro sogghignò passandogli accanto e fermandosi
solo per dirgli qualcosa.
-Allora…
perché ti ha graziato? Avete fatto un compromesso oppure gli hai
implorato pietà strisciando come un verme?! Oh
scusa, volevo dire… come te stesso.- rise leggermente
mentreBrent cercò faticosamente di
rispondergli… ma tanto stava male da non riuscire a discutere
-Devo portargli Blacky entro questa sera a mezzanotte…- sospirò, sapeva che sarebbe stata un’impresa
impossibile.
-Un’ impresa impossibile senza il mio aiuto!Non
trovi?!- ghignò il biondino.
-Aiutami…- Brent non avrebbe mai pensato che sarebbe
potuto finire tanto in basso da chiedere aiuto proprio a lui…
-Aiutami James!- per la prima volta aveva chiesto
aiuto a quel miserabile… certamente non l’avrebbe mai fatto se in
gioco non ci fosse stata la sua vita, e ovviamente non lo avrebbe fatto una
seconda volta.
-D’accordo. Ti aiuterò…
ma questo è come se ti dichiarassi sconfitto, perciò
invece che una settimana, dovrai fare ciò che voglio per ben due
settimane… intesi?!- quello sguardo estremamente ironico, quel tono
troppo calmo con una punta di ilarità… tutto dannatamente
irritabile. Se solo non fosse stato in quelle condizioni
avrebbe subito tentato d’ammazzarlo –Tranquillo… per la
mezzanotte tu avrai gia Blacky… e la tua
pellaccia sarà salva.- gli girò attorno… -Ti prenderai il
merito con il padrone… ma… ricorda che poi sarai mio schiavo per
ben due settimane!-
-Spero proprio che
andrà così… preferisco farti da schiavo per due settimane
che crepare per le sue mani.- fece un cenno con la testa alla fine del
corridoio dove una porta d’ebano veniva messa in
risalto dalle decorazioni in oro e da due torce accese vicino agli stipiti
–Se non sarà così ti giuro che morirai con me.-
tentò di spaventarlo… ma il biondino se ne andò ridendo
quasi Brent avesse fatto una battuta che non si
sarebbe mai scordato. Era a pochi passi dalla porta del padrone, si
voltò per dire un’ultima cosa all’ “amico”…
-A parte il fatto
che io non sbaglio mai… ma ora c’è
qualcuno che mi aspetta, il padrone mi cercava.- si voltò verso la sua
meta e non curò Brent più di uno sguardo.
Ita rb- Corto… =____________= ma ho sonno!!!!!!!!!!! Volevo ringraziare tutti quelli che hanno letto
la ficcy, in piu un
ringraziamento speciale a:
DeathAngel, spero che
questo capitolo ti piaccia (anche se è piccolo nditarb) (come è
piccolo?! Mo te ne accorgi? E’ sempre come al solito… =__= ndSeto)
[mazzata in testa a Setuccio] e aspetto una tua
recensione…
Akemichan, grazie dei tuoi consigli… ma credo
che comunque non riuscirò mai a metterli in
pratica. Io ci provo… ma sono una frana!
V__V’’’’’’ Spero che come errori non diano
troppo fastidio e che comunque continuerai a leggere
la mia ffok?!
Kelly, grazie! Sono contenta che ti piaccia la ff! ^O^
Ora una piccola
domanda a tutti coloro che hanno letto questo
capitolo…
Secondo voi chi
è il capo di questi ragazzi (sfigati) che
devono dare la caccia a Blacky?
Capitolo 5 *** Quell'angelico sorriso parte prima ***
Tutto comincia come sempre è stato
Quanto
pagherei un suo sorriso... darei tutta la mia vita per
quel sorriso, un sorriso puro che riscalda il cuore. La mia luce, mia dolce luna. Vivere in questi posti bui e vuoti mette
tristezza, e senza di te mi pare di morire. Non chiedo tanto, un sorriso…
un o solo. Ma tu non ci sei più, dove sei? Ho
bisogno di te. Salvami…
“Quell’angelico sorriso perduto per
sempre…”
13 settembre ore 6:30 p.m.,
i suoi occhi ametista persi in quelli della
ragazza. Una strana sensazione lo attraversò, e come un brivido gli percorse tutta la colonna vertebrale.
-T_tu cosa sei?- le domandò incerto degludendo
appena terminato di fare quella domanda. Lei era ancora la, una
mano sulla spalla e una sul collo del ragazzo. Perché
faceva così? Si sentì mancare l respiro
mentre guardava quegli occhi che scintillavano di tonalità purpuree.
-Io? Non lo so.
Sono Blacky!- continuava a
fissare gli occhi del ragazzo che pareva volessero fuggire dai suoi tinti ormai
di rosso –Hai paura di me? Sono i miei occhi a terrorizzarti tanto?- domandò
senza attendere risposta –Ti sei gia dimenticato che siamo in un
ascensore bloccato a un piano sconosciuto!?- fece in
tono sarcastico, lui finalmente volse il suo sguardo verso quegli occhi rossi
ed indagatori.
-Che vuoi?- domandò furente riuscendo poi a liberarsi
dalla presa di Balcky. Lei sorrise
-Non voglio nulla
di particolare. Solo un po’ più di calma!- Guardò ancora Yami negli occhi –Se mi arrabbio i miei occhi si
tingono come quelli di Bret, Zak
e James.-
-Li conosci allora!!!!!- Yami era furibondo.
Improvvisamente si sentì un altro rumore provenire da sopra
l’ascensore. Una corda si staccò e per fortuna l’ascensore
rimase ancora appeso senza cadere fino al piano terra. Yami
si spaventò a quel suono, e lo stesso si poteva dire per Blacky.
-Fidati!- gli disse mentre si avvicinò alla porta
dell’ascensore per aprire le due ante interne.
-E come potrei fidarmi di te?- domandò Yami.
-Per favore. Ne
riparliamo fuori da qui…- lo guardò
supplichevole, i suoi occhi tornarono del suo colore naturale.
-Che
intendi fare?- domandò Yami avvicinandosi alla
ragazza. Lei dopo aver
aperto le ante si sbrigò a cercare la rotella nera che bloccava la
serratura, il faraone la guardò con fare interrogativo
ma lei non gli diede peso. Lo spazio tra l’ascensore e il muro era poco, e lei cercava proprio li quella rotella. La
spostò verso il basso e potè finalmente
aprire la porta che li avrebbe condotti
all’esterno.
-E voilà!-
sorrise saltando fino al pavimento fuori dall’ascensore.
Yami la seguì anche lui saltando giù.
L’ascensore si era fermato a metà della porta ecco perché erano dovuti saltare.
-Come facevi a
sapere che si sarebbe aperta la porta?- domandò il ragazzo.
-Lo so da quando avevo 5 anni!- sorrise, lui la guardava in un modo
strano e lei per un momento si domandò quale fosse il perché. Poi
realizzò bene la situazione –Ah gia…
dovevamo parlare.- l’altro annuì. In quel momento
l’ascensore si staccò del tutto e Yamibenedisse mentalmente le conoscenze della ragazza. Lei sobbalzò
a causa dello spavento –
-Io…- lei si
bloccò di colpo guardando che da dietro Yamiavanzava una figura a lei familiare…
la stanza buia e tetra in quel momento era
anche silenziosa. Poi qualcuno parlò:
-Ti ho convocato da me per un motivo preciso.- disse quella voce
fredda e incolore.
-Quale?-
domandò il biondino con lo sguardo fisso al suolo.
-So che ti
piacciono le scommesse.- continuò l’altra
voce.
-Si mio signore,
è vero.- diciamo che nell’aria si
percepiva una strana tensione, da un momento all’altro James era pronto ad aspettarsi di tutto.
-Volevo
fare una scommessa con te…- disse solennemente. L’altro trasalì.
-Che tipo di scommessa, mio signore?-
domandò senza far trasparire la minima esitazione.
-Il tuo piano, quel
geniale piano per catturare la ragazza… hai
presente quella scommessa che hai fatto con Brent e Zak?!- l’altro annuì, anche se il suo viso era
calmo come sempre, nel profondo era tesissimo –So che hai
“venduto” il tuo piano a Brent. Ma non sono contrario a ciò.- a quelle parole James si sentì più sollevato –Voglio
solo fare una scommessa. Per me il tuo piano non funzionerà, e non
avrò Blacky prima della mezzanotte.-
-Ma come… non
crede che questo sia davvero un ottimo piano?!-
domandò al suo capo.
-Si, ne sono
convinto. E’ un ottimo piano, ma di certo non mi farà avere Blacky prima della mezzanotte. Collabora con Brent… se riuscirete a portarla qui entro
l’orario prestabilito avrai vinto e un tuo desiderio verrà
esaudito. Altrimenti mi toccherà uccidere uno di voi.- James si stava preoccupando, e quella preoccupazione non si
fermò davanti ai suoi occhi impassibili, li attraversò in modo
tale che chiunque potesse capire cosa stava provando
in quel momento –Tranquillo, rilassati. Non sarai tu quello che se ne andrà all’altro mondo, mi sei troppo utile.-
sogghignò –Sei furbo ed intelligente. Mentre Brent ha un debole per Blacky.
Secondo te chi potrei uccidere?!- fece ironico
iniziando a ridere. Quelle risate risuonarono tra le fredde pareti della
stanza, e l’eco lontano attraversarono tutto il
corridoio illuminato fino alla sala degli allenamenti, Quell’eco
venne colto al volo da Zak. Perché
stava ridendo? Iniziò incessantemente a ripetersi quella domanda.
gli occhi rossi scintillavano nella
semioscurità che si era venuta a creare da circa due minuti, la luce
della lampadina in alto al soffitto si era fulminata, e dalle scale era salito
un ragazzo, Brent.
-Siccome ci tengo alla mia vita, volevo fare un patto con voi.- disse il
nuovo arrivato. Gli altri due non risposero –capisco, non
v’interessa l’argomenti. Peccato, allora toccherà a Yugi patire le pene
dell’inferno con me!- sogghignò.
-Yugi?!- urlò il faraone
–Dov’è?- domandò furioso puntandogli contro il palmo
della sua mano aperta, una mano molto pericolosa se si considera che il puzzle
del millennio si era gia illuminato. Brent sorrise
-Potresti
ingaggiare una lotta all’ultimo sangue, perché no!- fece ironico alzando le spalle –Ma… Yugi verrà ucciso a mezzanotte. E vedi un po’
di decidere cosa vuoi fare, se uccidi me, nessuno potrà condurti da
lui.- sogghignò soddisfatto quandoYami abbassò la mano e il puzzle finì di
brillare di quell’accecante luce dorata.
-Allora?! Quale sarebbe il patto?- domandò fissando furente
l’oscurità davanti a se.
un’atra stanza tetra, circolare, ma da questa
filtrava della luce… della luce rossa. Gli interni della stanza erano
rivestiti di velluto nero e le finestre sigillate con un sortilegio erano tinte
di color cremisi. Non solo queste finestre davano all’esterno,
macen’erano altreche affacciavano su un focolare
centrale, insomma, la pianta di quella stanza era come una ciambella. Una
stanza circolare con al centro un’altra parete
circolare dove al suo interno era acceso un focolare, grazie alle finestre
cremisi che si affacciavano anche sull’interno portando il proprio
sguardo verso il fuoco, la stanza era illuminata con strane ombre diaboliche
creando una strana atmosfera.
-Yugi.- fece una voce entrando in quella stanza e
chiudendosi la porta alle spalle. Nessuno rispose. Un altro richiamo, un altro
ancora, nessuno rispondeva. Se avesse preso quel nanerottolo
lo avrebbe conciato per le feste, non doveva permettersi di ignorarlo, e
oltretutto non doveva azzardarsi a nascondersi. E poi dove si sarebbe nascosto?! Quella stanza era completamente priva di
arredo a parte una panca anch’essa rivestita di velluto come le
pareti e il pavimento. I passi venivano attutiti dalla
preziosa stoffa,r nessuno dei due riusciva a vedere l’altro. James non era ancora arrabbiato, diciamo
che si stava divertendo. E’ gia, come il suo padrone, ne
più ne meno. Vedere le persone che cercano una via di fuga o che si
contorcono dai dolori lo faceva ridere –Yugi,
se non vieni mi arrabbio e ti giuro che Yami farà una brutta fine.- il ragazzino si
alzò da terra e uscì dal suo nascondiglio (il muro circolare in
torno a focolare), e finalmente vide James, quest’ultimo si voltò subito –Ora ci
capiamo!- disse schioccando le dita. Vuoto, buoi,
silenzio… terrore, nient’altro.
anche la regnava solo il silenzio. Venne spezzato da Blacky.
-Yami …- non finì la frase che Yami la fulminò con lo sguardo, si fermò per
poco, poi continuò a dire ciò che doveva dire -… cos’hai intenzione di fare?- domandò, ma non ottenne
risposta –Yami?!- lo chiamò.
-Cosa vorresti sentirti dire? Che accetterò
lo scambio?- lei non ebbe il coraggio di alzare lo sguardo.
-Io_io te l’avevo detto!- Yami si voltò
verso di lei –Dovevo andarmene... avrei fatto meglio ad andarmene! Adesso
c’è qualcuno che sta in pericolo per colpa mia.- piangeva. Com’era possibile che un essere strano come
lei potesse davvero provare un sentimento chiamato rimorso? Come se qualcosa in
lui si fosse fermato, istantaneamente smise di preoccuparsi per la vera natura
di Blacky e si concentrò sul vero problema.
Non poteva accettare lo scambio dei due, uno di loro sarebbe comunque
morto. Certo, avrebbe potuto consegnare Blacky
infondo la conosceva da meno di due giorni, ma sapere
di aver firmato la condanna a morte di una persona che apparentemente non aveva
fatto nulla di male gli sarebbe rimasto sulla coscienza. No, non aveva la
minima intenzione di cedere al ricatto!
-No.- Blacky si voltò verso di lui, sorpresa per quelle
parole –Ci sono altri modi!- disse convinto Yami.
-E cosa suggerisci?!- le lacrime continuarono a cadere da sole senza
che lei potesse fare nulla per fermarle, ben presto però decise di
asciugarsi le guance, cercando di non piangere. Alla fine ci riuscì,
sentendo ciò che proponeva il ragazzo.
Ita rb- Cacchio quanto è corto! =___= vabbè, è inutile che mi lamento… non
riesco a scriverli più lunghi!
V__V’’’’’’’’’’Per la stanza
dove era rinchiuso Yugi mi sono molto ispirata da un
racconto di antologia che dovevo leggere e riassumere per le vacanze natalizie
(e l’hai fatto solo ieri! =_____= ndSeto)
(va bhè…. Che
sarà mai!
V__V’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’
ndItarb),
“La maschera della morte rossa”. Comunque,
passiamo ai ringraziamenti ^__________________^ allora, ringrazio:
Akemichan, grazie ancora per la recensione ^^ spero
che questo capitolo vada meglio del precedente! V__V Perché io ce la
metto tutta per non fare una ff orripilante, ma
purtroppo ancora devo imparare a scrivere bene, in fondo scrivo
per imparare a farlo meglio (dice il saggio! V__V ndItarb) (e chi sarebbe il
saggio qui?! O__O ndSeto
indicando l’autrice che indossa un costume da “saggio”) (heheheheheheh ^/////////////////^ ndItarb)
Kelly, hai recensito anche questo cappy ma glacchieeeeeeeeeeeee!
^___________________^ (=___________________= ndSeto) spero che ti piaccia questo capitolo! ^O^
DeathAngel, ho
aggiornato presto no?! ^____________________________^
Spero che ti piaccia questo capitolo! ^O^ (indovina… secondo te chi è il capo di James, Brent e Zak? V__V ndItarb) (se non le rispondi non si realizza =___________=
ndSeto) (>__> ndItarb)
Ho aggiornato
presto perché domani ricomincio ad andare a scuola, e dovrò
ricominciare a studiare come una matta! ^^
Grazie a tutti coloro che seguono la ff! ^O^
P.S.
Un’idea
pazzoide mi sta attraversando la testa… ^__- voglio fare Yu-Gi-Oh in versione TITANIC!!!!!!!Che ne dite? ^O^ (che non ce
ne frega! -________- niente ndtutti)
(doh! >__< ndIta rb)
Capitolo 6 *** Quell'angelico sorriso parte seconda ***
Tutto comincia come sempre è stato
Immerso
in quest’oceano scuro cerco solo di rivedere la luce.
Purtroppo sarà impossibile, la mia luce sei tu e non
ci sei più. Lo sai quanto pagherei per vedere il tuo sorriso? Darei tutto ciò
che rimane della mia anima… ma niente, tu non arrivi
nemmeno se ti prometto questo! Perché? Lo sai che vuol
dire vivere così?! Nessuno può capire quello che
provo, nessuno può aiutarmi. L’unica persona in grado
di tirarmi fuori da queste tenebre sei tu… con quel
tuo bel sorriso luminoso che mi riscalda il cuore.
“Aspetterei
ancora un’altra vita solo per poter ammirare il tuo angelico sorriso!”
13 settembre ore 7:55 p.m.,
il posto che avevano scelto per lo scambio era
la terrazza del palazzo dove abitava Blacky. Il
faraone e la proprietaria di casa erano chiusi in una stanza.
-Cosa dobbiamo fare?- domandò Blacky
guardando il ragazzo, quello sorrise.
-Hai mai fatto
qualche magia?- che domanda idiota! In fin dei conti nemmeno sapeva quello che
era in realtà e pensava che potesse fare delle magie?!Be… in fin dei conti non si sbagliava.
-Si…- sussurrò
piano la ragazza volgendo il suo sguardo al pavimento sul quale erano seduti.à lui la guardò
dritto negli occhi e con un sogghigno le chiese cosa stessero aspettando per
cominciare –Cominciare cosa?- domandò a sua volta Blacky.
Non ci stava capendo davvero niente, che diavolo aveva intenzione di fare?
-Devi aiutarmi ad
attuare il mio piano!- spiegò sbuffando, a quanto pare
non aveva voglia di condividere le sue idee con nessuno o altrimenti non
sarebbero state sue! Quando però incrociò lo sguardo contrariato della ragazza…
a qual punto non potè più tenerle nascosto nulla –Ho
intenzione di evocare lo spirito del mio amico Yugi
per scoprire dove si trova, a quel punto tu andrai a liberarlo
mentre io tengo testa a quei tipi.- concluse. Infondo non sapeva nemmeno
cos’erano “quei tizi”. Prendere una decisione del
genere comportava un vero sforzo, come mai non voleva effettuare
lo scambio come avrebbe fatto chiunque? Inutile tempestarsi di domande… sapeva
che non avrebbero avuto risposte! –Non voglio perdere nessuno di voi due…
quindi mi aiuterai a fare ciò che ti chiedo!- lei
annuì titubante, non capiva come avrebbe fatto a rivolgere l’attenzione su se
stesso senza che si accorgessero che la merce dello scambio non era presente.
Tuttavia si fidò.
-Ok.- un’approvazione ferma, sicura che
lasciava trapelare solo un minimo di angoscia, ma era
normale no?! Stava per giocarsi la vita!
-Bene… sai che
serve per un incantesimo di localizzazione?- domandòYami.
-Yugiha un potere?- domandò
titubante.
-No- bene, se lei
gliel’aveva chiesto si vede che sarebbe stato l’unico
modo per rintracciarlo, era la fine… il piano stava fallendo! Il volto di Yami si rabbuiò, non aveva tenuto conto di
alcuni particolari del suo piano.
-Allora serve un
oggetto che gli appartiene!- Yamirialzò
lo sguardo verso colei che aveva di fronte, possibile che non stesse
scherzando? La guardò un po’ incredulo, ma poi le diede la fiducia che si
meritava.
-Io qui non ho
nulla che gli appartiene, ho solo questo- prese il puzzle tra le mani –Ma non è suo… cioè, lo abbiamo tutti e due, ma non è
proprio suo.- Si mise a fissare tutti i blocchetti che formavano l’oggetto che
aveva al collo, ogni singolo pezzetto d’oro era incastrato alla perfezione, Yugi ci aveva messo tutto l’impegno possibile per
assemblarlo e lui per salvargli la vita cosa avrebbe fatto? Avrebbe dovuto
consegnare Blacky a quei tipi? Quale considerazione
avrebbe potuto avere Yugi del suo doppio?! Non voleva nemmeno pensarci.
-Allora c’è un altro modo…- l’aria si faceva pesante, stava per
rivelare qualcosa di molto pericoloso…
dei passi risuonavano lenti e ritmatici su quel
pavimento di pietra grezza, era segno che qualcuno si stava avvicinando.
-Chi è?- domandò scocciata una voce proveniente da una stanza
totalmente oscurata, non un singolo raggio di luce filtrava in quell’ambiente. Nessuno rispose –Chi è?-
domandò ancora con una punta di rabbia. In quel momento la porta accostata si
spalancò di colpo ed entrò della luce che illuminò il pavimento ed arrivò fino
al volto della persona immersa in quella piscina interna –Che diavolo ci fai qua Zak?- domandò sarcastico
–Hai per caso cambiato sponda?- domandò fissandolo con i suoi bellissimi occhi
smeraldo. Quella voce terribilmente irritante infastidì il nuovo arrivato.
-Quanto sei spiritoso…- fece una piccola pausa, poi con uno schiocco
di dita fece illuminare la stanza di botto -… no. Ma
se anche fosse cosa mi dovrei aspettare da te?- la frase era stata detta in una
maniera facilmente equivocabile, e l’altro ragazzo si mise a ridere di gusto.
Sapeva bene che al suo compagno piacevano le ragazze, altrimenti si sarebbe
preoccupato per quella frase -Di buon umore vedo…-
-Scusa… ma te ne esci con una frase del genere, e io che dovrei fare? Non
posso ridere?!-continuò a ridere di gusto e poggiò un
braccio sul bordo della piscina.
-Poche storie!- lo
ammonì Zak –Non ho tempo per ridere e scherzare con te!-
-Allora perché sei qui?- domandò smettendo di ridere.
-Secondo me James non ce la farà a vincere la
scommessa.- disse il ragazzo castano, l’altro annuì.
sul pavimento era disteso un telo rosso dalla
forma circolare, tutta la circonferenza era messa in evidenza da numerose
candele nere, Blacky era intenta ad accenderle mentre
Yami si limitava a fissare la scena con fare
scettico.
-E’ pericoloso!- disse la ragazza accendendo
l’ultima candela con un accendino argentato. L’altro non rispose –Se la sua
anima viene distaccata dal suo corpo potrebbe morire!-
insistette.
-Non voglio che Yugi muoia…- sospirò -… tuttavia siamo costretti a farlo se
vogliamo tentare di salvarlo!- il suo sguardo era
rivolto verso il suolo, o più precisamente sul tessuto rosso che ricopriva un
quarto della stanza di Blacky. Lei non rispose,
sapeva bene quanto gli fosse costato prendere una
decisione, e in fondo intuiva che se Yami avesse
accettato il regolare scambio le speranze di rivedere Yugi
in vita erano pochissime se non inesistenti. Blacky
prese un bicchiere da sopra il tavolo di ciliegio che si trovava in quella
stanza e invitò Yami a fare altrettanto. Poi,
sorpassando la fila di candele accese si mise a sedere
sul pavimento e posò un’altra candela al centro del “piano di lavoro”. Yami la seguì stando ben attento a non far cadere nessuna
candela e a non cadere lui stesso a causa del tessuto
rosso. Quando furono tutti e due seduti sul pavimento
lei lo guardò per avere una conferma per procedere, questa non tardò, con un
cenno della testa yami le fece capire che poteva
tranquillamente continuare. Lei gli passò un foglietto su cui erano scritte della parole che avrebbe dovuto pronunciare insieme. Yami lasciò il foglio tra le sue gambe incrociate come fece
Blacky, poi quest’ultima prese con ambedue le mani il bicchiere, Yami fece lo stesso.
-Pronto?- domandò la padrona di casa, l’altro annuì.
stanza buia, dalle finestre aperte si poteva
ammirare solo la luce lunare che entrava timida in quell’ambiente
isolato. Dove diamine l’avevano portato? Alzò la testa per guardarsi intorno, vide solo un ragazzo
biondo. Lo aveva gia visto quel pomeriggio, quando era stato portato in quell'orribile stanza dalle finestre rosse con James Lo sapeva… eppure non poteva far nulla contro quello strano essere, lo intuiva... lo sentiva.
-Finalmente il
piccolo si è svegliato!- ghignò il suo carceriere.
Quello si alzò dalla comoda poltrona di pelle nera su cui era seduto per
avvicinarsi a Yugi –Oggi morirai
piccoletto!- dopo aver visto l’espressione di paura che aveva sul volto il
ragazzino sorrise e gli assestò un cazzotto allo stomaco –Meglio che ti riposi
per il tuo momento!- Yugi cadde interra privo di
sensi. Ancora… buio e terrore che stringono il suo
cuore in una morsa mortale. Zak uscì tranquillo dalla
sala in cui si trovava con Yugi lasciandolo la per
terra. Appena chiusa la grande porta di legno lavorato
intarsiato d’oro schioccò le dita. Gli bastava così poco per fare un
incantesimo potente! –Goditi questa dormita… perché sarà l’ultima…
tappo!- ghignò Zak avviandosi nella sala
centrale del castello.
Ita rb-Weeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!1
Come vi sembra questo ultimo capitolo? ^______________^Avete visto?! E’
arrivato un altro personaggio… il misterioso bonazzo
dagli occhi verdi che si fa il bagno! *______________* (ve lo assicuro… è un
fico spaziale! Come tutti gli antagonisti del resto! U__U ndItarb)
(=__________________= ndtutti)(tutti i personaggi
creati da me sono spaziali [nulla togliendo agli altri sia chiaro! Era giusto
per precisare che questi nuovi sono bei tipi!
^___________________^ non riesco a creare degli antagonisti brutti! ^^’’’]!
U__U ndItarb) (menomale che ti sei ripresa! Stavi forse insinuando
che io non sono ai loro livelli?! °______________° ndSeto) (ma che dici! Ho detto che sono bei tipi non che sono meglio di voi!
>__> nditarb)
(quindi vorresti dire che loro sono meglio di noi! è__éndZak) (non ho detto questo!
ç_______________ç siete magnifici tutti quanti! Specie YamiBakura e YamiMalik!! U__U ndItarb) (e ioooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!! è__éndSeto) (non sei male… V__V ndItarb) (come “non sei male”?! O__O Io sono magnifico!
O__O ndSeto)
(=_________________= ndItarb)
(è__é IO SONO MAGNIFICO!!!!!!! ndSeto)
[martellata in testa a Seto che continua ad insistere]
Comunque… se non si è capito Yami e Blacky stanno facendo una seduta spiritica… diciamo che sto
facendo un miscuglio di tante cose per fargliela fare (perché io non l’ho mai
fatta e quindi non so come si fa! Quindi la mia è
tutta scena! U__U ndItarb) (mano male che te lo dici da sola! =_= ndSeto) 8ti sei ripreso!
@_________@ di gia! O__O ndItarb) (Tsk… V__V ndSeto)! ^^’’’’’’’ (comunque, cambiando discorso, da oggi esperimento un nuovo
tipo di ringraziamenti! [O__ondtutti]
^^ in ordine alfabetico! ^O^ndItarb)
(=_________________= ndtutti)
Ringrazio:
Akemichan,
sono felice che dal capitolo precedente la storia ti stia piacendo di più… in
quanto al posto dove stava Yugi, be…
ecco… non lo so! ^^’’’’’’’’ [tutti cadono atterra sconvolti] diciamo
che dopo aver letto “La maschera della Morte Rossa” mi era rimasta in testa la
descrizione di una stanza, così io modificandola un po’ ho creato quella in cui
era rinchiuso Yugi. ^_________________________^ Ora
come si può facilmente notare Zak
l’ha portato da un’altra parte! U__U (nemmeno da prigioniero si può avere una
cella fissa?! -___________- ndItarb) (povero me!
ç___________ç Mi maltrattano pure! ç___________ç ndYugi)
-Daghe-, ho
continuato come vedi! ^^ sono sicura che anche questo capitolo ti piacerà! ^^
(hai visto che Yami e Blacky…
U__U ndItarb)
DeathAngel, sono contenta che anche il capitolo precedente ti sia
piaciuto! Spero che questo non sarà da meno! ^^ Visto che roba ^O^sto facendo fare a Yami e Blacky una seduta
spiritica! ^^ (anche se in realtà non so che cacchio sto descrivendo!
V__V’’’’’’’’’’’’ ndItarb)
Eli, sono
contenta di essere un’eccezione! ^____________^ Sono contenta che la mia storia
ti piaccia… e comunque nel corso della storia
compariranno anche gli altri personaggi di YGO! ^____________________^ Spero
che commenterai anche questo capitolo! ^^
Katie87, sono contenta che la storia ti piaccia!
Finalmente ho trovato un’altra persona che fa come me… (cioè?
La psicopatica? =__________= ndSeto)
(che belle battute… ma che fai?! Non dormi la notte pensando a queste cose per
dirle il giorno?! =_____= ndItarb) (
°______________° che carisma! O__O ndSeto)…
quando sono in dietro con le fic! (pensa
che quest’estate mi sono letta tutti i capitoli di
quella ff che aveva scritto Akemichan
(quella che ora sta ripubblicando “La vera storia degli Oggetti Millenari” dopo
averla corretta ^^ ndItarb)
Kelly, spero
che ti piaccia anche questo capitolo! ^^ Adesso in questo capitolo si vede solo
una parte del piano di Yami, certo… ha gia spiegato a
grandi linee cosa farà, ma leggi il seguito e guarda come sono ingegnosa V__V !
(guarda che teoricamente il piano l’ho fatto io =___________= ndYami) (ma che dici! O__O il piano l’ho fatto io! Chi è che scrive! >__> ndItarb)
(te lo prendi sempre te il merito! -____________- ndYami) (^______________________^ ndItarb)
P.S.
Per vostra fortuna
ancora non ho cominciato la ff su Titanic!
Sto ancora riflettendo sui personaggi e sullo svolgimento! V__V (quanto pensi
lentamente! =_____= ndSeto)
(fottiti! =_____= ndItarb) Questi giorni ho
avuto tanto da fare! Martedì sono andata al “Museo Nazionale Romano” di mattina
con dei miei amici (il che mi ricorda eccessivamente Yugi…=_____=
ndItarb),
mercoledì ho fatto due disegni per discipline geometriche (l’unico voto basso
della pagella! Devo recuperarlo, ma quella mi odia! ç___________ç) , giovedì mattina (cioè oggi) sono stata a teatro per
vedere “la locandiera”! Cacchio che settimana! Davvero movimentata se
consideriamo che domani devo consegnare i disegni alla prof che mi detesta!
=___=
P.P.S.
Come una deficiente
nei ringraziamenti che ho messo ne secondo capitolo ho
ringraziato una persona al posto di un’altra! =_____=
volevo ringraziare Nik
per aver letto ma per sbaglio ho messo il nome di zaborg! =______= (sono una frana! -____-nditarb)
(meno male che per le offese oggi non conto! Fai tutto da sola! =___= ndSeto) (sparisci! >__> ndItarb)
Quell’incessante gocciare mi ricorda nella notte
che ho perso una persona cara. Goccia dopo goccia cadono tutti gli attimi che
ho passato, tutti quanti riaffiorano dentro la mia mente… E’ tanto
ormai che vado avanti così, troppo… ormai mi ritrovo in un immenso
mare oscuro, senza di lei. Questo terribile gocciare mi manda ai pazzi, non si
può continuare a vivere così, non sono più vivo senza di
lei… e pare che il destino si diverta a farmi soffrire, pare che faccia di tutto per farmi ricordare le sue morbide labbra
rosse che ogni giorno mi facevano impazzire sempre di più… sempre
di più… Non ce la faccio, non posso continuare a vivere immerso in
questo oceano scuro senza una via di fuga. No. Ma scoprire che la mia unica via
di fuga sei tu mi rattrista troppo, perché allora è come se
conoscessi gia il mio destino…
“Salvami…
fammi uscire da questo oceano d’oscurità
e dolore!”
13 settembre ore 8:10 p.m.,
la stanza buia era illuminata soltanto dalla
fioca luce delle candele accese intorno a loro in maniera circolare, si
percepiva una tensione pazzesca, certamente Yami
sapeva bene qual’era il suo piano… ma
aveva paura ad attuarlo, mentre Blacky in quel
momento provava le sensazioni opposte: non sapeva cosa diamine voleva fare Yami ma conosceva bene il rito che si apprestava a fare in
compagnia del ragazzo.
-Yugi… ce la farà?- domandò dubbioso mentre fissava il bicchiere che teneva stretto tra
le sue mani.
-Non lo so…
è davvero molto pericoloso quello che mi hai chiesto di fare.- decise di essere sincera fino in fondo –Io la conosco quella
gente- l’espressione di Yami era tutt’altro che sorpresa… scosse la testa, si
vedeva lontano un miglio che era deluso da quella rivelazione anche se se
l’aspettava –e ti posso assicurare che Yugi
non vivrebbe comunque… se c’è un modo per salvarlo sono
certa che l’hai trovato tu Yami!- era
convinta… e Yami decise di fidarsi, in fin dei
conti lo stava aiutando da quella mattina per trovare il suo amico. Nemmeno per
un momento pensò che quella sarebbe potuta essere una trappola,
no… si fidava di quella ragazza anche se non
sapeva cos’era in realtà –Chiudi gli occhi!- disse la
ragazza facendo quello che aveva appena detto –Adesso recita quelle
parole che ti ho scritto sul foglietto!-
-Ma come faccio a ricordarmi quelle parole?- ribattè lui scocciato riaprendo gli occhi.
-Dovevi imparartele
razza di deficiente!- lei lo guardò storto –voarràdire che solo io vedrò il posto in cui si trova
Yugi… in fin dei conti sono io quella che deve
“recuperarlo” no?! Tu cos’hai intenzione di
fare?- domandò curiosa.
-I_io non posso
mica dirtelo così!- volse nuovamente il suo sguardo verso l’acqua
che risplendeva cristallina nel bicchiere di vetro che teneva sempre più
stretto tra le sue mani, lei si accorse che il ragazzo davanti a se era visibilmente
nervoso
-Non l’hai
mai fatto prima vero?!- disse seria.
-ma che domande sono??????- disse arrossendo. Lei rimase sorpresa, quella
reazione non sel’aspettava
proprio da lui. Che avesse capito male?
-Non hai mai fatto
una seduta spiritica?!- insistette senza badare alla
risposta che aveva ricevuto prima… indubbiamente lui aveva capito tutt’altro, ma non le andava proprio di approfondire
in quel momento e decise di non fare battute ironiche per nessun motivo.
Stavano facendo una cosa sera da cui dipendeva la vita di Yugi.
-Ah… no!-
disse facendo svanire un po’ del rossore che gli colorava le guance. Lei
sorrise.
-Allora non
preoccuparti! Se nemmeno ti ricordi l’ave Maria
al contrario non puoi mica farla!- disse lei con una
punta di sarcasmo. Ecco, stava per cadere nell’ironia… doveva
trattenersi, si lasciò solo sfuggire un leggero
sogghigno che le increspò le labbra rendendola più misteriosa ed
affascinante sotto quella tenue luce intorno a lei.
-E tu? Come farai?-
domandò perplesso.
-Non ho mica
bisogno della balia!- disse con ironia, ecco… non si stava trattenendo
–Se ho il “kit della seduta spiritica” secondo te ho bisogno che qualcuno mi aiuti a contattare
un’anima?- era una di quelle domande alla quale non si gradivano
risposte, Yami se ne accorse subito perché
ella cominciò a parlare… occhi chiusi e nervi saldi. Era
cominciato il suo piano. Yami deglutì, poi
sentì una strana forza spingerlo lontano da quell’area
delimitata dalle candele nere, come se un campo di forza lo avesse fatto
sbalzare via. QuandoBlacky
avrebbe trovato il suo amico, lui avrebbe attuato la seconda parte del suo
piano con il relativo incantesimo.
Zak era al cospetto del suo capo, occhi
profondi e taglienti come due gemme preziose, lineamenti severi e espressione decisa. Una lunga tavola di legno massello si trovava al centro della sala centrale.
-Zak… qual buon vento?!-
fece ironico il suo capo alzando lo sguardo verso di lui.
-Mi avevate
convocato no?!- fece un leggero inchino in segno di
rispetto verso il ragazzo dalle iridi color zaffiro.
-Si… è
vero. Tuttavia mi chiedevo perché del tuo largo
anticipo. Dovrebbero tornare non prima di mezzanotte… non credi di
stare leggermente in anticipo?- quella voce gelida e tagliente lo attraversò come un migliaio di pugnali, sentiva che
il tono del suo capo era veramente ironico, ma sapeva bene che doveva
preoccuparsi di quella voce apparentemente tranquilla.
-Si, dimenticavo. Mi
scusi.- Zak fece per
andarsene, si voltò dando le spalle al capo non prima di aver fatto un
leggero inchino. In poco tempo il ragazzo castano si stava dirigendo altrove.
Iniziò a camminare per i corridoi di palazzo… Un suono,
leggero… quasi impercettibile. Una lama che si librava
tagliando l’aria circostante senza un briciolo di pietà.
Sapeva chi era la persona che possedeva una tale calma per maneggiarla a quel
modo. Si avvicinò alla sala circolare dove di solito si allenavano e
cautamente entrò.
-Benvenuto Zak!- il ragazzo che si stava allenando lo salutò,
aveva percepito la sua presenza molto prima che fosse
arrivato in quel punto.
-Grazie…-
disse Zak appoggiandosi al muro per guardare come si
allenava il suo idolo. Aveva la sua stessa età, non era suo capo ma un suo “collega” era troppo bravo e
forte, riusciva a percepire nell’aria ciò che sarebbe accaduto.
Insomma, per lui di bravura poteva essere messo ai livelli di James, se voleva poteva essere estremamente
irritante, ma indubbiamente aveva un carattere migliore del biondino dagli
occhi verde acqua.
-Come va il tatuaggio?- domandò il ragazzo dagli occhi
zaffiro puntandogli di scatto la lama alla gola. Si bloccò senza
ferirlo, non voleva rischiare che il suo amico si facesse male. Ebbene si, in quel gruppo solo loro due potevano
considerarsi amici.
-Insomma…- infatti gli faceva malaccio –Per forza con il sangue
di unicorno dovevi farmelo?- domandò toccandosi lievemente
l’addome sopra la fredda camicia. Questa gli diede per un attimo una
sensazione di sollievo da quel terribile bruciore.
-Certo… per
forza! Il sangue di unicorno servirà a
potenziare le tue abilità e la tua resistenza.- incredibile, che bei
discorsi che i fanno a vicenda.
-D’accordo…- non era
molto convinto della risposta che aveva dato a Max.
-Non sei convinto
vero?!- il ragazzo dagli occhi verdi gettò via
l’arma e gli si avvicinò di un passo –Fa vedere come cavolo
sta questo tatuaggio…- gli aprì la camicia facendo vedere la sua
“opera d’arte” quel simbolo rosso sangue (in tutti i sensi)
risaltava subito all’occhio, perché non appena incontrata la luce
aveva dei riflessi argentei –Cavolo… cavolo!- disse serrando i
denti –Fa mele?- concluse sfiorando la pelle. Un urlo lacerò
l’araia di quel posto -… indubbiamente!-
ci pensò su –Mi dispiace, non so che
farti… hai provato col ghiaccio?- l’altro annuì –Devi
attendere che questo sangue puro si trasformi a tal punto da andare
d’accordo col tuo.-
-E quanto ci vorrà?- domandò Zak
riabbottonandosi la camicia.
-Un pochino, ma non
appena il tatuaggio sarà definitivo tu sarai invincibile come me e James.- sogghignò –E insieme faremo grandi
cose noi tre!- Zakstentava
a credere a quelle parole… lui odiava James. Vabbè… si vede che per la gloria e il potere
l’avrebbe volentieri sopportato.
Yami era appoggiato alla scrivania nella stanza
della ragazza. In quel momento ella aprì gli
occhi e guardò Yami dritto nelle sue iridi
ametista.
-So dov’è…
è molto lontano da qui!- disse alzandosi da
terra.
-Dove?- domandò Yami
avvicinandosi alla ragazza –Dov’è? Come sta?-
continuò a domandare agitato.
-Sta male- niente
è peggio della sincerità in questi momenti –Tuttavia come
hai potuto notare il suo spirito non si è distaccato dal corpo…-
-Infatti… io non ho sentito nulla.- disse
serio il faraone.
-Eri talmente
preoccupato che non me la sentivo di fargli rischiare
la vita…- chiuse gli occhi per un secondo, poi li riaprì notando
lo sguardo incredulo di Yami.
-E allora come hai fatto a parlargli e a sapere dov’è?-
domandò titubante.
-Sono andata io da
lui…- sussurrò. La stanza era talmente
silenziosa che quel sussurro era come semplici parole, delle parole
che non tardarono ad arrivare all’orecchio di yami.
-Perché? Razza di scema che non sei
altro!- la rimproverò avvicinandosi di scatto verso di lei. Alcune
candele nere gli bloccavano il passaggio, lui le gettò lontano con un
calcio, noncurante della cera calda che sarebbe potuta cadere sul pavimento
–Come diavolo ti è saltato in mente di fare un’idiozia
simile!!!!! Non solo Yugi
è in pericolo… ma oltretutto ti vai a
cercare i guai? Sei davvero scema!- ringhiò prendendola per le spalle.
Lei trasalì –Vuoi proprio morire!-
continuò adirato. Perché si scaldava
tanto? Non la conosceva che da poco meno di due giorni e gia teneva a lei come
a Yugi… è d’ammetterlo, Yamiè troppo buono,
è troppo fiducioso. Se davvero quello fosse
stato un piano, lui ci sarebbe cascato senza opporre resistenza. Fortunatamente
per lui aveva incontrato una persona sincera che non avrebbe mai fatto una cosa
del genere a nessuno.
-Tanto se io fossi
morta cosa sarebbe cambiato? Non ho amici, non ho nessuno che mi sta accanto,
ho un carattere del cavolo e nessuno mai terrà a me. Tutti quanti mi
parlano alle spalle, ogni singola persona ha qualcosa da ridire su di me e sul
mio comportamento…- s’interruppe a causa di un singhiozzo…
stava piangendo -… sai cosa significa?- domandò
portandosi le meni agli occhi per impedire a Yami di
vedere quanto diamine le faceva mele quell’argomento.
-Che scema che sei… non è vero che
il tuo comportamento non va bene, anzi, hai sempre una soluzione a tutto.
Ricordi oggi in ascensore?- lei annuì
continuando a piangere con le mani davanti alla faccia –Rischi la vita
per le persone che nemmeno conosci… io questo comportamento lo chiamerei
altruismo. Ti vesti bene, e non capisco cosa avrebbe la gente da ridire su
questo. Ma soprattutto non sei sola.-
-Ah no?!- singhiozzò -… e perché?- si tolse le
mani dagli occhi, quegli incredibili occhi trasformati in un rosso purpureo
erano stracolmi di lacrime che incessantemente cadevano bagnandole le guance.
-Perché?!
Pensa solo che per ora ci sono io… e perchè che appena questa cavolo di storia sarà finita tu potrai
tranquillamente fare conoscenza con chi vuoi.-
-No! No è vero! Io non sono come loro!
Nessuno mai mi accetterà per quello che sono, nemmeno tu!- piangeva… tanto, troppo. Era arrabbiata, con chi? Col
mondo. Non capiva perché di gente a posto non si trovava. Lui
l’abbracciò –Che fai?-
domandò, lui non rispose ma la strinse più forte a se.
-Ci vogliono le
maniere forti per farti entrare in quella zucca vuota il concetto di tre
parole…- lei stava per chiedergli: ”quali
parole?”, ma lui la precedette-… Ti voglio bene.- Blacky si chiedeva
il perché. In fondo era strana, presuntuosa, indipendente, arrogante e
anche lunatica. Perché mai qualcuno avrebbe mai
potuto volerle bene, e soprattutto rendersene conto in un così breve
tempo.
Ita rb-Hola a tutti! Spero che
questo capitolo vi sia piaciuto! ^^
Ringrazio:
DeathAngel, spero che questo capitolo ti sia piaciuto ^^. Io
personalmente non ne ho mai fatta una, ma mi
piacerebbe provare! Diciamo che per descriverla ho
fatto un mix delle cose che mi aveva detto una mia compagnia di classe e di
quello che ho visto nei film (=____________= tu ti basi sui film!ndSeto)
(zitto! >__< ndItarb), ma io personalmente non ne ho la piu
pallida idea di come si faccia una seduta spiritica! U/////U (come la scrivi e
non sai nemmeno come si fa! O__o ndYami)
(tu proprio non parlare che fai piu bella figura!
=_____= ndItarb)
Eli, sono
contenta che ti sia piaciuto il mio capitolo…^^ comunque,
per rispondere alla tua domanda: anche io credevo che si potessero evocare solo
persone gia morte, eppure una mia compagnia di classe che di sedute spiritiche
ne ha gia fatte, mi ha raccomandato di non evocare mai e poi mai lo spirito di
una persona ancora in vita perché è pericolosissimo per quella
persona e può anche giocarsi la vita. Ecco perché Blacky non voleva evocare lo spirito di Yugi,
aveva paura della fine che avrebbe potuto fare il piccoletto (perché mi
chiami così? Ç___________ç Uno mi chiama tappo, te mo
piccoletto! T________T ce l’avete tutti con me!
ç____________________ç ndYugi)
(=____________________= ndItarb),
e perciò ha deciso di abbandonare lei il suo corpo per vedere dove era
tenuto Yugi ^^.
Katie87, sono contenta che questa storia ti piaccia.
Spero che continuerai a seguirla e a commentarla! ^^ (eccoti il nuovo capitolo!
Com’è? ^_______________________^ ndItarb) (s’è
montata la testa! =_____________= ndSeto)
(ma che dici! è__éndItarb che rincorre Seto con
una scopa) (che vorresti fare con quella! O__O ndseto
che si volta per vedere che stava accadendo dietro di lui)
(+___________________________________________+ ndItarb con stellette
omicida) (aiutooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
O_________________________O ndSeto
che ricominci a scappare) (mhahahahahahaha!
+_________________________________________________+ ndItarb con stellette
omicida)
Kelly, molto
presto si vedrà l’intero piano di Yami
(finalmente l’hai detto! U__U il piano è
il mo! U__U ndYami) (fai come
vuoi! V__V se poi la gente rimane traumatizzata dal TUO piano
è colpa TUA! ^^ nditarb)
(che intendi dire? ndYami)
(che ancora deve venire la metà del piano di mia invenzione U__U ndItarb) (non mi dire che hai
aggiunto dei particolari al mio divino piano! O__o ndYami) (ehehehehe! ^^ SI! ndItarb)
(no! Che cacchio hai in mente?!
Ç____________ç ndYami)
(ehehehehehehehehehe! ^^ Lo vederete
presto!! ^______________^ ndItarb) (O__O ndseto) (=__________= ndtutti)
(ç________________________________________________ç ndYami)
Byebye! Ringrazio
anche tutti coloro che hanno letto questo capitolo
senza commentarlo!
Il
mio sguardo vaga attraverso questa stanza… ma che dico, non sono in una
stanza! Sono solo, in mezzo ad un oceano a cercare soltanto te…
unicamente te! Eppure cos’ho come ricompensa?
Sono soltanto perso in quest’oscurità
che mi attanaglia le viscere! Ho paura, si ho paura…
non di quest’acqua scura e profonda, no. Ho paura di averti perduto per sempre, ho paura…
di non poter più stringerti tra le mie braccia. Nuoto… quest’acqua mi fa star male. E’ fredda, estremamente gelida! I miei movimenti si fanno mano a mano sempre più impacciati, questo freddo mi
sta congelando… non riesco più a stare aggalla. Aiuto…
ti prego… aiutami! Fammi uscire da questa oscurità
che mi circonda. Fammi uscire da quest’acqua
che non mi fa respirare. Ti prego…
“Salvami
da questo’oceano! Salvami… sto affogando
nelle mie paure!”
13 settembre ore 8:32
p.m.,
nessun rumore, i suoi passi venivano attutiti
dalla suola in gomma dei suoi anfibi. Cavolo però… questa era una
missione importantissima, ma anche pericolosissima. In queste situazioni
qualunque persona si sarebbe detta “chi mel’ha
fatto fare!” eppure lei no! Sapeva che andando
in quel posto equivaleva a dire andare nella tana del nemico! Yami non doveva saperlo… o il piano sarebbe sfumato in un batter d’occhio! Lei era li, nel
castello dove abitava la persona che tanto la cercava… eppure camminava
tranquillamente quasi come se quella fosse anche casa sua. Ci voleva
determinazione per compiere un’azione del genere. Se solo per sbaglio si sarebbe trasformata, quello l’avrebbe scovata subito!
Non poteva nemmeno passare vicino alla stanza in cui era il capo di quell’associazione, altrimenti avrebbe comunque avvertito la sua presenza! Insomma… stava
giocando col fuoco e ne era consapevole! Doveva
sbrigarsi, non farsi notare da nessuno, ma soprattutto non doveva provare
nessun sentimento (specie rabbia o rancore). Che
impresa colossale!
non mancava molto… e Yami
doveva concludere i preparativi. Doveva prepararsi a riceverli. Infondo non gli
andava proprio di farlo, avrebbe preferito trovare un’altra soluzione ma a quanto pare in quel momento non gliene
venivano altre. Si sedette al suolo, aveva gia tolto da terra quella specie di tappeto
rosso e le candele, poi era andato nel salone.
Guardò solo un istante il pavimento e poi si dedicò al suo piano.
Accese la candela bianca davanti a lui, stranamente quelle
azioni gli parvero durare un’eternità. La fiamma brillava nella stanza scura e solo la luce lunare entrava timida
dalla finestra che aveva aperto il faraone. Questa risplendeva sul chiaro
pavimento avorio rendendo Yami abbastanza teso. Dopo
aver poggiato al suolo un bastoncino di vaniglia e tre foglioline di menta inspirò profondamente! Era arrivato
il momento… quell’incantesimo era
facile e fortunatamente di breve durata.
mancava maledettamente poco, presto sia James che Brent sarebbero andati
“ad effettuare lo scambio” se così si poteva dire. Come aveva predetto Blacky loro non avevano
la minima intenzione di liberare Yugi per la ragazza.
-Diamine
che rottura!- sbuffò il biondino guardando il soffitto grigio della
stanza dove si trovava in quel momento. Qualcuno pronunciò il suo nome con insistenza, e al
terzo richiamo fu costretto a girarsi verso la persona che tanto stava cercando
la sua attenzione –Che vuoi? Non ti basta aver messo pure me nei tuoi impicci razza di deficente!
Come ti permetti a chiamarmi?!- il tono irritato del
ragazzo dalle iridi profonde come le acque di un lago si voltò
minaccioso verso l’altro –Dimmi…- continuò irritato
aggrottando le sopraciglia.
-Non pensi che sia
ora di avviarsi?!- fece quello poco convinto guardando
il pavimento ricoperto da un grande tappeto finemente lavorato.
-Non ancora! Voglio
vedere cosa diamine hanno in mente quei due per non effettuare
lo scambio!- stavano tramando qualcosa, ne era certo… il suo intuito
sbagliava raramente, ma era convinto che quella non era una di quelle volte.
-Cosa intendi dire?- domandò Brent
preoccupato avvicinandosi di qualche passo al divano di velluto su cui era
comodamente sdraiato James.
-Intendo
dire… qualcosa che vorrei tenerti nascosto! Vedrai, vedrai che avevo ragione. E in quel momento te ne accorgerai!-
Fece tranquillo portandosi le mani dietro la nuca e continuando a fissare il
soffitto con aria assente. Qual comportamento irritava non poco il ragazzo dai
capelli neri, a tal punto da farlo infuriare… nei suoi occhi cominciava a
scorrere quello strano liquido che pian piano colorava tutte le insenature
ghiaccio con un colore più malvagio e tetro, il rosso… rosso come
il sangue di tutte le sue vittime. James non si
scompose di una piega, aveva sempre ritenutoBrent uno scemo senza cervello e mai aveva reagito
d’impulso nei suoi confronti, neppure in quel momento!
ed ecco la famosa porta che aveva visto nella
sua visione. Una porta molto lavorata, come tutte le altre del castello…
ma c’era qualcosa di strano, di estremamente
diverso dalle numerose porte che aveva sorpassato per arrivare proprio a quella
predestinata. Certamente i suoi ex compagni non erano mai
stati degli sprovveduti, eppure, solo ad una persona sarebbe potuta
venire un’idea del genere…
-Zak!- un movimento così rapido che fece
urtare la lunga giacca di pelle contro le gambe della proprietaria,
nell’aria si sentì solo il fruscio provocato proprio da quella
giacca. Pochi istanti dopo finalmente il ragazzo castano alzò lo sguardo
verso Blacky.
-Yo! Da quanto tempo che non ci si vede! Qual
buon vento?!- fece sarcastico posando una mano contro
il muro. Blacky sapeva che le persone in grado di fere un incantesimo del genere erano solo tre in tutto il
castello.
-Credo proprio che
ora andrai dal tuo capo no?!- la ragazza aveva
stampato in volto un sorrisetto divertito, le
sembrava una situazione da bambini dell’asilo. Zak
stava per rispondere ma a quanto pare dalla sua bocca
morirono le parole –Che… che_cavolo?!-
non poteva credere che Zak fosse davvero caduto sul
pavimento in quel modo, era dispiaciuta… avrebbe dovuto lasciarlo li? Non
se la sentiva proprio. Era l’unico con cui avesse mai
potuto parlare la dentro, l’unico che in qualche modo
l’aveva lasciata senza fiato. Lì, steso al suolo… era
qualcosa che non avrebbe mai voluto vedere! E poi lei
aveva un compito. Era li per liberare e salvare Yugi. Cavolo la vita certe volte
può essere complicatissima! Si avvicinò cercando di non fare
rumore e dopo ave messo una mano sulla sua schiene
sospirò. In un attimo quella figura scomparve, lo
aveva mandato a casa sua. Ora si sarebbe potuta finalmente dedicare a
capire il punto debole dell’incantesimo di protezione alla porta della stanza dove era rinchiuso Yugi.
Doveva sbrigarsi, doveva liberare il dolce nanerottolo, doveva curare qualunque
tipo di ferita che affliggesse “il suo primo amore”,
ma soprattutto, doveva sbrigarsi per Yami, lui
ce la stava mettendo tutta per salvare lei e lasciarlo solo in un momento come
quello sarebbe davvero da in gradi!
il silenzio regnava assoluto nella stanza
illuminata dalla luce delle numerose candele. Il ragazzo sdraiato sul divano
con un balzo si mise in piedi e fissò l’altro con sguardo
insanguinato.
-Si comincia!- ringhiò voltandosi verso la porta di legno pregiato
che conduceva all’uscita. L’aprì e guardò sorridente
i lampi che insistenti squarciavano il cielo ad una frequenza regolare.
-Gia… era
ora!- disse l’altro raggiungendolo velocemente giusto in
tempo prima che la grande porta si chiudesse con un tonfo tremendo.
Ita rb-Hola ragazzi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ^^ (sei più
montata te che un pupazzetto dei lego! =___= ndSeto) (che battute! -____________- mi commuovono! =___________= ndItarb)
(sese… ndSeto
scocciato) ( non è colpa mia se ora parlo così! >__<
E’ colpa di un mio compagnio di classe che mi
ha fatto andare in fissa con un altro manga!
>__< nditarb) (O__O ndSeto) (ormai ho tutta la serie
di “Gals!” *__________* Yeah!!!! L’ho comprata tutta sabato
quando sono andata in giro con due miei amici!^^ Però…
ç________ç l’unica cosa brutta di quella giornata
è… CHE SONO STATA BATTUTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!
ç____________________ç ndItarb) (vedi allora che fai male a considerarti
invincibile! >__> ndSeto)
(mi ha battuta con un deck basato su Exodia!
ç____________ç ma lui ha miliardi di carte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Tempo fa aveva le divinità egizie trippone!
ç_____________________________ç io non so come faccia ad avere
quasi un armadio pieno di carte! T__T No comment!
Beato lui! [ragà!! Ma
lui è stratosfericamente pieno di carte galattiche!
ç____ç] Però guardiamo il lato positivo!
^^ Sono stata quella che è durata più turni con il mio amico Riky! ^O^ndItarb) (=____________= ndtutti) (ok!!!!!!!!!!!!!!! E
dopo questa premessa andiamo ai ringraziamenti! ^________________^ ndItarb)
Ringrazio:
Akemichan, be… i nemici in totale dovrebbero essere solo questi
qua! Ossia:
Brent= il
primo essere indefinito che è entrato a far parte della ff: fisico slanciato, pelle chiara, capelli neri e corti
sparati col gel stile “TatsukiKuroi” (TatsukiKuroi è il ragazzo di Ran
di “Gals!”) e occhi color ghiaccio (il colore è davvero surreale, paragonabile
al cristallo, a parer mio troppo intensi e incolore [in tutti i sensi].).
Zak= il tizio con il tatuaggio di sangue
d’unicorno, il primo amore di Blacky: fisico
snello, capelli castani e occhi nocciola.
James= il
tizio più inquietante del quartetto, è uno da cui ci si
può aspettare di tutto e di più, patito per le scommesse tento da farne anche con il suo capo, corporatura apparentemente
molto più fragile di quella dei suoi compagni, ma è dotato di una
potenza inaudita (appunto per questo è il cocchetto
del capo no?! U__U ndItarb) (zitta! Mi metti in imbarazzo! O///////////O ndJames) (O__O ndItarb) occhi verde acqua e capelli biondi stile “YuyaAso” ( YuyaAso il ragazzo di Mami, ma è cotto di Ran di
“Gals!”). Max= il nuovo e affascinate personaggio dagli occhi smeraldo che
è entrato in scena in una bellissima vasca in una stanza buia. Corpo
atletico, pelle abbronzata (color biscotto) e capelli neri alla “YamatoKotobuki” (YamatoKotobuki è fratello
di Ran di “Gals!”).
E ovviamente il
capo. Praticamente, se non hai mai letto
“Gals!” le pettinature non si capiscono
(e comunque, sempre se non l’hai letto, ti consiglio di farlo che a me
piace davvero moltissimo! ^^ ndItarb) (appunto per questo non conviene che lo legga!
=___= ndSeto). Ciao e
continua a commentare ok?! ^^
DeathAngel, sono contenta che ti piaccia il capitolo! ^O^ Allora mi aspetto una tua recensione anche a questo ok?! ^^ (quando cappero
aggiorni le tue ff!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
>__< nditarb)
Eli, ragazze
(Eli e DeathAngel) capitelo (Yami)! E’ un faraone senza memoria sperduto nel
ventunesimo secolo che abita con un nanerottolo e un vecchio citrullo! Abbiate
pietà per il suo comportamento! Ha appena trovato una persona che non va
in giro a zampettare gridando i valori dell’amicizia! U__U Alla prossima ok?!^^
Katie87, c’ho messo
un po’ ad aggiornare! ^^’’’ comunque
sono contenta che la ff ti piaccia, non preoccuparti
del ritardo… come vedi anche io non sono d ameno! X-P (e comunque vedi di aggiornare supermegafantaprestissimo
le tue fic! ^O^ndItarb)
Byebye^^
Kelly, scendi
dalle nuvole e torna a commentare! (era una minaccia?!
O__o ndSeto) (no
perché?! °__° [da notare non sto usando tono ironico
perché dico sul serio!] nditarb) spero che anche questo cappy
ti piaccia, ma soprattutto spero che il piano di yami
ti lasci senza fiato! ^________________________________^ (è no!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Dicevi che il piano era
tuo… adesso è TUO!! >__< ndYami) (non mi dire che hai capito! O__o ndItarb)
(ho il copione razza di babbea! =___= ndYami)
(dettagli! U__U ndItarb) E siccome il piano NON E’ MIO potrete
tranquillamente prendervela con Yamuccio (nooooooooooooooo mi è preso a chiamare la gente
anche come Miyu [di “Gals!”]
ç_____ç ndItarb)
(vero che ti piacerò ancora dopo quello che mi toccherà fare! VerooKelly!!!!
T___T ndYami)
(STOOOOOOOOOOOOP non dire altro! U__U ndItarb che lo imbavaglia!) al prossimo cappy lo libero! Hehehehe!^^’’’’
(credo! U__U ndItarb) (mpffffffffff… pfff!! Ç____________________ç ndYami)
Capitolo 9 *** Tic... Tac... l'insopportabile scorrere dei secondi ***
Tic… tac…
Tic…
tac…
Lo
senti?!
Tic…
tac…
E’
il rumore che mi condanna ad essere consapevole di averti perduta da molto
tempo…
Tic…
tac…
Il
rumore delle lancette di un maledetto orologio che ticchetta.
Maledette lancette che mi ricordano da quanto tempo sono solo.
Tic…
tac…
Non
ne posso più! Preferisco regnare nel silenzio assoluto piuttosto che
ascoltare questo incessante e fastidiosissimo rumore. Così leggero
s’insinua nelle mie orecchie e in pochi istanti arriva al mio cervello,
mi sta facendo impazzire! Vedo la mia mano che si muove prendendo con furia un
oggetto vicino, e con tutta la potenza possibile lo scaglio contro quell’arnese che scandisce i minuti. Ecco la fine di
un orologio in casa mia… nulla deve disturbare i miei
pensieri, sia chiaro. Nemmeno un oggetto si può permettere di
fare un affronto simile a me, proprio a me…
“Tic…
tac… l’orologio non c’è più!”
13 settembre ore 9:00 p.m.,
era ancora lì… davanti a quella
porta che la separava da Yugi, ma come avrebbe potuto
rompere l’incantesimo fatto da Zak? Ma
soprattutto cel’avrebbe fatta ad uscire da li senza che il suo ex capo se ne accorgesse? Doveva cercare
di non provare odio e rancore in quel posto che le rievocava solamente brutti
ricordi. Ma la cosa peggiore che fino a quel momento le era
capitata era stata senz’altro lo svenimento del suo primo amore… e
la peggior cavolata che potesse fare l’aveva gia fatta. Aveva usato la
magia…
Che scema, usandola
non aveva fatto altro che farsi notare da tutti coloro
che stavano in quel castello, doveva sbrigarsi ad andarsene… ma non prima
di aver liberato Yugi.
Si avvicinò
il più possibile alla porta di legno massiccio, tese le sue braccia
verso l’invisibile barriera che le impediva di
arrivare da Yugi, e poi chiuse gli occhi sospirando
pesantemente. Tutte le sue energie racchiuse in un solo gesto, un una sola azione… un’azione importantissima.
Doveva distruggere quella barriera, doveva farlo prima di essere raggiunta da
quel diavolo che possiede tutto il castello. Doveva farlo, doveva… lo aveva promesso. E le promesse devono essere mantenute.
Sorrise mentre sentiva la sua energia
fluire verso la barriera e infrangerla.
Mille scaglie cristalline volarono qua e la
come spinte da una folata di vento, c’era riuscita… infondo
non era stato troppo difficile.
Con passo sicuro si avvicinò
maggiormente alla porta, posando le mani sulle grandi maniglie d’oro
l’aprì verso l’interno. Davanti a lei c’era
so9lo l’oscurità più intensa, e un ragazzino appoggiato con
le spalle al muro.
-Blacky…- sussurrò
stupito nel vederla, lei non rispose. Sentì dei passi lenti e
terribili lungo il corridoio e corse nella stanza prendendo Yugi
per un braccio e teletrasportandosi via da li insieme al ragazzino.
-Tsk… Blacky,
Blaky… non si scappa così facilmente da
me lo sai?!- voce fredda e profonda che percorreva i
corridoi del castello insieme ai passi che s’avvicinavano sempre
più alla stanza appena violata. Appena arrivato
di fronte all’opera della ragazza sorrise compiaciuto scrutando con i
suoi occhi glaciali le poche e minuscole scagliette che
volavano nell’aria come un lontano ricordo che a fatica riaffiora nella
memoria di una mente vuota.
Non aveva la minima intenzione di rimanere in quello stato
ancora per molto. Certo, guardarsi allo specchio non era male…
ma pensare di starci in quel corpo lo lasciava… come dire?!
Scioccato! Avrebbe ingannato quegli scocciatori che avevano rapito Yugi e che volevano portare al loro capo la sua nuova
amica. E allora come mai era arrivato a fare
ciò? Se era solo per “vendetta” avrebbe senz’altro
trovato un altro modo, ma nella sua mente non era mani
passato altro che quel piano. Sapeva che sarebbe riuscito alla
perfezione? Sinceramente ne dubitava…
Ma perché l’aveva
fatto? Questa domanda gli tormentava la testa. Era
amicizia? Ma che andava a pensare! Certo che era
amicizia… infondo la conosceva da pochi giorni,
non poteva essere nient’altro. Eppure… il pensiero che qualcuno
potesse farle del male lo faceva tremare dalla rabbia.
Diciamo che il senso di protezione che aveva nei suoi
confronti era paragonabile a quello nei confronti di Yugi.
Eppure si conoscevano da troppo poco tempo, troppo
poco…
Improvvisamente la finastra si spalancò lasciando
entrare una terribile folata di vento.
-Blacky, vedi di
sbrigarti a venire senza fare storie!- disseBrent
aggrottando le sopracciglie ed entrando con un balzo
nel salone. Jamescomparì
nella sala senza fare nessun tipo di scene –Andiamo- insistette il
ragazzo dai capelli neri.
-Va bene.- disseYami ascoltando la sua voce. Così strana,
così diversa… gli pareva impossibile controllare un corpo
così diverso dal suo. James non disse nulal, si limità a fissare
un tavolinetto di cristallo con aria di sufficienza.
-Bene… - disse un po’ sorpreso Brent.
-Cosa diamine stiamo aspettando?!
Ci vogliamo muovere si o no!- ancora una volta si
soffermò ad ascoltare la pronuncia fine di quella voce. Aveva usato un
tono ironico, e era rimasto stupito. A ogni parola avrebbe voluto sospirare. Avere a portata di
mano quella voce, quel corpo… era così strano,
ma così tremendamente bello! Brent si
avvicinò a Yamiprendendolo
per un braccio, e poi via. Sparirono tutti e tre, maJames per ultimo. Infatti il
biondino si guardò intorno borbottando qualcosa d’incomprensibile
e poi raggiunse il suo compagno.
due figure si posarono sul divano
di pelle di quella stanza. Le luci spente, le finestra aperta
e un vento gelido che irrompeva nella quiete notturna… nessuno di quelli
era un buon segno.
-Cos’è
successo Blacky?- domandò il piccolo Yugi fissando la ragazza con i suoi occhini preoccupati.
Lui non aveva mai messo piede in quel posto, eppure sentiva che c’era
qualcosa che non andava.
-Non lo so.- sussurrò la
ragazza alzandosi di scatto dal divano. S’avvicinò alla finestra
chiudendola velocemente, poi accese tutte le luci del salone che riprese vita
sotto quel candore. Yugi si fissava attorno cercando
di capire cosa stava succedendo, ma purtroppo non poteva darsi nessuna
risposta. Di corsa Blacky si precipitò verso
la sua stanza e aprendola notò che un corpo era adagiato in malo modo
sul suo letto. Stancamente s’avvicinò alla figura distesa su quest’ultimo sospirando il nome del ragazzo –Zak…- avrebbe voluto
parlargli, svegliarlo da quel suo strano sonno, ma sapeva che tutti i suoi
tentativi sarebbero stati vani. Una candida lacrima scivolò sulla sua guancia mentre si accostava al biondino per dargli un tenero
bacio a fior di labbra. Avrebbe tanto voluto che quel bacio avesse
l’eterna magia di quelli che davano i principi nelle favole, ma sapeva perfettamente che era solo una stupida follia. Per
qualche istante parve dimentica di un’altra persona, poi, alzandosi di scatto da terra corse a controllare tutte le altre stanze
della casa. Yami? Dov’era?
Erano gia arrivati? E allora
dov’erano? Tante, troppe domande! Doveva prendersi cura di due persone
senza sprigionare troppa energia, in quel momento non avrebbe potuto trovare il
suo nuovo amico anche se in cuor suo lo desiderava
tanto. Yugi era sul divano che si teneva lo stomaco,
sicuramente aveva ricevuto dei maltrattamenti nell’arco
di tempo in cui era mancato da casa… e lei doveva pensare a farlo
guarire. Inoltre c’era anche Zak, che
sofferente dormiva un sonno agonizzante disteso a pancia in sotto con un
braccio a penzoloni fuori dal letto. Doveva sistemare
queste due piccole faccende in casa sua prima di trovare Yami,
altrimenti lasciati li, deboli sarebbero stati in
pericolo. Maledizione! Delle lacrime avevano cominciato a caderle incessanti
dai suoi occhi socchiusi che lentamente stavano prendendo una colorazione
purpurea. Odiava quella situazione. Tutto era successo a causa sua, tutto! Si
sentiva morire dentro. Il rimorso era peggio di qualunque punizione fisica che
avrebbe potuto ricevere! Un dolore intenso che logora
dall’interno… un dolore che pian piano ingoia tutta l’anima
fino a distruggerla completamente. Ma lei non
poteva prmettersi di perdere la sua anima, non poteva
permettersi di perdere la ragione in discorsi assurdi. Lei doveva agire. E subito…
C’ho messo un tantino a
scrivere questo cappy, ma mancava
l’ispirazione… e soprattutto il pc
(riferito nel periodo all’ospedale). Spero che questo capitolo vi sia
piaciuto come gli altri e mi raccomando, aspetto
recensioni!!!!!! *______________________*
Ringrazio tutti coloro che hanno
letto ma soprattutto:
DeathAngel, Ho visto che hai aggiornato! *.* Le tue storie sono
sempre megagalattiche! ^O^Comunque,
tornando a noi… sai, anche io avevo dei disegni da finire (anzi, da
fare…
^^’’’’’’’’’’’
ndItarb) (spiega il
perché V.VndSeto)(uff =__= va bene, siccome la prof di geometrico
m’abbassa i voti non appena sente il mio cognome mi sono fermata al terzo
disegno dell’anno e così si sono un po’ come dire:
ACCUMULATI! ^^’’’’’’’’’’’’’’’’’
Ma comunque sono riuscita riprendermi la rivincita!
*.* Gli ho fatto correggere un disegno in assonometria e in proiezioni senza
dirle il mio cognome, e quando alla fine mel’ha
chiesto non ha potuto cambiare il 9!
*_____________________________________________* CAPITOOOOOOOOOOOO 9!!!!!!!!! Fino al giorno prima avevo solo 4, massimo 5! =__=
ma ora mi sono ripresa la rivincita mwhahahahahahahahahahahahahahahahah
*____________________________________________________________________________* ndItarb)
(=__= era meglio se non t’incoraggiavo a parlare! =__= Ma chi mel’ha fatto fare?!Ç.çndSeto)
Continua a seguire la mia facciola mi raccomando! ^^
Kelly, adesso credo che il piano di Yami
sia stato svelato eheheheheheheehehehe (maledetta era tuo il piano!! è_éndYami)
(ma come?! °__° Hai tanto desiderato avere il merito! XDD ndItarb)
(Grrrrrrrr è__é******* ndYami) XD. Che te ne pare di questo cappiy?! ^^ Spero che ti piaccia come gli altri e che continuerai
a leggere e a recensire! *___* (ke bello una fans!!!!!!!!!!
*__________________________________________________________* ndItarb)
(l’unica! =__= ndSeto)
(qualcuno ti ha chiamato per caso?! =__= ndItarb)
CIAO RAGA ALLA PROSSIMA!!!!!!!!!!!!! E MI RACCOMANDO LASCIATE UN COMMENTO!!!!!!!!!!!!!!! >_______________<
Solo
il vuoto più assoluto aleggia in questa grande stanza desolata.
Finalmente…
Finalmente
il silenzio. Finalmente non sento più lo scorrere del tempo! I secondi
scivolano via senza che io debba sentire il loro suono! Niente ticchettii,
niente rumori… solo il vuoto. Io. E te… quella persona che vive tutt’ora
nei miei ricordi.
Sei troppo lontana, troppo!
Pensare
che un tempo mi eri vicina, un tempo…
Ma adesso? Adesso cosa rimane di noi? Nulla.
Il tempo e il vuoto. Il vuoto di questa stanza, e del mio cuore!
Posso
tenere con me il ricordo del tuo volto, della tua
voce… ma non te! Maledizione!
Tu
ci sarai… tornerai qui, con me. Tornerai! Lo
farai perché io non ti permetto di stare con quella razza così
inferiore alla nostra! Tu e io… per sempre!
Ricorda…
Come
hai potuto cancellare quei momenti? Ricorda… e torna.
Tornerai… è un ordine!
“I
secondi perdono d’intensità… non sono
più scanditi da quel maledetto orologio!”
13 settembre ore 9:15 p.m.,
-Dove stiamo andando?- domandò Yami
seguendo Brent per i corridoi scuri del castello. Al
loro passaggio le torce appese alle pareti si accendevano come per magia…
infondo quel posto, quella gente e quella situazione
era completamente sovrannaturale.
-Sono sicuro che ti
sei sbagliatoBrent!- disse James con un sogghignio. Il
diretto interessato si voltò verso il biondino che camminava poco
distante da loro.
-Che intendi dire?- domandò scocciato il ragazzo dai
capelli neri mentre i suoi occhi accennavano sfumature purpuree.
-Te ne accorgerai!- sentenziò James
superando Yami e Brent con
passo deciso. S’avvicinò alla porta massiccia dell’immensa
sala da pranzo e l’aprì con un semplice gesto suscitando
l’incredulità del faraone che sgranò gli occhi. Si chiedeva
come avesse potuto aprire quella porta così pesante senza fare il minimo
sforzo. Ma poi rinunciò a darsi una risposta.
Entrarono nella
sala, il pavimento era ricoperto di una moquette lavorata alla perfezione con
raffigurato un grande paesaggio che ricopriva tutta la
stanza. Passando sul “lago” dalle candide acque smeraldine, Yami continuò a guardarsi intorno estasiato da tanta
grandezza. Non ricordava il periodo vissuto nell’antico Egitto, quindi
era semplicemente abituato alla casa del nonno di Yugi.
James sbuffò non appena si rese conto
dell’espressione di Yami, quest’ultimo
cercò di contenere il suo stupore perché Blacky
quei posti li conosceva bene e non sarebbe mai rimasta
a bocca spalancata in quel modo.
-Mio
signore…- disse Brent inchinandosi al cospetto
del suo capo seduto maestosamente sul divano in raso rosso dalla parte opposta
alla loro. James seguì l’esempio del
ragazzo dai capelli neri ma senza pronunciare una singola sillaba. Così,l Yami si trovò in piedi a
fissare quel pericoloso essere. Incrociò il suo sguardo di ghiaccio e
rimase stupito nel vedere che era rimasto impassibile.
-Idiota!-
ringhiò tutto d’un tratto. Brent alzò il volto verso il suo capo e james si rimise in piedi sogghignando –E pensare che t’ho dato una possibilità!- Brent
non riusciva a capire, eppure aveva eseguito gli ordini… -Sei così
stolto da non riconoscere un incantesimo così scadente?! Mi deludi profondamente Brent!- pian piano
il tono del capo stava assumendo sfumature divertite, sicuramente stava
pensando in che modo punire quel suo tirapiedi.
-M_ma…-
balbettò sconvolto Brent mentre le sue iridi tornavano al loro colore naturale.
-Brent…- lo chiamò James. Il diretto interessato si voltò verso il
biondino con un’espressione incredula -... io avevo notato che qualcosa
non andava in quella stanza! C’era odore di vaniglia e di cera bruciata!
E’ un incantesimo banalissimo. Questa qua non è Blacky!-
-C_cosa?- lui non
se ne era accorto. Improvvisamente si voltò
verso Yami con sguardo infuriato –Tu! Chi diavolo sei?- ringhiò in direzione del faraone.
Era ovvio che la copertura era saltata… in quel
momento Yami sperava solo di aver preso abbastanza
tempo per permettere a Blacky di salvare il suo
amico.
-Eh?!- e cosa poteva rispondere? Sono Yami
un amico di Blacky…?!
No, non sapeva proprio cosa fare! Improvvisamente il ragazzo seduto sul divano
fece un cenno con la mano libera dal bicchiere di cristallo contenente vino
rosso. Yami tornò com’era, se stesso.
-Abbiamo un intruso
a quanto pare!- ghignò il capo mentre Brent sgranava gli occhi.
-Stai fermo per
favore!- a quelle parole il ragazzino dagli occhi viola pieni di lacrime
strinse i denti cercando di seguire le indicazioni di Blacky
–So che ti fa male… ma ricorda che non
sono un tipo molto paziente!- disse lei cercando di sorridere. Yugi non ci cascò.
-Blacky?!- la chiamò.
-Si?!- disse lei alzando lo sguardo verso il ragazzino disteso
sul divano
-Yami dov’è?-
domandò alla ragazza. Lei non rispose, e ritornò a fasciare il
torace del suo interlocutore –Blacky!- insistette… ma ancora non ricevette risposta. La
fasciatura però stava diventando più stretta –Vuoi farmi
morire soffocato?!- disse con disappunto.
-S_scusa!- non se ne era resa conto, ma non potendo rispondere a quella
domanda aveva aumentato la forza sulla fasciatura, quindi ne sciolse qualche
giro e la rifece un po’ più lenta –Finito!- disse sorridente
poco dopo fermando la fasciatura. Yugi si rimise la
maglietta e guardò Blacky mentre si allontanava verso un’altra stanza.
Yugi avrebbe voluto farle delle domande, avrebbe
voluto… ma tanto sapeva bene che le risposte non
sarebbero arrivate. Sospirò sdraiandosi nuovamente sul divano e
poggiando la testa su un cuscinetto lavorato.
Blacky aveva riempito una bacinella con
dell’acqua fredda, e con in mano un asciugamento
si era diretta verso la sua stanza. Non appena via aveva messo piede come una morsa le aveva stretto il cuore. Zak
era disteso sul letto nella stessa posizione in cui l’aveva lasciato.
S’inginocchiò
accanto al letto posando sul pavimento la bacinella e lasciandoci cadere dentro
il piccolo asciugamano che aveva con se. Gli passò una mano sulla fronte
calda, davvero calda. Aveva la febbre alta come si
aspettava!
Lo girò a
pancia in su e nello stesso tempo la camicia chiara si
sporcò di un rosso acceso. Blackysgranò gli occhi, non capiva cosa diamine stesse
succedendo!
Ita rb- YOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!
Questa volta ho aggiornato presto no?! ^O^
Volevo precisare
una cosuccia: Yami indossava i suoi soliti vestiti anche se si era trasformato in Blacky
(pantaloni e canottiera! V__V ndItarb), quindi, quando è tornato alle sue
sembianze non aveva nulla di strano in dosso! ^____________________^ (almeno
questo! =__= ndYami)
Ora passiamo ai
ringraziamenti:
Ringrazio tutti coloro che hanno letto lo scorso capitolo, ma in particolar
modo:
Akemichan, sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo! *.* Allora sto
migliorando ^___________________________________^ sono megafelice!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Comunque il
pezzo dei vetri l’ho scritto dopo una cifra di tempo!
^^’’’’’’ Cioè,
appena avevo inviato il capitolo 7 avevo iniziato la frase all’inizio
dell’ottavo, e quindi dopo parecchio tempo ho ripreso la frase e ho
scritto il pezzo che ti è piaciuto! ^^ Spero che anche questo capitolo
ti piaccia! Lascia un commento oky!!
DeathAngel, sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto… ma qual è il pezzo che non è
chiaro?! Forse quando sono arrivati Brent e James a casa di Blacky e hanno
portato viaYami? Se
è quello ti ammetto che per scriverlo mi sono confusa
anch’io!
^^’’’’’’’’’’’’’’
Perché non trovavo un modo chiaro per far capire agli altri che Yami s’era trasformato in Blacky! é__è (=__= ndtutti)
Vabbè, spero che questo cappy
ti sia piaciuto! ^^ Alla prossima (VERO!!!
è__é ndItarb)(vero
cosa?! @__@ndSeto)(alla
prossima s’intende un prossimo commento! V__V ndItarb)(=__= ndSeto)!!
Kelly, ebbene sikelly!
Le frasi le faccio io! ^//^ (mo si è montata!!
=__= ndSeto)([Ita rb tira un cazzottane a Seto]
Zitto! è__éndItarb)(X____X ndSeto) Ci vuole
un sottofondo musicale triste (in inglese) e una stanza buia (e vuota) con un pc (ma che ti metti a dare ricette! °_____° ndJoey)(cavolo! Sparisce uno e ne arriva un altro! =__= ndItarb)! Commenta anche
questo cappyok?! *.* [occhi sbrillucchichevoli]
MaNa_, beh, le tue facciole l’ho lette!
^^ E aspetto il seguito! Il mio cappy invece eccolo
qui! ^__________________________________________^ Come ti sembra? Spero che
commenterai anche questo!
LASCIATE
UN COMMENTOOOOOOOOOOOOOOOOO >___________________________<
Capitolo 11 *** Tornerà... in un modo o nell'altro! ***
Tic… tac…
In
ogni momento non faccio altro che pensare a te, sei
l’unica
cosa che mi mantiene in vita…
Solo
il tuo pensiero! Diamine ma come fai?
Io
sono seduto davanti ad una scena che non mi piace affatto,
dovevi esserci tu nel mio castello… e
invece?! C’è lui.
Questo
ragazzo che non fa altro che ostacolarmi! Maledetto!
Era
tutto perfetto…
Non
capisco.
Perché?
Perché non ci se?
Casa
sta succedendo al di fuori di queste mura?
Perché
è venuto lui al posto tuo Blacky?! Perché!
Vorrei
strillare, far capire a tutti quanto mi hanno deluso…
ma non lo farò.
Mi
prenderò solo la mia rivincita personale…
“In
un modo o nell’altro tornerai da me…”
13 settembre ore 9:36 p.m.,
Blacky non sapeva che fare, non si aspettava di
vedere addirittura del sangue quel giorno. Specie dal corpo di Zak. Rimase con lo sguardo perso su quel rosso acceso per
pochi secondi, poi sbottonò velocemente la camicia del ragazzo per
vedere cosa stava succedendo.
-M_ma che diavolo?!- ebbene si, lei che il sangue l’aveva visto
miliardi di volte, lei che sopportava bene la vista delle ferite si stava
spaventando. Una cosa del genere non l’aveva mai vista e per certi versi
le dava anche la nausea!
Sul torace di Zak c’era un tatuaggio rosso, la figura veniva continuamente scossa da qualcosa sottopelle –C_che roba è?!- si domandò schifata. Poi,
senza indugiare troppo oltre prese l’asciugamano nella bacinella, e dopo
averlo strizzato l’avvicinò a quella strana cosa che aveva Zak sul torace. Sfiorò leggermente il tatuaggio, ma
dovette subito smettere perché il proprietario stava lanciando un urlo
davvero disumano. Il ragazzo aprì gli occhi mostrando le iridi di un
rosso acceso che Blacky non aveva
mai visto… -C_che succede? Cos’haiZak?- provò a domandargli, lui non fece in tempo a
rispondere che svenne ancora una volta. Maledizione, non sapeva che fare per
aiutarlo! Stava soffrendo per quel tatuaggio, sicuramente gli era stato fatto
da uno dei suoi compagni… ma in questo periodo
non avevano abbastanza tempo da dedicarlo al biondino per impedire che facesse
infezione. –Un’altra assurda diavoleria di quei due!-
ringhiò a denti stretti, sapeva bene che Brentveniva escluso da ogni miglioramenti che si
apportavano da soli con la magia. Era davvero preoccupata per lui… non
sapeva cos’era quel tatuaggio, quindi non poteva far nulla per alleviare
le sue sofferenze.
Prese nuovamente
l’asciugamento e lo portò decisa al torace del ragazzo, questo
urlò nuovamente mentre la stoffa fresca si
scontrava contro il sangue che usciva da quello strano tatuaggio pulsante, ma
lei non poteva fermarsi, doveva fare qualcosa per aiutarlo! Continuò a
passare l’asciugamento sul torace di Zak, ma
quando toccò il tatuaggio il ragazzo s’alzò a sedere di
scatto urlando e respirando a fatica.
-N_no l_lo t_toc_care…- poi le iridi rosse scomparvero e vennero sostituite dal bianco del resto dell’occhio.
Cadde svenuto sul letto, ancora una volta. Blacky non
sapeva che fare, iniziò solamente a piangere.
-Z_zak…-
mormorò portandosi le mani davanti agli occhi. Era la prima volta che
piangeva così.
-Blacky!- yugi stava
bussando ripetutamente alla porta chiusa a chiave della stanza di Blacky –Blacky che
succede?- domandò preoccupato il piccolo mentre
continuava a battere sulla porta con tutte e due le mani.
-Nulla…-
rispose alla domanda di Yugi -… ma non venire
qua per favore. Vatti a riposare ok…- stava
piangendo, e Yugi se ne era
accorto.
-Chi ha urlato?- domandò ancora il ragazzino.
-Zak. Sta male.- disse
ancora prima di rimettersi a piangere. Yugi
sospirò… in quella faccenda ci stava capendo sempre meno,
così decise di dare ascolto alla proprietaria di casa e andò a
dormire sul comodo divano del soggiorno.
James era seduto su una poltrona rossa del grande salone mentre guardava insieme al suo capo la scena
che aveva dinnanzi. Appena era entrato nella grande stanza
aveva provato un senso d’angoscia allucinante, pensava che sarebbe stato
punito anche lui oltre che Brent. Ma
ovviamente al suo capo non era dispiaciuto vincere una scommessa contro di lui.
Anzi, ne era felice! Ed era rimasto anche stupito,in fondo, quando il biondino aveva spiegato dei dettagli
della casa di Blacky che a Brent
erano sfuggiti. Era contento di avere un aiutante così valido da
riconoscere un incantesimo e così deciso d’avere sempre le idee
chiare.
-Se non avessi
avuto quello stolto come compagno di sicuro il mio
piano sarebbe andato a buon fine!- disse il biondino voltandosi momentaneamente
verso il suo capo.
-Lo credo
anch’io… ma adesso non c’è bisogno di tornare
all’attacco!- disse sorridendo per la prima
volta.
-Perché?- domandò Zak
con aria stupita a causa dell’espressione del suo capo.
-Arriverà da
sola! Fidati!- disse il ragazzo dalle iridi zaffiro, James
smise di far domande quando notò lo sguardo
estremamente serio che aveva il ragazzo affianco a lui. E
trattandosi del suo capo non osò contraddirlo. Nel frattempo volse lo
sguardo nuovamente dinnanzi a se per continuare a guardare quella
spettacolo da una postazione tanto privilegiata.
-Quanto sei debole!- ghignò James
guardando il ragazzo che si accasciava al suolo sotto l’incantesimo del
suo capo. Improvvisamente quest’ultimo mosse il
braccio di scatto verso destra e l’altro dal pavimento finì contro
una parete affrescata con un dipinto strano che al momento non riuscì a
decifrare.
-A Brent ci penserà Max… non ho
voglia di sprecare il mio tempo con un simile insetto!- disse sospirando e
accennando al ragazzo dalle iridi smeraldo. Questo si mosse verso Brent, il quale non si mosse continuando a fissare il vuoto
con gli occhi spalancati. Gia s’immaginava le pene che gli avrebbe fatto patire il suo capo… era stato fin troppo
gentile a farlo ammazzare da Max. Eppure nel suo
petto il cuore batteva ad una velocità impressionante. Non voleva
morire. Ma in fin dei conti contro Max
cos’avrebbe potuto fare? Nulla. Combattere sarebbe servito solo a
prolungare le sue sofferenze.
Mentre Brent e Max sparivano nel nulla
l’attenzione di James deviò del tutto
verso quel ragazzo privo di sensi contro la parete –Blacky
verrà…- James fissò il suo capo
negli occhi giusto in tempo per vedere un lampo di divertimento guizzare su
quelle iridi zaffiro -… e quando lo farà sarà troppo
tardi!-
-Troppo tardi per
cosa?- domandò il biondino, ma subito dopo si tappò la bocca
deviando lo sguardo poiché l’espressione
del suo capo era cambiata improvvisamente diventando furiosa. Non avrebbe
dovuto fare quella domanda, ma fortunatamente il ragazzo s’alzò
andandosene dal grande salone e lasciando James da solo sulla poltrona.
-Pensa a lui.-
disse prima di uscire dalla grande porta. Cosa diamine voleva dire “pensa a lui”? Per non
sbagliare decise solamente di rinchiuderlo in una stanza dei sotterranei.
Sbuffando s’alzò piano dalla poltrona dirigendosi verso il ragazzo
steso in terra.
Ita rb- YOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Ecco a voi un altro mio cappy! ^O^ Spero che vi
piaccia…
Ringrazio:
Akemichan, sono contenta di essere riuscita finalmente a tenerti sulle
spine… mi raccomando, dimmi che te ne pare di
questo capitolo! ^^
DeathAngel, che genio che sono ^^ eheheheheh (=_________= no sei deficiente ecco quello che
sei! ndSeto)(cattivo! ç.çndItarb)( beh… dicendo “genio” hai un
po’ esagerato! =__= ndYami)(zitto
tu, continua a fare il moribondo in terra! è__é*
ndItarb)(°_________°
allora ero io lo sfigato sul pavimento! °________° ndYami)(mo l’hai capito?! =__= Allora chi ha
preso il tuo posto?! @__@ ndItarb)(complimento Yami… l’hai stordita! O____________O sei unico! ^____________________^ ndSeto)(Tsk… U__U ndYami)(è il primo complimento che ricevi da
me… fai la faccia sorridente o ti squoio vivo! è__éndSeto)(^_________________
________________^’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’
ndYami) Piaciuto il cappy?!
*.*
Kelly, mwhahahahahahahahaha vedrai cosa
succederà a Yami! *__________________________*
(perché devo morire così giovane e sexy?
Ç__________________________ç ndYami)(ma se hai 3.000 anni =__= ndSeto)(doh! >__< ndYami)
Comunque credo che vivrà! U__U (come credi?!
Vuoi farmi vivere nel dubbio?!
Ç___________________________________________ç ndYami)(non si sa nemmeno se vivrai e ti fai ttti questi problemi?! O.ondSeto)(ç__ç non me
lo ricordare! E’ colpa tua se morirò… ndYami)(QUESTO NON LO DOVEVI DIREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
>________________________< ndItarb che da una mazzata a Yami e
come una pallina da golf fa un volo allucinante fino ad arrivare nella rete di
calcio di un derbi argentino)(ED E’
GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLLLLL!!!! *___________________* ndSeto)(YEEEEEEEEEEEEEEEEE ABBIAMO
VINTO!!!!!!!!!!!!!!!!! *__________________________* ndItarb)(ç__ç
ndYami)
Capitolo 12 *** Quando arriverai sarà troppo tardi... ***
Io sto ancora aspettando il giorno in cui ti vedrò entrare da
quella porta
Io sto ancora
aspettando il giorno in cui ti vedrò entrare da quella porta.
Lo attendo e non
vedo l’ora che arrivi!
Lo attendo
perché voglio vedere la tua espressione quando
ti dirò che ormai è troppo tardi… che ormai non si
può tornare indietro.
Voglio vedere la
tua espressione mentre la mia sentenza verrà
pronunciata e tu perderai l’unica luce che manteneva viva la tua
speranza.
Si…
Non vedo
l’ora.
Sarà troppo
bello vedere quella scena, troppo…
E pagherai.
Pagherai…
Per avermi
abbandonato. Per avermi illuso. Per avermi disobbedito.
Pagherai…
“Tornerai
da me… ma sarà troppo tardi.”
13 settembre ore 10:33 p.m.,
i passi si facevano sempre più vicini,
il tappeto finemente lavorato attutiva il rumore, ma lui riusciva comunque a
captare i movimenti di quell’essere. Senza
scrupoli si muoveva sinuoso come un serpente, a passi lenti,
ma quei rettili sono pericolosi, così come lui, James. Non un movimenti, non
doveva tradirsi… non appena gli fu vicino scattò prendendolo per
le caviglie e facendolo cadere interra –Secondo te basta così poco
per mettermi al tappeto?!- fece il ragazzo con un sogghigno stampato sul volto.
-Non avevo dubbi…- disse tranquillamente il biondino
provocando un senso d’inquietudine nel suo rivale.
-Cioè?-
domandò il faraone fissando James negli occhi.
L’altro rise, ma Yami gli tappò poco
dopo la bocca per impedire che attirasse l’attenzione. Gli occhi del
biondino si tinsero improvvisamente di porpora mentre
il suo sguardo si faceva minaccioso. Yami s’alzò
da terra come se prevedesse un combattimento imminente, maJames scomparve lasciando la un ragazzo
dall’espressione perplessa. Non ci volle molto però che comprese
la vera gravità della situazione, era una
tattica.
-Nessuno si deve
permettere di tapparmi la bocca!!- ringhiò una
voce dal tono infuriato. Improvvisamente due mani gelide si posarono sulle
spalle del faraone e non appena quest’ultimo
cercò di togliersele di dosso la presa si rinserrò tanto da
“ghiacciare” le braccia di Yami. Non un’altra parola, niente… sentì solo un
intenso dolore, come se due lame gli attraversassero il collo. Pian
piano sentiva le forse fluirgli via, mentre un rivolo cremisi scivolava sulla
spalla fino a macchiare la canottiera nera. Le palpebre si facevano pesati e
sentiva che si sarebbero chiuse da un momento all’altro…
aveva smesso di piangere, finalmente si era resa
conto che non sarebbe servito a nulla, lui era la, disteso sul letto. E non poteva fare nulla per lui. No, nulla. Non rimaneva che
attendere…
attendere…
Cosa?
Il sonno, la notte,
i soliti sogni e l’oscurità che li
avvolge.
Sangue,
morte, sofferenza…
eccoli la i suoi sogni. Ricordi di un passato da
cancellare, un passato che non potrà mai essere
cancellato e dimenticato, mai.
Mai…
Un urlo, si
svegliò di colpo nella stanza buia che la circondava. Un altro sogno.
Tutte le notti sogna il suo tremendo passato, tutte le notti si sveglia di
scatto nella sua stanza, nel suo letto e rimane a
pensare. Questa volta invece si trova ai piedi del suo letto
seduta sul pavimento.
Un odore amaro
aleggiava nell’aria, un odore inconfondibile, che conosceva bene, fin
troppo –Zak!!- fece
preoccupata alzandosi di scatto dal pavimento. Sentiva freddo, ma una volta portate le braccia conserte sentì solo una
strana e viscida sostanza che le ricopriva –Zak…
questo è sangue. Dove sei… Zak, Zak…- si
svegliò con quel solito senso d’inquietudine, quel senso che
raddoppiò una volta scoperto il sangue sulle sue braccia. In breve si
rese conto di avere tutto il busto intriso in quella sostanza, e anche una
parte del suo volto, la parte poggiata sulle lenzuola
del letto. A passi svelti si avvicinò alla porta dove poteva accendere
la luce dall’interruttore. Aveva paura di quello che avrebbe potuto
vedere, lei ormai non era più quella di una volta… almeno credeva.
Strinse i denti poggiando la mano sull’interruttore, stava per accendere
la luce ma qualcosa fermò la sua mano.
-N_no…- fece
una strana voce, era come quando le pile del walkman si scaricano
e incomincia a sentirsi una strana voce doppia tramite le cuffiette. Era Zak, non c’era bisogno di vederlo in faccia o di
ascoltare la sua vera voce, era lui, Blacky se lo
sentiva.
-Cosa ti è successoZak?- domandò cercando
di trattenere le lacrime e spostando la mano dall’interruttore. Lui le
lasciò il polso.
-James… lui, è_è
colpa sua…- fece con la stessa voce di prima. Blacky
era seriamente preoccupata. Sapeva però che avrebbe dovuto accendere la
luce, altrimenti non avrebbe potuto aiutarlo.
Così fece, di scatto azionò
l’interruttore…
Ita rb- Non ho molte idee al momento, ma ho in programma una cultura di film horror per continuare questa ficcy! ^O^ Spero che il capitolo
vi sia piaciuto! Commentateeeeeeee!! ^^
Ringrazio:
Akemichan,
sinceramente ancore decidere chi fosse quel poveraccio
finito interra… ^-^’’’’ Ero indecisa tra Yami e Yugi (se avessi scelto Yugi la trama sarebbe cambiata, perché allora chi
era in realtà Yugi che stava a casa di Blacky?!). Spero che questo capitoletto ti sia piaciuto! ^^
DeathAngel, ho tardato un pochino ad aggiornare ^-^’’’’’’
ma spero che questo nanocapitolo ti piaccia
comunque! Lascia un commentino oky?!
^^
Eli, eheheheheheheheheh ^^ pensa quante volte li leggo io per
scrivere il seguito! ^-^’’’’’ (allora sei
veramente scema =__= ndSeto)(taci!
è__éndItarb) Sono contente che continui a seguire la mia storia!
^__________________^ Ti piace questo cappy??
Kelly,
dicevi… “povero Yami”?! E adesso pensa un po
cosa gli sta succedendo mwhahahahahahahaha
*___________________* (ti odio =_____= ndYami)(cattivo
ç.çndItarb)(°____° e sono io il cattivo?! =____= ndYami) Ha raggione…
povero Zak!! Nemmeno t’immagini che gli sta
succedendo!!!!!! (ma nemmeno tu te lo immagini =__= ndZak)(non infierire! -________- ndItarb) E Seto, beh… penso si sia capito no (per ulteriori
informazioni…………………. ToBeContinued
………………… eheheheh
^____________________^)?! Sono contenta che la mia
storia continua a piacerti! Come ti sembra questo piccolo capitolo?! ^^
MaNa_, non ho
aggiornato molto presto, le idee mi sono fluite via… ç_____________________ç
ma spero che ti sia piaciuto questo cappy,
anche se cortino… lascia un commento ok?! ^^
Capitolo 13 *** Quando arriverai arriverà anche la mia vendetta! ***
Cosa cercavi fuori di qui
Cosa cercavi fuori di qui?
Cosa cercavi lontano da me?
Te
ne sei andata, lasciando il vuoto dietro di te. Il tuo posto non è stato
rimpiazzato, anzi, è rimasto la… dove nessuno
può portartelo via.
Mi
manchi, davvero tanto.
Ma sai… non ti darò la soddisfazione
di saperlo.
So
che è inutile vivere nel passato perché ormai tu hai
un’altra strada, un’altra vita…
lontana, molato lontana da me.
Sono
solo…
Aspetto,
aspetto il fatidico giorno che potrò
rincontrare i tuoi occhi chiari… aspetto il giorno in cui si trasformeranno
nuovamente in quelli che erano una volta.
Sangue, morte, dolore…
Questo
hai seminato e questo raccoglierai.
“Aspetto,
te e la mia vendetta!”
13 settembre ore 11:07 p.m.,
la luce invase la stanza, Blacky
poteva finalmente vedere cosa stava accadendo. Zak
aveva gli occhi bordati di rosso, le iridi cremisi e le pupille fine come
quelle di un rettile. Dalla camicia aperta si poteva vedere la grande ferita che dominava sul suo addome, non era
migliorata, anzi… sembrava addirittura peggiorata, questo veniva
dimostrato dalla grande quantità di sangue che ricopriva il fine tessuto
lacero che la copriva appena. Anche le coperte del
letto erano macchiate con il sangue di Zak, ed
essendosi addormentata con la testa sul letto si ritrovava lei stessa macchiata
di quel denso liquido cremisi. Lui ringhiò portandosi subito le mani
davanti agli occhi per proteggere la sua vista da quegli intensi raggi
luminosi.
-Fa vedere…-
disse Blacky avvicinandosi al ragazzo che aveva a
circa due passi di distanza ma lui si scostò.
-Ti avevo detto di n_non accenderla!!- ringhiò
con quella strana voce roca. Blacky non si
lasciò convincere e si avvicinò a Zak.
-Vuoi guarire o no?!- fece sera posandogli una mano sulla spalla destra. Lui
in quel momento si sentiva abbastanza preso in giro… non era un ragazzino
che fuggiva via da chi voleva curargli una semplice sbucciatura, stava male,
davvero male… si vedeva benissimo poiché
la pelle sulla quale vi era il tatuaggio era bianca e lessa, tutt’intorno invece la pelle era un po’ gonfia
e violacea dove non era macchiata del sangue che colava lento dai bordi del
disegno.
-Non scherzare Blacky! Non mi parlare così!- aveva il respiro
affannato, sicuramente stava nuovamente per perdere i sensi… almeno
questo è quello che credeva Blacky –Fa
male, molto male…- prese nuovamente fiato e si scrollò la mano di
dosso lasciando finalmente libero il suo strano sguardo cremisi -… e tu,
tu non puoi fare nulla per alleviare il dolore!!-
-Per lo meno posso provarci!- disse lei indietreggiando di un passo.
-No!-
improvvisamente si mise a ridere –Non puoi!- una risata strana e
soprannaturale –Devi lasciare che il sangue
d’unicorno purifichi il mio…- rideva ancora, ma improvvisamente gli
mancarono i sensi e cadde in terra… come se momentaneamente la sua anima
avesse abbandonato il suo corpo.
Yugi si svegliò di colpo, la luce non
filtrava dalle due finestre del salone, e dalal
cucina non proveniva nessun odore di cucinato. Forse Blacky
non si era alzata?
Yugi si mise a sedere un po’ a fatica, le
costole gli facevano molto male, forze anche più del giorno precedente
poiché adesso era cosciente.
Sentì il
suolo sotto di se, non il mordilo divano, e nemmeno il
tappeto sotto di esso che si trovava a casa della ragazza. Nulla, solo un
freddo pavimento in una stanza oscura e isolata.
finalmenteBlacky si
destò dal suo sonno. Stava sul pavimento, accucciata con un cuscino
accanto alla faccia. Si era addormentata così la sera precedente
quandoZak era svenuto.
Si era sdraiata
accanto al ragazzo e si era addormentata così, tra l’aspro odore
del sangue che regnava in quella camera. Lui era ancora li, e una chiazza rossa
si era allargata sotto di lui. Aveva perso ancora sangue… Blacky si domandava quando sarebbe
finito quello strazio per il suo amico (forse qualcosina
di più di amico). Si alzò da terra, decida
finalmente a darsi una lavata e a cambiarsi d’abito… avrebbe
chiesto a Yugi di tenere d’occhio la stanza in
sua assenza.
-Yugi!! Svegliati!!-
fece entrando nel salone. Si guardò intorno, il salone
era vuoto. Corse in cucina… ma era vuota anche quella, e il bagno?
Anche…
Che fine aveva fatto Yugi?
EYami? Dov’era finito Yami?
Sospirò
aprendo l’acqua fredda dal lavandino, si tolse il sangue dalla faccia,
poi decise di farsi una doccia… in fin dei conti nessuno avrebbe rapito anche Zak, lui era
libero di fare tutto quello che voleva, e non era certo un nemico del suo capo!
Lasciò solo la porta aperta nel caso avesse
sentito rumori sospetti.
Si chiuse sotto la
doccia, le fredde e fine pareti di vetro opaco la
circondavano creando strani effetti di luce con il colore azzurro delle
mattonelle del muro e con le gocce d’acqua cristalline che scendevano a
rigare le quattro pareti che delimitavano la doccia. L’acqua che cadeva
prendeva mano a mano il colore rosso del sangue che
veniva lavato via, e sulle pareti di vetro ben presto si unirono gocce rosse a
fare compagnia a quelle trasparenti.Finalmente dopo tanto tempo aveva rinunciato a scappare dal suo passato
e dalla sua condanna. Aveva deciso
di combattere con tutta se stessa, lo aveva deciso grazie ad un ragazzo
incontrato per caso una mattina di pochi giorni prima. Quel ragazzo era in
pericolo, lo sapeva… eppure non avrebbe potuto
fare molto per lui.
Aveva
tentato per lo meno a renderlo felice… era riuscita a liberare Yugi
dalla sua strana e oscura prigione. Lo aveva portato in salvo e a cosa era
servito? A niente…
Ma perché? Perché
avevano rapito quel piccoletto al posto suo! Perché?
Se erano entrati in
casa sua da vigliacchi, di notte mentre stavano
dormendo… perché avevano rapito Yugi se
volevano lei?
Yami si destò solo in quel momento. Non
era passato tanto tempo da quando era stato morso,
eppure non sentiva più quel forte dolore all’altezza del collo. La
sua maglietta odorava ancora di sangue, quel sangue
che era stato assorbito dallo scuro tessuto. Si alzò da terra facendo
tintinnare qualcosa, quel rumore metallico ricordava quello delle catene…
infatti le catene che gli serravano i polsi e le
caviglie non lo facevano muovere più di tre passi dal muro, al quale
erano inchiodate. Sentì un passo ed alzò immediatamente la testa
nella direzione da cui proveniva quel rumore.
-Yami…- disse una voce che l’altro
riconobbe immediatamente…
Ita rb- Per il momento non ho altre idee… spero che
questo capitolo vi piaccia alla prossima!!
Ringrazio:
Akemichan, sicuramente ho sbagliato l’impostazione del tempo in cui
è narrata la storia… il fatto è che a me piace scrivere
(perché di cavolate nel mio cervello ce ne sono a bizzeffe! ^-^ ndItarb)(non
si era visto… -_____- ndSeto)(taci! è__é***** ndItarb) ma non sono tanto brava, sto migliorando. Adesso sono a
casa con l’influenza, ecco perché ho aggiornato quasi subito,
spero che questo capitolo ti piaccia! ^^
Kelly, twe ti riprendi e io mi ammalo…
ç________ç ho la febbre!!!Bwaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
ç_______________________________ç Ehm… comunque, tornando a
noi: Zak sta facendo la nanna (chiamala nanna quella!
=__= Io mi sono addormentato agonizzante sul pavimento =__= ndZak)(dettagli… U.U’’
ndItarb), Yugi è stato rapito (eheheheh
^-^ ndItarb)(ma che ti ridi?! Ç_____________ç ndYugi), Blacky si sta
facendo una doccia (chi può biasimarla V__V ndItarb)(V__V ndBlacky) e Yami si è appena svegliato in una stanza buia…
secondo te cosa succederà nel prossimo cappy?
*________________________* (è partita… >__> ndSeto)(zitto -____________-** ndItarb)
Non
credi che la situazione possa peggiorare e invece sbagli.
Ti
credi invincibile e pronta a lottare,
ma non immagini nemmeno cosa ti attende.
Ti
trovi davanti a un baratro,
una via ceca.
Devi
decidere…
devi ascoltarmi…
a cosa servirà fuggire dal destino
che ho scelto per la tua insolenza?!
Lacrime
nel buio cadranno, lacrime di sangue e dolore…
Ti
aspetto mia cara.
“Cry in the dark…”
14
settembre ore 9:06 a.m.,
nella stanza buia non si vedeva nulla, almeno Yugi non vedeva nulla… Il faraone, dal canto suo si
trovava bloccato ad una parete, ma riusciva a vedere ogni minimo dettaglio
della pietra grezza che ricopriva pavimento, muro e soffitto, riuscendo quindi
a dare una definizione a quel posto. Si trattava, a suo avviso, di una cantina.
Yugi s’avvicinò al
faraone, andando un po’ a fortuna riuscì a trovarlo.
-Oh
Yami… non capisco come
diamine sono finito in questo posto! E tu che
ci fai qua incatenato? Eh?!- il suo interlocutore non
rispose e quindi s’avvicinò ancora di più -Yami?! Ci sei?!- domandò
il più piccolo stringendosi nelle spalle.
-Si…
ci sono.- rispose l’altro con tono divertito.
-Non
capisco… cos’hai?- domandò
preoccupato Yugi. Yami gli
si avvicinò facendo tintinnare le catene.
-Niente,
ho solo fame…-
-Mi
dispiace, qui non c’è niente da mangiare!- Yugi
aveva una strana sensazione… improvvisamente sentì il respiro di
qualcuno infrangersi aritmicamente sul suo collo –Y_yami?!-
-Shh… lasciami mangiare
in pace.- sussurrò. Yugi cercò
di allontanarsi dal faraone, ma quest’ultimo lo
strattonò verso il muro –Non ho voglia di
rincorrerti! Anche perché non potreri!- A Yugi facevano male tutte le ossa, aveva
preso una botta tremenda contro il muro tanto che gli aveva mozzato il fiato.
Si era lasciato sfuggire un gemito di dolore mentre si
accasciava atterra e Yami s’avvicinava.
-Yami?! Ma
che ti salta in mente? Quando usciamo di qui ti porto
a mangiare al ristorante cinese, giapponese, messicano, spagnolo , americano,
italiano, francese, anche turco se vuoi!! Ma non ridurti a mangiare me!-
strinse gli occhi continuando a farneticare frasi spassose per il faraone senza
rendersene conto, risultava molto divertente –Y_yami…
noi due siamo amici.- sussurrò prima che i denti del faraone toccarono la sua pelle.
-Io
non ho amici!- risposeYami
mordendo il giovane collo del ragazzo.
apparentemente tutto non aveva senso. La sua intera
esistenza clandestina sembrava sciocca e inutile… a cosa serviva rimanere
in vita in quel modo se tutti quelli che le stavano vicino finivano male?! A cosa serviva resistere se non c’erano speranze
nemmeno per coloro a cui voleva bene?
A
cosa serviva rimanere sola e priva di sentimenti verso la razza umana o
demoniaca che sia? Sola…
Si
era unita a quel gruppo oscuro con l’unico scopo di non rimanerlo…
Ormai
erano passati tanti anni, tantissimi anni da quando
aveva messo piede in quella fortezza dove abitava il suo capo. E in tutti
quegli anni lui non si era stancato di averla vicina a
quanto pare, al punto di non sopportare la sua fuga.
Traditrice…
Era
arrivata al punto di sentire una vocina nella sua testa che la tormentava
minacciandola di farla impazzire.
Sola… devi rimanere sola.
Sei fuggita, fuggita via da me. E adesso supera
un’eternità in solitudine.
Si
portò le mani alle tempie
-Basta!-
urlò uscendo di corsa dalla doccia e
avvolgendosi in un asciugamano.
Rimarrai completamente sola… chiusa in
una cella buia senz’aria e senza luce…
-B_basta!-
si portò le mani alle orecchie coprendole e premendo forte su di esse. Cadde in ginocchio sul pavimento –Non_voglio sentirti… capito?!-
iniziò a singhiozzare e ben presto le scesero delle lacrime dagli occhi
socchiusi. Si portò una mano per asciugarle, ma quando la ritrasse
rimase allibita… la sua mano era macchiata di un rosso intenso che lei
conosceva come il colore del suo sangue.
Ita rb-Ciaooooooooooooooooooooo!
Sono finalmente tornata! Ho finito con il trasloco e adesso ho di nuovo il
computer con internet!! Scusate dell’immenso
ritardo, adesso tornerò a leggere i capitoli che mi sono persa e a
recensire! ^O^ e ovviamente adesso vi toccherà
seguirmi di nuovo V___V
Ringrazio:
DeathAngel, ecco… come non
detto… ho aggiornato tardissimo -////- il fatto
è che ho traslocato e non avevo nemmeno il computer per scrivere
ç________ç adesso però ho inviato il nuova cappy, spero che lo leggerai e che lascerai un commento!
Non ti preoccupare se non hai recensito gli altri, fa
niente… l’importante è che li hai letti appena hai potuto
^__________________________________^ comunque…
mi sono salvata il nuovo capitolo di “Chronicles
of Syria” e appena lo finisco da leggere
t’invio una recensione! Smak! ^^
=Hermione=, scusa del
ritardo, solo che come ho già detto mi sono trasferita e non ho potuto
nemmeno scriverlo il apitolo.
Spero che ti piaccia! Comunque sono contentissima che
hai seguito la mia storia… sono commossa ç//////ç
Kelly, ecco il
capitolo… ^O^ spero che ti piaccia, vedi di
lasciare un commentinooky? Comunque appena posso finisco di leggere la tua ff e leggo anche il seguito! Sai… il trasloco
>__> (ma perché lo ripeti sempre?-____- ndSeto)(fattacci miei! V.VndItarb)
ehm… non vedo l’ora di poter mettere per iscritto chi è il
capo… tanto ci siamo quasi! Nel proxcappy lo scrivo! Suspance…
^__________________________^ (eh… na cifra!
>__> ndSeto)(ma che
vuoi?! E perché parli romano?!
O_________________O ndItarb)
MaNa_, chicca, ma
tu quand’è che aggiorni?? Non vedo
l’ora di leggere anche il seguito delle tue ficcy…
Comunque spero che ti piaccia ancora la
mia storia e che a qualcuno non stia risultando letteralmente PALLOSA! ^______^
Fammi sapere che ne pensi ok?
A volte mi domando se per te risulti così necessario
A volte mi domando se per te risulti
così necessario
far soffrire il
prossimo…
Mi domando
se comprendi le
conseguenze del tuo comportamento…
A cosa serve fuggire se il tuo destino è stato degnato?
Perché vuoi
soffrire e far soffrire invece di accettare?
Queste saranno le prime cose che ti domanderò
non appena
incontrerò quei tuoi occhi demoniaci
macchiati di un
rosso così intenso
da farti ricordare quali
sono i tuoi peccati…
da farti piangere ancora
quelle lacrime scarlatte
consapevole che
quello è il colore del sangue che hai versato!
“Cry in the dark…”
14 settembre ore 10:00 a.m.,
il sole era ormai alto nel cielo e filtrava dalle scure nubi che
ricoprivano il cielo…
Continuava
a sentire quella voce…
Sola…
Devi rimanere sola…
Tutte le pene dell’inferno
non basteranno a cancellare.
Pagherai cara la tua
insolenza… il tuo errore costerà la vita
a chi ti circonda.
Il tuo errore ti mozzerà
il fiato mentre cammini.
Il tuo errore…
Il tuo peccato…
Traditrice!
Moriranno!
Moriranno tutti… devi rimanere sola con i tuoi rimpianti!
Diceva
la voce incessante che le martellava nella testa. E
così aveva deciso di accendere un po’ lo stereo con un cd che
ascoltava solitamente…
Partì
la canzone numero nove del cd di Evanescence
(Fallen), “Hello”.
Era
distesa sul divano come in attesa di chissà
quale grazia divina, il braccio che reggeva il telecomando dello stereo era
poggiato stancamente sugli occhi arrossati dai quali grondavano rivoli cremisi
e la bocca contorta in una smorfia di dolore.
Facevano
male quelle lacrime… ma mai come il dolore che
portava nel cuore.
A causa
sua delle persone bellissime (non intendeva fisicamente, ma in quel momento si
riferiva alla loro anima) erano finite nelle mani di quel demonio.
Si
ricordò di quella ragazza che fuggiva sotto la pioggia battente…
[…]Fuggire… percorrere quelle vie deserte e sapere che
qualcuno ti segue è davvero una sensazione allucinante. Perché? Perché doveva continuare a fuggire?[…]
Ricordava
ancora quella domanda… e ancora se la poneva…
Sola…
Devi rimanere sola…
Nulla cancellerà la mia
vendetta. Arrenditi, smettila di fuggire!
-Solo un bacio piccola mia! Uno
soltanto e ti lascerò in pace!- Quel bacio cosa significherebbe?! La sua fine per caso? Sicuramente.
Deglutì fissando quelle iridi fredde come il ghiaccio. La pupilla del
ragazzo si restrinze e da
li partì un colorito porpora che tinse tutti i suoi occhi. Piano, piano… come lo scorrere di uno strano liquido denso e
demoniaco. Sorride, un sorriso strano e malvagio.
-Perché!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- urlò lei. Tanto ormai
l’ha trovata… tanto ormai per
lei sarà la fine -Perché? Rispondi dannato!- Quelle
urla richiamarono
l’attenzione di qualcuno che passava di là. Il ragazzo non
tardò ad accorgersi di un’altra presenza.
-Torno subito piccolina…
Non te ne andare altrimenti
sarò costretto a farti molto male! Ok?!-
lei non risponde. Sa bene che le si
è appena presentata una via di fuga –Ehi tu!- si
rivolge all’altro ragazzo –Cosa ci fai da queste parti?! Te la stai
cercando forze?-
-Chi io?!- Yami
si voltò verso quel ragazzo –Ti sbagli… mi sembra che a
cercartela sia tu!-
-Come scusa?- la sua espressione era incredula. I suoi
occhi rossi brillarono di follia a quelle parole. Come si permetteva quel
ragazzo di sfidarlo?!
-Lasciala in
pace!- disse il faraone con voce possente.
Un urlo –Cosa?- fa
sorpreso scostandosi dalla finestra. Seguito da Yugi si precipita nella stanza dove sta riposando
l’ospite -Tutto bene?- domanda preoccupato notando l’espressione
spaventata della ragazza. Lei fa cenno di si
con la testa –Guarda che mi hai fatto spaventare! Perché hai urlato?- domanda Yami sedendosi sul letto.
-E’ stato un sogno.
Un brutto… sogno.- bisbiglia lei. Yami
le sorride, avvicinandosi per vedere se la febbre era scesa.
-Non sembri calda come prima! Ma per sicurezza vedi di
misurartela bene con il termometro!- poi si rivolse a Yugi –Potresti portare il termometro! Non so
dove l’ha messo tuo nonno!-
-Certo…! Ora torno!- disse
Yugi avviandosi di corsa
per il corridoio.
-Bene..- sorrise Yami
–Ora passiamo alle presentazioni! Io sono
Yami!- gli porse la mano
-Blacky…- disse lei
rispondendo alla stretta di mano –Come mai mi hai salvata? Cioè…
potevi andartene tranquillamente eppure ha fronteggiato Brent! Perché?-
domandò lei con fare dubbioso.
-Non sopporto la gente che se la
prende con chi non può difendersi!- sorrise.
-Hai il complesso
dell’eroe?!-
domandò sarcastica. Yamiarrossì –Dai…
scherzavo!- finalmente sorrise anche lei.
Che bei
momenti erano stati quelli… momenti che non sarebbero mai più
tornati.
Singhiozzò raggomitolandosi si se stessa come
un gatto sul caldo tappeto davanti ad un caminetto.
Era la voce di Zak e proveniva proprio dalla stanza in cui riposava.
La ragazza
s’alzò di scatto in un fruscio di tessuto. Il cuscino macchiato
del rosso delle sue lacrime cadde sul pavimento insieme alla sua giacca di
pelle che aveva usato per coprirsi senza spostare le lenzuola.
Corse fuori dal salone ed entrò nella stanza dove aveva
sistemato Zak.
Lui era in piedi,
gli occhi leggermente arrossati erano velati di dolore ma
il suo sangue aveva finito di uscire dal tatuaggio che ormai non presentava
più un’infezione così intenza.
-Il sangue
d’unicorno è andato in circolo…- disse
stancamente chiudendo gli occhi e poggiandosi alla scrivania.
-Perché hai urlato?- domandò preoccupata Blacky
poggiandosi allo stipite dalla porta.
-E’ stato un sogno… un brutto sogno…- disse sospirando Zak.
A Blacky rivenne in mente la situazione che aveva
rievocato quella mattina… quando a casa di Yugi aveva avuto quell’incubo,
il primo giorno che li aveva incontrati e che gli aveva mentito. Brent non popolava i suoi sogni. C’era qualcuno di
molto più potente…
-Occhi angelici
dello stesso colore del cielo, ma freddi e taglienti come il ghiaccio…
questo popola i miei sogni.- ammise ad alta voce la
ragazza staccandosi dallo stipite ed entrando nella stanza, al centro della
stanza.
-A
quanto pare sogniamo le
stesse cose Blacky…- sorrise amaramente
–Sento una voce che continua a dirmi che devo ucciderti…- lei
alzò lo sguardo verso Zak, preoccupata e
terrorizzata -… mi dice che devo portarti
da lui. Che devo abbandonare lq mie speranze poiché tu non tornerai mai più da
noi. E’ davvero così Blacky?-
Improvvisamente il suo sguardo scatto al pavimento.
-ZAK!!- gridò allarmata.
-Lui mi ha detto che devi raggiungerlo Blacky.-
quando era entrata nella stanza non aveva notato nulla di quello che la
circondava, era troppo assonnata per notare l’incabntesimo
che le celava i preparativi operati da Zak –Mi
ha detto che non serve a nulla scappare o rimpiangere gli errori, tutto quello
che ha in serbo per te… ben presto si avvererà!-
-NO!- ansimava, era
spaventata mentre fissava il disegno scarlatto sul
pavimento. Lei si trovava proprio nel mezzo. Il sangue era messo li a formare un simbolo… una stella iscritta in un
cerchio, e lei fissava le cinque candele alle cinque pinte della tella con occhi sgranati –ZAK! PERCHE’?-
lui non rispose… e disse qualche parola in latino, tratta da uno dei
libri che avevaBlacky nel
suo armadio.
Scomparve… e
poi scomparve anche lui facendo cadere per terra il
libro dalla copertina di cuoio.
una grande stanza dalle pareti circolari li
attendeva nella sua lucubre bellezza. Tutto intorno a
loro erano posizionati alti candelabri d’argento
con candele nere accese. Sul pavimento dove era arrivata Blacky
era disegnato lo stesso simbolo che aveva nella sua stanza… Era di nuovo
al centro della stella di sangue.
Si avvicinò
di qualche passo verso il trono in cima alla piccola scalinata e fissò
gli occhi azzurri come il cielo che non la facevano
dormire… li fissò con uno sguardo irato, lo stava sfidando.
-Cosa volete ancora da me?- domandò la ragazza allargando
le braccia –Cos’è tutto questo? Perché tutto
questo?- si voltò verso Zak per riservargli il
suo sguardo più disgustato –Era u n
piano? Il tuo dolore era un piano?- domandò al
biondino socchiudendo gli occhi in maniera minacciosa.
-Taci!-
tuonò la voce
dall’alto del suo trono lavorato.
Blacky tornò a fissare il glaciale sguardo di
quello che una volta era il suo capo.
-Ho
deciso di abbandonare!- disse
solennemente senza abbassare lo sguardo –Ho deciso di andarmene, di
finirla con tutto questo! L’ipocrisia, la falsità che la
circonda… lei non ne ha la minima percezione?!
Io non voglio vivere mentendo e lavorando sporco per qualcuno che non vuole
fare ciò che ci comanda di fare. Non
voglio… e non lo farò. MAI.-
-Non devi più lavorare Blacky…
noi qua non abbiamo più bisogno di te. Bisogna subito eliminare
le mele marce…-
-Ma le mele non cadono mai lontano
dall’albero!- sogghignò sicura di se incrociando le braccia
–Se sono una mela marcia e lei vuole gettarmi via… si curi di fare
lo stesso con l’albero che mi ha creato! Poiché questo non
potrà che crearne altre come me!-
-Zak.- il ragazzo biondo non rispose
ma si limitò ad avvicinarsi al suo capo –Puoi andare
adesso… portala con te nei sotterranei e mettila in una cella.- concluse.
***Flash back di Zak***
-Un pochino, ma non appena il
tatuaggio sarà definitivo tu sarai invincibile come me e James.- sogghignò –E insieme faremo grandi cose noi tre!-
***Fine flash back diZak***
Sarai invincibile…
Sarai invincibile…
Sarai invincibile…
Sarai invincibile…
Sarai invincibile…
Sarai invincibile…
Sarai invincibile…
-No!- disse, poi si
mosse rapidamente tentando di colpirlo alla faccia, ma il suo capo parò
il colpo con una mano.
-Cosa volevi fare?- domandò lanciandogli un’occhiata
delusa. Non diede nemmeno il tempo di rispondere a Zak
che si sentì uno scrocchio sinistro aleggiare per la stanza e un urlo
come accompagnamento. Le labbra di Blacky tremavano,
era tesa, spaventata e stava sull’orlo del pianto. Zak
era ai piedi del trono con la mano spappolata. Le sue grida aleggiavano
nell’ambiente dalle pareti circolari, poi il ragazzo dagli occhi angelici
e diabolici allo stesso tempo posò un piede sulla testa del
biondino –sangue d’unicorno? Credete ancora a
queste stupide leggende?- mormorò deluso. Poi un lampo rosso
attraversò l’azzurrò magnetico dei suoi occhi e si
mosse…
-NOOOOOOOO!!!!!- l’urlo di Blacky
s’infranse contro le pareti rocciose insieme allo scricchiolio delle ossa
frantumate. Improvvisamente si sentì vuota e cadde per terra com le mani sugli occhi che grondavano di rosso.
-Hai ragione… tutte le mele marciranno prima o poi. Alcune le getto via personalmente per sostituirle…-
sogghignò.
Sei circondata dalla sofferenza…
Sei circondata dal dolore…
Sei circondata dal sangue…
Sei circondata dalla morte…
Arrenditi ad essa e
smettila di far soffrire chi ti sta intorno.
Ti ho pensato molto…
Ti ho pensato ogni giorno ed ogni notte.
Tuttocomincia
come sempre è stato. Dalla luce nascono le ombre… ma non c’è luce senza
ombra, e non c’è ombra senza luce. Così narrano le antiche leggende, le due forze in eterno contrasto
vivono l’una dell’altra. Il bene e il male non
potrebbero esistere da soli. Non c’è bene senza male e non
c’è male senza bene. Così si narra…
Tu sei la mia luce e la mia tenebra.
Io e te… due esseri
diversi, opposti… divisi per sempre. Tutta colpa di un
attimo… di quel maledetto attimo. Tra me
e te ora c’è solo il rumore del vento, che sibilando attraversa
tutti quei momenti cha abbiamo
passato. Ed è un
tormento… il vuoto è un tormento!
Ormai tutto e niente ci separa.
La luna… bella come
sempre, brilla alta nel cielo. Brilla solo per noi… c’è
sempre stata, testimone delle promesse dei mortali… e
testimone anche della nostra. Divisi… siamo divisi
dall’infinito. E lei splende… come se niente fosse splende in quel bellissimo cielo stellato, in quell’universo incantato che ha soggiogato le menti
dei mortali… e perché no, anche degli immortali. Rende
l’ambiente magico e misterioso… rende gli
attimi della tua vita scorrevoli e spensierati. Io voglio condividere queste
sensazioni solo con te… ma dove sei?Maledico quel giorno…
Perché te ne sei andata?
Perché?
Ogni singolo sospiro metta al corrente il cielo della
mia esitazione. Volgendo lo sguardo verso l’alto cerco solo un
appiglio… è notte e il cielo è scuro, senza te… mia dolce luna. Nessuna
stella è apparsa nel blu sembra che tutto sia triste per la tua
sparizione. Mi manchi terribilmente, e come
il cielo non può vivere senza la sua cara luna… io
non posso vivere senza di te. Ho bisogno della tua luce per cacciare queste
tenebre, mi stanno distruggendo… Aiuto, non lasciare che mi portino via.
Non
cel’ho fatta a salvarmi, e ho scoperto che
l’oceano che mi voleva era di vendetta.
Quanto
pagherei un suo sorriso... darei tutta la mia vita
per quel sorriso, un sorriso puro che riscalda il cuore. La mia luce, mia dolce luna. Vivere in questi posti bui e
vuoti mette tristezza, e senza di te mi pare di morire. Non chiedo tanto, un
sorriso… un o solo. Ma
tu non ci sei più, dove sei? Ho bisogno di te. Salvami…
Non
puoi più farlo.
Immerso
in quest’oceano scuro cerco solo di rivedere la luce.
Purtroppo sarà impossibile, la mia luce sei tu e non ci sei più. Lo sai quanto pagherei per vedere il tuo
sorriso? Darei tutto ciò che rimane della mia anima… ma niente, tu non arrivi nemmeno se ti
prometto questo! Perché? Lo sai che vuol dire vivere così?! Nessuno può capire quello che provo,
nessuno può aiutarmi. L’unica persona in grado di
tirarmi fuori da queste tenebre sei tu… con quel tuo
bel sorriso luminoso che mi riscalda il cuore.
Non puoi più
farlo… sono affogato! Sono morto nella vendetta, e grazie ad essa sono rinato.
Quell’incessante gocciare mi ricorda nella notte che ho perso una
persona cara. Goccia dopo goccia cadono tutti gli attimi che ho passato, tutti
quanti riaffiorano dentro la mia mente… E’ tanto ormai che vado
avanti così, troppo… ormai mi ritrovo in un immenso mare oscuro,
senza di lei. Questo terribile gocciare mi manda ai pazzi, non si può
continuare a vivere così, non sono più vivo senza di lei… e
pare che il destino si diverta a farmi soffrire, pare che faccia di tutto per farmi ricordare le sue morbide
labbra rosse che ogni giorno mi facevano impazzire sempre di più…
sempre di più… Non ce la faccio, non posso continuare a vivere
immerso in questo oceano scuro senza una via di fuga. No. Ma scoprire che la
mia unica via di fuga sei tu mi rattrista troppo, perché allora è
come se conoscessi gia il mio destino…
Non è vero… io non ho nemmeno te
per fuggire.
Il mio sguardo vaga attraverso questa stanza… ma che dico,
non sono in una stanza! Sono solo, in mezzo ad un oceano a cercare soltanto
te… unicamente te! Eppure cos’ho
come ricompensa? Sono soltanto perso in quest’oscurità
che mi attanaglia le viscere! Ho paura, si ho paura… non di quest’acqua scura e profonda, no. Ho paura di averti perduto
per sempre, ho paura… di non poter più stringerti tra le mie
braccia. Nuoto… quest’acqua
mi fa star male. E’ fredda, estremamente
gelida! I miei movimenti si fanno mano a
mano sempre più impacciati, questo freddo mi sta
congelando… non riesco più a stare aggalla. Aiuto… ti prego… aiutami! Fammi uscire da
questa oscurità che mi
circonda. Fammi uscire da quest’acqua
che non mi fa respirare. Ti prego…
Non ti pregherò più.
Tic… tac… Lo senti?!
Tic… tac…E’ il rumore che mi condanna ad essere consapevole
di averti perduta da molto tempo…Tic… tac…Il rumore delle
lancette di un maledetto orologio che ticchetta.
Maledette lancette che mi ricordano da quanto tempo sono solo.
Tic… tac… Non ne posso più! Preferisco regnare nel silenzio
assoluto piuttosto che ascoltare questo incessante e fastidiosissimo rumore.
Così leggero s’insinua nelle mie orecchie e in pochi istanti
arriva al mio cervello, mi sta facendo impazzire! Vedo la mia mano che si muove
prendendo con furia un oggetto vicino, e con tutta la potenza possibile lo
scaglio contro quell’arnese
che scandisce i minuti. Ecco la fine di un orologio in casa mia… nulla
deve disturbare i miei pensieri, sia chiaro.
Nemmeno un oggetto si può permettere di fare un affronto simile a me,
proprio a me…
Non ti ascolterò più.
Silenzio…Solo il vuoto più assoluto
aleggia in questa grande stanza
desolata. Finalmente… Finalmente il silenzio.
Finalmente non sento più lo scorrere del tempo! I secondi scivolano via
senza che io debba sentire il loro suono! Niente ticchettii,
niente rumori… solo il vuoto. Io. E te… quella persona che
vive tutt’ora nei miei ricordi. Sei troppo lontana, troppo! Pensare
che un tempo mi eri vicina,
un tempo… Ma adesso? Adesso cosa rimane di noi?
Nulla. Il tempo e il vuoto. Il vuoto di questa stanza, e del mio cuore! Posso
tenere con me il ricordo del tuo volto, della tua voce… ma non te! Maledizione! Tu ci sarai… tornerai qui, con me.
Tornerai! Lo farai perché io non ti permetto di stare con quella razza
così inferiore alla nostra! Tu e io… per sempre! Ricorda… Come
hai potuto cancellare quei momenti? Ricorda… e torna. Tornerai… è un ordine!
Vendetta.
In ogni momento non faccio altro che pensare a
te, sei l’unica cosa che mi mantiene in
vita… Solo il tuo pensiero! Diamine ma come fai?Io sono seduto davanti ad
una scena che non mi piace affatto,
dovevi esserci tu nel mio castello… e invece?!
C’è lui.Questo ragazzo che non fa altro
che ostacolarmi! Maledetto! Era tutto perfetto… Non
capisco. Perché?Perché non ci
se?Casa sta succedendo al di fuori di queste mura?Perché è venuto
lui al posto tuo Blacky?!Perché!
Vorrei strillare, far capire a tutti quanto mi hanno deluso…
ma non lo farò. Mi prenderò solo
la miarivincita personale…
Ma mi è servito… e te ne accorgerai.
Io sto ancora aspettando il giorno in cui ti vedrò entrare
da quella porta. Lo attendo e non vedo l’ora che arrivi! Lo attendo
perché voglio vedere la tua espressione
quando ti dirò che ormai è troppo tardi… che
ormai non si può tornare indietro. Voglio vedere la tua espressione mentre la mia sentenza
verrà pronunciata e tu perderai l’unica luce che manteneva viva la
tua speranza. Si… Non vedo l’ora. Sarà troppo bello vedere
quella scena, troppo… E pagherai.
Pagherai… Per avermi abbandonato. Per avermi illuso. Per avermi
disobbedito. Pagherai…
Stai pagando.
Cosa cercavi fuori di
qui?Cosa cercavi lontano da
me?Te ne sei andata, lasciando il vuoto dietro di te. Il tuo posto non è
stato rimpiazzato, anzi, è rimasto la…
dove nessuno può portartelo via. Mi manchi, davvero tanto.
Ma sai… non ti
darò la soddisfazione di saperlo. So che è inutile vivere nel
passato perché ormai tu hai un’altra strada, un’altra vita… lontana, molato lontana da me. Sono solo…
Aspetto, aspetto il fatidico giorno che potrò
rincontrare i tuoi occhi chiari… aspetto il giorno in cui si
trasformeranno nuovamente in quelli che erano una volta. Sangue, morte, dolore… Questo hai seminato e questo raccoglierai.
Traditrice.
Comincia sempre tutto cautamente… Non credi che la
situazione possa peggiorare e invece sbagli. Ti credi invincibile e pronta a
lottare, ma non immagini nemmeno cosa ti attende. Ti
trovi davanti a un baratro, una via ceca. Devi decidere… devi
ascoltarmi… a cosa servirà fuggire dal
destino che ho scelto per la tua insolenza?! Lacrime
nel buio cadranno, lacrime di sangue e dolore… Ti
aspetto mia cara.
Traditrice.
A volte mi domando se per te risulti così necessario
far soffrire il prossimo…
Mi domando
se comprendi le conseguenze del tuo comportamento…
A cosa serve fuggire se il tuo
destino è stato degnato?
Perché vuoi soffrire e far soffrire invece di accettare?
Queste saranno le prime cose che
ti domanderò
non appena incontrerò quei tuoi occhi demoniaci
macchiati di un rosso così intenso
da farti ricordare quali sono i tuoi peccati…
da farti piangere ancora quelle lacrime scarlatte
consapevole che quello è il colore del sangue che hai versato!
Traditrice.
Traditrice… Sola… devi rimanere sola. Sei fuggita, fuggita via da me. E adesso supera un’eternità in
solitudine. Rimarrai completamente sola… chiusa in una cella buia
senz’aria e senza luce… Piangi il sangue
delle tue vittime…
Sola…
Devi rimanere sola…
Tutte le pene dell’inferno
non basteranno a cancellare.
Pagherai cara la tua
insolenza… il tuo errore costerà la vita
a chi ti circonda.
Il tuo errore ti mozzerà
il fiato mentre cammini.
Il tuo errore…
Il tuo peccato…
Traditrice!
Moriranno!
Moriranno tutti… devi rimanere sola con i tuoi rimpianti!
Traditrice.
Sola…
Devi rimanere sola…
Nulla cancellerà la mia
vendetta. Arrenditi, smettila di fuggire!
[…]
Fuggire…
percorrere quelle vie deserte e sapere che qualcuno ti segue è davvero
una sensazione allucinante. Perché?
Perché doveva
continuare a fuggire?
[…]
-Non
fuggirò Seto!- disse
togliendosi le lacrime dagli occhi –Non fuggirò e non
continuerò a portarti rispetto e a darti del “lei”! Sei un
essere orribile! Vorrei averti affogato con le mie mani nel tuo mare di
vendetta!-
Ita rb- Beh… ho fatto il capitolo
funghetto eh?!Infondo però
ho solo incollato qualche collegamento! ^//^ (e allora
di che ti vanti? -__- ndSeto)(taci
che qua sei impegnato a fare il cattivo… non ironizzare o ti licenzio! ndItarb)(°__°
Io, Setokaiba non posso
essere licenziato da una cosa stupida come questa! O___________O ndSeto)(mwhahahahahah
io posso fare quello che mi pare!! *__________________* ndItarb)(è
andata… V__V ndYami)
Spero
che vi piaccia questo cappy… commentate!
Ringrazio:
DeathAngel, sono contenta che ti sia piaciuto il cappy precedente! Speroi che
questo non sarà da meno! Mi sono impegnata (per fare questa ca***ta?! °_____° ndSEto)(muori
nel tuo mare dei vendetta!!!!
*_____________________________* [sguardo omicida] ndItarb)(‘__’ ndSeto) tanto (pure?! O__O Il copia
incolla è difficilissimo! =__= ndSeto
ironico)(toglietemelo da davanti o lo disintegro!!!!!!! >____________< ndItarb)
questa volta. Scusa se ancora non ti ho commentato il tuo cappy ma lo farò
entro domani! Giusro! >__< (mica ti fucila!
-__- ndYugi)(ma sono io che
lo voglio leggere! Ç_____ç non ho tempo
ç______________ç ndItarb)(lacrime di coccodrillo… -__- ndtutti)(non è vero!! >___________< ndItarb)
=Hermione=, nel proxcappy
entrerà di nuovo in scena Yami… sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente!
*////* Poi quello che hai detto della trasformazione
di Yami mi ha fatto gasare al 100%!!! Tant’è vero che mi sono messa a scrivere! ^^
Purtroppo non ho potuto mettere anche li pezzo che ho
in mente di Yami altrimenti il capitolo usciva fuori
supergigante rispetto ai precedenti (perché così non è
gigante rispetto agli altri?! -__- ndSeto)(Tappategli
la bocca prima che gli strappi quella lingua!!!!!!!!!!!! >____< ndItarb). Alla prossima! ^^
Capitolo 16 *** Le fiamme dell'inferno... parte prima ***
La pietà è svanita…
La pietà è svanita…
La tua ultima speranza l’ha seguita!
Morirai. Tutti i traditori devono morire!
Moriranno tutti, Quant’è
vero che possiedo la potenza di un Dio!
Morirai… perché non sei nulla.
Morirai è
sprofonderai nell’abisso dal quale
non risorgerai come un
tempo.
Morirai e brucerai, brucerai in quell’oscuro mare
chiamato
inferno.
In quell’oscuro mare che governo e
che viene mantenuto intatto
Dalle fiamme che ardono in me.
Le fiamme dell’odio.
“Le fiamme dell’odio…”
14
settembre ore 12:20 p.m.,
La pietà è
svanita…
La tua ultima speranza
l’ha seguita!
Morirai. Tutti i traditori
devono morire!
Moriranno tutti, Quant’è vero che possiedo la potenza di un
Dio!
Morirai… perché non
sei nulla.
Morirai è sprofonderai nell’abisso dal quale
non risorgerai come un tempo.
Morirai e brucerai, brucerai in quell’oscuro
mare
chiamato inferno.
In quell’oscuro
mare che governo e che viene mantenuto intatto
Dalle fiamme che ardono in me.
Le fiamme dell’odio.
-Smettila
di parlarmi mentalmente!- ringhiò Blacky
avanzando verso il trono macchiato di sangue –Smettila.- la sua voce vacillò e Seto non
poté non rendersene conto per via della loro distanza. Sorrise, anzi no… ghignò. La sua reazione
sorprese la ragazza che sgranò gli occhi e si fermò.
-Se
chiederai il mio perdono inginocchio ti prometto che
la tua morte non sarà dolorosa…-
-Se
chiederai il mio perdono inginocchio ti prometto che
la tua morte sarà lenta e dolorosa… altrimenti sarà
peggio.- azzardò Blacky. Lui rise e diede un
calcio al corpo di Zak –Smettila!- ringhiò
Blacky con le lacrime agli occhi, lui la
guardò per un momento prima di lanciare
giù dalla pedana il cadavere con la sola forza del pensiero.
-Ti
concedo l’onore di morire accanto a lui…- il corpo di zakcadde ai piedi di Blacky che non riuscì a trattenere le lacrime. Due gocce cremisi le scivolarono dagli occhi percorrendole
le guance arrossate. Tremava… aveva forse paura?
Il ragazzo dalle iridi azzurre non si lasciò sfuggire l’occasione
–Piangi? Hai paura? Ti vedo fragile e indifesa… cara Blacky… tu stessa hai detto
che le mele marce vanno gettate via!- tutta la certezza che aveva avuto fino a
qualche secondo prima scomparve… avrebbe voluto stringere il corpo di Zak a se e tentare di risvegliarlo… ma era
impossibile. Non si sarebbe mai risvegliato. MAI. La testa eta
quasi completamente distrutta e il sangue con parti di cervello era sparso
sulle scale che portavano da lui. Da quel maledetto mostro che l’aveva
ridotto in quello stato –Che lo spettacolo cominci!- disse il capo
battendo le mani una sola volta. Improvvisamente Blacky
sentì un intenso dolore alla testa, come se la stessero trapassando con
delle lame e cadde… cadde sul freddo pavimento
priva di sensi.
Le
immagini diventavano piano, piano nitide… si
trovava in una stanza buia, completamente buia. Non c’era nemmeno una
piccola fessura che facesse vedere cosa si celasse
all’esterno ed era tutto così freddo e malvagio. Improvvisamente notò
una figura distesa sul pavimento accanto ad un muro
-YUGI!-
gridò alzandosi e correndogli incontro. Il ragazzino stranamente non si
mosse –Yugi…- sussurrò
quando fu arrivata a pochi centimetri dal suo corpo. Improvvisamente si
mosse, e lei non fece nulla per bloccarlo. Le aveva afferrato
la caviglia e adesso la stava fissando con gli occhi purpurei dei dannati
–… no.- le veniva da piangere, il suo amico aveva perso la sua
umanità. Si ricordava di lei? Si ricordava di colei che lo aveva messo
nei pasticci? Se lo aveva dimenticato sarebbe stato disastroso…
ma se lo avesse ricordato sarebbe stato ancora peggio, adesso, privo
della volontà e bontà umana poteva vendicarsi.
-Trasformati!-
le intimò strattonandole la caviglia e facendola cadere sulla fredda pietra.
-…
no…-
-Battiti!-
le salì addosso e le bloccò i colsi ai
lati della testa –Liberati… attaccami!- l’unica risposta che
ottenne fu un cenno negativo della testa –BATTITI!- ringhiò Yugi liberandole un polso solo per colpirla con un pugno
all’addome. Aveva gli occhi lucidi di pianto e Blacky
non sapeva dare una risposta a quel gesto. Sapeva solo che non avrebbe
combattuto contro di lui. No, non avrebbe combattuto contro Yugi.
Era andata a salvarlo infiltrandosi fin dentro il castello in cui si trovava
adesso, era sparito, e lei era rimasta sola con Zak,
poi più nessuno. Adesso era veramente sola! Zakera morto… non c’era più. Yugi era dannato, un mostro senza
più controllo, e Yami?! Yami era sparito. Yami… non
c’era semplicemente più.
-Dimmi perché
piangi e mi batterò.- promiseBlacky cercando di liberarsi dalla presa stranamente ferrea
del ragazzino. Lui non rispose, guardava solamente gli occhi di Blacky che si facevano lucidi dalle lacrime cremisi.
Niente. Solo il silenzio –Dimmi per quale motivo
i tuoi bellissimi occhi viola sono diventati di questo colore disgustoso!- Yugi ringhiò mostrando involontariamente i denti non
umani che aveva ormai in bocca –Dimmi perché il tuo sorriso si
è trasformato in un ghigno e perché non sento la tua voce
parlarmi tranquilla senza minacce!- le diede un altro pugno nello stomaco.
Ormai era troppo, fin troppo da sopportare. Blacky
cambiò le posizioni bloccandolo sotto di se –Parlami Yugi… voglio sentirti rispondere alle mie domande
come facevi fino a ieri. Voglio rivedere i tuoi occhi
del loro naturale e bellissimo colore. Voglio rivederti sorridere alla vita con
la certezza che le persone come te al mondo possano
esistere!- niente. Solo il respiro del nuovo dannato che si faceva sempre
più veloce –Rispondimi!- in un attimo la
spinse via facendola arrivare fino al muro dalla parte opposta della stanza. Blackysbattè la testa,
stava per svenire quando sentì solo “Yugi è morto! Eccoti la risposta
che cercavi!”.
Possibile? Possibile
che fossero riusciti a cambiare così tanto quel
ragazzino innocente? Possibile che avessero annientato la sua volontà?
Non voleva crederci…
Nell’abbisso infuocato ci sono
io che ti attendo per il gran finale. Non vorresti perdertelo vero?!
Si… Blacky aveva tutta l’intenzione di perdersi ‘il gran finale’. Era
in dormiveglia e ancora sentiva parlare quel maledetto demone dei lineamenti
d’angelo… avrebbe voluto smetterla. Lo
vedeva. Era fermo sul suo corpo privo di sensi nell’angusta stanzetta in
cui si era precedentemente risvegliata. Voleva darle il colpo di grazia…
Oh… vuoi perderti il gran finale?!Perché rinunci adesso? Non vuoi selvere nemmeno il tuo amichetto Yami?
Peccato. Vorrà dire che sarà
un’ottima pedina!
-No! Maledetto non
lo toccare!- si alzò di scatto affondando il pugnale che aveva nella
cinta nel corpo del suo ex capo. Del sangue usciva dalla ferita. Non un solo
grido fuoriuscì dalla sua bocca. Le labbra del suo aggressore erano
macchiate di quel liquido cremisi che salendogli per lo stomaco cercava in
qualche modo di uscire.
La morte…
voleva guardarlo in faccia mentre spirava ed
abbandonava questo mondo.
I suoi occhi di
ghiaccio sarebbero stati sgranati dal terrore e dal dolore…
se solo…
quello…
fosse stato…
veramente…
Seto.
-Yugi!!!!!!!- I suoi occhi ametista erano fissi sulla ferita al ventre, poi si
spostarono verso quelli di Blacky come per chiedere
una spiegazione, ma non la trovò. Come prevedibile aveva gli occhi
sgranati e leggermente offuscati da quelle maledette lacrime rosso sangue
–no, no,no…- continuava a balbettare Blacky mentre una risata agghiacciante le risuonava nelle
orecchie –Yugi… no, non_nonè…- lo stesso sguardo di
terrore lo aveva anche lei mentre le troppe lacrime non potevano essere
contenute dai suoi occhi e colavano via lungo le sue guance. Lo abbracciò
sentendo il suo sangue bagnargli i vestiti. Sentiva ancora quella risata, quella maledetta risata! Gli avrebbe fatto ingoiare la
lingua se solo fosse riuscita ad arrivare da lui.
-B_blacky…
co_s…- cercò di dire Yugi mentre il sangue che
aveva in bocca colava via lungo la spalla della ragazza.
-Dimmi che non è vero! Dimmi che non sei
tu!- urlò in tono roco abbracciandolo più forte.
-Ahg…- forse l’aveva stretto troppo forte. Quanto
può durare una morte del genere?! Non molto. E in tutto quel tempo Blacky non
si staccò da lui piangendo e maledicendo quel bastardo di un demone che
aveva potuto architettare una così simile tortura. Seto.
Lui sarebbe morto. Ma perché l’aveva
fatto? Non voleva uccidere lei? Perché aveva permesso una cosa del
genere??
-Yu_gi…-
singhiozzò mentre il respiro di lui veniva a
mancare –E’… finita…- un’altra risata la
raggelò
Ma no che non è finita. Sei già stanca mia bella? Vuoi lottare o vuoi gettare la spugna?
Non m’importa
nulla… vuoi uccidermi? E allora fallo. Cosa aspetti?
Aspetto il momento migliore.
Ma io mi sto arrendendo. Fatto adesso. Uccidimi!
E’ troppo facile… e
io voglio vedere il tuo sguardo nel momento del gran finale. Voglio vedere come
reagirai… e ricordati: la vita del tuo amichetto Yami
è nelle tue mani.
-Ya_mi…-
riuscì finalmente a parlare e a distaccarsi da quel contatto mentale con
la fonte dei suoi dispiaceri. Si alzò tremante e a malincuore. Lo aveva
ucciso. Non era morto… lo aveva ucciso lei, con
le sue mani. E adesso aveva da salvare l’unica
persona che le restava: Yami. Improvvisamente dei
massi rocciosi che componevano la parete si mossero per rivelare un passaggio.
Voleva farla arrivare fino a lui… -Io ti uccido maledetto bastardo!! Hai capito?! Ascolta le mie
parole perché così quando sarà arrivata la tua ora le
ricorderai come se fossero state impresse sul marmo della tua lapide da mortale
che tanto conosci… Io ti ucciderò. Lo farò, e finché
la mia vendetta non sarà compiuta io non avrò pace! E non morirò
prima di te per vederti spirare!-
Io ti ucciderò. Lo
farò, e finché la mia vendetta non sarà compiuta io non
avrò pace! E non morirò prima di te per
vederti spirare!
Le pareti
tremavano ancora facendo rimbombare nei corridoi quella promessa, quel giuramento. Lui sentiva ancora quelle parole nella sua
mente, e lo infastidivano molto…
-Avrei
potuto anche perdonarti piccola stupida. Dovevo solo eliminare i tuoi
legami… tutti quelli che ti portavano via da me.- sospirò
pesantemente. Era seduto ancora la, sul suo trono, con
ai piedi quel macabro spettacolo che era il corpo del povero Zak –Max…- lo chiamò il suo capo con
tutta l’autorità che possedeva. Il ragazzo dalle iridi smeraldo si
presentò dinnanzi a colui che lo aveva appena
nominato. Apparve dal nulla e per un attimo fece
trasalire Seto poiché preso alla sprovvista da
quella nuova entrata in scena.
-Il
sangue d’unicorno fa miracoli…- se fosse stato solo quello -…
non è forse la risposta a ciò che stavate
per chiedermi?!- s’inchinò cordialmente al bruno dagli occhi di
ghiaccio e poi si rialzò –Mi avete chiamato?- fece sogghignando.
-Ho cambiato idea… tu mi sarai più utile di quel pazzo
di James.- concluse il capo congedando Maz.
-Come desidera…- svanì. Com’era
entrato così uscì.
-Utile…
ma non abbastanza per il gran finale.- anche il ragazzo dalle iridi di ghiaccio
si lasciò trascinare da un leggero sogghigno –Credo di aver
piazzato bene le mie pedine, vero Yami?!- il bruno si voltò verso la parte più scura
della stanza, dove su un tappeto persino dai colori del fuoco torreggiava un
grande divano stile Ottocentesco. Yami era proprio li, semi sdraiato sul prezioso tessuto importato dalla
Francia. La gamba destra piegata con la suola degli anfibi sul divano e quella
sinistra che scendeva ciondoloni fuori dalla struttura
per sfiorare il tappeto. Indossava dei nuovi abiti che gli aveva
procurato il capo. I pantaloni di pelle con riflessi indaco, abbinati ad una
camicia di seta bianca leggermente trasparente, almeno traspariva abbastanza per far vedere una strana macchia nera sull’addome del
ragazzo. Un mantello dello stesso tessuto dei pantaloni era sostenuto sulle sue
spalle grazie ad una piccola catena che univa i due lembi di tessuto posati
alle due rispettive spalle. Quando venne chiamato
alzò la schiena dai cuscini del divano mettendosi a sedere (sempre con
la posizione precedente) e posando un braccio sulla gamba piegata.
-Certamente…-
disse sogghignando. Quella sua espressione poteva far notare i suoi due canini innaturalmente lunghi e i denti leggermente
più sfinati (e più taglienti)
–Non potevate comporre una scacchiera migliore.- parlavano come se
stessero giocando a scacchi, solo che quello non era un gioco… almeno per
Blacky…
Ita rb-Hola ragazzi!! Sono tornata!!! Vacanze finite e
internet riallacciato! (Si, c’era stato un
problema della linea ç_________________ç ndItarb)(-________- ndtutti)
Purtroppo per voi adesso dovrete ricominciare a subire i miei scleramenti sul mondo degli’anime
e manga!! ^__________________________^ (-___- ma chi ti ha detto
che continueranno a seguire sta ciofeca?! ndSeto)(taci!!! >__<
Ricominci a lavorare e gia ricominci a usare quella bocca a sproposito?!
>__< ndItarb)(è__é*** come ti permetti???? ndSeto)(mi permetto perché
sono io, CARISSIMO… che ti pago per girare questa ‘ciofeca’!! Vedi di recitare al max
delle forze claro???Altrimenti ti licenzio e ti faccio
rimpiazzare da Scimon! è__é****
ndItarb)(O_______________O
da chi???????????????? ndSeto)(capito
bene dolcezza… capito bene… V__V ndItarb)(è__é ndSeto).
Ringrazio tutti per aver avuto pazienza che ritornassi
dalle vacanze, ma soprattutto:
DeathAngel, grazie per aver continuato a
seguire la mia ficcy… spero che questo cappy ti piacerà! Anche se
sinceramente a me è dispiaciuto un mondo per Yugi!
Ç__ç (ma 6 fusa?? Prima mi fai morire e
poi ti dispiace?? O__o ndYugi) Vabbè, alla
prossima vero?! Bye ^^
=Hermione=, ho ricevuto anche la tua email!
Come gia ti avevo detto sono felicissima che tipiaccia la mia storia, e spero
che continuerai a seguirla… vero?! *____* Fammi sapere se ti piace il cappyok! Bye
^^
Il celo è illuminato da tante
piccole fiaccole che rimarranno accese fino allo spuntare del sole.
I riflessi argentei della luna illuminano il tuo viso mentre corri a perdifiato per i corridoi del mio
castello.
La tua pelle prende quelle sfumature sovrannaturali che non molti
riescono a cogliere…
Non sei più immortale come me,
come pensi di potermi
uccidere chère?!
Quasi mi fai ridere…
Trovo la tua insistenza alquanto inutile, ma commuovente, sai?!
Mi domando…
Come potrei distruggere la tua voglia di vivere? Spero di trovare
presto il modo! Altrimenti non potrò più
tenerti qui con me…
I tuoi occhi brillano mentre si colorano
di quel colore che tanto odi, e brillano di rabbia… e di vendetta.
Mi duole il cuore a sapere che provi questo nei miei
confronti…
Ma sai…
Io mi divertirò comunque quando
verrai spazzata via!
“The moon”
14
settembre ore 7:00 p.m.,
correva, correva senza sosta… stranamente sembrava tutto
così diverso da quando aveva lasciato il castello. Sapeva che si
trattava di una magia ben operata da Seto… ma non immaginava che volesse rimandare di
così tanto ‘il Gran Finale’. E poi
Blacky non faceva che chiederselo…
“Cos’è il Gran Finale??”
Sapeva solo che Yami era in pericolo, e si stava
sbrigando per arrivare in tempo. Non voleva vederlo schiacciato al suolo come
il suo più grande amore. Zak… oh si, lui
avrebbe avuto al sua vendetta! Come pure Yugi.Che modo orribile era quello di Seto. Voleva ucciderla… e allora sarebbe bastato prenderla e decapitarla! Invece
no! La stava distruggendo emotivamente… l’unica cosa che la portava
avanti era un’irrefrenabile desiderio di
vendetta.
Sentiva
scorrere dentro di lei un sentimento amaro che le attanagliava le viscere,lo sentiva
camminare come se fosse vivo dentro le sue vane e pulsasse dentro di lei come
il suo sangue. Maerail suo sangue quello che pulsava e si muoveva viscido e a
rilento nelle sue vene. Poteva scorgerne ogni movimento. Strano… davvero
molto strano.
Oggi è una notte
perfetta…
Il celo
è illuminato da tante piccole fiaccole che rimarranno accese fino allo
spuntare del sole.
I riflessi argentei della luna
illuminano il tuo viso mentre corri a perdifiato per i
corridoi del mio castello.
La tua pelle prende quelle
sfumature sovrannaturali che non molti riescono a cogliere…
Non sei più immortale
come me,
come pensi di potermi uccidere chère?!
Quasi mi fai ridere…
Trovo la tua insistenza alquanto
inutile, ma commuovente, sai?!
Mi domando…
Come potrei distruggere la tua
voglia di vivere? Spero di trovare presto il modo! Altrimenti
non potrò più tenerti qui con me…
I tuoi occhi brillano
mentre si colorano di quel colore che tanto odi, e brillano di
rabbia… e di vendetta.
Mi duole il cuore a sapere che
provi questo nei miei confronti…
Ma sai…
Io mi divertirò comunque quando verrai spazzata via!
Sentiva
come se le girasse la testa ed iniziò a vedere tutto sfocato, ovviamente
si stava…
Seto si alzò dal suo trono per avvicinarsi alla poltrona
accanto al divano dov’era sdraiato Yami
-Dimmi…
secondo te James morirà secondo i miei piani o
tenterà di stravolgerli come sua consuetudine?!-
domandò il ragazzo dalle iridi di ghiaccio sedendosi pesantemente sul magnifico
tessuto francese della poltrona.
-Io
credo che rispetterà gli ordini. Non credo che tenterà di morire
in modo peggiore…- disseYami
poggiandosi un braccio sugli occhi chiusi.
-Dici?!- fece il moretto in tono incerto –Sai, quello
stupido crede di poter prendere il potere… lo crede anche Max, ma lui
è un’altra storia. Mi piacerebbe tenerlo invita…-
sospirò –James ha troppi sogni
adolescenziali… evidentemente il suo cervello ha smesso di evolversi quando è diventato uno dei nostri…
mah, chi lo sa! Resta il fatto che insegue sogni come
se fossero farfalle e questo non sta affatto bene! Adesso con questa mania del
sangue d’unicorno.. non sa che se non viene
curato e rinnovato può infettarsi provocando le pene più atroci!
Quando si sentirà dilaniare la carne del ventre come fosse ingurgitata
da un mostro capirà i suoi sbagli credo…-
-E Max?!- domandò Yami
–Cos’è che lo differenzia? Anche lui si è tatuato
quel simbolo sull’addome!- poi si tolse di scatto il braccio dagli occhi
e si alzò a sedere –E io?! Io che fine farò?!- si aprì di scatto la camicia mostrando
al suo interlocutore il tatuaggio nero ben delineato sotto la sua pelle…
fremeva e pulsava come se fosse un nuovo centro vitale… come se
rimpiazzasse il cuore pompando in tutto l’essere demoniaco quello scuro
sangue che s’intravedeva nel leggero abbombamento
delle linee del tatuaggio –Mi farai morire come James?-
-Oh no
caro mio… tu sei il mio Gran Finale! Non
morirei! Non voglio che ti faccia del male o rimarremmo solamente in due nel
mio palazzo!- si portò alle labbra un calice di cristallo contenente del
denso liquido cremisi
-Gia…
capo di una congrega inesistente…- Yami fece
per rimettersi sdraiato ma venne fermato dal ragazzo
dalle iridi di ghiaccio
-Vuoi?!- gli porse il calice –Infondo è il tuo…
avrai pur il diritto di assaggiare quella che era la tua vita.- gia, quella che
era. EYami lo sapeva bene.
Adesso dentro di lui scorreva una linfa della stesse
densità del sangue che aveva in precedenza, ma non era più
vivo…
-Non ti
preoccupare, attendo il mio prossimo banchetto. Dovrebbe arrivare tra poco no?!- rise mettendosi a guardare il soffitto dipinto di quell’immensa stanza.
-Gai…-
assentì Seto sorseggiando dal calice di
cristallo.
nei corridoi si sentiva solamente il fischi del vento gelido che
entrava da ogni insenatura mal murata di quelle pareti di pietra. Il passo
cominciò a rallentare, l’aria si faceva sempre più pesante
contro il suo petto e si sentiva morire mentre il
battito accelerato risuonava nelle sue orecchie come un tamburo. Si
fermò appoggiandosi con le spalle al muro posandoci poi anche la
testa… si sentiva esausta, come se tutto il peso della sua fuga le fosse
improvvisamente crollato addosso. Fuggiva da troppo tempo ormai!
Dei
passi la destarono dai suoi pensieri facendola sobbalzare. Era lui, un altro
dei tanti disposti a morire per Seto…
-James!- ringhiò la ragazza tentando di mettersi in posizione
difensiva. I denti candidi del ragazzo dal viso d’angelo erano messi in
mostra a causa della forte e agghiacciante risata che scaturiva dalle sue
labbra. Rideva… di cosa?! Della sua futura
sconfitta?!Blackyne era certa… non poteva finire così! No,
assolutamente! –Vattene… altrimenti…-
-Altrimenti
cosa?!- sghignazzò alle sue spalle. I movimenti
erano troppo rapidi per Blacky, troppo. Così
se lo ritrovò alle sue spalle. Blacky sentiva
le dita gelide di James passargli intorno alla
scollatura della maglietta per poi finire sul suo collo –Cosa…?!- si stava preparando per morderla, e quando le
spostò i capelli dalla spalla lei lo afferrò per il polso
rigirandoglielo dietro la schiena finché non sentì le ossa
spezzarsi tra le sue mani. James urlò, o
meglio, ringhiò furibondo mentre le sue labbra
si contorcevano dal dolore mettendo in vista le fameliche zanne. Oramai le
iridi del ragazzo non erano più di quello splendido celeste angelico, ma rosse. In un attimo un rosso sangue si era ignettato nelle più piccole scannellature dei suoi
occhi fino a tingerglielo quasi completamente. L’angelo era tornato ad
avere gli occhi di un demone!
demone contro demone, due esseri dannati che si affrontano per ideali
opposti. Cosa voleva veramente quel bastardo di James? Niente risposte… solo il terribile suono del
suo ultimo respiro. Cadde interra con la testa semi
staccata dal collo laddove la carne era stata trinciata e l’arteria
recisa mentre flottava di un rosso porpora veramente intenso.
L’aria che aveva avuto nei polmoni riusciva dalla trachea nel suo ultimo
respiro.
nella sala regnava l’assoluto silenzio, improvvisamente una
risata ruppe quel momento di tranquillità. Fredda e tagliente come non
mai… ecco come squillava tra le mura di pietra.
-Quanto
poco può durare una vita… umana o inumana che sia.- il suo sguardo
era perso mentre il bicchiere gli cadeva di mano
finendo in frantumi sul pavimento. Sangue… era stato versato di nuovo,
ancora una volta… per quanto ancora doveva assistere a quello spreco?! –Ah… Yami.
Promettimi di non finire come quello stolto. Mi sarai utile.-
sospirò allungando le gambe scompostamente.
-Non
perirò, stanne certo…- disse il novizio
–Ma ricorda che ti sono devoto per il potere che mi concedi.-
anche questa volta Seto sospirò. Si
alzò dalla poltrona dirigendosi verso il divano. Quando
i loro nasi si sfiorarono il capo disse, come se si trattasse di un gran
segreto:
i
corridoi si schiudevano dietro il suo sguardo inespressivo. La vista era
differente a causa della mutazione… e tutto apparita terribilmente
più chiaro.
Un’aura
oscura fluttuava nell’aria e proveniva da una porta chiusa, Blacky non l’avrebbe aperta.
Sapeva che quella non era dell’uomo che cercava… e sinceramente
ignorava chi fosse il possessore di tanta forza da contrastare anche Seto.
Non avrebbe giocato la sua vita per una partita gia persa in
partenza…
E poi?!Una volta trovato? Cosa avrebbe
fatto?!
Lo
avrebbe ucciso?
Lo
avrebbe attaccato alla gola come con James?
Ricordava
ancora i fiotti di sangue scuro provenienti dal collo dilaniato
dell’angelo caduto… ricordava con eccitazione
ogni singolo momenti in cui si era macchiata e abbeverata di quel denso
liquido immortale.
Sangue…
Vivrà
per secoli, come lei…
E
lei si ciberà di quello, e assaggerà la cerne delle sue vittime!
Allora,
tutto sommato, non era molto diversa dal capo glaciale
che aveva avuto in passato.
Non era
molto diversa…
O
no?
Si, era
diversa, lo era semplicemente perché riusciva a controllarsi. Non era
una pazza omicida, non lo era finché la metamorfosi non si azionava, dopodichè la sua furia si scatenava.
Ita rb-Wellaraga!
Ho scritto il nuovo capitolo della ficcy. Tranquilli,
non ci manca molto alla fine… ma purtroppo per
voi devo dirvelo: sto lavorando ad un seguito… come storia a me piace
moltissimo visto che a tratti è presa da un casino paranormale che avevo
combinato negli ultimi tempi… anzi, ci sono ancora cacciata dentro!
^^’’’’
Spero
che la leggerete!!
Comunque…
Ringrazio
moltissimo =Hermione= per non essersi stancata della
mia ficcy! ^^
Mi fa
molto piacere leggere le tue recensioni, mi raccomando, fammi sapere se questo cappy ti è piaciuto! ^^
Capitolo 18 *** The moon parte seconda... Fine... ***
La pietà è svanita…
Adesso cosa fai?!
Uccidi, ti diverti a
veder flottare quel denso liquido tra le tue labbra…
Mordi, strappi, bevi ed uccidi. Che
creatura disgustosa che sei…
Quando perdi il nume della
ragione muti improvvisamente in un essere tanto schifoso.
Odio quelli come te.
Mantenerti in vita?! Come mi era saltato
in mente?
Sei una creatura infida e malvagia, più di me…
Ma forse questo potrò usarlo a mio
vantaggio.
Gia, non immagini nemmeno cosa
succederà nel gran finale!
Chi morirà prima?
Il tuo corpo o la tua anima?
Vivi come una bestia sotto i raggi di luna piena.
La tua pelle argentea come la luna si trasforma
E diviene oggetto di
un’orrenda mutazione.
Sei un mostro…
Ecco cosa sei. Un mostro insulso che
vuole sconfiggere un altro mostro.
Mi spiace… perderai.
Sotto i raggi di questa luna… perderai.
“The moon”
14
settembre ore 7:27 p.m.,
delle note calme si alternavano ad alcune più movimentate per
formare una composizione tetra e spettrale. Era la composizione adatta al Gran
Finale…
I passi
di quella creatura si facevano sempre più vicini alla
sala disegnata alla battaglia, e così, non ci volle molto a
vedere…
Vedere
quale fosse la mutazione.
Si
trovava sulla porta con lo sguardo stravolto e ignettato
di sangue, le sue iridi erano cremisi, come le lacrime
che le solcavano le guance e il sangue che le scendeva dalle labbra. La
mutazione in qualcosa di veramente strano…
Il
corpo non era molto diverso da quello precedente, solo i denti le sporgevano al
di fuori delle labbra come quelli di un lupo selvaggio
che dopo aver sterminato un intero pollaio è pronto ad aggredire il
contadino, le unghie le erano cresciute come degli artigli e i suoi capelli
erano più lunghi e mossi, tinti del colore del sangue.
Le note
non smettano di volare leggere e sinuose nell’aria pesante che si andava a creare…
Ormai risultava tutto così difficile. Come poteva essere
lei quella creatura dallo sguardo folle? Come?Era inutile
domandarselo, non importava. Infondo il suo destino lo
aveva gia scelto… sarebbe stato tardi per tornare fin al principio.
Non avrebbe mai dovuto far evolvere la sua mente da quando
l’aveva trovata… sarebbe stato meglio se non l’avesse
protetta e l’avesse lasciata morire sotto i colpi della gente del
villaggio. Era divenuta una mutazione pericolosa… e lui ne era innamorato.. O meglio, invaghito.
L’avrebbe
fatta diventare una dalle banda… in effetti
mancava una donna nel gruppo.
Ma
quello era stato l’errore no?!
Se lei
fosse morta quel giorno, quando era stata ferita da una forca di un contadino mentre scannava un cane… ah, quella si che
sarebbe stata la soluzione. Doveva lasciarla li a
farla ammazzare da quel tipo… eppure non aveva voluto. Gli sembrava di
sentire i suoi occhi puntati addosso in una supplica silenziosa, e così
l’aveva salvata. Aveva ucciso il contadino spezzandogli l’osso del
collo e l’aveva portata con se.
Se tutto questo non fosse mai accaduto, forse, non sarebbe mai
finito a doversi battere con lei.
Ormai era tardi per tornare indietro e lasciare quella creatura
nelle mani del contadino… erano passato secoli.
-Bentornata
Blacky…- quello non era il suo vero nome,
quello le era stato dato quando aveva cominciato a
controllarsi e a gestire la sua mutazione. Il moretto glaciale era seduto
davanti a un pianoforte e continuava noncurante a
suonare la sua melodia. Era uno strumento tanto elegante… nero come la
pece e lucidato come l’argenteria. Aveva i tasti d’avorio e
rifiniture d’oro nella cassa. Uno strumento davvero prezioso.
Lei non
rispondeva. Era ferma sulla soglia ma improvvisamente
sgranò gli occhi e si precipitò nella sala di corsa tentando di
avventarsi contro l’alta e snella figura del suo ex capo. Venne bloccata… non era la sua coscienza a fermarla,
non era stato nulla di particolare a distrarla, semplicemente un ragazzo
spuntato fuori dal nulla che si accingeva a bloccare ogni suo movimento con la
sola forza del pensiero. Questo ragazzo era seduto su un divano infondo alla sala e i suoi occhi erano serissimi come quelli
del suo padrone. Non un vacillamento, niente. Non la riconosceva.
Certo…
era diversa…
Era una
belva feroce adesso.
Ma anche lui lo era ormai…
Se ne
rendeva conto sempre di più. Non era morto, ma sarebbe
stato meglio se lo fosse stato. Aveva davanti a se la perfezione
pura… un essere dannato, immortale… dalla pelle candida e gli occhi
cremisi intenti a fissare un punto indefinito dietro di lei, come se
attraversassero il suo intero essere.
-Y_yami…-
biascicò. Senza cuore, di ghiaccio. Era impassibile come una statua di
marmo. Improvvisamente sogghignò rivelando i suoi canini perlacei. Gia,
senza dubbio… era stato morso da James ed era
divenuto un demone succhiatore di sangue. Blacky non
si rendeva nemmeno conto che la sua mutazione andava via, via svanendo. I suoi
occhi tornarono blu, i suoi capelli neri e più
corti come in precedenza e le sue unghie alla grandezza naturale. Da esse colava ancora il sangue della sua ultima vittima…
Yami lasciò la presa mentale e la ragazza cadde inginocchio portandosi una mano alla gola. Sentiva il sangue
e la carne viva nelle sue viscere… aveva voglia di rimettere tutto. Non
si trattenne quando un forte senso di nausea le
salì fino alla gola.
Yami rise e si alzò dal divano avvicinandosi alla ragazza.
Quando fu li la tirò per i capelli buttandola
sdraiata sul pavimento e le si mise sopra bloccandole il polso sinistro mentre
le scostava di scatto la testa verso la parte opposta. Voleva bere il suo
sangue e farla finita… anche se sapeva bene che come Gran Finale era ben
poco.
Cosa poteva farci se lei era così debole.
-Come
mai hai voluto diventare una nemica del padrone?-
chiese sogghignando il novizio mentre si avvicinava al collo della sua prossima
vittima.
-Perché
io non sono la serva di nessuno… e pensavo che
nemmeno tu ti facessi comandare così a bacchetta caro il mio Yami…- gli rispose delusa ed amareggiata. Il tono lo colpì… ma non avrebbe fatto nulla per
contraddire Seto, non poteva. A malincuore si
avvicinò al collo candido della ragazza ma lei
si scanzò bruscamente invertendo le posizioni
e mettendo sotto di se il ragazzo che la fissava con sguardo attonito –il
Gran Finale… Seto, come mai credevi che non
avrei risposto agli attacchi di questo ragazzo?-
-Ma lui
non ha ancora attaccato.- ribattè il moretto
con una sonora risata mentre proseguiva a suonare la
sua melodia.
-Cos…-
non finì nemmeno la parola che era finita con le spalle al muro dalla
parte opposta dalle stanza. Yami
le bloccava i polsi al disopra della testa con una sola mano,
mantre con l’altra stava per darle un
pugno allo stomaco –Che_velocità…-
disse dopo aver incassato il colpo.
-Non
potresti batterlo senza la tua mutazione… anzi,
nemmeno con essa ci riusciresti.- batterlo… ucciderlo? No, Blacky non voleva. Non ci sarebbe riuscita. Non
l’avrebbe fatto. Non voleva farlo.
E
si ritrovava di nuovo con le iridi colorate del rosso più intenso a
piangere lacrime di sangue.
Il
sangue…
Tutto
questo la stava nauseando.
Adesso cosa fai?!
Uccidi, ti diverti a veder flottare quel denso liquido tra le tue labbra…
Mordi, strappi, bevi ed uccidi. Che creatura disgustosa che sei…
Quando perdi il nume della ragione muti improvvisamente in un essere
tanto schifoso.
Odio quelli come te.
Mantenerti in vita?! Come mi era saltato in mente?
Sei una creatura infida e
malvagia, più di me…
Ma forse questo potrò usarlo a mio vantaggio.
Gia, non immagini
nemmeno cosa succederà nel gran finale!
Chi morirà prima?
Il tuo corpo o la tua anima?
Vivi come una bestia sotto i
raggi di luna piena.
La tua pelle argentea come la
luna si trasforma
E diviene oggetto di un’orrenda mutazione.
Sei un mostro…
Ecco cosa sei.
Un mostro insulso che vuole sconfiggere un altro mostro.
Mi spiace…
perderai.
Sotto i raggi di questa
luna… perderai.
-NOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!- i denti del ragazzo le penetrarono nella
carne fino ad incontrare la vena prestabilita… si stava cibando di lei. Ma cos’era quel sentimento che l’erodeva dentro?
Era come se il sangue che gli flottava in bocca scottasse. Realmente
non era così, ma inconsciamente si. Non voleva bere quel sangue
eppure lo stava facendo. Lo sentova scendere lento
nella sua trachea e curiosamente provava un intenso dolore al centro del petto.
Cos’era? Si staccò con le lacrime agli occhi.
-L’hai uccisa?- domandò il moretto continuando a
suonare. Il ragazzo più giovane fece cenno di si
con la testa –Bene…- si voltò cessando quella melodia e
fissò un po’ dispiaciuto il corpo inanimato della ragazza. Si
trovava rannicchiato sul pavimento accanto al muoro
dietro di lui. Yami era in piedi e si asciugava le duel lacrime solitarie che gli solcavano il volto sotto lo
sguardo divertito di quegl’occhi
glaciali –Benissimo.- soggiunse riprendendo a suonare un’altra
melodia. L’ultima sinfonia scritta da Beethoven
–Vieni…- disse al novizio. Questo si
avvicinò titubante –Sai… quella
ragazza che hai appena ucciso...-
-Mh…-
-Lei poteva riattaccare.- disse sogghignando continuando a
suonare.
-Cosa? Perché… allora perché?- balbettò il
più giovane.
-Perché
ti amava.- Yami non rispose, sgranò solamente
le sue iridi cremisi ed attese il seguito –Ti ricordi qualcosa della tua
vita mortale che ti abbiamo strappato?! No vero?! Beh… voglio farti un piccolo dispetto. Ti dirò la verità…- silenzio, solo le note
della sinfonia riempivano la grande stanza –L’avevi salvata da
quello sciocco di Brent, poi avevi sfidato i miei
seguaci… per lei, e poi me. Avevi messo a dura prova la mia pazienza
fingendoti lei sotto incantesimo. Ormai… quello che provavate
l’uno per l’altra è svanito no?! L’hai uccisa…
si è fatta uccide per non ucciderti a sua volta.-
Cos’era
quel sentimento che sentiva crescere dentro? C’era qualcosa di
tremendamente pesante nel suo stomaco… un nodo gli proibiva di deglutire
e sentiva del dolore salirgli fino alla gola. E quel
pizzicore cos’era? Lo sentiva salire lungo il naso e fino agli
occhi… la sua vista andava appannandosi con le lacrime dei dannati.
Rosso. Piangeva… piangeva sangue… di chi era quel sangue?! Della persona a cui aveva deciso di donare la sua vita
sfidando un covo di demoni? Si, a lei appartenevano quelle lacrime.
Digrignò i denti con un piccolo lamento…
-Adesso
non piangere Yami… è passato. Tu non sei
più un umano.- continuava a suonare quella melodia. Le lunghe e
affusolate dita che i muovevano sulla tastiera d’avorio
lo innervosivano mettendo a dura prova la sua pazienza…
Poteva
morire il suo capo?!Nessuno ovi
era riuscito… ma il moretto buttò la testa indietro mentre
continuava a suonare quelle note.
Un
invito…
-Fallo…-
Un sussurrò. Una lacrima rossa che scendeva dal suo
occhio di ghiaccio e gli colava lungo la tempia…
Fallo…
Uccidi un corpo ed una mente
dannata.
Uccidi il mio spirito maledetto
da un sentimento che non potrò mai provare…
Uccidimi.
Fallo…
Tronca così
l’esistenza di un mostro orgoglioso che ha voluto la morte di chi
Gli aveva smosso qualcosa nel
petto immobile.
Uccidi la maledetta creatura che
ha strappato una mutazione al suo destino…
Uccidi.
Fallo.
Perché ormai il rimpianto è troppo forte.
E
le labbra premettero sul suo collo facendolo trasalire e sbagliare nota. Poi
ricominciò a suonare…
Tra
quelle labbra e quei denti famelici moriva…
La sua
esistenza finiva…
Sarebbe
perito.
Sarebbe
finito.
Tutto…
Tutto
sarebbe finito.
I denti
premettero contro la sua carne fino a lacerarla nel punto giusto. Sangue rosso?
Com’era? Lo mandava giù senza sapere bene cosa stava facendo. Era
il sangue di un demone come lui… un demone con
il cuore fermo che voleva ricominciare a pulsare. Un demone senza
più sangue ma con la sola e disgustosa linfa che lo teneva in
vita.
Le dita
del moretto smetterono di muoversi sulla tastiera e
si lasciò andare ad un gemito leggero mentre il
suo ultimo filo di vitalo
abbandonava.
Quegli occhi dolci e languidi mi
fissavano pieni di dolore. Aveva tra le mani un povero essere del quale aveva
tentato di cibarsi. Poi udii un rumore sordo, simile alla corteccia di un
albero che viene stroncata di scatto…
Qualcuno l’aveva uccisa?
Aveva reciso una vita gia morta?
No… respirava…
Respirava ancora e il suo cuore
batteva forte mentre il sangue le usciva dalla
schiena.
Era stato un umano ad attentare
alla sua vita dannata.
Aveva piantato il suo forcone nella schiene da quell’essere
per proteggere il suo cane. Ma quello era gia morto.
E ben presto anche quel
contadino bastardo che si diverte a schernire una povera creatura della notte perirà.
Lento mi avvicinai
dietro di lui. Il suo collo era invitante da addentare, ma preferii non
nutrirmi di un così schifoso verme…
Crack…
Sentii il suo collo rompersi
come un fuscello sotto la pressione disumana della mie dita.
E così, avevo fatto un atto caritatevole…
Il mio primo atto verso un
mostro come me.
Era semisvenuta… decisi di
portarla con me fino al castello. E li pian piano
l’avrei abituata a controllare la sua mutazione.
Si, da quando l’avevo
vistala prima volta non pensavo che a lei…
I suoi lunghi capelli rossi e
mossi divennero neri e più corti. Le sue iridi diaboliche divennero
più calme e più languide… blu, come l’oceano.
Blacky… questo sarebbe statoli suo nome.
La mia creatura…
L’amore (?) della mia
vita.
Non lo sapevo nemmeno io. Sapevo
solo che provavo verso quell’essere
uno strano sentimento.
E ora io sono stato il suo carnefice. E’ morta indirettamente
per mano mia…
Ma non dimenticherò mai i
suoi splendidi occhi rossi e la sua natura diabolica, così come
ricorderò sempre la sua vera forma… quella umana
dagli occhi blu.
Ita rb- Beh… è finita…
adesso dovrete leggere il seguito. Vero!!!!!!! >_______< Ci conto!!
Il
seguito mi è venuto in mente ispirandomi un po’ ad una cosa che mi
sta succedendo.
Mi raccomando… il nel seguito ci saranno anche dei colpi
di scena. Lo metterò come un’altra fanfiction
semplicemente per il fatto che è a molti anni di distanza da questa
storia (facciamo finta che questa storia che ho finito
adesso sia distanziata da circa quindici anni dalla prossima) Beh… mi
raccomando, fatemi sapere se vi piace il finale! ^^
A me
dispiace molto che sia finita ç___________________________ç mi ci era affezionata… bhe…
cercherò di affezionarmi anche alla prossima visto che…
(SPOILER!!! ZITTA!!!! è__éndSeto)(ehehehehehehe….
^^’’’’’’’’’ ndItarb)
… vabbè, lo vedrete! ^__-
Ringrazio:
DeathAngel, non vedo l’ora di leggere il seguito delle cronache della
mitica Syria… *________* Comunque…
ti ringrazio molto per la recensione, e figurato… non importa se non
avevi recensito quello precedente! ^^ Mi raccomando però… leggi
anche il sequel di dark Rainok… ^_________________________________________^
(era una minaccia?! O__o ndSeto) (V/////V ndItarb)(non so se fai più ridereo
più piangere… -__- ndSeto)(è__é*****************************************************
ndItarb)(ehm… a me
fa più paura sinceramente… ^^’’’’ ndYugi)( ^^ Grazie Cugino carissimo!! ^________________^ ndItarb)(-____________-
ndtutti)
=Hermione=, certo che farò un
seguito e… (SPOILER: Yami ci sarà…
e poi anche qualcun altro… ai com’è,i
colpi di scena…………… ^O^ndItarb) … e poi
sono felicissima che hai seguito fino alla fine Dark rain…
*_______________________* te e DeathAngel siete ormai le mie fedeli recensitici…
^___________^ Comunque… ti ringrazio anche della recensione su “I’m withyou” sono superfelice di essere riuscita a farti piacere
anche una storia yaoi
^_____________________________________^ (mo si monta… >__> ndYami)(-__- gia… ndSeto)(nuuuuuu… cattivi ç_______ç ndItarb) fammi sapere che ne
pensi del finale ok?! *__* ( ßsbrillisbrilli) Ciao!