A jump in the past

di Shyel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A jump in the past ***
Capitolo 2: *** A jump in the past 2 ***
Capitolo 3: *** A jump in the past 3 ***
Capitolo 4: *** A jump in the past 4 ***



Capitolo 1
*** A jump in the past ***


Fullmetal fallit Salve ^^ questa è una mia nuova fanfic su Fullmental Alchemist <3
Era da tantissimo tempo che volevo scrivere qualcosa in questa categoria, ma come al solito, l'ispirazione quando serve non c'è mai -.-
Ma finalmente un giorno intenta nel cambiare canale alla tv mi imbatto su Mtv dove trasmettono nuovamente fma **
Mi si illuminano gli occhi e inizio immediatamente a scrivere come una matta lol
Bene prima di tutto deve premettere alcune cose:
Siamo nel mondo normale, ovvero vita quotidiana senza alchimia.
Edward ha 21 anni, Winry 20 e Al 20 :3
Ho deciso comunque di mettere città inerenti al manga come "Reseembol", città, che ho deciso di collegare in Giappone..
Ho cambiato anche altre cose, che verranno però spiegate nel corso della storia ^^
Detto questo non mi resta che augurarvi una buona lettura, spero che la storia piaccia ^O^

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Biip biiiip biiiip
 -Pronto?? Ah ciao Al, sisi tutto bene tu? Come ti trovi a New York? Sono contento...oh va bene allora ciao!-
 riagganciò posando il telefono sul comodino accanto al letto, aveva chiamato suo fratello minore da qualche ora e come al solito non gli aveva risposto.
Il più delle volte non lo richiamava affatto, a volte invece si limitava a fargli uno squillo,
scambiavano due parole e poi finiva tutto. Andava così da ormai due anni, erano sempre stati molto legati l'uno dall'altro,

 ma vivendo in città diverse, si sa, le cose cambiano...
Si alzò dal letto aprendo l'armadio poco distante, prese una maglietta nera e un paio di jeans blu scuro entrando poi in bagno.
 Si guardò allo specchio notando quanto in quei pochi anni fosse realmente cambiato,
 era perfino cresciuto in altezza!

-Ed!!! Edward Elric!!!! Vieni immediatamente QUI!!!!!!!- una voce femminile proveniva dal giardino difronte al suo appartamento,
-Oh no di nuovo!- sbuffò il biondo uscendo velocemente di casa,
 -Signora mi scusi, deve essere uscito stamani all'alba!-
 -Non mi importa! Mettigli una catena e rinchiudilo dentro casa! E' la decima volta che il tuo stupido cane mi rovina tutti i fiori! Se non sei in grado di occupartene come si vede...-
 -Okok capito, non succederà più...glielo prometto!- rispose il ragazzo prendendo il cane per il collare,
 -Sisi sempre la solita risposta e poi ogni mattina di nuovo la stessa storia!- affermò la donna entrando in casa per poi sbattere violentemente la porta.
-Perchè?? Perchè mi fai questo Bud!? La signora Morgan la conosci no?? Sai che poi non me la fa passare liscia!- disse sconsolato il giovane,
 -Dai entra...e non muoverti da qui! Io devo andare a lavoro...- prese immediatamente la divisa e una piccola borsa per poter mettere, così, i panni di ricambio
-Ciao, ci vediamo stasera!- canzonò chiudendo la porta alle proprie spalle.
-Bene...due chilometri come sempre!- sospirò incamminandosi, non aveva una macchina, perciò ogni mattina era costretto ad andare a piedi, lavorava ad un piccolo fast food e la paga non era molto alta, anzi un uomo delle pulizie guadagnava sicuramente più di lui! Spesso si lamentava della sua vita, non era quasi mai soddisfatto e la maggior parte delle volte viveva il tutto alla giornata.
-Buongiorno!- affermò entrando nel fast food "Hamburger & Chips",
-Ciao Ed...- rispose un ragazzo dai capelli corti castani da dietro il bancone,
-Senti...meglio non aspettare troppo, il capo vuole vederti subito- il biondo assunse un espressione preoccupata
 -Guarda che se è per la storia della ragazza dell'altro giorno io non ho fatto nulla!- rispose mettendosi, immediatamente, sulla difensiva.
 -Non ne ho idea, ma ti avverto, è di pessimo umore...- rispose l'altro alzando le spalle,
 -Perfetto! Lasciami indovinare...ha troppe spese e deve fare dei tagli, ovviamente chi sarà il giovane a buttar fuori?? Edward Elric! Me certo Ed risposta esatta! Congratulazioni per aver vinto il primo premio...sì, il premio dei sfigati...- borbottò infine dirigendosi verso l'ufficio del superiore.
Toc toc
 -Avanti!- una voce rude e dura fece sussultare il povero Ed che sobbalzò lievemente, aprì piano la porta
 -Saaalve-
 -Oh...aspettavo proprio te...forza siediti!- lo intimò l'uomo guardandolo con aria di sufficenza, il povero ragazzo deglutì obbendo al suo ordine,
 -Mi dica...- disse piano, talmente piano che forse neanche si sentì, l'uomo si schiarì la voce e iniziò a parlare
 -Si può sapere cosa diamine ti sei messo in testa!?!? Non è la prima volta che ti richiamo Elric...Stai sempre a chiacchierare, sei lento, terribilmente lento e soprattutto sei sgarbato con i clienti! Per non parlare delle ragazze che tenti di abbordare! Sei su un posto di lavoro dannazione! Esigo totale rispetto per lo stipendo che ti viene regolarmente dato e ancor di più rispetto per le persone che servi!-
-Accidenti stavolta non la scampo..se solo non fossi costretto a lavorare! A quest'ora non sarei qui cavolo!! Aaaaah ma perchèèèèè mi va sempre tutto male!?!??!?-
-Elric! Elric!! ELRIC!!!!!! Mi stai ascoltando?!?!? Ti avverto ragazzo...un altro passo falso! Solo uno e giuro che ti sbatto fuori una volta per tutte!- urlò il direttore cacciando via il ragazzo.

-E dunque com'è andata? Ti ha lincenziato?- chiese il ragazzo di prima prendendo un grembiule e poi porlo al biondo,
-C'è mancato poco...la prossima volta non sarò fortunato!- rispose prendendo il grembiule e indossandolo,
successivamente si diresse verso la porta per girare così il cartello dalla parte della parola "Open".
-Daltronde te lo sei scelto tu questo lavoro!-
 -No cavolo! Non l'ho scelto io! Ho dovuto per mancanza di soldi non potendo trovare altro,
tsè ma che ti credi? Guarda che ne sto già cercando un altro! Pensi che voglia passare la mia vita
a fare hamburger di scarsa qualità e a friggere patatine?! No signore...io qui non ci rimango!- affermò il giovane risoluto per poi prendere un grosso sacco contenente patatine surgelate.
-Perchè non vai da tuo fratello? Forse può trovarti un lavoro!- provò a dire l'altro prendendo gli hamburger,
-No...lui è troppo occupato e inoltre gli sarei di intralcio per il suo lavoro, e poi sono suo fratello maggiore!
Non posso farmi aiutare da lui!- il suo tono era totalmente cambiato, quel fratello che adorava non lo vedeva più da troppo tempo,
era sempre piuttosto freddo e sbrigativo nelle telefonate e non ne capiva il motivo...
-Al che ti succede?-
era la domanda che si poneva sempre e a cui non riusciva a dare una risposta concreta,
ciò lo faceva mandare in bestia, era arrabbiato, frustrato, ma anche triste e deluso.

Si erano sempre voluti bene e ora?

-E allora prenditi una vacanza Ed! Stai per scoppiare si vede!- rise divertito il ragazzo aprendo un panino e mettere dentro un hambuger con dell'insalata
 -Si certo...quell'idiota vuole licenziarmi e tu mi dici di andare in vacanza!-
-Ma tanto non ti interessa questo lavoro no? Mettiti in malattia a va via da qui per un pò, rinfrescati le idee e trova un lavoro migliore.- In fin dei conti quel ragazzo non aveva poi così torto, forse rilassarsi era la cosa giusta da fare, sì certo, ma dove??
A Ed si illuminarono gli occhi all'improvviso,
 -Grazie John! Sei un amico hai perfettamente ragione, vado dal capo!- affermò per poi entrare nell'ufficio del suo superiore.

-Aaaah quel ragazzo...Non è tagliato per questo lavoro, si merita di meglio...almeno lui che può- disse John mentre finiva di sitemare i vari panini, il biondo uscì poi immediatamente dall'ufficio togliendo il grembiule e prendendo le sue cose,
 -Ci vediamo John!-
-Aaah Ed aspetta! Non mi hai detto dove andrai mentre sei in "malattia"-
-Uhm ho bisogno di fare un salto nel passato...a presto John!- rispose per poi uscire dal fast food, una strana felicità lo investì improvvisamente, era la prima volta che si sentiva così e non riusciva a capirne il perchè...

Sorrise -Reesembol sto arrivando!-

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Angolo Autrice :
Yeee :D primo capitolo finito! Devo dire che, almeno secondo me, la storia inizierà ad essere più interessante nel secondo capitolo lol
Spero comunque che il primo sia piaciuto, abbia suscitato l'interesse di qualcuno :3
Grazie a chi ha letto ^^ mi raccomando recensite, che un commentino fa sempre piacere e aiuta anche a migliorare molto, cosa che devo fare ç_ç
A presto con il prossimo capitolo ^^

Shyel






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Capitolo 2
*** A jump in the past 2 ***


Fullmetal idiot 2

-Questo qui...questo di qua...perfetto! Aaaah finalmente ho finito!-
-Winry! Smetti un attimo di costruire quella protesi e vieni qui, Den ha fame!-
-Si nonna, arrivo!- rispose la ragazza dalle grandi iridi blu uscendo dalla cantina e dirigendosi verso l'ingresso.
Entrò in casa prendendo la ciotola ai piedi della porta, -Avanti bello! Vieni qui..la colazione è pronta!- canzonò versando dei croccantini al suo interno,
-Deeeeeeennnn! Che cavolo ma dov'è finito!? Nonna dov'è Den non riesco a trovarlo!-
-Prova a vedere fuori, lo sai, ama stare all'aria aperta...- suggerì l'anziana aprendo la porta e facendo, poi, un cenno alla nipote per invitarla ad uscire.
-Si certo, ma non quando ha fame! Aaaah quel cane è sempr...- la ciotola le cadde all'improvviso dalle mani catturando l'attenzione dell'anziana donna,
-Winry che succede?- domandò con tono preoccupato, osservando poi avanti a se una figura che non si sarebbe mai aspettata di vedere...


Passarono vari minuti in silenzio, due cani che giocherellavano tra loro...

Si avvicinò cautamente, forse anche un pò preoccupata, -Mio Dio...Ed sei davvero tu?- chiese la ragazza con voce tremante,
-Ciao...Winry- rispose il giovane con un piccolo sorriso, -Ciao zia Pinako...- aggiunse poi guardando l'anziana.
-Dopo tutti questi anni l'unica cosa che riesci a dire è : "Ciao...Winry" non posso crederci...- cambiò subito tono di voce guardandolo di sottecchi,
-Ok...credo sia meglio rimandare a dopo i nostri saluti Edward, vado a preparare qualcosa!- affermò Pinako dirigendosi verso la cucina.
-Winry...io..- provò a dire Ed avvicinandosi,
-No! Non ti avvicinare...- si interruppe facendo un lungo respiro, -...Perchè? Perchè torni solo dopo cinque anni? Voglio sapere solo questo! Nient'altro...-
per la prima volta dopo cinque anni si sentiva ferita, frustrata, ma sopratutto delusa,
dopo tutto quel tempo temeva che non lo avrebbe più rivisto, per questo si era detta che doveva dimenticare tutto,
la loro amicizia, la loro infanzia passata insieme, tutto!
E ora era lì... davanti ai suoi occhi, con quel sorriso triste dipinto sul volto e quell'aria infelice che, suo malgrado, lo accompagnava sempre.
-Tipico di uno stupido fagiolino che non è altro!- pensò attendendo una sua risposta...
-Mi dispiace...-  affermò infine il giovane abbassando lo sguardo, -Non credevo che rivedermi, dopo molto, ti avrebbe scossa così tanto...mi dispiace-
-Lo sai Ed? Sei uno stupido...- iniziò avvicinandosi a lui, -Sei proprio uno stupido!- disse dandogli un piccolo pugno sul petto,
-Ma nonostante ciò...-
Ed non la fece neanche finire di parlare, la abbracciò di slancio senza nemmeno pensare...
In quel momento, dopo anni si sentì protetta, felice...finalmente lui era lì, finalmente era a casa.

***
-E quindi lavori in un fast food?-
-Bèh si zia...- rispose il ragazzo grattandosi di poco il capo in segno di imbarazzo,
-Fast food?? Aaah è proprio da te! Al invece...lui si che ha un lavoro come si deve! Un momento...ma perchè non è venuto?- domandò Winry preoccupata,
-Oh...ehm ecco...io e Al sono più o meno due anni che non ci vediamo-
-Ma non vivete insieme?- chiese in seguito la ragazza,
-Si certo...questo prima che ottenesse una promozione che lo portò a vivere a New York...-
-New York?!?!?!?- entrambe le donne risposero allarmate, non riusciva a capire perchè tanto stupore, infondo era solo una città come le altre!
-Si...- il biondo si alzò dalla sedia, -Scusate ho bisogno di prendere un pò d'aria...- concluse per poi uscire dalla cucina e dirigersi verso l'esterno.
Un leggero venticello soffiava dolcemente su tutta la vallata, decise di fare una passeggiata per schiarirsi un pò le idee, ma più ci pensava e più
si sentiva triste e quel peso sullo stomaco aumentava sempre più la sua pressione, tanto da non riuscire neanche a respirare.
Mentre camminava ogni suo passo si faceva sempre più pesante e il respiro affannoso, decise di fermarsi per un pò, scese la vallata arrivando fino al fiume e si sedette poco distante da esso.
Non riusciva a capire...
Cosa stava succedendo? Quel suo fratellino sempre così dolce e premuroso, ora completamente diverso...

-Ahahah tanto non mi prendi!! Tanto non mi prendi!!-
-Aaaah basta Ed sono stufo!- disse il minore fermandosi all'improvviso,
-Ahahah che pappa molla! Non riesci neanche a prendermi!- rispose il maggiore facendo la linguaccia,
-Gnaa se ti prendo!!!!- rispose il più piccolo rincorrendo nuovamente il fratello per poi atterrarlo subito dopo.
-Aahahah ti ho preso!! Ti ho preso!-
-Battuto da uno che ha solo sei anni non ci posso credere!- affermò il bambino accusando la sconfitta,
-Guarda che hai solo un anno più di me...- rise divertito il fratellino,
-Sono comunque più grande!-
-Ahaha Ed sei proprio mio fratello ahahahah!!- entrambi scoppiarono a ridere felici e entuasiasti,
-Forza su torniamo a casa! Winry ci starà aspettando-
-Si andiamo!-

Un piccolo sorriso triste comparve sul viso del ragazzo,
-Bei tempi...- sussurrò prendendo un ciottolo dalle medie dimensioni per poi gettarlo svogliatamente in acqua.
-Tutto bene?- il giovane si voltò di scatto con sguardo sorpreso, come se fosse stato preso con le mani nel sacco,
-W..Winry!-
-Eh già...chi ti aspettavi che fosse?- sorrise lei, forse per allentare un pò la tensione, del tutto troppo incombente.
Edward sorrise osservando la ragazza prendere posto affianco a lui,
-Mi dispiace essere uscito così senza dare spiegazioni...-
-No non preoccuparti! E' ovvio che c'è qualcosa che ti turba...lo sai no? Se vuoi parlare io sono qui...- rispose lei giocherellando con qualche filo d'erba.
Il ragazzo si distese cercando di fare mente locale, da dove poteva inziare? Ah si certo...
-Io e Al vivevamo felici e del tutto spensierati a Boston, lui aveva il lavoro perfetto mentre io mi arrangiavo come potevo...
Un bel giorno arrivò una lettera tanto aspettata da Al, era il suo trasferimento a New York con tanto di promozione, mi disse che in
quella città avrebbe potuto svolgere meglio il suo lavoro. Inizialmente ne fui davvero felice!
 Vederlo così entusiasta mi rendeva sempre di buon umore, poi però iniziai a realizzare cosa avrebbe voluto dire vivere senza di lui,
ma la cosa non mi preoccupava più di tanto, ci saremmo sentiti al telefono e il vuoto che si sarebbe creato poteva sempre essere colmato in questo modo.
E per i primi mesi andò avanti così...era davvero felice, la città gli piaceva e si era fatto anche molti amici, almeno questo era quello che mi
diceva, ma poi...tutto cambiò. Le volte che mi chiamava diventavano sempre di meno, allora decisi di chiamare quasi sempre io, ma il più delle volte il telefono era spento e quando tornava raggiungibile non mi richiamava mai...fu così che la situazione iniziò ad andare sempre peggio,
ieri l'ho chiamato dopo 2 mesi e mezzo e lui non mi ha mai fatto neanche uno squillo, è sempre freddo e distaccato e sempre molto sbrigativo
nelle telefonate, io non capisco...non capisco che succede cavolo!-
Winry rimase in silenzio ad ascoltare le parole del ragazzo, non poteva crederci nemmeno lei, un comportamento davvero troppo strano
da Alphonse Elric!
-Ed...non capisco neanche io...-
-Ma la cosa che mi ha lasciato ancora più perplesso è che non telefona mai nemmeno a voi...-
-Più o meno è dallo stesso tempo che voi due non vi vedete che non sento Al...non ho mai provato a telefonare, credevo che il suo lavoro
lo tenesse troppo impegnato-
-Però a me potevi chiamare!- sbottò all'improvviso il ragazzo,
Winry rimase sorpresa da quella affermazione sgranando gli occhi di conseguenza.
-Bèh ma questo che centra!? Potevi chiamare anche tu no??- rispose assottigliando gli occhi,
Ed sorrise per poi concentrarsi sullo scorrere lento del fiume...
-Ricordi quella volta che Al cadde accidentalmente nel fiume?-
-Si...come potrei dimenticarlo! Per salvarlo ci tuffammo insieme e dopo averlo riportato fuori, rimasi intrappolata nella corrente del fiume! Che incubo!-
affermò la ragazza coprendosi il volto con le mani,
-Già...ma non hai detto la parte più bella-
-E sarebbe?- chiese voltando lo sguardo sul ragazzo,
-Quando mi tuffai nuovamente per salvarti! E tu di tutta risposta mi morsi anche sulla spalla! Ancora ne porto il segno!- rise divertito mostrando la piccola cicatrice sull'incavo della spalla sinistra,
-M..ma ero spaventata a morte!! Non capivo quello che succedeva e..e..e poi tu eri stato rude in tutti i modi! Sembrava volessi
affogarmi peggio anzichè salvarmi la vita!!-
-Come sarebbe a dire affogarti peggio?!?!??!?!?- alzò la schiena di scatto mettendosi seduto, -Se non ci fossi stato io saresti morta!- affermò
poi sicuro di se.
-Oh si certo come no! In qualche modo mi sarei sicuramente salvata!-
-Ma se piangevi come un'isterica!?!?-
-Aaaah sta zitto!!-
-Ahahah quanti anni avevamo più o meno?- chiese poi Ed ridendo,
-Tredici o quattordici mi pare...- rispose Winry lasciandosi scappare un piccolo sorriso, arrossendo poi in volto, l'atmosfera
era diventata meno tesa, ma stranamente imbarazzante...
-Meno male che è notte...- pensò la giovane arrossendo ancora di più, notando poi lo sguardo del ragazzo nuovamente cupo e pieno di tristezza.
-Vorrei tanto sapere perchè si comporta così...Tutto ciò mi distrugge, ogni giorno, di più. Sono sempre più convinto che l'unico responsabile di questo
suo allontanamento sia io...ma non ne capisco il motivo!-
-Non dirlo neanche per scherzo! Sono sicura che non è colpa tua...- rispose la ragazza voltandosi verso di lui a guardarlo con sguardo deciso,
-Come fai a dirlo?- chiese lui per poi girarsi a guardarla,
-Questo perchè...- fece una pausa posando la mano sulla sua guancia sinistra e accarezzandola dolcemente,
-...Se fossi Al sarei orgoglioso di avere un fratello come te, che si preoccupa sempre per gli altri e che non pensa mai a se stesso,
riducendosi a stare male...Se fossi Al non ti darei mai la colpa di questo comportamento freddo e distaccato nei tuoi confronti...
perchè Ed tu sei il fratello migliore di questo mondo! Non credo che Al ti ritenga il responsabile di tutto ciò...-
Edward rimase stupito da quelle parole, che stranamente erano dette davvero col cuore e fu colto così alla sprovvista da quel gesto così dolce
e affettuoso, si sentiva strano, erano anni che non provava emozioni del genere, era confuso...
Osservò solo dopo alcuni istanti il viso della ragazza così vicino al suo e quelle labbra...così carnose e desiderose di un gesto altrettanto dolce
e tenero, ma non poteva...aveva paura...paura di farla soffrire. Troppe volte l'aveva fatta piangere, non voleva farlo di nuovo,
sapeva che da un momento all'altro sarebbe dovuto tornare a Boston, di certo lei non l'avrebbe presa bene...
-Winry si è fatto tardi...meglio tornare...la zia Pinako potrebbe essere in pensiero-
Già...sempre a preoccuparsi per gli altri! Tipico di Edward Elric!
-Si...certo- rispose tristemente la ragazza alzandosi da terra per poi avviarsi entrambi verso casa.
Non poteva negare i suoi sentimenti verso di lui...non ora che dopo tanto tempo era pronta a dichiarare ciò che provava veramente...
ma evidetemente erano passati troppi anni e forse dimenticarlo era davvero la cosa giusta da fare...


-Finalmente siete a casa!- sbottò all'improvviso Pinako osservando i due ragazzi rincasare,
-Iniziavo a preoccuparmi! Voi ragazzi...siete tutti uguali! Forza! Filate a dormire!!-
-Zia...ormai siamo grandi...- rispose Ed sorridendo bonariamente,
-Vent'anni?? Ventuno??- disse guardando rispettivamente prima Winry e poi Edward -Si è grandi solo quando si capiscono i propri sbagli...forza a letto!-
Il biondo non riuscì a capire le parole della donna, salì le scale di casa a passo lento cercando di comprendere quella frase,
-Winry tu hai capito che voleva dire?- chiese voltandosi di poco e notando lo sguardo triste e basso della ragazza,
fu come una coltellata in pieno petto...lo stava facendo di nuovo, la stava facendo soffrire!
Ormai era diventato esperto in queste cose.
-Winry...- provò a dire fermandosi all'ultimo scalino e voltandosi completamente a guardarla,
-Buonanotte Ed...- rispose lei sorpassandolo e raggiungendo poi, velocemente, la sua camera e chiudendo piano la porta,
-Buonanotte...Winry- sussurò tristemente il giovane entrando in camera...avrebbe dovuto rimediare! Forse, quel salto nel passato,
non era stato poi una così grande idea...
-Le sbaglio tutte eh?- sorrise stendendosi lentamente sul letto privo di lenzuola...


-Al...Winry...tutti soffrono a causa mia...ma perchè? Perchè le persone che sono con me sono destinate a soffrire?-


Chiuse gli occhi facendo un lungo sospiro, per poi abbandonarsi al mondo dei sogni...









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Capitolo 3
*** A jump in the past 3 ***


Fullmetal idiot 3
Kyaaa ecco a voi il terzo capitolo! Le cose iniziano a farsi un pò problematiche..Buona lettura ^^
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-Ricordati Edward...devi sempre proteggere tuo fratello Alphonse, lui è piccolo, lo sai-
-Si mamma lo so, ma non è colpa mia se è caduto dall'albero...-
-Al mi ha detto che volevi che prendesse delle mele!-
-Uffaaa.. scusa mamma, non volevo, colpa mia!-
-Ecco così mi piaci...saper riconoscere i propri sbagli, è così che si diventa maturi...- rispose la donna accarezzando il proprio figlio,
-Che vuoi dire??- chiese il piccolo non capendo
-Tranquillo, quando sarai più grande capirai...- rispose la donna sorridendo...


-M..mamma...- mugolò il giovane svegliandosi poco dopo,
aprì gli occhi cercando di mettere a fuoco, guardò la sveglia che segnava le 8:07, decise di alzarsi.
Si lavò velocemente per poi vestirsi e scendere giù in cucina,

-Zia sei già in piedi?- chiese il ragazzo sorpreso
-Certo! Il lavoro non è mai poco qui! Piuttosto perchè non ti fai controllare quelle protesi da Winry?-
-Oh...bèh magari più tardi...- rispose facendo per uscire dalla porta di casa,

Pinako sgranò gli occhi cercando di capire dove potesse andare a quell'ora della mattina,
-Ed dove stai andando?- chiese subito dopo,
-A trovare una persona...- disse accennando poi un piccolo sorriso.
-Ah...certo...portale i miei saluti allora- rispose l'anziana capendo a chi si riferisse il ragazzo che dopo poco scomparì dalla sua vista.
Camminò piano fino ad arrivare al posto dove vi era la sua vecchia casa e poco distante da essa il ricordo della persona che aveva amato
di più con tutto il suo cuore...

-Ciao...mamma- accarezzò leggermente il contorno della lapide posando un piccolo mazzo di fiori che aveva raccolto lungo il cammino,
-E' da tanto che non vengo qui eh...mi dispiace...ma che posso farci!? Sono io Edward Elric...colui che fa soffrire chiunque gli
stia intorno- sorrise amaramente sedendosi poi a gambe incrociate,
-Sai mamma le cose non vanno molto bene...Io e Al siamo ormai come due sconosciuti, ciò mi fa paura...
non capisco cosa succede...e poi Winry...devo cercare di rimediare con entrambi! Ma non so che fare...
Aaah mi sento così impotente!! Se solo riuscissi a capire cosa c'è in me che non va, sarebbe molto più semplice...-
Sorrise osservando con cura la foto della madre, sorrideva con un mazzo di fiori in mano e un cappello di paia sul capo.
Si alzò da terra accarezzando ancora una volta la lapide,
-Ciao mamma...a presto-

***

-Ma dov'è????? Dannato bullone dei miei stivali!! Accidenti!! E ora come faccio??-
-Stavi cercando questo?- domandò il biondo mostrando un piccolo bulloncino scintillante,
la ragazza abbassò velocemente lo sguardo avvicinandosi a lui,

-Si...grazie..- rispose prendendo l'oggetto.
-Che ci fai qui?- chiese subito dopo
-Pinako mi ha detto di passare per una controllatina agli auto-mail...sempre se sei disponibile...-
-Ora ho da fare se non lo vedi!-

Ok perfetto! Il tentativo di recupero stava andando da schifo, era proprio un incapace in tutti i sensi!

-Dov'eri prima?- sussultò alla domanda improvvisa della ragazza,
-Ero venuta a cercarti per la colazione, ma non c'eri...-
esitò un istante prima di rispondere, avvicinandosi di poco alla ragazza per vedere il lavoro che stava svolgendo,
-Ero alla mia vecchia casa...- affermò poi voltando lo sguardo altrove per non incontrare i suoi occhi blu zaffiro.

Winry rimase sorpresa a quella sua affermazione, ora era lei a sentirsi in torto con lui,
-Scusami...non volevo essere invadente- rispose prendendo poi una chiave inglese e continuare, così, il suo lavoro.
-Ma no tranquilla...-
-Va bene dai! Questo può anche aspettare, fammi vedere questi auto-mail!- si voltò verso Ed con sguardo sorridente,
forse era meglio lasciar correre per il momento.

Il ragazzo tolse velocemente i vestiti con una lieve punta di imbarazzo, ciò che portò al suo viso un colore tendente al rosso acceso!
Ma non fu l'unico, infatti anche a Winry toccò la stessa sorte! Rimase affascinata dal fisico del giovane, che per fortuna gli era di spalle...
Portò una mano sulla testa per cercare di arrestare quell'imbarazzo sempre più incombente, per poi alzarsi dalla sua postazione
e raggiungere il ragazzo,
-Bene bene...siediti su quel divano così vedo meglio..- disse tutto d'un fiato schiarendosi poi la voce,
-S..si- pigolò lui obbedendo all'ordine.
Winry si avvicinò cautamente con un paio di occhiali sul naso, forse un pò troppo grandi di misura,
-Non sarai mica diventata ceca spero!?-
-Sono dei nuovi occhiali che permettono di vedere la costruizione della protesi nei minimi particolari...idiota..-

Il biondo sbuffò mentre Winry si concetrava a ispezionare il suo braccio destro,
-Veramente ben fatto...complimenti al costruttore...-
-Si...è parecchio bravo a Boston...-
-Aspetta qui c'è qualcosa che non riesco a vedere bene...- si avvicinò maggiormente con il volto alla spalla del ragazzo
che ebbe un piccolo brivido lungo la schiena, sensazione terrificante vista dal suo punto di vista!
-Che cavolo di misura di è?? Non riesco a leggere...Oh!!- gli occhiali caddero improvvisamente sulle parti basse del povero Ed
che guardando la scena non riuscì a trattenere una grassa e lunga risata,
-Sta zitto!! Mi deconcentri..- affermò lei arrossendo violentemente in viso e tentando di prendere gli occhiali da una delle due estremità,
-Perchè non li prendi tu!?!?!?- disse subito dopo passando da un colore rosso acceso ad un rosso color porpora.
-Perchè?? Ti vergogni?- chiese con una punta di malizia, voleva stuzzicarla un pò, tanto per divertirsi, era estremamente curioso
di vedere come ella avrebbe reagito.

La povera ragazza fece un lungo respiro,
-Ed...n..n..non è d..d..divertente!- disse con tono impacciato.
Passò la mano destra dietro la sua nuca avvicinandola a se a pochi centimentri dalle sue labbra,
-Allora? Perchè non li prendi?- aggiunse poi in un sussurro, Winry rimase sbigottita da quel gesto, non riusciva a capire...
-Che ti prende?- chiese poi seria in volto, cercando di far sparire l'imbarazzo.
Improvvisamente si rese conto dell'enorme stupidaggine che stava facendo! Lui non era così...non voleva essere così, specialmente con lei!
Tolse la mano dalla nuca in modo che potessero tornare alle distanze precedenti,
-Scusami...non era mia intenzione..-
-Lascia stare...- affermò lei tornando al lavoro iniziale, -Puoi rivestirti- concluse infine.

Edward obbedì ancora una volta, si sentiva come un verme...
Non riusciva a credere di aver fatto una cosa simile, non che avesse fatto chissà che..
Ma era ormai a conoscenza dei sentimenti della ragazza, e benchè non volesse farla soffrire, giocare in quel modo stupido
non lo aiutava certo nell'intento! Anzi peggiorava sicuramente la situazione...che imbranato!

-C..ci vediamo dopo..- affermò poi uscendo immediatamente dalla cantina.
Si passò una mano sulla fronte dandosi dello stupido di continuo
-Sono uno stupido! Sono proprio uno stupido!! Aaaah dannati ormoni del cavolo!- sbuffò mentre qualcosa a terra scodinzolava felicemente,

-Bud!! Mi ero completamente dimenticato che eri qui! Cavolo avrai fame...che stupido..- si diresse velocemente in cucina prendendo
una ciotola appartenente a Den e versando poi alcuni croccantini,
-Tieni bello! Mangia pure...-
-Davvero bello il tuo cane Edward-
-Oh grazie zia...è un terranova- rispose il giovane accarezzando il capo del cane intento a divorare il pasto,
-E' successo qualcosa con Winry?- a quella domanda il povero Ed sobbalzò di scatto
-Perchè?-
-Stava piangendo...quando piange non lavora come si deve...- rispose l'anziana cercando di invogliare il ragazzo a farsi dare una spiegazione.
-...piange spesso?- chiese in seguito con tono triste e preoccupato,
-A volte...io faccio finta di nulla, è triste vederla così, ma so di non essere la persona giusta per consolarla...capisci che intendo?-
Pinako era sempre stata brava nel lanciare frecciatine a fin di bene...
-Temo di si...- rispose Ed voltandosi di spalle,
-Non è difficile come sembra...-
-Per me è il contrario-
-Ragazzo...per una buona volta, smetti di pensare al bene degli altri e pensa a te stesso, e sopratutto a ciò che vuoi realmente...-

Il biondo esitò un istante prima di rispondere, Pinako aveva ragione...
ma non era del tutto sicuro di ciò che poteva provare nei confronti di Winry. La lontananza aveva ampliato le distanze dei loro cuori,
specialmente del suo...era piuttosto confuso e non riusciva a capire...cosa volesse realmente.

***

-Ottima cena Winry..come sempre del resto! Non pensi anche tu Edward?-
-Ehm...si..certo zia- rispose il giovane abbassando lo sguardo dispiaciuto,
Winry si alzò da tavola iniziando a sparecchiare non curante delle parole dette dai due.
Era delusa e furibonda con il ragazzo, ma specialmente con se stessa per non essere riuscita a reaggire come avrebbe voluto
e tutto ciò era abbastanza evidente agli occhi degli altri, cosa che la faceva arrabbiare ancora di più.

-Domani...tornerò a Boston- affermò all'improvviso il biondo, il piatto nelle mani della ragazza
cadde a terra frantumandosi in tanti piccoli pezzi, sgranò gli occhi sorpresa da quelle parole.
-Sei sicuro di non volerti fermare ancora qualche giorno?- chiese Pinako allo stesso modo sorpresa,
-Non credo sia il caso e poi..- provò a dire il ragazzo notando poi lo sguardo di Winry stranamente
perso nel vuoto, improvvisamente notò i suoi occhi inumidirsi, si sentì veramente un mostro, iniziava a sudare freddo,
non sapeva ne cosa fare e ne cosa dire, non riusciva neanche a muovere un muscolo.

Cadde poi il silenzio seguito subito dopo dai passi svelti della ragazza che si afrettava a salire le scale, le corse dietro instintivamente facendo lo stesso,
-Winry..aspetta!- esclamò afferrandola prontamente al polso sinistro, ella si voltò di scatto guardandolo.
Quegli occhi...poteva leggerle benissimo quell'odio dipinto in quegli occhi allo stesso tempo così tristi...
La osservò alcuni istanti senza proferire alcuna parola,
-Winry...ti prego, non fare così..- disse poi ammorbidendo di poco la presa sul polso della ragazza,
-Lasciami..-
-Per favore...-
-Ed...tu non vuoi che io soffra, giusto?-
-Ma certo! Ed è proprio per questo che ho deciso di...-
-Bene! Allora fammi un favore...va a Boston e non tornare mai più! Sparisci una volta per tutte dalla mia vita!!!-
Lasciò la presa all'improvviso, quelle parole gli mozzarono il fiato in gola, la guardò con un sorriso triste e amaro al tempo stesso,
-Ok...- riuscì a dire dopo poco.
Winry abbassò lo sguardo, non riuscendo ad incontrare i suoi occhi malinconici, corse via in camera sbattendo poi, sonoramente, la porta.

Rimase a lungo a fissare il pavimento in legno, non riusciva a non pensare a quelle parole...

Era l'inzio della fine o un nuovo inizio per entrambi?
Non sapeva rispondere...

L'aveva ferita...
L'aveva fatta soffrire...di nuovo.

Andarsene ora era l'unica soluzione...

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Angolo Autrice :
Bene questo capitolo è quello che preferisco per ora, è abbastanza malinconico me ne rendo conto, però credo sia il migliore di questi tre.
Spero sia piaciuto, non vedo l'ora di scrivere il quarto, niente paura ce l'ho già tutto in mente :riot:
Grazie mille ancora una volta a te Ashy_ ^^ sapevo che il secondo capitolo ti sarebbe piaciuto, sono curiosa di vedere invece cosa
ne pensi di questo ^_^ non mi uccidere però >>
E grazie anche a voi, si proprio voi! Che avete messo la storia nelle seguite e ricordate ^O^ grazie di cuore *hug*
A presto

Shyel











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Capitolo 4
*** A jump in the past 4 ***


A jump in the past 4

-Ed sei sicuro di non volerla salutare?- chiese Pinako seguendo i movimenti del ragazzo che apriva silenziosamente la porta di casa.
-Non le farebbe piacere...- si limitò a commentare con tono serio afferrando poi la valigia,
-Zia, grazie per l'ospitalità- sorrise appena, malinconico, facendo un piccolo cenno con la mano.
-Figurati, lo sai, questa è casa tua. Sei sempre il benvenuto qui...- rispose la donna aspirando un pò di tabacco,
il ragazzo esitò alcuni istanti, alzò gli occhi ad osservare la grande casa in legno illuminata solo dai primi raggi del mattino,
-Addio...Zia- strinse maggiormente la presa sulla valigia per poi voltarsi e camminare in modo deciso senza voltarsi nemmeno una volta.

***

-E' già andato via, vero?-
-Poco più di un'ora fa..- rispose Pinako versando un pò di thè in una tazza, osservò alcuni istanti la nipote assorta
in chissà quali pensieri, era triste e visibilmente delusa, ma l'unica cosa che non riusciva a sopportare era vederla in quelle condizioni e
essere incapace di fare qualunque cosa per rimediare.
-Perchè non l'hai fermato?- chiese poi, la donna, di soppiatto
Winry sussultò appena, cercando poi di nascondere il suo stupore per quella domanda improvvisa.
-E cos'altro potevo fare? E' lui che decide per la sua vita, come tutti del resto.-
-E a te sta bene la tua decisione?- Pinako non intendeva mollare, ma del resto era sicura che ella avrebbe capito cosa fare,
-Nonna...non capisco dove vuoi arrivare!? Edward ha deciso di tornare a Boston e così ha fatto, fine.- rispose alzandosi di scatto
dalla sedia incamminandosi verso le scale.
-Sai benissimo dove voglio arrivare, Winry...tu sei innamorata di lui da tanto tempo, ma hai sempre tenuto tutto dentro, credevi che non me ne sarei mai accorta?- Pinako era in procinto di continuare la conversazione, quando notò delle lacrime scendere copiose sul volto della ragazza che si era appena voltata verso di lei.
Non riuscì a continuare, si avvicinò lentamente per poi tendere le braccia verso di lei, Winry si abbassò dolcemente abbracciandola di slancio.
-Devi confessargli cosa provi per lui..- sussurrò l'anziana,
-Lui lo sa...ma non prova niente...niente di tutto ciò!- Winry si staccò subito dall'abbraccio correndo poi sulle scale e chiudersi così in camera.
Pinako rimase ad osservare la scena in silenzio, doveva trovare un modo per farli riavvicinare, ma cosa?
Un rumore simile ad un lamentò la scosse dai suoi pensieri, si voltò dietro di lei incontrando due occhioni neri e malinconici,
-Bud?! Che ci fai qui?? Non dirmi che Edward che si è dimenticato di te?!?!- esclamò la donna quasi sconvolta!
Quel ragazzo era incredibile...osservò poi alcuni secondi il cane con sguardo dubbioso quando improvvisamente le si illuminarono gli occhi,
-Ma certo! Bèh qualcuno dovrà riportarti da quell'idiota del tuo padrone no?- sorrise accarazzendo dolcemente il capo del cane, visibilmente soddisfatta.


-Cosa?!?!?!?! Assolutamente no!-
-Ma Wnry..come farà senza Ed? Guardalo...è triste!-
-Ho detto di no!-
-Mi dispiace, ma non voglio un altro cane qui...ne abbiamo già uno! Qui decido io ora va!- affermò seria Pinako prendendo la valigia della ragazza che aveva accuratamente preparato pochi attimi prima di informare la nipote che sarebbe andata con il povero Bud a Boston.
-Non puoi chiedermi di partire così su due piedi! E poi perchè mi hai preparato una valigia intera? Non ho intenzione di partire, figuriamoci
se ho intenzione di fermarmi più del dovuto!- rispose Winry incrociando le braccia al petto visibilmente contrariata.
Pinako sosteneva il suo sguardo con una sorta di sfida,
-Riporta Bud al suo padrone- sentenziò marcando maggiormente l'ultima parola, la giovane prese la valigia e il guinzaio del cane uscendo poi di casa,
-Guarda il lato positivo! Finalmente andrai all'estero!- sorrise beffarda l'anziana richiudendo poi la porta.
Rimase totalmente sconvolta, sembrava tutto così surreale!
-Il tuo padrone è uno stupido!- affermò guardando Bud dimenarsi,
-Okok! Ti porto da lui...sta tranquillo!- sbuffò lievemente incamminandosi poi sulla piccola stradina.

***

Era tornato già da un paio d'ore, o forse molto di più...si decisamente! Osservò l'orologio della sala mentre era steso sul divano,
si era addormentato appena arrivato dall'aereoporto.
-21:55- mormorò per poi sbadigliare e stiracchiarsi subito dopo, si alzò lentamente avvicinandosi alla cucina che era un tutt'uno con la sala,
prese una ciotola per poi riempirla di croccantini,
-Su bello vieni qui..la cena è pronta!- affermò, ma ciò che ne susseguì fu solo il silenzio.
-Bud! Oh Bud andiamo non ho voglia di giocare...dai su vieni qui altrimen...- si bloccò all'improvviso per alcuni istanti facendo mente locale
-Oddio Bud!!!- lasciò immediatamente la ciotola sul piano della cucina catapultandosi al telefono di casa, alzò la cornetta componendo poi il numero,
quando qualcuno suonò alla porta.
Din don....Din don
Riagganciò subito prima che potesse rispondere qualcuno per poi avvicinarsi alla porta, aprì direttamente, cercando di pensare a chi potesse essere, daltronde non aspettava visite.
Rimase spiazzato alla vista della ragazza, non riusciva a credere ai suoi occhi, era stranamente felice e sollevato che non riuscì a dire nulla se non :
-Winry...sei qui- 
lei annuì velocemente porgendo poi il guinzaio al ragazzo
-Sono venuta per Bud, l'avevi dimenticato...- affermò abbassando poi lo sguardo, più che triste si sentiva imbarazzata e non riusciva a capirne il motivo, che effetto poteva farle essere lì davanti casa sua? Se lo era chiesto parecchie volte mentre era in viaggio ed ora ne aveva la risposta, finalmente.
Edward prese il guinzaio per poi liberare Bud in modo che potesse tornare in casa,
-Vieni entra...- provò a dire cercando di far sembrare il tutto il più normale possibile,
-No...sono solo di passaggio, ho trovato un biglietto low-cost per tornare a casa..quindi non scomodarti- affermò in fretta facendo per allontanarsi.
-Winry...ti prego, resta qui. Solo per questa notte- mormorò Ed con sguardo dispiaciuto,
non riuscì a resistergli, era decisamente troppo! Sorrise appena guardandolo con una punta d'imbarazzo,
-E il biglietto?- chiese dopo poco,
 il ragazzo le prese dolcemente una mano,
-Ti importa sul serio di quel biglietto?- domandò poi accennando un piccolo sorriso.
-No...- affermò lei sorridendo subito dopo per poi entrare in casa insieme a Edward.
Iniziò lentamente ad osservare l'abitazione del giovane totalmente rapita dalla curiosità senza far caso al precedente imbarazzo e a come il loro rapporto si era spiacevolmente evoluto.
-Ti preparo qualcosa?- chiese Ed osservando Winry completamente assorta ad ispezionare ogni centimetro della casa,
la ragazza esitò qualche istante, come scossa da chissà quali pensieri,
-No grazie..- rispose subito dopo voltandosi verso il ragazzo per poi arrossire appena,
-Ecco ci risiamo!- pensò Winry spostando velocemente lo sguardo su una parete piena di fotografie, la maggior parte raffiguravano Edward e Alphonse quando erano solo dei bambini, in alcune era presente perfino lei, ciò la sorprese stranamente. Avanzò osservando una foto fatta di recente, o almeno prima che Alphonse andasse via, Ed circondava le spalle del fratello con un braccio e un sorriso solare stampato in viso, mentre Al sorrideva appena senza neanche contraccambiare il gesto del fratello maggiore. Doveva essere successo qualcosa, altrimenti perchè quel comportamento?
-Va tutto bene?-
-Ed...cosa è successo?- chiese rispondendo con un ulteiore domanda continuando a osservare la foto, il ragazzo inizialmente non capì a cosa si riferisse Winry, si avvicinò a lei con aria titubante guardando poi la fotografia.
-Te l'ho già detto...non lo so- affermò abbassando lo sguardo,
-Ma è evidente che  è successo qualcosa! Al non si comporterebbe mai così, lo conosco!!- esclamò la giovane immediatamente,
-Mi stai dando la colpa, vero?- chiese dopo poco Ed voltando lentamente lo sguardo su di lei con occhi malinconici e penetranti.
Winry rimase completamente rapita dal modo in cui la guardava, esitò alcuni attimi per poi rispondere:
-No...sai che non la penso così...-
Edward sorrise appena sospirando, per poi allontanarsi prendendo il suo giubotto e le chiavi,Winry lo guardava non capendo,
-Andiamo...ti faccio vedere Boston! E' la prima volta che sei qui all'estero no?- sorrise facendole poi l'occhiolino, lei annuì abbozzando un piccolo sorriso.


Erano appena entrati in una tavola calda quando il silenzio si impadronì di entrambi, Winry era pensierosa, aveva lo sguardo basso e le poche volte che incontrava gli occhi di Ed cambiava immediatamente direzione soffermandosi su particolari inutili del locale, uno tra questi, il bordino ricamato delle tende appese alle grandi finestre su cui erano affiancati i tavoli.
Edward di rimando era terribilmente imbarazzato e non sapeva cosa fare, era sul punto di dire qualcosa tanto per rompere il silenzio quando, per fortuna o sfortuna, arrivò una cameriera per prendere le ordinazioni, quando poi scomparì dietro il bancone diretta in cucina cadde nuovamente il silenzio.
-Che strazio!- si ritrovò a pensare il biondo contorcendosi le mani,
-Quanto dista New York da Boston?- chiese improvvisamente lei continuando a tenere lo sguardo basso,
fu sorpreso da quella domanda, chissà perchè voleva saperlo...cominciava ad avere un brutto presentimento.
-Circa 3 ore-
-E...dove lavora Al?- chiese nuovamente per poi alzare il volto a guardarlo seria,
-Winry...che hai intenzione di fare?-
-Voglio solo andarlo a trovare...è da tanto che non lo vedo, non mi sembra di fare nulla di male- rispose calma addolcendo un pò lo sguardo.
Intanto la cameriera era appena tornata al tavolo porgendo ad entrambi le loro ordinazioni per poi tornare in cucina,
-Non devi dirgli nulla di ciò che ti ho detto!- affermò subito dopo Ed guardandola duramente.
-Non posso prometterlo...magari con me potrebbe confidarsi...-
-No! E' fuori discussione! Non voglio metterti in mezzo in questa storia-
-Ed...l'hai già fatto!- rispose alzando di poco il tono della voce,
-Winry ti prego cerca di capire...-
-No Ed, mi dispiace ma non ci riesco proprio! Perchè fai così?? Perchè ogni volta che qualcuno prova ad aiutarti tu reagisci così?! Perchè?- aveva la voce rotta e i suoi occhi iniziavano a inumidirsi, si alzò di scatto dalla sedia prendendo velocemente la borsa e correndo fuori dal locale.
Edward rimase completamente impietrito, solo dopo alcuni secondi prese dei soldi li posò sul tavolo e si precipitò fuori alla ricerca dell'amica,
era buio e non c'era l'ombra di una persona. Iniziava a preoccuparsi, lei non conosceva Boston, per quanto potesse essere una città tranquilla agli occhi di un inesperto poteva celare molti pericoli, ma non doveva essere andata troppo lontana, urlava il suo nome guardando di tanto in tanto in alcune stradine a senso unico che si diramavano dalla strada principale.
Improvvisamente sentì un urlo e poi di nuovo il silenzio...era lei! Ne era certo!
Corse sempre più veloce visibilmente inquieto, quando si fermò ad un piccolo vicolo, era là...accucciata a terra piangendo tra i singhiozzi, mentre un uomo la prendeva per un braccio cercando di strattonarla a se in malo modo.
-Oh andiamo...vieni qui e non fare storie! Stasera voglio divertirmi come si deve!!- affermò l'uomo ghignando, avvertendo poi un forte dolore alla testa e non capendo cosa fosse successo si stese a terra perdendo i sensi.
Winry alzò lo sguardo tremante incontrando quello preoccupato del ragazzo che le tese una mano, la afferrò subito alzandosi a fatica, entrambi si dileguarono in fretta dirigendosi verso casa.

Girò le chiavi nella toppa aprendo la porta, per poi richiuderla appena dopo essere entrati. Winry si sedette sul divano ancora tremando per lo spavento,
Edward le prese una piccola coperta di pail sistemandola poi su di lei,
-Grazie...-
la osservò alcuni istanti sedendosi difronte a lei, si sentiva in colpa, tremendamente in colpa!
-Stai bene?- chiese dopo poco, la giovane annuì imbarazzata abbassando poi lo sguardo,
-Winry...- sospirò -Mi hai fatto prendere una paura tremenda...- affermò infine, lei sussultò improvvisamente per poi guadarlo dritto negli occhi con espressione dispiaciuta.
-Quando ti ho vista lì...con quel bastardo che provava a...- sospirò ancora una volta teso, -Ho avuto veramente paura, se solo ti fosse successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonato...-
Winry rimase stupita dalle sue parole, era colpa sua si era cacciata in quella situazione e non di Ed...si alzò lentamente liberandosi della coperta, si avvicinò a lui per poi abbassarsi di poco e abbracciarlo dolcemente senza dire una parola, non ce ne era bisogno.  
Si alzò in piedi anche lui stringendola meglio a se, improvvisamente il battito del suo cuore iniziò stranamente ad accelerare, sobbalzò appena, ma ciò non gli importò.

Lei era lì tra le sue braccia e non l'avrebbe lasciata per nessun altro motivo al mondo...

****
Angolo autrice :
Ok bene...credevo che non sarei mai riuscita ad aggiornare questa storia >.> improvvisamente mi erano venuti tantissimi dubbi che non sapevo cosa fare, infatti poi per mia grande fortuna ho avuto un'illuminazione e ho dovuto cambiare alcune cose nel primo e nel secondo capitolo, specialmente il secondo. Ma nulla di che alla fin fine xD spero che questo capitolo sia stato decente almeno un pò >.< Graziee a chi ha letto e ha recensito ^^ Alla prossima!

























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