A jump in the past di Shyel (/viewuser.php?uid=57573)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A jump in the past ***
Capitolo 2: *** A jump in the past 2 ***
Capitolo 3: *** A jump in the past 3 ***
Capitolo 4: *** A jump in the past 4 ***
Capitolo 1 *** A jump in the past ***
Fullmetal fallit
Salve ^^ questa è una mia nuova fanfic su Fullmental
Alchemist <3
Era da tantissimo tempo che volevo scrivere qualcosa in questa
categoria, ma come al solito, l'ispirazione quando serve non
c'è
mai -.-
Ma finalmente un giorno intenta nel cambiare canale alla tv mi imbatto
su Mtv dove trasmettono nuovamente fma **
Mi si illuminano gli occhi e inizio immediatamente a scrivere come una
matta lol
Bene prima di tutto deve premettere alcune cose:
Siamo nel mondo normale, ovvero vita quotidiana senza alchimia.
Edward ha 21 anni, Winry 20 e Al 20 :3
Ho deciso comunque di mettere città inerenti al manga come
"Reseembol", città, che ho deciso di collegare in Giappone..
Ho cambiato anche altre cose, che verranno però spiegate nel
corso della storia ^^
Detto questo non mi resta che augurarvi una buona lettura, spero che la
storia piaccia ^O^
--------------------
Biip
biiiip biiiip
-Pronto??
Ah ciao Al, sisi tutto bene tu? Come ti trovi
a New York? Sono contento...oh va bene allora ciao!-
riagganciò
posando il telefono sul comodino accanto al letto, aveva chiamato suo
fratello minore da qualche ora e come al solito non gli aveva risposto.
Il più delle volte non lo richiamava affatto, a volte invece
si limitava a fargli uno squillo,
scambiavano due parole e poi finiva tutto.
Andava così da ormai due anni, erano sempre stati molto
legati
l'uno dall'altro,
ma
vivendo in città diverse, si sa, le cose
cambiano...
Si
alzò dal letto aprendo l'armadio poco distante, prese una
maglietta nera e un paio di jeans blu scuro entrando poi in
bagno.
Si
guardò allo specchio notando quanto in quei
pochi anni fosse realmente cambiato,
era
perfino cresciuto in altezza!
-Ed!!! Edward
Elric!!!! Vieni immediatamente QUI!!!!!!!- una voce
femminile proveniva dal giardino difronte al suo appartamento,
-Oh no
di nuovo!- sbuffò il biondo uscendo velocemente di casa,
-Signora
mi scusi, deve essere uscito stamani all'alba!-
-Non
mi
importa! Mettigli una catena e rinchiudilo dentro casa! E' la decima
volta che il tuo stupido cane mi rovina tutti i fiori! Se non sei in
grado di occupartene come si vede...-
-Okok
capito, non
succederà più...glielo prometto!- rispose il
ragazzo
prendendo il cane per il collare,
-Sisi
sempre la solita risposta e poi
ogni mattina di nuovo la stessa storia!- affermò la donna
entrando in casa per poi sbattere violentemente la porta.
-Perchè??
Perchè mi fai questo Bud!? La signora Morgan la conosci no??
Sai che poi non me la fa passare liscia!-
disse sconsolato il giovane,
-Dai
entra...e non muoverti da qui! Io
devo andare a lavoro...- prese immediatamente la divisa e una piccola
borsa per poter mettere, così, i panni di ricambio
-Ciao, ci
vediamo stasera!- canzonò chiudendo la porta alle proprie
spalle.
-Bene...due
chilometri come sempre!- sospirò incamminandosi, non
aveva una macchina, perciò ogni mattina era costretto ad
andare
a piedi, lavorava ad un piccolo fast food e la paga non era molto alta,
anzi un uomo delle pulizie guadagnava sicuramente più di
lui!
Spesso si lamentava della sua vita, non era quasi mai soddisfatto e la
maggior parte delle volte viveva il tutto alla giornata.
-Buongiorno!-
affermò entrando nel fast food "Hamburger &
Chips",
-Ciao Ed...-
rispose un ragazzo dai capelli corti castani da
dietro il bancone,
-Senti...meglio
non aspettare troppo, il capo vuole
vederti subito- il biondo assunse un espressione preoccupata
-Guarda
che se è per la storia della ragazza dell'altro giorno io
non ho
fatto nulla!- rispose mettendosi, immediatamente, sulla difensiva.
-Non
ne ho idea, ma ti avverto, è di pessimo umore...- rispose
l'altro alzando
le spalle,
-Perfetto!
Lasciami indovinare...ha troppe spese e deve fare
dei tagli, ovviamente chi sarà il giovane a buttar fuori??
Edward Elric! Me certo Ed risposta esatta! Congratulazioni per aver
vinto
il primo premio...sì, il premio dei sfigati...-
borbottò infine
dirigendosi verso l'ufficio del superiore.
Toc toc
-Avanti!-
una voce rude e dura fece sussultare il povero Ed che
sobbalzò lievemente, aprì piano la porta
-Saaalve-
-Oh...aspettavo
proprio te...forza siediti!- lo intimò l'uomo
guardandolo con aria di sufficenza, il povero ragazzo
deglutì obbendo al
suo ordine,
-Mi
dica...- disse piano, talmente piano che forse neanche
si sentì, l'uomo si schiarì la voce e
iniziò a
parlare
-Si
può sapere cosa diamine ti sei messo in testa!?!?
Non è la prima volta che ti richiamo Elric...Stai sempre a
chiacchierare, sei lento, terribilmente lento e soprattutto sei
sgarbato con i clienti! Per non parlare delle ragazze che tenti di
abbordare! Sei su un posto di lavoro dannazione! Esigo totale rispetto
per lo stipendo che ti viene regolarmente dato e ancor di
più
rispetto per le persone che servi!-
-Accidenti
stavolta non la scampo..se
solo non fossi costretto a lavorare! A quest'ora non sarei qui cavolo!!
Aaaaah ma
perchèèèèè mi va
sempre
tutto male!?!??!?-
-Elric!
Elric!! ELRIC!!!!!! Mi stai ascoltando?!?!? Ti avverto
ragazzo...un altro passo falso! Solo uno e giuro che ti sbatto fuori
una volta per tutte!- urlò il direttore cacciando via il
ragazzo.
-E dunque
com'è andata? Ti ha lincenziato?- chiese il ragazzo di prima
prendendo un grembiule e poi porlo al biondo,
-C'è
mancato poco...la prossima volta non sarò
fortunato!- rispose prendendo il grembiule e indossandolo,
successivamente
si diresse verso la porta per girare così il
cartello dalla parte della parola "Open".
-Daltronde te
lo sei scelto tu questo lavoro!-
-No
cavolo! Non l'ho scelto io! Ho dovuto per mancanza di soldi
non potendo trovare altro,
tsè
ma che ti credi? Guarda che ne
sto già cercando un altro! Pensi che voglia passare la mia
vita
a fare
hamburger di scarsa qualità e a friggere patatine?! No
signore...io qui non ci rimango!- affermò il giovane
risoluto
per poi prendere un grosso sacco contenente patatine surgelate.
-Perchè
non vai da tuo fratello? Forse può trovarti un
lavoro!- provò a dire l'altro prendendo gli hamburger,
-No...lui
è troppo occupato e inoltre gli sarei di intralcio per il
suo
lavoro, e poi sono suo fratello maggiore!
Non posso
farmi aiutare da
lui!- il suo tono era totalmente cambiato, quel fratello che adorava
non lo vedeva più da troppo tempo,
era sempre
piuttosto freddo e
sbrigativo nelle telefonate e non ne capiva il motivo...
-Al che ti succede?- era
la domanda che si poneva sempre e a cui non riusciva a dare una
risposta concreta,
ciò
lo faceva mandare in bestia, era
arrabbiato, frustrato, ma anche triste e deluso.
Si erano
sempre voluti bene e ora?
-E allora
prenditi una vacanza Ed! Stai per scoppiare si vede!- rise
divertito il ragazzo aprendo un panino e mettere dentro un hambuger con
dell'insalata
-Si
certo...quell'idiota vuole licenziarmi e tu mi dici
di andare in vacanza!-
-Ma tanto non
ti interessa questo lavoro no? Mettiti in malattia a va
via da qui per un pò, rinfrescati le idee e trova un lavoro
migliore.- In fin dei conti quel ragazzo non aveva poi così
torto, forse rilassarsi era la cosa giusta da fare, sì
certo, ma dove??
A Ed si
illuminarono gli occhi all'improvviso,
-Grazie
John! Sei un
amico hai perfettamente ragione, vado dal capo!- affermò per
poi
entrare nell'ufficio del suo superiore.
-Aaaah quel
ragazzo...Non è tagliato per questo lavoro, si
merita di meglio...almeno lui che può- disse John mentre
finiva
di sitemare i vari panini, il biondo uscì poi immediatamente
dall'ufficio togliendo il grembiule e prendendo le sue cose,
-Ci
vediamo John!-
-Aaah Ed
aspetta! Non mi hai detto dove andrai mentre sei in "malattia"-
-Uhm ho
bisogno di fare un salto
nel passato...a presto John!- rispose
per poi uscire dal fast food, una strana felicità lo
investì improvvisamente, era la prima volta che si sentiva
così e non riusciva a capirne il perchè...
Sorrise -Reesembol
sto arrivando!-
------------------------------------
Angolo
Autrice :
Yeee :D primo capitolo finito! Devo dire che, almeno secondo me, la
storia inizierà ad essere più interessante nel
secondo
capitolo lol
Spero comunque che il primo sia piaciuto, abbia suscitato l'interesse
di qualcuno :3
Grazie a chi ha letto ^^ mi raccomando recensite, che un commentino fa
sempre piacere e aiuta anche a migliorare molto, cosa che devo fare
ç_ç
A presto con il prossimo capitolo ^^
Shyel
|
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Capitolo 2 *** A jump in the past 2 ***
Fullmetal idiot 2
-Questo qui...questo di qua...perfetto! Aaaah finalmente ho finito!-
-Winry! Smetti un attimo di costruire quella protesi e vieni qui, Den
ha fame!-
-Si nonna, arrivo!- rispose la ragazza dalle grandi iridi blu uscendo
dalla cantina e dirigendosi verso l'ingresso.
Entrò in casa prendendo la ciotola ai piedi della porta,
-Avanti
bello! Vieni qui..la colazione è pronta!- canzonò
versando dei croccantini al suo interno,
-Deeeeeeennnn! Che cavolo ma dov'è finito!? Nonna
dov'è Den non riesco a trovarlo!-
-Prova a vedere fuori, lo sai, ama stare all'aria aperta...-
suggerì l'anziana aprendo la porta e facendo, poi, un cenno
alla
nipote per invitarla ad uscire.
-Si certo, ma non quando ha fame! Aaaah quel cane è
sempr...- la
ciotola le cadde all'improvviso dalle mani catturando l'attenzione
dell'anziana donna,
-Winry che succede?- domandò con tono preoccupato,
osservando
poi avanti a se una figura che non si sarebbe mai aspettata di vedere...
Passarono vari minuti in silenzio, due cani che giocherellavano tra
loro...
Si avvicinò cautamente, forse anche un pò
preoccupata,
-Mio Dio...Ed sei davvero tu?- chiese la ragazza con voce tremante,
-Ciao...Winry- rispose il giovane con un piccolo sorriso, -Ciao zia
Pinako...- aggiunse poi guardando l'anziana.
-Dopo tutti questi anni l'unica cosa che riesci a dire è :
"Ciao...Winry" non posso crederci...- cambiò subito tono di
voce
guardandolo di sottecchi,
-Ok...credo sia meglio rimandare a dopo i nostri saluti Edward, vado a
preparare qualcosa!- affermò Pinako dirigendosi verso la
cucina.
-Winry...io..- provò a dire Ed avvicinandosi,
-No! Non ti
avvicinare...- si interruppe facendo un lungo respiro,
-...Perchè? Perchè torni solo dopo cinque anni?
Voglio sapere solo questo! Nient'altro...-
per la prima
volta dopo cinque anni si sentiva ferita, frustrata, ma sopratutto
delusa,
dopo tutto quel tempo temeva che non lo avrebbe più rivisto,
per questo si era detta che doveva dimenticare tutto,
la loro amicizia, la loro infanzia passata insieme, tutto!
E ora era lì... davanti ai suoi occhi, con quel sorriso
triste
dipinto sul volto e quell'aria infelice che, suo malgrado, lo
accompagnava
sempre.
-Tipico di uno stupido
fagiolino che non è altro!- pensò
attendendo una sua risposta...
-Mi dispiace...- affermò infine il giovane
abbassando lo
sguardo, -Non credevo che rivedermi, dopo molto, ti avrebbe scossa
così tanto...mi dispiace-
-Lo sai Ed? Sei uno stupido...- iniziò avvicinandosi a lui,
-Sei
proprio uno stupido!- disse dandogli un piccolo pugno sul petto,
-Ma nonostante ciò...-
Ed non la fece neanche finire di parlare, la abbracciò di
slancio senza nemmeno pensare...
In quel momento, dopo anni si sentì protetta,
felice...finalmente lui era lì, finalmente era a casa.
***
-E quindi lavori in un fast food?-
-Bèh si zia...- rispose il ragazzo grattandosi di poco il
capo in segno di imbarazzo,
-Fast food?? Aaah è proprio da te! Al invece...lui si che ha
un
lavoro come si deve! Un momento...ma perchè non è
venuto?- domandò Winry preoccupata,
-Oh...ehm ecco...io e Al sono più o meno due anni che non ci
vediamo-
-Ma non vivete insieme?- chiese in seguito la ragazza,
-Si certo...questo prima che ottenesse una promozione che lo
portò a vivere a New York...-
-New York?!?!?!?- entrambe le donne risposero allarmate, non riusciva a
capire perchè tanto stupore, infondo era solo una
città
come le altre!
-Si...- il biondo si alzò dalla sedia, -Scusate ho bisogno
di
prendere un pò d'aria...- concluse per poi uscire dalla
cucina e
dirigersi verso l'esterno.
Un leggero venticello soffiava dolcemente su tutta la vallata, decise
di fare una passeggiata per schiarirsi un pò le idee, ma
più ci pensava e più
si sentiva triste e quel peso sullo stomaco aumentava sempre
più
la sua pressione, tanto da non riuscire neanche a respirare.
Mentre camminava ogni suo passo si faceva sempre più pesante
e
il respiro affannoso, decise di fermarsi per un pò, scese la
vallata arrivando fino al fiume e si sedette poco distante da esso.
Non riusciva a capire...
Cosa stava succedendo? Quel suo fratellino sempre così dolce
e premuroso, ora completamente diverso...
-Ahahah tanto non mi
prendi!! Tanto non mi prendi!!-
-Aaaah basta Ed sono stufo!- disse il minore fermandosi all'improvviso,
-Ahahah che pappa molla! Non riesci neanche a prendermi!- rispose il
maggiore facendo la linguaccia,
-Gnaa se ti prendo!!!!- rispose il più piccolo rincorrendo
nuovamente il fratello per poi atterrarlo subito dopo.
-Aahahah ti ho preso!! Ti ho preso!-
-Battuto da uno che ha solo sei anni non ci posso credere!-
affermò il bambino accusando la sconfitta,
-Guarda che hai solo un anno più di me...- rise divertito il
fratellino,
-Sono comunque più grande!-
-Ahaha Ed sei proprio mio fratello ahahahah!!- entrambi scoppiarono a
ridere felici e entuasiasti,
-Forza su torniamo a casa! Winry ci starà aspettando-
-Si andiamo!-
Un piccolo sorriso triste comparve sul viso del ragazzo,
-Bei tempi...- sussurrò prendendo un ciottolo dalle medie
dimensioni per poi gettarlo svogliatamente in acqua.
-Tutto bene?- il giovane si voltò di scatto con sguardo
sorpreso, come se fosse stato preso con le mani nel sacco,
-W..Winry!-
-Eh già...chi ti aspettavi che fosse?- sorrise lei, forse
per
allentare un pò la tensione, del tutto troppo incombente.
Edward sorrise osservando la ragazza prendere posto affianco a lui,
-Mi dispiace essere uscito così senza dare spiegazioni...-
-No non preoccuparti! E' ovvio che c'è qualcosa che ti
turba...lo sai no? Se vuoi parlare io sono qui...- rispose lei
giocherellando con qualche filo d'erba.
Il ragazzo si distese cercando di fare mente locale, da dove poteva
inziare? Ah si certo...
-Io e Al vivevamo felici e del tutto spensierati a Boston, lui aveva il
lavoro perfetto mentre io mi arrangiavo come potevo...
Un bel giorno arrivò una lettera tanto aspettata da Al, era
il
suo trasferimento a New York con tanto di promozione, mi disse che in
quella città avrebbe potuto svolgere meglio il suo lavoro.
Inizialmente ne fui
davvero felice!
Vederlo così entusiasta mi rendeva sempre di buon
umore,
poi però iniziai a realizzare cosa avrebbe voluto dire
vivere
senza di lui,
ma la cosa non mi preoccupava più di tanto, ci saremmo
sentiti al
telefono e il vuoto che si sarebbe creato poteva sempre essere colmato
in
questo modo.
E per i primi mesi andò avanti così...era davvero
felice,
la città gli piaceva e si era fatto anche molti amici,
almeno
questo era quello che mi
diceva, ma poi...tutto cambiò. Le volte che mi chiamava
diventavano sempre di meno, allora decisi di chiamare quasi sempre io,
ma il più delle volte il telefono era spento e quando
tornava
raggiungibile non mi richiamava mai...fu così che la
situazione
iniziò ad andare sempre peggio,
ieri l'ho chiamato dopo 2 mesi e mezzo e lui non mi ha mai fatto
neanche uno squillo, è sempre freddo e distaccato e sempre
molto
sbrigativo
nelle telefonate, io non capisco...non capisco che succede cavolo!-
Winry rimase in silenzio ad ascoltare le parole del ragazzo, non poteva
crederci nemmeno lei, un comportamento davvero troppo strano
da Alphonse Elric!
-Ed...non capisco neanche io...-
-Ma la cosa che mi ha lasciato ancora più perplesso
è che non telefona mai nemmeno a voi...-
-Più o meno è dallo stesso tempo che voi due non
vi
vedete che non sento Al...non ho mai provato a telefonare, credevo che
il suo lavoro
lo tenesse troppo impegnato-
-Però a me potevi chiamare!- sbottò
all'improvviso il ragazzo,
Winry rimase sorpresa da quella affermazione sgranando gli occhi di
conseguenza.
-Bèh ma questo che centra!? Potevi chiamare anche tu no??-
rispose assottigliando gli occhi,
Ed sorrise per poi concentrarsi sullo scorrere lento del fiume...
-Ricordi quella volta che Al cadde accidentalmente nel fiume?-
-Si...come potrei dimenticarlo! Per salvarlo ci tuffammo insieme e dopo
averlo riportato fuori, rimasi intrappolata nella corrente del fiume!
Che incubo!-
affermò la ragazza coprendosi il volto con le mani,
-Già...ma non hai detto la parte più bella-
-E sarebbe?- chiese voltando lo sguardo sul ragazzo,
-Quando mi tuffai nuovamente per salvarti! E tu di tutta risposta mi
morsi anche sulla spalla! Ancora ne porto il segno!- rise divertito
mostrando la piccola cicatrice sull'incavo della spalla sinistra,
-M..ma ero spaventata a morte!! Non capivo quello che succedeva e..e..e
poi tu eri stato rude in tutti i modi! Sembrava volessi
affogarmi peggio anzichè salvarmi la vita!!-
-Come sarebbe a dire affogarti peggio?!?!??!?!?- alzò la
schiena
di scatto mettendosi seduto, -Se non ci fossi stato io saresti morta!-
affermò
poi sicuro di se.
-Oh si certo come no! In qualche modo mi sarei sicuramente salvata!-
-Ma se piangevi come un'isterica!?!?-
-Aaaah sta zitto!!-
-Ahahah quanti anni avevamo più o meno?- chiese poi Ed
ridendo,
-Tredici o quattordici mi pare...- rispose Winry lasciandosi scappare
un piccolo sorriso, arrossendo poi in volto, l'atmosfera
era diventata meno tesa, ma stranamente imbarazzante...
-Meno male che
è notte...-
pensò la giovane arrossendo ancora di più,
notando poi lo
sguardo del ragazzo nuovamente cupo e pieno di tristezza.
-Vorrei tanto sapere perchè si comporta
così...Tutto
ciò mi distrugge, ogni giorno, di più. Sono
sempre
più convinto che l'unico responsabile di questo
suo allontanamento sia io...ma non ne capisco il motivo!-
-Non dirlo neanche per scherzo! Sono sicura che non è colpa
tua...- rispose la ragazza voltandosi verso di lui a guardarlo con
sguardo deciso,
-Come fai a dirlo?- chiese lui per poi girarsi a guardarla,
-Questo perchè...- fece una pausa posando la mano sulla sua
guancia sinistra e accarezzandola dolcemente,
-...Se fossi Al sarei orgoglioso di avere un fratello come te, che si
preoccupa sempre per gli altri e che non pensa mai a se stesso,
riducendosi a stare male...Se fossi Al non ti darei mai la colpa di
questo comportamento freddo e distaccato nei tuoi confronti...
perchè Ed tu sei il fratello migliore di questo mondo! Non
credo
che Al ti ritenga il responsabile di tutto ciò...-
Edward rimase stupito da quelle parole, che stranamente erano dette
davvero col cuore e fu colto così alla sprovvista da quel
gesto
così dolce
e affettuoso, si sentiva strano, erano anni che non provava emozioni
del genere, era confuso...
Osservò solo dopo alcuni istanti il viso della ragazza
così vicino al suo e quelle labbra...così carnose
e
desiderose di un gesto altrettanto dolce
e tenero, ma non poteva...aveva paura...paura di farla soffrire. Troppe
volte l'aveva fatta piangere, non voleva farlo di nuovo,
sapeva che da un momento all'altro sarebbe dovuto tornare a Boston, di
certo lei non l'avrebbe presa bene...
-Winry si è fatto tardi...meglio tornare...la zia Pinako
potrebbe essere in pensiero-
Già...sempre a preoccuparsi per gli altri! Tipico di Edward
Elric!
-Si...certo- rispose tristemente la ragazza alzandosi da terra per poi
avviarsi entrambi verso casa.
Non poteva negare i suoi sentimenti verso di lui...non ora che dopo
tanto tempo era pronta a dichiarare ciò che provava
veramente...
ma evidetemente erano passati troppi anni e forse dimenticarlo era
davvero la cosa giusta da fare...
-Finalmente siete a casa!- sbottò all'improvviso Pinako
osservando i due ragazzi rincasare,
-Iniziavo a preoccuparmi! Voi ragazzi...siete tutti uguali! Forza!
Filate a dormire!!-
-Zia...ormai siamo grandi...- rispose Ed sorridendo bonariamente,
-Vent'anni?? Ventuno??- disse guardando rispettivamente prima Winry e
poi Edward -Si è grandi solo quando si capiscono i propri
sbagli...forza a letto!-
Il biondo non riuscì a capire le parole della donna,
salì
le scale di casa a passo lento cercando di comprendere quella frase,
-Winry tu hai capito che voleva dire?- chiese voltandosi di poco e
notando lo sguardo triste e basso della ragazza,
fu come una coltellata in pieno petto...lo stava facendo di nuovo, la
stava facendo soffrire!
Ormai era diventato esperto in queste cose.
-Winry...- provò a dire fermandosi all'ultimo scalino e
voltandosi completamente a guardarla,
-Buonanotte Ed...- rispose lei sorpassandolo e raggiungendo poi,
velocemente, la sua camera e chiudendo piano la porta,
-Buonanotte...Winry- sussurò tristemente il giovane entrando
in
camera...avrebbe dovuto rimediare! Forse, quel salto nel passato,
non era stato poi una così grande idea...
-Le sbaglio tutte eh?- sorrise stendendosi lentamente sul letto privo
di lenzuola...
-Al...Winry...tutti soffrono a causa mia...ma perchè?
Perchè le persone che sono con me sono destinate a soffrire?-
Chiuse gli occhi facendo un lungo sospiro, per poi abbandonarsi al
mondo dei sogni...
|
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Capitolo 3 *** A jump in the past 3 ***
Fullmetal idiot 3
Kyaaa ecco a voi il terzo capitolo! Le cose iniziano a farsi un
pò problematiche..Buona lettura ^^
--------------------------------------------------
-Ricordati Edward...devi sempre proteggere tuo fratello Alphonse, lui
è piccolo, lo sai-
-Si mamma lo so, ma non è colpa mia se è caduto
dall'albero...-
-Al mi ha detto che volevi che prendesse delle mele!-
-Uffaaa.. scusa mamma, non volevo, colpa mia!-
-Ecco così mi piaci...saper riconoscere i propri sbagli,
è così che si diventa maturi...- rispose la donna
accarezzando il proprio figlio,
-Che vuoi dire??- chiese il piccolo non capendo
-Tranquillo, quando sarai più grande capirai...- rispose la
donna sorridendo...
-M..mamma...- mugolò il giovane svegliandosi
poco dopo,
aprì gli occhi cercando di mettere a fuoco,
guardò la sveglia che segnava le 8:07, decise di alzarsi.
Si lavò velocemente per poi vestirsi e scendere
giù in cucina,
-Zia sei già in piedi?- chiese il ragazzo sorpreso
-Certo! Il lavoro non è mai poco qui! Piuttosto
perchè non ti fai controllare quelle protesi da Winry?-
-Oh...bèh magari più tardi...- rispose facendo
per uscire dalla porta di casa,
Pinako sgranò gli occhi cercando di capire dove potesse
andare a quell'ora della mattina,
-Ed dove stai andando?- chiese subito dopo,
-A trovare una persona...- disse accennando poi un piccolo sorriso.
-Ah...certo...portale i miei saluti allora- rispose l'anziana capendo a
chi si riferisse il ragazzo che dopo poco scomparì dalla sua
vista.
Camminò piano fino ad arrivare al posto dove vi era la sua
vecchia casa e poco distante da essa il ricordo della persona che aveva
amato
di più con tutto il suo cuore...
-Ciao...mamma- accarezzò leggermente il contorno della
lapide
posando un piccolo mazzo di fiori che aveva raccolto lungo il cammino,
-E' da tanto che non vengo qui eh...mi dispiace...ma che posso farci!?
Sono io Edward Elric...colui che fa soffrire chiunque gli
stia intorno- sorrise amaramente sedendosi poi a gambe incrociate,
-Sai mamma le cose non vanno molto bene...Io e Al siamo ormai come due
sconosciuti, ciò mi fa paura...
non capisco cosa succede...e poi Winry...devo cercare di rimediare con
entrambi! Ma non so che fare...
Aaah mi sento così impotente!! Se solo riuscissi a capire
cosa
c'è in me che non va, sarebbe molto più
semplice...-
Sorrise osservando con cura la foto della madre, sorrideva con un mazzo
di fiori in mano e un cappello di paia sul capo.
Si alzò da terra accarezzando ancora una volta la lapide,
-Ciao mamma...a presto-
***
-Ma dov'è????? Dannato bullone dei miei stivali!!
Accidenti!! E ora come faccio??-
-Stavi cercando questo?- domandò il biondo mostrando un
piccolo bulloncino scintillante,
la ragazza abbassò velocemente lo sguardo avvicinandosi a
lui,
-Si...grazie..- rispose prendendo l'oggetto.
-Che ci fai qui?- chiese subito dopo
-Pinako mi ha detto di passare per una controllatina agli
auto-mail...sempre se sei disponibile...-
-Ora ho da fare se non lo vedi!-
Ok perfetto! Il tentativo di recupero stava andando da schifo, era
proprio un incapace in tutti i sensi!
-Dov'eri prima?- sussultò alla domanda improvvisa della
ragazza,
-Ero venuta a cercarti per la colazione, ma non c'eri...-
esitò un istante prima di rispondere, avvicinandosi di poco
alla ragazza per vedere il lavoro che stava svolgendo,
-Ero alla mia vecchia casa...- affermò poi voltando lo
sguardo altrove per non incontrare i suoi occhi blu zaffiro.
Winry rimase sorpresa a quella sua affermazione, ora era lei a sentirsi
in torto con lui,
-Scusami...non volevo essere invadente- rispose prendendo poi una
chiave inglese e continuare, così, il suo lavoro.
-Ma no tranquilla...-
-Va bene dai! Questo può anche aspettare, fammi vedere
questi
auto-mail!- si voltò verso Ed con sguardo sorridente,
forse era meglio lasciar correre per il momento.
Il ragazzo tolse velocemente i vestiti con una lieve punta di
imbarazzo, ciò che portò al suo viso un colore
tendente
al rosso acceso!
Ma non fu l'unico, infatti anche a Winry toccò la stessa
sorte!
Rimase affascinata dal fisico del giovane, che per fortuna gli
era
di spalle...
Portò una mano sulla testa per cercare di arrestare
quell'imbarazzo sempre più incombente, per poi alzarsi dalla
sua
postazione
e raggiungere il ragazzo,
-Bene bene...siediti su quel divano così vedo meglio..-
disse tutto d'un fiato schiarendosi poi la voce,
-S..si- pigolò lui obbedendo all'ordine.
Winry si avvicinò cautamente con un paio di occhiali sul
naso, forse un pò troppo grandi di misura,
-Non sarai mica diventata ceca spero!?-
-Sono dei nuovi occhiali che permettono di vedere la costruizione della
protesi nei minimi particolari...idiota..-
Il biondo sbuffò mentre Winry si concetrava a ispezionare il
suo braccio destro,
-Veramente ben fatto...complimenti al costruttore...-
-Si...è parecchio bravo a Boston...-
-Aspetta qui c'è qualcosa che non riesco a vedere bene...-
si
avvicinò maggiormente con il volto alla spalla del ragazzo
che ebbe un piccolo brivido lungo la schiena, sensazione terrificante
vista dal suo punto di vista!
-Che cavolo di misura di è?? Non riesco a leggere...Oh!!-
gli
occhiali caddero improvvisamente sulle parti basse del povero Ed
che guardando la scena non riuscì a trattenere una grassa e
lunga risata,
-Sta zitto!! Mi deconcentri..- affermò lei arrossendo
violentemente in viso e tentando di prendere gli occhiali da una delle
due estremità,
-Perchè non li prendi tu!?!?!?- disse subito dopo passando
da un colore rosso acceso ad un rosso color porpora.
-Perchè?? Ti vergogni?- chiese con una punta di malizia,
voleva
stuzzicarla un pò, tanto per divertirsi, era estremamente
curioso
di vedere come ella avrebbe reagito.
La povera ragazza fece un lungo respiro,
-Ed...n..n..non è d..d..divertente!- disse con tono
impacciato.
Passò la mano destra dietro la sua nuca avvicinandola a se a
pochi centimentri dalle sue labbra,
-Allora? Perchè non li prendi?- aggiunse poi in un sussurro,
Winry rimase sbigottita da quel gesto, non riusciva a capire...
-Che ti prende?- chiese poi seria in volto, cercando di far sparire
l'imbarazzo.
Improvvisamente si rese conto dell'enorme stupidaggine che stava
facendo! Lui non era così...non voleva essere
così,
specialmente con lei!
Tolse la mano dalla nuca in modo che potessero tornare alle distanze
precedenti,
-Scusami...non era mia intenzione..-
-Lascia stare...- affermò lei tornando al lavoro iniziale,
-Puoi rivestirti- concluse infine.
Edward obbedì ancora una volta, si sentiva come un verme...
Non riusciva a credere di aver fatto una cosa simile, non che avesse
fatto chissà che..
Ma era ormai a conoscenza dei sentimenti della ragazza, e
benchè non volesse farla soffrire, giocare in quel modo
stupido
non lo aiutava certo nell'intento! Anzi peggiorava sicuramente la
situazione...che imbranato!
-C..ci vediamo dopo..- affermò poi uscendo immediatamente
dalla cantina.
Si passò una mano sulla fronte dandosi dello stupido di
continuo
-Sono uno stupido! Sono proprio uno stupido!! Aaaah dannati ormoni del
cavolo!- sbuffò mentre qualcosa a terra scodinzolava
felicemente,
-Bud!! Mi ero completamente dimenticato che eri qui! Cavolo avrai
fame...che stupido..- si diresse velocemente in cucina prendendo
una ciotola appartenente a Den e versando poi alcuni croccantini,
-Tieni bello! Mangia pure...-
-Davvero bello il tuo cane Edward-
-Oh grazie zia...è un terranova- rispose il giovane
accarezzando il capo del cane intento a divorare il pasto,
-E' successo qualcosa con Winry?- a quella domanda il povero Ed
sobbalzò di scatto
-Perchè?-
-Stava piangendo...quando piange non lavora come si deve...- rispose
l'anziana cercando di invogliare il ragazzo a farsi dare una
spiegazione.
-...piange spesso?- chiese in seguito con tono triste e preoccupato,
-A volte...io faccio finta di nulla, è triste vederla
così, ma so di non essere la persona giusta per
consolarla...capisci che intendo?-
Pinako era sempre stata brava nel lanciare frecciatine a fin di bene...
-Temo di si...- rispose Ed voltandosi di spalle,
-Non è difficile come sembra...-
-Per me è il contrario-
-Ragazzo...per una buona volta, smetti di pensare al bene degli altri e
pensa a te stesso, e sopratutto a ciò che vuoi realmente...-
Il biondo esitò un istante prima di rispondere, Pinako aveva
ragione...
ma non era del tutto sicuro di ciò che poteva provare nei
confronti di Winry. La lontananza aveva ampliato le distanze dei loro
cuori,
specialmente del suo...era piuttosto confuso e non riusciva a
capire...cosa volesse realmente.
***
-Ottima cena Winry..come sempre del resto! Non pensi anche tu Edward?-
-Ehm...si..certo zia- rispose il giovane abbassando lo sguardo
dispiaciuto,
Winry si alzò da tavola iniziando a sparecchiare non curante
delle parole dette dai due.
Era delusa e furibonda con il ragazzo, ma specialmente con se stessa
per non essere riuscita a reaggire come avrebbe voluto
e tutto ciò era abbastanza evidente agli occhi degli altri,
cosa che la faceva arrabbiare ancora di più.
-Domani...tornerò a Boston- affermò
all'improvviso il biondo, il piatto nelle mani della ragazza
cadde a terra frantumandosi in tanti piccoli pezzi, sgranò
gli occhi sorpresa da quelle parole.
-Sei sicuro di non volerti fermare ancora qualche giorno?- chiese
Pinako allo stesso modo sorpresa,
-Non credo sia il caso e poi..- provò a dire il ragazzo
notando poi lo sguardo di Winry stranamente
perso nel vuoto, improvvisamente notò i suoi occhi
inumidirsi,
si sentì veramente un mostro, iniziava a sudare freddo,
non sapeva ne cosa fare e ne cosa dire, non riusciva neanche a muovere
un muscolo.
Cadde poi il silenzio seguito subito dopo dai passi svelti della
ragazza che si afrettava a salire le
scale, le corse dietro instintivamente facendo lo stesso,
-Winry..aspetta!- esclamò afferrandola prontamente al polso
sinistro, ella si voltò di scatto guardandolo.
Quegli occhi...poteva leggerle benissimo quell'odio dipinto in quegli
occhi allo stesso tempo così tristi...
La osservò alcuni istanti senza proferire alcuna parola,
-Winry...ti prego, non fare così..- disse poi ammorbidendo
di poco la presa sul polso della ragazza,
-Lasciami..-
-Per favore...-
-Ed...tu non vuoi che io soffra, giusto?-
-Ma certo! Ed è proprio per questo che ho deciso di...-
-Bene! Allora fammi un favore...va a Boston e non tornare mai
più! Sparisci una volta per tutte dalla mia vita!!!-
Lasciò la presa all'improvviso, quelle parole gli mozzarono
il
fiato in gola, la guardò con un sorriso triste e amaro al
tempo
stesso,
-Ok...- riuscì a dire dopo poco.
Winry abbassò lo sguardo, non riuscendo ad incontrare i suoi
occhi malinconici, corse via in camera sbattendo poi, sonoramente, la
porta.
Rimase a lungo a fissare il pavimento in legno, non riusciva a non
pensare a quelle parole...
Era l'inzio della fine o un nuovo inizio per entrambi?
Non sapeva rispondere...
L'aveva ferita...
L'aveva fatta soffrire...di nuovo.
Andarsene ora era l'unica soluzione...
------------------------------------------------
Angolo Autrice :
Bene questo capitolo è quello che preferisco
per ora, è abbastanza malinconico me ne rendo conto,
però credo sia il migliore di questi tre.
Spero sia piaciuto, non vedo l'ora di scrivere il quarto, niente paura
ce l'ho già tutto in mente :riot:
Grazie mille ancora una volta a te Ashy_
^^ sapevo che il secondo capitolo ti sarebbe piaciuto, sono curiosa di
vedere invece cosa
ne pensi di questo ^_^ non mi uccidere però >>
E grazie anche a voi, si proprio voi! Che avete messo la storia nelle
seguite e ricordate ^O^ grazie di cuore *hug*
A presto
Shyel
|
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Capitolo 4 *** A jump in the past 4 ***
A jump in the past 4
-Ed sei sicuro di non volerla salutare?- chiese Pinako seguendo i
movimenti del ragazzo che apriva silenziosamente la porta di casa.
-Non le farebbe piacere...- si limitò a commentare con tono
serio afferrando poi la valigia,
-Zia, grazie per l'ospitalità- sorrise appena, malinconico,
facendo un piccolo cenno con la mano.
-Figurati, lo sai, questa è casa tua. Sei sempre il
benvenuto qui...- rispose la donna aspirando un pò di
tabacco,
il ragazzo esitò alcuni istanti, alzò gli occhi
ad
osservare la grande casa in legno illuminata solo dai primi raggi del
mattino,
-Addio...Zia- strinse maggiormente la presa sulla valigia per poi
voltarsi e camminare in modo deciso senza voltarsi nemmeno una volta.
***
-E' già andato via, vero?-
-Poco più di un'ora fa..- rispose Pinako versando un
pò
di thè in una tazza, osservò alcuni istanti la
nipote
assorta
in chissà quali pensieri, era triste e visibilmente delusa,
ma
l'unica cosa che non riusciva a sopportare era vederla in quelle
condizioni e
essere incapace di fare qualunque cosa per rimediare.
-Perchè non l'hai fermato?- chiese poi, la donna, di
soppiatto
Winry sussultò appena, cercando poi di nascondere il suo
stupore per quella domanda improvvisa.
-E cos'altro potevo fare? E' lui che decide per la sua vita, come tutti
del resto.-
-E a te sta bene la tua decisione?- Pinako non intendeva mollare, ma
del resto era sicura che ella avrebbe capito cosa fare,
-Nonna...non capisco dove vuoi arrivare!? Edward ha deciso di tornare a
Boston e così ha fatto, fine.- rispose alzandosi di scatto
dalla sedia incamminandosi verso le scale.
-Sai benissimo dove voglio arrivare, Winry...tu sei innamorata di lui
da tanto tempo, ma hai sempre tenuto tutto dentro, credevi che non me
ne sarei mai accorta?- Pinako era in procinto di continuare la
conversazione, quando notò delle lacrime scendere copiose
sul
volto della ragazza che si era appena voltata verso di lei.
Non riuscì a continuare, si avvicinò lentamente
per poi
tendere le braccia verso di lei, Winry si abbassò dolcemente
abbracciandola di slancio.
-Devi confessargli cosa provi per lui..- sussurrò l'anziana,
-Lui lo sa...ma non prova niente...niente di tutto ciò!-
Winry
si staccò subito dall'abbraccio correndo poi sulle scale e
chiudersi così in camera.
Pinako rimase ad osservare la scena in silenzio, doveva trovare un modo
per farli riavvicinare, ma cosa?
Un rumore simile ad un lamentò la scosse dai suoi pensieri,
si
voltò dietro di lei incontrando due occhioni neri e
malinconici,
-Bud?! Che ci fai qui?? Non dirmi che Edward che si è
dimenticato di te?!?!- esclamò la donna quasi sconvolta!
Quel ragazzo era incredibile...osservò poi alcuni secondi il
cane con sguardo dubbioso quando improvvisamente le si illuminarono gli
occhi,
-Ma certo! Bèh qualcuno dovrà riportarti da
quell'idiota
del tuo padrone no?- sorrise accarazzendo dolcemente il capo del cane,
visibilmente soddisfatta.
-Cosa?!?!?!?! Assolutamente no!-
-Ma Wnry..come farà senza Ed? Guardalo...è
triste!-
-Ho detto di no!-
-Mi dispiace, ma non voglio un altro cane qui...ne abbiamo
già
uno! Qui decido io ora va!- affermò seria Pinako prendendo
la
valigia della ragazza che aveva accuratamente preparato pochi attimi
prima di informare la nipote che sarebbe andata con il povero Bud a
Boston.
-Non puoi chiedermi di partire così su due piedi! E poi
perchè mi hai preparato una valigia intera? Non ho
intenzione di
partire, figuriamoci
se ho intenzione di fermarmi più del dovuto!- rispose Winry
incrociando le braccia al petto visibilmente contrariata.
Pinako sosteneva il suo sguardo con una sorta di sfida,
-Riporta Bud al suo padrone- sentenziò marcando maggiormente
l'ultima parola, la giovane prese la valigia e il guinzaio del cane
uscendo poi di casa,
-Guarda il lato positivo! Finalmente andrai all'estero!- sorrise
beffarda l'anziana richiudendo poi la porta.
Rimase totalmente sconvolta, sembrava tutto così surreale!
-Il tuo padrone è uno stupido!- affermò guardando
Bud dimenarsi,
-Okok! Ti porto da lui...sta tranquillo!- sbuffò lievemente
incamminandosi poi sulla piccola stradina.
***
Era tornato già da un paio d'ore, o forse molto di
più...si decisamente! Osservò l'orologio della
sala
mentre era steso sul divano,
si era addormentato appena arrivato dall'aereoporto.
-21:55- mormorò per poi sbadigliare e stiracchiarsi subito
dopo,
si alzò lentamente avvicinandosi alla cucina che era un
tutt'uno
con la sala,
prese una ciotola per poi riempirla di croccantini,
-Su bello vieni qui..la cena è pronta!- affermò,
ma ciò che ne susseguì fu solo il silenzio.
-Bud! Oh Bud andiamo non ho voglia di giocare...dai su vieni qui
altrimen...- si bloccò all'improvviso per alcuni istanti
facendo
mente locale
-Oddio Bud!!!- lasciò immediatamente la ciotola sul piano
della
cucina catapultandosi al telefono di casa, alzò la cornetta
componendo poi il numero,
quando qualcuno suonò alla porta.
Din don....Din don
Riagganciò subito prima che potesse rispondere qualcuno per
poi
avvicinarsi alla porta, aprì direttamente, cercando di
pensare a
chi potesse essere, daltronde non aspettava visite.
Rimase spiazzato alla vista della ragazza, non riusciva a credere ai
suoi occhi, era stranamente felice e sollevato che non
riuscì a
dire nulla se non :
-Winry...sei qui-
lei annuì velocemente porgendo poi il guinzaio al ragazzo
-Sono venuta per Bud, l'avevi dimenticato...- affermò
abbassando
poi lo sguardo, più che triste si sentiva imbarazzata e non
riusciva a capirne il motivo, che effetto poteva farle essere
lì
davanti casa sua? Se lo era chiesto parecchie volte mentre era in
viaggio ed ora ne aveva la risposta, finalmente.
Edward prese il guinzaio per poi liberare Bud in modo che potesse
tornare in casa,
-Vieni entra...- provò a dire cercando di far sembrare il
tutto il più normale possibile,
-No...sono solo di passaggio, ho trovato un biglietto low-cost per
tornare a casa..quindi non scomodarti- affermò in fretta
facendo
per allontanarsi.
-Winry...ti prego, resta qui. Solo per questa notte- mormorò
Ed con sguardo dispiaciuto,
non riuscì a resistergli, era decisamente troppo! Sorrise
appena guardandolo con una punta d'imbarazzo,
-E il biglietto?- chiese dopo poco,
il ragazzo le prese dolcemente una mano,
-Ti importa sul serio di quel biglietto?- domandò poi
accennando un piccolo sorriso.
-No...- affermò lei sorridendo subito dopo per poi entrare
in casa insieme a Edward.
Iniziò lentamente ad osservare l'abitazione del giovane
totalmente rapita dalla curiosità senza far caso al
precedente
imbarazzo e a come il loro rapporto si era spiacevolmente evoluto.
-Ti preparo qualcosa?- chiese Ed osservando Winry completamente assorta
ad ispezionare ogni centimetro della casa,
la ragazza esitò qualche istante, come scossa da
chissà quali pensieri,
-No grazie..- rispose subito dopo voltandosi verso il ragazzo per poi
arrossire appena,
-Ecco ci risiamo!-
pensò Winry spostando velocemente lo sguardo su una parete
piena
di fotografie, la maggior parte raffiguravano Edward e Alphonse quando
erano solo dei bambini, in alcune era presente perfino lei,
ciò
la sorprese stranamente. Avanzò osservando una foto fatta di
recente, o almeno prima che Alphonse andasse via, Ed circondava le
spalle del fratello con un braccio e un sorriso solare stampato in
viso, mentre Al sorrideva appena senza neanche contraccambiare il gesto
del fratello maggiore. Doveva essere successo qualcosa, altrimenti
perchè quel comportamento?
-Va tutto bene?-
-Ed...cosa è successo?- chiese rispondendo con un ulteiore
domanda continuando a osservare la foto, il ragazzo inizialmente non
capì a cosa si riferisse Winry, si avvicinò a lei
con
aria titubante guardando poi la fotografia.
-Te l'ho già detto...non lo so- affermò
abbassando lo sguardo,
-Ma è evidente che è successo qualcosa!
Al non si
comporterebbe mai così, lo conosco!!- esclamò la
giovane
immediatamente,
-Mi stai dando la colpa, vero?- chiese dopo poco Ed voltando lentamente
lo sguardo su di lei con occhi malinconici e penetranti.
Winry rimase completamente rapita dal modo in cui la guardava,
esitò alcuni attimi per poi rispondere:
-No...sai che non la penso così...-
Edward sorrise appena sospirando, per poi allontanarsi prendendo il suo
giubotto e le chiavi,Winry lo guardava non capendo,
-Andiamo...ti faccio vedere Boston! E' la prima volta che sei qui
all'estero no?- sorrise facendole poi l'occhiolino, lei
annuì
abbozzando un piccolo sorriso.
Erano appena entrati in una tavola calda quando il silenzio si
impadronì di entrambi, Winry era pensierosa, aveva lo
sguardo
basso e le poche volte che incontrava gli occhi di Ed cambiava
immediatamente direzione soffermandosi su particolari inutili del
locale, uno tra questi, il bordino ricamato delle tende appese alle
grandi finestre su cui erano affiancati i tavoli.
Edward di rimando era terribilmente imbarazzato e non sapeva cosa fare,
era sul punto di dire qualcosa tanto per rompere il silenzio quando,
per fortuna o sfortuna, arrivò una cameriera per prendere le
ordinazioni, quando poi scomparì dietro il bancone
diretta
in cucina cadde nuovamente il silenzio.
-Che strazio!- si
ritrovò a pensare il biondo contorcendosi le mani,
-Quanto dista New York da Boston?- chiese improvvisamente lei
continuando a tenere lo sguardo basso,
fu sorpreso da quella domanda, chissà perchè
voleva saperlo...cominciava ad avere un brutto presentimento.
-Circa 3 ore-
-E...dove lavora Al?- chiese nuovamente per poi alzare il volto a
guardarlo seria,
-Winry...che hai intenzione di fare?-
-Voglio solo andarlo a trovare...è da tanto che non lo vedo,
non
mi sembra di fare nulla di male- rispose calma addolcendo un
pò
lo sguardo.
Intanto la cameriera era appena tornata al tavolo porgendo ad entrambi
le loro ordinazioni per poi tornare in cucina,
-Non devi dirgli nulla di ciò che ti ho detto!-
affermò subito dopo Ed guardandola duramente.
-Non posso prometterlo...magari con me potrebbe confidarsi...-
-No! E' fuori discussione! Non voglio metterti in mezzo in questa
storia-
-Ed...l'hai già fatto!- rispose alzando di poco il tono
della voce,
-Winry ti prego cerca di capire...-
-No Ed, mi dispiace ma non ci riesco proprio! Perchè fai
così?? Perchè ogni volta che qualcuno prova ad
aiutarti
tu reagisci così?! Perchè?- aveva la voce rotta e
i suoi
occhi iniziavano a inumidirsi, si alzò di scatto dalla sedia
prendendo velocemente la borsa e correndo fuori dal locale.
Edward rimase completamente impietrito, solo dopo alcuni secondi prese
dei soldi li posò sul tavolo e si precipitò fuori
alla
ricerca dell'amica,
era buio e non c'era l'ombra di una persona. Iniziava a preoccuparsi,
lei non conosceva Boston, per quanto potesse essere una
città
tranquilla agli occhi di un inesperto poteva celare molti pericoli, ma
non doveva essere andata troppo lontana, urlava il suo nome guardando
di tanto in tanto in alcune stradine a senso unico che si diramavano
dalla strada principale.
Improvvisamente sentì un urlo e poi di nuovo il
silenzio...era lei! Ne era certo!
Corse sempre più veloce visibilmente inquieto, quando si
fermò ad un piccolo vicolo, era là...accucciata a
terra
piangendo tra i singhiozzi, mentre un uomo la prendeva per un braccio
cercando di strattonarla a se in malo modo.
-Oh andiamo...vieni qui e non fare storie! Stasera voglio divertirmi
come si deve!!- affermò l'uomo ghignando, avvertendo poi un
forte dolore alla testa e non capendo cosa fosse successo si stese a
terra perdendo i sensi.
Winry alzò lo sguardo tremante incontrando quello
preoccupato
del ragazzo che le tese una mano, la afferrò subito
alzandosi a
fatica, entrambi si dileguarono in fretta dirigendosi verso casa.
Girò le chiavi nella toppa aprendo la porta, per poi
richiuderla
appena dopo essere entrati. Winry si sedette sul divano ancora tremando
per lo spavento,
Edward le prese una piccola coperta di pail sistemandola poi su di lei,
-Grazie...-
la osservò alcuni istanti sedendosi difronte a lei, si
sentiva in colpa, tremendamente in colpa!
-Stai bene?- chiese dopo poco, la giovane annuì imbarazzata
abbassando poi lo sguardo,
-Winry...- sospirò -Mi hai fatto prendere una paura
tremenda...-
affermò infine, lei sussultò improvvisamente per
poi
guadarlo dritto negli occhi con espressione dispiaciuta.
-Quando ti ho vista lì...con quel bastardo che provava a...-
sospirò ancora una volta teso, -Ho avuto veramente paura, se
solo ti fosse successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonato...-
Winry rimase stupita dalle sue parole, era colpa sua si era cacciata in
quella situazione e non di Ed...si alzò lentamente
liberandosi
della coperta, si avvicinò a lui per poi abbassarsi di poco
e
abbracciarlo dolcemente senza dire una parola, non ce ne era bisogno.
Si alzò in piedi anche lui stringendola meglio a
se, improvvisamente il battito del suo cuore iniziò
stranamente ad accelerare, sobbalzò appena, ma
ciò non
gli importò.
Lei era lì tra le sue braccia e non l'avrebbe lasciata per
nessun altro motivo al mondo...
****
Angolo autrice :
Ok bene...credevo che non sarei mai riuscita ad aggiornare questa
storia >.> improvvisamente mi erano venuti tantissimi
dubbi che non sapevo cosa fare, infatti poi per mia grande fortuna ho
avuto un'illuminazione e ho dovuto cambiare alcune cose nel primo e nel
secondo capitolo, specialmente il secondo. Ma nulla di che alla fin
fine xD spero che questo capitolo sia stato decente almeno un
pò >.< Graziee a chi ha letto e ha recensito
^^ Alla prossima!
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