Il mio professore di Diritto di Miss Loki_Riddle Gold (/viewuser.php?uid=115214)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chi diamine sei? (POV G) ***
Capitolo 2: *** Un incontro un po' strano ed una scoperta un po' magica (Pov G) ***
Capitolo 3: *** Chi diamine sei? (POV P) ***
Capitolo 4: *** Un incontro un po' strano ed una scoperta un po' magica (Pov P) ***
Capitolo 5: *** Professore, vuole un caffè? (Pov G) ***
Capitolo 6: *** Professore, vuole un caffè? (Pov P) ***
Capitolo 7: *** Che ci fai in Sala Professori? (Pov G) ***
Capitolo 8: *** Che ci fai in Sala Professori? (Pov P) ***
Capitolo 9: *** Intervista a una fan di Harry Potter (Pov G) ***
Capitolo 10: *** Intervista a una fan di Harry Potter (Pov P) ***
Capitolo 11: *** L'interrogazione o dove la Cremini ricevette un "bello" zero e faticò a non prendere una nota (Pov G) ***
Capitolo 12: *** L'interrogazione o dove la Cremini ricevette un "bello" zero e faticò a non prendere una nota (Pov P) ***
Capitolo 13: *** Una chiacchierata con Silente (Pov P) ***
Capitolo 14: *** Una chiacchierata con Silente (Pov G) ***
Capitolo 15: *** In Volo (Pov G) ***
Capitolo 16: *** In volo (Pov P) ***
Capitolo 17: *** Epilogo - Presente (Pov G) ***
Capitolo 18: *** Epilogo – Il Presente (Pov P) ***
Capitolo 1 *** Chi diamine sei? (POV G) ***
Avvertenze:
Questa storia avrà una minuscola differenza dalle altre nella sua formazione. Ho, infatti, voluto provare un genere di dualismo. Una storia si può, infatti, vedere da punti differenti ed è questo che avverrà per ogni capitolo. Ho deciso di vedere le cose dal punto di vista dei due personaggi protagonisti ovvero il mio nuovo professore di Diritto, come dice il titolo e quello della sottoscritta.
La trama, può, dunque essere letta a due capitoli per volta.
Quella era una giornata piuttosto piovosa, non che questo mi desse
fastidio, affatto, ma il fatto di essere costretta a ricominciare la
scuola, diciamo che non migliorava la situazione, ecco! Dannata scuola!
Comunque aprì gli occhi e diedi un occhiata ai miei adorati
Libri.
Io li avevo sempre considerati sacri, ecco perché si
trovavano
sul mio comodino al posto della Bibbia! Quando parlo di "Libri",
però, non mi riferisco a TUTTI ma soltanto a quei sette
degni di
tale titolo, credo che tutti voi avrete capito che cosa intendi. L'anno
prima mi ero, anche, fatta spedire una bacchetta, che tenevo sempre in
tasca, come portafortuna! E' quella del Professore: Severus Piton, o
anche chiamato Snape.
Io amo quell' uomo da sempre. La cosa che mi piace di più
è il suo naso! Non so il perché, ma è
così!
Io, di lui, non cambierei proprio nulla, i miei occhi innamorati lo
trovano perfetto. Forse è proprio per questo che ho iniziato
ad
ascoltare Renato Zero, ad ogni ora (anche se odio la musica) ed ecco
spiegati gli sguardi sorpresi dei miei compagni, quando arrivai in
classe puntuale come un orologio svizzero, o, forse proprio
perché ero arrivata puntuale?
Mah! Perché, sapete, si sa con certezza che io
debba sempre arrivare in ritardo di circa dieci minuti e, questo...
è ovvio! Infatti i miei compagni mi fecero i complimenti e
la
prof mi mandò al posto con un: "cosa dobbiamo aspettarci,
oggi,
Gaia? Un uragano?" che fece ridere tutti, tranne me, ovviamente.
Sì, sì, avete capito bene mi chiamo Gaia, adoro
leggere e
far di conto, detesto la paura e dover fare i lavori di casa,
soprattutto se obbligata da altri!
Mi sedetti al mio banco e tenni acceso l'I-pod, che avevo comprato da
poco, per ascoltare la voce melodiosa di Renato Zero in "No, il
triangolo no!", quella era la mia canzone preferita da quando avevo
visto un video su You-Tube dove il Professore la cantava ad Harry. La
prof non parve accorgersi di niente, nemmeno quando presi il quaderno
che mi ero portata da casa ed iniziai a disegnare.
Alla fine di quella canzone decisi di spegnere l'I-pod, per non dare
dei sospetti, così, mentre quello incominciava a far suonare
la
chitarra di "Ancora Qui", lo spensi.
La professoressa continuò a spiegare il suo programma, come
se nulla fosse.
I miei compagni prendevano appunti e parlavano fra loro.
Finalmente quella dannata ora finì e la mia migliore amica
Caterina si avvicinò per dirmi qualcosa.
- Allora, hai sentito?- fece
- Che cosa?- risposi, corrucciata
- Quello che ha detto la prof, è ovvio!- fu la risposta (A
volte
penso di essere come Harry o Ron ed essere amica di Hermione, ma, poi,
mi rendo conto di quanto questo sia impossibile)
- Ah, sì! Non vedo come possa parlare per un ora intera,
ininterrottamente, di un suo stupido programma mentale!- Ho
detto, offesa che fossi stata avvicinata per un idiozia del genere
- No, Gaia! Non intendevo dire quello
ma...- mi ha guardato prima di continuare- avremo...
In quel momento, però, è suonata la
campanella e la
mia migliore amica è dovuta tornare di corsa al posto.
Subito dopo è entrato un alto uomo dai bei contorni
definiti.
Aveva gli occhi verde smeraldo (odio quel colore da quando ho scoperto
che era quello di Lily Evans, l'amata di Severus), i capelli castani
chiari corti, pelle di quell'abbronzato che rassomiglia ad un biscotto,
naso perfetto, labbra rosee, sottili e bagnate, mani grosse e forti,
piuttosto muscoloso e, per finire, i suoi abiti erano attillati e
stretti a far notare il suo corpo. Non credo bisogna dire che tutte le
ragazze della mia classe si alzarono in piedi e, per poco, non rimasero
come delle allocche a fissarlo. Anche Caterina lo fece, seppur lei sia
fidanzata felicemente da circa due anni.
Io, non feci nulla di ciò, dato che non mi piaceva, per via
del
colore dei suoi occhi. Storsi, invece, le labbra, desiderando che
quell'uomo ci spiegasse chi diamine fosse.
- Lei, signorina...
- Gaia!- mormorò la Cri, che mi sedeva al fianco, desiderosa
di attenzioni
"Brutta stronza!" mi venne da pensare
- Lei, signorina...Gaia- ripeté l'uomo- si crede la migliore
che non si alza in piedi?- finì
" Brutto bastardo, come ti permetti di parlare come il Professore? Tu e
i tuoi schifosi occhi...che diamine hai da guardarmi? Ah, e non alzare
il sopracciglio, in quel modo! Così lo può fare
solo il
Professore, piuttosto dimmi chi cazzo sei!"
Ovviamente non risposi e lo vidi ghignare, cosa che mi fece ancora
più incazzare.
Fece l'appello, come tutti i cristiani.
- Carl Prince, ma per voi questo nome deve risultare
irrilevante dal momento che l’unico modo che avrete per
rivolgermi a me sarà chiamandomi Professore o Signore. Prima
che le vostre petulanti domande incomincino, vi precedo dicendovi che
non è affar vostro del motivo per la quale il vostro
precedente professore di diritto è stato allontanato e sono
qui io. La mia precedente scuola e la vostra a quanto pare hanno un
connubio per l’interscambio del corpo docente. Detto questo,
entro un secondo voglio vedere sui vostri tavoli il manuale scolastico-
Disse, alla fine, poi andò verso la
scrivania e bevve in una strana borraccia.
"Chi cazzo ti credi di essere per comportarti come il Professore? Non
osare parlare come lui, se non vuoi che litighiamo tutto l'anno!" Io
sono il terrore degli insegnati di Diritto in quanto non riesco a stare
zitta e attenta per un ora intera, dato che appena dicono qualcosa che
non mi piace, intervengo, rovinando loro la lezione, eppure non sono
mai stata bocciata né altro, dato che sono buona e gentile.
Così, non eseguì, seppur la Cri mi continuasse a
dare
colpetti per farmi comprendere che qualcosa lo dovevo pur fare.
- Lei continua a considerarsi una privilegiata, che non prende
appunti?- mi chiese quell'escremento di prof.
"Ti odio, brutto bastardo! Vuoi sapere il perché?
Perché
parli come il mio adorato Professore, facendomi sentire male
perché non lo potrò mai
conoscere! Invece, tu,
piccolo pezzo di merda sei soltanto un sostituto, per cui...
attenderò che quest'agonia finisca!"
- No, professore!- risposi, cercando di essere gentile prima di
eseguire quanto ordinatomi
Il prof aveva già ripreso a spiegare.
Alla fine di quell'agonia, fui felice di veder entrare la mia prof
prediletta: quella di francese.
Era buona e materna, ti aiutava sempre nelle interrogazioni e ti dava
buoni consigli (che, ovviamente, io non seguivo)
-Ciao, ragazzi! Ho visto che avete già conosciuto il prof
Carl
Prince, credo che dovreste sapere alcune cose su di lui. Primo
è
che è inglese, ma parla perfettamente l'italiano e, la
seconda...
"che è un mago!" pensai, speranzosa, per un attimo,
desiderando
che fosse stato Snape e che quella bevanda che aveva bevuto fosse stata
Pozione Polisucco.
-...è che è molto serio e si arrabbia facilmente,
ma
è, comunque, un bel ragazzo!- finì la prof,
facendomi
ricredere.
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Capitolo 2 *** Un incontro un po' strano ed una scoperta un po' magica (Pov G) ***
Saaaaaaaalve a tutti!
Oh, no! sei già tornata!
Eh, già, lo sapevo che le mancavo, Professore!
Ma lo dobbiamo proprio pubblicare questo capitolo non possiamo, che so, fare un solitario?
Ma i solitari si fanno da soli. Noi siamo in due...
Appunto!
No, Professore! Ora dovrebbe controllare se ci ha scritto qualcuno!
L'avevo controllato l'altro ieri e non c'era proprio nulla, come me lo puoi richiedere?
Beh, dato che non iniziamo se lei non lo fa...
Ok! ok! Ecco sono qui...COSA?!?
Che c'è Professore, forse è arrivata una foto di Potter?
Peggio, molto peggio!
Il marchio nero ha ricominciato a farle male?
No, ancora peggiore!
Ma cosa ci può essere di peggiore di una guerra?
Hanno recensito!
Oh...
Ecco, una certa "Yunie 992"!
Che dice? Le piace la storia o no?
Non sarei irritato se non l'adorasse!
Oh, wow!
Allora, senti. Dice che...come promette bene? La pazza che ho davanti sarebbe brava? Forse non hai presente di chi si tratti! E' matta! Guardala, sta cercando di guardare oltre la mia spalla, come se fosse normale! Per non dire che ti potrebbe cadere il portatile se salti in quel modo! Mah, Professore, moderi i termini, poverina! Poverina? Ma l'hai letta la recensione? Mi vuole come suo insegnante all'università, ma ti pare possibile? No, direi di no, non uno come te... devo dire, però che, forse, non vuole te, ma il tuo nuovo corpo! Il discorso non cambia! Non vado alla ricerca di pazze! Ma Professore... Ho finito, qui, io me ne vado!
No, manca il ringraziamento a chi ha messo la storia tra le seguite e chi la legge soltanto!
Perchè li dovrei ringraziare? Io non ne sono affatto contento!
Amore 14 è il
solo libro di Moccia che possegga ed è
quello che più detesto. Cosa c'entra? Beh, vedete, quando
una
storia si mette molto male è meglio lasciar perdere o
iniziare
da un dettaglio insignificante. Ecco cosa sto facendo. Erano passati
soltanto due settimane, dall'inizio della scuola ed io tremavo come una
foglia mentre passeggiavo verso la Sala Borsa, sapete è una
delle biblioteche più importanti di Bologna. Sì,
è
quella la mia città ma non c'entra. Come ho già
detto
stavo tremando mentre la mia mente passava in un solo istante dal mio
Libro preferito(il terzo, per intendersi) e quello stupido libro di
Moccia. Di sicuro non è prudente mettersi a fare il "cerca
le
similitudini", mentre passeggi a passo di marcia e tremi per il freddo,
ma a me non importava. Fino a quando non avessi trovato almeno una sola
similitudine non avrei lasciato perdere. Dopotutto come avrei mai
potuto anche solo immaginare che di lì a due minuti sarei
andata a sbattere contro l'uomo più idiota del mondo? No,
non
guardatemi così... lo so, i prof non si dovrebbero
proprio poter definire "Idioti", ma che ci posso fare?
Non potevo sapere che di lì a due secondi mi sarei
spiaccicata su di lui.
Gli caddi addosso ed iniziai a balbettare le mie scuse, ero troppo
sorpresa sia perché me lo trovavo davanti qualsiasi cosa
facessi, sia perché era
sotto di me
in quel momento per riuscire a spiccicare una sola parola di
senso
compiuto.
Le parole mi morivano in bocca, prima che avessi avuto il tempo di dire
anche solo un minuscolo "Salve!". A volte mi
sento patetica, comunque, fu lui a parlare normalmente per primo.
- Cremini, si potrebbe alzare, ora, o le chiedo troppo?- mi
domandò ed io mi sentii pervadere da un non so che di
rabbia.
Lo guardai male, poi gli risposi:- Mi scusi, non l'avrei nemmeno
sfiorata, se non le fossi caduta addosso!- alzandomi con palese
disgusto.
- Bene, Cremini!- mi disse quel demente di prof, alzandosi ed
avviandosi via.
Abbassai gli occhi a terra per stare attenta a non toccare neppure per
sbaglio il luogo dove il prof si era trovato poco prima.
Quando stavo per fare un passo, notai un qualche cosa di rotondo che
prima non c'era.
Mi incuriosì e, così, avvicinai il viso per
capire di cosa si trattasse.
Era una scatolina di vetro con dentro strana polvere. Doveva, per forza
essere caduta al prof, così mi decisi a ridargliela.
- Ehi, prof! Le è caduta della polvere!-
Lo vidi fermarsi
-Ma, a lei che serve?- gli chiesi,
rincorrendolo.
Lui si voltò, con un ovvio sopracciglio sollevato ed io non
riuscì a non sorridere.
- Beh, Cremini, credo che lei me lo dovrebbe restituire!- disse, lo
stronzo
Rimasi impietrita da quella risposta, sì, okay, era stato
quello
il mio primo intento, ma, così facendo avrei perso il mio
unico
indizio che me lo avrebbe potuto mettere in una luce migliore.
- Oh, no, non credo che lo farò!- risposi, ritrovando un
filo di coraggio
- Allora bisognerà che ti aiuti a ricordare!
-C-cosa?- domandai, con un filo di voce
- Ti devo ricordare, per caso, che non si ruba?- aveva
ripreso a ghignare.
- Io non
ho rubato!- mormorai, dopo un po'
impietrita dalla strana idea che era venuta a quel mio insegnante.
Cioè io, rubare? Ma di
cosa stiamo parlando, di farfalle che nuotano? Il mio prof, oltre che
brutto doveva essere pazzo!
- Quindi ridamelo!- concluse, ma
credo
che non si aspettasse che mi mettessi a fare ciò che ho
fatto, io.
In effetti, l'ho guardato, due secondi poi ho scosso la testa, saremmo
rimasti lì, fino a... non ebbi nemmeno il tempo di
concludere il
pensiero che ciò che avrei voluto vedere avvenne ed io
iniziai a
sorridere come una cretina.
Lui mi guardò male con un sopracciglio alzato per qualche
istante, prima di scuotere la testa.
I suoi capelli non erano più corti e castani chiaro ma
lunghi
fino alle spalle e neri, per non parlare della loro assoluta
lucentezza. Chiunque se ne sarebbe andato deluso, ma non io che,
infatti...
Stavo saltando sul posto, fra un po' avrei fatto anche le capriole, se
ne fossi stata capace.
Poi, tutto ad un tratto, mi sono buttata fra le sue braccia e siamo
ricaduti a terra! |
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Capitolo 3 *** Chi diamine sei? (POV P) ***
Una stupida ragazzina ha osato recensire, vedo!
Scusi, Professore, ma le pare il modo di parlare?
Come osi? Anche qui mi disturbi?
Sì, vede, io sarei l' Autrice della storia, per cui...
Per cui, cosa? Per cui ti diverti a farmi ammattire, doppiamente?
Non mi pare di essere ancora arrivata a quel livello, ma se vuole...
Sa, che cosa voglio?
Mmmm! Che cosa?
Non dover rispondere a una mocciosa!
Dai! Lo so che si diverte!
Non mi diverto affatto, anzi non capisco il motivo di tanto godimento!
Oh, bhe, vede... Non alzi il sopracciglio, per favore! Comunque se non le risponde credo proprio che resteremo qui tutta la nostra esistenza!
Allora rispondiamo, che voglio essere libero, fra poco!
Sì, fra poco... per la lezione con i Grifoni!
...
A Morwenna Claws: Salve, non sono affatto felice di risponderti! Trovi comico che questa sciagurata osi parlarmi in un modo del genere? Originale, per di più... Non sono affatto contento che giuri di seguirci sempre! Spero che non ci mandi un altra recensione! Non ascoltarlo, ti prego, a volte è l'essere più cretino del mondo! Non mi arrabbio solo perchè non ho tempo da perdere! Comunque non mi è piaciuto il modo in cui hai parlato! Questa non è una FF comica ma è l'idiozia che una ragazza può fare al suo professore! Non sono affatto contento! Non dovresti, di certo, ringraziare quella sciagurata!
Avevo iniziato ad insegnare ben consapevole che il corpo che mi avevano
dato fosse totalmente inutile e nemmeno a parlare che già
iniziavo a non sopportare il fatto che ogni volta che passassi le
ragazze mi guardassero adoranti mentre i maschi non mi guardavano
nemmeno. Di sicuro preferivo il timore che acquisivano i maghi e le
streghe ad Hogwartz, quando mi vedevano.
Alla seconda ora di quel primo giorno avrei avuto una quarta, ma non
sapevo ancora quanto, quella classe sarebbe diventata insostenibile per
me.
Nemmeno avevo iniziato a fare l'appello che mi ritrovai ad osservare
una ragazzina che non si era comportata come tutte le altre. Mi
avvicinai per il solo desiderio di comprendere cosa stesse succedendo.
Quella ragazza aveva i capelli mossi e castani, gli occhi scuri, labbra
belle carnose, rosee e tirate in una smorfia, il suo fisico non si
poteva definire dei più belli per la sua pienezza e la sua
poca
altezza, eppure c'era qualcosa che aspirava al fascino, forse
quell'ombra di mistero che la circondava.
- Lei signorina...- mi fermai in quanto non conoscevo ancora il suo
nome. Fu la sua compagna di banco a suggerirmelo "Gaia" disse.
- Lei, signorina...Gaia- ripetei- si crede la migliore che non
si
alza in piedi?- fini con il mio tipico tono.
Dato che non rispondeva la iniziai a guardare negli occhi usando la
Legilimanzia.
" Brutto bastardo, come ti permetti di parlare come il Professore? Tu e
i tuoi schifosi occhi..." stava pensando lei.
Inizialmente non compresi chi fosse "il Professore", facendo
un
veloce giro nella sua mente capii che si trattava di nient'altro che me
stesso, così alzai un sopracciglio.
"...Ah, e non alzare
il sopracciglio, in quel modo! Così lo può fare
solo il
Professore, piuttosto dimmi chi cazzo sei!"
Alla fine mi allontanai ghignando: ci sarebbe stato da divertirsi. Mi
chiesi solo successivamente cosa non andasse nei miei occhi, erano
l'unica cosa che davvero amassi in quel volto, dato la loro somiglianza
ai suoi.
Dato che non lo trovavo in alcun modo importante iniziai a fare
l'appello finito il quale dissi:- Carl Prince, ma per voi
questo nome deve risultare irrilevante dal momento che
l’unico modo che avrete per rivolgermi a me sarà
chiamandomi Professore o Signore. Prima che le vostre petulanti domande
incomincino, vi precedo dicendovi che non è affar vostro del
motivo per la quale il vostro precedente professore di diritto
è stato allontanato e sono qui io. La mia precedente scuola
e la vostra a quanto pare hanno un connubio per
l’interscambio del corpo docente. Detto questo, entro un
secondo voglio vedere sui vostri tavoli il manuale scolastico- Detto
questo mi avviai verso la
scrivania per prendere la pozione Polisucco che mi ero preparato quella
stessa mattina.
Dato che, nuovamente, la ragazzina di nome "Gaia" non aveva preso fuori
nulla di quanto avevo indicato mi riavvicinai.
- Lei continua a considerarsi una privilegiata, che non prende
appunti?- le chiesi, cercando di essere il più normale
possibile
"Ti odio, brutto bastardo!"
Cosa?!? E'
questo il modo di rispondere?
"Vuoi sapere il perché?"
No, santo cielo, non m'interessa, invece vorrei davvero sapere
perché qui non si possono dare delle punizioni! Saresti la
prima
dell'anno, anche se, forse, non dovrei usare la Legilimanzia, con te!
"Perché
parli come il mio adorato Professore, facendomi sentire male
perché non lo potrò mai conoscere!"
Ah, su questo ti sbagli di grosso!
"Invece, tu, piccolo pezzo di merda sei soltanto un sostituto, per
cui..."
Per cui, cosa?!? e come ti permetti di definirmi "piccolo pezzo di
merda"?
"attenderò che quest'agonia finisca!"
Lo spero, ora che so cosa pensi di me, sarà meglio se
comincio la lezione.
- No, professore!- rispose quella, mentre io mi allontanavo.
Ripresi a spiegare ben consapevole che quella ragazza mi avrebbe fatto
impazzire.
Quando l'ora finì andai in sala insegnanti a prendermi un
caffè.
Lì, mi attendeva il professor Branchilupi, l'insegnante che
avevo sostituito.
- Cia-ciao! Sono ven-venuto a pre-prendere le mie cose, com-comunque,
come sta and-andando?- mi chiese
- Oh, beh, diciamo che potrebbe andare meglio! Per esempio ho dei
problemi con la studentessa "Cremini"(era quello il cognome di
"Gaia"), di quarta!- risposi, cercando di restare calmo
- Me lo as- asp-aspettavo! Cosa ha fatto, ha posto dom-domande troppo
pr-pre-precise? P-perché, sai, è quello
che fa con
tutti, ma gli ins-insegnanti di Diritto li fa imp-impazzire da due anni
a questa parte!- Continuò, quello.
Sollevai un sopracciglio.
"Ah, dunque, non ce l'aveva con me ma con la mia materia, bene a
sapersi!"
- Comunque no! Ha risposto male!- dissi, con non-chalance.
- L-lei? Lei n-non ris-risponde mai
male! Pos- possibile che lo abbia fatto?- chiese quello, iniziavo
già a detestarlo, ma non lo diedi a vedere.
"Sì, ha detto qualcosa contro i miei occhi e mi ha definito
un "piccolo pezzo di merda!""
Mi allontanai dalla Sala Professori, dove non avrei trovato pace,
pensando a quella ragazzina che avrebbe, sicuramente cercato di darmi
del filo da torcere.
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Capitolo 4 *** Un incontro un po' strano ed una scoperta un po' magica (Pov P) ***
Ciao,
raga! Come va?
Ma che te ne frega?
Ma... Professore,
lei lo sa cosa significa essere educati?
Molto meglio di
lei, mocciosetta!
Non sembra!
Comunque è educazione...
Lo dovresti sapere
che non te lo diranno mai o che, se anche lo
facessero, non ti importerebbe un granchè.
Lasciamo perdere,
Professore, tanto non ruscirei mai a cambiarla.
Brava, ragazzina!
Comunque la vedo
meglio!
Se dice che sto
meglio dalla batosta che avete voluto lanciarmi ti rispondo che hai
ragione!
Sì,
non ha più la boccetta di pozione di Paciock,
quindi ha capito che la vita è bella!
No, ho capito che
dato che sono sopravvissuto a Colui-che-non-deve
essere-nominato, sarebbe stupido uccidersi per delle mocciose!
Sì,
perché lei è Silente!
Come, prego?
Insomma lui ha
visto passarsi davanti un secolo...
Moderi i termini,
ragazzina!
Oh, lei mi ha
provocato! Comunque che ne dice di rispondere alle recensioni?
Preferisco andarmi
a scolare una cantina di vino elfico, piuttosto!
Professore, lo so
che non vede l'ora di passare un po'
di tempo con la sottoscritta ma passarci tutta
l'eternità...
Ho capito. Allora
hanno scritto in...
Oh! No! E' caduto
in catalessi! Temo, ragazze che lo abbiamo
perso.
...
Chi vuole una
statua che assomiglia incredibilmente al
Professore? Io lo terrei ma non ho spazio!
Come ti permetti?
Professore,
è tornato! Non sa quanto sono felice!
Non mi sono mai
mosso.
No, infatti, era
solo andato a farsi un giro ad Homnololu...
Non credevo
conoscesse un luogo come Honolulu!
Ah, si chiama
così? Comunque che ne dice di iniziare a rispondere alle
recensioni?
Piuttosto di
passare altro tempo con te...
Non sono poi
così male, vero?
Vorrei soltanto
dire che ci sono...
2... recensioni...
Oh, no! L'abbiamo
di nuovo perso! Va beh, ad aspettare lui si fa notte. Inizio a
rispondere io! Allora... a
Morwenna
Claws
vorrei dire che è stato un piacere citarti nel capitolo!
No, è
stato un dovere! Professore, continui Lei,
ora! ...
Oooops!
Poi vorrei aggiungere quanto sia contenta che ci pedinerai per tutta la
storia, non sopporto quando mi ritrovo a corto di recensioni, per cui...
Non recensite,
magari riuscirete a salvarmi... Professore!
...
Va
beh, ormai ho capito! Sono felice che anche a te faccia schifo "Amore
14", il mio motivo te l'ho già spiegato. Professore non
vomiti sul marmo, lo sporca, vada in bagno se odia tanto "Amore 14"!
Ecco, ci è andato... comunque, cosa dicevamo? Ah,
sì! Sconsiglio a tutti di leggere quel libro... Per finire
con te, mia cara recensitrice, finisco dicendo che non mi sarei mai
buttata addosso a un uomo che non sia il mio adorato Professore! No,
è tornato... Tu mi definisci "il mio
adorato professore"?
Sì,
perché...
Perché...
Dobbiamo
rispondere a Yunie 992, credo ce la possa fare lei, Professore!
Va bene, basta che
la smetti! A Yunie
992 Sì,
mi ero accorto che eri pazza, seppur tu ti definisci "diversamente
normale"! Professore,
moderi i termini... Non credo mi picchieresti
mai con una pentola, anzi, accetteresti che io ti levi tutti i punti
della sua Casa! Professore, qui non ci
sono Case! Allora la dovrei mettere in
punizione! Non
ci sono nemmeno quelle! Ma qui che diamine
c'è? Niente di tutto
ciò! Comunque,
dicevo, IO non mi drogo a differenza
di un'altra persona. Vero Cremini? Veramente, Professore... Non interessa a nessuno
ciò che sta per dire, per cui si azzittisca! Ma... Niente ma! Non so
perché proprio "Amore 14" ma è risaputo che la
Cremini è una romantica all'ennesima potenza! Per concludere
e poi andarmene, non vedo proprio come qualcuno possa ridere della
stupidità di una ragazzina che mi si è pure
buttata addosso!
Professore, non
lo sa che dovremo ringraziare tutti coloro che ci seguono, leggono o ci
mettono nelle preferite? Ok, come non detto ma, almeno, la prossima
volta non sbatta la porta!
Stavo tranquillamente tornando dopo aver comprato tutti gli ingredienti
per la Pozione Polisucco, che avrei ridovuto produrmi per i prossimi
mesi, quando, girando l'angolo, mi vedo una testa castana avvicinarsi
con
fin troppa violenza.
Non erano nemmeno passati dieci secondi che mi ritrovo sdraiato a terra
con qualcuno sopra.
Non potevo né volevo credere che quella testa castana fosse
quella di una mia studentessa, per precisione la Cremini, l'unica di
tutta la scuola che pare aver compreso chi sia in realtà.
Questo è l'unico motivo per cui, inizialmente ero rimasto a
fissarla negli occhi alla ricerca di una qualche spiegazione plausibile
e rimasi per due secondi stupito nel venire a conoscenza che quella
piccola
sbadata stava giocando a "trova gli errori" per strada! Non potevo
davvero crederci, non stava attenta nemmeno quando camminava,
così le dissi
- Cremini, si potrebbe alzare, ora, o le chiedo troppo?-
credo che il mio tono o la mia domanda la abbiano, per un qualche
motivo a me ignoto, offesa perché mi guardò male
e mi
rispose:- Mi scusi, non l'avrei nemmeno
sfiorata, se non le fossi caduta addosso!-
Ghignai internamente per quello che aveva casualmente detto senza dar
molta importanza a quel falso disgusto che aveva tirato fuori.
- Bene, Cremini!- ero assolutamente divertito mentre mi alzavo. Mi
allontanai, velocemente con un beffardo ghigno sul volto. Se qualcuno
che mi conosceva mi avesse visto in quel momento non avrebbe creduto ai
suoi occhi.
Dopo poco mi accinsi a prendere della nuova pozione ma, con mio grande
stupore mi accorsi che non ce n'era più. Maledì
quella
mocciosa di essermi caduta addosso e feci per andare verso
l'appartamento che avevo preso in affitto il più velocemente
possibile.
Non riuscii nemmeno a fare mezzo metro che mi accorsi di essere seguito.
-Ehi prof!-
"Chi è questo deficiente che mi chiama così?"
pensai,
prima di ricordarmi che poteva solo essere la Cremini mentre un mio
sopracciglio si alzava.
- Le è "caduta" della polvere!-
Contrassi la mascella. Quella mocciosetta mi aveva rubato
della polvere di corno di Bicorno, che lei chiamava polvere?!
- ma a lei che serve?- A quel punto compresi che mi era caduta ma non
l'avrei mai detto a voce alta, ho abbastanza orgoglio, io!|
Mi voltai, con un sopracciglio alzato come a chiedere il motivo di una
tale domanda e lei cosa fece?
Sorrise!
Quella sciagurata... Comunque dissi, con voce tornata alla
normalità e cercando di non far vedere quanto ero irritato:
- Beh, Cremini, credo che lei me lo dovrebbe restituire!-
Lei parve impietrirsi per qualche secondo prima di ribattere:
- Oh, no, non credo che lo farò!-
Ma dove diamine l'aveva trovato tutto quel coraggio?
Non ci pensai subito, per la fretta di tornare a casa, invece
risposi: - Allora bisognerà che ti aiuti a
ricordare!
-C-cosa?- domandò quella, con un filo di voce
- Ti devo ricordare, per caso, che non si ruba?- avevo
ripreso a ghignare.
- Io non
ho rubato!- pareva
essere indignata ma io non avevo detto nulla che non andava. Se non me
lo restituiva, infatti, sarebbe stato un po' come rubare.
- Quindi ridamelo!- conclusi prima che potessi iniziare a trasformarmi
ma quella prima mi guardò poi negò con la testa,
stava attendendo e io sapevo cosa.
Non ebbi il tempo nemmeno per formulare un pensiero di senso compiuto
che mi accorsi, con mio orrore, che pian piano mi stavo trasformando.
Iniziò a formarsi un sorriso sempre più grande
sul suo volto mentre i miei capelli ricominciavano a prendere la loro
forma iniziale.
La guardai male con un sopracciglio alzato per qualche
istante, prima di scuotere la testa.
I miei capelli non erano più corti e castani chiaro ma
lunghi
fino alle spalle e neri.Avrei potuto aspettarmi di tutto ma non che una
mocciosetta iniziasse a saltare sul posto come un canguro.
Che ci fosse da essere tanto felici bisognava chiederlo a lei. Fino a
quando avesse saltato non ci sarebbero stati poi così tanti
problemi e stavo già pensando ai mille motivi da dare per
farla smettere quando quella si è buttata fra le mie braccia
a peso morto. Ho sentito il terreno mancarmi da sotto i piedi, finendo
sotto la mia testa, mentre ringraziavo il cielo di avere i capelli di
quella lunghezza e maledicevo un vecchio pazzo che insisto a chiamare
"Preside" per avermi vietato di portare con me la bacchetta,
con la quale avrei potuto mandare un Anatema a quella ragazzina che
stava osando tanto.
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