Just a Dream

di Heath Queen Bee
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I know it's right... ***
Capitolo 2: *** Who cares, baby? ***
Capitolo 3: *** And that’s why I smile. ***
Capitolo 4: *** Will we ever have our happy ending? ***



Capitolo 1
*** I know it's right... ***


Buon salve popolo notturno di EFP :D
sono tornata alle 3 del mattino con una nuova One Shot ^^
Non fate caso a qualunque tipo di sclero nel testo, dovuto soprattutto all’orario >.<
Spero possiate apprezzare questa mia piccola pazzia e questa dolcissima coppia.

 
Magico.
Il ragazzo conosceva una sola parola per definire quel momento.
Dalla leggera e fresca brezza che lo cullava alla sconfinata distesa di fiori candidi fino alla meravigliosa visione della ragazza che sedeva davanti a lui, tutto era magico.
I corti capelli corvini che le incorniciavano il volto, mossi dal vento; i luminosi occhi neri e  la pelle scura baciata dai flebili raggi del sole del mattino, la camicetta rosa pallido che svolazzava e i corti pantaloncini bianchi, il tutto accompagnato da uno splendido e raggiante sorriso. Lui adorava quella ragazza.
Non aveva tempo per farsi domande del tipo “Cosa ci faccio io qui?” o “Perché c’è un pinguino sopra quell’albero?”, tutto gli sembrava scontato, naturale e... perfetto.
Diede un ultimo morso al suo sandwich per poi alzare lo sguardo incrociando quello della ragazza, arrossì leggermente sorridendo con dolcezza.
Katie rispose al sorriso per poi aggiustarsi i capelli dietro l’orecchio e lasciò andare il collo all’indietro socchiudendo gli occhi.
“È una giornata stupenda.” Sussurrò la ragazza senza aprire gli occhi.
Dj non potè fare a meno di sorridere intenerito: in quella strana situazione la sua piccola Katie gli sembrava tanto una bambina, un cucciolo di foca bisognoso di attenzioni, aveva bisogno di lui.
Il canto dei pettirossi si diffondeva nell’aria.
And the songbirds are singing, like they know the score...” Intonò il ragazzone seguendo il ritmo della canzone che tanto amava.
And I love you, I love you, I love you, like never before...” Concluse ridacchiando imbarazzato, facendo arrossire la ragazza.
Katie si schiarì la voce e chiudendo gli occhi continuò.
’Cause I feel that when I’m with you, it’s alright...” aprì gli occhi lasciando scivolare la sua calda mano su quella del compagno.
I know it’s right.” Concluse con un sospiro intrecciando le proprie dita con quelle di Dj.
Cosa ci poteva essere di più giusto?
I due ragazzi si scambiarono uno sguardo imbarazzato; il più grande si avvicinò a lei posandole la mano libera sulla spalla e fece incontrare le loro labbra.
Katie sorrise a quel contatto, e si lasciò andare al dolce bacio facendo scorrere la mano sulla schiena del ragazzo.
Dj sarebbe potuto stare così per ore, forse per giorni, ma sentì le labbra della ragazza sfumare lentamente e dissolversi; la sua mano, prima saldamente intrecciata a quella del compagno, svanì lentamente e in un ultimo sorriso malinconico anche la più piccola traccia di lei era scomparsa davanti ai suoi occhi.
Un turbinio di emozioni fece girare la testa al ragazzone che si ritrovò in un attimo disteso sul proprio letto, abbracciato al suo cuscino.
Illuso.
Era stato solo un sogno.
“Devo smetterla di mangiare messicano la sera. Dovrei darti ascolto più spesso Kat...” Concluse rigirandosi da un lato con un sorriso rassegnato.
“L’ho sempre detto anch’io, amore.”

 

[La canzone usata nel testo è “Songbird” dei Fleetwood Mac o, in alternativa, di Naya Rivera (Glee), link (http://www.youtube.com/watch?v=cPrSpqr-2mU]
Sto considerando l’idea di scrivere una serie di One shot con tema i Sogni, fatemi sapere cosa ne pensate.
Ovviamente accetto anche le critiche, ma recensite *-* 

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Capitolo 2
*** Who cares, baby? ***


-Come sta la mia piccola?-
Un alto ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli biondi entrò in casa gesticolando ampiamente con un grosso sorriso stampato sulla faccia, lanciò una valigetta di pelle sul divano e si avvicino alla ragazza bionda in cucina.
-Janet? Sta bene, è a scuola.- Rispose la bionda con un dolce sorriso.
-Oh, be’... Janet è la mia bambina, tu sei la mia piccola...- Le disse ammiccante, sfiorandole i capelli, lasciati sciolti lungo la schiena.
Bridgette posò il piatto arrossendo leggermente, si voltò e gli diede un leggero bacio sulle labbra.
-Sei dolcissimo.- sussurrò senza allontanarsi dalle sue labbra.
-Hai bisogno, tesoro?- Chiese Geoff sorridendo ampiamente.
La ragazza tornò a fissare i pochi piatti che doveva finire di asciugare, spostò un ciuffetto di capelli ribelle dal volto, scosse la testa stupendosi della gentilezza del fidanzato e gli passò scherzosamente una mano tra i capelli spettinandoglieli.
-Mi devi chiedere qualcosa?- Chiese sospettosa la bionda.
-In effetti ci sarebbe una cosa...-
Bridgette socchiuse gli occhi sbuffando con sguardo severo.
-Ricordi quando eravamo giovani? Ai tempi del reality...- Geoff si appoggiò al tavolo continuando a sorridere ampiamente.
-Arriva al punto, Geoffie.- Lo incitò la ragazza senza distogliere lo sguardo dall’acqua che scorreva sulle sue mani.
-Tu mi dicesti che il tuo sogno era quello di girare per il mondo e salvare i delfini...- Continuò abbassando lo sguardo.
-Eravamo solo dei ragazzi, io amo la mia vita così com’è, non potrei chiedere di meglio.- Lo interruppe con tono sinceramente convinto.
Il biondo infilò le mani nelle tasche dei pantaloni, estraendone una piccola scatolina di velluto rosso.
-Oh, peccato... Immagino che questa non servirà...- Sussurrò rigirandosi l’oggetto tra le mani fingendosi deluso. -Ma penso che valga la pena tentare.- Continuò ottenendo l’attenzione della fidanzata.
- Bridgette Claire Danwood, vuoi sposarmi?- Geoff sfoggiò uno dei suoi sorrisi più belli e si piegò in ginocchio aprendo la piccola scatolina.
La surfista si girò, dapprima incredula, poi gli occhi si fecero lucidi. Portò le mani davanti alla bocca lasciando scivolare il piatto fissando adorante il piccolo anello in argento, tempestato di piccoli smeraldi.
-Sono del colore dei tuoi occhi.- Sussurrò soddisfatto.
-Oh, Dio, sì.- Disse la ragazza lasciando che una lacrima di gioia le rigasse il volto.
Il biondo sfilò l’anello dal cuscinetto e prese la mano della ragazza, ponendolo con delicatezza nell’anulare.
Bridgette guardò incredula la mano, spostò lo sguardo agli occhi del fidanzato e si gettò in lacrime tra le sue braccia.
-È... è un sogno!- Balbettò.
-Se lo fosse, sarebbe di certo il sogno migliore della mia vita.-

Eccomi con una nuova piccola One shot con tema i sogni, I hope you like it!
Ho deciso che ogni One shot avrà come titolo il verso di una canzone.
La canzone che da il titolo a questa
ciofeca è "Marry you" di Bruno Mars.
All'inizio doveva venir fuori tutt'altra cosa... diciamo che questa non mi convince particolarmente xD
La coppia è ovviamente la Bridgeoff.
p.s. Janet è la figlioletta dei biondini ;D
 

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Capitolo 3
*** And that’s why I smile. ***


-Gamberetto! Stanotte ti ho sognato.-
Un Noah impegnato a leggere il suo libro scosse la testa in segno di disapprovazione.
-C’eravamo io, tu, il mio letto...-
Il ragazzo arrossì violentemente alzando gli occhi dalla pagina.
-Co-cosa?- Balbettò spalancando gli occhi.
-Esattamente quello che ho detto!- Rispose la rossa con naturalezza.
-E... di preciso... che cosa ci facevamo con un letto?- Chiese tremante l’indiano.
-Mi sembra ovvio.-
Noah rabbrividì e fece per andarsene ma venne trattenuto dalla ragazza che gli saltò sulle spalle.
-Sai, gamberetto... la gonna ti dona...- Gli sussurrò all’orecchio la ragazza.
Il moro, controllò terrorizzato, ma indossava i suoi soliti pantaloni. Non gli ci volle molto per capire...
-Nel tuo sogno indossavo una gonna?- Urlò con ribrezzo scrollandosi di dosso il peso della ragazza.
-Certo! Ed era anche molto carina... insieme al corpetto.- Rispose aggrappandosi al lampadario, dondolando a testa in giù. -Sei così carino quando arrossisci.- Concluse notando lo sguardo imbarazzato del ragazzo.
Noah si coprì il viso con le mani. Per quanto si sforzasse di rimanere immune al fascino che emanava la rossa, non poteva che perdersi nei suoi luminosi occhi verdi.
Lei era tutto ciò che lui non aveva mai avuto il coraggio di essere: libera.
E, anche se era duro ammetterlo, era estremamente invidioso della sua apparente pazzia.
Senza nemmeno rendersene conto, Noah stava sorridendo.
Sorrideva perché, pur sembrandogli strano, sapeva di essere innamorato e questo lo rendeva finalmente felice.
Prese tra le mani il viso della ragazza penzolante dal soffitto e, per la prima volta, seguì l’istinto. Era quello che voleva davvero. Era riuscito a fregarsene del parere della gente in un solo, piccolo gesto.
Poggiò le labbra sulle sue assaporandole per pochi secondi, fino a che Izzy non scoppiò in una risata genuina e cristallina.
-Perchè ridi?- Chiese scioccato l’indiano.
-Oh, gamberetto... Di certo baci meglio di come pieghi le lenzuola.-
Noah scoppiò a ridere. La sua debole risatina si trasformò presto in una grande risata liberatoria.
Il ragazzo si teneva una mano sulla pancia piegato in due.
-Se questo è divertirsi...- Disse il moro tra una risata e l’altra.-Allora, penso proprio che non smetterò tanto presto.-
La rossa lo fissò perplessa per qualche minuto mentre si rotolava sul pavimento, poi si aprì in un grande sorriso commosso.
-Vedo che cominci a imparare.- 


Perdonate il ritardo ma la mia ispirazione era pari a zero =.=
E si capisce bene da questo schifo di aggiornamento ^^''
Il titolo di questa One shot è ispirato alla canzone "Smile" di Avril Lavigne.
Volevo fare qualcosa di diverso per la Nizzy, eppure è venuta la solita scadente One Shot...
Mi piacerebbe comunque sapere cosa ne pensate, adoro ricevere recensioni, anche critiche :D
Baci, Heath.

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Capitolo 4
*** Will we ever have our happy ending? ***


Eccomi con un nuovo capitolo.
Dedico questa One Shot a Pancake che, anche se lei non lo sa, mi ha dato la forza necessaria e quel pizzico di autostima che mi ha spinto a continuare questa raccolta.
Il titolo è tratto dalla canzone "Pretending" di Glee che vi consiglio di sentire perchè è... meravigliosa.
Avrei voluto mettere come titolo tutto il testo della canzone xD
Vi lascio alla lettura.


Dolore.
Bloccato su un lettino d’ospedale non provava più niente.
Solo dolore.
Non poteva muoversi, non poteva parlare, non poteva piangere.
Ogni singola lacrima portava solo altro dolore.
I suoi occhi gonfi e rossi avevano perso ogni accenno di luce che un tempo li caratterizzava, erano grigi, spenti e inondati di dolorose lacrime.
Ogni volta che il suo corpo si contraeva in un singhiozzo, sentiva il suo stomaco accartocciarsi e tutte le cicatrici tirare all’unisono.
Spesso si mordeva il labbro tanto da farlo sanguinare, per evitare di far scendere anche una sola lacrima dai suoi stanchi occhi grigi.
Eppure, solo in una stanza d’ospedale, non poteva far altro che pensare, ricordare, piangere.
Ogni battito del suo cuore malato spingeva nel petto, quasi come un’eterna tortura.
Dolore.
Eppure c’era qualcosa che gli provocava ben più dolore delle sue ferite.
Le lacrime di Heather.
Nel vederla appallottolata in un angolo di quel vecchio confessionale arrugginito, con le lacrime che le rigavano il volto e i capelli umidi lasciati liberi sulle spalle, una forte fitta al cuore gli fece girare la testa.
Faceva male. Più delle bruciature. Molto più dell’essere spinti giù dalla cima di un vulcano.
Erano entrambi tornati a quei pochi giorni in cui la pace regnava tra loro. In Messico.
I resti di un arrugginito aereo giacevano a terra, ricoperti di muschio e terra.
Heather alzò lo sguardo, tornando subito dopo a fissare il pavimento sporco.
Vergogna e rimorso.
La vergogna di aver rovinato la sua vita in cambio di uno stupido milione.
Il rimorso per non aver accettato i suoi sentimenti.
Ha avuto ben due possibilità, entrambe le volte ha tradito se stessa e il suo vero amore.
Alejandro non poteva fare a meno di chiedersi per quale motivo non riusciva a provare rabbia davanti a una tale visione.
L’unica cosa che ora voleva fare era prendere la sua piccola Heather tra le braccia, stringerla, affondare il viso tra i suoi capelli corvini e assaporarne il dolce profumo.
Si avvicinò tremante alla minuta figura che teneva le ginocchia strette al petto e il capo nascosto tra le gambe.
Le avrebbe urlato contro, l’avrebbe presa per un braccio mostrandogli le sue numerose ferite, l’avrebbe fatta sprofondare lentamente nei sensi di colpa.
Ma non lo fece.
L’ispanico tese una mano tremante, la ragazza alzò il viso coperto per metà dai capelli corvini e spalancò gli occhi sorpresa.
Voleva davvero perdonarla? O voleva semplicemente che si alzasse per prenderla a pugni in piena faccia?
A Heather non importava, la sola cosa che voleva era poter scorgere nuovamente il verde dei suoi occhi; qualunque cosa avesse fatto, lei non avrebbe reagito, perchè nel profondo sapeva bene di meritarselo.
Afferrò la mano del ragazzo con la poca forza che le rimaneva in corpo e barcollò fino ad essere completamente in piedi.
Ad aspettarla non c’erano più i meravigliosi occhi verdi che ricordava, ma solo due profondi e inespressivi pozzi grigi.
Heather portò entrambe le mani di fronte alla bocca spalancando gli occhi ancora lucidi, quello non poteva essere il suo Alejandro.
Riprese a singhiozzare copiosamente, coprendosi gli occhi e rischiando di cadere a terra.
E, in un attimo, le calde braccia del ragazzo le avevano circondato la vita stringendola forte, quasi come se avesse paura di perderla.
La mora appoggiò il viso sulla spalla del suo Alejandro bagnandogli di lacrime la camicia, gli strinse le braccia al collo alzandosi in punta di piedi ma continuando nel suo pianto disturbato da fremiti.
Entrambi chiusero gli occhi godendosi quel lungo minuto stringendosi avidamente l’un l’altro.
“I- io... m-mi dispiace.” Singhiozzò Heather rompendo il silenzio.
Un piccolo sorriso comparve sul volto dei del ragazzo.
 “Shh... è stato solo un brutto sogno. Questo è il nostro lieto fine.”


Che dire... spero vi sia piaciuto, io ce l'ho messa tutta.
Spero di non avervi deluso =.=
Se non vi reca troppo disturbo potreste lasciarmi un commentino, ho ancora tante idee per questa raccolta! 
Vi lascio il link di Pretending, tanto per fare un po' di pubblicità a quella meravigliosa serie tv, glee.

http://www.youtube.com/watch?v=isbOJnQI8sw
 

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