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Lista capitoli: Capitolo 1: *** L'inizio di una magica storia *** Capitolo 2: *** Il loro primo incontro *** Capitolo 3: *** circa...tre metri sopra il cielo *** Capitolo 4: *** Quando il passato ritorna *** Capitolo 5: *** Addio... *** Capitolo 6: *** Le prime tre prove di Sora *** Capitolo 7: *** Insieme per l'eternità! ***
Eccomi con una nuova
storia!!!Sì,lo so,ho ancora in corso “Forse qualcosa di più”,però volevo
pubblicare subito questa grandissima cavolata nata dalla mia testolina insulsa…
In realtà,l’idea iniziale era
Takeru=Amore e Hikari=Psiche;però siccome sto dedicando loro un’intera
fanfiction volevo cambiare personaggi…e la prima coppia a cui ho pensato è
stata Sorato, poco popolare,veramente… Quindi,godetevi questa piccola storia
d’amore e lasciatemi recensioni,mi raccomando!!!
ErwV kai Yuch.(leggete èros kai
psukè).
“C’era una volta…”
“Ma così no,Takeru!!Così sembra più una
favoletta che non un meraviglioso mito dell’antichità!”
“È più simile ad una favola di quanto
pensi,Hikari…ma se proprio ci tieni,inizia a narrare tu!”
“Mmm…forse dovremmo prima presentarci a chi ci
segue,no?”
“Uff…allora…io sono un cantore,ma non cieco come
Omero,anzi vorrei sapere chi l’ha detto che era cieco,faceva solo…”
“E non dilungarti!”
“E questa è la mia dolcissima
ragazza,Hikari,anche lei narratrice di miti…”
“Mentre questo spiritosissimo ragazzo è il mio
fidanzato,Takeru…noi viviamo narrando storie,storie di amori perduti,storie di
amori non corrisposti;insomma narriamo tutto ciò che accade in cielo lassù,dove
risiedono gli dei immortali…”
“Oggi eravamo qui per raccontare la vicenda di
Amore e Psiche,forse l’unica storia finita veramente bene Lassù.Inizi
tu,tesoro?”
Hikari si siede in braccio a Takeru,gli da un
bacio sulla guancia e inizia a narrare…
“Abitava in una città dell’antica Grecia una
normalissima famiglia composta da tre persone:il padre grande lavoratore,la
madre,una splendida padrona di casa ed infine la loro bellissima figlia,Sora.
Ella era talmente bella che il vocabolario umano non aveva parole a sufficienza
per descriverla ed era venerata come una dea. Era in età da marito,ma nessuno
osava prenderla in sposa perché era troppo bella per chiunque…ma molti
l’avrebbero voluta;primo fra tutti il suo amico d’infanzia,Taichi,innamorato di
lei da tempo immemore,ma mai corrisposto…
Capitò che la dea Katherine(ovvero
Venere,nda),dea dell’amore e della bellezza(su questo possiamo
discutere….ndFede-che-sinceramente-non-la-può-vedere),osservò quanto venisse
venerata,quasi quanto lei…Poteva mai una mortale innalzarsi tanto?Ovviamente
no.
“Yamato!”
“Chi altro devo far innamorare,madre?”
La dea aveva appena chiamato suo figlio
Yamato,che grazie alle sue frecce poteva far innamorare persino un dio dal
cuore di ghiaccio. Egli era bellissimo(qui Kari si gira ed assicura a Takeru
che è innamorata solo di Tk stesso;Takeru sorride e dice che anche per lui
esiste solo Kari…dopo tutte queste smancerie,ricomincia la narrazione),dal capo
biondo e gli occhi cerulei,insomma tale che Katherine può ben vantarsi di
essergli madre!
“C’è una ragazza in quella città greca;chiamata
Sora,ella è talmente tracotante che si è voluta innalzare al mio livello!Perciò
tu,figlio mio,falla innamorare di un uomo spregevole ed assolutamente
abietto,in modo che non le passino più queste idee per la sua sciocca
mente…tutto chiaro?”
“Sì,madre.”
Yamato in realtà si stava chiedendo quando sua
madre avrebbe avuto l’intenzione di finirla con le sue vendette,ma in fondo non
gliene importava;lui era solo un sicario dallo sguardo impenetrabile…
Dunque,il dio andò a cercare questa famigerata
ragazza…dopo alcune ore di inutile ricerca,si era già stancato;ma sentì
all’improvviso un ragazzo bruno gridare “Sora!!!”e vide questo ragazzo portarle
dei fiori di campo.
Era il tramonto,controluce non riuscì a vedere
il volto della ragazza,ma sentì questa con una voce dolce dire:”Sono
bellissimi,Taichi,grazie mille!!!”
Poi la ragazza si spostò e lui prese la mira per
la freccia…Abbassò il braccio appena vide la ragazza…era…era… bellissima,come
avrebbe potuto far male ad una creatura così aggraziata? No,per quella volta
no,non avrebbe eseguito gli ordini della madre…incominciò a sentire delle fitte
al cuore….quelle stesse fitte che provocava lui…
Seguì la ragazza e la vide corteggiata e adorata
da molti giovani…la vista di queste cose gli faceva male al cuore;possibile che
esistesse l’amore a prima vista anche senza le sue frecce?
Ma era ormai venuta la sera ed egli doveva
tornare a casa;disse alla madre che non aveva ancora trovato la ragazza e si
addormentò con un sorriso sulle labbra,pensando solo a quella ragazza e al modo
in cui poteva conquistarla…lui era un dio sì,ma aveva le stesse preoccupazioni
di noi comuni mortali…Ma il Fato aveva già trovato la maniera di farla andare
da lui…
Il giorno dopo,infatti,il padre di Sora si recò
al santuario del dio Jyou(cioè Apollo…nda) chiedendo che cosa dovesse fare con
quella figlia così bella. Il dio decretò che avrebbe dovuto condurla su un alto
picco montuoso perché la sua bellezza non doveva stare né in terra ma nemmeno
fra i numi dell’Olimpo.
Il padre,seppure a malincuore,dovette eseguire
gli ordini;guai se un mortale osava non obbedire ad un dio!
Sora però non voleva lasciare la sua città
natia;lì c’era nata e aveva vissuto per oltre vent’anni…Anche Taichi era
afflitto,non era mai riuscito a dichiararsi alla ragazza;ma almeno l’avrebbe
salutata.
Venne di nuovo la sera,e Sora doveva partire…
“Sora!!!”
“Taichi!”esclamò la ragazza disperata.
“Io…non posso dirti di non andare via;andrei
contro la volontà di un dio…però…”
“Non dire niente…non voglio un addio fatto di
lacrime…abbracciami solamente…”
Il ragazzo imbarazzato seguì gli ordini;che cosa
avrebbe dato perché il mondo si fermasse lì…ma non era destino che lui stesse
con Sora.
Lei si divincolò dall’abbraccio,gli sussurrò un
“grazie per essermi stato amico” e sparì ,spezzando il cuore di una miriade di
ragazzi.
Dopo poco tempo Sora rimase sola sul picco
montuoso;il padre se n’era appena andato. Non ebbe neanche il tempo di sedersi
e piangere per la sua sorte infelice che un soffio di vento(inviato dal dio del
sogno Codi[cioè,non è che Codi sia un sogno!nda],che aveva sbirciato nei sogni
di Yamato) la portò via,leggera e fragile com’era.”
Hikari interrompe la narrazione,ormai è tardi
anche per lei e Takeru,continueranno la loro storia presto…
Allora?!?!Che ne dite? Questa è la
mia personale interpretazione di Amore&Psiche(in questo caso
Yamato&Sora)…spero che vi piaccia!Mi raccomando,mi aspetto tante
recensioni!
Bene,dopo un’esatta settimana sono tornata col secondo capitolo di
questa assurda rivisitazione di “Amore e Psiche”…
Bene,dopo un’esatta settimana sono tornata col
secondo capitolo di quest’assurda rivisitazione di “Amore e Psiche”…
Però vedo che a molti di voi è piaciuta…grazie!^___^
In particolare thanx to:
·Tomoe grazie x sopportarmi ogni giorno…
·_heAtHer_ aspetto il seguito della tua ficcy…
·Sora 89,a cui ho pensato subito mentre scrivevo questa storiella
Sorato…
Nemesis,anke lei
ke mi sopporta ogni giorno…
Keiko grazie
1000 x il sostegno!!!Davvero pensi ke non sia una trovata insulta??
Memole grazie
tantissimo anke a te!
Ichigo_chan:Thank
you!!Cmq non è vero ke Tk e Kari sono sdolcinati…è solo che io li vedo
troppo bene insieme!!
ErwV kai Yukh.
“Eravamo arrivati al
punto in cui la giovane Sora veniva rapita da un soffio di vento,giusto
Takeru?”
“Sì,però oggi tocca a
me raccontare,perché tu l’hai già fatto l’altra volta…”
Sospirando,Kari
dice:”E va bene!!Allora oggi narra tu,novello Omero!”
(sarcastico)”Ai tuoi
ordini,tesoro!”
“Dunque,la giovane si
ritrovò in un soffice prato. Riposò un attimo,per la stanchezza del viaggio.
Quando si ridestò completamente,vide davanti a sé un bosco molto fitto,una
sorgente d’acqua cristallina e proprio nel centro di questo bosco si innalzava
un palazzo dall’aspetto regale,certo non opera d’un uomo.
Ella non sapeva di chi
mai fosse e vinta dalla curiosità lo visitò molto accuratamente. Era una
costruzione stupenda sia fuori sia dentro;infatti all’interno scorse tantissimi
tesori e arazzi stupendi.
Mentre visitava il
palazzo,una voce si rivolse alla graziosa Sora (eHikari si infastidisce alquanto per il “graziosa”)e le
sussurrò:”Perché mai ti meravigli di questa ricchezza,se è tutto tuo?”
“Come,tutto mio?”
“Tue sono queste
ricchezze.Puoi entrare in una stanza,fare il bagno,riposare quanto vorrai.
Noi,le voci,siamo le tue ancelle;chiamaci quando ti servirà qualche servizio e
noi saremo subito da te.”
La voce si
dileguò,lasciando Sora molto perplessa.
Qui però bisogna fare
una precisazione. Sora non si trovava lì per…Ehi,amore,che c’è?”
Solo ora Takeru s’è
accorto che Hikari sta sbuffando scocciata.
“Sei arrabbiata con
me?”Poi il cantore sembra capire…infatti tace,aspettando che la sua fidanzata
continui il racconto…lei non ha ancora capito che lui farebbe tutto per
lei,persino lasciarle raccontare tutta la storia…
“Cosa c’è,hai finito i
complimenti?”
“Continua tu…”
“Cosa…?”
“Ho detto:continua
tu,no?”
Lei sorride e pensa
che lui è semplicemente uno scemo,un dolcissimo scemo.
Finalmente Takeru
ricomincia a narrare.
“Dicevamo,Sora non si trovava
lì per caso. Anzi era stata tutta una macchinazione del dio Codi(ricordate,no?^^). Aveva capito che Yamato aveva preso una
fortissima sbandata per la ragazza,quindi l’aveva fatta arrivare davanti al
palazzo del dio dalle frecce magiche. Nel frattempo aveva convinto il dio
Ken(in questo caso sarebbe Zeus…nda) che era ormai arrivato anche per Yamato il
momento di prender moglie e che lui aveva già qualcuno in mente. Yamato era
contrariato all’idea,ma non poteva rifiutare gli ordini del Padre degli dei.
Tornando a Sora,alla fine decise che era sicuramente un dono della
provvidenza(e daglie con questa provvidenza!!!Non ne posso più di lei e di
Manzoni…nda)e,con un buon bagno,cacciò la stanchezza. In seguito si sedette con
piacere ad una tavola riccamente imbandita.
Ma si sentiva sola…pensava ai suoi genitori,a Taichi che si sarebbe
ingozzato da scoppiare se fosse stato lì con lei…al pensiero del suo migliore
amico le si strinse lo stomaco…le mancava così tanto…
Intanto Yamato era sempre più restio a fare della sua sposa una perfetta
sconosciuta,lui voleva Sora…ma pareva che lei avesse già…come si chiamava?Ah
sì,Taichi…
Katherine disapprovava in toto questo atteggiamento,continuava a
ripetere al figlio che era meglio così…
Capiva che si era innamorato,era pur sempre la dea dell’amore…il
problema era che non riusciva a comprendere chi fosse la ragazza in
questione;certo Matt non le aveva detto nulla,altrimenti avrebbe ammazzato
entrambi i ragazzi!
Alla fina,completamente sfiduciato e ormai persuaso dall’insistente
madre,si recò nella sua dimora.
Katherine era contentissima che Iori le avesse fatto quel favore
enorme,ma se avesse saputo subito chi era la sua imminente nuora,avrebbe
maledetto tutta la sua famiglia per almeno sette generazioni.
E così,da una parte c’era Sora che era andata a dormire e che temeva per
la sua verginità;dall’altra c’era Matt che voleva finire subito la
“faccenda”,in modo da non dover soffrire troppo e da non far soffrire troppo la
ragazza…chissà,magari anche lei era innamorata di qualcun altro…
La porta della camera di Sora si aprì,e lei intravide l’ombra di un
uomo. In quel momento,tremava come una foglia.
Nessuno dei due vide bene l’altro in faccia,ma Matt quella sera fece di
Sora la sua sposa…
All’alba poi lui la vide… e fu raggiante di gioia…allora Codi lo
sapeva,non aveva preso una decisione a lui avversa,anzi…aveva appena dormito
assieme alla ragazza di cui si era innamorato,ma lei non doveva sapere chi
era…non subito almeno,perché non voleva che sua madre le facesse male…dovette volare
via,per far credere a sua madre che la stava ancora cercando.
Intanto Sora si era risvegliata,avrebbe voluto guardare in faccia quel
suo misterioso sposo,ma se n’era già andato.
Dei sentimenti contrastanti regnavano in lei:da una parte,aveva passato
una bellissima notte,ma dall’altra come poteva innamorarsi di una persona che
non aveva mai neanche visto?E come avrebbe resistito da sola,lì,in quella
prigione dorata?”
Anche il turno di Takeru è finito,e i nostri due cantori se ne vanno
insieme,mano nella mano.
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!!Io ce la
sto mettendo tutta,questa storia mi piace moltissimo e spero che continuerà a
piacere anche a voi!!
Capitolo 3 *** circa...tre metri sopra il cielo ***
Oh,sono così contenta che “Amore e Psiche” abbia avuto successo
Oh,sono così contenta che “Amore e
Psiche” abbia avuto successo!Grazie mille,come dice Max!(avviso:io adoro Max
Pezzali…^///^)Rispondo subito alle vostre recensioni:
Sora89:grazie per il commento;era ovvio che l'avrei continuata!Cmq,beh sì mi hai contagiata...
Ichigo_chan25:beh,non è che io poi abbia descritto tutta la scena...e cmq,ti assicuro il libro accennava solo alla cosa...
Miya:ti ringrazio!!!!!come posso continuare senza di te?
Memole:grazie!!!Spero che anche questo cappy ti piaccia!
Tomoe:grazie mille anche a te(anche se Max non ti piace tanto e io ti assillo con lui...)
_heAtHer_:sono sempre contenta se qualcuno inserisce più Takari nelle proprie storie...e poi,sorvoliamo sulla provvidenza manzoniana,per carità...
Indicativamente,per
Amore e Psiche ci saranno 8 capitoli…e siamo già al terzo!^^
Ma
bando alle ciance, passiamo a fatti concreti!
ErwV kai Yuch.
“Non sapeva neanche lei come…però s’era innamorata del suo
sposo misterioso…”
“Kari,com’è
che inizi sempre tu?Hai un complesso di superiorità?”
La
giovane sbuffa. È sempre così…iniziano sempre litigando e poi facendo pace nei
modi più dolci e stupidi possibili!
“Eddai!Oggi
tocca a me!”T__T
“Se non
fossi la mia fidanzata,probabilmente ti avrei già mandato a quel paese!”XP
“Ah,sì?”
“Certo
che non ti si può dire niente!Allora per farmi perdonare,inizia tu!” ^^°°
“Grazie
tesoro!”^w^
“Cosa non si deve fare per campare…”
Kari
evidentemente non l’ha sentito,ed inizia a raccontare.
“Stavamo
dicendo…Sora,pur non sapendo come,si era invaghita del suo sposo…Yamato
l’andava a “trovare” ogni sera,e non aveva ancora avuto il coraggio di dire
tutto a Katherine…in realtà la madre aveva moltissimi sospetti,perché ogni
giorno diceva di non aver trovato la ragazza che si era innalzata al suo
livello…e poi stranamente non voleva mostrarle la moglie…non riusciva più a capire
suo figlio,e questo le dava enormemente fastidio…
Dal canto
suo,Yamato sapeva perfettamente che un giorno o l’altro avrebbe dovuto dire
tutto a sua madre e agli altri dei…che avrebbe dovuto regolarizzare la sua
unione di fronte al Consiglio degli dei…però non voleva rovinare la sua
felicità. Quante volte aveva obbedito alla madre e quindi distrutto coppie
felici?Adesso si trattava di distruggere lui,e non aveva nessuna voglia di
farlo (ovviamente…).
Ma
d’altronde sapeva che si sarebbe dovuto mostrare alla sua Sora,però aveva
paura,paura che lei potesse a sua volta aver paura di stare con un
dio…diavolo,perché le unioni tra mortali e dei erano sempre così difficili?Non
riusciva a capirlo…e così ogni giorno soffriva,mentendo a se stesso e alla
madre,e ogni notte era condannato ad una felicità effimera…in fondo non era poi
così felice…ma quand’era con Sora,il mondo pareva trasformarsi,la notte pareva
tingersi dei colori più brillanti…
Per Sora
la situazione era molto diversa;poteva definirsi innamorata di suo marito,però
non comprendeva il motivo per cui lui non volesse farsi vedere…eppure quando
era con lei era dolce,e aveva,secondo lei(sottolineato per non far
ingelosire Tkuccio) ,una voce bellissima…era sicura che anche fisicamente
dovesse essere perfetto,e allora perché?
E poi
c’era da considerare il fatto che per tutto il giorno doveva stare da
sola,circondata solo da voci che la servivano…ogni giorno era il purgatorio per
poter poi passare alla notte,il paradiso…e poi ripiombare di nuovo
nell’inferno,quando la mattina si accorgeva di essere da sola…e piangeva…per un
amore che non sapeva se volere o rifiutare,ma ogni volta era troppo debole per
rifiutare quella sua dolcezza.
Ma quella
sera si fece coraggio e gli chiese se poteva qualche volta uscire fuori…lui la
strinse a sé più forte e le disse queste parole:
“Sora…amore
mio…il destino è crudele con noi. Mi è giunta voce che il tuo amico
d’infanzia,quel Taichi,ti creda morta e ti stia cercando per mari e monti…”
“D-davvero?”
“Sì,ma…perché
piangi ,tesoro?”
“Perché
pensavo mi avesse…dimenticata…”
Yamato fu
raggelato da quella risposta,si scansò un po’ da lei e continuò,amaramente,il
discorso:”Comunque,in breve arriverà alla rupe dove il soffio di vento ti ha
rapito…per portarti da me…ti prego…non rispondere ai suoi appelli,di qualunque
tipo siano…”
“Ma tu
chi sei per dirmi queste cose?“
“…sono
una persona che sa troppe cose…”
“E perché
mi privi dei tuoi abbracci,ogni qualvolta viene l’aurora?”
Yamato
l’accarezzava,quanto avrebbe voluto sapere anche lui la risposta a quella
domanda.(in
questo momento sto ascoltando,mentre scrivo,”Meravigliosa creatura”di Gianna
Nannini…non vi sembra,in questa situazione, perfetta per Sora,ipoteticamente
cantata da Matt??^o^)
“Un giorno saprai tutto…”
“Sì,ma quando?Non
so nemmeno come ti chiami!”
Sora
stava piangendo,così come il cuore di Matt,che gli diceva che non era giusto
tutto quello,che doveva rimanere!Ma la sua ragione diceva di attendere ancora
un po’,fino a quando Katherine non l’avrebbe più fatto vagare per tutta la
Grecia…Venne l’alba,Yamato se ne andò,lasciando una Sora in lacrime e con un
sacco di dubbi e domande nel suo cuore…Taichi avrebbe saputo consigliarla al
meglio…solo Taichi…
Si
ripeteva di essere scomparsa oramai dal mondo dei viventi,perché non faceva che
ripetere la sua routine e praticamente parlava da sola,com’è uso dei pazzi.
Passarono
i giorni…e la situazione non era cambiata. Sora però non ce la faceva più…ogni
giorno era una sofferenza e il suo sposo non accennava a farsi vedere…
Neanche
Yamato stava bene…l’amava tantissimo,quella ragazza!Però… sua madre,che non era
affatto stupida(magari
un po’ ochetta sì,però)e
aveva capito che la faccenda di Sora era connessa con suo figlio,lo istigava
sempre più a cercarla…casualmente lui la non trovava mai.
E
soffriva a sentire Sora piangere,voleva abbracciarla,consolarla,amarla
sempre...e poi gli venivano in mente le parole di qualche sera prima,quando
Sora aveva sorriso al pensiero che Taichi la stesse cercando. E si bloccava,non
riusciva a far uscire dalla sua bocca alcuna parola amica…anzi,riusciva solo a
farle sempre più male.
Se i muri
della loro camera avessero potuto parlare,avrebbero descritto due persone
cheormai soffrivano solo. Eppure
qualche parola avrebbe potuto cambiare tutto…
“L’altra…l’altra
sera…mi stavi dicendo…che il destino era crudele con noi…perché mai?”
“ Perché
Taichi ti sta cercando.”
Yamato
era freddo,non voleva neanche pronunciare quel nome.
“Solo per
questo?!”
Sora si
scansò dal marito. Chi era per proibirle di incontrare il suo migliore amico?
“No,stupida.
Perché se risponderai ai suoi appelli,procurerai a me un grandissimo dolore…non
che t’importi…”
Il tono
di voce era apatico,quasi non gli interessasse vivere,se non aveva Sora.
Lei si
girò verso di lui…allora era semplicemente geloso…poteva anche dirlo prima…
“Cosa ti
fa pensare che non m’importi di te?”
Poggiò la
testa sul suo petto e sorrise tra le lacrime.
“Certo
che piangi sempre…però,davvero t’importa di me?”
“Ti
amo…come potrebbe non importarmi di te?”
Yamato sorrise
anche lui…Sora gli toglieva un enorme peso dal cuore,allora non era un amore
non corrisposto…allora lei non voleva Taichi come marito…
“Vieni
qui,amore mio…”
L’alba
era ancora lontana,dopotutto.
La
mattina dopo non pesò particolarmente a Sora vedere che lui già non c’era
più…era contenta,contenta che lui l’amasse e si preoccupasse per lei…però…c’era
sempre quell’insoddisfazione…voleva un po’ rivedere Taichi e la sua
famiglia…solo rivederli,anche perché non avrebbe potuto innamorarsi di qualcun
altro all’infuori di Yamato.
Yamato
pure era euforico…Katherine se ne accorse,ma ormai non gli rivolgeva neanche
più la parola,tanto anche se gli parlava lui era sempre altrove…era sempre con
la testa fra le nuvole, dove vivono gli innamorati!(Se…manco tre metri sopra il cielo…)
Eh già…decise che quella sera avrebbe detto a Sora che
poteva vedere tutti quelli che voleva…tanto amava lui,e figuriamoci se gli
importava Taichi,in quel momento!
Così,la
sera vide due amanti felici…
“Ne sei
sicuro?Posso davvero rispondere agli appelli di Taichi?”
“Sì…contenta?”^^
“Grazie amore mio!!!Ti amo!!!”
“Lo so…e
vorrei che fosse così per sempre…”
”E chi ti dice che il nostro amore dovrà finire?”
Yamato
rispose semplicemente:”La paura di perderti…”
Poi Yamato l’avvertì di non lasciarsi persuadere però da
Taichi,qualunque frase avesse detto!E soprattutto,di non cercare di sapere come
lui fosse fatto fisicamente,perché sarebbe stata un’empia curiosità…Sora
rispose che avrebbe preferito morire piuttosto che essere privata di
lui,chiunque fosse.Si addormentarono entrambi,lei con la consapevolezza che
avrebbe visto finalmente qualche essere umano,lui credendo ciecamente
nell’amore che lei nutriva per lui…
L’alba
purtroppo rovinò quel momento,e lo sposo dovette allontanarsi,non sapeva
neanche lui per quanto altro tempo ancora…”
Hikari ha
gli occhi lucidi,dopo aver raccontato questa bellissima storia d’amore…Takeru
l’abbraccia e le dice che loro saranno sempre insieme,un po’ come Yamato e
Sora…
Beeeene!Siccome oggi non avevo un bel niente da
fare(visto che i miei prof sono quasi tutti assenti o in vena di regali di
Pasqua…come no…
-_-°),mi sono
messa a scrivere di getto il terzo capitolo,che è un po’ più corto rispetto
agli altri…questa storia era partita come una stupidaggine e invece mi ci sto
appassionando da morire!Anche perché Sora e Matt mi piacciono molto come
coppia,e purtroppo la maggioranza preferisce Taiora…vabbè,sono sempre gusti!
Hola!!!Ecco
finalmente il quarto capitolo di Amore e Psiche! Ringrazio tutti quelli che mi
hanno recensito,in particolare Sora89 che è davvero legata a questa ficcy!Ma
non mi perdo in chiacchiere inutili,per quelle bastano già Takeru e Hikari
nelle vesti di narratori!
ErwV kai Yuch
“Oggi
tocca a me!”
“E va
bene…”
Strano.
Oggi Kari è particolarmente docile,sarà che Takeru le ha fatto un enorme regalo
di compleanno…
Ad ogni
modo la narrazione finalmente comincia.
“Eravamo
rimasti al punto in cui Sora riusciva a strappare a Yamato la promessa che di
lì a qualche giorno avrebbe rivisto il suo amico d’infanzia Taichi…lei era
molto contenta all’idea,sebbene non sapesse esattamente se l’amico fosse
cambiato o no in quei mesi in cui lei era divenuta la consorte di Yamato…non sapeva
che Taichi si era sposato con una donna che non amava,ma lui non poteva farci
nulla. Così andava la vita…
Ma un
giorno riuscì a scoprire da un giovanetto amico dei Takenouchi,i genitori di
Sora,dove l’amata era stata abbandonata. Con la scusa di andare a trovare un
lontano parente nell’isola di Chio, Taichi accorse in fretta su questo monte e
si mise a cercare Sora,disperato. Niente. Solo le rocce che gli facevano
l’eco.Fino a quando non venne una
figura quasi divina…
“Perché
ti affliggi così tanto a cercarmi?Sono qui…”
“Sora…”
Inutile
dire che Taichi aspettava quel momento da mesi…poter abbracciare Sora…non
poteva chiedere null’altro ai Celesti. Arrossita,Sora gli disse di seguirla. Lo
voleva portare nella sua dimora…voleva poter condividere con qualcuno,e
specialmente con lui, la sua segreta felicità.
“ Tu vivi QUI?”
“Eh
già...non ci credi?Beh,a tratti neanch’io…”
Gli
mostrò le grandi ricchezze della casa,gli fece ascoltare le voci delle ancelle
che puntualmente la servivano,lo fece rifocillare lautamente…ma l’argomento
“matrimonio”non venne mai fuori. Ovvero:Sora non sospettava neanche
minimamente,durante il pranzo,che lui fosse ormai maritato e lui,pur
avvertendolo dolorosamente dentro di sé,voleva credere che in quella casa
vivesse solo lei. Sogno da sciocchi,lo sapeva bene. Venne la sera. Sora si
sentiva stranamente a disagio;aveva passato una bella giornata con
Taichi,rievocando i vecchi tempi in cui forse la vita era più facile,ma presto
sarebbe arrivato Yamato,e non voleva perdere alcun frammento di felicità
assieme a lui perché Taichi si attardava. Così si decise e disse:”Taichi…mi
dispiace ma non puoi stare qui molto a lungo…”
Lui stava
giocando con uno degli strani attrezzi che c’erano in casa di Sora.
Infantilmente disse:”E perché?Proprio adesso che stavo iniziando a capire come
si usa!”
Sora gli
prese le mani e lo guardò negli occhi. Taichi pensò,o meglio sperò, che lei
avrebbe detto qualcosa tipo” vieni a vivere qui,sono sola…”.
Invece fu
tutt’altro. Sora inspirò profondamente e disse:” Perché adesso deve venire mio
marito e non vorrei che pensasse male di due buoni amici come noi!”
Taichi
non seppe mai quale parola di quella frase lo annientò di più. Forse “mio
marito” o forse “due buoni amici come noi”…se ne andò subito. A Sora dispiaceva
vederlo così, e disse che poteva venire tutte le mattine successive. Taichi,che
le stava di spalle, si voltò lentamente e annuì. Con il cuore in frantumi.
Sora si
sentì subito meglio. Di mattina avrebbe incontrato Taichi e potuto divertirsi,e
di sera…di sera sarebbe venuto Yamato…anzi,doveva prepararsi!
Yamato
arrivò qualche minuto dopo. Taichi lo vide avvicinarsi,capì subito che era lui
il marito della persona che aveva amato per anni. Subito volle ucciderlo,ma si
fermò,solo per Sora. L’avrebbe ferita troppo,agendo così sconsideratamente. Poi
fissò ulteriormente Yamato,gli pareva di conoscerlo…aveva capelli biondi come
l’oro,e gli occhi blu nella notte.Chi conosceva che avesse quelle sembianze? Si
portò orripilato una mano alla bocca…aveva voluto uccidere un dio!Sora era la
moglie del dio dell’amore!(visto
che lei ha la digipietra dell’amore,è un accostamento puramente casuale!Nda)
No,a
maggior ragione,non poteva ammazzarlo. Lo vide entrare e cocenti lacrime di
gelosia e di impotenza gli si stagliarono sul viso. Avrebbe avuto ciò che
voleva solo se fosse stata Sora di sua spontanea volontà ad abbandonarlo. Ma
come?Ne sembrava davvero innamorata,altrimenti non avrebbe mai proferito quelle
parole…
Intanto,
a pochi metri di distanza,due persone si godevano l’amore nelle sue forme più
piacevoli.
Nei
giorni successivi,Taichi si presentò ogni mattina,pensando al suo piano
scellerato. Ma Yamato una sera si sentì in dovere di dirle ciò che aveva
iniziato a vedere. Aveva cominciato a vedere in Taichi un pericolo.
“Sora…Bada
bene a ciò che ti dico.”
”Dimmi,amore.”
“Taichi
sta organizzando un tranello nei tuoi confronti e…”
”Ma no…che dici?Non potrebbe mai!”
“E invece
è così…e soprattutto vorrà sapere il mio aspetto…”
“Ah
bè…neanche volendolo,potrei dirglielo.”
Sora sorrise amaramente e nascose le lacrime.
“…che tu
neanche conosci,e se arriverai a vederlo,non lo potrai più vedere.”
Yamato
non l’aveva sentita prima e aveva appena detto una grossa bugia. Ma…com’è che
si dice? Il fine giustifica i mezzi.
“Comprendo…non
farò tua menzione a Taichi…”
Yamato
sorrise,perché le doveva dire un’altra cosa.
“E
comunque…sarebbe controproducente per te,viste le tue condizioni…”
”Quali condizioni?Non sto male!”
Yamato poggiò una mano sul suo grembo e sussurrò:”Io parlavo della malattia che
dura nove mesi…”
Sora realizzò cosa aveva appena detto e lo abbracciò,chiedendosi come lo
sapesse. Cominciava sempre di più a credere che fosse un dio,ed era fermamente
convinta che sarebbe nato un amore!(In tutti i sensi!nda)
In seguito
Taichi,sapendo della gravidanza,non cercò più Sora. Doveva preparare il suo
piano in silenzio.
E Sora
contava i giorni che la separavano dal conoscere il volto del bimbo in cui
sperava di riconoscere il marito.
E persino
Katherine aveva rinunciato ai suoi propositi. Infatti era adulta;non poteva
continuare così…anche se ogni mattina chiamava il figlio per qualunque cosa le
fosse necessaria,forse per dispetto nei confronti di un figlio che spesso e
volentieri l’aveva fatta innamorare di persone abiette. Sì, era proprio così.
Sora però
voleva vedere Taichi,non riusciva a capire perché non fosse più venuto da lei.
Allora,una sera manifestò questo desiderio a Yamato,che veramente non voleva
accontentarla.
“Ma
Sora…riflettici:se starai lontana da Taichi un altro po’,probabilmente non
attuerà più nessun piano contro di me…contro di noi…”
Yamato
proprio non la capiva:aveva tutto ciò che poteva desiderare,perché
desiderava vedere ancora quell’uomo che sicuramente lo odiava?
“Allora
non hai capito niente!Non hai già avuto dimostrazione del mio amore nei tuoi
confronti?Non hai capito che io farei di tutto per te?Ti prego,se esaudirai
anche quest’ultimo desiderio e poi non vedrò più Taichi!”
Sora piangeva,così Matt le asciugò le lacrime e l’accontentò,pur non sentendosi
affatto tranquillo.
E ne
aveva ragione,comunque. Yamato ordinò ad uno dei suoi servitori di portare lì
Taichi e si allontanò per andare dalla madre.
Taichi,quando
vide Sora,non poté fare a meno di sentirsi male…la voleva,ma farla soffrire
no,assolutamente.
“Sora…non
sai quanto sono contento di vederti!E di vedere come…ecco…sono felice di questa
tua gravidanza…sono certo che sarà bellissimo…”
”Grazie…ti ricordi di quand’eravamo piccoli…quando dicevamo che avremmo
considerato i nostri figli come fratelli?”
”Come potrei dimenticarmene?Io sarò uno zio per questo piccolo!”
Taichi poi si scusò per non essere andato a trovarla nei giorni precedenti,e
disse che sua moglie non si sentiva bene.
“COSA?!Sei
sposato e non me l’avevi detto?”
Aveva sortito l’effetto contrario;voleva che Sora si ingelosisse e invece era
contentissima…piano A fallito…
Non
rimaneva che il piano B:conquistarla col proprio affetto e convincerla che il
marito non era altro che un grosso serpente schifoso.
E col
tempo ci riuscì. Pian piano Sora si convinceva sempre di più che Taichi non
avrebbe potuto tradirla. In realtà così stava tradendo Yamato:praticamente lo
vedeva tutti i giorni,quando aveva promesso al marito che non l’avrebbe mai più
rivisto.
Un
giorno,quando Sora era più o meno al secondo mese di gravidanza, Taichi le fece
una scenata e,piangendo,disse:”Sora…non posso continuare ad essere così
indifferente!So che sei protagonista di una grave tragedia…”
“Tragedia?Io?”
”Sono andato dall’oracolo del dio Jyou(Apollo,vi ricordate?^^)per la salute di mia moglie…e ho chiesto anche di te…la
sacerdotessa mi ha detto che sei la moglie di un orrido serpente,che aspetta
solo che la tua pancia cresca per divorarti!Non voglio che tu faccia questa
fine,ti scongiuro,credimi!Ricordati che quando sei dovuta venire su questo
monte,l’oracolo aveva predetto che tu saresti andata in sposa a un animale
feroce!”
In realtà
le ultime parole di Taichi erano veritiere:l’oracolo aveva veramente vaticinato
questo,ma era stato manipolato da Katherine,anche se nessuno lo sapeva.
Quelle
parole colpirono Sora nel profondo. Non poteva essere vero. No. NO!
Si prese
la testa fra le mani e cominciò a piangere. Che cosa poteva fare? In fondo
quello che aveva detto Taichi era vero…Taichi le si avvicinò e la
abbracciò,consolandola.
”Non ti preoccupare…ti proteggerò…”
“Ma
Taichi…non può essere vero…”
” Preferisci credere a una persona che conosci da tre mesi e di cui non conosci
la fisionomia,piuttosto che a me,che ti conosco fin da quando eravamo infanti?”
“Io…non
lo so…”
Lui se ne
andò,lasciandola sola a pensare. Tutto stava andando secondo i suoi piani. Che
importava se Sora adesso soffriva? Poi sarebbe stata molto meglio!
Sora nel
frattempo era in piena crisi;si dimenticò di tutti i moniti del marito e chiamò
Tai.
Lui si
voltò stupito.
“Hai
ragione tu!Sicuramente non può essere umano!”
”Aspetta, Sora, calmati!”
Si sedettero e Sora, in mezzo ai singhiozzi, disse: ”Hai…ragione…io non l’ho
mai visto in faccia…e poi…rifugge sempre la luce del giorno ed io…sto sempre a
piangere per causa sua…e lui non c’è mai…fortuna che ci sei tu…”
Taichi non poteva credere alle proprie orecchie. I suoi sogni si stavano
realizzando?”
“Ascolta…l’unica
cosa che puoi fare è…”
”CHE COSA?”urlò Sora tra i lamenti.
”Shhh….parliamo piano, nel caso qualcuno ci possa sentire!”
“S-scusa…”
“La sacerdotessa mi ha detto che…insomma…devi
riporre di nascosto un affilatissimo rasoio, dalla parte del letto dove dormi
tu. E poi, devi anche prendere una lucerna che brilli chiara, ma che tu possa
nascondere. Infine,quando egli sarà assopito,tu scivola dal letto
piano,riprendi la lucerna,e coraggiosamente tagliagli il capo. Il mio aiuto non
ti mancherà di certo!Io ti aspetterò e subito ti porterò fuori di qui,così che
tu possa sposarti con un normale essere umano che sarà degno di te.”
Sora annuì,ma pensava dentro di sé:starò facendo la cosa giusta?Di chi mi devo
fidare? Interrogativi che presto sarebbero stati svelati.”
Takeru ha finito di raccontare,senza interruzioni. Sinceramente è un po’
preoccupato del fatto che Hikari non abbia detto una parola. Ma l’arcano si
scioglie subito:Kari è sconvolta dal fatto che Taichi possa fare una cosa del
genere. Takeru l’abbraccia e non dice niente;adesso non c’è bisogno di parole
inutili.
Oh!è
finito anche questo cappy…bhe che dirvi spero che sia di vostro gradimento!Il
prossimo sarà importantissimo per gli sviluppi della situazione!
Bonjour tout le
monde!!!! Ke bellooooo,finalmente è tornato efp!Grazie ad Erika ke ce la
mette sempre tutta! E anch’io sono tornata con il nuovo capitolo di Amore e
Psiche !Spero tantissimo che vi piaccia,visto che questo è
importantissimo! E un grazie,come sempre,a coloro che mi recensiscono!^^
Un grazie speciale a Justice Gundam che mi ha commentato
su fanfiction.net…non ti preoccupare che Taichi non farà la fine delle sorelle
di Psiche!Mi piace troppo come personaggio perché faccia la parte del cattivissimo…
ErwV kai Yuch
Hikari comincia subito a
narrare,rendendosi conto che al momento lei e Takeru,vista la situazione,non
possono fare più di tanto i bambini.(più che altro perché l’autrice non
ha voglia di farli passare sempre per deficienti!XP)
“Le parole di Taichi,sebbene
dettate da un cieco amore verso Sora,ottennero l’effetto sperato. Sora aveva
deciso di tagliare il capo di suo marito credendolo un serpente,però…si doleva
e si agitava come il mare in tempesta,e tornava ad essere incerta. Ora si affrettava,ora
indugiava. Ora si faceva coraggio,ora aveva paura. Ora le veniva un sospetto e
ora si arrabbiava. Insomma,era completamente confusa:odiava suo marito in
quanto era un mostro,ma ne amava l’anima. Ah,quanto sa essere contorto l’animo
umano!
Dopo ripensamenti e propositi
omicidi e ancora ripensamenti e propositi malvagi,venne la sera ed ella prese
gli strumenti che le servivano per compiere il delitto. Almeno,pensava,se non
fosse stato un mostro,avrebbe potuto scorgerne le fattezze. Pregò gli dei e,quando
Yamato si fu addormentato,si apprestò a compiere l’”impresa”. Pur essendo
debole di spirito(e ciò lo si era potuto constatare da quante volte aveva
cambiato parere),raccolse le sue energie,afferrò la lucerna e brandì il rasoio.
Appena avvicinò il lume al
letto,non poté credere ai suoi occhi. Vide il più dolce e mite fra gli
uomini,anzi fra gli dei. Era Yamato,il dio dell’amore,e lui…aveva scelto lei.
Lei fra mille donne più belle.
Persino la lucerna e il rasoio
sembravano brillare per il piacere.
Sora fu piegata da quella
visione,si lasciò cadere sulle ginocchia cercando di nascondere l’arma nel
petto,e l’avrebbe fatto se quella non fosse caduta. E se prima era stanca e
confusa,adesso non poteva smettere di guardare il volto di lui. Ne mirava il
capo dai capelli dorati,profumati d’ambrosia,il collo bianco,le guance rosata
su cui si accavallavano dolcemente alcune ciocche di capelli. Sugli omeri
infine vi erano le candide ali,irrequiete. E tutto il resto del corpo era
liscio e…e…stupendo. Niente a che vedere con un serpente. Sora doveva proprio
dirne quattro a Taichi,avrebbe dovuto fidarsi solo del suo amato. Come aveva
potuto dimenticare tutto l’amore degli ultimi mesi?
Ai piedi del letto erano stesi
l’arco,la faretra e le frecce,armi care al dio.
Sora era piuttosto curiosa,così
si mise ad osservarle e a maneggiarle,ma si ferì un dito con la punta di un
freccia:piccole gocce di sangue le macchiarono la pelle. Ma lei non sentiva
altro che due sentimenti:amore per Yamato,così forte da non sentire dolore alle
dita e rabbia per Taichi. Come si era permesso di instillarle il dubbio!Però
poteva darsi che fosse solo preoccupato per lei…
Sora osservava dolcemente
Yamato,lo baciava continuamente,sperando solo che rimanesse addormentato.
Mentre lei continuava a coccolarlo;la lucerna(per estrema perfidia,o forse
perché anche lei voleva toccare quel corpo) spruzzò una goccia d’olio bollente
sulla spalla destra del dio.
Stupida lucerna sfrontata,aveva
interrotto il segreto di due amanti,eppure molto probabilmente era stato un
amante a inventarla,per possedere anche di notte ciò che egli mirava di giorno!
Yamato per il bruciore saltò
su;e si accorse con stupore che Sora lo stava guardando paurosa. Lo stava
guardando. In quel momento lui provò di tutto:vergogna,rabbia,tristezza…e
una fortissima delusione. Sapeva bene che avrebbe dovuto mostrarsi prima a
Sora,ma nonostante ciò sperava che lei gli sarebbe stata vicina lo stesso. E
invece…forse era stato Taichi,lui voleva portargliela via! Ma non poteva
addossargli la colpa…se c’era qualcuno lì che era colpevole,questo era proprio
lui,il dio dell’amore. Era colpa della sua inettitudine,del suo procrastinare
sempre,e quelli erano i risultati. In pochi secondi egli aveva pensato tutto
ciò,ed era risoluto ad andarsene. Doveva farlo,perché non meritava Sora e
perché…Sora…no,non era giusto che stesse con lui. Gli bruciava di più il cuore
che la spalla…
Maledetto il giorno in cui si
era innamorato di lei,maledetto!Maledetta sua madre e la sua vanità…sarebbe
stato meglio odiarla,o non conoscerla…almeno non avrebbe sofferto così tanto…
Yamato volò via,soffrendo come
mai in vita sua…Sora piangeva,aveva cercato di fermarlo,si era arrampicata alla
sua gamba destra e volò insieme a lui per un po’ finché non cadde esausta.
Ma Yamato l’amava troppo per
lasciarla cadere così,senza una parola. Si appostò su un cipresso e le disse:”
E pensare che io avrei dovuto rovinarti…”
Sora,rialzatasi,si stupì delle
sue parole:”Cosa?”
”Mia madre,Katherine, mi aveva dato l’ordine di farti innamorare di un uomo
spregevole eppure sembra che le mie stesse frecce abbiano agito su di me.”Fece
un sorriso amaro e continuò. “Ho preferito essere io il tuo amante,ma non ho
voluto svelarti la mia identità per paura che mia madre potesse farti qualcosa.
Tu invece dovevi proprio credermi un mostro per volermi tagliare la testa che
ha questi occhi che ti amano!”
Arrossì un po’,ma Sora
chiese,fra i singhiozzi: “E allora…perché mi vuoi lasciare?PERCHE’?”
“Punirò Taichi per averti
consigliato questo,e me ne andrò via di qui…non voglio soffrire più per te…”
”A-ASPETTA!” Sora era disperata,no,non poteva andare così!
Yamato la guardò con occhi
glaciali. “Cos’altro c’è?”
Quel tono freddo fece male alla ragazza,che avrebbe voluto gridargli amore
eterno;invece riuscì solo a dire: “Non fare del male a Taichi,ti prego…era pur
sempre il mio migliore amico…fa sì che si innamori davvero di sua moglie…te ne
prego,in nome di nostro figlio!” “E va bene…”
Yamato acconsentì e volò via davvero,stavolta non avrebbe fatto ritorno per
chissà quanto tempo.
Sora era distrutta…adesso sì che
era sola. Voleva Yamato,ma quante probabilità c’erano di ritornare sua moglie?
Un piccolo fiume sorgeva vicino
al luogo in cui questa storia raggiunge il punto culminante e…e…”
Hikari non ce la fa più a
raccontare,è commossa,piange… “Takeru…per favore,continua tu!”
Takeru le asciuga le lacrime,l’attira a sé, e continua a raccontare,con lei fra
le braccia ad un’(immaginaria?)platea.
“Sora decise di buttarvisi
dentro. Senza Yamato valeva poco più di niente…ma il fiume era benevolo,e la
condusse fuori dal proprio corso. In quel momento,presso la riva di quel fiume
sedeva,abbracciando la sua Marion(per sapere chi è leggete la mia
fanfiction “Forse qualcosa di più”NdHikariKanna_che_
si_fa_pubblicità_da_sola_XD),il dio contadino
Daisuke.(nel racconto è il dio Pan,il dio della foresta)
Egli guardò la giovane Sora
afflitta e la chiamò a sé.
“Graziosa ragazza,so quel che ti
è successo;si vede da come cammini esitante,dalla tua pelle troppo pallida,dal
tuo continuo sospirare e dai tuoi occhi piangenti…tu…”-le accarezzò una
guancia-“sei innamorata,vero?”
Senza neanche aspettare la
risposta,continuò: “Ebbene,non cercare maipiù di ucciderti!Smetti di piangere e onora piuttosto Yamato,un giovane
tutto garbato e raffinato!”
Le fece l’occhiolino e assieme a
Marion se ne andò. Sora sorrise,anche se in fondo quel dio non le aveva detto
quasi nulla,era riuscito ad infonderle un po’di coraggio. Cammina,cammina,si
ritrovò a casa di Taichi. La riconobbe subito,e bussò alla porta. Taichi,appena
vide il suo sguardo furibondo,volle essere altrove,ma cercò di scusarsi.
“Ehm…ciao Sora…dov’eri
finita?Stanotte ti aspettavo davanti a casa tua per portarti in salvo,ma tu…”
“Io cosa? IO COSA?Taichi,ti
rendi conto di cosa TU mi hai fatto?”Sora era inviperita,e anche
fortemente…annientata…senza Yamato non era nulla e Taichi l’aveva delusa.
Taichi la guardò incredulo,che cos’era successo esattamente?
“A-aspetta,Sora…”
“Taichi…io mi fidavo di
te,però…tu mi avevi detto che mio marito era un mostro,e ci ho voluto
credere…così avevo predisposto tutto…tutto”-la voce di Sora iniziò a
tremare-“e…ho acceso la lucerna…e sai chi ho visto?”
Oh no,pensava Taichi…l’ha visto
in faccia…
“YAMATO!Il dio dell’amore,mio
marito!E quella maledetta lucerna ha fatto cadere un po’ d’olio su di lui e…in
un momento mi è crollato il mondo addosso,Taichi…”Sora iniziò a piangere.
Yamato in quel momento fece ciò che gli aveva chiesto Sora;scoccò una freccia
su Taichi e una sulla di lui moglie,Hitome…tutto questo senza che Sora se ne avvedesse
e mentre lui stesso soffriva a guardarla così bella senza averla…
Sora emise un po’ di
singhiozzi,ma poi vide Taichi accarezzare delicatamente il grembo di
Hitome…nessuno più la considerava…neanche il suo migliore amico che l’aveva
messa nei guai…ma no,che stava pensando!Se stava in quella situazione,era solo
colpa sua. Lì non c’era più posto per lei…
Allora Yamato aveva esaudito il
suo desiderio…Taichi non era più innamorato di lei. Meglio così…
Sora si allontanò sorridendo fra
le lacrime,alla ricerca di Yamato. Yamato,invece,si trovava nella stanza di sua
madre a lamentarsi per la ferita alla spalla provocatagli dalla lucerna…
Katherine era più sospettosa che
mai;suo figlio ultimamente era sempre in mezzo ai piedi e si lamentava in
continuazione. Poi si recò da lei uno strano uccello rosa,di nome Biyomon,che
le disse: “Ormai,signora,tutti pensano che la tua famiglia è in rovina,poiché
il caro Yamato s’è appartato con una sgualdrina di montagna…e tu invece stai
qui al mare,e non te ne importa affatto…ma sembra che la gente sia solo
disgustata da quest’unione clandestina e…”
“Tsk!Quando mai mi è importato
dell’opinione pubblica?”
Poi si rese conto del reale
significato delle parole di quell’uccello e infuriata esclamò:”COSA!Allora
avevo ragione!Quello snaturato di mio figlio ha già un’”amica”…su,fuori il suo
nome!”
“Ehm…io non so con
esattezza,però credo che sia Sora…”
“SORA?QUELLA SORA?!Ah,adesso mi sente il mio caro bambino…oh,sì!”
Strillando in questi
termini,lasciò il suo luogo di villeggiatura e tornò da suo figlio.
“Hai calpestato le norme di tua
madre!Hai portato disonore!E poi,fra le tante ragazze sulla Terra,di che ti
dovevi innamorare?Proprio di SORA!”
A quel nome Yamato voltò le spalle alla madre;non voleva che lo vedesse
piangere.
“AH!E mi dai pure le
spalle!Giuro che partorirò un figlio assai migliore di te,e quando questisarà cresciuto gli darò le tue armi,affinché
tu capisca cosa vuol dire essere disonorato!Ah!Ma d’altra parte sei venuto male
fin dalla nascita!Mani troppo lunghe e colpi troppo dolorosi!E hai osato anche
colpire me,ME!”
Continuò per un altro po’,con
grande dispiacere dei timpani di Yamato. Poi se ne andò,con la furia tipica di
Katherine. Quando uscì fuori dalla sua abitazione,incontrò Rosa e Miyako(ovvero:Cerere
e Giunone).
“Meno male che siete qui!Ho
proprio bisogno del vostro aiuto!Cercate dappertutto quella maledetta
Sora…certamente sapete le sporche vicende circa lei e colui che dovrebbe essere
chiamato mio figlio. “
Al che intervenne Rosa: “Ma
scusa…che cosa ha commesso tuo figlio perché tu ti opponga al suo amore?Che
colpa ha se finalmente pure lui si è innamorato?”
Poi intervenne anche Miyako:”Hai già dimenticato com’eri tu alla sua età?E
poi,sei la dea dell’amore,ma in casa tua l’amore è mal tollerato!Dove si è mai
vista una cosa del genere?”
In realtà parlavano in difesa di Yamato perché non volevano che lui le colpisse
con le sue frecce. Ma Katherine era arrabbiata lo stesso e si ritirò al
mare,non facendosi convincere per niente.
Sora intanto correva in ogni luogo,dedicando
notte e giorno alla ricerca del marito. Sulla cima di un monte vide un tempio e
vi si diresse. Per quanto fosse stanca,la speranza e la fatica continuavano ad
incitarla. Il prato circostante era pieno di spighe ammucchiate,falci e
attrezzi vari per la mietitura:tutto in disordine. Sora era stanca,ma decise di
mettere tutto in ordine;non sapendo bene perché,forse per ingraziarsi gli dei.
Infatti Rosa la vide e le rivolse la parola: “Katherine è ansiosa e furente
sulle tue tracce,vuole ammazzarti subito,e tu sei qui a pensare al mio
disordine anziché alla tua salvezza?”
Sora,riconoscendo in lei una
divinità,si mise a chieder pietà: “Ti prego,soccorri una povera ragazza
innamorata. O almeno concedimi di restare nascosta da te per alcuni giorni,fino
a che l’ira di Katherine sia placata,o almeno fammi riposare un po’.”
“Giovane Sora,le tue preghiere e
le tue lacrime mi fanno tenerezza,ma non posso andare contro il volere di
Katherine…le sono legata da un patto d’amicizia. Quindi ti conviene andare via
da qui,altrimenti mi vedrò costretta a farti prigioniera.”
Sora ovviamente se ne andò subito e proseguì il suo cammino finchéscorse in una valle sottostante un luminoso
boschetto,in cui sorgeva un tempietto molto curato. Non voleva trascurare
alcuna ipotesi,e dunque si avvicinò alle porte del santuario. Appena entrò vide
scritte ricamate in oro che recavano il nome della dea a cui il tempio era
consacrato. MIYAKO.
Sora si avvicinò all’altare.
“O sposa del grande Ken(Giove),liberami dal timore del pericolo che mi minaccia!Per quel
poco che so,tu sei solita aiutare le gravidanze in pericolo…” Si accarezzò il
grembo e sperò con tutta se stessa che l’aiutasse. La dea comparì in tutta la
sua magnificenza.
“Piccola Sora…credimi…vorrei
aiutarti,ma non voglio agire contro Katherine,cui ho sempre voluto bene come
una figlia…”
Sora era sconvolta. Anche questa
volta le sue speranze erano naufragate…Era circondata da tante trappole;ma che
avrebbe dovuto fare? Forse…ma certo…l’unica cosa era presentarsi all’odiosa
suocera e cercare di mitigarne il carattere,ma chissà se era troppo tardi…
Sora,uscendo dal tempio,sospirò.
Certo,era rischioso andare da Katherine…però probabilmente Yamato era lì.
Così Sora si preparò ad una
rovina certa;ma per amore non si fa questo ed altro?”
Takeru rivolge uno sguardo affettuoso ad Hikari,che si è calmata,e riparte.
“Katherine nel frattempo chiese
aiuto al dio Michael(ehm,qui Mercurio).
Dapprima andò da Ken,chiedendo se poteva avvalersi del messaggero degli
dei;ottenuto il consenso,si diresse da questo.
“Caro Michael,sai che non ho mai
fatto nulla senza la tua assistenza e certo sai che da tempo non riesco a
trovare una mia ancella. Quindi bisognaricercarla e mettere in palio una ricompensa. Perciò,affrettati e dì
chiaramente come la si può riconoscere,d’accordo?”
Michael era un po’ confuso.
“D’accordo,lo farò…ma devi dirmene il nome e…”
”Non c’è problema,ho già fatto tutto io.”tagliò corto Katherine e gli porse una
pergamena consu scritti il nome e la
descrizione di Sora,ignara di tutte queste macchinazioni.
Michael,seppur perplesso,obbedì
ed andò cercando questa fantomatica ragazza. “Chiunque trovi questa principessa
e ancella di Katherine,chiamata Sora,si trovidietro alle mete Murzie(che non so dove siano,ma nel libro
c’era scritto così^_^’ nda),come ricompensa egli
riceverà da Katherine sette baci. Tutti naturalmente si diedero da fare.
Ora,Sora era appena arrivata di
fronte alla casa di Katherine,quando una delle sue ancelle,Consuetudine,le
gridò contro.
“Solo adesso,pessima ancella,capisci
che hai una padrona?Oppure fai finta di non sapere quali fatiche abbiamo fatto
per trovarti?Meno male che ora sei giunta nelle mie mani,adesso pagherai tutte
le tue colpe!”
Intanto la tirava per i capelli
e la trascinava da Katherine senza che Sora stessa facesse resistenza…era
troppo stanca e abbattuta…
“ E così,ti sei degnata
finalmente di venire a salutare tua suocera,eh?”
La dea dell’amore fece un
sorrisetto beffardo rivolgendosi alla ragazza dai capelli ramati.
Sto cercando di aggiornare tutte le mie fanfiction prima di andare in
vacanza studio…ma chissà… contrariamente alle mie opinio
ErwV kai Yukh
“O sei venuta per vedere mio figlio…oh,scusa,dovrei forse
dire tuo marito?Lo sai che sta male per la ferita da te inflitta con la
lucerna?Comunque sta’ sicura che io ti accoglierò come ti si addice,nuora.”
Sora era spaventata da quella figura. Perché ce l’aveva
tanto con lei?…lei che aveva come unica colpa quella di amare
Yamato…soffriva,non tanto per la stanchezza,quanto per il fatto che Yamato
stava male per causa sua…
Ma Katherine aveva appena iniziato ad arrabbiarsi.
“ANSIA!TRISTEZZA!Venite subito qui!”
La dea dell’amore consegnò a queste terribili ancelle Sora da torturare.
Flagelli ed altre torture di cui non vogliamo fornire la descrizione
devastarono la pelle rosea della ragazza. Ad un certo punto si chiese perché
dovesse soffrire così…dopotutto, Yamato non voleva più vederla…però…anche
Yamato soffriva per lei,ne era sicura…non poteva aver dimenticato tutte quelle
tenerezze…
Ansia e Tristezza(mamma mia,un’ancella più inquietante
dell’altra…O_o”nda)riportarono Sora da Katherine,che riprese a rider forte.
“E ora eccola che cerca di commuovermi con la sua pancetta
tonda…certo credi di farmi felice con un figlio così illustre!Col cavolo!Il
figlio di una serva,mio nipote!E io,così giovane, farmi chiamare nonna!
È inutile che lo chiami figlio…un matrimonio avvenuto in
campagna,fra persone impari,senza il consenso dei genitori…non può essere
considerato legale…e il bambino che nascerà,ammesso che nascerà,sarà
considerato bastardo!”
Dopo queste durissime parole, le saltò su,strappandole i
vestiti e i capelli e picchiandola…poi le buttò addosso
frumento,orzo,miglio,ceci,lenticchie,semi di papavero e fave,tutti mescolati
insieme e le disse: “Ascolta…se proprio vuoi essere la…moglie…di mio
figlio,dovrai superare quattro prove. La prima è questa:da questo confuso
ammasso di cereali e semi,separa accuratamente i granelli di ognuno e
presentami il lavoro finito entro stasera.”
Le rivolse un sorriso canzonatorio. “Ma dubito fortemente che una mortale come
te ci possa riuscire…”
Sora non toccò neanche quel cumulo;restò zitta. Troppo
abbattuta,troppo depressa per la difficoltà della sua prima prova…erano miriadi
di semi,non ce l’avrebbe mai fatta…a poco a poco stava perdendo il suo naturale
carattere positivo,l’amore faceva quell’effetto? Se era così,non voleva più
essere innamorata,mai più!Ma com’era difficile dimenticare le sue carezze…
Pian piano si avvicinò una piccolo digimon che rassomigliava
ad una formichina(palesemente inventato…),sdegnato per la
crudeltà di Katherine e che provava pietà per la giovane.Esso si diede da fare e chiamò i suoi
compagni,invitandoli ad aiutare quella povera giovine. In fretta,abituati al
duro lavoro,separarono i diversi tipi di semi e sparirono. Sora,che stava
ancora piangendo, alzò gli occhi e vide quel miracolo. Ringraziò in modo
indistinto qualunque dio lassù che non fosse Katherine e pregò di ritrovare
presto il suo Yamato.
Katherine tornò dalla sua sontuosa cena per vedere
cos’avesse fatto quella miserabile. Vide il lavoro perfetto ed esclamò
inviperita “Certo questa non è farina del tuo sacco!Magari è opera di quello
sciagurato!”
Intanto Yamato era confinato nella stanza della madre,sia per non aggravare la
sua ferita,sia perché non andasse a trovare Sora.
Passarono la notte sotto lo stesso tetto,eppure i due amanti
infelici non si erano visti un solo istante. Yamato pensava ai suoi stupidi
scatti d’orgoglio…perché si era così arrabbiato?In fondo prima o poi l’avrebbe
scoperto il suo aspetto!Ma…in amore bisogna mettere da parte l’orgoglio,e
allora perché lui stava lì immobile?
Perché non andava dall’unica persona che aveva veramente
amato e che amava ancora?…voleva Sora…Sora…non era neanche al meglio della
forza fisica,non avrebbe neanche potuto contrastare quella tiranna di sua
madre…non poteva fare niente se non patire…
Sora se la passava,se possibile,ancora peggio. Perché aveva
creduto a Taichi quell’infausto giorno? Perché?La sua stupida curiosità non
l’aveva già abbastanza portata nei guai quand’era piccola?Contemplò l’idea di
fuggire,di scappare,di iniziare una nuova vita senza Yamato,però non era
possibile…anche se fosse vissuta cent’anni,non avrebbe potuto dimenticare il
dio…e poi,c’era suo figlio. Loro figlio. Sora si accarezzò la pancia,e
con rabbia pensò che sua “suocera” l’aveva definito bastardo…no,non poteva
permetterlo. Chi era lei per farla soffrire così?Lei voleva suo marito,e voleva
partorire suo figlio. Niente e nessuno l’avrebbero fermata.
La mattina dopo,Katherine le sottopose la seconda prova.
“Ehi tu!Lo vedi quel boschetto che costeggia il fiume che
gli scorre accanto?”
“S-sì,lo vedo,ma…” “Lì vagano,incustodite,dei digimon
pecorelle che risplendono per la loro lana dorata(non credo che
esistano digimon con sembianze di pecore,perciò inventati pure questi!nda).
Tu devi portarmi un fiocco della loro lana. Non importa come te lo
procuri,basta che entro sera me lo porti!”
Sora si avviò verso il fiume,mica tanto per ricercare i
famigerati digimon dorati,quanto per ritentare il suicidio nel fiume. Ma quando
stava per gettarvisi,una cannale rivolse la parola.
“Sora,è perfettamente inutile che cerchi di evitare i tuoi
problemi!Credimi,il suicidio non ti porterebbe a nulla!Cerca invece di
recuperare la lana dorata per ricongiungerti a Yamato. Presta attenzione,però.
Fino al tramonto quegli animali si scagliano contro gli uomini con grande
rabbia,talvolta persino uccidendoli…invece il tardo pomeriggio il gregge
riposa. Nasconditi allora dietro quel platano e,quando viene sera, prendi i
ciuffi di lana rimasti attaccati ai contorti rami del suddetto albero.” Sora
naturalmente seguì i consigli di quella canna graziosa,aspettò sera e con
facilità si impossessò dei ciuffi di lana strappati dai rami.Anche la sua seconda faticanon venne però riconosciuta adeguatamente da
Katherine.
“Tsk…anche questa non è proprio opera tua…ma ora voglio
davvero provare il tuo coraggio e la tua saggezza. Vedi sopra quell’altissima
roccia la cima di una montagna aspra da cui scendono le onde scured’una sorgente? Le acque di quella sorgente
si raccolgono dentro una valle vicina e vanno a bagnare le paludi Stigie(considerare
sempre che qui stiamo in Grecia o nel Lazio).Tu dovrai portarmi qui rapidamente,in questo
vasetto, alcune gelide gocce prese là dove la sorgente scaturisce…sì,proprio là
in alto.”Aggiunse guardando la faccia atterrita di Sora.
Così,sempre molto gentilmente,le consegnò il
vasetto,facendole molte minacce.
Diligentemente Sora affrettò il passo,dirigendosi verso la
sommità più alta del monte. Era sicura che almeno lì avrebbe posto fine alla
sua vita…
Appena si avvicinò alla montagna si accorse che l’impresa
era difficilissima:c’era difatti davanti a lei una roccia alta,di dimensioni
immani,scoscesa,scivolosa,inaccessibile,da cui sgorgavano acque orrende…pareva
proprio che Katherine si divertisse a vederla sempre pensare ad un possibile
suicidio…
Le acque poi precipitavano lungo il pendio,per uno stretto
canale,e andavano a cadere di nascosto nella valle,poiché ad un certo punto
venivano nascoste da un solco. A destra e a sinistra ,nelle cavità delle
rocce,serpeggiavano lunghi draghi,chiamati Azulongmon(è
stato il primo digimon drago cui ho pensato!). Pareva che le acque
stesse se ne difendessero,e il loro rumore pareva dire a Sora:
“Scostati!Vattene!Che ci fai tu lì?Scappa!Finirai male!”.
Lei era fisicamente lì,ma la mente era stata completamente
annientata dall’orrore e dal pericolo…e non riusciva neanche a piangere…
Ma a Ken(Giove,ricordate?)
non era sfuggita la sorte di quella povera ragazza e mandò l’aquila di sua
moglie,Aquilamon,da Sora…anche perché Ken doveva un favore a Cupido.(anche
se non è molto chiaro in Apuleio di che favore si tratti)
Il poderoso digimon le si presentò e con voce cavernosa
affermò: “Tu sei piuttosto semplice e inesperta…come speri di poter rubare o
anche solo toccare acque che perfino gli dei temono? Su,dammi la boccetta.”
E subito,mentre Sora non riusciva a credere ai suoi
occhi,l’aquila,sfuggendo agli Azulongmon,raccolsele acque,che in realtà non volevano ch’essa si avvicinasse…ma
poi,sapendo che doveva fare un servizio a Katherine, furono più docili.
In tal modo Sora,che tre volte era stata aiutata,riportò con
gioia la boccetta piena a Katherine;sperava che le sue torture fossero finite…
E invece no. Katherine,indignata,si chiese come diamine
avesse fatto quella mortale a raccogliere le acque dello Stige!Certo,qui c’era
lo zampino,magari anche indiretto,di Yamato. Decise di darle un’ultima prova da
superare,ma quella sicuramente non l’avrebbe passata.
“Ascoltami…penso che tu sia davvero una strega…poiché
neanche alcuni dei riuscirebbero a superare codeste
prove…ebbene,bambolina,dovrai ancora farmi un servizio,se vuoi ritornare tra le
braccia di mio figlio.
Prendi questa pisside(vasetto con coperchio,nda) e
dirigiti immediatamente all’Inferno(modo gentile per dire va’
all’inferno_byFede91),proprio presso il dio Koushiro e la
dea Mimi(ovvero:Ade e Proserpina). A quest’ultima
consegna la pisside e dille di metterci un po’ della sua bellezza,ché io l’ho
consumata tutta curando il mio povero figlioletto.” “A proposito…Katherine…” “Non osare rivolgerti a me chiamandomi
per nome!” Sora non le diede retta. “Come
sta…Yamato?” “Oh,sta bene,lui!Piuttosto,preoccupati
per te.”
Si avviò con le sue ancelle,Ansia e Tristezza.
“Ah,a proposito…vedi di non metterci troppo,stasera devo
andare al teatro degli dei!”
Vedi di non metterci troppo!Ma chi si credeva di essere?
Sora era arrabbiata e al contempo disperata. Come si fa ad andare agli Inferi
se non muori?
Sora si diresse su un altissimo monte,detto il monte a spirale(nella
versione originale è una torre,ma rivedendo le puntate della prima serie,mi è
sembrato più giusto inserire questo),tanto valeva morire subito e andare
dritta dritta fra i morti.
Ma il monte si animò e le disse : “Perché cerchi ancora di
morire? Non ti è bastato volere il suicidio molte volte?Certamente così
andresti nel Tartaro,ma non ne potresti più tornare…Dammi ascolto,non lontano
da qui si trova Sparta…cerca nei suoi pressi Tenaro.Lì si trova l’entrata degli
Inferi. Non dovrai mica andare così alla sprovvista,però! Anche nel regno dei
morti,infatti,vi è avarizia. Tu dovrai avere con te focacce d’orzo e tenere in
bocca due monetine. La cosa più importante è:non lasciarti coinvolgere e non
dar retta a nessuno! Infatti,sicuramente verrà da te un asino zoppo con un
carico di legna con un fantino simile a lui… costui ti chiederà di raccogliere
alcuni legnetti caduti,ma tu zitta passerai avanti. Arriverai dunque al fiume
dei morti,dove c’è Yuri(ehm…si chiamava così uno dei
digiprescelti russi,vero?Comunque sarebbe Caronte)che
ti chiederà subito un soldo per passare il fiume. A questo darai una delle due
monetine…ma poi,mentre sarai sulla barca che porta a Mimi,un vecchio morto ti
chiederà pietà,ma la pietà non è loro concessa. Passato il fiume,tre vecchie
donne ti pregheranno di aiutarle a filare,ma tu dovrai sempre star zitta,poiché
tutto questo è opera di Katherine,che non ti vuole affatto come nuora. Dunque
arriverai di fronte a tre Garurumon spaventosi(cioè Cerbero…),li
dovrai tener fermi gettando loro una focaccia…dato che sono tre,si metteranno a
litigare e non ti daranno la benché minima retta. Or dunque,finalmente
riuscirai a vedere Mimi,che ti inviterà a pranzare lautamente. Ma tu siediti
per terra e chiedi solo un pezzo di pane. Dille allora ciò che tiha chiesto Katherine,e poi rifarai tutto il
percorso all’inverso. Ma mi raccomando;non dovrai mai aprire la pisside!”
Sora cercò di ricordare tutto ciò che il monte le aveva
detto,e si preparò ad affrontare l’ultima decisiva prova.
Bene…sto
cercando di aggiornare tutte le mie fanfiction visto il tanto tempo che ho a
disposizione…siccome però manca un solo capitolo alla fine di Amore e Psiche(lo
so,avevo detto otto,ma ne saranno solo sette),ho deciso che prima della fine di
giugno Amore e Psiche sarà finita…ç___ç
Comunque,come sempre,grazie a Memole,Sora89 e non ultima
per importanza Ichigo_chan25…spero vivamente che mi seguirete fino alla fine!
“Takeru…siamo già
arrivati alla fine…” “Non sei contenta che le vicende
avverse di Sora finalmente finiscano?”
“Sì che sono
contenta per Sora…però questo per te vorrà dire non fare il cantore con me per
molto tempo…”
“Non è che se non lavoriamo insieme ci perdiamo di vista…”
“Ma non potrò stare abbracciata così a te…”
“Dai…non credo che questo possa interessare a chi ci segue…”
“Va bene…posso recitare io il finale?”
“Naturalmente…anche perché la scorsa volta l’ho fatto di nuovo io!” “Grazie tesoro!Smack!”
Bene…dopo questo bacio schioccante e tutte queste smancerie,finalmente Hikari
si appresta a raccontare il finale. Riuscirà Sora a ritrovare il suo Yamato?
“Sora si allontanò dal monte preveggente e si diresse a Tenaro,procurandosi le
due monete e le focacce d’orzo. Scese negli Inferi e seguì tutte le
raccomandazioni del monte. Non diede retta all’asino zoppo,diede a Yuri una
moneta,non badando al morto che le chiedeva pietà. Andando avanti,non prestò
attenzione alle tre vecchie e gettò ai Garurumon le focacce,in modo che non si
preoccupassero di lei.
Arrivò finalmente
da Mimi.
“Allora sei tu la
famosa Sora!Koushiro,perché non le offriamo un pasto luculliano,di modo che si
rinfranchi delle fatiche che ha subito?”
“Per me non c’è
problema…allora,Sora,ti va di unirti a noi?”
“No,grazie;mi
accontenterò di un pazzo di pane e mi siederò per terra.”
In tutta la loro
esistenza,Mimi ed Izzi non si erano mai visti rifiutare un invito.
Allora il re dei
morti le chiese: “Dunque per quale motivo sei qui?” “Ho bisogno della bellezza di
Mimi…sapete,io sono…o meglio,ero la moglie di Yamato…ma Katherine,sua madre,non
mi ha ancora completamente accettato,e mi ha sottoposto alcune prove. L’ultima
è proprio questa:voi,signora degli Inferi,dovreste porre un po’ della vostra
bellezza in questa pisside.”
Così dicendo le
mostrò il vasetto.
Mimi intanto si
chiese cosa mai stesse architettando la dea dell’amore…lei era definita anche
la dea della bellezza,e allora perché aveva bisogno della bellezza di Mimi
stessa? “Ma come mai?Ha perso la sua
proverbiale beltà?”
“Sì,curando
Yamato,per la preoccupazione…” “Capisco…”
Mimi alzò un
sopracciglio,credendo poco a Katherine,ma si appartò un momento,ed eseguì la
consegna. Subito dopo Sora se ne andò.
“Spero solo che
non apra quella pisside…”
“Come mai,cara?”
“Perché è una mortale,cadrebbe addormentata…”
Sora nel frattempo era ritornata alla luce del sole e pensava,scioccamente,che
anche lei si era un po’ abbruttita per le preoccupazioni e dunque decise di
aprire la pisside,cercando di apparire più bella per il suo consorte…purtroppo
Mimi non l’aveva messa in guardia,e lei era già dimentica dei moniti del monte.
Perciò,Sora cadde
addormentata,simile ad un cadavere.
Nel frattempo,la
ferita di Yamato si era finalmente cicatrizzata e non sopportava più di stare
lontano da Sora:scappò dunque via da una finestra,all’insaputa della terribile
madre…
Volando
velocemente,accorse da Sora e,come solo un dio sa fare,la risvegliò con un
candido bacio.(wow…che belli!)
“Tsk…ecco che stavi per rovinarti con la tua curiosità…”
Sora intanto piangeva dalla felicità,e Yamato…bè,anche il duro aveva gli occhi
lucidi.
“Ma
io l’ho fatto per…”
“Sshhh…”La
zittì dolcemente con un altro bacio.
“Y-yamato…….” “Non sai quanto sono felice che questa
ferita si sia cicatrizzata…”
Sora smise di sorridere. “Ti fa ancora male?”
Lui scosse il capo. “In questo momento l’unica cosa che mi fa male è che mia
madre non ti accetta…” “Non m’importa…davvero…ora conta il
fatto che ti ho ritrovato…”
Stettero un po’ così,Sora e Matt,come due angeli che il destino aveva diviso
troppo prematuramente.
“Adesso
vai da mia madre,e io mi occuperò del resto…voglio sposarti davvero…”
Sora
non riusciva a mettere insieme due parole per l’emozione…sì!Si sarebbero
sposati ufficialmente!Lui le accarezzò il grembo e volò via,felice come mai in
vita sua…ora rimaneva solo l’ostacolo Katherine.
Sora
intanto era passata dagli Inferi di pochi minuti prima alle vette più alte
dell’Olimpo…lacrime ancora rigavano il suo volto,ma visto il motivo,continuò a
sorridere piangendo. Sicuramente l’avrebbe amato per l’eternità!
Portò
immediatamente la pisside(Yamato aveva rimesso la bellezza di Mimi al proprio
posto)alla dea.
Ma
Yamato aveva paura della reazione materna ,e quindi volò dapprima da Ken,il
padre degli dei.
Ken
fu molto magnanimo e gli disse: “Certo tu hai combinato non pochi disastri
facendo innamorare molti dei di persone sbagliate,però sei pur sempre cresciuto
qui,e ti conosco fin da quand’eri bambino…Ma sappi che d’ora in poi dovrai
stare molto attento…avrai una moglie,e dovrai onorarla…e non dovrai mai più far
innamorare le persone a tuo piacimento…dovrai sempre farne conto a me!” A Yamato non importava granché di non
poter più fare scherzi…aveva ricevuto la benedizione del padre degli dei,e neppure
Katherine avrebbe potuto rivoltarvisi contro.
“Miya!”
“Cosa
c’è,Ken?” “Tesoro,convoca il consiglio degli
dei,ché ho una notizia importante da dare! E dì che chi non si presenta,pagherà
una multa di milioni di yen!” “Sissignore,chiamerò Michael(sempre Ermes) e farò avvertire tutti. Ma
perché tanta urgenza?” Rispose Yamato. “Perché mi sposo
ufficialmente!”
La
regina degli dei non poteva credere alle sue orecchie!Lui era sempre stato
l’eterno rubacuori dell’Olimpo…
”Davvero?!Sono contenta per te!”
Yamato si lasciò abbracciare da Miyako,mentre Ken stesso avvertì Michael di
chiamare tutti.
Siccome
nessuno fra gli dei voleva pagare multe,furono presenti tutti. Persino
Katherine,mentre Sora si riposava per le troppe fatiche.
Ken
incominciò a parlare.
“Dei tutti,sapete
che Yamato è cresciuto qui,tra le mani mie e di mia moglie Miyako.
Ebbene,bisogna fermare i suoi bollenti spiriti. Basta con tutte le storie di
corruzione che lo vedono protagonista!Bisogna che la smetta e bisogna legarlo
ai vincoli del matrimonio! Ha scelto una ragazza,Sora,l’ama davvero e insieme a
lei ha concepito un figlio…bene,che se la tenga pure!L’importante è che non
faccia più sciocchezze da ragazzi!” “E prometto anche”disse Yamato “che non
vi giocherò più scherzi. Se v’innamorerete,non sarà più colpa delle mie
frecce.”
Dall’assemblea si udirono sospiri di sollievo e frasi di congratulazioni per
Yamato e Sora.
Ma
Ken aveva un’ultima grana da risolvere.
“E
tu,Katherine,non rattristarti o non temere il pericolo di un matrimonio
impari…farò in modo che non siano nozze fra persone diseguali,ma perfettamente
legittime. Michael,va’ a prendere Sora!”
Michael eseguì l’ordine,e Sora fu subito condotta nell’assemblea degli dei. Si
sentiva talmente intimorita che rischiò di inciampare più volte,ma ci fu sempre
lui a sostenerla,e l’avrebbe fatto sempre. Così,Yamato e Sora erano mano nella
mano di fronte a Katherine,che era proprio curiosa di vedere come Ken avrebbe
reso uguali i due.
Ken,vedendo
i due innamorati,non poté trattenere un sorriso:gli ricordavano tanto lui e
Miya da giovani…
“Sora,prendi
questa coppia di ambrosia e sii immortale. Mai Yamato ti ripudierà,vero?”
Yamato
sorrise e abbracciò da dietro Sora che beveva il nettare d’ambrosia.
Katherine
sorrise;finalmente era stata fatta giustizia al suo rango…
Qualche
giorno dopo venne preparato un ricco banchetto nuziale:Yamato aveva in grembo
Sora,così fece Ken con Miyako e via via tutti gli altri dei,come Daisuke e
Marion,Koushiro e Mimi…
Lillymon
incantevoli danzavano e spargevano dappertutto rose e altri fiori. Joe suonava
la cetra,e Katherine ballava,finalmente serena.
In
tal modo Sora divenne la compagna di Matt per l’eternità,e al termine della
gravidanza venne alla luce una figlia,che chiamarono Miyu( preso ovviamente da
Ufobaby,credevo volesse dire sogno,ma mi sono accorta di aver fatto un errore^^"... nella versione originale si chiama Voluttà,cioè
piacere!)…e…” “…vissero tutti felici e contenti…” “Eddai,Takeru!!!Non è una favola!”
“Cosa???Ancora
non te ne sei convinta?”
“NO!”
E
lasciamo i nostri cantori a litigare come la prima volta in cui li abbiamo
incontrati. Più tardi anche loro si sposeranno e avranno due figli…ma questa è
un’altra storia…
SIGH!!!!!!!!Mi viene da piangere! Ormai ero affezionata
ad Amore e Psiche!ç_çCerto che è
proprio una bella favola…e sono davvero contenta di averla scritta. Spero che
anche per voi sia stato così…vi ringrazio tutti!!! Per chi ha recensito
costantemente,ma anche per chi ha letto e non recensito,anche per chi pensa che
leggendo ha perso il suo tempo…grazie indistintamente!^^
Però,
non vi lascio mica così! Per fare contenti i sorato(cioè io stessa!),vi lascio
questi link…
Ci
vediamo alla mia prossima ficcy Sorato(ho già un’idea in mente,ma prima finisco
le mie altre due fanfic e la ficcy in comune con Sora89!)…ciao ciao!