amici

di shaolin7272
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo uno ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** capitolo uno ***


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Autore: Shaolin7272

Titolo: Hawaii five -O - Amici

Rating: Giallo

Contenuto: spoiler episodio 1x18 e prima stagione in generale

I personaggi non sono miei e non mi appartengono, ma sono degli aventi diritto

Hawaii Five – O appartiene alla CBS. Questa storia non è a scopo di lucro.

 

 

Capitolo uno

 

Non ci poteva credere , Matt l'aveva tradito! Anche lui , suo fratello!

Danny diede una manata sul volante frustrato.

Era rimasto li come un idiota a guardare l’aereo partire senza fermarlo.

Doveva sparargli ecco quello che doveva fare.

Ma la cosa ancora più stupida era stata quella di andare da Rachel a chiedere conforto. Danny non riusciva a capacitarsi della propria idiozia.

Certo con Rachel negli ultimi tempi il rapporto era migliorato forse anche grazie a Steve, ma andare da lei era stato proprio un gesto autolesionistico e l’abbraccio che gli aveva dato aveva portato a galla ricordi ed emozioni almeno per lui ancora dolorosi. Non si era mai sentito così incredibilmente solo. L'unico punto fermo della sua vita Grace. Ma una bambina di otto anni a volte non basta.

Era scappato dalla villa . Da Rachel. Voleva scappare e basta. E Ora girava in macchina senza meta.

Non voleva tornare a casa. Casa definirla così quella specie di topaia.

Un insegna l'attirò , una bella bevuta non guastava. Una volta tanto perché non pensare solo a se stesso ?

Fermò l'auto e mise pistola e cellulare nel cassetto del cruscotto. Aveva voglia di prendersi una sbronza colossale.

Il bar aveva l'arredamento tipico hawaiiano, tante belle bibite colorate con ombrellini, frutta e collane di fiori, ma lui non voleva quelle schifezze e neanche la classica birra voleva qualcosa di ben più forte .

Si avvicinò al bancone dove un colosso nativo hawaiano con faccione sorridente serviva da bere , speranzoso Danny ordinò un bel wiskey scozzese.

Era una vita che non ne beveva, a dirla tutta era da quando era stato costretto ad andare via dal New Jersey.

Il barista lo guardò storto ma poi gli versò il liquore. Danny si sedette prendendo il bicchiere tra le mani osservando il colore del liquido, non era dei migliori ma in quel posto infestato da ananas era quanto di meglio poteva trovare.

Il wiskey deve essere bevuto puro o al massimo diluito con acqua mai con ghiaccio e il barista almeno su questo sapeva il fatto suo.

Il whiskey non si tracanna, si sorseggia per sentire il sapore del legno di botti invecchiate”. Sorrise tra se pensando alle parole di un imbonitore di una distilleria visitata secoli prima durante il suo viaggio di nozze a Edimburgo; Danny sospirò scrollando la testa, meglio non pensarci.

Sorseggiò il liquore guardandosi attorno, il locale gli era familiare, forse era già stato li per qualche indagine o forse era perché in quella maledetta isola gli sembrava tutto uguale. Però constatò anche che la fauna di un bar è sempre uguale in qualsiasi parte del mondo ci si trovi, avventori abituali che ondeggiano sul tavolo e qualche squillo in attesa di accalappiare qualcuno.

Finì il bicchiere e soppesò l'idea di prenderne un altro.

Perché no .

Fece segno per un altro bicchiere che il barman gli consegnò rapidamente .

Danny continuava a rimuginare, si chiedeva dove aveva sbagliato. Aveva sbagliato? Voleva solo aiutare Matthew.

Il locale si era riempito di rumorosi turisti felici di trovarsi in quel paradiso.

Il secondo bicchiere era finito ma non era abbastanza, aveva sperato che il wiskey attutisse il suo dolore ma non era così. Decise di cambiare bevanda, perciò chiese una birra .

Le risate e le urla lo infastidivano. Meglio bere seduto sulla spiaggia magari in un angolino silenzioso e isolato. Prese la bottiglia e si alzò. La testa gli cominciò a girare era meglio prendere un po' d'aria.

Trovò un posticino isolato in riva al mare. Per stare più comodo si tolse la cravatta e le scarpe.

Nel silenzio guardando le stelle luminose come non aveva mai visto si ritrovò a pensare che forse poi non era così male l'isola. Rise sommessamente scuotendo la testa. Adesso si che si doveva preoccupare stava trovando piacevole stare li. L'unica spiegazione logica era che era ubriaco, solo così poteva piacergli l'isola.

La mole ingombrante di Kamekona intanto seguiva con lo sguardo Danny. L'aveva visto uscire barcollante dal bar per caso e si era reso conto che c'era qualcosa che non andava.

Vedendolo continuare a bere decise di chiamare l'unica persona che poteva farlo ragionare.

 

 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Grazie per  le recensioni positive al primo capitolo , spero di non deludere con il secondo
Grazie ancora e buon divertimento . Il rating in questo capitolo vira all'arancione

 

Capitolo due

 

 

Catherine conduceva iI gioco divertendosi a stuzzicare Steve ,  rallentando  movimenti  appena avvertiva il  suo respiro accelerato. I cappelli  sfioravano il  suo petto facendogli il solletico, con le labbra disegnava i contorni dei tatuaggi torturandolo piacevolmente,  la donna si accorse che Steve stava  esplodendo e   decise di  aumentare  il ritmo portandolo all'apice del piacere. Per qualche istante McGarret  perse la cognizione del tempo, immerso in una luce accecante, tutto il mondo era sparito.

Una risata roca e sensuale lo riportò sulla terra.  Per un patito del controllo come lui i dopocena con Catherine erano decisamente interessanti.

“Sei bellissima tenente” le  sussurrò  abbracciandola e  baciandola  delicatamente.

Lei riprese a baciarlo ed accarezzarlo . Insaziabile, decisamente una Ramba , pensò Steve sorridendo al nomignolo azzeccato  che Danny aveva dato alla donna. Stavano  ricominciando  ad amoreggiare  quando il telefonino suonò . Cercò di far finta di nulla, ma poi il senso del dovere prevalse e  afferrò l'apparecchio “McGarret” rispose ansante.

Kamekona rimase un secondo in silenzio.  Forse non era stata una buona idea chiamare dal tono di voce .. si era quasi pentito di aver chiamato.

Steve guardò il numero  “Kamekona che cosa vuoi a quest'ora?”

L'uomo si riscosse “Scusa Boss  se ti disturbo ma ...ecco forse non sono affari miei …”

“Cosa c'è” interruppe Steve secco

“Ecco … sono alla spiaggia di Mamala Bay”

“ E questo mi dovrebbe interessare ? Buon per te .. divertiti”

“No Steve aspetta c'è Danny..... sulla spiaggia”

“Danny?” Steve aggrottò le sopracciglia, Danny sulla spiaggia ? Che ci faceva Danny sulla spiaggia di notte?

“ Sta bevendo ,  anzi  direi che è proprio sbronzo. Che faccio mi avvicino e cerco di convincerlo a tornare  a casa?” continuò Kamekona

Steve sospirò. Addio notte di fuoco  con Chaterine.  Danny su una spiaggia e ubriaco non era da sottovalutare. E certo Kamekona non era la persona adatta a trattare con il suo irascibile collega e forse non lo era neanche lui.  Con lo sguardo  corrucciato chiese scusa alla donna che sembrò capire.

“Tieni sotto controllo la situazione , arrivo”

Baciò sulla punta del naso la compagna

“Scusa tenente  ma ...”

“Lo so devi andare...” lo interruppe “riprendo servizio alle sei, se riesci a fare presto possiamo riprendere il discorso da dove l'abbiamo interrotto.” sorrise maliziosamente

“Mi farò perdonare , prometto” sfiorandole le labbra

Arrivò alla spiaggia  in meno di una ventina di minuti, scorse Kamekona che gli indicò Danny, “Ok , grazie vai pure ci penso io”

Steve si avvicinò  a Danny un po' titubante sul da farsi , sapeva che il tradimento del fratello era stato un colpo duro e  in quel momento avrebbe voluto avere Matt tra  le mani , rompergli le gambe o le braccia, allora si che le  accuse di Danny sul fatto che si comportasse come  una bestia sarebbero state vere.

Prese un respiro profondo e si sedette vicino a Danny. “Danno” sussurrò

Danny sobbalzò , non l'aveva sentito arrivare, ma poi che c'era di strano,  non lo sentiva mai  arrivare,  camminava come  un  dannato ninja. Silenzioso e mortale come un serpente.  Si voltò a guardarlo “Ma come diavolo fai? Come sei arrivato qui?” non aveva nessuna voglia di averlo vicino e non aveva voglia di parlare. “Non hai da salvare il mondo, o qualcos'altro da fare invece che stare  qui?” con voce impastata.

“A dire il vero avevo sicuramente meglio da fare che stare qui a fare da balia al mio collega sbronzo “ ironizzò McGarret. Il compagno intanto aveva afferrato la bottiglia per bere ancora un sorso, Steve gliela prese dalle mani.   Aveva bevuto già  abbastanza,  non era il caso di farlo finire in coma etilico.

“ Senti non ho bisogno della crocerossina  tanto meno un dannato Seal che vuole fare una buona azione, vatti a fare un giro, so badare a me stesso” ringhiò   Danny cercando  di alzarsi in piedi ,  Steve  gli diede una mano ,  il compagno  si  divincolò barcollando pericolosamente “ te lo ripeto non ho bisogno del tuo aiuto, non ho bisogno dell'aiuto di nessuno , lasciami solo , smamma ”con tono sempre più  arrabbiato 

“Danny questo non è il modo...”cercò di farlo ragionare. Mai frase più sbagliata da dire.

“Cosa vuoi saperne tu qual'è il modo … Tu dici a me che non è il modo? Tu che per risolvere le questioni fai penzolare uomini dai tetti o usi le granate?” rise sarcastico “sono inchiodato in questo posto schifoso..isolato da un oceano, una ex moglie stronza ,  mio fratello … anche lui un bastardo e poi tu  uomo di  Neanderthal con manie suicide che mi vuoi insegnare... qual'è il modo ..” picchiandolo con l'indice  sul petto , Steve odiava quando faceva così e gli afferrò la mano,  Danny era pronto a  colpirlo ma prima che lo facesse  McGarret ,  rendendosi conto di essere sul bagnasciuga,  lo sollevò e facendo pochi passi con lui che cercava di divincolarsi lo lasciò cadere in acqua. Questo gli avrebbe sbollito i bollenti spiriti pensò.

Danny si sentì scagliare in mare, un grido strozzato . Sentì il liquido salmastro  bruciargli la gola, annaspò cercando di tirarsi su, di respirare l'aria , il cuore prese a battergli all'impazzata,  le orecchie cominciarono a ronzare  riuscì  a fatica a mettere la testa fuori dall'acqua, gli occhi bruciavano , non riusciva  più ad orientarsi, non riusciva a capire dove era la riva e dove il largo e  incominciò ad annaspare  “Steve” urlò

“Allora ti sei calmato? “ rispose la sua voce  poco lontana

“ Steve”   poi un altra onda lo sommerse , non riusciva a tirarsi su. Era in preda al panico.

“Steve”

Steve si accorse del tono spaventato e  con orrore che Danny stava annegando e si tuffò in soccorso.

Una presa ferrea lo riportò in superficie , Danny  incominciò ad agitarsi tossendo . “Fermo  tranquillo , non ti muovere … sta tranquillo” gli sussurrò Steve mentre lo conduceva  a riva .  Danny si rilassò  contro il corpo dell'amico  senza fare  resistenza, si sentì  adagiare  sulla spiaggia.  “scusa Danno non volevo...”

“Ma tu sei tutto scemo, proprio un animale ...”  incominciò a investirlo Danny tossendo e ansimando  “mi vuoi ammazzare o cosa?”

Ma  Steve non gli diede risposta,  constatato sollevato  che il collega stava bene  era  corso via.

“Steve …  dove stai andando? Mi vuoi lasciare qua così?  Steve..., Steve”

Esausto Danny si lasciò ricadere  sulla sabbia non voleva neanche sapere cosa aveva in mente di  fare quel pazzo. Ne aveva abbastanza per il momento.


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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Grazie ancora per le recensioni ed ecco il terzo e ultimo capitolo . Buon divertimento

 

 Capitolo tre

 

Steve si diresse verso il suo  pick up ,  dove prese  una sacca dal retro. Era proprio una fortuna il fatto che portasse  sempre qualche telo da mare  pensò  togliendosi maglia e calzoni. Si sentiva un po' in colpa con Danny . Non voleva fargli del male, buttarlo in acqua in quel momento gli sembrava una cosa innocua. Forse aveva ragione lui  a volte si comportava da animale, agiva troppo d'istinto.

Danny era immobile  con gli occhi chiusi quando gli arrivò sul viso un oggetto morbido che al tatto riconobbe come un asciugamano. Steve era di nuovo li “togliti la camicia” gli ordinò

“ Tu sei matto lo sai vero? Ma veramente” gli disse Danny.  Non era  più arrabbiato ed era  un po' più sobrio. “E' questo   il sistema che si usa in Marina   per far passare le sbronze?”

“No veramente no, non mi aspettavo che andassi a fondo, scusa ...” rispose in tono sommesso.

Il biondo scosse la testa ,  scorgeva a malapena l'espressione di Steve che  era tutta un programma, un misto tra dispiaciuto e contrariato.  Sospirò sconsolato,  cosa doveva fare con quel bestione proprio non lo sapeva. Aveva capito  che  voleva aiutarlo, a suo modo, ma erano proprio i suoi modi che lo innervosivano.  Si ritrovò a ridere al pensiero di MacGarret crocerossina.

Proprio una bella coppia,  al loro primo  incontro  avevano rischiato di spararsi a vicenda e  Danny  continuava a insultarlo ma sembrava che a Steve questo non importasse anzi  l'aveva aiutato con Grace e proprio per questo doveva essergli grato.

Scese il  silenzio  e per un po' ognuno rimase  perso nei suoi pensieri .

“ Sai a volte mi chiedo perché tu mi abbia voluto in squadra” iniziò Danny e prima che Steve potesse rispondere “ sta zitto non fare un fiato.” e riprese  “Sai a volte ho l'impressione che qualcuno si diverta a incasinare la mia vita. Il lavoro, Rachel, Matthew. Ogni volta ho sempre trovato la forza di superare le difficoltà” Steve cercò di interromperlo ma Danny con un gesto della mano lo bloccò. “ Ho odiato quest'isola  più di quanto tu non possa immaginare, ho resistito per Grace.  E non sai quanto a volte  mi senta solo.  In certi momenti mi domando se valga veramente  la pena …” la voce si spezzò.

Steve  posò la mano sulla spalla dell'amico  “Posso parlare?” chiese autorizzazione  “ mi hai chiesto perché ti ho voluto in squadra, sinceramente non lo so, all'inizio perché eri  nuovo del posto e quindi non eri coinvolto nel caso di mio padre.” fece una lieve pausa “poi perché non hai paura di dirmi  dove secondo te io sbaglio, anche insultandomi o colpendomi” un cenno di sorriso sulle labbra  al ricordo .

“Già il partner ideale” ironizzò Danny

“Forse non proprio l'ideale ma difetti ne abbiamo tutti e...  si tu ne hai parecchi,  sei logorroico, pignolo, lagnoso ,  incazzoso e.... ”

“Uhooo Uhoo Hai finito l'elenco? Così alzi l'umore alla truppa?” mise il broncio Danny

Steve strizzò lievemente la spalla del collega. “Ma hai anche dei pregi , sei leale,  combatti per le cose in cui  credi. E non volti le spalle alle persone a cui vuoi bene. Ti sei offerto di aiutare tuo fratello, e si credo ne valga la pena per Grace e per le persone che aiuti con il tuo lavoro.” Steve  gli prese il viso e guardandolo fermo negli occhi “ poi mi fido di te quando mi copri le spalle Danno”

Danny  schiarì la gola e  chinò la testa imbarazzato

“ Come hai fatto a trovarmi stasera?” cercò di cambiare discorso

“Kamekona ti ha visto uscire dal bar , e ha pensato che tu avessi bisogno d'aiuto. Come vedi non sei solo.”

“No è solo la dimostrazione di quanto piccola sia quest'isola” ma il tono era scherzoso  e improvvisamente sentiva di non essere  solo, ferito si,  ma adesso sapeva che  c'era qualcuno che pensava a lui.

“Andiamo Bra, ti accompagno a casa” disse Steve porgendogli la mano per aiutarlo a mettersi in piedi. Danny accettò di buon grado l'aiuto  e lo seguì. Andando verso la macchina pensò che  il detto chi trova un amico trova un tesoro era proprio vero e  sorrise apertamente  a Steve che  annuendo ricambiò  come se gli avesse letto nel pensiero.  Danny  non si sorprese in fondo  non era un dannato preveggente Navy Seal?

 

 

                                                                                                          Shaolin7272

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