Missione Bonnie!

di SailorDisney
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Piccole donne crescono.. ***
Capitolo 2: *** La voce del cuore ***
Capitolo 3: *** Due giocattoli a scuola ***
Capitolo 4: *** Pegno d'amore.. ***



Capitolo 1
*** Piccole donne crescono.. ***


1.

Bonnie aprì gli occhi lentamente. Un rumore l’aveva svegliata.
La sua piccola camera cominciava a ritrovare colore con il sole che filtrava dalle finestre. Un nuovo giorno stava cominciando.

-“Bonnie! Alzati! O farai tardi, come al solito!” urlò la madre da un’altra stanza.

-“Hmm…ancora 5 minuti..” si rigirò nel letto. “Sono ancora le 8..” guardò la sveglia. “Le 8…le 8? Oh noooo mamma è tardissimooo!”

Bonnie si alzò di scatto, e scappò fuori dalla stanza portando con sè i vestiti poggiati sulla sedia.
 
-“Yawn…” qualcuno sbadigliò nella stanza.

-“Benedetta ragazza, mai una volta che sia in orario!” sentenziò un’altra voce.

-“Che ci vuoi fare.. questi adolescenti sono fatti così!” rispose un’altra.

Erano gli amati giocattoli di Bonnie, suoi fedeli compagni di giochi da una vita e inseparabili amici.

-“Yawn..” sbadigliò di nuovo Jessie, la bella cowgirl. “La capisco.. preferirei dormire piuttosto che..andare a scuola! Anche se non ci sono mai stata, non può essere bello un posto che ti fa svegliare così presto!”

-“Meno male che ci ho pensato io a svegliarla anche stavolta.. ma non posso ogni mattina inventarmene una nuova!” disse Dolly con le mani sui fianchi.

-“Dolly, che ci vuoi fare? Bonnie è fatta così, è un po’ distratta! Ah..  grazie per questa mattina per averci pensato tu, a dir la verità anche io non mi sono svegliato in tempo..” ridacchiò Woody.

-“Zitti tutti! Sta arrivando qualcuno!” gridò Slinky.
 
Bonnie entrò di corsa. -“ètardiètardiètardi..!” si ripeteva. Ormai era cresciuta, una piccola donna. Una bellissima piccola donna con una pelle abbronzata, gambe lunghe e fisico mozzafiato avevano sostituito le piccole gambe da bimba paffutella, ma non aveva perso il suo dolce viso buffo e birichino incorniciato da corti capelli bruni tutti arruffati. Si buttò sotto il letto e recuperò le scarpe da ginnastica. Prese la borsa e scappò via dalla stanza.

-“Lo sapevo..si è dimenticata il libro di storia.” Disse Dolly.

-“E’ la terza volta questa settimana! È proprio incorreggibile..” disse Jessie sorridendo.

-“Ci penso io! Woody, dammi una mano!” disse la voce di Buzz, mentre si arrampicava sulla scrivania.

Insieme, presero il libro e sgattaiolarono fuori dalla stanza di Bonnie. Si guardarono intorno e videro la borsa della ragazza a terra, mentre lei finiva di addentare una ciambella prima di correre a scuola. I due giocattoli lentamente si avvicinarono e lo infilarono dentro la borsa, scappando di corsa nella camera, prima di rischiare di essere visti.
 
I giocattoli guardarono dalla finestra Bonnie salire in macchina con la madre e andare via.

-“E anche per questa mattina è andata..” disse Woody.

Jessie saltò sulle spalle di Buzz. -“Buzz! Sei stato grande! Come farebbe Bonnie senza di te??”

Buzz diventò tutto rosso. -“Ehm..eheh.. ho fatto solo quello che andava fatto..” e sorrise.

Cono di Panna, il piccolo unicorno bianco andò insieme a Bullseye ad aprire le finestre, la luce penetrò nella stanza. Un altro giorno era cominciato anche per loro.
 
-“Bene, ragazzi, diamo una sistemata alla stanza prima del ritorno di Bonnie e alle 11 ci sarà una riunione generale.” Disse Woody a tutti.

-“Riunione generale? Cosa vorrà dirci caro?” chiese Mrs. Potato al suo consorte.

-“Hm.. patatina, stavolta non saprei proprio dirti. Sai che io so sempre tutto!” rispose Mr.Potato.

Ognuno dei giocattoli si mise al lavoro alla propria occupazione in modo che la mamma di Bonnie non potesse rimproverare la figlia per il disordine. Cono di Panna e Bullseye rifacevano il letto, Trixie e Rex intanto si occupavano del computer, Dolly ordinava la carte sulla scrivania, Buzz e Jessie invece si occupavano di tutto ciò che Bonnie lasciava disordinatamente in giro. (Woody aveva assegnato ad ognuno il proprio ruolo e casualmente aveva messo loro due a lavorare insieme).

A metà mattinata, i giocattoli cominciarono a riunirsi al centro della stanza in attesa del discorso di Woody.
Quando Woody arrivò, si misero tutti intorno a lui che si trovava su una pila di libri, in modo che tutti lo vedessero.

-“Buongiorno a tutti, amici. Credo che sia arrivato il momento di parlare di una situazione alquanto delicata. Come sapete tutti, Bonnie sta frequentando l’ultimo anno di scuola e l’anno prossimo andrà al college, poiché io insieme agli altri ci sono già passato, volevo informarvi che non sarà la fine del mondo!”

Tutti sussultarono.
-“oooh.. stavolta è certo che finirò a marcire in un cassonetto!” gemette Rex.

-“Rex..rex..nessuno finir…”

-“Cosa dovremmo fare Woody?? Restare calmi in attesa del fatidico evento?? Non puoi chiederci di stare calmi!” gridò Dolly.

-“Dolly..ascolta. Sai bene che Bonnie ci è tanto affezionata, io voglio dire solo che non ci sarà nulla da temere se riusciamo a restare uniti. Cerchiamo di mantenere la calma..”

Jessie mugugnò qualcosa. Tutti si zittirono. Jessie si alzò di scatto e andò via, mentre era calato il silenzio.

-“Ehm..ci penso io, voi continuate pure.” Disse Buzz.

Buzz vide Jessie rannicchiata sotto la scrivania con la testa fra le gambe. Buzz si abbassò e le mise una mano sulla spalla.

-“Jessie… che succede..?” chiese dolcemente Buzz.

-“..io..io non voglio finire di nuovo abbandonata e regalata in un vecchio scatolo di donazioni..” disse Jessie singhiozzando.

-“Oh, ma Jessie non succederà, te lo garantisco.” Le disse Buzz.

Jessie alzò la testa di scatto. -“E tu come fai a saperlo? È già successo una volta, sai quanto tempo ci ho messo per riuscire a fidarmi di Bonnie, dopo la mia brutta esperienza con Emily..ora..io non posso pensare che verrò gettata come roba vecchia…” rispose Jessie con gli occhi pieni di lacrime.

Buzz fissò i suoi grandi occhi verdi, non poteva vederli così tristi e impauriti. Le prese la mano e le disse:
-“Ascolta Jess.. non potrà mai accadere una cosa del genere. Perché ci sono io con te, e non potrei mai permetterlo. Ti proteggerei sempre, non permetterò mai che ti accada nulla di brutto..”.

Jessie sorrise mentre le guance diventavano rosse. -“Io..oh..beh.. Grazie Buzz..”.

Buzz spalancò le braccia sorridendo e lei ci saltò dentro stringendolo forte al collo.

-“Così ti voglio..sorridente come sei sempre! Non ti buttare giù, vedrai che risolveremo questa situazione..” disse Buzz. Ma dentro di sé non era per niente convinto delle sue parole.

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Capitolo 2
*** La voce del cuore ***


2.

I giorni passavano, mentre la loro Bonnie sembrava ogni giorno più grande ai loro occhi. Lei non li aveva mai dimenticati, voleva bene ad ognuno di loro per tutti gli anni che avevano passato al suo fianco. Ricordava ancora quando quel caro amico di famiglia, Andy Davis, era venuto a casa sua e le aveva portato i suoi più cari giocattoli, che poi erano diventati i suoi migliori amici d’infanzia.

Woody lo teneva sulla poltrona vicino al comodino, insieme a Dolly. Il posto di Jessie era sul davanzale della finestra, mentre Buzz era sulla scrivania e ogni tanto, mentre Bonnie studiava lei si divertiva ad aprire le ali ed ad attaccarci Post-It con i suoi promemoria delle cose da fare, totalmente inutili dato che era una un’inguaribile distratta. Ogni tanto, quando Bonnie si ritrovava sola in casa, le piaceva uscire tutti i giocattoli di quando era bambina e riguardarli, toccarli, spolverarli e pettinarli. Si passava il tempo così, ricordando i bei tempi in cui erano protagonisti di storie avventurose. Storie che le sarebbe piaciuto riportare in vita ma che purtroppo la sua età non le permetteva più di ricreare.

Un giorno, dopo la scuola, Bonnie entrò di scatto nella stanza buttandosi sul letto piangendo sommessamente. Il suo pianto durò per quasi un’ora. I giocattoli la guardavano sentendosi impotenti, quanto avrebbero voluto consolarla. Ma cosa era successo?

Quando smise di piangere, Bonnie aprì il cassetto della scrivania e ne tirò fuori un piccolo diario rosa con tante stelline colorate, non proprio da ragazza grande ma per lei era perfetto. Si sedette alla scrivania e cominciò a scrivere quelle pagine mentre lacrime scendevano ancora sul suo viso. Dopo essersi sfogata scrivendo, Bonnie si alzò e scese al piano di sotto.

-“Che cosa sarà successo?? Non l’avevo mai vista piangere così!” esclamò Woody.

-“Se scopro che qualcuno le ha fatto del male io..” disse Jessie nervosa stringendo i pugni.

-“Calmati Jess..non è il momento di agitarsi. Hey! Voi! sapete qualcosa??” gridò Buzz ai piccoli pisellini sullo scaffale.

-“No!” disse il primo. “Ma forse…” disse il secondo. “Un modo per scoprirlo ci sarebbe!” disse il terzo saltellando.

-“So cosa state pensando.. e non lo faremo, no, mai e poi mai!” Rispose secca Dolly.

“-Senti, bambola di pezza, Bonnie è la nostra bambina, noi siamo in dovere di sapere cosa le è successo! E poi.. non dirmi che non sei curiosa...” Disse Mr.Potato.

-“Basta così!” si mise in mezzo Woody. “Dolly ha ragione.. nessuno leggerà quel diario segreto!”

-“Io invece sono d’accordo con Mr.Potato,  farei di tutto per aiutare Bonnie, anche a costo di invadere la sua privacy!” disse Jessie.

Woody guardò Buzz e lui alzò le braccia e disse piano :”Che ci posso fare.. lo sai che è fatta così!”

-“Hey! Arriva qualcuno! Tutti ai posti!” disse Slinky.

La mattina dopo Bonnie si svegliò come sempre in ritardo, si vestì e scappò via.
I giocattoli si alzarono e il loro pensiero andò subito al misterioso diario.

Jessie discuteva con Dolly. -“Dolly.. sai bene anche tu che non è giusto vedere Bonnie in questo stato.. dobbiamo sapere il motivo della sua tristezza e dobbiamo aiutarla.”

Dolly storse la bocca e poi si arrese. -“..Ok..Jessie, hai ragione, leggiamo quel diario. Ma solo le pagine di ieri! Non di più!”

Woody si alzò dalla poltrona e vide tutti intenti ad aprire il cassetto della scrivania.

-“Hey!! No no no!! Cosa state facendo?? Fermi!! Non potete.. è il diario segreto di Bonnie!” esclamò il cowboy correndo verso la scrivania.

-“Fermo Cowboy, è tutto a posto. Abbiamo deciso che è la cosa giusta da fare..” lo fermò Buzz.

-“Ma..uff..d’accordo. Ma Buzz, questo da te non me lo sarei mai aspettato, l’amore ti da proprio alla testa, eh!?”

Buzz si imbarazzò. -“ Woody! M-Ma che dici?! Ehm..”

Insieme salirono la scrivania e si appostarono tutti intorno al diario.

-“Jessie, perché non leggi tu quello che c’è scritto? Così non ci accalchiamo tutti qui..”

-“Bene.. ok..fatemi spazio!” Jessie girò il diario dal suo lato e cominciò a leggere le pagine bagnate di lacrime.

 
“Caro diario..
Sono davvero a pezzi. Mi sento una stupida, un’illusa. Non riuscirò mai a combinare nulla dalla vita, lo so.
Tra poco andrò al college.. ma non è questo che mi spaventa. So che tutte le persone che mi sono affezionate continueranno a volermi bene anche a chilometri di distanza, perché la vera amicizia non conosce confini…Quando ero piccola mi divertivo con un giocattolo spaziale. E quando premevo il suo bottone rosso lui diceva “Verso l’infinito e oltre!”


Buzz sorrise emozionato.

 ..e penso che sentimenti come l’amicizia vadano proprio verso l’infinito e oltre. Ma che stupida che sono.. sono triste e l’unica cosa che mi fa sorridere sono i bei ricordi di quanto ero bambina. Si..perchè quando sei bambina non hai questi pensieri che ti frantumano il cuore. E io adesso andrò al college.. e non sarò riuscita a confessare i miei sentimenti a Ted.

I giocattoli esclamarono: -“Cosa??” -“Chi è Ted??”

E’ da quando è arrivato nella mia scuola che non riesco a pensare ad altro che a lui. Ogni giorno mi sveglio pensando al suo viso, ogni giorno cerco una scusa, anche la più banale per attaccare bottone.

Buzz sussultò immedesimandosi nelle sue parole.

Ma lui non mi ha mai notata.. non gli interesso. E prima di andare al college, non sarò riuscita a dirgli quello che provo per lui. Che stupida.. vivrò sempre di rimpianti. Ma purtroppo non ho il coraggio di dichiararmi.. con tutte le ragazze che gli girano intorno farei solo la figura della stupida. Non mi resta altro che piangermi addosso, nessuno può capire quanto sia profondo il mio affetto..

Invece Buzz capiva, capiva eccome.

Ora ti lascio caro Diario, cerco di distrarmi come posso, ma purtroppo so che è tutto inutile.
Bonnie

 
I giocattoli rimasero di sasso. Jessie aveva gli occhi lucidi. Chi parlò per prima fu Dolly.

-“Oh..non ci posso credere. La nostra Bonnie…innamorata.”

-“Beh, che c’è di strano, doveva succedere anche a lei prima o poi!” rispose schietto Mr. Potato

Woody disse: -“Che dire ragazzi.. mi spiace che stia male e..”

-“DOBBIAMO AIUTARLA” Disse una voce.

Tutti si voltarono. Buzz era in piedi, e ripetè :-“Dobbiamo aiutare Bonnie a realizzare il suo desiderio, prima che parte per il college.”

-“Eheh..Buzz, mi sa che stasera ti è saltato qualche circuito!” disse Woody battendogli la mano sulla spalla e ridacchiando nervosamente.

-“IO SONO CON TE” gridò un’altra voce. Jessie si alzò in piedi ed esclamò “Ti aiuterò Buzz, Bonnie merita questo ed altro.”

Buzz sorrise, non poteva chiedere di meglio.

-“Io…oh ragazzi, ma vi rendete conto di quello che state dicendo?? Non si possono fare innamorare le persone schioccando le dita, men che meno NOI possiamo fare una cosa del genere!” disse Woody alzando le braccia al cielo.

-“Woody.. tanto tempo fa mi dicesti che non potevo volare..ti ricordi?” disse Buzz. “Beh.. era vero ma ti dimostrai che potevo “Cadere con stile”.. e rialzarmi comunque in piedi a testa alta. Farò lo stesso con Bonnie, anche se non riuscirò nella mia missione, almeno ci avrò provato e Bonnie avrà la sua occasione, parola mia.”

-“Yeee-ah!!! Così si parla Space ranger!!! Allora.. chi si unisce a noi?!” gridò Jessie.

Tutti i giocattoli si scambiarono sguardi incerti. Un’altra voce però uscì fuori dal coro: -“Io ci sto..” disse Dolly.

Woody rimase a bocca aperta. “Dolly non mi dirai che anche tu…”

-“Woody, è possibile che questa sia l’ultima volta che potremo aiutare Bonnie.. e io ci voglio mettere tutta me stessa.” Disse Dolly seria. Woody sapeva quanto era affezionata alla piccola.

Pian piano, tutti i giocattoli si proposero e acconsentirono a collaborare per riuscire nell’intento.

Woody si guardò intorno notando che era rimasto solo. Buzz gli allungò la mano :-”Allora..cowboy. ci stai?”

Woody gliela strinse. -“Non potrei mai rinunciare a una missione con voi.. Forza! Cominciamo a elaborare un piano! Comincia la missione.. “LA VOCE DEL CUORE”!” gridò Woody a tutti. I giocattoli esultarono e Buzz sorrise, ce l’avrebbe messa tutta perché Bonnie potesse essere felice.

 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Due giocattoli a scuola ***


3.

Nei giorni seguenti, i giocattoli approfittavano di ogni momento libero per aggiungere dettagli al piano. La situazione era complicata, molto complicata. Raccolsero tutte le informazioni possibili su questo misterioso ragazzo, ogni giorno consultavano il diario segreto, quaderni, appunti, leggevano gli sms di Bonnie, le email e realizzarono un identikit del fantomatico Ted. Bonnie ogni tanto, non riusciva a contenere il pianto e si sfogava nella sua piccola camera, e ciò non faceva che motivare ancora di più i giocattoli a realizzare la missione.

Qualche tempo dopo, mentre Bonnie era ancora a scuola, il piano cominciò a prendere forma.

-“Bene..ci siamo preparati a lungo per questa missione, adesso siamo pronti e cercheremo di far andare tutto per il verso giusto..siete pronti?? Via!”

Mrs.Potato e Trixie avevano messo da parte ogni giorno degli ingredienti presi in prestito dalla cucina, e sfornarono dei deliziosi biscotti a forma di cuore.
Quando la madre di Bonnie tornò a casa sentì un delizioso odorino di biscotti appena sfornati. “Uuh..mia figlia finalmente ha imparato a cucinare qualcosa..” ma restò delusa nello scoprire che Bonnie non era nemmeno in casa. “Mah..che delusione! Sarà venuto da fuori questo profumo di biscotti!” e tornò alle sue mansioni. I giocattoli tirarono un respiro di sollievo.

Jessie passò tutto il pomeriggio a scrivere un messaggio con l’aiuto di Dolly e lo sistemarono insieme ai biscotti in una scatola di latta.
La mattina dopo Bonnie era pronta per andare a scuola.

-“Buzz.. sei sicuro di voler..?” chiese Jessie titubante.

-“Jessie, stai tranquilla! E’ solo una scuola! Tornerò nel pomeriggio, sano e salvo!” rispose Buzz prontamente. “E poi ci sarà Woody con me.. non devi preoccuparti!”

-“Andiamo socio.. è il momento!” disse Woody.

Mentre Buzz stava per correre via, Jessie gli afferrò la mano e lo baciò sulla guancia. -“Ti aspetterò Buzz.”

Buzz rimase immobile, la guardò e sorrise. -“..ehm..Jessie. Devo dirti una cosa..te la dirò quando tornerò.”

Jessie ricambiò il sorriso e lo lasciò andare.

 
Buzz era deciso, corse insieme a Woody trascinando la scatola di latta e mentre Bonnie era seduta al tavolo della colazione a ingozzarsi di frittelle, saltarono dentro la sua borsa, si infilarono in una tasca interna e chiusero la zip.

-“Però..quanto mangia Bonnie! E Si mantiene in forma, eh?!”

-“E’ da quando è piccola che le facciamo trovare dolci da tutte le parti.. ora non riesce a farne a meno!”

Risero insieme, quando ad un certo punto sentirono la borsa muoversi. Bonnie aveva messo la borsa al braccio e si dirigeva verso la porta, la chiuse e salì in macchina con sua madre.

Dopo un po’, Buzz e Woody sentirono la macchina fermarsi. Erano arrivati.

Bonnie scese dall’auto, Woody si sporse dalla borsa e vide il grande edificio con su scritto “Liceo”.

-“Buzz! Siamo arrivati! Siamo al liceo!” disse Woody felice.

-“Ehm..sceriffo. calmati, ancora dobbiamo portare a termine la missione. E non sarà facile..” rispose Buzz nervoso.

Sentirono uno strattone, poi un altro. E un altro ancora.

-“Hey! Che diavolo succede là fuori??” Woody uscì la testa e Bonnie camminava in mezzo a una miriade di ragazzi con i quali era inevitabile scontrarsi nel corridoio tra file di tantissimi armadietti.

-“Allora? Cosa succede? C’è qualche problema?” chiese Buzz.

-“No.. è tutto..normale. sono pazzi questi teen-ager! C’è una confusione, qui!” Woody si infilò nuovamente nella borsa. “Mi sa che non è stata una grande idea..:”

La borsa venne gettata con forza. Ogni movimento finì.

-“E adesso? Dove siamo? Stai qua..ci penso io..” Buzz uscì dalla borsa e sentì un silenzio di tomba. Tutti erano seduti sui banchi mentre l’insegnante entrava in aula.

-“Woody! Sta cominciando la lezione! E ora che facciamo??” chiese Buzz.

-“Beh..aspettiamo. Non possiamo uscire adesso!” rispose calmo Woody.

-“Ma così perderemo tantissimo tempo! Non possiamo rischiare di non trovare Ted!” gridò Buzz.

-“Sssh! Buzz parla piano!”

 
-Signorina..vuole fare silenzio?
-Ma io..non.. mi scusi professoressa.


 
-“Ecco bravo! Hanno rimproverato Bonnie per colpa tua! Vuoi fare più piano??” Disse Woody sussurrando appena.

-“Scusa Woody.. è che.. non posso pensare che la missione fallisca. È troppo importante..” disse Buzz sedendosi accanto a lui.

-“Buzz..hai preso proprio a cuore questa situazione, vero? Sei stato proprio tu a proporla.. si può sapere come mai?” domandò lo sceriffo.

-“E’ che.. non posso sopportare che Bonnie non riesca a dire quella che prova. So cosa vuol dire avere un sentimento forte dentro al cuore e non poterlo portare fuori. Tenere tutto dentro per tanto tempo e temere di vivere per sempre di rimpianti..”

-“Oh…Buzz..” Woody gli posò la mano su una spalla. “..E’ di questo che devi parlare con Jessie al tuo ritorno?”

-“Io..ehm…” diventò rosso. “Si Woody.. Bonnie mi ha fatto aprire gli occhi. E dopo che aiuterò lei, penserò anche a rendere chiari i miei sentimenti! Qualsiasi siano le conseguenze.. è giusto che Jessie sappia quanto è importante per me..”

Woody sorrise. -“Stai tranquillo, Space Ranger, quando torneremo avrai tutto il tempo per far ciò..”

-“Grazie Woody” Buzz sorrise e si diedero amichevolmente il cinque.

Dopo un po’ la borsa ricevette un calcio e loro scivolarono a testa in giù. Non si sentiva più nessun rumore.

-“Buzz! Hey Buzz! Ci sei?? Forza, usciamo di qui!”

Buzz aprì la zip della borsa e tirò fuori la scatola dei biscotti. Nell’aula non c’era nessuno.

-“Bene..” Woody uscì un pezzo di carta dai suoi jeans. “Dunque..secondo le nostre informazioni in questo momento Ted dovrebbe essere.. in aula 17!”

-“Andiamo Woody! Dobbiamo sbrigarci!” disse Buzz.

I due giocattoli uscirono nel corridoio. Lo percorsero interamente fino ad arrivare all’armadietto n°149.

-“Woody.. allora. Tu aspettami qui, io tornerò il prima possibile. Andrò  a prendere le chiavi dell’armadietto nello zaino di Ted..tu se arriva qualcuno, nasconditi dietro quel cesto della spazzatura!”

-“Si..Ah..Buzz!”

-“Si?”

-“Buona fortuna, amico!”

Buzz rispose con un sorriso e corse lungo il corridoio fino alla porta dell’aula 17, per fortuna rimasta socchiusa. Lo space ranger si intrufolò quatto quatto muovendosi tra gli zaini e le borse a terra quando lo vide. Lo zaino verde e rosso con  la targetta “Ted Lion” ..era proprio il suo!
Buzz alzò la testa, era curioso di vedere in faccia il proprietario dello zaino e..del cuore di Bonnie.

Ma mentre si distrasse, sentì una voce alle sue spalle e si buttò a terra tornando uno statico giocattolo.

-“Hey..Ted..ti porti ancora i giocattoli a scuola?? Ahah…” disse la voce di un ragazzo.

-“Ma..che stai dicendo?” Ted abbassò lo sguardo e vide che accanto al suo zaino c’era un giocattolo spaziale. “E..questo da dove spunta?” Si chiese. Lo infilò nello zaino e la campanella suonò.

Woody era ancora in corridoio. “Oh..insomma Buzz, che fine hai fatto??”. La campanella suonò e tutti i ragazzi uscirono dalle aule, Woody si nascose dietro il cesto dei rifiuti con la cassetta dei biscotti.

-“Oh..e adesso che faccio??che faccio??” si chiese Woody mangiandosi le mani.

Buzz intanto era dentro lo zaino di Ted e aveva recuperato la chiave dell’armadietto ma non poteva uscire di lì! Sarebbe stato scoperto!

Ted andò verso il suo armadietto , lo aprì e svuotò lo zaino. Prese Buzz e si chiese :” E ora..che faccio con te? Magari potrei regalarlo a Bonnie..le piacciono tanto i giocattoli. Ma no..sarebbe stupido.” Prese Buzz e lo infilò dentro l’armadietto, spinse lo sportellino distrattamente e andrò via non accorgendosi di averlo lasciato aperto.

Non appena il corridoio si svuotò Buzz uscì la testa dall'armadietto e gridò:
 -“Woody… hey! Woody!”

-“Eccomi Buzz! Che fine avevi fatto??”

-“Poi ti spiego.. vieni, porta la scatola!”

I due giocattoli misero la scatola dei biscotti nell’armadietto, quando all’improvvisò un’ombra oscurò i loro corpi.

-“Questi ragazzi..poi si lamentano di non trovare le cose…” borbottò il bidello chiudendo l’armadietto aperto e andò via.

-“Ehm..Buzz. Buzz. Siamo intrappolati! Siamo intrappolati! E ora cosa facciamo!?”

-“Mantieni la calma sceriffo..sono certo che troveremo una soluzione!”

Il buio regnava nell’armadietto, rimasero a lungo lì dentro a pensare finchè la campana non suonò e lo sportello si aprì. Ted tolse i libri dallo zaino e guardò dentro l’armadietto.

“E…questo?” Ted prese la scatola di latta e la aprì, il profumo dei biscotti lo avvolse e dentro c’era un biglietto:

Un piccolo dolce pensiero per te.
Bonnie

 
Il cuore di Ted batteva all’impazzata. Quei biscotti..cosa significavano?  Ted era emozionato, quando abbassò lo sguardo e vide che accanto al misterioso space ranger, adesso c’era anche uno sceriffo!

“Ma..cosa sta succedendo oggi? E tu chi sei..oh.. deve averlo perso Bonnie quando ha messo i biscotti. Beh, allora è meglio che glieli restituisca..”
 
 

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Capitolo 4
*** Pegno d'amore.. ***


4.

Ted si diresse verso l’aula dove Bonnie aveva lezione e aspettò il suono della campanella. Appena tutti uscirono, lei era ancora intenta a ordinare le sue cose. Ted entrò.

-“Ehm..ciao Bonnie..” sorrise.

Bonnie diventò di tutti i colori. -“C-ciao Ted..”

-“Io, volevo ringraziarti per i biscotti.. nessuno aveva mai fatto una cosa così carina per me..”

-“..biscotti?” chiese Bonnie sgranando gli occhi.

-“So che sei una ragazza timida.. ed infatti credo che tu abbia trovato il modo giusto per farmi questo regalo..”

-“Io..non so di cosa tu..” Bonnie guardò le mani di Ted. “Hey! Quelli sono Buzz e Woody!” disse indicando i suoi giocattoli.

-“Immaginavo che fossero i tuoi! Li avrai perduti quando hai lasciato i biscotti.. mi chiedevo se..ti andasse di  mangiarli insieme..”

Bonnie continuava a non capire cosa stava succedendo. Ted le restituì i giocattoli nelle mani, Bonnie li guardò e percepì che forse qualcuno stava cercando di aiutarla.

-“Io…certo.  Accetto con piacere Ted. Sai..volevo proprio parlarti di una cosa..”

I due uscirono dall’aula e si diressero fuori dalla scuola. Buzz e Woody si strizzarono l’occhio mentre venivano infilati nella borsa.

 
Quando Bonnie tornò a casa urlò di gioia. “Yuuuppi!!!!” si gettò sul letto, poi tirò fuori il suo diario segreto e finalmente felice e serena raccontò nelle pagine del suo primo bacio e della dichiarazione che finì per essere pronunciata da entrambi dato che i sentimenti per Ted erano corrisposti. E concluse scrivendo:

Sono riuscita a realizzare il mio desiderio, prima che fosse troppo tardi. Anche se.. qualcuno mi ha aiutata lo so. Forse non scoprirò mai chi ha mandato quei biscotti a Ted da parte mia..ma una cosa è certa. Chi lo ha fatto deve volermi un gran bene.. e sicuramente sono i più grandi amici che ho..
 

 
Quella sera, non appena Bonnie uscì dalla stanza, Woody e Buzz ne approfittarono per uscire dallo zaino. Lo space ranger non ebbe nemmeno il tempo di fare capolino che…SBAM!!!

Si ritrovò a terra mentre Jessie lo stringeva fra le sue braccia.

-“Oh..Buzz, non sai quanto sono stata preoccupata.. ho temuto il peggio e ho avuto tanta paura..”

-“eheh..ora sono qui.” Buzz si sedette e le prese la mano. “Ehm.. hai da fare stanotte? Posso passare a prenderti, ti andrebbe di guardare insieme le stelle?” chiese lui superando la timidezza.

Jessie sorrise. -“Certamente.”

 Quella notte, dopo i festeggiamenti della riuscita missione, Jessie aspettava sveglia il suo Buzz sul davanzale della finestra.

Buzz arrivò silenziosamente, le prese la mano e insieme si sedettero a guardare le stelle.

-“Buzz.. di cosa volevi parlarmi? Hai detto che dovevi dirmi qualcosa..”

-“Io.. ho tenuto fin troppo a lungo dentro di me un sentimento che per quanto è grande, avrebbe dovuto essere liberato molto prima.”

Il cuore di Jessie batteva forte.

-“Jessie.. c’è un motivo se ho voluto che il desiderio di Bonnie  si avverasse. Ed è perché era il mio stesso desiderio. Sono da sempre innamorato di qualcuno che potevo solo contemplare in lontananza.. quel qualcuno sei tu. E non so che fine faremo. Dove andremo a finire o in quale soffitta verremo gettati. Voglio solo che tutto questo possa avvenire insieme a te. Ovunque io vada, vorrei che tu fossi al mio fianco..perchè..ti amo. Da sempre è così e sempre lo sarà..”

Jessie rimase in silenzio a guardare i suoi occhi azzurri pieni di speranza.

-“Buzz… io..” mormorò Jessie. “non desidero altro che starti vicino.” Jessie si allungò su di lui, prese il suo viso e lo baciò teneramente. Buzz chiuse gli occhi e assaporò quel momento prendendole la mano e stringendola forte. 

Poi la guardò e sorrise: “..io..vorrei averti per sempre.”

-“Ed io ti prometto che sarà così mio dolce giocattolo spaziale..” e i due ripresero a baciarsi mentre Woody contemplava quel momento sorridendo felice per i suoi amici.


 
Qualche tempo dopo, la stanza di Bonnie cominciò a svuotarsi. Gli scatoloni per il college erano pronti, e Bonnie stava per partire con la promessa che al suo ritorno avrebbe trovato il suo Ted ad aspettarla.

Mancavano solo quei vecchi giocattoli, quelli a cui era tanto affezionata. Che cosa farne? Poteva portargli tutti con sé? No.. e in soffitta? Chi li avrebbe accuditi?.. Bonnie era tanto indecisa, poi il suo viso si illuminò. Mise tutti insieme in una scatola e uscì di casa.

La Macchina si fermò, Bonnie scese dall’auto con lo scatolone in mano e suonò il campanello.

La porta si aprì.

-“Bonnie.. tesoro che ci fai qui?”

-“Ciao Ted..volevo chiederti un favore.”

I due si accomodarono nella stanza di Ted.

-“Vedi.. io sono molto affezionata a questi vecchi giocattoli. Da quando sono piccola mi hanno sempre accompagnata in tutti i momenti della mia vita e..adesso me ne dovrò separare. Io..pensavo che, potrebbero essere la mia promessa d’amore.”

-“Cosa intendi Bo?”

-“Beh.. che ne pensi di prendertene cura tu? Io starò via solo il tempo degli studi.. e sono sicura che lasciandoli a te farei la scelta giusta. E quando tornerò, li riprenderò con me. E so che per riaverli, dovrò necessariamente tornare anche da te. Ed è quello che voglio..sapere che mi aspetterai.”

-“Io..” Ted sorrise. “Mi sembra un’ottima idea, piccola. Mi occuperò io di loro e li tratterò premurosamente come  hai fatto sempre tu. E quando tornerai loro saranno qui ad aspettarti.”

-“Sapevo che avresti capito..” I due si baciarono e sorrisero.


 
Bonnie era sull’aereo, pensava al suo futuro, a quante cose belle l’aspettavano ancora. Poi cominciò a cercare i fazzoletti nella borsa quando vide delle briciole di biscotti e un biglietto che diceva:

“Buon viaggio amica e compagna di giochi…”

 Bonnie corrugò la fronte. Poi guardò fuori e sorrise.
 
 
 

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