Tre azioni per innamorarsi

di Il Saggio Trentstiel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cantare ***
Capitolo 2: *** Volare ***
Capitolo 3: *** Scegliere ***



Capitolo 1
*** Cantare ***



Grazie infinite a Satomi91 per lo splendido banner! *w*







Grazie millemila a syssy5 per questo banner così evocativo e...Poetico :P








Chiacchiere, tintinnio di posate, rumore di mandibole al lavoro.
Il sabato mattina la Sala Grande di Hogwarts era decisamente caotica, e il tavolo di Grifondoro non faceva eccezione, anzi!
Ron si ingozzava senza ritegno di qualunque cosa gli capitasse davanti agli occhi, osservato con disgusto e disapprovazione da Hermione.
"Ronald, sei rivoltante!"
Il rosso alzò lo sguardo dalla sua abbondante porzione di uova e bacon, biascicando qualcosa che sarebbe stato incomprensibile a qualunque essere umano.
Hermione alzò gli occhi al cielo, mentre Harry scuoteva la testa divertito e si concedeva un generoso sorso di succo di zucca.
"Ciao Harry"
Il ragazzo quasi soffocò, mentre il succo fresco decideva per chissà quale arcano motivo di prendere una scorciatoia verso i suoi polmoni: tossì fino a lacrimare, diventando paonazzo e tentando di protestare mentre Ron gli affibbiava vigorose manate sulla schiena.
"Sto...Bene...Ron!"
Il compagno smise di "aiutarlo" e Harry potè voltarsi per guardare in faccia colei che stava per diventare la sua assassina.
Incontrò una cascata di capelli biondi e lisci, lasciati liberi di scivolare lungo un volto pallido e delicato, corredato da due occhi azzurri e sognanti.
Harry sorrise, avvertendo il rossore svanire lentamente dal suo volto: il calore non accennava però a diminuire...
"Ciao Luna!"
La ragazza inclinò la testa da un lato, osservandolo con curiosità quasi maniacale.
"Sono quasi certa che un Nargillo ti abbia giocato questo brutto tiro"
Ron cercò con scarso successo di soffocare una risata, guadagnandosi una gomitata da parte di Hermione: la ragazza poi si alzò in piedi, costringendo Ron a fare altrettanto, e sorridendo a Luna.
"Ciao Luna, scusa ma io e Ron dobbiamo fare una ricerca in Biblioteca: ci vediamo in giro, ok?"
"Ricerca in Biblioteca? Quale ricerca?"
Hermione si stampò sul volto un sorriso che celava il suo vero istinto di aggredire Ron con un incantesimo abbastanza potente da renderlo più sagace.
"La ricerca su quel mago che, nel 1743, non riusciva mai a capire quello che voleva dirgli la sua amica, e venne da lei ucciso per questo!"
Ron batté le palpebre un paio di volte, sciogliendosi poi in un ampio sorriso.
"Oh, sì, hai ragione! Scusa, sai che a Storia della Magia non sto mai attento!"
Difficile dire se Ron avesse o meno capito dove Hermione volesse andare a parare ma la ragazza, conoscendolo, era più portata a credere di essere stata clamorosamente fraintesa: comunque vista la situazione andava più che bene, così prese Ron per un braccio e lo trascinò via, sorridendo brevemente a Harry e Luna.
La ragazza li guardò allontanarsi e si voltò serena verso Harry.
"Credo che se ne siano andati per lasciarci soli" dichiarò con estrema tranquillità.
Harry annuì, un po' a disagio.
"Ti va...Ti va di sederti?"
Luna annuì e si accomodò sulla panca, continuando poi a fissare Harry: dal canto suo il coraggioso Grifondoro non sapeva cosa dire né, tantomeno, cosa fare.
Fortunatamente fu Luna a porre fine a quell'imbarazzante situazione, ma lo fece a modo suo.
"Ti piace cantare?"
Harry sgranò gli occhi, colpito dalla domanda.
"Cantare? Beh, ecco...Non è che sia molto intonato, però..."
Non riuscì ad aggiungere altro, imbarazzato e confuso, ma nuovamente Luna prese in mano la situazione.
"Eppure non mi sei mai sembrato eccessivamente stonato"
"Tu...Quando mi hai sentito cantare?"
Luna sorrise.
"Ho cantato insieme a te tutta la notte, e sei più intonato di un Nargillo" dichiarò con disarmante semplicità.
Harry sorrise incerto, registrando anche questa frase come l'ennesima bizzarria di Luna Lovegood.
Soltanto per tre, stupidissimi secondi.
"Sai, quando pensi ad una persona è come se stessi cantando con lei: più il tuo pensiero è forte, più tieni a quella persona, più bella sarà la canzone che canterete"
Luna fece una breve pausa.
"Me lo diceva sempre mia madre: a volte canto anche con lei, quando sento maggiormente la sua mancanza"
Harry era completamente basito, del tutto a corto di parole, ma Luna non parve aversene a male: senza smettere di sorridere si alzò in piedi ed estrasse dalla tasca una copia de "Il Cavillo".
"Credo che andrò un po' a leggere, c'è un articolo molto interessante sugli ultimi avvistamenti di Snorticoli Cornuti in Galles"
Si allontanò lentamente e guardando dritta davanti a sé, come al solito, lasciando Harry preda di una sensazione strana, come un calore inspiegabile che dal cuore si diffondeva in tutto il corpo, un calore già percepito prima di quel momento...
Con un lieve sobbalzo ricordò dove e quando aveva avvertito quell'inebriante e benefico tepore.
Il tepore delle Lacrime di Fenice.







Qui troviamo la prima lyric che ho scelto per questo contest (quella sottolineata), tratta dalla classica ed arcinota "Samarcanda", di Roberto Vecchioni.

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Capitolo 2
*** Volare ***


Nel parco di Hogwarts, che fosse per qualche incantesimo o per un bizzarro capriccio del tempo, non sembrava ancora essere giunto l'autunno.
Il sole splendeva orgoglioso in un cielo incredibilmente azzurro, l'aria era rinfrescata da una gradevole brezza ed alcuni degli studenti più temerari avevano deciso di prolungare l'estate con un bagno nel gelido Lago Nero.
Harry aveva dedicato una singola occhiata sfuggente a tutto questo, concentrato su ben altri pensieri: il tema di Trasfigurazione da terminare, il probabile test a sorpresa da parte di Piton quel lunedì, le parole di Luna...
Seza preavviso si ritrovò a canticchiare a mezza voce una vecchia canzone Babbana, guardandosi poi rapidamente attorno: nessuno in vista, grazie al cielo.
Strinse la presa sul suo manico di scopa: non aveva voglia di essere additato anche come quello che cantava o parlava da solo nel bel mezzo del parco di Hogwarts!
Accelerò il passo e raggiunse in breve lo stadio del Quidditch, quasi correndo fin dentro gli spogliatoi ed uscendo nuovamente dall'enorme struttura, stavolta direttamente nel campo da Quidditch.
Senza indugiare oltre montò a cavalcioni della Firebolt, si diede la spinta necessaria e cominciò a volare.
Il volo: ecco una cosa che adorava, che lo rilassava e lo aiutava a liberarsi dei pensieri in eccesso.
Era il suo Pensatoio personale, ben diverso dall'arcano strumento posseduto da Silente!
Si appiattì sul manico di scopa ed aumentò la velocità, sfrecciando agilmente tra gli anelli solitamente presidiati dai Portieri e calando in picchiata verso il prato, come se fosse all'inseguimento di un Boccino.
D'un tratto vide con la coda dell'occhio un lampo dorato alla sua destra, cosa che lo costrinse a fermarsi improvvisamente a mezz'aria: forse qualcuno aveva liberato un Boccino?
Si voltò, ancora sospeso nel vuoto a cavalcioni della Firebolt, e la vide.
L'origine di gran parte dei suoi turbamenti.
Il sole giocava con i suoi capelli, traendone riflessi che sembravano...Lampi dorati...Altro che Boccino...
Si raddrizzò sulla Firebolt e si avvicinò alla ragazza, seduta in tribuna con il suo giornale chiuso sul sedile di fianco.
"Luna! Che ci fai qui?"
La ragazza sorrise e si riparò gli occhi dal sole con una mano.
"Ti guardo volare, è una cosa bellissima"
Harry si sentì avvampare: lo stava guardando volare?
Non credeva di essere uno spettacolo così mirabile...
La cosa lo imbarazzava e...Beh, lo inorgogliva, gli faceva ovviamente piacere!
Sorrise a sua volta ed abbassò appena il capo.
"Vuoi...Provare a fare un giro?"
Luna scosse delicatamente il capo.
"Non mi piacciono molto le scope: innanzitutto sono spesso costruite con legno di Frassassino, un albero carnivoro che anche sotto forma di scopa spesso divora gli incauti volatori..."
Harry ne dubitava fortemente, ma si limitò ad annuire educatamente, accontentandosi di sentire la sua voce ed esplorare mentalmente il baratro azzurro dei suoi occhi...
E quelli che pensieri erano adesso?
"...Inoltre preferisco volare libera, senza costrizioni o strumenti"
Il ragazzo fu strappato dalle sue riflessioni.
"Intendi...Con la magia?"
Luna sospirò e volse lo sguardo verso le montagne lontane.
"Quasi. Volare con il cuore è comunque una magia, no?"
Il silenzio si dilatò tra i due ragazzi.
Che spettacolo strano dovevano offrire ad un osservatore esterno!
Lei, la ragazza stramba con lo sguardo perso nel vuoto, seduta su una tribuna di uno stadio deserto; lui, il ragazzo più famoso di tutto il mondo magico, a cavallo di una scopa e pendente dalle labbra di Luna.
La ragazza tornò a guardarlo negli occhi, proprio mentre lui pronunciava una domanda che mai avrebbe pensato di rivolgere a qualcuno, men che meno a Luna Lovegood.
"Come si vola con il cuore?"
Luna si alzò in piedi e si mise le mani sul petto.
"Prima di tutto devi chiudere gli occhi"
Harry eseguì, mentre il suo cuore cominciava a tambureggiare furiosamente.
"Ora pensa ad una cosa o ad una persona speciale"
A chi avrebbe potuto pensare?
A Ron? A Hermione? Ai suoi genitori? A Sirius?
I loro volti scorrevano e si sovrapponevano nella sua mente, ma infine a prevalere fu uno soltanto: un volto sereno, sorridente, innocente.
Il volto della persona che stava davanti a lui.
Harry avvertì il proprio respiro farsi più lento e rilassato e, cosa più incredibile e meravigliosa, gli parve di stare volando senza più la scopa sotto di lui.
Volava...Con il cuore?
La voce di Luna giunse da chissà dove.
"E quando sai quanto significa per te, hai trovato quella cosa speciale, stai volando senz'ali"
Harry riaprì lentamente gli occhi, trovandosi davanti una Luna più sorridente di quanto l'avesse mai vista: sorrise a sua volta, rimanendo a guardarla mentre scendeva dalla tribuna e si allontanava illuminata dagli ultimi, splendenti raggi di sole.







Secondo capitolo, seconda lyric (sempre sottolineata): stavolta si tratta della meravigliosa, anche se non molto conosciuta, "Flying without wings", dei Westlife.
Tanto per mettere subito le mani avanti, spero di averla tradotta in maniera esatta :P
Oh, se volete vi consiglio di ascoltare "Flying without wings" cantata in collaborazione con Delta Goodrem: ne vale la pena! :D

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Capitolo 3
*** Scegliere ***


Harry si svegliò di soprassalto, ansimando.
Un incubo, probabilmente: se solo fosse riuscito a ricordarselo...
Si levò lentamente a sedere, ascoltando i respiri tranquilli dei suoi compagni di stanza, uniti al fragoroso russare di Neville.
Rimase immobile per qualche secondo: poi, colto da chissà quale istinto, aprì lentamente le tende del baldacchino, cercò gli occhiali a tastoni e, inforcatili, scese in silenzio dal letto.
Prese la bacchetta magica dal comodino e sussurrò un breve e quasi inudibile comando.
"Lumos"
Alla fioca luce della bacchetta frugò nel ciarpame che ingombrava il suo baule, estraendone infine il fluente, argenteo Mantello dell'Invisibilità.
Si voltò ad osservare il letto di Ron, sentendosi un po' in colpa: durante quasi tutte le sue scorribande notturne era stato al suo fianco, ma quella notte...
Indossò il mantello e scese per le scale cercando di non fare il minimo rumore: attraversò con passo felpato la Sala Comune, già ripulita dagli Elfi Domestici, e finalmente uscì dal buco nel ritratto.
La Signora Grassa grugnì appena nel sonno, ma non si svegliò: Harry sospirò di sollievo e si mosse lungo il corridoio buio, quasi per nulla rischiarato dalla luce della sua bacchetta.
Dopo diversi minuti di marcia silenziosa e senza meta decise di fermarsi: dove stava andando? Perché era uscito dal suo Dormitorio a quell'ora, senza uno scopo o una destinazione?
Si frugò rapidamente nelle tasche, ma la Mappa del Malandrino giaceva al sicuro nel suo baule: peccato, l'averla con sé gli avrebbe perlomeno dato l'illusione di stare perseguendo uno scopo...
Stava per voltarsi e tornare indietro, quando udì dei passi leggeri in fondo al corridoio: imprecò mentalmente contro la sua temerarietà -meglio definibile come idiozia- e si appiattì contro la parete, smettendo quasi di respirare.
Si aspettava di sentire la voce roca di Argus Gazza, un miagolio acuto da parte di Mrs Purr, o anche la voce seccata di qualche professore o Caposcuola costretto ad una ronda notturna: fu dunque con estrema sorpresa che udì una voce bassa e dolce che canticchiava tranquillamente.
La figura avanzò, entrò nel cono di luce di un'alta finestra e Harry son un sussulto la riconobbe: Luna.
Ma...L'aveva riconosciuta solo in quel momento?
Non aveva capito di chi si trattasse già dalla voce, o...Prima di uscire dalla sua Sala Comune?
Le si avvicinò lentamente, ben deciso a non rivelarsi e a non spaventarla: quando però la vide spalancare la finestra ed arrampicarsi sul davanzale non potè trattenersi.
"Luna!" sussurrò rapido e spaventato, togliendosi il Mantello dell'Invisibilità.
La ragazza si voltò e, alla sua comparsa, sorrise.
"Ciao Harry, bella serata, non trovi?"
"Io...Sì...Ma cosa stai facendo?"
Senza scendere dal davanzale Luna continuò ad osservarlo mentre, timoroso, le si avvicinava.
"Avevo un Nargillo nel cuscino, così ho deciso di fare una passeggiata"
"No, io intendevo...Perché..."
Accennò alla finestra spalancata: Luna fece spallucce.
"Una passeggiata non è degna di questo nome se non c'è un bel panorama"
No, non era davvero possibile: Luna Lovegood non poteva avere una risposta pronta per ogni occasione!
E lui...Lui non poteva accettarle tutte! Oppure poteva?
"Beh...Hai ragione, sai?"
Poteva, poteva eccome!
Luna gli porse una mano e Harry, senza esitare, la strinse e si issò sul davanzale.
Luna aveva ragione, da lì il panorama era davvero bello: ispirava serenità, quiete, e la vicinanza di Luna...Inutile negarlo: ormai qualcosa di poco (o forse troppo?) chiaro stava avvenendo tra loro due!
Harry continuò a stringere la mano di Luna, e la ragazza commentò quel gesto con solo un vago sorriso, ed un commento dei suoi: Harry sorrise prima ancora che la ragazza aprisse bocca, avendo quasi percepito nell'aria l'arrivo di una frase "alla Luna".
"Puoi scegliere di cadere? Dovresti rischiare tutto?"
Inutile dirlo, anche stavolta la ragazza lo aveva decisamente sorpreso: incredibilmente però Harry aveva la risposta pronta.
"Posso scegliere, e lo sceglierei: non ho paura di rischiare"
Sentì la mano di Luna stringere la sua, e la ragazza si voltò per abbracciarlo, celando un sorriso commosso contro la spalla di lui.
"Fa' decidere al tuo cuore..."
Harry sorrise e la strinse a sé.
"Tu sei la sola..."







 
Ed ecco a voi il capitolo finale di questa breve long-fic (che roba ossimorica che ho scritto x3).
La lyric, sempre sottolineata, è estratta dalla canzone "Let your heart decide" di Celine Dion.
Di seguito riporto il giudizio di FataFaby89 (che ringrazio ancora) :D






Sintassi e grammatica: 8.5/10
Non ci sono errori veri e propri; al di là di un seza invece di senza, due potè invece di poté, una ripetizione superflua di Quidditch nello stesso periodo e il fatto che non è necessario scrivere in maiuscolo biblioteca, dormitorio ed elfi domestici, si tratta più che altro della punteggiatura: bisogna sempre inserire il punto fisso, dentro o fuori dal discorso diretto, una volta che si è terminato il paragrafo, così come è bene lasciare uno spazio tra i tre punti di sospensione e la parola successiva. Niente di disastroso.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Luna è inconfondibilmente lei, non si può negare. Alcuni suoi atteggiamenti sono forse un filo forzati – il sorriso commosso del finale mi ha lasciata un po’ perplessa, personalmente avrei creduto che più che altro sorridesse e basta xD – ma le sue parole, il discorso a dir poco meraviglioso sul cantare, rafforzano notevolmente la sua caratterizzazione. Harry, per contro, è un po’ troppo consapevole dei propri sentimenti; l’avrei immaginato più impacciato e sorpreso di fronte ai suoi stessi impulsi – ma fondamentalmente anche lui è molto ben reso. La presenza di Ron e Hermione è di un IC pazzesco, e te ne ringrazio di cuore: il tema della ricerca in biblioteca mi ha fatta morire dal ridere!
 
Originalità: 10/10
Non posso non darti il massimo! Sono rimasta a bocca aperta di fronte alle meravigliose interpretazioni delle lyric che hai scelto. Non le hai solo integrate nel testo, ma ne hai fornito un senso tutto nuovo, rendendole assolutamente innovative – Cantare mi ha fatta letteralmente sciogliere, non scherzo. I miei più sinceri complimenti.
 
Stile: 9/10
Molto suggestivo: troppo, in certi casi. Voglio dire che la tua narrazione, specie nei passaggi descrittivi, è notevolmente evocativa, tanto da sfiorare il lirismo: non che non si adatti alle scene che racconti, ma poiché parli attraverso gli occhi di Harry – che è un ragazzo, non certo un poeta – un tono leggermente più informale sarebbe il più indicato. Spero di essere riuscita a spiegarmi xD In ogni caso un ottimo punteggio anche qui.
 
Gradimento personale: 8/10
Tre episodi molto dolci per una coppia che decisamente merita più attenzione. Nonostante il finale un po’ troppo, come dicevo, consapevole – ma può darsi che io sia soltanto molto sadica xD – nel complesso mi è davvero piaciuta.
 
+ 5 punti bonus per le lyric
 
 
Totale: 49.5/55 punti

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