Minuetto di MedusaNoir (/viewuser.php?uid=85659)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ma poi ti vedo e tanto forza non ce l'ho ***
Capitolo 2: *** Dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi ***
Capitolo 3: *** E cresce sempre più la solitudine nei grandi vuoti che mi lasci tu ***
Capitolo 4: *** Avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato ***
Capitolo 5: *** Minuetto, suona per noi ***
Capitolo 1 *** Ma poi ti vedo e tanto forza non ce l'ho ***
MINUETTO
Ma poi ti vedo e
tanta forza non ce l’ho
Fuori
nevica.
Seduta
nella Sala Comune fingo di leggere un libro. Sono
sola, quasi tutti sono tornati a casa per le vacanze di Natale.
Sfoglio
distrattamente una pagina, sovrappensiero. So che
arriverai, ora abbiamo tutto il Dormitorio per noi; da te non
c’è nessuno,
perfino Blaise è da “mammina”.
Tic tac. Tic tac.
L’orologio
appeso al muro segna le sette, ma tu non sei
ancora rientrato; forse dovrei esserne felice, per una notte
potrò sfuggire a
questa tortura.
Ma
poi drizzo le orecchie, attenta ai tuoi passi, e un
momento dopo sei qui, poggi una mano sulla mia spalla e tacitamente mi
fai
segno di volermi con te.
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Capitolo 2 *** Dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi ***
Dormi qui, te ne vai,
sono sempre fatti tuoi
Ti
basta solo qualche momento per essere sopra di me.
Mi
baci il collo con passione, alternando violenza e
dolcezza come solo tu sai fare.
Ti
sbottono la camicia, cercando il tuo petto con una foga
che mi lascia ogni volta senza parole: è sempre
lì, sempre mio, eppure ogni
volta mi sembra di scoprire un nuovo mondo.
Sento
il tuo respiro farsi più veloce, ritmato, mentre
esegui su di me quel minuetto così familiare; mi abbandono
ai sensi, cercando
di esiliare la coscienza dalla mia testa.
Lascia che mi illuda
ancora un po’.
Poi
ti fermi, ti alzi e senza dire una parola te ne vai.
-
Draco… -.
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Capitolo 3 *** E cresce sempre più la solitudine nei grandi vuoti che mi lasci tu ***
E cresce sempre più
la solitudine nei grandi vuoti che mi lasci tu
Rimango
distesa sul letto, portandomi una mano sopra gli
occhi per nascondere le lacrime.
E’
sempre così, sempre dannatamente
così: corri tra le mie braccia, ti lasci amare e poi fuggi
silenziosamente,
come se parlando rischiassi di rendere tutto più reale.
Ma
è reale, Draco,
è reale esattamente come questa solitudine in cui mi lasci
ogni volta.
Mi
sento scossa dai singhiozzi e mi rendo conto di non
essere più capace di contenere questo dolore: io ti amo, lo
sai, ma non posso
più uccidermi con i tuoi sorrisi.
E’ tutto un gran
casino.
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Capitolo 4 *** Avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato ***
Avrei dovuto
perderti, invece ti ho cercato
-
Pansy? -.
Mi
volto, sei qui.
-
Ero venuto per… Che succede? -.
Ti
accorgi che ho pianto, ma non ho più voglia di
nascondermi.
-
Sono stufa! -, esplodo. – Stufa di essere la tua maledetta puttana! Vieni da me, ti diverti, ti do
tutta me stessa… e poi ti ostini a fingere che quelle notti
non siano mai
esistite? -.
So
che non ti aspettavi questa reazione, so che speravi di
continuare ad entrare nel mio letto solo schioccando le dita, ma ho
ceduto. Le
mie gambe hanno ceduto, il mio cuore, tutto.
Non
ribatti, te ne vai. E’ l’unica cosa che sai fare.
Forse
finalmente riuscirò a sedare le speranze.
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Capitolo 5 *** Minuetto, suona per noi ***
Minuetto, suona per
noi
Ero venuto a dirti che
ti amo, Pansy.
Mi dispiace che per te
sia stato così doloroso, ma non riuscivo a trovare il
coraggio di farlo.
C’era un “ti amo” in
ogni bacio.
C’era un “ti amo” in
ogni carezza.
C’era un “ti amo” in
ogni gemito che mi lasciavo sfuggire.
Tutte le volte che
sospiravi avrei voluto risponderti:
“Anch’io”.
Era così difficile per
me dirtelo.
Ma ora c’è un minuetto
che suona per noi, vicino al lago. Vuoi danzare con me?
Draco
Stringo
la lettera, sudando per l’emozione.
O forse no, non le
avrebbe sedate.
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9° CLASSIFICATA
Minuetto di MedusaNoir
- Grammatica e lessico: 9,75/10;
- Forma e stile: 10/10;
- Originalità della trama: 9/10;
- IC (caratterizzazione dei personaggi): 10/10;
- Gradimento personale: 14,50/15
Totale: 53,25/55.
Donna, per favore, stia attenta! No, ok, scherzo. È che
nella quarta drabble mi hai scritto: “Vieni da me,
ti diverti, ti do tutta me stessa…”
ripetendo lo spazio tra “…diverti,
ti…” e nell’ultima “Ero
venuti a dirti…” invece che
“venuto” e per questo non ti ho potuto dare il
punteggio pieno alla grammatica.
La forma e lo stile perfetti; come sempre riesci a rendere bene ogni
emozione e ad usare un’espressione adatta per ogni momento.
L’originalità della trama lievemente penalizzata
perché parli
di una cosa che è stata letta molte volte: Draco va da lei,
se ne va,
lei si sente solo usata. Alla fine ti sei riscattata con la lettera di
Malfoy, che di sicuro non mi sarei mai aspettata.
La caratterizzazione è molto buona. Pansy, nonostante sia
descritta come una ragazza succube del suo amore, si ribella. Ha il
coraggio di sputare in faccia a Draco i suoi sentimenti, e di mettergli
di fronte l’evidenza. Draco, ugualmente, mantiene il suo
carattere
tipico che noi tutti conosciamo: usa la ragazza, se ne va, e quando gli
vengono rinfacciati quei momenti non sa cosa dire.
Questa è una raccolta davvero buona, come le sai fare solo
tu.
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