Jake & Nessie

di [Miss Jhonson
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 2: *** 2: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 3: *** 3: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 4: *** 4: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 5: *** 5: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 6: *** 6: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 7: *** 7: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 8: *** 8: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 9: *** 9: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 10: *** 10: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 11: *** 11: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 12: *** 12: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 13: *** 13: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 14: *** 14: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 15: *** 15: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 16: *** 16: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 17: *** 17: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 18: *** 18: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 19: *** 19: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 20: *** 20: Renesmee Carlie Cullen ***
Capitolo 21: *** 21: Renesmee Carlie Cullen ***



Capitolo 1
*** 1: Renesmee Carlie Cullen ***


 
La maggior parte del tempo la passavo con la zia Rose, con i miei e con il mio Jake…
Vivo nella casetta con i miei, ormai sono passati circa 4-5 anni dallo scontro con i Volturi, ma siccome io cresco in fretta ho già 13 anni… e domani ne compirò 14.
Adesso la maggior parte del tempo la passo con Jaki, non ho capito perché si ostini a stare sempre così in pensiero per me… infondo lui ha 16 anni, non vedo il motivo per cui debba sprecare tutto il suo tempo con me, una mezza vampira che smetterà di crescere appena compiuti i 18 anni.
Però Jake mi piace, mi fa sentire bene, è come se fosse il mio sole personale. Fin ora ci limitavamo a giocare, facevamo quello che volevo io, non parlavamo mai di cose che potevano interessare a tutti e due.
I miei genitori mi hanno dato il permesso di stare parecchio tempo con lui domani, dal pomeriggio verso le 2 fino alla sera tardi… e spero più tardi possibile.
Ora però vado a dormire, altrimenti mi addormenterò su di lui domani…
Aprii gli occhi e mi ritrovai i miei genitori in stanza, che stavano aspettando il mio risveglio.
E subito mia madre disse “Buon Compleanno Renesmee!” e subito fece l’eco mio padre, io li ringraziai e poi andammo a casa Cullen da tutti gli zii…
Varcai la soglia e zia Alice aveva addobbato tutta la casa, ovviamente ricevetti gli auguri e corsi ad abbracciare tutti.
Giocai un po’ con  Emm e Jazz… il primo mi fece morir dal ridere, ma il secondo mi esasperava (in senso buono) adoravo zio Jasper, perché usava su di me il controllo delle emozioni e io mi divertivo un sacco…
Appena ripensavo a Jake, e che sta sera saremmo “usciti insieme”, anche se non era un vero e proprio appuntamento, mio padre (Edward Cullen) mi guardava e poi faceva quel ghigno che mamma adorava tanto… ahahah
Zia Rose e Alice pensarono che in occasione del mio compleanno avrei fatto da cavia per loro… un’oretta di vestiti, trucco e scarpe *.* quanto le adoravo… così andammo di sopra e zia rose mi fece sedere, e mi acconciò i capelli, valorizzando i miei riccioli alla fine di ogni lunga ciocca, e poi venne il momento del trucco e infine del vestito… ovviamente zia Alice non aveva badato a spese… era un abitino abbastanza corto, senza maniche, con un accenno di scollatura, comodo, color verde acqua, forse il più vicino possibile all’azzurro.
Finito il trucco e parrucco, scesi di sotto e dopo vari complimenti uscii di casa, sotto l’avvertimento di zia Rose *metti il guinzaglio al cane* uscii da casa Cullen e affianco a un albero c’era lui.. che mi guardò con aria sbigottita, stupita, ovviamente zia Alice era stata brava …
Mi avvicinai a Jake e sorrisi… lui disse  “Buon Compleanno Nessie!” e mi abbracciò, da farmi roteare in aria.
“possiamo andare?” disse.
“certo, e dove andiamo?”
“per ora a La Push, dagli altri…” sorrise.
“sicuro che sono gradita?” dissi preoccupata.
“Ovviamente, non ti avrei portata altrimenti, ti stanno aspettando.” disse in modo spensierato.
Salimmo in macchina senza dire una parola lungo il viaggio, arrivati … Jake mi aprì la portiera e mi fece scendere.
“Buon compleanno Nessie!” esclamarono Quil e Embry, che fu automaticamente seguito da un “Grazie mille”.
In seguito uscirono anche gli altri, e tutti dissero la medesima cosa.
Leah sbucò da dietro, e disse “Ciao… e così tu saresti la sorgente di felicità di Jacob… sono Leah… sei cresciuta un sacco dall’ultima volta che ti ho vista...” intanto Jake le lanciava le occhiatacce, probabilmente per quello che aveva detto.
“Ciao Leah! Già, cresco in fretta.”
“ah giusto! Tanti auguri!” esclamò Leah.
“ehm,grazie!” dissi, Jake intanto faceva segno di seguirlo…lo raggiunsi in un battito di ciglia, mi prese per mano e mi portò in spiaggia.. (LA PUSH)
“WOW, non ero mai stata qui! Ero curiosa di vederla, i miei genitori non mi ci avrebbero mai portata.” dissi con tono entusiasta. Jake si limitò a sfoggiare uno dei suoi fantastici sorrisi.

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Capitolo 2
*** 2: Renesmee Carlie Cullen ***


Trovammo lungo la strada una roccia enorme dove mi misi a sedere, lui restava davanti a me, in piedi.
“come è andata la festa a casa Cullen…?” disse Jake con un tono dolcissimo.
“perché sprecare parole?” dissi, con un balzo scesi dalla roccia e gli toccai il viso con le mani, e ripercorsi tutto quello che avevamo fatto… poi mi staccai e mi sedetti come prima.
“ah! Ok… dai bene… e di a Miss Universo, che non ho bisogno del guinzaglio.” Disse con aria da sbruffone.
“Jake…” dissi.
“si?” mi guardò perplesso.
“come mai io sarei la sorgente di felicità di Jacob Black??” e scoppiai a ridere.
“non lo sai?” rispose guardando in terra.
“a cosa ti riferisci?” dissi preoccupata.
“a nono niente… te lo spiego dopo, o un’altra volta… mi sono sempre chiesto una cosa… come mai hai bisogno di bere sangue?”
“posso anche farne a meno sai? Mangio anche cose normali, alcune non sono malaccio.
Comunque… è tipo un bisogno fisico, perché? Ti fa schifo? Lo dovresti provare sai!?” soffocai una risata.
“non ci penso neanche, certo… non è una cosa figa vedere qualcuno che beve sangue.” Esclamò.
“ io so farlo molto delicatamente.” gli passai davanti e poi dietro così velocemente che neanche se ne accorse. E gli accarezzai il braccio facendo trapelare la mia pelle ghiacciata, creandogli un brivido improvviso.
“Quei cerbiatti con me non soffrono neanche, per loro è come donare sangue, solo un leggero fastidio” dissi con voce sensuale, causandogli ancora dei brividi, poi si girò di scatto e ci guardammo per 5 secondi… si avvicinò un po’, e io scattai ancora e mi sedetti sulla roccia.
“mi stai facendo impazzire, lo sai?” disse Jake guardandomi negli occhi.
“in senso buono o cattivo?” chiesi perplessa.
“buono… assolutamente.” Disse in modo dolcissimo
“tu ti lamenti del sangue… e i cosa dovrei dire del tuo carissimo odore di cane?” dissi ridacchiando.
“Ode Lupo e guarda che neanche tu hai un odore così buono… beh, quello da umana, mi fa impazzire, ma quello da succhiasangue…” e fece una faccia schifita.
“Ok. Jake, mi sono ufficialmente offesa.” feci il broncio, ma non ero arrabbiata.
“daaaai, non puoi essere arrabbiata, in fondo anche te mi hai insultato un po’.”
non risposi.
“nessieeeee, mi perdoni?” fece gli occhi da cucciolo.
Io lo guardai e lo abbracciai forte.
“Jake, non importa se hai il tuo ODE LUPO, tu sei… importante per me.” dissi con aria timida.
“Nessie… Kuk Laule.” Disse piano, rimasi un tantino perplessa, ma non lo feci vedere. Mi staccai e dissi :“ok, ora che si fa?”
“se vuoi andiamo nella foresta, ho preparato un picnik.” Disse Jake.
“d’accordo; ma ti avverto che non ho fame” Jake mi prese in spalla e mi portò al picnik.
 
“che carino qui. Sei gentile. Questo è il più bel compleanno della mia esistenza.”dissi spensierata.
Ci sedemmo a gambe incrociate, uno di fronte all’altro.
“Jake, io …”
“che c’è ? qualcosa non va?”
“no, è tutto perfetto, tu sei fantastico…” lui arrossì,  “ma non riesco a capire, perché un ragazzo di sedici anni, preferisca sprecare il suo tempo con una di quattordici anni, mentre potrebbe divertirsi con gli amici, e uscire, conoscere ragazze della sua età…”
“intanto ti faccio una premessa: tutto il tempo che passo con te, non è sprecato..” disse.
“ allora cosa? Ti pagano forse?” dissi altezzosa.
“Fammi continuare… è strano che i tuoi non te ne abbiano mai parlato; i lupi… come me, hanno l’imprinting.” Disse, come per scusarsi.
“cosa sarebbe? Un innamoramento a prima vista?!“ dissi sarcastica.

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Capitolo 3
*** 3: Renesmee Carlie Cullen ***


 “esattamente, o quasi…diciamo che quando incontri la persona giusta, nella tua vita c’è solo lei, non guardi più nessun altra, c’è solo e unicamente lei, e il tuo amore è così forte da portarti a fare qualsiasi cosa, pur di renderla felice.” Rimasi a bocca aperta.
“Sai… non sono l’unico ad avere l’imprinting; anche Sam, con Emily e poi Paul, Quil, Jeremy…”continuò; annuii.
“tutto bene?” mi chiese.
“Ehm…si, ma allora perché mi volevi morta alla mia nascita?” chiesi perplessa.
“appena ti ho vista ho sentito che tutto l’universo girava intorno a te, che eri l’unica.
Ti volevo morta, perché stavi uccidendo tua madre, anche se non ne eri consapevole, ed io amavo tua madre, ma solo perché avrebbe dato alla luce la mia unica ragione di vita. Solo che non ne ero al corrente.” Concluse.
Io mi avvicinai e mi sedetti affianco a lui, e sentii il suo battito accelerare.
“tranquillo Jake, non ti mangio mica.” Dissi in tono scherzoso; Jake sorrise.
“lo so lo so, è che mi fa un effetto strano, mi innervosisco; in senso buono.” Disse per spiegarsi.
“allora questo ti farà saltare il cuore.” misi una mano dietro il suo collo e questo gli creò il suo solito brivido, e con l’altra mano gli accarezzai il viso poi io mi avvicinai un po’ alle sue labbra e gliele sfiorai appena, mi staccai di qualche centimetro e come mi aspettavo, lui mi guardò e appoggiò le sue labbra sulle mie, e da un bacio dolce si trasformò a un bacio passionale, era come se tutto intorno non ci fosse più niente di interessante, e che tutta l’attenzione fosse concentrata su di lui. Era, come se lui fosse la mia unica ragione di vita, e quel bacio, superava tutte le cose fatte fin ora.
Ci allontanammo e Jake sembrava più vicino allo svenimento di me.
“Ehii, raggio di sole, tutto bene?” lo presi in giro.
“ehm, si” disse compiaciuto e sorridente. Appoggiò la schiena a terra, guardando in alto le cime degli alberi.
“Jake, hai un buon sapore, per essere un cane.” Dissi arrossendo.
“anche te per essere mezza vampira baci bene…” rispose, e io scoppiai a ridere…
“ma davvero?”  mi avvicinai e lo baciai sulla guancia, poi mi avvicinai al suo orecchio,
“ora ti dico un segreto, basta che non svieni, o che non ci rimani male…” dissi.
“okok, dimmi.” , io sussurrai “Jacob Black credo di essere innamorata di te.”
Jake mi guardò e mi disse “io ti amo dal primo giorno della tua esistenza.”  mi avvolse il braccio intorno alla vita.
“Jake.” Lo guardai, e disse “ Si?”
“ho fame …”e scoppiai a ridere,  “ma penso che un panino non mi basterà… vieni con me? Altrimenti vado da sola.” Conclusi.
“ti seguirò ovunque.” Disse dolcemente ed  io mi misi a correre, e per starmi al passo si dovette trasformare,e i vestiti esplosero.
Appena incontrai un cervo, mi avventai su di esso, e cominciai a succhiargli sangue dal collo, dove ne usciva di più. Jake rimase immobile dietro di me, fino a quando non ebbi finito, sapevo che questa scena era dura da mandare giù, ma stetti attenta a non sporcarmi, per diminuire il suo disgusto. Correndo mi allontanai dal cervo e Jake fu sempre al mio fianco. Così mi fermai. Mi voltai verso di lui che era sotto forma di lupo.
“Jake, avrei preferito che non avessi guardato. Mi dispiace tanto” dissi,ed essendo mezza umana potevo piangere e arrossire, quindi mi scese una lacrima e più veloce della luce corsi e andai in spiaggia.
Lui ebbe il tempo di ritrasformarsi e di vestirsi, poi lo vidi sbucare dalla foresta correndo verso me.
“Nessiee, Nessiee” mi chiamò mentre mi veniva incontro.
“Nessie, non ti preoccupare di questo, io ti amo, così come sei” mi abbracciò .
“Jake ti prego, non devi fingere che vada tutto bene, perché non è così… ma lo preferisco, so bene che potrei sopravvivere anche senza, ma non so farne a meno, almeno non del tutto.” Dissi dispiaciuta.
“Nessie, non c’è nessun problema davvero…” come per scusarsi.
“se lo dici tu. Magari possiamo tornare a casa?” dissi.

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Capitolo 4
*** 4: Renesmee Carlie Cullen ***


Jake annuì comprensivo e poi mi riportò davanti a casa, e cercò il mio sguardo per un bacio.. ma ne ottenne uno soltanto sulla guancia, rimase forse un po’ deluso, ma non volevo che andasse a dormire con il saporaccio di sangue e la scena del cervo in testa.
“Ciao Jake” dissi
“ciao tesoro, dormi bene…” dissi come se si sentisse in colpa e me ne andai dentro. In seguito andai subito a letto.
 
La mattina seguente, i miei genitori andarono a caccia, e io scesi in giardino…
Dietro al cancello c’era  Jacob con i suoi pantaloncini di jeans strappati, a dorso nudo. *.*
“Hey Nessie, possiamo parlare?” io mi avvicinai.
“magari possiamo andare a La Push, nella foresta…”
“non lo so Jacob… avevo intenzione di andare a caccia fra una mezz’oretta.”
“dai, va bene, caccerai nella foresta.” Insistette.
“ok , se proprio vuoi.” risposi annoiata; uscii dal cancello, e lui si trasformò, così ci mettemmo a correre fino ad arrivare alla foresta.
“dai vatti a ritrasformare.” jake andò e tornò in neanche un minuto e cominciò a parlare.
“Nessie, a me non importa se bevi sangue, ti conosco dalla nascita, so come sei fatta… io non riesco a stare lontano da te neanche per un minuto…e so che anche per te è lo stesso.”
io mi avvicinai a lui.
“Jake, se non ti amassi così tanto ti direi che sei pazzo.”
Jake mi abbraccio forte, io mi sciolsi e gli presi le mani, e guardandolo negli occhi dissi:
Sei molto bello, sai Jake?
lui mi guardò e poi mi baciò; tutto era finalmente perfetto.
“anche tu sei bellissima, perfetta.” Disse con gli occhi da cucciolo
“ho un patto però.” Continuai serio.
“spara” dissi.
“tu… non mi vedrai mai più cacciare.” Dissi severa.
“ posso resistere” scoppiò a ridere, risi anch’io di gusto.
“Nessie… io per ora sono stato quasi sempre con la tua parte di vampiro… perché non facciamo qualcosa di umano?”
“del tipo?? Buttarci da una scogliera??” risi.
“quello caso mai domani… ma che ne so, magari andare al cinema?” disse sorridendo.
“Fico. Potrebbe essere divertente . Ma che ne dici se prima passo a casa? Non so se i miei vogliono.
“Nessie.. tu sei mia, ci apparteniamo.” Disse.
“e allora anche tu sei mio, bel cucciolotto!”  sorridemmo
“a chi arriva prima a casa Cullen?” mi chiese.
“dai tu il via…” pronta a scattare.
“pronti... Via!”  iniziai a correre più veloce che potevo, Jake mi stava affianco, e alcune volte dietro, ma ero sicura di non poter vincere, ero mezza vampira, lui era un muta forma, i licantropi andavano più veloci dei vampiri, figuriamoci dei mezzi vampiri.
Malgrado tutto riuscii ad arrivare prima di lui di 2 secondi. Ma non ci cascavo, mi aveva fatto vincere, avrebbe fatto di tutto pur di farmi felice *.*
Così appena prima degli scalini di entrata mi girai verso di lui, gli feci una carezza, e poi dissi:
“Mi hai fatto vincere, bastardo.” e sorrisi  “Vatti a vestire, non penso che tutti siano felici di vedere come mamma ti ha fatto” dissi scherzando, lui andò tra gli alberi e poi tornò, con i suoi soliti jeans consumati e sta volta con mia sorpresa, aveva anche una camicia addosso, ma ovviamente non era allacciata e si intravvedeva il suo corpo scolpito, che avrebbe fatto urlare qualsiasi ragazza della mia età.
Appena fu affianco a me, gli diedi una spintarella per avermi fatto vincere, ma questa non lo mossi più di un tanto, solo quel poco teatrale.
entrammo con il sorriso in faccia, ed con un’aria spensierata, mentre tutti i Cullen erano riuniti come al solito … Edward e Alice, giocavano a scacchi, ed era un’impresa indovinare chi vincesse, perché zia Alice prevedeva le mosse, e mio padre, beh leggeva le sue… 

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Capitolo 5
*** 5: Renesmee Carlie Cullen ***


Carlisle si divertiva a… studiarmi, sia me che Jake, ormai sapeva tutto dei vampiri e degli umani, ma dei mezzi vampiri era a conoscenza solo delle cose elementari, soprattutto mi misurava, per vedere quanto crescevo ogni giorno, ma non più 4 volte al giorno, per fortuna si limitava a 2 e spesso 1.
Rose… beh quando non ci sono io, penso che si limiti a distruggere case con Emmett ahahah, in questo momento se ne stava a guardare male Jake, sicuramente era pronta a fare una delle sue battutacce scherzose, e lui beh, si difendeva :D
Mia madre mi stava guardando incuriosita dal mio viso felice, quando ero con Jacob e poi mi fece una domanda :  “Renèesme? Hai mangiato oggi?”
“ehm.. credo di essermene dimenticata”  Jake si mise una mano sulla fronte come se volesse dire (“che stupido che sono stato o come ho fatto a dimenticarmene”) così lo guardai e gli dissi : “tranquillo Jake, non importa.”
subito intervenne Carlisle…  : “bene! Ho la scusa per farti mangiare qualcosa da umani!” –e io pensai… “Nooooo”, ai miei pensieri Edward rise.
“Vieni Ness, vieni di sopra.” Mi disse Esme, dovetti andare in cucina. Jake mi seguì a ruota.
“Siediti Nessie.” io mi sedetti nel posto di capotavola, e Jake si mise alla mia destra per non perdersi la scena.
Esme mi mise davanti un piatto con dei bastoncini gialli, lei le chiamava patatine fritte, il massimo per un umano,così diceva, e accanto alle patatine, un… non so cos’era una roba spiaccicata, forse carne. La chiamava cotoletta.  Bah.
Presi un bastoncino, Jake rideva, rideva del mio disgusto forse ne voleva anche lui…
“Jake? Se ti va, puoi mangiare.” Dissi fulminandolo con lo sguardo.
“ ahah non è per me cara.”  presi un bastoncino, e diedi un piccolo morso.
“Carta??”domandai sinceramente, a quel punto Jake iniziò una risata fragorosa, seguita da quella di Emmett al piano di sotto. 
“però dai… ci sono cose peggiori, tipo quel saporaccio assurdo dei cavoletti di bruxell”
“quelli non piacciono neppure a me.” Disse Jake
“strano! Te divori tutto quello che incontri.” Scoppiai a ridere
“gnee, spiritosa.” Jake non smetteva un attimo di guardarmi incuriosito dalla mia forza di volontà… riuscii a mandare giù 5 di quelle patatine fritte, poi presi un coltello e una forchetta, iniziai a tagliare la cotoletta,  cominciai a masticarne un pezzettino… Bleah!! Ci mancava che non lo sputassi in faccia a Jake, lo ingurgitai con un’aria disgustata, e Jake ovviamente scoppiò a ridere.
“daii! Non ridere… lo vuoi tu?”  
“ma…” prima che potesse dire altro gli infilai un pezzo di cotoletta in bocca, e ci rimase di stucco , poi cominciò a masticarla e disse:
“ma dai… è buona”
“a si?” gliene infilai un altro pezzo in bocca, lui si alzò di scatto e mi prese per la vita, e mi fece roteare in aria , poi si fermò e ci guardammo … stava per baciarmi quando mi scansai, sapevo che mio padre controllava tutta la situazione attraverso le menti. Ero parecchio intelligente, già da appena nata. E non mi facevo ingannare con i suoi trabocchetti.
“Non uso trabocchetti!” era Edward che urlava e, gli urlai: “SI, INVECE!”
“ah! Giusto Jake, il cinema??” chiesi a Jake
“mi ero scordato, chiedi il permesso e poi andiamo.” scendemmo di sotto
“Heyy, voglio la vostra attenzione! Potrei andare al cinema con Jake ??”
“Renèesme! I cani non possono entrare ahahahah” disse Rose a voce alta.
Scoppiammo tutti a ridere
“sisi, buona questa Bionda ossigenata.” Contraddisse Jake
“Mamma posso andare?”
“si, perché no. Jake, so che la proteggerai. Edward?” cercò l’approvazione di mio padre.
“va bene Nessie.” Acconsentì Edward.
“FERMI TUTTI!” Gridò Alice.
"non vorrai andare in giro vestita così, su forza vieni di sopra ci metterò 5 minuti a prepararti."
-andai di sopra, e mi misi un paio di Jeans firmati, stretti e affusolati, una maxi maglia, e un giubbotto bianco splendido, un filo di trucco…
“Ok, sei pronta” la abbracciai.

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Capitolo 6
*** 6: Renesmee Carlie Cullen ***


“Grazie Zia Alice, sei la migliore!” esclamai.
“non c’è di che tesoro, state attenti, perché io non posso vederti.” Mi disse seria.
Annuii e scesi, Jake rimase a bocca aperta, eppure non ero bella fino a quel punto. Mi avvicinai a lui.
“Jacob… non penserai  di portare mia nipote al cinema con la tua Golf vero? Tieni queste sono le chiavi della mia mercedes guardian” gli lanciò le chiavi,e continuò  “però stai molto attento, o altrimenti ti stacco la testa.”
“Beh, Grazie Bionda” sorrise.
L’abbracciai e lei mi sussurrò a un orecchio “non ti fidare del tuo cane da guardia…” e così Emmett scoppiò nelle sue risate fragorose.
Jake mi prese la mano e mi portò in garage, salimmo su quella splendida auto e sfrecciammo in strada… ci vollero 10 minuti ad arrivare, parcheggiò e mi aprì lo sportello.
“Uuh che gentile…” dissi in tutta sincerità.
“mai quanto te dolcezza.”  Allargai le labbra sfoderando un sorriso chilometrico.
“va bene un film romantico?” mi propose.
“se non c’è nient’altro si…”
“meglio horror o d’azione?”
“non vado pazza per l’azione…” dissi schietta.
“vada per l’horror, però è tipo tranquillo come horror, perché non siamo maggiorenni..
“e mai lo saremo” sorrisi, ma dietro nascondevo un pensiero malinconico, al pensiero… del “per sempre” cercavo di non pensarci, ma alle volte era più forte di me.
Entrammo in sala e il film iniziò, non era male, era quasi… carino.
A metà film Jake mi prese la mano  e mi disse:
“Nessie, Ti amo più della mia stessa vita.”  io per poco che non svenni… dopo 2 minuti uscii dalla sala, consapevole che mi avrebbe seguito. Andai a sedermi sul terzo scalino della scala. Aspettai che arrivasse
“Tutto bene?” io mi alzai, ci guardammo negli occhi e lo baciai… e mentre ci stavamo baciando passai la mia mano fra i suoi capelli, ebbe un brivido lungo il collo.
Poi ci abbracciammo, ci staccammo e presi la sua mano e mi avviai dentro la sala del cinema.
Finito il film, tornammo in auto…
“Vuoi tornare a casa?” mi chiese.
“Vorrei restare tutta la notte con te.”
“non te lo permetteranno mai.” Disse.
gli sorrisi
“beh? Che si fa?”
“Scegli tu.” Dissi
“ehm…”  toccai la sua guancia, e gli feci ripercorrere la giornata a La Push-
“Passeggiata sulla spiaggia?”
“bravo cane.” Jacob mi guardò con aria strana, quasi perplessa.
“Oddio, Jake scusa. Non volevo dirlo. Scusa.”
“tranquilla, non importa”  mi misi le mani in testa, alle estremità degli occhi; come per dire “quanto sono stupida”
“davvero Nessie non importa, non è niente. Si vede che passi troppo tempo con la Bionda” e davvero lui, riusciva a ridere della mia brutta battuta. Accese il motore e sfrecciò verso La Push. Arrivammo davanti a casa Black e mi venne un’idea.
“Jakii… hai presente i tuoi amici con l’imprinting? Potrebbero venire anche loro alla spiaggia, che ne pensi? Ma se vuoi restare solo, va bene. Infondo Claire, Kim e Rachel dovrebbero avere quasi la mia età, chi più chi meno.”
“avrò tutto il tempo per restare solo con te…”
“Comunque Rachel è qualche anno più grande di te, Claire ha uno o due anni in meno, e Kim, più o meno la tua stessa età. Vieni con me… ti porto da loro, sono con Sam e Emily” precisò Jake.
Jake mi prese per mano, intrecciando le mie dita alle sue.
bussammo alla porta, e ci aprì Jered con un muffin in mano.
“Hey Jake, Ciao Nessie !”
“Buonasera Jared …”

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Capitolo 7
*** 7: Renesmee Carlie Cullen ***


Entrai, e i lupi si abbracciarono uno ad uno e io dissi:
“Ciao A tutti!” mi si avvicinò Leah.
“Hey Nessie, come stai?” mi chiese.
“io bene grazie, e tu?”
"come al solito” mi disse.
“siamo passati per vedere se avevate voglia di andare in spiaggia.” Si intromise Jake
Emily si avvicinò con il vassoio dei muffin, Jake ne prese uno, e per educazione anch’io ne presi uno, speravo soltanto che avesse un buon sapore. Intanto Quil stava parlando con Claire, e Jered con Kim, Paul e Rachel avevano già accettato. Presi un piccolo pezzo di muffin e lo misi in bocca, masticai e mandai giù… sempre meglio della cotoletta boccone per boccone.
Jake rimase sbalordito, ma non disse niente. Alla fine tutti quelli con l’imprinting e anche Leah e Embry, vennero in spiaggia…
Io e Jake ci tenevamo per mano come Quil con Claire, Leah mi stava affianco e Embry era vicino a Jake, Paul e Rachel ci stavano dietro, e Kim appoggiava la testa sulla spalla Jared… più tardi ci riunimmo intorno al fuoco e parlammo un po’… però era ora di andare quindi salutammo tutti e ci dirigemmo verso casa Cullen, appena Jake e io entrammo ci sedemmo sul divano e io mi addormentai su di lui.
La mattina mi svegliai ancora li… c’era Jake affianco a me, dormiva come un sasso, mi alzai e gli feci una carezza senza mostrargli niente.
Andai di sopra…
“Buongiorno Ness” mi sussurrò Carilisle
“Buongiorno Carlisle”
“Hey, come hai fatto a crescere così tanto?” mi chiese.
“di che stai parlando…” dissi confusa,
Carlisle andò a prendere il metro in un battito di ciglia e mi misurò.
“sei cresciuta di 7 centimetri da tre giorni fa… come è possibile… è come se avessi un anno in più nell’arco di qualche settimana.”
“è come se avessi 15 anni ?” dissi entusiasta.
Carlisle annuì e all’improvviso sentii una fitta alla gola… avevo sete, tanta sete, come se fossi una vampira.. neonata per di più. Dovevo bere; Jasper sentendo le mie emozioni, mi tenne le braccia da dietro, per poco che non mi rivoltai.
“Jasper! Lasciami! Subito!”urlai con voce che più che una voce sembrava un ringhio.
“Nessie Calma! Mi rispose Jazz, Carlisle rimase a bocca aperta, non capiva cosa stesse succedendo, e appena Jasper allentò la presa corsi giù per le scale e mi diressi verso la porta, quando sentii il sangue pulsare, girai la testa verso di esso, lentamente, e mi scioccai sapendo che era quello di Jacob che mi guardava impaurito…gli ringhiai contro, e me ne andai prima che lui potesse aprire bocca, altrimenti sarebbe stato troppo, resistere.
Andai nella foresta e trovai un alce maschio, grande, molto più grande di quelli che prendevo io di solito. Mi avventai su di lui, e quando fui a metà, e il suo sangue stava per esaurirsi sentii un bastoncino che si spezzava a pochi metri da me, mi girai di scatto, era un lupo enorme, con gli occhi di Jake, io gli ringhiai contro con la bocca sporca di sangue… lui mi si avvicinò come per fermarmi, e io lo scaraventai contro un albero e continuai a bere, altrimenti al posto dell’alce potrebbe esserci Lui… Lui… il sangue era finito. Lui? Jacob? Oddio Jake! Il mio Jake! Cosa diavolo gli avevo fatto? Cosa mi era preso? Cos’era? La crescita improvvisa mi rende accecata dalla sete?
Dov’è? Dove è finito? Mi girai e era 10 metri più in giù, accovacciato ai piedi di un albero, e la botta, l’aveva ritrasformato, ma non poteva distrarmi il suo corpo nudo, dovevo assicurarmi che fosse vivo. Mi avvicinai mi abbassai, gli toccai la fronte e poi la guancia, mi scese una lacrima.
“Jake! Jake! Mi senti? Come stai?” chiesi con le lacrime agli occhi…
E se non si fosse svegliato? Se l’avessi ucciso? Non potevo permettere che riaccadesse una cosa simile…  
Lui aprì gli occhi debolmente…
“N-n-essie”  disse balbettando, oddio, ero un mostro, come avevo potuto essere così aggressiva verso l’unico ragazzo che davvero mi amava,
“sh sh sh, Jake scus davvero, non ero in me. Ero come… accecata, davvero, scusa.” Dissi.
“guarisco in fretta” disse tossendo.

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Capitolo 8
*** 8: Renesmee Carlie Cullen ***


“Jake, dove hai lasciato i vestiti?” dissi, questa frase mi fece rabbrividire, lui… era li, con il suo corpo scolpito, ed era debole, a causa mia.
“sono a 50-60 metri da qui, segui l’odore” disse, con un filo di voce, io feci una corsa, riuscii a trovare i suoi vestiti e ritornai da lui, in neanche 30 secondi.
“Jake.. come ti senti?, ho qui i tuoi vestiti.” Dissi.
“sto.. meglio” riusciva già a parlare normalmente
“e riguardo ai vestiti? Riesci a vestirti da solo o devo aiutarti?”
“tranquilla…”
“Ok. Allora mi giro”
“fai come desideri” io mi girai, non potevo fare altrimenti, sarebbe stato scortese guardarlo mentre si vestiva, ma appena si mise i pantaloni io mi rigirai. Avevo gli occhi gonfi di lacrime, mi sentivo in colpa per quello che gli avevo fatto, lui appena mi vide in quello stato disse:
“Vieni qui…”  e lo abbracciai, appoggiando la testa sul suo petto caldo e avvolgendolo delicatamente, premendo le mie mani contro la sua schiena. Una sensazione bellissima. Mi sentivo al settimo cielo ma contemporaneamente distrutta, infatti le lacrime scendevano, bagnando il suo petto e rendendolo umido. Sciolsi l’abbraccio e con una mano gli asciugai le lacrime con cui l’avevo bagnato.
“Jake, sono davvero mortificata, ti capisco nel caso non vorresti più vedermi.” Dissi dispiaciuta.
“ma sei pazza? Questo non è niente in confronto a tutto quello che provo per te.”
“ma ti ho ringhiato contro! 2 volte!”
“non m’importa, non avrei dovuto intromettermi, avrei dovuto restare distante.”
“non cercare di darti colpe che non hai. Ti chiedo scusa ancora.”
“ti ho già perdonato. Ti amo.”
“anch’io.” Dissi, mi baciò
“non ti da fastidio il saporaccio di sangue?” chiesi preoccupata
“ci ho fatto l’abitudine, ora mi piace, ma solo sulle tue labbra. Certo non lo berrei volentieri.”
“meglio così.”
“torniamo a casa, saranno tutti preoccupati.” Disse Jake.
“va bene.” mi mise un braccio intorno alla vita e cominciammo a camminare, arrivati a casa entrai.. e vidi tutti agitati, che mi fissavano.
“Nessie, come stai?”
“adesso bene, mi dispiace per il trambusto che ho causato.” Dissi
Carlisle iniziò a farmi esami e a controllarmi.
“penso che sia stato causato dalla crescita improvvisa.” Dissi altezzosa.
“è probabile. Cosa sentivi?” mi chiese Carlisle annotando tutto.
“mi sentivo, bruciare, la gola mi andava a fuoco e mi stava scoppiando la testa.”
“interessante” Arrivò Edward e si guardarono con sguardi confusi
“non può essere…” disse Edward
“lo so… ma devi ammettere che è esattamente come il primo giorno di una neonata.” Disse Carlisle.
“una neonata?! Impossibile!” dissi sconvolta.
“forse sarebbe il caso se tu mangiassi più cose da umani, altrimenti la situazione potrebbe peggiorare, ne avresti sempre più bisogno.” Mi spiegò Carlisle.
“questo mi costerà un certo sforzo.” Feci una faccia disgustata al pensiero.
“Lo so, ma provaci.” Disse Edward serio.
“certo Papà” lo abbracciai, e poi andai di sotto da Zia Rose.
“cosa è successo??” mi disse preoccupata, io mi avvicinai e le toccai una guancia, ripercorsi la scena dell’alce, e quando scaraventai Jake
“vai così Nessie!” scoppiò a ridere, Jake la guardò e sbuffò, mi avvicinai a lui, gli misi un braccio intorno alla vita e gli dissi: “Scusa ancora” con un’espressione dispiaciuta…
“stai tranquilla, non ti libererai così facilmente di me” disse sussurrando, poi arrivò Esme che appoggiandosi a Carlisle disse : “Come sono teneri” , e sfoderò uno dei suoi sorrisi più dolci che ci possano essere. 
arrivò mia madre, e salutò Jake con un abbraccio, poi baciò mio padre e salutò tutti gli altri.
“Jake!! Fra una settimana è il tuo compleanno!” disse Bella entusiasta.
“si, ma il regalo più bello ce l’ho già” mi abbracciò.

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Capitolo 9
*** 9: Renesmee Carlie Cullen ***


“a giusto Jake… domani passerò un po’ di tempo con zia Rose e zia Alice, andremo a fare compere…” dissi.
“esatto, dai che non muori se non stai con la mia dolce nipotina per 1 giorno.” Disse Rosalie altezzosa.
“Ok, a una condizione.” Disse serio Jake.
“ Quale?” chiese Alice curiosa.
“Nessie, il giorno del mio compleanno sarà tutta per me.”
“te lo concedo” disse Edward con tono altezzoso
“bene.” io mi misi a ridere
“che hai?” chiese Jake,si mise a ridere anche Edward, mi aveva letto il pensiero.-
“niente niente.” Conclusi.
“io devo tornare a casa, ci vediamo fra qualche giorno.”
“almeno passerai un po’ di tempo con Billy e con gli altri.” dissi
“non è lo stesso, ma lo farò.” Disse Jake dolcissimo,mi baciò, io arrossii, mi fece una carezza sulla guancia e se ne andò. Già mi mancava, il suo calore… quando mi sfiora il viso. Che bei ricordi…
La voce di Bella interruppe i miei pensieri:“forse dovresti mangiare qualcosa.”
“forse.” Risposi ancora sovrappensiero.
“andiamo in cucina, ti preparo qualcosa io, di bleah… umano.” Mi disse Rose, così salii le scale e mi sedetti al tavolo. mi portò un piatto di insalata, era bella da vedere, io ne mangiai un po’, e visto che anche questa era insapore  riuscii a mandarla giù tutta.
“Brava Renèesme” esclamò zia Rosalie, io le sorrisi.
“Renéesmeee!!” mi chiamò Bella,scesi le scale di corsa.
“Si mamma?” chiesi
“io e tuo padre andiamo nell’altra casa, se vuoi puoi restare qua…” disse tranquilla Emmett cominciò a ridere.
“va bene…” mi avvicinai per dare un bacio a ciascuno sulla guancia, poi andarono, mi misi sul divano e in pochi minuti mi addormentai…
Aprii appena gli occhi…
“dai forza Nessie, ci aspetta una lunga giornata di compere, vieni su a cambiarti.” Disse Alice, con una voce squillante che avrei soppresso volentieri. Andai, mi vestii e io,Rose e Alice, uscimmo di casa, andammo in garage e Rosalie si mise al volante della sua Mercedes Guardian, una macchina stupenda… una volta salite, sfrecciò in strada e ci portò in un centro commerciale di soli vestiti, dove non feci altro che provare abiti su abiti, scarpe su scarpe e abbinare borse, il sogno di ogni ragazza, uscimmo dal centro commerciale con almeno una trentina di buste, poi mi ricordai di Jake… e che fra qualche giorno sarebbe stato il suo compleanno.
“Alice ! Rose !  voglio comprare un auto a Jake, un modello che lo farà svenire..”
“Vedere il cane svenuto…che bella immagine.” Disse Rose sarcastica
“sarebbe carino.. almeno non lo vedremo più con quella Golf da brividi…” disse Alice
Così andammo in un negozio di auto… belle auto.
“io penso che una Vanquish gli potrebbe andare a genio. Penso che ne sia innamorato.” Aggiunse Rosalie
“perfetto allora.” Sorrisi entusiasta, organizzammo tutto per poter prendere quell’auto e dopo averla pagata, io andai con Rosalie nella sua Guardian e Alice ci fu sempre dietro, con la Vanquish.
Tornammo a casa alla sera, parcheggiamo la nuova arrivata nel garage e entrammo in casa..
“una Vanquish?! Per Jacob? Nessie sei pazza…” Edward lesse i miei pensieri euforici
“se la merita tutta… farebbe di tutto per me, e anch’io voglio che sia felice.” Conclusi
“che bell’idea che avete avuto…” intervenne Esme con la sua bontà infinita
“Jacob sarà contento”
“lo spero proprio Carliesle” dissi convinta
Andai in una delle stanze da letto di sopra e mi addormentai…
Dormii fino al pomeriggio del giorno dopo, mi alzai mangiai qualcosa e andai di sotto, gli altri parlavano, c’era Jacob seduto sul divano, mi guardò, mi stava aspettando, infatti si alzò e venne da me…
“Hey Jake.”

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Capitolo 10
*** 10: Renesmee Carlie Cullen ***


“Nessieee come è andata ieri?” disse.
“bene, molto bene e invece a te?”
“Bene, lo sai che Seth voleva rincontrarti? Dice che è da tanto che non ti vede.”
“va bene… vuoi andare adesso?” gli chiesi, anche a me Seth mancava, è sempre stato così carino con me.
Lui annuì, mi prese per mano e mi portò all’uscita di casa, iniziammo a correre, era veloce anche in forma umana, ma lo battevo alla grande. Arrivammo a La Push, e Seth ci corse incontro.
“Ciao Jake, Hey Nessiee da quanto tempo!” mi abbracciò e mi fece roteare
“Caspita Seth, sei cresciuto molto dall’ultima volta!”
“intrappolato per sempre nel corpo di un’affascinante quindicenne”disse, e risi alla sua battuta.
“comunque anch’io ti trovo bene… adesso quanti anni avresti?”chiese curioso.
“ehm… sono diciamo una quindicenne, vicina ai 16.”
“ah! quindi hai più o meno la stessa età di Jake”
“esatto.”aggiunsi, “sono molto contento di vederti.” sorrise
“anch’io.”
“okok basta con i complimenti.” Intervenne Jake scocciato.
“che c’è sei geloso?” gli buttai le braccia al collo, toccai appena le sue labbra e poi mi staccai subito, facendolo restare con l’eccitazione nel sangue.
“io geloso? E perché mai? Tu sei mia, non dimenticarlo.” Disse dolcissimo
“ok, piccioncini… Jake domani per il tuo compleanno che hai intenzione di fare?” chiese Seth curioso.
“di sicuro non mi separerò da lei un solo istante.”
“sei sicuro che vuoi annoiarti con me tutto il giorno?”
“al l00% amore mio” Uuh, cercava di farmi arrossire? C’era riuscito.
“allora domani mattina appena ti sarai svegliato e vestito vieni da me, nella casetta tra la foresta.”
“va bene.”concluse
“Jake, io scappo ci si vede domani.” lo baciai e abbracciai Seth
“Ciao Seth” dissi sorridendo
“Ciao Nessie!”  me ne andai correndo e in neanche 5 minuti fui a casa.
“dov’è il cane?” chiese Rose
Jake… è a casa sua.”
“ottimo!”
“vuoi che addobbi la casa?” chiese Alice
“credo che non ce ne sia bisogno, non so neanche se ci stiamo qui, solo di passaggio.”
“tieni, ci ho messo le chiavi della Vanquish” alice mi diede una scatolina azzurra.
“grazie Alice.”
Andai a casa con i miei, e poi mi addormentai in camera mia. La mattina mi svegliai, mi lavai, e andai a frugare fra tutti i vestiti che avevamo comprato ieri, scelsi : un paio di Shorts di jeans, una camicetta bianca con il collo a “V”, e le scarpe abbinate alla borsa.
Uscii di casa, salutando prima i miei…
E c’era lui… appoggiato al muretto, mi dava le spalle.
In un secondo fui davanti a lui, e tutta eccitata dissi: Buon Compleanno Jake!!
Lo abbracciai, ma mi appoggiai solamente perché nella mano sinistra che tenevo dietro la schiena avevo la scatolina blu… com’era caldo, scottava.
“Jakee… ho una cosa per te.” portai avanti la mano e lui prese la scatolina, la aprì e io prima che potesse dire niente, corsi verso il garage dei Cullen, lo aprii e in mezzo c’era l’auto con un grande fiocco rosso sul cofano,Jake era rimasto indietro..
“Forza Jake! Datti una smossa!”  lui corse verso di me, e appena stava per dire *ma le chiavi per cosa?* guardò davanti a se, il gran fiocco rosso…  rimase scioccato.
“ Beh ? ti piace?”
“Ma scherzi!?!” cominciò a ruotare intorno all’auto, sfiorandola ogni tanto.
“Sei pazza!! Una Vanquish… per il mio compleanno !!” continuò
“Yes! È tua, tutta tua…” corse ad abbracciarmi e mi fece roteare, poi mi guardò, e le nostre labbra si toccarono dolcemente.

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Capitolo 11
*** 11: Renesmee Carlie Cullen ***


“vieni dentro …” gli presi la mano e lo portai dentro casa.  E uno ad uno gli fecero gli auguri e lui ringraziò, anche per l’auto, poi andammo di nuovo in garage...
“Beh?! Non mi porti a fare un giro?”
“con piacere” mi aprì lo sportello e mi fece salire, poi si mise al volante e sfrecciammo in strada. Dopo un paio di chilometri  prese l’autostrada…
“dove mi porti?”
“beh… non so te, ma io voglio fare colazione” disse Jake
“Anch’io, le cose dolci mi piacciono.”
“per forza... stai con me” ridemmo entrambi, era vero, lui era dolcissimo. Ed era anche mio, per sempre.
“ti ho già detto che sei stupenda oggi?” visto? Dolcissimo.
“credo di essermelo sfuggito.” sorrisi
“Beh, sei bellissima.”
“Tu di più.”
“ma non diciamo cazzate” disse Jake, scherzando.
Arrivammo in un bar… e facemmo colazione, mi stavo abituando al sapore del cibo umano.
“che vuoi fare?” mi disse curioso.
“ehm…voglio andarmene da qui.”
“anch’io. Se vuoi andiamo a casa mia… mio padre è da Sue.”
“tesoro, tutto quello che vuoi.” ritornammo a Forks, e andammo alla riserva. Jake mi aprì lo sportello e ci dirigemmo in casa di Billy,
mi prese per mano e mi portò in camera sua…
non era come una villa lussuosa ma... comoda.
“carina dai…”
“non ti ho portato qui per farti apprezzare i mobili…” jake si sedette sul letto
“sai… dall’ultima volta che ti ho vista, sembri cresciuta…ormai sembri una sedicenne, se non più grande.” Disse con un sorrisetto che aveva un non so che di malizioso.
“so già dove vuoi arrivare” scoppiai a ridere, lui rise con me.
mi avvicinai per baciarlo delicatamente sulle labbra, schiusi per approfondire il contatto, e lui mi assecondò sicuro. Difficile essere razionali con un ragazzo così bello e attraente fra le mani… Jake mi mise una mano nella schiena, sotto la maglietta, e me la sfilò, ero davvero pronta?
Penso di si. In fondo lui sarebbe stato mio per sempre, e non avevamo mai tanto tempo per le smancerie, perché farsi scappare un’occasione simile?
Nel frattempo che il mio cervello proponeva quesiti razionali che non sarei stata in grado di accettare, Jake mi stava baciando sul collo, che sensazione fantastica, ma dovevo assicurarmi se questo era quello che anche lui realmente voleva.
“Jake, un attimo ti prego” prima che potessi accorgermene mi uscì un gemito di piacere, Jake smise di baciarmi dappertutto.
“Che hai Nessie?” disse preoccupato.
“Oh, tranquillo, ma tu ne sei sicuro?” lui mi guardò stranito. Io volevo sapere soltanto se magari potesse pentirsi, io, beh, io lo desideravo da morire, ma ci sarebbe stato tempo lo stesso se lui non fosse stato pronto.
“Nessie, io ti voglio, ti desidero da morire, amo e amerò solo te, perciò si, ne sono pienamente sicuro, a meno che tu non voglia aspettare…allora in questo caso aspetterò fino a quando tu non sarai pronta, ti asseconderò in ogni tua scelta…” prima che potesse continuare il suo discorso filosofico, gli baciai le labbra, e cominciai a sbottonargli la camicia, lo feci stendere per intero sul suo letto che tutto a un tratto sembrava più comodo, lanciai la camicia sulla sua scrivania, e senza che lui potesse accorgersene mi tolsi i miei pantaloni e rimasi in biancheria intima.
A questo punto, Jake sembrava affascinato, e decisi che sarei stata io anche a togliergli i pantaloni, così feci scivolare le mie mani delicatamente sull’allacciatura, slacciai il bottone, e passai alla cerniera,ma quando gliela aprii gli provocai un’erezione, e lui arrossì, così gli sorrisi compiaciuta, evidentemente gli dava piacere. Cominciai a baciargli il collo e il petto, così mentre lo baciavo, gli sfilai i boxer. Poi la situazione si ribaltò. Non ero più io a condurre il gioco, infatti Jake si era spostato sopra di me, così velocemente mi sfilò la biancheria rimanente e riprese a baciarmi passionalmente. A questo punto aprii le gambe per fargli spazio, e lui delicatamente entrò nella mia intimità, anche se fu delicatissimo, sentivo comunque un dolore tremendo che sparì in breve tempo per lasciare spazio al piacere, Jake sembrava avere la febbre, era sempre stato caldo, ma in quella situazione sembrava trattenere in corpo 50 gradi. Quando finalmente raggiungemmo il culmine del piacere Jake beato disse: “Ti Amo” io sorrisi compiaciuta e risposi “Ti amo anch’io” e ci addormentammo.

Commentate Grazie! fatemi sapere che ci siete e se vi è piaciuto :)

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Capitolo 12
*** 12: Renesmee Carlie Cullen ***



Mi risvegliai con il suo profumo addosso, ero avvolta dal suo braccio incandescente, guardai l’orologio, erano le 5 del pomeriggio…
Mi scansai, e mi rivestii.
Mi sentivo come in paradiso… beata.
Mi avvicinai a Jake e sfiorai con la mano prima la sua guancia, il collo, la spalla…
Osservai la spalla… c’era... come una cicatrice, un morso?! Ero stata io a morderlo? O.o
Jake aprii gli occhi… e vide la mia fronte corrugata.
“Amore che c’è ??” mi guardò pensieroso
“ma…”
“che c’è? Non ti è …” non gli lasciai finire la frase
“Non essere preoccupato se io mi sia… ehm, divertita, piuttosto, hai sentito qualcosa mentre…”
“no… cioè si” era perplesso, non intendeva un dolore
“io dico se... ti ho fatto del male…”conclusi facendo capire finalmente di cosa stavo parlando.
“aaaa… nono, perché?” mi chiese curioso
“beh, a quanto pare ti ho morso” lui mi sorrise sollevato.
“non ti preoccupare, guarisco in fretta, lo sai.”
“per fortuna si.” sorrisi
“e io? Ti ho fatto del male?”
“ti piacerebbe amore, comunque… insomma forse un po’ all’inizio ho sentito dolore ma è normale, non è colpa tua…tu sei… perfetto”  risi e lo baciai lentamente
“grazie del complimento,mi dispiace di averti fatto sentire dolore, e sei semplicemente fantastica.”
“grazie tesoro”
“sai non ci avevo pensato… dici che tuo padre mi ucciderà?” era serio.
“spero di no, Mamma non lo permetterebbe.” Sorrisi.
“non ne sono convinto.”concluse. lo presi per il braccio, lo alzai, presi la sua camicia e gliela infilai…lo guardai maliziosa, e dissi: “Quanto sei sexy!” lui mi guardò sorpreso, e si infilò i suoi jeans nuovi.
“voglio andare in città…”
Uscimmo di casa, salimmo in macchina, e Jake guidò fino ad arrivare vicino al cinema.
Scendemmo, mi aprì lo sportello facendomi l’occhiolino, poi mi prese per mano e cominciammo a passeggiare...
Lui era dolcissimo… mi stringeva la mano delicatamente…
“ma è normale che tu sia così tremendamente affascinante?”
Mi fermai, gli posai le braccia al collo, e lo baciai delicatamente, nel modo che più lo faceva impazzire. Intanto lui mi posò le sue calde mani sui fianchi…
Dopo poco, le sue mani cominciarono a scendere…
Io mi staccai dalle sue labbra di istinto, e lui subito rimise le sue mani dove dovevano stare… e ci guardammo.
Lui con voce tenerissima mi sussurrò: “Potrei guardare i tuoi occhi in eterno…”
“a me non bastano i tuoi occhi… io voglio anche il tuo sorriso, le tue labbra…
Le tue labbra… il tuo calore, le tue labbra…” risi, e lo baciai delicatamente per assaporare quell’attimo.
“beh, se per questo anch’io ne ho bisogno.” sorridemmo entrambi.
“dai adesso torniamo indietro” dissi,ci girammo e ci rincamminammo di nuovo.
Dopo circa 10 minuti che camminavamo eravamo quasi arrivati al cinema, e vidi un ragazzo moro appoggiato al muro, vestito di nero, una camicia e dei jeans semplici ma eleganti, camminando gli passai accanto, e lo guardai per neanche un secondo, mi sfiorò il braccio involontariamente…
Aveva questi occhi, color ghiaccio, quasi ipnotizzanti che mi portarono a rigirarmi ancora una volta dopo che lo avevo ormai alle spalle, e anche lui mi stava guardando… che occhi, non so definirne il colore… un po’ grigi,un po’ gialli, un po’ azzurri… ma davvero belli.
Jake mi vide, e poi guardò a lui, che nel frattempo si era girato, quindi non poté guardare quei magnifici occhi di ghiaccio.
“lo conosci?” chiesi curiosa
“no…” rispose seccato.
“lo hai mai visto?” mi chiese.
“no mai… e tu?”
“credo di si”
“e chi è?” insistetti
“assomiglia a un ragazzo che studiava alla riserva, non era molto bravo, era geloso di me perché piacevo a molte ragazze che gli interessavano.” disse con lo sguardo nel vuoto, poi andammo in macchina e tornai a casa Cullen, baciai Jake e lo salutai.
Andai subito a dormire ricordando gli occhi di quel bel ragazzo…

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Capitolo 13
*** 13: Renesmee Carlie Cullen ***


La mattina seguente sarebbe stato il mio primo giorno di scuola a Forks.
Quando mi svegliai corsi di sotto e presi un quaderno e una penna, e andai nella volvo di mio padre che mi accompagnò a scuola e mi disse:
in bocca al lupo, ah! Giusto… dopo ne parliamo…
Entrai… e andai in classe, le ore passavano velocemente, era bella la scuola.
Suonò la campanella dell’ultima ora.
Andai nella Volvo di mio padre, che mi riportò a casa…
“entra, entra che faremo una riunione di famiglia.” Mi disse maligno.
“famiglia?” risposi stranita.
“Io, Bella, te…e JACOB!!!” disse Edward.
“a…” avevo già capito, aveva letto i pensieri di Jake, lo aveva scoperto.
Emm, Jazz e gli altri erano in salone, mentre Bella, Jake erano in cucina... ci stavano aspettando.
Arrivai in cucina, e Jake mi fece un sorriso preoccupato e sconvolto, io e Edward ci sedemmo e iniziò l’incubo.
“quando vi abbiamo dato il permesso di stare insieme ieri, non era affatto in quel senso!” urlò Edward.
Volevo che aspettasse almeno non so… IL MATRIMONIO?!”
“se… certo, matrimonio a 17 anni  e nel caso di Jake, a 16!”
“beh, non mi sembra grave, insomma, sono indipendenti…” disse Bella
“ti rendi conto che Renesmee ha si e no 6 anni ?!”
“ne ho 17 ormai, mi farò misurare da Carlisle dopo… e avrei 6 anni se fossi normale…
Ma non lo sono in caso non l’avessi notato papà. -.- sono una mezza vampira, ee cresco in fretta.”
“non mi sembra tanto grave…” disse Jake
“sei impazzito?!  Non è tanto grave? Io ho aspettato il matrimonio, come è regolare fare.”
“si ma, Edward, tu sei di un’altra epoca, altre regole…”
“è vero, anche noi volevamo… insomma mi sembra naturale.” Continuò Bella
“quindi… questa discussione non ha ragione di esistere. Beh, io vado… a stasera.” – mi alzai, e Jake si alzò con me, e mi prese il polso.
“dove vai?” mi chiese preoccupato
“fuori… a fare un giro.”
“vengo con te.”
 “no…” dissi seria.
“perchè? Cosa devi fare?”
“niente… voglio stare un po’ sola, voglio pensare…”
“che c’è che non va?”
“dai, non è un reato, so cavarmela da sola.”
“se ne sei convinta.”
“cosa?! Certo che ne sono convinta. Maschilista che non sei altro!”  me ne andai, e iniziai a correre, fino ad arrivare a sì e no 3 chilometri da casa Cullen, anche perché non avevo voglia di fare tanta strada per tornare a casa.
Da lì si vedeva benissimo il mare, diciamo che era proprio sotto di me, mi sdraiai sull’erba e chiusi gli occhi…
Sentii dei passi, forse non umani.
Aprìì gli occhi e mi girai verso il rumore… e c’era un lupo gigante seduto sulle zampe!!
Allora scattai, e gli ringhiai contro.
Poi mi accorsi che questo lupo aveva dei grandi occhi marroni e capii che si trattava di Jacob.
“Oddio! Jacob… scusa per il ringhio, cosa ci fai qui?” allora il lupo sparì per neanche un minuto fra gli alberi, e ritornò in forma umana… senza maglietta ovviamente, solo con i soliti jeans.
“sei stata via quasi 3 ore… ero in pensiero.” Disse con gli occhi lucidi
“ah… mi sono addormentata.”
“a ok… torniamo a casa? Si sta facendo buio.”
“hai forse paura cagnetto?” dissi ironica
“Pff! Non sai con chi stai parlando”
“invece credo di saperlo. Comunque si torna a casa.” torniamo a casa, e Emmett mi chiese: “Cosa hai fatto?” sarcastico.
“Ho dormito” Poi mi girai verso Carlisle perplessa
“quando smetterò di crescere?” chiesi curiosa
“all’incirca fra qualche mese”
“ah, d’accordo.”
Alice scese le scale con una velocità e delicatezza incredibile, sembrava danzare, e mi disse:
“fra qualche mese, avrai 18 anni, bisogna fare una cosa in grande!”  e sfoderò quel suo sorriso a 2000 denti”
“certo, se ne siete convinti.” intervenne Edward
“Naturalmente, non ritornerà più quel momento, meglio viverlo a pieno.” Concluse Ed.
“a patto che andrò in discoteca con Jake la sera.”  Jake emise un sorriso di soddisfazione seguito dalla risata rumorosa di Emmett.
Non avevo affatto sonno, avevo già dormito qualche ora prima così chiesi a Jacob di parlare, e così andammo a casa dei miei, nella mia stanza.
Mi sedetti sul letto a gambe incrociate di fronte a lui, che era nella mia stessa posizione.
“e allora di cosa vuoi parlare?” chiese Jake

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Capitolo 14
*** 14: Renesmee Carlie Cullen ***


“beh, intanto, abbi un po’ di rispetto quando parli con le persone più grandi…”  Jacob mi fece un sorriso, e poi mi si mise sopra…
“senti chi parla, che fino a qualche anno fa eri ancora una lattante…”poi mi baciò delicatamente e si rimise come prima
“Jake… hai mai riflettuto al “per sempre” ??” chiesi
“certo, è normale rifletterci ogni tanto.”
“si, ma è davvero tanto, tanto tempo.”
“mi ritengo fortunato a poter passare un’intera esistenza con te.”
che dolce, lo abbracciai forte
“Ti amo” disse
“Lo so, sai di cosa ho paura?”
“di cosa?” mi guardò strabuzzato
“che un giorno, sapendo come sei, in caso di pericolo, ti sacrificherai per me. E io… ne uscirò distrutta.” mi scese un lacrima al pensiero.
“Nessie, beh, stai pur sicura che nessuno ti farà del male, perché non lo permetterei,ma non voglio neanche che tu soffra per me.” mi scese ancora una lacrima, lo guardai e dissi: “Jake ti amo.”
Lui sorrise e sussurrò: “Lo so.”
E fra qualche sguardo e qualche parola dolce mi addormentai, e mi risvegliai il mattino seguente, sola nel mio letto.
Dov’è Jacob?? Mi guardai intorno, e lo vidi spaparanzato sul pavimento, dolce come un angelo, scesi dal letto facendo massimo silenzio, e mi misi affianco a lui con le gambe incrociate, accarezzandogli il viso.
Mi avvicinai al suo viso e lo baciai delicatamente, dopo una decina di secondi Jake aprì gli occhi…
“Buongiorno Tesoro”
“bonjour mon amour!” misi finalmente in pratica le poche parole che avevo imparato a lezione di francese.
Mi alzai, e lui mi seguì a ruota…
“perché hai dormito per terra?”
“perché non volevo disturbare…”
“Ma PER FAVORE!”scoppiai a ridere, continuai “ ehm… dai, io ho fame, tu vai in frigo, ci dovrebbe essere qualcosa, oggi pomeriggio i Cullen vanno a caccia”  
gli feci l’occhiolino poi andai di sotto, salutai i miei, e ci sedemmo tutti attorno al tavolo, aspettando che Jake finisse di fare colazione.
Bella, aveva gli occhi neri come il carbone, Edward invece aveva gli occhi leggermente più chiari,
appena Jake ebbe finito di mangiare ci dirigemmo a casa Cullen, e dopo qualche ora, partimmo per la caccia, forse ci allontanammo un po’ troppo dal confine, Jake era rimasto un po’ indietro rispetto a me, mi aveva lasciato andare avanti, e vidi un cerbiatto, che poteva andarmi a genio, quando l’avevo in pugno, vidi una sagoma nera a 50 metri da me, e poi me la ritrovai a 40,30,20, 10 metri da me, e riuscii ad avvertire che era un vampiro, bello affamato, e poi all’improvviso mi trovai sbattuta contro un albero, in una morsa al collo, impossibile da sfuggire.
Sarei morta, non ero abbastanza forte da liberarmi, evidentemente quel vampiro, mi credeva umana, doveva essere così, ma non avevo tempo per spiegare, sarei morta sotto l’occhio di tutti.
Quando, all’improvviso fui scaraventata a terra, e vidi poco chiaramente la scena:
un lupo gigante che attaccava forse il vampiro che aveva cercato di uccidermi… poi la testa mi diede una fitta lancinante, e persi i sensi.

Mi risvegliai nel salotto di casa Cullen, e mia madre che mi guardava preoccupata…
“Oh, Nessie sei sveglia… per fortuna…”
“si, perché? Cosa è successo??” dissi stranita
intervenne Edward.
“sei salva, solo perché Jake ha attaccato quel vampiro in tempo… però,”
“peròò??”
“però purtroppo Jake si è fatto male, molto male, forse più dello scontro con i vampiri neonati quando ancora tu non eri nata.”
“comee?? Come è successo?”
“ha voluto assicurarsi che stavi bene, così si è distratto e il vampiro gli ha rotto parecchie ossa, lo ha stritolato, però poi siamo intervenuti noi, abbiamo ucciso il vampiro che sicuramente ti ha attaccato perché ti credeva il pranzo.”
“si, ma Jake dov’è?!!”
“è su,in camera, Carlisle lo sta aiutando a guarire.”
così mi alzai di scatto, e corsi di sopra, e lo vidi…
Immobile sul letto, tutto fasciato, mi venne da piangere, mi inginocchiai e gli presi la mano, poi Carlisle mi guardò implorante, e disse: “Guarirà, non devi preoccuparti.”
E lasciò la stanza.
Jake aprì gli occhi…
“N-Nessie” disse senza forze
“ti prego, non sforzarti, non avresti dovuto, ti avrei amato lo stesso, Jake… mi dispiace davvero tanto, dimmi cosa posso fare…”
“basta Nessie, ti prego… non tormentarti, l’ho fatto perché dovevo farlo, e anche perché mi piace attaccar briga con i vampiri” accennò un sorriso, con una smorfia di dolore.
“forse dovrei andarmene, magari ti farebbe bene stare un po’ da solo.”
“non mi farebbe stare bene, però ho bisogno di riposare.”
io gli lasciai la mano, mi alzai e gli diedi le spalle, e lui mi disse: “Nessie!”io continuai a camminare fino a lasciare la stanza, poi andai di sotto, e uscii dalla porta di casa, ma restai lì, sugli scalini.
E arrivò zia Rose a consolarmi…
“rifletti Nessie… tu cosa avresti fatto al posto suo? Avresti lasciato che Jake morisse? Oppure ti saresti sacrificata per salvarlo? E comunque… non puoi avere neanche rimpianti visto che è vivo e vegeto al piano di sopra.”

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Capitolo 15
*** 15: Renesmee Carlie Cullen ***


“Si zia, hai ragione, però sta molto male, e io ovviamente mi sento in colpa, almeno finché non sarà migliorato. Secondo te dovrei stare con lui?”
“magari per qualche ora lascialo solo, poi quando si sveglia fatti trovare lì. Ne sarà più che felice a mio parere.” Finalmente sembra avere un cuore, non era mai stata così gentile con Jake
“grazie.” l’abbracciai, e a quel punto il mio stomaco brontolò, forse era ora di mangiare qualcosa. Così andai in cucina e mi presi un panino al tonno, forse era uno di quelli che mi piaceva di più
Poi… dopo qualche ora, andai di sopra, presi una sedia e mi misi accanto al letto di Jake.
Lui parlava nel sonno… stava bofonchiando *Noo, Nessie,Noo…*
Cosa stava sognando…?
Gli toccai la fronte con la mia mano gelida per controllare la febbre, e lui ebbe un sussulto e si  svegliò, aprì appena gli occhi.
“Nessie…”
“Jake, scusa se ti ho svegliato, come ti senti?”
“molto meglio adesso che sei qui, Ti Amo”.  le lacrime cominciarono a scendere, e con voce cupa dissi: “mi dispiace tanto Jake, davvero.”
“Dai, Nessie, la sola cosa che mi dispiace è che io sono qui e non sono in grado di proteggerti; ma sto guarendo, lo sento.”
mi avvicinai, sempre di più e lo baciai
“Grazie, Ti Amo.”
“Nessie, non dovresti stare qui a subirti la mia guarigione, esci… divertiti.” Mi disse Jake
“sicuro? Poi stai in pensiero?”
“beh... ehm, nono.”
“d’accordo.”  conclusi
mi andai a preparare, mi vestii e andai in discoteca.
Appena entrai vidi dei ragazzi che si drogavano, e molta gente ballava spensieratamente, come avrei fatto anch’io fra poco.
Così iniziai a ballare, e c’erano tanti tipi che ci provavano, uno mi chiese addirittura di ballare con lui… io accettai però dissi che ero fidanzata… e lui, disse: “Lo immaginavo per una come te.”
“per una come me? A proposito come ti chiami?”
“Alex,” … Alex, mi sembra di averlo già visto…sembra quel ragazzo del cinema… gli occhi sono identici.
“scusami, me ne devo andare, comunque io sono Nessie!”
“D’accordo, Ciao Nessie, spero di rivederti!”
mi allontanai da lui, e tornai di corsa a casa, andai a vedere Jake che era sveglio.
“allora come è andata?”
“bene, mi sono divertita” sorrisi
“Ragazzi carini ?”
“aspetta, non devo nasconderti niente” gli toccai la fronte con la mia mano e ripercorsi la scena.
“Che sfacciato!!” urlò, scoppiai a ridere
“dai Jake, non c’è motivo di essere geloso, e poi devi riposare”
“Ti amo Bellissima.”
“io ti amo di più, dormi bene.” lo baciai.
Andai a dormire nella stanza accanto…
La mattina dopo, corsi in camera di Jake, stava ansimando.
Lo vidi, ed era come se provassi insieme a lui tutto quel dolore.
“Jake, che succede? . . .   Carlisle!!” urlai, Carlisle si precipitò in camera.
“Le ossa, penso che si stiano attaccando.”disse
“dovrebbe essere un buon segno, ti inietto un'altra dose di morfina, anche se non durerà molto.”
dopo avere iniettato la morfina Carlisle se ne andò di sotto.
“Jake, dimmi cosa può aiutarti…”
“Nessie, tranquilla, guarirò presto, e tornerò da te.”
“non sei mai andato via”  lo baciai
“però non andartene tu”
“tranquillo, il NOI è per sempre.” Dissi e poi gli chiesi come si chiamava quel suo compagno che era tanto geloso di lui… lui mi rispose, “Alex”… allora era lui, il tizio della discoteca…

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Capitolo 16
*** 16: Renesmee Carlie Cullen ***


I minuti, le ore, non passavano mai, ed ero sempre li attaccata a lui, affianco al letto, non era affatto divertente vederlo soffrire, mi spezzava il cuore;
sapevo che prima o poi sarebbe successo, sapevo che si sarebbe fatto male per colpa mia, ma non credevo così presto.
Poi dopo due giorni, Jake, cominciò a stiracchiarsi, e fece come per scendere dal letto.
“Jake cosa stai facendo?”
“mi sono rotto di stare a letto.”
“ce la fai a camminare?” chiesi disperata
“credo di si.” e si alzò  “Basta andiamo fuori!” esclamò
“se ne sei convinto.”  scendemmo le scale, sotto gli sguardi sbalorditi di tutti, e attraversammo l’uscita, poi mi scese una lacrima
“Che c’è Nessie?”
“non ci posso credereeee” l’abbracciai
“ ehi! Vacci piano, fa ancora male”
“oddio scusami!”
“tranquilla, vedrai che fra 3 giorni mi potrò ritrasformare…”
 
E così fu, si rimise in sesto, ero talmente felice, che mentre lui era andato a far la doccia, io bussai alla porta della stanza da bagno… e mi rispose la sua voce armoniosa “chi è?”
Allora a quel punto entrai, senza farmi problemi, e lui mi riconobbe subito. Così spenti la luce per creare un’atmosfera rilassante.
“Ehi, Amore che ci fai qui?” mi disse da sotto l’acqua.
“ehm niente, facevo una passeggiata e mi sono persa” dissi ironicamente.
“Posso?” chiesi timidamente con l’intenzione di entrare con lui nella doccia.
“non penso che con me troverai problemi” ridemmo tutti e due alla sua affermazione,
così mi spogliai e entrai nella meravigliosa doccia gigante dei Cullen assieme a Jake.
Rimanevo abbagliata dal corpo caldo e muscoloso di Jake, e sapevo che sarebbe stato mio, per sempre.
Così lo abbracciai e dissi: “Jake sono così felice che stai di nuovo bene, Ti Amo, dimmi che non mi lascerai mai”
Lui mi baciò teneramente e poi mi disse: “ Ti Amo anch’io, lo sai, farei qualsiasi cosa per te”
Poi fermò la mia mano che scendeva piano verso il suo ventre. E io lo guardai stranita.
“non qui.” Disse serio.
“perché?” chiesi
“ci potrebbero sentire” allora era di questo che lo preoccupava…
“sono andati tutti a caccia, torneranno fra qualche ora tesoro”
Lui sorrise, intuii che potevo continuare quello che stavo facendo.
Ci baciammo a lungo con l’acqua che ci avvolgeva calda, ma sentii come un bisbiglio, allora decisi di interrompere il flusso dell’acqua per capire di cosa si trattasse.
 
“Nessie, ascoltami… mi senti? Lascia Jacob Black lì, e vieni da me…non dargli spiegazioni, non ti spaventare.
Ti ricordi? Sono Alex, incontriamoci in spiaggia, a La Push, ti aspetto.”
 
Jake intanto mi guardava preoccupato, dovevo andare… non riuscivo a impedirlo, era come se fossi…controllata.
Lui mi aveva parlato attraverso la mente?! Ma che strani poteri poteva avere?! Cos’era un vampiro?
Era più forte di me… dovevo andare.
Uscii dalla doccia, Jake mi disse: “Nessie dove vai?!” continuai a camminare e arrivai in stanza, mi vestii e Jake era di nuovo al mio fianco.
“Vado a fare un giro, non seguirmi, ti prego” dissi assente
“Cosa? Nessie, perché? Cosa c’è che non va?” non risposi, scesi le scale in fretta e prima di arrivare alla porta Jake mi prese per un braccio.
“Nessie! Fermati!” stava ormai ringhiando.

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Capitolo 17
*** 17: Renesmee Carlie Cullen ***


“Trattalo male, e affrettati”  ancora quella voce.
 
“Jacob, stammi lontano chiaro?! Non voglio che tu venga con me!”
Lui rimase allibito non capiva cosa stesse succedendo, neanche io riuscivo a spiegarmi dove stessi andando, il mio cervello era come un radar con un punto fisso.
A questo punto uscii di casa, presi la macchina e mi diressi a La Push.
Andai in spiaggia, e lo vidi, mi guardò.
“Avvicinati” disse, io andai da lui… il mio cervello era ormai avvolto come da una plastica invisibile che non mi permetteva di decidere per mio conto.
“che cosa mi stai facendo?” dissi.
“Oh, scusami… io sono un vampiro, ho il potere di controllare la mente.” Disse sorridendo e continuò.
“tu farai tutto quello che ti dico da ora in poi e ovviamente non puoi impedirlo.” Cominciavo ad avere paura.
“perché lo stai facendo?” dissi a denti stretti, mi si avvicinò e mi accarezzò il viso.
“voglio vendicarmi tesoro, per tutto quello che Jacob mi ha fatto soffrire, e se vuoi saperlo sono stato io a far attaccare quel vampiro che avete definito un affamato, e anche se non sei morta, Jacob si è fatto molto male, e sono soddisfatto lo stesso.
Quindi voglio che tu lo tratti male, voglio che smetti di appartenergli, voglio che lui soffra tutto quello che ho sofferto io!” gli uscì una lacrima, se la asciugò e continuò a parlare.
“sai, io ero molto innamorato di una ragazza all’epoca, e poi arrivò lui e distrusse tutto, con i suoi muscoli scolpiti e il suo essere così perfetto la fece innamorare di lui, e anche se non contraccambiava, lei smise di amarmi, si chiamava Helen, e fu l’unica di cui mi fossi innamorato davvero.”
“Mi dispiace” dissi, i suoi occhi erano così chiari e pieni di dolore.
“abbracciami, sei così bella” mi disse nella mente e io controvoglia fui costretta ad abbracciarlo.
Sotto gli ordini di Alex tornai a casa Cullen.
Erano tornati tutti dalla caccia, Jake era seduto sul divano con gli occhi spalancati, sconvolto.
Mi guardò.
“Nessie! Dove sei stata?!”
“in spiaggia” dissi disinvolta, mi sedetti affianco a lui sul divano.
“Nessie dimmi cosa ti ho fatto, posso migliorare, ti prego, che c’è che non va?”
 
digli che non sei più la stessa di prima, digli che sei cambiata”
 
“Jacob, io non so la stessa di prima, sono… cambiata” dissi a comando di Alex.
“cosa vuol dire?! Non capisco… andava tutto bene, tu sei mia.” Disse implorante.
 
“digli che non sei sua, digli che non lo ami, digli che lo odi. Digli che non vuoi più essere sua, lascialo!”
 
“NO,MAI!” urlai a squarciagola contro quella voce insistente, a quanto pare il cuore stava combattendo contro quei pensieri comandati che non mi appartenevano.
 
digli che hai conosciuto un altro! Digli che non lo ami, e che non lo hai mai amato!”  la sua voce era sempre più insistente, e rimbombava nella mia testa come un picchetto.
Caddi a terra in ginocchio, straziata. Jake si stava subendo tutta la scena, si accasciò con me, a terra, e continuava a guardarmi per cercare di capire cosa stava succedendo.
 
“Smettila Alex! Non gli dirò una cosa simile” urlai ancora più forte dolorante, avevo le mani sulle tempie.
 
“Alex?” disse Jake dubbioso. “cosa centra Alex, Nessie!” mi urlò contro, e arrivarono tutti gli altri Cullen rimanenti.

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Capitolo 18
*** 18: Renesmee Carlie Cullen ***


“digli che sei stanca e che non ti deve fare più domande”
 
“Basta Jacob, smettila di farmi tutte queste domande, sono stanca.” Lo guardai implorante.
“Che succede?” intervenne Jasper insospettito.
“niente” risposi seccata, lasciai la stanza e andai a riposare in camera.
Aprii gli occhi e vidi Jake inginocchiato affianco al mio letto che mi guardava piangendo.
Così dissi “Scusami” accompagnato da una lacrima implorante.
Lui si avvicinò per baciarmi, ma fummo interrotti dalla voce nella mia testa, così lanciai un urlo straziato, non potevo più sopportare tutto questo.
 
“domani pomeriggio vieni da me, e quando Jake ti chiederà dove stai andando tu digli che vieni a casa mia,impazzirà.”
 
Mi addormentai e al mio risveglio vidi Carlisle guardarmi preoccupato.
“Che c’è Carlisle?” chiesi sorridente.
“Nessie, Jake ha detto che avete dei problemi… da quando sei andata in discoteca, ne vuoi parlare, hai conosciuto qualcuno?”
“Carlisle, ho conosciuto un ragazzo… si chiama Alex, ed è un ragazzo che ha sofferto per amore, per colpa di Jake, e ora Alex vuole che Jacob soffra quanto ha sofferto lui, controllando…” non riuscii a finire la frase che una fitta lancinante mi colpì alla testa.
 
“smettila Nessie! Stai zitta! Non posso lasciarti neanche un secondo da sola che mi tradisci così spudoratamente, ricordati di oggi pomeriggio piuttosto!”
 
“Nessie!” urlò Carlisle vedendomi straziata a terra con le mani in testa.
Nessuno riusciva ad indovinare cosa realmente avevo?!
Con Carlisle c’ero andata vicino, ma Alex era riuscito a fermarmi in tempo, fra qualche ora sarei dovuta andare a casa sua, il terrore si faceva sempre più sentire.
 
“sbrigati tesoro, vieni da me…dillo a Jake.” Disse la voce che ormai da giorni mi perseguitava.
 
Andai verso l’uscita, e come mi aveva detto Alex, Jake mi urlò: “Dove vai adesso Nessie?”
Disse implorante con gli occhi lucidi… “mi stai facendo soffrire, sai?”
Lo guardai e poi dissi a testa bassa: “vado a casa di Alex, e non stare male per me, è quello che vuole” e uscii di casa.
 
In poco tempo mi ritrovai a bussare alla porta di Alex.
“Entra” mi urlò, aprii la porta, quasi tremavo, Alex si avvicinò, mi baciò la guancia e mi prese per mano, mi fece scendere una scalinata e arrivammo in una… cantina? Si, forse.
C’era una sedia di legno, mi comandò: “siediti”  e mi sedetti come chiesto.
Ormai non controllavo più i miei muscoli, mi legò le mani dietro alla sedia. La paura si faceva sentire.
Si avvicinò, si inginocchio davanti a me, mi guardò per un po’ e toccò le sue labbra con le mie.
“adesso capisco perché ti ama così tanto quello sciocco” disse.
Cosa?! Jake, non mi voleva solo per dei baci.
Se avessi potuto muovermi gli avrei staccato il collo, che codardo!
Guardò dall’altra parte della stanza, c’era un mobile a cassetti, lo seguii con lo sguardo.
aprì il primo cassettone, e tirò fuori un coltello piccolo, molto elaborato.
“potrebbe causarti qualche fastidio” disse sadico.
A quel punto si avvicinò, e posò la punta del coltello sulla mia guancia, credevo non l’avesse fatto, invece dopo neanche due secondi sentì un dolore forte provenire da quel punto.
Mi prese la mano, e intagliò un cuore come fosse un pezzo di legno.
Non riuscivo ad urlare, solo i miei occhi annegavano di lacrime…

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Capitolo 19
*** 19: Renesmee Carlie Cullen ***


Nel cuore intagliò l’iniziale di Jacob, bruciava tremendamente, per guarirmi avrei dovuto bere, ma non potevo farlo in quel momento, ero tremendamente spaventata.
“Ti odio” dissi a bassa voce a denti stretti.
Alex mi squadrò come disgustato, e mi diede uno schiaffo così forte che se non fossi stata un mezzo vampiro mi avrebbe staccato la testa.
Poi si avvicinò al mio collo, e lo morse… un dolore lancinante.
Voleva uccidermi ne ero sicura, prese la mia testa con le due mani come per staccarla…

All’improvviso un grosso lupo sfondò la porta e si avventò su Alex.
Finalmente, Jacob. Un sollievo mi percorse tutto il corpo, e vidi subito dietro Jacob anche tutti gli altri Cullen, erano qui, per salvarmi.
Non feci in tempo a ruotare gli occhi che Jacob staccò la testa da Alex, e la pellicola invisibile che mi aveva avvolto fin ora e con la quale Alex mi controllava svanì in un solo colpo, e come uno schiocco di dita, cadetti a terra priva di sensi.
 
Quando riaprii gli occhi, il calore mi avvolgeva, ed ero in braccio a Jake sulla strada di casa.
Pigramente ci rimasi fino a casa Cullen, poi decisi che era ora di scendere, così lo feci e Jake mi guardava ancora intensamente, gli altri andarono a caccia per lasciarci un po’ da soli.
Lo abbracciai forte.
 
“Scusami Jake, Ti Amo, non riuscivo a controllarmi, so di averti fatto soffrire” dissi, ancora tremavo.
“Nessie, ti prego, lo so… anch’io ti amo, certo non è stato facile, l’importante è che ora è tutto passato, è tutto finalmente concluso.” Disse con una dolcezza tale.
“come vanno le ferite?” mi chiese
“peggio di così non si può” dissi dolorante, e andammo in camera mia.
Mi stesi sul letto, e jake mi affiancò poi mi salì sopra, e fece come per baciarmi, ma il dolore era troppo forte.
“Ahi!” urlai e lo scansai dall’altra parte, mi toccai con la mano le labbra, che bruciavano.
“Jake, non so davvero come guarire… penso che se vuoi, puoi essere di gran aiuto, ma non credo tu..” dissi. “farei di tutto per te, se è il mio sangue che vuoi… puoi prendertelo anche tutto, senza di te non sono niente” quando disse queste parole, mi avvicinai al suo collo, lo baciai, e affondai i canini su di esso, e una carica di energia mi percosse.
Vidi le mie ferite e i miei lividi scomparire.
“grazie” dissi. “qualunque cosa per te” disse stremato.
Lo baciai… era da tanto che non lo baciavo, e si sentiva la mancanza.
“scusami ancora” dissi “ti senti debole?”
“giusto un po’, ma passa presto non ti preoccupare” mi rispose.
 
Dopo pochi minuti, mi addormentai…
Tutto era buio,ero in ginocchio, non vedevo niente, c’era acqua dappertutto, poi la luce si accese di colpo…non era acqua, il pavimento era imbevuto di sangue, e vedevo Alex che rideva di gusto, aveva le mani sporche di sangue, e poi vidi Jake, distrutto, intagliato come un pezzo di legno.
“Nessie! Nessie!” mi chiamava, ma non riuscivo a raggiungerlo…
 
Mi alzai di scatto e ingurgitai una quantità d’aria enorme, e c’era Jake, affianco a me, che mi guardava preoccupato.
“tutto bene amore,era solo un incubo” mi rincuorai nel vedere che stava bene,e lo baciai.
“ti ricordi quando il nostro rapporto non era ancora un rapporto fisso? Tu facevi la tua vita, e io ti seguivo passo passo, ma non interferivo più di tanto?” mi chiese
“si, mi ricordo, quando ancora ero piccola no? Ma dove vuoi arrivare?” dissi preoccupata.
“ecco Nessie, vorresti che tutto ritornasse come prima? Hai mai pensato alle cose che ti sei persa stando sempre con me? Non vorresti cambiare vita?”
“NO! Assolutamente, la mia vita è perfetta con te” affermai decisa.
“Bene, allora volevo chiederti una cosa, ma riflettici bene, mi raccomando…”

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Capitolo 20
*** 20: Renesmee Carlie Cullen ***


Lo guardavo ancora scandalizzata, non capivo bene.
“Mia piccola dolce Nessie, non vuoi cambiare vita, quindi ti piace questa, e saresti disposta anche a passarla interamente con me?” a queste parole tirò fuori una scatolina rossa da dietro la schiena, la aprì, e vidi un anello tempestato di diamanti, che era fra l’eccessivo e il sobrio. Non riuscivo a crederci… ero scioccata, e terrorizzata allo stesso livello.
“vorresti sposarmi?” ero ancora mezza-addormentata, ma la risposta non fu difficile.
“si, assolutamente.” Risposi fissando ancora quello splendido anello che mi stava mettendo al dito.
“ti amo Nessie!” esclamò felice.
Sorrisi e dissi: “ Ti amo anch’io Jake, per sempre.”
Per sempre.
Lo baciai e mi strinse forte a lui, era così felice, e anch’io naturalmente.
 
Tornati tutti i Cullen a casa, scendemmo in salotto, pronti ad annunciare la bella notizia.
“Bentornati, vi dobbiamo informare di una notizia dell’ultimo minuto, molto ma molto importante” disse Jake, “io e Nessie ci sposiamo” sorrise entusiasta.
Guardai il volto di mio padre, scandalizzato, poi quello di Alice, che come illuminata,
esclamò: “Lo organizzo io!” poi mia madre disse: “C-cosa? Ma…”sembrava svenire, “no,non ci provare, l’ho prenotato io, Bella!” e rise.
“Ma, quando lo avreste deciso?” chiese Esme. “Poco fa” rispose Jake.
“Bhe, visto che… Matrimonio sia!”
Alice guardò il vuoto a occhi sbarrati.
“Bellissimo! Lo faremo in Scozia… con la nebbia, su di un bel prato verde… quanto tempo mi date per organizzare tutto?”
“Due mesi” dissi.
“Uuh, una sfida. Ci riuscirò” disse Alice, e Jake mi strinse a se.
 

 
I giorni passavano troppo velocemente, e Jake era davvero agitato, restava delle intere nottate sveglio, era arrivata l’ora di parlagli.
“Jake” la mia voce risuonava nella stanza, era tarda sera, lo vedevo pensieroso a pancia sopra che guardava il soffitto.
“Sei ancora sveglia?” mi chiese, “il problema è che tu sei ancora sveglio” accesi la luce della lampada del comodino e presi la vestaglia, la infilai e gli feci cenno di uscire di casa. Mi seguì.
Era freddo perciò incrociai le braccia e alzai le spalle.
“Jake, dai per favore, dimmi cos’hai una volta per tutte, non mi farò troppi problemi”
Rimase allibito, o almeno credo.
“posso capire che sei agitato, ma davvero, così è troppo amplificato, non dormi neppure! E non mi dire che va tutto bene” dissi spietata.
“scusami, davvero Nessie, penso a quel giorno, penso che sarai bellissima, penso al futuro, penso a te con me per sempre; hai freddo?” mi chiese gentilmente.
“Si” dissi sincera. Mi abbracciò e disse: “dai andiamo dentro”. Era caldissimo, una fiamma.
Andammo in camera, e ci infilammo sotto le coperte, lo baciai e spensi la luce.
andrà tutto bene” dissi. “Lo so”.
 
Mancavano soltanto due settimane, e la tensione si sentiva sempre di più;
“Alice farà del suo meglio” mi rassicurò Jasper in salotto, mi limitai a sorridere, e sentii un’aria calma e tranquilla percorrermi.
“Non farlo al mio matrimonio Jasper, non te lo perdonerei; voglio sentire ogni cosa, ogni sensazione e ogni paura.” Dissi acida.
“tranquilla, non vi sfiorerò.” Mi rispose a tono.

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Capitolo 21
*** 21: Renesmee Carlie Cullen ***


 
Me ne andai fuori… non ero offesa, ma di certo non mi piaceva essere azzittita.
Così decisi di andare a fare una passeggiata verso La Push… era bellissimo il paesaggio; mi trasmetteva tranquillità.
Arrivai fino alla spiaggia, e mi venne un’idea fantastica… entrai in acqua, era abbastanza calda… poi uscii e ritornai verso la strada di casa.
Quando fui all’entrata Jake mi corse incontro da un lato…
“Nessie! Dov’eri, ti ho cercato!”  mi disse quasi preoccupato, lo guardai, e lui rimase ancora più allibito, così lo baciai… e capii che quell’idea sarebbe stata meravigliosa se solo lui avesse rinunciato al suo addio al celibato per stare con me.
“hai programmi per l’addio al celibato?” chiesi curiosa
“No, credo che non farò niente” disse Jake annoiato
“vorresti passarlo con me? Andiamo in spiaggia”
“certo, perché no, non ho niente da rimpiangere, non sento il bisogno di festeggiare il mio ultimo giorno da scapolo”.
“ti amo” dissi concludendo il discorso.
 
Arrivò anche la sera prima del matrimonio, era tutto pronto… dovevamo soltanto rilassarci, era tutto pronto, mi ripetevo.
Dovevamo solo rilassarci…
Uscimmo di casa soltanto verso le nove, Jake saltò in aria e si trasformò, i vestiti scoppiarono .
Mi sedetti sulla sua possente schiena da lupo gigante,e mi portò fino in spiaggia, evidentemente non pesavo così tanto, oppure era troppo forte per accorgersene.
Arrivammo finalmente, la luna era alta in cielo.
Jake si ritrasformò, entrò in acqua, mi spogliai anch’io e lo seguii.
“sono così felice, non posso credere a quello che sta succedendo.” Dissi
“ e pensare che solo 2 anni fa eri ancora una bambina, una bambina bellissima” mi baciò.
Quel bacio divenne più intenso… l’acqua, e quella atmosfera rese tutto molto più romantico e unico, così ci lasciammo andare entrambi.
 
Capii che era il giorno del mio matrimonio appena aprii gli occhi, ero a casa Cullen, stesa sul letto; ero ancora stravolta e abbagliata dalla sera prima, ero così felice… e poi nervosismo puro!
Oh cavolo! Il mio matrimonio! M a t r i m o n i o.
Prima che me ne potessi rendere conto veramente Alice urlava il mio nome, e dovevamo prendere l’aereo per la Scozia.
Sarebbe stato stupendo.
 
 
Quando arrivammo, Alice ci portò in un albergo molto vicino alla chiesa dove dovevamo sposarci, ci posizionò in due stanze opposte così non potevamo vederci fino al Sì.
Ci impiegarono due ore soltanto per truccarmi e pettinarmi, una tortura assurda, il trucco era semplice e delicato, si adattava perfettamente alla mia carnagione, i capelli li avevano lasciati sciolti a parte le due ciocche davanti fermate con un fermacapelli argento con i brillanti.
Poi quando arrivò il momento dell’abito, quasi svenni.
Lungo… Chilometrico, Bianco, con le spalline strette, era meraviglioso… semplicemente stupendo.
Siccome ero già in ritardo e Jake era pronto le Cullen si sbrigarono e mi spinsero all’entrata della chiesa.
Poi lo vidi… Jacob Black. Un sogno, era, semplicemente un sogno.
Come se non lo vedessi da tempo… aveva uno smoking nero, semplice, tradizionale. Perfetto. Perfetto. Era straordinario, i suoi occhi brillavano, era agitato quasi quanto me, ma era bellissimo. Era la luce verso la cui stavo camminando, non riuscivo a vedere più niente, tranne lui.
Gli presi la mano, stavo per piangere, ma mi trattenni.
Tutte le parole del sacerdote rimasero offuscate, tranne le ultime.
“vuoi tu, Renesmee Carlie Cullen prendere come sposo Jacob Black, per amarlo e onorarlo sopra ogni cosa?” disse, e io risposi con un sincero “Lo voglio”  e poi quando toccò a Jake, e disse “Si lo voglio” mi scese una lacrima…era inevitabile.
“Ora puoi baciare la sposa” concluse.
Così una volta ancora le nostre labbra si toccarono e un’emozione così forte era difficile da immaginare, il caldo e il freddo; era come un’esplosione, impercettibile agli occhi dei presenti.
Allo scambio di anelli Jake disse: “Ti amo Nessie”
Così, ormai commossa dissi “Per sempre”.
Per sempre, sussurrò.
 
 
 
 
THE END

 

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