Storia d'amore e di passione

di shootingstar_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io ritorno a te. ***
Capitolo 2: *** Fatalità ***
Capitolo 3: *** Ali in gabbia, occhi selvaggi ***
Capitolo 4: *** La parola Febo ***
Capitolo 5: *** Le campane ***
Capitolo 6: *** Un mattino ballavi ***
Capitolo 7: *** Maestro e Salvatore ***
Capitolo 8: *** Il Trovatello ***
Capitolo 9: *** Liberi ***
Capitolo 10: *** La Corte dei Miracoli ***
Capitolo 11: *** Esmeralda lo sai ***
Capitolo 12: *** Vivere per amare ***
Capitolo 13: *** La cavalcatura ***
Capitolo 14: *** La Festa dei Folli ***
Capitolo 15: *** Il processo ***
Capitolo 16: *** Un prete innamorato ***
Capitolo 17: *** Le porte di Parigi ***
Capitolo 18: *** Da dove vieni bella straniera ***
Capitolo 19: *** L'attacco a Notre-Dame ***
Capitolo 20: *** La mia casa è la tua ***
Capitolo 21: *** Visita di Frollo ad Esmeralda ***
Capitolo 22: *** Ananche ***
Capitolo 23: *** La Voluttà ***
Capitolo 24: *** Mi distruggerai ***



Capitolo 1
*** Io ritorno a te. ***


IO RITORNO A TE

Ero sconvolto, distrutto, perso
quella zingara mio aveva stordito.




Casa. Dov'è casa? Casa non c'è più.
Tu. Chi sei tu? La tua persona non c'è più.
Cavalchi senza una meta ben chiara.
Cavalchi verso un posto di cui ricordi a malapena il nome, dopo anni di... di?
Non riesci nemmeno a pensarci.
Disgusto. Disgusto verso quella strega, verso quella primitiva creatura, verso quella zingara ammaliatrice, verso i suoi intrugli consegnatole dal Diavolo.

Casa. Quella è la tua casa. Quella è la casa dove i tuoi genitori, forse, ti aspetteranno ancora.
Casa. Quella casa è la sua casa. La ricordi, la ricordi bene.
Sorridi, e ti sembra la prima volta.
Lei sarà ancora lì. Lei ti aspetta, ne sei certo.
Con crescente entusiasmo, con la vita che ricomincia a scorrere nei tuoi arti, galoppi verso la porta in legno di quella graziosa villa.

Bussi. Casa. Che tu l'abbia ritrovata? Le spiegherai tutto. Le spiegherai che non hai mai smesso di amarla, mai. Le spiegherai che eri sotto le stregonerie di quella pazza. Lo farai, e lei ti perdonerà. Ne sei così sicuro!
La donna che ti apre la riconosci, è la madre della tua bella. Non la ricordavi così vecchia.
«Riddle?» ti chiede, con una sorpresa tale da farle sparire tutte le rughe in viso.
«La prego, me la chiami».
«
Chi, ragazzo?». La voce della donna di fa tagliente. La vecchiata la deve aver resa più acida di quanto non fosse al momento della tua partenza.
Sorridi, cortese. «Isabelle! Chi altri?»
«E' morta» ti sputa addosso come se niente fosse. «L'ha fatta morire di crepacuore».

La porta si chiude con un violento colpo secco.
Isabelle è morta. Isabelle è morta a causa. Isabelle è morta. La strega ha fatto morire la tua Isabelle. Isabelle è morta. La pazza sapeva sarebbe successo.
La maledici. La maledici con tutte le tue forze, lei e quel rifiuto umano che ha nel grembo.
Non sarà migliore di lei, no. Impossibile.

Ma ricordati, giovane Tom, che odio genera odio.



Note: Finalmente mi sono decisa a postare. Mi ero ripromessa di farlo ad opera compiuta, ma mi annoio un sacco, e, piuttosto che continuare a guardare il cellulare, preferisco infrangere la promessa. Ma ovviamente di questo a voi interessa una beata mazza. Per non essere volgati.
Allora, lasciatemi spendere due veloci (ma chi vuoi prendere in giro, Minnie?!) parole su questa raccolta.
Storie d'amore e di passioni nasce dal mio desiderio di conciliare due miei grande amori: Harry Potter e Notre-Dame de Paris, il musical di Cocciante.
Così, un bel giorno di due, tre settimane fa, ho messo su il DVD, da ogni canzone ho preso una frase random che mi piacesse, l'ho scritta su un bigliettino, ho messo i bigliettini in un bicchiere e ho pescato. E poi ho scritto ciò che il verso mi ispirava.
In questo caso, la canzone è "Io ritorno a te", cantata da Febo e Fiordaliso- in quel pezzo particolare, solo da Febo.
Mi è sembrata semplicemente perfetta per Tom Riddle senior e la sua amata, sapete? Non avrei mai pensato di scrivere qualcosa su di loro (ecco, questo me lo sentirete dire spesso, temo), ma è nata, e, sinceramente, ne sono particolarmente orgogliosa.
Il nome dell'amata di Tom è a random. Sinceramente non ricordo che nome avesse (chiedo venia), e non ci voglio neanche pensare. Per me è sempre stata Isabelle. Sarà che fa tanto "Cime Tempestose".
Okay, credo di aver finito. Spero che vi sia piaciuto, attendo con ansia le vostre- spero numerose opinioni!
Un bacio,
Minnie





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Capitolo 2
*** Fatalità ***


FATALITA'

Fatalità, tu sei nessuno o sei un dio;
Fatalità, tu sei puttana o sei re;
Fatalità, la vita la devi a lei.


E anche se il mondo esplodesse proprio in questo momento; e anche se la battaglia finisse con una sconfitta; e anche se tutti ti esortano ad andartene; e anche se ti colpissero e ti uccidessero*; e anche se succedessero tutte queste cose assieme, non ti importerebbe.
Tutto è esploso nel momento in cui quel fascio di luce ha tentato di spegnere il sorriso sul suo volto; hai già perso la guerra, tu: lottavi per poter continuare a ridere insieme alle persone che ti erano più care al mondo; ti hanno già colpito, hanno ucciso la parte migliore di te.
Non te ne importa. Lui è morto. Non tornerà.
Il dolore è forte tanto da impedirti di piangere. Il Destino ha graziato te, ha graziato Bill.
Ma non ha graziato lui. E non c'è più niente che si possa fare.



Note: Lo so, avevo detto chre avrei aggiornato settimana prossima. Fa nulla. Mi annoio e non ho resistito. Spero non mi ucciderete per questo.
Anzi, ho deciso che aggiornerò ogni due giorni. Così mi dovrò sbrigare a scrivere i capitoli che mi mancano.
Allora. Ecco. Fred e George Weasley. Altri personaggi sui quali non avevo mai scritto. La morte di Fred: scena che preferirei cancellare dalla mente.
Eppure, questa canzone- nel musical interpretata da Matteo Setti nel ruolo del cantastorie Grengoire mi ha ispirato loro.
Lo stile che ho usato non è propriamente il mio; perlomeno, non è quello che uso di solito. E' un po' strano persino ai miei occhi!

Comunque, sono contenta che il primo capitolo sia piaciuto! Non mi aspettavo sei recensioni, affatto! Quindi vi rispondo.
Sofia_94: Sono contenta che l'idea ti sia piaciuta, e che tu l'abbia trovata addirittura geniale! ^^ Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, fammi sapere, se ti va ^^
ClaireTheSnitch: Wow, quanti complimenti! *o* Anche a me sono sempre piaciuti i personaggi secondari, hanno il fascino della personalità nascosta. In questo capitolo i personaggi sono due piuttosto "in vista", ma assicuro che non abbandono i personaggi secondari. Anzi. E neanche Tom Riddle Senior, credo. Avevo in mente qualcosa su di lui con un'altra canzone...
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e che continueai a recensire e seguirmi! Un grazie enorme per i complimenti >.<
Watermelon: Come vedi, ho aggiornato prestissimo ^^ Fammi sapere cosa ne pensi, se ti va ^^
Charme: Che bella recensione ** Sono davvero contenta che ti piaccia il mio modo di scrivere, davvero. E' un grandissimo complimento. Come puoi vedere, questa volta ho preso in esame i sentimenti di George alla morte del gemello... leggendo il libro, mi sarebbe piaciuto che la Rowling avesse approfondito i sentimenti di George. Spero vivamente di trovare un'altra tua recensione! ^^
Lu_Pin: Sono particolarmente contenta- e soddisfatta del fatto che proprio quella frase ti abbia colpito. L'ho voluta scrivere appunto perché, secondo me, Tom Riddle ha avuto un ruolo molto importante, nella perfidia di Voldemort. Contenta che tu abbia colto il messaggio, quindi! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto (:
Tallulah: Ti rompo abbastanza le palle anche fuori da EFP. Grazie (L)

Grazie di nuovo a tutti, spero di potervi citare nuovamente martedì ^^
Un bacione, Minnie
*Edit: Ringrazio Lu_Pin per avermi fatto notare l'errore (L)

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Capitolo 3
*** Ali in gabbia, occhi selvaggi ***


ALI IN GABBIA, OCCHI SELVAGGI

Ma dove sei Esmeralda? Dove ti nasconderai?
In che vita sei caduta, brutto sogno è la realtà.


Lei non ti parla, non ti vuole più parlare. Così ti ha detto. Così ti ha fatto dire.
Hai provato a contattarla, durante quella tua breve fuga, senza risultati.
Piccole nuvole di polvere si alzano dal pavimento ad ogni tuo passo. Quello è un territorio abbandonato, sporco, polveroso, e freddo.
I tuoi occhi non fanno in tempo ad abituarsi al buio che l'aguzzino apre la porta di quella cella, facendo penetrare un fioco raggio di luce.
Ti ordina di seguirlo. Non obbietti. Hai paura. Tremi.

«La tua Luna... è stata per molto tempo nella tua stessa cella, pazzo».
La voce di quell'uomo è un ringhio basso, gutturale. Ogni parola sembra essere graffiata da carta vetrata, prima di uscire da quella bocca mostruosa, storta, inumana.
«Lo sapevi?».
Scuoti il capo. I lunghi capelli sudici di sferzano il viso segnato e ferito.
Lo sconosciuto ghigna. Sembra davvero divertirsi. Gode del tuo terrore. «Lo sai chi sono io?».
Scuoti di nuovo la testa, questa volta non del tutto sincero.
«Non lo sai?». Ti prende in giro. È evidente. «Il mio nome è Fenrir Grayback».

Ti sbattono giù dalle scale. Rovini a terra. In teoria dovresti sentir male: hai fatto un bel volo.
Ma hai già subito troppo dolore, per quest'oggi.
Non riesci a smettere di pensare a Luna, alla tua piccola Luna, alla tua principessina.
Vorresti stringerla fra le braccia, rassicurarla come quando da piccola sentiva la mancanza della sua mamma. A dire il vero, ti basterebbe sapere che è ancora viva, che quella bestia non le abbia fatto niente.
Preghi che Grayback abbia mentito. Preghi che la tua principessa sia in un posto sicuro.
Speri che ti perdoni, perché tutto quello che hai fatto, l'hai fatto solo per proteggerla da un mondo che, avresti voluto, non la riguardasse.


Note: Mi sento puntuale. Yep. Ecco qui il terzo capitolo della raccolta.
Protagonisti: Xeno Lovegood e Fenrir Grayback.
Canzone: Ali in gabbia, occhi selvaggi, cantata da Lola Ponce nel ruolo di Esmeralda.
Essendo questa una delle canzoni che più amo del musical, ho provato a renderle giustizia in tutti i modi. Questa canzone mi ha sempre ispirato Luna e la sua prigionia, però non riuscivo a scrivere niente dal suo punto di vista. Così mi è venuto da usare quello del suo adorato papà. Anche perché, almeno a mio parere, la frase scelta ci stava a pennello.
Naturalmente è ambientata dopo la cattura di Xeno, e tutto ciò che Grayback dice è una bugia. Volevo che la sua mostruosità (fra parentesi, io detesto Grayback dal profondo del cuore) mettesse una seria paura al signor Lovegood, e che situazione migliore di questa?
Inoltre, ho sempre pensato che fosse disposto a vendere Harry, Ron e Hermione ai Mangiamorte solo per salvare la figlia. Da qua l'ultima frase, strettamente collegata alla canzone.
Ringrazio le quattro meravgliose lettrici che mi hanno recensito, definendomi addirittura una rivelazione, cosa che mi ha fatta sorridere per mezz'ora xD
Spero di poter leggere i vostri pareri- e anche altri anche alla fine di questo terzo capitolo!
Mi auguro che il capitolo sia piaciuto, grazie in anticipo anche solo per aver aperto la storia,
Minnie (L)



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Capitolo 4
*** La parola Febo ***


LA PAROLA FEBO


Vorrei sapere adesso chi sei,
con chi ho l'onore di essere in due?


La cosa che più di ogni altra al mondo desiderava, era avere un amico.
Un amico vero, di quelli con la A maiuscola. Una persona con la quale piangere.
Seduta su quel freddo gabinetto, piangeva. Sola.
Ricordava di essere stata sorridente, persino felice, una volta.
Prima che iniziassero a venirle i brufoli, prima che l'oculista le ordinasse di indossare gli occhiali. Prima che la gente iniziasse a deriderla.

Stretta in quel cubicolo, si sentiva soffocare.
Se fosse stata abbastanza coraggiosa, sarebbe corsa fuori dal bagno e si sarebbe sdraiata in riva al lago. Quella scena, nella sua fantasia, si ripeteva spesso.
Sdraiarsi in riva al lago aveva il sapore di libertà, per lei.

Sentì dei rumori. Qualcosa che si apriva, forse la porta.
Il suo cuore ebbe un sussulto, le guance le si tinsero di rosso.
Si rizzò in piedi, si lisciò le pieghe sulla divisa.
Finalmente qualcuno era venuto a cercarla!
Solo in quel momento udì la voce. La sua voce.
Non c'erano dubbi! Quella era la voce di Riddle!
Oh, non ci poteva credere. Tom Riddle era venuto a cercarla! Altrimenti a quale scopo sarebbe entrato nel bagno delle ragazze? Quella doveva essere l'unica spiegazione.

Facendosi coraggio, Mirtilla aprì la porta. La cosa migliore per intavolare una conversazione era iniziare con una frase ad effetto.
«Chi sei? Cosa ci fai qui? Questo è il bagno delle ragazze!».
Due enormi occhi gialli la trafissero. Quasi non si accorse di morire.
Chi sei? Avrebbe voluto chiedere al possessore degli occhi gialli.
Di certo, chi le aveva fatto del male non poteva essere Riddle. No. Lui non avrebbe mai fatto male a nessuno, no?



Spazio autrice: Eccomi con il quatro capitolo. Wow, già il quarto. Non è che sto andando troppo veloce? Se è così, ditemelo, eh!
Alloooora. Mirtilla Malcontenta. Che personaggio. L'ho sempre trovata particolarmente irritante. Quando ho deciso di scrivere su di lei, pensavo di sarei ricreduta. E invece no. Mi irrita ancor di più, se possibile è.è
Anyway. Mi piaceva l'idea che avesse una cotta per Tom. L'ho sempre pensato, non chiedetemi perché xDD
Uhm, non ho molte cose da dire su questo capitolo; sarà perché mi entusiasma meno degli altri, forse.
Ma ora, passiamo ai ringraziamenti! Yep! Le recensioni si fanno sempre più rade. Non è che vi sto annoiando? ç_ç
No, scherzo. Due persone mi fanno già più che piacere v.v
Lu_Pin: Sono contenta che quello sia stato il tuo preferito fra i tre! E mi fa anche piacere sentire che non sono l'unica che, in qualche modo, "difende" il comportamento meschino di Xeno. Spero che questo non ti abbia annoiata! (: Grazie ancora, un bacione
Sofia_94: Oh *arross* Sono così contenta di essere riuscita a comunicarti i sentimenti dei personaggi! E' il miglior complimento che mi potessi fare, grazie infinitamente!

Con questo, per oggi, concludo. Aspetto con ansia i vostri pareri- sia positivi che negativi!
Un bacio, grazie comunque per aver letto,
Minnie

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Capitolo 5
*** Le campane ***


LE CAMPANE


Vive e muore, l'amore in lui


La guardi senza far niente. Come sempre.
È una piacevole routine, a dire il vero. Ogni volta che posi i tuoi occhi sulla sua figura aggraziata come quella di un fiore, riesci a sentirti vivo, ma vivo per davvero.
È come se l'amore... oh, è come se l'amore ti stesse parlando.

Ti sei limitato a guardarla per troppo tempo, però.
Arriva il momento in cui, facendo ondeggiare la chioma fulva, devi vederla andar via.
Ti sei ripromesso più volte di fermala. Non l'hai mai fatto.

Ogni giorno vivi e muori. Vivi e muori di lei. Vivi e muori per lei.




Note: Sono 100 parole esatte! Me ne sono accorta solo adesso! Wow, mi sento felice.

A parte l'esaltazione per la sottoscritta, eccomi tornata con una drabble su Severus Piton e Lily Evans. È una coppia-non coppia che mi affascina particolarmente da quando ho letto la storia del Principe. Trovo che l'amore di Severus sia molto auto distruttivo, ma anche molto, molto dolce e spassionato.

La canzone che ha ispirato questa drabble è, nel musical, cantata da Quasimodo, interpretato da Giò di Tonno; la frase che ho scelto, però, fa parte dell'introduzione, ed è cantata da Grengoire.

Ringrazio Lu_Pin, Watermelon e Charme per aver commentato lo scorso capitolo. Grazie mille!

Spero che anche questo vi sia piaciuto :D


Grazie a tutti per la lettura, spero di poter conoscere i vostri pareri (L)

Un bacio, Minnie.

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Capitolo 6
*** Un mattino ballavi ***


UN MATTINO BALLAVI


E così scegli tu a chi tieni di più, al patibolo o a me
o la morte, o l'amore, impiccata o svestita.


Non è colpa mia.
Non è stata colpa mia.
Non è colpa mia, se giaci morta davanti ai miei occhi.
L'hai voluto tu.
Sarebbe stato abbastanza cedere a me, al mio amore.
Ma tu hai deciso.
Hai deciso di no.
Hai detto che per niente al mondo saresti tornata indietro.
Non mi avresti mai seguito.
Non saresti mai stata mia.
La colpa è tua, Helena.
È solo colpa tua, se sei morta.
Non è colpa mia... non è colpa mia.

Tutto si fa rosso. Le mie mani. Le mie vesti.
È colpa mia.
Il rosso... il rosso... il rosso è il colore del coraggio.


Note: Uhm, qua il discorso diventa complicato; ergo, iniziamo dalle cose leggere.
Credo di essere la prima su EFP a scrivere qualcosa sul Barone e su Helena, o sbaglio? Se è così, sappiate che mi sento davvero molto emozionata. E' una coppia di personaggi davvero molto controversa, cupa e oscura, che, oltretutto, vorrei sfruttare per una long.
Quindi, ancora una volta ho scritto su personaggi secondari.
L'argomento che ho trattano- l'assasinio di Helena e il suicidio del Barone sono argomenti piuttosto delicati, no? Anche perché il Barone, all'inizio, ragiona come un pazzo che brancola nel buio, per poi alla fine uccidersi.
Il rosso è il colore del coraggio perché... beh, non so perché ho fatto riferimento a Grifondoro, veramente xD E' per un'idea un po' malsana che non posso spiegare, o la FanFic diventerebbe rossa solo per le note!
A proposito di raiting, come potete notare da verde è passato a giallo. Con tutta la buona volontà, questo non è un argomento da verde.
La canzone è una delle mie preferite in Notre Dame, interpretata da uno spettacolare Vittorio Matteucci nei panni di Frollo. Vi invito a sentirla.

Credo di aver detto tutto ciò che c'era da dire, quindi ora passo ai ringraziamenti ^^
Watermelon: Grazie mille per la recensione! ** Purtroppo quella FanFiction non posso leggerla.. *me è minorenne* ma grazie per avermela segnalata!
Sofia_94: Grazie mille! Amo particolarmente le drabble, perciò sono doppiamente contenta del fatto che quello sia, per ora, il tuo capitolo preferito **
ClaireTheSnitch: Ahahah ma figurati! Capita a tutti di non aver tempo- io ne so qualcosa, ahimè. Mi fa piacere che ti piaccia il mio stile, e grazie anche per avermi segnalato l'errore di battitura >.<
Lu_Pin: Wow, sono contenta che abbia reso così bene l'idea dell'amore di Sev! Colgo anche l'occasione per ringraziarti della recensione che mi hai lasciato a "Claire de Lune" <3

Okay, passo e chiudo, che queste note sono durate anche troppo è.è
Spero che vi sia piaciuta e, come sempre, mi auguro che mi facciate sapere cosa ne pensate anche di questo capitolo!
Con affetto, Minnie

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Capitolo 7
*** Maestro e Salvatore ***


MAESTRO E SALVATORE


Tu Frollo, maestro e salvatore, tu prete del Signore,
avresti ancora un cuore?


Seduto nel tuo ufficio, pensi che qualcosa deve essere andato veramente storto, nella sua vita.
Bruci distrattamente la scrivania di legno con la punta della bacchetta.
Qualcosa nella vita di quell'uomo deve averlo reso ciò che è diventato. Un vecchio senza cuore.
Senza un vero rispetto per chi gli sta accanto, per chi lo stima.
Inizi a correggere i compiti dei Tassorosso. Temi. Temi su temi. A volte vorresti non assegnare compiti così lunghi per evitarti la scocciatura di correggerli. Sogghigni.
Ma che ti viene in mente? La soddisfazione arriva, arriva sempre. C'è sempre qualcuno che si merita una T. E niente è meglio che una T per risollevare la
giornata.
Mentre la tua piuma corre veloce su una pergamena con spaventoso sadismo, continui a pensare alla conversazione che oggi hai avuto con il Preside.
Se le persone si ritrovano così, c'è sempre una ragione.
Il Signore Oscuro è nato senza affetto, è nato con il germe della cattiveria.
A te è andato storto qualcosa, o meglio qualcuno. Lily.
Albus Silente non ama, questo ti è stato chiaro fin dal principio. Lui simpatizza, lui protegge. Lui ti porta ad accettare tutto ciò che ti viene chiesto.
Lui non ama né te né Potter. Lui vi usa, vi usa per i gli scopi veramente noti solo a lui.
Fai una smorfia amareggiato. Una O.

In fondo, lo sai che cosa è successo. Un grande amore. Ecco ciò che è andato storto nella vita del Preside più rispettato di tutti i tempi. Un grande amore, finito chissà come.
Un grande amore che l'ha portato a una grande colpa. Un grande amore che l'ha portato ad avere un cuore decisamente più piccolo di ciò che ci si aspetta.


Note: Questo nuovo capitolo è un flusso di pensieri senza un vero equilibrio logico. E'... una cosa che Piton pensa per passare il tempo. Influenzato molto dalla mia opinione, lo ammetto. E' un capitolo un po' così, quasi senza capo né coda, proprio, spero, come lo sono i pensieri oziosi di ognuno di noi.
La cosa bella dello scrivere questo capitolo è stato proprio il fatto di altalenare i pensieri di Piton professore e Piton uomo.
La frase di questa canzone- nel musical cantata da Quasimodo, interpretato da Giò di Tonno, mi ha sempre ispirato Piton. La mia mente potteriana l'ha sempre ricollegata a lui, quella battuta; a volte lo vedevo rivolgersi a Voldemort, altre a Silente. Com'è evidente, alla fine ho optato per quest'ultimo ;D
Credo di aver detto proprio tutto!
Visto che quella genia di Erika ha inserito la funzione "rispondi alle recensioni", vi ringrazio direttamente con quella.

Oltre ai recensitori, ringrazio anche chiunque abbia letto, inserito la storia fra i preferiti, fra le seguite e chi, spero, commenterà anche questo settimo capitolo.
Con affetto, Minnie

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Capitolo 8
*** Il Trovatello ***


IL TROVATELLO


Tu mi hai legato come un cane e mai un cane
ha tanto amato, mai. Io ti appartengo
più di un cane e mai un cane ha tanto amato, mai.


Il tuo padrone ti vuole bene, non è vero?
È così gentile, con te! Ti ha insegnato tante cose. Non ti tratta come un semplice elfo, oh no!
Lui ti dice chiaramente che senza di te sarebbe perso.
Sei un elfo felice, Winky, vero?
Tu faresti di tutto, per il tuo padrone. Perché lui ti ringrazia sempre con un sorriso affettuoso.
Anche il signorino lo fa. Sono tutti molto gentili, con te.
Ti vogliono bene, vero?
Sai che molti maghi e streghe considerano i propri elfi domestici come animali da compagnia che puliscono la casa.
Sei profondamente contenta di essere più di un animale da compagnia. Oh, sì!
Però... però ti andrebbe bene anche quello, pur di rimanere con il signore.

«Per favore, non licenziare Winky, padrone!» gemi fra le lacrime. «Winky fa di tutto per lei, padrone, tutto! Ma non allontanare la povera Winky dalla casa del signor padrone».
Non ti guarda negli occhi. «E' per te, Winky. Ora via, esci da questa casa».

Bevi un'altra bottiglia di Burrobirra. Ormai sei talmente abituata al suo sapore che è come se stessi ingerendo acqua.
Singhiozzi, disperata. Non volevi essere un cane, un animale da compagnia. Volevi semplicemente essere una buona serva.
Singhiozzi più forte, nella consapevolezza che, se ti fossi limitata ad essere un oggetto come un altro, un semplice cane, a quest'ora non l'avresti tradito, non avresti tradito la sua fiducia.


Note: Lol. Vi prego, non uccidetemi. Voi non avete idea di quanto sia difficile scrivere e pensare come un elfo domestico D: Pensavo di aver toccato il fondo con quella di Foerobecco, ma questa... argh. E' stata una tortura, davvero. La Rowling ha tutta la mia stima (sì, beh, ce l'ha già da tempo, tutta la mia stima, ma dettagli!) per aver ideato degli esserini del genere e averli fatti parlare e camminare e muovere e morire.
Insomma D:
Oltre a ciò, mai avrei pensato di scrivere qualcosa su Winky. E' un personaggio che ho sempre... non so, snobbato. E invece eccola qua, in tutto il suo splendore, mentre decanta la sua fedeltà a Crouch. Yep.

E' tutto anche per oggi. Ringrazio chi ha commentato, chi ha inserito la raccolta nelle preferite/seguite e chi legge soltanto.
Spero di leggere i vostri pareri, un bacio
Minnie

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Capitolo 9
*** Liberi ***


LIBERI


Libertà rabbia in te chiamala libertà,
libertà fuoco in te chiamala libertà,
libertà stringila,
vita in te vivila, sogno in te, sognala
libertà prendila
uomini liberi tornate liberi



Tumulto nelle strade. Tumulto in ogni dove. Tumulto che scuote la terra.
Il giorno tanto agognato per voi è finalmente giunto.
Rompete i cancelli, invadete i carceri, ribaltate il Ministero degli orrori.
Liberate i prigionieri, fate scorrere le lacrime come se fosse acqua.
L'acqua da vita. La vostra nuova vita.
Qualcuno, lassù ad Hogwarts, combatte per voi. Combatte con voi.

Riversatevi nelle strade, combattete contro chi vi ha privato di tutto.
Combattete per ciò che avete sognato.
Abbracciatevi, baciatevi. Fate in modo che si rendano conto che avete ancora voglia di vivere.
Sprigionate il fuoco che c'è in voi. Illuminate le tenebre.





Note: Buondì! Come state? Spero bene!

Eccomi tornata puntuale con un nuovo capitolo della raccolta. E' un capitolo a dir poco strano, perché, in effetti, non c'è un personaggio protagonista. E' il popolo oppresso ad essere protagonista, guidato dalla voce narrante che dovrebbe essere la mia. Scrivo "dovrebbe" un po' perché siete liberi di interpretarla come più vi è comodo, di vedere il personaggio che più vi aggrada; un po' perché, rileggendola, mi sono resa conto che c'è un personaggio che potrebbe parlare. Ma non vi svelo il nome per correttezza.
Sapete, questa drabble mi è particolarmente cara. Sarà il tema, non lo so; so solo che, per una volta, posso dirmi pienamente soddisfatta. Vi prego di scusare la mia presunzione .-.
Ho sempre provato ad immaginare cosa accadesse fuori da Hogwarts, il giorno della battaglia. Perché mi rifiuto di credere che il resto del mondo magico non si sia smosso. Assolutamente no. Quindi l'immagine di tante persone che ribaltavano tutto per farlo tornare nel verso giusto... non so, mi aggradava.
Poi c'è anche da dire che quella canzone è una delle mie canzoni preferite, indipendentemente dal musical. Vi consiglio di ascoltarla, perché, almeno secondo me, ne vale la pena.
E basta. Ora devo scappare perché fra qualche ora devo uscire per andare a vedere Harry Potter- per la terza volta .__.
Grazie mille a tutti coloro che hanno recensito, a tutti coloro che lo faranno e a chi ha inserito la raccolta fra le preferite/seguite.
Con affetto, Minnie

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Capitolo 10
*** La Corte dei Miracoli ***


LA CORTE DEI MIRACOLI


Dei pranzi del mondo siamo noi gli avanzi.


Li guardi con quei grandi occhi verdi.
Sgambettano veloci perché vogliono che tutto sia pronto in tempo. Lavorano così tanto.
Anche a te piace lavorare. Ti piace, proprio così. È nella tua natura. Ad Hogwarts, poi, ti trovi molto bene. Sì, è proprio così! Sono tutti molto gentili, quando si dimenticano che vieni pagato.
«Dobby, tu porta questo nella camera dei signori professori».

Le persone non ti devono vedere camminare per i corridoi. Siete molto bravi a fare il vostro lavoro. Sì, è proprio così! Date l'illusione che tutto, a Hogwarts, sia perfetto.
Mentre appoggi i mantelli sul tavolo, un velo di tristezza ti copre gli occhioni.
Voi siete il rifiuto della società. Disprezzati da molti maghi, trattati come servi, se non peggio.
Voi siete esseri. La cosa ti rende molto triste, Dobby.
Sei triste perché mai nessun tuo amico capirà che, senza voi, poche cose andrebbero avanti.


Note: Appunto. Ecco a cosa alludevo, quando ho detto "non sarà l'ultima sugli elfi". Eh no, perché io, cretina, vado ad inguaiarmi due volte. Però boh. La frase mi ha fatto venire in mente Dobby in una maniera impressionante!
Come l'altra volta, non so se ho reso bene l'idea. Dobby è stato anche più difficile di Winky D:
Non ho niente da dire, stranamente o.o
Grazie a tutti quelli che hanno recensito, a quelli che recensiranno (se lo faranno xD) e a coloro che hanno inserito la storia fra le preferite/seguite.
Con affetto, Minnie

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Capitolo 11
*** Esmeralda lo sai ***


ESMERALDA LO SAI


Esmeralda lo sai, è finita l'infanzia
io ti guarda con l'ansia di non aver occhi abbastanza.


Bisognava fare qualcosa. Su questo, per una volta in tutta la loro vita, eravamo d'accordo. Non c'erano ragioni che tenevano: era necessario intervenire.
Sul cosa fare esattamente c'era ancora qualche dubbio. Nessuno dei fratelli aveva uno straccio di idea. Ma non si può pretendere tutto, dalla vita. Era già un evento straordinario che tutti loro fossero d'accordo su qualcosa.
«Io propongo di infilzare Dean».
Bill batté il pugno sul tavolo. «NO! Ma che vi viene in mente!» esclamò indignato.
George sbuffò. «E allora cosa proponi, cervellone?».
Bill sorrise, beato. Era tutta la sera che voleva esporre il suo piano, ma doveva trovare un bel modo per dirlo.
Una grande idea necessita di una grande presentazione.
«Io propongo» iniziò, sporgendosi verso i fratelli e picchiettando con l'indice la superficie in legno del tavolo della cucina, «io propongo di offrirgli uno scambio culturale. Lo mandiamo in Francia. E facciamo venire qui un francese».
Ron lo schernì: «Sì, i francesi mancano proprio, alla sua lista».
«Ron!» lo rimproverò Charlie. «Ma cosa stai dicendo? Se le piacessero i francesi, al Ballo del Ceppo sarebbe stata con uno di loro, non credi?».
«Hai perfettamente ragione» dissero all'unisono i gemelli.

Passarono i minuti nel silenzio più totale. Tutti i fratelli Weasley presenti guardavano nel vuoto, sperando in un'idea brillante che riportasse la sorella sulla via della castità.
Insomma, guardavano nel vuoto aspettando l'illuminazione divina, nel rispetto della più antica tradizione Weasley.
Finché...
«Allora, che si fa?» esordì Charlie.
I fratelli Weasley si scambiarono un'occhiata significativa.
«Partitina?».
«Vado a prendere le scope».


Note: Ciao a tutti! Innanzi tutto, scusate il ritardo, ma ieri sono stata tutta la giornata fuori e, quando sono tornata, mi sono resa conto di avere la febbre, e la mia voglia di aggiornare era tipo pari a zero >.<
Questo è decisamente il capitolo più comico dell'intera raccolta, e, sinceramente, è anche quello che mi piace meno. Tranne l'ultima parte, che mi rende abbastanza soddisfatta. Ma a parte ciò... Boh. I fratelli Weasley mi piacciono un sacco. L'intera famiglia mi piace un sacco. Dio, quanto darei per passare l'estate alla Tana! *w*
La canzone "Esmeralda lo sai" è piuttosto breve, ed è cantata da Clopin, alias Marco Guerzoni, che fa delle facce assatanate assurde x°°

Spero che questo capitolino vi sia piaciuto.
Grazie a tutti quelli che hanno commentato, che commenteranno, e che hanno inserito questa raccolta nelle preferite/seguite *o*
Con affetto, Minnie

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Capitolo 12
*** Vivere per amare ***


VIVERE PER AMARE.


I nostri mondi separati saranno un giorno uniti in noi
Ci voglio credere e vorrei dare la vita
e la darei la vita mia per cambiare la storia.


Guardava la scuola con le lacrime agli occhi. Erano lacrime indefinite. Dolore, amore, nostalgia. Impossibile stabilire con certezza ciò che la giovane provasse in quel momento.
Strinse la mano al ragazzo accanto a sé. Chi l'avrebbe mai detto che James Potter sarebbe stato al suo fianco, quel fatidico giorno?
Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe stata triste al pensiero di non averlo più sotto gli occhi ventiquattro ore su ventiquattro?
«Il Preside ci vuole parlare» le disse in un sussurro appena udibile.
Lily distolse lo sguardo. «Ci?».
James annuì. «Noi, Remus, Sirius, Peter e qualche altro studente che non conosco bene».
«Quando?».
«Prima che parta il treno».
C'era qualcosa di grave, nella voce di James. E tutti sapevano che tono grave abbinato a James Potter non portava niente di buono.

Il treno procedeva sferragliando alle curve.
Le campagne scozzesi erano belle in un modo quasi struggente, in quel periodo. A Lily dava molto l'idea di un posto incantato. Le montagne, i colori, i laghi in lontananza.
Senza accorgersene, sorrise.
Nel corso di quei sette anni si era talmente abituata a Hogwarts da non rendersi neanche più conto di quanto potesse apparire incantato, da fiaba, il posto in cui viveva.
D'un tratto, la sua espressione si incupì. D'un tratto, si trovava faccia a faccia con la realtà. Adesso che Hogwarts era finita, cosa avrebbe fatto? Sarebbe davvero riuscita a restare nel mondo magico, dopo quello che aveva sentito, dopo quello che le era stato offerto?
«A cosa stai pensando, Evans?»,
La voce di Sirius la ridestò dai suoi pensieri. Si era quasi dimenticata di non essere sola.
Fece un altro mezzo sorriso involontario. Chi l'avrebbe mai detto, che Sirius Black sarebbe diventato anche il suo migliore amico?
Lanciò un'occhiata a James: dormiva beatamente sul sedile, la bocca semiaperta.
«A cosa succederà» rispose con sincerità. «Non avrei mai pensato che lasciare Hogwarts potesse essere così... triste».
Sirius guardò fuori dal finestrino. «Già, ora siamo tutti allo sbando».
Rimasero in silenzio, ad ascoltare i rumori del treno sui binari.

«Lily, non sei costretta a farlo» sbottò all'improvviso Sirius, incapace di trattenersi oltre. «E' una sciocchezza, per te. Puoi scampare. Puoi non far la fine del topo».
Lily scrollò le spalle. Le piaceva parlare con Sirius. Aveva la delicatezza di un elefante.
«Lo voglio fare» rispose semplicemente. Dopodiché, notando che l'amico aveva già aperto la bocca per ribattere, aggiunse: «No, Sirius. Questo è il mio mondo. Lotterò».
«Non sarà più il mondo che conosci tu, Lils! Io lo so, so com'è quella gente! Scappa, finché sei in tempo!». Aveva alzato la voce.
Lily sospirò. «Sirius, lo so. So come sarà. Sarò una reclusa, sarò in pericolo, sarò braccata. Mi sputeranno in faccia. Ma la sai una cosa? Sarò con voi, con James e te. Sarò con voi.
Lotterò. Lotterò perché i nati Babbani come me possano trovare la felicità così come l'ho trovata io».


Note: Gioooorno. Sono in piedi dalle 5, sapete? Neanche quando vado a scuola mi alzo così presto. Essendo poi io di natura bradiposa- tendo a passare le giornate a vegetare come un'alga. Anyway, approfitto di questo momento per aggiornare, dato che poi devo fare una doccia, andare a fare shopping, trovare qualcosa di pulito per questa sera e capire a che ora devo uscire questa sera.
So che non ve ne può fragar di meno ma se lo scrivo lo trovo meno spaventoso. No, non è vero, ma speravo fosse così.
Passado a cose più o meno serie... Ecco. Questo capitolo mi sta particolarmente a cuore perché l'amicizia stessa fra Sirius e Lily mi sta particolarmente a cuore x°° Da quando ho letto il settimo libro, non faccio che pensare (beh, non 24h su 24) a come il loro rapporto di amicizia si sia evoluto.
Lily, poi, l'ho sempre vista piena di spirito rivoluzionario u.u''
E niente. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto ^^
Con affetto, un grazie abnorme <3
Minnie

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Capitolo 13
*** La cavalcatura ***


LA CAVALCATURA


Le tue frasi sono ingiurie e il tuo amore è impuro
ma ammetto con le spalle al muro
quel cuore in te più duro.


Vuoi sposarmi?
No.
E' questo ciò che vorrei risponderti dal profondo del mio cuore. No, non voglio sposarti.
Resti lì, inginocchiato ai miei piedi, la scatoletta dell'anello bene aperta.
No. Non voglio sposarti.
Mi guardi e non mi desideri.
Mi guardi e vedi solo una facile scappatoia dai tuoi problemi economici.
Mi guardi e vedi solo la dolce fanciulla dai capelli biondi.

«Sì».

In fondo, lo sappiamo tutti e due perché vuoi sposarmi.
Prima o poi, Draco, tutti hanno il loro lieto fine. Te ne farò avere uno io, te lo prometto.
In un modo e nell'altro, finirai per amarmi come io amo te.



Note: Scusate il ritardo, ma questo capitolo mi urtava troppo i nervi. Se non sbaglio, avrei dovuto aggiornare il 27, e non mi sembrava il caso. I giorni dopo, se possibile, sono stati ancora più trementi, e i miei motivi personali si sposavano (tanto per rimanere in tema) troppo con questa drabble perché io potessi rileggerla senza dover andare in bagno a vomitare dal nervoso è.è
Ma a parte ciò... Sapete, quando scoprii che Draco non avrebbe sposato Pansy ma una sconosciuta di nome Asteria mi è venuto un colpo. Da allora, mi piace interrogarmi sul perché. Ho già scritto una FanFiction del genere, a dire il vero, ma questa è diversa dalla precedente [il matrimonio della mia migliore amica, se vi potesse interessare] proprio perché mette in risalto come l'amore per una persona ci porti a fare cose estremamente stupide e sbagliate. C'è chi picchia la gente, chi è disposto a farsi usare e chi si sposa.
Rileggendola, alla luce di fatti, ho continuato a pensare "Non farlo, cretina, non sposarlo, lui è di Pansy, ma ama lei".
Ecco, non è che le persone si fidanzano sempre con le persone che amano.

Mi sto rendendo conto che il mio cinismo sta venendo a galla e potrebbe sconfinare, e, visto che non ho voglia di fare l'acidona tutto il giorno, chiudo.
Ah, giusto. La canzone è interpretata da Claudia d'Ottavi (Fiordaliso) :D
Grazie mille per tutti coloro che hanno recensito, recensiranno (provvederò a rispondervi il prima possibile!) e seguono questa raccolta.
Con affetto, Minnie

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Capitolo 14
*** La Festa dei Folli ***


LA FESTA DEI FOLLI


E guarda come guarda la gonna di Esmeralda
è gobbo è zoppo è orbo è orrendo e regnerà.


Lo guardi senza nessun senso di colpa.
È questo quello che di merita, dopo quello che ha fatto. Meriterebbe molto peggio, ma la tua espulsione non rientra nei piani da te prefissati.
Ridi, lo prendi in giro senza pietà.
Ormai la voce si è sparsa, la folla attorno a te e a Mocciosus si è quasi triplicata.
Tutti non vedono l'ora di sapere ciò che gli farai. Aspettano da tempo il momento di una resa dei conti finale.
Ti rimbocchi le maniche per bene. È arrivata l'ora di accontentare il tuo pubblico.

Lo guardi mentre, verde di rabbia, ricopre il suo corpo appena umiliato.
Sirius ti da una pacca sulla spalla. «Ben fatto, amico. Se lo meritava, quel piccolo viscido serpente».
Annuisci convinto. A questo punto sai benissimo che dovresti provare qualcosa per quello che hai fatto. Dovresti sentirti meschino, un farabutto. Dovresti almeno avere un accenno di compassione: in fin dei conti, l'hai appena denudato davanti a mezza Hogwarts.
Eppure il nulla. Per lui continui a provare solo disgusto, puro e semplice disgusto.
Mocciosus si alza alla svelta, ti sfreccia davanti a testa bassa. Lo afferri per un braccio appena in tempo per sussurrargli all'orecchio: «Non ti sei mai chiesto perché io ti odi tanto?».
Mocciosus ghigna. Nonostante l'umiliazione appena subita, non riesce ancora ad essere seriamente intimorito da te. «Perché Lily tiene più a me che a te, Potter».
Scuoti la testa. Il vento ti scuote un po' la chioma ribella. «Sbagliato Mocciosus, terribilmente sbagliato. Senza contare che dopo oggi, neanche la Piovra Gigante vorrebbe avere a che fare con te».
«E allora per cosa? Perché esisto?» dice, scimmiottando le tue parole.
«No. È perché sapevo che le avresti fatto del male, prima o poi. Chiamalo sesto senso».

Lo osservi mentre si allontana. Pensi che ne sarà del suo futuro. Pensi se Lily sarà mai libera da lui. Speri che quel male non si protragga negli anni. Speri che la dimentichi.
James, lo sai che le speranze da sole non bastano.
Ti infili le mani nelle tasche e rientri al castello come se niente fosse successo.
Hai come l'impressione che non sia stata quella, la resa dei conti fra voi due.



Note: Amatemi (?!), ho già aggiornato. Yep! Allora, questa FanFiction mi piace abbastanza per il contenuto, se devo essere sincera. Io ho sempre sostenuto che James abbia tolto le domande a Mocciosus, alla fine ;D Così come credo ardentemente che ci fosse una ragione molto più profonda a smuovere l'odio di James nei confronti di Severus. Però è stata una cosa stra buffa da scrivere, perché sono una sostenitrice di entrambi i personaggi xD
Forse ho lasciato un po' il discorso in sospeso, vero? Però in effetti al quinto anno c'erano un sacco di cose in sospeso. Forse James è troppo crudele, però proprio non ce lo vedevo a pentirsi delle sue azioni
Beh, ditemi voi cosa ne pensate! Il vostro parere conta mille volte più del mio u.u

Riguardo la canzone, è cantata da Matteo Setti nei panni di Grengoire; non è esattamente fra le mie preferite, ma la coreografia è a dir poco fantastica <3

Grazie mille a tutti, un bacio enorme, spero vi sia piaciuto anche questo capitolo!
Minnie

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Capitolo 15
*** Il processo ***


IL PROCESSO


Siete accusata e negate ma invano.


Uscì una risatina acuta da quella sua bocca larga.
Per lei, quello era un lavoro di prestigio come un altro. Senza contare il fatto che così avrebbe potuto, una volta per tutte, depurare il mondo da quella gentaglia, dagli ibridi di ogni specie.
Quella donna, per esempio. Quanti anni avrà avuto? Trenta, trentacinque?
La trovava molto buffa, lì, stretta nelle sue stesse braccia.
Sì, la trovava davvero spassosa. Una donna della sua eta, dio mio, che gioca ancora a fare la strega.
«Per l'ultima volta» esordì con un timbro di voce chiaro. «Come è entrata in possesso di quella bacchetta magica? A chi l'ha sottratta?».
La donna davanti a lei sussultò.
«Io non ho rubato niente! Vi prego, lasciatemi andare... aspetto un bambino».
«Un altro bambino che verrà addestrato a portarci via la magia, suppongo» trillò candidamente.
Sentì la giovane donna balbettare frasi sconnesse mentre i Dissennatori la portavano via.
Sospiri, soddisfatta.

Ci vuole ordine.




Note: Buongiorno a tutti! Come state?
Ecco il quindicesimo capitolo, con protagonista Dolores Umbridge, altro personaggio che odio e su cui non avrei mai pensato di scrivere. Eppure eccomi qua. Credo che, almeno fino ad ora, questa sia la FanFiction che meglio si lega alla canzone (intera canzone, non solo l'estratto), anche come caratteristiche dei personaggi. In questo caso il comportamento di Frollo (interpretato magistralmente da Vittorio Matteucci **) assomiglia abbastanza a quello della Umbridge.
Ormai lo sapete che non seguo la storia di Notre Dame (talvolta nemmeno l'intera canzone x°°) però in questo caso particolare questa precisione mi soddisfa.
Voi cosa ne pensate? Ho reso la Umbridge abbastanza bene?
A me piace molto la frase "che gioca ancora a fare la strega", credo renda l'idea del personaggio, ma non dovrei essere io a dire queste cose, adesso che ci penso.

Ho detto tutto ^^ Un grazie enorme- ma davvero, davvero enorme a tutti quelli che seguono e commentano questa raccolta. Mi riempite di gioia!
Un bacio, con affetto
Minnie (L)


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Capitolo 16
*** Un prete innamorato ***


UN PRETE INNAMORATO


Non avevo che due amanti, la religione e la scienza.
Oh, sono un prete innamorato
di te, la mia anima è il tuo fiato.


Guardi fuori dalla finestra, lo sguardo puntato sulla Foresta Proibita.
Osservi il gufo bruno allontanarsi sbattendo velocemente le ali piumate.
A volte, pensi, vorresti essere proprio come un uccello. Libero di andare dove vuoi, seguendo la traiettoria volubile del vento.
Devi andare. Accettalo. È arrivato il momento. Il passato non può rimanere tale per sempre.

Guardi l'uomo davanti a te negli occhi.
Il tempo quasi non ha scalfito il suo viso. Riesci ancora a vedere chiaramente il ragazzino che conoscevi; sotto quello strato di cattiveria, vedi ancora gli occhi di cui ti eri innamorato.
Un brivido di paura ti pervade la schiena.
È arrivato il momento. È arrivato il momento del suo riscatto. È arrivato il momento perfetto perché possa rivelare ciò che realmente sei stato. Da qui a pochi minuti, tutti conosceranno il lato oscuro di Albus Silente.

«Albus» dice, con una punta di sorpresa. «Alla fine hanno mandato te».
L'accento dell'est è più marcato di quanto ricordassi.
Quanto hai amato, quanto ami, quel suo strambo modo di parlare.
«Grindelwald» rispondi semplicemente.
Poi sfoderi la bacchetta. Non c'è bisogno di dire altro. Tutte le parole che hai fantasticato di dirgli quanto vi sarete rincontrati adesso non hanno più alcun valore.
Iniziate a duellare. I vostri colpi si intrecciano come i rami di una quercia secolare.

La sua bacchetta cade a terra, lontano da lui. Ti guarda con un sorriso.
«Hai vinto, complimenti».
Ti viene quasi da ridere. Per lui è stato solo un gioco, per lui è sempre stato solo un gioco.
L'avresti dovuto capire: non avrebbe mai fatto il serio, con te.
Raccogli la sua bacchetta. La guardi e per poco non la lasci ricadere a terra.
Non sei stato tu a vincere.


Note: Buongiorno e buon 7 a tutti! Ho poco tempo a disposizione, quindi, per vostra somma fortuna, non mi dilungherò troppo.
Il rapporto Silente/Grindelwald è uno di quelli che più mi intriga, e, visto che questa canzone mi ha subito fatto pensare a loro, non potevo non scriverla in questo modo. Devo dire che mi soddisfa abbastanza!
Inoltre, mi sono sempre chiesta come siano state le dinamiche del celebre duello, così ho provato a descrivere un po' anche quello- nonostante mi renda conto che le mie descrizioni non siano molto esaurienti dal punto di vista prettamente descrittivo xD
La canzone è cantata da Vittorio Matteucci nei panni di Frollo *__*
Altro non c'è da dire, credo.
Grazie mille a tutti coloro che, con recensioni, letture e quant'altro seguono questa raccolta.
Un bacio, Minnie

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Capitolo 17
*** Le porte di Parigi ***


LE PORTE DI PARIGI

Sui letti sfatti di Parigi, qui un filo di follia
si annoda col delirio.


C'è tanta confusione in casa. Oseresti dire che non c'è pace.
Poche volte ti sei pentita di una tua decisione, sei troppo orgogliosa e sicura di te per farlo. Ecco, questa decisione in particolare ti fa mettere le dita nei capelli argentei come mai prima d'oggi.
Segui con gli occhi la traversata disperata di quei piccoli indiani adorni da cappellini rossi, in perfetto stile natalizio. I loro giovani piedi scalzi si muovono veloci sul pavimento, facendo rimbombare il pavimento.
Il rumore del mare mosso non si sente. D'altronde, che ci vuoi fare? Dentro casa hai un uragano.
In piedi davanti alla porta, osservi i piccoli guerrieri con un misto d'apprensione e dolcezza.
James tira i capelli a Dominique.
Vorresti andare lì e proteggere la tua secondogenita da quello scalmanato di James, ma sai che ci penserà la stessa Dominique, a vendicarsi. Lei assomiglia tanto al suo papà.
Sospiri, esausta; e mentre pensi che mai e poi mai ospiterai i tuoi ormai numerosi parenti da te, e mente pensi a tutti quei letti da sistemare e non vedi l'ora che la Primavera arrivi, Bill ti cinge la vita.
«Sei stanca?» ti chiede. Anche senza guardarlo, puoi chiaramente capire che sul suo volto segnato dalle cicatrici ha stampato un bel sorriso allegro.
«Un poco» rispondi. «Soprattutto i figli di Arrì. Sono troppo asgitati».
Bill segue il tuo sguardo. Scoppia in una sonora risata e, a sorpresa, ti infila un cappellino da Babbo Natale in testa.
«Dai, Fleur. Non trovi che tutto questo sia la cosa più bella che ci sia mai capitata?».

E' ormai calata la notte. Il giorno dei balocchi, nei nuovi regali, dei pasticci di carne e dei piatti cucinati in casa è svolto ormai al termine. Con ancora indosso quel ridicolo cappellino- che amorevolmente ti hanno impedito di togliere, rassetti le stanze che quei piccoli cowboy hanno trasformato in campo da battaglia.
Mentre tiri le lenzuola, pensando che ci vorrebbe un elfo domestico a darti una mano, vedi un fogliettino svolazzare e cadere sul pavimento.
Ti chini. Lo leggi.

Ci dispiace esserci comportami come dei Barbari.
Ti vogliamo tanto bene, zia Fleur.
I tuoi nipotini.

Ti porti una mano davanti alla bocca. Qualche lacrima calda riga le tue guance.
Sorridi. In fin dei conti, la famiglia che si era scelta era
davvero una delle cose più belle che le fosse mai capitata.



Note: Bonjour! Ah, sono felice. Tutta questa atmosfera natalizia mi rende felice. Il che, ve lo confesso, è strano: solo qualche giorno fa i miei amici mi hanno soprannominata Grinch, tanto ero bendisposta nei confronti del Natale. Oh, beh. Le cose cambiano, per fortuna **
Questo capitolo, poi, mi mette di buon uomore. Ricordo che quando finii di scriverlo, avevo un enorme sorriso stampato in faccia.
Fleur è uno dei personaggi che più mi piace, e inserirla in un contesto simile, alle prese con il suo primo Natale a Villa Conchiglia, mi sembrava una cosa carinissima, da parte sua.

La canzone, poi, mi ha subito ispirato l'immagine di lei circondata dalla sua famiglia. Sarà stata la parola "Parigi", ma boh, era troppo sua per ingorarla. A proposito, è interpretata da Matteo Setti nel ruolo di Grengoire (i credits non sono mai troppi).
Spero che vi sia piaciuta! Fatemi sapere cosa ne pensate ^^
Intanto, un grazie a tutti quelli che recensiscono e che seguono questa raccolta in qualsiasi altro modo (L)
Con affetto, Minnie

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Capitolo 18
*** Da dove vieni bella straniera ***


DA DOVE VIENI BELLA STRANIERA.


Da dove vieni, bella straniera
Viso di cielo, misto a terra.
Fantasie di paradiso, che vieni a fare tu qui?


Era la prima volta che vedeva una donna lì, seduta a quella tavola rotonda.
C'è da dire che non era il solo ad averla notata: quella giovane donna, appena uscita dalla fanciullezza, era di una bellezza violenta.
Ed era Bellatrix Black.
Seppur fosse la prima volta che avevano l'occasione di ammirarla in quelle vesti, la maggiore delle tre sorelle Black aveva già una certa reputazione nell'ambiente.
All'improvviso, la bella si girò di scatto, facendo ondeggiare la folta chioma corvina.
Lo guardò dritto negli occhi con aria sprezzante.
Lui le sorrise. Era forse imbarazzo, quello che provava?
Bellatrix lo ricambiò con uno sguardo glaciale; dopodiché, in una frazione di secondo, tornò ad osservare Lord Voldemort, quasi in adorazione.

Quando tornò a casa, Rodolphus Lestrange si buttò di peso sul letto.
Un sentimento violento gli pervase il corpo. Avrebbe voluto averla lì, davanti a sé. Stringerla, possederla. Toccare quella chioma nera. Venire trafitto da quegli occhi pieni di disprezzi per qualsiasi cosa che non fosse sé stessa o il Signore Oscuro.
Addormentandosi, in quel frammento di tempo che precede il sonno, per la prima volta si accorse di voler lei, come moglie.


Spazio autrice: *Minnie spunta fuori dall'oltretomba*
Chiedo persono- il mio ultimo aggiornamento risale a più di un mese fa. Sono un essere ignobile, e chiedo venia *si inchina*
E' che fra una cosa e l'altra... mi è scappato di mente. Scusate! So che ormai non seguirà più nessuno- non mi aspetto neanche una mezza recensione, ma ci provo lo stesso, ad aggiornare, nella speranza che questo capitolo comunque vi piaccia- anche se in effetti non è dei migliori .__.
E niente. La canzone è "Da dove vieni bella straniera", interpretata da Febo, aka Graziano Galatone.
Prometto di aggiornare al più presto =D
Grazie a chiunque abbia commentato lo scorso capitolo e a chi (ancora) si prenderà la briga di commentare/leggere/seguire <3
Un bacione, Minnie

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Capitolo 19
*** L'attacco a Notre-Dame ***


L'ATTACCO A NOTRE-DAME


Via, spazzate via.


Hogwarts non è più Hogwarts.
Hogwarts non è più accoglienza, calore. Hogwarts non è più una scuola. Hogwarts è una caserma. Hogwarts è una caserma dove addestrare tanti nuovi piccoli Mangiamorte.
Lo gridi. Lo gridi a squarciagola, dando sfogo a tutta la tua rabbia.
Lo gridi, e qualcuno si alza. Qualcuno che ti da man forte ancora c'è.
Fra quelle fredde mura di pietra, c'è ancora chi ricorda com'era la vera Hogwarts; c'è ancora chi ricorda quando l'ingiustizia non era l'unica cosa ad arrivare da quel lungo tavolo.
C'è ancora chi ricorda il suono della voce della ribellione.


Dolori atroci in tutto il corpo. Occhi iniettati di sangue. Botte sul tuo corpo.
Ma nemmeno in quel momento, in quegli istanti di sofferenza, sei come un fantoccio nelle loro mani.
Sputi sangue sul pavimento. Devi fare qualcosa.
Da morto, non serviresti poi a molto.


Nella Stanza che è diventata il tuo rifugio ti lecchi le ferite come un cane bastonato se le lecca dopo una zuffa. Dai un'occhiata in giro, con una gran voglia di piangere addosso.
Più in là, ti chiederanno cosa ti ha portato a tenere così duro. Più in là, risponderai che è stata la voglia di non vedere spazzato via tutto ciò per cui avevate imparato ad alzare la testa.



Spazio autrice: tornata ad aggiornare- e anche senza far passare un mese *^* A titolo informativo, sappiate che quella deficiente di mia cucina mi ha staccato il tastino della e, rompendo anche i gancini. Quindi ora scrivere quella lettera è tipo scomodissimo. Ma che poi io dico. Non poteva, che ne so, scartavetrare la k, che non uso mai? No. La e. Viva lei. A parte questa cosa ben poco interessante, parliamo (?) di questo capitolo.
Il Neville del settimo libro l'ho stimato come non mai, e questa canzone, che inizialmente non mi ispirava assolutamente niente, alla fine mi ha ispirato lui. Tengo molto a questo capitolo dal punto di vista del contenuto- ormai avrete capito che mi piacciono molto le cose idealiste xD
Spero di averlo reso bene, di avervi trasmesso almeno un po' della sua forza, del suo coraggio e del suo orgoglio Grifondoro.
Aspetto con ansia i vostri pareri! Come al solito ringrazio di cuore chiunque, in un modo o nell'altro, segua questa raccolta *^*
Minnie

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Capitolo 20
*** La mia casa è la tua ***


LA MIA CASA E' LA TUA


Notre-Dame è la mia, è il mio cuore è il mio letto
il mio nido il mio tetto, è tutto qui il mio affetto.


Siedi ai piedi di uno dei numerosi gargoyle della scuola.
Sei circondato da i tuoi compagni di casa. Ridono, scherzano, parlano, ma, soprattutto, ti lodano.
Le loro parole sono ipocrite tanto quanto il tuo comportamento nei loro confronti.
Sperano di conquistarsi la tua amicizia, la tua fiducia, persino il tuo rispetto.

Amicizia, fiducia, rispetto. Sono tutte cose di cui puoi far benissimo a meno.
Però ti serve che quelle povere menti labili ti osannino. Hai in mente qualcosa di grande. Hai in mente qualcosa che sconvolgerà il mondo, e necessiti di burattini da manovrare.

A volte ti capita di chiederti perché non provi affetto verso persone. A volte ti capita di chiederti perché l'unica cosa a cui tu tenga sia Hogwarts.
Hogwarts e i suoi grotteschi gargoyle, i mostri che tutti odiano, a cui tutti fanno ribrezzo, ma che sono piantati lì, e non hanno intenzione di muoversi dai loro piedistalli.
Sembrano contenere un po' della tua anima.



Note: Eccomi tornata- come al solito in ritardo. Scusate! A proposito, avviso che in questo periodo probabilmente gli aggiornamenti rimarranno discontinui, causa "ho finito i capitoli che avevo già pronti". Ora mi rimetto sotto xD
Oltre a questo, devo ammettere che questo capitolo non mi ha mai entusiasmata più di tanto .__. Però l'ho scritto, fa parte della raccolta e va pubblicato per correttezza- anche perché non saprei in che altro modo sviluppare la frase della canzone che, a proposito, è cantata da Quasimodo alias Gio' di Tonno e Esmeralda (Lola Ponce).
Volevo sottolineare il legame tra Tom e Hogwarts, e spero di esserci almeno un po' riuscita. I gargoyle, poi, non sono scelti a caso v.v
Intanto, ringrazio tutti coloro che hanno recensito lo scorso capitolo, che recensiranno questo e che in qualche modo continuano a seguirmi!
Minnie

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Capitolo 21
*** Visita di Frollo ad Esmeralda ***


VISITA DI FROLLO AD ESMERALDA


Ma che cosa vi ho mai fatto, perché voi mi odiate tanto?
Non capisci, quest'odio è che ti amo.


Le sue parole ti ronzano nelle orecchie, esasperanti come mosche nella notte.
Te le rompono, quelle orecchie.
Piccola schifosa mezzosangue.
Affondi il viso nel cuscino. Piangere, inzuppare il cuscino di lacrime forse ti farebbe sentire meglio. Pensi vagamente a tua sorella, ai programmi stupidi che guarda in tv durante l'estate, dove la povera donzella delusa piange, piange, piange...
Tua sorella. Vorresti averla al tuo fianco.
E' diverso se si è figli di Babbani? No, non è diverso.
Quante bugie, nelle tue orecchie.
Trattieni a stento un urlo. Brucia lì, nel centro del tuo stomaco. Hai una grande voglia di vomitarlo fuori.
Avresti dovuto dare ascolto a tua sorella. Saresti dovuta stare alla larga da Piton.
Una solitaria lacrime traballa sulle tue palpebre.
Ti sembra ancora così assurdo, che il mostro si sia rivelato.


Arrivato a questo punto, fatichi ad individuare un momento della tua vita in cui tu abbia deciso di fare la scelta giusta. Davvero. Per quanto ti sforzi, non ci riesci. Rimani lì, vedi scorrere la pellicola di una vita delineata da scelte sbagliate. Hai già visto quel film almeno un milione di volte, eppure non riesci a rimanergli indifferente.
Perché sei stato mio amico per così tanto tempo? Mi hai odiata a tal punto da fingerti mio amico, per poi darmi il colpo finale con quella frase?

L'ennesima scelta sbagliata. Avresti potuto risponderle, spiegarle tutto: i tuoi sentimenti, il perché del tuo odio verso Potter.
Avresti potuto. Ridi amaramente di te stesso.
Ancora oggi, a volte, stenti a credere che quell'ottusa di Petunia avesse ragione.
Tu sei un mostro.



Note: Giorno a tutti! Scusate se mi faccio viva solo ora, ma c'è stata aria di rivoluzione in questi giorni e solo ora tropo un poì di tempo per aggiornare e spendere qualche parola su questo ventunesimo capitolo.
Devo dire che mi piace abbastanza, forse è addiruttra uno dei miei preferiti. Il rapporto d'amicizia fra Lily e Severus mi è sempre stato particolarmente a cuore, soprattutto nel periodo dopo la lite. Sì, credo che non abbiano smesso neanche per un secondo di guardarsi indietro.
Inoltre, questa canzone, quelle due piccole frasi (Esmeralda aka Lola Poce e Frollo aka Vittorio Matteucci, per rispettare i credits e per onorarli <3) mi hanno troppo ispirato loro due in una doppia flash. Ora, non ricordo se quel capitolo è già stato pubblicato o meno (lo so, faccio schifo D:), però se non erro dovrebbe essere il 14esimo... comunque, c'è un leggerlo legame. Non era nei miei intenti, ma la vecchia generazione mi prende troppo ed è capitato. Spero che possiate apprezzare comunque.
Aspetto con ansia i vostri pareri, intanto grazie a chi, ancora, con tanta pazienza, continua a seguirmi. Siete degli angeli *^*
Un bacione, Minnie

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Capitolo 22
*** Ananche ***


ANANCHE


Lei regna su di te


Gira attorno a te come un avvoltoio.
I lunghi capelli neri sembrano muoversi a ritmo di una brezza gelida ed inesistente.
La veste da strega sfiora il pavimento.
Vola in cerchio attorno a te, sfinendoti.

Ride sguaiata della tua debolezza.
Gode del fatto che tu abbia perso lo scettro.
Gode del fatto che tu non sia più padrone di casa tua.
La guardi. Vorresti incenerire quella povera psicotica.

Ti senti umiliato mentre la porta del salone si spalanca.
Si avvicina velocemente a te e a Bellatrix.
Sembra estremamente calma, ma entrambi sapete che, sotto il suo nobile aspetto da contessa, si cela una rabbia cieca. Sotto la sottana elegante, Narcissa non è altro che una lupa pronta a spiccare il balzo.

«Cosa succede, cos'è tutto questo baccano?».
Ti stringe la mano, proprio come ha fatto questa stessa mattina.
Ti stringe la mano per farti capire di non preoccuparti: ci pensa lei.
Ti vien voglia di ritrarla. È strano. Ti senti impotente, e, al tempo stesso, finalmente salvo.
È inutile continuare a prendervi in giro: la tua vita- la tua e quello di tuo figlio, sono nelle sue mani.
Regna su di te. È lei che tieni le redini. È solo grazie a lei che il vostro nome ha ancora un qualche valore.

Bellatrix sorride, compiaciuta. Ti scocca l'ultima occhiata penetrante prima di uscire dalla stanza.


Note: Eeeeeehm. Buondì, e che il cielo mi protegga. Non aggiorno tipo dall'alba dei tempi .___. Mi scuso immensamente con chi mi seguiva DD:
A questo punto non credo che qualcuno si prenda ancora la briga di leggere questa raccolta, ma fa niente, ci provo lo stesso =D
Dunque, riguardo al capitolo uwu La canzone "Ananche" (che significa fatalità, destino, per chi non lo sapesse) è cantata da Vittorio Matteucci nei panni di Frollo e da Matteo Setti nei panni di Grengoire- in particolare, questa frase viene detta da Frollo e mi ha ispirato un sacco questa scena.
Mi piace molto il rapporto Lucius/Narcissa, e sono contenta di aver scritto qualcosa su loro due buttandoci dentro anche Bellatrix *^*
Per chi la leggerà (SE qualcuno la leggerà, BLOL)... spero che vi sia piaciuta. Come al solito recensioni di ogni tipo bene accette :3
Minnie

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Capitolo 23
*** La Voluttà ***


LA VOLUTTA'


Io ti amerò fino a perdere la mia vita,
sarai il destino che prende me.


Nessuno desidererebbe morire.
Non è nei desideri di molte persone, consegnare la propria vita nelle mani del mietitore.

Come una risata si spegne, se ne accende un'altra.
È una risata diversa. È una risata fredda, acuta, è una risata da brividi.

Corri per le scale. Ricordi che, quand'eri bambina, giocavi a travestirti da strega, la notte del trentun ottobre.
Che strana ironia: adesso ti costringono a travestirti da Babbana.

Culli per quegli ultimi istanti Harry al tuo petto. E' così tranquillo, così piccolo per realizzare ciò che realmente sta succedendo.
Lo baci sulla fronte.
«Ti voglio bene» mormori un attimo prima di guardare in faccia la morte.

Ti vorrà bene anche lui, Lily. Vi vorrà talmente bene da imitarvi, da amare fino ad essere pronto a morire. Anche per voi.



Note: Eccomi nuovamente ad aggiornare (: Avevo questo capitolo pronto da tempo, tuttavia, come al solito, ho fatto passare tanto tempo prima di decidermi ad aggiornare. Non mi stancherò mai di dire che Lily è uno dei miei personaggi preferiti, quindi mi è piaciuto particolarmente scrivere questa FanFiction, che potrebbe racchiudersi nella frase "
Che strana ironia: adesso ti costringono a travestirti da Babbana.".
La canzone che ho preso in considerazione è cantata da Esmeralda (Lola Ponce) e Febo (Graziano Galantone).
Spero che vi sia piaciuta, fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacione, Minnie

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Capitolo 24
*** Mi distruggerai ***


MI DISTRUGGERAI


E quel mio cuore d'inverno è un fiore di primavera.


Le tue labbra si muovono bramose sul suo collo.
La vuoi, la desideri.
C'è qualcosa, lì in basso, che te lo fa presente ogni volta.
Vuoi possederla, vuoi che sia tua.
Ti accarezza. Ha i brividi. Anche lei si fa prendere dalle emozioni.
Dalle tue passioni.

Fate l'amore. Lo fate di nascosto, perché tu sei sposato.
Lo fate come quando eravate solo due ragazzini sciocchi.
Come quando avevate la testa piena di grilli.
Te lo ricordi, com'eravate stupidi? Quante cose sono cambiate.

Adesso è lei che entra dentro di te: ci è entrata per sempre.


Spazio autrice: Questa volta non ho molte parole da spendere (per la vostra gioia, LOL). Solo, questa è la mia canzone preferita (cantata da Frollo aka Vittorio Matteucci) e tratta di una coppia su cui non ho praticamente mai scritto: Draco/Pansy.
Spero davvero di non essere caduta nel volgare, e che si sia capito ciò che volevo dire (:
Grazie mille in anticipo, fatemi sapere cosa ne pensate :3
Minnie

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