Promessa

di strana90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Promessa- ***
Capitolo 2: *** -Sorriso- ***
Capitolo 3: *** Parola di Malfoy ***
Capitolo 4: *** Che ho fatto per meritarmi questo? ***



Capitolo 1
*** -Promessa- ***


Note: Sono secoli che volevo scrivere una long fiction su Remus e Sirius. Ogni capitolo sarà incentrato su uno dei 3 protagonisti (Remus, Draco ed Harry) e sui suoi pensieri. Spero che vi piaccia e che la seguirete in molti. ^_^ Un bacio a tutti/e.  Strana90


Promessa


Sentiva la mano di Sirius, calda tra le sue.
Gli occhi argentei chiusi. Dorme.

Probabilmente non mi riconosceresti anche se fossi sveglio.

Di solito si guarda intorno, senza vedere realmente.
Senza capire realmente dov’è. 

Sei al San Mungo, Sirius.

L’ospedale dei maghi ti ospita in una delle sue stanze nel reparto “psichiatria”.

Ma stai tranquillo, la tua stanza è colorata.

Remus sa che il suo amore ha sempre odiato il bianco opprimente degli ospedali.
Lui ed Harry hanno insistito tanto.
Harry va tutti i giorni a trovarlo da quando è successo.
Porta il giornale, si siede accano al suo padrino e gli legge le notizie più interessanti  o più buffe, ma soprattutto le notizie del quidditch.
Appena è arrivato Remus oggi gli ha raccontato di come ieri nel bel mezzo della cena Ron abbia chiesto ad Hermione di sposarlo. Lei è incinta.
Questa è la stagione dei matrimoni a Londra.
Anche il neo-ministro della magia Kingsley e la sua fidanzata Ninfadora stanno per sposarsi.
Appena eletto il ministro ha conferito l’ordine di Merlino, Prima classe a Sirius Black per il coraggio dimostrato nella lotta all’oscuro signore.
Domani ci sarà la consegna dell’ordine a tutto l’ordine della fenice. 

Dovresti vedere Molly. È al settimo cielo, tutta la sua famiglia ha preso un ordine di Merlino.

Molly va spesso a trovare Sirius al San Mungo.
Si sente in colpa per quello che gli ha detto durante la sua permanenza a Grimmauld Palace.

Ma tutto questo tu non lo sai!
Da quando quei dissennatori ti hanno baciato non sai più nulla!

Remus passa la mano sul viso dell’animagus.
È triste. Da quando lo ha perso si sente spaccato a metà.

Sirius mi manchi!
La casa è così vuota senza di te.

Remus è tornato nella casa che aveva comprato insieme al suo Sirius per poter vivere insieme dopo Hogwarts.
La moto magica dell’animagus è parcheggiata in garage.
Spesso Remus si siede a contemplarla, pensando all’uomo che ama e che ora giace addormentato in un letto di ospedale.
Sirius si muove, si sta svegliando e si guarda intorno.
I suoi splendidi occhi grigi si posano su Remus ma senza vederlo realmente.
Remus sorride.
“Pad, come stai oggi?”
Sirius lo guarda con viso inespressivo.
Remus sorride ancora mentre i ricordi si impossessano di lui.

***

“Buongiorno Pad!”
“James? Dove sono? Perché mi fa male dappertutto? Dov’ è Peter? Ma soprattutto…Perché Moony ha quella faccia preoccupata?”
James sorrise:
“Si, sono James, sei in infermeria perché stamattina mentre ci allenavamo un bolide ti ha colpito in pieno e sei caduto dalla scopa, hai fatto un volo di sette metri e se non ci fosse stato il nostro Remus, probabilmente ti saresti rotto l’osso del collo…ah, Peter è andato ad avvertire la Mcgranitt che ti sei fatto male.”
Gli occhi di Sirius incontrarono quelli di Remus.

 Non scorderò mai quel sorriso!

 “Cosa farei senza di te?”
Le guance del mannaro si tinsero di rosso all’istante.
Il moro gli prese la mano tra le sue, se la portò alle labbra e la baciò dolcemente.
“Beh, io vado ad importunare la Evans. È così carina quando si arrabbia!”
Detto ciò sparì oltre la porta che si chiuse con uno scatto leggero.
Sirius provò ad alzarsi ma Remus lo spinse nuovamente giù così l’animagus si sedette appoggiandosi contro i cuscini.
“Remus, devo parlarti!”
“No, Sirius ti prego!”
“Voglio parlarne!”
“Io no! E’….è stato un errore!”
I lineamenti eleganti del moro divennero rigidi, i suoi occhi fiamme argentee.
“E’ stato un errore? IO sono stato un errore? Uno sbaglio? Il tuo bacio? L’amore? Dimmelo Remus…Era un errore quando…abbiamo fatto l’amore?”
I suoi occhi erano pieni di lacrime di rabbia. Remus non riuscì a trattenere le sue.
“Sirius dannazione! Io sono innamorato di te dal primo momento che  ti ho visto! Ieri è stato il giorno più bello della mia vita…è stato stupendo ma…tu…hai una donna diversa ogni notte. Come posso essere sicuro che la tua non sia soltanto una cotta? Che non spezzerai il mio cuore? Che non mi farai soffrire?”
Le sue urla riempirono l’infermeria.
Sirius lo attirò a se e lo abbracciò. Dolcemente.
Stettero così per ore, mentre le mani calde del moro lo accarezzarono e la voce, rotta di tanto in tanto da singhiozzi, continuava a ripetere:
“Non è soltanto una cotta, Remus! Io ti amo! Tu…sei l’unica persona che mi abbia mai capito in tutta la mia vita! James, Peter…loro per me sono come fratelli ma tu…tu sei sempre stato molto di più! Io ti amo!”
Alla fine Remus credette alle sue parole.

***
La porta si apre piano.
È Harry, ma non da solo.
Remus saluta sorridente i suoi coinquilini.
“Remus è bello vederti! Ciao Sirius!”
Draco Malfoy sorride e si siede accanto al mannaro.

È davvero simpatico se lo si conosce, e da quando vive insieme a me ed Harry lo sto conoscendo meglio.
Devo, però anche ammettere, che è un po’ viziato…
Ma d'altronde è tuo nipote.
Se tu fossi conscio risponderesti che non sei viziato, diresti che è normale per un uomo bello come te, o come Draco, essere servito e riverito da tutti. E diresti che anche io ed Harry dovremmo approfittare un po’ del nostro fascino.

Remus sorride perso nei suoi pensieri.
Harry si siede sul letto del suo padrino.
Racconta di una strega che ha trasfigurato il marito infedele e l’amante babbana in due scimmie e li ha venduti ad un circo.
Draco posa la mano sulla spalla di Remus. È preoccupato.
“Non dovresti essere qui. Stanotte c’è luna piena, dovresti essere a casa a riposarti.”
Il mago più grande sorride automaticamente.
È la quinta persona che glielo ricorda.
“Stai tranquillo, Draco! Fai già molto preparandomi la pozione ogni mese.”
“Oh, non è un problema. Sono sempre stato bravo in pozioni, era la materia in cui andavo meglio.”
“Solo perché c’era Piton come insegnante.”
Aggiunge Harry. Nei suoi occhi brilla l’orgoglio Grifondoro.
“Invidioso Potter?”
“Assolutamente no!”
“Invece si! È normale, Harry, essere invidiosi: sono un Malfoy, un Black ed anche un dio del sesso modestamente. La mia genialità nel preparare pozioni non è altro che la ciliegina sulla torta!”
Remus ride.
La prima risata da giorni.

Sì! Draco è decisamente tuo nipote. Solo uno con il tuo stesso dna potrebbe fare un discorso del genere.

 
Ora il lupo in lui comincia a svegliarsi.
Lo sente fremere sotto la pelle.
Si volta a guardare l’orologio sul comodino.
Le sette e dieci. Il sole tramonta.
 

Devo lasciarti, amore mio. devo andare a casa…mi accuccerò sotto la scrivania dello studio e rimarrò solo…senza il mio dolce Felpato accanto.

 
“Beh, ragazzi io vado! Vi lascio la cena pronta.”
Si alza dalla sedia e gli occhi di Sirius si posano su di lui ancora una volta.
“Buonanotte Pad…ci vediamo domani!” 
Gli bacia dolcemente la guancia.

 Possibile che sia una nota di tristezza quella che leggo sul tuo volto?
Ti giri a guardare la finestra.
Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi.
Esco dalla stanza, corro fino all’esterno dell’ospedale, piove e le gocce sono piacevolmente fredde sul viso.
Piango.
Non ce la faccio a vederti così.
Ogni santo giorno è una tortura.
I dottori dicono che non c’è modo perché tu riabbia la tua anima.
Io non ci credo!
Non posso crederci.
Non posso arrendermi.
Non VOGLIO arrendermi.
Tu sei la persona che ho amato e che amo di più al mondo.
Troverò un modo per farti tornare.
Devo trovarlo.
O morirò provandoci.
In ogni caso non mi importa.
Io e te saremo di nuovo insieme.
È una promessa, Sirius!

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Capitolo 2
*** -Sorriso- ***


Sorriso

Sono passate due settimane dal plenilunio.
Harry è seduto sul letto del suo padrino.
Pensa a Remus.
 

Povero Remus.
 

Harry sospira afflitto.
Non riconosce più il suo amico da un paio di mesi ormai.
Nei suoi occhi brilla una fiamma intensa, Harry non riesce a capire cosa sia questa ossessione che lo consuma lentamente.
Lo vede afflitto per un destino che si è dimostrato ingiusto con lui e soffre in silenzio.
 

Ha riavuto la persona che ama soltanto per perderla di nuovo, e soltanto per pochissimo tempo.
 

Draco lo abbraccia dolcemente da dietro.
Non si era nemmeno accorto che fosse lì.
“Cosa succede, Harry?”
“Deve essere la cosa più difficile del mondo per lui venire qui ogni giorno a parlare con una persona che sai non ti risponderà.”
“Anche per te è difficile.”
“NON E’ LA STESSA COSA
Draco si allontana di un passo.
Lo guarda preoccupato.
“Sirius è l’unica persona che conosci, escluso Remus, che appartenga alla tua famiglia. È il tuo padrino!”
“Ma l’amore che prova lui è diverso. È lo stesso che provo io per…per te!”
“Harry…”
“Se dovesse succederti qualcosa non so cosa farei.”
“Amore, dimmi cosa c’è che non va!”
“…”
 

Non gli rispondo.
Dire sì sarebbe una bugia, e se dicessi no si preoccuperebbe.
Sirius, mi manchi!
Da quando la guerra è finita sono cambiate così tante cose.
Ed io non so come affrontarle.
Tu sapevi darmi sempre il consiglio giusto.
Continuo a venire qui tutti i giorni nella speranza di capire qualcosa.
INVECE NON CAPISCO NULLA!

 

“Harry, amore ti prego! Dimmi cosa succede!”
Il moro fissa gli occhi color ghiaccio del suo fidanzato e fa un lungo respiro.
“Cosa succede? Succede che sono stufo! Tutti mi considerano un eroe, il salvatore del mondo magico, il ragazzo-che-è-sopravvissuto-per-sconfiggere-lord-voldemort, il capo dell’ufficio auror, e già si fa il mio nome come prossimo ministro della magia quando Shakebolt andrà in pensione. Ed io…io non so fare nulla…assolutamente nulla! Passo le giornate a sfogliare vecchi documenti sui dissennatori e sull’effetto del bacio e non ho trovato un bel niente…NIENTE…in più di sei mesi di ricerca. In più sono preoccupato per Remus. Non so cosa gli passi per la mente e non riesco a farmelo dire. I miei migliori amici sono occupati a pensare al loro matrimonio. E tu? Tu sei troppo preoccupato per tua madre, Draco. Non oserei mai chiederti di aiutarmi e trascurarla. Io ti amo Draco! E capisco cosa prova Remus, se ti perdessi io…penso che mi butterei nel fuoco piuttosto che rinunciare a te! Ho paura…non so che pesci prendere e sono spaventato!”
 

Harry respira profondamente.
È rimasto senza fiato.
Draco lo fissa con occhi spalancati.

 
I suoi meravigliosi occhi grigi che somigliano tanto ai tuoi.
Scusa se te lo dico, ma i suoi sono molto più belli.
Se potessi sentirmi ora ti arrabbieresti.
Tu sei un sex-simbol per eccellenza.
Nessuno è più bello di te!
Nemmeno uno che porta il tuo stesso sangue.

 

Harry sorride.
Draco alza un sopracciglio.
“Vuoi che chiami un dottore, Potter?”
 

Ecco che arriva la ramanzina.
 

Harry sa che il serpeverde lo chiama per cognome solo quando si vanta o quando è arrabbiato.
 

In questo momento non si sta certo vantando.
 

“Come sarebbe a dire che non puoi chiedermi aiuto? Io ti amo e farei qualsiasi cosa per te! In più non sei il solo a preoccuparsi per Remus, l’ho notato anche io che qualcosa non va. Capisco che tu ti senta frustrato e impotente davanti ad una sorte tanto ingiusta e che cerchi di fare tutto il possibile per cambiare qualcosa. Ma piangersi addosso non serve a nulla, Harry! Devi reagire. Devi cercare di andare avanti…non rinunciare, non ti chiederei mai una cosa del genere, ma andare avanti… mostrarti forte, per i tuoi amici, per Remus e…per me!”
Harry gli prende il volto tra le mani.
Lo bacia dolcemente.
Draco risponde al suo bacio.
“Scusa, Draco.”
Il biondo lo guarda e sorride.
“La sai una cosa? Al manor mio padre ha una biblioteca gigantesca, prima di tornare a casa ci passo e vedo se trovo qualcosa di interessante…ci vediamo a cena.”
Draco lo bacia di nuovo.
Poi esce chiudendosi la porta alle spalle.
Harry si volta verso il suo padrino.
“Sirius, Abbiamo scoperto un’ altra cosa, era come dicevi tu: Regulus non ha tradito per paura ma per coraggio, si è pentito ed ha tentato di fermarlo. Il buon sangue non mente. E lui aveva sangue di Grifondoro nelle vene. Se Lord Voldemort è morto è un po’ anche per merito suo.”
Sirius fissa una farfalla sul vetro.
Harry si alza e apre il vetro.
La farfalla gli vola vicino al viso.
Ha le ali viola e arancioni.
È davvero stupenda!
Si posa sul comodino accanto a Sirius.
Lui continua a guardarla.
Sembra un bambino.
 

E sorridi.
Sorridi?
Sorridi!
Sento nella mia testa la voce di Malocchio quando mi ha spiegato cosa succede ad un uomo senza anima:

 
***

“Vedi Harry, è difficile spiegarlo, i babbani lo chiamano ‘stato vegetativo’ ma non è la stessa cosa perché se una persona è…un vegetale, per così dire. Possiede l’anima ma la sua malattia gli impedisce di fare qualunque cosa…in pratica possiede soltanto la emozioni primarie, capisci?”
“P-penso di sì…in pratica può soltanto esprimere le sue emozioni?”
“Esatto! Può ridere o piangere ma nulla di più!”
“E…invece una persona senza l’anima… non ha più emozioni?”
“Già.”

 

Remus era crollato in quell’istante.
Nessuno di noi lo aveva mai visto così disperato.
Fred e George lo avevano tenuto in piedi, lui aveva alzato lo sguardo verso Malocchio e aveva sussurrato:

 

“…non vedrò mai più…il sorriso di Sirius? Lui non riderà più? Non piangerà più?”
“…No! Vedi, Remus...i sentimenti delle persone non sono solo impulsi del cervello. Senza un’anima…sei solo un guscio vuoto!”

 
Sono scoppiato a piangere.
 

“Ma...con una parte di anima potrebbe…”
Si intromise Tonks.
Moody la fisso serio ma lei continuò.
“Sai, ho letto che può succedere che una piccola parte di anima rimanga nel corpo…ma è un caso su un miliardo.”
Si corresse subito vedendo gli sguardi di Remus ed Harry.
Malocchio gli batte una mano sulla spalla.
“Già…Sirius è soltanto un corpo vuoto, Harry!”
 

***

 Sorride ancora.
C’è un pezzo della sua anima nel corpo di Sirius.
Harry comincia a ridere, saluta Sirius e scappa di corsa.
Appena fuori dall’ospedale si smaterializza al suo ufficio.
Deve continuare con le sue ricerche.
Finalmente c’è una speranza.

 

Sì, forse c’è una speranza di salvarti.
E se c’è io ci riuscirò.
Costi quello che costi.
Ti farò tornare, Sirius.
Tornerai da uomo libero.
Vivrai con me, Draco e Remus.
Saremo una famiglia!
È una promessa!

 

 

  

 

 

 ***
Nota: Ok, eccomi con il secondo capitolo e stavolta tocca ad Harry. Il prossimo capitolo sarà narrato da Draco e sarà l’ultimo capitolo “introduttivo”, poi entreremo nel vivo della storia. :)

Mi raccomando: Recensite in tanti e ditemi cosa ne pensate! :)

Strana90

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Capitolo 3
*** Parola di Malfoy ***


Parola di Malfoy

Draco sente lo sguardo di Narcissa su di se.
Lo segue da quando è entrato in casa e non ha ancora aperto bocca. 

Presto comincerà a lamentarsi del fatto che sono troppo magro, che il troppo lavoro mi sta consumando, che un Malfoy dovrebbe occuparsi di più del suo aspetto e così dicendo…
 

“Cosa cerchi Draco, figliolo?”
Chiede Lucius, dalla sua scrivania in mogano dove siede elegantemente con un libro dalla copertina di pelle nera tra le mani.
“Volevo vedere se trovavo qualche libro, sai, una ricerca che sta facendo Harry, vorrei dargli una mano.”
“Allora fai con comodo. Vuoi qualcosa da bere?”
Sorride contento alzandosi e dandogli una pacca sulla spalla mentre esce.
Draco scuote la testa.
Suo padre lascia lo studio con passo sicuro e un sorriso sulle labbra. 

Lucius, caro vecchio padre.
Sei davvero incredibile!
Quando ero a scuola avevi addirittura progettato la morte di Harry!
Per non parlare di quando mi ha salvato la vita, dicevi che avresti preferito che io morissi piuttosto che essere in debito con il nemico del TUO signore. Poi però, quando hai scoperto che Harry è pazzo di me e che non sa dirmi di no, è diventato l’uomo più meritevole del mondo, vero!?
Ho sempre avuto la vaga impressione che la tua simpatia improvvisa e il fatto che Harry ti possa tenere fuori da Azkaban combacino perfettamente.
 

“Mi manca tuo zio Sirius sai?”
Draco si volta sconvolto verso sua madre.
Da quando è nato sua madre non lo ha mai nominato nemmeno una volta.
“Era davvero una persona meravigliosa, ora me ne rendo conto più che mai!”
“Come mai tiri in ballo Sirius, mamma? N-non hai mai parlato prima di lui?”
“Perché era un traditore del suo sangue, e non volevo fraternizzare con lui e vivere da reietta! Ora capisco che la mia vita sarebbe stata migliore se avessi avuto il coraggio di dire no alla mia famiglia!”
Draco apre la bocca.
Non ne esce alcun suono.
 

…ho sempre pensato che mia madre odiasse Sirius e Andromeda.
 

Sua madre gli prende la mano, delicatamente.
“Non fraintendermi, amore! Io amo la mia vita, amo da impazzire tuo padre e tutto il resto, soltanto che…mio cugino era una delle persone che ho amato di più nella mia vita e nessuno meno di lui si meritava questa sorte. Non ho avuto il coraggio di aiutarlo e non me lo perdonerò mai!”
Narcissa ha gli occhi lucidi.
Draco richiude la bocca.
 

Se avesse ammesso di essere una mangiamorte lo avrebbe salvato…ma sarebbe stata la sua fine, il vecchio arazzo dei Black non perdona!
 

Draco sorride stupidamente.
“Ma come fai a sapere che cerco informazioni su Sirius?”
Narcissa sorride elegantemente ritrovando il suo controllo aristocratico.
“Mio caro, non ci vuole una scienza per capire a che stai lavorando visto che hai preso solo libri che parlano dell’anima.”
 

Giusto…Draco, stai perdendo il tuo spirito di osservazione e il tuo distacco nobiliare! Tutta colpa di quei due Grifondoro che vivono con me. Se almeno ci fosse lo zio Sirius con noi potrei allenare il mio animo aristocratico con qualcuno.
 

L’uomo sorride dolcemente a sua madre.
“Che farete nel finesettimana?”
“…Beh, tuoi padre sarà via per non so quali affari e io resterò qui.”
La donna muove la mano in aria come se volesse scacciare una mosca, ma Draco sa perfettamente che le dispiace essere lasciata in disparte da suo marito ogni volta.
“Vuoi che resti qui con te?”
Narcissa si scioglie in un sorriso.
“Ti andrebbe di restare qui per il weekend e di invitare anche Harry? In fondo ormai fate coppia fissa quindi  penso che dovrò abituarmi all’idea che non avrò mai nipotini in giro per casa.”
“Davvero?! Ti sarebbe piaciuto essere chiamata *Nonnina* ?”
“Merlino, No! Ti saresti preso un cruciatus ogni volta che lo avrebbero detto.”
Narcissa ghigna ed esce dalla stanza .
 

La cosa terrificante è che non sta scherzando!
 

Draco rabbrividisce.
Dopo qualche altro minuto di ricerche chiude la borsa e si avvia verso l’uscita.
Conosce a memoria quei corridoi e quelle scalinate, fin da bambino aveva sempre amato vagare nei meandri misteriosi di quel manor enorme, crearsi piccoli nascondigli strategici per quando suo padre aveva quegli scoppi di rabbia violenti.
Troppe volte nella sua giovane vita aveva dovuto nascondere i lividi, troppe volte aveva spiato sua madre coprire i segni di quella rabbia con dosi abbondanti di magie e trucco.
Ma ora era tutto finito.
 

Ora c’è Harry con me, il mio salvatore!
Ora io sono lontano da questo posto e da mio padre, ma mia madre no.
Lei deve stare qui, questo è il suo…ruolo.
E il mio ruolo di figlio qual è?!
Nessuno si è mai preso la seccatura di informarmi su questi argomenti: come ci si comporta con una madre testarda che si è ammalata e un padre che si ostina ad ignorare chiunque passi sul suo cammino? Come ci si comporta con un fidanzato che tenta disperatamente di salvare l’unico membro della sua famiglia ancora raggiungibile? Come ci si comporta quando si sente la mancanza di una persona che non si conosce nemmeno?!
 

Perché a Draco manca suo zio Sirius.
Gli manca l’uomo che Remus descrive nelle sue storie, gli manca l’affetto che Harry descrive, gli manca il sorriso che sua zia Andromeda ha paragonato al suo. Gli manca sapere che c’è qualcosa di bello e puro e allegro nel passato di sua madre! Che non è sempre vissuta al fianco di un uomo più innamorato di se stesso che di lei, che Lucius e il suo odio non hanno intaccato la purezza dell’animo di Narcissa.
 

Quel mostro ha infettato tutta la mia vita con la sua rabbia, ogni volta che guarda me e mia madre…è come se si aspettasse di vedere qualcun altro al nostro posto.
Noi non siamo degni di lui!
 

Arriva finalmente alla porta d’ingresso.
Narcissa lo saluta affettuosamente baciandogli la guancia mentre suo marito si limita ad un cenno col capo senza neanche scomodarsi ad alzare la testa dai suoi affari.
 

Devo riuscire ad aiutare Harry.
Devo farti tornare, Sirius.
Perché tu puoi convincere mia madre a lasciare Lucius.
Perché Remus e Harry hanno bisogno di te, di una famiglia.
E forse, perché anche io ho bisogno di una figura paterna che mi dimostri affetto.
Tornerai.
Parola di Malfoy!

 

 

 

 

Note: Eccoci finalmente con il terzo capitolo! ^_^
Chiedo scusa per il ritardo ma la mia connessione aveva deciso che efp era troppo per lei e ogni volta che provavo ad aprire il sito, moriva.
Comunque…eccoci: finalmente i 3 personaggi principali hanno iniziato le loro ricerche.
Ho deciso di modificare la formula finale per Draco perché lui…è un Malfoy! La sua parola d’onore vale anche più di una promessa. xD

Ma ciancio alle bande: spero di riuscire a pubblicare presto il prossimo capitolo. :) Recensite in tanti!
Strana90

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Capitolo 4
*** Che ho fatto per meritarmi questo? ***


Oh, merlino…ma perché sono così masochista?! 

Harry è sdraiato sul letto della sua camera a leggere un libro sui miti greci; fuori dalla finestra il sole sta per tramontare, l’acqua scorre nella doccia dove qualcuno canta una canzone delle sorelle stravagarie. Il suo fidanzato Draco lo ha appena…convinto…a passare il fine settimana a casa dei suoi genitori.
A metà della quarta riga del mito di “Orfeo ed Euridice”, Harry chiude il libro e lo posa sul comodino.
- Ma che ho fatto di male nella mia vita per meritarmi questo?-
Il moro disperato si alza stiracchiandosi e, sorridendo all’ennesimo acuto di Draco, si dirige al piano di sotto dove una ventina di libri ingombra il tavolino del salotto. 

In fondo Narcissa mi ha salvato la vita, e probabilmente in questo ammasso di libri troveremo qualcosa con cui iniziare le ricerche…almeno non ci sarà Lucius.
Su Harry! Fatti forza, sono soltanto due giorni…

 Non che Harry avesse qualcosa contro la famiglia del suo compagno, ma quel maniero era davvero inquietante e lui era stato prigioniero nei sotterranei. La sua migliore amica era stata torturata nello stesso salone in cui lui avrebbe cenato il giorno successivo…chiunque avrebbe intuito che non moriva dalla voglia di passare lì due giorni.
- Cos’è tutta quella roba?-
Ron ed Hermione sono sulla porta insieme a Remus, tutti e tre sorridenti.
- Libri, Ronald…sai quelle cose con tante parole dentro?-
Harry sorride allegro.
- Sì Ron, quelle cose che piacevano a Hermione…noi ne usavamo uno per tenere dritto il comodino che ha rotto Neville.-
- Ah già! Io ne usavo uno come cuscino nelle ore di Divinazione.-
Ron da una pacca sulla spalla dell’amico sorridendo in modo birichino a sua moglie, la quale scuote la testa lasciando sfuggire una ciocca ribelle dallo chignon sulla nuca.
- Mi sento circondata dall’ignoranza quando sono con voi due.-
Remus sghignazza mentre tutti insieme si avvicinano alla cucina dove comincia a servire il the a tutti.
- E’ bello sapere che i miei insegnamenti sono serviti ad aggiustare il comodino di Neville.-
- …Oh no, Remus no! Sono assolutamente sicura che non intendessero dire quello che hanno detto…è solo che sono due…Idioti!-
Si voltò adirata verso i suoi amici fulminandoli con lo sguardo. Remus la prese sottobraccio e condusse il trio in cucina dove iniziò allegro a preparare il the.
Harry gli si avvicinò furtivo, era strano vederlo così allegro e non voleva rovinare l’atmosfera dicendo qualcosa di sbagliato.
- …Remus?-
- Sì?-
- Com-come sta Sirius?-
Il mannaro si volta e lo abbraccia forte.
- Harry è fantastico! Quei libri sono una miniera di informazioni. Ci sono tantissimi antichi miti sui dissennatori e sul “furto delle anime” e io…io credo sul serio che potremmo farcela.- 

Lo sapevo! Stavolta niente può fermarci. Ti riporteremo indietro. 

- Potreste farcela a fare cosa?-
Chiede il rosso avvicinandosi incuriosito.
- Io, Harry e Draco abbiamo iniziato qualche ricerca sulla situazione di Sirius…e potrebbero esserci speranze di riportare indietro la sua anima da…beh…dovunque si trovi.-
Hermione si mordicchia le labbra, scettica.
Harry nota il gesto nervoso dell’amica e le porge una foto animata.
- Cos’è?-
- E’ una speranza, Hermione! Sirius ha sorriso 3 volte nelle ultime  2 settimane e, come tu ben sai, una perso…-
- UNA PERSONA SENZA ANIMA NON PUO’ SORRIDERE!!!-
Hermione abbraccia eccitata i tre amici, proponendosi di aiutarli visto che a causa della gravidanza avrà presto molto tempo libero.
La conversazione si sposta su temi leggeri e pettegolezzi e presto il profumo di tè caldo invade la cucina.

- Cosa sono tutte queste risate? Rovinano il mio bagno di bellezza. Ho bisogno di pace e relax per mantenere questo aspetto regale!-
- Oh, stai zitto Draco! Non credo proprio che qualche risata possa aver rovinato il tuo look da sexy principino androgino.-
- Hermione, è sempre un piacere farmi insultare da te. Weasley, mancano ancora 8 mesi…sopravvivrai? –
Hermione sbuffa nervosa e si dirige in salone seguita da uno sghignazzante Remus che si propone di mostrarle i libri che stanno consultando.
Draco ghigna soddisfatto servendosi una tazza e accomodandosi accanto al suo fidanzato e al suo migliore amico.
- Devi farlo per forza? Farla arrabbiare ogni volta che vi vedete?-
- Harry, lascialo in pace. Non è colpa sua…Hermione diventa più isterica ogni giorno che passa e sono anche io piuttosto insicuro riguardo alla mia sopravvivenza a questa situazione!-
- Te l’avevo detto, amico…una donna incinta è come un avvoltoio pronto a ghermire la preda appena questa mostra segni di cedimento.-
Harry quasi si strozza con un biscotto al cioccolato ascoltandoli.
- Scusami Draco, ma quanto puoi saperne tu di donne incinte visto che sei figlio unico…e che sei gay?-
- Perché io sono una persona acculturata e soprattutto perché da quando vivo qui a casa tua passo le mie giornate senza te a guardare i film babbani in quell’affare: la tefelisione. –
- Adoro quel coso! Hermione mi ha convinto a comprarne una e penso sia stato l’affare migliore della mia vita. -
Harry si alza massaggiandosi le tempie e lascia la stanza. 

Santissimo Godric, se questa non è la conversazione più assurda a cui io abbia mai assistito…
 

Si siede sulle scale, pensieroso, la testa tra le mani.
Qualche istante dopo il moro sente le voci dei suoi migliori amici e di Remus provenire dal salone e una mano calda sfiorargli la fronte e scompigliargli i capelli.
- Che c’è?-
- Remus. E’ troppo su di giri per la scoperta, lo hai notato?-
- Sì, e non mi piace che si crei troppe speranze, sarà un’impresa ardua e lui non sembra rendersene conto. –
- Lo capisco, anche io sto impazzendo di gioia dentro di me…ma ho paura. Ho tantissima paura che tutto questo sia solo una falsa pista e che potremmo ricadere nel baratro del nulla! –
- Anche Remus ha paura, ma credo che per ora voglia crogiolarsi nella speranza piuttosto che accettare la doccia fredda che gli cadrà addosso quando la speranza si trasformerà in disperazione.-
Harry appoggia la testa sul petto del serpeverde, lasciando che quest’ultimo gli accarezzi la schiena e gli sussurri parole di conforto.
Uno schiarirsi di gola estremamente simile a quello della Umbridge li interrompe a metà di un bacio. Hermione li fissa con le mani sui fianchi:
- Non vorrei interrompere questo momento romantico ma Molly ci aspetta per cena. Voi due compresi. -
- Sì, scusa Hermione. Vado a prendere una felpa. –
-Sì, evviva.-
Hermione rimane a fissare Malfoy seduto sulle scale, le labbra arricciate in quella che sembra una smorfia di disgusto.
- Sei incredibile, lo sai!? Dopo tutto questo tempo provi ancora schifo nel passare la serata con l’unica famiglia che il tuo fidanzato abbia mai conosciuto?-
Draco si alza adirato, le mani strette a pugno lungo i fianchi.
- Credi che sia questo?! Per essere la strega più intelligente che io abbia conosciuto sei una stupida, Granger! -
- Come diavolo ti…-

- No, Hermione! Tu come ti permetti di venirmi ad accusare di avere pregiudizi per i Weasley. Chi ha aiutato George accogliendolo in casa e facendogli superare la crisi quando stava male? Non siamo stati forse io e Harry?! Perché pensi che io non ti abbia mai invitato a cena a casa mia, eh?! Perché ti odio o non ti sopporto? O forse perché fino a pochi mesi fa c’era ancora il tuo sangue rappreso sul tappeto del mio salone…ti è mai balenato in testa che io possa vergognarmi di quello che mia zia ha fatto?!
No, certo…Draco è brutto e cattivo e ci odia tutti. Come pensi che mi senta ogni volta che sto con tutti voi e vedo che tutti i presenti mi guardano come se avessi rovinato l’idilliaco quadretto che tutti avevano pregustato quando Harry e Ginny si sono baciati? Mi sento come…un escluso! Come se non facessi parte della famiglia e fossi lì a quel tavolo solo per sbaglio. Io ho voltato le spalle alla mia famiglia e a tutte le “regole” che mi erano state insegnate fin dalla nascita, e non è stato semplice accettare tutto questo. Ma l’ho fatto! Qualcuno dei rossi ha accettato il fatto che un Malfoy sieda al loro tavolo senza odiarmi?- 

Hermione abbassa lo sguardo, tristemente. Ron e Remus le si avvicinano, le urla del biondo sono state sentite da tutte le persone presenti in casa.
- Io, Draco! Io ti accetto e mi fa piacere invitarti a casa mia a passare una serata con me e la mia famiglia. -
- Grazie, donnola. -
- Prego, furetto.-
Un sorriso fa capolino sul volto di tutti i presenti, un sorriso che diventa dopo qualche istante una risata allegra che fa sparire il nervosismo e le urla.
Ron da una pacca sulla spalla al biondo e poi stringe dolcemente sua moglie.
Remus li guida all’ingresso dove li prega di non comunicare ancora a nessuno le loro ricerche finché non ne sapranno di più.
- Credo che chiederò a Charlie di ospitarmi qualche giorno in Romania. Molti libri fanno riferimenti alla magia zingara quando si parla dell’origine dei dissennatori ed è da lì che vorrei partire.-
- Sì, credo che a Charlie ogni tanto faccia bene la compagnia di esseri umani oltre a quella dei draghi. –
Un'altra risata echeggia nell’aria mentre Harry li raggiunge e si avviano nel tramonto. La mano di Harry trova subito quella di Draco e non la lascia un solo istante fino all’arrivo a casa Weasley.
 

Io non so cosa ho fatto di bene nella mia vita per meritarmi questo, so solo che ogni singolo istante ringrazierò il cielo per aver trovato Draco! E che non lascerò la sua mano. Mai!

Note: Scusate! ^_^’
Non aggiorno da un secolo ma non è colpa mia…il capitolo era già pronto! Ma l’università mi ha rubato tempo di rileggerlo e postarlo.
Molti di voi penseranno che questo capitolo sia un filler e…sì, lo è! Ma volevo farlo per spezzare l’atmosfera in vista delle cene con le famiglie che porteranno qualche problema. xD
Grazie a tutti coloro che leggeranno :) 

Se volete, recensite così mi fate sapere cosa ne pensate (in bene o in male) di questa storia :)

Strana90

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