Amandoti

di Queen_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mille giorni di te e di me. ***
Capitolo 2: *** Preparativi per il ballo. ***
Capitolo 3: *** Dichiarazioni. ***
Capitolo 4: *** Partenze, scuse e..diamo il via alle vacanze! ***
Capitolo 5: *** Baci rubati ***
Capitolo 6: *** Buona giornata, Hermione. ***
Capitolo 7: *** Se.. ***
Capitolo 8: *** Sono un emerito idiota che non sa cogliere l'attimo. ***
Capitolo 9: *** Bentornata ad Hogwarts. ***
Capitolo 10: *** Inizio anno. ***



Capitolo 1
*** Mille giorni di te e di me. ***


-Mille giorni di te e di me-

 

 

 

« Più di due anni, meno di tre. Questo il tempo che è trascorso da quando ti ho conosciuto. Mille giorni. Mille giorni pieni di ricordi. Non siamo mai andati oltre gli sguardi rubati, oltre le frecciatine, non abbiamo mai superato quella distanza che avrebbe permesso alle nostre labbra di sfiorarsi. Mai. Forse non gli piaccio o forse lui non mi piace. Sì è decisamente così. Non ci piacciamo; forse quello che ci lega è solo amicizia e la mia stupida mente malata ha scambiato l'affetto quasi fraterno per.. amore. Ma allora perché porto il conto dei giorni che sono passati da quando l'ho conosciuto? »

 

Questi erano i pensieri di Hermione Jean Granger alle 8.00 di una calda mattinata di Maggio, quello del suo terzo anno ad Hogwarts.
Con ancora quella domanda che la tormentava, decise che era ora di alzarsi e prepararsi per scendere a fare colazione. Alle 8.30 era pronta ed andò a chiamare Ginny, la sua migliore amica, per avviarsi insieme in Sala Grande.

Ginny poteva vantarsi di conoscere Hermione meglio di chiunque altro, persino meglio della stessa Granger: era da tempo che aveva capito che l'amica era in una situazione per così dire " difficile "; ad informarla di ciò non era stata Hermione, aveva capito tutto da sola.
La sua migliore amica era confusa, non sapeva chi tra due persone(a Ginny ben note) avesse rubato il suo cuore; quindi, si propose di parlare quanto prima all'amica e di aiutarla a risolvere il terribile dilemma, ignara del fatto che forse la giovane in questione avesse già deciso...Arrivarono nella Sala che, come al solito, era gremita di ragazzi intenti a parlottare tra loro o che, ancora mezzi addormentati, mangiavano lentamente.
Le due ragazze presero posto al tavolo dei Grifondoro; Ginny si sedette accanto ad Harry, mentre Hermione , 
casualmente, capitò tra Ron e Fred, i suoi due Weasley preferiti.
Ginny le sorrise con l'aria di chi la sa lunga, ma Hermione non capiva il perché di questo suo comportamento! Nessuno sapeva che lei 
provasse qualcosa per i due che adesso le erano accanto, o almeno lei sperava di non averlo fatto capire! A dirla tutta, ora che li aveva accanto entrambi, sembrava che tutto fosse più chiaro: voleva tanto, troppo bene a Ron, ma Fred aveva qualcosa in più..quando sorrideva, il suo cuore batteva molto, troppo più velocemente del dovuto!Cosa era successo ad Hermione, alla razionale Hermione? Non lo sapeva, non lo riusciva a spiegare e, era sicura, la risposta non l'avrebbe trovata nei suoi adorati libri.
Sapeva solo che la cosa giusta da fare era allontanarsi, ma fu tutto inutile perché Fred la seguì.
Al solo udire quei passi la ragazza arrossì: infondo doveva 
volerle bene, anche se, la strega al pensare ciò strinse i pugni, probabilmente colei che l'aveva stregato era Angelina: Angelina Johnson, l'atletica Grifondoro, cacciatrice della suddetta squadra di Quidditch, dove anche lui giocava come battitore, quinto anno come Fred.

« Hanno molte più cose in comune » sussurrò la ragazza, dimenticandosi del fatto che lui l'aveva seguita e, ormai, anche raggiunta.

« Chi ha molte più cose in comune, piccola Grenger? »

Lei non si girò.

« Nessuno che ti interessi, Fred »

« Ma potresti dirmelo lo stesso, infondo, che ne sai tu di chi mi interesso io? »

Mentre pronunciava queste parole lei si girò e non potè non notare i suoi bellissimi occhi e il suo meraviglioso sorriso che, in quel momento era proprio rivolto a lei.

« Beh, dai, tutti lo sanno che ti interessi solo di Angelina »

Si sforzò per far apparire un sorriso sul suo volto, ma Fred notò che era un sorriso un po'triste.

« Beh, non è che m'interessi solo di lei, anche di te m'importa.. » Adesso lei sorrise davvero... Erano passati mille giorni, e forse qualcosa tra loro sarebbe potuto accadere.. « Infondo siamo come fratello e sorella, no? » si salvò in calcio d'angolo.
No, Fred non poteva dichiarare ciò che voleva dire da giorni, da 
mille giorni, pensò tra sè e sè: l'avrebbe persa anche come amica, la conosceva e sapeva anche che lei, quell'esile ragazzina definita "so-tutto-io" ma che non capiva la cosa più ovvia, amava suo fratello Ron e che quest'ultimo ricambiava i sentimenti di lei. Lui era solo un peso.

Negli occhi della ragazza, nel mentre, una luce si spense. Per un momento si era illusa, lei che in vita sua non si era mai illusa.

« Si hai ragione, sei il fratello che non ho mai avuto »

Fece un falso sorriso e l'abbracciò.

« Allora, sorellina, che ne dici di raccontarmi cosa ti turba? »

Davvero lei non sapeva che rispondere.. Non poteva certo rivelargli che ciò che la turbava era lui! Allora giocò la carta 'Ron'.

« Oh, Fred, sempre lo stesso. Ron. Non prova niente per me, lo sento. »

« Ahh, ma allora sei stupida! Come potrebbe non provare niente per te? » -gliela farei pagare per questo- pensò. Era gelosissimo e in quel momento lei lo stava guardando con fare interrogativo.« Hermione, sei perfetta! Sei intelligentissima, sei dolce e sei.. Bellissima! Diamine, come si fa a non amarti? Ron è cotto di te! »

La ragazza non prestò attenzione alle ultime cinque parole, si concentrò sulle prime dieci..Pronunciate dalle sue labbra erano musica per le sue orecchie.

Si stavano guardando adesso, non più una parola, la distanza stava diminuendo ogni secondo.

« Ah, eccovi! Non vi trovavo! » la voce era quella di Ron.

Fred distorse le labbra; era suo fratello ma ultimamente, da mille giorni, quasi lo odiava! A ben dire era invidioso di lui, di lui che occupava le fantasie di Hermione e non aveva il coraggio di dichiararsi pur sapendo di essere ricambiato.

« Ciao, Ron » disse Hermione.

« C-cosa facevate tutti soli qui? »

La domanda gli uscì spontanea. Secondo Harry, lui non doveva temere niente. Hermione era cotta di lui e solo di lui, ma tuttavia sentiva che pian piano si stava allontanando ed era geloso di suo fratello Fred. Non l'aveva mai visto preoccuparsi tanto per una ragazza, neppure per Angelina, che tutti dicevano avesse rubato il cuore del bel giovane.

« Niente, parlavamo. Lei era triste e, da bravo migliore amico- disse ciò con un nodo alla gola, avrebbe voluto essere molto più per lei- sono venuto a vedere cosa la turbasse e, a quanto pare ho trovato il colpevole. Ora vado. Mi raccomando, abbi cura di lei »

Si girò e cominciò a correre per raggiungere i sotterranei; il gemello aveva un'ora di pozioni. Lo sguardo di Hermione sembrava non volerlo lasciarlo andare, ebbe questa impressione, ma decise che si sbagliava. Il play-boy Fred non poteva illudersi e non poteva innamorarsi, anche se questo sembrava averlo fatto. Incontrò Angelina e decise di invitarla al ballo di fine anno; non avrebbe potuto portarci la ragazza dei suoi sogni, tanto vale portarci quella che tutti credevano cheamasse. Quest'ultima non se lo lasciò ripetere due volte.

 

Nel frattempo Hermione e Ron stavano andando verso le serre di Erbologia, dove li avrebbe aspettati Harry.
« Allora, vuoi dirmi cosa hai raccontato a Fred? Anche io sono preoccupato per te! » nel dirlo arrossì. 
« Davvero, Ron, mi dispiace, non posso dirtelo. »
« Ok, come vuoi. Però ho una proposta da farti. » non poteva crederci. « Ti andrebbe di venire al ballo di fine anno con me? » le punte delle orecchie diventarono rosse come i suoi capelli, aveva appena invitato la ragazza che popolava il suo cuore, istintivamente incrociò le dita.

Lei sorrise -ok, ci siamo, se dice sì, la sera del ballo mi dichiaro!- pensò.

« Vabbene, Ronald, ma ora muoviamoci se non vogliamo far perdere punti alla casa per il nostro ritardo » cominciarono ad affrettare il passo

-Se solo me lo avesse chiesto poco tempo fa, sarei stata più felice.. Poco fa non sapevo con certezza se mi piacesse lui o..- scacciò via questo pensiero. Un pensiero che chi la circondava non avrebbe mai creduto appartenesse a lei, a quella ' secchiona so-tutto-io ' che non aveva tempo per le cose irrazionali come l'amore. Ma lei era una ragazza normale e, come tutte ora doveva combattere contro istinti strani, contro pensieri diversi. Il suo molliccio si sarebbe trasformato nell'amore. L'amore era la sua paura più grande. Si decise: doveva raccontare tutto a Ginny anche se era certa che l'amica, sveglia com'era seppur più piccola di un anno, avesse capito tutto.

Ad ora di pranzo si affrettò ad arrivare in sala grande, dove trovò Ginny..

« Ciao, Gin »

« Dai Hermione, aspetto solo di sentirtelo dire »

« Sentirti dire cosa? » era come aveva previsto:aveva capito tutto!

« Herm, non sono cieca o stupida...Sono tua amica, ti conosco, osservo i tuoi atteggiamenti..tu sei innamorata di-abbassò il tono di voce- Fred, ma un po' lo sei anche di Ron. Ammettilo! »

« M-ma cosa dici? Non ho tempo per innamorarmi, io! Tra due anni ho i G.U.F.O e devo già cominciare a prepararmi! »

« Te l'ho già detto: non sono stupida! Ti conosco Herm! Forse meglio di quanto tu conosca te stessa! »

« E va bene! Va bene.. Lo ammetto.. Ma mi piace solo F-Fred! »

« Ne sei proprio sicura? Be, staremo a vedere. Sai che a Divinazione sono brava, io ho visto nella sfera il tuo futuro: sposerai Ron, non hai scampo.. »

« Sai che odio questa materia, non credo a queste sciocchezze! »

« Vedremo » fu la risposta di Ginny, era convintissima di quello che diceva, come lo era del fatto che, al momento, era realmente solo Fred il fortunato di cui la sua migliore amica si era innamorata « e comunque cercherò di aiutarti a conquistarlo, anche se penso che non ci voglia molto,-si avvicinò all'orecchio destro di Hermione- si è imbambolato e ti sta fissando da un bel po'. »

« Non penso proprio! Andiamo, un po' razionale lo sono ancora! È cotto di Angelina! »

« Vedremo » le fece l'occhiolino e ripresero a mangiare.

Nel frattempo erano arrivati anche Ron ed Harry: erano tristi in quanto avevano fatto perdere cento punti alla loro casa durante l'ora di Piton.

 

Fred era ancora immobile a fissare Hermione, le cui guance erano diventate rosso fuoco per l'imbarazzo. George accanto a lui decise di fare qualcosa, suo fratello era molto, troppo strano quella mattina!

« Freddie, cosa ti è preso?! »

« Georgie, credo di..-abbassò di due toni la sua voce- credo di essermi innamorato! »

« Andiamo, gemello, sono quasi cinque anni che tutti noi lo sappiamo! Sei innamorato di Angelina, non è mica un mistero, ma così non ti ho mai visto! Lo sai che ti ricambia, non c'è bisogno di essere così triste! »

« Non mi riferisco ad Angelina. È acqua passata-" da mille giorni " pensò-sono innamorato di un'altra »

« Ebbene, sarà tra le ragazze che fanno parte del "Fred & George fan club" no? Insomma, sono poche quelle che non ne fanno parte » ghignò e si passò una mano tra i rossi capelli ammiccando ad una ragazza tassorosso che lo fissava in continuo.

« E invece ti sbagli, non fa parte di questo club.. Più che altro è sostenitrice di un altro gruppo, di molto meno sostenuto rispetto al nostro! »

« Andiamo, non sarà mica tra le sostenitrici di Malfoy? Se è così non è molto intelligente! »

« Oh, Georgie, lei è molto, fin troppo intelligente, ma fa parte del Weasley fan club! »

« Non sei anche tu un Weasley? »

« Si, ma non sono Ronald. »

Ora si che George aveva capito. Ron non attirava nessuna ragazza se non due: Hermione Granger e Lavanda Brown; ma Hermione era da escludere, no decisamente non era il tipo di Fred.. Lavanda invece sì, ma Fred aveva detto che la ragazza in questione era molto intelligente e no, Lavanda assolutamente non lo era, era più un'oca giuliva lei. Allora doveva essere per forza Hermione, ma come mai non si era accorto di nulla?

« Fratello, sono sconvolto: ti piace Hermione? »

« Ebbene si, ci sei arrivato! »

« Ma a lei piace Ron, e anche Ron è cotto di lei! »

« Lo so, LO SO! »

Sbattè un pugno sul tavolo; troppo tardi si accorse di aver attirato gli sguardi di tutti, ma se ne fregò.

« Allora...La inviterai al ballo? »

« No, ho già invitato Angelina, mi è sembrata la cosa più giusta da fare. »

« Una curiosità.. Da quanto sei innamorato di lei? »

« Mille giorni » rispose prontamente.

George sorrise.

« Sei diventato un caso perso, conti anche i giorni! »

Detto ciò tornarono silenziosi: George tornò a mangiare, Fred a guardare Hermione; stava impazzendo, sentiva di dover fare qualcosa, ma cosa?
 

 

-Mary's corner-

Dopo vari problemi con l'HTML e con i simboli per i discorsi (-.-) I'm here..:)
So che non è una storia molto originale e francamente non l'adoro, ma mi andava di scriverla e mi sono detta: perchè non provare?
Spero che a qualcuno piaccia almeno un po'..in ogni caso gradirei una piccola recensione anche solo per dire che converrebbe ritirarmi e tornare solo a leggere.
Bacioni.
Queen_

 

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Capitolo 2
*** Preparativi per il ballo. ***


 

 

-Preparativi per il ballo-

 

 

Un po' più lontano, anche Hermione era diventata silenziosa.
Lo stomaco le si stava chiudendo al solo vedere una raggiante Angelina che si sedeva al fianco di Katie Bell, annunciando la lieta novella: era stata invitata al ballo dal 
suo Fred; la sua interlocutrice le rivolse un ampio sorriso e le confessò di aver ricevuto la medesima proposta dal ragazzo che amava in silenzio da tempo, Oliver Baston.
E lei? Con chi andava lei? Con un Weasley, ma non con quello che voleva.
Si alzò dal tavolo e andò via: il silenzio non avrebbe fatto altro che giovarle.

Al ballo mancavano ormai solo tre giorni: le ragazze non ancora invitate cinguettavano in cerca di qualche cavaliere, quelle che già l'avevano chiedevano permessi speciali per andare ad Hogsmade a comprare tutto l'occorrente.
Ed Hermione? Lei era la stessa di sempre, anche se si trovò ad ammettere che a quell'occasione avrebbe voluto presentarsi diversamente dal solito: voleva un vestito che la valorizzasse, ma di abiti, trucco e parrucco non aveva una gran cultura e decise così di rivolgersi a  Ginny, che era in quei giorni particolarmente allegra, in quanto Harry l'aveva invitata al ballo.
Così chiesero, come tutte, lo speciale permesso e quel pomeriggio andarono a fare shopping.
Hermione acquistò un vestito semplice, ma molto carino: color panna con una fascia nera appena sotto al seno e aveva abbinato un paio di semplici decoltè nere;
Ginny aveva invece appena comprato un vestitino color turchese a cui aveva abbinato un paio di sandali dello stesso colore. Tornarono al castello molto stanche, ma felici, almeno in apparenza. Hermione continuava a pensare a Fred, ignara del fatto che anche lui la stesse pensando; e così si addormentarono: pensandosi e sognandosi, ritenendo poi i loro sogni irrealizzabili.
Il più felice della scuola era certamente Ron, anche se era un po' teso: da quando aveva invitato la sua migliore amica, non pensava ad altro che alle parole giuste per dichiararsi e si immaginava già sposato con lei e con magari due figlioletti frutto del loro amore!
Stava esagerando?forse si, ma non gli importava: era al settimo cielo e nulla poteva rovinare l'atmosfera magica che aleggiava nel suo cuore e nella sua mente.
E fu in questo clima di euforia più o meno generale  che giunse la sera del ballo, l'ultima sera prima della partenza delle vacanze estive.
Nei dormitori femminili delle quattro case regnava sovrano il caos: vestiti, trucchi e scarpe erano sparsi ovunque... Ginny era già pronta ed ora stava acconciando i capelli idomabili dell'amica, un'impresa alquanto ardua, ma Ginevra Weasley adora le sfide e adora soprattutto quando riesce nel proprio intento: aveva appena finito il suo lavoro; Hermione preparata da lei era bellissima, non che non lo fosse di solito, ma così era davvero irresistibile
« Hermione, ti prego, cerca di non far morire mio fratello stasera, chiunque egli sia.. » abbozzò un sorrisetto malizioso sul suo volto.
« Ehm, io non voglio proprio far morire nessuno, ho acconsentito a farmi preparare solo perché non volevo sfigurare sull'annuario! »
« Seh, vabbè, poco ci credo.. Comunque ho fatto davvero un ottimo lavoro, sei stupenda! »
« Grazie mille, tu non sei da meno: attenta ad Harry! » La rossa sorrise.
« Beh, non gli resta che dichiararsi stasera. Altrimenti so già come comportarmi!! »
« Vedrai che lo farà, questa sarà la tua serata! »
« Lo spero, amica mia!andiamo, ora si sta facendo tardi! »

Nel mentre, nei dormitori maschili del quinto anno..
« Freddie, faremo tardi! Vestiti! »
« George, non so se voglio venire, non mi va! »
« Andiamo, chi la sente poi quella pazza isterica di Angelina? » si intromise nel discorso anche Lee Jordan, migliore amico dei gemelli.
« Ha ragione Lee! Hai preso un impegno! »
« Ma non è con lei che volevo prendere questo impegno! Io volevo-abbassò la voce- io volevo prenderlo con Hermione! »
« E perché non ci hai pensato prima? Ora non piangere sul latte versato! »
« Scusa Lee, non piangere su cosa? » chiese George
« Sul latte versato, è un detto babbano »
« E tu, Fred, come fai a saperlo? » chiese Lee, corrugando la fronte
« Beh, ormai ne conosco parecchi, me li ha insegnati tutti Hermione! »
« Ok, tu stai impazzendo, letteralmente! »
« Non siete tanto perspicaci, mi sembra logico! »
« Ad ogni modo, tu stasera vieni al ballo e ci vieni con Angelina, non puoi rovinare la serata a tuo fratello Ron, che fra l'altro stasera ha deciso di dichiararsi e sai molto meglio di me che anche Hermione lo ama, da sempre »
« Certo che tu tiri il morale della gente proprio in alto, vero, gemello cattivo? »
« Andiamo, Fred! George lo dice per te, per il tuo bene! Non vuole farti illudere, tutto qui! »
-Tutto qui un corno, non capiranno mai..non prendono la cosa seriamente! Prima o poi impazzirò! Io non posso più stare senza lei- pensò.
-Fratello, hai dimenticato la telepatia? Ho sentito tutto! Ma ti prego, lascia questa serata a Ron e, da come andranno i fatti, starà a te decidere cosa fare!-
« Ragazzi, io sono ancora qua!Non vale che mi nascondiate le cose solo perché io non ho la telepatia! »
« Hai ragione, Lee. Scusaci e comunque.. L'ho convinto: verrà e si comporterà bene. Fred, noi cominciamo a scendere..preparati e sii puntuale, o l'uragano Angelina si abbatterà su di te » gli scappò una risata, ma per il gemello non c'era niente da ridere.
Cominciò a prepararsi senza alcuna fretta e senza alcuna voglia e, quando fu pronto, scese in sala grande ad aspettare Angelina.
Tutti erano quasi pronti: i ragazzi Grifondoro aspettavano le loro dame, queste si guardavano per innumerevoli 'ultime' volte negli specchi, tranne Hermione che aveva deciso di scendere per ultima: secondo la sua idea sarebbe stata notata di meno, così nessuno si sarebbe accorto del suo essere troppo impacciata.
Man mano che i dormitori femminili si svuotavano, anche la Sala Comune diventava meno affollata, fin quando non rimasero Hermione Granger e Angelina Johnson nei dormitori e Fred e Ron Weasley nella Sala Comune.
« Miseriaccia » esordì il piccolo maschio di casa Weasley « perché le ragazze devono metterci così tanto tempo per prepararsi?! »
« Per le mutande a pois verdi di Merlino, Ron! La tua dama non ha bisogno di prepararsi, è sempre bellissima, anche con un pigiama addosso! » non appena disse ciò, Fred divenne rosso in volto e si coprì con una mano la bocca
-Cosa diamine ho detto? Sono uno sciocco- pensò.
Dal canto suo, Ron fece finta di non aver sentito, era già abbastanza agitato perché quella sera la sua vita sarebbe cambiata, Fred non si sarebbe intromesso, nonostante anche lui amasse Hermione; lo sapeva, gli voleva bene.
Dei passi di scarpe con il tacco avanzavano dalle scale: qualcuno stava scendendo, o forse erano in due, molto distanti tra di loro.
La prima a fare il suo ingresso fu Angelina, aveva un vestito semplice, ma molto carino: color panna con una fascia nera appena sotto al seno e aveva abbinato un paio di semplici decoltè nere; poco dopo arrivò anche Hermione, sorprendentemente con lo stesso vestito e le stesse scarpe, ma l'effetto era assolutamente diverso, almeno per i due ragazzi che, incantati, fissavano la riccia, ignorando totalmente l'altra, che però sembrò non accorgersi di nulla, si posizionò accanto a Fred e aspettò che questo si muovesse , prima di girare la testa e constatare che l'altra aveva lo stesso abito.
Hermione sentiva lo sguardo carico di sorpresa di Fred e ne fu felice, poi guardò Angelina: il disappunto apparve sul suo volto, ma non perché la ragazza aveva il suo stesso abito, bensì perché ella stringeva ora Fred in un abbraccio.
A lei spettava Ron.
Gli si avvicinò e gli fece cenno di poter andare.
Si avviarono nel cortile, dove si teneva la festa preparata in grande stile dai professori: tutti gli studenti, nessuno escluso, erano lì a ballare, a bere e a flirtare.
Ron si comportò da vero cavaliere, questo lo doveva mettere, ma non bastava a farle distogliere i pensieri da Fred, che, poco distante da lei, ballava stretto ad Angelina.



-Mary's corner-

Buonasera ;)
Il capitolo è un po' breve ed era già pronto, perciò, nonostante abbia avuto una sola recensione e circa 32 visite, ho deciso di postare lo stesso, sperando che con il procedere della storia aumentino le recensioni :D
Vorrei darvi un po' l'idea dei vestiti di Hermione/Angelina e di Ginny..nel prossimo ci saranno quelli delle altre ragazze ;)


Un bacione.
Queen_

 




For my ff

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Capitolo 3
*** Dichiarazioni. ***


-Dichiarazioni-

 

 

Ad un certo punto, Ron le prese la mano e la condusse all'interno del castello.

-Usciranno da li come fidanzati ed è solo allora che io non potrò più fare niente, è solo allora che io dovrò rassegnarmi! No, non posso!-

« Angelina, non credo di sentirmi tanto bene.. Puoi scusarmi? »

La ragazza lo guardò con occhi lucidi.

« Vengo con te, non ce la faccio a lasciarti solo »

« Non preoccuparti, ci vediamo domani in treno »

Così la liquidò e cominciò a cercare Ron ed Hermione, come se dall'esito di questa “ missione “ ne andasse della sua vita.

« Ron, dove stiamo andando? »

« Herm, lo vedrai presto »

Percorsero svariati piani, la ragazza non sapeva dire quanti, quando ad un certo punto Ron passò tre volte davanti ad un muro: stava cercando la stanza delle necessità! Un portone apparve e Ron la riprese per mano, conducendola all'interno. Si parò davanti ai suoi occhi una stanza vuota, bianca, priva di distrazioni: sulla parete si fondo solo una foto, una gigantografia di loro due che si abbracciavano, l'aveva riconosciuta, l'avevano scattata quell'estate, quando lei era ancora innamorata di lui, o almeno credeva di esserlo.

Era persa nei suoi pensieri quando Ron si decise a parlare.

Si fissò le scarpe.

« È un bel po' di tempo che avrei voluto fare questo discorso, ma poi ogni volta che ti vedevo non riuscivo nemmeno a dire ' come stai? ' si, lo sai, io sono timido.. Ora vorrei solo parlarti senza preoccuparmi, senza quella sensazione strana che ogni volta che ti guardo negli occhi mi attanaglia lo stomaco in una morsa. -Alzò lo sguardo cercando gli occhi della ragazza- Oggi sono davvero io, ho fatto una scommessa con me stesso!Mi sono detto che il momento è arrivato -Le prese la mano portandosela al cuore- Senti come batte? È l'effetto che mi procura la tua sola voce, il tuo solo profumo, la tua vicinanza..il solo sentire il tuo nome! Hermione,- si vedeva che stava facendo un grande sforzo a dir quelle cose- tu mi piaci. Da tre anni, da sempre.. Scusami ma non ce la faccio più. »

Lei era bloccata contro il muro, lui si avvicinava sempre più fin quando non annullò la distanza tra le loro bocche.

Un bacio lungo, intenso, infinito.
Mille pensieri attraversavano le loro menti, ma erano quasi simili.
Lei desiderava quel bacio per poter essere sicura dei propri sentimenti, ma quel bacio le fece capire molte cose.
Lui l'aveva sempre amata: quel contatto era già una grande conquista, perlomeno non si era ritratta, ci stava. La speranza albergava nel suo cuore.
Da quel bacio lei uscì ancora più confusa, non sapeva più cosa fare.
Amava Fred, incondizionatamente, anche se lui stava con Angelina, ma era attratta anche da Ron, che le si era appena dichiarato.
Cosa fare ora?

« Ron, apprezzo la tua sincerità,pertanto, voglio essere anche io del tutto sincera. Tu mi piacevi, ma poi è prevalso il sentimento per un'altra persona...che non mi ricambierá mai, è vero, ma c'è e non posso far finta di essere innamorata di un altro. Tuttavia, ti voglio immensamente bene e nulla vieta che in futuro io possa innamorarmi di te...Ma per ora... »

Abbassò lo sguardo; aveva ammesso di essere innamorata di un altro, ma le dispiaceva per Ron.

« Sappi che io non mi arrendo, io ti sposerò, Hermione Granger »
Le posò un altro bacio, questa volta però a stampo.

 

Nel frattempo Fred aveva chiesto in prestito ad Harry la Mappa del Malandrino che gli aveva regalato con George nell'inverno dello stesso anno scolastico, ma sulla cartina Hermione e Ron non c'erano.

Unica soluzione : la stanza delle necessità. 
Così si recò al settimo piano, ma Pix aveva deciso di disturbarlo e così perse parecchio tempo. 
Mille e tre giorni. Ella non poteva fidanzarsi se non con lui.
Era diventato geloso e possessivo.

 

« Ron, ora andiamo e ti prego, facciamo come se non fosse successo nulla »

« Te l'ho detto, ora ti lascio andare, ma non mi arrendo »

Uscirono dalla stanza e cominciarono a scendere per ritornare alla festa.

 

Fred sentì un rumore di passi: erano loro, per forza. Si nascose dietro una statua e li vide! Era finita, si tenevano la mano!

Lacrime calde sgorgarono dai suoi occhi, ma non ebbe vergogna, nonostante in vita sua non avesse mai pianto. Veloce sgattaiolò sul suo letto, nell'attesa che la festa finisse e tutti andassero a dormire, per poi andare nella sala comune a piangere accanto al camino. Da solo.

 

 

Arrivarono di nuovo in cortile, ormai alla festa erano rimaste poche persone; si guardò intorno, vide Harry e Ginny intenti a baciarsi, Katie e Oliver che sorridevano felici, Seamus e Lavanda che ballavano, Cho e Cedric che ' parlavano ', George e Alicia e poi... Angelina, da sola.
Cosa era successo? Dov'era Fred?
Con quel pensiero fisso in testa decise di continuare a ballare, probabilmente il ' rubacuori ' aveva abbandonato la sua dama per una sgualdrina qualunque.

 

« Hermione, anche quest'estate sarai dei nostri? »

George le si era avvicinato lentamente.

« Molto probabilmente sì. Ron, andresti a prendermi qualcosa da bere, cortesemente? »

Ron si allontanò e si diresse verso il buffet, dove avrebbe potuto trovare qualche bevanda analcolica per la sua amata.

« George, sai mica dov'è Fred? »

« Come mai mi chiedi proprio di lui? »

Un sorriso un po'strano, almeno fu questa l'impressione della ragazza, gli si dipinse in volto.

« Oh, beh, io avevo visto solo Angelina e mi chiedevo se stesse bene..insomma, non l'ho visto da nessuna parte! »

« Dimmi la veritá! »

« George Weasley, ho capito da chi ha preso la perspicacia tua sorella.. »

« Quindi, è come penso io? Sei cotta di Fred?io pensavo tu lo fossi di Ron! »

« Invece no, ma mi sa che ora dovrò eseguire un Oblivion »

« No! Giuro che non gli dico niente »

« Voglio proprio fidarmi di te...Cambia discorso! sta arrivando Ron! »

« E, beh, ti giuro, non sarai tu ad impedisci il commercio delle merendine marinare! Molti le richiedono! »

Le fece un occhiolino, lei sorrise, era un mago nel cambiare discorsi.

« E, invece, ti dico di sì e, se non la finite, andrò a parlare con Piton, so che lo temete! »

George stava ribattendo quando Ron lo bloccò.

« Fratello, Alicia ti cercava con molta urgenza. »

 

Nello stesso istante, la Mc Granitt con l'incantesimo ' Sonorus ' aumentò il volume della propria voce ed annunciò che la festa era terminata perché ormai era l'una di notte e l'indomani bisognava svegliarsi di buon mattino per poi partire e tornare a casa.

Hermione salutò Ron e decise di tornare nella torre dei Grifondoro con Ginny, doveva raccontarle tutto..

La rossa lasciò a malincuore il suo Harry che si avviò assieme a Ron.

Tutti erano tornati nelle proprie camere e solo allora le due ragazze decisero di avviarsi verso la sala comune.
« Allora? È successo quello che ci aspettavamo? » esordì raggiante Hermione.

« Oh, si. Sono la ragazza di Potter ora » fece subito dopo mille gridolini di giubilo e abbracciò l'amica « Te, invece?come è andata? »

« Ron si è dichiarato. Mi ha baciata. Gli ho detto che amo un altro. Ha deciso di non arrendersi. »

« E Fred? Ci hai parlato stasera? »

« Quando io e Ron siamo tornati lui non c'era. »

Arrivarono al ritratto della Signora Grassa, pronunciarono la parola d'ordine ed entrarono.

« Io penso che sia ora di andare a dormire, non c'è nessuno qui »

« Avviati, io devo cercare una cosa »

« Se ti serve aiuto, sai che puoi contare su di me! »

« Grazie »

Abbracciò l'amica.

« 'notte »

 

Restò sola; era la fine di maggio, nemmeno il camino le faceva compagnia con il fuoco scoppiettante.

Si rilassò su una poltrona e cominciò a pensare: aveva un gran bisogno di restare sola.

 

Poco distante la porta del dormitorio maschile del quinto anno si apriva e un Fred Weasley con gli occhi gonfi si accingeva a recarsi in sala comune per stare tranquillo senza le domande del gemello George, il quale si mostrava alquanto strano; Fred non voleva farsi vedere nemmeno da lui o Lee in pianto.

Mai poteva aspettarsi Hermione nella sala comune.

-Meno male che volevo dimenticare..la sua presenza di certo non me lo permetterà!-

In quell'istante la ragazza si girò per vedere a chi appartenesse quel suono di passi.

-È Fred. Con tanta gente perché proprio lui?-

« Ciao, Fred?! »

-Potrei fingere di essere George! Non mi ha riconosciuto nemmeno, cosa triste.-

« Si, sono proprio io! »

Accennò un sorriso che faceva a cazzotti con gli occhi gonfi di pianto.

Si avvicinò ancora alla ragazza, anche sul suo viso c'erano lacrime

-Forse sono lacrime di gioia-.

« Hei, sorellina! Lacrime di gioia?! Finalmente Ronnie si è dichiarato? »

Voleva mostrerai felice, era un bravo attore; non avrebbe voluto, in quel momento l'avrebbe abbracciata, tenuta tutta per sé, piuttosto che fare l'ipocrita e cercare di essere contento per una cosa che in realtà gli lacerava l'anima.

« Si, purtroppo.. »

-Ma cosa sto facendo? Da dove è uscito questo 'purtroppo'?-

 

Dal tuo cuore, Hermione.

 

Dal profondo del tuo cuore.

 

« Purtroppo? »

Pensava di non aver capito bene. Una settimana fa lei piangeva perché convinta che Ron non l'amasse e ora, a una sua dichiarazione, diceva 'purtroppo'? Dannazione, appresso a quella ragazza sarebbe diventato pazzo. « gli ho detto di no, Fred »

Un sorriso che non poteva essere represso si allargò sul volto di quello che in quel momento era il ragazzo più felice della terra, ma ora gli premeva fare una domanda alla ragazza

« Perché? »

Hermione non sapeva cosa rispondere.

Continuo con le menzogne o gli dico la verità? Una mezza verità, idea geniale.

« Non mi piace più da tempo »

« Ma se una settimana fa piangevi per lui! Andiamo, sei solo una bambinetta, allora! L'amore non sfuma da un giorno all'altro!ti facevo più matura. »

Non capiva perché quelle parole fossero straripate dalla sua bocca, infondo Hermione non stava dicendo di non amare più lui, ma un po' era come se fosse così, si immedesimò in Ron.

« Al diavolo Fred! Chi sei tu per chiamarmi bambinetta? Ti spacci per il mio migliore amico e poi mi tratti così? E se fosse da sempre che amo un altro, ci hai mai pensato? O pensi solo a te e alla tua Angelina? Una settimana fa dicevi che anche io ti importavo..invece ora mi attacchi solo, non mi conforti, nonostante tu abbia notato il mio pianto. Vai al diavolo Frederik Weasley! »

« E tu? Anche tu ti consideri la mia migliore amica, ma nemmeno tu hai notato il mio pianto. Guardati indietro, mi hai mai visto piangere? Te lo dico io, visto che tu ricordi solo quello che leggi nei tuoi stupidi libri! MAI! Invece che tu pianga non è una novità. E ti sei preoccupata di chiedermi perché io stessi piangendo? Non mi risulta. Buonanotte, Hermione e sogna l'uomo della tua vita che t'ha fatto dimenticare così presto mio fratello » 
Detto ciò, con le lacrime che gli rigavano il volto, ritornò al dormitorio.

-Non la capisco, chi è che le piace ora? Ma non capisco nemmeno me: perché invece di essere felice l'ho attaccata in questo modo? Non mi parlerà per mesi, che palle.- immerso nei suoi pensieri si addormentò.


Hermione era rimasta nella stessa posizione e fissava il punto in cui Fred era scomparso. 
Una litigata con lui proprio non ci voleva: era distrutta, non capiva cosa fosse successo e perchè lui l'avessa attaccata in quel modo.
-Bambinetta?! Bambinetta, io?! Pfff, gli farò vedere chi è Hermione Jean Granger.-
Si diede una scossa e, nonostante nessuno fosse sveglio e potesse vederla, si avviò verso il suo dormitorio con la testa alta e uno sguardo fiero impresso in volto, sicura che dal giorno seguente sarebbe stata diversa...Avrebbe rinunciato al suo orgoglio?!

 








-Mary's corner-

Ehy, ciao!
Parto con il ringraziare le due ragazze che hanno commentato i precedenti capitoli..mi hanno resa felice!
Ringrazio anche coloro che hanno letto in silenzio - sono stati parecchi - e vorrei spronarvi a commentare questi chappy..è molto piacevole leggere ciò che si pensa di ciò che si scrive :)
Bene, ho pubblicato anche questo capitolo..
era l'ultimo di quelli che avevo già pronti, per cui, gli altri devono essere ancora scritti..
Se c'è qualcosa che non è chiaro, non esitate a chiedere (anche se so che non lo farete, ormai mi sono rassegnata al fatto di non ricevere recensioni :S)
un bacio e..vi lascio con i vestiti del ballo di altre quattro ragazze :D
Alla prossima..
Queen_



 

per la ff

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Capitolo 4
*** Partenze, scuse e..diamo il via alle vacanze! ***


-Partenze, scuse e...Diamo il via alle vacanze!-

 

 

 

La notte trascorse velocemente e, in men che non si dica, la sveglia trillò per tutti gli studenti di Hogwarts.

Avevano circa due ore per controllare di non aver dimenticato nulla nelle loro stanze e scendere poi in cortile dove, tutti insieme, sarebbero andati verso il treno che li avrebbe lasciati poi a King's Cross, binario 9 ¾, da dove poi sarebbero tornati ognuno a casa propria.
Ognuno tranne Harry ed Hermione, che, come ogni anno, erano ospiti alla Tana.

Tutti gli studenti si mossero guidati da Hagrid e giunsero molto velocemente al treno; salirono e i vagoni cominciarono ad essere stracolmi.

Fred Weasley faceva di tutto pur di non dare nell'occhio, ci mancava solamente che ora incontrasse Angelina, poi di peggio non poteva capitare.
Si affannava alla ricerca di un vagone libero, ma non ne trovò nessuno, così, troppo stanco per tornare indietro, decise di entrare nell'ultimo e, sorpresa delle sorprese, vi trovò solo Hermione.

Ma...Non sembrava lei!
Era da sola che guardava il paesaggio, era truccata, i capelli erano perfetti e non vi era la presenza di un solo libro nel vagone. Moriva dalla voglia di rivolgerle la parola, ma il suo orgoglio Grifondoro glielo vietava.

-Ovviamente, lei non mi parlerà nemmeno sotto Imperio.-

« E comunque ci tenevo a dirti che non sono una bambinetta, Frederick. »

-Ok, rettifico..parlerà per sputare veleno-

« In realtà io mi sento tradito dal fatto che tu non abbia parlato con me per rendermi partecipe del fatto che Ronnie non t'interessa più »

-Ma cosa diavolo sto dicendo?-

« Solo per questo? » Hermione perse l'altezzosità che aveva acquisito dalla sera precedente.

-E io che avevo pensato fosse geloso-

Sbuffò.

-No, non è solo per questo, è che ti amo ed è come se tu non avessi accettato il mio”sacrificio di mettermi da parte” rifiutando mio fratello, infondo è per lui che non mi sono dichiarato-

« Dovrei essere arrabbiato per altro? »

« No, certo che no. Oggi avevo intenzione di dimostrarti che non sono una bambinetta... »si alzò e si andò a sedere accanto al ragazzo « Perciò metto da parte il mio stupido orgoglio e... »abbracciò Fred «Scusa, scusa se non ti ho consolato, se non ho fatto il mio dovere di migliore amica, scusami tanto.. »

« Hei, Herm.. »

« Si? »

-Ti amo- « Ti voglio bene. »

« Pace? »

« Andiamo, come potrei litigare con te? »

Il resto del viaggio trascorse in tranquillità: entrambi reprimevano con vigilanza costante l'impulso di saltarsi al collo.

Il treno cominciò a rallentare: erano a Londra; ad attenderli Papà e Mamma Weasley che si sbracciavano per farsi notare anche se tanta fatica era sprecata in quanto due teste rosse insieme spiccano anche in mezzo ad un miliardo di persone.

Ben presto si riunirono agli altri e tutti insieme si diressero verso quelle due teste rosse

Molly distribuì abbracci e baci a tutti, mentre suo marito rideva osservando l'allegra scena: non era tipo da smancerie ma teneva molto ai suoi figlioli così come teneva ad Harry ed Hermione, che ormai facevano parte della famiglia.

Si diressero verso la Ford Anglia che era stata ritrovata , adeguatamente riparata e -contro il volere di Molly- ristregata affinché potesse volare, essere trasparente e anche essere molto più larga all'interno per ospitare Weasley&Co. più bagagli.

In pochissimo tempo arrivarono alla Tana, il cui giardino, nelle poche ore in cui era stato senza controllo vigile, era stato assaltato dai folletti; subito la signora Weasley diede l'ordine a Fred e George di liberarsene, ben sapendo che ad entrambi piaceva infinitamente quest'occupazione.

Ginny ed Hermione stavano per avviarsi in camera loro quando si avvicinò a loro un Harry un po' strano, sembrava insicuro, nonostante stesse per parlare con la sua ragazza.

Le ragazze non avevano notato, ma era stato Ron a spintonarlo affinché portasse via Ginny lasciando sola Hermione.

La rossa fu ben contenta di andare via con Harry, ma nonostante ciò fu titubante.

 

« Vuoi che resti con te? »

« No, Ginny, non ti preoccupare, vai..me la so cavare da sola..sono una tosta io! »

« Vabbene, aspettami in camera, torno tra un po' »

 

Hermione conosceva il ' torno tra un po' ' dell'amica, ci avrebbe messo ore, ma era contenta: finalmente, almeno lei, aveva realizzato il suo più grande sogno: avere Harry come ragazzo; beh, forse questo era il sogno di molte ragazze, ma solo perchè lui era il prescelto, ma Ginny no, non lo voleva per questo..lei ne era innamorata! Amava di lui praticamente tutto, tranne, forse, il suo essere costantemente nei guai e quindi quasi sempre distante: in quei periodi era scontrosa e triste.

 

« Hermione, tesoro, dov'è Ginny? »

La signora Weasley era apparsa dietro di lei che, persa nei meandri dei suoi pensieri, si era bloccata nel corridoio.

« Signora..»

« Cara, lo sai che puoi chiamarmi Molly..»

« Oh, bene, M-Molly..Ginny è-è.. » si guardò attorno in cerca di un suggerimento « Ginny è..in bagno! Sì, aveva le sue cose e mi ha detto di aspettarla qui.. »

-Oh, no, ha storto il naso, si è accorta della bugia..-

« Voglio crederti, Hermione cara..beh, ero salita per dirvi che la cena è quasi pronta..potresti avvisare tu i miei figlioli? »

« Certamente Signo..Molly » -sia ringraziato Merlino-

 

 

Dietro una porta Ron osservava la scena.

-Miseriaccia, ora anche mia madre non rende facile la mia conquista!-

 

 

Perlomeno aveva un qualcosa da fare: ritrovare tutti per annunciare la cena!

-Allegria! - pensò la ragazza rimboccandosi le mani – allora Harry, Ginny, Ron, Fred, George e il signor Arthur..ah! C'è anche Percy! Menomale che Bill e Charlie vengono solo a Natale..in questa casa ci sono decisamente troppe persone!-

Scese giù dove credeva stessero ancora i gemelli; guardò ovunque ma di loro nemmeno l'ombra! Fortuna che poco distante vide Ginny e Harry appartati, fortunatamente per loro non era stata Molly ad andare a cercare tutti per la cena!

 

« Ginevra Weasley! Harry James Potter! »

 

« Tono arrabbiato. Aria di tempesta. Scappiamo, Harry? »

« Ginny, ho affrontato Raptor impossessato da Vol..»

« Harry, non lo dire! Lo sai che mi da fastidio! »

« e va bene, va bene..Raptor impossessato da Tu-Sai-Chi, ho ucciso un B-A-S-I-L-I-S-C-O, sono tornato indietro nel tempo e ho salvato Fierobecco e Sirius da morte certa, ti sembra che possa aver paura dell'ira della mia migliore amica? »

« Io sarei terrorizzata, manca poco ed esce del fumo dalle sue orecchie! »

« Eccola »

«Ho dovuto mentire per colpa vostra! Tua madre l'ha anche capito! L'ho delusa! Contenti? »

« Ehi, ci hai disturbati solo per questo? »

« Oh, no, Harry caro » imitò la voce di Molly « Anche per cruciarvi! »

I due la guardarono terrorizzati, ma un dolce sorriso si sparse sul suo volto.

« Scherzavo, la cena è pronta! Vorreste aiutarmi a cercare gli altri? »

« Mh, vediamo un po', potremmo cercare Ron, George, Percy e papà, che ne dici? »

Era una frecciatina, ma di quelle sottili che poteva capire solo chi l'aveva lanciata.

« Ginny, hai mancato qualcuno! » disse Harry

« Mica possiamo fare tutto il lavoro noi! Quel qualcuno lo cercherà Hermione »

« Certo, Ginny, verresti un attimo con me? »

« Harry, comincia a cercare Ron, ci vediamo dentro »

Si scambiarono un dolce, lungo bacio.

« Oh, andiamo, veloci! Se fossi stata Ron, sareste già morti! »

Due paia d'occhi disturbati la guardarono.

Harry entrò in casa.

« Ginny! Nessuno deve sapere che mi piace, tanto meno Harry! Gli voglio bene, ma potrebbe dire qualcosa a Ron! Ginevra Weasley, perché miseriaccia ridi?! »

 

Una figura si stava avvicinando.

« Hermione, cosa Harry potrebbe dire a Ron? Lo dici a Ginny e a me no?! »

Con uno sguardo compiaciuto e un'aria malandrina Ginny si allontanò da Fred ed Hermione.

« Hermione?! Buone vacanze estive! »

 

-Giuro che non la passerà liscia, oh se mi sentirà!-

 


-Mary's corner-


Buonaseeeeeeera! Come state?
Sono riuscita a scrivere un altro capitolo! 
Vi piace? Vi fa schifo? Fatemelo sapere, vi preeeeeeeego! 
Come hanno fatto quelle due sante ragazze che hanno recensito i precedenti tre capitoli *_*
Ringrazio anche coloro che hanno messo la storia nelle seguite..:D
Beeene, il mio sproloquiare si può anche concludere qui, d'altronde chi è che legge ciò che scrivo? xD
Un bacio a quei pochi che sono arrivati qui!
Queen_

P.s: vi preeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeego recensite! *si mette in ginocchio, prega e piange*





P.s II : Ecco gli abiti del primo giorno di vacanza di Ginny ed Hermione :D



 


Amandoti

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Capitolo 5
*** Baci rubati ***


« Allora? Me lo racconti tu o preferisci un bicchiere di succo di zucca con una spruzzata di Veritaserum? »

« Oh, Fred, era un ordine, cioè, io volevo dire..che..Harry, no..potrebbe..finire di perdere tempo e andare a dire qualcosa a Ron, ecco..e..quel qualcosa lo devo dire anche a te, quindi: FREDERICK WEASLEY, A TAVOLA!

« Ne riparleremo, tesoro..ma ora andiamo..ho una fame esagerata! »

« Tutti uguali voi Weasley, vero? »

« Per fortuna no..diresti mai che io sia fratello di Percy, o ancora peggio di Ron? »

« Per favore, evitiamo l'argomento Ron.. »

« Certo.. RonRonRonRonRonRon»

 

Prima che Hermione avesse avuto il tempo di cantarle di tutti i colori una voce arrivò ai ragazzi: « Freeeeeeeed, Hermione, a tavola! »

 

Si avviarono nella tana e mangiarono assieme a tutti gli altri; finita la cena tutti si ritirarono nelle proprie camere.

 

Molte giornate estive passarono in una insolita monotonia: Harry e Ginny si ritagliavano momenti privati lontani dagli occhi di mamma Weasley, Fred e George erano chiusi in camera loro ad inventare scherzi ed ogni cosa nel loro genere, Ron cercava in tutti i modi di restare solo con Hermione, Percy che trascorreva le sue giornate in camera secondo gli altri a studiare, mentre in realtà teneva una fitta rete di corrispondenze letterarie con Penelope Light, sua fidanzata da circa un anno, Molly teneva in ordine la casa e cercava, inutilmente, di tenere a bada i figli, Arthur era quasi sempre al ministero ed Hermione..beh lei osservava gli altri, soprattutto Fred, e faceva di tutto per non essere scoperta a fissarlo o per non trovarsi da sola con lui o con Ron.

 

Era passato ormai più di un mese ed era il 15 Luglio; da giorni c'era un caldo torrido, ma quel giorno fu proprio terribile.

Erano ormai le dieci di sera e l'aria non voleva proprio farsi fresca, così Hermione, essendo arrivata all'esasperazione, chiese a Ginny se per caso avesse qualcosa di fresco da indossare; la rossa le porse un top che quasi sembrava un costume nelle tonalità del rosa e del lilla ed un pantaloncino grigio.

 

« Ginny, ma così sono praticamente senza vestiti! »

« Andiamo, Hermione, ti vedrò solo io con questi vestiti..tanto quando scenderemo a colazione domani ti sarai già rivestita! A meno che tu, stasera, non voglia fare visita a qualcuno! » una risata fragorosa riempì la stanza.

« Ma cosa ti viene in mente! É certo che resterò qui! »

« Andiamo, come sei permalosa, scherzavo! » e continuava a ridere

« Dormi, Ginny e fai tanti sogni! » disse Hermione con un tono un po' arrabbiato mentre indossava quegli indumenti.

 

Cinque ore più tardi, la riccia si svegliò; in realtà non aveva quasi chiuso occhio persa a fantasticare su un suo possibile futuro e, nel suo, vedeva solo lei e Fred.

Durante l'estate era peggiorata e ormai non riusciva nemmeno più a guardarlo negli occhi senza arrossire e questo è un grave problema: lui la considerava la sua migliore amica!

Senza ponderare sulle proprie azioni e senza ricordare di essere un po' svestita uscì dalla stanza.

 

A questo punto bisogna un po' spiegare la collocazione delle stanze nella Tana.

Come tutti sanno in origine essa era un porcile, ma con il tempo sono state aggiunte varie stanze ed ha assunto la forma di una grande abitazione. Ora aveva circa quattro piani: al piano terra c'era la cucina, al primo piano c'erano le stanze dei ragazzi, al terzo la stanza di Ginny e quella di Bill che ora era vuota e all'ultimo piano c'era la stanza dei genitori; ovviamente c'erano anche i servizi igienici che erano disposti in ogni piano.

 

Una volta uscita dalla stanza, Hermione avrebbe dovuto percorrere il suo piano e quello inferiore per arrivare così in cucina: si era infatti prefissata di bere un bicchiere d'acqua fresca e di preparare magari un thè freddo da gustare seduta fuori in giardino, dove sembrava trovare un po' di pace.

 

Nello scendere le scale però sentì una forza che la attraeva ad aprire una determinata porta e solo un briciolo di razionalità che ancora possedeva riuscì a fermarla.

 

In quello stesso momento, dietro quella determinata porta un ragazzo alto e dai capelli rossi, -siamo pur sempre in casa Weasley, mi sa che devo essere più precisa- Fred, si sentiva attirato e voleva uscire da quella stanza; faceva anchetroppo caldo. Decise di continuare a dormire, ma dopo circa dieci minuti di irrequietudine si alzò e scese per bere e prendere un po' d'aria.

Sentiva dei rumori in cucina: che fosse entrata qualche creatura?! Aveva voglia di tornare in camera.

-andiamo, sono coraggioso, altrimenti non mi avrebbero smistato a Grifondoro! -

Si fece coraggio ed entrò, ma per sua sorpresa trovò una Hermione indaffarata nel prepararsi una tazza di thè.

« Miseriaccia, Hermione! Mi hai fatto spaventare! »

La ragazza fu colta alla sprovvista come un bambino trovato con le mani nel vasetto della marmellata

Si voltò.

« Tu non sei da meno, insomma! »

Aveva un tono arrabbiato.

 

Accadde tutto in un attimo:

Lui guardò lei, arrossì..(cosa strana per Fred Weasley)

Lei guardò lui, per poco non sveniva.

In quell'istante l'attrazione tra loro era evidente, ma nessuno dei due sembrò accorgersi di ciò che stava provando l'altro, troppo intenti a guardarsi.

Ad un certo punto, quasi fosse una calamita attirata dal ferro, Fred le si avvicinò.

« Ehi, complimenti, bel pigiama, stai benissimo! »

Bastò questo per farle ricordare che era molto poco vestita.

« I-io pensavo non ci fosse nessuno e-e faceva caldo..»

« Beh, lo so che faceva e fa ancora molto caldo, guarda me! »

« Fred! Ma tu hai solo i boxer! Sei uno squinternato, sapevi che c'era qualcuno e..»

Stava diventando ancora più rossa e guardava a terra, nonostante parlasse con lui.

« Hermione, non pensavo che vedere il tuo migliore amico conciato così ti facesse quest'effetto! Figurati quando vedrai così il ragazzo che ami! »

-quanto darei per essere lui in questo momento-

-sciocco, dovresti proprio saperlo che sei tu!-

Le prese il volto con una mano e delicatamente le alzò il viso, giusto per poterla guardare negli occhi; si stava avvicinando sempre di più.

« Herm, stavi mangiando la cioccolata! E perché non me ne hai dato un po'? »

« M a mi stavi spiando o c-cosa? »

Lui continuava ad avvicinarsi, ora i loro nasi potevano quasi sfiorarsi.

La baciò. Un bacio lento, incessante. Le loro labbra sembravano unite magicamente; si staccarono giusto il tempo di prendere ossigeno, poi approfondirono il bacio: le loro lingue si rincorrevano, danzavano.

Per una volta Hermione non pensava a niente, se non a quello che stava accadendo.

Nessuna domanda.

Il bacio era voluto sia da una parte che dall'altra, da molto, troppo tempo..ma loro non potevano saperlo.

La voglia di staccarsi non c'era, ma Hermione prese coraggio e lo guardò. Il tempo di sorpassarlo.

Uno schiaffo ben assestato lo colpì in pieno volto.

Un po' pentita del gesto, la ragazza si congedò.

« I-io vado a dormire che forse è meglio. »

Salì le scale velocemente. Sentiva ancora il sapore di lui sulle sue labbra che ora soffrivano per quel distacco.

 

In cucina, Fred era rimasto immobile. Fissava incessantemente il punto in cui lei era scomparsa e ancora si meravigliava di averla davvero baciata, forse quell'estate poteva prendere una bella piega.

 

Poco più tardi erano entrambi nei propri letti;

entrambi cercavano di dormire;

entrambi non ci riuscivano;

entrambi stavano pensando al bacio;

entrambi pensavano alle conseguenze che ci sarebbero state.








-Mary's corner-


Salve a tutti! Sono felicissima! 
Vorrei ringraziare tutte le ragazze che hanno recensito e tutte coloro che hanno messo la storia nelle preferite/seguite, praticamente vi amo! xD
Però soprattutto vorrei ringraziare 
Lily102, che ha recensito 3 capitoli su 4! e davvero, di nuovo grazie alle Sante che hanno recensito! e vi prego, continuate, è importante il vostro parere per una insicura come me!
Grazie anche a 
Saretta98 che ha detto:  "il numero delle recensioni non è proporzionale alla bravura come autrice" e mi ha dato la carica per terminare questo nuovo capitolo che non voleva proprio essere scritto in quanto ero un po' demoralizzata: non solo c'erano poche recensioni, ma mi è capitato di leggere in questi giorni una parodia delle Fred/Hermione e..mi sono sentita insicura!
Ma alla fine ce l'ho fatta e..chissene! Io mi sento bene quando scrivo e, finchè c'è l'ispirazione, continuerò!
Grazie ancora, ragazze!
Spero di non deludervi con questo nuovo capitolo..
Un bacione gigante e tanti abbracci coccolosi!
Queen_


P.s:" i vestiti " della fatidica sera!



 

ff

ff di queenefp contenente cuffed shorts

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Capitolo 6
*** Buona giornata, Hermione. ***


-Buona giornata, Hermione-

 

 

Il mattino dopo Ginny la trovò con gli occhi sbarrati e un sorriso ebete sul volto.

Era successo qualcosa: quella non era la solita Hermione!

Che durante la notte Luna fosse arrivata alla tana, avesse nascosto l'amica e bevuto una pozione Polisucco per prendere le sue sembianze?

E per quale motivo poi?

Una cosa sola era chiara: bisognava indagare!

 

« Herm! Da quanto sei sveglia? »

« oh, io, mh, 5 minuti! »

« Hai delle occhiaie da paura! »

« Davvero? È che faceva caldo e non sono tanto riuscita a dormire.. »

« Nient'altro? »

« Nada. »

« Andiamo a fare colazione? »

« Devo cambiarmi! »

« uh, giusto..io comincio a scendere allora! »

Uscì e si chiuse la porta alle spalle.

 

Hermione rimasta sola pensava ancora a ciò che era accaduto la sera prima: perchè erano arrivati a tanto?

Non che le dispiacesse, ma era il suo migliore amico!

E le piaceva, sì, ma non poteva rominare un' amicizia per uno stupido sentimento!

-Andiamo, non è uno stupido sentimento!-

Dannata vocina interiore che si fa sentire sempre nei momenti meno opportuni!

Con questi pensieri che le frullavano in testa, cominciò a prepararsi.

 

 

Ginny era uscita dalla stanza, ma era sicura che non fosse stato solo il caldo a non permettere all'amica di dormire.

Intenta a scoprire ogni cosa, scese in cucina, dove trovò suo fratello George che aveva l'aria di essere molto stanco.

« George, cos'è quest'aria? hai delle occhiaie da paura »

« Ginny, ti prego! Non voglio più sentire una sola parola! »

« Ma cosa ti è successo? Per caso ti hanno attaccato i Nargilli? »

« Andiamo, sembri Luna in questo momento! È Fred che non ha fatto altro tutta la notte che parlare di come..oh, non posso dirtelo! »

« George Weasley! Ho il diritto di sapere! »

« tu cosa sai della “questione”? » mosse la mano, con il palmo rivolto verso terra, in senso orario.

« Parli di donnaiolo-innamoratoperso-rincitrullito e di secchioncina-che-non-vuole-ammettere-di-essere-innamorata? »

« Certe volte mi meraviglio di come possano essere gli altri quattro nostri fratelli! Ma tu, tu si che hai i nostri, ehm, miei stessi geni! Comunque sì, parlavo della loro questione! »

« ebbene, vuoi parlare ora? »

« stanotte: si sono baciati! »

« ecco il perché di quel sorriso da ebete! »

« anche lei? »

« Oh, sì..e aveva anche un paio di profonde occhiaie, come le tue! »

« ehi, io le ho per colpa di Fred! E poi, vedessi lui! Sta molto molto mooooolto peggio di me! »

« George, qui urge fare qualcosa! Quei due sono innamorati l'uno dell'altra e non se ne accorgono! »

« e Ron? Come starebbe Ron? »

« Ad Hermione non piace più e sarebbe un vero sacrilegio sprecare tanto amore per non ferire Ron! Se non facciamo niente, ben tre persone si dispiaceranno! »

« secondo i miei calcoli, solo due persone » aveva un'aria perplessa.

« anche Ron, George! In ogni caso Hermione non si fidanzerebbe con lui! »

« Ne sei sicura? »

« Sicurissima, però a te posso dirlo! Io ho visto nella sfera a Divinazione che Ron sposerà Hermione .. »

« Andiamo, il futuro può essere cambiato! » fece un occhiolino.

In quell'istante comparve Ron sulla porta ed anche lui sembrava stanchissimo.

George e Ginny smisero di parlare di colpo.

« 'giorno, Ron! Dormito bene? »

« mh »

« Siamo molto loquaci stamani! »

« è che non ho dormito. »

« anche tu? »

« eh, anche noi..sai..il caldo! »

« perché non hai dormito tu? » questa volta a parlare fu George, zitto fino a quel momento.

« pensavo ad un piano per conquistare Herm..voi avete qualche idea? »

« Ron, lascia stare. »

« Perché dovrei? »

« Ron, te l'ha detto stesso lei! Le piace un altro! Non è la tipa da stare con uno quando non ne è innamorata! »

« ma sei mia sorella! Potresti aiutare me, invece che quello di cui è innamorata, no? »

« ehm, ehm, io non aiuterò proprio nessuno..lascio che le cose vadano come devono andare! »

« e tu George, mi aiuterai? »

« ehm, io..penso che debba andare ad ultimare delle modifiche alle Sognisvegli Brevettati, ciaaaao »

« Traditore di un fratello! »

« Ginny, davvero secondo te non ho speranze? »

« beh io, o diamine! Adesso appendo dei cartelli in tutta casa con l'incantesimo di Adesione Permanente! Io ho visto nella sfera che vi sposerete! Ma per ora..lasciala vivere! C'è un vecchio detto babbano che dice: se ami qualcuno lascialo libero. Se torna da te, sarà per sempre tuo, altrimenti non lo è mai stato. »

« Wow, questo me lo devo ricordare..però un po' mi dispiace. Io la amo. »

« Non lo metto in dubbio, fratellino, ma fidati di me: arriverà il tuo momento! »

Detto ciò si diresse verso le scale e cominciò a salire.

« Ginny! » si alzò dalla sedia. « Grazie! »

« ooooh, ti voglio bene »

Si abbracciarono.

 

 

 

Fred era ancora immobile sul suo letto con un sorriso enorme sul volto, quando suo fratello rientrò in camera.

« Georgie, già hai finito la colazione? »

« in realtà no, non ho proprio cominciato..ho incontrato Ginny e ci siamo messi a parlare e poi.. »

« momento, momento..mica le hai detto della “questione”? »

Faceva paura solo a guardarlo!

« Ma certo che no, Freddie! Per chi mi hai preso? »

« No, per chi hai preso me.. ti conosco più di chiunque altro.. gliel'hai detto! »

« e va bene, si! Ma lei sapeva..ah no, questo non posso dirlo! »

« Sembri Hagrid! La smetti e mi dici qualcosa? »

« non posso Fred, davvero, ma capirai da solo! »

« pffff »

« e comunque è sceso anche Ron. »

« e..? »

« e.. ha chiesto un aiuto a me e Ginny per conquistare Hermione, maaa..lei sa che alla Granger piace un altro e quindii..ha detto che non è il tipo da mettersi con chi non le piace! »

« hai scoperto chi è questo impiastro? »

« Oh, io..no! »

« mi aiuterai? gli faremo recapitare qualche nostro scherzo! »

« ovviamente! Sono o no Weasley 1? »

« Sei insopportabile »

« Ma sono comunque più bello di te »

Gli arrivò un cuscino in pieno volto. Che la guerra abbia inizio!

 

 

 

Hermione stava per uscire dalla stanza quando le arrivò la porta in faccia.

« Tesoro, scuuuuusa! Ma che diamine ci facevi dietro la porta?! »

« cosa potevo mai fare? Di certo non volavo sulla scopa! Stavo per scendere! Già hai fatto colazione? »

« no, preferisco prima vestirmi, ma tu..comincia a scendere e..aspettami lì! »

« vabbene e magari potrei anche prepararti la colazione, vero? »

« uuh, che gentile! Mi faresti un enooorme piacere! »

« Mi devono mettere nelle figurine delle Cioccorane solo perché ti sono amica, Ginevra Weasley! »

Uscì dalla stanza e scese di un piano; con sua sorpresa trovò Ron.

 

« ehm, Hermione, potrei parlarti un attimo? »

« se proprio devi! Ma sappi che qualsiasi cosa sia del tipo appuntamento, bacio o checchessia è NO! »

« ehi, non partire prevenuta! »

« hai detto tu che non ti saresti arreso! »

« ma qualcuno mi ha fatto capire che forse è meglio che ti lasci andare; sai, che stupido, chiedo io a te che hai letto migliaia di libri se sai che c'è un detto babbano che cita : se ami qualcuno lascialo andare. Bhè il resto non lo ricordo, però tipo diceva che se è destino succederà. Io ho deciso di seguire il detto e.. »

« Ronald Bilius Weasley, sapevo che prima o poi avresti capito! Ma addirittura citare un aforisma di Richard Bach! E comunque sarebbe: “Se ami qualcuno lascialo libero. Se torna da te, sarà per sempre tuo, altrimenti non lo è mai stato.” »

« Beh, alla fine non è nel mio carattere né essere così deciso né essere cosi colto»

« anche se alle volte sei così insopportabie, beh quasi sempre, ti voglio bene, davvero »

« Hermione..»

« sì? »

« puoi dirmi ora di chi sei innamorata? »

« oh, io, beh, davvero..è che.. »

« capisco..buona giornata, Hermione. »

si ritirò nella camera che condivideva con Harry.









-Mary's corner-


Salve, bellissimi!
Come state? come procedono le vacanze?
Spero bene, io non vedo l'ora di partire!

Ad ogni modo spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento e spero che mi facciate trovare qualche recensione in più, ve ne prego!

Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite e tra le seguite e ringrazio le ragazze che hanno recensito, soprattutto 
Lily102 che non fa mai mancare la sua recensione!

Con mia grande sorpresa ho notato che siamo a tipo 630 visualizzazioni e questa è una cosa davvero bella *-*

ora vi lascio, ma non senza prima i soliti vestiti :P

Questi sono quelli indossati da Hermione e Ron quando parlano.


Un bacio e grazie. Grazie perchè quando vedo il numeretto delle visualizzazioni salire o vedo che c'è una recensione nuova o ancora vedo che qualcuno ha aggiunto la storia nelle preferite/ricordate mi sento meravigliosamente bene!

Queen_



 

Amandoti

Amandoti by queenefp featuring an owl shirt

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Capitolo 7
*** Se.. ***


 

-Se-


Dire che lo evitava era poco, pochissimo. Praticamente scendeva a mangiare solo quando era sicura che lui non fosse in cucina e per tutto il resto del tempo rimaneva chiusa in camera a pensare.

 

Non so perché, ma ti penso

all'improvviso mi accorgo

mentre faccio qualcos'altro

o magari sto a lavoro

non ascolto più nessuno

all'improvviso mi distraggo e penso a te.

 

Non sapeva cosa provasse realmente per lui; lo conosceva da quasi quattro anni ormai, ma si poteva definire amore, quando fino a poco tempo prima pensava di essere innamorata di un altro?

 

Non so cos'è e non m'importa,

so che ci sei e mi basta

non c'è niente da capire,

non ho domande da fare,

so che spesso quando sto da sola

all'improvviso mi distraggo e penso a te.

 

Mentalmente si dava della stupida: lui l'aveva baciata e lei aveva desiderato tanto quel tocco nell'ultimo periodo, ma, alla fine del bacio, lei l'aveva schiaffeggiato! Perché era così poco incline alle manifestazioni affettuose? Perché non gli aveva detto che l'amava?

Facile la risposta: era insicura. Ogni volta che lui provava ad avvicinarla lei scappava. Per esempio, capitava che s'incrociassero per i corridoi e da lontano lui la chiamasse.

« Hermioooooone! »

Lei si nascondeva. Come una vera stupida!

E come una vera stupida sembrava non riuscire a pensare ad altro se non a lui e a qualsiasi cosa lo riguardasse.

Insomma, da brava ragazza intelligente, si era innamorata come una stupida; e questo Ginny non faceva che ripeterglielo!

 

 

Fred, dal canto suo, si comportava come il suo solito: faceva scherzi in tutti i modi, in tutti i luoghi e in tutti i laghi (nel vero senso della parola! Quante volte aveva fatto straripare il laghetto poco distante da casa per fare un gavettone alla madre!), ma tra sé e sé non faceva che chiedersi dove avesse sbagliato.

Ok, forse era stato un po' troppo..un po' troppo..istintivo?! Ma gli era sembrato di essere ricambiato! Che si fosse sbagliato? Che avesse turbato la povera Hermione? Se non altro, questo gli dispiaceva. Le voleva bene..ok, forse anche qualcosa in più, ma nessuno se non George e Ginny lo sapeva e nessun altro lo doveva sapere!

Doveva parlare con Hermione, prima o poi, ma aveva terribilmente paura! Sì, alle volte anche Fred Weasley provava paura, timore, anche se non lo dava a vedere.

Bisognava fare qualcosa e di lì a poco, ne era sicuro, l'occasione sarebbe arrivata.

 

Nel frattempo che l'occasione arrivasse (sì, se l'era presa un po' comoda) era passato un altro mese.

Un mese fatto di sguardi e di corse;

un mese fatto di porte chiuse in faccia;

un mese di silenzio.

Un mese: 15 Agosto, alias Ferragosto.

Anche i maghi festeggiano in questo giorno, insomma: non se ne perdono una!

Il programma dei giovani Weasley era: giornata al mare!

Ce l'avrebbero fatta a convincere Molly Weasley?!

Con un po' di buona volontà tutto si può e, alla fine, dopo molte promesse, poterono prendere una passaporta che li avrebbe condotti in una spiaggia nelle vicinanze.

 

 

Mare agitato. Maledizione.

« Hei, Herm, non esiste nessun tipo di magia in grado di far calmare il mare? »

« ehm, no, credo di no.. »

« e allora perché non andiamo a fare una passeggiata? Poi a pranzo andiamo al ristorante.. » sbottò Harry.

Tre paia di occhi azzurri e un paio di occhi castani lo guardarono.

Era risaputo che i Weasley non erano così ricchi da poter sprecare i loro soldi in un ristorante sul mare.

« ragazzi, pago io! »

« ma no, Harry, è che la mamma aveva preparato e sembra un po' uno spreco, ecco » arrivò la voce di Ginny.

« Ginny, ora non sembri mia sorella! Aaaaaaaaah, pancia mia fatti capanna » era Fred, che fu subito incoraggiato dal gemello.

« manca ancora un bel po' di tempo per il pranzo, passeggiamo o prendiamo il sole? »

« ragazzi, prima però mettetevi questa protezione, avete la pelle particolarmente delicata, piena di lentiggini! » disse Hermione

« è un po' come avere mamma qui, non trovi Fred? »

« sicuro, ma la mamma non conosce questa protezione babbana »

« oh, beh, se non vi fidate fate come volete, le conseguenze saranno le vostre » si allontanò dagli altri e stese la sua asciugamano sulla sabbia.

 

« George, si è arrabbiata secondo te? »

« oh, si! E scommetto che non è colpa mia, ma tua..che ne dici di parlarle? »

« non mi sembra il caso, è arrabbiata..cercherò di parlarle più tardi: ma cosa le dico? »

« Fred, e che ne posso sapere io? Di solito quando mi metto con una non parliamo mai.. »

« fino a poco fa nemmeno io mi facevo questi problemi, gemello! »

« le parole verranno da sole » era Ginny « fidati di me! »

« sarà, per ora sdraiamoci »

 

 

 

« Fred, per favore puoi andare a chiamare Hermione? Ci stiamo preparando per andare al ristorante! »

« perché proprio io? »

« perché te l'ho chiesta per favore! »

« va bene, Ginny, va bene, vado io! »

« sorella, se proprio non vuole, vado io! »

« no, Ron, non preoccuparti, deve andare lui »

 

 

« Hermione? Sei sveglia? E ora di pranzo, gli altri si stanno preparando per andare al ristorante, andiamo? »

 

« Freeeeeed, noi ci avviamo! Muovetevi! » da lontano si sentiva la voce di Harry.

 

« Hermione, allora? Dai, lo so di aver sbagliato, ma potresti pure evitare di farla tanto lunga, alla fine l'ho messa la protezione! Lo so che ti preoccupavi per me! » ghignò.

« stupido d'un Weasley! Non mi preoccupavo per te, è che avevo promesso a tua madre di non farmi prendere un'insolazione! Avete la pelle eccessivamente delicata! »

« andiamo, però più di tutti ti preoccupavi per me, no? »

« p-perché dovrei preoccuparmi di più per te? »

« perché io mi preoccupo di più per te, semplice no? »

« senti, Fred, io.. »

« no, adesso tu tieni un po' a freno la lingua e mi fai parlare! Io.. »

 

« Ragazzi, venite! Stanno prendendo le ordinazioni »

 

Ron. Tempismo perfetto, anzi, imperfetto.

 

Per quella giornata, Hermione non lo guardò, almeno non si faceva vedere quando lo ammirava.

Per quella giornata, non si parlarono più.

 

Cosa sarebbe successo se avessi finito il mio discorso?

Cosa sarebbe successo se Ron non fosse arrivato?

Forse è meglio così, non era il momento adatto per parlarle.

 

 

-Mary's corner-

Ma ciaaaaaaaaaaao *O*
Ci ho messo un po' più tempo per postare questo capitolo perché sono stata impegnata con dei contest a cui ho aderito e con una pagina su facebook che ho cominciato a gestire :D
Con mio immenso piacere ho notato che ci sono state 1124 visualizzazioni, cioè voglio dire MILLECENTOVENTIQUATTRO! Sto morendo e sono felicissima *O*
*Sviene*
*Si riprende*
Bene bene, vorrei ringraziare 
Lily102 e Saretta98 perché recensiscono molto spesso, Vi amo, ragazze :D <3
Poi vorrei ringraziare tutti quelli che hanno messo questa storia tra le preferite/ricordate e anche tutti coloro che leggono in silenzio :D
Vi prego di continuare a seguirmi anche se magari potreste farmi sapere cosa ne pensate! Sarei super-mega-arci-contenta *u*
Bene, detto questo vi saluto: al prossimo capitolo!
Baci.
Queen_




Ahah, credevate me ne fossi dimenticata? NO! Ecco i vestiti del giorno di Ferragosto :D


 

Amandoti

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Capitolo 8
*** Sono un emerito idiota che non sa cogliere l'attimo. ***


-Emerito idiota-
 

 

« Ragazzi, avete già finito di preparare i bauli? »

Molly Prewet stava ricordando a tutti i giovani di casa che l'indomani avrebbero trovato al binario 9 e ¾ un treno rosso ad aspettarli: un nuovo anno ad Hogwarts avrebbe avuto inizio!

Ovviamente, Hermione aveva già finito e stava dando una mano a tutti gli altri.

 

« Ehm, ragazzi, avete bisogno di un aiuto? »

« Oh, proprio no, Hermione: insomma, la tua potrebbe essere una tattica per toglierci le Merendine Marinare e proprio non possiamo far mettere le mani a qualcun altro, quindi, grazie lo stesso ma no! »

« Tanto ve le sottrarrò lo stesso a scuola » fece la linguaccia e sparì oltre la porta.

 

« Meno male che non si è arrabbiata, ti avrebbe tenuto il muso per secoli! »

« Vedo che hai imparato a conoscerla molto bene..la osservi spesso, Fred? »

Che frecciatina!

« George Weasley, mio amato gemello, ti do dieci secondi di vantaggio! »

Prese un cuscino e cominciò a corrergli dietro.

 

In un'altra stanza, intanto..

« Hermione, ti capita mai di pensare a quando siamo andate alla coppa del mondo di Quidditch? »

Ginny cercava un qualsiasi argomento per “attaccar bottone” con l'amica, la quale sedeva sul letto a fissare il vuoto mentre lei preparava il baule.

« Ginny, è stato appena due settimane fa, e poi ho altro a cui pensare, io.. »

« E, precisamente, a cosa altro hai da pensare? »

« Bhe, io..Ginny lo sai che non penso alla coppa del mondo di Quidditch, ma.. »

« Ma? »

« Alla giornata in spiaggia! Sono curiosissima di sapere cosa mi stava per dire Fred prima che arrivasse Ron! »

« Eppure mi aspettavo che tu pensassi all'attacco dei Mangiamorte nel campeggio, insomma, non sembri più tu..ma..mi piace questa nuova Hermione, la vedo più simile a..me! »

« Non sai quanto questo possa turbarmi.. »

-Quanto vorrei poterle raccontare di ciò che mio fratello voleva dirle-

« Amica mia, sono sicura che un giorno, probabilmente molto vicino, capirai.. »

« Ehi, sai mica qualcosa che non so? »

« Per Godric, certo che no! Se sapessi qualcosa, te lo direi! »

 

Fa male mentire alla mia migliore amica, ma devo.

Se le dicessi qualcosa, Fred non mi perdonerebbe.

Vuole dichiararsi lui, senza intermediari,

e beh, io credo che sia giusto così.

 

 

 

 

Nello stesso momento, Harry e Ron parlavano nella loro camera.

« Harry, secondo te ho fatto la cosa giusta? »

« Se devo essere sincero, io pensavo che Hermione fosse innamorata persa di te.. non so, vi vedevo perfetti l'uno per l'altra.. »

« Ma mi ha detto che è innamorata di un altro e Ginny dice che non ho speranze perché non si fidanzerebbe mai con uno che non ama, ma allo stesso tempo dice che ci sposeremo, mi scoppia la testa, non ci capisco niente! »

« Sì, lo so, ho parlato con lei..sai, è la mia ragazza. Ad ogni modo, adesso capirai come mi sento io quando la cicatrice brucia »

« Ma tu hai idea di chi possa essere? »

« Io, beh..non saprei..»

 

Codardo, vigliacco.

Sono questo, attualmente.

Mento al mio migliore amico.

Ma devo, l'ho promesso a Ginny.

Amore o amicizia?

Perché è tutto così terribilmente difficile?

Non basta Voldemort, la cicatrice, il fatto che sia orfano

e che sia l'unico a poter sconfiggere Tom?

Devo anche mentire al mio migliore amico?

Un po', però, lo faccio anche per il suo bene:

come potrebbe sentirsi se sapesse che la ragazza che ama

è innamorata di suo fratello?

 

 

« Fortunato te che hai trovato Ginny.. »

« Ron, senti, io penso che tu debba aspettare: Fiorenzo direbbe che il nostro destino è scritto nelle stelle, devi solo aspettare. »

 

 

Nel contempo, Molly Weasley puntava la bacchetta alla sua gola.

« Sonorus »

Una voce risuonò per tutta la casa.

« Ragazzi, tutti giù, la cena è pronta! »

Sembrava quasi che scendessero dai piani superiori dei centauri, ma quando furonò giù Molly ed Arthur poterono costatare che era solo il rumore deglizoccoli, pardondei piedi dei loro amati ragazzi che erano alquanto affamati.

Presero tutti posto attorno al tavolo e cominciarono a mangiare.

« Il cibo ad Hogwarts è divino, ma, signora Weasley, le sue pietanze sono superbe, credo che mi mancheranno! »

« Hermione cara, sei sempre così gentile! »

 

Alla Tana c'era sempre un gran baccano, ma durante i pasti regnava il silenzio assoluto.

 

Dopo cena, i ragazzi e il signor Weasley salirono ai piani di sopra e Ginny, Hermione e Molly sparecchiarono.

 

« Hermione cara, sai perché Ron si comporta stranamente e sembra sempre..deluso? »

« Oh, io, bhè, immagino di no..insomma, forse Harry le saprebbe dire di più.. io non parlo con lui da un bel po' »

« Mamma, noi non ne sappiamo niente.. insomma, forse è ancora dispiaciuto per la storia di Crosta, chi se lo sarebbe mai aspettato! »

« Già, signora Weasley, molto probabilmente è per questo.. »

« Oh, vabbè..ragazze io vado a dormire, mi raccomando, coricatevi anche voi, domani c'è il treno, non possiamo fare tardi..»

Apparentemente si era arresa, in realtà già stava architettando un piano per scoprire cosa si nascondesse dietro il muso lungo di Ron.

« Buonanotte! » risposero le due ragazze educatamente.

Aspettarono che la donna si allontanasse, poi ripresero a parlare.

« Credi che abbia capito qualcosa? »

« Bhè, qualcosa deve avere intuito: è nostra madre, chi ci conosce meglio di lei? »

« Mh, non per essere scortese o per criticare, è vostra madre, sì, ma non riconosce Fred da George! Andiamo, come si fa? Sono così diversi! »

« Aha! Devo ricordarti che i più non li distinguono? »

« Oh, beh, solo perché non osservano e non sono attenti come me, nemmeno nelle lezioni. »

« Certo, certo, so-tutto-io innamorata! Io vado a dormire, vieni? »

« Oh, avevo pensato di prepararmi un po' per l'Astrologia di quest'anno, quindi..vengo tra un po'.. »

Si separò dall'amica ed uscì in cortile.

 

Tutto taceva, ed era proprio quello che le serviva per poter capire, anche se, forse, già aveva intuito tutto.

 

« Perché mi hai fatto questo? Io volevo solo continuare ad essere la strega più brillante della mia età, studiare e..non arrovellarmi il cervello per te .. »

« Per chi? »

 

Sono proprio impazzita,sì..

oltre a parlare da sola adesso sento anche la sua voce

senza che lui sia qui!

 

Scrollò le spalle e riprese a pensare, ignara del fatto che prima avesse parlato leggermente ad alta voce.

« Ehi, io vorrei una risposta! »

 

No, di nuovo!

Continuando di questo passo verrò ricoverata al San Mungo!

 

Poi si voltò e lo vide: lui era lì, non era affatto impazzita!

Arrossì, al ricordo dell'ultima volta in cui si erano trovati da soli, di notte.

« Ehm, ciao, Fred, non ti avevo sentito arrivare! »

« Allora, a chi ti rivolgevi? Non vedo nessuno qui oltre me e te.. »

« Io a nessuno, lo l-leggevo nelle stelle, sì..»

« E una stella ti dice di voler continuare ad essere la strega più brillante della sua età e di voler continuare a studiare? Non sarò un asso in Astrologia o Divinazione, qualunque cosa permetta alle stelle di essere lette, ma tutto ciò sembra alquanto.. bizzarro. »

« Oh, forse sarà qualcuno che in passato è stato trasformato in una stella, sai..come Orione, per esempio, anche se lui era un uomo, ma siamo lì..bhè, mi dispiace, ma vado a dormire ora, domani ci aspetta uno stancante viaggio in treno..»

Fece per superarlo, ma lui la bloccò.

Questa volta, però, le scoccò un semplice bacio sulla guancia.

« Buona notte..»

È ufficiale: sono un emerito idiota che non sa cogliere l'attimo.

 

 

-Mary's corner-

 

Saaaaaalve ^^
Rieccomi qui ad aggiornare questa storia che mi sta dando delle belle soddisfazioni ^^
Ringrazio le quattro ragazze che hanno recensito il precedente capitolo e tutte le persone che hanno messo questa storia nelle preferite/ricordate/seguite, davvero, grazie di cuore <3.
Spero che anche questo capitolo vi piaccia, o almeno non vi deluda fino in fondo!
È un po' breve perché sono al mare e ho scritto poco quanto niente :)
Beh, niente da dire se non: RECENSITE, VI PREGO! >.<

Un bacio.

Queen_


P.s: i vestiti di Hermione e Fred **



 

Amandoti

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Capitolo 9
*** Bentornata ad Hogwarts. ***


-Bentornata a scuola-

 

« Ricordo che durante una lezione di Babbanologia mi colpì in particolar modo una frase, penso sia di un certo Orazio, in latino, era lunga, ma ho ben saldo in mente un “ Carpe diem ” che la professoressa ci disse significare “ cogli l'attimo ”.

Non c'è cosa più difficile per me, perlomeno quando si tratta di lei! Sono già due volte che non riesco nel mio intento!

Chi l'avrebbe mai detto che io, Fred Weasley, il ragazzo più simpatico e bello della scuola-e non provate a dire che non lo sono, altrimenti mi alleo con Pix e solo Merlino sa cosa potrebbe succedervi-potessi innamorarmi di lei che è esattamente il mio opposto:

 

Io sono sbadato;

 

Lei è attenta.

 

Io sono irresponsabile;

 

Lei è la più responsabile che abbia mai conosciuto.

 

 

Io non mi applico nello studio;

 

Lei è una secchiona;

 

Io sono un ottimo giocatore di Quidditch;

 

Lei odia il suddetto sport.

 

Non è perfetta, ha dei banalissimi capelli marroni, cespugliosi e crespi, ma a me piacciono, insomma..sono speciali! Sfido chiunque a trovare una ragazza con dei capelli come i suoi!

Non si trucca, non è una fanatica dell'aspetto esteriore e della moda, ma mi attrae.

A volte è insopportabile, ma in quei casi, se possibile, è ancora più bella.

 

Lee dice che ho perso la testa, che quasi non mi riconosce più, che gli manca il vecchio Fred;

secondo me esagera: andiamo, posso mica essere per tutta la vita un playboy-ok, un mago divertente e spensierato- che passa il suo tempo flirtando con ragazze divine all'apparenza, ma vuote all'interno?!
 

Preferisco di gran lunga la mia Hermione, ora..

..e ogni notte continuo a sognare quell'unico bacio decente che le ho rubato, l'unica volta in cui io sia riuscito a “ cogliere l'attimo ”.

 

Per il signor Filibuster e i suoi fuochi artificiali, è stato divino, ma poi lei mi ha tirato un ceffone!

E pensare che avrei giurato che le fosse piaciuto e lo desiderasse proprio come me!

 

Mah, streghe: chi le capisce è bravo!

 

Meglio che entri dentro ora, è tempo di andare a nanna-a risognare il bacio-. »

 

Sbuffò e si tirò su dal gradino dove si era adagiato per pensare, varcò la soglia di casa e rientrò, pronto per andare a sdraiarsi sul letto, ma sicuro di non riuscire a chiudere occhio per molto.

 

Il giorno seguente, nessuno pareva volersi svegliare; erano le nove e mezza e ancora tutti erano accoccolati tra le braccia di Morfeo, fin quando...

 

«Piccole pesti, tutti giù..SUBITO! »

 

La porta d'ingresso della Tana si era spalancata ed era entrata Molly seguita da buste, contenenti viveri, svolazzanti. Era infuriata: i ragazzi non si erano ancora alzati ed avevano pochissimo tempo per prepararsi ed arrivare a Londra per le undici!

 

«Finite » sussurrò e le buste si posarono sul tavolo.

 

Si smaterializzò e riapparve dapprima in camera di Ron ed Harry.

 

«Ronald Bilius, cosa ti avevo raccomandato? » sbraitò, facendo così spaventare i due giovani «oh, scusami, Harry caro » disse dolcemente, per poi riprendere ad urlare «sei il solito inaffidabile! Avevo dato il compito a te, ma sarebbe stato meglio incaricare il fantasma di famiglia! »

«Miseriaccia, me ne sono completamente dimenticato! Scusami, rimedio subito... »

«No, caro, ora stai lì e ti prepari! Provvedo io ad andare a svegliare gli altri! »

E se ne andò, blaterando cose simili a “smemorato”, “danno”, “espresso per Hogwarts”.

 

Molly si materializzò nella camera dei gemelli «Tesori della mamma, sveglia, un nuovo anno ad Hogwarts vi attende e... » non finì di parlare perché scorse nel disordine della stanza dei dolciumi dall'aria alquanto strana e tanti altri congegni di dubbia provenienza...

«Pelandroni, allora, sveglia! Per Godric, cosa sono questi pasticcini viola e verdi? Ve li devo requisire tutti?! Se quando arrivo al tre non vi siete alzati, quanto è vero che Hermione è una ragazza modello, vi getto questa robaccia! Bene, uno...due...e... »

«Non farlo...»

«Ti prego! »

«Butterai nella cacca di Troll... »

«Tutto il nostro prezioso lavoro! »

I gemelli si erano magicamente destati ed avevano attaccato a parlare alternandosi come il loro solito.

«Frederick e George Weasley, vi avverto, non voglio ricevere un solo gufo dalla scuola quest'anno che mi porti notizie sulla vostra cattiva condotta! Sono stata chiara? »

«Chiara come... »

«Il distillato della... »

«Morte Vivente! »

«Mi chiedo, e non solo io, badate bene, come abbiate fatto a prendere solo tre G.U.F.O a testa, quando poi se si tratta di fare battute o creare diavolerie siete bravissimi! »

«Mamma! Altrimenti che gemelli Weasley saremmo? »

«Abbiamo una reputazione da mantenere, noi! »

«Oh, basta così, altrimenti finisce male! Vado a chiamare le ragazze, preparatevi in fretta! »

«Certo, madame! » rispose Fred, inchinandosi con fare goffamente pomposo.

«Mamma, mi chiedevo se potesse andare Fred a chiamare le ragazze... »

«George Weasley, cosa ti salta in mente?! Preparatevi, ho detto che ci vado io! Però sono alquanto curiosa di sapere perché tuo fratello sarebbe dovuto andare a chiamare tua sorella ed Hermione. »

Gli occhi della donna si erano ridotti a piccole fessure, evidentemente non aveva colto il reale motivo della richiesta di George, ma pensava che i due monelli volessero propinare un qualche astruso scherzo alle giovani.

Fred, dal canto suo, stava stranamente boccheggiando: non sapeva proprio come difendersi e vendicarsi dell'adorato gemello, migliore amico e, in questo caso, ragazzo bastardo; un lampo di genio attraversò il suo brillante cervellino quando colse l'espressione adirata della genitrice...

«In realtà, adorata madreunica regina del mio cuore, il caro Georgie qui presente voleva che svegliassi amorevolmente le dolci donzelle e voi, milady, spero conosciate i nostri standard di “amorevolezza”. »

Fece un occhiolino alla madre, mentre un sorriso, che secondo la donna era presente solo perché il figlio stava pregustando il brusco risveglio delle giovani, era comparso perché anche questa volta era riuscito a pararsi il sederino.

«Siete due...due...nonsocosa! Povere ragazze, povere! Meno male che ci sono io a salvaguardare la loro salute!

Povere, chissà che colpo se solo...ah, meglio non pensarci o...»

Mamma Molly si voltò di scatto, si allontanò a grandi passi e chiuse la porta.

Fred contò fino a cinque prima di guardare con cipiglio severo il gemello; però, essendo questa un'espressione che mal gli si addiceva in quanto ben poche volte-se non mai- era stata impressa su quel volto, scatenò in George una gran bella risata, cosa molto più consona alla loro persona.

«Freddino, hai per sbaglio ingoiato una Mou Mollilingua e stai cercando di trattenere la linguaccia per non farla fuoriuscire? Oh, beh, mi dispiace per te, ma mangerò la tua porzione di frittelle stamane! »

«George, George, George...come puoi ben vedere-cacciò la lingua fuori-sono apposto e le MIE frittelle le mangio IO, però, forse, sei tu che non potrai mangiare la tua porzione quotidiana, caro gemello dei miei stivali! »

«Ha-ha-ha, che paura, Freddino amorino! Andiamo, la mamma non ha capito niente e te la sei cavata lo stesso, re del mio cuore-disse, imitando il tono con cui prima Fred si era rivolto alla madre- per Godric, anche se sono comunque IO il più bello! »

«Io vado a colazione, altrimenti, porco Salazar, potrei rifilarti qualche Fondente Febbricitante e farti restare, casualmente, chiuso in camera per i prossimi...mhmhmh...cinque giorni! »

«Per non dire che non vedi l'ora di vedere Hermionuccia tua, vero? »

«Non la chiamare Hermionuccia e poi...e poi...non è vero, finiscila con questa storia o giuro su Tosca che tutta la scuola saprà di te e Katie Bell, di una notte del nostro quinto anno...e non credo che Baston sarà particolarmente felice di ascoltare questo aneddoto...mhmh... e ora che ci penso, credo che nemmeno ad Alicia possa far piacere...»

Un ghigno comparve sul suo viso ed era decisamente l'espressione che più gli si addiceva.

«Vile ricattatore, ora ti riconosco! Vieni qua, batti cinque! »

«Dopo, Georgie, ora ho fame! »

«Ormai sono sempre più convinto che tu sia il gemello mancato di Ronnino, hai sempre fame e...vabbè, hai capito cosa! »

George rise sguaiatamente per poi superare il gemello e cominciare a correre verso la cucina, da dove proveniva un meraviglioso odorino.

 

 

«Bene, bene, cari, siete tutti qui...sono le dieci e un quarto e dobbiamo sbrigarci! Quindi, mangiate velocemente e scendete giù con i bauli; Percy li stregherà per farli muovere autonomamente e no, non si discute, Percival! »

Il zuccaposcuola, infatti, aveva già cominciato a lamentarsi perché avrebbe fatto tardi a lavoro, ad ogni modo, nessuno parve farci caso ed ognuno si concentrò sulla propria colazione, che terminarono in un battibaleno.

«Bene, giovanotti, tra cinque minuti, massimo sette, tutti giù con bauli ed animali! »

 

E così fu il caos alla Tana: gente che correva in tutte le direzioni, sedie che cadevano in terra, oggetti ed imprecazioni volanti, sguardi sbiechi verso alcuni e sognanti verso altri.

 

«Quattro...tre...due...uno...Sonorus! TUTTI QUI! »

Uno dopo l'altro scesero Harry, Ron, Ginny, Hermione, Fred e George e, assieme a Molly, arrivarono a King's Cross; i primi a passare la barriera del binario 9 e ¾ furono Harry, Ron ed Hermione, fu il turno poi dei gemelli, seguiti dalla signora Weasley e Ginny.

 

Il grande treno rosso era lì ad aspettarli, pronto per la partenza; nell'aria si spargeva il fumo che fuoriusciva dal mezzo di trasporto e si ascoltavano più e più voci miste al fischiare del suddetto treno.

Il binario era gremito di gente di ogni tipo: maghi, streghe, babbani spaesati che accompagnavano i piccoli maghetti di famiglia, maghinò che rosicavano perché non era loro permesso di prendere l'Espresso che li avrebbe portati verso il luogo intriso di magia che è Hogwarts; insomma, ce n'erano di tutti i tipi, di tutti i colori e...di tutti gli umori, ma erano tutti pressappoco entusiasti di partire.

I nostri ragazzi salutarono calorosamente, ma al contempo con fare quasi sbrigativo, la signora Weasley e si allontanarono: Fred e George si diressero verso il loro grande amico Lee Jordan ( NdA: quel gran figo * Q * ), Ginny andò dalle sue amiche ed il trio salì in treno alla ricerca di un vagone libero, che trovarono poco dopo.

 

Erano in viaggio da circa mezz'ora, quando Harry decise di richiamare l'attenzione di Hermione, la quale aveva lo sguardo perso nel vuoto;

«Hermione! Terra chiama Hermione! Ci sei? »

«Miseriaccia, solo un cenno, uno...che ti costa? »

Molto probabilmente, la nostra cara ragazza era persa nei meandri del suo pensiero ed appariva assente, mentre, con movimenti che quasi la facevano sembrare un'automa, accarezzava Grattastinchi, che era acciambellato sul suo grembo.

Stava pensando a quando aveva scelto quel gatto così particolare solo perché il suo pelo era così familiare ad un colore a lei molto caro, sia che riguardasse Ron, sia che riguardasse Fred, o qualsiasi altro membro della famiglia, ovviamente.

All'improvviso, si ricordò della presenza nel vagone dei suoi due migliori amici e si sforzò di accantonare quegli stupidi pensieri e di tornare nel mondo reale; il suo sguardo tornò vivo e sorrise ai due.

« Bene, cominciavo a preoccuparmi. A cosa pensavi? »

« Io pensavo ancora alla storia di Sirius Black, il tuo padrino...mi dispiace solo che la gente non possa sapere cosa in realtà sia accaduto e che, quindi, venga condannato ingiustamente...»

«La penso esattamente come te...»

Lo sguardo di Harry si era un po' rabbuiato; molte volte durante l'estate aveva ripensato all'insulsa e terribile situazione in cui si trovava il suo padrino, il migliore amico di suo padre; era accusato e temuto da tutto il mondo magico per una cosa che non aveva commesso, mentre il reale colpevole era dato per assassinato ed aveva ricevuto persino l'Ordine di Merlino...il mondo andava davvero a rotoli!

«Spero solo che presto la verità venga a galla, ho uno strano presentimento...quest'anno sarà strano, molto strano...»

«Harry, non mi dire, ti fa mica male ancora la cicatrice? Se è così devi dirlo a Silente e Sirius ha detto che dovevi avvisarlo! »

«Hermione, non fa male, non ti preoccupare...»

«Voglio fidarmi di te, Harry. »

Ron li guardava senza proferire parola; concordava esattamente con loro per quanto concerne la storia di Black, anche perché era ancora scosso, in quanto il vero colpevole della morte di James Potter e Lily Evans era Peter Minus che, fino a poco tempo prima, era stato il suo fedele animaletto da compagnia, il topo Crosta.

«Ragazzi, che ne dite di una partita a scacchi? »

«Ehm, grazie Ron, ma io passo..vado a fare una passeggiata! »

«Va bene, Hermione...Harry, che ne dici? »

«Che partita sia! »

I due cominciarono a giocare, mentre la ragazza usciva dallo scompartimento e si dirigeva fuori in cerca della signora con il carrello; una strana scena, però, le si parò dinnanzi: il corridoio era gremito di gente che faceva la fila fuori dal minuscolo bagno e sembravano tutti essere stati colpiti da un'epidemia di vomito.

Hermione, però, in cuor suo, sapeva che non si trattava affatto di un'epidemia, ma bensì era tutta colpa dei, a lei ben noti, prodotti “Weasley&Weasley” ed era quasi convinta che fosse opera delle Pasticche Vomitose.

Scoprì di aver avuto pienamente ragione quando udì delle risate provenire da uno scompartimento lì vicino; spalancò la porta e...

«Sconsiderati! Cosa avete fatto a quei poveri ragazzi? Non siamo nemmeno arrivati ad Hogwarts e già fate danni! Oh, ringraziate che io sia ancora piccola per essere un prefetto, altrimenti..altrimenti..ve la sareste vista brutta, molto brutta! »

«Ehi, Granger, calmati! Questa volta noi non abbiamo fatto niente. » sbottò George, cercando di essere quanto più convincente possibile.

«Voi non avete fatto niente e allora io mi chiamo Albus Percival Wulfric Brian Silente! »

«Ma come Merlino fai a ricordare tutto il nome? » chiese Lee, fingendosi interessato.

«Oh, beh, io...momento! Volevate distrarmi! Farò rapporto alla McGranitt! Vedrete che... »

«Respira, miss Granger! Adesso, io e Lee andiamo a prendere una boccata d'aria...vero, Lee? »

«Oh, ma...George, noi stavamo...»

George pestò con violenza un piede del noto telecronista di Hogwarts.

«Andiamo, Lee? »

«Oh, sì sì..noi, una boccata d'aria ci farà bene e poi, ora che ci penso, ho una cosa da fare, sìsì...»

I due ragazzi uscirono e lasciarono nello scompartimento-da soli- Fred e la povera(ndA:fossi io povera così >.<) Hermione.

«Vieni, Granger, siediti. »

«Da quando in qua mi chiami Granger? » disse la ragazza con tono offeso.

«Oh, sì scusami..»

«E comunque, io devo proprio andare...sai, Harry, Ron...hanno bisogno di me...»

«E se ti dicessi che anche io ho bisogno di te? Cambierebbe qualcosa? »

«Fred, smettila. È tutta l'estate che continui a dire e fare cose strane nei miei confronti, io non sopporto più questa situazione. »

«Hai ragione, ma vedi, è che...»

La porta si spalancò e comparve Ron sulla soglia.

«Ecco...» sibilò Fred.

«Hermione, la professoressa McGranitt mi ha mandato a cercarti, dice che è urgente! »

«Arrivo subito, Ronald. Grazie per l'avviso..beh, Fred, come vedi..devo andare. Ciao. »

La ragazza e Ron uscirono e lasciarono da solo Fred con i suoi pensieri che-inevitabilmente-erano sempre quelli.

 

Hermione stette con la McGranitt a discutere di affari privati per tutta la durata del viaggio e, quando uscì, ebbe appena il tempo di cambiarsi la divisa.

Ripensando alla sua estate, mentre si allontanava dal treno le venne un solo pensiero: quello sarebbe stato un anno molto strano.

E mentre, invece, si accomodava sulla carrozza che si trainava da sola, sussurrò tra sè e sè “Bentornata ad Hogwarts”.



-Mary's corner-

 

*Rullo di tamburi* Eccomi quiiiii :)
Si, anche essendo in vacanza, sono riuscita a scribacchiare qualcosa ed ecco ciò che ne è venuto fuori...non è un capitolo decisivo, è piuttosto di passaggio, ma spero vi piaccia :)
Voglio ringraziare tutti coloro che, fino ad ora, hanno recensito la mia storia...ogni vostra parola mi ha resa felicissima *O* ( e spero continuiate xD)
I 12 che hanno messo la storia tra le preferite, i 6 che l'hanno messa tra le ricordate e i 31 che l'hanno messa tra le seguite <3
Davvero, sprizzo felicità da tutti i pori *a* 
Non mi dilungo molto, sto già rompendo (I know it >.<)


*Recensioni, venite a meeeeeeee*

hahahaha xD

Un bacio <3 :*

Queen_


P.s: i vestiti non li posso mettere >.< il sito purtroppo non si carica :3 >.< <3

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Capitolo 10
*** Inizio anno. ***


-Inizio anno-

 

Fred, George e Lee salirono elegantemente sulla carrozza, seguiti dal solito stuolo di gentili donzelle urlanti che si sbracciavano pur di ricevere una qualsiasi attenzione da parte dei tre, sapendo però che era tutta fatica sprecata: George era fidanzatissimo! Alicia era gelosissima di lui [ndA: anche se, come avete ben potuto capire, ha avuto una scappatella con la BELLa Katie( giuro che non l'ho fatto apposta xD)]; Lee, cosa di dominio pubblico, provava una forte attrazione per Angelina Johnson, nonostante questa si ostinasse a dire di avere una relazione con Frederick Weasley, che, invece, smentiva il tutto.

 

« Allora, Fred, com'è andata dopo che ti abbiamo lasc-, ehm, che siamo dovuti andare via? » chiese Lee, che, in quel momento, non aveva nulla da invidiare a quelle gran pettegole di Lavanda Brown e Calì Patil.

« Niente. »

La voce di Fred aveva assunto un tono duro, seccato e dispiaciuto.

« Dai! Non ci credo! Io architetto tutto nel minimo dettaglio e tu non ne approfitti?! Per Pix, quante opportunità hai già sprecato? Persino Ron, e sto parlando di quello che noi consideriamo una sorella al pari di Ginny, si è dichiarato a lei! »

 

Non ci posso credere!

Sono basito.

Insomma, quello che ho davanti non è più il mio gemello!

Gli piace una,

e questo è già un problema perché quell'una è Hermione

e su di lei ha già posato gli occhi Ronnino,

ma non si fa nemmeno avanti, poi!

Porco Salazar!

Che mi stia diventando sentimentale?

O peggio...

Che si sia davvero innamorato?

 

« Abbassa la voce, George. In realtà io mi sono già stancato di quella lì. »

 

Bugiardo! Mentire al proprio gemello e a Lee!

Sono solo un vigliacco!

Che senso ha?

Maledetto orgoglio Grifondoro!

Non riesco a spiegare nemmeno io cosa mi abbia fatto

quella ragazza:

che abbia dato il mio cervello in pasto agli zombie?

Che se ne sia servita per preparare qualche strana pozione a me sconosciuta?

Che mi abbia propinato un qualche filtro d'amore?

No, impossibile.

Lei non fa queste cose.

È tutta colpa mia se mi sono innamorato di lei!

Per Merlino, basta!

Io ci devo riuscire e, per quanto è vero che aprirò un negozio

di scherzi a Diagon Alley, entro quest'anno scolastico glielo dico!

 

 

« Fred! Fred! Per tutti i Cannoni di Chudley, ci sei? »

« Sì, Lee. Perché non dovrei esserci? »

 

Attore.

Un attore da Oscar.

Che poi, mi chiedo io,

che senso ha abbinare questa affascinante professione babbana

al rospo di Neville?!

Boh, sono proprio buffi i modi di dire

di quello che fino a pochi anni fa

era il suo mondo, in tutto e per tutto.

 

« Più che altro, mi chiedevo, siete riusciti a capire cosa intendeva vostro fratello Bill quando ha detto “ vorrei tanto tornare ad Hogwarts quest'anno”. Mi è sembrato strano. Sanno qualcosa che noi non sappiamo.. » apostrofò Lee.

« Oh, beh, noi non siamo riusciti a scoprire niente. Non parlano. »

« Eppure, deve essere qualcosa di grande.. »

« ...e hanno detto anche che lo scopriremo presto, quindi... »

« Corriamo ad Hogwarts, ne vedranno di belle quest'anno i cari professori! »

I tre amici risero rumorosamente e si affrettarono a scendere dal loro mezzo di trasporto per recarsi -correndo- al castello.

 

**

La serata si prospettava tempestosa.

Harry, Hermione, Ron e Neville si affrettarono ad entrare nel castello, quando videro dei palloncini volare davanti ai loro occhi.

« Chi miseriaccia è stato? »

Ben presto i quattro ragazzi, e le centinaia che erano stati sfortunatamente colpiti, alzarono le teste e poterono notare un divertito Pix che si divertiva a scagliare palloncini colmi d'acqua su tutti.

Voltando il capo verso destra, videro giungere una Minerva McGranitt più nera del solito.

« Pix! Pix, vieni giù IMMEDIATAMENTE! »

Era davvero inalberata, ma, a quanto pare, a Pix non importava, così decise di scagliare alti cinque palloncini e di ritirarsi ai piani alti del castello.

« Per Diana, devo parlare con il Preside. » disse la professoressa, più a se stessa che agli studenti.

« Bene, andiamo ora, si è già fatto tardi. » e, con un cenno della mano, invitò gli atri a seguirla.

Quando varcarono la porta della Sala Grande, poterono notare la maggior parte degli abitanti della scuola sedere ai tavoli delle quattro case e a quello dei professori, i quali erano già apparecchiati con un impeccabile servizio di piatti e calici d'oro, scintillanti sotto la luce di centinaia di candele.

Il trio, con l'aggiunta di Neville, si sedette al tavolo dei Grifondoro e non vedevano l'ora di poter riempire i loro stomaci con le gustosissime pietanze servite alla scuola, quando si avvicinò ad Harry Colin Canon.

« Ciao, Harry! Lo sai che tra i primini c'è anche mio fratello? Non vede l'ora di conoscerti! Come biasimarlo, tu sei Harry Potter! Incrocia le dita per lui, vuole capitare a Grifondoro! » Il ragazzetto dai capelli biondi disse tutto così velocemente che quasi non si percepivano le parole.

« Ehm..ok, Colin. » ribattè Harry.

Quando il ragazzetto del terzo anno si fu allontanato, Harry si interessò un po' alla faccenda...

« Beh, penso che avremmo presto un altro Canon tra le fila dei Grifondoro, no? Se si è di una stessa famiglia, si finisce come compagni di Casa...» esordì, pensando a tutti i Weasley, che da generazioni erano fedeli rosso-oro.

«Oh, no, non necessariamente» disse Hermione. «La gemella di Calì Patil è a Corvonero, e sono identiche, ci si aspetterebbe che stessero insieme, no?»

« In effetti, c'è da stupirsi...Anche Fred e George sono identici, ma stanno insieme...Forse le Patil avranno qualità differenti! »

 

Mphph, Fred identico a George!

Ok, stessi capelli

-anche se quelli di George sono più...Opachi-;

stessi occhi

-anche se giurerei che quelli di Fred abbiano una luce diversa;

stesso naso

-però quello di George è leggermente più adunco-;

stesso sorriso

-quello di Fred, però, è il più bello del mondo-.

Ok, Fred è il più bello del mondo.

Ma sono diversissimi quei due!

Perché nessuno lo nota?!

Sono due persone, non una sola unità.

Esiste Fred, così come esiste George.

Non esiste Fred&George.

Smettila, Hermione.

Ormai sono totalmente, incondizionatamente, letteralmente impazzita.

Possibile che solo io riesca a capire che quei due sono due persone distinte e separate?!

Vabbé, c'è quell'insulso, piccolo, misero dettaglio, ma non è rilevante, vero?!

Oh, basta così...Quest'anno mi conviene dedicarmi allo studio più che posso!

Ora che ci penso, mi converrebbe proprio ripassare la composizione della Pozione Voce...

 

« Hermione! Hermione! Ma cosa avete tutti, oggi? »

Lee Jordan era lì che cercava di attirare l'attenzione della ragazza, ma inutilmente.

« Lee, scusami! Ero totalmente concentrata nel pensare a Fre-Freud, che non ti ho sentito! No, non potete utilizzare la Sala Comune come negozio dove vendere quell'insulsa robaccia pericolosa che create! »

« Ma no, Granger, ero qui per chiederti se ti andava di aiutarmi con un tema che non ho svolto durante le vacanze, ma se non vuoi, capisco, non preoccuparti. Piuttosto, perché pensavi a Fred? Che ha combinato? » Lee fece un occhiolino alla povera ragazza, della quale il viso divenne così rosso, da far concorrenza ai colori dei baldacchini del dormitorio Grifondoro.

« Jordan, parlavo di Freud! È un babbano molto famoso e proprio in questo periodo sto leggendo un suo saggio! Chi ha mai pensato al tuo amico Fred?! »

« E vabbene, ma sappi che indagherò! Stai certa che niente mi sfugge... »

« Tranne Angelina Johnson, vero, Georgie? »

« Certo che sì, Freddie! » Si intromisero, a quel punto, i gemelli Weasley.

Inutile dire che Hermione, in quel momento, poteva fare concorrenza al rosso sgargiante della lava vulcanica.

« Fred, dovresti saperlo che un giorno ci riuscirò e, allora, la sposerò; la mia pantera non si ricorderà nemmeno tu chi sia, amico! » Rispose Lee divertito.

« Sappi che non vedo l'ora, certe volte è così appiccicosa! »

« M-ma è la tua ragazza, perché ne parli così? Io mi offenderei, se il mio fidanzato parlasse così di me! »

« Herm, non è la sua ragazza! Lui è libero, che più libero non si può! »

Un sorriso sincero si fece spazio sul volto della streghetta.

« Oh, beh, resta il fatto che non è un bene parlare così di una donna...»

« Chiamala donna, quella è un maschiaccio! »

« Fred! » Hermione si finse arrabbiata per la mancanza di tatto del ragazzo.

« Vabbene, la smetto solo perché sei tu a chiedermelo! »

Il viso della giovane si fece ancora più rosso.

 

 

Ovviamente, la cosa non sfuggì a Lavanda Brown, compagna di stanza della ragazza divenuta da poco un pomodoro maturo.

« Calì, penso proprio che la nostra Hermione si sia innamorata! » disse lei felice, sorridendo in direzione dell'amica.

« Oh, sono felice per lei! E di chi, secondo te? »

« Ma di Weasley, ovvio, no?! »

Il volto di Calì divenne corrucciato.

« Di Ron? Lav, ma a te non piace lui? Perché sei felice, se ad una ragazza piace quello di cui sei innamorata?! Non ti seguo...»

« Sciocchina, a lei piace Frederick Weasley, non RonRon! »

Lavanda sospirò, mentre fantasticava sul momento in cui, finalmente, avrebbe potuto chiamare in quel modo colui che era da sempre il protagonista dei suoi sogni più romantici.

Le sue fantasticherie vennero, però, bruscamente frenate quando tutti si accorsero che stava avendo inizio lo smistamento.

Le porte si spalancarono e mostrarono a tutti gli occupanti della sala un gran numero di bambini zuppi d'acqua piovana, capitanati dalla professoressa McGranitt, la quale pose il Cappello Parlante su uno sgabello, attirando gli sguardi di tutti i primini.

Per un attimo calò il silenzio. Poi uno strappo vicino all'orlo si spalancò come una bocca e il cappello prese a cantare:

 

Or son mille anni, o forse anche più,

che l'ultimo punto cucito mi fu:

vivevano allor quattro maghi di fama,

che ancora oggi celebri ognuno qui chiama.

Il fier Grifondoro, di cupa brughiera,

e Corvonero, beltà di scogliera,

e poi Tassorosso, signor di vallata,

e ancor Serpeverde, di tana infossata.

Un solo gran sogno li accomunava,

un solo progetto quei quattro animava:

creare una scuola, stregoni educare.

E Hogwarts insieme poteron fondare.

Ciascuno dei quattro una casa guidava,

ciascuno valori diversi insegnava:

ognuno stimava diverse virtù

e quelle cercava di accrescer vieppiù.

E se Grifondoro il coraggio cercava

e il giovane mago più audace premiava,

per Corvonero una mente brillante

fu tosto la cosa davvero importante.

Chi poi nell'impegno trovava diletto

del buon Tassorosso vinceva il rispetto,

e per Serpeverde la pura ambizione

contava assai più di ogni nobile azione.

I quattro, concordi, gli allievi diletti

sceglievan secondo criteri corretti.

Ma un giorno si dissero: chi li spartirà

quando ognuno di noi defunto sarà?

Così Grifondoro un modo trovava

e me dal suo capo veloce sfilava:

poi con i tre maghi una mente mi fece

capace di scegliere in loro vece.

E se sulle orecchie mi avrete calato,

voi state pur certi, non ho mai sbagliato:

nelle vostre teste un occhiata darò e alla Casa giusta vi assegnerò!

 

Il Cappello Parlante finì e la Sala Grande risuonò d'applausi.

« Non è la stessa canzone che ha cantato quando ha diviso noi » disse Harry, applaudendo assieme a tutti gli altri.

« Ne canta una diversa ogni anno » disse Ron. « Dev'essere una vera pizza, essere un cappello, no? Immagino che passi tutto l'anno a preparare la prossima ».

La professoressa McGranitt stava srotolando un gran rotolo di pergame-na.

« Quando vi chiamo, dovete mettervi il Cappello e sedervi sullo sgabello » disse ai ragazzi in fila. « Quando il Cappello proclama la vostra Casa, andrete a sedervi al tavolo giusto.

« Ackerley, Stewart! »

Un ragazzo fece un passo avanti tremando visibilmente da capo a piedi, prese il Cappello Parlante, se lo mise e si sedette sullo sgabello.

« Corvonero! » strillò il Cappello.

Dopo di lui, tutti gli altri vennero smistati-molto lentamente, secondo quelli dal secondo al settimo anno- e Silente si alzò in piedi per prendere parola.

« Ho solo una parola da dirvi » esordì, la voce profonda che echeggiava nella Sala. « Abbuffatevi ».

A questo punto, tutti assalirono il cibo che era magicamente apparso, tranne Hermione, che sedeva composta e si serviva cibo seguendo le regole del Galateo, libro che-ovviamente-aveva già letto.

Erano passati circa cinque minuti e lei sembrava non rendersi conto di quanto le stava succedendo attorno, di cosa stessero parlando gli altri, quando udì delle strane parole provenire da Nick-Quasi-Senza-Testa.

«...Ha terrorizzato gli elfi domestici...»

Clang. Hermione aveva rovesciato la sua coppa d'oro. Il succo di zucca dilagò sulla tovaglia, lasciando una considerevole macchia arancione sul lino candido, ma Hermione non ci fece caso.

« Ci sono elfi domestici qui? » esclamò, guardando con orrore Nick-Quasi-Senza-Testa. « Qui a Hogwarts? »

« Certamente » rispose Nick-Quasi-Senza-Testa, sorpreso alla sua reazione. « Il più alto numero che in qualunque altro luogo della Gran Bretagna, credo. Sono più di cento ».

« Non ne ho mai visto uno! » disse Hermione.

« Be', non escono quasi mai dalla cucina di giorno, no? » disse Nick-Quasi-Senza-Testa. « Vengono fuori di notte per fare le pulizie...Controllare i camini e così via...Voglio dire, non dovresti vederli, no? È questa la caratteristica di un buon elfo domestico, no? Che non sai che c'è ».

Hermione lo fissò.

« Ma vengono pagati? » chiese. « Hanno le vacanze, vero? E...I permessi per malattia, la pensione e il resto? »

Nick-Quasi-Senza-Testa ridacchiò così forte che la gorgiera scivolò via e la testa ricadde, penzolando dai tre centimetri scarsi di pelle e muscolo spettrale che la tenevano unita al collo.

« Permessi per malattia e pensione? » disse, risistemandosi la testa fra le spalle e bloccandola di nuovo con la gorgiera. « Gli elfi domestici non vogliono permessi per malattia e pensione! »

Hermione abbassò gli occhi sul piatto quasi intatto, vi posò forchetta e coltello e lo spinse via.

« Oh, andiamo, 'Er-mio-ne » disse Ron, spruzzando pezzetti di pasticcio di Yorkshire addosso a Harry. « Oops... scusa, 'arry ». Deglutì. « Non sarà digiunando che gli farai dare i permessi per malattia! »

« Lavoro da schiavi » disse Hermione respirando affannosamente. « Ecco che cosa ha prodotto questa cena. Lavoro da schiavi ».

E si rifiutò di inghiottire un altro boccone.

Ormai non aveva altri pensieri in mente, se non quello di aiutare quei poveri elfi.

Cominciò così ad elaborare dei piani e, così facendo, non si rese conto che Silente stava tenendo il suo discorso; se ne accorse soltanto quando udì un gran baccano; si girò e notò che Harry fissava Fred e George, i quali aprivano e chiudevano la bocca, senza proferir parola.

« Cosa succede, Harry? »

« Silente ha appena detto che quest'anno non ci sarà il campionato di Quidditch! »

Silente riprese: « Ciò è dovuto a un evento che prenderà il via in ottobre e continuerà per tutto l'anno scolastico, impegnando molto del tempo e del-le energie degli insegnanti: ma sono certo che vi divertirete tutti enormemente. Ho l'immenso piacere di annunciare che, quest'anno, ad Hogwarts...»

Non terminò la frase perché, sulla soglia della porta della Sala Grande, apparve un uomo avvolto in un mantello da viaggio; mentre avanzava verso il tavolo degli insegnanti, la luce lo illuminò e gli cadde il cappuccio.

Hermione trattenne il respiro: il viso dell'uomo era deformato, aveva cicatrici ovunque, la bocca era sottilissima, gli mancava un pezzo di naso e, al posto di uno dei due occhi, ne aveva uno artificiale, blu elettrico, che roteava instancabilmente.

Quando arrivò a destinazione, il preside lo presentò: era Alastor Moody, il nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure; questi prese posto e Silente continuò il suo discorso.

« Come stavo dicendo » disse, sorridendo alla marea di studenti davanti a lui, tutti con gli occhi ancora puntati su Malocchio Moody, « nei prossimi mesi avremo l'onore di ospitare un evento assai emozionante, un evento che non ha luogo da più di un secolo. È con grandissimo piacere che vi informo che il Torneo Tremaghi quest'anno si terrà a Hogwarts ».

« Sta SCHERZANDO! » disse Fred Weasley ad alta voce.

La tensione che aveva riempito la Sala dall'arrivo di Moody si ruppe all'improvviso. Quasi tutti scoppiarono a ridere, e Silente ridacchiò in tono soddisfatto.

« Non sto scherzando, signor Weasley » disse, « anche se, ora che me l'ha ricordato, quest'estate me ne hanno raccontata una niente male su un troll, una megera e un Lepricano che vanno insieme al bar...»

La professoressa McGranitt tossicchiò sonoramente.

« Ehm... Ma forse non è questo il momento... no...» disse Silente. « Dov'ero rimasto? Ah, sì, il Torneo Tremaghi... be', alcuni di voi forse non sanno di che si tratta, quindi spero che quelli di voi che lo sanno mi perdoneranno questa breve spiegazione, e sono liberi di pensare a quello che vogliono.

Il Torneo Tremaghi fu indetto per la prima volta settecento anni fa, come competizione amichevole tra le tre maggiori scuole europee di magia: Hogwarts, Beauxbatons e Durmstrang. Venne scelto un campione per rappresentare ciascuna scuola, e i tre campioni gareggiarono in tre imprese magiche. Le scuole si alternavano nell'ospitare il Torneo ogni cinque anni, e tutti convennero che fosse un modo eccellente per stabilire legami tra giovani streghe e maghi di diverse nazionalità... almeno fino a quando il tributo di morti non divenne così elevato che fu deciso di sospendere il Torneo».

«Il tributo di morti?» sussurrò Hermione, preoccupata. Ma la sua agitazione non pareva condivisa dalla maggior parte degli studenti in sala; molti di loro parlottavano eccitati, e Harry stesso era molto più interessato ad avere altre notizie sul Torneo che a preoccuparsi per decessi avvenuti centinaia di anni prima, così come Fred.

La ragazza era ancora più preoccupata: i suo migliori amici-e Fred- non potevano partecipare, per niente al mondo!

« Ci furono parecchi tentativi nel corso dei secoli di riportare in auge il Torneo » continuò Silente, « nessuno dei quali ebbe molto successo. Comunque, i nostri Uffici per la Cooperazione Internazionale Magica e per i Giochi e gli Sport Magici hanno deciso che i tempi sono maturi per un nuovo tentativo. Abbiamo lavorato molto nel corso dell'estate per far sì che questa volta nessun campione o nessuna campionessa si trovi in pericolo mortale.

I Presidi di Beauxbatons e di Durmstrang arriveranno in ottobre con la loro squadra scelta di campioni, e la selezione dei tre sfidanti avverrà ad Halloween. Un giudice imparziale deciderà quali studenti saranno più degni di gareggiare per la Coppa Tremaghi, la gloria della loro scuola e un premio personale in denaro pari a mille galeoni».

« Io ci sto! » sibilò Fred Weasley lungo il tavolo, il viso acceso d'entusiasmo alla prospettiva di tanta gloria e ricchezza.

Il sospetto di Hermione si era rivelato giusto: lui voleva partecipare. Come impedirlo?!

« Fred, non puoi. » disse all'improvviso « tua madre non ti darà il permesso! »

« Andiamo, Hermione! Non ti preoccupare, non morirò mica! »

Ma in quel momento Silente parlò di nuovo, e la Sala si zittì un'altra volta.

« Pur sapendo quanto ciascuno di voi sia desideroso di portare a Hogwarts la Coppa Tremaghi» disse, « i Presidi delle scuole partecipanti, assieme al Ministero della Magia, hanno convenuto di imporre un limite d'età per gli sfidanti di quest'anno. Solo gli studenti dell'età giusta - cioè da diciassette anni in su - potranno proporsi per la selezione. Questa » - Silente alzò un po' la voce, perché una rumorosa protesta si scatenò a quelle parole, e i gemelli Weasley all'improvviso divennero furibondi - « è una misura che riteniamo necessaria, dal momento che le prove del Torneo saranno pur sempre difficili e pericolose, quali che siano le precauzioni che prenderemo, ed è altamente improbabile che gli studenti al di sotto del sesto e del settimo anno siano in grado di affrontarle. Mi assicurerò personalmente che nessuno studente di età inferiore inganni il nostro giudice imparziale e lo induca a nominarlo campione di Hogwarts». I suoi occhi azzurro chiaro scintillarono indugiando sulle facce ribelli di Fred e George. « Pertanto vi prego di non perdere tempo a iscrivervi se avete meno di diciassette anni.

Le delegazioni di Beauxbatons e Durmstrang arriveranno in Ottobre e resteranno con noi per la maggior parte dell'anno. So che tutti voi tratterete con la massima gentilezza i nostri ospiti stranieri durante il loro soggiorno, e darete il vostro sincero sostegno al campione di Hogwarts, quando verrà designato o designata. E ora, è tardi e so quanto è importante che ciascuno di voi sia ben sveglio e riposato quando comincerete le lezioni domani mattina. Ora di andare a letto! Forza, veloci! »

Piano piano la Sala Grande cominciò a svuotarsi ed ognuno era intento a raggiungere i propri dormitori.

« Non possono farlo! » esclamò George, che non si era unito alla folla che avanzava verso la porta, ma era lì in piedi a guardare torvo verso Silente. « Compiamo diciassette anni in aprile, perché non possiamo provarci? »

« Non riusciranno a impedirmi di partecipare » disse Fred cocciuto, scrutando accigliato il tavolo degli insegnanti. « I campioni faranno un sacco di cose che normalmente uno non ha il permesso di fare. E il premio di mille galeoni! »

« Si » disse Ron, lo sguardo remoto. « Sì, mille galeoni...»

« Andiamo » disse Hermione, « saremo gli ultimi se non vi muovete ».

Harry, Ron, Hermione, Fred e George si avviarono verso l'Ingresso, gli ultimi due impegnati a discutere come Silente avrebbe potuto impedire ai minori di diciassette anni di prendere parte alle selezioni del Torneo.

« Chi è il giudice imparziale che deciderà i campioni? » chiese Harry.

« Non lo so » disse Fred, « ma è lui che dovremo ingannare. Scommetto che un paio di gocce di Pozione Invecchiante potrebbero servire, George...»

« Ma Silente lo sa che non avete l'età richiesta » disse Ron.

« Sì, ma non è lui a scegliere il campione, no? » disse Fred astuto. « Mi pare che una volta che questo giudice saprà chi vuole partecipare, sceglierà il migliore di ogni scuola senza badare affatto all'età. Silente sta cercando di impedirci di partecipare ».

« Ma ci sono stati dei morti! » disse Hermione in tono petulante, mentre attraversavano una porta nascosta da un arazzo e imboccavano un'altra scalinata più stretta.

« Sì » disse Fred con leggerezza, « ma è successo tanti anni fa, no? E poi, che gusto c'è senza un po' di rischio? Ehi, Ron, e se scopriamo come aggirare Silente? Ti va di partecipare? »

« Che cosa ne dici? » Ron chiese a Harry. « Sarebbe forte esserci, no? Ma temo che vorrebbero qualcuno più grande... non so se abbiamo imparato abbastanza...»

« Io no di sicuro » esclamò la voce cupa di Neville da dietro Fred e George. « Però credo che la nonna vorrebbe che provassi, dice sempre che dovrei tener alto l'onore della famiglia. Quindi dovrò - ooops...»

Neville era incappato in un buco nella scalinata.

Lo aiutarono ad issarsi e si recarono verso la loro Sala Comune.

« Oh, no, la parola d'ordine! »

« Guazzabuglio, l'ho sentita da un Prefetto. » disse George.

Entrarono nella grande stanza, dove un fuoco scoppiettava allegro nel caminetto; Harry e Ron augurarono la buonanotte e aiutarono Neville a salire le scale; Fred e George si guardavano in modo alquanto strano, ma Hermione parve non farci caso, in quanto non rivolse loro parola, ma prese un libro da un tavolinetto e si mise comoda sulla poltrona a leggere.

« 'Notte...» disse George, poi si voltò verso Fred e disse a bassa voce: « Mi raccomando. »

« Buonanotte, George » contemporaneamente dissero gli altri due.

« Fred, avete davvero intenzione di partecipare? Al Torneo, intendo. » La ragazza era triste, e sperava con tutto il suo cuore di ottenere una risposta negativa.

« Sì »

« E come pensate di riuscirci? »

« Troveremo una soluzione »

« Proprio nessuno può fermarti...Ehm, fermarvi? »

« No, Herm...»

La giovane aveva alzato il libro per coprirsi il viso, nel momento in cui una lacrima aveva cominciato a solcare il suo viso.

« Hei, perché piangi? »

« Io...Io...Ho paura per te, Fred...hai sentito, le morti che ci sono state, sarei più tranquilla se non partecipassi, in più dovresti imbrogliare e...Ti prego, non farlo! »

« Dai, non ti fidi di me? Sono un mago brillante, sono forte, coraggioso...Cosa mai potrebbe fermarmi? »

Le lacrime continuavano a scendere sul volto della ragazza, così Fred l'abbraccio.

La strinse forte a sé e le posò un bacio sui capelli.

« Purtroppo nemmeno tu, che ti giuro hai un gran potere su di me, riuscirai a fermarmi, ma...Guardami, fammi un sorriso...»

Prese il capo di lei tra le sue mani e delicatamente fece sì che lei potesse guardarlo negli occhi; la ragazza abbozzò un sorriso.

« E quello cos'è? Un sorriso vero voglio! Andiamo! » cominciò quindi a farle il solletico e, dalle tante risa, si accasciarono in terra; si ritrovarono vicini a guardarsi occhi negli occhi, ridendo di vero cuore; dopo circa dieci secondi in cui si resero conto che dall'esterno potevano sembrare due idioti, smisero,ma le loro labbra erano come ferro e calamita, e man mano si avvicinavano sempre più.

Si baciarono, questa volta più a lungo di quella precedente e, soprattutto, non ci fu nessuno schiaffo, anzi, un nuovo abbraccio; rimasero così per un'ora buona, poi la ragazza si addormentò tra le sue braccia ed egli, dolcemente, la prese in braccio e la posizionò sul divano, coprendola con una coperta che aveva appellato dalla sua stanza; avrebbe voluto accompagnarla al suo letto, ma non poté, in quanto c'era quell'incantesimo che trasformava le scale in scivolo quando i ragazzi cercavano di salire.

 

È bellissima finanche quando dorme,

somiglia ad un angelo.

È questo lo spettacolo a cui voglio assistere

ogni mattina appena mi sveglio.

 

Fred si sedette sulla poltrona e la osservò con occhi amorevoli, fin quando non ce la fece più a tenere gli occhi aperti e si addormentò, sicuro di sognare la sua bella e sperando di ricevere in sogno qualche aiuto perché, si sa, la notte porta consiglio.

 

 

-Mary's corner-

 

Buonasera (:

In primis, ci tengo a dire che, come avrete notato, alcune parti sono state copiate dal Calice di Fuoco e quindi sono opera del nostro mito, J.K. Rowling.

In secundis, mi scuso per l'enorme ritardo, ma il ritorno dalle vacanze è sempre duro e, tra il disfare le valige, il cominciare i compiti e il rivedersi con gli amici, è passato un bel po' di tempo.

Vorrei ringraziare le dieci persone che hanno recensito lo scorso capitolo, siete la mia forza *_* e spero che recensiate anche questo :)

Quindi, mille mila grazie a:

  • zdenise;

  • _Inkheart

  • aricch

  • xXx Veleno Ipnotico xXx

  • saretta 98

  • pucciosaherm

  • Vampirella_96

  • kogaforlove

  • LadyNick

  • LisLot

 

Ringrazio anche tutti coloro che hanno aggiunto la storia alle: preferite ( siete 17, miseriaccia **);

ricordate (6 di voi **);

seguite (38 * O *, mi meraviglio sempre più!).

 

Ancora grazie, grazie, grazie!

Spero di non deludere le aspettative con questo capitolo (:
Quindi...Recensioni, venite a me **

Un bacione,

Queen_

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