Vampiri tra amore e odio di jessalex (/viewuser.php?uid=53380)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La partenza ***
Capitolo 2: *** Primi incontri ***
Capitolo 3: *** Spavento a Mystic Falls ***
Capitolo 4: *** Primo bacio... ***
Capitolo 5: *** Chiarimenti.... ***
Capitolo 6: *** La scoperta.... ***
Capitolo 7: *** Volevo fidarmi... ***
Capitolo 8: *** Amici... ***
Capitolo 9: *** Il ballo.... ***
Capitolo 10: *** Sentimenti svelati... ***
Capitolo 11: *** Scusami... ***
Capitolo 12: *** Sto dalla tua parte.... ***
Capitolo 13: *** Salvataggio... ***
Capitolo 1 *** La partenza ***
Note
dell'autrice: Come prima cosa vi ringrazio di essere passate/i per di
qua. Allora in questa storia le cose non saranno proprio come nella
serie TV. Cercherò di fare in modo che i personaggi non perdano il loro
carattere, ma ammetto che con Damon sarà un pò difficile visto che
cambierà un pò andando avanti con la storia. So che il primo capitolo non sarà molto interessante, ma migliorerà andando avanti.
Beh ora vi lascio leggere, sarei molto felice se mi diresste cosa ne
pensate naturalmente accetto sia complimenti, consigli o
critiche...e se dovrei continuare o lasciare perdere.....grazie in anticipo!!! =)
Erano l'inizi di luglio a Firenze, si sentiva già aria d'estate. Tutto
era tranquillo, solo in un orfanotrofio c'era casino.
" Luana ti prego ti muovi o prederemo l'aereo!!!", gridò una ragazza
dal piano di sotto.
" Si rompipalle arrivo!!!", rispose l'altra dal piano di sopra.
" E te pareva.", pensò l'altra a voce alta. Passò un attimo davanti
allo specchio per guardare se il bernoccolo del altro ieri se n'era
andato, visto che tanto sbadata com'era aveva sbattuto a tutto andare
allo spigolo della scrivania. Guardò il suo riflesso, una ragazza
semplice di statura media, capelli castano scuro ricci fino alle
spalle, occhi grandi e marrone scuro e un leggero rossore in fronte, il
famoso bernoccolo.
Sentì un tonfo provenire dalle scale si girò e vide una valigia per
terra e sulle scale Luana. Anche lei era una ragazza semplice di
statura media, i suoi capelli erano mossi un pò più lunghi delle spalle
e di colore castano chiaro, occhi marrone chiaro.
" Sai Ilaria, quando ti ci metti sei una bella scocciatura.", disse
Luana.
" Non dimenticare che sei la mia fotocopia.", rispose l'altra.
Le due si guardarono e scoppiarono a ridere.
" Dai forza andiamo, Suor Francesca ci sta già aspettando in
macchina.", disse Ilaria.
Prima d'entrare in macchina entrambe si girarono un ultima volta per
guardare quel edificio che le aveva ospitate per ben 10 anni.
" Sai mi mancherà questo posto.", disse Ilaria.
" Già, anche a me. È stato comunque bello."
" Dai ragazze andiamo o farete tardi!", esclamò una voce dalla macchina.
Le due entrarono in macchina e partirono.
" Allora siete nervose di andare a Mystic Falls?", chiese la suora.
" Lo sarei se lei in questi anni non ci avesse insegnato l'inglese
perfettamente.", rispose Ilaria.
" E poi non è detto che rimaniamo là.", aggiunse Luana.
" Non so voi ragazze ma ho uno strano presentimento per voi."
" Accidenti Suor Francesca questo si che è un buon augurio.", disse
Ilaria sarcastica.
" Non dico che andrà male, solo che ho l'impressione che verrete
attirate da qualcosa di pericoloso."
" No no per carità questo non è dire che vada male, oh Suor Francesca
lei è mitica.", disse Luana.
" Lasciamo perdere, mi raccomando ragazze non dimenticatevi di
scrivermi!"
" Non ci dimenticheremo mai di lei!", risposerò entrambe
contemporaneamente. E come sempre dopo che avevano detto qualcosa
contemporaneamente si grattarono il naso. Stupida abitudine presa da
quando erano piccole.
All'aeroporto le due ragazze salutarono la suora e salirono sull'aereo.
Dopo tante ore di viaggio finalmente arrivarono a destinazione. Grazie
ai soldi messi da parte dalle due, avendo fatto dei lavori di sera, e
ai soldi dati in parte dal comune di Firenze le due erano riuscite a
comprarsi un appartamento in un condominio, apposta per ragazzi orfani.
" Come sono curiosa di vedere com'è l'appartamento.", esclamò Luana.
" Anche io, perciò dai entriamo."
Le due entrarono e rimasero totalmente stupite, l'appartamento era
davvero carino. Nel piano di sotto, c'era una cucina, sala da pranzo,
salotto, e un bagno. Nel piano di sopra c'erano due camere da letto e
un altro bagno. Le pareti erano dipinte con un color pesca e i mobili
erano neri.
La prima cosa che le due ragazze fecero, fu dormire. Erano esauste.
Quando si svegliarono,la mattina seguente, misero tutto apposto e
fecero un piano per la giornata.
" Allora prima cosa da fare è comprare tuuuttooo quello che ci serve.",
disse Luana.
" Esatto allora facciamo che per andare in centro, andiamo a piedi e
per tornare, chiamiamo un taxi?", propose Ilaria.
" Perché non tutte e due con il taxi?"
" Così vediamo un pò com'è Mystic Falls tesoro."
" Giusto, allora dai andiamo!"
Le due uscirono di casa e prima di andarsene Ilaria prese il giornale
dalla buca lettere e lesse la prima pagina:
" Trovato un altro ragazzo dissanguato nel bosco, l'animale continua ad
attaccare!"
Ilaria lesse tutto l'articolo e ne rimase scioccata: " Ma è terribile."
" Cosa?"
" In questo articolo c'è scritto che nel giro di tre mesi sono stati
trovati 5 ragazzi morti dissanguati e altri 6 ancora vivi che
testimoniano di essere stati attaccati da un animale."
" Mi sa tanto che Suor Francesca ci ha buttato la iella addosso."
" Naaa basta che rimani lontana dai boschi."
" Ah ci sto lontana di sicuro."
" Dai su andiamo ora."
La giornata la passarono tranquillamente tra Shopping sfegatato di
Luana, Pick nick nel parco e rilassamento al sole. Per cena decisero di
andare al Mystic Grill, per vedere un pò com'è.
La serata la passarono come sempre a modo loro, tra tante chiacchere,
risate e battute.
" Che facciamo andiamo a casa? Sono esausta.", chiese Luana.
" Va bene paghiamo il conto e andiamo."
Dopo aver pagato Ilaria prese Luana sottobraccio e disse: " Dai andiamo
cotoletta."
Proprio mentre vollero uscire dal locale, due ragazzi entrarono e Luana
andò a sbattere in uno di questi.
" Oh scusa.", disse Luana girandosi verso di lui.
" Non c'è problema.", rispose il ragazzo sorridendo mentre l'altro
continuò a camminare come se niente fosse.
Luana ricambiò il sorriso e rimase incantata a guardalo. Era alto ca.
1.80, capelli castano chiaro corti, occhi verdi ed aveva qualcosa di
carismatico molto attraente.
" Ehm Luana andiamo?", chiese Ilaria strattonandola.
" Eh? Si certo. Ehm allora ciao.", disse Luana confusa.
" Ciao.", rispose il ragazzo.
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Capitolo 2 *** Primi incontri ***
Era
pomeriggio e Luana era andata a fare un giro nel parco, mentre Ilaria
era andata in biblioteca.
Il
tempo era stupendo, il sole splendeva e non c'era nemmeno un filo di
vento. Con l'ipod nelle orecchie dimenticava tutto intorno a se. Si
sedette su una panchina per godersi del tutto il sole. Si guardò in
giro e vide qualcosa che le piacque molto, il ragazzo dell'altra sera.
A quanto pare l'aveva vista anche lui, visto che le stava andando
incontro.
"Ciao.",
salutò lui con un gesto della mano.
"Ciao.",
contraccambiò lei.
"L'altra
sera non ho avuto modo di presentarmi, piacere io sono Stefan.", disse
lui porgendole la mano.
"Piacere,
io sono Luana.", rispose lei scuotendogli la mano.
"Sei
nuova in città vero?"
"Si mi
sono trasferita da pochi giorni con mia sorella da Firenze."
Alla
parola Firenze, il ragazzo sorrise.
"Perché
ridi?"
"No
niente, Firenze è la mia città natale."
"Che
bello!"
"Beh
torniamo indietro, tua sorella è quella ragazza che era vicino a te?"
"Si
esatto è lei."
"Sorella
maggiore o minore?"
"Beh è
più grande di me di nove mesi. A marzo ha compiuto 18 anni e io gli
compio a dicembre."
"Ah
capisco."
"Tu hai
fratelli o sorelle?"
Il
volto del ragazzo si oscurò un pò e rispose: "Un fratello, ma
preferirei non averlo. È più grande di me di tre anni."
"Ah ok
capisco...e tu quanti anni hai?"
Stefan
sorrise e rispose: "Diciassette anche io."
"Oh
bene."
"Sei
sempre così aperta con le persone?"
"Solo
se mi stanno simpatiche.", rispose Luana sorridendo.
"Grazie
del complimento."
"Prego
ma non ti ci abituare."
"Certo
certo."
Così i
due continuarono a parlare per tutto il pomeriggio.
Nello
stesso tempo Ilaria in biblioteca ebbe trovato qualcosa di molto
interessante. Tutte storie su Mystic Falls riguardanti i vampiri.
L'argomento vampiri le interessava da sempre, ma era sorpresa che in
quella piccola città l'argomento fosse così importante. A quanto pare
164 anni fa i vampiri scoperti furono bruciati vivi in una chiesa e da
lì non furono più apparsi. C'era chi diceva che la storia fosse vera e
chi diceva che fosse totale assurdità.
Decise
di portare a casa i libri per saperne di più, la incuriosiva da morire.
Prima
di uscire di casa si era messa d'accordo con Luana, che sarebbe passata
a prenderla al parco. E così fece, ma si fermò quando vide che Luana
stava parlando con quel bel ragazzo della sera prima, così le scrisse
un messaggio.
" Ciao
bella, ehm io sono passata a prenderti ma visto che sei in buona
compagnia ti lascio in pace =D ci vediamo a casa!!! Bacione!!!"
Osservò
come Luana prese fuori il cellulare, lesse il messaggio, sorrise e
rispose.
" Va
bene grazie mille =D quanto è bello!!!! Non vedo l'ora di raccontarti
tutto....bacioooo!!!"
Ilaria
si voltò per andare a casa e sbatté in qualcuno, facendo cadere i libri.
"Ooops
mi dispiace!", esclamò lei inginocchiandosi per prendere i libri.
La
persona s'inginocchio e rispose: "Posso aiutarla?"
Ilaria
alzò lo sguardo ed incontro gli occhi più belli che avesse mai visto.
Erano blu cielo, ne rimase come incantata. Si sforzò di guardare il
volto della persona. Era un ragazzo molto attraente con capelli neri,
che le sorrideva con un sorrisetto sghembo. Il ragazzo prese un libro,
sorrise e disse: "Interessata ai vampiri?"
"Un pò."
"Cose
da creduloni."
"Oh
grazie mille."
"Di
niente, è solo la verità."
Ilaria
scosse la testa, gli prese il libro dalle mani e si alzò.
"Grazie
per l'illuminazione e arrivederci.", disse lei e se ne andò.
"A sua
disposizione!", le gridò il ragazzo dietro.
"Antipatico!",
pensò Ilaria.
Quando
Luana venne a casa era fuori di se.
"Oh
santo cielo non sai quanto è bello e fico quel ragazzooooo!!!",
esclamò, prendendo Ilaria per le spalle e scuotendola.
"Dai
racconta tutto!!"
"Allora
si chiama Stefan, ha 17 anni e pensa un pò la sua città natale è
Firenze!!! Poi ha un fratello maggiore che però non vorrebbe mai
avere....è così buono e simpatico!!!!"
"Wow
che ragazzo!"
"Già!!!!
A chi lo dici...e sta sera lui fa a un falò e mi ha chiesto se ci vado
anch'io. Noi ci andiamo vero?"
"Visto
che ti ha chiesto ci andiamo si."
"Wuhu
sono così felicee!!!", disse Luana saltando addosso ad Ilaria.
"Siiii
anche io lo sono per te!!!"
"E tu
che mi racconti?"
"Che ho
trovato dei libri interessantissimi e mi sono scontrata in un
antipatico!"
"Perché
antipatico?"
"Commenti
scemi."
"Cretino."
"Anche
se devo ammettere che è un bel ragazzo."
"Uhuuuuuu!!!"
"Na na
niente uhu. Ma di un pò a che ora incomincia il falò?"
"Mah
verso le otto...cioè verso le otto ci va Stefan..."
"Allora
sono le sei e mezza....te è meglio che ti vai a preparare già ora
tesoro..."
"Vadoooo!!!"
Un ora
e mezza dopo si trovarono al falò.
"Wow
che bello qui.", esclamò Ilaria.
"Sono
d'accordo con te."
"Ragazzo
bello a ore dodici!!", disse Ilaria alzando le sopracciglia.
"Ohhh
che faccio?"
"Fallo
avvicinare a te."
"D'accordo.
Oh guarda sembra che ti abbia letto nel pensiero, sta venendo qua!"
"All'attaccoooo!!!!",
gridò Ilaria.
Luana
le mise una mano sulla bocca e disse: "Certo che sei proprio scema tu!"
"Ecco,
mi mancava il mio complimento quotidiano."
"Ciao
ragazze.", interruppe una voce maschile.
"Oh
ciao Stefan.", disse Luana.
"Ciaoo!!",
salutò Ilaria alzando la mano.
"Ah si
ehm Stefan questa è mia sorella Ilaria, Ilaria questo è Stefan."
"Piacere
di conoscerti Stefan!", esclamò Ilaria scuotendo la mano a Stefan.
"Piacere
tutto mio.", rispose lui.
I tre
rimasero per un pò in silenzio, finché Ilaria non disse qualcosa: "Ehm
io andrei a prendermi qualcosa da bere. Voi divertitevi! A più tardi!!"
Fece
l'occhiolino a Luana e se ne andò.
"Simpatica
tua sorella.", disse Stefan sorridendo.
"Si e
anche pazza."
"Le
vuoi molto bene vero?"
"È
tutto per me."
"È una
cosa molto bella."
"Già.
Ma di un pò ti va di ballare un pò?"
"Oh ehm
mi dispiace ma non mi piace molto ballare."
"Oh che
peccato. Beh allora parliamo un altro pò dai."
"Ci
sto."
E così
i due rincominciarono a parlare del più e del meno.
Intanto
Ilaria aveva trovato qualcosa da bere e si era seduta vicino al fuoco.
Una
voce femminile la scosse dai suoi pensieri: "Ciao! Nuova in città?"
Era una
ragazza bionda, occhi scuri, fisico snello e molto carina.
"Ehm si
mi sono trasferita con mia sorella da pochi giorni."
"Allora
benvenuta! Io sono Caroline."
"Grazie,
piacere io sono Ilaria."
Una
voce maschile le interruppe: "Ora so come ti chiami, Ilaria."
Brividi
scesero giù per la schiena di Ilaria, quella voce gli era sembrata così
fredda.
Si
voltò e vide il ragazzo che aveva scontrato quel pomeriggio.
Caroline
si alzò e disse: "Ehm senti quando ti va di parlare vieni pure eh, ma
quando non c'è lui."
"D'accordo
grazie.", rispose Ilaria.
E così
Caroline se ne andò.
"Mi
adora.", disse il ragazzo.
"Già si
vede. Un amore travolgente direi.", rispose Ilaria ironicamente.
"Spiritosa."
Il
ragazzo si sedette vicino a lei.
"Comunque,
bel nome."
"Grazie,
e tu? Sei senza nome?"
"Mi
chiamo Damon."
"Interessante."
"Veramente
è bello."
"Oh
certo se lo dici tu."
"Che
cosa stai bevendo?"
"Tè
freddo."
Damon
sorrise e disse: "Niente alcol?"
"No."
"Perché?"
"Sbaglio
o in teoria non sono affari tuoi?"
"In
teoria è così si...problemi?"
"Con il
solo fatto che mi fa schifo si."
"Come
immaginavo, non sei una ragazza poi così interessante."
"E meno
male!", esclamò Ilaria.
"Sempre
così ironica?"
"Spesso."
I due
non dissero più niente e Ilaria si sentiva strana. Non riuscì a capire
perché ma il suo istinto di sopravvivenza le diceva di stare lontano da
Damon. Aveva qualcosa di oscuro.
Mentre
Ilaria s'innervosiva, Luana dall'altra parte si divertiva.
"Oh
guarda guarda mia sorella ha trovato qualcuno con cui parlare.", disse
lei.
Stefan
guardò nella direzione di Ilaria e si rabbuiò.
"Stefan
cosa c'è?", chiese Luana un pò preoccupata da questo improvviso
cambiamento.
"Quello
è mio fratello."
SALVE A TUTTI!!!! ECCO QUI IL
SECONDO CAPITOLO IN CUI SI CAPISCE UN PÒ DI PIÙ!!! ALLORA CHE NE DITE
VI PIACE LA STORIA PER L'INIZIO? SPERO DI SI. MI FAREBBE PIACERE SAPERE
COSA NE PENSATE.
RINGRAZIO FIOR DI LOTO E GIUGGIOLINA43 PER AVER MESSO
LA STORIA TRA LE PREFERITE....MI HA FATTO DAVVERO PIACERE ^^
E UN GRANDE GRAZIE A FORGOTTENSNOW,
NON T'IMMAGINI NEMMENO QUANTO MI HA FATTO FELICE LA TUA RECENSIONE,
GRAZIE ^^
GRAZIE MILLE ANCHE A CHI HA SOLO LETTO =)
CI SENTIAMO ALLA PROSSIMA!!!
CIAOOO!!!! =D
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Capitolo 3 *** Spavento a Mystic Falls ***
Stefan si diresse
come una furia verso Ilaria e Damon. Luana confusa, non poté fare a
meno di seguirlo.
"Damon.", disse Stefan con voce
ferma.
"Ciao fratellino.", salutò Damon
strafottente.
"Come? Siete fratelli?", chiese
Ilaria stupita.
"A quanto pare.", rispose Luana
altrettanto stupita.
"Si siamo fratelli, curiose eh?
Non ci assomigliamo per niente, io sono molto più bello.", disse Damon.
Le due sorelle guardarono i due
fratelli con stupore, quanto odio in quelli sguardi!
"Damon credo sia meglio che tu
vada a casa.", disse Stefan.
"Beh a casa non ci vado, anzi
credo che andrò a fare uno spuntino.", rispose Damon, provocando Stefan.
"Tranquillo fratellino",
proseguì Damon, " non farò niente di male! Beh io vado, hey Ilaria mi
raccomando, resta lontana dai boschi."
"Ehm certo.", rispose Ilaria
confusa.
Damon le fece l'occhiolino e se
ne andò.
"Mi dispiace.", disse Stefan.
"Non c'è niente di cui
dispiacersi.", rispose Luana.
Una voce femminile, sconosciuta
li interruppe: "Stefan tutto bene?"
Luana ed Ilaria si girarono e
videro una ragazza molto carina, con capelli lunghi, dritti e castani,
occhi marroni e un corpo snello.
"Si tutto bene. Ehm Elena, ti
presento Luana ed Ilaria.", rispose Stefan.
"Piacere.", salutarono
contemporaneamente le due.
"Piacere mio.", contraccambiò
Elena sorridendo.
"Ehm Lu tu vuoi rimanere?",
chiese Ilaria.
"In effetti.", rispose Luana.
"Io ho un gran mal di testa,
vado a casa va bene?"
"Certo vuoi che vengo con te?"
"No no, tu rimani qui e
divertiti. Ci vediamo a casa."
"Va bene, ma stai attenta."
"Si si, sto attenta. Ciao
Stefan, ciao Elena è stato un piacere conoscervi."
"Anche per me.", rispose Elena.
"Lo stesso per me. Buona
notte.", salutò Stefan sorridendo.
Ilaria si diresse verso casa,
era già buio e lei era a piedi. Si sentiva un pò a disagio perché non
conosceva bene l'ambiente. In più c'era il problema che lei sentiva dei
rumori immaginari quando era sola al buio in un posto che non conosceva.
Come infatti sentì qualcosa, la
ignorò.
Continuò a camminare, di nuovo
un rumore.
"D'accordo questo mi sa che non
me lo sono immaginata.", pensò.
Di nuovo.
Incominciò ad accelerare il
passo.
Dovete passare davanti ad un
vicolo cieco e in quel momento venne tirata nel buio. Venne schiacciata
al muro e non riusciva a muoversi.
Cercò di vedere chi era, ma era
troppo buio. Dalla forza presumeva fosse un uomo.
Voleva gridare, ma le mancava
l'aria. L'uomo le tirò indietro la testa, in modo tale da lasciare il
collo libero.
Lei cercò di liberarsi, ma
niente da fare il peso su di lei era troppo.
"L-lasciami.", sussurrò Ilaria.
"Ssshh.", fu l'unico rumore che
l'uomo fece.
Tutto ad un tratto sentì le
labbra fredde sul collo. Un attimo dopo qualcosa di appuntito, i denti.
Ilaria chiuse gli occhi, sapeva cos'era.
Si aspettava di essere morse da
un momento al altro, e invece sentì un bacio sul collo. Un secondo dopo
l'uomo era sparito.
Ilaria uscì subito dal vicolo
per andare alla luce. Si sedette su una panchina vicina e prese aria.
Non si mosse per almeno cinque minuti.
Qualunque persona o cosa era
stata, l'aveva risparmiata. Dopo essersi calmata s'incamminò a casa
dove poi avrebbe aspettato Luana per raccontarle tutto.
Dopo un oretta finalmente Luana
tornò a casa.
"Ciao sorella.", salutò
sprizzando gioia da tutti i pori.
"Ciao bella.", salutò Ilaria.
"Hey ma cosa c'è?", chiese Luana
preoccupata, non le sfuggiva niente.
"Niente te lo racconto dopo. Ora
raccontami! Vi siete baciati???"
"Hehe no magari! Solo un bacio
sulla guancia però ho il numero di cellulare."
"Wuhu brava sorellina."
"Hehe, ehi ma sai chi era quella
Elena?"2
"Chi?"
"La sua ex!"
"Oooh.", esclamò Ilaria.
"Eh oh si! Scusa ma hai visto
quanto è carina?"
"Si ho visto. Ma vedo che anche
tu sei bellissima."
"Ma va!"
"Ma ti ha detto perché la loro
storia è finita?"
"Ha solo detto che sono di due
mondi troppo diversi. Ma lasciamo perdere questo, cara sorella
complimenti! Damon è un fico pazzesco!"
"È solo un arrogante idiota."
"Ma bello comunque."
"Ma sai il perché si odiano
così?"
"No, Stefan non ne voleva
parlare."
"Ah capisco."
"Ma comunque Damon ti piace.",
affermò Luana.
"È il ragazzo più bello che
abbia mai visto devo ammetterlo, ma ha qualcosa di tropo oscuro. E poi
come ho già detto è arrogante e idiota."
"Ma a te piacciono i bad boy."
"Ha ha, ma non lui."
"Lasciamo perdere va. Ora dimmi
cos'è successo."
Ilaria le racconto l'accaduto.
Alla fine del racconto Luana
chiese preoccupata: "E ora come ti senti?" Ti ha fatto male?"
"Sto bene. Solo solo un pò
spaventata. E mi stanno soltanto venendo dei lividi ai polsi, per colpa
della presa."
"Cavolo ti ha tenuta proprio
forte visto che se no a te i lividi non vengono così velocemente."
"Abbastanza, ma dai ora non ti
preoccupare.."
"Invece mi preoccupo. Ma a te è
sembrato un vampiro?"
"No, non credo. Sarà stato il
panico che mi ha fatto credere fosse un vampiro. Ma non è possibile."
"Un pò inverosimile lo è."
"Appunto lasciamo perdere."
Luana abbracciò Ilaria e disse:
"Meno male non ti ha fatto del male. Se no l'avrei ucciso io stessa.
"Fortuna per lui allora.", disse
Ilaria sorridendo.
Un paio di giorni dopo, Luana
corse sparata nella stanza di Ilaria di mattina, saltò sul letto e
gridò: "Cotolettaaaaa! Stefan mi ha invitata a pranzare a casa sua!!!"
"Vaffanculo.", borbottò Ilaria.
"Si lo so che odi essere
svegliata così. Ma dai è stato così carino e ha invitato anche te."
"E perché avrebbe invitato anche
me?", chiese Ilaria togliendosi la coperta da dosso.
"Boh forse per conoscerti meglio
o forse perché c'è Damon."
"Allora non vengo."
"Daiiiii tanto non ci sarà. Si
odiano ricordi???"
"Si si."
"Allora vieni?"
"Certo che vengo, visto che è
stato così carino ad invitarmi."
"Juhuuuu!!! Seguimi o
uccidimi.", incominciò a cantare Luana.
"Ti uccido.", disse Ilaria.
Le due si guardarono serie e poi
scoppiarono a ridere.
Alle 11.30 in punto le due
suonarono al campanello di casa Salvatore. Ilaria si era messa dei
polsini in modo da nascondere i lividi.
Aspettarono e dopo qualche
istante la porta si aprì e Stefan apparve sulla soglia.
"Ciao ragazze, entrate pure."
"Grazie.", disse Luana.
Le due entrarono rimanendo a
bocca aperta.
"Caspita che bella casa!",
esclamò Ilaria.
"Grazie."
"Oh di niente è davvero
stupenda."
"Stefan, grazie per l'invito.",
disse Luana.
"Oh di niente. Spero vi piaccia
la pasta alla bolognese."
"Scherzi noi l'adoriamo!",
esclamò Ilaria.
"Bene mi fa piacere, avete già
fame adesso o metto la pasta su dopo?"
"Dopo magari.", rispose Luana.
"Va bene. Ah si Ilaria sai Luana
mi ha raccontato che tu adori i libri, beh qui in casa ci sono un sacco
di libri pensavo che potevi darci un occhiata se volevi e prendere
quello che vuoi."
"Davvero??? Che bello grazie!!!"
"Di niente dai vieni ti faccio
vedere dove sono.", disse Stefan e le fece strada.
Quando arrivarono agli scaffali
Ilaria non riusciva a credere a i suoi occhi, erano pieni di libri.
"Scegli quello che ti piace e
portatelo a casa."
"Wow davvero grazie mille."
"Prego, ehm se non ci arrivi in
alto puoi prendere la scala che sta lì.", disse Stefan facendo segno
verso una scala.
"Già è probabile che mi serva
hehe.", disse Ilaria tuffandosi nel suo mondo.
"Le hai fatto un regalo
bellissimo.", disse Luana.
"Ne sono felice. Allora ieri era
ancora sveglia quando sei arrivata?"
"Si lo era. A proposito sai
dirmi dove si possono comprare delle macchine a basso costo?"
"Beh ci sono due tre posti in
cui si possono comprare delle macchine di seconda mano che costano
poco."
"Bene ci potresti portare poi
qualche volta?"
"Certo quando volete."
"Non ce ne bisogno Lu!", esclamò
Ilaria.
"Invece si e zitta.", la zittì
Luana.
Stefan le guardò confuso e
chiese: "È successo qualcosa?"
"Si.", disse Luana e nello
stesso momento Ilaria rispose: "No."
Luana guardò storta Ilaria.
"Niente di cui discutere.
Piuttosto posso prendere questo? Il richiamo della foresta di Jack
London?", chiese Ilaria.
Stefan fece per rispondere ma
una voce maschile lo precedé e disse: "Beh visto che è il mio preferito
dovresti chiederlo a me."
I tre si girarono e videro Damon
appoggiato agli scaffali, sorridere. Ilaria sbuffò e questa volta fu
lei a guardare storta Luana.
"Damon non avevi da fare?",
chiese Stefan.
"In effetti si, ma poi mi sono
scocciato e sono venuto a casa, visto che è anche casa mia. Come state
ragazze?"
"Bene grazie.", rispose Luana.
"Prima stavo meglio.", rispose
d'altro canto Ilaria.
"Adoro il tuo modo fine che hai
con me.", affermò Damon con sarcasmo.
"Di niente, sai mi viene
spontaneo.", rispose Ilaria ironicamente.
"Si vede. Oggi sei sportiva eh,
polsini con la bandiera dell'Italia."
"Beh sai sono fiera di essere
italiana."
"Oh certo, cosa nascondi?"
"Niente, perché dovrei
nascondere qualcosa? E poi anche se fosse non lo farei vedere di certo
a te."
"Dai fammi vedere.", disse Damon
avvicinandosi ad Ilaria.
"Nooo.", disse Ilaria
allontanandosi da Damon.
Damon fu più veloce. Le prese i
polsi e le tolse i polsini. E poi vide i lividi.
"Damon lasciala.", esclamò
Stefan.
"Ma cosa...", incominciò Damon.
"Sei un idiota lo sai? Ma che te
frega a te!!", esclamò Ilaria ritirando i polsi.
"Cos'è successo?", chiese Stefan.
"Ieri sera l'hanno aggredita
quando stava andando a casa.", rispose Luana.
"Non mi hanno aggredita. Era
solo uno scherzo di cattivo gusto non mi hanno toccata."
"Mi dispiace.", disse Damon.
"Perché lo dici come se fossi tu
il colpevole?", chiese Ilaria.
"Semplicemente perché mi
dispiace che qualcuno ti abbia fatto questo.", rispose Damon.
"Ah beh."
"Allora che ne dite se mettiamo
su la pasta??", chiese Luana per cambiare argomento.
"Si dai andiamo.", disse Stefan.
Eccomi
qui con un nuovo capitolo che spero con tutto il cuore sia di vostro
gradimento!!!! Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate.
E ora
tanti ringraziamenti!!!! Con le recensioni e tutto il resto mi avete
dato una carica enorme per scrivere!!! =D
1.
grazie a chi ha recensito!!!! Mi avete resa incredibilmente felice!!!!
Samirina:
Sono davvero felice che la storia ti piace...spero che anche questo
chappy sia stato di tuo gradimento! Ti è piaciuto??? XD
E
grazie per i complimenti riguardo a i nomi delle protagoniste...visto
che sono il mio e quello della mia migliore amica =)
alla
prossima!!! Saluti Ilaria XD
__Ilaria_:
Complimenti per il tuo nome è bellissimo...visto che è identico al
mio!!!! =)
Hehe
si vede che noi Ilarie ci capiamo con queste cose....e sarà che sei la
mia fotocopia perché a me Damon piace taaaanntooo!!! =D
Allora
ti è piaciuto questo capitolo??? Spero di si =) mi fa tanto piacere che
ti piaccia la storia....alla prossima bacio!!!
2.
Grazie a tutti quelli che hanno messo la storia tra i preferiti,
seguite o da ricordare....che bello!!!!!
3.
Mille grazie anche a chi ha solo letto!!! =)
Ci
sentiamo al prossimo capitolo....bacio a tuttiii!!!!!
|
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Capitolo 4 *** Primo bacio... ***
Dopo un pranzo con
molte tensioni Damon se ne andò di nuovo. Ilaria si fece di nuovo
strada tra i libri lasciando i due pincioncini da soli a parlare.
"Stefan non ti va ancora di
parlare?", chiese Luana.
"Di Damon dici? Si dai, cosa vuoi
sapere?"
"Non devi se non vuoi."
"È giusto che io te lo racconti,
visto che ogni volta divento quasi una belva.", disse Stefan sorridendo.
"D'accordo, beh mi chiedevo solo
il perché di tutto questo odio."
"SAi una volta noi due eravamo
come te e tua sorella, ci volevamo un bene incredibile. Facevamo
davvero tutto insieme. Poi abbiamo conosciuto una ragazza, Katherine. E
lei faceva il doppio gioco, poi un giorno lei morì in un incendio. Da
quel giorno Damon ce l'ha con me perché diciamo aveva scelto anche me.
E ora fa di tutto per rovinarmi la vita."
"Mi dispiace.", fu l'unica cosa
che Luana riuscì a dire.
"Pazienza, ormai non si può più
fare niente. Damon è come è, e io devo stare attento e anche tua
sorella."
"Non ti devi preoccupare per lei,
sa difendersi da sola. E poi le sta antipatico."
"Meglio così. Sai mi piace
parlare con te."
Luana abbassò lo sguardo e disse:
"Anche a me."
"Che ne dici se continuiamo
domani sera a parlare? Magari a cena?"
"Dico che la trovo una bellissima
idea."
"Bene allora ti faccio sapere
quando ti vengo a prendere."
"Va bene però fallo più tardi tre
ore prima ok? Sai ho bisogno di tempo e poi faccio venire una crisi
isterica ad Ilaria."
Stefan incominciò a ridere: "Va
bene lo farò il più presto possibile."
"Bravo, dai ora andiamo a vedere
cosa fa Ilaria."
"Certo."
Luana e Stefan si diressero verso
la libreria.
"Allora, quanti libri hai
trovato?", chiese Luana.
"Non t'immagini quanti! Ma per
adesso posso prendere questi tre Stefan?", chiese Ilaria porgendo i
libri a Stefan.
Lui lì guardò, sorrise e rispose:
"Certo che puoi prenderli."
"Grazie ma non è che anche gli
altri due sono di Damon?"
"In effetti."
"Va beh chi se ne frega lì prendo
lo stesso."
"Brava."
"Ehm Stefan ti ringrazio di cuore
per l'invito, ma ora è meglio se ne andiamo.", disse Luana.
"D'accordo come volete, tanto ci
vediamo domani."
"Domani? Mi sono persa qualcosa?
Dove andate?", chiese Ilaria alzando e abbassando le sopracciglia,
tipico.
Stefan sorrise e rispose: "L'ho
invitata a cena."
Ilaria si alzò, andò da Stefan,
gli diede una pacca sulla spalla e disse: "Bravo Stefan, così si fa."
"Già ehm sorellona andiamo?",
chiese Luana.
"Va bene. Allora ci si vede
Stefan, e grazie di tutto."
"Di niente, tu stai attenta. Ci
vediamo."
"Ma io sto sempre attenta!",
esclamò Ilaria strizzando l'occhio destro.
Luana ed Ilaria fecero per
andarsene quando tutto ad un tratto, Luana corse indietro, diede un
bacio sulla guancia di Stefan e corse di nuovo fuori come una furia.
Ilaria la seguì, le saltò addosso ed esclamò: "Ma brava sorellina! Sono
orgogliosa di te!"
"Mi sto vergognando come una
cretina."
"Ma dai sei stata adorabile!
Unico dettaglio, potrei farmi una bistecca sulla sua faccia ora da come
sei rossa."
"Ma vai a quel paese!"
"Spiacente è occupato, ma non
appena si libera un posto ci vado eh."
Luana alzò gli occhi al cielo e
chiese: "Sta sera andiamo di nuovo a quel Mystic Grill?"
"Mais oui madmoselle."
"Perché sei così euforica? Forse
perché hai visto Damon?", chiese Luana provocando Ilaria.
"Ti chiamo quando si liberano due
posti va!"
"Ti adoro sorella!"
"Anch'io."
Così quella sera andarono al
Mystic Grill per bere qualcosa.
"Tu cosa prendi?", chiese Luana.
"Credo solo un tè freddo, l'alcol
non lo sopporto proprio. Tu cosa prendi? Un sex on the beach?"
"Yes, come mi conosci bene!"
"Ragazze posso farvi io una
bevanda? Scommetto che vi piacerà, sa di lamponi.", le interruppe il
barman.
Le due si guardarono e dissero
contemporaneamente: "Si dai."
Purtroppo la bevanda piacque
troppo alle due. Bevvero tutto il bicchiere perché non sentirono
l'alcol in abbondanza che c'era dentro. Ed essendo che loro non ci
erano abituato li salì subito in testa.
"Hihihihi, Lu mi sa che siamo
ubriache!", disse Ilaria ridendo come una rimbambita.
"Wuuuuuuu mi sa anche a me si si
!!!! Ma questa cosa era cosiiii buonaaa!!!", esclamò Luana alzando le
mani.
"Hey tu cosa ci hai fatto?",
chiese Ilaria puntando il dito contro il barman.
"Ragazze mi dispiace non
immaginavo che vi avesse fatto un effetto del genere!"
"E noi ora come andiamo a casa
eh?!?!?!", chiese Luana.
"Vi accompagniamo noi.", rispose
una voce.
Le due si girarono e videro due
ragazzi che non conoscevano.
"No grazie noi chiamiamo un taxi!
Siamo ubriache ma non sceme.", disse Ilaria.
"Dai bellezza tu sei più gentile
della tua amica?", chiese uno avvicinandosi a Luana.
"No, non lo sono!", rispose Luana
spingendo il tipo.
"Ci potremmo divertire dai.",
disse l'altro accarezzando i capelli di Ilaria.
"Hanno detto di no.", li
interruppe una voce fredda.
Sia i ragazzi che le ragazze si
girarono. Davanti a loro c'erano i due fratelli Salvatore.
"Voi non rompete il cazzo.",
disse il ragazzo vicino ad Ilaria.
Un momento dopo il ragazzo si
trovò sbattuto al muro da Damon, mentre Stefan s'avvicinava a l'altro.
"Oh oh qui è meglio smammare.",
disse Ilaria.
"Si andiamo via!", esclamò Luana.
Così le due uscirono dal locale.
Entrambe scoppiarono a ridere.
"Cantiamo? Cantiamo?", chiese
Luana.
"Siiii!!", rispose Ilaria
entusiasta.
"Bene incominciò e poi tu mi
segui."
"Va bene!!!"
E Luana incominciò:
"I am what I am
I am my own special creation
So come take a look
Give me the hook
Or the ovation "
Ilaria l'accompagnò:
"It's my world
That I want to have a little
pride
My world
And it's not a place I have to
hide in
Life's not worth a dam
Till I can say
I am what I am
I am what I am
I don't want praise I don't want
pity
I bang my own drum "
Tutto ad un tratto Ilaria smise
di cantare.
"Hey perché hai smesso di
cantare?", chiese Luana.
"Perché mi sono accorta solo ora
che piove e siamo tuuuuutte bagnate e mi sto sentendo male!"
"Come ti stai sentendo male?"
"Si gira tutto intorno a me, e
uuuu.", esclamò Ilaria e tutto ad un tratto tutto si fece buio.
Si risvegliò al caldo in mezzo a
delle coperte.
"Oi la mia testa.", esclamò
tenendosi la testa.
"Buon giorno ubriacona.", disse
una voce.
Lei si mise seduta e vide Damon
sorridente appoggiato con una spalla alla porta.
"Buon giorno, ehm dove sono?"
"Nella mia camera da letto, ieri
sera vi abbiamo trovato sulla strada. Tu svenuta e tua sorella che
faceva la danza della pioggia intorno a te. Così vi abbiamo portate
qua."
"Oddio che scena.", disse Ilaria
stiracchiandosi. Guardò in giù e constatò che al posto dei suoi jeans e
della sua T-shirt viola ora indossava dei pantaloncini corti e neri ed
una maglietta nera della puma.
"Perché ho degli altri vestiti
addosso?"
"Beh eri tutta bagnata e ti ho
cambiata e i tuoi capelli non gli ho toccati e ora si vede che bel nido
per gli uccelli che si è fatto in testa.", rispose Damon sorridendo da
strafottente.
"Tu mi hai spogliata?!?!?!",
esclamò Ilaria.
"Non ti preoccupare gli indumenti
intimi non gli ho toccati, infatti potrebbe essere che ti prendi
comunque un accidente."
"Brutto idiota arrogante come ti
sei permesso?"
"Io sarò idiota e arrogante ma tu
sei pazza e rompipalle!"
"Vaffanculo!!! Luuuu!!", esclamò
Ilaria uscendo dalla stanza, seguita da Damon.
"Dov'è Luana?", chiese lei.
"In quella stanza.", rispose
Damon indicando una porta con faccia divertita.
Ilaria bussò e poi aprì. Vide sua
sorella seduta sul letto divertita, che mangiava un cornetto. E Stefan
era vicino a lei.
"Ciao sorellona.", salutò lei.
"Ciao.", salutò Ilaria chiudendo
di nuovo la porta.
"Almeno sta bene."
"Sei un pò iperprotettiva.",
affermò Damon.
"Visto che è l'unica persona al
mondo che mi è rimasta, si lo sono."
"Ne vuoi parlare?"
"No."
"Ok."
Per un pò rimasero in silenzio,
poi Damon chiese: "Vuoi fare colazione?"
"In effetti ho fame."
"Allora dai andiamo in cucina."
Così andarono in cucina. Damon si
diresse direttamente verso gli scaffali e preso fuori qualcosa.
"Ti piace questa?", chiese lui.
Ilaria lo guardò e vide che in
mano teneva un baratolo di Nutella.
"Scherzi? Io l'adoro, ci vado
matta!", esclamò lei.
"Brava anche io!", disse Damon ed
incominciò a prendere fuori altre cose.
"Ehm il latte lo vuoi freddo o
caldo? Oppure vuoi un succo di frutta?"
"Latte freddo."
Dopo qualche minuto sulla tavola
c'erano pronti pane, Nutella e latte freddo per Ilaria.
"Wow grazie!", disse lei.
"Prego."
"Tu non mangi?"
"No ho già fatto colazione."
"Ah ok.", disse Ilaria sedendosi
a tavola ed incominciò a mangiare.
"Allora come mai vi siete
ubriacate ieri?"
Ilaria alzò gli occhi al cielo e
rispose: "Mah il barman ci ha detto che ci faceva lui qualcosa di
buono. Ed era buono cavolo, sapeva di lamponi ed era dolce. Ma quanto
pare c'era abbastanza alcol e io l'alcol non lo sopporto infatti non lo
bevo mai. Io mi sono ubriacata per questo e Luana credo perché ha
bevuto tutto ad un colpo. Lei lo sopporta di più l'alcol, solo che gli
sarà andato subito in testa così."
"Complimenti.", disse Damon
sorridendo.
Ilaria non disse niente e
continuò a mangiare. Damon la guardò e poi disse: "Sai quando sei
irritata sei carina, ma quando sei te stessa sei davvero bella."
Ilaria si affogò ed incominciò a
tossire.
"Dai non reagire così, so che
detto da uno bello come me può mettere a disagio.", disse Damon con il
suo solito sorriso da Damon.
Quando Ilaria si fu ripresa
rispose: "Primis non prendermi per il culo. Secundis mi sa che non sono
stata io la solo ad ubriacarsi visto la stronzata colossale che hai
detto e terzis sei davvero montato."
"Primis non ti preso per il culo,
se lo avessi fatto lo avresti sentito al tuo fondoschiena. Secundis io
a differenza di te lo sopporto moooltooo bene l'alcol. Terzis non sono
montato ma solo consapevole di me stesso. E quartis sei sempre così
autoironica?"
"Ma vaffan..."
"Hey ragazzi ma voi dovete sempre
azzuffarvi?", li interruppe Luana che in quel momento entrò in cucina
con Stefan.
"È stata lei.", disse Damon
puntando il dito contro Ilaria.
"Idiota."
"Pazza."
Più tardi quando le ragazze se ne
furono andate Stefan andò da Damon e chiese:
"Allora Damon come mai non l'hai
ancora attaccata?"
"Perché lei è speciale.", rispose
Damon con un bicchiere di Vodka in mano.
"Damon lasciala stare, non devi
fare del male anche a lei."
"Tranquillo fratellino non la
toccherò e nemmeno sua sorella. Troverò un altro modo per rovinarti,
tanto è la mia passione.", disse Damon sorridendo maligno.
Quella sera come promesso Stefan
e Luana andarono insieme a cena. Come sempre parlarono del più e del
meno, finche tutto ad un tratto Luana disse: " Stefan devo raccontarti
una cosa."
"Va bene, vuoi rimanere qui e me
lo racconti durante il dessert oppure andiamo a camminare?"
"Negherò di averlo detto ma è
meglio camminare."
Così Stefan pagò il conto da
bravo gentiluomo e poi uscirono.
"Allora dai dimmi."
"Okay ma guarda che non è niente
di grave eh!"
"Va bene.", disse Stefan
sorridendo.
"Allora, io ed Ilaria non siamo
sorelle di sangue. I nostri genitori erano amici e dodici anni fa
avevano deciso di andare in vacanze loro quattro lasciando noi da una
suora a cui volevamo tanto bene. Il viaggio lo fecero in aereo ma non
arrivarono mai destinazione, perché per un guasto l'aereo si schiantò con il
suolo, esplodendo. Noi siamo rimaste nel orfanotrofio in cui lavorava
la suora, perché non c'era nessuno che poteva ne voleva prenderci. E
così siamo cresciute insieme con il legame di sue sorelle che hanno
condiviso tutto.", Luana terminò il racconto con le lacrime agli occhi.
Stefan l'abbracciò e disse: "Mi
dispiace davvero tanto."
Luana lo guardò senta dire
niente, negli occhi. Lui le mise una mano sulla guancia e disse: "Hai
degli occhi stupendi."
Poi chinò la testa e mise le sue
labbra su quelle di Luana. Lei non si oppose, così Stefan approfondì il
bacio.
Salve a
tutti!!! Chiedo umilmente perdono per questo mio ritardo schifoso.....
ho avuto un pò di stress....in compenso il capitolo è lunghetto =D
comunque
bando alle ciance.....vi è piaciuto il capitolo??? Spero di sii!!!! Io
mi sono divertita un mondo a scriverlo e spero voi a leggerlo.....mi
raccomando fatemi sapere cosa ne pensate...=)
Ora i
ringraziamenti che ci vogliono per forza perché voi mi date la voglia
di continuare, siete un mito!!!
AlexiaLil:
Sorella grazie!!!!! Hihihi noi due ci divertiamo come delle sceme ad
immaginarci tutto =P Grazie di tutto bella mia!!!!!
__Ilaria_:
Nome stupendo XD comunque brava metti i stra ovunque, lo faccio anche
io, descrive meglio le cose =P
Io
e la mia amica ti ringraziamo davvero tanto per tutti i complimenti
siamo strafelici!!! =D Un bacione grande anche a te!!!! Ciao ciao =)
Samirina:
Wow quanti complimenti, sono davvero lusingata. Mi fa piacere che ti
piaccia il modo in cui scrivo, visto che ho sempre paura che non vada
bene e chiedo scusa per gli errori di battitura. Non temere Ilaria e
Damon si scioglieranno, ci vorrà un pò, ma si scioglieranno =)
Un
bacione enorme anche a te!!!! ^^
Ringrazio
per aver messo tra i preferiti la storia:
1 -
AlexiaLil
2 -
fior di loto
3 -
giuggiolina43
4 -
nana_86
5 -
Samirina
6 -
__Ilaria_
Un
grazie anche a chi ha messo la storia tra le seguite:
1 -
Barrowman
2 -
bella95
3 -
biafin
4 -
lilly86
5 -
__Ilaria_ (Sei grande ci sei sempre xD)
E grazie
a tutti quelli che leggono semplicemente in silenzio!!!!
Ci
sentiamo al prossimo capitolo, bacione a tuttii!!!!!!!!!! ^^
PS: Se siete
appassionati di Harry Potter vi consiglio la storia della mia
grandissima amica AlexiaLil, "LOVE VAMPIRE". È davvero bella e la mia
amica è un genio, passateci se avete voglia ^^ (spero di non violare
nessun regolamento, altrimenti scusate xD)
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Capitolo 5 *** Chiarimenti.... ***
Ormai era passata una settimana da
quando Luana e Stefan si erano baciati.
E ora a casa Salvatore,
Stefan era seduto alla scrivania e scriveva nel suo diario:
"Caro diario, sono uno
stupido scemo! Ormai è passata una settimana da quando io e Luana ci
siamo baciati e io non mi sono fatto più vivo. E questo perché? Perché
sono quello che sono, un essere riluttante. Ci dovevo pensare prima!
Prima d'innamorarmi di lei....e invece ora la sto solamente facendo
soffrire. E l'ho messa solamente in pericolo, non sarà mai sicura con
me, anche se io giurò che non vorrò mai farle del male, ma se un giorno
per qualche stupido motivo non riuscissi a controllarmi? Alla fine è
uno dei motivi del perché ho chiuso con Elena. Sono un infame, mi ha
chiamato e io ho staccato il cellulare e passata a casa e io ho fatto
finta di non essere a casa, in poche parole uno stronzo? Ma cosa posso
fare ora? Non voglio perderla ma non riesco a farle vedere il mostro
che sono. E....."
"Commovente fratellino.", lo
interruppe la voce di Damon.
"Fatti i fatti tuoi Damon."
"Uhu come siamo acidi oggi.
Comunque volevo solo fare il fratello buono e vedere come stai."
"Certo come se t'importasse
qualcosa."
"In effetti non me ne importa
niente ma sai ho bisogno d'informazioni per la mia sorella."
"Sicuramente non le avrai da
me. E te lo ripeto Damon, lasciala in pace."
In un secondo Stefan si
ritrovò al muro, con la mano di Damon stretta al collo.
"Senti un pò fratellino sono
di buon umore oggi, non me lo rovinare dicendomi quello che devo fare o
meno chiaro? Io faccio quello che voglio e non sarai tu a fermarmi."
Stefan cercò di liberarsi
dalla presa ma non ci riuscì, Damon era troppo forte. Così disse
soltanto: "Lasciami andare."
"Sai credo sia meglio che
incominci a mangiare qualcosa di più consistente al posto dei
scoiattoli.", disse Damon lasciandolo andare.
"Io non sono come te."
"E grazie al cielo, sarebbe
un'offesa per me. Comunque mi è venuto in mente di avere una certa
fame, andrò prima a mangiare un pò e poi vado in piscina. Anzi no
mangio dopo, scommetto che troverò qualche bel spuntino lì in piscina."
Dalla gola di Stefan uscì un
ringhio.
"Oh ti prego risparmiami
questa schifezza, non sai nemmeno ringhiare. Beh io vado, ciao
depresso.", disse Damon uscendo dalla stanza.
Nello stesso momento nel
appartamento delle sorelle Ilaria esclamò esasperata: "Ora basta Luana!
Noi oggi andiamo in piscina e tu ti togli dalla testa Stefan, chiaro?"
"Va bene."
"Ecco brava così mi piaci,
dai vatti a preparare così dopo andiamo."
Detto fatto, non appena le
due furono pronte andarono in piscina. La prima cosa che fecero era
andare in acqua, dopo essersi rinfrescate andarono ad abbronzarsi,
entrambe con le cuffiette del ipod nelle orecchie. Tutto a un tratto
Ilaria si sentì strattonare il braccio, si tolse una cuffietta, alzò
gli occhiali da sole e chiese: " Cosa c'è?"
"Mega fusto dai occhi blu a
ore tredici."
Ilaria alzò la testa e guardò
in quella direzione e le mancò l'aria. Era Damon, in costume da bagno
nero ed occhiali da sole. Lui sorrise e la salutò con la mano. Ilaria
alzò la mano per contraccambiare il saluto.
"Se mi dici che non ti piace
m'incominci seriamente a preoccupare, è troppo bono!"
"Infatti sorellina non l'ho
nemmeno detto. Ma non deve sapere che lo trovo bello, altrimenti se la
tira ancora di più."
"Ah capisco e lo trovi solo
bello?"
"Non so, è troppo arrogante
per i miei gusti."
"Ma ti piace lo stesso."
"Non lo so."
"Va bene, va bene. Ma quanti
anni ha?"
"Boh credo 20 o una cosa del
genere."
"Sta venendo in qua."
Ilaria si voltò e lo vide
avvicinarsi a loro.
"Ciao ragazze."
"Ciao Damon.", salutò Luana.
"Ciao stalker.", salutò
Ilaria sorridendo.
"Il giorno che mi chiamerai
per nome ti offro un gelato."
"Oh davvero? Allora ciao
DAMON."
Lui sorrise e disse: "Va bene
mi hai fregato, ILARIA."
"Ehm prima che incominciate
con i vostri battibecchi infermabili potresti dov'è Stefan?"
"Oh si sta deprimendo a casa."
"Cosa? È a casa?"
"Si almeno che non abbia
deciso di farsi un giro, ma come ho già detto è troppo depresso per
uscire."
"Oh adesso lo faccio
deprimere io per davvero, ora vado e mi sente."
"Si vai Lu cantagliene
quattro!", esclamò Ilaria alzando il braccio.
Luana si mise la gonna e il
top sopra il costume a due pezzi, prese tutta la sua roba e disse:
"Ragazzi io vado, voi divertitevi eh!"
"Si vai scuoti mio fratello!
E se non ti apre, entra e basta la porta è sempre aperta."
"Ok grazie per il consiglio."
"Ciao ci vediamo a casa.",
salutò Ilaria.
Damon si sedette vicino ad
Ilaria e prese una cuffietta. Rimase in ascolto per un momento e poi
disse: "Oho Sonohra eh?"
"E tu come fai a conoscerli?"
"Dimentichi che anche io sono
italiano."
"Giusto."
"Ma non avevano scritto una
canzone su i vampiri?"
"Si seguimi o uccidimi."
"Beh ti seguo."
"Ha ha, allora sei tu il
vampiro?"
Damon scoppiò a ridere: "Si
dai."
"Va bene non capisco perché
il fatto ti diverta tanto comunque."
"Lasciamo perdere, allora hai
letto tutti i tuoi libri?"
"Beh quelli dei vampiri si.
Alla fine m'interessava solo uno."
"E cosa hai scoperto
d'interessante?"
"Mah parlava della caccia ai
vampiri che c'era stata qui nel 1863 o qualcosa del genere."
"Nel 1864 precisamente."
"Si giusto, oh vedo che sei
informato."
"Beh in quella caccia sono
stati coinvolti anche i miei antenati."
"Wow ok. E, ehm qualcuno è
deceduto?"
"Si Giuseppe Salvatore
insieme a i suoi figli Damon e Stefan Salvatore."
"Ouh che brutta cosa. Vedo
proprio al italiana eh, i nomi degli antenati."
"Hehe già. Comunque che idea
ti sei fatta allora dei vampiri?"
"Beh è difficile farsene una
concreta, comunque c'è molta mitologia. E poi c'è ancora da vedere se
esistono."
"Oh beh dal mio punto di
vista da qualche parte ci sono."
"E poi ero io la credulona?"
"Eh già. Allora credi al
fatto che non si specchiano? Oppure sei più tipo da saga Twilight?"
"Non saprei la saga di
Twilight è più realistica. Però non ci credo al fatto che non si
specchiano, oppure il fatto del aglio, della chiesa e così via."
"E secondo te come muoiono?"
"Mi convince di più la teoria
del impalettare e che brucino al sole."
Damon sorrise soltanto senza
dire niente.
"Si può sapere perché sorridi
così da scemo?"
"Niente, mi diverto a sentire
le tue teorie."
"Ah allora buon divertimento."
"Grazie allora andiamo a
farci un bagno?"
"Si dai, se no qua mi
sciolgo."
"Oppure bruci."
Ilaria scoppiò a ridere: "Oh
si certo se non mi metto la crema solare sicuramente succederà."
In tanto Luana era arrivata a
casa Salvatore, e suonò. Nessuna risposta, così suonò di nuovo, di
nuovo e di nuovo, ma niente. Allora seguendo il consiglio di Damon
entrò e basta. Senza fare troppo rumore si diresse verso la stanza di
Stefan, non voleva che se la sentisse si nascondeva o qualcosa del
genere. Trovò la porta della stanza aperta e Stefan steso sul letto.
"Stefan."
Lui scattò in piedi e disse:
"Luana che ci fai qui?"
"Che ci faccio qui? Cerco di
capire perché mi stai evitando! Cosa c'è ti sei solo divertito a
prendermi in giro?!"
"No no! Io non l'avrei mai
fatto!"
"E allora cosa c'è che non
va?"
"Io.", disse Stefan
abbassando lo sguardo.
"Perché dici così? Tu sei
perfetto Stefan."
"No non sono affatto
perfetto, sono un mostro."
"Io non capisco."
"Meglio così mi odieresti."
"Ma io voglio capire Stefan,
ne ho il diritto."
"Non posso, non posso.",
disse Stefan sedendosi sul letto, con i gomiti sulle ginocchia e la
testa tra le mani.
Vedere Stefan così fece male
a Luana, così gli si avvicinò, si mise in ginocchio e alzò con la mano
la testa di Stefan.
"Stefan cosa c'è? Ti prego
parla con me."
Stefan la guardò nei occhi,
quei occhi castano chiaro, che riuscirono magicamente a
tranquillizzarlo e a fargli capire senza dire niente, che lei avrebbe
capito. Lei avrebbe accettato quello che lui era.
"D'accordo, ti dirò tutto."
Luana si sedette vicino a lui
e rimase in silenzio.
"Non so come incominciare,
beh te lo dico e basta. Luana, io sono un vampiro."
Luana sgranò gli occhi: "Tu
cosa?"
"Si hai sentito bene sono un
vampiro. Ho 163 anni se includi i miei anni da essere umano altrimenti
146."
"V-vuoi dirmi che sei tu
quello che ha ucciso quei ragazzi?", disse Luana allontanandosi da
Stefan.
"No non sono stato io
credimi! Io mi nutro di animali, non uccido essere umani. È stato
Damon.", disse Stefan andando incontro a Luana.
"Damon???"
"Si Damon, a lui non importa
nulla delle persone."
"Ma ma Ilaria è con lui!"
"Non temere a lei non farà
niente."
"Ne sei sicuro?"
"Con Damon non si può mai
essere sicuri, ma mi ha detto che non la toccherà."
"Lo spero per lui."
Per un pò rimasero in
silenzio poi Luana chiese: "Chi ti ha trasformato?"
"Katherine."
"Katherine?"
"Si e lei ha trasformato
anche Damon."
E Stefan le raccontò tutta la
storia, di come Katherine aveva manipolato lui e Damon, li aveva usati
per puro divertimento. E fatto bere a Stefan il suo sangue senza
saperlo. E poi che per tanto tempo lui aveva pensato che lei fosse
morta e invece un mese prima aveva scoperto che era riuscita a scappare
dalle fiamme e che era ancora viva. E che Damon lo odiava, perché aveva
scelto anche lui. Era una cosa meravigliosa, finalmente poter parlare,
sfogarsi con una persona a cui teneva che a quanto pare non aveva
intenzione di scappare come avevano fatto tante altre persone, inclusa
Elena.
Luana per un pò non disse
niente poi si avvicinò a Stefan, gli mise una mano sulla guancia e
disse: "Mi dispiace."
Era vero, le dispiaceva per
tutto. Negli occhi di Stefan mentre raccontavo si vedeva puro dolore,
disperazione e senso di colpa. Stefan d'altro canto non poteva credere
a quello che stava succedendo, Luana davvero lo stava accettando.
"Stefan non m'importa se sei
un vampiro o meno. Io so che tu sei Stefan Salvatore, un ragazzo
speciale, generoso e buono con una coscienza, che non tocca una
persona. Questo è tutto quello che importa."
Stefan non seppe cosa dire,
così Luana colmò quel silenzio baciandolo, cercando di fargli capire
tutti i suo sentimenti nei suoi confronti. Cercò di fargli capire
quanto teneva a lui e che lo amava. Stefan sembrò capire, perché
contraccambiò il bacio allo stesso modo.
Quando si staccarono Stefan
disse: "Luana credo sia meglio che per adesso tu non dica niente ad
Ilaria, la proteggerai di più. Credimi una volta che ci sei dentro non
ne esci più."
"Ma io non le ho mai nascosto
niente."
"Lo so e mi dispiace che tu
debba incominciarlo a farlo per colpa mia."
"Non è colpa tua."
"Grazie."
"Per cosa?"
"Per essere qui ora con me
dopo aver saputo quello che sono."
"Non devi nemmeno
ringraziarmi, ci tengo a te umano o non umano."
Stefan strinse forte a se
Luana e le sussurrò nel orecchio: "Ti amo."
"Ti amo anche io."
Nello stesso istante in
piscina Ilaria e Damon stavano facendo la lotta in acqua. Più che altro
Ilaria cercò di non annegare visto che Damon l'aveva presa per i
fianchi e la tirava giù in acqua mentre lei cercava di dimenarsi.
Quando la lasciò andare, dopo aver ricevuto un calcio in faccia disse:
"Ma sei tremenda!"
"Sei scemo tu!!! Non ti basta
farmi annegare no mi devi fare anche il solletico ai piedi?! Non ci
posso fare niente se mi fai il solletico ai piedi calcio
automaticamente."
"E come calci.", disse Damon
toccandosi la mascella.
"Scusa."
"Fa niente, dai usciamo così
ti prendo il gelato."
"Okay, bravo vedo che non ti
sei dimenticato. Però io ti aspetto al asciugamano ok?"
" Va bene, quale gelato vuoi?"
"Scegli tu sorprendimi.",
disse Ilaria sorridendo e andando dal suo asciugamano.
Damon scosse la testa e andò
al bancone dei gelati, dove fu costretto a fare la fila. Mentre
aspettava osservò Ilaria da lontano, si era stessa a pancia in giù,
gomiti per terra e la testa sulle mani. Si accorse solo un attimo dopo
che stava sorridendo come un cretino. Ma cosa diavolo li stava
succedendo? Lui Damon Salvatore, il male senza coscienza si stava
interessando ad una ragazza. E non nel senso d'interessamento del tipo,
conquista (cosa che al massimo durava 5 minuti), portala a letto (altri
5 minuti al massimo), divertiti ( dipende da quanto aveva
voglia),nutriti (a volontà finche ne voleva) e cancellarle la memoria.
No lei era diversa, ma non capiva perché. Prese due maxi bon e andò di
nuovo da lei. Lei alzò la testa e disse: "Non ci credo, hai preso il
maxi bon???"
"Si perché? Non ti piace?"
"Scherzi ci vado matta è il
mio preferito in assoluto e non immaginavo ci fosse anche qui che
bello!!!"
Damon glie lo diede e si
sedette vicino a lei scuotendo la testa e sorridendo.
"Che c'è?", chiese Ilaria.
"Niente, niente e solo che è
anche il mio gelato preferito. Sai una cosa? Vado a prendere il mio
asciugamano e mi trasferisco qua."
"Devi pagare l'affitto però."
Damon non rispose e andò a
prendere l'asciugamano, sempre sorridendo. Ilaria li guardò dietro, e
dovette constatare che tutte ma davvero TUTTE le ragazze gli guardavano
dietro. Era davvero un tipo da urlo, e lei non riusciva a capire come
fosse possibile che uno come lui desse attenzioni proprio a lei. Quel
ragazzo era un mistero in tutti i sensi, con gli altri sembrava freddo,
distaccato e appunto arrogante. E con lei sentiva che piano piano si
stava sciogliendo. Tutto ad un tratto una voce interruppe le sue seghe
mentali: "Ciao sei Ilaria giusto?"
Ilaria alzò la testa e vide
Elena: "Si sono io e tu sei Elena giusto?"
Elena sorrise e rispose: "Si
sono io, come stai? Ti piace qui a Mystic Falls?"
"Si mi piace un sacco è una
cittadina tranquilla."
"Mi fa piacere vedo che hai
già fatto amicizie.", disse Elena guardando verso Damon.
"Si più o meno."
"Posso darti un consiglio?
Stai molto attenta con Damon, ha un lato oscuro meglio non fidarsi."
"Grazie per il consiglio. Lo
terrò a mente.", disse soltanto Ilaria. Lei era una persona che doveva
vedere le cose con i propri occhi, altrimenti non ci credeva.
"Ciao Elena.", disse Damon.
"Ciao Damon. Beh io devo
andare, mi ha fatto piacere rivederti Ilaria.", disse Elena.
"Anche a me. Ciao ciao!",
disse Ilaria.
"Si anche a me, ciao Elena.",
aggiunse Damon.
Elena se ne andò e Damon si
sedette vicino ad Ilaria, ora sul suo asciugamano.
"Allora cosa ti ha detto?"
"In effetti non sono fatti
tuoi, comunque mi ha detto di stare attenta."
"Ah davvero? E a cosa?"
"A te."
Damon sorrise e disse: "Forse
è meglio se l'ascolti."
"È davvero la cosa migliore?"
"Per te si."
"Beh sicuramente allora non
lo farò, la prendo come una sfida."
"Smettila di dire le stesse
cose che dico io."
"Ma tu non l'hai detto!"
"Non ora."
"Allora non vale. Comunque
perché sei qui solo? Dove sono i tuoi amici."
"Non ho amici. Non mi fido di
nessuno, e poi in generale la gente mi odia."
TADAAAAAAAAAAAAAAA sono tornata
con un nuovo capitoloooo!!!! Piena d'energia =D
Allora ve gusta???? Spero proprio
di sii!!!!!! A me piace....specialmente Damon arrgghhhh e che carini
Luana e Stefan eh??? Beh come vedete sono molto euforica e sapete
perché??? Grazie a voiiiiiiiii!!!!!!!!!! Voi che leggete e commentate
siete stupendi mi date una voglia incredibile sisisisi XD
Okay okay mi calmo U_U
Ho seguito un consiglio di
Samirina e ho cercato d'inserire un pò di più i pensieri di Stefan e
Damon...spero sia di vostro gradimento così =)
Comunque vi devo comunicare un
ritardo già prevedibile....la prossima settimana vado in gita
scolastica (già perché vivo in Svizzera, rivelazione eh???, ma sono
Italiana fino al osso, e qui la scuola va ancora 4 settimane!!!! Che
disgrazia -.- beati voi!!!!). Ma prometto di sbrigarmi il prima
possibile...non voglio farvi aspettare troppo!!! =)
Ringraziamenti:
AlexiLil: Fratellaaaa!!!! Ma
grazie di tuttoo!!!! =D Prego non ce di che per la pubblicità te la
rifaccio XD bacione tvttttb!!!!
Samirina: Davvero sono lusingata
^^ mi fai un sacco di complimenti....sai ho sempre paura di scrivere
male....e mi fa davvero piacere sentirmi dire che scrivo bene....e che
il capitolo ti è piaciuto....grazie!!! =)
come vedi ho cercato di seguire
il tuo consiglio e di scrivere un pò più i pensieri di Stefan e
Damon....spero ti piaccia....fammi sapere cosa ne pensi ^^ bacio alla
prossima!!! =)
__Ilaria_: Ciaoooo!!!! E. noi.
adoriamo. te!!!!! =D Sono felicissima che la storia ti piaccia così
tanto.....e mi fa piacere che ti diverta la storia è una cosa
buona...si modestamente Ilaria e Damon sono dei miti e Stefan e Luana
adorabili...mi sciolgo io stessa a scrivere xD
comunque spero che anche questo
chapy ti piaccia...fammi sapere cosa ne pensi...bacione ^^
Alla prossima!!! Vi adoro!!! =D
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Capitolo 6 *** La scoperta.... ***
Stefan e Luana erano stesi
sul letto di Stefan abbracciati, quando Luana chiese: "Stefan ti posso
fare una domanda?"
"Certo, puoi chiedermi tutto quello
che vuoi."
"Ecco non è che mi dispiaccia, ma
come mai tu ed Elena avete rotto? Insomma lei sa che tu sei un vampiro?"
"Si lei sa, e appunto per questo
motivo che mi ha lasciato. Come ti avevo detto, due mondi troppo
diversi, e lei non volevo stare nel mio mondo. Cosa comprensibile, e
che capirei anche se lo decidessi tu."
"Beh per me i nostri mondi non sono
tanto diversi, solo che ora esistono i vampiri, tutto qua."
Stefan sorrise e le diede un
delicato bacio sulla bocca: "Sei incredibile."
"Lo so.", disse Luana ironicamente.
"Senti un pò domani mattina hai
voglia di andare a fare un pò di jogging con me?"
"Certo, molto probabilmente dopo 50
metri mi vedrai strusciare per terra ma ci sto!"
"Brava, questa è la giusta
motivazione."
"Grazie, comunque se ho capito bene
tu ti nutri di sangue dei animali."
"Si, esattamente. Cosa che aiuta la
mia coscienza ma non la mia forza, il sangue umano rende molto più
forte, come nel caso di Damon. Lui è molto più forte di me, purtroppo."
"Lui se ne frega completamente.",
affermò Luana.
"Già, sai come vampiro puoi
scegliere di spegnere tutto, il dolore, il senso di colpa, la tristezza
insomma tutto. Ed è esattamente quello che ha fatto Damon."
"Beh ma con Ilaria non mi sembra
tanto spento."
"Già ecco perché mi preoccupa molto
di più."
"Non può semplicemente essere che
lei gli piace e basta?"
"Non credo, per Damon le ragazze
sono solo delle bambole da manipolare."
"Giusto appunto le vorrei dire
tutto."
"Si lo so ti capisco, ma devi anche
capire che se lei viene a conoscenza della nostra esistenza non ne
uscirà mai più. E ora purtroppo nemmeno tu."
"Oooohhh e basta preoccuparti così
tanto mi fai venire una crisi però eh!!!!"
"D'accordo scusa."
"Perdonato."
"Grazie, ora posso chiederti io
qualcosa?", chiese Stefan.
"Certo."
"Quanti ragazzi hai avuto fino ad
ora?"
"Veramente tu sei il primo."
"Davvero?", chiese Stefan stupito.
"Si."
"Wow che onore essere il primo."
Luana si mise a ridere e chiese: "E
tu quante nei hai avute?"
"Con te tre."
"Katherine, Elena ed io?"
"Esatto."
"E in quanti anni?"
"In tutto sono 163 anni."
"Mhhhmm mi piacciono i vecchi."
"Brava."
"Grazie, ma dai raccontami un pò più
di te. Cosa hai fatto in tutta la tua esistenza?"
"Fino a 17 anni vivevo, poi sono
diventato un vampiro e sono morto e mi sono nascosto per oltre 100
anni."
"Perché?"
"Perché sono un mostro, e temevo di
fare del male alle persone."
"Stefan, sei hai paura di fare del
male alle persone non sei un mostro."
"Parli perché non sai quello che ho
fatto."
"E non m'interessa.", disse Luana e
baciò Stefan.
Intanto in piscina Ilaria e Damon
parlavano ancora.
"Perché pensi che ti odiano tutti?",
chiese Ilaria.
"Non lo penso è così, ma lasciamo
perdere, non mi frega più di tanto."
"Se lo dici tu."
"E tu anche mi odi?", chiese Damon
con uno sguardo da ruffiano.
"Sei molto misterioso, arrogante e
idiota, ma non ti odio. L'odio è un sentimento troppo forte e come dire
"oscuro"."
"Oho come sei filosofica."
"Se proprio io."
"Comunque grazie per tutti i tuoi
gentilissimi complimenti."
"Di niente quando vuoi."
Dopo un oretta Ilaria se ne andò a
casa. Dopo essersi fatta la doccia, Luana arrivò sparata a casa e le
raccontò di essersi messa con Stefan, omettendo i particolari. Ilaria
era molto contenta per Luana e le raccontò del suo pomeriggio con Damon.
Quella sera i Damon e Stefan erano
nelle proprie stanze pensando al giorno passato. Stefan ancora non
riusciva a credere che Luana davvero accettasse quello che lui era.
Dall'altra parte era preoccupato, aveva paura di farle del male. Però
tutto sommato era molto molto felice. Era innamorato, di una ragazza
stupenda e simpatica e per il momento Damon era più o meno tranquillo.
Damon nell'altra stanza doveva
pensare ad Ilaria, parlava con lui, scherzava e faceva tutto il resto
senza che lui l'avesse manipolata. Lei una ragazza appena arrivata,
semplice che alla fine non significava più delle altre, faceva felice
per un momento lui. Lui Damon Salvatore il vampiro crudele senza
scrupoli, ma cosa cazzo gli stava succedendo?
La mattina dopo come messi d'accordo
Stefan andò a prendere Luana ed andarono a fare jogging. Mentre
correvano Luana tutto ad un tratto si fermò e si piegò in due
ansimando. Stefan si fermò subito e tornò indietro.
"Luana cosa succede?"
Luana lo guardò e disse: "Fregato!"
E incominciò a correre via sotto lo
sguardo sbalordito di Stefan, che dopo aver connesso il cervello
incominciò a rincorrerla. Quando fu dietro di lei la prese per la vita
e la tirò a se.
"Nooooo!!!", esclamò Luana e scoppiò
a ridere.
Stefan la sollevò da terra ed
esclamò: " Presaaaaa!!! E chi ti lascia più!!!!"
Scoppiò a ridere anche lui, poi
avvicinò la bocca al suo orecchio e sussurrò: "Ti amo."
Luana si girò mise una mano sulla
sua guancia e disse: "Anch'io."
Invece Ilaria mentre era a casa si
stava facendo le seghe mentali, perché era sicura che Luana le
nascondeva qualcosa, anche se lei aveva negato categoricamente. Ma le
era sembrata così strana, nonostante fosse così felice. Chissà cos'era?!
Lei quel giorno lo trascorse nel
giardinetto di casa a rilassarsi e Luana naturalmente passò tutto il
giorno con Stefan. La sera poi Luana andò a casa di Stefan, dopo aver
chiesto centomila volta ad Ilaria se voleva andare anche lei. Ilaria
aveva rifiutato perché aveva voglia di rimanere a casa e poi non voleva
disturbare i pincioncini.
Si mise a guardare la televisione,
ma in TV non c'era un bel niente. Tutto ad un tratto, mentre stava
facendo zapping, il campanello della porta suonò. Lei si alzò ed andò
ad aprire. Davanti a lei c'era Damon con un sacco in mano.
"E tu cosa ci fai qui?", chiese
Ilaria.
"Wow che accoglienza!"
"Scusa, e solo che non mi sarei mai
aspettata di vederti qui."
"Beh visto che mio fratello e tua
sorella sono a casa mia e se li sento mi vengono le carie, ho pensato
di venire a fare un pò di compagnia a te. Ho portato dei film."
"Oh beh, grazie.", disse Ilaria
spostandosi un pò per lasciare l'entrata libera. Damon rimase immobile
a guardarla.
"Beh allora che fai? Dai su entra!"
"Aspettavo l'invito ufficiale.",
disse Damon entrando in casa.
"Idiota."
"Rompi palle."
"Dai fammi vedere quali film hai
portato."
"Allora ne ho presi un paio a
casaccio: Role Models, L'altra ultima sporca meta, Wanted, e questo
come ci è andato a finire qui dentro?", esclamò Damon prendendo fuori
un DVD.
"Fammi vedere.", disse Ilaria
prendendo il DVD. Era il film di Romeo e Giulietta con Leonardo di
Caprio."
"Non ci credo!", esclamò lei.
"Si lo so fa schifo ma..."
"Non fa affatto schifo, scemo! Io
adoro questo film! È da un sacco di tempo però che non lo vedo più."
"Allora mi sacrificherò e lo
guarderò con te."
"Chi ti ha detto che ti voglio?"
"D'accordo come vuoi, me ne vado.",
disse Damon andando verso la porta.
Ilaria li guardò dietro, poi sorrise
e disse: "Dai scemo, vuoi i pop corn?"
"Preferisco le patatine."
"Sei fortunato le ho comprate
proprio ieri, alla paprica."
"Mhhh sono le mie preferite."
"Copione."
Così i due si misero sul divano, una
da una parte e l'altro dal altra, e guardarono il film. Ilaria cercò di
trattenersi il più possibile ma non ce la fece, tutto ad un tratto
delle lacrime le scesero dagli occhi.
"Non ci fare caso ho le lacrimali
deboli.", disse a Damon.
Damon non rispose e la fissò
soltanto. La trovava estremamente tenera, si commuoveva quanto sentiva
le frasi d'amore.
Alt! Alt! Alt!!! Ma cosa cavolo
stava succedendo? Lui la trovava tenera??? Era possibile che dopo tanti
anni gli si stava bruciando il cervello??? Ma cosa gli passava per la
testa, tanto non appena lei sarebbe venuta a sapere la verità lo
avrebbe odiato a morte. E alla fine così doveva essere, così lei era
più al sicuro.
Quando il film finì Damon se ne
andò, era passata la mezzanotte. I due si salutarono con un semplice
"Ciao.". Due minuti dopo ad Ilaria arrivò un messaggio.
"Buona notte pazza rompipalle."
Era di Damon, ma loro non si erano
mai scambiati i numeri. Molto probabilmente quel farabutto aveva preso
il suo cellulare e memorizzato il proprio numero, quando lei era andata
al bagno. Sorrise e rispose: "Grazie anche a te arrogante idiota."
Il giorno dopo le due sorelle lo
trascorsero di nuovo insieme tra chiacchiere a non finire e shopping
sfegatato per Luana. Prima di andare a casa fecero anche la spesa
perché Stefan era invitato a cena. Luana chiese ad Ilaria di cenare con
loro ma lei rifiutò perché aveva già in mente qualcosa.
"E cosa devi fare?", chiese Luana.
"Vorrei portare una pizza a Damon
per ringraziarlo per ieri sera."
Luana si fece subito serie e disse:
"Non credo che sia una buona idea."
"E perché no scusa?"
"Non te lo so spiegare, ma e meglio
se lasci stare Damon."
"Ecco finalmente ora mi dici cosa mi
stai nascondendo da quando tu e Stefan siete diventati una coppia?"
"Io non ti sto nascondendo niente.",
disse Luana con lo sguardo abbassato.
"Ah no, allora perché non mi guardi
nei occhi? Non prendere in giro me, lo sai che ti conosco bene e so che
mi stai nascondendo qualcosa."
"Non so di cosa tu stia parlando,
comunque tu fai quello che vuoi."
Così quella sera Ilaria lasciò Luana
e Stefan a casa da soli ed andò a prendere due pizze. Però quando
arrivò a casa Salvatore e bussò, nessuno le aprì. Ilaria si ricordò di
quando Damon aveva detto a Luana che la porta era sempre aperta. Allora
girò il pomello e come infatti, la porta s'aprì.
"Damon ci sei??? Sono Ilaria.",
disse entrando lentamente in casa. Poggiò le pizze su un tavolo in
corridoio e chiese di nuovo: "Damon???"
Ma niente, magari stava dormendo?
Salì su le scale ed andò nella stanza di Damon, ma non c'era nessuno. A
quanto pare avrebbe dovuto mangiare la pizza da sola. Nel momento in
cui volle uscire dalla stanza qualcosa attirò la sua attenzione. Andò
verso la scrivani e prese in mano una foto, e la guardò.
Non riuscì a credere ai suoi occhi.
La foto era in bianco e nero ed era ritratta Elena, ma sotto c'era
scritto Katherine 1864. 1864, l'anno in cui furono bruciati tutti i
vampiri, l'anno in cui gli antenati di Damon, Stefan e Damon Salvatore
furono uccisi. Katherine, era quella Katherine?
Non ci stava capendo più niente,
niente di tutto questo aveva senso! Rimise la foto sulla scrivania ed
uscì il più veloce possibile dalla casa, lasciando lì le pizze. Si mise
a camminare verso casa, tutto ad un tratto sentì un grido, un grido di
paura e d'aiuto. Ilaria si bloccò immediatamente, il grido proveniva
dal bosco lì vicino. Non ci pensò due volte ed incominciò a correre
subito in quella direzione. Meno male non era ancora troppo buio e
riusciva a vedere dove correva. Tutto ad un tratto vide tre figure, una
era per terra, sembrava priva di sensi. Poi la seconda era come china
sulla terza. La seconda alzò la testa e ad Ilaria venne un colpo. Era
Damon!!!! Intorno alla bocca c'era del liquido scuro, era sangue.
Ilaria non ci poteva credere ed incominciò a correre. Mentre correva
qualcuno la prese per il braccio e la fermò. Ilaria si voltò e vide
Damon, la sua bocca ora era pulita.
"Ilaria ti prego aspetta."
"Stai lontano da me!"
"Fammi spiegare."
"Cosa vuoi spiegare eh?! Sei un
vampiro vero?!?!?!"
"Si, ma tu dovresti capire no?"
"No, non riesco a capire dopo quello
che ho visto! Sei stato tu ad attaccare tutti quei ragazzi vero? E
anche Stefan?!"
"Si sono stato io, ma non Stefan.
Lui è il fratello buono."
"Allora non dirmi di capire. E
adesso lasciami andare.", disse Ilaria staccandosi da Damon.
"Aspetta!!!"
"Stammi lontano Damon!!!"
Ilaria si mise a correre fino ad
arrivare a casa. Quando entrò Luana e Stefan la guardarono scioccati.
"Ilaria cos'è successo?", chiese
Luana.
"Cos'è successo??? Ho scoperto
quello che mi stavi nascondendo!!! Damon e lui sono vampiri.", rispose
Ilaria indicando Stefan.
Luana e Stefan non dissero niente.
"Non dite niente eh??? Come hai
potuto nascondermi una cosa del genere?"
"Mi dispiace.", disse Luana.
"È stata colpa mia, glie l'ho
chiesto io di non dirti niente. Non volevo tirarti dentro in questa
storia."
"Io ci sono già in questa storia!!!
Non ci posso credere, grazie mille."
"Ma scusa non eri tu quella che
credeva ai vampiri?"
"Non si tratta del fatto che sono
vampiri. Ma che Damon è quello che fa del male a tutta quella gente e
che io stavo incominciando a fidarmi di lui."
Eccomi
quaaaaaaaaaaa!!!! Dopo tanto anzi no troppo tempo!!!! Mi dispiace
tantissimo per questo ritardo e spero di riuscirmi a fare perdonare con
questo nuovo capitolo.
Volevo dirvi
che siete stupende!!!!! M'avete dato una voglia incredibile con tutte
le vostre recensioni!!!! Grazie mille davvero!!!!
Infatti vi
rispondo subito!!!
AlexiaLil:
heyyy fratella grazie milleee!!! Dai ora non esagerare con il premio
del genio....mi metti in imbarazzo...heheh =P ti voglio bene fratella e
grazie di tutto!!!!
__Ilaria_:
Hahahah oddio Ilaria sei un genio!!!! Troppo forte che hai gridato la
parte di Damon alla tua amica su messeneger!!!! Che bello che racconti
la storia anche a lei =) Grazie mille per tutti i complimenti....non ti
puoi nemmeno immaginare quanto piacere facciano....spero ti sia
piaciuto anche questo!!!! Bacione e alla prossima ^^
Samirina:
Ciao!!!! Che bello che il capitolo ti è piaciuto!!!! Ma figurati non
devi ringraziare per aver seguito il tuo consiglio, grazie a te!!!! Mi
hai aiutata =)
sul fatto di
non dire niente ad Ilaria, beh ora si è fatta sentire heheh =D spero
che anche questo chappy ti sia piaciuto....bacio e grazie ancora!!!! ^^
vaned1995: Ma ciaooo
nuova arrivata!!!! Mi fa davvero piacere che la storia ti
piaccia....come mi hai chiesto in questo capitolo ho spiegato cos'è
successo tra Elena e Stefan. Spero sia di tuo gradimento....purtroppo
non ho ancora avuto tempo di leggere la tua ma prometto di recuperare
il più veloce possibile ^^
kikka94:
Ciao nuova lettrice/commentatrice xD condivido pienamente con
te...Damon è un figo incredibile =D Mi fa tanto piacere che la storia
ti piaccia....per il fatto di Caroline....farà delle altre comparse ma
niente di troppo importante...qualche commento qua e là...per adesso.
Poi magari cambio idea chi lo sa xD Questo chappy ti è piaciuto????
Spero proprio di sii!!! ^^
Grazie a
chi ha messo la storia tra le seguite:
aliena
angelika4ever
Barrowman
bella95
biafin
kikka94
lilly86
stestefy96
__Ilaria_
Grazie a
chi ha messo la storia tre le preferite:
AlexiaLil
Alyce
fior di
loto
giuggiolina43
nana_85
Samirina
vaned1995
__Ilaria_
E grazie
anche a chi legge semplicemente!!!!
Bacione a
tutti e alla prossimaaa!!!!!! ^^
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Capitolo 7 *** Volevo fidarmi... ***
Ormai
erano passate due settimane dalla scoperta e di Damon non c'era più
traccia. Se n'era andato. Nonostante Ilaria avesse avuto l'intenzione
di essere arrabbiata con Luana per un bel pò, alla fine dopo tre giorni
la perdonò. Non riusciva ad essere arrabbiata con lei.
Stefan
era molto più sereno da quando Damon non era più in città. Ilaria
d'altrocanto non riusciva a capire come sentirsi, delusa, amareggiata,
impaurita, arrabbiata, non ne aveva la minima idea. Ma poi le venne da
pensare che non ne valeva la pena, a quanto pare Damon non sarebbe più
tornato.
Una
sera decise di andare al Mystic Grill per i fatti suoi e si sedette ad
un tavolo in modo da poter vedere direttamente il bancone. Prese un
semplice tè freddo che le andò quasi storto quando vide chi c'era al
bancone. Guardò due volte per esserne sicura. Non c'erano dubbi, era
Damon. Era vestito come sempre, jeans scuri, maglietta nera e giacca di
pelle. Lei lo vedeva molto bene, ma a quanto pare lui non la vedeva
oppure non la voleva vedere. Sembrava troppo occupato a parlare con un
uomo seduto vicino a lui. Ilaria non seppe chi era. Vide i due ordinare
qualcosa. La barista prese due bicchieri e versò del whisky dentro
entrambi i bicchieri, poi si voltò di schiena in modo da non farsi
vedere e verso un liquido trasparente dentro ad un bicchiere. Lo stesso
bicchiere lo diede a Damon. Ilaria si alzò e si diresse verso Damon.
Esattamente nel momento in cui Damon stava per bere, Ilaria gli strappò
il bicchiere di mano e disse: "Damooon che bello sei tornato!!! Salve a
lei!!! Questo lo bevo io eh!"
E
bevve tutto ad un colpo. Incominciò a tossire sempre di più.
"V-v-ado.",
disse tra un colpo di tosse e l'altro e corse fuori.
Corse
tra gli alberi e dovette rimettere, è inutile quella schifezza non la
sopportava.
"Si
può sapere cosa combini?", chiese una voce che le fece prendere un
infarto.
Si
girò e vide Damon e disse: "Ma sei scemo? Mi hai fatto prendere un
infarto!"
"Scusa,
comunque cosa stai combinando?"
"Vomito
non si vede."
"In
effetti si, ma perché hai bevuto il mio drink???"
"Perché
la barista ci ha versato qualcosa dentro e credo che sia verbena."
"Fammi
sentire l'alito."
"Ma
sei scemo ho appena rimesso!"
"E
ti sembra che a me faccia qualcosa? Dai fai sentire."
"Oh
fai come vuoi."
Damon
le si avvicinò, le si avvicinò davvero tanto, riusciva a sentire il suo
respiro sul viso.
Poi
si allontanò e disse: "Si è verbena. Ma come hai fatto a capirlo?"
"Boh
intuito. Ma che schifo come fai a bere quella roba brutta?"
"Allieva
la sete."
"Ah."
Rimasero
in silenzio per un bel pò finché Ilaria chiese: "Dove sei stato?"
"A
pensare un pò."
"Accidenti."
"Cosa?"
"Ma
sai pensare!!!"
"Guarda
che il cervello di un vampiro lavora molto meglio di quello di un
umano."
"A
me non sembra comunque se lo dici tu. A pensare su cosa?"
"Perché
tante domande?"
"Perché
ne ho il diritto credo, o no?"
Damon
abbassò lo sguardo e non rispose.
"Allora?",
chiese Ilaria.
"Ho
cercato una variante per nutrirmi."
"Cioè?"
"Cioè
non ho nessuna intenzione di nutrirmi di scoiattoli, talpe e roba del
genere."
"E?"
"Che
rompipalle che sei! E sono andato alla banca del sangue e l'ho preso da
lì. Non è come piace a me a 36.7° C ma pazienza."
" E
perché lo fai?"
"Perché
è molto probabile che tu non voglia avere niente a che fare con un
assassino."
"Lo
fai per me?"
"E
per chi senno? Sicuramente non per la mia coscienza, quella non esiste."
Ilaria
non seppe cosa dire e rimase in silenzio.
"Dai
ti porto a casa.", disse Damon.
Anche
durante il tragitto nessuno dei due disse niente. Poi davanti a casa di
Ilaria, prima che lei uscisse dalla macchina, Damon disse: "Grazie, se
avessi bevuto quella verbena sarebbe successo il finimondo."
"Prego."
"Buona
notte."
"Notte."
Quando
Ilaria entrò in casa Luana era sul divano con il pc.
"Ciao
sorella, sembri un zombie.", disse Luana.
"Diciamo
che ne ho visto uno."
"Eh?"
"È
tornato Damon."
"Cosa?!?!?"
"Già,
ero al bar e lui era lì al bancone ma non mi vedeva. Poi ho visto la
barista versargli qualcosa nel bicchiere e temendo che fosse verbena,
sono andata lì e gli ho bevuto tutto il whisky. Poi mi sono sentita
male, sono corsa fuori, ho rimesso e lui e uscito. E indovina un pò?
Era proprio verbena, l'ha sentito dal odore."
"Cavolo,
scusa perché l'hai fatto?"
"Bella
domanda, non lo so."
"Sei
messa male eh."
"Abbastanza,
ma sai quale è la cosa più scioccante?"
"Quale?"
"Lui
non si nutre più dei umani, cioè si di sangue umano ma dalla banca del
sangue."
"E
tu gli credi?"
"Non
lo so. Ha detto che lo fa per me, perché sa che io non vorrei avere
niente a che fare con un assassino e non per la sua coscienza, che
tanto quella non c'è più."
"Accidenti
che cambiamento."
"Non
so se credergli, non so se potermi fidare."
"È
tutto molto complicato."
"Direi."
Le
due rimasero in silenzio finché Luana disse aprendo le braccia: "Vieni
qua."
Ilaria
si sedette sul divano e si fece abbracciare.
"Sappi
che qualunque cosa tu farai io sarò dalla tua parte.", disse Luana.
"Grazie."
La
mattina dopo Ilaria decise di affrontare Damon, aveva molte domande e
voleva delle risposte. Luana la seguì, per stare con Stefan. Quando
arrivarono la porta era mezza aperta e si sentiva una voce alterata. Le
due si guardarono ed entrarono. Entrando in soggiorno videro Stefan,
arrabbiato che diceva: " Io non ti credo Damon!!! Perché sei tornato
dimmi la verità!!!"
Damon
che aveva soltanto un asciugamano intorno alla vita, rispose con voce
pacata: "Abbiamo ospiti fratellino."
Stefan
si girò verso le due e solo lì si accorse che li stavano osservando.
Andò subito verso Luana e le diede un bacio sulla bocca e disse: "Ciao
Ilaria."
"Ciao
Stefan, incazzato?", chiese Ilaria.
Stefan
guardò Damon e rispose: "Leggermente."
"Allora
andiamo a farci una passeggiata così si calma e Ilaria e Damon possono
parlare un pò?", chiese Luana.
"Cosa
vuoi lasciarla da sola, qui, con lui???", esclamò Stefan con occhi
sgranati.
"O
per favore Stefan non me la mangio mica.", disse Damon.
"Battuta
cretina.", osservò Ilaria.
Damon
le fece un mezzo sorriso.
"Dai
andiamo.", insistete Luana tirando Stefan per il braccio.
Stefan
guardo il fratello e poi con sguardo rassegnato uscì con Luana.
Passeggiando
a Stefan stava venendo una crisi isterica: "Voglio sapere perché è
tornato. Quale altro piano assurdo avrà in mente!!!!"
"Stefaaaaaaaaaan!!!!",
gridò Luana.
Stefan
si zittì e la guardò sbigottito.
"Per
favore ti calmi???"
"Si
scusa e solo che mi fa impazzire, ovunque lui vada c'è solo dolore. Ma
non ti preoccupi per tua sorella?"
"Certo
che mi preoccupo. Però lei sa badare a se stessa e io condividerò le
sue scelte, sa quello che deve fare."
"Si
ma lui è un vampiro senza coscienza ne scrupoli, è maligno."
"Stefan
ti prego, anzi no ti scongiuro, rilassati d'accordo? Che ne dici di
pensare un pò a me ora???"
"Hai
ragione, scusa.", disse Stefan. La prese per i fianchi, la tirò a se e
la baciò.
"Ecco
ora mi piace di più."
"Dove
stai andando?", chiese Ilaria a Damon che si era girato e se ne stava
andando.
"A
mettermi un paio di pantaloni, almeno che tu non mi chieda di rimanere
in asciugamano.", rispose lui.
"Ti
aspetto qui."
Un
paio di minuti dopo Damon scese le scale, si era messo un paio di
pantaloni da tuta neri, e sopra niente.
"Allora
di cosa vuoi parlare?", chiese lui.
"Per
esempio del fatto che non ti nutri più direttamente dai umani, perché
dici che lo fai per me?"
"Mi
sono espresso male, non lo faccio per te. Insomma mi hai fatto venire
su questa idea e ora finche ne ho voglia faccio così, poi quando mi
scoccia ritorno come prima."
"Immaginavo.
E cosa intendevi con "la mia coscienza non esiste""?
"Quando
sei un vampiro puoi spegnere la tua coscienza, non sentire più sensi di
colpa, ne dolore insomma più niente."
"Immagino
tu l'abbia fatto per Katherine, per no soffrire."
Damon
guardò Ilaria stupito e chiese: "E tu cosa ne sai? Cosa c'è il mio
fratellino non è riuscito a stare zitto?"
"Credo
che io ne abbia avuto il diritto."
"Comunque
si vive meglio senza coscienza."
"Direi
un pò da codardi."
"Stai
attenta ragazza, stai parlano con un vampiro."
"Non
ho paura di te."
Dopo
quella frase Ilaria non ebbe nemmeno tempo di battere ciglio che si
ritrovo tra il muro e Damon. Guardò Damon in faccia e vide gli occhi
neri, e i denti canini che spuntavano fuori.
"Invece
dovresti averne, potrei farti molto del male."
"Perché
devi fare vedere qualcosa che non sei?"
"Io
sono un assassino e non ho scrupoli a squarciarti la gola."
"Certo
come quella volta nel vicolo vero? Oppure tutte le altre occasioni che
avresti avuto."
Damon
le mise la mano intorno al collo, avvicinò la bocca al suo orecchio e
sussurrò: "Non porre troppe speranze in me."
Le
annusò i capelli e poi la lasciò andare lentamente. Ilaria si staccò
subito dalla parete e andò in direzione della porta, prima di uscire
disse: "Almeno mi hai fatto capire una cosa."
"Che
sarebbe?", chiese Damon, che aveva di nuovo le sembianze umane.
"Di
non fidarmi assolutamente di te.", rispose e uscì di casa.
Stefan
e Luana nel frattempo erano seduti su una panchina a chiacchierare un
pò.
"Sai
ho pensato di tagliarmi i capelli.", disse Luana.
"Oh
davvero?", chiese Stefan osservando i suoi capelli, ora lunghi fino a
superare le spalle.
"Si."
"Ma
sono così belli lunghi.", disse Stefan accarezzandogli i capelli.
"Si
lo so ma ho voglia di cambiare. Credo che me gli taglierò fino a sopra
le spalle."
"Oh
allora poi sarai ancora più sexy, mi piace."
"Si
tutta per te."
"Mmmmhhh
come siamo maliziose."
"Stefan!!!",
vennero interrotti da una voce dietro di loro. Si girarono e videro
Elena.
"Ciao
Elena.", salutò Stefan con la mano.
Elena
gli si avvicinò: "Ciao, ehm...Luana giusto?"
"Si
esatto, ciao Elena. Come stai?"
"Io
bene grazie e voi?"
"Anche
noi.", rispose Stefan annuendo.
"E
tua sorella come sta?"
"Anche
lei bene, grazie."
Poi
ci fu un silenzio tombale. Finché Luana non disse: "A proposito di mia
sorella, credo sia meglio andare a casa ora. Sicuramente avrà finito di
parlare con...si."
"Ti
accompagno a casa.", disse Stefan
"D'accordo
allora ciao ragazzi, mi ha fatto piacere rivedervi.", li salutò Elena.
"Anche
a noi, ciao Elena!", salutò Luana.
"Ciao
Elena.", salutò Stefan.
I
due si presero per mano e si diressero verso casa.
Intanto
a casa Salvatore, Damon si stava facendo le seghe mentali. Non riusciva
a credere a quello che aveva detto ad Ilaria. E riuscì a credere ancora
di meno al fatto che gli interessasse!!! Si sentiva in colpa per averle
detto quelle cose, per aver cercato di intimorirla. Ma che diamine!!!!
Si
diresse verso il bar e si versò un altro bicchiere di scotch, proprio
quello che ci voleva in quel momento. Ormai aveva consumato il
pavimento davanti al camino, da quante volte aveva fatto su e giù lì
davanti. Ma perché si sentiva in colpa? Lo aveva chiamato codardo.
Quella insulsa umana rompi palle e pazza aveva toccato un tasto
dolente, la SUA Katherine. La sua amata Katherine, l'unica donna che
avesse mai amato e che ancora amava. Vide il suo volto, quei suoi
tratti delicati che nascondevano una brama di potere incredibile. Poi
tutto ad un tratto vide il viso di Ilaria, quei occhi grandi e marroni
in cui si vedeva determinazione, ma sotto sotto una sensibilità
incredibile, che a quanto pare voleva dare un possibilità addirittura a
lui. Il vampiro assassino senza scrupoli. Fuori si sentì un tuono,
Damon si affacciò alla finestra. Osservò per un pò la pioggia che
scendeva, e poi prese un decisione. Poggiò il bicchiere sul tavolino,
si mise la sua giacca di pelle e uscì di casa.
Taradadaaaaaammmmm!!!!!!
I'm baaaaaack!!!! Allora come sono le vostre vacanze??? Le mie
purtroppo sono finite =(
Corbezzoli
quanto ci ho messo!!!! Mi dispiace tantissimo di averci messo tanto
davvero, ma subito dopo le vacanze ho incominciato a lavorare e ci ho
messo un pò per scrivere il capitolo. So che non è molto lungo, ma se
avessi continuato a scrivere non avrei mai postato il capitolo.
Comunque spero che sia di vostro gradimento, mi raccomando eh fatemi
sapere cosa ne pensate ^^
E ora
GRAZIE!!!!! Grazie, grazie e rigrazie!!! Siete fantastiche, mi date un
carica enorme con le vostre recensioni è stupendo davvero!!!! Mi
ispirate ancora di più!!!
E a
proposito, se per caso avete qualche desiderio per lo svolgimento della
storia, mi raccomando ditemelo. Cercherò di accontentarvi, e come non
potrei?!?!
E ora
le risposte alle recensioni:
vaned1995:
Mi fa piacere che ti sia piaciuto il capitolo, e spero sia altrettanto
con questo ^^ prometto di recensire presto il tuo nuovo capitolo =)
LaFede:
Oh si con la sua bellezza si può fare perdonare molte cose....hahah XD
sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo, questo come lo
trovi???
Alyce:
Accidenti quanti complimenti!!! Ma non ti puoi nemmeno immaginare
quanto mi abbiano resa felice!! È bello sentirselo dire =) Wow, l'adori
adirittura!!! Grazie davvero!!! Spero di non averti delusa con questo
capitolo...il piacere è tutto mioo!!!! Alla prossima ^^
AlexiaLil:
Ciao fratella, ehehhe grazie come sempre mi fai troppi complimenti!!!
=D bacione
__Ilaria_:
Ma ciaaaaaoooooo!!!! Come ti butta??? =D Ammetto che la scena in cui
guardano insieme il film mi è piaciuta molto anche a me....ma vedrai
vedrai ne arriverà ancora una migliore!!! Piaciuto questo capitolo???
Grazie di essermi sempre così fedele conominata =P
A
prestoooo speroo!!!! =)
Samirina:
Sono contenta che si capiscono i pensieri di Damon, perché a dire la
verità devo sempre lottare, che mente che ha quel ragazzo!!! =D
Sono
davvero molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto e spero mi
faccia sapere cosa ne pensi di questo...ci conto ^^
alla
prossimaaa ^^
SYLPHIDE88:
Tadaaaaa continuata finalmenteeee....che bello che ti piace...mi
raccomando fammi sempre sapere cosa ne pensi mi aiuterai =)
Ringrazio
chi ha messo la storia tra le preferite:
AlexiaLil
Alyce
fior
di loto
Maryyy
nana_85
Samirina
SunshinePol
SYLPHIDE88
vaned1995
Vibral24
_lisasomerhalder_
__Ilaria_
Ringrazio
chi ha messo la storia tre le seguite:
aliena
angelika4ever
Barowman
LaFede
lilly86
Maryyy
stestefy96
terry93
_lisasomerhalder_
__Ilaria_
Ci
sentiamo alla prosssimaaaaa bacione a tutttiiii!!!!!!!!!!! =D
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Capitolo 8 *** Amici... ***
"Caro Diario, oggi ho visto Stefan
insieme alla sua ragazza Luana. E vederli lì insieme così felice mi ha
dato fastidio. Stefan mi manca incredibilmente tanto e ogni giorno mi
pento sempre di più di averlo lasciato. Troppa paura di quello che è,
troppa paura del suo mondo. Sembra innamorato di Luana e sono felice
per loro davvero, ma credo di avere ancora una speranza con lui.
Comunque voglio di nuovo tornare a fare parte della sua vita in un modo
o nel altro. Beh, ora è tardi vado a dormire.
Elena Gilbert."
(vi
consiglio di leggere questa scena ascoltando Tonight di Alex Band, con
questa canzone mi è arrivata l'ispirazione ^^)
Stava
piovendo a dirotto ma sicuramente a lui non faceva niente, non si
sarebbe ammalato. Stava seguendo la sua traccia, ma era difficile dato
la pioggia. Si era deciso, questa volta non poteva farsi sfuggire la
sua occasione in questo modo, no non lo avrebbe fatto. Continuò a
camminare, finche non vide una sagoma inginocchiata per terra dentro
una pozzanghera, imprecare a bassa voce. Era lei.
"Cazzarola
oggi proprio non è la mia giornata..."
"Ilaria...."
Lei si
girò e vide Damon in piedi davanti a lei.
"Oh
no...e tu cosa vuoi???"
"Dai su
ti aiuto.", disse Damon e le porse una mano. Lei la prese e si fece
tirare su.
"Allora
cosa ti porta qui in questa bufera d'acqua?", chiese lei.
"Tu."
"Oh per
favore..."
"No ora
ascolta per favore....io ci ho pensato e cazzo non so cosa mi stai
combinando lo sai??? Ma questa volta non voglio rovinare tutto..."
"Rovinare
cosa Damon?"
"Per la
prima volta io mi fido di qualcuno, mi fido di te. E vorrei che anche
tu ti fidassi di me.....che provassimo ad essere amici."
Ilaria
lo guardò senza dire niente, nei suoi occhi riusciva a vedere niente
apparte confusione. E lui, in lei vide insicurezza.
"Oh è
tutto così assurdo mi sembro un idiota!"
"Io te
l'ho sempre detto che sei un idiota."
"Arrogante
si..."
"Chi mi
dice che non ti prenderai gioco di me? Che ne so con qualche tuo
giochetto della mente???"
"Non lo
farò..."
"Posso
fidarmi?"
"È
quello che ti sto chiedendo di fare..."
"D'accordo."
"Cosa?"
"Ho
detto d'accordo, amici.", disse Ilaria e porse la mano a Damon. Lui la
strinse ed accennò un sorriso.
"Bene
ora è meglio che andiamo a casa perché a me non fa niente, ma tu
bagnata come sei rischi di prenderti una polmonite."
"Già
andiamo va."
"Ah si
comunque stai sanguinando."
"Che?"
"Al
ginocchio, stai sanguinando."
Ilaria
si guardò le gambe ad al altezza del ginocchio vide i jeans macchiati.
"Oh
grazie, non me ne ero nemmeno accorta. Se non me lo dicevi me ne
accorgevo solo a casa quando vedevo la macchia."
"Ma io
non ho visto la macchia. Ho sentito l'odore."
"Ouuuh
ehm mi dispiace, se vuoi vado a casa da sola."
"Ma per
favore cosa vuoi ce mi faccia."
"Ma è
sangue!"
"Si ma
io non sono in astinenza come mio fratello, non ho problemi a
controllarmi. Ora dai andiamo."
In tanto
Luana e Stefan arrivarono a casa di Luana e Ilaria.
"Ilaria
sei in casa???", gridò Luana entrando.
Nessuna
risposta.
"Cavolo
non è ancora a casa."
"Spero
solo che Damon non faccia niente di stupido."
"Stefan."
"Ok ok
scusa."
Luana si
avvicinò a Stefan li mise le mani sul petto e disse: "Perdonato."
Stefan
la prese per i fianchi: "O grazie mille."
"Sai che
sei sexy tutto bagnato?"
"Senti
chi parla.", disse Stefan e baciò Luana. Poi si fece cadere al indietro
sul divano trascinandola con se.
Tra le
risate i baci si fecero sempre più passionali. Finché non vennero
interrotti dalla porta che si aprì.
"Oppala
abbiamo interrotto qualcosa?", chiese Ilaria.
Luana
alzò la testa e disse: "Beh in effetti."
"Ohhh
scusassi."
"Perdonati."
"Che ci
fai qui Damon?", chiese Stefan. Luana alzò gli occhi al cielo e si alzò.
"Ehm ho
accompagnato Ilaria a casa, forse???"
"Dobbiamo
parlare.", disse Stefan alzandosi.
"Oh no
dai, piove", esclamò Damon.
"Vieni.",
disse Stefano uscendo.
Damon
guardò Ilaria e Luana accennò un sorriso ed seguì Stefan fuori
chiudendosi la porta dietro.
"Quei
due hanno dei seri problemi.", disse Luana.
"Oh si,
vado a farmi una doccia!", disse Ilaria correndo nel bagno, chiudendo
la porta
"Ma no
non è giusto!", esclamò Luana sbattendo le mani alla porta.
"Cretina!"
"Anche
io ti adoro Luana."
Luana
prese un asciugamano e se lo mise intorno. Poi si mise sul divano ed
accese il televisore. Tutto ad un tratto qualcuno suonò alla porta. Lei
si alzò ed andò ad aprire pensando che fossero Stefan e Damon. Ma non
era così. Era un ragazzo con in mano un mazzo di fiori.
"Buona
sera.", salutò Luana.
"Buona
sera un mazzo di fiori per lei.", disse il ragazzo sorridendo.
"Wow ehm
grazie, prego entri pure."
Luana lo
fece entrare e chiuse la porta.
Nel
momento in cui volle dire qualcosa si ritrovò al muro e sentì un fitta
al collo. Non riusciva a capire cosa stava succedendo, vedeva solo il
tipo azzannato al suo collo. Tutto ad un tratto il ragazzo si staccò.
Luana vide Ilaria in accappatoio, in piedi con un ombrello in mano.
"Lasciala
in pace.", disse Ilaria.
Il
ragazzo si voltò verso Ilaria con la faccia insanguinata e gli occhi
neri e si avvicinò a lei.
Ilaria
cercò di rimanere il più calma possibile, ma aveva una paura tremenda.
Ma vedere Luana lì sanguinando le fece ribollire una rabbia tremenda
dentro, purtroppo sapeva di non potere fare niente contro un vampiro.
Dal
altra parte del vampiro al Luana girava la testa, ma doveva fare
qualcosa. Tutto ad un tratto le venne in mente quando Stefan le aveva
detto che con il legno potevi indebolire o se lo facevi correttamente
uccidere i vampiri. Si guardò in torno per trovare qualcosa fatto di
legno e appuntito. Vide un apri lettere e non ci penso un secondo. Lo
prese e glie lo conficcò nella schiena. Il vampiro gridò e
s'inginocchiò.
Ilaria
lasciò cadere l'ombrello e corse da Luana.
"Accidenti
guarda come stai sanguinando.", disse.
"Non
preoccuparti non è niente."
"Questo
me lo chiami niente? Ma dove cavolo sono Damon e Stefan!!!"
Il
vampiro incominciò a rialzarsi.
"Oh
dannazione, Damon!!!", gridò Ilaria. E Luana pensò a Stefan.
Nel
momento in cui il vampiro le stava per riattaccare la porta si aprì una
sagoma lo spinse in salotto alla velocità della luce. Poi tutto ad un
tratto Stefan era davanti a loro, gli occhi spalancati alla vista del
sangue di Luana. Si girò immediatamente, respirò un paio di volte
profondamente e poi si rigirò.
"Come
stai?", chiese.
"Mi gira
la testa."
"Aspetta
un attimo.", disse lui ed andò in salotto.
Poi
tornò indietro e disse: "Dai vieni i salotto, Ilaria potresti prendere
qualcosa per medicarla?"
"Certo."
Ilaria
corse in bagno prese la valigetta del pronto soccorso e tornò subito in
salotto.
Stefan
prese la valigetta ed incominciò a medicare Luana.
"Dov'è
Damon?"
"Ha
portato fuori il vampiro."
"Ah ok."
"Ma
perché lo avete fatto entrare?"
"Aveva
detto di dovere consegnare dei fiori e io io l'ho fatto entrare perché
pioveva. Stefan se ti da fastidio lascia stare lo fa Ilaria.", disse
Luana.
"Shhh
stai calma ora, altrimenti sanguini di più. Non mi fa niente."
La
rabbia che stava crescendo in lui era indescrivibile ormai. Vederla lì
così stesa sul divano, pallida e indifesa lo distruggeva. E sentiva che
vicino a lui, Ilaria provava la stessa cosa. L'unica cosa che diede un
pò di sollievo a Stefan era il fatto che quella mattina si era nutrito
in abbondanza, e la fame non era troppa.
Ilaria
si alzò ed incominciò a camminare su e giù per il salotto.
"Ma
perché quel vampiro è venuto proprio da noi?", chiese lei.
"Non lo
so, ma ci penserà Damon a scoprirlo."
Già
Damon, non solo era arrabbiata per come stava sua sorella, no si stava
anche preoccupando per lui, ci stava mettendo troppo tempo.
Sembrava
quasi che Stefan gli avesse letto nella mente: "Non ti preoccupare, sa
cavarsela. Finito."
Ilaria
si girò e vide il collo di Luana perfettamente medicato con una gazza
protettiva sopra.
"Grazie.",
disse Luana.
Ilaria
si sedette vicino a lei e l'abbracciò, sei sentiva così tremendamente
in colpa. Avrebbe dovuto prendere lei e non la sua adorata sorellina.
Tutto ad
un tratto si sentì entrare qualcuno in casa, era Damon, completamente
bagnato.
"Allora?",
chiese Stefan.
"Non
darà più fastidio a nessuno.", rispose Damon. Poi guardò Luana e
chiese: "Come stai?"
"Mi gira
un pò la testa, ma sto bene."
"Sei
riuscito a scoprire cosa voleva da loro?", chiese Stefan.
Damon
guardò Ilaria e poi rispose: "Volevo divertirsi con noi usando loro."
"Ma lo
conoscevi?"
"No, ma
comunque non ha importanza."
Ilaria
guardò Luana e disse: "Dovresti metterti qualcosa di asciutto o ti
prenderai un accidente, dai andiamo ti aiuto."
"D'accordo.",
rispose Luana.
Ilaria
accompagnò Luana in stanza mentre i due fratelli rimasero in silenzio.
Dopo cinque minuti uscì dalla stanza con un asciugamano in mano e disse:
"Luana
si è messa a letto direttamente, se la vuoi salutare Stefan."
"Si
grazie.", disse Stefan ed entrò in stanza.
Ilaria
si avvicinò a Damon e gli diede l'asciugamano.
"Stai
bene?", chiese.
"Certo,
piùttosto tu come stai?"
"Piena
di sensi di colpa e incazzata nera."
"D'accordo
l'incazzata nera lo capisco ma i sensi di colpa no."
"Avrei
dovuto esserci io al suo post, ma io cretina sono dovuta correre per
prima in bagno a farmi la doccia."
Ilaria
si sedette sul divano tirando le gambe al petto. Damon si tolse la
giacca bagnata e si sedette vicino a lei, però non seppe cosa dire.
"Sai
quando hai solo ancora una persona al mondo e hai perso tutti gli
altri, hai il terrore di perderla.", disse Ilaria.
"Si ti
capisco più o meno."
Ilaria
guardò Damon ed incominciò a ridere silenziosamente.
"Scusa
perché ridi ora?"
"Il tuo
ti capisco più o meno è adorabile."
"Mi stai
prendendo per il culo?"
"Non mi
permetterei mai."
"Ecco
brava."
Dopo che
Stefan ebbe salutato Luana, entrambi i fratello se ne andarono. Ilaria
diede la buona notte ed andò a letto, senza riuscire a dormire però.
Il
giorno dopo trascorse tranquillamente, Stefan arrivò già alla mattina a
casa delle sorelle, così i due piccioncini passarono tutto il tempo
insieme. Ilaria invece si mise in giardino a leggere i libri sulla
storia di Mystic Falls. Cosa un pò scema, pensò dopo un pò, visto che
aveva due persone in carne ed ossa che avevano vissuto tutto di
persona, da chiedere.
Verso le
4 del pomeriggio qualcuno suonò alla porta. Luana andò ad aprire, era
Damon.
"Ciao
Damon."
"Ciao
Luana, come stai?"
"Molto
meglio grazie."
"Ti fa
ancora male?"
"Naaa
tira solo ancora un pò. Dai entra."
Damon
entrò e chiese: "Ma tua sorella pazzoide?"
"Prima
stava leggendo ma ora mi sa che sta nella sua stanza, ma non mi
chiedere cosa sta facendo."
"Vabbeh
io vado a vedere."
"Vai
pure."
Damon si
diresse verso la stanza di Ilaria, ignorando gli sguardi assassini che
Stefan lanciava su di lui. Cosa che naturalmente lo divertiva.
Quando
aprì la porta dovette controllarsi immensamente per non scoppiare a
ridere. Ilaria aveva le cuffie del mp3 nelle orecchie, il deodorante in
mano e faceva finta di cantare e gli occhi rigorosamente chiusi.
Quando
gli aprì e vide Damon fece un balzo indietro cadendo sul letto. E li
Damon non ce la fece più, scoppiò a ridere.
"Scemo
non si bussa?!?!", esclamò Ilaria.
"Ma se
nemmeno mi avresti sentito eri troppo presa dal tuo concerto!"
"Idiota."
"Pazza."
"Allora
perché sei venuto?"
"Ti
volevo chiedere se hai voglia di zucchero filato e giostre da farti
vomitare."
"Zucchero
filato e giostre da vomito, che combinazione. E vai ci sto!"
"Bene
allora preparati che andiamo alle giostre."
Ilaria
sorrise da furbetta.
"Oh non
ci pensare mia cara."
"Invece
si."
"Non ho
nessuna intenzione di portarmi il fratellino piccolo dietro."
"Ma io
di portarmi la sorellina piccola dietro."
"Ooooo
rompi palle."
"Arrogante!"
"Ora non
ci azzecca."
"Lo so
ma mancava il tuo secondo insulto. Luannaaaaaaaaaa!!!!!", gridò Ilaria
correndo fuori dalla stanza, seguita da Damon che scuoteva la testa.
"Dimmi?"
"Venite
anche voi alle giostre???"
"Uuuu
siiii!!! Ci veniamo anche noi, vero Stefan?"
"Wow
Stefan che si va a divertire, che miracolo.", disse Stefan.
"Damon!",
lo rimproverò Ilaria.
"Si si
io vi aspetto fuori.", disse Damon ed uscì di casa.
Stefan
guardò Luana e chiese: "Per me va bene se andiamo ma tu te la senti?"
"Certo,
magari non vado sulle giostre però."
"D'accordo."
"Grazie.",
disse Luana e baciò Stefan.
"Mhh se
mi ringrazi sempre così devo farlo più spesso."
"Raaaagaaaazziiiiii
mi state facendo venire le carieeeee!", esclamò Ilaria.
"Scema.",
disse Luana e diede una botta alla nuca di Ilaria.
"Aiaaaaa!!!
Dai andiamo a preparaci che sembriamo due barbone."
"Va
bien."
Una un
oretta dopo erano alle giostre. Stefan e Luana mano nella mano e Ilaria
e Damon camminavano semplicemente uno vicino l'altro.
"Fico
guarda quella giostra!", esclamò Ilaria indicando una giostra in cui
non capivi cos'era sopra e cos'era sotto.
"Dai
andiamo.", disse Damon prendendola per mano e tirandola.
"Damooon!",
disse Ilaria correndogli dietro.
Luana si
mise a ridere, guardo Stefan e poi chiese: "Stefan cosa c'è? Sembri
confuso."
"Si
perché non capisco se quella di Damon è di nuovo una maschera oppure
tua sorella sa fare miracoli."
"Per me
è mia sorella che sa fare miracoli."
"Speriamo
bene."
"Meno
male sei un pò più ottimista."
"Stando
con te non se ne può fare a meno."
"Modestamente.
Heyyy!!!! Guarda cosa si può vincere!! Delle mazze gonfiabili, che
belle!!!"
"Ti
piacciono?"
"Siii
guarda che bella quella rosa con l'omino giallo sopra."
Stefan
scoppiò a ridere.
"Scusa
perché ridi?"
"Perché
normalmente le ragazze vogliono i super peluche e tu vuoi la mazza
gonfiabile di plastica."
"Ecco
vedi non hai capito, io voglio tutti e due!"
"Pure!"
"E
certo!"
"Dai
allora andiamo te li vinco io."
I due
andarono al bancone, per vincere gli oggetti si doveva buttare giù la
piramide di barattoli con delle palline piccole e leggere, un giro
equivaleva a tre palle. Stefan fece il primo giro e butto giù tutti i
barattoli, così vinse la mazza gonfiabile. Poi fece il secondo giro, e
come prima butto giù tutti i barattoli.
"Allora
cosa vuoi?"
"Quel
orsacchiotto marrone è troppo carino!"
"Quel
orsacchiotto per favore.", disse Stefan al responsabile.
Il
responsabile lo prese e lo diede direttamente a Luana.
"Grazie
Stefan.", disse Luana e diede un leggero bacio a Stefan.
"Quando
vuoi."
"Quando
arriva Ilaria la meno per bene con questa mazza, sai che divertimento!"
"Come
sei sadica."
"Si lo
so...muahahahah."
Luana
guardò Stefan, lui rimase serio, e poi scoppiarono entrambi a ridere.
Vennero interrotti però da una voce: "Stefan?"
Nel
frattempo Ilaria e Damon stavano facendo la fila per la giostra. Damon
finì per fissare Ilaria, che dopo un pò muovendo la mano davanti alla
sua faccia chiese: "Oh ma ci sei?"
"Si si."
"Aaahh
di la verità te la stai facendo addosso."
"Da
morire non la senti già la puzza?"
"In
effetti è già letale."
"La vera
adrenalina prima della giostra."
"Ma che
schifo Damon!"
"Oh mi
scusi signorina non pensavo che voi fosste così delicate."
"Sire il
suo comportamento è un oltraggio."
"Le
chiedo umilmente perdono.", disse Damon prendendo la mano di Ilaria e
baciandola.
"Perdono
accordato."
"Grazie."
"Cavolo
ma non rompe dover parlare sempre così?"
"No ci
si abitua automaticamente quando non parli diversamente."
"E se lo
dici tu."
"Hey
guarda è il nostro turno, dai sali!"
Stefan
si girò e disse: "Ciao ragazze."
C'erano
Elena e una ragazza dalla pelle scura.
"Ciao
Stefan, ciao Luana.", salutò Elena.
"Ciao
Elena e ciao...", disse Luana.
"Si
scusa, sono Bonnie piacere.", si presentò l'altra ragazza.
"Piacere."
"Allora
vi piace, vi state divertendo?", chiese Elena.
"Si
molto, l'hai organizzato tu vero?"
"Si
insieme a Bonnie."
"Complimenti
è bello.", disse Luana.
"Grazie."
"Sorellaaaa!!!",
si sentì gridare da lontano. Era Ilaria, seguita da Damon.
"Hey
ciao, vi siete divertiti?", chiese Luana.
"Si
certo."
Damon
guardò Elena e Bonnie, tirò fuori di nuovo il suo sorrisetto arrogante
e disse: "Elena, Bonnie ciao."
Entrambi
lo guardarono storto ed Elena disse un vago ciao.
"Beh noi
andiamo, ciao.", disse Bonnie.
"Ciao
ragazze buon divertimento.", disse Damon.
Quando
le due se ne furono andate Ilaria diede un colpo al braccio di Damon:
"Ma devi sempre fare l'idiota?"
"Ma non
ho fatto niente!"
"No eh,
scemo."
"Ric!!!!",
gridò Damon alzando la mano.
Ilaria e
Luana si girarono contemporaneamente e videro un uomo sulla trentina.
"È
quello chi è?", chiese Luana.
"Alaric
Salzman, l'insegnante di storia.", rispose Stefan.
"Se io
avessi avuto un insegnante di storia così, la storia mi sarebbe
piaciuta sicuramente di più.", disse Ilaria.
"Oh per
favore.", disse Damon.
"Eh
scusa è la verità."
Il resto
della serata la passarono tra zucchero filato e giostre matte. Ilaria
putroppo dovette subirsi i colpi con la mazza da parte di Luana, che si
divertiva come una matta.
Stefan
rimase a dormire da Luana.Quando furono sotto le coperte Luana disse:
"Oh
siiii mi piace molto questa idea che tu rimanga a dormire da me, così
stiamo vicini vicini."
Stefan
l'abbracciò e rise, poi disse: "Ti amo."
Luana si
strinse più forte a lui e rispose: "Ti amo anch'io, però una cosa oggi
non mi è piaciuta molto."
"Cosa?"
"Come ti
ha guardato Elena."
"In che
senso."
"Nel
senso che il suo sguardo era troppo interessato."
"Sei
gelosa?"
"Un
pochino."
"Sei
adorabile.", disse Stefan e la baciò.
Luana lo
guardò con uno sguardo interrogativo.
"Non ti
devi preoccupare okay? Non è niente, per me ora ci sei solo tu."
"E credi
che Elena lo capisca?"
"Oh
sicuramente."
"Va bene
se lo dici tu ci credo."
"Ecco
brava. Ora dormi, hai bisogno di riposo."
"Buona
notte."
"Buona
notte."
Nel
giardinetto Ilaria e Damon si stavano salutando.
"Grazie
per questa serata, mi sono divertita."
"Anche
io, con una matta come te non si può fare a meno. E tua sorella non è
da meno."
Ilaria
rise: "Lo so lo so."
"Senti
prima di andarmene avrei una domanda."
"Dimmi."
"Ecco
vedi tra due settimane ci sarà una festa dei fondatori a cui sono stato
invitando essendo un Salvatore."
"E?"
"E
volevo chiedere se avevi voglia di accompagnarmi. Sai non fa una bella
figura andare da solo essendo un Salvatore. Voglio dire mio fratello
anche è in compagnia e..."
"Verrò
molto volentieri."
"Davvero?"
"Certo."
"Bene
forte, allora ci sentiamo."
"D'accordo,
buona notte."
"Notte."
Non ci
credoooooooooooooooo!!!!!!!! Ce l'ho fatta, l'ho finitooooo!!!!!!!!!! E
spero con tutta me stessa che sia uscito bene!!!!
Uff
cavoli ok mi calmo.
Mie
stupene lettrici (e se per caso ci sono anche lettori XD) mi dispiace
così immensamente per questo ritardo, ma come ho spiegato tra lavoro e
studio il tempo non è molto. Naturalmente cercherò di non superare il
mese, più tardi il mese e mezzo con l'aggiornare ma dipende da quanto
quella schifo di scuola mi dia da studiare. Già sempre la scuola -.-.
Comunque
tornando al capitolo, che ne dite vi è piaciuto? Spero di non avervi
deluso troppo....
È
inutile descrivere i pensieri di Damon e Stefan è così difficile, sono
complicati quei due!!! Da un estremis al altro =D
Allora
avete ascoltato la prima scena con la canzone??? Non so voi ma per me
ci sta a pennello.....
E ora
risposta alle recensioni (vi ringrazio con tutto il cuore, mi fate
sempre così felice):
SYLPHIDE88:
sono davvero contenta che la storia ti piaccia tanto e spero che anche
questo capitolo ti sia piaciuto....e per quello che riguarda
katherine...da lei non ci si può aspettare altro! Ti dico solo, romperà
molto in futuro =D
Samirina:
Naturalmente tu mi rimani fedele come sempre, grazie!!! Piaciuto questo
capitolo?
Grazie
per tutti i complimenti che hai fatto ad Ilaria, visto che così li hai
fatti a me ^^ già anche io adoro Luana e Stefan, mi piace molto
scrivere le loro parti pucciose...=D
alla
prossima ^^
AlexiaLil:
Sorella beh io posso solo sempre ringraziarti per il tuo sostegno
strepitoso....tvb =)
terry93:
Wow che bello se hai letto tutto ad un colpo ti piace proprio la storia
e sono lusingata per i tuo complimenti...grazie ^^
la
definizione scoppiettante e super emozionante mi piace un
casino....grazie =D
per
quello che riguarda Elena, come ti sarai forse accorta da questo
capitolo farà automaticamente parte di nuovo della storia, anche se non
sta con Stefan lei non può mancare =)
fammi
sapere cosa ne pensi di questo capitolo ^^
vaned1995:
Grazie mille per la tua pazienza e per i tuoi complimenti... spero che
anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento ^^
LaFede:
Beh direi che Damon ormai non si capisce nemmeno più da solo poveretto
XD si vedrà se davvero s'innamorerà di Ilaria oppure le vorrà solo bene
come amica....io non dico niente....=D
Ehm ehm
non ho aggiornato prima e chiedo perdono.....=D
Jonas_sister:
Wow che bello che adori la mia storia, mi lusinga =) Non ti preoccupare
quando si tratta di Damon io reagisco esattamente come te
hahahah....beh non si può diversamente con lui XD spero che anche
questo capitolo sia stato di tuo gradimento....^^
__Ilaria_:
La mitica lettrice con il nome stupendo...hahahah XD Non ci credo che
ogni giorno controllavi e controllavi e io ti ho fatta aspettare
tanto...chiedo immenso perdono!!! In tanto però spero che questo
capitolo sia di tuo gradimento. E per quello che riguarda la tua storia
con la tua amica....non me la sono dimenticata!!! Prometto di andarla a
leggere presto e anche recensirla....come potrei non farlo ^^
Grazie a
tutti quelli che hanno messo la storia tre le preferite, seguite e da
ricordare.
Siete
semplicemente stupende vi adoro grazie!!!!!!!!!!!!!!!!
Alla
prossima!!!! ^^
la
vostra Ilaria pazzarella =P
|
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Capitolo 9 *** Il ballo.... ***
Mancava ancora circa
una settimana e mezza fino alla festa dei fondatori. Damon aveva
spiegato ad Ilaria che non era la vera e propria festa dei fondatori,
ma solo una delle tante. Naturalmente Luana ci sarebbe andata con
Stefan, il che significava che le due dovevano andare per forza a fare
shopping. Cosa che avrebbero fatto il prossimo sabato, una settimana
prima della festa, sarebbe bastato sicuramente.
Mercoledì mattina le due sorelle
andarono a casa Salvatore, nonostante Ilaria avesse la luna girata al
massimo. Era il tipico giorno del "mi faccio schifo a non finire" e in
più aveva le sue cose.
"Ma dai non fai schifo.", disse
Luana.
"Ohhh non prendermi per il culo!
Scusa hai visto i miei capelli? Una catastrofe! E la mia pelle? Uno
schifo!!! A Damon e Stefan verrà uno shock con la super vista che
hanno!!!"
"E va bene allora, fai schifo!!!
Contenta?"
"Si grazie."
"Che palle quando sei così!"
"Hahaha non temere tra due
settimane è il tuo turno!"
Luana alzò gli occhi al cielo e
suonò alla porta di casa Salvatore. Dopo nemmeno due secondi Stefan
aprì la porta.
"Buongiorno ragazze.", salutò
lui sorridendo.
"Ciao bello mio!", disse Luana e
lo baciò.
"Ciao Stefan.", disse Ilaria.
"Luna storta oggi?", chiese
Stefan.
"Più che storta direi proprio
rovesciata."
"Allora hai fatto davvero male
oggi a venire qua."
"Perché?"
"Perché Damon è di ottimo umore."
"Rompi palle in arrivo allora."
"Già."
Ilaria scoppiò a ridere e disse:
"Oddio Stefan l'espressione che hai avuto ora era da fotografare."
"Oh beh felice di averti fatto
ridere, dai entrate."
Ilaria entrò seguita da Luana
che disse a Stefan: "È proprio nevrotica!"
"Ti ho sentita!"
"E chi se ne frega."
Stefan sorrise, prese Luana per
i fianchi e camminarono così in salotto. Lì trovarono Damon seduto sul
divano che già sfotteva Ilaria.
"Sento odore di luna storta."
"Scusa cosa intendi con odori
luna storta?"
"Diciamo che odoro il motivo
della luna storta."
"Oh ma che schifo Damon!!!! Fai
proprio cagare.*
"Lo so mi adori. Hey ciao
Luana!", disse Damon alzando la mano.
"Ciao Damon.", salutò Luana.
"Stai bene?"
"Io si grazie, tu?"
"Una meraviglia."
"E da un paio di giorni che
sembra un idiota.", sussurro Stefan a Luana.
"Ti ho sentito fratellino!"
Luana si girò e mosse le labbra
senza fare uscire un tono per dire: "Innamorato."
Stefan allo stesso modo fece:
"Lui?"
Luana fece segno di si con la
testa.
Stefan alzò un sopracciglio e
disse ora a voce alta: "Mai."
Luana lo rimproverò con lo
sguardo.
"Ragazzi ora io non vorrei
essere maleducata o così, ma perché qui dentro c'è un casino enorme?",
chiese Ilaria.
"Perché la donne delle pulizie è
malata. E siccome Stefan fa sempre il pincioncino a casa vostra e io ho
di meglio da fare, da un pò non pulisce più nessuno.", rispose Damon.
"Ah capisco, che ne dite se vi
aiutiamo a fare un pò di ordine?", propose Ilaria.
"Si magari poi vi aiutiamo a
sbarazzarvi delle cose che non vi servono più.", aggiunse Luana.
"La trovo una buona idea.",
disse Stefan.
"Anche io.", confermò Damon.
"E allora al opera!", esclamò
Luana.
E così incominciarono a mettere
apposto tutta la casa e buttare via le cose che avevano passato il
secolo e che in teoria non servivano più. Naturalmente tutto
rigorosamente accompagnato dalla musica, che per Luana e Ilaria non
doveva mai mancare.
Damon e Ilaria davano
completamente i numeri, infatti ad una canzone presero entrambi una
scopa a testa come microfono e incominciarono a cantare come dei matti.
Si davano anche il cambio. Luana scoppiava dal ridere e Stefan era
senza parole, quello non era Damon!
"Oi Stef ci sei???", chiese
Luana.
"Eh? Si si scusa e solo che..."
"Che?"
"Damon....è così diverso quando
sta con Ilaria, non lo riconosco nemmeno."
"Si vede che gli fa bene."
"Lo spero davvero."
"Non perdere le speranze, Ilaria
è brava."
"Come la sorella direi.", disse
Stefan e baciò Luana.
"Modestamente, hey non abbiamo
ancora guardata in quello scaffale lì.", osservò Luana.
"Hai ragione dai guardiamo cosa
c'è.", disse Stefan.
Cinque minuti dopo sentirono un
rumore che proveniva scale. I due si guardarono e poi andarono in
direzione delle scale. Trovarono Damon e Ilaria per terra. Damon era
steso sulla pancia e Ilaria sopra di lui, entrambe le facce girate dal
altro lato. Si vedeva solo le loro schiene alzarsi e abbassarsi
velocemente.
"Ragazzi?", chiese Luana.
"Oddioo!!!!", disse Ilaria
girando la testa. Stava ridendo come una matta.
Damon sbatté il pugno per terra,
anche lui rideva come un matto.
"Eiiii ci dite cosa è
successo???", chiese Luana.
"Sta-stavamo scendendo le sca-le
e i-io non ho visto uno scalino e-e sono cad-uta su di lui.", spiegò
Ilaria tra una risata e l'altra.
"No-non ci cred-o.", riuscì
solamente a dire Damon.
Stefan osservava suo fratello
con occhi sbarrati. Ilaria si alzò e continuò a ridere, tenendosi al
muro. Damon anche si alzò, appoggiandosi ad uno scaffale.
"Ma mi spieghi come fa a cadere
un vampiro?", chiese Luana.
"E che davvero non me lo
aspettavo. Nemmeno mezzo secondo prima stavamo parlando e dopo siamo
caduti."
"Sei la solita.", disse Luana ad
Ilaria.
Stefan non riuscì a smettere di
fissare Damon. Era da quando lui e Damon erano diventati vampiri, che
non lo vedeva più ridere così di cuore, ridere per davvero. Sembrava
sereno.
"Comunque, ti sei fatta male?",
chiese Damon.
"No no tutto bene, anche se sei
un pò duro."
Dopo questo avvenimento non
successe più niente e finirono di mettere apposto. Luana decise di
rimanere a dormire da Stefan e Damon insistette a portare a casa
Ilaria. Ilaria lo fece vincere e così la portò a casa.
In macchina Ilaria disse:
"Cavolo ho una voglia di andare al mangiare al Mc Donald, ma qua nelle
vicinanze non c'è."
Damon non disse niente. Quando
arrivarono Damon fermò Ilaria prima di farla uscire dalla macchina e
disse:
"Senti tu vai a farti la doccia
e io torno tra un quarto d'ora ok? Vado a fare una cosa."
"Ehm d'accordo, ma chi ti ha
detto di autoinvitarti?"
"Il desiderio di me che vedo nei
tuoi occhi.", disse Damon sorridendo.
"Come sempre sei arrogante e
idiota."
"E tu sei la solita pazza rompi
palle, dai ci vediamo dopo."
"Va bene, ciao!"
Dopo un quarto d'ora il
campanello suonò. Ilaria andò ad aprire ed era Damon.
"Ma sei stato un razzo! Ho
giusto finito ora!"
"E te l'ho avevo detto!"
"Ma cosa hai in mano? Nooooooo
sei andato al Mc Donald!!!!"
"Spero ti piaccia il Big Mac."
"Ma io lo adoro!!! Grazie!",
disse Ilaria prendendo il sacchetto. Si diresse in cucina seguita da
Damon.
"Ma ci sono due menu."
"E cosa ti credi che lo mangi
solo tu? Che egoista che sei."
"Uuuups hihihi scusa."
"Eh perdonata. Da bere ti ho
preso la coca cola, va bene?"
"Perfetto!"
I due si misero a mangiare tra
uno scherzo e l'altro. Dopo aver mangiato si misero sul divano a
guardare un film. Ilaria si addormentò su Damon. Lui osservò il suo
viso, l'accarezzo delicatamente e non poté trattenere un sorriso. Era
bellissima, anche se lei faceva sempre delle battute autoironiche a non
finire.
Però una cosa era chiara, lui
Damon Salvatore non si sarebbe mai più innamorato. L'amore era solo una
cosa dolorosa e sopra valutata. E poi ormai si era assicurato di
cancellare ogni sua traccia di umanità. Lui non era più in grado di
amare.
A casa Salvatore Stefan si stava
sfogando: "Io so di essere paranoico ma sai Damon ha fatto così tanto
del male in tutto questo tempo che non riesco più a fidarmi di lui. Ho
sempre l'impressione che stia escogitando qualcosa. Normalmente è così,
ma questa volta mi sembra diverso."
"Stefan secondo me c'è ancora
qualcosa di buono in lui e Ilaria sta riuscendo a farla venire a galla.
Non perdere le speranze."
"E che spero già da troppo
tempo."
"Gli vuoi bene eh?"
"È mio fratello."
"So perfettamente quello che
intendi."
"Sono così felice di averti
accanto a me."
Ed era vero, lei lo rendeva
sereno, riusciva a tranquillizzarlo, lo rendeva felice e lo accettava
semplicemente per quello che era. E lui l'amava tantissimo.
Mancava ancora un giorno alla
festa dei fondatori quando Ilaria arrivò saltellando da Damon.
"Damoooon hai dato tu il mio
numero ad Alaric Salzmann?"
"Perché me lo chiedi?."
"Non rispondere con un altra
domanda."
"Si glie l'ho dato io."
"Grazieeeee!!!!!!", gridò Ilaria
abbracciandolo.
"Per cosa?"
"Domani posso andare a lavorare,
cioè fino alle 14.00. Sai nel asilo la maestra è malata e serve una
supplente per intrattenere un pò i bambini. E visto che lo faceva già
in Italia lo posso anche fare qui!!!! Grazie grazie!!"
"Prego, prego. Ma ti ricordi
vero che la festa e domani?"
"Certo che me lo ricordo! Come
potrei dimenticarmene."
"Ecco brava. A proposito, ma tu
come te la cavi con il ballare?"
"Mah ballicchio."
"Vediamo un pò.", disse Damon
andando verso lo stereo. Attaccò l'ipod e mise una canzone. Era
Bailamos di Enrique Iglesias
"Bene e ora vediamo un pò come
te la cavi.", disse lui incominciando a muoversi a tempo di musica.
Ilaria lo osservò, si muoveva
dannatamente bene, muoveva il bacino a tempo di musica ed era davvero
bellissimo.
"Bene facciamogli vedere di cosa
siamo in grado.", pensò e si avvicinò a Damon.
Lui la prese per la vita
avvicinandola a se ed incominciarono a ballare. Si fecero trasportare
dalla musica senza problemi, avvicinandosi sempre di più. Senza nemmeno
accorgersene si trovarono a guardarsi nei occhi con il viso poco
distante dal altro. Damon aveva la mano sulla schiena di Ilaria e lei
aveva una mano sulla sua nuca. Quando se ne accorsero si staccarono
subito.
"Beh sai ballare bene.", disse
Damon.
Ilaria prima di rispondere
dovette prendere fiato e poi disse: "Grazie, anche tu te la cavi bene."
"Beh era ovvio."
"E certo, comunque allora domani
mi vieni a prendere alle 18.30?"
"Si."
"Bene allora io ora vado, ci
vediamo domani."
E il fatidico giorno arrivò,
erano le 18.15 quando il cellulare di Damon squillò, guardò sul display
e vide che era Ilaria.
"Dimmi.", rispose Damon.
"Mi stai già venendo a prendere?"
"Stavo per entrare in macchina."
"Eh beh non ci entrare ancora."
"Perché?"
"Perché è successo un casino.
Quando inizia la festa?"
"Alle 19.00 dovrebbero essere
tutti presenti."
"Allora facciamo così alle 18.55
più tardi arrivo."
"Sei sicura? Se non ce la fai
non fa niente, posso anche....."
"Damon te l'ho promesso. Ci
sarò, fidati di me."
"D'accordo allora a più tardi."
"A più tardi, ah si la stessa
cosa vale per Stefan, glie lo dici tu eh! Ciaoo!!!", finì Ilaria.
A casa delle sorelle c'era il
finimondo.
"Non ci credo proprio ora si
dovevano rompere i tubi del acqua!", esclamò Ilaria.
"A chi lo dici e poi il
ragioniere ci mette pure tremila anni per venire!"
"Non posso arrivare in ritardo
l'ho promesso a Damon!"
"Dai almeno noi siamo già pronte
no?"
"Già....speriamo solo che il
ragioniere arrivi in tempo."
In quel momento suonò il
campanello. Ilaria corse ad aprire, era il ragioniere. Dopo essersi
messi d'accordo Ilaria e Luana finalmente uscirono di casa. Avevano
chiamato un taxi. Alle 18.50 arrivarono davanti a casa Lockwood.
"Cavolo ce l'abbiamo fatta!",
esclamò Ilaria quando furono uscite dalla macchine.
"Siamo grandi, batti cinque
sorella!", disse Luana alzando la mano. Ilaria le diede il cinque.
"Ora dobbiamo solo trovare i
nostri cari fratelli Salvatore.", disse Ilaria.
"Staranno qui in giro nel
giardino non credi?"
"Si guarda sono lì.", disse
Ilaria indicando con il dito.
"Dai andiamo."
"Te le ricordi le prime feste
fratellino?", chiese Damon.
"Si.", rispose Stefan.
"Ma si può sapere cos'hai? Ti ho
detto la verità sulle ragazze! Dovrebbero arrivare a momenti."
"Sai ormai per me la parola
fiducia e la parola Damon non combaciano più."
"Sei davvero palloso!!! Quando
capirai che non farei...."
"Ragazzi.", vennero interrotti i
due.
Si girarono e non riuscirono a
credere ai loro occhi, erano bellissime.
Stefan non poté fare a meno di
guardare Luana con occhi spalancati. Si era tagliata i capelli fino
alle spalle, come aveva detto di volere fare. Indossava un abito da
sera blu senza spalline, di seta che arrivava fino a sopra le
ginocchia. Leggero trucco sul blu ed catenina lunga. Sorrideva da farlo
andare in trance.
L'altro fratello Salvatore, dopo
tanto tempo, capì di nuovo il modo di dire "togliere il fiato". Ilaria
si era stirata i capelli, ora le arrivarono fino al seno ed erano
marrone scuro. Indossava un abito rosso semplice, anche lei senza
spalline e il trucco leggero dava risalto a quei occhio grandi e
marrone scuro.
"Beh non si saluta? Siamo
arrivate in tempo no?", chiese Ilaria.
"Eh? No scusate e solo che siete
davvero belle.", rispose Stefan.
"Grazie.", risposero le sorelle
contemporaneamente.
Damon invece rimase zitto,
sembrava fosse paralizzato.
"Oi ci sei?", chiese Ilaria
sventolandogli la mano davanti agli occhi.
"Si si scusa, dai andiamo.",
rispose Damon porgendole il braccio.
Quando entrarono in casa
Lockwood tutti furono molto accoglienti. Si presentarono a Luana e
Ilaria, la signora e il signor Lockwood insieme al loro figlio Tyler,
lo sceriffo Forbes (che sembrava fosse molto in confidenza con Damon),
Jenna la zia di Elena e Jeremy Gilbert il fratello. C'era una bella
atmosfera e tutti sembravano sereni.
Ilaria andò al bancone a
prendere qualcosa da bere e vide Bonnie.
"Ciao Bonnie!", salutò Ilaria.
"Ciao.", rispose solamente
Bonnie andandosene subito.
Ilaria le andò dietro, la fermò
e chiese: "Scusa ti ho fatto qualcosa?"
Bonnie guardò per terra e non
rispose.
"Potresti dirmi perché ce l'hai
con me? Se ho fatto qualcosa di sbagliato dimmelo."
"A me non mi hai fatto niente,
ma stai con Damon."
"Come scusa?"
"Non voglio avere niente a che
fare con te perché stai con Damon."
Ilaria rimase per un attimo in
silenzio e poi disse: "Allora primo io non sto con Damon. Secondo tu
non mi conosci e non mi sopporti perché sono amica di Damon, belli
pregiudizi."
"È un assassino e non sembra che
te ne importi molto, anche se sai cosa fa."
"Quello che faceva, visto che
ora non lo fa più. E poi sicuramente non devo rendere conto a te di chi
sono amica e di chi no. Perciò se permetti io andrei dal mio
accompagnatore, Damon.", disse Ilaria e se ne andò lasciando Bonnie
senza parole.
Mentre stava camminando qualcuno
dalla folla la prese per il braccio e la tirò a se, era Damon.
"Ti va di ballare?", chiese lui.
"Certo."
"Beh non potevi rifiutare con
Biagio Antonacci a Leona Lewis no?"
Ilaria al inizio non capì, poi
ascoltò e sentì la canzone Inaspettata.
"Con questa davvero non si può
rifiutare."
"Allora appena arrivata e già ti
fai i nemici?"
"Credo di avere un buon
insegnante non credi?"
"Ouu colpito e affondato."
Ilaria alzò gli occhi al cielo.
And there’s no way to stop it
And there’s nowhere to hide
I’m just taking a chance...
Inaspettata
"Grazie.", disse Damon.
"Per cosa?"
"Per essere qui con me e per
avermi difeso con Bonnie."
"Allora grazie a te per avermi
invitato e per la cosa di Bonnie, beh in parte ho difeso te, ma in
parte anche me. Quanto non mi piace le persone che mi giudicano senza
conoscermi."
"Capisco, grazie lo stesso."
"Prego."
"Ilaria?"
"Si?"
"Sei bellissima."
Ilaria divenne un pò rossa e
disse: "Grazie, anche tu stai bene."
"E lo so."
"Sbruffone come sempre eh?"
"Sempre e comunque."
"Stefan dai ti prego balla con
me!", implorò Luana tirando Stefan per il braccio.
"Non mi piace."
"Daiiii su fallo per me!!!",
disse Luana facendo la faccia da cane bastonato.
Stefan sorrise e disse: "E va
bene."
"Evviva!"
Stefan prese Luana per i
fianchi, lei mise le braccia intorno al suo collo e si fecero
trasportare dalla musica.
"Come sei bravo."
"Beh sai ai miei tempi se non
sapevi ballare avevi qualche problema."
"Oh già, certe volte dimentico
la sua esperienza sire."
"Non si preoccupi mia dolce
damigella, sono cose che succedono. Piuttosto le volevo dire quanto mi
piace il suo nuovo taglio di capelli. La trovo estremamente sexy.
Naturalmente spero di non averla messa in imbarazzo con questo
complimento."
"Per niente, anzi è
gratificante."
"Ne sono felice."
"Stefan se ora non la smettiamo
scoppio a ridere."
"D'accordo, mi stavo divertendo."
"Sai sembri un pò più sereno, mi
fa davvero piacere."
"Beh diciamo che mi sembra di
potermi rilassare un pò ora."
"Dici per via di Damon?"
"Si finché che lui sta calmo,
sto calmo anche io. Poi ho te, cosa voglio di più dalla vita?"
"E proprio niente."
"Ho una domanda."
"Dimmi."
"Ma tu rimani vero? Voglio dire
tu mi hai detto che dovevate decidere se rimanere o no qui.", chiese
Stefan con sguardo turbato.
"Io ora non saprei più cosa fare
senza di te.", aggiunse quasi sussurrando.
No, we can’t let it go
And we can’t let it break
If it’s all that we have
Can we leave it to fate
Automaticamente, senza poterlo
controllare, gli occhi di Luana si riempirono di lacrime. Quante volte
aveva sognato di trovare qualcuno che le dicesse una cosa delle genere,
qualcuno che sapeva le sarebbe sempre rimasto vicino, che non l'avrebbe
lasciata sola come tutti quanti nella sua vita avevano fatto, a parte
sua sorella.
Mise una mano sulla guancia di
Stefan e disse: "Ora che ti ho trovato non ti lascio più Stefan.
Rimango qui con te."
Stefan chiuse gli occhi e
sorrise. Luana si mise sulle punte dei piedi e lo baciò, dimenticando
tutto quello che c'era intorno a lei, a loro. Finalmente erano sicuri
di avere trovato la persona che riuscisse a completare l'altra.
Damon accompagnò Ilaria fino
alla porta di casa.
"La porta è chiusa, speriamo che
sono riusciti ad aggiustare il guasto o almeno a fermarlo
momentaneamente.", disse Ilaria.
"Beh se non fosse così sapete
che c'è sempre un posto per voi.", rispose Damon sorridendo.
Lo stomaco di Ilaria si
aggrovigliò vedendo quel sorriso stupendo e sincero che rivolgeva solo
a lei.
Arrossì leggermente, sorrise
anche lei e disse: "Grazie me lo terrò a mente."
Damon vide il leggero rossore
espandersi sulle guance di Ilaria e dentro di lui sentì un fuoco. Un
fuoco che proveniva dal suo cuore, un fuoco che era stato spento per
146 anni. Ed era bastata lei, semplice e pura a riaccenderlo. Ma come
avrebbe fatto? Tenere a qualcuno per i vampiri voleva soltanto dire
avere un punto debole e tanto dolore. Ma basta, in quel momento non ci
voleva pensare. Voleva perdersi soltanto in quei occhi grandi e marroni
che tanto gli piacevano.
"Beh cenerentola sono passate le
due, e ora di andare a casa."
"Altrimenti si spezza
l'incantesimo vero?"
"È probabile."
Damon si avvicinò ad Ilaria, al
altezza del orecchio e le sussurrò: "Grazie di tutto, ci vediamo
domani. Promesso."
Le diede un bacio sulla guancia,
ascoltò per un attimo il suo respiro farsi irregolare, il suo battito
accelerare e poi sparì.
E dopo trecentomila anni sono
tornata!!!!! Siiiii ce l'ho fattaaaaa!!!!!! Woooow finalmente!!!!
Allora ammetto che avrei voluto
fare accadere ancora più cose in questo capitolo, ma poi vi avrei
dovuto fare aspettare troppo (e già è abbastanza quanto dovete sempre
aspettare) e dalla fretta non sarebbe uscito bene come deve essere.
Così ho pensato di lasciarvi un pò sulle spine. Lo so sono cattiva, ma
sapete stando con Damon s'imparano certe cose....hhahahahahaha scherzo
(magari!!!!)
Allora tornando serie.....vi è
piaciuto il capitolo? Cosa ne pensate? A me piace abbastanza.....
Per gli abiti di Luana ed Ilaria
eccovi le immagini.
Ah si se magari vi scoccio con le canzoni, chiedo scusa. Ma la musica è il mio
mondo, e penso che certe volte la musica sa dire cose che con le parole
non sappiamo dire. Ed ogni momento che va vissuto per me ha una colonna
sonora. (ora divento pure poetica)
Vi
ringrazio davvero tanto di cuore per il vostro sostegno nonstante tutti
i ritardi....grazie davvero!!!!
AlexiaLil:
Fratella mia grazie di tutto....mi dispiace tanto di non sentirci più
molto =( E non preoccuparti troppo per il tuo blocco.....vedrai
tutto ad un tratto riuscirai di nuovo a scrivere come se fosse la cosa
più naturale del mondo. Bacione ti voglio bene <3
caroline
forbes: Benvenutaa!!!!!!!! Meglio tardi che mai dico io!!!! Hehehe che
bello sono felice che ti piaccia il mio modo di scrivere....grazie per
i complimenti....beh per la tua attesa....dico solo di aspettare il
prossimo captitolo ^^
__Ilaria_:
Ilaaaaaaaa ciaoooo!!! No dai che bello, sono felice di averti fatto
tornare il sorriso....grazie a te di tutto!!!!! =) Beh io dico che
siamo proprio noi ilarie che siamo un pò pazzarelle hihihi XD Allora ti
è piaciuto il tuo ballo con Damon hihihihih =D
Beh
per quello del vampiro....diciamo solo che non è finita qui con
lui....e non dico più niente!!! ^^ bacione e alla prossima
spero.....
Samirina:
Che bello grazie....sono felice che il chappy ti sia piaciuto!! A chi
lo dici io mentre scrivevo di Damon bagnato ho sbavato il pc =P
hahahaha....spero ti sia piaciuto anche questo chappy....alla prossima
^^
terry93:
ciaoooo terry!!!!! Beh i momenti teneri e i battibecchi non mancheranno
mai....e direi che in questo ce ne sono stati molti...che naturalmente
spero ti siano piaciuto insieme al tutto il resto ^^
grazie
mille per i complimenti....alla prossima =)
delenina95:
brava delenina!!!!! Meglio tardi che mai!!! Che bello grazie di aver
sempre seguita la mia storia.....spero che anche questo capitolo sia
stato di tuo gradimento....hahaha in questo di sicuro ce l'hai messo
sempre il tuo nome hihihihh =D non ti preoccupare anche io sono
totalmente malata per Damon....wooooow *.*
alla
prossima ^^
Ringrazio
tutte le persone che hanno messo la storia tra le preferite, seguite e
ricordate. E anche alle persone che leggono soltanto....GRAZIE
DAVVERO!!!!
Alla
prossima....la vostra Ilaria ^^ =)
|
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Capitolo 10 *** Sentimenti svelati... ***
Piccolo
avvertimento!:
Un
paio di scene sono state prese dalla prima serie, però modificate da
me. Mi servivano per riuscire a continuare come si deve la
storia....spero non vi dia troppo fastidio! =)
Dopo il ballo Stefan e
Luana andarono a casa Salvatore. Stefan accese il fuoco, prese una
coperta e si sedettero davanti al camino abbracciati.
"È stata una serata stupenda,
grazie.", disse Luana.
"Lo stesso vale per me, grazie a
te."
Stefan mise una mano sul fianco
di Luana ed incominciò a baciarla. Luana contraccambiò. Al inizio il
bacio fu dolce e leggero, poi diventò sempre più passionale. Lentamente
la mano di Stefan salì su sul ventre di Luana, ma si fermò sotto il suo
seno. Lei si staccò e lo guardò.
"Perché ti fermi?"
"Beh io ecco non lo so."
Luana non disse niente, ma gli
fece capire tutto continuandolo a baciare. Allora lui lentamente salì
su, sul suo seno. Lei incominciò a sbottonarli la camicia. Lui le aprì
la cerniera del abito e glie lo tolse lasciandola in intimo.
"Tesoro aspetta."
"Cosa?"
"Sei sicura di quello che stai
facendo? Voglio dire e la tua prima volta..."
"Sono più che sicura...voglio
solo te Stefan. Però ehm siamo sicuri che Damon non è in casa?"
"No non c'è e oggi non verrà
nemmeno a casa."
"Sei sicuro?"
"Sicurissimo."
"E allora sono pronta."
Così i due si lasciarono
trasportare dalla passione e l'amore. Unendosi, diventando una sola
cosa.
La mattina dopo si svegliarono
abbracciati davanti al camino.
"Buongiorno.", disse Stefan
accarezzando il braccio di Luana.
"Buongiorno a te.", rispose lei
sorridendo.
"Come stai?"
"Non sono mai stata meglio in
vita mia, com'è che si dice? Tre metri sopra il cielo?"
"Mi sembra di si....lo stesso
vale per me. È stato bellissimo."
"Meglio di quanto mi fossi mai
immaginata la mia prima volta."
"Sono felice."
"E Damon davvero non è venuto a
casa!"
"Eh già te lo avevo detto io.
Hai fame, ti preparo la colazione?"
"Oh si volentieri."
Dopo la colazione Luana andò a
casa. Damon tornò un oretta più tardi a casa, dopo che Stefan ebbe
letto il giornale. Un articolo diceva:
"Nuovo attacco agli abitanti di Mystic Falls, altri ragazzi trovati
dissanguati. La bestia è tornata!"
"Ciao fratellino, come ti
butta?", salutò Damon versandosi subito dello skotch dentro ad un
bicchiere.
"Tutto bene e a te?", rispose
Stefan incrociando le braccia davanti al petto.
"Anche.", rispose Damon bevendo
un pò. Tutto ad un tratto incominciò a tossire e s'inginocchio per
terra.
"Ma che diamine...", esclamò lui
tossendo.
"Basta Damon, hai finito di fare
del male alle persone. Pensavo fossi cambiato, ma come sempre mi sono
solo illuso."
"Ma i-io n-non ho fa-atto
n-iente."
"Ormai non ti credo più Damon."
"C-cosa vu-uoi f-fare?"
"Quello che avrei già dovuto
fare da tempo, impedirti di far del male a qualcun'altro."
Ormai era pomeriggio e a casa
delle sorelle Ilaria camminava su e giù per il salotto con in mano il
cellulare, borbottando: "Non è possibile ma perché non chiama?!?!"
"Con chi ce l'hai?", chiese
Luana.
"Con Damon."
"Perché?"
"Perché non si fa sentire, non
mi può fare una cosa del genere dopo ieri sera."
"Spero che non l'abbia chiamato
tu però."
"Non certo che no, non gli
voglio correre dietro."
"Brava, dai non ti preoccupare.
Sono sicura che ti chiamerà presto."
"Beh ora che sei donna,
naturalmente sei super ottimista eh? Oddio io ancora non ci credo!!! Mi
sembra di essere più entusiasta di te!", esclamò Ilaria saltando
addosso a Luana.
"No daiii!", si lamentò Luana.
Ilaria la guardò, l'abbracciò e
disse: "Sono così felice per te sorellina mia, davvero."
"Grazie, e tu non preoccuparti
Damon si farà sicuramente sentire."
Ma purtroppo non fu così, dopo
tre giorni di assoluto silenzio, Ilaria chiamò Damon ma il cellulare
era continuamente staccato. Chiese anche a Stefan: "Allora tu non sai
dov'è andato a finire?"
"No, però dopo l'articolo nel
giornale io non me ne meraviglierei."
"Che cosa vuoi dire?"
"Non hai letto il giornale due
giorni fa?"
"No."
"Dove tenete i vecchi
giornali?", chiese Stefan a Luana.
"Nella cassetta nel corridoio.",
rispose lei.
Stefan andò in corridoio e tornò
dopo mezzo minuto, con la prima pagina die due giorni fa. Lo porse ad
Ilaria e Luana e le due lessero. Ilaria alzò lo sguardo e guardo sia
Luana che Stefan. Poi incominciò a scuotere la testa e disse: "No, non
è stato lui."
"E dimmi perché è sparito nel
nulla? È scappato Ilaria, come fa sempre quando la situazione non è più
come piace a lui."
"Ma perché avrebbe dovuto farlo?"
"Perché è la sua natura, non può
farne a meno. Davvero Ilaria, ti conviene rassegnarti."
Ilaria disse soltanto: "Vado a
farmi una doccia."
Andò direttamente in bagno e ci
rimase per un bel pò.
Luana guardò Stefan e chiese:
"Sei sicuro di non sapere quello che è successo?"
"L'ho detto, ha ucciso quei
ragazzi. Probabilmente non sarà stato nei suoi piani e se ne è andato."
"E se gli fosse successo
qualcosa?"
"Non a Damon, sa difendersi."
"E che mi dispiace così tanto
per Ilaria."
"Dispiace anche a me, ma
purtroppo da Damon ci si deve aspettare solo delusioni."
Luana mise la testa sul petto di
Stefan e disse: "Meno male tu non sei come lui."
Stefan la strinse a se e le
baciò i capelli, sospirando soltanto.
Passò un altra settimana. Per
Luana e Stefan la settimana volò. Passavano ogni giorno insieme,
facendo sempre altre cose. Piscina, shopping, passeggiate, cene e così
via. Invece per Ilaria sembrò non passare mai. Non voleva e non poteva
credere che Damon avesse ucciso quelle persone e che poi fosse
scappato, doveva essergli successo qualcosa. Se lo sentiva.
Un pomeriggio Luana andò da
Ilaria e chiese: "Io e Stefan andiamo al Mystic Grill, vieni anche tu?"
"Volentieri, ho proprio voglia
di uscire."
Così tutti e tre andarono
insieme al Mystic Grill, si sedettero al bar e presero qualcosa da
bere.
Ilaria osservò dei ragazzi
giocare a biliardo e poi propose: "Che ne dite di farci una partita a
biliardo?"
"Ci sto, ma siamo dispari."
"Beh facciamo voi due contro di
me.", propose Stefan.
"Sbruffone.", disse Luana
cacciando la lingua.
"Ci sto, dai ragazzi.", disse
Ilaria.
Così i tre incominciarono a
giocare. Naturalmente Stefan era in vantaggio, ma poi lo fece apposta e
lasciò vincere le ragazze.
"Ma così non vale!", esclamarono
le due sorelle contemporaneamente.
"Ma non ho fatto niente!", disse
Stefan sorridendo e alzando le mani.
"Beh ragazzi non vorrei
rovinarvi la festa ma io ora vado a casa.", disse Ilaria.
"Perché?", chiese Luana.
"Non mi sento molto bene, ci
vediamo a casa d'accordo?"
"Vuoi che ti accompagniamo a
casa?", chiese Stefan.
"No no, non vi preoccupate non è
niente."
"D'accordo allora ci vediamo a
casa, chiama se è qualcosa.", disse Luana.
"Certo."
Ilaria uscì dal pub e Luana e
Stefan si sedettero ad un tavolo.
Tutto ad un tratto Stefan sentì
da lontano
"Katherine?"
"No, dev'essersi confuso."
"Mi scusi."
Stefan si girò e vide Elena
venirgli incontro. Guardò Luana e disse: "Guai in vista."
Elena arrivò al loro tavolo e
chiese: "Stefan, hai sentito?"
"Si, stai bene?"
"Sono un pò scossa."
"Ehm ragazzi scusate ma cosa
succede?", chiese Luana.
"Qualcuno mi ha scambiata con
Katherine.", rispose Elena.
"E dov'è ora quella persona?",
chiese nuovamente Luana.
"È un lui, ed è sparito.",
rispose Stefan serio guardandosi intorno.
Ilaria stava camminando persa
nei suoi pensieri per andare a casa, quando dietro di lei sentì un
rumore. Si girò ma non vide niente. Continuò a camminare pensando che
non fosse niente, ma poi di nuovo un rumore. Si girò di nuovo e vide,
una sagoma incappucciata camminare dietro di lei. Lei accelerò il
passo, il suo istinto di sopravvivenza le diceva di scappare. Guardò
indietro un altra volta e quando vide che l'individuo aveva accorciato
le distanze incominciò a correre.
"Dove posso andare, dove posso
andare!?!?!", pensò lei mentre correva. Tutto ad un tratto le venne in
mente casa Salvatore, era il posto più vicino in questo momento. Così
cercò di correre ancora più veloce fino ad arrivare a casa Salvatore,
grazie al cielo la casa non era mai chiusa. Salì direttamente sul
pianerottolo, aprì la porta, entrò e richiuse la porta a chiave. Si
appoggiò alla porta, recuperando il respiro, ci mise anche l'orecchio
per ascoltare. Al inizio non sentì niente, poi soltanto un forte
bussare e la porta incominciò a tremare. Lei si alzò immediatamente e
si allontanò dalla porta. Vide una scala, che probabilmente doveva
portare allo scantinato. Non ci pensò nemmeno e scese quelle scale.
Corse fino ad una porta e lì il corridoio finì. Si appoggiò con la
schiena alla porta per vedere se da sopra veniva qualcuno.
Tutto ad un tratto sentì:
"Ilaria?"
Ilaria gridò e si stacco subito
dalla porta. Rimase un attimo immobile e poi si riavvicinò alla porta e
guardò dentro, attraverso la ringhiera. Non poté credere ai suoi occhi.
Aprì subito la porta ed entrò in quello spazio.
"Damon!", esclamò
inginocchiandosi per terra.
"C-cosa ci fai q-qui?", chiese
Damon quasi sussurrando. Era estremamente debole e pallido.
"Cosa ci fai TU qui?"
"Storia l-lunga."
"Damon mi sta...."
"Attenta!!!!", cercò di gridare
Damon.
Ilaria sentì una fitta lacerante
alla spalla destra ed incominciò a gridare. Damon sparì da sotto lei e
stacco la cosa che le stava facendo male. Poi tutto ad un tratto fu
tutto silenzioso, Ilaria si girò e non vide più nessuno. Rimase lì
sotto in ascolto per un tempo, che le sembrava indeterminato. Poi sentì
qualcuno scendere le scale, lentamente. Il suo corpo incominciò a
tremare dalla paura, finche non vide che era Damon che si trascinava
giù per le scale. Lei si alzò e corse da lui.
"Damon, Damon stai bene?!",
chiese Ilaria.
Essendo senza forze Damon si
appoggiò su Ilaria, schiacciandola al muro. Lei lo sosteneva a fatica.
"Damon ti prego dimmi qualcosa!"
"T-tranqui-illa, ci sono.",
disse lui ansimando.
Lei lo prese sottobraccio e
lentamente lo portò al piano di sopra. Lo poggiò sul divano,
lasciandolo prendere aria.
Dopo un pò lui disse: "La tua
ferità, dev'essere medicata."
"Non pensare alla mia ferità
ora, pensa a te."
"Deve essere medicata.", ribadì
lui.
"Ma sanguina, e tu sicuramente
hai fame."
"Non ti farò del male."
"Ma non è per quello, so che non
mi farai niente. Ma non voglio che tu mi medica e nello stesso istante
senti i morsi della fame."
"Nello sgabuzzino, c'è del
sangue."
Ilaria capì si alzò, andò nello
sgabuzzino e dal frigorifero prese 3 sacche di sangue. Le portò a Damon
e lui incominciò a bere. Quando ebbe finito con la terza ebbe già
riacquistato del colore in faccia e le occhiaie erano sparite.
"Meglio?", chiese Ilaria.
Lui si mise seduto sul divano e
rispose: "Molto meglio direi, ora dai medichiamo la tua ferità."
Ilaria annuì, in effetti le
faceva male. Damon prese la valigetta del pronto soccorso dal bagno e
fece un cenno ad Ilaria di sedersi sul divano.
"Dovresti toglierti la maglietta
però.", aggiunse.
"Ah si giusto."
Ilaria si tolse la maglietta
imbarazzata e si sedette sul divano. Damon si sedette dietro di lei e
le sposto la bretella del reggiseno per medicare meglio la ferità.
"Accidenti ti ha morso per bene."
"Era un vampiro vero?"
"Si."
"Dov'è ora?"
"Non lo so, è scappato non ce
l'ho fatta a trattenerlo. Ma meno male se ne è andato, altrimenti non
sarebbe andata a finire bene. Attenta ora brucerà, devo disinfettare.",
disse Damon porgendo la mano sinistra ad Ilaria. Ilaria la prese,
voleva darle qualcosa da stringere nel momento del dolore. Tutto ad un
tratto tutta la sua spalla incominciò a bruciare. Strinse la sua mano
con tutta la forza per non gridare, ma comunque non riuscì a trattenere
una lacrima.
"Mi dispiace.", disse Damon
quando sentì allentare la presa.
"Non preoccuparti, non è colpa
tua.", disse ansimando Ilaria.
"Sai cosa voleva quel vampiro da
te?"
"No, è sbucato dal nulla e ha
incominciato ad inseguirmi."
"Dovrò mettermi a fare un pò di
ricerche."
"Damon?."
"Si?"
"Perché eri lì dentro? Indossi
ancora gli abiti del ballo!"
"Perché il mio caro fratellino
non ha avuto niente di meglio da fare, che chiudermi lì dentro dopo
avermi fatto bere della verbena a tradimento."
"Cosa? Stefan....ma non è
possibile...lui non avrebbe mai...ha detto..."
"Cosa ha detto?"
"Che tu eri scappato."
"E perché mai avrei dovuto
scappare?"
"Perché saresti stato tu ad
uccidere quei ragazzi."
Damon per un attimo smise di
medicare Ilaria e poi chiese: "E tu ci hai creduto?"
Senza esitare un secondo Ilaria
rispose: "No, sapevo che non potevi essere stato tu. Mi sentivo che
doveva esserti successo qualcosa."
Rimasero in silenzio finche
Damon non finì di medicare la ferità e disse: "Ho finito, puoi
rivestirti."
"Grazie.", disse Ilaria e si
rimise la maglietta.
Tutto ad un tratto sentirono
delle voci.
"Ma cos'è successo? La porta è
tutta rotta!", esclamò una voce femminile.
"Non ne ho la più pallida
idea.", rispose calmo una voce maschile.
Era Luana e Stefan. Quando i due
entrarono in salotto e Stefan vide Damon, gli occhi si sgranarono a non
finire.
"Ciao fratellino traditore.",
disse Damon serio.
"Damon....", uscì soltanto dalla
bocca di Stefan.
"Sei tornato.", disse Luana.
"Veramente cara Luana io non me
ne sono mai andato.", disse Damon. E poi raccontò tutta la storia.
Quando ebbe finito aggiunse: "E
sai cos'è la cosa che mi fa più arrabbiare? Non il fatto di quello che
mi hai fatto, ma il fatto che attraverso la tua stupidità idiota Ilaria
ha rischiato la vita, perché tu non ci hai pensato nemmeno un secondo
al fatto che poteva esserci un altro vampiro in giro. Davvero una mossa
del cazzo! E ti giuro, che se le fosse successo qualcosa, sarebbe stata
la volta giusta in cui ti avrei fatto fuori fratellino."
Luana lentamente si era
allontanata da Stefan, fissandolo. Ilaria non riusciva a dire una
parola.
"E ora se non vi dispiace, vado
a farmi un giro. Mi nutrirò come si deve e poi me ne andrò da questo
schifo di città.", disse Damon. Guardò un ultima volta Ilaria e poi
uscì di casa alla velocità che solo un vampiro poteva avere.
Finalmente Luana riuscì a
parlare: "Stefan...."
"Tesoro ti prego ascoltami.",
supplicò Stefan.
Ilaria decise di lasciarli soli
ed uscì di casa, aveva bisogno di pensare. E per ora doveva essere al
sicuro.
"Stefan perché..."
"Luana ascoltami, io non te l'ho
detto perché non volevo metterti davanti ad una scelta."
"Quale scelta eh? Scegliere se
tu mentivi direttamente dopo la nostra prima volta oppure se preferivo
che rimanessi sincero?!?!?"
"Se io ti avessi detto quello
che ho fatto, tu sicuramente lo avresti detto a tua sorella, per bene
suo."
"Forse se tu fossi stato sincero
con me e mi avresti spiegato i tuoi punti di vista ti avrei capito
Stefan! Ti avrei aiutato!"
"Ma io l'ho fatto solo per il
tuo bene....perché non capisci!!!"
"Oh beh ora sono io a non
capirti vero?!?!?!"
"Elena avrebbe capito....."
"Come scusa???? Non è
possibile...non ci credo!!!! Alla fine non sei poi molto meglio di
Damon!!!!"
"No aspetta...", disse Stefan
prendendola per il braccio.
"Lasciami stare Stefan....",
disse Luana scostando il braccio. Prese la sua borsa ed uscì di casa.
Aveva rovinato tutto, tutto. Il
suo odio nei confronti di Damon era talmente tanto da avergli oscurato
la vista e lo aveva fatto reagire male. Avrebbe dovuto parlarne con
lei, con lei che ormai era diventata tutto per lui. E poi quello che
aveva detto a proposito di Elena, la cosa peggiore che potesse mai
fare. Doveva trovarla, doveva parargli e chiederle scusa. Era l'unica
cosa che importava in quel momento.
Ilaria era seduta al bordo di un
lago. Continui flashback continuarono a ronzarle per la mente. Il primo
incontro con Damon, il tempo passato insieme, il ballo, quel bacio
sulla guancia, la preoccupazione quando era sparito e poi il sollievo
di averlo ritrovato e l'emozione di averlo rivisto. E il fremito che le
parole "me ne andrò da questo schifo di città" avevano provocato dentro
di lei. Non poteva farlo andare via così. Ilaria osservò per un pò la
superficie del lago, poi prese fuori il cellulare e scrisse un
messaggio a sua sorella.
"Tesoro mio tutto ok?"
Dopo un paio di secondi arrivò
la risposta:
"Non proprio, poi ti racconto ma
ho bisogno di rimanere sola ora."
Ilaria rispose:
"D'accordo, chiama quando ne hai
bisogno."
Ultima risposta:
"Grazie!"
Ilaria continuò a fissare il
cellulare e poi scrisse un messaggio a Damon.
"Dove sei?"
Inviò il messaggio ed attese una
risposta, ma non arrivò. Tutto ad un tratto sentì una voce: "Sono qui."
Ilaria si alzò, si girò e vide
Damon, in piedi davanti a lei. Il pallore dal suo volto era sparito
insieme alle occhiaie, doveva essersi nutrito.
Il cuore di Ilaria incominciò a
battere al impazzita. Prese aria e chiese: "Stai meglio?"
"Si, ho praticamente finito la
mia scorta di sangue ma ora sono di nuovo in forma.", rispose lui
freddo.
Quella freddezza colpì Ilaria in
pieno viso, non era abituata a questa freddezza nei suoi confronti da
parte sua.
"Davvero intendi andartene?",
chiese Ilaria con voce tremante.
"Si."
"Ma perché?"
"Perché questa gente mi disgusta
e poi sono diventato troppo vulnerabile da quando.....", disse Damon
abbassando lo sguardo.
"Da quando cosa?"
"Niente."
"Dimmelo."
Damon si avvicinò ad Ilaria e
rispose: "Da quando ho conosciuto te. Tu hai fatto rivenire a galla la
mia umanità."
"Allora è stato sbagliato
conoscermi?"
"No! No! Non capirmi male...tu
sei la cosa in assoluto più bella che mi sia successa in tutta la mia
esistenza. Tu sei riuscita a riscaldare e rifare battere il mio cuore
gelato. Tu sei l'unica che riesce a capirmi. Ma mi sono indebolito, non
può essere possibile che quello che ha fatto mio fratello mi abbia
ferito, non va bene capisci? Devo andarmene o m'indebolirò sempre di
più."
"Non andare, ti prego."
Damon mise la mano destra sulla
guancia di Ilaria e disse: "Mi dispiace ma devo, grazie."
Le diede un bacio sulla fronte e
si girò per andarsene. Ma Ilaria lo prese per un braccio, lo girò e lo
baciò. Lui non la rifiutò, ma la strinse a se e contraccambiò il bacio.
Poi si staccò da lei, poggiò la sua fronte a quella di lei, la guardò
nei occhi e disse: "Il mio angelo venuto a salvarmi."
Ilaria sorrise e lo baciò di
nuovo, questa volta senza interrompere quel bellissimo bacio.
Siiiiiii ce l'ho fatta!!!! Finalmente
ho postato!!!!! Beh che dire come prima cosa mi scuso per averci messo
tanto tempo per aggiornare, ma purtroppo ho tanto l'impressione che
prima di un mese non ce la faccio T_T
Ma io vi ringrazio di cuore per
il vostro sostegno e per la vostra fedeltà nonostante tutto!!!! Siete
dei miti!!!!!!
Beh a proposito del
capitolo......finalmente la fatidica scena è arrivata....insieme a
molte altre cose ^^
Spero davvero che vi piaccia e
che mi facciate sapere cosa ne pensate....è importante per me! =)
A le recensioni ho risposto con
il nuovo metodo, vi piace di più il nuovo metodo o come facevo prima????
Ringrazio tutte le persone che
hanno messo la storia tra le preferite, seguite o tra le ricordate!!!!
Auguro di cuore a tutti un
natale felice e sereno ed un anno pieno di gioia e che tutti i vostri
sogni si esaudiscono!!! =)
la vostra Ilaria ^^
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Capitolo 11 *** Scusami... ***
I due rimasero per
un’altra oretta al lago, accoccolati. Non dissero quasi niente, li
bastava stare vicino.
Dopo un po’ Ilaria però
disse: “Credo sia meglio andare da Luana, avrà bisogno di me.”
“Certo, andiamo ti
accompagno.”, rispose Damon dando un bacio sulla fronte di Ilaria.
Così i due si diressero a
casa delle ragazze. Quando arrivarono, però Damon non volle entrare in
casa e disse: “È meglio se vi lascio sole. Io intanto cerco di scoprire
qualcosa su questo nuovo vampiro. Ho una teoria.
“E quale sarebbe?”, chiese
Ilaria.
“Te la dico più tardi,
promesso.”
“D’accordo, ma stai attento!
E non metterti nei guai!”
“Ma io non mi metto mai nei
guai.”, rispose Damon con tono ironico.
I due si salutarono e Ilaria
entrò in casa. Trovò Luana stesa nel proprio letto. Ilaria si avvicinò
e le mise una mano sulla spalla, accarezzandola. Lei si tolse le
cuffiette, si girò e la guardò. Aveva gli occhi rossi.
Ilaria l’abbracciò e disse:
“Mi dispiace così tanto per te tesoro.”
“Meno male sei qui. Non ce
la farei mai senza di te. È uno stronzo!”
“Lo sai che io ci sarò
sempre per te. Ma dimmi cos’è successo?”
Così Luana le racconto della
litigata con Stefan.
“Ma ha schlerato del tutto!
Non me lo riesco nemmeno a immaginare una cosa del genere da parte di
Stefan. Tipo paranoico! E poi quella cosa con Elena se la poteva anche
risparmiare!”, esclamò Ilaria.
“Ecco vedi che tu” mi
capisci sempre!”
“Io sono sempre dalla tua
parte lo sai. Comunque se ti posso dare un consiglio, io cercherei di
riparargli quando vi siete calmati entrambi. Però naturalmente è lui
quello che deve venire da te!”
“Si, credo che farò proprio
così. Comunque tu come stai? Intendo per quello che ha detto Damon. Che
cosa farai se, se ne andrà?”
“Proprio niente, perché non
se ne va. Ci siamo baciati!”
“Che cosa???? E me lo dici
solo ora?”
“Tu sei più importante.”
Luana la guardò con lo
sguardo “ma mi vuoi prendere per il culo?”
“Tu sei mia sorella!
D’accordo ammetto che dall’importanza arriva un millesimo dopo di te,
ok?”
“Ecco già meglio! Comunque
dimmi tutto, voglio sapere ogni singolo dettaglio!”
Ilaria si mise a ridere e
raccontò tutto l’avvenimento alla sorella.
Alla fine del racconto Luana
abbracciò Ilaria e disse: “Sono così felice per te!”
“Grazie, ed io sono sicura
che si aggiusterà tutto tra te e Stefan.”
Quando Damon appari nella
stanza di Ilaria erano le 23 passate.
“Eccoti finalmente!”,
esclamo Ilaria.
“Si anche io sono felice di
vederti.”, rispose Damon sorridendo.
“Scusa, e che mi sono
preoccupata. Cos’hai fatto tutto questo tempo?”
Damon si sedette sul letto
vicino ad Ilaria e rispose: “Ho cercato la conferma alla mia teoria.”
“E hai avuto successo?”
“No purtroppo ancora no.”
“E qual è la tua teoria?”
“Ti ricordi il vampiro che
era entrato a casa vostra?”
“Certo, e come potrei
dimenticarmelo.”
“Ecco io penso che abbia un
collegamento con il vampiro che ti ha attaccato oggi.”
“E come mai sei arrivato su
quest’idea?”
“Sai tra i vampiri noi
riusciamo a sentire un po’ lo stato d’animo del altro o a percepire i
loro pensieri. Naturalmente quanto si percepisce dipende tutto da
quanto potenti siamo. Beh come tu ben sai io sono molto potente, e non
alzare gli occhi al cielo! Dicevo sono molto potente e spesso riesco a
percepire qualcosa, e anche se oggi ero molto debole, ho sentito la
voglia di vendetta in quel vampiro. Purtroppo però e tutto quello che
sono riuscito a canalizzare.”
“E perché vendetta? Credi
che sia stato imparentato o qualcosa del genere con l’altro vampiro?”
“Molti vampiri fanno parte
di un clan. Ora mettiamo che l’altro vampiro facesse parte di un clan e
gli altri appartenenti al clan abbiano scoperto che è stato ucciso da
me. Loro logicamente vogliono vendicare il loro amico, fratello o
quello che sarà stato.”
“Si ma quello che non
capisco e il fatto del perché abbiano di nuovo inseguito me. Certo io
ero parte dello spuntino di quel vampiro ma non l’ho ucciso io ma tu.”
“Beh e come ti ho detto
oggi, se ci hanno spiato abbastanza a lungo, avranno scoperto che tu
sei il mio punto debole. E il modo più facile per vendicare una persona
a te cara e fare del male alla persona a cui tiene la persona a cui
davvero vuoi fare male.”
“Che cosa complicata! E ora
come faremo? Voglio dire il vampiro potrebbe attaccare da un momento al
altro!”
“Come prima cosa tu e tua
sorella non invitate assolutamente nessuno in casa se non lo conoscete!
E poi come seconda cosa io dovrei informare mio fratello di tutta
questa faccenda. Ma non è casa, una volta che lo cerco di mia spontanea
volontà, lui non c’è!”
“Per il fatto del invitare
va bene, trasmetterò il messaggio anche a Luana. Per il fatto di
Stefan, non sai dove sia?”
“Nada, anzi speravo me
lo dicessi tu. Magari sai qualcosa attraverso Luana?”
“Non so proprio niente,
hanno litigato.”
“Mi dispiace per Luana, ma
non m’interessa più di tanto per Stefan.”
Ilaria rimase in silenzio e
non rispose.
“Perché non dici più
niente?”, chiese Damon.
“Perché credo che tu sia
troppo duro con Stefan. Ma non sono affari miei. È una cosa che va
avanti da 140 anni ormai ed io non so tutta la storia.”
“Mi dispiace ma ora non ho
voglia di raccontartela. Adesso voglio solo averti tra le mie braccia e
spegnere un po’ il cervello.”, rispose Damon abbracciando Ilaria.
“Anche questo per me va
bene, ma promettimi che un giorno ne parlerai con me.”
“Promesso.”
“Grazie.”
“Ti piacciono le fragole?”
“E questo ora che ci
azzecca?”
“Tu rispondi.”
“Io adoro le fragole.”
“Bene allora vengasi con me
in cucina prego.”, disse Damon prendendo Ilaria in braccio.
Elena era stesa sul suo
letto, era stanca morta ma non riusciva ad addormentarsi! Tutto a un
tratto un rumore alla sua finestra attirò la sua attenzione. Si alzò e
vide la finestra aperta, eppure era sicura di averla chiusa. Il suo
cuore incominciò a battere veloce, si avvicinò alla finestra e la
chiuse il più veloce possibile. Quando si girò per poco, non incominciò
a urlare. Davanti a lei era sbucato dal nulla Stefan!
“Stefan cosa ci fai qui? Mi
hai fatto prendere un colpo.”, esclamò Elena ansimando.
“Mi dispiace, non volevo
farti spaventare. E che non sapevo dove andare.”, rispose Stefan.
“Stefan cos’è successo?”,
chiese Elena preoccupata. Sembrava davvero sconvolto.
“Ho fatto una cosa
bruttissima e non so con chi parlare! So che non sarei dovuto venire da
te e che sono soltanto un egoista ma avevo bisogno di paralare.”
“E allora parla con me
Stefan.”
E così Stefan le raccontò
tutto, le raccontò di aver rinchiuso Damon, le raccontò di aver mentito
per tutto il tempo a Luana e Ilaria e le raccontò della litigata con
Luana.
Alla fine del racconto Elena
mise una mano sulla spalla di Stefan e disse: “Mi dispiace.”
“Dispiace a me, ho fatto un
casino e adesso ti tiro anche dentro.”
“Non devi dire così Stefan.
Lo sai che io sono dalla tua parte e che ci tengo a te. Anzi ho bisogno
di parlarti Stefan.”
“Di cosa?”
“Di noi. So che non è il
momento giusto, ma devo assolutamente parlarti.”
Stefan non disse più niente
ma la guardò negli occhi e aspettò.
Elena incominciò: “Ogni
giorno che passa io mi accorgo sempre di più del grandissimo errore che
io ho commesso con te Stefan. E mi dispiace tanto! Nemmeno te lo puoi
immaginare quanto io desideri poter fare ritornare indietro il tempo e
non rifiutarti e non perderti! Io ti amo ancora Stefan e solo ora
capisco che non m’importa che tu sia un vampiro, m’importa solo di
stare con te.”
Stefan fece finire di
parlare Elena e poi disse: “Mi dispiace Elena, ma io amo Luana. Non
dico che quello che ci sia stato tra di noi non sia stato bello, ma è
finito. Luana mi da sicurezza e forza. Io so che lei mi vuole per come
sono, da sempre. Mi ha accettato e basta. Senza troppi commenti ha
accettato me e il mio mondo senza mai giudicarmi e fidandosi.”
Entrambi rimasero in
silenzio.
Stefan ruppe quel silenzio
quando disse: “Ora vado da lei a scusarmi. Domani tornerò da te per
parlare di quel vampiro di oggi. Tu intanto promettimi di stare attenta
e di non invitare nessuno in casa. E se vedi o senti qualcosa di
strano, chiamami per favore. Io comunque ti voglio un gran bene. E mi
scuso per essere venuto a disturbarti e a deluderti sta sera. Ma
comunque di ringrazio per avermi fatto capire. Ciao Elena a domani.”
“Ciao Stefan.”
Luana era stesa nel suo
letto e la stanchezza non ci pensava nemmeno per l’anticamera del
cervello ad arrivare! Ormai le posizioni le aveva provate tutte! Non
portava a niente, perché non riusciva a togliersi dalla mente Stefan.
In così poco tempo lui era
riuscito a farle perdere completamente la testa, facendola innamorare
follemente di lui. Pensava ai momenti belli passati insieme e capiva
sempre di più che se lui ora fosse vicino a lei, lo avrebbe perdonato
subito, dopo averlo fatto soffrire un po’ però!
Tutto ad un tratto sentì un
rumore, accese la luce sul comodino alzò la testa e vide Stefan in
piedi davanti a lei.
“Stefan.”, disse Luana
cercando di nascondere quanto fosse felice di vederlo.
“Scusa se sono entrato così,
ma ti devo parlare.”
Luana si mise seduta e fece
cenno a Stefan di sedersi. Stefan si tolse la giacca e si sedette
vicino alle sue gambe. La guardò dritta negli occhi senza dire niente.
A Luana venne la pelle d’oca per tutto il corpo. I suoi sguardi
riuscivano a essere così intensi.
“Tesoro mi dispiace così
tanto, quello che ho fatto e detto è imperdonabile. Ma ti chiedo
comunque di farlo, ti prego perdonami.”
Luana non disse niente, così
Stefan continuò.
“Lo so non avrei mai e poi
mai dovuto dirti una tale bugia, ma io ero seriamente convinto che
fosse stato Damon. Ormai automaticamente per me Damon significa solo
morte. E poi quello che ti ho detto con Elena, io non ho nemmeno delle
scusanti. E poi….”, voleva continuare Stefan ma fu interrotto. Fu
interrotto da Luana che lo baciò. Lui contraccambiò il bacio
quasi incredulo.
Poi Luana si staccò e disse:
“Perdonato.”
“Davvero?”
“Davvero, davvero. Ci ho
pensato, e comunque capisco anche il tuo punto di vista per quello che
riguarda Damon. Non posso, anzi non possiamo pretendere che tu ti fida
da un momento al altro di lui.”
“Grazie mille…e per Elena?”
“Dimenticato.”
“Amore mio, ti amo.”
“Anche io.”
“AAAAAAHHHHH NOOOOOOO!!!!”,
si udì tutto ad un tratto gridare Ilaria dalla cucina.
Luana e Stefan si guardarono
preoccupati e corsero subito in cucina. Li trovarono Ilaria e Damon
pieni di panna montata.
“Sorellina ciaooooo!!!! Mi
dispiace dopo pulisco tutto!!! Anzi pulisce tutto lui!”, disse Ilaria
puntando il dito su Damon. Lui alzò le mani per segno d’innocenza.
“Ma che cosa state
combinando?”
“Ho comprato le fragole a
Ilaria, con la panna. E le volevamo mangiare. E tua sorella non è
nemmeno capace di spruzzare la panna sulle fragole e l’ha spruzzata su
di me, ed è stata vendetta!”, rispose Damon. Prese Ilaria sulle spalle
e aggiunse: “Ora ti faccio anche una bella doccia, sono diabolico.”
“NOOOO!!!”, gridò Ilaria
ridendo.
Passarono vicino a Stefan e
Ilaria a testa in giù disse: “Ciao Stefan! Uhhhhh avete fatto pace???”
“Si abbiamo fatto pace.”,
risposero Luana e Stefan contemporaneamente.
“Uh come sono felice per
voi!”, esclamò Ilaria.
“Grazie sorellona. E ora vai
a darle una sciacquata Damon”, disse Luana sorridendo.
“Agli ordini! E non ci
rubate le fragole!”, esclamò Damon. Poi guardò il fratello e disse:
“Fratellino, più tardi dobbiamo parlare.”
Stefan fece cenno di si con
la testa.
NUUOOOOOOO ce l’ho fatta ho
aggiornatoooo!!!!!! Non ci posso credere! Lo so lo so non ci sono
scusanti. Anzi soltanto ringraziamenti!!!! Grazie a tutte voi per il
vostro sostegno nonostante io faccia schifo al massimo con gli
aggiornamenti, siete uniche grazie!!!!!
Beh che dire spero che
questo capitolo vi sia piaciuto e che non vi abbia annoiato troppo…nel
prossimo ci sarà di nuovo più azione….promesso!
E spero con tutta me stessa
non vi sembra troppo smielato….e che io sono l’eterna romanticona!
Se avete qualche domanda,
suggerimento o anche critica mi raccomando, non esitate a farvi
sentire!!! =D
Ringrazio:
1 - AlexiaLil
2 - Alyce
3 - ania2692
4 - caroline forbes
5 - delenina95
6 - Donnie forever in love
7 - fior di loto
8 - Ili_sere_nere
9 - Maryyy
10 - nana_85
11 - Samirina
12 - saramik
13 - vaned1995
14 - _lisasomerhalder_
15 - __Ilaria_
Per aver messo la storia tra
le preferite.
1 - Alex_Lestrange
2 - angelika4ever
3 - Barrowman
4 - buffy46
5 - carmy_88
6 - cussolettapink
7 - gemlye
8 - harmon8y9
9 - irene862
10 - Jonas_sister
11 - LaFede
12 - Maryyy
13 - Nikki Potter
14 - stefania502
15 - stestefy96
16 - SunshinePol
17 - SYLPHIDE88
18 - Tatia89
19 - terry93
20 - _lisasomerhalder_
21 - _screps_
22 - __Ilaria_
Per aver messo la
storia tra le seguite.
1 - kija_salvatore
2 - Rebecca Lupin
Per aver messo la storia tra
le ricordate!
E tutte quelle che hanno
recensito!!!
Grazie mille!!!
Ilaria ^_^
|
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Capitolo 12 *** Sto dalla tua parte.... ***
Dopo la battaglia di panna,
fragole e alla fine acqua, Damon e Ilaria si misero a pulire il bagno e
la cucina. Avevano combinato un bel casino!!! I due si diviserò i
compiti perché altrimenti non avrebbero mai finito...visto che la
voglia di stuzzicarsi era troppa!
Intanto Luana e Stefan si
erano messi sul divano a guardare la televisione, aspettando che gli
altri due finissero per parlare. Quando Ilaria e Damon ebbero finito,
si unirono agli altri due.
Damon incominciò a parlare:
"Bene fratellino, dobbiamo parlare. E Luana questa cosa la devi sapere
anche tu. Comunque non si tratta del fatto che tu mi abbia rinchiuso,
perché solo a pensarci ti spaccherei la faccia, ma del vampiro."
"D'accordo.", disse Stefan.
Così Damon raccontò a i due
la teoria che aveva spiegato a Ilaria.
Quando ebbe finito Luana
disse: "Questo si che è un bel casino."
"A chi lo dici.", aggiunse
Ilaria.
"Ilaria, tu hai detto che il
vampiro ti ha seguito non appena sei uscita dal locale giusto?"
"Giusto.", affermò Ilaria.
Stefan guardò Luana e disse:
" E se fosse stato il vampiro di Elena?"
"E quello che stavo pensando
anche io sai....solo che non ci vedo nessun collegamento."
"Vampiro di Elena? Ragazzi
ci spiegate?", chiese Ilaria confusa.
"Dopo che tu sei uscita dal
locale, qualcuno è andato da Elena chiamandola Katherine, però quando
lei ha voluto mostrarci quella persona era già sparita. Quello di cui
siamo sicuri è che fosse un vampiro. Ora la domanda è se è lo stesso
vampiro."
"Beh se la cosa la guardiamo
da questo punto di vista, sarebbe logico si. Comunque sia li dobbiamo
trovare, che sia uno o due oppure di più.", disse Damon.
"Sono d'accordo con te."
disse Stefan.
"Evviva!", esclamò tutto ad
un tratto Ilaria.
Tutti e tre la guardarono
tipo "ma sei diventata pazza?"
"Potresti spiegare cosa c'è
da gioire?", chiese Damon.
Luana incominciò a ridere.
"E tu perché ridi?", chiese
Stefan a Luana.
"Perché ho capito."
"Illuminateci!!!!", esclamò
Damon.
"Siete d'accordo su una
cosa!!!!", esclamò Ilaria e Luana scoppiò a ridere.
"Oh ma quanto sei, non mi
fare parlare.", disse Damon cercando di rimanere serio.
Ilaria scoppiò a ridere,
così i due fratelli non posero fare a meno di ridere anche loro.
"Comunque ridiventando seri.
Dobbiamo stare molto attenti d'accordo?", disse Stefan portando tutti
alla realtà.
Tutti fecero cenno di si con
la testa.
Ormai erano passate due
settimane, e del vampiro più nessuna traccia.
Erano le cinque di un
mercoledì pomeriggio e Stefan e Luana tornarono a casa dopo aver fatto
la spesa. Damon era a casa e Ilaria era andata ad aiutare all’asilo
nido.
Quando i due entrarono in
salotto, rimasero sbalorditi. Sul divano, seduti uno vicino al altro,
c’erano Elena, Bonnie, Caroline, Jeremy. In piedi davanti a loro c’era
Damon, con un bicchiere di skotch in mano, e Alaric.
“Cosa sta succedendo qui?”,
chiese Stefan.
“Riunione non desiderata.”,
rispose Damon.
“Sta notte c’è stato un
altro attacco. Lo sceriffo ha cercato di tenerlo nascosto, ma io l’ho
scoperto comunque.”, rispose Alaric.
“Non possiamo restare con le
mani in mano senza fare niente.” disse Elena.
“Se solo sapessimo chi è
questo vampiro.”, disse Jeremy.
Elena, Bonnie e Caroline
guardarono subito Damon.
“Oh per favore cosa sono
quegli sguardi?”, chiese Damon allargando le braccia.
“Chi ci dice che non sia
stato tu?”, chiese Bonnie.
“Io.”, rispose Stefan.
“Stefan come fai ancora a
fidarti di lui dopo tutto?”, chiese Caroline.
“È cambiato.”, disse
soltanto Stefan.
“Io non ci credo.”, disse
Bonnie.
“Nemmeno io.”, aggiunse
Caroline.
“Beh a dirla tutta me ne
frego di quello che pensate.” rispose Damon.
“Non è giusto che tu usi
Ilaria come giocattolo.”, disse Elena.
“Ma che diamin…”, esclamò
Damon che fu interrotto da Luana.
“Ora basta. Lui non ha
attaccato proprio nessuno, non usa mia sorella e non vi permetto di
chiamarla giocattolo.”
“Come fate a sapere, che non
l’abbia soggiogata? Come fate a dire che non le faccia del male? Come
fate a dire che lui non c’entra niente in tutto questo, dopo quello che
ha fatto?!”, esclamò Bonnie alzandosi in piedi.
“Io non farei mai una cosa
del genere a Ilaria, non a lei. E non ho più toccato una vita umana da
prima di stare con lei.”, disse Damon cercando di controllarsi.
“Noi non ci fidiamo.”, disse
Elena.
In quel momento si sentì
aprire la porta.
“Andate al diavolo.”,
esclamò Damon. Buttò il bicchiere al muro, frantumandolo, e sparì.
“Ma che cosa sta succedendo
qui?”
Tutti si girarono e videro
Ilaria in piedi con lo sguardo verso il punto in cui prima c’era Damon.
“Sta sera c’è stato un
attacco.”, rispose Stefan.
“E perché Damon è così
arrabbiato?”, chiese Ilaria.
“Vieni con me.”, disse Luana
tirando Ilaria in cucina.
“Allora?”
“Elena e Bonnie hanno
incolpato Damon per l’attacco e in più hanno detto che lui ti vuole
soltanto usare, e lui si è arrabbiato.”
“Come si sono permesse?”,
esclamò Ilaria.
Si diresse in salotto e
rimase in piedi davanti alle ragazze.
“Come fate a giudicare una
persona in questo modo?”
Caroline si alzò e disse: “E
tu come fai a stare con un assassino?”
Ilaria per un momento rimase
senza parole.
Poi disse: “Voi non avete la
più pallida idea di chi sia Damon. Non sapete lui davvero com’è. E mi
da dannatamente Come fa a cambiare e mostrarvi che è cambiato se voi
non glie ne date la possibilità? A me non interessa quello che è stato
e che ha fatto in passato, per me vale quello che è ora e quello che
vorrà essere in futuro. E tutto quello che pensate e dite a me non
interessa e non m’interesserà mai. E ora vado da Damon.
Ilaria se ne andò lasciando
ora Elena, Bonnie e Caroline senza parole.
Si diresse verso la stanza
di Damon, trovando la porta chiusa, bussò. Non arrivò nessuna risposta
ma lei entrò lo stesso.
“Damon?”, chiese chiudendosi
la porta dietro.
Non arrivò nessuna risposta
ma sentì il rumore dell’acqua provenire dal bagno, Damo si stava
facendo la doccia.
Ilaria si sedette sul letto,
in modo da farsi vedere subito quando Damon usciva dal bagno.
Quando finì uscì dal bagno
con l’asciugamano intorno alla vita e i capelli tutti spettinati.
Per un attimo a Ilaria mancò
il respiro, non ci si sarebbe mai abituata.
Poi disse: “Ciao.”
“Ciao.”, rispose Damon
sedendosi vicino a lei sul letto. Le diede un bacio sulla guancia.
Rimasero in silenzio per un
po’, poi Damon disse: “Grazie, per quello che hai detto. Anche se ero
sopra ho sentito tutto.”
“Non devi ringraziare, ho
detto soltanto quello che pensavo.”
“Dovrò ringraziare
anche Luana, è stata molto carina quando tu non eri ancora arrivata.”
“Già lei in questi casi è
micidiale.”
“È insolito che qualcuno mi
difenda.”
“Ti ci devi fare
l’abitudine, perché io ti difenderò sempre.”
Damon non disse niente e
guardò a terra. Poi si alzò andò verso l’armadio e prese fuori dei
vestiti.
“Vengo subito.”, disse Damon
andando in bagno.
“Eh già non siamo ancora
arrivati a quel punto nel nostro rapporto. Oddio che carino va apposta
in bagno. Damon, Damon mi hai proprio catturata….”, pensò Ilaria.
Damon uscì un minuto dopo
dal bagno. Indossava una maglietta a maniche corte nera e dei pantaloni
da tuta, nera. I capelli ora erano pettinati. Si rimise seduto vicino a
Ilaria.
Lei lo afferrò per il collo
e lo girò versò di lei. Fissò quegli occhi azzurro cielo così profondi.
Ci si sarebbe potuta perdere ogni volta.
“Ti amo e sto dalla tua
parte.”
Damon poggiò la mano destra
sulla guancia di Ilaria e la baciò, ancora, ancora e ancora.
Poi la fece stendere sul
letto poggiandosi leggermente su di lei. La sua mano scivolò lentamente
sotto la maglietta sul suo ventre.
Poi tutto ad un tratto si
sentì uno schianto provenire dal pianto di sotto. Del vetro che si
rompeva.
Poi Luana gridare:
“STEFAAAAN NOOOOOO!!!! ILARIA, DAMON AIUTOOOO!!!”
Taratataaaammm,
i’m back!!! E quanto fai schifo, penserete voi vero!?!?!
Ma
avete ragione! Perché non ci sono assolutamente scusanti…anzi mi
vergono addirittura a scusarmi!!!!
Qua
tra il lavoro e la scuola insieme lo stress è incredibile e il tempo
libero uguale a zero. In più mi è mancata un po’ d’ispirazione questa
volta.
Infatti,
non sono molto soddisfatta del capitolo….mi sembra troppo corto e
noioso….voi cosa ne pensate mie adorate lettrici (e anche lettori se ce
ne sono)?????
Mi
raccomando se qualcosa non vi piace o voi personalmente vorreste
cambiare fatemelo sapere….le critiche certe volte possono solo fare
bene ^_^
Come
ultima cosa prima di lasciarvi vi ringrazio con tutto il cuore per il
vostro sostegno nonostante l’irregolarità dei miei aggiornamenti….siete
stupende/i!!!!!
Bacione
e alla prossima!!!! =)
|
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Capitolo 13 *** Salvataggio... ***
Ilaria e Damon
corsero subito fuori dalla stanza, giù dalle scale e direttamen-te in
salotto. Trovarono l’assoluto caos, il tavolino era distrutto, i libri
erano sparpagliati, una finestra era rotta e la porta era spalancata.
Nessuna traccia di Luana e Stefan però.
“Damon, dove sono Luana e
Stefan?”, chiese Ilaria dirigendosi in cucina.
“Non ne ho la più pallida
idea.”, rispose Damon andando in cantina.
I due ritornarono il
salotto. Damon aprì le braccia, scosse la testa e disse: “Niente, sotto
non ci sono e nemmeno nel piano di sopra.”
Ilaria si tolse i capelli
dalla faccia e rispose: “Non li ho trovati nemmeno qui. Accidenti cosa
sarà successo.”
“Aspetta.”, disse Damon e
prese fuori il cellulare dalla tasca. Compose un numero e attese. La
persona dall’altra parte rispose.
“Elena.”, disse Damon con
sollievo. Poi guardò Ilaria, tolse il cellulare dall’orecchio e mise il
vivavoce.
“Cosa vuoi Damon?”, rispose
Elena.
“Da quanto tempo ve ne siete
andati?”, chiese Damon.
“Da circa un quarto d’ora.
Perché?”
“Quando Ilaria e io siamo
scesi abbiamo trovato solo un gran casino ma nessuna traccia di Stefan
e Luana.”
“Che cosa?”
“Mi serve la tua amica
streghetta per trovarli, tornate qui.”
“D’accordo a dopo.”
“Aspetta, Alaric è con voi?”
“Si.”
“Passamelo.”
“Ey Damon, che c’è?”, chiese
Alaric.
“Ciao Rick, mi serve la tua
roba da cacciatore di vampiri.”
“D’accordo te la porto.”
“Bene grazie, a dopo.”
Damon staccò e rimise il
cellulare in tasca. Ilaria sospirò, poi incominciò a tirare su le cose.
“No, non mettere niente a
posto. Lasciando tutto così, sarà più facile per Bonnie intercettare
qualche immagine di quello che è accaduto.”
“Oh okay, d’accordo.”
Damon si avvicinò a Ilaria,
le mise le mani sulle braccia e disse: “Hey vedrai, li troveremo.”, le
alzò il mento in modo da poterla guardare negli occhi e aggiunse, “Ti
fidi di me?”
“Certo.”, rispose Ilaria.
Più lontano nei sotterranei
di una vecchia villa, c’erano due persone. Un ragazzo a petto nudo,
legato a una sedia con delle corde, era da una parte della cella.
Dall’altra parte c’era una ragazza, seduta per terra, incatenata al
suolo.
“Lu-u-ana….co-ome….va-a?”,
chiese il ragazzo tra un colpo di tosse e l’altro.
“Io sto bene. Ma pensiamo a
te! Stai sputando sangue Stefan!”, esclamò Luana.
“N-on….ti preo-ccupa-re….”,
rispose Stefan ansimando.
“Mi preoccupo e come, se
solo riuscissi a liberarmi da queste catene.”, disse Luana dimenandosi.
“N-on….ti sfor-zare…ti
far-ai…male….”
“Ohhh dai! Spero solo che
Damon e Ilaria ci trovino.”
“Conta-ci..Damon è
bra-vi-ssimo in que-sto.”
“Certo. Ora cerca di stare
il più tranquillo possibile, per favore.”
“Va…bene....però una
c-cosa…la de-vo dire….”
“Dimmi tesoro.”
“Mi….dispiace…non è
giusto….che tu sia co-invol-ta…in questo…”
“No Stefan, no. Non voglio
assolutamente che tu ti scusi. Perché non è assolutamente colpa tua e
nemmeno di nessun altro. Per te farei questo e altro.”
“Grazie.”
Il campanello suonò.
“Finalmente.”, esclamò Damon
e andò ad aprire la porta.
“Benvenuti, pensavo non
arrivaste più.”
“Un semplice, grazie,
basterebbe Damon.”, disse Elena.
“Ricordatevi che non lo fate
per me, ma per Stefan, Luana e Ilaria.”
“Credimi è l’unico motivo
perché sono qui.”, rispose Bonnie.
“Non ne dubito.”, rispose
infine Damon.
I quattro raggiunsero Ilaria
nel salotto.
“Ciao, grazie di essere
qui.”, salutò Ilaria.
“Di niente.”, rispose Elena
accennando un sorriso.
“Allora cosa ti serve?”,
chiese Damon a Bonnie.
“Mi servono sei candele
bianche e una ciotola piena d’acqua pulita.”, rispose Bonnie decisa.
Damon prese le candele e
Ilaria l’acqua.
Bonnie dispose cinque
candele intorno a lei, formando le cinque punte di un pentagramma, la
sesta la pose nel mezzo del pentagramma vicino alla ciotola d’acqua.
Lei ci si sedette davanti con le gambe incrociate.
Elena spense le luci e si
mise vicino ad Alaric, alla destra di Bonnie, in silenzio completamente
abituata a questa situazione. Damon e Ilaria erano alla sua sinistra,
Damon perfettamente rilassato e Ilaria tesissima. Come prima cosa
Ilaria aveva paura per sua sorella, e secondo assistere a un rituale
non era cosa da ogni giorno. Damon percepì la tensione di Ilaria e la
strinse a se.
Bonnie incominciò a recitare
dei versi in una lingua incomprensibile. La sua mano destra era sopra
la fiamma della candela e quella sinistra sopra la su-perficie
dell’acqua. Le fiamme si alzarono, nonostante non ci fosse un filo di
vento, e illuminarono tutto il salotto.
Poi come se Bonnie fosse in
trance incominciò a parlare:
“Vedo il salotto, Luana è
seduta sul divano, Stefan viene dalla cucina. La finestra si rompe,
qualcuno entra e attacca Stefan. Stefan cerca di difendersi, ma entra
qualcun altro. Un paletto nello stomaco, Luana grida. Li portano via.”
Bonnie si riprese e tornò
alla realtà. Le candele si spenserò.
“Bonnie ricordi cosa hai
visto?”, chiese Elena.
“Si certo.”
“Ma dove sono ora?”, chiese
Damon.
Bonnie passò la mano sulla
ciotola d’acqua e dentro di essi apparì un’immagine.
“Guardate.”, disse Bonnie.
Tutti entrarono nel cerchio
magico, ormai spezzato, e osservarono la superficie.
Si vedeva una vecchia villa
nera, intorno c’erano tutte erbacce. Era vecchia e abbandonata da
chissà quanto tempo.
“Perfetto so dov’è!”,
esclamò Damon.
“Davvero?”, chiese Ilaria.
“Si, sotto quella villa ci
sono dei sotterranei. Scommetto che Stefan e Luana sono lì, ora devo
solo andare lì e tirarli fuori.”
“Vengo con te.”, disse
Alaric.
“D’accordo come vuoi la vita
è la tua.”, rispose Damon.
“Vengo anch’io!”, esclamò
Ilaria.
Damon cambiò immediatamente
espressione e disse: “Non se ne parla.”
“Damon, è mia sorella!”
“Lo so è ti giuro che te la
riporto a casa sana e salva, ma non puoi venire. Se mi distrassi anche
solo un attimo, potresti essere morta in un batter d’occhio e non
potrei mai perdonarmelo.”
“Non puoi farmi questo.
Vedrai non mi accadrà niente, fidati di me.”, disse Ilaria guardando
Damon dritto negli occhi.
Damon rimase in silenzio a
guardarla, sospirò e disse: “A una condizione.”
“Dimmi.”
“Promettimi di fare tutto
quello che ti dico, senza controbattere, nemmeno se ti dicessi si
scapare lasciandomi morire lì.”
Ilaria rimase in silenzio.
Cerco di estrarre dalla testa la scena che si era immaginata. Poi
pensò a Luana, la sua sorellina e disse: “Te lo prometto.”
“Bene allora, prendi la tua
roba, andiamo a riprenderci tua sorella e Stefan.”
Così Damon, Ilaria e Alaric
si misero in viaggio. Era passata ormai un’ora e mezza e fuori si era
già fatto buio quando Damon disse: “Bene siamo arrivati direi.”
Ilaria guardò fuori, vedeva
solo alberi.
“Sei sicuro?”, chiese lei.
“Beh diciamo che siamo quasi
arrivati, per raggiungere la villa si deve camminare per circa cinque
minuti. Non voglio rischiare avvicinandomi con la macchina.”
“Certo ok.”, rispose Ilaria.
Tutti e tre uscirono dalla
macchina e presero fuori “l’armatura” contro i vampiri.
“Bene direi che siamo
pronti, andiamo?”, chiese Ilaria.
“Io e Alaric si, tu rimani
qui.”
“Cosa? Stai scherzando vero?
Hai davvero l’impressione che io rimanga qua con le mani in mano senza
fare niente? Stai scherzando spero!”
“Non sono mai stato così
serio in vita mia, ricordati che hai promesso.”, rispose Damon.
“Credo anch’io che sia la
miglior cosa.”, aggiunse Alaric.
“Oh e va bene, non è
giusto però.”
“Bene allora tra più tardi
dieci minuti Alaric sarà di ritorno e tu aspetterai qui nella macchina,”
Ilaria si appoggiò alla
macchina a braccia incrociate e annuì.
Damon le diede un baciò e
disse: “A più tardi.”
“Stefan, lo senti anche tu
questo rumore?”
“S-si, sta venendo
qual-cuno.”, rispose Stefan sospirando.
“Oh beh grandioso, non
voglio ospiti.”, esclamò Luana.
Stefan cercò di accennare un
sorriso.
La porta della cella si aprì
e Luana riuscì solo a vedere solo una sagoma.
“Non abbiamo ancora finito
con te.”, disse l’uomo appena entrato. Stava fissando Stefan. Accese la
lampadina, e la cella fu leggermente illuminata. Nella mano destra
aveva un sacco, lo pose per terra e ne estrasse delle frecce di legno e
una bottiglia con un liquido dentro.
“Questo farà male, ma sono
ordini.”
“Di chi?”, chiese debolmente
Stefan.
“Della padrona.”
L’uomo immerse le frecce
dentro la bottiglia.
“Oh no….no no no lascialo!”,
esclamò Luana.
L’uomo si girò verso Luana e
disse: “Non temere, tu sarai la prossima.”
“N-non tocc-carla.”
“Tu chiudi il becco.”, disse
l’uomo e infilzò la freccia nel fianco di Stefan.
Stefan non fece sentire
nessun suono di se.
“Fai il duro vero?”, chiese
ironicamente l’uomo.
“Smettila smettila! Stefan
mi dispiace così tanto!”, esclamò Luana.
L’uomo prese un'altra
freccia e l’infilzò al centro del petto di Stefan. Stefan gridò.
“Hey amico perché ti servo
se dopo devo tornare da Ilaria?”, chiese Alaric.
“Per il semplice fatto, che
se la villa appartiene a un essere umano io non posso entrare, e tu in
questo caso mi dovresti aiutare. E poi non voglio che Ilaria rimanga
sola.”
“Capito.”
“Bene allora entriamo in
azione.”
I due si diressero verso il
retro della villa, dove si trovava una porta, Damon l’aprì e disse:
“Bene vediamo se posso entrare.”
Mise un piede in casa, e poi
il secondo.
“Grandioso, bene allora puoi
andare Alaric.”
“Ti è andato di volta il
cervello?”
“Sono serio, lasciami qua la
roba e torna da Ilaria.”
“Vorrei darti un cazzotto in
quella faccia di merda che ti ritrovi, ma credo che rimanderò.”
“Grazie Rick sei proprio un
amico.”
“Idiota.”, disse Alaric
andando via.
Ormai era passato un quarto
d’ora e di Alaric ancora nessuna traccia. Ilaria incominciava a
diventare nervosa. Si guardò un po’ in giro, ma niente. Basta ora si
era decisa, prese fuori dal cofano due paletti di legno e due siringhe
piene di verbena e si diresse verso la villa.
Damon si diresse verso i
sotterranei della villa, presumendo che Stefan e Luana fossero nascosti
lì.
Intensificò i suoi sensi, in
modo da vedere e sentire meglio di quanto non facesse già. Sentì uno
scricchiolio. Si girò subito, ma non vide nessuno. Continuò lentamente,
sperando di sentire in qualche modo Stefan e Luana.
Tutto a un tratto qualcuno
saltò sulla sua schiena e lo buttò a terra. Lui si rialzò
immediatamente e vide una donna vampiro. Damon si lasciò andare e fece
uscire i suoi canini e i suoi occhi diventarono rossi e le pupille
nere. Si scagliò sulla donna sbattendola al muro, prese fuori il
paletto di legno dalla sua tasca e glie lo conficcò nel cuore. Nello
stesso istante provò un’incredibile fitta alla schiena, qualcuno lo
aveva pugnalato quando si era distratto. Damon cadde a terra con
l’affanno, si girò e vide un uomo sorridere malignamente. Tutto ad un
tratto quel sorriso spari e si trasformo in una terribile smorfia.
Cadde in avanti per terra, nella sua schiena era conficcato un paletto
di legno. Damon alzò lo sguardo e vide Ilaria.
“Damon! Stai bene?”, chiese
Ilaria abbassandosi.
“Guarda, mai stato meglio.”
“Aspetta ti estraggo il
paletto dalla schiena.”
“D’accordo.”
Ilaria afferrò il paletto e
chiese: ”Pronto?”
“Vai.”
Ilaria estrasse il paletto e
Damon emise un gemito di dolore.
“Grazie.”, disse Damon
alzandosi.
Poi guardò Ilaria e chiese:
“Di un po’, perché non sei in macchina?”
“Primis, perché sono venuta
a salvarti il tuo fondoschiena! E secundis perché Rick non è tornato.”
“Non è tornato?”
“No.”
“Accidenti! Bene come prima
cosa cerchiamo Stefan e Luana e poi vediamo dove è andato a finire
Rick.”
“D’accordo.”
“Stammi dietro.”, disse
Damon prendendo la mano di Ilaria.
I due continuarono a
camminare per i corridoi della villa. Damon si fermò davanti ad una
porta di metallo e fece segno con la testa.
Ilaria annuì e Damon aprì la
porta. La stanza era buia, ma Damon vedeva chi c’era nella stanza.
“Finalmente.”, disse lui e
accese la luce nella stanza.
Ilaria vide sua sorella
seduta per terra con le mani legate.
“Luana!!!”, esclamò Ilaria
buttandosi affianco a lei.
“Hey sorellona sei
arrivata.”, disse Luana.
Ilaria l’abbracciò e chiese:
“Come stai?”
“Io bene ma Stefan no.”
Ilaria si girò e vide Damon
sorreggere Stefan.
“Sei lenta, io ho già
liberato mio fratello.”, disse Damon sogghignando.
Ilaria scosse la testa e
slegò Luana. Luana era davvero a posto, riusciva anche a camminare da
sola.
“Hey tu come stai?”, chiese
Ilaria a Stefan.
“Ora meglio.”, rispose
Stefan accennando un sorriso.
“Andiamo.”, disse Damon.
“E Rick?”, chiese Ilaria.
“Prima portiamo loro fuori e
poi rivengo a cercare Rick.”
“D’accordo.”
“Ora speriamo solo che non
ci siano rompiscatole in giro.”
Ilaria e Damon portarono
fuori Luana e Stefan esattamente da dove erano entrati. Quando
arrivarono alla macchina ci trovarono Rick appoggiato.
“Rick sei qua!”, esclamò
Ilaria.
“Si, ma è meglio
svignarsela. Sono riuscito a scappare per un pelo.”
“Già sento che si stanno
avvicinando, andiamo.”, disse Damon.
Così dopo avere aiutato
Stefan ad entrare in macchina i cinque partirono.
Bene eccomi tornata con un
nuovo capitolo. So che ho ritardato immensamente e per questo chiedo
scusa, non è giusto nei confronti di chi mi segue.
Ho cercato di scrivere un
bel capitolo lungo con tanti avvenimenti, nella speranza che vi piaccia
e che mi perdoniate.
Purtroppo è già sicuro che
per il prossimo capitolo ci vorrà un bel po’, perché vado in vacanza
per tre settimane e subito dopo le vacanze avrò un operazione e non so
quando posterò il nuovo capitolo.
Spero cmq che la storia vi
continui a piacere.
Auguro a tutti delle
bellissime vacanze!
Bacione a tutti!!!! =)
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