Vampiri tra amore e odio

di jessalex
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La partenza ***
Capitolo 2: *** Primi incontri ***
Capitolo 3: *** Spavento a Mystic Falls ***
Capitolo 4: *** Primo bacio... ***
Capitolo 5: *** Chiarimenti.... ***
Capitolo 6: *** La scoperta.... ***
Capitolo 7: *** Volevo fidarmi... ***
Capitolo 8: *** Amici... ***
Capitolo 9: *** Il ballo.... ***
Capitolo 10: *** Sentimenti svelati... ***
Capitolo 11: *** Scusami... ***
Capitolo 12: *** Sto dalla tua parte.... ***
Capitolo 13: *** Salvataggio... ***



Capitolo 1
*** La partenza ***


Note dell'autrice: Come prima cosa vi ringrazio di essere passate/i per di qua. Allora in questa storia le cose non saranno proprio come nella serie TV. Cercherò di fare in modo che i personaggi non perdano il loro carattere, ma ammetto che con Damon sarà un pò difficile visto che cambierà un pò andando avanti con la storia. So che il primo capitolo non sarà molto interessante, ma migliorerà andando avanti.
Beh ora vi lascio leggere, sarei molto felice se mi diresste cosa ne pensate naturalmente accetto sia complimenti, consigli o critiche...e se dovrei continuare o lasciare perdere.....grazie in anticipo!!! =)


Erano l'inizi di luglio a Firenze, si sentiva già aria d'estate. Tutto era tranquillo, solo in un orfanotrofio c'era casino.
" Luana ti prego ti muovi o prederemo l'aereo!!!", gridò una ragazza dal piano di sotto.
" Si rompipalle arrivo!!!", rispose l'altra dal piano di sopra.
" E te pareva.", pensò l'altra a voce alta. Passò un attimo davanti allo specchio per guardare se il bernoccolo del altro ieri se n'era andato, visto che tanto sbadata com'era aveva sbattuto a tutto andare allo spigolo della scrivania. Guardò il suo riflesso, una ragazza semplice di statura media, capelli castano scuro ricci fino alle spalle, occhi grandi e marrone scuro e un leggero rossore in fronte, il famoso bernoccolo.
Sentì un tonfo provenire dalle scale si girò e vide una valigia per terra e sulle scale Luana. Anche lei era una ragazza semplice di statura media, i suoi capelli erano mossi un pò più lunghi delle spalle e di colore castano chiaro, occhi marrone chiaro.
" Sai Ilaria, quando ti ci metti sei una bella scocciatura.", disse Luana.
" Non dimenticare che sei la mia fotocopia.", rispose l'altra.
Le due si guardarono e scoppiarono a ridere.
" Dai forza andiamo, Suor Francesca ci sta già aspettando in macchina.", disse Ilaria.
Prima d'entrare in macchina entrambe si girarono un ultima volta per guardare quel edificio che le aveva ospitate per ben 10 anni.
" Sai mi mancherà questo posto.", disse Ilaria.
" Già, anche a me. È stato comunque bello."
" Dai ragazze andiamo o farete tardi!", esclamò una voce dalla macchina.
Le due entrarono in macchina e partirono.
" Allora siete nervose di andare a Mystic Falls?", chiese la suora.
" Lo sarei se lei in questi anni non ci avesse insegnato l'inglese perfettamente.", rispose Ilaria.
" E poi non è detto che rimaniamo là.", aggiunse Luana.
" Non so voi ragazze ma ho uno strano presentimento per voi."
" Accidenti Suor Francesca questo si che è un buon augurio.", disse Ilaria sarcastica.
" Non dico che andrà male, solo che ho l'impressione che verrete attirate da qualcosa di pericoloso."
" No no per carità questo non è dire che vada male, oh Suor Francesca lei è mitica.", disse Luana.
" Lasciamo perdere, mi raccomando ragazze non dimenticatevi di scrivermi!"
" Non ci dimenticheremo mai di lei!", risposerò entrambe contemporaneamente. E come sempre dopo che avevano detto qualcosa contemporaneamente si grattarono il naso. Stupida abitudine presa da quando erano piccole.
All'aeroporto le due ragazze salutarono la suora e salirono sull'aereo.



Dopo tante ore di viaggio finalmente arrivarono a destinazione. Grazie ai soldi messi da parte dalle due, avendo fatto dei lavori di sera, e ai soldi dati in parte dal comune di Firenze le due erano riuscite a comprarsi un appartamento in un condominio, apposta per ragazzi orfani.
" Come sono curiosa di vedere com'è l'appartamento.", esclamò Luana.
" Anche io, perciò dai entriamo."
Le due entrarono e rimasero totalmente stupite, l'appartamento era davvero carino. Nel piano di sotto, c'era una cucina, sala da pranzo, salotto, e un bagno. Nel piano di sopra c'erano due camere da letto e un altro bagno. Le pareti erano dipinte con un color pesca e i mobili erano neri.
La prima cosa che le due ragazze fecero, fu dormire. Erano esauste.
Quando si svegliarono,la mattina seguente, misero tutto apposto e fecero un piano per la giornata.
" Allora prima cosa da fare è comprare tuuuttooo quello che ci serve.", disse Luana.
" Esatto allora facciamo che per andare in centro, andiamo a piedi e per tornare, chiamiamo un taxi?", propose Ilaria.
" Perché non tutte e due con il taxi?"
" Così vediamo un pò com'è Mystic Falls tesoro."
" Giusto, allora dai andiamo!"
Le due uscirono di casa e prima di andarsene Ilaria prese il giornale dalla buca lettere e lesse la prima pagina:

" Trovato un altro ragazzo dissanguato nel bosco, l'animale continua ad attaccare!"


Ilaria lesse tutto l'articolo e ne rimase scioccata: " Ma è terribile."
" Cosa?"
" In questo articolo c'è scritto che nel giro di tre mesi sono stati trovati 5 ragazzi morti dissanguati e altri 6 ancora vivi che testimoniano di essere stati attaccati da un animale."
" Mi sa tanto che Suor Francesca ci ha buttato la iella addosso."
" Naaa basta che rimani lontana dai boschi."
" Ah ci sto lontana di sicuro."
" Dai su andiamo ora."

La giornata la passarono tranquillamente tra Shopping sfegatato di Luana, Pick nick nel parco e rilassamento al sole. Per cena decisero di andare al Mystic Grill, per vedere un pò com'è.
La serata la passarono come sempre a modo loro, tra tante chiacchere, risate e battute.
" Che facciamo andiamo a casa? Sono esausta.", chiese Luana.
" Va bene paghiamo il conto e andiamo."
Dopo aver pagato Ilaria prese Luana sottobraccio e disse: " Dai andiamo cotoletta."
Proprio mentre vollero uscire dal locale, due ragazzi entrarono e Luana andò a sbattere in uno di questi.
" Oh scusa.", disse Luana girandosi verso di lui.
" Non c'è problema.", rispose il ragazzo sorridendo mentre l'altro continuò a camminare come se niente fosse.
Luana ricambiò il sorriso e rimase incantata a guardalo. Era alto ca. 1.80, capelli castano chiaro corti, occhi verdi ed aveva qualcosa di carismatico molto attraente.
" Ehm Luana andiamo?", chiese Ilaria strattonandola.
" Eh? Si certo. Ehm allora ciao.", disse Luana confusa.
" Ciao.", rispose il ragazzo.











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Capitolo 2
*** Primi incontri ***


Era pomeriggio e Luana era andata a fare un giro nel parco, mentre Ilaria era andata in biblioteca.
Il tempo era stupendo, il sole splendeva e non c'era nemmeno un filo di vento. Con l'ipod nelle orecchie dimenticava tutto intorno a se. Si sedette su una panchina per godersi del tutto il sole. Si guardò in giro e vide qualcosa che le piacque molto, il ragazzo dell'altra sera. A quanto pare l'aveva vista anche lui, visto che le stava andando incontro.
"Ciao.", salutò lui con un gesto della mano.
"Ciao.", contraccambiò lei.
"L'altra sera non ho avuto modo di presentarmi, piacere io sono Stefan.", disse lui porgendole la mano.
"Piacere, io sono Luana.", rispose lei scuotendogli la mano.
"Sei nuova in città vero?"
"Si mi sono trasferita da pochi giorni con mia sorella da Firenze."
Alla parola Firenze, il ragazzo sorrise.
"Perché ridi?"
"No niente, Firenze è la mia città natale."
"Che bello!"
"Beh torniamo indietro, tua sorella è quella ragazza che era vicino a te?"
"Si esatto è lei."
"Sorella maggiore o minore?"
"Beh è più grande di me di nove mesi. A marzo ha compiuto 18 anni e io gli compio a dicembre."
"Ah capisco."
"Tu hai fratelli o sorelle?"
Il volto del ragazzo si oscurò un pò e rispose: "Un fratello, ma preferirei non averlo. È più grande di me di tre anni."
"Ah ok capisco...e tu quanti anni hai?"
Stefan sorrise e rispose: "Diciassette anche io."
"Oh bene."
"Sei sempre così aperta con le persone?"
"Solo se mi stanno simpatiche.", rispose Luana sorridendo.
"Grazie del complimento."
"Prego ma non ti ci abituare."
"Certo certo."
Così i due continuarono a parlare per tutto il pomeriggio.


Nello stesso tempo Ilaria in biblioteca ebbe trovato qualcosa di molto interessante. Tutte storie su Mystic Falls riguardanti i vampiri. L'argomento vampiri le interessava da sempre, ma era sorpresa che in quella piccola città l'argomento fosse così importante. A quanto pare 164 anni fa i vampiri scoperti furono bruciati vivi in una chiesa e da lì non furono più apparsi. C'era chi diceva che la storia fosse vera e chi diceva che fosse totale assurdità.
Decise di portare a casa i libri per saperne di più, la incuriosiva da morire.
Prima di uscire di casa si era messa d'accordo con Luana, che sarebbe passata a prenderla al parco. E così fece, ma si fermò quando vide che Luana stava parlando con quel bel ragazzo della sera prima, così le scrisse un messaggio.

" Ciao bella, ehm io sono passata a prenderti ma visto che sei in buona compagnia ti lascio in pace =D ci vediamo a casa!!! Bacione!!!"

Osservò come Luana prese fuori il cellulare, lesse il messaggio, sorrise e rispose.

" Va bene grazie mille =D quanto è bello!!!! Non vedo l'ora di raccontarti tutto....bacioooo!!!"

Ilaria si voltò per andare a casa e sbatté in qualcuno, facendo cadere i libri.
"Ooops mi dispiace!", esclamò lei inginocchiandosi per prendere i libri.
La persona s'inginocchio e rispose: "Posso aiutarla?"
Ilaria alzò lo sguardo ed incontro gli occhi più belli che avesse mai visto. Erano blu cielo, ne rimase come incantata. Si sforzò di guardare il volto della persona. Era un ragazzo molto attraente con capelli neri, che le sorrideva con un sorrisetto sghembo. Il ragazzo prese un libro, sorrise e disse: "Interessata ai vampiri?"
"Un pò."
"Cose da creduloni."
"Oh grazie mille."
"Di niente, è solo la verità."
Ilaria scosse la testa, gli prese il libro dalle mani e si alzò.
"Grazie per l'illuminazione e arrivederci.", disse lei e se ne andò.
"A sua disposizione!", le gridò il ragazzo dietro.
"Antipatico!", pensò Ilaria.

Quando Luana venne a casa era fuori di se.
"Oh santo cielo non sai quanto è bello e fico quel ragazzooooo!!!", esclamò, prendendo Ilaria per le spalle e scuotendola.
"Dai racconta tutto!!"
"Allora si chiama Stefan, ha 17 anni e pensa un pò la sua città natale è Firenze!!! Poi ha un fratello maggiore che però non vorrebbe mai avere....è così buono e simpatico!!!!"
"Wow che ragazzo!"
"Già!!!! A chi lo dici...e sta sera lui fa a un falò e mi ha chiesto se ci vado anch'io. Noi ci andiamo vero?"
"Visto che ti ha chiesto ci andiamo si."
"Wuhu sono così felicee!!!", disse Luana saltando addosso ad Ilaria.
"Siiii anche io lo sono per te!!!"
"E tu che mi racconti?"
"Che ho trovato dei libri interessantissimi e mi sono scontrata in un antipatico!"
"Perché antipatico?"
"Commenti scemi."
"Cretino."
"Anche se devo ammettere che è un bel ragazzo."
"Uhuuuuuu!!!"
"Na na niente uhu. Ma di un pò a che ora incomincia il falò?"
"Mah verso le otto...cioè verso le otto ci va Stefan..."
"Allora sono le sei e mezza....te è meglio che ti vai a preparare già ora tesoro..."
"Vadoooo!!!"

Un ora e mezza dopo si trovarono al falò.
"Wow che bello qui.", esclamò Ilaria.
"Sono d'accordo con te."
"Ragazzo bello a ore dodici!!", disse Ilaria alzando le sopracciglia.
"Ohhh che faccio?"
"Fallo avvicinare a te."
"D'accordo. Oh guarda sembra che ti abbia letto nel pensiero, sta venendo qua!"
"All'attaccoooo!!!!", gridò Ilaria.
Luana le mise una mano sulla bocca e disse: "Certo che sei proprio scema tu!"
"Ecco, mi mancava il mio complimento quotidiano."
"Ciao ragazze.", interruppe una voce maschile.
"Oh ciao Stefan.", disse Luana.
"Ciaoo!!", salutò Ilaria alzando la mano.
"Ah si ehm Stefan questa è mia sorella Ilaria, Ilaria questo è Stefan."
"Piacere di conoscerti Stefan!", esclamò Ilaria scuotendo la mano a Stefan.
"Piacere tutto mio.", rispose lui.
I tre rimasero per un pò in silenzio, finché Ilaria non disse qualcosa: "Ehm io andrei a prendermi qualcosa da bere. Voi divertitevi! A più tardi!!"
Fece l'occhiolino a Luana e se ne andò.

"Simpatica tua sorella.", disse Stefan sorridendo.
"Si e anche pazza."
"Le vuoi molto bene vero?"
"È tutto per me."
"È una cosa molto bella."
"Già. Ma di un pò ti va di ballare un pò?"
"Oh ehm mi dispiace ma non mi piace molto ballare."
"Oh che peccato. Beh allora parliamo un altro pò dai."
"Ci sto."
E così i due rincominciarono a parlare del più e del meno.

Intanto Ilaria aveva trovato qualcosa da bere e si era seduta vicino al fuoco.
Una voce femminile la scosse dai suoi pensieri: "Ciao! Nuova in città?"
Era una ragazza bionda, occhi scuri, fisico snello e molto carina.
"Ehm si mi sono trasferita con mia sorella da pochi giorni."
"Allora benvenuta! Io sono Caroline."
"Grazie, piacere io sono Ilaria."
Una voce maschile le interruppe: "Ora so come ti chiami, Ilaria."
Brividi scesero giù per la schiena di Ilaria, quella voce gli era sembrata così fredda.
Si voltò e vide il ragazzo che aveva scontrato quel pomeriggio.
Caroline si alzò e disse: "Ehm senti quando ti va di parlare vieni pure eh, ma quando non c'è lui."
"D'accordo grazie.", rispose Ilaria.
E così Caroline se ne andò.
"Mi adora.", disse il ragazzo.
"Già si vede. Un amore travolgente direi.", rispose Ilaria ironicamente.
"Spiritosa."
Il ragazzo si sedette vicino a lei.
"Comunque, bel nome."
"Grazie, e tu? Sei senza nome?"
"Mi chiamo Damon."
"Interessante."
"Veramente è bello."
"Oh certo se lo dici tu."
"Che cosa stai bevendo?"
"Tè freddo."
Damon sorrise e disse: "Niente alcol?"
"No."
"Perché?"
"Sbaglio o in teoria non sono affari tuoi?"
"In teoria è così si...problemi?"
"Con il solo fatto che mi fa schifo si."
"Come immaginavo, non sei una ragazza poi così interessante."
"E meno male!", esclamò Ilaria.
"Sempre così ironica?"
"Spesso."
I due non dissero più niente e Ilaria si sentiva strana. Non riuscì a capire perché ma il suo istinto di sopravvivenza le diceva di stare lontano da Damon. Aveva qualcosa di oscuro.


Mentre Ilaria s'innervosiva, Luana dall'altra parte si divertiva.
"Oh guarda guarda mia sorella ha trovato qualcuno con cui parlare.", disse lei.
Stefan guardò nella direzione di Ilaria e si rabbuiò.
"Stefan cosa c'è?", chiese Luana un pò preoccupata da questo improvviso cambiamento.
"Quello è mio fratello."


SALVE A TUTTI!!!! ECCO QUI IL SECONDO CAPITOLO IN CUI SI CAPISCE UN PÒ DI PIÙ!!! ALLORA CHE NE DITE VI PIACE LA STORIA PER L'INIZIO? SPERO DI SI. MI FAREBBE PIACERE SAPERE COSA NE PENSATE.
RINGRAZIO FIOR DI LOTO E GIUGGIOLINA43 PER AVER MESSO LA STORIA TRA LE PREFERITE....MI HA FATTO DAVVERO PIACERE ^^
E UN GRANDE GRAZIE A FORGOTTENSNOW, NON T'IMMAGINI NEMMENO QUANTO MI HA FATTO FELICE LA TUA RECENSIONE, GRAZIE ^^ GRAZIE MILLE ANCHE A CHI HA SOLO LETTO =)

CI SENTIAMO ALLA PROSSIMA!!! CIAOOO!!!! =D










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Capitolo 3
*** Spavento a Mystic Falls ***


Stefan si diresse come una furia verso Ilaria e Damon. Luana confusa, non poté fare a meno di seguirlo.
"Damon.", disse Stefan con voce ferma.
"Ciao fratellino.", salutò Damon strafottente.
"Come? Siete fratelli?", chiese Ilaria stupita.
"A quanto pare.", rispose Luana altrettanto stupita.
"Si siamo fratelli, curiose eh? Non ci assomigliamo per niente, io sono molto più bello.", disse Damon.
Le due sorelle guardarono i due fratelli con stupore, quanto odio in quelli sguardi!
"Damon credo sia meglio che tu vada a casa.", disse Stefan.
"Beh a casa non ci vado, anzi credo che andrò a fare uno spuntino.", rispose Damon, provocando Stefan.
"Tranquillo fratellino", proseguì Damon, " non farò niente di male! Beh io vado, hey Ilaria mi raccomando, resta lontana dai boschi."
"Ehm certo.", rispose Ilaria confusa.
Damon le fece l'occhiolino e se ne andò.
"Mi dispiace.", disse Stefan.
"Non c'è niente di cui dispiacersi.", rispose Luana.
Una voce femminile, sconosciuta li interruppe: "Stefan tutto bene?"
Luana ed Ilaria si girarono e videro una ragazza molto carina, con capelli lunghi, dritti e castani, occhi marroni e un corpo snello.
"Si tutto bene. Ehm Elena, ti presento Luana ed Ilaria.", rispose Stefan.
"Piacere.", salutarono contemporaneamente le due.
"Piacere mio.", contraccambiò Elena sorridendo.
"Ehm Lu tu vuoi rimanere?", chiese Ilaria.
"In effetti.", rispose Luana.
"Io ho un gran mal di testa, vado a casa va bene?"
"Certo vuoi che vengo con te?"
"No no, tu rimani qui e divertiti. Ci vediamo a casa."
"Va bene, ma stai attenta."
"Si si, sto attenta. Ciao Stefan, ciao Elena è stato un piacere conoscervi."
"Anche per me.", rispose Elena.
"Lo stesso per me. Buona notte.", salutò Stefan sorridendo.

Ilaria si diresse verso casa, era già buio e lei era a piedi. Si sentiva un pò a disagio perché non conosceva bene l'ambiente. In più c'era il problema che lei sentiva dei rumori immaginari quando era sola al buio in un posto che non conosceva.
Come infatti sentì qualcosa, la ignorò.
Continuò a camminare, di nuovo un rumore.
"D'accordo questo mi sa che non me lo sono immaginata.", pensò.
Di nuovo.
Incominciò ad accelerare il passo.
Dovete passare davanti ad un vicolo cieco e in quel momento venne tirata nel buio. Venne schiacciata al muro e non riusciva a muoversi.
Cercò di vedere chi era, ma era troppo buio. Dalla forza presumeva fosse un uomo.
Voleva gridare, ma le mancava l'aria. L'uomo le tirò indietro la testa, in modo tale da lasciare il collo libero.
Lei cercò di liberarsi, ma niente da fare il peso su di lei era troppo.
"L-lasciami.", sussurrò Ilaria.
"Ssshh.", fu l'unico rumore che l'uomo fece.
Tutto ad un tratto sentì le labbra fredde sul collo. Un attimo dopo qualcosa di appuntito, i denti. Ilaria chiuse gli occhi, sapeva cos'era.
Si aspettava di essere morse da un momento al altro, e invece sentì un bacio sul collo. Un secondo dopo l'uomo era sparito.
Ilaria uscì subito dal vicolo per andare alla luce. Si sedette su una panchina vicina e prese aria. Non si mosse per almeno cinque minuti.
Qualunque persona o cosa era stata, l'aveva risparmiata. Dopo essersi calmata s'incamminò a casa dove poi avrebbe aspettato Luana per raccontarle tutto.

Dopo un oretta finalmente Luana tornò a casa.
"Ciao sorella.", salutò sprizzando gioia da tutti i pori.
"Ciao bella.", salutò Ilaria.
"Hey ma cosa c'è?", chiese Luana preoccupata, non le sfuggiva niente.
"Niente te lo racconto dopo. Ora raccontami! Vi siete baciati???"
"Hehe no magari! Solo un bacio sulla guancia però ho il numero di cellulare."
"Wuhu brava sorellina."
"Hehe, ehi ma sai chi era quella Elena?"2
"Chi?"
"La sua ex!"
"Oooh.", esclamò Ilaria.
"Eh oh si! Scusa ma hai visto quanto è carina?"
"Si ho visto. Ma vedo che anche tu sei bellissima."
"Ma va!"
"Ma ti ha detto perché la loro storia è finita?"
"Ha solo detto che sono di due mondi troppo diversi. Ma lasciamo perdere questo, cara sorella complimenti! Damon è un fico pazzesco!"
"È solo un arrogante idiota."
"Ma bello comunque."
"Ma sai il perché si odiano così?"
"No, Stefan non ne voleva parlare."
"Ah capisco."
"Ma comunque Damon ti piace.", affermò Luana.
"È il ragazzo più bello che abbia mai visto devo ammetterlo, ma ha qualcosa di tropo oscuro. E poi come ho già detto è arrogante e idiota."
"Ma a te piacciono i bad boy."
"Ha ha, ma non lui."
"Lasciamo perdere va. Ora dimmi cos'è successo."
Ilaria le racconto l'accaduto.
Alla fine del racconto Luana chiese preoccupata: "E ora come ti senti?" Ti ha fatto male?"
"Sto bene. Solo solo un pò spaventata. E mi stanno soltanto venendo dei lividi ai polsi, per colpa della presa."
"Cavolo ti ha tenuta proprio forte visto che se no a te i lividi non vengono così velocemente."
"Abbastanza, ma dai ora non ti preoccupare.."
"Invece mi preoccupo. Ma a te è sembrato un vampiro?"
"No, non credo. Sarà stato il panico che mi ha fatto credere fosse un vampiro. Ma non è possibile."
"Un pò inverosimile lo è."
"Appunto lasciamo perdere."
Luana abbracciò Ilaria e disse: "Meno male non ti ha fatto del male. Se no l'avrei ucciso io stessa.
"Fortuna per lui allora.", disse Ilaria sorridendo.


Un paio di giorni dopo, Luana corse sparata nella stanza di Ilaria di mattina, saltò sul letto e gridò: "Cotolettaaaaa! Stefan mi ha invitata a pranzare a casa sua!!!"
"Vaffanculo.", borbottò Ilaria.
"Si lo so che odi essere svegliata così. Ma dai è stato così carino e ha invitato anche te."
"E perché avrebbe invitato anche me?", chiese Ilaria togliendosi la coperta da dosso.
"Boh forse per conoscerti meglio o forse perché c'è Damon."
"Allora non vengo."
"Daiiiii tanto non ci sarà. Si odiano ricordi???"
"Si si."
"Allora vieni?"
"Certo che vengo, visto che è stato così carino ad invitarmi."
"Juhuuuu!!! Seguimi o uccidimi.", incominciò a cantare Luana.
"Ti uccido.", disse Ilaria.
Le due si guardarono serie e poi scoppiarono a ridere.

Alle 11.30 in punto le due suonarono al campanello di casa Salvatore. Ilaria si era messa dei polsini in modo da nascondere i lividi.
Aspettarono e dopo qualche istante la porta si aprì e Stefan apparve sulla soglia.
"Ciao ragazze, entrate pure."
"Grazie.", disse Luana.
Le due entrarono rimanendo a bocca aperta.
"Caspita che bella casa!", esclamò Ilaria.
"Grazie."
"Oh di niente è davvero stupenda."
"Stefan, grazie per l'invito.", disse Luana.
"Oh di niente. Spero vi piaccia la pasta alla bolognese."
"Scherzi noi l'adoriamo!", esclamò Ilaria.
"Bene mi fa piacere, avete già fame adesso o metto la pasta su dopo?"
"Dopo magari.", rispose Luana.
"Va bene. Ah si Ilaria sai Luana mi ha raccontato che tu adori i libri, beh qui in casa ci sono un sacco di libri pensavo che potevi darci un occhiata se volevi e prendere quello che vuoi."
"Davvero??? Che bello grazie!!!"
"Di niente dai vieni ti faccio vedere dove sono.", disse Stefan e le fece strada.
Quando arrivarono agli scaffali Ilaria non riusciva a credere a i suoi occhi, erano pieni di libri.
"Scegli quello che ti piace e portatelo a casa."
"Wow davvero grazie mille."
"Prego, ehm se non ci arrivi in alto puoi prendere la scala che sta lì.", disse Stefan facendo segno verso una scala.
"Già è probabile che mi serva hehe.", disse Ilaria tuffandosi nel suo mondo.
"Le hai fatto un regalo bellissimo.", disse Luana.
"Ne sono felice. Allora ieri era ancora sveglia quando sei arrivata?"
"Si lo era. A proposito sai dirmi dove si possono comprare delle macchine a basso costo?"
"Beh ci sono due tre posti in cui si possono comprare delle macchine di seconda mano che costano poco."
"Bene ci potresti portare poi qualche volta?"
"Certo quando volete."
"Non ce ne bisogno Lu!", esclamò Ilaria.
"Invece si e zitta.", la zittì Luana.
Stefan le guardò confuso e chiese: "È successo qualcosa?"
"Si.", disse Luana e nello stesso momento Ilaria rispose: "No."
Luana guardò storta Ilaria.
"Niente di cui discutere. Piuttosto posso prendere questo? Il richiamo della foresta di Jack London?", chiese Ilaria.
Stefan fece per rispondere ma una voce maschile lo precedé e disse: "Beh visto che è il mio preferito dovresti chiederlo a me."
I tre si girarono e videro Damon appoggiato agli scaffali, sorridere. Ilaria sbuffò e questa volta fu lei a guardare storta Luana.
"Damon non avevi da fare?", chiese Stefan.
"In effetti si, ma poi mi sono scocciato e sono venuto a casa, visto che è anche casa mia. Come state ragazze?"
"Bene grazie.", rispose Luana.
"Prima stavo meglio.", rispose d'altro canto Ilaria.
"Adoro il tuo modo fine che hai con me.", affermò Damon con sarcasmo.
"Di niente, sai mi viene spontaneo.", rispose Ilaria ironicamente.
"Si vede. Oggi sei sportiva eh, polsini con la bandiera dell'Italia."
"Beh sai sono fiera di essere italiana."
"Oh certo, cosa nascondi?"
"Niente, perché dovrei nascondere qualcosa? E poi anche se fosse non lo farei vedere di certo a te."
"Dai fammi vedere.", disse Damon avvicinandosi ad Ilaria.
"Nooo.", disse Ilaria allontanandosi da Damon.
Damon fu più veloce. Le prese i polsi e le tolse i polsini. E poi vide i lividi.
"Damon lasciala.", esclamò Stefan.
"Ma cosa...", incominciò Damon.
"Sei un idiota lo sai? Ma che te frega a te!!", esclamò Ilaria ritirando i polsi.
"Cos'è successo?", chiese Stefan.
"Ieri sera l'hanno aggredita quando stava andando a casa.", rispose Luana.
"Non mi hanno aggredita. Era solo uno scherzo di cattivo gusto non mi hanno toccata."
"Mi dispiace.", disse Damon.
"Perché lo dici come se fossi tu il colpevole?", chiese Ilaria.
"Semplicemente perché mi dispiace che qualcuno ti abbia fatto questo.", rispose Damon.
"Ah beh."
"Allora che ne dite se mettiamo su la pasta??", chiese Luana per cambiare argomento.
"Si dai andiamo.", disse Stefan.

Eccomi qui con un nuovo capitolo che spero con tutto il cuore sia di vostro gradimento!!!! Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate.
E ora tanti ringraziamenti!!!! Con le recensioni e tutto il resto mi avete dato una carica enorme per scrivere!!! =D

1. grazie a chi ha recensito!!!! Mi avete resa incredibilmente felice!!!!

Samirina: Sono davvero felice che la storia ti piace...spero che anche questo chappy sia stato di tuo gradimento! Ti è piaciuto??? XD
E grazie per i complimenti riguardo a i nomi delle protagoniste...visto che sono il mio e quello della mia migliore amica =)
alla prossima!!! Saluti Ilaria XD

__Ilaria_:  Complimenti per il tuo nome è bellissimo...visto che è identico al mio!!!! =)
Hehe si vede che noi Ilarie ci capiamo con queste cose....e sarà che sei la mia fotocopia perché a me Damon piace taaaanntooo!!! =D
Allora ti è piaciuto questo capitolo??? Spero di si =) mi fa tanto piacere che ti piaccia la storia....alla prossima bacio!!!

2. Grazie a tutti quelli che hanno messo la storia tra i preferiti, seguite o da ricordare....che bello!!!!!

3. Mille grazie anche a chi ha solo letto!!! =)

Ci sentiamo al prossimo capitolo....bacio a tuttiii!!!!!




















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Capitolo 4
*** Primo bacio... ***


Dopo un pranzo con molte tensioni Damon se ne andò di nuovo. Ilaria si fece di nuovo strada tra i libri lasciando i due pincioncini da soli a parlare.
"Stefan non ti va ancora di parlare?", chiese Luana.
"Di Damon dici? Si dai, cosa vuoi sapere?"
"Non devi se non vuoi."
"È giusto che io te lo racconti, visto che ogni volta divento quasi una belva.", disse Stefan sorridendo.
"D'accordo, beh mi chiedevo solo il perché di tutto questo odio."
"SAi una volta noi due eravamo come te e tua sorella, ci volevamo un bene incredibile. Facevamo davvero tutto insieme. Poi abbiamo conosciuto una ragazza, Katherine. E lei faceva il doppio gioco, poi un giorno lei morì in un incendio. Da quel giorno Damon ce l'ha con me perché diciamo aveva scelto anche me. E ora fa di tutto per rovinarmi la vita."
"Mi dispiace.", fu l'unica cosa che Luana riuscì a dire.
"Pazienza, ormai non si può più fare niente. Damon è come è, e io devo stare attento e anche tua sorella."
"Non ti devi preoccupare per lei, sa difendersi da sola. E poi le sta antipatico."
"Meglio così. Sai mi piace parlare con te."
Luana abbassò lo sguardo e disse: "Anche a me."
"Che ne dici se continuiamo domani sera a parlare? Magari a cena?"
"Dico che la trovo una bellissima idea."
"Bene allora ti faccio sapere quando ti vengo a prendere."
"Va bene però fallo più tardi tre ore prima ok? Sai ho bisogno di tempo e poi faccio venire una crisi isterica ad Ilaria."
Stefan incominciò a ridere: "Va bene lo farò il più presto possibile."
"Bravo, dai ora andiamo a vedere cosa fa Ilaria."
"Certo."
Luana e Stefan si diressero verso la libreria.
"Allora, quanti libri hai trovato?", chiese Luana.
"Non t'immagini quanti! Ma per adesso posso prendere questi tre Stefan?", chiese Ilaria porgendo i libri a Stefan.
Lui lì guardò, sorrise e rispose: "Certo che puoi prenderli."
"Grazie ma non è che anche gli altri due sono di Damon?"
"In effetti."
"Va beh chi se ne frega lì prendo lo stesso."
"Brava."
"Ehm Stefan ti ringrazio di cuore per l'invito, ma ora è meglio se ne andiamo.", disse Luana.
"D'accordo come volete, tanto ci vediamo domani."
"Domani? Mi sono persa qualcosa? Dove andate?", chiese Ilaria alzando e abbassando le sopracciglia, tipico.
Stefan sorrise e rispose: "L'ho invitata a cena."
Ilaria si alzò, andò da Stefan, gli diede una pacca sulla spalla e disse: "Bravo Stefan, così si fa."
"Già ehm sorellona andiamo?", chiese Luana.
"Va bene. Allora ci si vede Stefan, e grazie di tutto."
"Di niente, tu stai attenta. Ci vediamo."
"Ma io sto sempre attenta!", esclamò Ilaria strizzando l'occhio destro.
Luana ed Ilaria fecero per andarsene quando tutto ad un tratto, Luana corse indietro, diede un bacio sulla guancia di Stefan e corse di nuovo fuori come una furia. Ilaria la seguì, le saltò addosso ed esclamò: "Ma brava sorellina! Sono orgogliosa di te!"
"Mi sto vergognando come una cretina."
"Ma dai sei stata adorabile! Unico dettaglio, potrei farmi una bistecca sulla sua faccia ora da come sei rossa."
"Ma vai a quel paese!"
"Spiacente è occupato, ma non appena si libera un posto ci vado eh."
Luana alzò gli occhi al cielo e chiese: "Sta sera andiamo di nuovo a quel Mystic Grill?"
"Mais oui madmoselle."
"Perché sei così euforica? Forse perché hai visto Damon?", chiese Luana provocando Ilaria.
"Ti chiamo quando si liberano due posti va!"
"Ti adoro sorella!"
"Anch'io."


Così quella sera andarono al Mystic Grill per bere qualcosa.
"Tu cosa prendi?", chiese Luana.
"Credo solo un tè freddo, l'alcol non lo sopporto proprio. Tu cosa prendi? Un sex on the beach?"
"Yes, come mi conosci bene!"
"Ragazze posso farvi io una bevanda? Scommetto che vi piacerà, sa di lamponi.", le interruppe il barman.
Le due si guardarono e dissero contemporaneamente: "Si dai."


Purtroppo la bevanda piacque troppo alle due. Bevvero tutto il bicchiere perché non sentirono l'alcol in abbondanza che c'era dentro. Ed essendo che loro non ci erano abituato li salì subito in testa.
"Hihihihi, Lu mi sa che siamo ubriache!", disse Ilaria ridendo come una rimbambita.
"Wuuuuuuu mi sa anche a me si si !!!! Ma questa cosa era cosiiii buonaaa!!!", esclamò Luana alzando le mani.
"Hey tu cosa ci hai fatto?", chiese Ilaria puntando il dito contro il barman.
"Ragazze mi dispiace non immaginavo che vi avesse fatto un effetto del genere!"
"E noi ora come andiamo a casa eh?!?!?!", chiese Luana.
"Vi accompagniamo noi.", rispose una voce.
Le due si girarono e videro due ragazzi che non conoscevano.
"No grazie noi chiamiamo un taxi! Siamo ubriache ma non sceme.", disse Ilaria.
"Dai bellezza tu sei più gentile della tua amica?", chiese uno avvicinandosi a Luana.
"No, non lo sono!", rispose Luana spingendo il tipo.
"Ci potremmo divertire dai.", disse l'altro accarezzando i capelli di Ilaria.
"Hanno detto di no.", li interruppe una voce fredda.
Sia i ragazzi che le ragazze si girarono. Davanti a loro c'erano i due fratelli Salvatore.
"Voi non rompete il cazzo.", disse il ragazzo vicino ad Ilaria.
Un momento dopo il ragazzo si trovò sbattuto al muro da Damon, mentre Stefan s'avvicinava a l'altro.
"Oh oh qui è meglio smammare.", disse Ilaria.
"Si andiamo via!", esclamò Luana.
Così le due uscirono dal locale. Entrambe scoppiarono a ridere.
"Cantiamo? Cantiamo?", chiese Luana.
"Siiii!!", rispose Ilaria entusiasta.
"Bene incominciò e poi tu mi segui."
"Va bene!!!"
E Luana incominciò:

"I am what I am
I am my own special creation
So come take a look
Give me the hook
Or the ovation "

Ilaria l'accompagnò:

"It's my world
That I want to have a little pride
My world
And it's not a place I have to hide in
Life's not worth a dam
Till I can say
I am what I am
I am what I am
I don't want praise I don't want pity
I bang my own drum "

Tutto ad un tratto Ilaria smise di cantare.
"Hey perché hai smesso di cantare?", chiese Luana.
"Perché mi sono accorta solo ora che piove e siamo tuuuuutte bagnate e mi sto sentendo male!"
"Come ti stai sentendo male?"
"Si gira tutto intorno a me, e uuuu.", esclamò Ilaria e tutto ad un tratto tutto si fece buio.


Si risvegliò al caldo in mezzo a delle coperte.
"Oi la mia testa.", esclamò tenendosi la testa.
"Buon giorno ubriacona.", disse una voce.
Lei si mise seduta e vide Damon sorridente appoggiato con una spalla alla porta.
"Buon giorno, ehm dove sono?"
"Nella mia camera da letto, ieri sera vi abbiamo trovato sulla strada. Tu svenuta e tua sorella che faceva la danza della pioggia intorno a te. Così vi abbiamo portate qua."
"Oddio che scena.", disse Ilaria stiracchiandosi. Guardò in giù e constatò che al posto dei suoi jeans e della sua T-shirt viola ora indossava dei pantaloncini corti e neri ed una maglietta nera della puma.
"Perché ho degli altri vestiti addosso?"
"Beh eri tutta bagnata e ti ho cambiata e i tuoi capelli non gli ho toccati e ora si vede che bel nido per gli uccelli che si è fatto in testa.", rispose Damon sorridendo da strafottente.
"Tu mi hai spogliata?!?!?!", esclamò Ilaria.
"Non ti preoccupare gli indumenti intimi non gli ho toccati, infatti potrebbe essere che ti prendi comunque un accidente."
"Brutto idiota arrogante come ti sei permesso?"
"Io sarò idiota e arrogante ma tu sei pazza e rompipalle!"
"Vaffanculo!!! Luuuu!!", esclamò Ilaria uscendo dalla stanza, seguita da Damon.
"Dov'è Luana?", chiese lei.
"In quella stanza.", rispose Damon indicando una porta con faccia divertita.
Ilaria bussò e poi aprì. Vide sua sorella seduta sul letto divertita, che mangiava un cornetto. E Stefan era vicino a lei.
"Ciao sorellona.", salutò lei.
"Ciao.", salutò Ilaria chiudendo di nuovo la porta.
"Almeno sta bene."
"Sei un pò iperprotettiva.", affermò Damon.
"Visto che è l'unica persona al mondo che mi è rimasta, si lo sono."
"Ne vuoi parlare?"
"No."
"Ok."
Per un pò rimasero in silenzio, poi Damon chiese: "Vuoi fare colazione?"
"In effetti ho fame."
"Allora dai andiamo in cucina."
Così andarono in cucina. Damon si diresse direttamente verso gli scaffali e preso fuori qualcosa.
"Ti piace questa?", chiese lui.
Ilaria lo guardò e vide che in mano teneva un baratolo di Nutella.
"Scherzi? Io l'adoro, ci vado matta!", esclamò lei.
"Brava anche io!", disse Damon ed incominciò a prendere fuori altre cose.
"Ehm il latte lo vuoi freddo o caldo? Oppure vuoi un succo di frutta?"
"Latte freddo."
Dopo qualche minuto sulla tavola c'erano pronti pane, Nutella e latte freddo per Ilaria.
"Wow grazie!", disse lei.
"Prego."
"Tu non mangi?"
"No ho già fatto colazione."
"Ah ok.", disse Ilaria sedendosi a tavola ed incominciò a mangiare.
"Allora come mai vi siete ubriacate ieri?"
Ilaria alzò gli occhi al cielo e rispose: "Mah il barman ci ha detto che ci faceva lui qualcosa di buono. Ed era buono cavolo, sapeva di lamponi ed era dolce. Ma quanto pare c'era abbastanza alcol e io l'alcol non lo sopporto infatti non lo bevo mai. Io mi sono ubriacata per questo e Luana credo perché ha bevuto tutto ad un colpo. Lei lo sopporta di più l'alcol, solo che gli sarà andato subito in testa così."
"Complimenti.", disse Damon sorridendo.
Ilaria non disse niente e continuò a mangiare. Damon la guardò e poi disse: "Sai quando sei irritata sei carina, ma quando sei te stessa sei davvero bella."
Ilaria si affogò ed incominciò a tossire.
"Dai non reagire così, so che detto da uno bello come me può mettere a disagio.", disse Damon con il suo solito sorriso da Damon.
Quando Ilaria si fu ripresa rispose: "Primis non prendermi per il culo. Secundis mi sa che non sono stata io la solo ad ubriacarsi visto la stronzata colossale che hai detto e terzis sei davvero montato."
"Primis non ti preso per il culo, se lo avessi fatto lo avresti sentito al tuo fondoschiena. Secundis io a differenza di te lo sopporto moooltooo bene l'alcol. Terzis non sono montato ma solo consapevole di me stesso. E quartis sei sempre così autoironica?"
"Ma vaffan..."
"Hey ragazzi ma voi dovete sempre azzuffarvi?", li interruppe Luana che in quel momento entrò in cucina con Stefan.
"È stata lei.", disse Damon puntando il dito contro Ilaria.
"Idiota."
"Pazza."

Più tardi quando le ragazze se ne furono andate Stefan andò da Damon e chiese:
"Allora Damon come mai non l'hai ancora attaccata?"
"Perché lei è speciale.", rispose Damon con un bicchiere di Vodka in mano.
"Damon lasciala stare, non devi fare del male anche a lei."
"Tranquillo fratellino non la toccherò e nemmeno sua sorella. Troverò un altro modo per rovinarti, tanto è la mia passione.", disse Damon sorridendo maligno.

Quella sera come promesso Stefan e Luana andarono insieme a cena. Come sempre parlarono del più e del meno, finche tutto ad un tratto Luana disse: " Stefan devo raccontarti una cosa."
"Va bene, vuoi rimanere qui e me lo racconti durante il dessert oppure andiamo a camminare?"
"Negherò di averlo detto ma è meglio camminare."
Così Stefan pagò il conto da bravo gentiluomo e poi uscirono.
"Allora dai dimmi."
"Okay ma guarda che non è niente di grave eh!"
"Va bene.", disse Stefan sorridendo.
"Allora, io ed Ilaria non siamo sorelle di sangue. I nostri genitori erano amici e dodici anni fa avevano deciso di andare in vacanze loro quattro lasciando noi da una suora a cui volevamo tanto bene. Il viaggio lo fecero in aereo ma non arrivarono mai destinazione, perché per un guasto l'aereo si schiantò con il suolo, esplodendo. Noi siamo rimaste nel orfanotrofio in cui lavorava la suora, perché non c'era nessuno che poteva ne voleva prenderci. E così siamo cresciute insieme con il legame di sue sorelle che hanno condiviso tutto.", Luana terminò il racconto con le lacrime agli occhi.
Stefan l'abbracciò e disse: "Mi dispiace davvero tanto."
Luana lo guardò senta dire niente, negli occhi. Lui le mise una mano sulla guancia e disse: "Hai degli occhi stupendi."
Poi chinò la testa e mise le sue labbra su quelle di Luana. Lei non si oppose, così Stefan approfondì il bacio.

Salve a tutti!!! Chiedo umilmente perdono per questo mio ritardo schifoso..... ho avuto un pò di stress....in compenso il capitolo è lunghetto =D
comunque bando alle ciance.....vi è piaciuto il capitolo??? Spero di sii!!!! Io mi sono divertita un mondo a scriverlo e spero voi a leggerlo.....mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate...=)

Ora i ringraziamenti che ci vogliono per forza perché voi mi date la voglia di continuare, siete un mito!!!

AlexiaLil: Sorella grazie!!!!! Hihihi noi due ci divertiamo come delle sceme ad immaginarci tutto =P Grazie di tutto bella mia!!!!!

__Ilaria_: Nome stupendo XD comunque brava metti i stra ovunque, lo faccio anche io, descrive meglio le cose =P
 Io e la mia amica ti ringraziamo davvero tanto per tutti i complimenti siamo strafelici!!! =D Un bacione grande anche a te!!!! Ciao ciao =)

Samirina: Wow quanti complimenti, sono davvero lusingata. Mi fa piacere che ti piaccia il modo in cui scrivo, visto che ho sempre paura che non vada bene e chiedo scusa per gli errori di battitura. Non temere Ilaria e Damon si scioglieranno, ci vorrà un pò, ma si scioglieranno =)
Un bacione enorme anche a te!!!! ^^

Ringrazio per aver messo tra i preferiti la storia:

1 - AlexiaLil
2 - fior di loto
3 - giuggiolina43
4 - nana_86
5 - Samirina
6 - __Ilaria_

Un grazie anche a chi ha messo la storia tra le seguite:

1 - Barrowman
2 - bella95
3 - biafin
4 - lilly86
5 - __Ilaria_ (Sei grande ci sei sempre xD)



E grazie a tutti quelli che leggono semplicemente in silenzio!!!!

Ci sentiamo al prossimo capitolo, bacione a tuttii!!!!!!!!!! ^^

PS: Se siete appassionati di Harry Potter vi consiglio la storia della mia grandissima amica AlexiaLil, "LOVE VAMPIRE". È davvero bella e la mia amica è un genio, passateci se avete voglia ^^ (spero di non violare nessun regolamento, altrimenti scusate xD)


 

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Capitolo 5
*** Chiarimenti.... ***


Ormai era passata una settimana da quando Luana e Stefan si erano baciati.
E ora a casa Salvatore, Stefan era seduto alla scrivania e scriveva nel suo diario:

"Caro diario, sono uno stupido scemo! Ormai è passata una settimana da quando io e Luana ci siamo baciati e io non mi sono fatto più vivo. E questo perché? Perché sono quello che sono, un essere riluttante. Ci dovevo pensare prima! Prima d'innamorarmi di lei....e invece ora la sto solamente facendo soffrire. E l'ho messa solamente in pericolo, non sarà mai sicura con me, anche se io giurò che non vorrò mai farle del male, ma se un giorno per qualche stupido motivo non riuscissi a controllarmi? Alla fine è uno dei motivi del perché ho chiuso con Elena. Sono un infame, mi ha chiamato e io ho staccato il cellulare e passata a casa e io ho fatto finta di non essere a casa, in poche parole uno stronzo? Ma cosa posso fare ora? Non voglio perderla ma non riesco a farle vedere il mostro che sono. E....."

"Commovente fratellino.", lo interruppe la voce di Damon.
"Fatti i fatti tuoi Damon."
"Uhu come siamo acidi oggi. Comunque volevo solo fare il fratello buono e vedere come stai."
"Certo come se t'importasse qualcosa."
"In effetti non me ne importa niente ma sai ho bisogno d'informazioni per la mia sorella."
"Sicuramente non le avrai da me. E te lo ripeto Damon, lasciala in pace."
In un secondo Stefan si ritrovò al muro, con la mano di Damon stretta al collo.
"Senti un pò fratellino sono di buon umore oggi, non me lo rovinare dicendomi quello che devo fare o meno chiaro? Io faccio quello che voglio e non sarai tu a fermarmi."
Stefan cercò di liberarsi dalla presa ma non ci riuscì, Damon era troppo forte. Così disse soltanto: "Lasciami andare."
"Sai credo sia meglio che incominci a mangiare qualcosa di più consistente al posto dei scoiattoli.", disse Damon lasciandolo andare.
"Io non sono come te."
"E grazie al cielo, sarebbe un'offesa per me. Comunque mi è venuto in mente di avere una certa fame, andrò prima a mangiare un pò e poi vado in piscina. Anzi no mangio dopo, scommetto che troverò qualche bel spuntino lì in piscina."
Dalla gola di Stefan uscì un ringhio.
"Oh ti prego risparmiami questa schifezza, non sai nemmeno ringhiare. Beh io vado, ciao depresso.", disse Damon uscendo dalla stanza.




Nello stesso momento nel appartamento delle sorelle Ilaria esclamò esasperata: "Ora basta Luana! Noi oggi andiamo in piscina e tu ti togli dalla testa Stefan, chiaro?"
"Va bene."
"Ecco brava così mi piaci, dai vatti a preparare così dopo andiamo."
Detto fatto, non appena le due furono pronte andarono in piscina. La prima cosa che fecero era andare in acqua, dopo essersi rinfrescate andarono ad abbronzarsi, entrambe con le cuffiette del ipod nelle orecchie. Tutto a un tratto Ilaria si sentì strattonare il braccio, si tolse una cuffietta, alzò gli occhiali da sole e chiese: " Cosa c'è?"
"Mega fusto dai occhi blu a ore tredici."
Ilaria alzò la testa e guardò in quella direzione e le mancò l'aria. Era Damon, in costume da bagno nero ed occhiali da sole. Lui sorrise e la salutò con la mano. Ilaria alzò la mano per contraccambiare il saluto.
"Se mi dici che non ti piace m'incominci seriamente a preoccupare, è troppo bono!"
"Infatti sorellina non l'ho nemmeno detto. Ma non deve sapere che lo trovo bello, altrimenti se la tira ancora di più."
"Ah capisco e lo trovi solo bello?"
"Non so, è troppo arrogante per i miei gusti."
"Ma ti piace lo stesso."
"Non lo so."
"Va bene, va bene. Ma quanti anni ha?"
"Boh credo 20 o una cosa del genere."
"Sta venendo in qua."
Ilaria si voltò e lo vide avvicinarsi a loro.
"Ciao ragazze."
"Ciao Damon.", salutò Luana.
"Ciao stalker.", salutò Ilaria sorridendo.
"Il giorno che mi chiamerai per nome ti offro un gelato."
"Oh davvero? Allora ciao DAMON."
Lui sorrise e disse: "Va bene mi hai fregato, ILARIA."
"Ehm prima che incominciate con i vostri battibecchi infermabili potresti dov'è Stefan?"
"Oh si sta deprimendo a casa."
"Cosa? È a casa?"
"Si almeno che non abbia deciso di farsi un giro, ma come ho già detto è troppo depresso per uscire."
"Oh adesso lo faccio deprimere io per davvero, ora vado e mi sente."
"Si vai Lu cantagliene quattro!", esclamò Ilaria alzando il braccio.
Luana si mise la gonna e il top sopra il costume a due pezzi, prese tutta la sua roba e disse: "Ragazzi io vado, voi divertitevi eh!"
"Si vai scuoti mio fratello! E se non ti apre, entra e basta la porta è sempre aperta."
"Ok grazie per il consiglio."
"Ciao ci vediamo a casa.", salutò Ilaria.
Damon si sedette vicino ad Ilaria e prese una cuffietta. Rimase in ascolto per un momento e poi disse: "Oho Sonohra eh?"
"E tu come fai a conoscerli?"
"Dimentichi che anche io sono italiano."
"Giusto."
"Ma non avevano scritto una canzone su i vampiri?"
"Si seguimi o uccidimi."
"Beh ti seguo."
"Ha ha, allora sei tu il vampiro?"
Damon scoppiò a ridere: "Si dai."
"Va bene non capisco perché il fatto ti diverta tanto comunque."
"Lasciamo perdere, allora hai letto tutti i tuoi libri?"
"Beh quelli dei vampiri si. Alla fine m'interessava solo uno."
"E cosa hai scoperto d'interessante?"
"Mah parlava della caccia ai vampiri che c'era stata qui nel 1863 o qualcosa del genere."
"Nel 1864 precisamente."
"Si giusto, oh vedo che sei informato."
"Beh in quella caccia sono stati coinvolti anche i miei antenati."
"Wow ok. E, ehm qualcuno è deceduto?"
"Si Giuseppe Salvatore insieme a i suoi figli Damon e Stefan Salvatore."
"Ouh che brutta cosa. Vedo proprio al italiana eh, i nomi degli antenati."
"Hehe già. Comunque che idea ti sei fatta allora dei vampiri?"
"Beh è difficile farsene una concreta, comunque c'è molta mitologia. E poi c'è ancora da vedere se esistono."
"Oh beh dal mio punto di vista da qualche parte ci sono."
"E poi ero io la credulona?"
"Eh già. Allora credi al fatto che non si specchiano? Oppure sei più tipo da saga Twilight?"
"Non saprei la saga di Twilight è più realistica. Però non ci credo al fatto che non si specchiano, oppure il fatto del aglio, della chiesa e così via."
"E secondo te come muoiono?"
"Mi convince di più la teoria del impalettare e che brucino al sole."
Damon sorrise soltanto senza dire niente.
"Si può sapere perché sorridi così da scemo?"
"Niente, mi diverto a sentire le tue teorie."
"Ah allora buon divertimento."
"Grazie allora andiamo a farci un bagno?"
"Si dai, se no qua mi sciolgo."
"Oppure bruci."
Ilaria scoppiò a ridere: "Oh si certo se non mi metto la crema solare sicuramente succederà."



In tanto Luana era arrivata a casa Salvatore, e suonò. Nessuna risposta, così suonò di nuovo, di nuovo e di nuovo, ma niente. Allora seguendo il consiglio di Damon entrò e basta. Senza fare troppo rumore si diresse verso la stanza di Stefan, non voleva che se la sentisse si nascondeva o qualcosa del genere. Trovò la porta della stanza aperta e Stefan steso sul letto.
"Stefan."
Lui scattò in piedi e disse: "Luana che ci fai qui?"
"Che ci faccio qui? Cerco di capire perché mi stai evitando! Cosa c'è ti sei solo divertito a prendermi in giro?!"
"No no! Io non l'avrei mai fatto!"
"E allora cosa c'è che non va?"
"Io.", disse Stefan abbassando lo sguardo.
"Perché dici così? Tu sei perfetto Stefan."
"No non sono affatto perfetto, sono un mostro."
"Io non capisco."
"Meglio così mi odieresti."
"Ma io voglio capire Stefan, ne ho il diritto."
"Non posso, non posso.", disse Stefan sedendosi sul letto, con i gomiti sulle ginocchia e la testa tra le mani.
Vedere Stefan così fece male a Luana, così gli si avvicinò, si mise in ginocchio e alzò con la mano la testa di Stefan.
"Stefan cosa c'è? Ti prego parla con me."
Stefan la guardò nei occhi, quei occhi castano chiaro, che riuscirono magicamente a tranquillizzarlo e a fargli capire senza dire niente, che lei avrebbe capito. Lei avrebbe accettato quello che lui era.
"D'accordo, ti dirò tutto."
Luana si sedette vicino a lui e rimase in silenzio.
"Non so come incominciare, beh te lo dico e basta. Luana, io sono un vampiro."
Luana sgranò gli occhi: "Tu cosa?"
"Si hai sentito bene sono un vampiro. Ho 163 anni se includi i miei anni da essere umano altrimenti 146."
"V-vuoi dirmi che sei tu quello che ha ucciso quei ragazzi?", disse Luana allontanandosi da Stefan.
"No non sono stato io credimi! Io mi nutro di animali, non uccido essere umani. È stato Damon.", disse Stefan andando incontro a Luana.
"Damon???"
"Si Damon, a lui non importa nulla delle persone."
"Ma ma Ilaria è con lui!"
"Non temere a lei non farà niente."
"Ne sei sicuro?"
"Con Damon non si può mai essere sicuri, ma mi ha detto che non la toccherà."
"Lo spero per lui."
Per un pò rimasero in silenzio poi Luana chiese: "Chi ti ha trasformato?"
"Katherine."
"Katherine?"
"Si e lei ha trasformato anche Damon."
E Stefan le raccontò tutta la storia, di come Katherine aveva manipolato lui e Damon, li aveva usati per puro divertimento. E fatto bere a Stefan il suo sangue senza saperlo. E poi che per tanto tempo lui aveva pensato che lei fosse morta e invece un mese prima aveva scoperto che era riuscita a scappare dalle fiamme e che era ancora viva. E che Damon lo odiava, perché aveva scelto anche lui. Era una cosa meravigliosa, finalmente poter parlare, sfogarsi con una persona a cui teneva che a quanto pare non aveva intenzione di scappare come avevano fatto tante altre persone, inclusa Elena.
Luana per un pò non disse niente poi si avvicinò a Stefan, gli mise una mano sulla guancia e disse: "Mi dispiace."
Era vero, le dispiaceva per tutto. Negli occhi di Stefan mentre raccontavo si vedeva puro dolore, disperazione e senso di colpa. Stefan d'altro canto non poteva credere a quello che stava succedendo, Luana davvero lo stava accettando.
"Stefan non m'importa se sei un vampiro o meno. Io so che tu sei Stefan Salvatore, un ragazzo speciale, generoso e buono con una coscienza, che non tocca una persona. Questo è tutto quello che importa."
Stefan non seppe cosa dire, così Luana colmò quel silenzio baciandolo, cercando di fargli capire tutti i suo sentimenti nei suoi confronti. Cercò di fargli capire quanto teneva a lui e che lo amava. Stefan sembrò capire, perché contraccambiò il bacio allo stesso modo.
Quando si staccarono Stefan disse: "Luana credo sia meglio che per adesso tu non dica niente ad Ilaria, la proteggerai di più. Credimi una volta che ci sei dentro non ne esci più."
"Ma io non le ho mai nascosto niente."
"Lo so e mi dispiace che tu debba incominciarlo a farlo per colpa mia."
"Non è colpa tua."
"Grazie."
"Per cosa?"
"Per essere qui ora con me dopo aver saputo quello che sono."
"Non devi nemmeno ringraziarmi, ci tengo a te umano o non umano."
Stefan strinse forte a se Luana e le sussurrò nel orecchio: "Ti amo."
"Ti amo anche io."


Nello stesso istante in piscina Ilaria e Damon stavano facendo la lotta in acqua. Più che altro Ilaria cercò di non annegare visto che Damon l'aveva presa per i fianchi e la tirava giù in acqua mentre lei cercava di dimenarsi. Quando la lasciò andare, dopo aver ricevuto un calcio in faccia disse: "Ma sei tremenda!"
"Sei scemo tu!!! Non ti basta farmi annegare no mi devi fare anche il solletico ai piedi?! Non ci posso fare niente se mi fai il solletico ai piedi calcio automaticamente."
"E come calci.", disse Damon toccandosi la mascella.
"Scusa."
"Fa niente, dai usciamo così ti prendo il gelato."
"Okay, bravo vedo che non ti sei dimenticato. Però io ti aspetto al asciugamano ok?"
" Va bene, quale gelato vuoi?"
"Scegli tu sorprendimi.", disse Ilaria sorridendo e andando dal suo asciugamano.
Damon scosse la testa e andò al bancone dei gelati, dove fu costretto a fare la fila. Mentre aspettava osservò Ilaria da lontano, si era stessa a pancia in giù, gomiti per terra e la testa sulle mani. Si accorse solo un attimo dopo che stava sorridendo come un cretino. Ma cosa diavolo li stava succedendo? Lui Damon Salvatore, il male senza coscienza si stava interessando ad una ragazza. E non nel senso d'interessamento del tipo, conquista (cosa che al massimo durava 5 minuti), portala a letto (altri 5 minuti al massimo), divertiti ( dipende da quanto aveva voglia),nutriti (a volontà finche ne voleva) e cancellarle la memoria. No lei era diversa, ma non capiva perché. Prese due maxi bon e andò di nuovo da lei. Lei alzò la testa e disse: "Non ci credo, hai preso il maxi bon???"
"Si perché? Non ti piace?"
"Scherzi ci vado matta è il mio preferito in assoluto e non immaginavo ci fosse anche qui che bello!!!"
Damon glie lo diede e si sedette vicino a lei scuotendo la testa e sorridendo.
"Che c'è?", chiese Ilaria.
"Niente, niente e solo che è anche il mio gelato preferito. Sai una cosa? Vado a prendere il mio asciugamano e mi trasferisco qua."
"Devi pagare l'affitto però."
Damon non rispose e andò a prendere l'asciugamano, sempre sorridendo. Ilaria li guardò dietro, e dovette constatare che tutte ma davvero TUTTE le ragazze gli guardavano dietro. Era davvero un tipo da urlo, e lei non riusciva a capire come fosse possibile che uno come lui desse attenzioni proprio a lei. Quel ragazzo era un mistero in tutti i sensi, con gli altri sembrava freddo, distaccato e appunto arrogante. E con lei sentiva che piano piano si stava sciogliendo. Tutto ad un tratto una voce interruppe le sue seghe mentali: "Ciao sei Ilaria giusto?"
Ilaria alzò la testa e vide Elena: "Si sono io e tu sei Elena giusto?"
Elena sorrise e rispose: "Si sono io, come stai? Ti piace qui a Mystic Falls?"
"Si mi piace un sacco è una cittadina tranquilla."
"Mi fa piacere vedo che hai già fatto amicizie.", disse Elena guardando verso Damon.
"Si più o meno."
"Posso darti un consiglio? Stai molto attenta con Damon, ha un lato oscuro meglio non fidarsi."
"Grazie per il consiglio. Lo terrò a mente.", disse soltanto Ilaria. Lei era una persona che doveva vedere le cose con i propri occhi, altrimenti non ci credeva.
"Ciao Elena.", disse Damon.
"Ciao Damon. Beh io devo andare, mi ha fatto piacere rivederti Ilaria.", disse Elena.
"Anche a me. Ciao ciao!", disse Ilaria.
"Si anche a me, ciao Elena.", aggiunse Damon.
Elena se ne andò e Damon si sedette vicino ad Ilaria, ora sul suo asciugamano.
"Allora cosa ti ha detto?"
"In effetti non sono fatti tuoi, comunque mi ha detto di stare attenta."
"Ah davvero? E a cosa?"
"A te."
Damon sorrise e disse: "Forse è meglio se l'ascolti."
"È davvero la cosa migliore?"
"Per te si."
"Beh sicuramente allora non lo farò, la prendo come una sfida."
"Smettila di dire le stesse cose che dico io."
"Ma tu non l'hai detto!"
"Non ora."
"Allora non vale. Comunque perché sei qui solo? Dove sono i tuoi amici."
"Non ho amici. Non mi fido di nessuno, e poi in generale la gente mi odia."


TADAAAAAAAAAAAAAAA sono tornata con un nuovo capitoloooo!!!! Piena d'energia =D
Allora ve gusta???? Spero proprio di sii!!!!!! A me piace....specialmente Damon arrgghhhh e che carini Luana e Stefan eh??? Beh come vedete sono molto euforica e sapete perché??? Grazie a voiiiiiiiii!!!!!!!!!! Voi che leggete e commentate siete stupendi mi date una voglia incredibile sisisisi XD
Okay okay mi calmo U_U
Ho seguito un consiglio di Samirina e ho cercato d'inserire un pò di più i pensieri di Stefan e Damon...spero sia di vostro gradimento così =)
Comunque vi devo comunicare un ritardo già prevedibile....la prossima settimana vado in gita scolastica (già perché vivo in Svizzera, rivelazione eh???, ma sono Italiana fino al osso, e qui la scuola va ancora 4 settimane!!!! Che disgrazia -.- beati voi!!!!). Ma prometto di sbrigarmi il prima possibile...non voglio farvi aspettare troppo!!! =)

Ringraziamenti:

AlexiLil:  Fratellaaaa!!!! Ma grazie di tuttoo!!!! =D Prego non ce di che per la pubblicità te la rifaccio XD bacione tvttttb!!!!

Samirina: Davvero sono lusingata ^^ mi fai un sacco di complimenti....sai ho sempre paura di scrivere male....e mi fa davvero piacere sentirmi dire che scrivo bene....e che il capitolo ti è piaciuto....grazie!!! =)
come vedi ho cercato di seguire il tuo consiglio e di scrivere un pò più i pensieri di Stefan e Damon....spero ti piaccia....fammi sapere cosa ne pensi ^^ bacio alla prossima!!! =)

__Ilaria_: Ciaoooo!!!! E. noi. adoriamo. te!!!!! =D Sono felicissima che la storia ti piaccia così tanto.....e mi fa piacere che ti diverta la storia è una cosa buona...si modestamente Ilaria e Damon sono dei miti e Stefan e Luana adorabili...mi sciolgo io stessa a scrivere xD
comunque spero che anche questo chapy ti piaccia...fammi sapere cosa ne pensi...bacione ^^

Alla prossima!!! Vi adoro!!! =D


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Capitolo 6
*** La scoperta.... ***


Stefan e Luana erano stesi sul letto di Stefan abbracciati, quando Luana chiese: "Stefan ti posso fare una domanda?"
"Certo, puoi chiedermi tutto quello che vuoi."
"Ecco non è che mi dispiaccia, ma come mai tu ed Elena avete rotto? Insomma lei sa che tu sei un vampiro?"
"Si lei sa, e appunto per questo motivo che mi ha lasciato. Come ti avevo detto, due mondi troppo diversi, e lei non volevo stare nel mio mondo. Cosa comprensibile, e che capirei anche se lo decidessi tu."
"Beh per me i nostri mondi non sono tanto diversi, solo che ora esistono i vampiri, tutto qua."
Stefan sorrise e le diede un delicato bacio sulla bocca: "Sei incredibile."
"Lo so.", disse Luana ironicamente.
"Senti un pò domani mattina hai voglia di andare a fare un pò di jogging con me?"
"Certo, molto probabilmente dopo 50 metri mi vedrai strusciare per terra ma ci sto!"
"Brava, questa è la giusta motivazione."
"Grazie, comunque se ho capito bene tu ti nutri di sangue dei animali."
"Si, esattamente. Cosa che aiuta la mia coscienza ma non la mia forza, il sangue umano rende molto più forte, come nel caso di Damon. Lui è molto più forte di me, purtroppo."
"Lui se ne frega completamente.", affermò Luana.
"Già, sai come vampiro puoi scegliere di spegnere tutto, il dolore, il senso di colpa, la tristezza insomma tutto. Ed è esattamente quello che ha fatto Damon."
"Beh ma con Ilaria non mi sembra tanto spento."
"Già ecco perché mi preoccupa molto di più."
"Non può semplicemente essere che lei gli piace e basta?"
"Non credo, per Damon le ragazze sono solo delle bambole da manipolare."
"Giusto appunto le vorrei dire tutto."
"Si lo so ti capisco, ma devi anche capire che se lei viene a conoscenza della nostra esistenza non ne uscirà mai più. E ora purtroppo nemmeno tu."
"Oooohhh e basta preoccuparti così tanto mi fai venire una crisi però eh!!!!"
"D'accordo scusa."
"Perdonato."
"Grazie, ora posso chiederti io qualcosa?", chiese Stefan.
"Certo."
"Quanti ragazzi hai avuto fino ad ora?"
"Veramente tu sei il primo."
"Davvero?", chiese Stefan stupito.
"Si."
"Wow che onore essere il primo."
Luana si mise a ridere e chiese: "E tu quante nei hai avute?"
"Con te tre."
"Katherine, Elena ed io?"
"Esatto."
"E in quanti anni?"
"In tutto sono 163 anni."
"Mhhhmm mi piacciono i vecchi."
"Brava."
"Grazie, ma dai raccontami un pò più di te. Cosa hai fatto in tutta la tua esistenza?"
"Fino a 17 anni vivevo, poi sono diventato un vampiro e sono morto e mi sono nascosto per oltre 100 anni."
"Perché?"
"Perché sono un mostro, e temevo di fare del male alle persone."
"Stefan, sei hai paura di fare del male alle persone non sei un mostro."
"Parli perché non sai quello che ho fatto."
"E non m'interessa.", disse Luana e baciò Stefan.


Intanto in piscina Ilaria e Damon parlavano ancora.
"Perché pensi che ti odiano tutti?", chiese Ilaria.
"Non lo penso è così, ma lasciamo perdere, non mi frega più di tanto."
"Se lo dici tu."
"E tu anche mi odi?", chiese Damon con uno sguardo da ruffiano.
"Sei molto misterioso, arrogante e idiota, ma non ti odio. L'odio è un sentimento troppo forte e come dire "oscuro"."
"Oho come sei filosofica."
"Se proprio io."
"Comunque grazie per tutti i tuoi gentilissimi complimenti."
"Di niente quando vuoi."

Dopo un oretta Ilaria se ne andò a casa. Dopo essersi fatta la doccia, Luana arrivò sparata a casa e le raccontò di essersi messa con Stefan, omettendo i particolari. Ilaria era molto contenta per Luana e le raccontò del suo pomeriggio con Damon.
Quella sera i Damon e Stefan erano nelle proprie stanze pensando al giorno passato. Stefan ancora non riusciva a credere che Luana davvero accettasse quello che lui era. Dall'altra parte era preoccupato, aveva paura di farle del male. Però tutto sommato era molto molto felice. Era innamorato, di una ragazza stupenda e simpatica e per il momento Damon era più o meno tranquillo.
Damon nell'altra stanza doveva pensare ad Ilaria, parlava con lui, scherzava e faceva tutto il resto senza che lui l'avesse manipolata. Lei una ragazza appena arrivata, semplice che alla fine non significava più delle altre, faceva felice per un momento lui. Lui Damon Salvatore il vampiro crudele senza scrupoli, ma cosa cazzo gli stava succedendo?


La mattina dopo come messi d'accordo Stefan andò a prendere Luana ed andarono a fare jogging. Mentre correvano Luana tutto ad un tratto si fermò e si piegò in due ansimando. Stefan si fermò subito e tornò indietro.
"Luana cosa succede?"
Luana lo guardò e disse: "Fregato!"
E incominciò a correre via sotto lo sguardo sbalordito di Stefan, che dopo aver connesso il cervello incominciò a rincorrerla. Quando fu dietro di lei la prese per la vita e la tirò a se.
"Nooooo!!!", esclamò Luana e scoppiò a ridere.
Stefan la sollevò da terra ed esclamò: " Presaaaaa!!! E chi ti lascia più!!!!"
Scoppiò a ridere anche lui, poi avvicinò la bocca al suo orecchio e sussurrò: "Ti amo."
Luana si girò mise una mano sulla sua guancia e disse: "Anch'io."

Invece Ilaria mentre era a casa si stava facendo le seghe mentali, perché era sicura che Luana le nascondeva qualcosa, anche se lei aveva negato categoricamente. Ma le era sembrata così strana, nonostante fosse così felice. Chissà cos'era?!
Lei quel giorno lo trascorse nel giardinetto di casa a rilassarsi e Luana naturalmente passò tutto il giorno con Stefan. La sera poi Luana andò a casa di Stefan, dopo aver chiesto centomila volta ad Ilaria se voleva andare anche lei. Ilaria aveva rifiutato perché aveva voglia di rimanere a casa e poi non voleva disturbare i pincioncini.
Si mise a guardare la televisione, ma in TV non c'era un bel niente. Tutto ad un tratto, mentre stava facendo zapping, il campanello della porta suonò. Lei si alzò ed andò ad aprire. Davanti a lei c'era Damon con un sacco in mano.
"E tu cosa ci fai qui?", chiese Ilaria.
"Wow che accoglienza!"
"Scusa, e solo che non mi sarei mai aspettata di vederti qui."
"Beh visto che mio fratello e tua sorella sono a casa mia e se li sento mi vengono le carie, ho pensato di venire a fare un pò di compagnia a te. Ho portato dei film."
"Oh beh, grazie.", disse Ilaria spostandosi un pò per lasciare l'entrata libera. Damon rimase immobile a guardarla.
"Beh allora che fai? Dai su entra!"
"Aspettavo l'invito ufficiale.", disse Damon entrando in casa.
"Idiota."
"Rompi palle."
"Dai fammi vedere quali film hai portato."
"Allora ne ho presi un paio a casaccio: Role Models, L'altra ultima sporca meta, Wanted, e questo come ci è andato a finire qui dentro?", esclamò Damon prendendo fuori un DVD.
"Fammi vedere.", disse Ilaria prendendo il DVD. Era il film di Romeo e Giulietta con Leonardo di Caprio."
"Non ci credo!", esclamò lei.
"Si lo so fa schifo ma..."
"Non fa affatto schifo, scemo! Io adoro questo film! È da un sacco di tempo però che non lo vedo più."
"Allora mi sacrificherò e lo guarderò con te."
"Chi ti ha detto che ti voglio?"
"D'accordo come vuoi, me ne vado.", disse Damon andando verso la porta.
Ilaria li guardò dietro, poi sorrise e disse: "Dai scemo, vuoi i pop corn?"
"Preferisco le patatine."
"Sei fortunato le ho comprate proprio ieri, alla paprica."
"Mhhh sono le mie preferite."
"Copione."

Così i due si misero sul divano, una da una parte e l'altro dal altra, e guardarono il film. Ilaria cercò di trattenersi il più possibile ma non ce la fece, tutto ad un tratto delle lacrime le scesero dagli occhi.
"Non ci fare caso ho le lacrimali deboli.", disse a Damon.
Damon non rispose e la fissò soltanto. La trovava estremamente tenera, si commuoveva quanto sentiva le frasi d'amore.
Alt! Alt! Alt!!! Ma cosa cavolo stava succedendo? Lui la trovava tenera??? Era possibile che dopo tanti anni gli si stava bruciando il cervello??? Ma cosa gli passava per la testa, tanto non appena lei sarebbe venuta a sapere la verità lo avrebbe odiato a morte. E alla fine così doveva essere, così lei era più al sicuro.
Quando il film finì Damon se ne andò, era passata la mezzanotte. I due si salutarono con un semplice "Ciao.". Due minuti dopo ad Ilaria arrivò un messaggio.
"Buona notte pazza rompipalle."
Era di Damon, ma loro non si erano mai scambiati i numeri. Molto probabilmente quel farabutto aveva preso il suo cellulare e memorizzato il proprio numero, quando lei era andata al bagno. Sorrise e rispose: "Grazie anche a te arrogante idiota."

Il giorno dopo le due sorelle lo trascorsero di nuovo insieme tra chiacchiere a non finire e shopping sfegatato per Luana. Prima di andare a casa fecero anche la spesa perché Stefan era invitato a cena. Luana chiese ad Ilaria di cenare con loro ma lei rifiutò perché aveva già in mente qualcosa.
"E cosa devi fare?", chiese Luana.
"Vorrei portare una pizza a Damon per ringraziarlo per ieri sera."
Luana si fece subito serie e disse: "Non credo che sia una buona idea."
"E perché no scusa?"
"Non te lo so spiegare, ma e meglio se lasci stare Damon."
"Ecco finalmente ora mi dici cosa mi stai nascondendo da quando tu e Stefan siete diventati una coppia?"
"Io non ti sto nascondendo niente.", disse Luana con lo sguardo abbassato.
"Ah no, allora perché non mi guardi nei occhi? Non prendere in giro me, lo sai che ti conosco bene e so che mi stai nascondendo qualcosa."
"Non so di cosa tu stia parlando, comunque tu fai quello che vuoi."

Così quella sera Ilaria lasciò Luana e Stefan a casa da soli ed andò a prendere due pizze. Però quando arrivò a casa Salvatore e bussò, nessuno le aprì. Ilaria si ricordò di quando Damon aveva detto a Luana che la porta era sempre aperta. Allora girò il pomello e come infatti, la porta s'aprì.
"Damon ci sei??? Sono Ilaria.", disse entrando lentamente in casa. Poggiò le pizze su un tavolo in corridoio e chiese di nuovo: "Damon???"
Ma niente, magari stava dormendo? Salì su le scale ed andò nella stanza di Damon, ma non c'era nessuno. A quanto pare avrebbe dovuto mangiare la pizza da sola. Nel momento in cui volle uscire dalla stanza qualcosa attirò la sua attenzione. Andò verso la scrivani e prese in mano una foto, e la guardò.
Non riuscì a credere ai suoi occhi. La foto era in bianco e nero ed era ritratta Elena, ma sotto c'era scritto Katherine 1864. 1864, l'anno in cui furono bruciati tutti i vampiri, l'anno in cui gli antenati di Damon, Stefan e Damon Salvatore furono uccisi. Katherine, era quella Katherine?
Non ci stava capendo più niente, niente di tutto questo aveva senso! Rimise la foto sulla scrivania ed uscì il più veloce possibile dalla casa, lasciando lì le pizze. Si mise a camminare verso casa, tutto ad un tratto sentì un grido, un grido di paura e d'aiuto. Ilaria si bloccò immediatamente, il grido proveniva dal bosco lì vicino. Non ci pensò due volte ed incominciò a correre subito in quella direzione. Meno male non era ancora troppo buio e riusciva a vedere dove correva. Tutto ad un tratto vide tre figure, una era per terra, sembrava priva di sensi. Poi la seconda era come china sulla terza. La seconda alzò la testa e ad Ilaria venne un colpo. Era Damon!!!! Intorno alla bocca c'era del liquido scuro, era sangue. Ilaria non ci poteva credere ed incominciò a correre. Mentre correva qualcuno la prese per il braccio e la fermò. Ilaria si voltò e vide Damon, la sua bocca ora era pulita.
"Ilaria ti prego aspetta."
"Stai lontano da me!"
"Fammi spiegare."
"Cosa vuoi spiegare eh?! Sei un vampiro vero?!?!?!"
"Si, ma tu dovresti capire no?"
"No, non riesco a capire dopo quello che ho visto! Sei stato tu ad attaccare tutti quei ragazzi vero? E anche Stefan?!"
"Si sono stato io, ma non Stefan. Lui è il fratello buono."
 "Allora non dirmi di capire. E adesso lasciami andare.", disse Ilaria staccandosi da Damon.
"Aspetta!!!"
"Stammi lontano Damon!!!"
Ilaria si mise a correre fino ad arrivare a casa. Quando entrò Luana e Stefan la guardarono scioccati.
"Ilaria cos'è successo?", chiese Luana.
"Cos'è successo??? Ho scoperto quello che mi stavi nascondendo!!! Damon e lui sono vampiri.", rispose Ilaria indicando Stefan.
Luana e Stefan non dissero niente.
"Non dite niente eh??? Come hai potuto nascondermi una cosa del genere?"
"Mi dispiace.", disse Luana.
"È stata colpa mia, glie l'ho chiesto io di non dirti niente. Non volevo tirarti dentro in questa storia."
"Io ci sono già in questa storia!!! Non ci posso credere, grazie mille."
"Ma scusa non eri tu quella che credeva ai vampiri?"
"Non si tratta del fatto che sono vampiri. Ma che Damon è quello che fa del male a tutta quella gente e che io stavo incominciando a fidarmi di lui."


Eccomi quaaaaaaaaaaa!!!! Dopo tanto anzi no troppo tempo!!!! Mi dispiace tantissimo per questo ritardo e spero di riuscirmi a fare perdonare con questo nuovo capitolo.
Volevo dirvi che siete stupende!!!!! M'avete dato una voglia incredibile con tutte le vostre recensioni!!!! Grazie mille davvero!!!!
Infatti vi rispondo subito!!!

AlexiaLil: heyyy fratella grazie milleee!!! Dai ora non esagerare con il premio del genio....mi metti in imbarazzo...heheh =P ti voglio bene fratella e grazie di tutto!!!!

__Ilaria_: Hahahah oddio Ilaria sei un genio!!!! Troppo forte che hai gridato la parte di Damon alla tua amica su messeneger!!!! Che bello che racconti la storia anche a lei =) Grazie mille per tutti i complimenti....non ti puoi nemmeno immaginare quanto piacere facciano....spero ti sia piaciuto anche questo!!!! Bacione e alla prossima ^^

Samirina: Ciao!!!! Che bello che il capitolo ti è piaciuto!!!! Ma figurati non devi ringraziare per aver seguito il tuo consiglio, grazie a te!!!! Mi hai aiutata =)
sul fatto di non dire niente ad Ilaria, beh ora si è fatta sentire heheh =D spero che anche questo chappy ti sia piaciuto....bacio e grazie ancora!!!! ^^

vaned1995: Ma ciaooo nuova arrivata!!!! Mi fa davvero piacere che la storia ti piaccia....come mi hai chiesto in questo capitolo ho spiegato cos'è successo tra Elena e Stefan. Spero sia di tuo gradimento....purtroppo non ho ancora avuto tempo di leggere la tua ma prometto di recuperare il più veloce possibile ^^

kikka94: Ciao nuova lettrice/commentatrice xD condivido pienamente con te...Damon è un figo incredibile =D Mi fa tanto piacere che la storia ti piaccia....per il fatto di Caroline....farà delle altre comparse ma niente di troppo importante...qualche commento qua e là...per adesso. Poi magari cambio idea chi lo sa xD Questo chappy ti è piaciuto???? Spero proprio di sii!!! ^^

Grazie a chi ha messo la storia tra le seguite:

aliena
angelika4ever
Barrowman
bella95
biafin
kikka94
lilly86
stestefy96
__Ilaria_

Grazie a chi ha messo la storia tre le preferite:

AlexiaLil
Alyce
fior di loto
giuggiolina43
nana_85
Samirina
vaned1995
__Ilaria_


E grazie anche a chi legge semplicemente!!!!

Bacione a tutti e alla prossimaaa!!!!!! ^^


















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Capitolo 7
*** Volevo fidarmi... ***


Ormai erano passate due settimane dalla scoperta e di Damon non c'era più traccia. Se n'era andato. Nonostante Ilaria avesse avuto l'intenzione di essere arrabbiata con Luana per un bel pò, alla fine dopo tre giorni la perdonò. Non riusciva ad essere arrabbiata con lei.
Stefan era molto più sereno da quando Damon non era più in città. Ilaria d'altrocanto non riusciva a capire come sentirsi, delusa, amareggiata, impaurita, arrabbiata, non ne aveva la minima idea. Ma poi le venne da pensare che non ne valeva la pena, a quanto pare Damon non sarebbe più tornato.

Una sera decise di andare al Mystic Grill per i fatti suoi e si sedette ad un tavolo in modo da poter vedere direttamente il bancone. Prese un semplice tè freddo che le andò quasi storto quando vide chi c'era al bancone. Guardò due volte per esserne sicura. Non c'erano dubbi, era Damon. Era vestito come sempre, jeans scuri, maglietta nera e giacca di pelle. Lei lo vedeva molto bene, ma a quanto pare lui non la vedeva oppure non la voleva vedere. Sembrava troppo occupato a parlare con un uomo seduto vicino a lui. Ilaria non seppe chi era. Vide i due ordinare qualcosa. La barista prese due bicchieri e versò del whisky dentro entrambi i bicchieri, poi si voltò di schiena in modo da non farsi vedere e verso un liquido trasparente dentro ad un bicchiere. Lo stesso bicchiere lo diede a Damon. Ilaria si alzò e si diresse verso Damon. Esattamente nel momento in cui Damon stava per bere, Ilaria gli strappò il bicchiere di mano e disse: "Damooon che bello sei tornato!!! Salve a lei!!! Questo lo bevo io eh!"
E bevve tutto ad un colpo. Incominciò a tossire sempre di più.
"V-v-ado.", disse tra un colpo di tosse e l'altro e corse fuori.
Corse tra gli alberi e dovette rimettere, è inutile quella schifezza non la sopportava.
"Si può sapere cosa combini?", chiese una voce che le fece prendere un infarto.
Si girò e vide Damon e disse: "Ma sei scemo? Mi hai fatto prendere un infarto!"
"Scusa, comunque cosa stai combinando?"
"Vomito non si vede."
"In effetti si, ma perché hai bevuto il mio drink???"
"Perché la barista ci ha versato qualcosa dentro e credo che sia verbena."
"Fammi sentire l'alito."
"Ma sei scemo ho appena rimesso!"
"E ti sembra che a me faccia qualcosa? Dai fai sentire."
"Oh fai come vuoi."
Damon le si avvicinò, le si avvicinò davvero tanto, riusciva a sentire il suo respiro sul viso.
Poi si allontanò e disse: "Si è verbena. Ma come hai fatto a capirlo?"
"Boh intuito. Ma che schifo come fai a bere quella roba brutta?"
"Allieva la sete."
"Ah."
Rimasero in silenzio per un bel pò finché Ilaria chiese: "Dove sei stato?"
"A pensare un pò."
"Accidenti."
"Cosa?"
"Ma sai pensare!!!"
"Guarda che il cervello di un vampiro lavora molto meglio di quello di un umano."
"A me non sembra comunque se lo dici tu. A pensare su cosa?"
"Perché tante domande?"
"Perché ne ho il diritto credo, o no?"
Damon abbassò lo sguardo e non rispose.
"Allora?", chiese Ilaria.
"Ho cercato una variante per nutrirmi."
"Cioè?"
"Cioè non ho nessuna intenzione di nutrirmi di scoiattoli, talpe e roba del genere."
"E?"
"Che rompipalle che sei! E sono andato alla banca del sangue e l'ho preso da lì. Non è come piace a me a 36.7° C ma pazienza."
" E perché lo fai?"
"Perché è molto probabile che tu non voglia avere niente a che fare con un assassino."
"Lo fai per me?"
"E per chi senno? Sicuramente non per la mia coscienza, quella non esiste."
Ilaria non seppe cosa dire e rimase in silenzio.
"Dai ti porto a casa.", disse Damon.
Anche durante il tragitto nessuno dei due disse niente. Poi davanti a casa di Ilaria, prima che lei uscisse dalla macchina, Damon disse: "Grazie, se avessi bevuto quella verbena sarebbe successo il finimondo."
"Prego."
"Buona notte."
"Notte."

Quando Ilaria entrò in casa Luana era sul divano con il pc.
"Ciao sorella, sembri un zombie.", disse Luana.
"Diciamo che ne ho visto uno."
"Eh?"
"È tornato Damon."
"Cosa?!?!?"
"Già, ero al bar e lui era lì al bancone ma non mi vedeva. Poi ho visto la barista versargli qualcosa nel bicchiere e temendo che fosse verbena, sono andata lì e gli ho bevuto tutto il whisky. Poi mi sono sentita male, sono corsa fuori, ho rimesso e lui e uscito. E indovina un pò? Era proprio verbena, l'ha sentito dal odore."
"Cavolo, scusa perché l'hai fatto?"
"Bella domanda, non lo so."
"Sei messa male eh."
"Abbastanza, ma sai quale è la cosa più scioccante?"
"Quale?"
"Lui non si nutre più dei umani, cioè si di sangue umano ma dalla banca del sangue."
"E tu gli credi?"
"Non lo so. Ha detto che lo fa per me, perché sa che io non vorrei avere niente a che fare con un assassino e non per la sua coscienza, che tanto quella non c'è più."
"Accidenti che cambiamento."
"Non so se credergli, non so se potermi fidare."
"È tutto molto complicato."
"Direi."
Le due rimasero in silenzio finché Luana disse aprendo le braccia: "Vieni qua."
Ilaria si sedette sul divano e si fece abbracciare.
"Sappi che qualunque cosa tu farai io sarò dalla tua parte.", disse Luana.
"Grazie."

La mattina dopo Ilaria decise di affrontare Damon, aveva molte domande e voleva delle risposte. Luana la seguì, per stare con Stefan. Quando arrivarono la porta era mezza aperta e si sentiva una voce alterata. Le due si guardarono ed entrarono. Entrando in soggiorno videro Stefan, arrabbiato che diceva: " Io non ti credo Damon!!! Perché sei tornato dimmi la verità!!!"
Damon che aveva soltanto un asciugamano intorno alla vita, rispose con voce pacata: "Abbiamo ospiti fratellino."
Stefan si girò verso le due e solo lì si accorse che li stavano osservando. Andò subito verso Luana e le diede un bacio sulla bocca e disse: "Ciao Ilaria."
"Ciao Stefan, incazzato?", chiese Ilaria.
Stefan guardò Damon e rispose: "Leggermente."
"Allora andiamo a farci una passeggiata così si calma e Ilaria e Damon possono parlare un pò?", chiese Luana.
"Cosa vuoi lasciarla da sola, qui, con lui???", esclamò Stefan con occhi sgranati.
"O per favore Stefan non me la mangio mica.", disse Damon.
"Battuta cretina.", osservò Ilaria.
Damon le fece un mezzo sorriso.
"Dai andiamo.", insistete Luana tirando Stefan per il braccio.
Stefan guardo il fratello e poi con sguardo rassegnato uscì con Luana.

Passeggiando a Stefan stava venendo una crisi isterica: "Voglio sapere perché è tornato. Quale altro piano assurdo avrà in mente!!!!"
"Stefaaaaaaaaaan!!!!", gridò Luana.
Stefan si zittì e la guardò sbigottito.
"Per favore ti calmi???"
"Si scusa e solo che mi fa impazzire, ovunque lui vada c'è solo dolore. Ma non ti preoccupi per tua sorella?"
"Certo che mi preoccupo. Però lei sa badare a se stessa e io condividerò le sue scelte, sa quello che deve fare."
"Si ma lui è un vampiro senza coscienza ne scrupoli, è maligno."
"Stefan ti prego, anzi no ti scongiuro, rilassati d'accordo? Che ne dici di pensare un pò a me ora???"
"Hai ragione, scusa.", disse Stefan. La prese per i fianchi, la tirò a se e la baciò.
"Ecco ora mi piace di più."


"Dove stai andando?", chiese Ilaria a Damon che si era girato e se ne stava andando.
"A mettermi un paio di pantaloni, almeno che tu non mi chieda di rimanere in asciugamano.", rispose lui.
"Ti aspetto qui."
Un paio di minuti dopo Damon scese le scale, si era messo un paio di pantaloni da tuta neri, e sopra niente.
"Allora di cosa vuoi parlare?", chiese lui.
"Per esempio del fatto che non ti nutri più direttamente dai umani, perché dici che lo fai per me?"
"Mi sono espresso male, non lo faccio per te. Insomma mi hai fatto venire su questa idea e ora finche ne ho voglia faccio così, poi quando mi scoccia ritorno come prima."
"Immaginavo. E cosa intendevi con "la mia coscienza non esiste""?
"Quando sei un vampiro puoi spegnere la tua coscienza, non sentire più sensi di colpa, ne dolore insomma più niente."
"Immagino tu l'abbia fatto per Katherine, per no soffrire."
Damon guardò Ilaria stupito e chiese: "E tu cosa ne sai? Cosa c'è il mio fratellino non è riuscito a stare zitto?"
"Credo che io ne abbia avuto il diritto."
"Comunque si vive meglio senza coscienza."
"Direi un pò da codardi."
"Stai attenta ragazza, stai parlano con un vampiro."
"Non ho paura di te."
Dopo quella frase Ilaria non ebbe nemmeno tempo di battere ciglio che si ritrovo tra il muro e Damon. Guardò Damon in faccia e vide gli occhi neri, e i denti canini che spuntavano fuori.
"Invece dovresti averne, potrei farti molto del male."
"Perché devi fare vedere qualcosa che non sei?"
"Io sono un assassino e non ho scrupoli a squarciarti la gola."
"Certo come quella volta nel vicolo vero? Oppure tutte le altre occasioni che avresti avuto."
Damon le mise la mano intorno al collo, avvicinò la bocca al suo orecchio e sussurrò: "Non porre troppe speranze in me."
Le annusò i capelli e poi la lasciò andare lentamente. Ilaria si staccò subito dalla parete e andò in direzione della porta, prima di uscire disse: "Almeno mi hai fatto capire una cosa."
"Che sarebbe?", chiese Damon, che aveva di nuovo le sembianze umane.
"Di non fidarmi assolutamente di te.", rispose e uscì di casa.


Stefan e Luana nel frattempo erano seduti su una panchina a chiacchierare un pò.
"Sai ho pensato di tagliarmi i capelli.", disse Luana.
"Oh davvero?", chiese Stefan osservando i suoi capelli, ora lunghi fino a superare le spalle.
"Si."
"Ma sono così belli lunghi.", disse Stefan accarezzandogli i capelli.
"Si lo so ma ho voglia di cambiare. Credo che me gli taglierò fino a sopra le spalle."
"Oh allora poi sarai ancora più sexy, mi piace."
"Si tutta per te."
"Mmmmhhh come siamo maliziose."
"Stefan!!!", vennero interrotti da una voce dietro di loro. Si girarono e videro Elena.
"Ciao Elena.", salutò Stefan con la mano.
Elena gli si avvicinò: "Ciao, ehm...Luana giusto?"
"Si esatto, ciao Elena. Come stai?"
"Io bene grazie e voi?"
"Anche noi.", rispose Stefan annuendo.
"E tua sorella come sta?"
"Anche lei bene, grazie."
Poi ci fu un silenzio tombale. Finché Luana non disse: "A proposito di mia sorella, credo sia meglio andare a casa ora. Sicuramente avrà finito di parlare con...si."
"Ti accompagno a casa.", disse Stefan
"D'accordo allora ciao ragazzi, mi ha fatto piacere rivedervi.", li salutò Elena.
"Anche a noi, ciao Elena!", salutò Luana.
"Ciao Elena.", salutò Stefan.
I due si presero per mano e si diressero verso casa.


Intanto a casa Salvatore, Damon si stava facendo le seghe mentali. Non riusciva a credere a quello che aveva detto ad Ilaria. E riuscì a credere ancora di meno al fatto che gli interessasse!!! Si sentiva in colpa per averle detto quelle cose, per aver cercato di intimorirla. Ma che diamine!!!!
Si diresse verso il bar e si versò un altro bicchiere di scotch, proprio quello che ci voleva in quel momento. Ormai aveva consumato il pavimento davanti al camino, da quante volte aveva fatto su e giù lì davanti. Ma perché si sentiva in colpa? Lo aveva chiamato codardo. Quella insulsa umana rompi palle e pazza aveva toccato un tasto dolente, la SUA Katherine. La sua amata Katherine, l'unica donna che avesse mai amato e che ancora amava. Vide il suo volto, quei suoi tratti delicati che nascondevano una brama di potere incredibile. Poi tutto ad un tratto vide il viso di Ilaria, quei occhi grandi e marroni in cui si vedeva determinazione, ma sotto sotto una sensibilità incredibile, che a quanto pare voleva dare un possibilità addirittura a lui. Il vampiro assassino senza scrupoli. Fuori si sentì un tuono, Damon si affacciò alla finestra. Osservò per un pò la pioggia che scendeva, e poi prese un decisione. Poggiò il bicchiere sul tavolino, si mise la sua giacca di pelle e uscì di casa.



Taradadaaaaaammmmm!!!!!! I'm baaaaaack!!!! Allora come sono le vostre vacanze??? Le mie purtroppo sono finite =(
Corbezzoli quanto ci ho messo!!!! Mi dispiace tantissimo di averci messo tanto davvero, ma subito dopo le vacanze ho incominciato a lavorare e ci ho messo un pò per scrivere il capitolo. So che non è molto lungo, ma se avessi continuato a scrivere non avrei mai postato il capitolo. Comunque spero che sia di vostro gradimento, mi raccomando eh fatemi sapere cosa ne pensate ^^

E ora GRAZIE!!!!! Grazie, grazie e rigrazie!!! Siete fantastiche, mi date un carica enorme con le vostre recensioni è stupendo davvero!!!! Mi ispirate ancora di più!!!
E a proposito, se per caso avete qualche desiderio per lo svolgimento della storia, mi raccomando ditemelo. Cercherò di accontentarvi, e come non potrei?!?!

E ora le risposte alle recensioni:


vaned1995: Mi fa piacere che ti sia piaciuto il capitolo, e spero sia altrettanto con questo ^^ prometto di recensire presto il tuo nuovo capitolo =)


LaFede: Oh si con la sua bellezza si può fare perdonare molte cose....hahah XD sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo, questo come lo trovi???


Alyce: Accidenti quanti complimenti!!! Ma non ti puoi nemmeno immaginare quanto mi abbiano resa felice!! È bello sentirselo dire =) Wow, l'adori adirittura!!! Grazie davvero!!! Spero di non averti delusa con questo capitolo...il piacere è tutto mioo!!!! Alla prossima ^^


AlexiaLil: Ciao fratella, ehehhe grazie come sempre mi fai troppi complimenti!!! =D bacione


__Ilaria_: Ma ciaaaaaoooooo!!!! Come ti butta??? =D Ammetto che la scena in cui guardano insieme il film mi è piaciuta molto anche a me....ma vedrai vedrai ne arriverà ancora una migliore!!! Piaciuto questo capitolo??? Grazie di essermi sempre così fedele conominata =P
A prestoooo speroo!!!! =)


Samirina: Sono contenta che si capiscono i pensieri di Damon, perché a dire la verità devo sempre lottare, che mente che ha quel ragazzo!!! =D
Sono davvero molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto e spero mi faccia sapere cosa ne pensi di questo...ci conto ^^
alla prossimaaa ^^


 SYLPHIDE88: Tadaaaaa continuata finalmenteeee....che bello che ti piace...mi raccomando fammi sempre sapere cosa ne pensi mi aiuterai =)



Ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite:

AlexiaLil
Alyce
fior di loto
Maryyy
nana_85
Samirina
SunshinePol

SYLPHIDE88

vaned1995
Vibral24
_lisasomerhalder_
__Ilaria_


Ringrazio chi ha messo la storia tre le seguite:

aliena
angelika4ever
Barowman
LaFede
lilly86
Maryyy
stestefy96
terry93
_lisasomerhalder_
__Ilaria_


Ci sentiamo alla prosssimaaaaa bacione a tutttiiii!!!!!!!!!!! =D




















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Capitolo 8
*** Amici... ***


 "Caro Diario, oggi ho visto Stefan insieme alla sua ragazza Luana. E vederli lì insieme così felice mi ha dato fastidio. Stefan mi manca incredibilmente tanto e ogni giorno mi pento sempre di più di averlo lasciato. Troppa paura di quello che è, troppa paura del suo mondo. Sembra innamorato di Luana e sono felice per loro davvero, ma credo di avere ancora una speranza con lui. Comunque voglio di nuovo tornare a fare parte della sua vita in un modo o nel altro. Beh, ora è tardi vado a dormire.
Elena Gilbert."


(vi consiglio di leggere questa scena ascoltando Tonight di Alex Band, con questa canzone mi è arrivata l'ispirazione ^^)
Stava piovendo a dirotto ma sicuramente a lui non faceva niente, non si sarebbe ammalato. Stava seguendo la sua traccia, ma era difficile dato la pioggia. Si era deciso, questa volta non poteva farsi sfuggire la sua occasione in questo modo, no non lo avrebbe fatto. Continuò a camminare, finche non vide una sagoma inginocchiata per terra dentro una pozzanghera, imprecare a bassa voce. Era lei.
"Cazzarola oggi proprio non è la mia giornata..."
"Ilaria...."
Lei si girò e vide Damon in piedi davanti a lei.
"Oh no...e tu cosa vuoi???"
"Dai su ti aiuto.", disse Damon e le porse una mano. Lei la prese e si fece tirare su.
"Allora cosa ti porta qui in questa bufera d'acqua?", chiese lei.
"Tu."
"Oh per favore..."
"No ora ascolta per favore....io ci ho pensato e cazzo non so cosa mi stai combinando lo sai??? Ma questa volta non voglio rovinare tutto..."
"Rovinare cosa Damon?"
"Per la prima volta io mi fido di qualcuno, mi fido di te. E vorrei che anche tu ti fidassi di me.....che provassimo ad essere amici."
Ilaria lo guardò senza dire niente, nei suoi occhi riusciva a vedere niente apparte confusione. E lui, in lei vide insicurezza.
"Oh è tutto così assurdo mi sembro un idiota!"
"Io te l'ho sempre detto che sei un idiota."
"Arrogante si..."
"Chi mi dice che non ti prenderai gioco di me? Che ne so con qualche tuo giochetto della mente???"
"Non lo farò..."
"Posso fidarmi?"
"È quello che ti sto chiedendo di fare..."
"D'accordo."
"Cosa?"
"Ho detto d'accordo, amici.", disse Ilaria e porse la mano a Damon. Lui la strinse ed accennò un sorriso.
"Bene ora è meglio che andiamo a casa perché a me non fa niente, ma tu bagnata come sei rischi di prenderti una polmonite."
"Già andiamo va."
"Ah si comunque stai sanguinando."
"Che?"
"Al ginocchio, stai sanguinando."
Ilaria si guardò le gambe ad al altezza del ginocchio vide i jeans macchiati.
"Oh grazie, non me ne ero nemmeno accorta. Se non me lo dicevi me ne accorgevo solo a casa quando vedevo la macchia."
"Ma io non ho visto la macchia. Ho sentito l'odore."
"Ouuuh ehm mi dispiace, se vuoi vado a casa da sola."
"Ma per favore cosa vuoi ce mi faccia."
"Ma è sangue!"
"Si ma io non sono in astinenza come mio fratello, non ho problemi a controllarmi. Ora dai andiamo."


In tanto Luana e Stefan arrivarono a casa di Luana e Ilaria.
"Ilaria sei in casa???", gridò Luana entrando.
Nessuna risposta.
"Cavolo non è ancora a casa."
"Spero solo che Damon non faccia niente di stupido."
"Stefan."
"Ok ok scusa."
Luana si avvicinò a Stefan li mise le mani sul petto e disse: "Perdonato."
Stefan la prese per i fianchi: "O grazie mille."
"Sai che sei sexy tutto bagnato?"
"Senti chi parla.", disse Stefan e baciò Luana. Poi si fece cadere al indietro sul divano trascinandola con se.
Tra le risate i baci si fecero sempre più passionali. Finché non vennero interrotti dalla porta che si aprì.

"Oppala abbiamo interrotto qualcosa?", chiese Ilaria.
Luana alzò la testa e disse: "Beh in effetti."
"Ohhh scusassi."
"Perdonati."
"Che ci fai qui Damon?", chiese Stefan. Luana alzò gli occhi al cielo e si alzò.
"Ehm ho accompagnato Ilaria a casa, forse???"
"Dobbiamo parlare.", disse Stefan alzandosi.
"Oh no dai, piove", esclamò Damon.
"Vieni.", disse Stefano uscendo.
Damon guardò Ilaria e Luana accennò un sorriso ed seguì Stefan fuori chiudendosi la porta dietro.
"Quei due hanno dei seri problemi.", disse Luana.
"Oh si, vado a farmi una doccia!", disse Ilaria correndo nel bagno, chiudendo la porta
"Ma no non è giusto!", esclamò Luana sbattendo le mani alla porta.
"Cretina!"
"Anche io ti adoro Luana."

Luana prese un asciugamano e se lo mise intorno. Poi si mise sul divano ed accese il televisore. Tutto ad un tratto qualcuno suonò alla porta. Lei si alzò ed andò ad aprire pensando che fossero Stefan e Damon. Ma non era così. Era un ragazzo con in mano un mazzo di fiori.
"Buona sera.", salutò Luana.
"Buona sera un mazzo di fiori per lei.", disse il ragazzo sorridendo.
"Wow ehm grazie, prego entri pure."
Luana lo fece entrare e chiuse la porta.
Nel momento in cui volle dire qualcosa si ritrovò al muro e sentì un fitta al collo. Non riusciva a capire cosa stava succedendo, vedeva solo il tipo azzannato al suo collo. Tutto ad un tratto il ragazzo si staccò. Luana vide Ilaria in accappatoio, in piedi con un ombrello in mano.
"Lasciala in pace.", disse Ilaria.
Il ragazzo si voltò verso Ilaria con la faccia insanguinata e gli occhi neri e si avvicinò a lei.
Ilaria cercò di rimanere il più calma possibile, ma aveva una paura tremenda. Ma vedere Luana lì sanguinando le fece ribollire una rabbia tremenda dentro, purtroppo sapeva di non potere fare niente contro un vampiro.
Dal altra parte del vampiro al Luana girava la testa, ma doveva fare qualcosa. Tutto ad un tratto le venne in mente quando Stefan le aveva detto che con il legno potevi indebolire o se lo facevi correttamente uccidere i vampiri. Si guardò in torno per trovare qualcosa fatto di legno e appuntito. Vide un apri lettere e non ci penso un secondo. Lo prese e glie lo conficcò nella schiena. Il vampiro gridò e s'inginocchiò.
Ilaria lasciò cadere l'ombrello e corse da Luana.
"Accidenti guarda come stai sanguinando.", disse.
"Non preoccuparti non è niente."
"Questo me lo chiami niente? Ma dove cavolo sono Damon e Stefan!!!"
Il vampiro incominciò a rialzarsi.
"Oh dannazione, Damon!!!", gridò Ilaria. E Luana pensò a Stefan.
Nel momento in cui il vampiro le stava per riattaccare la porta si aprì una sagoma lo spinse in salotto alla velocità della luce. Poi tutto ad un tratto Stefan era davanti a loro, gli occhi spalancati alla vista del sangue di Luana. Si girò immediatamente, respirò un paio di volte profondamente e poi si rigirò.
"Come stai?", chiese.
"Mi gira la testa."
"Aspetta un attimo.", disse lui ed andò in salotto.
Poi tornò indietro e disse: "Dai vieni i salotto, Ilaria potresti prendere qualcosa per medicarla?"
"Certo."
Ilaria corse in bagno prese la valigetta del pronto soccorso e tornò subito in salotto.
Stefan prese la valigetta ed incominciò a medicare Luana.
"Dov'è Damon?"
"Ha portato fuori il vampiro."
"Ah ok."
"Ma perché lo avete fatto entrare?"
"Aveva detto di dovere consegnare dei fiori e io io l'ho fatto entrare perché pioveva. Stefan se ti da fastidio lascia stare lo fa Ilaria.", disse Luana.
"Shhh stai calma ora, altrimenti sanguini di più. Non mi fa niente."
La rabbia che stava crescendo in lui era indescrivibile ormai. Vederla lì così stesa sul divano, pallida e indifesa lo distruggeva. E sentiva che vicino a lui, Ilaria provava la stessa cosa. L'unica cosa che diede un pò di sollievo a Stefan era il fatto che quella mattina si era nutrito in abbondanza, e la fame non era troppa.
Ilaria si alzò ed incominciò a camminare su e giù per il salotto.
"Ma perché quel vampiro è venuto proprio da noi?", chiese lei.
"Non lo so, ma ci penserà Damon a scoprirlo."
Già Damon, non solo era arrabbiata per come stava sua sorella, no si stava anche preoccupando per lui, ci stava mettendo troppo tempo.
Sembrava quasi che Stefan gli avesse letto nella mente: "Non ti preoccupare, sa cavarsela. Finito."
Ilaria si girò e vide il collo di Luana perfettamente medicato con una gazza protettiva sopra.
"Grazie.", disse Luana.
Ilaria si sedette vicino a lei e l'abbracciò, sei sentiva così tremendamente in colpa. Avrebbe dovuto prendere lei e non la sua adorata sorellina.
Tutto ad un tratto si sentì entrare qualcuno in casa, era Damon, completamente bagnato.
"Allora?", chiese Stefan.
"Non darà più fastidio a nessuno.", rispose Damon. Poi guardò Luana e chiese: "Come stai?"
"Mi gira un pò la testa, ma sto bene."
"Sei riuscito a scoprire cosa voleva da loro?", chiese Stefan.
Damon guardò Ilaria e poi rispose: "Volevo divertirsi con noi usando loro."
"Ma lo conoscevi?"
"No, ma comunque non ha importanza."
Ilaria guardò Luana e disse: "Dovresti metterti qualcosa di asciutto o ti prenderai un accidente, dai andiamo ti aiuto."
"D'accordo.", rispose Luana.
Ilaria accompagnò Luana in stanza mentre i due fratelli rimasero in silenzio. Dopo cinque minuti uscì dalla stanza con un asciugamano in mano e disse:
"Luana si è messa a letto direttamente, se la vuoi salutare Stefan."
"Si grazie.", disse Stefan ed entrò in stanza.
Ilaria si avvicinò a Damon e gli diede l'asciugamano.
"Stai bene?", chiese.
"Certo, piùttosto tu come stai?"
"Piena di sensi di colpa e incazzata nera."
"D'accordo l'incazzata nera lo capisco ma i sensi di colpa no."
"Avrei dovuto esserci io al suo post, ma io cretina sono dovuta correre per prima in bagno a farmi la doccia."
Ilaria si sedette sul divano tirando le gambe al petto. Damon si tolse la giacca bagnata e si sedette vicino a lei, però non seppe cosa dire.
"Sai quando hai solo ancora una persona al mondo e hai perso tutti gli altri, hai il terrore di perderla.", disse Ilaria.
"Si ti capisco più o meno."
Ilaria guardò Damon ed incominciò a ridere silenziosamente.
"Scusa perché ridi ora?"
"Il tuo ti capisco più o meno è adorabile."
"Mi stai prendendo per il culo?"
"Non mi permetterei mai."
"Ecco brava."

Dopo che Stefan ebbe salutato Luana, entrambi i fratello se ne andarono. Ilaria diede la buona notte ed andò a letto, senza riuscire a dormire però.
Il giorno dopo trascorse tranquillamente, Stefan arrivò già alla mattina a casa delle sorelle, così i due piccioncini passarono tutto il tempo insieme. Ilaria invece si mise in giardino a leggere i libri sulla storia di Mystic Falls. Cosa un pò scema, pensò dopo un pò, visto che aveva due persone in carne ed ossa che avevano vissuto tutto di persona, da chiedere.
Verso le 4 del pomeriggio qualcuno suonò alla porta. Luana andò ad aprire, era Damon.
"Ciao Damon."
"Ciao Luana, come stai?"
"Molto meglio grazie."
"Ti fa ancora male?"
"Naaa tira solo ancora un pò. Dai entra."
Damon entrò e chiese: "Ma tua sorella pazzoide?"
"Prima stava leggendo ma ora mi sa che sta nella sua stanza, ma non mi chiedere cosa sta facendo."
"Vabbeh io vado a vedere."
"Vai pure."
Damon si diresse verso la stanza di Ilaria, ignorando gli sguardi assassini che Stefan lanciava su di lui. Cosa che naturalmente lo divertiva.
Quando aprì la porta dovette controllarsi immensamente per non scoppiare a ridere. Ilaria aveva le cuffie del mp3 nelle orecchie, il deodorante in mano e faceva finta di cantare e gli occhi rigorosamente chiusi.
Quando gli aprì e vide Damon fece un balzo indietro cadendo sul letto. E li Damon non ce la fece più, scoppiò a ridere.
"Scemo non si bussa?!?!", esclamò Ilaria.
"Ma se nemmeno mi avresti sentito eri troppo presa dal tuo concerto!"
"Idiota."
"Pazza."
"Allora perché sei venuto?"
"Ti volevo chiedere se hai voglia di zucchero filato e giostre da farti vomitare."
"Zucchero filato e giostre da vomito, che combinazione. E vai ci sto!"
"Bene allora preparati che andiamo alle giostre."
Ilaria sorrise da furbetta.
"Oh non ci pensare mia cara."
"Invece si."
"Non ho nessuna intenzione di portarmi il fratellino piccolo dietro."
"Ma io di portarmi la sorellina piccola dietro."
"Ooooo rompi palle."
"Arrogante!"
"Ora non ci azzecca."
"Lo so ma mancava il tuo secondo insulto. Luannaaaaaaaaaa!!!!!", gridò Ilaria correndo fuori dalla stanza, seguita da Damon che scuoteva la testa.
"Dimmi?"
"Venite anche voi alle giostre???"
"Uuuu siiii!!! Ci veniamo anche noi, vero Stefan?"
"Wow Stefan che si va a divertire, che miracolo.", disse Stefan.
"Damon!", lo rimproverò Ilaria.
"Si si io vi aspetto fuori.", disse Damon ed uscì di casa.
Stefan guardò Luana e chiese: "Per me va bene se andiamo ma tu te la senti?"
"Certo, magari non vado sulle giostre però."
"D'accordo."
"Grazie.", disse Luana e baciò Stefan.
"Mhh se mi ringrazi sempre così devo farlo più spesso."
"Raaaagaaaazziiiiii mi state facendo venire le carieeeee!", esclamò Ilaria.
"Scema.", disse Luana e diede una botta alla nuca di Ilaria.
"Aiaaaaa!!! Dai andiamo a preparaci che sembriamo due barbone."
"Va bien."

Una un oretta dopo erano alle giostre. Stefan e Luana mano nella mano e Ilaria e Damon camminavano semplicemente uno vicino l'altro.
"Fico guarda quella giostra!", esclamò Ilaria indicando una giostra in cui non capivi cos'era sopra e cos'era sotto.
"Dai andiamo.", disse Damon prendendola per mano e tirandola.
"Damooon!", disse Ilaria correndogli dietro.
Luana si mise a ridere, guardo Stefan e poi chiese: "Stefan cosa c'è? Sembri confuso."
"Si perché non capisco se quella di Damon è di nuovo una maschera oppure tua sorella sa fare miracoli."
"Per me è mia sorella che sa fare miracoli."
"Speriamo bene."
"Meno male sei un pò più ottimista."
"Stando con te non se ne può fare a meno."
"Modestamente. Heyyy!!!! Guarda cosa si può vincere!! Delle mazze gonfiabili, che belle!!!"
"Ti piacciono?"
"Siii guarda che bella quella rosa con l'omino giallo sopra."
Stefan scoppiò a ridere.
"Scusa perché ridi?"
"Perché normalmente le ragazze vogliono i super peluche e tu vuoi la mazza gonfiabile di plastica."
"Ecco vedi non hai capito, io voglio tutti e due!"
"Pure!"
"E certo!"
"Dai allora andiamo te li vinco io."
I due andarono al bancone, per vincere gli oggetti si doveva buttare giù la piramide di barattoli con delle palline piccole e leggere, un giro equivaleva a tre palle. Stefan fece il primo giro e butto giù tutti i barattoli, così vinse la mazza gonfiabile. Poi fece il secondo giro, e come prima butto giù tutti i barattoli.
"Allora cosa vuoi?"
"Quel orsacchiotto marrone è troppo carino!"
"Quel orsacchiotto per favore.", disse Stefan al responsabile.
Il responsabile lo prese e lo diede direttamente a Luana.
"Grazie Stefan.", disse Luana e diede un leggero bacio a Stefan.
"Quando vuoi."
"Quando arriva Ilaria la meno per bene con questa mazza, sai che divertimento!"
"Come sei sadica."
"Si lo so...muahahahah."
Luana guardò Stefan, lui rimase serio, e poi scoppiarono entrambi a ridere. Vennero interrotti però da una voce:  "Stefan?"

Nel frattempo Ilaria e Damon stavano facendo la fila per la giostra. Damon finì per fissare Ilaria, che dopo un pò muovendo la mano davanti alla sua faccia chiese: "Oh ma ci sei?"
"Si si."
"Aaahh di la verità te la stai facendo addosso."
"Da morire non la senti già la puzza?"
"In effetti è già letale."
"La vera adrenalina prima della giostra."
"Ma che schifo Damon!"
"Oh mi scusi signorina non pensavo che voi fosste così delicate."
"Sire il suo comportamento è un oltraggio."
"Le chiedo umilmente perdono.", disse Damon prendendo la mano di Ilaria e baciandola.
"Perdono accordato."
"Grazie."
"Cavolo ma non rompe dover parlare sempre così?"
"No ci si abitua automaticamente quando non parli diversamente."
"E se lo dici tu."
"Hey guarda è il nostro turno, dai sali!"

Stefan si girò e disse: "Ciao ragazze."
C'erano Elena e una ragazza dalla pelle scura.
"Ciao Stefan, ciao Luana.", salutò Elena.
"Ciao Elena e ciao...", disse Luana.
"Si scusa, sono Bonnie piacere.", si presentò l'altra ragazza.
"Piacere."
"Allora vi piace, vi state divertendo?", chiese Elena.
"Si molto, l'hai organizzato tu vero?"
"Si insieme a Bonnie."
"Complimenti è bello.", disse Luana.
"Grazie."
"Sorellaaaa!!!", si sentì gridare da lontano. Era Ilaria, seguita da Damon.
"Hey ciao, vi siete divertiti?", chiese Luana.
"Si certo."
Damon guardò Elena e Bonnie, tirò fuori di nuovo il suo sorrisetto arrogante e disse: "Elena, Bonnie ciao."
Entrambi lo guardarono storto ed Elena disse un vago ciao.
"Beh noi andiamo, ciao.", disse Bonnie.
"Ciao ragazze buon divertimento.", disse Damon.
Quando le due se ne furono andate Ilaria diede un colpo al braccio di Damon: "Ma devi sempre fare l'idiota?"
"Ma non ho fatto niente!"
"No eh, scemo."
"Ric!!!!", gridò Damon alzando la mano.
Ilaria e Luana si girarono contemporaneamente e videro un uomo sulla trentina.
"È quello chi è?", chiese Luana.
"Alaric Salzman, l'insegnante di storia.", rispose Stefan.
"Se io avessi avuto un insegnante di storia così, la storia mi sarebbe piaciuta sicuramente di più.", disse Ilaria.
"Oh per favore.", disse Damon.
"Eh scusa è la verità."

Il resto della serata la passarono tra zucchero filato e giostre matte. Ilaria putroppo dovette subirsi i colpi con la mazza da parte di Luana, che si divertiva come una matta.
Stefan rimase a dormire da Luana.Quando furono sotto le coperte Luana disse:
"Oh siiii mi piace molto questa idea che tu rimanga a dormire da me, così stiamo vicini vicini."
Stefan l'abbracciò e rise, poi disse: "Ti amo."
Luana si strinse più forte a lui e rispose: "Ti amo anch'io, però una cosa oggi non mi è piaciuta molto."
"Cosa?"
"Come ti ha guardato Elena."
"In che senso."
"Nel senso che il suo sguardo era troppo interessato."
"Sei gelosa?"
"Un pochino."
"Sei adorabile.", disse Stefan e la baciò.
Luana lo guardò con uno sguardo interrogativo.
"Non ti devi preoccupare okay? Non è niente, per me ora ci sei solo tu."
"E credi che Elena lo capisca?"
"Oh sicuramente."
"Va bene se lo dici tu ci credo."
"Ecco brava. Ora dormi, hai bisogno di riposo."
"Buona notte."
"Buona notte."

Nel giardinetto Ilaria e Damon si stavano salutando.
"Grazie per questa serata, mi sono divertita."
"Anche io, con una matta come te non si può fare a meno. E tua sorella non è da meno."
Ilaria rise: "Lo so lo so."
"Senti prima di andarmene avrei una domanda."
"Dimmi."
"Ecco vedi tra due settimane ci sarà una festa dei fondatori a cui sono stato invitando essendo un Salvatore."
"E?"
"E volevo chiedere se avevi voglia di accompagnarmi. Sai non fa una bella figura andare da solo essendo un Salvatore. Voglio dire mio fratello anche è in compagnia e..."
"Verrò molto volentieri."
"Davvero?"
"Certo."
"Bene forte, allora ci sentiamo."
"D'accordo, buona notte."
"Notte."


Non ci credoooooooooooooooo!!!!!!!! Ce l'ho fatta, l'ho finitooooo!!!!!!!!!! E spero con tutta me stessa che sia uscito bene!!!!
Uff cavoli ok mi calmo.
Mie stupene lettrici (e se per caso ci sono anche lettori XD) mi dispiace così immensamente per questo ritardo, ma come ho spiegato tra lavoro e studio il tempo non è molto. Naturalmente cercherò di non superare il mese, più tardi il mese e mezzo con l'aggiornare ma dipende da quanto quella schifo di scuola mi dia da studiare. Già sempre la scuola -.-.
Comunque tornando al capitolo, che ne dite vi è piaciuto? Spero di non avervi deluso troppo....
È inutile descrivere i pensieri di Damon e Stefan è così difficile, sono complicati quei due!!! Da un estremis al altro =D
Allora avete ascoltato la prima scena con la canzone??? Non so voi ma per me ci sta a pennello.....

E ora risposta alle recensioni (vi ringrazio con tutto il cuore, mi fate sempre così felice):

 SYLPHIDE88: sono davvero contenta che la storia ti piaccia tanto e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto....e per quello che riguarda katherine...da lei non ci si può aspettare altro! Ti dico solo, romperà molto in futuro =D

 Samirina: Naturalmente tu mi rimani fedele come sempre, grazie!!! Piaciuto questo capitolo?
Grazie per tutti i complimenti che hai fatto ad Ilaria, visto che così li hai fatti a me ^^ già anche io adoro Luana e Stefan, mi piace molto scrivere le loro parti pucciose...=D
alla prossima ^^

 AlexiaLil: Sorella beh io posso solo sempre ringraziarti per il tuo sostegno strepitoso....tvb =)

 terry93: Wow che bello se hai letto tutto ad un colpo ti piace proprio la storia e sono lusingata per i tuo complimenti...grazie ^^
la definizione scoppiettante e super emozionante mi piace un casino....grazie =D
per quello che riguarda Elena, come ti sarai forse accorta da questo capitolo farà automaticamente parte di nuovo della storia, anche se non sta con Stefan lei non può mancare =)
fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo ^^

 vaned1995: Grazie mille per la tua pazienza e per i tuoi complimenti... spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento ^^

 LaFede:  Beh direi che Damon ormai non si capisce nemmeno più da solo poveretto XD si vedrà se davvero s'innamorerà di Ilaria oppure le vorrà solo bene come amica....io non dico niente....=D
Ehm ehm non ho aggiornato prima e chiedo perdono.....=D

 Jonas_sister: Wow che bello che adori la mia storia, mi lusinga =) Non ti preoccupare quando si tratta di Damon io reagisco esattamente come te hahahah....beh non si può diversamente con lui XD spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento....^^

 __Ilaria_: La mitica lettrice con il nome stupendo...hahahah XD Non ci credo che ogni giorno controllavi e controllavi e io ti ho fatta aspettare tanto...chiedo immenso perdono!!! In tanto però spero che questo capitolo sia di tuo gradimento. E per quello che riguarda la tua storia con la tua amica....non me la sono dimenticata!!! Prometto di andarla a leggere presto e anche recensirla....come potrei non farlo ^^

Grazie a tutti quelli che hanno messo la storia tre le preferite, seguite e da ricordare.

Siete semplicemente stupende vi adoro grazie!!!!!!!!!!!!!!!!

Alla prossima!!!! ^^

la vostra Ilaria pazzarella =P
































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Capitolo 9
*** Il ballo.... ***


Mancava ancora circa una settimana e mezza fino alla festa dei fondatori. Damon aveva spiegato ad Ilaria che non era la vera e propria festa dei fondatori, ma solo una delle tante. Naturalmente Luana ci sarebbe andata con Stefan, il che significava che le due dovevano andare per forza a fare shopping. Cosa che avrebbero fatto il prossimo sabato, una settimana prima della festa, sarebbe bastato sicuramente.
Mercoledì mattina le due sorelle andarono a casa Salvatore, nonostante Ilaria avesse la luna girata al massimo. Era il tipico giorno del "mi faccio schifo a non finire" e in più aveva le sue cose.
"Ma dai non fai schifo.", disse Luana.
"Ohhh non prendermi per il culo! Scusa hai visto i miei capelli? Una catastrofe! E la mia pelle? Uno schifo!!! A Damon e Stefan verrà uno shock con la super vista che hanno!!!"
"E va bene allora, fai schifo!!! Contenta?"
"Si grazie."
"Che palle quando sei così!"
"Hahaha non temere tra due settimane è il tuo turno!"
Luana alzò gli occhi al cielo e suonò alla porta di casa Salvatore. Dopo nemmeno due secondi Stefan aprì la porta.
"Buongiorno ragazze.", salutò lui sorridendo.
"Ciao bello mio!", disse Luana e lo baciò.
"Ciao Stefan.", disse Ilaria.
"Luna storta oggi?", chiese Stefan.
"Più che storta direi proprio rovesciata."
"Allora hai fatto davvero male oggi a venire qua."
"Perché?"
"Perché Damon è di ottimo umore."
"Rompi palle in arrivo allora."
"Già."
Ilaria scoppiò a ridere e disse: "Oddio Stefan l'espressione che hai avuto ora era da fotografare."
"Oh beh felice di averti fatto ridere, dai entrate."
Ilaria entrò seguita da Luana che disse a Stefan: "È proprio nevrotica!"
"Ti ho sentita!"
"E chi se ne frega."
Stefan sorrise, prese Luana per i fianchi e camminarono così in salotto. Lì trovarono Damon seduto sul divano che già sfotteva Ilaria.
"Sento odore di luna storta."
"Scusa cosa intendi con odori luna storta?"
"Diciamo che odoro il motivo della luna storta."
"Oh ma che schifo Damon!!!! Fai proprio cagare.*
"Lo so mi adori. Hey ciao Luana!", disse Damon alzando la mano.
"Ciao Damon.", salutò Luana.
"Stai bene?"
"Io si grazie, tu?"
"Una meraviglia."
"E da un paio di giorni che sembra un idiota.", sussurro Stefan a Luana.
"Ti ho sentito fratellino!"
Luana si girò e mosse le labbra senza fare uscire un tono per dire: "Innamorato."
Stefan allo stesso modo fece: "Lui?"
Luana fece segno di si con la testa.
Stefan alzò un sopracciglio e disse ora a voce alta: "Mai."
Luana lo rimproverò con lo sguardo.
"Ragazzi ora io non vorrei essere maleducata o così, ma perché qui dentro c'è un casino enorme?", chiese Ilaria.
"Perché la donne delle pulizie è malata. E siccome Stefan fa sempre il pincioncino a casa vostra e io ho di meglio da fare, da un pò non pulisce più nessuno.", rispose Damon.
"Ah capisco, che ne dite se vi aiutiamo a fare un pò di ordine?", propose Ilaria.
"Si magari poi vi aiutiamo a sbarazzarvi delle cose che non vi servono più.", aggiunse Luana.
"La trovo una buona idea.", disse Stefan.
"Anche io.", confermò Damon.
"E allora al opera!", esclamò Luana.

E così incominciarono a mettere apposto tutta la casa e buttare via le cose che avevano passato il secolo e che in teoria non servivano più. Naturalmente tutto rigorosamente accompagnato dalla musica, che per Luana e Ilaria non doveva mai mancare.
Damon e Ilaria davano completamente i numeri, infatti ad una canzone presero entrambi una scopa a testa come microfono e incominciarono a cantare come dei matti. Si davano anche il cambio. Luana scoppiava dal ridere e Stefan era senza parole, quello non era Damon!
"Oi Stef ci sei???", chiese Luana.
"Eh? Si si scusa e solo che..."
"Che?"
"Damon....è così diverso quando sta con Ilaria, non lo riconosco nemmeno."
"Si vede che gli fa bene."
"Lo spero davvero."
"Non perdere le speranze, Ilaria è brava."
"Come la sorella direi.", disse Stefan e baciò Luana.
"Modestamente, hey non abbiamo ancora guardata in quello scaffale lì.", osservò Luana.
"Hai ragione dai guardiamo cosa c'è.", disse Stefan.
Cinque minuti dopo sentirono un rumore che proveniva scale. I due si guardarono e poi andarono in direzione delle scale. Trovarono Damon e Ilaria per terra. Damon era steso sulla pancia e Ilaria sopra di lui, entrambe le facce girate dal altro lato. Si vedeva solo le loro schiene alzarsi e abbassarsi velocemente.
"Ragazzi?", chiese Luana.
"Oddioo!!!!", disse Ilaria girando la testa. Stava ridendo come una matta.
Damon sbatté il pugno per terra, anche lui rideva come un matto.
"Eiiii ci dite cosa è successo???", chiese Luana.
"Sta-stavamo scendendo le sca-le e i-io non ho visto uno scalino e-e sono cad-uta su di lui.", spiegò Ilaria tra una risata e l'altra.
"No-non ci cred-o.", riuscì solamente a dire Damon.
Stefan osservava suo fratello con occhi sbarrati. Ilaria si alzò e continuò a ridere, tenendosi al muro. Damon anche si alzò, appoggiandosi ad uno scaffale.
"Ma mi spieghi come fa a cadere un vampiro?", chiese Luana.
"E che davvero non me lo aspettavo. Nemmeno mezzo secondo prima stavamo parlando e dopo siamo caduti."
"Sei la solita.", disse Luana ad Ilaria.
Stefan non riuscì a smettere di fissare Damon. Era da quando lui e Damon erano diventati vampiri, che non lo vedeva più ridere così di cuore, ridere per davvero. Sembrava sereno.
"Comunque, ti sei fatta male?", chiese Damon.
"No no tutto bene, anche se sei un pò duro."

Dopo questo avvenimento non successe più niente e finirono di mettere apposto. Luana decise di rimanere a dormire da Stefan e Damon insistette a portare a casa Ilaria. Ilaria lo fece vincere e così la portò a casa.
In macchina Ilaria disse: "Cavolo ho una voglia di andare al mangiare al Mc Donald, ma qua nelle vicinanze non c'è."
Damon non disse niente. Quando arrivarono Damon fermò Ilaria prima di farla uscire dalla macchina e disse:
"Senti tu vai a farti la doccia e io torno tra un quarto d'ora ok? Vado a fare una cosa."
"Ehm d'accordo, ma chi ti ha detto di autoinvitarti?"
"Il desiderio di me che vedo nei tuoi occhi.", disse Damon sorridendo.
"Come sempre sei arrogante e idiota."
"E tu sei la solita pazza rompi palle, dai ci vediamo dopo."
"Va bene, ciao!"
Dopo un quarto d'ora il campanello suonò. Ilaria andò ad aprire ed era Damon.
"Ma sei stato un razzo! Ho giusto finito ora!"
"E te l'ho avevo detto!"
"Ma cosa hai in mano? Nooooooo sei andato al Mc Donald!!!!"
"Spero ti piaccia il Big Mac."
"Ma io lo adoro!!! Grazie!", disse Ilaria prendendo il sacchetto. Si diresse in cucina seguita da Damon.
"Ma ci sono due menu."
"E cosa ti credi che lo mangi solo tu? Che egoista che sei."
"Uuuups hihihi scusa."
"Eh perdonata. Da bere ti ho preso la coca cola, va bene?"
"Perfetto!"
I due si misero a mangiare tra uno scherzo e l'altro. Dopo aver mangiato si misero sul divano a guardare un film. Ilaria si addormentò su Damon. Lui osservò il suo viso, l'accarezzo delicatamente e non poté trattenere un sorriso. Era bellissima, anche se lei faceva sempre delle battute autoironiche a non finire.
Però una cosa era chiara, lui Damon Salvatore non si sarebbe mai più innamorato. L'amore era solo una cosa dolorosa e sopra valutata. E poi ormai si era assicurato di cancellare ogni sua traccia di umanità. Lui non era più in grado di amare.

A casa Salvatore Stefan si stava sfogando: "Io so di essere paranoico ma sai Damon ha fatto così tanto del male in tutto questo tempo che non riesco più a fidarmi di lui. Ho sempre l'impressione che stia escogitando qualcosa. Normalmente è così, ma questa volta mi sembra diverso."
"Stefan secondo me c'è ancora qualcosa di buono in lui e Ilaria sta riuscendo a farla venire a galla. Non perdere le speranze."
"E che spero già da troppo tempo."
"Gli vuoi bene eh?"
"È mio fratello."
"So perfettamente quello che intendi."
"Sono così felice di averti accanto a me."
Ed era vero, lei lo rendeva sereno, riusciva a tranquillizzarlo, lo rendeva felice e lo accettava semplicemente per quello che era. E lui l'amava tantissimo.


Mancava ancora un giorno alla festa dei fondatori quando Ilaria arrivò saltellando da Damon.
"Damoooon hai dato tu il mio numero ad Alaric Salzmann?"
"Perché me lo chiedi?."
"Non rispondere con un altra domanda."
"Si glie l'ho dato io."
"Grazieeeee!!!!!!", gridò Ilaria abbracciandolo.
"Per cosa?"
"Domani posso andare a lavorare, cioè fino alle 14.00. Sai nel asilo la maestra è malata e serve una supplente per intrattenere un pò i bambini. E visto che lo faceva già in Italia lo posso anche fare qui!!!! Grazie grazie!!"
"Prego, prego. Ma ti ricordi vero che la festa e domani?"
"Certo che me lo ricordo! Come potrei dimenticarmene."
"Ecco brava. A proposito, ma tu come te la cavi con il ballare?"
"Mah ballicchio."
"Vediamo un pò.", disse Damon andando verso lo stereo. Attaccò l'ipod e mise una canzone. Era Bailamos di Enrique Iglesias
"Bene e ora vediamo un pò come te la cavi.", disse lui incominciando a muoversi a tempo di musica.
Ilaria lo osservò, si muoveva dannatamente bene, muoveva il bacino a tempo di musica ed era davvero bellissimo.
"Bene facciamogli vedere di cosa siamo in grado.", pensò e si avvicinò a Damon.
Lui la prese per la vita avvicinandola a se ed incominciarono a ballare. Si fecero trasportare dalla musica senza problemi, avvicinandosi sempre di più. Senza nemmeno accorgersene si trovarono a guardarsi nei occhi con il viso poco distante dal altro. Damon aveva la mano sulla schiena di Ilaria e lei aveva una mano sulla sua nuca. Quando se ne accorsero si staccarono subito.
"Beh sai ballare bene.", disse Damon.
Ilaria prima di rispondere dovette prendere fiato e poi disse: "Grazie, anche tu te la cavi bene."
"Beh era ovvio."
"E certo, comunque allora domani mi vieni a prendere alle 18.30?"
"Si."
"Bene allora io ora vado, ci vediamo domani."

E il fatidico giorno arrivò, erano le 18.15 quando il cellulare di Damon squillò, guardò sul display e vide che era Ilaria.
"Dimmi.", rispose Damon.
"Mi stai già venendo a prendere?"
"Stavo per entrare in macchina."
"Eh beh non ci entrare ancora."
"Perché?"
"Perché è successo un casino. Quando inizia la festa?"
"Alle 19.00 dovrebbero essere tutti presenti."
"Allora facciamo così alle 18.55 più tardi arrivo."
"Sei sicura? Se non ce la fai non fa niente, posso anche....."
"Damon te l'ho promesso. Ci sarò, fidati di me."
"D'accordo allora a più tardi."
"A più tardi, ah si la stessa cosa vale per Stefan, glie lo dici tu eh! Ciaoo!!!", finì Ilaria.

A casa delle sorelle c'era il finimondo.
"Non ci credo proprio ora si dovevano rompere i tubi del acqua!", esclamò Ilaria.
"A chi lo dici e poi il ragioniere ci mette pure tremila anni per venire!"
"Non posso arrivare in ritardo l'ho promesso a Damon!"
"Dai almeno noi siamo già pronte no?"
"Già....speriamo solo che il ragioniere arrivi in tempo."
In quel momento suonò il campanello. Ilaria corse ad aprire, era il ragioniere. Dopo essersi messi d'accordo Ilaria e Luana finalmente uscirono di casa. Avevano chiamato un taxi. Alle 18.50 arrivarono davanti a casa Lockwood.
"Cavolo ce l'abbiamo fatta!", esclamò Ilaria quando furono uscite dalla macchine.
"Siamo grandi, batti cinque sorella!", disse Luana alzando la mano. Ilaria le diede il cinque.
"Ora dobbiamo solo trovare i nostri cari fratelli Salvatore.", disse Ilaria.
"Staranno qui in giro nel giardino non credi?"
"Si guarda sono lì.", disse Ilaria indicando con il dito.
"Dai andiamo."

"Te le ricordi le prime feste fratellino?", chiese Damon.
"Si.", rispose Stefan.
"Ma si può sapere cos'hai? Ti ho detto la verità sulle ragazze! Dovrebbero arrivare a momenti."
"Sai ormai per me la parola fiducia e la parola Damon non combaciano più."
"Sei davvero palloso!!! Quando capirai che non farei...."
"Ragazzi.", vennero interrotti i due.
Si girarono e non riuscirono a credere ai loro occhi, erano bellissime.
Stefan non poté fare a meno di guardare Luana con occhi spalancati. Si era tagliata i capelli fino alle spalle, come aveva detto di volere fare. Indossava un abito da sera blu senza spalline, di seta che arrivava fino a sopra le ginocchia. Leggero trucco sul blu ed catenina lunga. Sorrideva da farlo andare in trance.
L'altro fratello Salvatore, dopo tanto tempo, capì di nuovo il modo di dire "togliere il fiato". Ilaria si era stirata i capelli, ora le arrivarono fino al seno ed erano marrone scuro. Indossava un abito rosso semplice, anche lei senza spalline e il trucco leggero dava risalto a quei occhio grandi e marrone scuro.
"Beh non si saluta? Siamo arrivate in tempo no?", chiese Ilaria.
"Eh? No scusate e solo che siete davvero belle.", rispose Stefan.
"Grazie.", risposero le sorelle contemporaneamente.
Damon invece rimase zitto, sembrava fosse paralizzato.
"Oi ci sei?", chiese Ilaria sventolandogli la mano davanti agli occhi.
"Si si scusa, dai andiamo.", rispose Damon porgendole il braccio.
Quando entrarono in casa Lockwood tutti furono molto accoglienti. Si presentarono a Luana e Ilaria, la signora e il signor Lockwood insieme al loro figlio Tyler, lo sceriffo Forbes (che sembrava fosse molto in confidenza con Damon), Jenna la zia di Elena e Jeremy Gilbert il fratello. C'era una bella atmosfera e tutti sembravano sereni.
Ilaria andò al bancone a prendere qualcosa da bere e vide Bonnie.
"Ciao Bonnie!", salutò Ilaria.
"Ciao.", rispose solamente Bonnie andandosene subito.
Ilaria le andò dietro, la fermò e chiese: "Scusa ti ho fatto qualcosa?"
Bonnie guardò per terra e non rispose.
"Potresti dirmi perché ce l'hai con me? Se ho fatto qualcosa di sbagliato dimmelo."
"A me non mi hai fatto niente, ma stai con Damon."
"Come scusa?"
"Non voglio avere niente a che fare con te perché stai con Damon."
Ilaria rimase per un attimo in silenzio e poi disse: "Allora primo io non sto con Damon. Secondo tu non mi conosci e non mi sopporti perché sono amica di Damon, belli pregiudizi."
"È un assassino e non sembra che te ne importi molto, anche se sai cosa fa."
"Quello che faceva, visto che ora non lo fa più. E poi sicuramente non devo rendere conto a te di chi sono amica e di chi no. Perciò se permetti io andrei dal mio accompagnatore, Damon.", disse Ilaria e se ne andò lasciando Bonnie senza parole.
Mentre stava camminando qualcuno dalla folla la prese per il braccio e la tirò a se, era Damon.
"Ti va di ballare?", chiese lui.
"Certo."
"Beh non potevi rifiutare con Biagio Antonacci a Leona Lewis no?"
Ilaria al inizio non capì, poi ascoltò e sentì la canzone Inaspettata.
"Con questa davvero non si può rifiutare."
"Allora appena arrivata e già ti fai i nemici?"
"Credo di avere un buon insegnante non credi?"
"Ouu colpito e affondato."
Ilaria alzò gli occhi al cielo.

And there’s no way to stop it
And there’s nowhere to hide
I’m just taking a chance... Inaspettata

"Grazie.", disse Damon.
"Per cosa?"
"Per essere qui con me e per avermi difeso con Bonnie."
"Allora grazie a te per avermi invitato e per la cosa di Bonnie, beh in parte ho difeso te, ma in parte anche me. Quanto non mi piace le persone che mi giudicano senza conoscermi."
"Capisco, grazie lo stesso."
"Prego."
"Ilaria?"
"Si?"
"Sei bellissima."
Ilaria divenne un pò rossa e disse: "Grazie, anche tu stai bene."
"E lo so."
"Sbruffone come sempre eh?"
"Sempre e comunque."


"Stefan dai ti prego balla con me!", implorò Luana tirando Stefan per il braccio.
"Non mi piace."
"Daiiii su fallo per me!!!", disse Luana facendo la faccia da cane bastonato.
Stefan sorrise e disse: "E va bene."
"Evviva!"
Stefan prese Luana per i fianchi, lei mise le braccia intorno al suo collo e si fecero trasportare dalla musica.
"Come sei bravo."
"Beh sai ai miei tempi se non sapevi ballare avevi qualche problema."
"Oh già, certe volte dimentico la sua esperienza sire."
"Non si preoccupi mia dolce damigella, sono cose che succedono. Piuttosto le volevo dire quanto mi piace il suo nuovo taglio di capelli. La trovo estremamente sexy. Naturalmente spero di non averla messa in imbarazzo con questo complimento."
"Per niente, anzi è gratificante."
"Ne sono felice."
"Stefan se ora non la smettiamo scoppio a ridere."
"D'accordo, mi stavo divertendo."
"Sai sembri un pò più sereno, mi fa davvero piacere."
"Beh diciamo che mi sembra di potermi rilassare un pò ora."
"Dici per via di Damon?"
"Si finché che lui sta calmo, sto calmo anche io. Poi ho te, cosa voglio di più dalla vita?"
"E proprio niente."
"Ho una domanda."
"Dimmi."
"Ma tu rimani vero? Voglio dire tu mi hai detto che dovevate decidere se rimanere o no qui.", chiese Stefan con sguardo turbato.
"Io ora non saprei più cosa fare senza di te.", aggiunse quasi sussurrando.

No, we can’t let it go
And we can’t let it break
If it’s all that we have
Can we leave it to fate

Automaticamente, senza poterlo controllare, gli occhi di Luana si riempirono di lacrime. Quante volte aveva sognato di trovare qualcuno che le dicesse una cosa delle genere, qualcuno che sapeva le sarebbe sempre rimasto vicino, che non l'avrebbe lasciata sola come tutti quanti nella sua vita avevano fatto, a parte sua sorella.
Mise una mano sulla guancia di Stefan e disse: "Ora che ti ho trovato non ti lascio più Stefan. Rimango qui con te."
Stefan chiuse gli occhi e sorrise. Luana si mise sulle punte dei piedi e lo baciò, dimenticando tutto quello che c'era intorno a lei, a loro. Finalmente erano sicuri di avere trovato la persona che riuscisse a completare l'altra.

Damon accompagnò Ilaria fino alla porta di casa.
"La porta è chiusa, speriamo che sono riusciti ad aggiustare il guasto o almeno a fermarlo momentaneamente.", disse Ilaria.
"Beh se non fosse così sapete che c'è sempre un posto per voi.", rispose Damon sorridendo.
Lo stomaco di Ilaria si aggrovigliò vedendo quel sorriso stupendo e sincero che rivolgeva solo a lei.
Arrossì leggermente, sorrise anche lei e disse: "Grazie me lo terrò a mente."
Damon vide il leggero rossore espandersi sulle guance di Ilaria e dentro di lui sentì un fuoco. Un fuoco che proveniva dal suo cuore, un fuoco che era stato spento per 146 anni. Ed era bastata lei, semplice e pura a riaccenderlo. Ma come avrebbe fatto? Tenere a qualcuno per i vampiri voleva soltanto dire avere un punto debole e tanto dolore. Ma basta, in quel momento non ci voleva pensare. Voleva perdersi soltanto in quei occhi grandi e marroni che tanto gli piacevano.
"Beh cenerentola sono passate le due, e ora di andare a casa."
"Altrimenti si spezza l'incantesimo vero?"
"È probabile."
Damon si avvicinò ad Ilaria, al altezza del orecchio e le sussurrò: "Grazie di tutto, ci vediamo domani. Promesso."
Le diede un bacio sulla guancia, ascoltò per un attimo il suo respiro farsi irregolare, il suo battito accelerare e poi sparì. 


E dopo trecentomila anni sono tornata!!!!! Siiiii ce l'ho fattaaaaa!!!!!! Woooow finalmente!!!!
Allora ammetto che avrei voluto fare accadere ancora più cose in questo capitolo, ma poi vi avrei dovuto fare aspettare troppo (e già è abbastanza quanto dovete sempre aspettare) e dalla fretta non sarebbe uscito bene come deve essere. Così ho pensato di lasciarvi un pò sulle spine. Lo so sono cattiva, ma sapete stando con Damon s'imparano certe cose....hhahahahahaha scherzo (magari!!!!)
Allora tornando serie.....vi è piaciuto il capitolo? Cosa ne pensate? A me piace abbastanza.....
Per gli abiti di Luana ed Ilaria eccovi le immagini.
Image and video hosting by TinyPic


Image and video hosting by TinyPic Ah si se magari vi scoccio con le canzoni, chiedo scusa. Ma la musica è il mio mondo, e penso che certe volte la musica sa dire cose che con le parole non sappiamo dire. Ed ogni momento che va vissuto per me ha una colonna sonora. (ora divento pure poetica)

Vi ringrazio davvero tanto di cuore per il vostro sostegno nonstante tutti i ritardi....grazie davvero!!!!

AlexiaLil: Fratella mia grazie di tutto....mi dispiace tanto di non sentirci più molto =(  E non preoccuparti troppo per il tuo blocco.....vedrai tutto ad un tratto riuscirai di nuovo a scrivere come se fosse la cosa più naturale del mondo. Bacione ti voglio bene <3

caroline forbes: Benvenutaa!!!!!!!! Meglio tardi che mai dico io!!!! Hehehe che bello sono felice che ti piaccia il mio modo di scrivere....grazie per i complimenti....beh per la tua attesa....dico solo di aspettare il prossimo captitolo ^^

__Ilaria_: Ilaaaaaaaa ciaoooo!!! No dai che bello, sono felice di averti fatto tornare il sorriso....grazie a te di tutto!!!!! =) Beh io dico che siamo proprio noi ilarie che siamo un pò pazzarelle hihihi XD Allora ti è piaciuto il tuo ballo con Damon hihihihih =D
Beh per quello del vampiro....diciamo solo che non è finita qui con lui....e non dico più niente!!! ^^  bacione e alla prossima spero.....

Samirina: Che bello grazie....sono felice che il chappy ti sia piaciuto!! A chi lo dici io mentre scrivevo di Damon bagnato ho sbavato il pc =P hahahaha....spero ti sia piaciuto anche questo chappy....alla prossima ^^


terry93: ciaoooo terry!!!!! Beh i momenti teneri e i battibecchi non mancheranno mai....e direi che in questo ce ne sono stati molti...che naturalmente spero ti siano piaciuto insieme al tutto il resto ^^
grazie mille per i complimenti....alla prossima =)

delenina95: brava delenina!!!!! Meglio tardi che mai!!! Che bello grazie di aver sempre seguita la mia storia.....spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento....hahaha in questo di sicuro ce l'hai messo sempre il tuo nome hihihihh =D non ti preoccupare anche io sono totalmente malata per Damon....wooooow *.*
alla prossima ^^


Ringrazio tutte le persone che hanno messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate. E anche alle persone che leggono soltanto....GRAZIE DAVVERO!!!!


Alla prossima....la vostra Ilaria ^^ =)




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Capitolo 10
*** Sentimenti svelati... ***


Piccolo avvertimento!:

Un paio di scene sono state prese dalla prima serie, però modificate da me. Mi servivano per riuscire a continuare come si deve la storia....spero non vi dia troppo fastidio! =)




Dopo il ballo Stefan e Luana andarono a casa Salvatore. Stefan accese il fuoco, prese una coperta e si sedettero davanti al camino abbracciati.
"È stata una serata stupenda, grazie.", disse Luana.
"Lo stesso vale per me, grazie a te."
Stefan mise una mano sul fianco di Luana ed incominciò a baciarla. Luana contraccambiò. Al inizio il bacio fu dolce e leggero, poi diventò sempre più passionale. Lentamente la mano di Stefan salì su sul ventre di Luana, ma si fermò sotto il suo seno. Lei si staccò e lo guardò.
"Perché ti fermi?"
"Beh io ecco non lo so."
Luana non disse niente, ma gli fece capire tutto continuandolo a baciare. Allora lui lentamente salì su, sul suo seno. Lei incominciò a sbottonarli la camicia. Lui le aprì la cerniera del abito e glie lo tolse lasciandola in intimo.
"Tesoro aspetta."
"Cosa?"
"Sei sicura di quello che stai facendo? Voglio dire e la tua prima volta..."
"Sono più che sicura...voglio solo te Stefan. Però ehm siamo sicuri che Damon non è in casa?"
"No non c'è e oggi non verrà nemmeno a casa."
"Sei sicuro?"
"Sicurissimo."
"E allora sono pronta."
Così i due si lasciarono trasportare dalla passione e l'amore. Unendosi, diventando una sola cosa.

La mattina dopo si svegliarono abbracciati davanti al camino.
"Buongiorno.", disse Stefan accarezzando il braccio di Luana.
"Buongiorno a te.", rispose lei sorridendo.
"Come stai?"
"Non sono mai stata meglio in vita mia, com'è che si dice? Tre metri sopra il cielo?"
"Mi sembra di si....lo stesso vale per me. È stato bellissimo."
"Meglio di quanto mi fossi mai immaginata la mia prima volta."
"Sono felice."
"E Damon davvero non è venuto a casa!"
"Eh già te lo avevo detto io. Hai fame, ti preparo la colazione?"
"Oh si volentieri."

Dopo la colazione Luana andò a casa. Damon tornò un oretta più tardi a casa, dopo che Stefan ebbe letto il giornale. Un articolo diceva:

"Nuovo attacco agli abitanti di Mystic Falls, altri ragazzi trovati dissanguati. La bestia è tornata!"


"Ciao fratellino, come ti butta?", salutò Damon versandosi subito dello skotch dentro ad un bicchiere.
"Tutto bene e a te?", rispose Stefan incrociando le braccia davanti al petto.
"Anche.", rispose Damon bevendo un pò. Tutto ad un tratto incominciò a tossire e s'inginocchio per terra.
"Ma che diamine...", esclamò lui tossendo.
"Basta Damon, hai finito di fare del male alle persone. Pensavo fossi cambiato, ma come sempre mi sono solo illuso."
"Ma i-io n-non ho fa-atto n-iente."
"Ormai non ti credo più Damon."
"C-cosa vu-uoi f-fare?"
"Quello che avrei già dovuto fare da tempo, impedirti di far del male a qualcun'altro."

Ormai era pomeriggio e a casa delle sorelle Ilaria camminava su e giù per il salotto con in mano il cellulare, borbottando: "Non è possibile ma perché non chiama?!?!"
"Con chi ce l'hai?", chiese Luana.
"Con Damon."
"Perché?"
"Perché non si fa sentire, non mi può fare una cosa del genere dopo ieri sera."
"Spero che non l'abbia chiamato tu però."
"Non certo che no, non gli voglio correre dietro."
"Brava, dai non ti preoccupare. Sono sicura che ti chiamerà presto."
"Beh ora che sei donna, naturalmente sei super ottimista eh? Oddio io ancora non ci credo!!! Mi sembra di essere più entusiasta di te!", esclamò Ilaria saltando addosso a Luana.
"No daiii!", si lamentò Luana.
Ilaria la guardò, l'abbracciò e disse: "Sono così felice per te sorellina mia, davvero."
"Grazie, e tu non preoccuparti Damon si farà sicuramente sentire."

Ma purtroppo non fu così, dopo tre giorni di assoluto silenzio, Ilaria chiamò Damon ma il cellulare era continuamente staccato. Chiese anche a Stefan: "Allora tu non sai dov'è andato a finire?"
"No, però dopo l'articolo nel giornale io non me ne meraviglierei."
"Che cosa vuoi dire?"
"Non hai letto il giornale due giorni fa?"
"No."
"Dove tenete i vecchi giornali?", chiese Stefan a Luana.
"Nella cassetta nel corridoio.", rispose lei.
Stefan andò in corridoio e tornò dopo mezzo minuto, con la prima pagina die due giorni fa. Lo porse ad Ilaria e Luana e le due lessero. Ilaria alzò lo sguardo e guardo sia Luana che Stefan. Poi incominciò a scuotere la testa e disse: "No, non è stato lui."
"E dimmi perché è sparito nel nulla? È scappato Ilaria, come fa sempre quando la situazione non è più come piace a lui."
"Ma perché avrebbe dovuto farlo?"
"Perché è la sua natura, non può farne a meno. Davvero Ilaria, ti conviene rassegnarti."
Ilaria disse soltanto: "Vado a farmi una doccia."
Andò direttamente in bagno e ci rimase per un bel pò.
Luana guardò Stefan e chiese: "Sei sicuro di non sapere quello che è successo?"
"L'ho detto, ha ucciso quei ragazzi. Probabilmente non sarà stato nei suoi piani e se ne è andato."
"E se gli fosse successo qualcosa?"
"Non a Damon, sa difendersi."
"E che mi dispiace così tanto per Ilaria."
"Dispiace anche a me, ma purtroppo da Damon ci si deve aspettare solo delusioni."
Luana mise la testa sul petto di Stefan e disse: "Meno male tu non sei come lui."
Stefan la strinse a se e le baciò i capelli, sospirando soltanto.

Passò un altra settimana. Per Luana e Stefan la settimana volò. Passavano ogni giorno insieme, facendo sempre altre cose. Piscina, shopping, passeggiate, cene e così via. Invece per Ilaria sembrò non passare mai. Non voleva e non poteva credere che Damon avesse ucciso quelle persone e che poi fosse scappato, doveva essergli successo qualcosa. Se lo sentiva.
Un pomeriggio Luana andò da Ilaria e chiese: "Io e Stefan andiamo al Mystic Grill, vieni anche tu?"
"Volentieri, ho proprio voglia di uscire."
Così tutti e tre andarono insieme al Mystic Grill, si sedettero al bar e presero qualcosa da bere.
Ilaria osservò dei ragazzi giocare a biliardo e poi propose: "Che ne dite di farci una partita a biliardo?"
"Ci sto, ma siamo dispari."
"Beh facciamo voi due contro di me.", propose Stefan.
"Sbruffone.", disse Luana cacciando la lingua.
"Ci sto, dai ragazzi.", disse Ilaria.
Così i tre incominciarono a giocare. Naturalmente Stefan era in vantaggio, ma poi lo fece apposta e lasciò vincere le ragazze.
"Ma così non vale!", esclamarono le due sorelle contemporaneamente.
"Ma non ho fatto niente!", disse Stefan sorridendo e alzando le mani.
"Beh ragazzi non vorrei rovinarvi la festa ma io ora vado a casa.", disse Ilaria.
"Perché?", chiese Luana.
"Non mi sento molto bene, ci vediamo a casa d'accordo?"
"Vuoi che ti accompagniamo a casa?", chiese Stefan.
"No no, non vi preoccupate non è niente."
"D'accordo allora ci vediamo a casa, chiama se è qualcosa.", disse Luana.
"Certo."
Ilaria uscì dal pub e Luana e Stefan si sedettero ad un tavolo.
Tutto ad un tratto Stefan sentì da lontano
"Katherine?"
"No, dev'essersi confuso."
"Mi scusi."
Stefan si girò e vide Elena venirgli incontro. Guardò Luana e disse: "Guai in vista."
Elena arrivò al loro tavolo e chiese: "Stefan, hai sentito?"
"Si, stai bene?"
"Sono un pò scossa."
"Ehm ragazzi scusate ma cosa succede?", chiese Luana.
"Qualcuno mi ha scambiata con Katherine.", rispose Elena.
"E dov'è ora quella persona?", chiese nuovamente Luana.
"È un lui, ed è sparito.", rispose Stefan serio guardandosi intorno.

Ilaria stava camminando persa nei suoi pensieri per andare a casa, quando dietro di lei sentì un rumore. Si girò ma non vide niente. Continuò a camminare pensando che non fosse niente, ma poi di nuovo un rumore. Si girò di nuovo e vide, una sagoma incappucciata camminare dietro di lei. Lei accelerò il passo, il suo istinto di sopravvivenza le diceva di scappare. Guardò indietro un altra volta e quando vide che l'individuo aveva accorciato le distanze incominciò a correre.
"Dove posso andare, dove posso andare!?!?!", pensò lei mentre correva. Tutto ad un tratto le venne in mente casa Salvatore, era il posto più vicino in questo momento. Così cercò di correre ancora più veloce fino ad arrivare a casa Salvatore, grazie al cielo la casa non era mai chiusa. Salì direttamente sul pianerottolo, aprì la porta, entrò e richiuse la porta a chiave. Si appoggiò alla porta, recuperando il respiro, ci mise anche l'orecchio per ascoltare. Al inizio non sentì niente, poi soltanto un forte bussare e la porta incominciò a tremare. Lei si alzò immediatamente e si allontanò dalla porta. Vide una scala, che probabilmente doveva portare allo scantinato. Non ci pensò nemmeno e scese quelle scale. Corse fino ad una porta e lì il corridoio finì. Si appoggiò con la schiena alla porta per vedere se da sopra veniva qualcuno.
Tutto ad un tratto sentì: "Ilaria?"
Ilaria gridò e si stacco subito dalla porta. Rimase un attimo immobile e poi si riavvicinò alla porta e guardò dentro, attraverso la ringhiera. Non poté credere ai suoi occhi. Aprì subito la porta ed entrò in quello spazio.
"Damon!", esclamò inginocchiandosi per terra.
"C-cosa ci fai q-qui?", chiese Damon quasi sussurrando. Era estremamente debole e pallido.
"Cosa ci fai TU qui?"
"Storia l-lunga."
"Damon mi sta...."
"Attenta!!!!", cercò di gridare Damon.
Ilaria sentì una fitta lacerante alla spalla destra ed incominciò a gridare. Damon sparì da sotto lei e stacco la cosa che le stava facendo male. Poi tutto ad un tratto fu tutto silenzioso, Ilaria si girò e non vide più nessuno. Rimase lì sotto in ascolto per un tempo, che le sembrava indeterminato. Poi sentì qualcuno scendere le scale, lentamente. Il suo corpo incominciò a tremare dalla paura, finche non vide che era Damon che si trascinava giù per le scale. Lei si alzò e corse da lui.
"Damon, Damon stai bene?!", chiese Ilaria.
Essendo senza forze Damon si appoggiò su Ilaria, schiacciandola al muro. Lei lo sosteneva a fatica.
"Damon ti prego dimmi qualcosa!"
"T-tranqui-illa, ci sono.", disse lui ansimando.
Lei lo prese sottobraccio e lentamente lo portò al piano di sopra. Lo poggiò sul divano, lasciandolo prendere aria.
Dopo un pò lui disse: "La tua ferità, dev'essere medicata."
"Non pensare alla mia ferità ora, pensa a te."
"Deve essere medicata.", ribadì lui.
"Ma sanguina, e tu sicuramente hai fame."
"Non ti farò del male."
"Ma non è per quello, so che non mi farai niente. Ma non voglio che tu mi medica e nello stesso istante senti i morsi della fame."
"Nello sgabuzzino, c'è del sangue."
Ilaria capì si alzò, andò nello sgabuzzino e dal frigorifero prese 3 sacche di sangue. Le portò a Damon e lui incominciò a bere. Quando ebbe finito con la terza ebbe già riacquistato del colore in faccia e le occhiaie erano sparite.
"Meglio?", chiese Ilaria.
Lui si mise seduto sul divano e rispose: "Molto meglio direi, ora dai medichiamo la tua ferità."
Ilaria annuì, in effetti le faceva male. Damon prese la valigetta del pronto soccorso dal bagno e fece un cenno ad Ilaria di sedersi sul divano.
"Dovresti toglierti la maglietta però.", aggiunse.
"Ah si giusto."
Ilaria si tolse la maglietta imbarazzata e si sedette sul divano. Damon si sedette dietro di lei e le sposto la bretella del reggiseno per medicare meglio la ferità.
"Accidenti ti ha morso per bene."
"Era un vampiro vero?"
"Si."
"Dov'è ora?"
"Non lo so, è scappato non ce l'ho fatta a trattenerlo. Ma meno male se ne è andato, altrimenti non sarebbe andata a finire bene. Attenta ora brucerà, devo disinfettare.", disse Damon porgendo la mano sinistra ad Ilaria. Ilaria la prese, voleva darle qualcosa da stringere nel momento del dolore. Tutto ad un tratto tutta la sua spalla incominciò a bruciare. Strinse la sua mano con tutta la forza per non gridare, ma comunque non riuscì a trattenere una lacrima.
"Mi dispiace.", disse Damon quando sentì allentare la presa.
"Non preoccuparti, non è colpa tua.", disse ansimando Ilaria.
"Sai cosa voleva quel vampiro da te?"
"No, è sbucato dal nulla e ha incominciato ad inseguirmi."
"Dovrò mettermi a fare un pò di ricerche."
"Damon?."
"Si?"
"Perché eri lì dentro? Indossi ancora gli abiti del ballo!"
"Perché il mio caro fratellino non ha avuto niente di meglio da fare, che chiudermi lì dentro dopo avermi fatto bere della verbena a tradimento."
"Cosa? Stefan....ma non è possibile...lui non avrebbe mai...ha detto..."
"Cosa ha detto?"
"Che tu eri scappato."
"E perché mai avrei dovuto scappare?"
"Perché saresti stato tu ad uccidere quei ragazzi."
Damon per un attimo smise di medicare Ilaria e poi chiese: "E tu ci hai creduto?"
Senza esitare un secondo Ilaria rispose: "No, sapevo che non potevi essere stato tu. Mi sentivo che doveva esserti successo qualcosa."
Rimasero in silenzio finche Damon non finì di medicare la ferità e disse: "Ho finito, puoi rivestirti."
"Grazie.", disse Ilaria e si rimise la maglietta.
Tutto ad un tratto sentirono delle voci.
"Ma cos'è successo? La porta è tutta rotta!", esclamò una voce femminile.
"Non ne ho la più pallida idea.", rispose calmo una voce maschile.
Era Luana e Stefan. Quando i due entrarono in salotto e Stefan vide Damon, gli occhi si sgranarono a non finire.
"Ciao fratellino traditore.", disse Damon serio.
"Damon....", uscì soltanto dalla bocca di Stefan.
"Sei tornato.", disse Luana.
"Veramente cara Luana io non me ne sono mai andato.", disse Damon. E poi raccontò tutta la storia.
Quando ebbe finito aggiunse: "E sai cos'è la cosa che mi fa più arrabbiare? Non il fatto di quello che mi hai fatto, ma il fatto che attraverso la tua stupidità idiota Ilaria ha rischiato la vita, perché tu non ci hai pensato nemmeno un secondo al fatto che poteva esserci un altro vampiro in giro. Davvero una mossa del cazzo! E ti giuro, che se le fosse successo qualcosa, sarebbe stata la volta giusta in cui ti avrei fatto fuori fratellino."
Luana lentamente si era allontanata da Stefan, fissandolo. Ilaria non riusciva a dire una parola.
"E ora se non vi dispiace, vado a farmi un giro. Mi nutrirò come si deve e poi me ne andrò da questo schifo di città.", disse Damon. Guardò un ultima volta Ilaria e poi uscì di casa alla velocità che solo un vampiro poteva avere.
Finalmente Luana riuscì a parlare: "Stefan...."
"Tesoro ti prego ascoltami.", supplicò Stefan.
Ilaria decise di lasciarli soli ed uscì di casa, aveva bisogno di pensare. E per ora doveva essere al sicuro.

"Stefan perché..."
"Luana ascoltami, io non te l'ho detto perché non volevo metterti davanti ad una scelta."
"Quale scelta eh? Scegliere se tu mentivi direttamente dopo la nostra prima volta oppure se preferivo che rimanessi sincero?!?!?"
"Se io ti avessi detto quello che ho fatto, tu sicuramente lo avresti detto a tua sorella, per bene suo."
"Forse se tu fossi stato sincero con me e mi avresti spiegato i tuoi punti di vista ti avrei capito Stefan! Ti avrei aiutato!"
"Ma io l'ho fatto solo per il tuo bene....perché non capisci!!!"
"Oh beh ora sono io a non capirti vero?!?!?!"
"Elena avrebbe capito....."
"Come scusa???? Non è possibile...non ci credo!!!! Alla fine non sei poi molto meglio di Damon!!!!"
"No aspetta...", disse Stefan prendendola per il braccio.
"Lasciami stare Stefan....", disse Luana scostando il braccio. Prese la sua borsa ed uscì di casa.

Aveva rovinato tutto, tutto. Il suo odio nei confronti di Damon era talmente tanto da avergli oscurato la vista e lo aveva fatto reagire male. Avrebbe dovuto parlarne con lei, con lei che ormai era diventata tutto per lui. E poi quello che aveva detto a proposito di Elena, la cosa peggiore che potesse mai fare. Doveva trovarla, doveva parargli e chiederle scusa. Era l'unica cosa che importava in quel momento.

Ilaria era seduta al bordo di un lago. Continui flashback continuarono a ronzarle per la mente. Il primo incontro con Damon, il tempo passato insieme, il ballo, quel bacio sulla guancia, la preoccupazione quando era sparito e poi il sollievo di averlo ritrovato e l'emozione di averlo rivisto. E il fremito che le parole "me ne andrò da questo schifo di città" avevano provocato dentro di lei. Non poteva farlo andare via così. Ilaria osservò per un pò la superficie del lago, poi prese fuori il cellulare e scrisse un messaggio a sua sorella.

"Tesoro mio tutto ok?"

Dopo un paio di secondi arrivò la risposta:

"Non proprio, poi ti racconto ma ho bisogno di rimanere sola ora."

Ilaria rispose:

"D'accordo, chiama quando ne hai bisogno."

Ultima risposta:

"Grazie!"

Ilaria continuò a fissare il cellulare e poi scrisse un messaggio a Damon.

"Dove sei?"

Inviò il messaggio ed attese una risposta, ma non arrivò. Tutto ad un tratto sentì una voce: "Sono qui."
Ilaria si alzò, si girò e vide Damon, in piedi davanti a lei. Il pallore dal suo volto era sparito insieme alle occhiaie, doveva essersi nutrito.
Il cuore di Ilaria incominciò a battere al impazzita. Prese aria e chiese: "Stai meglio?"
"Si, ho praticamente finito la mia scorta di sangue ma ora sono di nuovo in forma.", rispose lui freddo.
Quella freddezza colpì Ilaria in pieno viso, non era abituata a questa freddezza nei suoi confronti da parte sua.
"Davvero intendi andartene?", chiese Ilaria con voce tremante.
"Si."
"Ma perché?"
"Perché questa gente mi disgusta e poi sono diventato troppo vulnerabile da quando.....", disse Damon abbassando lo sguardo.
"Da quando cosa?"
"Niente."
"Dimmelo."
Damon si avvicinò ad Ilaria e rispose: "Da quando ho conosciuto te. Tu hai fatto rivenire a galla la mia umanità."
"Allora è stato sbagliato conoscermi?"
"No! No! Non capirmi male...tu sei la cosa in assoluto più bella che mi sia successa in tutta la mia esistenza. Tu sei riuscita a riscaldare e rifare battere il mio cuore gelato. Tu sei l'unica che riesce a capirmi. Ma mi sono indebolito, non può essere possibile che quello che ha fatto mio fratello mi abbia ferito, non va bene capisci? Devo andarmene o m'indebolirò sempre di più."
"Non andare, ti prego."
Damon mise la mano destra sulla guancia di Ilaria e disse: "Mi dispiace ma devo, grazie."
Le diede un bacio sulla fronte e si girò per andarsene. Ma Ilaria lo prese per un braccio, lo girò e lo baciò. Lui non la rifiutò, ma la strinse a se e contraccambiò il bacio. Poi si staccò da lei, poggiò la sua fronte a quella di lei, la guardò nei occhi e disse: "Il mio angelo venuto a salvarmi."
Ilaria sorrise e lo baciò di nuovo, questa volta senza interrompere quel bellissimo bacio.


Siiiiiii ce l'ho fatta!!!! Finalmente ho postato!!!!! Beh che dire come prima cosa mi scuso per averci messo tanto tempo per aggiornare, ma purtroppo ho tanto l'impressione che prima di un mese non ce la faccio T_T
Ma io vi ringrazio di cuore per il vostro sostegno e per la vostra fedeltà nonostante tutto!!!! Siete dei miti!!!!!!

Beh a proposito del capitolo......finalmente la fatidica scena è arrivata....insieme a molte altre cose ^^
Spero davvero che vi piaccia e che mi facciate sapere cosa ne pensate....è importante per me! =)

A le recensioni ho risposto con il nuovo metodo, vi piace di più il nuovo metodo o come facevo prima????

Ringrazio tutte le persone che hanno messo la storia tra le preferite, seguite o tra le ricordate!!!!

Auguro di cuore a tutti un natale felice e sereno ed un anno pieno di gioia e che tutti i vostri sogni si esaudiscono!!! =)

la vostra Ilaria ^^

































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Capitolo 11
*** Scusami... ***


I due rimasero per un’altra oretta al lago, accoccolati. Non dissero quasi niente, li bastava stare vicino.
Dopo un po’ Ilaria però disse: “Credo sia meglio andare da Luana, avrà bisogno di me.”
“Certo, andiamo ti accompagno.”, rispose Damon dando un bacio sulla fronte di Ilaria.
Così i due si diressero a casa delle ragazze. Quando arrivarono, però Damon non volle entrare in casa e disse: “È meglio se vi lascio sole. Io intanto cerco di scoprire qualcosa su questo nuovo vampiro. Ho una teoria.
“E quale sarebbe?”, chiese Ilaria.
“Te la dico più tardi, promesso.”
“D’accordo, ma stai attento! E non metterti nei guai!”
“Ma io non mi metto mai nei guai.”, rispose Damon con tono ironico.
I due si salutarono e Ilaria entrò in casa. Trovò Luana stesa nel proprio letto. Ilaria si avvicinò e le mise una mano sulla spalla, accarezzandola. Lei si tolse le cuffiette, si girò e la guardò. Aveva gli occhi rossi.
Ilaria l’abbracciò e disse: “Mi dispiace così tanto per te tesoro.”
“Meno male sei qui. Non ce la farei mai senza di te. È uno stronzo!”
“Lo sai che io ci sarò sempre per te. Ma dimmi cos’è successo?”
Così Luana le racconto della litigata con Stefan.
“Ma ha schlerato del tutto! Non me lo riesco nemmeno a immaginare una cosa del genere da parte di Stefan. Tipo paranoico! E poi quella cosa con Elena se la poteva anche risparmiare!”, esclamò Ilaria.
“Ecco vedi che tu” mi capisci sempre!”
“Io sono sempre dalla tua parte lo sai. Comunque se ti posso dare un consiglio, io cercherei di riparargli quando vi siete calmati entrambi. Però naturalmente è lui quello che deve venire da te!”
“Si, credo che farò proprio così. Comunque tu come stai? Intendo per quello che ha detto Damon. Che cosa farai se, se ne andrà?”
“Proprio niente, perché non se ne va. Ci siamo baciati!”
“Che cosa???? E me lo dici solo ora?”
“Tu sei più importante.”
Luana la guardò con lo sguardo “ma mi vuoi prendere per il culo?”
“Tu sei mia sorella! D’accordo ammetto che dall’importanza arriva un millesimo dopo di te, ok?”
“Ecco già meglio! Comunque dimmi tutto, voglio sapere ogni singolo dettaglio!”
Ilaria si mise a ridere e raccontò tutto l’avvenimento alla sorella.
Alla fine del racconto Luana abbracciò Ilaria e disse: “Sono così felice per te!”
“Grazie, ed io sono sicura che si aggiusterà tutto tra te e Stefan.”
Quando Damon appari nella stanza di Ilaria erano le 23 passate.
“Eccoti finalmente!”, esclamo Ilaria.
“Si anche io sono felice di vederti.”, rispose Damon sorridendo.
“Scusa, e che mi sono preoccupata. Cos’hai fatto tutto questo tempo?”
Damon si sedette sul letto vicino ad Ilaria e rispose: “Ho cercato la conferma alla mia teoria.”
“E hai avuto successo?”
“No purtroppo ancora no.”
“E qual è la tua teoria?”
“Ti ricordi il vampiro che era entrato a casa vostra?”
“Certo, e come potrei dimenticarmelo.”
“Ecco io penso che abbia un collegamento con il vampiro che ti ha attaccato oggi.”
“E come mai sei arrivato su quest’idea?”
“Sai tra i vampiri noi riusciamo a sentire un po’ lo stato d’animo del altro o a percepire i loro pensieri. Naturalmente quanto si percepisce dipende tutto da quanto potenti siamo. Beh come tu ben sai io sono molto potente, e non alzare gli occhi al cielo! Dicevo sono molto potente e spesso riesco a percepire qualcosa, e anche se oggi ero molto debole, ho sentito la voglia di vendetta in quel vampiro. Purtroppo però e tutto quello che sono riuscito a canalizzare.”
“E perché vendetta? Credi che sia stato imparentato o qualcosa del genere con l’altro vampiro?”
“Molti vampiri fanno parte di un clan. Ora mettiamo che l’altro vampiro facesse parte di un clan e gli altri appartenenti al clan abbiano scoperto che è stato ucciso da me. Loro logicamente vogliono vendicare il loro amico, fratello o quello che sarà stato.”
“Si ma quello che non capisco e il fatto del perché abbiano di nuovo inseguito me. Certo io ero parte dello spuntino di quel vampiro ma non l’ho ucciso io ma tu.”
“Beh e come ti ho detto oggi, se ci hanno spiato abbastanza a lungo, avranno scoperto che tu sei il mio punto debole. E il modo più facile per vendicare una persona a te cara e fare del male alla persona a cui tiene la persona a cui davvero vuoi fare male.”
“Che cosa complicata! E ora come faremo? Voglio dire il vampiro potrebbe attaccare da un momento al altro!”
“Come prima cosa tu e tua sorella non invitate assolutamente nessuno in casa se non lo conoscete! E poi come seconda cosa io dovrei informare mio fratello di tutta questa faccenda. Ma non è casa, una volta che lo cerco di mia spontanea volontà, lui non c’è!”
“Per il fatto del invitare va bene, trasmetterò il messaggio anche a Luana. Per il fatto di Stefan, non sai dove sia?”
“Nada, anzi speravo  me lo dicessi tu. Magari sai qualcosa attraverso Luana?”
“Non so proprio niente, hanno litigato.”
“Mi dispiace per Luana, ma non m’interessa più di tanto per Stefan.”
Ilaria rimase in silenzio e non rispose.
“Perché non dici più niente?”, chiese Damon.
“Perché credo che tu sia troppo duro con Stefan. Ma non sono affari miei. È una cosa che va avanti da 140 anni ormai ed io non so tutta la storia.”
“Mi dispiace ma ora non ho voglia di raccontartela. Adesso voglio solo averti tra le mie braccia e spegnere un po’ il cervello.”, rispose Damon abbracciando Ilaria.
“Anche questo per me va bene, ma promettimi che un giorno ne parlerai con me.”
“Promesso.”
“Grazie.”
“Ti piacciono le fragole?”
“E questo ora che ci azzecca?”
“Tu rispondi.”
“Io adoro le fragole.”
“Bene allora vengasi con me in cucina prego.”, disse Damon prendendo Ilaria in braccio.




Elena era stesa sul suo letto, era stanca morta ma non riusciva ad addormentarsi! Tutto a un tratto un rumore alla sua finestra attirò la sua attenzione. Si alzò e vide la finestra aperta, eppure era sicura di averla chiusa. Il suo cuore incominciò a battere veloce, si avvicinò alla finestra e la chiuse il più veloce possibile. Quando si girò per poco, non incominciò a urlare. Davanti a lei era sbucato dal nulla Stefan!
“Stefan cosa ci fai qui? Mi hai fatto prendere un colpo.”, esclamò Elena ansimando.
“Mi dispiace, non volevo farti spaventare. E che non sapevo dove andare.”, rispose Stefan.
“Stefan cos’è successo?”, chiese Elena preoccupata. Sembrava davvero sconvolto.
“Ho fatto una cosa bruttissima e non so con chi parlare! So che non sarei dovuto venire da te e che sono soltanto un egoista ma avevo bisogno di paralare.”
“E allora parla con me Stefan.”
E così Stefan le raccontò tutto, le raccontò di aver rinchiuso Damon, le raccontò di aver mentito per tutto il tempo a Luana e Ilaria e le raccontò della litigata con Luana.
Alla fine del racconto Elena mise una mano sulla spalla di Stefan e disse: “Mi dispiace.”
“Dispiace a me, ho fatto un casino e adesso ti tiro anche dentro.”
“Non devi dire così Stefan. Lo sai che io sono dalla tua parte e che ci tengo a te. Anzi ho bisogno di parlarti Stefan.”
“Di cosa?”
“Di noi. So che non è il momento giusto, ma devo assolutamente parlarti.”
Stefan non disse più niente ma la guardò negli occhi e aspettò.
Elena incominciò: “Ogni giorno che passa io mi accorgo sempre di più del grandissimo errore che io ho commesso con te Stefan. E mi dispiace tanto! Nemmeno te lo puoi immaginare quanto io desideri poter fare ritornare indietro il tempo e non rifiutarti e non perderti! Io ti amo ancora Stefan e solo ora capisco che non m’importa che tu sia un vampiro, m’importa solo di stare con te.”
Stefan fece finire di parlare Elena e poi disse: “Mi dispiace Elena, ma io amo Luana. Non dico che quello che ci sia stato tra di noi non sia stato bello, ma è finito. Luana mi da sicurezza e forza. Io so che lei mi vuole per come sono, da sempre. Mi ha accettato e basta. Senza troppi commenti ha accettato me e il mio mondo senza mai giudicarmi e fidandosi.”
Entrambi rimasero in silenzio.
Stefan ruppe quel silenzio quando disse: “Ora vado da lei a scusarmi. Domani tornerò da te per parlare di quel vampiro di oggi. Tu intanto promettimi di stare attenta e di non invitare nessuno in casa. E se vedi o senti qualcosa di strano, chiamami per favore. Io comunque ti voglio un gran bene. E mi scuso per essere venuto a disturbarti e a deluderti sta sera. Ma comunque di ringrazio per avermi fatto capire. Ciao Elena a domani.”
“Ciao Stefan.”



Luana era stesa nel suo letto e la stanchezza non ci pensava nemmeno per l’anticamera del cervello ad arrivare! Ormai le posizioni le aveva provate tutte! Non portava a niente, perché non riusciva a togliersi dalla mente Stefan.
In così poco tempo lui era riuscito a farle perdere completamente la testa, facendola innamorare follemente di lui. Pensava ai momenti belli passati insieme e capiva sempre di più che se lui ora fosse vicino a lei, lo avrebbe perdonato subito, dopo averlo fatto soffrire un po’ però!
Tutto ad un tratto sentì un rumore, accese la luce sul comodino alzò la testa e vide Stefan in piedi davanti a lei.
“Stefan.”, disse Luana cercando di nascondere quanto fosse felice di vederlo.
“Scusa se sono entrato così, ma ti devo parlare.”
Luana si mise seduta e fece cenno a Stefan di sedersi. Stefan si tolse la giacca e si sedette vicino alle sue gambe. La guardò dritta negli occhi senza dire niente. A Luana venne la pelle d’oca per tutto il corpo. I suoi sguardi riuscivano a essere così intensi.
“Tesoro mi dispiace così tanto, quello che ho fatto e detto è imperdonabile. Ma ti chiedo comunque di farlo, ti prego perdonami.”
Luana non disse niente, così Stefan continuò.
“Lo so non avrei mai e poi mai dovuto dirti una tale bugia, ma io ero seriamente convinto che fosse stato Damon. Ormai automaticamente per me Damon significa solo morte. E poi quello che ti ho detto con Elena, io non ho nemmeno delle scusanti. E poi….”, voleva continuare Stefan ma fu interrotto. Fu interrotto da Luana che lo baciò.  Lui contraccambiò il bacio quasi incredulo.
Poi Luana si staccò e disse: “Perdonato.”
“Davvero?”
“Davvero, davvero. Ci ho pensato, e comunque capisco anche il tuo punto di vista per quello che riguarda Damon. Non posso, anzi non possiamo pretendere che tu ti fida da un momento al altro di lui.”
“Grazie mille…e per Elena?”
“Dimenticato.”
“Amore mio, ti amo.”
“Anche io.”

“AAAAAAHHHHH NOOOOOOO!!!!”, si udì tutto ad un tratto gridare Ilaria dalla cucina.
Luana e Stefan si guardarono preoccupati e corsero subito in cucina. Li trovarono Ilaria e Damon pieni di panna montata.
“Sorellina ciaooooo!!!! Mi dispiace dopo pulisco tutto!!! Anzi pulisce tutto lui!”, disse Ilaria puntando il dito su Damon. Lui alzò le mani per segno d’innocenza.
“Ma che cosa state combinando?”
“Ho comprato le fragole a Ilaria, con la panna. E le volevamo mangiare. E tua sorella non è nemmeno capace di spruzzare la panna sulle fragole e l’ha spruzzata su di me, ed è stata vendetta!”, rispose Damon. Prese Ilaria sulle spalle e aggiunse: “Ora ti faccio anche una bella doccia, sono diabolico.”
“NOOOO!!!”, gridò Ilaria ridendo.
Passarono vicino a Stefan e Ilaria a testa in giù disse: “Ciao Stefan! Uhhhhh avete fatto pace???”
“Si abbiamo fatto pace.”, risposero Luana e Stefan contemporaneamente.
“Uh come sono felice per voi!”, esclamò Ilaria.
“Grazie sorellona. E ora vai a darle una sciacquata Damon”, disse Luana sorridendo.
“Agli ordini! E non ci rubate le fragole!”, esclamò Damon. Poi guardò il fratello e disse: “Fratellino, più tardi dobbiamo parlare.”
Stefan fece cenno di si con la testa.


NUUOOOOOOO ce l’ho fatta ho aggiornatoooo!!!!!! Non ci posso credere! Lo so lo so non ci sono scusanti. Anzi soltanto ringraziamenti!!!! Grazie a tutte voi per il vostro sostegno nonostante io faccia schifo al massimo con gli aggiornamenti, siete uniche grazie!!!!!

Beh che dire spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che non vi abbia annoiato troppo…nel prossimo ci sarà di nuovo più azione….promesso!
E spero con tutta me stessa non vi sembra troppo smielato….e che io sono l’eterna romanticona!
Se avete qualche domanda, suggerimento o anche critica mi raccomando, non esitate a farvi sentire!!! =D

Ringrazio:

1 - AlexiaLil
2 - Alyce
3 - ania2692
4 - caroline forbes
5 - delenina95
6 - Donnie forever in love
7 - fior di loto
8 - Ili_sere_nere
9 - Maryyy
10 - nana_85
11 - Samirina
12 - saramik
13 - vaned1995
14 - _lisasomerhalder_
15 - __Ilaria_

Per aver messo la storia tra le preferite.

1 - Alex_Lestrange
2 - angelika4ever
3 - Barrowman
4 - buffy46
5 - carmy_88
6 - cussolettapink
7 - gemlye
8 - harmon8y9
9 - irene862
10 - Jonas_sister
11 - LaFede
12 - Maryyy
13 - Nikki Potter
14 - stefania502
15 - stestefy96
16 - SunshinePol
17 - SYLPHIDE88
18 - Tatia89
19 - terry93
20 - _lisasomerhalder_
21 - _screps_
22 - __Ilaria_

 Per aver messo la storia tra le seguite.

1 - kija_salvatore
2 - Rebecca Lupin


Per aver messo la storia tra le ricordate!

E tutte quelle che hanno recensito!!!

Grazie mille!!!

Ilaria ^_^




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Capitolo 12
*** Sto dalla tua parte.... ***


Dopo la battaglia di panna, fragole e alla fine acqua, Damon e Ilaria si misero a pulire il bagno e la cucina. Avevano combinato un bel casino!!! I due si diviserò i compiti perché altrimenti non avrebbero mai finito...visto che la voglia di stuzzicarsi era troppa!
Intanto Luana e Stefan si erano messi sul divano a guardare la televisione, aspettando che gli altri due finissero per parlare. Quando Ilaria e Damon ebbero finito, si unirono agli altri due.
Damon incominciò a parlare: "Bene fratellino, dobbiamo parlare. E Luana questa cosa la devi sapere anche tu. Comunque non si tratta del fatto che tu mi abbia rinchiuso, perché solo a pensarci ti spaccherei la faccia, ma del vampiro."
"D'accordo.", disse Stefan.
Così Damon raccontò a i due la teoria che aveva spiegato a Ilaria.
Quando ebbe finito Luana disse: "Questo si che è un bel casino."
"A chi lo dici.", aggiunse Ilaria.
"Ilaria, tu hai detto che il vampiro ti ha seguito non appena sei uscita dal locale giusto?"
"Giusto.", affermò Ilaria.
Stefan guardò Luana e disse: " E se fosse stato il vampiro di Elena?"
"E quello che stavo pensando anche io sai....solo che non ci vedo nessun collegamento."
"Vampiro di Elena? Ragazzi ci spiegate?", chiese Ilaria confusa.
"Dopo che tu sei uscita dal locale, qualcuno è andato da Elena chiamandola Katherine, però quando lei ha voluto mostrarci quella persona era già sparita. Quello di cui siamo sicuri è che fosse un vampiro. Ora la domanda è se è lo stesso vampiro."
"Beh se la cosa la guardiamo da questo punto di vista, sarebbe logico si. Comunque sia li dobbiamo trovare, che sia uno o due oppure di più.", disse Damon.
"Sono d'accordo con te." disse Stefan.
"Evviva!", esclamò tutto ad un tratto Ilaria.
Tutti e tre la guardarono tipo "ma sei diventata pazza?"
"Potresti spiegare cosa c'è da gioire?", chiese Damon.
Luana incominciò a ridere.
"E tu perché ridi?", chiese Stefan a Luana.
"Perché ho capito."
"Illuminateci!!!!", esclamò Damon.
"Siete d'accordo su una cosa!!!!", esclamò Ilaria e Luana scoppiò a ridere.
"Oh ma quanto sei, non mi fare parlare.", disse Damon cercando di rimanere serio.
Ilaria scoppiò a ridere, così i due fratelli non posero fare a meno di ridere anche loro.
"Comunque ridiventando seri. Dobbiamo stare molto attenti d'accordo?", disse Stefan portando tutti alla realtà.
Tutti fecero cenno di si con la testa.



Ormai erano passate due settimane, e del vampiro più nessuna traccia.
Erano le cinque di un mercoledì pomeriggio e Stefan e Luana tornarono a casa dopo aver fatto la spesa. Damon era a casa e Ilaria era andata ad aiutare all’asilo nido.
Quando i due entrarono in salotto, rimasero sbalorditi. Sul divano, seduti uno vicino al altro, c’erano Elena, Bonnie, Caroline, Jeremy. In piedi davanti a loro c’era Damon, con un bicchiere di skotch in mano, e Alaric.
“Cosa sta succedendo qui?”, chiese Stefan.
“Riunione non desiderata.”, rispose Damon.
“Sta notte c’è stato un altro attacco. Lo sceriffo ha cercato di tenerlo nascosto, ma io l’ho scoperto comunque.”, rispose Alaric.
“Non possiamo restare con le mani in mano senza fare niente.” disse Elena.
“Se solo sapessimo chi è questo vampiro.”, disse Jeremy.
Elena, Bonnie e Caroline guardarono subito Damon.
“Oh per favore cosa sono quegli sguardi?”, chiese Damon allargando le braccia.
“Chi ci dice che non sia stato tu?”, chiese Bonnie.
“Io.”, rispose Stefan.
“Stefan come fai ancora a fidarti di lui dopo tutto?”, chiese Caroline.
“È cambiato.”, disse soltanto Stefan.
“Io non ci credo.”, disse Bonnie.
“Nemmeno io.”, aggiunse Caroline.
“Beh a dirla tutta me ne frego di quello che pensate.” rispose Damon.
“Non è giusto che tu usi Ilaria come giocattolo.”, disse Elena.
“Ma che diamin…”, esclamò Damon che fu interrotto da Luana.
“Ora basta. Lui non ha attaccato proprio nessuno, non usa mia sorella e non vi permetto di chiamarla giocattolo.”
“Come fate a sapere, che non l’abbia soggiogata? Come fate a dire che non le faccia del male? Come fate a dire che lui non c’entra niente in tutto questo, dopo quello che ha fatto?!”, esclamò Bonnie alzandosi in piedi.
“Io non farei mai una cosa del genere a Ilaria, non a lei. E non ho più toccato una vita umana da prima di stare con lei.”, disse Damon cercando di controllarsi.
“Noi non ci fidiamo.”, disse Elena.
In quel momento si sentì aprire la porta.
“Andate al diavolo.”, esclamò Damon. Buttò il bicchiere al muro, frantumandolo, e sparì.
“Ma che cosa sta succedendo qui?”
Tutti si girarono e videro Ilaria in piedi con lo sguardo verso il punto in cui prima c’era Damon.
“Sta sera c’è stato un attacco.”, rispose Stefan.
“E perché Damon è così arrabbiato?”, chiese Ilaria.
“Vieni con me.”, disse Luana tirando Ilaria in cucina.
“Allora?”
“Elena e Bonnie hanno incolpato Damon per l’attacco e in più hanno detto che lui ti vuole soltanto usare, e lui si è arrabbiato.”
“Come si sono permesse?”, esclamò Ilaria.
Si diresse in salotto e rimase in piedi davanti alle ragazze.
“Come fate a giudicare una persona in questo modo?”
Caroline si alzò e disse: “E tu come fai a stare con un assassino?”
Ilaria per un momento rimase senza parole.
Poi disse: “Voi non avete la più pallida idea di chi sia Damon. Non sapete lui davvero com’è. E mi da dannatamente Come fa a cambiare e mostrarvi che è cambiato se voi non glie ne date la possibilità? A me non interessa quello che è stato e che ha fatto in passato, per me vale quello che è ora e quello che vorrà essere in futuro. E tutto quello che pensate e dite a me non interessa e non m’interesserà mai. E ora vado da Damon.
Ilaria se ne andò lasciando ora Elena, Bonnie e Caroline senza parole.
Si diresse verso la stanza di Damon, trovando la porta chiusa, bussò. Non arrivò nessuna risposta ma lei entrò lo stesso.
“Damon?”, chiese chiudendosi la porta dietro.
Non arrivò nessuna risposta ma sentì il rumore dell’acqua provenire dal bagno, Damo si stava facendo la doccia.
Ilaria si sedette sul letto, in modo da farsi vedere subito quando Damon usciva dal bagno.
Quando finì uscì dal bagno con l’asciugamano intorno alla vita e i capelli tutti spettinati.
Per un attimo a Ilaria mancò il respiro, non ci si sarebbe mai abituata.
Poi disse: “Ciao.”
“Ciao.”, rispose Damon sedendosi vicino a lei sul letto. Le diede un bacio sulla guancia.
Rimasero in silenzio per un po’, poi Damon disse: “Grazie, per quello che hai detto. Anche se ero sopra ho sentito tutto.”
“Non devi ringraziare, ho detto soltanto quello che pensavo.”
 “Dovrò ringraziare anche Luana, è stata molto carina quando tu non eri ancora arrivata.”
“Già lei in questi casi è micidiale.”
“È insolito che qualcuno mi difenda.”
“Ti ci devi fare l’abitudine, perché io ti difenderò sempre.”
Damon non disse niente e guardò a terra. Poi si alzò andò verso l’armadio e prese fuori dei vestiti.
“Vengo subito.”, disse Damon andando in bagno.
“Eh già non siamo ancora arrivati a quel punto nel nostro rapporto. Oddio che carino va apposta in bagno. Damon, Damon mi hai proprio catturata….”, pensò Ilaria.
Damon uscì un minuto dopo dal bagno. Indossava una maglietta a maniche corte nera e dei pantaloni da tuta, nera. I capelli ora erano pettinati. Si rimise seduto vicino a Ilaria.
Lei lo afferrò per il collo e lo girò versò di lei. Fissò quegli occhi azzurro cielo così profondi. Ci si sarebbe potuta perdere ogni volta.
“Ti amo e sto dalla tua parte.”
Damon poggiò la mano destra sulla guancia di Ilaria e la baciò, ancora, ancora e ancora.
Poi la fece stendere sul letto poggiandosi leggermente su di lei. La sua mano scivolò lentamente sotto la maglietta sul suo ventre.

Poi tutto ad un tratto si sentì uno schianto provenire dal pianto di sotto. Del vetro che si rompeva.
Poi Luana gridare: “STEFAAAAN NOOOOOO!!!! ILARIA, DAMON AIUTOOOO!!!”


Taratataaaammm, i’m back!!! E quanto fai schifo, penserete voi vero!?!?!
Ma avete ragione! Perché non ci sono assolutamente scusanti…anzi mi vergono addirittura a scusarmi!!!!
Qua tra il lavoro e la scuola insieme lo stress è incredibile e il tempo libero uguale a zero. In più mi è mancata un po’ d’ispirazione questa volta.

Infatti, non sono molto soddisfatta del capitolo….mi sembra troppo corto e noioso….voi cosa ne pensate mie adorate lettrici (e anche lettori se ce ne sono)?????

Mi raccomando se qualcosa non vi piace o voi personalmente vorreste cambiare fatemelo sapere….le critiche certe volte possono solo fare bene ^_^

Come ultima cosa prima di lasciarvi vi ringrazio con tutto il cuore per il vostro sostegno nonostante l’irregolarità dei miei aggiornamenti….siete stupende/i!!!!!

Bacione e alla prossima!!!! =)




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Capitolo 13
*** Salvataggio... ***


Ilaria e Damon corsero subito fuori dalla stanza, giù dalle scale e direttamen-te in salotto. Trovarono l’assoluto caos, il tavolino era distrutto, i libri erano sparpagliati, una finestra era rotta e la porta era spalancata. Nessuna traccia di Luana e Stefan però.
“Damon, dove sono Luana e Stefan?”, chiese Ilaria dirigendosi in cucina.
“Non ne ho la più pallida idea.”, rispose Damon andando in cantina.
I due ritornarono il salotto. Damon aprì le braccia, scosse la testa e disse: “Niente, sotto non ci sono e nemmeno nel piano di sopra.”
Ilaria si tolse i capelli dalla faccia e rispose: “Non li ho trovati nemmeno qui. Accidenti cosa sarà successo.”
“Aspetta.”, disse Damon e prese fuori il cellulare dalla tasca. Compose un numero e attese. La persona dall’altra parte rispose.
“Elena.”, disse Damon con sollievo. Poi guardò Ilaria, tolse il cellulare dall’orecchio e mise il vivavoce.
“Cosa vuoi Damon?”, rispose Elena.
“Da quanto tempo ve ne siete andati?”, chiese Damon.
“Da circa un quarto d’ora. Perché?”
“Quando Ilaria e io siamo scesi abbiamo trovato solo un gran casino ma nessuna traccia di Stefan e Luana.”
“Che cosa?”
“Mi serve la tua amica streghetta per trovarli, tornate qui.”
“D’accordo a dopo.”
“Aspetta, Alaric è con voi?”
“Si.”
“Passamelo.”
“Ey Damon, che c’è?”, chiese Alaric.
“Ciao Rick, mi serve la tua roba da cacciatore di vampiri.”
“D’accordo te la porto.”
“Bene grazie, a dopo.”
Damon staccò e rimise il cellulare in tasca. Ilaria sospirò, poi incominciò a tirare su le cose.
“No, non mettere niente a posto. Lasciando tutto così, sarà più facile per Bonnie intercettare qualche immagine di quello che è accaduto.”
“Oh okay, d’accordo.”
Damon si avvicinò a Ilaria, le mise le mani sulle braccia e disse: “Hey vedrai, li troveremo.”, le alzò il mento in modo da poterla guardare negli occhi e aggiunse, “Ti fidi di me?”
“Certo.”, rispose Ilaria.



Più lontano nei sotterranei di una vecchia villa, c’erano due persone. Un ragazzo a petto nudo, legato a una sedia con delle corde, era da una parte della cella. Dall’altra parte c’era una ragazza, seduta per terra, incatenata al suolo.
“Lu-u-ana….co-ome….va-a?”, chiese il ragazzo tra un colpo di tosse e l’altro.
“Io sto bene. Ma pensiamo a te! Stai sputando sangue Stefan!”, esclamò Luana.
“N-on….ti preo-ccupa-re….”, rispose Stefan ansimando.
“Mi preoccupo e come, se solo riuscissi a liberarmi da queste catene.”, disse Luana dimenandosi.
“N-on….ti sfor-zare…ti far-ai…male….”
“Ohhh dai! Spero solo che Damon e Ilaria ci trovino.”
“Conta-ci..Damon è bra-vi-ssimo in que-sto.”
“Certo. Ora cerca di stare il più tranquillo possibile, per favore.”
“Va…bene....però una c-cosa…la de-vo dire….”
“Dimmi tesoro.”
“Mi….dispiace…non è giusto….che tu sia co-invol-ta…in questo…”
“No Stefan, no. Non voglio assolutamente che tu ti scusi. Perché non è assolutamente colpa tua e nemmeno di nessun altro. Per te farei questo e altro.”
“Grazie.”



Il campanello suonò.
“Finalmente.”, esclamò Damon e andò ad aprire la porta.
“Benvenuti, pensavo non arrivaste più.”
“Un semplice, grazie, basterebbe Damon.”, disse Elena.
“Ricordatevi che non lo fate per me, ma per Stefan, Luana e Ilaria.”
“Credimi è l’unico motivo perché sono qui.”, rispose Bonnie.
“Non ne dubito.”, rispose infine Damon.
I quattro raggiunsero Ilaria nel salotto.
“Ciao, grazie di essere qui.”, salutò Ilaria.
“Di niente.”, rispose Elena accennando un sorriso.
“Allora cosa ti serve?”, chiese Damon a Bonnie.
“Mi servono sei candele bianche e una ciotola piena d’acqua pulita.”, rispose Bonnie decisa.
Damon prese le candele e Ilaria l’acqua.
Bonnie dispose cinque candele intorno a lei, formando le cinque punte di un pentagramma, la sesta la pose nel mezzo del pentagramma vicino alla ciotola d’acqua. Lei ci si sedette davanti con le gambe incrociate.
Elena spense le luci e si mise vicino ad Alaric, alla destra di Bonnie, in silenzio completamente abituata a questa situazione. Damon e Ilaria erano alla sua sinistra, Damon perfettamente rilassato e Ilaria tesissima. Come prima cosa Ilaria aveva paura per sua sorella, e secondo assistere a un rituale non era cosa da ogni giorno. Damon percepì la tensione di Ilaria e la strinse a se.

Bonnie incominciò a recitare dei versi in una lingua incomprensibile. La sua mano destra era sopra la fiamma della candela e quella sinistra sopra la su-perficie dell’acqua. Le fiamme si alzarono, nonostante non ci fosse un filo di vento, e illuminarono tutto il salotto.
Poi come se Bonnie fosse in trance incominciò a parlare:
“Vedo il salotto, Luana è seduta sul divano, Stefan viene dalla cucina. La finestra si rompe, qualcuno entra e attacca Stefan. Stefan cerca di difendersi, ma entra qualcun altro. Un paletto nello stomaco, Luana grida. Li portano via.”
Bonnie si riprese e tornò alla realtà. Le candele si spenserò.
“Bonnie ricordi cosa hai visto?”, chiese Elena.
“Si certo.”
“Ma dove sono ora?”, chiese Damon.
Bonnie passò la mano sulla ciotola d’acqua e dentro di essi apparì un’immagine.
“Guardate.”, disse Bonnie.
Tutti entrarono nel cerchio magico, ormai spezzato, e osservarono la superficie.
Si vedeva una vecchia villa nera, intorno c’erano tutte erbacce. Era vecchia e abbandonata da chissà quanto tempo.
“Perfetto so dov’è!”, esclamò Damon.
“Davvero?”, chiese Ilaria.
“Si, sotto quella villa ci sono dei sotterranei. Scommetto che Stefan e Luana sono lì, ora devo solo andare lì e tirarli fuori.”
“Vengo con te.”, disse Alaric.
“D’accordo come vuoi la vita è la tua.”, rispose Damon.
“Vengo anch’io!”, esclamò Ilaria.
Damon cambiò immediatamente espressione e disse: “Non se ne parla.”
“Damon, è mia sorella!”
“Lo so è ti giuro che te la riporto a casa sana e salva, ma non puoi venire. Se mi distrassi anche solo un attimo, potresti essere morta in un batter d’occhio e non potrei mai perdonarmelo.”
“Non puoi farmi questo. Vedrai non mi accadrà niente, fidati di me.”, disse Ilaria guardando Damon dritto negli occhi.
Damon rimase in silenzio a guardarla, sospirò e disse: “A una condizione.”
“Dimmi.”
“Promettimi di fare tutto quello che ti dico, senza controbattere, nemmeno se ti dicessi si scapare lasciandomi morire lì.”
Ilaria rimase in silenzio. Cerco di estrarre dalla testa la scena che si era immaginata. Poi pensò a Luana, la sua sorellina e disse: “Te lo prometto.”
“Bene allora, prendi la tua roba, andiamo a riprenderci tua sorella e Stefan.”


Così Damon, Ilaria e Alaric si misero in viaggio. Era passata ormai un’ora e mezza e fuori si era già fatto buio quando Damon disse: “Bene siamo arrivati direi.”
Ilaria guardò fuori, vedeva solo alberi.
“Sei sicuro?”, chiese lei.
“Beh diciamo che siamo quasi arrivati, per raggiungere la villa si deve camminare per circa cinque minuti. Non voglio rischiare avvicinandomi con la macchina.”
“Certo ok.”, rispose Ilaria.
Tutti e tre uscirono dalla macchina e presero fuori “l’armatura” contro i vampiri.
“Bene direi che siamo pronti, andiamo?”, chiese Ilaria.
“Io e Alaric si, tu rimani qui.”
“Cosa? Stai scherzando vero? Hai davvero l’impressione che io rimanga qua con le mani in mano senza fare niente? Stai scherzando spero!”
“Non sono mai stato così serio in vita mia, ricordati che hai promesso.”, rispose Damon.
“Credo anch’io che sia la miglior cosa.”, aggiunse Alaric.
 “Oh e va bene, non è giusto però.”
“Bene allora tra più tardi dieci minuti Alaric sarà di ritorno e tu aspetterai qui nella macchina,”
Ilaria si appoggiò alla macchina a braccia incrociate e annuì.
Damon le diede un baciò e disse: “A più tardi.”



“Stefan, lo senti anche tu questo rumore?”
“S-si, sta venendo qual-cuno.”, rispose Stefan sospirando.
“Oh beh grandioso, non voglio ospiti.”, esclamò Luana.
Stefan cercò di accennare un sorriso.
La porta della cella si aprì e Luana riuscì solo a vedere solo una sagoma.
“Non abbiamo ancora finito con te.”, disse l’uomo appena entrato. Stava fissando Stefan. Accese la lampadina, e la cella fu leggermente illuminata. Nella mano destra aveva un sacco, lo pose per terra e ne estrasse delle frecce di legno e una bottiglia con un liquido dentro.
“Questo farà male, ma sono ordini.”
“Di chi?”, chiese debolmente Stefan.
“Della padrona.”
L’uomo immerse le frecce dentro la bottiglia.
“Oh no….no no no lascialo!”, esclamò Luana.
L’uomo si girò verso Luana e disse: “Non temere, tu sarai la prossima.”
“N-non tocc-carla.”
“Tu chiudi il becco.”, disse l’uomo e infilzò la freccia nel fianco di Stefan.
Stefan non fece sentire nessun suono di se.
“Fai il duro vero?”, chiese ironicamente l’uomo.
“Smettila smettila! Stefan mi dispiace così tanto!”, esclamò Luana.
L’uomo prese un'altra freccia e l’infilzò al centro del petto di Stefan. Stefan gridò.


“Hey amico perché ti servo se dopo devo tornare da Ilaria?”, chiese Alaric.
“Per il semplice fatto, che se la villa appartiene a un essere umano io non posso entrare, e tu in questo caso mi dovresti aiutare. E poi non voglio che Ilaria rimanga sola.”
“Capito.”
“Bene allora entriamo in azione.”
I due si diressero verso il retro della villa, dove si trovava una porta, Damon l’aprì e disse: “Bene vediamo se posso entrare.”
Mise un piede in casa, e poi il secondo.
“Grandioso, bene allora puoi andare Alaric.”
“Ti è andato di volta il cervello?”
“Sono serio, lasciami qua la roba e torna da Ilaria.”
“Vorrei darti un cazzotto in quella faccia di merda che ti ritrovi, ma credo che rimanderò.”
“Grazie Rick sei proprio un amico.”
“Idiota.”, disse Alaric andando via.


Ormai era passato un quarto d’ora e di Alaric ancora nessuna traccia. Ilaria incominciava a diventare nervosa. Si guardò un po’ in giro, ma niente. Basta ora si era decisa, prese fuori dal cofano due paletti di legno e due siringhe piene di verbena e si diresse verso la villa.



Damon si diresse verso i sotterranei della villa, presumendo che Stefan e Luana fossero nascosti lì.
Intensificò i suoi sensi, in modo da vedere e sentire meglio di quanto non facesse già. Sentì uno scricchiolio. Si girò subito, ma non vide nessuno. Continuò lentamente, sperando di sentire in qualche modo Stefan e Luana.
Tutto a un tratto qualcuno saltò sulla sua schiena e lo buttò a terra. Lui si rialzò immediatamente e vide una donna vampiro. Damon si lasciò andare e fece uscire i suoi canini e i suoi occhi diventarono rossi e le pupille nere. Si scagliò sulla donna sbattendola al muro, prese fuori il paletto di legno dalla sua tasca e glie lo conficcò nel cuore. Nello stesso istante provò un’incredibile fitta alla schiena, qualcuno lo aveva pugnalato quando si era distratto. Damon cadde a terra con l’affanno, si girò e vide un uomo sorridere malignamente. Tutto ad un tratto quel sorriso spari e si trasformo in una terribile smorfia. Cadde in avanti per terra, nella sua schiena era conficcato un paletto di legno. Damon alzò lo sguardo e vide Ilaria.
“Damon! Stai bene?”, chiese Ilaria abbassandosi.
“Guarda, mai stato meglio.”
“Aspetta ti estraggo il paletto dalla schiena.”
“D’accordo.”
Ilaria afferrò il paletto e chiese: ”Pronto?”
“Vai.”
Ilaria estrasse il paletto e Damon emise un gemito di dolore.
“Grazie.”, disse Damon alzandosi.
Poi guardò Ilaria e chiese: “Di un po’, perché non sei in macchina?”
“Primis, perché sono venuta a salvarti il tuo fondoschiena! E secundis perché Rick non è tornato.”
“Non è tornato?”
“No.”
“Accidenti! Bene come prima cosa cerchiamo Stefan e Luana e poi vediamo dove è andato a finire Rick.”
“D’accordo.”
“Stammi dietro.”, disse Damon prendendo la mano di Ilaria.
I due continuarono a camminare per i corridoi della villa. Damon si fermò davanti ad una porta di metallo e fece segno con la testa.
Ilaria annuì e Damon aprì la porta. La stanza era buia, ma Damon vedeva chi c’era nella stanza.
“Finalmente.”, disse lui e accese la luce nella stanza.
Ilaria vide sua sorella seduta per terra con le mani legate.
“Luana!!!”, esclamò Ilaria buttandosi affianco a lei.
“Hey sorellona sei arrivata.”, disse Luana.
Ilaria l’abbracciò e chiese: “Come stai?”
“Io bene ma Stefan no.”
Ilaria si girò e vide Damon sorreggere Stefan.
“Sei lenta, io ho già liberato mio fratello.”, disse Damon sogghignando.
Ilaria scosse la testa e slegò Luana. Luana era davvero a posto, riusciva anche a camminare da sola.
“Hey tu come stai?”, chiese Ilaria a Stefan.
“Ora meglio.”, rispose Stefan accennando un sorriso.
“Andiamo.”, disse Damon.
“E Rick?”, chiese Ilaria.
“Prima portiamo loro fuori e poi rivengo a cercare Rick.”
“D’accordo.”
“Ora speriamo solo che non ci siano rompiscatole in giro.”
Ilaria e Damon portarono fuori Luana e Stefan esattamente da dove erano entrati. Quando arrivarono alla macchina ci trovarono Rick appoggiato.
“Rick sei qua!”, esclamò Ilaria.
“Si, ma è meglio svignarsela. Sono riuscito a scappare per un pelo.”
“Già sento che si stanno avvicinando, andiamo.”, disse Damon.
Così dopo avere aiutato Stefan ad entrare in macchina i cinque partirono.





Bene eccomi tornata con un nuovo capitolo. So che ho ritardato immensamente e per questo chiedo scusa, non è giusto nei confronti di chi mi segue.
Ho cercato di scrivere un bel capitolo lungo con tanti avvenimenti, nella speranza che vi piaccia e che mi perdoniate.
Purtroppo è già sicuro che per il prossimo capitolo ci vorrà un bel po’, perché vado in vacanza per tre settimane e subito dopo le vacanze avrò un operazione e non so quando posterò il nuovo capitolo.
Spero cmq che la storia vi continui a piacere.

Auguro a tutti delle bellissime vacanze!

Bacione a tutti!!!! =)











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