THE DEVIL'S TEARS

di Crys_Pattinson87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Broken heart ***
Capitolo 2: *** I'm not perfect ***
Capitolo 3: *** You touched my soul ***
Capitolo 4: *** My Love in his Hands ***
Capitolo 5: *** Behind blue eyes ***
Capitolo 6: *** Friends? ...Yes, Friends ***
Capitolo 7: *** True Friendship never Ends ***
Capitolo 8: *** The Same Mistake....again ***
Capitolo 9: *** Only One ***



Capitolo 1
*** Broken heart ***


DAVIL
Buonasera a tutti.
Sono Cristina. Alcuni di voi forse mi conoscono già per le mie 2 ff in corso.
A DREAM COME TRUE (su Kristen Stewart e Robert Pattinson)
ONE NIGHT ONLY (su Edward e Bella)
Chi ha imparato a conoscermi sa che sono una Pattinson dipendente ;) è una robstenina convinta.
Ma tra le mie tante passioni c'è anche TVD, e Damon Salvatore.
Questa ff è nata così, all'improvviso, dopo un sogno che ho fatto... precisamente, ieri notte.
Mi sono svegliata con la voglia di scrivere, l'irrefrenabile voglia di scrivere una storia che parlasse di Damon, il cattivo, sexy, egocentrico vampiro di TVD.
Ho voluto scavare nella sua anima, inutile dire che una delle foto che amo di piu' è quella messa nella cover. Le sue lacrime.
Forse questo, ma soprattutto il consiglio di una cara amica  Fiorels mi hanno convinta a dargli questo titolo che a mio avviso....è perfetto.
La canzone che troverete è un pò la colonna sonora di questa ff, e si intitola proprio come questa.

Che altro dire, spero che vi piaccia... e se non vi piace, va bene lo stesso...ma abbiate pietà XD
ahahahahahahah cmq... ringrazio già in anticipo tutti coloro che vorranno perdere un pò del loro tempo leggendomi...
Spero che riesca ad entrare nei vostri cuoricini ....

Detto ciò, vi mando un bacio grande.
Grazie a tutti
Crys





Cap. 1 Broken heart





Avevo ancora il sapore del sangue caldo e dolciastro, sulle labbra. Ma sentivo ancora viva la mia sete...
La gola bruciava, bruciava ancora troppo, e con essa anche la mia testa. Non riuscivo a far cessare l'eco delle sue parole...

"Io non ti amo Damon, E' Stefan....sarà sempre Stefan!"

La sua voce, le sue parole, il suo viso così sicuro e deciso, facevano piu' male di un paletto di legno piantato nel cuore.
Forse è proprio quello che avrei dovuto fare, finirla con il massacro di innocenti vittime, finirla con il saziare la mia sete di sangue solo per far tacere la vocina che continuava a ricordarmi quanto, per la seconda volta, non fossi all'altezza di essere amato. Quanto mio fratello  valesse piu' di me.

Si, forse era la cosa giusta da fare... ma sapevo che non avrei mai trovato il coraggio...e questo per colpa SUA.

Preferivo soffrire in silenzio, farmi del male vederla felice accanto a lui, piuttosto che non vederla affatto.
Preferivo continuare a fare la parte del vampiro cattivo e senza cuore (che tecnicamente era quello che ero), e farmi odiare per i delitti di cui mi macchiavo, piuttosto che farmi compatire, di nuovo, per un amore non corrisposto.

  "Hai dinuovo fatto festa stasera?" chiese Stefan appena mi vide entrare in casa con il volto ancora sporco di  sangue.

"Avevo un pò di sete" mi limitai a rispondere ignorando il suo sguardo inquisitore.

"Damon perchè?"

"Per favore non farmi di nuovo una delle tue ramanzine da 'Vampiro dell'anno' ...NON sono come te fratellino! Questo è quello che sono!"

"Non per forza... eri riuscito a smettere di nutrirti in questo modo. Cosa ti sta succedendo?"

Cosa potevo dirgli? Che la sua amata Elena aveva dinuovo messo in chiaro le cose con me e spezzato nuovamente il cuore di pietra
che avevo nel petto? NO! 
Mentire era la cosa che mi riusciva meglio.

"Mi annoio a bere sangue in bustine! Sa di cibo in scatola...o almeno credo!!" Sfoderai il mio solito sorrisetto ironico e mi avviai verso la mia stanza.

"Damon..."

"Notte fratellino!"


Chiusi la porta e andai dritto verso il bagno.
Una doccia era quello di cui avevo bisogno. Una bella doccia calda che scaldasse il mio corpo gelido e vuoto.

"Non ho bisogno della badante!"  sbuffò.
Era incredibile quanto fosse bella e perfetta anche con quella faccina buffa.

"Ho promesso a Stefan che ti avrei tenuta d'occhio, sai quanto mio fratello sia apprensivo nei tuoi riguardi!"

Sbuffò di nuovo.

"Non fare sempre l'acida, devi essere contenta... finalmente oggi passerai il pomeriggio con un vero  Vampiro! Attraente, irrestistibile e dannatamente sexy!!"

"Hai dimenticato MODESTO!" alzò gli occhi al cielo scuotendo la testa, ma vidi chiaramente un mezzo sorriso spunatarle sul viso.

"Dove stiamo andando?" chiese posando i piedi sul cruscotto e abbassando di poco il finestrino.
L'aria che entrò prese a  scompigliarle i capelli e il sole a battere  dolcemente sulle sue guance rosee. Era così bella...

"Non lo so...dove ci porta il cuore!" sfoderai il mio sorriso sexy, ma in risposta ricevetti una gomitata sul fianco.

"Scemo!"

"Acida"

"Stronzo"

"Peramalosa"

"Vampiraccio!"  mi fece la linguaccia e si voltò verso il finestrino incrociando le braccia.

La ignoraii continuando a fissare la strada, guidando senza meta... felice di essere con lei, di poterla avere per me, per un pò.

"Feramati!! Fermati!!"

"Che succede?" chiesi preoccupato.

"Quel posto, l'ho già visto.... voglio andarci!" Indicò col dito una distesa di prato che affacciava su un laghetto.

"Agli ordini Madame!" Accostai la macchina e scesi stiracchiandomi, mentre la vidi correre verso l'altalena ai bordi del lago.
La seguii senza obiezioni.

"Sembra così famigliare!" disse mentre con la punta dei piedi si aiutava a dondolare.

"Ci sei mai stata?"

"Forse...o forse mi ricorda semplicemente qualcosa ..."
Vidii i suoi occhi spremersi come a voler estrapolare quel 'quasi ricordo' dalla mente.

"Non spremere troppo" dissi prima di notare i suoi occhi spalancarsi improvvisamente.

"Ci sono già stata!" esclamò alzandosi dall'altalena e avvicinandosi alla riva del lago. Si piegò e sfiorò l'acqua.

"Io, Jaremy e i miei genitori..."  fece un sospiro "avevo circa 8 anni, o forse 9... ora ricordo chiaramente, ci portarono qui per un pic-nic. Io e Jaremy litigammo per chi doveva andare sull'altalena, e mio padre per distrarmi, mi insegnò a far rimbalzare le pietroline sulla superfice dell'acqua" raccolse un sassolino e lo lanciò. Rimbalzò 3 volte prima di affondare completamente.

"ti mancano molto..." chiesi stupidamente...
Ovvio che le mancavano!

"Piu' di quanto si possa immaginare... cerco di andare avanti, ma è dura... sia per me che per Jaremy."

"Non siete soli..." dissi avvicinandomi leggermente a lei. Era così fragile, così indifesa. Sentii la voglia irrefrenabile di abbracciarla e farmi carico del suo dolore.
Avrei voluto raccogliere le lacrime che i suoi occhi avevano iniziato a versare.

"Scusa..." disse tirando su col naso e raccogliendo quelle piccole gemme salate che le avevano rigato il viso.

L'abbracciai senza attendere oltre.
Sentivo i suoi singhiozzi soffocare nel mio petto, le sue mani stringere la mia t-shirt tra i pugni...
Strinsi piu' forte. Non sapevo cosa dire... nessuna parola sarebbe stata in grado di alleviare il suo dolore...

"Comunque sei una schiappa!" dissi all'improvviso sperando di riportare il sorriso sul suo viso.
La sentii allontanarsi da me. Sul suo viso apparve una smorfia. "e perchè?" chiese incuriosita.

"Solo 3 rimbalzi??? sei proprio una dilettante!" afferrai un sassolino e lo lanciai.
6 rimbalzi.
"Visto come si fa?"

Mi sorrise. Afferrò un altro sassolino e lo lanciò.
4 rimbalzi.

"ahahahah schiappa!" dissi mentre lanciai il mio secondo sassolino che fece ben 8 rimbalzi.

"Esibizionista!"

"Dilettante!"

"Stupido!"

"Gallina!"

"Argh!! non ti sopporto!!" esclamò dandomi le spalle e incamminandosi.

"Vedi che sei permalosa!" la raggiunsi con passo svelto.

"Non sono permalosa... si ok, forse un pò!" disse rassegnata.

"Finalmente ti sei decisa ad ammetterlo!" esclamai soddisfatto.

"Ho detto SOLO un pò!" precisò.

"Come vuoi.... ma l'hai detto!" il mio sorrisetto la fece di nuovo innervosire e sbuffò.

"Perchè devi sempre essere così antipatico con me?"

"Perchè mi diverto!"  

"Bhe io no...."

"Perma..."

"Guai a te se lo dici di nuovo!" mi interruppe bloccandosi davanti a me e sfidandomi. I suoi occhi nocciola si persero nei miei, per un attimo credetti di non resistere... la voglia di baciarla e farla mia era tanta... e ormai da troppo tempo la soffocavo.
Il suo sorriso si fece serio, i suoi occhi presero a spostarsi dalle mie labbra, ai i miei occhi... per un momento pensai che anche lei stesse provando le mie stesse emozioni...che anche lei come me morisse dalla voglia di farlo....

La baciai.
Senza pensarci due volte, e senza che me ne rendessi conto, le mie labbra si posarono sulle sue.
Erano così calde, morbide... così buone.
Mi sembrò quasi che il mio cuore, morto ormai da tempo, battesse all'impazzata...
Ma quel momento duro molto poco.
Un sonoro schiaffo tuonò sulla mia guancia. Mi resi conto che quello che avevo appena fatto, forse, non era quello che anche lei voleva....o forse, era lei a non voler accettare il fatto che lo desiderasse.

"Come...come ti permetti?" disse con le lacrime agli occhi.

"Io..."

"Io cosa Damon??? è la seconda volta che lo fai....quante volte..."

"E' diverso!" cercai di giustificarmi

"Cosa è diverso?"

"La prima volta che ti baciai lo feci cercando di ammaliarti, perchè volevo fare un torno a mio fratello!"

"E adesso non è così? non stai cercando di fare un torto a Stefan?" urlò con rabbia.

"NOO! Io..." mi bloccai, avevo paura di dire quello che stavo per dire.

"Non farlo.... non dire nulla!"

"Io ti amo Elena, ti amo!"  

"NO Damon! te non mi ami!! te non ami nessuno! Te ami solo te stesso...e il sangue! è questo che ami! ti sei preso gioco di me un'altra volta...pensavo fossi cambiato..pensavo mi volessi bene, e ne volessi a tuo fratello..." le sue parole mi trafissero dritte in mezzo al petto.

"Non è così...io voglio bene a Stefan... ma, Ti amo Elena, e non posso piu' tenerlo dentro... e sento che anche se non vuoi ammetterlo anche tu provi qualcosa...lo vedo nei tuoi occhi quando mi guardi!" mi avvicinai a lei e cinsi le sue spalle.
I suoi occhi lucidi mi fissavano inespressivi.

"Ti sbagli Damon." disse con tono freddo e distaccato.
"Io non ti amo Damon, E' Stefan....sarà sempre Stefan!"
In quel momento fu come se 1000 paletti perforassero la mia carne.
Sentii un fuoco bruciarmi dentro. E una sensazione che non avevo mai sentito prima si impadronì di me. Sentii le lacrime pungere gli occhi.
Lei non mi amava.

Fissai i suoi occhi  "Non ti ricorderai nulla di quello che ti ho detto... NULLA"  posai un bacio sulla sua guancia, sigillando quello che le avevo confessato lì...dove non poteva ricordare.

"Permalosa!" dissi tentando di riprendermi quel pò di dignità che mi era rimasta.

"Uff!!! ti odio Damon Salvatore!" scoppiò a ridere e avvolse un braccio sulla mia spalla. "Noo..non è vero! Ti voglio bene, e lo sai! Stupido Vampiro esibizionista!"

Mi regalò uno dei suoi splendidi sorrisi, quello capaci di farmi sciogliere il cuore.

L'amavo. E sarebbe stato così per l'eternità.




Scossi  la testa cercando di cancellare il ricordo di quel giorno.
Avevo promesso. Quella confessione sarebbe rimasta sigillata in quel bacio di cui lei non ricordava nulla.
Sarei tornato ad essere il vampiro spietato che ero, e avrei soffocato il dolore  con il sangue.












Fatemi sapere che ne pensate, sono curiosa di avere un vostro parere.
Secondo voi, merita di continuare?
Grazie a tuttiiiii
baci
Crys


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Capitolo 2
*** I'm not perfect ***


presentazione

Buondì a tutte!
eccomi tornata, (in anticipo) con il secondo capitolo di TDT.
Voglio ringraziare tutte coloro che hanno recensito e mi hanno dato modo di appurare che questa storia piace... ^_^ grazie infinite
Come sapete vi ho risposto ad ognuna in privato per velocizzare i tempi XD
e vi ho anche lasciato uno spoilerino come regalo... che brava che sono eh? ahahahaha

e poi ringrazio anche chi l'ha letta ma non l'ha commentata.... spero di cuore vi sia piaciuta :)
Dopo tutti questi ringraziamenti vi lascio al capitolo ;)





Cap.2 I'm not Perfect!

Il cuore puo' essere fatto a pezzi solo una volta
il resto sono solo graffi...



Ero al 5° bicchiere di whisky, l'alcool stava iniziando ad avere il suo effetto solo ora.
Non che un vampiro potesse ubriacarsi nel modo devastante degli umani, non, se non lo abbinava a del sangue fresco.
Ma almeno la testa cominciava a farsi piu' leggera.

"Posso?"
Una ragazza dai capelli color caramello, che cadevano morbidi sulle spalle, si avvicinò al bancone indicando lo sgabello accanto al mio

"Siamo in un paese libero!" mi limitai a rispondere tornando a dedicarmi ai miei pensieri.
"Ehi, un'altro!" mi rivolsi al barista alzando il bicchiere, vuoto.

"Due! Offro io!" aggiunse la sconosciuta che si accomodò accanto a me. "Allora? come mai tutto solo?"

"Non sono una buona compagnia."

"Andy" disse porgendomi la mano.

"Damon" ignorai il suo gesto, cercando di farle capire che la sua presenza non era gradita.

"Piacere mio Damon!" disse un pò scocciata scolando il bicchiere di Whisky che Matt le aveva messo davanti.

"Non ti farà male buttar giu' dell'alcool in quel modo?"

"Sono adulta. So badare a me stessa."

"Ah, non credo proprio!" risposi sorridendo al fato che le aveva fatto incontrare un vampiro. "Se sei brava a badare a te stessa quanto a sceglierti la compagnia..... sei un disastro!" sollevai il bicchiere e buttai giù d'un fiato.

"E dimmi....perchè tu non saresti una buona compagnia?" chiese sfidandomi.


"Diciamo che non sono il 'tipico bravo ragazzo' che le mamme vorrebbero accanto alle loro figlie...."
 

"Non mi piacciono i bravi ragazzi... mi annoiano!" il profumo della sua pelle per un attimo inebriò i miei sensi. Sentii il suo sangue scorrere e pulsare nelle sue vene.
"e non cerco nessuno da presentare a mia madre..."

"sei una che sa cosa vuole!"

"Esattamente." mi porse un tovagliolino dove aveva scritto il suo numero. "Chiamami, se anche tu sai cosa vuoi!" mi sorrise e si voltò uscendo dal bar.
Rimasi per un istante a guardarla, cercando di resistere alla tentazione di seguirla e succhiarle fino all'ultima goccia di sangue.
Ma non ce la feci.

La vidi dentro la macchina che trafficava. Non riusciva a farla partire.
"Vuoi una mano?" mi materializzai nel sedile accanto al suo.

"Mi hai spaventata!" disse col fiatone.

"Me lo dicono tutte!" sorrisi.

"Non mi sembrava di andarti a genio...Cosa ti ha fatto cambiare idea?"

"Diaciamo che ...anche io so cosa voglio!"  la baciai con passione, e come avevo previsto, ricambiò con piacere il mio gesto.
Le sue mani si avvolsero ai miei capelli, sentii il suo respiro farsi affannato...
Le strappai la maglietta scoprendo i suoi seni sodi. Annusai la sua pelle calda, e riuscii a sentire l'odore del suo sangue.
Lo desideravo...
Lo desideravo piu' di quanto potessi immaginare.

Le sue mani in un gesto abile ed esperto mi sfilarono la maglietta.
"wow...." disse guardandomi sconvolta dal piacere. Mi voleva. Sentivo il modo in cui il suo corpo mi desiderava. La sentivo fremere in attesa di essere posseduta.  E decisi di accontentarla....

Il suo corpo si lasciò cadere sul sedile, ansante. Si asciugò il sudore aspettando che il battito del suo cuore e il suo respiro tornassero regolari.
Mi voltai a guardarla, l'odore del suo sangue mi chiamava... non potevo continuare ad ignorarlo.
Mi avvicinai a lei.

"Damon....sei insaziabile!"  disse credendo che volessi farla mia dinuovo.

"Hai detto bene...."
Affondai i miei canini sul suo collo. Sentii il sangue scorrere nella mia gola sfamando il mio desiderio e la mia sete.
Era così caldo...così buono. Il suo corpo iniziò a farsi debole sotto le mie mani.
Stava perdendo i sensi. Ma questo non mi fermò... ne volevo, ne volevo ancora...avevo bisogno di nutrirmi, avevo bisogno di far tacere la mia fame, di far tacere il mio dolore.

Entrai in casa sperando di non incontrare di nuovo mio fratello e sorbirmi così i suoi monologhi estenuanti.
Ma al suo posto, sul divano c'era LEI, con un libro in mano.

Si voltò a guardarmi e si limitò a dire un freddo "ciao" per poi voltarsi di nuovo e tornare alla sua lettura.

"Ciao" dissi cercando di mostrarmi piu' distaccato possibile. Mi faceva male, ma dovevo tenere salda la bariera che avevo costruito.

Un tempo le cose tra di noi andavano a meraviglia; lei mi voleva bene, non faceva che ripetermelo, ed eravamo diventati grandi amici, nonostante lei per me fosse molto di più.
La cosa che piu' di tutte la rendeva felice, era che finalmente ero diventato un 'bravo vampiro' , come il suo amato Stefan.
Ma
dopo il bacio 'cancellato' ..le cose tra noi erano cambiate.
Io ero tornato ad essere il mostro di un tempo, senza dare una motivazione sensata al mio 'cambiamento' e lei,  non lo accettava.
Non riusciva a credere che il suo amico Damon fosse tornato ad essere un 'drogato di sangue'.

"Ti odio"

Aveva urlato l'ultima sera che mi vide tornare a casa sporco di sangue. E per quanto quella parola facesse male, era pur sempre un sentimento. Negativo, certo. Ma pur sempre un sentimento.

"Damon!" la voce di mio fratello interruppe il flusso dei miei pensieri.

"Stefan"

"Dimmi che..."

"E' viva... non avevo così tanta sete stasera!" lo interruppi.

"Ti prego devi smetterla!"

"Ci risiamo! ecco che inizia con la morale! 'Damon puoi essere un uomo migliore, devi smetterla di lasciarti guidare dal tuo lato predatore, diventa padrone dei tuoi istinti' " blaterai imitando la sua voce saggia. Ma scoppiai subito a ridere.

"Non c'è nulla da ridere Damon!" venne ad un palmo dal mio viso con aria minacciosa.

"Relax fratellino! te l'hanno mai detto che con tutta st'ansia puo' scoppiarti l'embolo?" sorrisi. "Meglio che mi ritiri nelle mie stanze! notte piccioncini!" 

Mi lasciai cadere nel letto esausto.
Cercai di far di tutto per non pensare a lei come ogni notte. Cercando di non farmi vincere dal dolore come ogni notte.

Sentii la porta della mia camera sbattere.

"Ora mi hai stufata!"  la sua voce irruppe all'improvviso.

"Non si bussa?"

"Mi hai sentita? MI HAI STUFATA!" scandii bene le utlime parole. "Devi finirla di trattare Stefan così, devi finirla di fare del male a chi ti vuole bene e a te stesso!"

I suo occhi marroni si riempirono di lacrime. Sentii una fitta nel petto. Mi odiavo per essere riuscito a farla piangere di nuovo.

"Elena, io sono stufo di dover dare spiegazioni per ogni mia azione!"

"Ma cosa credi? che il mondo sia ai tuoi piedi? che sia una giostra sulla quale puoi divertirti a tuo piacimento? No caro! devi imparare a rispettare le persone..soprattutto chi cerca di mostrare rispetto verso di te, che non lo meriti, e cerca di aiutarti." la sua voce era rotta dai singhiozzi.

"Non ho chiesto aiuto a nessuno!"

"Diamine! Ma cosa ti prende Damon? perchè ti comporti come se il mondo ce l'avesse con te, come se le persone non valessero niente. Io non valgo niente per te?"

Quelle parole mi gelarono l'anima, piu' di quanto già non lo fosse.
Come poteva pensare che non m'importasse di lei. Io l'amavo. Io avrei fatto di tutto per lei, per farla felice.
Ma mi resi conto che ero solo capace a deluderla e a farle male.

Ma cosa potevo fare?
Io non ero Stefan. Non ero l'uomo perfetto.
No sarei mai stato perfetto per lei. E questa consapevolezza non faceva che alimentare la mia voglia di scappare e accecare il dolore che mi stava logorando.

"Io non sono Stefan. Non sono quello che volete che io sia Elena. Questo è quello che sono. Non ho scelto io di essere un vampiro. Ma ora questa è la mia natura. Fatevene una ragione!"

"Non ti credo. Non credo che sia solo questo. Deve esserci dell'altro. Perchè tu eri diverso. Eri cambiato. Il Damon a cui volevo bene non avrebbe mai fatto del male a degli innocenti. Mi manca quel Damon." la sua voce si fece un sussurro. Le lacrime continuarono a scendere sul suo viso. Sentivo la voglia di accarezzarla. Di ascigarle. Ma non potevo.

"Il Damon che conoscevi è morto." mi limitai a rispondere cercando di nascondere il dolore che i suoi occhi pieni di odio mi provocavano.

"Io non credo." disse con tono rassegnato.

"Elena!" Stefan entrò in camera e la invitò ad andare ad aspettarlo nella sua.

Non mi guardò piu' neglio occhi, e fu un bene, perchè non potevo sopportare di vedere altro odio e altro dolore sul suo volto.
Uscii chiudendo la porta alle sue spalle.

"Damon, per favore, te lo chiedo per favore!" la sua voce mi implorò

"Ma perchè non la finite di preoccuparvi per me?"

"Qui non si tratta solo di te, ma di tutti noi. Di Elena. Damon, ha già passato abbastanza guai. Adesso che si respira un pò di pace, per favore...non buttare benzina sul fuoco"

"Cavoli fratellino! ma chi te le scrive ste battute? licenzialo!" scoppiai a ridere e mi sdraiai comodo sul letto.

"Damon sono serio. Ho bisogno che tu mi prometta di non fare piu' stupidagini."

"Mi diverto solo un pò...che male c'è?"

"Damon!" alzò un pò la voce.

"Ok ok...." mi scusai alzando le mani in segno di resa.

"La squadrea di football mi ha convocato per le finali di campionato. Andiamo in trasferta."

"Hippip- Urrà...Hippip..."

"Riesci a fare il serio per un secondo?"

Feci finta di cucirmi la bocca.

"Non posso mancare. Da quando Tyler se n'è andato, la squadrea è senza il suo miglior giocatore. E io...per quanto non voglia.... devo andare....non posso rifiutare perchè non mi fido a lasciare Elena da sola qui."

"Non sei obbligato a partire..." precisai.

"Lo so.... infatti lo faccio perchè dopo tutte le stranezze di questo ultimo periodo quello che serve e cercare di comportarsi in piu' umanamente possibile!" mi guardo con sguardo inquisitore.

"E quanti giorni dovresti andare via?"

"Una settimana, forse 2...dipende se vinciamo tutto le partite." Parlava come un vero capitano.

"Vuoi davvero partire?"

"Si. Devo." rispose a malincuore.

"Quindi ho biogno che tu prometta che ti comporterai bene, e che la finisca di nutrirti di innocenti. Ma soprattutto, che terrai d'occhio Elena. Devo saperla al sicuro."

"Perchè non te la porti con te scusa?"

"Vorrei, ma c'è la scuola, e di certo Jenna non sarebbe felice di sapere che la perde per 2 settimane solo per un campionato!"

Sapevo che per lui, quello che mi stava chiedendo era difficile. Non si fidava piu' di me come prima, ma non aveva altri a cui rivolgersi.
Di certo Bonnie e Caroline non bastavano. Lui voleva essere sicuro che qualcuno di piu' forte si accertasse che niente potesse succedere alla sua amata.

"Allora?" chiese dubbioso.

"Si...si...basta che la smetti di fare il melodrammatico. Non succederà nulla alla tua Elena, i licantropi sono scappati, gli stregoni e i maghi sono tornati ad Hogwarts, e di vampiri in circolazione ci siamo solo mmm....vediamo.... Io e Caroline. Quindi a meno che dei giganteschi orchi non vengano a prendersi la tua piccola Elena...puoi dormire sogni tranquilli!"

"Spero di fare la cosa giusta nel fidarmi di te. Elena non sarà felice di sapere che..."

"Le farò da baby-sitter?" lo interrupi finendo la frase.

"Non farmi pentire di averla lasciata qua!" disse voltandosi e uscendo dalla mia stanza.

Mi lasciai cadere sul letto, consapevole del guaio in cui mi stavo cacciando.

Passare del tempo con Elena, non avrebbe giovato alla mia salute, fisica e mentale.
Averla vicino, non avrebbe fatto altro che alimentare il mio dolore.  Sapere che lei mi odiava e che doveva passare del tempo con me perchè "costretta" non avrebbe fatto felice lei, e questo si sarebbe ripercosso su di me.

Sarei stato in grado di nascondere ancora i miei sentimenti?
Sarei stato in grado di fingere distacco e freddezza come ero solito fare?
Sarei riuscito a sopportare il dolore che i suoi sguardi avrebbero procurato ancora, e ancora al mio cuore?

SI!
Dovevo farcela. Dovevo trovare la forza di mantenere la promessa fatta a mio fratello...o comunque cercare di farlo.
Avrei ripreso a nutrirmi a modo suo, così forse Elena avrebbe smesso per quei giorni di guardarmi con ribrezzo.
Forse potevo sperare che una piccola parte di lei tornasse a volermi bene e a fidarsi di me come un tempo.

Chiusi gli occhi cercando di cacciare via l'immagine del suo viso in lacrime....
Anche questa sera ero riuscito a farmi odiare. Anche questa sera ero riuscito a ferirla.
Avevo letto l'odio nei suoi occhi, e la parola fine ad ogni mia speranza di riaverla nella mia vita come un tempo.
Come potevo anche solo sperare che quei giorni le avrebbero fatto cambiare idea su di me?

Non c'erano speranze per uno come me. Non con lei... non piu' ormai.



Allora che mi dite? questo Demonuccio vi fa piangere come a me??
povero cucciolo T___T
Questa Elena lo fa tanto soffrire....
ma...chi lo sa...
Spero sia stato di vostro gradimento, attendo le vostre opinioni.
Grazie infinite a tutti coloro che vorranno dedicarsi allamia ff.
baci, baci
Crys

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Capitolo 3
*** You touched my soul ***


CAP.3

Poi non si dica che non houn cuore grande!!! cioè posto praticamente 3 gg prima della scadenza!!!
ammettetelo...mi amate per questo!! ahahahah XD W la modestia!!!!
Cmq... spero di cuore che anche questo capitolo vi piaccia.

Inoltre vorrei ringraziare tutte le mie dolcissime sostenitrici che con le loro recensioni mi riempiono il cuore <3  FANTASTICHE davvero!!! Spero che il regalino che vi ho mandato in pm per ringraziarvi vi sia piaciuto ;)
ahahahah lo so ...... U_U ne volevate di piu'... ma adesso ho postao...quindi U_U
Shut up!! ahahahah
ovviamente scherzo.... vi abbraccio....a dopo


Cap.3 You touched my soul

Hai toccato il mio cuore, hai toccato la mia anima, 

hai cambiato la mia vita e tutti i miei obbiettivi

"Sei sicuro che non vuoi che venga con te?" le chiese alzandosi in punta di piedi per arrivare a sfiorare le sue labbra. 

Cercavo di resistere alla tentazione di guardarli, erano così sdolcinati...e io così dannatamente geloso.

Avrei voluto essere io quello a cui accarezzava  il viso, a cui sorrideva, a cui lasciava dolci baci sulle labbra.
E invece non ero altro che il terzo incomodo, lì a sorbirmi le loro smancerie mentre il fuoco della gelosia mi bruciava dentro.

"Sicuro. Passeranno in fretta questi giorni...vedrai!" le sfiorò il viso sistemando una ciocca dei suoi capelli dietro l'orecchio. Le baciò la fronte.


"Non voglio che parti."

"Non vorrei andarmene neanche io, ma devo. Non posso mancare, lo sai"

"si ma...come faccio senza di te? E poi...non voglio che Damon mi faccia da guardia del corpo!"
disse a bassa voce. Come se non sapesse che tanto potevo sentirla.

"Farà il bravo..." disse puntandomi gli occhi addosso.

"Parola di Scout!" sorrisi alzando le dita da buona marmotta.

"Mi mancherai Stefan." disse prima li affondare le sue labbra morbide e calde su quelle di mio fratello.

Tutto questo non faceva che alimentare il mio dolore. Ma dovevo nasconderlo, dovevo continuare a recitare la mia parte.

"Ok. Meglio che vada. Fai attenzione." le disse accarezzandole i capelli. "E tu. ricorda la promessa." 

"Signor sì Signore!"

Salii in macchina e aspettai la fine delle loro smancerie.

"Possiamo andare!" disse con tono distaccato quando fu anche lei in macchina.

Guidai fino a casa senza dire nulla, ne lei tentò di trovare un dialogo con me.  Tutto questo gelo tra di noi non faceva che farmi male, oltre che mettermi a disagio. Come potevo passare 2 settimane a fare da 'baby sitter' ad una persona a cui non andava di stare in mia conpagnia? 

La mia presenza la irritava. Lo capii dal modo in cui si torturava le unghia e da come agitava nervosamente la gamba. Arrivai davanti a casa sua ed accostai.

"Grazie" disse scendendo dalla macchina e sbattendo la portiera.

"Aspetta!" 
Si fermò e la raggiunsi.

" Per favore possiamo alemeno per queste 2 settimane firmare una tregua?"  chiesi spazientito.

"Sai benissimo che non mi va di passare tempo con te. Ma sono 'obbligata' " disse mimando con le dita le virgolette.

"Ho fatto una promessa a Stefan. E per quanto conti, ci tengo mantenerla. So cosa pensi di me, so che sono l'ultimo con cui vorresti passare del tempo, ma ti tocca! Sai bene quanto me che sono l'unico a poterti tenere fuori da eventuali guai, quindi te lo chiedo per favore, fingiamo almeno in questi giorni di essere di nuovo amici?"

Mi guardò stranita, come se avessi detto la cosa piu' stupida che si potesse dire. 
Argh! non sopportavo quando mi guardava con quell'aria da superiore.

"Va bene. Ma NON siamo amici!" puntualizzò.

"Mai detto che voglia esserlo!" 

"Bene!" disse con tono scontroso.

"Bene" ripeteii. 

"Un'altra cosa." dissi prima che entrasse in casa. "Stefan mi ha detto che Jenna è fuori per lavoro. Se, se hai bisogno chiamami!"

"Non ce ne sarà bisogno!" 

"Acida!" dissi a bassa voce mentre tornavo verso la macchina.

"Cosa hai detto?" 

"Niente. parlavo da solo!" mentii, cercando di trattenere la risata.

Salii in macchina e me ne andai.

Non ero piu' abituato al sangue dell'ospedale. Sapeva di vecchio. Ma in qualche modo dovevo nutrirmi, e...visto che in questi giorni dovevo evitare di creare problemi ad Elena, dovevo accontentarmi. Al massimo sarei andato a caccia di ermellini, come faceva il mio saggio fratellino Stefan.

Accesi la tv.
Al telegiornale parlavano della ragazza con cui avevo passato la notte precedente.
L'avevano trovata in una pozza di sangue, ma era riuscita a sopravvivere all'agressione 'dell'animale' che l'aveva attaccata.

Avevo cercato di cancellare ogni mia traccia. L'avevo rivestita e poi lasciata in mezzo ad un bosco, in modo che sembrasse che fosse stata attaccata da qualcosa. Naturalmente, avevo cancellato ogni suo ricordo di quella notte. Sesso compreso.

Sentii il cellulare suonare.

"Ciao fratellino! già ti manco?"chiesi con un ghigno

"Dov'è Elena?" chiese senza rispondere alla mia provocazione.

"A casa sua."

"Non mi risponde al telefono."

"Forse dorme?" tirai ad indovinare.

"Non ti ho chiesto di darle un occhio?"

"si ma nel contratto non si parlava di 24 h su 24." brontolai.

"Damon, sai bene che ogni volta che le sto lontanto succede qualche tragedia. Quindi per favore, sei l'unica persona che puo' proteggerla."

"Ok. messaggio ricevuto. Vado a vedere se è tutto ok." riattaccai il telefono.

Dannazione a lui. 
Non poteva non partire?  Per lui era solo un semplice favore. Per me era molto di piu'.
Passare del tempo con Elena, mi faceva male. Male perchè dovevo convivere col suo odio.

"Che ci fai qua?" chiese con disapprovazione, dopo avermi visto davanti alla sua porta.

"Ordini del capo!" mi litimai a rispondere ed entrai in casa senza attendere il suo invito.

Sbuffò e chiuse la porta.

"Come mai non rispondi al tuo fidanzatino?" chiesi accomodandomi sul divano.

"Ero sotto la doccia!" rispose "e....stavo per uscire...perciò, se non ti dispiace" 

"dove vai di bello?" chiesi incuriosito

"non sono affari tuoi!"

"ma dai? anche io andavo proprio lì!" mi alzai di scatto dal divano.

"NO! scordatelo!" spalancò gli occhi.

"Senti..." dissi "va bene che da qualche giorno non ci sono drammi da film horror..."

"a parte le tue vittime!" puntualizzò

"touchè! .... ma, se ti succedesse qualcosa, mio fratello non me lo perdonerebbe!"

"Sto andando da Bonnie. Posso padrone?" si raccolse i capelli in una coda alta, e si infilò la giacca.

"Ti accompagno." dissi cercando di sembrare il piu' cortese possibile.

"So camminare benissimo con le mie gambe. Grazie!"

"Sei impossibile! non collabori!" ero esasperato. Come facevo a farle capire che stavo cambiando se continuava a trattarmi come feccia.

"Damon, non ho bisogno dell'autista. Grazie. Ora chiamo Stefan e lo tranquillizzo. Ok?" 

"Fa come ti pare....mi hai rotto!" uscii sbattendo la porta. 

"Una birra grazie!" dissi accomodandomi al bancone del bar.

Mi passai una mano nei capelli  per scuotere l'acqua in eccesso.
Era scoppiato un temporale, e la pioggia scendeva giu' a diluvio. 

I tuoni si mescolavano con il mio stato d'amino.

Non riuscivo a mettermi in testa il modo in cui continuava a trattarmi. Cazzo! Avevo fatto una promesse, era così difficile credere che l'avrei rispettata?
- Forse si Damon, visto il modo in cui ti sei comportato nelle ultime settimane. - 
La vocina nella mia testa non faceva altro che darmi contro. E non aveva tutti i torti. Ero stato un vero mostro. Ma era la mia natura, e anche se ormai era diventata la mia scusa di sempre, era la verità. Era l'unico modo per soffocare i sentimenti che provavo per lei. Gli stessi che lei non ricambiava.

Sentii il telefono squillare.

"Stefan senti..." mi bloccai quando riconobbi la sua voce.
Piangeva.

"Elena va ...va tutto bene?"

"Damon per favore vieni subito" la sua voce era straziata dal dolore

"Dove sei?" cercai di mantenere la calma ma era praticamente impossibile.

"Sul ponte di Mistic Falls"

Attaccai il telefono e cercai di arrivare piu' in fretta possibile.

In lontananza vidi la macchina di Bonnie cappottata, ma non riuscivo a vedere Elena.

"Elenaaaaa!" urlai con tutto il fiato che avevo in gola.

"Damon siamo qui!!" sentii la sua voce provenire da dentro l'abitacolo dell'auto.

Mi avvicinai e la vidi incastrata tra le lamiere, con un taglio all'altezza del sopracciglio, da dove colava del sangue.

Ceraci di trattenere il respiro.

"Cosa diavolo..." esclamai strappando la cintura di sicurezza che la teneva bloccata.

"Bonnie ha perso il controllo della macchina...e.." le lacrime irruppero bloccandole le parole

"Va tutto bene Elena, ora ci sono io!" cercai di rassicurarla mentre la presi tra le mie braccia e la feci uscire dalla'auto.

La pioggia continuava a scendere forte.

"Bonnie.... Bonnie ha perso i sensi, Damon ti prego..."

"Sta trianquilla. Tu sta qui e non muoverti. Ci penso io!" 

La portai nella mia macchina, e tornai verso l'auto.

Bonnie era priva di conoscenze. Anche lei era ferita.
Strappai la cintura e cercai di tirarla fuori, ma era incastrata e avevo paura di farle male.

"Cazzo!" esclamai cercando di fare pressione per spostare le lamiere che l'intrappolavano.

"Damon va tutto bene?" sentii la voce di Elena in lontanza

"Si...tu non muoverti è pericoloso qui!"  

Riuscii a curvarle senza ferire ulteriormente Bonnie. La presi in braccio e la portai verso la mia auto.
La feci sdraiare nel sedile posteriore, mi morsi il polso e le feci bere il mio sangue.

"Così piccola...brava, bevi... ora starai meglio!" lentamente gli occhi della streghetta di aprirono.

"Elena!" disse non appena prese conoscenza.

"Bonnie..va tutto bene!" si abbracciarono entrambe in lacrime.

"Perdonami...non volevo..."

"Va tutto bene, non è colpa tua....non dovevamo uscire con questo temporale!" Elena la rassicurò e la tenne tra le sue braccia.

"Grazie Damon!" disse con voce dobole Bonnie. 

"Di nulla" risposi sorridendole. "Ora vi porto a casa"



"Ti prego, non dire nulla a Stefan, o..."

"Tranquilla...te lo prometto!" risposi aiutandola a distendersi nel letto.

Le rimboccai le coperte. E mi sedetti accanto a lei.

"Grazie" mi disse con gli occhi lucidi.

"Mi hai fatto prendere un bello spavento...d'ora in poi, finchè non tornerà mio fratello, farai tutto quello che dico io..." le sorrisi cercando di far fare lo stesso a lei.

"Scusa per come ti ho trattato oggi..." 

"Me lo merito!" ammisi senza troppi problemi. "Ma  ti prometto che cambierò." 

"A domani Damon." disse chiudendo gli occhi e lasciandosi avvolgere dalla stanchezza.

Era perfetta. Ogni suo lineamento sembrava essere stato studiato nei minimi particolari.
Sembrava una di quelle bambole di porcellana che desisti dal toccare per paura che si rompano.
La sua pelle così limpida, le sue labbra disegnate perfettamente sul suo viso.
Il mio cuore tremava davanti alla sua stupenda figura.

"A domani.... Elena" dissi accarezzandole il viso.


Rimasi per qualche secondo vicino alla finestra ad ammirarla mentre dormiva, ad ammirare il modo in cui il suo respiro faceva vibrare il suo corpo, ad ascoltare il suo cuore battere nel suo petto.
Quanto avrei voluto che quel cuore battesse per me.
Quanto avrei voluto poter toccare la sua anima come lei aveva fatto con la mia. 

Ero un denome dannato, un vampiro che vagava da secoli senza uno scopo... ma lei era riuscita a ridarmi un cuore, un anima. Aveva toccato la mia vita, mi aveva cambiato. E io avrei donato la mia esistenza per fare lo stesso per lei. La mia intera vita ruotava intorno a quel piccolo angelo che mi aveva reso schiavo del suo amore.

"Ti amo Elena" sussurrai prima di scomparire via dalla finestra.

Ma quanto è dolce il nostro Damon T___T 

Dio mi si scioglie il cuore!!! cmq...spero sia stato di vostro gradimento U_U un pò crudele lo so...
Ma mi farò perdonare....
al prossimo cap stelline!!!


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Capitolo 4
*** My Love in his Hands ***


davil 4
Buonasera tesorini miei *_*
come state? vi sono mancata? vi è mancato Damonuccio???
Io sto in astinenza T____T quando si decideranno ha rimandare la programmazione sti americani??
cmq...nell'attesa..godiamocelo nella ff *_*

Voglio ringraziare nuovamente tutte per il sostegno e i bellissimi commenti che lascate sempre.
Spero che il mio spoiler vi sia piaciuto ;) Ora però godetevi il capitol!!

Attendo le vostre recensioni :)

E vi ricordo sempre la mia pagina FB (ahahah sono una pressa lo so) passate pleaseeee Crys_Pattinson87 - EFP






Cap.4 My Love in his Hands



Bussai alla porta della camera.

Se il mio cuore fosse stato ancora in grado di battere, in quel momento starebbe sicuramente dando un concerto tribal.

si?”
Entrai senza attendere oltre.

Era seduta sul letto, le coperte avvolgevano le sue gambe lasciandola scoperta dalla vita in su. Stava scrivendo nel suo diario.

Una canotta rosa segnava i suoi fianchi perfetti. Il ciondolo che le aveva regalato Stefan, scendeva lungo il suo collo accarezzando i suoi seni perfetti.

Scossi la testa.
Ma che cazzo stavo pensando! -Cerca di ritornare in te Damon!!- mi rimproverai.


Ti ho portato la colazione!” le porsi il sacchetto contenente un enorme muffin al cioccolato.
Il suo preferito.

Non dovevi” rispose chiudendo il diario e accennando un mezzo sorriso imbarazzato.

naaaaa... tranquilla, sei malaticcia era il minimo che potessi fare!”

Grazie!” aprii la busta e con la testa fece cenno di sedermi sulla sedia accanto al letto.Awwwwww adoro i muffin!!!” esclamò enstusiasta, addentandolo.

Come se non lo sapessi.
Come se in questi ultimi 2 anni non avessi imparato a conoscere ogni cosa di lei.
Sapevo che adorava i fiori, preferibilmente rose rosse.
Sapevo che il suo frutto preferito erano le fragole, o le ciliege in mancanza delle prime.
Sapevo che adorava scrivere nel suo diario mentre sorseggiava del thè caldo, meglio se al limone.
Le piacevano le sorprese e tutto cio' che la faceva sentire una principessa.
Odiava i ragni, e le cimici e ogni volta che ne vedeva uno iniziava ad urlare come una posseduta.
Sapevo tutto di lei, ogni sui respiro, ogni sua lacrima, ogni suo sorriso...ogni cosa di lei era impressa nella mia mente. Amavo ogni cosa di lei, anche i suoi momenti di delirio, anche il modo buffo in cui ballava...
Amavo Elena Gilbert piu' di qualsiasi cosa si possa amare.

Buonissimo!” disse tirando un grande sospiro soddisfatto.

Scoppiai a ridere. Aveva la punta del naso sporca di cioccolato e sembrava un topolino.

che hai da ridere?” disse guardandomi con faccia assassina.

Niente è solo che.... hai mangiato col naso?” chiesi divertito. Allungai la mano per pulirla. I suoi occhi mi guardarono straniti.

Riesco benissimo da sola!” disse arrossendo e allontanandosi di scatto.

scusi!” alzai le mani. “come va la testa?” chiesi guardando il cerottone bianco che aveva sulla fronte.

bene...pizzica un pochino quando la disinfetto...ma niente di grave!”

Sono sicuro che è talmente dura quella testolina, che sei stata tu a rompere il vetro!”

ah ah ah simpaticone!”

acida!”

stupido!”

permalosa!”

Vampirac-” si bloccò senza finire la parola, e abbassò la testa.

Sapevo che quel nostro giochino, che ormai da tempo non facevamo più, non poteva cambiare le cose tra noi. Per lei ero ancora il 'cattivo Damon', l'assassino, lo spietato vampiro che si nutre di sangue umano...
Ero sempre il Damon che odiava.

bhè, forse è meglio che ora vada” dissi cercando di toglierla dall'imbarazzo di dovermi cacciare via.

si... io, devo...riposare!”

chiamami se hai bisogno..ok?”

tranquillo...sto bene.” disse con tono indecifrabile. Era freddo, distaccato, ma anche triste...come una parte di lei volesse trovare la forza di perdonarmi, ma l'altra parte, forse quella piu' grande, le urlasse di non farlo. Di non lasciarsi convincere da me.

ciao Elena” uscii e chiusi la porta alle mie spalle.

Non sarei mai riuscito a farle capire che potevo davvero cambiare. Che VOLEVO cambiare.


Decisi di andare da Bonnie. Non so perchè, dopo tutto, non eravamo mai stati grandi amici, anzi,ad essere sinceri c'era sempre stato molto attrito tra di noi.
Ma chissà per quale motivo, una parte di me voleva farlo.

Suonai, quasi convinto che forse sarebbe stato meglio salire in macchina e tornare a casa.

Damon?” chiese non appena mi vide alla porta. Il suo sguardo non sembrava scontroso come di solito.

ciao! Volevo solo accertarmi che stessi bene!”

ehm...si, sto bene. Grazie”

ok...allora ...vado”

no aspetta! Vuoi entrare per un caffè'?” mi bloccò prima che scendessi la gradinata.

No tranquilla, non voglio disturbare!”

dai, insisto...”

Entrai senza farmi pregare ulteriormente e mi accomodai sul divano.

La testa...e... il taglio sul fianco..”

spariti!!”

Bene.”

Si.” disse porgendomi la tazza di caffè. “Grazie davvero Damon, per quello che hai fatto. Per me ed Elena” accennò un sorriso ma subito tornò seria.

non c'è di che...” dissi perplesso. Non riuscivo ad interpretare il suo viso. Era grata, era felice, era arrabbiata... non riuscivo a decifrarla.

ma...sai bene che questo non cambia le cose... non cambia tutto il male che hai fatto”

Bingo!!
Lo sapevo che non poteva non essere la solita Bonnie pronta a ricordarmi il mio ruolo su questo mondo.

Bonnie..io, non ti chiedo di diventare la mia migliore amica e prendere a correre allegramente tra i prati mano nella mano!” storsi la bocca come sconvolto da quella visione. “volevo solo accertarmi che stessi bene...e ricordarti di stare molto attenta nei prossimi  giorni...devi smaltire del tutto il mio sangue...altrimenti..”

So bene cosa potrebbe succedermi. E' per questo che volevo dirti che visto che in questi giorni e' meglio che stia a casa fingendomi infortunata dopo l'incidente, dovrai prenderti cura di Elena.”

ma perchè mi trattate tutti come se fossi il suo baby sitter?” mi alzai snervato.

Damon, sei l'ultima persona a cui io l'affiderei...ma Stefan evidentemente si fida di te, se l'ha fatto, perciò voglio fidarmi. E poi.... ci hai salvato la vita. Credo che tanto malaccio come baby sitter non lo sia!” cerco di sorriderè anche se vidi chiaramente che le costò non poco.

Messaggio ricevuto!”

un'altra cosa!” mi bloccò di nuovo. “Damon, non fare nulla che possa farla soffrire...non dinuovo. So che la ami.” si avvicinò a me e mi guardò dritto negli occhi.

io non amo Elena” mentii cercando di sembrare il piu' convincente possibile,

Damon...i tuoi occhi non mentono. Puoi fare il duro quanto vuoi, puoi fare il vampiro spietato fino alla fine...ma i tuoi occhi non mentono. Tu la ami. La ami piu' di quanto sia umanamente possibile. Piu' di quanto non dovresti.”

Bonnie..io non...”

è inutile...puoi darla a bere ad Elena e forse a Stefan. Ma non a me. Ricordati che sono una strega. E se volessi potrei farti cadere in trans e farti confessare tutto...in questo momento” alzò il sopraccigio con aria di sfida.

e io potrei senza che tu nemmeno te ne accorga avventarmi sul tuo collo e succhiarti fino all'ultima goccia di sangue!” risposi con piu' prepotenza della sua.

Si. Potresti. Ma non lo farai. Te l'ho detto. Ami troppo Elena per farla soffrire portandole via la sua migliore amica.” mi voltò le spalle allontanandosi.

Ami troppo Elena... bla bla bla...” imitai la sua vocina fastidiosa. “Streghetta da quattro soldi!”

Vampiro innamorato!” scoppiò a ridere.

Zitella!”

Zitello!”

Touchè. Sorrisi.

Ciao Bonnie. Stammi bene.” alzai la mano e mi congedai.

Ciao Damon, miraccomando...”

Tornai a casa e per la seconda sera, mi nutrii del sangue in bustine preso dal centro donazioni dell'ospedale di Mistic Falls.
Non era per niente saziante come quello 'fresco'. Ma meglio che sangue di scoiattolo.
Accesi il camino e mi sdraiai comodamente sul divano.

Suonò il telefono.
Ecco, mi sembrava strano che ancora non avesse chiamato.

Stefan!”

come vanno le cose?”

tutto alla grande! Elena è al calduccio sotto le coperte, non le ho raccontato la favoletta della buona notte perchè non ha voluto...è proprio una bambina monella!”

Smettila di fare l'idiota parlo seriamente.”

Anche io!” sorrisi “cioè non sulla favoletta, fratellino...ma sul fatto che sia a casa.”

Ieri sera non mi ha risposto al telefono.”

Cazzo che gli dicevo?

Ah! Neanche a me. Poi ho sentito Bonnie che mi ha rassicurato del fatto che fossero a casa insieme e che Elena era già crollata nel sonno piu' profondo.” sperai che la mia voce fosse stata abbastanza convincente.

ok. Miraccomando chiamami per qualsiasi cosa. Sopratutto se ci sono problemi....torno in un batter d'occhio!”

batter d'occhio??? oddio Stefan aggiorna il tuo vocabolario.. ahahahahha..nemmeno nel medioevo si usava piu' questa esclamazione!” scoppiai a ridere.

non ti sopporto quando fai l'idiota...ah, no mi corrego Damon. Tu SEI idiota.”

Cazzo! Hai fatto una battuta! Vedo che questo ritiro tra uomini ti sta facendo bene!”

Notte Damon!” mi congedò senza dire altro.

Notte a te fratellino” attaccai.

Composi il numero di Elena.

Damon?”

Ciao...mi ha chiamato il tuo fidanzatino. Per favore rispondigli al telefono, altrimenti mi devo sorbire le sue preoccupazioni.”

non hai detto nulla vero?”

Il nostro segreto è al sicuro. Gli ho detto che eri con Bonnie e che lei mi ha detto che stavi dormendo”

Grazie Damon. Non mi piace mentire a Stefan, ma non voglio che si preoccupi inutilmente..o che lasci il campionato a 2 partite dall'inizio.” la sua voce era triste.

Le mancava molto. E la cosa non poteva non ferirmi.
Non avrei mai trovato nessuna capace di amarmi in quel modo.... a dire il vero, non mi interessava nemmeno trovarla. Io volevo Lei. Solo ed esclusivamente Lei.
Ma lei, non voleva ME.

passeranno in fretta queste settimane vedrai...e poi...dai, non stiamo andando così male! Siamo riusciti ad evitare una sola catastrofe e oggi....non è successo nulla! Siamo piu' bravi di quanto pensassi!” ceraci di farla sorridere.
Sentii un sospiro e immaginai il suo viso curvarsi in uno dei suoi splendidi sorrisi.

si lo devo ammettere...siamo riusciti a non attirare disgrazie oggi!” sentii chiaramente sfuggirle un ridolino.

E' così che voglio sentirti Elena... mi piace quando sei felice...”

Mi bloccai subito. Mi ero lasciato andare troppo. Ma non me ne resi conto.
Le parole mi uscirono così spontaneamente che non riuscii a fermarle.

Buona notte Damon...” disse sospirando. Forse le mie parole l'avevano infastidita.

Ma ormai era fatta.

Buona notte Elena.”

Attaccai e mi lasciai cadere sul diavano esausto.



Quanto mi faceva male dover trattenere i miei sentimenti.
Quanto era dura nascondere alla persona che amavo, tutto quello che provavo per lei. Eppure sarebbe stato tutto così semplice.
Sarebbe stato semplice come respirare.

In quel che restava del mio cuore, sentivo che eravamo perfetti l'uno per l'altra. Lei possedeva il mio cuore e la mia anima.
Tutto l'amore che provavo per lei era nelle sue mani...e lei nemmeno sapeva il potere che aveva.
Sarebbe stata in grado di farmi rinascere...o di uccidermi definitivamente.

Si forse il mio è un ragionamento troppo egoistico e presuntuoso.
Mio fratello faceva parte della sua vita. Mio fratello era la sua vita...e dovevo rassegnarmi. Non avrei mai avuto l'amore di Elena Gilbert.

Sarei mai riuscito a riavere almeno la sua amicizia?


_______________________________________________________________________________________________________________________

Bene bene,
anche questo capitolo è finito...il nostro cucciolo Damon sta ancora soffrendo per Elena.
Riuscirà ad avere la sua fiducia e la sua amicizia di nuovo?
Il cuore di Elena si aprirà dinuovo verso Damon.... oppure continuerà ad odiare l'idea che si è fatta di lui?

Chi lo sa... U_U
seguitemi e lo scoprirete...
ahahahahaha

al prossimo dolcezze
un bacione grande

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Capitolo 5
*** Behind blue eyes ***


cap. 5
Buonasera a tutti
eccomi qui con il nuovo capitolo...e stasera, ho una sorpresa per voi...
Quindi bando alle cance...vado dritta al sodo.
GRAZIE  a tutte, come sempre per il supporto che mi date. Siete fantastiche. Non potrei avere seguaci migliori ;)

Vi adoro davvero. ^_^






Cap. 5 Behind Blue Eyes

Nessuno sa come ci si sente ad essere l'uomo cattivo , ad essere l'uomo triste  dietro gli occhi azzurri.
E nessuno sa  come ci si sente ad essere odiato , ad essere accusato di dire solo bugie.
Nessuno sa come ci si sente  a  provare questi sentimenti.
Nessun mio dolore  può trasparire.








Se per ogni volta che sognavo Elena, mi avessero dato 1 penny... sarei stato l'uomo piu' ricco del mondo.
Se mi avessereo punito per ogni volta che pensavo a lei... sarei già morto sotto le peggiori torture.

"Non posso piu' tenermi tutto questo dentro...non posso piu' mentire a me stesso...a te... Io ti amo Elena...ti ho sempre amata, e sempre ti amerò!" urlai quelle parole mentre le lacrime colmarono i miei occhi azzurri.
Gli occhi di un demone condannato ad amare una donna che non contraccambiava il suo amore.
Condannato a vivere un'eternità senza di lei...

"Damon lo sai che..."

"che c'è Stefan..che ami Stefan!!!" la interruppi bloccando il suo viso tra le mie mani. "Lo so... e credimi, vorrei davvero non provare quello che provo..vorrei davvero poterti guardare e vederti come la ragazza di mio fratello. Vorrei poterti stare accanto e non desiderare di toccarti, di bacirati... ma non posso. Perchè questi sentimenti mi stanno uccidendo. Nessuno puo' capire cosa voglia dire tenersi tutto dentro, nessuno sa cosa voglia dire provare quello che provo e non poterlo esternare!!"

I suoi occhi nocciola, lasciarono scivolare le lacrime lungo il suo viso. Bagnarono le mie dita.

"Io...non posso...non..."

"Non dire niente .... non uccidermi di nuovo ti prego..." sussurrai quelle parole mentre le mie labbra si posarono sulle sue guance, pronte a raccogliere quelle piccole gocce salate che le avevano segnato il viso.

 Il suo sguardo cambiò.
Le sue mani accarezzarono le mie ancora salde al suo viso.

"E' sbagliato...non..."
E prima che potesse terminare la frase le nostre labbra si unirono. Un bacio pieno di passione, un bacio sofferto....come se era la conferma di quanto entrambe i nostri cuori stessero soffrendo nel soffocare qualcosa che invece doveva essere liberato.

Sentii le sue mani aggrapparsi ai miei capelli trattenendo il mio viso saldo al suo.
Il suo respiro era affannato. Il mio non si poteva definire. Ero intrappolato in quel vortice di passione che scaldò il mio cuore di ghiaccio.


La sveglia suonò così forte da riportarmi subito alla realtà.

Era un sogno.
Un fottutissimo sogno. Lo stesso che ormai facevo ogni notte.
Almeno in quei sogni mi era concesso baciarla. Almeno in quei sogni potevo amarla senza freni.

Mi immersi sotto il getto caldo dell'acqua.
Chissà cosa stava facendo Elena in quel momento.
Sentivo la voglia irrefrenabile di vederla. Come sempre. Ma questa volta...era diverso....sentivo che non sarei riuscito a resistere alla tentazione di correre da lei anche solo  per guardarla dalla finestra, scrivere sul suo diario.

Un pò come facevo spesso e volentieri la sera....

Mi mettevo segretamente nascosto sull'albero che affacciava di fronte alla vetrata della sua camera, ammirandola scrivere i suoi pensieri, i suoi segreti, i suoi sentimenti....sopra quelle pagine bianche.
Quanto avrei voluto poter entrare nella sua testolina.... ma a che sarebbe servito? tanto ci avrei trovato sempre e soltanto Stefan.

"Damon ci sei?"

Sentii la sua voce.
E questa volta non era frutto della mia fantasia...la sentivo davvero, vicina.

"Damon posso?... merda scuusa!" disse voltandosi di scatto imbarazzata.

"Non pensavo di essere così orrendo!"

"Puoi metterti una maglietta per favore?" continuava a darmi le spalle.

"Non hai mai visto degli addominali? si effettivamente quelli di mio fratello sono piu' floscetti dei miei..."

"Divertente!" si voltò a guardarmi con aria di sfida.

"Puoi toccarli se vuoi..." scherzai "così puoi testare l'altro fratello Salvatore!" sfoderai il mio fantastico sorrisino ironico.
Che sapevo la infastidiva.

"Il solito stronzo! va bhe torno dopo...." fece per andarsene

"Aspetta dai! scherzavo!" Mi infilai la camicia  "Va meglio?" dissi non appena finii di abbottonarla.

Annuì, lanciandomi un'occhiata assassina.
Adoravo quando faceva l'arrabbiata.

"Senti...sono ...sono venuta fin qua per chiederti se ti andava di accompagnarmi in un posto... Bonnie non può uscire di casa, come ben sai, e Jenna non c'è, quindi..."

"Hai bisogno della tua ruota di scorta di fiducia!"

Alzò gli occhi al cielo.

"Dove andiamo di bello?"

"Te lo dico strada facendo!!" mi sorrise, entusiasta del fatto che avevo accettato.



Riconobbi subito quel posto. Come potevo dimentircarlo.
Era lì che il mio cuore era stato infranto di nuovo. Era lì che le avevo aperto il mio cuore...
lì che avevo cancellato ogni suo ricordo per paura di perderla.

"Ma..."

"Si." disse senza che potessi finire la frase. "E' qui che ho visto per l'ultima volta il mio amico Damon." sospirò. "Di quel pomeriggio insieme ho dei ricordi bellissimi, ma.... non so per quale motivo, il mio amico Damon è diventato un'altra persona. Sento che è successo qualcosa...sento che DEVE per forza essere successo qualcosa se quella persona si è fatta travolgere dinuovo dall'odio e dal rancore. Sento di avere un vuoto dentro....come se non ricordassi qualcosa...e, mi fa male Damon...mi fa male perchè sento che forse in parte la colpa è mia se tu sei cambiato, forse....forse non ti sono stata abbastanza vicina..forse, non sono stata l'amica di cui avevi bisogno..." Vidii le lacrime riempire i suoi occhi nocciola, dolci e immensi...e sentii il cuore piegarsi sotto quelle parole.

"Elana, non è colpa tua...tu ..tu non centri..." mentii cercando di riportare il sorriso sul suo viso.
"Io...è ...è solo la mia natura ad aver avuto il sopravvento su di me, tutto qui." mi avvicinai a lei, che si era seduta sulla riva del laghetto.

"Sai...ho pensato molto a quello che mi hai detto l'altra sera...e, voglio fidarmi di te...voglio provare a credere che stai cambiando, che vuoi cambiare...voglio che torni ad essere mio amico Damon, perchè mi manca quel Damon...e non ci credo che sia morto..so che è lì da qualche parte...e speravo che portarti qua, ti avrebbe aiutato a farlo tornare..." mi sorrise, mentre con il palmo della mano asciugò l'ultima lacrima che era scivolata sulla sua guancia.

Non potevo credere che avesse organizzato questa 'gita' solo per sistemare le cose tra noi.
Non potevo credere che una parte di lei, forse piccola, ma pur sempre importante per me, potesse sentire la mia mancanza...

"Vedrai...che torna..."  le sorrisi e afferrai il sassolino che vidii vicino alla riva. "Vediamo se sei migliorata!" dissi sfidandola.

Mi sorrise. Forse avevo davvero acceso una speranza in lei.
Si alzò, ne afferrò anche lei uno.... e lo lanciò.

"Lo sapevoooo!!! la solita schiappa!!!" iniziai a prenderla in giro. Di risposta si girò a guardarmi infuriata, arricciando il nasino all'insù.

"Prego maestro!!"  mi invitò a lanciare il mio.

"guarda come si fa..." lo lanciai e rimbalzò sulla superficie dell'acqua, 6 volte.

"Esibizionista da 4 soldi!" sbuffò, e si pegò a prendere un altro sassolino.

"Schiappa!"

Lo lanciò, e stranamente....fece 7 rimbalzi.

"Siiiiiiiiiii" iniziò a dimenarsi come una pazza. "Chi è ora la schiappa???" mi fece la linguaccia mentre continuava a saltellare come una cavalletta.

A si?? mi sfidava....

Mentre lei continuava a fare la posseduta, mi avvicinai alla riva immersi le mani nell'acqua mettendole a cucchiaio e presi a 'innaffiarla'.

"Ahhhh bruuutto..." si bloccò con gli occhi spalancati e la bocca aperta in una O perfetta.

Alzai le sopracciglia sfoderando il mio sorrisetto sexy.

"questa me la paghi" iniziò a  vendicarsi e prese anche lei a schizzarmi l'acqua addosso.
In un attimo eravamo completamente zuppi, e sommersi dalle risate.
Era da tempo che non stavamo così bene insieme. Era da tempo che non ridevamo così, insieme.

Ci lasciammo cadere sfiniti, e bagnati...sul prato. Gli occhi rivolti al cielo.

"Grazie" dissi con ancora il fiato spezzato.

"Di cosa?"

"Della sorpresa..." rivolsi il mio sguardo verso di lei, e mi persi nei suoi bellissimi occhi marroni.
Dio quanto li amavo. Avrei potuto passare intere giornate fermo immobile a guardarli e perdermici dentro.

"Di niente." mi sorrise e poi tornò con lo sguardo verso il cielo.

Rimasi a fissarla ancora qualche secondo...quasi a voler catturare quei pensieri che la facevano perdere nel vuoto.
Quasi a voler leggere nel suo cuore, se c'era ancora speranza per me...di tornare ad essere suo amico.

"La smetti di fissarmi come se volessi mangiarmi?" disse improvvisamente tirandomi una gomitata sul fianco.

Arrosii leggermente. Forse ero rimasto incantato a guardarla un pò piu' di quanto pensassi.

"In effetti ho un pò di fame!" sdrammatizzai.
Mi alzai e l'aiutai a fare lo stesso.
"Humburger e patatine?" chiesi sperando in una risposta positiva.

"Perchè no..." le sue labbra si aprirono in uno slendido sorriso, e non riuscii a frenare il mio entusiasmo.

"E Humburger siiiaaa!" l'afferrai a mò di sacco di patate, e me la caricai sulle spalle.

"DAMON SALVATORE METTITI IMMEDIATAMENTE GIU'! iniziò ad urlare battendo i pugni dietro la mia schiena.

"Sei troppo lenta...e io ho fame!"

"Damooooon" cercava di trattenersi ma sentivo chiarmanete le sue risate spezzarle il fiato.

"Forse e' meglio che prima ci diamo una sistemata!" dissi lasciandola scendere e guardando le condizioni pietose in cui eravamo.

Completamente bagnati dalla testa ai piedi.

"Direi che hai ragione" scoppiò a ridere, e quello fu il momento piu' bello di tutta la giornata.
La sua risata... il suo viso illuminato dalla felicità.
Una felicità che anche se momentanea... era data da me.







_________________________________________________________________________________________________________

Allora? vi è piaciuto?
Spero con tutto il cuore di si.
Se ho postato solo ora, è per via del video XD volevo finirlo in tempo per il capitolo...giusto perchè la canzone credo sia PERFETTA per lui. ;)

Attendo con ansia i vostri riscontri.
Un abbraccio
crys



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Capitolo 6
*** Friends? ...Yes, Friends ***


cap.6
Buona seraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
vi sono mancaa un pochino???? T__T

chiedo perdono, ma come alcuni di voi sanno, sono stata senza internet a causa del trasloco, e sto praticamente passando sti ultimi giorni ad aggiornare le ff XD
Allora, è arrivato il turno di TDT.
Siamo rimasti ad Elena e Damon, lei lo porta nel posto in cui si baciarono (anche se lei nn lo ricorda) per tirar fuori il Damon che le manca, il Damon amico, e non il mostro divora donzelle indifese.
che succederà ora????
vi lascio al capitolo và...

come sempre grazie a tutte le stelline che leggono e recensiscono, e anche a chi nn recensisce ma legge la mia ff...
VI ADOROOOO



Cap.6 Friends? ...Yes, Friends.


 L'unico modo per farti un amico è essere un amico.


"Ok...forse a volte sono un pò permalosa...lo ammetto! ma è un classico di noi ragazze!"

"Un pòòò???? un pòòò??? tu sei la PERMALOSITA' fatta a persona!"

"esagerato...." disse lanciandomi una patatina fritta in faccia e lasciandosi sfuggire un sorriso. Uno splendido sorriso. "Ora tocca a me dirti 3 tuoi difetti!" aggiunse con aria da snob.

"Esibizionista, egocentrico....e... " stroppicciò le sopracciglia alla ricerca di un altro aggettivo negativo per descrivermi. "per niente modesto!" disse infine con tono trionfale.

"Ma per favore!!! io non sono così....o forse sì...ma che ci posso fare se sono sexy, irresistibile e terribilimente bello? non è colpa mia se queste mie doti mi portano ad essere sicuro di me!" risposi con altrettanto tono trionale.

"Ecco appunto...tu e la modestia.... due cose completamente diverse!" scoppiò a ridere prima di addentare il suo Cheeseburger.

Adoravo quando giocavamo in quel modo....era da tempo che non passavamo delle giornatate così, e vederla finalmente piu' serena non faceva che farmi adorare ogni attimo che passavo con lei, piu' di quello precendete.
Il suono del telefono interruppe quel momento tutto nostro.
Tirò fuori dalla tasca il cellulare e con un cenno mi disse "E' Stefan, arrivo subito!" si allontanò di pochi metri ma potevo sentire ogni loro parola.
Dopo tutto ero sempre un vampiro, con le mie stupide doti. Anche se a volte lei mi faceva dimenticare di esserlo.

"Ciao amore"
"Ciao piccola...mi manchi..."
"Mi manchi anche tu amore mio."
"Come va con Damon?"
"Va...va bene...si sta comportando bene....tu piuttosto, come stai?"
"L'importante è questo.... Tutto bene, gli allenamenti sono pesanti, ci alleniamo fino a tardi...ma come sai, per me non è difficile come per gli altri, resistere a questa pressione...."
"E....e... domani...sai che è..."
"Si Elena, lo so....ti avevo promesso che sarei riuscito a venire...ma il coach non mi fa lasciare gli allenamenti. In più dopodomani abbiamo una partita importantissima... ti prego amore mio, perdonami, non sai quanto mi dispiace non esserci per il tuo compleanno... mi farò perdonare...vedrai"
"Non....non preoccuparti...non fa nulla...tanto è un giorno come un altro...festeggeremo quando torni.."
"Ti Amo Elena..."
"Ti amo anche io Stefan..."
"Ci sentiamo stasera piccola...."
"Okay...a stasera"

Riattaccò. E il sorriso che aveva pochi minuti prima, si spense. La vidi fissare il telefono per qualche istante, poi riporlo in tasca.
Tirò un lungo respiro e tornò accanto a me.

"Tutto bene?" chiesi non appena si sedette nuovamente sullo sgabellino.

"Si..tutto apposto, ti saluta"
Cercò di mascherare la sua delusione, ma gliela leggevo negli occhi. I suoi occhi non mentivano. E per me erano un libro aperto.
Ogni sua emozione, ogni suo dolore, trapelava da quelle splendide schegge color ciccolato.
Non dissi nulla però.
Finsi di non aver 'origliato' la loro conversazione, e cercai di riportare il sorriso sul suo viso.

"Comunque..... non sono d'accordo con quello che hai detto!"

"Cosa?" disse togliendo lo sguardo dal piatto e portandolo su di me.

"Io egocentrico?? no ma dai...è un offesa bella e buona...io non sono egocentrico...io sono solo REALISTA." addentai la mia patatina e sfoderai il mio sorrisetto compiaciuto.

"Povero piccola Damon....ti sei offeso forse? la verità fa male vero?" disse facendo una vocina odiosa e piegando le labbruccia.

"Spiritosa!!Ma quale verità...sei solo gelosa del mio fascino!"

"Pff! gelosa io? ahahahahah ma senti un pò.....e ora chi sarebbe il permaloso? non accetti la realtà dei fatti caro il mio EGOCENTRICO!" scoppiò dinuovo a ridere e feci lo steso anche io. Avevo ottenuto quello che volevo.
Ridarle il sorriso.


_

L'accompagnai fino sotto il porticato di casa sua.
"Grazie della bela giornata Vampiro egocentrico!" disse sorridendomi.

"Grazie a te...per la sorpresa, Permalosa!" ricambiai il sorriso.

"Bhe...io...vado, buona notte Damon."

"Buona notte Elena." E prima che chiudesse la porta... "Elena?"

"Si.."

"Amici?"

"Si Damon.... amici, dinuovo amici." mi sorrise un ultima volta prima di chiudere la porta.
E fui finalmente felice. Di nuovo felice.
Ero riuscito a riaverla. A riavere la nostra amicizia.
Sapevo che non mi sarebbe mai bastata.... ma preferivo averla amica, che non averla affatto.
Lei era tutto quello di cui avevo bisogno, tutto quello che mi serviva per stare bene, per sentirmi vivo. Lei era l'amore della mia vita, e anche se non avrei mai avuto il suo cuore....potevo comunque fare parte della sua vita.

_

Mi svegliai presto, nonostante avessi dormito poco piu' di 3 ore.
Avevo passato la notte ad organizzare ogni minimo particolare. Volevo rendere perfetto un giorno speciale come quello di oggi.
Perchè non era un giorno qualunque.

Salii in macchina diretto verso casa SUA.


"Ciao...che ci fai qui..così...presto?” chiese stupita nel vedermi davanti alla sua porta di mattina presto.
Era ancora in pigiama.
Una codina mal fatta raccoglieva i suoi capelli, e nonostante avesse ancora i segni del cuscino sul viso, era perfetta. Come sempre.
Un angelo sceso in terra, un angelo che avrebbe potuto salvare la mia anima con 2 semplici parole.

"Buon compleanno Permalosa!!!" esclamai porgendole una margherita e accennando un inchino.

"G...grazie!" le sue guance si colorarono di un rosso acceso, imbarazzata ma al cotempo felice afferrò il fiore che le avevo offerto e mi sorrise.

Oggi niente scuola!” esclamai improvvisamente per cercare di toglierle l'imbarzzo di quel momento.

Che vuoi dire niente scuola? Damon non posso saltare scuola..lo sai!”

bla...bla..bla... dai Elena è solo per oggi, domani tornerai ad essere la secchia che mio fratello tanto ama! Oggi cerca di uscire dal tuo stato vegetativo e VIVI!”

Mi guardò con aria sospetta.
Ma notai chiaramente un filo di tristezza quando nominai Stefan. Evidentemente il fatto che lui mancasse proprio oggi, proprio il giorno del suo compleanno, l'aveva ferita più di quanto lei volesse far credere.
E il mio compito oggi era proprio quello di farla stare bene, farla sorridere...toglierle la delusione che l'assenza di mio fratello le aveva dato.

Tu non me la conti giusta Damon Salvatore... cos'hai in mente?!” stropicciò le sopracciglia.

"quante domande!!! devo aggiungere CURIOSA alla mia lista 'DIFETTI DI ELENA GILBERT' !!" dissi fingendo di prendere appunti sul palmo della mia mano.

"Spiritoso!!"

"su dai, va a metterti qualcosa addosso, non vorrai mica uscire in pigiama? Ti aspetto in macchina!"

"Damon non pos-"

"TI ASPETTO IN MACCHINA" ripetei allontanandomi dalla porta.

_


"Allora sei pronta per la prima tappa della tua super giornata?"

"Certo che si!" disse sorridente e incuriosita mentre appoggiava i piedi sul cruscotto.

"No,no! Metti giu' quei piedacci dal mio cruscotto!"

"Oggi è il mio compleanno....quindi, posso fare quello che voglio!"

"Ma anche no!"

"invece si"

"invece no"

"Tanto lo so che mi vuoi bene e che mi farai lasciare i piedi sul cruscotto quindi inutile che insisti!"

Non sprecai altro fiato per risponderle. Aveva ragione.
Le avrei sempre fatto fare quello che voleva, sempre.
E questo non perchè le volessi bene, ma perchè l'amavo... e la sua felicità era la prima cosa per me.

Allungò le mani sullo stereo e accese la radio.
Iniziò a pacioccare con le stazioni finchè non trovò la canzone che piu' le garbava.


"Ti prego dimmi di no!" la guardai perplesso sconvolto dalla canzone che aveva scelto.

"no cosa? Non ti piace Vanessa Carlton?"

"Direi di no...sembra una gallina a cui hanno appena tagliato le corde vocali!"

"esagerato....dai è carina, allegra..." sorrise

"è da SFIGATI!!" reclamai.

"è il mio compleanno Damon....quindi..." alzò il ditino per ricordarmi quello che mi aveva detto poco prima.

"quindi mi farò forare i timpani da questa cornacchia!"

"bravo! Così ti voglio!" disse regalandomi uno dei suoi mega sorrisi, capaci di toglierti il fiato.

"If I could fall Into the skyyy, Do you think time Would pass me by, 'Cause you know I'd walk A thousand miles.... If I could Just see youuuuuuu..... Tonight!!!"

Iniziò a cantare anche lei a squarciagola mentre si dimenava tipo posseduta seguendo il ritmo della canzone. O almeno...tentando di seguirlo. Era tanto intonata quanto scordinata.

"ora le cornacchie sono due!" alzai gli occhi al cielo.
Mi fece la linguaccia continuando il suo duetto con Vanessa.

"Grazie al cielo il compleanno si festeggia una volta l'anno!" scoppiai a ridere ma subito fui rimesso a posto da una gomitata sul fianco. Il solito colpo basso di Elena Gilbert.

_


"Eccoci arrivati!"

Dopo 2 ore di viaggio alietati da canzoni demenziali, rese ancora più tali dai suoi tentativi di intonarle.... finalmente arrivammo a destinazione.
Avevo affittato una barca per portarla a fare un giro sull'oceano.
Uno dei suoi sogni.
Piu' volte in passato aveva raccontato a me e Stefan quanto amasse il mare, quanto avesse sempre sognato da piccola di possedere una barca e attraversare l'oceano.
Dopo la morte dei suoi genitori però, ogni suo sogno di bambina era sprofondato con loro in quel lago. Il lago dove i suoi genitori avevano perso la vita. Il lago dove lei era sopravvissuta e loro no.

"Ma..."

"Si." le sorrisi.

"Prego Madmoselle!" le porsi la mano e l'aiutai a salire a bordo.
Lo skipper ci salutò alzando il cappello.

"Damon ma..."

"Sognavi di avere una barca no? Eccola!! Non è di tua proprietà come desideravi da piccola, ma per oggi lo sarà!" le sorrisi di nuovo e scorsi una piccola lacrima brillare nei suoi occhi, e scendere lungo il suo viso.

"Grazie io...io...non ho parole!" disse semplicemente, asciugandosi con il palmo la guancia.

"mi basta vederti felice Elena, oggi è il tuo compleanno, è questo che conta!" le sorrisi cercando di mascherare la mia emozione, e con essa i miei veri sentimenti.

"Grazie Damon" sorrise mentre si avvicinò alla prua, e si incantò a guardare l'oceano.

"Possiamo partire Signori?" chiese lo Skipper.

"Si, grazie!" risposi, e mi avvicinai ad Elena che era ancora persa nei suoi pensieri.

"Perchè tutto questo?" chiese quando mi sentì dietro di lei.

"Perchè no?" domandai.

"Damon...non dovevi, cioè, è solo un giorno come un altro, e ...non c'era bisogno di tutto questo!" disse abbassando lo sguardo.

"Dov'è finita la presuntuosa che in macchina dava ordini?" le diedi una spallata cercando di farla sorridere dinuovo. "Te lo meriti Elena, è il tuo compleanno e devi essere felice.... so che ti manca Stefan, e so anche che non potrà venire come invece ti aveva promesso...e anche se cerchi di nascondere la tua delusione io la leggo nei tuoi occhi, la percepisco dalla tua voce!"

"Stefan...è...è molto impegnato." disse per giustificarlo. "Voleva venire, lo voleva tanto. Ma il coach Smith non gliel'ha permesso. E poi domani ha una partita importante...e deve..."

"Elena non devi giustificarlo..." la interruppi, "so che è impegnato, e so che vorrebbe tanto essere al posto mio. Lo so bene, ti ama molto.... ma so anche che TU lo ami molto, e non devi fartene una colpa se in fondo al cuore ce l'hai con lui per non essere riuscito ad esserci. E' giusto che tu ci stia male, non devi sempre pensare agli altri, ai loro bisogni, o a quello che è giusto per loro...ogni tanto pensa anche a te, a quello che vuoi tu, a quello che desideri TU!"

Mi guardò con gli occhi dinuovo lucidi.
"Vorrei fosse qua." sussurrò mentre perdeva i suoi occhi in quelle acque profonde.

"Lo so." dissi col cuore in pezzi.
Ed era vero. Sapevo bene che avrebbe preferito il suo Stefan a me. Era sempre stato così, e lo sarebbe stato sempre. Avrei voluto lasciare che le lacrime che pungevano i miei occhi uscissero, ma non potevo. E così, le ricacciai, come ormai ero abituato a fare.

"Ma.... sono felice che tu sia con me" disse col sorriso sulle labbra. Come se fosse riuscita a leggere la sofferenza nel mio cuore. Come se per la prima volta avesse capito quello che realmente sentivo. "Grazie Damon!" posò un bacio sulla mia guancia e in quel momento sentii il mio cuore ricomporsi sotto quel tocco delicato. Era in grado di spezzarlo .... ma al tempo stesso riusciva a cicatrizzare le ferite solo con un piccolio gesto.

___________________________________________________________________________________________________

Allora??? che ne pensate??

non è dolcissimo il nostro Damon T___T

io lo amo troppoooo è unico.

Sta provola di Elena se spiccia a togliersi i salami dagli occhi?

cmq, il nostro Damon ha ancora un pò di assi nella manica, stupirà ancora la nostra Elena per il suo compleanno..percià rimanete con noi XD al prossimo capitolo

vi adorooo

crys



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Capitolo 7
*** True Friendship never Ends ***


cap 7 TDT

Buongiorno mie adorate Damonine *__*

e non solo ;)

innanzitutto GRAZIE per le splendide recensioni e l'affetto dimostrato...sono contenta che la mia storia riesca a farvi battere il cuoricino *_*

questa settimana non sono riuscita a rispondervi privatamente e a mandarvi gli spoiler perchè sono stata incasinatissima tra lavoro e utlime cose del trasloco...quindi spero mi perdonerete...

godetevi il capitolo.... 

MA GODETEVELO PROPRIO ;)

Cap. 7 True Friendship never ends

L'aimicizia è un'anima sola che vive in due corpi
(Aristotele)


"Damon per quanto dovrò tenere ancora questa stupida benda?"


"Finchè non smetti di piagnucolare come una bimba viziata!"

"Non sto piagnucolando come una bmbina viziata!" disse imbronciando il musetto. Respinsi la voglia di baciarle quelle labbra tremendamente irresistibili.

"gne gne!" la provocai e in risposta ricevetti una bella linguaccia.
Sorrisi e afferrai la sua mano. Esitò per un momento, cercando di ritrarla, ma poi si lasciò andare stringendo forte la mia. A quel contatto sentii la mia pelle riempirsi di brividi.

"Attenta che qui c'è uno scalino" l'aiutati a scendere dalla barca, ma inciampò e cadde tra le mie braccia.

Il suo viso a pochi centimetri dal mio. Sentii il suo cuore battere in modo irregolare. Inghiottii rumorosamente la saliva cercando di respingere dinuovo la vocina che mi urlava di baciarla, di fondere le mie labbra con le sue e non lasciarla più.

"Sei...sei proprio un'imbranato" disse con un filo di imbarazzo e le guance leggermente arrossate.

"Sei tu che non ti reggi in piendi" replicaii


"Ti ricordo che ho una benda nera davanti agli occhi che mi impedisce di muovermi con agilità, TU dovresti evitare di farmi cadere"

"bla bla bla...ok, dai siamo quasi arrivati...ancora qulache passo, credi di farcela a camminare eretta per pochi metri?" lasciai fuggire una risata.

"Simpaticone!" strinse forte la mia mano e con l'altra si aggrappò saldamente al mio braccio.

"Voilà" esclamai sfilandole la benda.
Non parlò.
Rimase in silenzio per un attimo, a guardare quello che le avevo preparato.
Eravamo sbarcati su una piccola isoletta, e avevo fatto apparecchiare un piccolo pic-nic proprio nel mezzo di questa.
Era un'isoletta molto piccola, e solitaria. Nessuna forma di vita a parte noi.

"Da grande volevo avere una barca e possedere un'isola tutta mia dove poter scappare quando volevo stare sola, dove rifugiarmi quando ero triste, e rilassarmi quando ne avevo voglia!" citai le sue parole.
Il sogno di una bambina cresciuta troppo in fretta.
Una ragazzina che aveva perso i genitori.
Una donna che viveva in un mondo che forse solo da bambina pensava potesse esistere, un mondo fatto di vampiri buoni e cattivi, di licantropi e stregoni.

"Damon...ma..."

"Ho delle buone conoscenze... Per il resto della giornata questa isoletta sarà tua...." le sorrisi mentre vidi nei suoi occhi una lacrima brillare, mi regalò un sorriso e si buttò tra le mie braccia stringendomi forte a se. 

"Grazie Damon, grazie...questo ...è davvero...Grazie!" sentii le sue lacrime bagnare il mio collo.
Avvolsi le mie braccia intorno a lei ricambiando così quell'abbraccio pieno d'affetto.
Avrei voluto fermare il tempo. Vivere di quel momento, vivere di quel pò d'amore che mi stava regalando.
Accarezzai la sua schiena.

"Buon Compleanno Elena!" le sussurrai all'orecchio.

-

"Credo che potrei rotolare! Ho mangiato come una maialina!"


"Esagerata! Per un pò di tramezzini e della frutta!"

"E la torta di mele, e le ciambelle, e i biscotti al cioccolato!" si lasciò cadere sulla coperta.
Mi sdraiai accanto a lei.
Teneva gli occhi chiusi e un sorriso dipinto sulle labbra.
Rimasi per un pò a guardarla.

"Non pensi che sia meraviglio?" chiese continuando a tenere gli occhi chiusi.

Si. Tu sei meravigliosa.- avrei voluto risponderle.
"Cosa?" mi limitai a dire.

"Tutto questo... questo posto, il rumore delle onde, i gabbiani, il sole caldo che ti entra nelle ossa"

"Si, in effetti qui è TUTTO meraviglioso" rimasi con lo sguardo fisso su di lei, che aprì gli occhi e si voltò a guardarmi.

"Grazie Damon" mi sorrise "Sai, se non fosse che oltre queste acque ho una vita ad attendermi...ed un fidanzato, rimarrei qui per sempre...lontana da tutta la realtà che mi circonda, vampiracci compresi" sorrise dinuovo e poi tornò a fissare il cielo.

Il fatto di essere riuscito a strappagli tutti qui sorrisi e averla resa felice nonostante la lontananza da Stefan mi rimpii il cuore di gioia. La sua felicità era la mia. E in quel momento avrei davvero voluto rimanere lì per sempre. Con lei.
Quanto amore avrei potuto darle, sapevo che l'avrei resa davvero felice. Non che mio fratello non lo facesse, ma io avrei sempre e solo messo lei davanti a tutti, e mai...mai avrei rinunciato a lei, ne per un campionato di football ne per la fine del mondo.
Io avrei vissuto di lei. Solo ed esclusivamente di LEI.

"Guarda Damon!! quella nuvola...sembra un coniglio!!" puntò il dito verso il cielo e scoppiò a ridere.

"Ma quale?"

"Quellaaaa!!" continuò a puntare il dito in un punto ignoto "Avvicinati Babbione!"
Portai il mio viso vicino al suo, le nostre guance si toccavano. Appoggiai la testa contro la sua.


"La vedi..quella!" mise la mano davanti al mio viso conducendolo fino all'ammasso di nuvole dove lei aveva visto comprire questo fantomatico coniglio.

"Ehm...a me tutto sembra meno che un coniglio!" scoppiai a ridere

"Ma non vedi la codina a batuffolo, e le orecchiette allungate...daiii si vede, sembra un coniglio!"

"A me sembra uno spiedino di pollo!"


"Uno spiedino di pollo???? dimmi come fa a sembrare uno spiedino di pollo"

"Non lo so, ma di certo non è un coniglio!"

"Non capisci una cippa!" replicò mettendosi a braccia conserte.
Si voltò a guardarmi fingendosi offesa. Il suo naso sfiorò il mio.
Eravamo sdraiati, uno attaccato all'altro e i nostri visi così vicini che mi bastava respirare in modo un pò più deciso e le nostre labbra si sarebbero toccate.
I suoi occhi scesero sulla mia bocca. La sentii deglutire. Poi tornò a fissare i miei occhi. Le guance le si arrossarono lievemente.
Si voltò di nuovo con lo sguardo verso il cielo.

"Comuque è un coniglietto"

"Invece è uno spiedino di pollo"


_

"Pronti per tornare a casa?" chiese lo skipper non appena ci vide tornare a bordo

Quanbto avrei voluto rimanere lì. Quanto avrei voluto non tornare più alla realtà. Ero stufo di essere l'amico,
e per pochi istanti di quella giornata mi sembrò davvero di essere stato qualcosa di più per lei. Ma era solo un'illusione. L'illusione di una giornata. Ero sempre Damon, l'amico. E per quanto il mio cuore volesse lottare per cambiare le cose, non avevo altra scelta se volevo starle accanto. Non avevo speranze di comperete con il vecchio e buon Stefan.

Ci sistemammo sul divanetto che dava sulla poppa della barca.
"Direi che per concludere questa serata, ci vuole un pò di Champagne!" esclamai facendo cenno allo Skipper

"Hai fatto le cose in grande!" disse Elena stringendosi nelle sue braccia, si era alzato un venticello fastidioso e la vidi rabbrividire.

"Non faccio mai nulla a caso..."ammisi "tieni, metti questo" le porsi il mio giubotto di pelle

"E tu?" chiese preoccupata

"Sono un Vampiro Elena, non mi prenderò di certo un raffreddore per non aver messo la giacca" sorrisi e rimanemmo in silenzio a fissare il cielo che ormai si era fatto scuro.

"Una stella cadenteeeee!" esclamò eccitata.


"esprimi un desiderio..." la incitai.
Premette forte gli occhi, e con le mani sul viso si concentrò per esprimerlo.
"Fatto!" eslamò soddisfatta.
Quanto avrei voluto essere io quel desiderio urlato in gran silenzio ad una stella.

"Ok...forse non è questo il tuo desiderio...ma tieni!" le porsi una piccola scatolina nera.

"Damon ma...non-non dovevi...hai già fatto tutto questo!"


"Si ma questo rimarrà solo il ricordo di una giornata, questo invece...spero possa rimanere il ricordo di sempre"
Lo aprii, e rimase a guardarlo emozionata.
Era un braccialetto d'argento su cui pendeva un ciondolo a forme di cuore con incisa la parola:

True Friendship never ends.

"Posso?" chiesi afferrandolo, Mi porse il suo polso e misi il bracciale dove speravo rimanesse per sempre.


"Damon, è...è bellissimo" continuava a guardare il ciondolo con gli occhi visibilemente emozionati, e le lacrime lì in bilico. Una riuscì a fuggire e scivolare dolcemente sul suo viso.
Allungai la mano e l'asciugai.

"Elena, sei una persona splendida, e ..ti ringrazio per avermi dato una seconda possibilità...questo è per dirti che la nostra amicizia per me è la cosa più importante, la cose che mi rende sopportabile questa vita di dannazione eterna, la tua amicizia è ciò che mi da la forza di essere un uomo milgiore, o almeno di provarci...per questo GRAZIE." le sorrisi continuando ad accarezzare la sua guancia.

Strofinò il suo viso al palmo della mia mano.

"Ti voglio bene Damon...e te ne vorrò sempre!" i suoi occhi dolci mi fissavano, perdendosi nei miei.
Improvvisamente il suo viso si avvicinò al mio, mi diede un bacio sulla guancia, e poi tornò a guardarmi negli occhi.
Il mio cuore ebbe un sussulto.  Perchè era così bella?
Perchè non riuscivo a guardarla senza desiderare di perdermi in quelle labbra carnose, morbide e calde?
Perchè non riuscivo a farla uscire dalla mia testa e dal mio cuore?
Perchè non riuscivo  a vederla come una semplice amica?

E mentre la mia testa si tormentava con quelle stupide domande...i nostri occhi continuavano a fissarsi. In silenzio, a pochi centimetri l'uno dall'altro. 
Feci un lungo sospiro, e improvvisamente, senza che ebbi il tempo di rendermene conto, le sue labbra si posarono sulle mie.
Erano calde, morbide...proprio come le ricordavo...mi sembrava di volare, mi sembrava di sognare.
Elena mi stava baciando. Mi baciava con le lacrime agli occhi, mi baciava con impeto, passione e un velo di dolore.
Le mie mani afferrarono il suo viso stringendolo forte, premendolo contro il mio.
Avevo paura che fosse solo un'illusione, avevo paura che svanisse via come nei miei sogni....
Avevo paura di svegliarmi e rendermi conto che lei non c'era.







______________________________________________________________________________________________________________________

*_____________* AWWWWWWWWWWWWWWWWW NON AVETE ANCHE VOI GLI OCCHI A CUORICINOOO ??? *___*

Io sto volando 3 metri sopra il cielo *___________*

che è successo alla piccola Elena? sta togliendo i prosciuttazzi da davanti agli occhi o si è drogata pesantemente??? XD

a voi le ipotesi... ;)

al prossimo

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Capitolo 8
*** The Same Mistake....again ***


TDT

Buonasera mie adorate stelline *_* come va?
passato un buon week end? Spero di si... 

Allora, avete fatto le vostre ipotesi in merito ad Elena e al suo gesto *_*  ???(che io reputo il piu' sensato che abbia mai compiuto U_U ma questi sono dettagli!) 

Ok....il nuovo capitolo vi dara le risposte che cercavate.... o almeno, spero XD

Non mi resta che ringraziare tutte per l'affetto, la dolcezza, e le splendide parole che sempre scrivete.... SIETE FANTASTICHE!

Non mi stancherò mai di ripeterlo *_*

Buona lettura... 

Cap. 8 The same mistake...again


Tutte le passioni ci fanno commettere errori,
ma l'amore ci induce a fare i più ridicoli.

(François de La Rochefoucauld)

Non riuscivo a prendere sonno.

Continuavo a pensare e ripensare a lei.
Come flashback le immagini si ammassavano nella mia mente riportandomi su quella barca, dove le sue labbra prima avevano indugiato, poi si erano posate sulle mie.
Mi siforai le labbra....mi sembrava di riuscire a sentire ancora il gusto dolce del suo burrocacao al lampone. Era successo tutto così in fretta....ma come ogni cosa bella, era anche finito in modo altrettanto veloce.

"Damon....scusa" si allontanò improvvisamente coprendosi la bocca come a voler cancellare quello che aveva appena fatto. "Non...non so che diavolo mi sia preso!" si alzò di scatto allontanandosi da me.


"Elena" le mie braccia afferrarono le sue braccia mentre lei continuava a darmi le spalle e fissare l'oceano.

"Ti prego Damon, non dire niente..." la sua voce era fredda e tagliente, sentivo che stava per innalzare nuovamente la bariera tra di noi.

"Elena come faccio a non dire nulla?...non posso fingere che non sia successa, e nemmeno tu..."


"Damon è stato solo un'errore...una debolezza...ti prego NON parliamone più" le sue parole mi colpirono dritto al cuore, bruciandomi come un paletto di legno conficcato proprio lì...dove il mio cuore aveva smesso di battere ormai da secoli. Ferendomi per l'ennesima volta...

"Un errore Elena?" la voltai con la forza, obbligandola a guardarmi negli occhi. Stava piangendo, ma il suo viso continuava ad essere duro e deciso "guardami negli occhi cazzo! Guardami e dimmi che il tuo cuore non batteva all'impazzata...guardami e dimmi che le tue labbra non mi stavano

bramando.... io ho sentito Elena...ho sentito il tuo cuore, e il tuo sangue caldo pulsare al suo interno.... non è stato un errore e tu lo sai!"


"E' STATO UN ERRORE" scandì bene quelle parole.
La sua voce rotta dal pianto, i suoi occhi scuri che mi fissavano...
il mio cuore che si lacerava a quelle parole fredde...a quelle parole che sapevo non essere vere.

"continua a mentire a te stessa....per me va bene...ma sai bene quanto me che NON è la verità"

"e sentiamo Damon!!! illuminami!!!! quale sarebbe la verità??? che ti amo alla follia? Che senza di te non posso vivere? Che dovrei lasciare Stefan e correre tra le tue braccia? ILLUMINAMI"


"la sappiamo entrambi.... quel bacio non è stato un errore...ma se vuoi credere che lo sia stato, per me va bene... lo cancellerò dalla mia mente....sarà come se non fosse mai accaduto"

Erano state le mie ultime parole. Avevo trasformato il dolore in rifiuto.

Non volevo ancora una volta mostrarmi debole, mostrarle il mio cuore...Voleva credere che era stato tutto un errore, una debolezza dovuta all'emozione del momento?
Bene!!! l'avrei lasciata nella sua convinzione. Le avrei dato quello che voleva.

Indifferenza.


Avrei cancellato quel bacio dalla mia mente... ma non dalla sua. L'avrei fatta convivere con quel ricordo, che l'avrebbe aiutata o ad aprire gli occhi, o a vivere per sempre nel rimorso.


-


Erano passati 3 giorni.

Non si faceva sentire, ne vedere. Più di una volta avevo cercato di resistere all'impulso di chiamarla, ma non a quello di vederla.

Ogni sera, dopo il mio spuntino notturno, passavo da casa sua. Mi arrampicavo al pesco che dava verso la sua finestra e la guardavo dormire.

Una notte però il suo sonno sembrava disturbato da un incubo, la guardavo dimenarsi nel letto, e avrei tanto voluto essere lì accanto a lei per farla calmare. Quando si alzò di scatto spaventata, e voltò il suo sguardo verso la finestra ebbi il tempo di sparire in modo che non mi trovasse a spiarla.
L'ultima cosa che volevo era alimentare il suo "rifiuto" nei miei confronti.


Sentii bussare alla porta.
Finalmente il tizio delle pizze era arrivato! Avrei potuto bere un pò di sangue fresco e poi magari assaggiare anche un pezzo di pizza.
Sentii battere di nuovo.

"Ho capito!! sto arrivando!" era meglio per lui che non mi facesse perdere la pazienza, prima che l'avrei mandato a casa mal concio....o peggio ancora, non l'avrei mandato affatto.

Aprii, ma davanti ai miei occhi c'era lei.

Elena Gilbert.



______________________________________


ELENA POV

"Stupida, stupida, stupida!!!
Caro diario,

oggi ho fatto la cosa più stupida e insensata della mia vita!!!
Ma cosa mi passava per la mente?
Non riesco a non pensarci....non riesco a trovare un motivo plausibile per quello che ho appena fatto!!!
L'ho baciato!!
Ho baciato Damon Salvatore!
Ma che diavolo avevo per la testa?
Non riesco a smettere di piangere... non riesco a smettere di sentirmi in colpa...per Stefan...
ma anche per Damon, gli ho urlato le peggiorni parole...sono stata crudele, senza che lui ne avesse colpa... dopo tutto non mi ha mica chiesto lui di baciarlo!!
Che stupida!!
se ci penso....non riesco a non innervosirmi!!
Se Stefan lo scoprisse....non voglio nemmeno pensarci...
Devo dirglielo? O come ho detto a suo fratello dobbiamo solo cancellare quel ricordo e fingere che non sia mai successo?

-


"Caro diario,
sono nervosissima!! una parte di me vorrebbe chiamarlo e parlargli...affontare quello che e' successo e recuperare la nostra amicizia....l'altra parte di me mi urla di non farlo!
Ma cosa pensava? Ricordo ancora le sue parole:

"continua a mentire a te stessa....per me va bene...ma sai bene quanto me che NON è la verità"

Ma chi si crede di essere? Pensa davvero che io provi qualcosa per lui?

Come fa anche solo a credere a una cosa simile.

IO AMO STEFAN SALVATORE.

Come osa sputarmi quelle parole in faccia sperando che io le accetti e che mi butti tra le sue braccia.
Ma poi, è quello che vorrebbe?
Credo davvero che Damon provi qualcosa per me? Magari anche lui come me è arrabbiato e amareggiato per questa cosa... magari anche lui si chiede 'ma che diavolo pensava di fare Elena baciandomi?'

si lo starà pensando...ne sono sicura!"

Chiusi il diario riponendolo nel suo solito posto, il baule davanti al mio letto.

Guardai il telefono, nessuna chiamata.
Respinsi la voglia di cercare il suo nome in rubrica e premere il tasto 'chiama'. Dopo tutto ero stata io quella a chiedergli di dimenticare tutto e di non parlarne mai piu'. Ero stata io quella che non aveva proferito parola durante il ritorno a casa quella sera.
Ero stata io a scendere sbattendo la portiera, senza salutarlo. Ero stata io a non farmi sentire per 3 giorni e a non volerlo vedere. Lui stava semplicemente rispettando il mio volere.
Una strana sensazione mi colpii al cuore.

Senso di colpa.

Dopo tutto quello che lui aveva fatto per me, per rendere perfetto il mio compleanno, io l'avevo ringraziato baciandolo e poi urlandogli contro, tagliando ogni rapporto con lui.

Stupida!

Andai in cucina e aprii il frigo.

"buongiorno" la voce di Jenna mi fece sobbalzare.

"Jenna quando sei arrivata?" l'abbracciai.

"Stamattina, ma non volevo svegliarti!"

"come è andato il tuo soggiorno in Florida?"

"mmm...piacevole..." sorrise

"quel sorrisetto non me la conta giusta!" le diedi una gomitata prima di versare del caffè in due tazze.

"bhe, diciamo che mi stavo annoiando a morte con tutte quelle conferenze...poi, è arrivato Alaric ad allietare le mie giornate e..le mie nottate!"

"JENNAAA!" la guardai con gli occhi sbarrati "non voglio entrare nei particolari"

"Elena non sei più una bambina...certe cose ...le fai anche tu con il tuo Stefan!"

Il tuo Stefan.

A quelle parole abbassai timidamente lo sguardo.

"Ehi tutto bene?" chiese Jenna avvicinandosi.

"si si, tutto ok... è solo.."

"ti manca vero?"

"moltissimo...." ammissi


"dai manca poco ormai, ancora una settimana e mezzo e poi lo riabbracci!"

Il pensiero di abbracciarlo e nascondergli quello che era successo...mi uccideva.

Non volevo mentirgli. Non avevo mai mentito a Stefan.

"già" mi limitai a rispondere.

"allora? Com'è andato il compleanno? "

"be...bene" ammisi imbarazzata, sentii le guance colorarsi di rosso.

Senza un motivo, sentii l'impulso di baciarlo.

Le mie labbra sulle sue prima dolci, poi bramose.
Le sue così dolci, non le avevo mai immaginate così.
Erano morbide...così diverse da quelle di... di... STEFAN!
Mi staccai subito cercando di liberarmi dalla sua presa.
Ma che diavolo stavo facendo?

Scossi la testa cercando di liberarmi da quel ricordo che tormentava da 3 giorni la mia mente...e le mie notti.



"e questo cos'è?" chiese afferrando il mio polso e guardando il braccialetto.

"è... è un regalo di Damon!" abbassai di nuovo lo sguardo.

"wow! Che pensiero dolce! Non si ingelosirà Stefan?" mi fece l'occhiolino.

"Perchè dovrebbe? È solo un regalo! Uno stupido regalo!" risposi scontrosa.

"Elena stavo solo scherzando!! sei sicura che vada tutto bene?" corrugò la fronte scrutando il mio viso.

"A meraviglia Jenna! Ora ...è meglio che vada a studiare un pò...domani ho un test molto importante!" corsi dritta in camera cercando di nascondere le mie lacrime.
Ottimo Elena! Anche oggi sei riuscita a piangere!

Sentii il telefono squillare.

Il mio cuore prese a battere all'impazzata. Aveva deciso di rompere finalmente il silenzio di questi 3 giorni?
Lo afferrai, ma non era Damon.
Era Stefan.
Esitai per qualche secondo. Poi, tirai un lungo respiro e risposi.

"Ehi...ciao" dissi cercando di nascondere tutto il mio tormento.

"ciao amore! Tutto bene?"

La sua voce era così dolce, così...bella...era capace di farmi calmare, di cullare i battiti del mio cuore, e aiutarmi a trovare la pace.

"ora si!" dissi asciugando la lacrima che scese a bagnare la mia guancia destra.

"che succede Elena? La tua voce...stai piangendo?"

"no Stefan, sono solo...felice di sentirti... mi manchi amore!" e mentre pronunciavo quelle parole sentii il senso di colpa pungermi dritto al cuore.

Sentii la voglia di vomitare. Mi facevo schifo....stavo mentendo al mio ragazzo.
Perchè non trovavo il coraggio di dirgli la verità?
Perchè sentivo che nascondergli quello che era successo era l'unica alternativa?
Dopo tutto non significava nulla...perchè mentire?

"Anche tu mi manchi Elena...vedrai amore, passeranno in fretta questi ultimi giorni...e finalmente potrò sentire il tuo profumo...e stringerti forte a me."

"non vedo l'ora"

Mi sdraiai sul letto ascoltando i suoi racconti sulle giornate di campionato, su come stesse legando con Matt, i racconti sugli scherzi di spogliatoio...su come da tempo non si sentiva così 'umano'.
Io continuavo ad ascoltare, senza dire una parola...
Sorridevo e nel frattempo asciugavo le lacrime che silenzione bagnavano il mio viso
Quando mi salutò per tornare agli allenamenti...
scoppiai a piangere, e presi a tirar pugni al mio cuscino.
Cosa mi stava succedendo?
Come potevo mentire proprio a lui?

Presi il telefono e mandai un sms a Bonnie.
Ho bisogno di parlarti....posso venire da te?

La sua risposta non tardò ad arrivare

Ti aspetto.
xx


-


Appena entrai le buttai le braccia al collo.

Scoppiai nuovamente in lacrime.

"Ehi...ehi...Elena che succede?" mi accarezzò dolcemente i capelli e mi invitò ad andare in camera sua.

Ci sedemmo sul letto e le sue braccia mi strinsero in un tenero abbraccio.

"Calmati Elena, respira...e...dimmi cosa succede!"

"L'ho baciato!" fu l'unica cosa che riuscii a dire mentre i singhiozzi spezzavano il mio respiro.

"chi?"

"Damon!" mi portai le mani al viso cercando di nascondere il mio volto.

"Hai...hai baciato Damon?" i suoi occhi si splancarono increduli. "ok....mi sono persa qualcosa..."

"Non so che mi è preso...eravamo su una stupida barca in mezzo all'oceano... guardavamo le stelle, poi le sue parole così dolci, il suo regalo..." dissi sventolando il polso "il suo punzecchiarmi sulla forma di una stupida nuvola...quell'isola deserta...il pic nic sulla spiaggia... Bonnie non so che mi è preso...e... l'ho baciato!"


"alt! alt! Mi sono persa alla barca e le stelle!"

Le raccontai tutto per bene.
La sorpresa della barca, poi l'isola. Il regalo. Ogni cosa.
Lei mi ascoltava guardandomi con un'espressione che non sembrava affatto stupita, come se desse per scontato che Damon potesse fare certe cose.

"...e ora non so che fare...non so se riuscirò a mentire a Stefan...non so.."

"vuoi davvero mentire a Stefan?" chiese incredula

"cos'altro potrei fare? Dirgli 'Ehi amore, sai mentre tu eri via, io non sapevo che fare e così ho baciato tuo fratello...ma non ero ubriaca...anzii, ero lucidissima! Non ti da fastidio vero'?"

"Se lo ami davvero..."

"Bonnie qui non si tratta di amarlo o meno....si tratta di dire a Stefan una cosa priva di significato, e alimentare il suo odio verso Damon..."

"se si tratta di qualcosa che non ha significato ..perchè nascondergliela?"

"te l'ho detto...non voglio che litighi con Damon, ancora..."

"quindi fammi capire...tu hai baciato Damon, questo per te non significa nulla, ma Stefan non deve saperlo altrimenti litigherà con suo fratello!"

Alzai le sopracciglia per indicarle quanto ovvia fosse la sua esclamazione.

"Hai parlato con Damon?" disse scutendo la testa contrariata.

"che centra Damon adesso?"

"Sveglia Elenaaa!!! l'hai baciato...lui in questa storia centra eccome!"

Abbassai lo sguardo. "No!"

"no cosa?"

"non gli ho parlato, mi ha fatto innervosire con le sue stupide supposizioni, e gli ho detto di cancellare tutto..che era uno stupido errore e che non volevo piu' parlarne!"
Scosse di nuovo la testa.

"perchè fai quella faccia?" chiesi con tono acido.

Possibile che parlare di Damon mi facesse diventare asprà con tutti?

"Elena...hai provato a pensare che lui fa quelle supposizioni perchè forse....sono vere?"

"TU SEI PAZZA!" scoppiai a ridere "Io non ho baciato Damon perchè lo amo o perchè sento il bisogno di amarlo... a dire il vero..non lo so nemmeno io perchè...vorrei solo non pensarci ogni santo giorno e non sognarmelo di notte...vorrei solo ...dimenticare..."

"ne sei sicura Elena?"


Non risposi. Da un pò di giorni a quella parte non ero più sicura di niente.
Nemmeno di me stessa.

"Elena dovresti parlargli...Damon, tiene molto a te....vedrai che, sistemerete questa cosa...qualsiasi cosa sia...e se veramente non è significato nulla...riuscirai a passarci sopra...e a parlarne a Stefan...diversamente..." lasciò in sospeso la frase, ma avevo già capito dove voleva parare.

"Non crederai davvero che...voglia nasconderlo solo perchè..."


"Elena, devi solo guardare nel tuo cuore...lì troverai la risposta a tutte le tue domande.
Mentire a Stefan...o mentire a Damon?"


-

Guidavo con le parole di Bonnie che continuavano a ronzarmi in testa, non riuscivo a credere che potesse anche solo pensare che io..... potessi provare qualcosa per Damon.

Io non provavo nulla per Damon. Nulla che andasse oltre l'affetto fraterno.
Damon era mio amico, nient'altro.
Ferma al semaforo guardai il ciondolo che brillava al mio polso.

True friendship never ends

Il mio cuore sussultò a quelle parole.

La vera amicizia non finisce mai....

Feci inversione e andai dritta verso casa Salvatore.
Dovevo vederlo.
Bussai alla sua porta con il cuore che tremava.

-Quel bacio non è significato nulla! Quel bacio non è significato nulla!-

continuavo a ripetermi mentre aspettavo che venisse ad aprire, divorandomi quelle poche ugnhie che avevo.

-Quel bacio non è significato nulla! Quel...


Aprì la porta.
Quando vidi il suo viso spuntare davanti ai miei occhi....sentii una strana sensazione percorrere la mia schiena e riempire la mia pelle di brividi.
Il mio cuore prese a battere all'impazzata.


______________________________________________________________________________________________________________

Allora???
che ve ne pare??? *_* cosa ci farà Elena davanti casa di Damon?
Vorrà mettere in chiaro le cose? o richierà di cadere di nuovo nello stesso "errore"

La canzone vi piace??? l'ho messa due volte perchè ci stava bene in tutte e 2 i pezzi...visto le parole XD
adoro sta song...e adoro James *_*
awwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww

al prossimo capitolo ;)

baci
Crys

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Capitolo 9
*** Only One ***


TDT CAP

Eccomi tornata alla riscossa!!! XD

vi sono mancata??? chiedo umiltmente perdono...sono stata in viaggio di Nozze, a NY e ci ho lasciato il cuore T___T madò l'America è qualcosa di UNICO. Davvero.
Cmq, torniamo a noi.... vi ho lasciato a bocca asciutta nell'ultimo capitolo di TDT... Elena bussa alla porta di Damon ...e lui.... per un pò non schiatta XD ahahah
cosa vorrai la dolce Elena dal nostro amato Damon?

Bhe vi lascio al capitolo per togliere ogni dubbio ;)ma prima: GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE SIETE DAVVERO SPETTACOLARI!!! VI ADOROOOO IMMENSAMENTE!!

GRAZIE PER IL SUPPORTO E L'AFFETTO CHE MI DATE....SIETE UNICHE!!

Cap.9 Only One

Elena?”

Posso....posso entrare?” la sua voce era un sussurro, abbassò lo sguardo cercando di mascherare quel velo d'imbarazzo che provava nell'avermi di fronte a lei. Riuscivo a sentire i battiti accellerati del suo cuore.
La pioggia scendeva incessante, i suoi capelli erano bagnati, e così pure i suoi vestiti.
Annuii.

Vieni qui vicino al camino, prima che ti prenda un accidente! Ma come ti è venuto in mente di venire a piedi fino qui con questo tempo” gli porsi una coperta e sistemai altra legna nel caminetto.

Dovevo parlarti...” starnutì.

Forse è meglio che ti tolga quei vestiti fradici, vado a prenderti una maglia...”

Non ce n'è bisogno...” un altro starnuto.

La ignorai e corsi in camera a prenderle una delle mie  felpe.
Quando tornai in salotto, era di spalle intenta a togliersi i vestiti. Rimasi incantato da tutta la sua bellezza. Fino ad allora avevo solo sognato o immaginato il suo corpo nudo, ma nessun sogno rendeva giustizia a quello che invece avevo davanti.
Era una Dea.
Il reggiseno nero fasciava dolcemente i suoi seni sodi. La sua pelle era così bianca, perfetta...trasparente. Si sistemò i capelli in una coda, e quando si voltò e mi vide fermo alla porta a fissarla, si coprì subito con la coperta che le avevo dato.

Cosa fai lì impalato?” disse imbarazzata mentre il suo viso si colorò di un rosso acceso.

Ammiravo!” sorrisi e le lanciai la felpa.

"Stupido!"

"Acida!"

"Antipatico!"

"Permalosa!"

"ok basta!" disse sbuffando e sistemandosi davanti al camino.


-


"Bevi un pò di questo, ti farà bene!" le porsi la tazza di thè caldo che le avevo preparato e mi sistemani sul divano accanto a lei.

"Grazie" sorrise poi abbassò lo sguardo sulla tazza.

"Dovevi parlarmi?"

Esitò per un momento. Vidi le sue mani stringere più  forte la tazza.  Riuscii a percepire la sua agitazione.

"Elena...sai che con me puoi parlare di tutto..."

"Damon...io...volevo chiederti scusa. Mi sono allontanata senza darti spiegazioni, e ... e mi dispiace, perchè tu non centri nulla...è tutta colpa mia, e non sai come sto da 4 giorni a questa parte. Non faccio che pensare che non meritavi tutto questo, ma al tempo stesso ce l'ho con te per qualcosa che non hai fatto..quando dovrei avercela solo con me... Sono sparita senza darti la possibilità di arrabbiarti con me per quello che avevo fatto. E questo non fa che farmi star male..."

"Elena calma...calma..." appoggiai la mano sulla sua spalla, la sentii tremare. "Perchè dovrei avercela con te?"

"Perchè?? Damon ti ho baciato!! diamine ti ho baciato e ti ho urlato tutte quelle cattiverie senza che ne avessi colpa...solo che..le tue parole mi hanno innervosita...e ...ho perso la testa"

"Elena...io non potrei mai essere arrabbiato con te. MAI. Ne per quello che hai fatto ne per quello che hai detto." in parte mentii.
Mi ero arrabbiato con lei, ma solo perchè l'ennesima volta le avevo permesso di spezzarmi  il cuore.
Mi aveva illuso di nuovo.

"Dovresti Damon! Dovresti arrabbiarti e urlarmi contro!! Arrabbiati ti prego" le lacrime iniziarono a bagnare il suo viso "Devi arrabbiarti...perchè ti ho baciato e non dovevo! Perchè ti ho detto di uscire dalla mia vita..." fece una pausa "La realtà è che sono un'egoista Damon,ti chiedo di sparire e non farti piu' vedere, ma non riesco...non riesco e corro fino a qua..." afferrai il suo viso tra le mie mani.

"Elena io sono qui...non vado da nessuna parte...non uscirò mai dalla tua vita. MAI...e mai potrei arrabbiarmi con te o urlarti contro!"

"No ti prego...smettila di guardarmi con compassione...ti prego...non lo sopporto non lo merito...merito il tuo odio..."
Iniziò a tirarmi pugni contro il petto.

"Elena calmati...che ti prende"

"Damon ti prego dimmi che mi odi...dimmi che vuoi che esca da questa casa...dimmi che non dovevo permettermi di baciarti... DIMMELO!!"

Non riuscii a parlare.
L'afferrai stretta a me e la baciai.


Non mi cacciò via. Non mi urlò di staccarmi da lei. Non mi tirò schiaffi, ne pugni o oggetti contundenti addosso.
Schiuse semplicemente le labbra lasciandosi baciare.

Le sue mani si aggrapparono salde ai miei capelli, le sue lacrime bagnarono il mio viso.

Un bacio tormenato, passionale, desideranto...e per la prima volta ricambiato.
Lo sentivo...sentivo che quel bacio significava più di quanto lei volesse farmi capire.
Questa volta non era un errore. Perchè in quel bacio c'era molto di più di quanto lei volesse far credere.

Il suo profumo inebriava i miei sensi, annullando totalmente l'odore del sangue.
Sapeva di fragole. Sapeva di buono.
Era di una dolcezza esagerata. 



"Posso... posso restare qui stanotte?" chiese allontanandosi dalle mie labbra e asciugando le lacrime.

"Puoi rimanere tutto il tempo che vuoi" risposi.
Si sdraiò appoggiando la testa sulle mie gambe. Stringendosi stretta nella coperta che le avevo dato.
Le accarezzai il viso, finchè i suoi occhi non si chiusero , cullandola in quel dolce sonno.

Rimasi tutta la notte sveglio a guardarla...

Avevo tanta paura di perderla ancora. Paura che una volta sveglia, sarebbe scappata di nuovo via da me.
Non volevo perderla ancora, non adesso che la sentivo così vicina a me,

-


"Ehi dormigliona!" sussurrai accarezzandole il viso I suoi occhi esitarono un momento e poi si abrirono.


"Oddio che ore sono!" esclamò tirandosi su di scatto

"Tranquilla....sono solo le 8"

"Oddio Jenna sarà in pensiero non sa nemmeno che."

"Tranquilla, le ho mandato un messaggio io ieri dal tuo telefonino, le ho detto che ti fermavi da Bonnie, e poi, ho chiamato Bonnie chiedendole di reggerti il gioco"

"Ah!" disse stupita " bhe...grazie"

"Ti ho preparato la colazione!" dissi passandole il vassoio con la tazza di latte, e le fette biscottare con la marmellata.

"G..Grazie, non dovevi..." arrossì

"Non ti faccio di certo andare a scuola a stomaco vuoto" la rassicuro. Lei sorride e inizia a mangiare.

-

"Grazie per la colazione ... e per avermi lavato la maglietta"

"Santa tecnologia! Non so come abbia fatto a sopravvivere gli ultimi decenni senza!" scoppiai a ridere contagiandola.

"Comunque..." feci un respiro "Ha chiamato Stefan e..."

"Non gli hai detto che.."

"Tranquilla... muto come un pesce sono stato! Gli ho detto che ieri tu e Bonnie eravate sotto la mia protezione  e che, a tarda serata siete andate via ...e che avevi dimenticato il telefono qui! Ma...non posso andare avanti a raccontare balle a mio fratello, prima o poi capirà che c'è qualcosa che non va e...."

"Hai ragione...." abbassò lo sguardo

"Prima però dovresti  darmi delle delucidazioni, sono leggermente confuso sai, ci siamo baciati e..."

"Lo so Damon, ci siamo baciati, e"

"Non irritarti ogni volta che  puntualizzo!"

"E tu non puntualizzare sempre!"

"Elena, finchè non chiariamo la situazione io e te, come pensi che la chiarirai con Stefan?" Incrociai le braccia al petto.

"Devo ancora capire cosa mi sta succedendo....io non...non lo so Damon..."

"Se vuoi ti aiuto io: provi qualcosa per me Elena, ma ti ostini a negarlo a te stessa, oltre che a me!"

Vidi i suoi occhi infuocarsi per poi diventare lucidi.

"Damon, ti prego, lasciami il tempo per pensare, per capire...."

"Elena ti lascio tutto il tempo che vuoi, ma sai meglio di me che ho ragione..."  presi il suo viso tra le mani e la guardai dritta negli occhi.
La sentii deglutire e poi tremare sotto il mio tocco.
"So che ami Stefan, ma ami anche me, lo sento...lo vedo...i tuoi occhi non fanno che urlarmelo! Vedo come ti innervosisci quando ti sono vicino, o come tremi ogni volta che ti sfioro, sento come il tuo cuore batte quando ti bacio... So che mi ami, e che non vuoi accettarlo, ma presto o tardi dovrai fare i conti con te stessa e con i tuoi sentimenti, quando Stefan tornerà, dovrai fare i conti con quello che provi per lui e quello che provi per me... Io non ti voglio obbligare ad una scelta, non voglio dirti scegli me anzichè lui....voglio solo che tu sappia che io ti amo...ti amo più di ogni altra cosa al mondo...." asciugai la lacrima che dinuovo era scesa lungo il suo viso

"Damon..."

"Lasciami finire" la interruppi portandole il dito davanti le labbra. "Elena, io...non riesco a starti lontano nemmeno per un secondo, non riesco a smettere di pensarti, di desiderarti, di volerti.... ma so che è sbagliato, perchè non si tratta solo di me e te, ma anche di Stefan, solo che io non posso piu' nascondermi dietro una maschera, non posso più mentire a me stesso e a te...soprattutto ora che ti sento così vicina, soprattutto dopo quello che è successo... Ho paura Elena, paura di perderti, paura che scappi via... Se sceglierai Stefan lo capirò, me ne farò una ragione....ma non mi chiedere di restare ancora tuo amico, perchè non ce la farei....non potrei più sopportarlo..." appoggiai la mia fronte alla sua, i nostri nasi si sfiorarono..sentivo il suo respiro caldo sulla mia pelle.

"Damon....mi dispiace...ho bisogno di pensare...ho bisogno di capire cosa voglio..."

Poggia la mia mano sul suo petto, proprio lì dove il suo cuore batteva  a un ritmo incontrollato.
"E' qui...la risposta alle tue domande...è qui..." le diedi un bacio delicato sulle labbra, e poi mi allontanai.

"Ora è meglio...è meglio che vada a scuola, o arriverò tardi..." scosse la testa, come a voler cacciare via dei pensieri.

"Prendi la mia auto, così farai prima"

"Grazie Damon..." mi diede un bacio sulla guancia e mi accarezzò il viso, poi corse via .

Rimasi per qualche istante immobile a fissare la porta chiudersi davanti ai miei occhi.
Poteva un vampiro desiderare qualcosa più del sangue umano?

Si.

Io desideravo una cosa sola.
Ed era Elena.


______________________________________________________________________________________________________________________

Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto.

Aspetto i vostri pareri, e...chi lo sa....

secondo voi chi scegliera Elena? Lascerà il dolce Stefan? per inseguire il suo amore Damon...o rinuncerà a quello che prova....

Si accettano scommesse XD

baciii

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