Un simpatico scambio di personalità.

di SailorMercury84
(/viewuser.php?uid=120715)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un simpatico scambio di personalità. Parte Prima. ***
Capitolo 2: *** Un simpatico scambio di personalità. Parte Seconda. ***
Capitolo 3: *** Un simpatico scambio di personalità. Parte Terza. ***



Capitolo 1
*** Un simpatico scambio di personalità. Parte Prima. ***


Un simpatico scambio di personalità.  Parte Prima.
 


Quel caldo pomeriggio d'estate, Usagi continuava a giocherellare con la sua penna rosa a forma di coniglio. Guardava il quaderno, le forme geometriche, e poi tornava a fissare la sua bella penna, sorridendo al coniglietto di plastica.
 
- Usa - chan, ancora non sei andata avanti con il problema? Dove ti sei fermata? -
 
La bionda si sentì colta il flagrante, e così scoppiò in una risata imbarazzata, con la mano dietro alla nuca:
 
- Ahahahah! Mi hai beccata Ami - chan! E dai... sono stufa di questo problema, non ci capisco nienteeee!!! Perché non raggiungiamo le altre in spiaggia? E dai Ami... in fondo siamo in vacanza... -
 
- Niente da fare Usagi, a settembre dovrai superare il debito di geometria, perciò devi studiare! Prometto che appena avrai risolto questo problema, raggiungeremo le altre d'accordo? -
 
La ragazza dai lunghi codini rispose rivolgendo gli occhioni azzurri alla sua amica, e sbattendo le ciglia:
 
- Ti preeeeeeeeego, solo un giretto in spiaggia e poi torniamo... e dopo finisco il probleeeeeeema! E daiiii... Ma non hai voglia di vedere il tuo Taiki - chan adesso che vi siete messi insieme? Io voglio raggiungere le altre con il mio Mamo - chan sulla spiaggia sniff sniff... -
 
Usagi iniziò a tirare su col naso, fingendo di piangere e assumendo un'espressione da cucciolotto indifeso per intenerire la sua amica che non potè fare a meno di sorriderle:
 
- E va bene Usa - chan... d'accordo, andiamo in spiaggia, però stasera dopo cena riprendiamo lo studio,  va bene? - 
 
- Siiiiiiiiiiiii, grazie Ami - chan!!! -
 
La bionda si fiondò sulla ragazza per buttarle le braccia al collo, ed Ami fu contenta di averla resa felice. Tempo due secondi, e Usagi era già con il telefono in mano per chiamare il suo Mamo - chan ed inviatarlo in spiaggia, mentre dal canto suo, Ami, con le guance leggermente arrossate, propose lo stesso invito al suo Taiki, mandandogli un messaggio sul cellulare.
Le due ragazze si prepararono, e si affrettarono ad uscire con i due borsoni dove avevano messo costumi e teli da mare. Si recarono alla fermata della corriera che le avrebbe portate a destinazione, quando qualcosa le colpì facendole cadere a terra con violenza.
 
- Finalmente vi ho trovate, guerriere Sailor!!! Yaaaaaaaaaaah!!! -
 
Un demone si abbattè sulle due ragazze colpendole più volte con delle scariche elettriche che fuoriuscivano dai suoi occhi, quando Usagi gli tirò un sasso sul volto, che diede loro tempo di trasformarsi in guerriere Sailor.
 
- Rapsodia acquatica di Mercurio, azione!!! -
 
Gridò Sailor Mercury, che poi incitò la sua compagna:
 
- Forza Sailor Moon, tocca a te! -
 
Ma proprio nell'istante in cui la guerriera della Luna pronunciava l'incantesimo che, collegato con il suo scettro avrebbe distrutto il nemico, il demone lanciò un' ultima scarica elettrica sulle due guerriere Sailor, pronunciando le sue ultime parole:
 
- Maledette, vi lancio la mia maledizione, e vi ricorderete per sempre di me!!! -
 
Il mostro fu sconfitto, e le due guerriere, che si sentivano rintronate, si guardarono per esultare quando...
 
- Sa... Sailor Moon? -
 
- No... io sono Sailor Moon? -
 
- N.. no, io sono Sailor Mercury! -
 
- Che cosa ci succede?! -
 
Le ragazze si osservarono a lungo, quando Mercury capì:
 
- U... Usagi, temo di aver capito... il demone, ci ha invertite! Tu sei nel mio corpo e io nel tuo! -
 
- Cooooooooooooooosaaaaaa?!?!? -
 
- Ok... ok, calma... facciamo così, dobbiamo subito raggiungere le altre e parlare con Rei - chan per chiederle se può fare qualcosa per noi, chissà, magari conosce qualche rito! -
 
- Cooome?! Ma Ami, io devo vedere il mio Mamo - chan! -
 
- Certo Usagi, ma anche io devo vedere Taiki - chan, cosa possiamo fare? Non abbiamo scelta del resto... -
 
 
- Buuaaaaaaaaaaaaahhhhh!!! -
 
Usagi, nelle sembianze di Sailor Mercury, scoppiò in lacrime, mentre Ami nelle sembianze di Sailor Moon, si appropriò del suo mini computer per effettuare delle ricerche e cercare una soluzione.
 
La ragazza dai lunghi codini, dopo una lunga ricerca concluse:
 
- Bene Usa - chan, ho fatto una ricerca nell'archivio informatico lunare, e ho letto che esiste un rito che scioglie questo tipo di maledizioni... sicuramente Rei può aiutarci! C'è solo un piccolo problema... per far sì che il rito funzioni, non dobbiamo rivelare a nessuno, se non a un sacerdote o ad una sacerdotessa, la nostra vera identità... -
 
- Questo... significa che possiamo dire tutto solo a Rei - chan?!? -
 
- Temo di si... -
 
- Ma... ma io devo vedere Mamoooooooo buaaahh!!! -
 
Il corpo di Ami si portò i pugni chiusi sotto agli occhi e con la bocca spalancata iniziò a versare lacrimoni, mentre quello di Usagi, con un enorme gocciolone sulla testa e gli occhi chiusi a mezza luna rispose:
 
- Tranquilla Usa - chan, dobbiamo resistere solo qualche ora, il tempo che Rei - chan ci porti al tempio per effettuare l'esorcismo... nel frattempo, non dobbiamo rivelare a nessun altro, chi siamo veramente ok? -
 
- Sniff sniff, va bene, però mi devi promettere che non bacerai il mio Mamo! -
 
- Ahah per questo non c'è problema! Se è per questo... nemmeno tu devi... ecco... -
 
Le guance di Usagi si fecero rosse, così la vera Usako nel corpo di Ami terminò la frase:
 
- Tranquilla, non bacerò Taiki - chan! -
 
Con aria timida, la bionda si portò un pugno al petto:
 
- Grazie Usa! -
 
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Finalmente le due ragazze erano in spiaggia, dove le attendevano Rei, Makoto, Minako, Mamoru e Taiki. Per la prima volta, gli occhi delle due non si precipitarono a guardare i due ragazzi, ma un' unica persona:
 
- Rei - chaaaaaaaaaaaaaaaannnnn!!! -
 
La sacerdotessa non fece in tempo a voltarsi che fu letteralmente assalita dalle due:
 
- Ragazze tutto bene? -
 
- Dobbiamo assolutamente parlarti! -
 
Disse la ragazza dal caschetto blu, mentre la bionda aggiunse:
 
- E in privato! -
 
- Ma insomma, non si saluta? -
 
Esordì Minako, con aria fintamente offesa.
 
- Ciao Minako! -
 
Risposero in coro Usagi ed Ami, mentre i due reciproci fidanzati si apprestarono a cingerle da dietro:
 
- Mi sei mancata, testolina buffa... -
 
Usagi (Ami), non fece in tempo a reagire, quando il ragazzo le stampò un bacio sul collo che la face diventare rossa dalla testa ai piedi, mentre si irrigidì fin sopra ai capelli. Mamoru se ne accorse, così le girò il volto verso il proprio, avvicinandosi sempre di più alle sue labbra:
 
- Che c'è, odango? -
 
Per tutta risposta, il ragazzo ricevette un:
 
- Nooooooooooooo!!!!! -
 
La ragazza lo spintonò portandosi dietro alle sue amiche e  lasciando Mamoru letteralmente allibito. Nel frattempo,  Ami (Usagi), era diventata rossa di rabbia, quando fu distratta da una mano che le strinse la propria:
 
- Piccolo genio, tutto bene? Scommetto che oggi la giornata di studio con Usagi è stata disastrosa vero? -
 
- Ah... ehm... ahahahah!!! Ma dddai Tay! Niente smancerie davanti agli altri! -
 
Con molta nonchalance, Ami (Usagi), tolse la mano da quella di Taiki, che rimase con gli occhi sgranati, pronunciando sorpreso:
 
- "Tay?!?" -
 
Davanti a tali scene, Makoto non potè fare a meno di osservare:
 
- Ragazze siete strane... sicure di star bene? Usagi, non hai mai rifiutato un bacio del tuo Mamoru, e tu Ami, non hai parlato in quel modo, chiamando il tuo ragazzo "Tay"... ma cosa vi succede? -
 
- Ahahahah, ma di cosa parli Mako - chan? Beh, ragazzi io ho fame, direi di andarci a prendere un bel gelato, vi va? -
 
La finta Ami chiuse il discorso sul nascere, indicando un chiosco di gelati non distante dalla loro postazione.
 
Tutto il gruppo si lasciò convincere, e si diressero insieme, verso il chiosco di gelati.
 
Mamoru fece per prendere la mano della "sua Usako", quando si vide di nuovo rifiutare con molta gentilezza:
 
- Mamoru - chan, mi dispiace, ma devo parlare un attimo con Rei - chan... a dopo! - 
 
- "Mamoru - chan?" -
 
Il ragazzo era sempre più confuso.
Con molto imbarazzo, la bionda con l'anima di Ami, indietreggiò rispetto al gruppo, prendendo Rei- chan da parte. Nel contempo, Taiki circondò le spalle di "Ami" e la guardò con aria circospetta:
 
- Piccolo genio, non me la racconti giusta... stai davvero bene? Sai mi chiedevo se poi sei riuscita a trovare la soluzione circa quel problema basato sulla formula di... -
 
- Uahahahah, e dai Tay, siamo in ferie, ogni tanto possiamo pure evitare lo studio! - 
 
Usagi, sotto i panni di Ami, diede una sonora pacca sulla spalla del ragazzo, che rimase interdetto e  sorpreso da quell' insolito comportamento della sua ragazza, che intanto raggiunse Rei e "Usa - chan"...
 
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
 
- Cooooooooooooooosaaaa?!? - 
 
- Non gridare Rei - chan, o ci scopriranno! -
 
- O... ok, d'accordo, dobbiamo andare subito al tempio!  E comunque avevamo notato tutti che eravate un po'... strane! -
 
- Ma Rei... -
 
esordì la bionda:
 
- ... come facciamo ad andare al tempio? E' distante da qui! I ragazzi hanno la macchina, ma che scusa possiamo inventare per andare solo noi tre? -
 
- In effetti... -
 
Rei poggiò un pugno sotto al mento con fare pensoso, poi:
 
- Ragazze facciamo così... adesso rimaniamo  con gli altri in spiaggia, per cena è stato organizzato un falò  e poi voi due venite a dormire da me, così stanotte effettueremo il rito... questa è la scusa ufficiale, purtroppo non possiamo andare prima o ci farebbero troppe domande! Per adesso, cercate di nascondere il più possibile la cosa d' accordo? Tu, Ami - chan... -
 
- Sì? - 
 
La sacerdotessa indicò la ragazza dai codini biondi:
 
- ... Devi essere meno timida nelle vesti di Usagi, non dico di baciare Mamoru, ma almeno non trattarlo come se avessi visto un fantasma! E tu Usa - chan... -
 
Questa volta la miko, indicò l'amica dal caschetto blu:
 
- ... cerca di essere meno euforica nei panni di Ami, e non chiamare Taiki "Tay" come se fosse un tuo vecchio amico... insomma ragazze, dovete cercare di sembrare il più naturale possibile, altrimenti vi scopriranno! -
 
- Rei... -
 
La vera Usako guardò con occhi imploranti la sacerdotessa:
 
- ... il rito funzionerà vero? Io... io vorrei tanto riabbracciare il mio Mamo... -
 
- Già... -
 
S' intromise la vera Ami:
 
- ... vorrei riprendere le mie sembianze e parlare con Taiki... siamo nelle tue mani Rei -chan... -
 
La mora sentì un forte peso su di se, ma con un dolce sorriso, poggiò le mani sulle spalle delle sue due amiche:
 
- Prometto che farò di tutto per aiutarvi... ce la farò, per voi! -
 
Le tre si strinsero in un abbraccio, mentre Usagi ed Ami riversarono tutta la loro fiducia nella loro amica, ormai erano davvero nelle sue mani.
 
Una volta raggiunti gli altri, le due ragazze cercarono in tutti i modi possibili, di emulare l'atteggiamento delle vere Usagi ed Ami, anche se ciò era veramente difficile per loro. 
Mamo - chan, notò che "Usagi" stava leggendo qualcosa, il che sembrò così strano che gli fu spontaneo chiederle:
 
- Cosa stai leggendo Usako? -
 
- Ah io... -
 
La ragazza diventò stranamente rossa, sembrava in imbarazzo per il fatto di essere stata scoperta, poi rispose:
 
- E'un libro su Freud... sai, me lo ha prestato Ami - chan, mi serve per una ricerca scolastica! -
 
Mamoru era sempre più incuriosito e scioccato, così proseguì con le domande:
 
- E... da quando ti interessi di studiare per le ricerche scolastiche? Certo che oggi sei davvero strana Usako... il pomeriggio con Ami ti ha contagiata fin troppo secondo me! E non mi hai dato nemmeno un bacio oggi... vieni un attimo... -
 
Il ragazzo afferrò la mano "della sua ragazza" e la portò a passeggiare in riva al mare, allontanandosi dal gruppo che intanto cantava canzoni intorno al fuoco sulla spiaggia, assaporando le delizie del mare.
 
 
Ami (nei panni di Usako) non sapeva come comportarsi, e pensava continuamente alle parole di Rei:
 
"... Devi essere meno timida nelle vesti di Usagi, non dico di baciare Mamoru, ma almeno non trattarlo come se avessi visto un fantasma!"
 
Proprio per quel motivo, e per un forte senso di responsabilità nei confronti di Usagi, stava facendo lo sforzo di tenere la mano a Mamoru, ma in realtà, l'imbarazzo era grande, e sembrava ingessata nel camminare. Il ragazzo lo notò, così si fermò di fronte a lei, stringendola per la vita:
 
- Usako... c'è qualcosa che non va? Ti ho forse fatto o detto qualcosa che ti ha infastidita? -
 
Ami si sentiva terribilmente a disagio, se avesse potuto, avrebbe persino pianto, per tutto quello che le stava accadendo. Poi fece un sospiro profondo e rispose con un sorriso triste:
 
- Sto bene Mamo - chan... sono solo un pò stanca, non ti preoccupare! -
 
Lui non le credeva, anche se fece finta di farlo... nel frattempo si avvicinava sempre di più al volto della ragazza che aveva preso fra le mani, ma a due centimetri dalle sue labbra, si sentì le dita di lei premergli sulla bocca:
 
- Non posso Mamo - chan! -
 
La ragazza aveva le lacrime agli occhi, sembrava perfino impaurita.
 
- Usako, perché? Ti prego dimmelo... perché non vuoi baciarmi? - 
 
Sebbene capisse che "la sua Usako" fosse diversa dal solito, il rifiuto del suo baciò lo ferì profondamente. Ami notò lo sguardo triste e serio del suo amico; Mamoru attendeva una risposta.
 
- Mamo - chan io... devo dirti una cosa... -
 
- Cosa c'è Usako? Dimmi cosa che c'è che non va... -
 
Ami guardava verso terra con gli occhi fissi nel vuoto, poi si allontanò dalla stretta di Mamoru per prendergli una mano affettuosamente:
 
- ... io... ecco, non sono... sono diversa... cioè, io in realtà, non sono... -
 
Mamoru la interruppe:
 
- Sì Usako, lo vedo che non sei la solita... sei talmente diversa! Non sembri nemmeno tu... dov'è finito tutto il tuo entusiasmo di stare con me? Oggi eri così contenta al telefono, quando mi hai invitato in spiaggia... e adesso, non sei più tu, la mia solita, dolce e inimitabile testolina buffa... -
 
Al suono di quelle parole, Ami capì che non doveva cedere, non doveva dire la verità al suo amico, perché avrebbe tanto voluto che al suo posto, lì sotto a quel cielo stellato, ci fosse il suo Taiki, e se avesse detto tutto a Mamoru, non avrebbe più potuto passare quel momento con il suo vero amore.
La ragazza guardò dritta negli occhi Mamoru, e con un sorriso sussurrò:
 
- Prometto che presto scoprirai tutto Mamo - chan... scusami se adesso non posso darti le risposte che vorresti... ma sappi che la vera... la vera Usako che è in me, ti ama con tutto il suo cuore! Perdonami Mamoru! -
 
Così dicendo, Ami scappò da lui, cercando di raggiungere Usagi.
 
 
Nel frattempo, Taiki aveva portato "la sua Ami" in un angolino appartato di spiaggia. La ragazza le era sembrata strana per tutto il giorno, non aveva voluto ripassare gli appunti di filosofia con lui, era sempre stata molto scostante... Ma aveva pensato a lei, a com'era stata sino al giorno prima, e aveva capito una cosa. Una cosa che mai si sarebbe sognato di dirle, una cosa che mai avrebbe pensato di provare in vita sua. Prese così la mano di Usagi che rabbrividì dall' imbarazzo e dal terrore che lui volesse baciarla, per poi guardarla negli occhi e dirle:
 
- Ami - chan... ho pensato molto a come sarebbe brutto se io ti perdessi... oggi sei stata molto scostante con me, non sembri nemmeno tu... ma per come conosco la vera Ami che è in te, posso dirti... posso dirti che... -
 
- Non dirlo!!! - 
 
Usagi era sempre più agitata, non voleva che quelle parole le sentisse lei prima della sua amica, non le sembrava giusto, e poi quelle parole, voleva sentirsele dire solo dal suo Mamo - chan.
 
Taiki restò per un attimo amareggiato dalla rezione di "Ami", ma deglutì e si fece forza per dire ciò che il suo cuore gli aveva sempre dettato:
 
- Ti amo, Ami. -
 
 
 
 
Note e commenti:
Yeeeeeh sono tornata! Spero che questa storia vi sia piaciuta! In realtà doveva essere una one- shot, ma dopo ho deciso di dividerla in due capitoli, altrimenti sarebbe stata troppo lunga, anche perché la seconda parte che che pubblicherò, non sarà così breve! Vi ringrazio per il tempo che avete dedicato a questo mio nuovo esperimento, e ci tengo a conoscere il vostro parere, buono o cattivo che sia! Un saluto e un ringraziamento a tutti voi!
SailorMercury84

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Un simpatico scambio di personalità. Parte Seconda. ***


Un simpatico scambio di personalità. Parte Seconda.
 
 
- Ti amo, Ami. - 
 
- Lalalalala la la la laaaaaaaa!!!!! Ahahah!!! La la la laaaaaa!!!-
 
Usagi si era coperta le orecchie con i palmi delle mani e aveva iniziato a cantare a squarciagola, pur di non sentire quelle parole che Taiki avrebbe dovuto pronunciare solo  per la sua cara amica. Nel veder "Ami" in quell'atteggiamento così strano e a suo dire "canzonatorio" nei propri confronti, Taiki esplose:
 
- Ti fa tanto ridere la cosa Ami? Ti stai prendendo gioco di me, mentre ti dico una cosa così importante? -
 
Usagi fu desolata per aver mortificato il povero Taiki, sebbene non le fosse venuta un'idea migliore per non fargli pronunciare quelle parole. Così gli mise una mano sulla spalla e sorrise dolcemente:
 
- Mi dispiace Taiki - chan... vorrei tanto dirti la verità, ma non posso... -
 
- Ma di cosa parli? Tu... tu sei cambiata, ma cosa ti prende? Dov' è finita la mia dolce, timida Ami? -
 
Così dicendo, il ragazzo prese il viso di Usagi fra le mani e la fissò dritta negli occhi:
 
- Ami ascolta... vorrei che tu capissi cosa provo per te... io... -
 
Usagi tappò prontamente la bocca di Taiki con una mano e con sguardo terrorizzato disse:
 
- Scusami, non... posso sentirti dire questa cosa! Ma stai pur certo che la vera Amy che è in me apprezzerebbe molto!!! -
 
Usagi si alzò di corsa, e scappò via alla ricerca di Ami, lasciando il ragazzo inebetito e sconvolto.
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
 
Da lontano, illuminata da uno dei fari presenti sulla spiaggia, Ami vide il volto di se stessa: aveva trovato Usagi.
 
- Usa - chaaaan!!! -
 
La ragazza agitò una mano per farsi notare, e infatti fu presto raggiunta dalla sua amica.
 
- Usa - chan... mi dispiace tanto! Ho ferito Mamoru... ma non era mia intenzione! Solo... solo che non avevo altra scelta! -
 
La bionda abbracciò Ami e con tono sincero le rispose:
 
- No Ami - chan, perdonami tu! Sono stata io a ferire Taiki - chan, ma anche io non avevo scelta... insomma, volevo essere corretta nei tuoi confronti... -
 
Le due si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere, quella situazione era talmente assurda, che non potevano far altro che riderci su (per non pianegere). Poi Usagi prese sotto braccio l'amica:
 
- Dai, raggiungiamo gli altri e facciamo finta di niente con i ragazzi, per adesso. Dobbiamo assolutamente farci portare al tempio insieme Rei! -
 
Così dicendo, le ragazze raggiunsero gli altri che le stavano aspettando già da diverso tempo.
 
- Si può sapere dove vi eravate cacciate? -
 
Subito esordì Minako, e prontamente Usagi, nelle vesti di Ami rispose:
 
- Noi... noi siamo andate e ripassare gli appunti, lo sapete che ho... che Usagi deve superare il debito di geometria no? -
 
- Ma a chi volete dare a berla? Ragazze, fra noi non ci sono mai stati segreti, non capisco perché oggi vi comportiate in questo modo! -
 
Makoto si mostrò offesa di fronte alle due amiche che, a suo dire erano troppo strane quel giorno.
Dal canto loro, Taiki e Mamoru erano pronti ad andarsene, così incitarono le ragazze a prepararsi per accompagnarle nelle rispettive case, senza però rivolgere parola ad Ami e a Usagi, che finsero di non accorgersene.
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
- Bene, siamo arrivati al tempio... Rei - chan, puoi lasciarci soli un attimo? -
 
Mamoru si voltò verso la mora, che accennò un "si" con il capo e lo salutò, per correre al tempio e cercare la formula del rito.
 
- Usako, non capisco cosa ti sia successo oggi... e quello che più mi dispiace, è che tu non voglia parlarmene... -
 
Ami chiuse gli occhi e sospirò profondamente, poi poggiò una mano sulla spalla di Mamoru:
 
- Domattina vieni a prendermi qui al tempio, ti spiegherò tutto, va bene? -
 
Prima che il ragazzo potesse rispondere, Ami lo salutò velocemente e raggiunse Rei al tempio.
 
Un'altra macchina era posteggiata di fronte al luogo sacro: Usagi era pronta per scendere dall'auto, ma Taiki la fermò trattenendola per un braccio:
 
- Ami... sei sicura di voler stare ancora con me? - 
 
- Io... ehm... ahahahahah! Ma certo, stai tranquillo!!! -
 
- Da... da come ti comporti, non si direbbe... sembra quasi che oggi sia stata contagiata dal carattere di Usagi! -
 
"Gasp!!!"  pensò la ragazza, che rispose con un sorriso imbarazzato:
 
- Non ti preoccupare Tay... Taiki, facciamo così, domattina vieni a prendermi al tempio, così capirai il motivo del mio atteggiamento ok? 'Notte! -
 
Così dicendo, Usagi aprì la portiera dell' auto per raggiungere le sue amiche.
 
 
Quando Ami (Usa) entrò nella sala del fuoco, la sacerdotessa era già in veste di miko, ed aveva già trovato su antico libro, il rito da praticare.
 
- Allora ragazze, rimanete in piedi e tenetevi le mani... -
 
- Una mano sola, Rei - chan? -
 
- Entrambe le mani Ami, ehm cioè Usagi... -
 
- Bene, così... poi... -
 
Con il libro in mano, Rei proseguiva con le direttive:
 
- Toccatevi la punta del naso... -
 
- Ma cosa dici Rei? Che razza di rito è mai questo? -
 
Tuonò Usagi, ma subito la sacerdotessa ringhiò:
 
- Usagi anche se sei sotto le spoglie di Ami - chan, non esiterò a sculacciarti se non farai quello che ti dico! Forza, tocca con l' indice il naso di Ami, e tu Ami fai lo stesso con Usagi! -
 
Le due ubbidirono alla miko, poi Ami con un po' d'imbarazzo disse:
 
- Ehm... Rei, sei sicura che questo rito vada eseguito facendo queste mosse? Sembra quasi ridicolo... -
 
- Grrr!!! Ami, ti ci metti anche tu?! Fate quello che vi dico o rimarrete così per sempre! -
 
Al suono di quelle parole, le ragazze si tapparono la bocca, impegnandosi a non criticare più ciò che Rei chiedeva loro di fare.
 
- Adesso ragazze, dovete... -
 
La miko scoppiò a ridere sotto i baffi e sotto gli sguardi sconcertati delle due per poi proseguire:
 
- Dovete alzare la gamba destra e saltare contemporanemente, cercando di non togliere le dita dai vostri nasi e rimanendo nella stessa identica posizione fino alla fine del salto. Allora, al mio tre... -
 
Ami e Usagi avrebbero tanto voluto dire che tutto ciò sembrava una buffonata, ma poiché non avevano molta scelta, decisero di mettercela tutta per completare il rito.
 
- Uno... due... -
 
Ancora una risata e Rei urlò:
 
- Tre!!! -
 
SSSSSSSSSSSSSTONF!!! Un rumore sordo fece vibrare il pavimento in legno del tempio, dove Ami e Usagi si ritrovarono a terra, con le gambe incastrate fra loro. La guerriera di Mercurio esordì:
 
- Usa - chan, ti spiacerebbe togliere quel piede da sotto al mio mento? -
 
Con i capelli blu arruffati, Usagi rispose:
 
- Lo farei volentieri se tu Ami -chan, spostassi il tuo piede dal mio stomaco! -
 
Rei non riuscì a resistere, ed esplose in una fragorosa risata:
 
- Uaaaaaaaaahahahahahah!!! Dovreste vedervi ragazze!!! Uaaaaaaaaaahhahahahah!!! -
 
- Rei non è divertente!!! -
 
Usagi era sempre più imbufalita, mentre cercava di togliersi la frangia blu dagli occhi, ed Ami rialzandosi, inciampava sui lunghi codini che non era abituata ad avere.
 
- Rag.... ahahahahah... ragazze siete uno spasso ahahahah!!! -
 
- Rei smettila di ridere!!! -
 
La sacerdotessa cercò di assumere un'aria seria, e guardando a terra ammise:
 
- Non ve la prendete... questo non era il rito, era solo uno scherzo! Buuuuuuuuuaaaaaaaaahahahah!!! -
 
- COOOOOOOOOSAAAAAAA?!? -
 
Gridarono in coro le due, mentre assalirono la sacerdotessa che rischiava il linciaggio:
 
- E va bene va bene va bene scusate!!! Adesso pratichiamo il rito vero! -
 
Rei assunse un'aura austera e solenne, e sedendosi in posizione birmana*, incitò le due a fare lo stesso. Dopo poco, la miko si alzò in piedi, alimentò altro fuoco e prese due talismani che mise fra le mani di Usagi ed Ami che ad occhi chiusi erano in meditazione, poi prese una sabbia mistica, chiamata "polvere di sole" e cosparse così il capo delle due, pronunciando il rito:
 
- Oh Dio del fuoco che bruci come il sole, invoco la forza magica per scacciare la maledizione! -
 
 
Dopo aver recitato tali parole, Rei posò le mani sugli amuleti, dai quali uscirono due brillanti fasci di luce che inondarono i corpi delle due ragazze, fino a renderli invisibili agli occhi delle miko.
Alla vista delle due fonti luce, la mora gridò l'ultima parte del rito:
 
- Amita - Bodhi  - Cantongki!!!** -
 
La luce divenne ancora più intensa per un attimo e poi scomparve, lasciando riversi sul pavimento, i corpi delle due, che erano svenute. Rei si fiondò subito su Usagi ed Ami, che lentamente stavano riaprendo gli occhi.
 
- Ragazze tutto bene? Come state? -
 
Ami aprendo gli occhi, vide una lunga striscia dorata che le copriva la visuale, così tentò di spostarla, per poi accorgersi che...
 
- Rei... Rei - chan!!! Ho ancora gli odango e i codini di Usagi!!! -
 
La sacerdotessa non fece in tempo a rispondere, che Usagi la tirò per la manica:
 
- Reiiiiiiiiiiiiiiiiii ma siamo rimaste come prima!!! Buaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh!!! -
 
Nonstante la miko avesse voglia di ridere, nel vedere Usagi frignare nei panni di Ami, si sentì invasa dal panico: il rito non aveva funzionato!
 
- Maledizione! -
 
Così dicendo, la mora si appropinquò ad esegurire di nuovo il rito, una, due, tre, otto volte, ma senza risultato.
 
Con i lacrimoni agli occhi, Usagi esordì:
 
- Rei - chan, perché il rito non funziona? - 
 
Con fare pensoso, Ami aggiunse:
 
- E se qualcuno oltre a Rei, ci avesse scoperto? Magari è per questo motivo che il rito non va... -
 
Al suono di tali parole, la guerriera di Marte decise di consultare il sacro fuoco, per ottenere risposta alla domanda posta da Ami.
 
- In effetti... -
 
La sacerdotessa intravedeva qualcosa, così proseguì:
 
- ... In effetti, qualcuno vi ha scoperte ragazze... ma il fuoco non sa dirmi chi! -
 
- Cooooosaaaa?!?!? -
 
Usagi scattò in piedi in preda all'ansia, seguita da Ami che era nel panico più totale:
 
- Rei - chan, e adesso che si fa?!? - 
 
La ragazza non aveva una risposta precisa a quella domanda, così propose:
 
- Facciamo così... finché non riusciremo a trovare una soluzione, voi rimarrete qui al tempio da me lontano dagli occhi di tutti, e dovrete ancora mantenere il segreto! -
 
- Ma chi può averci scoperto? -
 
Ami era preoccupata, mentre Usagi pensava al suo Mamo -chan: voleva riabbracciarlo al più presto.
 
Con questi pensieri, le ragazze andarono a dormire.
 
Rei non riusciva a prendere sonno, si sentiva un'incapace per non essere riuscita ad aiutare le sue amiche, e decise di riaprire il suo libro magico, per trovare qualche altro rito che risolvesse il problema.
 
Nel buio della sua stanza invece, Ami -chan continuava a toccare i suoi lunghi capelli:
 
"Quanto mi danno fastidio! Ad Usagi stanno bene, ma io non li sopporto! Chissà cosa starà facendo adesso Taiki - chan... ci sarà rimasto male per come lo avrà trattato Usako... come vorrei rivederlo, poterlo abbracciare! Oh Taiki - chan... "
 
Ami scoppiò a piangere, rigirandosi di fianco, dentro al suo futon***, mentre il lunghi capelli le si appiccicavano fastidiosamente sul viso umido dalle lacrime.
 
 
Usa - chan, in un'altra stanza, non si era ancora messa  nel suo futon, ma a luce spenta guardava malinconica la luna dalla finestra che proveniva dalla Luna:
 
"La mia luna... Come posso tornare ad essere Serenity? Voglio rivederti Mamo - chan... voglio sentire di nuovo il profumo delle tue rose e il sapore delle tue labbra... Mamo... "
 
Un fiume di lacrime scorreva sulle guance della ragazza dalla chioma blu, finché non decise di abbandonarsi fra le braccia di Morfeo, stendendosi sul suo futon.
 
 
 


Note e commenti: 
 
*: posizione utilizzata nella meditazione zen.
**amita: luce infinta;  bodhi: risveglio; cantongki: "concordanza tra differenza e identità". 
***: classico "letto" giapponese, composto da un morbido materasso che si poggia direttamente sul tatami (pavimento in legno)
 
 
Uaaaaaaaaahahahah!!! Ok ok, non mi uccidete... la storia non finisce qui, e diventa "magicamente" di tre capitoli :D Giuro che il prossimo capitolo sarà l'ultimo! Spero di avervi fatto ridere un po' con questo capitolo; ammetto di essermi divertita molto mentre lo scrivevo!
Ci tengo a ringraziare tutte voi che avete letto, recensito, preferito, inserito fra le seguite o fra le ricordate, il precedente capitolo! I vostri commenti mi hanno fatto molto piacere ^^
Infine, per chi non lo sapesse, ho da poco aperto la mia pagina facebook, dove troverete, oltre alle mie storie, tutti i miei disegni ^^ ecco il link:
SailorMercury84

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Un simpatico scambio di personalità. Parte Terza. ***


Un simpatico scambio di personalità. Parte Terza.
 

Quella mattina, due ragazzi passeggiavano nervosamente di fronte all'entrata del tempio, attendendo smaniosamente di vedere arrivare le loro fidanzate.
 
Mamoru si voltò verso Taiki:
 
- E' molto che sei qui? -
 
- Sarà un quarto d'ora ormai... E' molto strano che Ami sia in ritardo... non lo era mai stata prima! -
 
- Già... -
 
Mamoru appoggiò un pugno sotto al mento con fare pensoso, poi cercò di capire cosa stesse accadendo ponendo diversi quesiti a Taiki:
 
- Taiki... Ami non ti sembra molto diversa in questo periodo? -
 
- Oh, se lo è! -
 
Il ragazzo dai lunghi capelli assunse un' aria ancora più preoccupata, mentre proseguì il suo discorso:
 
- Ieri ho provato a dichiararle i miei sentimenti, e per tutta risposta ho ricevuto stupide canzoncine e risatine... mi ha persino tappato la bocca con la mano! Sai, sembra quasi sia stata contagiata da Usagi... -
 
Nella testa di Mamo - chan, si fece sempre più largo un pensiero... gli sembrava impossibile quella situazione, ma al fine di capire veramente cosa stesse accadendo, continuò il discorso con Taiki:
 
- Se è per questo, ieri ho scoperto Usagi, mentre leggeva un libro su Freud... alquanto strano, non ti sembra? -
 
Taiki era rimasto allibito al pensiero di Usagi che leggeva un libro,  e per giunta, di Freud! Fu dunque quasi spontaneo il suo commento:
 
- Non è che quelle due... -
 
Il moro annuì:
 
- Non so come abbiano fatto, ma credo proprio di si! Ma la cosa che più mi fa arrabbiare, è che non ce ne abbiano parlato! -
 
- Io avrei un'idea... -
 
Bisbigliando nell' orecchio di Mamoru, Taiki espose la sua idea, quando alla fine, ad alta voce disse:
 
- A parte questo però... come potranno tornare loro stesse? -
 
Mentre Mamo pensava ad una soluzione, concorde con l'idea di Taiki, arrivò Rei che con aria dimessa salutò i ragazzi:
 
- Buongiorno ragazzi... purtroppo Ami e Usagi non usciranno oggi... sono state molto male questa notte, hanno avuto un'indigestione, probabilmente hanno mangiato qualcosa ieri sera che non era buono... -
 
- Ma che vai dicendo Rei? Abbiamo mangiato tutti le stesse cose ieri sera, in spiaggia! -
 
Taiki si stava davvero innervosendo, ma a rompere quell' attimo di disagio fra Rei e i due, fu l'arrivo di Minako e Makoto.
 
- Mattinieri eh? -
 
Makoto strizzò un occhio a Rei, per poi porgerle un pacchetto:
 
- Vi ho portato la colazione! -
 
Rei si era pentita di essere uscita proprio in quel momento, adesso non aveva più solo due persone da affrontare, ma ben quattro, che attendevano risposte da lei. Minako per l' appunto esordì:
 
- Dove sono quelle due pazze? Come mai non sono uscite, visto che ci sono i loro fidanzati qui? -
 
- E' quello che ci stavamo chiedendo anche noi... e poi sembrano veramente pazze in questi giorni! -
 
Rispose Mamoru, mentre Minako ribattè:
 
- L'ho detto apposta Mamo - chan... nulla è per caso! Come diceva mia nonna "Il peggior tordo è quello che non vuole sentire"... -
 
- Non era "tordo", era "sordo" Mina - chan. -
 
- Dettagli... Su, dove sono quelle due, Rei - chan? -
 
- Beh, loro... -
 
In quel momento arrivarono Ami e Usagi: avevano capito che Rei si sarebbe trovata in difficoltà, e così decisero di correre in suo aiuto, ripromettendosi di sembrare il più naturali possibili, senza farsi scoprire.
 
- Buongiorno a tutti! -
 
La ragazza dal caschetto blu annunciò il buongiorno a tutti i presenti, poi proseguì:
 
- Ragazzi, purtroppo non siamo state molto bene io e Usagi stanotte, perciò abbiamo deciso di rimanere nel letto a riposare oggi... ci dispiace! Rei, andiamo! -
 
Le tre fecero per andarsene, ma Mamoru gridò:
 
- Di che stai parlando Ami? Non esiste proprio, voi ci dovete delle spiegazioni! Io e Taiki siamo qui da almeno un quarto d'ora, ci avevate detto di venire perché dovevate parlare con noi! -
 
Taiki, vicino a Mamoru rincarò la dose:
 
- Esatto! Come minimo adesso dovete darci delle buone motivazioni per questo comportamento nei nostri confronti! -
 
Makoto e Minako si guardarono negli occhi, e afferrarono prontamente le mani di Ami e Usagi, per portarle dentro al tempio e dicendo a Rei di seguirle.
 
Poi Minako si voltò verso i due ragazzi:
 
- Ve le riportiamo subito, promesso! E ricordate, "Con l'olio, con la donna e con il sale, c'è poco da scherzare"! -
 
Ami nei panni di Usagi riferì sottovoce:
 
- Mina - chan, era "Col fuoco, con la donna e con il mare, c'è poco da scherzare"... -
 
- Uuuuuh ma come siete tutti pignoli oggi! -
 
Le ragazze entrarono nel tempio, lasciando Mamoru e Taiki, letteralmente senza parole.
 
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
 
- Bene... -
 
Makoto a braccia conserte, osservò con durezza le tre amiche che si erano sedute di fronte, e proseguì:
 
- Io e Minako, vorremmo tanto sapere perché voi tre ci avete nascosto che Ami e Usa si sono scambiate personalità... -
 
Anche Minako s'intromise:
 
- Già... pensavate forse che non ce ne fossimo accorte? Siamo guerriere Sailor anche noi, cosa credete? Abbiamo anche consultato i nostri oracoli planetari e ci hanno confermato che voi due siete vittime di un incantesimo, giusto? -
 
Usagi dal caschetto blu balzò in piedi additandole:
 
- Ecco chi ci aveva scoperto! -
 
Minako rispose:
 
- Certo, mica stiamo qui a pettinare le bambole! -
 
Questa volta rientrò Makoto nel discorso, che aggiunse ridendo:
 
- Ma se prima quando sono salita su casa tua, stavi pettinando la bambola di Sailor V! -
 
- Grrrrrr, fatti gli affari tuoi Mako! -
 
Ma la bruna non le rispose, in quanto distratta da una figura:
 
- Certo che... vedere Usagi che legge un libro è davvero strano eh? Ahahahahah! -
 
Tutte si concentrarono a guardare Usagi (Ami) che intanto era diventata rossa come un pomodoro per l'imbarazzo, e scoppiarono a ridere, mentre la vera Usako, iniziò a piangere:
 
- Uvvvvvvvvaaaaa io volevo riabbracciare Mamo - chaaaan sigh, sob... -
 
Fu così che anche le guerriere di Venere e Giove furono messe al corrente dei fatti e della segretezza della cosa. Poi Minako si alzò in piedi trionfante:
 
- Non preoccupatevi ragazze, io e Makoto siamo venute qui per questo... per aiutarvi! Mako, prendi la busta... -
 
La ragazza dalla coda di cavallo, afferrò la busta e cercò al suo interno una piccola borsa, che porse alla bionda:
 
- Tieni Mina - chan, io mi occupo di Usagi, e tu di Ami, d'accordo? - 
 
Le ragazze si recarono a coppie in due stanze diverse, mentre Rei rimase ad aspettarle nel grande salone in legno. Qualche minuto dopo, la miko non potè fare a meno di scoppiare a ridere, quando vide di fronte a sè, la vera Ami, con indosso un'enorme parrucca celeste con delle ciocche sul verdino, e che le arrivava sulle spalle:
 
- Uaaaaaaaaahahahahahah!!! Ami, ma come ti hanno conciata? Aaaaaaahahahah!!! -
 
Minako rispose spazientita:
 
- Senti, cara la mia Rei, non abbiamo trovato una parrucca uguale ai capelli di Ami, ma questa era la più simile, e in fondo non si discosta molto dal colore dei suoi capelli... -
 
- Cooooooooooosaaaa?!?! Ahahahahahahah!!! No dico... Mina, ti rendi conto di quanto sia orribile quel feticcio sulla testa di Ami con la faccia di Usagi?! Ahahahah!!! Il colore è totalmente diverso come anche la lunghezza, ha delle striature verdi e per di più le scendono delle ciocche bionde dai lati perché la parrucca non è messa bene... aaaaaaaaahahahah!!! -
 
Ma le risate per Rei non erano finite: era appena entrata in stanza Usagi nel corpo di Ami, con delle extension finte, applicate su due microscopici odango fatti direttamente sulla capigliatura blu di Ami... e i capelli erano completamente verdi.
 
- Uaaaaaaaaahahahah!!! Voi oggi volete farmi crepare dalle risateeeeee ahahah!!! -
 
Makoto si mostrò risentita e rispose:
 
- Beh, io ho fatto del mio meglio, solo che la lacca colorata non rende... quindi il color biondo della lacca, sulla chioma blu, è diventata verde... ma adesso sistemiamo in qualche modo, tranquilla Usako! - 
 
Ami e Usagi si guardarono inorridite per poi scoppiare a ridere anche loro: tutte le ragazze avevano le lacrime agli occhi dalle risate, quando sentirono bussare alla porta. Rei si voltò verso le due amiche dalle capigliature bizzarre e con un tenero sorriso disse loro:
 
- Ragazze andate a sistemarvi i capelli... E' giunta l'ora di dire la verità a quei due, tanto ormai la vostra condizone, non è più segreta... io vado ad aprire! -
 
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Nei giardini del tempio, Mamoru camminava vicino "alla sua Usako". Era stato molto silenzioso fino a quel momento, non aveva nemmeno voluto ascoltare il discorso di Rei, poiché aveva preferito prendere per mano "Usagi" e portarla a passeggiare.
 
Fu Ami nei panni della bionda, a prendere la parola:
 
- Mamoru, devo assolutamente dirti una cosa... -
 
- No Usa, sono io che devo parlarti... adesso tocca a me! Devo confessarti che... che io non sono più innamorato di te, perché ormai il  mio cuore è di un'altra... -
 
Ami sobbalzò ed esplose:
 
- Ma... ma cosa stai dicendo? Tu non puoi non amare Usa - chan! -
 
- Che strano... parli di te stessa in terza persona... sei prorpio strana Usagi! -
 
- Certo, è proprio di questo che devo parlarti Mamoru! -
 
Il ragazzo si mostrò alquanto seccato e proseguì:
 
- Non mi interessa cos'hai da dire, hai avuto già la tua occasione, adesso tocca a me! Mi spiace tanto Usako, ma io mi sono innamorato di... Ami! -
 
- COOOOOOOOOOOOOOSAAAAA?!? -
 
Queste furono le ultime parole della guerriera di mercurio, prima di svenire a terra con gli occhi a forma di vortice.
 
Da un'altra parte del giardino, Taiki sedeva vicino "alla sua Ami". Nemmeno lui aveva voluto ascoltare Rei, perché aveva urgente necessità di parlare con la sua fidanzata.
 
- Ami - chan, devo dirti una cosa... -
 
- Tay perdonami! Non potevo dirtelo prima, ma arrivati a questo punto, devo confessarti che io non sono... -
 
- Non aggiungere altro! Per una volta tanto lasciami parlare Ami, o forse vuoi tapparmi la bocca come l'altra volta? -
 
Ricordando con imbarazzo quel momento, Usagi decise di lasciar parlare il suo amico; dopodichè gli avrebbe raccontato la verità.
Con lo sguardo rivolto altrove, il ragazzo aggiunse:
 
- Volevo dirti che mi sono innamorato di Usagi... mi dispiace Ami... -
 
- STA... STAI SCHERZANDO!!! NOOOOOOOOOOOO!!! -
 
Usagi balzò i piedi con aria terrorizzata e scappò via. Man mano che correva, la ragazza si imbattè in Mamoru che teneva in braccio la vera Ami che sembrava essere svenuta.
 
- Cosa le è successo? -
 
Usagi parlava ormai con le lacrime agli occhi, mentre Mamoru adagiava a terra il corpo della sua amica, e Taiki li raggiungeva.
 
- E' svenuta... -
 
Lui, Mamo e Taiki rimasero seduti vicino al corpo di Usagi dove in realtà riposava Ami, che lentamente aprì gli occhi...
 
- Oh Ami! -
 
Usagi le si fiondò addosso per abbracciarla ed iniziò a piangere, mentre Taiki osservò:
 
- Ami, che senso ha, chiamare Usagi come te? -
 
I due ragazzi si alzarono in piedi e le guardarono dall' alto con aria di rimprovero, poi Mamoru esordì:
 
- Che effetto fa, sentirsi presi in giro? Scommetto che avete davvero creduto che noi due fossimo innamorati delle nostre amiche... -
 
- Oh Mamo... - 
 
Usako nel corpo di Ami, si avvicinò a Mamoru per abbracciarlo, ma lui si scostò leggermente:
 
- Usako... dovevi dirmi la verità... e poi dobbiamo trovare una soluzione, non potete rimanere così! -
 
Ami nel corpo di Usako, afferrò la mano di Taiki, e con le lacrime agli occhi disse:
 
- Mi dispiace tanto... -
 
Fu in quel momento che i due amuleti che aveva dato loro la sacerdotessa e che portavano al collo, iniziarono a brillare e a flutture in direzione del cielo.
 
- Cosa sta succedendo? -
 
Ami guardava verso il cielo, mentre Usagi pregava con tutta se stessa di riprendere le proprie sembianze, e nonostante il viso non fosse il suo, le apparve il simbolo della luna sulla fronte.
 
Un potente bagliore irradiò il giradino, mentre una splendida figura si stava lentamente materializzando:
 
- Figlia mia... -
 
La Regina Seléne si avvicinò al corpo di Ami, e prendendole il viso tra le mani le disse:
 
- Non perdere mai la speranza... tu sei la principessa della Luna, non potrai mai perdere la tua vera identità... -
 
Così dicendo, la regina si allontanò verso il cielo, illuminando ancor di più il giardino in direzione delle ragazze che avevano perso conoscenza.
 
I due ragazzi ci misero poco a capire, e si apprestarono a stringere fra le loro braccia le vere fidanzate che erano finalmente rientrate nei loro corpi.
 
- I miei... i miei capelliiiiiiiiiiiiiii!!! -
 
Usako si toccava i capelli felice e volteggiando nell'aria prese le mani della sua amica che, felice come lei gridò al cielo:
 
- Grazie, Regina! -
 
Finalmente Mamoru potè baciare la sua vera Usako, e capì che non avrebbe mai potuto amare nessun' altra all'infuori di lei, della sua unica, vera, meravigliosa principessa.
 
Anche Taiki sentì il cuore esplodere dalla gioia, nel vedere la sua vera e dolce Ami essere tornata la stessa di sempre, e fu così che potè finalmente stringerla a sè e dirle con tutto il cuore:
 
- Io ti amo Ami - chan! -
 
Ami provò una sensazione mai vissuta prima, una sensazione unica e speciale che le scaldò il cuore e che la portò a rispondere con un po' d'imbarazzo:
 
- A... anche io... -
 
Mentre in quell' angolo di giardino si respirava odore di felicità, di fronte all'entrata del santuario tre guerriere avevano appena sconfitto un demone, che prima di morire aveva gridato:
 
- Maledette, vi lancio la mia maledizione, e vi ricorderete per sempre di me!!! -
 
Fu così che Sailor Mars in realtà era Minako, Sailor Jupiter era Rei, e Sailor Venus era Makoto.
 
 
 
... Sarebbero riuscite le tre, a tenere il segreto?



Note e commenti:

Eccomiiiiiiiiiii!!! Mi scuso per il ritardo nella pubblicazione, ma tra lavoro e varie il tempo è pochissimo! Spero vi sia piaciuto il finale, e spero anche che questo capitolo vi abbia divertito come gli altri: non potevo escludere a lungo Minako e Makoto, no? :D 
Ci tengo a ringraziarvi tantissimo per tutte le bellissime recensioni, per aver inserito fra le preferite e fra le seguite questa storiella! Non credevo riscuotesse tanto successo ^^
Grazie di cuore a tutti voi!
Un saluto da SailorMercury84 :)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=771752