Due vite a Manhattan di _TheDarkLadyV_ (/viewuser.php?uid=126040)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno: Jared Leto al Beresford Hotel? ***
Capitolo 2: *** Capitolo due: Arrivi ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre: Miss Caroline Lane ***
Capitolo 1 *** Capitolo uno: Jared Leto al Beresford Hotel? ***
Ma
guarda chi vi è venuta a fare visita??? VALE ahahhaha!!!
Visto?? Non vi ho detto una bugia!! Sono di nuovo qui per raccontarvi
una nuova " fiaba" con i mitici attacchi alla Vals u.u!!! Eheheheh
quelli non mancheranno ;)!!!
Come avete capito la nuova protagonista si chiama Phoebe, ma attenzione
non è Phoebe di " Streghe" ( io ci andavo matta ;))!! Ho
scelto questo nome perchè ha un significato particolare:
Phoebe è un nome greco ( sono fissata) che indica la Dea
della Luna, oltre al fatto che sempre questo nome appartiene a una
delle lune che gira intorno a Saturno.
Okay credo che per adesso possiamo finirla qui ;)!!
Come al solito non conosco nessuno tranne Phoebe che è di
mia invenzione ( quindi non è Alyssa Milano u.u) e tutto
ciò che succederà deriva dalla mia spiccata
perversione o quanto meno capacità mentale di crearmi
filmini che potrebbero ricevere gli oscar della demenza..-.-"
ATTENZIONE:
questo capitolo, ovvero il primo di una lunga serie, è
quello preparatorio dove avrete il piacere ( dai chiamiamolo
così) di conoscere alcuni personaggi fondamentali per il
corso naturale degli eventi oltre all'inizio della vicenda vera e
propria ( ehehehehheheheheeehh...okay basta)..
Detto questo vi lascio alla lettura qualora voi decidiate di
assecondare nuovamente il mio diabolico e fichissimo piano ( o.O)!!!!
Capitolo
uno: Jared Leto al Beresford Hotel?
La
vita di Phoebe Cooper non era speciale, anzi era la più
semplice che si potesse condurre, lontana anni luce da tutto
ciò che era mondano. Lei la divideva fra il lavoro e gli
amici e come tutte le ragazze della sua età sperava un
giorno di poter incontrare il principe azzurro vivendo così
felice e contenta come assicuravano le fiabe, ma sembrava che quel
giorno fosse destinato a non arrivare mai.
Cresciuta a San Francisco, Phoebe si era trasferita a New York con la
speranza di poter realizzare il suo più grande sogno:
diventare una stilista di fama mondiale. Ma nonostante avesse studiato
e possedesse un talento innato, non era riuscita a farsi valere in
mezzo a quella giungla di sciacalli e così ora si era
trasformata nella cameriera di uno dei tanti e prestigiosi hotel di
Manhattan, il distretto di New York in cui era andata a vivere.
Nonostante fosse triste per non essere riuscita nel suo intento, non
era affatto dispiaciuta del suo lavoro, poiché le permetteva
di essere indipendente, le concedeva un bell’appartamento e
le garantiva di vivere per metà il suo sogno, ovvero abitare
nella grande Mela. Fin da piccola Phoebe considerava New York, la
città della fortuna, dei sogni e delle grandi speranze e
continuava a pensarlo nonostante tutto.
Quella mattina si prospettava faticosa come tutte le altre, anzi forse
molto più pesante, poiché la camera numero 3546
da circa mezz’ora la teneva occupata a causa del disordine
colossale che regnava sovrano. Phoebe si ritrovò
più volte ad imprecare come una sorta di preghiera,
innervosendosi ogni volta che inciampava in qualcosa. Era assurdo dover
stare lì così tanto tempo per colpa di nottate
focose!
In quel momento la porta della stanza si aprì celando una
figura magra, alta e dall’aspetto nordico con corti capelli
biondi. Aveva un gran sorriso stampato in faccia e nonostante fossero
le otto del mattino non dava segni di stanchezza. Nora viveva
all’insegna dell’allegria e della convinzione che
non tutto nella vita veniva per nuocere; tutto ciò che
c’era di negativo serviva a fortificare e a far capire che la
vita non andava sprecata, ma vissuta fino in fondo, possibilmente con
grande divertimento. Era una ragazza solare e molto paziente
nonché migliore amica di Phoebe.
Se Phoebe era fissata per la cioccolata, i libri e lo shopping
sfrenato, Nora amava il cinema, le riviste di moda e il gossip. Proprio
sul gossip Nora era imbattibile, soprattutto sul tema de “
gli uomini più sexy del pianeta” dove per lei Brad
Pitt deteneva il potere da tempo immemore. Era straordinario come
riuscisse a parlare per ore e ore di quell’uomo elencando
tutti i suoi pregi e inducendo Phoebe e le altre amiche alla nausea.
Quando non parlava di Brad Pitt e delle news che leggeva qua e
là cominciava a sfilare l’elenco degli uomini
più affascinanti che avevano passato gli anta optando per
una spiegazione nauseante su Ralph Fiennes e Alan Rickman.
In quel momento Nora si avvicinò a Phoebe e le
stampò un bacio sulla guancia, segno del suo buongiorno.
“ Ehi vedo che sei più allegra del solito
oggi” notò Phoebe mentre sistemava i cuscini
“ cosa ti è successo?” chiese poi
sorridendo. Nonostante il nervosismo mattiniero, Nora riusciva ad
essere una medicina davvero efficace per lei.
“ Ero nella hall a fare quattro chiacchiere con il nostro
caro Chuck..”
“ Ma tu non dovevi essere nelle stanze a pulire?”
“ Ehm sì, ma sai come sono..”
“ Appena hai due minuti di libertà corri da Chuck
per sapere se prenota qualche personaggio importante sperando che sia
Brad Pitt” recitò Phoebe a mo di preghiera. Nora
annuì sorridendo.
“ Esatto. E mentre ero lì c’è
stata una telefonata. Io ho pensato che fosse la solita prenotazione e
così è stato, ma poi curiosa ho chiesto chi fosse
e..” i suoi occhi si illuminarono in modo sinistro
“ lo sai chi verrà a stare per un po’ in
questo albergo?”
“ Brad Pitt?” chiese sorridendo Phoebe continuando
il suo lavoro.
“ Se magari!” rispose sospirando Nora “
se fosse stato così avrei fatto già saltare in
aria l’edificio! Ma non siamo qui a parlare del mio caro
Brad..”
“ E di grazia si può sapere chi è
questa creatura che ti fa uscire dalle grazie di nostro Signore peggio
di come lo fa Brad Pitt?” chiese Phoebe curiosa, smettendo di
mettere in ordine e fissando la sua amica.
“ Sembra che tu in questo momento l’abbia
dimenticato” continuò guardandola.
“ Cara, Brad sarà mio, questo non me lo toglie
nessuno dalla testa..”
“ Però c’è un piccolo
dettaglio che hai trascurato..” disse sorridendo Phoebe.
“ E quale sarebbe?”
“ Brad è già impegnato!”
“ E che vuol dire?” domandò Nora
prendendo un panno e aiutando la sua amica nell’impresa
“ le corna vanno sempre di moda. Non le leggi le
riviste?”
“ No, quello lo lascio fare a te”
Sorrisero e poi Nora riprese: “ allora vuoi sapere chi
è che ha prenotato la suite 6277?”
“ Vorrei rispondere no, ma per come ti brillano gli occhi
sono davvero curiosa di sapere chi è questo
tizio..” rispose Phoebe smettendo di pulire insieme a Nora.
“ Jared Leto!” esclamò soddisfatta.
“ Chi?” chiese Phoebe confusa.
“ Jared Joseph Leto, attore, cantautore, chitarrista e
regista statunitense, nonché frontman della band 30 Seconds
To Mars formata insieme al fratello Shannon Leto, nel 1998..”
“ Frena! Non c’è bisogno di Nora
Wikipedia per farmi capire che è un personaggio
famoso..” disse Phoebe cercando di arrestare
l’avanzata pericolosa dell’amica “ sta di
fatto però che io non lo conosco..”
“ NON SAI CHI E’ JARED LETO?!”
esclamò a voce altissima Nora, scioccata
dall’affermazione di Phoebe, prendendola quasi come una
bestemmia.
“ Ma perché dovrei saperlo?” chiese
Phoebe facendosi piccola piccola.
“ No, non è possibile che tu non conosca
l’uomo più sexy del 2010, 2011 e pure del 2012!
Cioè solo che vedi i suoi occhi ti perdi, tu immagina il
resto. Resterei ore e ore a guardarlo!” e poi ritornando in
sé proseguì “ ma allora tutti i miei
discorsi sul gossip non ti hanno insegnato niente?”
“ Ma secondo te posso mai ricordarmi a distanza di anni tutto
quello che tu leggi in quelle riviste?” chiese scioccata
Phoebe “ non posso memorizzare ogni cosa come fai tu, non
riesco a tenere il tuo passo e poi sai che preferisco i libri”
“ Aspetta!” disse ad un tratto Nora illuminandosi
“ dovrei avere una rivista di là che parla proprio
di lui o comunque appare in certe foto al bacio. Appena finiamo di
pulire queste maledette camere devo fartele vedere così ti
rendi conto di chi sta per venire!”
Phoebe sospirò e ritornò al lavoro che tenne
occupate entrambe per un bel po’.
“ Ma ti rendi conto? Guarda quella come si è
conciata!” esclamò sottovoce Nora osservando la
donna che stava uscendo dalla sua stanza.
“ Beh effettivamente i colori non sono accostati in modo
consono e il tipo di abbigliamento non è adatto per una
signora di quell’età..”
Phoebe e Nora stavano scendendo dai piani alti dirette alla lavanderia
con montagne di indumenti sporchi e nel frattempo lanciavano occhiate
critiche alla gente facendosi grandi risate. Quello era uno dei loro
hobby preferiti. Scesero le scale sogghignando.
“ Alla buon’ora!”
“ Scusaci Dana, ma la camera 3546 è stata
attaccata dai vandali..”
“ Ancora?!” esclamò la donna “
ma quelli fanno solo un’arte?”
Nora e Phoebe risero di cuore alla sua espressione per poi spostarsi e
andare da Jolanda.
“ Ehi Jole!”
“ Ciao Phiphì!” esclamò la
ragazza voltandosi “ Nora non toccare!”
“ Scusa ma quell’abito è
stupendo!” disse Nora osservandolo “ di chi
è?”
“ Della signora Dickins” disse Jolanda
avvicinandosi alle altre per contemplarlo “ bello
vero?”
“ Questo è stato fatto a mano” disse
Phoebe studiandolo da vicino “ vedete quelle linee? Solo una
mano delicata poteva farle. Le macchine da cucito non sarebbero
riuscite a farne di così morbide..”
“ Dio Phoebe tu sei spettacolare!”
esclamò Jolanda “ e io mi chiedo ancora che cazzo
ci fai qui quando potresti essere fuori a spaccare il mondo con le tue
idee stupende!”
“ Me lo chiedo pure io” disse sconsolata Phoebe
guardandola.
Sia Jolanda che Nora le si avvicinarono e l’abbracciarono
forte.
“ Vedrai che tutto andrà per il
meglio..” la rassicurò Jolanda.
“ ..e fra poco tempo ci ritroveremo miss Phoebe Cooper che
farà una linea di abiti invernali così stupenda
da far morire di invidia anche Dolce e Gabbana!”
esclamò Nora.
“ Non esageriamo!” esclamò imbarazzata
Phoebe.
“ Ehi ma avete scambiato questo posto per un bar?”
la voce tonante di Dana arrivò in modo perforante alle loro
orecchie e sussultarono per lo spavento. Il capo della lavanderia era
la donna più operosa che Phoebe avesse mai visto e allo
stesso tempo una persona davvero eccezionale.
“ Scusaci..” disse sorridendo Phoebe mentre Dana si
allontanava.
“ Fai finta di lavorare mentre io ti do una notizia
incredibile” sussurrò Nora a Jolanda mentre questa
si accingeva a sistemare gli abiti appena arrivati nell’acqua.
“ Che devi dirmi?” chiese lei continuando a tener
d’occhio Dana, che si trovava al di là della
stanza. Phoebe alzò gli occhi al cielo. Aveva capito subito
che Nora stava per divulgare come se fosse una parabola la notizia che
aveva appena saputo.
“ Jared Leto verrà a stare da noi e
alloggerà nella suite 6277!” esclamò
sottovoce Nora tutta emozionata nel ripetere quelle parole che su
Jolanda ebbero l’effetto di un vulcano in principio di
un’esplosione. Possibile che tutte avessero quella reazione
eccetto lei? Possibile che tutte andassero dietro a quel presunto sexy
simbol e lei continuava ad essere ignorante sull’argomento?
Eppure Phoebe aveva cercato di ascoltare da Nora tutte le stupidaggini
che le varie star combinavano in giro per il mondo e
cominciò a spremersi il cervello per cercare di ricordare se
avesse sentito qualche notizia su di lui. Ma niente! Lei non ricordava
proprio niente!
“ Oh mio Dio!” esclamò Jolanda, forse un
po’ troppo forte. Infatti al suo piccolo urlo di entusiasmo
le altre ragazze si voltarono verso di lei che arrossì
imbarazzata. Subito si avvicinò Dana abbastanza
preoccupata.
“ Tesoro che cosa è successo?”
“ Ehm sta poco bene!” esclamò quasi con
un acuto Phoebe cercando di mettere in ordine la situazione “
sta andando in sudorazione e ha bisogno di una boccata
d’aria..”
Nel frattempo Jolanda si era appoggiata a Nora che con la mano cercava
di farle vento.
“ Oh povera cucciola!”
“ Possiamo portarla con noi, tanto abbiamo finito”
disse Nora con l’aria più amabile che le
uscì in quel momento. Dana la osservò e poi
annuì convinta.
“ Sì vai” disse facendo una carezza a
Jolanda che cercava di non ridere“ per oggi hai finito,
cara”
“ Grazie..” sussurrò con aria mozzata la
ragazza. E così lei, Phoebe e Nora uscirono dalla stanza con
la speranza di restare serie fino a quando non si sarebbero allontanate
dalla visuale di Dana che continuava ad osservarle come se
nascondessero qualcosa. In tutta fretta salirono le scale e quando si
ritrovarono nel corridoio da sole Jolanda cominciò ad
abbracciare le sue amiche come se avesse avuto la notizia di una
promozione.
“ Sapete a chi assomigliate?” chiese ad un tratto
Phoebe.
“ A chi?” chiese Nora ritornando d’un
tratto seria.
“ A due bimbeminchia che aspettano una celebrità
per sbavargli dietro!”
“ Ma noi non siamo bimbeminchia!”
esclamò indignata Jolanda “ siamo solo ragazze che
vogliono sognare ad occhi aperti e credo che lo faranno per un bel
po’!”
A quella affermazione anche Phoebe non poté che ridere.
“ Andiamo a cambiarci” propose Nora “
tanto i nostri turni fortunatamente sono finiti per oggi”
“ Andiamo!”
Le ragazze entrarono nelle stanze dei dipendenti dove si cambiarono a
ritmo di chiacchiere e di risate. Phoebe ringraziava sempre il cielo
per averle mandato quelle due ragazze straordinarie perché
cominciava a sospettare che se non avesse messo piede in
quell’hotel tre anni prima, non avrebbe mai incontrato le sue
due migliori amiche. Restò per un attimo a guardarle mentre
discutevano il modo per avvicinarsi a Jared Leto senza avere problemi e
sorrise amorevolmente.
“ Oh cavolo!” esclamò Nora “
non sono qui le riviste! Cazzo non posso farti vedere Jared Leto in
prima pagina!”
“ Cara possiamo sempre passare per qualche negozio e
indicarglielo, no?” disse Jolanda abbracciando Phoebe.
“ Mmmh..okay!”
“ Avete fatto?” chiese Phoebe sorridendo.
“ Direi che possiamo andare” disse decisa Nora.
Uscirono dall’hotel impacchettate nei loro cappotti. Ormai
dicembre era alle porte e con lui stava ritornando il grande freddo che
a giorni si sarebbe trasformato in neve, rendendo difficile
l’attraversata della città per arrivare in hotel.
“ Ragazze che ne dite di pranzare insieme?” propose
Nora.
“ Certo!” esclamò Phoebe.
“ Bene allora vi guido io in un posticino niente
male” disse Jolanda prendendo in mano le redini della guida.
Mentre attraversavano il quartiere Nora soffocò di poco un
urlo di gioia e Phoebe capì subito di cosa si trattava.
“ E’ lui!”
“ Ma dov’è?”
“ Guarda quel gran figo su quella copertina!”
“ Chi questo?”
“ Aspetta entriamo così lo vedi meglio”
Phoebe fu trascinata dalle sue amiche dentro il negozio e si diresse in
modo forzato nell’angolo delle riviste dedicate al gossip
vicine alla vetrata. Nora prese in mano il giornale e dopo averlo
sfogliato come una dannata, arrivò alla pagina in cui faceva
da sovrano una foto con un uomo dai capelli corti e castani
sparati in alto in posa come un modello con due occhi da cui traspariva
tutto il suo fascino e sensualità, oltre al fatto che Phoebe
non tralasciò neanche i suoi lineamenti angelici. Adesso
sì che riusciva a capire il grande entusiasmo delle sue
amiche al sentire quel nome. Jared Leto poteva essere davvero inserito
nella classifica degli uomini più belli del mondo, anche
solo per la sua faccia e i suoi occhi. A quel punto Phoebe dovette
pensare che tutto il resto non doveva essere minimamente da buttare!
“ Ehi Phiphì ci sei?” chiese Nora
sventolandole una mano davanti.
“ Oh sì ci sono” disse scacciando dalla
testa certe idee alquanto discutibili. Ridiede il giornale a Nora e
cercò di distrarsi da quella foto puntando i suoi occhi
azzurri sulle riviste di moda.
“ Ragazze venite qui!” esclamò ad un
tratto Nora che aveva preso a leggere l’articolo. Jolanda e
Phoebe si avvicinarono a lei curiose.
“ A quanto pare il bel Jared aveva una storia con questa
tizia e ora si sono lasciati!”
“ Evvai Jared è di nuovo single!”
esclamò Jolanda battendo il cinque con Nora.
“ Ragazze smettetela” disse Phoebe alquanto
imbarazzata “ ci stanno osservando tutti. Potreste smetterla
con questo balletto cretino..”
“ Oh sì giusto..” disse imbarazzata
Jolanda spostandosi i capelli castani dal volto.
“ Il bello è che questa relazione andava avanti da
un bel po’ di tempo e io, regina indiscussa del gossip, non
ne sapevo nulla! Niente di niente!”
“ Beh lo sai che Jared è bravo a
nascondersi” disse saggiamente Jolanda.
“ Beh certo lui è un ninja!” disse Nora
facendo ridere Jolanda.
“ Ragazze io sto morendo di fame” disse Phoebe
“ andiamo a mangiare?”
“ Mamma mia, sei una palla al piede!”
esclamò Nora sorridendo.
“ Senti chi parla!” esclamò Phoebe
aprendo la porta del negozio.
“ Ma ci pensate che domani ce lo ritroveremo al Beresford
Hotel?” chiese con aria sognante Jolanda.
“ Chissà perché..” disse
pensierosa Nora.
“ Ma la finite di parlare di quest’uomo?”
chiese esasperata Phoebe “ Jared di qua, Jared di
là! Mi state facendo venire la nausea!”
“ Scusami ma l’hai visto?” chiese Nora
mentre entravano nel ristorante seguendo Jolanda.
“ Sì che l’ho visto, ma non mi sembra il
caso di fare tutto questo casino per un uomo”
“ Ahah frena lui non è un uomo..”
cominciò Jolanda appena le accompagnò al loro
posto. Si sedettero e Nora terminò dicendo: “ lui
è la perfezione. Ha quasi quarant’anni e ne
dimostra massimo trenta. Se metti a paragone le foto scattate in tutti
questi anni vedi che non è cambiato di una
virgola..”
“ E il fratello poi?” chiese Jolanda. Phoebe
continuava a spostare il suo sguardo da un’amica
all’altra cercando di seguire il filo del discorso. Jolanda e
Nora erano passate da Jared a suo fratello e non capiva il
perché.
“ E che centra il fratello?”
“ Phiphì Shannon Leto è un altro uomo
decisamente sexy e come Jared sembra immortale. Secondo me quei due
hanno bevuto l’elisir
dell’immortalità..” disse Nora.
“ Sì lo penso anche io”
“ Adesso basta” disse Phoebe “ basta
parlare di questa gente. Fatemi riposare il cervello che avete
provveduto a far sballare”
“ Okay cara” disse sorridendo Jolanda “
per ora ti diamo una tregua, ma da domani si ricomincia!”
“ Yuppi!” esclamò Phoebe in tono lugubre
“ non vedo l’ora!”
Tutte quelle notizie la stavano portando in confusione, forse
perché si sentiva stanca, o solo perché voleva
saperle con un po’ più di calma. Non sapeva
perché, ma sentiva dentro di lei una sorta di emozione
repressa che cercava di uscire esplodendo come non mai. Non riusciva a
capire da dove potesse prevenire. Sapeva solo che la vista di
quell’uomo su quel giornale l’aveva per un attimo
destabilizzata. Se quello non era photoshop non osava immaginare come
fosse Jared dal vivo!
“ Come sei stata impassibile con Johnny Depp lo sarai anche
con Jared Leto” si disse “ in fin dei conti
è solo un uomo! Un comune mortale”
Tranne però che per un piccolo particolare che lei si
ostinava a non pensare: i suoi occhi belli, blue e profondi. Occhi del
genere non ne aveva mai visti e mentalmente prese l’appunto
che se mai le fosse capitato di incrociarlo in albergo o di
ritrovarselo in camera, avrebbe evitato di guardarlo, per non sentirsi
in imbarazzo.
Ma Phoebe non poteva sapere, lì con le sue amiche, a cosa
stava andando incontro..
Spero che come primo
capitolo vi sia piaciuto o quanto meno vi abbia divertito :)!!
Per sommi capi avete conosciuto Phoebe, Nora e Jolanda. Tre ragazze e
tre caratteri diversi, mooolto diversi u.u!! Pian piano le
caratterizzerò molto meglio, tranquille ;)!!
Questa ossessione nei confronti di quel sant'uomo ( o.O) doveva starci
perchè tutto si collega e capirete come andando
più avanti. Tranquille nel prossimo capitolo
arriverà la nostra cara DivaH ( e non so perchè
ma con quel nome in questo momento mi viene in mente la canzone di
Beyoncè o.O) e vedrete, vedrete..e vi aggiungo che ci
sarà di che divertirsi muahahahhaha!!!
Ah sì lasciatemi qualche pensiero, ditemi cosa ne pensate di
questa vicenda, se vi piace, se non vi piace così giusto per
sapere se la devo continuare o meno. Se vi annoia la elimino subito
:):)!!
Vi lascio con alcune domande ^^: cosa ne pensate di Phoebe e del suo
sogno mancato? E di Nora l'allegria fatta a persona, nonchè
versione femminile di Alfonso Signorini? E di Jolanda nonostante
è ancora da conoscere? E poi Phoebe a cosa sta per andare
incontro?
Alla prossima,
Vals:)
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Capitolo 2 *** Capitolo due: Arrivi ***
Capitolo
due: Arrivi
“
Jared devi stare tranquillo okay?”
“
Shan io sono tranquillo, ho solo bisogno di trovare il mio senso di
stabilità”
“
Ma non è lontano da tutti noi che lo troverai!”
“
Credi che sia facile per me non riuscire a parlarne con la persona che
mi ha sempre capito? Credi che sia facile non riuscire ad aprirmi come
ho sempre fatto con te?”
“
Beh Jay se ti può consolare sappi che io ti sono e ti
sarò sempre vicino, anche se tu ora sei lontano da Los
Angeles”
Sul
volto di Jared si posò un piccolo sorriso di dolcezza.
Sapeva che Shannon l’avrebbe detto e ciò,
nonostante tutto, lo rincuorava.
“
Grazie..”
“
Ma dove hai intenzione di andare?”
“
Per ora vado a New York e lì deciderò cosa fare.
Forse andrò in qualche posto sperduto del mondo a riprendere
me stesso, o meglio, quella parte di me che ancora esiste, oppure
rimarrò in una stanza d’albergo a pensare. Vorrei
sprofondare..”
“
Ehi bro! Non voglio sentirti parlare in questo modo!”
esclamò Shannon “ supererai anche questa cosa! Ce
l’hai sempre fatta e ce la farai anche ora e con il mio
aiuto, anche se è solo telefonico..”
“
Grazie Shan! Senza di te non sarei niente”
“
Tu sei e saresti stato sempre un fottuto grande genio che ha spaccato
il mondo e il fratello più rompipalle che esista sulla
faccia della Terra e di Marte”
Entrambi
risero nonostante Jared non fosse sicuro della sua azione.
“Io
la amavo..” il suono della sua voce spiazzò
Shannon dall’altro capo del telefono, mandando in frantumi la
sua risata.
“
Jared devi farti forza. Lo so che è odioso da dire, ma
guarda in faccia la realtà: lei non ti amava, non era lei la
persona che cercavi. Come al solito hai preso un abbaglio. Sono sicuro
però che riuscirai a trovare la persona giusta, ne sono
certo”
“
No non voglio nessuno..”
“
E invece io credo che troverai la persona giusta per te”
disse Shannon deciso “ quando meno te l’aspetti te
la vedrai comparire e sarà quella che ti lascerà
senza fiato. Sarà così bella da lasciarti senza
parole e i tuoi occhi non faranno altro che cercarla e la sapranno
riconoscere anche in mezzo a centinaia e centinaia di altre
ragazze..”
“
Shan che fine ha fatto il tuo lato animalesco?”
“
Effettivamente in questi giorni mi sento un po’ strano, come
se lo Shanimal che c’è in me mi stesse
lasciando”
“
Quella è la vecchiaia fratello mio!”
“
Ehi!” esclamò tra l’offeso e il
divertito Shannon.
“
Scusami ma ora ti lascio”
“
Okay ma chiamami appena hai bisogno di sfogarti!” disse
Shannon.
“
Lo farò, tranquillo”
Jared
chiuse la telefonata dando un colpetto secco al tasto rosso del suo
BlackBerry che ripose nella tasca del suo cappotto, e ritornando con lo
sguardo verso la città che dal finestrino del taxi
sfrecciava così veloce da lasciare una scia di colori. Il
suo non era il solito sguardo seducente o allegro come la gente ormai
era abituata a vedere, bensì era uno sguardo vuoto, privo di
emozioni e assente. I suoi occhi nonostante fossero più blu
del mare e più brillanti degli zaffiri erano spenti e
tristi. Li aveva nascosti con un paio di occhiali da sole anche se
fuori non c’erano raggi solari, ma solo nuvole bianche che
annunciavano la neve.
Seduto
continuava a picchiettare con le dita la gamba che nel frattempo si
muoveva freneticamente come se lui fosse in attesa di qualcosa che
attardava ad arrivare e invece Jared Leto era solo nervoso e per di
più arrabbiato con il mondo intero.
Era
stufo di essere deluso, di fidarsi di qualcuno che si rivelava essere
sempre un’altra persona, di essere ingannato proprio quando
pensava di aver trovato qualcuno di importante. L’aveva fatto
un volta questo sbaglio e ci era stato male e si era ripromesso di non
far accadere mai più una cosa del genere e invece a distanza
di tanto tempo, Jared era ricaduto in quella prigione di nome Amore. Ma
ora il suo cuore era stato calpestato, anche più del dovuto
e questa volta neanche la finta allegria poteva alleviare il dolore che
aveva, nemmeno le sue solite stupidate potevano calmare la rabbia che
sentiva dentro, perfino la musica non riusciva ad aiutarlo come aveva
fatto in tutti quegli anni; probabilmente per lui era giunto il momento
di riposarsi, di allontanarsi anche solo per un po’ di tempo
dalla sua realtà e di trovare un punto di equilibrio.
E una
stanza d’albergo poteva per alcuni giorni fargli calmare i
bollenti spiriti di rabbia e fargli decidere quali posti visitare in
giro per il mondo. Voleva andare lontano e non ritornare per un bel
po’; vivere in silenzio e dare spazio ai suoi pensieri.
Sarebbe riuscito di nuovo a superare queste situazioni?
Doveva
riuscirci per il suo bene e per il bene di chi gli stava vicino e che
aveva cercato di aiutarlo. Jared aveva avuto un blocco, non era nemmeno
riuscito ad esprimere i suoi sentimenti a Shannon e la cosa lo turbava
davvero. Suo fratello era sempre stato un punto di riferimento per lui,
uno straccio di speranza nel suo inferno personale e ora neanche quella
luce riusciva ad aiutarlo.
“
Signore siamo arrivati..” disse esitante il taxista che per
tutto il viaggio l’aveva osservato di sottecchi preoccupato.
Jared ritornò in sé e girando la testa verso il
finestrino vide davanti a sé il solito albergo che prenotava
quando era a New York e imitando il taxista che stava uscendo dalla
macchina per scaricare i bagagli, scese anche lui e respirò
l’aria circostante. Sapeva di ricordi nostalgici che per un
secondo gli strapparono un sorriso, ma che subito trasformò
in una smorfia.
In un
attimo, infatti, si ritrovò sommerso da fotografi e
giornalisti che, probabilmente, non avevano niente di meglio da fare
per continuare a setacciarlo come ormai avevano preso
l’abitudine da alcuni giorni.
“
Signor Leto, come mai qui a New York?“
“
Cosa l’ha spinta a non ritornare a Los Angeles?“
“
Avete finito il tour. Cosa pensa di fare ora?”
“È
vero quello che si dice in giro, signor Leto?”
“Il
motivo della sua presenza qui a Manhattan centra qualcosa con la
ragazza misteriosa che si è ostinato a tenere segreta per
tutti questi mesi?”
“È
vero che vi siete lasciati una settimana fa?”
“
Ehi signor Leto da questa parte!” esclamò
l’ennesimo giornalista.
“
Su forza andate via, non vedete che il signor Leto non vuole rispondere
alle vostre domande?” chiese con voce tonante
l’uomo vicino a Jared scansando in malo modo la piccola folla
e creandosi un varco.
“
E lei chi è scusi?” si affrettò a
chiedere una giornalista lì vicina.
“
Io sono Bob MacLagen e sono un taxista che sa riconoscere quando un
ragazzo non vuole essere scocciato dalle vostre sciocche e insulse
domande. Ora se non vi dispiace il signor Leto deve passare!”
Jared
rimase immobile a studiare quell’uomo basso e calvo che
l’aveva appena salvato da una banda inferocita di iene
assetate di notizie.
“
Signore cosa fa lì impalato? Preferisce morire di
freddo?” chiese Bob con un gran sorriso che a Jared
sembrò quasi paterno.
“
No eccomi” e prendendo l’unica valigia, che Bob non
era riuscito a prendere, entrò insieme a lui
nell’edificio.
“
Grazie Bob”
“
Di nulla signor Leto”
“
Chiamami Jared”
“
Okay Jared” disse Bob con un gran sorriso.
Un
ragazzo vestito con una divisa nera si fece avanti e accolse Jared con
un gran saluto.
“
Grazie Bob puoi andare ci penso io al signore” disse con
professionalità. Bob gli sorrise e salutando ancora una
volta Jared andò via.
“
Signore bentornato!”
“
Grazie Chuck” disse Jared sforzandosi di sorridere.
“
I bagagli verranno immediatamente trasportati nella sua stanza. Ah ecco
a lei le chiavi. Se vuole può rilassarsi in una delle camere
relax qui al pian terreno..”
“
Non male come idea” rispose Jared che in quel momento non ne
sapeva di riposarsi. Maledetta insonnia!
“
Bene allora se ha un po’ di pazienza le prenoto
immediatamente la stanza così potrà assaggiare
subito un po’ del nostro relax” disse Chuck
sorridendo.
“
Aspetterò qui” Jared non era stanco, almeno non
fisicamente. Tutta la stanchezza che sentiva era solo mentale.
Chuck in
due secondi fece la prenotazione e appena arrivò una ragazza
nella sua divisa bianca disse: “ signore lei è
Bea. Sarà lei ad accompagnarla”
“
Bene allora mi faccia strada” disse Jared rivolto alla
ragazza e con il suo sorriso sghembo la fece sciogliere ed evidenziare
il rossore delle guance. Jared lo notò ma decise di far
finta di nulla. Non aveva voglia di perdersi nelle sue solite
sciocchezze, nel suo solito divertimento. Ciò che si era
prefisso era stare nella sua stanza d’albergo a pensare e non
a divertirsi con le cameriere, come aveva sempre fatto. Scosse la testa
e si allontanò con la ragazza all’insegna di un
bel relax per iniziare il suo soggiorno.
“
Sì sono in ritardo, lo so, non me lo ricordare!”
Phoebe
si era affrettata a raggiungere Nora nella loro saletta e con ancora il
fiatone si svestì e infilò la sua divisa.
“
Su non preoccuparti, io e Bree ti abbiamo coperto e fortunatamente
James non si è accorto di niente” disse Nora
bevendo un bicchiere d’acqua fresca.
“
Grazie mille!” esclamò Phoebe abbracciandola
“ pensavo di essere già licenziata!”
“
Quanto la fai tragica!” esclamò Nora “
come mai questo ritardo?”
“
La sveglia non ha suonato e io ero convinta che oggi fosse il mio
giorno libero”
“
Ragazze!”
“
Ehi Chuck che ci fai qui?”
“
Bisogna sistemare la suite 6277 e ho pensato chi meglio di voi
può farlo?”
“
Nooo è arrivato!” esclamò Nora
abbracciando Chuck fremente di eccitazione.
“
Ehi mi stai strozzando!” disse Chuck con un filo di voce
“ sei impazzita?”
“
Oh mio dio! Forza Phoebe che ci fai ancora qui? Andiamo
muoviti!” Nora si staccò da Chuck e con una mano
trascinò via dalla stanza Phoebe che alzò gli
occhi al cielo facendo sorridere il ragazzo, il quale le
seguì diretto nella hall. Di bellezza mediterranea, con
carnagione scura, capelli ricci, corti e neri e con due occhi color
nocciola che toglievano il respiro, Chuck era il ragazzo che ogni mamma
potesse desiderare per la propria figlia. Era tranquillo, simpatico e
molto preso dal suo lavoro, che conduceva con grande zelo. Amava la sua
professione che molte volte lo portava ad assumere un comportamento
altezzoso senza che lui se ne accorgesse e che Nora metteva sempre in
evidenza prendendolo in giro. Chuck era il più riflessivo
del gruppetto. Beh non era difficile diventare amica o amico di tre
tipe scatenate come Nora, Phoebe e Jolanda soprattutto se si metteva un
po’ di pazzia e di senso dell’umorismo in mezzo e
un mucchio di piccoli incidenti buffi. Dopotutto il Beresford Hotel era
come una grande famiglia. Per Phoebe, Chuck era come un fratello
maggiore che le consigliava sempre come andare avanti in quei momenti
particolarmente difficili e cupi.
“
Mi raccomando non fatevi conoscere come al solito” le
ammonì Chuck quando ritornò dietro al bancone
della reception.
“
Tranquillo, non ci metteremo in nessuno guaio..” rispose
Phoebe che continuava ad essere trascinata da Nora “ almeno
penso e spero..”
Chuck
scosse la testa sorridendo e tornò alla sua postazione
pronto per ricevere nuove prenotazioni e nuovi incarichi.
“
La smetti di correre?” disse Phoebe con il fiatone.
“
Dai che siamo arrivate!” esclamò Nora arrivando
per prima davanti alla porta della tanto sospirata suite 6277. Phoebe
sapeva per certo che quella situazione l’avrebbe portata alla
morte. In quel momento risentì dentro di sé
quella strana emozione che le attanagliò lo stomaco e le
fece battere forte il cuore. Ma perché si sentiva
così? Continuò a ripeterselo mentre entrarono
nella stanza che sapeva di pulito e che ancora non era stata sfiorata
da mani profane. Tutto era ancora intatto e questo fece capire alle
ragazze che il famoso Jared Leto, conosciuto dai più come la
DivaH, non aveva ancora preso possesso della stanza e questo, non si
sapeva bene il perché, fece tranquillizzare Phoebe.
“
Bene sistemiamo i suoi vestiti negli armadi e rendiamo questo
ambiente..”
“
Super favoloso, segno dell’accoglienza che solo il Beresford
Hotel sa dare. Ma quant’è che la smetterai di
ripetere le stesse parole di James?” chiese Phoebe mentre
recuperava le valige, posandone una sul letto dall’aria
invitante.
“
Lo sai che James nonostante i cinquant’anni è un
uomo affascinante! È irresistibile!”
esclamò Nora. Per tutta risposta Phoebe le lanciò
un cuscino.
“
Ehi non sporcare i cuscini e comportati da venticinquenne che sei! Qui
sei nel sacro tempio di Mister Gnocco Ti Salterei Addosso
Leto!”
“
Mamma mia che pesantezza che sei! E poi tutte queste parole per
indicare un essere umano?” chiese sbalordita Phoebe mentre
tirava fuori dalla valigia un paio di camicie e maglie appartenente al
ragazzo citato dalla cara Nora che continuava a muoversi allegramente
per la stanza.
“
Sì cara!” disse Nora sospirando con aria sognante.
Phoebe la guardò utilizzando la tipica faccia scandalizzata
che avrebbe avuto qualsiasi persona si fosse trovata di fronte una
sorta di pazzo o alieno.
“
Dai smettila di guardarmi in quel modo e continuiamo a disfare i
bagagli!” disse Nora sorridendo. Phoebe sorrise e
continuò a fare ciò che per lei era la cosa
più normale.
Resero
l’ambiente molto più accogliente di come
l’avevano trovato; dava aria di casa e di accoglienza e
Phoebe sapeva per certo di aver dato il meglio di sé, la
stessa volontà che avrebbe avuto nel realizzare una linea di
abbigliamenti, quella che aveva sempre sognato di fare, ma che nessuno
le aveva permesso di inventare. Scrisse il solito bigliettino di
circostanza e lo posò sul cuscino e sospirando chiuse la
porta e si avviò con Nora nelle altre stanze per controllare
che durante l’assenza dei clienti tutto fosse in ordine.
“
Io vado giù” disse Nora “ quando hai
finito sai dove trovarmi”
“
Okay..”
Nora
sorridendo andò via lasciando nel corridoio del quarto piano
Phoebe, che continuò imperterrita il suo lavoro, nonostante
la tristezza stesse provando a farla cedere.
Jared in
quel momento avrebbe detto proprio di sentirsi bene. Tutto quel
rilassamento gli aveva fatto abbandonare la rabbia e il rancore che da
alcuni giorni si portava dietro e che mai avrebbe immaginato
così taglienti. Eppure appena aprì gli occhi e
ritornò in possesso delle sue facoltà mentali le
sue care compagne ritornarono più acute di prima. Si
alzò di scatto e andò via dal quel luogo
paradisiaco, optando per una bella dormita in quella che sarebbe stata
la sua nuova abitazione per un tempo imprecisato che avrebbe
sicuramente deciso in quei primi giorni.
“
Oh mi scusi..” proprio in quel momento Jared assorto nei suoi
pensieri non si rese conto di andare a sbattere contro qualche altro
essere umano che girovagava nello stesso piano della sua suite.
Posò gli occhi sulla piccola figura scoprendo che era una
ragazza di cui però non riuscì a distinguere
molto poiché aveva il viso rivolto verso il pavimento e una
gran furia di andare via. Quello che riuscì a capire fu che
la ragazza era una cameriera.
“
No-non si pr-preoccupi..” disse Phoebe con un filo di voce e
scappò ancor prima di qualsiasi cosa. Ma proprio con Mister
Gnocco Ti Salterei Addosso Leto doveva andarsi a scontrare? Con tutta
la gente che gironzolava per l’hotel, poi? E
perché continuava ad avere quella strana sensazione?
Jared
dal canto suo la guardò andare via con un sorriso beffardo
sulle labbra.
“
La solita ragazza che sbava per me..” si ritrovò a
pensare egoisticamente mentre entrava nella sua stanza. Appena
entrò nella suite un dolce profumo si insinuò nel
suo naso e improvvisamente Jared si sentì lontano dalla
tristezza. Quel profumo sapeva di casa e di un qualcosa che
assomigliava tanto alla pace. Vide che tutto era stato posto con cura
negli armadi e il letto per un attimo sembrò invitarlo ad un
lungo riposo, quello che non riusciva ad avere da molte anzi infinite
settimane. Si avvicinò e prese il bigliettino posato con
cura sul cuscino e lo gettò lontano dalla sua visuale senza
degnarlo di una sguardo. Sapeva che si trattava della solita
accoglienza che l’hotel dava quindi non si diede la briga di
leggere quello che era stato scritto. Senza svestirsi si sdraio sul
letto e contemplò il soffitto cercando di conciliare il
sonno. Ma sembrava che questo avesse perso la via e per questo Jared si
ritrovò seduto sul letto più nervoso di prima e
rimase in quella posizione per un tempo imprecisato.
In quel
mentre si chiese perché non fosse capace di lasciare tutto
in disordine, di dare spazio alla rabbia che gli inondava il cervello,
di bestemmiare e spaccare gli oggetti. Perché lui preferiva
che ogni cosa sembrasse al suo posto anche quando non lo era. Cercava
di trovare la calma quando invece aveva bisogno di sfogarsi. Era
così che ci si sentiva quando si chiudevano i rapporti con
il mondo esterno e ci si prendeva cura della propria testa?
Jared si
alzò dal letto e andò alla finestra dove
osservò distrattamente il panorama e subito la sua
attenzione si spostò dal cielo a una piccola figura che in
compagnia di altre due figure attraversava la strada. Jared
capì subito che doveva trattarsi della stessa ragazza che
aveva incrociato tempo prima vicino alla sua stanza e inconsciamente
sorrise. Nonostante le delusioni, amava osservare le ragazze che lo
adoravano, sapendo che lui era il loro amore impossibile. Beh la DivaH
era pur sempre DivaH e il suo ego aveva bisogno di un po’ di
egoismo. Lo utilizzava sempre nei casi di grande rabbia e quello era
proprio il caso. Era incuriosito da quella figura perché non
avuto il privilegio di guardarla in faccia per sapere come fosse.
Scosse la testa e ritornò a stendersi sul letto pregando che
Morfeo arrivasse il prima possibile.
Nel
frattempo Phoebe era in compagnia delle sue amiche diretta a casa per
un lungo riposo o quanto meno con l’intento di rilassarsi. Il
lavoro era stato abbastanza pesante quel giorno, anzi, forse era stato
più pesante degli altri giorni. C’erano stati
molti arrivi fra cui quello di Caroline Lane, la solita donna in
carriera con la presunzione di avere il mondo ai suoi piedi. Per Phoebe
si prospettavano giorni assurdi a causa delle strane voglie della
gentile signora, ma il vantaggio che ne aveva ricavato era una sorta di
amicizia nei suoi confronti che rendeva il tutto meno pesante.
“
Ehi allora stasera tutti da Chuck per la serata cinema okay?”
chiese Jolanda legandosi i capelli in un’alta coda. I
lineamenti del suo viso erano finemente lavorati tanto che pareva una
sorta di egiziana, e i sui occhi verdi erano molto lucenti. Era la
vicina di casa di Phoebe e, come la sua amica, aspettava il giorno in
cui il principe azzurro avesse bussato alla porta del suo appartamento.
Beh inizialmente qualcuno aveva bussato ma si era rivelato un vero,
come dire..bastardo? Beh sì quella parola potrebbe andare. E
così la povera Jolanda ci rimase davvero male tanto che
aveva deciso di smettere la sua ricerca anche se sapeva che in una
parte del mondo esisteva ancora la persona che sarebbe riuscita a
rubarle il cuore e l’anima senza farla soffrire, o almeno ci
sperava.
“
Sì Jole” disse Phoebe mentre salutava Nora che
prese un’altra strada “ l’hai ripetuto
all’infinito! Non sono così cretina
dopotutto”
“
Io ho dei dubbi..”
Phoebe
la guardò con sguardo assassino e disse: “ io non
sono cretina!”
“
Ci manca poco” disse Jolanda ridendo “ comunque
come mai hai quella faccia?”
“
Che faccia ho?”
“
Mah sembra strana”
“
E’ un’offesa?”
“
No nessuna offesa” rispose Jolanda girando intorno a Phoebe
come per studiarla “ hai incontrato qualcuno per
caso?”
“
E dove se sono stata tutto il tempo con te e Nora?”
“
Beh in albergo non sei stata con me..”
“
Che vorresti insinuare?”
“
Hai visto quel bel ragazzo e ora cerchi di nasconderlo alla tua
mamma” disse solennemente Jolanda. Era incredibile come
quella ragazza riuscisse a fiutare le novità senza esserne
la diretta interessata. Su questo era più pratica di Nora.
“
Ch-che sta-stai dicendo?” esclamò imbarazzata
Phoebe.
“
Aaaaah allora ho indovinato!” esclamò trionfante
Jolanda.
“
Beh ecco io..”
“
Tu?”
“
Okay mi sono scontrata con Jared Leto vicino alla sua
camera..”
“
Oh mio dio! Cioè tu e Jared Leto..” Jolanda si
riprese e disse “ e lui..tu? Insomma che è
successo?”
“
Beh sono scappata senza guardarlo..”
“
Ma sei scema?!” esclamò scioccata Jolanda.
“
Senti quel tizio mi mette a disagio..”
“
Ma se neanche l’hai guardato in faccia!”
“
Beh mi sono bastate la foto che ho visto..” disse Phoebe
“ quell’uomo è decisamente..”
si bloccò.
“
Sai che ti voglio bene per questo non ti farò sentire in
imbarazzo e dirò che ho capito cosa intendi dire”
“
Grazie” disse sorridendo Phoebe. Ora si sentiva molto meglio.
Jolanda la riusciva a capire immediatamente e questo la rincuorava
molto.
“
Ti prego non dire niente a Nora..” disse ad un tratto
“ non vorrei essere presa in giro fino alla morte per il
fatto che non gli ho dato nemmeno il tempo di guardarmi in faccia,
scappando via come una ladra..”
“
Tranquilla non dirò nulla” disse Jolanda facendo
finta di cucirsi la bocca.
“
Ti voglio bene” disse Phoebe abbracciandola.
“
Anche io tesoro”
Si
abbracciarono e poi entrarono nelle loro rispettive dimore
promettendosi di rivedersi la sera per andare da Chuck e passare la
notte all’insegna del divertimento.
“
Salve ragazze!” esclamò Chuck aprendo la porta di
casa.
“
Possiamo?” chiese Nora altezzosa.
“
Cretina!” esclamò lui sapendo perché
facesse così. Il solito modo per prenderlo in giro. Lei gli
si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia.
“
Lo sai che ti voglio bene microbo!” esclamò
entrando in casa.
Chuck
sorrise e dopo aver abbracciato il resto della truppa entrò
in casa dove ad aspettarli c’era un’altra persona.
Appena la vide Phoebe ne rimase sorpresa. Si trattava di un ragazzo
dall’aria simpatica. Aveva capelli corti e ribelli dal colore
biondo chiaro e due occhi marrone scuro. Come la vide, il ragazzo
rimase a bocca aperta. Fu Chuck a farlo rinsavire.
“
Ragazze lui è Liam ed è il mio nuovo
assistente!”
“
Ciao Liam!” esclamò Nora sorridente presentandosi.
“
Io sono Jolanda”
Quando
Liam incontrò gli occhi azzurri di Phoebe si
sentì in imbarazzo, mentre Phoebe si sentì sempre
uguale. Non aveva la sensazione che aveva sentito in albergo. Quello
non era Jared Leto.
“
Io sono Phoebe”
“
Oh bel nome Phoebe” disse lui imbarazzato.
“
Ti ringrazio” disse lei sorridendo amorevolmente. Liam
deglutì, ma sorrise cercando di nascondere il suo imbarazzo.
“
Bene dopo aver fatto le presentazioni direi che possiamo dare il via
alla serata!”
Tutti
sorrisero e obbedirono dando inizio al piccolo divertimento.
Quella
sera Phoebe notò più volte come Liam la guardasse
distogliendo lo sguardo solo quando lei posava i suoi occhi su di lui.
Sorrise tra sé e si sentì lusingata da quella
piccola attenzione, eppure qualcosa la infastidiva. Forse
perché non erano gli stessi occhi che voleva avere su di
lei..
ANGOLO
DI VALS u.u:
Ehm ehm
perchè io sento che la cosa sarà abbastanza
ingarbugliata???
Spero che vi sia
piaciuto questo capitolozzo!! Scusate la lunghezza -.-"
E' stato un
pò difficile entrare nella psicologia di Jared proprio
perchè non lo conosco e cerco di plasmarlo secondo la mia
perversione quindi chiedo perdono se ha qualcosa che non va..sarei
molto contenta se mi faceste sapere cosa ve ne pare...:) Questo
capitolo sembra la calma prima della tempesta vero?? Vi dico
già che il prossimo sarà pieno di
attacchi u.u sisisisisi u.u!
Vi lascio con una
nuova domanda anzi due: che prospettiva si presenta secondo voi?? Che
ne pensate di tutto quello che avete letto??
Vi ringrazio
già in anticipo ^^
Alla prossima
Vale:)
|
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Capitolo 3 *** Capitolo tre: Miss Caroline Lane ***
Salve
ragazze!!
Visto?
In attesa del seguente capitolo di " Una su un milione" ho deciso di
aggiornare questa FF!!!!!
Ringrazio
per tutti i commenti ricevuti per l'altra FF!!!! Davvero vi ringrazio
di cuore!!! Mi avete fatta commuovere :):):)!!!! Naturalmente domani
provvedo a rispondervi visto che ora devo scappare!!
Adesso
però vi lascio al seguito di questa storia, sperando che vi
piaccia.
Capitolo
tre: Miss Caroline Lane.
In cuor suo Jared sapeva che la sdolcinatezza che aveva avuto modo di
conoscere in quei mesi non sarebbe andata via facilmente e che
nonostante cercasse di trovare di nuovo la via del solito divertimento
e della caccia notturna, qualcosa in lui era cambiato. Ma forse con un
po’ di buona volontà sarebbe ritornato il solito
di sempre. Beh tutto questo sempre se durante il suo soggiorno in hotel
non fosse stato il protagonista di qualche situazione travolgente. Ma
cercò di non augurarselo, perché non voleva avere
altri guai.
Era quasi l’alba quando si ritrovò seduto sul
letto con gli occhi spalancati e abbandonati dal sonno, così
accese la tv e scrisse una stupidata su twitter, cercando in seguito di
riprendere sonno, ma niente! Anche questa volta Morfeo
l’aveva tradito. Restò così tutta la
notte a contemplare il soffitto e dando spazio al silenzio nauseante
che inondò per quelle interminabili ore le sue orecchie.
Avrebbe preferito di gran lunga la compagnia di qualcuno, solo per
potersi sfogare, ma Shannon non era lì con lui e pur volendo
sentire la sua voce al telefono in quel momento non era possibile, sia
perché era notte e sia perché Jared sapeva che
quel scellerato di suo fratello stava rimorchiando alla grande. Strano
ma per una volta non si sentiva in vena di disturbarlo con i suoi
problemi asfissianti. Lo sapeva che doveva smetterla di piangersi
addosso e di trovare un modo per uscire da quel baratro in cui si
trovava. Era difficile, questo era pur vero, ma in qualche modo doveva
riuscirci. Lui stesso prendeva in considerazione l’idea di
cambiare tutto e di lasciare perdere il passato. Doveva lottare come
aveva sempre fatto, uscendo vincitore nelle innumerevoli sfide e
ostacoli che si presentavano davanti. Lui ce l’aveva sempre
fatta e così doveva essere anche questa volta.
Caso volle che in quel momento, mentre pensava alla soluzione del suo
rompicapo, il sonno calò su di lui e lo portò nei
meandri della sua testa.
Nel frattempo Phoebe si girava e rigirava nel letto. Sapeva che un
nuovo giorno era alle porte. Un giorno che lei avrebbe dedicato al
lavoro, come aveva sempre fatto eppure non era mai stata
così ansiosa e agitata. Che le stava succedendo?
Se lo stava chiedendo da molte ore ormai e non riusciva a dare una
risposta alla domanda che le riempiva la testa. Non le era mai capitato
di sentire il cuore battere velocemente e in più aveva il
bisogno di parlare con qualcuno di cose assolutamente stupide.
Strano ma vero lei pensava ancora a quell’incontro successo
ore prima e più ci pensava e più si ripeteva che
era assurdo questo suo comportamento. Voleva chiamare Nora, ma poi chi
le avrebbe spiegato il perché di quella chiamata?
Jolanda?
A quell’ora sicuramente era nel decimo sogno, quindi non le
restava che Chuck, ma immaginò che anche lui fosse impegnato
in qualche sogno che magari non doveva essere interrotto,
così sospirando si rimise sul lato destro e cercò
di riaddormentarsi.
Il mattino seguente sia Phoebe che Jared si svegliarono già
stanchi anche se in letti e abitazioni diverse e correndo contro il
tempo la ragazza si precipitò al lavoro. Per la strada prese
un cornetto al cioccolato e un bel bicchierone di cafè e
correndo si precipitò al Beresford Hotel. Poco prima di
entrare Phoebe incontrò una sua collega, Jackie con la quale
era solita scherzare.
“ Buongiorno Phoebe!” - esclamò la
ragazza sorridendo mentre cercava di non far cadere una serie di fogli
e cartelle.
“ Buongiorno Jackie!”- esclamò Phoebe
mentre fece un sorso di cafè.
“ Come stanno i miei diamanti?”- chiese ridendo
Jackie.
“ Bene!”- rispose ridendo Phoebe.- “ Sono
insieme ai tuoi smeraldi!”
Era il loro modo ermetico per prendere in giro le ricche signore che
risiedevano nell’enorme albergo.
“ Beh trattameli bene!”- disse Jackie prima di
scomparire tra la folla in direzione di qualche commissione.
“ Certo!”- rispose Phoebe entrando
nell’albergo.
Al bancone come al solito l’aspettava Chuck insieme questa
volta a Liam, il suo nuovo assistente che appena vide la ragazza
cominciò ad arrossire.
Chuck le sorrise e guardando l’orologio al suo polso disse:
“ appena in tempo testolina!”
“ Come sempre riccioluto” - rispose con la
linguaccia la ragazza.- “ Oh ciao Liam!”
“ Cia- ciao..” - disse balbettando il ragazzo
mentre la vide scomparire fra la gente.
Phoebe scese nell’area di servizio dove incontrò
Jerry l’addetto al controllo dell’hotel tramite le
telecamere. Un vetro trasparente separava lei dall’uomo di
colore impettito nel suo completo blu scuro. Dietro di lui una serie di
piccoli schermi riflettevano l’hotel in piccoli frammenti e
in tutte le sue svariate forme e stanze.
“ Buongiorno mia cara e dolce fanciulla!”-
esclamò in quel momento l’uomo.
“ Buongiorno mio prode guerriero” - disse
sorridendo la ragazza sostando da lui curiosa di avere le ultime
notizie succedute durante la notte.
“ Com’è il tempo?
C’è il sole? Fantastico!”-
esclamò l’uomo sorridendo. Phoebe prese il suo
biglietto e si avvicinò al bancone sorridendo.
“ C’è niente di interessante?”
- chiese finendo il cornetto e buttando nel secchio lì
vicino carta e bicchiere per poi posare i suoi occhi sugli schermi che
spiavano la grande quantità di clienti. Jerry
andò vicino ad uno degli schermi e cambiando la scena fece
apparire un uomo nudo che continuava a bussare alla porta di una camera
cercando di coprirsi. Era basso e abbastanza in carne con un sedere
flaccido tanto che Phoebe fu in procinto di rimettere quello che aveva
mangiato. Cercò di evitare ciò assumendo
un’aria scioccata e disgustata allo stesso tempo.
“ Ha aperto la porta per prendere il giornale e la moglie lo
ha buttato fuori..”- disse Jerry.
“ Beh vederselo davanti a prima mattina..bleah!
L’avrei fatto anche io.”- disse Phoebe con la
faccia ancora disgustata.
Jerry rise mentre lei si illuminò e disse: “
aspetta! Quello è uno dei miei! È mister
intollerante al lattosio!”
Jerry scosse la testa e guardandola disse: “ tu e Nora sempre
a dare soprannomi alla gente! Chissà come mi chiamate alle
mie spalle.. Me lo dici?”
In quel momento Phoebe prese il telefono lì vicino e
digitò una serie di numeri ma si lasciò anche il
tempo di sorridere.
“ Sì..mi mandi un accappatoio nella
Charles’ Suite, per favore? grazie”-
terminò la chiamata e riportò i suoi occhi su
Jerry che era ancora in attesa di una risposta.
Phoebe prese le chiavi del suo armadietto e disse: “ ti
chiamiamo Dio”
Jerry si meravigliò della risposta.
“ Dio?”- ripeté.
“ Sì, perché vedi tutto e ancora
sorridi”- concluse con un sorriso Phoebe. Jerry
esclamò: “ uuh non male! Ci avete davvero
azzeccato!”
Mentre la ragazza scoppiò a ridere i suoi occhi caddero su
un altro schermo. Un ragazzo aveva appena aperto la porta della sua
camera per raccogliere qualcosa di indistinto dal pavimento. Era in
boxer e mostrava un fisico davvero mozzafiato, davvero in antitesi con
mister intollerante al lattosio. Jerry notò il cambiamento
di espressione della ragazza e guardando nella sua direzione disse:
“ Oh vedo che mister Leto ha deciso di mostrarsi alle
telecamere finalmente! È da ieri che non si faceva vedere.
Ha deciso di fare il bravo ragazzo a quanto pare. E così mi
ha tolto il divertimento!”
Poi si voltò verso Phoebe che apparve leggermente
imbarazzata e disse: “ non dirmi che ha fatto effetto anche
su di te!”
“ E anche se fosse?”- chiese scherzando cercando di
restare calma.
“ Non lo sopporterei!” - esclamò
fintamente indignato l’uomo. Phoebe sorrise e poco dopo Jerry
si avvicinò a lei e disse: “ e a lui? Come lo
chiamate?”
“ Beh pensandoci ancora non c’è un nome
per lui. Io e Nora dobbiamo ancora pensarci..”
“ Quando lo trovate dimmelo!”- esclamò
l’uomo. La ragazza annuì.
“ Ci vediamo dopo Jerry!” - e dopo aver detto
questo Phoebe scomparve diretta verso il territorio delle sue colleghe.
Lungo il cammino si avvicinò ad un secondo bancone dove
trovò Nora che aspettava di avere la sua divisa appena
lavata.
“ Ehi! Buongiorno!”- esclamò Nora
saltandole addosso per un gran abbraccio.
“ Buongiorno dolcezza”- disse Jolanda appena uscita
dalla lavanderia per dare il completo a Nora.
“ Buongiorno ragazze! Tutto bene?”-
domandò Phoebe sorridendo.
“ Tutto alla grande!”- esclamarono insieme
scoppiando poi tutte e tre a ridere. Era un modo come un altro per
ritrovarsi e restare per pochi secondi insieme prima che il lavoro le
separasse.
In quel momento passò di lì una fila di ragazze
che a giudicare dall’aria meravigliata di alcune e spaventata
di altre, dovevano essere le nuove reclute dell’hotel. Una
donna, che le ragazze conoscevano bene, era a capo della fila e con
voce monotona continuava il suo discorso.
“.. una cameriera del Beresford Hotel sorride sempre e
soprattutto è invisibile..”
Le ragazze osservarono la scena con grande interesse, squadrando le
nuove arrivate alcune delle quali avevano un’aria davvero
antipatica.
“ Magari un giorno sparissimo per sempre!”-
sospirò Jolanda che aveva come le altre ascoltato il
discorso della donna.
Le altre sorrisero.
“ Hai sentito? Dicono che in questi giorni Jared Leto abbia
deciso di stare qui, in questo hotel! Chissà se lo
incontro!”- esclamò in quel momento una nuova
recluta mentre seguiva la direttrice.
In quel momento fu Nora a parlare e sussurrò: “
sì aspetta e spera! Tanto resterai qui in questo angolo
dell’hotel a marcire le tue misere ossa.”
“ Non credi di essere dura?” - chiese Phoebe dopo
aver visto la fila sparire. - Infondo sta solamente esprimendo a voce
alta un suo desiderio.”
“ Sì certo! Quella è una delle tante
che probabilmente sta architettando un assalto a mister chiappe
d’oro per violentarlo. Non credere che tutte siano tenere e
dolci come te, Fifì..” - spiegò Nora.
“ Mister chiappe d’oro?”-
ripeté Phoebe mentre Jolanda rideva.- “
è così che lo chiameremo?”
“ Certo! Quale nome più adatto?”- disse
Nora.
“ Io concordo”- disse alzando la mano Jolanda.
“ Tu concorda di andare a finire il tuo lavoro
Jolanda”- tuonò la voce della direttrice.
“ Sì subito..” - disse sospirando la
ragazza.
“ Ci vediamo dopo”- dissero in coro le altre due.
Così il trio si separò in breve tempo.
Quando arrivarono agli armadietti cominciarono a cambiarsi mentre Nora
continuava a parlare come faceva tutte le sante giornate.
“ Senti, le mie orecchie chiedono
pietà!”- esclamò Phoebe in quel momento.
“ No aspetta devo dirti questa cosa! È di vitale
importanza!”- esclamò Nora finendo di allacciarsi
la scarpa.
“ Dì allora”
“ Hai presente Cristina?”
“ Il mio capo”- rispose prontamente Phoebe.
“ Ecco. Lei ha deciso di dare le dimissioni e questo sai cosa
significa?”
“ Che arriva un’altra che mi farà un
culo così!”- esclamò Phoebe mettendo a
posto i suoi vestiti e facendo il gesto.
“ No, Fifì! Significa che potrai fare richiesta di
essere tu la nuova assistente menagear.”
“ Ma che dici? Lo sai che ho provato l’anno scorso
e non mi hanno accettata perché troppo giovane”
“ Ma che troppo giovane e troppo giovane!”-
esclamò a voce alta Nora facendo voltare alcune ragazze.
“ Scusatela”- disse Phoebe.
“ Oh al diavolo! Senti tu non sei riuscita a realizzare il
tuo più grande sogno e cioè quello di diventare
una stilista di fama internazionale. Cerca almeno di realizzarti in
questo campo! Dai cazzo Phoebe! Che ti costa?”
Ma Phoebe continuò a sistemarsi la divisa.
“ Ehi mi hai sentita?”- continuò Nora
alzandosi dalla panchina.
“ Posso finire di vestirmi?”- chiese Phoebe un
po’ nervosa. Quello era l’argomento che
più non voleva toccare e che più Nora manometteva.
“ Scusami se ne ho parlato. Ma non eri tu quella che aveva
sempre detto di voler fare l’assistente menagear in questo
posto? Io dico soltanto che potresti essere tu!”
Phoebe si sedette per mettersi le scarpe.
“ Lascia perdere, una cameriera non diventa
menagear..”
“ Ma perché no? Oggi è tutto diverso e
tutto è possibile. Prendi esempio da Cenerentola. Lei si che
ha avuto culo e si è saputa tenere stretta il principe
azzurro!”
Nonostante Phoebe continuava ad essere un po’ arrabbiata non
poté non ridere alla sparata della sua migliore amica senza
cervello.
“ Ragazze forza preparatevi i dirigenti ci aspettano per
darci delle nuove disposizioni..”- le avvertì una
loro collega.
“ Sono sicura che daranno questa notizia”- disse
Nora eccitata per l’amica che invece era giù di
morale. Quel lavoro le sarebbe servito per non sentirsi una completa
nullità e sperava un giorno di poterlo fare, ma sapeva che
non sarebbe stato così perciò non fece grandi
salti di gioia nel sentire quella notizia. Lei non era nessuno e ormai
sapeva che sarebbe continuato ad essere così.
Quando tutte le cameriere e i maggiordomi si furono riuniti al cospetto
dei pezzi grossi, la donna che prima aveva dato una lezione alle nuove
reclute prese la parola seguita da un altro uomo.
“ Bene come qualcuno di voi avrà saputo, la
promozione di Cristina Franklin ha lasciato un posto per il lavoro di
assistente menagear..”
“ E così abbiamo deciso che quel posto
può essere preso da uno di voi” -
continuò l’uomo alla sua destra.
“ Magari fra i nostri maggiordomi!”-
esclamò guardando i diversi ragazzi.
“ Scusi, signore..”- Nora senza vergogna prese
parole mentre a Phoebe le venne un colpo.
“ Dica..”
“ Quel posto può essere preso anche da una
cameriera?”
“ Una cameriera dice?”
“ Sì una cameriera..”
“ Beh se una cameriera lavora con noi da tre anni
consecutivi, perché no?”- rispose la donna.-
“ Sì anche una cameriera può
proporsi.”- concluse sorridendo.
“ Visto?”- sussurrò Nora a Phoebe
passandole il foglio di compilazione.
“ Sì ho capito!”- sussurrò
esasperata Phoebe prendendo il foglio.
“ Bene detto questo torniamo a noi.”- disse la
donna.- “ Mister Johns ha lasciato la suite numero 5647 e per
stasera attendiamo l’arrivo del signor Rash. Ha rismesso di
bere quindi svuotiamogli il minibar. Il direttore finanziario della
K.a.S , mister Fukimoro, occuperà per questi due giorni la
3648. Provviste di tè ai frutti di bosco, vasca di
idromassaggio sempre pulita e pantofole per gli ospiti. Phoebe occhio
alla Madison Suite, tu sai il perché.” - disse la
donna dandole un’occhiata. Phoebe che non pensava minimamente
di prendere parte al discorso, si schiarì la voce e disse:
“ certo, signora.”
“ Bene.”- continuò la donna sorridendole
per poi riprendere il discorso.
“ La signora Gwen sta ritornando con i suoi due figli, ci
auguriamo dopo la fidanzata del signor Gwen se ne sarà
andata. Nora fa che il passaggio avvenga senza
calamità.”
“ Sì certo.. Signora”
“ Brutta notizia ragazze”- continuò la
donna. - “ sono ritornate le sorelle Fox. Nonostante
l’età avanzata continuano con i loro furti. Le
controlleremo dai monitor come sempre, ma tenetele d’occhio
anche voi. Soprattutto occhio alle posate, agli accappatoi e alle
lampade. Miss Caroline Lane, ha nuovamente licenziato la sua assistente
e il ragazzo l’ha lasciata quindi cercate di non farla
perdere le staffe, poiché in questo momento è
intrattabile. Ha deciso di cambiare stanza e starà vicino a
quella del signor Leto che ha chiesto ancora una volta di non essere
disturbato per nessuna ragione se non per essere informato di qualcosa
che riguardi suo fratello o il chitarrista della band.”
Finito il suo discorso, la donna guardò tutto il personale e
disse: “ è tutto chiaro? Bene buona
giornata”
“ Che bellissima giornata!” - esclamò
Nora uscendo dalla sala e incamminandosi con Phoebe ai piani superiori
per cominciare il duro lavoro.
“ Dai mettila così: avrai un sacco di roba da
guardare”- disse sorridendo Phoebe.- “ pare che il
tipo dotato sia appena arrivato e mister full monty ti stia aspettando
nella camera 6372..”
“ Nooo! Davvero?” - disse con un sinistro luccichio
negli occhi Nora.
“ Eh già!”
“ Ma è fantastico!”
Nel frattempo le due arrivarono davanti alla camera di Miss Caroline
Lane per sistemarla a dovere. La donna aveva chiesto di portare in
lavanderia un paio di abiti fra cui uno splendido completo bianco di
Dolce&Gabbana che le due trovarono sul letto accuratamente
sistemato insieme ad altri vestiti e accessori.
“ Oh santissimi dei dell’Olimpo!”-
esclamò Nora.- “ questi sì che
è roba da guardare, altro che gli uomini! Sono queste le
cose che fanno davvero felice una ragazza, non credi?”
“ Assolutamente!”- esclamò Phoebe persa
in quella visione di abiti e scarpe che non avrebbe potuto permettersi.
Si avvicinò e toccandoli disse: “ ma questi non
hanno bisogno di nessuna lavata!”
“ Sai com’è quella!”- disse
Nora.- “ Quando si innervosisce manda tutto in lavanderia,
come se questo servisse a farle passare la rabbia.”
“ Già.”- disse Phoebe prendendo fra le
sue mani il completo divino che stava divorando ancora con gli occhi.
Nora glielo strappò dalle mani e mettendoglielo vicino
disse: “ è della tua stessa età e sono
sicura che ti andrebbe ancora meglio di come sta a quella
lucertola!”
“ Ma che stai dicendo?”- chiese scandalizzata
Phoebe allontanando l’amica.
“ Dai Phoebe provalo, tanto che ti costa? Quando noi due
potremo permetterci una cosa del genere?”
Phoebe continuò a passare il suo sguardo da Nora al vestito
e dal vestito a Nora e viceversa.
“ E dai cazzo Phoebe!”- esclamò stufata
Nora.
“ Okay lo provo ma facciamo in fretta prima che arrivi la
proprietaria.”
Così Fifì infilò il bel completo con
scarpe e accessori al seguito e guardandosi allo specchio
pensò di vedere un’altra, molto più
bella e sicura di sé.
Il caso volle che in quel momento da quelle parti passasse Jared che
era appena tornato da una sua passeggiata tranquilla, o meglio, lui ne
aveva prospettata una così, peccato che dopo due passi i
paparazzi gli furono di nuovo addosso, così aveva deciso di
ritornare nella sua suite, ma credendo di essere entrata nella sua
entrò invece in quella che apparteneva a Caroline Lane che
al momento era occupata da Phoebe e Nora.
Jared in quel momento si ritrovò davanti ad un ragazza dai
capelli rossi segnati da striature nere che si ammirava allo specchio
del salotto indossando un completo bianco che le metteva in risalto il
corpo più perfetto che lui avesse mai visto, né
troppo magro e né troppo grasso, semplicemente perfetto.
Quando la ragazza si voltò i suoi occhi si incastrarono in
altri due del suo stesso colore. Pareva infatti, che due mari si
fossero scontrati dando origine ad uno nuovo e sconosciuto.
Nora fu la prima a risolvere la situazione, a modo suo, naturalmente.
“ Miss Caroline, io dico che questo nuovo completo le sta
divinamente e che non c’è bisogno di portarlo
indietro.”
“ Concordo..” - disse in quel momento Jared,
sentendosi poco dopo uno stupido per quello che aveva detto.
Le due lo guardarono di nuovo e Phoebe continuò a perdere
battiti.
“ Oh scusate.”- disse Jared imbarazzato.-
“ io.. Io.. Io credo di aver sbagliato camera.
“ Non si preoccupi..” - disse Phoebe trovando di
nuovo la voce.
“ Sono davvero mortificato di essere piombato qui
disturbandola..”
“ Davvero non si preoccupi..”- continuò
Phoebe arrossendo lievemente.- “ Può succedere di
scambiare stanza.”
Jared le sorrise ricambiando quel sorriso gentile e per certi versi
angelico.
“ Posso farmi perdonare offrendole qualcosa?”-
chiese Jared per farsi perdonare.
“ Oh ma non ce n’è bisogno”-
si affrettò a dire Phoebe.
“ Ma come? Signora lei non può rifiutare una
proposta così!”- esclamò Nora.
“ Ecco concorda con la cameriera”- disse Jared
sorridendole.
“ Ehm d’accordo allora”- disse Phoebe
maledicendo mentalmente lei, Nora e l’incoscienza.
“ Miss Caroline la giacca”- disse in quel momento
Nora sistemando la giacca a Phoebe e dandole un colpetto per spingerla
verso il ragazzo.
“ Una bella passeggiata nelle vicinanze, le andrebbe
bene?”- chiese Jared.
“ Va- va - bene”- balbettò per un attimo
Phoebe ancora incredula per quanto le stesse accadendo.
“ Faccia una buona passeggiata Miss Caroline!”-
disse Nora facendole l’occhiolino mentre Phoebe la
mandò a quel paese senza farsene accorgere dal suo
accompagnatore.
“ Gran bella fregatura!”- si disse.
Che
ve ne pare???
E
ora??????
( Perdonate gli eventuali errori)
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