...e lascia vivere
Dannazione era questo che lo
infastidiva! Sembrava ricambiare quello che lui provava e non
sembrava. Faceva una passo avanti e due indietro, ogni volta sempre
con più cattiveria perché ogni volta ci andava sempre più vicino.
Avevano preso l'abitudine di salutarsi
al mattino e alla sera con quel puerile bacio sulla guancia. Usanza
presa in mutuo accordo. Fatta una volta continuavano a farla.
Mai in pubblico però. Dietro lo
stipite, perché Izumo e Kotetsu non li vedessero, nel buio della
notte, nelle stanze vuote. Più che altro era lui a pretenderlo. Un
piccolo pagamento per la sua agonia ci voleva.
Lei lo trovava un gioco, un
divertentissimo gioco. Si beava di quei tocchi, dei quei suoi sorrisi
accennati, di quella sua aria da finto annoiato. Adorava quei
battibecchi che dopo finivano in ghigni, quelle occhiate che
raccontavano tanto di loro due.
Null'altro. Nulla di più.
Per lei era puro godimento ricordare,
appoggiata alla porta che si era appena chiusa separandola da
Shikamaru, quanto ci era andata vicina, quanto il calore di quel
semplice ragazzo la facesse rabbrividire, ma riscaldare allo stesso
tempo. Per lei, le cose sarebbero andate così in eterno, a volte lo
vedeva un po' scontroso, ma non ci metteva molto a tornare normale.
Non aveva mai capito il perché, forse
erano solo nuvoloni di tempesta nella sua mente che poi venivano
scacciati dal vento. Era convinta di essere lei quel vento e si
vantava del suo enorme potere nel governare quel ragazzo testardo.
Cocciuta di una seccatura! Si
doveva fare sempre come voleva lei, ero gli toccava pure sbrigare
quelle maledette carte con lei. Uno da una parte del tavolo, l'altra
dal lato opposto guardava la finestra.
-Non osare nemmeno sbuffare, Shikamaru
Nara. Se finiamo oggi, domani mi puoi portare in giro tutto il
giorno-
-Evviva- disse sarcastico il ragazzo il
cui compito era quello di riportare tutti i gradi delle missioni
svolti dai genin di Suna, mentre la sua degna collega riportava i
dati anagrafici.
-Non fare l'acido con me, signorino.
Sembri una vecchia zitella-
-Ha parlato la sposina...-
-Vedi che ti rode- proferì lei
avvicinandosi alla sua sedia. Il seno all'altezza degli occhi di
Shikamaru, e la certezza matematica che quelle due gemelle sarebbero
piaciute all'osservatore.
-Cosa? Almeno io posso avere tanti
gatti e fare i centrini tutto il giorno- ghignò lui ritrovandosi in
faccia quella aveva imparato a classificare come Materiale A Cui Era
Vietato Pensare 1 e 2.
-Ma non saprai mai cosa vuol dire
occuparsi di un maritino- miagolò la ragazza continuando a stare al
gioco.
Lo shinobi avrebbe sviato il suo
problema tornando sul foglio se Temari non gli avesse sollevato la
testa: -Ti tocca massaggiargli le spalle quando è stanco- e così
dicendo le sue mani fecero pressione sulla schiena -Ma ci sono anche
dei lati positivi- Shikamaru si era voltato ghignando prendendo per
il bacino l'oggetto del suo desiderio e amore e aveva stretto le due
grinfie intorno ai morbidi fianchi.
-Devi preparargli da mangiare- il tono
di Temari si era fatto più basso mentre si appoggiava su di lui
guardandolo dall'alto in basso.
-Ti da calore-
-Devi lavare e stirare-
-Ti da affetto-
-Lo fa anche un cane. E poi gli devi
portare le pantofole-
-Lo fa anche un cane- ribatté lui
incatenato a quegli occhi magnetici cominciando a far scorrere la
mano sul fianco.
Che sensazioni paradisiache, che
atmosfera eccitante. A Temari piaceva e quasi a malincuore
tornò al suo posto, capendo che il gioco anche per quella volta
doveva finire là, lasciando così Shikamaru a bocca asciutta,
cercando di capire il perché si fosse bloccata.
Lui le piaceva. Lo diceva da queste
scene, dal fatto che voleva stare con lui e anche solamente perché
lei si preoccupava di lui. Alzò il viso un secondo per incontrare i
suoi occhi, mai spaventati o in un dubbio, ma sicuri e spavaldi
carichi di un'intima letizia.
Forse lei provava dell'attrazione verso
di lui, probabile, era una ragazza responsabile dopotutto, si rendeva
conto che si stava spingendo oltre.
Solo dell'attrazione.
Quest'era la peggiore ipotesi a cui
fosse pervenuto in tutte le sue elucubrazioni, l'attrazione
significava magari una botta e via, sotto effetto di alcool
sicuramente. Lui invece aveva preso tutto il pacchetto a prezzo
intero, si era innamorato di quella brutta megera, befana,
incantatrice, odalisca...
Quella tremenda donna, che gli toglieva
il respiro. Il mondo sarebbe stato un posto migliore senza le donne.
“Senza le donne non esisterebbero
neanche gli uomini”
Eh, tante grazie , papà! Così si
che mi aiuti ad avere meno seccature.
Ah si, secondo il vecchio lui doveva
pure vivere per un suo sorriso. Col cavolo! Buttare via la vita al
servizio di una donna che ricambia con qualcosa di completamente
inconscio.
La ragazza trovò simpatico fargli dono
proprio in quel momento di uno dei suoi famosi e dannati sorrisi.
Era così bello e aggraziato e
incantevole, peccato che appartenesse ad un demone del genere!
Shikamaru continuava a ragionare
sull'inganno di quel viso quando Temari disse: -Devo andare
dall'Hokage, torno subito- si chinò per scoccargli il solito bacio
che lui cercò ancora di ricambiare.
Uscita quella fonte di distrazione il
ragazzo si soffermò sul suo problema più pressante: allora lui la
voleva, lei sembrava volere lui. Insomma, stava con lui tutto il
tempo del suo soggiorno, tra l'altro doveva ricordarsi che mancava un
giorno alla sua partenza, con lui si permetteva confidenze a cui gli
altri non potevano arrivare, con lui parlava liberamente. E poi
nessuno avrebbe potuto confondere quei suoi sguardi. La vedeva
proprio felice quando si sfioravano.
Guarda dove sono finito Asuma!
Si ritrovò a pensare. Infatti stava utilizzante tutto il suo enorme
intelletto per cogliere ogni emozione e sensazione che provocava in
Temari. Avrebbe potuto denunciarla per spreco di potenziale.
Perché non si voleva avvicinare a lui?
Forse aveva dei complessi, o semplicemente pensava che fosse una cosa
normale che due amici si comportassero così. Cosa normale? Ma dove
cavolo poteva essere una cosa normale? Lui non sorrideva come un
ebete per chiunque!
Non poteva essersi sbagliato. Non era
immaginabile. Ma cosa pensava quella ragazza?
Temari aveva la testa vuota delle
persone che sono in pace con il mondo. Infatti aveva quasi finito i
suoi lavori a Konoha e presto sarebbe tornata a casa, dove
l'aspettavano un bel po' di missioni. Mi sto rammollendo con tutte
queste ambasciate.
C'era da dire che si divertiva, il
viaggio non era sprecato: poteva stare solo con i suoi pensieri nella
calma data da un fitto bosco e una strada pressoché deserta. Molto
spesso questi pensieri vagano verso la sua : Shikamaru, voleva dire,
Konoha. Inutile nasconderlo alla propria mente, il ragazzo le era
sempre interessato, era in qualche modo particolare e anche
intelligente.
Si poteva dire che gli piacesse e
proprio per questo non lo avvicinava, sarebbe stato oltremodo
oltraggioso che lei facesse qualcosa per smuovere la situazione. Per
lei tutto non poteva andare meglio di così...quindi vivi e lascia
vivere.
Abbasso la maniglia e si ritrovò un
Shikamaru completamente addormentato sopra i fogli, aveva espressione
corrucciata e lembi della bocca rivolti verso il basso.
Poverino aveva pensato troppo!
Sforzi così vanno premiati. Una
lunga esperienza le aveva insegnato che Shikamaru Nara non ha la
capacità fisica di svegliarsi per un nonnulla e quindi lei raccolse
il suo coraggio squadrando con aria analitica il suo visino d'angelo.
Che naturalmente non ha, si corresse.
Avvicinò la mano alla sua fronte, gli
scompigliò i capelli, gli schioccò le dita davanti gli occhi e gli
tirò una guancia. Tutto sicuro allora.
Dirigendosi verso le sue labbra non si
chiese neanche il perché lo stesse facendo. Le andava così e basta.
Shikamaru Nara non era cosciente quando
ricevette quello che agognava da tempo, non percepì le morbide e
sottili labbra poggiarsi sulle sue e emettere uno schiocco soffocato.
Non vide neanche Temari scrivergli un biglietto che diceva “Appena
ti sveglierai, sarai nella merda, finisci velocemente. Ci vediamo
domani.” e andarsene con un ghigno soddisfatto.
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Salve ragazze!
sono così piiiiigra che non avevo
neanche voglia di aggiornare, ma visto che ho anch'io, pensate un po',
ancora la coscienza e i rimorsi mi stavano uccidendo ho pensato bene di
mettermi all'opera.
Io ho trovato la fine di questa parte davvero molto divertente e sadica, ma mi piacerebbe sentire il vostro parere XD
Prossima volta sarà l'ultimo, se non verrò colta da un
altro attacco di shikamarite acuta, ci vedremo tra tre giorni
see you soon
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