A choice to make.

di socharlie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** One-side friendship. ***
Capitolo 2: *** "Even if it hurts,it's the truth." ***
Capitolo 3: *** Things will change. ***
Capitolo 4: *** "So why you're still here?" ***
Capitolo 5: *** Game on. ***
Capitolo 6: *** Maybe we should go. ***
Capitolo 7: *** "Ouch,I'm fucked." ***
Capitolo 8: *** "I'm no one special." ***
Capitolo 9: *** Fill me with your poison. ***
Capitolo 10: *** Just try to never grow up. ***
Capitolo 11: *** Maybe i should think,before i speak. ***
Capitolo 12: *** I love you. ***
Capitolo 13: *** Don't make promises you can't keep. ***
Capitolo 14: *** I trust you. ***



Capitolo 1
*** One-side friendship. ***


 

Era lunedì.A Kylie stranamente il lunedì piaceva.Sapete perché?Beh,la risposta è semplice.Il lunedì è l'inizio di una nuova settimana,un qualcosa di nuovo e le cose potrebbero sempre cambiare.Certo lei non ci credeva molto,è sempre stata cinica e realista.Ma c'era un'altra ragione,per cui amava il lunedì:lo avrebbe rivisto.
Quel ragazzo che da un pò di tempo occupava il suo cuore in modo molto particolare:Nicholas,per i conoscenti Nick,per sua madre Denise, topolino e per Kylie, Nicky.Erano migliori amici da...da sempre. e avevano litigato solo un paio di volte.Ma da tre anni a questa parte,Kylie provava qualcosa di più forte per lui.Quel qualcosa che ti fa aggrovigliare lo stomaco e battere forte il cuore:quel qualcosa chiamato "amore".Lei evitava di chiamarlo così,tendeva a minimizzare con parole come "cotta" oppure "infatuazione profonda."
Ma più i giorni passavano,più lei lo desiderava tutto per sé.Voleva che l'abbracciasse,per sentirsi protetta fra le sue braccia.Voleva che la accarezzasse,per sentirsi viva.Voleva che la baciasse,per sentirsi completa.Era difficile certo,ma gli voleva troppo bene per perderlo.
Ad interrompere i suoi pensieri fu lo squillare del suo cellulare.Un breve squillo,dopodiché il suono si interruppe.Un sorriso le increspò le labbra.Quello era lui.Era il loro "segnale",lui sarebbe passato a prenderla per andare a scuola fra cinque minuti esatti.La ragazza finì di prepararsi,ficcò "L'eleganza del riccio" nella borsa a tracolla e percorse le scale.Si sedette sul gradino dell'ingresso a contemplare il cielo scuro che ultimamente caratterizzava Los Angeles.Amava la pioggia,il bagnato,l'umido.
All'improvviso,le passò davanti una Mustang nera e andò in tilt per un momento,quando vide il ragazzo al volante,che sfoggiava un sorriso.
«Ciao Kyl»Disse lui,non appena questa chiuse la portiera.Le si avvicinò e le posò un lieve bacio sulla guancia.Le sue guance si infiammarono.Come faceva lui a non accorgersene? Beh,molto spesso non vediamo ciò che non vogliamo vedere,o ciò che semplicemente riteniamo impossibile.
«Buongiorno Nick.Tutto bene?»Chiese,allacciandosi la cintura.
«Insomma.Ieri sera ero occupato e non ho avuto molto tempo di ripassare algebra.»Ecco,quella frase la colpì.Non voleva sapere cosa fosse occupato a fare.Certo,lui era un bravo ragazzo,con lei.Ma era considerato il più bello della scuola e a Kylie a volte,sembrava che la loro fosse un'amicizia a senso unico:lei per lui c'era sempre,ma lui per lei avrebbe fatto lo stesso? Questa domanda la tormentava da un pò di tempo.
«Kylie tutto bene?»Lei annuì e,senza farsi notare fece un sorriso triste.
Ed ecco che,arrivati a scuola,Carter salta addosso a Nick.E' il suo migliore amico e beh...Diciamo che nemmeno lui è niente male.
«Jenkins,ci vediamo dopo?»Disse Nick,voltandosi verso la ragazza.Lei fece un cenno e poi si incamminò verso l'interno dell'edificio.
«Ehi Kyl,todo bien?»Chiese Jess.La sua migliore amica;una brunetta con un'ossessione per tre cose:il suo gatto,Pringle,la sua chitarra e Joe Jonas.Quest'ultimo è il fratello di Nick,con la sua stessa reputazione.A differenza sua,frequenta il primo anno alla "Southern University".
«Jess,vuoi la verità o la bugia?»Chiuse lo sportello e andarono verso l'aula di scienze naturali.L'amica fece un ghigno a mo' di "chi la sa lunga"
«Ti dirò ciò che devi fare.Hai tre possibilità:la prima,dirgli ciò che provi;la seconda,non vederlo più.E la terza,quella più difficile ma più ammirevole.»
«Ossia?»Chiese con fare innocente.
«Ossia essere la migliore amica del mondo,anche se lo ami.»Dopodiché la ragazza le posò un bacio sulla guancia e andò nell'aula di matematica.Kylie mormorò fra sé e sé:
«Mi sa proprio che ho scelto l'opzione più difficile.» E si dileguò entrando in aula.
Tic,tac,tic,tac.Kyl fissava l'orologio da circa trenta minuti.Odiava scienze.Infatti,durante le lezioni del professor Pyser,si distraeva sempre con le domande più stupide,o con domande masochiste.Lei avrebbe potuto avere decine di ragazzi,ma ovviamente voleva solo lui.Anche lei era popolare,bella,sicura,beh a parte quando si trattava dei suoi sentimenti verso un certo riccolino.

«Oggi usciamo?»Chiese a Nick,mentre giocherellava col bordo del cestino per il pranzo.
«Mi sa che dopo il test di algebra di stamattina,non uscirò per il resto della mia vita.Vieni da me.»Le chiese sbattendo insistentemente le ciglia.Lei soffocò una risata e scosse il capo.
«Dai,fallo per Frankie..»La supplicò.Ecco,era per questo che lo amava.Per la sua capacità di farla ridere dicendo anche le cose più stupide.
«Okay,ma solo per Frankie.»


 

Ehi gente,salve.Questa è la prima long che pubblico.E' simile alla mia one-shot "Just fake a smile."
Mi farebbe piacere avere una vostra opinione,sia negativa che positiva.
Grazie,un bacio.

Chià.

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Capitolo 2
*** "Even if it hurts,it's the truth." ***


 

«Kylie,calmati.»Se lo ripeteva ormai da venti minuti,mentre finiva di prepararsi davanti allo specchio.Non che dovesse fare nulla di speciale,ma come sempre,se si trattava di Nick,il suo cervello andava in tilt.Fissava il suo riflesso.Era bella.Era anche consapevole di essere bella,ma questa certezza svaniva ogniquando c'era di mezzo un certo ragazzo riccioluto.A sapere di questa sua "cotta" erano Jess,Joe e probabilmente Kevin Jonas,altro fratello di Nick,a cui è difficile nascondere qualcosa.Joe,si chiedeva sempre perchè Kylie fosse disposta a sopportare tanto.Ma infondo,cosa potrebbe capirne,uno che non si è mai innamorato!?
La ragazza,aveva indossato un paio di jeans scuri aderenti,una maglietta lunga bianca e il sorriso più falso che si potesse mai vedere in circolazione.Ci era abituata,a portare una maschera,che però ogni giorno diventava sempre più pesante.Fare finta di essere la ragazza forte e che è consapevole di essere bella,quando in realtà si sente rifiutata dall'unica persona di cui veramente le importi.Un quadro esaltante,non vi pare?
«Ehi,Kyl,ti serve un passaggio?»Le chiese suo fratello maggiore Jaden:diciannovenne che studia a Stanford,alto,biondo e,piccolo dettaglio,persona alla quale interessa Jess.
«No,grazie.Ci metto due secondi ad arrivare a casa Jonas,per mezzo delle mie gambine.»Disse,trattenendo un ghigno,pensando a quanto quel metro e ottanta centimetri che poi era suo fratello,fosse protettivo.
Lui le sorrise e poi,si stese a guardare la tv accanto all'altro fratello,più piccolo:Michael,di 7 anni.
«Kylie,quando torni mi racconti la storia di mamma che è andata in cielo?»Chiese il bambino.Lei si rabbuiò un attimo,ripensando a quel 14 dicembre 2010.
«Certo piccolo,ora guarda pure i cartoni.»Jaden la guardò come per scusarsi,anche se non era affatto necessario.Lei sorrise comprensiva e poi si avviò.


Due passi e puf,come per magia eccoci a casa Jonas:una villetta bianca,modesta con un giardino in cui lei e i fratelli Jonas,giocavano sempre da piccoli. Okay,avrebbe solo dovuto suonare quel maledetto campanello e..dare il via alle danze.Aveva ben pensato di "darsela a gambe",ma evitarlo sarebbe stato peggio;forse.
Premette il bottone giusto-giusto una volta e le si presentò davanti un un bambino di 10 anni.Frankie.
«Kylie,mi sei mancata!»Urlò,aggrappandosi alla gamba della ragazza.
«Eh già,dopotutto sono almeno cinque giorni che non ci vediamo!»Esclamò sarcastica,dopodiché il bambino le prese la mano.
«Ehi Frank,lasciala un pò anche a me!»Disse Nick,comparso all'ingresso proprio in quel momento.Il piccolo gli fece una linguaccia.Quanto sarebbe piaciuto a Kylie se il ragazzo fosse stato veramente geloso.
I soliti convenevoli.Le solite chiacchiere.Il solito dolore,con qui la ragazza ormai conviveva perfettamente.
«Kylie,cara e per il college hai qualche progetto?»Si introdusse Denise,nel discorso.La diciassettenne giocò un po' con la forchetta picchiettandola sul bordo del piatto,prima di rispondere.Ne aveva di idee,ma cosa puoi fare quando tuo padre è come inesistente e tua madre è morta,e hai un fratello piccolo come Michael? Certo,ma il suo sogno era New York.Più precisamente la Columbia University.,da quando sua madre gliel'aveva mostrata a sei anni:da lì,non aveva fatto altro che occuparsi del suo futuro,fino al dicembre passato.Era comunque una studentessa modello,ma ora era anche una “madre.”

«Credo che la Southern university andrà bene.»Disse,cercando di ignorare la tristezza che provava nel dire quelle parole.

«Oh,credevo che volessi frequentare la Columbia..»Ecco,il danno è fatto.L'unico difetto di Denise?Che non riesce a controllarsi.Joe si strozzò quasi,col bicchiere d'acqua.Intervenne Nick,nel vedere che la ragazza stava per scoppiare.

«Ehm,Kylie vieni,andiamo in giardino..»

I due ragazzi uscirono e si sedettero sulla grande altalena attaccata ad un ramo della quercia.

«Nick,tranquillo.Non voleva di certo ferirmi..»

«Sì,ma tu ti tieni sempre dentro tutto.Avanti,racconta.»Le prese la mano.La ragazza,a quel gesto sussultò.Lui,credette che fosse per il freddo,allora la abbracciò. Santissimi numi,perchè non lo capiva?

«Nick,cosa dovrei dirti?Che non andrò nel college che sogno da una vita,perchè non posso lasciare Michael da solo?Che non andrò perchè mia madre è morta tre mesi fa?Oppure che non andrò perchè mio padre non lo conosco?» Singhiozzava, piangeva e si sentiva così..stupida.Diceva che piangere era da deboli,per questo lo odiava.Fino a quel momento,lei aveva ingoiato i suoi sentimenti,per gli altri.Ma quando è troppo,è troppo.

«Ehi,una cosa alla volta.Prima di tutto lo sai che può badare Jaden a Mike. Secondo,tuo padre è stato un idiota e questo è un fatto appurato.Terzo.. Il vero problema è la morte di tua madre?»Chiese titubante.Che nervoso.Se avesse potuto avrebbe volentieri insegnato il concetto di responsabilità al padre di Kylie.

«Nick,è come ho detto io.La morte,passerà.Ma ho dei doveri.»Si staccò.

«Ma non è la verità..»Provò a ribattere lui,per sollevarle il morale.Lei scrollò le spalle,prima di asciugarsi le lacrime.

«S',invece.E' la verità,anche se fa male.»Dopodiché,tornò dal resto della famiglia.




Ma salve gente,tutto bene?A me sì,dato che il primo capitolo ha avuto tre recensioni. *conga* ahah!Purtroppo sono di fretta,c'è una cosa che devo fare,si chiama studiare,la conoscete?
Beh,grazie ancora a tutte,un bacione.

Chià.

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Capitolo 3
*** Things will change. ***


«Kylie,sei pronta?»Le chiese la sua ormai ventisettenne migliore amica.Gli occhi della ragazza brillavano.Indossava un vestito lungo,bianco.Aveva un sorriso così raggiante stampato sul volto.Annuì e di colpo,si ritrovò in una chiesa,ma,come per magia,non indossava più quell'abito.Spaesata si guardò attorno,e i primi occhi che incrociò furono proprio quelli di Nick.Lui però non guardava lei,stava ammirando qualcuno dietro di lei.Kylie si voltò e vide Jess,che spargeva petali di rosa per terra,precedere una ragazza.Di quest'ultima però non riusciva a vedere il volto,ma la vedeva semplicemente avanzare e fissare ininterrottamente gli occhi del riccio.Kylie iniziò a piangere,perchè?Nick non la vedeva,lei gridava il suo nome,lo chiamava,ma lui non la guardava,non si accorgeva della sua presenza. Lei stava sparendo sempre più velocemente ora.Come ultima cosa,vide i due baciarsi.Nick l'aveva dimenticata.

 

Kylie si svegliò di colpo,sudata e con tutte le coperte del suo letto scombinate. Andò in bagno,si sciacquò per bene il viso,e si appollaiò sul divanetto accanto alla sua finestra,a cercare di scorgere la luna,in mezzo a tutto l'inquinamento di Los Angeles.Dopo quell'incubo,si sentì una stretta allo stomaco.E se Nick la dimenticasse?Se presto o tardi,trovasse una ragazza migliore di lei?Se la dimenticasse davvero?Non ci voleva pensare,no.Lui non l'avrebbe mai fatto.

Prese l'ipod e tornò nel letto.Taylor Swift,Demi Lovato,Miley Cyrus,perfino Ashley Tisdale:sembrava che le canzoni delle sue cantanti preferite la costringessero ancora di più a ripensare all'amore,alla delusione,al dolore che la sua vita le infliggeva.Dopo qualche minuto di agonia allo stato puro,si addormentò.

 

La mattina seguente tutto procedeva normalmente,fino a quando a scuola,trovò ad aspettare proprio lei Carter.

«Ehi Carter,tutto bene?»Chiese,non veramente interessata alla risposta del ragazzo. Lui scrollò le spalle e “andò dritto al punto”

«Kylie,ti andrebbe di uscire con me?»Quella domanda la colse un po' di sorpresa,ma non molto.Dopotutto,lo sapeva di essergli sempre piaciuta,ma lo aveva sempre ignorato a causa di Nick.

Si era del tutto persa nei suoi pensieri,così intervenne il ragazzo.

«Okay,non ti va.Ci vediamo in giro.»E se ne andò.Forse era meglio così.

Kylie svoltò l'angolo,per dirigersi nella classe di algebra,materia che odiava profondamente.Proprio al'ingresso dell'aula vide Nick e Rachel,la sciacquetta della scuola,flirtare beatamente,non curandosi della gente intorno a loro.

E se non fosse meglio così?”Si chiese la ragazza.Perchè continuare a soffrire per uno che se ne fa una diversa ogni giorno?Ogni tanto si deve pensare anche a se stessi,giusto?

«A cosa pensavi prima?»Le scrisse Nick su un bigliettino,dato che lei non si era seduta volutamente vicino a lui.Ecco,il solito nodo allo stomaco prendeva l ragazzo,perchè anche solo l'idea di far stare male Kylie lo uccideva.Cosa peggiore? Lo faceva sempre,ma non se ne rendeva conto.Lei ormai aveva deciso,avrebbe concesso una possibilità a Carter.Eh già,aveva passato l'ora di lezione ora quasi finita a pensare ai pro e contro del ragazzo:dolce,simpatico,un po' stronzetto, irascibile e,diciamolo molto bello.In effetti carino quasi quanto Nick.Lei dunque, ignorò volontariamente il pezzettino di carta lanciato sul suo banco e si concentrò sulle equazioni di terzo grado.Elemento a lei sconosciuto,nonostante fosse molto sveglia e brava anche in quella materia.In ogni caso non le importava molto,lei avrebbe voluto fare giornalismo alla Columbia,o legge.,anche se era un sogno remoto.

 

«Ehi,Kylie sei arrabbiata?»Le chiese Nick,mentre percorrevano il corridoio. Lei non era arrabbiata,era furiosa con lui.Senza un motivo preciso,forse per il puerile fatto che la costringesse a crogiolarsi nel dubbio,nell'angoscia di ignorarla,o forse per i sentimenti che la costringeva a reprimere.

«No,affatto.E' che sto cercando Carter.»

«Perchè?A cosa ti serve?»A parte quello più ovvio,i due non avevano mai avuto segreti,quindi decise di dirgli la verità,tralasciando un piccolo,minuscolo dettaglio. Oserei dire l'ingrediente base della ricetta.

«Mi ha chiesto una cosa e voglio dirgli di sì.»Nick,senza un movente,si rilassò all'istante,credendo che il suo migliore amico volesse gli appunti di letteratura. Stava per parlare,quando lei si congedò più in fretta della luce.

«Oh,eccolo lì.A dopo Nick.»Scappò,rincorrendo il biondo,tentando di non pensare al fatto che era stata una stronza,menefreghista.Lui rimase basito,lei era sepre così dolce e..completa.Che le era preso?Gli nascondeva forse qualcosa?La seguì con lo sguardo.

«Carter,volevo dirti che va bene,accetto.»Lui era un po' incredulo,ma non diede a vedere il suo stupore.

«Venerdì,per le otto?»Lei annuì e,tentando di essere il più sicura possibile,dato che sapeva di avere gli occhi di Nick puntati addosso,gli sorrise in modo provocante e se ne andò.Niente più paura di sparire,di non contare,di essere messa da parte.Oh sì,le cose cambieranno.


Buondì,tutto bene?A me sì,anche se ho un sacco di cose da fare.
5 Recensioni *sicommuove* grazie mille,davvero,sono felice che vi piaccia!Chiedo scusa per eventuali errori,ma sono di corsa.Perdonatemi se è corto,mi farò perdonare col prossimo,promesso!
Al prossimo capitolo,bacione.

Chià.

 

 

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Capitolo 4
*** "So why you're still here?" ***


 

-Okay,calmati Kylie,calmati.-La ragazza se lo ripeteva ormai da venti volte,mentre andava avanti e indietro per il salotto.
Carter sarebbe arrivato a momenti,e lei stava impazzendo.Perchè era così agitata?Forse penserete fosse perchè aveva un appuntamento,ma non era così.Si sentiva in quel modo perchè per la prima volta da tempo immemorabile,nascondeva qualcosa a Nick,al suo migliore amico.
«Kylie,eviti perfavore?Crei una corrente d'aria.»Disse Jaden,riferendosi alla camminata no-stop della ragazza.
«Scusa...Di solito non sono così è che...»
«Esci forse con Nick?»Il ragazzo aveva sempre sospettato che fra i due ci fosse qualcosa,e ci scherzava sempre con la sorella,senza sapere quanto la distruggesse.
«No.Esco con Carter.»Jaden si bloccò.Sì,Nick non aveva una bellissima reputazione,ma vedeva la sorella solo come un'amica.Carter,no.Jaden si passò nervosamente le mani fra i capelli,prese un bel respiro e prese a parlare.
«Kylie,hai diciassette anni.E' tempo che ti faccia un discorso imbarazzante per te quanto per me.»
Lei sapeva perfettamente dove volesse arrivare,e le sue guance diventavano sempre più rosse.Proprio prima che uno dei due aprisse bocca,il campanello suonò.La ragazza corse ad aprire la porta.Carter era proprio bello.Non un difetto,non un capello fuori posto.Era favoloso.I due stavano per uscire,ma lo spilungone li bloccò.
«Fermi,fermi che fretta avete ragazzi?»
«Jaden,ciao.Tutto bene?»Chiese Carter.Indossava un giubbotto di pelle nero che lo calzava a pennello.
«Niente convenevoli.Che scuola fai?Che lavoro fai?Dove vivi?Hai dei precedenti penali?»Chiese Jaden tutto d'un fiato.
«Jaden,mi conosci da quando sono nato.»Rispose scioccato il giovane.Intervenne Kylie che portò via il moro.

Il ristorante in cui si trovavano era veramente carino.
«Carter..Come va con Nick?»Patetica.Sì,lei era patetica.Le ultime cinque domande fatte riguardavano Nick.Non poteva evitare quell'argomento,era così..indispensabile.
«Kylie,me l'hai già chiesto circa due minuti fà.»
«Hai ragione,è che sono così nervosa e..Senti,ricominciamo,ti va?»
Lui annuì.E da quel momento il pensiero "Nick" attraversò la mente della ragazza solo un paio di volte.Carter era così dolce,spiritoso e,faceva sentire Kylie a suo agio.Era come se curasse le sue ferite che,da cicatrici diventavano semplici ricordi.Certo,lei non lo amava,ma le piaceva,e non poco.
Iniziarono a passeggiare,a parlare e persero la cognizione del tempo.
Ben presto,si trovarono davanti alla porta di casa della ragazza.Proprio la tipica scena da commedia adolescenziale.Lui,lei,la luna,le stelle nascoste dall'inquinamento di Los Angeles...
«Allora..Ci vediamo domani...»Tentò lui per congedarsi,anche se era ovvio che non voleva andarsene.Lei stava per parlare,ma da dietro la porta sbucò Jaden,ovviamente.Come in un qualunque film che si rispetti.
«Carter,non hai un coprifuoco?»Chiese il biondo.
«Jaden,Michael ti sta chiamando.»Rispose parecchio innervosita Kylie.
«Ma io non sento niente...»
«Corri.Ora.»Disse lei con un tono che non ammetteva repliche di nessun genere.Il ragazzo sbuffò,borbottò qualcosa di incomprensibile,lasciando quei due alla loro scena da film.
«Ecco..»Prima che Kylie finissè di parlare,Carter si fiondò sulle sue labbra.Che sensazione strana.Non era brutta,solo diversa.All'inizio la mora si sentì in colpa,e nella sua mente si creò l'immagine sempre più nitida di Nick.Perchè?Dopotutto non stava facendo nulla di sbagliato.
«Buonanotte Kylie.»Le disse lui,e poi se ne andò.
«Buonanotte»Sussurrò lei al nulla.
«Almeno bacia bene?»Le chiese Jaden,una volta che lei era rientrata in casa.Lei sorrise e gli tirò un cuscino.

Okay,sabato mattina.Nick aveva il bisogno fisico/psicologico di vedere Kylie.Di sentirla ridere con lui.
«Ciao Nick.»Gli si avvicinò Amanda Mason,la ragazza più pettegola sulla faccia della Terra.
«Ciao Amanda.Volevi qualcosa in particolare?»Chiese lui,abbastanza scortese.Quella mattina non era proprio in vena di convenevoli,almeno fino alla vista di Kylie.La biondina,parecchio scocciata dall'atteggiamento del ragazzo,decise di andare subito al nocciolo della questione.
«Oh,volevo solo sapere cosa si prova ad essere il terzo incomodo.Cioè,cosa si provi quando i tuoi due migliori amici escono insieme.Ops,la campanella.A presto.»E si dileguò.Il ragazzo rimase sconvolto.Rimuginò sulle parole della ragazza,tentando di non crederci.Ma fu imppossibile,quando li vide entrare a scuola insieme.

«Perchè non me l'hai detto che esci con Carter?»Chiese a Kylie,durante la pausa pranzo.
«Scusa,da quando ti devo delle spiegazioni?Io non ti chiedo con chi hai le tue brevissime relazioni,mi sbaglio?»
«Tu non puoi uscire con lui.»Quella frase fece scattare la ragazza.Nick sapeva che era in torto,ma da quando aveva saputo la notizia,si era inviperito.Senza un motivo preciso se l'era presa. Gli prudevano le mani dalla rabbia.
«Chi sei tu per dirmelo?Mio padre?»
«No,ma potrei abbandonarti come ha fatto lui.»Tutta la scuola si voltò a guardarli.Nick si pentì all'istante delle parole dette.
«Allora perchè sei ancora qui?»Chiese lei,distrutta dalle parole del suo migliore amico.Uscì dalla mensa,tornando a casa.
-Nick sei un idiota.L'hai persa.-gli ripeteva la sua testa.Perchè aveva la maledetta sensazione che fosse vero!?




 


 Buona domenica bella gente!Come vi va la vita?A me così-così ho la tosse.
7 recensioni akrjnxkansdhq *___* grazie,davvero.
So che non posto da quasi una settimana,ma si avvicinano gli esami e la mia fifa aumenta.
Contente?Questo è bello lungo.
Al prossimo capitolo,un bacione.
Chià.

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Capitolo 5
*** Game on. ***


 

"Siamo spiacenti,ma il numero chiamato non è al momento raggiungibile,la preghiamo di richiamare p-" Era la dodicesima volta che Nick provava a chiamare Kylie,senza risultati.Non si parlavano da una settimana.Lei lo evitava,lui la rincorreva.
Si sentiva un mostro.Come poteva averle detto una cosa del genere?Voltò il capo,e si ritrovò a fissare la loro foto di quando avevano sette anni.



 

«Nicky,mi manca il mio papà.»Gli disse la bambina seduta accanto a lui.
«Lo so.Se vuoi lo riporto qui io.»Le rispose a mo' di supereroe.Lei accennò una risata.
«Dai,è impossibile.»
«Scherzi?Io per te andrei anche in Cina.»Che ometto serio.Lei sbarrò gli occhi.
«Davvero?»
«Certo.»
«Nicky,promettimi che non mi lascerai mai.Che ti ricorderai sempre di me,che ci sarai sempre.Che non mi farai stare male.Perchè,io lo farò.»
«Te lo prometto su Spiderman.»e l'abbracciò.In quel momento arrivò Karen,la mamma di Kylie e fece una foto,quella foto ai due bambini.




Nick si rese conto solo in quel momento di come avesse brutalmente infranto la promessa.C'era lui?C'era stato,come lei aveva sempre fatto per lui?L'aveva consolata,quando ne aveva bisogno?Ma soprattutto,perchè aveva avuto quello scatto d'ira nel saperla con Carter?L'aveva fatta soffrire,e ne era consapevole.
«Nick,tutto bene?»Gli chiese suo fratello Kev.
«No.Kevin,sono un idiota.L'ho persa.»Il maggiore gli diede una pacca sulla spalla.
«Si può rimediare secondo me.»Il minore scosse la testa compulsivamente.
«No.Ho detto delle cose orribili.Non mi vuole più vedere.»
«Se ti importa davvero,troverai il modo.»Poi se ne andò.
Nick riprese in mano l'iphone e ridigitò il numero.


Il blackberry di Kylie squillò ancora.Non guardò nemmeno il mittente della chiamata,sapeva che era lui.
Da una settimana a questa parte ignorava tutto e tutti.Nick,Carter,Lesley...Stava sempre per conto suo.Era caduta in una fase di depressione.Parlava solo con Michael,dato che Jaden era via per studiare.
Se ne stava lì,sdraiata sul suo letto ascoltando per la settima volta "Wish you were here" di Avril Lavigne.Sentì qualcuno suonare il campanello,quindi scese.
«Ehi campione,tutto bene?»lei riconobbe all'istante quella voce.Era Nick,stava parlando con il fratellino della ragazza.
«Sì.Nick,sai che ho voglia di andare a giocare a baseball!?»
«Nick,come mai qui?»intervenne Kylie.
«Ho bisogno di parlarti.»dirgli di no sarebbe stato inutile.
«Michael,ci sono i cartoni.»Il bambino corse verso il salotto e accese la tv.
I due ragazzi andarono nella camera della mora,per discutere più tranquillamente.
«Allora,cosa vuoi dirmi?»Era nervosa,anche se non lo dava a vedere.Era un genio,nel mascherare le proprie emozioni.
«Kylie,mi dispiace.Non so cosa mi sia preso.Non intendevo...Non pensavo nemmeno la metà delle parole che ti ho detto.Ero nervoso,perchè credevo che tu fossi arrabbiata con me,mi ignoravi e io...Insomma,mi dispiace.»
Lei,nel frattempo,girava per la camera,sistemando i pochi oggetti sparpagliati per terra.Odiava il disordine,quasi quanto in quel momento odiava Nick.Certo,le faceva tenerezza,ma era veramente stufa di stare male per lui.
«Nick,francamente,non mi interessa.»Rimase basito,scioccato.La guardò interrogativo.
«Un vero amico non si comporterebbe così.Un vero amico,sarebbe felice per me.»
«Sì,ma un vero amico sbaglia e chiede scusa.»Ribatté lui,mentre raccoglieva la stessa maglietta che stava per prendere la ragazza.Un brivido percosse entrambi,ed entrambi lo ignorarono.
«Vedi,il fatto è che,ultimamente tu non ti stai dimostrando un vero amico.»Okay,non l'aveva mai sentita così dura e fredda.Stavano quasi per piangere entrambi.
«C-cosa?»L'incredulità aveva preso il sopravvento su di lui.Lei sorrise acida.
«Andiamo Nick.Renditene conto.Essere un vero amico implica delle responsabilità,impegno e costanza.Sappiamo tutti e due che nessuna di queste è il tuo forte.»
«E' questo quello che pensi ora di me?»Sbatté insistentemente le ciglia.
Lei annuì impassibile.No,non lo pensava affatto.A parte qualche rara occasione,lui era sempre stato un ottimo amico e  anche se la faceva soffrire,lo faceva  involontariamente.Ma l'orgoglio aveva preso il sopravvento sulla ragazza.
«Forse dovresti andare.»
Lo accompagnò fino alla porta.Una volta chiusa,si accasciò contro di essa e iniziò a piangere.Le mancava,aveva bisogno di lui,ma doveva farne a meno.
Il ragazzo,dopo qualche secondo necessario per metabolizzare l'accaduto,se ne andò.Aveva sbagliato,ne era consapevole,ma avrebbe rimediato.La rivoleva,e l'avrebbe riavuta.Avrebbe fatto di tutto,anche andare davvero in Cina,pur di mettere le cose aposto.
«Il gioco è iniziato.»sussurrò,certo che avrebbe vinto e quindi riavuto la sua Kylie.


Salve gente,tutto bene?

Innanzitutto vi ringrazio tutte immensamente, perchè il capitolo 3 ha raggiunto nove recensioni (si commuove),poi perchè seguite in modo così assiduo questa mia ff. Davvero,grazie,mi riempite il cuore di gioia.

E pure l'ultimo capitolo 9 recensioni,ditelo che mi volete far piangere.

Ah,dimenticavo.Vi consiglio di ascoltare davvero “Wish you were here” perchè merita,è bellissima.

Un bacione,al prossimo capitolo.

Chià.


 

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Capitolo 6
*** Maybe we should go. ***


«...Bene e,godetevi le vacanze di Pasqua.» Concluse il preside.
Era passato quasi un mese dalla loro discussione e il copione era sempre lo stesso:rincorrersi,cercarsi,ferirsi.
Nick aveva pensato tutto il tempo a come risolvere una volta per tutte la situazione,e aveva trovato una soluzione.
«Ehi,divertiti.»Disse Lesley alla sua amica.Avrebbe preso a calci Nick,se non fosse che lui era il doppio di lei,di stazza si intende.
«Dubito che lo farò.Carter è partito stamattina con i suoi genitori.Jaden è andato a trovare la nonna.Tu vai via con le ragazze.Praticamente,starò tutto il tempo con Michael a guardare cartoni e mangiare schifezze.»
«Hai sempre i Jonas.Passi tutti gli anni le festività con loro...»La mora scosse la testa.
«No,non questa volta.»
«Kylie,ti conosco.Lo so che ti manca,e non poco.»
«Non conta che mi manchi o no.»
«E allora cosa conta?»Domandò Lesley di rimando,facendo riflettere non poco l'amica.


«Kylie,apri tu?»Chiese dolcemente Michael,al suono del campanello.
«Certo.Se non lo faccio io,chi lo fa?»Il bambino scrollò le spalle e prese a seguire la maggiore fino alla porta.
«Nick!?»Disse sorpresa.Era l'ultima persona che si aspettava di vedere.
«Ehi.Posso entrare?»Lei acconsentì,con un gesto della mano.
«Puoi venire con me un secondo,devo farti vedere una cosa.E' importante.»Le chiese,con volce molto,MOLTO persuasiva.
«Non posso lasciare Michael a casa da solo.»tentò di evitare.
«Infatti viene anche lui.»La ragazza rimase sorpresa nel sentire quelle parole.Che diavolo aveva in mente?
«Michael,vieni un attimo.»Il bambino seguì a ruota la sorella,come fosse il suo idolo.
«Oh,e chiudi casa.»Disse Nick.
Kylie nonostante fosse riluttante,lo ascoltò.
«Frankie!»Urlò Michael,nel vedere il suo amichetto.I due presero a parlare.
«Nick,ma cosa cavolo vuoi fare?»
«Sali in macchina e vedrai.»
«Non se ne parla.Miky,torniamo a casa.»
«No,ti prego Kylie.Dai,dai se andiamo con loro,ti prometto che faccio il bravo,che non mangio più dolci e...»Il bambino contava gli elementi che diceva sulla punta delle dita.
«Va bene,va bene.»Acconsentì lei,rassegnandosi.


«Mi dite dove diamine stiamo andando?»Chiese Kylie per la quinta volta,durante il tragitto in automobile.Aveva appoggiato i piedi sul cruscotto,come d'abitudine.
«Scusami dolcezza,ma non si può.»Rispose Joe,dal sedile posteriore,intento a spiegare ai due bambini come utilizzare il nintendo DS.
«Joseph,non ti azzardare a chiamarmi ancora in quel modo.»Disse con sguardo assassino.Nick rise sotto i baffi,mentre guidava tranquillo.
«Come vuoi...Dolcezza.»La ragazza sbatté la testa contro il sedile,con fare teatrale.
«Ahia!»
Nick scoppiò a ridere simultaneamente.
«E tu di che ti ridi,riccio?»lui ignorò la domanda.
«Siamo arrivati.»
«Cosa?Ti prego,dimmi perchè siamo a Kensington beach.»
«Perchè sai che è tradizione durante le vacanze pasquali venire qui.»
I cinque scesero dalla macchina,parcheggiata sul ciglio della strada.
«Ehi,Michael fermo.»disse Kylie,nel vedere i piccoli cominciare a correre.
«Lascia fare agli esperti.»Urlò Joe,con fare arrogante.Nick si battè una mano sulla fronte,come a preannunciare un disastro.Il maggiore rispose con una linguaccia,e poi prese a rincorrere  i bambini.
«Indossi il costume,vero!?»Chiese  Nick alla ragazza.
«Sì,per..No,scordatelo Jonas.»disse,conoscendo le intenzioni del ragazzo.
Lui non le diede il tempo di dire altro,che la prese a sacco di patate,coricandola sulle spalle.Corse fino al mare,dove si tuffò con lei.
«Nicholas,lasciami,ora!»urlava,fra una risata e l'altra,sotto lo sguardo compiaciuto di Joe.
«Come desidera signorina.»e la gettò nell'acqua ancora più ghiacciata.
«Ora te la faccio vedere io!»
E iniziarono a schizzarsi,prendersi,mollarsi,proprio come due bambini,che infondo,erano ancora.

«Quindi sono perdonato?»Chiese speranzoso.Ricapitoliamo:Nick Jonas,muscoli,costume bagnato,sguardo da cucciolo..Come dire di no?
«Sì,e scusami anche tu,ho davvero esagerato.»Lui sorrise comprensivo,e l'abbracciò.Lì,seduti sul bagnasciuga,abbracciati,sembravano proprio una coppia di innamorati.
Nick si voltò un attimo a guardare la ragazza e il suo primo pensiero fu che era bellissima.Kylie,invece,si tratteneva con molta fatica all'idea di baciarlo.Si ripeteva che aveva un ragazzo,ma Nick era la perfezione.Lui,senza rendersene conto,stava avvicinando sempre di più il viso a quello ancora umidiccio della ragazza.
«Dovremmo andare.»Gli porse la mano,ma dato che lui era molto più muscoloso,quindi più pesante di lei,la trascinò accidentalmente sopra di se.Letteralmente sdraiati l'una sopra l'altro,appiccicati come due sardine.Di nuovo l'istinto di baciarla,di sentirla sua.Forse erano gli ormoni,forse era la spiaggia illuminata,forse era che Nick si stava innamorando della sua migliore amica.Sì,stava per baciarla davvero.
«Ragazzi,è ora di andare.»Li richiamò Joe,già accanto alla macchina.Nick lo maledisse nel pensiero,mentre Kylie,per la prima volta nella sua vita,lo considerò davvero utile.
«Forse dovremmo andare.»Ripetè lei.Si alzarono e tornarono verso la macchina.Cosa diamine stava prendendo a Nick?




 

Sera gente,tutto bene?Io ho ancora la tosse.

Okay,sta diventando la norma 9 recensioni,ecco perchè questa sera ringrazio tutte quelle che hanno recensito l'ultimo capitolo:

-Nicka

-NovaleeJ

-VeroJonasLover

-JemiLover

-DivinaTheBest

-__OffTheChain

-Star__

-martiiismile

-Clody N

L'idea per questo capitolo mi è venuta vedendo le foto alquanto eh...Invitanti di Nick e Joe al mare alle Hawaii.
Grazie,grazie a tutte di cuore.Spero che il capitolo vi sia piaciuto,alla prossima.E,buona Pasqua!












 

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Capitolo 7
*** "Ouch,I'm fucked." ***


«Ho bisogno di una scopata.Ho bisogno di una scopata.»Nick andava avanti e indietro per la camera parlando da solo,come un disperato.Si ripeteva queste parole da circa venti minuti.Perchè?Semplice,direi quasi futile.Non riusciva ad evitare di pensare a Kylie.A come stessero bene lì,sulla spiaggia.A come avesse innegabilmente bisogno di lei,sempre. Cosa gli stava succedendo?Come mai voleva,aveva il bisogno di vederla?Si dava una risposta bizzarra,tentando di autoconvincersi:sesso.Era in astinenza da circa una settimana e per uno come lui,era un record.
Uscì di corsa dalla sua camera andando da Joe.
«Fratello.Consulenza,ora.»
«Qual è il problema?»Domandò il maggiore,corrucciando la fronte,come stesse tentando di leggere i pensieri del riccio.
«Ecco,io mi...Mi sento strano.»Con uno sguardo Joe lo incitò a spiegarsi.«E' come se...Fossi diverso.E' da un pò di tempo che non mi "diverto" e..Continuo a pensare a Kylie,ma questo è irrilevante.E...»Tombola!Il giovane andò avanti col suo monologo,mentre il cervello di Joe si era bloccato appena pronunciato il nome della ragazza.Nick aveva preso una cotta,ma ovviamente non lo sapeva,o semplicemente si rifiutava di ammetterlo.
«Joe?Joe?Terra chiama Joe!Mi senti?»Nick schioccò più volte le dite davanti agli occhi del fratello.
«Sì,scusami,mi ero distratto.»
«Comunque so che questa sera c'è la festa di Thomas e...Ti prego,vieni con me.E' l'occasione giusta per un pò di sesso occasionale.»
«Ci sto,ma ad una condizione..»
«Cioè?»Chiese Nick timoroso.
«Se tu ti ubriachi,guido io.»Il piccolo rise sotto i baffi.
«Andata.»

«Carter,dai,basta,dobbiamo prepararci per la festa e...»Kylie sospirò.Il ragazzo salì,fino ad incontrare le sue labbra,per poi percorrerle il collo.Lei si staccò definitivamente.Sì,le piaceva,ma non era Nick.Ancora Nick,ma aveva delle manie di protagonismo nei pensieri della ragazza?

«Tutto bene piccola?Per caso sei ver..»Le chiese carezzandola.
«No,no,non è questo.Il fatto è che non voglia che sia qui,così,di fretta..»Disse,evidentemente in imbarazzo.Forse,dato che era la sua ragazza avrebbe dovuto dirgli che era ancora vergine,ma l'idea la terrorizzava.
«Tranquilla.Succederà al momento giusto.»Lei gli stampò un bacio veloce sulle labbra,e corse a finire di prepararsi.

Solita gente,solita festa,solite cose:alcol,sesso,e anche qualche tipo di droga,ma cosa ci potremmo aspettare da dei liceali del penultimo/ultimo anno?
«Ehi Nick,vado a prendere da bere.Ci si vede in giro.»Si congedò Joe,e sparì in mezzo alla folla.
Il riccio cominciò a guardarsi intorno,alla ricerca della sua prossima preda,vittima,conquista o..Ragazza ferita.Casualmente,si ritrovò a fissare proprio Carter e Kylie.Ecco,di nuovo quel prurito alle mani e quel bisogno di vederla sola o con lui.

«Carter,mi spieghi cosa sia successo?»Il ragazzo era da tutta la sera teso,nervoso,irascibile e chiaramente fatto.
«Kylie,ascolta so che tu vuoi aspettare,ma io lo voglio fare.»Diceva lui barcollando.L'alcol e qualche pasticca di coca causano brutti effetti,che però,anche se in modo inopportuno,manifestavano i veri pensieri del ragazzo,inconsciamente.Per quanto non volesse darlo a vedere,lei era spaventata a morte.Lui provò a sfiorarle la coscia,ma lei lo scansò immediatamente.
«Allora vai a cercare quello che vuoi da qualcun'altra.»Rispose fiera.
«Lo farò.»E sparì.
Kylie si sentiva finalmente bene,come se le avessero tolto un peso dallo stomaco.Era meglio così,dopotutto se Carter era quel tipo di ragazzo,ne avrebbe fatto volentieri a meno.Solo una distrazione.Lei,leggermente scombussolata,raggiunse Nick,perso nel tentare di captare qualcosa dalla loro conversazione.
«Ehi Jonas,tutto bene?»Il ragazzo era in tilt,era bellissima.Indossava un vestito corto nero e aveva i capelli mossi.Era bella,niente di più,niente di meno.
«Wow,sei..Bellissima.»Kylie arrossì di botto.Annuì,pensanso la stessa cosa del suo "Migliore Amico" se si poteva definire così.
«Tutto bene con Carter?»Le chiese.Tentava di essere disinteressato,ma in realtà,senza una spiegazione logica,sperava che avessero litigato.Era egoista?Beh,se ne sarebbe fatto una ragione.
«Ecco...Credo che sia finita.»Il ragazzo a quelle parole trattenne appena un gridolino di gioia.Aspetta,perchè poi era così felice?
«Ma non stai piangendo,non sei depressa...Cos'è successo?»
«Credo volesse solo venire a letto con me.»Rispose lei.Si rese conto solo dopo averlo detto,di avere commesso una cavolata dicendolo all'iperprotettivo Nick.
Lui si bloccò.Si irrigidì.Ogni muscolo del suo corpo era teso.Come osava un ragazzo usare Kylie?Poi solo per del sesso.
«Idiota.»Sussurrò riferendosi al suo ancora amico,o forse no?Lei sorrise insicura.Le piaceva che il ragazzo si preoccupasse per lei.
«Comunque,non avrebbe avuto molto,no?»Così.Una frase detta di getto,che stava per scatenare un uragano.
«In che senso scusa?»Chiese lei confusa e irritata,senza un motivo preciso.
«Ecco,tu sei ancora vergine.Quindi non si perde molto.»Stava dicendo castronerie a tutto spiano.Ne era consapevole,ma per un qualche strano ragionamento contorto,voleva farla arrabbiare.
«Scusami?Cosa ti da la certezza che io sia ancora vergine?»Rispose Kylie,alterata.
«Andiamo Kylie.Tu sei..Tu.»
«Cioè?Solo perchè non sbandiero in giro i miei fatti privati,come fa qualcuno,vuol dire che non ho una vita personale?»Sì,era furente.Lui pure.Cioè,lei era stata di qualcun altro? Per quanto?Una notte?Un'ora?Dieci minuti?
«Quindi tu non sei vergine.Quindi tu hai..»Camminavano.Arrivarono all'ingresso della casa.
«Nicholas,sei tu l'unico che ha il diritto di spassarsela?»Irrazionali.Erano uno più stupido dell'altra.
«Così,quante volte?E a quanti anni?Mica l'avrai data via a quindici anni.»Il solo pensiero gli dava il voltastomaco.
«Anche se fosse?»Sì,sapeva che non era mai successo,ma lui come poteva reagire così?Lui sbuffò pesantemente.Si avvicinò di più a lei.
«E così la piccola Kylie è cresciuta.»Sussurrò,a un palmo dal suo viso.Lei si morse il labbro,cercando di contenere l'ira che stava per esplodere.
«Cazzo Nicholas,giudichi proprio tu?Tu,che ti sbatti persino la serr-»No,non la lasciò finire di parlare.Sì,è come pensate.
Senza rendersene conto,mise la mano dietro la nuca della mora e attirò il suo viso verso di sè.La stava baciando.Continuava a premere insistentemente sulle sue labbra rosee,finchè le loro lingue non si incrociarono.Lei non capiva cosa stesse succedendo.Stava davvero baciando lui?Stava davvero facendo ciò che desiderava da...Da una vita?
Bruciavano.Stavano letteralmente andando a fuoco.Ogni tocco era come un'ustione.Lui portò il suo braccio dietro la schiena scoperta dal vestito di Kylie e la strinse ancora di più a se,incatenandola fra le sue braccia.
Avevano caldo,ma era un calore piacevole.Era come una pura scossa di adrenalina,una scarica di elettricità,erano come due fottutissime calamite:non riuscivano a staccarsi.
Si volevano,era una cosa insipegabile.Nick si sentiva completo e lei si sentiva bene.
Ad un certo punto quest'ultima si staccò.Si guardarono un attimo,così vicini.
«Devo andare.»Sussurrò la ragazza con voce flebile.Nascondendo un sorriso,se ne andò.
Nel frattempo la mente di Nick stava elaborando quella che era la realtà.
Era possibile che gli piacesse la sua migliore amica?Sì,era..la verità.
«Oh cazzo.Sono fottuto.»Sussurrò.

 

Buonasera gente,tutto bene? 10 recensioni?Ma io vi amo.Nel prossimo vi ringrazio una ad una,promesso.Grazie,di cuore.

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Capitolo 8
*** "I'm no one special." ***


Niente da fare,tempo perso.
Kylie continuava a rigirarsi nel letto,cercando di dormire.Continuava a pensare e pensare a quel...bacio.Sì,perchè era un bacio.Un insolito,strano,bellissimo bacio.Solo un piccolo dettaglio..Le era stato dato da Nick.Proprio quel Nick.Quello che conosceva da..aveva persino perso il conto degli anni.Ma perchè l'aveva baciata?Era fatto?Ubriaco?Voleva far ingelosire qualcun'altra?Poi,c'era la risposta più dolorosa... Voleva divertirsi?E se fosse questo?
Si alzò e andò a bere.Era inutile tormentarsi,non poteva prevedere il futuro,quelle bravate le lasciava a Joe.Avrebbe aspettato,logorata dall'angoscia,mentre,una volta tornata nel letto,le sue palpebre si appesantivano sempre di più.


"Dicono che la prima persona che hai in mente nel momento in cui apri gli occhi dopo un lungo sonno,sia la ragione della tua felicità o...del tuo dolore."


Nick si svegliò di soprassalto,quasi avesse sentito un rumore improvviso.Era il suo cervello,che si rifiutava di ricordare la serata precedente.
Perchè,perchè l'aveva baciata?Perchè un gesto così stupido?Soprattutto,perchè gli era piaciuto tanto e non desiderava altro che non fossero le sue labbra?
«Buongiorno fratellino.»Disse Joe,una volta che Nick era entrato in cucina.Questo si scompligliò i capelli,e fece un cenno col capo a mo' di saluto.Non era proprio dell'umore giusto.
Si sedette e prese a mangiare i cereali.
«Allora,dove sei finito ieri sera?»A quelle parole il riccio quasi si strozzò.Sussultò,passandosi una mano fra i capelli,segno del suo nervosismo.
«Ecco io...Mi sono fatto Bethany.»Non poteva dirgli che aveva baciato per circa dieci minuti buoni,la loro migliore amica.
«Oh,mi era mancato il vecchio Nick.»Disse Joe mentendo.Forse era pura illusione che potesse innamorarsi di qualcuno come Kylie.
«Anche a me,credo.»sussurrò lui.


«Allora come procederai?»Chiese ancora una volta Lesl a Kylie,mentre camminavano per i corridoi.
«Non lo so,non l'ho ancora visto.»L'amica la fermò di colpo.
«Ehi,senti e se non fosse...»
«E se non fosse ciò che spero,ingoierò i miei sentimenti.Dopotutto,l'ho fatto per quattro anni,quanto potrebbe essere difficile?Ti saluto,c'è Joe.»
L'amica fece una smorfia nel sentir pronunciare quel nome,le doveva passare,avrebbe trovato qualcun altro.
«Ehi Joe?»
«Piccola Kylie,tutto bene?»
«Sì,più o meno.Ascolta,Nick ti ha detto cosa abbia fatto ieri sera?»Il maggiore sorrise nel sentire l'interesse,che la ragazza non riusciva a mascherare.
«Mi ha detto che si è fatto Beth.»Delusione.Per la ragazza era come un pugno nello stomaco,si sentiva ferita...Era possibile che fosse sempre il solito Nick bastardo?A quanto pare sì.
«Kylie,non te la devi prendere,sai com'è fatto.Per lui nessuna è speciale e..»Ecco,la solita sensibilità di Joseph.Aveva ragione.Per lui nessuna era speciale,cosa le faceva credere di essere diversa?Di essere importante?
«Già,io non sono nessuno di speciale.»Scappò.Joe tentò di fermarla,invano.
Le era già capitato di sentirsi inutile,ma mai così tanto.Non importava a nessuno di lei.Né a suo padre,né a Nick.Due delle persone più importante nela vita di quella ragazza,la facevano soffrire, continuamente.La ragazza si sedette sulla panchina in cortile,abbracciandosi le ginocchia,come volesse proteggersi.
«Kylie?»Quell'armonia malinconica fu spezzata dall'arrivo dell'altro stronzo per eccellenza,Carter.
«Credo tu abbia sbagliato luogo.Le sciacquette sono dall'altra parte della scuola.»Acida,cattiva,schietta.Gli ingredienti per la sua difesa,la sua barriera.
«Senti,so che ho sbagliato e che sono stato un idiota,ma ero fatto,e vorrei avere una seconda chance.»Ma dove siamo?In un episodio di Beautiful?Lei non credeva nelle seconde possibilità,e mai ci avrebbe creduto.
«Carter!?»Lui la guardò speranzoso.
«Sì?»Disse con tono beffardo e saccente.La ragazza si avvicinò al suo viso.
«FOTTITI.»
Se ne andò,lasciandolo lì basito,trionfante.

Nick osservava discreto da lontano la scena.Sorrise involontariamente e si avvicinò a Kylie.
«Kylie?»Lei arrossì di colpo,guardandolo.Non riusciva,nemmeno con tutte le sue forze ad essere arrabbiata con lui,lo amava...troppo.
«Senti,spero che ciò che è successo alla festa,sia per te ciò che è per me.»Dal tono del ragazzo,sembrava una cosa bella.Lei sorrise.Stava per spezzarle il cuore,scalfirle l'anima con cinque misere parole.
«Bene,perchè non era niente.»Ma la non-sensibilità è ereditaria nella famiglia Jonas?
«Cioè?»Lui scrollò le spalle.
«Andiamo,ero mezzo ubriaco,anche tu.»Come la stava distruggendo.
«Certo,era...proprio quello che pensavo io.Ora vado a lezione,a presto Nick.»Non gli diede il tempo di rispondere e se ne andò.
«Nick,ma mi spieghi perchè le hai detto così?»Gli chiese Joe,arrivato appena la ragazza era sparita.
«Perchè è la verità.»Cuore di ghiaccio.Sapeva che non era del tutto vero,ma o non si rendeva conto di ciò che provava o non voleva ammetterlo,codardo com'era.


«Kylie,come è andata?»le chiese Lesley.
«Non sono nessuno di speciale.»sussurrò.
«Cosa?»
«Non sono nessuno di speciale.»e poi,disperata,si gettò fra le braccia dell'amica.



Sera gente,come procede la vita?
Scuola,tutto bene?Io fra poco ho gli esami.Voglio morire.
Inizio col ringraziare le fantastiche,stupende,adorabili NOVE fanciulle che hanno recensito l'ultimo capitolo:
-NovaleeJ
-___Nicka
-xheykevin
-JonasFan
-DivinaTheBest
-Clody N
-sTar__
-martiiismile
-JemiLover

purtroppo per una settimana non potrò aggiornare,sapete perchè?Vado nella città dell'amore con le mie due migliori amiche.
Concludo col dire che vi amo tutte,mi mancherete e,beh Parigi,here I come.

P.S.Se vi va di passare dalla mia one-shot su Kevin,si chiama Giutar-hero,la trovate nel mio account.Vi amo belle donne.

 

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Capitolo 9
*** Fill me with your poison. ***


 

L'amore crea.L'amore vive.L'amore distrugge le sue vittime. Gli scalfisce l'anima con uno scalpello,conficcandolo nel cuore,fino a creare un vuoto incolmabile.Ecco,le parole che aveva scritto Kylie,lì,sul suo letto,durante quella giornata di pioggia.Si sarebbe vista bene,in un futuro non molto lontano,come scrittrice.Dicono che un bravo scrittore,scrive di ciò che conosce.Quindi di cosa avrebbe dovuto parlare lei?Una famiglia sgangherata?Padre assente?Amicizie di convenienza?Basta torturarsi così spudoratamente.Senza un accenno di dubbio,prese la giacchetta poggiata sulla scrivania ed uscì.

 

«Joe,possiamo parlare?»
Chiese,timoroso,Nick al fratello.Lui annuì,sicuro dell'argomento che avrebbero affrontato.
«Ecco,tu ti sei mai innamorato..davvero?»Le sue guance presero un lieve colore porpora.
Il maggiore gli fece cenno di sedersi.
«Nick,sai cosa voglia dire innamorarsi?»Lui scosse la testa.
«Vuol dire avere un bisogno disperato,quasi malato di qualcuno.Qualcuno di insostituibile,in un modo o nell'altro.»
Il giovane rimase sorpreso.Da quando Joe era così profondo?«Nick,tu sei innamorato?»
Per la prima volta,il riccio non mentì sui propri sentimenti.

«Non lo so.»
Un tuono potente fece sobbalzare i fratelli.
«Sai,quando ti capita,non te ne rendi conto subito.E' una cosa lunga,quasi sofferente.»
Nicholas annuì.
«Nick,c'è di mezzo Kylie?Se è così,ti do un consiglio.Corri il rischio.»
Il piccolo stava per parlare,ma fu preceduto dal suono del campanello.
Corse giù ad aprire,chi poteva essere con quel tempo?
Si ritrovò davanti una Kylie grondante acqua,col trucco leggermente sbavato. Comunque bellissima.
«Kylie,cosa ci fai qui?Con questo tempo?»
«Nick,non si può andare avanti così.Forse per te quel bacio non era niente,ma per me non è così.Era qualcosa,qualcosa di forte.»
Un sorriso involontario gli illuminò il volto e la soluzione gli venne in mente, come un colpo di genio.Si stava innamorando.
«Kylie io..»
«No.Nick,io e te non possiamo più essere amici.E stavolta è vero.»
La ragazza stava per andarsene,ma,arrivata al marciapiede,lui la bloccò per un braccio.
«Perchè?»Chiese,irritato.Lei non rispose.
«Cazzo Kylie,dimmi perchè!»Gridò.
«Perchè tu mi piaci,imbecille!»Poom.La sicurezza della ragazza,si frantumò in un attimo.
Okay,quella frase non era in programma.La ragazza si sentì subito più leggera.
Lui era sorpreso,basito,sbigottito,ma comunque..felice.

Senza una parola,mentra la tempesta faceva da sfondo a quel momento,la scena si ripeté.
Lui la afferrò bruscamente,e la tirò a sé con bramosia.Le mise le mani dietro la nuca i fece finalmente congiungere le loro labbra.
Le lingue,danzavano in un ballo fiammeggiante,da togliere letteralmente il respiro.
Fanculo.”Disse Kylie nella sua mente.
Non le importava se quello sarebbe stato il loro ultimo bacio,se dopo non gli avrebbe mai parlato,voleva godersi quel momento.
Il ragazzo esplorava ogni parte del suo corpo,facendo scivolare continuamente le mani dal collo,al fondoschiena.Non la lasciava un secondo.La voleva,Dio solo sa quanto.Era sua,l'oggetto del suo desiderio.
Quando le mani del ragazzo si fermarono sul suo sedere,la ragazza provò dei brividi.Era sicura che non fossero legati alla pioggia.
Si stringeva sempre di più a lui,come non volesse lasciargli nemmeno il tempo di respirare.Eccola di nuovo,quella sensazione di bruciore;le labbra erano incandescenti,richiamate le une dalle altre.Ad ogni tocco del ragazzo, sembrava che il cuore di Kylie volesse esplodere.Era possibile volere così tanto qualcuno,in ogni senso?Fisico,mentale,psicologico,malato.
Senza accorgersene,lei lo spinse fino ad arrivare alla ringhiera di casa Jonas, dove lui invertì le posizioni.La intrappolò,come avesse paura che da un momento all'altro quelle sensazioni finissero.
Lei mise le mani fra i ricci,ormai fradici del ragazzo;sembrava che volesse attirarlo ancora di più contro di sé.Era matematicamente impossibile,dato che i loro corpi aderivano perfettamente.Lui la stava riempiendo del suo veleno,una droga.
Piano,si staccarono.
Nick riconobbe la paura negli occhi di Kylie.La carezzò.
«Tranquilla,stavolta non sono ubriaco.»E ripresero a baciarsi.



Buona sera!
Eccomi qui,tornata da Paris!Ahahah!Vi sono mancata?Come non potrei?Ahah!
8 recensioni?Ma grazie,di cuore.
Ora sono di fretta,devo andare a vedere una cosa,ma nel prossimo capitolo vi ringrazierò tutte e..a breve ci sarà una sorpresina.
Sono malvagia?Chi lo sa.
A presto,vi voglio bene bellissime.

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Capitolo 10
*** Just try to never grow up. ***


Erano passati sei giorni.Sei giorni,da quando Kylie e Nick si erano baciati,e da sei giorni,la mora si sentiva stranamente felice,come notata da qualcuno.
C'era un solo dettaglio,un qualcosa di insignificante che le dava da pensare.Nicholas aveva voluto evitare di dire agli altri della loro relazione.Certo,quel periodo non è un granché,ma lei non ne capiva comunque il motivo.
Si vergognava forse?Perchè mai avrebbe dovuto?Lei era una delle ragazze più gettonate della scuola.Non voleva causare problemi a Carter?Possibile,ma neanche si parlavano più.
«Kylie,puoi venire un attimo?»Le chiese Jaden,appoggiato allo stipite della porta.La ragazza annuì,e si recò con lui in salotto.
«Kylie,dovremmo fare un discorso,beh,ecco...importante.»Lo guardò preoccupata.Tutto,avrebbe retto tutto tranne il discorso sul "diventare donna".
«Tu,devi decidere,o almeno dovresti provarci,della tua vita.Del tuo futuro.»La lasciò spiazzata.Cosa ne sapeva lei?E che diamine,quando si hanno nemmeno diciotto anni,è difficile pensare seriamente riguardo al proprio futuro,anche per una responsabile e matura come Kylie.
«In che senso?»chiese improvvisamente agitata.
«Lo so,che vuoi andare al college.Ma dobbiamo scegliere dove,come e..»quel "dobbiamo" irritò parecchio l'adolescente,che si alzò in piedi.
«Jaden,non dobbiamo scegliere.Devo scegliere riguardo il college.Capisci la differenza?»Sbatté le palpebre,e i suoi occhi azzurri brillarono ancora di più.
«Kylie,stai diventando grande.Le decisioni che prendi ora,si riflettono anche su altre persone.»
«Proprio perchè sto diventando grande,credo di essere in grado di prendere le mie decisioni da sola.»
«Andiamo,rifletti.Vuoi dirmi che se fossero qui mamma e papà,prenderesti questa decisione senza parlargliene?»
E ora perchè aveva tirato in ballo quel discorso?
«Sì,ma tu non sei papà.»
Ecco,la prima vera discussione fra i due ragazzi.Forse non era un vero e proprio litigio,ma lasciava comunque Kylie in uno stato di ansia.
Prese la borsa e  uscì di casa,pronta per andare a scuola.Tirò fuori dalla tasca dei jeans l'ipod e andò dritta alla sua canzone: "Never grow up."Lo sapeva.La sua Taylor lo sapeva,e aveva ragione.
E' più facile rimanere piccoli,essere avvolti da quello stato di protezione,che,crescendo,sparisce lentamente.Senza essere mai feriti.

«Buongiorno.»Le corse incontro Nick,ovviamente senza spingersi oltre un bacio sulla guancia,sfoderando il suo raro e bellissimo sorriso.
«Ehi.»
«Cosa c'è che non va?»Le chiese il riccio,mentre si avviavano in cortile.
«Jaden ha iniziato con i suoi discorsi da papà e,beh,è finita con una sciocca ragazzina che lo ferisce e basta.»Nick si sedette all'ombra dell'albero in giardino,stranamente deserto,senza l'ombra di uno studente,e consentì a Kylie di mettersi comoda fra le sue gambe.La baciò sui capelli.
«Tu,non sei sciocca.Sei solo un pò impulsiva.»Appunto.Nicholas aveva quella capacità di farla stare bene,anche con una frase così insignificante.Girò il suo viso verso di lei,e gli diede un dolce bacio.
«E tu sei bugiardo,ma mi piaci anche per questo.»
«Oh,a me tu piaci per il colore un pò moro un pò biondiccio dei tuoi capelli,e per il tuo fondoschiena.»Lei arrossì di botto,increspando le labbra il un lieve sorriso imbarazzato e lo colpì sul braccio.Lui cominciò a sghignazzare.
«Oh,davvero?In questo caso rientro in classe.»Si alzò,facendo la finta offesa,dirigendosi verso l'ingresso della scuola,con il suo ragazzo al seguito.
«Dai,lo sai che scherzo.»La afferrò per i fianchi e la fece voltare verso di sé,baciandola con foga.
Ad interrompere quel momento fu la campanella.
«Jonas,devo andare.E,non so se ti ho perdonato.»
«Kylie,un'ultima cosa.Se,crescere vuol dire soffrire,e che le cose cambiano,posso chiederti un favore?»
Lei annuì prontamente.
«Solo,cerca di non crescere mai.»
Lo baciò velocemente un'ultima volta,e sorpresa da quella richiesta,rientrò nell'edificio bianco,contenta.


Buongiorno,piccoli raggi di sole,tutto bene?A me sì.
Innanzitutto,scusate se ci ho messo così tanto a postare,e se è un pò più corto,ma d'ora in avanti i capitoli saranno tutti pressapoco così,perchè gli esami si avvicinano e devo studiare e organizzarmi.
Beh,ho notato che ci siamo bloccati a sette recensioni.Non fraintendete,sono tante,però ho notato che sono diminuite.Se c'è qualcosa che non vi convince,non fatevi problemi a dirmelo.
Ringrazio:

NovaleeJ
xheykevin
JonasFan
DivinaTheBest
sTar__
__OffTheChain
Clody N
perchè con le vostre recensioni mi rendete sempre tanto,tanto felice.
A presto,vi adoro TUTTE.


 

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Capitolo 11
*** Maybe i should think,before i speak. ***


 

Era felice,ma allo stesso tempo sconvolta.
Si sentiva come se avesse deluso Jaden,come se non si fosse presa le sue responsabilità.Si sentiva egoista;non lo era mai stata in vita sua.
E poi non capiva il perchè Nick,volesse mantenere segreta la loro "relazione".
Troppi pensieri,davvero troppi per una ragazzina di nemmeno 18 anni.L'estate era ormai alle porte,e fra poco sarebbe diventata maggiorenne.
Questo la spaventava,più cresceva,più desiderava tornare bambina,buffo no?
Aveva bisogno di qualche certezza,qualcosa di sicuro.Prese il cellulare,e mandò un breve sms a Nicholas,chiedendogli di incontrarsi al parco.Il piccolo aggeggio elettronico le vibrò nella tasca dei jeans,leggendo la risposta sorrise e si avviò verso il luogo prestabilito,infilandosi le cuffiette nelle orecchie e facendo partire “How do you love someone” di Ashley Tisdale.Si strinse nel giubbotto, nonstante fossero i primi giorni di giugno,c'era una certa arietta.

 
«Buongiorno,bellissima.»Quest'odiosa mania di Nick,di farla sentire tanto speciale e perfetta.Ah,c'est l'amour,come si dice.
«Ehi,ragazzo riccio.»La baciò dolcemente,le prese la mano e iniziarono a camminare lungo le viette del parco.
«Nick,posso chiederti una cosa?»Chiese timorosa,iniziando a torturarsi le mani.
«Certo,che succede?»Era incuriosito,e allo stesso tempo attratto dal modo di fare così timido della ragazza,della sua ragazza.
«Ecco,non credi che,potremmo...rendere questa relazione pubblica?»Boom.boom.boom. Nonostante il tamburellare improvviso del suo cuore,il ragazzo tentò di essere il più naturale possibile.
«Ehm,come mai quest'improvvisa decisione?»
«Beh,mi sembra la cosa più sensata.Lesley,Joe,Jaden,Kevin..Dovrebbero saperlo.»
«Ma anche no.»tentò di sdrammatizzare lui,causando però un maggiore stato di irritamento nella ragazza.
«Mi dici quale sarebbe il problema?»Chiese Kylie,staccandosi bruscamente da lui.Si guardò un attimo intorno,spaesata;come fosse alla ricerca di qualcosa,che però non riusciva a trovare.
«Cambierebbe tutto.»La giovane si scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e lo guardò amareggiata.
«I cambiamenti non sono sempre negativi.»
«Kylie,non mi va e basta.»persino Nick si rese conto di aver usato un tono un po' troppo aggressivo.
«Perchè?Dammi un motivo valido.»
«Non voglio che la gente sappia!»
Una frase,detta in modo totalmente sbagliato.La ragazza lo guardò ferita,credendo che Nicholas provasse imbarazzo a farsi vedere con lei.
«E io non voglio stare con qualcuno che si vergogna di me.»Disse quasi apatica.
Lui la guardò sconcertato,con gli occhi spalancati e pieni di stupore.Non intendeva affatto dire quello.Non una parola,che lei era già sparita.

 
Dopo qualche minuto,era già a casa.Girò la chiave nella serratura ed entrò.
«Michael.»sussurrò lei,vedendolo seduto al tavolo della cucina.Era ferita,ma non si sarebbe fatta trovare a piangere dal piccolo.Era stufa,davvero molto di piangere.
«Kylie,tutto bene?»Non rispose,e si fiondò addosso al fratello minore.Annuì simultaneamente.
«Ti va di fare una torta?»chiese lei.
«Sì,sì.Assolutamente,E' da tanto che non passiamo del tempo insieme,soprattutto ora che Jaden è tornato al college.»Il fratello maggiore infatti,era ripartito il giorno prima,lasciando alla sorella un misero biglietto,dicendo che sarebbe tornato nel weekend.Una gita con la classe,aveva scritto.
I due presero a cucinare,sporcandosi di farina,facendo cadere le uova per terra,cantando usando i cucchiai come microfoni.Quando la giovane mise la torta in forno,il bambino fece un piccolo salto,e si sedette sull'isola della cucina.
«Ehi,cosa stavi facendo prima che arrivassi?»Chiese lei,intenta a pulirsi una guancia dalla crema al cioccolato con un asciugamano.
«Pensavo a come fare un compito.»
«Che genere di compito?»
«Beh,il nostro primo testo.E l'argomento è un genitore.»
Kylie lo guardò un attimo,vedendo lo smarrimento più totale nei suoi occhioni luccicanti.
«Io non so cosa scrivere.»
«Vieni qui.»Sussurrò lei,e lo prese in braccio,nonostante non fosse più leggero come una volta.
Perchè?Perchè anche un bambino doveva avere una vita così difficile?Lei era quasi adulta,poteva gestirla,lui no.Lui non aveva avuto un papà,lui si meritava tutto ciò di bello al mondo.

 
Idiota.Idiota.Ecco cosa si ripeteva Nick,da mezz'ora,camminando avanti e indietro per la camera.
L'aveva chiamata tre volte,senza alcun risultato.Come biasimarla,in fondo?
«Fratello,qualche problema?»Chiese Joe,passando davanti alla camera del minore.Questo annuì e gli fece spazio per entrare.Prese a parlare velocemente,quasi mangiando le parole.
«Sei un idiota»
«Lo so,Joe.»
«Sei un idiota di dimensioni cosmiche.»
«Lo so,davvero Joe.»
«Come hai potuto dir-»
«Ho capito che ho sbagliato,Joseph!»Urlò,tirandogli un cuscino in faccia.
«Solo una curiosità...Perchè non vuoi che la gente lo sappia?»Nick si alzò.
«Si rovinerebbe tutto.Con la mia reputazione,il mio essere uno stronzo senza cuore,non..lei non mi vorrebbe più,ne sono sicuro.»Joe fece i suoi stessi movimenti e gli mise una mano sulla spalla.
«Nick,francamente,conoscendo Kylie credo che nemmeno se la tradissi,lei non ti vorrebbe più.»
« Non so,io-»
«Cazzo Nick,»Joe alzò la voce di un'ottava.«Ti voleva quando te ne facevi una diversa ogni giorno, quando tu la vedevi solo come amica,davvero credi che non ti vorrebbe più se la gente le raccontasse i fatti tuoi?» Il maggiore aveva colpito nel segno.Nick sorrise compiaciuto da quelle parole,così intrise di verità.
«Forse posso risolvere ancora le cose.Forse dovrei solo pensare prima di parlare.»
«Forse?»Chiese sarcastico Joe.
«Okay,ora te ne puoi andare.»Disse Nick,iniziando a spingerlo come da piccoli,vers
o la porta.

«Non c'è di che.»Urlò il mezzano,fuori dalla camera ormai chiusa.
Nick sorrise rassegnato,e iniziò ad escogitare qualcosa.


Buonasera,tutto bene bellissime?
Scusate davvero,se non ho postato prima,ma sto facendo gli esami,e quindi ho meno tempo a disposizione.
Voglio solo dire che AMO le persone che recensiscono,o che semplicemente leggono,perchè sapere che vi piace è una grande soddisfazione.
Bon,la prossima volta vi ringrazio una ad una,promesso!
Un bacione.


 

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Capitolo 12
*** I love you. ***


Era finalmente giugno,il penultimo anno era finito,e l'ultimo era ormai alle porte.
Nick non aveva trovato nulla di utile,non riusciva ad escogitare niente,per porre fine alla lite con Kylie,la sua Kylie.
Lei,in compenso,evitava accuratamente l'argomento.

Quel pomeriggio,precisamente un sabato,i ragazzi si sarebbero trovati a casa di Lesley per festeggiare la fine dell'anno scolastico,e i compagni che avevano passato gli esami di recupero.

«Allora Tiffany,com è andata con l'esame?» Chiese Lesley,sedendosi sul bordo della piscina.
«Ma sì,credo che passerò.Non è un problema,il test era banalissimo.» L'amica sorrise, e andarono avanti a parlare del più e del meno.

Nel frattempo,Kylie se ne stava sdraiata sul lettino,a leggere e a prendere il sole.
«Kyl,capisco che ami leggere,ma evita di fare l'emarginata.» Joe,con i suoi boxer blu preferiti e i suoi occhiali da sole,si sedette accanto a lei.
«Ehi Joe,che cosa ci fai qui?» Chiese lei,accomodandosi,incrociando le gambe.
«Tengo d'occhio dei diciottenni scatenati e,volevo vedere Lesl,chiederle dei progetti per l'estate e..»
«Provarci con la mia migliore amica?»
Finì la frase Kylie.Lui annuì,per la prima volta da tempo immemorabile impacciato.
«A proposito di relazioni,Nick è..»
«Stronzo?Falso?Crudele?»
Si sentiva in colpa,ma tentava di rimpiazzare il dolore con gli insulti.
«Dispiaciuto.» Kylie sorrise acida e inforcò i suoi occhiali da sole.
«Sì,infatti.Si nota molto.Mi ha cercata,mi parla,tenta di chiedere scusa...Oh,gli dispiace anche ora che se ne sta dall'altra parte del giardino a parlare con Linds?» Rispose sarcastica,lasciando lì Joe. Il ragazzo incrociò lo sguardo del fratello,e gli fece un segno di disapprovazione.


«Ehi fratello,tu a una festa del liceo?Chi vuoi farti oggi?» Chiese Nick,mentre si recava a prendere da bere.
«Sai Nick,le persone cambiano.Credevo fossi cambiato anche tu.» Disse Joe,afferrando una bottiglia di birra.
«Lo sono.» Sussurrò,tenedo lo sguardo sul punch.
«Non si direbbe.»
«Non so cosa fare per sistemare le cose.»
Sospirò pesantemente.
«Fossi in te mi sbrigherei.Se non fai ciò che devi con Kylie,qualcun altro si farà lei.» Disse il maggiore,adocchiando con lo sguardo la ragazza del tutto catturata da una pagina molto avvincente del suo romanzo.


«Kylie,ciao.» L'ultima persona che si aspettava di trovare lì.Si irrigidì immediatamente.
«Che c'è?Hai già finito le ragazze da scopare?» Chiese cinica,non alzando nemmeno lo sguardo verso il ragazzo.
«Ero ubriaco,stupido,fatto e.Non posso giustificarmi,ma,mi dispiace,davvero.Sono stato un idiota,un cafone e...»
«E' tutto a posto.»
«Davvero?»
«Carter,tutti commettono errori.»
Gli sorrise.
«Anche Nick?» Chiese.Non voleva intromettersi,voleva semplicemente che due dei suoi più cari amici facessero la cosa giusta.
«Avete ripreso a parlarvi?» Chiese Kylie.
«No,dubito che mi perdonerà,sei sempre stata una delle cose più importanti per lui.Ad ogni modo,ci tengo al mio amico.»
«Sai,è questo il problema.Ogni tanto si sente il bisogno di sentirsi dire che si è importanti per qualcuno,che andiamo bene come siamo.Nick non riesce a dimostrare che conto qualcosa per lui.»
«Beh,è tipico del suo carattere.Sai che conti molto per lui.»
«Evidentemente non abbastanza.»
Diede al ragazzo un veloce bacio sulla guancia e se ne andò verso il bordo della piscina,iniziando a ciarlare con Lesley.

Nick aveva visto la scena,e a giudicare del colore delle sue nocche,non gli doveva essere piaciuta molto.Carter,come poteva averlo perdonato?Lui aveva provato a..Portarsela a letto,la sua piccola e indifesa Kylie.
«Nick,amico.» Parli del diavolo e spuntano le corna,come si suol dir.
«Non sono tuo amico,non più.E se ci tieni,alla tua incolumità,stalle lontano.»
Disse,con un tono piatto e irritato.
«Capisco che tu non voglia più avere niente a che fare con me,ma io e Kylie abbiamo chiarito.»
«Che cosa,che sei un cazzone?» 
Carter sorrise amaramente.
«Incasso il colpo,riccio.Ma ti avverto.Il fatto che sia stato leale con lei,non vuol dire che non mi interessi più.»
«Cosa vorrebbe dire?»
«Vuol dire che se te la perdi tu,io non me ne starò in disparte a guardare mentre soffre,ancora.»

Lo guardò strizzandogli l'occhiolino e se ne andò.

«Allora, e con Joe?» Chiese Kylie a Lesley.
«Joe?Intendi Jonas?Beh,credo che perchè succeda qualcosa prima dovremmo almeno parlarci.» Esclamò,dopodiché bevve un sorso del suo cocktail.
«Succederà qualcosa,dai tempo al tempo.» La rassicurò l'amica.Nick stava per avvicinarsi.
«Ora vado,a domani Lesl.» 
Le schioccò un veloce bacio sulla guancia,raccattò in fretta le sue cose e proprio mentre stava per varcare la porta d'ingresso,Nick la trascinò in giardino.
«Kylie,ho bisogno di parlarti.»
«Nick,sei sicuro?La gente potrebbe vedere che parli con me,non sei imbarazzato?»
«Okay,smettila.Non ho mai detto che mi vergognavo di te,tantomeno l'ho mai pensato.Casomai dovrebbe essere il contrario.»
La ragazza corrucciò le sopracciglia,intimando il riccio a proseguire.
«Se l'avessimo detto,tutto sarebbe cambiato.Avevo paura.»
«Paura di cosa Nick?»
Chiese lei,credendo che il ragazzo stesse solo creando un'altra scusa.
«Paura di perderti,dannazione Kylie,non capisci?»
«Capire cosa?»
Chiese confusa e angosciata.
«Che ti amo.» Urlò Nick,attirando tutti gli sguardi su di loro.
«Cosa?» Chiese incredula.
«Ti amo.Non avevo mai provato niente del genere prima.Certo,ho solo diciotto anni,non sono convinto del significato della parola 'amare',ma ciò che provo per te è un qualcosa di inspiegabile,e bellissimo.Amo tutto di te.Amo il modo in cui sorridi,amo il modo in cui ti torturi le mani quando sei nervosa,amo il modo in cui ti preoccupi anche per la cosa più superficiale,amo il modo in cui ridi come una bambina,amo il modo in cui mi sei sempre stata vicino,anche quando non lo meritavo.Amo tutto di te Kylie,dalla tua dolcezza,ai tuoi momenti di insicurezza e cocciutaggine.Più di tutto,amo il modo in cui mi fai sentire.Leggero,tranquillo,senza problemi.» Fece una breve pausa. «Se ora vuoi tornare ad ignorarmi,fai pure.Ma avevo il bisogno di dirtelo.»
La ragazza lo guardava,con gli occhi che le luccicavano.Stava per scoppiare dalla felicità.Lo guardò profondamente,quasi studiando la profondità dei suoi occhi.
«Nick,ti amo anch'io.»
La strinse a se,e in meno di un secondo posò le sue labbra sulle sue,sentendosi completo e fiero di se stesso.Non era mai riuscito ad esprimere i suoi sentimenti cosi' chiaramente in tutta la sua vita.Kylie,ora poteva davvero definirsi sua.Andarono avanti a baciarsi,sotto gli occhi increduli e le urla dei loro amici.


                     
                                                                                                                                                                                                        Buonasera gente,tutto bene?
                                                                                                                                             Mi scuso immensamente per la lunga attesa.Ho finalmente finito gli esami e do il benvenuto all'estate!
                                                                                                                                                       Undici recensioni?Mi viene da piangere,non eravamo mai arrivati ad un numero cosi' alto!
                                                                                               Questo capitolo lo dedico alla mia Martina (qui martiiismile).E' diventata davvero importante,dice sempre che la fanfiction le piace molto,ed è una delle mie migliori amiche.
                                                                                                                                Ringraziamo ovviamente Clody N,Annavi (che anche se non può recensire,è stupenda comunque),kevsmuffin_,
                                                                                                                                                                DivinaTheBest,sTar__,JonasFan, __OffTheChain,___Nicka,NovaleeJ,nicksmic . 
                                                                                                                                                   Un bacione enorme a tutte voi,che mi rendete SEMPRE felicissima,mi fate sentire gratificata.   
                                                                                                                                                                                              Al prossimo capitolo,siete magnifiche.
                                                                                 








  
 

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Capitolo 13
*** Don't make promises you can't keep. ***


Non lo sapeva nemmeno lei, perchè fossero andati lì.
Odiava quel posto, odiava le mazze di legno ruvido, odiava tutto del baseball. Ma aveva promesso a Michael che l'avrebbe portato e per sua fortuna, ad un certo paio di ragazzi piaceva molto quello sport.


«Kylie, scendi da quella macchina?» le urlò Joe, entusiasta quanto Michael e Frankie di giocare. Secondo Kylie lui era lì per un altro motivo, Leslie. Quest'ultima però lo ignorava beatamente, rendendolo ancora più cuorioso.
«Arrivo, arrivo.» sbuffò pesantemente e sbatté la portiera violentemente, come a far intendere il suo stato d'animo scocciato. Nel frattempo,  Nick aveva preso da mangiare.
«Allora, io cosa devo fare?» chiese irritata.
«Proprio niente, amore.» il suo cuore perse un battito. No, decisamente non era ancora abituata a farsi chiamare così da Nicholas, il suo ragazzo.
«In che senso?»
«Devi solo stare lì, e guardare l'uomo più importante della tua vita divertirsi alle gabbie da baseball.»
«Ma, io direi che Michael non è ancora un uomo.»
rispose sarcastica, mentre Nick metteva il broncio. Nel frattempo, Frankie e il piccolo Jenkins ridevano per la battuta, mentre Joseph sembrava aver catturato l'attenzione di Lesley.
«Questa mi ha ferito.» le sussurrò all'orecchio Nick.
«Dai,scherzavo.»
«Potresti, sottolineo, potresti farti perdonare.»
non riusciva a nascondere la sua felicità, nonostante facesse finta di essere offeso.
«Cioè?» chiese, stando al gioco. Lui si indicò le labbra, sbattendo le palpebre. La ragazza si avvicinò, e nonostante fosse abbastanza alta, si alzò sulle punte per allacciare le braccia attorno al collo del riccio.
«Ehm, ehm, ci sono dei minorenni qui.» esclamò Frankie disgustato. Il fratello maggiore, con le braccia ancora attorno ai fianchi di Kylie, lo trafisse con uno sguardo folgorante. Kylie rise e si staccò.
«Ora sono perdonata?» Il riccio annuì prontamente e trascinato da Michael, andò con il resto del gruppo a giocare. Kylie, mentre osservava attentamente ciò che accadeva fra Joe e Lesl, si sedette sugli spalti, prendendo a mangiucchiare qualche patatina fritta.


«E' il tuo ragazzo?» dopo circa un quarto d'ora che era lì, le si avvicinò una ragazza rossa, certamente più piccola di lei, con degli occhi di un verde acceso così belli, profondi, familiari..
«Come scusa?» chiese, accigliata.
«Non intendevo essere invadente, ma fissi il ragazzo riccio da tempo indeterminato, quindi..» Kylie si rilassò e sorrise, nel vedere l'improvvisa dolcezza della ragazza.
«Mi chiamo Amber.» disse poi, tendendo la mano alla mora.
«Kylie, ti va di sederti?» l'altra annuì e si accomodò.
«Comunque sì, è il mio ragazzo.» fece una breve pausa. «Non ti ho mai vista da queste parti, sei nuova di qui?» L'altra annuì ancora una volta, e prese a parlare.
«Sì, mi sono trasferita qui da poco con mio padre, James. Tuo padre che tipo è?» Kylie chiuse un attimo gli occhi. Troppi ricordi, le avevano affollato di colpo la mente. Li riapr', e si trovò lo sguardo di Nick puntato addosso. Glifece un cenno, come a dire che era tutto a posto.
«Scusa, ho detto qualcos-»
«Io non ho un padre.» Amber la guardò mortificata. «Oh beh, i miei sono separati, certo non è la stessa cosa che perdere un genitore..» Kylie scosse la testa.
«Mio padre non è morto, ma per me...è come se lo fosse. Se n'è andato sette anni fa, quando io avevo dodici anni, mio fratello Tom, quello che sta battendo, ne aveva solo tre. Senza alcuna spiegazione, senza avvertimenti, senza...niente.»
«E' simile a ciò che ha fatto mia madre, però lei so dove si trovi, anche se mi rifiuto di vederla.»
Kylie non sapeva perchè, ma sentiva di potersi fidare di quella ragazza. Poi quegli occhi, come se li avesse già visti.
«Mia madre è morta, incidente stradale, lo scorso dicembre.»
«Dio mio, scusami davvero, non intendevo farti rivivere dei brutti momenti e..»
Kylie la guardò comprensiva, «Figurati, non potevi sapere.» una lacrima le percorse la guancia. La lasciò scorrere, sapendo che dopo di questa, non ne sarebbero scese altre. Aveva imparato a tenere sotto controllo i suoi sentimenti.
«Che scuola frequenterai, a settembre?» chiese poi alla rossa, facendole intendere che era meglio cambiare argomento.
«Oh ehm..il secondo anno alla.. Maryland High school o qualcosa del genere.» Sorrise imbarazzata.
«Oh, sì la Maryland. E' la mia scuola.» sorrise, rassicurante. «E'...interessante?»  chiese l'altra, visibilmente nervosa, all'idea di una nuova scuola. «Beh, non è male come scuola, non ci sono particolari prob.. Tu sei brava a pallavolo?» Le chiese di colpo, lasciando in sospeso la frase precedente. L'altra scosse la testa, definendosi un disastro umano in ogni genere di sport. «Allora fossi in te, starei lontana dalla squadra di pallavolo del terzo anno, si credono superiori a chiunque.»
La piccola le rispose con un sorriso carico di gratitudine, per quella 'soffiata', e presero a ciarlare normalmente, del più e del meno. 


Un paio d'ore dopo, le due si salutarono, promettendo di rivedersi presto. Leslie a causa di un imprevisto dovette tornare a casa.
«Allora, cosa si fa ora?» chiese Joe, mentre Nick guidava in macchina, e Michael e Frankie giocavano. Il riccio aveva tenuto costantemente d'occhio la ragazza, sia durante la partita (il che spiegava la vittoria schiacciante dei suoi due fratelli), sia durante il tragitto in auto.
«Io ho fame!»  gridarono in coro i due bambini. «Vi va di andare da McDonald's?» propose Nicholas. Un urlo collettivo come risposta. Gridarono tutti meno Kylie, che era persa nei suoi pensieri.
«Kyl, tu che vuoi fare?» Chiese il ragazzo. Le sfiorò la gamba, per richiamare la sua attenzione. «Cosa? Oh, io vado a casa. Ho sonno.» «Vengo con te, se vuoi.» disse Nick, capendo che non era il caso di chiederle spiegazioni in quel momento.
Lei provò a controbattere, ma lui la bloccò immediatamente. «No, vengo con te e basta, Kyl.» e le strinse la mano.
Accompagnarono gli altri al locale, ordinarono una pizza e, una volta entrati in casa, Kylie gli raccontò tutto. Lui la vedeva, ci stava ancora male, giustamente. Oh sì, avrebbe volentieri preso a pugni James Jenkins.


«Nick, cosa succederà?»
«Quando?»
Lei singhiozzava, stretta fra le possenti braccia del ragazzo. « Ho p-paura.» sussurrò semplicemente.
«Shh. Di cosa hai paura?» Le chiese Nick, mentre le carezzava dolcemente la schiena.
«Di tutto. Il futuro, ho paura di stare male, di non essere forte abbastanza e..» «Ci sarò io, sempre, ti aiuterò io.» Lei lo sapeva, in passato era già successo che lui la facesse stare male, e non sapeva se avrebbe retto un altro colpo.
«Nick, me lo prometti...davvero Quell'ultima parola gli fece capire che in passato, aveva già infranto troppe promesse. Non avrebbe potuto infrangere nemmeno una, nemmeno la più piccola promessa in futuro.
«Sì, te lo prometto, davvero.» Lei lo baciò, e più serena, si addormentò.
'Attento Nick, non fare promesse che non puoi mantenere.'  gli ripeteva una vocina nella sua testa. Possibile che avesse ragione?







                                                                                                                                                                                                                      Buongiorno gentaglia, tutto bene?
                                                                                                                                                                                  Questo capitolo, ad essere onesta, non mi piace per niente, okay? okay.
 
                                                                                                                                                                                     E' più che altro un capitolo di passaggio, che però serve, credetemi,
                                                                                                                                                                        e mi sembrava carino fare una scena divertente, dato che sono di ottimo umore,
                                                                                                                Allora, undici recensioni? Siete assai belle, ma pretendo delle recensioni STRATOSFERICHE stavolta, da parte di tutte!(capito SOFIA? uu) dilungatevi!
                                                                                                                                                                                                 Ora mi defilo e rispondo alle vostre recensioni, Marti




                                                                            
















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Capitolo 14
*** I trust you. ***


Salve, allora, oggi ringrazimenti in diretta:
- kevsmuffin_ : canticchiare è bello, sai? Fa bene alla salute (?). Un bacione, grazie di cuore :3
- martiiismile : hai delle manie di protagonismo, sappilo! Tseh, lo so che sono brava, cosa credi? <3
- NovaleeJ : tu, Lee, è possibile, sottolineo possibile, che tu abbia azzeccato qualcosina-ina uu. Ho anche postato abbastanza in fretta, visto che brava? <3
- nicksmic : se ti appassioni alla lettura, io mi chiamo Britney Spears (?). No, non dilungarti troppo che mi ucciderai Sof, tseh uu. <3
- JonasFan: grazie, davvero. Vedo che anche tu hai azzeccato qualcosa uu, tranquilla, Nick è un danno vivente, ma sa trovare le soluzioni giuste :3
- Clody N : sì, sono teneri e pucciosi (?). Nick è un danno, chissà cosa potrebbe fare (?) :3
- __OffTheChain : eh, annina, devi stare calma, di Nick ce n'è uno solo uu. Ti adoro anche io, già lo sai <3
- sTar__ : sì, indubbiamente Kylie è forte. Beh, sappiamo che Nick è un pò incerto, quindi deve controllare ciò che dice, o almeno dovrebbe ;)

Vi prego, in questo capitolo non ammazzate né me (perchè ho interrotto la scena), né Jaden, okay? Anna, Lee, non picchiatemi, perfavore çç


Ormai, come tutte le cose, l'estate era volta al termine del suo corso. L'ultimo anno di liceo, era alle porte.
Nick, per quanto tentasse di non pensarci, e di mascherare la sua preoccupazione, iniziava davvero a pensare alle complicazioni che l'arrivo della fine del liceo avrebbe portato. Escludendo matematica, materia in cui otteneva risultati appena sufficienti, era abbastanza bravo, e nella posizione da permettersi un college dell' Ivy League. Avrebbe fatto magari il corso base, con la specializzazione in lettere, gli sarebbe sempre piaciuto insegnare.
Kylie, d'altra parte non mascherava affatto le sue preoccupazioni. Il college, per lei non sarebbe affatto stato un problema, con la sua media; il problema era spiegare a Jaden che lei non poteva occuparsi di lui e Michael per sempre.
Nel frattempo, aveva stretto un legame abbastanza profondo con Amber. Era dolce, ma quando serviva era anche sfacciata, sapeva regolarsi. Le ricordava tanto una sorella minore.
Il suo compleanno, il ventidue agosto era andato alla grande, una festa all'Acquapark di Beverly Hills, e una gita per le vie di Hollywood.
Osservò il calendario appeso sul retro della porta della sua camera, e rimase scioccata; era domenica undici settembre, il che voleva dire che il giorno dopo l'ultimo anno sarebbe diventato un fatto concreto, quindi mancavano solo quattro giorni al compleanno del suo ragazzo. Quello però lo sapeva, stava organizzando un qualcosa di grandioso con Lesley e Joe da una settimana a questa parte. Questi, non avevano trovato molti punti in comune, quindi l'idea di una possibile relazione era da considerarsi esclusa.
Jaden, era in vacanza con degli amici, sarebbe tornato a breve, e i due evitavano accuratamente l'argomento futuro; Michael era a casa della nonna, per qualche giorno.


Il campanello suonò, Kylie scese e dopo aver aperto a Nick, si diresse in cucina.
«Buongiorno.» disse allegro Nick, appendendo la giacca all'attaccapanni, seguendo poi la sua ragazza. «Buongiorno.» rispose lei; si rese conto, che sull'isola della cucina, era appoggiata la bozza preparata da Denise, per l'invito di compleanno. Con uno scatto la nascose, chiudendola nel cassetto. Il problema, era che nel cassetto aveva chiuso anche la sua mano.
«Ahia! Porca miseria!» iniziò a saltare per casa sventolando la mano dolorante, sotto lo sguardo divertito di Nick, sentendo pure le sue risate. Corse fino al freezer, con la mano sana ne tirò fuori del ghiaccio (solitamente usato da Michael), e una volta avvolto in uno straccio da cucina, lo sistemò accuratamente attorno alla mano. «Ti fa ridere forse?» chiese guardando poi il suo ragazzo, con sguardo trucido. Nick tentò di soffocare le risate, giusto per poter parlare. «Nossignora.»  disse, dopodiché ricominciò a ghignare.
«Fantastico! Un ragazzo normale no, né? Ma che ho fatto di male?»  iniziò a ciarlare Kylie, passandosi con fare teatrale una mano sulla fronte.


«Ti ho detto che mi dispiace.» le disse Nick, per la terza volta da quando si erano seduti sul divano. Ora era il turno della ragazza, di farlo stare in pena. «Ti ho detto che non mi interessa.» Lo guardò un attimo, poi tornò a concentrarsi sulla tv.
«Ah beh, allora.» lo guardò interrogativa, e in meno di un minuto si ritrovò sdraiata sotto di lui, che tentava di farle il solletico. «Credevo sapes-si fare di meglio Jonas.» balbettò scossa dalle risate. Lui la guardò serio un attimo, dopodiché si fiondò sulle sue labbra. Le loro lingue si intrecciavano, sempre infuocate, senza volersi staccare. Scese a baciarle il collo, mentre lei perdeva sempre di più la condizione di ciò che stava succedendo. Nick, non sapeva fosse la sua prima volta, ma ad ogni modo voleva che con Kylie, fosse una cosa più sentita, speciale. Andavano avanti a baciarsi, finché lui non intrufolò una mano sotto la sua felpa leggera, e lei senza rendersene conto, era rimasta senza quell'indumento. Mise una mano sotto la sua maglietta, sfiorandole la pancia, mentre lei, faceva scendere la mano verso i suoi pantaloni. Era la cosa giusta? Sì, per la prima volta la ragazza era fermamente convinta di qualcosa.
«Sono torn- ma che cosa state facendo?» urlò un Jaden furioso; sull'ingresso di casa. Kylie per l'agitazione si alzò di colpo, facendo cadere Nick dal divano.
«Jaden, pensavo tornassi fra quattro giorni.» balbettò Kylie, rossa, raccogliendo la felpa e riinfilandosela. Nick, era pallido, aveva visto il ragazzo arrabbiato così tanto poche volte.
«Beh, sono tornato prima. Cosa stavate facendo sul mio divano.» disse, ma l'ultima parte della frase, non era una domanda.
«Niente, ci stavamo solo... baciando.» sussurrò Kylie; no, non sapeva mentire. Nick la guardò un attimo, carezzandole la mano. «Nick, ti sarei grato se uscissi da questa casa, ora.» disse serio Jaden. La sorella minore fece un cenno di saluto a Nick, che dopo averla guardata, sparì dietro la porta. Lei lo sapeva, sarebbe stato inutile controbattere con il maggiore.
Jaden poggiò il borsone vicino alla mensola della cucina, e intimò a Kylie di sedersi sul divano.
 «Che bella sorpresa.» iniziò furente.  «Io ti lascio a casa da sola, pensando che tu possa essere abbastanza responsabile, da occuparti di Michael e soprattutto di te stessa, e appena torno ti trovo che ti rotoli sul pavimento con Nick, sonofamosoperchèmelefacciotutte, Jonas?» Alzò di parecchio la voce, forse anche più del dovuto.
 «Per prima cosa, non stavamo facendo niente di sbagliato, secondo, Nick è davvero cambiato,e terzo.. non eravamo sul pavimento.» disse con tono acido. 
 «Kylie siete troppo piccoli, per il...sesso. Avete diciotto anni.» Disse, iniziando a calmarsi e sedendosi accanto a lei. «Non siamo troppo piccoli Jaden! Non sono più una bambina, sono maggiorenne! Sono in grado di prendere le mie decisioni da sola! Ammettilo, non si tratta di Nick, si tratta solo di me, e del fatto che non sia più una bambina!» aveva centrato il punto.
«Scusami, ho alzato la voce.» disse, guardandola pentito, davvero. Gli sorrise debolmente. «Tu, sei diventata una donna, per quanto sia strano dirlo, ma è come se avessi l'età di Michael, per me.»   
«Lo so, ma, ho diritto di prendere le mie decisioni da sola ora. E' anche un dovere, devo decidere io ciò che è giusto per me. Sbaglierò, ovviamente. Ma imparerò sbagliando. E ti assicuro,  Nick non è affatto uno sbaglio.» disse sinceramente.
«Non è solo lui, l'ho visto; mi sembra che abbia messo, dopo diciotto snni, la testa a posto. Ma vedi, ho pensato davvero mentre ero via con James e Tyler.» disse, nominando i suoi amici. «Tu mi parli della Columbia, da quando hai sette anni, e non hai ancora cambiato idea. Hai occupato il posto di mamma e papà; è giusto, che tu ora prenda le tue decisioni in base a ciò che è meglio per te, non per gli altri.» lo guardò piena di gratitudine, per ciò che stava dicendo. «Anche tu ti sei occupato di me e Michael.» lui scosse la testa. «Non come hai fatto tu. Mi hai permesso di andare al college, di vivere la mia adoloescenza, perdendo così gran parte della tua. Ora, è il mio turno di fare qualcosa per te. Il giorno dei colloqui con i rappresentanti dei college e i consulenti, tu indicherai i nomi delle università che interessano a te, in cui studierai tu, e dove crescerai tu, per il semplice fatto che è giusto sia così.» aveva gli occhi lucidi la piccola Kylie, finalmente anche suo fratello Jaden, credeva in lei.
«Credi davvero che io possa entrare alla Columbia? Ci entrano solo i migliori.» Chiese speranzosa. «No, non lo credo.» disse, frantumando in un secondo le speranze della giovane. «Io sono convinto, che tu verrai ammessa, e se così non sarà, ho sentito che alla Brown, cercano i futuri avvocati degli Stati Uniti.» sorrise, Kylie sorrise, ora era veramente felice. Lo abbracciò, il suo fratellone, senza dubitare più di lui; se a volte prendeva certe decisioni, era per il suo bene. «Grazie, Jaden. Ti voglio bene.» lui la guardò, scorgendo un poco di agitazione nei suoi occhi. «Mi fido di te, Kylie.» lo abbracciò ancora.


Passarono la serata a guardare un film, insieme, come prima che tutto cambiasse, quel quattordici dicembre.
«Oh, quasi dimenticavo. Prendi le tue decisioni, fai ciò che ti senti. Ma ricorda a Nick, che se ti spezza il cuore, io gli spezzo le ossa.» esclamò, con un tono fra il serio e il divertito, facendo ridere ancora la sorella.






   Okay, momento per la pubblicità occulta:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=680167&i=1 one-shot su Nick.
- http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=768408&i=1 one-shot su Joe (con la partecipazione speciale di Demi Lovato.)
- http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=706744&i=1 one-shot su Kevin.

  Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensiate, recensite, okay? Okay. AHAHAHAHAHAH.
  Ovviamente solo se vi va, grazie dell'attenzione <3.




                                                                                                                                                                                                       Eccoci all'angolo dell'autrice (?) tutto bene?
                                                                                                                                                           Allora, questo capitolo è molto di dialogo, ambientato fra la prole della famiglia Jenkins.
                                                                                                                                                           Mi sembrava giusto sistemare le cose, e tranquille, che i colpi di scena arrivano sempre.
                                                                                                                                                                    All'inizio del capitolo ho messo i ringraziamenti, perchè ve li meritate TUTTE.
                                                                                                                                                                                       Ma io voglio le recensioni di Annavì çç AHAHAHAHAH!
                                                                                                                                                                                                      Okay, la smetto di scocciare, un bacio!
                                                                                                                                                                                                                                     Marti <3


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