Un'amicizia proibita.

di _Her_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lettera e partenza. ***
Capitolo 2: *** Finalmente Hogwarts. ***
Capitolo 3: *** Le prime lezioni. ***
Capitolo 4: *** Incontri inaspettati. ***
Capitolo 5: *** Amicizia? ***
Capitolo 6: *** Le vacanze natalizie. ***
Capitolo 7: *** Maryposa Lily. ***
Capitolo 8: *** Tempo di esami. ***
Capitolo 9: *** L'ultima sera. ***
Capitolo 10: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Lettera e partenza. ***


 

 

Lettera e partenza.

 

"Domani è il mio undicesimo compleanno!"  pensava tra sé Lily Luna. "I miei genitori sono maghi, i miei due fratelli James e Albus hanno ricevuto la loro lettera per Hogwarts quindi dovrebbe arrivare anche a me!"


Il giorno dopo, il primo agosto, Lily parve sorpresa di vedere arrivare il gufo di suo padre con una lettera nel becco. La lettera era di un colore giallastro e anche se lontana Lily la riconobbe subito. La conosceva bene, Harry e Ginny, i suoi genitori, conservavano ancora la loro, e i suoi fratelli l'avevano ricevuta da poco: James Sirius da 3 anni, e Albus Severus da 2. Era così eccitata che chiese ai suoi fratelli di raccontarle tutto sulla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts per la millesima volta. Gli chiese delle Case, delle lezioni, dei professori, dei fantasmi, di Pix il Poltergeist, dei quadri, e alla fine dei compagni, cosa della quale non si era mai interessata prima d'ora. L'unica cosa che sapeva era di riguardarsi da Malfoy, un ragazzo biondo dell'età di Albus Severus. Scorpius apparteneva alla Casa dei Serpeverde, come suo padre d'altronde. Harry non aveva mai parlato male del padre di Scorpius, Draco, con lei, ma secondo suo zio Ron Weasley, era il più crudele e antipatico ragazzo che avesse mai conosciuto, e a parer suo Harry era stato troppo gentile nell'avergli salvato la vita!
Anche ai suoi fratelli non andava a genio, non perché lo conoscessero, anzi non gli avevano mai rivolto parola, ma perché apparteneva alla casa dei Serpeverde. Lily l'aveva visto quando aveva accompagnato i fratelli al binario 9 e 3/4 con i genitori e non le sembrava affatto così crudele. Forse dopo la sconfitta di Voldemort anche i Malfoy erano cambiati. Ron non la pensava così e odiava l'idea che i suoi figli potessero fare amicizia con l'erede di quella famiglia.


Ginny e Harry accompagnarono la piccola Lily a comprare il necessario per la scuola. Una divisa nuova di zecca, un pentolone in peltro, delle pergamene, una civetta, i libri e soprattutto una bacchetta! Quando arrivarono al negozio di libri vide con la coda dell'occhio suo padre fare una smorfia, di fronte a lui apparve Draco Malfoy, con suo figlio e sua moglie Astoria. Non ricordò cosa si dissero perché rimase incantata dagli occhi di quel ragazzo. Sapeva di non doversi fidare del bell'aspetto di Scorpius, ma ne era rimasta impressionata.
« Andiamo. » - disse Harry, - « dobbiamo comprare le ultime cose. » - dopo pochi minuti il padre la allontanò dal ragazzo con la pelle diafana, che non le rivolse uno sguardo. Lei cercò di interpretare la sua espressione, sembrava impaurito dal padre.
« Papà, cosa ti ha fatto quel ragazzo quando eravate a scuola? » - Lily non aveva mai espresso voglia nel conoscere la verità.
« Brutte cose!! » - rispose Ron dalle spalle di Harry. Era appena arrivato per comprare i libri per Rose, anche lei al terzo anno come Albus.
« Ronald! » - una voce conosciuta da Lily lo rimproverò. Hermione non gradiva che il marito parlasse male di Draco, riteneva che le sue azioni dipendessero dall’influenza che il padre, ormai un anziano uomo di settanta anni ed ex mangiamorte, esercitava su di lui.
« Lily, quel ragazzo era così pieno di paure, così pieno di obblighi che fece quel che doveva fare. Niente di più. » - le disse il padre. Harry non fu mai più arrabbiato con lui dopo la morte di Voldemort, così diceva Ginny.


Il primo settembre Lily era così eccitata al pensiero di prendere il treno per Hogwarts che era pronta alle sei di mattina. Sapeva bene che sarebbe partito alle undici ma di questo le importava veramente poco. Controllò una decina di volte il suo baule, la madre le aveva detto di non portare vestiti che non fossero le divise perché tanto non avrebbe potuto usarli, infatti solo dal terzo anno era permesso agli studenti di indossare i propri vestiti fuori dalle lezioni. Ma Lily non seguì i consigli della madre, anzi chiese al padre di fare una piccola magia al baule per ingrandirlo a sua insaputa.
Harry l'aveva fatto solo perché ricordava quanto fosse odioso dover indossare solo le divise. Se Ginny l'avesse saputo probabilmente si sarebbe arrabbiata, Somigliava molto a sua madre, la nonna di Lily, Molly, ma perdonava immediatamente Harry, non ce la faceva a tenergli il broncio tanto era innamorata di lui. Diede da mangiare alla sua civetta, scese in cucina e preparò la colazione al posto della madre. Non voleva fare tardi. Alle otto Lily sentì i suoi fratelli baccagliare, era la norma di ogni mattina. Ginny scese in cucina e guardò Lily negli occhi, brillavano dalla gioia. La abbracciò capendo che ormai era cresciuta, aveva undici anni e avrebbe lasciato casa per andare nella scuola dove anche lei era stata, e dove aveva conosciuto l'amicizia, i valori e l'amore. Alle dieci lasciarono la casa tutti insieme per andare alla stazione di King's Cross. Arrivano alla barriera tra il binaro 9 e 10. Tutti e cinque i Potter valicarono il muro e si trovarono davanti il treno rosso scarlatto che portava a  Hogwarts. Mancavano pochi minuti e sarebbe partito. James, che stava per iniziare il suo quarto anno a Hogwarts, ormai sapeva bene cosa fare, salutò i genitori, salì sul treno e cercò i suoi amici. Lo stesso fece Albus, ma aspettò fin quando arrivò la cugina, Rose. Lily guardò suo padre e sua madre, avevano le lacrime negli occhi. Anche a lei ne scese qualcuna lungo le guance. Li salutò, e salì sul treno sapendo che quello sarebbe stato un nuovo inizio.

 


Questa è la mia prima FF, spero vi piaccia. So che non ha capitoli molto lunghi ma spero sia scritta decentemente!! :D Commentatela se potete, ma comunque vi ringrazio anche solo se la leggete! 

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Capitolo 2
*** Finalmente Hogwarts. ***


 

 

 

Finalmente Hogwarts.

 

 

Salutata la madre Lily si sentiva persa, non le era mai stata lontana. Era tutto per lei. Anche Harry ovviamente, ma Ginny le dava quella forza che solo lei sapeva darle. Non conosceva nessuno oltre i fratelli e Rose, ma non voleva dipendere da loro. Li vide tutti e tre in uno scompartimento del treno ridere con altri ragazzi, i loro amici. C'era un posto vuoto lì, ma voleva fare nuove amicizie, conoscere qualcuno del suo anno. Fece un giro sul treno e notò che nessuno indossava la divisa di Hogwarts. Come riconoscere chi era della sua età?

Lily decise di occupare uno scompartimento rimasto vuoto. Ad un tratto un ragazzo le si avvicinò e la salutò. Era un ragazzo dai capelli castani, aveva dei grandi occhi celesti, un po' paffutello e aveva una faccia buffa.
« Ciao, ti spiace se mi siedo qui? » chiese lui.
« No, fai pure! » disse Lily.
« Sono del primo anno e non conosco nessuno, e tu? » spiegò.
« Anche io, come ti chiami? »
« John, piacere. » le tese la mano.
Lei la strinse. « Lily, Lily Potter. »
Quando Lily si presentò gli occhi del ragazzo si illuminarono.
« Mio padre era amico di tuo padre » disse. « Mi racconta sempre del famoso Harry Potter, e di tutto quello che ha fatto per noi. »
Lily capì solo quando le disse il suo cognome: si chiamava John Finnigan. Era il figlio di Seamus Finnigan compagno del padre. Si sedettero vicini, e fecero subito amicizia.

Nello scompartimento dove erano seduti non c'era nessun altro, ma poco dopo tre ragazzi entrarono sbattendo la porta e si sedettero senza chiedere nulla. Lily li sentì parlare, erano arroganti e antipatici, probabilmente era un gruppo di Serpeverde. Lei e John si scambiarono degli sguardi d’intesa e capirono subito che entrambi non conoscevano affatto quei ragazzi. Ad un certo punto l'attenzione di Lily cadde su uno dei tre, parlava di Scorpius Malfoy come se fosse un mito. Era sempre più convinta che fossero dei Serpeverde.

Quando il treno era quasi giunto a destinazione indossarono le divise ed ebbe la conferma che quei tre ragazzi erano della casa tanto avversa ai Grifondoro. Probabilmente erano del secondo anno perchè erano già stati smistati. Ad un tratto la porta dello scompartimento si aprì. Entrò lui, quel ragazzo di cui era tanto ammaliata, Scorpius. Non poteva piacergli, zio Ron diceva che era cattivo. John fece una smorfia di disgusto. Anche a lui Seamus aveva raccontato cose poco piacevoli sulla sua famiglia. Malfoy guardò tutti negli occhi, tranne Lily. Sapeva che era una Potter, forse era in imbarazzo o forse non le interessava affatto, non la riteneva degna del suo sguardo. Lei era così desiderosa di incrociare il suo sguardo, ma niente, neanche un'occhiata rapida.

Quando scesero dal treno, Angus, il nuovo guardiacaccia, accompagnò gli studenti del primo anno alle imbarcazioni che portavano al castello. Appena entrati il professore disse loro di aspettare in una sala spaziosa prima della Cerimonia dello Smistamento. Lei e John erano così preoccupati che non pronunciarono parola.
« Seguitemi » disse il professore. Il professore era un uomo alto e slanciato, con i capelli e gli occhi di un marrone intenso. Il suo nome era Neville Paciock, anche lui compagno di studi di Harry e ora insegnante di Erbologia. Tutti i ragazzi entrarono nella Sala Grande con gli occhi rivolti al soffitto, che sembrava non esserci. Lily vide i suoi fratelli seduti ad un tavolo lunghissimo con tutti gli altri Grifondoro. Si chiedeva dove l'avrebbe smistata il Cappello Parlante.

Il professor Paciock fece un piccolo discorso, poi cominciò lo Smistamento. In ordine alfabetico vennero smistati una trentina di ragazzi prima di Lily. Il suo amico John era stato assegnato ai Grifondoro in pochissimi secondi dal Cappello Parlante. Quando Paciock pronunciò il suo nome Lily salì impaurita sullo sgabello, aveva puntati su di lei centinaia di occhi, tranne un paio, quelli del ragazzo biondo al tavolo dei Serpeverde. Nel momento in cui il cappello fu appoggiato sulla sua testa prese vita.
« Mhm, una Potter. Vediamo cosa c'è qui. Astuzia, ingegno. Mi chiedo se Corvonero sia la tua strada. Staresti molto bene in questa casa, lo so, ma.. Oh, coraggio, molto coraggio. Ricordo di aver visto solo una volta tanto coraggio in un cuore, e non mi sono sbagliato in quel caso. Beh, questa è una grande virtù, ma forse Corvonero potrebbe accoglierti meglio. No, il coraggio è ciò che di più forte c'è qui dentro, allora.. GRIFONDORO! » tra tutte la sua scelta fu la più lunga e complicata. Lily portò il suo sguardo sul viso di Scorpius e vide una smorfia, probabilmente di disgusto per la casa dove era finita. Contenta andò a sedersi al tavolo, accanto al suo amico John e di fronte ai suoi fratelli e sua cugina Rose.

Poco dopo lo Smistamento si concluse e tutti i ragazzi erano ormai seduti e felici che il loro anno fosse iniziato. In un attimo la preside richiamò al silenzio per dire poche parole prima che il banchetto iniziasse. Lily non aveva mai visto tanto cibo: quando una portata stava per finire, il piatto magicamente tornava pieno come se il cibo non fosse stato ancora toccato. Durante la cena i fantasmi fecero il loro ingresso come di consueto.

Lily era felice ma al tempo stesso non poteva non pensare agli occhi di quel ragazzo. Perché non cadevano mai su di lei? Cosa c'era che non andava? Aveva notato che Scorpius guardava tranquillamente James e Albus. Perché non lei? Queste domande le ronzarono per la testa tutto il tempo, anche quando furono accompagnati dai prefetti nei dormitori. Quella notte Lily non riuscì a prendere sonno, tanta era l'eccitazione per l'anno che aveva davanti e le domande a cui non riusciva a trovare delle risposte.

Questo è il secondo capitolo, spero che piaccia. Presto metterò anche gli altri!! Commentate se volete!!! 
 

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Capitolo 3
*** Le prime lezioni. ***


 

 

 

Le prime lezioni.

 

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La prima cosa che notò Lily la mattina seguente fu un foglio sul comodino. Era il suo orario delle lezioni.
Quelli del primo anno non potevano scegliere le lezioni da seguire, avrebbero dovuto aspettare il terzo anno.
I primi due anni si studiavano materie fondamentali per essere un mago o una strega, dal terzo in poi ognuno poteva scegliere la strada che più gli interessava. Quest'anno Lily aveva quasi tutte le lezioni con i Serpeverde.
Questa notizia proprio non ci voleva. Lily sapeva che Rose aveva alcune amiche di Serpeverde e che ormai quella divisione tra le case non era più la stessa da dopo la grande battaglia di Hogwarts. Lei non aveva pregiudizi ma suo zio le aveva raccontato tante volte cose così terribili su di loro che ormai quasi ci credeva. Comunque non si scoraggiò, si vestì, scese nella Sala Comune dei Grifondoro e lì trovò John che l'aspettava. Era arrabbiato per la scelta che aveva fatto la McGranitt, proprio lei che era stata una di loro.
« Forse l'ha fatto proprio per cancellare queste discordie! » - esclamò Lily, ma John non si era calmato. Scesero insieme a fare colazione.

Appena entrati nella Sala Grande, John affamato corse verso il tavolo, mentre lei si fermò a salutare James che era sceso con i suoi compagni. Quando continuò per il corridoio tra i tavoli cercando un posto si trovò davanti Scorpius.
Lei si fermò attonita di fronte alla sua bellezza, lui percepì la sua presenza senza alzare lo sguardo, si girò e cambiò strada.
Come ha fatto? Si sentì osservata, si girò e vide che gli amici di Scorpius la guardavano con sguardo minaccioso. Non capì.
Era ancora ferma a guardarlo quando John la chiamò - « Lily, cosa fai? Vieni qui! ».  Lei strizzò gli occhi e lo raggiunse. Mangiarono a sazietà ridendo e scherzando.

Alle nove le lezioni avevano inizio e Lily e John si diressero verso la lezione di Pozioni. Il vecchio professor Lumacorno, ancora insegnante di Hogwarts salutò calorosamente Lily come se la conoscesse da sempre. Poi decise di creare delle coppie. Lei finì con una ragazza dalla carnagione scura della casa di Serpeverde che si chiamava Alannah Zabini, figlia di Blaise Zabini. Inizialmente erano fredde l'una con l'altra ma dopo pochi minuti si divertirono insieme. Risero insieme anche quando John fece scoppiare una pozione, aveva ereditato le particolari capacità di far scoppiare qualsiasi cosa dal padre Seamus. Riconobbe subito che sua madre aveva ragione, le cose erano cambiate a Hogwarts ora. Finita la lezione Lily presentò Alannah al suo amico e anche lui la trovò simpatica.

John aveva dimenticato un libro e lasciò sole Lily e Alannah per andare nel dormitorio. Alannah chiese a Lily di accompagnarla nei bagni delle ragazze. Mentre Alannah si lavava le mani Lily non potè non chiederle dei suoi compagni di casata. Lei le raccontò parecchie cose che succedevano nella Sala Comune dei Serpeverde, e le disse che Scorpius era il più popolare tra tutti loro. Le disse, anche se lei non glielo aveva chiesto, che Scorpius allontanava ogni ragazza che provava ad avvicinarsi a lui. Lily continuava a non capire, voleva conoscere quel ragazzo a tutti i costi, anche contro il volere dei sui parenti.

Si diressero verso le serre per la lezione di Erbologia. Mentre si avvicinavano uscirono i ragazzi del terzo anno che finivano la loro
lezione.
« Ciao ragazzi! Ciao Scorpius! » - disse Alannah. - « com'è andata? »
« Bene, anche se il professor Paciock è un tipo alquanto strano. » - disse un ragazzo moro, altro e magro.
« E tu Malfoy, cosa ne pensi del professor Paciock? » - si vedeva che anche Alannah era ammaliata da lui.
« È ok! » - rispose freddo. - « Andiamo o perderemo la prossima lezione. »
Era la prima volta che lo sentiva parlare, aveva una voce soave, dolce e Lily questo non se lo aspettava. Eppure aveva risposto in maniera distaccata. Lily lo immaginò parlare in modo scherzoso, simpatico, doveva essere fantastico.
Era rimasta a fissare il muro davanti il quale un attimo prima era passato lui. 
« Lily, entriamo? » - le chiese Alannah. Lei sospirò, annuì ed entrarono in aula. Anche Paciock salutò Lily, ma molto più timidamente del professor Lumacorno. Lily si sedette accanto a John e Alannah accanto ad un suo amico. La lezione passò molto lentamente per Lily che non vedeva l'ora di uscire e cercare l'oggetto della sua fantasia. Lily non pensava a lui come un suo possibile ragazzo, voleva solo conoscerlo e capire il motivo per il quale la sua famiglia era così tanto odiata.

Appena il professore annunciò la fine della lezione lei scappò in Sala Grande per il pranzo, sapendo che lo avrebbe trovato lì. E così fu.
Lily non cercò di avvicinarlo, cercava il suo sguardo e nient'altro. Cosa che però non riuscì a trovare.
« Ehi Lily, non è che per caso ti piace Malfoy? » - le chiese Rose appena la maggior parte degli studenti uscirono dalla Sala.
« No! Ma che dici! » rispose Lily sorpresa della domanda, « Lui è un Malfoy, un Serpeverde. Vorrei solo conoscere qualcosa in più sulla sua famiglia.»
« Bene Lily, non ti riempire la testa con lui, staresti solo male. È un Malfoy e papà dice sempre di stargli alla larga. » 
Lily conosceva bene quelle parole ma non voleva dargli ascolto.

Notò che Alannah era sola a leggere un libro e si avvicinò al tavolo dei Serpeverde. In un attimo si sentì sotto i riflettori, un gruppo di ragazzi e ragazze che erano seduti vicino a Scorpius la fissarono. Alannah si accorse di lei solo quando Lily la distrasse dalla lettura. 
« Alannah, ti va di fare i compiti di pozione insieme? » - questa fu la frase più lunga che riuscì a pronunciare davanti a quella folla. Alannah rispose di sì e appena si allontanarono Lily sentì delle voci alle sue spalle che parlavano di lei. Noncurante di ciò che dicevano decise di continuare la sua strada fuori dalla porta della Sala Grande verso la biblioteca.

Presto anche il quarto capitolo XD Scrivete un piccolo commentino qui sotto!!! Che vi costa??? :D Ringrazio anche chi non commenta per averla letta!!!

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Capitolo 4
*** Incontri inaspettati. ***


 

 

 

Incontri inaspettati.

 

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« Hey Lily, è arrivato un gufo dalla mamma! » - urlò Albus subito dopo la colazione. Ormai era passata una settimana dall'inizio della scuola e Lily sentiva la mancanza dei suoi genitori. La ragazza si tuffò sul gufo per strappargli la lettera dal becco ma James la precedette. « Sei nei guai Lily! » - rise James. Lily non sapeva il motivo di quella affermazione, era in Grifondoro come i suoi genitori, era una delle più brave nei suoi corsi, non si era mai messa nei guai. Decisa afferrò la pergamena. Non era la lettera della madre a preoccuparla, ma un foglio di una sola riga scritto da suo zio Ron che aveva aggiunto a insaputa di Ginny. La lettera diceva, in una scrittura storta:

Stai lontana da LUI Lily.

Lei scoppiò in una risata, per poco aveva pensato al peggio. « James mi hai fatto prendere un colpo! »  i suoi fratelli risero con lei. 
« Però zio ha ragione, non fidarti di lui! » disse Albus. Lui aveva un cuore nobile ma quando si trattava dei Malfoy non voleva nemmeno sentirne parlare.
« Posso scegliere io della mia vita, oppure dovete dirmi voi cosa farne? » Lily non aveva mai perso le staffe così, pur avendo due fratelli maggiori dispettosi come Albus e James. Prese la lettera della madre lasciando cadere il foglietto per terra e scappò nel dormitorio.

Non voleva andare a lezione e si diresse in infermeria mentendo sulla sua salute. Perché tutti non volevano che lei si avvicinasse a lui? Non avevano mai fatto tante storie a nessuno dei suoi fratelli, o a Rose, eppure lei era la figlia di Ron.
Cosa sapevano che lei non conosceva? In infermeria Madama Chips, si accorse subito che fingeva ma non disse nulla perché capitava spesso agli studenti del primo anno di fingersi malati. Questo succedeva perché era difficile abbandonare la casa dove si era cresciuti oppure allontanarsi dai genitori, e abituarsi al nuovo ritmo era stressante per bambini di undici anni. Rimase in infermeria tutta la mattina.

All'ora di pranzo vide la porta aprirsi e subito dopo John entrare nella stanza.
« Cos'è successo? Stavi così bene stamattina, poi non ti ho vista a lezione e mi sono preoccupato. »
« Non mi sono sentita bene. Forse qualcosa che ho mangiato mi ha fatto male. Grazie di essere passato ma non ce n'era bisogno. »
« Mi sono preoccupato e sono passato. Quando esci di qui? »
« Madama Chips ha detto che entro stasera sarò guarita. »
« Perfetto, allora ci vediamo all'ora di cena? »
« Certo, grazie ancora John. » Lily era contenta che il suo amico fosse passato ma non le andava di vedere nessuno. Solo l'idea di dover andare a cena nella Sala Grande e di dover affrontare i suoi fratelli le faceva contorcere lo stomaco. Ma non ci fu bisogno di aspettare le otto perché Albus e James entrarono dopo pochi minuti che John uscì. Lei scoppiò a piangere e si scusò per la sua reazione, loro la capirono e promisero di non intromettersi più nei suoi affari "di cuore".
« Ma non mi interessa lui! Come devo dirvelo? » e accennò un sorriso sul volto bagnato dalle lacrime.

Alle sette in punto Madama Chips scrisse un foglio da portare alla preside dove giustificava la sua assenza alle lezioni. Si dirigeva verso l'ufficio della McGranitt leggendo il foglio quando sbattè contro qualcosa, o qualcuno. Era destino pensò lei. Si trovò addosso a Scorpius in persona. 
« Scusa, » accennò impaurita « non volevo, io stavo leggendo e non mi ero accorta che..»
« Parli troppo per i miei gusti. Bastava solo "scusa" » le rispose senza girarsi.
« Ok, scusa! »
« L'hai già detto, no? »
« Si. È vero, scusa. » che stupida, l'aveva detto di nuovo. Si diede un leggero schiaffo sulla testa e lui sembrò accorgersene perché Lily sentì una piccola risata provenire da lui.
« Una Potter, eh? I nostri padri si odiavano lo sai? » Lily non capiva perché parlava rivolgendole le spalle.
« No, non è così. Mio padre non odiava il tuo, o meglio, non l'avrebbe odiato se lui non fosse passato dalla parte di Voldemort! » dove aveva trovato tutta la forza di parlare senza esitazione con Scorpius? Forse il Cappello Parlante aveva ragione, in fondo era davvero coraggiosa.
« Stupidaggini, fu obbligato a farlo. Comunque piacere, il mio nome è Scorpius! » Si girò e per la prima volta la guardò negli occhi.
Per un attimo Lily pensò di cadere a terra, non si aspettava di guardarlo negli occhi. Erano grigi, come il mare in tempesta, e lei si perse per pochi attimi in quel colore.
« I-o,  i-o  s-o-n-o  L-i-l-y! » balbettò. 
« Lo so chi sei! Ci si vede Potter! » si girò e andò via. Lily si sedette per terra per riprendere fiato. Quegli occhi erano i più belli che avesse mai visto. E per di più conosceva il suo nome. Si diede un pizzicotto perché credeva di essere in un sogno, « Ahi! » non stava sognando. Era successo davvero.

Si guardò le mani vide il foglio e ricordò di dover andare dalla preside. Si alzò e si diresse verso quello che era stato ai tempi del padre l'ufficio del preside Albus Silente. Consegnò il foglio spiegando alla professoressa ciò che era
successo. Si guardò intorno e per la prima volta vide i ritratti dei due presidi di cui il fratello portava i nomi. Quelli le
strizzarono un occhio facendo un cenno con il capo. Lei sorrise, salutò la McGranitt e uscì dalla stanza pronta a dirigersi verso la Sala Grande per la cena. Rimase stupita quando entrò nella Sala poiché la preside era già seduta con gli altri professori. Queste erano le cose che loro studenti del primo anno non avrebbero mai capito. Alannah la vide e andò a salutarla poi si diressero entrambe ai loro rispettivi posti. Andò a sedersi accanto a John e gli altri compagni che erano già pronti per la cena. Lanciò un'occhiata al tavolo dei Serpeverde senza sapere cosa aspettarsi. Con suo stupore si accorse che anche lui la fissava, le sorrise e cominciò a mangiare. 
Quella giornata iniziata così male probabilmente si era appena trasformata nella più bella passata a Hogwarts fino ad ora.

Ok, ecco un altro capitolo.. Non vi abituate a leggerli così di corsa!! Questi erano già scritti e ci ho messo poco a pubblicarli :D spero in qualche commentino che mi dica cosa ne pensate!! 

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Capitolo 5
*** Amicizia? ***


 

 

 

Amicizia?

 

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Ogni giorno Lily si alzava con più voglia di conoscere e sperimentare cose nuove. Si svegliava, si precipitava in Sala Grande e poi subito a lezione. Ormai era diventata una routine molto piacevole per lei. Le piaceva davvero quella scuola, e soprattutto desiderava sempre di più imparare incantesimi e pozioni che aveva visto fare già dai suoi genitori in casa.
Era passato un mese da quell'incontro così inaspettato. Lily aveva incontrato Scorpius, o meglio gli era andata addosso, nel corridoio del quarto piano, all'uscita dell'infermeria. Lui in quel frangente le aveva rivolto la parola per la prima volta guardandola negli occhi. Da quell'incontro non avevano più avuto modo di poter parlare, neanche salutarsi. Lui era sempre circondato dai suoi amici e lei dai suoi fratelli.

Era il 10 ottobre quando arrivò un gufo per Lily. Era nel dormitorio e lo sentì entrare nella stanza. Si girò spaventata perché era sovrappensiero. Era un gufo tutto spennacchiato, sicuramente era della scuola. Nessun alunno aveva un gufo così vecchio. Prese la lettera, diede un topolino stecchito all'animale, uno di quelli che aveva per Bonnie, la sua civetta, e lo fece uscire! Staccò la ceralacca e cercò di capire di chi fosse la scrittura. Nessuno che conosceva perché non la riconobbe. Il foglio era segnato da un inchiostro verde scuro. Cominciò a leggere.


Ciao Potter,
non ti sei fatta viva, eh? Eppure credevo di averti colpita quella sera nel corridoio del quarto piano. Solo una cosa, non chiedermi scusa di nuovo, ne ho fin sopra la testa. Se non desideravi parlarmi bastava che me lo dicessi. Bene ora basta, ho perso fin troppo tempo dietro una bambina del primo anno. Ti senti superiore a me solo perché tuo padre ha ucciso Tu-sai-chi?
 S.M.

« Ma cosa..? Che gli è saltato in testa? Come può essere così sciocco? Non sa chi ha davanti, gliela farò vedere io a questo perfido schifoso! Io una bambina? Io superiore a lui solo perché mi chiamo Potter? Nemmeno mi conosce. Argh!!! » Lily era andata su tutte le furie, aveva gli occhi pieni di odio verso di lui. Decise di andare a parlare con Scorpius il prima possibile. Sapeva che gli studenti di Serpeverde erano vicino al Lago Nero e decise di raggiungerli. Non le importava cosa avrebbero pensato di lei, aveva tante cose da urlargli in faccia che non avrebbe fatto caso a chi avrebbe incontrato lì con lui.

Decisa scese le scale a chiocciola che portavano alla Sala Comune dei Grifondoro. Propio di fronte al camino c'era suo fratello Albus che studiava.
« Dove vai Lily così di corsa? Cos'è successo? »
« Oh Severus lasciami perdere ora. » Lo chiamava sempre con il suo secondo nome quando era arrabbiata. Lily che correva inciampò al tappeto circolare della stanza che era poco rialzato, fortunatamente riuscì a non cadere a terra. Aprì la porta della torre nascosta dietro il dipinto della Signora Grassa e si precipitò furiosamente verso le scale. Alla fine della prima rampa sentì una risata e si voltò.
« Sapevo che ti saresti arrabbiata! » continuò a ridere Scorpius che era appoggiato al muro vicino al dipinto. Lily non si era accorta che lui fosse lì. Ancora più alterata corse verso di lui e gli diede dei leggeri cazzotti sul petto.
« Ma come ti permetti di dirmi che sono una bambina? Come ti permetti di dire che mi sento superiore a te? Non mi conosci, Scorpius Hyperion Malfoy!!!! E poi lo sai cosa ti dico brutto moccioso???? Neanche tu ti sei fatto vivo! »
Lui continuava a ridere. Era così divertito. Lei lo guardò tenendo il broncio, ma dopo pochi secondi scoppiò anche lei in una risata. Stava ridendo con un Malfoy, zio Ron l'avrebbe diseredata se fosse stata sua figlia e se l'avesse saputo!
La risata terminò e ci fu silenzio per pochissimo tempo, ma a lei sembrò durare un'eternità. Poi lui
cominciò a parlare.
« Era l'unico modo per farti venire da me. Stai sempre con quei due.. »
« Quei due sono i miei fratelli. » Lo interruppe lei.
« Ma tu non smetti mai di parlare? So bene chi sono QUEI DUE. James Sirius e Albus Severus Potter. Tu non assomigli a loro nemmeno un po' fortunatamente. Si vede che hai preso da tua madre. »
« Stai dicendo che i miei fratelli non ti piacciono? Che ti sono antipatici? »
« No, non ci ho mai parlato. Ma tu sei identica a tua madre, per fortuna. Fisicamente parlando, tu non ricordi per niente il famoso Harry Potter. »
« Si questo è vero.. Ed è un bene perché? »
« Perché non mi ricordi tuo padre e potremmo anche essere amici per questo, MOCCIOSA! » fece il suo solito ghigno. 
Amici? Aveva pronunciato davvero quella parola? Che guaio! Potter e Malfoy amici. Una cosa così non si era mai sentita. Lei sorrise.
« Che c'è, bimba? »
« Non chiamarmi così! »
« Come vuoi tu, BIMBA. » Scorpius rise dicendolo. Ormai aveva deciso che l'avrebbe chiamata così. « Potter ora ho lezione, devo andare. Non sparire, ok? Mandami un gufo se vuoi parlarmi, ma non ti far vedere dagli altri Serpeverde. »
« Ok, Malfoy. » Lily era contenta, ma sperava che nessuno li avesse visti altrimenti sarebbe stata nei guai.

Tornò dentro la torre e sentì John parlare con Albus.
« Scusa Albus per prima. John iniziano le lezioni tra poco, vogliamo andare? » Insieme si diressero verso l'aula di Storia della Magia. Lì incontrarono Alannah che li salutò ed entrò con loro. A Lily venne un flash, ricordò le parole di Alannah: "Malfoy non lascia avvicinare nessuna ragazza a lui." Eppure le aveva chiesto di essere sua amica. Non sarebbe mai riuscita a capirlo fino in fondo.
Beh, lui era un Malfoy dopo tutto.

Ebbene si, ecco il quinto capitolo. Scrivete e ditemi cosa ne pensate... proprio qui sotto!! :D Voglio trovare qualche recensione in più.. Criticate se non vi piace, le critiche aiutano a crescere! xD a presto con il sesto capitolo!!! 

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Capitolo 6
*** Le vacanze natalizie. ***


 

 

 

Le vacanze natalizie.

 

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Mancava un giorno e finalmente sarebbe tornata a casa dai suoi genitori per le vacanze di Natale. Lily era così contenta al pensiero che avrebbe rivisto sua madre e suo padre che sperava che quel giorno passasse in fretta. Ma purtroppo la brutta notizia arrivò subito dopo la colazione con una lettera da Harry.

 Scusate ragazzi,
mi dispiace moltissimo ma devo darvi una brutta notizia. Lo zio Charlie ha avuto 
un bruttissimo incidente con uno dei draghi che allevava e io accompagnerò vostra madre da lui.
Partiremo domani mattina per la Romania. Albus, James, se volete venire siete i benvenuti. Lily
la mamma pensa sia troppo precoce per te vedere quello che è successo, e soprattutto troppo precoce
vedere dei veri draghi. So che penserai che è un'ingiustizia, ma la mamma pensa che sia meglio che tu
rimanga ad Hogwarts, è molto più sicuro. Anche Rose dovrà rimanere lì. Ronald e Hermione sono
partiti appena hanno ricevuto la notizia. Hugo rimarrà con Fleur a Londra. Vi vogliamo davvero bene,
a tutti e tre.

James e Albus urlarono dalla gioia, non vedevano l'ora di vedere dei veri draghi, e corsero nel dormitorio per preparare tutto il prima possibile. Lily rimase a fissare la lettera, non capiva se fosse più traumatizza per quello che era successo allo zio oppure perché i suoi genitori l'avevano "esclusa". Rose si avvicinò a lei per confortarla dicendole che anche lei sarebbe rimasta lì. A Lily dispiaceva perché avrebbe voluto rivedere i suoi genitori ma capì che Charlie aveva più bisogno di loro in quel momento. Si alzò dal tavolo e si avviò dalla McGranitt per avvisarla che sarebbe rimasta a scuola per le vacanze. Quella giornata che voleva passasse velocemente fu la più lenta di tutte. Tutti preparavano i bagagli felici. Quella notte il treno sarebbe partito per coloro che desideravano passare le vacanze con le famiglie. Anche John e Alannah sarebbero andati via. E Scorpius le aveva promesso di mandarle un gufo di nascosto durante quel periodo che avrebbero passato a Londra. Peccato che lei non sarebbe tornata a casa.

La sera Lily accompagnò i fratelli al binario. Li salutò e diede loro un forte abbraccio. Ora era davvero sola, neanche i fratelli erano con lei. « Fate attenzione, per favore. Non scherzate con i draghi e soprattutto.. salutate la mamma, e papà ovviamente!! ». Salutò anche Alannah, che poi corse dagli altri Serpeverde, e John con un fortissimo abbraccio.

Scorpius guardò dal finestrino e si accorse che lei non era salita. Si affrettò per prendere i bagagli e scese giù dal treno proprio nel momento in cui questo partì. Erano loro due da soli sul binario ormai vuoto. Lui corse ad abbracciarla.
« Ma cosa hai fatto? Hai perso il treno! »
« Lo so bimba, ma non potevo lasciarti sola qui a Hogwarts. »
« Ma lo sai bene che non sono sola, ci sono una ventina di ragazzi nella scuola! »
« Stavo partendo solo perché pensavo partissi anche tu. Ma appena ti ho visto giù dal treno ti ho seguita. Speravo succedesse. Ora che quasi tutti i Serpeverde sono andate via possiamo passare più tempo insieme. È veramente brutto poter parlare solo per lettere! »
Lily non credeva alle sue orecchie! Ronald sbagliava di grosso, i Malfoy non erano poi così male, o almeno non lui.
Se lo avessero saputo però sarebbero stati grossi guai per entrambi. Non c'era nulla da fare le famiglie si odiavano e purtroppo se non facevano attenzione potevano dimenticarsi l'uno dell'altra.
« Ma come farai con la McGranitt? E con i tuoi genitori? Sicuramente ti aspettavano! »
« La McGranitt non è mai stata un problema se all'ultimo momento qualcuno decideva di rimanere, e per quanto riguarda i miei genitori, beh, dirò loro che dovevo studiare per un esame e mi servivano dei libri che hanno solo qui nella biblioteca! »
« Hai pensato proprio a tutto è? » 
« Un Malfoy deve essere sempre preparato. »

Era tardi ormai, e gli studenti dovevano essere già nei dormitori. Lily e Scorpius che erano rientrati nella scuola, si accorsero dell'orario solo quando sentirono Mrs.Purr miagolare sotto i loro piedi. Si spaventarono e capirono che dovevano sbrigarsi a rientrare altrimenti Gazza li avrebbe sorpresi lì e per di più insieme.
« Grazie Scorpius, per essere rimasto! » e lo abbracciò.
« Non ringraziare bimba. Buonanotte! » e corsero via nei loro dormitori.

La cosa più bella delle vacanze era che non dovevano svegliarsi presto per le lezioni. Lily però fu la prima a svegliarsi nel
dormitorio dei Grifondoro. Sapeva di essere indietro con i compiti di Pozioni e di Difesa Contro le Arti Oscure, quindi decise di farli il prima possibile in modo che avrebbe avuto tutto il tempo a disposizione dopo. Scese nella Sala Comune e cominciò a scrivere quando sentì ticchettare alla finestra, ormai riconosceva quel suono. Aprì la finestra e prese la lettera.

Vediamoci tra dieci minuti al Lago Nero. 

Ormai era diventata abitudine ricevere la lettera ogni mattina e andare al Lago Nero alle nove in punto. Ma chissà com'è Lily aspettava che arrivasse quel gufo prima di prepararsi. Era per quel motivo che era rimasta indietro con i compiti, passava tutto il giorno con Scorpius e non aveva tempo di aprire i libri. E tra dieci minuti l'avrebbe rivisto. Lui con quegli occhi così profondi che guardandoli sembrava di sprofondarci dentro. Si vestì in fretta, a qualcosa erano serviti i suoi abiti, quelli che la madre non voleva che portasse. Mise dei jeans, un maglione caldo, dei guanti, una sciarpa e corse fuori dalla torre. Giù per le scale incontrò Pix, per fortuna non diede molta importanza a lei che passava, era impegnato a lanciare oggetti contro le armature! Lily si diresse verso il Lago Nero. Lì incontrò lui, bello, alto, biondo. Indossava anche lui vestiti che non erano la divisa. Passarono tutto la mattina seduti sulle radici degli alberi che uscivano dal terreno a ridere e scherzare. Faceva freddo, nevicava ma a loro non importava. Giocarono tirandosi palle di neve. Lily pensò di vivere in un sogno. Erano davvero amici.

Non si accorsero del tempo che scorreva, il sole calò.
« Oh, Lily, vorrei stare qui ancora ma devo proprio andare. Si sta faceno tardi e tra poco dobbiamo andare a cena. »
« Va bene Scorpius ci si vede più tardi allora! »
Lui andò via e Lily rimase ancora un po' a guardare il tramonto, poi anche lei si diresse verso i dormitori.

A cena lui non c'era. Lily si chiese dove fosse finito. Fino a un'ora prima era lì con lei. I suoi pensieri però furono interrotti
dall'arrivo di Rose che si sedette con lei e le raccontò ciò che aveva fatto in quella giornata. Rose aveva conosciuto un ragazzo di Tassorosso del quarto anno, ed avevano passato tutta la giornata insieme. Lily dovette stare lì ad ascoltarla per tutta la durata della cena e quando finalmente Rose concluse la storia era ormai ora di andare nei dormitori.
In stanza decise di mandare un piccolo biglietto a Scorpius con la sua civetta. Bonnie tornò fiera di averla consegnata ma Lily non ricevette alcuna risposta. Andò a dormire con tantissime domande ma quella che più le rimbombava in testa era: "e se ci avessero scoperti?". Non voleva perderlo.

Ed ecco come promesso il sesto capitolo.. Cosa ne pensate?? Lasciate una piccola recensione!!! GRAZIE :D A presto con il  nuovo capitolo!!!

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Capitolo 7
*** Maryposa Lily. ***


 

 

 

Maryposa Lily.

 

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La mattina successiva era il giorno di Natale. Lily si svegliò con un mucchio di regali ai piedi del letto. Inizialmente non voleva aprirli tanto era in pensiero per Scorpius. Che fine aveva fatto la sera prima? Comunque si decise di vedere da chi fossero stati mandati. Ce n'era uno da parte di Ginny, uno da parte di Harry, uno dai fratelli. Ancora da Hagrid, da Ron e Hermione e dai nonni. Sotto a tutti gli altri c'era un pacchetto che non notò subito talmente era piccolo. Accanto c'era un biglietto, la scrittura era ormai nota a Lily:

Buon Natale bimba.
S.

Il suo volto si illuminò dalla gioia, finalmente aveva notizie del suo amico. Aprì il pacchetto e rimase a bocca aperta. Era un ciondolo a forma di Maryposa Lily, fiore bianco, sfumato alla base di giallo e porpora. Era una pianta babbana, senza elementi magici, ma lei lo conosceva per via del suo nome. Una volta forse le era sfuggito il nome di quel fiore durante un discorso, ma era solo un accenno e lui se ne era ricordato. Era il suo fiore preferito. Lo indossò, e corse nella Sala Grande. Lo trovò davanti all'entrata e lo abbracciò fortissimo.
« Grazie, grazie e grazie!! » Lui sorrise e l'abbracciò. «Te lo sei ricordato! Come hai fatto? E poi che fine hai fatto ieri? »
« Lily, quel fiore ha il tuo nome, come potevo dimenticarlo? Ieri sera non sono potuto venire a cena perché stavo cercando il ciondolo, e per di più è venuto mio padre qui a scuola. Anche oggi tornerà. »
« Tuo padre? E perché mai? »
« Perché è Natale Lily, e verrà per portarmi dei regali. Non ho mai passato un Natale fuori casa e mia madre è molto protettiva, voleva che lui passasse a tutti i costi. »
Detto questo una figura si presentò davanti ai loro occhi. Era identico Scorpius, solo invecchiato. Lily capì subito che quello doveva essere Draco Malfoy. Vide negli occhi di Scorpius un velo di paura, loro due erano lì che parlavano cosa che non sarebbe dovuta succedere. 
« Scorpius, buon Natale. » disse freddo Draco, aveva la stessa voce del figlio. « Potter, vero? Che ci fai qui con lei? »
« Niente papà, stavo solamente dicendole di spostarsi, occupava la mia strada. » Lily non credeva alle sue orecchie.
« Bene. » Poi si rivolse a lei. « Lily Luna, non è vero? »
« Si quello è il mio nome, problemi? »
« Stessa sfacciataggine del tuo bel paparino. Beh, stessi geni, dopotutto. Andiamo Scorpius. » e lui seguì il padre senza dire una parola.

Ora capiva perché Ron dicesse quelle cose sul suo conto. Invece Harry giustificava la sua cattiveria dicendo che era 
succube del padre, Lucius Malfoy. Anche Scorpius era succube di Draco eppure non era così antipatico.
Il resto della giornata Lily lo passò con sua cugina. Rose le insegnò a giocare a scacchi dicendole che anche Ron lo aveva insegnato a Harry un giorno di Natale di molti anni prima. Verso le sette Lily decise di andare in Sala Comune e si diresse lì da sola. Davanti al dipinto trovò Scorpius con un mazzo di fiori, quei fiori che portavano il suo nome.
« Scusa Lily, davvero non volevo dire quelle cose, ma se mio padre..» Lei gli posò un dito sulle labbra per farlo smettere di parlare.
« Lo so, Scorpius. Non devi scusarti. E questi sono per me? » chiese indicando i fiori.
« Solo se vuoi. Dovevo scusarmi ma hai detto che non serve! » rise. Era bello quando rideva.
« Certo che li voglio, sciocco! Sono bellissimi, grazie. » poi si salutarono e ognuno dei due si diresse nel proprio dormitorio.

La settimana successiva il treno tornò a scuola riportando tutti gli studenti che avevano trascorso le vacanze fuori. Lily andò al binario per salutare i suoi fratelli e i suoi amici. Appena vide James le saltò al collo facendogli mille domande su Harry e Ginny e sullo zio Charlie. Per fortuna Charlie si era ripreso e ora stava molto meglio. James e Albus le raccontarono dei draghi, della Romania e di quanto si erano divertiti. Lei gli raccontò che in fondo non era stata poi così male ad Hogwarts e che aveva imparato anche a giocare agli scacchi dei maghi.

Quando John scese dal treno le corse incontro e le disse che gli era molto mancata. Lo stesso fece Alannah quando si incontrarono nella Sala Grande. Albus fece caso al ciondolo che Lily portava al collo. 
« E quello? È una Maryposa Lily? Chi te lo ha regalato? »
« Ehm, la McGranitt..» mentì Lily, non sapeva che inventare. « si, quando ha saputo che non sarei andata via per le vacanze mi ha visto molto triste e ha deciso di regalarmelo. »
Non sembrava bersi questa storia, ma non fece altre domande. Ora che erano tutti erano tornati Lily sapeva che non avrebbe più potuto passare tutto quel tempo con Scorpius.

Decise di andare nei sotterranei, dov'era la Sala Comune dei Serpeverde e aspettare lì finchè non fosse uscito. Aspettò circa un'ora durante la quale nessun Serpeverde era entrato o uscito, poi uscì lui con il suo gruppetto.
Non si accorse che lei era lì, quindi Lily cercò di attirare l'attenzione. Si schiarì la gola e fece finta di sbattere contro
un'armatura posta lì vicino. Tutti si girarono e cominciarono a ridere, compreso lui. 
« Andate avanti, ho dimenticato un libro. » disse Scorpius ai suoi amici che fecero un cenno con la testa e continuarono per la loro strada. « Ma che ci fai qui? »
« Dovevo parlarti e un gufo non bastava! Ora sono tornati tutti qui a scuola e noi non avremo più il tempo per vederci. Volevo dirti che io ci sarò comunque. »
« Bimba, ci sarò sempre anche io. » poi ognuno raggiunse l'aula dove doveva andare.
Ogni sera a cena si scambiavano sguardi intenditori, occhiolini e sorrisi. Erano diventati grandi amici nonostante sapevano che non sarebbe mai dovuto succedere. Ma in fondo trasgredire le regole era così divertente. 

Ecco il settimo capitolo.. Cosa ne pensate?? Lasciate una piccola recensione, mi farebbe piacere!!! Al prossimo capitolo, ciaooo!!!!

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Capitolo 8
*** Tempo di esami. ***


 

 

 

Tempo di esami.

 

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Gli esami finali erano vicini, mancavano tre giorni e tutti erano alle prese con gli ultimi ripassi. Lily era sempre con John in
biblioteca a studiare. A volte si aggiungeva anche Alannah, ma questo succedeva raramente perchè lei era quasi sempre con i suoi compagni Serpeverde. John che non andava molto bene in pozioni chiedeva sempre aiuto a Lily, il che rallentava il suo ripasso, ma lei, così brillante che riusciva a prendere voti alti con il minimo sforzo, lo aiutava volentieri.

Da dopo le vacanze di Natale aveva passato così tanto tempo sui libri che con Scorpius si era sentita solo per posta. Ormai anche i gufi sapevano cosa li aspettava da una certa ora in poi. Bonnie, la civetta, sembrava triste quando Lily ritardava anche solo per due minuti. Quella sera verso le nove fu Lily a scrivere per prima.

Ciao Scorpius,
come va? Anche oggi sono stata tutto il giorno in biblioteca.
John mi tiene incollata al libro di pozioni ed è impossibile
trovare un momento in cui vederci. Mi dispiace tantissimo.
Manca davvero poco agli esami finali, e anche alla fine dei corsi.
Stanotte ho l'ultima lezione di astronomia alle due in punto. Finirà
per le quattro. Ti va di vederci prima che la lezione abbia inizio?
Aspetto una tua risposta.
Tua Lily.

Affidò la lettera alla civetta, che partì fiera di ciò che stava per fare. Bonnie tornò dopo dieci minuti con un piccolo
foglietto nel becco. C'erano scritte poche parole.

1:20 al Lago Nero. Non mancherò.

Con un grande sorriso sulle labbra, la piccola Lily si addormentò, stringendo il ciondolo che portava al collo. All'una
in punto si alzò, si vestì e partì alla volta del Lago Nero. Aveva paura di incontrare Pix, quindi corse più svelta che potè ma del Poltergeist neanche l'ombra fortunatamente. All'una e un quarto era già arrivata, e con sua grande sorpresa trovò Scorpius in piedi a guardare l'acqua immobile.
« Sei già qui? » chiese lei stupita.
« Anche tu sei già qui. » ghignò lui.
« Già.. Ti ho chiesto di vederci qui stasera perché fra sette giorni la scuola finirà e non so quando potremo salutarci. »
« Ci saluteremo prima di andare via Lily, è una promessa. Non andrò via da Hogwarts senza averti vista prima ».
« Sono contenta di sentirtelo dire Scorpius, perché era quello che volevo che dicessi. » sorrise lei.
Passarono tutto il tempo che gli rimaneva scherzando sulla riva del Lago.
« Bimba, è tardi! La tua lezione inizia tra due minuti! » disse preoccupato lui. « Corri o farai tardi! »
« Oh, è vero, vado!! Grazie di essere venuto. » e corse via da lì.

Arrivò in ritardo alla lezione ma inventò una scusa, disse di essere molto stanca e di aver fatto fatica ad alzarsi.
Durante la lezione Lily non fu molto attenta a ciò che diceva il professore. Guardava le stelle ma in reltà pensava fossero gli occhi del suo amico Scorpius. In quaranta minuti aveva infranto più regole di quante ne aveva infrante in un anno di scuola. Era andata in giro ed era uscita dal castello di notte, era arrivata tardi alla lezione, e per di più era stata con l'unica
persona la quale le era vietato di incontrare, o peggio di conoscere.

Tre mattine dopo gli esami avrebbero avuto inizio alle otto in punto. Quel giorno Lily si svegliò alle cinque per poter
ripassare alcune cose che pensava di non ricordare. Quando John si svegliò alle sei e venti la vide in Sala Comune china
sul libro di Trasfigurazione. Non credeva ai suoi occhi, era così brava che non aveva bisogno di ripassare. Alle sette e mezza i ragazzi scesero a fare colazione e poi tutti si diressero nelle aule. I test duravano quattro ore. Alle dieci e mezza Lily consegnò e uscì dalla classe, sfilando sotto gli occhi increduli degli altri studenti i quali erano ancora alle prese con i loro compiti.
Quando John e Alannah finirono il loro test corsero da lei chiedendo spiegazioni.
« Li ho trovati semplici e fattibili. Alle dieci avevo finito ma ho voluto controllare di nuovo. » questa fu la risposta di Lily.
« Io stavo rischiando di non finirlo in quattro ore, e tu avevi già finito in due. Ancora mi chiedo come tu possa avercela
fatta » disse John.
« Fattibili e semplici??? Ma cosa ti passa per la testa Lily? Erano molto complicati e poi le domande di pozioni e astronomia,
erano impossibili. » continuò Alannah.
Risero tutti e tre, ormai la tensione era passata, sentivano la testa più libera e il loro corpo più rilassato.
« Alannah, sai quando usciranno i risultati? » chiese Lily.
« No, però possiamo chiedere a qualcuno che li ha già fatti. » proprio in quel momento passavano Scorpius e i suoi scagnozzi.
« Ehy Scorpius. Ragazzi. Come vi è andato l'esame? » chiese Alannah al gruppo.
« Bene, molto bene. » rispose Scorpius lanciando uno sguardo a Lily. « C'è qualcosa che devi chiedere Alannah? »
« Si, in realtà Lily voleva sapere quando usciranno i risultati. Voi lo sapete vero? »
« Dopo domani, di mattina. » rispose sicuro Scorpius.
« Grazie. » disse Lily timidamente. Malfoy chinò il capo ghignando come al suo solito, e andò via con il suo gruppo.
« Quindi abbiamo due giorni di riposo per goderci la vita prima che i risultati ce la rovinino. » rise John.
Le due ragazze annuirono con la testa.

Alannah tornò nel suo dormitorio. John e Lily fecero una passeggiata, e andarono a trovare Hagrid nella sua capanna vicino la Foresta Proibita. Il mezzogigante li accolse con gioia. Passarono l'intero pomeriggio ascoltando i suoi racconti sui loro genitori e bevendo tè. Tornarono al castello solo per l'ora di cena. Tutti gli studenti erano felici perché gli esami e i corsi erano finiti. La serata si concluse e tutti si diressero nei dormitori. Lily stava per addormentarsi quando un gufo apparve alla finestra. Conosceva quel gufo e soprattutto sapeva chi le aveva scritto.

Ehi Potter,
domenica si parte, sabato sera vediamoci alle undici
al solito posto, puntuale.
Scorpius.

Ancora tre giorni e avrebbe passato un po' di tempo con lui di nuovo, ce la poteva fare, poteva aspettare ancora un po'.
Sperava che il tempo passasse il più in fretta possibile perché non voleva stargli lontana neanche un po'. Lui la faceva
stare davvero bene, anche con un solo sorriso, o meglio ghigno. Lily non vedeva l'ora di passare del tempo con lui,
ma sapeva che quella sarebbe stata l'ultima serata prima delle vacanze estive, il che significava tre mesi circa senza vederlo. Sarebbe riuscita a sopportare tutto quel tempo senza di lui? Senza vedere i suoi occhi? Immersa in queste
domande Lily si addormentò profondamente.

 

Ed ecco anche l'ottavo.. Cosa ne pensate??? XD Ci si vede al prossimo capitolo!!! :D

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Capitolo 9
*** L'ultima sera. ***


 

 

 

L'ultima sera.

 

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« Sbrigati John, voglio vedere i risultati. » disse Lily agitata Venerdì mattina durante la colazione.
« Oh, Lily, avrai preso il massimo dei voti, perché ti agiti tanto? » rispose John, lui non voleva vedere i risultati, era convinto di aver fatto un disastro.
« Shhh, non dire i miei risultati prima di leggerli, potrebbe portare sfortuna! »
« Tu sei fuori di testa Lily!! »
« Dai, ti prego John sbrigati! » Lily lo trascinò per il mantello mentre aveva ancora dei biscotti in bocca.

Arrivati davanti l'aula di Storia della Magia (era lì che avevano appeso le pergamene con i risultati) John si coprì gli occhi.
Era sicuro di essere stato bocciato, soprattutto in pozioni. Lily esultò con un leggero urlo, aveva preso 100 su 100.
« Te l'avevo detto » furono le parole di John, ancora con le mani davanti gli occhi.
Lily sorrise, « Ma cosa fai? Guarda i risultati, sciocchino! »
John si fece coraggio e allargò poco le dita per leggere attraversò le fessure che crearono. 80 su 100.
« WOW!!! Ho passato anche pozioni!!!! »

Lily contenta si affrettò a cercare Albus e James per raccontare loro del voto preso negli esami. Credeva fossero nella
Sala Grande del castello e si diresse proprio lì. Quando arrivò trovò solo Rose con altri compagni di Grifondoro. Lily le chiese dove potesse trovare i fratelli e Rose le rispose che avevano appena lasciato la sala per andare nella torre della loro casa. Lily ringraziò e corse via verso il quarto piano. Superò il ritratto della Signora Grassa e trovò sdraiati sui divani proprio i suoi fratelli.
« Albus, James.. » nella sua voce c'era gioia « ..indovinate? »
« Cosa? » risposero all'unisono.
« Dai, è possibile che non cercate mai di indovinare? Sono usciti i risultati degli esami! »
« Oh, si lo sappiamo. » disse James.
« E quanto avete preso? »
« 92 » disse Albus.
« 90 » disse James.
« E io vi ho superati! Ho preso 100! » la soddisfazione le usciva da tutti i pori. « Mamma e papà ne saranno contenti! »
« Sicuramente ne sarà più contenta la zia. Rose non ha mai preso un voto tanto alto, sarà orgogliosa di te. Zia Hermione riuscì a prendere 112 su 100 ad un esame qui a Hogwarts.Ancora si chiedono come abbia fatto! » raccontò James.
Scoppiò una fragorosa risata tra loro tre.

Il pomeriggio ci fu l'ultima partita di Quidditch della scuola: Grifondoro contro Corvonero. Grifondoro era prima in classifica a pari punti con i Serpeverde. Doveva vincere la partita per vincere la Coppa delle Case. Lily e John occuparono due posti sulle tribune insieme a tutti i compagni che non partecipavano alla partita. I Grifondoro vinsero per trenta punti di distacco grazie alla cercatrice che riuscì ad acciuffare il boccino d'oro prima dell'avversario. Anche i fratelli di Lily facevano parte della squadra, Albus come cacciatore e James come portiere. Lily li aveva visti allenarsi parecchie volte e anche lei desiderava con tutta se stessa entrare a far parte della squadra.
Dopo la cena Minerva McGranitt annunciò il vincitore della Coppa delle Case, e per gli studenti di Grifondoro fu festa fino a tardi.

Il giorno successivo era l'ultimo che gli studenti avrebbero passato a Hogwarts.
Lily era triste, voleva a tutti i costi rimanere lì, e il motivo principale era uno, il suo amico Scorpius. Quella sera l'avrebbe
rivisto, e soprattutto avrebbe passato con lui un po' di tempo.

Alle dieci e mezza Lily si alzò dal letto facendo meno rumore possibile. Prese i vestiti, li mise in una borsa e scese in Sala Comune. Lily sobbalzò quando vide che non era vuota come lei si aspettava. James era seduto su uno dei divani a bere della burrobirra con Johanna Irwin, anche lei al quarto anno.
« Dove stai andando? » le chiese il ragazzo.
« Eh..non riuscivo a dormire e sono scesa un po' qui. » rispose Lily con la voce tremante.
« Allora puoi stare con noi! » la invitò Johanna.
Lily annuì con la testa e si sedette con loro. "Questa non ci voleva proprio!" pensò tra sé. Dopo venti minuti Johanna rivelò
la sua stanchezza e salì al dormitorio. Anche James decise di recarsi a letto ma quando Lily disse che sarebbe rimasta ancora lì, gli vennero dei dubbi. Comunque raggiunse la stanza dei ragazzi attraverso le scale a chiocciola.
Lily aspettò pochi minuti e poi uscì di corsa dalla torre di Grifondoro, dirigendosi verso il bagno delle ragazze al secondo
piano. Si cambiò di fretta e raggiunse il suo amico al Lago Nero.
« Scusa, mio fratello e una sua amica erano nella Sala Comune e mi hanno trattenuta » gli spiegò.
« L'impotante era vederci o no? » fece il suo solito ghigno. « Lily prima devo dirti delle cose. All'inizio dell'anno scolastico
ho trovato questo biglietto a terra vicino al tavolo dei Grifondoro. Lo riconosci? » e le porse un biglietto sporco, forse era
stato calpestato più volte. La scrittura era storta e Lily la riconobbe subito. Era il biglietto dello zio Ron che le
"consigliava" di stare lontano da Scorpius. Lily parve preoccupata.
« Lily, non fare quell'espressione. Io l'ho trovato mesi fa e non ho cambiato opinione su di te per questo, ma mi rendo conto che le nostre famiglie non potranno mai accettare la nostra amicizia. Tienilo fanne quello che vuoi. » e le porse il biglietto. 
Lei lo buttò nel lago. « L'ho gettato via una volta, non voglio tenerlo. Non ascolterò mai quello che mi diranno. Io so che
non sei come pensano loro. »
A queste parole Scorpius sorrise e continuò dicendo: « Bimba, ricordi quando all'inizio dell'anno non ti guardavo? E ricordi
la smorfia che feci quando il Cappello Parlante ti assegnò a Grifondoro? »
« Si e non ho mai capito nessuna delle due cose. »
« Inizio spiegandoti la più semplice, la smorfia non era di disgusto, era dolore. Avrei voluto fossi in una casa diversa dalla
tua, magari Serpeverde. Mi sarebbe andato bene anche Tassorosso, ma non Grifondoro. Quando il Cappello ha accennato a Corvonero speravo saresti finita lì, ma niente, hai il coraggio di tuo padre, come ha detto anche lui durante il suo discorso. Per quanto riguarda lo sguardo, beh, avevo paura. Avevo paura e provavo vergogna. » disse Scorpius abbassando lo sguardo.
Lily rimase a bocca aperta, le parole non uscivano più. Lui che provava vergogna per lei? Lily gli prese la mano e gli alzò il viso per guardarlo negli occhi. Si scambiarono alcuni sguardi per pochi secondi e poi..
Ad un tratto da dietro un albero sentirono un rumore, si girarono e videro un'ombra allontanarsi svelta. Lily la riconobbe, era suo fratello James. Li aveva visti, li aveva sentiti. Guardò impaurita Scorpius che la tirò a sé abbracciandola. 
« Andrà tutto bene.. » le disse, ma dal tono sembrava non crederci nemmeno lui. Rimasero così per alcune ore, sapendo che quella sarebbe stata l'ultima opportunità per passare del tempo insieme. Sapevano cosa li avrebbe aspettati il giorno dopo. Sapevano cosa avrebbero dovuto affrontare per il resto dell'estate.

 

Credevo che il nono capitolo sarebbe stato l'ultimo ma scrivendo ho immaginato altre cose che mi permettono di farne un altro. Quindi ditemi cosa ne pensate e seguite ancora la storia perché ci sarà un decimo capito.. XD

E vi accenno che ci sarà una seconda FF che sarà il continuo di questa! :D quindi non vi state per liberare di me :D ahahahahah. GRAZIE A TUTTI!! :D

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Capitolo 10
*** Epilogo. ***


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Epilogo.

 
 
Quello che si aspettavano accadde. Quando Lily arrivò nel dormitorio, James e Albus erano lì che l'aspettavano svegli. 
James cominciò ad inveire contro di lei. « Scorpius Malfoy? Ma cosa ti passa per la testa Lily! Sei una Potter non puoi avvicinarti a lui. Era con lui che stavi quando quest'anno scomparivi per ore e tornavi felice? Era con lui che passavi le nottate quando le tue compagne di dormitorio non ti trovavano? Loro non ce l'hanno mai detto prima di oggi perché erano sicure che stessi solo passeggiando o a prendere un po' d'aria. Quando lo saprà papà...» Albus lo interruppe.
Lui un po' capiva la sorella, anche se era arrabbiato per il fatto che lei non gli avesse mai detto niente. 
« Posso parlarle da solo, James? » chiese Albus al fratello maggiore.
« Va bene, ma non finisce qui. » Si rivolse alla sorella più che al fratello.
James con la rabbia che gli percorreva tutto il corpo salì nella sua stanza e cominciò a riorganizzare le sue cose per la partenza che sarebbe avvenuta quella mattina dopo la colazione.
« Perché non me l'hai detto? Di solito mi racconti tutto. » chiese Albus a Lily una volta rimasti soli.
« Lo sai il motivo? Proprio per evitare tutti questi guai. » gli rispose la sorella.
« Ma tanto prima o poi l'avremmo scoperto. Vieni siediti.. » ed entrambi si diressero verso il divanetto della Sala Comune. « Lily, io stesso stavo per essere smistato tra i Serpeverde, so cosa significa avere la famiglia contro. 
Non parlo di mamma o papà, parlo degli altri, tutti gli zii, ma soprattutto parlo di James. Lui è veramente contrario a quella casata. »
« Ma è solo un amico, Albus. Anche Alannah è dei Serpeverde. Dovrei smettere di frequentarla solo perché lei non ha le mie stesse idee? Solo perché il cappello parlante l'ha assegnata lì? »
« No, infatti, ma lui è un Malfoy. »
« Non mi interessa, lui è diverso da suo padre. »
« Va bene Lily, io cerco solo di aiutarti a capire. Non saranno felici a casa, soprattutto non sarà felice la famiglia di Scorpius. Non vi permetteranno di parlare più. »
« Vedremo. »
Lily sperava di poter far ragionare la sua famiglia appena sarebbe tornata a casa. 
 
Quanto a Scorpius, quella mattina fu la peggiore della sua vita. Gli arrivò una lettera dal padre che gli annunciava ciò che gli sarebbe aspettato una volta a casa. Draco era davvero arrabbiato, ma Scorpius era deciso ad affrontarlo, non si sarebbe fatto mettere i piedi in testa, non più. 
 
Alle otto scesero tutti a fare colazione. Gli studenti erano felici che il loro anno scolastico era giunto al termine, tutti tranne due. Due facce scure facevano contrasto con quelle gioiose presenti nella Sala Grande. Lily e il suo amico si scambiarono gli ultimi sguardi, prima di partire per un'estate che sarebbe stata molto triste.
 
Alle undici il treno sarebbe partito.
Finita la colazione salirono per prendere le ultime cose. Lily vide il ciondolo che aveva poggiato sul comodino. 
Lo strinse tra le sue mani e lo baciò. Quella sarebbe stata l'unico ricordo di lui. Sapeva che l'avrebbe visto dopo tre mesi, ma non sarebbe stato più uguale. 
La triste ragazzina scese in Sala Comune dove i suoi due fratelli la stavano aspettando. Ora non la lasciavano sola neanche un secondo. James non le parlava più, mentre Albus cercava di farlo ragionare.
 
Si diressero al binario. Lily e John salutarono Alannah che salì e si sedette vicino ai suoi compagni di casata.
John cercava di far ridere Lily invano facendo qualche battuta, ma lei era così triste che niente sarebbe riuscito a sollevarla. 
John trovò uno scompartimento vuoto e fece sedere l'amica. 
« Ci penso io a lei. Potete andare dai vostri amici. » disse a James e Albus.
« Ok, ci fidiamo di te. » Gli risposero.
Sapeva bene che Lily non voleva stare con i suoi fratelli.
« Grazie John. Sapevo che mi avresti capita. » 
« Non ringraziare. » 
 
Il treno partì e a Lily sobbalzò il cuore. Non lo avrebbe mai dimenticato il suo amico, tanto meno avrebbe dimenticato quell'anno fantastico passato insieme, tra nottate passate sulla riva del lago a scherzare e ridere, tra lettere inviate di nascosto e sguardi scambiati durante i banchetti o per i corridoi.
Lily era stanca, la notte precedente non aveva dormito per stare con il suo amico, si sdraiò sui sedili e prese sonno.
Si svegliò solo una volta che il treno era arrivato a destinazione. Prese il suo baule e uscì dallo scompartimento.
Vide dal finestrino due teste rosse, dovevano essere Ginny e Ron. Infatti erano proprio loro.
Non aveva paura di affrontarli, né il padre e la madre, né gli zii. Sapeva che i suoi fratelli avevano scritto ai suoi parenti quindi decise coraggiosamente di scendere le scalette e di avvicinarsi. Ginny l'abbracciò appena mise i piedi sulla banchina.
Non si preoccupò di quelle braccia che la stringevano, e nemmeno degli sguardi di rabbia da parte di suo zio Ron, poichè era rimasta attonita da una visione tanto idilliaca quanto triste. Scorpius le passava davanti guardandola.
In quegli occhi grigi vi era dolore e voglia di stare accanto alla sua amica. Gli occhi scuri di lei, contrastavano con gli occhi chiari di lui, creando un vortice di desiderio che solo loro percepivano. 
Draco spinse il figlio che si era fermato e Harry si interpose tra di loro. Una lacrima solcò il viso della piccola Lily.
Il viaggio, lo sguardo e la lacrima erano l'epilogo di quella grande amicizia che li aveva legati.
Ad entrambi venne vietato di rivolgere la parola all'altro.
Erano convinti che i loro destini fossero definitivamente divisi, ma non sapevano che da lì a tre anni tutto sarebbe cambiato.
 
Bene, questo è l'ultimo capitolo di questa FF, ma ci sarà un continuo da come avevo accennato e da come avete capito :D  Quindi se vi piace seguitemi ancora, e soprattutto recensite!! 

 

 

Continua con il titolo " Un destino scritto sotto un soffitto incantato." ---> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=835620

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