Amore e vendetta

di fumiko_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Compagni. ***
Capitolo 3: *** Il nuovo membro ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Sasuke Uchiha dormiva in una stanza tetra,illuminata da alcune candele. Aveva da poco ucciso Itachi e Tobi,alias Uchiha Madara,gli aveva rivelato tutta la verità sul clan Uchiha e sul fratello. Era confuso,ancora stordito dallo scontro ma era stato abbastanza cosciente da capire tutto quello che Madara gli aveva svelato. S’era da poco svegliato,si era girato verso il muro e,fissandolo,Sasuke iniziò a piangere. Voleva la sua vendetta su Konoha, aveva bisogno di un ninja medico che lo curasse,ma non c’era,perciò era costretto a rimanere nel lettino a riposare fino a quando non si fosse ripreso. Tutto questo per lui era frustante. Si mise seduto e bevette un po’ di acqua,lasciata affianco al letto. Si stava per rimettere a dormire quando vide con la coda dell’occhio un movimento nella parete.
-Fatti vedere. Ormai ti ho notato.- Ordinò l’Uchiha rivoltò all’angolo della parete. Si presentò dall’altra parte della stanza una ragazza dai capelli neri,abbastanza lunghi che le scendevano lungo il viso,aveva il ciuffo da una parte,un taglio abbastanza comune. Li occhi erano verdi scuro,con il contorno dell’iride di un colore non ben definito. Il viso era abbastanza pulito,non aveva nei né voglie. Aveva circa quindici anni,abbastanza alta e slanciata. Era vestita in modo poco appariscente: portava un giacchino nero con sotto una canotta verde acqua aderente, guantini grigi,dei pantaloni blu notte con un borsello legato alla coscia sinistra che conteneva kunai e shuriken,aveva delle scarpe piccoline con uno sfondo rosso in cui si intrecciavano dei rami rampicanti. Portava,inoltre,legati alla vita,vari borselli e rotoli. Non aveva nulla di speciale,a parte che,secondo Sasuke, era… Particolare.
-Scusa se non mi sono fatta vedere prima,il fatto è che c’era Madara e non potevo rischiare così tanto. Mi chiamo Yami,piacere.
-Cosa ci fai qui? Che vuoi?
-Parlarti.
-Spiegati meglio,cosa intendi con “c’era Madara e non potevo rischiare”?
-Conosci il piano “occhio sulla luna” no? Lui vuole ricreare il Juubi. Cosa pensi che succederebbe se trovasse il suo Jinchuuriki?
-Intendi dire che sei il Jinchuuriki del Juubi? È impossibile,il Juubi è stato diviso,non mentire.
-Tutti li altri demoni erano solo una parte del chakra del Juubi. Madara non lo sa per fortuna,perciò anche se nelle più sfortunate delle ipotesi dovesse catturare anche i Jinchuuriki dell’Hachibi e del Kyuubi non potrebbe risvegliare il Juubi.
-Stai mentendo!
Sasuke era confuso,mentre Yami sorrideva. Si sedette accanto a lui,invitandolo a non urlare.
-Non ti sto dicendo stronzate,è la verità. Posso provartelo,ma questo causerebbe la fine del mondo ninja e non penso sarebbe una bella cosa.
La ragazza rise.
-Sei proprio testardo Sasuke.
-Ora,sinceramente,dei demoni non m’interessa. Quando sei arrivata qua? E come fai a sapere tutte queste cose su Madara e su Itachi?
-Sono arrivata appena sei svenuto. Ho seguito te,Madara e il team Taka fino a qui. Prima Tobi ti ha spiegato del piano “occhio sulla luna”. Beh,c’ero anch’io e ho sentito tutto. Quell’uomo è orribile. Itachi invece era uno shinobi buono e tormentato,che cercava la pace nel mondo ninja,talmente tanto da uccidere il suo clan per raggiungere il suo scopo. Conoscevo bene Itachi. Mi aveva raccontato tutto in lacrime e voleva solo che tu vivessi nella pace e nell’amore. Ora è tutto il contrario. È un vero peccato,Itachi ti voleva davvero tanto bene.
Sasuke si mise seduto e fisso Yami negli occhi. Non le credeva.
-Non conoscevi mio fratello! Sono tutte balle! Queste cose le sai solamente perché prima me le ha dette Madara,se no tu non sapresti niente!
-Te lo giuro.
Yami in quel momento aveva lo sguardo fisso negli occhi di Sasuke,era uno sguardo pieno di malinconia,ma con una piccola traccia di speranza. L’Uchiha cambiò espressione,non era più indifferente. Nonostante non conoscesse quella ragazza,le credeva,e,in qualche modo,sapeva che non l’avrebbe attaccato,era sincera. Una lacrima gli scese dall’occhio sinistro. Poi un'altra,e un’altra ancora. Stava piangendo come la notte in cui il fratello aveva ucciso la sua famiglia. La ragazza si avvicinò ancora più a Sasuke e… lo abbracciò,mentre lui riempiva la sua maglietta di lacrime. Quando si staccarono lei aveva li occhi lucidi,ma invece di piangere come aveva fatto il ragazzo,sorrise.
All’improvviso Yami sparì,lasciando Sasuke con li occhi spalancati. Un minuto dopo entrò Suigetsu,seguito da Juugo e Karin,che aveva un sorriso malizioso sotto i baffi e guardava l’Uchiha mezzo spoglio con occhi sognanti.
-Beh,ora che hai avuto la tua vendetta cosa intendi fare? Quel tizio con una maschera ha chiesto se ci vogliamo unire all’Akatsuki. Io ho ancora una spada da ottenere perciò ti seguirò,qualsiasi sia la tua scelta..
Esordì Suigetsu.
-Va bene. Uniamoci all’Akatsuki. Il loro scopo è raccogliere i bijuu no? Allora catturiamoli,dopodiché sceglierò cosa fare. Se non volete seguirmi andate.
Fu la risposta di Sasuke. Nel frattempo Suigetsu si era appoggiato alla parete e fissava i due compagni del team Taka in attesa della risposta.
-Io verrò con te Sasuke.
-Uh,beh,anch’io non sono ancora riuscita ad arrivare al mio scopo perciò resterò ancora con voi. -
Risposerò Juugo e Karin.
 Sasuke annuì e si alzò,il team Taka uscì da quella stanzetta buia illuminata solo da un paio di candele. Il ragazzo prima di andarsene definitivamente si girò per controllare se ci fosse ancora Yami,ma non c’era più nessuno.
Insieme imboccarono un corridoio buio che sbucava in una stanza più luminosa delle altre,dove c’era un lungo tavolo con dieci sedie attorno,nelle quali erano seduti Tobi,Zetsu e Kisame,ovvero ciò che rimaneva dell’Akatsuki.
-Il team Taka si unirà all’Akatsuki. Ora diteci che dobbiamo fare.
Disse l’Uchiha. Madara rispose tranquillamente:
-Portateci vivo il Jinchuuriki dell’Hachibi vivo,si trova nel villaggio della Nuvola. Dopodiché sigilleremo il demone.
-Bene.
Rispose Sasuke. Si alzò ed uscì da quella stanza,prese tutte le sue cose e si avviò verso l’uscita. Erano nel paese dell’Acqua,nel villaggio della Nebbia.
Il team Taka partì per la missione indossando le divise dell’organizzazione,nere con le nuvole rosse.
Suigetsu stuzzicava Karin,Juugo era assorto nei suoi pensieri,mentre Sasuke pensava a quella strana ragazza apparsa nella stanzetta. Voleva parlare con lei ancora una volta,anzi,doveva. Non riusciva ancora a riordinare bene i fatti,era successo tutto in pochi minuti. Non sapeva più a chi credere e su chi si doveva vendicare,perciò aveva deciso di osservare Tobi/Madara e solo in seguito decidere cosa fare.

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Capitolo 2
*** Compagni. ***


Era passato un giorno da quando si erano allontanati dal losco rifugio nel paese dell’Acqua,ed era giunta l’ora di riposare. Si sistemarono sotto ad un albero vicino ad una radura. Suigetsu continuava a lamentarsi un po’ di tutto,ma si mise subito a dormire seguito da Juugo e Karin,che continuava a fissare Sasuke di nascosto. Quest’ultimo però aveva troppe cose in testa a cui pensare. Si avviò verso la radura da solo,si sdraiò e fissò il cielo nuvoloso. Da dietro un albero vide uno spostamento,sperò tanto che fosse Yami,ma era solo un gatto selvatico che scappò. Si stava convincendo che non l’avrebbe più rivista. Chiuse gli occhi per qualche minuto e,quando li riaprì vide,al confine della radura ,la ragazza. Si mise subito seduto,senza sapere cosa stesse provando. Quel momento lei aveva i capelli legati e aveva un taglio lungo il braccio destro. Sasuke tirò fuori uno shuriken. Dentro di se sentiva che fidava di lei,ma dopotutto ci aveva parlato solo una volta e non poteva giudicarla. Yami si sforzò di sorridere,mentre cercava di fermare l’emorragia che si faceva sempre più incessante e le riempiva i vestiti di un sangue rosso fuoco. Conosceva anche le arti mediche,ma si vedeva che non ne era esperta e che in quel momento le serviva un vero ninja medico perché stava perdendo davvero troppo sangue. Era stanca e cercava di concentrare tutto il chakra nel braccio,ma gliene rimaneva poco. Questo,l’Uchiha lo vedeva con il suo sharingan. Yami si appoggiò ad un albero e si accasciò a terra sofferente,mentre il ragazzo in un momento fu vicino a lei e la aiutò a sistemarsi seduta.
-Posso parlarti? Vorrei chiederti delle cose.
-Dimmi tutto… oh!
La ragazza gemette dal dolore.
-Prima dimmi cosa è successo. Hai un immensità di chakra,lo vedo con lo sharingan, e mi pare strano che tu abbia perso un combattimento. Chi hai affrontato?
-Solo dei ninja di confine nel paese dell’Acqua… non mi conoscevano perciò mi hanno attaccato. Ma questa ferita non me l’hanno procurata loro.
-E chi?
-Il Juubi.
-Spiegati meglio.
-Durante il combattimento ho perso il controllo e ho rischiato che si liberasse. Avevo una piccola ferita sul braccio,e sapeva che mi serviva chakra per fermare l’emorragia,così mi ha ferita da dentro peggiorando immensamente la condizione del mio braccio. È tutto passato,sto bene,basta che lo tenga a riposo una notte e sarà tutto apposto… a volte mi capita. Ora chiedimi quello che devi sapere.
-Tu mi hai detto tutte quelle cose ieri e ora mi hai anche rivelato una marea di informazioni. Ora potrei anche chiamare Madara e dirgli che sei la forza portante della bestia deca coda,lui potrebbe attaccarti e ucciderti ottenendo il Juubi. Quello che intendo è… come fai a sapere che ti puoi fidare di me?
-Oh,bella domanda. Penso di non poterti rispondere. Se venissi uccisa e si liberasse il demone morireste tutti,Madara pensa di poterlo controllare ma è impossibile,nessuno può. Se invece lo sigillasse nel Dio della Morte sarebbe quasi la stessa cosa,dato che esploderebbe liberando anche tutti li altri demoni che avete raccolto,essi si riunirebbero al loro corpo originale,il Juubi,e il mondo ninja,e non solo, cesserebbe di esistere. Perciò scegli tu cosa fare.
-Perchè hai detto tutto questo… a me?
-Voglio aiutarti. Non provengo da nessun paese ninja,ho sofferto parecchio,e voglio solo la pace per tutti. Danzo ora è il nuovo Hokage,ma lui pensa solamente a se stesso e non al villaggio,non dovrebbe essere il Kage di Konoha. Mi piacerebbe risolvere le cose in un altro modo,ma l’unica cosa che posso fare è ucciderlo. Anche tu lo vuoi,perciò non vedo dove sta il problema se ti aiuto nell’intento.
-Fammi capire,vuoi unirti al Team Taka?
-È proprio quello che desideravo chiederti. Se sarò un peso me ne andrò. Ho praticato per un po’ di tempo le arti mediche,non sono esperta tuttavia posso sempre aiutare. Non parlarne con nessuno al di fuori di Suigetsu,Karin e Juugo per favore. Mi so nascondere bene, anche da Madara. Mi potrebbe scoprire solo se qualcuno gli dicesse di me,per cui ti supplico. Sono sola in questo mondo,non ho nessuno con cui stare.
-Va bene. Sembri sincera,ma sappì che se scoprirò che sei una spia o qualcos’altro non esiterò ad ucciderti. Noi ora ci stiamo dirigendo verso il paese dell’Acqua a catturare l’Hachibi.
-…Grazie.
Sasuke non aveva ancora chiarito i dubbi nella sua testa ma pensò che quella ragazza,Yami,sarebbe stata utile. La caricò in spalla nonostante lei cercò di convincerlo che,anche col braccio in quelle condizioni,ce la poteva fare e la portò vicino al resto del team Taka che dormiva. Lei si fasciò il braccio e si addormentò abbastanza in fretta,mentre l’Uchiha la guardava e si rendeva conto di quanto ella poteva aver sofferto,sola al mondo senza mai nessuno,con un demone terribile sigillato dentro se e senza nessuno che mai l’avesse avvicinata. Nonostante tutto riusciva ancora a sorridere. Yami era davvero… particolare.
Era ormai mezzanotte e tutto il team Taka dormiva,compreso l’Uchiha. All’improvviso Yami aprì gli occhi e lanciò un kunai in direzione di Sasuke,ma senza colpirlo,anzi,puntava verso un cespuglio dietro di lui. Da esso ne uscì un ninja del villaggio della nebbia,uno di quelli che prima avevano attaccato la ragazza. Lei eseguì dei sigilli e dal terreno uscì una lastra di metallo che intrappolò il ninja già ferito. Stava per urlare,ma lei gli bloccò la bocca.
-Senti,non appartengo a nessun villaggio,ero solo di passaggio,non volevo attaccare Kiri,avete capito male. Io odio uccidere,per cui ti lascerò andare,torna al tuo villaggio in silenzio,non svegliare i miei compagni,o ti ammazzerò senza esitare.
Sussurò Yami,una volta avvicinata al chunin di guardia che l’aveva inseguita. Lui la guardò male ma capì che era troppo malridotto per combattere,perciò se ne andò in silenzio. La ragazza tornò a dormire,ma questa volta si sistemò vicino a Sasuke e Suigetsu. Si addormentò con un lieve sorriso sulle labbra.

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Capitolo 3
*** Il nuovo membro ***


Il nuovo membro.
La mattina il primo ad alzarsi fu Juugo,che, appena vide un’estranea che dormiva tra i suoi compagni, la prese per il collo mentre era ancora addormentata e l’attaccò all’albero. Yami si svegliò di colpo,provò a parlare ma la mano attorno al collo era troppo stretta e le permetteva a malapena di respirare. Sapeva che Sasuke non aveva avvisato i compagni e si aspettava che l’attaccassero,ma non così violentemente. Il gemiti di dolore della ragazza fecero svegliare subito tutto il resto del team Taka. Karin si stupì non avendo idea di chi fosse,esaminò il suo chakra e ne rimase sbalordita,era quasi inesistente,per un attimo pensò che non fosse un ninja. Suigetsu,pigro come sempre ci mise un po’ ad alzarsi ma appena vide Yami le puntò contro la spada,nonostante fosse già bloccata da Juugo.
-Lasciatela.
Ordinò l’Uchiha,sorprendendo tutti. Juugo ubbidì,ma il compagno continuava a puntargli la spada contro.
La ragazza si appollaiò all’albero tossendo rumorosamente.
-E questa chi è?
Chiese Suigetsu. La risposta di Sasuke fu abbastanza rapida.
-È un nuovo membro del team Taka. Non darà fastidio a nessuno.
-Mi chiamo Yami… scusate se non mi sono presentata subito,sono arrivata questa notte,dormivate e non volevo svegliarvi.
Il Jinchuuriki sorrise sforzandosi di non mostrare il dolore che provava.
-Scusa se ti ho attaccato.
Disse Juugo,mentre Suigetsu si limitò a fare una smorfia. Karin continuava a squadrarla; Sasuke l’aveva accettata subito nel team,senza che nemmeno avesse molto chakra,mentre lei era stata cercata solo per il fatto era un ninja sensitivo e la cosa non le andava affatto bene. In più non aveva nemmeno chiesto al resto della squadra.
-Sasuke,per caso questa tipa ha un abilità particolare? Era proprio necessaria nel team? Insomma,non sembra nemmeno che abbia troppo chakra…
Sussurrò la ragazza all’Uchiha.
-È un ninja medico e questo mi basta. Inoltre non sono tenuto a darti altre informazioni,Karin.
-Mh,bah,okay.
Rispose, e se ne andò scocciata
Sasuke cominciò a camminare seguito da Karin e Suigetsu,mentre Juugo aiutava Yami a fasciarsi ulteriormente il braccio destro,ancora ferito dall’altra volta.
-Cosa ti è successo?
Domandò il compagno.
-Oh,mi hanno attaccato dei ninja del villaggio della Nebbia,pensavano fossi un’altra persona che voleva attaccarli.
Seguirono il sentiero per tutta la mattina,quando il capitano della squadra cambiò direzione.
-Stiamo andando verso una piccola oasi. Dopo riprenderemo il percorso verso il villaggio della Nuvola.
Nessuno si lamentò,anzi Suigetsu era soddisfatto per il fatto che si poteva riposare per qualche minuto. Arrivati,si sistemarono a bordo di un laghetto per riempire le borracce.
-Sasuke vorrei parlarti.
Borbottò Yami,con un tono insicuro. Nonostante fossero piuttosto distanti da Karin,lei sentì,subito spalanco le orecchie e si concentrò sul discorso.
-Mancano ancora tre o quattro giorni per arrivare al paese del fulmine,e dormire all’aperto non mi sembra sicuro,qua siete considerati come dei ninja traditori. Se vi farebbe più comodo,potrei evocare un camaleonte di metallo,riesce a mimetizzarsi e dentro di se è un ottimo posto per passare la notte. Mi piacerebbe rendermi utile in qualche modo.
-Per me va bene e penso anche agli altri,vero?                 
Gli altri membri del team,che avevano ascoltato tutto con molta disinvoltura approvarono;il ninja sensitivo con una smorfia. Yami sorrise a tutti. Il capitano del Team Taka le chiese come andasse il braccio e lei rispose che stava bene. Si guardarono negli occhi,e il ragazzo attivò lo sharingan,senza farsi notare dagli altri. Non riusciva più a vedere,nella ragazza, l’immensità di chakra che aveva quando si stava curando il braccio,anzi,ne aveva una minima quantità.
Intanto Suigetsu si lamentò del caldo e si buttò in acqua,anche Karin fece lo stesso,togliendosi la divisa e rimanendo in canotta e pantaloncini. “Guarda come sono sexy” pensò su Sasuke,che non la stava guardando,ma aveva lo sguardo fisso su Yami che da seduta si guardava i piedi pensierosa.
-Vieni con me in acqua. C’è molto caldo rischi di prenderti un insolazione.
Disse l’Uchiha alla ragazza che accettò con entusiasmo. Si levò la giacchetta e i pantaloni rimanendo in canottiera e con un piccolo paio di pantaloni.
Insieme entrarono in acqua,Sasuke però le prese il polso,senza che lei oppose resistenza,e la portò dietro ad uno scoglio,sicuro che nessuno li potesse vedere o sentire.
-Mi nascondi qualcosa. Con lo sharingan vedo il tuo chakra e non è più quello che circolava in te quando eri ferita. Cosa sei?
-Oh… Sono un ninja normalissimo. È una tecnica che ho scovato leggendo vecchi libri e che nessuno applica più perché è inutile per la maggior parte degli shinobi,ma non per me. Ho molto chakra,solo che utilizzandolo continuamente con quello del Juubi quest’ultimo a volte prende il sopravvento e se lo dovessi concentrare molto a lungo,un ninja che sia capace di percepire bene e chiaro il chakra capirebbe che dentro di me c’è un demone terribile. Per questo devo stare attenta a Karin.
-Ti credo. Anche se non  ho prove,ti credo.
Dietro alla roccia dove erano c’era ombra e l’acqua arrivava al bacino di entrambi. Si fissarono negli occhi per qualche secondo quando Sasuke si rese conto che stava ancora tenendo il polso alla ragazza. Lo mollò. Yami si appoggiò allo scoglio e chiuse gli occhi per qualche istante,inspirando l’odore dell’acqua limpida mischiato a quello del compagno. L’Uchiha le si avvicinò e si ritrovò a qualche centimetro dalla ragazza.
-Non so il perché mi fido di te,il perché non ho detto nulla a Madara,non so il motivo per il quale ti ho accettato nel team. L’unica cosa che so è che non me ne sono pentito.
Abbassarono lo sguardo entrambi. Sasuke non capiva quello che sentiva nella testa. Stava provando un sentimento diverso da tutti quelli che aveva provato fino ad ora,odio e bisogno di vendetta. Si avvicinarono ancora e lui le sfiorò delicatamente il collo con le labbra. Si abbracciarono,come avevano fatto in quella stanzetta. Nessuno dei due capiva cosa provava l’altro e a momenti,nemmeno cosa stessero provando loro stessi. Una cosa però era certa per tutti e due: era splendido. Rimasero attaccati per quasi un minuto dimenticando tutto il resto.
Sentendo la voce di Karin che si avvicinava,si staccarono subito. Entrambi assunsero un espressione indifferente e si avviarono verso la riva,ritrovandosi Karin davanti.
-Ero venuta ad avvisarvi che è ora di andare.
Il capo del team annuì,uscì dall’acqua e si rimise i vestiti. Seguito da Yami e Juugo.
-Uffa! È già ora di andare? Si stava così bene nell’acqua!
Il ninja sensitivo lo fulminò con lo sguardo.
-E va bene,va bene. Uffa…
Suigetsu sembrava un bambino viziato agli occhi di tutta la squadra tranne che a Yami.
-E dai,sarà per un'altra volta. Se vuoi ti porto i vestiti,li hai lasciati abbastanza lontano dalla riva e l’aria si sta facendo fresca.
Propose la ragazza sorridendo allegramente. Suigetsu accettò senza pensarci due volte.
-Vedi Karin,dovresti seguire il suo esempio,da te non ho mai ricevuto questo trattamento. Comunque grazie,Yami.
La nuova arrivata gli fece un sorriso,mentre l’altra si limitò a fargli la linguaccia. Una volta pronto,il team partì con Juugo davanti seguito dal resto. Karin era ultima e prese per il braccio Suigetsu.
-Allora???
-Ah già… Sasuke le ha baciato il collo e l’ha abbracciata. Contenta ora? Non farò mai più la spia per te. Con quello lì… rischio grosso,e poi Yami è simpatica,non ho motivo per farlo.
La ragazza rimase a bocca aperta. Era arrabbiatissima e iniziò a camminare a passò di marcia superando Juugo. La giornata passò lentamente,mentre il team Taka si avvicinava all’Hachibi. Era ormai notte e dovevano riposare.
-Uffa,che noia. È due giorni che non facciamo altro che camminare. Non c’è qualche villaggio qua vicino?
Si lamentò Suigetsu stanco e assonnato.
-Si. Domani,la notte ci fermeremo al villaggio del Legno. Non fa parte di nessun paese ninja,perciò là non ci danno la caccia.
-Va bene,ma vorrei farti notare che sta per piovere. Dove dormiamo? Io sotto la pioggia mi rifiuto di riposare.
-Abbiamo già risolto il problema.
Yami senza farsi dire nulla evocò un enorme camaleonte grigio,che spalancò la bocca. Dentro era completamente di metallo.
-Possiamo dormire qua. Non è il massimo ma è meglio che stare sotto alla pioggia.
Disse la ragazza. Tutti entrarono dentro al camaleonte,il quale,una volta richiusa la bocca si avviò verso un luogo più sicuro e poco distante dal sentiero,diventando invisibile. Nell’animale di metallo c’era una grande “stanza” con un tavolo al centro e delle sedie attorno. Dietro ad esso c’erano quattro stanze. Yami era imbarazzata,perché i membri del team erano cinque e non sapeva come organizzarsi.
-Sistematevi in una stanza. Io dormirò qua,tanto è lo stesso. Scusate ma ormai non ci posso fare nulla.
Annuirono e sistemarono le borse e gli zaini,mentre lei posava tutto sul tavolo e si trovava un angolino in cui posare un telo. Era molto tardi,e si sentivano leggere le gocce del temporale che battevano sull’animale. Si misero tutti a dormire,tranne la ragazza che appoggiò la schiena al muro e si tolse i guanti. Ad un certo punto s’alzò e sbirciò nella stanza di Karin. Dormiva profondamente e non c’era pericolo che si svegliasse,così tornò nell’angolo della bocca del camaleonte e annullò il sigillo che sopprimeva il suo chakra e quello del Juubi. Usò le arti mediche sul braccio che era migliorato ma nel quale si vedeva ancora la carne. Yami pianse,a lungo. Ormai aveva li occhi colmi di lacrime che non li teneva nemmeno aperti,mentre cercava di curare la profonda ferita. Tuttavia,non piangeva per il dolore fisico. All’improvviso sentì una mano sulla spalla,si girò in fretta e vide Sasuke. Non aveva la maglietta e portava i pantaloni.
-Non restare qua sola. Vieni in camera,se vuoi.
Tra i singhiozzi la ragazza annuì. L’Uchiha l’aiutò ad alzarsi e la portò in camera sua.
Lei si appoggiò alla porta.
-Sei una bugiarda. La ferita nel braccio è ancora aperta e tu perdi parecchio sangue.
-Sto bene.
Il ragazzo la invitò a sedersi,lei fece come le aveva detto e si sistemò sulla punta del letto. Affianco a lei si sedette anche Sasuke.
-Scusa! Ora sporcherò te e il letto di sangue! Vado a mettermi un'altra benda.
-No,resta qui. Non importa.
La ragazza lo abbracciò di scatto.
-Grazie.
Silenzio. Rimasero minuti e minuti senza parlare abbracciati tra i singhiozzi di Yami. Alzò la testa e lo guardò negli occhi.
-Ho tanto sonno.
Borbottò lei,sbadigliando.
-Se vuoi puoi dormire qui.
-..e tu dove starai?
-Per me è uguale.
-D-dormi con me. Per favore.
-Okay.
In quel momento agli occhi di Sasuke la ragazza sembrava una piccola bambina indifesa bisognosa di qualcuno la proteggesse. Lei si sistemò nel lettino affianco al ragazzo e rivolse il viso verso quello dell’Uchiha. Spontaneamente si baciarono e rimasero attaccati per diversi minuti,con le lacrime della ragazza che scendevano dal suo viso pallido. Quando si staccarono,lei si girò dall’altra parte imbarazzata ma Sasuke l’abbracciò e la avvicinò a se. Dormirono nello stesso letto stretti e senza preoccuparsi degli altri.
Il mattino dopo Karin si alzò per prima e svegliò prima Suigetsu poi Juugo. Quando non vide Yami nelle coperte al lato della sala si insospettì,non aveva ancora preso in considerazione il fatto che potesse essere una spia. Intanto lei e l’Uchiha si erano svegliati e si stavano vestendo. Il ninja sensitivo entrò nella stanza di Sasuke di corsa urlando:
-SASUKEE! Yami è scomparsa! Ha lasciato là tutta la sua rob… ah,sei qui.
-Buongiorno Karin.
Quest’ultima sbatté la porta e si sedette in una di quelle sedie attorno al tavolo,vicino a Suigetsu che si lamentava per l’ora. Per lui era sempre troppo presto.
Sasuke e Yami uscirono dalla stanza,la ragazza prese le sue borse e si sistemò per bene,pronta per ripartire. Quando uscirono tutti dal camaleonte che sparì,il team si allontanò,Suigetsu si rivolse a Karin.
-Ahahahah,ti và proprio male con Sasuke eh! Ahahah. Forse se ti comportassi da donna un giorno troverai un ragazzo.
-Sta zitto! Voglio sapere tutto quello che hanno fatto! Và a chiederglielo!
-Ma sei pazza? Chiediglielo tu no? A me non m’importa proprio nulla.
-Ti odio.
Borbottò la ragazza con una smorfia. Camminarono fino alle tre del pomeriggio,e si fermarono quando c’era un sole troppo caldo per andare avanti. Si sistemarono sotto ad un grande albero che oscurava il sole con i fitti rami. Yami e Sasuke non si parlarono per tutta la mattina. Lui non aveva nulla da dire,nonostante avrebbe voluto rivolgerle la parola,anche solo per sentire la sua voce. In quel momento lei si girò e schivò un kunai. Si misero tutti in allerta pronti a combattere. I nemici si fecero avanti. Erano due jonin del villaggio della Nuvola.
-Merda! Non ho proprio voglia di combattere con questo caldo!
Esclamò Suigetsu.
-Ehi voi! Il vostro compagno è un nukenin. Abbiamo il compito di catturarvi,e nel caso non ci riuscissimo verrete uccisi.
-Blah,blah,blah. Mi avete rotto le palle!
Urlò di nuovo il membro pigrone del team Taka che si lanciò di corsa all’attacco impugnando la Kubikiri Bochou. I due schivarono l’attacco e gli lanciarono degli shuriken,che riuscì a parare. All’improvviso Yami abbassò lo sguardo.
-Odio combattere, ma non penso che ora ci siano altre soluzioni. Scusate.
Urlò la ragazza,usando un’abilità innata,che nessuno degli shinobi attorno a lei aveva mai visto: l’arte del metallo. “Figo!” penso Suigetsu. Dal terreno sotto la ragazza sbucarono dei rami d’acciaio che inseguirono i Jonin. Riuscì ad afferrarne uno dalla caviglia,e una volta a terra lo colpì alla testa,facendolo svenire.
-Meno uno. Se l’altro scappa ci daranno la caccia in tutti Paesi. Dobbiamo prenderlo.
Erano tutti stupefatti dell’abilità con cui combatteva Yami. Con pochi colpi aveva messo KO un jonin. Lei saltò su un albero per trovare l’altro ninja che probabilmente era scappato. Riuscì ad avvistarlo dietro ad un albero che tentava di scappare. Usò un Kage Bushin di metallo che lo colpì da un lato,mentre dall’altro,la ragazza,usò una tecnica sconosciuta,e toccando la fronte del ninja bloccato dalla copia col palmo della mano lo fece accasciare a terra. Anche lui svenuto. Si assicurò che non ricordassero nulla una volta svegli e tornò dai compagni.
-Ho fatto. Possiamo andare.
Esclamò la ragazza impensierita. Karin la scrutava con occhi inquieti perché aveva avvertito un chakra oscuro al suo interno. Sapeva che nascondeva qualcosa,ma non ne parlò con nessuno.
-Arte del metallo. È un abilità innata vero?
Chiese Sasuke.
-Diciamo che si può definire così.
-Di che tipo è il tuo chakra?
-Oh,beh. Sono sempre riuscita a controllare molto bene l’arte del vento e della terra. Dopodiché ho imparato anche l’arte del fulmine e dell’acqua,solo che non la so usare bene.
-Mi sorprendi sempre di più.
-Eheheh.
Rise Yami facendo un sorriso a Sasuke,che rimase impassibile,come sempre. Dopo aver bevuto ripartirono,seguendo il sentiero fino alle 7,quando fecero una deviazione per il villaggio del Legno. Non c’erano ninja di guardia per cui entrarono indisturbati. C’era un venticello fresco ma si stava bene. Il villaggio era davvero piccolo,tutti gli edifici erano in legno,e non superavano i tre piani. C’erano poche persone che camminavano per la via centrale che portava alla piazza. Il team Taka entrò in una locanda,dove affittarono delle camere. Purtroppo quel posto era pieno e c’erano solo tre stanze libere.
-Suigetsu e Juugo staranno insieme,Karin invece starà con Yami.
Disse Sasuke. Entrarono tutti nelle stanze. Nella camera da letto c’erano un letto matrimoniale,un armadio e un bagno. Karin era decisamente scocciata,ma si sentiva comunque sollevata perché Yami sarebbe stata lontano dall’Uchiha. Cercò in tutti i modi di far finta di nulla,ma alla fine proruppe:
-Io con te non ci dormo!
Urlò,mentre Yami si legava i capelli davanti allo specchio.
-Oh,beh allora cercherò un altro posto per dormire,non preoccuparti.
Disse la compagna tranquillamente,non era per niente offesa.
La ragazza si limitò a farle una smorfia. Sapeva che c’era la possibilità che dormisse nella con Sasuke,ma il proprio carattere non sopportava la nuova arrivata,così si rassegnò. Il Jinchuuriki uscì dalla camera in canottiera e slip,con in mano un borsello. Sbirciò nella camera di Juugo e Suigetsu,ma dormivano già e non si sentiva di svegliarli. Restò in corridoio appoggiata alla parete per tre minuti,immobile,senza sapere cosa fare. Alla fine,troppo assonnata,si decise a bussare a Sasuke,pregando di non averlo svegliato. Per sua fortuna non si era ancora messo a letto. Aprì la porta, invitò Yami ad entrare e chiese cosa fosse successo.
-Scusami tanto. Non volevo disturbarti,il fatto è che Karin non vuole che dorma con lei e Juugo e Suigetsu sono già nel mondo dei sogni.
-Nessun problema,puoi dormire qui.
-Grazie tante.
Lei andò in bagno a sciacquarsi la faccia e,quando si levò l’asciugamano dal viso si ritrovò l’Uchiha dietro che la guardava attraverso il riflesso dello specchio , era senza la maglia ma solo con i pantaloni. Lei si girò e lo ringraziò di nuovo. Il ragazzo non rispose e continuò a guardarla.
-Scusa se sono in canotta e slip. Mi stavo per mettere a dormire…
Si scusò la ragazza abbassando li occhi,imbarazzata.
-Non devi scusarti,anche io stavo per andare a letto.
Rispose Sasuke. Yami si avviò verso il ragazzo per uscire dal bagno,dato che la porta era dietro di lui,ma lui le prese i polsi e la bloccò. Attaccò la ragazza al muro e cominciò a baciarla. La ragazza ricambiò il bacio con altrettanta foga. Fu presa in braccio,portata fuori dal bagno e posata sul letto sempre dal fratello di Itachi. Si sdraiarono una sopra l’altro e smisero di baciarsi per qualche momento. Sasuke non voleva guardarla negli occhi,mentre lei guardava il soffitto. L’Uchiha decise di parlare.
-Vorrei chiederti tante cose…
-Dimmi.
-Non mi hai fatto finire la frase. Volevo sapere che rapporto avevi con Itachi. Ma ora,sinceramente non mi và di parlarne.
-Ti racconterò tutto quando avrai voglia di ascoltarmi.
-Hai un buon profumo.
-Anche tu.
Dopodiché rimasero in silenzio,sdraiati uno sopra l’altra,senza incrociare quasi mai gli sguardi. Ripresero a baciarsi,fino a quando lui non le sfilò le mutandine, conquistato dalla voglia di entrare nella ragazza.
-Ehm… ecco,non mi sembra il caso…
Commentò lei,bloccandogli la mano.
-Scusa, hai ragione. Non stavo più ragionando

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