C'era una volta George Weasley.
Ora non c'è più. Non fa altro che consumarsi nei ricordi distanti.
Tengo la mano di mio figlio.
Dopo un po' di ricerche scorgo King's Cross Station. Finalmente.Siamo a Londra.
Fred mi sorride, tutto eccitato, stringendomi la mano.
Ricambio. Anche lui non può vedermi in questo stato.
Nemmeno io mi riconosco più.
Varchiamo la soglia. Tanti, tantissimi babbani. Mi fa uno strano effetto.
Ed eccolo, quel binario che non vedevo da anni.
Roxanne, appesa al mio collo, si lamenta ancora.
Anche lei vuole andare ad Hogwarts con il fratello.
<< Roxanne, mancano un paio d'anni ancora >> rispondo tranquillo.
Poi continuo. << Rox, hai nove anni, puoi scendere? >> ridacchio, mentre fa peso sulle mie spalle.
<< No >> risponde sorridendo. << Perchè ti voglio bene >>.
<< Anche io Roxanne. Ma davvero, inizi a pesare >> . Rido.
La bambina scivola fino al pavimento, facendo un finto broncio.
<< Papà, non c'è un binario nove e tre quarti! >> mi richiama Fred.
<< Certo che c'è! >>. Poi mi abbasso e gli sussurro all'orecchio. << Te lo mostro subito! >>.
Con discrezione mi appoggio alla parete, e scompaio.
Tengo ancora le mani ai miei figli, che fanno subito lo stesso.
Che strano. E' la prima volta che arrivo sul binario. Senza Fred.
E' la prima volta che non sono lì a confabulare con Fred gli scherzi da fare a Piton, o quando inaugurare l'anno scolastico con i fuochi del Dottor Filibuster.
<< Papà, che forte! Sto per andare ad Hogwarts! >>. Fred si mette a saltellare.
Frugo nelle tasche, e prendo un sacchetto.
Lo metto nelle mani di Fred.
<< Fidati, ti serviranno >>. Strizzo l'occhio.
Mio figlio controlla il contenuto, e mi sorride. Caccabombe.
Gli scompiglio i capelli. E mi da un bacio sulla guancia.
Carichiamo il baule sul treno, e alla fine mi tocca lasciarlo.
E' la prima volta che vedo l'espresso per Hogwarts partire, senza Fred.
E tra i singhiozzi di Roxanne, e lo sbuffo che emette il vapore, vedo Fred andarsene un'altra volta.
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