Una su un milione..

di _TheDarkLadyV_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il mio inizio a Bossier City ***
Capitolo 2: *** Un giorno di ordinaria pazzia ***
Capitolo 3: *** La festa di Halloween ***
Capitolo 4: *** In un giorno qualunque ***
Capitolo 5: *** La magia del Natale ***
Capitolo 6: *** Start of something new ***
Capitolo 7: *** Perchè a me? ***
Capitolo 8: *** This is the human nature ***
Capitolo 9: *** Odio o amore? ***
Capitolo 10: *** Kisses don't lie ***
Capitolo 11: *** Don't be the reason ***
Capitolo 12: *** Sooner or later ***
Capitolo 13: *** Let me love you ***
Capitolo 14: *** La gelosia, la voglia e la pazzia ***
Capitolo 15: *** Sorprese ***
Capitolo 16: *** La gelosia, che brutta cosa! Parte uno ***
Capitolo 17: *** La gelosia, che brutta cosa! Parte due ***
Capitolo 18: *** Una su un milione.. ***
Capitolo 19: *** Love on Top ***



Capitolo 1
*** Il mio inizio a Bossier City ***


Solo una cosa prima di lasciarvi alla lettura:
" Per voi si va nel la pervesione dolente,
per voi si va ne l'eterno delirio mentale,
per voi si va tra la perduta gente ( io)..
Lasciate ogni speranza, o voi che leggete!"

Bene dopo la mia personalissima interpretazione del III Canto dell'Inferno di Dante vi lascio al mio nuovo esperimento premettendo che io purtroppo non conosco nessuno a parte il mio personaggio che scoprirete leggendo e che tutto è stato inventato di sana pianta durante le ore notturne.
Detto questo, buona lettura:)


Il mio inizio a Bossier City
Settembre 1988
Odio mio padre.
Ennesimo trasferimento ed ennesima città e tutto per il suo maledetto lavoro. Io non so cosa ci trova di così bello nel fare il poliziotto. Viene trasferito da un distretto all’altro con la stessa facilità con cui si respira e tutto per delle maledette promozioni di cui ne va fiero. Ormai io e mio fratello ci abbiamo fatto l’abitudine e non siamo più così tristi come le prime volte, perché abbiamo imparato che non dobbiamo affezionarci più alla gente che incontriamo come facevamo prima.
Sapevo che ci sarebbe stato un nuovo trasferimento, sapevo che ero troppo felice per poter condurre i miei diciassette anni come tutte le persone che hanno un po’ di stabilità. E dire che mi stavo davvero abituando ai ritmi di quella città che due giorni prima era la mia culla. Colpa di una super promozione che ha mandato mio padre su un altro pianeta per la felicità. Io e mio fratello Ryan ci siamo guardati e abbiamo sospirato. Avevamo subito capito che dovevamo andare a preparare i nostri bagagli. A volte mi chiedo perché li disfiamo se poi li vediamo di nuovo pronti per essere messi in auto.
Spero almeno che questa città sia bella, che la casa in cui andremo ad abitare sia comoda e che le persone siano gentili come quelle a cui mi ero un po’ affezionata.
Dopotutto sono stata in quella città per due anni e un minimo di legame c’è stato, ma ho fatto comunque di tutto per farlo affievolire. Lo so, sarò sembrata un’asociale ma almeno non sto soffrendo come Ryan, che ha dovuto lasciare Mary, la sua ragazza nonché la mia migliore amica per quei due anni davvero meravigliosi. Non devo pensarci perché così rischio di piangere come sta facendo mio fratello qui affianco a me.
Non so come comportarmi con lui perché è la prima volta che lo vedo in questo stato e ho paura che qualsiasi cosa dica sia quella sbagliata. Ha diciotto anni ma in questo momento mi sembra di vedere un bambino di cinque che piange per una caramella mancante o per un pupazzo rotto. Giuro che non vedevo mio fratello in questo stato da tempo immemore. È stato sempre allegro e ricco di pazzia.
Gli passo una mano sulle spalle e lo stringo a me. Inizialmente fa fatica ad accettare il mio aiuto silenzioso, colpa del suo orgoglio, ma poi si abbandona a me e piange.
“ Oh tesoro!” mamma si è appena voltata perché ha visto la piccola scena dallo specchietto retrovisore, ma è inutile tanto Ryan la manderà al diavolo così come ha fatto con papà. È un ragazzo molto impulsivo, ora ancora di più e io stessa ho leggermente paura di stare qui vicino a lui.
“ Mamma lascialo stare”
Ho cercato di dirlo nel tono più normale che la circostanza mi permette, ma credo di averlo detto con un po’ di acidità. Beh non è solo Ryan che sta male, anche io sono triste per aver lasciato quei pochi amici che avevo racimolato come conchiglie sulla spiaggia facendone una collana. Dio quanto mi mancano! Ma a differenza di mio fratello riesco ad avere più autocontrollo sui miei sentimenti.
“ Su Lynette non prendertela” dice mio padre continuando a guidare “ i ragazzi ce la faranno anche questa volta. Loro sono forti, vero ragazzi?”
“ Questa volta è diverso caro papà” risponde alterato Ryan “ tu non mi hai permesso di continuare a stare con Mary, la persona più importante per me!”
“ Su Ry sta calmo” gli sussurro anche se so che la sua rabbia non si calmerà. Ci vorranno almeno due giorni, ma credo che questa volta sarà diverso.
Mio padre non replica, forse perché sa che ne uscirebbe una guerra senza fine e il silenzio che si viene a creare è davvero nauseante e continua fino al nostro arrivo a Bossier City.
L’auto si fa spazio lungo le strade brulicanti di gente e poi svolta alcune vie arrivando in un bel quartiere con grandi case bianche e piccoli giardini che fanno da contorno. Mi sembra di essere circondata da case per bambole, e non so perché, sorrido. È la prima volta che, mettendo piede in una nuova città, sorrido da sola come una sciocca e senza sapere il motivo che mi spinge a farlo. Credo che sia per via di queste case e dell’atmosfera calma e serena che mi ispirano. Andrò a vivere in una casa per bambole e la cosa mi entusiasma e credo che la piccola tristezza che avevo si sia leggermente affievolita. Beh meglio così, perché non voglio restare triste per tutto il giorno e per quelli successivi. Scuoto la testa e mi affretto a seguire i miei che sono appena scesi dall’auto e mio fratello che ha preso quasi tutti i bagagli, lasciandomi solo una valigia che mi precipito a prendere perché sono davvero curiosa di sapere come sarà la casa dentro e soprattutto come sarà la mia camera. Spero che questa volta la camera sia singola, non voglio condividerla con mio fratello perché non sempre lo sopporto e poi non mi lascia mai a pensare ai fatti miei. Papà apre il cancello e poi senza parlare apre anche la porta che ci conduce in casa. È immensa e ben arredata e il tutto mi sa tanto di casa, quella casa confortevole con l’atmosfera piacevole che si respira a Natale. Corro a vedere le altre stanze e scopro che tutte hanno grandi finestre da cui filtra una gran luce che evidenza il pulviscolo che invade l’aria. Ritorno verso l’ingresso dove ci sono le scale che portano al secondo piano e senza esitare le percorro e mi ritrovo in un grande corridoio composto da cinque camere e capisco subito che avrò la tanto sospirata camera tutta per me.
“ Ti piace la tua nuova camera Steffy?”
La voce di mio padre è dolce ed è quella che di solito utilizza quando cerca di farsi perdonare per quello che ci fa, ovvero farci spostare da una città all’altra con semplicità senza pensare ai nostri sentimenti. Beh la mia camera non è poi così speciale: muri bianchi, due finestre che danno sul giardino e mobili vari la rendono accogliente e molto più carina di quella che ho avuto in questi due anni. La cosa che mi rende per certi versi felice è che non la dovrò dividere con quel rompipalle di mio fratello e con le sue manie di mettere in ordine tutto ciò che trova fuori posto. A volte sembra mia madre, versione maschile!
“ Sì papà” dico sorridendo. Lo so di averlo già perdonato, anche se vorrei ucciderlo, ma ogni volta metto da parte l’egoismo e l’orgoglio perché in fondo con il suo lavoro cerca di non farci mancare niente.
“ Tesoro vuoi una mano?” mi chiede mia madre portandomi i bagagli.
“ No faccio sola” dico sorridendo anche a lei.
“ Come vuoi” mi dice “ però sei hai bisogno di una mano mi trovi in cucina.
“ D’accordo” rispondo, ma so che non la chiamerò. Farò tutto da sola come ho sempre fatto. In questi momenti preferisco restare sola per sistemare la camera perché così mi distraggo dai richiami del passato, quello che vissuto fino a pochi giorni fa. Sospiro e comincio a sistemare e non mi rendo conto che quando smetto ormai è buio.
La porta della camera proprio in quel momento si apre e vedo mio fratello.
“ Scendi che è pronta la cena” la sua voce è sepolcrale. Non faccio domande e lo seguo.
“ Eccovi!” esclama mamma cercando di essere allegra, ma è inutile tanto no riuscirà a stravolgere la situazione che si è venuta a creare. Ci sediamo e mangiamo tutti in religioso silenzio. Vedo che mio padre lancia delle occhiate furtive a Ryan, ma lui si è chiuso in un silenzio pesantissimo e credo che neanche tre settimane riusciranno a risollevarlo. Dio che macello!
“ Domani comincerete la scuola” dice mio padre sollevando gli occhi da Ryan.
“ Di già?” chiedo un po’ scocciata.
“ Non sei curiosa di conoscere i tuoi nuovi amici?”
“ Un po’..” dico.
Non parliamo molto. Il resto della sera lo trascorro in camera mia continuando a fare sotto e sopra. Sono agitata perché domani sarà il mio primo giorno di scuola e conoscerò altra gente.
Me lo sono imposta: non stringere forti amicizie perché rischi di stare male quando andrai via! Basta essere sempre un po’ fredda e tutto andrà per il meglio, o no?
No non andrà bene ne sono sicura!
“ Okay Steffy adesso a letto!” mi dico chiudendo gli occhi e buttandomi sul letto soffice.

******

“ Ecco a voi la scuola!” esclama mio padre. Siamo in macchina che si è appena fermata dinanzi ai cancelli della mia nuova scuola, mia e di mio fratello che sembra aver fatto sparire il broncio. Sembra curioso e credo che sia meglio così.
“ Bene scendete e andate a divertirvi!”
Prima di scendere dall’auto Ryan dice: “ papà è una scuola! Una sorta di carcere per poveri ragazzi senza colpa. Pensi che lì dentro ci si diverte?”
“ Intendevo dire fatevi tanti amici!”
“ Certo..” dice mio fratello in un sussurro. Apre lo sportello e subito sparisce, mentre io rimango e do un bacio a mio padre sulla guancia.
“ Tranquillo, Ry la smetterà con questo atteggiamento da bambino”
“ Sì hai ragione” dice lui sorridendo “ adesso però vai che sennò farai tardi”
“ Okay allora a dopo!”
“ A dopo!”
Esco dalla macchina e raggiungo mio fratello.
“ In che sezione andrai tu?”
“ Nella A che si trova al terzo piano” dico “ tu?”
“ Nella D al primo”
“ Guarda quanti ragazzi che ci sono lì!” esclamo indicando un gruppetto chiacchierino un po’ più in là “ vai a fare conoscenza! Sono sicura che sono tutti della tua età”
“ Lo penso anche io” dice Ryan scrutandoli “ preferisco restare qui”
“ Ciao!”
Sento una voce alle mie spalle. Mi volto e mi ritrovo un ragazzo leggermente più alto di me, molto magro e con un gran sorriso stampato in faccia.
“ Ciao..” dico cercando di sfoggiare uno dei miei sorrisi amorevoli.
“ Io sono Jared Leto” dice “ tu sei..”
“ Steffy Norton” ci stringiamo la mano senza smettere di sorridere.
“ Sei tu allora la nuova arrivata!” esclama.
“ Sì sono io” poi sentendo la presenza di mio fratello ancora lì mi volto e dico: “ e lui è mio fratello Ryan”
“ Ciao” dice mio fratello cercando di sorridere. Jared gli sorride e si stringono la mano.
“ Ehi Jay finalmente ti ho trovato!” una seconda voce nuova mi fa spostare gli occhi da Jared ad un altro ragazzo che si avvicina a noi con il volto esasperato “ sparisci in due secondi! Ma dove cavolo vai?”
“ Piccoli dettagli” risponde Jared “ comunque lei è Steffy e lui è suo fratello Ryan. Ragazzi lui è mio fratello Shannon”
“ Tuo fratello?” esclamo dopo aver stretto la mano anche a lui “ non sembra! Cioè non vi assomigliate molto”
“ Purtroppo è così” dice sospirando Shannon.
“ Ti capisco” dico “ anche io devo condividere una casa con lui”
“ Ehi!” esclama quasi offeso Ryan. Sorrido e tutti scoppiano a ridere. Come inizio non c’è male. Ad un tratto suona la campana, sintomo di tante ore di studio, beh non è che io abbia problemi. Diciamo che lo studio è una parte fondamentale di me, non sono proprio una secchiona, ma sono il tipo che se non si fa i compiti a casa muore.
“ Io vado in classe..” dice con aria mortifera Ryan e mi lascia sola in mezzo ad una folla scalmanata di gente. Ho perso di vista quel ragazzo, Jared. Chissà che via ha preso..
“ Quarta A, quarta A..ah eccola” finalmente trovo la mia classe. Dio mi sento un po’ nervosa. È sempre stato così e per certi versi dovrei essere abituata, ma invece non lo sono. Vedo che il professore è già dentro e sta chiacchierando amorevolmente con due ragazze. Mostra un comportamento giovanile e il ché non mi dispiace. Si volta e mi sorride.
“ Ragazzi seduti forza!” esclama allegro. Viene sorridendo verso di me e dice: “ tu sei Steffy giusto?”
“ Sì” dico ma credo che sia stato più un sussurro.
“ Io sono il professor Johnson e sono il tuo insegnante di storia e filosofia” poi si rivolge a tutta la classe e dice: “ ragazzi finalmente è arrivata la vostra nuova amica. Lei è Steffy e spero davvero che voi la facciate sentire come a casa. Se non lo farete, voleranno molte F quindi vedete voi come comportarvi” poi prosegue  “ ehi Leto fai spazio, Steffy si siederà vicino a te..”
“ Subito!” esclama sorridendo.
“ Bene Steffy puoi andarti a sedere” poi avvicinandosi al mio orecchio dice “ so che sei una studentessa modello, quindi per il bene dell’intera comunità cerca di fare il possibile per calmare quello scapestrato di Jared..”
Non posso far altro che sorridere. Devo ammettere che questo insegnante mi piace, è simpatico.
“ Cercherò di farlo, signore”
Mi da una pacca sulla spalla in segno di incoraggiamento e vado a sedermi vicino allo scapestrato Jared.
“ Bene tirate fuori i libri, forza!” il professore Johnson si allontana e mentre prendo dalla borsa il libro di filosofia Jared mi sussurra: “ non avrai mica intenzione di seguire la lezione?”
“ No avevo pensato di fare delle barchette di carta utilizzando questo libro per poi distribuirle ai ragazzi..”
Ridiamo.
“ Sei simpatica lo sai?”
“ Me lo dicono in molti” dico sorridendo “ ora però sarà meglio seguire la lezione, non ti pare?”
“ L’idea mi sembra buona, solo che sono tendente alla distrazione..”
“ Male!” sussurro.
“ Lo so, ma non posso farci niente”
“ Leto hai finito di dare fastidio alla signorina Norton?” il signor Johnson si volta e focalizza la sua attenzione su di noi.
“ Ehm..”
“ Mi stava appena dicendo dove siamo arrivati, perché avevo perso il segno..” spero che questa scusa vada bene. Il professore mi sorride e poi rivolto a Jared dice: “ sei stato fortunato signorino! Bene come dicevo..” riprende il suo discorso, mentre Jared mi guarda e dice: “ grazie”
“ Figurati” sorrido “ bene ora se non ti dispiace vorrei sentire cosa dice il signor Johnson e questo dovresti farlo anche tu..”
“ E va bene” apre il libro e dopo aver visto dal mio la pagina dove il professore aveva posato la sua attenzione, comincia a scarabocchiarlo. Io scuoto la testa e comincio a prendere appunti.
Il risultato finale?
Il mio libro è pieno zeppo di appunti presi a matita, sembra riscritto, invece quello di Jared è completamente ricoperto da segni e simboli strani che da lontano potrebbero sembrare degli appunti.
“ Ma tu non sei normale!” esclama vedendo il mio libro.
“ Senti chi parla!”esclamo “ almeno io ho scritto qualcosa di sensato”
“ Beh io ho dato spazio alla fantasia a differenza tua!”
“ Ma sentitelo! Ti ricordo che siamo a scuola e non ad una scuola di arte!”
Ci guardiamo con aria di sfida, ma due secondi dopo ridiamo come scemi. È simpatico, nonostante la sua svogliatezza. Suona la campana e ci trasferiamo nell’aula di scienze. Lì faccio la conoscenza di Marianne, con cui mi trovo davvero bene. Lei è come me, si applica alla lezione e la segue. Fortuna che non sono tutti come Jared!
“ Così a te piace storia”
“ Sì credo che sia una materia davvero affascinante” dice Marianne “ a te che materia ti piace?”
“ Beh non saprei, non ho un disciplina in particolare, ma credo che filosofia può essere messa al primo posto” concludo la risposta con un sorriso.
“ Come ti trovi seduta vicino a  Jared?” mi chiede.
“ E’ un po’ rompiscatole, ma credo che riuscirò a sopportarlo”
“ L’anno scorso ci sono stata io al tuo posto e stavo per impazzire..”
Ridiamo come due matte mentre lei mi spiega le varie scemenze che quel ragazzo combinava e le varie note che si è beccato. Sto instaurando un bel rapporto, ma devo ricordarmi di non affezionarmi a queste persone perché so che poi ci starei male, ma queste persone sono davvero simpatiche e amorevoli nei miei confronti e non so come mai ma per la prima volta mi sento felice già dal primo giorno. Sto respirando un’aria molto diversa e la cosa mi piace e mi spaventa allo stesso tempo. Ho paura che ciò che sto stabilendo vada a farsi fottere fra qualche mese.
“ Marienny mia!”
“ La smetti di chiamarmi così?”
“ Non dirmi che non ti piace come nome!” esclama Jared che ci ha appena raggiunti agli armadietti “ io lo trovo bellissimo”
“ Sì una meraviglia!” esclama Marianne alzando gli occhi al cielo.
“ Cacchio non si apre!” non riesco ad aprire il mio armadietto. Comincio a pensare di essere interdetta.
“ Aspetta ti aiuto io”
Jared dà un calcio alla porticina che immediatamente si apre.
“ Grazie” dico sorridendo.
“ Figurati” dice, ma ad un tratto la sua faccia si trasforma in una smorfia. Marianne si volta e io faccio altrettanto. Si sta avvicinando una ragazza molto magra e con lunghi capelli biondi, ma che sembrano d’oro. Ha un sorriso malizioso stampato sulle piccole labbra e si muove come una star. A me sembra una gallina, ma penso che lo sia perché la faccia di Marianne riflette il mio pensiero. Si avvicina a Jared e gli sussurra: “ scappa ci pensiamo noi”
Jared non se lo fa ripetere due volte e va via. Io guardo confusa Marianne e dico: “ ma che succede?”
“ Quella è Cloe ed è la ragazza di Jared, ma attualmente Jared ha deciso di rompere solo che miss bellezza non vuole sentir ragione e ogni volta che lo incontra per i corridoi gli si attacca come una sanguisuga, perciò se viene qui e chiede di lui, noi risponderemo che non sappiamo dove sia..”
“ Okay capo messaggio ricevuto” dico sorridendo. Nel frattempo metto da parte filosofia, scienze e geografia per prendere i libri di matematica e chimica.
“ Salve ragazze!”
Mi volto e vedo che Cloe è vicino a noi seguita da un’altra ragazza.
“ Ciao” dico.
“ Oh ma tu devi essere la ragazza nuova!” esclama sorridendo.
“ Sì sono Steffy”
“ Piacere Cloe”
Dopo le presentazioni si rivolge a Marianne e dice: “ avete visto Jared da queste parti?”
“ No, è scomparso appena siamo usciti dall’aula” dice Marianne.
“ Oh va bene” il tono di voce di Cloe indica la delusione più assoluta “ se lo vedete ditegli che lo sto cercando”
“ D’accordo” dico sorridendo.
“ Andiamo in cortile” dice Marianne. Annuisco e la seguo pensando a quello che ho appena visto e sentito.
“ Marianne?”
“ Chiamami Mary” dice sorridendo.
“ Okay, ehm Mary ma Jared l’ha detto a Cloe di voler chiudere?”
“ Ehm ecco penso di No..”
“ Ma è scemo?!”
“ Io non sono scemo!”
Ho rischiato di avere un infarto.
“ Sì che sei scemo, mi hai fatto prendere un colpo!” esclamo “ lo sai che non è normale presentarsi all‘improvviso?”
“ Ti ho spaventata?”
“ No per niente”
“ Scusa” dice grattandosi in modo distratto il capo.
“ Jay ma quant’è che glielo dirai?” chiede Marianne riferendosi a Cloe.
“ A fine lezione glielo dico”
“ E’ una settimana che dici così, ma poi scappi appena la vedi” lo rimbecca Marianne.
“ Oggi lo faccio sicuro” dice deciso.
“ Speriamo” Marianne sospira.
“ Tranquilla lo farò..”
Ad un tratto si avvicina un ragazzo davvero carino e subito Jared gli salta addosso.
“ Canaglia, mi devi una partita!” esclama mentre fa finta di massacrarlo.
“ Ehi calma!” dice quel ragazzo ridendo. Mi guarda e io credo di essere arrossita lievemente. I suoi occhi verdi sono davvero belli!
“ Chi è questo zuccherino?”
“ Lei è Steffy, la mia nuova amica..” dice Jared scendendo dalle sue spalle.
“ La nostra nuova amica..” lo corregge Marianne sorridendomi. Che fortuna! Due amici ed è ancora il mio primo giorno di scuola. Vorrei essere felice eppure ho paura di esserlo.
“ Steffy lui è Gus!”
“ Il piacere è tutto mio” dice sorridendo Gus. Credo che il mio cuore abbia perso un battito.
“ Io vado” dice ad un tratto Gus “ Dainha mi sta aspettando”
“ Vai, ma sappi che ti tengo d’occhio ragazzo!” esclama Jared.
Gus alza il dito medio e sorride.
“ E’ fidanzato?” chiedo con non curanza mentre lo vediamo andar via.
“ Sì” risponde Marianne sospirando. Vedo che anche su di lei fa un certo effetto.
“ Ti piace?” le chiedo.
“ Da morire!” esclama “ lui è bellissimo..”
“ Vorrai dire perfetto” dico osservandolo.
“ Sì, direi che perfetto va bene”
“ Ehi! Vi siete dimenticate di me! Del vostro Jared! Ma come fate a sbavare dietro a quel deficiente?”
Sia io che Marianne siamo troppo prese ad ammirare Gus che ride e scherza abbracciando Dainha, per ascoltarlo. Che ragazza fortunata!
“ Basta fissarlo!” esclama quasi urlando Jared, notando che nessuna di noi lo degna di uno sguardo.
“ Sei geloso?” chiede Marianne sorridendo.
“ Può darsi..”
“ Su entriamo che è suonata la campana”
Jared si muove lentamente mantenendo la faccia offesa.
“ Sei ancora arrabbiato?” chiedo sorridendo.
“ In vita sua Jared ha sempre voluto attenzioni!” esclama Marianne “ lo conosco dall’asilo e anche a due anni cercava le attenzioni di tutti”
“ Mi stai disegnando come una diva! Steffy non ascoltarla io non sono così!”
“ Sì certo, se tu non sei così io sono Miss Universo!”
Io li guardo e mi metto a ridere di cuore. Anche loro lo fanno dopo un po’. Entriamo in classe pronti per la lezione di matematica.
Devo ammettere che la lezione non è difficile e in poco tempo riesco a memorizzare tutto.
“ Adesso fate questi esercizi così imparate a padroneggiare la lezione appena ricevuta”
Mi metto subito all’opera. Stranamente Jared è silenzioso e la cosa mi preoccupa. Nonostante sia il primo giorno non ha fatto altro che parlare e sinceramente sento un po’ la mancanza delle sue scemenze.
“ Ehi come mai non parli?”
“ Non so come dire a Cloe che la lascio”
Poso la matita sul banco e rivolgo tutta la mia attenzione su di lui.
“ Per prima cosa devi essere molto delicato. Seconda cosa non devi partire subito dicendo io ti mollo perché non mi va di stare con te. Devi esporre in maniera chiara i motivi che ti hanno spinto a non volerla più al tuo fianco. Devi essere gentile, ma deciso allo stesso tempo”
“ Non ci riuscirò..”
“ Non è mai facile lasciare qualcuno perché si ha paura di fargli del male, ma di certo non si può vivere male solo perché non si riesce a fare quel passo”
Jared mi guarda e facendo un bel respiro dice: “ hai ragione..”
Gli prendo la mano e dico: “ Cloe capirà..”
Lui mi sorride e annuisce.
“ Ti sei calmato adesso?”
“ Direi di sì..”
“ Bene allora possiamo fare matematica..”
“ Ma tu sempre allo studio pensi?”
“ No, ma si dà il caso che la professoressa ci ha assegnato dei compiti da fare e io non vedo il motivo per non farli..”
“ Lo sai che sei pesante?” esclama Jared “ simpaticissima, questo sì, ma ei anche pesantissima”
Scoppio a ridere mentre mi metto al lavoro. Ad un tratto mi sento scuotere il braccio.
“ Che c’è?” sussurro.
“ Ehm io non ho capito niente di quello che la signorina Cooper ha spiegato..”
“ Tranquillo te lo spiego io..”
Sorridiamo e ci mettiamo all’opera.

******

“ Sono stata davvero bene con voi”
“ E noi con te!” esclama Jared seguito dall’assenso di Marianne.
Io sorrido e ad un tratto mi ritrovo Ryan in compagnia di Shannon.
“ Sorellina!”
È di buon umore il ché mi fa rilassare. Capisco che anche a lui il primo giorno è andato bene.
“ Ry vedo che sei pimpante!”
Mi sorride e la stessa cosa fa Shannon.
“ Beh con Shan devi essere per forza pimpante”
Sorridono con aria complice.
“ Ehi che avete combinato?” chiede Jared curioso.
“ Cose che tu non puoi sapere!”
“ Ma Shan sono tuo fratello!”
“ Ma non sei maggiorenne!”
“ Shan abbiamo un anno di differenza, mica sono un bambino!”
“ Un anno è un anno!”
“ Su non litigate” dico entrando nel discorso. Ad un tratto noto Cloe e strattonando Jared lo faccio voltare. Lui deglutisce.
“ Su forza non farti prendere dal panico” e lo spingo in avanti.
“ Spero che se la cavi bene” dice Marianne.
“ Lo spero anche io..”
“ Beh io devo andare” dice “ c’è mio padre che mi aspetta”
“ A domani Steffy”
“ A domani Mary”
Mi sorride come non mai e va via.
“ Beh è il caso che vada anche io..” dice Shannon “ ho un appuntamento io!”
“ Smettila!” esclama mio fratello sorridendo.
“ Non preoccuparti che appena ritorno a casa ti chiamo così ti racconto tutto”
Sorridono e dopo essersi dati una pacca sulla spalla Shannon va via salutandomi con un gran sorriso e con l’occhiolino.
Sentiamo un suono e ci accorgiamo dell’arrivo di nostro padre. Sorridiamo e a razzo entriamo in macchina.
“ Vedo che siete molto allegri” nota mio padre “ quindi posso affermare che vi siete divertiti”
“ Sì!” esclamiamo insieme sorridendo.
Penso che dopotutto questo trasferimento non sia stato così male.
Spero solo che duri più degli altri..













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Capitolo 2
*** Un giorno di ordinaria pazzia ***


SalveH ragazzeH !!!
Grazie per l'attenzione che avete rivolto a questo delirio^^!! Oggi vi delizio con il secondo capitolo sperando che vi piaccia :)!!! Siccome vado di fretta non ho controllato tutto, quindi perdonatemi se ci sono degli errori/orrori U.U!!
BuonaH letturaH ;)



Un giorno di ordinaria pazzia
Ottobre 1988
È giunto ottobre e le cose vanno alla grande, soprattutto perché a mio padre non è arrivato nessuna chiamata o lettera riguardante un trasferimento e se non è arrivato nulla ora, posso stare tranquilla per altri mesi.
Come al solito ho mandato a puttane il proposito di essere distaccata con la gente del posto, e ora sono circondata da un bel gruppetto di amici, da cui spiccano maggiormente Marianne e Jared. Devo dire che con loro due ho legato molto di più, soprattutto con Jared, forse perché lui è molto diverso da me e ciò mi attrae: il suo modo di fare mi diverte e mi allontana dalla solita aria da saputella che ho.
La mia media è alta, ma nonostante ciò sono stata ripresa più volte dai professori perché sorpresa a parlottare con lui. Non dovrei farlo, ma è difficile ignorare una persona che parla di continuo e di moltissime cose che mi interessano.  Diciamo che poi tutta questa volontà di seguire i professori non ce l’ho e Jared l’ha fatto venire a galla.
Oggi devo andare da lui. È negato a matematica e siccome sono l’unica che in classe ha una media molto alta in questa materia, mi sono offerta di aiutarlo. Dopo aver preparato la borsa e sceso le scale, vado in cucina dove trovo mia madre intenta a preparare qualche sua ricetta deliziosa e sorridendo dico: “ mamma io vado!”
“ Dove?” mi chiede smettendo di tagliuzzare.
“ Da Jay per aiutarlo con matematica”
“ Va bene tesoro” dice sorridendo. Le vado vicino e le stampo un bacio sulla guancia mentre lei mi dice: “ fa la brava”
“ Sì, non ti preoccupare” dico sorridendo e prendendo la giacca esco per incontrarmi con l’aria tiepida del pomeriggio. Mi incammino da sola per la via quasi deserta, pensando che sicuramente con una bella giornata autunnale come questa quello sfaticato non vorrà lavorare. Mentre cammino svolto in un viale a destra e mi ritrovo nel suo quartiere. Mi dirigo verso casa sua e suono il campanello. Ad aprirmi ci pensa Constance.
“ Ciao Steffy!” esclama allegramente.
“ Ciao Constance” dico sorridendo.
“ Entra cara” e gentilmente mi fa entrare.
“ Jared è arrivata Steffy!” urla rivolta con lo sguardo verso un punto imprecisato dei piani alti e subito dopo sento un gran rumore seguito da passi rapidi che scendono la scalinata presentando il ciclone fatto a persona che mi sta sorridendo come non mai.
“ Eccoti!” esclama.
“ Bene io vi lascio” dice Constance sorridendo “ mi raccomando studiate”
“ Sì mamma!” esclama sospirando Jared “ vieni Steffy”
Come un razzo parte alla volta di camera sua e io lo seguo correndo.
“ C’è anche Ryan” dice sedendosi sul letto “ è in camera con Shan”
“ Sono sicura che non stanno facendo un bel niente” dico posando la borsa sulla scrivania.
“ Sbagli!”
“ Ah sì?” chiedo confusa estraendo i libri e quaderni che fanno comparire una smorfia sul volto di Jared.
“ Stanno giocando a carte e quello non è fare niente”
Ridiamo come due scemi e quando mi riprendo dico: “ bene signorino, al lavoro”
“ Va bene”
Restiamo un’ora buona a far di conto e la cosa mi risulta strana. Che Jared abbia avuto un abbaglio durante la notte?
“ Sì è giusto!” esclama balzando dalla sedia dopo l’ennesimo esercizio che gli faccio fare “ l’ho capito! L’ho capito!”
La sua reazione mi fa ridere come non mai.
“ Grazie davvero Steffy! Finalmente ho capito come andavano fatti questi cosi..”
“ Questi cosi hanno un nome Jay” dico seria.
“ Per due secondi puoi assecondarmi?”
“ Ma alla signorina Cooper non potrai parlare di “ questi cosi” quando ti interrogherà domani!”
“ So come si chiamano e poi domani andrò benissimo al patibolo!” esclama tutto contento. Sorrido nel vederlo così pimpante.
“ Bene adesso possiamo andare” dice sistemandosi la maglia e i capelli.
“ E dove?” lo sapevo che era troppo bello per essere vero! Jared non si smentisce mai.
“ In giro” risponde con semplicità.
“ Ma non abbiamo finito! Ti mancano due esercizi!” esclamo.
“ E che saranno mai? Tanto ho capito tutto!”
“ Non puoi dire che hai capito tutto quando io non ho finito la spiegazione!”
Sa che ho sempre ragione e così abbandonando l’aria vittoriosa, a passi lenti torna a sedersi vicino a me e sbuffando dice: “ e va bene, ma facciamo presto”
Sorrido e continuo la spiegazione da dove si era interrotta, nonostante Jared cerca di cambiare discorso.
“ La smetti di parlare a vanvera?” esclamo esasperata alzando per l’ennesima volta gli occhi dal quaderno.
Lui mi guarda e con aria seria dice: “ non è Jared Leto che parla a vanvera, è vanvera che parla a Jared Leto. Ti è chiaro?”
Lo fisso per due secondi e poi scoppio a ridere. Possibile che questo ragazzo debba sempre fare lo scemo? Sì credo che sia possibile.
“ Comunque Gus si è lasciato con Dainha..” dice ad un tratto ritornando davvero serio. Per poco non mi viene l’infarto. Il mio cuore sta per scoppiare! Davvero Gus si è lasciato? Mio dio non ci credo. È dal primo giorno di scuola che gli vado dietro sapendo che per me è irraggiungibile. Non so perché io abbia parlato della mia cotta con Jared, cioè lui è un ragazzo e di solito confessioni di questo genere si fanno alle amiche, eppure mi viene spontaneo aprirmi in questo modo con lui.
“ Da-davvero?”
Lui annuisce.
“ Lui non ne vuole più sapere di questa storia, e ieri gliel’ha detto alla dolce Dainha che gli ha fatto una sceneggiata. È davvero finita a quanto pare..”
I miei occhi sono lo specchio dei miei pensieri perché Jared sorride vedendo la mia faccia.
“ Ma stai pensando ancora a lui?”
“ E’ il mio pensiero fisso!” esclamo “ ora posso tornare a sperare”
Lui si avvicina a me con aria seria. Ma perché oggi fa il serio?
“ Ascolta Steffy, lui non fa per te, io lo conosco e non voglio che tu cambi per colpa sua..”
“ Ma io sarò sempre Steffy, nessuno può cambiarmi”
“ Si dice sempre così e poi alla fine per piacere a qualcuno si cambia..”
“ Tranquillo, io rimango sempre la stessa. Mi conosci no?”
Jared annuisce sorridendo.
“ Sei davvero sicuro che tutto sia finito?”
“ Quante volte te lo devo ripetere?”
“ Fino a quanto non riesco a crederci” dico sorridendo. Lui alza gli occhi al cielo e dice: “ su finiamo matematica”
Si vede proprio che al nome di Gus non capisco più niente. Questa volta è Jared che prende il posto del saputello, mentre io annuisco senza davvero ascoltare ciò che dice.
“ Okay non sei concentrata, quindi direi di smetterla, tanto abbiamo finito” dice mentre io ho lo sguardo perso nel vuoto. Ad un tratto mi ritrovo un cuscino in faccia ed è solo così che mi risveglio dal mio stato di trance e fulmino con gli occhi il mio caro amichetto che se la sta ridendo come non mai.
“ Scemo!” esclamo e prendendo l’altro cuscino cominciamo una guerra senza pari. Ci rincorriamo e ridiamo come pazzi mentre le piume ci investono in pieno. Ad un tratto cadiamo entrambi sul letto continuando la nostra lotta, coscienti del fatto che stiamo facendo un grande baccano.
“ Ehi ma che cavolo state facendo?”
In tutto quel macello riesco a vedere la figura di mio fratello Ryan sulla soglia della porta seguito da Shannon. Noi balziamo giù dal letto con i cuscini ancora in mano, decisamente mancanti di scuse.
“ Ehm..” dico come se quel suono bastasse.
“ Abbiamo finito i compiti a differenza vostra e ora per festeggiare il mio trionfo su matematica ci siamo presi il lusso di fare casino” dice Jared con aria saggia. Una piuma gli cade sul naso e io scoppio a ridere.
“ Siete fortunati che la mamma è uscita altrimenti erano guai per te signorino!” esclama Shannon sorridendo. Jared sorride e come se niente fosse lancia il cuscino a suo fratello che viene colpito nello stomaco.
“ Questo non dovevi farlo!” esclama Shannon che si scaraventa sul fratello.
“ Steffy aiutami ti prego!”
“ Subito!” e con l’altro cuscino mi scaravento su Shannon.
“ Ehi giù le mani da Shan!” esclama Ryan.
Ecco ci voleva solo mio fratello per chiudere in bellezza. Si scatena nuovamente la guerra e i colpi non risparmiano nessuno e il tutto si fa più divertente. Fortuna che Constance non c’è altrimenti ci avrebbe cacciati a pedate a iniziare da Jared.

****

“ Non correre!”
Ma tanto è inutile urlare, non si fermerà. All’orizzonte si sta presentando il tramonto e nonostante cominci a farsi tardi noi girovaghiamo per le strade deserte. Non so dove ha intenzione di andare Jared, ma io come al solito lo seguo nonostante vada nel buio. Non so davvero che cosa gli stia passando per la testa in questo momento.
“ Sei una lumaca!” esclama facendomi la linguaccia mentre corre come un pazzo. Che nervi! Comincio a correre e subito lo raggiungo e lo supero pure.
“ Beccati questa!” dico facendo la linguaccia. Sorride e subito dopo mi ritrovo le sue mani sui fianchi che mi spingono indietro.
“ Non vale!”
“ Sì invece!”
Dopo un po’ ci fermiamo per riprendere fiato, ma io non ho neanche il tempo per fare il primo respiro che lui riprende la corsa.
“ Ehi ma dove stiamo andando?” chiedo con quel poco d’aria che mi è rimasta nei polmoni.
“ Lo vedrai presto” mi dice “ tanto siamo arrivati”
Ci ritroviamo di fronte ad una villa davvero bella e con un grande prato. Io guardo confusa il paesaggio e avvicinandomi a lui chiedo: “ perché siamo qui?”
“ Vieni da questa parte” e seguendolo ci ritroviamo di fronte ad un piccolo muricciolo facilmente scavalcabile. Oddio che vuole fare?
“ Ehm Jay che vuoi fare?”
“ Scavalcare, mi sembra ovvio” e dicendo così si mette a cavalcioni sul muro. Mi tende la mano e dice: “ forza!”
“ Eh? Ma sei pazzo?”
“ Dai vieni!”
“ No, questa è proprietà privata e per giunta appartiene a dei ricconi che sicuramente avranno dei cani scorrazzanti per questo prato immenso!”
“ Hai finito di essere mia madre?” dice “ e poi qui non ci sono cani!”
“ Io non voglio morire giovane, né tanto meno essere rincorsa dalla polizia!” esclamo incrociando le braccia al petto.
“ Su non fare l’offesa” dice lui “ ti prometto che non ci succederà niente” e detto questo mi porge di nuovo la mano. Lo guardo con aria contrariata, mentre lui mi sorride come se volesse incoraggiarmi. È inutile resistere, ha sempre la meglio su di me.
“ E va bene!” esclamo prendendo la sua mano. Subito ci ritroviamo nella proprietà davvero enorme e davvero bella.
“ Facciamo un giro e poi ritorniamo qui okay?” dice lui.
“ Mi sembra ovvio, che volevi fare oltre a questo?”
“ Si potrebbero fare tante cose, ma per oggi ci limitiamo a questo”
Scuoto la testa e lo seguo. Ad un tratto corriamo sul prato cominciando a rincorrerci ridendo e scherzando come siamo soliti fare.
“ Aaah ma sei pazzo?” mi ritrovo a terra e lui e sopra di me.
“ Acchiappata!” esclama trionfante.
“ Ti do un po’ di vantaggio signorino, scappa perché stai per assaggiare la mia vendetta!”
Ma non  facciamo in tempo ad alzarci che getti di acqua partono da tutte le parti investendoci in pieno.
“ Oh mio dio! L’acqua è gelata!” esclamo “ prenderemo un accidente!”
Jared per tutta risposta comincia a correre con le braccia aperte imitando un aeroplano. Io sorrido e lo seguo. Mentre corriamo si ferma e mi dice: “ signorina mi concede questo ballo?” e mi offre la mano mentre i getti d’acqua che innaffiano l’erba e i fiori continua imperterrita.
“ Con molto piacere!” esclamo facendo un piccolo inchino e prendendo la sua mano. Ci muoviamo ridendo come scemi fino a quando non sentiamo abbaiare.
“ Cavolo!” esclamo “ Jay dobbiamo andare!”
“ Penso proprio di sì”
Cominciamo a correre e subito ci ritroviamo vicino al muretto ma è lì che incontriamo uno dei due cani che ci sbarra la strada. Jared si mette davanti a me come per proteggermi e rivolto al cane dice: “ ehm Fuffi?”
“ Fuffi è un nome per gatti” dico dietro di lui.
“ Ehm Bobby?”
“ Sì direi che può andare, ma tanto non potrà capirti!”
“ Io ci provo” dice “ ehm Bobby calmo eh? Noi non vogliamo farti del male. Ehm noi vogliamo solo passare, promettiamo di non venire più” parla molto lentamente e con molta calma e sembra che il cane si stia calmando, ma io ho paura comunque e il mio cuore è il testimone.
“ Su spostati!” esclama con calma. Il pastore tedesco fa un passo indietro, ma rimane ad osservarci. Bagnati, nei guai e sta arrivando anche sera. Cosa potrebbe andare ancora più storto? Vedo Jared abbassarsi molto lentamente e prendendo un sasso lo lancia il più lontano possibile. Fortuna che il cane appena vede quel gesto si catapulta dall’altro lato del prato lasciandoci il passaggio libero.
“ Forza muoviamoci!” esclama e dopo aver raggiunto il muretto lo scavalchiamo e usciamo dalla proprietà sani e salvi. Mentre Jared si sistema i vestiti gli do uno schiaffo fra capo e collo che lo induce a voltarsi verso di me esclamando: “ ahi!”
“ Ben ti sta!” esclamo seria “ fortuna che i cani non c’erano vero?”
“ E che ne sapevo io!”
“ Sei sempre il solito sconsiderato!”
“ Sì lo so!”
Ci guardiamo attentamente e poi scoppiamo a ridere.
“ E ora che facciamo?” chiedo quando ritorno seria “ siamo completamente inzuppati e il sole ci sta abbandonando”
“ Conosco un posto in cui possiamo accendere il fuoco”
“ Non dirmi che è quella casa abbandonata dove siamo andati con Marianne!” esclama orripilata.
“ Conosci altri posti dove poter accendere un fuoco senza correre rischi?”
Mi mordo un labbro cercando di trovare una risposta, ma non trovo nessuna soluzione.
“ Però mi prometti che non mi racconti storie di paura?” chiedo con l’aria di una bambina indifesa “ lo sai che ho paura”
Lui mi sorride dolcemente e dice: “ tranquilla non lo farò”
Mi prende per mano e sorridendo lo seguo.  La casa è lì imponente e così spoglia e rovinata che mi si gela il sangue a vederla.
“ Su entriamo” mi dice Jared e io annuendo poco convinta lo seguo. Appena entra si mette al lavoro per far venir su un fuoco decente e ci riesce, per fortuna.
“ Su avvicinati!”
“ Io ho paura di rimanere qui..” dico mentre mi avvicino al fuoco.
“ Tranquilla..” mi dice e sorridendo mi abbraccia.
“ Lo sai che sei scemo, vero?”
“ Certo e ne vado anche fiero”
Ridiamo mentre io riacquisto calore. Ad un tratto sento Jared starnutire e dopo due minuti lo faccio anche io. E ripetiamo la storia per cinque starnuti.
“ No non ci voleva!” esclamo “ questo è sintomo di raffreddore!”
“ Guarda il lato positivo” dice lui “ ce l’avremo insieme”
“ Sì, questa cosa mi consola”
Ridiamo e restiamo ancora lì ad asciugarci. Jared si guarda intorno e dice: “ dovremo esplorare questo posto”
“ Sì, ma quel giorno sarà molto lontano..”
“ Non dirmi che non ti sei divertita”
“ Beh devo ammettere che non mi è mai capitato di avere un amico come te” concludo sorridendo.
“ Allora mi sento onorato di essere il primo”
“ Ehi non ti gasare”
“ Già fatto”
Scuoto la testa e ritorno a guardare il fuoco pensando che domani saranno guai per il mio naso.


****

“ Che faccia!” esclama Marianne mentre entriamo in classe. Stanotte non ho dormito per niente e in più mi è venuto il raffreddore e il mio naso ha cominciato ad assumere il colorito rosso per le troppe volte che ho usato i fazzoletti.
“ Non ho dormito quasi per niente” dico in tono mortifero.
“ Hai saputo la novità?” mi chiede mentre appoggia il suo zaino sul banco.
“ Che novità?”
“ La scuola ha organizzato la festa per Halloween e si andrà in coppia”
“ E tu non hai problemi perché ci vai con Jordan” dico sospirando “ come ti invidio. Sai fate una bella coppia” concludo sorridendo. Lei mi sorride e dice: “ domani facciamo due mesi!” è davvero felice. Ad un tratto vedo Gus fare capolino nell’aula e mi rivolge un gran sorriso. Mi volto dietro pensando che l’avrà fatto a qualcun’altra e invece l’ha fatto a me. Oddio sto per svenire. Si avvicina a me e dice: “ ciao Steffy!”
“ Ciao!” la gola si è seccata ma in compenso l’aria assonnata mi è passata.
“ Hai visto Jared per caso?”
“ E’ fuori a parlare con Shannon”
“ Okay grazie dell’informazione” e facendomi l’occhiolino va via. Marianne si avvicina a me e dice: “ wow! Non te l’aspettavi vero?”
“ Già” ma nonostante mi sia rallegrata resta il fatto che non mi ha chiesto quello che immaginavo. Pensavo che era venuto da me per chiedermi di andare al ballo insieme e invece non è stato così. Che sfortuna!
Suona la campana e io sospirando mi vado a sedere raggiunta subito dopo da Jared che sta messo come me in fatto di naso e raffreddore.
“ Hai un fazzoletto?” mi chiede durante l’ora di storia “ io li ho finiti”
“ Ecco a te!”
“ Grazie”
Oggi le lezioni mi sembrano davvero pesanti e nonostante prendo appunti come una pazza, Jared continua a tentare di distrarmi dalla lezione.
“ Giochiamo?”
“ Jared è la terza volta che lo dici” dico sottovoce “ alla quarta ti affogo”
“ Dai tanto il signor Johnson sta leggendo!”
“ No”
“ Dai”
“ No”
“ Ma perché?”
“ Perché ci cacceremmo nei guai e per ora ne ho abbastanza di loro”
“ Noiosa!” esclama sottovoce.
“ Lo prendo come un complimento” dico ritornando con gli occhi sul libro. Jared continua a strattonarmi il braccio per tutto il tempo. Non si arrende mai!
“ Smettila!”
“ Una bella partita a Tris! Facciamo un partita a Tris e non ti scoccerò più”
Sospiro. Con quella faccia da coccolone mi sconfigge sempre. Sorrido e pronuncio la parola che non mi sarei mai sognata di dire: “ d’accordo”
“ Evvai!” esclama sottovoce gettando un’occhiata verso la cattedra. Il signor Johnson è immerso nella sua spiegazione quindi non ci sta vedendo.
Tutto il resto dell’ora la passiamo a giocare nonostante io continui a prendere appunti, anche se non sono sostanziosi come sempre. Quando usciamo dall’aula diretti alla mensa, Marianne ci lascia per andare da Jordan mentre noi ci dirigiamo al nostro solito posto. Più in là c’è Gus che ride e scherza con i suoi amici e io lo guardo sospirando.
“ Pianeta Terra chiama Steffy Norton!” esclama Jared facendomi ricadere nella realtà. Mi volto verso di lui è dico: “ sono brutta, faccio schifo e Gus non mi inviterà mai alla festa! Guarda Marianne! Lei si è bella e sistemata e io invece non riesco ad avvicinarmi neanche al ragazzo che mi piace!” concludo con aria sconfitta.
“ Ma che stai dicendo?” esclama Jared “ tu sei..insomma..ehm” sembra in imbarazzo “ hai una bella pelle..” conclude sollevato di aver trovato quella frase “ non tutte le ragazze hanno una bella pelle come la tua!”
“ Ho una bella pelle?” domando sorpresa.
“ Sì, insomma” continua ad essere imbarazzato “ diciamo che nella scala delle pelli la tua è al primo posto..”
Lo guardo e scoppio a ridere seguito da lui stesso.
“ Davvero?” dico riprendendomi.
“ Ehm sì” ride ancora e trascorriamo una pausa davvero spassosa.

****

Sto quasi per raggiungere l’auto dove mi aspetta papà. Ho salutato Jared e Marianne e sto aspettando che mio fratello finisca di parlare con Shannon. Quei due mi faranno impazzire! Mentre sospiro vedo che si avvicina a me Gus. Oddio svengo!
“ Ciao!” esclama sorridendo. Io lo guardo e per un attimo rimango incantata dai suoi occhi verdi.
“ Ehm ciao!”
“ Senti mi chiedevo se vorresti venire alla festa con me, domani”
Ho capito bene? Mi ha chiesto quello che ho sentito? Oh mio dio!
“ Ehm sì” mi schiarisco la voce e ripeto “ sì va bene” concludo sorridendo. Lui mi sorride e io faccio altrettanto anche se sono imbarazzata.
“ Okay allora ciao” dice.
“ Ciao Gus”
Rimango a guardarlo mentre si avvia con i suoi amici verso i cancelli della scuola. Si volta e mi sorride.
“ Ehi!”
La voce di mio fratello mi fa prendere un colpo.
“ Ah ehm sei pronto?” chiedo “ possiamo andare?”
“ Sì direi di sì” mi squadra per bene e prima di raggiungere papà mi blocca per un braccio e mi dice: “ chi era quel ragazzo?”
“ Un mio a-amico”
“ Sicura?”
“ S-sì” affermo.
“ E come mai io non lo visto mai con te?”
“ Perché..perché..perché..” sto cambiando colore.
“ Ho capito” dice lui “ ti ha chiesto di andare alla festa insieme, giusto?”
“ Sì..”
“ Bene se ti fa qualcosa lo ammazzo, quindi sappi che lo terrò d’occhio..” dice in tono serio.
“ Okay” dico sospirando. È il solito rompiscatole.
“ Ehi ragazzi vi decidete a salire?” dice mio padre dall’auto.
“ Arriviamo!” esclamo e subito entriamo in macchina.
Nonostante la protezione costretta di Ryan mi sento davvero felice. Devo dirlo a Jared appena posso!














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Capitolo 3
*** La festa di Halloween ***


Salve mie dolci donzelle!!!
Eccomi qui per il seguito di questo delirio ^^!!!
Che cosa succederà???
Scopritelo solo leggendo :)!!!




La festa di Halloween
31 ottobre 1988
Oggi sono particolarmente felice e questo, preciso che non mi è mai successo. È come se all’improvviso tutto stesse andando nella maniera che ho sempre desiderato. Spero che questa sensazione continui per tutta la giornata  e per tutta la notte, visto che c’è la festa e io devo ancora assorbire il fatto che ci andrò con Gus e ciò non mi sembra vero. Sto camminando con Marianne diretta a scuola. Questa volta ho deciso di andare a piedi perché non avevo voglia di vedere su di me lo sguardo indagatore di Ryan che ormai controlla ogni mio passo e gesto. Per colpa sua ieri non ho potuto chiamare nemmeno Jay per dirgli la novità e mi sono dovuta rintanare in camera mia a studiare come una matta.
“ Sono davvero felice per te tesoro!” esclama festosa Marianne appena glielo dico.
“ Io non ci posso credere ancora!” dico sorridendo. Sento che oggi nulla andrà storto e per come ho iniziato la giornata nulla potrà cambiare il mio umore. Faccio una giravolta mentre respiro a pieni polmoni l’aria circostante e questo suscita in Marianne una risata allegra.
“ A proposito stasera vieni da me che ci prepariamo insieme” dice mentre io saltello come una scema.
“ Certo!” esclamo “ allora ci trasformiamo in due vampire?”
“ Sì e saremo le più belle vampire che esistano sulla faccia della Terra!” esclama Marianne felice come non mai. È inutile chiedersi come mai tutta questa felicità, perché il motivo del suo umore alle stelle è Jordan. Quei due non fanno altro che stare insieme ogni momento della giornata e per me comincia ad essere difficile avere la sua presenza fissa e stabile come quella di Jay.
Appena arriviamo a scuola Marianne va diritta da Jordan dicendomi: “ ci vediamo dentro così ci perdiamo nei particolari dei trucchi e del costume da indossare stasera”
“ Okay” dico sorridendo, ma appena va incontro al suo innamorato sospiro. Lo so, magari sono egoista, ma comincio ad odiare quel Jordan che ogni giorno mi fa stare sempre più lontana dalla mia Marianne. Scuoto la testa mentre li vedo scambiarsi un tenero bacio ed entro nel carcere minorile diretta nella mia classe.
Entro in classe e trovo Jared e Victor parlottare vicino al mio posto. Li sorrido mentre mi avvicino e tutta contenta esclamo: “ buongiorno ragazzi!”
“ Ciao..” risponde mogio Jared, mentre Victor mi dà l’aria di uno che stia pensando intensamente alla soluzione di un rompicapo. Li osservo per un po’ mentre appoggio la borsa a terra.
“  Calma eh? Siete troppo pimpanti e questa felicità vi porterà all’infarto!” esclamo scherzosa.
“ E’ un momento difficile” dice Victor ritornando sulla Terra. Poi rivolgendosi a Jared dice: “ Jay dobbiamo sbrigarci o tutte le ragazze più sexy verranno invitate e di certo io non voglio andarci con una come Blair Marshal!”
Jared lo guarda disgustato e scuote la testa.
Io li guardo ed esclamo innervosendomi: “ che avete contro quella ragazza?”
Odio quando si lasciano intendere offese gratuite nei confronti di gente che non ha nessuna colpa.
“ Steffy ma l’hai vista?” mi chiede Jared “ inviteresti una così ad una festa o anche solo per farci un giro?”
Sbuffo e sedendomi tiro fuori il libro che ieri ho preso in prestito dalla biblioteca per una lettura leggera e sospirando dico: “ uomini!”
Ho detto uomini e ho detto tutto! Loro non capiranno mai che non conta solo la bellezza esteriore ma anche quella interiore, anzi vale molto di più quella perché la bellezza tende a sparire con il tempo, mentre la nobiltà d’animo rimane. Ma si sa che questi ragazzini hanno gli ormoni sviluppati peggio dei venti di un uragano quindi è inutile spiegarlo quando non lo capiranno o si ostineranno a non capire. Sento i loro sguardi su di me e poi Jared mi fa sobbalzare dicendo: “ Steffy!” l’ha detto come se fosse stato colto da un attimo di ispirazione. Quando fa così ho paura. Alzo gli occhi dal libro e dico: “ esatto quello è il mio nome..”
“ Steffy!” esclama Victor con la stessa faccia di Jared. Ma che li prende ad entrambi?
Chiudo il libro e li fisso dicendo: “ ma che avete voi due?”
“ Steffy tu sei una ragazza!” esclama Jared vittorioso. Ora il mio sguardo è soltanto per lui.
“ Però che occhio..” dico sarcastica, aprendo di nuovo il libro e ritornando a leggere scuotendo la testa.
“ Vorresti venire alla festa con me?” dice tutto d’un fiato Victor come se stesse facendo una gara. Forse fa così perché voleva anticipare quello che stava per dire Jared.
“ Caro Victor, Steffy verrà con me alla festa” risponde risoluto Jared sorridendomi.
“ Senti Jay tu sicuramente troverai qualcuna, la bellezza non ti manca e tutte ti cadono ai piedi, quindi per favore lascia Steffy a me!” lo implora Victor.
“ Non se ne parla” dice Jared cocciuto.
“ Ehm ragazzi..” cerco di schiarirmi la voce per entrare nel loro piccolo litigio.
“ Jay per favore!”
“ Ho detto di no!”
“ Ragazzi?”
“ E’ inutile Victor che fai quella faccia tanto è deciso: Steffy viene con me”
“ Ma..”
“ RAGAZZI VOLETE STARMI A SENTIRE?” dico quasi urlando. Fortuna che le lezioni ancora non cominciano e che in classe non ci sono tanti ragazzi, quindi ho evitato una delle mie solite figure. Entrambi si bloccano e mi fissano: Jared ha ancora l’indice alzato puntato contro Victor mentre Victor ha le mani congiunte come se stesse pregando un santo.
“ Grazie dell’attenzione” dico respirando “ dovete sapere che io ho già un accompagnatore quindi sono spiacente ragazzi ma non posso accompagnare nessuno dei due anche se mi avrebbe fatto piacere” concludo con un sorriso. Entrambi si guardano e poi ritornano su di me.
“ Non ci credo..” dice Victor.
“ A cosa non credi?” chiede Jared.
“ Che lei è stata invitata!”
“ E cosa avrebbe di sbagliato per non essere invitata?” chiede leggermente inalterato Jay. Victor deglutisce sotto al suo sguardo folle e dice: “ ni-niente!”
“ Bene” dice secco Jared. La campanella suona e questo permette a Victor di sgattaiolare via dalla nostra vista per andarsi a sedere in fondo.
“ Buongiorno ragazzi!” esclama la professoressa di geografia.
“ Si può sapere con chi ci vai?” mi chiede Jared mentre ci sediamo e apriamo i libri.
“ Con Gus!” esclamo felice dimenticandomi per un attimo che sono a scuola. Lui si blocca a quella parola e mi guarda scioccato.
“ Con chi ci vai?”
“ Con Gus!” esclamo sottovoce. Lui non parla e ciò mi manda in confusione.
“ Ehi perché non parli?”
“ Perché è davvero strano tutto questo”
“ Cosa vorresti dire?”comincio ad imbestialirmi.
“ Che Gus avrà uno scopo se te l’ha chiesto!”
“ Ma perché ogni volta che parliamo di Gus tu pensi che abbia cattive intenzioni con me?”
“ Perché lo conosco” risponde con semplicità.
“ Sei solo geloso, perché io ci vado con qualcuno e tu no!”
“ Io non sono geloso!” esclama guardando di sfuggita verso la cattedra “ io ti voglio bene e non voglio che ti succeda qualcosa di male! Gus è un fottutissimo deficiente e non fa per te!”
“ Senti io alla festa ci vado con lui e tu non potrai farmi cambiare idea!” prendo il libro e sprofondo nelle sue pagine, ignorandolo per tutto il resto del tempo.
“ Scusa” mi sussurra all’orecchio avvicinandosi all’armadietto. Continuo a sistemare le cose senza guardarlo.
“ Steffy sei pronta?” mi chiede Marianne appena si scolla da Jordan che si avvia con i suoi amici fuori in cortile.
“ Un attimo!” chiudo l’armadietto e mi volto verso Jared che è decisamente triste. Gli sorrido e lo abbraccio.
“ Ma certo che ti scuso!” dico al suo orecchio “ sei il mio migliore amico e so che tu vuoi tutto il bene possibile per me. Scusami tu invece, mi sono comportata come una bambina”
“ Ma tu sei una bambina” dice sorridendo e staccandosi da me.
“ Scemo!” esclamo.
“ Steffy!” mi chiama Marianne “ vuoi muoverti?”
“ Un momento!” ripeto.
“ Che dovete fare voi due?”
“ Dobbiamo decidere i trucchi per il viso da utilizzare e tutto il resto, cose tra donne che tu non puoi capire“ concludo sorridendo. Lui mi guarda contrariato, ma basta una mia linguaccia per farlo sorridere.
“Alla fine con chi ci vai alla festa?” gli chiedo avviandomi verso Marianne con lui accanto.
“ Con Victor..”dice mettendosi le mani sulla testa e camminando spensierato.
“ Con Victor?” ripeto confusa.
“ Beh non abbiamo trovato nessuna che ci andasse a genio e quindi abbiamo deciso di andare insieme nonostante sia una cosa insolita..”
“ Beh farete conquiste alla festa” dico “ ne sono sicura”
Sorridiamo e ci avviciniamo a Marianne.
“ Finalmente!” esclama.
“ Scusami per il ritardo” dico sorridendo.
“ Bene allora io vi lascio alle vostre cose” dice Jared sorridendo “ mi raccomando Marienny mia fai la brava e anche tu testolina buffa” dice scompigliandomi i capelli. Vorrei inseguirlo, ma Marianne mi ferma e dice: “ vuoi o non vuoi essere una vampira stupenda stasera?”
“ Okay la smetto” dico sospirando, mentre vedo Jared scomparire tra la folla di giovani in preda a grandi risate. Vorrei tanto raggiungerlo, ma al momento devo pensare a ciò che si prospetta per me stasera. Gus! Io andrò alla festa con Gus! Per un attimo rimango in un mondo tutto mio, e solamente il suono della campana che annuncia la fine dell’intervallo mi fa ritornare alla realtà dove vedo Marianne accanto a me muovere la bocca formando parole che non ho sentito e che ho fatto finta di ascoltare continuando ad annuire senza sapere a cosa ho detto sì.
“ Allora è deciso” dice sorridendo Marianne. Cosa è deciso? Cavolo non ho sentito niente.
“ Ehm Marianne, cosa è deciso?” dico alzandomi dalla sedia diretta verso l’aula.
“ Che ci penso io a truccarti!” esclama “ l’ho detto tre volte! Tu devi solo procurarti il cerone, per il resto ci penso io!”
“ Oh ehm giusto..”
“ Certo che Gus ha un effetto assurdo su di te” dice osservandomi. Io arrossisco senza dire una parola.
“ Sei sicura che sia il tipo giusto?”
Ci risiamo. Ma per caso questa è una congiura ordita dal piccolo Lord Leto nei miei confronti?
“ Mi sembri Jared” dico.
“ Anche Jared lo pensa?” esclama Marianne.
“ Shh abbassa la voce” sussurro mentre i ragazzi ritornano in classe “ vuoi che Don Leto venga qui a rifarmi la predica?”
“ Scusa” dice abbassando la voce “ ma vedi, nonostante sia contenta per te, ho paura che possa succederti qualcosa..”
“ Tranquilla non succederà nulla” dico sorridendo. Nel frattempo noto che Jared sta tornando con alle calcagna Victor e dico: “ sta ritornando quindi parliamo d’altro”
“ Okay”
“ Ehi che cosa state combinando?” esclama Jared avvicinandosi a noi.
“ Ehm niente!” esclama Marianne.
“ Stavamo semplicemente parlando del più e del meno..” dico con il tono più amabile che può venir fuori. Jared mi lancia un’occhiata penetrante che mi sta mettendo in imbarazzo.
“ La smetti di guardarmi così?” dico.
“ Faccio finta di crederti” conclude sorridendo.
“ Grazie vostra maestà..” dico facendo un piccolo inchino. A volte mi chiedo come farei senza di lui.

****


“ Sei perfetta!” esclama Marianne dopo aver finito di sistemarmi il mantello. Sono vestita di nero e quasi non mi riconosco allo specchio. Riesco a riconoscere solo i miei occhi color nocciola, per il resto i miei capelli neri tirati dietro e il mio volto bianco con un po’ di trucco intorno agli occhi e i miei canini affilati, nascondono la Steffy che ero un’ora prima. Mi giro e rigiro davanti allo specchio e quando ritorno con gli occhi su Marianne dico: “ ma tu sei un genio!”
“ Non è vero” dice sorridendo. Lei si è preparata molto prima di me soprattutto per sperimentare le varie combinazioni di trucchi e abiti, per poi preparare in modo sicuro me.
“ Direi che possiamo andare” dico facendo svolazzare il mantello. Fra tutto ciò che ho addosso, il mantello è quello che mi piace di più.
“ La smetti di tormentarti il mantello?” esclama Marianne accanto a me, osservandomi mentre tra le vie illuminate dai lampioni continuo a giocare con il mantello. Le sorrido e continuiamo a camminare, nonostante il mio cuore cominci a battere all’impazzata. Fra pochi minuti, o meglio, secondi vedrò Gus! Arriviamo davanti scuola e scorgo subito Jared in veste di morto che cammina insieme a Victor vestito allo stesso modo. Sono in compagnia di Ryan e Shannon, due mostri indescrivibili. Loro quattro insieme altri pochi ragazzi fanno parte del gruppo che ha deciso di divertirsi senza accompagnare nessuno. Ci avviciniamo e subito Jared esclama: “ ma che belle vampire!”
Gli sorrido e non so perché ma con quel complimento mi sento leggermente in imbarazzo e c’è da dire che con Jared non è mai successa una cosa del genere.
“ Grazie caro zombie” dice Marianne dandogli una pacca sulla spalla.
“ Ehi fai piano!” esclama lui “ così rischio di rompermi!”
“ Oh che sciocca, mi ero dimenticata questo piccolo particolare!” esclama in modo tragico Marianne e io scoppio a ridere. Vedo mio fratello lanciarmi occhiate che fanno intendere il voler ammazzare Gus il prima possibile. Mio fratello è geloso di qualsiasi persona di sesso maschile che si avvicini a me con intenzioni diverse dall’amicizia. Per tutto il pomeriggio ho cercato di spiegargli che Gus non è il mio fidanzato, ma un semplice ragazzo che ha voluto accompagnarmi al ballo. Credo che avrebbe voluto di gran lunga che ci andassi con Jay; l’avrei fatto se Gus non mi avesse invitato. Nel frattempo Shannon ci lascia per due secondi, giusto per recuperare dalle viscere dei corridoi un suo amico, mentre Victor e Marianne entrano dentro per incontrare gli altri. A rimanere fuori ancora per qualche momento siamo io, Jay e mio fratello. Mi avvicino a lui e dico: “ tranquillo Ry me la so cavare da sola”
“ A me quel tizio non mi piace” sentenza per l’ennesima volta a braccia conserte. Jared si avvicina e dice: “ Ry tranquillo ci penserò io a tenere sott’occhio Steffy, pensa a divertirti insieme a mio fratello”
Ecco ci mancava Jared in versione padrino per completare la serata, ma la cosa non so perché mi fa sorridere e in un certo senso mi tranquillizza. Sapere che ci sarà Jared mi rende meno ansiosa.
“ Bene allora è deciso” dice mio fratello sorridendo “ mi fido di te Jay”
Sorrido. Lo so per certo: Ryan adora Jared, gli sta molto simpatico, ma dopotutto a chi non sta simpatico questa peste?
“ Entriamo?” chiedo vedendo che gli altri ragazzi si avvicinavano all’entrata.
“ Direi di sì” dice Jared.
“ Voi andate” dice mio fratello “ non sopporto molto le feste. Resto un po’ qui aspettando Shan con Chuck e poi entro”
“ Okay” diciamo in coro io e Jay e poi entriamo dentro. C’è un mucchio di gente e il mio cuore pian piano comincia a perdere colpi. Ho paura di vedere Gus.
“ Vedrai che ti divertirai” mi dice Jared sorridendo.
“ Lo spero” dico sorridendo a mia volta. Mentre sono lì accanto a Jared e Victor vedo un ragazzo farsi spazio tra la folla chiacchierina e subito il mio cuore si ferma. A crearsi un varco in mezzo a tutti quei ragazzi è stato Gus. Eccolo lì, vestito anche lui da zombie, che mi sorride e viene verso di me. Nel frattempo mi giro per vedere se Jared è ancora vicino a me, ma non c’è. Si è dissolto in un secondo. Senza Jared mi sento priva di coraggio e nonostante io ricambi il saluto di Gus, ho paura di stare con lui, forse perché è la persona che mi piace e con cui vorrei fare bella figura. Beh non vorrei risultare noiosa, impacciata oppure troppo timida, caratteristiche mi assumo nel momento in cui sono a contatto con ciò che non so gestire. Mettiamo che sul piano dei ragazzi non sono molto afferrata e credo che sia molto imbranata, anzi non credo, lo sono.
“ Che bella vampira!” mi dice all’orecchio poiché la musica assordante ci evita di parlare in modo normale.
“ Grazie” dico sorridendo. Per un minuto folle sento la necessità di scappare, di allontanarmi da questa situazione quasi irreale. Forse questo è solo l’effetto delle mie paure.
“ Ti va di ballare?” mi chiede e io annuisco così ci trasferiamo in pista. Anche se mi tiene fra le sua braccia continua a guardare in direzione dei suoi amici che ridono come zoticoni ignoranti e nonostante io stia cercando di istaurare un dialogo non mi degna di uno sguardo, preso com’è a guardare nella direzione delle altre ragazze. Ma perché si sta comportando così?
Ad un tratto, quando smette di fissare altra gente comincia a parlare con me delle sue grandi vittorie come capitano della squadra di calcio più popolare della scuola elencandomi fino alla noia tutti gli schemi che li portano alla vittoria. Credevo che fosse modesto, ma sta risultando un pallone gonfiato. Che delusione!
“ Naturalmente io sono il migliore e nella mia squadra accetto solo chi è in gamba come me. Beh non c’è nessuno come me, ma almeno qualche elemento buono l’ho trovato..”
Mentre parla cerco con lo sguardo Jared che trovo a ridere e scherzare con un paio di ragazze. Almeno lui si sta divertendo. Gus nota che sto osservando Jared e dice: “ per esempio uno come Jared non lo prenderei mai in squadra. È una vera schiappa, ma non solo nel calcio, anche in fatto di ragazze. Si è lasciato sfuggire uno zuccherino come te, un vero imbranato..”
A quel punto un forte nervosismo mi parte dalla testa e si dirama in tutto il corpo. Nessuno si deve permettere di dire determinate cose su Jared! Mi allontano dicendo.
“ Jared non è una schiappa ne tanto meno un imbranato” esclamo offesa “ lui è il miglior amico che si possa avere e di certo non è un pallone gonfiato come te!” mi allontano dalla sua presa e vado via dalla pista. Con la coda dell’occhio mi accorgo che Jared mi sta guardando ma non ho intenzione di andare da lui, bensì vado fuori poiché ho bisogno di aria, e la prima cosa che faccio è quella di togliermi i canini finti. Mi ritrovo nel corridoio deserto e subito sento qualcuno dietro di me. Pensando che sia Jared mi volto e invece mi ritrovo Gus. Faccio finta di  non averlo notato e continuo a camminare, ma questa volta devo bloccarmi per forza perché mi ha afferrato con presa salda il polso. A quel punto i nostri visi sono pericolosamente vicini e io no posso far altro che deglutire persa nei suoi occhi.
“ Scusami” dice “ non volevo farti arrabbiare e soprattutto non volevo parlare male di Jared..”
“ Ma l’hai fatto”dico cercando di liberarmi dalla sua presa, cosa che risulta impossibile. Continuo a contemplare quel volto decisamente stupendo e non mi accorgo che all’improvviso le sue labbra sono sulle mie e che pian piano cominciamo a baciarci. Ma non è il bacio dolce che mi aspettavo, bensì e prepotente e ho quasi paura di continuare, vedendo che mi tiene bloccata al livello dei fianchi. Comincio a divincolarmi anche se non riesco a liberami dalla sua presa, ma non devo faticare molto perché all’improvviso Gus è lontano da me, disteso a terra.
“ Jared ma che stai facendo?” esclamo scandalizzata vedendolo dargliene di santa ragione.
“ Sei un bastardo!” esclama lui “ vergognati!”
“ E di cosa?” domanda in un sussurro Gus che cerca di liberarsi dalla sua presa.
“ L’hai presa in giro sapendo che le piaci!” dice Jared con il fiatone.
“ Ma che stai dicendo?” dico io cercando di districarlo da Gus.
“ Steffy era una scommessa!” esclama Jared continuando nel suo intento “ lui ti avrebbe invitata alla festa per poi approfittarsi di te e fare il solito porco che è!”
Il mondo mi sta crollando addosso. Non ci credo! Io, sono l’oggetto di una scommessa? Rimango immobile, mentre vedo Gus alzarsi e dare un bel pugno a Jared che cade a terra.
“ Jared!” esclamo e subito mi butto su Gus fermandolo.
“ Dolcezza togliti di mezzo” dice cercando di scansarmi inutilmente.
“ Tu toccalo di nuovo e vedi che ti succede” dico con il mio sguardo folle. Lui mi guarda e si ferma. Quando si alza ci guarda e dice: “ Leto sei proprio una femminuccia! Hai bisogno di una ragazza per essere difeso!”
Prima che Jared possa rialzarsi mi avvicino a Gus e guardandolo negli occhi gli assesto un bel calcio nelle parti basse.
“ Questo è per aver trattato male Jared” dico con fermezza. Lui è a terra con le mani sui suoi gioielli. Mi avvicino di nuovo e gli assesto un altro calcio che colpisce la gamba.
“ E questo è per il tuo sporco gioco”
Mi avvicino a Jared e dico: “ tutto bene?”
“ Credo di sì” mi dice asciugandosi il sangue che comincia ad uscire dal labbro inferiore.
“ Stai sanguinando!” esclamo notando il sangue.
“ Non è niente” dice alzandosi.
“ No che non è un bel niente!” esclamo “ adesso andiamo in infermeria a prendere qualcosa”
“ Ma non c’è nessuno ora!”
Lo prendo per mano e senza parlare lo porta in direzione dell’infermeria al piano di sotto. La porta è socchiusa, la apro e accendo la luce.
“ Siediti” dico mentre cerco un po’ di garza e qualche medicina. Jared senza parlare si siede sulla sedia aspettando il verdetto. Ritorno da lui con l’occorrente e sorridendo dico: “ adesso stai calmo che sistemo tutto”
“ Va bene dottoressa” dice sorridendo. Comincio a tamponargli la ferita e subito esclama: “ brucia! Brucia! Brucia un casino!”
“ Stai fermo così finisco presto!”
“ No brucia!” esclama allontanandosi. Sorrido e cerco di avvicinarmi a lui che fa di tutto per allontanarsi.
“ Stai lontana da me”
“ Se non te ne sei accorto il sangue si è fermato!”
Lui si tocca il labbro e sorride.
“ Hai ragione!” esclama sorridendo. Io sorrido e rimettendo a posto le cose dico: “ andiamo via da qui”
“ Vuoi ritornare alla festa?”
“ Perché dove vuoi andare?” dico sorridendo “ mi devi invitare a ballare, come fanno tutti i cavalieri che accompagnano le dame al ballo..”
Lui mi guarda un po’ confuso ma poi sorride e dice: “ bene allora” e prendendomi per mano andiamo di nuovo nella stanza dove si tiene la festa.
Mentre siamo lì a divertirci, Jared si avvicina al mio orecchio e dice: “ grazie..”
“ E per cosa?”
“ Per avermi difeso..”
Sorrido mentre mi fa fare una giravolta.
“ Grazie a te per avermi liberato da quel mostro” e abbracciandolo dico “ ti voglio bene..”
“ Anche io”


****

Sdraiati sul tetto, la notte io e te, a stretto contatto.
Siamo qui nessuno che ci cerca.
Io e te sul fondo di una barca che ci culla in un mare di guai..


Sono passati alcuni giorni dalla festa e sia io che Jared abbiamo evitato di parlare di ciò che è successo con Gus. È il nostro segreto, o per meglio dire, il nostro scheletro nell’armadio. Adesso ci accomuna anche questo e più i giorni passano e più sembra che tra di noi si instauri un profondo legame che per certi versi non so spiegare. Riusciamo a capirci subito, riusciamo a cavarcela in un mucchio di situazioni imbarazzanti con i professori e ci divertiamo come non mai. L’ultima pazzia che abbiamo fatto è stata quella di passare le serate sul tetto della scuola da dove si possono osservare le stelle. Sì è da folli ma almeno continuiamo a divertirci e di aprirci ancora di più. Diciamo che questo è il nostro posto lontano dal mondo come dice Jared e io concordo in pieno.
È sera e nonostante faccia freddino noi siamo sdraiati sul tetto a guardare l’immenso cielo che incombe su di noi.
“ Esprimi un desiderio” dice Jared affianco a me guardando il cielo.
“ Perché?”
“ Ho visto una stella cometa”
“ Ma che stai dicendo?” dico “ questo non è il periodo delle stelle comete. Esse compaiono fra il 9 e l’11 di agosto, quando la Terra attraversa lo sciame delle Perseidi. Non credo che a novembre ci sia la notte di San Lorenzo.”
“ Sei sempre la solita saputella!” esclama lui.
“ Lo so” dico ed entrambi scoppiamo a ridere.
“ Sai qualche altra cosa su di loro?” mi chiede rapito dalla mia spiegazione”
“ Sai perché in passato era temuto il loro passaggio?”
“ No” risponde ma poi incuriosito mi chiede: “ perché?”
“ Nell’antichità il passaggio delle comete era considerato un segno premonitore di eventi straordinari. Nella simbologia della religione cristiana, per esempio, una stella cometa guidò il cammino di Maria e Giuseppe fino alla grotta dove nacque Gesù Cristo. Ma con il passare del tempo il passaggio delle comete venne associato a eventi catastrofici. Nel 79 d.C. pare che una cometa abbia accompagnato l’eruzione del Vesuvio che distrusse Ercolano e Pompei. Nel 1665 una cometa apparve in cielo mentre la città di Londra era devastata da una violenta epidemia, mentre nel 1835 il passaggio di una cometa fu associato a numerose disgrazie che si verificarono quell’anno. Una delle comete più celebri è la cometa di Halley, che dal 239 a.C. fa visita alla Terra regolarmente ogni 76 anni. L’ultima volta che si è vista è stata due anni fa e ritornerà nel 2062..”*
“ Wow..” esclama Jared senza parole e anche se non mi guarda perché assorto dal cielo, so per certo che ha una faccia scioccata.
“ Scommetto che questo tuo sapere è dovuto alle letture “ leggere” che fai” dice accentuando con le dita la parola leggera.
“ Sì” dico ridendo. Lui ride insieme a me e poi ritorniamo di nuovo con gli occhi verso il cielo.
“ La vedi quella stella luminosa?” mi chiede indicando una stella molto luminosa e grande alla nostra destra.
“ La vedo” dico.
“ Quella stella è Marte” dice “ il mio pianeta preferito. Sai ho una mezza intenzione di andarci..”
“ Sì magari quando l’atmosfera te lo permetterà..”
“ io ci andrò e tu verrai con me..” dice deciso.
“ Io preferisco Venere” dico sorridendo.
“ Venere?”
“ La vedi quella stella poco lontana da Marte che emana una grande luce gialla, poco meno luminosa di quella del tuo pianeta?”
“ Sì la vedo..”
“ Quella è Venere..”
“ Non lo sapevo..” dice Jared affascinato.
“ Sapevi che Marte e Venere erano amanti?” chiedo sorridendo.
“ Davvero?”
“ Sì, secondo la mitologia greca, Marte ebbe tante avventure amorose e quella più importante fu con Venere, moglie di Efesto o come lo chiamano i latini Vulcano..”
“ Quindi quelle due stelle rappresentano in un certo senso le due divinità?”
“ Esatto..”
“ Sai un sacco di cosa e anche io le voglio sapere” dice Jared deciso “ quindi da oggi mi insegnerai tutto quello che sai”
“ Okay” dico poi ad un tratto non so perché sussurro: “ avevi ragione, Gus non faceva per me. Come al solito non ti ho voluto ascoltare..” sono quasi imbarazzata nel dirlo, ma comunque proseguo lo stesso “ l’ho baciato..”
“ L’hai baciato?” esclama Jared mettendosi a sedere di scatto. Mi alzo anche io, senza guardarlo.
“ Sì, prima che arrivassi tu, ma è stato lui a farlo. Ma il bacio è stato un fiasco, l’ho capito: non so baciare..”
Jared prende il mio viso fra le sua mani in modo che io non possa più guardare il pavimento ma il suo viso.
“ Non è che tu non sai baciare, hai solo dato un bacio alla persona sbagliata che non provava niente per te. Pensavi che fosse tutto eccezionale e invece hai avuto paura..”
Lo guardo sconvolta e ciò che ottengo è un sorriso. Lascia il mio viso e guardando le stelle dice: “ adesso ti insegno io qualcosa. Per essere veramente bello un bacio, deve significare qualcosa. Deve essere con qualcuno che non riesci a toglierti dalla testa. Così quando le vostre labbra si toccano l'emozione è fortissima. Un bacio così caldo e profondo da farti dimenticare di riprendere fiato. Non si imbroglia con il primo bacio. Perchè quando trovi la persona giusta il primo bacio è davvero tutto"
“ Wow!” esclamo “ tu si che dovrai insegnarmi tante cose”
“ La più brava sei tu..”
“ Io? Non sono come te” dico “ astuzia e molti libri, ecco cosa mi caratterizza, mentre tu sei spontaneo e sai tante cose che io non so. Cose che servono nella vita reale..”
“ Così mi fai sentire in imbarazzo” dice senza guardarmi. Questa volta sono io che prendo il suo volto fra le mie mani. Sorrido e dico: “ quello che ti ho detto è la verità. Se c'è una cosa che posso garantirti, è che non troverai mai una persona che tenga a te come me..”
Sorridiamo e ci abbracciamo. Passiamo il tempo che ci resta a ridere e scherzare. Sto davvero bene con Jared e vorrei che questa sera non passasse mai.

Come due gatti il nostro regno è lassù,
 sdraiati sul tetto, mi piace stare con te,
a stretto contatto..






* La cometa di Halley è passata realmente nel cielo nel 1986 due anni prima dell'ambientazione di questo delirio.
Perdonate la comparsa di stelle, comete, pianeti e mitologie e dell'aria saputella di Steffy, colpa del mio amore per tutto ciò che riguarda l'universo, galassie, stelle ecc...-.-"
Bene che ne pensate degli atteggiamenti di Steffy? E di Jared? Cosa succederà fra i due???
Aspetto le vostre opinione sperando che siano numerose ^^!!!!!
Un bacio
Vals:)

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Capitolo 4
*** In un giorno qualunque ***


Care mie lettrici, salve salve xD!!!!
Vals vi deve dire due cose e sarà veloce veloce ^^!!
Mi scuso in anticipo per il capitolo troppo lungo -.-". Avrei scritto ancora di più, ma ho preferito lasciare il botto nel capitolo successivo, lo so sono crudele ma preferivate morire di noia??? Credo di no U.U!!
In seguito volevo dirvi
che ho fatto un salto temporale e che ora vi troverete catapultate nel 1989 cominciando da dicembre. Steffy e Jared come tutti i loro amici, hanno cominciato l'ultimo anno di scuola e visto che è passato un bel pò di tempo le cose saranno cambiate, no? Oppure sono in fase di cambiamento U.U ( non era una semplice affermazione, era una minaccia muahaha). Questi giovani sono cresciuti e dovranno fare i conti con una nuova situazione. Che sia l'inizio di qualcosa che sa di amore?
Ora vi lascio...
Buona lettura :)


In un giorno qualunque
Dicembre 1989

La luna è un cerchio, ci vuole poco a disegnarla.
Ha un'aria nobile e un cielo intero ad ammirarla.

E' arrivato dicembre e con sè ha portato molta neve e molto freddo, ma nonostante questo io e Jared non abbiamo abbandonato il nostro posto segreto sul tetto della scuola che ormai ci ospita tutte le sere. Io sono ancora qui a Bossier City e sono davvero felice che sia così, morirei se pensassi di andare via proprio ora che ho trovato gli amici e la felicità che mi era stata negata in tutti questi anni.
Ora sono diciottenne e non so perchè, ma comincio a vedere ciò che mi circonda con occhi diversi, forse con occhi da grande e questo un pò mi lascia in confusione e mi spaventa perchè non vorrei cambiare niente nonostante sia cresciuta e sia diventata maggiorenne.
La cosa che comincia a mandarmi in confusione e ciò che provo quando Jared è con me. Il mio cuore batte sempre più forte come se stessi per avere un infarto e più lui è vicino e più mi sento in imbarazzo. Solo adesso mi rendo conto di quanto sia bello con i suoi occhi blu da far paura, i suoi capelli castani e lunghetti e il suo viso da angelo ribelle che sorride lasciando trasparire la sua aria da cucciolo. E' davvero un bel ragazzo e io non riesco a capire come in questi ultimi mesi e in generale nell'ultimo anno non sia riuscita a notarlo. Forse perchè ero ancora una bambina o forse perchè conoscendolo, ho instaurato un rapporto che mi sta rapendo e che credo si stia per trasformare. Non so dove ci porterà, ma spero che sia qualcosa di unico, a prescindere se sarà amicizia o altro. E' sera ormai e il cielo su di noi è di un blu profondo davvero spettacolare. Le stelle sono tutte lì, tremolanti e meravigliose, tra cui spiccano Marte e Venere. Strano che Venere si veda anche oggi; è come se quei due pianeti siano davvero uniti.
Dove c'è Marte c'è Venere così come dove c'è Jared ci sono io.
Ogni volta che siamo lì diamo il via ad una serie di domande. Jared mi chiede spiegazioni relative ai pianeti e a tutto ciò che gli salta in testa, mentre io gli faccio domande relative alle esperienze che dovrò affrontare ora che sono più grande e che lui ha già cominciato ad avere, mi dà dei consigli e delle dritte su come comportarmi in modo sicuro con i ragazzi che mi piacciono e tante altre cose in cui sono impacciata. Non so perchè ma ora che sono più grande ho bisogno di sapere sempre di più e di capire fino in fondo ciò che ci appare già detto e fatto, ma che in realtà è solo superficiale. Stasera c'è la luna piena che sovrasta il cielo con la sua luce e la sua forma e imponente sovrasta tutta la città, è davvero uno spettacolo.
" Ora lo so: la montagna più alta del Sistema Solare è il monte Olimpo su Marte, alto 26.000 metri, più di tre volte l'Everest!" esclama Jared soddisfatto della sua spiegazione " cara Steffy uno a zero per Marte!"
" Ma Venere ha il suo fascino" dico io " è il pianeta più particolare"
" Perchè?"
" E' l'unico pianeta in cui il sole sorge a occidente.."
" Sorge ad occidente?" esclama Jared voltandosi verso di me " e perchè?"
" La rotazione sul proprio asse avviene in senso inverso rispetto agli altri pianeti. Per questo il Sole sorge a occidente e tramonta ad oriente. E poi se la vedi da qui, Venere presenta delle fasi, proprio come la Luna.." vedendolo sorpreso dico " uno a due per Venere!"
" Perchè due?" esclama indignato.
" Perchè ti ho detto due cose che Marte non ha.." dico vittoriosa.
" Non è giusto!"
" Mi dispiace per te"
Rimaniamo in silenzio e lui torna a guardare il cielo.
" Steffy?" dice ad un tratto Jared che ha appoggiato la sua testa sulle mie gambe mentre io, seduta, per tutto il tempo non ho fatto altro che guardare lui invece che le stelle.
" Spara" dico. Guarda prima me e poi la luna e dice: " perchè la Luna ci appare così grande?"
Io sorrido e con l'aria della solita saputella che piace a Jared dico: " perchè è l'astro più vicino alla Terra, per questo la vediamo così grande. Tuttavia il suo diametro misura solo 3.476 chilometri: in pratica il nostro satellite è meno esteso degli Stati Uniti.." termino la mia spiegazione ritornando con lo sguardo su di lui che mi ha guardato per tutto il tempo con occhi scioccati. Adoro quella sua espressione. Sorrido compiaciuta e non so perchè ma le mie guance le sento andare a fuoco, fortuna che è sera.
" Wow, sei un'enciclopedia vivente!" esclama in un sussurro " bene ora tocca a te.."
La fa facile lui! E' da tempo che ho in mente una domanda, ma mi imbarazzo troppo ad esporla. La maggior parte dei miei amici ha avuto delle esperienze che vanno oltre il bacio, ma al solo pensiero di quello che ci potrebbe essere mi spaventa, io non so cosa si può provare, nè tanto meno so quando arriverà a me, ma al solo pensiero ho paura. Vorrei davvero sapere cosa si può provare a livello di emozioni e non di sfoghi animaleschi, perchè è di quelli che ho paura.
" Ehm non so se.." dico esitante.
" Forza spara tutto quello che senti" dice lui sorridendo, il suo modo per rassicurarmi. Respiro e dico: " va bene..ehm Jay cosa c'è dopo il bacio?"
Lui mi guarda per un attimo e poi alzandosi dalla sua postazione si mette accanto a me.
" Dopo il bacio?" ripete guardandomi.
" Ehm sì.." dico imbarazzata. Lui torna con lo sguardo verso il cielo e dice: " dopo il bacio l'adrenalina comincia a riempire il tuo corpo salendo fino alla testa, il cuore che prima batte all'impazzata sembra fermarsi rapito dalla situazione che comincia a crearsi. Poi ad un tratto sembra che voglia scoppiare mentre lo stomaco fa tanti balzi e sembra che tremi. Dopo il bacio senti tutte le emozioni amplificarsi, aumentano sempre di più finchè per te non esiste più niente se non la persona che ti sta di fronte, più bella di una divinità. E' lei che vuoi, è quella persona che vuoi vivere in quell'istante e tutto il resto ti appare superfluo. E' lei che ti fa scoppiare il cuore e la testa e la cerchi in ogni bacio e che la vuoi sempre più vicina, mentre tu cerchi di dimostrarle ciò che senti tramite i tuoi baci e le tue carezze. Le mani si sfiorano e toccano ogni centimetro della pelle, perchè la vogliono conoscere e provocare mille brividi e sensazioni uniche e inspiegabili. I baci si fanno più insistenti e più intensi e la voglia di stare e di vivere in quella persona aumenta sempre di più.."
Quando finisce la sua spiegazione non torna come fa sempre a guardarmi ma osserva il panorama della città. E' come se si fosse imbarazzato, spinto oltre quello che voleva dirmi. Quelle che mi ha spiegao sono le vere sensazioni che lui prova e che sicuramente avrà già provato, visto che erano molto dettagliate e io, nonostante abbia finito la sua spiegazione, continuo a pendere dalle sue labbra. Deglutisco e scacciando qualsiasi pensiero poco coerente, dico: " e tu hai già provato tutto questo?"
" In un certo senso sì, ma ho lasciato spazio maggiormente al lato che caratterizza noi ragazzi. La parte animale che a molte ragazze piace. Ma so per certo che esistono ragazze sensibili che amano sentire queste dolci sensazioni.." e solo a questo punto si volta verso di me e mi sorride. Io annuisco per far intendere che ho capito.
" Tranquilla, la tua prima volta sarà così" dice " e lo farai con il ragazzo giusto. Devi solo trovarlo.."
" Forse non è così lontano come pensavo.." dico rendendomi conto solo in quell'istante di aver dato voce ad un mio pensiero che non volevo esporre ad alta voce. Restiamo alcuni secondi a guardarci.
" Ehm si è fatto tardi" esclamo in preda ad un forte imbarazzo " mamma sicuramente mi ammazzerà.."
" Andiamo allora" dice sorridendo.
Quando scendiamo dal tetto e ci dirigiamo alle nostre case delle nuvole cominciano a farsi spazio nel cielo che poco prima era splendente e il freddo diventa pungente.
" Questo è sinonimo di neve" dice Jared affondando metà viso nella sua giacca.
" Spero che domani ci svegliamo coperti da un bel manto bianco" dico sorridendo.
" Se è così domani mariniamo la scuola e andiamo a divertirci."
" Ma sei pazzo?" esclamo scioccata " non si fa!"
" Dai per una volta possiamo farlo!"
" E se ci beccano?"
" Non ci beccheranno, te lo prometto"
Restiamo fermi mentre io lo osservo, indecisa se accettare o meno. Sarebbe un'esperienza unica, ma ho paura di essere scoperta e di beccarmi una bella punizione.
" E va bene!" dico sospirando. Lui mi sorride e mi abbraccia tutto contento.
" Allora io incrocio le dita sperando che scenda la neve" esclama sorridendo. Io rido come una matta per la sua faccia mentre ci avviamo a casa.
Beh se questo mi permette di stare ancora con lui e in questa morsa piacevole che sento al suo fianco, spero che cada un bel pò di neve.


****

" Sei sicura di voler andare a piedi a scuola tesoro?" mi chiede mio padre mentre io mi metto la borsa sulla spalla decidendo di addentrarmi nella foresta bianca al di là della vetrata di casa. Come aveva detto Jay quella ventata di freddo che avevamo sentito ieri sera ha portato un bel pò di neve e secondo i nostri piani oggi non andremo a scuola e spero che nessuno se ne accorga, anche se io ho avvisato Marianne poco prima che mia madre venisse in camera mia a darmi la buona notte. Sono un pò in ansia perchè è la prima volta che faccio una cosa del genere e ho paura di essere scoperta. Jared dice che devo comportarmi in maniera normale. La facile lui! In tutta la sua vita avrà marinato la scuola un sacco di volte!
" Sì, tranquillo" dico sorridendo anche se non sono sicura che sia riuscita a sorridere in modo convinto.
" Stai attenta comunque" dice Ryan mentre si siede a tavola. Lui oggi non andrà a scuola perchè ha la febbre. Sono davvero fortunata!
" Bene io vado" dico mettendomi la sciarpa e il cappello e aprendo la porta. Vado incontro al vento freddo che frusta da subito il mio volto e stringo di più la sciarpa per ripararmi anche se è inutile visto che il freddo sembra essersi impadronito di me. Vado vicino alla piazzetta del mio quartiere dove io e Jay abbiamo deciso di incontrarci e aspetto che lui arrivi presto.
" Sei venuta!" esclama una voce troppo famigliare. Mi giro e lo vedo sorridente venire verso di me.
" Pensavi che sarei andata a scuola?" chiedo nel momento in cui si avvicina a me. Ad un tratto mi accorgo di perdere un battito.
" No, è che non riesco a credere di aver convinto una saputella come te a non andare nel posto che non si sognerebbe mai di abbandonare senza motivo" dice con semplicità.
" Guarda che sono ancora in tempo per farlo" dico seria e faccio un passo avanti, ma lui mi blocca il braccio e dice: " così mi perdo una bella compagnia, e non mi va di stare solo con Victor sapendo che ci sei anche tu.."
" Victor verrà con noi?" esclamo confusa.
" Mi ha visto mentre venivo qui e ha deciso di seguirmi.."
E io che pensavo di rimanere sola con lui. Ma perchè ci deve essere Victor?
" Ehi ragazzi! Pensavo che ve ne foste già andati. Jared prima o poi ti taglio le gambe!" dice Victor riprendendo fiato.
" Beh guarda il lato positivo" dice Jared sorridendo " almeno ti sei riscaldato"
Io scoppio a ridere vedendo le facce di entrambi e poi dico: " andiamo?"
" Sì direi di sì" risponde Jared.
Passiamo un pò di tempo a rincorrerci in una parte nascosta del parco e a tirarci palle di neve con tutta la forza che abbiamo, ridendo quando non veniamo colpiti e arrabbiandoci quando il freddo della neve ci attraversa. Dopo la terza battaglia andiamo in centro nascondendoci fra la gente per paura di essere visti da qualche persona famigliare e continuiamo a scherzare.
" E' piuttosto eccitante infrangere le regole" dico mentre faccio qualche giravolta diretta verso il laghetto con Jared e Victor dietro di me. Li guardo e vedo che mi fissano sbalorditi.
" Chi sei tu?" mi chiede Jared.
" Che ne hai fatto di Steffy Norton?" mi chiede invece Victor. Io scoppio a ridere come una scema notando che le loro facce sono rimaste allo stesso modo.
" Lo so a cosa state pensando" dico fermandomi " pensate che sia impazzita, eppure ho trascorso una bellissima mattinata. Pensandoci dovrò marinare la scuola più spesso"
" Io ti appoggerò sempre" dice Jared solennemente.
" Beh anche io" dice Victor ridendo. Jared fa un passo indietro e creando una palla di neve lo colpisce in piena schiena.
" Ahi!" esclama Victor " ma sei impazzito?"
" Solo io posso appoggiare sempre il mio super genio saputello" dice Jared cocciuto come sempre.
" Guarda che anche io sono un suo amico, anzi il suo migliore amico" dice Victor saggiamente. Beh sì con Victor ho instaurato un bellissimo rapporto, ma non è come con Jared. Che mi stia innamorando? No, lui è il mio migliore amico..
Eppure lo penso sempre e adoro stare da sola con lui.
" Ma state zitti!" dico colpendoli con una valanga di palle di neve che ho creato nel frattempo che loro battibeccavano.Rimangono pietrificati dalla pioggia di neve che li ha colpiti in pieno e subito Jared dice: " ti diamo due secondi di tempo per scappare, quindi fallo scappa!"
" Ho capito non si mette bene per me" dico ridendo e scappo cercando un nascondino fra gli alberi. Continuo a camminare e a nascondermi tendendo l'orecchio per carpire i suoni dei passi sulla neve, ma tutto è tranquillo, decisamente troppo. Mentre sto per dirigermi verso un albero di fronte a me qualcuno mi fa cadere a terra e io mi ritrovo faccia a faccia con Jared.
" Presa" dice bloccandomi " ora non puoi scappare.."
La sua vicinanza così ristretta fa accellerare i battiti del mio cuore, tanto che sembra che voglia uscire dal petto. Vedo Jared guardarmi intensamente come se intorno a lui non ci fosse più nulla, ma solo io. Deglutisce e lo faccio anche io mentre lui si avvicina sempre di più. Ormai c'è poco spazio fra il mio viso e il suo, sento il suo fiato caldo sempre più vicino..
" Ehi ragazzi ma che fine avete fatto?" il grido di Victor ci fa ritornare in noi e subito Jared si alza per lasciarmi il tempo di rimettermi in piedi.
" Ah eccovi!" esclama Victor guardandoci.
" Siete state due schiappe" dico come se non fosse successo niente " avete dovuto cercare un bel pò per trovarmi.."
" Sentitela!" esclama Jared preparando un palla di neve.
" Non ti permettere" lo ammonisco.
" Sennò?" dice lui con tono di sfida.
" Saranno guai!" esclama Victor saltandogli addosso. Io mi tuffo nella mischia e ingaggiamo una lotta che non ha pari. Ridiamo come matti e continuamo a rotolare sulla neve credando tante scie al nostro passaggio. Non ci accorgiamo che il tempo passa alla velocità della luce e che ormai è tempo di ritornare a casa.
" Ragazzi aspettate che il bus vada via" dico spiando il bus fermo vicino alla fermata dove i ragazzi lo stavano aspettando. Jared e Victor sono dietro di me e ascoltano i miei ordini. Appena il bus va via ritorniamo a camminare in modo normale sulla strada, continuando a canticchiare e a fare scherzi per tutto il tragitto.
" La prossima volta chiamiamo anche Marianne" dico decisa mentre continuo ad tenere a braccetto sia Jared che Victor.
" Povera" dice Victor " è l'unica del gruppetto che è andata a scuola"
" La prossima volta si divertirà come abbiamo fatto oggi noi" dice sorridendo Jared e ancora una volta quando i nostri occhi si incrociano partiamo per un mondo tutto nostro.
" Steffy sei arrivata" dice Victor.
" Oh sì" dico ridestandomi " bene allora a domani" do un bacio sulla guancia ad entrambi e scappo in casa dove mi accoglie mia madre sorridendo.
" Sei tutta bagnata!" esclama vedendo la mia giacca.
" Ehm dopo la scuola siamo andati a fare una battaglia a palle di neve" dico cercando di essere convincente. Mamma mi sorride e dice: " vai a cambiarti mentre ti preparo qualcosa da mangiare"
" Va bene" dico e andando in camera mi tolgo i vestiti bagnati e indossando panni asciutti prendo una coperta e vado in salotto dove mi siedo vicino al camino acceso. 
" Maledetta febbre!" esclama una voce dietro di me. Ryan è appena entrato in salotto con in mano il termometro.
" Tesoro come va?" chiede mamma mentre è ai fornelli.
" La febbre è scesa a trentasette ma sento che sta per salire di nuovo" dice mio fratello.
" Vai subito a letto, fra poco vengo per darti qualcosa di caldo" dice mamma in modo autoritario.
" Agli ordini capitano" dice Ryan e facendomi l'occhiolino scompare lungo il corridoio. Io torno a fissare il fuoco e ciò che mi viene in mente è quella scena al laghetto con Jared.
Se non fosse arrivato Victor credo proprio che ci saremmo baciati.


****
" Allora tu e Jared l'avete fatto?"
Marianne si è avvicinata a me in modo furtivo mentre sto entrando in classe. A quella domanda quasi mi strozzo con la saliva, che avrà voluto dire?
" Che cosa?" esclamo allarmata vedendo che sorride in modo malizioso.
" Marinare la scuola!" esclama sottovoce e a quel punto mi rilasso.
" Ah marinare la scuola!" dico sospirando.
" Sì!" esclama Marianne. Poi guardandomi in modo serio dice: " perchè che avevi capito?"
" Ma ni-niente!" esclamo sulla difensiva. Cavolo che spavento! In un primo momento avevo pensato a tutt'altra cosa e sinceramente mi ero un pò spaventata, perchè pensavo che Marianne avesse capito qualcosa riguardante i miei insoliti sentimenti nei confronti di Jared, ma pensandoci bene io non le ho raccontato proprio nulla di quello che sento, anche perchè non riesco nemmeno io a capire cosa mi stia passando per la testa.
" Sei sicura di sentirti bene?" mi dice osservandomi preoccupata " sei diventata rossa come un peperone!"
" Io rossa come un peperone?" ripeto sorpresa. Marianne annuisce e dice: " vuoi andare in infermeria?"
" No, sto bene grazie" dico cordiale e insieme entriamo in classe. Subito vedo Jared venire verso di me con un quaderno in mano e dalla sua aria capisco che mi sta per chiedere quello che ormai è di abitudine.
" No Jared" dico avviandomi verso il mio posto con lui alle calcagna.
" Dai non ti chiedo tutto" dice lui continuando a camminare affianco a me, porgendomi il quaderno.
" No Jared" replico in modo serio.
" Dai ti prego" mi supplica con il quaderno in mano " lo sai che non so cosa scrivere in questa relazione"
Lo guardo e dico: " ti scriverò l'introduzione, nient'altro"
Jared diventa la felicità fatta a persona e dice: " Steffy sei la persona più grande che io conosca e se farò di nuovo lo stupido.."
" Saprò che sei tornato in te.." concludo per lui sorridendo mentre mi siedo e come gli altri aspetto l'arrivo del signor Johnson. Per le ore successive non parliamo molto perchè ho bisogno di concentrazione per scrivere l'introduzione al compito di Jared, ma anche perchè voglio prendere un pò di appunti che mi servono per ampliare il mio studio, così quando usciamo dalla classe diretti verso il cortile per aspettare poi l'ora di pranzo, io e lui ci immergiamo in una lunga chiacchierata, quella che non abbiamo potuto fare durante le ore scolastiche. Mentre camminiamo Jared fa lo sgambetto a Gus che proprio in quel momento stava passando da quelle parti con due suoi amici.
" Sei morto Leto" dice in tono minaccioso alzandosi. Dal canto suo Jared sorride e appoggiandosi al muro dice: " buffo, credevo che i morti non potessero camminare.."
" Fai pure lo spiritoso, ma ricordati che noi due abbiamo un conto in sospeso.."
" Possiamo chiuderlo anche adesso" dice Jared con aria di sfida.
" Quando suona la campana ci ritroviamo qui da soli io e te.." dice Gus. Poi rivolgendosi a me dice: " ciao zuccherino" stava per toccarmi il viso quando vedo la mano di Jared bloccarlo con una stretta molto forte.
" Non. Toccarla" scandisce. Lui ride e va via dicendo: " fra poco ti voglio vedere qui Leto"
" Stanne certo che ci sarò.."
" Tu non vai proprio da nessuna parte!" esclamo allarmata " tu resti qui con me! Non voglio rivederti sanguinante o peggio ancora.."
" Stai tranquilla non mi succederà niente" dice lui rassicurandomi " questa storia deve pur finire, non può continuare a fare battute sgradevoli su di te o su di me. Mi sono stufato, tranquilla tornerò sano e salvo. Adesso tu vai dentro e prendi posto alla mensa. Sarò da te in un secondo.."
" Ma.."
" Niente ma" dice lui interrompendomi " vai forza.."
Annuisco poco convinta ed entro dentro dove trovo Shannon seduto da solo ad un tavolo. Prendo il cibo, anche se ho lo stomaco chiuso e mi dirigo nella sua direzione. Gli sorrido e  fa cenno di accomodarmi vicino a lui.
" Come sta Ry?" mi chiede.
" Ha ancora qualche linea di febbre ma comincia a sentirsi molto meglio" rispondo, continuando a guardare verso l'entrata sperando di vedere Jared, ma invano.
" Oggi vengo a casa vostra, così gli porto i compiti e resto un pò con lui" dice pensieroso. Io gli sorrido e resto a parlare un pò con lui cercando di non pensare al peggio.
" Stai bene?" mi chiede ad un tratto " non hai toccato cibo"
" Oh sì sto bene" dico sorridendo, ma in realtà ho una grande ansia.
"  E mio fratello?" chiede subito dopo, sorpreso di non trovarlo con me " avete litigato per caso?"
" No, no assolutamente" dico. Shannon sorride e dice: " sai non fa che parlare di te a casa.."
Il mio cuore si ferma del tutto a quelle parole. Jared che parla di me?
" Davvero?" chiedo sorpresa dimenticandomi della situazione che mi sta terrorizzando.
" Sì" risponde Shannon " sai credo che sia cotto di te.."
" Che dici!" esclamo un pò ad alta voce " noi siamo solo amici.."
" Non lo sai che dall'amicizia nasce sempre qualcos'altro?"
" Ma non è il nostro caso.." concludo sorridendo. Ma forse è il nostro caso e io non voglio ammetterlo. Shannon mi osserva come se mi stesse analizzando attentamente e io comincio a sentirmi in imbarazzo.
" Ancora non mi hai detto dov'è Jared" dice finendo la sua analisi. Sospiro e decido di dirgli dove si trova in questo momento. Dicendo tutto sento che l'ansia diminuisce  ma comunque non riesco a tranquillizzarmi del tutto. Shannon sorride e dice: " tranquilla lui se la sa cavare in queste cose, sono sicuro che a momenti sarà qui.." e continua a mangiare come se gli avessi raccontato una barzelletta piacevole. Io non vedendoci più dalla rabbia per quel comportamento, comincio a colpirgli la spalla massiccia in preda ad un grande furia.
" Vuoi.Smetterla.Di.Mangiare?" scandisco ad ogni colpo " il tuo unico fratello è fuori a fare a botte senza rinforzi e tu resti qui a mangiare?"
Shannon mi guarda sconvolto ma allo stesso tempo mi rivolge uno sguardo arrabbiato.
" Ma perchè.." ma non finisce la frase poichè i suoi occhi in quel momento si fermano all'ingresso, poi voltandosi di nuovo verso di me dice: " voltanti squinternata"
Mi volto e vedo Jared che sorridendo viene verso di noi tenendo in mano un fazzoletto pieno di sangue con cui continua ad asciugarsi il naso.
" Ma perchè deve essere sempre coperto di sangue ogni volta che si incontra con Gus?" domando ad alta voce mentre lo vedo avvicinarsi e in seguito sedersi di fronte a me.
" Visto? Sono ritornato sano e salvo!" dice trionfante.
" Sì certo con un naso quasi rotto.." dico seria.
" Sarà meglio dileguarmi" dice Shannon notando il mio sguardo folle " a dopo.."
" Sei uno sconsiderato!" esclamo " e avrei voglia di dartene di santa ragione!"
" Non fare quella faccia tanto ora è tutto sistemato" dice risoluto.
" Rimani sconsiderato comunque!"
Rimango a braccia conserte e volto la testa dall'altra parte, in modo che io non possa vederlo, ma lui comincia a fare lo stupido e a cantare canzoncine inventate al momento, a cui faccio di tutto per non ridere, ma è inutile poichè mi basta ritornare con lo sguardo su di lui per scoppiare a ridere, segno che l'ho perdonato.
" La prossima volta che devi buttarti in una rissa, ti spezzo le gambe così non potrai parteciparci" dico risoluta.
" Sai che non lo farai e che io continuerò a buttarmi in queste cose" dice saggiamente.
" Rimani sempre il solito sconsiderato"
Rimaniamo tutto il tempo a battibeccare dimenticandomi per un attimo che la sua vicinanza comincia a farmi sentire diversa.









Eccoci alla fine :)!!
Vive?? Lo spero perchè altrimenti vi perderete il prossimo capitolo dove succederà una cosuccia...........................................................................................................................
Grazie per la vostra attenzione e mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate!! Lo so, questo capitolo non è stato particolare perdonatemi -.-"..ma mi rifarò con il prossimo :)!! Cosa succederà??Brancolate nel buio o avete qualche idea??? Io sono ancora qua...eh già ahahahah quindi potete espormi qualsiasi vostra congettura, anche quella più banale U.U io vi ascolterò e non vi mangerò muahahahahhaha!!
[ Ricordatevi i puntini di sospensione ;)]

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Capitolo 5
*** La magia del Natale ***


Salve fanciulle mie!!
Scusatemi se vi ho fatto leggermente attendere, ma questo capitolo volevo renderlo davvero magico come il titolo, ma probabilmente non ci sono riuscita quindi perdonatemi -.-"
Non l'ho fatto ancora quindi lo faccio adesso: voglio ringraziare tutte coloro che hanno messo questa storiella nelle seguite e nelle preferite e soprattutto chi fino ad ora ha recensito. Vi ringrazio di cuore ^^!!!
In questo momento che per me è molto difficile per via di una situazione in famiglia, solo la scrittura mi ha salvata dalle lacrime e ho cercato di rendere tutto perfetto nonostante il dolore che provo...vabbè su con il morale (anche se è un'impresa) e spero che vi piaccia ^^!!!
Per un attimo lasciate questo caldo odioso e fatevi trasportare dal dolce gelido ( da notare l'ossimoro xD) di dicembre, più precisamente dei giorni precedenti al Natale :)
Buona lettura..


La magia del Natale
Natale è il periodo dell’anno che amo di più, forse per via dell’atmosfera serena che si viene a creare o per il semplice motivo che non andando a scuola posso restare più tempo al calduccio nel mio letto, senza dover sopportare così il morso pungente del freddo. Peccato che a quel giorno e, più in generale, alle vacanze mancano ancora cinque giorni e nel frattempo devo sopportare tutte le lezioni pesanti che i professori ci rifilano, incuranti del fatto che fra poco ci sono le feste.
Cammino come uno zombie verso il mio armadietto, per prendere quei mattoni che mi riducono a brandelli la schiena. Sto odiando come non mai chimica e biologia per via dei volumi giganteschi che sono costretta a portare a scuola, in classe e dappertutto. Mentre sono lì impalata a contemplare i miei assassini cartacei, sento qualcuno parlare alle mie spalle. Quella voce la riconoscerei fra mille, poiché solo Jackie può avere un tono squillante e allegro a prima mattina. Jackie Sloper è la ragazza più benestante del mio anno e quando si annoia e i suoi genitori sono fuori città per lavoro, coglie l’occasione per allestire le più belle feste a cui partecipo con grande piacere. Nonostante andiamo in classi diverse, siamo diventate amiche grazie a Marianne. So già che sta per invitarmi ad una delle sue feste e io non vedo l’ora di dire sì.
“ Ciao Jackie” dico sorridendo cordiale nonostante il sonno accompagna i miei occhi.
“ Senti mi chiedevo se stasera sei libera..”
“ Sì sono liberissima”
Lei si rallegra e dice: “ bene allora sei invitata ufficialmente alla mia festa natalizia che si terrà stasera alle nove a casa mia”
Io sorrido e dico: “ non mancherò”
“ Bene allora ci vediamo stasera tesoro”
“ A stasera cara” dico sorridendo mentre la vedo andare via.
Sto per prendere in mano i libri quando mi fermo a causa di un’altra voce che esclama contenta il mio nome. Questa voce la riconoscerei anche nei posti più sperduti dell’Alaska.
Jared arriva tutto sparato verso di me come se al posto delle scarpe avesse dei pattini e appoggiandosi all’armadietto mi dà un bacio sulla guancia ed esclama: “ grazie!”
Io lo guardo confusa e domando: “ per cosa?”
“ Per avermi aiutato con il compito!” risponde “ il professor Johnson è ancora incredulo. Mi ha appena detto che sono andato molto bene e questo tutto per merito tuo!”
“ Non ci posso credere!” esclamo sbalordita saltandogli letteralmente addosso “ sono davvero felice per te!”
Finalmente è riuscito a prendere un voto che vada oltre la misera sufficienza. Mentre continuiamo a sorridere, Jared si volta proprio nel momento in cui vicino agli armadietti passa una ragazza molto alta, bionda e con un sorriso malizioso sulle labbra. Jared continua a fissarla e lei sempre con quel sorriso stampato in faccia dice: “ ciao Jared..”
“ Ciao..” dice lui deglutendo e fissandola mentre va via. Io guardo quella gallina e smettendo di sorridere, mi volto e prendo finalmente quei libri che mi ostinavo a tenere nell’armadietto.
“ Chi è quella?” mi chiede Jared continuando a guardare nella sua direzione. La ragazza si è fermata a parlare con quelle che presumo essere sue amiche e noto che mentre parla con loro lancia delle occhiate a lui.
È come se all’improvviso dentro di me si fosse svegliata una creatura che non credevo potesse esserci e che cerca in tutti i modi di uscire per dare una bella lezione a quella bionda sciapita. Che sia gelosia? Probabilmente sì.
“ Perché lo vuoi sapere?” dico con il tono meno aspro che la circostanza mi permette.
“ Per informazione..” dice senza guardarmi. Sbuffo rumorosamente e dico: “ quella è Jenny Smith ed è famosa per essere una bomba sexy. Ha avuto molti ragazzi che ha scelto sempre fra i più belli e famosi della scuola e ultimamente gira voce che voglia fare colpo su di te..”
Beh quest’ultima cosa potevo risparmiarmela, ma è quello che giorni fa mi ha detto Marianne.
Lanciandole un ulteriore sguardo seducente dice: “ beh non mi dispiacerebbe un giro con lei, ma..”
Stava per continuare il discorso ma io presa da una rabbia folle prendo il libro di biologia e comincio a dargliene di santa ragione. Beh con quel libro si farà male sul serio e non so perché ma ci godrei un mondo a vederlo indolenzito.
“ Sei davvero un animale!” esclamo rabbiosa.
“ Ehi ma sei impazzita?” domanda traumatizzato. Mi calmo e dico: “ è interessata a te solo perché..” mi blocco perché così rischio di dire qualcosa che può mettermi in un imbarazzo colossale “ perché..”
“ Perché?” mi chiede curioso.
Complimenti Steffy, potevi stare zitta! Ma come al solito non riesco a tacere. Lo guardo e cercando di non arrossire dico: “ solo perché.. hai una bella pelle..”
Lui mi guarda e dandosi arie dice: “ ma io ho una bella pelle..” e mentre lo dice si avvicina a me bloccandomi il passaggio e facendo aderire la mia schiena all’armadietto. La rabbia aumenta sempre di più e insieme a lei la creatura che ormai si è impadronita del mio cervello. Odio quando fa lo sbruffone e assume questo atteggiamento da diva, così ripesco il libro e lo colpisco nuovamente senza proferir parola.
“ Ahi!” esclama massaggiandosi il braccio “ ehm scherzavo..”
“ Non mi interessa!” dico sbattendo l’armadietto “ rimani comunque un animale” e allontanandomi lo sento dire: “ su Steffy torna qui! Stavo scherzando!”
Non mi volto e continuo a camminare spedita verso la mia classe e sedendomi al mio posto mi ripeto che è solo uno stupido, uguale a tutti gli altri ragazzi. E io che stavo per credere alle parole di Shan! Sono davvero una stupida!
“ Steffy?” in quel momento vedo Victor avvicinarsi a me sorridendo.
“ Dimmi Victor” dico cercando di risultare cordiale.
“ Ehm mi chiedevo se volevi venire alla festa di Jackie con me..” noto che è abbastanza imbarazzato e aggiunge “ solo come amici..”
“ Certo che vengo con te!” esclamo. È l’occasione perfetta per prendermi una piccola rivincita su quell’animale. Victor sembra la felicità fatta a persona e dice: “ perfetto allora passo da te stasera a prenderti, okay?”
“ Non vedo l’ora di fare un giro sulla tua nuova macchina” dico sorridendo. Lui annuisce ancora imbarazzato e va via, verso gli altri ragazzi. Mentre lo seguo con lo sguardo vedo che c’è anche Jared che continua a guardarmi. Quando suona la campana viene a sedersi e io per tutto il tempo lo evito fregandomene altamente delle sue richieste di attenzione.
Il tempo stranamente passa veloce forse perché sono immersa nell’attività che più mi piace.Visto che la professoressa di fisica non è venuta, ho preferito restare tutto il tempo in biblioteca, affondando i miei occhi in decine di libri che ho divorato in due secondi. Adoro quel posto e amo tantissimo l’odore delle pagine dei libri, sembrano impregnati di un’antica magia. Al momento sono alle prese con un libro chiamato “ Miti e Leggende” davvero carino, e mentre sto per leggere il perché la Sfinge faceva gli indovinelli, la mia attenzione cade per colpa di un individuo che fa cadere alcuni libri a terra. Faccio finta di non averlo visto ma mi risulta impossibile; come faccio ad ignorare una bellezza così dirompente?
“ Steffy?” chiede avvicinandosi timidamente.
“ Mmh?” dico nel tutto disinteressata, concentrando i miei occhi sulla figura della Sfinge per far capire che non voglio essere disturbata.
“ Scusami ti prego” dice senza preamboli.
“ E di cosa?” domando alzando per un attimo lo sguardo dal libro “ per aver fatto il cretino, quando sai che odio quel tuo comportamento da idiota? Per aver fatto gli occhi dolci ad una gallina?”
“ Sei gelosa per caso?” mi chiede avvicinandosi.
“ Io?” ecco qua. Steffy fai la faccia tosta!
“ Conosci altre Steffy per caso?”
“ Io non sono gelosa!” ribatto forse un po’ troppo forte perché la signora della biblioteca mi fa cenno di abbassare la voce. La guardo e scusandomi riprendo: “ non mi piace quel tuo modo di fare da sbruffone. Se proprio devi essere sfacciato con le ragazze fallo in presenza di qualcuno che non sia io!”
Jared si siede vicino a me e prendendo fra le mani il mio viso dice: “ tu non mi hai fatto finire di parlare. Stavo per dire che potevo farci un giro, ma che non mi sarebbe interessata più di tanto. Non è come una certa persona..”
“ E chi sarebbe questa persona?” chiedo allontanandomi.
“ Lo scoprirai presto” risponde sorridendo “ allora mi perdoni?”
“ Può darsi..” dico vaga.
“ Ti prego” dice mettendosi in ginocchio e congiungendo le mani a mo di preghiera.
“ Non fare il cretino alzati” dico un po’ in imbarazzo per via di alcuni ragazzi che sono lì e che ci osservano. Quando si siede dico: “ va bene..”
Lui si rallegra e dice: “ che stai facendo?”
“ Non si capisce?” rispondo sorridendo.
“ Solita noiosa” commenta notando i vari libri lasciati in disordine sul banco. Io gli faccio una linguaccia perché non posso picchiarlo altrimenti la signora Watson mi caccia fuori dal mio regno e io non posso stare senza la biblioteca. Poi prende un libro e fa finta di interessarsi lanciandomi ogni tanto delle lunghe occhiate.
“ Anche tu sei stata invitata alla festa di Jackie, vero?” mi chiede ad un tratto.
“ Ovvio!” esclamo alzando la testa dal libro.
“ Ecco mi chiedevo se ti andava di andarci insieme” dice “ come amici intendo..”
“ Ecco vedi” chiudo il libro e lo guardo intensamente “ il fatto è che me l’ha chiesto Victor prima e io ho detto di sì..”
“ Capisco..”
“ Ci sarei venuta volentieri con te, ma in quel momento ero troppo arrabbiata..”
“ Non giustificarti, hai fatto bene..” dice ritornando con la testa sul libro che mi accorgo essere all’incontrario. Scoppio a ridere e dico: “ da quando sai leggere all’incontrario?”
Lui se ne accorge e diventa rosso come un peperone.
“ Comunque io credevo che ci andavi con Jenny Smith per come ti eri messo di impegno a mangiartela con gli occhi..” dico giustificandomi.
“ Non sempre devi credere ai miei sguardi sexy..” dice sorridendo chiudendo il libro e appoggiandolo sul tavolo.
“ La prossima volta me lo ricorderò” dico “ beh puoi sempre andare con Valery. Sai che ha rotto con il ragazzo due settimane fa?”
“ Lo sai che quella vorrebbe saltarmi addosso?” dice lui scandalizzato.
“ E ti scandalizzi? Ma andiamo! Le ragazze sono ammaliate dalla tua bellezza, è logico che ti vengano tutte dietro..”
“ Sì ma non mi interessano..”
“ Certo che sei strano” dico osservandolo “ due minuti fa ti vedevo alle prese con un attacco di seduzione e ora hai paura di uscire anche solo per andare ad una festa con le ragazze che ti desiderano..”
“ Io sono in continuo mutamento di idee..” dice risoluto e io scoppio a ridere.
“ Sei il solito scemo!” esclamo “ almeno su questo non ci sono incertezze..”
****
“ Non mi piace che tu vada alla festa in questo modo e per giunta con un ragazzo..”
Ryan continua a venire dietro di me come un cagnolino, mentre io prendo le cose che mi servono e le metto nella borsa.
“ Ma la smetti di dirmi la stessa cosa?” dico sbuffando.
“ Sì Ryan” dice mamma “ Steffy non va con uno qualsiasi, va con Victor..”
“ Sì ma non è Jared e io mi fido solo di lui..”
“ Ti fidi di lui solo perché sei il migliore amico di Shannon ovvero suo fratello..”
“ Ehi non cominciate a litigare perché ho un gran mal di testa..” dice mio padre entrando in quel momento in soggiorno.
“ Amore tutto bene al lavoro?” chiede mia madre andandogli vicino.
“ Solito casino, tipico durante le feste” dice lui “ ma niente di preoccupante..”
“ Adesso rilassati..” dice mamma. Io e Ry ci guardiamo e all’improvviso abbiamo il bisogno urgente di andare di sopra. Ridiamo mentre andiamo nella sua camera e io dico: “ mi sa che stasera si daranno alla pazza gioia visto che noi non ci saremo..”
“ Ahahah hai ragione..” mentre si cambia per la seconda volta la maglia.
“ Dove andrete tu e Shan?” chiedo incuriosita.
“ In un locale che hanno appena aperto..” dice sorridendo.
“ Ehi non è che mi nascondi qualcosa?” chiedo con la mia solita aria da indagatrice.
“ E cosa dovrei nasconderti?” dice lui “ tu piuttosto! Non me la racconti giusta..”
“ Io?” esclamo “ ma io non ho fatto niente di male..”
“ Alla fine scoprirò tutto quello che mi tieni nascosto..”
“ Ma io non ti nascondo proprio un bel niente!” esclamo e poi guardando l’orario dico: “ comunque io esco, sono sicura che Victor è qui”
“ Attenta a te e divertiti” mi dice sorridendo.
“ Mi divertirò per due” dico facendogli la linguaccia.
“ Ehi hai perso le parole?”
Sono appena uscita di casa per raggiungere la macchina di Victor che è appena sceso per fare il galantuomo e aprirmi lo sportello. Fatto sta che ora non fa che guardarmi con sguardo da ebete. Eppure non credo di essere così speciale: i miei capelli neri ricadono lisci lungo la schiena e non ho messo molto trucco. Mamma mi ha comprato una vestina rossa che faceva proprio al caso di questa festa. Mi sono coperta fin sotto il mento perché fuori fa proprio freddo e non vedo l’ora di entrare in casa di Jackie per riscaldarmi. 
In quel momento Victor scuote la testa e dice sorridendo: “ no, è solo che beh sei bellissima..”
“ Il solito bugiardo” dico sorridendo “ guarda che sei liberissimo di dirmi che faccio schifo, anche perché lo so..”
“ Autostima zero a quanto vedo..”
Entrambi scoppiamo a ridere e vedo lui avvicinarsi pericolosamente a me.
“ Ehm faremo tardi alla festa” dico allontanandomi da lui.
“ Oh sì certo..” dice e con un po’ di imbarazzo mi apre lo sportello. Quando salgo su decido di dimenticarmi della situazione e cominciamo a parlare del più e del meno come siamo soliti fare.
“ Eccoci arrivati”
Si sente un po’ di musica attutita dalle pareti e l’enorme villa è tutta illuminata. Scendiamo dalla macchina e ci avviamo verso l’ingresso dove trovo qualche mio amico, conoscenti e persone che per me sono assolutamente nuove. Poi vedo Marianne e ci avviciniamo a lei. Ci salutiamo come se non ci vedessimo da una vita e restiamo lì a chiacchierare anche se il mio pensiero è fisso su Jared. Continuo a voltarmi a destra e a sinistra per vedere se riesco a notarlo in mezzo a quella massa di colore, ma invano.
“ Mi stavi cercando?”
La sua voce mi fa sobbalzare e girandomi lo vedo con Valery attaccata al suo braccio. Vorrei ridere per la faccia che ha lui, ma allo stesso tempo mi spaventa l’espressione sul volto della ragazza, come per voler dire “ lui è tutto mio, giù le zampe”. Povero Jay! Ma resta il fatto che se l’è cercata.
“ Ehi ciao!” esclamo mentre Victor si avvicina sorridendo.
“ Oh non sapevo che voi due state insieme!” esclama Valery.
“ Ma loro non stanno insieme” dice Jared rispondendo al nostro posto.
“ Sì infatti” diciamo contemporaneamente io e Victor. Valery ritorna a guardarmi in cagnesco così per evitare un casino dico: “ scusate io vado a cercare la padrona di casa..” e mi allontano. In realtà voglio stare sola, perché vedere Jared mi ha un po’ destabilizzata.
“ Ti stai divertendo cara?” mi chiede Jackie mentre i ragazzi cominciano a ballare.
“ Certo!” grido poiché il volume è troppo alto. Non ho ballato per niente, Victor ha preso possesso di una ragazza e Jared è scomparso. Io e Marianne siamo rimaste insieme a parlare e per la prima volta io non mi sono scatenata a passo di danza. Che diavolo mi sta succedendo?
“ Cara ti sei innamorata..” dice Marianne come se mi avesse letto nella mente.
“ Eh?” chiedo aumento i decibel della mia voce.
“ Ti sei innamorata” ripete “ vuoi che ti dica la parola magica?” si avvicina al mio orecchio e mi sussurra: “ Jared..”
Fortuna che le luce sono basse perché il mio viso è più rosso del sangue.
“ Co-come hai fa- fatto a capirlo?” chiedo allibita.
“ Perché vedo come lo cerchi e come lo guardi..” risponde “ su vallo a cercare e resta con lui..” mi incita.
“ Ma sta con Valery che mi sembra un cane da guardia!” esclamo.
“ Segui il tuo cuore!” e mi lancia verso la parte opposta della pista. Mi sorride e alza il pollice in segno di vittoria e io sorridendo vado fuori dalla stanza.
Nonostante mi sia allontanata da poco, capisco che la festa continua con molta calma. Continuo a camminare lungo gli immensi corridoi con grandi vetrate che danno sul grande giardino abbellito per la festa, e cerco con lo sguardo qualche traccia di Jared. Ad un tratto sento una voce che lo chiama e subito mi ritrovo faccia a faccia con Valery.
“ Ehi per caso hai visto Jared?” mi chiede.
“ No” rispondo.
“ Oh beh se lo vedi digli che lo sto cercando”
“ D’accordo” dico sorridendo. Fidati lo faccio sicuro.
“ Io ritorno alla festa” dice ad un tratto “ che fai qui tutta sola?”
“ Faccio una passeggiata e nel frattempo cerco Victor” dico con aria affabile. Lei mi sorride e va via. Mentre la vedo prendere un corridoio sento un rumore.
“ Pss..”
Mi giro per capire da dove provenga fino a quando non vedo Jared nascosto nei pressi di una stanza addobbata anche quella a festa nonché uscita secondaria della zona in cui si balla. Sorridendo lo raggiungo.
“ Ehi che ci fai qui nascosto?” chiedo “ eri ricercato lo sai?”
“ Non me ne parlare!” esclama “ è andata via?”
“ Chi, Valery?” chiedo trattenendo una risata.
“ Vorrai dire la sanguisuga!” esclama “ non ha fatto altro che provarci con me spudoratamente”
Sorrido vedendo la sua faccia scioccata.
“ Ti va di andare fuori in giardino?” mi chiede sorridendo.
“ Fa freddo fuori!” esclamo rabbrividendo subito, nonostante in casa si stia bene.
“ D’accordo allora resteremo qui” conclude.
I nostri occhi non fanno altro che scrutare ogni mossa e movimento, e i nostri visi. Non mi ero mai accorta come in quel momento di quanto Jared fosse dannatamente bello. Istintivamente entrambi facciamo un passo avanti restando molto vicini. Ad un tratto alzo gli occhi verso il soffitto e mi accorgo che entrambi ci ritroviamo sotto il vischio. Che sia un segno del destino?

E così ridiamo col destino,
Perché è lui che ci ha portati qui..


“ Vischio..” sussurro restando ad un passo da lui. I nostri visi sono pericolosamente vicini tanto che io riesco a vedere ogni suo particolare e il riflesso dei suoi occhi grigi.
Lui deglutisce e io posso vedere il suo pomo d’Adamo abbassarsi e poi tornare nella posizione di prima. Alza anche lui la testa per vedere ciò che ho appena detto e ritornando su di me sussurra: “ probabilmente è pieno di afidi..”
“ E cosa sono gli afidi?” chiedo confusa, non so se per quel nome o per la sua pericolosa vicinanza.
“ Non ne ho idea..”
Subito dopo le sue labbra catturano le mie rubando un bacio, il più semplice che abbia mai avuto, ma allo stesso tempo il più delicato. Subito dopo se ne sussegue uno più approfondito che non assaggia il terreno ma parte all’azione, più sicuro di ciò che vuole. Ad ogni bacio le mie emozioni si amplificano e mai come in quel momento avrei pensato di vivere questa dolce sensazione. Lui con una mano afferra i miei fianchi e mi stringe a sé come se non volesse farmi scappare mentre io appoggio le mie mani al suo collo decidendo di non staccarmi più.
Per me sembra che il tempo si sia fermato, il resto non conta. Ciò che ora per me davvero conta è stare con il mio marziano.





Se volete sapere il perchè la Sfinge faceva gli enigmi basta che me lo diciate così ve lo dico U.U
.............
Stavo scherzando xD!!! Ma comunque lo so il perchè ahahahah xD!!!
Ah sì altra cosa bizzarra: per chi non lo sapesse gli afidi sono degli insetti che danneggiano le piante. Li ho citati per farvi capire il completo azzeramento di cervello di Jared in questa situazione xD!!!
Bene detto questo, vi aspetto come sempre per i vostri commenti che adoro U.U!!!
Un bacio,
Vals:)





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Capitolo 6
*** Start of something new ***


Start of something new

Il bacio è un semplice segreto detto sulla bocca.

“ Adesso hai capito chi era la persona che mi interessava?” mi chiede staccandosi delicatamente dalle mie labbra. Io apro gli occhi ritornando in me e sorridendo dico: “ sai che anche quella persona aveva un interesse per te?”
“ Davvero?” chiede stupito.
“ Davvero!”
Ridiamo entrambi e mentre siamo lì, appoggiati al muro, il mio sguardo cade oltre le vetrate della casa dove la luce che illumina la zona esterna della villa permette di vedere i fiocchi di neve che stanno scendendo delicatamente appoggiandosi sulle decorazioni. Subito mi precipito alla vetrata esclamando: “ guarda quanta neve!”
“ Usciamo fuori” dice lui e prendendomi per mano apriamo la porta incontrando l’aria gelida e i piccoli fiocchi che si appoggiano sul mio vestito, sui capelli e sulla faccia. È una sensazione piacevole e che mi fa sorridere.
Vedo Jared allontanarsi un attimo per ritornare poi con una palla di neve e con un’espressione maniacale.
“ Non ci provare” dico io indietreggiando.
“ Paura eh?” esclama continuando a camminare verso di me.
“ Vuoi essere picchiato a sangue?” chiedo guardando la palla che lui continua a tenere in mano in attesa di lanciarla.
“ Tanto lo so che non lo farai..” dice saggiamente.
“ Mai provocare una ragazza” dico di rimando.
“ Vediamo un po’ com’è questa ragazza quando viene provocata” e così dicendo mi lancia la palla che mi colpisce alla velocità della luce. Rimango paralizzata per due minuti buoni, cercando di assorbire quel grande freddo che ho sentito al contatto. Possibile che quel ragazzo abbia mandato in frantumi in così poco tempo quei precedenti attimi di romanticismo?
“ Scappa” scandisco minacciosa “ è un ordine!”
Jared mi fa la linguaccia e parte in quarta così finiamo per rincorrerci, schivando gli altri ragazzi che sono usciti dalla casa per ammirare il biancore che pian piano si fa spazio su tutto ciò che ci circonda.
“ Preso!” esclamo sorridendo appena lo sorprendo da una colonna di pietra abbellita da luci dorate. Cadiamo per terra ridendo come pazzi.
“ Sei davvero bella, sai?” mi dice rimanendo sdraiato su di me e contemplandomi per un po’.
“ Non è vero” dico spiattellandogli un po’ di neve sulla faccia.
“ Ehi!” esclama “ è così che si tratta il proprio ragazzo?”
“ Perché noi due stiamo insieme?” chiedo sorridendo, ma  sento il mio cuore battere all‘impazzata.
“ Secondo te io bacio una ragazza qualunque ?” mi chiede lui sfiorando il mio naso.
“ Quindi è un privilegio raro?” dico ridendo.
“ Certo..” mi sussurra a due centimetri dal mio viso e subito dopo scappa un nuovo bacio, bello come il primo, ma che non dura eternamente. Infatti sento un grido di sorpresa che mi fa spaventare e vedo subito Marianne vicino a noi.
“ Ehi Mary che è successo?” chiede Victor avvicinandosi, ma appena vede me e Jared rimane anche lui sorpreso.
“ Cioè io non pensavo che..” comincia a balbettare, optando poi per il silenzio. Io e Jay ci sentiamo in forte imbarazzo e così ci alziamo cercando di comportarci in modo normale anche se risulta molto difficile.
“ Ehm ecco..” dico senza sapere cosa effettivamente dire. Marianne mi salta letteralmente addosso felice come non mai, mentre Jared continua a passarsi una mano fra i capelli cercando di cancellare l’imbarazzo.
“ Amico non sapevo che tu..” comincia Victor più confuso di noi.
“ Ecco il fatto è che ciò che avete visto è successo ora..” dice Jared.
“ Sono davvero contenta per voi!” esclama Marianne “ era ora che tutto questo dovesse accadere!”
Io e Jared ci guardiamo e sorridiamo imbarazzati.
“ Beh allora noi vi lasciamo soli..” prosegue Marianne prendendo per la maglia Victor.
“ Oh sì certo..” dice lui sorridendo e lasciandosi trasportare.
“ No tranquilli” dice Jared tenendomi per mano “ io e Steffy stavamo giocando con la neve, non avete interrotto niente” conclude sorridendo.
“ Bene allora se è così io suggerisco una bella battaglia!” esclama Jackie dietro di me e dal suo sorriso riconosco che lei ha capito tutto, forse ci avrà anche osservati senza che noi ce ne rendessimo conto. Beh non può sembrare ma sono decisamente imbarazzata.
Per dimenticare questa situazione mi lancio nella battaglia di neve, divertendomi come una matta. Ad un tratto mi fermo e guardando tutti i miei amici mi sembra di vivere quella scena in terza persona, come se io fossi la voce narrante di tutte le loro vite, vedere i loro sorrisi gioiosi mentre giocano e pensare che io li ho conosciuti e ci sono anche amica, capire che Jared sta per far parte in modo diverso della mia vita e che Victor, Marianne, Jackie e tutti gli altri sono quegli amici che non avrei mai immaginato di avere in tutti questi anni. Okay basta pensare, meglio se continuo a divertirmi. Così ritorno alla carica colpendo più volte Victor e Marianne.
Quando la battaglia finisce ritorniamo in casa per riprendere il calore che sembra essere andato via dai nostri corpi. Mentre la festa va verso la conclusione io e Jared riusciamo a ritagliare uno spazio per noi, lontano dagli altri e tra un risata e una chiacchiera continuiamo a restare nella nostra piccola atmosfera romantica.
“ E’ quasi mezzanotte..” dico ad un tratto staccandomi da lui.
“ E a quest’ora Cenerentola deve ritornare a casa” dice stringendomi la mano.
“ Altrimenti saranno guai” concludo ridendo.
“ Voglio la scarpa” dice mentre ci alziamo per tornare dagli altri “ così è sicuro che ti ritrovo”
Io sorrido e gli stampo un bel bacio sulla guancia.
“ Pronta?” mi chiede Victor avvicinandosi a noi.
“ Sì” dico mentre ripesco la giacca e la borsa.
“ Ehi Jay vuoi un passaggio?” chiede all’improvviso Victor. Lui sorride e dice: “ certo!”
Victor ride e capisco che l’ha fatto apposta. E pensare che inizialmente il suo atteggiamento nei miei confronti mi aveva fatto capire tutt’altro.
Vado da Marianne e Jackie e le saluto, però prima di andare via Jackie viene vicino a me e sussurra: “ ragazza sai di essere davvero fortunata ad avere quel bocconcino e che prossimamente a scuola le ragazzine cominceranno a meditare vendette e uccisioni nei tuoi confronti?”
“ Sì penso proprio che la mia vita sia in pericolo” dico ridendo insieme a lei. Poi voltandomi verso Jared che continua a guardarmi concludo dicendo “ ma correrò questo rischio..”
Lei mi abbraccia e io salutandola nuovamente raggiungo Victor e Jared che mi prende per mano e andiamo via.
“ Bella serata, vero?” dice Victor alla guida. Io e Jared ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
“ Sì, credo di sì” risponde Jared rivolgendomi uno di quei suoi sguardi che avrebbe fatto sciogliere anche l’iceberg con cui è affondato il Titanic e che ora rischia di mandare in ebollizione la mia faccia.
“ Eccoci arrivati” dice Victor fermandosi vicino casa mia.
“ Grazie” dico scendendo dall’auto.
“ Victor aspetta un secondo” dice Jared scendendo anche lui.
“ Io ti aspetto certo, però fai presto perché non vorrei congelarmi”
“ Tranquillo sarò velocissimo” e dicendo questo, Jared si avvia con me fino al cancello di casa e dandomi un bacio dice: “ stanotte sognami”
“ No” dico facendogli la linguaccia.
“ Perché?” esclama scioccato.
“ Perché ti sopporto tutto il giorno, almeno la notte voglio stare in pace..” rido e dandogli un altro bacio apro il cancello, lasciandolo fuori a percorrermi con lo sguardo.
“ Okay questa me la segno..” dice cercando di essere serio, ma subito si tradisce con un piccolo sorriso. Mi avvicino al cancello e da lì dico: “ già che ti trovi segnati anche questo..” mi porto la mano sulle labbra disegnando un bacio volante che lui finge di prendere.
“ Segnato” dice mentre si allontana per entrare in auto. Ridiamo e salutando entrambi entro in casa. Nonostante la testa sia leggera e non fa che pensare a ciò che è successo, cerco di fare attenzione a dove metto i piedi, evitando così di far svegliare qualcuno. In punta di piedi arrivo davanti alla mia camera ma proprio mentre la sto per aprire sento un voce dietro di me che mi sussurra: “ ben tornata!”
Faccio un balzo e dico: “ ma sei scemo?”
“ Non volevo farti spaventare” dice Ryan ridendo. Io lo guardo contrariata e dico: “ okay sei scemo, ma questo già lo sapevo..”
Entro in camera convinta di rimanere sola a pensare a Jared, ma quel rompiscatole di mio fratello entra con me rovinando i miei propositi.
“ C’è qualcosa che posso fare per te?” chiedo cercando di non risultare antipatica.
“ Come è stata la festa?” mi chiede con aria indagatrice, sedendosi sul mio letto.
“ Come vuoi che sia andata?” dico “ le feste di Jackie sono sempre stupende”
“ Sì ma io non intendevo quello”
“ E cosa?” il mio cuore comincia a battere all’impazzata.
“ Non fare la faccia da innocente” dice lui con un tono minaccioso “ non credere che io non lo sappia”
“ Ryan che vuoi ancora?” sbotto, incrociando le braccia al petto.
“ Chi era quel ragazzo vicino al cancello?”
“ Eh?” esclamo scioccata. Mi ha vista!
“ Steffy credi che io sia così deficiente?”
“ Non ti rispondo” dico “ avrei molto da dire su questo argomento..”
Il risultato è un cuscino in pieno volto.
“ Ehi!” esclamo indignata.
“ Io da qui non me ne vado finché non mi dici chi era quello..” dice risoluto, incrociando le braccia al petto e rimanendo seduto sul mio letto. Sbuffo sonoramente e avvicinandomi dico: “ ma perché lo vuoi sapere?”
“ Perché sono tuo fratello?”
Respiro a fondo. È inutile tenerglielo nascosto, tanto fra un po’ lo sapranno tutti a scuola.
“ Okay” dico “ quel ragazzo era Jared..”
Ecco mi sento di nuovo imbarazzata. Ryan mi osserva attentamente ed in silenzio.
“ Avanti parla” dico “ tanto so che hai qualcosa da dire, ti conosco fin troppo bene..”
“ No aspetta” dice lui cambiando la sua espressione in assoluto stupore “ quello che ho visto troppo vicino a te era Jared?”
“ Sì!” esclamo.
“ E quindi se era troppo vicino a te c’è solo una cosa a cui si può pensare..” si blocca per due secondi guardandomi e poi sussurra “ vi siete baciati..”
Io deglutisco guardandolo e sento la mia faccia andare in fiamme. Ma perché ho un fratello e per giunta ficcanaso? Non potevo avere una sorella? Con lei sono sicura che non avrei avuto problemi a parlare di tutto ciò.
“ Non è così?” continua vedendo che non lo rispondo.
“ Ehm..”
“ Ehm cosa?” dice lui “ tu e Jared vi siete baciati!” esclama.
“ Abbassa la voce sennò così rischi di svegliare i nostri genitori!” esclamo a bassa voce.
“ Sì giusto..” dice “ ma quindi ora state insieme?”
“ Ehm credo di sì, cioè sì” dico dopo aver deglutito. Mio fratello mi guarda raggiante. Comincio ad avere un po’ paura dei suoi cambiamenti di espressione.
“ Io lo sapevo!” esclama “ sapevo che alla fine voi due vi sareste messi insieme! Ed è una fortuna sorellina che sia lui! Perché se fosse stato Victor a quest’ora si sarebbe ritrovato senza gambe e senza..”
“ Ryan!” esclamo.
“ Okay scusa” dice sorridendo “ bene io vado a dormire. Faresti bene a dormire anche tu. Domani è domenica e di certo non vorrai dormire tutta la giornata..”
“ Non so nemmeno se riuscirò a dormire” dico. Mio fratello sorride e dice: “ è normale che sia così”
“ Se lo dici tu..” dico.
“ Buonanotte” dice Ryan sorridendo.
“ Buonanotte” ripeto io sorridendo e appena vedo che la porta si chiude mi abbandono a braccia aperte sul letto, ancora incredula per quello che è appena successo. Riesco a rivedere le immagini di me e Jared, e sembra che siano davvero reali. Il fatto che ci sia la notte di mezzo, non fa che aumentare la voglia di rivederlo. Credo che stia per iniziare qualcosa di nuovo, qualcosa che trasformerà la mia vita, ne sono sicura.
****

Il tempo passa inesorabilmente portando con sé tante esperienze e tanti segreti. Riesce a catturare ogni momento e ogni ricordo, cercando di mantenerne viva l’immagine nelle nostre menti.
Io so per certo che tutto quello che sto vivendo non lo potrò mai dimenticare, né lo voglio fare, perché in me vorrei tenere sempre vivo il ricordo di questo Jared che sto conoscendo meglio e di cui mi sono innamorata.
A distanza di quattro mesi ancora non posso crederci che io stia vivendo i momenti più belli. E pensare che avevo cominciato ad odiare mio padre nel momento in cui disse che dovevamo andare a vivere a Bossier City. Beh ora dovrei ringraziarlo, perché è solo per merito suo se ho potuto conoscere quella che per me è la persona più importante.
Oggi sono molto pensierosa, tanto che avrò chiesto almeno una decina di volte scusa ad un ragazzo che è passato vicino a me per due volte. Forse lo so il motivo per cui sono così pensierosa e non ha nulla a che vedere con le interrogazioni o i compiti in classe. Dietro a questo pensiero ci sto da giorni e non serve spiegarlo perché proprio in quel momento ci pensa Marianne a renderlo a parole.
“ Allora?” dice affiancandomi “ quando ti deciderai a chiederglielo?”
“ Senti io di questa cosa mi imbarazzo tantissimo e poi Jared non ha fretta..”
“ Cara è un ragazzo!”
“ Ma lui non è un ragazzo qualsiasi!” esclamo a bassa voce mentre passiamo vicino al gruppetto delle ragazze che mi odiano come non mai. Credo che da loro non dovrò accettare neanche una caramella, non si sa mai.
“ Può darsi” dice Marianne “ ma rimane il fatto che è un uomo..”
“ Non centra un cavolo”
“ Centra invece!” dice Marianne aprendo il suo armadietto “ quanti mesi sono passati?” mi chiede appoggiandosi alla porticina.
“ Quattro..” dico guardando le mie mani per via del forte imbarazzo che sto provando in questo momento.
“ Quattro?” esclama chiudendo con un colpo secco l’armadietto “ e non avete fatto niente? Io e Jordan già dal secondo mese l’avevamo fatto..”
“ Senti basta” dico sbrigativa “ queste cose non si programmano! Se devono succedere, succedono e basta, che sia un giorno, un mese o un anno..”
“ Scusa” dice “ non volevo farti innervosire. Hai ragione tu, lasciamo fare al tempo..”
“ E’ che io ho paura..” dico ad un tratto mentre ci avviciniamo alla nostra classe.
“ Ma è normale!” mi dice Marianne sorridendomi “ anche io ne avevo, che credi..”
“ E poi che hai fatto?”
“ Mi sono lasciata andare..”
“ Io non ci riesco” dico “ credo proprio che non succederà mai..”
“ Succederà vedrai” mi dice rassicurandomi “ e sarà bellissimo”
Le sorrido ed entriamo in classe dove raggiungo Jared.
“ Buongiorno!” esclamo dandogli un bacio sulla guancia.
“ Buongiorno a te” dice sorridendo. Poi vedendo la mia faccia dice: “ ehi che hai?”
“ Niente” dico sorridendo. Sono ancora pensierosa e lui conoscendomi comincerà a farmi il terzo grado. Che sia ora di affrontare la situazione? Non lo so.
“ Non si direbbe” dice lui osservandomi.
“ E’ arrivato il professore” dico distogliendo lo sguardo da lui per porlo sul signor Johnson che è appena arrivato.
“ Pronti per il compito in classe ragazzi?” esclama tutto contento, mentre è investito da un boato di disapprovazione.
“ Sapevo che ne eravate felicissimi” dice sorridendo. Io e Jared sorridiamo.  Amo questo professore e per la precisione, lo amo dal primo giorno che ho messo piede in questa classe. Distribuisce il compito e poi va a sedersi dicendo: “ avete un’ora di tempo a partire da ora”
Dopo le sue parole si ha un lungo silenzio rotto solo dal graffiare delle penne sui fogli e dagli sbuffi di qualcuno che cerca di scrivere qualcosa senza sapere cosa. Io non riesco a concentrarmi, richiamo i migliori pensieri per continuare a scrivere, pensieri che riguardino ciò che ho studiato e non chi ho vicino.
Fortunatamente finisco prima e consegnando il compito vado fuori, cercando di restare calma. Appoggio il capo sul muro e respiro a fondo mentre sento la porta aprirsi e vedo Jared che subito mi raggiunge.
“ Come è andato il compito?” chiedo sorridendo.
“ Bene, anche perché alcune domande le ho copiate da te..”
“ Sei sempre il solito!” esclamo colpendogli la spalla mentre lui ride vedendo la mia faccia contrariata.
“ E’ inutile che ridi” dico, ma non riesco a dire altro perché le mie labbra vengono subito occupate dalle sue.
“ Ma sei impazzito?” esclamo ridendo “ ci possono vedere!”
“ E lascia che vedano” dice “ non si scandalizzeranno..”
Riprende a baciarmi e per un attimo dimentico che sono a scuola e lo stringo a me. Peccato che quell’atmosfera viene rovinata da una voce che ormai ho fatto l’abitudine a sentire.
“ Guarda chi abbiamo qui”
Jenny si avvicina con una sua amica e osserva me e Jared con aria di sfida.
“ Jenny..” dico guardandola.
“ Ciao Jared!” esclama lei ignorandomi.
“ Ciao..” dice lui senza guardarla.
“ Mi chiedevo se dopo la scuola potresti aiutarmi con storia. So che sei molto bravo e io ho qualche problema a memorizzare le date..” la sua voce ad un tratto si è fatta molto dolce.
“ Mi dispiace ma non posso” dice lui deciso “ e poi ci sono persone molto più brave di me..”
“ Beh se non puoi dopo la scuola possiamo fare anche domani..” dice Jenny lanciandomi uno sguardo di pura sfida. Un impulso di pura gelosia si impossessa di me e mi incita a distruggerla, ma Jared mi tiene con presa salda impedendomi di mettere in atto il mio folle piano.
“ Forse non hai capito” dice Jared “ non sono la persona giusta per questo, quindi vai a cercare qualcuno che ne sappia più di me..” poi rivolgendosi a me dice: “ la campana è suonata, andiamo in cortile..”
Io lo seguo continuando a guardare in cagnesco Jenny che continua a fissarmi con evidente rabbia.
“ Ripetizioni di storia, eh?” esclamo sedendomi sul prato “ certo che poteva inventarsi qualcos’altro”
“ Calmati” mi dice.
“ Come faccio a calmarmi?” dico “ non l’hai vista?”
“ Sì, l’ho vista” dice “ voleva provocarti” e poi prendendo fra le sue mani il mio volto conclude dicendo “ non devi cedere perché non ne vale la pena. È una sciocca che non ha capito che voglio stare con te..”
Sorrido e lo bacio. Eppure mentre siamo lì sento il cuore battere all’impazzata, il segnale che quel pensiero è ritornato e non vuole andare via.
“ Jay..?”
“ Dimmi..” dice lui accarezzandomi la guancia. Io respiro a fondo e alzandomi mi avvicino al tronco dell’albero lì vicino.
“ Io non so come dirtelo..” esordisco imbarazzata. Confuso, Jared, si avvicina a me e dice: “ dirmi cosa?”
Io lo guardo ma non spiccico parola.
“ Aspetta, forse ho capito..” dice “ senti Steffy te l’ho già detto per me non è importante! L’importante è che noi stiamo insieme..”
“ Sì però forse è giunto il momento..”
“ Solo se tu ne sei completamente sicura” dice prendendomi entrambe le mani “ io non ho fretta..”
Sorrido e lo abbraccio. Ritrovo per un attimo la calma che avevo perso da alcune ore. Mi convinco che probabilmente è giunto il momento di andare oltre il bacio e credo che ci riuscirò nonostante la paura continua a perseguitarmi.
“ Okay direi che possiamo provarci..” dico staccandomi da lui.
“ Come vuoi” dice lui sorridendo.

Dopo qualche altro abbraccio e bacio torniamo dagli altri e restiamo a chiacchierare e scherzare, decidendo poi con Jackie e Marianne di vederci nel pomeriggio per qualche chiacchiera fra ragazze e per fare matematica.
Appena arrivano le quattro esco di casa e mi avvio verso la casa di Jackie, o per meglio dire, la super villa e appena entro si da il via alle chiacchiere.
Dopo aver spettegolato dico: “ ragazze devo dirvi una cosa..”
Marianne e Jackie mi guardano un po’ confuse e allarmate e io facendo un bel respiro parlo della decisione che ho fatto.
“ Ne sei sicura?” dice Marianne.
“ Sì, ho deciso” dico “ deve pur succedere..”
“ Beh la prima volta deve essere tutto perfetto quindi ti do le chiavi del mio appartamento vicino al laghetto..” dice sorridendo Jackie.
“ Ma..”
“ Niente ma” dice “ lì non ci va mai nessuno e poi tu sei la mia migliore amica. Per te farei qualsiasi cosa..”
“ Grazie..”
“ Di niente cara”
Marianne sorride e dice: “ vedrai che sarà tutto bellissimo..”
“ Lo spero”
“ Te l’ho già detto che sei una ragazze super fortunata?” dice Jackie.
“ Sì” rispondo ridendo.
“ Come vorrei essere al tuo posto” dice Marianne “ Jared è così dolce..”
“ Solo?” dice Jackie “ non hai visto che bel pezzo di..”
“ Ehi state parlando del mio ragazzo!” esclamo ridendo.
“ Ragazza noi diciamo solo la verità” dice Jackie saggiamente “ però nei tuoi occhi riesco a leggere una preoccupazione, o sbaglio?”
“ No, non sbagli” dico sospirando.
“ E dimmi un po’” dice Marianne “ questa preoccupazione per caso è bionda, alta, magra e di nome Jenny?”
Annuisco.
“ Ancora ci prova?” chiede Jackie.
Annuisco di nuovo.
“ Non ci pensare” dice Marianne “ Jared sta con te, no?”
“ Sì ma fatto sta che la sua presenza mi irrita..”
“ Lasciala perdere” dice Marianne “ è solo una svampita che non sa che fare dalla mattina alla sera e cerca di mettere zizzania fra le coppie..”
“ Sì Mary ha ragione” dice Jackie “ lascia perdere quella cretina e pensa che stai per vivere l’emozione più indescrivibile!”
Sorrido e annuisco.
“ Beh ragazze che ne dite se continuiamo con matematica?” dice Marianne sorridendo.
“ Okay” dico così passiamo il pomeriggio fra un risata e un po’ di matematica, ma il mio pensiero più volte si sposta su Jared e su quello che succederà.
“ Allora questa è la chiave” dice Jackie un momento prima che io vada via “ l’appartamento ha tutte le comodità di questo mondo e in più non sarete interrotti da niente e nessuno. Domani è sabato e io direi che potrebbe essere il giorno ideale. Dici ai tuoi che vai a dormire da Marianne, così nessuno ha dei sospetti..”
“ D’accordo” dico guardando la chiave. Continuo a convincermi che tutto andrà per il meglio e che come dicono le mie amiche, sarà davvero magico, ma la paura è lì e spero che non rovini tutto.
****

Ecco sabato è arrivato e il mio cuore continua a battere all’impazzata e  l’ansia mi assale neanche fosse il giorno di qualche esame. Non è il giorno della mia morte, eppure sembra che io stia per andare al patibolo. Jared mi sta aspettando vicino al laghetto seduto a contemplarlo.
“ Ehi..” dico in un sussurro avvicinandomi al suo orecchio.
“ Ehi..” ripete lui baciandomi. Mi siedo vicino a lui e chiedo: “ da quanto tempo sei qui?”
“ Da tempo immemore..” dice sorridendo, lanciando una pietra nel fondo del laghetto.
“ Hai freddo?” chiede vedendo che sto tremando. Non ho freddo, è l’ansia che mi fa questo effetto.
“ Tranquillo” rispondo “ sto bene”
“ Su entriamo” dice prendendomi per mano “ non vorrei che ti ammalassi”
“ D’accordo” dico aprendo la porta dell’appartamento. Quando entro dentro e accendo la luce sembra di essere in casa di Jackie per via della sua grandezza e dell’atmosfera accogliente.
“ Wow bella casa!” esclama Jared guardandosi intorno. Va vicino al camino dove riesce ad accendere un bel fuoco.
“ Già” dico avvicinandomi e  continuando a tormentarmi le mani.
“ Senti Steffy” dice Jared prendendomi una mano “ non devi sentirti obbligata. Io non sto con te perché lo devi fare. Io sto con te perché sei davvero importante e perché mi sono profondamente innamorato di te. Possiamo stare insieme anche senza tutto questo..”
“ Jay tranquillo” dico accarezzandogli una guancia “ mi sento pronta. Voglio stare davvero con te, in tutti i sensi..”
Mi sorride e prendendo il mio viso fra le sue mani comincia a baciare ogni centimetro come se non desiderasse altro. Senza rovinare quel momento, restiamo uniti spostandoci sul divano. Le labbra si sfiorano e si toccano delicatamente formando baci sempre più profondi, ma è proprio nel momento in cui Jared è sopra di me che mi blocco e mi terrorizzo.
“ Jared non ci riesco..” dico sedendomi. Lui si siede vicino e dice: “ non sentirti in colpa” poi guardandosi intorno dice “ già che siamo qui perché non diamo un’occhiata all’intera casa? Tanto resteremo per tutta la notte..”
“ Okay” dico e seguendolo accendiamo le varie luci e cominciamo a girare per l’intero appartamento.
“ Jared?” mi accorgo che sono rimasta sola nel corridoio che porta in soffitta. C’è troppo silenzio e comincio ad avere paura.
“ Jared?” ripeto ad alta voce, ma di lui nessuna traccia. Entro in camera da letto e prendo una coperta perché comincio ad avere un po’ freddo. Ma mentre sto per andare via vedo un’ombra dietro di me e comincio a terrorizzarmi. Mi giro e mi ritrovo un cuscino in faccia.
“ Ehi!” esclamo “ ti sembra normale farmi venire un infarto?”
“ Vediamo se riesci a prendermi!” esclama Jared cominciando a correre. Io prendendo l’altro cuscino e appoggiandomi la coperta sulle spalle corro lungo i corridoi fino a quando ingaggiamo una lotta sul divano.
“ Steffy mi stai uccidendo!” esclama Jared sotto i miei colpi con il cuscino.
“ Così impari” dico io ridendo come una matta.
“ Chiedo venia!” esclama lui cercando di proteggersi con le mani.
“ No!”
“ Allora sono costretto a controbattere!” e prendendomi per i fianchi mi fa cadere a terra ritrovandomelo su di me. A quel punto lui si blocca continuando a guardarmi, mentre io deglutisco.
I ragazzi che si amano
Si baciano in piedi contro le porte della notte.


Capisco allora che un semplice gioco si sta per trasformare in qualcosa di davvero grande per me, ma sicuramente qualcosa di unico. Jared avvicina il suo viso al mio e le nostre labbra si toccano di nuovo, incollandosi e formando baci sempre più passionali.
È strano come ora che i baci si fanno più insistenti andando su e giù per il collo, io non abbia più paura. È come se all’improvviso il timore e l’imbarazzo si siano volatilizzati lasciando spazio ad una sensazione mai provata prima d’ora. Lentamente Jared comincia a sbottonarmi la camicia mentre io gli tolgo delicatamente la felpa. I battiti del mio cuore accelerano sempre di più. Sta per succedere e non mi sembra vero.
Vorrei ricordare ogni singolo bacio, gesto, brivido provato qui sul pavimento vicino al camino acceso che fa da unica fonte di luce rendendo l’atmosfera davvero speciale. Mentre Jared bacia ogni centimetro della mia pelle sento dentro di me qualcosa scoppiare, chiedere forse di più. Lui se ne accorge e staccandosi dalla mia pelle si avvicina al mio orecchio e sussurra: “ stringi la mia mano e se ti faccio male dimmelo..”
Per la forte emozione che sto vivendo non riesco a parlare, così mi limito ad annuire mentre sento il mio cuore uscire dal petto. Improvvisamente sento qualcosa farsi spazio dentro di me e la sensazione che provo è indescrivibile. L’unica cosa che riesco a fare è stringere a più non posso la mano di Jared. Ho sentito un dolore tremendo, ma subito al suo posto si è fatto spazio qualcosa che credo sia il vero piacere, quello che riesce ad unire persone che si amano. A quel punto la sua schiena facendo aderire il suo petto al mio, mentre sento la sua bocca riempire di baci il mio collo fino a scendere più giù.
Pian piano la magia termina lasciando in me tante sensazioni inspiegabili. Jared si posa accanto a me e prendendo la coperta l’appoggia sui nostri corpi ancora caldi. A quel punto mi stringo a lui che disegna linee immaginarie sulla mia spalla e sulla guancia.
“ Ti amo” mi sussurra all’orecchio sfiorando poi con le labbra la pelle della mia guancia.
“ Anche io” dico stampandogli un bacio sulla guancia. Non restiamo molto tempo a parlare poiché il sonno ci fa sprofondare gradualmente fra le braccia di Morfeo.

I ragazzi che si amano non sono là per nessuno.
Essi sono altrove ben più lontano del giorno,
Nella luce abbagliante del loro primo amore.


****

“ Jared smettila!” dico allontanandolo da me “  i compiti non si fanno soli!”
“ La solita saputella noiosa” dice staccandosi dalla mia guancia per ritornare con gli occhi sul libro. Mentre è assorto dalla lettura guardo il suo profilo e più sto lì vicino a lui e più capisco quanto lo amo. E pensare che tempo prima, non avrei mai immaginato che tutto questo sarebbe successo, che lui avrebbe scombussolato il mio mondo già sconvolto di suo. Sono passati tanti giorni dalla mia prima esperienza, che ricordo ancora a distanza di un mese. Le altre volte sono state magiche anche quelle ma mai come la prima. Quella ormai è segnata nella mia pelle. Sono a casa sua per aiutarlo con chimica e più volte ho sentito dentro di me il desiderio di baciarlo a più non posso, ma ho cercato più volte di frenare questo impulso. Ma ora che continuo a guardarlo lo sento di nuovo affiorare in me prendendo possesso in modo prepotente del mio cervello.
“ La smetti di fissarmi?” dice continuando a tenere gli occhi sul libro “ mi sento osservato”
“ Sì scusa hai ragione” dico sorridendo. Ma lui chiude il libro e cingendomi la vita mi sposta sul suo letto.
“ Ma sei scemo?” dico ridendo mentre mi fa il solletico “ tua madre e tuo fratello potrebbero tornare a momenti!” continuo a colpirgli la schiena cercando di allontanarlo da me.
“ D’accordo” dice sorridendo “ ritorniamo a fare chimica”
Resto con lui fino a quando il tramonto si fa spazio nel cielo richiamandomi alla base.
“ A domani” dico dandogli un bacio sulla guancia.
“ A domani” dice lui sorridendo.
Ritorno a casa con la testa leggerissima. Sono davvero felice e nulla potrebbe cambiare il mio stato d’animo.
“ Eccomi!” urlo dall’ingresso di casa, posando le chiavi sul comodino.
Nessuno mi risponde e la cosa mi confonde. Dove sono tutti?
Vado in cucina e vedo mio fratello seduto con il capo chino, mio padre seduto di fronte e mia madre accanto alla porta, tutti con lo stesso sguardo: troppo serio e triste.
“ Cosa è successo?” dico cercando di restare calma.
“ Steffy siediti..” dice mio padre.
“ No!” esclamo “ voglio sapere cosa sta succedendo. Mio padre alza gli occhi su di me e dice: “ ho avuto un nuovo trasferimento. Andremo a New York..”
“ Cosa!?” esclamo sconvolta. È come se per un momento la mia anima sia andata via lasciandomi vuota e priva di aria. Poi ritornando in me sento le lacrime farsi spazio fra i miei occhi.
“ No!” esclamo “ non è vero! Tu non puoi farlo!”
“ Steffy calmati” dice mia madre abbracciandomi.
“ No stai lontana!” esclamo mentre i miei occhi si riempiono di lacrime. Mi allontano da tutti e mi ritiro in camera mia, dove do libero sfogo alle lacrime che non riuscivo più a trattenere. Questo significa che dovrò abbandonare tutti i miei amici, tutto quello che avevo costruito qui a Bossier City e in particolare significa abbandonare la persona più importante della mia vita. Non doveva andare così, non doveva succedere proprio ora che ero felice. Forse il mio peccato è stato quello di essere troppo felice, di aver toccato con un dito ciò che era sacro e che non andava disfatto. Ma perché la mia vita deve andare in questo senso? Perché quando si è felici, non lo si può essere per tutta la vita?
Prendo a pugni il cuscino e lascio sfogare tutta  la mia rabbia, fino allo sfinimento. Ad un tratto sento bussare e la voce di Ryan che dice: “ posso entrare?” ma ormai l’ha già fatto. Si avvicina a me e si siede accanto accarezzandomi il capo.
“ Lo so Steffy, per te è molto difficile” dice “ non sai come mi dispiace”
“ No tu non puoi capirlo”
“ Sì invece” dice “ se ti ricordi tempo fa ero io nella tua situazione..”
Mi giro e punto i miei occhi arrossati sui suoi.
“ E come hai fatto a superarlo?”
“ Molta pazienza e molta calma” dice “ ma non credere che non ci pensi più. È solo che con il passare del tempo la ferita si rimargina e il pensiero si fa meno nitido..”
“ Ma io non voglio dimenticare!”
Lui mi stampa un bacio sulla guancia e mi abbraccia dicendo: “ tranquilla, a te non succederà..”
****
“ No, non è vero!” esclama Marianne.
“ Sì invece” dico per l’ennesima volta.
“ No, mi rifiuto di crederci!” dice Jackie sconvolta quanto Victor e Marianne.
“ Ci sarà un modo per farti rimanere” dice Victor.
“ No non c’è” dico sospirando. Siamo in biblioteca, il luogo per me custode di tanti segreti e fra questi anche del mio.
“ No Steffy tu devi rimanere qui!” dice Marianne che riesce a stento a mantenere le lacrime “ io non posso stare senza di te”
“ Noi non possiamo stare senza di te!” esclama sottovoce Jackie.
“ Ragazzi lo so è difficile, ma io non posso cambiare le cose, nessuno può farlo” dico malinconica.
“ L’hai detto a Jared?” mi chiede Victor con tono sepolcrale.
“ Ancora no” dico “ lo saprà fra poco”
“ Mi sa che quel fra poco è arrivato” dice Jackie voltandosi per vedere l’entrata di Jared tutto sorridente.
“ Ehi ragazzi che ci fate tutti qui?” chiede avvicinandosi “ è successo qualcosa?” prosegue vedendo le facce degli altri e poi la mia.
“ Ehm Jay” dico avvicinandomi “ devo dirti una cosa, vieni con me..”
Andiamo in cortile dove fa molto caldo e dove i ragazzi trascorro gli ultimi minuti prima di andare via.
“ Cosa devi dirmi?” chiede allarmato.
Sento improvvisamente le lacrime riempire i miei occhi, ma non posso nascondere questo.
“ Ehi perché piangi?” mi chiede ancora più allarmato.
“ Jared devo trasferirmi”
Quelle parole riempiono lo spazio circostante lasciando spazio poi al silenzio. Jared mi guarda incapace di proferir parola.
“ No, non è vero..” sussurra allontanandosi dalla mia presa.
“ Jared..”
“ No!” esclama sconvolto e scappa via.
“ Jared!” urlo, ma lui scompare dalla mia vista. Proprio in quel momento la campana suona annunciando la fine delle lezioni, e di preciso delle mie ultime lezioni e prendo tutto il necessario vado via. Corro come una matta alla ricerca di Jared. Setaccio metà città senza trovarlo e la paura si diffonde in me.
Finalmente vedo una figura vicino al laghetto e capisco che è lui, ma non è solo. Mi avvicino e sento il cuore spezzarsi sotto ai miei piedi. Le sue labbra sono appoggiate a quelle di Jenny. Si stanno scambiando un lungo bacio che sarebbe continuato se io non avessi fatto la mia misera entrata. Senza restare un attimo di più scappo, nonostante senta la voce di Jared chiamarmi.
“ Steffy! Steffy torna qui!”
Sento i suoi passi dietro i miei. Riesce a raggiungermi e mi afferra il polso costringendomi a voltarmi.
Ti fermo alle luci al tramonto
E ti guardo negli
E ti vedo morire

“ Lasciami!” dico con voce rotta e con gli occhi pieni di lacrime.
“ Steffy ti giuro non volevo farlo!” lo vedo sconvolto mentre cerca di farmi fermare.
“ Non ci hai messo molto tempo a rimpiazzarmi a quanto vedo!” esclamo continuando a camminare.
“ Steffy aspetta..”
“ No!” esclamo liberandomi bruscamente dalla sua presa “ io non aspetto!”
Scappo via arrivando a casa. Non parlo con nessuno e mi abbandono al dolore nella mia stanza, isolandomi da tutti e da tutto. Mio fratello entra in camera, ma io esclamo: “ no! Vattene via!”

Ti fermo all’inferno e mi

perdo perché
Non ti lasci salvare da me


“ Voglio aiutarti!” esclama “ dimmi che cosa è successo”
“ No, non ne voglio parlare” dico asciugandomi le lacrime “ quando partiamo?”
“ Fra poco..”
“ Bene” dico ma vedo che ci ha pensato mia madre a preparare i miei bagagli. Recupero le mie cose più personali e le infilo nella borsa. Vedo che i miei amici sono fuori e io mi precipito per salutarli ultima volta.
“ Ricordati che noi ti saremo sempre vicino” dice Marianne porgendomi un pacchetto.
“ Aprilo quando sei andata via” dice Jackie abbracciandomi.
“ Grazie ragazze non dovevate” dico cercando di sorridere “ vi adoro!” le abbraccio nuovamente e poi vado da Victor che mi porge una lettera e dice: “ cerca di essere forte..”
“ Mi raccomando a te” dico sorridendo “ hai troppe ragazze che ti vengono dietro..”
Sorride e abbracciandomi dice: “ ti voglio bene..”
“ Anche io..”
“ Steffy!” quella voce mi procura mille coltellate al cuore.
“ Steffy!”
“ Che vuoi?” dico bruscamente.
“ Ti giuro che non volevo scappare, che non volevo baciarla..”
Non lo faccio finire di parlare e urlo: “ Ti odio Jared Leto! Ti odio con tutta me stessa e se un giorno mi capiterà di rivederti ti salterò addosso e strappandoti i bulbi oculari ti farò in mille pezzettini, così piccoli da risultare difficile ricucirti!"
E detto questo raggiungo la mia famiglia e salgo in macchina. Riesco solo a vedere il suo volto e capisco che sta piangendo. Una parte di me vorrebbe odiarlo davvero, ma un’altra parte vorrebbe scendere e abbracciarlo forte. Papà mette in moto l’auto che lentamente scivola via lungo i viali illuminati dalla luce del tramonto.
“ Su sorellina fatti forza..” dice Ryan abbracciandomi. Com’è strana la vita. Due anni fa ero io a consolare mio fratello e invece ora è lui a consolare me. Cerco di dimenticare tutto, di allontanare da me ogni pensiero riguardante Jared, ma non ci riesco, perché purtroppo lui sarà sempre con me, o per meglio dire, sarà per sempre una parte di me.

Perché tu sarai sempre il mio solo destino.
Posso soltanto amarti,
Senza mai nessun freno..


ANGOLO DI VALS U.U:
Ciao a tutti! ( Quello che avrebbe detto Willwoosh all'inizio di un suo video xD)
Allora inizio con il dirvi che mi dispiace della mia piccola assenza, ma la mia testa in questi giorni si rifiutava di scrivere e di completare questo capitolo che avevo iniziato lunedì -.-" quindi prendetevela con lei, con la mia testa di ca..... di cano xD!!!
Però diciamo che posso essere perdonata grazie alle mooooolte ma mooooolte cose che ho scritto.
........
........
........
Okay non sono perdonabile perchè il capitolo è uscito malissssssssssssssssssssssssssssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimoooooooooo. E' più schifoso del vomito della bambina dell'Esorcista ( o.O)!!! Quindi si accettano commenti negativi, al massino delle vostre capacità offensive, sappiate che non mi arrabbierò, perchè me lo merito U.U!!!
Spero che il prossimo sia molto più soddisfacente.
Sì ci sarà un prossimo, e un altro ancora, e ancora, e ancora xD!!
Credete davvero di liberarvi così facilmente di questa storia? Adesso comincia il bello muahahahahah!!!
Alla prossima,
Vals :)!!!

Ps: non ho controllato tutto quindi perdonatemi se ci sono degli errori di battitura -.-"

























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Capitolo 7
*** Perchè a me? ***


Okay io ci ho preso gusto con i capitoli lunghi.
Il fatto è che sono troppo ispirata e che ho un mucchio di sorprese che fremono di essere scritte :)!!! PerdonatImi se ci riuscite xD!!!!
Eravamo rimaste al momento della partenza di Steffy. Sono passati tanti anni ormai e tante cose saranno successe, no??
Bene ecco a voi cosa è successo e cosa sta succendendo sperando che nonostante la lunghezza voi possiate apprezzare questo mio sforzo immenso :)!!! Ne sarei felice ^^!!!
Ora vi lascio..a dopo :)!!



Perché a me?
Maggio 2006

Passano le foglie lungo il viale,
Come passano i bisogni che ho.
Passa il tempo, passa.
Passa senza dire posso, ma lo voglio
Per me.


“ Amore guarda quel vestito!” esclama una ragazza avvicinandosi alla vetrina dove sono intenta a sistemare i manichini con i nuovi arrivi.
“ Tesoro, abbiamo girato tutto il quartiere, vuoi entrare anche qui?!” esclama il ragazzo che dovrebbe essere il suo fidanzato. È esasperato, e mi viene da sorridere. Eh sì mai andare a fare shopping con le donne, miei cari uomini, perché è come andare in guerra! Dovete sempre assecondarle e lasciare che decidano tutto loro, nonostante voi vi accingiate a dare dei consigli, loro non vi ascolteranno. Una cosa un po’ crudele, ma che a noi piace.
“ Zia!” mi volto per incrociare lo sguardo gioioso di mia nipote Hope. Assomiglia molto a Ryan, tranne che per gli occhi, uguali a quelli di sua madre, Rose.
“ Tesoro mio!” esclamo.
Sorridendo corre verso di me e mi abbraccia inondandomi con i suoi capelli biondi e il suo profumo.
“ Come mai qui?” chiedo.
“ Oggi c’era lo sciopero e quindi ho pensato di venire qui per darti una mano” risponde sorridendo.
“ Bene allora vai da quella coppia e vedi cosa vuole” dico indicando la coppietta che avevo visto e sentito prima.
“ Agli ordini capo!” esclama e dopo aver fatto il saluto militare lascia la borsa sul bancone e va a svolgere il suo compito.
Nonostante mi sia laureata con il massimo dei voti in storia e filosofia, ho deciso di aprire un negozio di vestiti per tutte le occasioni, davvero famoso in questo quartiere di New York e inoltre, disegno anche abiti matrimoniali che non pensavo sarebbero andati così a ruba. Sono davvero soddisfatta e orgogliosa del mio lavoro, forse un po’ meno della mia vita sentimentale. Possibile che ogni ragazzo che incontro deve essere super geloso? Eppure non sono bellissima. Sono semplice, non utilizzo niente di particolare per sedurre o per avvicinare un uomo. Proprio una settimana fa ho lasciato Jack. Credevo che lui fosse diverso, ma mi sbagliavo, come sempre del resto.
“ Signorina” una voce maschile mi distoglie dai miei pensieri e voltandomi incontro con un bel ragazzo, più alto di me con due occhi verdi come gli smeraldi.
“ Mi dica” dico cercando di trovare un punto di equilibrio.
“ Per caso di questo pantalone avete una taglia più piccola?” chiede presentandomi un pantalone beige molto semplice della vecchia collezione invernale.
“ No mi dispiace..” dico sorridendo “ per via dei saldi sono rimaste solo le taglie più grandi..”
“ Oh va bene..” dice sorridendo “ cercherò qualcosa, sperando di poterla di nuovo interpellare..”
Ecco ci risiamo con gli attacchi alla Don Giovanni. Sorrido un po’ imbarazzata e distogliendo lo sguardo da lui, lo riporto sul manichino e dico: “ può chiedere alla mia assistente, se le serve qualcos’altro”
Capisce che con me non potrà attaccare bottone e va via in direzione del reparto maschile decisamente deluso. Finisco di allestire la vetrina e ritorno dalle mie assistenti, ovvero quella improvvisata Hope, e la mia amica eterna Marianne.
Dopo il mio trasferimento da Bossier City sono venuta a vivere qui a New York, ma nonostante la lontananza sono riuscita a mantenere i contatti con lei, Jackie e Victor. Marianne dopo alcuni anni è venuta qui in città e dopo essersi laureata ha deciso di diventare la mia assistente, e come lo era stato un tempo, non ci separiamo mai. Jackie è diventata una donna d’affari che vive a Los Angeles mentre Victor è un archeologo ed è sempre in giro per il mondo. L’ultima volta è stato in Egitto, la sua tappa preferita, e da lì mi ha inviato un bel souvenir con una cartolina dove mi spiegava come nonostante ci andasse tutti gli anni, quella terra era sempre più meravigliosa e carica di magia.
Nel frattempo le mie due assistenti smettono di parlottare proprio nel momento in cui mi avvicino a loro e sospettosa chiedo: “ mi state nascondendo qualcosa?”
“ No, assolutamente no!” esclama Hope con un tono un po’ troppo alto. Alcune volte nei suoi modi di fare e nel suo comportamento rivedo me alla sua età, quando ero una diciassettenne spensierata. Marianne la guarda e dice: “ stavamo solo dicendo che per la bella voce che hai potresti fare la cantante..”
“ Eh sì, davvero!” esclama Hope “ ma come stavo dicendo a Mary, tu ti ostini a non lanciarti nel mondo della musica. Secondo me spaccheresti di brutto..”
“ Hope arriva al dunque..” dico sorridendo. Questa è una delle tattiche che usavo alla sua età per convincere i miei amici o Ryan a fare qualcosa con me.
“ Ehm zietta cara, ziuccia tenera, sai che sei la mia zia preferita e che senza di te non saprei cosa fare..” si avvicina a me e mi abbraccia.
“ Hope parla!” dico trasformando la mia voce dolce in tono autoritario.
“ Ecco non so come dirtelo..” vedo che cerca con gli occhi l’aiuto di Marianne.
“ Steffy, ricordi che domani c’è quel concerto lì?” dice Marianne molto lentamente. Io la guardo confusa, ma poi ritornando con gli occhi su Hope faccio mente locale: domani 10 maggio 2006 qui a New York ci sarà il concerto dei 30 Seconds To Mars. E quando dico 30 Seconds To Mars, parlo di Jared, Shannon, Tomo e Matt coloro che mandano su Marte mia nipote. Essendo Hope una Echelon, non passa un solo giorno senza le loro canzoni. Lei crede ciecamente in quella musica e in quella strana simbologia. Crede nella grande famiglia che hanno creato ed è molto orgogliosa di loro. Non avevo mai visto fan così devoti per una band come gli Echelon e tutto ciò devo dire che mi affascina, tanto che a volte per un momento dimentico chi sia quel Jared e mi perdo nella loro musica, ma dopo un po’ rinsavisco da quella dolce pazzia ricordandomi perfettamente chi è lui e cosa mi ha fatto tanti, tantissimi anni fa. Nonostante in tutti questi anni io sia riuscita a dimenticarlo, da un po’ di tempo grazie a Hope è ritornato prepotentemente nei miei pensieri e cerco di scacciarlo in qualsiasi modo, ma se con me c’è Hope, la sua voce, il suo talento, i suoi occhi e la sua pazzia rimango indelebili dentro di me.
“ No, Hope!” esclamo andando dietro al bancone.
“ Ma perché no?” esclama lei pregandomi con gli occhi.
“ Perché non mi piacciono!” esclamo cercando di rendere la mia bugia vera.
Sia lei che Marianne sbuffano ridendo.
“ E credi che noi dovremmo crederci?” chiede Marianne “ ma andiamo!”
“ Non fai altro che cantare le loro canzoni quando metto il cd qui in negozio o a casa..” inizia Hope.
“ O in auto..” dico.
“ Per non parlare delle feste di compleanno..” dice Marianne sorridendo.
“ O del cellulare..” dico.
“ O del tuo mp3..” dice Marianne guardandola.
“ Beh ecco forse, ehm sono un po’ ossessionata..” dice Hope in imbarazzo.
“ Un po’?” chiedo “ Hope sei drogata di quella band!”
“ Io sono una Echelon!” esclama orgogliosa “ e con questo ho detto tutto..”
Mi avvicino a lei e le accarezzo i capelli.
“ Tesoro io sono la persona meno adatta per andare a questo concerto” dico “ perché non ci vai con Maggie?”
“ Perché lei è a San Francisco dalla nonna..” dice imbronciata “ e sai che mamma e papà sono ventiquattro ore su ventiquattro al lavoro!”
E pensare che quei due biglietti li ha presi Ryan! Lo ucciderò, altrochè!
Nonostante sia passato tanto tempo, Ryan non ha smesso di pensare al suo vecchio amico Shannon , l’unico, se devono essere sincera, che rivedrei dopo tutti questi anni. Forse è anche per colpa sua se Hope è così ossessionata, soprattutto nei confronti di Shannon e della sua batteria. Ryan si è largamente vantato di essere stato il suo migliore amico e Hope quasi sempre si fa raccontare per filo e per segno tutto quello che facevano insieme. Beh una cosa positiva l’ho trovata. Adesso so diversi retroscena che il mio caro fratello adorato si ostinava a tenermi nascosto.
Marianne mi guarda, anzi mi fissa attentamente, come se volesse dirmi “ vacci, fallo per tua nipote”.
“ Sarebbe stato il mio primo concerto..” sussurra triste. Dio mi ucciderei piuttosto che vedere la mia Hope così triste, quindi nonostante non ci voglia andare per non ritrovarmi Jared davanti, devo farlo per realizzare il suo sogno.
Respiro e dico: “ e va bene! La tua zia preferita verrà con te al concerto..”
È inspiegabile la sua reazione di pura felicità a quelle parole. Mi salta letteralmente addosso felice come una pasqua continuando a ripetere: “ grazie! Grazie! Grazie! Sei la zia più super che si possa desiderare!”
“ Okay, okay però non strozzarmi” dico cercando di riprendere fiato.
“ Oh scusa” dice sorridendo “ bene chiamo mamma per dirle che stasera vengo a dormire da te..”
“ Va bene” dico sorridendo mentre la vedo prendere la borsa e uscire dal negozio per fare la fatidica telefonata.
“ Finalmente ti sei decisa!” dice Marianne sistemando alcune maglie lasciate sul bancone.
“ L’ho fatto perché mi dispiaceva vedere Hope in quello stato” dico aiutandola “ non me lo sarei mai perdonato. Per colpa della mia stupidaggine stavo per mandare a monte il suo sogno..”
“ Steffy è logico che tu non ci voglia andare, ma sai è passato tanto tempo..”
“ Eppure io non dimentico..” dico senza guardarla. Si ferma e portandosi una mano sulla fronte dice: “ scusa. Lo so come ti sei sentita, io stessa gli feci una predica che durò giorni interi. Te l’ho già detto a quel tempo: si era davvero pentito, non voleva farlo..”
“ Ciò non toglie che ci sono rimasta davvero male” dico “ lui mi ha ferito, e non sai che peso è per me rivederlo dal vivo dopo tutto questo tempo. Sì okay l’ho già visto in tv e tutto il resto, ma vederlo domani su un palco, poterlo toccare, non sarà semplice..”
“ Lo so..” dice in un sussurro Marianne abbracciandomi “ vedrai che andrà tutto bene, lo sento..”
“ Lo spero” dico continuando ad abbracciarla.

****
“ Che poi non riesco proprio a capire perché ti ostini tanto a non volerli ascoltare dal vivo!” dice senza guardarmi mentre finiamo di fare la fila e ci incamminiamo nel luogo dove si terrà il concerto. Eh già, il grande giorno è arrivato.
Se Hope sapesse la verità, non so se continuasse a tormentarmi come sta facendo adesso. Penso che morirebbe di infarto sapendo che sua zia tempo fa è stata la ragazza di uno dei suoi idoli. Non le ho raccontato niente per paura che potesse diffondere la voce fra le sue amiche Echelon. Le ho rifilato la storia che non amo stare a contatto con concerti spacca timpani come i loro.
“ Hope lo sai il perché..” dico mentre prendiamo posto in mezzo ad una folla immensa. Sono davvero agitata. Probabilmente è l’effetto che fanno i concerti, ma nel mio caso questo forse è dovuto al fatto che fra poco vedrò Jared lì sul palco. Davanti a noi ci sono due ragazze che a giudicare dall’aspetto sono un po’ più grandi di Hope e a me sembrano delle galline.
“ Ma ci pensi? Vedremo Jared? Cioè Jared Leto!” strilla come una gallina la tizia dai capelli rossi “ come va il trucco?”
“ Bene come vuoi che vada” dice l’altra in evidente stato di cecità. Forse avrà la cataratta “ sei stupenda, sono sicura che ti noterà..”
“ Se ci riesco voglio avvicinarmi a lui e magari..”
Alzo gli occhi al cielo cercando di non ridere. Che tizie! Vengono al concerto per rimorchiare il cantante? Ma non si vergognano? Al loro posto ci potrebbero essere un sacco di gente che ci crede davvero a quello che ascolta, e invece ci devono essere persone che non sanno neanche dove è di casa una canzone come “ A Beautiful Lie”, “ The Kill”, “ Echelon” e chi più ne ha più ne metta.
“ Vorrei sapere come farà Jared a notare te in una folla inferocita come questa!” sbotta ad un tratto Hope in evidente stato di guerriglia. Le ragazze si voltano e la guardano con sguardo assassino, in particolare la rossa.
Io guardo Hope e basta il mio semplice sguardo per farla calmare.
“ Scusatela..” dico con un sorriso finto. Ci manca solo che mia nipote scateni una rissa per completare questa strana serata.
“ Zietta cara perché mi hai fermata?” mi chiede furibonda all’orecchio “ dovevo finire di parlare! Non sopporto gente che viene ai concerti solo per ammirare le bellezze del cantante piuttosto che godere della bellissima musica che produce insieme ai suoi compagni!” poi osservandole conclude dicendo “ scommetto che non sanno nemmeno una canzone”
“ Non hai sentito?” dico sottovoce “ il loro scopo è quello di attirare su di loro l’attenzione di Jared. Secondo me non conosceranno neanche il genere che suonano..”
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere. Io e Hope siamo in completa sintonia su tutto. È strano come sia una ragazza di diciassettenne anni a mettermi di buon umore nei momenti più bui della mia vita; lei mi sta sempre vicino, di più di Ryan, Rose e Marianne. Lei non lo sa, ma inconsapevolmente in quei momenti difficili per me diventa una medicina.
“ Zia, zia sta per iniziare!” esclama tutta emozionata nel momento in cui le luci si fanno più basse. Il mio sguardo a quel punto percorre il palco sentendo allo stesso tempo il cuore chiedere di uscire dalla gabbia toracica, per quanto batte all’impazzata. Non credevo che per lui dopo tutto questo tempo potesse battere ancora così forte.


L’amore mio non può,
Disperdersi nel vento con le rose,
Tanto è forte che non cederà e non scomparirà..


Un attimo e tutta la band è sul palco e il mio cuore perde colpi vedendo Jared, carico di vitalità, salutare tutta la gente che grida come non mai. Durante le canzoni la sua forza ed energia sono così palpabili nell’aria che io quasi riesco a prenderne possesso. Non vorrei cedere a tutto questo, ma qui attraverso il potere di tutti questi Echelon è inevitabile farlo. Le sue canzoni riescono a portarmi davvero su di un altro pianeta, dire Marte è ovvio, quasi troppo scontato, perché so che vado in quella dimensione, ma per un momento, per un solo momento vorrei pensare ed immaginare che io possa accedere ad un pianeta diverso, qualcosa di unico e magico, lontano dalle galassie e da ciò che può renderlo reale come lo è Marte. Un pianeta pieno di fantasia e della certezza che qualsiasi cosa si possa realizzare.
Quelle canzoni le sento mie forse più di Jared stesso. A volte mi chiedo se si ricorda ancora di me, se rimembra tutto ciò che abbiamo passato insieme. Nonostante cerchi con tutta me stessa di allontanarlo dai ricordi, odiandolo più del dovuto non ci riesco, forse perché una parte di me si è legata a lui per sempre.


L’amore mio non può,
Perdersi nell’oblio dei peggior ricordi.
Io lo difenderò e lo strapperò da tutte le insidie velenose.

A rompere questa armonia ci pensano quelle due papere che invece di accompagnare la folla nel cantare a squarciagola le varie canzoni, prima fra tutte “ From Yesterday”, la mia preferita, continuano a parlare del look di Jared. Beh sì anche io l’ho notato: i suoi capelli sono neri, abbastanza corti e ciò che li rende particolari sono le punte tinte di rosso. Lo so anche io che con quella matita intorno agli occhi il suo viso è ancora più splendido e in generale è davvero uno schianto, ma non sono venuta qui per perdermi in tutto questo. Voglio scappare, ma un filo invisibile mi lega al mio posto e ciò che mi consola sono le canzoni. Quelle canzoni che però sono un arma a doppio taglio; se da un lato mi lasciano vivere in una dimensione diversa, dall’altro mi mettono in diretto contatto con quella voce graffiante ed estremamente sexy.
Quella voce mi provoca mille brividi e sensazioni inspiegabili. Mi sembrano le stesse che provai molto tempo fa, il giorno della mia prima volta. Fino a questo punto mi porta la sua voce? Fino a questo punto mi porta la sua musica?

“ Ascolta..la senti?”
“ Cosa?” chiedo confusa mentre lui scende dal muretto e si allontana di poco per respirare a braccia aperte l’aria circostante.
“ La musica!” risponde chiudendo gli occhi e rimanendo di fronte a me in quella posizione “ io la sento dappertutto: nel vento, nell'aria, nella luce, perfino nelle gocce della pioggia e nel silenzio della notte. È intorno a noi, non bisogna fare altro che aprire l'anima, non bisogna fare altro che ascoltare!”

Ricordo ancora quelle parole dette alla fine di un giorno estivo, quando il tramonto annunciava la sera. Jared è sempre stato un perfezionista, un brillante genio e non c’era ragione di dubitare sul suo successo. Io avevo sempre creduto in lui, anche quando lontana, avevo visto che cominciava a muovere i suoi primi passi come attore. Ma sapevo che la sua vera passione, restava la musica e sono davvero contenta che non l’abbia lasciata. In quel momento, quando apro gli occhi per ricadere nella realtà e vederlo dimenarsi e fare suo quel palco, sembra che i nostri sguardi si siano incrociati. Nonostante la musica, intorno alle mie orecchie si crea un immenso silenzio.


Was it a dream?

Se questa non è un’effimera illusione, Jared continua a guardare da questa parte, a guardare me. Vorrei scomparire, non essere qui. Distolgo lo sguardo e mi nascondo dietro alla rossa che continua ad esclamare: “ mi ha guardata, mi ha guardata! Oh mio Dio!”
E io dietro di lei voglio convincermi che sia così, che Jared abbia guardato lei e non me.
Voglio convincermi che i suoi occhi in quell’attimo non si siano posati su di me, ma su di lei.
Ne va della mia salute mentale.
Ne va di quella poca lucidità che mi è rimasta prima di tutto questo.
Prima di rivederlo.

****

“ E’ stato tutto così stupendo, magico, unico!” continua ad esclamare al mio fianco Hope mentre ci avviamo verso l’uscita. Il concerto è finito e in me ha lasciato un senso di vuoto, quasi di tristezza. Quelle emozioni non credo che le rivivrò ancora.
“ Sì Hope” dico sorridendo, vedendola ancora euforica e carica di energia. Mentre usciamo fuori vedo una piccola folla intorno ad una figura che riconosco essere Shannon. Per un momento stavo per avere un nuovo attacco di infarto. Hope si ferma quasi pietrificata vedendo Shannon fare gli autografi e dice: “ no, non ci posso credere! Lì c’è Shannon! Devo avere il suo autografo! Cazzarola ma sono ancora qui a parlare?” corre come una matta in direzione di Shan che sta salutando la folla vociante rimanendo così da solo. Io sorrido alla scena di Hope e la raggiungo.
“ Shannon posso avere un tuo autografo?” la sento dire quasi emozionata. Pensavo che sarebbe svenuta e invece vedo che ha retto l’emozione.
“ Certo!” esclama Shannon rivolgendole un largo sorriso. Poi ad un tratto la comincia ad osservare e dice: “ ci siamo già visti da qualche parte? La tua faccia non mi è del tutto nuova..”
“ No, noi non ci siamo mai conosciuti, ma tu hai conosciuto mio padre..” dice Hope quasi con una punta di orgoglio. Mentre mi avvicino vedo Shannon fissarla come per ricordare qualcosa e poi ad un tratto lo sento dire: “ non può essere..”
Quando Hope vede me, che finalmente l’ho raggiunta, esclama: “ zia!”
Le sorrido e poi sorrido a Shannon il quale sembra aver visto un fantasma in questo momento.
“ Non dirmi che tu sei Steffy!” esclama fissandomi.
“ In persona” dico sorridendo. A quel punto ci abbracciamo ridendo.
“ Ti trovo in splendida forma!” dice guardandomi.
“ Anche tu non sei niente male” dico sorridendo “ mi hai conosciuta subito a quanto vedo”
“ Ed è proprio un’eccezione perché sei la prima che nonostante siano passati gli anni ho riconosciuto”
Gli sorrido e mettendo un braccio intorno alle spalle di Hope dico: “ lei è Hope, la figlia del tuo carissimo amico Ryan”
Shannon le sorride facendola leggermente arrossire e dice: “ assomigli tantissimo a lui, tranne che per gli occhi. Per questo mi sembravi famigliare”
“ Vedo che non te lo sei dimenticato..” dico io.
“ E come facevo a dimenticarmi del mio più grande amico? Non sapete quanto mi siete mancati” e poi con molta calma conclude dicendo “ in particolare sei mancata a Jared..”
A quel punto il sorriso che avevo sulle labbra si frantuma e ritornando su Hope che mi guarda incuriosita dico: “ Hope è una vostra grande fan..”
“ Sei una Echelon?” le chiede Shannon che ha capito di non dover nominare più suo fratello.
“ Sì” risponde lei timidamente. Ad un tratto sento un paio di voci farsi spazio lungo il corridoio prima fra tutte quella inconfondibile di Jared e poi ne sento una femminile vicina e voltandomi vedo che tutto il quadretto sta venendo in questa direzione. Shannon mi guarda allarmato, perché ormai ha capito che non voglio incontrarlo mentre Hope dice: “ guarda c’è anche Matt, Tomo e Jared!” poi vedendo la ragazza prosegue “ ma quella non è la rossa che stava vicino a noi?”
Di sfuggita vedo che Jared abbraccia proprio quella gallina mentre la sua amica lo guarda con adulazione un po’ più da lontano. Una scena disgustosa se si può dire.

Forse te ne andrai,
Da altre donne le carezze cercherai, ahimè!

“ Bene Hope è meglio andare” dico “si è fatto tardi..”
“ Ma..”
“ Su ascolta la zia” dice Shannon sorridendole “ sono sicuro che ci rivedremo..”
Hope gli sorride felice.
“ Sono davvero contento di averti rivista” dice poi rivolgendosi a me.
“ Anche io Shanimal” dico finendo poi per abbracciarlo. Ma quell’abbraccio dura poco per via della fuga che io e Hope facciamo per scomparire alla vista del resto della band.
“ Ma perché siamo andate via?” mi chiede Hope mentre raggiungiamo la mia auto.
“ Perché si è fatto tardi” dico sbrigativa.
“ Non è vero!” esclama lei mentre si mette la cintura di sicurezza “ centra qualcosa che non mi hai detto..”
“ Per esempio?” le chiedo mentre dirigo l’auto lungo la strada che ci porterà a casa.
“ Per esempio che tu hai conosciuto Jared!” esclama.
“ Io non ho conosciuto nessuno..” dico frettolosamente.
“ Non mentire a me!” dice.
“ Non ti sto mentendo”
“ Sì invece!” esclama Hope. Segue un lungo silenzio, quello che mi serve per cercare di trovare una scusa convincente. Non ne trovo nessuna e quindi lascio che quel silenzio continui a far da padrone. Quando entriamo in casa Hope mi guarda e prima di scomparire in camera sua dice: “ zia ancora non mi hai risposto..”
“ A cosa?” chiedo evasiva.
“ Alla mia domanda” risponde “ e sai benissimo qual è!”
Non trovo altre scorciatoie e vedendo soprattutto il suo sguardo assassino sospiro e dico: “ se ti dico questa cosa mi prometti di non dirlo a nessuno?”
“ Sì zia” mi risponde avvicinandosi.
“ Ma proprio a nessuno?” ripeto.
“ Sì”
“ Quando dico a nessuno intendo anche Maggie”
“ Te lo prometto” dice “ nessuno saprà niente..”
Lascio la borsa all’ingresso, dove sistemo la giacca sull’attaccapanni e sedendomi con lei sul divano dico: “ a quell’epoca io e Jared andavamo a scuola insieme ed eravamo migliori amici..”
Vedo che Hope continua a seguire la storia molto interessata.
“ Ma dall’amicizia siamo passati a qualcosa di più e quindi io sono diventata..”
“ Oh mio dio!” esclama Hope senza farmi finire. Si mette in piedi sul divano gridando: “ tu sei stata la ragazza di Jared Leto! Cioè il frontman della mia adorata band! Colui che ascolto ventiquattro ore su ventiquattro!”
“ Sì..”
“ Ecco perché non volevi venire al concerto! Non volevi vederlo dal vivo” dice risoluta.
“ Esatto..”
“ Ma scusa perché non vuoi vederlo?” mi chiede dopo un attimo, confusa.
“ Perché, ecco, prima di partire, mi ha tradito..” dico senza guardarla.
Ad un tratto sento le sue mani stringermi in un affettuoso abbraccio.
“ Mi dispiace, zia..”
Le sorrido e dico: “ adesso a nanna che domani devo riportarti a casa tua..”
“ Di già?” esclama “ ma domani è domenica! Posso stare fino a domani sera con te?”
“ D’accordo” rispondo. Mi lascia sul divano con un bel bacio sulla guancia dicendo: “ buonanotte”
“ Notte tesoro” le rispondo sorridendo. Ma questa notte chi riuscirà a dormire?


****
“ Alla buon’ora!” esclama Marianne vedendomi arrivare in negozio un po’ in ritardo.
“ La sveglia non ha suonato” rispondo alla sua faccia interrogativa.
“ Pensavo che ti fossi intrattenuta con qualcuno dopo il concerto..”
La fisso con uno sguardo da assassino e lei per cambiare discorso dice: “ e Hope?”
“ L’ho lasciata dormire..” rispondo “ sono sicura che verrà dopo”
“ Allora com’è stato il temuto concerto?” mi chiede seguendomi.
“ Davvero bello ed emozionante” dico sorridendo.
“ Solo il concerto?” mi chiede ridendo.
“ Oh e va bene!” esclamo “ lui era davvero sexy..”
“ Ecco era quello che volevo sentire”
Ridiamo nonostante non voglia farlo su questo argomento. Poi ricordo ciò che è successo, ovvero che Jared mi ha guardata e glielo dico, spiegandole le mie incertezze.
“ Tesoro, non era un’illusione!” esclama “ ti ha guardata sicuramente”
“ Ma andiamo!” esclamo “ in mezzo a tutta quella gente doveva notare me?”
“ Quando si dice, che l’amore è l’unico potere che smuove gli animi..” dice lei saggiamente.
Scoppio a ridere e dico: “ sono solo sciocchezze!”
“ Cara io sono dell’opinione che Jared non ti ha dimenticata. Guarda mi gioco la testa!”
“ No!” esclamo “ quella ti serve! Non giochiamoci niente perché è stato tutto un sogno partito dalla mia mente perversa”
“ Se lo dici tu..”
Proprio in quel momento il telefono squilla.
“ Vado io” dico “ tu occupati di questi due clienti”
“ Agli ordini capo..” mi dice Marianne sorridendo.
“ Pronto?”
“ Tesoro mio!”
“ Jackie!”
“ Come stai?”
“ Benissimo! Tu?”
“ Alla grande. Come vanno le cose da voi?”
“ Per gli affari siamo sulla cresta dell’onda, per il resto è tutto tranquillo, forse troppo tranquillo..” dico ridendo insieme con lei.
“ Ascolta Steffy, mi chiedevo se quei bozzetti che hai fatto per me, riguardo al vestito del mio matrimonio, potresti portarmeli qui a Los Angeles. Io non posso più venire..”
“ Certo cara”
“ Sapevo che avresti risposto di sì per questo mi sono presa la briga di pagarti il volo. Alloggerai da me”
“ Ehi ma sei impazzita forse?” esclamo.
“ No assolutamente!” dice lei “ sei la mia unica vera amica e lo sai che per te farei qualsiasi cosa. È inutile che parli tanto è deciso..”
“ Va bene..” dico ridendo “ certo che non cambierai mai”
“ No infatti” dice ridendo “ comunque il volo è per oggi pomeriggio alle tre ed è in prima classe”
“ Mi sa tanto che a te il potere dell’oro ti ha dato alla testa..”
“ Sì, lo credo anche io”
Scoppiamo a ridere entrambe e poi ci salutiamo.
“ Chi era?” chiede Marianne curiosa.
“ Jackie” rispondo “ vuole che le porti i disegni del suo abito a Los Angeles”
“ Wow!” esclama “ e quando parti?”
“ Fra poche ore”
“ Finalmente esci un po’ da questa New York!” esclama Marianne contenta. Sorrido e mi metto al lavoro. Sì in fin dei conti un po’ d’aria nuova mi serve.


****
“ Ben arrivata!” esclama felicissima Jackie mentre mi travolge con un grande abbraccio.
“ Mi sei mancata tantissimo!” esclamo mentre l’abbraccio.
“ E tu a me” dice sorridendo “ come sta Marianne?”
“ Benissimo” risposto “ e inoltre ti saluta”
Mi sorride e poi dice: “ lui è Robert, il mio futuro marito”
“ Ciao” dice stringendomi la mano sorridendo “ Jackie mi ha parlato molto di te”
“ E a me di te” dico sorridendo.
“ Sarai stanca” dice Jackie con un tono premuroso “ vieni ti faccio vedere la tua stanza”
Ci allontaniamo per inoltrarci in un lungo corridoio. Credo che in questa villa finirò per perdermi. Bellissima, certo, ma troppo grande. Tipico stile di Jackie.
“ Allora che effetto ti ha fatto il concerto?” mi chiede ad un tratto. Io la guardo confusa e dico: “ come fai a saperlo?”
“ Marianne” risponde “ lei mi ha chiamato appena tu avevi detto sì a Hope”
“ Ehi! Ma questa è stato uno spionaggio!” esclamo.
“ E che non ce l’aspettavamo..” dice lei sorridendo.
“ Per Hope avrei fatto qualsiasi cosa, ma non accadrà più. Comunque è stato davvero un bel concerto..”
“ Solo il concerto?” mi chiede sorridendo.
“ E va bene!” esclamo “ se proprio lo vuoi sapere lui era uno schianto”
Ridiamo mentre mi porta in una lussuosa stanza da letto che presumo essere mia.
“ Riposati bene cara” dice “ poiché stasera darò una festa in stile Settecento”
“ Sei davvero fissata per quel periodo” dico sorridendo.
“ Adoro quei vestiti” dice lei “ e poi è da tanto che non do una festa in maschera, così ora che so che ci sarai anche tu, mi sento in obbligo di farla. Ah sì..” si allontana un attimo da me per prendere una scatola azzurra lasciata su di una sedia. La mette sul letto e dice: “ questo è l’abito che indosserai tu. Sì, lo so ho pensato in grande, ma sai che io ormai sono così”
“ Tu lo sei sempre stata” dico abbracciandola “ grazie davvero per tutta questa meravigliosa ospitalità”
“ Figurati tesoro” dice “ bene io ti lascio. Ci vediamo dopo..”
Mi lascia nella stanza e dopo aver disfatto i bagagli mi sdraio sull’enorme letto pensando che dopo tanto tempo sono qui a Los Angeles dall’altra mia migliore amica. Chissà che cosa mi riserverà questo soggiorno. Ho come la sensazione che sta per succedere qualcosa, ma non so cosa.
Con questi pensieri mi addormento, nonostante abbia dormito alla grande in aereo. Quando mi sveglio vedo che oltre le finestre sta già scendendo il buio e credo proprio che sia il momento di scendere giù da Jackie.
“ Ti sei riposata come si deve?” mi chiede appena mi vede in soggiorno.
“ Certo” dico sorridendo e notando come il piano terra si sia trasformato ad un tratto in un palazzo settecentesco.
“ Ho sempre adorato le tue feste, lo sai?”
“ Certo, e questa mia cara sarà più eccezionale di tutte quelle che hai già visto”
“ Vuoi una mano?” chiedo vedendo il grande trambusto.
“ No, tranquilla” dice “ sei una mia ospite, anzi l’ospite d’onore, devi solo andare di sopra, prepararti come si deve e scendere per immergerti poi in una festa davvero raffinata..”
Restiamo a chiacchierare un altro po’ e poi seguendo i suoi ordini vado nella mia stanza a prepararmi.
Il vestito è spettacolare. A giudicare dall’aspetto non è di inizio Settecento, ma di fine Settecento, all’alba dell'età napoleonica con la crisi dell'aristocrazia e il declino dei privilegi nobiliari. Erano tutti gli effetti portati dalla rivoluzione francese. A quell’epoca la Francia riusciva a influenzare in tutti i modi i territori circostanti, in particolare l’Italia. E il mutamento dell’epoca si intuiva anche negli abiti che riecheggiavano solo per vivacità quelli gonfi e finemente lavorati di inizio Settecento, ma il taglio e la foggia strizzavano l’occhio alle vezzose e audaci mode parigine che si diffondevano in larga misura. Il mio è proprio uno di quelli, che bianco ricade morbido sulle mie forme. È molto semplice e a maniche corte per lasciare che le mie mani siano nascoste da lunghi e soffici guanti celesti che richiamano il colore della fascia colorata tendente al viola che ricade lungo la spalla per poi accompagnare tutto il vestito.
Per l’occasione i miei capelli sono ricci raccolti nell’acconciatura di quel tempo ornati da un nastro bianco e da piccoli ornamenti bianchi, davvero stupendi. Mi guardo allo specchio e un po’ mi sorprendo di vedere al posto dei soliti vestiti semplici una piccola aristocratica settecentesca con indosso un abito dell’ultima moda parigina. Sorrido e indosso la maschera che ricopre i miei occhi e un po’ le vicinanze. È bianca e lavorata finemente con piccoli dettagli. Sarà lei a nascondere la mia vera identità in mezzo a quella giungla di finti aristocratici di cui a fine serata non ricorderò nessuno nome. Scendo le scale e sembra di ritrovarmi davvero nel Settecento. È come se per un attimo io sia davvero un’aristocratica alle prese con i soliti ricevimenti che mettono in mostra quanto sfarzo è capace di avere una famiglia rispetto ad un’altra. Quello che mi dico è che per stasera sarò una giovane contessa che vuole divertirsi.
“ Sei stupenda” mi sussurra all’orecchio Jackie, che come me indossa un abito dello stesso periodo, di colore azzurro. Le sorrido e dico: “ anche tu”
“ Ma mai come te” dice “ vieni ti presento qualche mio amico, uomini di affari e donne che vogliono mettere in mostra tutta la loro superiorità..”
“ Bene allora..” dico sorridendo.
Come avevo già previsto, tutti quei nomi li dimentico appena me li dicono. Faccio finta di interessarmi a queste persone senza cuore e continuo a ridere grazie a Robert e Jackie.
“ Steffy ti presento il mio amico Gus” dice Robert e subito mi ritrovo faccia a faccia con il mio passato. Mentre lo guardo, riesco a distinguere in quella folla un giovane vestito come un damerino mascherato, davvero affascinante. È da stupidi non capire chi sia, quei capelli strani si riconoscerebbero ovunque. Credo che Jackie non mi abbia detto tutto sugli invitati. Se non sono scema e se non soffro di allucinazioni credo che quel ragazzo sia Jared accompagnato da una ragazza che logicamente è bionda e vestita davvero bene.
“ Steffy?” chiede in quel momento Gus.
“ Sì?”
“ Stai bene?”
“ Oh sì sto bene” dico “ dicevi..”
“ Beh che una bellezza come te è unica”
In quel momento capisco di essere stata lasciata da sola nelle mani di questo porco. Sorridendo dico: “ scusami ma ho bisogno di prendere una boccata d’aria..”
“ Ti accompagno” dice Gus.
“ No tranquillo, vado sola”
“ No davvero..”
“ Senti non ho bisogno di una guida” dico “ tranquillo rimani qui a divertirti..”
E vado via diretta verso la terrazza. Mamma mia quanto è pesante!
Mi affaccio alla terrazza per ammirare il bel paesaggio riccamente illuminato quando sento una mano cingermi i fianchi e un bacio al livello del collo.
“ Sapevo di trovarla qui, dolce principessa Amber. Siete pronta per assaggiare i piaceri proibiti? Una camera ci sta attendendo..” quella voce che mi sussurra all’orecchio tutto ciò mi provoca un infarto. Jared continua a scambiare con me queste effusioni provocanti senza sapere che non sono io quella Amber.
“ Evidentemente avete sbagliato persona” dico allontanandomi e seguendo il suo esempio gli do del voi “ vi chiedo quindi di porgermi le vostre scuse e di lasciami andare..”
Lui sorpreso mi guarda e sorridendo dice: “ e voi chi siete?”
“ Quello che vedete..” dico quasi offesa da quel suo comportamento. Sorride e girandomi intorno mi osserva attentamente.
“ Dall’accento non sembrate francese..”
“ Francese?” chiedo confusa.
“ Il vostro corpo così provocante dimostrerebbe che siete francese” dice in un sussurro “ moda parigina di fine Settecento, se non erro”
Ma cosa vuole da me Jared?
Lo guardo e in modo acido dico: “ sono americana quanto voi, e comunque non avete sbagliato sull’abito che porto..”
“ Quindi se non siete francese e se non siete la principessa che stavo cercando potrei decidere di lasciarvi andare..”
“ Alquanto generoso da parte vostra” dico con un mezzo sorriso “ posso sapere come vi chiamate?” chiedo perché mi sembra quasi assurdo che io stia parlando con lui. Vorrei davvero che fosse qualcun altro. Si avvicina a me e dice: “ sono il principe Mars..”
E questo lascia cadere ogni dubbio. È lui. Buffo come anche in queste occasioni non lascia da parte Marte. La mia gola si è seccata, ho bisogno di andare via. Mi allontano da lui senza parlare ma Jared mi afferra la mano e dice: “ siate così gentile, come lo sono stato io con voi, concedetemi il vostro nome”
Vuoi giocare Jared? Bene allora giochiamo.
Lo guardo e dico: “ sono la contessa Venus”
Ad un tratto mi lascia la mano e sorpreso esclama: “ Venus?”
Soddisfatta della sua espressione dico: “ vedo che il mio nome vi getta nel panico” e vado via da lì, lasciandolo solo e imbambolato. Che abbia capito chi sono?
Mentre ritorno alla festa mi ritrovo Gus fra i piedi che mi dice: “ mi concede questo ballo?”
“ No” rispondo secca.
“ Oh andiamo, non sono il Gus che hai conosciuto tanto tempo fa..”
“ A me non interessa chi sei ora” dico “ lasciami andare” esclamo vedendo che continua a tenere con presa salda il mio braccio.
“ Un solo ballo” dice.
“ Neanche mezzo!” e pestandogli il piede mi dirigo in giardino dove voglio sperare che trovi un po’ di pace. Ci mancavano sia Gus che Jared per rendere la mia serata strana e irritante. Mentre cammino sorrido a diverse coppie che non conosco e avvicinandomi ad un roseto rimango lì a sospirare.
Ad un tratto sento una voce dietro di me dire piano: “ signorina..”
Credendo che fosse Gus prima di guardarlo dico: “ Gus sei molto insistente ma..” quando mi volto vedo che non è Gus ma Jared. Ma che fa, lascia la sua Amber per seguirmi?
“ Oh scusate” dico riprendendo il gioco “ pensavo che fosse qualcun altro..”
“ Vi sentite poco bene?” mi chiede avvicinandosi. Deglutisco ma senza distogliere lo sguardo da lui rispondo: “ no, avevo solo bisogno di un po’ d’aria..”
“ Capisco” dice lui avvicinandosi al roseto e dandomi per un attimo le spalle. Dopo aver preso una rosa ritorna con lo sguardo su di me e dice: “ forse la festa vi annoia”
Mi sta irritando con questo suo modo di fare!
“ Forse” dico in tono acido “ ma questo non vi riguarda. Se sono venuta qui è per stare un po’ sola” e vado a sedermi sulla panchina lì vicino.
“ Anch’io” dice avvicinandosi con la rosa in mano “ che coincidenza!” esclama alzando le mani al cielo. Si siede e dice in tono elegante: “ prego continuate pure. Sì può stare benissimo da soli anche in due, anzi non mi rivolgete la parola” e detto questo guarda davanti a sé senza degnarmi di uno sguardo. Io lo guardo scioccata per poi abbassare la testa sulle mie mani tremanti. La sua vicinanza è letale per me. Testarda rimango lì, in quell’aria irritante per non so quanti minuti. Vedendo che la situazione non cambia, mi alzo per andare via ma la sua voce mi fa arretrare.
“ Già stanca della solitudine?” mi chiede tenendo gli occhi sulla rosa, senza alzarsi e senza muoversi di un millimetro. Sono solo le sue dita a muoversi delicatamente sulla rosa.
“ Non credo di dovervi dare spiegazioni” dico irritata. Mentre sto per andare via vedo che in giardino è uscito Gus che ha l’aria di uno che sta cercando qualcuno e non è difficile sapere chi sta cercando. Jared nota la mia incertezza sul voler andare via e con un mezzo sorrisino vede Gus e poi avvicinandosi si para davanti a me, come per volermi fare da scudo.
“ Avete forse cambiato idea?” mi chiede sorridendo.
“ Non muovetevi per favore” dico abbassando gli occhi. Jared guarda in direzione di Gus che continua la sua ricerca.
“ Come deve essere difficile per voi. Venite alle feste per restare da sola e con indosso un bellissimo vestito per passare inosservata” deridendomi finisce dicendo “ come vi capisco”
Non ci vedo più dalla rabbia e per come sono avrei voglia di massacrarlo, ma sono pur sempre una contessa, e una contessa deve saper mantenere un comportamento equilibrato anche quando è all’esasperazione. Lo guardo e dico: “ sappiate che se mi provocherete saprò rispondere per le rime alle vostre offese!”
“ Ma io non intendevo offendervi” e avvicinandosi al mio viso dice “ una rosa rossa non può passare inosservata in un campo di neve..”
E con quella frase da vero gentiluomo mi uccide, annienta, mi far scomparire la capacità di ragionare facendomi perdere nei suoi occhi. In quel momento si volta di nuovo e insieme a lui noto che Gus è sparito.
“ Ora potete andare” dice “ se ancora lo volete..”
Riprendendo la capacità oratoria dico: “ e cosa vi fa pensare che possa aver cambiato idea?”
“ Solo una speranza” dice sorridendomi. Mi lascio sfuggire una piccola risata e dico: “ siete molto sfrontato mio caro principe Mars!”
Ride anche lui fin quando, perso nel mio sorriso dice: “ ci siamo già conosciuti?”
“ Ehm no!” esclamo un po’ forte “ altrimenti non avrei mai dimenticato un simpaticone come voi”
“ Allora mi ricordate qualcun’altra..”
Chissà chi ti ricordo Jared..
Restiamo lì in quell’atmosfera magnifica, che una voce femminile rovina esclamando: “ Jared? Dove sei?”
Capisco che si tratta di quella ragazza che ho visto prima, di quella Amber. Lui ritornando in sé, mi lascia la rosa e dandomi un bacio sulla mano mi concede dicendo: “ contessa Venus..”
E senza voltarsi continua a guardarmi. Poco dopo scompare lasciandomi lì imbambolata, intenda a far rinsavire perfino la mia mano bloccata a metà aria.
Perché tutto questo?
Perché a me?







ANGOLO DI VALS
Tortura finita!! Contente??? E certo :) ahahah!!!
Devo essere sincera, questo è il mio capitolo preferito. A voi che effetto vi ha fatto?? Qual è la parte che vi è piaciuta di più in tutto questo capitolo esageratamente lungo??? Prometto che nel prossimo sarò più clemente e scriverò poco e niente ( ho fatto rima!!)
Per l'ultima parte mi sono ispirata ad una coppia settecentesca che ho amato tanto in tv: Agnese Ristori e Andrea Van Nacker da cui ho preso i vestiti:
http://imageshack.us/photo/my-images/176/rivombrosaballozv7jn6.jpg/
Solo che al posto di Agnese dovete immaginare una ragazza mora e al posto di Andrea un Jared con i capelli in stile " From Yesterday" :).
Vi piace Hope??? E il vestito in maschera di Steffy?
E cosa ne pensate del comportamento di Jared?
Secondo voi ha capito che di fronte aveva Steffy e non una ragazza qualsiasi?
Qualsiasi cosa vogliate dirmi io sono qui che vi ascolterò :)
Alla prossima!!!
Un bacio,
Vals :)




















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Capitolo 8
*** This is the human nature ***


This is the human nature
“ Sapevo di trovarla qui, dolce principessa Amber. Siete pronta per assaggiare i piaceri proibiti? Una camera ci sta attendendo..”
“ Evidentemente avete sbagliato persona, vi chiedo quindi di porgermi le vostre scuse e di lasciami andare..”
“ E voi chi siete?”
“ Quello che vedete..”
“ Dall’accento non sembrate francese..”
“ Francese?”
“ Il vostro corpo così provocante dimostrerebbe che siete francese. Moda parigina di fine Settecento, se non erro”
Continuo a rigirarmi nel letto come se fossi in balia di un brutto sogno che in realtà mi affascina e mi piace. Le mie orecchie si riempiono ancora di quella voce e di quelle parole che questa sera mi hanno portato più volte al limitare di un infarto. È impossibile che io dopo tanto tempo sia stata in diretto contatto con la persona che ho più amato e detestato nel corso della mia esistenza. Le parole scambiate poche ore prima alla festa continuano a farsi spazio nella mia testa come piccole note musicali di una canzone che si imprime nella mente ostinandosi a non andare via. Chiudendo gli occhi riesco ancora a vederlo nel suo abito da aristocratico settecentesco e con la sua maschera avvicinarsi a me con aria provocante e intrigante. Riesco ancora a vedere i suoi sorrisi divertiti e i suoi occhi che percorrono ogni centimetro di me come se fossero alla ricerca della mia vera identità. Riesco persino a ricordare i momenti irritanti che in un certo senso mi hanno divertita. Lo so, non è più lo stesso Jared e solo i suoi sorrisi sono rimasti quelli di un tempo. Per il resto di fronte a me c’era una persona diversa, segnata dalle esperienze della sua vita, lontana dalla mia.
A volte mi chiedo come sarebbe stata la nostra vita se non fossi andata via, se lui non avesse trovato una distrazione in Jenny e se avessimo continuato la nostra storia. Io riesco a vedere solo un vuoto, probabilmente dettato dall’incertezza o dall’incapacità di pensare ad un proseguimento. Forse le cose dovevano andare così perché probabilmente il destino ha in serbo per noi un percorso diverso che stiamo per percorrere o che stiamo già percorrendo senza rendercene conto. Forse le nostre vite si intrecceranno di nuovo, o forse ci rincontreremo in modo passeggero, come due vecchi amici che hanno bisogno di spiegazioni per via di incomprensioni. Oppure non ci incontreremo affatto..
Mi piace pensarla così, almeno quando la mia testa si riempie dei suoi ricordi o, come in questo caso, dei suoi incontri. Non immaginavo di incontrarlo in questa circostanza, di ritrovarmelo in una situazione davvero strana ma per certi versi intrigante e divertente. Non immaginavo nemmeno che la sua vicinanza potesse attrarmi in un modo così profondo, come se fosse l’unica cosa che mi tenesse in vita, eppure io non dimentico la ferita che mi ha lasciato e che non ho più affrontato. Forse è il momento di farlo, ma solo nel momento in cui l’occasione me ne darà l’opportunità.
“ Come deve essere difficile per voi. Venite alle feste per restare da sola e con indosso un bellissimo vestito per passare inosservata, come vi capisco”
“ Sappiate che se mi provocherete saprò rispondere per le rime alle vostre offese!”
“ Ma io non intendevo offendervi, una rosa rossa non può passare inosservata in un campo di neve..”
Mi alzo dal letto con quelle parole che ancora mi rimbombano nella testa e che non mi permettono di pensare ad altro. Mi avvicino alla finestra che apro per lasciare che la mia stanza sia invasa dal piacevole profumo primaverile della notte. Stanotte c’è la luna piena e subito le mie labbra si curvano in un sorriso, mentre fisso il cielo.
" Steffy?”
" Spara"
" Perchè la Luna ci appare così grande?"
" Perchè è l'astro più vicino alla Terra, per questo la vediamo così grande. Tuttavia il suo diametro misura solo 3.476 chilometri: in pratica il nostro satellite è meno esteso degli Stati Uniti.."
Continuo a sorridere e mi appoggio alla finestra cercando di tenere vivo quel ricordo che sapeva ancora di ingenuità e di quella dolce sensazione di serenità che è scomparsa con l’aumentare degli anni, dei mesi e dei giorni. Percorro con lo sguardo il cielo immensamente illuminato e mi accorgo che due puntini non molto distanti dal nostro satellite continuano a irradiare la loro lucentezza più forte di qualsiasi altra stella circostante.
Marte e Venere.
“ La vedi quella stella luminosa?”
“ La vedo”
“ Quella stella è Marte, il mio pianeta preferito. Sai ho una mezza intenzione di andarci..”
“ Sì magari quando l’atmosfera te lo permetterà..”
“ Io ci andrò e tu verrai con me..”
E alla fine lui Marte l’ha conquistato, come un generale che conduce una battaglia per far trionfare i suoi ideali e quelli della sua patria su un’altra terra.
“ Io preferisco Venere”
“ Venere?”
“ La vedi quella stella poco lontana da Marte che emana una grande luce gialla, poco meno luminosa di quella del tuo pianeta?”
“ Sì la vedo..”
“ Quella è Venere..”
Io Venere l’ho continuata a guardare senza mai decidere cosa fare del mio e del suo destino, così indomabile ma finemente complicato.
“ Non lo sapevo..”
“ Sapevi che Marte e Venere erano amanti?”
“ Davvero?”
“ Sì, secondo la mitologia greca, Marte ebbe tante avventure amorose e quella più importante fu con Venere, moglie di Efesto o come lo chiamano i latini Vulcano..”
Io e il mio dannato amore per tutto quello che è storia!
Le leggende tuttavia partono sempre da un briciolo di verità e vorrei pensare per un attimo che la mia storia con lui sia stata una leggenda fondata sulla verità e sull’amore sincero, quello che solo a quell’età si può dimostrare, quando il mondo non allontana le persone per via della sua ostinazione a volerle cambiare. Voglio imprimere in me l’immagine di quel Jared, il ragazzo scherzoso e spassoso che ho amato per i suoi modi di fare semplici e amorevoli. Io non so come effettivamente possa essere adesso, ma già dal mio approccio con lui alla festa capisco che buona parte del vecchio Jared è scomparsa e questo mi dispiace tanto.
“ Mia cara Venere, se sapevo che le cose sarebbero andate così avrei preferito mettere un freno a tutto..” mi ritrovo a dire nella solitudine della mia stanza con una leggera nota di malinconia nella voce.
“ Perché non riesco a dimenticare, eh Venere?” continuo a chiedere ad alta voce guardando il piccolo puntino sopra di me “ perché non sono stata brava a dimenticarmi di tutto come di solito le persone riescono a fare? Perché io a distanza di migliaia di anni continuo a ricordare il mio passato a Bossier City? Sei da tempo immemore su in cielo e non sei riuscita a darmi una risposta in tutti questi anni, continui a guardarmi senza dirmi cosa fare. È proprio vero che sei solo il simbolo della bellezza. E la ragione? Dove nascondi la ragione Venere? Nelle viscere degli elementi che ti formano forse? L’hai insabbiata per far aumentare la tua bellezza, privandoti del senso delle cose?”
Dopo questo sfogo ritorno con gli occhi sul panorama circostante dicendo: “ ma che faccio? Sono davvero una stupida! Ci mancava solo che mi mettessi a parlate da sola..”
La verità è che sono troppo buona e mi lascio facilmente prendere dai momenti più belli rendendomi talmente sensibile da assorbirli in me e ricordarli quando mi è possibile.

Guardando fuori
Attraverso la notte
La città ammicca ad un occhio insonne
Senti la sua voce
Scuote la mia finestra



“ Ora potete andare, se ancora lo volete..”
“ E cosa vi fa pensare che possa aver cambiato idea?”
“ Solo una speranza”
Continuo a girare per la stanza dividendo il mio cervello fra i ricordi antichi e nuovi rischiando così di scoppiare. Divido il mio cervello fra un Jared passato e uno presente e questo mi porta ai confini della pazzia. Sembro un’anima in pena, ma la verità è che vorrei ascoltare di nuovo quella voce vicino al mio orecchio, vedere i suoi occhi su di me e sentire le sue mani sfiorarmi.
Odiandolo vorrei tutto ciò.
“ Io sono pazza!” esclamo facendo sotto e sopra, rischiando di svegliare qualcuno. Lo so per certo che questa notte non dormirò, beh lo sto già facendo, non sto dormendo. Ritorno alla finestra per guardare la città che a differenza mia dorme tranquilla lasciandosi cullare da un dolce venticello, davvero gradevole. In un certo senso mi sento invidiosa nei confronti di Los Angeles: lei riesce a dormire mentre io no!
Vado vicino al tavolino di vetro dove c’è il vaso in cui ho messo la rosa che il principe Mars mi ha regalato e sfiorando i suoi petali rossi sussurro:
“ Una rosa rossa non può passare inosservata in un campo di neve”
“ Una rosa rossa non può passare inosservata in un campo di neve..” sospiro “ Jared cosa mi stai facendo? Togliti dalla mia testa..” sento la tristezza prendersi possesso di me che continuo ad accarezzare la rosa dicendo: “ vattene da me, per favore..”
Una lacrima salata muore fra le mie labbra mentre continuo a guardare quella rosa e a ricordare ciò che mi sta facendo del male.
****
“ Buongiorno!” esclamo entrando nell’immensa cucina dove trovo Jackie e Robert intenti a chiacchierare. Alla fine sono riuscita a dormire per poche ore, quelle che mi hanno concesso di non essere un mostro oggi. La giornata non si presenta molto calda e quindi ho deciso di indossare un paio di jeans scuri e stretti e una maglia a maniche corte rossa e aderente. Ai piedi ho delle ballerine che richiamano il colore della maglia e i miei lunghi capelli neri sono mossi e tenuti in una salda coda alta.
“ Buongiorno!” esclamano entrambi sorridendomi felici. Sorridendo prendo posto vicino a loro per inserirmi nei discorsi e per fare colazione. Oggi ho intenzione di fare un giro per la città insieme a Lorelain, una mia vecchia amica che ho rivisto alla festa e l’unica con cui sia stata a divertirmi per il resto della festa insieme naturalmente ai due padroni di casa. Ho con me le bozze del vestito del matrimonio di Jackie previsto per il mese prossimo. Lei vorrebbe che io rimanessi qui per tutto questo tempo, ma io senza la mia New York non so stare, ormai lei è diventata la mia vera casa. E poi non riesco a stare così a lungo senza Marianne e Hope.
“ Dormito bene?” mi chiede Robert mentre mette da parte il giornale.
“ Magnificamente” dico stampandomi un sorriso convincente.
“ E’ il mio vestito per caso quello che è lì dentro?” mi chiede scherzando Jackie notando la cartellina nera appoggiata sul tavolo davanti a me.
“ Sì cara” dico sorridendo.
“ Beh io vi lascio sole” dice Robert alzandosi “ il lavoro mi sta aspettando”
Sorridiamo tutti e tre e poi dando un bacio casto a Jackie, il signore degli affari esteri va via. È davvero simpatico oltre al fatto che è un bel ragazzo. Non pensavo che un uomo d’affari come lui avesse un gran cuore e fosse molto spiritoso, in un certo senso invidio molto Jackie. Rimaniamo sole e dopo aver chiacchierato per un po’ le porgo le bozze facendola rimanere stupita di fronte alla mia idea non così speciale come continua a ripete entusiasta.
“ Tu sei un genio, un mostro, un ragazza piena di talento!” esclama abbracciandomi “ è il vestito da sposa più bello che avessi mai immaginato di vedere e di indossare! Come hai fatto?”
“ Beh ho immaginato te e la mano è partita da sola” dico con semplicità, soddisfatta di vedere la sua espressione di stupore. Sono davvero molto orgogliosa del mio lavoro, l’unica cosa, al di fuori della famiglia a dell’amicizia, che mi rende davvero felice. Vivo per metà, ma quella metà la so gestire in modo meraviglioso.
“ Ehm Jackie devo dirti una cosa..” dico poco dopo.
“ Dimmi” dice lei tornando per un attimo seria vedendo la mia faccia.
“ Perché non me l’hai detto?” chiedo senza preamboli.
“ Cosa?” chiede lei confusa.
“ Che avevi invitato anche Jared alla tua festa..” rispondo guardandola.
“ Oh..” sembra colpita dalle parole che ho detto, forse perché non si aspettava che dicessi questo.
“ Non pensavo che tu l’avessi visto, dopotutto era una festa in maschera..”
“ Beh non so, ma è stato l’unico che in tutta quella giungla sia riuscita a riconoscere nonostante la maschera..”
Mi sorride e dice: “ ma da come parli si direbbe che non è stato solo questo a fartelo riconoscere..”
“ Beh effettivamente hai ragione..” e mi lancio nella descrizione di quel momento strano quanto magico che ho vissuto con lui prima che quella Amber lo portasse via. A fine spiegazione vedo Jackie con gli occhi decisamente a cuoricino.
“ Oh mio Dio..” sussurra “ quell’uomo..” sospira “ certo che se non avessi Robert un pensierino ce lo farei. Quello che mi hai raccontato è così maledettamente bello che non so perché tu ti ostini a non volerlo rivedere, magari senza maschera..”
“ No io non voglio vederlo..” dico decisa. La mia testa dice questo ma il mio cuore dice tutt’altro.
“ Beh cara devi sapere che i 30 Seconds To Mars quando finiscono i tour vivono i loro momenti quotidiani qui a Los Angeles..” dice Jackie.
“ Avere Hope ventiquattro ore su ventiquattro con me comporta il sapere di ogni spostamento di quella dannata band. E so che hanno appena finito il piccolo tour e che quindi sono qui. Ma in fin dei conti Los Angeles è grande, fin troppo grande!”
“ Se c’è di mezzo il destino e l’amore anche delle grandi città ad un tratto possono diventare piccole, molto piccole..”
È anche vero questo, ma io voglio convincermi delle parole che ho detto io. Sorrido aiutandola a mettere a posto la cucina.
“ Io devo andare al lavoro” dice ad un tratto scocciata “ mi piacerebbe davvero restare con te e Lorelain. Accidenti al lavoro!”
“ Su non ti abbattere..” dico ridendo.
“ Vorrà dire che ci rifaremo stasera” dice risoluta “ stasera faremo un’uscita per sole donne e andremo in un pub che conosco da molto tempo. Dillo anche a Lory!”
“ Certo!” esclamo vedendola andare via.
Spero che questa uscita serale mi faccia distrarre un po’ dai pensieri che tormentano il mio animo.

****
“ Pensi a qualcosa di terrificante?” mi chiede Lorelain preoccupata.
Ci siamo fermate ad un bar per riprendere la capacità di camminare. Non ricordavo che lo shopping con lei fosse così traumatico. Purtroppo ho notato che oggi non sono di buona compagnia, quei pensieri continuano ad aleggiare su di me e ad inoltrarsi nella mia mente con grande facilità. Vorrei prestare la mia testa e tutto l’arsenale a qualcun altro così mi libero per un po’ di questa pesantezza enorme che sento. Possibile che giorni di vacanza devono sapersi trasformare in giornate di inferno? Un inferno dal quale neanche la Santissima Trinità può liberarmi. Stavo fissando il vuoto quando Lorelain mi ha fatto quella domanda.
“ No, nulla di grave” dico sforzandomi di sorridere.
“ E’ successo qualcosa?” continua a chiedermi non soddisfatta del mio sorriso rassicurante.
“ Stavo pensando che oggi è una bella giornata..” mento.
“ Non sei mai stata brava a dire le bugie, ripeto mai..” dice Lorelain girando il cucchiaino nel suo cafè, lanciandomi al tempo stesso delle occhiate di pura lettura del pensiero.
“ Ma non ti sto mentendo..”
“ Quindi tu quando pensi a qualcosa di così semplice e banale fai quelle facce?”
“ Perché che faccia ho fatto?”
“ Di una che stava pensando a tutt’altro che alla bellissima giornata che c’è..” risponde, soddisfatta di avermi messo al tappeto, infatti io non so cosa rispondere. In un certo senso sono accorto di possibili scuse. Guardo il mio cafè e non le rispondo, perché non mi va di parlarne.
“ Steffy ti conosco da una vita e non mi hai mai tenuto all’oscuro di qualcosa” dice guardandomi “ quindi devo capire che la cosa che pensi o ti preoccupa un mondo o ti fa male solo farla vagare nella tua mente..”
“ Mi fa male sono farla vagare nella mia mente..” ripeto triste. Lorelain mi guarda e sorridendo in segno di conforto, prende una mia mano e dice: “ quando vorrai parlarne io sarò qui ad ascoltarti e se ci riuscirò a darti qualche dritta..”
“ Sei un’amica..” dico sorridendole.
“ Bene ritornando a noi, ci sono altri dieci negozi nelle vicinanze in cui non siamo ancora entrate quindi adesso armati di coraggio e seguimi..”
“ Ma cosa ho fatto di male per meritarmi questa simile condanna?” esclamo in modo tragico. Ridiamo e dopo aver fatto l’ultimo sorso di cafè ed essere stata per altri venti secondi su quella sedia confortevole, usciamo fuori e ci incamminiamo verso questi altri dieci negozi che potrebbero fare anche a meno della nostra presenza! Ho solo voglia di riposare.
Entriamo in un negozio davvero carino, in cui si vendono degli abiti per feste di ogni genere.
“ Guarda questo ti starebbe una favola stasera” dice Lorelain ritornando da me con una vestina davvero incantevole, ma che per quanto è sofisticata, non metterei mai, perché non è il mio genere.
“ Bella, ma è molto scollata e io non ne uso di vestiti così”
“ Oh ma andiamo!” esclama Lorelain guardandomi esasperata “ sei abbastanza grande ormai e sei in età da marito. E poi ha un corpo mozzafiato, è tutto al posto giusto, ti invidio un casino e tu non vuoi fare niente per metterti almeno stasera in mostra? Guarda che i pub sono i posti dove può succedere di tutto, anche in una sola serata e in un solo secondo..”
Sapendo che continuerà all’infinito prendo l’abito dalle sue mani e dico: “ okay lo provo, basta che tu non continui a torturarmi, non lo sopporterei ancora a lungo..”
“ Va bene!” esclama contenta di aver avuto un’altra vittoria su di me “ ti aspetto qui” e indica le poltroncine di fronte ai camerini. Entro in uno di questi e guardandomi alla specchio dico: “ ma chi me l’ha fatto fare!”
“ Hai detto qualcosa?” sento chiedere all’esterno da Lorelain.
“ Ehm no!” esclamo a mia volta. Guardo il vestito e appoggiandolo sulla sedia mi sfilo di dosso i miei abiti per poi riprenderlo e indossarlo. Evitando la bella scollatura mi piace davvero e mi sta anche bene. Il blu poi è il mio colore preferito e il fatto che fasci le mie forme in modo così perfetto lo rende il vestito più bello che avessi mai visto. Non so però se prenderlo. Mi giro di nuovo e sussurro: “ ma sì! Una volta si muore e fino a quel momento vorrei cercare di fare quasi tutto”
“ Hai fatto?” mi chiede impaziente Lorelain da fuori.
“ Sì” rispondo e aprendo il camerino esco fuori con aria incerta.
“ Mio dio” scandisce in un sussurro la mia giovane amica. Si alza e fa un giro intorno a me guardandomi intensamente a bocca aperta. Quanto ritorna al suo posto dice: “ diventerei lesbica sai?”
Scoppio a ridere e dico: “ vuol dire che devo prenderlo?”
“ Mettiamola così: se tu non lo prendi a casa non ci arrivi più con le tue belle gambe” mi dice fulminandomi con lo sguardo.
“ Ehm okay allora” dico deglutendo. Non voglio morire così giovane dopotutto. Sorride felice e voltandosi va dallo stesso commesso che ha fatto impazzire per tutto il tempo e dice: “ è possibile avere un paio di tacchi per mettere sotto a quel vestito?”
Il ragazzo mi guarda e dice: “ sì, le prendo subito..” e continuandomi a guardare va a prendere ciò che mi serve. Lorelain ritorna da me e dice: “ hai visto? Hai già messo il commesso KO figuriamoci la strage che farai stasera"
“ Dio mi sento così in imbarazzo!” esclamo guardandomi.
“ Fatti passare questo imbarazzo!” dice Lorelain decisa “ tu non sei seconda a nessuna di quelle galline che vanno in giro senza cervello. Tu invece sei bella, sexy e con un cervello niente male. Sei perfetta già così figuriamoci con un bel vestito come questo. Ammazzerai tutti” conclude soddisfatta. Scoppio a ridere, ma so per certo che ha ragione.
“ E così sia” dico sorridendo.
Spero solo che non succeda qualcosa di terrificante.

****
E se all’improvviso ciò che più temo di incontrare si materializzasse all’entrata del locale proposto da Jackie?
Mentre stiamo per entrare nel pub i miei occhi cadono su una figura lì vicina che mi da le spalle, ma che nonostante ciò capisco chi sia e il mio cuore comincia a battere all’impazzata e il mio corpo si lascia percorrere da un buona dose di adrenalina che manda in fiamme il cervello. È come se all’improvviso avessi voglia di scappare.
“ Torniamo indietro, per favore” dico mentre sono costretta ad entrare “ no ragazze per favore, cambiamo posto! Ma non restiamo qui”
“ Devi affrontare i tuoi fantasmi!” dice seria Jackie.
“ Altrimenti rimarrai sempre imprigionata nei tuoi incubi” conclude Lorelain. Alla fine le ho raccontato tutto e di più. Sono riuscita a sfogarmi e a tirar fuori tutti i dubbi e tutte le paure che avevo accumulato in così poco tempo.
“ Ma proprio ora lo devo fare?” chiedo osservando l’entrata di Shannon e Matt. Per ultimo arriva Jared che sembra portarsi il mondo per l’aria con i suoi atteggiamenti da conquistatore del mondo, o forse dovrei dire da conquistatore notturno? Dio come è cambiato, non l’avrei mai immaginato..
“ Devi stare solo tranquilla e lasciare che la serata faccia il suo corso” dice Jackie “ se è destino qualcosa succederà, se non lo è, beh diciamo che potrai dire che è stato un piacere rivederlo anche se in un modo così intrigante”
“ Okay” dico respirando a fondo “ bene io ho bisogno di qualcosa di veramente forte” e lasciandole mi dirigo dal barista che non ha fatto altro che scrutarmi per tutto il tempo.
“ Cosa posso fare per questa bellissima donna?” dice guardandomi.
“ Vorrei qualcosa di molto forte” dico secca. Ci manca solo questo scimmione che cerca di fare Milord per aprire le danze. Prepara un miscuglio che non capisco e me lo porge.
“ Ecco a lei” continua sorridendo la sua operazione che mando a puttane in due secondi. Mi giro per avere il quadro generale della stanza e vedo Shannon seguito da Matt venire verso il bancone. Shannon mi riconosce subito e sorridendo viene a prendere posto vicino a me non prima di avermi abbracciato.
“ Che ci fai qui?”
“ Mi do all’alcol per dimenticare” rispondo sorridendo.
“ E cosa mai ti ha ferito in questo modo?” chiede ridendo.
“ Diciamo un sacco di cose..”
“ Lui è Matt” dice Shannon presentandomi il bassista della band.
“ Steffy, piacere”
Matt mi guarda per due minuti buoni e dice: “ quella Steffy?”
“ Dipende da quale Steffy hai in testa” dico sorridendo.
“ Ehm intendo la ragazza di cui Jared non fa altro che citare da un bel po’..”
Il cuore ha smesso di battere e l’aria nei miei polmoni si è dissolta in pochissimo tempo.
“ Scusa puoi ripetere?” chiedo sconvolta.
“ Jared da parecchi anni continua a parlare di te, ormai mi sei così famigliare che a volte mi chiedo come mai non ti vedo in casa con lui..” dice Matt sedendosi vicino a me.
Guardo sia lui che Shannon e con tutto il coraggio che c’è in me faccio un grande sorso di quello schifo che in due secondi sputo con il rischio di sporcarmi.
“ Ehi!” esclama Shannon “ ma sei pazza? Vacci piano! Vuoi morire per caso? A giudicare dal colore hai scelto l‘alcolico più potente presente in questa stanza”
“ Me ne sono accorta” dico con voce strozzata “ ma era necessario fare questo atto”
“ Non te l’aspettavi eh?” mi chiede Matt che trovo simpatico anche se effettivamente non lo conosco.
“ No” dico continuando a sventolarmi una mano in faccia per crearmi un po’ di aria.
“ E invece è così” dice Shannon.
“ Ehm ma siamo qui per parlare di lui per caso?” chiedo girandomi in direzione del bancone, dando così le spalle al resto della sala. Ci mancava anche questa.
“ Scusami” dice Matt “ ma è stato spontaneo da parte mia dire questo. Finalmente ti conosco dal vivo e non solo a parole, quindi so per certo che esisti”
“ Tranquillo” gli dico sorridendo “ come mai qui voi?” chiedo guardando entrambi.
“ Abbiamo deciso di rilassarci dopo questo lungo tour” risponde Shannon “ e riprendere in nostri hobby” sia lui che Matt si scambiano sguardi complici.
“ Uomini..” dicono guardandoli quasi schifata e facendo un sorso molto piccolo di quella fanghiglia. Rimaniamo per un bel po’ a parlare dimenticandomi di Jackie e Lorelain, ma fortunatamente le riesco a vedere mentre parlano e ridono. Beh almeno loro sono tranquille, non come me in continua lotta con l’agitazione. L’ho appena visto ed è in compagnia di una ragazza che non sembra affatto Amber. Tutte queste bionde sembrano tutte uguali, anche se a giudicare da come si sia attaccata  a lui non sembra la stessa ragazza.
“ L’hai visto eh?” mi chiede in quel momento Shannon.
“ Ma che fine ha fatto Amber?” chiedo confusa “ alla festa di Jackie era con lei”
“ Amber è solo una delle tante donne che cambia ogni due minuti. Non mi stupisce la tua faccia confusa” dice Matt.
“ Strano che abbia con sé Danielle. Quella è una sanguisuga, non lo lascia solo nemmeno per andare al bagno” dice Shannon.
“ Poteva portare Brooke, quella svampita che mi fa morire dal ridere per le cose che dice”
“ No Matt, secondo me doveva portare Nora. Quella sì che..”
“ Shannon!” esclamo quasi indignata.
“ Ehm scusa”
“ Da come ho capito non è più il Jared che ho conosciuto” dico osservandolo “ questo un po’ mi rende triste..”
“ Sei sempre in tempo per rimetterlo sulla retta via..” dice Shannon.
“ No, non se ne parla” dico “ se devo soffrire preferisco farlo a debita distanza da lui”
“ Contenta tu..” dice bevendo il suo alcolico.
 La cosa che mi fa sorridere in tutto questo è il continuo guardare di Matt nella direzione delle mie due amiche. Sono convinta che stia facendo la radiografia a Lorelain.
“ Ehm Steffy?” mi chiama guardando da quella parte mentre continua a muovermi il braccio.
“ Ehi ti sto sentendo” dico cercando di non ridere insieme a Shannon.
“ Oh scusa” dice quasi in imbarazzo “ ecco volevo sapere chi era quella ragazza con quel vestito rosso che continua a gesticolare..”
“ Si chiama Lorelain ed è la mia amica” dico cercando di rimanere seria “ sei vuoi te la presento”
“ No” dice “ lascia che questi incontri si svolgano da soli..” si allontana sorridendomi. Sono scioccata ma allo stesso tempo divertita. Chissà cosa farà Lorelain..
“ Matt ti ha appena battuto” dico io sorridendo.
“ Eh già..”
“ Dai vai a fare conquiste anche tu” dico sorridendo.
“ E lasciare una bella ragazza qui da sola e triste nel vedere quel deficiente di mio fratello in quella situazione?” mi guarda e risponde “ No.”
“ Non preoccuparti per me” dico “ me la saprò cavare benissimo anche da sola”
A quel punto vedo Jared lasciare per un attimo la sua bambola e venire verso di noi. Devo stare calma e controllare le mie emozioni, da quelle più evidenti a quelle più nascoste.
“ Stai bene Steffy?“ mi chiede Shannon vedendo questa situazione.
“ Sto fingendo di stare bene” rispondo guardandolo “ ti prego, non interrompere la mia esibizione, vorrei che fosse perfetta per quando succederà quello che sta per succedere..”
Vorrei scappare ma ormai è inutile. Jared si ferma quasi pietrificato guardandomi. Occhi negli occhi, sguardi negli sguardi, battiti nei battiti e meraviglia nella meraviglia. Deglutisco e cerco di essere meno fragile di quello che sicuramente posso sembrare.
“ Steffy..” dice quasi in un sussurro.
“ Jared..” dico quasi con noncuranza e facendo un altro piccolo sorso di quello schifo.
“ Io vado..” dice Shannon lasciandoci così da soli. Jared si siede al suo posto continuandomi a fissare.
“ Potresti smetterla di fissarmi in questo modo?” dico quasi irritata.
“ Scusa” dice “  ma la tua bellezza non passa inosservata”
“ Risparmia il fiato Jared. Non attacchi con le tue lusinghe e poi serviranno alla tua ragazza che ti sta aspettando lì seduta” dico quasi con rabbia.
“ Chi lei?” mi chiede guardando dalla mia stessa parte “ no non è la mia ragazza”
“ Ah no?” chiedo “ beh non sembra dal modo in cui si attacca al tuo braccio. Vedo che non perdi tempo a prendere in giro la gente”
Lascio il bicchiere sul tavolo per poi dirigermi dalle altre, ma vengo fermata da lui.
“ Lasciami andare” dico arrabbiata. Si avvicina al mio viso e sillaba in tono di sfida: “ No.”
Allontano la sua mano con un movimento brusco e dico: “ perché l’hai fatto?”
Sa a cosa mi riferisco perché ad un tratto ritorna serio. Mi guarda attentamente mentre in me si fa spazio la rabbia più assoluta.
“ Io non volevo farlo..” dice poco dopo “ non volevo che succedesse, che tu vedessi quello che hai visto”
“ Peccato che ho visto tutto” dico a braccia conserte “ peccato che sia stata una sciocca pensando che anche la distanza non ci avrebbe separati. Peccato che pensavo che tu fossi diverso, ma dal momento in cui scappasti appena io ti dicessi che dovevo andare via, mi hai delusa perché pensavo che mi avresti consolata. In quel momento avevo bisogno di te e di nessun altro e invece sei stato un codardo” mi avvicino e puntando un dito contro di lui tocco il suo petto e dico “ tu mi hai spezzato il cuore, lo sai questo? No non lo sai e non puoi capirlo”
“ E tu lo sai cosa ho provato quando mi hai detto quelle famose parole?” mi chiede lui “ sai come si sono sentito nel momento in cui mi dicesti che ti saresti trasferita? Uno schifo perché sapevo che te ne saresti andata probabilmente per sempre. Sapevo che la persona più importante stava per andare via da me. Sono scappato perché così pensavo che tutto sarebbe stato diverso, che sarebbe stato come prima di quella pugnalata. Senza pensare a niente sono arrivato al nostro piccolo rifugio e stranamente ho incontrato Jenny. Voleva parlarmi, convincere una povera mente già incasinata a lasciarti perdere. Stavo per allontanarla quando lei si è accorta della tua presenza e mi ha baciato. Ti giuro su tutto quello che ho che non l’ho voluto fare per annientarti. Da allora mi sono maledetto, soprattutto quando ho visto i tuoi occhi delusi da me..”
Lo guardo e decisamente non so cosa fare. Rimango al mio posto rigida continuando a puntare i miei occhi su di lui. A fissarlo per convincermi che l’uomo che sta di fronte a me è lo stesso ragazzo di un tempo, con la sua semplice espressione che mi inteneriva il cuore ogni volta che voleva farsi scusare. Ma ora non so se credergli, non ora che so come è fatto. Non è Jared.
Che cosa triste..
“ Sei stato uno sciocco” dico senza mostrare emozioni.
“ Ora che sei qui puoi mettere in atto il tuo piano..” dice alzandosi e parandosi davanti a me.
“ Scusa?” chiedo confusa e facendo un passo indietro.
“ Non volevi farmi in tanti pezzettini appena mi avresti rivisto? Bene io sono qui, prego, me lo merito..”
Lo guardo e istintivamente alzo la mano per cominciare con uno schiaffo ma ad un tratto mi blocco mentre lui continua ad avere gli occhi chiusi e serrati per paura. Vorrei ridere ma non lo faccio. Sono testarda dopotutto.
“ No” dico abbassando il braccio facendolo così aprire gli occhi “ non ne vale la pena..”
Sto per andare via ma lui mi blocca di nuovo.
“ Proprio che non riesci a perdonarmi..” dice triste.
“  E tu proprio che non riesci a capire..” dico e mi allontano diretta al bagno. È lì che mi lascio andare a tutta l’amarezza e alla frustrazione, piangendo lacrime amare.
“ Sono una stupida!” esclamo sbattendo la testa contro la porta chiusa a chiave “ stupida! Stupida! Stupida!”
“ Steffy esci da lì” dice Jackie entrando in bagno “ so che sei chiusa lì dentro a mangiarti le mani, ma non serve a niente. Quindi adesso esci, vieni con me a divertirti”
Faccio un respiro profondo ed esco fuori.
“ Non ti ho invitato a passare una serata diversa per vederti triste o per vederti piangere. Tu devi divertirti”
Annuisco sorridendo e infine lei mi abbraccia.
“ Siamo ancora qui?” dico scherzando “ forza andiamo”
Fortuna che buona parte della serata passa in modo magnifico perché altrimenti non avrei saputo cosa fare. Lorelain ormai ci ha lasciato da un bel po’ e credo di sapere il perché. Shannon è rimasto solo con una ragazza che non conosco e vedo che Jackie lo sta osservando da un bel po’.
“ Jackie mi hai sentita?” chiedo anche se effettivamente non le ho detto niente. Lo faccio per vedere che reazione avrà.
“ Ehm sì..” dice sorridendo incerta.
“ Quindi sei d’accordo?” chiedo sorridendo.
“ Ehm sì..”
La guardo e scoppio a ridere.
“ Ehi perché stai ridendo?” mi chiede.
“ Niente, niente” dico ritornando ad osservarla a sua insaputa. Che Robert non sia la persona giusta?

****
Sono passati diversi giorni e io ancora non mi decido ad andare via, forse per colpa di Jackie che inventa tantissime cose per farmi restare. Ha fatto un’altra festa, meno vistosa a cui però ha invitato anche i Mars al completo, così ho potuto fare anche la conoscenza di Tomo. Jared stranamente era da solo e ha continuato a guardarmi in disparte. Non sono pronta per rivederlo più da vicino e parlarci come se fosse la cosa più normale. Chissà forse arriverà il giorno.
Shannon mi ha detto che non si sente bene e che ha un po’ di febbre, ma nonostante questo vuole fare un piccolo concerto qui a Los Angeles anche se gli altri non vorrebbero farlo per le sue condizioni un po’ precarie. Il solito testardo.
“ Ehi già alzata?”
Jackie ancora assonnata entra in cucina dove sono intenta a preparare la colazione.
“ Ehi buongiorno!” esclamo “ beh non avevo molto sonno”
Facciamo colazione parlando un po’ e continuando a ridere per qualsiasi cosa ci venga in mente.
“ Devo andare..” dice appena si alza.
“ Robert?” chiedo, vedendo che non è sceso per niente.
“ Ehm non è tornato a casa ieri sera” dice “ il lavoro l’ha trattenuto..”
“ Oh certo” dico tenendo in mano un bicchiere d’aranciata “ il lavoro..”
Mi sorride e va via. Credo che Robert ha qualcosa che tiene nascosto, ma prima che possa fare e dire qualcosa sento il cellulare squillare e per lo spavento di aver sentito la voce di Jared cantare a squarciagola “ The Kill”, ho fatto cadere il bicchiere.
“ Ammazzerò Hope!” esclamo mentre prendo il cellulare.
“ Pronto?”
“ Ehi Steffy”
“ Ciao Shan, dimmi tutto!”
“ Jared è stato ricoverato in ospedale..”
“ Cosa?” esclamo.
“ Ha la febbre molto alta” dice “ pensavo di avvisarti, ma effettivamente non so perché l’ho fatto”
“ Non ti preoccupare hai fatto benissimo” dico correndo in camera per cambiarmi la maglia “ fra poco sarò lì”
Alla velocità della luce esco di casa e mi dirigo in ospedale. Non so perché lo stia facendo, ma credo che questo sia opera del destino. Dopo aver avuto le indicazioni necessarie entro nella stanza a me indicata e trovo Tomo, Shannon ed Emma. Jared sta dormendo mentre il dottore controlla i valori.
“ Sei venuta” dice Tomo guardandomi sorpreso.
“ Non so cosa mi abbia spinto a farlo, ma adesso sono qui” dico cercando di sorridere. Loro fanno lo stesso e poi voltandomi verso Jared mi siedo sulla sedia vicino a lui e guardando il dottore dico: “ come sta, dottore?”
“ Deve stare in assoluto riposo. La febbre è molto alta, non può andare in giro conciato in questo modo. Lo terremo qui in osservazione fin quando la febbre non sparisce”
“ Dobbiamo annullare il concerto qui a Los Angeles” sentenzia Shannon.
“ Sì, la salute di Jay prima di tutto” dice Tomo guardandolo.
“ Sono assolutamente d’accordo” dice Emma “ chiamerò gli organizzatori per dire di annullare il concerto” e sorridendomi esce fuori per fare le sue telefonate.
“ Ma che mi combini stupido..” sussurro al suo orecchio nonostante io sappia che sta dormendo. Accarezzo i suoi capelli e sorrido vedendo che in quello stato così tranquillo assomigli ad un angelo. Nel frattempo il dottore appunta qualcosa nella sua cartella continuando ad osservare la scena. Quando mi accorgo che osserva le mie amorevoli cure dice: “ non sapevo che il signor Leto avesse una ragazza..”
Quasi mi strozzo con la salita, mentre Shannon e Tomo ridono. Che hanno da ridere?
“ Ehm no” dico rossa in volto “ non sono la sua ragazza” ma evidentemente non convinco perché continua a sorridermi. Ad un tratto ci voltiamo verso la porta da cui arriva un piccolo urlo che precede l’entrata di Danielle. Ma che ci fa qui quell’oca?
“ Dov’è il mio Jared? Ditemi ha chiesto di me?” dice piagnucolando andando verso Shannon e Tomo che la guardano scioccati. Poi si volta verso il letto e vedendomi mi lancia un’occhiata velenosa. Pochi giorni fa ho avuto il piacere di avere un piccolo diverbio con lei. Fortuna che mi ha fermata Matt, perché sennò..
“ Che ci fai tu qui?” mi chiede infervorata.
“ Potrei farti la stessa domanda” dico alzandomi dalla sedia e cominciando a sentire un po’ di imbarazzo per via degli occhi dei presenti puntati su di me, in particolare del dottore. Danielle mi guarda e incrociando le braccia al petto dice: “ si dà il caso che io sia la sua ragazza..”
“ E si da il caso che io sia la sua..amica” stavo per dire non so cosa.
“ La sua amica?” mi chiede beffarda “ ma se non vi siete parlati per anni! Ti avvicini a lui solamente adesso che è ad un tratto interessante!”
“ Sta male asina giuliva!” esclamo infervorata “ e per tua informazione io l’ho sempre trovato interessante!”
Dio che imbarazzo! Le mie gambe stanno cedendo.
“ Mmh..”
Un piccolo lamento proviene dal letto e voltandomi vedo Jared muoversi ma senza aprire gli occhi.
“ Ecco vedi?” dice Danielle avvicinandosi “ sente la mia presenza!” sussurrando poi dice “ non temere Jay la tua cucciola è qui con te!”
Che disgusto! Ma Jared mentre si muove afferra la mia mano e sillaba senza aprire gli occhi: “ S..S..Steffy..”
Io lo guardo sorpresa e mi siedo di nuovo stringendo la sua mano. Danielle ha cambiato colore e allontanandosi dal letto lentamente, va via piagnucolando e lasciando la porta aperta. Il dottore dopo aver osservato tutta la scena e soprattutto la fuga di Danielle ritorna a guardare me e Jared.
“ Eh” sospira “ essere giovani e sentire il morso pungente dell’amore”
Shannon e Tomo sorridono. Io mi sento in totale imbarazzo.
“ Bene credo che possiamo andare” dice il dottore “ il signor Leto è in buone mani..”
“ Lo credo anche io” dice Shannon facendomi l’occhiolino. Io sorrido a mia volta e li guardo andare via.
“ Mmh..”
“ Ssh sta zitto” sussurro a Jared “ riposati..”
Lo guardo e più lo faccio e più sento la rabbia assopirsi nei suoi confronti.
L’amicizia, l’amore nei confronti di questo ragazzo.
Una gran bella fregatura!

Se chiedono: perché?
Digli che è la natura umana..







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Capitolo 9
*** Odio o amore? ***


Cari fratelli e sorelle vogliate perdonare questo mio ritardo atomico (???), ma sto finendo gli esercizi di matematica che la professoressa crudelmente ci ha rifilato per le vacanze estive e non si arrenderà perchè lo farà anche l'anno prossimo -.-". Cioè io con questo caldo devo finire 101 esercizi che io ho iniziato a giugno facendone 13 per poi lasciarli nell'oblio riprendendoli solo ora ahahahahaah. Che brava, vero ahahaha? Continuo a chiedermi perchè mai ho scelto di fare lo scientifico quando la matematica non mi è così simpatica ( Vals ci pensa, ma sente un grande vuoto d'aria nel suo cervello minuscolo -.-"). Spero che voi stiate passando il tempo estivo che vi rimane in un modo più divertente :).
Ma non siamo qui a pettinare i cani [ cit. professore di italiano], giusto? Quindi per vostra sfortuna vi rifilo il nuovo capitolo sperando che vi piaccia ^^!!! Sicuramente sarà meglio di quello che sto facendo io xD!!!
Ps: La domanda che vi feci due capitoli fa è stata: Jared avrà capito che alla festa stava parlando con Steffy? Voi mi avete detto che sì molto probabilmente lui l'aveva capito. Ora attenzione perchè saprete la verità dallo stesso Milord :)!!!


Odio o amore?
La linea che separata l’amore dall’odio
È sottile come un ago e ben presto,
Ciò o chi ha turbato per molto tempo la tua mente
Torna a presentare il suo conto..

Mi ritrovo qui in questa stanza d’ospedale da non so quanto tempo, a contemplare il mio nemico che giace sul letto tranquillamente immerso nel sonno, o almeno voglio sperarlo visto che mi è giunta voce che soffre d’insonnia, una brutta bestia che però a quanto pare questa volta è stata sconfitta proprio dalla febbre alta.
Mi ritrovo a fissare colui che da alcuni giorni si è preso il disturbo di invadere i miei pensieri tormentandomi come non mai. Continuo a guardarlo incapace di far affiorare in me un sentimento preciso, poiché sono incerta se cedere il passo alla rabbia e alla delusione o alla preoccupazione e al voler rimanere affianco a lui fin quando non si sveglia.
Bella fregatura!
Buffo no? Buffo come una persona sia in grado di infilarsi nel tunnel della confusione perdendo già in partenza. Ma che cavolo sto facendo? Perché sono qui?
Mi chiedo ancora cosa mi abbia spinto ad agire in questo modo. Incredibile! Sono confusa dalla mia stessa azione, roba da pazzi! Avevo giurato a me stessa di non avere più a che fare con quest’uomo e poi basta una semplice telefonata per farmi cambiare del tutto idea.
Mi chiedo anche cosa ci faccio qui seduta vicino a lui continuando a guardarlo come se con il potere dei miei occhi lo possa far svegliare. Meglio che dorma, non voglio che si svegli trovando me vicina. Non vorrei che il suo cervellino troppo intelligente possa pensare qualcosa che non esiste, magari farsi un film pari ai suoi video spettacolari.
Inutile girarci intorno, la sua presenza sta mandando nella gloria di Dio il mio cervello. È da stupidi non accettare il fatto che sia un bellissimo uomo e Dio solo lo sa quando questa sua vicinanza mi stia tentando a lasciargli un bacio sulle labbra leggermente dischiuse. Istintivamente accarezzo la sua guancia ma mi basta un suo semplice movimento per tirare indietro la mia mano.
Bene è giunto per me il momento di andare via, quindi sarà meglio alzarmi da questa sedia e dirigermi a casa o in qualsiasi posto che sia lontano anni luce da lui.
Ma c’è qualcosa che invece di farmi allontanare mi fa avvicinare ancora di più. Come se fossi in trance non capisco più niente e chinandomi su di lui gli stampo un bacio delicato sulla fronte ancora bollente, ma mentre sto per alzare la testa mi sposto vicino alle sue labbra e in un attimo compio il gesto più incosciente che avessi mai fatto. Gli lascio un bacio leggero sulle labbra, quasi sfiorandole. Mi allontano di scatto portandomi due dita sulle labbra quasi spaventata. Ma che mi è preso?
Mentre sto per aprire la maniglia della porta questa si apre per lasciare entrare il dottore che mi guarda e sorride gioioso. Quel sorriso sembra più che altro un modo per prendermi in giro.
“ Oh signorina ancora qui?”
“ Ehm sì” dico imbarazzata.
“ Può restare ancora se lo vuole” dice sorridendo.
“ Ehm no va bene così” dico “ magari torno nel pomeriggio, sempre che a lei va bene”
“ Ma certo!” esclama il dottore “ non potrei mai privare il signor Leto della compagnia di una signorina così a modo e così bella. È davvero fortunato il nostro caro paziente ad averla con sé”
“ No scusi forse non ha capito” dico cercando di mantenere la calma “ io non sono la ragazza del signorino che giace come un bell’addormentato su quel letto, né tanto meno faccio parte della sua vita in qualche modo..”
“ E allora perché è rimasta?”
Già bella domanda. Caro dottore anche io vorrei sapere la risposta, ma si dà il caso che non la sappia e seppure la sapessi non gliela direi. Sfoggio uno dei miei migliori sorrisi e rispondo: “ perché così mi andava di fare dottore, ora se non le dispiace io vado”
“ Vada” dice sorridendo.
Sorrido e vado via. Mentre sto per lasciare l’ospedale incontro Shannon che mi viene incontro.
“ Come sta?” mi chiede.
“ Non si è svegliato” rispondo “ credo che la febbre sia ancora molto alta”
“ E’ un’incosciente!” esclama Shan davvero arrabbiato.
“ Su non arrabbiarti” dico “ tutto passerà vedrai”
“ E quando passerà lo prenderò a calci”
“ E io ti aiuterò”
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
“ Bene io ora vado”
“ Va bene” dice sorridendo.
Vado via diretta da Lorelain, l’unica persona di fiducia con cui posso sfogarmi in assenza di Jackie che, ignara, continua a lavorare tranquilla nel suo ufficio. Mi chiedo che fine abbia fatto Robert. Ripensando al fatto che non sia tornato a casa ieri notte mi induce a credere che stia nascondendo qualcosa e spero che questo qualcosa non faccia soffrire la mia migliore amica perché sennò per lui sono cavoli amari.
Sono troppo pessimista! In fondo Robert è una brava persona e non farebbe del male nemmeno ad una mosca figuriamoci alla sua futura moglie.
Prendo la mia auto e mi dirigo a casa di Lorelain che appena mi vede esclama: “ finalmente! Credevo che fossi stata rapita dagli alieni!”
“ Di avvistamenti qui a Los Angeles non ce ne sono stati” dico saggiamente entrando “ se invece abitavamo nel New Mexico allora sì che potevi aver paura della mia presunta scomparsa a causa loro”
“ Perché in New Mexico ci sono gli alieni?” mi chiede confusa mentre chiude la porta del suo appartamento.
“ Beh il cielo è quasi sempre coperto da piccole sfere che si presuppone pullulino di piccole creature dotate di un’intelligenza abbastanza alta da poterci mettere KO qualora volessero farlo”
Lorelain mi guarda scioccata mentre si dirige verso di me.
“ Tesoro mio, devi farti una cura di fosforo” dice “ ma penso che non serva se il tuo cervello si è danneggiato..”
“ Puoi dirlo forte!” esclamo prendendo posto insieme a lei su una sedia in cucina.
“ Perché che cosa è successo?” chiede “ centra per caso con la tua lunga assenza da me?”
“ Sì mia dolce Lory..” e sospirando le racconto tutto nei minimi particolari.
“ Quindi tu ora mi devi dire seriamente che cavolo mi sta passando per la testa perché non è normale un azione del genere specie nei confronti di quell’essere” dico unendo le mie mani e sorridendole amorevolmente. È uno dei segni che fa capire quanto sia nervosa, irritata e arrabbiata con me stessa o quanto meno verso qualcosa che non mi riesco a spiegare con semplici frasi. Lorelain mi guarda con i suoi occhi grandi e penetranti che mi stanno mettendo quasi paura. Dopo aver insinuato in me ulteriore ansia dice: “ vuoi la risposta che vorresti sentire o quella che dovresti sentire?”
“ Dimmele entrambe” rispondo “ sarò io a decidere quale delle due risposte andranno bene per me..”
“ Bene” dice “ allora la risposta che vorresti sentire è questa: c’è stata una forza sovrannaturale dietro di te che ti ha spinto su di lui e tu ti sei scontrata per un attimo con le sue labbra che ti hanno concesso un po’ di equilibrio. Ma questa risposta è abbastanza fantascientifica non ti pare? Quindi ora ascolta quella che dovresti sentire e che io direi che si avvicina molto ma molto di più alla realtà. Non è lunga, infatti bastano poche parole quelle che in fondo sai anche tu: sei ancora innamorata di lui”
“NO!” esclamo alzandomi “ questa non era la risposta che cercavo. Non ci siamo proprio! Ma sei impazzita? No non sono innamorata di una persona falsa. Sì perché lui è falso, non è più lo stessi ragazzo che conosciuto tempo fa..”
Mentre ho parlato non mi sono accorta che ho continuato a fare sotto e sopra lungo la grande cucina.
“ La smetti?” esclama Lorelain seduta “ mi stai facendo venire il mal di mare”
Mi fermo e guardandola imbarazzata mi passo una mano fra i capelli e dico: “ scusa..”
“ Stai tranquilla, amare non è illegale” dice ridendo.
“ Tu ridi!” esclamo sedendomi vicino a lei “ qui c’è da piangere!”
Mi passa un braccio intorno alle spalle e dice: “ è ora di pranzo, resta qui, così per un po’ ti allontani da certi pensieri che magari nella solitudine ti assalirebbero con maggiore intensità..”
“ Okay” dico sospirando, così resto a casa sua cercando di non pensare a niente.

****
 Allora due sono le cose: o voglio farmi del male o sono una cretina deficiente. Beh difficile scegliere perché penso che in questo momento entrambe le cose si addicono a me. Sono nuovamente seduta vicino a lui e continuo ad accarezzargli la mano. Shan mi ha detto che si è svegliato ma poco dopo si è addormentato.
Per passare il tempo qui ho portato con me un libro non molto felice visto che si tratta di una raccolta di tragedie di Jean Racine, autore francese del Seicento. Le mie solite letture leggere da qui si può capire quanto io sia anormale. Prima di aprire il libro appoggio la mia mano sulla sua fronte e capisco che la febbre è scomparsa. Se da un lato ne sono felice dall’altra ne sono turbata perché questo vuol dire che fra poco si sveglierà. E infatti neanche finisco di pensare a questo che subito vedo il mio incubo diventare realtà.
Tolgo subito la mano dalla sua fronte ma la sua l’afferra e girandosi verso di me mi sorride.
Credo di essere diventata viola. Steffy sostieni con stile il colloquio!
“ Non credevo che saresti venuta qui..” dice “ quindi devo pensare che non tutto è perduto..”
Ma non posso rispondergli perché in quel momento entra il dottore che sorridendo dice: “ signor Leto come si sente?”
“ Meglio..” dice continuando a guardare me.
“ Beh con una compagnia così starei bene anche io” dice il dottore guardandomi.
“ Bene se avete finito di radiografarmi io vado fuori..” dico irritata.
“ No, non se ne vada” dice il dottore “ devo solo fare un piccolo controllo al suo ragazzo..”
“ Non.è.il.mio.ragazzo” scandisco quasi con aria assassina. Mi siedo e apro il libro cercando di concentrarmi su di lui. Credo che il dottore lo faccia apposta a farmi innervosire. Anche se mi ostino a non guardare in quella direzione continuo a sentirmi osservata e la cosa non fa che aumentare la mia irritazione e furia! Steffy cerca di calmarti e resisti a questa difficile prova! Che cavolo!
Quando il dottore va via la voce di Jared squarcia il silenzio.
“ Di che si tratta?” chiede guardando il mio libro. Alzo lo sguardo e vedo che è seduto sul letto verso la mia direzione come se fosse una sedia. Cerco di non guardarlo troppo e dico: “ è una tragedia di Racine..”
“ Si parla dell’amore allora..” dice come se conoscesse a memoria il libro. Alzo gli occhi che avevo accuratamente riportato sul libro e dico: “ del destino piuttosto..”
“ E non sono la stessa cosa?” mi chiede. Quando ritorno a guardarlo decido di chiudere il libro per sostenere la sua espressione divertita.
“ Non saprei” dico secca.
“ Io dico che sono la stessa cosa” dice saggiamente senza distogliere i suoi occhi dai miei “ Non c’è l’uno senza l’altro. Se per esempio io andassi ad una festa in maschera e lì mi apparisse una bellissima fanciulla, le cui forme provocanti sono coperte quasi in modo casto da un bellissimo vestito bianco che valorizza ancora di più la sua bellezza e da cui non riesco a staccare gli occhi neanche per un secondo arrivando a spiarla, tu cosa diresti? È stato il destino a farmela incontrare? No”
Rimango stordita da quelle parole almeno per due secondi. Mi ha riconosciuta!
“ Si può chiamare anche indiscrezione” dico osservandolo.
“ Ma l’amore è indiscreto” dice abbassando la voce in un sussurro provocante “ non chiede il permesso e si presenta a noi bellissimo, invincibile, testardo e fottutamente sexy..”
Deglutisco cercando di non far trasparire nessun sentimento che possa corrompermi. Santo cielo! Quest’uomo riesce a destabilizzarmi non solo con la sua voce e i suoi occhi ma anche con le parole.
“ Vedo che le storie con il finale per sempre felici e contenti non ti piacciono come piacciono a tutte le ragazze che esistono sulla faccia della Terra” prosegue come se non fosse successo nulla di particolare.
Sorrido a quella sua osservazione e dico: “ Chi ha scritto il finale per sempre felici e contenti dovrebbe essere preso a calci nel sedere in maniera quasi selvaggia e poi io non sono come tutte le altre ragazze e tu dovresti saperlo molto bene”
“ Sì e vedo che non sei cambiata affatto” dice rivolgendomi un sorriso che sta quasi per sciogliere il mio cuore.
“Beh almeno uno dei due doveva pur sopravvivere alla malvagità del mondo” dico cercando di restare tranquilla.
“Non capisco perché nonostante tu sia ancora arrabbiata con me sei qui a prenderti cura di un povero uomo caduto dalla grazia di Dio”
“Non chiedermelo perché per la prima volta non saprei risponderti in modo esaustivo come ho sempre fatto da quando ti conosco”
Ride e dice: “ ricordo ancora il tuo atteggiamento da professoressa quando davi delle risposte alle mie domande. A volte credo di averla sognata, la tua voce intendo. Come puoi vedere non ti ho dimenticata affatto. Sei sempre qui nella mia testolina”
“ Strano, perché io l’avevo fatto” dico guardando la copertina del libro.
“E come mai usi il passato? Cosa è andato storto nei tuoi piani?” mi chiede quasi curioso.
Lo guardo e dico: “ Il fatto che in famiglia mi sia capitata una tua recluta, anzi una vostra recluta..”
“ Cosa? Un Echelon?” esclama ad alta voce e alzandosi chiede con una punta di orrore nella voce: “ ti sei sposata? Hai un figlio?”
Vedendo quella scena scoppio a ridere rivelando il mio primo sentimento.
“ Calmati” dico ridendo “ no, non mi sono sposata e non ho figli. Mio fratello Ryan si è sposato e ha una figlia di nome Hope che da quando vi ha scoperti giorno dopo giorno non ha fatto altro che ascoltare ogni singola vostra canzone, portandomi all’esasperazione”
Vedo che il suo viso si rilassa dopo la mia spiegazione e ritornando a sedersi dice: “ ah quindi non ti sei sposata..ehm volevo dire quindi Ryan si è sposato..” è imbarazzato e io continuo a ridergli in faccia. Almeno la sua espressione mi sembra sincera. Sì lo è.
“ Sì” dico continuando a guardarlo.
“ Dovrò stringere la mano a Hope per avermi concesso la possibilità di non farmi dimenticare da te. Devo assolutamente incontrarla..”
“ E cosa ti fa pensare che io te la presenti?”
“ Beh è una Echelon e sono sicuro che oltre al fatto che ascolta le nostre canzoni abbia un debole per me..”
Che narcisista!
“ Peccato che mia nipote sia innamorata pazza di Shannon e non di te” dico soddisfatta di aver creato una crepa nel suo volto compiaciuto dalle sue stesse parole “ sorry..”
“ Oh” dice quasi deluso.
Torna il silenzio durante il quale Jared guarda il soffitto e io stringo con maggiore presa il libro provocandomi delle piccole ferite sulle mani.
“ Mi spieghi perché chi ha scritto il finale per sempre felici e contenti dovrebbe essere preso a calci?” mi chiede ad un tratto ritornando con lo sguardo su di me.
Sorrido e dico: “ perché in questo modo non ha fatto altro che ingannarci facendoci credere che amori impossibili come quello fra un nobile e una serva si possano realizzare e che l’amore stesso è il più grande motore che può smuovere mezzo mondo. In questo modo non ha fatto altro che accrescere in noi donne la potenzialità di fantasticare troppo, creare troppi film mentali, a volte anche perversi, in testa inducendoci così a rimanere deluse una volta che ritorniamo nella realtà, perché essa non è rose e fiori né tanto meno è colorata con toni vivaci. A volte si sa rendere più nera della notte..”
“ Voglia di vivere saltami addosso” dice sorridendo “ guarda che sognare non è illegale. Ti permette di vivere..”
“ Ma a volte non lo fa..” dico convinta.
Mi guarda e dice: “ sai mi mancava molto la tua voce professionale”
“Beh per colpa tua ho fatto eccezione” dico imbarazzata senza guardarlo.
“Posso chiederti una cosa?” dice timidamente avvicinandosi a me. Lo guardo quasi sconvolta.
“ So che ti chiedo molto, ma potresti farmi un sorriso sincero?”
Lo guardo scioccata e chiedo: “perché dovrei farlo?
“Dai almeno uno! Vorrei ricordarmi per un attimo come sei quando sorridi davvero”
“Credo che la febbre sia salita nuovamente” dico mentre lui prende la mia mano.
“No assolutamente! Sono serio” dice sorridendo.
Lo guardo e anche se con un certo imbarazzo vedendolo così vicino a me faccio un mezzo sorriso.
“ Contento?” chiedo allontanandolo.
“ È un sorriso molto falso che non ti si addice proprio” dice serio.
“Falso? Oh ma andiamo!  Che ti aspetti, un sorriso ad infiniti denti?” domando irritata.
“Sì” dice e non so se devo pensare che l’abbia detto con un tono di sfida o l’ho creduto solo io.
Dopo averlo guardato intensamente dico: “ sai cosa non mi piace di questo mondo?
“Non saprei. Gli squali?” domanda ritornandosi a sedere.
“ Le persone false. Quelle che αll'inizio diventαno importαnti per te , quelle α cui αvresti dαto lα vitα se ce ne fosse stato bisogno. Mα poi αd un certo punto puff”gesticolo con le mani “ti deludono e puff” continuo a gesticolare “ ti fαnno soltαnto del mαle non ricordαndosi tutto il bene che gli hαi voluto e tutto quello che hai fatto per renderle felici o quanto meno provato a fare .Ci rimαni mαle , dαvvero tαnto mαle. Così male da avere la tentazione di trucidarle e staccarle la testa a morsi appena le rivedi”
Mi guarda senza parlare e credo che non abbia più tanta voglia di parlare.
“ Bene io devo andare” dico prendendo la giacca e la borsa lasciate sulla sedia.
“Ritornerai?” mi chiede quasi in timidamente. Sembra un bambino.
“Non crederci, potrebbe non accadere” dico guardandolo negli occhi. Forse ho sbagliato a farlo perché in questo momento mi mangerei la lingua per il tono poco gentile che ho usato.
“La speranza è l’ultima a morire” dice cocciuto.
“Gran bella filosofia” dico sorridendo.
“Eh già”
“Ciao Jared” dico appena arrivo davanti alla porta.
“Ciao..”
Possibile che uscendo da lì mi senta a pezzi? Come se avessi pianto tutto il tempo?
La testa mi dice di allontanarmi e non ritornare più qui, ma il cuore continua non solo a battere forte quando c’è lui vicino a me ma continua a dirmi di restare al suo fianco e recuperare quel rapporto che sembra non essersi mai effettivamente chiuso.
Continuo a camminare per i corridoi fino a trovare l’uscita e solo in quel momento mi accorgo che è sera. Ma quanto tempo sono stata lì dentro?
Questa volta sono venuta a piedi e forse è stato una cosa buona perché così potrò restare più tempo a pensare a ciò che è appena successo. Decido di dirigermi al parco per restare seduta da sola su una panchina a meditare su cosa devo fare ora.
“ Tutta sola?”
Una voce maschile mi fa sussultare e portare il cuore a mille. Mi giro e vedo Shannon che sorridendo si siede vicino a me. Chiudo gli occhi e mi porto una mano sul petto.
“ Mi hai fatto prendere un colpo” dico ritornando a respirare normale.
“ Scusa..” dice “ non era mia intenzione farti fare un salto degno di entrare nei record”
Lo guardo e sorrido.
“ C’è qualcosa che ti turba” mi dice guardandomi.
“ Eh già..” dico sospirando.
“ Ha un nome e cognome a me molto famigliare quel qualcosa che ti preoccupa?” mi chiede sorridendo.
“ Vediamo se indovini” dico scherzando.
“ Un certo Jared Leto..” bisbiglia.
Lo guardo e rido. È così evidente che il mio cuore continua a battere per lui?
“Attenta perché in uno di questi giorni ti salterà addosso e ti farà sua” dice scherzando. Io lo guardo e scoppio a ridere.
“Sì certo! Già che ti trovi mettici anche qualche giochetto erotico e stiamo apposto”
“Non farmi credere che pensieri indecenti su mio fratello non ne hai avuti finora” dice quasi serio.
“Shan! Ma ti senti quando parli? Sei un animale!” esclamo sconvolta.
“Non per niente mi chiamo Shanimal” dice soddisfatto.
“Ma io pensavo che quel nome fosse dovuto al modo che hai di maneggiare la batteria” dico confusa.
“Visto che alibi perfetto?”
“Ma sei un vero animale!” esclamo colpendogli la spalla.
“Ahia!” esclama massaggiandosi la spalla “ certo che nonostante siano passati gli anni sei rimasta la squinternata di sempre”
Lo guardo e rido vedendo la sua faccia.
“Tu scherzi ma è chiaro che ti stai nuovamente innamorando” dice serio. Il mio sorriso muore all’istante facendo spazio alla serietà.
“Ma no!” esclamo guardando avanti.
“Guardati Steffy! È da quando sei di nuovo a contatto con lui che hai gli occhi luminosi” dice Shannon costringendomi a guardarlo.
“Va bene! Se proprio lo vuoi sapere ogni volta che sto con lui provo un brivido lungo la schiena. Lui è bello, gentile, simpatico, a volte molto scemo. Ma con questo? Non ho detto mica che voglio sposarlo! E poi guardami!”
Mi paro davanti a lui.
“Ehi che fai ci provi con me? La carne è debole Steffy specialmente la mia”
“Cretino! Non in quel senso! Guardami: io non sono bionda, non sono magrissima, non aspiro a stare con una star solo per arrivare alla celebrità. Ho un cervello che funziona abbastanza da tener testa a più di una persona e non provoco nessuno con nessuna movenza. Vesto semplice e mi vergognerei un mondo perfino ad utilizzare un perizoma. Non entro proprio nei canoni di Jared..”
Detto questo ritorno a sedermi decisamente più leggera. Finalmente mi sono sfogata del tutto ed è strano che io l’abbia fatto con la persona meno probabile.
“Ti sbagli sai?” dice piano. Segue un piccolo silenzio interrotto nuovamente dalle sue parole.
“Sai perché in tutti questi anni ha cercato sempre questo prototipo di donna?”
“No” rispondo incuriosita.
“Perché tutte le ragazze more, con un fisico mozzafiato e con un certo livello di cultura che ha frequentato gli ricordavano te. Ha sempre pensato a te. Pensa che da quando tu andasti via, non è stato più lo stesso ragazzo solare di prima. Dimmi come si comporta con te ora?”
“ Ehm..” non so cosa dirgli.
“Cerca di riconquistarti, di riconquistare in particolare la tua fiducia, quella che si è giocato parecchio tempo fa. Se ancora non ci hai fatto caso, fallo adesso. Puoi vedere questo: Jared innamorato pazzo dell’unica ragazza che gli è riuscito a rubare il cuore e l’anima”
“Belle parole Shan, davvero. Magari posso anche crederci” dico ostinandomi a non credere a niente. Perché lo faccio? Forse a parlare è ancora quel briciolo di odio che si ostina a non andare via.
“Tu ci credi ma non vuoi ammetterlo! Sei una testarda di quelle mai viste!” esclama puntandomi un dito contro.
“Shan guardami negli occhi” dico ad un tratto seria. Rimaniamo a fissarci.
“Ti sto guardando” dice lui confuso.
“Tu mi conosci” dico “ che cosa vedi?”
“Una ragazza che non ha mai smesso di amare quello scapestrato di mio fratello” risponde con semplicità.
“ Non era la risposta che volevo sentire” dico ritornando con lo sguardo verso i lampioni accesi.
Shannon continua imperterrito: “ Steffy, voi due vi attirate come le calamite, forse anche peggio. Non averne paura, non è un sentimento che bisogna tener nascosto. L’amore è come una luce che ti fa gli occhi accesi di felicità. Perché vuoi privartene?”
Mi giro e lo osservo quasi sbalordita.
“Da come parli sembreresti tutto il contrario di Shanimal” dico sorridendo.
“Beh in fondo anche io ho un cuore anche se faccio parlare di più gli stimoli..” e questa volta è lui a non guardarmi. Chissà cosa nasconde.
“ Platone direbbe la parte concupiscibile..”
“ La cosa?” mi chiede confuso.
“ Secondo Platone la nostra anima è divisa in tre parti” spiego come se fossi davanti ad una classe di ragazzi alle prime armi con la filosofia “ la parte razionale in cui presiede la ragione che ci fa comportare in modo equilibrato, la parte irascibile, che è sprezzante del pericolo e coraggiosa, è portata a cercare la vittoria e la gloria e infine troviamo la parte concupiscibile che è passionale e ribelle: essa è caratterizzata da un insopprimibile desiderio di piaceri e a fatica viene riportata sotto il controllo della ragione. È la sede degli istinti e se la mettiamo in parole più moderne e è la sede della perversione ed è la parte malata di sesso”
“ Io sono malato di sesso” dice sorridendo “ credo che Platone abbia davvero ragione a dividere l’anima in questo modo..”
“ Quando ti deciderai a far prevalere le altri parti?” chiedo guardandolo.
“ Quando troverò la persona giusta” risponde guardandomi “ che non c’è..”
“ Questo lo dici tu..” dico.
“ Questa è la verità” dice guardandomi “ sono arrivato troppo tardi..”
“ Non capisco” dico guardandolo. Lui mi guarda e imbarazzato dice: “ oh no niente di ché. Ho pensato ad alta voce..”
“ Se vuoi sfogarti di qualcosa io sono a tua completa disposizione..” dico sorridendo.
Lui mi sorride e alzandosi dice: “ si è fatto tardi, vieni ti riporto a casa”
Mi alzo e osservandolo ancora, come se in questo modo io possa estorcergli le risposte che sono curiosa di sapere, vado via con lui.
So già che tornando a casa non riuscirò a dormire. Jared continua a tormentare la mia testa e l’unica domanda che posso farmi è: perché ancora?






So per certo che questa volta il capitolo non vi avrà entusiasmato anche perchè non è stato lungo ed esaustivo come gli altri, ma non ho avuto il tempo di scrivere qualcosa di più e poi ho voluto lasciarvi in sospeso. Ma vi prometto che nel prossimo capitolo mi farò perdonare. Ne succederanno delle belle e forse assisterete a qualcosa che non sto qui a dirvi ahahahah xD!!!
Spero che riusciate a perdonarmi per lo schifo.
Ora scappo perchè trigonometria e i problemi matematici ( del cammion! Ho detto questa parola per evitare parolacce) mi stanno aspettando -.-"
Alla prossima ^^!!!























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Capitolo 10
*** Kisses don't lie ***


Kisses don’t lie
Robert entra in soggiorno e avvicinandosi a Jackie con molta dolcezza le stampa un bacio sulla guancia e dice: “ tesoro purtroppo stasera non ci sarò..”
Jackie ad un tratto si alza dal divano dove si era comodamente lasciata andare alla lettura di uno dei suoi libri sentimentali, decisamente sconvolta.
“ Ma mi avevi promesso che saremmo andati a cena!” esclama mettendo subito il broncio. Io guardo entrambi dalla mia postazione preferita, la poltrona, una di quelle talmente soffici da far dimenticare dove si è e cosa si sta facendo. Stranamente la mia attenzione cade su Robert e sulle sue espressioni. Ormai sono tre giorni che trova qualsiasi scusa per allontanarsi da casa di notte, di sera, di giorno e di pomeriggio. Comincio a non capire cosa sta facendo. Se il mio lato più buono si vuole convincere come lo fa Jackie che il tenero Robert va al lavoro e si dedica ad esso con grande zelo, il lato più cattivo e più malvagio ammette l’esistenza di un secondo fine in quelle lunge assenze inspiegabili. È la stessa parte negativa che continua a mettermi pulci nelle orecchie davvero esagerate e a cui non voglio dare ascolto. Non voglio pensare che Jackie sia vittima di un tradimento, anzi mi rifiuto proprio di pronunciare quel nome, ma ora vedendo la finta espressione di dispiacere sul volto di Robert non posso far altro che frenare la rabbia che comincia ad insinuarsi sotto i tendini dei miei muscoli.
“ Lo so amore mio” dice lasciandole un bacio sulla fronte “ ma ho appena ricevuto una telefonata importante di un famosissimo imprenditore e non posso non andare alla sua cena. Ti prometto che domani sarò tutto tuo” dice sorridendole.
“ Se ci arrivi a domani” dico in un sussurro mentre continuo a sfogliare una rivista di moda con pigrizia.
“ Steffy hai detto qualcosa per caso?” mi chiede confuso Robert. Alzo la testa e cercando di restare calma dico: “ no Robert” e con lo stesso sorriso di circostanza ritorno con la testa sulla rivista, ora completamente assorta dalla conversazione tra i due e non più dalle modelle anoressiche del giornale.
“ Anche ieri hai detto così” protesta Jackie “ e anche l’altro ieri. E l’altro ieri ancora e..”
Il bacio casto di Robert interrompe la lista delle volte in cui ha dato buca a Jackie. Pensandoci bene sono molto di più di tre volte.
“ Ti prometto che domani resto tutto il giorno con te” dice sorridendo e salutandoci va via vestito molto elegantemente. Dalla rivista riesco a scorgere il volto triste di Jackie che proprio in quel momento manda al diavolo “ Fiori nella pioggia” per lasciarsi andare ad un silenzio malinconico.
“ Quando ti deciderai ad aprire gli occhi?” le chiedo rimanendo con gli occhi incollati ad un vestito rosso molto scollato che mette in mostra le ossa della giovane bruna dall’aria assente che riempie la pagina centrale della rivista. Avrei dato molta più attenzione a quel vestito stupendo se non ci fosse stata questa situazione.
Le mie parole sembrano spaventarla, forse perché per un attimo avrà dimenticato la mia presenza credendo di essere sola nella stanza.
“ Non so di cosa stai parlando” mi risponde cercando di essere vaga e di riprendere il solito tono allegro di voce. Alzo gli occhi dalla rivista e continuandola a fissare la chiudo con un colpo secco che cerca di scaricare tutto il nervosismo che sto accumulando.
“ Mi riferisco allo strano comportamento del tuo futuro marito..” dico fissandola.
Mi guarda sbalordita, forse sconvolta dalle mie parole e sorridendo dice: “ Robert? Steffy ti fai troppi film mentali..”
“ Non sei stata brava neppure a convincere te stessa con queste parole, immagina quante possibilità hai avuto nel convincere me..” dico sorridendo soddisfatta.
Lei abbassa gli occhi con aria sconfitta e sussurrando dice: “ non sta succedendo niente”
Le vado vicino e dico: “ io non voglio risultare cattiva o insensibile, ma vedi non c’è peggior cieco di chi si ostina a non voler vedere..”
“ Robert non mi nasconde niente” continua più decisa.
Eh l’amore..
Ci sa rendere davvero sceme e cretine! Se solo si potessero togliere quei prosciutti dagli occhi! Credo che l’amore perderebbe molti ma molti acquirenti.
Le accarezzo la nuca e dico dolcemente: “ ne sei sicura? Sei davvero sicura di quello che stai dicendo?”
“ Sì” dice convinta “ Robert pensa solo agli affari e al suo lavoro. Non c’è niente che non va”
“ Allora se tu ne sei convinta ne sono convinta anche io” concludo sorridendo. Lei alza la testa e mi abbraccia senza dire una parola. Quando ci stacchiamo da quell’abbraccio affettuoso mi allontano per andare in camera mia. Stasera io e Lorelain usciamo insieme, ma credo che sia il caso di chiederlo anche a Jackie, non mi va di lasciarla da sola in casa e addirittura triste. Almeno se verrà anche lei non c’è il rischio che io finisca per fare la candela a Lory e Matt.
Ritorno da lei e sorridendo la trascino lontano dal divano dicendo: “ adesso ti fai bella ed esci con me!”
“ No non mi va!” esclama tuffandosi di nuovo sul divano.
“ Sì che ti va!” esclamo tirandole un braccio.
“ No Steffy voglio restare qui a casa..”
“ Dai vieni!” esclamo “ ci sarà anche Matt e molto probabilmente Tomo o Shannon!”
Appena dico il nome Shannon mi rivolge uno sguardo molto attento.
“ Shannon?” ripete.
“ Sì credo di sì..” dico completamente presa da quel cambio veloce di espressione “ c’è qualcosa che non va?”
“ No niente..” dice quasi imbarazzata. Sorrido e guardandola dico: “ non è che..” ma fissandola mi fermo.
“ Che?”
Rido e dico: “ Jackie non è che ti piace Shannon?”
Il suo viso si tinge di un rosso scarlatto, molto più forte di quello dell’ abito sulla rivista.
“ Ma no! Che dici?” esclama con i decibel della voce leggermente elevati.
Scoppio a ridere mentre il suo volto si fa di mille colori. Conoscendola qualcosa di nascosto c’è e lei non vuole dirlo.
“ Sono arrivato troppo tardi..“
Improvvisamente mi vengono in mente le parole di Shannon e credo di trovare una sorta di legame. Di certo non mi sono sfuggite anche le sue occhiate fugaci su Jackie tutte le volte che stavamo insieme e il ché mi fa capire che effettivamente c’è qualcosa che da lontano si sta creando tra i due anche se non riescono ad ammetterlo a se stessi;
Uno: perché Shan dice che l’amore non fa per lui nonostante sappia che è un sentimento che esiste.
Due: Jackie sta per sposarsi con l’uomo che lei reputa il migliore, un qualcosa che non ha mai avuto..
Cosa penso di questa cosa? Un’emerita baggianata per non dire qualcosa di più pesante. Credo che Jackie deve essere fermata in tempo e se non sarà lei a decidersi lo farò io al suo posto.
“  Quello che tu non lo vuoi ammettere ancora a te stessa!” esclamo trascinandola in camera sua. Dopo averla catapultata sul letto apro il suo armadio gigantesco e intrufolandomi tiro fuori un sacco di vestiti.
“ E tu?” mi chiede ad un tratto deviando il discorso Shannoloso.
“ Cosa io?” le chiedo mentre appoggio tre abiti sulla mia spalla destra.
“ Non fare finta di non sapere a cosa mi riferisco” dice seria. Mi giro e vedo che mi sorride maliziosa.
“ Ehm Jackie spiegati perché non capisco dove vuoi andare a parare” e invece lo so bene, anzi benissimo!
“ Perché non sei andata più in ospedale?” mi chiede senza preamboli mentre gioca con la piega della coperta. Jared è stato dimesso ieri e io dal primo giorno, ovvero tre giorni fa, non ci sono andata più. Ho mantenuto fede alle mie parole. Voglio che capisca quanto ci sono stata male e quanto la sua nuova vicinanza mi faccia stare più morta che viva.
Mi fermo e mettendo tutti i vestiti sul letto la guardo e dico: “ perché deve capire che non sono il tipo che si lascia facilmente domare dalle sue parole. Le sue scuse sono solo misere parole buttate al vento”
“ Ma tu lo ami ancora!”
“ Io non lo amo!” esclamo più per convincere me stessa “ gli voglio bene quello sì, ma non so se sono ancora capace di amarlo. Quando vieni delusa dalla persona più significativa per te è difficile amarla di nuovo. Puoi volerle bene questo sì, perché quel sentimento non smette di esserci, ma non amarla con tutta te stessa..”
“ Credo che a te sia una situazione diversa” mi dice alzandosi per decidere che vestito mettere.
“ Spiegati” dico mentre la osservo.
“ Il vostro legame è particolare” dice mentre prende in mano due vestine: una rossa e una blu mostrandomele. Io le indico la rossa, ma lei prende l’altra. Le faccio la linguaccia mentre lei riprende il discorso.
“ E’ come se il vostro rapporto sia speciale: siete amici, complici, amanti, fidanzati, vi capite alla velocità della luce, riuscite a tenervi testa e vi amate come nessuno si è mai amato..” Lascia per un attimo il vestito sul letto e malinconica mi guarda e dice: “ ti invidio sai?”
“ Ehi frena!” esclamo “ perché usi il presente? Questo lo eravamo un tempo forse, un tempo remoto quando esistevano ancora i dinosauri” taglio corto.
“ Il vostro legame non si è mai spento” dice mentre io mi fermo davanti alla porta della stanza.
“ Invece sì” ribatto “ si è rotto quel giorno in cui sono andata via”
“ No non è mai successo” dice “ avete saputo tenervi testa anche in un dialogo in stile settecentesco e al pub. Avete ancora quell’affinità che vi rende unici” avvicinandosi poi conclude dicendo “ non lasciartelo scappare ancora. Sarà anche famoso, sarà anche cambiato, ma con te è sempre lo stesso..”
Convinta di poter non pensare a quelle parole, mi dirigo in camera mia decisa a farmi bella per la serata sperando che sia meravigliosa o quanto meno piacevole. E come mai io non penso che sarà così?
Chiamiamolo sesto senso o attività paranormale, io sono del parere che stasera tutto andrà in malora. Dopo aver messo pantalone e maglia, mi trucco e finita l’attività vado in camera di Jackie per vedere che fine abbia fatto.
“ Sei pronta?” le chiedo.
“ Sì” risponde finendo di mettere in ordine l’occorrente che non le è servito.
“ Tu?” mi chiede guardandomi.
“ Anche” rispondo sorridendo.
“ Allora credo proprio che possiamo andare” dice prendendomi sottobraccio. Sembra che sia ritornata la Jackie di sempre, ma so che non è così. Una parte di lei si starà ripetutamente chiedendo che fine abbia fatto Robert. Comincio ad odiarlo, ma il mio odio pone le sue basi su qualcosa di improbabile e che penso solo io, o quasi. Credo di aver innescato una reazione di pura ansia nel subconscio di Jackie e per questo comincio a maledire la mia lingua. Non volevo che con le mie sparate cadesse nella rete dell’insicurezza.
“  Cosa c’è?” mi chiede quando chiude la porta di casa.
“ Niente” rispondo stampandomi un mezzo sorriso che non convince molto.
“ Avanti” dice “ dimmi cosa c’è che ti preoccupa”
“ Ecco, io non volevo metterti in ansia con la storia di Robert” dico “ so per certo che le mie poche parole ti stanno portando nell’incertezza..”
“ Tranquilla” dice sorridendo “ non c’è niente che non vada in me. E poi stasera voglio divertirmi, perché fra poco, quando sarò una donna sposata non lo potrò fare più come lo sto facendo adesso!”
Sorrido e dico: “ e allora madame mi segua!”
Entriamo nella sua auto e ci dirigiamo nel luogo del ritrovo.
Appena guardo l’ingresso mi accorgo che a differenza di quello che avevo detto a Jackie, con Matt e Lorelain non c’è Shannon né Tomo, bensì quell’individuo che negli ultimi tempi non fa altro che insinuare in me idee confuse, strane e ambigue che cerco di allontanare in modo quasi brusco, ma che invece aderiscono ancora di più alla mia mente insinuandosi come parassiti nei neuroni e nei piccoli fasci nervosi del mio cervello. Possibile che per quanto sia grande Los Angeles devo avere la condanna di ritrovarmelo sempre vicino?
Non poteva, Jackie, vivere in Alaska o nel Triangolo delle Bermuda? Ma credo che il tutto faccia parte del gioco perverso del destino, quella specie di creatura da qui non riesco a fuggire. I fili della mia vita sono nelle sue mani come le redini di un carro e mi stringono a lei più forte di qualsiasi altra cosa, impedendomi di scappare e prendere una via secondaria che mi porti lontana un miglio da tutto quello che può riguardare Jared.
“ Cazzo!” esclamo immobile sul sedile anteriore.
“ Che c’è?” mi chiede Jackie intenta a parcheggiare. Non le rispondo perché il battito forte del mio cuore sta ostacolando le corde vocali.
“ Ni-niente” dico scuotendo la testa e aprendo lo sportello della macchina cercando di calmarmi.
“ Ha-ha ora capisco questo tuo cambiamento di umore!” esclama vittoriosa Jackie avvicinandosi a me.
“ Aaah smettila!” esclamo furiosa. Andiamo dagli altri e nonostante io cerchi di non guardarlo una forza più grande di me fa posare i miei occhi su di lui che mi sorride uccidendomi. Credo di essere arrossita.
“ E gli altri?” chiede Jackie notando l’assenza di Tomo e Shannon.
“ Verranno presto” dice Matt “ entriamo?”
“ Okay” rispondiamo insieme io e Jared senza volerlo. Ci guardiamo per un secondo e in quello stesso secondo mi lascio scappare un sorriso, uno di quelli che lui avrebbe voluto vedere quella volta in ospedale. Ma quello stesso secondo mi riporta alla mia brutta realtà e ricordando che non è di certo una buona idea assecondare il principe delle tenebre faccio morire il sorriso e  supero gli altri per entrare nel locale.
Cosa penso in questo preciso momento?
Penso che sarà una lunga serata, forse la più lunga di tutta la mia vita.

****
“ Non sei venuta più in ospedale”
Quella voce famigliare si insinua della mia testa mentre essa è assorta da altri pensieri. Sono seduta ad un tavolino e per alcuni minuti mi sono persa ad osservare Jackie e Shannon che come buoni amici continuano a parlare. Tomo non è più venuto perché ha preferito restare da solo con Vicki. Ogni tanto un po’ di intimità fatta di abbracci e carezze ci vuole.
Mi volto per guardare Jared che si è seduto vicino a me e dico: “ non era necessario che venissi. Dopotutto non sei stato solo..” detto questo ritorno a guardare la sala decisamente troppo affollata.
“ E invece avrei preferito avere te con il tuo grande sarcasmo” dice sorridendo.
“ Ma non farmi ridere!” esclamo sbuffando.
“ Non ci credi?” mi chiede.
“ Jared che cosa vuoi?” chiedo ritornando con gli occhi su di lui.
“ Se non ti dispiace vorrei rimanere in tua compagnia” e sussurrando finisce dicendo “ questa volta non potrai scappare..”
Lo guardo e senza frenare la mia lingua dico: “ ehi hai deciso di utilizzare me stasera al posto delle solite bamboline di cui ti circondi? Che fine hanno fatto?”
Ecco probabilmente così non ho fatto altro che peggiorare una situazione già disastrata di suo. Jared mi guarda e stupendomi vedo che accenna ad un sorriso.
“ Tranquilla, non sei bionda” dice “ non si salterò addosso”
“ Bene questo mi rincuora” dico sbuffando “ potrò vivere altri cento anni”
Entrambi ci lasciamo scappare un sorriso anche se io non volevo farlo.
“ Però potrei sempre cambiare idea..” dice guardandomi da sotto in su suscitando in me una certa irritazione e imbarazzo.
“ Quindi vorresti provarci con me ora?” chiedo deglutendo.
“ Possibile” dice con noncuranza guardando davanti a sé, lasciandomi di sasso grazie alla sua spudoratezza.
“ E cosa ti fa credere che io ci possa stare?” gli chiedo decisamente incavolata.
“ Il fatto stesso che io sono irresistibile” risponde con semplicità.
Alzo un sopracciglio e dico: “ la prossima volta preparati una frase meno scontata. Tutti posso essere irresistibili, non esisti solo tu”
“ Non era questa la risposta che volevo sentire” dice un po’ contrariato.
“ Allora mi dica caro principe quale risposta le andava a genio?” chiedo leggermente stizzita.
“ Beh diciamo che non stavo cercando proprio una risposta” e perdendomi nei suoi occhi vedo che si avvicina di più. È uno sforzo enorme per me non cedere e prima che possa succedere l’inevitabile, mi alzo e fissandolo dico: “ eri davvero sicuro che ci cascassi? Mi sa che hai dimenticato con chi stai avendo a che fare. Se la tua intenzione è davvero quella di riconquistarmi dovrai faticare caro Leto dei miei stivali. Hai presente le dodici fatiche di Ercole? Bene tu dovrai fare più o meno la stessa cosa, sempre se il tuo non è un semplice modo per perdere tempo in una sera in cui non hai nessun’altra che sta ai tuoi piedi. Se è così lascia perdere. Non ho nessuna intenzione di stare al tuo gioco..” mi abbasso e avvicinandomi al suo viso quasi sfidandolo concludo dicendo “ le cicatrici possono sempre riaprirsi e sinceramente non voglio che dalla mia rincominci a fuoriuscire sangue” detto questo mi allontano ed esco fuori dove trovo qualche anima intenta a fumare o a chiacchierare lontano dal frastuono interno. Mi appoggio al muro e sospirando sussurro: “ che faccia di bronzo!”
Resto in quella posizione per un po’ di tempo dimenticandomi quasi che cosa ci faccia io lì. Ad un tratto sento una presenza vicino a me e voltandomi verso la sua direzione vedo un ragazzo dall’aria famigliare sorridermi. Si avvicina e dice: “ Steffy Norton?”
Lo guardo, sorpresa di sentirmi chiamare con nome e cognome e stupita dico: “ sì sono io e tu sei..?”
Ad un tratto riconosco quel volto scoprendo un mio vecchio amico di infanzia. Sorpresa esclamo: “ Nicolas!”
“ Eh già!” esclama lui sorridendo e io felice di aver ritrovato un vecchio amico lo abbraccio sorridendo.
“ Da quanto tempo!” dico guardandolo “ non pensavo di vederti qui!”
“ Neanche io” dice “ sbaglio o eri andata a vivere a Bossier City?”
“ Vecchia città” dico “ il resto della mia vita l’ho trascorso a New York dove vivo tuttora. Sono qui a Los Angeles in vacanza da una mia amica. Tu piuttosto!”
“ Io vivo qui dopo essermi sposato” dice mostrandomi l’anello luccicante “ sono qui con un mio amico”
“ Ah così ti sei sposato! Hai anche dei bambini?”
“ Mia moglie Molly è in attesa” dice tutto fiero “ di due gemelli”
“ Oh ma è fantastico!” esclamo abbracciandolo. E pensare che un tempo molto lontano Nicolas era il mio passatempo preferito quando vivevo i miei  cinque anni spensierata. Lo costringevo sempre a fare la parte di mio marito o del mio fidanzato e ora pensare che dopo tanti anni me lo ritrovo sposato in attesa di figli non mi sembra vero. Mentre continuiamo la nostra rimpatriata arriva Jared che senza un buon motivo si scaraventa su Nicolas facendolo cadere a terra. Fortuna che Nicolas ha avuto i riflessi pronti perché ha evitato di ricevere un bel pugno in piena faccia.
“ Jared ma sei impazzito?” esclamo dividendolo da Nicolas. Mi accorgo che traballa e questo mi fa capire che è ubriaco.
“ Cosa ci facevi con questo tizio sconosciuto?” mi chiede.
“ Jared tu sei ubriaco!” esclamo cercando di mantenerlo in piedi insieme a Nicolas.
“ E’ vero Steffy, è vero” dice guardandomi e puntandomi un dito “ ma per tua sfortuna non lo sono abbastanza”
“ Oh santi Numi del Paradiso celeste!” esclamo sospirando. Mi rivolgo a Nicolas dicendo: “ lui è Jared..”
“ Sì so chi è” dice continuando a sorreggerlo.
“ Credo che sia il caso di portarlo via” dico.
Nicolas annuisce approvando così il mio proposito.
“ Ehi dentro ci sono un sacco di bionde!” esclama Jared “ non posso andare via!”
Nicolas è sul punto di ridere. Beh vedere Jared Leto ubriaco è un qualcosa di davvero divertente.
“ Vi do un passaggio io” continua Nicolas guardandomi.
“ Grazie” dico rincuorata “  aspetta che vado a prendere la borsa. Ce la fai a mantenerlo?”
In quel momento Jared lo abbraccia e in tono sensuale dice: “ tesoro vuoi bere qualcosa?”
Nicolas lo guarda sconvolto e poi rivolgendosi a me dice: “ sì, ma fai presto”
Entro nel locale e prendendo la borsa vado da Jackie e Shannon e dico: “ scusate se interrompo i vostri discorsi, ma si dà il caso che Jared si sia ubriacato e che non può restare qui..”
“ Cosa!?” esclama Shannon scioccato “ mio fratello ubriaco? Andiamo Steffy non farmi ridere. Non si è mai ubriacato in vita sua”
“ E’ così” dico “ io lo porto a casa. Ho già il passaggio, non preoccupatevi restate pure qui”
“ Ma..”
“ Jackie ti spiego tutto domani e anche a te” dico guardando Shannon. Loro annuiscono poco convinti e mi vedono andare via.
Quando ritorno fuori vedo Jared continuare a fare il cretino con Nicolas credendo sicuramente che sia una delle sue prede. Mi avvicino e lo aiuto a sorreggere questo pazzo da rinchiudere in manicomio. Ma dico io cosa gli è saltato in testa?
Entriamo in macchina e dopo aver dato le indicazioni a Nicolas arriviamo a casa di Jackie e insieme portiamo dentro Jared lasciandolo sul divano poiché si è addormentato ed essendo un peso morto mi è difficile salire le migliaia di scale per portarlo ai piani alti. Accompagno sorridendo Nicolas alla porta.
“ Grazie per avermi dato una mano” dico sorridendo.
“ Figurati” dice “ è stato un vero piacere rivederti dopo tutto questo tempo. Spero di poterti incontrare di nuovo, così ti presento Molly”
“ Sarei davvero contenta di poterla conoscere” dico.
“ Bene io vado” dice sorridendo “ altrimenti Tomas si chiederà che fine abbia fatto”
“ Certo” dico “ vai e grazie ancora”
“ Di nulla”
Lo vedo andare via e ritorno dentro indirizzandomi verso quella piaga che porta il nome di Jared. Vedo che continua a muoversi ma senza aprire gli occhi. Gli vado vicino e senza farlo svegliare gli tolgo la giacca all’ultima moda e le scarpe facendolo stare più comodo sul divano e per finire vado nella mia camera e prendo un cuscino che delicatamente metto sotto la sua testa, così almeno starà comodo. Per la seconda volta, dopo la scena in ospedale torno a fissarlo di nuovo e come se fosse la cosa più normale ritorno sulle sue labbra, questa volta però decisa a baciarlo per bene non limitandomi a sfiorargli le labbra. Per un momento sembra che anche lui ad occhi chiusi riesca a reagire alla mia azione. Non voglio svegliarlo così mi stacco velocemente e salgo le interminabili scale per dirigermi in camera mia.
Chiudo la porta e sospiro appoggiata ad essa. È inutile negarlo, sono ancora presa da lui e più mi starà vicino e più continuerà ad essere così. Dio che situazione!
A chi dare la precedenza alla testa o al cuore? Essi sono in completo contrasto e credo che continuerà ad essere così anche nelle prossime ventiquattro ore se non di più. Mi tolgo maglia e pantalone e mettendo una T-shirt bianca e i pantaloncini prendo il cuscino e ritorno in soggiorno dove ho deciso di fare compagnia a quel disgraziato. So che dormirò male, ma almeno gli starò accanto attenta ai suoi minimi movimenti.

****
Il risultato finale è stato che non sono riuscita a dormire, uno perché più volte ho tenuto d’occhio Jared e due perché ho pensato tutta la notte alle mie insolite azioni quando sono in presenta dell’uomo che riesce a destabilizzarmi in una maniera allucinante. Mi sono alzata dalla poltrona e ad un tratto mi accorgo che Jackie e Robert non ci sono.
“ Ma che ore sono?” mi chiedo scompigliandomi i capelli e dirigendomi in cucina. Vedo l’enorme orologio al muro e scopro che sono le dieci del mattino.
“ Grazie al cavolo che sono sola!” esclamo piano. E io che pensavo già a qualcosa di tragico. Traffico in cucina per preparare la colazione, in particolare la miscela di cafè forte da dare a Jared quando si alza. Sono sicura che si sentirà a pezzi.
Ad un tratto sento dei rumori e capisco che si è alzato, e infatti appena distolgo lo sguardo dai fornelli lo vedo che assonnato entra in cucina.
“ Buongiorno” dico sorridendo.
“ Ehm che è successo?” chiede confuso guardandomi attentamente “ abbiamo fatto sesso?”
“ No” dico ridendo.
“ E allora perché non sono a casa mia?” dice sedendosi.
“ Perché si dà il caso che ieri ti sei voluto dare alla pazza gioia ubriacandoti” rispondo sedendomi di fronte a lui con la colazione.
“ Davvero?” chiede portandosi una mano alla testa rivelando il fastidio che si ritrova.
“ Tieni bevi questo” dico e gli porgo la tazzona di cafè.
“ Che cos’è?” mi chiede guardando la sostanza con evidente confusione.
“ E’ veleno” dico seriamente “ serve per sbarazzarmi di te una volta per sempre”
“ Quanto sei simpatica” dice serio.
“ Lo so” dico spostandomi una ciocca di capelli con aria importante. Sorride e fa il primo sorso senza staccare gli occhi da me.
“ Non sputare!” lo ammonisco vedendo la faccia schifata. Beh il cafè amarissimo è una schifezza unica, ma in questi casi serve. Lui continua a mantenere quella faccia e io non so se divertirmi a quella vista o preoccuparmi dei miei indumenti che potrebbero essere sporcati.
“ Jared Joseph Leto” scandisco “ vuoi morire di una morte orribile alla tua attuale età o preferisci morire di vecchiaia?”
Mi guarda come se fosse stato fulminato da una saetta e manda giù la fanghiglia.
“ Ecco fatto” dice “ non c’è bisogno che mi fulmini con lo sguardo o che organizzi il mio assassinio. Sono troppo giovane e troppo sexy per morire” poi assumendo l’aria pensierosa conclude dicendo “ e anche insostituibile, ora che ci penso..”
“ Tu sei troppo deficiente e troppo pieno di te per continuare a vivere” dico saggiamente. Ci guardiamo e dopo due secondi scoppiamo a ridere.
Un momento.. Sto ridendo? Oddio ecco il primo sintomo di vacillamento!
Poco dopo mi alzo per sistemare la cucina seguita da lui che vuole aiutarmi.
“ No tu rimani seduto a fare il bravo” dico prima che possa trovarmelo troppo vicino e ricadere nella mia trappola personale.
“ Okay” dice sospirando e tornando ad occupare il suo posto deciso a seguire la mia figura con il suo sguardo da impeccabile seduttore. Giuro che mi sto sentendo in imbarazzo e rabbrividisco al solo pensiero di quello che potrà dire con la sua grandissima sfacciataggine.
“ Posso dirti una cosa?” mi chiede mentre mi muovo con disinvoltura pulendo.
“ Dimmi” dico continuando nel mio intento “ ti ascolto”
“ Sei davvero una schianto” dice “ non riesco a capire come tu sia ancora single. Ogni uomo potrebbe cadere ai tuoi piedi e potrebbe essere tuo, solo se tu volessi..”
Dire che sono rimasta paralizzata è davvero poco. Raggelata è tanto. Imbarazzata credo che possa andare, anzi direi che è la parola perfetta. Mi blocco e lentamente mi giro.
“ Naturalmente ogni riferimento è puramente casuale” conclude soddisfatto di avermi messa in quello stato. Mi sposto dalla cucina ormai pulita e sedendomi di fronte a lui dico: “ dopo aver detto questo dimmi ti senti realizzato?” trattengo a stento una piccola risata.
“ Forse sì..” dice.
Lo guardo attentamente e dico: “ cosa avresti da ridire sul mio stile di vita?”
“ Dicevo che è davvero sprecato per una ragazza come te vivere da sola”
“ Sai, non è così ripugnante stare per conto proprio” dico “ single non è uno stato. È una semplice parola che descrive appieno una persona abbastanza forte da riuscire a vivere e a godersi la vita senza dipendere dagli altri, o più in generale è abbastanza forte da non avere bisogno di carne fresca quasi tutte le sere”
Restiamo a guardarci un attimo e poi termino dicendo: “ ovviamente ogni riferimento è puramente casuale..”
Dio che soddisfazione! Queste sì che sono le godurie della vita. Quando faccio così non riesco a non provare un grande senso di soddisfazione per me stessa.
“ Devo ammetterlo” dice alzando le mani “ Jared Leto è stato colpito e affondato”
“ E non sai  che soddisfazione che mi hai dato”
“ Strega”
“ Grazie del complimento”
Sorride decisamente disarmato.
“ Strano..” dico.
“ Cosa?”
“ Che sei senza parole..”
“ Beh se devo essere sincero ci sono delle parole e forse credo che sia il momento di dirle”
“ Sentiamo” dico decisamente allarmata di quello che può dire.
“ Se non ero completamente rincoglionito stanotte tu mi hai baciato. E se non lo sono completamente, intendo rincoglionito, mi hai baciato anche in ospedale. Beh c’è da dire che in entrambi i casi non ero davvero in me. Prima la febbre e poi l’alcol hanno provveduto a sballarmi, ma io sono convinto che sia successo. È così?”
Ecco fatto! Brava Steffy, ma dico brava! E tu che pensavi di essertela cavata e di averlo affondato. Invece sei tu quella colpita e affondata. Sfoggio uno dei miei migliori sorrisi e dico: “ non rilascio interviste”
“ Rispondimi..”
“  A cosa?” chiedo fingendo di essere confusa.
“ Non fare la cretina” dice serio “ sai benissimo a cosa mi riferisco”
Lo fisso per due secondi e sospirando dico: “ può darsi..”
“ E..” dice lui incitandomi a dire dell’altro. Io lo guardo e sbuffando dico: “ e va bene! È vero ti ho baciato”
Lui rimane abbastanza stordito dalle mie parole, ma in un certo senso ne è soddisfatto. Ma prima che possa cantare vittoria dico: “ però c’è un ma..”
Subito si agita sapendo che con me non tutto è dato per scontato.
“ E qu-quale sarebbe?”
“ Io ho baciato un uomo che nel primo caso aveva la febbre e stava delirando e nel secondo caso ho baciato un uomo che era ubriaco..”
Si rabbuia.
“ Quindi” dice “ solo se sono ammalato o ubriaco merito un bacio?”
Sorriso senza dargli una risposta. Capisce che non ce ne saranno e quindi cambia subito argomento. Spero solo che quel silenzio non gli faccia pensare qualcosa di strano.
“ Abiti qui?” mi chiede posando il suo sguardo attento sulla stanza e dintorni.
“ No questa è la casa di Jackie. Io sono qui perché le ho portato le bozze del suo abito da sposa. Sono rimasta a New York, è lì che mando avanti la mia vita”
“ E cosa fai?”
“ Ho un negozio di vestiti che porto avanti insieme a Marianne..”
“ Marianne? Proprio la vecchia Marianne?”
“ Sì”
Sorride e capisco che citando la mia migliore amica la sua mente sarà andata a spolverare i vecchi ricordi.
“ Se vuoi ti aiuto a cercare casa qui a Los Angeles..”
Rido e dico: “ no tranquillo. Fra qualche giorno ritorno lì”
“ Come sarebbe a dire che fra pochi giorni ritorni lì?” mi chiede alzandosi bruscamente dalla sedia. Lo guardo quasi scioccata da quella sua azione e dico: “ vedo che sei rimasto il solito impulsivo..”
Sorrido mentre lo vedo sedersi un po’ in imbarazzo a causa del suo gesto non voluto.
“ E’ che pensavo che saresti rimasta di più..” dice giustificandosi.
“ Beh non posso approfittare eccessivamente dell’ospitalità di Jackie anche se lei continua a dirmi che la mia presenza non le dà assolutamente fastidio, anzi tutt’altro..”
“ Vedi allora non c’è bisogno che tu debba andare via”
Sorrido e dico: “ la mia intenzione è quella di andare via a meno che..”
“ A meno che?” mi chiede Jared incitandomi a proseguire.
“ A meno che non succeda qualcosa che non mi faccia restare” dico guardandolo negli occhi.
Sorride contento di questa mia sparata e abbassando la voce dice: “ e allora speriamo che questo qualcosa accada..”
 Proprio in quel momento squilla il suo Blackberry, che non avevo notato fosse stato tutto il tempo vicino a lui. Devo dare ragione a Hope: Jared avrà davvero una relazione segreta con quel piccolo oggetto.
“ Scusami un attimo”
Si alza e con il suo allontanamento sparisce l’atmosfera piacevole che si era creata. Vorrei ripristinarla, solo che lui è preso dalla sua telefonata che sicuramente lo porterà via.
“ Sì ora vengo” dice continuando la sua telefonata.
“ Mio fratello” dice quando finisce la conversazione a me sconosciuta “ devo andare”
Si rimette la giacca e le scarpe e dopo essersi dato una sistemata lo accompagno all’ingresso.
“ Aspetta” dice prima di uscire fuori.
“ Dimmi”
Non ho nemmeno il tempo di respirare che mi ritrovo le sue labbra sulle mie. È un bacio improvviso ma che riesce a farmi stare lontana per un attimo dai miei pensieri e dalle mie paure. Riesce a trasportarmi lontano dalla realtà.
Questa volta non si tratta di un bacio rubato ma di uno vero e proprio che mi sta togliendo il fiato.
Un bacio rubato che è un qualcosa di più. Fa sognare e trepidare con la strana sensazione di sussurrare quel “ ti amo” a cui ormai non credo più.
“ No” dico ad un tratto staccandomi a forza da lui.
“ Cosa no?” mi chiede liberandomi dalla sua stretta.
“ No non va bene” dico. Lui si avvicina e sfiorandomi con una mano la guancia dice: “ interpreta questo bacio come quel motivo che ti costringa a restare..”
Bacia in modo casto le mie labbra e prima di voltarsi mi guarda cercando con i suoi occhi di lasciarmi un segno. Peccato che quel suo sguardo si aggiunge agli altri segni che mi stanno davvero mettendo alla prova.
Chiudo la porta e sospirando appoggio la testa sul legno finto toccandomi le labbra che fino a quel momento erano immerse in una piacevole sensazione.
“ E ora che faccio?” mi chiedo ad alta voce.
Devo abbassare le difese perché ormai è vero, non riesco a non stargli lontana.
E i baci non mentono.








Il ritorno di Vale U.U
Beeeene direi che questo nuovo capitolo fa davvero schifo e non vi biasimo se non volete lasciarmi nessun commento perchè avete ragione. Purtroppo la mia mente non è super mega concentrata come sempre e per questo sta venendo fuori un qualcosa davvero privo di trama. Pensate a questo capitolo come un qualcosa di passeggero, una sorta di calma prima della tempesta..sperando che la tempesta annunciata sia davvero soddisfacente.
Siccome non sono connessa con il mio computer, il leggittimo proprietario ( mio cugino) lo sta richiedendo e quindi devo andare via.
Prima però di lasciarvi volevo dirvi che io e la mia socia in loschi affari Fra3 abbiamo dato il via ad un piccolo esperimento di nome FORTIS EST UT MORS DILECTO...
Andate a dare un'occhiata, io e Fra di certo non ci offendiamo xD!!!
Ora davvero scappo perchè sennò questo essere che si aggira per la stanza con aria minacciosa e capace di farmi perdere il duro lavoro nato da una lunga sudata...
Okay alla prossima
Vale :)


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Capitolo 11
*** Don't be the reason ***


Buonasera!!!!
Okay non vi anticipo niente, o forse devo dirvi solo una cosa: da ora in poi cominceremo un piccolo gioco, intendo fra Steffy e Jared e spero che come inizio vi piaccia :)!!
Ma per chi mi conosce sa che non può stare tranquillo, ma per il momento non preoccupatevi, vi avvertirò io quando sarà il momento di farlo xD!!!
Un GRAZIE enorme a tutti quelli che mi seguono, a chi legge nell'ombra e a chi lascia un segno ^^!!
Per ora buona lettura :)

Don’t be the reason
“ Mi stai ascoltando?”
“ Sì Jackie ti ascolto”
Jackie mi guarda mentre io con aria assorta giocherello che una matita che dovrebbe servirmi non per questo ma per disegnare qualche abito. Poiché mi sento decisamente molto osservata distolgo lo sguardo dalla finestra che fino a quel momento ha cercato di essere la mia fonde di ispirazione.
“ Che c’è?” chiedo vedendola fissarmi. Continua a farlo senza parlare. Il suo unico movimento è quello di incrociare le braccia al petto e di guardarmi come avrebbe fatto mia madre in procinto di un rimprovero molto ma molto tempo fa. Chiudo il quaderno e poso la matita accanto e guardandola dico: “ so benissimo di cosa stavi parlando”
“ Ah sì?” mi chiede sfidandomi.
“ Sì” dico anche se effettivamente non so di cosa stava parlando, visto che l’ho seguita fino ad un certo punto e poi puff il mio cervello ha spostato l’attenzione su tutt’altro.
“ Ehm stavi parlando..” mi fermo per pensare a qualcosa che possa sparare a caso.
“ Stavo parlando?”
Sbuffo e dico risoluta: “ stavi parlando del matrimonio”
Alza un sopracciglio e capisco che non era quello l’argomento.
“ Dell’abito..” dico sperando che questa volta abbia azzeccato. No,  non era nemmeno quello.
“ Ehm della festa che vuoi organizzare..”
“ Continua” dice appoggiandosi allo schienale della sedia decisa a vedere fin dove riesce ad arrivare la mia stupidaggine “ sono curiosa di sapere cosa sparerai..”
“ Okay” esclamo alzando le braccia in segno di sconfitta “ non ho seguito quasi niente. Scusa ma non ci sono con la testa”
“ E’ da quando è successo quello che mi hai raccontato che non ci sei con la testa” esclama sedendosi di fronte a me.
La guardo e subito sento le guance colorarsi lievemente. Jackie sospira e continuando a guardarmi dice: “ perché non ci parli?”
“ Per dirgli cosa?” chiedo alzandomi.
“ Per capire che intenzioni ha o quanto meno sapere cosa gli passa per la testa. Magari è la volta buona che sistemate le cose senza che tu possa sfuggirgli come hai fatto in questi due giorni. Infondo quel bacio ha bisogno di essere capito, soprattutto da te..”
Continuo a guardare fuori dalla finestra il paesaggio riccamente illuminato. Oggi è una bellissima giornata e fa anche molto caldo. Mi verrebbe voglia di scendere in spiaggia, almeno cercherei di non pensare a niente.
“ Io non scappo da nessuno” dico voltandomi verso di lei “ semplicemente non trovo le parole per sostenere un dialogo che non cada nella solita banalità del corno o che non sia fatto da solite frasi fatte che probabilmente provengono da qualche libro di aforismi..”
“ Sì certo” dice.
“ Senti non ho nessuna intenzione di continuare la questione perché.. Perché non mi va punto” prendo il quaderno e la matita e dico “ io vado in spiaggia, almeno lì cercherò di stare tranquilla e fuori dal mondo”
Senza lasciarle il tempo di aggiungere qualcos’altro lascio la stanza per andare in camera mia dove metto il costume con un top multicolore e dei pantaloncini di jeans che mettono in risalto le gambe abbastanza bianca da risultare un cadavere vivente e prendendo il mio mp3 esco fuori di casa.
Fortuna che esiste la musica, almeno con lei riesco ad allontanarmi un po’ dalla realtà che mi circonda. Non è che ami molto Rihanna ma al momento la sua canzone è la prima che ho trovato disposta a invadermi la mente.
S.O.S
Beh anche io ho bisogno di un aiuto per capire che cazzo devo fare. Andare via da Los Angeles e lasciare le cose, così, senza un spiegazione oppure restare e magari trovare una bella casa e godermi questo momento che se per certi versi mi sembra un sogno per altri mi sembra un incubo?
Ormai non posso nasconderlo nemmeno a me stessa: quel bacio ha fatto riaccendere in una zona repressa nel mio cuore una piccola fiamma che credevo essersi spenta per sempre, ma che invece si è rinvigorita accendendo un bel fuoco.
Qualcuno mi disse tempo fa che la paglia quando più volte viene messa troppo vicina al fuoco prima o poi si brucia e rischia di appiccare un bell’incendio. Non ricordo di preciso chi me lo disse, ma credo che quelle parole al momento facciano al caso mio.
Sto rischiando davvero molto, poiché mi ero promessa di non cascare più in queste situazioni, soprattutto se si trattava di un ritorno di Jared.
Ma perché è ritornato?
È la domanda che mi ripeto più volte al giorno, come se fosse una preghiera. Ultimamente basta la sua presenza perché il mio cervello cominci a non funzionare come si deve, e questo indica solo una cosa: sto perdendo. È davvero facile perdere il controllo quando si capisce che si ha a che fare con l’unica persona che riesce a farmi sentire diversa, forse quella ragazza che vorrei essere. E non c’è nemmeno una ragione che mi faccia pensare che stia sbagliando, perché per una volta credo di essere sulla strada giusta.
Dio non mi riconosco più..
Sto davvero perdendo il controllo, quello che avevo deciso di avere in qualsiasi circostanza. Ma con Jared è difficile avercelo, specie se si tratta della persona che, nonostante il tempo trascorso, continua a farmi battere il cuore come se fossi alla mia prima cotta.
E pensare che la prima vera cotta è stata per Gus. Ma si può sapere che diavolo avevo in testa a quel tempo?
Certo che dovevo essere davvero cretina..
Arrivo in spiaggia e lascio che la sabbia soffice mi dia quella sensazione di libertà che amo tanto. Sembra davvero semplice stare bene, ma è solo un finto benessere quello che ora mi tiene compagnia. L’acqua è davvero invitante e senza pensarci immergo i miei piedi in quella gradevole frescura che incosciente mi fa sorridere. Ho sempre amato questi paesaggi perché mi mettono di buon umore. Ritorno sulla sabbia e appoggiando l’asciugamano metto via l’mp3 e il resto e vado dritto di filato a farmi un bel bagno.
Non so per quando tempo resto a mollo, però credo di esserci stata per molto tempo vedendo le mie mani.
A volte mi comporto come una bambina.
Scuoto la testa e vado a stendermi sull’asciugamano sperando di riuscire ad avere un po’ di tintarella. Riprendo l’mp3 e scorrendo la lista delle canzoni poso la mia attenzione su “ Sooner or Later” e canticchiando a bassa voce chiudo gli occhi e mi rilasso.
Finalmente, aggiungerei.

****
Il mare al tramonto è uno spettacolo e credo che non ci sia paesaggio al mondo che possa rubare la sua bellezza. Sono rimasta tutto il giorno in spiaggia perché stranamente è stato il posto che oggi mi ha fatto pensare di meno, o per meglio dire, non mi ha fatto pensare affatto. Sono stata in pace e solo che penso di ritornare a casa, comincio a sentire la nausea. Potrei restare qui per tutto il resto della mia vita.
Magari!
Sono sulla riva a contemplare il cielo tinto di rosa e il mare che brilla come se fosse pieno di stelle. Ma all’improvviso avverto una presenza dietro di me e il mio cuore si ferma..
Che sia..
“ Ciao”
La voce è maschile, ma non è quella che pensavo. Mi volto e trovo un ragazzo sorridente e sconosciuto. Continua a sorridermi nonostante la mia faccia confusa.
“ Ciao” rispondo al saluto per non essere maleducata “ ehm ci conosciamo?”
“ No” risponde il ragazzo sedendosi vicino a me “ ecco ti ho vista prima e..”
“ E bene?” chiedo.
“ Io sono Alex..” dice porgendomi la mano.
“ Steffy” dico senza sorridere come sta facendo lui. Non so se sia paralisi la sua.
“ Bel nome” commenta.
“ Grazie” dico cercando di sorridere per essere carina.
Ma ad un tratto sento qualcuno abbracciarmi da dietro e stamparmi un bacio sulla guancia. Confusa mi giro e vedo Jared con un paio di occhiali neri sorridermi come non mai.
“ Tesoro mio!” esclama.
Continuo a guardarlo scioccata.
“ Ehm Ja..”
“ Amore mio bello!” continua ad esclamare senza farmi parlare “ che ci fai qui sola soletta? Perché non mi hai aspettato?”
Ma che gli è preso?
Mi lascia un altro bacio sulla spalla e avendo gli occhiali non so se sta guardando me o quel ragazzo che nel frattempo ha cambiato decisamente faccia.
“ Cucciola mia!” continua ad esclamare abbracciandomi.
“ Finiscila” scandisco al suo orecchio “ non è divertente”
Quando mi stacco da lui vedo che Alex se l’è data a gambe levate. Fisso Jared e comincio a colpire la sua spalla e il braccio.
“ Ma sei cretino?” esclamo continuando il mio sfogo.
“ Ehi basta!” esclama “ mi stai facendo male!”
“ Sei un cretino!” esclamo ma ad un tratto lui riesce ad afferrare la mia mano e bloccandomela mi fa aderire con la schiena alla superficie sabbiosa bagnata e bloccandomi anche l’altra mano troneggia su di me e togliendosi gli occhiali dice: “ sì Steffy, sono ufficialmente un cretino e ritieniti onorata perché non l’ho mai fatto con nessuna..”
Continuo a muovermi cercando di liberarmi dalla sua presa ben salda.
Ho paura che possa scattare qualcosa..
“ Ti sposti?” chiedo.
“ No” dice.
“ Allora hai deciso di morire?” chiedo guardandolo.
“ Neanche”
“ Ma che vuoi?”
“ Guardarti”
Sorrido alzando gli occhi al cielo.
“ Che c’è?” mi chiede continuando a tenermi bloccata.
“ Mi ricordi i vecchi tempi..”
Sorride.
“ Davvero?” chiede sentendo la sua presa farsi meno salda, ma pur sempre forte.
“ Già” rispondo “ e come i vecchi tempi dovresti ricordarti che io l’ho sempre avuta vinta!” e dandogli un calcio mi libero dalla sua presa. Mi alzo e facendogli la linguaccia comincio a correre scattando in lui la reazione che volevo. Arrivo ad uno scoglio credendo di essere salva ma è lì che me lo ritrovo davanti.
“ Corsa terminata” dichiara.
Scoppio a ridere seguito da lui stesso.
“ Certo che sei proprio strano..” dico quando ritorno seria.
“ E perché mai?” chiede.
“ Sono due giorni che non ci calcoliamo per niente e ora ad un tratto ti interessi in questo modo spudorato a me.. per caso eri geloso?”
Appoggia una mano sulla roccia avvicinandosi a me.
“ Quel ragazzo non faceva per te.. Ti ho salvata no? Dovresti essere più riconoscente sai?”
“ Sei un pazzo!”
Ride mentre io lo osservo. Lui torna con gli occhi su di me e dice: “ perché mi guardi così?”
“ Perché hai fatto il pazzo prima?”
Mi guarda e dice: “ chiedere ad un pazzo il motivo della sua pazzia è una vera follia!”
“ E questa filosofia da dove salta fuori?”
“ E’ marchio Leto” dice.
“ Non avevo dubbi..”
Sorridendo si avvicina a me sempre di più avvolgendo con un braccio i miei fianchi.
Ecco! La cosa sta prendendo una piega piuttosto strana..
“ Ehm..”
Rompo il silenzio che è calato rapidamente su di noi senza sapere cosa dire.
“ Tranquilla” mi sussurra all’orecchio “ non ho intenzione di spaventarti..”
Ritorna con lo sguardo su di me e non so perché, ma in quel momento sento il pazzo impulso di baciarlo. Vederlo qui ad un millimetro dal mio viso, sorridente e bello più di qualsiasi cosa dicessi in questo momento, azzera il mio cervello e mi fa perdere la ragione. In questo momento io sono aggrappata al modo in cui mi fa sentire e mi tiene stretta a sé.
Ma non devo cedere, almeno non così presto..
“ Bene Jared Leto. Siamo a due millimetri di distanza cosa aspetti a fare l’atto che ti sei prefisso di fare ogni volta che ci capita di rimanere soli?” dico provocandolo.
“ Ti piacerebbe!” esclama. Toglie la mano dai fianchi e si allontana in modo che io possa avere una visuale totale del suo aspetto.
“ No, non mi piace!” esclamo arrabbiata.
Ops dimentico che è diventato anche sbruffone, come a voler dire che lui può conquistare il mondo e io neanche sognarlo.
“ Faccio finta che tu abbia detto tutt’altro”
“ Stupido” commento incrociando le braccia appoggiata alla roccia.
Ride e dice: “ mi hai chiesto perché ancora non mi sono appropriato delle tue labbra, giusto? Beh cara Steffy il motivo è semplice..”
“ E quale sarebbe?” chiedo incuriosita e confusa allo stesso tempo. Si avvicina a me e sfiorandomi con un dito la punta del naso dice: “ voglio corteggiarti”
“ Cosa?”
“ Non voglio essere volgare e portarti a letto dopo due minuti come sono solito fare con le mie prede. Voglio corteggiarti per farti vedere che quando vuole Jared Leto si sa trasformare in un signore, un galantuomo che sa conquistare la sua donna con gesti semplici ma importanti..”
Deglutisco decisamente disarmata dalle sue parole. Ho perso le parole eppure io so sempre cosa dire in qualsiasi momento. Forse in questo ambito non sono così brava a ribattere, anzi credo che nell’ambito dell’amore sia davvero una frana.
Mi schiarisco la voce e dico: “ quindi il fatto che tu prima abbia messo su quella scenetta era per..”
“ Farti capire che nessuno al di fuori di me si deve avvicinare..” finisce per me sorridendo “ adesso ti lascio andare. Un gentiluomo non può nascondere al mondo una così bella perla..”
“ Mi dici dove l’hai presa questa frase?” chiedo mentre camminiamo lungo la spiaggia per ritornare al posto iniziale “ tu non parli mai così..”
“ Ma che cavolo!” esclama rimettendosi gli occhiali “ perché devi smontare sempre le mie parole dolci? Non sai quanto mi costano tirarle fuori!”
Comincio a ridere come una matta.
“ Che fai adesso ridi?” mi chiede continuando a mantenere il tono di rimprovero.
“ Di certo non mi fai piangere” dico “ è piacevole poter trascorrere un po’ di tempo con un ragazzo che cerca di fare il galante”
“ Ah sì?” esclama “ è questo che pensi?”
Io non lo rispondo poiché continuo a ridere come una pazza. Assume il tipico atteggiamento da diva e dice: “ bene allora vorrà dire che la prossima volta ti prendo a parolacce”
“ Su stavo scherzando!” esclamo mentre raccolgo le mie cose per ritornare a casa. Vedo che mi segue e capisco che non ha intenzione di restare.
“ Hai preso in giro le doti oratorie di Jared Leto e la cosa bella mia non è affatto divertente, anzi tutt’altro”
“ Mamma mia quanto la fai pesante!” esclamo mentre andiamo via dalla spiaggia.
Continuiamo a battibeccare per un po’ lungo la strada del ritorno fino a quando fermandosi dice: “ ma tu non sogni il principe azzurro?”
“ Vuoi sapere come deve essere il mio principe?” chiedo ridendo.
“ Tanto so già come lo vuoi” dice dandosi delle arie.
“ No non credo” dico ridendo.
“ Sentiamo allora”
“ Il mio principe azzurro un giorno verrà vestito con un completo Armani a cavallo della sua Ferrari e con lui arriverò ai limiti delle sue carte di credito”
Mi guarda scioccato.
Naturalmente questa mia spiegazione sta ad indicare che non ci credo alla storia del principe.
Ma so che a volte nascono delle eccezioni..
“ Wow!” riesce a commentare abbassandosi gli occhiali. Non sa che in quel modo mi sta facendo salire il sangue alla testa.
“ Perché metti gli occhiali quando siamo al tramonto?” chiedo cercando di distogliere il mio sguardo dai suoi occhi.
“ Perché mi rende figo”
Parte un colpo dritto nella schiena che lo lascia a bocca aperta per il dolore.
“ Mettiamo una cosa in chiaro” dico seria senza guardarlo “ in mia presenza non darti tante arie perché rischi di andare a finire in ospedale”
“ L’ho notato” dice con voce quasi spenta a causa del colpo, continuandosi a massaggiare il punto in cui l’ho colpito.
“ Ehm ecco forse ho un tantino esagerato” dico vedendolo.
“ Forse sì” dice.
Per la prima volta dopo tanti anni lo abbraccio e dandogli un bacio sulla guancia dico: “ spero che il dolore si sia affievolito”
Mi guarda e sorridendo dice: “ sì va decisamente meglio”
Sorridiamo entrambi e non mi accorgo di essere arrivata a destinazione.
“ Eccoci arrivati” dico fermandomi davanti al cancello.
“ Eh sì” dice lui portando le mani dietro alla testa.
“ Allora ci vediamo” dico.
“ Direi che possiamo vederci anche domani” dice lui.
“ Va bene allora”
“ Aspetta” mi afferra il polso “ non ho il tuo numero”
Ci scambiamo i numeri di cellulare dopodichè ci lasciamo con un semplice ciao, che per me è il più dolce, equivalente quasi ad un ti amo.
Quando entro a casa il mio umore è decisamente migliorato. Jackie mi viene incontro e abbracciandomi dice: “ non volevo farti arrabbiare”
Io le sorrido e dico: “ tranquilla è tutto okay”
“ Sicura?”
“ Come la morte”
Sorride e lo faccio anche io mentre insieme ci dirigiamo in camera mia dove devo cambiarmi e soprattutto farmi una bella doccia.
Prima però di lasciarmi andare alla lunga chiacchierata con lei il mio cellulare vibra segno che c’è un messaggio.
“ La tua è una condanna a morte. Non avrai più pace! Okay penso che siamo d’accordo entrambi che sia un messaggio da stolker, ma in realtà serve per ribadire il concetto che da Los Angeles non andrai via così facilmente. Ti auguro di passare anche senza di me una bella serata. Jared lo stolker..”
Rido come una scema a quelle parole attirando ancora di più l’attenzione di Jackie.
Bene credo che non c’è motivo di stare a pensare a qualcosa di negativo. Non voglio pensare a niente, solo a questa situazione davvero divertente.
Ho ritrovato Jared e sto ritrovando me stessa con lui.
Il conto alla rovescia è iniziato..
A quanto la vera fregatura?







Ecco: a quanto la vera fregatura per la nostra Steffy xD???
Che ne pensate? Come inizio di questo corteggiamento avremo di che ridere o di che piangere xD??? Naturalmente ci sarà molto su cui lavorare ahahhaha!!!
A voi l'ardua sentenza muahahah!!!
Ora vado che ho sonno. Perdonatemi se c'è qualche errore :)!!
Un bacio

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Capitolo 12
*** Sooner or later ***


Mie care Gerardeh!
Scusatemi il ritardo nell'aggiornare ma non ho avuto tempo U.U!!
Ma ora sono qua pronta per il prossimo capitolo muahahhahahah!!!
( Comunque per chi come me oggi ha iniziato il travaglio, la scuola intendo, condoglianze vivissime -.-")
Bene vi lascio alla lettura U.U


Sooner or Later

Qualsiasi cosa portata all’eccesso può distruggere o può stancare, ma qualche volta fa eccezione e diventa davvero un qualcosa di stupendo.

A volte però anche il bene può essere una maledizione a cui è difficile sfuggire, poiché non tutti sono bravi a fare a meno dei sentimenti positivi, anche se a volte si cerca di chiudere il lato buono e aprire quello cattivo solo perché si è stati feriti nel profondo.
C’è stato un momento in cui, nel bel mezzo del romanticismo, ho pensato che forse non tutto sarebbe andato perduto e che avrei avuto la capacità non solo di perdonare, ma anche di volere bene di nuovo alla persona che mi aveva ferito. Pensavo anche che sarebbe arrivato il giorno in cui sarei riuscita a captare nell’aria qualcosa di nuovo che sarebbe stato capace di aprirmi al mondo e rendermi diversa da quello che ero.
Beh quel qualcosa di nuovo è arrivato, ma direi che poi così nuovo non lo è..
Ora ciò rende difficile sapere per quale strada scendere nella trappola, ma sapere troppo può anche ferirmi. Lascio dunque che le cose continuino ad essere destinate al caso.
Non posso affermare con certezza che questo sia amore, né tanto meno amicizia. Qualcosa di certo è, ma solo il passare dei giorni può farmi capire cosa effettivamente stia accadendo.
Ma credo di sapere che cosa sia per Jared.
Per Jay tutto ciò è un sorta di battaglia per riconquistarmi e so che molto probabilmente ce la farà, perché lui sa come prendermi. Ma io sono disposta a cedere così velocemente?
È meglio? È peggio?
In questo divano delle opportunità, ci stiamo sedendo al contrario?
È come se stessimo andando all’indietro, con un piccola differenza. Infatti se prima il nostro legame è riuscito ad instaurarsi con semplicità, quasi in modo spontaneo, adesso tutto sembra assomigliare ad un ordine, una costrizione.
So dove voglio che questo vada a finire. Entrambi stiamo guidando veloci verso una meta ben precisa, anche se Jared non sa che sto per incrociare la sua strada. Ma allo stesso tempo entrambi rallentiamo, poiché quello che proprio non vogliamo è schiantarci. È importante raggiungere sani e salvi quella meta, lì dove entrambi saremo davvero sicuri di non essere più in pericolo, poiché ci saranno troppi incidenti lungo il percorso, per questo serve calma e sangue freddo e rallentare quando ce n’è bisogno.
C’è stato anche un momento in cui ho creduto che non sarei riuscita  superare mai quel piccolo ricordo che continuava a balenare nella mia testa quando decidevo di pensare all’unico uomo che era riuscito a far battere il mio cuore. Pensavo che sarei riuscita a resistere alle insidie che si sarebbero presentate qualora i fantasmi del passato avrebbero deciso di farmi nuovamente visita. Il fantasma è tornato e io sono stata davvero debole, nonostante cercassi di non farlo capire.
Lungo questo sentiero che ho imboccato voglio andarci con calma, poiché l’amore non è una passeggiata al parco, bisogna sempre combattere per fare in modo che sconosciuti non passino fra me e lui.
Ciò che mi sono prefissa di fare ora è non pensare a nulla e limitarmi a giocare le mie carte sperando di non ferirmi.
“ Oh mio dio! Ma è tutto così fantastico!” esclama Marianne dal cellulare rischiando di spaccarmi il timpano con i suoi decibel decisamente troppo alti per i miei gusti. Fortuna che a quest’ora il negozio è chiuso, almeno così ha evitato figure sgradevoli davanti ai clienti.
“ Ehi!” esclamo “ frena l’entusiasmo. Ho detto che ci sta provando di nuovo, no che stiamo insieme”
“ Ma è come se lo fosse!” dice “ amica mia sei fregata”
Sorrido alle sue parole e dico: “ sì me ne sono accorta anche io..”
“ Tranquilla, questa volta sarà tutto davvero perfetto, tanto che dimenticherai qualsiasi nota malinconica del passato..”
“ Lo spero” dico “ stasera ci vediamo..”
“ E?”
Ha già capito il mio stato d’ansia. Sbuffo mentre butto sul letto tutti i vestiti che trovo lungo il passaggio.
“ E io ho paura..”
“ E di cosa?”
“ Ma che ne so!” esclamo sbuffando nuovamente e mettendomi seduta sul letto. Non so cosa diavolo mi stia passando per la testa.
“ E’ solamente agitazione” dice Marianne che nel frattempo è ritornata con il tono di voce normale “ non essere spaventata dalla tua stessa ombra..”
“ Non ricominciare con il discorso che io e Jay siamo uniti eccetera..”
“ Okay non dico niente”
Cade il silenzio fra me e lei.
“ Parla ti prego perché sennò rischio di impazzire” dico presa da una sorta di crisi esistenziale. Ma perché quando ho bisogno di Marianne lei è lontana anni luce da me?
“ Quello che devi sapere da me è che non puoi stare seduta fino a domani mattina sul letto circondata dai vestiti che non sai scegliere..”
Rimango sbalordita da quelle parole.
“ Ma tu come fai a sapere..?”
“ Cara ti conosco dalla prima era glaciale, so cosa fai quando sei in ansia o in preda ad una crisi esistenziale o davanti ai problemi sciocchi che non riesci a superare..”
Sorrido quasi imbarazzata. Ma davvero sono così?
“ Mary perché non sei qui?” le domando con voce dolce.
“ Perché sennò il negozio resta chiuso e non posso sgobbare al tuo posto..”
“ Tranquilla fra poco ritorno!”
“ No tu resti lì prima che ti stacco la testa a morsi!” esclama Marianne.
“ Non agitarti”
“ No io mi agito invece perché so come sei” dice “ ma cazzo lasciati andare del tutto! Non sei immortale, non hai tutta l’eternità davanti! Buttati e non pensare alle conseguenze delle tue azioni. Quelle ci saranno sempre anche quando tutto sembra andare per il verso giusto. Basta fare la tragedia e vai avanti lungo la scala. Cazzo c’è Jared Leto che ti gira intorno e tu fai la preziosa quando lo sappiamo perfettamente che sei follemente innamorata di lui? Oh andiamo Steffy lascia che accada, che tutto prenda la forma che hai sempre voluto in questi anni!”
“ D’accordo” dico “ sì hai ragione! Fanculo tutto!” esclamo alzandomi dal letto.
“ Oh ecco!” esclama compiaciuta Marianne “ è così che ti voglio. Ora ti lascio perché ho promesso a Ben di uscire con lui”
“ Bene allora domani ti chiamo così mi fai sapere come è andata..”
“ E tu farai la stessa cosa..”
“ Ti voglio bene” dico sorridendo.
“ Anche io” dice Marianne. Scommetto che anche lei ha un mezzo sorriso stampato sulle labbra sottili. Spengo la telefonata e mi preparo.
Vestitino nero e ballerine dello stesso colore ricoprono il mio corpo e capelli neri, mossi e lasciati cadere in modo sbarazzino sulle spalle mi rendono un po’ più diversa dal solito. Se poi ci aggiungo un po’ di trucco, credo che per un attimo posso affermare di essere davvero..
“ Irresistibile” dico guardandomi allo specchio dell’ingresso. Finalmente Jackie e Robert hanno avuto la loro serata, così ora che ho spento l’interruttore, la casa è nel buio completo.

****
Non c’è uno straccio di strada che non sia illuminata da insegne di locali di ogni genere. Io e Jared dopo essere stati in vari locali abbiamo deciso di fare un passeggiata tranquilla. I locali in cui siamo stati erano tutti davvero tranquilli e hanno permesso di poter parlare di tutto quello che ci passava per la testa a partire da ciò che ci è successo in tutti questi anni. Da questo ho capito che Jared non ha nessuna intenzione di abbandonare il suo corteggiamento.
Mentre camminiamo ogni tanto avverto la presenza di qualche flash.
“ Credo che siamo stati beccati” dico sorridendo. Lui, che continua ad avere le mani in tasca, mi guarda e dice: “ fanne l’abitudine, ci saranno sempre..”
“ Quindi hai deciso di non cedere..”
Mi guarda e sorridendo dice: “ in tutti questi anni non ho alzato nemmeno un dito per conquistare personalmente una donna, perché la mia bellezza faceva gran parte del gioco. Ma tu sei diversa e ti conosco e non mi verrebbe mai in mente di comportarmi da cretino con una testa calda come te..”
Sorrido un po’ imbarazzata mentre lui mette un braccio attorno alle mie spalle. La presa è così salda da farmi sentire protetta.
“ Mi fa strano stare qui con te..” dico senza guardarlo negli occhi, perché così rischierei di brutto. Ad un tratto troviamo un mendicante che vende delle piccole rose. Jared si allontana da me senza parlare per poi ritornare con una bella rosa rossa.
“ Ecco a lei, my lady” dice e con un tocco di eleganza mi porge la rosa.
“ Grazie Milord” dico ridendo. Lui sorride e insieme ci sediamo su una panchina.
“ Bello questo posto” dico girandomi intorno e scoprendo di essere circondata da alcune coppiette.
“ Solo il posto?” dice mentre accavalla la gamba e si gira completamente verso di me.
“ Anche la panchina è bella” dico divertita.
“ Dai che forse ci arrivi..” dice lui guardandomi.
“ A cosa?”
“ A dire ciò che veramente è bello..” risponde con un tono davvero sensuale. Mi guardo intorno e dico: “ beh le mie ballerine sono bellissime..”
“ Hai deciso proprio di farmi perdere la pazienza!”
Scoppio a ridere e dico: “ allora sentiamo cosa secondo te è bello in questo posto..”
“ Io” dice semplicemente.
Lo guardo in cagnesco e lui ridendo dice: “ non è vero, sei tu..”
Comincia ad avvicinarsi al mio viso ma poco prima che scappi il bacio dico: “ ti piacerebbe eh?”
Si allontana dal mio viso e sorridendo dice: “ primo o poi..”
“ Prima o poi mi sveglierò e troverò quello che sto cercando” dico interrompendo qualsiasi ragionamento avesse in testa. Si avvicina al mio orecchio e dice: “ prima o poi mi amerai di nuovo..”
“ Ne sei davvero convinto?”
“ Sì”
“ Io non ne sarei così sicura..”
Cerco di essere rigida ma so già che mi basta poco per cedere del tutto. Non ne devo aver paura, perché nonostante il narcisismo molto sviluppato e l’ego smisurato, sto riscoprendo il vecchio Jared e ne sono davvero contenta perché capisco che non l’ha eliminato del tutto.
“ Facciamo una pausa su questo punto perché altrimenti non ne usciamo più” dice sorridendo.
“ Non vuoi combattere?” chiedo.
“ Certo che voglio combattere” dice “ all’infuori della mia famiglia, sei l’unica persona per cui vale davvero la pena farlo..”
Rimango scioccata dalle parole appena sentite. Fa davvero sul serio.
“ Davvero?” chiedo cercando di non far trasparire il mio stupore.
“ Ora lo merito un bacio?” mi chiede con occhi da cane bastonato. Valuto la questione fissandolo per poi dire: “ non è ancora arrivato il tempo..”
“ Okay ho capito, questo fa parte della battaglia..”
“ Esatto” dico “ credevi che ci cascassi subito? Bello mio hai un mucchio di cose da recuperare..”
“ Come per esempio le nostre interminabili chiacchierate e le tue grandi perle di saggezza da mettere in difficoltà persino Socrate..”
Quest’uomo mi stupisce sempre di più..
“ Ti ricordi ancora?” chiedo ormai stupita al massimo.
“ Se vuoi te le ripeto..” dice sorridendo divertito come un bambino.
“ Sentiamo”
Jared parte spedito con tutte le spiegazioni che gli facevo nascosti sul tetto della scuola, come due gatti che vedevano il loro regno da lassù dove nessuno poteva disturbarli, rievocando vecchi ricordi che credevo di aver dimenticato per sempre.
“ Complimenti” dico una volta finito “ davvero mi hai colto di sorpresa”
“ Allora che dici, ho acquistato punti?”
“ Può darsi”
Mi fissa in modo quasi spaventoso e io ridendo dico: “ okay, sì hai raccolto molti punti”
“ Primo segno di cedimento. Jared ventimila, Steffy zero”
“ Non è vero! Non ho ceduto!” esclamo quasi arrabbiata.
“ Ma su! Che sarà mai!” dice “ non nasconderti, tanto ho capito tutto” conclude a braccia conserte con la faccia soddisfatta.
“ Perspicace il ragazzo” dico osservandolo.
“ Ma tu dimmi, dove ne trovi un altro come me in giro?” mi chiede convinto delle sue stesse parole.
“ Vorrai dire, dove trovo un altro ragazzo con un ego smisurato come il tuo..”
“ Ma io sono modesto..”
Scoppio a ridere e dico: “ certo Jared, è come dici tu..”
Ride e dice: “ sono insopportabile quando faccio così..”
“ Fortuna che lo dici tu stesso, pensa cosa potevo dire io..”
“ Ecco di quello ho paura” dice ridendo “ meglio se taci”
Rido anche io e per un attimo mi perdo nei suoi occhi.
“ Ehi c’è qualcosa che non va?” mi chiede un po’ confuso dal mio improvviso cambiamento di espressione.
“ Niente” dico scuotendo la testa “ sono solo un po’ stanca”
“ Beh allora è meglio se ti riaccompagno a casa” dice alzandosi. Gli vado vicino e mi impossesso del suo braccio. Il contatto mi fa sentire speciale, è come un razzo che mi attraversa. Lui mi guarda sorpreso, mentre camminando appoggio la testa sulla sua spalla, come farebbe una ragazza qualunque con il proprio innamorato. Capisco che lui è abbastanza sorpreso di questa situazione e senza farmene accorgere sorrido guardando la strada davanti a me, apparentemente sgombra, ma che in realtà nasconde ancora qualche paparazzo che ha deciso di non ritornare a casa per la notte. Jared non parla, l’unica cosa che fa è quella di darmi un bacio sul capo, mentre ci dirigiamo verso il suo macchinone.
Quando arriviamo a casa è il momento più imbarazzante perché non so come comportarmi.
“ Grazie del passaggio” dico sorridendo mentre tolgo la cinta di sicurezza. Mi afferra la mano prima che possa uscire dall’auto e dice: “ grazie a te per avermi fatto sentire diverso, lontano dal mio essere stupido..”
“ Quale onore!” esclamo sorridendo mentre lui mi accarezza i capelli per poi posare le sue dita sulla guancia. Deglutisco un po’ spaventata. Lui se ne accorge e dice: “ tranquilla non ti bacio. C’è in corso una battaglia e quello sarà il colpo decisivo. Hai paura?”
Gli sorrido e dico: “ la paura può renderti prigioniero, la speranza invece può renderti libero”
Mi avvicino alla sua guancia e lasciandogli un bacio dico: “ notte Jay..”
Esco dall’auto sentendomi estremamente leggera.
Una serata così bella non l’avevo mai passata..

****
“Ma che bella casa!” esclamo osservando l’arredamento in stile zen che mi rilassa in pochissimo tempo.
“ Ti piace?” mi chiede Jackie sorridendo.
“ Assolutamente” dico toccando il mobile dell’ingresso “ come mai non la usi?”
“ E’ un regalo di mio padre che a me non piace molto”
La guardo scioccata.
“ Non ti piace molto?” esclamo alzando un po’ la voce “ cavolo Jackie, pagherei non so quanto per avere una casa a Beverly Hills, arredata in questo modo che mi rilassa neanche fossi sottomessa ad un massaggio di quelli che fanno perdere la capacità di pensare!”
Jackie ride e dice: “ beh se vuoi te la regalo”
Rido e dico: “ no sarebbe troppo”
“ Ma andiamo!” esclama “ per questa casa è giunto il momento di essere nuovamente abitata e chi meglio di te come nuova padrona?”
“ Fai sul serio?” dico togliendomi per un attimo il sorriso dalle labbra. Lei annuisce sorridendo come non mai.
“ Ma sei impazzita?” esclamo sconvolta.
“ Assolutamente no” dice ridendo probabilmente per l’espressione del mio volto.
“ Sei impazzita del tutto cara amica” dico “ oppure hai un po’ di febbre”
Jackie ride e voltandosi apre la strada verso l’interno di questa sorta di reggia. La seguo incuriosita per due motivi.
Il primo è quello di conoscere qualsiasi particolare di questa casa e il secondo è quello di capire perché siamo qui.
“ Jackie perché siamo qui?” le chiedo mentre lei continua a cercare qualcosa a me sconosciuta.
“ L’ultima volta che sono stata qui ho portato con me una cartella di lavoro e ricordo di averla lasciata da qualche parte di questo posto, perché a casa non l’ho trovata..”
“ Ti aiuto a cercarla” dico.
“ No, vai a farti un giro fuori” dice sorridendo con un brillio sinistro negli occhi “ sei a Beverly Hills e un paesaggio del genere è d’obbligo osservarlo. E poi oltre alla casa strettamente collegata a questa c’è una piscina davvero invitante. Vai lì a goderti questo bel sole che spacca le pietre, ti raggiungo appena trovo quella dannata cartella..”
Anche se non sono per niente convinta di quelle parole dico: “ va bene vado”
Mi sorride raggiante, sempre con quella specie di lampo negli occhi che mi fa un po’ paura e mi addentro nel giardino curato e davvero molto bello. L’acqua della piscina poi è qualcosa di superbo, fa venire voglia di fare un bagno. Peccato che con me non ho il costume, ma un paio di shorts stretti di jeans e una canotta bianca. Vedo che il confine con l’altra casa è costituito solo da piante abbastanza alte per dare la privacy, ma non per blindare le voci o il casino. Al momento l’altra casa sembra disabitata, ma un piccolo rumore rivela tutto il contrario. Incuriosita mi avvicino ai cespugli per capire chi ci sia, pensando magari di ritrovarmi un Brad Pitt, una Paris Hilton o un Colin Farrell.
E invece quel qualcuno che continua a nuotare nella sua piscina ignaro di essere osservato nell’ombra da me, è un tipo che assomiglia davvero tanto ad un altro tipo che ha deciso di riconquistarmi. Credo di essere rimasta per due minuti senza ossigeno nel cervello e nei polmoni.
Jared continua a muoversi beatamente fra le acque passandosi ogni tanto le mani fra i capelli e io riesco a scorgere metà del suo petto scolpito e improvvisamente sento una vampata di calore investirmi in piena faccia. In spiaggia aveva una maglietta e i pantaloni avevano una piccola piega che evitata che si bagnassero.
Ora la situazione è diversa!
Devo assolutamente andare via prima che si accorga della mia presenza. Stavo per rientrare nel mio quartiere generale quando sbadatamente faccio cadere un vaso appartenente al giardino di Jackie e che provoca un rumore che induce Jared a voltarsi nella mia direzione. I suoi occhi mi attraversano e io rimango paralizzata.
“ Buongiorno!” grida dalla sua postazione sorridendo.
Ecco Steffy sei fregata!
“ Buongiorno!” grido di rimando.
Giuro che la prima cosa che farò quando tornerò in casa sarà quella di uccidere Jackie. Ecco svelato tutto quel mistero e la voglia di cedermi la casa!
“ Che ci fai da queste parti?” mi chiede.
“ E tu?” chiedo sorridendo.
“ Non si vede?” esclama sorridendo, alzando le mani e indicando lui e l’acqua intorno. Ad un tratto sparisce fra le acque cristalline della piscina ma subito dopo ritorna in superficie sorridendomi.
Credo che un peperone sia meno rosso di me..
“ Non è che per caso hai deciso di seguirmi in qualsiasi cosa faccia?” mi chiede divertito.
“ Io? Assolutamente no” dico “ sono qui perché si dà il caso che questa” e indico la casa alle mie spalle “ è la casa di Jackie”
“ Oh non lo sapevo” dice “ pensavo che fosse disabitata..”
“ Jackie non la usa mai” concludo con un sorrido.
Mi guarda e dice: “ l’acqua è bellissima, perché non vieni qui a buttarti?”
“ Non ho il costume”
“ Quello non è importante” dice con aria maliziosa.
Deglutisco un po’ imbarazzata e dico: “ per me lo è..”
Lui ride e dice: “ allora vuoi morire di caldo?”
“ Resisterò” gli rispondo saggiamente.
Dopo un minuto di silenzio fatto di imbarazzo per me dice: “ se non sarai tu a venire. Sarò costretto io ad uscire!”
A quel punto mi sento morire. La voglia di scappare aumenta sempre di più. Ho paura di vederlo da vicino e in quello stato, dei suoi occhi e del suo sorriso.
Non so perché ma mentre lui sta per uscire dalla piscina, terrorizzata gli do le spalle stringendo i pugni e ripetendomi di stare calma. Sento la sua presenza avvicinarsi fino a quando ascolto la sua risata cristallina e contagiosa alle mie spalle.
“ Oh andiamo Steffy!” esclama “ non sarebbe la prima volta che mi vedresti così”
“ No-no-non vuol dire nu- nulla” balbetto rimanendo di spalle.
Bella situazione di cavolo!
“ Dai girati” dice “ non sono nudo se è quello che avevi pensato..”
Faccio un respiro profondo e lentamente mi giro, rischiando di far uscire il cuore dalla gola. È vero non è completamente nudo, ma è ciò che espone al sole che mi fa quasi svenire.
La sua vicinanza mi sta facendo cedere le gambe che erano già molle per l’agitazione di aver scoperto con chi stavo per avere a che fare.
Deglutisco trovandomelo ad un palmo dal mio viso.
Non riesco più a ragionare; ogni pensiero è interrotto da questa presenza troppo pericolosa per il mio povero cuore. E per finire il mio cervello si è completamente azzerato.
Lui mi fissa e appoggia le sue mani umide sulle mie spalle provocando un leggero rinfrescamento. Se anche volessi liberarmi da quella presa di posizione non ci riuscirei mai e poi mai, perché forse è davvero quello che voglio.
Abbasso gli occhi decisamente imbarazzata, ma lui togliendo una mano dalla mia spalla alza il mio mento e improvvisamente le sue labbra sono sulle mie.
Fregandomene altamente di tutti i processi mentali che mi ero creata o che ci sarebbero dopo questo atto, mi lascio andare alla sensazione più bella della mia vita che credevo di non sentire più direttamente sulla mia pelle. Lo stringo a me indifferente al fatto che sia un po’ bagnato ed entrambi ci lasciamo andare a quello che avevamo desiderato da anni, ovvero, poter rivivere la passione di un tempo anche e soprattutto attraverso un bacio.
Questo non è uno di quelli clandestini dati nei momenti più strani come ho fatto io o uno di quelli che cercano di far cambiare il corso degli eventi come mi disse Jared.
È semplicemente il ritrovarsi dopo essersi a lungo cercati.
Non mi sembra vero che stia accadendo e spero davvero che da ora in poi accada sempre.
Improvvisamente la magia finisce per lasciare lo spazio ai nostri occhi che si fissano mostrando uno stato di pura contentezza.
“ Ora che il bacio è arrivato devo dedurre che non saremo più come due vecchi amici” dico continuando a tenere le mie braccia attorno al suo collo.
“ No infatti” dice sorridendomi “ credo che saremo qualcosa di più..”
“ Ti eri stancato della guerra caro principe?”
“ Un po’ sì” dice “ il mio tentativo era quello di persuaderti..”
“ Da cosa?”
“ Dalla tua testardaggine..”
“ Quella c’è sempre..” dico.
“ Ma adesso è leggermente calata, vero?” mi chiede sfiorando con il naso il mio.
“ Molto di più di leggermente..” dico e ritorniamo a baciarci. Resterei lì per tutta la vita, ma improvvisamente sento la voce di Jackie chiamarmi e anche se con una certa scocciatura mi stacco dalle sue labbra sottili e dalla sua presa salda e dico: “ devo andare”
“ Dove?” mi chiede quasi confuso. Sorrido e dico: “ Jackie mi sta aspettando. Le ho promesso di restare con lei per aiutarla con qualche preparativo sul matrimonio..”
“ Oh” esclama deluso “ quindi devi aspettare qualche ora prima di averti tutta per me?”
“ Credo di sì” dico scompigliandogli i capelli.
Un po’ imbarazzata nel vedere il suo fisico statuario ritorno dentro decisa a raccontare tutto a Jackie per poi dirlo a Marianne e infine a Lorelain.
Miseriaccia non sto capendo niente!
Ho un’insieme di emozioni che si fondono insieme come una sorta di uragano.
E subito dopo mi sento una ragazzina alle prese con la sua prima cotta, primo fidanzamento e primo bacio. Mi sento un po’ sciocca e sorprendentemente stordita..
Non so dove io e Jared ci stiamo dirigendo, ma comunque sono desiderosa di andare verso l’ignoto.
È piuttosto eccitante!
 




Spero di postare presto, sperando comunque che questa fanghiglia vi sia piaciuta.
Ps: ve l'aspettavate questo cambiamento??? Bene ora preparatevi al meglio ( o al peggio..cosa avrà voluto dire Vals?)
Un bacio gerardoso a tutte *__*
Vale

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Capitolo 13
*** Let me love you ***


Eccomiiiiii mie care!!
Ormai il circolo della scuola è iniziato e lasciate esclamare CHE PALLE!
Vabbè lasciamo stare perchè mi sento già esaurita, ma per vostra sfortuna questo capitolo l'avevo già scritto prima della sventura. Per il prossimo non so quanto dovete aspettare, ma credo poco :)!
Okay adesso bando alle chiacchere e via con lo swing xD!!!


Let me love you
“ Cosa c’è?”
Vedo Jackie abbastanza soprappensiero mentre sfoglia con disinteresse i cataloghi che le servono per allestire le ultime cose del matrimonio. Senza guardarmi sospira e dice: “ niente..”
Chiudo il catalogo che stavo vedendo io e dico: “ un motivo ci sarà se tu stai vagando con il cervello in un luogo a me sconosciuto, ti pare?”
Mi guarda e subito dopo sospira nuovamente inducendomi a pensare a come ammazzarla. Ma prima che possa meditare il suo assassinio parla in tono lugubre.
“ Non sono davvero sicura di volermi sposare..”
Mi aspettavo qualsiasi cosa, ma di certo non questa sparata. Stavo quasi per strozzarmi con il cafè e rischiare di sporcarla, ma riesco comunque a trattenere l’intento deglutendo di botto il liquido caldo.
“  Che hai detto?” chiedo quasi senza voce.
“ Hai capito benissimo” risponde “ ti prego non farmelo ripetere..”
Io annuisco cercando di essere io stessa a convincermi che la sparata appena fatta sia stata solo frutto della mia immaginazione. Restiamo in silenzio, uno di quelli carichi di tensione e che hanno bisogno di avere molte spiegazioni.
Jackie ritorna sul catalogo ma poco dopo lo chiude e dice: “ ma chi cavolo me lo sta facendo fare?”
Ecco, allora  non è frutto della mia immaginazione il fatto che Jackie abbia detto ad alta voce ed espressamente di non essere così sicura di sposarsi.
“ Ehm Jackie, c’è qualche problema fra te e Robert?”
“ No, nessun problema fortunatamente” dice “ è che non sono più sicura di quello che sto per fare..”
“ Beh è normale il tuo ripensamento” dico con semplicità “ sposandoti devi dire addio a parecchie cose che fai da single o da fidanzata, primo fra tutti pensare a Shannon..”
È lei ora quella che rischia di strozzarsi con la tazza di cafè. Colpita e affondata a quanto vedo.
“ Ha ha beccata” dico con noncuranza.
“ Ma che stai dicendo?” chiede con i decibel molto alti, sintomo che ho ragione, come sempre del resto.
“ Ma secondo te sono così cretina?”
Jackie mi guarda senza parlare, più che altro mi fissa.
“ Rispondo io al tuo posto” dico “ no, non sono cretina, e vedo come voi due ogni volta che vi incontrate anche accidentalmente, non sapete come comportarvi presi come siete da un bel po’ di imbarazzo..”
“ Non è vero” sussurra.
“ Non è vero?” ripeto alzando un po’ la voce “ ma sei fuori? È così. Sei tu che non te ne accorgi, oppure lo sai e fai finta di non saperlo..”
“ Che devo fare secondo te?” mi chiede ormai cedendo.
“ Dire a Robert la verità..”
“ Non ci riuscirei..”
“ Beh con un po’ di coraggio ci riuscirai sicuramente” dico “ però devi farlo prima che il matrimonio arrivi alle porte..”
“ Avevo intenzione di parlagli stasera, ma mi dispiace davvero tanto..”
“ Jackie vogliamo parlare di come Robert si sia comportato con te negli ultimi tempi?” chiedo “ vogliamo ricordarci come ti sentivi quando lui andava via, lasciandoti sempre triste e arrabbiata? E poi vogliamo ricordarci di come sei sorridente con Shan? Io credo che sia d’obbligo fare un paragone..”
“ No dai così mi sento in imbarazzo..” dice arrossendo lievemente.
“ Okay ho capito, la faccio meglio la domanda” dico “ se tu dovessi scegliere di passare una serata spassosa, bella, passionale e diciamo anche romantica, tu chi sceglieresti? Robert o Shannon?”
“ Ma che domande fai?” mi chiede scioccata, forse impaurita di tradirsi rispondendo quello che ancora non riesce ad inquadrare.
“ E’ una domanda a cui va data una risposta” dico decisa. Mi guarda per un po’ e poi sospirando dice: “ okay, allora la mia risposta è Shannon..”
“ Ecco fatto!” esclamo battendo con un sol colpo le mani “ amica mia carissima ti sei infatuata di Shannon come lui di te!”
“ Lui di me?” chiede sbalordita “ ma andiamo!”
“ Cerchi di nascondere a te stessa quello che invece sai, ovvero che voi due vi piacete. Cazzarola siete ormai adulti e vi comportate come due ragazzini alla prima cotta. Strano però che Shan si comporti così. Conoscendolo pensavo che avrebbe fatto uscire da subito l’animale che c’è in lui..”
“ Ti sbagli sai?” dice Jackie cominciando ad avere gli occhi a cuoricino “ lui è..” si blocca leggermente imbarazzata.
“ So cosa vuoi dire” dico andandole incontro “ è l’effetto dei Leto..”
Scoppiamo a ridere. Beh effettivamente è così, i fratelli Leto hanno i loro effetti collaterali.
“ Allora signorina” dice Jackie riportando ordine “ vuoi avere quella casa vicina al tuo Leto?”
“ Eh? No Jackie..”
Lo so, è sorpresa dalla mia risposta.
“ Perché no?”
“ Perché è troppo per me e poi devo ritornare a New York..”
“ A New York? E come la mettiamo con Jared?”
“ Tranquilla è tutto okay..” dico sorridendo. Jackie con aria furtiva allunga il suo viso verso di me e dice in un sussurro: “ allora, siete arrivati al sodo?”
“ Jackie ti ricordo che siamo a casa tua e che puoi parlare benissimo ad alta voce” dico sorridendo “ e poi no, non siamo arrivati a nessun sodo. I nostri incontri sono molto belli, ma non ancora passionali..” concludo ridendo.
“ Insomma siete ritornati i vecchi e carinissimi Jared e Steffy degli anni  Ottanta”
Sorrido e dico: “ un po’ cresciuti, ma sì siamo noi..”
Finisco il cafè mentre Jackie dice: “ mi accompagni all’aeroporto?”
“ A fare cosa?” chiedo confusa.
“ Tu di solito che ci vai a fare agli aeroporti?”
“ C’è qualche arrivo che non so?”
“ Lo scoprirai appena mi accompagnerai” conclude sorridendo.
Chi sarà mai questa persona che le viene a fare visita?
****
Continuo a guardarmi attorno nella speranza di capire chi è che stiamo aspettando. Non ho nessuna idea di chi possa essere, ma a giudicare da come sia contenta Jackie comincio a spremermi le meningi per capire chi varcherà la soglia del check in.
“ Mi dici chi stiamo aspettando?”
“ Lo scoprirai presto” mi dice per l’ennesima volta.
“ Dai Jackie non farmi stare sulle spine!” esclamo peggio di una bambina di tre anni, curiosa e instancabile.
“ Eccolo!” esclama lasciandomi di stucco.
“ Eccolo?” ripeto senza capire. Poi però ad un tratto, seguendo la scia di Jackie, riesco a scorgere un ragazzo a me molto famigliare. Mi avvicino e avendo il quadro generale della persona tanto attesa strozzo un urlo ed esclamo: “ Victor!”
Senza pensarci due volte butto le braccia al suo collo ridendo come non mai insieme a lui.
“ Da quanto tempo!” esclama continuando ad abbracciarmi.
“ Che bella sorpresa!” esclamo staccandomi dall’abbraccio spacca costole “ come stai?”
“ Una favola!” risponde “ e tu?”
“ Benissimo! Sono così felice di rivederti!” esclamo abbracciandolo di nuovo.
“ Bene dopo questo grande saluto che ne dite se andiamo?” chiede Jackie ridendo.
“ Sì direi che possiamo andare” dice Victor sorridendo.
Usciamo dall’aeroporto e la prima cosa che fa Victor appena vede la luce del sole è esclamare: “ Aaah quanto mi è mancata la mia città!”
Io e Jackie ridiamo vedendo la sua espressione ed entrando in macchina lo accompagniamo a casa sua.
“ Da quanto tempo sapevi che Victor sarebbe ritornato?” chiedo a Jackie mentre siamo in macchina.
“ Da almeno tre giorni, ma volevamo farti una sorpresa che credo proprio sia riuscita..” dice sorridendo.
“ Sì è riuscita alla grande” dice Victor “ non vedo l’ora di riprendere la mia vita normale. In Egitto sono stato molto bene, ma casa mia è sempre casa mia”
Sorrido e dico: “ spero che resti molto più tempo”
Usciamo dalla macchina e aiutiamo Victor a prendere i bagagli e a portarli dentro casa. Quando siamo dentro dice: “ tranquilla resterò fino al matrimonio della nostra cara Jackie”
A quel punto io tossisco e Jackie continua ad aiutare Victor senza parlare.
Lui ci guarda un po’ confuso ma allo stesso tempo insospettito.
“ C’è qualcosa che dovrei sapere?” chiede quasi con una punta di rimprovero assomigliando un po’ a mio padre. Mi guarda e io alzo le mani, un atteggiamento che sta a significare “ mi lavo le mani come Ponzio Pilato”. Il ché fa cadere tutta l’attenzione sulla diretta interessata.
Jackie si ferma mentre viene fissata con insistenza da Victor chiaramente deciso a non uscire dalla camera senza avere spiegazioni.
“ Ecco c’è un piccolo cambiamento in corso..” esordisce Jackie lasciando la valigia e tormentandosi le mani.
“ Avanti dimmi cosa è successo..” dice Victor abbastanza incuriosito.
“ Stasera dirò a Robert di lasciar perdere tutto..” dice Jackie quasi a bassa voce. Victor la guarda scioccato mentre io osservo la scena come se fossi un estraneo.
“ Perché?”
Jackie tace, facendo capire che non vuole parlarne così mi schiarisco la voce dal mio angolo e dico: “ perché non lo ama più. Lui negli ultimi tempi si è comportato in molto strano, come se le nascondesse qualcosa e la sua lontananza non ha fatto altro che portare l’avvicinamento di Jackie a Shannon..”
“ Sha- Shannon?” ripete sconvolto Victor “ e chi sarebbe?”
Osservando il nostro silenzio si illumina capendo forse cosa è nascosto nell’aria.
“ Io a dire la verità conosco uno Shannon che è anche un famoso batterista..”
Ancora silenzio mentre Victor si illumina sempre di più spostando lo sguardo da me a Jackie.
“ Non è che si tratta di Shannon Leto, nonché fratello del mio migliore amico d’infanzia?”
“ Di certo nonostante il nome non posso essermi infatuata di una ragazza se è questo che pensi in alternativa..” dice Jackie e io soffoco di poco una risata.
“ Quanto sei spiritosa!” esclama Victor “ santo cielo! Sono mancato per troppo tempo quindi esigo da voi un resoconto lungo o breve di tutto quello che sta succedendo. Grazie in anticipo”
“ Prima di tutto cambiati e mettiti comodo mentre noi ti aiutiamo a sistemare la roba..” dico aiutata dall’assenso di Jackie. Direi che ora come ora all’appello dei miei vecchi amici manca solo Marianne di cui sento una grande nostalgia.
“ Okay agli ordini” dice e sparisce nell’altra stanza. Per essere un appartamento piccolo, la casa di Victor ha l’aria confortevole. Anche se vorrebbe nascondere il suo mestiere di archeologo ad un estraneo, i vari reperti e oggetti che sono sparsi per casa sui mobili non possono farlo.
Dopo una doccia e cambiamento di abiti Victor ci raggiunge in salotto ed è lì che facciamo gossip e diamo aggiornamenti sulla vita della città peggio delle comari. Per le sue espressioni sconvolte in questo preciso istante Victor mi dà l’impressione di essere un gay e questo mi fa trattenere una risata che non so fino a quanto riuscirò a tenere per me.
“ Nooooo!” esclama portandosi una mano alla bocca quando viene a sapere del mio avvicinamento a Jared. A quel punto non resisto più e scoppio a ridere.
“ La smetti di fare il cretino con questi atteggiamenti idioti?” gli chiedo mentre rido seguita da Jackie. Victor ci guarda e scoppia a ridere.
“ Scusate, ma vi eravate messe così d’impegno a fare i vostri resoconti che mi è venuto spontaneo..”
“ Dimenticavo quanto sei scemo” dico scompigliandogli i corti capelli castani.
“ Ehi!” esclama indignato proteggendosi i capelli “ ci ho messo molto tempo a sistemarli come si deve”
Sorrido e resto a divertirmi con il mio migliore amico, ancora sorpresa di vederlo qui accanto a me dopo un arco di tempo in cui le lettere e le cartoline facevano da tramite fra di noi.
Credo che da ora in poi con Jared e lui ci sarà di che divertirsi.

****
“ Che vuoi fare con quel nastro?” mi chiede Jared osservando il nastro con cui ho deciso di oscurare la sua vista, fino a quando non arrivi il momento di toglierla.
“ Bendarti” rispondo con semplicità. Jared mi guarda confuso e un po’ scioccato.
“ Hai deciso di praticare un po’ di sadomaso?” mi chiede scherzando mentre mi lascia mettere la benda intorno ai suoi occhi.
“ No, non è questa la mia intenzione” dico.
“ E allora mi dici perché lo fai?”
“ Diciamo che non avevo di meglio da fare che ho pensato, perché non bendo Jared e lo porto con me a casa di Jackie?”
“ Mamma mia quanto sei spiritosa!” esclama “ per le troppe risate sto soffocando”
E con questo si becca un piccolo schiaffo fra capo e collo.
“ Ahia!” esclama portandosi la mano sul punto colpito “ fa parte del piano per caso?”
“ No, ma se continuerai a fare domande o qualsiasi altra cosa, te ne darò un altro e un altro ancora..”
“ Okay ho capito non faccio più domande..” dice ma non passano nemmeno due minuti che la sua voce riempie il giardino della casa di Jackie.
“ Ma dove mi stai portando?”
“ Non ti avevo detto di non fare domande?”
“ Che ci vuoi fare, è più forte di me” dice sorridendo.
“ Presto lo scoprirai” dico divertita mentre lo trascino bendato e decisamente spaesato in casa. Non può sapere che fra due secondi rivedrà dal vivo il suo più caro amico Victor. Nel frattempo abbiamo deciso di utilizzare la casa di Jackie come punto di incontro.
È sera e si presupponeva che i padroni di casa dovessero parlare per dirsi in un certo senso addio, ma Robert come al solito ha detto di essere super impegnato al lavoro e quindi il grande discorso è stato rimandato a domani che è sabato, giorno di riposo per entrambi.
Ma adesso sinceramente non voglio pensare a cosa succederà una volta che Jackie e Robert si parleranno, voglio semplicemente passare una serata con le mie vecchie conoscenze e ricordare ciò che sicuramente avrò dimenticato, come qualche scherzo o situazione lasciata nell’oblio.
“ Steffy cara che diavolo hai in mente?” mi chiede mentre siamo nell’ingresso.
“ E’ un segreto” gli rispondo cercando di non ridere.
“ Non so se tu lo sai, ma questa benda agli occhi e la situazione decisamente misteriosa, mi stanno eccitando..”
“ Beh calmati perché non è niente di peccaminoso quello che ti sto per presentare..” dico ridendo. Possibile che abbia in mente solo una cosa questo ragazzo?
Entriamo in soggiorno dove trovo Jackie e Victor sorridenti, in particolare il secondo è davvero emozionato.
Anche se vivono nella stessa città, Victor e Jared non sono riusciti mai a vedersi e a trascorrere una serata fra vecchi amici. Causa di tutto ciò, il lavoro, che oltre a tenerli lontani fra loro, li portano a conoscere nuova gente e fare nuove esperienze.
Applausi, brividi e tante emozioni per Jared.
Tante città, tesori e misteri per Victor.
“ Allora posso togliere questa benda?” chiede per l’ennesima volta Jared troppo impaziente come sempre. Sciolgo il nodo del nastro e gli permetto di ritornare a vedere il mondo a colori.
“ Ecco a te” dico mentre lui mette a fuoco la stanza rimanendo immobile.
“ Victor..” sussurra fissandolo come se avesse visto un fantasma.
“ No, non ci posso credere” continua facendo un passo in avanti lungo la direzione di Victor che continua a guardarlo sorridendo. Alla fine si abbracciano e ridono come due matti, strappando anche a me un sorriso.
“ Vecchia canaglia!” esclama Jared dandogli delle pacche sulla schiena “ ma dove ti eri cacciato dannazione?”
“ In piramidi senza via d’uscita dove gli scarabei stercorari mi tenevano compagnia” risponde ridendo Victor.
“ Davvero eccitante a quanto capisco” dice Jared.
“ Oh non sai quanto!” esclama Victor e insieme scoppiano a ridere inducendo anche me e Jackie a farlo. Ad un tratto Victor ritorna serio e Jared guardandoci tutti dice: “ manca solo Marianne per ritornare gli scapestrati di alcuni anni fa..”
“ Alcuni anni fa?” ripeto sorridendo “ vorrai dire gli scapestrati del Paleolitico”
“ Non dire così, mi fai sentire troppo vecchio!” esclama fingendosi indignato.
Victor alza gli occhi al cielo vedendo il nostro bisticcio stupido e dice: “ Paleolitico o no, le cose non sono cambiate affatto. A questo punto devo immaginare di essere ritornato il vecchio Victor che assisteva ai vostri sbaciucchiamenti e litigi oltre al vecchio amico di avventure..”
Sorrido un po’ imbarazzata, seguito dalla stessa reazione di Jared.
“ Ehm..”
“ Okay Jay caro” dice Victor “ non c’è bisogno che tu aggiunga altro. Prendo questo tuo “ ehm” come “ sì Victor, purtroppo è così”. Accidenti che rottura!”
Lo guardiamo e scoppiamo a ridere. Victor è sempre lo stesso, divertente e scemo al punto giusto.
“ Okay direi proprio che sia arrivato il momento di far ritornare qui Marianne” dice Jackie “ non può perdersi l’entrata trionfale di Victor!”
“ Direi che la tua idea è superba!” esclamo davvero felice.
“ Bene allora io la vado a chiamare costringendola a prendere il primo aereo a costo di farla venire anche a piedi..”
Detto questo esce fuori dalla stanza per fare la telefonata restando così sola con Victor e Jared.
Li guardo per un attimo e dico: “ si può sapere come ho fatto in tutti questi anni a restare lontano da voi?”
“ Io non lo so” dice Victor “ ma quello che so di sicuro è che dobbiamo recuperare un bel po’ di cose. Insieme intendo” si corregge dopo aver visto la faccia minacciosa di Jared.
“ Tranquillo, Steffy è tutta tua”
“ Ecco” esclama Jared.
“ Ehi! Io sono qui e non sono qualcosa da spartire”
Jared  mi sorride e dice: “ stavamo scherzando carina”
Li guardo di nuovo e dico: “ siete sempre i soliti, venite qui” spalanco le braccia per stringerli entrambi in un grande abbraccio.
Passiamo il resto della serata ad ascoltare gli aneddoti e le storie pazzesche di Victor ridendo e spaventandoci, rievocando anche i vecchi tempi.

****
Il pomeriggio dopo, nuvole minacciose ricoprono il cielo lasciando un silenzio minaccioso tutt’intorno smorzato un po’ dai passi della poca gente che come me ha deciso di fare una passeggiata al parco e contemplare seduti sulle panchine il parco focalizzando l’attenzione su qualcosa che possa essere un diversivo all’attesa di un arrivo. Nel mio caso si tratta di Jared.
Dopo essere stata con Victor e gli altri ho deciso di ritagliare un momento per me e lui abbastanza intimo, ma non troppo.
Nonostante l’assenza di pioggia, nell’aria si respira l’odore di terra bagnata tipica di quando scendono le gocce d’acqua segnando l’arrivo di un temporale. Lasciandomi trasportare dalle mie sensazioni, non mi accorgo della presenza dietro di me che tocca le mie spalle facendomi sobbalzare.
“ Che spavento!” esclamo quando vedo la causa dell’infarto sedersi vicino a me.
“ Sei super sensibile a quanto vedo” commenta sorridendo mentre avvolge con la mano le mie spalle. Sorrido e gli stampo un bacio sulla guancia.
“ Ad essere sincero lo preferivo qui..” dice baciandomi in piena regola.
“ Solito approfittatore..”
“ Solita incosciente” dice “ esci sempre con questo tempo?”
“ Solo in circostante del tutto eccezionali” rispondo, ma prima che possa baciarlo una ragazza si avvicina a noi. È una Echelon, me ne accorgo dai simboli strani stampati sulla borsa. Hope mi ha detto come si chiamano, ma non lo ricordo mai. Vedendo che all’improvviso sono ritornata al mio posto Jared si volta per incontrare la ragazza che lo guarda con un misto di imbarazzo e curiosità.
Vorrei sprofondare..
“ Ciao Jared” esordisce “ scusa se ti disturbo..”
“ Tranquilla” la rassicura Jared sorridendo. Così non fa altro che peggiorare lo stato della ragazza che sembra sul punto di esalare l’ultimo respiro. In quella ragazzina rivedo l’atteggiamento di Hope verso Shannon.
E se ricordo Hope, riaffiora in me l’enorme mancanza che sento da quando sono partita privandomi della mia nipotina scalmanata. Appena ritorno a casa la chiamo, come ormai faccio da quando sono qui.
“ Potrei avere un autografo?” chiede esitante.
“ Certo!” esclama Jared divertendosi nel vedere l’effetto che fa sulla ragazza. È davvero un narcisista e anche di più!
Quando la concede contenta ritorna da me. Gli sorrido e avvicinandomi al suo orecchio dico: “ allora Jared Leto stavamo dicendo?”
“ Stavamo dicendo..” ma non termina la frase poiché veniamo colpiti da un’improvvisa cascata d’acqua che cade deliberatamente dal cielo seguita poi da rombi di tuono leggeri. Ci alziamo e Jared dice: “ vieni con me. Fortuna che siamo vicino casa mia”
“ Casa tua?” chiedo colta di sorpresa. Non so perché mi sia spaventata nel sentire quella frase.
“ Sì” dice mentre mi trascina “ il cielo sta per caderci addosso. Non vorrai restare sotto all’apocalisse..”
Dopotutto ha ragione.
Io so solo che sto perdendo il controllo del mio cuore, non perché sto correndo, ma perché la meta da raggiungere è la casa di Jared.
Arriviamo in poco tempo davanti alla porta in legno che in due secondi Jared apre invitandomi ad entrare per prima. Chiude la porta e in quel momento bagnata fradicia come sto sento improvvisamente freddo e così mi stringo le spalle. Jared dietro di me se ne accorge e presto mi ritrovo una sua felpa sulle spalle. Con le mani cerca di provocarmi calore, ma io come se fossi colta da un’improvvisa paura, mi allontano leggermente.
Jared ride e dice: “ voglio solo scaldarti..”
“ Appunto..” dico imbarazzata.
“ Con la felpa” aggiunge lui capendo che avevo interpretato male le sue parole e il suo atteggiamento. Sorrido abbastanza imbarazzata.
“ Perdona il disordine” dice poi facendomi strada lungo l’ingresso che sfocia nel soggiorno con un’immensa vetrata da cui si può assistere in diretta al diluvio che imperversa senza pietà spazzando tutto quello che trova davanti a sé neanche fosse un uragano. Mi siedo su un lato della penisola bianca osservando la casa in ogni suo particolare dicendo: “ sono abituata al tuo disordine. Su questo punto non sei cambiato affatto..”
Sorridendo si siede vicino a me e dice: “ ma io non sono cambiato affatto”
“ Su certi aspetti non sei cambiato mentre su altri sì..”
“ No, non sono cambiato” dice deciso. Si ferma notando il mio sguardo che gli fa capire il mio dubbio.
“ Io non sono cambiato” ripete con l’espressione di un bambino capriccioso. Scoppio a ridere e dico: “ sei sempre molto convinto di quello dici”
“ Mi riterrei uno sciocco se non lo fossi” dice guardando fuori. Il suo profilo è perfetto come i suoi occhi..è perfetto tutto.
Immediatamente distolgo lo sguardo da lui appena vedo che mi stringe a sé accarezzandomi il braccio e la spalla. Anche se torno a guardare fuori sento i suoi occhi perforarmi. Pian piano si viene a creare una bella atmosfera e sospirando dico: “ basta davvero poco per stare così bene. Resterei qui per tutto il resto della mia vita..”
Jared smette di lisciarmi il braccio e guardandomi dice: “ basta volerlo..”
Per un attimo sembra che il mondo si sia fermato mentre i nostri occhi si specchiano gli uni negli altri. I visi sono troppo vicini e nonostante le nostre labbra abbiano dato vita a diversi baci, questa volta sembra che essi saranno diversi, forse più accesi della norma. E la cosa sembra farmi bloccare e rimanere sulle mie come se avessi paura di affrontare questo. Ho paura che tutto possa finire.
E ho paura di incrociare i suoi occhi, perché mi imbarazzano. Jared stesso mi sta imbarazzando e non capisco perché.
Forse il motivo è che è passato molto tempo da quando io e lui eravamo più uniti del solito, fusi forse come il metallo con il fuoco e ora mi accorgo che non so più come possa essere quella sensazione e se io sia ancora capace di riuscire a sopportarla.
“ Scusa..” sussurro allentando la sua presa. Sono molto imbarazzata e lui se ne accorge.
“ Sei in imbarazzo..” osserva.
Lo guardo e dico: “ è vero, ma non chiedermi il perché lo sia. Non ti saprei rispondere. Forse perché non credo ci sia una spiegazione plausibile a questo mio atteggiamento. Il problema però non sei tu, credo che sia io che all’improvviso mi sento terribilmente timida nei tuoi confronti..”
Jared mi sorride rassicurante e accarezzandomi la guancia dice: “ rilassati e lasciati andare, non sono qui per mangiarti, voglio semplicemente starti vicino e se me lo concedi amarti..”
E se me lo concedi amarti.
Questa frase mi lascia senza parole, ma mi permette di fissarlo incredula. Approfittando della mia sorpresa si avvicina di più e ad un millimetro da me dice: “ so di cosa hai paura, ma tutto quello che pensi di negativo su di me non accadrà più. Se io fossi di nuovo il tuo uomo, non dovresti mai preoccuparti di quello che faccio, perché sarei sempre con te anche da lontano. Non dovresti avere paura di niente, perché non ti deluderei mai. Anche durante i tour tornerei da te qui o in qualsiasi posto dove ci sia tu ogni notte facendoti stare bene. Dovresti lasciare che io ti ami, dovresti lasciarmi essere l’unico, lasciare che io ti dia tutto quello di cui hai bisogno e che desideri..”
E come se un tappo abbia chiuso il passaggio delle mie corde vocali. Non riesco a spiccicare parola. Lo fisso facendo trasparire però dai miei occhi tutta la voglia di amarlo e di restare con lui finché il destino vorrà permetterlo.
“ Fammi essere la tua scelta” continua questa volta baciandomi lievemente sul collo “ voglio solo mostrarti il modo in cui io posso amarti, Steffy..”
Non riuscendomi più a contenere lo stringo a me e dico: “ allora provaci, ormai non possiamo più fermarci..”
Guardandoci entrambi per un attimo lasciamo poi che le nostre bocche e le lingue aprano una lunga danza interrotta per un secondo da lui che prendendomi per mano dice: “ vieni..”
Lasciando cadere la felpa sul divano, lo seguo in camera da letto dove chiude la porta incollato sempre alle mie labbra. Senza rendercene conto cadiamo sul letto dove Jared troneggia su di me.
Molto lentamente mi spoglia come se volesse assaporare ogni attimo e ogni gesto. È il momento più bello della mia vita e vorrei che non smettesse come la pioggia che sembra aver preso il sopravvento su tutta quanta la città al di fuori di queste mura dove due anime finalmente sono riuscite ad amarsi completamente senza nessuna paura.
Io non ho paura.
Voglio semplicemente amare colui che con molta dolcezza dice di amarmi.











E finalmente siamo andati ben oltre il bacio xD!!
Credo che abbia descritto un Jared troppo sdolcinato, quasi da diabete -.-". Spero che questo non vi abbia portato a farvi l'insulina...se volete potete dirmelo tramite un commento ^^!!!
Cooooooooooooomunque, assaporatevi gli ultimi istanti di felicità perchè fra poco inizia la guerra...
Credevate davvero che tutto finisse così? E che Vals sarei sennò???? Lascio a voi l'ansia xD!!
Bene alla prossima *___*
Vale :)

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Capitolo 14
*** La gelosia, la voglia e la pazzia ***


I bell!! Che faceit? Steit baun?? Tutt appost??? Spair di sci!!
( Per sapere che cosa ho detto contattatemi xD)
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!!
Sfogo libero dopo una settima troppo intensa, capitemi..
Rendiamo grazie sempre a Tomo colui che è l'alfa e l'omega e che ti punisce qualora lo chiami invano U.U
( Ho cambiato spacciatore..si nota vero?)
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!
Bene ora facciamo le sedie...no cioè le serie -.-" quindi parliamo di questa schifezza che ho appena partorito. Fa schifo ve lo ripeto, quindi chiedo pietà, non m'ammazzate. E coooooooomunque questa volta sono stata buona perchè non ho voluto ancora presentarvi la sorpresina per il fatto che non so di preciso quando posso postare e quindi non volevo vedervi appostate sotto casa mia con qualsiasi arma in mano qualora avessi lasciato il capitolo a cazzo ( permettetemelo perchè oggi con la testa non ci sto u.u).
Quindi ringraziatemi xD! Okay ora basta!!!!



La gelosia, la voglia e la pazzia

Nonostante sia ancora sotto il controllo del sonno allo stesso tempo mi sento anche a contatto con la realtà. Lo so non è una cosa normale, ma che Steffy sarei sennò?
Forse questo è dovuto alla strana sensazione di essere osservata, consumata da occhi estranei ed avere una presenza vicina che continua a giocare con i miei capelli. Tenendo ancora gli occhi chiusi abbozzo un piccolo sorriso e con voce assonnata dico: “ la smetti di fissarmi? Trovati qualcosa di meglio da fare..”
Sento Jared ridacchiare mentre si abbassa su di me con l’intenzione di lasciarmi qualche bacio sul collo e sulla spalla senza parlare.
“ Smettila mi fai il solletico!” esclamo mentre avverto un lungo brivido percorrere tutto il corpo, facendo rizzare persino i capelli. Lo sento di nuovo ridere mentre continua a baciarmi con il probabile intento di farmi aprire gli occhi.
“ Sai di cocco..” dice in un sussurro. A quelle parole spalanco gli occhi e subito trovo davanti a me la visione più bella che avessi potuto vedere al risveglio di un sogno.
Jared continua a guardarmi con i suoi occhi cristallini e il suo sorriso dolce fa dissolvere il mio solito nervosismo e la voglia di ammazzare le persone che mi infastidisco già a prima mattina.
Cavolo è dannatamente sexy e il suo sguardo mi mette un po’ in imbarazzo. Ma perché? Prima non avevo questi problemi perché devo averceli ora? Forse perché la sua bellezza con il passare degli anni si è consolidata rendendolo perfetto, la parola che ora più che mai serve in questa situazione. Ed è questa perfezione che in un certo senso riesce a non farmi comportare in maniera normale e spontanea. È come se ad un tratto sia diventata un’imbranata.
“ So di cocco?” chiedo scoppiando a ridere.
Mi sorride e si abbassa  per baciarmi.
Okay questa è l’ulteriore conferma che non ho sognato niente ma che ogni sensazione e gesto di questa notte è stata vera anche se una parte di me continua a dirmi che non è possibile ciò.
Steffy Norton sei solo una povera scema!
“ A cosa stavi pensando?” mi chiede avendo notato molto probabilmente il mio sguardo vagare nel vuoto. Sorrido e rimanendo a pancia in giù sul letto appoggio i gomiti sul cuscino per stare più comoda mentre lo guardo.
“ Pensavo che non mi sembra vero tutto questo..”
“ L’ho pensato anche io mentre ti osservavo dormire. Sei stata così lontana da me che non riuscivo a crederci di averti qui al mio fianco come tanti anni fa..”
Gli do un bacio sulla guancia e dico: “ bene da ora in poi credo che le cose saranno diverse, no?”
“ Hai perfettamente ragione e io direi che come prima cosa devi venire a stare da me. Non riuscirei a stare troppo a lungo lontano da te..”
“ Come la fai tragica!” esclamo colpendolo delicatamente con l’altro cuscino “ non è che abito all’equatore. Vivo nella tua stessa città..”
“ Non vuol dire nulla” dice cocciuto “ sei comunque lontana da me. Per questo propongo un trasferimento immediato qui..”
Rido nel vedere la sua faccia convinta al cento per cento delle sue parole e dico: “ va bene, prometto che appena esco da qui glielo dico a Jackie e vengo a stare da te..”
“ Ma chi l’ha detto che tu ora vai via da questa stanza e più precisamente da questa casa?” chiede avvicinandosi a me e  afferrando i miei fianchi con la conseguente presa di possesso da parte sua.
“ Ehi questo si chiama sequestro di persona” dico cercando di rimanere lucida mentre continua a baciarmi.
“ Tranquilla ti risparmierò la vita” dice staccandosi per un attimo dalla mia pelle.
“ Che fortuna..” è l’unica cosa di sensato che riesco a dire prima di cedere alla sua trappola.

****
Con la testa estremamente leggera e con la faccia ancora da cretina, entro in casa sorridendo anche alla porta. Stamattina c’è una Steffy completamente in tilt e Jackie dovrà per forza capire l’assenza del mio cervello perché almeno per oggi non capirò la metà dei discorsi o delle chiacchiere che vorrà fare con me perché anche se sono presente fisicamente è mentalmente che sono lontana anni luce.
Canticchiando appoggio le chiavi sul mobiletto all’ingresso e mi dirigo in camera mia. Sono le dieci del mattino e so già di essere sola in casa, ma forse ho parlato troppo presto. Infatti appena faccio un gradino diretta verso le camere di sopra, sento un rumore provenire dalla cucina. Incuriosita e alla stesso tempo confusa sposto il piede dal gradino e riportandolo al passo con il sinistro mi dirigo verso il luogo del rumore.
“ Jackie? Che ci fai qui?” chiedo sorpresa di vedere la mia amica a casa durante un normale giorno di lavoro. Noto che è ancora in pigiama e la faccia è cupa e piena di tristezza e credo che abbia anche pianto per come sono rossi gli occhi. Non mi è difficile capire il motivo per la quale Jackie è in questo stato. All’improvviso la mia grande felicità si dissolve, ritornando così alla realtà che non sempre è rose e fiori con tutti. Metto sulla sedia la giacca e la borsa e l’abbraccio senza proferir parola. Lei si lascia abbracciare con tutta l’anima come se in quell’abbraccio avesse trovato la pace di cui ha bisogno e subito dopo scoppia nuovamente a piangere.
“ Tranquilla ci sono io con te..” dico in un sussurro accarezzandole il capo.
Dopo essersi sfogata, si asciuga le lacrime e dice: “ avevi ragione tu. Quel bastardo mi tradiva da quasi un mese con la sua segretaria. Dovevo capirlo da subito! Sono stata una stupida!”
“ Non rimproverarti. La colpa non è di certo tua. Robert appartiene alla categoria di quegli uomini che sanno pensare solamente con il proprio apparato genitale, qualora però questo sia presente nel pacco tutto compreso..”
Jackie scoppia a ridere mentre termina di passarsi le mani intorno agli occhi per far scomparire le ultime tracce di pianto.
“ Steffy io non so come farei senza di te..” dice abbracciandomi.
“ Sicuramente non avresti una rompiscatole in giro per casa come me” dico con semplicità.
“ Adoro la tua compagnia, lo sai. Vorrei che tu non andassi mai via”
“ Non lo farò..”
E al momento ciò che per me è importante e che riesce nuovamente a farmi sentire la ragazza più fortunata della Terra è passato in ultimo piano.
Anche se Jackie aveva deciso di lasciarlo, ciò non sarebbe significato essere felice e contenta da subito. Un minimo di tristezza ci sarebbe stata, solo che non si avevano fatto i conti con un tradimento che per giunta durava da un bel po’. Capisco perfettamente come ci si può sentire, ma a differenza mia, Jackie ha vicino a lei una pazzoide che di certo non la farà stare sola e pensosa nella sua tristezza e rabbia. Devo cercare di tirarla su di morale..
Ma che dico?
C’è qualcuno che SICURAMENTE saprà farlo meglio di me..

****

“ Leto senior smettila di fare il timido perché non ti si addice..” dico in modo deciso mentre lo fisso seduto davanti a me in uno dei normali bar del centro.
“ Non centra la timidezza..”
“ E cosa centra allora?”
“ Io non so come dirle che mi piace e che provo qualcosa che va ben oltre il mio semplice interesse nei suoi confronti..”
“ Dì semplicemente che te ne sei innamorato. Non nasconderlo a..”
“ Alla mia dolce cognatina..” termina la frase per me staccandomi un pezzo di guancia peggio di come fa mia nonna e con un grande sorriso mentre porta alle labbra la sua tazza di cafè.
“ Eeeh?” esclamo “ ma tu sei fuori!”
Shannon scoppia a ridere notando la mia espressione decisamente sconvolta.
“ Hai visto? Alla fine è successo quello che ti avevo preannunciato. Sono o non sono un grandissimo profeta?”
“ Sei un grandissimo furbo! Non siamo qui per parlare di me, ma di te! Su Shannon smettila e buttati, di sicuro non riceveresti un rifiuto..”
“ Sei sicura?”
“ Sì caro. Tu stalle vicino come faccio io e vedrai che sarà lei stessa ad aprirsi con te. Non devi partire in quarta e cn impulsività, ma devi cogliere l’attimo. Vedrai che verrà tutto da se..”
“ Okay. Grazie per il consiglio” dice sorridendomi.
“ E che cognatina sarei sennò?” dico ridendo.
“ Aah allora vedi che ti piace essere chiamata così?”
“ Non mi piace. Si faceva per ridere..”
“ Sì tu ridi, che alla fine voi due mi combinerete un bel matrimonio..”
“ Shan ma quante seghe mentali ti fai?”
“ Tante e sai sto iniziando a preoccuparmi di questa. Sto diventando troppo romantico, devo darmi una calmata..”
“ Io invece trovo che sia davvero carino questo tuo atteggiamento..”
“ Dici?”
“ Dico, dico!” esclamo mentre scoppiamo entrambi a ridere.
“ Sai dov’è Jared?” chiedo poco dopo.
“ L’ho lasciato nel suo studio con Artemis fra le braccia. Gli ho detto di venire qui appena si decideva a metterla a posto..”
“ Mi sono perso qualcosa per caso?” chiede Tomo prendendo posto al nostro tavolo. E’ arrivato così di sorpresa che ha fatto sobbalzare Shannon.
“ Tomo caro quante volte ti ho detto di non farmi venire l’infarto?” chiede furibondo Shannon.
“ Mai. Non me l’hai detto mai..” dice Tomo con un gran sorriso alla “ voglio prenderti in giro fino alla fine dei giorni”.
“ Comunque che ci fai qui?” chiede Shannon cercando di non irritarsi per la risposta del suo migliore amico.
“ E così che si dice al proprio migliore amico?”
“ E che ti aspettavi?”
“ Un grande abbraccio e un ingresso fatto da tantissimi applausi”
“ Perchè chi sei tu?” chiede Shannon sorridendo.
“ L’Onnipotente” risponde con grande saggezza Tomo. Io passo lo sguardo da Shannon a lui e scoppio a ridere.
“ Steffy non pensare che noi siamo dei pazzi, non vorrei perdere la mia fama di santo del gruppo..” mi dice Tomo guardandosi intorno con aria furtiva.
“ Tranquillo. Porterò il tuo segreto fin dentro la tomba”
Cretina pure io che accompagno questi due nelle loro stupidaggini.
“ Allora Shannino ha deciso di fare qualcosa con Jackie?” mi chiede Tomo come se Shannon non ci fosse.
“ Ehi guarda che sono qui Tomislav”
“ Sì lo vedo” dice guardandolo per poi tornare con lo sguardo su di me desideroso di sapere le intenzioni dell’amico riguardante Jackie.
“ Ci proverò” dice Shannon rispondendo al mio posto “ ti basta come risposta?”
“ Finalmente!” esclama Tomo “ non sai le nottate in bianco che ho passato per colpa sua”
“ Wow!” esclamo sorpresa “ questa cosa non la sapevo..”
Shannon sembra piuttosto irritato da tutto ciò  o forse è solo in imbarazzo, sì direi che la seconda ipotesi è quella da avvalorale.
“ Avete finito di comportarvi come due bambini?” sbotta poco dopo le nostre risate.
“ Direi che è ora di finirla” continua dando un colpo alla schiena al povero Tomo.
“ Okay direi che ora è davvero finita” dice senza aria.
In quel momento la porta a vetri del bar si e apre e Victor e Jared entrano ridendo come due scemi. Ecco che iniziano a fare i cretini.
“ Hola amici!” esclama Victor avvicinandosi al nostro tavolo. Jared si china su di me stampandomi un bacio sulla guancia finendo poi per sedersi accanto a me. Shannon e Tomo in quel momento si alzano e io dico: “ già andate via?”
“ Tomo ha da fare e io lo seguo. Non posso lasciare una mina vagante passeggiare per la città..” dice Shannon.
“ Ehi!” esclama indignato Tomo.
Shannon ci sorride e vanno via così resto con Victor e Jared che continuano a sparare stupidaggini senza senso inducendo anche me a ridere con le lacrime agli occhi.
“ Certo che voi due siete e resterete sempre i soliti scemi”
“ Avevi qualche dubbi a tal proposito?” mi chiede Jared.
“ Devo risponderti?” chiedo.
“ Risparmiaci gli insulti ti prego..”
Io e Victor scoppiamo a ridere e proprio in quel momento una cameriera si avvicina al tavolo per prendere le ordinazioni di Victor e Jared. Il mio cafè è ancora a metà. La ragazza si dimostra molto interessata al mio ragazzo, tanto che fa di tutto per farmi innervosire e Jared che è ben noto per le sue cretinate con qualsiasi ragazza, si diverte prendendola in giro.
“ Un attimo e sarò subito da voi” dice dopo aver scritto le ordinazioni e va via cercando di essere provocante a suo modo. Appena sparisce Jared si ritrova uno schiaffo tra capo e collo.
“ Ti diverti eh?” esclamo.
“ Ma ora non ho fatto nulla!” esclama innocentemente.
“ Se ti vedo di nuovo fare il cretino deficiente ti ammazzo” dico.
“ No Steffy non puoi eliminarlo proprio ora che io e lui ci siamo ritrovati” dice Victor naturalmente intervenendo per salvare Jared dalle mie grinfie.
“ Tu zitto!” esclamo.
“ Amore stavo scherzando!” esclama Jared abbracciandomi.
“ Bello scherzo idiota” dico allontanandolo. Jared non si arrende e comincia a fare il ragazzo bisognoso di affetto cantando abbassa voce frasi senza senso giusto per farmi ridere. Lo faceva sempre quando mi arrabbiavo.
Non riesco a resistere!
Con la prima risata do inizio al mio cedimento e lui ne approfitta per baciarmi.
“ Ehm” tossisce Victor “ ragazzi non vorrei rovinarvi il momento di pace dopo l’uragano, ma si dà il caso che di fronte a voi ci sia Victor. Non so se lo conoscete..”
Io e Jared ci stacchiamo un po’ imbarazzati.
“ Scusa” dice Jared sorridendo. Io invece scoppio a ridere. Quando ritorna la cameriera Jared non la degna di una sguardo passando a Victor il testimone, ma poverino fallisce miseramente.
“ Dai non te la prendere” dice Jared dopo che la cameriera arrabbiata va via “ vedrai che fra poco grazie alle mie lezioni diventerai un genio in fatto di conquiste..”
“ Fottiti” dice in un sussurro Victor.
“ Possiamo cambiare argomento?” chiedo “ non mi piace assistere a questi discorsi essendo io una donna..”
“ Okay” dice Jared “ ne parleremo dopo..”
La porta del locale si apre nuovamente e questa volta entra una ragazza mora davvero carina con quello che sicuramente è il suo ragazzo, che di certo non può competere con quella bellezza a cui stringe la mano. Sarà che non è il mio tipo o forse è un bellissimo ragazzo che però Jared Leto oscura ai miei occhi grazie alla sua perfezione.
Vedo però che Victor li osserva abbastanza innervosito e li scruto torvo mentre si vanno a sedere ad un tavolo poco lontano da noi. Anche Jared se ne accorge ed è il primo a parlare.
“ Ehi Vik stai bene?”
“ Sì tutto okay..” risponde in tono inespressivo mentre continua a fissare la coppia. Poco dopo sbatte il pugno sul tavolo e dice: “ ma vi pare normale?”
“ Cosa?” chiedo intimorita dalla sua azione.
“ Quella è Cloe, la mia ex. Mi ha lasciato poco prima che partissi per l’Egitto dicendo che la nostra relazione non avrebbe retto e due giorni prima della partenza l’ho trovata a letto con quello sgorbio. È davvero una p..”
“ Victor contieniti” dico bloccando la frase.
“ Ma vedili!” esclama.
“ Ehi Vik smettila, non ci pensare” dice Jared “ e soprattutto non guardarli con occhi da maniaco..”
“ Si nota tanto?” chiede toccandosi la faccia.
“ Sì” diciamo in coro io e Jared.
“ Okay cerco di smetterla” dice ma non mantiene fede alle sue parole. Ci giriamo anche io e Jared e vediamo che proprio in quel  momento i due si baciano dando il colpo di grazia all’irritazione di Victor.
“ Ho voglia di andare via..” dice lisciandosi il jeans nervoso.
“ Victor secondo te Cloe andrebbe via se mi vedesse baciarti? Credo che non la scalfirebbe nemmeno un po’. quindi fregatene..”
“ Che hai detto?” mi chiede Victor.
“ Eh? Tu che baci lui?” mi chiede invece Jared.
Io li guardo e dico: “ era solo un esempio. Non ho mica detto Victor baciamoci!”
“ Devo essere geloso?” mi chiede Jared.
“ No!” esclamo.
“ Jared non mi sembra il caso di fare il geloso. Era solo un modo di dire..” dice Victor.
“ Okay..” dice per niente convinto. Ma questo è scemo?
In quel momento squilla il cellulare di Victor che si allontana per rispondere lasciandoci nel silenzio più assoluto.
“ Non credi che tu abbia esagerato?” chiedo a Jared.
“ No non credo..”
“ Ma sei scemo?”
“ Può darsi..”
“ Non devi essere geloso di un bel niente!” esclamo girando verso di me il suo volto con un dito “ era semplicemente un modo di dire per far capire che quella gallina non se ne sarebbe fregata un cazzo di me e di Victor qualora l’avesse visto baciarmi..”
“ Lo so sono scemo, ma il fatto è che ti amo e non mi piace ascoltare queste cose. Tu sei tutta mia..” dice guardandomi con il suo sguardo che mi fa sciogliere. Gli accarezzo il dorso della mano e dico: “ stupido, stiamo parlando di Victor e poi non desideravo altro che tornare con te, posso mai pensare a qualcun altro?”
“ Hai ragione, ripeto sono uno scemo..”
“ Tu sei geloso e se devo essere sincera un po’ mi piace..” dico ridendo mentre ci avviciniamo di più.
“ Davvero?” mi chiede sottovoce.
“ Ti rende più sexy..”
“ Allora devo esserlo più spesso..”
“ Ecco direi di sì..”
E subito dopo ci lasciamo andare ad un bacio che fa un baffo a quello fra la coppietta ancora incollata. Quando ritorna Victor ci avverte che deve andare via per motivi di lavoro.
“ Appena sono libero vi chiamo” dice.
“ E noi ti risponderemo” dico sorridendo.
“ Fate i bravi durante la mia assenza” dice guardandoci.
“ Certo!” esclamiamo in coro io e Jared.
Quando va via Jared dice: “ allora vogliamo approfondire questa cosa dell’essere sexy quando si è gelosi?”
“ Però dobbiamo approfondirla in separata sede” dico.
“ Bene” dice alzandosi “ allora signora mi segua”
Mi tende la mano e usciamo dal bar dirigendoci poi a casa sua.
“ Credo che tu mi porterai alla pazzia” dico mentre lo bacio.
“ Beh non saresti sola” dice mentre fa aderire la mia schiena al muro “ io sono già impazzito..”
 




Okay vi annuncio che nel prossimo capitolo avremo qualche sorpresa non solo brutta ma anche bella, beh forse più di una sarà bella ^^!!
Sususususususu siate allegre xD!!!
Okay io vado che tedesco mi aspetta :(!!!
Alla prossima
Vals!!!

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Capitolo 15
*** Sorprese ***


RAGAZZEEEEE!!!
Macccciaooooooo!!!!!
Okay non commentiamo questa mia lunga assenza perchè non voglio rovinare l'atmosfera xD!!!!
L'unica cosa che vi dico e che probabilmente mi odierete per come ho finito il capitolo xD! Ah a proposito, oltre al fatto che è lungo ( perdonatemi) non l'ho controllato tutto perchè vado di fretta quindi perdonatemi :)!!!
Bene io ora vado, ci sentiamo a fine capitolo muahahah!


Sorprese
“ La ricchezza del mio cuore è infinita come il mare, così profondo il mio amore: più te ne do, più ne ho, perché entrambi sono infiniti..” dico sospirando mentre guardo la pioggia cadere fuori dalla finestra.
“ Ehi che ti è preso?” mi chiede Jackie confusa mentre entra in salotto bagnata per colpa dell‘acquazzone che ha deciso di inondare la città. Le vado vicino e sorridendo dico: “ oggi mi sento abbastanza romantica e Shakespeare mi ha dato una mano..”
“ Che cosa interessante!” esclama prendendomi in giro. Credo che mi abbia preso per pazza, ma è la verità! Oggi mi sento in preda ad un attacco di insolito romanticismo quando io non lo sono affatto. Beh un po’ lo sono, ma non così tanto da arrivare a pronunciare parole sdolcinate come quelle che ho detto prima.
“ Non prendermi in giro!” esclamo lanciandole il cuscino posato sul divano. Mancava poco e l’avrei colpita e lei come segno del mio intento non andato in porto mi fa la linguaccia e dice: “ la prossima volta cerca di mettere da parte il grande romanticismo e di colpire meglio, schiappa!”
“ Ehi!” esclamo offesa “ se non la pianti ci vado giù pesante. Come la mettiamo?”
“ Okay la smetto” dice Jackie ridendo “ non vorrei essere vittima della tua grande furia”
“ Ecco, fai bene” dico sorridendo mentre mi siedo sul divano e Jackie continua a fare sotto e sopra per la casa mettendo via i suoi vestiti zuppi e sistemando qua e là le sue cose.
“ Come è andato oggi il lavoro?” le chiedo mentre per la ventesima volta entra in salotto, ma questa volta credo per starci.
“ Solita noia, ma ho avuto le mie soddisfazioni” e dicendo questo si siede, finalmente decisa a riposarsi.
“ Sono contenta per te” dico spostando i miei occhi dal cellulare. Jared sicuramente è ancora con i ragazzi in studio a provare accordi e roba varia perché non mi risponde.
“ Tranquilla è con Shannon in studio a provare..” dice ad un tratto Jackie abbracciando un cuscino. Sembra che sia notte per come è scuro il cielo, e invece sono solo le tre del pomeriggio. Adoro l’atmosfera che si è creata forse perché amo la pioggia e il paesaggio che riesce a creare. Riesce a darmi quella sensazione di pace e tranquillità che molto spesso manca a causa dello stress di ogni genere. La guardo abbastanza incuriosita e lei per tutta risposta ride.
“ Avanti dimmi tutto” dico sorridendo.
“ Beh non c’è nulla da dire, solo che ecco..” si ferma. Odio quanto fa così! Mi tiene sulle spine e a me non piace.
“ Jackie muoviti a parlare! Così non fai altro che far crescere la mia impazienza!” esclamo sedendomi quasi sulla punta del divano, come se da un momento all’altro mi dovessi alzare.
“ Io e Shannon siamo stati insieme oggi. Dopo il lavoro..”
“ Ecco perché hai ritardato così tanto!” esclamo.
“ Sì..”
“ E?”
“ Beh niente abbiamo chiacchierato, scherzato. Ci siamo comportati come due buoni amici..”
“ E?” la incito nuovamente. Mi sembra di imboccare un bambino.
“ Okay ci siamo baciati..” dice con una punta di imbarazzo che scorgo anche sulla sua faccia. I miei occhi si illuminano e la mia bocca si spalanca come se fossi di fronte ad una grande scoperta.
“ Finalmente!” è l’unica parola che dico e che rimbomba per tutta la casa.
Jackie si lascia scappare una risata alla mia azione e dice: “ sapevo che avresti reagito così”
“ Questo è il minimo che possa aver fatto, mia cara” dico sorridendo “ e dimmi: come è stato?”
Jackie ad un tratto si intimidisce. Lei non è il tipo che si lascia andare a certi commenti soprattutto se l’evento a lei relativo è accaduto da così poche ore.
“ Scusami” dico “ non volevo essere indiscreta”
“ Non ti preoccupare” mi rassicura “ è che non saprei cosa risponderti. È accaduto tutto così in fretta che faccio ancora fatica a credere che sia realmente successo!”
“ Beh devi schiaffarti in quella piccola testolina che quello che ti è successo è reale..”
“ E ora?” mi chiede.
“ E ora lasciati andare” rispondo con semplicità “ vedrai che la cosa andrà da sé”
“ E’ così che è stato per te?”
“ Sì e No..” rispondo “ dopo il bacio in piscina era come se non fosse passato un solo giorno da quando ero a Bossier City”
“ Posso dirti una cosa?”
“ Dimmi”
“ Ti prego non lasciatevi più..”
Io la guardo e scoppio a ridere.
“ Perché dici questo?”
“ Perché amo la sintonia che c’è fra di voi, sia quando fate i cretini che quando invece siete mano nella mano come due innamorati persi. Ogni volta cerco di nascondere i miei occhi a cuoricino, pensa un po’..”
“ E ora chi è la romantica?”
“ Scusami, ma mi è venuto spontaneo..” dice ridendo.
“ Tranquilla, non succederà nulla. Almeno spero..”
Jackie sorride e io faccio altrettanto prima che fra di noi scatti un grande abbraccio.
“ Devo dirti una cosa..” dico ad un tratto staccandomi da lei.
“ Cosa?”
“ Jared mi ha chiesto di andare a vivere da lui..”
“ E tu sei ancora qui?” esclama “ devi accettare immediatamente!”
“ Dici?” domando ridendo.
“ Dico cara mia! Su forza che aspetti? Prepara i bagagli!”
Sorridendo mi alzo, ma ad un tratto la mia attenzione viene catturata dal suono del campanello.
“ Chi sarà?” chiedo istintivamente.
“ Non saprei” risponde Jackie guardando in direzione della porta “ meglio se vado ad aprire”
Decido di seguirla e appena apre la porta si lascia scappare un piccolo urlo. Fuori dalla porta ci sono Victor, Marianne e Hope.
Un momento..
Marianne e Hope? Oddio.
“ No!” esclamo sorpresa nel vederle.
“ Che dite ci fate entrare?” chiede Victor tenendo le sue mani sulle spalle di Hope che appena mi vede corre verso di me.
“ Zia!” esclama investendomi in pieno con un suo enorme abbraccio.
“ Cucciola mia!” esclamo abbracciandola così forte da toglierle il fiato. Mi è mancata così tanto che stritolarla è il minimo che possa fare.
“ Mi sei mancata zietta bella” dice Hope staccandosi dal grande abbraccio.
“ Anche tu nipotina bella” dico sorridendo.
“ E io?”
Mi volto per fare un grande sorriso alla mia vera amica, senza nulla togliere a Jackie, Marianne. Lei è lì vicina a Victor sorridente e pronta ad essere investita dalle mie braccia che in quel momento la stringono forte tanto quanto hanno fatto con Hope. Non avrei mai pensato di ritrovarmele qui, devo ammettere che è stata un bellissima sorpresa.
“ Certo che mi sei mancata..” dico staccandomi anche da lei. Mentre ci spostiamo in salotto, Jackie le accompagna a sistemarsi nelle camere di sopra, così io e Victor restiamo soli.
“ Visto che bella sorpresa che ti ho fatto?” chiede sorridendo.
“ Sapevi che sarebbero venute?”
“ Beh mia cara, sono io che ho organizzato tutto, dopo che Jackie mi ha dato l’idea..” conclude sorridendo e soddisfatto.
“ Mi hai fatto davvero una bellissima sorpresa!” esclamo abbracciandolo. Proprio in quel momento Hope entra in salotto un po’ sorpresa nel vedermi attaccata al collo di Victor. So già che si sarà creata qualche film mentale.
Se sapesse la verità! Credo che si scatenerebbe l’uragano con terremoto e maremoto compresi. Anzi è meglio dire che l’Apocalisse arriverebbe di gran lunga in anticipo. Mi avvicino a lei che ha preso possesso del divano e sedendomi vicino dico: “ allora come è stato il viaggio?”
“ Un po’ stancante, ma non così tanto da farmi cedere del tutto..”
“ Si è capito che sei ancora in forze, sai?” dice scherzando Victor. Credo che i due andranno molto d’accordo, scatenati come sono. A volte, infatti, Victor si comporta peggio di un ragazzino, quindi non mi risulta difficile constatare che i due si stanno simpatici già da ora.
Hope sorride allegra e dice: “ beh io non per vantarmi ma sono un ciclone, difficile che mi fermi anche dopo un viaggio..”
Poco dopo nella stanza entrano anche Marianne e Jackie. A quel punto Victor si alza e dice: “ ragazze, a malincuore devo andare. Ho un appuntamento di lavoro..”
“ Non dirmi che ti stanno chiamando per mandarti nuovamente tra le mummie ammuffite!” esclama Marianne quasi lamentandosi. Victor le stampa un bel bacio sulla fronte e la rassicura dicendo: “ tranquilla, non è nulla di grave. E poi diciamo che al momento ho le nausee delle mummie. Sono stato in loro compagnia per un anno intero, e ora che sono tornato qui non ho nessuna intenzione di andare via, specie se la cerchia si è di nuovo completata..”
Marianne lo guarda confusa e dice: “ la cerchia?”
“ Noi Mary, noi!” esclama Victor “ ci siamo di nuovo tutti!”
Marianne sorride scuotendo la testa nel vedere l’atteggiamento infantile di Victor entusiasta allo stato puro. Giorno per giorno mi rendo conto che non è cambiato affatto.
“ Okay io vado perché altrimenti il cellulare squillerà di nuovo, mi raccomando fate le brave, restate in casa al calduccio e non vi allontanate. Lo zio Victor ritornerà al più presto!” e sorridendo va via lasciandoci con un enorme sorriso stampato sul volto.
“ Victor è davvero simpatico, molto di più di quello che mi avevate detto!” esclama Hope guardando me e Marianne.
“ Beh dire a parole la simpatia di Victor è un impresa” dice Marianne “ è solamente stando a contatto con lui che riesci davvero a capire la sua essenza..”
“ Hai ragione” dice sorridendo mia nipote.
“ Ragazze mie sarò scema ma per me è davvero così assurdo vedervi qui la Los Angeles!” esclamo ad un tratto.
“ E invece svegliati perché è così!” esclama Marianne sorridendo seguita dall’assenso di Hope.
“ Oggi la nostra Steffy è assente cerebralmente, come del resto lo è dal un bel po’..” dice Jackie sorridendo.
“ Eh già!” esclama Marianne con l’aria di una che la sa lunga. L’unica che non riesce a capire di cosa si sta parlando è quell’anima indifesa della mia nipotina che passa lo sguardo da Marianne a Jackie a me.
“ Ho capito, oggi ce l’avete con me..” dico sospirando.
“ Zia cosa è successo?”
“ Niente Hope” dico e poi guardando quelle due continuo “ devi sapere che quando Marianne e Jackie si ritrovano diventano più cretine di quanto non lo siano già da singole..”
“ Ehi così ci offendi!” esclama Marianne “ non è bello parlare in questo modo delle tue migliori amiche!”
“ Ben detto!” esclama Jackie.
“ Beh non sono l’unica ad essere nella fase romanticismo oggi, ce qualcun altro che mi accompagna” dico sghignazzando. Jackie si imbarazza alla velocità della luce appena Marianne la guarda. Lei sa che Jackie non si sposerà più e in generale sa cosa le sta accadendo, ma non tutto. Per esempio non la sa la novità. Infatti appena sente le mie parole la fissa come per voler ricevere tutte le risposte che riempiano quella che è un lunga lista di domande.
“ Devo presupporre che qualcuno qui non mi abbia detto proprio tutto” dice Marianne guardando insistentemente Jackie che si tormenta le mani. A quel punto guardo Hope e dico: “ nipotina adorata immagino che tu abbia fame. Andiamo in cucina così mi racconti un po’ cosa hai fatto in mia assenza..”
“ Okay” dice continuando però ad essere confusa dai quegli atteggiamenti che nascondono un bel po’ di cose. Entriamo in cucina e mentre mi osserva preparare qualcosa da mettere sotto i denti dice: “ cosa è successo a Jackie?”
Domanda prevedibile..
E che le racconto ora? La verità? Beh infondo a lei non le ho mai tenuto nascosto niente. Però non so come dirglielo, rimarrebbe scioccata a vita, pensandoci bene.
“ Non si sposa più..” comincio.
“ E come mai?”
“ Entrambi hanno capito che non si amavano..” rispondo mentendole per metà.
“ Cavolo! È il vestito per lei?” esclama “ sei venuta qui a Los Angeles per questo e ora quel bel vestito non lo indosserà?”
“ Purtroppo No..”
“ Accidenti!” esclama. Poi sospirando dice: “ l’amore.. Gran bella fregatura!”
La osservo e dico: “ come mai dici questo?”
È la prima volta che la sento esclamare qualcosa del genere e questo un po’ mi sorprende. Cambia quasi subito colore e tossicchiando dice: “ era una semplice esclamazione..”
La osservo meglio e mi accorgo di come ad un tratto si sia imbarazzata.
“ Hope anche io sono stata diciassettenne, sai? E come te anche io ho sospirato pensando al ragazzo che mi piaceva..” dico alzando un sopracciglio. Lei sorride passandosi una mano fra i capelli, imbarazzata ulteriormente.
“ Solo che tu a differenza mia ti sei fidanzata con la persona che ti piaceva, io No..” dice sospirando.
“ Ti sbagli. A quell’età avevo perso la testa per un ragazzo di nome Gus..”
“ Non era Jared?” mi chiede sorpresa dalla risposta che le ho dato.
“ No, non fu lui. Per me Jared continuava ad essere il mio migliore amico, mentre Gus aveva assunto i connotati del principe azzurro..”
“ E poi?” mi chiede molto interessata.
“ E poi lui si è rivelato un maiale e io sono riuscita a togliermelo dalla testa..”
“ E Jared?”
“ Lui arrivò qualche tempo dopo, anche se devo ammettere che qualcosa l’avevo cominciata a provare per lui nello stesso periodo di Gus, solo che non l’avevo capito..”
“ Wow! Beh la mia situazione è diversa..” dice “ nel senso che lui non ricambia i miei sentimenti..”
“ Lo sai oppure ne sei convinta tu?” le chiedo sorridendo.
“ Ne sono convinta io..”
“ Sbagli!”
“ L’amore non fa per me” dice ad un tratto “ sono troppo timida e una frana..”
“ Posso sapere chi è questo giovane?” le chiedo decisamente curiosa.
“ Lo sai che i Mars sono qui a Los Angeles? Chissà se riuscirò a vedere di nuovo Shan. Quando ho detto a papà dell’incontro non riusciva a crederci che Shannon non l‘avesse dimenticato. Era felice come una Pasqua. Tu li hai visti? Beh mi sembra ovvio di no, perché non hai imprecato appena li ho citati. Che il concerto ti abbia illuminata? Spero di sì così la prossima volta che mi accompagnerai non solo resterai al mio fianco, ma ti deciderai a cantare le loro canzoni con la tua voce melodiosa, certo non come quella di Jared, però si può ascoltare..” dice tutto questo perché si è decisa a cambiare argomento. La guardo alzando un sopracciglio e la sua reazione è quella di deglutire.
“ Lo so che vuoi sapere di più” dice “ ma possiamo lo stesso cambiare argomento?”
“ No, adesso parli! Non puoi lasciare tua zia con la curiosità alle stelle!”
“ E’ un’idea..” dice sorridendo diabolicamente.
“ Lo conosco per caso?”
Hope non mi risponde, anzi fischietta, decisa a cambiare discorso, ma non sa che io non mollo la presa.
“ Allora?”
Inutilmente Hope continua a fischiettare, ma sotto al mio sguardo assassino sbruffa e arrendendosi dice: “ è Duncan..”
La guardo sorpresa.
“ Duncan?” chiedo “ proprio Duncan? Il tuo migliore amico?”
“ Eh già..” sospira abbassando la testa.
Mi verrebbe da dire tale zia, tale nipote.
Resto a guardarla sorpresa per un po’, con il cervello bloccato e vuoto al momento di parole opportune.
“ Zia non guardarmi in quel modo” dice ad un tratto Hope “ mi fai paura”
Scuoto la testa per risvegliarmi da quello stato e dico: “ ma è fantastico! Adoro quel ragazzo e chi meglio di lui per te? Fate una bella coppia. Hai il mio consenso”
“ Ehi calmiamoci!” esclama arrossendo “ non ho detto che stiamo insieme. Ho esposto anche se in maniera sintetica il fatto che mi sia infatuata di lui. Non so che sentimenti stia provando. Sta di fatto che a parte il mio non essere un genio in queste cose, lui proprio in questi giorni sta frequentando un’altra ragazza..”
“ Ed è da questo che tu hai capito che ti piace..” dico con l’aria di una che la sa fin troppo bene la storia.
“ Esatto. Non so più cosa fare perché sono gelosa e non riesco più a comportarmi in maniera normale con lui..”
“ Credo che tu debba dirglielo. Devi fargli capire che per te non è più un semplice amico, ma sta diventando qualcosa di più..”
“ Ma non voglio farlo, perché così rischio di rovinare tutto!” esclama decisamente scoraggiata. È inutile continuare ad impartirle consigli perché in tutto quello che dirò troverà sempre qualche falla e non saprei dunque come aiutarla. Di solito la lascio sfogare come ha fatto in questo momento e poi cambiamo discorso. È lei che poi ci ritorna per rifletterci meglio.
“ Quando smette di piovere ti porto a fare una bella passeggiata e un po’ di shopping. Che ne dici?”
I suoi occhi si illuminano ed esclama: “ Sì!”
Ne vedremo delle belle.

****

“ Non mi piace!”
“ E invece credo che ti stia d’incanto” dice Marianne.
“ No non è vero!” esclama Hope “ e poi è una gonna e a me le gonne non piacciono”
“ Smettila di fare la bambina e provati questa” dico senza darle modo di ribattere. Lei sbuffa e ritorna in camerino. Dopo una lunga battaglia, finalmente nel guardaroba di Hope ci sono delle gonne che so già che rimarranno lì a fare la muffa, ma per un minuto voglio illudermi che possa farlo. Mentre usciamo dal negozio il mio cellulare squilla segnalando la telefonata di Jared.
“ Chi è?” mi chiede incuriosita Hope.
“ E’ un amico” dico e vedo Marianne sorridere.
“ Senti noi entriamo in questo negozio” dice indicando l’insegna alla sua sinistra “ quando hai finito ci trovi lì..”
“ Okay” dico e nell’istante in cui scompaiono io rispondo alla chiamata.
“ Salve signorina Norton. Volevo informarla che fra pochi minuti sarà di proprietà del signor Leto, è pronta?”
Sorrido e dico: “ beh dipende..”
“ Come dipende? Cominciamo male!”
“ Lo vedo” dico ridendo “ ma forse non cominciamo poi così male..”
“ Spiegati meglio..”
“ Ho un notizia bella per te e un mezza brutta. Con quale comincio?”
Jared senza pensarci su due volte mi risponde dicendo: “ comincia con quella bella..”
“ Marianne è qui a Los Angeles!”
“ COSA!?” esclama spaccandomi un timpano “ non stai scherzando, vero?”
“ Nossignore!” rispondo.
“ Marianne è qui? Santo cielo..” dice “ siete a casa?”
“ Al momento siamo in centro a fare compere..”
“ Fatevi trovare al solito bar. Arrivo fra dieci secondi..”
“ Ti sei fatto lo sconto?” chiedo.
“ Trenta al momento sono tanti..” dice ridendo.
“ Ah non vuoi sapere la mezza brutta notizia?”
“ Ah sì l’avevo dimenticata” dice tornando ad un tratto attento e serio “ dimmi tutto..”
“ Si dà il caso che con lei c’è anche Hope..”
“ Oh la carissima Hope! Finalmente potrò conoscerla e presentarmi come zio acquisito..”
Resto sorpresa da quelle parole per due secondi, ma subito mi riprendo e dico: “ frena un secondo!”
“ Cosa c’è che non va?”
“ E’ proprio questo il fatto..” dico “ lei non sa niente e credo che se tu le spari una cosa del genere senza preavviso, le verrà un colpo.. Già le verrà uno se vede tuo fratello, poi è un Echelon se ti ricordi e troppe emozioni causate da te e Shan potrebbero ucciderla..”
“ Quindi dovrei comportarmi come un amico?”
“ Solo per questo pomeriggio o quanto meno per queste ore. Il tempo che le dico tutto e poi sarò tua come abbiamo stabilito..”
“ Questo mi costa un casino. Che cosa avrò in cambio?”
“ Che ne dici di un mio trasferimento da te?”
Silenzio.
E poi..
“ DICI SUL SERIO!?” esclama rompendomi del tutto il timpano.
“ Ti prego non gridare. L’orecchio è mio!” esclamo lamentandomi.
“ Oh scusa, scusa ma sai la cosa mi ha lasciato abbastanza adrenalina nel sangue. È come se mi fossi drogato. Cazzo tu verrai a stare da me!”
“ Sì Jared verrò da te..”
“ Cavolo tu verrai da me!”
“ Jared ti si è incantato il disco? Hai capito, no?”
Scoppiamo a ridere e poi la voce di Hope interrompe la nostra chiacchierata telefonica.
“ Zia sei ancora al telefono?”
“ Un attimo!” esclamo e ritornando a parlare con Jared dico: “ adesso ti devo lasciare. A fra poco”
“ A fra poco..”
Chiudo la telefonata e poco dopo Hope colloquia in modo vivace con me e Marianne, parlando di tutto. So già che appena Jared ci farà compagnia la sua grande loquacità svanirà del tutto e in maniera molto rapida.
Le trascino al bar nonostante l’intenzione di Hope di entrare in un negozio di cd e restiamo sedute ad un tavolino da cui ho la visuale non solo di tutta la sala, ma anche della porta.
“ Sei strana..” nota Marianne.
“ Chi io?”
“ Ci sono altre Steffy nelle vicinanze?”
“ No” rispondo sorridendo. Proprio in quel momento la porta si apre e subito dopo a grandi passi entra Jared. Hope è di spalle per questo non l’ha visto.
“ No!” esclama Marianne guardando il suo vecchio amico.
“ Sì!” esclama invece Jared abbracciandola. Come era successo per Victor, Jared e Marianne ridono, felici di essersi ritrovati mentre continuano ad rimanere abbracciati. Lancio un’occhiata a Hope la quale si è completamente irrigidita. Credo che fra poco riuscirò a vedere il suo cuore uscire dalla gabbia toracica.
“ Mary mia!” esclama in quel momento Jared “ non pensavo davvero di rivederti. Mi sei mancata tanto!”
“ E tu a me!” dice Marianne.
“ Come stai?”
“ Si tira avanti. E tu?” chiede Marianne cercando di reprimere una risata.
“ Sto una meraviglia!” esclama tutto contento “ non si vede?”
“ Ho notato che sei più pimpante del solito. A cosa lo devo?” chiede ridendo, sapendo già il perché.
“ Diverse novità mi portano ad essere così felice, cara Mariuccia mia!” dice stritolando la guancia di Marianne. Sono d’accordo con lei, Jared si sta dimostrando decisamente troppo pimpante. Cerco di non ridere, mentre vedo Marianne massaggiarsi la guancia contrariata da quell’atteggiamento troppo entusiasta.
Ad un tratto, quando finalmente finisce di fare lo scemo prende posto vicino a Hope che sembra aver perso tutto l’ossigeno e le parole. Per l’occasione ha deciso di fissare la sua cioccolata calda, ma la sua faccia paonazza si nota lo stesso.
“ E chi è questa bella fanciulla seduta al mio fianco?” chiede in quel momento Jared guardandola con finta sorpresa che mi fa sorridere. Hope alza immediatamente la testa ma quasi si pente di averlo fatto, visto gli occhi magnetici del marziano più pazzo che potessi incontrare in vita mia.
“ Oh ehm io sono Hope..” dice quasi balbettando cercando di guardare in qualsiasi direzione che non sia quella di Jared. Strano, pensavo che questo atteggiamento l’avrebbe adottato con Shannon e invece ancora una volta mia nipote mi sorprende. 
“ Aspetta un momento..” dice Jared guardandola pensieroso. Poi si illumina e dice: “ aaah sì so chi sei! Ste..no cioè Shannon mi ha parlato di te!” in quel frangente Jared mi guarda di sfuggita per poi ritornare con lo sguardo su Hope che sgrana gli occhi decisamente stupita.
“ Da-davvero?” chiese Hope deglutendo.
“ Certo!” esclama Jared sorridendo “ mi ha detto che sei la figlia del nostro caro amico Ryan e la nipote preferita della mia carissima amica Steffy..” dice facendomi l’occhiolino. Sorrido un po’ imbarazzata, mentre Hope passa il suo sguardo da me a lui decisamente colpita. Credo che il suo cricetino si sia messo a lavorare per come ci guarda.
“ C’è qualcosa che non va?” le chiedo cercando di cadere dalla nuvole.
“ No niente..” dice facendo un sorso della sua bevanda.
“ Hope ti andrebbe di venire con me in studio? Così magari incontri Shannon,Tomo e Matt. Che ne dici? Ovviamente anche la zia e Marianne sono le benvenute!” dice guardandoci.
Hope comincia a tossire strozzandosi, rimettendo la tazza mezza vuota sul tavolo. Credo che Jared l’ammazzerà prima del tempo.
“ Davvero?” chiede dopo essersi ripresa.
“ Certo!” esclama Jared sorridendo.
“ Oh mio dio!”
La piccola esclamazione di Hope lo porta a farsi sfuggire una piccola risata che contagia anche Marianne. Vedendo questa scena, non posso far altro che sorridere felice che tutto questo stia accadendo a me. Eppure più volte negli ultimi giorni, mi sono chiesta che cosa sarebbe successo se io non fossi mai venuta qui a Los Angeles e se non avessi avuto Jackie come filo conduttore che ha riportato me da Jared.
Probabilmente continuerei a farmi del male pensando al passato o quanto meno a pensare all’unico uomo che amo con la consapevolezza che non sarebbe più stato mio, facendo crescere in me la rabbia che covavo dal primo giorno che andai via da Bossier City..
Devo smetterla di pensare, altrimenti il mio cervello rischia di consumarsi.
“ Zia? C’è qualcosa che non va?”
Hope mi riporta alla realtà e sorridendo sia a lei che a Jared dico: “ no, è tutto okay. Allora quando si parte?”
“ Ora!” esclama Jared sorridendo a tutta la truppa formata da sole donne, due bionde e una mora. La gente penserà che siamo le solite ragazze di cui si circonda, anche se la presenza di Hope, per quanto possa sembrare più grande della sua età, fa pensare a qualcosa di diverso. Spero solo che i fanatici non pensino che sia sua figlia. Beh effettivamente nel vederli così affiatati e scherzare tranquilli lo potrebbe far pensare. Eh già Hope ha ritrovato la sua solita parlantina. L’ho detto che quella ragazza mi sorprende sempre di più! E poi un Jared così non l’avevo mai visto. Che carino!
Mentre ci dirigiamo nel grande santuario dei marziani Marianne dice: “ ragazzi scusate ma devo lasciarvi. Victor vuole vedermi..”
“ Come mai vuole vedere solo te?” chiede Jared sospettoso.
“ Non lo so di preciso. Prometto che vi raggiungiamo il prima possibile..” dice Marianne sorridendo.
“ Ci conto!” esclama Jared. Quando Marianne se ne va il mio imbarazzo sale alle stelle. Non so come comportarmi e Hope credo che abbia capito che c’è qualcosa che non va in me, ma presa com’è dall’entusiasmo di poter vedere il regno dei suoi beniamini,non si concentra più di tanto a capire le mie espressioni con il solo uso dello sguardo.
“ Eccoci arrivati..” dice Jared aprendo la porta di casa. Non avevo capito che per studio intendeva casa sua.
“ Marziani al rapporto!” grida e subito dopo sento la voce di Tomo.
“ C’è qualche missione per noi?”
“ Secondo me ha avuto qualche altra idea folle..” dice quasi rassegnato Matt.
“ Che Dio ce ne scansi e liberi!” esclama tragicamente Shannon. Quando le voci presentano i rispettivi proprietari Hope è sul punto di avere un infarto. Shannon le rivolge un gran sorriso e dice: “ Hope che bella sorpresa!”
Hope sorride imbarazzata, incapace di dire anche un semplice “ ciao”. In seguito i ragazzi salutano me  e c’è chi, come Shannon, mi accoglie dicendo: “ cognatina!” e poi mi ritrovo un suo abbraccio.
“ Cognatina?” chiede confusa Hope passando lo sguardo da me a Shannon e dimenticandosi per un attimo dell’imbarazzo che prova per lui. Shannon capisce di aver parlato a sproposito vedendo il grande punto interrogativo comparire sul volto di mia nipote e sorridendole un po’ imbarazzato dice: “ ehm volevo dire cagnolina..no cioè..”
“ Ahahah cagnolina!” lo canzona Tomo seguito dalla risata di Matt “ questa non si poteva sentire. Hope non farci caso. Shannon di solito quando dorme lascia il cervello in un barattolo, lo stesso in cui i vecchietti mettono la dentiera e poi si dimentica di riprenderselo..”
“ Tomislav dì le tue ultime preghiere perché stai per incontrare la grande luce da qui a due secondi!” esclama Shannon abbastanza irritato.
Io rido come una scema vedendo la scena e la stessa cosa fa Hope seguita da Matt e da un sorrisino di Jared.
“ Ragazzi su un po’ di ordine. Si da il caso che Hope è qui per conoscere i segreti dei Mars, quelli che nessuno sa..” dice Jared “ quindi trattatela bene e non fatevi riconoscere”
“ Beh adesso ne sai uno” le dice Tomo sorridendo alludendo alla scemenza detta prima. Il povero chitarrista si ritrova una botta fra capo e collo da parte di Shannon.
“ Okay non lo faccio mai più..” dice Tomo massaggiandosi la parte colpita.
“ Ecco così va meglio!”
Finita la discussione fra i due per Hope inizia il momento più bello della sua vita.  Resterà per un po’ in compagnia della sua amata band e nei suoi occhi riesco a leggere la grande emozione che a parole si tramuterebbe in un urlo quasi satanico. Ma al momento Hope non ha del tutto ripreso la sua loquacità, colpa di Shannon che continua a sorriderle. Mentre i ragazzi la fanno divertire facendo pian piano andare via la sua timidezza, Jared si avvicina a me e senza farcene accorgere dagli altri usciamo dalla stanza piena di strumenti musicali e subito comincia a baciarmi.
“ Ehi ma sei impazzito?” dico piano.
“ Perché dici questo?” mi chiede ridendo.
Ci guardiamo e basta poco per riprendere il gioco.
“ Rischiavo di impazzire se non lo facevo..” dice.
“ Cosa?”
“ Rapirti per due minuti. Non so fin quando possa fingere di essere tuo amico..” dice mentre appoggia le mani al muro creando una gabbia per me. Sorrido e dico: “ tranquillo, la tortura non durerà a lungo. Sempre se Hope sarà viva..”
“ E’ davvero timida, proprio come l’hai descritta tu. Ma quando si apre riesce ad essere davvero simpatica. Mi ricorda qualcuno, anzi qualcuna..”
“ Devo essere gelosa di questa qualcuna?”
“ Tantissimo” e detto questo torna a baciarmi ma in quel momento uno spasmo di puro sbalordimento ci fa staccare. Hope è di fronte a noi decisamente spiazzata da quello che ha visto. Il silenzio e l’imbarazzo sono scesi su di noi e io non so come mandarli via e stranamente neanche Jared lo sa fare.
“ Oh ehm scusate..” dice Hope più imbarazzata di noi “ non volevo disturbarvi..”
Ma mentre cerca di andare via dileguandosi alla velocità della luce, il suo piede va a sbattere contro lo spigolo del mobile al suo fianco.
“ Ca..ehm accidenti!” esclama tenendosi il piede e saltellando con l’altro “ che botta!”
Mi avvicino a lei e dico: “ tesoro tutto bene? Su siediti sul divano!”
“ No!” esclama quasi spaventata “ tranquilla zietta cara è tutto in regola. È solo un dolore leggero che è già passato. Davvero non c’è bisogno che tu ti preoccupi per me. Ehm io vado nell’altra stanza..”
Dopo aver detto tutto questo senza prendere fiato, continua a guardarci quasi incredula poi scuotendo il capo dal suo stato di shock dice: “ okay io sparisco..” e detto questo va via.
“ Cavolo che imbarazzo!” esclamo portandomi una mano sulla fronte mentre Jared si avvicina a me.
“ Beh sei avvantaggiata. Almeno così non dovrai farle una spiegazione che parte dalla cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre..”
“ Hai ragione, anche se non volevo che lo venisse a sapere così di botto..” dico mentre lui cinge i miei fianchi con le sue braccia e mi dà un bacio sulla guancia. Sorride e dice: “ andiamo dagli altri altrimenti crederanno che una banda di criminali ci ha rapito..”
“ Okay..” dico sorridendo.
La cosa che so per certo è che Hope mi ammazzerà.

****

Non riesco a dormire. Continuo a muovermi nel letto senza trovare un posizione che mi faccia star comoda e prendere sonno.
Inutile, anche se mi giro e mi rigiro domani mattina lo stesso mi alzerò con due occhi da far paura. Non so che ore siano e neanche voglio saperlo perché di certo non mi cambierebbe la vita, anzi, forse mi susciterebbe solo nervosismo. Saranno anni che non mi capitava una cosa del genere e questo non so a cosa sia dovuto tanto che comincio a preoccuparmi. Forse sarà il fatto che non sono riuscita a parlare con Hope della situazione che ha visto fra me e Jared poiché poco dopo Victor se l’è portata via per farla divertire e lei se n’è andata facendomi un gran sorriso che il più delle volte sta a significare “ ora sei morta”. E’ incredibile come il nostro rapporto sia così strettamente confidenziale e particolarmente divertente, un rapporto che si istaurerebbe con ragazze della mia stessa età.
Mentre penso a ciò fisso il soffitto che si confonde con il buio. Ad un tratto sento la porta aprirsi e una voce bisbigliare: “ zia stai dormendo?”
Mi alzo mettendomi seduta e dico: “ no”
La sento farsi più vicina e dire: “ non riesco a dormire posso stare qui con te?”
“ Certo” dico “ vieni qui”
Alzo le lenzuola e la faccio sistemare vicino a me. Accendo la lampada posta sopra il mobiletto alla mia sinistra in modo tale da poterla guardare e poter avviare così le chiacchiere e le domande che indubbiamente scenderanno.
E invece Hope resta in silenzio mentre mi abbraccia come di solito faceva da piccola quando aveva paura di Jack, il mostro verde che secondo lei abitava nel suo armadio. Oppure quando aveva paura dei temporali o delle storie horror che odiava e amava sapere allo stesso tempo.
“ Zia?”
“ Dimmi”
“ Che ore sono?”
Mi sposto di poco per vedere la sveglia vicino a me battere le tre di notte.
“ Sono le tre..” rispondo.
“ A quest’ora ero già immersa nel terzo sogno. Non capisco perché non riesca a dormire..”
“ Probabilmente sei ancora troppo entusiasta della tua giornata..” dico sorridendo. Mi guarda e poco dopo dice: “ sì, hai ragione. Cavolo è stato tutto così..wow!”
“ Tutto così wow?”
“ Sì!” esclama sedendosi di fronte a me“ cioè non so spiegarlo con parole normali quindi wow fa capire come tutto sia stato stupendo! E poi Victor è troppo pazzo! E non pensavo minimamente che lo fossero anche Shannon e Tomo. Beh sì lo sapevo, ma non credevo che lo fossero anche fuori dalle interviste. E poi Shannon più lo vedo e più non ci capisco niente! Non è normale!”
Scoppio a ridere e lei fa altrettanto.
“ E Jared?”
Hope ci pensa e dice: “ beh Jared è e non può non essere”
Scoppiamo nuovamente a ridere.
“ Filosofia serve a qualcosa dopotutto” dice.
“ Certo! Serve per farci capire che Jared è perfetto, vero?” chiedo scherzando e lei continuando a sorridere annuisce.
Poco dopo ritorniamo serie e guardandomi dice: “ da quando va avanti questa storia?”
Ecco lo sapevo!
Ritorno a guardarla e dico: “ da un po’. Diciamo dall’inizio del mio soggiorno qui a Los Angeles..”
“ Oooh e come ti sei permessa a tenermelo nascosto?” dice “ lo sai che mi è preso un colpo vedendovi? E sai chi ne ha pagato le conseguenze di ciò?”
La guardo confusa e lei togliendosi le coperte di dosso mette in mostra il piede e poco dopo scoppio a ridere.
“ Non c’è niente da ridere cara zietta!” esclama “ se tu me l’avessi detto prima probabilmente non avrei dovuto sopportare quel dolore!”
“ Perdonami!” dico tragicamente congiungendo le mani a mo di preghiera “ prometto che le notizie da infarto te le dico prima che tu abbia delle conseguenze del genere!”
“ Ecco meglio!” esclama “ quindi ora mi dici come è successo?”
“ Cosa?”
“ Aaah zia non fare la finta tonda!” dice puntandomi un dito “ sai a cosa mi riferisco!”
“ Lo sai che così rischi di farmi imbarazzare vero?”
“ Sì lo so, ma al momento non mi interessa. Si sta parlando di Jared Leto e quindi tutto quello che gli riguarda lo devo sapere specialmente se fra queste cose so che centra anche mia zia..”
“ Ma è lungo da spiegare!” esclamo un po’ imbarazzata.
“ Io non riesco a dormire e tu altrettanto, quindi abbiamo tutta la notte..” dice incrociando le braccia cocciuta.
“ E va bene!” dico sospirando. Inizio il mio racconto e mentre parlo la vedo davvero molto interessata e mi guarda con gli occhi dolci. Esclama anche qualche “ oooh!” sospirando. Quando finisco lei si distende nuovamente e sospirando dice: “ non ci posso credere! Quindi tu adesso andrai a stare da lui? Santo cielo! Sono troppo contenta per te!”
Sorrido mentre anche io ritorno con la testa sul cuscino.
“ Non riesco ancora a crederci..” dico fissando il soffitto.
“ Se è per questo nemmeno io..” dice Hope “ e io che pensavo di ascoltare una storia che mi facesse addormentare e che Jared Leto non centrasse niente e invece sono più sveglia di prima!”
Guardo nuovamente l’orologio e vedo che sono le quattro passate.
“ Hope è meglio dormire si è fatto tardi, ma davvero tardi” dico.
“ Okay ci proverò, ma non ti prometto niente, quindi tieniti pronta per un’altra storia..” dice sorridendo.
Le sorrido e spegnendo la luce le do un bacio sulla guancia.
“ Zia?”
“ Sì?”
“ Ti voglio bene”
“ Anche io”

****

Primo giorno in casa Leto, o meglio, ho messo il piede destro sulla soglia per restare questa volta molto di più di poche semplici ore. Entro dentro respirando l’aria circostante, decisamente troppo felice.
“ Ma che hai in queste valige?” chiede una voce affannata dietro di me. Guardo Jared e dico: “ sono tutte cose necessarie..”
“ Sì certo..” dice sghignazzando.
“ E’ la verità! Sei tu che stai invecchiando..”
“ Come hai detto?”
“ Ho detto che sei vecchio..” dico con semplicità mentre comincia ad avvicinarsi minaccioso.
“ Ripetilo se hai il coraggio”
Sorrido e dico: “ sei vecchio..V come vanitoso E come egocentrico C come..” ma non riesco a terminare la spiegazione perché Jared mi prende di peso e io comincio a urlare.
“ Mettimi giù!”
“ Non se ne parla proprio!” esclama camminando in direzione del retro di casa.
“ Dai mettimi giù!”
“ No!”
“ Dove mi stai portando?”
“ Lo scoprirai moolto presto!” esclama e aprendo la porta ci ritroviamo vicino alla piscina.
“ No!” esclamo.
“ Sì invece!” dice Jared.
“ No Jay! Scusami per quello che ti ho detto! Stavo scherzando!”
“ E’ troppo tardi mia dolce ragazza” e dicendo questo mi butta in piscina.
Quando esco fuori lo vedo ridere in modo piuttosto malefico e in preda alla rabbia ritorno sul bordo piscina completamente bagnata e fissandolo dico: “ e adesso si passa alla vendetta?”
Il sorriso gli muore sulle labbra e allontanandosi dice: “ e di preciso che cosa intendi tu per vendetta?”
“ Tu comincia a correre e poi vedrai..”
Cominciamo a rincorrerci fino a quando riesco ad acchiapparlo vicino alla piscina riuscendo a buttarlo dentro. Questa volta sono io che rido in modo malefico e anche come una matta. Ma forse canto vittoria troppo presto. Infatti prendendomi alla sprovvista riesce a farmi cadere nuovamente e a quel punto mi aggrappo a lui e inizio a baciarlo.
Ma proprio nel momento in cui la passione inizia a farsi più insistenza, il suono del campanello rovina tutto.
“ Aspettavi qualcuno?” gli chiedo.
“ No” risponde abbastanza stupito “ chi osa disturbarci?”
“ Su andiamo a vedere..” dico e uscendo dalla piscina ritorniamo in casa.
Quando Jared apre la porta alla soglia c’è una ragazza bionda molto magra e molto alta, dall’aria quasi anoressica. Jared la guarda quasi scioccato. Lei invece continua a sorridergli ignorandomi del tutto.
“ Michelle?” chiede quasi sconvolto Jared.
“ Ciao Jared!” esclama la ragazza.








Beeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeene!!!
Ve l'aspettavate una comparsa del genere???? Secondo voi che succederà????
Fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo che trovo abbastanza spento. Vabbè che in questi giorni non mi sta bene mai niente. Sembro una ragazza incinta ( ?) ma questi sono piccoli dettagli che non interessano ( colpa della scuola U.U).
Ah sì un'altra cosa prima di eclissarmi.
Un profondo grazie a tutte le persone che seguono la FF "FORTIS EST UT MORS DILECTIO" scritta da Fra3 e me ^^!!! Non sapete come ne siamo contente!! Spero che continuate a farci sapere che ne pensate come state facendo!! Più siete e meglio è eheheheheheh!!!!
Ora vi lascio spero non per sempre xD!!!
Un bacio
Vals ;)

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Capitolo 16
*** La gelosia, che brutta cosa! Parte uno ***


مغفرة
饶恕
 
סליחה
許 し
συγχώρεση
veniam
pardon
Vergebung!!!!!!!
Se non lo avete capito vi ho chiesto perdono in arabo, cinese, ebraico, giapponese, greco, latino, inglese e tedesco!!!
Perdono perché non ho aggiornato per niente e perché sono sembrata morta!!!
Il fatto è che ho avuto e ho tuttora la febbre e poi diversi problemi, ma ora sono qui cercando di essere più forte di prima ^^!!
Okay devo dirvi una cosa. La scorsa volta vi ho lasciato con l’entrata di quella “brava ragazza” di Michelle. Bene dovete sapere che le ho dedicato una canzone.
Voi mi direte: “ ma che sei pazza?”
La mia risposta è: “ no!”
Io sono ossessionata per tre cose: il mio cuore *______* 30 Seconds to Mars, la mia amata Beyoncè doppio *______* e le mie amatissime e ormai defunte Destiny’s Child triplo *______*!! Non so se le conoscete ( le DC intendo) o ascoltate le loro canzoni, ma comunque nel vasto repertorio che conosco, ne ho trovata una che ci sta a pennello per la nostra carissima e amatissima Michelle ( ????).
http://www.youtube.com/watch?v=uSYyETdtYbs&feature=related
È proprio il video, vedetelo così vi fate un’idea di che ragazza per bene è xD! Ricordate: ogni volta che nella storia comparirà Michelle anche per soli dieci secondi, la canzone le farà da sottofondo ;)! E poi per l’ultima parte, abbiamo una delle canzoni del primo album di Bee, Naughty Girl che sono sicura che conoscete anche solo per il suono. Questa però farà da sottofondo ad una particolare situazione fra Steffy e Jared.

Buona lettura :D!

La gelosia, che brutta cosa! Parte uno
“ Che dici, mi fai entrare?” chiede Michelle fissandolo, mentre lui continua a guardarla come fosse un fantasma.
A quelle parole Jared scuote la testa ritornando con l’espressione normale e si allontana di poco dalla porta per lasciarla passare. Ha in mano un borsone e sinceramente non so perché lo abbia lasciato vicino alla mia valigia. Si guarda intorno e poi rivolgendosi di nuovo a Jared dice: “ questa casa ogni volta sembra sempre più grande. Ti ci vorrebbe qualche domestico, te l‘ho sempre detto..” poi si volta verso di me e con aria di finta sorpresa esclama: “ oh vedo che per una volta mi hai presa in parola! Questa deve essere la cameriera!”
Okay Steffy respira affondo e non lasciare che la rabbia prenda il sopravvento, quindi pensa che questa gallina spennacchiata abbia scherzato. Stringo i pugni ma sorprendentemente sorrido stupendo anche lo stesso Jared che a quelle parole si era avvicinato a me perchè conoscendomi aveva pensato che mi sarei agitata.
“ No Michelle lei non è la cameriera. Sono abbastanza autonomo da gestire questa casa riuscendoci senza nessuna difficoltà..” dice impedendomi di parlare.
Michelle lo fissa con aria piuttosto sorpresa e facendo cadere il sorriso finto ci guarda e dice: “ beh allora deve essere la tua segretaria. Che fine ha fatto Emma? Credevo che ci tenessi a lei..” ma senza lasciare il tempo di rispondere prende il suo borsone e rivolgendosi a me dice: “ puoi portarlo nella stanza di Jared per favore?”
“ Cosa!?” esclamo sorpresa rivolgendo uno sguardo incredulo prima a lei e poi a Jared che appare alquanto innervosito.
“ No Michelle” dice deciso. Lei sorride e avvicinandosi a lui dice: “ e da quando in qua la mia presenza in camera tua non è gradita? Se non ricordo male l’ultima volta non eri così nervoso e distaccato con me, anzi tutt’altro.” 
“ Michelle che ci fai qui in casa mia e per giunta pronta a dettare leggi?” chiede seriamente Jared senza dar peso a quelle parole che sinceramente mi hanno fatta infervorare.
“ Sono qui per te, come sempre. Ho avuto una settimana libera e sapendo che tu hai appena finito il tour ho pensato di venirti a trovare..” si giustifica.
Jared alza un sopracciglio e poi scoppia a ridere, presentando una risata priva di allegria.
“ Michelle credo di conoscerti abbastanza bene e non mi hai convinto minimamente. Sei sempre venuta qui con un secondo fine, quindi mi dici come posso esserti utile questa volta ?”
Con un nuovo finto sorriso dice: “ beh mi hanno chiesto di fare un servizio fotografico qui a Los Angeles e mi chiedevo se mi potevi ospitare per questi giorni. Ti prometto che non combino niente e che non ti sarò di intralcio e poi se ti ricordi mi avevi promesso un colloquio con il tizio della EMI..” dice incrociando le braccia. “ Vedo che te ne sei dimenticato!”
“ Oh ehm cosa? Ehm no!..” dice Jared come se a quelle parole improvvisamente si fosse ricordato di una promessa perduta. Voglio fidarmi, dopotutto Jared ha dimostrato di amarmi più di prima quindi non c’è bisogno di essere gelosa, no? Quindi posso lasciarli soli a parlare di questioni normali..
Okay penso di farcela, per questo prendo la mia valigia e dico: “ okay io vi lascio soli così potrete parlare liberamente..”
Jared mi guarda allarmato pensando forse che io mi sia arrabbiata, ma il mio sorriso sincero lo fa rilassare. Vado in camera sua e sistemo le mie cose, oltre al fatto che sistemo anche me avendo ancora i capelli bagnati come i vestiti. Accidenti non credevo che fosse così ordinato! Per un attimo ho pensato di essere in camera di mio fratello ai tempi dell‘adolescenza.
Dopo aver sistemato i miei vestiti nell’armadio mi siedo sul letto respirando affondo. Non so perché, ma sento che qualcosa andrà storto e il fatto che il mio cuore abbia iniziato a battere senza nessuna ragione mi dimostra che forse ho ragione.
“ Accidenti..” dico sospirando. Ad un tratto la porta si apre celando la figura di Jared che subito si siede accanto a me.
“ Hai sistemato tutto?” mi chiede dandomi un bacio sulla guancia.
“ Sì” rispondo sorridendo e cercando di dimenticarmi del cuore impazzito “ Michelle dov’è?”
“ E’ appena uscita per degli incontri di lavoro..” mi risponde spostandomi una ciocca di capelli dal volto.
“ C’è qualcosa che non va?” mi chiede notando la mia preoccupazione, ma senza darmi il tempo di rispondere dice: “ senti per quanto riguarda Michelle non devi preoccuparti. È solo un’amica..”
Lo guardo accigliata.
“ Un’amica? Mmh sei sicuro che fosse un’amica quella gallina spennacchiata?” poi fingendomi dispiaciuta dico: “ ops scusa non volevo offenderla, la tua amica, intendo..”
“ Okay no, cioè non lo era fino a quando nella mia vita non sei tornata tu. Era una delle mie solite amichette. È inutile che ti spieghi che tipo di amica fosse..” dice guardandosi le mani.
Sorrido e mettendomi comoda dico: “ mi dispiace, ma ancora non ho capito di che tipo di amica si trattasse..”
Lui distoglie lo sguardo dalle sue mani che mostrano dita con unghie smaltate di nero e dice: “ vuoi che ti faccia un disegnino?”
Scoppio a ridere e dico: “ se sei bravo come mi hanno detto perché no”
Si avvicina al mio viso e dice: “ al momento non mi va di disegnare soprattutto se al mio fianco c’è uno schianto di donna come te..”
“ Se credi che io ceda con quattro lusinghe del cavolo ti sbagli..” dico cercando di essere convincente. Jared passa all’attacco cominciando a far scorrere le sue mani lungo la mia schiena trovando poi il passaggio al di sotto della maglietta, riuscendo così a toccare la mia pelle che al suo contatto mi fa rabbrividire. Cerco di non dare a vedere questo inizio di cedimento anche se è davvero difficile nasconderlo. Lui se ne accorge e sorridendomi malizioso comincia a baciarmi il collo.
“ Stai cedendo..” mi dice staccandosi per un attimo dalla mia pelle.
“ Cosa te lo fa pensare?” chiedo ritornando per un attimo lucida.
“ Ti sei rilassata e ho avvertito il tuo brivido..” dice con voce bassa e calda.
“ Non è vero! Non ho avuto nessun brivido!” esclamo ridendo mentre lui mi fa sdraiare.
“ Non mentirmi!” dice in tono autoritario mentre provvede a togliermi la maglia. Io continuo a ridere e nel frattempo sfilo via la sua.
“ Bello lo smalto..” dico notando di nuovo le sue mani intrecciate nelle mie. Lui sorride mentre distoglie lo sguardo dal mio corpo fissando i suoi occhi nei miei. Quei capelli da pazzoide che Hope ha soprannominato “ i capelli di From Yesterday”, li risaltano ancora di più.
“ Se vuoi dopo te lo presto..” dice.
“ Sì e magari mi insegni a metterlo visto che io non riesco mai a sistemarlo come si deve..”
“ Ci sto” sentenzia continuando a guardami “ ora però se non ti dispiace io ho altro da fare..”
“ Tipo trovare un modo per tirare il collo a quella gallina?” chiedo impedendogli di baciarmi.
“ Posso mandarla via, mi basta un tuo segnale e io parto in quarta..” dice restando ad un millimetro dalle mie labbra sfiorandole poi delicatamente con un dito.
Sorrido di nuovo e dico: “ no, può restare. Mi fido di te e poi non sono gelosa..”
“ Non sei gelosa?” ripete ridendo “ su questo ho un mucchio di cose da dire..”
“ Io non sono gelosa” dico liberandomi della sua presa e mettendomi a sedere. Lui mi guarda e ride.
“ E non c’è niente da ridere” dico seccamente “ io non sono gelosa di quella lì..”
Continua a guardarmi non convinto delle mie parole.
“ Ecco, forse solo un pochino” dico cedendo, ma poi scuoto la testa ed esclamo: “ no, io non sono gelosa!”
“ Se tu non sei gelosa, io sono gay e il ché mia cara non sussiste né in cielo né in terra..” dice terminando la frase con un mossa da vera, ehm, come dire..donna? O più semplicemente da diva?
Scoppio a ridere restando a guardarlo fare il cretino mezzo nudo. Credo che se non muoio adesso non morirò più e vivrò su questo pianeta per sempre.
“ Sei sicura che non ti dia fastidio?” dice ad un tratto.
“ Sicurissima” rispondo “ è solo una settimana, no? E poi a quanto pare ha un po’ di cosette da svolgere qui a Los Angeles quindi posso stare tranquilla..”
Lui sorride e dice: “ devo ammettere che forse hai ragione..”
“ Sul fatto che non sono gelosa?” chiedo avvicinandomi a lui.
“ Esatto..” dice.
Mi avvicino alle sue labbra mentre lui provvede a deglutire per l’improvviso cambiamento di scena. Ma proprio nel momento in cui dovrebbe scoppiare l’incendio sussurro: “ allora tu sei gay..”
Si ferma e mi fissa. Ad un tratto lo ritrovo su di me intento a farmi il solletico.
“ Basta!” esclamo, cercando di liberarmi dalla sua presa salda.
“ Allora rettifica la risposta..” dice continuando.
“ Eh?” esclamo smettendola di divincolarmi e puntando i miei occhi nei suoi.
“ Devi dire “ allora tu sei il gay più sexy presente sulla faccia della Terra”. Non era completa la tua affermazione..”
Lo guardo decisamente sconvolta e poi dico: “ e pazzo? L’aggettivo pazzo, posso usare anche quello?”
“ Pazzo era sottointeso” dice tornando ad un millimetro dalle mie labbra.
“ Ti amo pazzo gay..” dico accarezzandogli la guancia.
“ Anche io pazza gelosa..” dice sorridendo mentre accarezza la mia coscia tenuta ancora conficcata nei jeans che immediatamente provvede a sbottonare. Ma a quel punto il suo blackberry comincia a squillare impedendoci di proseguire.
Jared però continua a baciarmi cercando di evitare il suono proveniente dalle tasche dei suoi pantaloni neri.
“ Secondo me devi rispondere” dico “ metti che sia una telefonata importante?”
“ No, non lo è..” dice Jared sicuro che sia così.
“ E se fosse Shannon che deve dirti una cosa di vitale importanza?”
“ Shannon al momento credo sia occupato con Jackie quindi non c’è motivo che mi chiami..”
“ E se fosse tua madre?”
“ Mamma ormai ha fatto l’abitudine di presentarsi qui quando meno me l’aspetto. Se fosse lei a quest’ora non sarebbe il cellulare ma la porta a rompere le scatole..”
“ Comunque sia è meglio se rispondi..” dico decisa. Ma proprio nel momento in cui il blackberry è nelle sue mani cessa di suonare. Jared lo guarda e sul suo volto compare una smorfia.
“ Chi era?” chiedo incuriosita.
“ Michelle..” risponde “ ma a noi non ci interessa, no?”
Sorrido e annuisco.
Okay Steffy calmiamoci tanto Jared non ha risposto e comunque è qui con te, quindi tieni a freno la tua insana gelosia!
Jared nel frattempo spegne il cellulare e lo appoggia sul comodino come se fosse una sorta di reliquia. Forse devo essere gelosa anche di quell’aggeggio.
“ Adesso nessuno può disturbarci, altrimenti li ammazzo tutti” dicendo questo ritorna da me con l’aria più sexy che potesse avere. E a quel punto non c’è più nulla che possa disturbarci e allontanarci. Nemmeno Michelle, la gallina spennacchiata.

*****
“ Cosa?! Ma è da pazzi!”
“ Marianne stai urlando e non credo che ce ne sia bisogno, no?”
Fortuna che siamo in casa di Jackie. Se ci fossimo trovate in qualsiasi altro posto avrei cominciato a provare vergogna.
“ No mia cara Steffy! Tu sei scema e lo urlerò anche dalla cima dell‘Everest!”
“ No, cara! Io sono semplicemente una persona che per una volta ha messo da parte la sua gelosia cercando di comportarsi con maturità, invece che agire come una ragazza soffocante che ha paura delle donne che si avvicinano al suo ragazzo solo perché è super fico..”
“ Hai detto niente!” esclama. Poi riprende fiato e dice: “ okay mettiamo che io ti faccia i miei più sentiti complimenti per questo tuo comportamento e poi? Credi che la gelosia se ne va via tranquillamente? Cara Steffy non ci siamo! Quando Jared ti aveva chiesto se doveva cacciarla a pedate da casa tu non dovevi esitare a dire di sì! Sai questo a cosa porterà?”
“ Non porterà da nessuna parte. Sono passati tre giorni e ancora non sono esplosa..” rispondo cocciuta.
Marianne mi guarda incredula.
“ Ti conosco fin troppo bene Steffy..” dice puntandomi un dito contro “ e so che non sei tranquilla e questa tua ansia si trasformerà in paranoia e finirai con il crearti film che non esistono nella realtà!”
“ Ma io mi fido di Jared e so che non succederà nulla..” dico testarda.
Marianne ad un tratto mi sorride e dice: “ credi che questa qui se ne starà ancora buona buona in un angoletto della casa a pensare a quanto lavoro abbia da fare qui in città e a quando dovrà andare via? No cara!”
Alzo gli occhi al cielo ed esclamo: “ quanto sei pesante cazzo! Ci rendiamo conto che fra le due quella che deve essere più sull’attenti sono io e invece sei tu?”
“ Okay credo di aver un tantino esagerato con le mie preoccupazioni..”
“ Tranquilla” dico sorridendo “ tu sei l‘unica che riesce a capire i miei comportamenti, molto spesso prima della sottoscritta..”
“ Un giorno aprirò uno studio di psicologia e tu sarai la prima che ci metterà piede. Come paziente intendo..”
“ Con molto piacere!”
Entrambe scoppiamo a ridere e poco dopo veniamo raggiunte da Hope che ci fa un cenno di saluto con la mano presentando un sorriso mezzo triste e si dirige verso il tavolino di vetro accanto al divano dove prende il suo cellulare. Continuando a non parlare si avvicina alla porta con l’intento di ritornare in camera sua o in qualsiasi altra parte della casa lontana da noi. Io l’ho seguita con lo sguardo per tutto lo spostamento che ha fatto senza proferir parola e solo nel momento in cui sta per scomparire la chiamo.
“ Hope Giselle Norton” la richiamo in tono autoritario. Lei si blocca sulla soglia della porta dandomi le spalle e lentamente si gira, chiaramente scocciata.
“ Cosa c’è?” chiede innocentemente.
La fisso come fa Marianne, anche lei decisamente curiosa di sapere che cosa le sta passando per la testa.
“ Come mai ti sei chiusa in questo mutismo? Eppure non vedo Shannon nelle vicinanze..” rispondo. Lei sospira e avvicinandosi dice: “ in realtà è in giardino con Jackie..”
“ E perché sei triste?” le chiede Marianne.
“ Volete che sia sincera?”
“ No, dì pure una bugia, tanto non diremo niente alla zia..” dico suscitando un piccolo sorriso sulle sue labbra.
“ Okay d’accordo. Io sono un po’ triste perché vedendo Shannon con Jackie fare il tenero e baciarla, capisco che questo non potrà mai accadere fra me e Duncan..”
“ Duncan?” chiede sorpresa Marianne “ Cosa centra lui?”
Guarda entrambe e fissando in particolare Hope dice: “ mi sa che mi sono persa un passaggio..”
Proprio in quel momento la porta di casa si apre e i due piccioncini fanno la loro trionfale entrata pensando di essere soli. Infatti continuano a baciarsi con molta passionalità sotto lo sguardo disgustato di Hope. Lei nonostante la sua cotta per Duncan, non va molto d’accordo con l’amore e con tutte le forme di romanticismo esistenti al mondo. A volte mi chiedo se mia nipote disponga degli stessi sentimenti miei e degli altri esseri umani o se da piccola sia stata scambiata nella sua culla con un alieno identico.
Okay qui si rischia di assistere a destabilizzazioni mentali quindi con una piccola tosse io, Marianne e Hope intendiamo far presente che la casa non è disabitata. Jackie si stacca da Shannon completamente rossa in volto per l’imbarazzo seguito dallo stesso ragazzo che non sa come giustificarsi.
“ Non c’è bisogno che parliate” dico sorridendo “ semplicemente cercate di non provocare traumi. C’è una minorenne in casa.”
“ Zia il prossimo mese compio diciotto anni, non sono più una bambina” sbuffa Hope.
“ Per me resti piccola e lo resterai fino alla soglia dei trent’anni” dico spiccia.
“ La solita esagerata!” esclama Shannon ridacchiando precedendo le stesse parole di Hope che sorride anche lei.
In quel momento il campanello suona e subito Shannon apre la porta facendo entrare suo fratello. Jared sorride e si avvicina a me dandomi un bacio sulla guancia.
“ Ma guarda chi ci è venuto a trovare!” esclama Marianne fissandolo mentre tamburella le dita sul tavolino“ e Michelle, dove l’hai lasciata?”
“ Nel letto avvolta dalle lenzuola” risponde Jared sorridendo mentre stringe i miei fianchi.
Io lo guardo e scoppio a ridere. In un altro momento ci avrei creduto, gelosa come sono, ma conoscendolo non mi spavento né mi arrabbio.
“ Io vado in camera mia” dice Hope sconsolata.
“ Ehi io e te dobbiamo finire la nostra chiacchierata!” l’avverto.
“ Certo zia” dice mortifera “ ma non ora. Ciao Jared”
“ Ciao Hope!” esclama sorridendo Jared.
Lei sorride e dopo aver salutato Shannon e Jackie percorre le scale che la portano ai piani superiori.
“ Che cos’ha?” mi chiede Jared.
“ Intrighi d’amore” rispondo prontamente.
“ Scommetto che lei è la vittima”
“ Eh già”
“ Ehm noi usciamo, volete venire?” chiede in quel momento Jackie.
“ Io e Steffy abbiamo da fare” risponde Jared. Io lo guardo confusa e chiedo: “ cosa?”
“ E’ un mistero”
“ Io non voglio essere il terzo incomodo. Resto qui con Hope e magari mi vedo anche un bel film. Ho bisogno di rigenerarmi, Steffy mi fa lavorare troppo”
“ Ma non saresti nessun terzo incomodo!” esclama Shannon seguito da Jackie.
“ Tranquilli” dice Marianne “ avete fatto tanto per avvicinarvi, un po’ di intimità ve la meritate”
“ Sei davvero testarda” dice Jackie scuotendo la testa.
“ Beh allora noi andiamo” dice Shannon aprendo la porta “ buona serata gente!”
“ Anche a voi!” esclamo sorridendo. I due innamorati sorridono e chiudono la porta.
“ Beh voi? Ancora qui?” osserva Marianne.
“ Vuoi cacciarci per caso?” chiede Jared.
“ Forse sì..”
“ Mmh e perché?” le chiede con aria maliziosa “ che cosa devi fare tu qui sola soletta?”
Marianne lo osserva sbalordita e dice: “ e tu dove hai messo il cervello?”
“ E’ sempre qui nella mia testa dolce Marienny mia”
“ Jared quando te ne vai?” chiede Marianne scocciata da questo indagare di Jared.
“ Ho deciso di restare qui a torturarti” dice divertito Jared. Io guardo entrambi incuriosita.
“ A torturarmi?” chiede Marianne “ non so di cosa stai parlando..”
“ Eh Mary devi capire che a me non sfugge niente e che so tutto..”
“ Ma che stai dicendo?” gli chiedo mentre lui gira intorno a Marianne come se fosse un investigatore che ha appena trovato la soluzione del caso.
“ Amore tu non puoi capire” mi dice dolcemente “ è una questione che ancora non si, come dire.. Non si pubblica..”
Marianne è decisamente scioccata.
“ Mary c’è qualcosa che non mi hai detto per caso?” le chiedo ignorando gli atteggiamenti alla Perry Mason di Jared.
“ Io? No è tutto okay” risponde lei sinceramente “ non so cosa gli stia passando per la testa” dice indicando Jared.
“ E Victor? Ti dice niente?” prosegue lui.
“ Victor?” domanda Marianne confusa “ no, perché?”
“ Non eravate voi due quelli che ho visto questo pomeriggio passeggiare come una coppietta innamorata?”
“ Ma che stai dicendo? Sei cretino?” gli chiede “ si da il caso che Victor aveva bisogno di un consiglio e voleva parlarmi privatamente, tutto qui. Perché continui a fare quella faccia? È la verità, non c’è niente di particolare come sta pensando la tua piccola mente perversa” poi rivolgendosi a me dice: “ Steffy si può avere la tua approvazione di pestarlo a sangue?”
“ Prego” rispondo. Ad un tratto l’espressione di Jared alla “ io ti ho fregato e me ne vanto” scompare e guardandomi dice: “ cosa? Ma Steffy, mi hai tradito!”
Scoppio a ridere notando la sua faccia.
“ Okay allora niente sorpresa” dice.
“ No io voglio la sorpresa!” esclamo.
“ No!”
“ Dai Jay!” esclamo abbracciandolo “ prometto che non ti sarò più contro”
“ Non mi incanti”
Comincio ad accarezzargli il collo lasciandogli qualche bacio.
“ Steffy niente sorpresa! È inutile che continui. No basta, mi stai facendo il solletico. Steffy? No dai smettila!” esclama ridacchiando.
“ Io voglio la sorpresa!” esclamo.
“ Dai Jared accontentala sennò va avanti per ore e ore” dice Marianne.
“ Lo so” dice ridendo mentre mi abbraccia.
“ E comunque io e Victor non stiamo nascondendo niente. Io ho Ben a New York che mi aspetta e non lo tradirei mai”
“ Sì Jared credila” dico “ lei e Ben solo il singolare caso allergico ai tradimenti, quindi arrenditi, tra lei e Victor non c’è niente”
“ E io che volevo vedervi insieme” dice sconsolato Jared arrendendosi.
Marianne sorride.
“ No lui è un caro amico, io stessa non riuscirei a vederlo come fidanzato o marito per me”
“ Non sai che ti perdi” dice Jared.
“ Perché sei stato insieme?” chiedo scherzando.
“ No!” esclama ridendo “ è solo che Victor è un bravo ragazzo..”
Sorrido e dico: “ vedrai che alla fine troverà una brava figliola disposta a pigliarselo..”
“ Speriamo”
“ Beh che dici, mi fai vedere questa sorpresa?” gli chiedo poco dopo.
“ Okay” risponde “ allora andiamo”
Prendo la mia borsa e salutando Marianne vado via trascinata da Jared.
Quando arriviamo a casa mi fa chiudere gli occhi e quando apre la porta mi guida dentro e poco dopo mi sussurra: “ apri gli occhi”
Le luci sono soffuse e le candele rendono l’atmosfera ancora più intrigante e romantica. Resto per un attimo sorpresa e poi voltandomi verso Jared dico: “ che cosa hai in mente?”
Lui si china davanti a me ed estrae un cofanetto dalla tasta posteriore dei pantaloni.
Lo guarda e dice: “ credevo di averlo perso. Comunque ehm, ti anticipo che non sono bravo con queste cose..”
Sto.per.avere.un.infarto.
Si schiarisce la voce e dice: “ Steffy vuoi..”
Ma in quel momento le luci si accendono e Michelle fa la sua trionfale entrata esclamando: “ come mai eri al buio?”
Come al solito si rivolge esclusivamente a Jared, io per lei non esisto ed è meglio così, perché altrimenti sarebbero cavoli amari per lei.
“ Volevo giocare a nascondino..” risponde sarcasticamente Jared alzandosi. Sento la rabbia impossessarsi di me. Steffy stai calma!
Michelle sorride e avvicinandosi gli stampa un bacio sulla guancia. Io sono incapace di reagire e nonostante Jared continui a volerle dare una precisa spiegazione sul suo attuale stato sentimentale, lei non ci pensa minimamente ad ascoltarlo.
“ Ho una fame! Ordino una bella pizza” e dicendo questo prende il telefono.
“ Non pensavo che anche gli scheletri mangiassero..” dico a denti stretti.
“ Hai detto qualcosa Nora?” mi chiede.
“ Oh niente” rispondo innocentemente “ e poi il mio nome è Steffy”
“ Perdonami” dice sorridendo.
“ Figurati”
Si avvicina nuovamente a Jared come una gatta morta e dice: “ immagino che sarai stanco..”
“ Michelle piantala!” dice deciso Jared.
Innervosita mi allontano.
“ Steffy dove vai?”
“ Prego continuate, non vorrei di certo disturbarvi!” esclamo correndo di sopra e chiudendomi a chiave nella stanza di Jared che ormai è anche mia.
Ignoro le chiamate di Jared fuori nel corridoio e prendendo il mio mp3 adagiato sul comodino infilo le cuffie cercando di calmarmi con un po’ di musica.

*****

Non so quanto tempo sia passato e sinceramente non voglio saperlo. La rabbia ancora non si è placata, ma resta il fatto che non riesco a restare in questa stanza tranquillamente. Questa è la medesima volta che mi innervosisco per colpa di quella.. Okay meglio non dire che cos’è perché rischierei di essere poco ortodossa. Sto contando i minuti e le ore che la separano dalla partenza scoprendo che ci vorranno ancora altri quattro giorni.
Mi sdraio di nuovo sul letto immenso fissando il soffitto e pensando a cosa starà succedendo di là.
“ Quella ragazza!” sospiro “ finisce che diventerò un’assassina per colpa sua. La tortura cinese ci starebbe benissimo..”
Al solo pensiero di quella lì, mi alzo e mi metto a sedere sul letto incapace di trovare la forza per calmarmi. Voglio pensare a qualcosa che possa distrarmi eppure mi sembra impossibile trovare qualche altro pensiero che non sia Michelle.
Mentre faccio roteare gli occhi nella stanza mezza buia per colpa della notte che è scesa sulla città, vedo dal comodino un lembo di stoffa fare capolino scoprendo che si tratta di uno dei miei completi d’intimo, uno di quelli che mi ha regalato Jackie dicendo che sarei stata una bomba. Stupidaggini!
Mi alzo con l’intenzione di metterlo con più decenza nel cassetto, ma ad un tratto mi assale un’idea niente male.
Forse è giunto il momento di usare per la prima volta quel completo provando a testare se è vero che sarò sexy come dice Jackie.
Infondo Jared non ha colpe. Sono tre giorni che cerca di far capire a Michelle che lui sta con me e continua in tutti i modi a farglielo ficcare in testa, ma quella capra non demorde. E poi si rifiuta categoricamente di stare da solo con lei, nonostante Michelle cerchi di avvicinarsi in tutte le occasioni. Scommetto che per sfuggirle si sarà barricato nel suo piccolo studio. Sorrido al pensiero di trovarlo lì da solo e togliendomi gli jeans e la maglia indosso il completo coprendomi solo con una vestaglia nera. Sistemo meglio i capelli e senza fare rumore esco dalla stanza e a passi felpati scendo le enormi scale dirigendomi verso la camera dove troverò sicuramente Jared. Apro la porta di poco e come avevo pensato lo ritrovo vicino alla finestra aperta probabilmente intento a contemplare il cielo e le sue stelle. Lui è ignaro del fatto che io sia entrata nella sua stanza e continuando a guardarlo lo sento sussurrare: “ Steffy, Steffy, come devo fare con te? Io ti amo e non voglio vederti così nervosa. Non riesci a capire che non devi dar retta a Michelle e che voglio solo te ?”

I'm feelin sexy
I wanna hear you say my name boy
If you can reach me
You can feel my burning flame
 
Sorrido e senza farmi scoprire arrivo alle sue spalle e al suo orecchio sussurro: “ lo capisco. D’altronde come potresti resistere al mio fascino?”
Mentre appoggio le mie mani sul suo busto, lui si gira di scatto quasi spaventato, ma subito si lascia andare a uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
“ Ehi, finalmente ti sei decisa ad uscire dalla stanza” dice.
“ Eh sì. Diciamo che tutta questa rabbia ha cominciato ad andare via e che non mi andava di dormire” sussurro. In quel momento Jared si accorge del mio improvviso cambiamento d’abito, decisamente molto diverso da quello che utilizzo. Mi sento leggermente in imbarazzo soprattutto per i suoi occhi che continuano a cercare di fare una radiografia ben completa nonostante ci sia la vestaglia. Poco dopo deglutisce disarmato. Non pensavo di fargli quest’effetto; vorrei ridere ma rovinerei l’atmosfera decisamente particolare che si è venuta a creare.

Tonight i'll be your naughty girl
I'm callin all my girls
We're gonna turn this party out
I know you want my body


Sorridendo lo spingo sulla sedia e io mi siedo su di lui sbottonandogli la camicia.
“ Non ti ho mai visto in questa veste e la cosa mi piace e mi spaventa allo stesso tempo. Che fine ha fatto la timida Steffy?”
“ A volte anche una brava ragazza come me riesce a trasformarsi in una cattiva..”
“ Ammetto che vederti così mi sta mandando in fumo il cervello e mi fa eccitare..”
“ Era quello il mio intendo..” gli sussurro sorridendo togliendogli la camicia mentre lui mi slaccia il fiocco della vestaglia.
Ma proprio in quel momento la porta si apre e Michelle entra con in mano due tazze di the. Non commento i suoi abiti, o meglio, non posso utilizzare tanti aggettivi per descriverli visto che tutto lascia all’immaginazione. Anche lei come me a ricoprirla c’è solo una vestaglia avana aperta.
“ Ja..”
Non termina neanche il nome scioccata com’è nel vedermi lì in un certo atteggiamento che sicuramente non si aspettava visto che ogni volta che c’è lei i nervi mi assalgono e di intimità fra me e Jared non esiste.
Io mi allaccio subito il fiocco della vestaglia alzandomi, mentre Jared resta seduto abbastanza innervosito.
“ Oh ehm scusate” dice Michelle fingendo di dispiacersi mentre appoggia le tazze sul tavolo “ non pensavo di trovarti qui.. Steffy giusto?”
Annuisco più innervosita di Jared.
“ Ero venuta per farti un po’ di compagnia” dice ritornando sfacciata più di prima e rivolgendosi esclusivamente a Jared “ ma vedo che Steffy mi ha preceduta” mi guarda con aria di sfida e io comincio a contare mentalmente per evitare una sfuriata che porti in seguito alla trasfigurazione di quel visino scheletrico.
Jared non parla e io neanche, ma solo perché i nervi me lo stanno impedendo.
“ Okay io vado” dice ad un tratto Michelle scoccando uno sguardo ammaliante a Jared “ scusate ancora per avervi interrotto. Prego continuate pure” e dicendo questo chiude la porta. A quel punto Jared si alza e come se non fosse successo niente mi afferra il braccio facendomi ritornare nella posizione di prima.
“ Allora dicevamo?” mi chiede in un sussurro. Io lo guardo e sento che l’atmosfera iniziale si è venuta a rompere. Non sento più le stesse sensazioni di prima e in più il fatto stesso che il nervosismo continua ad albergare in me, incita a non far concludere niente di quello che avevo programmato.
“ Cosa dicevamo?” dico abbastanza furiosa “ dicevamo un bel niente Jared”
Scostandomi mi alzo e avvicinandomi alla porta dico solo: “ buonanotte!”
La apro e mi perdo dentro il buio del corridoio.





Mmh.. che ne pensate?
Beh di solito queste nasty girl ( Michelle U.U) creano sempre un po’ di casino. Il cataclisma, se così si può chiamare, avverrà nel prossimo capitolo, quindi preparatevi, al momento vi ho dato solo un assaggio.
Penso di aver sparato fin troppe cavolate, per questo dico: ci vediamo alla parte seconda muahahahah!!!
Ciao ^^!!













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Capitolo 17
*** La gelosia, che brutta cosa! Parte due ***


Mie adorate fanciulle, eccomi qui con un nuovo capitolo :)
Visto? Sono stata molto veloce questa volta, non potevo lasciarvi così senza la parte seconda :)!
Beh devo ammettere che forse mi ammazzarete, ma questo lo lascio decidere a voi.
Buona lettura giovincelle :)!!


La gelosia, che brutta cosa! Parte due
Entro in cucina già irritata, innervosita e alquanto di malumore e c’è da dire che sono solo le otto del mattino. Pensavo di non trovare nessuno in giro per casa ma mi sbaglio, poiché dalla cucina sento provenire dei rumori ed entrando vedo che Michelle è ai fornelli e a giudicare dall’odore che sento nell’aria nonostante sappia di bruciato capisco che si tratti di frittelle. Ma che le passa per la testa? Anche le copie di Paris Hilton cucinano? E i cagnolini, dove li mettono?
Prima che possa accorgersi nella mia presenza la squadro per bene e vedo che a differenza mia, l’intimo succinto ce l’ha ancora addosso. Cosa si aspettava? Una visita notturna in camera sua da parte di Jared una volta che io e lui non avevamo concluso nulla? Purtroppo per lei non è andata così, perché Jared è in camera nostra addormentato. O si aspetta che questo possa accadere ora, alle prime luci di una giornata che prevedo lunga quanto la sua altezza?
Okay devo calmarmi altrimenti rischio di partire già con il piede sbagliato e non mi va di farlo. Ho bisogno di sfogarmi, ma Marianne non è qui con me, quindi devo resistere.
Ce la posso fare..
Devo farcela per forza.
“ Tesoro ti sei già alzato? Beh meglio, così almeno potremo mangiare insieme senza Nora, Stanny o come diavolo si chiama la tua amichetta..”
“ Steffy, la sua amichetta si chiama Steffy, Michelle. Vedo che nonostante siano passati diversi giorni dalla tua tanto gradita presenza qui in casa, non sei riuscita ad imparare il mio nome. Se non sei riuscita in questo non oso pensare come fai con il tuo lavoro. Soffri per caso di qualche strana malattia?”
Sorrido beffarda e comincio a provare un nuovo sentimento decisamente più positivo di quelli con cui mi sono alzata. In me, infatti, cresce una grande soddisfazione nell’averla colpita e affondata. Dio come sto godendo! Ma forse la mia goduria è solo una maschera che vuole nascondere la mia profonda paura che tutto possa andare distrutto per colpa di una sfacciata convinta che possa ottenere tutto ciò che vuole senza fermarsi a pensare se queste sue azioni abbiano davvero senso. Spegne la fiammella sotto la pentola e sbuffando si volta verso di me, pronta sicuramente per una delle sue risposte acide.
“ A dire la verità soffro di una malattia che chiamerei Steffynide..”
“ E in cosa consisterebbe?” le chiedo fingendomi particolarmente interessata.
“ Consiste nell’avere una sorta di repulsione e attrito nei confronti di una sfacciata che crede di aver conquistato il mondo solo perché è entrata nelle grazie di Jared..”
“ Ero convinta fin da principio che tu non sapessi parlare, ma devo ammettere che mi hai meravigliata!” esclamo sorpresa “ ammirevole la tua capacità nel sapere utilizzare anche dei vocaboli che di solito Paris Hilton evita perché non sa il significato e che si allontanano parecchio da vocaboli come rimmel, rossetto e reggicalze.” le dico appoggiandomi con la schiena al tavolo incrociando le braccia.
“ Continua pure a criticare quanto vuoi Steffy, ma ricordati che tu avrai anche ottenuto il suo cuore, ma non essere sicura di averlo cotto a puntino come credi. Lui potrebbe anche cedere.” mi dice sorridendo beffarda e avvicinandosi “ d’altronde tu sei così sciapita, così grassa e così mora che non credo resisterai ancora, visto che non rientri nei gusti di Jared. Anzi mi meraviglio come possa avere a che fare con te..”
“ Attenta signorina.” dico con calma apparente “ queste parole potrebbero costarti un abbonamento dal medico per tutto il resto della tua vita. Devi sapere gallina spennacchiata che non sei altro, che io e Jared ci siamo amati dall’età di diciotto anni e vedo che nonostante siano passati molti anni è bastato un solo sguardo fra di noi per far tornare tutto come prima. Non essere sicura di quello che dici, brutto cadavere ambulante preso dal video Thriller di Michael Jackson. Schiaffati in quel minuscolo cervello che ti ritrovi per finta nella testa, che l’amore vero trionfa sempre.. Anche quando ci sono persone come te di mezzo..” termino cercando di avere ancora il controllo sulla mia voce, persa a metà strada però.
Lei sembra non essere stata scalfita minimamente dalle mie parole e sorridendo gira intorno a me e dice: “ quanta indignazione nei miei confronti! Eppure ti devo ricordare una cosa, mia cara. In amore e in guerra tutto è lecito..”
Mi giro verso di lei e dico: “ tu parli di guerra, ma non di amore. Quello è un sentimento che non ti sfiorerà mai nemmeno per sbaglio. Sei accecata troppo dalla tuo narcisismo e dalla tua ambizione per poterlo vedere e toccare”
“ Dici?” mi chiede rigidamente. Forse l’ho colpita più del dovuto. Meglio così.
“ Bisogna essere forti per amare e invece tu sei così debole, così facile, che nessuno si avvicinerà mai a te con l’intenzione di andare oltre ad una semplice nottata di sesso sfrenato come immagino facevi con Jared e con chi che sia. Devi ricorrere sempre all‘inganno, accontentati delle semplice seduzione. Quella è l‘arte in cui nessuno ti può dire niente e alla quale credo proprio che sei condannata.” concludo soddisfatta.
Michelle si innervosisce, e non solo lo riesco a vedere ma anche a percepire.
Mai e dico mai sfidare Steffy Norton, figlia di un super poliziotto con una lingua lunga quanto la circonferenza del globo terrestre e con un coraggio da far paura persino ai leoni. Adesso so da chi ho preso.
“ Insulta pure quanto vuoi piccola insolente. Insulta pure quanto vuoi, avanti! Tanto primo o poi Jared tornerà ad essere mio e questa volta per molto tempo..”
Questa volta sono io ad irrigidirmi, perché il luccichio sinistro dei suoi occhi mi fanno paura. Sorride soddisfatta mentre prende la pentola e mette le frittelle in un piatto.
“ Come hai detto prima, il suo cuore appartiene a me quindi sono spiacente ma devi fartene una ragione.” dico guardandola per l’ultima volta prima di ritornare in camera.
“ Il suo cuore no” dice in quel momento con l’aria più cattiva “ ma le sue labbra sì..”
Okay temo di aver capito male.
Mi blocco decisamente confusa tornando vicino al tavolo dove ci sono le frittelle mentre lei mi guarda e dice: “ non te l’ha detto Jared?”
Si avvicina a me sorridendo.
Io invece temo di aver perso tutta l’aria che fino a poco tempo fa era nei miei polmoni.
“ Non è possibile..” dico quasi senza un filo di voce.
“ Te l’ha tenuto nascosto? È successo ieri sera, sai? Quando tu sei andata via dalla stanza e hai preso la direzione del letto come una brava bambina.” dice “ forse sta cominciando a stancarsi di te. Forse la sua piccola fidanzatina non le interessa più..”
Il cuore perde colpi precipitosamente tanto che sento di svenire da lì a pochi secondi, ma la rabbia, quella comincia a prendere il sopravvento su di me, quel sentimento che avevo cercato di reprimere per troppo tempo cerca di farsi avanti.
“ Tu lo perderai Steffy” mi ricorda in quell’attimo “ tu hai già perso. Non hai visto con che occhi mi guarda?”
“ E allora che ti guardi bene, perché così vedrà che sei solo un fantasma del passato!” esclamo reprimendo la rabbia ormai traboccante.
Ma proprio in quel  momento Jared si presenta sulla soglia della stanza con un gran sorriso rivolto a tutte e due e dice: “ buongiorno!”
Io lo guardo e dico: “ buongiorno amore, frittelle?” e gliene tiro addosso alcune che colpiscono il suo petto e poi cadono a terra, mentre io mi allontano dalla stanza salendo le scale per chiudermi a chiave nella stanza da letto.
“ Sono una stupida ingenua! Ecco cosa sono!”
Do un calcio alla porta e togliendomi il pigiama mi sistemo decisa ad uscire da questa casa.
In quel momento sento una voce fuori dal corridoio e poi una mano potente bussare alla porta.
“ Apri Steffy Norton! Lo so che ti sei barricata lì dentro e non intendo minimamente lasciarti lì con la tua stupidaggine. Esci fuori immediatamente e questo non è un semplice invito.. È una minaccia” urla Jared.
“ Hai capito?” continua “ apri questa dannata porta prima che la sfondi con un calcio e venga lì con le intenzioni più cattive di questo mondo”
Sospiro e calmandomi la apro a poco a poco. Quando mi vede il suo aspetto minaccioso continua ad esserci.
“ Allora? Spiegami che ti è preso e che cos’è questa tua voglia di scappare.”
“ Uno: queste sceneggiate risparmiatele perché non siamo su un set cinematografico dove tu non sei il protagonista. E due: non ti permetto di utilizzare questo tono con me. Non sono tua sorella e fra poco non sarò nemmeno la tua ragazza..”
“ Eh?” esclama scioccato. Mi fissa e poco dopo balbetta: “ che, che stai dicendo Steffy?”
“ Davvero non sai niente? E il bacio?”
“ Il bacio?” ripete “ Steffy che cosa stai dicendo?”
“ Tu e Michelle ieri sera vi siete baciati, poco dopo che io sono andata via dal tuo studio..” dico cercando di frenare la rabbia.
Jared a quel punto sorride e dice: “ questa è bella. E chi te l’avrebbe raccontato? Michelle?”
“ E chi sennò?”
“ E tu le hai creduto?”
“ Beh io sono andata via e tu sei rimasto solo. Michelle era appena uscita dalla stanza e non c’è ragione di credere che se ne sia andata a letto come una brava ragazza imbarazzata per aver interrotto una coppietta sul più bello..” spiego come se di fronte a me ci fosse un bambino e non un uomo di trentacinque anni.
“ Mi deludi Steffy. Credevo che avessi più fiducia in me..” dice in tono serio “ credevo che i miei discorsi ti avessero fatto capire che io ti amo più della mia stessa vita e invece non è stato così..”
E a quel punto va via.
“ Jared aspetta!” esclamo ma lui si chiude alle spalle la porta dello studio.
“ Fanculo!” esclamo a bassa voce dando un pugno sulla porta.

*****
“ Basta Steffy, smettila di piangere tanto non è crollato il mondo. È solo un piccolo incidente. Vedrai che fra poco mio fratello viene qui e vi chiarirete” mi dice Shannon sorridendo passandomi un fazzoletto, l’ennesimo per la precisione.
“ Sì, Shan ha ragione” dice Tomo sedendosi vicino a me “ stai tranquilla.”
“ Se vuoi noi possiamo darti man forte per massacrare miss cretinetta ed eliminarla per sempre dalla faccia del Terra” dice Matt cercando di farmi sorridere.
“ Ehi no violence, Matt!” esclama Tomo saggiamente “ con quella non si ottiene niente.”
Poco dopo mi guarda attentamente e dice: “ allora con quale arma vuoi distruggerla? Nel mio arsenale c’è un bazooka fresco fresco appena arrivato dal Vietnam”
Sorrido fra le lacrime che prontamente asciugo.
“ E tu eri quello della non violenza, eh Tomo?” dice Matt portandosi una mano sulla fronte.
“ Beh ho fatto una piccola eccezione per Steffy, bisogna aiutarla no?” dice Tomo sorridendomi. Io cerco di farlo ma credo che sia uscita fuori una smorfia. Al momento qui con me vorrei che ci fosse Jared. Ho fatto male a non ascoltarlo e a non fidarmi di lui.
“ Sono stata una sciocca a sentire le parole di quella sgualdrina” dico ritornando con voce normale, lontana dalle lacrime.
“ Eh brutta bestia la gelosia” dice Shannon abbracciandomi “ e te lo dice uno che ci ha combattuto fino a poco tempo fa. Quando si è gelosi è così; si cerca di non dar peso a nulla, ma al primo allarme anche se falso si hanno queste conseguenze. Non devi aver paura, tanto Jared quando vuole sa capire certe cose e sapendo che tu sei gelosa, avrà sicuramente capito perché hai reagito così. Posso sapere perché Michelle è ancora da voi e perché c’è?”
“ Michelle si è presentata a casa per delle sue cavolate lavorative e ha chiesto a Jared se poteva stare..” comincio, ma Shannon mi ferma e dice: “ fin qui ci sono e il dopo che non mi è chiaro. Perché mio fratello l’ha fatta stare?”
“ Ecco, in realtà sono stata io che l’ho voluta far restare..”
A quel punto i ragazzi cominciano a guardarmi con occhi assassini.
“ Cosa?!” esclama Shannon “ questa è buona! Ma in quel momento quale santo ti ha tolto i lumi della ragione?”
“ Pensavo che in questo modo avrei dimostrato di non essere gelosa e di non essere così attaccata al collo di Jared. Non volevo dimostrarmi così bambina..” dico.
“ Beh è logico il tuo comportamento, ma non fino in fondo, perché non hai fatto i conti con il vero lato oscuro della gelosia..” dice Tomo.
“ Su basta farla pressione” dice in quel momento Matt “ non fatele ricordare quello che poteva fare in caso contrario.”
In quel momento il campanello suona e in casa di Shannon entra Marianne, mi precipito da lei che mi abbraccia e dice: “ calma tesoro, non è successo niente che non si può sistemare, su smettila di piangere ed essere triste, non è morto nessuno..”
Mi calmo e lei asciugandomi le lacrime dice: “ va meglio ora?”
Annuisco e cerco di rilassarmi grazie alla presenza di tutta questa gente che è intorno a me, i buoni amici che non si allontanano da me nemmeno per un secondo continuando a chiedermi se va tutto bene o meno.
“ Allora è vero che partite oggi pomeriggio?” chiedo dopo un po’ a Marianne.
“ Sì Steffy. Le clienti più insopportabili e quelle che più sganciano soldi, mi hanno telefonato dicendo che hanno bisogno di noi. Naturalmente tu resti qui” risponde sorridendo.
“ Sì ma io ho ancora bisogno della tua presenza fisica, non solo telefonica..” dico lamentandomi. Marianne si mette di fronte a me e dice: “ ascolta bene quello che ti sto per dire. Ora fai un bel respiro, alzati e vai da lui, va da Jared. Anche lui sa di aver sbagliato andandosene senza dare modo di avere un chiarimento, sia da parte sua che da parte tua. Sono sicura che in questo momento lui ha bisogno di te come tu hai bisogno di lui. Tu sei sempre la solita pessimista e credi già che lui non voglia più vederti o si è talmente arrabbiato con te da non volerti più ascoltare e invece sbagli.”
Io la osservo attentamente mentre lei mi accarezza la guancia e dice: “ chi ama Jared più di se stesso? Rispondimi.”
“ Me” dico un po’ imbarazzata.
“ E chi ha cercato di riconquistare in qualsiasi modo possibile e immaginabile, ricorrendo anche alla sua scemenza?”
“ Me” ripeto questa volta sorridendo, ricordandomi della sua sparata in spiaggia, dove aveva interpretato il finto fidanzato soffocante.
“  E chi sta aspettando in questo momento per parlare e fare pace?”
“ Me.” dico più sicura e con meno paura. Mi alzo e dandole un bacio sulla guancia dico: “ hai ragione, devo andare da lui. Grazie ragazzi! Ah Mary ci vediamo fra poco per i saluti.”
“ Sì, sì ora vai, che aspetti?” mi dice sorridendo. Mi allontano e aprendo la porta di casa esco fuori e correndo mi dirigo verso la casa di Jared sicura che lui è ancora lì.
In un baleno arrivo davanti al portone e lo apro con il cuore che nonostante si sia rilassato continua a battere più forte del dovuto.
La casa sembra vuota mentre io continuo a cercarlo nelle varie camere convincendo ad ogni passo che sia uscito anche lui. Invece proprio in quel momento sento delle voce provenire dal salottino vicino alla veranda.
“ Senti Michelle questo non è un comportamento normale, la devi finire!” sento dire a Jared.
Io rimango nascosta vedendo la scena da un angolino. Michelle continua ad avvicinarsi a lui con l’aria della solita gatta morta.
“ Ma smettila di pensare a quella, lei non centra niente con te. Non è il tuo tipo e poi guarda come si è comportata con te. Non ha un minimo di rispetto non ti pare? Non crede in te e nella tua fiducia, crede che tu sia sempre il solito farfallone. Se fossi stata in Steffy non avrei reagito come ha fatto lei, bensì avrei parlato con calma e mi sarei gettata al tuo collo come io stessa sto facendo adesso..”
E poco dopo le sue ossute braccia si avvinghiano al collo di Jared che sembra destabilizzarsi.
“ No Michelle, smettila”
“ Non farmi credere che i miei baci non ti piacciono. Steffy non fa per te, lei non ti appartiene come tu credi. Lo pensi ancora?”
“ Io..io..non lo so” sussurra in quel momento Jared cominciando a sciogliersi al contatto con quella serpe. E proprio in quel momento Michelle sorride e posa le sue labbra su quelle che appartengono al mio ragazzo.
Il mio cuore cessa di battere e sento che tutta un gran giramento di testa dovuta all’assenza di ossigeno. Senza fare rumore scappo via con le lacrime agli occhi e durante il percorso che mi conduce a casa di Jackie continuo a scontrarmi con i passanti poiché sono presa da un pianto che a stento riesco a trattenere.
Nella mia mente continua a ronzare la voce di Jared che afferma la sua indecisione sull’amore che prova per me. È stato questo che ha mandato a pezzi in quell’istante il mio cuore. Continuo a ripetermi che sono stata una stupida a fidarmi di nuovo di lui. Jared Leto ha nuovamente giocato con i miei sentimenti e io cosa ho fatto? Ho ceduto, come una cretina mandando a puttane il giuramento che mi ero fatta molto tempo fa.
“ Ehi Steffy che cosa è successo?”
La voce di Marianne è spaventata mentre apre la porta e mi lascia entrare.
“ Parto con voi! Non mi interessa nulla di nulla”
“ Ma..? Cosa?” esclama Jackie seguita da Victor.
“ Jared Leto è un gran bastardo e stronzo. Non voglio vederlo mai più!” urlo cercando di liberarmi di tutta la rabbia e la tristezza che posseggo mentre Marianne mi abbraccia forte.

**** 
Appena il bacio cominciò a farsi più passionale, Jared ritornò in sé quasi spaventato nel vedere ciò che stava accadendo e che sarebbe continuato se lui avesse voluto. Si spostò da Michelle con disgusto e maledicendosi per il gesto che stava compiendo. Per un minuto aveva pensato e immaginato che quelle fossero le labbra di Steffy e non di Michelle.
In quel momento la rabbia si fece spazio dentro di lui. Ancora una volta aveva dato prova a se stesso di essere un coglione paradossale e ringraziò per un attimo il cielo che in casa non ci fosse Steffy, perché così sarebbe stato come rivivere il passato. Spostò in malo modo la ragazza che ricominciò a strusciarsi contro i suoi pettorali castamente coperti da una maglietta e sussurrò: “ Steffy..”
“ Ancora lei?”
A quelle parole, sentì dentro di sé una gran furia, capace di creare un enorme uragano che avrebbe distrutto non solo quella infame, ma anche l’intero mondo trascinando con sé tutto il male che in quel momento aveva provocato alla sua donna anche se, secondo lui, Steffy non sapeva nulla. Ma Jared non poteva sapere che la donna della sua vita aveva visto e sentito abbastanza da ridursi ad uno straccio e andare via per sempre da Los Angeles.
“ Tu non sei Steffy cazzo! E non lo sarai mai. Tu non puoi sostituirla, né pretendere che io possa essere tuo. Io sono soltanto di Steffy .. E della morte..”
In quel momento l’unica cosa che voleva era andare da Jackie dove sapeva che ci sarebbe stata Steffy. Ne era certo.
“ Aspetta dove stai andando?” chiese Michelle duramente colpita dalle parole dell’unica persona che, nonostante il loro rapporto da scopa amici, era arrivata ad amare davvero. Aveva quasi le lacrime agli occhi, ma Jared prese la giacca e voltandosi verso di lei la guardò con disgusto e disse: “ vado da lei, sono sicuro che è da Jackie. Quando torno non voglio vedere niente di te, né i tuoi vestiti, né le tue sfilate in intimo per attirare la mia attenzione, né il tuo ridicolo atteggiamento, né sentire la tua voce, ma soprattutto non voglio vedere te. Sparisci!” e detto questo uscì di corsa sbattendosi con forza la porta alle spalle.
Cominciò a correre per le strade evitando per un soffio di travolgere con la sua velocità due vecchiette che passavano in quel momento ottenendo solamente delle lamentele. Ma in quel momento la sua testa era concentrata sulla spiegazione da dare a Steffy, perché anche se non l’aveva visto, ciò non significava dimenticare tutto e trascorrere la loro vita liscia come l’olio. Si sentiva in obbligo di dirglielo poiché fra lui e Steffy non ci dovevano essere segreti, soprattutto da parte sua.
Quando bussò alla porta pensò per un istante di ritrovarsi davanti Steffy, ma ad aprire fu Jackie seguita da Victor. Appena lo vide il suo volto si contrasse nella rabbia più assoluta.
“ E’ qui Steffy?” chiese Jared.
“ No” fu la risposta secca della donna.
“ Come sarebbe no?” continuò Jared sconvolto.
“ No Jared, No. Come devo dirtelo?” esclamò arrabbiata Jackie.
“ Si può sapere che diavolo ti è preso?” chiese Jared scrutandola.
“ Sei un bastardo, ecco cosa mi è preso. Mi è preso che ti ucciderei se avessi coraggio!”
Jared la osservò confuso e senza parlare. Passò invece lo sguardo sul suo amico come in cerca di un aiuto.
“ Amico questa volta non posso aiutarti. L’hai fatta grossa quanto le piramidi che ci sono in Egitto.” disse Victor.
Jared guardò i volti di entrambi senza capire, o per meglio dire, senza cercare di capire quella verità orribile che si stava facendo spazio nella sua mente.
“ Che cazzo sono tutti questi misteri? Mi spiegate un attimo?” sbraitò il marziano in quell’attimo di silenzio.
“ Steffy è andata via, per colpa tua!” esclamò Jackie più arrabbiata di prima.
“ Via?” ripeté terrorizzato Jared. Forse quel brutto presentimento che aveva dentro di sé stava per prendere forma, anche se lui si augurava di No.
“ Sì Jared” disse calmo Victor “ perché ha sentito la tua conversazione con Michelle e ti ha visto mentre la baciavi” ma improvvisamente il suo tono calmo divenne più forte e disse: “ si può sapere cosa diavolo ti è passato per quel cervello bacato che ti ritrovi?”
A quelle parole il cuore di Jared si bloccò e rischiò di cadere colto come fu dal panico.
“ Non è possibile..” disse con un filo di voce.
“ E invece è così!” esclamò Jackie “ sei felice? Ti senti realizzato? Soddisfatto di aver per la seconda volta spezzato il cuore di quella che dicevi tanto fosse la tua donna? Non sei cambiato per niente!”
Il senso di vomito si impadronì del suo stomaco. Jared non riusciva ancora a realizzare quanto accaduto, o forse non voleva capirlo.
“ Rispondi cazzo!” esclamò Jackie.
“ Sono stato un completo idiota” fu la risposta di Jared.
“ Solo?” continuò la donna“ io direi che sei stato uno stronzo. Ecco cosa sei stato!”
 “ Dov’è ora?” chiese guardando disperatamente Jackie e Victor.
La prima gli lanciò un’ultima occhiata di disgusto ed entrò in casa mentre il secondo si avvicinò al suo migliore amico e disse: “ è tornata a New York con Hope e Marianne. Il suo aereo è appena decollato.”
“ Devo andare da lei, subito” disse Jared voltandosi per dirigersi all’aeroporto.
“ Aspetta!” lo fermò Victor “ ti accompagno, non puoi andare solo, agitato come sei”
Così i due si diressero all’aeroporto per prendere il primo volo disponibile a quell’ora per andare a New York.
Forse non tutto era perduto.
Jared continuò ad augurarselo.





( Mmmmmh credo che sì, mi ammazzerete)
Ta ta ta pubblicità [ version Baz mode on]
Se la diarrea ti sorprende, cambiati!
Marco ha detto no al colesterolo, ma è morto lo stesso!
Vuoi avere sempre ascelle profumate, lavati!
Hai sempre quel fastidioso mal di gola e quel raffreddore non vuole più saperne di andare via? Muori.
No a parte gli scherzi di Baz volevo fare pubblicità per  FORTIS EST UT MORS DILECTIO. Su su più siete più fate contente me e la mia love Fra3!!!!!!

E poi per chi non avesse avuto l'opportunità di leggerla, me medesima ha cominciato la stesura di una nuova storia di nome THE MISSION- J.L. & L.B. Ho cominciato questo nuovo esperimento poichè questa storia  mie care sta giungendo al termine. MANCANO SOLO DUE CAPITOLI DI CUI UNO, CIOE' IL SUCCESSIVO E' L'ULTIMO, E IL SECONDO E' L'EPILOGO!
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate sia di questo capitolo che della storia nuova che ho cominciato, poichè ho bisogno di sapere se può andare avanti o cancellarla. Non siete obbligate però mi fareste contenta ^^!!
E perchè no?
Forse Fra non se l'aspetta e quindi le faccio una sorpresa muahahahahah!!
Domanda: Chi è colui che ha interpreto il ruolo di Edwad mani di forbici? Pubblico: Johnny Depp!
D.: Chi interpreta il ruolo del mitico Capitano Jack Sparrow? P.: Johnny Depp!
Bene la mia carissima socia sta scrivendo una storia su di lui, davvero davvero bella *______*!! Se siete delle pazze scatenate di Johnny Depp, vi invito a passare dalla mia love per leggere la sua storia!! Su su su su su cosa aspettate???????????? Tanto la conoscete no??? Per chi avesse letto 
FORTIS EST UT MORS DILECTIO intendo, quindi perchè non passare anche da lì???? La storia si chiama SOCI IN AFFARI!!
Io ve l'ho detto, ora sta a voi scegliere muahahahhahaha!!
Oooooooooooooooookay io ho temporeggiato per evitare la morte per mano vostra. Quindi ora scappo prima di essere uccisa muahahahhaha xD!!!
Un bacio
Vals :)

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Capitolo 18
*** Una su un milione.. ***


Hola ragazze ^^!!
Eccomi al penultimo appuntamento con questa cosetta che in teoria dovrebbe chiamarsi storia, ma che in pratica mi sembra uno sclero di quelli che solo io posso fare -.-"
Prima cosa mi scuso per il leggero ritardo ma sto avendo un mucchio di interrogazioni che non solo mi hanno fatto interrompere la stesura di questo capitolo per non so quante volte, ma mi privano di un attimo di pace. Attualmente infatti ho un paio di giovani materie del ca...no (?) che mi aspettano, ma non potevo non pubblicare, non ora che mi è ritornato il pc muahahah!!
Okay torniamo alla storia che forse è meglio o peggio, non lo so decidete voi. Spero che non risulti noioso come capitolo o nel peggiore dei casi da " tagliatura delle vene"...
Vi lascio dicendo che la colonna sonora di tutta la storia è stata e resterà " Una su un milione" di Alex Britti.
Detto questo, buona lettura :)


 Una su un milione..
“ Senti va a casa. È inutile che resti qui con questa faccia, non sopporto vederti così”
Marianne si avvicina a me che continuo a restare seduta sulla sedia vicina alla cassa a fissare la porta del negozio. Le parole di Marianne entrano da un orecchio ed escono dall’altro come se fossero vento.
“ No, voglio restare qui” dico con voce mortifera mentre mi asciugo una lacrima che involontariamente è uscita dal mio occhio destro. Non ho il coraggio di vedermi allo specchio perché so già di essere un cadavere vivente con due occhi da far paura persino ad un panda. Questa notte non ho dormito per niente perché ero un tantino occupata a piangere e ora mi sento talmente stanca e vuota che rischio di chiudere gli occhi e cadere in un sonno profondo qui sul banco dove una ragazza proprio in questo momento ha appoggiato i suoi acquisti seguita da un ragazzo che le si avvicina sfiorandole teneramente con le labbra la guancia.
Eh l’amore..
A mio parere è una forma di amnesia quando una ragazza dimentica che ci sono altri 20 miliardi di ragazzi nel mondo.
E poi cosa esiste a fare?
Per portare ferite lì dove non si vorrebbe essere toccati. Ma perché poi deve farlo? Perché è sadico!
Nonostante cerchi di non pensare a quel dannato lui, egli continua a restare intrappolato nella mia mente, come una preda che accidentalmente resta intrappolata nella ragnatela di un ragno. È difficile che essa possa andare via senza essere ammazzata, così come Jared non riuscirà mai ad andare via del tutto dalla mia ragnatela. Non passa un solo istante dall’evitare di pensare a quel volto e a quel modo di fare che mi fa impazzire. Ma perché deve essere così?
Perché io lo amo ancora, cazzo!
Ma lui ha tradito la mia fiducia e non posso passarci sopra ancora una volta.
“ Quanto le devo?”
In quel momento la voce della donna mi riporta bruscamente alla realtà e dopo aver sistemato le tre maglie nella busta e fatto il conto dico: “ sono duecento dollari.”
Le faccio un sorriso che mi costa una fortuna inimmaginabile mentre le porgo gli acquisti.
Quando i due vanno via ritorno con occhi spenti a guardare l’esterno della vetrina. Guardando la strada non mi ero mai accorta come adesso, delle tante coppiette sdolcinate che possano esistere qui a New York ed proprio realizzando questo pensiero che ufficialmente io le odio profondamente, perché riescono a farmi tornare alla mente tutto quello che ho vissuto di magico in queste settimane con l’uomo di cui mi fidavo ciecamente.
Quelle coppiette sono felici. Io ho smesso di esserlo da ieri. Perché devo soffrire?
Perchè loro si possono amare mentre io ho una tortura nel cuore?
Perché loro possono camminare in giro per la città e sbaciucchiarsi a più non posso e invece io devo restare qui a pensare ad un miserabile che mi ha nuovamente ferita?
Perchè loro si sono ritrovati e io pensavo di averlo fatto e invece mi sono illusa?
Perché quel miserabile è così miserabile?
L’errore più grande che si commette a mio parere è quello di credere che una persona che si è comportata male in passato cambierà quando ritorna dalla persona persa tempo addietro e invece il ragionamento è sbagliato perchè si comporterà esattamente allo stesso modo. Le conseguenze sono già presenti all’origine delle cose, ma le si vogliono ignorare volutamente perché si è innamorati e si cerca in tutti i modi di pensare che quell’atteggiamento sbagliato è stato solo una debolezza di quel momento e invece non è così.
In quel momento Hope si avvicina a me con un giornale e dice: “ guarda che bel ragazzo che è Jesse McCartney! Lui sì che è l’uomo perfetto!”
È da quando siamo tornate qui che cerca di farmi distrarre e la ringrazio profondamente per tutti gli sforzi che sta facendo e che purtroppo non portano a nessun risultato positivo. Guardo il giornale e fisso il ragazzo biondo che mi indica con la mano.
“ Sì niente male, ma ricordarti che nella vita non esiste l’uomo perfetto e neanche la donna perfetta. Esistono solo uomini e donne imperfetti capaci di perfezionarsi e completarsi l'uno con l'altro..”
Hope chiude il giornale e guardandomi dice: “ dai zia cerca di riprenderti..”
“ Tranquilla sto bene..” le dico sforzandomi di sorridere.
Lei mi osserva e dice: “ beh se tu stai bene io sono la fidanzata segreta di Jesse..”
Le sorrido e dico: “ tranquilla sto bene, sul serio..”
“ Okay faccio finta di credere che sia così, ma non so fino a che punto possa continuarlo a pensare..”
Mentre le stampo un bacio in fronte la porta del negozio si apre e un uomo dall’aspetto autoritario, abbastanza alto, brizzolato con un paio di piccoli baffi e ben in forma nonostante l’età un po’ avanzata entra sorridendoci. Mio padre.
No, ho detto mio padre..
Che ci fa qui in negozio? Di solito viene per propormi un viaggio solo lui e io per qualche meta sconosciuta lontano dall’universo, soprattutto quando io non solo dell’umore adatto per affrontare il mondo stesso.
“ Nonno!” esclama Hope saltandogli addosso. Mio padre se la coccola per un po’ e poi viene sorridente verso di me.
“ Amore mio!” esclama abbracciandomi.
“ Ehm papà siamo in negozio” gli ricordo imbarazzata “ non facciamo sceneggiate..”
“ Non posso nemmeno abbracciare la mia bambolina senza prestare attenzione alla gente? Ti è mai importato di loro?”
“ Beh si da il caso che questa volta la situazione è diversa..” gli dico. Il fatto che Jared si fosse fidanzato è stata la notizia più popolare delle ultime settimane e in generale dell’ultimo mese. Ormai sono famosa anche se non l’ho voluto io, visto che non sono il tipo che si mette in mostra. Strano che ancora non sia in circolazione la notizia della rottura definitiva.
Ho detto definitiva e così deve essere..
Eppure non riesco a decidermi. Una parte di me vorrebbe rivederlo perché si sente vuota e persa, ma la parte che più si avvicina al mio carattere vorrebbe ucciderlo con tutto il cuore anche solamente con gli occhi. Se avessi coraggio lo ucciderei all’istante, anzi l’avrei già fatto nel momento in cui vidi quella scena che mi ha spezzato il cuore. Ma sono troppo debole per farlo e il coraggio non è una componente fondamentale di me anche se può sembrarlo.
“ Senti tesoro ho pensato ad un nuovo itinerario niente male, basta solo che tu mi dica di sì e io prendo i biglietti per scomparire per un po’.”
“ No papà non mi va di lasciare il lavoro e poi c‘è la mamma. Non ti dispiace lasciarla sola?”
“ E’ lei stessa che mi ha detto di farlo e poi sai che c’è sempre Ryan e Rose. Non è che questo tuo rifiuto serve per dirmi che non vuoi dimenticarlo per sempre?” mi chiede alzando un sopracciglio. Di solito quella è l’espressione che utilizza quando sa di aver ragione e infatti non sbaglia.
“ Quel ragazzo! Deve essere davvero un uragano per averti ridotta in questo stato. Beh pensandoci era così anche quando era piccolo. Piccoli uragani crescono.” dice sorridendo.
Lo guardo ma non dico nulla.
“ Hai avuto diversi ragazzi, alcuni dei quali diciamo che erano carini e sottolineo diciamo perché a me non ispiravano nemmeno un po’, ma mai ti avevo vista così abbattuta quando lasciavi qualcuno di loro. Posso sapere che cos’ha di speciale questo ragazzo che gli altri non hanno?”
Distolgo lo sguardo da lui e comincio a sistemare delle magliette lì vicino mentre Hope decide di scomparire per andare ad aiutare Marianne.
“ Mi stai imbarazzando con queste domande e poi non ho nessuna intenzione di risponderti visto che parlarne mi farebbe stare più male e sto facendo di tutto per non esserlo. Ti prego parliamo di qualcos’altro. Il mondo continua a girare anche senza la presenza di quel bastardo di Jared Leto. Non voglio spendere più una parola su di lui. Io voglio semplicemente dimenticarlo!”
Comincio ad innervosirmi. Non voglio più sentire una parola su di lui e non voglio nemmeno che lo si nomini se non lo nomino io.
Vallo a spiegare a mio padre..
A volte sa essere più assillante di mia madre. Strano ma questa volta sembra che mi abbia ascoltato in quanto la sua parlantina si è trasformato in un immediato silenzio. A quale santo devo porgere il mio più sentito ringraziamento?
Anche se il suo silenzio per un attimo mi fa innervosire.
“ Papà?”
“ Dimmi.”
“ Parla! Ti prego parla! Dì qualsiasi cosa! Anche la più cretina!”
“ E perché?”
“ Non sopporto vederti vicino a me in silenzio, non lo sei mai stato!”
“ Okay allora ti racconto una bella favola..” dice sorridendo.
Lo guardo e sorrido mentre vedo che fuori ha iniziato a piovere. Lo abbraccio e all’orecchio gli sussurro un piccolo: “ ti voglio bene”
“ Anche io”
Mio padre è l'unico vero uomo della mia vita e lo sarà per sempre, perché nessuno è come lui.
In quel momento un piccolo urlo mi fa staccare dalle braccia di mio padre. Era Hope e non so cosa diavolo le sia preso. Ma in quel momento il mio cuore si ferma vedendo chi è appena entrato.
Jared completamente bagnato per via della pioggia insistente e dietro di lui Victor che mi sorride facendomi un piccolo cenno di saluto con la mano. Ma non riesco a rispondere al suo saluto poiché sono completamente paralizzata. In quel momento è come se nella stanza ci fossimo solo io e lui, occhi negli occhi e rabbia nel pentimento, almeno così voglio pensare.
“ Aspetta lo mando via io a calci nel sedere..” dice in un sibilo mio padre spostandosi. Conoscendolo qui si rischia di vedere l’ambulanza, anche se non mi dispiacerebbe vederlo a terra mentre mio padre lo prende a calci e lui chiede pietà.
“ No lascia stare..” gli dico bloccandolo. Mi avvicino a Jared e con un tono che non sapevo sarebbe stato così duro dico: “ che ci fai qui?”
“ Steffy ti prego lasciami spiegare!” dice precipitosamente implorandomi.
 
Accettami così
ti prego non guardare
nella mia testa c'e'
un mondo da ignorare..
voglio che tu sia
mia complice discreta
accettami e sarai
la mia bambola di seta..

“ E cosa dovresti spiegare? Che per l’ennesima volta hai deciso di ferirmi?”
“ Steffy non è andata come pensi”
“ Ma per favore!” esclamo “ piccolo essere insignificante, non credere che io sia così ingenua da crederti perché ho smesso di farlo. Ora se non ti dispiace devo continuare a lavorare. Quindi tu adesso prendi le tue gambine e le porti via da questo negozio dove la tua presenza è gradita solo a poche persone ” dico indicando delle papere che si sono fermate a guardare la scena.
“ Ho sbagliato e sono stato un emerito coglione, lo so ma ti prego lasciami spiegare! Io ti amo e questo lo sai..”

Non ho detto mai

di essere perfetto
se vuoi ti aiuto io a scoprire
ogni mio difetto,
se ne trovi di più
allora mi sta bene
basta che restiamo
ancora così insieme..

Lo guardo e sorridendo nervosamente dico: “ vuoi sapere una cosa? Di tutte le bugie che ho sentito, “ ti amo” è quella che preferisco. Ti illude e ti fa sentire la persona più potente dell’universo e poi basta poco per darti due schiaffi in faccia e farti aprire gli occhi sulla realtà, quella vera. Ma come hai potuto cedere ai miserabili giochetti di quella sgualdrina?”
“ Steffy..” si avvicina di più cercando di prender parola ma io mi allontano e dico: “ stai lontano da me anni luce! Non devi toccarmi e non devi chiamarmi, devi solamente uscire da quella porta e poi dalla mia vita!” 
La voce inizia ad incrinarsi. Lo fisso negli occhi e dico: “ ma come ho fatto nuovamente ad innamorarmi di uno come te?”
Detto questo mi volto, ma prima che possa fare un altro passo lui mi blocca con forza il braccio e dice: “ è qui che ti sbagli cara Steffy Norton. Io non me ne andrò perché non posso farlo, non se devo perderti. Tu sei mia, l’aria che respiri, i tuoi occhi stupendi, i tuoi modi di fare sono miei, persino questo piccolo fermaglio che hai messo con tanta cura fra i capelli è mio. Tutto qui in questa stanza mi appartiene perché tu mi appartieni. Lo so è difficile accettarlo, ma fattene una ragione perché è così..” termina con un sorrisetto di sfida stampato sulle sue fini labbra, che più che mai desidero ardentemente, ma non posso perché la rabbia non è andata via nonostante le sue parole.
Mi libero della sua presa e dico: “ io non sono di nessuna se non di me stessa. Sono io che mi prendo cura di me e non tu. Tu sei solamente lo sbaglio più grande della mia vita!”
“ Steffy io ti giuro su tutto quello che con Michelle non c’è stato nulla se non un piccolo bacio da parte sua che non ho voluto e che ho rifiutato perché io voglio solo te! E poi non ci ho pensato due volte a venire qui a New York per raggiungerti appena ho saputo..”
“ E cosa dovrei fare? Ringraziarti e cadere ai tuoi piedi per questo tuo grande atto?”
“ No, non voglio questo. Voglio solo farti capire che io ci tengo a te più di ogni altra cosa al mondo.”
“ Non è vero! Io non ti credo!” gli urlo.
“ Stai sbagliando a non farlo”
Lo guardo e quasi mi terrorizzo per la sua espressione assassina. Deglutisco e con chiarezza dico: “te ne devi andare, come devo dirtelo? In tutte le lingue che conosco?”
“ Sì..” risponde insolentemente.
“ Jared non costringermi a chiamare la polizia”
“ Non serve” dice in quel momento mio padre “ ci sono qui io, basta che mi dici quando devo agire..” e lascia scricchiolare i suoi pugni. Jared lo guarda e deglutisce.
Torna con gli occhi su di me e dopo un attimo di silenzio dice: “ guardami..”
Io abbasso gli occhi per evitare i suoi.
“ Ho detto guardami” mi dice quasi duramente. A quel punto torno con gli occhi su di lui e dico: “ ti sto guardando..”
“ No, non lo stai facendo, non mi stai guardando altrimenti vedresti quanto ti amo..”
“ Non è vero!” esclamo cercando di non guardare quei fottuti occhi che riescono a farmi cedere. “ Ascoltami!”
“ No non voglio farlo!” esclamo portando le mani alle orecchie per coprirle da quella melodia a cui non posso sottrarmi.
“ Steffy ascoltami!” dice scuotendomi.
“ Io ti amo e ti voglio con tutto me stesso. Ti voglio dalla prima volta che ti ho rivista alla festa di Jackie in quell’elegante abito settecentesco, da secoli ti amo e da settimane continuo a volerti fino ad impazzire!” dice stringendo i miei polsi costringendomi a guardarlo negli occhi ancora una volta.
“ Tu sei impazzito! Lasciami andare!” esclamo colpendolo ripetutamente, ma lui sembra non sentire nessun dolore.
“ E la colpa è solo la tua!” esclama senza lasciarmi andare “della tua semplicità e della tua testardaggine. È per questo che non riesco ad allontanarmi da te! Io ti amo Steffy e potrei urlarlo al mondo se vuoi.” A quelle parole un lampo gli fulmina gli occhi lasciando un pericoloso luccichio.
“ Sì ecco la soluzione.” dice lasciandomi libera. Si guarda intorno mentre io esclamo terrorizzata: “ che diavolo vuoi fare?”
Ma lui sembra quasi posseduto e alzando di poco la voce si rivolge alle anime che ormai fanno da spettatori alla scena dicendo: “ nessuno e dico nessuno potrà dirmi di vergognarmi di questo gesto! Io amo Steffy!”
Dio che imbarazzo! Questo ragazzo è davvero un deficiente.
“ Jared basta, calmati perché stai urlando!”
Ma Jared sembra essere sordo alle mie parole.
“ Io amo Steffy signori!”
Poi rivolgendosi a me dice: “ che scandalo, vero? Ma non basta dirlo a questa gente. Ho detto che l’avrei urlato al mondo intero e così farò.”
Comincio ad avere seriamente paura. Esce dal negozio dove sta piovendo a dirotto, ma non per questo le strade rinunciano alle file e file di gente. Si pianta al centro della strada facendo bloccare il traffico, attirando l’attenzione di tutti e con tutto il fiato che ha in bocca urla: “ Signori e signore, Jared Leto vuole quella donna!” dice indicandomi poiché anche io sono uscita dal negozio bagnandomi tutta.
Lo raggiungo e dico: “ tu sei un pazzo!”
“ La verità Steffy è che tu sei solo un’egoista. Io ti amo mentre tu ami solo te stessa. Io sarei disposto a buttarmi nel fuoco per te, farti capire che mi pento con tutto il cuore per quello che ho fatto. E tu cosa sei disposta a fare?”
Gli do uno schiaffo liberandomi di tutta la rabbia in quel semplice gesto e poi gliene do un altro al fine di placare la mia furia. Lui non mi ferma, anzi sembra che ne voglia di più. Quando mi calmo e la pianto di colpirlo dico: “ tu ti stai rivolgendo alla donna che ti ama più di qualsiasi altra vita, ma non puoi dirmi che sono egoista. Sei tu l’egoista! Cosa sono, una conquista da urlare a mezzo mondo? Io sono semplicemente Steffy, colei che è condannata ad amarti ed è la stessa persona che ha paura che tutto possa ancora una volta andar perduto e se così fosse non sarebbe più capace di sopportare questo peso.”
Finisco la mia spiegazione stando davanti a lui incuranti entrambi dei clacson delle macchine e degli applausi sciocchi della gente. I nostri corpi ormai sono un tutt’uno con la pioggia.
Lui continua a fissarmi e non riesco a capire quali siano i suoi sentimenti in quel momento.
“ Sono stato un coglione a fare quello che ho fatto, non volevo farti soffrire e non è vero nulla di quello che ho detto. Io sono sicuro di amarti e non smetterò mai di farlo.”
“ Allora promettimelo”
“ Se vuoi posso urlarlo di nuovo al mondo.”
“ No!” esclamo e poco dopo mi avvicino a lui  “ la promessa non devi farla agli altri ma a me, non è con mezzo mondo che vivrai la tua vita, ma con una sola persona”
Lui mi sorride e dice: “ sì Steffy te lo prometto..”
Ma prima che possiamo abbracciarci arriva anche mio padre che squadra dalla testa ai piedi Jared e poi guardandoci entrambi dice: “ venite in negozio e lasciate che la gente torni alle sue faccende.”
Obbediamo e così ritorniamo sul marciapiede da cui vedo gli spettatori spiaccicati alla vetrina fra cui Marianne, Hope e Victor.
Quando entriamo mio padre osserva di nuovo Jared e poco dopo dice: “ giovanotto si può sapere che intenzione hai con mia figlia dopo questa sceneggiata degna di un oscar?”
Jared lo guarda timoroso e dice: “ signor Norton io.. Io voglio sposare sua figlia..”
“ Oh mio dio!” esclama Hope, mentre Marianne non crede alle sue orecchie insieme a Victor che guarda scioccato l’amico.
Io?
Credo di essere morta e resuscitata in un secondo.
Mio padre lo fissa in silenzio, un silenzio che mette in agitazione non solo me ma anche lo stesso Jared.
Dopo un’eternità dice: “ vuoi combinarmi un bel matrimonio, ragazzo?”
“ Sì, signore..” risponde Jared deglutendo.
“ Primo passo per andare d’accordo con me: rendere felice mia figlia al massimo delle tue capacità. Credi di esserne capace?”
“ Ma papà..”
“ Zitta tu!” esclama in tono fermo privandomi della parola. È proprio un poliziotto!
“ Allora giovanotto?”
“ Sì, signore” risponde Jared come se fosse il cadetto di una scuola militare.
“ Secondo passo: mia figlia non dovrà soffrire più, nemmeno per un callo al piede. Credi di riuscire a renderla la donna più serena del mondo?”
“ Anche di più..” risponde Jared guardandomi.
“ Non ho sentito bene!” esclama mio padre come un duro generale.
“ Ehm sì signore!” esclama Jared ritornando sull’attenti.
“ Più forte!”
“ Sì signore!”
Dio che cosa imbarazzante! Possibile che mio padre sia così.. Così.. Così?
A quel punto mio padre gli si avvicina con aria minacciosa e dice: “ ultima cosa che voglio sapere da te. Ami davvero mia figlia come vai predicando?”
“ Sì, signore più della mia stessa vita e anche se lei non sarà d’accordo tenga a mente queste parole: io.me.la.sposo.lo.stesso.” Jared scandisce le parole tenendo testa a mio padre “ che a lei piaccia o no sarà così.”
Io sposto lo sguardo da mio padre a Jared e viceversa deglutendo. Mai sfidare mio padre e a memoria mia nessuno dei miei ragazzi era stato così incosciente come Jared. Ma d’altronde cosa potevo aspettarmi da lui? Solo che questo.
Il volto di mio padre è ancora rigido mentre continuano a fissarsi, tutte e due decisi a non arrendersi. In quel momento si riesce a respirare solo tensione e vedo la preoccupazione anche nei volti di Marianne, Hope e Victor che spostano lo sguardo da mio padre a Jared.
Mio padre in quel momento alza il braccio come se gli volesse spaccare le ossa, ma proprio nel momento in cui sembra che stia per arrivare il peggio gli da una leggera pacca sulla spalla e dice: “ non ci sarà bisogno di fare tutto con la forza, ragazzo. Benvenuto in famiglia!”
Jared non può credere alle sue orecchie mentre io e gli altri tiriamo un sospiro di sollievo.
“ Grazie signor Norton di avermi risparmiato!”
 Mio padre ride e dice: “ e comunque chiamami Richard. Al momento così poi dopo il matrimonio potremo passare alla parola papà, se tutto va bene..”
Jared annuisce mentre mio padre leggermente imbarazzato dice: “ beh, cosa aspetti a dichiararti e a fare tutte quelle cose romantiche che fanno venire le carie?”
Tutti sorridono mentre io mi vergogno a morte e Jared si imbarazza. Mio padre si allontana mentre Jared provvede ad avvicinarsi a me.
“ Ecco, quella sera in cui avevo creato tutta quell’atmosfera in casa, non l’ho fatto perché non sapevo cosa fare, ma perché dovevo dirti una cosa.”
Si tocca le tasche posteriori del jeans e da uno di esse estrae un cofanetto, lo stesso di quella famosa sera. Allora non ho sognato.

Amo, amo
e' qualcosa di speciale
su e giù per lo stomaco
e' come un temporale
amo amo
e' il sugo sulla pasta
finché non e' finito
non saprò mai dire basta
amo amo
e' un dono di natura
perché la nostra storia
non e' solo un'avventura

Come aveva fatto quella sera, si inginocchia davanti a me e schiarendosi la voce dice: “ ehm.. Steffy.. Oddio ho perso le parole.. Aspetta fammi pensare un attimo.. Okay ci sono. Steffy vuoi tu prendere in marito questo povero disgraziato, cioè me medesimo, con tutte le conseguenze che ci saranno?”
Sorrido un po’ imbarazzata e dopo averlo fatto stare in pena per quelli che sicuramente per lui saranno stati attimi eterni dico: “ questa povera ragazza ha deciso di dirti..”
“ Di dirmi?”
Un attimo di silenzio e poi sorridendo come non mai dico: “ sì!”
Lui scatta in un secondo in piedi investendomi con le sue braccia e baciandomi con foga, come se avesse aspettato tutta la vita per fare quel gesto.
“ Ehm ehm”
Mio padre è capace di rovinare qualsiasi cosa quando si tratta si romanticismo. Vorrei davvero sapere come ha conquistato la mamma..
Jared sorride e prendendo l’anello lo mette al mio dito.
“ Sei ufficialmente incastrata, non so se rendo l’idea..” mi sussurra ridendo all’orecchio.
“ Non so fino a che punto possa esserlo io, caro Leto. Mi sa che fra i due quello che è messo peggio sei tu..”
Scoppiamo a ridere e ci abbracciamo.
“ No aspetta” dice in quel momento Victor avvicinandosi “ tu ti sposi? Oddio questa è bella..”
Ci guarda e sorridendo dice: “ congratulazione ragazzi!”
Marianne mi abbraccia mentre Jared fissando Victor dice: “ ehi amico sbaglio o ti stai commuovendo?”
“ Amico ti sbagli, è allergia..”
Hope scoppia a ridere prima di dire: “ oh santo To.. Ehm santi numi! Jared Leto diventa mio zio.. Ditemi che sto sognando!”
“ E’ un sogno eterno, mia cara” le dico sorridendo.
Tra le parole che posso prendere vita nella mia testa solo una frase riesce a prevalere sulle altre per via delle emozioni che in questo momento rischiano di non farmi ragionare.
In questo momento sono la donna più felice di tutto il globo terrestre e forse anche di più! Fra tutte le ragazze che ci sono al mondo l’amore ha deciso di premiare me.
Me che sono una su un milione..

Amo, amo
e' una semplice canzone
che serve a me per dirti
che sei una su un milione..





Il famoso angolo di Vals, la solita idiota -.-"

Dai cazzo Gianluca e fatte na risata,non farmi muro cazzo!!!
Okay basta -.-
Che dire.. Ecco non so che dire !!
No una cosa c'è: devo essere sincera, a me questo capitolo non mi è piaciuto per niente, sarà che non avevo la testa quando l'ho scritto visto che sto studiando come una dannata dell'ottava bolgia dell'Inferno dantesco (?) ..non so è come se mancasse qualcosa...Spero di sbagliarmi e spero anche che non sia stato una delusione..
Voi che ne dite?
Ehi non finisce qui muahhaha!
Ci vediamo all’epilogo!
Vale ;)

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Capitolo 19
*** Love on Top ***


Facciamo finta che io ho postato due giorni fa, almeno così risparmio i pomodori..vi va bene??
Okay lo so sono imperdonabile, ma ho avuto un mucchio di cose da fare....!!!!!!!!!!!
Bene siamo arrivate al tanto atteso epilogo!
Vi premetto che l'ho scritto in un piccolissimo arco di tempo, fra letteratura italiana e matematica..io spero comunque che vi piaccia ^^!
Bene, non mi resta che dirvi per l'ultima volta,
BUONA LETTURA!!!!!!!


Love on Top

 

Dicembre 2012

“ Insomma?”
“ Aspetta! Sai aspettare dieci secondi?”
“ Steffy sono troppo eccitata! Non posso aspettare di più! Dai vedi, vedi, vedi!”
“ Marianne già sono in ansia, non aumentare questo mio stato d’animo!”
“ Scusa ma non riesco a trattenermi..”
Scoppiamo a ridere mentre osservo quel piccolo aggeggio sul bancone del negozio nascosto da alcune maglie e dal computer. Dio che ansia! Ho deciso di tenermi a debita distanza da lui almeno fino a quando non mi decido a fare la persona adulta e matura che si avvicinerà per controllare il tutto e per non svenire, come mi è successo alcuni giorni fa.
“ Senti è inutile che fai così, tanto prima o poi dovrai capirci qualcosa, no?” Marianne mi spinge verso il bancone. Fortuna che al momento non c’è nessuno, sennò avrei fatto una pessima figura. Sospiro e mi avvicino questa volta con le mie gambe al bancone.
Eccomi al capolinea. La tensione mi assale più di prima e il cuore rischia di uscire dal petto.
Due linee..
Un momento! Ho visto bene?
Due linee..
Forse non ci vedo. 
No, sono proprio due linee.
Credo di aver perso il cuore. Si è dissolto all’improvviso e questo lo dimostra l’attuale assenza di aria nel mio corpo. Ma ad un tratto una forte adrenalina parte dai piedi e scarica la sua potenza al livello del petto ed è solo così che sento nuovamente il cuore battere. È come se fossero stati nuovamente azionati i suoi circuiti che per un momento erano andati in tilt. Pian piano sembra riprendere la sua modalità soft anche se c’è sempre qualche frequenza troppo elevata per essere un battito normale. Devo darmi una calmata sennò rischio di far crollare tutto quello che c’è intorno a me.
Marianne non parla e a giudicare dal silenzio nauseante che è sceso nel negozio, non ha fatto neanche un passo. È rimasta al suo posto più rigida di prima. La guardo e poco dopo faccio un sorriso a trecento denti e dico: “ positivo!”
Un urlo spacca timpani proviene dalla sua bocca seguito da un suo abbraccio spacca costole.
Presente un terremoto?
Inizialmente si sente un vuoto intorno accompagnato due secondi dopo dalle onde che diramano la sua forza distruttrice. Ecco Marianne al momento è un terremoto, uno di quelli che distrugge tutto, si ferma e poi continua a far sentire la propria potenza con tremiti di bassa frequenza, come a voler ricordare che c’è e continuerà ad esserci.
“ Mary mi stai strozzando!” riesco a dire prima di soffocare del tutto. La sua presa intorno al collo a quel punto si allenta ed esclama: “ sei incinta!”
Si calma per un attimo e poi dice: “ cacchio! Come al solito in queste circostanze non so che dire. È tutto così fantastico che..che le mie parole sarebbero inutili in questo istante!”
Poi la vedo commuoversi e io sorridendo l’abbraccio forte e al suo orecchio dico: “ su non fare così sennò rischio di commuovermi anche io!”
Ma ecco fatto che anche a me scende una lacrima. La solita sensibile!
Non mi sembra vero, devo ancora metabolizzare la situazione e la questione. Sono incinta cavolo! Ed è la cosa più bella in assoluto non solo per me ma per qualsiasi donna.
L’unica cosa che devo fare ora e dirglielo a Jared. Questa sarà la cosa più difficile perché io non so come dirglielo! Magari durante il tragitto a casa mi verrà in mente qualcosa.
Da cinque anni e forse qualche annetto di più abitiamo a New York anche se negli ultimi tempi il mondo in generale è stata la nostra casa, ma poi New York tornava ad essere la mia casa perché mi sentivo di colpa nel lasciare Marianne da sola a sbrigarsi di tutte le faccende e tra me e Jared c’è stata qualche settimana e anche di più di distanza, ma questo non ha mai compromesso il nostro rapporto, fortunatamente.
Sì, posso dire di essere ancora una volta, la donna più felice del mondo. Ma questa volta la felicità non è apparente come era successo parecchio tempo fa.
Sembra passato un secolo da quel periodo eppure lo rivivrei ancora, come tutto quello che mi è successo in questi anni.
“ Senti adesso vai a casa e dillo a Jared” dice in quel momento Marianne.
“ E’ una parola!” esclamo.
“ Steffy tu sei sempre riuscita a sorprenderlo, fallo anche ora!”
Sorrido e dico: “ okay, vado. È sera chiudi il negozio e vai a divertirti. No cioè volevo dire, vai da Victor e fate baldoria!”
Lei sorride e dice: “ buona idea..”
“ Sai, non riesco a crederci che voi due state insieme. Lo so, è passato ormai più di un anno ma non riesco ancora a metabolizzare la cosa..”
Marianne scoppia a ridere per la mia faccia troppo seria.
Beh effettivamente è così! Da quando quei due hanno capito finalmente di amarsi, io non so più come identificarli perché ho passato metà della mia vita a considerarli migliori amici e invece ora sono qualcosa di più e questo mi ha portato in confusione. Sì lo so, sono una pazza, ma è così.
Invece Jared continuava a ripetermi che alla fine quei due si sarebbero innamorati e così è stato. Quando l’abbiamo saputo è stato l’unico a gridare: “ Lo sapevo! Lo sapevo! Lo sapevo! Io sono un mago!”
È il solito scemo. Jared non è cambiato affatto su questo punto, anzi forse è diventato più scemo, ma lo amo proprio per questo. Lui è così, sa essere tutto e sa stupire sempre. Soprattutto se si tratta dei capelli, ma lasciamo stare questo argomento. Finirei per scriverne un libro..
“ Quanto sei scema!” esclama Marianne finendo di ridere.
Sorrido e dico: “ dai chiudo io il negozio tu vai..”
“ Ma non se ne parla proprio!” esclama “ tu sei incinta quindi non puoi fare sforzi.”
“ Non cominciare. Sono incinta da poco, non ho ancora il pancione e poi sono incinta non disabile..”
“ Non mi interessa!” esclama cocciuta “ tu adesso te ne vai e non rompi le scatole. Se ti ricordi hai una missione da compiere..”
“ Spero di riuscirci..”
Mi abbraccia per l’ultima volta e dice: “ sì che ci riuscirai, non è la prima volta, no?”
Sorrido e dopo averla salutata vado via con la mia auto.
E adesso pensiamo a cosa posso inventarmi per far venire un bell’infarto a mister Leto.


 

*****


La casa appare stranamente silenziosa e vuota anche se c’è la luce che indica la presenza di qualcuno. Continuo a sentirmi nervosa soprattutto vedendo che non c’è nessuno, o così sembra.
Chiudo piano la porta e appoggio delicatamente le chiavi sul comodino nell’ingresso e togliendo la giacca la appendo all’attaccapanni. Con me resta solo la borsa dove al suo interno c’è il test di gravidanza e sorridendo mi addentro nella foresta illuminata in ogni angolo. In soggiorno il divano è in disordine, segno che c’è stata una bella baldoria, o meglio, la terza guerra mondiale, e scuotendo la testa spengo la luce. Mi occuperò del tutto domani.
Mentre continuo a camminare lungo il corridoio e a spegnere le diverse luci arrivo vicino ad una porta dove sento delle voci. Sorrido e socchiudendola resto ad osservare la scena.
Una bella bambina è intenta a truccare il suo papà vicino alla casa delle bambole dove una serie infinita di bambole regna sovrana intorno.
Alexandra, per tutti Allie, è una felice bambina di quasi cinque anni, o per meglio dire, un uragano pieno di vitalità. Non sta ferma nemmeno un secondo, ma è scontato se suo padre è Jared Leto.
“ Manca solo il rossetto e poi possiamo andare alla festa di Barbie.” dice Allie finendo di truccare di rosa le palpebre di Jared. Vorrei scoppiare a ridere, ma rovinerei la bella atmosfera che hanno creato.
“ Sei sicura che non siamo in ritardo?”
“ No papà, i suoi amici ancora non sono arrivati. C’è solo Erika con lei che si preparano.”
“ Meno male” dice Jared sollevato. Allie sorride e prendendo una scatola estrae un rossetto che solo in quel momento scopro che è quello che manca alla mia collezione e che ho cercato dappertutto. Che birbante! 
“ Ehi ma questo è della mamma!” dice Jared ricordandosi della mia disperata ricerca.
“ Ehm..”
“ Allie perché ce l’hai tu?” le chiede sospettoso. Allie arrossisce e abbassando la testa dice: “ non è come pensi. Non l’ho rubato! L’ho preso solo in prestito per la festa di Barbie poi l’avrei rimesso al suo posto..”
Jared sorride e avvicinandosi alla bambina le alza la testa con un dito e dice: “ tranquilla non ti mangio, però la prossima volta chiedi il permesso alla mamma prima di prendere le sue cose, va bene?”
Allie annuisce e poi si abbracciano. Sorridendo ancora una volta decido di entrare in scena e aprendo la porta dico: “ ehi che state combinando?”
“ Mamma!”
“ Cucciola mia!”
Allie appena mi vede come una molla scatta e mi travolge.
“ Mi sei mancata!” esclama stringendomi.
Le stampo un bacio soffocante sulla sua guancia bianca e la rimetto a terra. Mi prende per mano e insieme ci avviciniamo alla casetta e a Jared che oltre ad abbracciarmi mi lascia un bacio casto sulle labbra.
“ Tutto bene?” mi chiede.
“ Sì tutto bene” rispondo sorridendo e abbracciandolo mentre Allie è intenta a raccogliere tutte le bambole sparse sul pavimento.
“ Non è che sei svenuta di nuovo e vuoi nascondermelo, vero?” mi chiede sospettoso.
“ No, tranquillo! Non è successo niente.”
Lui continua a fissarmi evidentemente non convinto.
“ Davvero!” esclamo esasperata “ se vuoi possiamo chiamare anche Marianne così ti calmi..”
Mi sorride e dice: “ no mi fido di te..”
“ Mamma vieni a giocare anche tu!”
Io e Jared ci avviciniamo a lei, ma poco prima di iniziare il gioco si avvicina e dice: “ ehm mammina, sono stata io a prendere il tuo rossetto. Ma non te l’ho voluto rubare..”
“ L’hai preso in prestito, vero?”
Lei annuisce.
“ Volevo usarlo per la festa di Barbie..scusa se non ti ho chiesto il permesso..”
Sorrido e le stampo un altro bacio sulla guancia.
“ Tranquilla non è successo nulla di grave..”
Lei si rallegra e porgendomi il rossetto dice: “ comunque non l’ho usato..”
“ Vieni qui..” le dico togliendo il tappo.
Lei pare confusa.
“ Vuoi essere bella per la festa o no?”
Si illumina e si avvicina così finalmente il rossetto che tanto le piaceva ora ha lasciato il segno sulle sue piccole labbra. Ogni volta che la guardo mi rendo conto che ogni giorno che passa assomiglia sempre di più a Jared. Sono contenta che abbia ereditato i suoi di ghiaccio. Sono sicura che quando diventerà più grande farà una strage di cuori. Sorrido mentre la vedo prendere la sua bambola preferita e cominciare a giocare.
“ Sei davvero una mamma speciale” mi sussurra in quel momento Jared.
“ E tu una diva niente male” dico indicandogli il trucco.
Scoppiamo a ridere e poi prendiamo parte al gioco.
Poco prima di terminare mi alzo e subito Allie dice: “ mamma dove vai?”
“ Torno subito tesoro” dico e sorridendo vado via.
Ho avuto un’idea strana ma che sono sicura porterà Jared al limitare di un infarto. Entro nella camera da letto e mi dirigo subito in bagno. Accendo la luce e appoggiando la borsa vicino al lavandino estraggo il test e lo appoggio lì vicino.
Prendo il rossetto e a caratteri cubitali sullo specchio scrivo SONO INCINTA! E faccio una freccia che indica il test di gravidanza lì vicino.
Sono scema, ma è l’unica idea che mi è sembrata la più carina.
Esco dal bagno e ritorno nella stanza di Allie che è in braccio a Jared. Ecco si è stancata e Jared è pronto con le sue ninnananne che canta andando sotto e sopra lungo la stanza disseminata di giochi.
È un quadretto perfetto. Finita la canzoncina mi avvicino e gli stampo un bacio sul collo mentre lui si gira e sottovoce dice: “ si è addormentata..”
Sistemo il suo letto mentre lui delicatamente la appoggia sul letto. Le rimbocco le coperte e avvicinandomi a Jared la osserviamo.
“ Sembra un angelo..” dice.
“ Sì, peccato che lo è solo quando dorme..” dico dolcemente mentre la vedo muoversi.
“ Già. Oggi mi ha fatto disperare. Devo pregare che la febbre non le venga più..” dice sospirando.
“ Ora sembra che non ne abbia..” dico toccandole la fronte e cercando di non svegliarla.
“ Sarà meglio andare a dormire prima che si sveglia..” dice Jared abbracciandomi.
“ Infatti..” e la mia mente va subito alla sorpresina. Non vedo l’ora di scoprire che faccia farà.
Andiamo in camera e mentre io infilo il pigiama ascolto le varie idee di Jared a proposito del nuovo album. Continua a parlare anche mentre entra in bagno, ma proprio in quel momento smette.
Ecco ci siamo.
Dopo un’eternità esce e mi guarda pietrificato con il test in mano.
“ E’ tutto vero?”
Sorridendo annuisco.
“ Non ci posso credere..” dice fissando il test.
“ Saremo di nuovo alle prese con pappe e pannolini se non ti è chiaro..” dico ridendo.
Manda in aria il test e si fionda su di me ed entrambi cadiamo sul letto.
“ Sono l’uomo più felice del mondo se non ti è chiaro!” esclama mentre mi bacia. Ci stacchiamo un attimo e restiamo a guardarci.
“ Quando l’hai fatto?” mi chiede.
“ Stasera. Ero con Marianne quando il test ha dato il suo risultato positivo..” rispondo arruffandogli i capelli.
“ Mi è venuto un infarto lo sai?”
“ Non sapevo come dirtelo..”
“ Beh devo ammettere che è stata un’idea geniale..” dice mentre mi stampa un altro bacio.
“ Ora non ci resta che dirlo ad Alexandra..” dice.
“ Hai qualche idea per caso?”
“ Al momento no”
Sorrido mentre riprendo a baciarlo. Proprio in quel momento la porta si apre e mentre Jared si alza entra Allie con aria terrorizzata e si rifugia fra le sue braccia.
“ Ehi tesoro che cosa è successo?”
“ L’armadio!” esclama “ l’armadio si muove! Shark è tornato!”
Per informazione, Shark è il mostro che secondo Allie regna nel suo armadio. Naturalmente i geni di questo grande colpo sono stati suo zio Shannon e Tomo, due scemi che quando non sanno cosa fare cercano di spaventare mia figlia.
Jared la prende in braccio e dice: “ ma non l’avevamo sconfitto?”
“ No, purtroppo non ci siamo riusciti!” esclama.
“ Tesoro calmati” dico tranquillamente accarezzandole il volto. Mentre Jared la coccola cercando di calmarla dice: “ posso restare con voi stanotte?”
Io e Jared ci guardiamo e poi sorridendo dico: “ ma certo”
Ecco in questo modo passeremo una notte in bianco, ma per lei faremmo di tutto pur di non vederla così spaventata.
Contenta si mette sul letto e comincia a saltare.
“ Ehi Allie smettila!” esclamo “ così finisci che ti fai male”
“ Va bene..” dice smettendo. Poco dopo, quando Jared si infila nel letto insieme a noi, Allie si mette seduta e dice: “ giochiamo?”
“ Allie è notte e tu a questa ora devi dormire..” dico.
“ Ma domani non si va all’asilo quindi posso stare alzata..” dice lamentandosi.
“ Anche se ci sono le vacanze di Natale non puoi restare alzata fino a tardi..”
“ Su Steffy! Tanto Allie farà la brava, vero?” dice Jared.
Allie annuisce speranzosa mentre mi guarda e la stessa cosa fa Jared.
“ Due contro uno non vale..” dico guardandoli.
Loro continuano a fissarmi con lo sguardo da cuccioli, quell’espressione a cui nessuno può sfuggire.
“ E va bene!” esclamo alla fine.
Così finiamo per giocare e passare il resto del tempo a fare qualsiasi cosa che non sia dormire. Approfittando del fatto che Allie è lontana mi avvicino a Jared e dico: “ proviamo a dirglielo?”
“ Okay, ma ti premetto che non so come cominciare..”
“ Sei un attore, improvvisa, no?”
Lui annuisce e avvicinandosi alla bambina dice: “ tesoro vorresti avere un nuovo compagno di giochi?”
Allie lo guarda e poco dopo dice: “ non vuoi giocare più con me?”
“ Ma certo che voglio giocare con te, amore mio!” esclama prendendola in braccio.
“ Io intendevo dire, ti piacerebbe giocare anche insieme ad un altro bambino o bambina?”
Allie valuta la proposta e dopo un piccolo silenzio dice: “ sì, si potrebbe fare..” poi ci pensa ancora e dice: “ sì mi piacerebbe a patto che non giochi con la mia Barbie!”
Sorrido e dico: “ va bene.. Gli o le diremo di non giocare con Barbie..”
Allie pare raggiante e dice: “ bene dov’è?”
“ Dov’è cosa?” le chiede confuso Jared.
“ Il mio nuovo amico!” risponde Allie come se fosse una cosa ovvia.
Mi avvicino a lei e dico: “ al momento non è qui.”
“ Ma io lo voglio adesso!” esclama a braccia conserte.
“ Piccolina dovrai aspettare un po’..” dico accarezzando i suoi capelli castani.
“ Dimmi la verità: devo aspettare Babbo Natale, non è così?”
Sia io che Jared sorridiamo. È una bambina troppo dolce.
“ Tesoro, il tuo nuovo amico di giochi o la tua nuova amica è qui nella mia pancia..”
Allie guarda la mia pancia e dice: “ cosa?! L’hai mangiata?”
Sorrido e Jared dice: “ no tesoro, non l’ha mangiato. Il tuo fratellino o sorellina è dentro la pancia della mamma e ci resterà per un po’ di tempo. Non potrà arrivare per Natale perché starà al calduccio nella pancia della mamma e poi è troppo piccolo per il momento..”
“ Ho capito..” dice Allie dopo aver ascoltato la spiegazione “ quindi avrò un fratellino o una sorellina! Posso avere una sorellina?”
“ Vedremo..” le dico sorridendo.
 Lei si illumina e saltando nuovamente sul letto esclama: “ sììììììì avrò una sorellina!!”
“ Allie calmati o finirai davvero per cadere!” esclamo, ma lei sembra non sentire ed è solo con l’intervento di Jared che mi calmo. La prende in braccio e le fa fare l’aeroplano come piace a lei. Ride come una matta e poi quando la mette sul letto insieme le facciamo il solletico.
“ Aaah basta!” esclama ridendo.
Continuiamo a farla divertire ancora per un po’ e poi pian piano il sonno si impadronisce di lei.
“ Finalmente!” esclama Jared dandole un bacio sulla guancia. La sistema meglio sul letto in mezzo a noi e finalmente possiamo ufficialmente spegnere la luce e dormire.
“ Ti amo..” mi dice sottovoce prima di addormentarsi Jared.
“ Anche io..” dico sorridendo.


 

*****


“ Hai di nuovo la febbre..”
“ No! Io volevo andare dagli zii!”
“ No Allie non puoi uscire, ma tanto Hope fra poco verrà qui, non sei contenta?” le chiedo dopo aver preso lo sciroppo.
Lei annuisce contenta, un po’ meno quando vede la sostanza che dovrà ingurgitare.
“ Mamma che vuoi fare con quello?”
“ Allie non fare storie anche oggi”
“ Io non ne voglio!” esclama mettendosi le mani sulla bocca.
Sospiro. Ci sarà una lunga guerra.
All’improvviso il campanello suona e quasi mi viene un colpo.
Lo fulmino con gli occhi mentre la vedo scendere dal divano.
“ Non.ti.muovere..” le dico minacciandola. Lei deglutisce e torna a sedersi.
Apro la porta e Hope tutta contenta entra in casa.
“ Buongiorno zia!” esclama abbracciandomi.
“ La mia piccolina!”
“ Ancora? Zia sono grande ormai..”
“ Per me no! Oh ma non vedo Jack! Dov’è il tuo grande amore?”
“ Abbiamo litigato..”
“ E come mai?”
“ Dov’è Allie?” mi chiede deviando il discorso. È sempre così! Anche se ormai e più che maggiorenne continua ad essere la solita! La cotta per Duncan si è dissolta alla velocità della luce così come era arrivata.
“ E’ in soggiorno e si ostina a non voler prendere lo sciroppo..”
“ Sai chi ci vorrebbe in questo momento per lei, vero?”
“ Se intendi Shannon, dovrebbe arrivare a momenti. Jared è andato in aeroporto..”
“ E Tomo?”
“ Forse c’è anche lui..”
Se il destino è stato benevolo nei confronti di Marianne e Victor non lo è stato con Shannon e Jackie. I due si sono lasciati due anni dopo. Beh con il passare del tempo hanno capito che non erano fatti per stare insieme. Ognuno voleva i suoi spazi e nessuno dei due aveva intenzione di privarsi della propria libertà. Fortunatamente non hanno sofferto, anche se io penso che un minimo di dispiacere ci sarà stato anche se loro hanno continuato a mostrarsi sempre allegri.
Ora Jackie è in giro per il mondo mentre Shannon è il solito Shanimal che fa il cascamorto con qualsiasi ragazza. Spero solo che non ci provi anche con Hope. Se così fosse lo sparerei all’istante. Ormai lei ha ventiquattro anni, è dannatamente bella e ha un fila di spasimanti infinita, non penso che Shannon non se ne sia accorto di tale mutamento.
Okay meglio non pensarci sennò finisco per entrare in paranoia e al momento ho un’impresa da compiere: dare quel maledetto sorso di sciroppo ad Alexandra.
“ Hope!” esclama Allie buttando in aria il suo peluche. Hope se la coccola per un po’ e dice: “ come mai non vuoi prendere la medicina?”
“ Perché a me e a Jeremy non ci piace!” esclama stringendo il suo orsacchiotto.
“ Ma non è così male come pensi..” le dico restando calma.
“ No, non lo voglio!”
La porta si apre e in quel momento sento la voce di Jared risuonare nell’ingresso insieme a quella degli altri ragazzi. Alexandra capisce all’istante chi sia arrivato e scatta in avanti peggio di una molla.
“ Allie dove vai?”
Allie pare non ascoltarmi e si precipita correndo verso l’ingresso.
“ Ziooo!”
Shannon appena la vede si scioglie in un largo sorriso e i suoi occhi sembrano brillare.
Si abbassa e spalancando le braccia la accoglie calorosamente riempiendola di baci.
“ Cosa ci fa ancora in pigiama la mia pupa?”
“ Ho la febbre..” esclama abbattuta la bambina.
“ Vedrai che con noi oggi ti passerà in un batter d’occhio!” esclama Tomo.
“ Davvero?” esclama Allie.
“ Certo!” esclamano in coro i ragazzi. Io e Jared ci guardiamo e capiamo subito che quei pochi giorni si trasformeranno in inferno. Ci spostiamo in soggiorno e subito noto lo sguardo di mio cognato su Hope. Ecco questa cosa non mi piace.
“ Shannon tua nipote non vuole prendere lo sciroppo, vedi tu cosa fare..” dico interrompendo il contatto.
“ Cos.. Oh!” esclama mentre la bambina dalle sue braccia è passata a quelle di Tomo.
“ E come mai?” le chiede.
“ Perché non ne voglio e non mi piace.”
Sia Tomo che Allie si mettono sul divano poco dopo raggiunti dallo stesso Shannon che la squadra per bene.
“ Signorina tu non sai cosa rischi in questo momento..”
“ Cosa?”
“ Ecco ci risiamo..” dice Jared sospirando.
“ Non voglio nemmeno ascoltare cosa le diranno quei due” dico “ forse è meglio se me ne vado in cucina..”
“ Aspetta vengo con te..” mi dice Jared.
Ma anche dalla cucina sento la voce di quei due.
“ Tanto tempo fa..” comincia Shannon.
“ Quando la notte e il giorno ancora non esistevano..” continua Tomo.
“ In un piccolo villaggio al limitare di una foresta, viveva una bambina che si chiama Alexandra, per tutti Allie ..” prosegue Shannon con tono appassionato. Sia io che Jared decidiamo alla fine di assistere allo spettacolo dalla soglia della cucina. Vedo Hope che sta pendendo letteralmente dalle sue labbra. Ma perché continuo a vedere questi piccoli dettagli?
“ Come me?” chiede in quel momento Allie sbarrando gli occhi.
“ Sì proprio come te..” dice Tomo “ e come te aveva una terribile febbre che le era stata mandata come una maledizione dalla strega Waganowa..”
“ Che razza di nome è Waganowa, Tomislav?” gli chiede Shannon.
“ Ma che ne so! È il primo che mi è venuto in mente!”
Allie e Hope scoppiano a ridere e anche Jared ha un piccolo sorriso sulle labbra. Quei due sono davvero scemi, come si fa a non ridere?
“ Perché la strega Waganowa le ha lanciato questa maledizione?” chiede Allie.
“ Perché lei era troppo bella e possedeva una serie di bambole meravigliose dalla quale spiccava la più preziosa.. Barbie..” dice Shannon. Allie si porta le mani alla bocca e sussurra: “ come me..”
Shannon annuisce gravemente.
“ E poi?”
“ La febbre continuava a non passare e sua madre decise di darle uno sciroppo..”
“ Ma lei non lo voleva perché non le piaceva..” dice Tomo.
“ Così passarono i giorni e la febbre continuava ad esserci anche più forte del dovuto..” continua Shannon.
“ Un giorno la strega Waganowa si presentò a casa di Allie e..”
Dopo un piccolo silenzio Tomo dice: “ decise di rubare la sua preziosa collezione..”
“ Allie era troppo debole per impedirle di fare ciò e nel tentativo di salvare le sue bambole morì..”
“ E la strega Waganowa decapitò Barbie e tagliò i capelli alle altre bambole, compresa l’amica di Barbie.. Erika..”
“ Ma se Allie avesse preso lo sciroppo non sarebbe morta e le bambole non avrebbero avuto questa fine..” conclude Tomo.
Allie li guarda spaventata e poco dopo scende dal divano e correndo come una matta dice: “ mamma dammi lo sciroppo! Anche tutta la bottigliaaa!”
Io e Jared scoppiamo a ridere, ma appena Allie mi viene ad abbracciare la smettiamo e finalmente posso compiere l’impresa.
Ritorniamo in soggiorno dove i ragazzi si sono dati il cinque. Allie si siede in braccio ad Hope e dice: “ lo sapete che la mamma dentro la pancia ha la mia sorellina?”
Shannon, Tomo e Hope mi guardano sorpresi.
“ Davvero?” mi chiede Hope scioccata.
Imbarazza annuisco. Hope come Marianne lancia un urlo e mi abbraccia. Shannon e Tomo mi prendono in braccio felici come due bambini.
“ Aaah sarò nuovamente zio! Fuck yeah!”
“ Shannon! C’è una bambina, modera i termini!” gli dico sorridendo.
“ Oh scusa..”
Si avvicina ad Allie e coprendole le orecchie con le mani ripete: “ Fuck yeah!”
Tutti scoppiamo a ridere, tranne Allie che dice: “ papà cosa ha detto lo zio Shan?”
“ Niente amore” dice Jared “ è solo felice che tu avrai una sorellina..”
“ Ah!” esclama Allie. Poco dopo dice: “ Fuck yeah!”
“ Alexandra!” esclamiamo io e Jared. “ Non si dice!”
Allie scoppia a ridere e prendendo per mano Hope dice: “ andiamo a giocare con le bambole?”
“ Certo tesoro!” esclama e prendendola in braccio dice: “ ci scusiamo con i presenti, ma noi andiamo al party esclusivo di Barbie”
“ Beh vengo anche io!” esclama Shannon.
“ Mi dispiace, ma non sono ammessi i maschi!” intervengo io.
“ Cosa?!” esclama indignato Shannon “ perché questa discriminazione?”
“ Perché l’ho deciso io” dico ferma.
“ Shannon mi dispiace ma ti tocca restare sul divano a fare la muffa” dice Tomo saggiamente.
“ Mi sa anche a me..”
Le ragazze vanno via mentre io e Jared restiamo con i ragazzi.
Tra una chiacchiera, uno scherzo e una risata arriva l’ora di pranzo. Mi dirigo in cucina per preparare il pranzo e Shannon ha deciso di aiutarmi.
“ Sai non credevo che Hope fosse cambiata così tanto..” dice poco dopo averla vista entrare in soggiorno con Alexandra. Jared e Tomo sono usciti per una piccola commissione riguardante la casa discografica. Sembrava tutto tranquillo ma questa affermazione l’ha turbata.
“ A cosa ti riferisci esattamente?”
“ Alla sua bellezza. Sono sicuro che sarà piena di corteggiatori..”
“ Infatti. E poi è fidanzata con Jack..”
“ Ah!” esclama “ non lo sapevo..”
“ Ecco adesso lo sai..”
Shannon in quel momento continua a voltarsi per guardarla e io con la pentola gli do un colpo sulla spalla.
“ Ahia! Ma sei impazzita?”
“ Vuoi aiutarmi?”
“ Certo!”
“ Allora non ti distrarre e soprattutto non guardare così mia nipote!”
“ Perché come la guardo?”
Mi fermo e fissandolo dico: “ te la stai mangiando con gli occhi..”
“ Ma che dici??” esclama arrossendo lievemente “ non è vero!”
“ No? E perché hai gli occhi da barracuda?”
“ Eh? Sei impazzita per caso?”
“ No, dico solo quello che vedo..”
“ Beh ammetto che Hope è davvero una gran bella ragazza e che se la situazione fosse stata diversa ci avrei già provato..”
“ Shannon mettiamola così” dico con il coltello in mano “ se ti vedo vicino a mia nipote, vedi questo coltello? Altro che la strega Waganowa, ti squarto vivo e ti strappo le interiora senza anestesia.. Ti è chiaro?”
Shannon deglutisce sotto la mi minaccia.
“ Ehm io stavo scherzando!”
E fu così che Shannon passò l’ora più brutta della sua vita..


 

Fine..






 





 

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Finito!!!
Mamma mia che tristezza!!!
Voi come state???  Vi è piaciuto??? Trovato tante sorprese xD???
Io spero che questo epilogo vi sia piaciuto e che la situazione vi abbia fatto sorridere, almeno un pò..^^
Ragazza voglio ringraziarvi davvero di cuore per avermi accompagnata in tutto questo viaggio. Senza di voi la storia sarebbe ancora al primo capitolo..davvero GRAZIE DI CUORE!!!!!
Vi giuro non ho parole ç__________________________________ç!!!
Ringrazio a tutte le ragazze che mi hanno lasciato le loro opinioni e tutte quelle che hanno letto restando nell'oscurità. Vi voglio bene lo stesso <3!!!!
Beh cercando di essere allegre, che ne pensate di Hope e Shannon??? Secondo voi sarebbe possibile un continuo????
Lascio a voi il verdetto sia sulla storia che su questa ultima domanda ^^!!!
GRAZIE ancora per tutto!!!
Alla prossima
Valentina :)

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