Obbligo o Verità

di barbyg90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Obbligo o Verità ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 5: *** Capitolo Cinque ***
Capitolo 6: *** Capitolo sei ***



Capitolo 1
*** Obbligo o Verità ***


Salveeee! Rieccomi con una nuova cosuccia!!!

Premessa: questo primo cap è stato scritto a quattro mani da me e Amalia89 mentre le idee per la realizzazione sono uscite fuori dall’incontro di due cervelli ovvero il mio e quello di Eli87!!!

Questo capitolo è stato ideato e postato principalmente per il gruppo su Facebook Le migliori Fan Fiction della Saga di Twilight

Regole per partecipare:

Leggete il cap e vedete se vi piace dopodiché se vi vengono in mente idee e vi va di partecipare basta lasciare un commento e scrivere che avete voglia di scrivere il prossimo capitolo!!! Volendo potete prenotarvi anche per i successivi!

Logicamente il primo a prenotarsi scrive il capitolo!

Buona letturaaa e in bocca al lupo!

 

 

Obbligo o verità

 

Finalmente avevo convinto tutti: stavamo per iniziare a giocare a obbligo o verità!

Poteva sembrare un semplice passatempo, ma avevo un piano ben preciso.

Pochi giorni fa, ho avuto una visione a dir poco disgustosa: Bella e Mike che si sposavano... non potevo rimanere con le mani in mano e da lì, è nato tutto.

A guardarci bene, eravamo un gruppo piuttosto stravagante, Vampiri, licantropi e umani, tutti assieme. Roba da favola ma questa, era la realtà.

Io, Edward, Emmett e i due gemelli Jasper e Rosalie siamo vampiri vegetariani, non ci nutriamo di sangue umano, ma animale. 

Jacob, Leah e Seth, sono licantropi, quest'ultimi due fratelli.

Nonostante le varie leggende che descrivono le nostre specie nemiche, noi siamo molto uniti, diciamo che siamo un eccezione alla regola, in tutti i sensi.

Poi c'è lei, Bella, la mia migliore amica e unica umana del gruppo. Sa di noi, è a conoscenza dei nostri segreti, ma non direbbe mai una parola a nessuno. Come noi siamo "speciali" per i nostri canoni, anche lei come umana è piuttosto unica.

Ha una sorta di scudo mentale che la esclude dal potere di Edward. Lui è in grado di leggere nei pensieri di tutti, tranne che in quelli di Bella e in sua presenza, tutte le nostre menti diventano inaccessibili per lui. Tuttavia, non è l'unico ad avere poteri speciali, io vedo il futuro, Emmett possiede la capacita di spostare gli oggetti con la forza del pensiero, Jasper è un empatico, percepisce le emozioni di tutti ed è in grado di modificarle a suo piacimento mentre Rosalie è in grado di capire se una persona mente o dice la verità!

 

<< Dai ragazzi, mettetevi tutti in cerchio! Stasera giochiamo a “obbligo o verità” >>.

I loro sguardi non mi sembrano amichevoli ma come al solito li ignoro: so che si divertiranno!

<< Bella, tu vicino a me >>, dico in tono perentorio rivolgendomi alla mia migliore amica.

Ho in mente un piano che finalmente realizzerà il suo sogno di una vita: ho intenzione di farla avvicinare a mio fratello Edward, sono anni che è segretamente innamorata di lui. Sarà difficile e doloroso realizzarlo ma ce la farò, anche a costo di rovinare la nostra amicizia per un po’!

I miei fratelli, Emmett ed Edward si siedono di fronte a me.

Guardo Edward fissarmi sospettoso e ringrazio il cielo che, con Bella nella stanza, non è in grado di leggere i miei pensieri.

Distolgo lo sguardo da lui concentrandomi sulla vicinanza di Jasper che si è appena seduto al mio fianco.

Oggi è troppo sexy con quella camicia... gli sta d’incanto!

Non ho ancora visto quando diventerà il mio ragazzo ma non è questo il momento di pensarci. Prima devo aiutare la mia amica, ne ha bisogno!

<< Avanti lupacchiotti, che aspettate a sedervi?! >>.

Seth, Leah e Jacob sono troppo lenti per i miei gusti...

Finalmente ci siamo seduti tutti, anche Rosalie che non ha mai smesso di fissare Emmett.

Si sono appena conosciuti, ma ho il presentimento che il loro legame si rafforzerà entro stasera!

<< Inizio io? Ok! Farò questo sforzo! >>. Dice Emmett senza neanche attendere una risposta.

Lo guardo con sguardo complice, per poi spostare la mia attenzione sulla bottiglia.

Spero proprio che non combini danni...

Finalmente, gira la bottiglia, va così veloce che dubito che gli occhi di Bella possano vederla, perfetto così il mio piano riuscirà ancora meg…

Dannazione! Questa me la paga, non erano questi i piani!

Maledetto vampiro telecinetico!

<< Tocca a te Alice! – Mi sbeffeggia. – Obbligo o verità? >>. Come osa prendersi gioco di me?!

<< Obbligo >>, dico dopo aver avuto una visione di cosa mi accadrà in entrambi i casi.

Forse, Emmett avrebbe conservato intatta qualche parte del corpo.

<< Bene, mia cara sorella! Mmm... fammi pensare... Si! Ho deciso! >>.

Quanto la faceva lunga.

<< Dovrai dare un bacio a... lo deciderà il destino... o meglio, la bottiglia >>, ammicca verso di me.

<< Avevo pensato a qualcosa di diverso e di più divertente ma aspetterò il prossimo giro! >>.

<< Idiota >>, risponde Edward, dopo avergli dato uno schiaffo dietro la testa.

<< Zitto tu! Che ne vuoi sapere?! >>.

<< Non sentirò i tuoi pensieri, ma ti conosco abbastanza da sapere per certo cosa ti sia passato per la mente! >>.

<< Dateci un taglio poppanti. Siete peggio di Seth e Jake quando litigano! >>. Sbotta Leah seccata, ottenendo occhiatacce da parte dei quattro in questione.

<< Basta, giro io! >>. Non li sopporto più!

La bottiglia inizia a ruotare finché, come previsto, si sofferma su Jasper.

<< Uhhh... dovrai baciare Jasper... >>, Emmett finge di essere sorpreso.

Come se non avessi visto il mio futuro o non avessi capito, che è stato lui a muovere la bottiglia!

Solitamente non mi faccio problemi a fare amicizia, ma con Jasper è diverso. Ci conosciamo da poco ma ho come la netta sensazione che, entrambi, proviamo qualcosa l’uno per l’altra.

Il bacio non deve essere per forza sulle labbra, Emmett non ha specificato ma quel preciso punto del suo corpo mi tenta... Mi avvicino lentamente, inspiro il suo odore.

Lui non stacca un attimo gli occhi dai miei e rimane immobile, non è un tipo molto espansivo.

All’ultimo secondo, il mio viso si sposta verso il lato destro della sua bocca donandogli un bacio all’estremità delle labbra.

Il nostro primo vero bacio sarà diverso, l’ho già previsto!

<< Ma così non vale però! Doveva essere sulle labbra! Alice hai imbrogliato! >>.

Scrollo le spalle non degnandolo neanche di una risposta: non posso esprimermi a riguardo.

Bella mi lancia uno sguardo gongolante colpendomi piano col gomito, ma non dice niente.

<< A chi tocca ora? Chi gira la bottiglia? >>. Dico spazientita sorridendo alla mia amica.

<< Tocca a Edward, stiamo facendo il giro! >>. Emmett risponde saccente. 

Edward si appresta a girare la bottiglia con l’aria più annoiata del solito... non si sta divertendo molto... ma non è ancora arrivato il suo momento.

<< Wow tocca a Jacob, Ed che proponi? >>, Seth si muove agitandosi dall’eccitazione.

<< Vediamo... carezza... dove vi pare >>.

Che fantasia. Non è molto divertente giocare con lui!

Rigira la bottiglia che, guarda un po’ il caso, si ferma su Bella.

Emmett ha forse deciso di fare ingelosire Edward prima di fargli capire che la ama anche lui?

<< Dai! >>. La esorto.

Bella si alza timidamente e raggiunge Jacob che con mano quasi tremante le accarezza una guancia con fare fraterno.

Edward si irrigidisce, impercettibilmente, ma non batte ciglio, ancora non sa di essere innamorato di lei e non comprende quello che gli sta accadendo, quello che prova.

Bella ritorna al mio fianco facendomi un sorriso timido e il gioco ricomincia.

Emmett si sta proprio divertendo. Da quando abbiamo iniziato a giocare ha fatto baciare sulle labbra Jasper e Seth per poi continuare con Rose e Leah...

Avrei dovuto prevederlo.

Dopo venti minuti di gioco finalmente si decide ad attuare il mio piano.

Giro la bottiglia che finisce su Bella.

Come tutti, sceglie: “Obbligo”.

<< Dovrai baciare con la lingua per almeno un minuto la persona che ti destinerà la bottiglia >>.

La vedo sbiancare ma non ci faccio caso... mi ringrazierà prima o poi.

Questo è il penultimo scherzo che possiamo fare... si accorgeranno presto che stiamo barando.

Mi meraviglio che ancora non abbiano pensato ad Emmett, per le strane cose che sono accadute... ma del resto lo avevo previsto.

La bottiglia, molto lentamente, si ferma su Edward.

Bella sgrana gli occhi e il suo cuore comincia a battere forte, Edward è una statua di ghiaccio... non se lo aspettava il mio caro fratellino!

Tutto attorno a noi si ferma, nessuno fiata finché Emmett non alleggerisce la situazione.

<< Bellina che hai? Dai, lo sappiamo tutti che sei troppo timida. Non rivolgi la parola a qualcuno che non conosci, figuriamoci se riesci a baciare Edward! >>.

Emmett ha recitato bene la sua parte, dicendo le parole magiche che, a breve faranno scattare Bella.

E infatti...

3. 2. 1...

<< Non sono timida, idiota! >>.

Si alza di scatto guardando male Emmett per poi dirigersi verso Edward, afferrarlo per le spalle e attirarlo verso di se.

Non si accorge subito di quello che ha appena fatto ma quando sente le labbra di Edward modificarsi al suo contatto, per poi muoversi insieme alle sue, incomincia ad arrossire e il suo cuore raddoppia la frequenza.

Allo scadere del primo minuto, mi volto con uno sguardo assassino verso chiunque sta per aprire bocca: non devono disturbarli!!!

Si staccano nello stesso istante, dopo più di tre minuti, perché si sentono osservati.

Si guardano attorno mentre Bella mi chiede: << Alice ma è passato il minuto? >>.

<< Si – rispondo – proprio ora! >>.

<< Bene ora tocca a te girare la bottiglia, avanti! >>. Le dico per distogliere l’attenzione da me.

Sposto lo sguardo da Edward che, dopo essere rimasto immobile per qualche secondo, si volta verso di me e inizia a guardarmi come se volesse leggermi nel pensiero.

Ho mai detto che adoro la mia migliore amica?

Bella prende, ancora un po’ scossa, la bottiglia e inizia a farla girare. Questa volta Emmett non interviene e la bottiglia, finisce il suo giro puntando proprio verso di lui.

<< Emmet, obbligo o verità? >>, chiede Bella con uno sguardo che dice “adesso vedi cosa ti combino”.

Emmett ci pensa un po’ su e il suo sguardo, per un secondo, è intriso di puro terrore.

<< Verità >>, decide infine... Penso abbia immaginato Bella che gli chiede di baciare in bocca, o peggio, un maschietto!!!

Bella sorride in modo sadico per poi chiedergli:<< E’ vero che guardi i bagnalettini (I Bagnalettini!!!!) e canti le loro canzoni ballando davanti alla tv? >>.

Wow Bella è troppo forte quando ci si mette!!!

Emmett resta zitto per un po’ per poi ammetterlo davanti a tutti, non ha altra scelta che dire la verità!

Dopo meno di un secondo si scatena una forte risata collettiva che influenza anche Edward il quale si gira verso Bella osservandola ammirato.

<< Davvero furba, Bellina... devo dartene atto! >>.

<< Grazie Emmett, detto da te è un complimento! >>.

Dopo altri giri in cui i licantropi sembrano porre domande o obblighi molto normali, la bottiglia ritorna nelle mani di Emmett... userà ancora il mio piano? Vedremo!

Ottimo, la bottiglia si ferma su Edward!

<< Obbligo o verità, fratello? >>.

Edward non sembra averla presa bene... ma non immagina neanche cosa gli aspetta!!!

<< Obbligo >>, risponde mesto.

Probabilmente gli sarebbe convenuto dire “verità” ma evidentemente nasconde qualcosa a tutti e non vuole rivelare nulla, specialmente se è costretto a non poter mentire a causa di Rose.

<< Bene, bene, bene... fratellino adorato! >>.

<< Falla finita, Emmett e muoviti! >>.

<< Ok, ma non ti scaldare. Allora... dovrai portare a termine tre appuntamenti che, ovviamente, organizzerò io! A tempo debito ti darò tutte le informazioni necessarie! Il primo si terrà Venerdì sera all’Eclipse con... niente poco di meno che... la mega biondona-ossigenata Jessica Stanley! >>.

Edward sarebbe stato in prossimità di un attacco di cuore, se avesse potuto averne, Bella stava per scoppiare in lacrime ma non avrebbe ceduto davanti a tutti, l’avevo visto.

<< Contento? >>.

<< Emmett, questa me la paghi... >>.

Così dicendo si alza dirigendosi verso la sua camera.

Guardo Emmett con un sorriso radioso e mi accorgo di essere osservata da Jasper...

<< Alice, vieni con me! >>.

Bella non ha in mente una passeggiata... cacchio!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


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Capitolo 3
*** Capitolo Tre ***


E dopo 100 anni... Barby ce l’ha fattaaaa.... XD si, eccomi con il prossimo capitolo!!! Scusate ma c’erano molte cose da sistemare e non ho molto tempo per scrivere ultimamente.. cosa c’è da dire... ah si!!! Indovinate un po’ chi ha partecipato alla stesura di questo cap? Un noma a caso... chi indovina riceverà 2000 euro in gettoni d’oro solo pronunciando il nome davanti allo schermo... ok, ve lo confermo io!!!!
Niente poco di meno che.... CULLENBOYYYY!!! Ve lo aspettavate??? O.o no di certo XD

A parte gli scherzi... ora la smetto!!! Buona lettura e fateci sapere le vostre impressioni ok???

Ps. Grazie ai preferiti, ai seguiti e agli angeli che ci commentano!!! Vi parlo anche a  nome di Luisina e Davide, ovviamente!!!

 

 

Capitolo Tre

 

Come ho dormito? Meglio sorvolare. La nottata è passata così lentamente, che alzandomi dal letto, mi sento almeno cinque anni di vita in più.

Mi vesto a rilento, svogliatamente.

Un’altra settimana scolastica sta per iniziare e io, forse per la prima volta in tutta la mia vita, non voglio andare a scuola.

Pensandoci, potrei non andarci...

Charlie è uscito, e quando tornerà posso benissimo raccontargli che non mi sono sentita bene. Potrei fingere un mal di pancia dovuto al ciclo... Si, funzionerà. Charlie odia affrontare questi discorsi e sorvolerà, come sempre.

Miel pop’s e bzz bzz bzz, bzz bzz bzz...

Il mio telefono?!

Si, deve essere per forza il mio, ci sono solo io in casa.

Un messaggio.

Ma che ha fatto quella pazza?! Mi ha personalizzato anche la suoneria dei messaggi?

Odio quelle apine... anche se pensandoci ce la vedo proprio in versione “ape fastidiosa”... si, è l’animale adatto a lei!

 

Da Alice:

BELLAAAA... non azzardarti a non venire a scuola -.- Io e Rose dobbiamo farti vedere una cosa strabiliante e poi c’è un test a sorpresa di biologia... vuoi perdertelo? Andrai benissimo sarà super facile per te. Ecco brava, ottima decisione, sorella. A proposito: cambiati quella maglietta, non si intona con la mia. Quella rossa sarà fantastica ^^ ciaooo ci vediamo tra dieci minuti e tre secondi.

 

Addio piacevole mattinata incentrata sul relax e sullo svago.

Ringhio sonoramente sperando che Alice mi veda in una delle sue visioni.

“ Se non è strabiliante come hai detto, farai una brutta fine...”

Penso di dirlo ad alta voce immaginando di farla a pezzi e di spargere i suoi resti nelle parti più disparate del mondo in modo da tenerla in vita ma in continua sofferenza.

Ghigno sadicamente e mi dirigo lentamente verso il bagno con i vestiti da indossare. Logicamente ho scelto una camicetta blu, solo per farle un dispetto.

Un clacson mi ridesta. Che stavo facendo?

Si, stavo pensando.

Cazzo! Sono in ritardo.

Mi vesto a velocità quasi vampiresca e arrivo tutta trafelata all’auto di Alice.

Tutte sorridenti lei e Rosalie mi salutano appena mi vedono. Alice avrà di sicuro avuto una visione del mio ritardo ed è passata a prendere prima Rosalie.

La fisso con sguardo truce.

Ma come diavolo fa?! E per quale motivo poi? È pura follia!

Ha indossato un vestitino bianco a cui ha abbinato degli accessori blu, proprio come me. E Rosalie? Stessa divisa ma con un top e jeans. (Abiti)

Impazzirò, me lo sento...

Alzo gli occhi al cielo e faccio finta di niente. Non le darò alcuna soddisfazione.

<< Buongiorno, ragazze >> mormoro atona mentre Alice avvia il motore in direzione della scuola.

<< Bella, meno male che sei venuta. Non sai che novità abbiamo. Delle chicche pazzesche! >>

Chicche? Già il termine è tutto un programma. Mi ricorda tanto Hagrid di Harry Potter quando sta per proporre agli alunni dei mostri...

Il mio sguardo perplesso le fa continuare: << Si, Bella. Rose ha ragione. Non hai idea di che novità ci sono >>.

<< Immagino... >> riesco a dire simulando un finto entusiasmo che non le convince. Che sfiga.

<< Ti racconteremo tutto a scuola, adesso dobbiamo parlare di cose serie lontano da sguardi e orecchie indiscreti >>.

Oh, oh...

Dovevo rimanere a casa, lo sapevo. Ma perche capitano tutte a me?! Che avrò fatto di sbagliato?

<< Bella, io e Rose ne abbiamo parlato. Secondo il nostro modesto parere, ti sei comportata egregiamente ieri sera. Certo, le ripicche non ripagano, ma nel nostro caso è diverso >>. Mi dice tutto con un gran sorriso e alla fine mi strizza anche l’occhio.

Sono stupefatta. Forse non ho capito bene?

<< Si, Bella. – Continua Rose – Devi proseguire su questa strada. Alice ha avuto una visione, andrà bene, vedrai >>.

Annuisco guardando la strada, ormai manca poco al parcheggio della scuola.

<< Allora? Cosa avevate da dirmi di così importante? >>

Se vengo a sapere che è qualcosa di estremamente futile giuro che divento una iena, non riusciranno a sfuggire alla mia rabbia.

Volevo rimanermene a casa, da sola, a pensare a cosa era successo, a come comportarmi con lui...

Non dovevo pensarci, non dovevo cercarlo né guardarlo. Tantomeno parlargli.

Il mio sguardo poteva ascoltare il mio cervello?

Certo che no!

Guardavo tra la folla, scrutavo le auto in cerca di lui...

<< Oh, Bella. Una cosa eccezionale, a dir poco mega-fantastica... >>.

Quanto la facevano lunga...

<< Stefano e Domenico hanno lanciato una linea che si addice a tutte le nostre esigenze... >>.

<< Ti rendi conto? >> Mi dicono in coro.

<< Stefano? Domenico? E chi sono? Siete per caso impazzite? Di cosa state parlando? >>

Scuotono la testa con sguardo scandalizzato e cominciano a ripetere il mio nome rassegnate.

<< Bella, Bella, Bella... sei sempre tra le nuvole, tesoro. Come “chi sono”? Dolce & Gabbana no? Non è chiaro? >>

Dolce & gabbana???

DOLCE & GABBANA???

Non ero rimasta a casa per Dolce & Gabbana?

Le avrei uccise. Non era umanamente tollerabile.

<< VOI COSA? >> Inveisco contro di loro.

Indietreggiano ma continuano a sorridere.

Sono una furia, la loro pazzia finisce qui.

<< Ciao, Isabella >>.

No, no, no. Tutte ma non lei. Fa che non sia lei.

Ancheggiando, seguita delle sue comari, si avvicina a me e alle mie amiche sorridendo e masticando in modo osceno una Big Babol.

Fa che le va di traverso...

<< Buongiorno, Jessica >>.

Poteva un sorriso essere più sforzato e finto del mio? No, potevo dire di aver superato anche i Cullen, gli attori perfetti!

Mi sorride quasi ghignando. Posso tranquillamente immaginare cosa sta per chiedermi.

<< Hai per caso visto Edward? Ieri siamo usciti insieme, sai un vero appuntamento, e lo stavo aspettando >>.

Ecco, come volevasi dimostrare.

Alice e Rosalie restavano zitte, me la sarei cavata da sola.

La rabbia accumulata mi avrebbe dato la giusta dose di adrenalina.

<< No, Jessica. Mi dispiace >>, lo sguardo dispiaciuto mi era venuto proprio bene << non sarà ancora arrivato... Se hai detto che avete avuto un appuntamento vi sarete sentiti no? Non ti ha mandato un sms? Neanche stamattina? >>.

Il mio tono è dispiaciuto ma Alice e Rosalie sghignazzano, hanno capito dove voglio arrivare.

Chi si vanta da solo, vale un fagiolo.

Jessica è l’esempio lampante di questo detto. E non era ancora finita...

<< No... forse ha perso il mio numero >>.

Si arrampica sugli specchi o è una mia impressione?

Voleva farsi bella con me, ma non mi conosce...

Posso sembrare timida e impacciata, ma il nervosismo (grazie Alice) mi dà grinta!

<< Si, Jessica – faccio finta di assecondarla – tra le mille ragazze di cui ha il numero avrà perso di sicuro il tuo... può darsi che tra qualche settimana lo ritrova... >>.

Detto questo prendo sotto braccio le mie due amiche e mi dirigo verso la nostra prima lezione: Biologia.

<< Ah, Jessica – mi volto quel poco per guardarla in faccia – l’ho appena visto seguire una ragazza verso la palestra. Non vorrei sbagliarmi ma ha aumentato il passo quando ti ha notata... >>

Io, Rose e Alice iniziamo a ridere e continuiamo a camminare verso la nostra aula. Sappiamo perfettamente che Edward e gli altri ancora devono arrivare a scuola.

Te l’ho fatta Jessica Stanley.

 

 

Edward’s Pov

 

Ho passato tutta la notte nella radura. Ha anche piovuto ma non ci ho fatto caso. Mi piace la pioggia, mi rilassa, crea come una pellicola intorno a me che mi dà una sensazione di protezione, di difesa dai pensieri che avvolte sono talmente rumorosi da sconvolgermi.

Il rumore della pioggia si sovrappone al chiacchiericcio incessante ed io, a quel punto, ascolto quel ticchettio invece di puntare la mia attenzione su tutte quelle voci.
Sono salito in auto nonostante fossi bagnato fradicio, domani la
pulirò al massimo.
Quando sono entrato a casa i pensieri di Esme mi hanno fatto sorridere.
Prima è stata contenta di vedermi, e poi ha pensato a mille e più modi di farmi male a causa di due orme sul pavimento.

Donne, chi le capisce... Già chi?
Secondo me non si capiscono neanche da sole.
Ho quasi volato verso la mia camera per evitare di fare altre pedate.

Non oso immaginare cosa mi avrebbe fatto fare per il prossimo decennio...

La conosco, una punizione per questa cretinata me la becco.
Entro in stanza, e non ho neanche il tempo di cominciare a spogliarmi
che irrompe Emmett, come il gorilla che è.
<< Ascolta, io per due pedate mi sono sentito Esme, tu se le sfondi la
porta non arrivi a domani! >> Gli dico sfilandomi la camicia e rimanendo
a dorso nudo.
<< Ma per favore, Esme mi adora non... >>
<< Se mi rompi la porta ti rompo la testa, altro che 'Esme mi adora'
>>

Nostra madre grida dal piano di sotto per far capire che non sta
scherzando.
Emmett tira su le spalle come colpito dal peso di quella minaccia, e facendo una smorfia come ha dire 'o cazzo!' sussurra:<< Scusa mammina >>, con la speranza di tenerla buona.
"Se se, mammina, se mi ha fatto un graffio alla porta lo stendo come
un lenzuolo"
Ai pensieri di Esme scoppio a ridere scuotendo la testa.
<< Non ti perdona >> lo informo prendendo un asciugamano e strofinando
i capelli, l'odore di pioggia che ho addosso non vorrei proprio
lavarlo via.
<< Cosa vuoi Emmett? >> Gli chiedo aprendo la cabina armadio per
cercare qualcosa da mettere per andare a scuola.

Sono le sei del mattino e tra un paio d'ore dovremmo cominciare le lezioni.
"Il secondo appuntamento" pensa.
<< Vuoi uscire con me? >> Lo prendo in giro deviando i suoi pensieri da quel cavolo di accordo dei tre appuntamenti.
<< Ma quanto sei spiritoso! Il tuo secondo appuntamento è con la Mallory >> mi dice incrociando le braccia al petto.
"Vedrai che ti diverti..."
<< Scusa Emmett, la finiamo con questa stronzata? Dai, il gioco è
bello quando dura poco, e io non mi sto divertendo più >>.

Mi tolgo i pantaloni bagnati e quando trovo un paio di Jeans sbiaditi e una camicia nera l’appoggio sul letto per indossarle.
<< Non sei tu quello che si deve divertire, hai scelto Obbligo!? E mo
te lo tieni >> continua incalzante.
Sbuffo arrotolando le maniche della camicia e sistemando il collo.
<< Che palle però! Ok, dove e quando? >>

Basta che questa tortura finisca il prima possibile.
<< All'Eclipse domani a cena >> mi dice con un sorriso smagliante.
<< Stessa condizione! >> Dico perentorio chiudendo le ante dell'armadio e superandolo per raggiungere la porta.
<< Quale? >> Mi domanda confuso seguendomi fuori dalla mia stanza giù per le scale.
<< Bella >> mi limito a dire guardandolo dall'ultimo gradino prima del salotto.
<< Ci provo... >> mi dice quasi dispiaciuto.

"Povera ragazza"
Non lo sto a sentire, mi siedo al piano e comincio a suonare la prima
cosa che mi viene in testa.
'Frer Jacque'

Dopotutto, è giusto per perdere tempo prima di avviarmi a scuola.


________________

 


Arriviamo giusto in tempo, siamo passati a prendere Jazz perché le ragazze si erano già avviate.

C'è la macchina di Rosalie, per cui individuo subito Bella che parla con Jessica Stanley. Alice e Rosalie sono dietro di lei, mentre le amiche di Jessica sembrano dei birilli dietro la loro compagna: formano un triangolo.

A vedere la scena dall’esterno, sembra più una lotta tra campioni.
<< Jazz >> lo chiamo per conoscere che tipo di emozioni aleggiano tra le due, visto che per "colpa" di Bella il mio potere si è andato a far benedire.

<< Riesci a capire che sta succedendo? >> Gli chiedo indicandogli la scena.
<< Bella è alquanto incazzata, Jessica sembra allegra, ma più parla con Bella e più diventa insicura >> mi dice.

Non riesco a sentire la conversazione, e il sospetto che Jessica si stia vantando con Bella di essere uscita con me, mi irrita non poco.

Muovo un passo per avvicinarmi, ma Jasper mi blocca prendendomi un braccio.
<< Peggioreresti la situazione, Bella ha la stizza, e Jessica è avvilita e vergognata, finirà presto >>.
Neanche finisce di pronunciare la frase che vedo Bella prendere a braccetto Alice e Rose per poi dirigersi nell'edificio.
Jessica resta lì, sconfitta a quanto pare.

La ignoro, non sia mai si facesse troppe illusioni nei miei confronti.
Mi dirigo all'edificio con Jazz ed Emmett che spariscono subito dopo essere entrati.

 

Sono uscito dall’aula perché il ciarlare della professoressa iniziava davvero ad irritarmi.

I pensieri di tutti scompaiono, segno che sono entrato nel raggio d’azione di Bella. Mi guardo in giro, e dopo poco meno di un secondo la scorgo. Sta rovistando nell’armadietto di Alice alla ricerca di chissà quale assurdità.

Mike Newton è nei paraggi e si avvicina silenziosamente a lei.

Dal momento che si accorge della sua presenza, e forse anche della mia, il suo cuore inizia a battere più velocemente... che senso ha? Perché si comporta in questo modo? Ha un attrazione per Mike-viscido-Newton?

Si salutano quasi timidamente. Lui è così patetico...

Sembra quasi insicuro al suo fianco quando poi, conosco perfettamente i suoi pensieri verso le ragazze. Ho avuto modo di ascoltarli durante le ore di allenamento maschile e sono stati delle sofferenze. Credo di non aver mai sentito pensieri simili.

Dei passi dietro di me mi distraggono, non ho bisogno di voltarmi per capire di chi si tratta.

Senza neanche rifletterci – potrei rischiare di cambiare idea fuggendo in Alaska – mi dirigo a passo svelto verso la mia prossima “vittima”: Lauren Mallory.

<< Lauren, ehi ascolta, che ne dici di vederci domani sera all’Eclipse? >>

Il suo piccolo cuoricino prende il volo e io sto per alzare quasi gli occhi al cielo.

Possibile che queste ragazzine non resistano a una domanda così semplice?

Cosa succederebbe se mi avvicinassi di più a lei e le sussurrassi qualcosa?

Proviamo...

Mi avvicino lentamente a lei poggiando una mano sull’armadietto.

Non ha vie di fuga, anche se non credo riuscirebbe mai a fuggire da me.

Il mio cervello è diviso in due, non ha mai smesso di prestare attenzione alla conversazione tra Mike e Bella.

Cerco di non ringhiare ma dal momento in cui Bella accetta l’invito di Mike, sento una rabbia invadermi tutto il corpo.

Non può farlo, non avrei mai pensato che avesse accettato una simile proposta.

Perché?!

Cerco di darmi un contegno e vado avanti con il mio esperimento: cerchiamo di far venire un infarto a Lauren per evitare di uscire con lei.

<< Ci vediamo alle otto domani sera? Ti porto all’Eclipse, ti va? >>

Non ha risposto alla mia prima domanda ma cerco di battere il ferro finché è caldo... prima o poi il suo cuore cederà... o no?

<< S-sì... sarebbe fantastico, Edward >>

Credo che non aspettasse altro in tutta la sua vita.

<< Non vedo l’ora di vederti in tutto il tuo splendore, Lauren >> le sussurro all’orecchio.

Barcolla ma non molla, niente da fare.

<< A domani, dolcezza! >>

Le bacio una guancia e mi dirigo verso la mia aula senza mai distogliere l’attenzione da Bella che è rimasta un po’ interdetta.

Sarà stato il mio atteggiamento?

Dentro di me lo spero.

 

 

 

 

 

 

Bella’s Pov

 

La scuola? Non mi è mai sembrata così noiosa.

Forse perché prima non pensavo ai ragazzi? A Edward?

Può darsi.

Durante tutta la giornata non ho fatto altro che distrarmi, non riesco proprio a seguire i professori.

<< Edward I, o comunemente detto Edward Longshanks... >>

Alzo il capo velocemente verso la professoressa di storia ma mi rendo conto che non sta affatto parlando dell’Edward a cui sto pensando da ieri sera.

Cosa devo fare? Come mi devo comportare con lui? Devo ignorarlo come mi hanno consigliato Alice e Rosalie?

<< Tesoro, andresti al mio armadietto? Ho dimenticato il quaderno fucsia e tra pochi minuti la prof. mi interrogherà, ho previsto che non mi farà uscire... ti pregooo >>.

Le sue ciglia battono così velocemente che non posso fare a meno di acconsentire, seppur contro voglia.

Chiedo il permesso per uscire e svogliatamente mi avvio verso il suo armadietto.

Dopotutto non è stata una pessima idea andare fuori dall’aula, in questo modo posso pensare meglio.

Passeggio distrattamente per i corridoi non accorgendomi di nulla. Il mio sguardo è puntato sulle mie scarpe e non ho intenzione di muoverlo. I miei pensieri sono altrove.

Raggiungo l’armadietto di Alice e incomincio a cercare il suo stupido quaderno.

Come fa a dimenticarsi le cose se prevede il futuro?

Un rumore di passi mi desta dalla mia ricerca ma invece di trovarmi davanti una persona, mi ritrovo Mike Newton e, poco dietro di lui, Edward.

Smetto quasi di respirare ma faccio finta di nulla.

Non dargli soddisfazioni, non dargli importanza...

Perché il mio cuore non ascolta le mie suppliche mentali?

<< Ciao, Bella >>.

<< Mike >> mormoro infastidita a mo di saluto.

Non l’ho mai tollerato, ma per cortesia ed educazione non gliel’ho mai detto chiaramente.

<< Ehm, ecco... mi chiedevo... cosa hai da fare domani sera? >>

Oh no, dimmi che non mi sta chiedendo un appuntamento...

<< Mike, non lo so ma... >>

Mi distraggo per un microsecondo voltandomi in direzione di Edward tutto intento nel raggiungere la Mallory.

Sarà lei la prossima?

Le si avvicina in maniera languida.

<< Lauren, ehi ascolta, che ne dici di vederci domani sera all’Eclipse? >>

Mi volto di nuovo verso Mike sorridendogli. Un sorriso falso, quasi di sfida.

<< ...ma credo di essere libera. Ci vediamo all’Eclipse alle otto? >>

Sgrana gli occhi e annuisce senza proferir parola.

<< Ok, Bella. A domani sera alle otto, allora >>.

Mi saluta con una mano e si avvia verso la sua classe.

Che idiota quel Newton. Era talmente sorpreso che non mi ha neanche chiesto se avevo bisogno di un passaggio. E questo lo definisce un appuntamento?

Guardo di sottecchi Edward e Lauren che parlano fitto fitto. Lei è con le spalle poggiate all’armadietto e Edward le sbarra la strada con un braccio. Sono vicini, troppo vicini.

<< Ci vediamo alle otto domani sera? Ti porto all’Eclipse, ti va? >>

Balbetta un “sì” e Edward continua.

<< Non vedo l’ora di vederti in tutto il tuo splendore, Lauren >>.

Le bacia una guancia e se ne va verso la sua aula.

Sono nervosa? No!

Il nervosismo è un sentimento che non mi appartiene.

Sono furiosa. Mi sento vendicativa ed è proprio così che mi comporterò: Edward la pagherà!

Chiudo con forza l’armadietto di Alice provocando un tremore che ne fa aprire uno poco più avanti e mi dirigo in classe: ho bisogno dell’aiuto delle  mie amiche, un po’ di sano shopping è quello che mi serve per iniziare ad attuare il mio piano di vendetta...

Che l’operazione “fai schiattare Edward Cullen” abbia inizio.

 

 

<< Tesoro, non potevi contattare persone migliori, io e Rosalie abbiamo fatto proprio un bel lavoro. Vedrai che faccia farà, l’ho già vista! >>

Possibile che queste due siano più eccitate di me nella vendetta?

Sì, perché io non vorrei comportarmi così, non vorrei che Edward passi il suo tempo con quella papera della Mallory.

Domani mi toccherà mettere al suo posto anche lei...

Faccio una giravolta davanti allo specchio per poi infilare la giacca e scendere le scale.

Saluto le mie migliori amiche e mi dirigo verso il locale.

Sono nervosa, le mani mi tremano, sudano, ma non perché sto per incontrare quel viscido di Mike Newton, sudano perché ci sarà anche Edward, nello stesso luogo, a pochi metri da me.

Pensandoci, dovevo sceglierne uno diverso, in questo modo gli ho facilitato le cose: non può leggere i pensieri della papera e non può capire quanto è stolta.

Forza e coraggio, stasera sei fantastica... se lo dicono Rose e Aly è così...

Entro nel locale e mi guardo in giro, sono sicura all’ottanta per cento che Edward non è ancora arrivato perché aveva appuntamento alle otto a casa della Mallory.

Mike è seduto ad un tavolo un po’ appartato vestito di tutto punto. È troppo elegante, sembra un damerino e il luogo non è adatto a un abito del genere.

Mi dirigo verso di lui il più lentamente possibile.

Ma perché ho accettato? Stupide ripicche!

<< Ciao, Mike >>.

<< Ciao, Bella. Wow, sei bellissima >> mi sorride.

Tralascio la sua ultima frase e mi accomodo di fronte a lui.

Ha scelto proprio bene, vicino a noi c’è solo un altro tavolo che, molto probabilmente, resterà vuoto per l’intera serata.

Troppa intimità! Urla il mio cervello.

Spero solo che non si avvicini a me più del dovuto.

In tal caso, ho già pronto il mio bel tacco dodici da piantargli dove non batte il sole.

<< Ehm, vogliamo ordinare? >>

Cos’è, ha fretta di concludere? Se spera che l’appuntamento non consista solo nella cena? Rimarrà molto deluso.

<< Certo, Mike >>, velocizziamo la cena così la tua brutta faccia starà lontana dalla mia vista in meno tempo. Concludo mentalmente.

Non sono cattiva, è solo che i tipi come Mike mi infastidiscono. Sempre pronti a cogliere la palla al balzo. Se passasse una ragazza in questo momento che lo attirasse più di me, mi mollerebbe in un attimo.

Ma magari! Penso sorridendo.

Nello stesso istante in cui formulo questo pensiero, la porta principale dell’Eclipse si apre e Edward e la sua papera da compagnia fanno il loro ingresso.

Ma che si è messa Lauren?

La sfilata di carnevale è passata da parecchio...

Se ci fosse Alice le avrebbe di certo incenerito il vestito con lo sguardo.

Non vorrei essere nei panni di Edward in questo momento. Mi vergognerei a camminare in pubblico con un soggetto del genere. Non poteva scegliere vestito più eccentrico di quello che indossa.

Bella, tu non stai messa meglio...

Si, i miei pensieri hanno decisamente ragione. Tra Mike e Lauren non so proprio chi deve vergognarsi di più tra me ed Edward.

Li ignoro spudoratamente facendo finta di non essermi accorta di loro. Molto probabilmente Edward ha sentito il mio odore e, soprattutto, l’assenza di pensieri. Di sicuro mi ha già individuato. Proprio per questo motivo decido di fare la simpatica con Mike.

<< Cosa prendi? >>

<< Ehm... un Hamburger triplo >> dico la prima cosa che leggo rendendomi conto solo successivamente che è la pietanza più costosa del menù.

Ecco perché ha sgranato gli occhi e il suo sguardo è sembrato allarmato...

<< Io prendo una Cola >>.

Evito di chiedere spiegazioni e chiamo la prima cameriera che ci passa accanto riferendogli ciò che abbiamo scelto.

Pochi secondi dopo Edward e Lauren si accomodano al tavolo accanto al nostro.

Ma noo... che sfiga!

Ho Edward di fronte che mi guarda di sottecchi.

Un flash mi invade la mente: Edward che bacia Jessica al lato della bocca.

<< Mike, come mai mi hai invitato ad uscire? >>

Sputo questa domanda per non pensare a quel gesto e per spianarmi la strada: la mia vendetta sta per cominciare.

<< Ehm, ecco... veramente volevo farlo già da parecchio tempo. Cioè volevo chiederti di uscire da molto... >>.

<< Ti piaccio? >> oso.

Mi avvicino a lui con fare malizioso.

Inizialmente rimane spiazzato, ma poi mi imita.

I nostri volti sono vicini, sento il suo odore e penso a quello di Edward, così diverso dal suo.

Trattengo quasi il respiro e lo guardo profondamente negli occhi.

<< Sei fantastica... >> riesce a sussurrare.

Perché mi danno fastidio i suoi complimenti? Perché li sento così tremendamente falsi?

<< Anche tu non sei male >> per qualcun’altra, penso. Di certo non per me.

CRASH...

Un piatto cade a terra facendo interrompere il nostro contatto visivo.

Ci voltiamo all’unisono verso la fonte del rumore e ci rendiamo conto che, poco lontano dal nostro tavolo, una cameriera ha rotto due piatti perché si era girata nella nostra direzione... c’è forse lo zampino di Edward?

Di sicuro gli è bastato sorridere o fare l’occhiolino a quella poveraccia per attirare la sua attenzione.

<< Cosa ti va di fare dopo cena? >> Mike ritorna all’attacco.

Merda, adesso che gli rispondo? Come faccio a dirgli che non vedo l’ora che questa serata finisca?

Miel pop’s e bzz bzz bzz, bzz bzz bzz...

Cacchio! Di nuovo il telefono.

Lo cerco il più velocemente possibile nella borsetta per evitare che questa stupida suoneria si senta in giro.

Ma perché quando tento di trovarlo non lo scorgo mai?

Trovato!

 

Alice:

Hai un pigiama party a casa mia. Viene anche Rose. Vedi di non fare tardi capito? Ho già sistemato tutto con Charlie... sarà fantastico! TVB

 

<< Non posso fare molto tardi, Mike. Avevo già preso un impegno >> vedo la sua faccia dispiaciuta e aggiungo:<< Non volevo rifiutare il tuo invito, ma non posso proprio fare altrimenti >>.

Mi sorride, sono stata convincente.

<< Ok, significa che fino alla fine della cena possiamo comunque passare una splendida serata, no? >> mi fa l’occhiolino.

Rido in modo nervoso e annuisco.

Cosa ha in mente?

Non oso pensarlo.

Mi guarda quasi arrossendo nello stesso istante in cui sento un piede accarezzarmi la gamba.

No, no, no, no! Fa che non sia quello che penso...

Mi ritrovo a stringere le posate tra le mani.

Come ha osato sfiorarmi?!

<< Mike, falla finita all’istante! >> gli mormoro incenerendolo con lo sguardo.

Si blocca all’istante fissando la mia mano destra.

Sposto lentamente lo sguardo e mi sento mancare.

Sangue.

C’è del sangue.

La mia mano è ferita.

Era un coltello?

Maledetto, è tutta colpa sua.

La tampono con il tovagliolo cercando di posare lo sguardo su qualcosa in grado di distrarmi.

I miei occhi puntano a Edward che mi osserva con uno sguardo da omicida.

I suoi occhi nerissimi mi impauriscono, mi terrorizzano.

Mi alzo, non mi rendo conto di cosa sto facendo ma le mie gambe reagiscono così.

Guardo Mike sperando nel suo aiuto ma il suo volto pallido-verdastro mi suggerisce che non ne è in grado.

Maledizione!

Corro in bagno e metto la mano sotto il getto freddo dell’acqua evitando di soffermarmi troppo sul rosso del mio sangue che scorre dirigendosi verso lo scarico del lavandino.

Bilancio della serata?

Un completo disastro.

Che altro può succedermi di peggio? Proprio nulla... per fortuna!

 

 

<< Alice, che stanno facendo? Cosa vedi? Dai, parla >>

<< Rosalie, se non la smetti all’istante non vi racconto più nulla! >> Sbotto incenerendo i presenti con lo sguardo.

Emmett e Jasper hanno scommesso su quanto ci metta Edward a raggiungere Bella nel bagno e “aiutarla”.

Mi dispiace per mio fratello, ma vincerà il “non-ancora-mio” Jasper!

<< Bella è appena entrata in bagno e Edward ha mollato proprio ora la Mallory, che da papera quale è, sta socializzando già con Mike... sta vestendo i panni dell’infermiera premurosa >> dico alzando gli occhi al cielo.

<< È già entrato? >> Domanda Emmett.

<< No, lo farà tra esattamente venti secondi >>.

Lo sguardo di Emmett è disperato mentre Jasper esulta:<< Ho vinto, avanti Emmett, dammi la mia ricompensa! Quanti erano? Ah sì, mille dollari! >>

<< Cos’altro vedi? >>

Posso uccidere Rosalie?

<< Questo eviterò di guardarlo, non sono affari nostri! >> Dico con sguardo malizioso.

Esulta saltellando sul posto sotto lo sguardo ammirato di Emmett e stupito di Jasper.

<< Adesso basta! Rose, andiamo a prepararci per il pigiama party, Edward e Bella arriveranno tra un’oretta circa. E voi – mi volto verso i due che litigano ancora per la scommessa – vedete di sparire e di portare con voi Edward. Non devono incontrarsi per l’intera settimana prima del loro appuntamento: l’ultimo obbligo di Edward! Intesi? >> Annuiscono tutti e io sorrido soddisfatta.

Tutto andrà secondo i miei piani!

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Capitolo 5
*** Capitolo Cinque ***


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Capitolo 6
*** Capitolo sei ***


Ecco a voi il tanto atteso capitolo! Buona lettura ragazzi!!!

 

 

Bella P.O.V.

 

<< E dai Alice almeno un messaggio… >>, la imploro.

<< No, Bella, inutile che insisti con me. Edward ti deve desiderare e la lontananza lo aiuterà a schiarirsi parecchio le idee… >>.

La lontananza… erano cinque giorni che non ci vedevamo, e lo aveva spedito a miglia di distanza da me.

Come fosse riuscita a convincere Emmett e Jasper, rimaneva un mistero… anche se avevo un’idea ben precisa di come avessero fatto quelle due arpie che mi ritrovavo come amiche.

<< Inutile che pensi di mandarglielo di nascosto. Sappi che la mia vista è onnisciente, aveva già previsto tutto. Edward non ha il telefono con sé >>, mi sorride maligna.

Potevo odiarla?

Sì!

Ma ripensai che era solo grazie a lei se ero riuscita a baciare Edward Cullen fuori dai miei sogni più realistici.

Era successo davvero, e per ben tre volte.

<< Non puoi almeno dirmi cosa sta facendo? Dai Aly, almeno questo… >>, la prego con i miei occhi da cerbiatta.

So di avere poche chance ma devo pur provare!

<< Ehm, niente di che… danno la caccia agli orsi e… chiacchierano >>, sorride.

<< Eh  no, non così in fretta. Non me la dai a bere. Dicci davvero cosa stanno facendo >>.

Il potere di Rosalie è davvero molto utile, alle volte… mica sempre.

Ci sediamo tutte e tre sul letto mentre Alice inizia a concentrarsi.

<< E bada bene a guardare anche Emmett, altrimenti… puoi immaginare >>, le sorride perfida.

Se avesse potuto sbiancare lo avrebbe fatto. Immagino che Rosalie le abbia fatto vedere il futuro dei suoi amati vestiti in fiamme, o la sua auto rigata… peggio per lei!

<< Stanno parlando di noi, Rose… >>.

<< E io? >>, domando.

<< Shhhh… >>, contemporaneamente, sia Rose che Aly, mi zittiscono.

<< A quanto pare Edward sta distribuendo consigli gratuiti per evitare che le donne possano mettere i piedi in testa agli uomini… “come abbiamo fatto noi”, sta spiegando… >>.

<< Quando hai detto che torneranno? Glieli faccio vedere io i piedi in testa… anzi, pensavo al tacco 15 delle mie Jimmy Choo! >>.

Vedo la bocca di Alice formare una perfetta O inorridita mentre cerco di trattenere le risate.

<< Ma Rose, tesoro, non puoi profanare un dono simile, ci sono ben altri modi… >>, ammicca verso di lei alzando e abbassando velocemente le sopracciglia.

Quelle due mi spaventano.

<< Tipo? >>. Lo sguardo malizioso che si scambiano la dice lunga.

<< Bhè, pensavo che noi, avendo poco potere su di lui, potremmo “limitarci” a dare qualche consiglio a Bella… >>.

<< Spara! >>.

Il loro entusiasmo mi rende impossibile bloccarle, non hanno più freni.

<< Hai presente l’ultimo piano che sto architettando? Ora come ora, potrebbe prevedere una variante… o semplicemente un’aggiunta >>.

<< Nooo… >>, il tono sorpreso, chissà perché, mi disturba e spaventa al contempo.

<< In che modo? >>

Parlano così velocemente che le uniche due parole che riesco a sentire sono “Victoria” e “obbligo”.

Rose ci pensa un po’ su, per poi acconsentire dicendo che il suo piano è perfetto.

Ma di che diavolerie stanno parlando?!

 

 

Quattro ore prima dell’appuntamento…

 

<< … e dopo che tenterà di avvicinarsi tu cosa dovrai fare? >>

<< Devo allontanarmi con disinvoltura, come se non me ne accorgessi… >>, ripeto cantilenante prossima ad un esaurimento nervoso.

Non sopporto più nessuna delle mie due amiche.

Rose, perché ha già iniziato con la mia preparazione, e Alice perché non la smette più di interrogarmi.

Dopo che la guardo con uno sguardo assassino, e immagino di cercare una tanica di benzina, mi promette che è l’ultima domanda a cui mi sottoporrà.

<< Ok, questa è difficile. >>, sbuffo sonoramente << Quando, terminata la cena, lui ti porterà qui a casa mia, come gli ho ordinato, come dovrai comportarti? >>.

La mia faccia diventa più rossa di un pomodoro.

Appeso all’armadio, accanto al vestito blu che Alice ha comprato per me, Rose ha messo in bella mostra un super sexy completino intimo.

E il piano folle di Alice riguarda proprio codesto indumento.

<< Allora? >>, mi incalza.

Mi rifiuto categoricamente di sottostare alle sue idee folli, non posso! Oltretutto non ci riuscirei mai, mi manca la materia prima, ovvero “la seduzione”.

<< Ok, fai come vuoi, ma ricorda ciò che ti ho detto >>.

<< Cioè cosa? La parte che riguarda il ricatto? >>, sbotto senza ritegno.

Aly e Rose si guardano in faccia per un secondo per poi scoppiare a ridere.

Bene! Non riesco neanche a rispondere a tono alle mie amiche, come può minimamente pensare che riesca a fare una cosa simile?!

Come faccio a non darle retta però? Il suo piano non fa una piega… e dovrò per forza sottostare a questo sporco, stupido…

<< Tesoro, sai che non è un ricatto. È per il tuo bene, no? >>.

Ma quale “bene”! Mi ucciderà prima o poi, me lo sento.

Se non sarò prima io ad ingaggiare qualcuno per ucciderla, mica mi sporcherei le mani!

Ghigno sadicamente al mio pensiero guadagnandomi un’occhiataccia dalla mia amica veggente.

<< Ops… >>.

 

 

 

Mi sento una sfigata.

Tutta agghindata, perfettamente truccata e pettinata, con Dio solo sa quale intimo, da sola al tavolino del Midnight Sun. Il locale più rinomato ed elegante dello stato.

Non pensarci, Bella, passerà in fretta.

Se un giorno potrò mai vendicarmi di Alice, le restituirò tutto, con ogni tipo di interesse.

Inizio a tamburellare il piede fasciato da un mega tacco, considerando l’idea di prenotare già un letto in ospedale, nell’eventualità quasi certa che io inciampi.

Ma quando arriverà Edward?

Sono ormai dieci interminabili minuti che il mio sguardo, come se avessi un tic nervoso, continua a spostarsi dall’ingresso all’orologio da polso.

Oddio, eccolo!

Mi ripeto mentalmente gli ordini che mi ha dato Alice: “Non guardarlo se non è estremamente necessario”, “Fingi stupore o indifferenza al suo arrivo”, “buttala sullo scherzo, mai essere troppo serie”.

Non mi andava per niente di seguire i suoi piani… ma sempre meglio di balbettare o sembrare ebete in sua presenza.

Ma perché ci mette un’eternità a raggiungere il tavolo?

Mi concentro sul menù degli aperitivi, ma quando si avvicina non posso fare a meno di alzare lo sguardo.

Gli sorrido, non riesco proprio a resistere, e mi alzo.

Cosa diceva Alice? Buttala sullo scherzo…

<< Abbiamo un appuntamento? >>.

Ironica e simpatica al punto giusto.

<< Direi di sì >>, mi risponde prendendo la mia mano e baciandola.

Si è accorto di sicuro che il mio cuore ha cominciato a battere molto più del normale, ma è impossibile controllarlo, anche perché non mi aspettavo un gesto simile… tanto antico quanto romantico.

Ci fissiamo per due minuti buoni, senza sederci né mollare la presa l’uno dall’altra.

Sembra piacevolmente sorpreso nel vedermi. Da quello che mi aveva spiegato Alice, pensava di dover condividere la serata con un’altra ochetta di turno.

Probabilmente ci aveva ripensato dopo aver visto la mia reazione se fosse successo di nuovo.

Non me ne sarei stata calma… non dopo aver saggiato le sue labbra.

Le fissai senza pudore, l’oggetto del mio desiderio era lì, ma non potevo prenderlo.

Quel pensiero mi bastò a farmi rendere conto del tempo trascorso a fissarci.

Risolutezza, Bella!

Le parole di Alice mi rimbombavano nella testa, come se mi perseguitasse anche lontana da me.

<< In realtà avevo il timore che Alice mi avesse appioppato un’altra ochetta della scuola… meditavo su come fargliela pagare >>, ghigna sadicamente.

Cerco di non guardare quel suo sguardo sexy, e neanche la giacca all’ultima moda, o la camicia slacciata leggermente sul collo che lascia intravedere i suoi pettorali…

In un momento, flash poco casti mi riempiono la mente facendomi arrossire.

Meno male che non può leggermi il pensiero…

E meno male che a distrarmi ci pensa il cameriere!

 

 

Salve a tutti!!! Quanti secoli sono che non aggiorno? Domanda da un milione di dollari XD spero non vi dispiaccia :) cosa accadrà nel prossimo capitolo? Se ci sono volontari per stabilirlo si facciano avanti! Sono proprio curiosa!

Vi salutooo!!! Vado al leggere altre due shot dell’estate :) baci a tuttiiiiiii

Barbara

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