paura del diverso?no,grazie

di AngElaeLi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** conoscenza ***
Capitolo 2: *** la forza di reaggire ***
Capitolo 3: *** piccole rivelazioni ***



Capitolo 1
*** conoscenza ***


Conoscenza
In questo racconto non voglio raccontarvi la solita storia d’amore ma una storia d’amore in cui si affronteranno i problemi della diversità culturale. Partiamo del presupposto che ogni persona è diversa dalle altre oltre che per la cultura anche per i sentimenti e per i modi di essere ma a parte questo siamo tutti uguali perché tutti abbiamo tutti un cuore che è capace di provare emozioni,senza distinzioni  di razza o cultura. In questo racconto troveremo la storia di due ragazzi innamorati che sono ostacolati dal padre di lei. Lei una bellissima ragazza ma con pochi amici per il suo carattere chiuso; lui un ragazzo come tanti pieno di amici e sempre allegro.  Due ragazzi con caratteri completamente opposti.  Per  Miriam era un giorno di gennaio come tanti altri,dopo aver pranzato si mise su facebook  dal suo portatile, quando ricevette una nuova richiesta di amicizia da un ragazzo di nome Mario,essendo una ragazza prudente prima di accettare la richiesta guardò le foto di lui,a lei quel viso non era affatto nuovo e così decise di accettarla.  Il ragazzo le aprì subito la conversazione: -ciao sono mario, ti ho visto l’altra sera in piazzetta, e mi hai colpito fin dal primo momento, così ho pensato di aggiungerti sperando che accettassi la mia richiesta solo per conoscerti meglio- lei- ciao io sono Miriam, io sinceramente non ti ho visto in piazzetta,però ho accettato perché il tuo viso non mi è nuovo. Andiamo forse alla stessa scuola?- lui- no, non credo proprioJ.-lei-forse mi starò sbagliando, scusa ma ora devo proprio andare a studiare ci sentiamo;alla prossima.ciao.- elui-ciao bellissima.  Dopo aver spento Miriam pensava tra sé e sé  che quel tipo non l’avrebbe più sentito era troppo spigliato per lei, ma come dice un vecchio detto mai mettere mano alla fortuna. Miriam  dopo aver finito di studiare aveva voglia di uscire così chiamò la sua migliore amica Marta; appena uscite da casa Miriam gli raccontò ciò che era successo nel pomeriggio la sua amica rimase stupita e con voce risoluta disse : - andiamo in piazzetta e facciamoli vedere a chi è che dice bellissima!- Ma no pazza ma che dici non ha fatto niente di male,e poi non ho voglia di vedere quello stupido di Claudio. Andiamocene in villa così staremo tranquille.- mh va bene . Le due ragazze terminarono la loro serata con un bel cioccolato caldo a casa di Miriam. Il giorno seguente Miriam era ansiosa perché voleva vedere se Mario si era fatto sentire,infatti trovo una sua email che diceva “ scusami per come ho concluso la nostra chiacchierata di ieri non volevo. Il fatto è che tu sei così bella che mi sono innamorato di te, vorrei conoscerti meglio perché si vede che sei una ragazza bella sia dentro che fuori, ecco questo è il mio numero di telefono…. se hai voglia di conoscermi chiamami.ciao.” Miriam non sapeva che fare allora chiamò Marta che gli consigliò di chiamarlo perché da quelle parole si vedeva che era davvero  un bravo ragazzo.

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Capitolo 2
*** la forza di reaggire ***


Miriam quel pomeriggio provò a studiare per il compito di italiano, ma non c’è la fece proprio il suo pensiero era rivolto altrove,pensava a Mario e a quello che gli aveva detto; decise di mandargli un sms. Prima  di inviare quel messaggio lo  rilesse dieci  volte aveva paura che quello che aveva scritto potesse essere interpretato male, lo rilesse ad alta voce : “ ciao Mario, sono Miriam la tua email mi è piaciuta molto. Ci sono rimasta molto male che tu abbia concluso quella conversazione in quel modo senza neanche conoscermi. Non  so più che scrivere quindi ti dico semplicemente questo è il mio numero ciao.=)”  - si può andare,invia stupido  telefono;speriamo bene- qualche minuto dopo sentì il telefono suonare era un sms  di Mario che diceva : “  ciao,si perdonami per quella conversazione, non avrei voluto. Bè che fai di bello?”-“ dovrei studiare per il compito di italiano ma non ho proprio voglia,tu?”- “ studio economia”-  “ una cosa molto semplice devo dire,senti ci sentiamo dopo che provo a studiare un po’. ciao”-  “ciao Miriam”. Qualche ora dopo Miriam era stufa di studiare e decise di uscire con la sua amica di sempre, le due quella sera decisero di andare in piazzetta dove incontrarono Mario, che gli fece compagnia. Mentre l’allegro trio scherzava e rideva si avvicinò Claudio l’idiota che iniziò a insultare Mario per  la sua carnagione scura. Miriam diventò tutta rossa in faccia per la rabbia e quando non ne poté  più disse a Claudio tutto quello che non aveva mai avuto il coraggio di dirgli. Claudio era stato il ragazzo di Miriam per circa  un anno, ma le cose non erano mai andate bene,lui era troppo prepotente, lei l’aveva  lasciato più volte e lui le aveva sempre promesso di cambiare ma non successe mai e quando lei lo capì decise di lasciarlo per sempre; Miriam aveva capito che Claudio era solo una bambino troppo cresciuto e troppo viziato che quando non otteneva quello che voleva ricorreva alla violenza. Senza rendersene conto Miriam si trovò al centro della piazza a litigare con Claudio e con i suoi amici che si erano sempre intromessi nella loro storia, Marta e Mario trattenevano Miriam dalla vita perché stava per scagliarsi contro Claudio e tirargli una sberla che si sarebbe ricordata per tutta la vita; Miriam riuscì a divincolarsi e a tirare questa sberla  a Claudio solo dopo si rese conto di quello che aveva fatto a lei e al suo amico. Miriam montò in sella al suo scooter e torno a casa,qualche minuto dopo arrivò la sua amica che si fermò per la notte perché capì che la sua amica aveva bisogno di piangere e cancellare il ricordo di quel ragazzo che le aveva rovinato la vita per sempre. Mario,poverino non sapeva come comportarsi dopo ciò che era successo, allora decise di mandarle un sms con scritto : “Mi dispiace per ciò che è accaduto, è stata tutta colpa mia,non volevo. E’ meglio che sparisca per sempre dalla tua vita. Ciao principessa”. Quando Miriam lesse quel messaggio capì quanto razzismo ci fosse  nel suo paese, con un solo sguardo lei e Marta si capirono prese il cellulare e iniziò a scrivere leggendo ad alta voce ciò che scriveva : “ Mario non dare peso a ciò che dicono quelle quattro pecore, io non ho mai pensato che il nostro diverso colore ti rendesse diverso da me anzi credo che quella tua diversità non sia un difetto ma bensì un pregio, che la tua cultura non sia inferiore alla mia ma bensì uguale se non pure migliore della mia. Mario io non voglio perderti perché quelle quattro pecore ti insultano io credo che se questa nostra amicizia è nata perché il fato lo vuole, perché forse noi dobbiamo dimostrare che l’amicizia e l’amore va oltre il colore della pelle, la forma degli occhi e la cultura. Ti voglio bene ricordalo per sempre”.
 

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Capitolo 3
*** piccole rivelazioni ***


Il giorno seguente Mario lesse quel messaggio  e per la prima volta da quando si trovava in quel paese  si sentiva veramente accettato, non avrebbe mai pensato che una ragazza conosciuta pochi giorni prima fosse in grado di dire parole così profonde nei suoi confronti; per la prima volta nella sua vita era veramente felice. Miriam quel giorno rimase a casa provava troppa vergogna a farsi vedere in autobus dopo quello che era  accaduto. Nel pomeriggio Marta raccontò a Miriam che quel giorno Claudio era più scontroso del solito; Mario era stato insultato più del solito. Cavolo, con tutto quello che era successo si era dimenticata di rispondergli,scrisse un lungo messaggio di scuse in cui chiedeva di scusarla se non aveva risposto ma con tutto quello che era successo si era dimenticata di accendere il cellulare. Miriam dopo quello che aveva fatto si sentiva più leggera , era come se si fosse tolta un grosso peso che le gravava sull’anima, in oltre capì che non doveva provare vergogna per quello che aveva fatto o detto  perche aveva fatto quello che nessuno aveva mai avuto il coraggio di fare. Quella sera Miriam e Marta si erano fatte più belle del solito per andare in piazzetta,si misero d’accordo anche con Mario e i suoi amici; ragazzi come tanti altri  ma che per  il paese avevano un solo difetto :quello di essere di origine africana. Appena  arrivati Claudio si fiondò su Miriam  dicendole- Per me non ti sei mai fatta così bella e per questo uomo nero si?- lei-non mi sono fatta bella per Mario ma per me stessa e poi se anche fosse che problemi hai tu?-lui- io nessuno,ma appena tuo padre verrà a sapere che esci con certa gente sei tu che avrai dei problemi e anche molto grossi,visto che tuo padre considera questa gente sottosviluppata e con tradizioni primitive e stupide e poi ti ricordo che tuo padre è uno dei tanti che sfrutta questa gente nei suoi campi-.lei-io non sono come mio padre e l’ho sempre dimostrato e poi ti ricordo che con mio padre non ci parlo più proprio per questo motivo-.
Dopo che Miriam disse questo Claudio si allontanò senza neanche aprir bocca. Mario  guardò Miriam con  un’ espressione quasi di incredulità,ci furono dei lunghi ed interminabili secondi di silenzio dopo di che Mario disse:- quello che ha detto l’idiota è vero?- lei- per mia sfortuna si- come fai a vivere sotto lo stesso tetto  di una persona così gretta e bigotta?- non posso farci niente è pur sempre mio padre, più che non parlarci non posso fare niente- ciò che hai scritto ieri sera lo pensi davvero?-si, ovvio, sono convinta che ognuno di noi  se lo vuole può imparare qualcosa dell’altro;le nostre tradizioni se pur diverse  devono essere rispettate  come se fossero le nostre- non ho mai conosciuto una persona profonda come te. Sono felice d’averti conosciuto- anch’io-ti  voglio bene- anch’io te ne voglio-. E dopo queste parole ci fu un lungo e tenero abbraccio tra buoni amici.

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