Vanishing : L' Avvento delle Ombre

di Lory_Italy95
(/viewuser.php?uid=140789)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dove sono finiti Tutti? ***
Capitolo 2: *** In esplorazione ***
Capitolo 3: *** La Notte ***
Capitolo 4: *** Sfida Alla Sopravvivenza ***
Capitolo 5: *** IL Primo Sopravvissuto ***



Capitolo 1
*** Dove sono finiti Tutti? ***


Il buio.
Fin da neonati siamo stati influenzati da questo elemento.
L'oscurità di per sè non rappresenta un pericolo ma da sempre è la cosa che ci terrorizza di più.
Si... perchè non sapere cosa ti trovi davanti ci preoccupa, ci angoscia ci disorienta.
Ma il buio può essere battuto da una cosa: La luce.
Una semplice torcia elettrica può significare la sopravvivenza o la morte in una situazione di pericolo, tutto spetta a noi e come usare questo dono.
Ma la luce può essere un' arma a doppio taglio.
Quante volte ci è capitato di vedere le farfalle fritte su un lampadario?
Si arriva alla conclusione che la luce non è sempre un'alleato e la verità è che non bisogna fidarsi di niente e nessuno.
Gli abitanti del nostro mondo sono crudeli, egoisti e stupidi. Ogni giorno distruggiamo e inquiniamo questo prezioso dono misterioso ma è arrivato il momento che questi insensibili umani la paghino.

INIZIO STORIA

Ash Ketchum è un ragazzino di 12 anni con una sola passione: I pokemon.
è un giovane vagabondo dall' animo gentile e sempre pronto a dare una mano a chi ne ha bisogno.  Gente così si trovano raramente.
In questo momento è a Sinnoh una regione vasta del mondo pokemon.
Era mattina presto.
Il ragazzo insieme ai suoi compagni di viaggio sono fermi in un pokemon center in una camera.
Il sole picchia forte e Ash viene svegliato.
Un pò assonnato si sveglia con i capelli scombinati. C'è uno strano silenzio nell' aria e non si sente nemmeno gli alberi frusciare.
Il ragazzo si sveglia sbadigliando e dopo essersi messo in piedi parlò con voce un pò assonnata:

-Hey Brock, Lucinda prepariamoci siamo in ritardo per la prossima palestra-
Non c'è nessuna risposta.
-Ragazzi vi siete nascosti?  Bhe sapete che non è divertente-  
Passò il tempo e il silenzio si faceva ancora più opprimente.
-Ragazzi?-
Dopo un pò Ash si accorse che la camera era complemtamente vuota.
=Saranno di sotto ad aspettarmi?=  pensò subito lui.
Si vestì velocemente e scese le scale con calma ma trovò uno scenario poco rassicurante.

Il centro pokemon era vuoto e le strade erano come un deserto.
Non si udivano nemmeno i pokemon e questo era abbastanza insolito visto che si trovavano in un bosco.
Ma la cosa più strana era questa:
Per terra c'erano solo vestiti che restavano immobili al suolo.
Era come se un' entità avesse risucchiato i corpi e lasciato solo gli indumenti, una cosa terribile.
Ash incominciò a sentire le gambe tremare.
Al posto dell' infermiera Joy c'era solo il suo completo disteso sulla sedia e tutti gli allenatori del giorno prima erano scomparsi lasciando al loro posto solo un cumulo di indumenti stropicciati.
=No... è solo un sogno!=  pensò il ragazzo con crescente paura.
Si guardò attorno. Regnava solo la desolazione.
La fronte gli sudava e le gambe tremavano in modo incontrollato.
-C'è nessumo??-  urlò Ash ormai preso dal panico.
-Dove siete finiti?-

Ash corse fuori e raggiunse Arenipoli.
Fuori era uno spettacolo terrificante.
La grande città era completamente deserta e parecchie auto erano investite.
Ogni apparecchio elettronico era guasto e questo era davvero strano.
=Ma che diavolo è successo a tutti?= pensò.
-Lucinda!! Brock dove siete??  C'è nessuno?-
Ripeteva di continuo percorrendo le strade vuote della città.
Correva piangendo e pregava di svegliarsi da quell' incubo infernale.
In quel momento avrebbe dato tutte le sue medaglie e tutti i suoi pokemon per sentire la dolce voce della mamma che diceva "Ash sono quì và tutto bene"  ma nulla. Era solo in un mondo diverso da come lui ricordava e non sapeva nemmeno il perchè.
=è inutile.. sono solo=  pensò Ash piangendo.
Si sedette per terra ad aspettare.
Ma aspettare cosa?  Nemmeno lui lo sapeva.
Forse il momento di svegliarsi e trovarsi nella sua camera insieme Lucinda e Brock ma ormai c'era poco da sperare. Ash capì che stare seduto non sarebbe servito a niente, avrebbe fatto la stessa fine di tutta Arenipoli.
Decise di alzarsi e di esplorare la città. In fondo la speranza è l'ultima a morire si dice.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** In esplorazione ***


Ash si trovava in un vero e proprio incubo.
L' essere umano è fatto per stare in gruppo ma che succede se un giorno vi svegliaste soli al mondo? La conseguenza è la pazzia.
Il ragazzino correva per le strade della grande città guardandosi attorno con aria spaventata.
Non riusciva a capire perchè ci fossero solo gli abiti, come diavolo era possibile?
Intanto il sole avanzava in maniera insolita.
Erano le 2:30 di pomeriggio ma era come se fossero le 6, Ash se ne accorse e decise di correre ai ripari.
Entrò immediatamente in un condominio e raccolse tutte le torce e pile elettrice che trovava.
Le sue pokeball erano fuori uso e aveva bisogna di luce al più presto.

Ora il ragazzo era più tranquillo ma doveva sapere cosa era successo agli abitanti.
Si diresse alla sede della TV locale ed entrò nell' edificio.
Anche quì regnava la solitudine.
Vedendo i vestiti per terra Ash non riusciva a darsi una spiegazione. Così iniziò un monologo interiore:
=Non ho mai visto niente di simile! Rapimento alieno? Varaizione dei campi magnetici? partcelle subatomiche? Uno stupido scherzo? Accidenti non sò dove andare a parare. Ma dove siete finiti tutti??!=


Raggiunse la sala registrazione e con massima tensione fece partire il telegiornale del giorno scorso.
-Buon giorno a tutti sono Clara la vostra giornalista di Arenipoli. Partiamo con la cronoca. è stat arrestata la pericola bamba di ladri che aveva rapinato la banca 2 giorni fà, bella notizia vero Simon?-
-Puoi dirlo forte Clara, non si scherza con l'agente Jenny! E ora passiamo al meteo con la nostra bellissima Lucia!-
-Troppo gentile! A Duefoglie tempo sereno con qualche nuvola passeggera a Rupepoli ci sarà....-
Si spegne tutto. Un Blackout interrompe qualsiasi attività. La tensione sale.
-Cosa è successo?- si chiede allarmata la meteoroga.
Poi una cosa orribile.
-Ahhhhhhh!!!- la ragazza lancia un urlo disumano.
La luce si riaccende ma al suo posto si trovavano solo i vestiti.
Ash cade per terra per la paura. Aveva il respiro affannoso e una fifa incalcolabile.
-Com'è possibile??? Chi è stato!!-

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La Notte ***


Vedendo quella registrazione ad Ash gli si gelò il sangue. Non aveva mai visto niente di simile, era come se le persone venivano risucchiate dalle ombre, ma cosa diavolo era possibile??
Con il poco coraggio che gli rimaneva Ash vagò per le strade deserte e notò con sorpresa una cosa:
Il cielo cambiava velocemente colore e anche se il suo orologio segnava le 4 del pomeriggio stava già tramontando.
=Se quelle ombre fanno quelle cose allora è meglio che le tenga lontano= pensò.
Tirò fuori dalla tasca una torcia elettrica e la mise in mano.
Nell' aria strani bisbigli sussurravano mischianodosi nel vento.
-Aaaashhh-  ripeteva una voce che sembrava di un fantasma.
-Chi ha parlato??-  urlava il ragazzo in preda al panico.
Senza pensarci due volte corse il più lontano possibile da quella voce, ma era una fuga inutile.
Il ragazzo cercò soccorsi e la prima cosa che gli venne in mente fù Corrado, il 20 enne capopalestra della città.
Era speciazzato nei tipi elettro e quindi chi meglio di lui può mandare via le tenebre?
Con rinnovata speranza si diresse alla palestra pregando con tutto il cuore che almeno lui sia vivo.
Le porte automatiche erano fuori uso, come tutti gli apparecchi elettronici della città e forse del mondo.
Tirò la porta con tutte le forze che aveva e finalmente riuscì ad aprirla.
La sala era completamente buia, incredibilmente era già notte e le ombre si appropriavano della desolata città.
L'ignaro Ash camminava lentamente con la fidata torcia nella mano destra.
Ad ogni passo sentiva bisbigliae qualcosa di incomprensibile e questo non lo aiutava di certo.
Si girò e notò qualcosa fuori da ogni immaginazione.
Un' immensa ombra più scura delle altre avanzava senza tregua versso il ragazzo e risucchiava ogni frammento di luce possibile.
è possibile che il buio batti la luce?
Ash iniziò a correre, doveva assolutamente trovare una fonte più potente di elettricità.
La corsa durò 2 minuti e Ash sia per la paura che per la corsa era esausto.
Si accasciò a terra attendendo il suo destino.
-Amici stò tornando da voi- disse con un sorriso.
Le ombre lo circondarono e con versi spaventosi si prepararono a risucchiarno.
-Presto allontanati!!- gli urlò una voce.
Ash non capì ma vedendo quell' inconfondibile volto si spostò all' istante.
Un ragazzo biondolo strascinò lontano e con una grande saldatrice azionò i due elettrodi e generò una luce della stessa intensità del sole.
Le ombre all' istante volarono via con versi dolorosi e la quite tornò.
-Co.. Corrado, mi hai salvato la vita!-
Il giovane capopalestra dallo sguardo risoluto disse in tono serio:
-Sei stato un'incosciente ad andare fuori con quello che stà succedendo. La mia città non esiste più e quelle strane "cose"  infestano ogni luogo. Ma ora sei al sicuro-
Senza dire niente girò le spalle e s' incamminò seguito a ruota da Ash che non capiva.
-Fai luce in questo punto- gli chiese Corrado.
Ash puntò la torcia lì e scoprì un' interruttore.
Corrado lo aziò e la grandissima stanza venne illuminata a giorno.
Era uno spettacolo bellissimo. Cioè... la luce è stata una cosa normallissima ma in quel contesto era come il paradiso in terra.
Significava speranza, gioia, e sicurezza. Grazie luce.
-Questo è il generatore di riserva non sò per quanto ancora durerà... può essere un' ora un giorno nessuno può saperlo. COn quello che succede fuori non sono sicuro nemmeno che in questo momento esisto-  disse Corrado con visibile paura.
-Siamo due Corrado e sono certo che presto arriveranno soccorsi- disse Ash con il pugno chiuso.
Corrado sorrise amaramente.
-Sempre il solito ottimista vero?  Quanto ti invidio...-

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Sfida Alla Sopravvivenza ***


Era notte fonda e le ombre si erano già impossessate di tutta la città.
Si sentivano le loro grida inumane che facevano gelare il sangue. Sembravano uscite dall' inferno e spaccavano letteralmente i timpani.
-Basta maledetti, state zitti!!-  urlava Ash.
-Calmti Ash è inutile!  Prima si insinuano come un virus nella tua testa riducendoti alla follia e poi ti uccidono, rimani lucido per favore!-
Ash aveva troppa paura.
-Li sento... stanno arrivando siamo spacciati!-
Il ragazzo si alzò e iniziò a correre.
-Ash nooo!-
Corrado lo inseguì ma per la fretta aveva scordato la torcia.
Dopo un breve inseguimento tra le strade il Capopalestra riuscì finalmente a braccarlo ma erano circondati dal buio e da quelle "cose" che lo abitavano.
-Veenitteee.... accettate il destinoooo- sussurravano le ombre con voce lieve.
Corrado coprì il ragazzo per salvarlo ma ormai le ombre li stavano assalendo.
-State indietro!- urlò una voce femminile.
Un potente fuoco prodotto da una fiamma ossidrica portatile spazzò via l'incubo della notte.
-Ma che vi è saltato in mente?-
-Ca... Camilla tu?-
-Si sono io e ora entriamo dentro, non mi piacciono quelle dannate cose. Sembrano uscite dall' inferno-

I tre entrarono e iniziò un discorso.
-Camilla, che ci facevi da queste parti?- chiese Corrado.Lui conosceva bene di persona la campionessa.
-Non voglio fare giri di parole... vi dirò cosa stà succedendo fuori.
Qualunque apparecchio che funziona con l'elettricità è fuori uso, le uniche cose utilizzabili sono le fonti portatili come questa torcia. Da questo momento sarà il nostro angelo custode.
Le pokeball sono inutli come credo abbiate notato.
In ogni città non c'è nessuna anima viva penso proprio che sono morti...-
A queste parole Ash pensò a sua madre a Kanto.
-No la mia mamma!!-
-Calmati Ash!-
Camilla continuò.
-Questo è quello che stà succedendo a Sinnoh, nel resto del mondo non possiamo saperlo. Continua a sperare.. fallo per lei-
A queste parole il ragazzo smise di piangere.
-E ora anche noi aspetteremo con lentezza che arrivino le ombre?- chiese Corrado.
Camilla fece una faccia determinata.
-Niente a fatto non voglio morire in quel modo orribile... ho visto con i miei occhi come sono morti quei poveretti della scorsa città.  Elaboreremo un piano-
-Con cosa?? Vogliamo scappare con 2 misere torcie?- chiese arrabbiato Corrado.
-Abbiamo bisogno di luce e altri sopravvissuti. Scappiamo da questo inferno-

I tre si guardarono. i loro sguardi si incrociarono e capirono al volo. Ormai erano una squadra, una cosa sola. Se sbagliava uno tutto il gruppo periva.
-Ce la faremo!!-  dissero tutti mettendo le mani vicine.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** IL Primo Sopravvissuto ***


Il gruppo di tre sopravvissuti si equipaggiava per la lunga notte che li attendeva.
Ormai era una gara che doveva essere vinta per forza se nò la morte li aspettava sottoforma di ombra.
Ash prese una grossa cintura da elettricista e con un sorrisino gli infilò 3 torce e 10 pile grandezza maxi.
Nelle tasche aveva infilato dei bastoncini fluorescenti in caso sarebbe rimasto a secco.
Corrado portava una grossa torcia che assomigliavano a un faro e una tanica di carburante infiammabile.
Camilla, prima di arrivare alla palestra era passata per la caserma della polizia. Infatti aveva recuperato una manciata di granate accecanti e bengala.  (I bengala sarebbero i razzi segnalatori che si usano nelle navi).

I tre ora erano all' ingresso. Si guardarono a fondo e dopo Camilla disse:
-Restiamo sempre uniti... non fatevi condizionare dall' essere che vive nell' ombra. Fate attenzione e torniamo prima di mezz'ora intesi?-
-Ok- risposero Corrado e Ash.

Là fuori regnavano le tenebre ma le luci dei 3 sopravvissuti illuminavano il cammino.
Ash notò l'ospedale cittadino.
-Ragazzi proviamo lì? L' istinto mi dice che avremo fortuna...-
-D'accordo, ma se non c'è nulla usciamo subito-  aveva detto Corrado.
Dentro le lampadine erano naturalmente spente e le porte cigolavano di continuo.
Tutti si resero conto che l'oscurità si stava rafforzando.
-Occhio!- avvertì Camiila.
Sì sentì piangere.... erano urla di un neonato.
-Un bambino?!- disse sorpreso Corrado. Ash non ci pensò due volte e inizò a correre insieme al gruppo.
-Presto non c'è un secondo da perdere!-
Arrivati alla sala parto in effetti c'era un neonato che piangeva ma questo aveva qualcosa di stranamente tetro.
-Tranquillo ci sono quà io- diceva Camilla prendendo in braccio la creatura.
Il bambino smise di piangere e guardò il gruppo. Poi fece una terrificante risata satanica e il neonato si trasformò in un gigante d'ombra.
Camilla cadde per la paura, Ash e Corrado erano rimasti a bocca a aperta.
-Presto fuggiamo!!!-
Il gigante distruggeva ogni muro e porta nell' inseguimento e riusciva a guadagnare terreno... era maledettamente veloce.
I 3 erano riusciti a uscire ma la cosa era a pochi metri.
-A terra presto!- urlò la campionessa.
Dalle tasche uscì due accecanti e lì tirò nella sua direzione.
Il bagliore accecante fece volare via il colosso che con un urlo terrificante si era frantumato in piccoli pezzi.
Camilla si rialzò con sforzò e con rabbia disse ad Ash:
-Il tuo istinto?  Il tuo istinto ci ha quasi fatti ammazzare inutile bambino!!- gli aveva urlato.
Ash era col morale a pezzi.
-è solo un bambino Camilla, non l'ha fatto a posta-  Corrado.
Camilla si calmò, ma poco.
-Sei troppo comprensivo Corrado è uno dei tuoi difetti- Poi si rivolse ad Ash.
-Sei perdonato ma da questo momento si fà a modo mio!-
La discussione era terminata quando si sentì una voce sibilante:
-Non potete sfuggire per sempre alle ombre!! La pecora prima o poi torna sempre nel gregge!! Siamo tutti figli dell' oscurità!!-
Quella voce e era sinistra e malefica, i 3 rimasero di ghiaccio.
-Presto andiamo!- urlò Camilla.


Dopo 10 minuti di continuo vagare il trio notò una luce: Sopravvissuti?  Bisognava verificare.
-Camilla lo vedi?- chiese Ash.
-Si andiamo-
-Spero solo che non sia un'altra trappola di quello stronzo!- disse sarcastico Corrado.
-Se è così allora gli infilerò la mia torcia in quel punto!-
Tutti si misero a ridere... in fondo insieme alla luce viene il buon umore.

La costruzione era un Pub in stile anni '60. Si sentiva una leggera musica rock n'roll.
-Che diavolo è?- chiese sorpreso Corrado.  Poi continuò:
-Nessuno mi ha invitato a questa festa!-
I tre entrarono lentamente ma non si aspettavano che questa volta un'altro essere gli avrebbe fatto un'imboscata coi fiocchi.
Un filo era collegato alla porta. Quando Ash lo calpestò un lanciafiamme sul tetto iniziò a bruciare.
Questioni di pochissimi millimetri e sarebbero finiti carbonizzati.
-O cazzo!!- si lasciò scappare Ash respirando affannosamente.
-Meglio sparire nelle ombre che essere carbonizzato no?- chiese Corrado un pò sarcastico a Camilla.
-Bheee... effettivamente hai ragione-

Una persona si avviciò al gruppo, ed era una molto familiare al nostro giovane allenatore.
-Ash?? tu?? Sei vivo??!!-
-Barry??  Sei vivo??!!-
-Si sono Barry, caro Ash! E sono vivo e vegeto... e visto che anche tu lo sei ti farò pagare una multa!!!-

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=781314