Fin troppo simili.

di pucciosaherm
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Calda mattinata d'inizio estate, ultimo giorno dell'anno scolastico ad Hogwarts. Decine, se non centinaia di gufi volavano freneticamente in Sala Grande, lasciando lettere da parte di parenti o amici agli studenti.
Quasi tutti ricevettero la classica letterina "E' finito un altro anno! Ti aspettiamo a casa per le vacanze estive. Con affetto, mamma e papà.".
Tutti, a meno di Harry ed Hermione.

Ah, quanto avrebbero voluto ricevere una lettera del genere, che invece tutti gli altri trovavano monotona e noiosa!
Harry non l'avrebbe mai ricevuta, e tutti sappiamo il motivo, Hermione (qualora l'avesse ricevuta) invece l'avrebbe rifiutata a malavoglia per paura di mettere in pericolo i suoi.
Beata (o forse no) solitudine!


-Ragazzi, mi date il vostro nominativo per passare le vacanze estive ad Hogwarts?- Chiese la professoressa McGranitt ai Weasley.
-No professoressa, anche quest'anno passiamo le vacanze alla Tana...-Rispose con una strana gentilezza Ron.
-Oh si, in compagnia di tutti i nostri parenti!- Esclamò impaziente Ginny, annuendo convinta. 
-Sa, professoressa... è probabile che quest'anno rivedremo una nostra cara parente,l'affettuosa, adorabile Zia Muriel!- Disse Fred, scoccando un'occhiata al gemello, che in quel preciso istante era diventato paonazzo.
-NO! ZIA MURIEL NO! Professoressa, per favore, segni il mio nome: passo le vacanze qui... Anzi, passo qui tutta la vita se necessario!- Esclamò George con gli occhi sbarrati, terrorizzato dall'idea di rivedere quella megera.
-Ma Georgie, sto scherzando fratello...- Gli rispose Fred scoppiando a ridere.
Ma quella risata non durò molto, infatti il rosso divenne troppo impegnato a correre via dalle ire del gemello. 
-Vieni qui, pel di carota! Mi hai fatto prendere un colpo, sai quanto odio quella vecchia decrepita!- Urlò George fuori di sè, mentre lo inseguiva.
-Fred, George! Smettetela di far baccano!- Li sgridò la McGranitt, roteando nervosamente la piuma tra le dita.
-Bene, i Weasley vanno a casa, per mia fortuna. Il prossimo... Oh! Hermione Granger! Dimmi, resti qui per le vacanze?- Chiese poi alla ragazza, osservandola con occhi felini da dietro gli occhialetti, che brillavano di tanto in tanto per via della luce. 
-Sì professor...-Fece per dire, ma si ritrovò bloccata da Ron.
-Che sbadato! Dimenticavo di dirle che Harry ed Hermione sono nostri ospiti quest'anno!- Esclamò, prendendo entrambi per il braccio.
-Bene- Sbuffò la professoressa, prima di cancellare con un tratto d'inchiostro i loro nomi e girarsi sui tacchi verso altri studenti.
-Sul serio Ron, passeremo l'estate con voi?- Chiese la Granger, guardando il rosso un pò stranita.
-Ma certo,che domande! Domani i miei passeranno a prenderci alla stazione...!- Esclamò tutto contento. Poi corse con nonchalance ad aiutare la povera Ginny, caduta in uno dei soliti tranelli dei gemelli.
Sembravano odiarsi solo un secondo prima, ma eccoli là, a guardarsi con sguardo complice.

-Basta, smettetela!- Li implorava lei, toccandosi i capelli coperti da una strana melma blu.
-Oh, sorellina... Ti donano parecchio,sai?- Esclamò Fred, beffardo.
-Sul serio!- Annuì George un attimo dopo, prima di essere costretto a piegarsi in due a causa di un pugno nello stomaco da parte di sua sorella.
Erano grandi e forti, i Weasley (Ginny compresa)... Ma a volte erano proprio dei bambini.


L'indomani, in men che non si dica erano tutti arrivati alla stazione King's Cross, dove Arthur e Molly li aspettavano entusiasti come sempre.
-Oh, ma chi abbiamo qui! Hermione ed Harry! E' sempre un piacere ospitarvi a casa nostra, ragazzi!- Esclamò Arthur abbracciando i due.
-Ma che padre esemplare...-
-...A loro una cerimonia di benvenuto...-
-...E a noi non si saluta nemmeno!-
-Tsè!-
Fecero entrambi i gemelli, incrociando le braccia e guardando verso l'alto.
Tutti i presenti scoppiarono in una fragorosa risata, prima di formare una sorta di "catena umana" per materializzarsi alla Tana.
La giornata trascorse veloce, tra chiacchiere e risate.
Fatta sera, ognuno decise di dirigersi nella propria stanza.
Hermione non sapeva di preciso dov'era stata portata la sua valigia, dato che Molly aveva insistito tanto per portarla al posto suo, dal momento che sembrava molto pesante (e lo era, dato che era stracolma di libri!)...
Passarono circa cinque minuti di puro silenzio da parte della ragazza, che osservava sospetta i corridoi della casa ormai deserti, dato che tutti (o quasi, si sentiva ancora armeggiare in cucina) erano in stanza.
Passò davanti ad una porta familiare: era senz'altro la porta di camera sua, le sembrava di ricordarla così dall'anno scorso.
Entrò senza pensarci due volte: non l'avesse mai fatto!
Lo spettacolo a cui si ritrovò a fare da spettatrice fu molto imbarazzante: un ragazzo alto e rosso era intento a disfare il letto, pronto a dormire.
Non c'è nulla di strano...Se quel ragazzo non avesse un fisico bestiale, scolpito dal Quidditch ... e fosse in boxer.
-Oh!-
Si limitò ad esclamare lei, diventando più rossa dei capelli del ragazzo.
Il ragazzo "misterioso" si girò,anche lui rosso in volto... bastò un attimo perchè la ragazza riuscisse a riconoscerlo.
-S-Scusa Fred, non volevo!!!- Quasi urlò lei, chiudendo la porta di scatto e fiondandosi nella camera accanto, che per puro caso e fortuna era la sua.
Fred non ebbe nemmeno il tempo di parlare,infatti si ritrovò a boccheggiare davanti ad una porta chiusa.
Hermione Granger era riuscita a riconoscerlo, cosa che nemmeno sua madre riusciva a fare.
Si ricompose subito scuotendo un pò la testa. -E' stato un caso.- Ripeté ad alta voce, infilandosi sotto le lenzuola come se non fosse accaduto nulla.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Il giorno dopo, Hermione non era riuscita a dimenticarsi della figuraccia fatta con Fred la sera prima. Adesso era lì al suo posto a tavola, immobile a fissare la sua tazza, con aria stanca ed inebetita...E' un colpo duro vedere Fred Weasley in boxer, eh già...
Sarebbe stata un'impresa la ripetizione di Pozioni, quella mattina!
-Hermione? Tutto bene? Perchè stai fissando la tazza?- Una voce la fece sobbalzare.
-Oh, Fred...Ciao...- Mormorò lei sollevando appena lo sguardo verso il suo.
Lui la fissò ancora più meravigliato della sera prima: era successo di nuovo.
-Senti, Mione... Per quanto riguarda ieri sera...- Disse lui,cercando il suo sguardo in una maniera un pò incerta.
-Sì?- Esclamò lei improvvisamente, sollevando di scatto gli occhi dalla tazza vuota.
-Beh ecco...volevo chiederti...Come hai fatto a riconoscermi?- Continuò quindi lui, un pò esterrefatto.
-Ah, ieri sera! Beh è semplice: George ha un neo sul collo che tu non hai... Logico,no?- A quelle parole, la mano di Fred scattò sul collo, come se fosse alla ricerca di qualcosa.
-Oh...S-si... Il neo...- Mormorò lui,passando quasi in trance.
Ma se tutto era dovuto al neo, come si spiegava il fatto che Hermione l'aveva riconosciuto poco prima solo guardandolo negli occhi?  Tutto il ragionamento che fluttuava senza sosta nelle menti dei ragazzi, venne interrotto da un sonoro sbadiglio da parte di Ron, ed un "Buongiorno gente!" da parte di George, scattante come sempre. Possibile che non fosse mai stanco?
-'Giorno...- Mormorarono in coro Harry e Ginny.
-Dove sono mamma e papà?- Chiese quest'ultima, guardandosi intorno sconcertata.
-Al mercato...- Disse George -...Stasera si cena in cortile!- Continuò quindi il gemello, svegliandosi completamente.
-Mffpff...Sarà fantastico...mffmf!- Bofonchiò Ron, intento a mangiare una brioche.
-Oh, una cena all'aperto...- Ripeté Hermione, alzandosi dalla sedia e andando a posare la sua tazza. -Beh ragazzi, io vado a studiare un pò. Ho bisogno di riprendermi...-
-Ah, ti riprendi studiando?- Esclamò George, soffocando una risata.Poi guardò il gemello divertito -Fred, ti ricordi cosa facciamo noi alle persone che non sanno divertirsi?-
-Oh, fratellino caro, ma certo!- Scoppiò a ridere Fred, alzandosi dal suo posto. -Io la tengo ferma.- Propose con aria maliziosa, avvicinandosi ad Hermione e prendendola per le spalle. -Avanti George, sbrigati!- Esclamò quindi al fratello, che corse di sopra a prendere i libri della ragazza. Tornò poco dopo, con una grande pila di libri tra le braccia.
-No, i miei libri!!! NO!!- Urlò Hermione, come se fosse sottoposta a chissà quali torture. Poche parole dette sottovoce, e i libri si ritrovarono chiusi in una gabbia inespugnabile, che si poteva aprire solo sotto volontà di uno dei gemelli.
-E' una nostra nuova invenzione!- Esclamò Fred, lasciando la ragazza.
-Si chiama Gabbia Tritatutto...E ti lascio immaginare dal nome cosa succede ai tuoi libri se provi ad aprirla...-Continuò George, tra le risate.
-Ma è ancora da perfezionare, quindi non ti assicuriamo che rivedrai i tuoi libri!- Disse infine Fred, allontanandosi il più possibile dalla ragazza, che sembrava stesse scoppiando di rabbia.
-Rivoglio i miei libri!- Urlò, anche se in tono supplichevole.
-Solo se ce lo chiedi per favore.- Dissero in coro i gemelli, guardandola sorridenti.
-E giuri di non ammazzarci.- Continuò Fred.
-Chiedervelo per favore?! Ma siamo matti! RIDATEMI I MIEI LIBRI!- Esclamò lei infuriata, prendendo George per la collottola della maglia.
-Ehi ehi ehi! Se mi uccidi non posso riaprire la gabbia!- La mise in guardia lui.
-Non potrei nemmeno io, perchè è stato lui a pronunciare l'incantesimo...- Disse Fred, con tono calmo.
-E va bene. Per favore, mi ridareste i libri, gemelli del mio cuore?- Disse lei con tono canzonatorio.
George schioccò le dita, e i libri svolazzarono ai piedi di Hermione, che li prese prontamente e si girò indignata per andare a studiare.
Passò quindi un altro pomeriggio, e si ritrovarono a sera tutti riuniti intorno ad un lungo tavolo in giardino.
Hermione si era già seduta da un pezzo insieme agli altri, mancavano soltanto i gemelli.
Nemmeno a farlo apposta, appena esclamò "Dove sono Fred e George?" i due comparvero al cospetto della ragazza. Erano vestiti uguali: jeans color blu scuro, scarpette da ginnastica bianche e una camicia azzurra, con la collottola rigorosamente alzata per non far intravedere il neo di George, loro unico segno di riconoscimento.
-Salve Mione, come siamo eleganti...- Mormorò Fred avvicinandosi a lei, ammiccando verso il vestitino blu prestatole da Ginny.
-Decisamente eleganti, concordo...- Continuò George, avvicinandosi dal lato opposto al fratello. Non c'è che dire, la stavano provocando.
-G-Grazie ragazzi...- Mormorò lei, arrossendo di botto.
-Oh! Ci aspettavamo qualcosa di diverso... Del tipo "grazie Fred, grazie George"... Ma non fa nulla.- Esclamò George, andandosi a sedere di fronte ad Hermione, accanto al fratello.
-Ma che ci vuoi fare...Siamo fin troppo simili io e te...- Mormorò Fred a denti stretti, osservando prima il fratello e poi Hermione.
-...Già, se solo qualcuno riuscisse a riconoscerci, gemellino mio...- Bofonchiò l'altro, guardando Hermione e Fred.
-Tutte sciocchezze!-  Esclamò all'improvviso Hermione, infastidita.
-Tsè, senti chi parla! Nemmeno tu riusciresti a riconoscerci! Dimmi, chi è Fred e chi George?- Rispose a tono Fred, stringendosi la collottola ancora di più, facendosi imitare dal fratello.
-Tu. Sei Fred.- Disse lei tranquilla, indicandolo.
-AHA! Hai sbagliato, lui è George!- Disse il vero George scoppiando a ridere.
-Non dire stupidaggini, so benissimo chi siete.- Rispose la ragazza sorridendo.
Si alzò lasciando entrambi con la bocca aperta, e si aggiustò il vestito. -Scusate, si è fatto tardi...E domani sarà un'impresa ripetere Astronomia. Buonanotte Fred, buonanotte George.- Quindi si girò e andò via. I due gemelli si guardarono sconcertati.
-Lei... mi ha riconosciuto... ma il tuo neo era coperto...- Balbettò Fred, osservando poi George che era scoppiato a ridere.
-Mi sa che questo sia l'inizio di grandi cose...Mi inviterete al matrimonio,vero? Ti farò fare bella figura, vedrai... Lo giuro sulla collezione di Figurine Magiche di Ron! Che possa bruciarsi se non mantengo la parola!-
-EHI!- Esclamò il povero Ron, che si era ritrovato ad ascoltare mentre s'ingozzava di pollo.
Fred scoppiò a ridere e non rispose: per lui era stato un colpo duro essere riconosciuto in condizioni estreme da Hermione, una delle sue rarissime amiche.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Il mattino dopo, alle sei e mezza circa, i flebili raggi del sole avevano già iniziato a penetrare tra le tende azzurre, provocando così il risveglio di Hermione.
Aprì gli occhi, e senza la minima esitazione si alzò dal letto (cosa che sarebbe venuta molto difficile a Ron o Harry, che sarebbero rimasti almeno un'altra ora a rigirarsi sotto le lenzuola!), dirigendosi in bagno per darsi una sciacquata.
Pochi attimi, e rieccola ordinata, eccezion fatta per i capelli raccolti in uno chignon, pronta a scendere per la colazione... rigorosamente in pigiama.
Con sua grande sorpresa, la cucina non era deserta: a parte Molly che si dava da fare a colpi di bacchetta, Ron ed Harry ciondolavano disperati sulla loro tazza di latte e caffè.Sembravano zombie, tanto le loro occhiaie erano pronunciate.
-Buongiorno ragazzi!- Gongolò la ragazza, decisamente di buon umore.
-Mmhmm.- Mugugnarono in coro i due, chiudendo sempre di più gli occhi.
-Ehm... Dormito bene?- Chiese lei, cercando di soffocare una risata per le espressioni stravolte degli amici.
-La tua palla di pelo, Grattastinchi.- Borbottò Ron.
-Ha miagolato per tutta la notte sul davanzale della nostra finestra.- Continuò Harry, con una voce decisamente distrutta.
-Io volevo lanciarlo dalla finestra, ma Harry se n'è uscito con un "Hermione ti ammazzerebbe", allora ho lasciato perdere.- Concluse il rosso.
Hermione non ebbe il tempo di ribattere,che si ritrovò davanti due esseri a lei quasi sconosciuti. Due ragazzi alti e rigorosamente rossi, con due foulard identici che lasciavano scoperti solo gli occhi.
-Buongiorno Mione!- Esclamò il primo.
-Vogliamo sfidarti ancora: chi è Fred, e chi è George?- Continuò l'altro.
Hermione sbuffò rassegnata, e senza nemmeno guardarli in volto (si fa per dire, erano conciati peggio di predoni del deserto) si accinse a dare una risposta.
-Fred!-  Esclamò tutta contenta, premendo un dito sul maglione al diretto interessato.
-No eh, adesso mi spieghi come hai fatto.- Borbottò George, fuori di se.
-Io direi di controllarvi i maglioni, ragazzi.- Rispose lei, incrociando le braccia con espressione compiaciuta.
I due si guardarono i maglioni a vicenda: su quello di Fred c'era l'immancabile 'F', e su quello di George, ovviamente, c'era una 'G'.
-Oh!- Esclamarono i due all'unisono, indicandosi i maglioni.
-Gred, fratellino mio!- Disse Fred, poggiandosi una mano sul petto in modo a dir poco teatrale.
-Forge, gemellino della mia vita!- Rispose l'altro con lo stesso tono, ritrovandosi ad abbracciare il fratello.
-Siamo proprio due cretini!- Dissero in coro, abbracciandosi.
-Che cosa commovente, quasi fareste invidia a Ron per la vostra stupidità...- Borbottò Ginny, appena arrivata.
I due gemelli scoppiarono a ridere -Oh, vieni qui, sorellina preferita!- esclamarono,ancora una volta, in coro.
-Ma quanto vi odio?- Bofonchiò Ron, ancora fermo a fissare la tazza.
-Tanto Ron, tanto...- Commentò Fred, sciogliendosi dall'abbraccio e avvicinandosi ad Hermione.-E adesso, un piccolo regalo per Mione, che è così intelligente da riconoscerci in qualsiasi circostanza...- Disse, abbracciandola con la delicatezza di un ippogrifo in agonia.
-Vieni qui, piccola Hermioooone!- Esclamò, mentre lei si dimenava cercando di liberarsi dalla presa.
-G-Grazie ma.. coff coff... smettila... ahia...F-Fred!- Borbottava intanto.
-Oh, che caruccio, il mio fratellino ha trovato la ragazza!- Disse George scoppiando a ridere.
A quelle parole, il povero Ron che finalmente aveva deciso di iniziare a bere, quasi stava soffocando. -CHE!?- Urlò al fratello, che nel frattempo abbracciava Hermione come se non la vedesse da anni.
Per tutta risposta, lui prese il viso di Hermione tra le mani come nella migliore commedia televisiva, e le posò un bacio sulla guancia. -Hermione,unico amore della mia vita!- Esclamò portandosi una mano sul cuore, mentre Ginny, Ron ed Harry lo guardavano inorriditi.
L'unico che faceva finta di commuoversi era George, anche se in realtà stava per morire dal ridere a causa dell'espressione sconvolta della ragazza.
-Pezzo di scemo, hai finito?- Esclamò Ginny con la sua solita finezza, mentre Hermione, più rossa dei capelli dei Weasley, ne approfittava per correre di sopra a barricarsi in camera.
Si appoggiò alla porta appena chiusa e si toccò le guance: scottavano. Aveva forse la febbre? Sì, ce l'aveva senz'altro... cosa sarebbe potuto essere altrimenti? Cercò di non pensarci, e si sedette sul letto in compagnia del suo amato libro di Astronomia. Ma ogni capitolo che sfogliava, ogni rigo che leggeva... Era coperto dall'espressione di Fred prima di darle un bacio sulla guancia.
Seppur teatrale e falsa, era talmente dolce da sembrare vera...
La ragazza, esterrefatta, chiuse il libro di scatto. No, ripetere non era affatto una buona idea.
-Toc toc!- Esclamò qualcuno dall'altro lato della porta.
Hermione si alzò dal letto a malavoglia e si diresse alla porta. Eccolo lì, il solito ragazzo alto dai capelli rossi, con il medesimo foulard sul volto e... Un maglioncino con una 'G' a caratteri cubitali.
Lei lo osservò sottecchi per un momento. -Fred, cambiare maglioncino non ti renderà uguale a tuo fratello.- Disse sfoggiando uno dei suoi meravigliosi sorrisi, con tono divertito.
Fred arrossì osservandola: non l'aveva mai trovata così bella quando sorrideva. -Mhm.- Annuì imbarazzato, prima di scappare via come un bambino.

Ed anche un'altra giornata trascorse veloce; mezzanotte in punto, tutti erano a letto.
Tutti meno due: Hermione fissava la luna annoiata e una seconda persona gironzolava per i corridoi.
Improvvisamente, una letterina sbucò da sotto la porta. Hermione la notò quasi subito; la prese e la lesse incuriosita.

Ma lo sai che sei proprio carina?
Fred


A quelle parole, al cuore della ragazza mancò un colpo. Sul retro della busta, scrisse con la calligrafia più ordinata che poteva.

George, quando la smetterai di farmi questi stupidi scherzi?

E lo lanciò con il medesimo movimento sotto la porta. Fred la raccolse subito, dato che era seduto a terra, e le rispose ancora.

Perchè non apri la porta e indovini ancora una volta?

E riecco la busta tra le mani della ragazza, che senza pensarci due volte aprì la porta.
Si guardò in giro: nessuno.
-Che stupido.- Mormorò tra se e se, prima di rientrare in stanza.
-Che stupido.- Mormorò Fred all'unisono con lei.
Il poverino era appena scappato dietro la porta della sua stanza: maledetta timidezza.

Saaaaalve gente! °O°
Rieccomi al rientro dalle mie vacanze estive con questa FanFic ;)
Qualcuno di voi avrà notato (e lo spero, altrimenti sareste poco intelligenti D:) che ho fatto parecchi riferimenti al neo di Oliver Phelps (George), ma nel libro la Rowling non parla di questo particolare... Spero che possiate scusarmi, ma è un particolare che non posso togliere dato che costruisce le basi della storia ^^''
Detto questo, passo alle vostre recensioni. (Sono solo due, impegnatevi un pochino ç_ç)

Ortensia Malfoy : Grazie per la tua recensione! Per la tua felicità, ho già aggiornato ;) Spero che continuerai a seguirmi, un bacio!
HermioneLeviosa : Mi fa piacere che ti sia piaciuta, ti ringrazio tanto :D Dunque, ecco anche per te il seguito e... spero ti piaccia! Ne approfitto un attimo per ricambiare il favore, e invitare tutti i lettori a passare da te :3 Sei un'autrice che merita!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


La giornata successiva iniziò male, un pò per tutti.
Innanzitutto per Fred, George ed Hermione.
La riccia non chiuse occhio tutta la notte solo per quella lettera, che continuava a credere uno stupido scherzo di George, per mettere in cattiva luce il fratello, o uno scherzetto di Fred per prenderla in giro. Insomma, credeva di tutto tranne la verità...
Fred non dormì per lo stesso motivo: cosa gli era saltato in mente? Non rientrava proprio nel suo normale comportamento, fare una cosa così sdolcinata! Anche se, poverino, non le aveva mica fatto una richiesta di matrimonio... Era solo in vena di fare complimenti,mettiamola così.
E a causa di questo ha tenuto ben sveglio anche il gemello, continuando a lamentarsi, per la serie "che stupido che sono stato, aiutami!".
Tirando le somme, tutti e tre scesero a far colazione con delle espressioni tremende.
-Oh oh, qualcuno si è dato alla pazza gioia stanotte?- Mormorò Harry a denti stretti, ben attento a non farsi sentire da Molly.
-Harry scusa,potresti ripetere?!- Esclamò Ron inorridito. Il rosso era sempre stato un tantino (o anche più) geloso di Hermione, e vederla in compagnia di due ragazzi come i fratelli, sapendoli così pestiferi...non gli garbava affatto!
Ginny soffocò una risata, affogando la brioche nel caffè, mentre i tre interessati si guardavano intorno sconcertati.
-Eh?- Mugugnarono tutti e tre insieme.
-Lasciate perdere.- Disse Harry rassegnato.
Hermione si buttò di peso sul divano, rannicchiando le ginocchia al petto.
-Dormito bene?- Chiese Ginny con aria innocente.
-Mhm.- Annuì lei, persa nei suoi pensieri.
-Una meraviglia assoluta, grazie al qui presente gemellino del mio cuore!- Borbottò George, scoccando un'occhiataccia al fratello.
-Perchè, cos'è successo?- Chiese ancora la rossa, con un'espressione furba dipinta in volto.Non sembrava, ma la sapeva lunga la ragazzina...
-Niente Gin, semplicemente i tuoi fratelli si divertono a prendere in giro.- Sbottò Hermione infastidita, prima di alzarsi e andare a prendere la propria tazza nella credenza.
-Prendere in giro...- Rispose Fred con tono stizzito.-Chi è che ti prende in giro, Hermione? Non ti si può nemmeno fare un complimento, che te la prendi così...?-Continuò quindi incrociando le braccia al petto.
Proprio non capiva: se un complimento del genere fosse stato fatto ad un'altra ragazza, avrebbe ringraziato come minimo. E invece lei? Se la prendeva.Ma del resto cosa ci si poteva aspettare da Hermione Granger, alias "Miss-topo-da-biblioteca"?
La ragazza si girò verso di lui, rossa in volto. Effettivamente, stava esagerando. Perchè avrebbe dovuto prenderla in giro su un argomento così sciocco?
-Scusami Fred, sono di cattivo umore.- Si scusò, poi prese la tazza del ragazzo e gliela porse. Era il minimo che potesse fare...
Lui la guardò meravigliato: era sorprendente quanto potesse essere lunatica a volte.
-Sono l'unico a non aver capito che è successo? Cosa c'entrano i complimenti con il sonno disturbato?- Chiese Ron, guardandosi intorno.
-Ron,mio adorato fratellino... hai un ragno sulla testa.- Rispose George, indicando un punto imprecisato sulla sua chioma rossa, con il solito sorrisetto beffardo.
Era chiaro, stava cercando di catalizzare l'attenzione su qualcos'altro, per salvare il gemello.
"Ammirevole!" avrebbe detto quella chioma unticcia di Piton.
-UN RAGNO, UN RAGNO, UN RAGNOOOOO!- Urlò il ragazzo, tirandosi manate sulla testa per scacciare un presunto ragno.
E vedere Ron che si prende a schiaffi da solo non è certo uno spettacolo da nulla: in un attimo tutti i ragazzi risero a crepapelle, mentre Ron sbuffava infastidito.
-Oh, povero piccolo Ronnie! Hai scacciato il ragnetto?- Soffiò Fred, con tono sarcastico.
-GEORGE E FRED WEASLEY, ANDATE A QUEL PAES...Mffhfpff!- Fece per urlare il rosso, prima di essere bloccato da Ginny, che gli aveva prontamente spiaccicato una fetta di crostata alle more sulla bocca.
Altra risata generale: e in men che non si dica tutti si erano scordati della vicenda Fred-Hermione-Letterina.
"Missione compiuta George, cinque punti a Grifondoro!"

Quattro e mezza del pomeriggio: i gemelli, Ron, Harry, Hermione e Ginny decisero di fare una passeggiata nei dintorni della Tana.
La comitiva si sciolse presto, però: Ginny scappò lontana dal gruppo con il suo adorato Harry, George e Ron si allontanarono per conto loro senza un motivo preciso e... Eccoli lì, rimasero solo Fred e Hermione a passeggiare uno accanto all'altro.
-Mione, spero che tu non te la sia presa davvero...- Ipotizzò lui, mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni.
-No, non preoccuparti ma... Se proprio dovevi farmi un complimento, perchè hai aspettato a mezzanotte?- Rispose lei, guardandolo un pò stranita.
-Devo essere sincero? Non avevo nulla da fare, ahahah!- Commentò quindi lui, lasciando la povera Hermione con la bocca aperta.
"Che mi prende? Perchè sto mentendo? Perchè non le dico che la trovo carina per davvero?"
-Ah, è così dunque...Non avevi nulla da fare...- Borbottò lei, abbassando lo sguardo e accelerando il passo.
-Oh, no... Herm...- Mormorò lui: aveva sbagliato di nuovo. Prese a seguirla camminando velocemente, ma scorse appena sul suo viso un sorriso.
Ecco cosa voleva: essere inseguita.
-Vuoi la guerra eh, secchioncella?- Esclamò, prima di iniziare a correre.
Lei davanti, lui dietro; entrambi sorridevano felici, fin quando la ragazza non decise di cedere, fermandosi di botto contro il tronco di un albero.
-Quanto sei stupido.- Disse lei tra un respiro e l'altro, trattenendo le risate.
E rieccolo, il suo bellissimo sorriso.
-Quanto sei bella quando sorridi.- Osò lui, avvicinandosi a lei quanto basta per sfiorare il suo naso.
-G-Grazie...- Sussurrò lei. Ormai sentiva il suo respiro sulle labbra.
-Gemellino caaaaro! Vieni dai, Ron si è cacciato in uno dei suoi soliti guai!- Urlò George in lontananza.
Fred e Hermione scoppiarono a ridere insieme, prima di correre verso il povero Ron, dolorante sull'erba. -Ronald, che hai combinato stavolta?- Chiese Fred.
-Io, e sottolineo IO,  gli ho fatto credere di avere una tarantola addosso.Lui si è messo a correre... Poi è inciampato, chissà come!- Spiegò George con tono saccente. -Ma precisiamo, è tutto merito mio!-
"Meno trenta punti a Grifondoro, per aver interrotto un momento in stile film!"
-Io...ti...ammazzo!- Urlò Ron rialzandosi.
Pochi attimi, ed ecco lì George inseguito da una carota furiosa.
Fred e Hermione si guardarono di nuovo.
-Dov'eravamo?- Soffiò Fred, avvicinandosi di nuovo a lei.
Quest'ultima gli poggiò un delicato bacio sulla guancia, poi si allontanò. -Qui.- Rispose, sorridendo ancora alla vista delle gote di Fred, ora diventate rosee.
Benchè quel ragazzo fosse una peste, era carinissimo quando arrossiva. E anche se "Fred" e "arrossire" sono parole che non possono essere pronunciate nella stessa frase... Grazie ad Hermione era accaduto ben due volte. O forse anche più, ma di certo non stiamo qui ad elencarne le occasioni.
-Hermioneee!- Urlò qualcuno.
-Ginny, arrivo!- Si affrettò a rispondere lei, lasciando Fred con un palmo di naso.
-Quella ragazza mi farà impazzire.- Sbottò, passandosi una mano tra i capelli. Si guardò intorno: era solo!
-A-ehm... Arrivo, Georgie caro!- Urlò al nulla, tanto per non dare la soddisfazione ad Hermione di averlo lasciato solo.
Fred Weasley, ti sei innamorato?

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


Fino a sera tardi, nessuno ritornò alle proprie stanze.
Chi era impegnato a discorrere su chi fosse migliore tra i Cannoni di Chudley e le Vespe di Winbourne, chi litigava per l'elezione del "Bolide umano n°1",chi impazziva per la decisione del vestito da mettere l'indomani...E chi leggeva.
Oh, non abbiamo molti dubbi su chi stesse leggendo. Hermione Granger, che stringeva avidamente tra le mani il suo volume di Storia della Magia.
-I Cannoni sono stati penalizzati in passato, questo è vero, ma non ti permetto di chiamarli falliti! Rimonteranno, ne sono sicuro!- Borbottò Ron, cercando di tenere testa ad Harry, che intanto gli rinfacciava cose del tipo -Le Vespe hanno vinto diciotto volte il campionato!-.
-Potreste abbassare la voce?- Chiese la ragazza, gentilmente.
I due si fermarono di soprassalto, fissandola straniti. Da quando in qua Hermione era così gentile, quando si trattava di essere disturbata?
Ripresero dunque a discutere, con il tono di voce un pò più basso.
Entrambi seduti sul divano, di fronte ad Hermione, 'comodamente' seduta su una sedia, c'erano i gemelli.
-Io sono sempre stato considerato il Bolide umano di Hogwarts!-Diceva uno.
-Ah si? E io sono il primogenito di Silente!- Ribatteva l'altro.
Dopo più di mezz'ora di litigi tra le due chiome rosse, decisero di dedicarsi ad altro: la loro attività preferita, infastidire la Granger.
Detto fatto, eccoli lì: uno alla destra, l'altro alla sinistra della riccia.
-Che leggi di bello, Mione?- Fece Fred, scrutando la copertina del libro.
-Nulla che t'interessi.- Soffiò lei, più indifferente che infastidita.
-Beh, è ovvio che non c'interessi, piccola Granger...- Le rispose George, facendo un'espressione talmente saccente da riuscire solo a lui.
-...Ma dobbiamo comunque saperlo, noi ci preoccupiamo della salute della nostra amichetta preferita!- Continuò Fred, continuando a studiare il libro con lo sguardo.
-Storia della Magia. Contenti?- Sbottò lei, senza staccare le iridi nocciola dalle parole del libro.
-Storia della Magia!?!- Esclamarono i due in coro, guardandosi sconvolti, come se fosse un libro del Reparto Proibito.
-Male male male, Granger! Dieci punti in meno a Grifondoro!- Esclamò George, togliendole il libro dalle mani.
-Solo dieci? Io direi... Venti, trenta! Anzi, facciamo cinquanta!- Commentò Fred.
-Weasley. Ridammi il mio libro.- Fece lei, con un tono tanto dolce quanto inquietante. -Per favore!- Continuò, sorridendogli angelica.
-Non m'inganni!- Rispose George. -Pronto, Fred?-
-Pronto, George!-
-Hop!- Ed ecco il libro tra le mani di Fred.
Hermione, spazientita, si alzò dalla sedia e si avvicinò a lui. -Il mio libro, per favore.-
Lui, senza abbandonare il suo sorrisetto malizioso, si avvicinò alle sue labbra e sussurrò -Cosa mi dai in cambio?- con una voce tremendamente... eccitante. Sì, è il termine adatto.
Hermione avvampò, e non riuscendo più a spiccicare parola, lasciò il suo amato libro tra le mani del ragazzo.
-Tanto... Tanto ne ho ancora decine, in stanza!-
-Credici, Mione...- Sussurrò appena George, scoccando un'occhiata complice al fratello.

Hermione entrò nella sua stanza al secondo piano. Si mise subito in cerca del suo zainetto azzurro, quello dove teneva alcuni dei suoi libri più interessanti. Nell'armadio: niente. Sotto il letto: niente.
In ogni angolo della stanza: assolutamente nulla!
Ed ecco, Hermione scorse sulla scrivania un bigliettino, della stessa calligrafia della lettera ricevuta da Fred.

Se i tuoi libri vorrai ritrovare, nella stanza del Battesimo del Sole devi andare! 

Un indovinello. Ad opera dei gemelli,ovviamente. Ma come avevano fatto, se un secondo prima erano di sotto?
Okay, conoscevano i passaggi segreti di Hogwarts... Ma quelli della Tana, non era un pò eccessivo? Considerando che fosse casa loro...
-Il Battesimo del Sole... Ossia, la stanza che al mattino viene illuminata per prima! La stanza di Percy, qui al secondo piano!- Esclamò la riccia, felice per aver già capito dove andare.
Entrò in stanza: dello zainetto neanche l'ombra.
Ma a terra, in mezzo alla stanza, un piccolo ciuffetto di paglia con allegato un bigliettino.

E' tutto così chiaro... o forse è scuro, buio e cupo?

-Ciuffo di paglia... Di una scopa,magari...Trovato! Il capanno delle scope, è sempre così buio...-Esclamò la ragazza, raccogliendo il secondo indizio e raggiungendo il piccolo edificio in pietra.
Lo spettacolo però non era rassicurante: il capanno era pieno di ragnatele, e ragni non proprio simpatici correvano sul pavimento.
Hermione si guardò intorno impaurita, quel genere di situazioni non le sono mai piaciute. Per di più,dall'angolino più buio del capanno provenivano strani rumori...
-F-Fred? George?- Disse lei, guardandosi intorno.
Le scope appoggiate alle pareti sembravano tanti mostri... Ma no, una Gryffindor non poteva certo essere suggestionata così.
Si sentì sfiorare appena alle spalle: subito estrasse la bacchetta dalla tasca posteriore dei pantaloni,per farsi luce.
-Lumos!- Ma niente.
 Controllò più da vicino la bacchetta, favorita dai pochi raggi di luna che entravano: era stata sostituita da un normalissimo pezzo di legno.
-Ragazzi, non è divertente! C-Ci vediamo fuori.- Fece per dire, prima di sentire uno scatto alle sue spalle. La porta era stata chiusa!
-Non è divertente, ripeto!- Esclamò al nulla.
Una risata da far accapponare la pelle interruppe il silenzio di quella seconda persona, lì dentro.
Potevano benissimo essercene due, ma no, la risata fu solo una.
Per precisare, di uno dei gemelli.
Precisiamo ancora: di Fred.
-E adesso, saresti in grado di riconoscermi?- Chiese lui, avvicinandosi alla ragazza, favorito dal buio che regnava.
-Dove sei?- Chiese lei, tendendo le mani davanti a se.
-Sono qui, accanto a te!- Fece lui, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Quindi lei si girò, e tese le mani all'altezza del suo petto. Lo toccò: era lì.
Era Fred, ne era sicura.Perchè il battito del cuore del ragazzo era veloce tanto quanto il suo.
-Fred, sei tu?- Chiese, avvicinandosi a quel corpo, che giaceva immobile di fronte a lei.
Nessuna risposta: lui le alzò delicatamente il volto, e posò le sue labbra su quelle della ragazza, baciandola con dolcezza.
-Lumos.- Sussurrò poi a fior di labbra: la sua bacchetta emanò una flebile luce, illuminando i loro volti.
-Oh, sei tu...- Disse lei, mentre un sorriso le dipingeva il volto.E rieccolo, il cuore che accelera, accelera e pare non voler rallentare più. -Ma come facevi a vedere? E' tutto buio qui...-
-Merito delle lenti made in Weasley.- Disse lui sorridendo sornione. -Ma ora usciamo di qui, questo posto mi da i brividi!- Esclamò, prendendola per mano e tirandola con la sua solita finezza dentro casa, dove c'era George ad aspettarli.
-Signorina...Ecco i suoi libri,e la bacchetta che sono riuscito a sfilarle dalla tasca.- Disse con fare teatrale, porgendole lo zainetto e la bacchetta.
-Me la pagherai.- Soffiò Hermione, sorridendo.
-Me la pagherai.- Disse Fred, quasi contemporaneamente con la ragazza.
-Sì, ammetto di essere un genio del male...Ma dovresti ringraziarmi, Hermione! Se non avessi aiutato questo stupido, ora stareste ancora a fissarvi come due imbecilli!- Rispose lui, trattenendo una risata. -Sì dai, si vedeva lontano un miglio che vi desideravate a vicenda.-
-Ma io non ho mica detto di amarlo...?- Disse Hermione, distogliendo lo sguardo.
Colpo basso per Fred!
-Sì insomma, e io l'ho solo baciata un attimo fa... non ho mica detto di amarla alla follia, e di adorare il suo sorriso?- Rispose lui.
Hermione si voltò. -Stupido imbecille, io ti amo.-
-Ti amo anche io, miss-topo-da-biblioteca.-
Ed eccoli là, a baciarsi sotto lo sguardo tremendamente imbarazzato dei presenti.

Cucù! Sono tornata, aggiornando questa storia in tempo record *O*

Sì ammettiamolo, fa cagare. ç_ç Quest'ultimo capitolo non mi piace per nulla ._.
Ah, prego i gentili lettori di non farmi notare la "fine troppo anticipata", perchè insomma...Si, questa fic poteva durare almeno altri tre capitoli. E invece no, l'ho finita qua! Beh, comunque era chiaro che Fred ed Hermione si volevano...e i libri sono stati solo una scusa per baciarsi ;)
Passo alle vostre innumerevoli recensioni (solo due ç^ç)

Ortensia Malfoy:  Innanzitutto, grazie per aver recensito e per aver seguito la storia ^^ Fa sempre piacere leggere i pareri dei lettori, specie se sono positivi :D Beh, fammi sapere se ti ho delusa o meno con quest'ultimo capitolo... Alla prossima! :3

ronherm:  Ciao, grazie per aver recensito! Spero che al più presto ti abituerai a leggere Fred/Hermione perchè... si, secondo me sono fantastiche. Grazie per i complimenti! :D

 

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