More than words

di londra555
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** ritorno al mckinley ***
Capitolo 3: *** sorprese 1 parte ***
Capitolo 4: *** sorprese 2 parte ***
Capitolo 5: *** la veritá 1 parte ***
Capitolo 6: *** la veritá 2 parte ***
Capitolo 7: *** Nuove Direzioni ***
Capitolo 8: *** Domande ***
Capitolo 9: *** dubbi ***
Capitolo 10: *** la festa ***
Capitolo 11: *** lunedi ***
Capitolo 12: *** Artie? ***
Capitolo 13: *** la prova ***
Capitolo 14: *** more than words ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO

 

Finalmente la scuola era finita, l'estate era arrivata e con lei anche il momento di godersi delle lunghe giornate di vacanza. In fondo era stato un anno lungo e impegnativo e poi questa era l'estate del loro ultimo anno. Così, i ragazzi del Glee club decisero di passare insieme un paio di giorni nel vicino lago prima di partire con le rispettive famiglie verso diversi luoghi di vacanza o di iniziare a fare qualche lavoretto estivo. Rachel e Finn, in qualitá di auto-proclamati leader, si erano occupati di tutta la preparazione lasciando agli altri l'unico compito di portare qualcosa da bere. Compito che ben si addiceva a Puck! Uniche assenti giustificate erano Mercedes, Brittany e Santana. Le tre ragazze erano partite un paio di giorni prima per trovare le rispettive famiglie e sicuramente sarebbero tornate solo a ridosso dell'inizio della scuola.

Fu proprio l'assenza di Brittany, aiutata da una buona dose d'alcol, che spinse i ragazzi a fare alcune domande “scomode” al povero Artie.

A rompere il ghiaccio fu proprio Tina che, grazie al fatto di essere riuscita a ricucire i rapporti con il suo ex ragazzo, si sentiva abbastanza in sintonia con lui per poter chiedere ció che tutti volevano sapere ma che nessuno aveva ancora avuto il coraggio di chiedere:

-Artie, puoi anche non rispondere, peró vedi ci chiediamo da un pezzo perché Brittany ti ha lasciato.

Il ragazzo deglutí e si guardó in torno, trovando tutti gli sguardi rivoltí su di se. Quelli erano i suoi amici ma non era sicuro di voler parlare della cosa. In fondo gli faceva ancora male.

-Beh le ho dato della stupida.- disse alla fine con un filo di voce.

-Andiamo Artie, tutti conosciamo Brittany- aggiunse Quinn -le hai chiesto scusa e l'hai invitata al ballo con una canzone dolcissima. Se fosse stato solo quello ti avrebbe perdonato.

L'atmosfera si stava facendo sempre piú tesa ma nessuno voleva lasciar cadere l'argomento, erano decisamente troppo curiosi.

-Io... insomma, io credo che mi tradisse.

L'affermazione cadde come una bomba in mezzo a loro. Nessuno parló per qualche secondo. Tutti cercavano di assimilare quella notizia senza riuscirci. Era vero che Brittany era stata con praticamente tutta la scuola ma durante l'ultimo anno era sembrata cambiare per stare con il suo robot.

Finalmente Mike diede voce ai pensieri di tutti:

-In fondo pensavi che ti tradisse anche con me e alla fine aveva solo perso il pettine magico! Come fai a esserne sicuro questa volta?

-E` vero Artie, Brit è dolce e svampita non farebbe mai una cosa simile.- intervenne Rachel- Insomma non è Santana!!

A quelle parole Artie bevve un lungo sorso di birra prima di aggiungere:

  • Lei stessa l'ha ammesso!

    Ci fu un coro di “COSA?”, “NON E` POSSIBILE” “AVRAI CAPITO MALE” sinchè Kurt non riuscí a calmare tutti:

    - Ragazzi... RAGAZZI!!! Ok, ok Artie! Credo di parlare a nome di tutti chiedendoti di essere piú esplicito! Insomma chi sarebbe questo fantomatico amante? Ha passato troppo tempo con noi perchè possa averti tradito denza che nessuno si accorgesse di nulla! Quindi per favore, prendi fiato, bevi molto alcol e, soprattutto, raccontaci tutto con un po di senso logico!

    Decisamente non si poteva piú tornare indietro e Artie raccontó la sua versione dei fatti, avrebbe finalmente raccontato di quella manipolatrice di Santana.

    - E infatti conoscete benissimo la persona con la quale mi ha tradito. E` Santana.- fece una pausa per sentire il coro di sorpresa dei suoi amici ma non ci fu nessun suono, tutti eran troppo sorpresi.

    - Ma no Artie, insomma io conosco Santana, in senso biblico voglio dire e posso assicurarti che le piacciono i ragazzi- Puck era stato il primo a riprendersi.

    - Si certo quest'anno ci sono state molte voci su di lei ma insomma nessuno ci credeva sul serio- aggiunse Rachel- Voglio dire anche io ho scherzato quando hanno cantato insieme Landslide, ma era solo per infastidirla.

    -Insomma Artie ci stai dicendo che Santana é innamorata di Brit e che quelle due stanno insieme?- Kurt non ci poteva credere, avrebbe dovuto far controllare il suo gay radar.

    -NO!!!- gridó Artie, lasciando tutti di stucco per la violenza della sua reazione- Santana é solo una stronza manipolatrice! Lei non ama nessun altro se non se stessa. Mi ha portato via Brit con l'inganno, facendole credere che stare con lei non era tradirmi. Lei non vuole Brit ma solo il controllo su di lei e probabilmente mi odia perchè sono “diverso”! Non poteva sopportare di vedere Britanny felice con me!

    Finalmente l'aveva detto! Si era sfogato! Odiava Santana per averle portato via la sua piccola biondina.

    - E adesso se volete scusarmi, io me ne andrei a dormire. Ne ho avuto abbastanza per oggi- cosí dicendo giró le ruote e entró nella tenda.

    Gli altri rimasero fuori a parlare. Tutti cambiarono argomento ma continuarono a pensare a quello che gli aveva rivelato Artie. E, in fondo, tutti pensavano che avesse ragione, insomma Santana innamorata era una cosa da film di fantascienza! Tutti tranne uno, Kurt infatti inizió a pensare ad alcune cose che erano successe l'anno prima e a vederle con altri occhi. Del resto era l'unico ad aver visto Santana difendere lui e Blain da quel bullo di Dave la notte dei negletti! E poi era stato merito suo se era potuto tornare al McKinley e questo era innegabile anche se nessuno sembrava darci peso.

     

     

     

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Capitolo 2
*** ritorno al mckinley ***


 

Note: come promesso un capitolo al giorno. Grazie a tutti coloro che hanno letto e ovviamente a chi ha recensito. Spero vi piaccia. Buona lettura!

 

 

RITORNO AL McKINLEY.

 

L'estate era finita. Eccoli li al primo giorno dell'ultimo anno! Praticamente i ragazzi del Glee club non si erano visti da quella breve vacanza al lago. Per questo erano tutti così eccitati, non vedevano l'ora di rivedersi per sentirsi di nuovo una famiglia e per riprendere a lavorare insieme. Nessuno l'aveva detto ma tutti volevano regalarsi il titolo nazionale per rendere indimenticabili quei tre anni che avevano passato insieme!

Purtroppo avevano dimenticato di non essere i soli nella scuola e il fatto di essere arrivati alle nazionali non aveva per niente migliorato la loro condizione di “loser”. Nemmeno il tempo di salutarsi e Rachel, Tina e Artie si trovarono, senza nemmeno accorgersene, con le spalle al muro. Davanti a loro due enormi giocatori di football che, con una granita in ogni mano, sghignazzavano ebeti.

  • Bene bene bene!!- disse il piú grosso- Eccovi qui! Siamo venuti a darvi il ben tornato!

    Proprio in quel momento sopraggiunsero Mercedes, Kurt e Quinn che si fermarono terrorizzati aspettando l'inevitabile. Ma una voce forte e decisa fermó i due bestioni.

    - Ehi cabrones!! Meglio che state fermi così vi dico come andranno le cose!

    Tutti si girarono sorpresi e si trovarono davanti Santana, armata di una mazza da baseball e la sua classica espressione omicida disegnata in volto.

    -Bene, vedo che capite la mia lingua, è una bella sorpresa- continuò con un tono sempre più deciso- Allora cercate di capire questo: avete solo due possibilità. La prima è che ve ne andiate lasciando in pace chiunque abbia anche solo lontanamente a che fare con le Nuove Direzioni e non solo oggi ma direi per tutto l'anno perchè a essere sincera sono proprio stanca di dover togliere lo sciroppo dagli occhi. La seconda possibilitá, che è anche la mia preferita, è questa: vi girate di nuovo e gli tirate la granita in faccia, solo che mentre voi lo fate io vi spaccheró le gambe con questa simpatica mazza che ho trovato stamane nel mio armadietto! Spero vivamente che possiate scegliere quest'ultima perchè mi divertirebbe molto veder crollare la vostra reputazione perchè siete stati pestati da una ragazza!

    -Ti aspetti che ci crediamo, Santana?- chiese uno dei gorilla con aria insicura- Non ti metterai contro di noi per questi sfigati!

    -Oh a dire il vero l'ho appena fatto. E non ho tempo per discutere quindi fatemi vedere cosa avete scelto e, Dios, spero proprio di poter usare questa bellezza- disse indicando la mazza- sono dell'umore adatto!

    I due enormi ragazzi se la diedero a gambe borbottando qualche minaccia e lasciando tutti a bocca aperta. Mercedes fu tanto sorpresa che gli caddero i libri che stava portando nel suo armadietto, ma nesuno riusciva a muoversi. Santana fu lesta a inchinarsi e a raccogliere tutto.

    -Lascia faccio io- disse con un tono incredibilmente spento rispetto a un attimo prima.

    -Fai tu?- Mercedes riuscí a malapena a ripetere le ultime parole che aveva sentito mentre gli atri sembravano delle statue di cera.

    Santana finalmente consegnó alla sua prorietaria i libri per poi aggiungere sempre con un tono incredibilmente spento:

    - Ciao ragazzi, è bello vedervi. Quinn vorrei parlare con te, se hai un minuto. Per piacere.

    Quinn, sentendosi chiamare in causa, si riprese quel tanto che bastava per assentire e seguire la latina verso un'aula vuota, non senza prima guardare gli altri ragazzi con un'espressione totalmente spaesata in volto.

    Kurt fu il primo ad aprir bocca:

    -Chi diavolo era quella e cosa ha fatto a Santana!!

    -Avete sentito anche voi?? Ha chiesto per favore!!- aggiunse Rachel.

    -Ma soprattutto ci ha salvati da quegli scimmioni!!-disse Artie.

    -Ha raccolto i miei libri!!!- riuscì a dire Mercedes ancora sconvolta.

    -Ragazzi questo sarà un anno pieno di sorprese!!!- sorrise Tina.

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Capitolo 3
*** sorprese 1 parte ***


Ecco qui il nuovo capitolo, come al solito vorrei ringraziare chi legge, chi ha messo la storia tra le seguite e ovviamente locisvu82 e leti_angels per le recensioni grazie grazie grazie!!

 

SORPRESE (1 parte)

 

Quinn seguiva Santana lungo un corridoio pieno di ragazzi che si salutavano e abbraciavano. Non sapeva cosa aspettarsi e soprattutto cosa dire, perció si limitava a guardare la sua amica, si ancora la definiva così nella sua mente nonostante tutto quello che era successo. C'era qualcosa di strano, lo sguardo di Santana era velato, la sua bocca non si storceva con quell'aria di superioritá che la contraddistingueva. Si, decisamente le doveva essere successo qualcosa in quei pochi mesi. Quinn ripensò a quella conversazione nel lago, sembrava una vita fa, e proprio non riusciva a credere che questa fosse la “stronza manipolatrice” che aveva fatto del male ad Artie solo per il puro piacere di farlo. Finalmente Santana entrò in un'aula vuota alla sua destra e, dopo aver fatto passare l'altra, richiuse la porta alle sue spalle.

-Bene Fabray- esordì- ti ho chiesto di venire perchè ho un piccolo annuncio da fare ma vorrei evitare di dare spiegazioni a tutti perciò tu sei la fortunata che lo darà per me!

Quinn piegò leggermente la testa per fissare meglio la ragazza che aveva davanti. Certo aveva ripreso quel tono canzonatorio che dedicava a tutti ma allo stesso tempo non sembrava così sicura. E poi perchè non la guardava negli occhi mentre le parlava?

  • Si vedi, niente di importante ma ho deciso di lasciare il Glee club. Ne ho abbastanza di voi e delle stupide canzoncine che cantiamo! Soprattutto di voi a essere sincera. Credo che sia ora di cambiare.

    Non ci poteva credere, li voleva abbandonare davvero? Sarebbero stati costretti a cercare per l'ennesima volta un dodicesimo membro! Forse doveva rimangiarsi ciò che aveva appena pensato: si, Santana Lopez era esattamente una “stronza manipolatrice”! Era tanto indignata che non sapeva cosa dire o meglio da dove iniziare perchè di cose da dire ne aveva a sufficienza per passare l'intera giornata li!

    Stava quasi per aprir bocca quando qualcosa la bloccò. Fu solo un'attimo ma riuscì a incrociare quei profondi occhi scuri e quello che vide la paralizzò: erano lucidi! Stava forse per piangere? Evidentemente stava mentendo, non voleva lasciarli, ma allora perchè lo faceva?

    -Ah dimenticavo, non devi peoccuparti di trovare qualcuno che mi sostituisca, quello c'è già. Immagino che lo conoscerai oggi stesso visto che c'è la prima riunione!

    Decisamente, per Quinn, era arrivato il momento di intervenire:

    -Cosa c'è Santana? Perchè mai vorresti lasciarci? Sei una delle nostre voci migliori e in più a te piace il club!

    -Sai Fabray, ti facevo più intelligente, mi pareva proprio di aver iniziato il mio annuncio con le parole “non voglio dare spiegazioni”.

    -Ah si è vero, ma sai io non ho mai detto che avrei accettato questa tua richiesta- rispose piccata Quinn.

    -Ok allora te lo ripeto piano magari riesci a seguirmi questa volta: ne ho abbastanza di voi!

    -Certo, ed è per questo che prima ti sei messa contro quei gorilla!-gridò iniziando a perdere la pazienza.

    Santana si bloccò di colpo e guardò l'amica, per un secondo fu tentata da raccontarle tutto. Aveva una voglia matta di sfogarsi con qualcuno, ma sapeva che sarebbe stato inutile. Forse qualche mese prima. Ma ora no, aveva perso l'attimo giusto e questo non si sarebbe mai ripresentato.

    -San... parlami. Cosa c'è? Brittany lo sa che lasci?-disse dolcemente Quinn.

    Ma quelle parole pronunciate con una dolcezza infinità ebbero l'effetto opposto. Santana si irrigidì di colpo e serrò la mascella.

    -Certo che lo sa, è lei che ha trovato il mio sostituto-riuscì a dire.

    Quinn pensò di aver capito male, di cosa stava parlando? Come era possibile che avesse trovato un sostituto invece di impedirle di fare quell'errore colossale.

    -Chi è il tuo sostituto?- fu l'unica cosa che riuscì a dire.

    Santana sollevò lo sguardo e, per la prima volta, la guardò negli occhi. Quinn riuscì a vedere solo due buchi neri freddi e distanti, almeno quanto la voce che pronunciò le parole successive:

    -Oh vedrai, ti piacerà, lui piace a tutti.

    E poi Santana si voltò e usci dall'aula lasciando Quinn sola con un milione di domande che le ronzavano in testa.

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Capitolo 4
*** sorprese 2 parte ***


Note: come al solito mi piace iniziare ringraziando tutti quelli che hanno letto la storia, quelli che l'hanno messa tra le seguite, preferite e ricordate e naturalmente per chi ha recensito! Lo so l'ho detto ad ogni nuovo capitolo ma repetita iuvant. Buona lettura.

 

SORPRESE (2 parte)

 

Kurt passeggiava tranquillo per il corridoio mentre si dirigeva verso l'aula di canto ripassando mentalmente la canzone che aveva preparato. Ebbene si lui era Kurt Hummel e avrebbe cantato la prima canzone dell'anno lasciando tutti a bocca aperta. Intanto si guardava intorno cercando quell'isterica di Rachel con la speranza di chiuderla dentro lo sgabuzzino delle scope per evitare che gli rovinasse il suo momento magari per cantare una delle sue canzoni! Non che non le volesse bene ma era decisamente troppo prima donna per lui! Invece davanti gli apparve praticamente dal nulla Quinn. Aveva una faccia sconvolta e si mordeva il labbro nervosamente. Incuriosito le si avvicinò per scoprire cosa fosse successo, già immaginando catastrofi pronte ad abbatersi. Quinn si illuminò, lo prese per mano e lo trascinò nell'aula più vicina vincendo le sue resistenze senza dare spiegazioni.

-Quinn, Quiiinn, QUINN, dove mi stai portando!! L'aula di canto è dall'altra parte!!!

L'amica lo lasciò solo quando fu sicura che non ci fosse nessuno e gli fece l'ultima domanda che si sarebbe aspettato da lei:

-Kurt tu sei gay vero??

Il ragazzo fece una faccia sorpresa, sollevò un sopraciglio infine aprí la bocca per rispondere:

-Si Quinn, assolutamente. Oltrettutto sono fidanzato e quindi sono costretto a rifiutare le tue avances!

-No ma cosa hai capito! Dicevo: tu sei gay e quindi sei più sensibile degli altri.

-Ok Quinn sensibile non sensitivo!! Non so ancora leggere nella mente quindi per piacere spiegati meglio!

Finalmente l'amica si calmò quel tanto che bastava per spiegare quello che era successo poche ore prima con Santana.

-Mi vuoi far credere che ci lascia? Devo ammettere che è l'incarnazione del diavolo ma ha pur sempre una gran voce, come facciamo a sostituirla?

-Mi ha spiegato che c'è giá un sostituto! E che l'ha trovato Brittany!

-Cioè la sua migliore amica non solo non l'ha fermata ma l'ha anche rimpiazzata? Senti questo non è proprio possibile. Ci deve essere una spiegazione. Tu cosa pensi?

-Io credo che aveva ragione Artie. Santana vuole controllare le persone e adesso ha perso Brit ma non vuole amettere la sconfitta e preferisce lasciarci! Non sono riuscita a vedere Brittany per chiedere spiegazioni. Insomma cosa facciamo?

-Prima di tutto andiamo in classe! Siamo in ritardo e se c'è veramente qualcuno nuovo proveremo a indagare. Chiusi in quest'aula non siamo d'aiuto a nessuno!

Così si diressero verso l'aula di canto. Kurt continuava a pensare a Santana. Non era d'accordo per nulla con le conclusioni di Quinn. Non avrebbe avuto ragioni di salvarli in quel modo solo qualche ora prima. E poi c'era dell'altro. Sembrava che nessuno se ne fosse accorto ma c'erano stati dei piccoli cambiamenti nella latina, forse era solo la sua fantasia ma cominciava a pensare che Santana davvero potesse essere della sua squadra! Ma non appena varcò la soglia dell'aula tutti i suoi pensieri si azzerarono perchè davanti a lui aparve la creatura piú bella che avesse mai visto. Era praticamente un semi dio, alto e muscoloso con folti capelli neri come la notte, i tratti del viso perfettamente simmetrici e regolari con una mascella forse un po troppo pronunciata (un'inezia ma un difetto doveva pur averlo). Si voltò verso di lui mostrando un paio di ammalianti occhi grigi e dedicandogli il sorriso piú bello che Kurt avesse mai visto! Anche Quinn al suo fianco era a bocca aperta e non riusciva a riprendere a camminare. Il ragazzo si avvicinò con passo deciso e strinse la mano ad entrambi.

-Voi dovete essere Kurt e Quinn. Io sono Mark. Spero di entrare a far parte del gruppo. Sono così entusiasta di conoscervi! Brit non ha fatto altro che parlare di voi per tutta l'estate!

Quando finalmente si sedeterro Mr. Shuester potè iniziare un noiosissimo discorso su quanto fosse importante quest'anno per tutti loro e che sarebbero arrivati lontano. Kurt invece non smetteva di guardare il nuovo arrivato che sedeva vicino a Brittany, ogni tanto la guardava e le dedicava un sorriso e lei ricambiava assorta. Però c'era qualcosa di strano in lei, era come se avesse perso l'entusiasmo e la sua aria svampita.

Al suo fianco anche Quinn osservava la stessa cosa e capiva anche quell'ultima frase di Santana “lui piace a tutti”. E come poteva non piacere! Era bello, gentile, educato!

-E, per finire, vi presento il nuovo membro delle Nuove Direzioni! Mark Bakery!- annunciò Shuester, per poi proseguire tra gli applausi degli altri membri- Ma invece dov'è finita Santana?

-Ha avuto un piccolo problema e non è potuta venire oggi! Sono sicuro che rientrerá presto- rispose Kurt anticipando Quinn. La ragazza gli si avvicinò per sussurrargli all'orecchio:

-Che diavolo stai facendo? Sai benissimo cosa ha detto in realtà!

-Dammi fiducia, vorrei parlarle prima di creare un incidente diplomatico! Ho una strana sensazione- le rispose con un sussurro, per poi aggiungere ad alta voce -Allora Mark raccontaci di te! Come hai conosciuto Brittany?

Il ragazzo sorrise e iniziò a raccontare:

-Mi sono trasferito qui quest'estate. Ho conosciuto Brit al Bel Grissino e me ne sono innamorato a prima vista. Lei era seduta al tavolo proprio con quella Santana- accompagnò il nome con una smorfia di disgusto, poi si voltò verso Brittany e le sorrise- le ho chiesto di uscire e da allora siamo inseparabili! E sono anche riuscito a far capire alla mia piccola quali compagnie le convengono e quali no! Perciò ho deciso di far parte del gruppo, preferisco tenerla d'occhio!

Seguì un momento di stupito silenzio.

-Brit, davvero non vedi piú Santana?- domandò Quinn a bocca aperta.

-Certo che non la vede più, quella ragazza è una pessima influenza- rispose Mark mentre la sua fidanzata guardava il pavimento con occhi spenti.

-Non mi pare che abbia chiesto a te super uomo, Brittany può rispondere anche da sola- inizió Puck ma non potè finire perchè in quel momento Kurt balzò in piedi spalancando gli occhi e urlando:

-SIAMO DEGLI IDIOTI!- e così usci urlando delle scuse sconnesse al professore. Da parte sua Shuester non potè fare altro che allargare le braccia e assumere un'aria sconsolata mentre riuscì a commentare:

-Ha detto che siamo degli idioti? Se questa è la prima riunione, quest'anno non promette niente di buono.

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Capitolo 5
*** la veritá 1 parte ***


Nota: come al solito grazie a tutti i lettori e i recensori. Oggi due parole in più, questo capitolo è forse uno dei miei preferiti della storia. Mi sono divertita a scriverlo perciò spero proprio vi possa piacere! Un'ultima cosa, la mia Santana parla nella mia testa in spagnolo con un forte accento messicano, quindi quando scrivo le sue battute lo faccio in spagnolo e poi le traduco, so che sembra una follia ma è dovuto al fatto che vivo in Spagna. Perciò se trovate qualche errore nella costruzione delle sue frasi vi prego di scusarmi! Buona lettura.

 

 

LA VERITA (1 parte)

 

Kurt vagava per i corridoi alla ricerca di Santana. Finalmente tutti i pezzi del puzzle trovavano il loro posto. L'unica cosa che riusciva a pensare era “idiota, idiota, idiota, idiota”. Come aveva fatto a non accorgersene prima? Si erano sbagliati tutti, ma lui piú di tutti si sentiva in colpa! Erano tutti accecati dai propri pregiudizi da non accorgersi che Santana stava male. Doveva aver passato un anno d'inferno e nessuno si era accorto che gli unici sorrisi sinceri, l'unica persona che non aveva mai offeso era sempre e solo Brittany. Non la stava manipolando, ne era innamorata! Non l'aveva allontanata da Artie perchè non sopportava il fatto di perdere il suo controllo su di lei ma perchè non sopportava di perderla!

Kurt voleva solo trovarla per dirle di non avere paura e che non era sola, poi gli balenò un pensiero in testa, si fermò di botto mise la mano sinistra su un fianco e si coprì gli occhi con l'altra mano “Oddio se mi sto sbagliando e le dico che si è innamorata, sono morto”. Poi ripartì nella sua personale ricerca pensando che era un peccato che non ci fosse nessuno a vedere quella fantastica posa teatrale!

Ma quanto è grande questa scuola” pensò mentre si fermava davanti alla porta laterale che dava al campo di football. E li udì una voce conosciuta amplificata da un megafono:

-Branco di scimmie urlatrici del Borneo, anche quello spilungone del quaterback dell'inutile squadra di football di questo istituto riesce a essere piú cordinato di voi! Da capo, e questa volta cercate di ricordare almeno come si cammina!

Era chiaramente la Sylvester, che incitava a suo modo i suoi atleti. E questo diede un'idea a Kurt, avrebbe provato negli spalti. Così uscì lentamente dalla porta sperando di non farsi notare e riuscì così a raggiungere la parte più defilata del campo. Si guardò intorno e, finalmente, la vide. Si trovava nel punto piú alto, sicuramente riusciva a vedere l'allenamento delle Cherios da lassù e lui la raggiunse silenziosamente.

-Sparisci Kurt.

No, proprio non era stato silenzioso!

-Si certo ma prima dovrei dirti una cosa.- fece una pausa.

-Sto aspettando cerca di essere breve.

Bene aveva la sua attenzione, ma adesso cosa gli doveva dire? Stava per avere un attacco di panico. Insomma la sua vita era in pericolo, Santana l'avrebbe potuto buttare giù simulando un incidente, lo sapevano tutti che ne era capace! Prese tempo sedendosi al suo lato ed accavallando le gambe per poi sistemare il filo dei pantaloni, stava iniziando a pensare a quanto gli stesse bene quel modello quando la ragazza si voltò di scatto dedicandogli uno sguardo omicida. Non disse niente ma automaticamente il busto di Kurt si ritrasse di alcuni centrimetri e i suoi occhi si spalancarono quasi a voler uscire dalle orbite.

-Sai che fai più paura di Karofsky?

Santana gli puntò l'indice sul naso e prese fiato come per dire qualcosa, poi cambiò idea e tornò a guardare l'allenamento. Kurt riusci a riprendere a respirare e con un fil di voce disse la prima cosa che gli venne in mente:

-Ecco, io volevo ringraziarti per stamattina. Hai evitato che ci tirassero le granite.

Santana si voltò di nuovo con gli occhi serrati e lo fissò a lungo. Oddio se non mi ammazza lei morirò io d'infarto! Come mi è venuto in mente di venire a parlare con questa sadica omicida! Da grande farà il serial killer è evidente!

-Sei un pessimo bugiardo, Hummel.

-No sul serio, l'ho apprezzato molto!

-A quest'ora c'è il glee e tu hai sicuramente passato l'estate a preparare qualche canzone da musical con il tuo pettirosso...

-Usignolo...

-Si quello che è! Ed è evidente che non te lo saresti perso per niente al mondo anche perchè al tuo posto ora ci sara Berry con tutto il suo insopportabile ed enorme ego.

Kurt chiuse gli occhi un secondo, aveva dimenticato la canzone. Maledizione Rachel l'avrebbe pagata.

-In più la nostra principessa bionda vi avrà già informato che mi avete stancata e che quindi lascio. Perciò, a dire il vero, non sono sicura che mi interessi il motivo per il quale sei qui. Ora puoi andare, prima che ti butti giù io!

-Si Quinn me l'ha detto. Ma agli altri ho detto solo che non stavi bene e che saresti tornata presto.

-Tu cosa??

-Aspetta, aspetta... io, volevo prima parlare con te.

-Ma io non voglio parlare con te!- ruggì Santana.

-Beh non mi interessa dovrai ascoltarmi per forza! Ho perso l'occasione di cantare il mio pezzo oggi. Me lo devi!

-Ti rendi conto che quello che dici non ha senso? Te lo chiedo per l'ultima volta e questa volta voglio una risposta breve: cosa diavolo vuoi da me?

-Tuseiinnamorata.- rispose tutto d'un fiato.

-Cos'hai detto?

-Tu sei innamorata- questa volta fu quasi un sussurro ma le parole furono chiarissime.

-Bene, colpa mia che ti ho chiesto una risposta breve! Grazie per l'informazione, non sono affari tuoi, sparisci!

-Come sparisci? Nella mia mente a questo punto c'erano due versioni: nella prima scoppiavi a piangere e mi abbracciavi aprendo il tuo cuore a me che ti lasciavo piangere sulla mia spalla anche se le gocce salate mi rovinavano la mia nuova camicia di...

-E nella seconda versione?

-Ecco nella seconda mi uccidevi strangolandomi con le extencion e infilzandomi con le unghie sino a strapparmi il cuore.

-Ti rendi conto che è decisamente piú probabile la seconda versione, vero? Quindi dimmi perchè sei ancora qui?

-Perchè io e te non siamo poi tanto diversi e poi per Brittany.

 

(Continua...)

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Capitolo 6
*** la veritá 2 parte ***


Note: ciao a tutti, visto che, contro tutti i pronostici, sono sopravvissuta a questo pomeriggio di basket ad agosto, vi posso postare il nuovo capitolo! Rebs20 mi ha fatto notare che è stata una cattiveria tagliarlo così!!! Perdono Rebs!!! :)

Buona lettura e naturalemente grazie a tutti.

 

LA VERITA (seconda parte)

 

Kurt cercava di respirare profondamente e di godersi gli ultimi attimi della sua vita, era stata decisamente breve ma intensa. Avrebbe dovuto mandare un messaggio a Blaine per dirgli quanto l'amava prima di andare a parlare con la ragazza che di li a poco l'avrebbe ucciso! Forse se gli avesse chiesto di poter fare una telefonata come ultimo desiderio lei lo avrebbe accontentato. O forse poteva mettersi a urlare come una ragazzina sperando di attirare l'attenzione della Sylvester che continuava a sbraitare in fondo al campo d'allenamento, ma, a essere sinceri, quella donna non avrebbe mai aiutato lui, al massimo avrebbe dato una mano a Santana per sbarazzarsi del suo cadavere. Poi la ragazza davanti a lui si rilassò visibilmente, fece un sorriso storto ma non proprio forzato e disse solo:

-Sai, mi chiedevo quanto tempo ci avresti messo a capire.

-Insomma l'ho sempre saputo ma non volevo assolutamente forzarti nella tua presa di coscienza del tuo essere...

-Ho già detto che sei un pessimo bugiardo! L'hai capito cinque minuti fa e ti sei precipitato immediatamente a dirmelo.

-No almeno quindici minuti fa, ma non ti trovavo, questa scuola è immensa!

-Bene e adesso cosa vuoi?

-Dovresti parlare con qualcuno.

-E quel qualcuno saresti tu?

-Sono l'unico che può capirti, a parte Karofsky, ma lui ha la sensibilità di un rinoceronte e poi è troppo confuso non ti farebbe bene parlare con lui.

-Cosa vuoi sapere?

-Voglio sapere come stai.

-Non lo so. Certo sto male ma allo stesso tempo sono confusa e arrabbiata. Sai è stata colpa sua.

-Di Brittany?

-Certo Capitan Ovvio, di chi altrimenti?! Ecco c'era tutta questa cosa molto fisica tra noi, ma non si poteva chiamare certo relazione. Ma lei continuava a dichiararsi confusa e voleva sapere se provassi anche sentimenti nei suoi confronti.- fece una pausa ripensando a quei giorni prima di proseguire- Così mi ha costretta a guardarmi dentro e quello che ho visto non mi è piaciuto. Perchè mi sono scoperta vulnerabile.

Kurt stava zitto e ascoltava, per lui era stato totalmente diverso, lui sapeva chi era praticamente dai tre anni. Però quella sensazione che si prova quando ci si guarda dentro per la prima volta e ci si rispecchia dentro la propria anima era indimenticabile, era panico puro.

-Così ho deciso di cantare quella canzone con lei e mi sono detta “al diavolo tutto, Santana Lopez non ha paura di nulla”! E mi sono buttata! Che poi il problema quando ci si butta è sempre lo stesso: bisognerebbe avere sempre un paracadute, un elastico o almeno una rete. Io non avevo niente di tutto ciò.

-Le hai detto che l'amavi?

-Peggio! Ho aggiunto anche che non mi importava degli altri e che volevo stare con lei. Cosa che non era del tutto vera a essere sinceri.

-Per questo ha lasciato Artie?

-Hummel tu guardi troppi film romantici! No, lei mi ha detto che mi amava ma amava anche lui e non era giusto lasciarlo! Ma che se le cose fossero andate male tra lei e Artie, e io fossi ancora stata sola, allora sarebbe stata onorata di stare con me!

-Ma, è una cosa orribile da dirsi!

-Lo penso anche io, mi ha spezzato il cuore. Non potevo crederci. Ma non sono riuscita a odiarla. Allora mi sono accorta di Dave, si Kurt il mio radar funziona decisamente meglio del tuo, e ho deciso di riportarti a casa e allo stesso tempo speravo che la cosa mi avrebbe permesso di essere eletta al ballo.

-Ma allora perchè Brit ha lasciato Artie?

-Ecco qui inizio a non capirci più niente nemmeno io! Certo le ha dato della stupida ma poi ha cercato di farsi perdonare in tutti i modi! Sembrava che Brit avesse cercato una scusa qualunque per mollarlo. E io ne ho approfittato per cantarle una stupida e orribilmente dolce canzone d'amore, songbird.

-Oh Dio dimmi che c'è un video!!

-Kurt potrei ancora buttarti di sotto lo sai vero? Comunque lei mi ha chiesto di cantarla davanti a tutti voi! Ma io non potevo. Allora ho scelto la strada più semplice.

-Il ballo con Dave!

-Si. E probabilmente saremmo allo stesso punto dell'anno scorso se nel frattempo non fosse entrato un nuovo fattore durante l'estate.

-Si quella creatura meravigliosa con quegli occhi...- si fermò di botto notando l'espressione dell'amica, decisamente quella ragazza faceva paura- Ok scusa ma è decisamente come dire... perfetto!

Santana si era irrigidita di nuovo:

-No, non è perfetto. Me l'ha portata via Kurt, totalmente. Non mi parla da quasi due mesi, non mi guarda neanche più! Che dovrei fare?

-Tornare al Glee.

-Non è un opzione.

-Si invece, se tieni a lei devi provare a riavvicinarti e non lo puoi fare da questa scalinata scomoda e fredda.

-Mi stai dicendo di fare coming out al glee?

-Assolutamente no, non adesso almeno, non vedo a chi gioverebbe! Hai bisogno di scoprire chi sei e cosa vuoi. Potresti volere solo Brittany.

-Non so se riesco a stare nella stessa stanza con quei due.

-Oh si che ci riuscirai- disse alzandosi con un sorriso stampato in faccia e porgendole la mano- Ci sono io al tuo fianco.

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Capitolo 7
*** Nuove Direzioni ***


Note: nuovo capitolo, come al solito niente da dire se non grazie a tutti quelli che leggono e passano qualche minuto a recensire.

Buona lettura

 

NUOVE DIREZIONI

 

Prima ancora di attraversare la porta della sala prove Santana già si malediceva per non aver fatto ciò che tutti si sarebbero aspettati da lei: uccidere Hummel invece che parlarci!

Stava decisamente valutando la possibilità di girare tacchi e sparire, non che non ci avesse mai pensato prima nei due anni precedenti, insomma la voce acuta e stridula della Berry che dava pareri non richiesti su tutto era un forte deterrente per entrare li dentro, ma questa volta era decisamente più grave. Non voleva trovarsi davanti lei, forse per la prima volta nella sua vita l'idea di vedere Brittany le dava i brividi, insomma forse era la prima volta che quei brividi non erano di piacere. Ecco stava divagando di nuovo anche nella sua mente. Avrebbe voluto fare un po di chiarezza almeno in lei. Ma no, al diavolo, lei sapeva benissimo cosa voleva. Quasi. Sicuramente voleva la morte di quel damerino, no non Kurt, si riferiva a mister perfezione 2011. Lei sapeva che in realtà non era proprio così perfetto! Ma non lo poteva dire a nessuno. Chi avrebbe mai creduto a Santana Lopez? Le era bastato sbirciare, a debita distanza nei corridoi ovviamente, come lo guardavano gli altri membri del Glee per rendersi conto che il suo naturale fascino aveva già colpito. Anche quella capra con la cresta di Puck sembrava aver trovato in lui un nuovo miglior amico! Per non parlare del palo con la faccia da ebete! Ecco come potevano ascoltare lei se nemmeno nella sua testa riusciva a pensare a loro senza insultarli.

-Ti vuoi muovere? Io vorrei entrare, è cinque minuti che aspetto qui che ti risvegli! Ma a che stai pensando? Anzi no non lo voglio sapere guarda tanto so che non è niente di buono!

-Kurt, maledizione, mi vuoi far prendere un colpo?

-Mia cara se non stessi qui imbambolata davanti a una porta persa nel tuo Santana-mondo, che sicuramente si avvicina molto alla visione dantesca dell'inferno, ecco io non ti avrei spaventata!

-Io me ne vado.

-No tu entri.

-Obbligami!

-Dirò alla scuola quello che so di te! Ti rovinerò la reputazione!

-Non lo farai!

-Ok è vero non lo farei mai!

Santana lo stava guardando e lui non era forte abbastanza per sopportarlo.

-Kurt?

-Dimmi.

-Siediti al mio fianco. Ma per favore non attirare l'attenzione su questa pseudo-amicizia, o quello che è. Vorrei evitare di essere il centro della curiosità di quel branco di pettegoli. Credo di avere abbastanza problemi anche così!

Bene questo lo posso fare pensò Kurt mentre entrava nell'aula prove. Mantenne gli occhi aperti per vedere le reazioni, certo non quelle di un entusiastico professor Shuester che salutava Santana o di Rachel che sollevava gli occhi al cielo o Quinn che mostrava un espressione interrogativa. A lui in quel momento interessava Brittany. E non rimase deluso. La ragazza sollevò gli occhi per una frazione di secondo, forse stava anche per accennare un sorriso a giudicare dal guizzo di uno dei suoi muscoli facciali. Poi il suo bellissimo cavalier errante che rispondeva al nome, poco medioevale per la veritá, di Mark con un movimento deciso le mise un braccio intorno alle spalle e la sua ragazza portò gli occhi direttamente sulle sue scarpe. A proposito, decisamente doveva dirle che quelle scarpe con quella gonna non andavano bene. Ma insomma doveva tornare a concentrarsi su quello che aveva visto. Dunque il ragazzo era chiaramente protettivo, ma insomma chi non lo sarebbe stato se l'oggetto dei propri desideri fosse anche quello dei desideri di una come Santana Lopez. Era evidente che lui sapesse qualcosa di quelle due. E poi c'era un'altra cosa: Brittany. Per un attimo i suoi occhi si erano quasi illuminati ma poi avevano assunto di nuovo quell'espressione vacua che avevano praticamente sempre ultimamente.

Purtroppo lo scorrere dei suoi pensieri fu interrotto dalla voce di Rachel che sfidava la morte.

-Santana- disse allungando tutte le vocali- ci stavamo giusto chiedendo che fine avessi fatto. Ecco mi sarebbe spiaciuto non averti qui per far risaltare, con la tua voce, i miei fantastici e inarrivabili assoli! Anche se, certo, la tua acidità è un po' troppo fastidiosa per me.

-Dacci un taglio Berry!

Tutti si voltarono verso di lui. Oddio non l'aveva detto a voce alta vero? Forse, se stava zitto e fermo, tutti si sarebbero dimenticati che lui era li. Forse, se riusciva anche a non respirare abbastanza a lungo, tutti si sarebbero dimenticati anche di averlo mai conosciuto. Forse era stata inventata una macchina del tempo, almeno per viaggi brevi.

-Kurt?

Ecco Mercedes non si era dimenticata di lui.

-Hai appena difeso Santana?- Mercedes non voleva star zitta.

-Chi?

-Tu Kurt! Non mi avevi mai chiamata Berry prima, almeno non davanti a me!

-No, ma che dite- negare l'evidenza forse avrebbe funzionato. Nel frattempo si voltò per guardare di sottecchi Santana. Aveva un ghigno strano in volto, e poi i suoi canini erano sempre stati così lunghi?

-Che ti è successo, Santana ti ha morso e ti ha fatto diventare uno dei suoi?- la domanda di Mercedes gli fece capire che nemmeno negare avrebbe funzionato, non c'erano speranze.

-Andiamo ragazzi, certo che la difende! Vi siete dimenticati il primo giorno? Ancora nessuno ha avuto il coraggio di tirarci la granita- intervenne Quinn.

Kurt la guardò con aria adorante. Se fosse stato cattolico avrebbe inviato una lettera al Vaticano perchè la santificassero così su due piedi!

-Anzi, per ringraziarla, visto che non ha potuto provare perche non stava bene- continuò Quinn- propongo di dedicarle la canzone che abbiamo preparato per oggi.

Ci furono applausi e fischi di approvazione e poi una voce alterata:

-Scordatevelo.

Tutti si voltarono in tempo per vedere Mark uscire dall'aula trascinando una silenziosa Brittany.

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Capitolo 8
*** Domande ***


Note: anche per oggi arriva il nuovo capitolo. Grazie a tutti coloro che leggono.

Buona lettura.

 

DOMANDE

 

Kurt Hummel camminava a passo svelto verso la mensa per la pausa pranzo quando gli arrivò il messaggio che stava aspettando con ansia. Ovviamente non era Blaine che gli diceva quanto gli mancava nel suo coro di piccioni. Usignoli maledizione! Doveva smettere di frequentare tanto Santana. Comunque il messaggio era di Mercedes e diceva esattamente quello che Kurt si aspettava: pausa pranzo fuori, al solito albero. Dobbiamo parlare. Naturalmente non c'era via d'uscita sarebbe dovuto andare e cercare di tenere la bocca chiusa. Sospirò e voltò l'angolo. Li vide Brittany davanti al suo armadietto con Mark al lato che le reggeva i libri e le sorrideva. Quel ragazzo era adorabile! Santana non aveva speranze! Certo che Brit ultimamente era proprio spenta, era da un po' che non la sentiva commentare qualcosa con la sua ingenuità. Ancora sorrideva al pensiero della cicogna che porta i bambini! Però ora non aveva tempo per questi pensieri. Doveva raggiungere gli altri, sperando in cuor suo che gli altri fossero solo Mercedes e Rachel.

Ovviamente non fù così.

Sotto l'albero c'erano anche Artie, Quinn, Tina, Mike, Finn, Sam e incredibilmente anche Puck. L'universo ce l'aveva con lui!

-Allora perchè siamo qui?- Puck era perplesso

-Riunione d'emergenza- Rachel

-Ciao Ragazzi- Kurt

-Ci siamo tutti arriviamo al sodo che ci sono gli allenamenti!- Sam

-Allora il punto all'ordine del giorno è: cosa facciamo con questa situazione?- Rachel

-Quale situazione?- Finn non era mai stato uno sveglio

-Insomma c'è troppa tensione tra Santana e Mark- Mercedes

-Non credo che dobbiamo intervenire, in fondo non è la prima volta che ci sono situazioni difficili. Vi ricordo che Finn ha preso a pugni Puck quando ha scoperto che era lui il padre del bambino- Kurt

-Ehi solo perchè mi ha preso alle spalle!- Puck ferito nell'orgoglio

-Grazie per avercelo ricordato- Quinn con tono isterico

-Andiamo, Santana ha quello che si merita! Se ci mettono nella condizione di scegliere io manderei via lei- Artie

Si sollevò un coro di voci. Tutti si parlavano sopra e non si capiva molto di quello che dicevano. Kurt non poteva non intervenire.

-Dovreste vergognarvi! Santana è con noi da sempre, è stata fondamentale per noi! Ha lasciato le Cheerio per noi! Artie io capisco che tu sia furioso ma non se lo merita! E poi chi dice che le cose prenderanno questa piega?

-Il nostro nuovo difensore ufficiale di Santana ha ragione! Quindi noi ce ne andiamo agli allenamenti e aggiorniamo la riunione a quando sarà davvero necessaria- Sam si alzò e si diresse verso il campo seguito dagli altri.

Ecco come al solito non era riuscito a tenere la bocca chiusa! Sarebbe morto giovane lo sapeva. Immaginava il momento in cui Santana avrebbe saputo che lui era stato dichiarato suo “difensore ufficiale”, vedeva già la sua furia cieca scagliarsi contro il suo viso perfetto ed ebbe paura.

-Allora Kurt, vorresti dirci perchè siamo degli idioti?- la voce di Mercedes lo riportò alla realtà.

-Come scusa?

-Si alla prima riunione!- anche Tina aveva parlato, non aveva proprio speranze.

-Già hai lasciato la scena a quell'egocentrica di Rachel che ha cantato tre, e sottolineo tre, canzoni di sua creazione.- Quinn

-Già è stato uno strazio e non è da te!- Mercedes

-Ehi, sono qui smettete di parlare come se non ci fossi!- Rachel

-Ma niente è che avevo dimenticato una cosa!- non se la berranno mai.

-E allora perchè hai detto “siamo”?- Quinn

-Mmm... perchè stavo parlando di me e ovviamente di un'altra persona che naturalmente non ha niente a che fare con voi- Kurt iniziò a pronunciare ogni parola con una lentezza disumana sperando di prendere tempo.

-E chi sarebbe?- Rachel

-Ovviamente non può che essere... Blaine?- forse non si sarebbero accorte del punto interrogativo che involontariamente aveva inserito nella frase.

-E perchè lo chiedi a noi?- Quinn

Maledizione, non le sfugge niente?

-Ok sentite, sarò sincero con voi. Ma rischio la vita. Sono andato a parlare con Santana quel giorno!

-Quindi è merito tuo se è tornata, dopo che mi aveva detto di aver chiuso con noi.- le ragazze guardarono Quinn stupite ma senza chiedere ulteriori spiegazioni.

-Si, le ho parlato perchè ho pensato che le cose non stessero come avevamo immaginato!

-Spiegati meglio. E ancora non so perchè siamo idioti!- Tina

-Perchè abbiamo sbagliato in una cosa fondamentale: Santana è innamorata.- e io sono davvero morto aggiunse tra se Kurt, d'accordo solo pochi giorni prima le aveva detto di non fare coming out e adesso era lui stesso a fare outing per lei, ma quella era una stuazione d'emergenza.

-Oh Kurt tu non ci stai più con la testa!- sghignazzò Mercedes- Da quando stai con Blaine vivi nel tuo meraviglioso mondo di coniglietti rosa. Ma adesso, ti prego, torna sulla terra. Santana e innamorata non possono stare nella stessa frase!

-Si è stata con tutta la scuola senza mai provare niente per nessuno! Voglio dire è stata anche con Finn- Rachel.

-Facciamo un minimo di ordine. Tu dici che Santana è innamorata di Mark e che ha litigato con Brit per questo?- Tina, decisamente non aveva capito niente.

-No, Santana stessa dice che è innamorata, e ti posso assicurare che è proprio persa, di Brittany, ma Mark credo che abbia vinto!

-COSA?!- fu praticamente un coro che penetrò direttamente nel cervello stressato del povero Kurt.

-Ascoltatemi bene perchè non lo ripeterò. Non siamo qui per mettere etichette a nessuno ma non ditemi che vi sorprende tanto! Andiamo Santana è la regina della malvagità tranne quando c'è di mezzo Brit! E poi sono sicuro che da qualche parte, sotto quel silicone, c'è un cuore che batte!- Kurt

-Oh Dio, non ha speranze con quel tipo.- Mercedes espresse il pensiero di tutti.

-L'altro giorno ho visto Mark accompagnare Brit in tutte le classi solo per portarle i libri!- Tina sognante.

-Si e l'altra sera che faceva freddo si è tolto la felpa per darla a lei!- aggiunse Rachel

-E in mensa lui le porta il vassoio senza che lei debba muovere nemmeno un muscolo- raccontò Mercedes.

Quinn stava a testa bassa mordicchiandosi il labbro. Poi alzò la testa, li guardò tutti con occhi preoccupati e disse una cosa che nessuno si aspettava:

-Si, ma io non l'ho mai vista sorridere da quando siamo tornati!

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Capitolo 9
*** dubbi ***


Note: rinnovo i ringraziamenti per tutti quelli che leggono e recensiscono.

Buona lettura.

 

DUBBI

 

Santana era in ritardo. Non poteva essere altrimenti visto che aveva passato l'ultima mezz'ora nascosta negli spalti con la testa tra le mani a piangere. Stava tanto male che quasi aveva sperato che Kurt la raggiungesse solo per poterlo spaventare e tirarsi così su di morale. Adesso si stava dirigendo verso la sala prove senza un briciolo d'entusiamso. Aveva gli occhi rossi e una faccia distrutta ma sperava di non attirare troppo l'attenzione. Magari Berry stava già cantando la stupida canzone che aveva preparato. Da quando stava di nuovo con lo spilungone non faceva altro che cantare insopportabili canzoni d'amore tanto smielate che non miglioravano per niente l'umore di Santana. Immersa nei suoi pensieri era finalmente arrivata davanti alla porta d'ingresso dove sentì la voce del professor Shuester che parlava della scaletta per la prossima gara. Prese un respiro ed entrò mormorando un saluto e un paio di scuse e cercando di tenere gli occhi bassi. Ma si accorse subito che qualcosa non andava. Quinn la stava guardando con un orribile espressione da cucciolo bastonato e, oh Dio, non era la sola! Tutte le ragazze la stavano fissando e poi Berry, si proprio l'ultima persona al mondo dalla quale si sarebbe fatta non dico abbracciare ma nemmeno sfiorare con il mignololo, si alzò dalla sedia e le corse incontro a braccia spalancate seguita a ruota dalle altre. Santana riuscì a pensare solo “KURT”, prima di venir sommersa da tutte quelle braccia che quasi la fecero scoppiare di nuovo in lacrime. Gli altri avevano un'espressione assolutamente ebete sul volto, sembravano tanti Finn! Quasi tutti gli altri a dire la verità. Kurt sembrava terrorizzato e ancora più pallido del solito, Mark la guardava con espressione indecifrabile ma molto simile all'odio e poi Brittany. Lei mantenne gli occhi vacui rivolti al suolo stretta dal braccio forte del suo ragazzo. Maledizione, quando avrebbe smesso di soffrire così con il solo vederla?

Finalmente tornarono ai loro posti e, mentre Santana minacciava di morte a bassa voce un sempre più tremante Kurt, il professor Shuester riprese il suo discorso:

-Bene, dopo questa breve e incomprensibile parentesi continuiamo con le proposte. Allora questa volta vorrei fare un cambio in una coreografia. Visto che l'anno scorso sono stati così bravi ho deciso di riproporre Mike e Brittany come primi ballerini.

Un forte applauso accolse la notizia, tutti si trovavano d'accordo.

-E inoltre, ho contattato una mia vecchia amica perchè gli dia delle lezioni private di, rullo di tamburi, tango!! Sarà una cosa assolutamente sensuale che lascerà la giuria a bocca aperta.

Gli applausi furono ancora più forti accompagnati da commenti entusiastici e da sorrisi, i ragazzi battevano il cinque a Mike e tutti prendevano un poco in giro Tina.

-Scusi professore non sono assolutamente d'accordo.- la voce gentile ed educata di Mark si fece sentire bloccando l'entusiasmo generale.

-Come non sei d'accordo?- il professor Shuester era decisamente perplesso.

-Certo, dovrà trovare un'altra coreografia nella quale la mia ragazza non debba strusciarsi ad un altro oppure un'altra ballerina- Mark manteneva un educato sorriso sul volto.

-Ma Mark, è solo un ballo! Ci serve per la gara. Potrai assistere alle lezioni private, non c'è niente di male- Shuester provava a convincerlo con le buone mentre gli altri erano senza parole.

-Senta, lo ripeto. Non è per creare problemi ma non ballerà nessun tango. Non credo proprio che lei possa dire o fare niente per convincermi.

-Mi sembra però che ancora Brittany non abbia detto niente.- iniziò gelido Shuester che stava perdendo la pazienza- Quindi se non ti dispiace vorrei sapere da lei cosa ne pensa e sono sicuro che sarà entusiasta.- quindi si rivolse a lei addolcendo i toni e con un sorriso continuò- Allora Brit, vuoi spiegare al tuo ragazzo che ballerai con noi nella meravigliosa coreografia che stiamo preparando?

Il silenzio che seguì fu una cosa straziante. Sembrava non finire mai. Brittany non sollevò nemmeno gli occhi, dopo un tempo che sembrava infinitò riusci solo a sussurare:

-Io, io non posso.

Poi scappò fuori dalla sala tra lo stupore generale. Santana non ce la faceva più, era certa di aver visto una lacrima sulla sua guancia dell'amica. Doveva assolutamente correre da lei. Balzò in piedi ma Mark fu lesto a piazzarsi davanti:

-Dove credi di andare Lopez?

-Spostati o ti faccio spostare io!

-Non ti vuole vedere né sentire pensavo fosse chiaro!- Mark fece un passo avanti minaccioso e Puck lo raggiunse preoccupato mettendogli una mano sul petto e dicendo:

-Ehi amico calma! Sei un po troppo aggressivo, non ti pare?

-Se non ti è chiaro te lo faccio ripetere da lei di nuovo.- continuò Mark ignorando tutti.

A quelle parole Santana chiuse gli occhi e ricordò.

 

Qualche mese prima si trovava in camera sua finendo gli ultimi preparativi in attesa che Brittany arrivasse. Le aveva promesso che l'avrebbe portata all'acquario per vedere gli animali e poi li non faceva troppo caldo. Stava già immaginando la sua amica con la fronte incollata alle varie vasche e quell'aria sognante dipinta in viso quando suonò il campanello. Una rapida occhiata all'orologio e si accorse che era in anticipo, ma succedeva sempre quando era eccitata per qualcosa. Si precipitò giù dalle scale pensando che avrebbe potuto approfittarne per cercare di rubarle un bacio ma quando aprì la porta si fermò impietrita. Chi diavolo era il tipo che stava con lei e perchè la stringeva in quel modo? Il ragazzo alto si presentò come Mark ma lei lo guardò appena, certo era il tipo che Brit aveva conosciuto la settimana prima al Bel Grissino. Forse l'aveva solo accompagnata a casa sua e adesso se ne sarebbe andato. Invece lui rimase fermo e le disse che era il nuovo ragazzo di Brittany e che aveva sentito parlare molto anzi troppo di lei. Il tono di quel damerino non le piaceva per niente, e poi perchè la sua amica e ne stava zitta tra le sue braccia? Nel frattempo lui aggiunse qualcosa a proposito di cambiamenti che sarebbero stati necessari e di persone che sarebbero state superflue per poi dirle che erano li perchè Brittany aveva qualcosa da dirle.

Santana cercava con insistenza gli occhi dell'unica persona che avesse mai amato ma non riusciva a catturarli. E fu allora, sentendo le parole che uscivano da quelle labbra che tanto sognava, che sentì il suo cuore spezzarsi.

-Io, mi dispiace ma non voglio più vederti. Tu sei una cattiva persona e una cattiva influenza su di me.

Mentre guardava il sorriso soddisfatto del ragazzo che stava abbracciando l'unica ragione della sua vita e i suoi occhi si riempivano di lacrime, nella sua mente rimbombavano le ultime parole che aveva sentito, tanto da non accorgersi che erano state pronunciate con il tono piatto di chi ripete qualcosa imparato a memoria.

 

-Ragazzi per oggi basta. Ci rivediamo domani e cercate di darvi una calmata- la voce di Shuester la riportò alla realtá mentre Mark già lasciava la sala. Santana sentì la presenza di mani che si avvicinavano per consolarla ma non voleva quella vicinanza, si scostò bruscamente e usci anche lei senza sapere dove andare.

Kurt pensò di seguirla, poi ci riensò perchè aveva qualcosa in mente ma gli sarebbe servito l'aiuto degli altri:

-Ragazzi dobbiamo parlare da soli con Brittany, bisogna scoprire cosa sta succedendo- disse.

-Praticamente impossibile, Mark non la lascia un secondo- Mercedes.

-Dobbiamo organizzare una festa e farlo bere tanto da non sapere bene dove si trova e quello che sta succedendo.- Kurt aveva idee chiare su come fare.

-No ragazzi non guardate me! I miei papà ancora sono sconvolti dall'ultima festa, visto che Puck ha svuotato il loro frigo bar senza ricomprare niente come aveva promesso- Rachel aveva capito dove volevano arrivare.

-Ti prometto che questa volta porto solo le mie bottiglie dolcezza.- a Puck l'idea della festa piaceva proprio.

-Ma siete sicuri che lo convinceremo a venire?- Sam.

-Certo, se fate quello che vi dico- inizò Kurt.

Il piano era semplice, la festa era fissata per il sabato successivo e tutti avrebbero dovuto parlare con Mark dicendo che erano assolutamente d'accordo con lui su tutto, che approvavano la sua avversione per il tango, perchè diciamolo non sarebbe stato bello per nessuno vedere la propria ragazza ballare così con un altro. Ma soprattutto avrebbero dovuto parlare decisamente male di Santana, assicurando che da quando Brittany non la frequentava stava molto meglio.

-Per me non sarà difficile, io tutte queste cose le penso davvero, ma non contate su di me!- disse Artie facendo voltare tutti.

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Capitolo 10
*** la festa ***


Note: nuovo capitolo. Visto che ancora non sono sicura se mi piaccia o no ho deciso di postarne due insieme.

Buona lettura.

 

LA FESTA

 

I preparativi per la festa procedevano spediti e senza intoppi. Mark non aveva fatto troppe storie per l'invito anche se aveva appreso con disgusto che ci sarebbe stata anche Santana. Però gli altri ragazzi avevano praticamente passato tutta la settimana a convincerlo che avrebbero impedito qualunque tipo di contatto tra Brittany e Santana. In fondo Mark sapeva di avere un naturale fascino che decisamente lo rendeva più simpatico ed apprezzato della latina perciò non aveva nessun timore al riguardo.

Quinn camminava tranquilla verso l'uscita quando vide Santana a pochi metri, accellerò appena il passo per raggiungerla:

-Ehi San! Vai a casa?

-Si.

Decisamente di poche parole.

-Posso accompagnarti?

-No.

Quinn avrebbe dovuto ricordarsi che certe volte era meglio non chiedere.

-Ci vediamo domani alla festa?

-Certo che no.

Bene questo non l'avevano previsto, ma perchè doveva essere tutto così difficile?

-Ma ci saremo tutti!

-Appunto.

Quinn afferrò con foga il polso dell'amica facendola voltare.

-Si può sapere che stai facendo?

-Cerco di tornare a casa se la reginetta me lo permette.

-Senti Santana, io ti conosco bene. Non puoi arrenderti senza lottare.

-Lottare per cosa?

-Per Brittany!

-Non so di cosa parli! Qualunque cosa vi abbia detto Kurt è una menzogna! E comunque, anche se fosse vera, sono convinta che lei non sarebbe d'accordo con te! Ha il suo principe azzurro con tanto di cavallo bianco, se l'avesse trovato l'anno scorso sarebbero stati eletti re e regina del ballo con un plebiscito!

-Può darsi che lui sia perfetto, bello, alto, educato, gentile. Ma Brittany non è felice! Vuoi fare qualcosa al riguardo?

-No ascoltami Quinn, voi lo adorate! Credi che non abbia sentito come parlate di me con lui quindi non raccontarmi storie.

-E' solo una trappola.

-Cosa?

-Si l'idea è di Kurt! Può darsi che siamo stati accecati da quel tipo a lungo ma non credere che non ci siamo accorti che Brit è cambiata! Non sorride più, non parla nemmeno più di folletti e arcobaleni. Ma non riusciamo a parlarle da sola perchè quel tipo le sta attacato come un francobollo!

-Non capisco cosa centro io. Lei stessa mi ha detto che non vuole più parlarmi.

-Senti, non so cosa sia successo ma io credo che sia a causa di Mark! Hai visto come si è opposto a un semplice ballo con Mike. La sta soffocando e le sta togliendo tutto ciò che ama. Te compresa!

-Lei ha quello che ama. Non se ne separa mai.

-Santana è vero che gli altri lo adorano. Non si può negare. Lui è la persona più premurosa che io abbia mai visto! Però io e Kurt abbiamo qualche dubbio. A volte ciò che è perfetto non è quello di cui abbiamo bisogno.

-Benvenuti nel mio club. Ci vediamo domani, Quinn. Alle 10 puntuale come i commenti non richiesti della Berry.

Quinn sorrise appena guardandola allontanarsi.

 

 

Sabato sera, è quasi l'una. Kurt scese dal palco con Blaine per lasciare spazio a Finn e Rachel che, entrambi sufficientemente allegri, si preparavano per cantare una delle loro canzoni. Per il resto tutto procedeva secondo copione. Ballavano, cantavano, si divertivano ma soprattutto bevevano. Lanciò un'occhiata a Puck e Sam che ridevano come dei matti bevendo tequila con Mark. Quest'ultimo non aveva fatto altro che accompagnarli tutta la sera tenendo la mano di Brittany che se ne stava al suo fianco anche lei un po' alticcia. Kurt fece un gesto a Quinn per indicarle che era arrivato il momento di intervenire ed entrambi si avvicinarono al gruppetto.

-Ehi ragazzi, come sta il più bel ragazzo del McKinley!

-Kurt! Bella canzone amico- Mark biascicava le parole

-Ti dispiace se io e Quinn ti rubiamo Brit? Abbiamo voglia di ballare un po' e tu puoi stare con i tuoi amici a parlare di cose da uomini.- Quinn sapeva che era un po rischioso ma sperava che l'alcol lo sciogliesse.

Mark le dedicò uno sguardo strano, come se stesse soppesando l'eventualità di dirle di no. Poi scrollò le spalle e disse:

-Va bene, ma solo perchè lui è gay e tu no! Però vi tengo d'occhio.

Quinn sorrise e prese la mano della ragazza accompagnata da Kurt e si allontanarono il più possibile fingendo di ballare. Britt finalmente sorrideva ai suoi amici e aveva di nuovo una scintilla di felicità negli occhi. Poi Kurt iniziò a farle domande, dovevano approfittare dell'occasione per scoprire cosa stava succedendo:

-Britt, il tuo ragazzo è fantastico. Come stai con lui?

-Si lui è buono. Mi segue sempre e mi aiuta.- la scintilla negli occhi di Brit si spense immediatamente.

-Si ma senti, cosa è successo tra te e Santana? Non vi parlate più da quando siamo tornati a scuola. Ha fatto qualcosa di male?

-Non voglio più vederla. E' una persona cattiva e una cattiva influenza su di me.

Kurt e Quinn si guardarono negli occhi, entrambi avevano notato quello che a Santana era sfuggito. Quella non era una frase della loro amica. Era qualcosa mandato a memoria e ripetuto senza crederci veramente. Quinn le strinse una mano e le sussurrò appena:

-E' stato Mark a dirtelo?

-Lui è buono con me. Mi dice cosa è buono e cosa no. Lui ha detto che Santana mi manolava.

-Manipolava?

-Si si quello. Poi mi ha spiegato che il mio gatto non fuma, che i bambini non li porta la cicogna e anche che i folletti non esistono.

Quinn e Kurt non potevano credere alle loro orecchie! Certo che era triste, quel cretino stava annullando la loro Britt. Era una persona diversa e togliendole la sua fantasia le stava togliendo la sua stessa anima. Stavano pensando a cosa dire quando Rachel e Finn si buttarono tra loro urlando “GIOCO DELLA BOTTIGLIA”! Decisamente se le occhiatacce potessero uccidere adesso il glee avrebbe due membri in meno. Kurt si voltò per vedere la reazione di Mark ma questo era sempre più ubriaco e si dirigeva fuori con Puck probabimente per prendere aria ma accompagnati da una bottiglia di quello che sembrava rum. Tutti vennero trascinati nel centro della sala dove una bottiglia già iniziava a girare. Dopo un paio di giri, e Kurt che dovette baciare con grande disgusto Rachel e Quinn schioccò un bacio sulle labbra a Mercedes, si alzò un coro di “Santana, Santana, Santana, Santana”. La ragazza non se lo fece ripetere prese la bottiglia e urlò:

-Preparati bocca di trota perchè ho intenzione di beccare te! In mancanza di Puck sei il meno peggio in questo gruppo!

Ma il destino non era dello stesso parere. Santana guardò la persona indicata e sgranò gli occhi. Le passò praticamente di colpo la sbronza e la sua testa iniziò a ronzare furiosamente. Doveva andarsene da li, doveva uccidere Rachel e Finn per l'idea assurda di fare questo stupido gioco! Stava pensando a cosa dire mentre nella stanza nessuno fiatava quando Brittany si mosse, spostò la bottiglia che ancora la indicava, prese il volto di Santana tra le mani guardandola negli occhi e posò le sue labbra su quelle dell'amica, dedicandole il bacio più dolce che si possa immaginare. Poi tutto successe rapidamente. Mark rientrò con Puck ridendo ma senza accorgersi di nulla e, mentre ancora Santana teneva gli occhi chiusi assaporando quei pochi secondi di felicità, Brittany balzò in piedi e corse tra le braccia del ragazzo. Gli prese la mano e gli disse qualcosa all'orecchio. Lui le sorrise e disse a voce alta:

-Ragazzi noi andiamo. La mia piccola vuole tornare a casa!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** lunedi ***


Note: eccolo qui, secondo capitolo in 10 minuti! Come ti avevo promesso leti_angels! Razie a coloro che leggono, recensiscono, mettono tra seguiti, preferiti e ricordati!

Buona lettura.

 

LUNEDI

 

Dopo quel bacio durante la festa del sabato notte Santana era letteralmente sparita. Aveva passato la domenica chiusa nella sua camera ascoltando musica deprimente e ignorando le continue telefonate di Quinn e Kurt. A dire il vero quei due si erano anche presentati sotto casa ma, per fortuna, non c'erano i suoi e perciò semplicemente aspettò pazientemente che se ne andassero tenendoli d'occhio dalla finestra della sua camera. Naturalmente non aveva voglia di parlare con nessuno! Cosa avrebbero potuto dirle che già non sapeva? Inoltre aveva voglia di stare da sola anche per pensare a cosa fare. Era stanca. Stanca di tutto. Dal momento in cui, per la prima volta, aveva aperto il suo cuore tutto era andato a rotoli. Non poteva andare avanti così ancora a lungo perciò decise di fare l'unica cosa che nella sua vita aveva funzionato: indossare una maschera e trovarsi un nuovo ragazzo.

Per questa ragione quel lunedì arrivò a scuola con una rinnovata energia, cercò con successo di evitare qualunque membro del glee e, soprattutto, si guardò intorno per cercare la sua nuova preda. I suoi occhi si posarono su un bel ragazzo che portava il giubbotto della squadra di football, doveva essere un anno più giovane di lei ma questo poco importava, non sapeva nemmeno come si chiamava ma avrebbe rimediato immediatamente. Si avvicinò lentamente e il ragazzo se ne accorse subito, si appoggiò all'armadietto e le dedicò un sorriso lascivo. Santana si accorse che lui non la stava certo guardando in viso e, per un attimo un brivido di disgusto le corse lungo la spina dorsale. Però andò avanti lo stesso senza vacillare e gli si fermò al lato.

-Ehi ragazzone, non ci conosciamo?

Lui finalmente la guardò negli occhi ma solo per un secondo.

-Io sono Matt, posso esserti utile dolcezza?

-No, non puoi esserle utile. La signorina qui presente adesso viene con me.

Santana ebbe appena il tempo di accorgersi che Kurt era sbucato dal nulla e si era messo tra lei e il giocatore di football, che non prese per niente bene l'intromissione.

-Sparisci microbo.

-Vorrei evitare che tu facessi un grosso errore, quindi vieni con me- Kurt ignorò il ragazzo mentre Santana lo guardava a bocca aperta.

Purtroppo Matt non voleva ignorare Kurt, lo prese per il colletto per poi sbatterlo con violenza sugli armadietti.

-Ehi finocchio, meglio se te ne vai se non vuoi farti male.

Santana prese a sua volta il braccio del ragazzo e gli disse:

-Meglio se te ne vai tu gorilla. Decido io quando parlare con te e adesso non ne ho più voglia.

Il ragazzo le dedicò uno sguardo prima stupito e poi disgustato, lasciò andare la sua vittima e si voltò allontanandosi mentre contemporaneamente gli faceva un gestaccio con la mano sinistra.

-Pezzo di cretino! Da dove sei sbucato? Quello poteva farti a pezzi!

-Portami a prendere una camomilla.

Santana sollevò gli occhi al cielo e trascinò il malcapitato verso l'uscita, oggi avrebbero saltato la prima ora.

Si trovavano davanti a un capuccino gigante seduti al tavolino del bar che si trovava a pochi metri dalla scuola. Santana fissava l'amico senza dirgli niente mentre quello giocava con la sua tazza, ancora nervoso per quello che era successo poco prima. Finalmente si decise a parlare visto che lui sembrava non averne voglia:

-Hai intenzione di dirmi cosa ti è saltato in mente?

-Vedi, tesoro, potrei farti la stessa domanda!

-Chiamami un'altra volta tesoro e non potrai più fare domande in vita tua!

-Preferisci Satana?

-No preferirei che mi spiegassi perchè ti sei messo in mezzo!

-Ovvio, per non farti fare un grosso errore.

-Senti è lunedì mattina o mi dici cosa vuoi senza enigmi o me ne vado adesso.

-Oddio Santana ti hanno mai detto che hai un caratteraccio? No no no, torna a sederti! Va bene ascolta. Perchè sei andata da quel tipo?

-E' un mio amico!

-Come si chiama?

-Mike?

-Si chiama Matt, si era appena presentato ero li, ho sentito tutto! Non ti servirà ricominciare a cambiare un ragazzo per notte, lo sai?

-Ecco in arrivo la paternale!

-Perchè vuoi farti male? Tu sai benissimo quello che vuoi!

-E cosa dovrei fare secondo te? Sentiamo! Tu, tu, tu non sai cosa sto provando! Voglio tornare a essere la Santana Lopez popolare! Tu vivi nel tuo mondo fatato e perfetto! Ma non sai cosa mi ha detto!

-Fammi indovinare: non voglio più vederti. Sei una persona cattiva e una cattiva influenza su di me.

-E tu come diavolo fai a saperlo?

-Perchè ha detto questa frase alla festa davanti a me e Quinn.

-E allora fammi capire, se lo sai anche tu mi spieghi perchè non mi lasci vivere la mia vita come voglio?

-Santana, quella frase non è sua. Non la pensa nemmeno! L'ha ripetuta come una bambina delle elementari ripeterebbe una poesia appena imparata a memoria! Sai che tutti pensano che tu sia una, cito testualmente, “stronza manipolatrice”?

-Hai uno strano modo per cercare di tirare su di morale la gente Hummel.

-Fammi finire, da sabato forse qualcosa è cambiato! Brit non è felice. E la colpa è, e non sai quanto mi duole ammetterlo, del suo ragazzo. Se c'è qualcuno che la sta manipolando quello è lui. Con te, non posso credere che ti sto facendo dei complimenti, lei era se stessa ed era felice davvero!

Santana lo fissava indecisa se rispondergli per le rime o lasciasi andare, optò per la seconda scelta:

-Si ma sei l'unico che lo pensa.

-No qui ti sbagli, anche Quinn è d'accordo con me e se ieri non ti fossi nascosta dietro la tenda della tua camera ma avessi aperto la porta, si San ti abbiamo visto non sei trasparente, te l'avremmo detto. E anche gli altri, dopo la scenata per un semplice ballo, iniziano a essere perplessi. Allora la domanda vera e dalla quale dipendono tutte le nostre future azioni è una sola: Santana Lopez, sei pronta per smettere di essere una stronza?

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Capitolo 12
*** Artie? ***


Note: nuovo capitolo! Spero che vi piaccia nonostante il protagonista! Grazie a tutti.

Buona lettura

 

ARTIE?

 

Santana non era sicura di aver fatto bene. Alcuni giorni prima aveva risposto un lieve "si" alla domanda di Kurt. Non ci poteva credere ancora. Però, per la prima volta aveva trovato qualcuno accanto a se che l'appoggiava, che non la faceva sentire sola a lottare per una guerra persa. Ma era vero, era pronta. Avrebbe fatto qualunque cosa per lei, qualunque. Solo che qui stava il problema! Kurt non voleva che lei facesse niente! Le aveva chiesto solo un po di tempo e il permesso di informare il glee club ufficialmente. A lei non le importava più, in fondo lo sapevano tutti da un pezzo, e lei era davvero troppo stanca anche per continuare a fingere davanti a loro. Anche se le cose non erano cambiate per niente. Nessuno le aveva chiesto niente e tutti si comportavano come se niente fosse. Per questo Santana iniziava a pensare che, forse, quella conversazione con Kurt non fosse mai avvenuta. Mentre si trovava immersa in questi pensieri quasi inciampò sulla sedia a rotelle di Artie che nel frattempo le si era piazzato davanti.

-Santana, devo parlarti.

Ma perchè tutti volevano parlare con lei ultimamente?

-Andiamo fuori Artie ho bisogno d'aria.

-Non mi avevi mai chiamato con il mio nome!

-Non mi avevi mai chiesto di parlare con quel tono.

I due si diressero verso un campo di football totalmente deserto, raggiunsero una panchina in modo che Santana potesse sedersi per poter stare allo stesso livello del suo accompagnatore.

-Kurt mi ha detto tutto.

-Si sapevo che volevi parlarmi di questo.

-Io gli ho detto di non contare su di me perchè, se avessi dovuto scegliere, avrei preferito che te ne andassi tu dal glee piuttosto che Mark.

Santana chiuse gli occhi, in fondo lo sapeva perciò il tono della sua voce suonò calmo ma rassegnato.

-Sai Artie, apprezzo che tu me l'abbia detto in faccia.

-Fino a poco fa.

Questa invece non se l'aspettava proprio, spalancò gli occhi e lo guardò aspettando che continuasse.

-Sai che ti odiavo. Lei mi ha lasciato per te. Però sono stato cieco o forse non volevo vedere per non ammettere la verità, io pensavo che tu la manipolassi.

Santana iniziava ad odiare quella parola!

-Invece tu, semplicemente, avevi paura. Sai, a ripensarci adesso, mi viene da sorridere per quanto fosse ovvio!

Artie sembrava triste ma aveva una voce calma e sicura.

-Posso chiederti cosa ti ha fatto ricredere? Cosa è successo?

-Poco fa sono riuscito a parlare con Brit senza quel cane da guardia che la segue come un'ombra. Sai ho realizzato che è la prima volta dall'inizio dell'anno che ci riesco. Le ho chiesto delle vacanze di natale, di come le ha passate cosa aveva chiesto quest'anno al suo amico Babbo Natale! E vuoi sapere cosa mi ha risposto?

Santana riuscì solo ad annuire.

-Mi ha detto che non esiste! E, Dio, dovevi vedere i suoi occhi mentre me lo diceva! Non ci posso credere, quasi mi si spezza il cuore. Ed è stato allora che ho capito una cosa importante.

Santana sentiva una tristezza infinita che la attanagliava, come un velo gelido che le stringeva il petto e le impediva di parlare, riusciva solo a guardare il ragazzo davanti a lei con le lacrime che minacciavano di cadere copiose dai suoi occhi.

-Ho capito che lei quando stava con te era felice. Ed era felice perchè tu non l'hai mai forzata a cambiare. Era felice perchè anche lei ti amava e poteva essere se stessa.

Santana deglutì rumorosamente.

-E ho capito che sei una stupida codarda! Perciò adesso mi devi fare una promessa. Mi avrai dalla tua parte come tutti gli altri ma prima mi devi dire una cosa: mi prometti che farai di tuttto per renderla felice?

Santana lo guardò negli occhi solo per un attimo, si alzò lentamente per poi avvolgerlo tra le sue braccia e sussurrargli all'orecchio:

-Si.

Artie le spiegò quello che sarebbe successo di li a pochi giorni. Santana ascoltava attenta annuendo ma senza intervenire, finchè il ragazzo non le chiese:

-Cosa ne pensi?

-Mi sembra il piano più campato in aria che abbia mai sentito! Nessuno di voi ha possibilità di lavorare nello spionaggio.

-Si lo penso anch'io. E sai che se non funziona sei fuori dal glee?

-Beh mi sembra ovvio. Però non mi importa! Cioè non fraintendere. Certo che mi importa non stare più con voi, anche se siete le persone più irritanti che io abbia mai visto, ma se voglio ottenere qualcosa è arrivato il momento di rischiare. Basta nascondere la testa sotto la sabbia.

-Bene era quello che volevo sentire.

-Torniamo dentro due ruote, siamo in ritardo per la lezione.- disse Santana sorridendo quando vide il ragazzo sollevare gli occhi al cielo e sbuffare rumorosamente per il soprannome. Non sarebbe mai cambiata.

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Capitolo 13
*** la prova ***


Nota: siamo arrivati quasi alla fine. Domani l'ultimo capitolo. Grazie a tutti.

Buona lettura.

 

LA PROVA

 

Il professor Shuester non poteva credere a quello che vedeva. Si portò le mani alle tempie per massaggiarle mentre il suo sguardo correva alternativamente sulle tre persone che stavano davanti alla scrivania nel suo ufficio. Stava cercando di svegliarsi perchè quello doveva necessariamente essere un incubo. Ma, dopo diversi secondi di silenzio, si accorse che quella era la realtá e si decise ad affrontarla.

-Per favore Kurt potresti ripetere?

-Quelle che le abbiamo portato sono lettere di rinuncia al glee club da parte di quasi tutti i membri.

-Vi rendete conto che mancano due settimana alla gara?

-Professor Shue, mi dispiace ma vorremmo che lei si renda conto che facciamo sul serio.- aggiunse Rachel

-Fate sul serio? Siete arrivati qui cinque minuti fa con queste “lettere di rinuncia” senza nessun motivo apparente.

-Ecco abbiamo qualcosa da chiederle e vorremmo che fosse chiaro che siamo disposti a tutto per ottenerlo.- disse Quinn.

-Il fatto che mi abbiate messo con le spalle al muro mi fa capire che, comunque vada, non sarà una cosa piacevole.

-In effetti almeno una persona lascerà il glee- soggiunse Kurt.

-Ragazzi ma cosa vi succede? Non abbiamo mai mandato via nessuno e la gara è alle porte! Non abbiamo tempo!

-Lo sappiamo, ma in questi tre anni abbiamo imparato una cosa da lei: siamo una famiglia. E una famiglia è più importante di tutto. Anche di una gara- Quinn lo guardò con sguardo deciso.

A quelle parole Shuester sorrise appena e guardò i fogli uno per uno.

-Vedo che mancano solo tre persone. Bene almeno so di cosa si tratta. Ragazzi, sono e sarò orgoglioso di voi qualunque cosa accada.- disse rompendo le lettere- ditemi cosa volete che faccia e spero proprio che quello che pensiamo tutti sia vero!

I tre ragazzi sorrisero e gli spiegarono quello che avrebbe dovuto fare alla riunione successiva del glee.

 

 

 

Kurt stava camminando con una Rachel isterica al suo fianco, cominciava ad avere un fastidioso cerchio alla testa e sapeva che l'unico modo per eliminarlo era eliminare fisicamente la sua amica. Però allo stesso tempo sapeva che aveva ragione. La prima parte era andata a meraviglia, il professor Shuester aveva acconsentito a partecipare a quell'idea sensa senso che aveva in mente. Ecco non riusciva a definirlo “piano geniale” nemmeno nella sua mente e la presenza della ragazza al suo fianco che continuava a lamentarsi con una voce più acuta del normale certo non aiutava.

-Senti Rach adesso non possiamo tornare indietro.

-Lo so, lo so, lo so. Però mancano solo due settimane!

 

-Si me lo ripeti da almeno mezz'ora! Ma dobbiamo farlo.

-E se ci siamo sbagliati? Se Brit è davvero innamorata di lui?

-Si, credi che non ci pensi anche io? Ma sinceramente, tu cosa ne pensi?

Rachel ci pensò su un'attimo.

-Non è felice.

-Esattamente quello che pensano tutti. E la cosa più incredibile è che la sua felicità, e credimi non pensavo che avrei mai detto una cosa simile, è rappresentata dalla nostra Santana.

-Ancora non ci posso credere. Sai cosa vuol dire vero?

Kurt sorrise rassegnato.

-Si che la scorsa estate, al lago, avevamo torto!

I due ragazzi risero, sembrava una vita fa. Poi videro in lontananza Santana che gli andava incontro.

-Bene, eccola che arriva. Andiamo a sentire che cosa ha scelto e speriamo bene.

 

 

 

 

Quinn stava davanti alla porta della sala prove e camminava avanti e indietro nervosa. A poco a poco arrivavano tutti, tutti la guardavano non meno agitati prima di entrare silenziosamente nell'aula. C'era decisamente un'aria pesante. Quando arrivò Mark mano nella mano con Brittany quasi sobbalzò e gli rivolse un sorriso incerto. Per ultima apparve Santana.

-Ehi Quinn, sembri nervosa.

La ragazza le rivolse un'occhiata perplessa prima di chiederle:

-Perchè tu sei così calma?

L'altra sollevò le spalle.

-Ormai ci siamo. Vediamo come va!

-Ti rendi conto che ci stiamo giocando tutto su una sola carta?

-No Quinn. Non preoccuparti. Ho già detto che mi farò da parte nello stesso momento in cui il glee si trovi in pericolo.

-Ragazze, siete pronte? Si va in scena!

Le due amiche si voltarono sorridendo al professor Shuester che nel frattempo era arrivato alle loro spalle.

-Senta professore, io vorrei ringraziarla per tutto. Comunque vada.

-Santana, non devi ringraziarmi. Piuttosto ringrazia la tua famiglia.- rispose sorridendo e indicando con un gesto del capo Quinn.

Poi i tre entrarono insieme. Era arrivato il momento.

Il professor Shuester li guardò a uno a uno, tirò un grosso respiro e disse:

-Bene ragazzi. Come tutti sappiamo mancano due settimane alla gara. La scaletta era già decisa ma poi, ieri, mi sono trovato ad ascoltare un vecchio album e ho deciso di sostituire il duetto che avevamo previsto.

Fece una pausa, ovviamente quasi nessuno era sorpreso visto che sapevano esattamente cosa sarebbe successo. L'unico che mostrava interesse era Mark.

-Si la canzone è abbastanza famosa e poi la conoscete tutti dall'anno scorso per quel compito sui Fleetwood Mac. Insomma per la gara faremo Songbird.

Ci furono dei timidi applausi, in fondo dovevano pur fingere un po' di sorpresa, ma Shuester mantenne la sua attenzione su Brittany che alle sue parole aveva sollevato la testa con aria curiosa e lo osservava con un interesse che diede speranza al responsabile del glee club. Era arrivato alla battuta finale.

-Bene, e per cambiare la nostra solita scaletta mi piacerebbe che la cantassero Brittany- fece una pausa per guardare l'enorme sorriso che si disegnava sul suo volto della ragazza e cercando di ignorare lo sguardo sospettoso del ragazzo al suo lato- e Santana.

Seguì un silenzio pesante e carico d'attesa che fu rotto dalla persona sbagliata.

-Non se ne parla!- disse Mark- Cos'è questa novità? Lei sa benissimo di cosa parla la canzone. Ne ho abbastanza.

Mark si alzò in piedi e si mise davanti a Santana con un'espressione aggressiva dipinta in volto.

-Tu non canterai questa canzone con lei. Anzi tu non starai più nemmeno nella stessa stanza con lei.

Poi guardò il resto del glee senza cambiare espressione.

-Adesso a voi la scelta. Chi preferite che resti? Io o Santana? Ma se me ne vado io Brit mi seguirà lasciandovi in undici a meno di due settimane dalla gara.

Tutti guardarono la ragazza che era appena stata chiamata in causa. Speravano che lei dicesse qualcosa. Speravano che, messa con le spalle al muro si sarebbe scossa. Ma si sbagliavano. Lei non disse niente. Mark le prese la mano e, mentre abbandonava l'aula, aggiunse:

-Ci vediamo domani. Per allora spero che abbiate scelto la cosa giusta.

Un grosso sospiro percorse i ragazzi che si accorsero di aver trattenuto il fiato. Sapevano benissimo chi avrebbero dovuto votare il giorno seguente. E la cosa non piaceva a nessuno.

 

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Capitolo 14
*** more than words ***


Note: come vedrete e come avrei dovuto dire da almeno un paio di capitoli Lauren Zizes nella mia storia non c'è!

 

MORE THAN WORDS

 

Erano passate ventiquattro ore. Tutti si trovavano di nuovo nella sala prove. Aspettavano in silenzio l'arrivo del professor Shuester. Non era cambiato assolutamente niente. Kurt non ci poteva credere. Lui avrebbe giurato che Brittany sarebbe saltata immediatamente per difendere Santana, e invece non era andata così per niente e oggi non avevano scelte. Sollevò lo sguardo mentre il professor Shuester varcava la soglia con biglietti bianchi e il solito cappello nero.

-Mi dispiace professore ma voglio una votazione alla luce del sole. Nessun biglietto anonimo- disse Mark

-Bene allora. Iniziamo subito, per correttezza non voteranno Mark, Brittany e Santana. Io vi chiamo e voi mi dite il nome di chi volete vada via. Tutti d'accordo?

Nessuno parlò, solo annuirono.

-Qualcuno vuole dire qualcosa prima di iniziare? Brittany?- chiese speranzoso quasi pregandola con gli occhi, ma non ottenendo risposta tirò un sospiro e iniziò.

-Rachel, inizia tu. Chi va fuori?

-Santana

-Finn?

-Santana

-Mike?

-Santana

-Tina?

-Santana

-Artie?

-Santana

-Quinn?

-Santana

-Noah?

-Santana

-Sam?

-Santana

-Mercedes?

-Santana

-Kurt?

-Santana

Il silenzio che seguì durò un'eternità. Kurt riusciva solo a pensare che forse ancora non era tardi, che forse avrebbero sentito la sua voce, che forse tutto si sarebbe sistemato. Però, per l'ennesima volta, la prima persona che ruppe il silenzio fu Mark che, con un tono fastidiosamente allegro, era pronto per prendersi la sua vittoria.

-Finalmente abbiamo finito! Ora immagino che siamo tutti d'acordo nel dire che era un esito abbastanza scontato. Lopez se gentilmente vai fuori da qui noi avremmo delle prove da portare avanti!

Santana si alzò in piedi guardò Brittany che, a sua volta, guardava il pavimento e con rassegnazione disse:

-Prima di andare via vorrei solo cantare un'ultima canzone. Come ormai qui tutti sanno l'avrei dovuto fare molto tempo fa. E questo credo che sarà il mio più grande rammarico.

Si voltò per avvicinarsi al piano prendendo uno sgabello. Fu subito affiancata da Puck e Sam che presero le chitarre mentre Finn si portava alla batteria. Poi, quando la musica iniziò anche gli altri si affiancarono alla ragazza per accompagnare la canzone lasciando solo Mark e Brittany come pubblico.

 

Saying I love you

(dire ti amo)

is not the words I want to hear from you

(non sono le parole che vorrei sentire da te)

It's not that I want you

(non è che non voglio che tu le dica)

not to say, but if you only knew

(ma se solo sapessi)

how easy it would be to show me how you feel

(come sarebbe facile mostrarmi cosa provi)

more than words is all you have to do to make it real

(più delle parole è quanto devi fare per renderlo reale)

Then you wouldn't have to say that you love me

(allora non dovrai dirmi che mi ami)

Cos I'd already know

(perchè lo saprei già)

 

What would you do if my heart was torn in two

(che faresti se il mio cuore fosse strappato in due)

more than words to show you feel

(più che le parole da mostrare senti)

that your love for me is real

(che il tuo amore per me è reale)

what would you say if I took those words away

(che diresti se togliessi quelle parole)

then you couldn't make things new

(allora non potresti fare nuova ogni cosa)

just by saying I love you

(solo dicendo ti amo)

More than words

(più che le parole)

 

Now that I've tried to talk to you and make you understand

(ora ho provato a parlarti e farti capire)

all you have to do is close your eyes

(non devi far altro che chiudere gli occhi)

and just reach out your hands and touch me

(allungare le mani e toccarmi)

hold me close don't ever let me go

(tienimi stretto non lasciarmi mai)

more than words is all I ever needed you to show

(più delle parole è ciò che ho sempre avuto bisogno tu mi mostrassi)

then you woldn't have to say that you love me

(così non dovrai più dirmi che mi ami)

cos I'd already know

(perché lo saprei già)

 

What would you do if my heart was torn in two

(che faresti se il mio cuore fosse strappato in due)

more than words to show you feel

(più che parole da mostrare senti)

that your love for me is real

(che il tuo amore per me è reale)

what would you say if I took those wors away

(che diresti se togliessi quelle parole)

then you couldn't make things new

(non potresti fare niente di nuovo)

just by saying I love you

(solo dicendo ti amo)

 

Le note si spensero lentamente, Santana guardava Brittany che, finalmente, ricambiava il suo sguardo con aria assorta. Sembrava quasi che stesse aspettando qualcosa. Al contrario il cuore di Santana aveva smesso di battere, non sentiva più niente. Lei aveva riposto tutte le sue speranze in quella canzone. Aveva allungato le mani sperando che Brit le toccasse mentre lei le cantava di “tenerla stretta e non lasciarla mai”. Anche Kurt era sorpreso, non capiva cosa fosse andato storto. Sapeva che tutta l'idea era rischiosa, eppure quando l'amica gli aveva detto che canzone aveva scelto lui era saltato dalla gioia, sembrava perfetta. Non poteva fallire. Ma adesso si trovava li a fissare la schiena della sua amica, poteva fisicamente sentire le ondate di dolore che emanava quel corpo immobile. Questa volta nessuno, nemmeno Mark, nonostante continuasse ad avere un sorriso vittorioso stampato sul volto, riuscì a dire niente. Allora Santana fece l'unica cosa che poteva fare, si girò e si diresse verso la porta per lasciare la sala prove.

-Non capisco dove stai andando.

Santana si bloccò immediatamente riconoscendo la voce che da tanto tempo non sentiva, ma rimase immobile. Tutti gli altri i voltarono verso Brittany che fissava intensamente la schiena della ragazza. Il sorriso di Mark aveva perso un po' di entusiasmo e appariva più tirato mentre le spiegava lentamente:

-Ma tesoro, c'è stata la votazione, ovviamente hanno preferito me e adesso quella si leva di torno per lasciarci provare.

-Mi stai trattando da stupida ma l'unico stupido qui sei tu. Loro non hanno scelto te, loro hanno scelto lei, altrimenti non l'avrebbero accompagnata nella canzone.

La bocca di Mark si spalancò mentre un lampo di comprensione gli attraversava gli occhi. Kurt iniziava a preoccuparsi, dove voleva arrivare Brittany?

-Non capisco perchè stai scappando di nuovo lasciando le cose a metà- continuò la ragazza volgendo di nuovo la sua attenzione alla schiena dell'amica.

Santana si girò lentamente per incrociare il suo sguardo, ancora non aveva capito cosa volesse dire con quelle parole.

-Tu vuoi che io senta che il mio amore per te è reale, solo avrei dovuto chiudere gli occhi, allungare le mani e toccarti. E stringerti per non lasciarti andare- continuò senza ai staccare gli occhi e citando le strofe appena sentite- Ma tu?

Santana continuava a non capire ma fece alcuni passi verso di lei, lentamente.

-Dimmi la verità, scommetto che non hai avuto il coraggio di dire chiaramente quello che provi nemmeno a loro- proseguì indicando con un gesto del capo gli altri ragazzi.

Kurt guardava quella che tutti consideravano una stupida con un'espressione di profonda ammirazione. Aveva centrato in pieno il punto e non era disposta a cedere di un solo millimetro. Ora sapeva cosa avrebbe dovuto fare Santana e avrebbe voluto gridarglielo visto che stava ancora ferma, non poteva credere che stesse per mandare tutto all'aria adesso che mancava così poco. Invece dopo qualche secondo sembrò scuotersi, chiuse gli occhi e si voltò in direzione del glee club che non si era praticamente mosso dalle postazioni prese per accompagnarla nella canzone. Quando aprì gli occhi per guardarli a uno a uno aveva un lampo di sfida e un sorriso di scherno che le trasformava il volto. Santana Lopez è tornata pensò Kurt.

-Qualcuno, qualche giorno fa mi ha detto che sono una stupida codarda. E sapete una cosa? Aveva ragione! Adesso sentitemi bene perchè vi dirò una cosa che avrei dovuto avere il coraggio di dire molto tempo fa. Io devo molto a questo club perchè mi ha fatto scoprire una cosa davvero importante, anzi la più importante per me. Io sono totalmente, perdutamente innamorata di Brittany, la amo come non ho mai amato nessuno- poi voltandosi verso la diretta interessata aggiunse- ti amo Brit, l'ho sempre fatto e lo farò per sempre. E non mi importa degli altri.

Brittany la guardava dritto negli occhi con una delle sue facce indecifrabili, poi rivolse la sua attenzione al ragazzo che stava al suo lato e che guardava con odio tutti quelli alla sua portata.

-Finalmente abbiamo finito! Ora immagino che siamo tutti d'acordo nel dire che era un esito abbastanza scontato. Mark se gentilmente vai fuori da qui noi avremmo delle prove da portare avanti!

Detto ciò praticamente saltò tra le braccia della sua Santana e, mentre baciava dolcemente quelle labbra che tanto aveva atteso, sentì un urlo di gioia di tutti i suoi amici. Aprì gli occhi in tempo per vedere Kurt che piangeva come una fontana per poi essere sommerse da un abbraccio collettivo di quella che era ormai più che una famiglia. Alle nazionali, quell'anno, non ci sarebbe stata storia. Sapevano che niente ormai gli avrebbe potuti fermare.

 

 

 

Note finali: eccoci arrivati alla fine. Allora spero che non sia stato troppo deludente. Solo alcune cose, la canzone è evidentemente More than words degli Extreme, l'ho scelta perchè è una delle mie preferite anche se sono consapevole che probabilmente non rientra nelle corde di Santana. Ho scelto di mettere anche la traduzione anche se so perfettamente che la maggior parte sa l'inglese e sicuramente meglio di me, però ho pensato che se anche solo una persona che ha letto la storia non lo conosce era giusto tradurla. Non volevo offendere nessuno.

Concludo ringraziando tutti quelli che hanno seguito questa storia ma soprattutto quelli che hanno recensito per le belle parole che sempre mi avete dedicato. Grazie anche a chi ha messo la storia tra le preferite, seguite, ricordate! Ci sarebbe un seguito a questa storia, ambientato quattro anni dopo il diploma. Vediamo se trovo il coraggio di pubblicarla.

Grazie ancora a tutti!

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