Battito d'ali di farfalla. di Miss_Juls_giu (/viewuser.php?uid=54898)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fiore Ignoto ***
Capitolo 2: *** Aritmia ***
Capitolo 3: *** Fuori dalla clessidra. ***
Capitolo 4: *** L'Ultima a Morire ***
Capitolo 5: *** Delirio di Te. ***
Capitolo 6: *** Lenta attendi. ***
Capitolo 7: *** Respira ***
Capitolo 8: *** Con la pelle senti. ***
Capitolo 9: *** Amianto scorre. ***
Capitolo 10: *** Strappami l'impulso ***
Capitolo 11: *** Atea ***
Capitolo 12: *** Deviante riflesso di anima. ***
Capitolo 13: *** Furia. ***
Capitolo 14: *** Viva ***
Capitolo 15: *** Violenta Carne. ***
Capitolo 16: *** Questo Amore. ***
Capitolo 17: *** Vita Rubata ***
Capitolo 18: *** Sveglia in sogno ***
Capitolo 19: *** Suicidio di un narciso. ***
Capitolo 20: *** Ma io sono una nuova Poesia ***
Capitolo 1 *** Fiore Ignoto ***
Fiore ignoto,
La vidi brillare di luce
mentre curava una rosa rossa
riflesso di amore tra i suoi petali
riluceva la dolce passione
di un animo sensibile.
Sfiora un fiore come
se carezzasse il battito
che lo tiene in vita.
Non c'è acqua,
nè c'è luce,
solo passione tra petali rosso
fuoco
che si schiudono,
labbra
purpuree di desiderio.
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Capitolo 2 *** Aritmia ***
Aritmia
Che fai rincorri il tempo
sfugge latente alle mani
e i singulti trattengono secondi,
carte da gioco lanciate su un banco
non tornano nel mazzo.
Stringi l'aria illusione dolciastra di
una
fede che vana strappa la pelle
scuce tessuti stracciati a metà
orli a vestiti lunghi per eccellenza
non mutano l'altezza.
Resta quello che è
questa scarna bassezza
e instilla acido in me,
ma le ali che brucia non volano più
incendiano un cielo che non
vedo, tu.
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Capitolo 3 *** Fuori dalla clessidra. ***
Fuori dalla clessidra.
Mi sono cercata tra due lettere
beffarde
mi sono persa nell'illusione di un
suono
tacito la coscienza, tacendo
nell'attesa, mascherata abile.
Tra la folla dei granuli infiniti
scivolo
lenta, mi muovo sospinta
quando la pressione mi spingerà
nello stretto passaggio che porta
all'abisso
di una clessidra
sul fondo,
inerte raccoglierò conchiglie
avvicinandole all'orecchio
per sentire il mare.
Ma tu
Mi hai portato conchiglie di ogni
forma, di ogni colore.
Bellissime.
Ma ora lasciami uscire, non posso più
vivere
nell'illusione del suono distorto di un
onda lontana.
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Capitolo 4 *** L'Ultima a Morire ***
l'ultima a morire
Sguscia sotto la pelle,
languida insinua il suo profumo
malizioso
dentro il corpo,
corregge i pensieri, devia,
pervade il tuo senso, l'unico rimasto,
con straziante
precisione: la vista vacilla e illusa
si perde.
La forma della realtà compromette con
fervida
praticità.
L'ultima a morire
ti uccide e disilluse
le tue ciglia lasciano alla speranza
l'ultimo battito del tuo cuore.
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Capitolo 5 *** Delirio di Te. ***
delirio di te
Ti voglio in me,
le mie mani aspettano di toccarti,
le mie dita di sfiorarti,
il mio naso di sentire il tuo odore,
la mia pelle di bruciare sotto le tue
carezze,
le mie gambe di cingere il tuo corpo
che
piega il mio alla sua forma,
perfetta mi muovo dove
il ritmo a razionale del tuo cuore
coordina il mio,
ti voglio dove i battiti si confondo,
gli occhi si dilatano,
le labbra si schiudono nel suono più
flebile che nasce da un urlo che muore
nel mio cuore.
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Capitolo 6 *** Lenta attendi. ***
lenta attendi.
Ti aspetto,
sentire i tuoi passi in me è il peso
più pesante da trascinare,
vederti cambiare il mio corpo leggero,
che non riesco a proteggere dalla
tempesta
senza rumore che è l'eco dei tuoi baci
lontani.
Ti aspetto e la curva delle mie
impronte segue la tua bocca,
e le mie ali spezzate tentano battiti
verso
di te che sei dentro di me,
che sei in me.
Così tanto da farmi vivere di te.
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Capitolo 7 *** Respira ***
Respira.
Linfa vitale sei,
la morsa dove il mio cuore lunatico
pompa il desiderio all'anima
incerta.
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Capitolo 8 *** Con la pelle senti. ***
Con la pelle senti.
Mi manchi con gli occhi
che vagano languidi, poli opposti
inevitabilmente attratti come magneti
dai tuoi,
con le braccia che si stringono incerte
attorno al mio corpo,
in tensione costante,
mi manchi con le mani,
si muovono dolci sulla mia pelle
morendo in carezze che
vorrebbero essere tue.
Mi manchi nell'aria,
scavo gli odori alla ricerca della tua
più profonda essenza,
mi manchi con i piedi, muovono passi
incerti
vagano verso il nulla in cerca di un
tutto
assente.
Mi manchi con la bocca,
flebile sussurro di baci eterni
passati ricordi
che sanguinano
dolcemente.
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Capitolo 9 *** Amianto scorre. ***
Amianto scorre.
Impotente
voglio pregare un Dio
che non mi resta altro per averti mi hai drogato
e ora l'urlo
che covo
mi pesa nel
petto
come un macigno
impossibile
di amianto
le mie ossa
di lava il mio respiro
sale e logora
ma non c'è malattia
più grave
obbligata a respirare
obbligata ad amarti.
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Capitolo 10 *** Strappami l'impulso ***
strappami l'impulso
Sempre di tua calda
presenza invado la
mia anima
dove posso cercarti
amore mio,
affogo nell'impotenza male
più terminale che
esista
mi coglie nell'atto
di fuga da te
da noi davanti alla
secca valle non
scorre più un fiume
voglio l'impossibile
forse?
se lo sono i tuoi passi
con i miei, le tue mani
nelle mie
la tua bocca sulla mia
pelle
allora sì.
E' l'impossibile che voglio e
vuota piango dalla
gola quel peso
che soffoca il respiro.
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Capitolo 11 *** Atea ***
atea
Io non temo.
non temo più nulla
il tempo è la prima delle
ferite maligne,
sancisce
patti con ricordi malati,
fortuito illude
promette a prezzo caro
guarigioni
da fautore di miracoli.
Atea non ti credo più
tu che scorri
strappi la mia fede
come perle da una collana e
una scivola,
si rovescia scheggiata e
levigata non è
più,
marchiata a freddo
bollente
mi hai tu.
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Capitolo 12 *** Deviante riflesso di anima. ***
mi devi il riflesso
Fingerai di vederti
felice nello specchio
sporco
che sporco non è ma fingerai che lo
sia
per poter dire:
il riflesso era opaco,
credevo di essere
perfetta per lui, come
nitido vedevo il mio corpo nello
specchio.
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Capitolo 13 *** Furia. ***
furia
Una furia
divento al
desiderio di volerti più
forte
calore palpita in un petto
sporto all'infinito
bisogno di te.
E
Fiera non so difendere me stessa
dalla tua lontananza
devasto morente
il mio corpo
dinanzi alla perfezione
illusa
di noi.
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Capitolo 14 *** Viva ***
viva
Voltati,
voltate le spalle fiere di sconfitta,
vuote di
di massima stregua.
Pesi il ricordo, avvolgi con lacrime
diverse quell'istante,
estremo momento, dilaniato da
una libertà che lascia sgomenti,
e da una solidudine che sempre
ti lasciato sopravvivivere e ora grida.
Più vicina alla fine, ti spingi giù
E Già nascono ali nuove,
nascono dall'aria e plasmano lo spazio,
respiri nel deserto
piangi della vita, che di sopravvivere
non vale più il tempo.
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Capitolo 15 *** Violenta Carne. ***
violenta carne.
Brucio di mancanza,
ossessione distante di un tempo che fu.
Brucio nelle viscere di
un ricordo, nell'asma convulso
del respiro della mia mente.
Torbida, arida nel vuoto
s'illude di giacere.
Nel silenzio lembi di fuoco corrodono
violenti il tuo abbraccio.
La notte, umida lama delle tue labbra,
con il sacrilego profumo delle coperte
vìola vorace il corpo nudo della mia
mente.
Mantida delle mie lacrime
strozzo l'urlo che vuole
strozzare me.
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Capitolo 16 *** Questo Amore. ***
fq
Questo amore,
così certo, così sicuro,
così puro da far tremare di terrore ogni
cellula della mia essenza;
questo amore,
che con istinto omicida attenta
alla mia fede, alla mia più sana facoltà mentale,
fa paura.
La felicità è scivolosa, sguscia dalle mie mani
come
Pietra bagnata.
Il passato mi ha iniettato la dose peggiore del più grande
Timore, mi ha insegnato l’abbandono,
lo sdegno, le lacrime,
amare lascia il segno più crudo.
Imparo a masticare la gioia
controllando continuamente che il palato non sanguini.
Questo amore,
il tuo, se solo potesse lasciarmi
l’aria,
l’ossigeno, per concedermi la facoltà di respirarlo senza
sobbalzare ogni qualvolta la tua certezza vacilli;
il tuo amore, se solo potesse curarmi una volta per
tutte,
cancellare i ricordi e plasmarmi di nuovo.
Amore, ti prego, se solo potessi
dirmi
Oggi la prima verità: non lasciarmi.
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Capitolo 17 *** Vita Rubata ***
vita rubata
Movimento lento dei pensieri,
Coglie impreparato il mio respiro.
Tiepida la mia mente riscaldata
dal sole
cede arrendevole al senso di vuoto
che la riempie.
Come un teatro di idee, tu muovi
le sensazioni,
scuoti il sentimento, manovri la
mia essenza ed io indifesa,
inerme lascio che questa
marionetta incosciente mi uccida l’istinto.
Non c’è ragione che tu non sappia
soffocare,
non c’è senso che tu non riesca a
controllare con la tua sola
assenza.
E senza di te sono
un barattolo vuoto,
il suono sordo di un tamburo
battente,
Legna che arde,
un cuore che rimbomba nel petto e
solo
per me, io posso sentirlo rubarmi
la vita
che batte per te.
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Capitolo 18 *** Sveglia in sogno ***
Sveglia in sogno.
Se potesse esistere l’impossibile, vorrei credere di toccarlo
Adesso, subito, ora.
Con le mie mani fragili, impasto una realtà come
con dolcezza il pane prende forma dalla farina, dall’acqua.
Vorrei credere di vivere una vita che sto vivendo, di camminare sorridendo,
di svegliarmi con la stessa gioia con cui ho chiuso gli occhi il giorno precedente.
Se l’impossibile fosse ciò che vedo, che ascolto, che ogni secondo sento trascorrere
Nelle mie vene, vedo bruciare nel mio petto,
allora l’impossibile svuoterebbe la sua essenza in un secchio d’acqua gelida
ed a spalancare gli occhi troverebbe la sua forma reale.
Voglio credere che non sia più l’impossibile a dominarmi il sogno,
ma la realtà è
che vedo,
e non sono mai stata così meravigliosamente sveglia.
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Capitolo 19 *** Suicidio di un narciso. ***
Suicidio di un narciso.
Nel silenzio di catrame, incastonati i desideri,
sono finiti, logorati, e distrutti, sporchi.
Un mare inquinato d’acido è diventata la mia anima,
il tempo passa solo fuori, e dentro invecchia il mio cuore
che batte ancora nell’inspiegato intento di farmi
sopravvivere.
E tu che menti, cercando di non ferire questa pelle corrosa,
eluditi pure, ma non evaderai da me senza segni, senza
sangue, senza
rancori,
mi resterà di te una pena, immensa tristezza di ciò che pur
sei ancora.
Come sei nato tu morirai,
il cappio del tuo riflesso ti stritolerà il collo e solo,
solo smetterai di respirare, e allora l’ultimo pensiero,
mentre il tuo involucro
soccombe nella sua stessa immagine, sarà quello che saresti
potuto essere
per me, che volevo darti tutto l’amore, solo la purezza di
un gesto che hai reso
vuoto;
inerme cammino ora e ti penso.
Ti penso e il disgusto è per te,
lo sdegno è per me.
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Capitolo 20 *** Ma io sono una nuova Poesia ***
Ma io sono una nuova poesia.
Qualcosa di nuovo si libra nell’aria
calda.
Agosto come pioggia rovente si abbatte su di me, ma io sono
una nuova
Poesia.
Non è sola la nota che prende il suono dalle dita vissute
della mia mente e cambia
Melodia,
ma è con Te.
Presenza diversa, che sfiori con i tuoi passi il prato nel
mio petto, leggero e senza scosse ti muovi muovendo me ad un piacere nascosto
dietro porte di cui sento tu solo hai la chiave.
In un miracolo mi prendi per mano l’anima e la guidi verso
l’addio al rombo sordo della campana di morte, un saluto letale per il dolore
che si nutriva dei miei ricordi.
Apro gli occhi. ti conosco da sempre, eri solo seduto dentro
di me e respiravi piano,
nell’attesa che io mi svegliassi.
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