- Bene, i primi due sono andati. Ricontrolliamo…
Capitolo 1: la volpe e il
dragone.
…Once Upon
a time…
Tempo e mondo indefiniti…
Tutto ciò che distingue gli
altri mondi sono le città, tutte simili tra di loro,
in uno stile che ricorda quello giapponese della terza dimensione (la nostra
per essere più chiari Nda), e gli abitanti vestivano
per lo più in tenuta ninja, con coprifronte
con un simbolo che indicava lo stato di appartenenza. (Ok… per chi non lo avesse capito siamo nell’universo
Naruto Nda).
Paese del fuoco – Konoha (villaggio della foglia)
Sulle alte mura tre figure
avvolte in mantelli neri, una dei quali decorati con nubi rosse bordate di
bianco, guardavano verso il centro del villaggio, dove si ergeva una montagna
su cui erano scolpiti i volti dei capovillaggio che
avevano governato nelle generazioni precedenti. L’ordine andava da sinistra a
destra; e tra tutti gli altri, che erano stati logorati dallo scorrere del
tempo, spiccava una sesto viso, scolpito di recente,
che dimostrava una notevole somiglianza con il quarto volto.
- Sei pronta Mayura?!
A parlare era stata la figura
più alta del trio
- Si, zio!!
- Allora andiamo *e speriamo
che gli Kami ce la mandino
buona* - e con un guizzo sparirono nel nulla
Sempre Konoha…
Due ragazzi quindicenni
correvano come forsennati…
- Insomma Yuhi,
mi vuoi aspettare sì o no
Correvano come forsennati i
due, biondo con capelli legati in un codino e con occhi argentati, impregnati
del dono del Byakkugan (1) il primo…
- Muoviti Toya… se
arriviamo tardi chi li sente più quelli
… capelli e occhi neri come la
notte, portatore dello Sharigan (2) il secondo;
entrambi vestiti con pantaloni scuri lunghi fino alle caviglie e maglie cinesi
blu, porta-Kunai legati sulla fronte, marsupi legati
in vita e coprifronte legato sulla fronte (c’è chi lo porta legato in vita o al collo… Nda),
per impedite alla frangia che normalmente se ne stava ai lati della faccia di
ricadere sugli occhi; e neanche a farlo apposta, erano le copie adolescenti dei
loro padri.
- Sei nervoso To?
- E chi non lo è scusa?! Sono passati cinque anni da quando
la mia gemella è partita con lo zio il suo collega!
- UHUHUH… se non ricordo male,
tua madre non l’ha presa benissimo…
- Verissimo… quando si arrabbia
non la ferma più nessuno – brivido lungo la schiena di
entrambi -… e cinque anni fa è stato lo stesso… in quanti sono dovuti
intervenire per impedirle di commettere uno ziocidio?!
- E
chi se lo ricorda
- I nostri padri di certo, con
tutti i bernoccoli che si sono ritrovati…
- E non solo loro, nella foto
anche il sensei Kakashi ha un occhi nero non indifferente e gli altri sono messi anche
peggio.
- Mi chiedo come abbiano fatto
a sopravvivere quella volta… - continuò una terza figura si era unita al
duetto.
*occhi pallati dei due che si sono voltati verso di lei*
SKRRRREEECK *frenata di colpo
con nuvola di polvere*
- MAYURA- - SORELLINA -
- Ehilà ragazzi… Sempre
ritardatari vedo …
Mayura
Uchiha, una ragazza dai lunghi capelli neri, che ora
più di prima sembrava la copia sputata della madre, se non
che la genitrice aveva i capelli di un rosa chiarissimo, e gli occhi
verdi erano più chiari di quelli smeraldini della figlia, ma per il resto erano
identiche, anche nel carattere (Purtroppo ç.ç NdToya&Yuhi).
Anche lei era portatrice di una
capacità innata, il Ryugan(3), che benché fosse
utilissimo, aveva un difetto grossissimo: i suoi capelli diventavano
chiarissimi, quasi argentati; insomma, se gli altri potevano usare il loro
potere passando inosservati (o quasi), lei era peggio di un’insegna al neon e veniva beccata subito ogni santissima volta.
Le sue doti di Kunoichi erano di livello altissimo, tanto che presto
sarebbe entrata nella squadra degli Ambu (4).
- mi sei mancata sorellina ç.ç
-Dì pure che sei stufo di fare
le pulizie di casa da solo
- Beccato
E i
tre scoppiarono in una risata fragorosa
KABOOOOM
- Hihihihi!!!!
Direi che lo zio è arrivato a casa!!!
Altre risa…
Cossioloni
dei tre…
Facce che passano a colorazioni
sempre più chiare…
- MUOVIAMOCI PRIMA CHE LA MAMMA DISTRUGGA
LA CASA!!!!!!!!!!!!!!
- …E PRIMA CHE LO ZIO TIRI LE CUOIA
Dall’altra parte del villaggio
- TUUUUUUUUUUUUUUUUUU
DIMMI SUBITO DOV’È LA MIA BAMBIANA – sibilò
una donna sulla trentina ad una figura incappucciata rintanata in un angolo, che
doveva essere lo Zio di Mayura e Toya,
Itachi Uchiha, molto
prossimo ad una fine truce.
- Calmati tesoro… Su, su fa un bel respiro e posa quel macigno…
- Ma
caro…
- Tranquilla… Mayura sarà qui a momenti, vero fratellino (sguardo truce
che non ammette repliche)
- GLOM! Certo fratellino… la
piccolina è andata a salutare un gruppo di amici e….
- Sì zia… Papà ha ragione – GLOM- ora
starà tornando a casa, perciò ora calmati per piacere
- MAMMA - - SIGNORA SAKURA-SAMA
* EVVAIIII* * SIAMO SALVI (T_T)*
- Mayura
T.T
STONK
Satura aveva mollato il macigno
che era finito sul piede di Itachi
(l’urlo che ne derivò fu sentito oltre ai confini del paese del fuoco)
I festeggiamenti durarono tutta
la sera ed oltre a tutto il clan Uchiha al gran completo (e quindi anche la moglie di Itachi,
Sari; il primogenito Hiroshi e la secondogenita Chidori), vi presero parte anche Naruto,
Hinata con Yuhi e la
neonata Kisa; e logicamente i loro sensei (Kakashi, Tsunade e Jiraya) più quelli
della vecchia guardia (fu solo per un miracolo che Rock Lee
non distrusse la casa ( si scoprì che non reggeva neppure i drink analcolici)).
Quando furono
tutti congedati Sasuke prese in disparte Naruto e si barricarono in una delle sale dell’abitazione
per discutere di una questione delicata, mentre Hinata
e Sakura controllavano i figli, crollati per la
stanchezza.
- Prima o poi
Yuhi e dovrà sapere la verità sull’origine dei suoi
poteri - sospirò Sasuke preoccupato - Ormai è
abbastanza grande per sapere come stanno le cose…
- Lo so anch’io, però… Non è
facile come sembra
- Non ti preoccupare. – disse Sakura che li aveva appena raggiunti - Domani gli parlerai.... Ora però è meglio che andiate anche. Domani sarà una
giornata intensa per tutti.
- Hai ragione. Ci vediamo
domani…
Già!! Non sarebbe stato per
nulla semplice e lo sapevano tutti e tre.
Anche
perché come l’amico, da lì a pochi anni, anche Mayura
avrebbe manifestato grandi poteri, ed era giusto metterla in guardia, da
pericoli che avrebbero potuto piombarle addosso come falchi su una preda
indifesa.
Il giorno dopo Nasuto prese in
disparte il figlio, lontano da occhi e orecchie indifese, e gli raccontò tutto.
Di come il quarto Hokage aveva sconfitto il demone volpe Kyuubi,
e lo aveva rinchiuso in un corpo, il suo corpo.
Di come i membri dell’Akatsuki avevano più volte tentato di rapirlo, per estrarre
il demone dal suo corpo (cosa che tra l’altro l’avrebbe condannato a morte
certa).
Di come,
durante il suo concepimento, un frammento dell’anima di Kyuubi
fosse finito nel suo corpo, senza manifestare una coscienza propria.
Di come ciò gli avesse dato
abilità superiori agli altri, e una quantità di Chakra
superiore alla norma.
Di come quel semplice
frammento, lo avesse privato della semplice natura di essere
umano.
Di come,
subito dopo la nascita, il frammento di un’anima non sua…
…lo avesse reso un demone.
Quando
ebbe finito scese un silenzio tale che anche il semplice ronzio di una mosca
era insopportabile.
Silenzio…
Silenzio
…e
ancora silenzio.
Nessuno dei due voleva prendere
l’iniziativa.
Poi Yuhi
scappò da quella stanza che se prima gli appariva accogliente, ora era peggio
di una prigione.
Scappò senza che il padre
cercasse di fermarlo cominciò a correre a perdifiato
No, non era vero…
Non poteva essere vero…
Lui… era… diverso, troppo diverso.
Lui era un mostro.
Corse senza badare alla sua
meta.
Voleva andare il più lontano
possibile, dove non aveva importanza.
Una scena simile si stava
svolgendo a casa Uchiha.
La giovane Mayura
era a dir poco stupita. D’altronde non ti capita tutti i giorni di scoprire che
i poteri possiedi, sono il frutto dell’incrocio tra
vari clan, che in epoca antichissima si erano uniti ad entità decisamente non
umane.
Certo, aveva dei sospetti
riguardo alle loro origini, ma scoprire la verità la faceva sentire più…
tranquilla, ecco.
Ricapitolando:
·
I nonni
materni avevano discendenze divine. Precisamente il clan del nonno si era
imparentato… mmm… seimila anni fa con una Tennyo (dea celeste) di nome Ceres
(si pronuncia seres NdA),
che era in grado di concretizzare il proprio pensiero (volere se lo voleva, ridurre qualcuno ad un puzzle di 10000 pezzi se lo
voleva morto, far levitare oggetti…). Da parte della nonna aveva ereditato il
sangue di drago divino dell’est, (Ryugan e capacità di
eseguire esorcismi compresi nel prezzo) e di drago demoniaco dell’ovest.
·
Dai nonni
paterni capacità da guerriera non indifferente e affinità con le arti magiche di elemento fuoco.
·
Da entrambi i genitori astuzia, intelligenza e molte abilità
secondarie, ma molto utili.
Il tutto merito della mamma, che le aveva trasmesso
i poteri migliori.
La classe non è acqua? non è vero?!?!
Considerando che entro il mio sedicesimo compleanno dovrei
avere tutto ‘sto ambaradan di potere risvegliato, e
alla massima potenza, per allora dovrei di fatto essere la più potente guerriera di tutti i villaggi ninja.
Bella, potente e letale.
Dov’è la fretura?!
Ah, giusto. In giro da qualche parte dovrebbero esserci alcuni
individui assetati di potere, che intanto, potrebbero cercare di catturarmi o farmi fuori.
O ancora peggio, con il risveglio di tutti ‘sti
poteri, rischierei di DIVENTARE UN DEMONE ASSETATO DI SANGUE, E PARTENDO DA
QUESTO PRESUPPOSTO, O MI FANNO FUORI I PSICOPATICI
ASSETATI DI POTERE, O MI AMMAZZANO I MIEI COMPAESANI. CHE
PROSPETTIVA DI M***A.
- Vado a
farmi un giro… ho bisogno di riflettere.
- Fa come meglio credi. Ma fa attenzione. Non sappiamo neppure noi
quando l’atavismo demoniaco si attiverà…
- A proposito di demoni… -
intervenne il padre- Va a cercare Yuhi. Suo padre gli
ha raccontato la verità e a quanto ha detto è uscito di
casa e non è ancora tornato. Sarà sconvolto…
- Uff…
Ha pure incominciato a piovere.
-Sbrigati allora, o si prenderà
una polmonite. Usa il ryugan, così
lo troverai subito. Digli anche, che vuole, lo ospiteremo per un po’ di
giorni.
- Va bene ma’.
a dopo – e con un agile salto raggiunse il muro di
cinta e cominciò la ricerca.
Essendo portatrice del ryugan aveva affinità sia col fuoco che
con l’acqua, quindi grazie ala pioggia avrebbe saputo in un attimo.
* Eccolo* e accelerò l’andatura.
Altro che polmonite.
Se non lo avesse trovato in
tempo non se la sarebbe cavata con così poco.
Freddo e stanchezza.
Non si era mai sentito così male.
Neppure quando si era dichiarato a Mayura e lei gli aveva risposto con un due di picche.
Ma ora era tutto diverso.
Scoprire di essere un demone è tutto un altro paio di maniche.
Forse papà immaginava vagamente il mio dolore, dato che all’età di
dodici anni aveva scoperto che tutti gli adulti del villaggio ce l’avevano a morte con lui, perché era una sottospecie di
vaso per conserva; ma la cosiddetta conserva non una dolce marmellata, bensì un
demone-volpe a nove code, lo stesso che per poco non aveva distrutto il
villaggio, mietendo molte vite innocenti.
Inciampo.
La vista mi si sta offuscando.
Sto male…
Ho freddo…
Tanto freddo…
Poi il buio e poi nulla.
Yuhi
si sveglio in una stanza che riconobbe dopo un paio di secondi. Si trovava a
casa di Toya e Mayura, non
aveva dubbi.
Si sentiva la fronte scottare.
Ammise che forse uscire senza
ombrello non era stata un idea poi così geniale, ma
diavolo, quella che azzeccava il tempo meglio di una stazione meteorologica era
Mayura, non lui.
Mayura.
Era lì accanto al suo futon, addormentata. No. Era addormentata.
Si stava svegliando.
Appena la vide sentì l’irresistibile
desiderio di sfogarsi e cominciò a raccontare.
Lei rimase in silenzio, e
quando l’amico ebbe finito, non era poi tanto stupita.
In fondo con tutto quello che era successo quel giorno, scoprire che il suo miglior amico
era un demone, non gli sembrò poi così strano.
La ragione?!
E C’ERA PURE BISOGNO DI CHIEDERLO?!
Per rassicurarlo non trovò
nulla di meglio di un’altra confessione.
E
anche questa volta fu Yuhi a stupirsi.
- Nel peggiore dei casi saremo in due a devastare il villaggio- aveva dichiarato la
ragazza, riuscendo a strappare una risata genuina all’amico.
Poi continuarono a parlare per
tutta la notte, e si addormentarono stravolti, ma rilassati.
Ignari che quello sarebbe stato
uno degli ultimi momenti di quiete.
Passarono i mesi.
Giunse il giorno del sedicesimo
compleanno di Toya e Mayura.
L’ultimo giorno della vita da
umana per lei. l’ultimo giorno in assoluto per lui e
per molti altri.
Come per molti altri loro
parenti, il risveglio dei loro poteri sarebbe avvenuto tramite un rituale a cui
aveva preso parte tutto il villaggio, a parte qualcuno
che per impegni irrimandabili, ora era in viaggio per via di qualche missione.
Era tutto molto semplice, sarebbe bastato toccare la gemma di color blu oltremare
perché i poteri rimasti assopiti si destassero del tutto.
La madre dei gemelli che da
tempo aveva subito il risveglio dei suoi, ora aveva
tolto gli orecchini che le avevano conferito una forma umana. Indossava una
leggera veste bianca con spalline sottilissime e un ampio spacco laterale, con
diversi bracciali di semplice fattura, ma non per questo meno eleganti.
Ora i capelli già lunghi di
loro, le arrivavano al polpaccio, ed erano passati dal solito rosa ad un colore
argentato. Gli occhi ora erano ancor più verdi, le orecchie erano leggermente
più a punta e sulla schiena, avevano fatto la loro comparsa delle splendide ali
dalle piume argentate.
Nonostante
la giovane età, la donna ispirava saggezza e un’infinita dolcezza.
I due fratelli indossavano una
semplice yukata bianca.
Come già spiegato se tutto
fosse andato come doveva, Mayura avrebbe dovuto assumere sembianze simili alla madre. In caso
contrario avrebbero dovuto creare un dispositivo speciale che l’aiutasse a
controllare il suo potere.
Se vi dicessi che andò tutto bene, oltre a mentirvi,
la storia non sarebbe cominciata per d’avvero.
Ma come avrete già capito,
Cioè…
Non è che
qualcosa andò storto.
Fu molto peggio…
Tutti avevano previsto il
risveglio dei poteri di Mayura, e così avvenne.
L’energia cominciò a scorrere e
a stabilizzarsi. I pochissimo tempo, le ali argentate
che nel frattempo si erano formate nel suo corpo, avevano lacerato muscoli e
pelle all’altezza delle scapole, ed erano fuoriuscite.
Fu rapido e indolore (solo
perché Sakura aveva somministrato alla figlia così tanti
antidolorifici, che se l’avessero accoltellata non se ne sarebbe accorta).
Tutto era andato nel migliore
dei modi e dell’aura demoniaca non c’era la minima traccia.
Certo, avevano previsto il
risveglio dei suoi poteri.
Ma
quelli di suo fratello?
La possibilità che anche lui
avesse potuto risvegliare dei poteri al pari della sorella, non li aveva sfiorati neanche lontanamente.
E fu
un errore, un madornale errore.
L’ultimo.
Dentro al
corpo di Toya si risvegliò lo stesso potere
che nella sorella si era destato nel corso degli anni.
Troppo intenso perché lo
potesse controllare.
Troppo perché il suo corpo
reggesse un simile sforzo.
Troppo in tutti i sensi.
Il suo corpo cominciò ad
emanare una luce sempre più intensa, finché non implose liberando tutto il suo
potere.
Avvenne troppo in fretta perché
madre e figlia potessero erigere una barriera abbastanza resistente da salvare
tutti.
Riuscirono a malapena a crearne
una per proteggere i presenti.
Da lontano una colonna di luce
si eresse fino a toccare il cielo.
Quando
scomparve del villaggio non rimaneva ben poco.
Distruzione dall’epicentro, solo
qualche rovina qua e là, ma nulla di abbastanza grosso da
poter essere riconosciuto, fino a raggiungere alcune zone che immacolate, erano
sopravvissute al disastro.
In mezzo a tutta quella
devastazione solo una piccola folla di superstiti si aggirava in quella
desolazione…
…una sola, angosciante domanda
vagava tra i meandri delle loro menti…
…Cosa ne sarà di noi… ?
E con questo spero di dimostrare che sono in grado di scrivere qualcosa
di serio, oltre che avere un innato senso dell’umorismo (e del massacro, ma
questi sono dettagli)
Mi raccomando, recensite. Sono accettate sia commenti positivi che non.
E vi prego. Non fermatevi solo ai primi capitoli, ma cercate di leggere
fino alla fine la storia (siete liberi di non farlo, ma chiedere è comunque lecito)
NOTE DELL’AUTRICE:
(1),(2),
nel manga Naruto, prendono il nome di capacità
innate, cioè, delle sorta di superpoteri, trasmessi da un soggetto all’altro
per via ereditaria.
Il Byakkugan,
si potrebbe definire come un precursore della vista a raggi x di Superman, in
quanto consente di vedere attraverso gli oggetti, permettendo quindi di evitare
trappole o individuare persone, oggetti o animali con grande
facilità. Tale capacità innata consente di vedere il flusso del Chakra (energia fisica + energia
psichica) del corpo dell’avversario, e i punti di pressione o tsubo, che se intaccati, possono bloccati, impedendo al
nemico di far ricorso a qualunque ninjutsu (tecnica ninja). Durante il suo utilizzo le
vene e le arterie attorno agli occhi sono più visibili.
Lo Sharigan,
come il Byakkugan, è una capacità innata. Chiunque ne
sia in possesso ottiene la capacità di prevedere
attacchi fisici, tecniche ninja e tecniche illusorie.
Durante il suo utilizzo, l’iride diventa rossa e atono alla pupilla cominciano
a circolare tre specie di virgolette (se la capacità ha raggiunto lo stadio
conclusivo)
(3)
Questa capacità innata appare nel manga “Inferno e Paradiso”. Durante il suo
utilizzo, la pupilla del suo possessore diventa reptilinea. Il potere di preveggenza è diverso da quello
dello sharigan, in quanto l’attacco viene previsto ancor prima che avvenga, mentre nel caso
dello sharigan l’attacco viene visto al rallentatore.
Il ryugan,
rende il suo possessore enparico e telepatico, ovvero è in grado di percepire lo stato d’animo e i pensieri
dell’avversario. In casi particolari questo potere influenza il tempo
meteorologico. Nel volume n. 8, Aya Natsume, una dei protagonisti, riesce a far piovere mentre piange, nonostante non vi fossero nuvole per
diversi chilometri.
(4)
gli ambu sono soggetti specializzati nell’arte
dell’assassinio. Il loro compito è di uccidere criminali particolarmente
pericolosi, traditori, reprimere soggetti che potrebbero rivelarsi un pericolo
per lo stesso villaggio o compiere missioni specifiche che rientrano nella
categoria assassinio.