I belong to you

di Yuba
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando sogno la luna ***
Capitolo 2: *** Nuova vita ***
Capitolo 3: *** Primo passo ***
Capitolo 4: *** La brava civetta ***
Capitolo 5: *** Notte da umano ***
Capitolo 6: *** Scontro notturno ***
Capitolo 7: *** Risvegli ***
Capitolo 8: *** Fraintendimenti ***
Capitolo 9: *** Come dire la verità ***
Capitolo 10: *** Seguire l'istinto ***
Capitolo 11: *** Il gelo nell'anima ***
Capitolo 12: *** Confessioni ***
Capitolo 13: *** Il rosso di Ron ed Hermione ed il giallo della tutti i gusti + 1 = Grifondoro? ***
Capitolo 14: *** M come...mago? ***
Capitolo 15: *** Volere volare ***
Capitolo 16: *** Da Dublino con amore ***
Capitolo 17: *** Premonizione o illusione ***
Capitolo 18: *** Ferite profonde, ferite nel cuore ***
Capitolo 19: *** Legami ***
Capitolo 20: *** La vera natura ***
Capitolo 21: *** Piangere per amore ***
Capitolo 22: *** Quanto fa male dire la verità? ***
Capitolo 23: *** Troppa ingenuità, Edward ***
Capitolo 24: *** Fingere è difficile ***
Capitolo 25: *** Fingere è difficile (parte seconda) ***
Capitolo 26: *** La minaccia ***
Capitolo 27: *** Non soffrire per colpa mia ***
Capitolo 28: *** Tutti i guai vengono assieme ***
Capitolo 29: *** Ribellione(?) ***
Capitolo 30: *** L'ultima sera ***
Capitolo 31: *** L'inizio...della fine ***
Capitolo 32: *** Tradimento ***
Capitolo 33: *** La fine di tutto ***
Capitolo 34: *** Il vero paradiso è qui ***



Capitolo 1
*** Quando sogno la luna ***


Mi rimase in mente solo una cosa: dire la verità

I belong to you

(quando i desideri non sono irrealizzabili)

 

[1] Quando sogno la luna

 

 

Mi rimase in mente solo una cosa: dire la verità.

Sono sempre stato lì, in quel luogo fantastico per ben sette anni: i sette anni più belli della mia vita.

Tutto però iniziò lontano: a Diagon Alley.

Ero giovane allora, ma nonostante ciò ho ancora le immagini nitide che mi appaiono davanti ogni volta che ci penso.

Mi vedo in compagnia di altri che come me aspettano. Aspettano di andarsene via da quello stretto ed asfissiante posto.

Vedo un uomo grande, grosso e robusto: fuori dal normale che mi guarda, mi sorride ed accarezzandomi esordisce

“Tu sarai perfetto. Lo farai felice”

Allora non capii.

Non compresi che sarei stato partecipe della vita di una delle persone più importanti del mondo magico e della mia vita.

Ricordo che l’uomo sorridendo, mi prese e,per non spaventarmi dalla folla,  mi coprì con un telo scuro. Aveva intuito che mi sarei spaesato facilmente da tutte le novità che mi sarebbero di lì a poco capitate.

Poi di nuovo la luce. 

E lui che attraverso gli occhiali mi guarda e mi sorride contento.

“Questo è il tuo regalo, Harry”

“E’ bellissimo, Hagrid... Grazie...” rispose quel bambino con lo sguardo felice ed un po’ commosso.

Io ero il suo regalo.

Edwige.

Quello fu il mio primo incontro con Harry Potter.

Da allora rimasi sempre al suo fianco,cercando di proteggerlo come meglio potevo nel limite delle mie capacità.

In fondo, sono solo una civetta, non un essere umano.

Ero così felice di stare al fianco del mio padrone, sempre pronto a fare tutto ciò che le sue ferme parole ordinavano.

Era bello volare per lui.

Ma giunto al settimo anno qualcosa cambiò. Non sapevo perchè ma ogni volta che lo vedevo tornare nella sua camera, era sempre più pensieroso e timoroso.

Aveva paura della morte.

Aveva paura del ritorno di quella persona che da quando era piccolo lo tormentava di continuo, svegliandolo anche nel cuore della notte.

“Era...era solo un incubo...” sussurrava sempre” era solo un incubo, Edwige. Non preoccuparti. Non possiamo farci niente: lui continuerà a perseguitarmi finchè non morirò”.

Questo era il punto.

Non potevo proprio fare niente. Non sapevo come fare ad aiutarlo e la mia piccola anima da civetta non sarebbe mai stata sufficiente a salvarlo da un’imminente pericolo.

Non mi importava niente di tutto il resto: volevo solo che lui fosse libero e felice, volevo rivedere il sorriso sulle sue labbra, lo stesso sorriso che mi rivolse anni prima, nel nostro primo incontro.

Questo fu il primo giuramento che feci alla luna, e con esso desiderai per una volta essere veramente d’aiuto.

Desiderai essere umano.

Non più bianche piume ed occhi ambrati.

Non più civetta.

Solo un essere umano, fino a quando non sarei riuscito a compiere la mia promessa.

E una notte, quando tutto il castello dormiva, la luna ascoltò le mie preghiere e come commossa dai miei umili desideri pianse stelle che avvolsero il mio corpicino candido e piumato.

Almeno questo è ciò che sognai.

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Nuova vita ***


'>[2] Nuova vita

 

Non avevo mai provato una tale tremolio. Avevo voglia di calore per eliminare e togliere definitivamente quella strana sensazione. I miei occhi erano ancora serrati dalla stanchezza quando poggiai le zampe sul pavimento.

Era gelido.

Fino ad allora non avevo mai provato tale sensazione: le mie calde piume erano a prova d’inverno e le mie zampe erano robuste come l’accaio.

Improvvisamente aprii gli occhi, come se avessi improvvisamente percepito qualcosa di strano e magico nell’aria. Mi guardai in torno e per fortuna Harry ed i suoi compagni di camera dormivano ancora sotto il mio occhio, ora vigile ed attento.

Zampettai per la stanza, cercando di non svegliare i maghi dal loro sonno, cosa che facevo quasi tutte le volte che mi muovevo ed a mia sorpresa caddi inevitabilmente al suolo, sbattendo il petto contro una gelata pietra pavimentale.

Non avevo più la giusta percezione ed ero spaesato: non mi era mai capitato di cadere al suolo.

Il mio sguardo iniziò ad abbassarsi fino a cadere sul mio corpo. Sussultai.

Non avevo più piume ed ali ed al loro posto, rosei e lunghi arti lavoravano per rialzarmi, facendomi spaventare per questo mio improvviso cambiamento.

Intimorito mi alzai e rendendomi conto della mia altezza sproporzionata per una civetta, barcollai verso una superficie riflettente che presto avrebbe risposto alle mie domande.

La finestra invitava ancora la luna ad illuminare la camera e lì lo vidi.

Vidi sul riflesso del vetro il volto di un ragazzo spaventato quanto me.

Aveva i capelli castano chiaro che gli ricadevano sulla fronte come foglie autunnali di un albero addormentato.

Le sue labbra erano sottili e socchiuse ed i suoi occhi ambrati mi fissavano curiosi.

Mi guardava come se fossi una creatura strana, come se fossi pronto a colpirlo o ad avvicinarmi amichevolmente a lui, per questo aveva un’espressione strana sul volto. Allungai l’arto destro verso questa persona, facendogli capire che avevo tutte le buone intenzioni.

Rabbrividii dallo stupore quando le mie estremità toccarono contemporaneamente le sue.

Compresi.

Vidi il ragazzo portarsi le mani al viso e lo vidi coprirsi la bocca dallo stupore.

Stava piangendo.

Io stavo piangendo.

Io ero diventato da civetta ad umano.

La luna aveva realizzato il mio desiderio.

“So...no uma...uma...” cercai di sussurrare e di sentire la mia voce.

Non era acuta e pungente, ma calda e profonda.

“Vedrai che...io...riuscirò a proteggerti...Harry” dissi  sorridendo.

Era strano sentire le lacrime sul viso.

Era strano tutto quanto, per me.

Iniziai a tremare come le prede che catturavo per cibarmi quando iniziai a percepire il freddo entrarmi dentro come aghi ghiacciati.

Decisi di trovare qualsiasi cosa per coprirmi.

Cercando di prendere confidenza con le mie nuove parti del corpo, presi i vestiti che giacevano ammucchiati nelle varie parti della stanza e mi avviai fuori, giungendo in un luogo freddo ed isolato.

Mi guardai intorno e confuso infilai le vesti avvolgendole intorno al corpo, cercando di accumulare calore, quando una risata eccheggiò .

“Ah, ah, ah,ah!! Che cosa credi di fare?”disse uno spirito girandomi attorno.

Era un fantasma dagli occhiali simili a quelli del mio padrone e dalle sembianze femminili che continuava ad indicarmi, divertita.

“Guarda che i pantaloni vanno infilati per le gambe, non per le braccia!! Sei uno sciocco!!”

Imbarazzato cercai di seguire le sue critiche entrando nelle vesti.

“...e la camicia? Ed il resto della divisa? A che casata appartieni? Sei nuovo?”

“Io...io...non sono di quì...” risposi non ancora abituato a sentire il suono della mia voce.”sono arrivato da poco e non ho una mia...divisa...”

Il fantasma accennò un sorriso.

“Ora capisco tutto...”

“Ca...capisci?” chiesi timoroso

“Capisco...che tu sia nuovo: tutti sanno che questo è il bagno delle ragazze...e sanno che io vivo quì”

“Bagno delle...ragazze?” chiesi imbarazzato”Mi dispiace dare disturbo...la lascio sola...”

“Ma a Mirtilla Malcontenta non dispiace avere compagnia ogni tanto...di solito sono sempre così sola...”

Sembrava molto triste. Ormai non avevo alcuna difficoltà a capire quando qualcuno lo era.

“Hai intenzione di vestirti, sì o no?”

“Ho freddo...”confermai tremando.

Mirtilla riprese a ridere e divertita mi lanciò due calzini di colore diverso.

“ Ti mancavano solo quelli, no? Veramente sono da collezione, visto che sono quelli che le ragazze perdono quando vengono a fare la doccia ma...per te che mi sei simpatico e gentile farò un’eccezione”

“Grazie..” annuii seguendo poi le sue istruzioni per vestirmi come tutti i ragazzi.

Ci avvicinammo verso gli specchi che adornavano il bagno e, ancora scioccato dal mio cambiamento, continuai a fissarmi cercando di memorizzare quel volto che ormai aveva preso il posto del mio vero Io.

“Benvenuto ad Hogwarts, nuovo studente...” Disse Mirtilla sorridendo.

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Capitolo 3
*** Primo passo ***


 

 

[3] Primo passo

 

La mattina dopo non fu difficile confondermi tra la folla che come una mandria si dirigeva verso la Sala Grande.

Tutti gli studenti si avviarono verso i propri posti, lungo le quattro tavolate che ospitavano le casate: fu allora che ebbi le prime difficoltà.

Ero completamente spaesato e confuso: non sapevo dove andare e quando tutti gli studenti si sarebbero accomodati, sarei rimasto sicuramente da solo, in piedi ed al centro dell’attenzione.

In quel momento un istinto animale mi obbligò ad alzare lo sguardo.

Vidi Harry.

Era in compagnia dei suoi compagni di camera e di casata con cui divideva la colazione, forse perchè non aveva tanta fame a seguito della brutta nottata passata.

Forse per quel motivo, o per il fatto che mi mancava già terribilmente la sua compagnia, provai un’immensa voglia di correre da lui.

Ma non lo feci.

Non mi avrebbe riconosciuto.

“Desidera qualcosa, signore?”

Mi voltai.

Davanti a me vidi una signora anziana, vestita di viola che mi guardava incuriosita. La riconobbi:era un’insegnante del mio padrone.

“Dovrebbe accomodarsi...non crede?”

“Ehm...s....sì”

“Anche se penso che sarebbe più lecito domandarle da dove spunta fuori...vero?”

Cercai di nascondere la mia preoccupazione.

La signora sorrise tranquillizzandomi.

“Il tuo desiderio è al sicuro con me...”Continuò strizzandomi l’occhio”...cara civetta”

Rimasi immobile.

Possibile che l’anziana signora fosse al corrente di ciò che mi stava accadendo? Era lei l’artefice del mio cambiamento?

“Penso che il tuo padrone sarebbe felice di avere una persona cara al suo fianco come te...”Continuò indicandomi la tavolata”ora sei un Grifondoro...”

Sorrisi, sollevato dal pensiero di una persona a conoscienza del mio segtreto e mi diressi verso il mio padrone.

Verso il mio Harry.

Riuscii a trovare posto accanto ed una ragazza, a qualche piede di distanza da lui.

Avevo il cuore a mille.

E se mi avesse riconosciuto, come avrebbe reagito?

Non sapevo cosa fare.

Tutto il gruppo di amici, Harry compreso, continuò a parlare, ignorando la mia presenza, per fortuna.

“...ti giuro che è vero!!” Esordì un ragazzo dai capelli rossi che riconobbi solo poco dopo. Era Ron, uno dei camerati.”Ci sono i ladri a Hogwarts!!”

“Smettila Ron!! Non dire sciocchezze!!” Rispose prontamente la ragazza seduta vicino a me.

“...Dobbiamo girare Hogwarts da cima a fondo!! Voglio la mia cravatta, Hermione!!”

“...Ed io ho bisogno della mia camicia...Non posso stare con quella estiva!! Muoio di freddo!!”Disse Neville: lui lo riconobbi subito.

“Non moriremo solo perchè non abbiamo una cravatta, una camicia e un paio di pantaloni...”Disse Harry spalmando la marmellata sul pane”...In fondo non abbiamo solo quella roba...e poi cosa ne sappiamo? magari le abbiamo smarrite da qualche parte...”

“Ma io ti giuro che quel maledetto ladro lo prendo e lo...lo...”

“Non uccideresti per così poco, Ronnie...” disse Hermione portandosi le mani alla bocca”...ehm...Ron...”

Tutti quelli del gruppo iniziarono a ridacchiare, mentre i due arrossirono.

“Può capitare a chiunque di avere qualche...lapsus...”

“Ronnie....”sussurrò Harry assumendo una faccia divertita che divertì anche me.Tutti mi fissarono come se avessi ammesso che mangio topi.

“Comunque non sapresti riconoscere la tua cravatta...sonotutte uguali!”

“Ah-a!! E’ questo il punto!! La mia cravatta è l’unica che ha ancora la macchia di cioccorana dell’abbuffata dell’altro giorno!! La riconoscerei tra mille!!”

Iniziai ad avere i brividi...e non per il freddo.

Lentemente sbirciai la cravatta,  nascondendola agli altri.

La macchia decorava in modo poco artistico la tonalità.

“Tu!!!!” mi chiamò Ron facendomi sussultare.

“I...io?”

“Sei nuovo, vero?” disse mostrandomi un sorriso cordiale.

Se avesse saputo che avevo la sua cravatta penso che non sarebbe certo stato un sorriso quello che mi avrebbe dato!

Annuii abbassando lo sguardo.

“Quando sei arrivato? Non c’eri allo smistamento...” disse Hermione studiandomi.

Mi sentivo molto a disagio.

“Ehm...io...”

“Hai fatto tutto quanto durante le vacanze natalizie, vero?”

“c...certo!! Nata...lizie!!!”

“Stai mentendo: tutti sanno che la scuola non fa tali cose nel bel mezzo del primo semestre!!”

“Favoritismi: sarà uno dei pochi fortunati che gode di un trattamento speciale, vero Harry?”

“Sai benissimo che non è vero, Ron..”

“Lo so!!”disse sorridendo.

“Come ti chiami,  nuovo arrivato?” mi chiese Harry addentando il pane.

“E....ehm...”

“Perchè hai un nome, vero?”

“Edw...Edward!!” risposi guardandolo dritto negli occhi “ Mi chiamo Edward Owl!!”

“Sarà un vero piacere averti come amico Ed!”Sorrise Hermione.

Ricambiai il sorriso: ero stato accettato nel gruppo.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** La brava civetta ***


[4]La brava civetta

 

 

Come facevo a nascondere la verità? Sarei riuscito a non rivelare tutto ad Harry?

Non capivo più perché mi trovavo in quella situazione.

In una notte mi ero trovato da volatile a...umano.

Facevo fatica addirittura a pensarlo!

Se mi trovavo in quella situazione, però, era per un motivo.

Un motivo ben preciso.

“Ma non so quale!!!!!” dissi scuotendo la testa.

“Forza Ed!!” Chiamò Ron invitandomi a seguirlo.

Lo raggiunsi in un’aula molto spaziosa che ospitava una dozzina di bancate, divise su due lati, occupate dai vari studenti della scuola.

Ero a disagio: tutti mi guardavano in modo strano.

Ron raggiunse gli altri nelle prime bancate e mi invitò a seguirlo nuovamente.

“Forse è meglio che mi sieda in fondo...in disparte...

“Non se ne parla!!”disse Hermione prendendomi la mano”Sei più che benvenuto nella bancata della nostra combriccola!!”.

Non smetteva di sorridermi.

Era così dolce e premurosa con me che quando ci sedemmo non seppi come ringraziarla per il suo comportamento.

Di certo i topi non gli avrebbe accettati.

“Che...che...Ed!!!”balbettò lei arrossendo mentre io strusciavo la guancia contro la sua.

“Sei sempre stata così dolce con me!! Sniff...Grazie...”

“Così però è un filino esagerato come ringraziamento...”precisò Ron staccandomi dalla ragazza che continuò a guardarmi imbarazzata.

Forse era meglio starsene immobili e zitti, così non avrei combinato altri guai.

“Sono mortificato....

“Hai il nuovo fidanzatino, Granger? Non ti bastano San Potter e lo straccione Weasley? Ora hai anche il novello molestatore?” pronunciò una voce alle nostre spalle.

Mi girai.

A due bancate di distanza c’era un ragazzo biondo che divertito se la rideva con i compagni.

“Mi è familiare...è per caso...”

“Draco Malfoy: più lontano stai da lui e meglio è...”sottolineò la ragazza cercando di ignorarlo.

Draco Malfoy. Era dunque lui quello che irritava tutti i compagni di camera di Harry?

Perchè non reagiva? Perchè Harry non si era alzato a difendere l’onore di Hermione?

“Vi do ancora qualche giorno, amici miei, ed anche il novellino sarà presto un leccapiedi dello Sfregiato...

Non potevo sentire oltre.

“Basta!!” urlai alzandomi in piedi.

“Uh, uh!! Ho offeso il novellino!! Oh, scusa, ho sbagliato. Lui è il nuovo fidanzato di San Potter... Dopo Cho Chang e la Weasley ha deciso di cambiare sponda!”

Il sangue mi era arrivato alla testa troppo velocemente.

“Non sei superiore ad un ratto di fogna!! Sei solo un..

“Provochi, novellino?”

“Smettila Malfoy!”urlò Harry alzandosi in piedi.

Era fuori di sé dalla rabbia, io lo sapevo bene.

Non lo avevo mai sentito alzare la voce. Era...strano. Quell’atmosfera venne presto interrotta.

La professoressa entrò nell’aula e tutti, dopo averla salutata si sedettero compostamente, io feci coro.

Alzai lo sguardo: l’insegnante era...

La professoressa McGranitt era la donna della Sala Grande.

La donna che sapeva del mio segreto.

 

*******

 

Al suono della campanella di fine ora, tutti si alzarono svuotando lentamente l’aula.

“Forza Ed!!! Pozioni ci aspetta!!”disse Hermione attirando la mia attenzione.

La McGranitt posò una mano sulla mia spalla e sorrise alla ragazza

“Oggi il nuovo arrivato è giustificato: avverti pure il professore della sua assenza.

Hermione annuì e se ne andò, lasciandomi solo con la donna.

“Lo so: hai qualche domanda da farmi Edwige...

“Perchè tutto questo? Io non so come mai proprio io... come...insomma, perchè sono così?” chiesi mostrando un pò di maleducatezza nei miei atteggiamenti.

La donna appoggiò i sottili occhialetti alla cattedra, guardandomi seria.

“I Mangiamorte sono sempre in agguato...”

“I Mangiamorte?...” chiesi confuso.

“Sono i seguaci di Vol... Tu-sau-chi... che hanno giurato di vendicare il loro padrone uccidendo...

“Harry...”anticipai con lo sguardo perso.

“Non potevo chiedere ai suoi amici di aiutarlo sette giorni su sette...Capisci Edwige? Ho dovuto farlo...”

“E’ stata lei allora a rendermi così...umano?”

La donna annuì.

E rimarrò per sempre...”

“No...”anticipò lei indossando nuovamente gli occhialetti.”Una volta compiuto il tuo dovere tornerà tutto come prima...Avevi promesso di ridonargli il sorriso e di proteggerlo, giusto?”

Sorrisi.

“Sì, questo è il mio dovere da brava civetta...”scherzai cercando di nascondere tutta la mia preoccupazione.

Prima o poi avrei donato tutto me stesso ad Harry.

Gli avrei donato il mio affetto, il mio amore.

Gli avrei donato la mia vita.

 

 

 

 

 

Piccola postilla: Sì, avete ragione voi. Edwige sarebbe una civetta femmina. Lo so, lo so...ma mi stuzzicava di più l’idea di creare più ostacoli nel suo rapporto con Harry, perciò ecco spiegata la mia scelta.

Spero che ciò non disturbi gli appassionati della saga.^^ Comunque grazie di cuore per aver dato una letta alla mia ff e un grazie di cuore ad Edwige(aaaah, chissà che colpo ti sarai presa visto che la tua omonima ha cambiato sesso...spero di non averti traumatizzata troppo! Sorry^^) e ad Acchi che gentilmente mi hanno commentato questa mia ultima fatica!!

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Capitolo 5
*** Notte da umano ***


 

[5] Notte da umano

 

 

Era giunta la sera e come previsto dalla seguente spiegazione della McGranitt avvenuta nel pomeriggio, venne aggiunto un posto letto nella camerata del mio padrone.

Non ero abituato a stare disteso, figuriamoci nel letto!

Ero talmente agitato per ciò che mi stava succedendo che non riuscivo a dormire.

E a quanto pare non ero il solo.

“Devi riposare...”dissi avvicinandomi alla finestra.

Harry appoggiò la testa al vetro.

“Non ci riesco...”

“E’ per Draco Malfoy? Non immaginavo fosse così impertinente da...

“Non è per lui..

“..?..”

“Sono preoccupato per la mia civetta...”disse con voce bassa per non svegliare gli altri. Mi rivolse uno sguardo che non avevo mai visto.

Un lungo brivido mi attraversò il corpo alla vista dei suoi occhi affettuosi.

“La tua...ehm...civetta?” chiesi schiarendomi la voce.

“Si chiama Edwige. Purtroppo non la vedo da ieri notte.Ero convinto che sarebbe tornata stasera ma...

“Tornerà...”dissi deciso.”...le civette tornano sempre dal loro padrone...”continuai prendendogli la mano”lei ti appartiene e sarà sempre tua!!”

Harry spalancò gli occhi stupito.

Probabilmente lo avevo colpito con la mia interpretazione passionale!

“Non so da dove vieni, ma da noi se vedono due ragazzi dello stesso sesso mano nella mano, tutti potrebbero pensare molto male!”

“Scusa?”

“Mollami la mano Ed....

Non lo avevo colpito con la mia interpretazione passionale da amante fedele. Sob...

Faccio pena anche quando sono sincero...più o meno.

Con il morale un po’ a terra tornai nel letto.

“Grazie Ed...”disse Harry stirando un sorriso.

Risposi annuendo lievemente e mi infilai sotto le coperte imbarazzato.

Dovevo assolutamente fare qualcosa, cercare di creare un rapporto di fiducia tra me ed Harry, così sarebbe stato più facile stargli vicino.

A partire da quel momento.

Pensai fosse saggio e carino fargli compagnia durante la veglia, così scesi dal letto incontrando inevitabilmente il freddo pavimento.

Non ero abituato a sentire quella temperatura.

Alzai lo sguardo, per ammirare per l’ennesima volta il mio padrone sospirare verso la luna.

Non lo vidi: non era più lì.

“Harry?” chiesi avvicinandomi al suo letto.”Harry, dove sei?”.

Era scomparso, senza che me accorgessi: che razza di protettore che ero!

Cercai dappertutto ma non lo trovai.

Ero nel panico. E se gli fosse successo qualcosa?

“Ron!”dissi scuotendo il ragazzo che dormiva beatamente”Ron, svegliati! Svegliati!”

“Uh?”

“Harry è scomparso: non lo trovo!!”

“Harry è come me e te, Ed...un normale essere umano con la vescica piena...Sarà sicuramente in bagno...

“Andate in bagno con la bacchetta ed il cappotto?”chiesi dubbioso.

Il ragazzo dai capelli rossi si strofinò gli occhi e scese dal letto.

“Mettiti il cuore in pace, Edward...sembri una fidanzatina isterica...

“E se gli fosse successo qualcosa?” dissi afferrando Ron per la braccia”Non posso lasciarlo da solo!”

“Ok, ok! Ho capito, calmati...su, andiamo a cercarlo...”bofonchiò Ron impugnando la bacchetta.

 

 

*******

 

Durante la notte i grandi e vasti corridoi di Hogwarts donavano all’ambiente un aspetto tetro...e questo agitava Ron, e non solo.

“Coma fai a stare così calmo in posti del genere nella notte?”chiese il mio amico illuminando il nostro cammino con la luce emessa dalla bacchetta.

“Non sono per niente calmo...”puntualizzai cercando di pensare dove poteva essere il mio padrone.

Più passavano i minuti, più mi agitavo per la preoccupazione.

E se magari ora è tornato nel letto, mentre noi siamo qui come due stupidi a cercarlo inutilmente?”

“Non stiamo affatto stupidi...ma se tu vuoi tornare a dormire, fa pure!”dissi brusco.”Non m’importa se ci capita qualcosa: io devo trovare Harry!”

Ma se lo conosci da neanche ventiquattr’ore!! E poi, se permetti, a me importa se mi capita qualcosa! Miseriaccia, non voglio farmi trovare da qualche professore o da qualche creatura terribile come...Hermione!” ridacchiò nervosamente il ragazzo.

“Non tirare in ballo la povera Hermione...

“Ehm...a tal proposito, che cosa pensi di fare con lei?”

Mi bloccai. Avevo sentito bene?

“Scusa?”

“Ho visto come la guardi...ed il modo in cui ti rivolgi sempre a lei, poi...”continuò lui illuminandomi il viso con la luce della bacchetta.”...lei ti piace...vero?”

Tutto qui?

“Certo che mi piace!”confermai sorridendo.

Ron spalancò gli occhi e la bocca come scioccato.

Ma ti sembra una cosa da dire con tutta questa naturalezza? Guarda che è una cosa seria!!!

“Non ti arrabbiare, scusami!!”dissi appoggiando le mani sulle sue spalle ”anche tu mi piaci molto!!”

Cosa?”

“Sì, sì...”

“Forse era meglio se dicevi che ti piaceva Hermione...e basta!”continuò lui togliendosi le mie mani di dosso.”Harry ci aspetta!!”

Aveva ragione.

Durante il nostro cammino, giungemmo in una delle torri del castello e mentre salivamo le scale, lo sentii.

Sentii odore di sangue e paura.

“Harry...”sussurrai portandomi le mani al petto.

Cosa?”

“E’ nei paraggi!”dissi affacciandomi alla finestra per vedere se c’era qualcuno.

E lo vidi.

Harry era nel cortile innevato che puntava la bacchetta contro un’ombra scura.

Entrambi erano feriti: lo vidi dalle macchie scarlatte nella neve.

Il cuore iniziò a battere forte: dovevo assolutamente aiutarlo o sarebbe stata la fine di tutto.  

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Scontro notturno ***


 

 

 [6] Scontro notturno

 

Non mi ero mai sentito così impotente di fronte a tale situazione!

Decisi di raggiungere Harry il più presto possibile per salvarlo.

Era il mio dovere, perciò salii sul piccolo davanzale della finestra della torre.

“Harry!!”urlai a squarciagola senza ottenere risposta.

“Edward! Cosa credi di fare?”mi riprese Ron afferrandomi per la maglia”Non puoi mica volare!! Sei un pazzo!!”

“E’ in pericolo!! Devo andare da lui!!”

“Harry non ti può sentire né vedere da laggiù!! Non perdere tempo e andiamo a raggiungerlo!!”

Senza farmelo dire due volte seguii il ragazzo correndogli dietro, pronto a salvarlo.

Ma come? Era già difficile per me non poterlo raggiungere volando.

Non m’importava: volevo solo salvarlo...ad ogni costo.

La mia impazienza venne subito spazzata via: presto Ron ed io ci trovammo in cortile ad assistere alla scena da vicino.

Era una situazione straziante.

L’alta figura nera incappucciata respirava affannosamente: potevo notarlo dalla condensa dell’aria che emetteva, illuminata dalla luce lunare.

Di fronte a lui c’era Harry, sanguinante ed in difficoltà come il suo avversario.

Avevo paura di ciò che poteva succedere.

L’avversario del mio padrone era terrificante e misterioso come la morte.

Tutti e due sembravano esausti ma attenti l’uno alle mosse dell’altro.

Guardai Ron.

“Cosa facciamo adesso?”chiesi sentendo le lacrime uscire dagli occhi.

“Aspettiamo...”

 L’oscura figura alzò il braccio, agitando leggermente la bacchetta che teneva in pugno.

“Imperius!”urlò quest’ultima, mentre Harry riuscì a contrastare il colpo.

Tutti e due erano maghi potenti.

Troppo potenti per me.

Cosa potevo fare? Non potevo di certo fare magie...io non ero un mago né avevo la bacchetta.

“Devo aiutarlo!!”dissi stritolando le mani in una morsa.

“Rimani quì, invece di pensare di fare cose stupide: sei disarmato...”notò Ron agitando la bacchetta.“Expelliarimus!!”urlò lanciando un fascio di energia violenta.

Non abbastanza violenta da scalfire il nemico che rapidamente urlò contro Ron sibili micidiali.

Una scarica si avvicinò verso il mio amico, mentre l’istinto mi guidò verso di lui facendoci rotolare lontano dal bersaglio.

L’uomo incappucciato tornò ad attaccarci ma Ron non fece in tempo a reagire e istintivamente si buttò sopra di me.

Saremmo morti insieme quella notte.

 

********

“Protego!!”urlò Harry mirando verso di noi.

La magia scagliata deviò quella dell’oscura figura.

Fui sorpreso di poter riaprire gli occhi.

Ron ed io ci guardammo intorno.

C’eravamo solo lui, io ed Harry.

L’incappucciato era svanito nel nulla.

“Tutto bene?” chiese Harry zoppicando nella nostra direzione.

Ron annuì.

“Mai stato meglio...”scherzò appoggiando le mani al viso”...miseriaccia, non ho mai avuto così paura!”

“Sei tutto intero, Edward?”chiese poi sospirando.

“Credo di sì...ma devi andare a curarti: sei tutto sanguinante, Harry!”

“Penso proprio che tu abbia ragione...”concluse appoggiando la mano alla guancia ferita.

Mi alzai per facilitargli il cammino, sorreggendolo per un braccio e Ron fece lo stesso.

Così facendo ci dirigemmo verso l’infermeria dove fummo accolti con una lavata di capo di Madama Chips.

 

 

Piccola postilla: Devo ringraziare ASSOLUTAMENTE Acchi per tutti i nomi, incantesimi (etc, etc) che mi ha suggerito per dare senso a questa ff potteriana. Ti voglio tanto bene!!^^ Se non fosse stato per te sarei nei pasticci!!

Spero di aver scritto fino ad ora, in modo decente e con un certo filo logico gli avvenimenti... grazie ovviamente anche a tutti quelli che stanno leggendo: se non fosse per voi sarei veramente con il morale a terra (sopratutto in questo periodo). Mi auguro e spero di tutto cuore che la storia vi piaccia!!^^

Ah, dimenticavo: grazie anche a sara sakurazukamori...spero che tu possa leggere questa postilla così da sapere quanto ti voglio bene (non demoralizzarti, eh?^^)

W le civette!!

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Capitolo 7
*** Risvegli ***


 

 

[7] Risvegli

 

Mi odiavo terribilmente.

Non ero riuscito a compiere il mio dovere ed a mantenere la parola data alla McGranitt e mi facevo schifo da solo.

Avanti di questo passo avrei potuto dire addio al mio desiderio di rivedere la serenità sul volto del mio padrone.

“Ed...svegliati...”disse una voce alle mie spalle picchiettandomi sulla testa.

Aprii gli occhi e sorrisi: era Hermione.

Ero in infermeria e mi ero addormentato al capezzale del mio padrone, mentre dovevo vegliare su di lui.

Quando me ne resi conto mi demoralizzai ancora di più.

La ragazza mi pose una tazza fumante sorridendo.

Avevo voglia di piangerle addosso come un cucciolo spaventato.

“Grazie...” risposi fissando la superficie della bevanda che specchiava il volto di un ragazzo afflitto.

Harry dormiva ancora, mentre Ron sonnecchiava seduto accanto al letto.

“Non preoccuparti per Harry: ha la pelle dura...”

“Lo so...”ammisi mescolando il contanuto della tazza”...ma vederlo combattere e mettersi in pericolo, mi ha veramente scioccato...”

Hermione si sedette vicina a me.

“Stiamo parlando di Harry Potter: i pericoli sono all’ordine del giorno...”disse guardandomi”Ron mi ha raccontato quello che è successo ieri notte:sei stato molto coraggioso a salvarlo dall’incantesimo lanciato da quel Mangiamorte...”

“Avrei potuto fare di più...”

“Fare di più?”chiese lei guardandomi ingenua.

“Avrei potuto evitare tutto ciò stando al fianco di Harry impedendogli di uscire dalla stanza...”

Hermione mi guardò divertita.

“Sei un tipo veramente strano: è raro vedere un ragazzo preoccuparsi così tanto del prossimo nelle situazioni di pericolo, soprattutto nel tuo caso, visto che non ci conosci neanche da un giorno..”

“Forse Harry non è l’unico a mettersi nei guai abitualmente!”

Tutti e due iniziammo a ridere e per un momento mi sentii più sollevato.

“Mi piaci Ed...sei veramente speciale...”

“Anche tu mi piaci molto, Hermione...”risposi sorridendo.

La ragazza diventò seria ed arrossì leggermente.

“No, beh...mi piaci sul serio...molto”ammise lei.

La guardai negli occhi e continuai a sorridere.

Era bella tutta questa dimostranza diretta di affetto.

“Anche tu mi piaci molto...e seriamente!”confermai bevendo.

La ragazza mi studiò, quasi stupita dalla mia sincerità.

“Perchè mi sembra che non stiamo parlando della stessa cosa?”chiese portandosi una mano dietro la testa.

Non seppi rispondere.

“Tu cosa intendi per piacere, Ed?”

“...Io...penso sia quando due persone si trovano simpatiche e stanno bene assieme quando parlano e...”

Hermione ridacchiò.

“Ma si può sapere da che mondo vieni? Sei veramente umano?”scherzò lei.

Avevo paura di rispondere, visto che sapevo la verità.

In quel momento vidi Harry socchiudere gli occhi più volte, segno che si stava svegliando.

Appena li aprì sorrise: era un buon segno.

“Buon giorno, Harry Potter!”disse Hermione sistemando il cuscino dietro la schiena dell’amico.

“Madama Chips ha fatto anche questa volta un buon lavoro...la ferita sul viso si sta rimarginando...”affermò il ragazzo tastando la guancia.”Tutto bene Edward?”

“Ora sì!”dissi sorridendo felice.

Harry mi ricambiò il sorriso.

“E’ strano...”parlò rompendo un breve silenzio”...sei sicuro di non essere mai stato ad Hogwats prima d’ora? Hai qualcosa di familiare...”

Oddio. Forse stava iniziando a riconoscermi!

“Ehm...io, veramente...”

Harry spalancò gli occhi sorpreso”Ecco!! Ora lo so!! Tu sei...”

Avevo i sudori freddi: dovevo ritenere saltata la mia copertura! Addio identità segreta! Addio maschera di bugie!

“...tu sei sicuramente...un parente di Mdama Bumb!! Ecco chi mi ricordi!!”

Mada...chi?”chiesi portandomi una mano alla bocca.

“E’ l’insegnante di volo di Hogwarts...avete gli occhi molto simili!”disse Hermione. Lei ed Harry mi squadrarono attenti.

Avevo voglia di girare la faccia dalla parte opposta ma da umano probabilmente sarebbe stato impossibile!

“Vi assicuro che non ho legami con nessuno di queste parti!!”

Ma da dove vieni, Edward?”

“Io??? Beh...ecco...”

Sai Harry, vengo dall’Emporio del gufo di Diagon Alley...no, probabilmente non mi avrebbe creduto.

“Harry!!” Urlò contento Ron, salvandomi dalla situazione.

Tirai un sospiro di sollievo.

“Oh!”dissi io, trattenendo il padroncino per la manica del pigiama.”Non ti ho ancora ringraziato per quello che hai fatto per me stanotte...per avermi salvato...

Harry sorrise e mi spettinò i capelli

“Di niente...”

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Capitolo 8
*** Fraintendimenti ***


 

 

 

 

[8] Fraintendimenti

 

Durante la pausa pranzo pensai e ripensai a ciò che avrei dovuto fare in seguito per proteggere Harry.

Però pensai che stargli appiccicato giorno e notte forse era eccessivo.

Ron mi guardò in modo strano, un po’ malinconico.

Forse voleva la fetta di pane che stavo addentando.

Non la accettò, continuava a guardare me ed Hermione.

Forse provava nei suoi confronti ciò che provavo io per il mio padroncino.

Ma la ragazza sembrava non farci caso.

Strano, Hermione è sempre così attenta alle cose!

“Posso dirti una cosa?”chiesi alla ragazza prendendola per mano.

Lei mi guardò stupita.

“Si?”

Non...non quì!”dissi guardandomi intorno”c’è troppa confusione!”

“Ora si dice così, eh?”rispose Ron addentando una mela.

Ma se sto quì non potrò dirle le cose come stanno!”confermai.

“Torniamo subito Ron...”disse Hermione trascinandomi fuori dal salone.

Appena isolati dagli altri, ci trovammo davanti all’ingresso della Sala Grande.

Che cosa c’è, Edward?”chiese lei sorridendo, incrociando le braccia.

“Ecco, io... mi sono accorto che...”

“Si?”

“...vedi...tu piaci ad una persona...e tanto, anche!!”

Hermione arrossì.

Ed è una persona che conosco?”chiese.

Annuii.

“Una persona che mi sta vicino e cui piaccio...chi sarà mai?”continuò pensando”Ah, forse ho capito!”

“Sul serio? Fantastico, mi sento così sollevato!!”dissi appoggiandomi al muro.

“Pensi che debba dimostrare a questa persona a cui piaccio il mio affetto?”

Ron sarebbe stato molto contento del mio comportamento e del fatto che Hermione gli voleva molto bene.

Annuii nuovamente, mentre la ragazza sorrise graziosamente.

Poi si avvicinò e mi mise le braccia intorno al collo, e avvicinò il suo viso al mio, toccando le mie labbra con le sue.

“Pensi che potrò fare felice questa persona?”

“E’...possibile...”affermai sorpreso”...toglimi una curiosità...che cos’era questo?”

Hermione rise dolcemente.

“Era un bacio...”disse ripetendo l’azione.

“Bene...”conclusi”...grazie...”

“Prego...”rispose lei divertita”...forse sarebbe maglio tornare dagli altri!”

“Vero!! Ron sarà contento di sapere come stanno le cose!!”

Cosa c’entra Ron?”chiese lei stupita.

Sorrisi e mi avviai verso i miei amici.

“E’ tutto chiarito e messo a posto!!”dissi  pacchettando sulla spalla del mio amico. Hermione era rimasta a parlare con le sue compagne di stanza, che mi guardavano arrossite.

Eh, eh...evidentemente erano contente, come me, per Ron ed Hermione!

“Di che cosa avete parlato?” chiese il ragazzo curioso.

Ma di te ed Hermione!!”dissi sorridendo.

“Di me e...”ripetè lui incredulo.

“Gli ho detto che tu le vuoi più bene di tutti e...

E...?”

E lei ha detto che ti vuole tanto bene e che ti deve dimostrare tutto il suo affetto!!”

Ha...ha detto così?”

Annuii mentre Ron iniziò a sorridere.

“Beh...non so che dire...grazie!”

Ma ti pare...”

E cos’altro ti ha detto?”

Mi misi a riflettere...

“Ah, sì...e poi mi ha dato una cosa strana...

“Una...cosa strana?”

“Sì...”confermai”...mi ha dato...”mi guardai intorno e vidi al tavolo dei Corvonero due ragazzi fare la stessa cosa che prima Hermione aveva fatto a me”...quello...”conclusi.

“Quello?”

Annuii nuovamente.

Ron rimase ammutolito, mentre Harry alzò il sopracciglio destro, quasi divertito o scioccato dal dono che avevo ricevuto da Hermione.

Il ragazzo dai capelli rossi deglutì a fatica e cambiò espressione.

Non...non mi sento tanto bene...Penso che andrò in camera a riposare...”

Ron!!”risposi seguendolo preoccupato.

Harry mi afferrò per un braccio mentre vidi il ragazzo allontanandosi irato.

“Hai già fatto abbastanza...”

Ma io pensavo che sarebbe stato felice di sapere che Hermione tiene a lui più di qualunque altro!”

Ma da dove vieni? Da marte? Guarda che hai ferito i sentimenti di Ron!”

“Ho ferito...”dissi cercando di analizzare la situazione.

“Con quella tranquillità di sempre, hai avuto il coraggio di dirgli che Hermione ti ha baciato... E’ naturale che tu lo abbia offeso!”

Ma io...non sapevo che...”

“Penso che tu debba delle scuse a Ron per la tua mancanza di tatto; così poi avrai l’anima in pace quando starai insieme alla tua ragazza...

Mi bloccai perché non riuscii a seguire la situazione.

“La mia...ehm...ragazza?”

Hermione...”puntualizzò Harry.

“Le ragazze diventano possesso di qualcuno?”chiesi corrucciato.

“Penso proprio che tu non sia di questo mondo, Edward: o è così oppure sei troppo ingenuo...”disse il ragazzo scuotendo la testa”Baciare qualcuno è un gesto molto importante perché vuol dire che ami la persona a cui lo dai...

“Ami...?”

“Amare una persona: volerle molto, molto, molto bene...più di chiunque altro.

“Chiaro...”dissi arrossendo.

“Bene...”rispose lui sorseggiando una bevanda calda.

“...ma io non amo Hermione!!”affermai sorridendo e pensando all’unica persona a cui potevo mai provare tale sentimento.

Harry iniziò a tossire, cercando di soffocare con la cioccolata.

Cosa?? Ma allora tu non sei affatto ingenuo, sei meschino!!”

Ma...ma...ma non sono stato io a cominciare!! Io non lo volevo!! Hermione mi ha baciato!! E’ colpa sua!!”singhiozzai”Lei lo ha fatto!! Lei mi vuole molto, molto, molto bene!! Io amo un’altra persona!!”

“Allora non dirlo a me!! Dillo a Ron ed a Hermione!! E smettila di scuotermi!”

Ok...lo farò!! Dirò le cose come stanno veramente!!” 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Come dire la verità ***


[9]

[9] Come dire la verità

 

 

Dovevo assolutamente parlare in modo deciso e fermo: non potevo assolutamente farmi fraintendere da Hermione ancora una volta!

Però non volevo nemmeno farle sparire il suo dolce sorriso dal viso...ah, è troppo carina quando lo fa...la abbraccerei forte forte!!

Uaaaah!!! Che brutta situazione!!

Ok, Edwige...sii schietto, diretto e deciso.

No, Edward! Mi chiamo Edward!!

Ed!!”disse la ragazza sorridendo.

“Brava!! E’ proprio questo il mio nome!!”Hermione mi guardò con aria interrogativa.”Ehm...dobbiamo parlare...”

“Sì, parlare!!”rispose guardandomi arrossire...dalla vergogna di ciò che stavo per fare.

Ma penso che interpretò la mia reazione...diversamente.

Mi prese per mano e ci allontanammo verso un luogo più solitario.

“Allora...io...ecco...”incominciai cercando di rendere la situazione meno spiacevole.

Sai , Hermione?Sono una civetta talmente devota al padroncino Harry che non posso cedermi così come tu vuoi che io sia..

Più diretto e schietto.

Mi piacciono i ragazzi!Cioè, non tutti, uno in particolare che conosci bene...no, non é colpa tua!! E non è Ron!!

Meno Schietto...potrebbe offendersi. Magari spiegandole le mie vere intenzioni potrei...

Volevo aiutare Ron ma tu hai capito male...Non ti voglio bene, no cioè...ti vedo come una cara amica e...perché piangi? No, non sei brutta!! Non è vero che ti odio!! Sei carina per qualsiasi ragazzo!! E...  

Che guaio!!

“Edward?”

“Oh, scusa!!”dissi cadendo dalle nuvole.

“Di che cosa dobbiamo parlare?”

“Di...me e te! Sarò sincero!!”

“Lo so... tu sei troppo sincero con le persone...per questo mi piaci!!”rispose lei circondandomi le braccia ai miei fianchi.

Anche tu mi pia...no! Basta così!! Hermione...”

“Si?”

“Non sono io quello che ti ama...Io... amo un’altra persona! Mi dispiace...”dissi prendendole le mani”Hai frainteso le mie intenzioni. Per quanto riguarda il bacio, ecco...non sapevo che per voi uma...inglesi, fosse così importante!!”

Hermione rimase di sasso.

Riuscii subito a capire che presto si sarebbe messa a piangere.

Perchè faccio così male alle persone senza che lo voglia?? Quello doveva essere l’hobby preferito ci Malfoy,  non il mio!

Non...non piangere... non volevo creare tutti questi problemi...”

La ragazza mi interruppe con un cenno delle mani che poi si portò successivamente al volto.

“Sono una stupida...”sussurrò mortificata.

“No! Non devi dire così!! Non sei affatto stupida, anzi, sei una ragazza magnifica e piena di belle qualità e...

“Smettila!!” interruppe lei allontanandosi”E’ meglio che vada via...

“Tutto bene?”

“Sì, certo...” disse lei svoltando dietro l’angolo del corridoio.

Mentiva. Lo capivo dalle lacrime che evadevano dal suo viso che poco prima era felice.

Avevo infranto la sua serenità.

Hermione non era l’unica che mentiva, e lo sapevo bene.

Mi sentivo veramente indegno di rimanere ad Hogwarts accanto al mio padrone.

Gli occhi incominciarono a bruciare e mi si annebbiò la vista per colpa delle lacrime che sfuocavano le immagini.

Mi odiavo.

 

********

 

Quella sera andai a dormire molto presto, o perlomeno, così dissi a tutti.

A dire il vero, mentre tutti quelli della mia camerata erano nella Sala Comune, io ero in camera a fare l’unica cosa in cui ero bravo: piangere.

Non sapevo cos’altro fare.

Nel giro di poco tempo Harry era stato ferito; Ron era infuriato con me ed avevo fatto piangere Hermione.

Solo la luna poteva capire quanto fossi mortificato per ciò che stavo causando.

Probabilmente l’indomani sarei andato sicuramente dalla McGranitt a chiedere di ritrasformarmi in civetta.

Sarei stato sicuramente meglio e tutti si sarebbero liberati di Edward Owl.

Continuai a singhiozzare con la testa retta dalle ginocchia, seduto sul davanzale interno della finestra. 

Qual’era la mia vera utilità?

“Sei un bugiardo...” disse la voce di Harry alle mie spalle.

“Sì, é proprio vero!! Sono un bugiardo in piena regola!! Non faccio altro che ferire le persone!!”

“Quanto sei negativo! Io mi riferivo al fatto che hai detto che andavi a dormire, invece sei qui a...piagnucolare”continuò lui sedendosi accanto a me.

Mi asciugai  le lacrime con il polsino della camicia e mi allentai il nodo della cravatta per respirare meglio.

Sono solo realista...tutti mi odiano...”

“Io non ti odio...”disse Harry sorridendomi.

Volevo abbracciarlo e piangere sulle sue spalle ma...per qualche motivo mi bloccai.

“Ho...ho detto la verità ad Hermione...”

“Almeno sei stato sincero. Secondo me sei stato bravo: hai fatto la cosa giusta.”

Ma l’ho fatta piangere!!”

“Non è tipo da portare rancore con persone del tuo genere...

“Del mio gerere? Sei sicuro?”

“Sì...Non si può portare rancore con un tipo ingenuo ed altruista come te!”scherzò lui.

Sorrisi. Non potei farne a meno.

Sentivo il mio cuore più leggero e più felice al pensiero che ero accanto ad Harry.

Gli volevo bene, più di tutti.

Lo amavo.

Forse era per questo che ogni volta che lui mi guardava con quegli occhi intensi, sentivo le palpitazioni e tanta, tanta felicità.

Amore, che parola strana.

Prima o poi avrei dovuto dirgli le cose come stanno.

Dirgli tutta la verità.

Harry...sono io, Edwige.

Harry, ti amo.

“Harry...”sussurrai guardandolo occhi negli occhi. Lui ricambiava il mio sguardo serio.

Non mi rispose ed io non pronunciai altre parole.

Avrei solo rotto il silenzio con un bacio, per dirgli che gli volevo bene.

Per dirgli che lo amavo.

Quando le nostre ombre si avvicinarono una terza si aggiunse improvvisa.

Ron entrò senza proferire parola e s’infilò nel letto, riportando tra me ed Harry la distanza che avevamo prima che smisi di piangere.

Il ragazzo dai capelli rossi rimase sveglio a guardare il soffitto, in compagnia dei suoi pensieri.

Mi sentii il dovere di parlargli.

“Mi dispiace Ron...”

“Di cosa? Hai solo spezzato il mio cuore...”

“Lo so...non volevo. Ma ho detto ad Hermione le cose come stanno: io non l’amo e non è la mia ragazza...”

Cosa vuol dire?”

“Vuol dire che ora puoi dichiararti a lei!! Penso proprio che non aspetti altro!”

“Hai proprio una faccia tosta! Pensi che sia così facile dire cose del genere?”scossi la testa.”Sembri proprio un bambino piccolo...”borbottò.

“Penso però che Hermione abbia bisogno di una voce amica come la tua. Sta passando un brutto momento per colpa mia...

“Lo so, purtroppo...”

Cercai di sembrare più maturo. Per questo motivo decisi di trattenere le lacrime.

“Questa potrebbe essere l’ultima notte che passo con voi, ragazzi...”dissi affacciandomi alla finestra”...quindi voglio mettere subito le cose in chiaro con tutti voi.”conclusi guardando la luna.

“Hai deciso di andartene?”chiese Harry con una punta di tristezza.

Annuii.

“Probabilmente sarebbe meglio per tutti.”conclusi guardando la notte stellata.

Era così bello ammirare le stelle che brillavano.

Spalancai gli occhi, ed il mio cuore iniziò a battere dalla paura.

Riuscii solo a dire una parola.

“...Mangiamorte...”sussurrai allontanandomi dalla finestra.

Il mio sguardo cadde subito su Harry che prontamente aveva impugnato la bacchetta per affrontare il nemico, mentre Ron saltò giù dal letto.

Mi parai davanti ai due ragazzi per sbarrare loro il cammino.

“Rimanete qui!”dissi spalancando le braccia.

“Spostati Ed...sono quì per me. Sono l’unico che vogliono e che può batterli.”rispose Harry deciso.

Scossi la testa, mentre Ron rimase ammutolito dalla scena.

“Ti prego, spostati.” ripetè Harry puntandomi la bacchetta in faccia.”Non costringermi ad usarla!”

“No!!”dissi in lacrime”Ti faresti ammazzare!! Io non ti voglio perdere, Harry!!” urlai deciso.

Quest’ultimo scosse la testa.

“Mi dispiace Edward...Pietrificus tota...

“Hermione!!” Urlò Calì Patil entrando nella stanza scioccata “Hermione è scomparsa!!”

Che cosa?”chiese Ron preoccupato”Quando successo?”

“Un’ombra!! Un’ombra oscura la avvolta e se l’è portata con sè!!”pianse la ragazza.

Harry mi superò e scappò via con Ron, lasciandomi solo in compagnia della Grifondoro.

Ora sarebbe stato veramente difficile non sacrificare la vita per Harry.

Forse era per me giunta l’ora di fare l’ultimo gesto sensato di quella notte.  

 

 

 

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Capitolo 10
*** Seguire l'istinto ***


 

 

[10] Seguire l’istinto

 

Sentii la rabbia mista al disagio scorrermi nelle vene.

Non riuscii più a ragionare chiaramente, quando i singhiozzi della Grifondoro eccheggiavano nella stanza.

Cosa succederà ora? Ho paura...”sussurrò lei tra le lacrime.

Mi sentii impotente, mentre sentii rimbombare i numerosi passi di gente che impaurita scappava da tutte le direzioni per allontanarsi il più possibile dai piani superiori.

Ed io ero lì, immobile.

Non muovevo un muscolo.

“Al diavolo!!”urlai correndo fuori dalla stanza.”Pensa ad avvertire gli insegnanti mentre io vado ad aiutare gli altri!!”

Calì Patil annuì asciugandosi le lacrime.

Cercai di non farmi travolgere dalla massa di ragazzi che scappavano nella direzione opposta alla mia, restando più prossimo alla parete.

Salii con molta difficoltà le scale, sperando di fare in fretta, quando un urlo mi fece rabbrividire dalla paura.

Hermione!”

Pregai di arrivare in tempo per aiutare gli altri a salvarla.

Se non lo avessi fatto mi sarei sicuramente maledetto.

Arrivai alla fine della salita faticando a respirare: non so se era per la fatica, per la tensione oppure per il gelo che mi stava ghiacciando i polmoni.

Mi sembrò una stupidaggine pensare a me in quel momento.

Dovevo aiutare gli altri.

La luna iniziò a scomparire pian piano per la neve che pesante cadeva bruciando sul volto come aghi avvelenati.

Ma la sua luminosità era tale che illuminava il tetto della torre.

Ed eccola lì: l’ombra oscura.

I battiti del mio cuore rallentarono alla vista della povera Hermione che strillava impaurita cercando di divincolarsi dalla stretta del Mangiamorte.

Davanti a me Harry e Ron puntavano le bacchette contro l’ombra, pronti a reagire.

“Lasciala andare, Nott!”urlò Harry immobile”E’ me che volete!”

L’uomo incappucciato iniziò a ridere ed afferrò la ragazza per i capelli, sporgendola verso l’esterno.

Hermione iniziò a soffocare le lacrime cercando i non dare soddisfazione all’uomo.

Quest’ultimo, divertito, sporse ancora di più la ragazza verso il vuoto che si abbandonò alla disperazione.

“Dobbiamo fare qualcosa!! Non può farle del male!!”

Hermione!!”urlai facendo voltare il suo sguardo nella mia direzione.

“Non sono così sciocco da usare la tua amichetta come scudo...”esordì l’uomo ghignando.”Sono venuto per darti una piccola lezione: la perdita.

Harry lo guardò senza capire il vero significato della frase appena fuoriuscita dalle parole del nemico.

“Pensi che la tua amichetta sia la mia ultima mossa disperata?”chiese aprendo il mantello”Ho un altro asso nella manica, Potter...”concluse levitando sul bordo della torre.

Il suo mantello si richiuse svelando la figura addormentata di...

Ginny!!!”urlò Ron avanzando un passo.

“Vediamo come ve la cavate: se mi colpite, cadrò dalla torre con tutte e due le ragazze; se non lo fate, cadranno tutte e due lo stesso...”disse ammirando soddisfatto le lacrime di Hermione scivolare via.

L’uomo sorrise ed afferrò la ragazza per la gola e facendo una certa pressione, le fece perdere i sensi.

Ora eravamo in una brutta situazione.

Cosa potevamo fare?

Anche se Harry avesse usato la magia, non sarebbe riuscito a salvarle entrambe.

E Ron non era in grado di pensare con lucidità a come reagire.

Come biasimarlo!

E poi c’ero io: disarmato.

Non sapevo neanche volare!

O forse sì.

Harry e Ron avevano delle scope, giusto? Potevano usarle per...fare qualcosa! Qualsiasi cosa!!

Mi avvicinai molto lentamente al rosso, strattonandolo poi verso di me.

“Lasciami andare!!”disse lui disperato.

“Possiamo salvarle entrambe, Ron!!”risposi deciso.Il ragazzo mi guardò spaesato.”Se distrarrò il Mangiamorte con Harry, tu avrai tutto il tempo di recuperare la tua scopa ed attaccarlo a sorpresa da dietro!!”sussurrai.

“Sei pazzo! E’ un Mangiamorte! Non è uno stolto!!”

“Non sei tu il suo obiettivo...né Hermione e tua sorella. Lui vuole solo Harry!”

“...”

“Ce la possiamo fare!!”

Ron non disse nulla.

Si precipitò sulla rampa di scale, scendendo il più velocemente possibile.

Mi avvicinai ad Harry e lo affiancai cercando di pensare ad un modo per guadagnare tempo.

“Hai degli amici veramente codardi...”disse l’uomo ridendo”...che ti abbandonano anche nel momento del bisogno!”

“Il codardo sei tu!”urlai furioso”Solo un codardo usa due innocenti come scudo!!”

“Io la definirei...astuzia!”continuò lui afferrando entrambe le ragazze per le vesti”Ti do ancora pochi secondi per pensare: cos’hai deciso?”

“Lasciale andare e combatti con onore!!”urlò Harry avvicinandosi.

No.

Aveva commesso un grave errore.

E Ron non avrebbe fatto in tempo.

Il Mangiamorte sorrise.

“Allora hai deciso...Come vuoi tu!!”concluse mollando la presa.

I corpi di Hermione e Ginny iniziarono a precipitare nel vuoto.

 

********

 

L’istinto.

Una civetta non lo dimentica mai, neanche quando diventa un essere umano.

Edward!!!”

Le parole di Harry entrarono nella mia mente e si confusero con i fischi che si infrangevano nella mia testa.

I fischi del vuoto.

Non sapevo più volare.

Non avevo più le ali.

Non avevo più le piume.

Ma riuscii a volare lo stesso.

L’istinto mi guidò nella scelta che probabilmente era la più giusta.

Mi buttai dalla torre lasciando Harry da solo con il Mangiamorte, mentre i fiocchi di neve ed il freddo si compattavano pesantemente contro il mio corpo che piombava sempre più giù.

E poi le vidi.

Vidi i due corpi di Ginny ed Hermione che si avvicinavano sempre più a me.

Dovevo essere molto rapido e veloce.

“Ed!!”urlò Ron Affiancandomi con la scopa”Avvicinati ad Hermione!!Io penserò a prendervi!”

Annuii mentre vidi il ragazzo afferrare sua sorella.

Abbracciai forte Hermione, portandomi sotto di lei per non farle correre rischi.

Ron si avvicinò ed allungò la mano.

Sorrisi.

Gli feci prendere quella di Hermione.

“Non riusciresti a reggere anche me...”dissi mentre Ron cercò di controllare la scopa.

Capii che presto avrei incontrato il suolo.

“Vattene!!”urlai spingendo via l’amico che piangendo si allontanò da me.

Vidi Hermione e Ginny che riprendevano i sensi e il fondo nero che si avvicinò a me.

Poi tutto nero.

Ero morto.

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Capitolo 11
*** Il gelo nell'anima ***


 

 

[11] Il gelo nell’anima

 

Avevo fallito i miei propositi.

Non ero stato capace di mantenere la promessa, ancora una volta.

Sentii il freddo pungente entrare in me e capii che purtroppo non ero ancora morto.

Almeno non ancora.

Ero precipitato dalla torre dei Grifondoro e non ero ancora morto.

L’acqua del lago aveva attutito il colpo e rallentato la mia morte, rendendola un’agonia lunga e dolorosa.

Non sapevo nuotare e per questo, mentre affondai nell’oscurità alzai lo sguardo verso l’alto, vedendo che il mio corpo aveva spaccato il lo strato di ghiaccio che il gelo aveva creato.

Per questo la mia schiena mi faceva un male da impazzire.

Sentii l’acqua entrare lentamente dal naso, per poi espandersi nel resto del mio corpo, rendendolo ancora più pesante, ancora più freddo.

Addio amici...

Addio a tutti quanti. Anche nella morte vi terrò nel cuore come un oggetto prezioso conservato in un portagioie.

Addio Hermione. Mi dispiace tanto averti causato tutto questo dolore per colpa della mia insensibilità. Spero che un giorno tu possa trovare quello che cercavi in Edward con qualcuno migliore di me.

Addio Ron, caro amico. Non volevo crearti tutto questo scompiglio. Ti auguro di trovare la giusta occasione per esprimere ciò che provi con Hermione.

Addio Harry, tu che sei il padrone della mia vita e del mio cuore.

Addio amore mio.

********

 

 Non riuscii più a vedere nient’altro.

Solo nero, continuai a vedere solo questo colore.

La schiena continuava a farmi un male da impazzire.

Non pensai che anche nella morte dovevo condividere il dolore.

Senza che lo volessi le mie guance si gonfiarono ed un calore improvviso si espanse nei polmoni.

Ero spaventato.

Cosa mi stava succedendo?

La cosa si ripetè: le guance si rigonfiarono e l’aria si espanse.

Poi una fitta al torace e dei colpi secchi sullo sterno.

Ed infine un fascio di luce.

Coff!! Coff!! Anf, Anf...”

Stavo cercando di respirare.

Riuscivo a respirare.

Ero vivo.

Mi portai le mani alla gola, successivamente me le portai elle spalle per scaldarmi.

Infine sentii un abbraccio.

E tante lacrime.

Cosa...”le immagini diventarono più chiare. Harry mi stava abbracciando e stava piangendo per me.”Harry...”

“Pensavo di averti perso!!”

Non...non piangere...”dissi accarezzandogli la schiena.”Piuttosto...ho bisogno di farmi curare...”

Il ragazzo annuì e mi caricò sulla schiena, richiamando a sé la scopa.

Pochi minuti dopo atterrammo nuovamente sulla torre dei Grifondoro, dove ci aspettava un gruppo di compagni impazienti di sapere delle mie condizioni.

“Sei riuscito a trovarlo,  Harry!!”disse Ron stringendo a sé Hermione.

Edward!”urlò la ragazza correndo in lacrime verso di me.”Non ti ringrazierò mai abbastanza per ciò che hai fatto!!”

“Non è niente!”consolai io accarezzandole i capelli”Non piangere...e poi non è tutto mio il merito, vero Ron?”

“Già...mi hai fatto prendere un bel colpo!”

“Lo so...ma era l’unico modo per salvare Hermione e Ginny...”dissi sorridendo.

Poi chiusi gli occhi e caddi al pavimento esausto.

Il gelo era entrato nuovamente nel mio corpo, iniziando a causare un assideramento.

O perlomeno, questo è ciò che mi disse Madama Chips il giorno dopo, quando mi svegliai nel lettino dell’infermeria.

 

 

 

Piccola postilla: Sì, lo ammetto. Molti, anzi tutti, avranno sicuramente notato che Edward si è salvato miracolosamente da morte certa cadendo nelle acque del Lago nero. Questo va logicamente contro la reale collocazione del lago rispetto al castello.

Volevo cavarmela con tutti voi con una scusa del genere Sapete com’è:con le ultime precipitazioni abbondanti le acque del lago hanno straripato finendo sotto il castello...meglio di no.

Ebbene...spero che mi perdoniate per questa esorbitante storpiatura della realtà, ma sapete...dovevo pur trovare un modo per salvare le chiappette a Ed, giusto?^^

Rinnovo ancora i ringraziamenti ad Acchi per i suggerimenti dati sul mondo Potteriano( cosa farei senza di te? Sniff) e ringrazio anche tutti quelli che hanno avuto la gentilezza di leggere la storia fino a quì, sperando di ritrovarli anche nei prossimi capitoli.

Un beso muy grande.^^

 

 

 

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Capitolo 12
*** Confessioni ***


 

 

[12] Confessioni

 

“Ce cosa avevi in testa??”borbottò Madama Chips dando dei colpi secchi alla mia schiena.

Mi faceva un male da impazzire.

“Sei un incosciente!! Sei appena arrivato e sei già passato due volte a farti curare!! Non sono mica la tua infermiera privata, signorino!!”

Veramente era la prima volta che mi facevo curare da lei. Quella precedente era stato Harry quello che aveva bisogno di cure.

Ma non osai sottolineare questo piccolo particolare, visto che aveva la mia fragile schiena sotto tiro.

“Doloreee!”urlai affondando il viso nel cuscino.

“...e sei fortunato ad essere ancora vivo: cosa volevi fare...volare?”continuò la signora tastando vari punti della schiena.

Avevo le lacrime agli occhi dal male che provavo.

“E’ inutile piangere come una bambina...sii uomo: chi rompe paga ed i cocci sono suoi...non so se mi spiego.”

“Sniff...”

“Hai qualche vertebra che è completamente andata...ti darò qualcosa per fartele ricrescere tutte!”

“Che cosa?”squittii io cercando di pensare che forse c’era un motivo per il quale ero ancora vivo.

Ma quella non fu l’unica cosa che mi tornò in mente.

Che fine aveva fatto il Mangiamorte?

Mentre vidi Madama Chips allontanarsi, cercai di muovermi il meno possibile, oppure non sarei riuscito a non strillare come un topolino in trappola.

Non era un bel paragone, ma l’effetto delle mie grida sarebbe stato lo stesso!

“Eccolo quì il nostro incosciente amico!” sorrise Ron da lontano, Sperando di incontrare il mio sguardo.

Non capì che non mi potevo muovere.

Il trio di amici si avvicinò rendendosi visibile ai miei occhi.

“Beh...dopotutto non sei messo così male...”continuò il ragazzo ammirando le bende che coprivano tutta la parte superiore del mio busto.

“Non ti preoccupare, Madama Chips sa come far guarire qualsiasi tipo di ferita!”disse Hermione sperando di consolarmi.

“La prossima volta che farò o starò per fare qualcosa di avventato, vi prego, ricordatemi questo momento!!”borbottai cercando di far sembrare la mia soglia del dolore più alta davanti ad Harry.

Non volevo farlo preoccupare troppo, credo.

O forse volevo semplicemente fare colpo dimostrando quanto potevo essere indistruttibile.

Povere e vane speranze.

“Se non ti dispiace, ti facciamo un po’ di compagnia per oggi! Sai, per gli amici questo ed altro!!”disse Ron picchiettandosi le mani sul petto per darsi più valore.

“Per te qualunque cosa va bene, pur di saltare la lezione d’Incantesimi e di Pozioni, Ronald”

Quando Hermione chiamava il suo compare per il nome completo, di sicuro non era per lodarlo.

“Eh, eh...lo ammetto...sono un po’ un lavativo...”

I due ragazzi si sciolsero in una risatina felice, mentre la serietà di Harry mi lasciava un po’ di amaro in bocca.

Quest’ultimo si volse verso gli altri.

“Scusatemi ragazzi, ma vorrei parlare con Edward in privato...”disse mentre Hermione e Ron si scambiarono delle occhiate preoccupate che facevano volentieri compagnia con la mia.

I due si allontanarono e Harry chiuse le tendine che circondavano il lettino, dandoci più riparo da occhi indiscreti.

Non so perché ma avevo paura delle parole che potevano uscirgli dalla bocca.

Seppur contento di stare solo con lui, ero sempre più timoroso di ciò che stava per dire.

“Sei stato veramente uno stupido a buttarti giù dalla torre!! Che cosa ti frullava in testa?? Non ti hanno insegnato che è pericoloso fare queste cose??”

“Io, veramente...”

“Cosa avresti fatto se non avessimo usato la magia per salvarti?”

“La...magia?”

“Devi ringraziare chi ti ha permesso di sopravvivere da quella caduta...Hermione appena recuperati i sensi ha avuto la forza di attutire la tua caduta facendo assottigliare lo strato di ghiaccio...e Ron che ti ha individuato tra le acque che ti stavano inghiottendo!!”disse irato.

Lo guardai sorridendo dolcemente. Forse per questo cambiò espressione.

“E devo ringraziare il mio vero salvatore che mi ha risvegliato dall’incubo che stavo passando...”

“L’incubo che...”

“Non riuscivo più a vedere il tuo viso...”dissi stirando un falso sorriso”...e questo mi spaventava più della morte stessa...”

“Cosa stai dicendo, Edward?”chiese sconcertato il ragazzo.

“Tu mi vuoi bene, Harry?”

“Perché me lo chiedi? Hai paura che ti possa odiare?”

Scossi la testa.

“Ho paura di esserti indifferente.”ammisi.

Harry mi scrutò come se stesse cercando di capire ciò che mi stava passando per la testa, e per un’attimo, ci sperai davvero.

“Sì, ti voglio bene...”disse incontrando il mio sguardo felice.

“Allora...il tuo bacio era sincero...”

Harry mi guardò sorpreso.

“Il mio...cosa?”

“Tu mi hai ridato la vita con un bacio...”

Harry sorrise.

“No, Edward...quello non era un vero bacio.”disse scuotendo la testa”Quella era una respirazione artificiale.”

“Una...”

“Quando una persona è stata per molto tempo sott’acqua fa fatica a respirare perchè, piano piano, l’acqua rischia di farlo annegare,  entrandogli nei polmoni...”

“E’ per questo che tu...”

“Non ti ho dato un bacio: ti ho solo aiutato a respirare.”concluse bruscamente.”Non so perché ti è venuta in mente quest’assurda idea del bacio...tra ragazzi, poi! Come se possa nascere l’amore tra due sconosciuti!”

“Sconosciuti?”

“Ed...Non puoi arrivare a tali conclusioni in soli pochi giorni: vedrai, devi solo guardarti di più in giro...ci sono tante belle ragazze che da quado sei entrato ti hanno già messo gli occhi addosso!! Dovresti esserne contento!!”

“Già...infatti...”conclusi chiudendo gli occhi cercando di cancellare dalla mia mente le ultime frasi uscite dalla sua bocca.”Troverò la ragazza giusta tra queste mura...”

“E vedi di trovarne una che sia capace di tirarti fuori dai guai: ne avresti bisogno!”disse lui sorridendo.

“Harry...”

“Sì?”

“Che fine ha fatto poi quel Mangiamorte?”

Il ragazzo mi scrutò preoccupato, cercando di pensare,credo, alla risposta più indolore da darmi.

“Si è smaterializzato poco dopo che tu ti buttasti...ma quando ci incontreremo di nuovo lo sconfiggerò. Sono nettamente superiore a lui, solo che non ho avuto occasione di dargli il colpo di grazia!”

Capii che Harry cercò di nascondere la paura dietro la sua spavalderia.

“Lo ucciderai?”chiesi preoccupato”Vorresti veramente uccidere quell’uomo?”

“Sì, lo farò”

“...spero solo che tu riesca ad uscirne Harry...”

“Cosa vuoi dire?”

“Voglio dire che non è nella natura umana uccidere...cacciare sì, ma... non bisogna mai uccidere. Se lo farai ti porterai per sempre questo peso sulla coscienza!!”

“Perché non vai a dire queste tue ‘perle di saggezza’ a Voldemort ed ai Mangiamorte?”disse Harry con una punta d’ira nelle sue parole che mi fecero rimanere di sasso.

Chiusi gli occhi e girai la testa dalla parte opposta, sperando che il ragazzo si allontanasse al più presto per non vedermi piangere.

Odiavo farlo.

“Scusami Edward...”concluse Harry andando via.

Non risposi.

Ero troppo impegnato a soffocare le lacrime nel cuscino e quando arrivò Madama Chips giurai a me stesso che non avrei più versato lacrime.

Mai più.

Né per il dolore che avrei mai provato, né per Harry.

Avrei abbandonato l’idea di renderlo felice e di proteggerlo da lontano, rimanendo per sempre umano. Non gli avrei mai più confidato nulla del mio amore.

Per la prima volta decisi di pensare solo a me stesso.

Mi dispiace dirlo ma sei stato tu a costringermi a prendere questa decisione, Harry Potter.

 

 

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Capitolo 13
*** Il rosso di Ron ed Hermione ed il giallo della tutti i gusti + 1 = Grifondoro? ***


[9]

 

[13] Il rosso di Ron ed Hermione ed il giallo delle tutti i gusti+1 = Grifondoro?

 

Ed!!”urlò Ron agitando il braccio nella mia direzione.

Lo raggiunsi correndo, quando Hermione si parò davanti a me.

“Non bisogna mai correre quando si è convalescenti!! Non farlo più!!”disse la ragazza con aria di rimprovero.

Non riuscii a trattenere un sorriso.

Hai ragione, Granger...sono proprio uno sciocco!! Eh, eh...”

Hermione scosse la testa e mi accompagnò verso i posti che Ron ci aveva riservato sulla panchina del cortile interno del castello.

Lo stesso posto dove qualche sera prima avevo visto per la prima volta un Mangiamorte.

“...Edward...mi stai ascoltando o no?”chiese Hermione schioccandomi le dita davanti al viso per richiamare l’attenzione.

“Lascialo perdere, Herm...non vedi che sta ammirando una delle tante meraviglie di Hogwarts?”disse Ron divertito.

“Le...cosa?”rispondemmo in coro Hermione ed io.

“Le ragazze più carine e belle della scuola che chiacchierano di maghi famosi e romanzetti rosa...non dirmi che non le stavi guardando ance tu, Ed!”

“Beh, veramente...”

“Non ci credo...ma sei umano?”

E tu non puoi essere meno maschilista?”chiese Hermione fulminando con lo sguardo l’amico”...non tutte le ragazze di Hogwarts parlano di maghi famosi e storielle insulse!!”

“Beh...tu no di certo, Herm!!”scherzò il rosso. La ragazza si imbronciò ed incrociò le braccia.”...E’ per questo che tu sei mia amica...perché non sei come le altre!!”

“Già...amica...”sospirò lei guardando il cielo.”Tutti mi hanno etichettato come ‘l’amica di Weasley e Potter’...nient’altro!! Io sono Hermione Granger!! Io sono la più brillante studentessa che Grifondoro abbia mai avuto nell’ultimo decennio!!”

“Beh, di sicuro è la studentessa meno modesta della casata, degli ultimi dieci anni...”suggerì l’amico.

Mi stupii dall’ argomento della conversazione e dal tono che l’uno rivolgeva verso l’altra.

Ma come, io ero convinto che voi due foste a quest’ora già insieme come due fidanzatini...”commentai facendoli arrossire.

“COME PUOI PENSARE UNA COSA SIMILE?!?!”urlarono in coro i due, paonazzi.

“Ehm...perché, non lo siete?”

“NO!!!”conclusero bruscamente.

Se è così, perché allora siete così imbarazzati? Eh, eh...”

“Non siamo affatto imbarazzati,  capito???”gridarono all’unisono.

 Continuai a sorridere come se li avessi beccati con le mani nel sacco, mentre allungai la mano nel pacchetto delle caramelle di Ron.

“Provatelo a dirlo la prossima volta con più convinzione...Non ci credo affatto...voi due siete fidanz...”
”Zitto!!”disse Hermione tappandomi la bocca con le mani”Non osare dire una cosa del genere!! Io e quell’individuo inutile non potremmo mai stare assieme, chiaro?”

“Ehi! Grazie mille per l’aggettivo ‘inutile’!!!

Sorrisi soddisfatto: alla mia amica piaceva Ron.

Ihihihihih...”continuai assaggiando una caramella.

Improvvisamente cambiai colore in viso ed iniziai a tossire come un pazzo.

Avevo la bocca che sapeva di...

Bleah...cough, cough!!”

“Caramella tutti i gusti+1...era al sapore di cerume...

Cough, cough!! Ricordami di non mangiarne più!!”

E ti ricorderemo anche di non dire più stupidaggini...ma sarà alquanto difficile!”sghignazzò la ragazza portandosi i capelli dietro le spalle. Il suo sguardo si posò sull’orologio sottile che spuntava dalla divisa invernale.”Dobbiamo sbrigarci, ragazzi!! E’ quasi ora!”

“Per cosa?”

Quidditch!!”sorrisero i due.

Serpeverde contro Tassorosso!! E’ lo scontro decisivo che deciderà chi sarà il nostro avversario della prossima partita!!”disse Ron con il fuoco della passione negli occhi. Improvvisamente si bloccò.

Avevo lo strano presentimento che presto mi avrebbe chiesto se conoscevo...quella cosa su cui stavano parlando.

Quidditch! Quidditch...sì, ehm...certo!!”ripetei annuendo convinto...

Sì, convinto che non avevo alba di che cosa fosse!

Ma Ron continuava a fissarmi incuriosito.

“Ho già visto quella cravatta...”borbottò portandosi l’indice al mento.

Trasformazione + nudità + vestiti di prima necessità = cravatta + macchia di cioccorana = Ron decisamente furioso e con intenti omicidi.

“W i Grifodoro!!!”urlai come un pazzo alzandomi in piedi e coprendomi l’indumento.

Tutti gli appartenenti alla casata si girarono e risposero al mio grido, Ron ed Hermione compresi.

“Non immaginavo esistesse tale passione in te, Edward!! Uaaah!!”disse Ron eccitato” Vedrai come ti staranno bene nella prossima partita i colori della nostra casata sul tuo candido visino!!”

“Ehm...wow...“sussurrai poco convinto, mentre i due mi presero a braccetto, cantando l’inno di Quidditch...o qualunque cosa fosse.

O mio Dio...

 

 

 

Piccola postilla: Grazieeeeeeeeeeeeee!!! ^o^

Un grandissimo grazie a tutti quelli che stanno seguendo questa vicenda nata dalla mia mente un po’ toccata, in particolare a:

Arkadio che mi ha gentilmente commentato. Uaaaaaah!!! Grazie mille!! Anche le tue ff sono bellissime!! Spero tanto di leggere quella tanto attesa su Remus!! (sbaaaaav...OçO) E spero anche di vedere altri tuoi giudizi su questa mia umile opera!! Non sai quanto mi hai resa felice quando ho saputo che qualcun altro mi aveva commentato!! Ancora grazieeeeeee!

Un immenso GRAZIEEEEEE(!!!) ad Acchi, la mia sostenitrice: senza di lei non esisterebbe questa ff (non sto scherzando!). Scusami se ti rompo sempre le scatole per telefonarti su stupidate qualsiasi su Harry Potter!! Sorry...

Un’altra cosa...

Ho scoperto da poco che su efp esiste un’altra storia con questo stesso titolo che è una(...sigh...non ce la faccio a scriverlo...) D&G (...e purtroppo non sto parlando della marca di alta moda...)

Ma com’é possibile????? Per sole misere 24ore di differenza, forse mi toccherà cambiare titolo...sob!! Infatti ho postato questa storia 24ore dopo la ff di queste due ragazze...(ed io che mi ero scervellata tanto per trovarne uno che calzasse a pennello!!).

Vabbé, ci penserò in futuro! ^^

 

Mi tirerò su facendo un po’ di sana pubblicità (sarai contenta Acchi!!^^)

 

Ehi, tu!!

 Sì, dico proprio a te, povero attaccabrighe,

combinaguai e birbone.

Sei stanco di rivendere a basso prezzo

i tuoi numeri di PlayWizard?

Sei stufo di fare i salti mortali la notte per raggiungere di nascosto

la tua controparte nel dormitorio opposto al tuo della scuola per ehm...discutere di trasfigurazione (sì, come no!!)?

Sei stanco di trasformarti una volta al mese in qualche

essere peloso, dopo che esserti rasato con cura la barba di primo mattino?

Se vuoi uscire da questa noiosa vita vai su

http://maraudersinwonderland.splinder.com

ed entra nel magico mondo dei malandrini più famosi

di Hogwarts!!! (Acchi docet!!^^)

 

Ed ancora...(scusate ma questo DEVO farlo!!^^)

 

Ami il mondo intrigante dei vampiri?

Ti senti impazzire quando vedi quel bel gnoccolone di biondino

sorriderti con quelle fantastiche protuberanze agguzze?

Ti piacciono le vamp con spirito di iniziativa (lavorativa!)

pronte a servirti nel locale più glamour di St.Louis?

Ebbene...se hai risposto NO puoi benissimo ignorare ciò che sto per dirti.

In caso contrario, prendi tutta l’energia che hai e

scatenati al Guilty Pleasures, il locale gestito dalla sottoscritta, servita e riverita da due baldi aiutanti vestiti da cameriere su

http://guiltyp.splinder.com

dove ti divertirai con la simpatica (e mi suggeriscono di dire

bella, nubile e giovane) Lady Victoria!!^^

 

Vi aspetto numerosi!!

P.s: sul mio profilo di efp troverete nel link un sito

veramente ABSURDO!!!

Gestito dalla sottoscritta e la somma Cordon Bleu, ehm...volevo dire

Acchi!!^^

 

Un besooooooo!!!

 

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Capitolo 14
*** M come...mago? ***


[9]

 

 

[13] M come...mago (?)

 

Harry!!”urlò Hermione cercando di richiamare l’attenzione dell’amico.

Il ragazzo sorrise di sfuggita e si avvicinò al nostro trio.

Scoraggiato cercai di reggere lo sguardo pesante che sicuramente mi avrebbe lanciato dopo la nostra ultima conversazione.

“Ciao Edward, vedo che ti sei ripreso...”sorrise il ragazzo picchiettandomi sulla spalla.

Penso che per risposta rimasi sicuramente con un’espressione ammutolita.

Come faceva a sembrare così cordiale dopo la frecciata che mi aveva tirato ore prima?

“...Ehm...già...”risposi annuendo”...merito della brodaglia che Madama Chips mi ha propinato, eh, eh...”

Non smetteva mai di sorridermi, forse per sembrare più gentile di quanto non lo fosse davanti ai suoi amici.

Ma io continuai a pensare alle sue gelide risposte.

Gli avevo fatto capire che provavo qualcosa di serio e lui di tutta risposta mi aveva frantumato le speranze che avevo su di noi...ah!! Che stupido sono stato!!

Sentivo rancore, sentimento mai provato fino ad allora.

Per questo motivo venni colto improvvisamente da un’idea.

Volevo assolutamente diventare autonomo da Harry, per dimostrargli che ero totalmente capace di cavarmela da solo.

E così sarei riuscito a proteggerlo dai Mangiamorte.

Anche se mi aveva spezzato il cuore, dovevo proteggerlo...mai mancare alle promesse fatte!!

“Voglio studiare la magia per diventare un mago potente!”dissi deciso interrompendo la conversazione creatasi nel trio (penso che stessero parlando di qualche giocatore di quello strano sport che esaltava tanto Ron).

E’ per questo che siamo tutti ad Hogwarts, Edward...”rispose Hermione guardandomi come se avessi detto una scempiaggine.

Forse l’avevo appena detta veramente.

I tre continuarono a guardarmi storto.

“...ehm, cioè, volevo dire che...una volta finita la scuola vorrei essere un...”

“E’ vero, sono molto curiosa...qual’è il tuo obiettivo per il futuro?? Cosa vorresti fare?”

“Ehm...io...voi...voi, cosa farete?”

“AUROR!!!”dissero i tre facendo il segno di vittoria.

Corrugai la fronte.

Ah, beh...certo, avevo capito tutto!! Era come la storia del Quidditch: non ne sapevo un emerito niente di niente!!

“Bravi!”dissi convinto annuendo. Il trio mi guardò aspettando la mia risposta.”....Io, invece voglio...ehm...fare il...il...mago!!”

“Fantasia, portami via...”borbottò Ron tornando a fissare la mia ( ehm...sua) cravatta.

“Voglio sapere più incantesimi di tutti e...voglio una di quelle bacchette!!”conclusi maneggiando il gingillo di Hermione.

“Mollala!!”disse la ragazza strappandola dalle mani.”Hai pure la tua!!”

“La...la mia?”

I tre sbiancarono.

Non...non hai una bacchetta?”chiese Harry proccupato.

“Io?? Beh, ecco...”iniziai a deglutire un po’ troppo spesso”...la mia...bacchetta è...ad aggiustare!! Sì, no...ehm...devo cambiarla con una nuova perchè quella che avevo é completamente andata in mille pezzi!!”

“Davvero?”chiese Hermione sorpresa.

E...come hai fatto a distruggerla?”chiese Harry curioso.

Cuciti la bocca ogni tanto!! Ora capisco perchè finisci sempre nei guai, Harry!!

Panico totale.

Sudori freddi.

Ci mancava solo uno svenimento e sarei stato da ricovero!!

“Io...ecco...”sembrava quasi che il mio vocabolario fosse composto solo dalle stesse parole!!

“La sua bacchetta è stata vittima di un incidente nel suo vecchio collegio, dico bene, signor Owl?”

Mi girai verso la voce.

“Professoressa McGranitt!”dissi ringraziando il fato per averla portata in mio soccorso.

“Devo parlarle, signor Owl...”rispose seria.

“Certamente!! Subito!! Immediatamente signora McGranitt!!”continuai congedandomi dagli altri con un cenno di capo.

Lecchinaggio in corso...”disse Ron alzandomi i pollici”mettici una buona parolina per noi!! Magari ci darà meno compiti durante l’anno!!”

“Lei continui a sperare, signor Weasley...”commentò l’insegnante.

La seguii negli spalti dell’arena del castello.

Sembrava avvilita.

O preoccupata.

Non ero pronto a saperlo!

“Signora McGranitt, non so come ringraziarla!! Lei mi ha salvato da..

“Non voglio essere brusca, ma sincera...”disse la donna guardandomi preoccupata.

“Riguardo a cosa, vuole essere...”

La signora mi bloccò e scosse la testa.

“Presto la morte ti colpirà, Edwige...”concluse bruscamente.

Rimasi immobile e senza parola a questa affermazione così pungente.

“Io...io...morirò...?”

“Succederà...se non correremo ai ripari”disse guardandomi preoccupata.”Harry corre un grande pericolo e tu devi stargli accanto...”si avvicinò e mi prese la mano”...Non deludermi...”

Non...non è mia intenzione...”conclusi sentendo un’unica parola ronzarmi nella mente.

Morte.

 

 

 

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Capitolo 15
*** Volere volare ***


[15] Volere volare

[15] Volere volare

 

Morte.

Questa era l’unica parola che mi ronzava in testa.

“Non voglio deluderla, signora McGranitt né voglio morire...”dissi con voce tremante.

“L’importante e che tu lo tenga bene a mente...l’ultima volta che hai cercato di non deludermi, ti sei buttato dalla torre Grifondoro!”

“La vita dei miei amici è molto più importante della mia!”

La donna mi sorrise.

“Questo tuo modo di fare mi ricorda tanto il tuo padrone...

Alle sue parole mi tornarono in mente quelle di Harry ed il gelo riempì nuovamente la mia felicità.

“Lo so...”conclusi celando la mia disperazione con un sorriso.

“Tieni gi occhi aperti...”continuò lei con aria preoccupata.”Non posso perdere un aiutante così coraggioso come te, Edwige! Ma se tu vorrai rinunciare a questo incarico di proteggere Harry in incognito...sappi che potrai tornare normale...”

“Tornerò ad essere una civetta?”

La donna annuì mentre io iniziai a sentire la nostalgia di volare libero e indisturbato per i boschi...mi mancava essere una civetta.

“Per ora continuerò a sorvegliare gli altri...”dissi allontanandomi.”...e poi devo assistere alla partita di Chicchitchicc...ehm..

Quidditch...”

“Esatto!”conclusi allungando il passo, mentre la donna mi sorrise.

“Edwige...”disse da lontano”...ricordati che non sarai solo...”

 

********

 

“Scusate il ritardo ragazzi!!”dissi piombando alle spalle del trio che aspettava dietro alla delimitazione l’inizio della partita.

“Vedo che la McGranitt ti ha tenuto sotto torchio per un po’...”commentò Ron reggendosi la testa sulle mani appoggiate alla ringhiera di legno.

“Sei giusto arrivato per goderti l’inizio della partita!”rispose Harry trascinandomi accanto a sé”E vedrai quanto ci divertiremo oggi e la prossima settimana con la pertita dei Grifondoro!!”.

“Già...già...ci divertiremo un sacco!!”sorrise Hermione.

Mi sentivo un po’ troppo coinvolto da questo...sport(?)

Oppure erano i miei amici troppo scatenati che mi facevano veramente paura.

“Chi...chi avete detto che gioca oggi?”chiesi fingendo interesse.

Tassorosso contro Serpeverde!!”dissero in coro i tre.

“Ah...e voi siete quì per sostenere...i...?

Tassorosso!!”urlarono in coro alzando i pugni delle mani.

“...non i serpeverde?”

I miei amici mi fulminarono con lo sguardo.

Noi-non-sosteniamo-quei-bari!!”minacciò Herrmione alzando eccessivamente il sopracciglio destro.

“Sono persone meschine ed inutili come...come...”balbettò furioso Ron.

Draco Malfoy...”anticipai io. Non so perchè ma mi venne...naturale.

Quell’individuo non brillava certo di simpatia e cordialità.

I miei monologhi interiori furono interrotti da un suono di trombe che accolsero nell’arena le due squadre.

Rimasi imbambolato per tutta la durata della partita, meravigliato dal disegno che i giocatori componevano con i loro volteggi.

Con quelle immagini mi tornarono alla mente desideri che avevo cercato allora di opprimere.

Volare.

Volevo tornare a volare.

 

********

 

 Tassorosso!!”urlammo contenti noi ragazzi alla fine della partita, abbracciandoci esaltati.

Tutti i Grifondoro erano contenti quanto noi, cioè...volevo dire, tutta la scuola era contenta di questa vittoria, visto che i Serpeverde non erano molto ben visti.

Mentre saltellavamo per il corridoio fummo bloccati da una ragazza che si parò davanti a noi, facendoci terminare i festeggiamenti.

“La prossima volta toccherà a voi perdere...Potter!”disse la ragazza allungando la mano.

Era una Tassorosso.

“Sarà tutto da vedere, Virginia...”concluse il padroncino stringendole la mano, mentre Ron,Hermione ed io li guardavamo ammutoliti dalla rivalità che si stava creando tra i due.

Da dove era spuntata questa ragazza?

“Allora aspetterò con ansia la prossima partita! Non sarà facile batterci!”continuò Virginia incrociando le braccia.

Aveva i modi di fare simili ad Hermione.

Ma esteticamente era tutto l’opposto: aveva un viso dai lineamenti sottili, gli occhi verde acceso ed i capelli neri come un corvo.

Mi ricordava un po’ un lupo.

Il suo sguardo incrociò il mio, accorgendosi che la stavo ammirando.

“Non sta bene fissare una persona...”commentò lei brusca.

“Scusami!!”dissi io porgendole la mano”ehm...sono Edward Owl!! Grifondoro del settimo anno e nuovo studente di Hogwarts!”

La ragazza mi fissò allibita.

“...hai anche intenzione di dirmi il tuo gruppo sanguigno e i tuoi cibi preferiti, per caso?”

Harry, Ron ed Hermione cercarono di soffocare le risate, mentre il mio viso si colorò di rosso.

“...ehm...no, cioè...volevo solo essere cordiale...”

Virginia sorrise divertita e salutò il gli altri due ragazzi.

“Sarà meglio che vada a festeggiare con la mia squadra la vittoria...”disse pacchettando sulla spalla di Harry.”Ci vediamo Potter!!”

“Senz’altro..

Granger...Weasley...spero di vedervi presto!”

“Contaci Virginia!!”risposero in coro i due.

“Beh...allora...a presto, signor Owl...”concluse facendomi l’occhiolino.

Quando scomparve dalla nostra visuale Ron mi saltò addosso.

Uaaaaaaaah!!! Sei un rubacuoriiiii!!”

Fmettila gi farmi maleeeee!!!!”dissi cercando di liberarmi dalle mani del ragazzo che mi pizzicavano le guance.

“Smettila Ron!!”disse Hermione staccandolo da me.

“Non sono un rubacuori!!”commentai io massaggiandomi il viso dolente.

“...Infatti...”puntualizzò Harry”...perchè un rubacuori non fa la figura dello scemo davanti ad una ragazza!”

Non era molto d’aiuto.

“Non saltiamo a conclusioni afrettate!!”

“Infatti!!”fece coro Hermione”Anche perché ad Ed piace un’altra persona!! Vero??”

Mi immobilizzai cercando di ricordare dove aveva preso queste informazioni.

Equivoco...bacio...confessione...lacrime. Ok, mi ricordai la storiella.

“E’ vero!!”confermai annuendo insieme a lei.

E chi è la fortunata?”chiese Ron curioso.

Diventai rosso in viso e senza farmi scoprire dagli altri lanciai brevi occhiate ad Harry.

“Sarà meglio non entrare troppo in questi discorsi!”interruppe quest’ultimo trascinando per un braccio l’amico.

“Ehi, ma io sono curiosoooo!!”

“La curiosità non porta mai nulla di buono...”disse Hermione seguendo i due, poi venne colta da un’illuminazione”Grattastinchi!!”disse scappando via”Devo ancora dargli da mangiare! Ci vediamo dopo ragazzi!!”

Ah, Grattastinchi...quel gattino...era un po’ troppo rumoroso per i miei gusti, ma Hermione gli voleva bene.

Come Harry voleva bene a...me.

Chissà come si sentiva senza Edwige.

Ron si accorse della mia mancanza da...rapace e si avvicinò di più all’amico.

“Non sono preoccupato...”rispose il padroncino”...la McGranitt mi ha detto che questo è il periodo della migrazione...tornerà tra un po’ di tempo...”

Grande McGranitt!! Una grande balla da raccontare per coprire una grande verità.

Adoravo sempre di più quella donna!

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Capitolo 16
*** Da Dublino con amore ***


 

 

 

[16] Da Dublino con amore

 

La Sala Comune era accompagnata dal vociare generale ma al nostro tavolo l’unica cosa che ci faceva compagnia era la tristezza.

Pensai che forse ero io che portavo questa ondata di emozioni poco felici.

Hermione era tutta sconsolata e da più di qualche minuto non faceva altro che salare il pesce che era nel piatto.

“Penso che sia salato a sufficienza, Herm...”disse Harry levandole dalle mani la saliera.

“Scusate ragazzi...”sussurrò la ragazza tristemente”...non ho più fame...

Cosa c’è che non va Hermione??”chiesi abbracciandola”Sniff...non tenere il muso tristeeee...mi fai stare maleee!!”

“Non ci posso fare niente...si tratta di Grattastinchi...”sospirò lei”quando sono tornata in camera non c’era più...non so dove sia!!”disse appoggiando la testa al tavolo”Mi manca!!”

“Vedrai che sarà come per...Edwige...”dissi io per consolarla”...sarà...migrato da qualche parte!”

Hermione mi guardò strano.

“I gatti-non-migrano. E se avesse incontrato qualche gattaccio cattivo?? Non oso immaginare cosa potrebbe fargli!! Siamo quasi in primavera, la stagione dell’amore in cui gli animali entrano in calore!!”

In quel momento mi venne un dubbio.

E se ci fosse stato lo zampino di...

Il mio sguardo si posò sulla McGranitt che di tutta risposta, dal suo banco insegnanti, indicò nella mia direzione.

Mi tornarono in mente le sue ultime parole.

Edwige...non sarai solo.

Ed eccola là.

Una figura stazionava appoggiata al muro di fronte a noi con le braccia conserte.

Era...una ragazza?!?

Quel gatto era stato trasformato in ragazza!

Era magra e dalla pelle ambrata.

I suoi occhi avevano qualcosa di animale, come i miei. Erano argentei e grandi circondati da ciglia lunge e folte. I suoi capelli erano biondi e ondulati e decoravano il viso rendendolo un po’ minaccioso.

Non avevo dubbi: Grattastinchi era tra noi.

Pazzesco!!

La McGranitt non si fidava più di me??

Mi sentii offeso e la ragazza se ne accorse.

Mi guardò e divertita mi inviò un bacio aereo.

“Non ti preoccupare Herm...”disse Ron avvicinandosi a noi”troveremo il tuo gatto!!”

Beh, io lo avevo già trovato.

“Mi manca quel suo pelo morbido e liscio!! E quel suo modo di fare così affettuoso e docile!!”

Grattastinchi...docile?? Parliamo dello stesso gatto?”

Ron!!”

“Scusami Hermione”disse rammaricato.

Tornai a sorvegliare la ragazza misteriosa ed incontrai solo il muro.

Non c’era più.

Non era possibile!! Dove diavolo era finita quella ragazza??

E perché trasformare proprio Grattastinchi in umana??

Non capivo proprio perchè la McGran...

“Oh, Edward!! Quanto mi sei mancato!!”disse una calda voce alle mie spalle.

Non ebbi il tempo di girarmi che due braccia mi avvolsero da dietro stringendomi contro ad un corpo...femminile.

Che...che...che...”balbettai arrossendo, mentre tutta la tavolata guardava le effusioni di...

Grattastinchi?!?!?!?!?!?!?!

“Non sai quanto è stato difficile per me starti lontana, amore mio!!”continuò sedendosi sulle mie ginocchia.

“A...amore mio?”ripeté Ron sorpreso.

“Vera...veramente io non ho la più pallida idea di chi diavolo...

“Non fare il burlone, tesoro!! E’ stata dura per me trovare il modo di venire quì da Dublino!!”

“Dublino?”chiese in coro il trio.

“E’ la sede del nostro vecchio collegio...”puntualizzò la ragazza allungando la mano ad Hermione”...io sono Margareth Felix!”concluse sorridendo.

Hermione Granger...”disse quasi intimidita.

“Io sono Ron Weasley!!”rispose l’amico oltrepassando la ragazza.

Margareth spalancò gli occhi sorpresa e si girò verso...

“Tu sei invece Harry Potter!!”anticipò.

L’amico sorrise lusingato.

“Ormai la mia cicatrice è famosa...”

“No!! Lo so perchè mi hannio parlato molto di te!!”

“...ah, sì? E chi?”

“Semplice...”disse indicando Hermione”...la mia padronc...

Sei molto famoso, Harry!!”dissi frettolosamente tappando la bocca alla ragazza.

“Ho capito!”rispose Ron schioccando le dita”Dunque è lei la persona che ti piace!! Ecco perché non eri molto interessato a Virginia!!”

“Già!!! E’ proprio così!!”concluse Margh abbracciandomi calorosamente.

Non sapevo più che fare!!!

Maledetto gatto!! Mi avrebbe messo nei guai!!

“Scusateci solo un secondo!! Dobbiamo parlare!!!

Dissi afferrando la ragazza per il polso.

“Parlare...sì, come l’ultima volta?” chiese Harry divertito.

Non mi piaceva affatto la situazione!!

Giunti in un posto appartato, fuori dalla Sala Comune, mollai la presa, trovandomi solo con la ragazza.

Cosa ti è saltato in mente??”chiesi furioso.

Cosa ho fatto di male?”rispose la ragazza imbronciandosi deliziosamente.

Cercai di non posare lo sguardo sulle sue curve.

Cavolo! Era da poche ore umana e già sapeva come trattare le persone!

La cosa brutta era che il mio nuovo ego umano maschile stava prendendo il sopravvento, allontanando il mio istinto perfetto.

Stava già cercando di mettermi nel sacco!!

“Smettila!!”dissi nervosamente coprendomi gli occhi con le mani.

“Smettere cosa?”

“Smettila di comportarti come una gatta in calore!!!

“Oh!! Mi dispiace!!”rispose arrossendo”E’ che...vedi...mi sento così strana in questo nuovo corpo!! Sono così...spaesata! Ho paura di non essere all’altezza della situazione!!”disse lacrimando.

Mi scoprii gli occhi guardando le lacrime che velavano i grandi occhi della ragazza.

Sapevo come si sentiva. Sospirai.

“No...è colpa mia...”dissi avvicinandomi”...se io fossi stato in grado di non creare problemi tu non saresti quì...”conclusi abbracciandola”Scusami Grattastinchi...

La ragazza sollevò il viso e sorrise.

“Ci sei cascato...civetta...”disse spingendomi contro il muro.

Uaaaaaah!!! Mi aveva preso in giro!!!

Dannato gattaccio!!

“Io adoro questo mio nuovo corpo!”continuò strusciandosi contro di me.

Ero decisamente imbarazzato!

Ma...ma...Grattasti...”

“Io sono Margareth...”sussurrò all’orecchio.”...e ti conviene reggermi il gioco se non vuoi creare il panico tra gli studenti...

“Creare il panico??”

“Pensa se tutti sapessero che la McGranitt ti ha trasformato in uomo per proteggere Harry...finiremmo tutti nei guai e nessun mago si fiderebbe a lasciare i propri animali ad Hogwarts...”

“Eh??”

“...quindi reggimi il gioco, Edward Owl...o la copertura salterà...Ricordati: tu sei il mio ragazzo...”concluse baciandomi con passione.

Uaaaaaah!! Rischiavo di perdere il controllo!!

“Stai esgerando...Margareth.”dissi staccandola dal mio viso. Le tenevo ferma la testa con ambedue le mani, schiacciandole le guance.

Fiamo fidanfati!!”soffiò lei guardandomi seria.

“Non nella realtà!! Solo davanti a tutti gli studenti!!”

E davanti ad Harry.

Va ho visogno vi fratica!! Dammi un vacio!!”

“Gatto e civetta non sono una coppia!!”conclusi brusco.”Posso lasciarti andare, oppure hai ancora intenzione di assalirmi come una bestia??”

La ragazza spalancò le mani in segno di arresa ed io allentai la presa.

Potresti almeno essere più cordiale con me...sono venuta in tuo soccorso!!”

“Andiamo??”dissi nervoso indicando la Sala Grande.”E vedi di non parlare troppo!!”

“Certo...”rispose lei prendendo la mia mano”...amore!”

Al nostro ritorno tutta la tavolata ci guardò curiosa, cercando di scoprire in che cosa consisteva la nostra appena avvenuta conversazione.

“Non fate domande...”borbottai anticipando Ron.

Tutti cercarono di ignorare la curiosità che chiaramente li ossessionava.

Tutti tranne Harry.

Non è giustoooo!

Margareth si sedette tra me ed Hermione e sorridendo iniziò ad ammirare la padrona.

“Ho qualcosa di interessante, per caso?? Odio chi mi fissa!!”disse brusca.

La gatta sorrise contenta e si accostò sempre più alla ragazza.

“Sai che mi ricordi una persona molto speciale per me? Ah, quanto le voglio bene!! Sei uguale a lei: U-G-U-A-L-E!!”

Però smettila di fissarmi...”

Ok...vorrà dire che poserò gli occhi su...

Non mettermi in mezzo, gatta!!

“...il mio dolce Edward...”

Sperai proprio che prendesse fuoco con il mio sguardo, ma, purtroppo, non ero un mago.

“Mi ami Ed?”chiese spalancando gli occhioni azzurri.

“Ehm...io...”

“Suvvia, non fare il ghiacciolo con la tua ragazza! Sei insensibile!”scherzò Ron.

“Lo so!!”annuì Margh prendendomi per il colletto della camicia.

Senza che me ne accorgessi mi ritrovai le sue labbra stampate sulle mie.

Dio, quanto era astuta e perfida!!

Dopo che la ragazza finì l’avanscoperta con la lingua nella mia bocca, si avvicinò al mio orecchio, leccandolo, sotto gli occhi di tutti i ragazzi di Grifonoro che guardavano la scena con occhi spalancati.

Cosa guardateeee!! E’ un gatto!! Non è reale!!! Non è per niente umanaaaa!! E’ un mostro!!

“Gatto e civetta non sono una coppia...”sussurrò lei notando il mio imbarazzo”...ma Edward e Margareth sì...”concluse soffiandomi all’orecchio.

 

Piccola postilla: Non dite niente. Ho osato troppo, me ne rendo conto.

Spero tanto che l’ingresso di Grattastinchi non vi abbia turbato troppo ma, sapete com’è...avevo paura di far cadere la storia troppo presto e così...et voilà! Mi auguro di non avervi fatto perdere la voglia di continuare a leggere, anche perché ci saranno notevoli sviluppi. Ma non voglio anticiparvi niente, se no che gusto c’è^^.

Continuo con i ringraziamenti.

Ringrazio immensamente Felicity89 e la mia Sempai che mi hanno recensito. Non vi preoccupate, non é per il momento mia intenzione far sparire (adesso) Ed...poi si vedrà.

Ho in mente più finali differenti.

Magari li posterò tutti, dando più varianti alla fine della ff. Per il resto, non smetterò mai, ringrazio immensamente di aver recensito!!

Ed ovviamente ringrazio Acchi.(tutti ormai sanno perchè, quindi non mi dilungherò troppo!)

Non so perché ma a me Margh mi piace da matti (sarà perché è un po’ pazza come la sottoscritta?).

Comunque spero che tutti continuiate a seguire la ff.

A presto

Un Beeeeeeeesooooooo^.^

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Capitolo 17
*** Premonizione o illusione ***


 

 

 

 

 

[17] Premonizione o illusione

 

 

Si era fatta sera e tutti gli studenti si recarono nelle proprie stanze.

Per questo motivo i corridoi erano colmi di gente.

Nella sala di ritrovo dei Grifondoro era presente un’aria tranquilla.

Tranquilla se non ci fosse stata Margareth a fissarmi come se fossi una preda.

“Non osare avvicinarti a me, Margh!!”minacciai puntando il dito contro la ragazza.”E poi è tardi e dobbiamo andare a dormire!!”

Ma siamo creature della notte tu ed io! Lo sai bene...ti ricordi a Dublino  quando una sera tu ed io...

Zut!! Zitta!! Tu sai bene che non c’è stato niente tra noi a Dubli...

Cosa avete fatto a Dublino?”chiesero curiosi Ron ed Hermione.

La gatta sorrise soddisfatta, mentre io la fissai con sguardo omicida.

“Eh, eh...eravamo una sera da soli nel cortile della scuola, quando lui improvvisamente...Sbam! Mi butta per terra e mi dice ‘se non sarai mia, allora non sarai di nessun altro!!’ e poi...

Margareth!!!!”urlai interrompendo le sue fantasie.

E poi era necessario metterci anche parole onomatopeiche? Sbam!...neanche fossi un animale perennemente in calore!!

“Devo pur giustificare la nostra passione!!”

“Ci rinuncio...”

Perché provava tanto gusto a mettermi in imbarazzo? E poi, speravo tanto che Hermione non credesse alla storia che non volevo stare con lei per...Grattastinchi!!

Brrrrr!!

L’unica cosa che abbiamo in comune è che cacciamo topi!!

Ron apparve dietro di me come un avvoltoio assetato di particolari.

“Tu...mi devi ASSOLUTAMENTE raccontare com’è stato!! Tutto, tutto!”

Alzai lo sguardo, fulminandolo.

“Non c’è stato niente fuorchè un bacio: niente di più!!”

Ma sai amoruccio che non è ver...”

“Penso che sia ora di andare a dormire!! ‘Notte a tutti!!!”dissi brusco. Ma un pensiero mi bloccò.”Dove pensi di andare a dormire, Margareth?”

La ragazza sorrise allegra.

“Ma è ovvio!!! Con la cara Hermy!!”disse strusciandosi contro la ragazza che era immobile dall’imbarazzo.

Almeno avrei avuto quel gattaccio fuori dalla circolazione per un paio di ore!

Salutai tutti i ragazzi e me ne andai in camera, pronto per coricarmi, esausto dalle troppe novità.

Il mio sguardo si posò per un’ultima volta su Harry che leggeva attentamente un giornale sportivo.

Proprio non t’ importa niente di me? Non esisto nel tuo cuore?

Così mi avviai in camera, scoprendo che era vuota.

Ero solo.

Solo con i miei pensieri.

Era possibile che prima o poi Margh sarebbe veramente stata d’aiuto?

E come poteva esserlo, se mi metteva sempre nei guai?

Con questi grattacapi mi coricai a letto, scaldandomi sotto le coperte e fissando la luna che si assottigliava sempre più.

Poi improvvisamente mi si gelò il cuore.

La stanza si oscurò e la finestra che dava sullo strapiombo del castello si spalancò di colpo, mandandola in frantumi.

Scesi dal letto e con cautela mi allontanai dai pezzi di vetro che sicuramente avrebbero tagliato le mie carni.

Sfruttai una delle poche cose rimaste nella mia personalità da civetta. Così spalancai bene gli occhi in modo da dilatare le pupille.

Lo facevo sempre quando dovevo prepararmi per la caccia.

Finalmente non ebbi più problemi ad orientarmi nell’oscurità.

Mi avvicinai alla finestra facendo piccoli passi e mi guardai intorno: non c’era nessuno.

Il mio cuore cominciò a palpitare normalmente per la tranquillità che mi stava travolgendo.

In fondo è stato solo un colpo d’aria.

Però era strano che tutto quel fracasso non avesse richiamato i ragazzi che alloggiavano vicino.

Ero sulla soglia della finestra e venni tentato di guardare giù.

Fu un grave errore.

Dall’alto piombò una figura scura che mi scaraventò contro il suolo della stanza, facendomi atterrare sulle schegge di vetro.

Sentii le punte incidermi la schiena. Fu terribile.

Sapevo chi era il mio assalitore.

“Tu...tu sei Nott...”dissi affannosamente alzandomi in piedi.

La figura sorrise ma non pronunciò parola: stava semplicemente godendosi mio spettacolo.

Godeva nel vedermi soffrire, mentre con le mani cercavo di togliermi le schegge dalla schiena.

Le mie mani imbrattate di sangue lo compiacevano.

“Signor Owl...”rispose con voce alterata”...la morte arriverà molto presto e la porterà via con sé...”concluse ridendo.

Cosa diavolo sta...”

Perchè presto lei morirà...”disse alzando il braccio nella mia direzione. Senza che me ne accorgessi, mi trovai al suo cospetto e per quel attimo, forse perché

non ero in grado di difendermi, ebbi paura.

“Non puoi uccidermi, Nott!!”dissi stringendomi il petto. Il cuore mi fece male.

Ma io non sono Nott...”conluse togliendosi il cappuccio. La luna era a suo vantaggio: la figura fu in controluce per riuscire a riconoscerla.

Aveva qualcosa di familiare.

Le sue risate soffocarono la mia sicurezza e la sua mano piena di potere afferrò il mio collo, sporgendomi verso l’esterno.

“Morirai...per mano mia...”disse costringendomi a guardarlo in faccia.

Il mio cuore si fermò e non riuscii a respirare. Era un mago molto potente.

Furono i suoi occhi a  spaventarmi.

Erano verdi ed infuocati di vendetta.

Harry...”sussurrai con le lacrime agli occhi”Harry!! Non farlo!!”

Voleva uccidermi.”Harry!!”

Vidi la morte in faccia e poi tutto nero.

Mi ritrovai nel letto, tutto sudato.

Cos’era successo? Era tutto un’illusione?

Pregai di sì.

Era stato tutto un incubo orribile.

Harry non mi avrebbe mai fatto del male.

Mi guardai intorno e vidi che nulla era fuori posto: niente frammenti a terra, la finestra era spalancata e tutti dormivano tranquilli.

Mi girava la testa: non potevo credere a ciò che avevo provato in quelle immagini.

Harry non poteva uccidermi.

Continuai a ripetermi sempre queste parole, mentre gli occhi mi bruciarono, e la vista mi si annebbiò.

Dovevo rilassarmi nel letto.

Il cuscino era umido, ma non ci feci molto caso.

Mi rigirai nel letto, cercando di riprendere sonno, ma non ci riuscii e ogni volta che cambiavo posizione sentii un dolore lancinante alla schiena.

Non avevo ancora imparato a dormire.

Mi massaggiai le spalle e mi coricai incrociando le braccia.

I miei sensi percepirono qualcosa d’insolito.

Avevo la bocca che sapeva di...

“...sangue?...”sussurrai sedendomi sul letto per vedere se era sporco. Fu così.

Una grande macchia di sangue colorava il cuscino e raggiungeva il corpo fino all’altezza del bacino.

Tremai mentre il mio sguardo si posò sulle mie dita imbrattate.

Se ciò che avevo visto fosse stata la verità allora Harry mi avrebbe veramente ucciso.

                

 

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Capitolo 18
*** Ferite profonde, ferite nel cuore ***


[18] Ferite profonde, ferite nel cuore

 

[18] Ferite profonde, ferite nel cuore.

 

 

Il giorno dopo fu molto difficile fare le cose di tutti i giorni: stare seduti, in piedi, camminare...tutto mi provocava dolori immensi che avevo paura di rivelare ai miei amici.

Non volevo creare troppe preoccupazioni.

Quella mattina ci trovammo tutti nel cortile principale per passare la mattinata insieme.

Così vidi nel portico esterno del luogo, Harry, Ron ed Hermione parlare tra loro.

Insieme al gruppo trovai Margareth ammirare il loro comportamento, rapita dal fascino dei loro discorsi.

Quando non si comportava da guastafeste era molto carina.

“Guarda un po’....”disse una voce dietro di me”...non fai compagnia al tuo gruppetto, Owl?”

“Virginia...”dissi sorridendo”...ehm...buongiorno!”

“Hai una brutta cera, Edward...”

“Io?? Beh, non ho dormito molto bene, eh, eh...

La ragazza mi squadrò curiosa

“Non sarà per colpa di...”continuò indicandomi Margh.

Assunsi un color rosso pomodoro dall’imbarazzo dei pensieri che potevano passare alla mente degli studenti, vedendo la nuova arrivata fare effusioni in pubblico la sera del suo arrivo...ma sopratutto per il fatto che tutti potessero pensare che io potessi mai fare cose oscene con lei.

Mio Dio!!

“No! Assolutamente no!! Sono una persona seria, io!! Non mi azzarderei mai a fare cose strane con Margareth!!”conclusi cercando di essere il più convincente possibile.

Virginia mi guardò quasi compiaciuta dalla mia risposta.

“Benissimo!! Cioè, volevo dire...che...ecco...”continuò abbassando lo sguardo”...ti va di bere qualcosa di caldo, magari oggi pomeriggio?”

“Oggi pomeriggio?”

“Non è una proposta troppo azzardata, vero? Non ti voglio rubare alla tua ragazza!”disse guardando Margh di sfuggita.

“Non ti preoccupare...”risposi contento”...verrò volentieri!”

“Fantastico! Allora...ci vediamo dopo gli allenamenti di Quidditch? Aspettami davanti agli spogliatoi verso...le quattro, ok?”

“Perfetto...”dissi salutando la ragazza.

Era bello farsi dei nuovi amici.

Virginia arrossì quando sfiorò la mia mano.

Era molto diversa dalla ragazza guerrafondaia che avevo conosciuto il giorno prima.

“Edward!!”urlò Hermione avvicinandosi, mentre la Tassorosso si allontanava con le compagne di casata.

La mano della Granger si avvicinò pericolosamente alla mia schiena.

Aspettavo già le lacrime agli occhi per il dolore, quando Margh la anticipò afferrandomi il braccio.

“Chi era quella?”chiese la gatta con aria gelosa”...Non mi starai mica tradendo, vero?”

“Non posso tradirti...am...tes...ehm..” Non riuscivo proprio ad utilizzare quelle parole con Grattastinchi.”...Margareth...”

Così andava meglio.

“Dobbiamo parlare in privato il più presto possibile...”sussurrò la ragazza guardandomi seria.”A proposito...sei sicuro di sentirti bene?”

“Certo...”dissi posando lo sguardo su Hermione.”...comunque ora non ho tempo per parlare...”

Ci avvicinammo al gruppo velocemente, mentre Harry ci guardò per la prima volta con occhi diversi.

Non so se lo notai perché pensavo che fosse geloso o perché mi tornavano sempre di più le immagini dell’incubo.

Quegli intensi occhi verdi che mi scrutavano mi rendevano veramente nervoso.

Avevo un po’ paura ad avvicinarmi.

“...allora? Ed? Cosa ne pensi?”le parole di Hermione mi fecero cadere dalle nuvole.

“Come, scusa?”chiesi massaggiandomi le tempie”Oggi non sono molto presente...ho avuto una pessima nottata.

“Dicevo che a scuola corre voce che...Tu-sai-chi...”continuò la ragazza sussurrando le ultime parole”...abbia mandato ad Hogwarts Nott per sviare la colpa verso i Mangiamorte: dicono che abbia inviato dei ragazzi che agiscano all’interno della scuola...Mangiamorte che sono anche creature della notte!!”

“Per questo ci ha attaccato più volte? Per far agire indisturbati gli altri? Mi sembra una scemenza!!”commentò Ron scuotendo la testa.”Ormai Volde...ehm...LUI, è continuamente braccato da Auror!”

“...Ma è probabile che ci siano lo stesso delle persone che per conto suo si aggirino per la scuola!”insistette la ragazza.

Cosa intendevi prima per ‘creature della notte’?”chiesi guardando di sfuggita Margh.

“Animagus. Persone che hanno scelto di prendere le sembianze di animali notturni, come gufi, lupi, linci...capito?”

“Non tutte le creature notturne sono al servizio del male...”disse pungente Margareth. Sapevo come si sentiva.

Era probabile che qualcuno avesse messo in giro la voce che due animali erano stati trasformati in umani.

Qualcuno che sapeva come stavano realmente le cose e che avesse storpiato la verità rendendoci i movimenti più difficili all’interno della scuola.

Chi se non Margareth ed io eravamo i più sospetti?

Due nuovi arrivati.

Due attacchi dai Mangiamorte.

Forse era per questo motivo che Harry ci guardò male.

“Noi andremo in fondo a questa faccenda...”puntualizzò lui guardandoci.

Margareth cercò di reggere lo sguardo di Harry lanciandogli una sfida.

Per questo piombò un silenzio carico di tensione.

Scossi la testa. L’astio nel gruppo non era di certo d’aiuto!

Afferrai la gatta per un braccio e la trascinai via.

“Scusateci, ma abbiamo da chiarire alcune cose!”dissi brusco sapendo che quell’azione avrebbe accentuato i sospetti su di noi.

 

 

********

 

Cosa dovevi dirmi di così importante?”chiesi una volta giunti in un luogo appartato”Provocare Harry non ci aiuterà ad uscire da questo nuovo problema!!”

“Quale problema? Noi non siamo una minaccia per nessuno! E poi è il tuo amoruccio adorato che ha iniziato!!”disse la ragazza appoggiandosi al muro.

“Non riesci a essere meno...Grattastinchi??”

“Eh?”

“Ti stai comportando come uno stupido gatto!! Sei ipocrita, violenta e non riesci a controllare i tuoi stimoli!! Dobbiamo essere più umani: non dobbiamo creare problemi!! Intesi??”

Margareth rimase immobile e i suoi occhi divennero lucidi.

“Non è colpa mia se sei uno stupido incapace che non sa mandare a termine l’unica cosa che si era promesso!!”rispose battendo il pugno contro il muro”...E poi con che diritto puoi venirmi a dire che sono un’ipocrita quando sai benissimo che nemmeno tu sei sincero con gli altri? Mi hai mentito e non sei stato sincero con me...

Che cosa?”chiesi quasi divertito.

“Tu mi hai mentito...”continuò avvicinandosi a me”...quando ti ho chiesto se stavi bene...”

“Sto bene, infatti.”

“Non con quelle ferite dietro la schiena...”disse freddamente.

Rimasi immobile e spiazzato.

“Come fai a sapere che...”

“Lo so e basta...”continuò afferrando le mie mani”...so del sogno, delle ferite e della paura che hai provato...”

Le mie dita guidate dalle sue mani si insinuarono sotto le sue vesti.

Iniziai a respirare affannosamente.

“...lo so  perché l’ho vissuto anch’io...”disse piangendo.

“Margareth...”

“Ho paura Edward! Non voglio morire!”disse abbracciandomi”Se veramente ciò che abbiamo sognato si dovesse realizzare io...non...”

“Non moriremo...”risposi cercando di essere il più convincente possibile.

Ma saremmo riusciti veramente a sopravvivere?

Non ero disposto a scommetterci.

“Quegli occhi...”sussurrò la ragazza con un filo di voce”...mi fanno rabbrividire!! Chi mai potrebbe ucciderci?”

Non risposi.

Probabilmente Margh non era riuscita a riconoscere Harry.

D’altronde anch’io ero riuscito solo a vedere quell’intenso colore.

“Giuro che lo prima io...chiunque sia il nostro assassino! Lo giuro, lo ucciderò con i miei artigli!”

“Più che artigli ci vorrebbe la magia...”sospirai io appoggiandomi al muro.”Da umani non abbiamo molte difese...”

Margareth si asciugò le lacrime e scosse la testa.

“No, io intendevo proprio gli artigli!”disse lei parandomi la mano davanti al volto”...vedi?”concluse mentre le sue unghie si allungarono di scatto.

Sussultai per la sorpresa.

Perché non avevo anch’io queste cose?

Senza magia e senza artigli ero...inutile!

“Non dirmi che non ce li hai...La McGranitt ce li ha lasciati come unico mezzo di difesa!”

Scossi la testa.

Margareth sbuffò e mi afferrò la mano, iniziando a stringerla con forza.

Mi faceva veramente male.

“Ahia!! Sei impazzita??”dissi cercando di resistere al dolore.

Alla fine mi stufai del suo giochino e con un giro di polso ribaltai la situazione.

“Hai visto che ce li hai anche tu?”concluse lei sorridendo.

Abbassai lo sguardo e sussultai ulteriormente.

Dalla mia mano erano usciti artigli duri e taglienti.

Artigli da rapace.

“Fico...”dissi ritraendoli nella mano.

 

 

 

Piccola postilla: Quello che avete appena letto non è un omaggio a X-Men, lo giuro!! ho semplicemente cercato di dare al povero Ed un qualcosa per difendersi...povero caro, senza magia e bacchette mi faceva pena!

Non sono entrata nel patetico, vero? ç__ç

Comunque...eh, eh...ho già in cantiere i prossimi capitoli.

Sinceramente non so quanto siamo vicini alla conclusione, però...non penso che manchi molto XD

Continuano i ringraziamenti...

Ad Acchi che ha vinto il concorso (o quello che é) e se ne va in Giappone per due mesi...sniff...mi mancherai tantissimissimo!! (anche se ci andrà quest’estate!)

Un abbraccio alla mia Senpai, Sara Sakurazukamori, che mi segue nelle mie stramberie. Ti voglio tanto bene!! (W i ciliegi in fiore, Hisoka e Subaru!!! OçO)

Per il resto voglio fare i complimenti ad Arkadio che ha da poco postato una ff su Remus Lupin veramente bella!!

Ringrazio e saluto anche F89 che mi ha recensito.^^

Infine, come di dovere, ringrazio tutti quelli che stanno leggendo questa mia umile creazione.

So che forse è un po’ in contrasto in alcuni punti con la vera saga ma...vabbé, chiudiamo un occhio per una volta...XD

Al prossimo capitolo, civette!! (questa è per te, Acchi!)

Un beeeeeesooooo piumato!! (mi è uscita così...perdonatemi...oggi sono proprio matta...Stop alle bevande!!)

Yuba^^

 

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Capitolo 19
*** Legami ***


[20]

[19]Legami

 

Non riuscivo a crederci.

Finalmente avevo qualcosa per difendermi.

Certo, era un po’ impressionante vedere degli artigli uscire dalle unghie, ma...ero veramente sollevato.

Uscivano e rientravano a mio piacimento.

Uscivano...

Rientravano...

Usciva...

Edward!!”chiamò Virginia sorridendo e venendomi incontro.

Sussultai cercando di far rientrare gli artigli.

“Virginia...sei già arrivata?”chiesi quasi sorpreso di vederla già pronta per il nostro incontro.

La ragazza sorrise senza rispondere.

Dopo pochi minuti ci ritrovammo in Sala Grande.

Era piacevole chiacchierare in sua compagnia e sapevo che la cosa era reciproca.

“...Sai, mi chiedevo una cosa...”disse la ragazza mescolando lo zucchero nella tazza.”...come vi siete conosciuti tu e Margareth?”

“...Ehm...”esitai cercando di inventarmi qualche bella storiella.

Possibile che quel gatto dovesse sempre tormentarmi senza essere presente?

“Preferirei non ricordarlo...”conclusi schiarendomi la voce.

“E’ stato tanto traumatico?”

Più che traumatico...pericoloso.

Aveva tentato di catturarmi saltandomi addosso.

Era successo ancora qualche anno prima, quando eravamo ancora animali.

Motivo in più per non sopportare Grattastinchi.

Cosa ne pensi di Harry?? Lo trovi carino?”dissi cercando di cambiare argomento.

Virginia aggrottò la fronte.

“...Carino?”

“...carino...come giocatore di Quidditch...”precisai salvando la mia gaffe.

...Come mi era uscito ilcarino’?

Ma...oddio.

Non potevo crederci.

Ero riuscito a pronunciare il nome di quella...cosa in modo corretto!!

“Beh...”attaccò Virginia guardandomi”...diciamo che è un eccellente cercatore, un ragazzo affascinante e un eroe del mondo magico...

“...Wow...”dissi sorridendo.

“...Ma provo interesse per un’altra persona...”concluse sorseggiando la bevanda.

“...Wow...E la conosco questa persona?”

Virginia non rispose, mi guardò seria e basta.

Oi, oi, oi...

Quello sguardo mi era molto familiare.

Forse per questo avevo i sudori freddi.

“Virginia...spero che tu non stia parlando di me...vero?”

“Beh...ecco...”esitò lei cercando di non arrossire.

Possibile che dovevo per forza fare questo effetto alle ragazze?

Andavo per caso in giro con un segnale dietro la schiena con scritto ‘Sono un essere umano in cerca d’amore’?

Oppure era un segno che il destino mi aveva inviato per allontanare i miei pensieri da Harry?

“Non sono il genere di ragazzo che pensi...”conclusi abbassando lo sguardo”...ti avverto in anticipo che non...”

“...Non dire niente! Io non ti ho detto che mi voglio mettere insieme a te...”

Mi sentii quasi sollevato.

“E’...è vero...”annuii sorridendo”...meglio, no?”

“Beh...però questo non vuol dire che non sia interessata di te...giusto?”

Il sorriso scomparve, facendo spazio al nervosismo.

“Io...ecco...Virginia...”

“Non bisogna per forza mettersi insieme per...divertirci...

Eh?

Mi sentivo disorientato.

“Non ti sto seguendo, Virgi!! Ma penso che ci sia una certa ‘allusione’ a qualcosa di serio che mi sfugge!!”

Dovevo informarmi sulle abitudini degli adolescenti prima di farmi trasformare.

Sarà una delle tante cose che dovrò chiedere alla McGranitt.

“Non posso tradire Margareth, Harry e gli altri...su qualsiasi cosa tu intenda!!”continuai massaggiandomi le tempie.

“Questo non è un mio problema, Edward...”disse sorridendo.

Ora si stava rivelando lo spirito guerrafondaio che avevo conosciuto.

Aiuto...

Edward!!”urlò Hermione da lontano.

Grazie a chiunque abbia accolto le mie richieste di salvezza!

La ragazza corse verso di noi affannosamente, mentre Virginia assunse un’aria quasi dispiaciuta.

Che cosa...”

“Si tratta di Margareth!!”disse cercando di riprendere fiato.

Lo sapevo.

Non potevo lasciarla sola un momento.

Che razza di aiuto poteva darmi una come lei?

“E’ in infermeria!”

Mi si gelò il cuore.

Che cosa?”chiesi portandomi le mani al petto.

Avevo una fitta al cuore che mi pungeva il respiro.

Virginia mi guardò sorpresa.

“Tutto bene, Ed?”chiese avvicinandosi.

Annuii, pur mentendo.

“...Andiamo...da...lei...”dissi cercando di scacciare il dolore.

Come uscimmo dalla Sala Grande il dolore sparì.

“Sta diventando una situazione molto pericolosa e strana...”sussurrai avviandomi con Hermione in infermeria.

Virginia si rattristò.

“Scusami, Edward...”disse allontanandosi.

Pur non capendo le sue parole, la salutai e corsi via.

 

********

 

“Ancora lei!!”sbuffò Madama Chips incontrandomi sulla soglia della porta.”Cosa si è fatto oggi, caro?”

“Sono venuto qui per Margareth!!”dissi aspettando di tutta fretta la risposta della donna che mi indicò il terzo lettino di destra.

Ringraziai e mi avviai lentamente verso la gatta, nascosta dalle tende.

“E’ successo tutto all’improvviso...”esordì Hermione trattenendomi per un braccio.”Eravamo nella sala di ritrovo quando è crollata a terra gridando impaurita. Abbiamo provato ad aiutarla ma non si è lasciata toccare da nessuno”.

Quando è successo?”

“Venti minuti fa, più o meno...Harry e Ron sono rimasti nella sala ritrovo...

“Non sono venuti a vedere come sta?”

Hermione scosse la testa.

“Come Harry si è avvicinato a Margareth, lei lo ha graffiato...stai attento...le sue unghie sono molto affilate...per una ragazza”

“Vai pure a tranquillizzare gli altri, ci penso io a sorvegliarla...”dissi mentre la mia amica annuì allontanandosi.

Mi avvicinai e scostai le tende, richiudendole alle mie spalle.

Margareth era sul lettino con la schiena appoggiata alla testata che guardava un punto fisso nel vuoto.

Cosa diamine era successo di tanto significativo da farla reagire così?

Perché si era messa tutta d’un tratto a gridare?

La ragazza uscì dalla trance e mi guardò.

Sembrava impassibile, come se non fosse successo nulla.

Cosa è successo prima?”chiesi sedendomi sulla seggiola posta accanto al lettino.

“Pensi che sia una pazza isterica?”

“Una...cosa?”

“Da adesso i tuoi amici penseranno proprio che lo sia...”disse Margareth stringendosi le spalle.”...ero in piedi a guardare i ragazzi chiacchierare. Poi l’ho visto...”

“Visto chi?”

“Lo sguardo del nostro assassino.”concluse brusca lei lacrimando. Nonostante le lacrime sembrava sempre impassibile: il suo volto non dava segni di alcuna emozione.”...Ho avuto la sensazione di precipitare nel vuoto, di morire...”

Continuai a rimanere in silenzio.

Probabilmente sapevo come sarebbe andata a finire la conclusione di Margareth.

Mi alzai ed accarezzai i capelli della ragazza.

“Devi aver avuto molta paura...ma potevi almeno permettere agli altri di farti aiutare...

“Non mi faccio aiutare dal mio assassino!!”urlò la ragazza scostandosi da me.”Tu lo sapevi!!”continuò piangendo”Tu lo sapevi, stupido pennuto!! Lo sapevi ma non hai mosso un dito perché sei troppo affezionato a quel mostro!!”.

Rimasi in silenzio, mentre la ragazza continuò ad aggrapparsi alla mia divisa, piangendo.

“Non possiamo morire solo per una tua debolezza! Io non voglio morire per colpa tua e della tua stupidità!! Sei accecato dalla pazza idea che lui ti ami, ma non capisci!! E’ malvagio e ci ucciderà!”

“Non ci ucciderà!!”risposi urlando e bloccandola per le spalle”Harry non é malvagio, quindi smettila di dire cattiverie e stupide supposizioni contro di lui!! Sei tu la stupida se pensi che permetterò che qualcuno possa farci del male!!”

“Quando ho incrociato il suo sguardo mi è mancato il respiro...e mi è venuta una fitta al cuore”continuò lei portando la mia mano sul suo petto”e le ferite della scorsa notte hanno iniziato a farmi male da impazzire!!”

“Le ferite...?”

“Pensi ancora che il tuo Harry sia innocente?”

“Ho fiducia in lui...”

Ma io no. E se devo scegliere tra la mia sopravvivenza e la sua...non ci penserò due volte quando sarò costretta ad infilzarlo!”

“Allora...”dissi io scostandomi”...sarò costretto ad ucciderti.

“...”

Dì qualcosa.

Qualunque cosa, ma non rimanere in silenzio e non sorridermi, stupido gatto.

Sai che non avrei il coraggio, vero?

Non potrei mai ucciderti. 

“Almeno promettimi che sarà una morte piacevole. Me ne andrò da questo mondo con il sorriso perché so che tu sei il mio assassino. Voglio morire per mano tua, non per quella di Harry...

“No, no, no, no.....non ci siamo...”dissi scuotendo la testa.”E’ tutto sbagliato!! Tu ed io dobbiamo proteggere Harry...Nessuno deve morire! tu né tanto meno Harry!! Ricordi cosa ci ha detto la McGrannit? S-a-l-v-a-r-e Harry, non ucciderlo!!”

“Chi minaccia Hermione o me, la deve pagare!!”sbuffò lei sbattendo i pugni sul lenzuolo.

Era come parlare con un muro.

Anzi, un muro almeno avrebbe dato meno preoccupazioni.

Edward...”continuò la ragazza appoggiando le mani sul mio viso”...rimani con me...solo per stanotte...

“Io...”

“Ti prego! Se lo farai ti giuro che...”esitò”...rivaluterò Harry, dandogli un’ultima possibilità. Tu hai fiducia in lui. Io, per quanto vada contro i miei istinti, ho fiducia in te.”

Sapevo che Margh aveva bisogno di aiuto.

“Per stanotte ti sorveglierò mentre dormirai...”risposi sorridendo”...non ti dispiace volere la protezione di una civetta?”

“Affatto...Edwige...”concluse abbracciandomi.

Finalmente comprendevo lo stretto legame che legava Harry a Ron e Hermione.

Era lo stesso sentimento che provavo io nei confronti di Margareth.

Amicizia.

 

 

 

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Capitolo 20
*** La vera natura ***


 

 

[20] La vera natura

 

Dubbi: la mia mente ne era colma.

Cosa ci stava capitando?

Perché stavano succedendo cose strane a me ed a Margareth?

Le ferite che segnavano la mia schiena si erano cicatrizzate, ma continuavano a fare male.

Male da morire.

Non era ancora giunta la sera e tutti gli studenti erano sparsi per la scuola.

Vagavo senza meta, alla ricerca dell’unica persona con cui dovevo parlare per avere chiarimenti su alcune cose.

Quando la vidi siedeva su una poltrona scarlatta, dedita a leggere un libro.

“Dobbiamo parlare...”dissi piombandomi davanti.

Harry non sollevò nemmeno lo sguardo.

“Non ora...sono impegnato.”

Le mie mani afferrarono quel dannato libro che ci divideva, scaraventandolo a terra.

“Ho detto che dobbiamo parlare, quindi apri bene le orecchie e vedi di darmi delle spiegazioni!!”

Il ragazzo si levò gli occhiali e li appoggiò sul tavolo poco distante, rivelando il suo sguardo scocciato.

Ora dovevo dire tutto quello che...dovevo dirgli!!

Doveva ascoltarmi immediatamente, rispondermi e basta!

Punto!

Stop!

“Non so perché ultimamente tu abbia nei miei confronti degli atteggiamenti ostili, ma almeno potresti avere la decenza di andare a vedere come sta Margareth, dopo quello che ha passato! Non ti preoccupa la sua situazione?”

Harry respirò molto profondamente e mi trascinò di furia in un luogo isolato da sguardi altrui.

“Come ti permetti di piombare all’improvviso e gridarmi addosso? Tu sei venuto a vedere come stavo io dopo che la tua ragazza mi ha aggredito come se fossi una sua preda?”disse Harry scoprendo un braccio fasciato.

Erano evidenti le macchie di sangue che sporcavano le bende.

“C’é una valida ragione per quello che ti ha fatto...

“Vorrei proprio sapere il motivo, allora!!”continuò avvicinandosi.

Non risposi. Mi limitai a guardarlo dritto negli occhi.

“Lo sapevo...Non puoi spiegarmi neanche questo...

“Vorrei dirti tutto...ma non posso.”

Perché? Non é difficile!!”

“Io...”

Dire ad Harry la verità.

Lo volevo con tutto il cuore.

Lo desideravo con tutte le mie forze.

Ma qualcosa mi impediva di farlo.

“Io...non posso Harry...perdonami. Il mio scopo é un altro...”dissi appoggiandomi al muro”...voglio...voglio sapere se tu...avessi veramente il coraggio di uccidere qualcuno.”

Harry si avvicinò a me rimanendo distante di pochi centimetri.

“Sai che lo farò...”

E mi uccideresti? Uccideresti anche me e Margareth se fosse indispensabile?”

Non rispose. Rimase solo a fissarmi con quegli occhi intensi di emozioni.

Harry si rattristò ed appoggiò la mano al mio viso.

“Non posso ucciderti.”disse scostandosi subito dopo.

Avevo il cuore che batteva all’impazzata.

Non ero in grado di controllarmi.

Harry aveva detto che...

“Non potrei mai ucciderti perchè ho capito una cosa molto importante. L’ho capito da quella sera, quando ti sei stabilito nella nostra camerata.

“Una cosa importante?”chiesi speranzoso.

Il ragazzo sorrise.

“E’ strano che a diciotto anni mi accorga con un nuovo studente che...”si avvicinò ancora di più afferrandomi il mento.

Ora avevo decisamente le palpitazioni. Finalmente sarei riuscito a rendere felice Harry.

Il mio Harry.

Harry!”urlò Ron interrompendo il nostro discorso.

Quello era proprio un destino avverso.

Il mio padrone si staccò immediatamente da me, allontanandosi prima che il rosso ci potesse vedere.

“Abbiamo ricevuto il permesso per allenarci a Quidditch!! Abbiamo il campo libero domani pomeriggio!!”disse il ragazzo sorridendo.”Dobbiamo informare la squadra per gli orari!”

Ok...se proprio dobbiamo...”concluse lui guardandomi”...spero di finire la nostra discussione...”

Non...vedo l’ora...”balbettai io lacrimando per il fatto che la sfortuna che mi aveva preso di mira.

Non era affatto giusto.

 

********

 

L’infermeria era deserta.

L’unica persona che la occupava era Margareth nel suo lettino che all’ombra delle tende riposava pacifica.

Quando mi avvicinai e scostai le tende i raggi della luna che si stava assottigliando le illuminarono le gambe.

“Lasciala aperta...”disse la ragazza aprendo gli occhi che nell’oscurità splendevano lucenti.

“Ho mantenuto la promessa...”risposi io sedendomi sul seggiolino.”...ora però dormi...

“Sarà difficile, ora che sei arrivato. Non posso fare a meno di guardare i tuoi occhi da civetta nell’oscurità.

Margareth...”

La ragazza si sedette e mi guardò.

“Sei stato da Harry...vero?”

“Sì...abbiamo parlato.”dissi sedendomi accanto a lei.”Non è lui il responsabile delle nostre paure...

“Lo so...”

“Lo sai...?”

“Scusami se ho detto tutte quelle brutte cose sul conto di Harry...é che mi sento così confusa e...gelosa.

“Gelosa?”

“Sì, sono pazzamente gelosa di Harry. Ha una fortuna sfacciata ad averti accanto.

Ma sono accanto anche a...”

“Non come lo vorrei io!”disse lei guardando la luna”...Sei davvero innamorato di lui?”

Annuii.

“Sì...”

Margareth sorrise dolcemente ed appoggiò la testa sulla mia spalla.

“Vorrei essere felice...”esordì sospirando”...voglio amare ed essere amata. Harry è davvero fortunato!! Però mi chiedo una cosa...”

“Eh?...”

“Come farete...”sussurrò lei all’orecchio”...se dovrete copulare? Per te sarà alquanto difficile, visto che sei da poco tempo umano...”

Per la miseria!!

Ma...ar...ar...argareth! Cosa ti metti a pensare a queste cose!!”dissi diventando rosso in viso”Non sono cose da dire così alla leggera!!”

“Non dirmi che non ci hai mai pensato, eh, eh...”rispose lei assumendo un sorriso malizioso.

Aveva decisamente superato il trauma degli ultimi giorni, tornando ad essere la sfacciata gatta che avevo conosciuto.

“Non farmi queste domande!!!!”urlai coprendomi il viso con le mani.

“Uh, uh, uh, uh!! Allora è vero che non sei questo angioletto di neo-umano!! Sei un animale...come me...”continuò sbattendo le ciglia.”Lo sapevo che avevi quel qualcosa di bello e passionale che prima o poi ti avrebbe fatto risvegliare l’istinto di riproduzione!!”

Uaaaah!! Smettilaaaa!! Non sono mica un maniaco come teeee!!!

“Non negare l’evidenza!! Siamo quasi arrivati al periodo dell’accoppiamento!!”

Arrossii ancora di più, immobilizzando il mio corpo dall’imbarazzo.

La stagione dell’accoppiamento.

Booooooohohohohohoho!!!! Non é giustoooo! Odio essere un animaleeeee!”

Ma ora non lo sei...del tutto...”

“Eh....?”

“Non abbiamo più questi istinti...E poi voi pennuti covate le uova...Siete nuovi ed inesperti in questi...rituali”

Perché...voi gatti no?”

“Eh, eh, eh....

Aiuto.

Avevo proprio bisogno di aiuto.

Perché Margh mi guardava con quell’aria maliziosa e perché mi sentivo a disagio e strano quando ero vicino a lei?

Volevo proprio saperlo!!!

 

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Capitolo 21
*** Piangere per amore ***


[21] Piangere per amore

[21] Piangere per amore

 

“Mi sento decisamente a disagio...”dissi cercando di allontanarmi pian piano da Margareth.

“Non devi sentirti imbarazzato...sarà come andare in paradiso!!”disse la ragazza sorridendo.

Mi bloccai confuso.

“...Ma...ma...stai parlando di me ed...Harry, vero?”chiesi speranzoso.

La gatta si adagiò contro il mio corpo.

Edward...io...parlavo di noi due...”sussurrò all’orecchio facendomi venire le palpitazioni.

Scemo!! Pensa al tuo Harry!! Pensa alla prossima volta che vi vedrete!!

Pensa...pensa a qualcosa che ti distragga!!

“Lo so che anche tu lo vuoi...”continuò insinuando le mani nei miei vestiti.

Dovevo decisamente reagire!

Fare qualunque cosa!!

Margareth!! Ti prego!! Abbi un po’ di contegno!! Non possiamo!!”dissi cercando di staccarmi da lei.

“Lo so che non mi ami, ma...questo non ci può impedire di...divertirci, non credi?”continuò maliziosamente baciandomi.

Co...cosa?”

La ragazza non rispose.

Si limitò ad impedirmi di liberarmi dal suo corpo che mi immobilizzava tra il lettino ed il muro.

Dove cavolo riusciva a trovare tutta questa forza?

“Voglio solo chiederti un favore...da amica...

Rimasi in silenzio guardandola preoccupato.

I suoi occhi erano colmi di tristezza.

“Amami...solo per stanotte...”

Sapeva che mi chiedeva l’impossibile.

Amare?

L’unica persona che potevo amare era Harry!

“Non posso farlo...”risposi cercando di essere il più convincente possibile.”...e poi avevamo già accennato a questo discorso...ricordi?”

Margareth scosse la testa e sorrise.

Subito dopo mi ritrovai di nuovo le sue mani sotto la divisa.

“Smettila Margh!!”dissi bloccandola.”Civetta e gatto non vanno d’accordo!! Ricordi?”

“Non m’importa...”

“A me sì!!”squittii io cercando di riabbottonarmi la camicia che lei continuava ad aprirmi.”Sei...impazzita per caso??”

“Ho solo bisogno di te, Edward!!”rispose baciandomi successivamente con passione.

Troppa passione, secondo me.

Il profumo della sua pelle era così buono e dolce che mi ipnotizzò, rendendomi la difensiva debole e fragile.

Perché non riuscivo a fermarla? Era perché amavo anche lei?

No, mi sembrava impossibile!

Ma se non l’amavo allora perché non cercai di oppormi?

I suoi occhi mi guardavano fugacemente mentre sentivo il suo corpo aderirsi sempre di più al mio.

Che cos’era ciò che comandava in me in quel momento?

L’istinto animale o il mio corpo da adolescente?

Era tutto confuso.

Non riuscii più a ragionare con lucidità sotto i gesti di Margareth che con i suoi baci mi faceva sentire amato.

Avevamo bisogno di questo?

Avevamo bisogno di essere amati l’uno dall’altra?

Cosa ci stava succedendo?

Possibile che sin dall’inizio fossimo destinati ad essere schiavi del fato?

Mi sentivo proprio così: schiavo del destino e schiavo dei sentimenti più forti che in quel momento avevano la meglio su me e Margareth.

Ero proprio immaturo nell’avere rapporti con le persone.

Ero riuscito anche a ferire Hermione, Ron e Harry.

Sentii il suo respiro sul mio ventre, mentre indifeso percepii il calore che il mio corpo emanava, facendomi arrossire.

Ma non perché fossi imbarazzato.

In quel momento fui desideroso di essere amato da qualcuno.

Desideravo essere amato da Margareth.

Desideravo il suo corpo, i suoi baci e i suoi gesti che compieva su di me come una danza magica.

Nella mia mente viaggiano solo poche parole distinte.

Amami solo per stanotte.

Ed io cercai di mantenere almeno quella promessa che la ragazza mi aveva obbligato ad accettare.

Quella notte non avrei pensato a nessun problema: non avrei pensato a Harry, ai Mangiamorte, alla mia vita, al mio cambiamento.

Volevo solo amare Margareth.

Solo per quella notte.

“Sapevo che prima o poi avresti ceduto, Edward...”sussurrò la ragazza sedendosi su di me.”Sei troppo altruista con le persone...”concluse ridendo con quella sua voce cristallina.

Mi faceva impazzire.

Rimasi in silenzio, guardando le sue vesti cadere a terra.

Era bellissima.

“Sarebbe bello...”dissi prendendole le mani.”...se potessimo illuderci che tutto potesse durare per sempre...”

“Lo so...”rispose scostando le tendine con una mano.

La luna illuminò il suo corpo perfetto.

Perfetto perchè era irreale.

Non era umana.

Ma non lo ero neanche io: non ero reale neanche io.

Per questo fu facile immaginare di averla e dimenticare per un momento i miei veri sentimenti.

Scusami Harry. Io ti appartengo, ma per stanotte, solo per queste poche ore apparterrò solo a me stesso.

“Non voglio che tu pianga...”disse Margareth baciandomi le lacrime che rigavano il mio volto.

“Non so cosa mi stia prendendo...io...mi sento come un traditore...

Sussultai.

Le cicatrici sulla mia schiena erano perfettamente uguali alle sue.

Per questo quando le sfiorai sentii il cuore accelerare.

Edward...”continuò”...grazie...”

La baciai, assaporando ogni sua voglia di sentirsi amata.

Amata da me.

Perché vuoi tutto questo?”chiesi guardando il suo viso malinconico.

Margareth accarezzò le mie guance, avvicinandosi al mio petto.

Perché io ti amo...”disse scacciando le lacrime dalle gote.

“Io non voglio che tu pianga...”risposi facendola sdraiare sul letto.

Ed io non voglio che finisca tutto questo. Non posso non piangere pensando che non potrò più averti come questa notte.

“Mi dispiace. Sembra quasi che chi mi sta vicino debba per forza soffrire a causa mia...”

“Almeno noi gatti abbiamo imparato ad atterrare sulle zampe una volta caduti. Sarà anche per questa volta.”

Ammiravo il carattere di Margareth.

Non era affatto una combinaguai

Era gentile, audace e bella.

Mi rendeva felice sapere che potevo avere una persona come lei al mio fianco.

Avevo le guance in fiamme.

Non ero in grado di avere il controllo sui miei gesti e sulle mie emozioni.

Ero solo un essere che andava incontro a qualcosa di sconosciuto, affidandomi a Margareth.

Mi sentivo come una bestia lussuriosa e questo mi preoccupava enormemente.

Non potevo sopportare di voler desiderare così tanto il corpo di qualcuno.

Non riuscivo ad aprire gli occhi per paura che tutto potesse finire, ma i gemiti soffocati di Margareth mi obbligarono a schiuderli.

Sembrava quasi che stesse soffrendo, anche se il suo rossore e la sua stretta al mio corpo mi faceva capire il contrario.

Non...non ti fa male?”chiesi fermandomi di controvoglia.

La ragazza sorrise e scosse la testa.

“Te l’avevo detto che sarebbe stato come andare in paradiso...”continuò lei abbracciandomi.”Però non smettere...

Sorrisi, sentendo il suo respiro affannoso sul mio collo.

Ero un’esplosione di emozioni che mi confondevano la mente.

Mi sentivo eccitato e spaventato allo stesso tempo, felice ma amareggiato.

Non capivo più niente.

Sentivo solo il calore avvolgermi il corpo e Margareth che si lamentava flebilmente ad ogni mio movimento.

E questo mi piaceva.

Mi ricordava proprio il miagolio di un felino impaziente.

Margareth era vogliosa di me ed io ero bramoso di lei.

Il mio corpo era smanioso di lei e voleva raggiungere quello che fino a pochi attimi prima la ragazza aveva definito come paradiso.

Poi mi frenai, spaventato.

Ero confuso e preoccupato da ciò che era appena successo.

“Grazie per avermi resa felice...”sussurrò Margareth baciandomi il petto.

Cosa...cosa é successo?”chiesi sgomento.

La ragazza sorrise.

“Sei riuscito per un attimo ad amarmi veramente.”disse abbassandosi verso il mio ventre.

Non riuscii più a capire cosa mi  stava succedendo.

Sentii solo il bisogno di raggiungere la felicità tra  le voglie della ragazza.

Tra le nostre bramosie.

Quella notte fummo entrambi felici.

Margareth si addormentò nel mio abbraccio dopo aver abbandonato le ultime lacrime.

Non fui mai abbastanza grato nei suoi confronti per l’amore che per quella sera mi aveva regalato e desiderato.

Per questo, mentre la ammirai nel sonno, giurai di non farla più soffrire.

Spero proprio che Harry possa darmi un giorno l’amore che io ho dato stanotte a Margareth.

Desideravo proprio amare ed essere amato da Harry.

Questo fu l’ultimo desiderio che chiesi alla luna in lacrime.

 

 

Piccola Postilla: Non so proprio cosa mi sia passato nell’anticamera del cervello! Vi giuro che mentre sto scrivendo in questo momento, ho la faccia che ha una colorazione più rossa della peperonata di mia mamma (tra l’altro neanche mi piace la peperonata!). Spero veramente che questo capitolo non vi abbia sconvolto…la sottoscritta basta e avanza!! Mi auguro che la Senpai abbia torto, visto che stamattina quando ha letto in esclusiva questa mia…cosa…mi ha detto che tutte le fan di Edward vorranno la mia testa su un piatto d’argento. Ho un po’ di paura nell’immaginarmi la scena.

Allora perché pubblicare questo capitolo?

Non potevi scriverne un altro, vi chiederete?

Ebbene, chino il capo davanti allo schermo con una sola parola.

Pigrizia.

Visto che non ho molto tempo (cough, cough!!...voglia…cough, cough!!) desidero velocemente ringraziare i soliti noti (vi voglio beneeeee!! ^^) e tutti quelli che stanno continuando a leggere!

Baci a tutti!!!^^

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Capitolo 22
*** Quanto fa male dire la verità? ***


 

[22]Quanto fa male dire la verità?

 

La mattina seguente  mi trovai nei pressi dello stadio di Quidditch.

Era bello passeggiare accanto al campo sportivo con l’erba fresca che frusciava sotto le scarpe.

Tutto ciò che mi circondava pareva meraviglioso.

Ero felice, decisamente felice.

E tutto questo lo dovevo a Margareth che la notte precedente mi aveva donato ciò di cui avevo maggiormente bisogno: amore.

Sapevo che tradire Harry era stato un atto meschino, ma non m’importò più di tanto.

Ero al corrente di tutti gli amori che aveva avuto, ma non fino a che punto era giunto.

Io avevo veramente raggiunto uno stato di ebbrezza quella notte.

Un livello di felicità immenso che mi rendeva la mia situazione facile da affrontare.

Presto avrei detto tutto ad Harry, lo avrei protetto da qualsiasi pericolo e mi sarei dichiarato a lui, dicendogli ogni mio sentimento, ogni mia emozione che nasceva tutte le volte che incontravo il suo sguardo.

E poi…

Avevamo da concludere quella...’conversazione’.

Ero immensamente eccitato dall’idea di vederlo!

Non eccitato! Volevo dire felice! Sì, proprio felice! (anche perché sarebbe un po’ da maniaco perverso usare quell’aggettivo).

Per questo aspettai la sera, pronto per dichiarargli tutto: la mia identità, il mio compito ed i miei sentimenti.

“Vuoi proprio dirgli tutto?”chiese Margareth un po’ preoccupata.

Annuii contento.

“Sì!!”

“Proprio tutto…tutto, tutto?”

“Tutto quanto…”continuai sorridendo.

Margh si bloccò facendosi superare da me.

Quando me ne accorsi, mi girai verso di lei.

Cosa c’è?”

“Gli dirai anche di me…e del mio cambiamento?”chiese lei guardandomi tristemente.

Le pacchettai sulla spalla, dandole un po’ di conforto.

“Non c’è niente di male nel dire la verità…”

“Ma io non voglio che tutti sappiano che io sono…ero…insomma, hai capito!”continuò avvicinandosi quasi minacciosa”…Non devi dirgli di me!!”

Pe…perché no??”chiesi un po’ impaurito.

Perché, se vuoi proprio essere sincero con Harry, gli dirò quello che abbiamo fatto ieri notte!!”

Sniff…tu non puoi…”

“Oh, caro…certo che posso!!”

Sbattei le palpebre più volte, cercando di dilatare le pupille per assumere un’aria da ragazzino dolce ed indifeso.

Sniff…non puoi…”

Uaaah!!! Smettila di fare il cretino!! Se mi costringerai a farlo, lo farò!!”continuò lei avviandosi verso la Sala Grande.

La guardai mentre si allontanava sempre di più da me.

Era veramente meschina!

Margh? Amica mia? Non…non dirò niente a nessuno di quella cosa!!”urlai in lontananza.

Dimenticai che non eravamo soli: tutti i ragazzi presenti nel corridoio mi guardarono interessati.

Ma gli adolescenti pensano solo a quello???

“Ehm…cosa avete da guardare?!?!”dissi imbarazzato.

Che…incapace…”borbottò Margareth scuotendo  la testa.

Prima che scomparisse dalla mia visuale, la bloccai per un braccio.

“Non dirò niente a nessuno…”ripetei fissandola negli occhi.

“Lo so…”sbuffò lei sorridendo.

“Però devo dire ad Harry come stanno le cose e chi sono io in realtà. Tu lo sai, vero?”

“So benissimo anche questo…”continuò la ragazza avvicinandosi.”…ma ti conviene dirgli tutto dopo che avrete…copulato…”

Diventai rosso in viso dall’imbarazzo.

“E basta con questa mania del copulare!!!!!”urlai imbarazzato.

I ragazzi mi guardarono ancora più curiosi e divertiti.

“Non avete proprio nient’altro da fare che ascoltare i nostri discorsi????

 

********

Dire la verità.

Ok, ce la posso fare!!

Forza Edwige…no!! Edward, forza Edward!!!

Giunti nella Sala Grande feci un respiro molto profondo.

Dovevo compiere un gesto importante.

Un piccolo passo per l’uomo, un  grande salto per la civetta!!

Sarò combattivo, deciso, chiaro e…ho già usato il termine ‘combattivo’?

Il segreto era non farsi prendere dal panico o da qualsiasi altra emozione.

L’eccitazione o qualche reazione sessuale era decisamente bandita, ovvio!

Ed! Ci domandavamo dov’eri finito in questo ultimo…giorno, giusto?”disse Hermione guardandomi con quell’aria innocente.

“Ehm…io…ecco…ero a…”

Copulare con Margareth, vigliacco!!

“…ero a studiare…qualcosa.”risposi cercando di allontanare lo sguardo dalla mia brillante amica.

Decisamente troppo brillante per capire che cercavo di nasconderle la verità.

“Studiare, eh?”continuò lei squadrandomi con aria curiosa.”Guarda che lo so che hai fatto tutt’altro che studiare…una ragazza capisce queste cose!”

Sudai freddo, mentre senza rispondere mi avviai verso la tavolata dei Grifondoro.

Quando mi accomodai sulla panca alzai lo sguardo, deciso ad incontrare quello di Harry.

Non fu il mio quello che incontrò per primo.

Ginny Weasley era seduta accanto al mio padroncino a chiacchierare.

Ma non ha una sua compagnia tutta sua quella…ragazza?

E anche se non ce l’avesse…proprio ora deve mettersi a civettare (ed io me ne intendo) con Harry??

Cercai di mantenere un comportamento cordiale e controllato per dare una buona immagine di me stesso.

“Oh, Ed!!”esordì la rossa sorridendo amichevolmente”Pensavamo fossi sparito!!”

Ti piacerebbe, eh? Così avresti campo libero per riagganciare i rapporti con il mio Harry!! Ipocrita!!

“Beh…eccomi qua!! Spero di non aver interrotto qualche interessante discorso…”

Invece sì!!! Spero di avervi spezzato qualsiasi atmosfera creatasi negli ultimi dieci minuti!! Uaaaaah!!! Ma guardala Harry!! E’ decisamente inadatta per un tipo bello e nobile d’animo come te!! E quando io  ho rischiato la vita per salvare suo fratello non mi ha neanche chiesto se stavo bene!!! Insulsa!!

La ragazza scosse la testa, arrossendo come se avessi voluto intendere qualcosa di romantico.

“Speravo di rivederti stamattina…”esordì Harry guardandomi con uno sguardo malizioso. O almeno questo era quello che speravo.

Mi faceva impazzire vederlo senza occhiali!! La bellezza del colore dei suoi occhi risaltava maggiormente.

Era così…uah!

Potevo stare ore a guardarlo.

Sorrisi, cercando di dimenticare l’invidia nei confronti di Ginny.

Ora dovevo solo fare una cosa.

Dire la verità.

O lo avrei fatto dopo una bella mangiata.

Si confessa meglio a stomaco pieno!

 

 

 

 

 

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Capitolo 23
*** Troppa ingenuità, Edward ***


[23]Troppa ingenuità, caro Edward.

 

Ero totalmente imbambolato davanti allo sguardo del mio padroncino.

Non riuscivo a connettere il cervello con la bocca, rendendo incomprensibile qualsiasi parola.

“Ehm…mi dispiace tanto di non essermi fatto vivo per tutto il giorno. Ero…impegnato in una piccola cosuccia sul mio trasferimento da Dublino…sapete com’è…faccende burocratiche!”

Veramente ero a passeggiare felice per i campi come una pecorella…esercitandomi nel discorso che devo fare ad Harry!

“Peccato…ti sei perso la storiella interessante di Ginny: dice di aver sognato una figura misteriosa che lottava contro di me per i corridoi…”rispose il ragazzo sorridendo”Certo che ne hai di fantasia, Ginny!!”

Ma era così reale…e poi…mi tornano in mente quelle strane immagini con…”

“Sei troppo stressata ultimamente…”continuò Harry scuotendo la testa”…sogni cose strane e ti impensierisci per un non nulla! Io sono qui, indenne e sano, vero Edward?”

“Eh?...Ah, sì!! E’ solo un sogno che ti sarà venuto in seguito alla faccenda dell’altro giorno…”risposi ricordando quella maledetta torre.

Harry sorrise ed appoggiò il viso alla mano, guardandomi interessato.

“Sbaglio o noi due dobbiamo chiarire qualcosa?”

“Noi…? Certo!! Ehm… dobbiamo…finire quel…discorso…e…”balbettai diventando paonazzo.

Harry era davvero intenzionato a…insomma…voleva stare un po’ di tempo da solo con me!!

Ero al settimo cielo!

Finalmente si stava avvicinando l’ora della verità.

 

********

Pensavo seriamente di morire di crepacuore.

Non riuscivo a calmare i battiti del mio cuore, tanto ero agitato e continuavo a guardare Harry davanti a me che mi faceva strada tra le persone che incrociavano il nostro cammino.

Speravo proprio che tutto si sarebbe risolto al meglio e  pregavo di ricevere gli stessi sentimenti da Harry.

E se invece stessi vaneggiando? Chi mi dice che Harry sia veramente interessato a me? In fondo l’unico contatto che ha avuto con me è stato solo quando mi ha afferrato per il mento…

Stavo sicuramente creando troppi problemi nella mia piccola testolina da civetta!

Quel qualcosa che gironzolava in testa mi diceva che sarei stato ricambiato.

E non vedevo l’ora di sentire quelle dolci parole di conforto uscire dalle labbra di Harry!

Edward…”esordì guardandomi con aria insolita”…io…mi sento mortificato…”

“Mortificato? E per cosa?”chiesi io quasi incredulo di sentire delle scuse.

“Io…mi sento come un traditore…”continuò cercando di evitare il mio sguardo.”…penso di provare un forte sentimento verso una persona a me molto vicina…mi dispiace…”concluse rivolgendomi un’espressione triste.

Rimasi di sasso.

Come faceva a dire una cosa del genere così, di tutta fretta??

Ed io che mi ero fatto delle illusioni su qualcosa che poteva nascere tra noi!!

Mi sentivo come un idiota.

“Non…non fa niente…davvero!”risposi sorridendo.

Non è vero. Mi sento un vero schifo. Non posso credere di essermi illuso dopo ieri notte!! E’ per questo che aveva tanta urgenza di farmi questo ‘discorsetto’??

“Allora…perché stai piangendo?”chiese il padroncino quasi divertito.

Era vero.

Stavo più o meno ridendo, ma con le lacrime agli occhi che velavano la vista.

Era quasi una situazione comica.

“Sei sicuro di averla presa bene?”continuò Harry leggermente impensierito.

“Magnificamente…snifffff…sto benissimo!!”risposi singhiozzando e ridendo contemporaneamente.

Era Ginny, quella ragazzina ingrata e civettuola che sicuramente aveva raggirato ancora il mio Harry

Ne ero sicuro: lui la amava ancora.

Ed io come un frignone stavo piangendo/ridendo davanti a lui.

Sembravo un pazzo schizofrenico.

“Mi fa molto piacere sapere che hai avuto la cortesia di dirmi una cosa del genere…adesso…”continuai asciugandomi gli occhi con la manica della divisa”…Chissà perché io avevo pensato a strane cose dopo il nostro incontro di ieri sera…”

Infatti è proprio per questo che ho preferito dirti queste cose in privato…”

Perché sapevi che avrei fatto una scenata davanti a Ginny, vero?”

Ginny…?”chiese il ragazzo guardandomi curioso”Cosa c’entra Ginny?”

“Guarda che ho capito che vi siete rimessi insieme…”risposi quasi imbronciato.

Harry mi fissò per un attimo, dopodiché scoppiò in una fragorosa risata.

Oltre alle ferite nel cuore per il mio amore non corrisposto, mi tocca pure essere deriso da Harry…perché???

“Questa è una delle cose che mi piacciono di te. Sei veramente ingenuo!!” continuò Harry facendo fatica a smettere di ridere.

“Eh? Io sono…cosa?? Non è vero!! Ho capito tutto invece!!”borbottai cercando di ritornare ad un colorito che andasse lontano dal solito rossore.

Harry mi prese la mano e mi tirò a sé, sfiorando le mie labbra con le sue.

Ero bloccato.

Che cosa aveva appena fatto???

Mi aveva…appena…

“O per la miseria…..”furono le mie prime parole.

“Ora hai capito tutto…vero?”continuò Harry sempre divertito dalla mia reazione.

Ora il colore rosso delle mie guance non me lo toglieva proprio nessuno!!

Annuii, cercando di riuscire a rimanere lucido.

Volevo semplicemente sorridere come un ebete ed abbracciarlo.

Ma non so perché non lo feci.

Ero decisamente sospettoso che quello che mi stava succedendo non fosse altro che illusione.

 

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Capitolo 24
*** Fingere è difficile ***


[24]Fingere è difficile (capitolo terribilmente corto)

Non mi sarei mai immaginato una reazione del genere da parte di Harry, tanto meno la mia dopo un  tale gesto.

Avevo le spalle al muro, mio unico punto di appoggio che mi teneva stabile in piedi.

Senza, sarei sicuramente crollato a terra.

“Non dici niente?”chiese Harry guardandomi quasi divertito.

“Per…per la miseria…”

“Questo lo hai già detto…”

Sorrisi imbarazzato.

“Sono…feliiiiiceeeee!!”urlai di gioia abbracciandolo.

“Forse è meglio non esagerare, Edward: troppa gioia può sconvolgermi…”

“Uh...Non posso non smettere di gioire!! Sniff…Se dovessi morire in questo momento almeno morirei felice…”

Prontamente mi arrivò una bacchettata sulla testa.

“Sei proprio una vittima…Se staremo insieme non ti potrà accadere nulla!”

“Tu…mi…”dissi guardandolo tristemente.

Ahiaaaaaa

“Io…?”

“Tu mi hai fatto male!! Non sto scherzando!!!”piagnucolai massaggiandomi la testa dolente.

“Strano…Lì dentro non c’è niente…”rispose Harry sorpreso.

“Non è divertente…”borbottai fissandolo offeso.

“Lo è per me…”disse lui baciandomi.

Ero al settimo cielo.

Non potevo fare a meno di sottostare al suo timido abbraccio che mi avvolgeva.

Era così dolce e caldo che non potevo rifiutarlo.

Ma non fu per questo che lo interruppi.

Rimasi sbigottito quando le mie mani s’imbrattarono di sangue.

Era recente, caldo e scivolava nelle mie maniche con grande fluidità, facendomi accapponare la pelle dalla paura.

Che cosa…”

“Pensavo di essere il più forte…”disse Harry sorridendo”…ma ieri notte ho incontrato un avversario più forte di me!”

Continuai a guardarlo stupito e tremante.

Ginny…aveva ragione!”sussurrai spaventato”Ieri sera ti ha visto veramente batterti contro qualcuno!! Contro un…Mangiamorte!!”

Harry sorrise e chiudendo gli occhi si appoggiò a me.

“Non riesco più a fingere…”sussurrò a fatica.

“Fingere?....Harry?....Harry!!!”

Harry era svenuto su di me, sperando di ricevere aiuto.

Quello che però aveva bisogno di aiuto ero io!

Ed il mio padroncino cominciava pure a pesare, mentre il suo sangue continuava a scorrere, fino a raggiungere il mio corpo.

Quell’incosciente non si era fatto curare e le ferite si erano riaperte.

L’artefice di queste sofferenze sarebbe presto morto.

Giurai di ucciderlo con le mie mani.

 

 

 

Piccola postilla: Lo so, è un capitolo terribilmente corto, ma per questioni di “disegno e schematizzazione mentale”(eh?) sono stata costretta a terminare in questo modo il piccolo cap.

Mea culpa! (latino….brrrrr!!!)

La fine si avvicina…spero(!!)

Ringrazio la dolcissima Felicity89 per i suoi immancabili e piacevolissimi commenti (thank youuuuz!!!^^) e mando un bacioooooone a herm86 (sono contenta di aver letto il tuo commento) e tutti quanti, sperando di non deluderli (chissà se la mia mente perversa escogiterà qualcosa tra Harry e Ed…mah!! XD)

Un besoooooo grande come…boh, come la mia demenza?!? (quindi immenso)

Yuba^^

 

 

 

 

 

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Capitolo 25
*** Fingere è difficile (parte seconda) ***


[21] Piangere per amore

 

 [25]Fingere è difficile (parte seconda)

 

Quando ero una civetta libera e felice catturavo le prede con facilità, le uccidevo e le trasportavo con i miei artigli verso un punto di appoggio.

Rimpiansi per un momento quelle battute di caccia e le piccole dimensioni  dei topolini che catturavo!

Con Harry come peso morto (pregai davvero che non lo fosse con tutto il sangue che aveva perso!) cercai di raggiungere l’infermeria, trasportando il corpo sulle spalle.

Inutile dire che procedevo a passo di lumaca, non per la massa che trasportavo, ma per l’esile corpo che possedevo.

Iniziavo seriamente a sperare di non crollare a terra.

Edward!!”urlò Virginia avvicinandosi”Cosa è successo??”

“Non…lo…so…anfanf…”mentiii cercando di non esaurire le forze a chiacchiere.

La ragazza fece cadere i libri che teneva tra le mani e prese Harry per un braccio, alleggerendomi da quel carico.

Presto ti farò guarire, Harry.

Ci avviammo verso l’infermeria, pregando che Madama Chips non ci sbattesse la porta in faccia per l’eccessiva frequenza con cui visitavo il reparto.

“Coma diavolo ha fatto a conciarsi in questo modo???”chiese Virginia cercando di ignorare il sangue che macchiava la sua divisa.

“Ti ho già detto ce non lo so!!”dissi pensando al responsabile delle sofferenze del mio padrone.

Virginia distolse lo sguardo da me, offesa per il tono che avevo usato nel risponderle.

Non potevo soffermarmi a dare spiegazioni.

 

********

“Pensi che stia tutto il giorno a girarmi i pollici senza far niente?”borbottò Madama Chips buttandomi fuori dall’infermeria.

“No, io veramente…”

“Ho già tanto da fare qui dentro, grazie a tutti voi studenti che per un nonnulla vengono a piangere da me…Accidenti, mi farete tutti dannare!!”

Harry ha bisogno di aiuto!! Non può perdere tempo a farmi la predica!!!”urlai angosciato.

La donna si fermò sorpresa.

“Non ho certo bisogno di qualcuno che venga a dirmi come devo lavorare…tanto meno Lei!!! Ed ora, se mi vuole scusare, ho uno studente da curare…”concluse brusca chiudendomi la porta in faccia.

Rimasi qualche secondo immobile a fissare l’uscio imponente che mi divideva da Harry.

“Non risolverai niente standotene impalato davanti all’infermeria!”esordì Virginia.

Non sapevo cosa fare.

Come potevo agire per trovare il responsabile di tutto questo?

“Voglio chiedertelo un’ultima volta, Ed…cosa diavolo è successo?”

Dovevo dirle davvero la verità?

Potevo rischiare di metterla in pericolo coinvolgendola in questa situazione.

“Non ho paura di sapere la verità e se non me la dirai tu la scoprirò da sola…”

“Vuoi proprio sapere la verità?”chiesi allontanandomi”…Anche se questo vuol dire mettere in pericolo la tua vita?”

La ragazza annuì.

Avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse.

Ma Margareth non era al mio fianco in quel momento.

“Hai mai sentito parlare dei Mangiamorte?”continuai.

Virginia spalancò gli occhi, sgomenta.

“Allora state rischiando veramente la vita…”commentò la ragazza.

Ormai dovevo raccontarle come stavano le cose.

Dovevo raccontarle tutto. Avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno per quello che mi stava succedendo, svelando ciò che provavo, ciò che volevo fare e la mia identità.

Sperai che una volta svelata, Virginia potesse aiutarmi a superare quella brutta situazione.

 

********

 

 “Fammi capire bene…tu…non sei umano??”chiese Virginia sorpresa e un po’ divertita.

“Non proprio…è una cosa complicata da spiegare…”puntualizzai sospirando.

E cosa vogliono da te i Mangiamorte? Perché pensi che ti vogliano uccidere?”

Perché…mi sono apparsi in sonno e non so come mai…ecco…mi hanno attaccato…”

“Ah…”concluse la ragazza guardandomi incuriosita.”…e pensi che un giorno arriverà l‘apocalisse, uccidendoci tutti?”

“Eh…?”

Virginia scoppiò a ridere.

Come poteva ridere per una cosa del genere?!?

“Non ci posso credere!!”continuò lei ridendo”…posso credere alla storia dei Mangiamorte, a quella del sonno ‘turbolento’…ma alla tua identità inumana…è veramente fantasiosa!! E cosa dovresti essere in realtà?”

“Io…”

“No, voglio indovinare: sei…un vampiro che nella notte va di camerata in camerata ad usufruire delle bellezze locali, cibandoti del loro sangue!!!

“Beh, no…ma…”

“Allora sei un licantropo che vaga alla ricerca di carne fresca da mangiare!!”

“…Decisamente no, ma se mi lasci spieg…”

“Ho capito!! Che stupida…come ho fatto a non capirlo prima?? Sei un bradipo mannaro!! Ecco perché sei così citrullo e lento di comprendonio con le ragazze!!”continuò ridendo.

“Pensavo che studiando in posto come questo potessi essere più fiduciosa sull’esistenza di creature fuori dal normale...”risposi un po’ offeso.

“Scusami, Edward…”continuò lei avvicinandosi a me.”Per farmi perdonare ti permetterò di nutrirti del mio sangue…”disse slacciandosi il colletto della camicia.

“Ma…ma sei matta????”risposi imbarazzato deviando lo sguardo dalla sua pelle candida.”Non sono un vampiro!!”

“Ed allora cosa sei in realtà?”chiese rimanendo a pochi centimetri dal mio viso. Potevo perdermi nei suoi occhi smeraldi.

“Sono una civetta.”dissi tutto d’un fiato.

Ecco, lo avevo appena detto.

Mi ero liberato da un peso non indifferente.

Potevo considerarla come un allenamento per il momento in cui avrei dichiarato tutto ad Harry.

“Penso che Harry non sia l’unica persona che in questo  momento ha bisogno di cure…”commentò la ragazza allontanandosi.

Dove stai andando??”chiesi preoccupato.

“Tranquillo, non andrò a spifferare niente a nessuno, il tuo segreto è al sicuro!!”

“Ma…dove stai andando???”insistetti.

“Se fossi in te farei un visita alla casata dei Serpeverde…”concluse la ragazza scomparendo dalla mia visuale.

 

 Piccola postilla: Oh my Lord!!!! (Lady Eliana/Cissy docet) Come ho potuto pubblicare una storia così piena di errori di battitura, di grammatica e di sintassi???? Sembra quasi che l’abbia scritta con i piedi!!!

Solo oggi (dopo…quand’è stata la prima volta che ho postato il primo capitolo?) ho riletto tutto quanto ed ho tirato tante conclusioni:

1_Edward sembra un libertino assetato di sesso

2_L’hobby preferito di Ron è fare il guastafeste, interrompendo tutto e tutti (gli avrei già dato un testata contro il muro)

3_Edward è un cardiopatico con grandi problemi di salute (com’è possibile che dopo tutti quei cambiamenti ritmici del cuore possa avere la forza di reggersi in piedi? Sembra un vecchietto pensionato)

4_In questa ff ci sono decisamente troppe TORTE MENTALI!!! Sembra quasi che anche nella mia immaginazione Silente (pace all’anima sua…amen) abbia spacciato qualche droga sconosciuta!!

5_La vera vittima di tutta la situazione è senz’altro la schiena di Ed (poveretta…dopo la caduta e i tagli…)

6_Madama Chips, forse, è la persona più…normale di tutta la storia. Effettivamente, secondo me, Edward porta un po’ di sfiga…-__-

7_ …mi sa che dovrò dare un po’ più di pepe alla storia…

Comunque l’epilogo si avvicina (trallalllalllalllallà)

Ed allora…

Continuo a ringraziare Acchi(la mia enciclopedia umana) e Sara sakurazuka(la mia Senpai-perversa maoista^^) che mi sostengono e voglio tornare a ringraziare le persone che mi hanno recensito fino ad oggi.

Grazie ad Edvige(prima recensitrice di questa ff), la dolcissima Herm86(che bello sapere che qualcuno segue interessato una tua creatura^^), il bravissimo Arkadio(l’eccezionale scrittore di ff dedicata ai Marauders), e la fantastica Felicity89 (sei così dolce a scrivermi sempre che ho le lacrimuzze agli occhietti!!)

Cos’altro posso dire?? Invoco il grande demone celeste(Hachi docet) affinché riesca a concludere la storia…e pongo, no, porgo (pongo è quello della carica dei 101!!^^) una domanda a tutti i coloro che leggono…

Secondo voi come finirà la storia?

Eh, eh…finale con sorpresa^^

Scervellatevi pure e fatemi sapere! (tanto non indovinereste mai!! Ih, ih!!)

Per il resto…ho un’altra curiosità: quale personaggio potteriano vi piace di più? E quale non sopportate? (non deve necessariamente appartenere alla mia ff)

Chissà, magari ci sarà qualcuno che condivide le mie idee!^^

Un beso!!(il corso di spagnolo sta dando i suoi frutti…)

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Capitolo 26
*** La minaccia ***


[21] Piangere per amore

 

 

[26]La minaccia

 

Da sempre quella dei Serpeverde è la casata di maghi e streghe praticanti le arti occulte e malvagie (o perlomeno, così mi ha detto Hermione) e da questa casata sono  usciti i servitori di Lord Voldemort: i Mangiamorte.

Per questo Virginia menzionò quel nome, e per lo stesso motivo mi trovai nei sotterranei del castello, pronto ad agire.

…Il problema era che non sapevo cosa fare!!

Non potevo certo chiedere ad ogni Serpeverde di passaggio ‘Scusa, sei per caso un Mangiamorte? Sai com’è, sto cercando il responsabile delle sofferenze di Harry per ucciderlo…’ Di certo non avrei ottenuto nulla!!

Chi poteva provare tra loro tanto odio nei confronti del mio padroncino?

“Novellino! Ti sei per caso perso? San Potter ti ha ripudiato?”

Ed io ero lo stupido a chiedermi chi potesse essere….

Draco Malfoy era alle mie spalle, in compagnia di una ragazza dai capelli corvini, e sembrava molto contento di umiliarmi di lì a poco.

“Non dirmi che hai perso la lingua…”continuò divertito”…Vattene subito! Questo è il territorio dei Serpeverde, non delle ragazzine timide e novelline…”

“Non osare rivolgermi la parola Malfoy!! Non sei abbastanza potente come mago per poterti rivolgere così a me!!”dissi quasi sorpreso dalle parole che avevo appena pronunciato.

Il ragazzo guardò la sua compagna, divertito.

“Penso che il nostro amichetto sia arrabbiato per il suo caro San Potter, ora agonizzante in infermieria…vero Pansy? E’ un vero peccato che i Mangiamorte non siano riusciti a finirlo…”disse guardandomi iracondo”Non riesco a togliermi dalla mente l’immagine di Madama Chips che tutta sporca di sangue cerca di allontanare i curiosi dal lettino di Potter…penso che a quest’ora lo Sfregiato sia già morto…”

Non so perché né come…ma di colpo afferrai Draco e lo schiantai contro il muro, immaginando il dolore che provava in quel momento.

E ciò mi procurò un immenso piacere.

La ragazza mi guardò impaurita e si allontanò da noi, forse per chiedere aiuto.

Avevo sbattuto Draco con una forza eccezionale, estranea persino a me.

“Non ti facevo così forte, novellino…”continuò il ragazzo cercando di togliersi via il rivolo di sangue ce gli usciva dal naso”…però ora stai giocando con il fuoco…”

Ero furioso.

Come faceva ad essere così odioso??

“Non ti azzardare ad avvicinarti ad Harry o agli altri perché se lo farai…”

Cosa vorresti fare, eh? Vorresti uccidermi?”

Le mie mani afferrarono la divisa di Draco, sbattendolo nuovamente contro il muro.

In seguito avvicinai le dita al suo collo, facendo comparire gli artigli che aguzzi incidevano lievemente la carne del ragazzo.

Draco iniziò seriamente ad atterrirsi.

Che cosa sei in realtà?”chiese con una punta di terrore negli occhi.

“Non farmi arrabbiare, Malfoy…Questo dovrebbe bastarti come spiegazione…”

“Non puoi uccidermi, novellino…sei già abbastanza nei guai, giusto?”continuò con una punta di preoccupazione.

Forse i miei artigli lo terrorizzavano….

….forse.

“Tu sai chi sta perseguitando Harry, giusto?”chiesi senza ottenere risposta”…Giusto???”ripetei facendo pressione sulla giugulare che iniziava già a sanguinare.

“Hai già firmato la tua condanna verso la morte, novellino!! Dopo quello che mi hai fatto, nessuno ti potrà salvare!!”

“Non ho paura della morte, tanto meno di persone spregevoli come te!!”

“Ti conviene stare attento alle azioni che compi, novellino…ormai non hai più scampo…”disse Draco ridendo”Non pensi di sbagliare? Magari quello che i tuoi occhi vedono non è la realtà…E magari quelli che consideri tuoi amici, altri non sono che traditori…”

Che cosa…? Non pensare di confondermi con le tue parole!!”

“Pensaci, invece…E non farti più rivedere da queste parti!”

Draco!!”urlò in lontananza Pansy in compagnia di altri Serpeverde.

“Fine dei giochi…”commentò divertito il ragazzo.

Non potevo di certo ucciderlo.

Non davanti a dei testimoni.

Mollai la presa, facendo rientrare gli artigli, prima che gli altri si potessero vederli.

“Te la farò pagare…”dissi mentre i tre ragazzi venuti con Pansy mi bloccarono per le braccia.

Non potevo oppormi.

Uno dei tre mi diede un calcio all’altezza del ginocchio, facendomi crollare a terra.

“Ora non sei più prepotente?”chiese il ragazzo dandomi un pugno in pieno viso.

Non so per quanto tempo mi picchiò, ma non provai lì per lì dolore.

Ero troppo animato dal pensiero di meditare vendetta.

“Puoi picchiarmi quanto vuoi…ma questo non ti salverà dalla giusta punizione che ti infliggerò…”dissi sputando il sangue che avevo in bocca sulle sue scarpe.

“Questo è tutto da vedere…”rispose Draco afferrandomi il viso”…spero veramente che il dolore che proverai per il tradimento possa ucciderti!”

“Nessuno dei miei amici potrebbe agire come un Serpeverde…”dissi violento.

Era vero.

Nessuno poteva tradirmi.

Io avevo fiducia nei miei amici.

********

Pochi minuti dopo ero nei corridoi dei piani alti, diretto verso l’infermeria per vedere gli stati di Harry.

“Maledetto Malfoy…”dissi tamponando gli angoli della bocca insanguinati con un le dita.

Avevo il sangue su tutte le falangi e il sapore caldo e rugginoso in bocca.

Continuavo a pensare alle parole del Serpeverde, cercando di non farmi prendere dalla voglia di tornare da lui per picchiarlo.

Ora il mio unico obiettivo era scoprire chi c’era dietro tutto questo.

“Edward!!”la voce di Margareth e di Hermione mi raggiunse nei miei pensieri.

Cosa diavolo ti è successo??”chiese Herm disperata.

“Lascia stare…non è niente…”dissi cercando di non farmi toccare il viso che mi bruciava da impazzire.”…Sono solo…caduto…”

Sì, caduto sul pugno di Malfoy.

Hermione continuava a guardarmi preoccupata.

“Sapete come sta Harry?”chiesi cercando di deviare il discorso.

“Non morirà…se è questo quello che vuoi sapere…”rispose Margareth con una punta di rabbia nelle sue parole.

Rimasi per qualche secondo in silenzio.

Sapevo che Draco aveva torto marcio riguardo ai miei amici, ma iniziavo lo stesso a pormi delle domande. Potevano tradirmi?

Preferii cercare di scacciare quei pensieri dalla testa.

Hermione tirò fuori dalla tasca della divisa un fazzoletto e me lo mise tra le mani.

“Non posso continuare a vedere sangue sul tuo viso…”

“Grazie…”dissi pulendomi il mento dai rivoli scarlatti.

Perché sei andato da solo dai Serpeverde?”rispose Margareth tutto d’un fiato. Era furente.

“Non…non ti riguarda…”

“Sei andato dai Serpeverde??”chiese Hermione sorpresa”Dunque sono stati loro a ridurti così!!”

“Lascia stare: non posso certo morire per così poco!”

“Giuro che se scopro chi ti ha ridotto così…lo…lo…lo picchio!!”

“Non credo che servirebbe a qualcosa…”borbottò Margh separandosi dal gruppetto che avevamo formato.”Tanto Ed continuerà sempre a cacciarsi in disgrazie…dico bene?”

“Non devo certo farti tutto il resoconto di quello che faccio!! Non sei la mia padrona!!”

Ma lui sì, vero??”urlò furiosa la ragazza”E scommetto che è per lui che ti sei ridotto così!! Sei veramente un idiota, Edward!!”

Hermione era disorientata dalla nostra conversazione.

Non poteva capire cosa stava realmente succedendo.

“Smettila, Margh: stai esagerando!”

“Sei tu quello che esagera!! Prima o poi ti farai ammazzare per colpa sua!!”

“Allora se non ti va bene stammi lontano…”dissi asciugandomi nuovamente dal sangue.

Margareth non rispose.

Rimase immobile ed in silenzio, mentre vidi lentamente i suoi occhi farsi sempre più lucidi.

“Sei...meschino…”singhiozzò prima di scappare via.

“Vattene pure….”borbottai.

Subito dopo sentii una stretta dolorosa al braccio.

“Sei veramente insensibile, Edward!”disse Hermione dandomi un pugno alla spalla”…Non capisci che Margareth ti vuole seriamente bene??”

“Lo so…”

La ragazza mi diede nuovamente un pugno.

“Ahiaa!! Smettila!!”

E se lo sai che lo fa per il tuo bene, perché diavolo la tratti così??”

“Lo sapeva che standomi accanto si finisce per soffrire…e sapeva a cosa andava incontro…”urlai furioso.

E lo sapevo anch’io.

Sapevo che prima o poi sarebbe arrivata la fine di tutto.

 

 

Piccola Postlla: Che bello!! Sono veramente felice, non solo perché sia ieri che oggi sono rimasta a casa perché la scuola è chiusa, ma anche perché essendo martedì grasso sono finalmente riuscita (dopo circa…7 anni!!!)a travestirmi ed andare in giro per il centro città vestita da ‘Emily la stramba’.

Ok, lo so…è esagerato rallegrarsi per una cosa del genere (anzi, è infantile)…ma che ci posso fare??

Ormai sono sempre più convinta che la sindrome di Peter Pan non mi mollerà mai!!(sento già gli effetti sulla mia mente malata…e non o neanche 20 anni!!!!)

Oltre a questo è stato fantastico passare l’intero pomeriggio in compagnia di Acchi(vestita da Gothic Lolita) e la mia amica Bibi(vestita da truzza…)

…ma un momento, ora che ci pensoBibi non era travestita…

Oddio, Acchi aveva ragione: E’ VERAMENTE DIVENTATA TRUZZA!!

Non ho niente contro i truzzi, anzi…rispetto tutti i generi e stili…basta che vadano a fare ‘unz unz bunz’ da un’altra parte, grazie.

Ma tornando a noi(visto che a nessuno penso che freghi qualcosa di truzzi&co.)Volevo nuovamente ringraziare tutti quelli che stanno continuando a leggere, in particolare:

Felicity89_sono sempre contenta di vedere ogni volta le tue recensioni. Non finirò mai di ringraziarti^^

herm86_ti ringrazio nuovamente per il tuo commento. Sono contenta che ti piacciano come personaggi Hermione(non lo avrei mai sospettato  XD) e Harry. I miei preferiti sono Draco(pregando che non compaia più nei film con la leccata di mucca in testa) e Hermione. Però devo dire che non mi fa impazzire il pairing tra questi 2…Hermione, secondo me, dovrebbe mettersi con Ron(lo so, sono troppo ovvia!).

Per il resto, dopo aver letto pagine e pagine di ff yaoi (galeotte furono Acchi e Sara Sakurazuka!!! Mannaggia a loro!!) sono sempre più propensa ad immaginarmi Draco come il libertino della saga(in quanto si spupazza tutti e tutte a destra e a manca!!).

Che ci volete fare…sto diventando pazza!!

Judeau_Grazie mille per l’aggettivo ‘geniale’: non dovevi! Sono così lusingata di aver ricevuto i tuoi complimenti che ti strapazzerei veramente di coccole (topo gigio docet).

Cos’altro dire?

Un beso a tutti quanti^^

Yuba(la paaaaaazza!!)

 

 

 

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Capitolo 27
*** Non soffrire per colpa mia ***


[27]

[27]Non soffrire per colpa mia

 

Quel giorno i corridoi di Hoghwarts mi sembrarono terribilmente lunghi ed imponenti, soprattutto per il fatto che facevo fatica a muovermi per le botte prese e per la compagnia che in quel momento avevo.

Hermione era silenziosa ed accigliata.

“Hai intenzione di tenermi il muso ancora per molto?”chiesi cercando di sembrare ironico.

La ragazza mi fulminò con lo sguardo, ergo, aveva l’intento di prolungare il suo silenzio con il sottoscritto.

Sei cambiato, Edward…”esordì lasciandomi stupito dalla rottura del voto del silenzio che mi aveva imposto.

“Cambiato? Cosa intendi dire, Herm? Sono il ragazzo di sempre!”risposi.

Il che era vero. Mi sentivo…normale.

In che cosa potevo essere cambiato negli ultimi…giorni? Settimane?

Sinceramente non sapevo con certezza da quanto tempo ero umano.

Sembrava un’eternità.

“Non sei più il ragazzo di cui mi ero invaghita. Sei…cinico.”

“Cinico…?”chiesi colpito da quella parola incomprensibile…per me.

“Sei diventato indifferente ed insensibile nei confronti delle persone che ti stanno attorno, specialmente con Margh,  soprattutto da quando lei si è sentita male.”spiegò la ragazza tenendo lo sguardo basso”…Non è che avete litigato quella sera? Oppure c’è stato qualche problema tra voi?”

Mi pietrificai.

Non potevo certo dire ad Hermione che quella notte io e Margareth avevamo fatto tutto fuorché litigare!!

“Ti assicuro che non è successo nulla di tutto ciò!!”risposi cercando di sorridere. Ultimamente lo facevo raramente.

“Allora, qualunque cosa sia successa tra voi, mi auguro che possiate riuscire un giorno a chiarirvi…”

“Oh, Herm…”dissi io abbracciandola”…sei così tenerosa con me!! Vorrei tanto strapazzarti di coccole e baciotti!!”

Edward!!! Non…non esagerare!!! Ora sei anche troppo il vecchio Ed!!”

“Ah, già…”sussurrai al suo orecchio”…dimenticavo che ti puoi concedere solo a Ron…”

“Con…cedere???”chiese lei spaventata.

“…a copulare…eh, eh, eh….”

Hermione mi guardò per qualche secondo, mentre la sua carnagione diventava sempre più arrossata.

Uaaaaaah!!!! Ma cosa dici!!! Io e Ro….Aaaaaaah!!!! Non pensare nemmeno una cosa del genereeee!!!! Io e quell’indolente non potremmo mai…Naaaa!!!”urlò lei rincorrendomi per picchiarmi con i libri che teneva in mano.

Era bellissimo vederla imbarazzata.

Nella corsa mi scontrai contro una figura.

Edward! Possibile che non sappia nemmeno scappare decentemente?? E da chi, poi??”

“Ron!! Stavo giusto parlando di te!!”dissi sfoggiando il migliore dei sorrisi.

“…Spero con una bella ragazza…ih, ih….”

“Esattamente!!”confermai.

“Io ti taglio la lingua!!”disse Hermione da dietro l’angolo. Non sapeva che ero in compagnia”Non potrò mai avere nessun rapporto con…con…Ron!! Ehm…salve!!”concluse rimanendo con le guance in fiamme.

Rimanemmo tutti e tre in silenzio.

“Ehm…Ron mi a detto che vorrebbe tanto tubare con te!!”dissi cercando di ricordare una delle conversazioni che aveva avuto con Harry tempo prima.”…oppure era…pomiciare? A, no!! Ora ricordo: amoreggiare!!”

“NON DIRE ASSURDITA’, STUPIDO IMPICCIONE!!!”urlò il ragazzo totalmente rosso in viso.

“Piuttosto…sai qualcosa di Harry?”chiese Hermione cercando di cambiare argomento”…Ha avuto qualche miglioramento?”

Ron stirò un sorriso.

“Ha chiesto una cioccorana, quindi penso che stia benone…nonostante le brutte ferite…”

“Mi domando come sia riuscito a procurarsele…”sussurrò la ragazza portandosi le mani alla bocca.

Non risposi. Mi limitai ad avviarmi in silenzio verso l’infermeria.

“Aspetta!! Dove stai andando??? Io e te dobbiamo subito mettere in chiaro le cose!!!”sbraitò la ragazza trattenuta da Ron.

“Mi dispiace ragazzi…ma devo prima parlare con Harry…”conclusi allontanandomi.

Con la coda nell’occhio intravidi i due ragazzi scambiarsi sguardi preoccupati ed imbarazzati.

Sarebbe stato bello immaginarli insieme.

Speravo un giorno di riuscire a farlo.

********

E la mia cioccorana??”scherzò Harry vedendomi al suo capezzale.

“Non c’è niente di divertente…mi sono spaventato!!!”borbottai incrociando le braccia.

Il ragazzo continuò a sorridere finchè il suo sguardo non si posò sui miei lividi.

Cosa cavolo…”

“Lascia perdere!!”sbuffai”Non posso morire per così poco…”

“Ma sei…sei…cretino????”continuò lui indignato”Chi è stato???”

“Non…non lo conosci!!”

“Sono stati i serpev…”

“Non è colpa di nessuno, chiaro??”

Non potevo certo dirgli chi era stato.

Di sicuro ciò avrebbe aggravato la situazione.

Ed io non volevo continuare a creare problemi.

“Sei veramente uno sciocco…”disse Harry alzando lo sguardo al soffitto”…ti fai picchiare e difendi pure Malfoy per non farmi preoccupare…Sei sicuro di avere le rotelle a posto??”

“Come…come fai a sapere che Malfoy…”

“Non ci vuole certo un genio!”

“Ah….” dissi seguito da una lunga pausa.

Harry continuò a fissarmi.

“Tra poco potrò uscire da questa stanza…giusto in tempo per la partita di Quidditch. Che fortuna, eh?”

Non risposi.

Continuai a restarmene in silenzio affondando il viso tra le braccia incrociate sul lettino.

Non volevo certo che Harry mi vedesse piangere come una ragazzina!

Non potevo sopportare di vederlo ancora coperto di sangue e ferite e non riuscivo a scacciarmi quelle immagini dalla testa.

Sentivo ancora il suo sangue che si infilava caldo nelle mie maniche e scivolava senza sosta.

Rabbrividii tra le lacrime, mentre una mano mi scompigliava i capelli.

“Non devi cacciarti nei guai per colpa mia…”disse Harry sospirando.

“Smetterò di farlo solo quando saprò che sarà tutto finito…”singhiozzai alzando il viso.

Il ragazzo sorrise.

“Non finirà mai, Ed…Questo lo sai, vero?”rispose baciandomi la fronte”Ora non piangere…”

Mi liberò dalle lacrime con le dita, asciugandole.

“Ti voglio bene, Harry…e non voglio più entrare in questa stanza per nessun motivo…mai più”

“Beh…sarebbe un bel regalo per Madama Chips, non credi?”

Scoppiammo entrambi in una risata.

Presto tutto si sarebbe risolto.

Appena tornerai in sesto sarò pronto…”dissi afferrandogli le mani.

Harry mi guardò stupito.

“Pronto per cosa…?”

Sorrisi senza rispondere, mentre mi avvicinai a baciargli una guancia.

Sarei stato pronto a dire tutta la verità.

 

 

Piccola Postilla: Chiedo immensamente scusa per il ritardo!! Odio chimica!!!! Perché deve essere così…odiosa???? Non sopporto proprio i calcoli, figuriamoci tutti quei numeretti piccini che specificano tutte le posizioni degli elementi.

Ma dico, mica devo fare una bomba da spedire a qualche ambasciata!?!

Perché devo per forza sapere il numero atomico dello stronzio(pensavo fosse una parolaccia, ma, signori e signore, non lo è! Che volgari questi chimici!) o dell’arsenico?

Ve lo dico io: la chimica creerà i futuri geni del male (Austin Powers docet).

Ed io non voglio rovinarmi le mani con tutte quelle cose pericolose!

Tornando a cose più serie, spero veramente di finire presto questa storia!

Non perché mi stia stufando (anche se devo dire che sta diventando un po’ lunghetta…) ma perché rischia di cadere nella banalità, visto che il mio ultimo neurone sta già usando tutti i suoi assi nella manica.

E poi…tra scuola, fanfiction, blog, libri e amici…un solo neurone e 24ore al giorno NON BASTANO, quindi spero vivamente che tutti voi, o cari lettori pucciosi, siate in possesso di pazienza.

…Dove mi è uscito il termine “pucciosi”?

Antonella mi ucciderà!!

Un saluto a Herm86^^ e Felicity89^^, Acchi, Senpai e tutti-utti-utti quelli che leggendo stanno pensando “ma chi è questa pazza schizofrenica che scrive solo stupidate?”!!!!!

UN BEEEEESOOOOOOOOO…OOO…OOO…O…O…OOOOO!!!!

Yuba

(Sì: sono ufficialmente impazzita!)

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Capitolo 28
*** Tutti i guai vengono assieme ***


 

[28]Tutti i guai vengono assieme

 

“Non ce la faccio più…”sbuffò Ron appoggiando la testa al tavolo”…perché capitano tutte a me??”

“Cosa ti è successo questa volta?”chiese Hermione mentre li seguivo con lo sguardo dietro il vetro del bicchiere che stava davanti a me.

“Si tratta di mia madre…giuro che prima o poi mi trasferirò lontano da lei solo per non sentire la sua voce!! Magari in un posto dove neanche i gufi potranno farmi recapitare le…le…”

“Fammi indovinare…strillettere??”chiese Hermione impietosita.

Ron annuì.

“Penso che oltre ai ragni sia lei quella di cui ho più paura!! E tutto per colpa di quel maledetto ladro di cravatte!! Uaaaaaah!!! Se potessi lo strozzerei con la cravatta che mi ha sottratto!!!”

Dire la verità, nient’altro la verità.

Dovevo farlo anche con lui.

“Ehm…io..ecco…”esordii inghiottendo a fatica”…penso di doverti dare una cosa….”conclusi serrando gli occhi per non vedere la reazione di Ron.

Mi sfilai la cravatta e la appoggiai al tavolo verso di lui.

Passarono alcuni secondi, prima che qualcuno parlasse.

Edward…”disse Ron sorridendo.

Schiusi gli occhi vedendo l’aria amichevole del ragazzo.

Perché avevo aspettato così tanto per dargliela? Lui era mia amico: non se la sarebbe mai presa e avrebbe buttato tutta la cosa sul ridere.

Una sana risata tra amici.

Ron…”risposi ricambiando il sorriso.

“Io…ti…uccido!!”concluse sbattendo i pugni sul tavolo”Questa è la mia cravatta!!!! Come fai ad avercela tu???? Per colpa tua ho ricevuto un’assordante e fastidiosa strillettera!!! Te ne rendi conto??? Ti ammazzo!!”

Perdonoperdonoperdonoooo!!! Ti giuro che non era mia intenzione rubarti la cravatta!!! E…i pantaloni e la camicia…di tutti gli altri…”

I due ragazzi si bloccarono guardandomi con occhi sbarrati.

“Questo vuol dire che…hai sottratto altre cose…ad altre persone??”chiese Hermione scioccata.

“Io…ecco…”

“Sei riuscito a ritrovare la cravatta, Ron! Sono contento per te!”disse Harry piombando alle mie spalle.

Sia lodato il cielo.

“Sarebbe meglio dire che lei ha trovato me…”borbottò il ragazzo esaminandola di sfuggita.

Harry!! Sono così felice di vederti di nuovo tra noi!!”disse Hermione sfoggiando un sorriso caloroso.

Il padroncino ricambiò il sorriso e si sedette vicino a me, facendomi arrossire.

“Non potevo certo rinunciare alla partita tra Grifondoro e Tassorosso!! Un buon capitano deve stare sempre al meglio per dare il buon esempio alla squadra!”

Sembrava non gli fosse successo nulla.

Se non fossi stato al corrente delle ultime vicende, avrei giurato che fosse reduce da un’ora di lezione, anziché dall’infermeria.

Era così calmo e pacato che mi ipnotizzava ogni volta che vedevo le sue labbra toccare il bordo del suo bicchiere.

Sniff…come volevo essere un bicchiere!!

Edward!! Oh!! Ecco dov’eri!!”disse Margareth apparendo alle mie spalle.

Ecco spiegato perché avevo dei brividi.”Stavo giusto pensando al nostro ultimo incontro, quando sono arrivata per caso nelle voliere di Hogwarts…”

Di colpo venni ricoperto di mangime per uccelli.

“Spero che ti vadano di traverso!!! Non fare complimenti e soffocati, tanto sei abituato con il cibo che ti dava il tuo padroncino!!!”

Tutta la Sala Grande rimase in silenzio, mentre alcune risate soffocate rimbombarono.

“Penso che dovremmo fare due chiacchere, signorina Felix…”esordì la McGranitt portando Margh fuori dalla sala.

Per un motivo a me incomprensibile venni portato fuori anch’io dalla stessa insegnante.

Così ci trovammo tutti e tre nella aula di Trasfigurazione, pronti per chiarire le cose. Non mi sentivo molto a mio agio.

“So che ci sono dei problemi…”disse la donna appoggiandosi alla cattedra”…e ho preso delle decisioni su di voi, signorini!”

“Delle…decisioni?”chiesi scrollandomi di dosso i residui di mangime dalla divisa.

“State creando troppe complicazioni…e noi non ne abbiamo bisogno!”

Cosa gli vuole fare? Una punizione sarà sufficiente per calmarlo!!”disse Margh indicandomi.

“Ehi!! Guarda che la colpa non è solo mia!!”

“Sì invece!!”

La McGranitt continuò a squadrarci avvilita.

Per questo non continuammo il litigio per molto.

Cosa succede, professoressa?”chiesi turbato.

“Ragazzi…io…non ho più bisogno di voi…”
”Che cosa…?”

“Stanotte tornerete ad essere animali.”concluse brusca.

 

 

    

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Capitolo 29
*** Ribellione(?) ***


[29]Ribellione(

[29]Ribellione(?)

 

Rimasi impassibile a tale affermazione.

Sarei tornato ad essere un animale.

Mi sarei ritrasformato in Edwige.

“No!! Non può farlo!!”urlò Marareth portandosi le mani al volto”Io non posso tornare come prima!! Io…non voglio!!”

“E’ inevitabile, mia cara…”continuò la donna cercando di evitare il mio sguardo perso nel vuoto.

Non riuscivo a proferire parola.

“Non le permetterò di rovinare tutto quello che in questi giorni ho faticosamente conquistato!! Ho delle amiche e delle persone con cui parlare e sono riuscita a farmi una vita!!!

“Mi dispiace Grattastin…”

“Non mi chiami così!! Io sono Margareth!!”strillò la ragazza”Margareth Felix, di diciassette anni, della casata dei Grifondoro, proveniente da Dublino!!! Si ricorda?? Me lo ha insegnato lei!! Lei mi ha detto di impararlo per farmi una vita tra gli umani!! Io sono umana!!”

Margh stava veramente avendo una crisi isterica.

Non riusciva ad accettare tale inevitabile destino.

Margareth…”dissi con un filo di voce, cercando di consolarla.

“Lasciami stare!!!”urlò graffiandomi”Non ho bisogno della tua pietà, stupido essere!!!”

Non riuscivo a ribattere. Sentivo solo la pelle che bruciava per colpa dei graffi che segnavano il mio braccio.

Mi limitai a guardarla dritta negli occhi, tra le sue lacrime nervose.

“Mi hai solo rovinato la vita, stupida civetta!! Non ti perdonerò mai!!”continuò allontanandosi da me”…E lei, professoressa McGranitt,…non si avvicini più a me! Non permetterò a nessuno di infrangerere i miei sogni!!”concluse scappando via.

Rimasi solo con la professoressa.

Non seppi proprio come rompere il silenzio creatosi nell’aula.

Non potevo certo biasimare la reazione di Margareth: volevo anch’io avere un riflesso a quelle dichiarazioni.

Ma in quel momento ero solo indeciso.

“Mi dispiace per la reazione che ha avuto Margareth poco fa, ma gli ultimi avvenimenti successi in questi ultimi giorni mi hanno portata a questa soluzione…”continuò la professoressa.

“Non ci può dare un’altra possibilità?”chiesi speranzoso”Siamo solo ai primi tempi!! E’ normale avere qualche difficoltà ad ambientarsi in un mondo come questo!”

“Non posso rischiare che Harry venga nuovamente attaccato da…Tu-sai-chi, questo lo sai, vero?”

“Non succederà!! Io…ora non avrò problemi a sorvegliare il padroncino!! Lo proteggerò senza problemi!!”dissi deciso.

“Edwige…vorrei tanto crederti…”

Perché non può farlo, allora? Mi dia un’ultima possibilità!!”

La donna rimase in silenzio, meditando una decisione.

Speravo proprio di averla convinta.

“La prego…”aggiunsi afferrandole le mani.”Non mi dica di no!!”

“Io…”continuò lei triste”…non ci riesco…mi dispiace…”concluse divincolandosi.

Mi bloccai ammutolito.

Allora sarebbe finito proprio tutto.

Anche ciò che stava nascendo tra me ed Harry.

“Come farete a proteggerlo?”

“Richiederò l’aiuto al Ministero per la collaborazione di qualche Auror…”

Annuii e mi allontanai dalla stanza, camminando molto lentamente per godermi gli ultimi istanti da umano.

“…però posso rimandare la vostra trasformazione…così tu e Margareth avrete tempo per salutare i vostri amici…”

“Grazie, professoressa…”conlusi accennando ad un sorriso.

“Fatevi trovare domattina in quest’aula…”

Annuii nuovamente e mi allontanai.

Appena girai l’angolo che mi separava dalla stanza scoppiai in lacrime.

Non potevo rinunciare a tutto.

Non riuscivo a dire addio a quella vita!

“Non voglio…”singhiozzai cercando di asciugarmi gli occhi.

Forse Margareth aveva ragione.

Era per colpa mia e della mia ingenuità se avevo costretto la McGranitt a giungere a quella conclusione.

Probabilmente se fossi stato in Margh avrei reagito come lei ed avrei iniziato ad odiarmi.

E forse avrei addirittura fatto qualsiasi cosa, pur di non finire quel sogno.

Mi fermai di colpo, mentre le ultime lacrime scendevano fino al mento.

Perché in quel momento i miei pensieri si fermarono sulle parole di Draco?

Magari quelli che consideri tuoi amici, altri non sono che traditori.

No.

Stavo vaneggiando!! Margareth non mi avrebbe mai tradito!!

E come sarebbe riuscita a farlo??

Lei è sempre stata dalla mia parte e la McGranitt aveva avuto l’idea di trasformarla!!

Non poteva certo avere rapporti con i Mangiamorte!!

Però…

Cosa potevo saperne io? Non eravamo mai stati sempre insieme.

Nei momenti in cui eravamo separati poteva aver benissimo avuto il tempo di…

No, dovevo aver fiducia in lei!!

Non ti perdonerò mai, stupida civetta!! Mi hai rovinato la vita!!

“E tu Marghareth, rovinerai la mia insieme a quella di Harry?”

Pregai di sbagliarmi.

 

Piccola postilla: Fiuuu…anche questa è andata. Ultimamente sto faticando parecchio per scrivere!! Anche adesso ho il fumo dell’iperlavoro del cervello che mi sta uscendo dalle orecchie per l’eccessivo impegno del mio povero neurone.

Piango lacrime di gioia.

Penso di sentire gli uccellini cantare e tutto ciò che mi sta attorno mi sembra bello e romantico.

No, non mi sono fumata l’erba pipa.

Penso di essermi infatuata di un ragazzo molto…uah!^^

(un “uah” significa tante cose, ragazzi!!)

Bene, non mi dilungherò molto.

Per questa volta sarò molto sintetica.

Ringrazio tutti quelli che stanno continuando a leggere e in particolare i soliti noti^^

Un beso!!^^

 

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Capitolo 30
*** L'ultima sera ***


[30] L’ultima sera

 

“Vi ha dato una bella strigliata, eh?”chiese Ron vedendomi tornare.

Rimasi in silenzio e mi sedetti al mio posto, perso nelle parole di Draco, mentre il trio continuava a guardarmi preoccupato.

Edward? E’ stato tanto terribile?”continuò Hermione inquieta.

“Sì…ecco…non è stato molto piacevole questa nostra…conversazione…”

“…E cosa vi ha detto?”chiese Harry trepidante.

“…E Margareth?? Non è tornata con te?”riprese la ragazza.

Non potevo prolungare il mio indugiare.

Dovevo cercare di trovare le parole giuste per lasciare per sempre da umano tutti i miei amici.

Avrei spezzato  il cuore a qualcuno, ma era inevitabile.

“Questa è la mia ultima sera ad Hogwarts. Domani Margareth ed io partiremo diretti a Dublino…”conclusi stirando un sorriso più sincero possibile”…Margh è scappata a fare i bagagli e…sarà meglio che li vada a preparare anch’io…”dissi alzandomi.

“Tornate a Dublino?? Stai scherzando?? Senza nessun preavviso??”chiese Hermione scioccata.

“Già…ci vediamo dopo…”conclusi brusco asciugandomi l’occhio destro che stava minacciando a lacrimare.

Edward…non possiamo proprio fare niente per…insomma…evitare la tua partenza?”

“No Ron, purtroppo no c’è più niente da fare…”

 

********

 

Veloce, sempre più veloce e lontano da tutti.

Correre non mi sembrava così faticoso, ma era doloroso pensare che di lì a poche ore avrei perso tutto.

Nella camera tutto ciò che mi apparteneva era sul davanzale della finestra: la gabbia che mi teneva era aperta e rivolta verso l’esterno della finestra.

Mi avvicinai con le lacrime agli occhi.

“Questa è casa mia…”sussurrai muovendo la porticina di sbarre color argento. Non era quello il mondo in cui dovevo stare.

Dovevo tornare ad essere civetta per il resto dei miei giorni.

Non riuscivo a vedere la luna, mia unica amica.

La notte non permetteva di far penetrare i suoi raggi sulla terra per rendermi felice.

Anche l’oscurità in quel momento era mia nemica.

“Però non è giusto!!! Perché proprio adesso??”

Le parole soffocate uscivano ansimanti ad ogni mio respiro. Non potevo proprio accettare la decisione della McGranitt ma non avevo il diritto di oppormi. Avevo fallito il compito che mi avevano assegnato e meritavo di pagare.

Ma per colpa mia anche Margareth doveva pagare.

E questo era quello che mi dispiaceva di più.

Non riuscivo a imporre alle mie lacrime di fermarsi. Continuavano a scorrere calde e violente sulle mie guance, facendomi bruciare gli occhi ed offuscare la vista.

“Non posso credere che te ne andrai via…”disse Harry entrando nella stanza.

“Non l’ho voluto io. Ma non posso oppormi…e poi forse è un bene che me ne vada…”singhiozzai.

Harry si avvicinò e mi scompigliò i capelli, come al solito.

“Allora perché piangi?”

“Non così presto…non voglio andarmene così presto!!”dissi abbracciandolo.

“Non ti devi fare dei problemi, Ed…tanto, è questione di qualche mese e poi ci potremo vedere alla fine della scuola! Non farne un dramma!!”

“Non è così semplice, Harry…”

Lasciai in sospeso la frase.

Non potrò più rivederti con le sembianze di Edward.

Dovrai rifarti una vita con qualcun altro.

Ti dovrò dire addio ma starò sempre al tuo fianco come Edwige.

E smettila di piangere!”continuò il ragazzo sorridendo. Non potevo rispondere al suo sorriso perché gli avrei solo fatto credere a inutili menzogne.

“Ti prego…”dissi divincolandomi dal suo abbraccio”…dimenticati di me e fatti una nuova vita!! Io…non potrò più rivederti.”

Harry rimase ammutolito.

Ero stato troppo indelicato ma dovevo farmi dimenticare in modo da riuscire ad abbandonare quella vita senza troppi rimorsi.

“Non posso farlo…”sussurrò il ragazzo avvicinandosi a me.

Ero sull’orlo di cedere al suo abbraccio nuovamente ma non potevo farlo.

Avrei solo rischiato di farlo soffrire.

“Dimenticati di me…”insistetti senza ottenere risposta.

Harry non pareva ascoltarmi ma era impegnato a guardarmi con quegli occhi verdi che mi affascinavano e mi terrorizzavano allo stesso tempo.

“…dimenticati di…”

“…Non posso…”continuò togliendosi gli occhiali.”…e non voglio…”concluse baciandomi.

Ero perso nel suo abbraccio e nel suo bacio che non smetteva di stregarmi e portarmi a compiere gesti e pensieri che mai avrei pensato di avere.

Harry, se continuerai non potrò più lasciarti perché non ne avrò la forza.

Smettila adesso perché io non riesco e non voglio fermarti.

Voglio illudermi che durerà per sempre, come avevo fatto con Margareth, ma so che non sarà possibile.

Edward, io penso di…”

“Non farlo!!”sussurrai cercando di interromperlo”Non dirlo, perché se me lo dirai non potrò più lasciarti!! E ciò è inevitabile…”

Harry sorrise e mi accarezzò il viso.

Perché non posso dirti di amarti? E’ vero: io ti amo.”disse serio.

Non era un sogno.

Era tutto vero e lo sapevo benissimo.

“Mi…mi ami…”dissi sorridendo.

“Non è un problema per te, vero?”

Scossi la testa.

“E’ un enorme problema, ma penso di capire come ti senti… se ciò vuol dire avere perennemente le palpitazioni, il fuoco nelle guance e la voglia di averti sempre vicino, allora…anch’io ti amo, Harry.”dissi continuando a baciarlo.

Felice: ecco come mi sentivo.

Felice e terrorizzato allo stesso tempo.

Era un bell’addio.

Un fantastico addio fatto di emozioni fortissime e voglie che potevamo solo accontentarci a vicenda.

Fu un rapporto diverso da quello che ebbi con Margareth, ma ugualmente intenso e carico di complicità.

Non ero così impacciato come la prima volta, ma sentivo lo stesso le guance perennemente arrossate ogni volta che lui mi sfiorava la pelle.

Questo era amore: ciò che avevo sempre sognato.

Non facevo altro che pensare a quelle due parole.

Ti amo.

Mi sentivo un terribile egoista a voler ricevere tutte quelle attenzioni e quell’amore da Harry senza riuscire a ricambiare per sempre tali sentimenti.

Desiderai che quella notte non finisse mai e sperai di dover passare il tempo rimasto con Harry.

“Non voglio che finisca così tra noi…”dissi cercando di deviare lo sguardo da lui.

Non ero abituato a vederlo così dolce con qualcuno e in quegli atteggiamenti.

“Non finirà se lo vorremo.”

“Non…non è così facile, credimi!”

“Amare qualcuno non è mai facile, credimi…”disse sorridendo.

Non facevo altro che guardarlo in quegli occhi.

Volevo sempre di più stare a contatto con la sua pelle e con il suo corpo che mi scaldava sempre di più.

Non volevo abbandonare Harry.

Però sapevo che non sarebbe durato per sempre.

 

Piccola postilla: Pèppeppepppeppepè….Pèppeppepppeppepè!!! E dopo i cori da stadio dei pazienti lettori e fan(spero ce ne siano XD) della coppietta, finalmente posso dire ALLELUJA!!!! Alla fine sono riuscita a combinare qualcosa tra quei due!!

Comunque continuerà anche nel prossimo capitolo.^^ eh, eh…

Ok, ora giuro che mancano veramente pochi capitoli alla conclusione!

Pochi, eh!!

Non mancheranno certo i colpi di scena e…vabbè, se siete curiosi aspetterete, giusto? Mi impegnerò al massimo per concludere al più presto.

Un beso ai soliti noti^^

Yuba

 

Ah, p.s: per Herm86 e Felicity89.

Spero tanto di trovare qualche messaggino nel mio blog da parte vostra.

Spero vi piaccia^^ anche perché ho pubblicato dei disegni fatti da me su alcuni personaggi di Harry Potter.

Magari posterò anche qualcosa su questa ff…mah…

Comunque potrete vedere e leggere tutto su http://guiltyp.splinder.com

Spero che vi piaccia^^(ah, l’invito è rivolto anche a tutti gli altri!)

Un beeeeeso²

Yuba²

 

 

 

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Capitolo 31
*** L'inizio...della fine ***


[29]Ribellione(

[31] L’inizio…della fine

 

“Qualcosa non va?”chiese Harry un po’ preoccupato.

“Non…non c’è niente che non va…perché me lo chiedi?”risposi quasi sorpreso che il mio padroncino si fosse fermato per sapere se avevo qualche problema.

Probabilmente si era accorto che stavo lacrimando.

Ma non era colpa mia!! Io non ero triste e non avevo motivo per piangere perché non stavo nemmeno provando del dolore.

“Piangi perché sei felice, vero?”

“Eh? No, cioè, sono felice…”continuai imbarazzato”…ma non piango per questo!! Io…ecco…non lo so nemmeno io perché sto piangendo, Harry!!”

“Ah, ah, ah!! Sei veramente strano, Ed…”rispose lui accasciandosi accanto a me sul letto”…piangi…e non sai neanche il perché??”

“Non ridere!! Uffa!!”borbottai togliendomi il maglione della divisa. Era veramente scomodo in quella situazione.

Infatti anche Harry cominciò a slacciarsi i bottoni della camicia.

I pantaloni erano già a terra da un bel pezzo e vederli mi provocava un rossore al viso pari al colore dello stemma dei Grifondoro!

Chiusi gli occhi per non farmi condizionare troppo da ciò che potevo vedere e che poteva imbarazzarmi.

Non potevo che avere il cuore a mille: e se qualcuno fosse entrato nella camera all’improvviso?? Come avremmo reagito??

Cosa faremo se…se qualcuno dovesse trovarci mentre…”

“E da quando ti preoccupa tanto ciò che possono pensare gli altri?”

“Ehm…da sempre, forse?”

“Tranquillo…”sussurrò lui all’orecchio”…nessuno entrerebbe mai adesso…”

“Per…perché ne sei così certo?? Harry, quel tuo sguardo non mi convince!!”dissi incrociando quel suo cipiglio da furbetto.

Il ragazzo mi zittì con un bacio, sigillando tutte le parole che la mia stupida bocca poteva pronunciare.

Perché mi facevo tanti problemi?

Non doveva importarmi nulla di quello che pensava la gente!

In quel momento volevo solo che Harry si concentrasse su di me ed io su di lui. Sentii le sue carezze espandersi sotto le mie vesti e sempre più scaldavano le mie trepidazioni.

Non volevo che smettesse. Desiderai che durasse così intensamente e così irrazionalmente per sempre.

Non feci altro che contemplarlo mentre lui mi rivolgeva ogni volta sorrisi semplici e reali.

In quel momento capii perché piangevo.

Finalmente ero riuscito a farlo sorridere.

Però ero certo che fu anche per un altro motivo che le mie lacrime cadevano calde sino al mento.

Quella sarebbe stata sicuramente l’ultima mia notte da umano.

All’alba che sarebbe giunta successivamente mi sarei ritrasformato in Edwige per il resto dei miei giorni.

“Promettimi una cosa!!!”dissi ansimante cercando di asciugarmi il viso con la manica della camicia sbottonata.

Harry si fermò quasi disturbato dalle mie continue interruzioni.

“Ti chiedo solo una cosa!! Poi me ne starò zitto!! Lo giuro!! Non parlerò più!!”consolai sperando di alleviare la seccatura di Harry che, a mia sorpresa, mi rivolse uno sguardo così dolce che mi faceva impazzire!”Ecco...promettimi che non…non mi dimenticherai!!!

“Che sciocchezza stai…”

“Promettimelo!!! Ti prego!! Non dimenticarti di me!!”conclusi singhiozzando come uno stupido”Perché io non lo farò mai!!”

Il ragazzo scosse la testa.

“Non potrei mai dimenticarmi di un piagnucolone come te…questo è certo!!”disse baciandomi.

Sorrisi sapendo che le sue parole erano sincere.

Non mi avrebbe mai dimenticato.

Il sapore delle sue labbra era dolce e caldo e ciò metteva alla prova il mio autocontrollo.

Era tutto troppo bello!

Harry sapeva che non era il primo a deliziarsi del mio corpo, ma non gli importò.

Era tutto così strano: non riuscivo a tenere la mente lucida, e non facevo altro che desiderare sempre più la compagnia del mio amante.

Sapevo che Harry provava la stessa cosa: lo capivo sbirciando i suoi sguardi passionali.

 

********

 

Quella notte sigillammo la nostra unione con un bacio, che pregai non fosse l’ultimo, coricandoci nei nostri letti e anticipando l’arrivo dei compagni di camerata.

Fu difficile addormentarmi: rimasi tutto il tempo a spiare Harry nel sonno.

Era bellissimo vederlo dormire.

Chissà cosa starà facendo adesso Margh

Non potevo certo pensare di credere per un momento alle parole di Malfoy!

Scossi la testa, cercando di far uscire quei brutti pensieri e mi avviai nel corridoio ad ammirare per l’ultima volta la notte.

L’ultima notte da umano.

“Forse è meglio così…”mormorai calpestando la gelida pietra.

Immerso nei miei pensieri cercai di non dimenticare ciò che provavo: la sensazione dei morbidi piedi sul terreno, l’altezza insolita, il rossore delle mie guance e…l’amore per Harry.

Quello non lo avrei di certo scordato.

“Non si gironzola a quest’ora per il castello, Edward…”

Mi bloccai di colpo.

Cosa ci faceva…

“Ma…Malfoy!?!?”dissi quasi schifato dalla sua presenza nei corridoi.

Non volevo di certo farmi rovinare quelle ultime ore da uno come lui!!

A quanto pare non sono l’unico a non voler dormire…stanotte.”rispose lui sorridendo. Che sfacciato!!

Lo ignorai, proseguendo il mio cammino lontano da lui.

Draco non si mosse, sembrava voler assaporare le mie reazioni.

“Quante volte hai pensato in queste ultime ore a ciò che ti ho detto?”

Indugiando sui miei passi, mi girai a guardarlo.

“Non…non ho perso la fiducia nei mie…”

“Nei tuoi amici?? Che assurdità!!”continuò lui ridendo”Il tradimento allora sarà più doloroso e traumatico…povero novellino!”

Non potevo sopportarlo.

“Adesso basta!!”dissi avvicinandomi a lui.

Cosa vuoi farmi? Minacciarmi? Sei patetico….”

“Se questo basterà a farti stare zitto…Con vero piacere!!!”dissi colpendolo alla guancia.

Mi sentivo decisamente meglio!

“Tutto qua??”continuò lui.

Non potevo rifiutare tale invito.

Lo scaraventai contro il muro, cercando di evitare i cazzotti che mi lanciava.

Odiavo prendele dopo il nostro ultimo incontro.

Draco si stava divertendo e lo capivo dal suo sguardo posseduto dalla voglia di provocare e fare del male.

Ma perché era deciso a farmela pagare?

Si era già vendicato a sufficienza.

E se avesse voluto…uccidermi?

Sentii il corpo che si stava bloccando dalla paura, ma cercai di non dargliela vinta e nella foga riuscii ad afferrare la sua bacchetta.

“Pensi di saperla usare, novellino? Una bacchetta è personale…”ghignò lui asciugandosi l’angolo della bocca dal sangue.

Infatti…non la so usare…”conclusi spezzandola sul ginocchio.

Draco spalancò gli occhi per l’affronto.

“Bastardo!!!”urlò travolgendomi di colpo.

Non potevo usare gli artigli: lo avrei di sicuro ucciso!

Ma non potevo di certo continuare a prenderle!!

Ci pensai più volte prima di decidere di estrarre le mie grinfie sul suo collo.

Rimanemmo bloccati nelle nostre azioni: io con le mani alla sua gola e lui intento a darmi un pugno in faccia.

Se mi tocchi…muori”dissi ansimante.

Se mi uccidi…Harry morirà.”rispose lui tenendo sotto controllo la mia mano.

Sbarrai gli occhi.

“Non…non oseresti!!”

“Io no….”continuò lui”…ma i Mangiamorte…”

“I seguaci di Volde…”
”Secondo te, perché mai dovrei perdere tempo con uno…come te? Magari a quest’ora lo staranno già torturando e preparando per il suo ultimo viaggio verso i suoi defunti genitori…”

Harry!!”sussurrai preoccupato.

“Non sarò speciale come te…”continuò lui facendo scivolare le mani sulla mia gola”…ma non ho certo bisogno di strani artigli o di bacchette magiche per uccidere qualcuno!!”

La pressione mi fece allentare la presa.

Non potevo aiutare Harry ed ero bloccato.

“Muori, stupido Owl!!!”disse il ragazzo godendo della mia agonizzante fine.

La mia vista si offuscò e sentii gli occhi gonfiarsi.

Non potevo resistere né reagire.

 

Piccola Postilla: Sono in straritardo!!!! Oh my Lord!!! Come può un solo neurone fare mille cose????? Bah, l’unica cosa che mi tira su in questo momento è sapere che si avvicina alla conclusione.

Edward, resisti!! ç__ç

Un beso^^

 

 

 

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Capitolo 32
*** Tradimento ***


[29]Ribellione(

 

[32]Tradimento

 

Pe…perché?”dissi a fatica cercando di divincolarmi dalla morsa del ragazzo.

Ero terrorizzato dalla paura di non poter proteggere Harry.

I Mangiamorte avevano utilizzato Malfoy come diversivo per tenermi lontano da lui e questo non potevo perdonarglielo: né ai seguaci di Voldemort né a Draco che continuava a premere sulla mia gola.

Tradimento.

Chissà se Margareth era stata così corrotta da tradirmi.

La pressione si fece sempre più forte sulle tempie e vidi i miei artigli uscire e rientrare dalla mano, come per cercare una vano tentativo di ribellione da quella situazione.

Non volevo morire per così poco ma soprattutto, non volevo morire per mano di Malfoy.

“Spero ce tu soffra terribilmente mentre il tuo caro amico Harry è tra le grinfie dei Mangiamorte!! Muori stupido novellino!!!

Sentii la fine che si avvicinava. Ero ad un passo dalla morte.

“Muori!!!”insistette il ragazzo mentre cercai di far rinvenire la forza prodigiosa che il giorno prima avevo utilizzato contro il mio aggressore.

“Finalmente con la fine di Harry il Signore Oscu…”

Draco si bloccò e cadde su di me privo di sensi.

“Gli umani: sanno solo blaterare quando devono uccidere qualcuno…”disse Margareth massaggiandosi le nocche delle mani.

Rimasi ammutolito mentre adagiai il corpo del ragazzo accanto al muro.

Non sapevo cosa dire: non ero neanche più sicuro su niente.

“Almeno un’grazie’ mi sembra d’obbligo…”borbottò scocciata”…Ti ho salvato la vita da un pazzo adolescente e non dici neanche una parola!! Non avrai paura di me…vero, stupida civetta?”disse stirando un ghigno.

Avevo paura di confermare le sue supposizioni.

“Ho sempre avuto paura di te, Margareth…”balbettai allontanandomi.

La ragazza scoppiò in una fragorosa risata.

Ed io ho sempre pensato che tu sia un credulone ingenuo!!”continuò lei ridendo”Non sono diventata umana per terrorizzarti o tradirti, Ed!! Ora dobbiamo salvare il tuo caro padrone!!! Sbrigati!!!”concluse scappando.

Seguirla fu cosa facile: il difficile era trovare Harry ed i Mangiamorte.

Piombammo in camera affaticati e svegliammo i ragazzi imbarazzati dalla presenza di Margareth.

Rara…ragazza!!!”disse Ron scendendo dal letto.”Devi per forza portare le tue conquiste da noi come trofei????

“Si tratta di Harry!!”disse affannosamente Margareth facendo preoccupare i presenti.

Ron spalancò gli occhi dopo aver ribaltato il letto dell’amico.

Il terrore che comparve sul suo viso fu simile al mio.

“Vengo con voi!!”anticipò il ragazzo vedendoci intenti ad uscire in fratta dalla stanza.

“Sarà meglio, invece, che tu vada a svegliare Hermione e poi dai professori: loro potranno venire in nostro soccorso!”dissi dividendomi da Margareth e da Ron.

Edward!!”urlò la ragazza.

Hermione e Ron non possono andare in giro senza protezione con i Mangiamorte alle calcagna!! Pensaci tu!!”conclusi allontanadomi.

Non potevo rischiare di offrire su un piatto d’argento tutti e due: se i Mangiamorte avessero avuto la meglio, io sarei stato più che sufficiente come vittima sacrificale.

 

********

 

Ero pronto, potente, carico e preparato alla battaglia.

Il problema era: dove dovevo andare?

Non avevo la più pallida idea di dove dirigermi.

Il castello di Hoghwarts era troppo immenso per mettermi a giocare a nascondino con i seguaci del male.

Avevo solo una soluzione.

Cosa…che cosa vuoi a quest’ora della notte, giovanotto?”borbottò un uomo dipinto ad olio su una tela adiacente al muro abbastanza impolverata.

Portava un panciotto color crema sotto una giacchetta indaco intenso quanto la bombetta che portava in testa.

Che cosa voleva da me questo tizio bidimensionale???

Lo ignorai continuando per la mia strada…qualunque essa fosse!

“Guarda che parlo con te!!! Bah, che maleducati che sono questi ragazzini!! Proprio come quel gruppetto…”

Arrestai il passo rimuginando le parole lontane del quadro.

“Chi???”

“Chi…cosa???”chiese un po’ spaventato l’uomo.

“Chi altri è passato di qui recentemente??? Me lo dica!!! E’ una questione di vita o di morte!!”

Il signore si schiarì la voce e si ricompose.

“Poco tempo fa un ragazzo si è messo a correre come se avesse il diavolo alle calcagna e dopo…PAM!!! Mi sono ritrovato per terra!!!”

Pam??? Che cos’è successo???”
”E lo chiedi a me? Ho solo visto quello che ti ho appena detto!!”

E da che parte è andato quel ragazzo??”chiesi mentre l’uomo tese il braccio verso la direzione opposta alla mia.

“…sembrava diretto verso la Sala Grande…e…”

“Grazie!!!”conclusi brusco allontanadomi.

“Ehi…Ehi!!!! Non mi riappendi???? Ragazzino!!! Parlo con te!!!”.

 

********

Harry era alla Sala Grande e stava aspettando solo me.

Corsi cercando di non perdere fiato in attesa di arrivare alla meta.

Giunto nell’ingresso principale del castello cercai di ricordare la direzione della grande sala.

Intorno a me decine e decine di porte sbarrate confondevano il mio orientamento.

“Dannazione!!!”borbottai cercando di ricordare la direzione giusta mentre un brivido percorse la mia schiena.

Forse ero vicino...e la Sala Grande non era il posto giusto.

“Spero di non sbagliarmi…”dissi facendo un respiro profondo.

Harry, resisti! Presto verrò a salvarti!!

Il portone principale era aperto quasi impercettibilmente e dall’apertura penetrava un gelo micidiale e spaventoso.

E così mi ritrovai all’esterno del castello, pronto ad affrontare la mia ultima sfida.

********

 

L’angoscia era terribile.

Mai come allora sentivo in me tale stato emotivo.

Non sapevo dove andare: avevo già indugiato troppo per trovare la via giusta ma l’odore del sangue fresco e le impronte sulla neve che innaturalmente cadeva potevano crearmi una traccia evidente.

Seguii tali indizi con il cuore all’impazzata fino a raggiungere il primo angolo del castello: ero ai piedi della torre delle camerate dei Tassorosso.

Come girai l’angolo mi bloccai.

Davanti a me vidi una figura stesa a terra ed un’altra in piedi con la bacchetta puntata verso l’avversario.

Gli occhi dell’avvantaggiato erano inconfondibili.

Harry!!”urlai andandogli in contro.

Mi sentii sollevato sapendo che il mio padrone non stava rischiando una brutta fine.

Ero a pochi metri da lui e sempre all’erta verso la figura che giaceva nella neve.

“Va tutto bene, Harry??”chiesi riprendendo fiato quando la luna tornò a splendere illuminandoci nell’oscurità.

“Magnificamente…”disse con voce neutra.

Mi girai a guardarlo e mi bloccai.

I suoi occhi verdi ed intensi mi spaventarono facendomi riaffiorare il sogno vissuto notti precedenti.

Harry….? Ma che…”

“Allontanati!!!”urlò la figura stesa a terra.

Improvvisamente colui che credevo fosse Harry mi puntò la bacchetta addosso, senza smettere di fissarmi.

Giurai di non capirci più nulla: quelli erano gli occhi di Harry!

Lui era Harry!!

“Addio….Edwige….”disse Virginia prima di sentire una scarica sul petto che mi scaraventò contro gli alberi.

Tradimento.

Draco aveva ragione, ero stato tradito.

 

 

 

Piccola postilla: Scioccati, eh??? Premeditavo tale svolta da moooooooooooolto tempo (le esagerate “oooo” non sono poi così…esagerate!).

Quante persone hanno la mascella cascante sul pc? Tante? Poche? Io in primis!!

Spero di riuscire a scrivere in breve tempo il seguito, senza farvi aspettare tanto, anche perché non posso lasciarvi così…senza niente tra le mani, giusto? Cosa sto dicendo..? Mah, sono già impazzita…

Spero di continuare a vedere i commentini  di tutti!!! (esagerata?) Bah, sarà…

Acchi, non turbarti troppo e non picchiarmi quando ci vediamo, ok? ^^

Sempai…(se riuscirà a leggere visto che è da un po’ di tempi che non ci riesce)…ti prego, vale anche per te: voglio arrivare fino ai 17 indenne…

Herm85, oltre al fatto che spero di leggere presto la continuazione della tua ff (questa ragazza scrive molto bene e mi garba assai^^), mi auguro di leggere presto uno dei tuoi immancabili commenti. (che cara che sei quando lo fai!!!^^)

Invece sono preoccupata…che fine ha fatto Felicity89? Dovrò scrivere a “Chi l’ha visto?” O.O

E per finire…voglio dare un mega-ultra-cosmico abbraccio alle new entry del reparto recensioni: grazie mille a La Dama Luthien!!!!! Vi voglio un sacco di bene!!

A presto con la conclusione

 

La vostra Yuba^^

 

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Capitolo 33
*** La fine di tutto ***


[29]Ribellione(

[33]La fine di tutto

 

La testa iniziò improvvisamente a girarmi in maniera impressionante: avevo preso una bella batosta contro uno dei tanti sempreverdi che circondavano il castello.

Quando cercai di riprendere il respiro sentii il petto bruciare e il sangue uscirmi dalla bocca.

Non ero del tutto integro dal colpo inferto da Virginia.

Virginia: la Tassorosso che mi aveva tradito.

Cough!! Cough!!!”

Non c’era niente da fare: anche provando a schiarire la voce non riuscivo a riprendere a respirare correttamente.

La ragazza era riuscita con un colpo solo a mettermi in difficoltà.

Mi aggrappai all’albero e mi eressi in piedi a fatica.

“Te l’avevo detto che potevamo divertirci assieme, Ed…”continuò Virginia scostandosi i capelli corvini dal volto candido.”…Io mantengo sempre quello che dico…”

“Lascialo andare…”tossii io sputando sangue nella neve.”Lascia stare Harry e tutti gli altri…”

La ragazza ci squadrò e scoppiò a ridere dopo aver allontanato dalla mano di Harry la sua bacchetta.

Ora eravamo tutti e due disarmati contro di lei.

Che cosa?”continuò ridendo”Non puoi mica dettare le condizioni del gioco!”

“Chi ti ha mandato da noi?”chiese Harry alzandosi in piedi tremante.

Sapeva che dovevamo prendere tempo prima che arrivassero i soccorsi.

“Mi sembra ovvio…secondo te chi altri se non il Signore Oscuro desidera la fine del Sopravvissuto?”

“Allora se ha mandato anche te significa che Nott ha fallito…”ghignò Harry soddisfatto”…ed ha pagato con la vita…”

Virginia sorrise e catapultò Harry contro il muro facendolo sbattere violentemente.

Ne approfittai per avvicinarmi ed attaccare direttamente la ragazza.

“Fermati!!!!”mi bloccò lei”Se osi fare un altro passo, giuro che ti farò assistere in prima persona alla fine del tuo amato…”

Mi bloccai fissandola, mentre Harry cercava di riprendersi dal brutto colpo.

Era inerme quanto me: disarmato e ferito.

“Devo farti i miei complimenti…”dissi iniziando a ridere nervosamente.

Virginia spalancò gli occhi, offesa dalla mia reazione.

“…sei stata veramente brava ad ingannare tutti! Proprio un’attrice nata…Ma dimmi…hai sempre mentito per tutto il tempo oppure per un attimo ti sei veramente rivelata…sincera?”

Ma cosa stai blaterando, stupido essere?”

“Non ti senti come una marionetta nelle mani di qualcuno che si disinteressa completamente della tua vita? Ci hai mai pensato? Non penso che se dovessi fallire il tuo Lord verrebbe a salvarti, giusto?”

La ragazza s’innervosì e si scoprì il braccio destro, rivelando un tatuaggio marchiato nella carne.

“Mi basta pensare che con il nostro sacrificio, Voldemort avrà il potere che tanto ambisce…Io credo in questo!”

“Questo?? Credi in una persona che si disinteressa della tua vita?”

“Smettila!!!!”urlò la ragazza”Sectum Sempra!!!”.

Una scarica mi colpì in pieno, buttandomi nella neve gelata.

Avevo il petto dolente e la schiena iniziò a bruciarmi da impazzire.

Il colpo subìto precedentemente contro gli alberi aveva riaperto le ferite nella schiena.

Non era proprio la mia giornata!

Le braccia non riuscivano a reggere il peso del mio corpo e il sangue continuava a scorrere dalle vesti al candore naturale nel terreno.

“Povero sciocco…”disse Virginia afferrandomi per i capelli.”Non capisci quanto sia stupido cercare di innervosire una Mangiamorte? La buona volontà e l’ingenuità di una civetta non bastano per sopravvivere!!”

“…Ed io che…che pensavo non credessi alla mia storia della trasformazione…”sussurrai a fatica.

“Oh, ma io ci credo eccome…”disse lei passando un dito sulle mie labbra insanguinate”…e mi sono sempre chiesta come sarebbe stato…”continuò baciandomi”…assaggiarne una…”

“Sei folle…”dissi cercando di non svenire per il troppo sangue perso.

Avevo solo una soluzione per porre fine a quella situazione.

“Credi nel grande amore, Edwige?”chiese sorridendo”Oh, scusami…è ovvio che ci credi visto che sei così stupido e banale come essere…Comunque, credendo nel vero amore, non pensi che esso debba essere basato sulla verità tra i due??”

Rimasi in silenzio guardandola con disprezzo.

Sentire parole come ‘amore’ e ‘verità’ uscire dalla sua bocca mi facevano nauseare.

“Non rispondi? Beh, allora voglio proprio vedere che faccia farai quando sul suo punto di morte sarò io a rivelare al tuo padroncino la tua vera identità…”

A quanto pare vuoi essere malvagia fino in fondo…”

Anch’io ora devo farti i miei complimenti: sei stato proprio bravo ad ingannare tutti…Harry in particolare….e dimmi”continuò trascinandomi per la camicia mentre il gelo della neve entrava dal colletto bruciando sulle ferite”…Hai sempre mentito anche tu per tutto il tempo oppure per un attimo…-com’era?? Ah, sì-…ti sei veramente rivelato sincero??”concluse mollando la presa.

Ero a pochi metri di distanza da Harry che stava cercando di rialzarsi in piedi.

“Penso che ora sia tu la marionetta…una marionetta nelle mie mani…”

“Cosa diavolo hai intenzione di fare? Tra poco Auror, insegnanti e studenti si precipiteranno qui a risolvere la situazione…sarai capace di tenere testa a centinaia di persone?”chiesi spavaldo.

Virginia mi prese per il colletto mentre Harry cercò di avvicinarsi.

La ragazza era capace di tenerlo d’occhio.

“Vediamo se tutti se la prenderanno solo con me…”

“Che cosa hai intenzione di…”
Tu che conclusioni trarresti se trovassi il cadavere dello Sfregiato tra le braccia di uno studente novello dagli occhi spenti…imbrattato di sangue?”
Mi raggelai.

Virginia aveva realmente intenzione di fare qualche pazzia.

Dov’era finita quella ragazza che avevo conosciuto fino a pochi giorni prima?

“Non farlo…”sussurrò Harry con la voce spezzata dal continuo tentativo di riprendere fiato.

“Chissà se l’amore a cui tanto tieni ti proteggerà dalla magia dell’Imperius…”

Che cosa diavolo…”dissi scostandomi.

“Ucciderai il tuo amato Harry senza accorgertene…”concluse lei puntandomi la bacchetta addosso.

Ero finito.

Come potevo oppormi prima che le sue labbra creassero tale sortilegio sulla mia volontà?

L’unica cosa che potevo fare era aggredirla.

Le mie mani si deformarono sotto gli occhi di Harry che sorpreso guardava la scena.

Mi dispiaceva tantissimo rivelargli il mio lato oscuro in questo modo.

La ragazza scandì le parole mentre la sua bacchetta iniziò ad illuminarsi.

Non potevo farmi sottomettere in questo modo!

Virginia si bloccò di colpo e il suo sguardo si abbassò sulla spalla destra che lentamente stava assumendo un colore cremisi.

Ora eravamo attaccati l’uno all’altra.

“Non sono così debole da diventare la tua marionetta…”specificai sporcando la mia camicia del sangue della ragazza.

“Mi…mi sottovaluti, civetta…”disse chiudendo gli occhi.

Poi tutto nero.

Entrambi fummo avvolti da un invisibile forza che mi fece rallentare il respiro, comprimere il petto e confondere l’orientamento.

Cosa diamine stava succedendo?

Quando riaprii gli occhi mi ritrovai nella camera da letto del dormitorio completamente vuota.

“Dimentichi che la Materializzazione è una specialità di noi maghi…voi animaletti non potete di certo capire la magia, giusto?”esordì Virginia.

Ritrassi gli artigli nella mano allontanandomi dal mostro che avevo davanti.

Quella non era più la mia amica.

Era una terribile Mangiamorte.

Perchè siamo arrivati fin qui??”

“Ma come….”disse la ragazza scoppiando a ridere”Non dirmi che non riconosci questo posto!!”

Rimasi in silenzio cercando di capire fino a che punto voleva arrivare.

“…questo sarà il luogo della tua morte!”concluse facendo frantumare la finestra.

I frammenti di vetro caddero a terra e scivolarono fino a noi.

Ora avevo chiare le sue intenzioni.

Il sogno che avevo fatto notti prima era veritiero e premonitore.

Sarei morto.

Virginia sorrise e con un solo gesto mi scaraventò al pavimento facendomi atterrare sulle schegge di vetro.

Quella scena l’avevo già vissuta e non volevo riviverne l’epilogo.

Le mie mani già imbrattate di sangue estrassero le schegge che si erano conficcate nella schiena, facendomi barcollare.

Avevo decisamente perso troppo sangue.

“Sei così patetico…”borbottò la ragazza slacciandosi il mantello”…potresti evitare di soffrire piegandoti al mio volere…invece…sei propenso a voler morire così brutalmente!!”

“Non…non ho molte altre possibilità, non credi?”dissi sarcastico avvicinandomi alla finestra spalancata.”Coraggio…fallo…”

“Vuoi veramente morire senza lottare?? Sei veramente penoso…”concluse la ragazza avvicinandosi a me.

Sentii la sua bacchetta sfiorarmi il viso e la sua mano sul mio collo.

“Voglio che tra noi ci sia un addio dolce e sincero prima di un Avadakedavra…”continuò baciandomi.

Mai come allora tali labbra furono così amare ed allo stesso tempo così lascive.

Sentii il sangue mescolarsi alle lacrime che involontariamente scorrevano dai miei occhi.

Era la mia fine?

La bacchetta della ragazza iniziò a bruciare provocando una scintilla che presto avrebbe posto fine alla mia vita.

I suoi assaggi furono così intensi che Virginia non si accorse della svolta che aveva preso la situazione.

La ragazza si bloccò e si scostò da me.

La sua bocca schiusa lasciava scorrere rivoli di sangue fino al mento facendola boccheggiare leggermente.

Ma…cosa…”

“Addio Virginia…”dissi ritraendo definitivamente gli artigli dal suo petto.

La ragazza non rispose e barcollando si aggrappò al muro imbrattandolo di residui organici e sangue che fuoriuscivano dal seno al bacino.

Così crollò al pavimento esanime.

Rimasi per qualche secondo immobile ed impalato davanti alla ragazza. Avevo lo sguardo vacuo ma ancora terrorizzato.

Poi, piangendo, scagliai contro la figura tutta la mia rabbia.

“Non dovevi farmelo!!!”urlai in lacrime”Non dovevi tradirmi!!!”dissi disperato crollando sul pavimento.

Ero esausto e debole.

Probabilmente sarei morto dissanguato, ma me ne sarei andato via felice: ero riuscito a salvare Harry.

Ora non m’importava più nulla di niente.

Ruotai lentamente la testa verso il cadavere di Virginia guardando i suoi occhi spalancati verso il soffitto e le mani aggrappate ai tessuti delle lenzuola del letto di Ron.

Povero Ron: ora sì che la sua cravatta era da buttare.

Non potei fare a meno di ridere pensando al fatto che probabilmente presto sarebbe tutto finito.

Cara luna, grazie per aver esaudito i miei desideri.

Grazie per avermi dato una nuova vita, dei nuovi amici e l’amore.

Mai come in questi giorni sono riuscito a vivere.

Grazie anche a te, caro Harry, per aver saputo apprezzare ogni mio più piccolo difetto. Ti amo e la mia anima, come il mio corpo, ti apparterrà per sempre.

Non dimenticarmi, perché io non lo farò.

Non dimenticherò mai i momenti passati assieme, la nostra unione e la prima volta che ti vidi.

Non da umano, non da Edward.

Solo da Edwige.

Mi rimase solo una cosa prima di morire: dire la verità.

Forse sarebbe stata l’unica cosa che non sarei riuscito a compiere.

E poi, questa volta definitivamente, fu tutto nero.

 

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Capitolo 34
*** Il vero paradiso è qui ***


 

[34]Il vero paradiso è qui. __I Belong to you__

 

Il Paradiso non esiste per noi animali.

Non è mai esistito.

Dove può passare l’eternità una piccola civetta bianca come me se non sotto terra?

Chissà se gli altri mi avranno seppellito sotto quegli alberi robusti ed imponenti…

“Questa non è ancora la tua ora…”una voce mi avvolse scaldandomi il viso e lo vidi: vidi una figura anziana sorridermi.

“Chi è lei…?”chiesi senza ottenere risposta.

Continuava a sorridermi.

Ad un certo punto mi prese la mano e delicatamente incominciò a stringerla.

“Chi è lei?”insistetti.

“Proteggi Harry come hai sempre fatto, cara Edwige…”concluse.

Socchiusi gli occhi cercando di abituarmi pian piano alla luce.

Il mattino ad Hoghwarts non era mai delicato e dolce come il Paradiso.

Abbassai lo sguardo e lo vidi: Harry era al mio capezzale che sonnecchiava, tutto bendato al torace, tenendomi la mano.

Scompigliargli i capelli fu piacevole, se non fosse per il fatto che solo alzare il dito mignolo mi provocava una dolore lancinante al resto del corpo!

Cosa non si fa per saltare le lezioni…eh?”sospirai ad alta voce facendo svegliare tutti i presenti.

Hermione alzò la testa dalla spalla di Ron e guardandomi scoppiò in lacrime.

Harry mi guardò con gli occhi lucidi cercando di non lasciarsi troppo andare come l’amica.

Si limitò a portarsi la mano alla bocca per ricacciarsi dentro la commozione.

Dovevo essere veramente in uno stato pietoso per causare tutto questo.

“Ragazzi, che clima…”dissi con un filo di voce.

“Non ti preoccupare…”esordì Margareth entrando nella stanza”entro poco tempo ti riprenderai completamente per la nostra trasformazione…”

Mi sorpresi.

“Nostra…?”

La ragazza annuì abbassando poi lo sguardo verso Hermione.

“Torneremo ad essere ciò che siamo in realtà”

Mi bloccai: come mai non c’era tutta questa riservatezza sulla nostra identità??

Allora questo voleva dire che…che…

“Sì, sappiamo tutto Edward…”confermò Hermione prendendomi la mano.”Cioè…Edwige!! Scusami, ma non ci farò mai l’abitudine!!”

Scossi la testa.

“Penso che ora sia meglio lasciarti riposare ancora un po’…”disse Margareth baciandomi la fronte”…Ti voglio bene, Ed…”concluse uscendo dalla camera con Hermione e Ron.

Ero rimasto solo con Harry.

Ora potevo dire tutta la verità.

“Mi sento un verme…”esordii evitando il suo sguardo”…mi dispiace di averti ingannato…”

“Grazie…”sussurrò il ragazzo interrompendo le mie scuse.

Rimasi di sasso a tali parole.

“Ti ringrazio per aver pensato solo a me in questi ultimi…sette anni. Non potevo immaginare che…la mia civetta potesse voler tutto questo!”concluse sorridendo.”Io ti devo la vita…e molto di più.”

“Mi basta solo che tu sia vivo…”dissi guardandolo”…vivo e felice.

Harry mi guardò trasformando il sorriso in lacrime.

“Non c’è un altro modo per risolvere la situazione?? Perché devi tornare ad essere…Edwige???

Perché non si può…”

“Io ti amo Edward!! Non posso permettere che te ne vada!!”

“E’ qui che ti sbagli…io non me ne andrò. Io sarò sempre al tuo fianco come negli ultimi sette anni…”

“Non voglio dirti addio!”

“Allora non farlo.”dissi sorridendo.

Harry rimase per qualche secondo a fissarmi, poi mi baciò e si allontanò.

Quello sarebbe stato il suo modo per dirmi addio.

 

********

Come tutte le mattine ero impegnato in una attività fondamentale: la pulizia del piumaggio.

Dovevo pur mantenermi bello e lucente!

Non avevo avuto tanta difficoltà a riprendere le abitudini da vecchia civetta, così mi godevo in santa pace il cibo che tra le sbarre il mio padroncino mi aveva lasciato.

Quando mi dilettai all’impegnativa attività di beccaggio, Hermione entrò nella camera di Harry.

“Sei pronto per l’ultimo giorno di scuola prima degli esami??”

“Non sto più nella pelle…”rispose sarcastico il ragazzo guardando il soffitto.

Erano già arrivati alla fine dell’anno e alla fine della loro permanenza ad Hoghwarts.

Già cinque mesi dalla mia trasformazione…il tempo volava!

Hemione si avvicinò alla mia gabbietta allungandomi un pezzetto di torsolo di mela.

Non mi faceva impazzire, ma dato da Herm era più gustoso di qualsiasi altra cosa!

“So che ti senti un po’ solo chiuso qui…”continuò la ragazza sorridendomi”…e così ti ho portato una persona che per la nostra assenza ti farà compagnia!”concluse avvicinando Grattastinchi alla mia gabbia.

Quel gatto peloso era proprio l’ultimo essere che volevo avere vicino: odiavo i suoi dispetti e da quando ci eravamo trasformati, non ci capivamo più.

“Forza Harry!! Pozioni ci aspetta!!”disse grintosa la ragazza mentre il braccio di Ron le circondò la vita.

“Farò il più in fretta possibile…”sussurrò il padroncino accarezzandomi il piumaggio.”Arrivo ragazzi!!”concluse chiudendo la porta alle sue spalle.

Magnifico! Ora ero in compagnia di un persiano peloso e permaloso!

Grattastinchi iniziò a zampettare allegramente intorno alla mia gabbietta, lanciando qualche pericolosa zampata alle sbarre.

Come previsto aprì la mia limitazione e dopo essersi pericolosamente leccato i baffi, si allontanò di colpo raggiungendo l’uscio della porta che iniziò a grattare con le unghie.

La pazzia poteva raggiungere anche i felini.

“Eccomi, eccomi…”disse una figura entrando furtivamente nella stanza.

La professoressa McGranitt chiuse la porta alle sue spalle accarezzando il dorso di quel gatto corrotto che successivamente si posò sulla sua spalla.

La donna sorrise e mi adagiò sul suo braccio.

“Finalmente…”concluse sorridendo.”Sarà una bella giornata…”

 

********

L’ultimo giorno di scuola era sempre il più bello per gli studenti e tutti sembravano allegri.

Mi domandai per un attimo se lo sarebbe stato anche il mio Harry.

Ero titubante e timoroso.

Aspettai il suono della campanella per vedere i ragazzi uscire dall’aula.

Era tutto bellissimo.

Harry era bellissimo.

Ed io ero lì, nascosto dietro il muro, sperando di trovarlo allegro come tutti.

Respirai profondamente ed uscii allo scoperto per dirgli addio.

Addio come Edwige.

Hermione portò le mani alla bocca e le lacrime iniziarono a scorrerle sul viso vedendo Margareth avvicinarsi.

Ero col cuore a mille.

Avevo deciso di dirgli addio come Edwige…

ed un buon giorno da Edward.

Il mio cuore traboccò di felicità e commozione quando lo abbracciai forte.

Troppo forte.

Non potevo allentare la presa perché non volevo perderlo.

Non potevo perderlo: sarebbe stato impossibile.

“Sarò tuo…”dissi confondendo le mie lacrime con le sue”…sarò tuo per sempre!!!

 

 

 

 

 

 

Fine

 

“I belong to you”

di Yuba.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piccola Postilla (l’ultima, ahimè….): Eccomi, finalmente sono riuscita a concludere questa storia.

E’ stata una grande faticaccia riuscire a creare una ff del genere dal nulla.

Devo ammettere che mi sto commuovendo a scrivere questo mio post scriptum(…si scrive così?? Il mio latino lascia molto a desiderare ç__ç) e tra i lacrimoni ho delle confessioni da fare a tutti (a tutti quelli che non lo sanno o che non lo hanno capito)

1__Io non ho mai letto Harry Potter, cioè, non tutto: solo il secondo volume… Ok, non scuotete la testa in segno di disapprovazione perché lo so che è una cosa grave!! Vi prometto che riuscirò a terminare la saga. (Forse è per questo che quando ho visto il film del quarto episodio ho pianto come una fontana quando Cedric è….è… BUAAAAAAAAAH!!!!!!!)

2__Ho scritto tutta la ff con il portatile di casa che oibò, ha qualche problema con alcuni tasti (come le molteplici ‘h’ nei continui chhe, oppure le ‘g’ mancanti…)

3__Sono una romanticona inguaribile!!!!!

4__....e una scassaballe unica al mondo….(chiedete ad Acchi se non ci credete!! --__--)

5__Ma come ho fatto a scrivere questa storia senza aver letto gli episodi più importanti della saga????? Mistero….(Albus, sei tu che mi proteggi da lassù?)Ah, no…ho vissuto di spoiler da parte di Acchi che mi dettava per telefono tutti gli incantesimi possibili, i nomi di qualche Mangiamorte (Lucius escluso), i nomi delle materie e…i compagni di camerata di Potter (che si sono ridotti alla nomina di Ron e Neville…)

Ma sapete che ancora adesso ho accanto a me il foglietto che ho scritto mesi fa con tutte queste cose appuntate???

Sì, sono paaaaaaaazzaaaaaaa!!!!!! (questo non è un difetto di tastiera)

Non voglio andare avanti a scrivere altre inesattezze.

Da quando ho postato per la prima volta questa ff ho sempre avuto paura di non andare a genio a molti lettori, temendo che potessero in qualche modo criticarmi o….boh, quant’altro! (…lo so, le critiche sono costruttive ma…non sono purtroppo tipo che le accetta…sarà perché sono un po’ piagnucolona e me la prendo per tutto!)

Ma nonostante tutte queste mie torte mentali ci tenevo tantissimo a voler ringraziare tutti: dal primo all’ultimo.

Grazie Acchi, cosa non farei senza di te?? Sei stata sempre d’aiuto e una lettrice costante. Non finirò mai di ringraziarti e spero tantissimo di non averti deluso o stufato in questo ultimo periodo.

Lo so, sono una persona asfissiante e ne prendo atto. Ti voglio tanto bene.

Grazie alla mia Sempai che, anche se per motivi ben più importanti, non ha potuto per un certo periodo leggere la ff. Spero che i tuoi problemi si risolvano e che finalmente abbia un periodo di pace con tutto. Ciao Lov!! (inglese maccheronico, che bellezza!)

Queste sono le mie colonne portanti che quest’anno mi hanno sorretto dopo le piccole tragedie che mi hanno toccato a volte personalmente ed a volte no.

 

Per questo spero che capiscano che questa ff non la dedico solo a loro.

Ho deciso di dedicarla ad una persona che quest’anno ha deciso di andarsene prima del dovuto.

Spero che ti arrivi questo mio piccolo messaggio, cara Giò. Mi manchi tantissimo e pensare che non potrò più rivederti mi strazia.

Spero che volando possa carpire i miei pensieri e l’amore di tutte le persone che ti sono state vicine. Tua sorella, tua madre e i tuoi amici che hai lasciato troppo presto.

21anni sono troppo pochi per capire il senso della vita.

Ti voglio bene.

 

E continuando con questi ringraziamenti desidero sinceramente ringraziare tutte le persone che hanno speso il loro tempo prezioso a leggere tra le mie righe.

Spero di non dimenticare nessuno e se lo farò, mi scuso anticipatamente (prego i diretti interessati di non prendersela ç__ç).

Grazie ad Edvige, la prima recensitriceestranea’ alla ff; ad Arkadio che mi ha colpito per la sua originalità nello scrivere le avventure dei Marauders; ad Herm85 che mi ha sostenuto e dialogato a suon di recensioni: grazie, sei una persona dolcissima!; a Felicity89 che ha continuato a seguirmi ed a commentarmi: non sai quanto ero contenta quando ho letto il tuo ultimo commento!; La Dama Luthien: grazie immensamente per i complimenti!

E grazie di cuore a tutti gli altri!

Spero che vi sia piaciuta questa mia storia.

…magari mi scervellerò per un'altra ff di Harry Potter

Acchi, inizia a tremare (e spegni il cellulare!!!) BWAHAHAHAHAHAHA!!!!!!

 

A presto

 Yuba^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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