L’AMANTE
Disclaimer: tutti i personaggi e i luoghi citati
appartengono a JKR..
Un ringraziamento speciale alla mia brava e paziente
beta.
Grazie Anna.
Capitolo Primo. Il marito infelice
- Se-ev! – Narcissa Malfoy
stava piangendo sulla spalla del professore di suo figlio, - E’
già una settimana che non dorme più a ca-a-sa!
“E io cosa ci dovrei fare?” pensò
professor Piton, cercando di calmare i suoi singhiozzi. Non aveva la più
pallida idea come comportarsi in una simile situazione.
- Calmati, si sistemerà tutto. - disse imbarazzato nel tentativo di
consolarla.
- No, non si sistemerà niente! Questa volta fa sul
serio! Mi vuole lascia-a-re!!!
“Se non la smette di strillare sveglierà tutti
gli studenti, maledizione…”
- Sev! Tu mi
devi aiutare! Ti prego!
- Va bene, va bene, - disse Piton velocemente, pur di farla
stare zitta, - Calma, calma, ci inventeremo qualcosa, ma per Merlino, smettila immediatamente
di piangere!
***
- No, prima o poi mi farà diventare pazzo! –
Lucius Malfoy era seduto nello studio del professor Piton e si teneva la testa
tra le mani.
- Cosa è successo questa volta? – nel tono
più neutro possibile chiese Piton.
- Ma ti rendi conto! No, non posso…
Piton rimane fermo e in silenzio.
- Sev, io non riesco neanche a parlarne!
- Allora cosa sei venuto a fare?
- E dove altro potevo andare? Tu… - Malfoy si alzo e
cominciò a camminare nervosamente.
Anche il professore si alzò, si avvicinò alla
scrivania e riempì due bicchieri porgendone uno all’amico.
- Bevi, e calmati.
Qualche minuto dopo Lucius era seduto nella stessa poltrona,
molto più rilassato e quasi piangendo raccontava la sua difficile situazione
familiare.
- Io non capisco… cosa le manca? Le ho dato tutto!
“ Perché mi racconta queste cavolate? - pensò Piton, smettendo di
ascoltarlo, - non è venuto per questo.”
- Sev, tu non capisci… lei…lei…no, non ce
la faccio!
Il professore guardò Malfoy con tristezza. Sapeva con
certezza cosa l’altro stava per dirgli. Stava riflettendo tuttora
però sul modo migliore di reagire.
- Sev, lei… ecco, ha un amante! - disse Lucius
velocemente.
- Ma come ti viene in mente?
“Sì, così va bene…”
pensò Piton.
- L’ho visto. – Lucius aveva un’aria
stanca e afflitta.
- Ma dai, sicuramente ti sbagli.
- Mi prendi in giro?
Sì, era esattamente quello che il professore stava facendo.
Lo prendeva in giro. Ma non poteva certo confessarlo.
***
A Narcissa Malfoy
Malfoy Manor
31.01.1998
Narcy, è venuto
da me oggi. E’ sicuro di aver visto il tuo amante. Era molto abbattuto.
Sinceramente, questa storia non mi piace più.
S.
Al Professor Piton
Hogwarts
31.01.1998
Sev, è tutto a
posto! Per la prima volta in dieci giorni ha passato la notte in casa. E anche
nella mia camera da letto. Non abbiamo dormito, naturalmente. Ha continuato ad
urlare come un pazzo fino all’alba, ma è già un passo
avanti. Come tu mi avevi promesso.
N.
A Narcissa Malfoy
Malfoy Manor
31.01.1998
Ma perché
proprio “lui”? E’ molto pericoloso. Dovevamo scegliere
qualcun altro.
S.
Al Professor Piton
Hogwarts
31.01.1998
Nessuno di loro
oserebbe attaccarlo se lo scoprissero, Sev. E’ la soluzione più
sicura.
N.
“Eccola l’intelligenza femminile, cioè la
sua mancanza! - penso Piton gettando la lettera nel camino. – Soluzione
sicura! Ha! Come se Lucius non mi avesse accompagnato con una decina di
‘Avada’ dalla finestra mentre fuggivo per il parco!”
***
- Sev, - Malfoy non era neanche completamente uscito dal
camino, - Ti rendi conto? Ho scoperto chi è!
“ Chissà come ha fatto?”- pensò preoccupato
Piton.
- Beh, chi è?
- Potter!
- Non può essere, - il tono di Piton non era affatto
sorpreso, ma per fortuna Malfoy non si era accorto di nulla nella fretta di
condividere la sconcertante notizia.
- Sì, anche Lestrange lo ha visto a casa sua. E anche
Goyle!
“ Qua si mette male…” – penso il
professore tra se, ma ovviamente non disse niente del genere ad alta voce.
- Lucius, ma sei sicuro? Non mi pare che il ragazzo sia in
vena di divertimenti! Dall’ultima caduta del Signore Oscuro, è
messo proprio male. Non si è ancora ripreso del tutto, si addormenta
durante le lezioni.
- Ma certo!! Dorme alle lezioni perché la notte se la
spassa con le nostre mogli! Sev, sono sicuro. Credi che non riconoscerei quell’idiota sfregiato? E’ proprio un infame! E
io per l’agitazione devo avergli tirato almeno quattro
‘Avada’! Immagina se lo avessi colpito!
“Lo immagino, - pensò l’infelice
professore, ricordando come stava fuggendo quella notte per il parco, avvolto
in un lenzuolo bianco, temendo che Lucius potesse accorgersi che l’idiota
sfregiato sotto il lenzuolo era completamente vestito. - Sei tu che non
immagini, cosa sarebbe successo, amico.”
- Che ci vuoi fare? E’ un eroe di guerra. Forse vuole
vendicarsi così dei Mangiamorte. Nessuno di voi è stato
condannato. E a lui secca.
- Ma tu immagini cosa avrebbe fatto quel demente se ci
avessero condannato!
- Comunque, io penso che ti sbagli.
- IO L’HO VISTO!!
- Questo non dimostra niente. Poteva essere chiunque. Anche Hagrid,
per esempio! – cercò di sdrammatizzare Piton.
Ma Malfoy non capì la battuta. Però si
calmò.
- Questo cambia tutto, - disse Malfoy lentamente - Hagrid,
lo posiamo semplicemente uccidere.
“Di male in peggio…” – il professore
cominciò a preoccuparsi seriamente.
- Era solo un esempio. Non necessariamente Hagrid. Poteva
essere chiunque.
- Sì, sì. – Malfoy si alzo e si diresse
con decisione verso il camino, - Hai perfettamente ragione. Dobbiamo
catturarlo, scoprire chi realmente è, e solo allora… Sev, tu credi
che il vostro gigante tonto sia in grado di preparare una Pozione Polisucco?
“ Ecco. Ora mi uccide.”
- Anche uno studente del primo anno sarebbe in grado.
E’ semplice. E poi la si può semplicemente comprare. O rubare.
- Sì, certo…
- Lucius, potrebbe essere chiunque dei nostri. Nott, Goyle,
Parkinson, anche Lestrange!
- Si, ma servono anche i capelli di Potter, oppure le
unghie! Se li può procurare qualcuno che lo conosce bene. E con Hagrid
sono buoni amici!
- Non necessariamente… - disse Piton conscio che le
cose si stavano mettendo male.
- Va bene. Lo catturiamo, poi si vedrà!
Con queste parole Malfoy scomparve nel camino.
“Ma bene! – pensò sarcastico Piton. -
Almeno Narcy ha avuto quello che voleva. Ora Lucius non uscirebbe di casa neanche
sotto ‘Imperio’!”
***
Harry Potter stava camminando cautamente per il corridoio di
Hogwarts. No, non aveva intenzione di fare niente di proibito. Semplicemente
non voleva imbattersi in uno dei suoi amici e dover loro delle spiegazioni. Non
aveva con se il mantello dell’invisibilità, perciò stava
tornando nel suo dormitorio dalla torre di Corvonero, sperando di dormire
almeno un paio d’ore, affidandosi semplicemente alla fortuna. Purtroppo
le sue speranze non si realizzarono.
- Ti ho preso, bastardo, – gli sussurrò
l’ex-Mangiamorte proprio nell’orecchio.
- Ma siete impazzito? – Harry stava cercando di far
allentare la presa sul suo collo, - Lasciatemi immediatamente!
Lucius spinse violentemente Harry contro il muro.
- Pensi di poter fare tutto quello che vuoi ora? Pensi di
essere il più furbo? Bastardo!
Harry schiacciato contro la
parete guardava Malfoy allibito, cercando di indovinare il motivo di un
comportamento a tal punto irragionevole. L’ultima partita di Quidditch? No, improbabile. La gita a Hogsmeade
del fine settimana scorso? Beh,
avevano fatto un po’ di casino. Ma non può certo essere in motivo
valido motivo per introdursi nella scuola e aggredire l’Eroe.
“Eppure avrebbe delle grane serie
se lo scoprissero qui adesso, - pensò Harry. – Cosa mai lo ha
fatto arrabbiare così?”
- Mister Malfoy, ma cosa volete
da me? Se è per Draco, è stato lui ad insistere per venire con
noi. E io, tra l’altro non ero obbligato a riportarlo di peso a scuola. E
neanche Ron. La prossima volta lo lasciamo direttamente lì, ai
‘Tre Manici’. Anche noi… non
eravamo molto… ci siamo un po’ persi. Come potevamo sapere che
sarebbe finita così?
Lucius prese mentalmente nota di
chiarire questa storia assurda con Draco. Poi si accorse che Potter non aveva
neanche tirato fuori la bacchetta e si rese conto di averla dimenticata pure
lui.
Si avvicinò ancora di
più al ragazzo guardandolo con odio negli occhi verdi.
- Te lo dico chiaramente. Apposta
per il tuo cervello ritardato. Se ti vedo ancora una volta a casa mia, carogna,
io ti uccido. E non mi importa di quello che succederà a me. Sono stato
chiaro?
- Ma io…
- Mi hai capito?
“Ma cosa gli sarà
successo? – pensò Harry, - E’ chiaro, la minaccia è
assolutamente infondata. Non può farmi proprio niente.”
- Ma per carità, non
c’è bisogno di minacciarmi. Se non volete che vengo a casa vostra
non ci verrò più, capirai!
- Te lo faccio vedere io
‘capirai’!!
- Ci aveva invitati Draco!
– Harry era quasi offeso. – E aveva invitato anche Hermione.
“Perché non so
niente neanche di questo? – pensò Lucius. – Ah, Draco, ti
faccio vedere io!”
- Io ti ho avvertito. –
Lucius si era finalmente calmato. – Ucciderti forse non ti uccido, ma se
ti prendo, giuro che te la faccio passare la voglia! Per sempre!
Con queste parole Lucius si
girò di scatto e se ne andò velocemente lungo il corridoio.
“Ma che gli sarà preso?
– Harry si stacco dal muro e si diresse verso il dormitorio. – Deve
essere completamente impazzito. Come fa Draco a sopportarlo?”
Purtroppo non c’era nessuno
che potesse spiegare al giovane Griffondoro, così strettamente
impigliato nella rete degli intrighi dei Serpeverde, che cosa volesse davvero
da lui Lucius Malfoy.
***
- Sev, sai, secondo me è
proprio Potter, - Malfoy guardava pensosamente il caffé nella tazza.
– Aveva uno sguardo troppo… innocente.
Il professore svegliato alle
cinque del mattino dall’irruzione di Lucius Malfoy nella sua camera da
letto sospirò.
“Questa famiglia di idioti
mi farà diventare pazzo.” - pensò con tristezza.
- E quando tu avresti visto il
suo sguardo innocente?
- Ma appena adesso…
- Dove?! – Piton si era
completamente svegliato. – Lucius, sei stato nel dormitorio dei
Griffondoro?! Ma sei matto? E se ti hanno visto?
- Non urlare. Non sono stato da
nessuna parte. Il vostro eroe stava sgattaiolando fuori dalla torre di
Corvonero. E poi dorme alle
lezioni. Mi ha raccontato tante cose nuove…
- Dovevi trascinarlo qui. –
disse Piton deluso.
- E se non fosse voluto venire? E
se si fosse messo a strillare? Te lo immagini, mi trovassero a trascinare
Potter, alle cinque del mattino, nel sotterraneo!
- Ma non si sarebbe messo a
strillare, - Piton sorrise ricordando come sabato notte Potter e Weasley
avevano trascinato Draco, completamente ubriaco, e lo avevano lasciato davanti
alla sua porta. – Non avrebbe voluto dare un dispiacere a Draco.
- E cos’è questa
storia dei ‘Tre Manici’? Perché
non mi hai detto niente?
- Non ne ho idea. Perché?
- Ah, niente. Sev, cosa dobbiamo
fare?
- Con chi? Con Draco?
- Con Potter!!
- Io dico che non è lui.
- Come non è lui?
- Avevi detto che lo avresti
preso e verificato.
- Ma come faccio a prenderlo! Quell’infame! Sembra che sappia dove mettiamo le
trappole!
“Certo che lo so, -
pensò compiaciuto il professore, - Non sono mica Potter!”
- Non riuscite proprio a
prenderlo?
- Ieri per esempio, avevamo
preparato un’imboscata a casa mia e da Crabbe. E il bastardo è
andato da Goyle!
- Come fai a sapere che è
stato da Goyle?
- Lo hanno visto gli elfi.
“E che diavolo! –
pensò il professore, - Li ucciderei tutti quegli elfi cretini. Non avrei
dovuto aiutare Narcy. Mancherebbe solo che mi prendessero per sfiga. Saranno
anche degli idioti, ma…”
- Ecco quando lo prendete e
stabilite che è effettivamente Potter ne riparliamo. Così non
è serio. Può essere chiunque.
- Lo prenderemo senza meno. Sono davvero
arrabbiato.
Malfoy si diresse deciso verso il
camino, lasciando Piton alquanto preoccupato. La sua vita privata tranquilla e
pianificata era in pericolo.
“Maledetti Malfoy! –
pensò con rabbia. – Mi creano solo problemi!”
***
Nel frattempo Harry aveva
raggiunto senza ulteriori incidenti il proprio dormitorio. Dopo la spiacevole
discussione con l’ex-Mangiamorte non aveva più sonno, quindi
svegliò Ron e gli raccontò dello strano incontro. Pensare insieme
a cosa mai volesse il padre di Draco dal celebre eroe era alquanto divertente.
- Dobbiamo assolutamente dirlo a
Malfoy. Avresti potuto creargli dei problemi. Il padre non sapeva niente del
festino a casa sua. – disse Ron preoccupato.
- Ora lo sa. – Harry si
senti leggermente in colpa.
I due si avviarono verso la sala
comune, decisi a trovare Draco e avvertirlo delle possibili complicazioni.
- Accidenti! – Draco era
sorpreso dal racconto di Harry. – Ma da te cosa voleva?
Dopo aver capito che Potter non
aveva la minima idea di cosa aveva spinto il genitore a comportarsi in modo
così irragionevole, Draco divenne molto pensieroso. Poi si alzò e
fuggì via, senza spiegare nulla. Ron e Harry ci rimasero anche un
po’ male.
Continua…