What happened next

di xaccioharry
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Beginning ***
Capitolo 2: *** Coming ***
Capitolo 3: *** Dream ***
Capitolo 4: *** Presentiment ***
Capitolo 5: *** Shut Up! ***
Capitolo 6: *** Love is love ***
Capitolo 7: *** Quarrel ***
Capitolo 8: *** Anger ***



Capitolo 1
*** Beginning ***


Harry incitò sua figlia, Lily Potter, ha salutare il fratello in partenza per il suo primo anno a Hogwarts. Quando il treno fu solo un puntino all' orizzonte, Ginny disse al marito:
Ricordi? Anche noi anni fa lo prendavamo, mi fa uno strano effetto vedere mio figlio partire per il luogo che ha lungo è stato casa mia.
Harry Rispose:
Vero, un po' mi manca Hogwarts. È li che sono cresciuto, prima la mia vita non aveva senso.
Non dire così Harry!
Disse una voce dietro di loro.
Dopotutto è li che hai scorerto di essere un mago.
A parlare era stata Hermione, anche lei li per veder partire sua figlia Rosy.
Hai ragione.
Disse Harry.
Ma quella vita non mi manca per niente!
Detto questo si avviarono tutti assieme verso al muro da cui erano entrati, per sbucare poi tra il binario 9 e 10 della stazione di King's Cross. Non sapevano ancora che la storia si sarebbe ripetuta.




Spero vi sia piaciuto, come primo capitolo non è un granchè. Ma i prossimi vi prometto saranno più belli :D

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Capitolo 2
*** Coming ***


Albus si svegliò, dormiva sempre quando faceva lunghi viaggi. Di fianco a lui Rose leggeva un libro di incantesimi.

Proprio come la madre!

Pensò. Fuori era buio, segno che stavano per arrivare. Poco dopo infatti il treno si fermò e la miriade di ragazzini scese dall' Hogwarts Express. Fuori ad attenderli c' era Hagrid, sempre uguale, ma con un qualche capello bianco e alcune rughe in più. Li condusse alle carrozze, trainate da esseri invisibili -che a quanto pare solo ci aveva visto la morte poteva vedere- e si avviarono verso il castello.

 

 

Man mano che si avvicinavano Albus sentiva salire l' agitazione, quel luogo era pieno di ricordi della sua famiglia, era lì che suo padre aveva sconfitto Lord Voldemort. Si riscosse dai sui pensieri e vide i ragazzi che erano con lui sulla carrozza scendere.

Muoviti Albus!

Disse Rose. Scese e sempre accompagnati da Hagrid andarono verso l' entrata del castello. Una volta arrivati, si guardò intorno, era ancora più bello e maestoso di quanto gli aveva raccontato suo padre. Finalmente entrarono; Ad aspetterli c' era un uomo di circa 40 anni, sicuramente il custode che aveva sostituito Gazza dopo la sua morte.

Benvenuti, io sono Oron, il custode di Hogwarts. Prego seguitemi , vi condurrò nella Sala Grande.

Disse l' uomo. Non camminarono tanto, ma una volta arrivati, Oron aprì una porta enorme, e davanti a loro apparve una vasta sala, la Sala Grande.

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Capitolo 3
*** Dream ***


Avanzarono tra i tavoli, per arrivare poi davanti alla breva scalinata che conduceva al tavolo degli insegnanti. La donna che sedeva al centro del lungo tavolo, si alzò in piedi e battè tre volte il cucchiaio sul calice poi disse:

Miei cari ragazzi, benvenuti ad un nuovo anno alla Scuola Di Magia E Stregoneria Di Hogwarts. Uno speciale benvenuto ai nuovi allievi, io sono Minerva McGranitt.

Un sorriso compiaciuto le si stampò sul viso.

Ora come ben sapete è ora dello smistamento nelle varie case, quando sentirete il vostro nome, venite qui e mettetevi il cappello, il resto lo farà lui.

Quindi tirò fuori un foglio di pergamena e iniziò a dettare i nomi dei vari allievi.

Albus Severus Potter!

Un mormorio percorse la sala. Albus salì fino al cappello e se lo mise in testa.

Dentro di se sperava di essere un Grifondoro. Incrociò le dita e attese. Dopo un tempo che parve interminabile si sentì un: GRIFONDORO!

Scese le scale e andò a sedersi al suo tavolo, ora si sentiva in tutto e per tutto a casa.

 

Quella notte sognò, ma non un sogno qualunque, era tutto buoio, fatta eccezzione per due puntini verdi in mezzo al nulla. Albus si guardò in torno, provò a dire qualcosa, ma niente. Allora provò a spostarsi, ma un dolore lancinante lo fece cadere. Sentì quel nulla schiacciarlo, pensò che lui non era niente in confronto, provò a urlare ma il suo era un urlo muto, privo di voce.

Si svegliò tutto sudato, di fianco a lui c' erano i suoi compagni di stanza, preoccupati, evidentemente il suo urlò non era così muto come credeva. Ad un tratto entrò la professoressa che qualche ora prima lo aveva smistato nel Grifondoro, era ancora in vestaglia con i capelli tutti arruffati, con il fiatone chiese:

Cos'è successo?

Albus fu costretto a raccontarle del sogno.

 

 

 

3° capitolo fatto, spero vi piaccia :D

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Capitolo 4
*** Presentiment ***


Le disse tutto, ogni singolo particolare. Lei rimase impassibile per tutto il tempo, un' espressione pensierosa sul volto. Poi rivolse a Albus un semplice “Puoi andare” e lo congedò, rimanendo da sola nel suo studio.

 

Harry era seduto sulla poltrona, nella sua casa di Godric's Hollow. Si era trasferito li, dopo essersi sposato con Ginny, anche se quel posto era pieno
di ricordi della strage dei suoi genitori, ma era lì che aveva sempre voluto vivere.
I lavori di restauro erano durati un anno, un anno in cui aveva alloggiato, da Ron e Hermione, nella Tana. Ora se ne stava seduto lì, a leggere la gazzetta del profeta, mentre in cucina Ginny preparava la cena. Non usavano spesso la magia, si erano ripromessi di vivere una vita
Babbana, una vita normale. Fu Harry che si accorse del gufo appollaiato sulla davanzale della finestra, aveva una lettera, quindi qualcosa di importante. Si alzò e andò ad aprirgli, l' animale entrò e diede la lettera a Harry, che l' aprì e lesse il contenuto:

 

Caro Harry, mi dispiace disturbarti, ma ho un brutto presentimento, ma non posso dirtelo qui, in questa lettera. Anche se viviamo un periodo di pace, non mi sento comunque sicura. Ti prego di venire al più presto a Hogwarts.Forse sarà una sciocchezza, ma sento il dovere di dirtela. Ti aspetto.

Cordiali Saluti,

 

                                                      Minerva McGranitt

 

Harry lesse tutto d' un fiato.
Un presentimento...
Andò in cucina, e disse semplicemente alla moglie
Io parto per Hogwarts, se vuoi venire con me lascia tutto, vestiti, e andiamo, ti spiegherò strada facendo.
Lei non se lo face ripetere due volte, mollò il grmbiule, inforcò il cappotto e aspettò Harry, stava riconsegnando la lettera al gufo, ma con una piccola aggiunta, appena sotto la firma della professoressa c' era scritto in una calligrafia minuta e scorrevole
Arriviamo
.

 

 

 

4° capitolo :3 Spero vi piaccia :D
Il prossimo lo pubblicherò domani,
ma dopo pubbicherò una nuova storia. :)

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Capitolo 5
*** Shut Up! ***


Albus,...

Albus,...

 

Il ragazzo si guardò, intorno, non era la prima volta che sentiva pronunciare il suo nome in quel modo, ma poi si guardava in giro, e nella stanza o ovunque fosse c' era solo lui. Gli accadeva spesso, prima solo quei sogni, che ora lo persguitavano notte dopo notte, e ora anche quella voce. La prima volta che l' aveva sentita era nella sala comune dell' Grifondoro, da solo, ad un tratto colse un bisbiglio appena percettibile che diceva, appunto Albus,..Albus,... Non ci aveva dato troppo peso, pensava fosse la sua immaginazione che gli faceva brutti scherzi, ma poi era risuccesso, ancora e ancora, e allora aveva iniziato a chiedersi seriamente chi lo chiamasse così in continuazione. Si alzò dalla panchina dove era seduto e urlò C' è qualcuno? Nessuno rispose. Riprovô, ma ancora niente. Allora Albus prese i suoi libri e rientrò, dopotutto era sera, e cominciava a fare freddo. La sera cenò in silenzio, Rose gli chiese cosa aveva e lui rispose che era solo malditesta, ma inizia sariamente a chidersi cosa fossero quelle voci, potrei essere pazzo. Pensò una sera mentre era nel letto, ma la stanchezza arrivò prima del solito, e tutto si fece buio e confortevole.

Quella notte non sognò Un buon segno si disse.
Scese a fare colazione, salutò Rose e si sedette, lei non gli rispose subito, Albus si sccore che fissava qualcosa, o meglio
qualcuno, con aria sognante.
Che guardi? Chiese lui anche se sapeva che non gli avrebbe detto la verità, nonostante erano buoni amici, lei era molto riservata su queste cose.
Ness... cioè Niente! Disse diventando rossa in viso.
Lui si sporse appena un po' per vedere chi c' era davanti a lei, e vide che proprio in faccia a lei, nel tavolo dei Serpeverde c' era Scorpius, il figlio di Malfoy.

Guardavi Scorpius vero? Disse. Lei divenne aancora più rossa, e dovette capire che ormai Albus aveva capito e annui.
Davvero? Ti piace?
Zitto! Non urlarlo! Se lo venisse a sapere qualcuno, o peggio ancora lui non oso penare cosa succederebbe!
Disse lei tappandogli la bocca.
Cosa pensi di fare? Chiese Albus
Non lo so, il coraggio di dirgli che mi piace non ce l' ho.
Se vuoi posso vedere se riesco a chiedergli cosa ne pensa di te.
Disse lui
Sul serio! Disse Rose con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
Grazie Albus, Grazie di tutto. E lo abbracciò.

 

Capitolo un po' diverso dagli altri,
volevo cambiare un po' .
Domani pubblico il prossimo e dopo
il 3° dell' altra storia.

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Capitolo 6
*** Love is love ***


Rose era nel cortile a studiare, aveva lo stesso carattere della madre, ma in quanto all' aspetto era in tutto e per tutto simile al padre. Stava leggendo un libro sulla trasfigurazione quando sentì una voce che conosceva fin troppo bene. Era la voce di Scorpius che parlave con i suoi amici, quando le passarono davanti lui la guardò e le sorrise. Rose sperò di non essere arrossita. Ma se si era meravigliata quando Scorpius le aveva sorriso, figuriamoci quando quello le si avvicinò e le si sedette accanto. Il cuore di Rose batteva a mille.

Allora,...
Disse Scorpius.
Ti trovi bene qui?
Che domanda stupida. Si maledisse da solo.

Si mi trovo bene! Rispose lei con un sorriso
Quant' è bella pensò lui, ma si riscosse subito da quel pensiero, no! Non poteva piacergli Rose.
Tu invece?
Chiese la ragazza
Io cosa?
Se ti trovi bene qui.

Rispose Rose, tutte e due scoppiarono a ridere.
Si, mi trovo bene, ma quando sono con te mi trovo ancora meglio.
Disse diventando un po' rosso.
Quando è con me si trova bene, che carino!
Quello che Scorpius aveva appena detto fece scoppiare di felicità il cuore di Rose.
Grazie. Rispose lei, evidentemente imbarazzata
Si fissarono per attimi interminabili, gli attimi più belli delle loro vite. Fu Scorpius a prendere l' iniziativa, le prese il viso tra le mani e la baciò con trasporto. In un primo momento Rose si sentì spiazzata, ma poi ricambiò il bacio con entusiasmo.
Albus stava camminando per i corridoi, stava cercando Rose, per dirle che Scorpius provava qualcosa per lei, quando la vide nel cortile, ma non da sola a studiare come al solito, stava baciando Scorpius. Albus girò sui tacchi e se ne andò, quello che le doveva dire lo aveva appena scoperto da sola.

 

 

Ok nuovo capitolo,
mi è venuto in mente così,

non potevo non scriverlo :D
Spero vi piaccia.

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Capitolo 7
*** Quarrel ***


                                                                                                                                                                                                        Non posso essere geloso di Scorpius!

                                                                                                                                                                                                         Poi Rose è la mia migliore amica!

                                                                                                                                                                                             Per lei non provo altro che una forte amicizia.

 

Erano queste le parole che Albus si ripeteva in continuazione mentre saliva le scale per andare in Sala Comune. Però anche se continuava a negarlo a se stesso, vedere Rose baciarsi con Scorpius, non gli aveva di certo suscitato emozioni positive!

Si considerava geloso, ma non volendolo accettare si ripeteva che era solo turbato per il fatto che la sua migliore amica si sarebbe molto probabilmente messa con il figlio di un mangiamorte, e aveva paura per lei.

Un forte scossone lo riscosse dai suoi pensieri, le scale avevano cambiato direzione facendolo andare dalla parte sbagliata, fece dietro-front e si diresse al quadro della Signora Grassa, Disse la parola d' ordine ed entrò. Andò a sedersi sul divanetto davanti al fuoco, e mentre stava per addormentarsi, una voce squillante come non mai lo risvegliò, era Rose.

Albus devo dirti una cosa! Disse tutta eccitata.
Lo so, lo so. Rispose lui con poco entusiasmo. Vi ho visti nel cortile.
Davvero? Oddio che imbarazzo.
Arrossì.
Ma sappi che se ti farà soffrire non avrò problemi a fargli apparire un topo nelle mutande! Disse Albus ridendo.
Che scemo! Ma sta tranquillo, sono più che sicura che lui sarà sincero con me, mi ha detto che mi ama!
Si lo so, ma ricorda che è pur sempre il figlio di un mangiamorte!
Raccomandò il ragazzo.
E questo cosa centra? Non vuol dire che se Draco era un mangiamorte anche Scorpius debba esserlo, sei ingiusto Albus!
Non sono ingiusto, mi preoccupo per te!
Ribattè.
No, hai ragione, non sei ingiusto, sei solo geloso! Disse lei con tono sprezzante.
No! Non sono geloso ti sbagli!
Ti sbagli tu caro mio. E ora se non ti dispiace me ne vado!

Girò sui tacchi e se ne andò lasciando Albus interdetto. Dopo pochi minuti Albus prese e se ne andò, doveva sfogare la rabbia in un qualche modo.

 

Ehi maghetti belli :)
Vi ho fatto aspettare un bel po' vero?
Ma eccolo, il mio aspettato capitolo :)
Spero vi piaccia :3

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Capitolo 8
*** Anger ***


Si trovava nello studio della professoressa McGranitt, dopo il litigio con Rose se ne era andato, per sfogare la rabbia, ma quello che era successo non era esattamente nei suoi piani. Infatti quando era uscito la prima persona che aveva incontrato era Scorpius, e preso da una rabbia cieca, gli era saltato adosso e aveva iniziato a prenderlo a pugni.

Tu brutto figlio di un mangiamorte...

Lo insultava, e ogni volta che un suo pugno andava a segno il suo animo esultava. Senza che loro se ne accorgessero intorno a loro si era radunato un piccolo gruppetto, da cui ad un certo punto era uscita la McGranitt, che con un incantesimo li aveva separati, Albus si dimenava in aria, mentre Scorpius respirava affanosamente tutto pieno di lividi. Era stato portato in infermeria, mentre la Professoressa conduceva a forza Albus nel suo studio. Ora era più calmo, e senza una precisa spiegazione non si ricordava nulla di ciò che era successo. Mentre scavava nella memoria per cercare di capire l' accaduto, la porta si aprì facendolo sobbalzare, era Rose, che con passo deciso e pesante si stava dirigendo verso di lui e gli sferrò un poderoso schiaffo. La McGranitt non disse niente, evidentemente era daccordo con Rose. Appena si fu ripreso dal colpo, si rivolse a Rose e gli chiese:

Sento di meritarmi questo schiaffo, ma gentilmente mi potresti spiegare cosa ho fatto?
Cosa hai fatto?
disse lei tutto d' un fiato.
Hai soltanto picchiato a sangue Scorpius senza un preciso motivo, per gelosia. E ora lui è in infermeria e a te non te ne può importare minimamente.
Aveva picchiato a sangue Scorpius? Com' era possibile. In quell' istante tutto gli torno alla mente come una fiume in piena, non riuscì più a distinguere realtà da sogno, e quando riapri gli occhi non si trovava più nello studio, ma nell' infermeria, e difianco a lui c' erano suo padre e sua madre.

Dobbiamo parlare. Disse semplicemnte Harry.
Di cosa? Domandò il figlio.
Di quello che hai fatto ieri sera. Ho un brutto presentimento.
Che tipo di presentimento?
Domandò Albus.
Ecco,... Disse il padre stringendo la mano di Ginny.
Anche io avevo degli attacchi di furia cieca, e questo succedeva,... Fece una breve pausa.
Quando Voldemort prendeva possesso della mia mente.

 

Eccolo, dopo tanto tempo.
Ultimamente non scrivo tanto,
ma quando lo faccio cero di impegnarmi :)
Spero che il capitolo vi piaccia maghetti :3

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