Cosa? Vuoi che io mi innamori perdutamente di te?
Comincio a sentire le vertiggini e per un momento dimentico tutto. Dimentico mio padre in mutande e Aladdin scomparso. Lo vedo mentre mi guarda dolcemente. Sembra felice di quello che sta chiedendo. Sta sprecando un desiderio per me. Vuole che sia la sua regina. Ma io non l'amo. Vorrei dirglielo, ma non ho il coraggio.
E da quando ti manca il coraggio?
Sento di non controllare più il mio respiro. Non riesco a guardarlo direttamente negli occhi. Il Genio mi guarda incredulo: che si sia accorto del mio imbarazzo?
Diglielo, Jasmine: io non m'innamorerò mai di me.
Non ci riesco. Sono lusingata, oppure qualcosa sta cambiando dentro me?

L'Uomo Ombra mi solleva un ciuffo di capelli e mi sussurra che il mio sogno non può più aspettare. Che sono arrivata. Io continuo a vedere mio padre che stringe forte me, da bambina. Mi viene da piangere, ma ho paura di rovinare il trucco e il bel vestito che indosso. Non ricordo bene come sono arrivata qui: mi ci avrà portata lo stregone.
Lui è veramente capace di far avverare i miei sogni?
Intanto mi porge la mano. Vuole solo il talismano e tutto questo potrà essere mio. Io sto per cedere, quando mi viene in mente Mamma Odie che balla con i fenicotteri e che mi rimprovera di non sapere di cosa ho bisogno. Io finalmente capisco.
E Naveen? Lui sta con Charlotte ed è a posto.
Cedo l'amuleto a Facilier e, quando lui sta per sparire in una nuvola di fumo, mi ritrova tra le sue braccia.
«Tu non mi darai solo il ristorante» e, prima che possa rispondere, lo bacio.

Perché non imparo mai?
Forse è davvero così: gli uomini non fanno per me. So di aver sofferto per la mia stupidità. Sono ingenua e ne pago le conseguenze. Sono le regole della vita: chi è debole soccombe e chi è forte sopravvive.
Forse Ade è l'unico che sa sempre cosa mi frulla nella testa. Lo noto proprio ora, mentre continua a ripetermi che megafusto è un uomo. Solo un uomo. Io inconsciamente lo ascolto, perché mi rendo conto che mi ha tenuta lontana dai guai più di quanto immagino. Se mi capita di ripensarci, risulto sempre riluttante: il Dio della Morte mi guarda le spalle. Guarda le spalle proprio a me.
Un'idea pazza mi passa per la testa: e se Ade ci tenesse a me? Scarto subito l'ipotesi: è un Dio.
Un Dio che continua a tenere in sospeso la mia anima e non mi spedisce negli Inferi. 
Mi sono sempre chiesta il motivo per cui mi abbia risparmiata. Ottengo finalmente la conferma: non gli sono indifferente.
Faccio cadere il fiore che mi ha dato Hercules per terra e lo calpesto. Ade mi guarda incredulo. Poi sorride: mi ha capita, come al solito.

Abbiamo sempre fatto così, che io sappia: Ruvido conta i semi e calcola quanto manca per finire il raccolto, Flora si occupa dei poveretti svenuti sotto il sole cocente e io cerco di aiutare mia madre mentre motiva il popolo a continuare a dare il nostro cibo alla cavallette. Tutti aspettiamo te, Hopper.
So che sei un tipo che ama l'ordine. Vuoi vedere le tue truppe in riga, pronte ad ascoltarti e a temerti. Ti mostri come capo e forse è proprio per questo che ti ammiro. Mi piacerebbe vederti al di fuori dell'isola. Sai farti rispettare anche da chi non è formica? Credo proprio di sì. Sei tu il peccatore per eccelenza di orgoglio e vanità.
Nemmeno mia madre riesce a spiccicare parola con te... ma io un giorno lo farò. Solo così potrai accorgerti di come sono cambiata in meglio, grazie a te. Intanto, io attendo impazientemente il tuo ritorno e incito gli altri a raccogliere il cibo, dicendo che ci lascerai in pace. In realtà, io spero il contrario. Aspetto con ansia ogni estate per vedere la tua autorirà ed ammirarti da lontano.

All'improvviso mi ritorna in mente mio padre, che con un sorriso sincero mi comunica che sposerò l'uomo più forte del villaggio: Kokum. Io, incredula accanto a lui, rivolgo lo sguardo verso il guerriero valoroso e sussurro a fior di labbra che è così serio.
Ero solo una ragazzina impertinente, dalla prospettiva annebbiata di sogni. Tutte le volte che lui si avvicinava a me, rammentavo solo quanto fosse ingiusta la vita. L'unica realtà possibile con il mio futuro sposo, era fatta solo di apprensione e finte compiacenze.
Penso ancora la stessa cosa ora che lo stesso Kokum è steso supino nell'acqua cristallina?
Sfioro il suo viso spento e mi domando come faccia a trattenere le lacrime. Adesso ho una prospettiva diversa del suo comportamento: mi cercava, non per corteggiarmi, ma per proteggermi, non per importunarmi, ma per sapere come stavo.
Forse non voleva che il nostro amore diventasse forzato. Forse voleva che anche io m'innamorassi di lui.
Il modo in cui ha assalito John Smith, accecato dalla gelosia. Come è morto, solo per me.
Per una volta, avrei voluto abbassare la testa ed accettare il destino. Sarebbe stato meglio per tutti quanti.

Il fatto è che le mie nocche insanguinate brandiscono ancora te. Ad un tratto gli insegnamenti di Shifu svaniscono. Si perdono come brandelli di luce che tentano di prevalere sulle tenebre. E' la mente che guida il corpo, ripeto invano con cadenza ipnotica.
Non basterebbe lavare via il sangue incrostato sul muso per dimenticare la batosta che mi hai inflitto. Hai spazzato via i Cicloni come se fossero cinque granelli di polvere. Ci sarebbe riuscito anche il lardoso panda? Siamo onesti: sarai tu, Tai Lung, il Guerriero Dragone. 
Io continuerò ad allenarmi, straziando il mio corpo come non ho mai fatto. Nella speranza che il prossimo scontro duri di più.