Qualcosa di nuovo..

di DEBORAPELIZZA1981
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuove sensazioni, vecchi desideri... ***
Capitolo 2: *** CONSAPEVOLEZZE E NECESSITA' ***
Capitolo 3: *** SEI TU LA MIA NECESSITA' ***



Capitolo 1
*** Nuove sensazioni, vecchi desideri... ***


La luce del tramonto stava illuminando il profilo di Harry di una strana luce rossastra. Si era dLa luce del tramonto stava illuminando il profilo di Harry di una strana luce rossastra. Si era da poco staccato dal gruppo dei suoi amici per stare un po’ da solo e riflettere con calma… Quella mattina di maggio gli era parsa interminabile, tra la lezione di Pozioni con Lumacorno e Trasfigurazione con la Mc Grannitt non aveva nemmeno avuto il tempo di fare due chiacchere con Hermione e Ron.
Due chiacchere poi… avrebbe dovuto parlare per due giorni, per riuscire a spiegare un minimo quello che , da un mese a questa parte, gli passava nella testa e , Merlino mi perdoni, nel cuore.
Un mese prima tutta la sua vita era cambiata…  Voldemort era stato sconfitto, finalmente,  alcune delle persone a cui teneva di più erano morte e soprattutto la sua missione si era conclusa. Ora era il momento dei bilanci, ora era giunto al punto critico : cosa avrebbe fatto adesso il salvatore del mondo magico? Quante e quali aspettative avrebbero riversato gli altri su di lui? E soprattutto ne sarebbe stato all’altezza? Mille dubbi affollavano la sua mente in quei giorni. La vita di sempre aveva ripreso il suo corso, anche se lentamente, Hogwarts era stata ricostruita in poco più di due settimane e da una erano iniziate le lezioni. Anche a scuola niente era più come prima… Non più Piton da prendere in giro a lezione, molte facce tirate e tristi e poca voglia di ricominciare a vivere nella normalità… I suoi  amici erano ancora con lui, ma adesso erano fidanzati e molto del loro tempo lo passavano sbaciucchiandosi…. D’altronde lo immaginava, avevano così tanto da dirsi e tanto tempo perso da recuperare che lo riteneva più che normale…
Il problema era un altro… Ginny. La sorella di Ron era innamorata di Harry, ma forse , in realtà , più di “Potter l’eroe” che del vero Harry. Lo  aveva capito dalle piccole cose, come dal fatto che si vantasse di lui, del fatto di stare con un fidanzato così importante, come se la cosa fondamentale fosse l’apparenza e non la sostanza… Ginny così bella e così pura, ingenua forse se non altro riguardo alla questione “sesso”. “ Harry, non me la sento… sei così…. Passionale che … Non me la sento ancora” . Sempre lo stesso discorso… fermiamoci  in tempo, non ce la faccio, questo non puoi chiedermelo  ecc.… Non che lui la desiderasse poi così disperatamente, anzi, ultimamente i suoi pensieri  “sconci” erano rivolti al qualcun altro… qualcuno di molto particolare… Qualcuno sul quale non avrebbe mai pensato di poterne fare …
                       
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Draco  Malfoy  era  tornato a scuola  di sua spontanea volontà contro il parere di sua madre che avrebbe voluto tenerlo lontano da possibili ritorsioni o accuse di tradimento. Il suo amore per  Draco era infinito e mai avrebbe permesso che soffrisse. Ma da quando Lucius era morto , dopo la guerra,  Draco si era dimostrato più forte e più consapevole nelle sue scelte.  Dopo la guerra era cresciuto e maturato. Aveva guardato il mondo con occhi nuovi e aveva capito che tutte le storie che riguardavano la purezza di sangue e la nobiltà di casato non erano in realtà che baggianate  dietro a cui nascondere  le più nefande malefatte. Ora, dopo  un mese intero passato   a  pensare alle conseguenze della guerra, era tornato in quel luogo a lui così familiare e caro, che era Hogwarts.  Quel luogo in cui aveva lottato, si era divertito e aveva perso i suoi amici … Anche se, poteva davvero definirli amici? In realtà si rendeva conto che i suoi veri amici non erano tali e che l’unico ad essergli rimasto vicino dopo la “caduta” era stato solo Blaise. Ora, nel dormitorio di Serpeverde ,  era seduto sul suo letto e non riusciva a dormire per la rabbia e per la  disperazione…
O forse non era solo disperazione, forse era consapevolezza… La consapevolezza di un sentimento nuovo e diverso, “diverso” nel vero senso della parola.
 
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“Ehi, Dra’ che faccia che hai stamattina! Sembrerebbe che tu abbia dormito sul trespolo del tuo falco!!!”  Zebini era già sveglio da una mezz’ ora buona e si stava già occupando della sua occupazione preferita : sfottere il suo migliore amico. Si erano conosciuti sul treno per Hogwarts il primo anno e da allora erano inseparabili. Lui non aveva esitato un secondo a difendere Draco già al sesto anno, quando , obbligato dal padre Lucius, aveva tentato di uccidere Silente e aveva fatto entrare i mangiamorte nella scuola. Non aveva esitato per il semplice fatto che conosceva Draco meglio di chiunque altro e soprattutto conosceva il terrore del suo migliore amico nei confronti del Padre Lucius. Quando suo padre era stato richiuso di nuovo ad Azkaban , Draco e sua madre erano tornati a vivere. Narcissa aveva addirittura permesso a Blaise di trasferirsi al Manor per qualche tempo , dando modo al figlio di superare il brutto periodo successivo alla battaglia finale.
Nonostante ciò, prendere in giro Draco era uno dei suoi passatempi prediletti e non vi rinunciava nemmeno a colazione…
“Blaise, appena mi riprendo ti crucio, ricordamelo!”  “che caratteraccio, Dra’, hai dormito male? Hai fatto un brutto sogno per caso??” Draco per la verità non aveva proprio chiuso occhio, anche perché ogni volta che li chiudeva, gli occhi, vedeva sempre lo stesso volto… Due splendidi occhi  verde smeraldo che lo fissavano curiosi e impertinenti, da sotto un ciuffo di capelli neri e scarmigliati…
Non  riusciva a capacitarsi di quei sogni! Lui, il gelido e  perfido Malfoy (anche se ormai nessuno più lo avrebbe definito in quel modo) che si struggeva tutte le notti per il grande eroe Harry Potter!
Roba da prima pagina!!! Purtroppo questo scoop non era nemmeno più un segreto, perché una notte particolarmente agitato aveva urlato nel sonno e Blaise lo  aveva sentito chiaramente. Da quel giorno non perdeva occasione per ricordarglielo….
 
 
 
 
                                                                                                                                                                                                          
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  

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Capitolo 2
*** CONSAPEVOLEZZE E NECESSITA' ***


 
Erano le sette meno un quarto, quel mattino e in sala grande c’erano pochissimi studenti , un paio di Corvonero e qualche Serpeverde.  Harry era sceso così presto dopo una notte d’inferno. Era stanchissimo , ma nonostante ciò non riusciva a lasciarsi andare al sonno… E poi c’era quell’ incubo che lo tormentava tutte le notti… Quegli occhi grigi , penetranti che lo scrutavano senza ritegno, quella pelle bianca, efebica così  invitante e morbida… quelle mani affusolate  che lo stringevano… Ma ogni mattina si svegliava sudato e insoddisfatto e soprattutto  atterrito. Perché nei suoi incubi c’era Malfoy? E perché quegli incubi si trasformavano in sogni meravigliosamente vividi e sensuali ? Harry era confuso… Non sapeva assolutamente classificare questa nuova sensazione nei confronti di Draco.  Perché  poi si ostinava a chiamarlo per nome nei suoi pensieri? Fino a qualche mese fa era sempre stato solo “Malfoy”, e  ora  tutte le volte che ci pensava  gli saliva alle labbra il suo nome...
Un nome così strano, ma che nella sua testa suonava così maledettamente dolce e pieno…. Era ormai palese, si era invaghito di Malfoy. Dopo anni a pensare alle ragazze ora si ritrovava a sognare di nascosto le calde attenzioni di un uomo. E che uomo…  Ma tutto questo era assurdo! Come era possibile che lui si fosse invaghito di un uomo? E soprattutto che l’uomo in questione fosse proprio Malfoy, la sua nemesi… Forse tutto l’odio e il rancore che avevano provato l’un l’altro in questi anni  erano solo l’anticamera di un interesse profondo ?  Intanto era titubante nel parlarne a qualcuno, poiché il suo migliore amico non avrebbe capito di certo... e con chi altro avrebbe potuto confidarsi? Una strana forza lo spinse fino alla porta della biblioteca… “Ehm… Herm , ti disturbo? Possiamo parlare?”
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“Dra’ per favore puoi parlarmi? Oppure ti sei appena trasformato in una statua di sale?”  Blaise si stava spazientendo , dato che il suo amico era imbambolato da mezz’ora di fronte alla colazione senza proferire parola. “Non rompere , Ze’…” Era intrattabile, colpa della nottata pessima  e di quel cretino di Potter che era da mezz’ora nella sala grande e ancora non lo aveva guardato…  Ma non sentiva gli spilli sul collo? Lo stava fissando da più di venti  minuti con insistenza, ma quel brocco sembrava perso in mille evanescenti pensieri e non si girava… “Oh, Malfoy? Mi vuoi dire che cazzo stai fissando da più di venti minuti??”  Poi Blaise finalmente capì…. Diresse lo sguardo verso l’obbiettivo sul quale era fissato e capì. “Ok, mi sembra giunto il momento di fare due chiacchere con te, caro il mio Lord… Stai fissando Potter da circa 20 minuti. Ora se il tuo pensiero (che io già conosco quindi non tentare di prendermi in giro) non è di ucciderlo inizio a preoccuparmi sul serio. E siccome, come ti ho già detto, so che non è un pensiero su come farlo fuori sono già molto preoccupato.”  “Andiamo in un posto più tranquillo e, se prometti di non rompere e di non interrompere, ti spiego tutto dall’inizio.”
E così Blaise seguì Draco nella stanza delle necessità…
“Che succede? Non ti ho mai visto così…” Blaise era davvero preoccupato… “Mi sono innamorato, Zeb…  Irrimediabilmente credo.”   “Ah, di  questo non avevo dubbi ma… DI CHI?”  “di… di..  di  Potter! Sono irrimediabilmente e definitivamente cotto di quel  Grifondoro  indisponente!”
Zebini ebbe  una specie di capogiro e stava per cadere a terra, poi , con fare taatrale e portandosi  una mano al petto finse di reagire a fatica e disse “ Stai cercando di uccidermi? Passi la faccenda che ti piacciono i ragazzi, ma proprio Potter?? Non capisco….”
“Non faccio altro che sognarlo tutte le notti… Io e lui nudi..” “ NO! Non credo di essere pronto per sentire storie su voi due nudi… Ti prego!” “Hai ragione…. Però ora sai il motivo della mia insonnia e del mio smarrimento. E ti chiedo di più… ti chiedo di aiutarmi. Io devo … voglio… Io lo desidero.” “Io sono il tuo braccio destro, Dra’… Anche se è strano e non avrei mai pensato di dirlo… Ti aiuterò a conquistare Potter.”
Sapere di non essere più solo riempì il cuore di Draco di una serenità tutta nuova. Avrebbe finalmente conquistato l’eroe che popolava le sue notti insonni....
L’unico, piccolo  e insignificante dettaglio era solo capire come avvicinarsi a Harry senza destare sospetti strani in tutta Hogwarts e soprattutto  senza rischiare una scarica di legnate dal Rosso, che proteggeva   Potter   quasi più della sua fidanzata…
“Zeb… ti chiedo un favore… Discrezione e indifferenza.” Zebini era arrossito, anche se sulla sua pelle color dell’ebano non era facile accorgersene.. “Che vuoi dire, Draco, che non so tener chiusa la bocca?” “Non volevo essere così  volgare, ma in realtà è proprio così… Non sai mai tenere a freno quella linguaccia lunga che ti ritrovi!”  “Sapessi   quante non si sanno tenere a freno grazie a questa linguaccia… Caro il mio amico con gusti dissimili…”  “Oh, ma la tua fama di amatore è giunta anche alle mie orecchie gay, spinta dal vento del tuo fiato… quando ti dai arie da amante focoso!” “Non mi do arie… io sono un amante focoso! Chiedi in giro…”  E scoppiarono entrambi  in una risata  genuina  che trasformò un inizio di giornata cupo in una splendida mattina…
“ Ok, ho capito… ci vuole discrezione. Accordata! Non vorrei si riscatenasse una nuova guerra magica.. Adesso però vado a fare colazione sul serio che sto morendo di fame! A più tardi!” Uscito Blaise anche  Draco decise di uscire e proprio mentre di spalle chiudeva la porta della stanza sentì un pizzicorio alla nuca e un corpo mordido ma saldo appoggiato al suo.   “Perché non rientriamo?” il tono era praticamente un sussurro , un respiro morbido nel suo orecchio…  Non poteva essere vero…
“Potter..” disse Draco con voce incredula
 “Taci e entra… o vuoi che ci vedano tutti?”  rispose il sussurro ora un po’ più forte…
“Ma… tu qui?” “Malfoy, vorrei farti sapere che se non mi avessi seguito fin qui il quinto anno non avresti mai saputo dell’ esistenza di questo luogo…  Per cui non stupirti… Anche io ogni tanto mi rifugio nella Stanza delle Necessità.”   Erano nella stanza delle Necessità insieme. Draco non ci poteva credere… E adesso?
  

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Capitolo 3
*** SEI TU LA MIA NECESSITA' ***


Harry aveva freddo… non ricordava di aver mai sentito così freddo in vita sua… Era un freddo da brividi, che partiva in realtà da un calore interno… Era difficile da spiegare anche a  se stesso… Si era scosso quella mattina perché aveva deciso di tentare con Malfoy  il  “tutto e per tutto”. Ma adesso che erano soli e chiusi nella stanza delle necessità era spaventato… Cosa sarebbe  apparso nella stanza? Cosa desideravano i due maghi?? Duellare… parlare… o amarsi? Sarebbe comparso un campo da quiddich? O un ring?
Nel terrore iniziale si era pure scordato di guardare Malfoy e di osservare la sua reazione. Dalla voce
sembrava particolarmente emozionato….
“Potter.. mi dici cosa ti salta in mente?”  Draco era rosso in volto, accaldato e aveva un’ingenua espressione incredula sulla faccia. “ Malfoy, ci sono discorsi che non ti posso fare in sala comune… C’è bisogno di privacy.”  “Non prendermi in giro -disse il biondo con poca convinzione- non sono stupido” ma in realtà sperava che quella vocina in fondo alla sua testa avesse ragione e che il momento della verità non fosse poi così distante . Harry nel frattempo si era accomodato su di una bellissima poltrona di velluto rosso che era apparsa al centro della stanza. Le gambe aperte, appoggiate ai due  braccioli, in una posa un po’ oscena con uno sguardo lascivo e torbido guardava l’oggetto dei suoi desideri in piedi di fronte a lui… Così confuso e innocente da non sembrare nemmeno Malfoy….   “Harry… ma tu come lo sai?”  “Cosa dovrei sapere Malfoy?” “n-niente… sei  strano.”  “Anche tu. Mi hai appena chiamato per nome. E credo di non sbagliare se dico che è la prima volta in sette anni. Sei nervoso?  Avvicinati…” Il suo profumo, il suo profumo sapeva di muschio bianco e di pino, fresco , leggero , mascolino.. E poi c’erano i suoi occhi, sottili, grigi, profondi… Una pozza d’argento fuso…   “Vicino..” Draco era inebetito… il suo sogno erotico era di  fronte a lui e lo chiamava dicendo di avvicinarsi. Stava sicuramente dormendo e ora si sarebbe svegliato come al solito, sudato e insoddisfatto. Ma non era un sogno. Si stava avvicinando e sentiva il suo odore. Di maschio, di uomo vissuto. Un odore speziato di legno e sale. Un’ aroma che faceva partire la testa. “Harry… da quanto lo sai?” “Non c’è nulla da sapere , Draco. Quando una cosa esiste esiste. Non c’è altro da fare se non accettarne l’esistenza. E TU ESISTI e IO TI VOGLIO.”
Draco aveva le gambe molli… Lui mi vuole. LUI MI VUOLE ! Anche io lo desidero… Ma non posso più fare un passo oltre o potrei cadere… “Prendimi Harry. Prendimi qui , subito. Non posso aspettare oltre… TI VOGLIO CON TUTTO ME STESSO!”  e Harry capì che se voleva il suo Draco era lì che doveva amarlo. E sul pavimento come per incanto comparvero coperte verdi e cuscini argento e d’oro e stuoie morbide dove il bellissimo corpo del serpeverde si  sarebbe potuto stendere e dove il giovane grifondoro l’avrebbe raggiunto focoso.
Draco tremava ma sentiva dentro di se un calore benevolo e una felicità crescente che spensero tutti i dubbi… “Harry… vieni da me.”  I due corpi sembravano essere talmente opposti da essere complementari… quanto uno era bianco ed efebico, così slanciato e magro, l’ altro era muscoloso e possente , così erotico.  Il ventre bianco e piatto di Draco era sollevato da sospiri corti e frequenti… Quando Harry gli fu sopra non riuscì quasi a trattenersi… Il suo uccello era fiero e lungo, aveva un aspetto magnifico e nobile.. Quando  Draco sentì il caldo rifugio della bocca di Harry accogliere il suo uccello stava per gridare. Una sensazione fin ora solo immaginata in mille sogni…  Quella bocca calda e quella lingua fremente lo facevano impazzire… Non avrebbe voluto altro che fermare il tempo.. Per sempre. Poi fu il suo turno di assaporare le meraviglie che il suo amante nascondeva… L’uccello del grifondoro era possente quanto lui, così largo e leggermente storto. Draco ne rimase ammaliato… La loro passione era giovane e accesa e andò sfogandosi tutta la notte, tra baci carezze e altre dolci voluttà… Ma quando fu il momento di unirsi in un corpo solo il tempo si fermò davvero… Si dice che quando due anime gemelle si uniscono in una sola nel momento dell’amore il tempo si ferma perché tutto è perfetto. Ecco… i loro corpi uniti creavano la perfezione. La mitica mela di cui ci aveva parlato Platone… Draco era appagato tra le braccia di Harry come  mai lo era stato prima di allora  e Harry , in quella stanza, su quelle stuoie, finalmente poteva essere se stesso e amare Draco liberamente  .
Il mattino dopo si svegliarono abbracciati e nudi sul pavimento coperto di drappi e stuoie. Harry si sentiva un po’ indolenzito ma tanto felice… “ Draco..” e il biondino si svegliò piano dal suo sonno di bellezza…. “che c’è harry?”  “E’ stato bellissimo… Tu sei bellissimo….” “Potter anche tu non sei mica male  sai?   Hai proprio un bel sedere!” “Ma come, io faccio il romantico, ti dico che sei bellissimo e tu mi ricambi così?? Adesso ti faccio sentire le mie mani secche sul tuo di sedere! Non cercare di  scappare…”
Ma cosa sarebbe accaduto fuori da lì, nel mondo reale? Come li avrebbe accolti Hogwarts?
“Harry è meglio se esco prima io e poi fra un po’ tu, ok?”  “Perché? Aspettami, usciamo insieme…” “Ma , se ci vedono? Cosa…”  “Beh, ci vedranno prima o poi, no? O hai intenzione di rimanere per tutto l’anno scolastico in questa stanza? Ti confesso che ho un po’ di arretrato e non mi dispiacerebbe portarmi in pari… Ma io non sono uno che si nasconde. Io non mi vergogno della scelta che ho fatto. Ci pensavo l’altra sera.. Poi non ho dormito, infatti. Noi due così diversi e in fondo così simili… Due figli di buona famiglia , tu  di ottima, io così famoso (tristemente) e tu così nobile… Così lontani e così vicini… Nella pace e nella guerra. Quanto tempo perso nelle nostre guerriglie personali per poi scoprire che la guerra  c’è ma è una cosa terribile che ti lascia vuoto.  Non sono parole taglienti o sguardi torvi, non dispetti e piccole scaramucce. Sono i tuoi cari che muoiono, sono le certezze che crollano a fare la guerra. E ora che la pace di tutti è stata ristabilita, ora che il mondo è sicuro, anche io voglio la mia pace. E la mia pace sei tu. Draco”               
Uscirono insieme dalla stanza e mano nella mano andarono in sala comune. Ci fu qualche gridolino divertito e un paio di cretini di Tassorosso fecero delle stupide battutine a doppio senso. Ma chiunque li aveva conosciuti prima della  guerra rimase attonito. Tutti tranne Zebini. 
Mentre Draco seguiva docile il suo uomo dei sogni galleggiando a mezz’aria ,con aria altera e gioiosa alla stesso tempo  , Blaise si aprì in uno dei suoi splendidi sorrisi e disse all’amico  sottovoce.. “In effetti, gran bel sedere!”                                                                        

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