We taught the world new ways to dream

di Shatzy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Drama Queen ***
Capitolo 2: *** Cleptomania ***



Capitolo 1
*** Drama Queen ***


Disclaimer: i personaggi citati non appartengono a me (purtroppo, perché in tal caso Kurt, Blaine e Finn riceverebbero molte più coccole).
Note: anche se sono solo più di 300 parole, questa è una stupidaggine enorme, così tanto enorme che mi vergogno pure di farla leggere ad una beta. Ma era sul pc da mesi e oggi ero in vena di pulizie.


Drama Queen


Melodrammatico:
1. Relativo a melodramma, sinonimo di opera lirica
2. Di atto o gesto ridicolo per eccessiva teatralità


Finn non era mai stato un tipo sveglio.
Confondeva la destra con la sinistra, non conosceva il significato di molte parole e non era mai attento ai dettagli, anche se ce l’aveva messa tutta per imparare dove si trovassero le cose fondamentali nella loro nuova casa – soprattutto in che scompartimento del congelatore fosse il gelato e dove sua madre avesse nascosto i numeri del più vicino take-away cinese.
Ma di qualcosa era certo: Kurt amava il melodramma.
Quantomeno era quello che gli ripeteva suo fratello da mesi, lui sapeva soltanto che quella parola che gli ricordava il nome di un frutto era strettamente legata a lunghissimi film noiosi pieni di lacrime e urla, molte urla. 
E alla terza volta che gridava "Kurt! Non riesco a trovare il telecomando!" mentre armeggiava con i cuscini del divano, cominciò a rendersi conto di cosa effettivamente significasse: se quel passo pesante con cui era sceso dalle scale e che poco gli si addiceva non era stato un buon indizio, il sussurro isterico - "E' sempre stato alla destra del telefono, Finn. Alla destra." – poteva esserlo. Ma solo dopo aver chiesto il giorno dopo  a Rachel se menagramo fosse una località turistica aveva finalmente compreso.
Finn non era mai stato un tipo sveglio, e forse avrebbe dovuto leggere quel foglio – “Finn, siamo in camera” – prima di buttarlo via perché copriva lo schermo della tv, e avrebbe potuto limitarsi a notare discretamente la presenza di Blaine, seduto sulle scale con i capelli spettinati, invece di salutarlo con la mano chiedendogli cosa ci facesse lì.
In fondo, i suoi punti deboli erano ben noti – anche perché continuava a tenere "tette" come password del computer – e le sue orecchie mai abbastanza provate dalla voce da contralto del fratello.
Eppure non evitò di far notare a Kurt che indossava la sua costosa maglietta firmata Alexander McQueen al rovescio.





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E dopo si scatenò l'inferno, temo XD
Adoro le scene di vita familiare Hudmel, soprattutto se prevedono un Finn tonto e un Kurt tranquillamente appartato per del sano make-out con il suo ragazzo.
No ok, scherzo, è Burt <3 il mio preferito là dentro (che ovviamente in questa flashfic era molto lontano da casa e molto impegnato con il lavoro, così come Carole, altrimenti bye bye Blaine).

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Capitolo 2
*** Cleptomania ***


Note: dato che in questi giorni non sto facendo nulla, ho deciso di scrivere scemate per passare il tempo. Se ce ne saranno altre e speriamo di no le aggiungerò in questa raccolta :D  Raccolta con un titolo schifosamente copiato da una frase di "As if we never say goodbye", perché la klaine ha davvero insegnato al mondo nuovi modi di sognare <3 e perché sono una frana con i titoli.
Se vorrete lasciarmi un commento vi risponderò :)





Cleptomania




Kurt non ci aveva prestato troppa attenzione, la prima volta.


Era cominciato con una semplice domanda mentre erano nella sua camera da letto.
“Secondo te dovrei mettere una cinta nera o marrone su questi pantaloni?”
E due ore dopo Blaine era tornato a casa con una cinta blu e le immagini di almeno duecento pagine delle ultime riviste di moda maschile e femminile impresse a vita nella sua mente.

Subito dopo erano iniziate le sparizioni. E le interminabili discussioni con Finn - “Ehi, amico, l’ultima cravatta che ho messo si allacciava con un bottone dietro al collo, perché avrei dovuto prenderne una delle tue?"

Poi c’era stata quella volta in cui era rimasto più di un minuto di fronte al suo guardaroba, perplesso, notando la variazione di colori al suo interno che non seguiva più il suo schema settimanale; volta che poteva insospettirlo, considerando che Carole gli lasciava sempre i vestiti puliti sul letto e mai nel suo armadio, soprattutto senza la sua supervisione.

In effetti avrebbe dovuto capirlo dopo aver spiegato a Blaine che il suo ritardo di mezz’ora per il loro appuntamento dipendeva dal fatto che aveva avuto un cambio veloce di idea sul suo abbigliamento, visto che Burt gli aveva sicuramente nascosto da qualche parte la sua nuova borsa di pelle – “Non ha fatto che lamentarsi da quando l’ho comprata. È imbarazzante sapere che non capisce niente di moda e che io ho ereditato i suoi geni”.
Avrebbe dovuto capirlo per quello sguardo da cucciolo impaurito che il suo ragazzo gli aveva rivolto all’improvviso, e che con il senno di poi non aveva la minima traccia di ammirazione, ma una forte dose di colpevolezza.

Fu più o meno quando lo vide aprire casualmente un cassetto dal suo armadio e infilarci qualcosa dentro con nonchalance, mentre lo credeva distratto, che aveva infine compreso .
C’erano le spille se si trattava solo di qualche ora di lontananza, i papillon e le cravatte se era per un giorno intero, mentre le cinte, le bretelle, e ogni tanto qualche borsa, per tutto il week-end. Una volta era sparita anche una delle sue tiare.
Ma l’idea di Blaine con indosso i suoi accessori – o stretti al petto mentre dormiva, per quanto ne sapeva  - non lo disturbava più di quella di avere un ragazzo che soffriva di senso di abbandono, e superava perfino la paura che non li abbinasse bene.

Perciò quando un lunedì si presentò al Lima Bean dopo la scuola con una camicia rossa a quadri che portava le iniziali B.A. ricamate sul colletto, sotto lo sguardo attonito, impaurito e leggermente eccitato di Blaine, capì che sarebbe dovuto arrivare molto tempo prima all’unica soluzione possibile di quella storia assurda.

Se non fosse stato sicuro di essere gay, quello sarebbe stato un buon motivo per diventarlo, in fondo: non aveva a disposizione solo un ragazzo perfetto con un leggero vizio di cleptomania nei suoi confronti… ma anche il suo intero guardaroba maschile.








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Insomma,  Blaine è adorabilmente tenero e Kurt adorabilmente furbo, non sono una coppia perfetta? <3 (Indovinate chi preferisco tra i due? Kurt, ovviamente)

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