Simposio

di _Calliope_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** One. ***
Capitolo 2: *** Two. ***
Capitolo 3: *** Three. ***
Capitolo 4: *** Four. ***
Capitolo 5: *** Five. ***
Capitolo 6: *** Six. ***
Capitolo 7: *** Seven. ***
Capitolo 8: *** Eight. ***
Capitolo 9: *** Nine. ***
Capitolo 10: *** Ten. ***



Capitolo 1
*** One. ***


 

 

Sì, questa roba è esattamente quello che sembra. Una D18 ispirata ad un dialogo platonico. Adesso che l'abbiamo chiarito, potete

a) Tagliarmi le mani in modo che io non sia più in grado di mettere su carta/OpenOffice Writer le mie idee malsane

b) Sollazzarvi allegramente in compagnia del mio parto poetico.

In ogni caso, engioi! :D

 

 

 

NAMBER UAN.

 

In cui Platone fa un sacco di contorsioni manzoniane per dire semplicemente che un giorno Socrate si è ritrovato a cena da un tipo figo di nome Agatone e che a questa cena era presente altra gente figa. Il simposio inizia! (Dopo che Socrate ha fatto per un quarto d'ora la muffa nel vestibolo dei vicini, Zeus solo sa perché.)

 

    Immagino che potrei sciorinare una lista delle cose di cui mi importa

    quanto la nostra ultima settimana insieme, vediamo... le diete ipocaloriche,

    Michael Moore, il congresso nazionale dei repubblicani, la cabala e

    tutto ciò che ha a che fare con la cabala, la TV al plasma, le figlie di Bush,

    le connessioni wireless, la serie O.C., l'ONU, il riciclaggio, Danny Gans,

    i Grammy's latino-americani, i Grammy's veri, quel dormiglione di Jeff dei Wiggles,

    le paghe degli Yankees, tutti i repubblicani, tutti i democratici,

    tutti gli ospiti dei talk show, tutto quello che c'è sulla Terra, tutto nell'Universo,

    tutto tutto tutto tutto tutto tutto tutto tutto ciò che esiste,

    passato, presente e futuro, in qualsiasi dimensione nota e sconosciuta.

    Oh, e Hugh Jackman.

     

    Dr Cox, Scrubs

 

 

 

Dino è fondamentalmente benintenzionato.

Sul serio. Sprizza benintenzionalità da tutti i pori. Guardatelo.

(SeH. Come no).

Non avendo mai insegnato niente a nessuno finora (sempre stato troppo scemo per portare a termine qualsiasi cosa in modo decente, figuriamoci per trasmettere le sue inesistenti conoscenze/competenze/tuttequellcosecheiprofpensanofacciafigometterenelPOF a chicchessia), non è che sappia proprio bene bene cosa fare. In compenso (è scusatemi se è poco) sa perfettamente cosa non fare. Il che consiste, essenzialmente:

a) Nel prendere a calci/pugni/frustate/sediate in schiena/vocabolariate in testa il suo allievo per ogni minima cazzata. Come faceva Reborn.

b) Nel minacciare il succitato allievo con bombe a mano/atomiche/all'idrogeno (“Cosa sai delle bombe all'idrogeno?” “... che sono fatte con l'idrogeno?”, dice Leonardo Di Caprio nella sua testa¹. GOD MY BRAIN IS SO FUCKED UP) qualora non sappia qualcosa. Tipo il paradigma di λικμάω (se sei un boss mafioso, a che CAZZO serve sapere come fa all'aoristo il verbo “vagliare, trebbiare” in greco?! Misteri). Come faceva Reborn.

c) Nell'evitare in ogni caso il terrorismo psicologico, perché può essere più devastante di quello fisico. Dino lo sa per esperienza personale (indovinate chi lo faceva? … IL TERRORISMO PSICOLOGICO. Tzè. Pervertiti); le ferite e le botte guarivano abbastanza in fretta, ma quei rimproveri fulminanti sul Futuro di Tutte le Persone che Contano Su di Te, sul Dovere di Fare del Proprio Meglio e Non Arrendersi alla Prima Difficoltà hanno segnato la sua povera anima innocente FOREVAAAH.

COUGH.

In ogni caso, Dino sa più o meno come comportarsi. Deve essere calmo, gentile, comprensivo e affidabile. Cosa che potrebbe rivelarsi piuttosto difficile per il genderswap biondo e mafioso di Bella Swan, ma ehi, da qualche parte bisognerà pur cominciare.

Bene. Stabilita la strategia didattica, rimane l'Incognita. La Ics. Lo Sconosciuto.

(L'Allievo).

In realtà, Dino si aspettava qualcuno tipo Tsuna. Un animo giuovine et innocente da plasmare e guidare fino alla piena evoluzione delle sue capacità.

Solo che la Sfiga Cosmica pare essersi affezionata a lui, quindi l'Allievo risulta essere un ragazzino vecchio inside totalmente privo di capacità dialettiche e logiche, emozionalmente stitico e generalmente insopportabile. Sospiro.

Nonostante tutto, però, Dino non perde le speranze. Anche per gli irrecuperabili c'è speranza di redenzione. There's hope for the hopeless². Sarà solo, ecco, un filino più difficile. Si rimbocca metaforicamente le sue maniche metaforiche e si prepara all'Incontro. Una buona prima impressione è importante. (Ma non indispensabile).

Sei Hibari Kyoya, giusto?”.

... e tu saresti?”

Ora. Se c'è una cosa che manda in tilt il cervello di Dino, sono le domande banali. Vedete, il suo sopracitato cervello ha la spiacevole tendenza a rispondere alle domande scontate in modo... particolare³.

I am the son and the heir of a shyness that is criminally vulgar... I'm the son and heir of nothing in particular”, inizia Mr. Morrissey. John Lennon prosegue: “I am the eggman, they are the eggmen, I am the walrus, GOO GOO GA JOOB”. Courtney Love si aggiunge subito: “OH MAKE ME OVER! I'm all I wanna be. *DA DAN DA DAN* a walking study in demonology”.

Prima che Beck si metta a mugugnare: “Sooy un perdedor, I'm a loser baby, so why don't you kill me? (Sprechen Sie Deutsch, baby!)”, impone a TUTTI di tacere. Il suo faticosamente costruito contegno è in procinto di sciogliersi come un Calippo nel Sahara. Questo Non Deve Succedere.

Sono un amico di Tsuna, oltre che un conoscente di Reborn. Vorrei parlarti dell'anello con il simbolo della nuvola”.

[FunFact: questo discorsetto se l'è imparato a memoria. Esisteva la concreta possibilità che alla domanda di cui sopra rispondesse intonando stonando una qualsiasi delle canzoni appena elencate, quindi ha ritenuto opportuno prepararsi. Ma la preparazione si ferma alle presentazioni. Da qui in poi camminiamo sull'olio. GLIP.]

Ehi, guarda, il tipo sta dicendo qualcosa! … ah, ma non è niente d'interessante. Manifestazioni di scarso interesse e molto poco velate minacce. Yawn.

Dino si concede dieci secondi per studiarlo.

bah. Piuttosto canon. Capelli neri & corti (oriGGinale), ancora magro e tappo come uno stuzzicadenti (porino, ha solo quindici anni, dategli tempo), naso minuscolo (giuro. Guardate da voi. ANDIAMO, NON E' NORMALE) e gobba.

Cioè, no, calma, non è la versione giapponese di Quasimodo (una capra gli bela arrandom in testa, vai a sapere perché. Ah, dev'essere Djali), ma tiene la schiena curva. Dino lo trova estremamente antiestetico. E non salutare. Bisognerà fare qualcosa, ma non si può ancora permettere di fare osservazioni sulla postura di Hibari. Prima deve guadagnarsi il suo rispetto.

... morderti a morte”.

Dino ha ascoltato distrattamente la tirata minacciosa, ma le ultime tre parole lo colpiscono come un fulmine a ciel sereno.

Cerca di non mettersi a ridere. Ce la fa. Quasi. Si morde l'interno delle guance più forte che può (ci sarà del sangue, lì quella sera) e stringe i denti. Se la cava con una specie di grugnito poco elegante. E basta. L'immagine di Jack che muore assiderato scaccia quella di Lady Gaga con una parrucca argentata che canta SHOW ME YOUR TEETH!

In casi di emergenza, pensare a cose tristi è sempre utile.

Invece di ridere in faccia al suo allievo, si stiracchia. “Capisco. Proprio un ragazzino problematico. Bene, così andremo più veloci”.

Ghigno alla Malocchio Moody. “Vedrai”.

you see, it's not me, it's not my family, in your head, in your head, they are dying!

... ma non qui. Rischieresti di danneggiare la stanza e sarei costretto ad ucciderti”.

Che personcina deliziosa, pensa Dino, mentre nella sua testa Dolores O'Riordan urla: “In your heead, in your heead, zoombies, ZOOMBIES!”.

In un angolo, Dino nota una giacca nera. Deve essere di Hibari. Ha una banda rossa sul braccio. C'è scritto: “Comitato Disciplinare”.

Ecco, questa è proprio una delle cose che non riesce a concepire. Gli viene da ridere (di nuovo) pensando a cosa succederebbe se ci fosse una cosa del genere nel suo ex-liceo, in Italia. Probabilmente un bel po' di gente entrerebbe a scuola ad ore assurde, fumerebbe nei posti più impensati e chiederebbe costanti assemblee di classe e rinvii di compiti, il tutto al grido di “Il Presidente del Comitato Disciplinare ha detto che posso”. Perché andiamo, è come se un delinquente in prigione fosse al tempo stesso guardia e carcerato.

(Got a little motto, always sees me through, when you're good to Mama, Mama's good to you ZITTAZITTA PERPIACERE non avrei MAI dovuto guardare Chicago).

D'altra parte, è risaputo che i suoi connazionali sono un branco di smidollati disonesti indisciplinati, quindi c'è poco da stupirsi. Italiani brava gente UN PAR DI PALLE.

Don't you know that this hand, pensa Dino mentre Hibari chiude a chiave la porta da cui sono appena usciti, washes that one too... when you're good to MamaaaaaH...

MAMA'S GOOD TO YOU!

[La cosa si sta facendo patologica. Sul serio.]

*

Okay. Dopo circa venti minuti di tentativi di cavarsi gli occhi a vicenda, Dino ha tratto le sue conclusioni.

Come prima cosa, ha notato che Hibari è, in una parola, scattoso. Nel senso che, ok, è preciso e più o meno efficace e non perde la testa e non è affatto prevedibile, cosa molto buona per uno della sua età, ma ma ma ma TREMA DI FORZA REPRESSA. CHE C'E' E' VERO. Si sforza di accumulare energia che poi rilascia in pochi colpi diretti più o meno efficaci, ma non si accorge che tenere a bada la forza immagazzinata gli costa più sforzo di quanto sarebbe consigliabile. In sostanza, i suoi movimenti non sono fluidi.

(Poi boh, magari non è così importante. Magari è indispensabile essere fluidi solo quando si brandisce una frusta lunga due metri che deve essere come un prolungamento del braccio. Magari quando si usano due tonfa lunghi – DUE MELE O POCO PIU' – quanto un avambraccio o poco più no. Magari i fosfolipidi sono una componente indispensabile del modello a mosaico fluido della membrana cellulare. Magari quella maledetta scuola l'ha fatto davvero diventare un secchione schizoide).

Ad ogni modo, ehi, il ragazzo ha talento! Ha un ottimo futuro come buttafuori (prego notare il sarcasmo pesante). Passerà la sua vita a pestare la gente e vincere e sarà contento così. Pfft.

(Dino, protesta la sua Coscienza nel frattempo, chi vogliamo prendere in giro? Il ragazzo ha molto talento. Guarda, ti ha già stancato e sì, quella botta che ti ha fatto sulla gamba domani sarà grande quanto un uovo di struzzo, se proprio vuoi saperlo. Smettila di fare lo snob intellettualoide e prendilo sul serio.

Un altro cazzo di Wunderkind, sbuffa Dino di rimando. Dentro).

Occhei, occhei. La verità? D'accordo.

A Dino non piacciono i tipi come Hibari. Sì, forse c'entra ancora un residuo di trauma infantile – quel bimbo inquietante all'asilo gli aveva rotto il braccio, dopotutto – ma più di ogni altra cosa gli danno fastidio le persone che credono ciecamente in qualcosa e usano ogni mezzo – anche la violenza. Soprattutto la violenza – per difenderla. Voglio dire, occhei i valori e l'attaccamento e blablabla, ma davanti ad ogni cosa è sempre salutare mettere un punto interrogativo, ogni tanto. Che si tratti di un'ideologia, di una religione, di una persona o di una scuoletta di provincia.

Hibari non ha l'aria di uno che ama i punti interrogativi. Ha l'aria di uno che li prende e gli fa sputare sangue. Poveri punti interrogativi.

Ehi! Anche se Dino si è fatto una facciata e mezza di seghe mentali, quei due stanno ancora combattendo! E btw, si vede che Hibari sta iniziando a spazientirsi. Aveva supposto che Dino non fosse del tutto incapace, ma con “non del tutto incapace” intendeva “in grado di tenermi testa per almeno dieci minuti ma non di più”.

Beh è passata mezz'ora. Se on fosse impegnato a vendere cara la propria pelle, Dino si metterebbe a canticchiare AHA AHA, AHA AHA AHA come Kuzco dopo aver salvato Pacha da morte certa nelle Follie dell'Imperatore.

COMUNQUE.

Il tetto della scuola, che ricordi. Mi piace questo posto, lo sai?”, dice, per alleviare la tensione (o più probabilmente perché soffre di incontinenza verbale).

Cheffigata! Ma allora la nostra scuola ha un tetto, allora!”
“... Will, mi sconvolgi. Sei ancora
più cretino di quanto pensassi”.

NEL SENSO. Un tetto praticabile raggiungibile mediante scala antincendio!”

Sì. Un tetto praticabile blablabla. Io lo so e sono qui da tre mesi. Tu da CINQUE ANNI e non ne avevi alba. Mioddio, i giovani d'oggi”.

Ehi, guardate, si vede il terrazzo della sala professori!”

Aspetta, ma questo significa che...”

... siamo proprio sopra la suddetta sala”.

Sguardo malvagio collettivo.

STOMPITI STOMPITI STOMPITI.

AAAARGH! Il terremoto!”, strilla la prof di Storia, un piano sotto.

PFFFT”, fanno Dino, Caterina, Gabriele ed Isabella.

Tirare pestoni al tetto è sorprendentemente divertente.

Allora ti farò restare qui per sempre. Dopo che ti avrò fatto strisciare”.

CRAAAWLING IN MY SKIIIIIN, THESE WOOOOUNDS THEY WILL NOT HEEEAL...

Pur essendo estremamente wow, le canzoni dei Linkin Park risultano ogni tanto pericolosamente distraenti. Si riscuote ed evita per un pelo di rimanere sfigurato. Uuuh. Quale impeto.

(Piccola parentesi: Dino non possiede talenti particolari - a parte due, assolutamente inutili: quello del rumore e quello dei lacci. Oddio, se uno qualsiasi dei membri della sua famiglia si trova in pericolo, lui è capace di spedire il pericolo all'altro mondo entro tempi molto brevi, ma è una cosa circoscritta e comunque c'è un sacco di gente che lo fa meglio di lui, anche tra i suoi ex compagni di scuola COUGHSqualoCOUGH. E anche la Cate, che Dio la benedica, il taglio sul braccio non è ancora guarito. Accidenti a lei.

In ogni caso. Dino non possiede talenti particolari, ma di tipi come Hibari ne ha incontrati tanti e ormai è abbastanza sicuro di riuscire a capirli. Non è che sia una fatica erculea, data la loro notoria ristrettezza emozional-espressiva. Piccolo dizionario BrutoViolento – Umano Umano – BrutoViolento:

Occhi chiusi ed espressione inespressiva (LOL): sei interessante quanto un documentario sulla poesia russa femminile del '400.

Occhi leggermente più aperti: potrei averti sottovalutato, magari ridurti ad un grumo di sangue sarà divertente.

Occhi abbastanza aperti, leggera contrazione dei muscoli della bocca: mi hai colto di sorpresa, maledetto, muori!

Sibilo di minacce non tanto amene: tra venti nanosecondi rimpiangerai di essere nato.

Ed infine, ma Dino non osa sperare che gli venga concesso un tale privilegio:

Colpi a casaccio, rabbia cieca, occasionale urlo di frustrazione: bingo! 8D (non per il BrutoViolento, of course. Per l'Umano).

Il punto è che, stando a questo dizionario, Dino si è appena guadagnato una minaccia di morte! Non gli sembra vero di essere riuscito a suscitare così tanto interesse. Quindi magari l'ipotesi di un confronto serio di qualche tipo non è poi così peregrina! Magari potrebbe davvero cavar fuori qualcosa di buono dal suo allievo. Magari potrebbe anche ottenere dei buoni risultati. Magari sarebbe divertente farlo uscire di testa. In fondo, lo scopo dell'insegnamento non è quello di dare risposte, ma quello di spingere gli allievi a farsi delle domande.

Chissà come reagirebbe Hibari ad un conflitto interiore. Forse imploderebbe, dato che con ogni probabilità possiede la capacità emotiva di un cucchiaino (cit.). Oppure potrebbe addirittura diventare una personaH miglioreH!

Dino si rende improvvisamente conto di aver sempre cercato di piacere ai tipi come Hibari. No, anzi, più che altro di non risultare abbastanza molesto da scatenarne la rabbia. In questo momento, capisce di non doverlo più fare. Anche se è forte e ha talento, Hibari è solo un niubbo quindicenne. Non ha motivo di temerlo. Potrebbe essere divertente fargli venire qualche punto interrogativo in testa. Così. Per passare il tempo. E per aiutare Tsuna, certo. OVVIAMENTE. Ahem).

Comunque Dino, nonostante i suoi propositi più o meno sadici, rimane fondamentalmente benintenzionato. Ed è un bene che se lo ricordi, perché un momento dopo viene praticamente ucciso e gli risulta molto difficile evitare di ricambiare il favore.

(No, in realtà più che altro tenta di fare il figo e fallisce miseramente e rischia di lasciare veramente le penne su quel tetto, salvo poi riuscire a ripigliarsi in extremis. Il succo della questione è che, accidenti, questo ragazzino è davvero davvero terrificante. Come cavolo si fa a ricondurlo alla ragione e perché se lo sta immaginando in una gabbia vestito di piume come Miley Cyrus nel video di Can't Be Tamed? Gesù).

 

*

Vanno avanti per quattro ore, fino alle sette e mezza di sera. Dino è staaaanco. Cioè, intendiamoci, con l'allenamento di Reborn e Romario lontano non più di cento metri e tutto potrebbe tirare avanti per altre cinque ore, ma in questa particolare occasione non è proprio il caso. E poi ha fame.

Piuttosto, Hibari l'ha sorpreso. Alla sua età e senza allenamento avrebbe retto sì e no due virgola quattordici secondi. Dino è moderatamente colpito.

(Ha deciso che, in quanto insegnante, deve sempre darsi un tono e trasmettere l'impressione di essere onnisciente, indi non può mostrarsi sorpreso neanche quando in condizioni normali strillerebbe SANTA MERDA! e cagherebbe mattoni).

Comunque, Hibari ha tutta l'aria di voler continuare ad oltranza. Uff.

Lascia che la sua frusta si arrotoli intorno al proprio braccio e a quello di Hibari, per creare una situazione di semistalloparità. Hibari tira uno strattone, infastidito. Dino non molla e sorride.

Basta per oggi. Siamo tutti e due stanchi e si sta facendo buio. Ricominciamo domani, ok?”

Hibari per tutta risposta alza l'altro braccio per colpirlo in viso. Lo blocca facilmente: se l'aspettava.

Scordatelo”, borbotta. “Non ti ho ancora battuto”.

Dino sente il proprio sorriso allargarsi. “Se è questo che vuoi fare, temo che staremo qui fino alla prossima era glaciale”.

Hibari si dibatte. “Lo vedremo, bastardo. Ti farò rimpiangere di essere nato”.

Sì, domani, ok? Stesso posto stessa ora”. Stessa spiaggia stesso mare.

Ho di meglio da fare, erbivoro”.

Dino non è proprio la persona più paziente del mondo, contrariamente a quanto si potrebbe pensare.

Del tipo? Farti prendere a calci in culo dai Varia?”

Hibari gli rifila un calcio piuttosto doloroso negli stinchi.

Questo linguaggio non è permesso all'interno della mia scuola”.

Beh, tecnicamente adesso ci troviamo sopra la scuola. E da quello che mi risulta questo posto è un edificio pubblico”.

Ti risulta male”. Altro calcio. Dino sorride. Anche se fa di tutto per non mostrarlo, Hibari è mooolto a disagio. Non è abituato a non potersi muovere né ai contatti fisici così stretti. Una parte del cervello di Dino comincia a canticchiare TROLOLOLOLOL LOLOLOL LOLOLOL, LOLOLOLOLO, LOLOLOLOLO¹º, mentre l'altra elabora una risposta.

Hai mai preso in considerazione l'idea che possa risultare male a te?”

Mai”. Adesso sta cercando di colpirgli le ginocchia.

Peccato. Non prendere in considerazione tutte le possibilità porta spesso a dei fallimenti epici”.

Non mi è mai successo”. Adesso sta cominciando ad usare la ginocchia. Dino si spazientisce, quindi gli sale sui piedi e ci rimane. Hibari si dibatte freneticamente.

La tua memoria a lungo termine fa proprio schifo. Da quello ce ne so, ti è successo meno di un mese fa”.

Hibari si ferma improvvisamente e lo guarda. Gli è venuto il monociglio da quanto è corrucciato. GRANDI LOL. Nei suoi occhi si leggono odio puro ed ira funesta. Touché!

Mukuro Rokudo”, specifica Dino, giusto perché ha voglia di fare il Capitan Ovvio della situazione.

Mukuro Rokudo”, scandisce Hibari, “non ha nulla a che vedere con questo”, e sbaglio o sta arrossendo? Dino gongola inside.

No? Non c'entra nulla il fatto che tu l'abbia clamorosamente sottovalutato e che a causa di ciò sia stato ridotto ad un grumo di lividi, fratture e contusioni? Ti ricordo che se non ci fossero stati Tsuna ed i suoi amici saresti ancora lì”.

(In realtà, se non ci fossero stati Tsuna ed i suoi amici tutto quel casino non sarebbe successo in the first place, ma questi sono dettagli).

Adesso Hibari è veramente furioso. “Mollami o ti mordo a morte”.

Con piacere, ma dubito che i Varia saranno accomodanti quanto me”.

Della serie: se questo si chiama “essere accomodante”, non voglio sapere in cosa consista l'”essere non accomodante”.

E chi sarebbero questi Varia?”

Oh, un gruppo di persone che si divertono a prendere a calci in culo la gente e che a quanto pare ti hanno incluso nella loro lista di, sai, persone da prendere a calci in culo”.

Non ho niente a che fare con loro”.

Ma loro con te sì”, spiega Dino, paziente. “E' per la storia degli anelli...”

Non voglio saperne niente”.

Male. Non c'è nulla che non valga la pena di sapere. Comunque, limitati a pensare che entro non molto verranno a cercarti e senza un allenamento serio diventerai di cani e d'augelli orrido pasto”.

Hibari stringe i denti rabbiosamente, ma tiene la bocca chiusa. A Dino viene il sospetto di esserci andato giù un po' pesante. Oops. Dopotutto ha solo quindici anni.

Però, se avrai la bontà di ascoltare quello che dico, ti assicuro che avrai buone probabilità di farcela. Ottime probabilità”, aggiunge più gentilmente.

Lentamente, gli scende dai piedi e svolge la frusta attorcigliata intorno alle loro braccia. E, com'è prevedibile, Hibari ne approfitta per tirargli una tonfata sulla spalla.

Dino perde la pazienza. Tira ad Hibari un calcio Dove Fa Male e, approfittando del fatto che si è piegato in due, lo afferra per il bavero della camicia (è una cosa che ha sempre sognato di fare ♥).

Okay, evidentemente mi sono spiegato male. Mea culpa. Riproviamo”.

Prende fiato e scandisce: “Do – ma – ni. Comprendi?” (DOV'E' IL RHUM?,chiede Jack Sparrow da qualche parte nel suo cervello).

Poi si volta e se ne va, abbastanza sicuro di non rischiare molto. Sa che Hibari non attaccherebbe mai un nemico alle spalle, nonostante questi abbia appena usato un trucchetto altrettanto sporco. Che sciocco, leale ragazzino, pensa Dino con affetto.

È quasi arrivato alle scale quando sente una voce che sputa velenosamente: “Ti morderò a morte”.

Si volta e fissa il proprietario della voce. Ha proprio l'aria incazzata. Ehi, così è quasi carino! Dino reprime un sorriso.

L'hai già detto. Tre volte”.

Si gira e scompare in gloria verso l'orizzonte. Se fosse Horatio Caine, si infilerebbe degli occhiali da sole e urlerebbe YYYYYEEEEAH!

Lo sentirebbe tutta Miami.

(WE DON'T GET FOOLED AGAIN, DADADADA! DON'T GET FOOLED AGAIN, NO NO!)

*

Com'è andata?”, gli chiede Romario mentre salgono in macchina.

Adesso capisco cosa intende dire la Cate. Certe persone sono davvero divertenti da far arrabbiare”.

Ridacchia. Romario alza gli occhi al cielo.

Poco dopo, mentre si sta trasformando in una mummia (= si sta ricoprendo di cerotti), gli viene in mente che è già riuscito a mandare al paese di DivertenteFigo (= funcool) tutti e tre i suoi buoni propositi. Ed è solo il primo giorno.

Poi però si ricorda che le buone intenzioni sono fatte apposta per lastricarci la strada per l'Inferno, e fa spallucce.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cioè, stai davvero leggendo le ♪♫note♫♪?? pazzesco... (cit. Noncy)

1: Citazione molto poco dotta da Shutter Island. Quel film è la più gigantesca monata che abbia mai visto. FIGATA INVEROSIMILE *_*

2: http://www.youtube.com/watch?v=qOSUvgNMuWA. Dino ascolta questa tipa di nascosto. FATELO ANCHE VOI (?)

3: So here's the deal. Dino soffre di musicomania ossessivo-compulsiva. In sostanza gli vengono in mente canzoni idiote mentre in teoria dovrebbe sostenere discorsi seri e rischia ogni volta di a) scoppiare a ridere in faccia all'ignaro interlocutore, b) farsi prendere in giro all'infinito per i suoi discutibili gusti musicali. Ha tentato di risolvere il problema e ascoltando solo musica percosìdire “seria” (ciò gli ha permesso di scoprire alcuni dei suoi attuali idoli musicali quali i System of a Down, i Linkin Park e i Limp Bizkit), ma è un caso perso. Continua imperterrito a citare Lady Gaga a sproposito.

4: E invece sì! Non importa quante figure di merda ti faccia fare, Chicago is always worth watching. E poi Queen Latifah è un mito. Just watch this: http://www.youtube.com/watch?v=DUWb7Q4_uV0

5: Quel cartone ha segnato la mia infanzia. BOOM BABY (?)

7: La persona che sta parlando è Caterina. È la persona più manesca e sarcastica che Dino abbia mai conosciuto, nonché la sua migliore amica. Fa(ceva) parte di una piccola famiglia mafiosa alleata con i Cavallone. Siccome ritiene la mafia la più gigantesca disgrazia mai capitata alla penisola italica e ai suoi abitanti, appena finito l'esame di maturità ha rinnegato il suo passato malvitoso (aggettivi inventati FUCK YEAH) ed è andata a studiare medicina a Milano. Nonostante ciò si presta spesso a dare consigli a Dino riguardo a complesse faide mafiose intestine, perché ehi, fare il boss non è mica facile. La ragione per cui chiama Dino Will è questo complesso pseudosillogismo: D. C. (iniziali) ----> Washington -----> Wash ------> Woosh ----> Will! :D (spesso lo apostrofa anche con un secco WASHINGTON! quando deve richiamarlo all'ordine). I suoi altri due amici storici sono Gabriele ed Isabella.

Non so perché vi stia raccontando tutto questo, but here you go. PFAHAHA STO DIVAGANDO DIBBRUTTO PINDARO MI FA UN BAFFO.

8: I due unici veri talenti di quest'essere altrimenti generalmente privo di talento sono l'abilità di legarsi i lacci delle scarpe con una mano sola e quella di riuscire a cavare da qualsiasi oggetto i più alti decibel che sia in grado di produrre. Per qualche motivo Dino è, per esempio, in grado di capire l'esatta angolazione con la quale è necessario scagliare a terra un bicchiere in modo che faccia CRASH! invece di crash. È una cosa, come ho già detto, assolutamente inutile ma molto divertente se hai intenzione di rovinare il primo appuntamento da mesi della tua migliore amica. (Ecco come Dino si è procurato il taglio sul braccio citato qualche riga dopo).

10: Un po' come costui: http://www.youtube.com/watch?v=v1PBptSDIh8. SÌ LO SO NON HO UNA VITA STFU.

 

 

 

 

Deliri Post Partum:

HAHAHA SCRUBS IS THE WAY ANCHE SE NON C'ENTRA NULLA MA CHISSENEFREGA SCRUBS C'ENTRA SEMPRE.

Ahem. Salve. Mi sono appena imbarcata in un'impresa apparentemente impossibile che probabilmente mi costerà la vita (oppure no): scrivere una long su Reborn. Che poi non è neanche longhissima (asd), sono tipo dieci capitoli. ABBIATE PAZIENZA.

No, è che tutte le longfic di questo fandom sembrano essere perseguitate dalla sfiga. Che Dio ce la mandi buona.

ORA. So che questo capitolo è illeggibile e per niente socratico e che in questo momento starete fissando lo schermo del vostro computer con aria disgustata pensando: “Che caspita dice/scrive quest'idiota? Me ne torno a guardare Paris Hilton's My New BFF Dubai (F************H SE STAI LEGGENDO ACCIDENTI A TE)” BUT IT GETS BETTER I PROMISE. Concedetemi una possibilità. Se vi deludo siete autorizzati a legarmi ad una sedia e costringermi a guardare tutte le puntate della prima serie di Jersey Shore DI SEGUITO.

Autre chose! Scusatemi se le citazioni dal manga non sono proprio precisissime ma non possedendo io i volumi di Reborn ho tradotto un po' alla cazzo. Perdono çAç

Bene! Credo di avervi ammorbati a sufficienza. Al solito, se l'accozzaglia di parole qua sopra vi è piaciuta (o anche se vi ha fatto schifo), sarei molto contenta di saperlo :3 Ci si vede la settimana prossima!

~ Callie

 

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Capitolo 2
*** Two. ***


NAMBER CIÚ.

In cui si decide che ognuno dei commensali dovrà parlare di Eros e pronunciarne l'elogio, perché intrattenersi in chiacchiere disimpegnate è decisamente troooppo mainstream per i nostri simposiasti. Fedro si dà un sacco di arie citando Esiodo, Parmenide e cosmologie varie ed afferma che Eros sia il più vecchio, il più rispettabile ed insomma il più ganzo degli dèi. ORIGINALE.

 

Cool guys don't look at explosions
They blow things up and then walk away
Who's got time to watch an explosion?
Because cool guys have errands that they have to walk to.
Keep walkin', keep shinin'
Don't look back, keep on walkin'
Keep struttin', slow motion
The more you ignore it, the cooler you look!

 

Andy Samberg, Cool Guys Don't Look At Explosions

 

Dino si sveglia fresco e pimpante come una rosa (a parte per un paio di lividi che gli rendono il compito di camminare un po' più difficile del solito, ma sono assolutamente trascurabili!). Si lava i denti canticchiando.

Durante la notte ha elaborato un piano (cioè, in realtà l'ha fatto prima di addormentarsi). Si è reso immediatamente conto di non avere un granché da insegnare a Hibari per quanto riguarda la tecnica – a pare un paio di necessarie correzioni sulla fluidità e soprattutto sulla postura (teme però di doverle apportare senza l'ausilio del classico vocabolario tenuto in equilibrio sulla testa, a meno di non volersi ritrovare con una mezza dozzina di denti in meno ed un paio di costole rotte).

No, il suo compito principale consiste nell'insegnare a Hibari ad usare l'organo più importante di tutti.

Il CERVELLO. Mioddio, siete proprio incorreggibili.

(No, aspetta, ci sarebbe una brutta battuta sulle Cervello che MA NON HA IMPORTANZA).

In sostanza, deve trasformare quel ragazzino arrogante, assolutista e monosillabico in un maestro di filosofia e retorica.

O almeno seminare qualche punto interrogativo qua e là.

Osservate con quale perizia s'introduce alla Scuola Media Namimori, ignora bellamente i sussurri degli allievi, rivolge un sorriso cordiale ai professori sospettosi (si è allenato) ed infine raggiunge il tetto. Rimane fermo per un secondo sulle scale per acquisire un contegno appropriato (o almeno qualcosa che si avvicini il più possibile ad un contegno appropriato). Poi fa un passo in avanti. Compito odierno: vedere come il ragazzino reagisce a comportamenti ambigui/attacchi improvvisi.

Dino non sorride e non saluta. Tiene invece la bocca ostentatamente chiusa, limitandosi a far schioccare la frusta per terra. Dato che (indovinate?) Hibari sta dormendo, deve almeno premurarsi di rendere nota la propria presenza.

(Hibari deve soffrire di encefalomielite mialgica, o sindrome da stanchezza cronica. Non c'è altra spiegazione).

Nota con orgoglio che il suo allievo si è alzato in piedi di scatto, pronto a combattere. Osserva con ancora più orgoglio di essere in grado di mantenere un'espressione fredda e distaccata. Quello che si dice “ripagare con la stessa moneta”.

Continua ad avanzare imperterrito. OH THE PRESHUR.

Per un nanosecondo, negli occhi di Hibari si può notare una leggerissima ombra d'incertezza. FUCK YEAH.

Poi però si rintana dietro la sua solita espressione corrucciata ed esclama: “Ti morderò a morte!”

Dino alza un sopracciglio. Uno solo. (Si è allenato a fare anche questo.)

Non l'avrei mai sospettato”, dice, e stende il braccio.

LET'S GET THIS STARTED, HA!

*

Questa volta vanno avanti per cinque ore. Alla fine, ad entrambi fanno male anche i muscoli che non sapevano di avere, ma solo uno di loro è disposto ad ammetterlo.

Mi fanno male anche i muscoli che non sapevo di avere”, afferma Dino allegramente. “Pausa”.

Hibari lo guarda come se avesse appena ammesso di essere il responsabile di un genocidio costato alla Terra due miliardi dei suoi abitanti. Poi dirige un colpo micidiale al mento di Dino, che quest'ultimo evita appena in tempo. Che ragazzino problematico.

Dimmi una cosa. Sono io che mi spiego male o tu che sei scemo? Mi sembra che abbiamo un problema di comunicazione”.

A ben pensarci, Hibari sarebbe probabilmente felicissimo (o quantomeno molto soddisfatto) se la Terra si liberasse di due miliardi di erbivori. No, la similitudine più appropriata è: “come se avesse appena confessato di aver piazzato una bomba molotov nelle cantine della Scuola Media Namimori”.

(Ovviamente non si limita a guardarlo storto Achille style, ma si abbatte su di lui come Atena vendicatrice (?). Dino si limita a schivare i suoi colpi senza rispondere).

Non ho interesse a comunicare con te”, afferma Hibari in tono monocorde. “Voglio solo...”

...mordermi a morte, sì, ok, lo so, blablabla. Ti faccio notare, però, che ricoprirmi di lividi e ferite potrebbe non essere abbastanza per sconfiggermi”.

Ghigno sarcastico. “Idiozie”.

Idiozie vere. Chi sconfigge un nemico nel corpo lo ha sconfitto solo per met๔.

Dino si accorge che i colpi si stanno facendo meno decisi. Oh oh oh. Hanno trovato un linguaggio comune.

Stai ancora dicendo delle idiozie. Non ho mai sconfitto nessun nemico a metà”.

Certo”, spiega Dino, paziente, “perché tutti quelli che hai sconfitto finora mettevano in palio nella lotta tutto il loro orgoglio, la loro dignità e le loro speranze. Ma ci sono nemici che non bisogna solo sconfiggere fisicamente, ma anche far sentire sconfitti, per poter dire di avere veramente vinto. I Varia sono così. E anch'io”.

(Il fatto che i Varia siano in realtà un branco di fanatici disposti anche a tagliarsi importanti parti del corpo – la mano. La MANO. Cristosanto – pur di riuscire a combattere maglio, e che se ne sbattano altamente della psicologia e della morale, è PERFETTAMENTE TRASCURABILE. Stfu).

Ormai Hibari continua a cercare di colpirlo solo per abitudine. Obiettivo Instillare il Primo Punto Interrogativo: raggiunto. EPIC WIN. (Fa tanto Inception tutto ciò).

Approfittando di una stoccata particolarmente debole, Dino ferma il pugno del suo allievo con la mano destra e fa un gran sorriso.

Pausa?”

Hibari se lo scrolla di dosso come se fosse una zanzara, borbottando.

Dino considera un altro epic win il fatto che non se ne vada, considerandolo indegno della sua attenzione ora che non ha più intenzione di menare le mani.

 

*

Circa dieci minuti dopo, Dino si gira verso Hibari e dice: “Riprendiamo”; poi, notando che il suo allievo sta per prendere i suoi tonfa, aggiunge: “Niente armi. Né mani né piedi né nient'altro. Le uniche due cose che ti è concesso di usare cono il tuo cervello e la tua lingua”. E fa un sorriso carico di sottintesi. Hibari si sforza in tutti i modi di non pensare male. Dino pensa che fare lo stronzo sia incredibilmente divertente.

Che idiozia è mai questa”. Anche se effettivamente è una domanda, riesce a non farla suonare come tale. Dino è moderatamente impressionato.

Dalle mie parti si chiama “dibattito”, Kyoya. Consiste in due persone che cercano di smontare gli uno gli argomenti dell'altro. È come un combattimento, solo che di solito non ci si ritrova tutti acciaccati e sanguinanti alla fine”. Non fisicamente, almeno. “Chi non riesce più a rispondere perde²”.

Hibari ha l'aria corrucciata. “Non chiamarmi in quel modo”.

Dino gongola. “Perché? È il tuo nome”.

Non importa. Non farlo e basta”.

Dino gongola di più. “Ok. Prima regola: d'ora in avanti nessuno di noi due ha il diritto di imporre niente all'altro. Non si va avanti con la forza ma con la forza degli argomenti”. Non ascoltare questi mentecatti, UN VERO UOMO DOVREBBE LAVARE I PIATTI!³ “Dunque, se vuoi che non ti chiami più per nome, devi trovarmi un buon motivo per non farlo”.

Sbuffo sprezzante. “E perché dovrei?”

Il sorriso di Dino è gentile e comprensivo, ma dentro sta ridendo come Amelia dopo aver escogitato un altro modo per impadronirsi della Numero Uno di Paperone. “Perché non hai scelta. Ti sarai reso conto che non puoi costringermi a smetterla con la forza, no? Ed è piuttosto improbabile che cambi idea durante la notte. Indi o mi convinci o continuerò a chiamarti Kyoya vita natural durante”.

Non gli si vedono quasi più gli occhi da quanto è corrucciato. Grandi lol.

Dieci secondi di silenzio.

Quando si sono appena conosciute”, sputa alla fine Hibari, “due persone devono chiamarsi per cognome”.

Oh caro. It's gonna be a looooong way to the top (IF YOU WANNA ROCK N' ROLL!).

Non mi piacciono queste sentenze alla “è così e basta”. Perché non è così e basta. Al mondo non esiste nulla di eterno ed immutabile, soprattutto per quanto riguarda le relazioni tra gli esseri umani, che sono per loro natura soggetti a rapidi cambiamenti. Argomento debole. Ritenta, sarai più fortunato”.

Quindici secondi di silenzio e sguardo ancora più corrucciato.

È un segno di rispetto”.

Sì, immaginava che si sarebbe arrivati a questo. Dino salta la fase del non-sento-di-doverti-alcun-rispetto-8D (lo farebbe solo arrabbiare ancora di più e sarebbe seccante) e si limita a chiedere:

Perché?”

Venti secondi di silenzio.

Perché è un modo di tenere le distanze”.

E perché tenere le distanze sarebbe un segno di rispetto?”

Venticinque secondi.

Perché serve a... lasciare spazio e non prendersi troppa confidenza”.

Oppure un modo di dimostrare all'altro che non si ha intenzione di avvicinarsi a lui e che quindi non si prova alcun interesse nei suoi confronti”.

Trenta secondi. Dino prende seriamente in considerazione l'idea di schiacciare un pisolino aspettando la risposta.

Non m'interessa che tu dimostri di provare interesse nei tuoi confronti”.

E a me non interessa che a te non interessi. Io voglio cercare di avvicinarmi a te e provo interesse nei tuoi confronti, quindi ti chiamo per nome”.

Hibari ha l'aria spiazzata (per quanto sia possibile per uno come lui apparire spiazzato). È proprio vero che la nuda verità colpisce più di qualsiasi artifizio retorico.

Venticinque secondi. Miracolo!

Mi dà fastidio”.

Ne sono dolorosamente consapevole, ma ritengo che sia necessario, se non altro perché è un buon motivo per continuare a discutere. Ad ogni modo, perché ti dà fastidio?”

Venti secondi. Incredibile.

Non mi piace che la gente si prenda troppa confidenza”.

Perché? Di cos'hai paura?”

Neanche mezzo secondo. Tipico.

Di niente. Non ho paura”.

Certo che sì, invece. Gli esseri umani non fanno e non provano niente se non per amore o per paura. Allora, se non hai paura, per amore di cosa sei infastidito?

Di niente. Continui a dire cose insensate. Le persone agiscono anche per altri motivi”.

Per esempio?”

L'onore. Il dovere. L'orgoglio”.

L'onore e l'orgoglio sono amore per se stessi, o per qualcosa a cui si è legati. Il dovere è paura delle conseguenze – o della mancanza di conseguenze, di non riuscire a combinare nulla di buono”.

Taaaaanti secondi. Dino comincia a preoccuparsi, e sta già pensando ad un modo per liberare il suo allievo dalla palude psicologica in cui si è impantanato, quando quest'ultimo afferma:

L'amore e la paura sono delle cose da erbivori”.

Dino si passa una mano sulla faccia, perché seriamente, è come cercare di svuotare l'intero fottuto MARE con un singolo fottuto CUCCHIAINO. Ma vabbè, a questo punto la sua pazienza è diventata come i Rotoloni Regina.

(Non finisce maaaaaai).
“Prima o poi faremo una chiacchieratina anche su questa storia degli erbivori, intanto spiegami perché l'amore e la paura sarebbero cose da deboli”.

Perché rendono deboli”.

Si trattiene a stento dallo sbattere la testa contro il muro per la disperescion.

Hai mai visto Tsuna reagire quando i bulletti vari che pascolano da queste parti lo minacciano di pestarlo a sangue?”, chiede invece. Hibari ci pensa un attimo. “No”.

Però hai visto come ha affrontato Mukuro Rokudo e l'ha sconfitto”. Cioè, forse no, visto che all'epoca era svenuto sul pavimento. “O l'hai sentito dire, almeno. Ti sei chiesto come abbia fatto?”

La sua faccia dice di sì. La sua bocca dice: “Distrattamente”.

E non sei riuscito a risponderti”.

Silenzio ostinato. I grilli cantano. Una balla di fieno rotola in lontananza.

Il motivo per cui Tsuna a volte è forte e a volte no”, spiega Dino, rassegnandosi a fare un semi monologo, “è che non sente il bisogno di proteggere se stesso, ma i suoi amici sì. E questo perché, ovviamente, li ama. Avrai notato l'abissale differenza tra l'epocale sfigato che Tsuna è qui a scuola e il tipo che ha sconfitto Mukuro. È tutto a causa dell'ammoreH”.

Hibari ha l'aria disgustata.

Non ci credo”.

Liberissimo. Ma continuerà ad essere vero anche se tu non ci credi”.

Lungo silenzio. Hibari sembra immerso nei suoi pensieri.

E la paura, allora?”, chiede alla fine. OMMIODDIO HA FATTO UNA DOMANDA SUONATE LE CAMPANE E COMINCIATE A PREGARE L'APOCALISSE È ARRIVATA.

Beh, ora che ci rifletto”, risponde Dino, “anche la paura è una forma d'amore. Il desiderio che qualcosa che amiamo non venga danneggiato. Noi stessi, la maggior parte delle volte, oppure altre cose o persone”.

Altro silenzio. Adesso ha l'aria disgustata e scettica.

L'amore”.

L'amor che move il sole e l'altre stelle”.

Dino in realtà non conosce un modo aulico per rendere al meglio in giapponese l'excipit della Divina Commedia, ma Hibari capisce dal suo tono che si tratta di una citazione ed alza un sopracciglio per chiedere di cosa si tratti.

È una frase di un...libro”, spiega, “l'ha scritta un mio compatriota”.

Doveva essere pazzo”.

Non sei il solo a pensarlo. Intere generazioni di studenti hanno passato anni della loro vita ad imprecare sui suoi deliri”.

Hibari non sembra particolarmente colpito.

Però i suoi vaneggiamenti hanno una base. Molti greci credevano che Eros, il dio dell'amore, fosse una delle forze primordiali che hanno creato l'Universo, insieme al Caos e alla Terra”.

Il suo allievo si gira e gli lancia un lungo sguardo indagatore. Dino, per fortuna, riesce a sostenerlo.

Dovevano essere pazzi anche loro”, conclude.

È possibile. Ma questo non vuol dire che non potessero avere ragione”.

Rimangono in silenzio a fissare il sole che sta tramontando. Dino prende come un'altra piccola vittoria il fatto di non venire cacciato in mal modo.

Non subito, almeno.

 

*

Sta finalmente per addormentarsi quando squilla il telefono.

Ghrlbfk”, esala.

Ciao sfigato! Mioddio, hai proprio l'aria rincoglionita. Che ore sono lì?”, dice un'allegra (e a quanto pare sveglissima grr) voce femminile.

Due”, riesce a biascicare. “Tardi. Sonno. 'Ao”.

Su, datti un contegno. Sei in vivavoce. Dite ciao, ragazzi”.

Ciao, ragazzi”, ripetono altre tre voci, ubbidienti.

Ha. Ha. Ha. Divertente. Comunque, basta con le cavolate. Com'è il tipo?”

Dal grumo di CAZZO SONO LE DUE FATEMI DORMIRE, MI SIETE MANCAAAATI SONO CONTENTO DI SENTIRVI e HO UNA FAME PAZZESCA che attualmente occupa il suo cervello, Dino riesce a produrre un: “Manicodiscopasuperilculo”.

Quattro persone, dall'altra parte dell'orbe terracqueo, trattengono il respiro.

Ma quindi”, sussurra una voce femminile che non è quella di prima, “quindi...”

... è uno che...”, prosegue un'altra voce, questa volta maschile.

... uno che non si volta a guardare le esplosioni, già”, conclude la voce di prima. “Su, cosa sono quelle facce? A tutto c'è rimedio!”

E se non ci fosse, sarei felice di trovarne uno io. Un rimedio definitivo”.

Qualcuno, probabilmente la stessa persona che ha appena parlato, si scrocchia rumorosamente le dita. Qualcun altro, probabilmente la proprietaria dell'onnipresente voce femminile, tira un a sberla in testa allo scrocchiatore, il quale esclama “Ahi!” con aria offesa.

Non fare l'idiota, anche se lo sei. Ehi, Will, almeno è carino?”

Dino spalanca gli occhi e poi li stringe più forte che può. Si aspetta un silenzio teso come una corda di violino. Invece sente un coro di: “Sì, sì, dicci com'è!”

Ha i migliori amici del mondo.

Ma tutto questo è comunque imbarazzante!

... passabile”, borbotta, e arrossisce. Cavoli.

Intanto parte un coro di fischi e risatine. Dino ha i peggiori amici del mondo.

Ehi, vedi di non traviare anche lui”, raccomanda qualcuno.

Io non ho mai traviato nessuno!”, protesta, punto sul vivo. “Io sono stato traviato!”

E, pensando agli occhi chiari e al sorriso furbo di Alessandro, sente una fitta in zona stomaco. Meer–da.

La solita voce femminile interrompe le sue riflessioni e le battutine varie.

Okay! Okay! Nessuno ha mai traviato, sta traviando o travierà mai nessun altro, Violetta può tenersi la tubercolosi e restare all'opera¹º e tu adesso puoi anche tornartene a dormire. Buona notte e fatti onore”.

Quattro persone ridono e salutano nella cornetta. Dino alla fine ride. “Buona notte, pazzi scatenati”.

Ma buona notte de che? Sono solo le sei di pomeriggio. Va' a dormire, va'”. E dopo un ultimo saluto riattaccano.

Dino fissa per dieci secondi il telefono con un'espressione ebete.

Poi si alza e va a prepararsi un panino, perché (forse l'ho già detto) ha una fame pazzesca.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1: Milton FUCK YEAH. È una citazione tratta dal Paradiso Perduto e penso che dobbiate saperlo (?).

2: Intanto avete tutti perso al Gioco TROLLOL 8D (e fu così che la ritrovarono assassinata nel suo letto orz).

3: Altro punto da aggiungere alla lista di cose che Dino fa di nascosto: ascoltare Caparezza. COSMICI LOL. http://www.youtube.com/watch?v=2iQl8fakphw

4: AC/DC arrandom per rallegrarvi la giornata (?). http://www.youtube.com/watch?v=H1iR2Wi3u5o Dino è un grande fan della suddetta band, soprattutto di Angus Young. Ha l'abitudine di zompettare in giro per la sua villa con una scopa al posto della chitarra imitando il “passo dell'oca” inaugurato da Chuck Berry e molto utilizzato dal chitarrista degli AC/DC. Inutile dire che un giorno è inciampato in un tappeto e si è praticamente APERTO LA FRONTE e hanno dovuto portarlo all'ospedale per dargli cinque punti in testa. Neanche questo è servito a farlo desistere *facepalm*

5: Vi giuro su quanto ho di più caro al mondo di aver scritto questa roba prima di vedere Donnie Darko. Crappity crappity crap. (Sì, lo so, a nessuno importa orz).

7: http://www.youtube.com/watch?v=2iQl8fakphw VI PRESENTO LA COSA PIÚ GENIALE MAI PARTORITA DA MENTE UMANA LOL. Tra l'altro, Dino ed i suoi amici, con “tipo che Non Si Volta a Guardare le Esplosioni”, intendono uno che si sente figo fino all'unghia dell'alluce destro e considera indegna della sua attenzione la maggior parte del genere umano. Come Hibari. O Will Smith. O Denzel Washington. O Matt Wahlberg (che indossa un cappello! Ok basta).

8: BENE. Spiegazioni time. Dino è una persona estremamente gaia ed è stato sedotto alla tenera età di diciassette anni (ridete tutti insieme a me 8D) da un tipo di nome Alessandro, una sorta di mix tra Ville Valo e Sirius Black versione modenese che aveva completamente rimosso dal suo vocabolario la parola “molto” sostituendola con “abbuco” e faceva all'epoca un mese di volontariato nelle terre confiscate ai mafiosi con l'associazione Libera Terra. Oltre a questo non c'è un granché da dire: Dino è stato abbandonato senza colpo ferire un giorno prima che Alessandro tornasse in quel di Modena e ha passato due settimane rannicchiato sul divano mangiando gelato al cioccolato in quantità industriali e guardando a ripetizione le prime due serie di Grey's Anatomy, finché Caterina non è riuscita ad inculcargli un po' di buonsenso e costringerlo ad uscire.

YOHOHO BEVIAMOCI SU! 8D

10: Per chi non lo sapesse, Violetta è il nome della Traviata nell'opera omonima composta da Verdi. Sì, esatto, sono stata il tipo di bambina che veniva trascinata all'opera dai suoi genitori quand'era piccola. A ben pensarci questo spiega molte cose ASD.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Deliri Post Partum:

WE BUILT THIS CITY ON ROCK AND ROLL! (?) No, ok, seriamente, ahem. Buonsalve. Non ho sinceramente un cavolo da dire a parte che questa cosa diventa sempre più delirante e che sto saltando di palo in frasca come una bertuccia. Spero di non avervi tediati troppo >.<

Le recensioni sono sempre ben accette, che siano positive, negative, neutre, costruttive, blu, gialle, rosse o a pois arancioni (?). Live long & prosper! *saluto vulcaniano*

~ Callie

 

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Capitolo 3
*** Three. ***


NAMBER TRI.

In cui Pausania parla dell'Eros volgare e dell'Eros celeste, e dell'importanza di distinguere i sentimenti dettati dall'uno da quelli provocati dall'altro, e Aristofane ha il singhiozzo.

 

Una brutta giornata,
chiuso in casa a pensare.
Una vita sprecata,
non c'è niente da fare.
Non c'è via di scampo...
Mah. Quasi quasi mi faccio uno shampoo.

Giorgio Gaber, Lo shampoo

 

Il terzo giorno, Hibari non è sul tetto.

Dino è moderatamente deluso. Pensava che avessero una specie di accordo! Invece deve ridursi a cercare il suo allievo in giro per la scuola.

Dopo lunghe ed approfondite ricerche, lo trova al primo piano: sta terrorizzando una ragazzina. La poveretta sembra sull'orlo delle lacrime.

Ma non è stata colpa mia!”

Non m'interessa”.

C'era traffico!”

Ho l'aria di uno a cui importa?”

Dino si ricorda le mille volte in cui è arrivato in ritardo a scuola ed è stato esposto al pubblico ludibrio. Dio, quant'era umiliante. Decide all'istante di riscattare l'onore perduto (?).

Le regole parlano chiaro. Adesso tornatene a casa e vedi di non PERCHÈ STAI RIDENDO?”

Non sto ridendo!”, protesta la ragazza, ma guarda involontariamente nella direzione di Dino. Il quale riesce velocemente a ricomporre la propria espressione prima che Hibari si giri di scatto verso di lui.

Ciao, Kyoya! Come si chiama la tua amica?”

La sua faccia! Per Zeus portatore dell'egida (ri ?), it's fucking hilarious.

Che ci fai qui”, sputa.

Gita di piacere”, risponde allegramente. “Come butta da queste parti?”

La mascella della ragazza sta virtualmente per toccare terra. “In classe”, le ordina Hibari. “Non aprire bocca con nessuno”.

Lei ubbidisce, terrorizzata. Raccoglie le sue cose e se ne va, ma non prima di aver lanciato a Dino uno sguardo veloce. Lui le fa l'occhiolino. Ehi! Sbaglio o sta sorridendo?

Tuu”, sibila Hibari, una volta rimasti soli.

Io me stesso medesimo”, conferma il “tuu” in questione.

Ti morderò a morte”.

E siamo a quattro”.

Per tutta risposta, il suo allievo gli lancia contro uno dei suoi tonfa. Si china per evitarlo appena in tempo.

Anch'io sono contento di vederti”, afferma, sorridendo e tirando fuori la sua frusta e pensando a quanto sia fraintendibile quest'ultima frase.

*

Ad un certo punto (stanno combattendo da circa quattro ore. A pensare che faranno così per i sette giorni successivi, Dino prova un gran desiderio di creare un diversivo, tipo simulare un attacco mafioso da parte di una famiglia rivale, e fuggire a gambe levate. In sostanza, CHE PALLE) Hibari si ringalluzzisce per qualche ignoto motivo e gli tira una specie di calciopugno rotante alla Chuck Norris. Dino evita il pugno con facilità, ma il calcio giunge un pochino inaspettato e riesce quasi a farlo finire a terra. Riesce ad evitarlo solo indietreggiando considerevolmente.

A quel pungo nota lo sguardo del suo allievo. È una cosa piuttosto difficile da descrivere, ma mettiamola così: se foste delle giuovini et innocenti fanciulle ed incontraste in un vicolo buio un tipo con Quello Sguardo, fuggireste a gambe levate. Oppure tirereste fuori lo spray al peperoncino. Oppure entrambe le cose.

(Che poi, se siete delle fanciulle giovani ed innocenti, che caspita ci fate in un vicolo del genere? … lasciamo stare.)

Enzomma, fatostà che lo Sguardo non è affatto una bella cosa. No buono, pensa Dino, e procede a legare Hibari come un cotechino grazie alla sua frusta.

Mollami”, ingiunge l'insaccato in questione.

Cosa abbiamo detto ieri riguardo agli ordini e alle buone motivazioni?”

Tu l'hai detto”. Sprizza disprezzo da tutti i pori (haha sprizzadisprezzo sembra una pubblicità della Brio Blu).

Plurale maiestatis. Ma comunque. Ho appena visto una cosa che non mi è piaciuta”.

Interessante. Mollami”.

Dammi un buon motivo per farlo. Anzi, possibilmente più di uno. Magari, mentre elabori la tua arringa, potresti anche lasciarmi illustrare il motivo del mio disappunto”.

Hibari lo guarda come se fosse completamente scemo. Dino maledice la sua stupida scuola ed in generale tutte le stupide scuole che t'insegnano ad esprimerti in un modo che risulta ridicolo al novanta per cento della popolazione mondiale.

C'era una cosa nei tuoi occhi”, si affretta a continuare. Il suo allievo alza un sopracciglio. “Io non ho sentito niente”.

Dino alza gli occhi all'Universo. Esatto, non al cielo, al fottuto Universo. Che desolescion (row)¹.

Non una cosa materiale, uno sguardo. Un'espressione”.

Hibari Non È Felice. Nel caso non ve ne foste accorti, fa parte di quella categoria di persone alle quali non garba affatto mostrare di sé più dello stretto necessario, che si tratti di emozioni, pensieri, sentimenti o parole.

Ve l'avevo detto che soffre di stitichezza emotiva.

Ed eccone l'ennesima prova! Ostentando indifferenza, dice: “Non ci vedo niente di straordinario”.

Non era un'espressione qualunque. Era la manifestazione di un sentimento che trovo assolutamente nocivo per chiunque lo provi”.

Hibari solleva anche l'altro sopracciglio.

In tedesco si chiama Lust. Questa parola indica un desiderio smodato, qualunque ne sia l'oggetto, ma in inglese il significato si è un po' ristretto e quindi indica solo un desiderio di tipo sessuale”.

Il suo allievo sembra un filino spiazzato e decisamente a disagio.

Ma dove accidenti te le vai a cercare queste cose? Pervertito”.

L'Interpretazione dei Sogni di Freud. Quel libro è una vera miniera d'oro. E comunque non me lo sono andato a cercare, me l'hanno fatto leggere². Ma in ogni caso! Se preceduta da alcuni prefissi, anche in inglese la parola conserva il suo significato originario. Per esempio, “bloodlust” è la sete di sangue”.

Oh oh. Pare che il significato della discussione (ok, monologo) etimologica non sia stato pienamente compreso.

È questo che esprimeva il tuo sguardo”, chiarisce Dino. “Bloodlust. Desiderio smodato di violenza. E questa Non È Una Cosa Buona”. Poi tende il braccio sinistro. Le sue articolazioni scricchiolano come la porta dell'assasinodellaportaccantocheaprelaportadellacantinadelviciiiinoo (cit.)³. “Senti, non so te, ma io sto un po' scomodo. Se ti lascio andare, prometti di non ridurmi come fa Edward Norton con Jared Leto in Fight Club?”

Dal suo sguardo, comprende che Hibari non ha compreso il suo dotto riferimento. Siigh. “A fettine”, spiega.

Viene sottoposto ad una radiografia (per quanto la loro attuale posizione lo conceda).

Sweatsdroppa un pochino dentro. Poi: “Ti concedo quindici minuti”.

Evviva!”. Lo lascia andare in fretta e si siede. Poi fa pat pat sul quadrato di cemento accanto a sé. “Siediti. A startene in piedi come un baccalà per quindici minuti ti stanchi inutilmente e mi concedi un vantaggio in modo stupido. Inoltre, ti vengono le vene varicose. Infine, mi metti ansia”.

Dino osserva con interesse il conflitto che sta avvenendo nella mente del suo allievo. Lo guarda ponderare attentamente “vene varicose” e “debolezza” da una parte e “scassare le palle a quell'idiota” dall'altro. Alla fine le vene varicose il buonsenso ha la meglio e si siede a circa mezzo metro di distanza. Come siamo diffideeenti.

Orbene”, inizia Dino, “un mio compatriota di nome Orazio ha scritto che est modus in rebus, c'è una misura nelle cose. Gli eccessi portano alla rovina. È necessario moderarsi”.

Sguardo sprezzante. “La moderazione è una cosa da erbivori”.

Credevo che la debolezza lo fosse”.

Appunto”.

Appunto. La rabbia e l'odio smodato accecano e diminuiscono la concentrazione. Sei così concentrato a fare a fette l'avversario da non accorgerti quando l'avversario fa a fette te, se non quando è troppo tardi. Prova ne è il fatto che, dopo un momento di defaillance, sono riuscito ad immobilizzarti facilmente”.

Lo sguardo rivoltogli è traducibile più o meno come: “Non mi piaci, indegno peòn”. Poi il suddetto sguardo viene oscurato da un paio di palpebre.

SIGNORE E SIGNORI. SCOPERTO IL SEGRETO DELL'ETÀ CEREBRALE DI HIBARI: cinque anni SCARSI. Sta facendo finta di dormire. Che cosa matura. (Matura quanto una cazzo di banana verde). Per fortuna Dino sa come reagire alla tecnica delle Orecchie da Mercante, avendola usata lui stesso più volte in passato.

La sete di sangue è un sentimento potente, come il desiderio. Abbandonarsi all'una è come abbandonarsi all'altro. Entrambi, se assecondati troppo, indeboliscono. Quindi, se resisti ad uno, non vedo perché non SPERMA. ORGASMO. EEEREEEZIOONE”.

Hibari spalanca gli occhi e diventa un po' bordeaux vicino alle orecchie. Che cosa adorabile. “Cosa cazzo stai dicendo?”, sibila (a quanto pare, la regola “Niente linguaggio volgare a Namimori” è stata momentaneamente ignorata). Dino sorride, soddisfatto.

Allora mi stavi ascoltando, dopotutto. Ok. Nuova regola: se fai di nuovo finta di non prestarmi attenzione, mi piazzo in piedi sulla balaustra e urlo PENE! a voce molto alta come Zooey Deschanel in (500) giorni insieme. Anzi, meglio di Zooey Deschanel, perché ovviamente ho più voce di lei”.

E io ti faccio precipitare per quattro piani. Non ci provare”.

Non solo ci provo, ma lo faccio anche. E ho un paracadute in tasca”.

Sei un idiota. Un pervertito idiota”.

Un pervertito idiota piuttosto furbo, a quanto pare. Comunque. Hai gli occhi aperti? Mi stai ascoltando? Hai allacciato le cinture di sicurezza e controllato gli specchietti retrovisori sia davanti che ai lati? Ok. Riprendiamo.

dov'eravamo rimasti?”

Hibari sospira. Per un momento gli fa quasi pena. “Stavi facendo paragoni stupidi”.

Ah, già. Sai, ho incontrato tante persone che ritengono i sentimenti negativi più... dignitosi di quelli positivi. Pare che dedicarsi completamente al rancore e alla vendetta sia meglio che amare e proteggere le persone a cui si tiene. Tutto ciò sfugge al mio comprendonio. Quindi, per una volte che una di queste persone non ha intenzione di ridurmi in pezzettini molto piccoli entro tempi assai brevi, ti dispiacerebbe spiegarmi che senso ha?”

Il suo allievo gli fa un'altra radiografia (a furia di beccarsi tutti questi raggi x gli verrà 'anemia aplastica e finirà come Marie Curie. Solo che a lui non dedicheranno un elemento della tavola periodica – OMG IL CAVALLONIO HAHAHAHA MUOIO). Poi ripete: “Sei un idiota”.

Alzata di spalle. “Succede anche nelle migliori famiglie. Allora?”

Sei un idiota, ripete Hibari, con gli occhi. “Mi sembra ovvio”.

Nulla è ciò che sembra”.

L'altro stringe le labbra, probabilmente per trattenersi dal rovesciargli addosso una serie di epiteti non tanto ameni. “L'odio e il rancore e la sete di sangue spingono a combattere. I sentimenti... positivi rendono le persone pigre e apatiche”.

Dino apprezza che non abbia usato l'aggettivo “debole”.

Ok, ho capito. E una volta che stai combattendo che fai?”

Vinci”. Nessuna esitazione.

Ovviamente. E poi? Ti cerchi un'altra persona da detestare e affrontare?”

Esatto”.

E questo fino a...?”

Finché avrò fiato in corpo e sangue nelle vene e forza per combattere”.

Sì, immaginavo qualcosa del genere. Mi sfugge solo che scopo abbia tutto questo”.

Diventare forte”.

Ma scusa, chettefrega di diventare forte? Tanto prima o poi invecchierai e ti indebolirai e morirai e ciccia”.

Hibari ha l'aria un po' stupita. Ah, giusto: è ancora giovane e come tutti i giovani crede di essere immortale. Dall'alto dei suoi diciannove anni, Dino si sente un po' come Gandalf.

Tutti muoiono prima o poi”, replica alla fine. “Quasi tutti invecchiano e si indeboliscono. Se l'obiettivo di diventare forte non ha senso, nessun altro obiettivo ne ha”.

Ma io non ho detto che non ha senso. È il motivo per cui lo fai a non averne. Da quello che ho capito, tu diventi forte per diventare forte. Riconoscerai che sia un po' un circolo vizioso”.

Scrut. “Cosa stai cercando di dire?”

Ehi, impara in fretta! “Impari in fretta. Voglio dire che hai bisogno di un motivo”.

Non ho bisogno di niente”.

Tutti hanno bisogno di almeno tre cose: ossigeno, cibo e acqua. Piccolo consiglio pratico per il filosofo principiante: non ti conviene fare affermazioni così assolute se non sei in grado di dimostrarle. Comunque, siccome io sono un alternativo, adesso farò esattamente il contrario”. Della serie io mi so dar ottimi consigli ma poi seguirli mai non so LOL. “Se vuoi diventare veramente bravo in qualcosa, devi avere un motivo. Una meta. Uno scopo. È tutta una questione psicologica”.

Hibari ha l'aria scettica. Atarassia atarassia canaglia.

Un motivo”.

Yep”.

Un obiettivo”.

Esatto”.

Uno scopo”.

Sei bravo con i sinonimi. Ah no, aspetta, quello sono io”. HOHOHO.

L'ultima affermazione viene ignorata bellamente. “E che tipo di scopo?”

Un obiettivo chiaro e molto motivante. Dimostrare che puoi fare qualcosa. Riscattare la dignità tua o di altri. Proteggere qualcuno... o qualcosa”.

Riesce quasi a vedere e sentire le meningi del suo allievo mentre si spremono come delle arance rosse di Sicilia. Missione instillare il secondo punto interrogativo: compiuta. Leonardo Di Caprio è un novellino.

Aspettaspettaspetta! Ha trovato qualcosa! Sul serio, guardate: Hibari sta raddrizzando la schiena e rilassando le mani e i muscoli della schiena si sono distesi. Quasi sorride.

Le persone che hanno trovato una risposta nel proprio animo fanno così. È proprio vero che la verità è dentro di noi. MAIEUTICA!¹º Dino aspetta che l'illuminazione gli venga rivelata.

E invece.

È un'idiozia. E se il motivo fosse stupido o indegno o sbagliato? Non bisogna dar retta ad aspirazioni del genere”.

Viva i sofisti per aver inventato il relativismo. “Nessun motivo è stupido o indegno in sé, e così neanche nessuna azione. Dipende da come le persone lo sfruttano e lo percepiscono. Se ti induce a fare delle cose... buone e non lasci che ti ossessioni eccessivamente e ti rende felice, anche l'obiettivo di partecipare ad Azerbaijan's Got Talent può andare bene”.

Hibari non ha ancora l'aria convinta, ma non importa. Sono i dubbi, e non le certezze, a provocare i più grandi cambiamenti interiori.

Quindi tu dici che avere uno scopo rende più forti”.

Lo dico e lo penso”.

Ulteriore pausa di riflessione.

Tu ce l'hai un buon motivo?”

Allora non mi ascolti, dopotutto! Non – esistono – buoni – motivi. Esistono solo i motivi e quello che decidi di farne”.

Dino subisce un Avada Kedavra visivo. Ooops. Sarà meglio evitare di tergiversare in questo modo.

Ce l'ho”, aggiunge in fretta. “Proteggere la mia famiglia”.

Questa volta subisce un Legilimens visivo. Ulp. Dino non comprende il motivo di tale animosità, ma cerca di assumere un'espressione il più conciliante possibile. Carino e coccoloso, ragazzo. Carino e coccoloso.

A quanto pare, il Metodo Brevettato Pinguini di Madagascar non sempre sortisce i suoi effetti, perché un nanosecondo dopo Hibari gli tira una botta micidiale al braccio destro che lo fa strillare come una femminuccia.

Ahia! Ma che ti prende?”

Sono passati quindici minuti, idiota. Ti morderò a morte”.

Alzandosi, Dino si trattiene dall'emettere un profoooondo sospiro. E so'ccinque.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1: Have some Bob Dylan. http://www.youtube.com/watch?v=d9T0zNfO8t0. Dino ascoltava un sacco questa canzone nel suo periodo malinconico – intellettual – impegnato. (Era veramente ridicolo a vedersi 8D).

2: È stato costretto da Caterina, più precisamente. All'epoca la tipa voleva specializzarsi in psichiatria. Poi ha deciso che aveva già a che fare con abbastanza gente matta di suo, thankyouverymuch, e ha deciso di seguire le orme del suo idolo, à savoir il Dr. Bob Kelso FUCKYEAH, e diventare una primaria dispotica.

3: http://www.youtube.com/watch?v=LVMyYbGupfE. FUCKING ICONA NAZIONALE.

4: http://www.youtube.com/watch?v=BwiJFpcGNgg. OH MIO DIO SANGUE VIOLENZA CANTANTI FAMOSI CHE VENGONO PESTATI A SANGUE. Il secondo film preferito di Dino. Costui si è veramente palaniuccato un po' troppo.

5: http://www.youtube.com/watch?v=zUweocjdw-U&feature=related. Il film preferito di Dino in assoluto. Forza. Sputtanatelo. Non aspetta altro 8D

7: Maria Skłodowska, meglio nota come Marie Curie, è stata una chimica e fisica polacca, naturalizzata russa e in seguito francese (cit. Wiki my love ♥). L'ottantaquattresimo elemento della tavola periodica, il Polonio, si chiama così in omaggio alla terra natale della sua scopritrice (la Marie Curie di cui sopra), che è morta nel 1934 di anemia aplastica causata da troppo lunga esposizione ai raggi x. OKAY HO FINITO DI DIRE NERDATE POTETE RICOMINCIARE A LEGGERE.

8: La corrente filosofica dello scetticismo, che si sviluppa tra la seconda metà del IV secolo a.C e il III secolo a.C, afferma l'impossibilità di conoscere una realtà sempre contingente e mutevole per cui al saggio non resta che l'aphasia, restare come muto e rinunciare ad ogni affermazione qualificante.

Poiché in queste condizioni non esiste conoscenza ne consegue che anche il comportamento pratico, che discende dal sapere, dovrà basarsi sull'assenza di ogni specifica azione conseguendo così l'atarassia, l'imperturbabilità, il non farsi coinvolgere in passioni e sentimenti.

Porca miseria. Mescolare filosofi greci random con canzoni di Al Bano. Il cervello di Dino è un luogo pericoloso.

10: L'arte dialettica viene paragonata da Socrate a quella della levatrice: come quest'ultima, il filosofo di Atene intendeva "tirar fuori" all'allievo pensieri assolutamente personali, al contrario di quanti volevano imporre le proprie vedute agli altri con la retorica e l'arte della persuasione. La verità infatti non è insegnabile perché è un sapere dell'anima; per questo Socrate non inculcava nei suoi interlocutori le proprie idee ma aiutava i "discepoli" a "partorire la loro verità".

Okay, scherzavo. ADESSO ho finito di dire nerdate.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Deliri Post Partum:

Oooooh mammina. Mi vergogno di me stessa. Questo capitolo è pieno di cavolate da classicfag, di cazzate da litteraturefag e di stronzate da chemistryfag. In sostanza, NON UCCIDETEMI VI GIURO CHE È L'ULTIMA VOLTA (?). So. Ehm. Commenti recensioni critiche dubbi domande perplessità? NON ASPETTO ALTRO. Alla settimana prossima. Che la Forza sia con voi.

~ Callie

P.S: Fffffffffffffffffffffon. (cit.)

 

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Capitolo 4
*** Four. ***


NAMBER FOR.

In cui Erissimaco cura il singhiozzo di Aristofane e parla di amare ciò che è diverso e dell'armonia tra gli opposti.

 

È successa una cosa buffa al Cappello Parlante.

Se è sposato con un altro accessorio magico, per cui

lui e la Sciarpa dell'Orientamento Sessuale non

saranno di ritorno fino al prossimo anno.

Per farla breve sto mettendo chiunque abbia l'aria da

bravo ragazzo in Grifondoro, e chiunque abbia

l'aria da cattivo ragazzo in Serpeverde.

Gli altri possono andare dove diavolo vogliono.

 

Albus Silente, A Very Potter Musical

 

Il quarto giorno, arrivando, si chiede perché Kyoya dorma sempre così tanto.

Cioè, ok, è vero che gli adolescenti devono dormire più dei neonati e sono in un periodo di crescita e hanno bisogno di più energie e blablabla, ma la cosa gli sembra quantomeno eccessiva. E poi, non si annoia? Sul serio, starsene tutto il giorno sul tetto della scuola a dormire? Mah.

Ma magari non dorme. Magari è assorto nei suoi pensieri. Uhm. Vediamo.

Diano gli si avvicina in silenzio; la cosa non gli riesce particolarmente difficile dato che le sue Nike, da quanto le ha usate, hanno più o meno la consistenza di un paio di calzini. Cinque metri... quattro metri... due...

Screeeak, fa un sassolino sotto al suo piede sinistro. TRADITORE. Si ferma e scruta nervosamente la faccia di Hibari.

Fiuu. Non si muove. (MAGARI È MORTO 8D). Dino lo guarda uno virgola sedici per due alla meno ventisette decimi di secondo più dello stretto necessario. Dino, inoltre, odia i suoi amici. Cioè, li ama, ovviamente, però li odia. Se non fosse per loro, e per le stupide idee che gli mettono in testa, in questo preciso istante non starebbe pensando al fatto che Kyoya sia in realtà molto più che “passabile”, anzi, quasi carino, se solo non avesse l'aria di uno che ha appena mangiato per sbaglio la fetta di limone che c'era nel suo Aperol e che ora non vorrebbe fare altro che sputarla ma è in pubblico quindi probabilmente sarà costretto ad ingoiarla.

Ti ho sentito”, dice, senza aprire gli occhi. Non ha la voce impastata di chi si è appena svegliato.

Non dubitavo”, risponde Dino, assumendo l'espressione più io–so–che–tu–sai–e–tu–sai–che–io–so a disposizione nel suo repertorio.

Hibari apre gli occhi e li ripara dal sole con una mano.

Ti morderò a morte”, dice, alzandosi. E abbiamo raggiunto la mezza dozzina, signore & signori! Woot.

Senti un po', Kyoya, di cosa ti vergogni?”, butta lì, a caso.

Fai sempre delle domande stupide”. Sguardo disgustato. Ormai ci sta facendo l'abitudine.

E tu non dai mai risposte intelligenti. Allora?”

Di nulla, ovviamente. Stupido erbivoro”.

I SUOI INSULTI NON HANNO SENSO. Note to self: risolvere la questione il prima possibile.

Allora perché tieni sempre la schiena curva? Così non hai l'aria di uno che affronta la vita spavaldamente ed energicamente, fiero di se stesso e consapevole del proprio valore”. Proprio no.

Non m'importa niente di sembrare tutte quelle cose là. Se qualcuno mi attacca posso difendermi più facilmente, così”.

oookay. Quindi il ragazzino fa ruotare tutta la sua esistenza intorno al conflitto armato. Chevvitadimmerda. Poi però Dino pensa che forse dovrebbe assumere anche lui questo tipo di precauzioni. Hibari potrà anche essere un egocentrico allarmista monomaniaco, ma a lui è capitato più volte di essere attaccato all'improvviso. Forse dovrebbe iniziare ad ingobbirsi.

Naah.

Ti verrà la gobba e quando sarai vecchio non potrai più combattere. Non hai visto Trecento? Finirai come Efialte¹”.

Dallo sguardo del suo allieve deduce che non abbia mai visto il film in questione. Peccato. QUESTA È SPARTAAAAH! (cit.)

È tutto nell'atteggiamento”, spiega. “Una questione psicologica. Se ha l'aria di essere invincibile, se credi di essere invincibile, anche i tuoi avversari lo crederanno”.

Adesso ha l'aria moderatamente interessata.

Inoltre...” frustata improvvisa nei dintorni degli stinchi, evitata per un pelo “... non mi pare che la Tecnica delle Gobba contribuisca molto a migliorare la tua difesa. La Tecnica dello Stare Sempre Attenti è molto più efficace, ti assicuro”.

Dino si chiede se ormai Kyoya lo guardi male solo (anche) perché gli è venuta una paresi. Deve aver fissato torvamente (?) le persone così a lungo che la sua faccia si è bloccata in quella posizione. sì. Dev'essere così.

Ti morderò a morte”, ripete per la settima volta, tirando fuori i suoi tonfa.

Non credo proprio. Penso invece che ricorderai questo come il giorno in cui hai quasi...”

Tonfata sulla spalla.

... Capitan Jack Sparrow”, esala, e si prepara a far pentire della sua insolenza quello stronzetto.

E UNA BOTTIGLIA DI RHUM!²

*

No, ok, così non va.

Così non va”, dice Dino, siccome il filtro tra il suo cervello e la sua bocca si è ormai rovinato. Si guadagna un'occhiataccia.

Sei scattoso”, continua. “Guarda. Senza mani”. Come in bicicletta.

Lascia cadere la sua frusta e si limita a schivare i colpi. Hibari è (a dir poco) seccato. Non gli piace venire sottovalutato e per tutta risposta tenta di colpirlo più forte. Fallendo miseramente. Tzè.

Dopo un tentato affondo piuttosto stancante, Dino si sposta semplicemente di lato e gli fa uno sgambetto. Viene guardando con odio dal pavimento. (Cioè, non è che il pavimento lo guardi male, ma la persona distesa sopra di esso. “Dal pavimento” moto da luogo.)

Ho capito qual è il tuo problema”, annuncia. (In realtà l'ha capito da un po', ma meglio glissare su questi particolari.) “Equilibrio. Non sei equilibrato. Prova a colpirmi”.

Non c'era neanche bisogno di chiederlo. Dino evita con relativa facilità il colpo diretto alla sua spalla destra e fa perdere (di nuovo) l'equilibrio alla persona che l'ha scagliato.

Vedi? Concentri tutte le tue energie in un solo gesto e poi sei vulnerabile”.

Sta' zitto”, sibila Hibari per tutta risposta.

Come mai? Ti distraggo? Dovrai farci l'abitudine, Kyoya, da che mondo è mondo tutti i supercattivi amano fare monologhi mentre combattono. Supercalifragilistichespiralidoso. Trentatrè trentini entrarono a Trento tutti e trentatrè trotterellando”. Ehi, è difficile parlare ed evitare di essere uccisi contemporaneamente! Chissà se esiste un corso apposta. Come Elaborare un Discorso da Cattivi e Sciorinarlo al Momento Giusto in Trentordici Facili Lezioni. In edicola! Da Hobby & Work.

Hibari tenta di tirargli un calcio negli stinchi & fallisce, consentendogli di replicare con un pugno sul braccio.

Ancora troppo scattoso. Hai mai fatto danza classica?”

Tonfata nei dintorni dello sterno. Evidentemente no³.

Beh, peggio per te! Armonia ed equilibrio, Kyoya. Ogni movimento deve sembrare la naturale conseguenza del precedente. Non vedo nulla di tutto ciò”.

Ormai (no, da sempre) Hibari comunica a sprangate (HAHAHAHA sprangatesprangatesprangate che parola ilare). Dino inizia (inizia?) a perdere la pazienza. Gli fa l'ennesimo sgambetto. L'altro inciampa ma non cade e soprattutto prosegue imperterrito con le sue cazzate.

Allora, qui i casi sono due: o sei scemo o sei scemo. O non capisci che il tuo metodo non funziona, quindi sei scemo, oppure lo capisci ma non vuoi migliorarlo, quindi sei scemo”.

Il suo allievo è bianco intorno alle labbra. Dino sa che il novantanove per cento della popolazione mondiale se la darebbe a gambe se si scoprisse fissata in quel modo (onestamente, non può dar loro torto, ma questo non si può dire).

Il punto è che Kyoya non è ancora in grado di rispondergli per le rime, almeno non verbalmente, e quindi tenta di farlo fisicamente. Tenta.

Dopo un'ennesima infruttuosa esplosione di violenza, Dino sente il rumore virtuale delle sue palle virtuali che si rompono.

Controllati!”, urla, tirandogli un calcio piuttosto forte nello stomaco. Eccheccazzo. “Stai perdendo la testa e inizi a colpire a casaccio. Guarda, non mi sto più neanche sforzando. Inaccettabile. Anche se hai la testa più dura di un legame ionico, sei almeno in grado di capire che il tuo avversario ha trovato un punto debole nella tua difesa e potrebbe spiezzarti in due? Sì?” ADRIANAAAAH.

Hibari non annuisce. Il che importa relativamente. “Bene. Allora alzati e impediscimi di farti finire ingloriosamente a terra per la terza volta nel giro di dieci minuti”.

La cosa sembra miracolosamente funzionare. Che il suo allievo stia finalmente iniziando a usare la testa? Lo sta squadrando dalla testa ai piedi ma non si muove. A Dino piace pensare che stia elaborando una strategia.

Evidentemente l'ipotesi era giusta, perché cinque secondi dopo Hibari tenta di colpirlo alla gamba sinistra. Dino mira al fianco destro del suo allievo, trovandolo però non scoperto come al solito ma protetto da un tonfa dall'aria letale. Iniziamo a ragionare.

Iniziamo a ragionare!”, dice in tono d'approvazione. Risposta: una specie di... grugnito (elegante. Raffinato) e un attacco fulmineo. Dino fa un salto e lo evita appena in tempo. Meglio. “Così va meglio!”

Meglio, ma potrebbe andare ancora meglio. Non c'è ancora il giusto grado di fluidità e purtroppo il colesterolo in questo caso non può aiutare⁵. Hmm.

Dino rotola per terra e si rialza due metri a destra, per guadagnarsi il tempo di parlare. “Adesso mi farò colpire di proposito”, avvisa. Tanto per mettere in chiaro le cose.

Primo colpo, avambraccio destro. Decisamente tollerabile.

Secondo colpo, avambraccio sinistro. PUTTANAMERDACAZZOVAFFANCULO CHE MALE. NEL NOME DI APOLLO CHE LUNGI SAETTA. AHIA. Non riesce ad impedirsi di fare una smorfia. Quello dell'insegnante è un mestiere da masochisti.

Ok, adesso sta fermo un secondo”.

Figurarsi. Hibari fa orecchie da mercante, come al solito.

Oi! Mi hai sentito? Fermati un attimo, per piacere”.

Neanche. Dino emette uno sbuffo frustrato, cioè, sul serio, è incredibile, quel ragazzino ha problemi, davvero, probabilmente da piccolo non gli lasciavano guardare la Melevisione, non vedo quale altro trauma potrebbe essere alla base del suo comportamento, rotola di nuovo a terra – tutte queste rullate gli ricordano i bei tempi d'oro (MADDECHÈ?) in cui giocava (tentava di) a pallavolo – e recupera la sua frusta, per poi intrappolare le gambe del suo allievo e farlo cadere. In questo preciso instante, venderebbe l'anima per un po' di Blumele. Che fatica.

Se ogni tanto facessi quello che ti dico”, ansima, “risparmieresti un bel po' di seccature a tutti e due. Perché non ci provi? Daai. Ti preeego”.

La faccia di Kyoya (che si trova – glip – a circa quindici centimetri di distanza dalla sua) non subisce cambiamenti degni di nota. I suoi occhi sì, però.

Dino non riesce a guardare altrove. Conosce quello sguardo. È lo sguardo di chi sta per tirare un dolorosissimo calcio rotante morale cosmico alla persona con cui sta parlando.

Perché”, articola, “non mi dai mai nessun buon motivo per farlo”.

Già. Quello dell'insegnante è proprio un mestiere da masochisti. Chi altro proverebbe orgoglio e commozione venendo svergognato in questo modo?

Dino pondera sulla questione mentre si rotola per terra dal ridere. Alla fine, quando riesce a riprendere fiato, concede: “Okay, giusto, hai ragione. Scusa. Ecco il buon motivo: devo farti vedere una cosa”. Si tira su le maniche della maglia e mostra i suoi due lividi a Hibari.

Questo” indica il livido più grande “me l'hai fatto col braccio destro, dopo averlo piegato all'indietro ed avermi colpito con tutte le tue forze. Questo” indica l'altro “me l'hai fatto pochi secondi prima, sempre col braccio destro, proteggendoti lo stomaco e dirigendo contemporaneamente un colpo “serio” alla mia spalla sinistra”.

L'altro non raccoglie. Si limita a guardargli alternativamente le braccia e la faccia. Dino sospetta che lo trovi un po' (tanto) scemo. Ma sembra che stia ascoltando. Good.

Questo” agita il braccio sinistro “è il tipo di lividi che voglio sempre. Che tu ti stia difendendo o stia attaccando o ti stia girando o grattando la pancia, voglio che, se qualche sventurato entra in contatto con i tuoi tonfa, si ritrovi con un ematoma come questo”.

Hibari sta zitto, ma lo guarda. Ascolta. È finalmente riuscito ad attirare la sua attenzione. Yipee.

Anzi, sai cosa, se non sono lividi giganteschi non importa, all'inizio è difficile in effetti. Diciamo così: che tu ti stia difendendo o stia attaccando o blablabla, voglio che, se qualche sventurato entra in contatto con i tuoi tonfa, si ritrovi con due lividi della stessa grandezza”.

Aggrottamento di Sopracciglia a ore dodici! “Pensi che non riuscirei a procurargli un livido enorme in ogni caso, erbivoro?”

Ovvio che lo penso. Devi imparare a dosare la tua forza, Kyoya, e con “dosare” intendo “uniformare”. Non voglio più vedere picchi di violenza letale seguiti da momenti di semi – vulnerabilità. Voglio dei colpi misurati, consequenziali e soprattutto efficaci che sfianchino l'avversario e lo costringano alla resa. Voglio...” chiude gli occhi. COMECAZZOERA. Ah, già. “l'uno, in sé discorde, che con sé si accorda, come l'armonia dell'arco e della lira”. Apre un occhio. “Lo sai cos'è una lira?”

Gli occhi di Hibari sono due fessure. “Per chi mi hai preso?”

Una specie di arpa”, spiega comunque Dino. Per buona misura. “Sia l'uno che l'altra funzionano perché hanno delle corde ben tese, no? Ma l'arco serve per colpire, e la lira per fare musica. Lo stesso vale per la forza. Che tu voglia difenderti o attaccare, c'è sempre bisogno di equilibrio, della stessa dose di potenza. Se no la corda o si rompe o non è abbastanza tesa e non serve a un cazzo”.

Kyoya continua a fissarlo. A questo punto Dino ha trovato un metodo per questo tipo di situazione: sostenere il suo sguardo con aria serena & sicura di sé finché il ragazzo non trae le sue conclusioni. Dopo un po' diventa un filino snervante, in effetti, ma oh well.

Mi stai dicendo che bisogna trattenersi? Reprimere la propria forza? Che cosa da erbivori”.

Uff. “No, Kyoya. Sto dicendo che bisogna controllarla. La Forza. Che scorre potente in te, giovane Skywalker”. (Forse sarà meglio smetterla di fare citazioni semidotte e pronunciare un discorso lineare. Yep. Definitely.) “Devi dosare le tue energie ed evitare di farti... trascinare dall'impeto. La sete di sangue rende prevedibili. Una strategia ben congegnata praticamente invincibili. In altre parole” FLY ME TO THE MOON⁷ “usa il cervello”. E per evidenziare meglio il concetto, gli picchietta il dito indice sulla fronte.

Reazione immediata. PORCOGIUDA CHEDDOLORE. Tuttavia Dino non batte ciglio. Quando si parla di stoicismo.

Quel dito mi serve ancora, sai”.

Non è un problema mio”.

Invece direi di sì. Potrei denunciarti”.

Nessuno qui ha il coraggio di mettersi contro di me”.

A questo punto, Dino indossa il suo Sorriso Sadico Brevettato. Reborn lo faceva meglio, ma non si può avere tutto.

Potrei dire la stessa cosa”.

Si fissano per qualche secondo, poi Hibari molla la presa. FACCHIEA.

Non provare mai più a toccarmi”.

E allora come facciamo a combattere, scusa?”

Non in quel senso”.

Ah, no? E in che senso?”

Altri dieci secondi di silenzio. Questa volta il suo allievo ci mette un po' ad arrivarci (e a diventare una specie di gambero).

Sei disgustoso”.

Cosa c'è di disgustoso nel chiederti di spiegare la tua precedente affermazione?”

Sguardo di pura repulsione. “La tua faccia”.

Mi spiace, è l'unica che ho”.

Non quella faccia”.

Ma se ti ho appena detto che ne ho solo una!”

Sguardo assassino, stavolta. TROLLOL.

Forse intendi “la tua espressione”?”

Silenzio assenso.

Ti ho quindi appena insegnato un altro prezioso artifizio retorico, condensato nella seguente formula: non importa cosa dici ma come lo dici. Fai tesoro di questo concetto”.

Non ci sono dubbi che Hibari farà proprio così.

Bene, dopo questa parentesi didattica credo sia il caso di ricominciare”.

Sguardo torvo (che in effetti differisce poco dallo sguardo repulsivo e da quello assassino di poco prima). “Se mi lasciassi andare...”

Ops. “Ops! Giusto”. MA HI L'HA DETTA STA HAZZATA HE NOI ELFI SI VEDE MEGLIO? CHE L'HAI SENTITA AL TIGGÌ QUATTRO?⁸

Appena liberato, Hibari rotola di lato e si alza in piedi. “Ti morderò a morte”, annuncia ad un pubblico che ha ormai smesso di stupirsi.

Aridaje”, sospira Dino. “Sì, lo so, l'hai già detto. Pensa al controllo e all'equa distribuzione delle energie e a tutte quelle robe là e forsedicoforse riuscirai nel tuo intento”.

Il suo allievo in si perde in quisquilie e si lancia in avanti. Sarà una luuuunga fine di giornata.

(Dino non lo sa, ma ha appena anticipato di qualche giorno la lezione che Reborn vuole impartire a Tsuna. Cioè, forse lo sa, ma a livello puramente inconscio. Se lo sapesse anche a livello conscio, tuttavia, correrebbe in bagno a lavarsi il cervello. Simili imprinting tra maestro e allievo sono invero inquietanti. Per l'allievo, ovviamente.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cioè, stai ancora leggendo le ♪♫note♫♪?? sempre più pazzesco... (arrisemicit. Noncy)

1: http://it.wikipedia.org/wiki/Efialte_(soldato) e inoltre http://it.wikipedia.org/wiki/300_(film). Quel film idiota è tipo la Bibbia di Dino e in generale di tutti i classicari. Cioè, GRECAGGINE! GUERRA! EPICITÀ! VIOLENZA! GERARD BUTLER IN PERIZOMA CHE UCCIDE GENTE! Mygod. THIS IS SPARTAAAASDFJKLJFHJKDSLHFSJD! (La mia prof di greco si starà rivoltando nel... letto. Non nella tomba, perché non è ancora morta. BUT YOU GEDDIT).

2: http://www.youtube.com/watch?v=1OpNM87Nsyg&feature=related un altro dei guru di Dino: Jack Sparrow. Se a questo punto vi state chiedendo quale sia l'età cerebrale del nostro equino preferito, sappiate che è più o meno la metà di quella di Hibari.

3: Non è che Dino abbia mai fatto danza classica, comunque. Ma un'altra delle sue migliori amiche, Isabella, pratica questa disciplina da nove anni e ha talmente rotto le palle ai suoi compari con sta storia della schiena dritta e della fluidità dei movimenti che ormai loro se ne vanno in giro a rompere le palle al prossimo a loro volta. Per osmosi.

4: Aah, Rocky Balboa. L0L. Altro che Uomo Estremo, altro che Lussuria (?).

5: Nella membrana cellulare, il colesterolo serve a dare il giusto grado di fluidità alla molecola. La folle prof di chimica & biologia che Dino ha avuto in prima liceo gli ha fatto un lavaggio del cervello permanente. Traumatico, really.

7: http://www.youtube.com/watch?v=Ekifd4_RJrA Io mi nutro, tu ti nutri, Frank Sinatra! OK WORST JOKE EVER ADESSO LA SMETTO.

8: http://www.youtube.com/watch?v=nS9r3aaftP8 Dino ha passato tipo metà della sua vita adulta a guardare Lo Svarione degli Anelli e a scompisciarsi dal ridere. Adesso ogni volta che qualcun dice “Giusto” si immagina la faccia di Aragorn e la successiva replica di Legolas. Il che, manco a dirlo, ha provocato innumerevoli risate fuori luogo con conseguenti incidenti diplomatici. Sigh.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GASP! Le cose rilevanti che (non) sono successe! Dino ha iniziato a chiamare Hibari per nome anche nella sua testa tutto per evitare all'Autrice di interrompere per un po' la Caccia ai Sinonimi 8D! Idiozie! Classicfaggeries! Idiozie! Citazioni cretine! Ancora idiozie! Viuleeenza! Più idiozie! Mi faccio schifo da sola HAHAHA OTL volete un pancake? Li ho appena preparati. Sono ottimi.

Occhei, occhei, la smetto. A presto, gentile pubblico! Se Quello di Cui Sopra vi ha trasmesso qualcosa, che sia ilarità, amore, odio, tristezza, angoscia, felicità, sollazzo, arteriosclerosi galoppante (cloppiti cloppiti), non esitate a comunicarmelo! Anche l'arteriosclerosi. Cloppiti cloppiti. (Questa è appena diventata la mia nuova onomatopea preferita btw.)

Mamma mia, si sente che è tardi. A presto, amigos! (?)

~ Callie

 

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Capitolo 5
*** Five. ***


  NAMBER FAIV.

In cui Aristofane, guarito dal suo singhiozzo, racconta il mito degli androgini e parla dell'amare ciò che ci è affine e si accorda ai nostri desideri.

 

Fossi figo frequenterei il locale giusto,
Fossi figo conoscerei la gente giusta,
Fossi figo indosserei vestiti trendy,
Certe volte son dei capi orrendi
che a nessuno li rivendi.
Fossi figo tutti i giorni sarei in palestra,
Fossi figo starei ignudo alla finestra,
Fossi figo sarei il principe dell'adduttore,
Sarei il re dell'addominale,
Sarei il re della finestra.

 

Elio e le Storie Tese, Fossi Figo

Il quinto giorno, Dino pensa a due cose.

La prima è che Hibari lo fa sentire esattamente come la tipa scema della pubblicità dei Kinder Bueno.

Ehi, Kyoya ~”

Andreeew ~

Sguardo scocciato. Tradotto dall'Hibariese arcaico, suona più o meno così: “Oh, no, ancora tu!” *sospiro*¹

La seconda cosa che si ricorda è di essere lì per lavoro.

Prima di combattere, vorrei parlarti dell'anello, visto che mi sembra di ingannarti e non è giusto”.

Non importa. Non mi interessa nient'altro che picchiarti a sangue”.

Dino si trattiene con estrema difficoltà dal fargli notare quanto poco importi quello che interessa a lui in questo frangente. Invece si limita a borbottare un: “Sei proprio una rottura di palle” che spera non si sia sentito troppo.

Ehi”.

WUT.

Se non combatti seriamente, butterò via questo anello”.

ARIWUT?! Questo non va bene no per nulla affatto. Gli organi interni di Dino sudano un po' freddo ma lui si costringe a ignorarli e ad assumere la sua migliore Espressione Spavalda.

Va bene, allora facciamo un patto. Se ti sconfiggo in un combattimento serio, dovrai entrare a far parte della famiglia di Tsuna”.

Anche se si conoscono da pochissimo tempo, Dino si è accorto di riuscire a decifrare con precisione sempre maggiore le espressioni di Hibari. Al suo occhio (recentemente) allenato, quello che ad altri potrebbe sembrare semplicemente uno sguardo appena più torvo del solito appare per ciò che è veramente: la faccia di uno che si è appena scavato la fossa da solo.

Perché lo sanno entrambi, è palese. Nonostante il suo indubbio talento e la sua costante buona volontà, Hibari non è in grado di sconfiggere Dino. Oh, probabilmente lo sarà, in un futuro neanche troppo lontano. Ma non ora. È al di spora delle sue capacità.

Un combattimento serio?”. Suona scettico. È convincente. Dino sa che sta solo cercando di prendere tempo.

Un combattimento serio”, conferma, e attacca.

E per combattere, combattono, come non hanno mai fatto finora ma come probabilmente faranno tante volte in futuro. Facendosi del male, innanzitutto. Cercando i buchi nella difesa dell'avversario e procurandosi a vicenda quante più botte e ferite possibili. Non ci sono significati nascosti in questo, solo il genuino desiderio di arrecare danni, di vincere.

Però si trattengono anche, in un certo senso. Ferite e botte sì. E anche dolorose (ma a nessuno dei due importa veramente di questa cosa, visto che entrambi hanno una soglia del dolore insolitamente alta; quella di Hibari è un dono di natura, quella di Dino frutto dell'esperienza). Però c'è una sorta di accordo non scritto tra di loro: niente ossa rotte, mai mirare alla testa né ad altri organi importanti (tipo gli occhi. ESATTO. GLI OCCHI). Giocare sporco è permesso, perché certamente nessun supercattivo baderà mai al fatto che non bisognerebbe mai colpire un nemico di spalle o torcergli le dita fino a costringerlo a lasciare la sua arma. Nessun rancore, sopo.

Non lo sanno ancora, ma questa diventerà la loro modalità di combattimento standard. Ha un nome, in realtà: allenamento. Questo fare del proprio meglio ma cercare contemporaneamente di non infliggere danni permanenti. Questo elaborare strategie e metterle in pratica e venire assecondati perché anche l'altro è curioso di scoprire se possono funzionare. Questo combattere contro ma anche insieme. Allenamento.

Dura quattro ore e mezza. Stranamente, Dino non è annoiato (di solito si rompe le palle infinitamente a combattere così a lungo, nonostante sia bravo). Semplicemente, ad un certo punto la sua frusta fa un giro complicato metà pianificato metà istintivo e si trova arrotolata intorno a Hibari, riducendo quest'ultimo al solito salame dibattente.

Mollami”.

Perché dovrei? Ho vinto. Posso fare quello che mi pare”.

Si dibatte ancora, frustrato. Però sembra stanco. Oh, no, non è che ci è andato giù troppo pesante? “Perché... Per...”

Alla fine smette di agitarsi. “Per... favore”, sputa. Se una persona che non conosce il giapponese si sentisse apostrofare con quel tono, probabilmente si sentirebbe insultata. Ma Dino conosce il giapponese, e lo lascia andare.

Kyoya”, annuncia, “hai appena appreso d'istinto una cosa che molti ci mettono anni ad imparare”.

Solito sopracciglio scettico. “E cioè?”

La magia, Eragon. BRISINGAAAAAHR!²

Dino sorride. “Che con le buone maniere si ottiene tutto”.

Sente uno sbuffo familiare mentre si lascia cadere a terra con braccia e gambe spalancate. CHESSTACHEZZA.

Qualcosa nel fianco sinistro gli dà fastidio. È la punta di una scarpa.

Ahia”.

Sei un perdente”.

I fatti recenti dimostrano il contrario. Potresti evitare di pulirti le scarpe sulla mia maglia? È seccante”.

Il fastidio aumenta fino a diventare quasi dolore.

Sei un perdente e un debole e un erbivoro. E un idiota”.

Dimentichi il difetto più importante”.

Apre gli occhi. Hibari incombe su di lui, torvo come la Cupa Mietitrice.

A volte”, sussurra, “non riesco a distinguere tra nero e blu scuro, quindi mi metto la giacca di un colore ed i pantaloni di un altro. Ma non dirlo a nessuno, soprattutto alla mia amica Isabella. Mi farebbe fuori”.³

L'altro lo scruta. Poi gli assesta un altro calcio al fianco sinistro.

Deficiente”.

Dino rotola e si raggomitola in posizione fetale. SONNOOH.

Senti un po', ma se, quando non sai cosa dire, non so, cantassi una canzone? Invece di insultare il tuo interlocutore, sai. Sarebbe molto più carino”.

Riesce a sentire lo sguardo disgustato che gli trapassa il cranio. Ohibò.

Stai delirando”. Altro calcio particolarmente doloroso.

Un pochino, forse. Non sono abituato a combattere così tanto. È stancante. Tu non sei stanco? E potresti gentilmente smetterla di prendere a calci un povero uomo indifeso?”

Sembra ancora che quel ragazzo abbia ingoiato un limone. Uffa. “Tu sei tutto tranne un povero uomo indifeso, quindi no”.

Come no”. Dino si gira sulla schiena e spalanca le braccia. Sembra un Gesù crocifisso orizzontale. “Guarda. Indifeso”. La sua frusta è qualche metro più in là.

Hibari non ci casca e gli tira l'ennesimo calcio. “Cretino”.

No! Così non va. Conosci qualche bella canzone? Io sì. In the town where I was born...

Sei stonato”. Calcio.

... lived a man who sailed the sea. MA tu no! Scommetto. Andiamo. Canta. E smettila di prendermi a calci. We all live in a yellow submarine...”

Inutile. Con un sospiro, Dino intercetta l'ennesima pedata ed immobilizza la gamba destra di chi stava per tirargliela.

Smettila? Please?”, offre. La gamba si dibatte. Dino la tira e, magia!, Kyoya è ora seduto vicino a lui.

Lo sai”, sospira, “i Greci avevano un nome per quello che hai appena fatto. Per l'ignorare la supplica di un uomo indifeso. Per il credersi al di sopra delle leggi. Ὓβρις. Significa... insolenza – prepotenza – tracotanza. È sempre stata e sempre sarà la principale causa delle disgrazie dell'uomo”.

Gli occhi di Hibari sono due fessure. “Che cosa da erbivori. Solo i deboli rispettano le leggi dei deboli. Chi è forte si crea da solo le proprie leggi, e fa quello che è giusto perché sa che è giusto, non perché ha paura di essere punito”.

Beata innocenza. “Una volta”, sospira Dino, “gli uomini erano degli esseri meravigliosamente potenti. Avevano quattro braccia, quattro gambe e due volti, e potevano sollevare pesi enormi e correre velocissimi. Ma in virtù della loro forza iniziarono a sentirsi superiori agli dèi e a commettere atti turpi. Quindi Zeus, il re del cielo, non volendo sterminarli ma neanche lasciarli impuniti, tagliò ogni uomo in due metà, ognuna con due braccia, due gambe e un volto”.

Dino nota che la gamba di Hibari non si agita più. Ne è segretamente compiaciuto.

Da allora, ogni essere umano vaga per la Terra cercando la sua metà, e quando la trova non desidera altro che avvincersi strettamente ad essa, in modo da ridiventare l'unità compatta e solida che erano all'inizio”.

Kyoya lo osserva per qualche secondo, come al solito, e Dino sostiene il suo sguardo. Come al solito.

È un'idiozia”.

Gigantesca, se la prendi alla lettera. Il che, essendo la storiella di cui sopra un mito, è esattamente quello che non dovresti fare. Devi pensare per metafore. Cercare i significati più profondi. Fare opera di aaastraaaziooooneee”.

(FunFact 2.0: quando ama una parola, Dino la pronuncia in balenese).

Hibari non sembra comprendere. “Io non devo fare proprio niente. Questa... cosa non c'entra nulla con il combattimento o l'allenamento o quello che dobbiamo fare”.

E io invece penso di sì. Prova a pensarci un attimo, per piacere. A parte sottolineare uno degli aspetti fondamentali dell'amore, cioè la sensazione di non sentirsi completi senza l'altro, cosa dice questo mito? All'inizio, intendo”.

Non lo so e non m'importa”.

Dice”, prosegue Dino, implacabile, “che gli esseri umani erano una volta forti e potenti, e che per questo si sentivano autorizzati a fare tutto quello che volevano, e che a causa di ciò sono stati puniti. Qual è l'insegnamento che si può ricavarne?”

Il sopracciglio destro del suo allievo ha l'aria addirittura più scettica del solito. “Che bisogna comportarsi bene altrimenti gli dèi ci puniranno?”

Moooolto lentamente, senza che nemmeno il suo proprietario se ne accorga, Dino lascia andare la gamba che ha in mano. “Tu credi in Dio o negli dèi o in qualche essere superiore, Kyoya?”

No. Gli dèi sono solo una scusa inventata dai perdenti che non riescono a trovare un senso alle loro vite insensate, per convincersi che invece un senso ce l'abbiano”.

Dino supplica il mini – Vasco Rossi che ha in testa di stare zitto perl'amordiDio e si limita a sorridere, soddisfatto. “Lo immaginavo. Comunque, no, non è questa la risposta giusta. Riprova”.

Hibari, apparentemente, non ha intenzione di riprovare. Dino si rassegna a fare l'ennesimo monologo e decide che da grande non farà mai l'attore. O il supercattivo.

Quello che secondo me si può comprendere da questo mito”, inizia, “è che, per quanto si possa essere potenti, è sempre necessario tenere conto degli altri e delle conseguenze delle proprie azioni. Ecco, voilà: conseguenze. Tu dici che solo i deboli rispettano le leggi per paura di essere puniti, ma in realtà lo fanno tutti. È vero, esistono delle persone intelligenti in grado di capire le ripercussioni che le loro azioni avranno a lungo termine, e non temono una punizione immediata ma qualcosa di ben più grave, però alla fine perché si comportano bene? Perché temono le conseguenze delle loro eventuali azioni sbagliate e non vogliono che si realizzino. Quindi, vedi, tutti hanno paura delle punizioni. Solo di tipo diverso”.

Kyoya ha gli occhi chiari. Grigi, per la precisione. Ma non è tanto il loro colore quanto ciò che esprimono (o non esprimono) a ricordare a Dino un altro paio di occhi, azzurri questa volta, più aperti alla luce e ai sorrisi ma capaci di frugarti nell'animo ed analizzare tutto ciò che dici – o non dici – allo stesso modo. Due occhi il cui proprietario ha fatto a Dino un discorso quasi identico su giustizia, punizioni e conseguenze. Sente una fitta sospetta al cuore.

L'amore fa schifo. Schifo. SCHIIIII – FOOOO. È un cazzo di fucile a retrocarica.

Solo i deboli hanno paura delle conseguenze”, sta dicendo Hibari. “Bisogna saperle prevedere e affrontare”.

Solo i saggi temono le conseguenze”, rettifica Dino, “perché sanno che ogni azione ne comporta un numero considerevole e che è impossibile controllarle tutte. I saggi sanno che esistono leggi alle quali è impossibile ribellarsi e riescono a capire ed accettare le proprie debolezze per trasformarle in punti di forza”.

Adesso anche il suo altro sopracciglio ha l'aria scettica. “Quale debolezza potrebbe mai diventare un punto di forza? È un'idiozia”.

Dino sorride. (Si) aspettava questa domanda. “Beh, per esempio la storia delle due metà, per restare in tema. Sarebbe saggio accettare che è impossibile resistere al desiderio di... “fare di due uno”, e diventare parte di... qualcosa. E questo può essere una fonte di vantaggi. Gli uomini con quattro gambe, quattro braccia e due volti erano degli essere forti e meravigliosi”.

In effetti, quel tipo di occhi è riposante. È bello non nascondere nulla e non pensare a nulla e semplicemente... aspettare, e sostenere uno sguardo.

Però Kyoya ha un'abitudine molto indisponente.

AHIA! Ancora? Cos'ho fatto stavolta?”

Hai interrotto un combattimento serio, erbivoro. Non si interrompono i combattimenti seri”.

Beh, tecnicamente non l'ho interrotto, l'ho vinto. E comunque” ghigno bastardo “quello non era un combattimento serio. Era solo il riscaldamento”.

Attimi di silenzio.

OW! Di nuovo?! Che c'è?”

Te l'ho già detto, idiota. Combatti seriamente”.

E io ti ho già detto che, se combatto seriamente e vinco, tu entri a far parte della famiglia di Tsuna. Però tu non hai ancora detto se accetti”.

Per tutta risposta, Hibari si alza in piedi, armi in pugno. “Combatti. Seriamente”.

Stupido, arrogante, prepotente ragazzino che butta via la sua libertà solo per il suo stupido, insensato orgoglio. Un tipo sbagliato di orgoglio. Dino è abbondantemente spazientito. Si alza in piedi a sua volta e impugna la frusta.

D'accordo, allora. Seriamente”.

E per combattere, combattono. Come mai, mai, mai più faranno in vita loro.

 

*

È importante chiarire cosa s'intenda con “seriamente”. È uno di quei concetti che variano da persona a persona.

Dino ha l'abitudine di combattere con la chiara consapevolezza di stare affrontando qualcuno. Nel senso: sa di avere un avversario e si regola di conseguenza. Cerca i suoi punti deboli, prova strategie e lo osserva con interesse quasi accademico. È una caratteristica della sua personalità, vedete, non solo del suo modo di combattere: questa curiosità nei confronti dell'altro, questo relazionarsi naturalmente con le persone. Lo fa in modo meccanico, rispettando le regole, preciso, ordinato e letale. Senza perdere il controllo, senza arrendersi alla rabbia che potrebbe distrarlo. In modo quasi bonario. Niente di personale.

Però a volte... a volte si mette a combattere contro se stesso. E diventa spaventoso.

Non necessariamente più forte, chiariamoci. È risaputo che abbandonarsi all'istinto rende prevedibili e vulnerabili. Ma è lo spirito che conta. Sono gli occhi socchiusi e la fronte aggrottata di chi viene sommerso dai ricordi spiacevoli a renderlo spaventoso. Perché tu, avversario, nella sua mente non sei più avversario, ma persona che lui ha amato e che l'ha tradito e che non può distruggere perché alla fine lo ama ancora. Sei suo padre che gli ha scaricato sulle spalle un peso enorme senza chiedergli scusa o dirgli grazie, sei Alessandro che se n'è andato senza salutare. Ma allo stesso tempo non lo sei, e lui può annientarti senza sensi di colpa. Non sei avversario da sconfiggere, sei nemico da sterminare. Fisicamente e psicologicamente. Da rendere totalmente impotente.

Sei Kyoya, e non lo sei.

Hibari, dal canto suo, capisce per la prima volta la differenza tra spettacolo e prova generale. Comprende che in certe situazioni un singolo, piccolo errore può significare la perdita di qualcosa di importante. E ne è spaventato a morte (ma ovviamente non lo ammette nemmeno a se stesso).

Paradossalmente, Hibari non ha mai combattuto seriamente. I suoi avversari sono sempre risultati o troppo deboli (quindi non avversari degni di questo nome) o troppo forti.

Anzi, troppo forte, perché sappiamo tutti di chi stiamo parlando, vero?

Il punto è che Mukuro ha giocato con lui, per quanto possa essere umiliante ammetterlo. Chissà quanto è forte, questo qua. Chissà quanto resiste. Chissà quanto posso pestarlo prima che crolli. Chissà se in futuro migliorerà. Divertita curiosità accademica.

Dino non fa così. Almeno non ora. Non prova questo tipo di interesse nei suoi confronti. Vuole solo farla finita il prima possibile. Distruggerlo. Hibari capisce che non avrà una seconda possibilità. O tutto o niente. E ne è spaventato a morte (pur non volendo, ovviamente, ammettere neanche a se stesso).

Per combattere, combattono. No, in effetti lo faranno in questo modo altre volte nella lor vita. Ma mai, mai mai più l'uno contro l'altro.

Vanno avanti per ore. E ore. E ore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Semibrevi, minime, semiminime, crome, semicrome, biscrome, semibiscrome, insomma NOTE:

1: http://www.youtube.com/watch?v=rWQgFAKAAr0 chi non conosce la leggendaria pubblicità dei Kinder Bueno? E chi non ha mai desiderato spaccare una scopa in faccia alla tipa scema?

2: citazioni da nerdazzo che solo pochi eletti possono comprendere (?). Yes, Dino ha avuto anche un periodo FantasyEpico in cui si è letto Il Signore degli Anelli tre volte e ha passato le sue giornate a giocare a Dungeons & Dragons. Tutte se le è beccate, insomma.

3: http://www.youtube.com/watch?v=YyymKIqOB8A si riferisce ovviamente a questa gloriosa (?) puntata di Camera Cafè. ALLORA TANTO VALE ROMPERE UNO SPECCHIO DI VENDERDÌ DICIASSETTE USANDO UN GATTO!

4: http://it.wikipedia.org/wiki/%C3%99bris VIVA LE SCUOLE CHE INSEGNANO STE ROBE AL POSTO DELLE COSE UTILI 8D Vi prego, perdonatemi. Non lo faccio apposta.

5: http://www.youtube.com/watch?v=lIJijOpfg9U tantammoreH

7: http://www.youtube.com/watch?v=StRtFh01XUo&ob=av2e E NON AGGIUNGO ALTRO.

8: sempre il buon Alessandro. Così arrandom. Angsty!Dino is really fun to write 8D

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DPP:

ARGH CLIFFHANGERS MALRIUSCITI TRADUZIONI ORRENDE ROBE INSENSATE OVUNQUE. Qualcuno pagherà per questo (?). Per fortuna che c'è Elio. CARA TI AMOOOOOOH! Ok, basta. È moltomoltomolto tardi quindi io andrò a coricarmi dato che è TARDISSIMO e io domani devo anche svegliarmi presto 8D le recensioni sono come la Nutella. Datemene un barattolo e avrete la mia eterna gratitudine. SO LONG, FAREWELL! (cit.)

~ Callie

P.S: beccatevi un po' di Joan Jett arrandom perché mi sento generosa 8D http://www.youtube.com/watch?v=5RAQXg0IdfI

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Capitolo 6
*** Six. ***


NAMBER SICS.

In cui Agatone fa un discorso fantameraviglioso in cui dice sostanzialmente che Eros è il dio più figo, più giovane, più felice, più morbido (?), più fluido (??), più giusto, più potente e insomma piùpiù di tutti, e usa un sacco di bei verbi (sic).

Riuscire a superare la notte sta diventando sempre più difficile. Ieri sera ho avuto la strana sensazione che degli uomini cercassero di irrompere nella mia stanza per farmi uno shampoo. Perché? Mi sembrava di vedere delle ombre vaghe, e alle tre del mattino la canottiera che avevo messo sullo schienale di una sedia assomigliava tremendamente al Kaiser su pattini a rotelle. Quando finalmente mi sono addormentato ho avuto il solito incubo mostruoso di quella marmotta che mi vince a tombola. Disperazione.

Woody Allen, Citarsi addosso

C'è un luogo tra il sonno e la veglia che gli studenti nottambuli conoscono bene. Quando ti ci trovi, non sai esattamente se sei ancora sveglio, e nel dubbio continui a fare tutte le cose che dovresti se lo fossi. Tipo preoccuparti di che ore sono, o di non esserti lavato i denti, o che devi studiare. Finché Morfeo non prende il sopravvento.

Certo, è facile addormentarsi mentre si sta leggendo o si sta pensando a come vestirsi il giorno dopo, ma sembrerebbe un po' improbabile farsi prendere dal sonno mentre si sta combattendo una battaglia all'ultimo sangue.

Invece è possibile. La prova: Dino e Hibari si sono ridotti esattamente in questo stato.

Ormai vanno avanti per inerzia, tutti e due. Il sole è già alto nel cielo e i muri e il pavimento sono un disastro e anche loro sono un disastro: Dino teme di avere almeno una costola rotta ed il braccio destro di Hibari è diventata insensibile in modo sospetto. Proseguono solo perché forse, forse il prossimo colpo sarà quello decisivo e l'avversario smetterà di rispondere. Il campo visivo si è ridotto a quello strettamente necessario per vedere bene l'altro: aprire gli occhi solo un po' di più è impensabile. La resa non è considerata un'opzione, non per ostinazione, ma per incapacità di afferrare il concetto. Esistono solo loro due, il combattimento, attacco, difesa e risposta. Il resto del mondo è una macchia indistinta.

Finché Dino non riesce a far arrotolare per l'ennesima volta la sua frusta intorno al braccio di Hibari e fa un passo avanti ma è esausto ai limiti della sopportazione e inciampa e cade addosso al suo allievo.

Il fatto che nessuno dei due riesca a trovare la forza di rialzarsi dovrebbe riuscire a darvi l'idea di quanto esattamente siano distrutti. Dino riesce solo ad articolare due sillabe:

Vin... to”.

Si era dimenticato quanto fosse calmante addormentarsi sentendo il battito del cuore di un altro essere umano. Al momento non gli importa un fico secco di chi si tratti: capisce solo di essere stanchissimo e di non essere solo. E basta.

(La cosa è stranamente confortante.)

Non” inizia una voce “non mi sento... sconfitto. Strano. Non come se mi avessi battuto”.

La voce sembra appartenere a qualcuno che si trova nelle sue stesse condizioni. Non è arrogante (Dino lo apprezza). Sta solo facendo una constatazione e, accidenti, gli sta ricordando che deve dire una cosa molto importante. L'ultima. Poi puoi dormire. Promesso.

Ricordati”, esala, “di questa sensazione”. Sente il calore del proprio respiro non andare disperso non andare disperso ma aleggiare tra la sua bocca e il viso della persona a cui sta parlando.

Ricordati com'è non sentirsi sconfitti anche quando tutto sembra perduto. È il segreto per diventare invincibili. Se non senti di aver perso, allora non hai perso”.

Basta. Questo è il limite. Dino riesce ad avere solo la presenza di spirito di rotolare di lato per non soffocare la persona distesa sotto di lui, e poi si arrende. Dorme.

(Nel decimo di secondo prima di addormentarci, il nostro cervello lavora ad una velocità pazzesca, anche se poi non ce ne ricordiamo. Quello schizofrenico di Dino arriva ad elaborare due pensieri straordinariamente complessi: “Ma sei matto? Kyoya ti caverà la testa a morsi se solo provi ad addormentarti vicino a lui in quel modo!” e “Taci, stronzo” - prima di arrendersi al suono del respiro regolare di chi è disteso vicino a lui).

*

Boss?”

Chi è sto coglione?

Boss?”

Rompipalle.

Boss!”

Shono shveglio”, farfuglia Dino aprendo gli occhi. Ugh. Luce. “Ma non vorrei esserlo. Perché mi hai svegliato? Meglio per te che sia importante. E smettila di chiamarmi in quel modo, perpiacere, mi conosci da quando ho fatto la comunione”.

Beh, per vari motivi”, risponde Romario, abbandonando finalmente i suoi modi deferenti e ridiventando il brusco ironico mascalzone che tutti amiamo e stimiamo (?).

Prima di tutto perché stai dormendo come un sasso sotto al sole cocente e siccome hai una carnagione molto chiara tendente alla mozzarella rischi di farti venire un cancro alla pelle e per la nostra famiglia non sarebbe proprio auspicabile perdere il suo boss all'alba della più gigantesca crisi dinastica della famiglia Vongola da un'era glaciale a questa parte”.

Argomento convincente.

Il cancro è una malattia che degenera in fretta ma non così in fretta”, replica Dino, stiracchiandosi, “quindi probabilmente i Vongola godrebbero della mia graziosa presenza fino a dopo la gigantesca crisi dinastica. Ma capisco quello che vuoi dire. Ahio. Buongiorno” raggiodisole “Kyoya. Ti sei svegliato”.

Esatto. Non sarebbe dovuto succedere. Fate silenzio, erbivori, o vi morderò a morte”.

Oh, giusto cielo. Eccolo che ricomincia con i suoi due leitmotiv. Dino medita di registrarlo e farci una canzoncina. Hibari Jouer. PFFT.

(Beh, che c'è, l'Ignazio Jouer l'hanno pur fatto.)¹

Mentre Hibari si volta e continua ad ignorare ostentatamente il resto del mondo, Dino prosegue con l'ordine del giorno. “Altri motivi?”

Beh, senza offesa, ma sembri uno che ha appena urlato LIGABUE TUTTA LA VITA! ad un concerto di Vasco. Mi piacerebbe che tu ti curassi prima di finire irrimediabilmente sfigurato e/o invalido”.

Dino agita la mano con fare noncurante. La sua spalla scricchiola. Ow. “Tuttapposto, tuttapposto, un paio di cerotti e sarò come nuovo. Altro?”

Il tuo cellulare ha” smorfia. Uh? “suonato tre volte. Sempre lo stesso numero, sempre lunga attesa prima di riattaccare. Pensavo fosse importante. Ah, ecco che ricomincia”. E con sommo orrore del suddetto, da una delle tasche del giaccone di Dino – buttato qualche metro più in là – inizia a diffondersi una voce tristemente familiare.

Hello hello baby you call I can't hear a thing, I ain't got no service in the club you say – say. Wha – wha – wha – what did you say, tou're breaking up on me? Sorry, I can't hear you, I'm k – kinda busy. K – kinda busy.²

CHI MI HA MESSO QUESTA ROBA COME SUONERIA”, ruggisce, guadagnandosi l'ennesima tonfata sul braccio da parte di Hibari ed un'occhiata sarcastica da parte di Romario. Si affretta a recuperare l'oggetto malefico. “Pronto!”. Ci scommetto che è stata Caterina. Quella stronzetta. Ah, ma mi vendicherò, possiedo foto e filmati e disegni compromettenti e uh, se se ne pent... oh. Oh.

Oh, GesùGiuseppelaMadonnaetuttisantincolonna.

*

Circa mezz'ora dopo, lavati, fasciati e bendati (ognuno dal proprio tirapiedi di fiducia), Dino e Hibari si ritrovano sul tetto.

Sei in ritardo, erbivoro”, viene apostrofato il nostro equino preferito. “Ricominciamo”.

(So dove passi le notti è un tuo diritto io guardo e sto zitto ma penso di tutto mi sveglio distrutto però io ci provo ti seguo ti curo non mollo lo giuro perché sono nel giusto perché io ti amo, RICOMINCIAMOOOH! No wait.)³

Prima voglio chiederti una cosa”, replica Dino vergognandosi interiormente per il fatto di conoscere quella canzone a memoria QUALE ONTA. “Cosa faresti se il combattimento contro i Varia si svolgesse, che ne so, su una spiaggia?”

Combatterei, come al solito. Idiota”.

Come al solito? Che spreco! Lo sai quante cose utili si possono fare su una spiaggia? Si può lanciare della sabbia negli occhi dell'avversario. O farlo cadere in acqua e appesantirlo. O minacciare di affogarlo. Tante cose utili. Ma allo stesso tempo è necessario conoscere il terreno, perché è molto più difficile muoversi rapidamente ed il calore e il sole consumano più velocemente le energie. Bisogna essere preparati”.

Kyoya lo scruta. Lo osserva. Lo studia.

Cosa intendi con essere preparati, esattamente?”

Allenarsi. Come al solito”.

Gli occhi di Hibari sono serrati come due fessure per infilare il Bancomat.

Qualcuno ti ha detto qualcosa sulla battaglia contro i Varia”.

È possibile”.

Il suo sguardo è sempre più penetrante. Le interiora di Dino sudano freddo. SÌ, LO SO, STOMACO, CHE È UN MODO STUPIDO PER ALLONTANARLO, MA NON VEDO ALTRO MODO PER IMPEDIRGLI DI ASSISTERE ALLA (PROBABILE) DISTRUZIONE DELLA SUA AMATA SCUOLA E COMPIERE UN GENOCIDIO. STFU.

Hibari si avvicina. Dino pensa a cosa dirà a San Pietro. O a Caronte, più probabilmente.

Andiamo”, dice il suo allievo, e lo supera.

Fiu, pensano le sue gambe, e lo seguono.

*

Qualche ora, svariati lividi, due tentati (e quasi riusciti) affogamenti ed un'insolazione dopo, Dino può affermare con abbastanza sicurezza di aver avuto un'idea del cazzo. Ma tant'è, hai voluto la bicicletta e adesso pedali e tutte quelle robe là. Ah, comunque si sta facendo buio.

Ok, pausa”, grida alla sagoma indistinta davanti a lui. “Si sta facendo buio e dobbiamo ancora montare il campo”.

Silenzio ed immobilità.

Dobbiamo cosa il che cosa”.

Montare. Il campo. Che nel nostro caso consiste in due sacchi a pelo ed un falò al centro, ma l'ultima volta che ho acceso un fuoco è stato quando sono andato in campeggio con i boy scout, cioè circa cinque anni fa, quindi penso che potrebbe volermici un po' di tempo. Ma ho portato i marshmallows!”

Dino si china ed evita un tonfa lanciato nella sue direzione generale, imprecando mentalmente perché non è un fumatore e non ha l'abitudine di portare con sé un accendino in ogni occasione.

Mi stai dicendo che non torneremo a Namimori questa sera”.

Già, e probabilmente neanche nei due giorni successivi. A meno che tu non voglia farti circa duecento chilometri a piedi, cosa che ti sconsiglio perché sei già stanco e domani sarà una luuuunga giornata”. Dove cavolo sono quei fiammiferi. Oh, ecco l'amichetto del tonfa di prima. *evit*

Ti denuncerò per sequestro di persona”.

Uh? Non mi morderai a morte?” Ah, eccoli.

Anche. Prima ti morderò a morte e poi ti farò marcire in un luogo buio ed angusto per il resto della tua miserabile vita. Cretino”.

Beh, se non è un progresso questo! Pensavo non nutrissi alcuna fiducia nell'autorità pubblica. Sono molto positivamente colpito. Reggi questi due ciocchi di legno, per favore”.

... deficiente”.

Ow, questa mi ha fatto male. I ciocchi, Kyoya”.

Idiota”.

*

Non ho l'etààààà”, sospira Dino buttandosi a pancia in giù sul suo sacco a pelo. “Non sono abbastanza giovane per queste goliardate. Sono passati i tempi in cui stavo quattro ore in treno, facevo una fila di sei ore sotto il sole cocente, assistevo al concerto di turno e dormivo sulla rete per i bagagli al ritorno. Fiiiniiitii. Mi ritirerò in campagna con sei gatti e farò la calza”.

Hai vent'anni, cretino. Non puoi lamentarti di essere vecchio”.

Dino lo guarda di sbieco, punto sul vivo. “Ne ho diciannove! Sembro davvero così vecchio?”

No, in realtà sembri un bambino dell'asilo. Imbecille”.

Ma ho già sofferto così taaaanto. Mi sento vecchio dentro. Gli anni migliori sono alle mie spalle. Il mio cuore è arido. Non potrò più amare nessuno”.

E questo cosa c'entra”. Sguardo da ho-a-che-fare-con-uno-svitato-che-palle.

Non lo sai? Eros, essendo il più giovane tra gli dèi, rifugge la vecchiaia con orrore, anche se lei è molto veloce. Ed essendo una divinità morbida, tende a stare con ciò che è morbido, quindi dimora nel cuore degli uomini gentili. Ed è fluido, perché si avvolge sinuosamente intorno agli animi per poi rivelarsi poco a poco”.

Il vento soffia, ma piano, per fortuna.

Stai farneticando”, afferma Hibari.

Non sono io che farnetico! È un greco farneticante che farnetica attraverso la mia bocca. Si chiama Agatone. Agatone dice ciao. Dì ciao ad Agatone, Kyoya”.

Sei fuori di testa”, constata quest'ultimo con disprezzo.

Solo un poco. Ma non mi dispiace troppo. Tutti i migliori sono un po' matti”.

È una cosa che si dicono i matti per consolarsi”.

Non è vero. Avere qualche rotella fuori posto, pensare fuori dal coro, immaginare alternative diverse sono caratteristiche indispensabili per spiccare tra la folla. Nessuno si è mai distinto per la sua mediocrità”.

Pausa. Adesso è proprio buio. Le stelle sembrano molto più numerose del solito. Dino cerca di contarle. (Avrete notato che ha un debole per le cause perse.)

Essere particolari non significa essere pazzi”.

No, ma vuol dire essere ritenuti “matti” o “strambi” dalla maggior parte delle persone. Vuol dire essere convinti di se stessi e non uniformarsi. Anche se, ovviamente, è sempre salutare mettere qualche punto interrogativo da qualche parte”.

Spiegati”.

Lo farei più volentieri se me lo chiedessi “per favore”. Comunque”, prosegue, intuendo l'occhiataccia di Hibari (EH OH, QUALCUNO DOVRÀ PUR INSEGNARGLI LE BUONE MANIERE), “intendo che non va bene arroccarsi troppo sulle proprie posizioni. Meglio ascoltare e prendere in considerazione anche le idee altrui. Se le trovi più giuste delle tue, avrai corretto un errore. Altrimenti, le tue convinzioni ne usciranno rafforzate”.

Hibari pensa. Anche Dino lo fa. Pensa che gli piacciono questi silenzi, in cui il suo allievo riflette su quello che gli ha appena detto e trae le sue conclusioni. Si chiede se abbia mai ascoltato qualcuno a questo modo, e si risponde che no, probabilmente non l'ha mai fatto. La cosa lo inorgoglisce stupidamente. (Se c'è una cosa che ama più delle cause perse, è vincere le cause perse.)

Non ha senso”, afferma Kyoya, (non) sorprendentemente. “Stai dicendo due cose opposte. Prima consigli di essere sicuri di se stessi, poi di dubitare delle proprie convinzioni. È una contraddizione, stupido erbivoro”.

A parte quest'ultimo pregnante epiteto, il discorso che ha appena fatto risultava quasi civile. Allora non è tutto perduto! Il ragazzino problematico è effettivamente in grado di evolversi! SI. PUÒ. FAREEEEH!

No, non è una contraddizione, è quello che sto tentando di insegnarti da una settimana a questa parte, Kyoya. L'equilibrio. L'essere convinti di quello che si fa ma lasciare sempre uno spazio per il dubbio. Il combattere con concentrazione e impegno ma non lasciarsi trascinare dalla rabbia e dalla sete di sangue. L'armonia dell'arco e della lira”.

Il rumore delle onde è la cosa più rilassante del mondo. Dino ha già chiuso gli occhi quando sente:

Questo... equilibrio. Non è una cosa immediata”.

MA NO, SUL SERIO? Non ha mai sentito una confessione di incertezza più riluttante.

No, certo. È molto difficile da raggiungere. Ma io ho trovato il metodo segreto”.

Il sopracciglio scettico di Hibari gli fa ciao ciao da circa due metri di distanza. Riesce a vederlo grazie alla luce delle stelle e alle braci morenti del fuoco. “E sarebbe?”

La paaace interioooore”, risponde Dino, imitando il procione di Kung Fu Panda. E sorridendo.

Il suo allievo fa per girarsi dall'altra parte. “Stupido erbivoro hippy”.

Si dice “vegetariano”, è più corretto nonché più cortese. Comunque, non fare la pigna in culo, girati, è una cosa importante”.

Altro sopracciglio scettico. Ciao, altro sopracciglio scettico. È quasi un giorno che non ci vediamo.

La cosa?”

Oops.

Niente, niente. Piuttosto, ascolta. La pace interiore è una cosa molto importante e va di pari passo con la conoscenza di sé. È necessario comprendere ed accettare le proprie caratteristiche. Credimi, se c'è una parte di te che vuoi seppellire, o ignorare, o reprimere, prima o poi ti si rivolterà contro. Lo so per esperienza personale. Se invece la capisci, e non la neghi, può diventare un punto di forza o semplicemente smettere di essere un problema. E mentre combatti, o fai qualsiasi altra cosa, insomma, vivi, ti sentirai molto più leggero. Ed efficace”.

Anche nel buio, Dino riesce a vedere gli occhi di Hibari. E, dietro di essi, qualcosa che ha imparato a riconoscere ed apprezzare: un punto di domanda.

Il quale scompare dopo una minuscola frazione di secondo, quando il suo allievo si volta.

Dormi, cretino. Non voglio combattere contro un erbivoro senza forze”.

Sospirosospiroso. “Buona notte anche a te, Kyoya”.

Nonostante tutte le soddisfazioni e le conquiste e il non tanto occasionale divertimento, pensa, credo di capire come mai Socrate abbia preferito la cicuta ai suoi allievi zucconi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutto Quello Che Volevate Sapere E Che Non Avete Mai Osato Chiedere (Ma Anche No):

1: http://www.youtube.com/watch?v=JKJm3Hc16yg la vedete questa... questa... questa cosa? Questa aberrazione? Questo insulto a tutto ciò che esiste o non esiste in ogni dimensione conosciuta o sconosciuta (semicit.)? Ecco. Adesso vi starete chiedendo perché la conosca. È TUTTA COLPA DELLA MIA COMPAGNA DI BANCO. TUTTA. COLPA. SUA. Io non c'entro. Se non ci fosse lei non mi sarebbe neanche saltato in testa di fare crossover ignobili tra Reborn e la politica italiana.

Credo.

2: http://www.youtube.com/watch?v=EVBsypHzF3U&ob=av3n se qualcuno non ne fosse ancora a conoscenza, there ya go. Dino, nel caso non ve l'avessi già detto, ha un rapporto di amore – odio con Lady Gaga perché la sua non può essere definita musica “seria” e dunque degna di essere presa in considerazione, ma se qualcuno gli fa ascoltare una sua canzone la canticchia per giorni ritrovandosi a pensare – le gasp! - che forse forse non faccia poi così schifo. Salvo poi sbattere ripetutamente la testa contro il muro perché pensieri di questo tipo sono assolutamente indegni (contento lui). Neanche a dirlo, Caterina è a conoscenza di questa cosa e si diverte un sacco a trollarlo brutalmente.

3: http://www.youtube.com/watch?v=RyM8NYf1vlw un grande classico (???). Solo io penso che “Pappalardo” sia un cognome estremamente ilare? 8D (no offence intended. Io amo i cognomi ilari. Cavolo, i personaggi di cui sto scrivendo hanno dei cognomi ilaricissimi! Io stessa ho un cognome ilare, ma questa è un'altra storia).

4: Per la precisione, sono finiti ad inizio luglio 2010, quando Dino e i suoi degni compari hanno compiuto gli atti eroici di cui sopra per andare a sentire i Green Day all'Heineken Jammin' Festival ed il concerto è stato annullato perché una tempesta ha tipo spazzato via il palco. TRAUMA.

5: YES, ci troviamo ancora nell'universo parallelo in cui Dino ha diciannove anni OTL.

7: http://www.youtube.com/watch?v=CFEVwLW4Qb8&feature=related Shifu è tanto love

8: questa... espressione è in corsivo perché Dino l'ha detta in italiano e quindi Hibari non l'ha capita. Se così non fosse avvenuto, dubito che il ronzino di cui sopra sarebbe arrivato alla fine del capitolo con tutti gli organi interni ancora al loro posto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DPP:

MI PROSTRO AI VOSTRI PIEDI IMPLORANDO PERDONO. È tardi, lo so. Colpa della scuola. Prendetevela con lei ;_; Io fuggisco (?) alla velocità della luce perché ho una cheesecake a cui badare (all'una e mezza di notte, direte voi. EZATTAMENTE). Paceammorerochenroll e tanta stima al Maestro delle Citazioni Nonsense (= Woody Allen ). Tanta stima anche a voi se avrete la bontà di recensire. Bai!

~ Callie

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Capitolo 7
*** Seven. ***


 

NAMBER SEVEN.

In cui Socrate trolla tutti dicendo che Eros è brutto, scemo e neanche completamente divino ma rimane un gran figo lo stesso.

 

    Cosa ti sei fatto al viso?” “Sono scivolato sul marciapiede bagnato e sono caduto”.

    “Quel marciapiede doveva avere un destro potente”.

    Carlos Ruiz Zafòn, L'ombra del vento

 

Il settimo giorno, Dino si accorge che c'è qualcosa di strano.

Sono più o meno le dieci e mezza di mattina, lui e Hibari sono impegnati a darsi botte da orbi nel bel mezzo di una foresta, Romario ha parcheggiato la macchina nella radura lì accanto e probabilmente sta dormendo (pover'uomo), e c'è qualcosa di strano.

Il quale qualcosa fa ovviamente parte del comportamento del suo allievo. Piccolo avviso per i nabbi: se state allenando qualcuno, i problemi si susseguono sempre a velocità vertiginosa e dopo ogni ostacolo ce n'è sempre uno più alto. Dino ormai ci si è rassegnato e si dispone a saltare quello odierno.

(E se solo pensate di fare paragoni equestri di qualsiasi sorta, ricorrerà a vecchi metodi mafiosi quali l'acido muriatico per eliminarvi in modo moooolto lento e doloroso. Troll avvisato...)

Insomma, è da stamattina che Hibari ha quest'aria pensierosa. Pensierosa–pensierosa, non pensierosa–ho–fatto–la–nottolata–in–spiaggia–e–ho–fame–e–sono–assai–rincoglionito. Tiene gli occhi bassi e si morde – probabilmente senza accorgersene – l'interno delle guance. E, ancora peggio, non insulta. Niente “ti morderò a morte” o “stupido erbivoro”. Niente tonfa lanciati a duecento chilometri orari nella direzione di Dino come “avvertimento”. Solo... silenzio. Il silenzio di chi è troppo preso dai suoi pensieri per accorgersi del mondo esterno.

Ormai – dato che si conoscono da ben una settimana /sarcasm – Dino è in grado di capire quale sia più o meno l'umore di Kyoya. E, cosa più importante, quando può dire o fare qualcosa e lasciare effettivamente un segno. Quando parlare apparentemente al muro per ore non è completamente inutile. Sa capire quando il suo allievo lo ascolta e quando finge solo di non farlo.

Bene, ci troviamo nella prima situazione citata. Ossia: non lo caga manco di striscio. Risponde ai suoi colpi per abitudine, come se avesse messo il pilota automatico.

Però in effetti un po' se l'aspettava. Insomma, cioè, “Ciao, tra pochi giorni dovrai affrontare un combattimento all'ultimo sangue nel quale non è garantita la tua sopravvivenza, ho poco tempo per allenarti e la butterò giù molto dura, inoltre ti farò passare al setaccio tutte le tue convinzioni finché non ti sentirai come se ti avessero messo il cervello in un frullatore, ehi, ti va di andare a pestarci in una foresta?”

Logico che poi uno abbia bisogno di... riassestarsi un momentino.

Quindi Dino decide saggiamente di aspettare che la situazione si evolva, e di analizzare come Hibari sta combattendo nel frattempo.

Ricordate quando ho detto che comunica a sprangate? È la triste verità. Il modo in cui attacca, si difende e risponde è la chiave per spalancare le porte della sua psiche.

A quanto pare i muscoli facciali sono troooooppo scontati. Inclusa la lingua.

Quindi Dino si arma di vocabolario Hibariese – Umano e di tanta pazienza, e si mette all'opera.

Si accorge subito che non stanno più combattendo insieme, e la cosa lo rattrista un po'. Nel senso, il suo allievo non si regola più a seconda di chi sta affrontando. Si muove in modo meccanico, ignorando il fatto che nella lotta siano coinvolte due persone con due stili diversi. Non è né coinvolto emozional – psicologicamente né freddo e concentrato. Solo... mediocre.

C'è qualcosa che lo trattiene, decide Dino. Sapete quando la paura delle conseguenze vi impedisce di fare qualcosa al massimo delle vostre capacità? Ecco, dà proprio questa impressione. Il punto è. Di quale conseguenza è spaventato?

Dino pondera le alternative. Paura di arrivare esausto al combattimento contro i Varia. No, sarebbe più OOC di Piton che distribuisce caramelle (non avvelenate) [semicit.]. Inquietudine causata da conflitto interiore. Mh. Could be. Scarsa fiducia nelle proprie capacità. (Ehi, tutto è possibile.) Ma no, guarda! Il mio metodo funziona.

Accidenti”, dice Dino, inscenando una caduta causata per metà da inettitudine personale e per metà dalla bravura del suo allievo. “Bravo, questo era buono”, mente.

Hibari si limita a guardarlo per una frazione di secondo e ad intimare : “In piedi, erbivoro”.

Ok, non ci siamo, pensa, rialzandosi e tentando di reprimere un orribile tremendo assurdo un presentimento che si sta facendo largo nella sua testa.

Kyoya, registra, ha l'aria quasi rassegnata, mentre si rimette in posizione. Dino ha il sospetto che stia usando il combattimento per liberarsi dei suoi ingombranti pensieri. Aria rassegnata: non sta funzionando.

Bene, meglio lasciare che cuocia nel suo brodo per un po', prima di salvarlo dall'affogamento. Ma questo non significa che abbia intenzione di lasciarlo abbassare la guardia.

Hibari batte le palpebre una volta sola, disorientato, siccome il suo cervello sta ancora elaborando quello che è appena successo. Poi sente il suo avversario che ridacchia, seduto sul ramo sopra di lui. (Ci è arrivato facendo una mossa molto complicata e molto acrobatica che richiede una frusta, una sacco di agilità, due sacchi di pratica ed un bimbo terrificante che ti minaccia col suo revolver finché non la impari.)

(Comunque fa la sua porca figura.)

Scendi da lì e combatti. Scimmia”.

Beh, se non altro è un piacevole (?) cambiamento.

Non ho nessun buon motivo per farlo. Innanzitutto sto riprendendo fiato, che è una cosa molto importante in un combattimento che potenzialmente potrebbe protrarsi” HAHA ALLITTERAZIONI “per ore ed ore. Secondariamente, il fatto di trovarmi in una posizione sopraelevata rispetto al mio nemico mi permette di fare molte utili cosine, tipo questa”. Frustata improvvisa evitata per un pelo.

In conclusione”, conclude Dino sorridendo, “o mi tiri giù o vieni quassù”. E se magari potessi anche liberarmi dalla maledizione delle figure retoriche involontarie, moltegrazie.

Kyoya lo guarda con odio – quasi – puro. Poi, più veloce della luce (except not really, perché è impossibile andare più veloce della luce, ma diciamo very very nearly almost at the speed of light¹), fa un salto e si ritrova al suo fianco. SANTA MUCCA, QUES'UOMO È UN NINJA.

Ciao”, lo saluta Dino, e con un'altra delle sue mossedafigo è sul ramo superiore. Hibari lo insegue con rabbia assassina nascosta (cioè, in realtà esposta) nei suoi occhi chiari. Una delle sue tonfate va a segno, così, solo per dargli soddisfazione AHIACHEMALENONMEL'ASPETTAVO ma non quella successiva, perché il Bersaglio scompare tra i rami dell'albero vicino. Hibari si guarda intorno con un'aria che non promette nulla di buono.

Esci fuori, idiota!”, intima. Dino sorride. “Obbedisco”.

Il suo allievo viene improvvisamente assalito da una frusta che sembra avere il dono dell'ubiquità (come Sant'Antonio LOL) da quanto è veloce. HA. TAKE THAT. È costretto ad una fuga precipitosa ritirata strategica due rami più in là.

Silenzio.

Dove accidenti sei!”, urla. Dino è affascinato. Non l'ha mai visto/sentito urlare prima.

I'm on the right track, baby, I was born this way²”, cita (QUALCUNO MI LEVI QUELLA DONNA DALLA TESTA PERPIETÀ), spuntando dal ramo più in alto e scomparendo poi in tutta fretta per evitare un trauma cranico.

Ti morderò a morte”, sibila il procuratore di traumi cranici, siccome (indovinate?) gli si è rotto di nuovo il disco. La mente di Dino viene inopportunamente invasa dalla musichetta del Gioca Jouer. TATTARARARARATTARARARARATTARARARARÀ³.

Prima devi riuscire a prendermi”, gli fa notare. Hibari stringe i pugni in un modo che sembra effettivamente doloroso e fa un salto di circa quattro metri, atterrando ai piedi dell'albero in modo impeccabile (VUOI UN APPLAUSO?). “Non ho intenzione di inseguirti”.

Dino è davanti a lui in zerovirgolacinquantuno secondi. “Come mai? Non vuoi battermi?”

Ho di meglio da fare”.

Tipo?”

Finalmente lo guarda negli occhi. Le sue pupille bruciano dalla rabbia. Ooh, ha deciso di darsi una svegliata, finalmente.

Poco dopo la svegliata in questione, of course, giunge la realizzazione che il suo avversario è proprio di fronte a lui. E una tonfata potenzialmente micidiale (evitata e anche facilmente, thankyouverymuch).

Quindi il “meglio da fare” consiste nel... cercare di battermi. Ha senso”.

I suoi denti scricchiolano da quanto sono serrati. Ha le narici dilatate per inspirare più ossigeno possibile e cercare di calmarsi. I suoi occhi sono spalancati e non accenna a battere le palpebre. Strano che non stia ancora lacrimando. Dino la smette di punto in bianco di fare il coglione e lo guarda, serio.

Kyoya, che problema c'è?”

Nessuno. Non ci sono problemi”.

Menti sapendo di mentire”.

Cosa dici? È vero. Non ci sono problemi”.

Non negare”.

Non. Ci. Sono. Problemi”.

Oh, maremma toscana. Si è incantato.

Sì che ci sono. Ti romperò le scatole finché non l'avrai ammesso”.

Hibari sbuffa e guarda altrove. Quello che avete appena visto sul suo viso potrebbe essere un sorriso sarcastico/rassegnato. Non ne siamo sicuri. Sono animali rari.

Lo faresti comunque”.

Sì, ma non così pesantemente e non di continuo”.

Altro sbuffo.

Sul serio. È evidente che c'è qualcosa che non va. Combatti male. Pensi ad altro. Sei nervoso. Non ti concentri”.

Sguardo da animale che non accetterebbe di prendere del cibo dalla tua mano neanche se stesse morendo di fame. Però, nota Dino, non parla. E non nega.

Ok, può bastare. “Bivacco time!”, esclama, lanciando in aria braccia e frusta e preparandosi ad un'altra notte zanzarosa.

Si accorge che il suo allievo ha appena spostato il peso del corpo sull'altra gamba per la prima volta da circa due minuti, e la cosa misteriosamente lo fa sorridere.  

*

Senti”, butta lì Dino, tanto per tranquillizzarsi la coscienza, “credo che sia davvero, davvero importante spiegarti quella storia degli anelli e dei Varia e dei Vongola...”

Erbivori”, borbotta Hibari, in un lampo di originalità. “Morissero tutti”.

Sospiro. “Quanto siamo inflessiiiiibili. Catone ti fa un baffo”. E, immaginandosi Kyoya vestito con un asciugamano che strilla KOKUYO DELENDA EST!, muore dal ridere dentro.⁴

Catone”, ripete l'asciugamanoide in questione. È una domanda, seppur priva di punti interrogativi, pronomi interrogativi e/o cose interrogative di sorta che la qualifichino come tale.

Un coglione che ha fatto saccheggiare, bruciare, radere al suolo e cospargere di sale una città già in declino solo perché si era fissato che fosse un ostacolo all'espansione di Roma. Ah, e ha ovviamente fatto sterminare tutti i suoi abitanti. Un altro dei miei connazionali schizzati, insomma”.

Il suo allievo non ha l'aria eccessivamente turbata. Anzi, non ha proprio l'aria turbata per niente. Ah, l'intransigenza della gioventù. Siccome la sua coscienza è ormai tranquilla, Dino ritiene opportuno cambiare discorso.

Kyoya”, inizia, “lo sai cosa fa la mafia nel mio Paese?”

Hibari gira la testa e lo guarda, e non parla. Le stelle sopra di loro stanno diventando sempre più numerose.

I mafiosi”, comincia, “torturano innocenti e distruggono famiglie, ricattano persone per i loro scopi e spesso non esitano a compiere massacri. Sono ovunque. Ostacolano la cultura, l'innovazione, la giustizia. Quello che mi fa rabbrividire, soprattutto, è che molti loro sono convinti di essere nel giusto. Lo so perché ne ho incontrati e conosciuti tanti. Questo è quello che succede a farsi guidare dall'odio, Kyoya. Dalla crudeltà e dall'intransigenza e dall'orgoglio cieco. Non dare giudizi troppo affrettati, e pensa sempre alle conseguenze dei tuoi atti, perché quello della violenza è un sentiero oscuro che non ti consiglio di percorrere, per i danni irrimediabili che procureresti agli altri ma anche e soprattutto a te stesso. Il potere dà alla testa, e dal minacciare al fare del male all'uccidere il passo è breve ma irreversibile. Pensa alla Mafia. Pensa alle nobili intenzioni di Vongola Primo e pensa a quello che ciò che ha creato è diventato oggi: la piaga peggiore della mia terra”.

Fiuu! Finalmente. Era dall'inizio che voleva sciorinargli questo discorso. Ha abbastanza fiducia nel ragazzino, ma temeva che con tutta la forza e l'intolleranza che si ritrova potesse finire per combinare dei danni irreparabili. Sarebbe un vero peccato, oltre che uno spreco. Quindi qualcuno doveva pur insegnargli a usare la testa. Meglio prevenire che curare. Dino aspetta una risposta, sapendo di essere stato ascoltato attentamente e sentendosi come Silente dopo aver parlato a Harry della profezia.

Anche tu sei un mafioso”, dice alla fine il suo allievo. Giusta osservazione.

Già. Ma vedi, per quanto possa sembrare una replica scontata, io sono convinto di essere diverso dagli altri”. Lui è un alternativo. “Perché ho giurato” SOLENNEMENTE DI NON AVERE BUONE INTENZIONI “di non fare mai, mai, mai male a nessuno a meno che non sa strettamente necessario. E di non danneggiare nessuno mai più dello stretto necessario”.

Silenzio.

Ma sei un mafioso lo stesso”.

GRAZIE CAPITAN OVVIO. Dino ride nervosamente.

Hai ragione, hai ragione. Tecnicamente dovrei raccontare alle autorità tutto quello che so sulle famiglie mafiose di mia conoscenza, eliminare ogni traccia di questa organizzazione dalla faccia dell'Italia e costituirmi io stesso perché ne faccio parte. Ma non posso farlo per i soliti due motivi: paura e amore”.

Hibari lo guarda fisso, sorprendentemente con meno disprezzo di quanto ci si aspetterebbe. Che è comunque tanto disprezzo, ma vabbè.

Sei un vigliacco”.

Sì, lo sono. È da quando sono nato che mi insegnano a forgiare alleanze, capire chi sarà il vincitore, combattere persone potenzialmente pericolose. Badare alla mia famiglia è tutto quello che so fare. Non ho talenti particolari. Se non esistessero più la mafia, e i Cavallone, e i miei alleati, perderei la mia unica ragione d'essere. Sono un vigliacco. Non riesco a farne a meno”.

Erbivoro”. Ci mette tutto il disprezzo che gli mancava prima.

Cosa ti ho detto non più di cinque minuti fa? Evita i giudizi affrettati, spesso risultano incompleti. C'è anche un altro motivo per cui non consegno i miei colleghi alle mani della giustizia. Perché, vedi, così facendo distruggerei il lavoro di vite intere: dei miei antenati, di mio nonno, di mio padre. Lui...”

Si lecca le labbra. Cos'è questa improvvisa incontinenza verbale? Decide di non farsi troppe domande.

Lui non ha mai parlato della mia felicità, o di quello che avrei voluto fare, o in generale di cose che mi riguardavano come individuo. Mi ha sempre visto come qualcosa da sacrificare sull'altare della famiglia. Cioè, sono convinto che mi volesse bene, e ovviamente anch'io gliene volevo, ma la cosa non è mai importata un granché. Tutti i boss della mia famiglia hanno speso la maggior parte delle loro energie nel proteggere e rafforzare il clan. Credo che questa abnegazione sia una cosa unica nel mondo della mafia, voglio dire, non ho mai sentito di altre persone che sono arrivate ad annullarsi a questo modo per il bene della famiglia. Chissà, forse è per questo che siamo gli eterni secondi”, e ride, nel vano tentativo di alleviare la tensione. Vano, appunto, perché NON FUNZIONA. D'oh. Kyoya continua a fissarlo dall'altra parte del fuoco, e le sue pupille non si muovono.

Quindi”, conclude, rassegnato, “non distruggerei solo la mia vita, se facessi quello che voglio e ritengo giusto. Distruggerei anche il passato, il presente e il futuro” e magari anche il piuccheperfetto “di ciò che ho imparato a considerare la mia priorità assoluta”.

Dopo qualche secondo, il viso di Hibari ridiventa la solita maschera di di indifferenza.

L'amore fa fare cose stupide”.

Dino sorride. “Certo. L'amore non è saggio. L'amore desidera possedere la saggezza, ma non può, perché è figlio di Penia, della Povertà, che è ignorante. Ma siccome suo padre è Poros, l'Espediente, ama la sapienza, dunque è filosofo. È una via di mezzo, insomma”.

La facci di Hibari al momento è descrivibile nel modo più efficace mediante quattro semplici caratteri: -.-'

Le tue teorie cambiano di giorno in giorno. Solo una settimana fa questo Eros per te era una “forza primordiale” figlia di nessuno”.

No, scusate. Sono io ho appena fatto dell'ironia? DOMANI FINIRÀ IL MONDO.

Sbagliato!”, puntualizza Dino. “Io ti espongo di giorno in giorno diverse teorie a riguardo, ma la mia opinione è sempre la stessa, ossia quella che ti ho appena esposto, ovvero quella di Socrate – o di Platone, chissà”.

Adesso Hibari ha la faccia di uno che si è perso a metà discorso ma non vuole darlo a vedere. Dino si prende mentalmente a calci.

Socrate e Platone”, spiega, “sono due dei tre filosofi più geniali nella storia della filosofia greca. Platone era allievo di Socrate, ed ammirava il suo maestro così tanto da usarlo come portavoce delle sue teorie nelle sue opere. Per questo le idee dei due sono un po' confuse, anche perché Socrate non ha lasciato opere scritte. Ad ogni modo, riguardo all'amore, Socrate – o Platone – dice che sia un demone, qualcosa a metà tra gli uomini e gli dèi. Sostiene che non sia bello, quindi tenta di diventarlo, e che non sia saggio, quindi tenta di ottenere la saggezza. Inoltre, per la natura di sua madre è spesso povero e rifiutato, ma per l'indole di suo padre è anche furbo, appassionato e coraggioso”.

E adesso ha la faccia di uno che deve sorbirsi i vaneggiamenti di un idiota.

E tu ci credi?”

Non in senso letterale, ma in senso figurato sì, ci credo. È innegabile che le persone si innamorino di chi è bello e sembra saggio, e che questo le renda appassionate e coraggiose. È anche vero che spesso l'amore fa schifo e fa sentire malissimo le persone che lo provano”.

Si guardano per un altro paio di secondi. Hibari è accigliato. Sembra che abbia presto questa cosa come un insulto personale, (vaiasapereperché). Poi Dino si ritrova a fissare delle... palpebre. Abbassate. EVVIVA.

Sospirando, si volta e tenta di dormire, anche se sospetta che sia una battaglia persa in partenza.

(Dino ci tiene a farvi sapere che ha capito qual è il problema e sa cosa deve fare per risolverlo. Più o meno. Solo, ha una paura fottuta e desiderava ardentemente non arrivare mai a questo punto.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piccolo Vocabolario Cretino – Umano Umano – Cretino:

1: http://www.youtube.com/watch?v=LIvVzJ6KZpk&feature=channel_video_title PORCA MISERIA IO AMO QUEST'UOMO. Come circa un trilione di esseri di sesso prevalentemente femminile di età compresa tra i quattordici e i vent'anni. BIG OTL

2: http://www.youtube.com/watch?v=wV1FrqwZyKw&ob=av2e ESATTO, gente. Stiamo precipitando nella Gaga Spirale E NESSUNO RIUSCIRÀ A SALVARCI (?).

3: Cosa che succederà nella testa di Dino da ora fino alla fine dei tempi ogni volta che Hibari ripeterà uno dei suoi due leitmotiv. ERBIVORO! Tattararararattararararattararararà.

4: http://it.wikipedia.org/wiki/Carthago_delenda_est Secondo me alla fine gli hanno dato retta solo perché li ha presi per sfinimento. Lui e i suoi fichi (?).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DPP:

I...io non ho parole per scusarmi. Tutto questo è... è... è... *si nasconde*. Un campo minato di secchionaggini, Harry Potter-citazioni e follia generale. Sentitevi liberi di ricoprirmi di pomodori (o di fichi catoniani). Spero solo di darvi un po' di satisfaction (I CAN'T GET NO ok sorry) con il prossimo capitolo anche se dubito data la mia notoria incapacità orz MA! Se si comincia qualcosa bisogna portarla a termine quindi camminiamo a testa alta e andremo lontano, ascoltatemi quando dico che sono bella a modo mio perché Dio non fa errori, sono sulla pista giusta tesoro SONO NATA COSÌ.

accidenti. L'ho fatto di nuovo, vero?

SE SIETE RIUSCITI A SOPPORTARMI FINO A QUESTO MOMENTO, AILOVIU. CI SENTIAMO LA SETTIMANA PROSSIMA.

~ Callie

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Capitolo 8
*** Eight. ***


 

NAMBER EIT.

In cui Alcibiade arriva a casa di Agatone sbronzo da far schifo e combina un casino e mezzo raccontando di quella volta che Socrate l'ha fatto andare in bianco.

 

È del resto un'abitudine che il sesso maschile conserva

vita natural durante, quella di calunniare a voce forte e chiara

ciò che assilla le sue ossessioni masturbatorie.

 

Amélie Nothomb, Dizionario dei nomi propri

 

L'ottavo giorno, Dino si ritrova a maledire il caldo in tutte le lingue che conosce.

Ma come, direte voi. Non ci si deve seppellire sotto strati e strati di vestiti. Si può andare al mare. Stare all'aperto. Approfittare delle giornate che si allungano.

Oppure ci si può piazzare in mezzo ad un campo di... erba, alta fino alla vita, che si estende per quelli che sembrano ettari, a circa cinquanta chilometri da Namimori, insieme al proprio allievo, a pestarsi a sangue. Una delle quattro.

(Dino, essendo per sua stessa ammissione scemo e masochista, ha scelto l'ultima.)

Sarà per il caldo (il caldo. Voglio emigrare in Siberia), la stanchezza, lo stress, la preoccupazione o la Cosa Innominabile (che, appunto, Non Può Essere Nominata), ma nessuno dei due ci sta mettendo molta passione. Il che, almeno per quanto riguarda Hibari, è una novità. Cioè, si è mai visto un Kyoya che non abbia voglia di combattere? Sono rari quanto i “che” negli articoli di Beppe Severgnini (E BEN GLI STA, ASSUEFACENTI FLAGELLI DELLA LINGUA ITALIANA)¹.

Ma tant'è. Entrambi sono sconcentrati e di cattivo umore e ovviamente non possono perdere l'occasione di rinfacciarselo a vicenda. Come se servisse a qualcosa.

Non stai combattendo seriamente, erbivoro”, accusa Hibari colpendolo in modo piuttosto doloroso sul braccio sinistro.

Potrei dire la stessa cosa”, replica Dino, gelido (sperando di alleviare le sofferenze causate dalla temperatura almeno con il proprio tono di voce, e fallendo miseramente). “Pensavo che stessi superando il problema della rigidità, e invece adesso sei di nuovo tutto scattoso e corrucciato e incazzoso. E non ti concentri nel modo giusto. Guarda”.

Con uno sforzo sovrumano fa uno dei suoi complicatissimi trafficamenti (TRAFFICAMENTI. Anche i neologismi importuni sono dovuti al caldo) con la frusta e il suo allievo si ritrova incapace di muoversi.

Me lo dici qual è il problema?”, gli chiede, sospirando.

No”.

E allora fa' uno sforzo, per piacere”, e lo lascia andare. Che fatiica.

Nelle ore successive, Dino ha tempo in abbondanza per pentirsi della sua ultima richiesta. Si sente sadico. Il giorno prima (due giorni prima?) dell'esame bisognerebbe riposarsi, non seguire addestratrici di delfini per mezza Italia o genuflettersi e giacere per tutta la notte sotto la finestra della ragazza incinta del proprio migliore amico o cercare di far sputare sangue al proprio... maestro/insegnante/coach/personal trainer/comodino/lavastoviglie/abat jour. (Tutte queste definizioni sono riferite al nostro ronzino preferito. Due di esse sono sbagliate. Trovatele! Le risposte nel prossimo numero).

(Nel caso ve lo steste – STESTE. Non è assurda, questa voce verbale? - chiedendo, , Dino ha guardato Notte prima degli esami. Ieri e Oggi. Desolante, lo so. A sua discolpa, può solo dire di essere stato costretto anche se non è del tutto verosst).²

Ma d'altra parte è risaputo che se la situazione attuale non offrisse più stimoli abbastanza stimolanti (…), Hibari sarebbe capacissimo di girare sui tacchi e andarsene. E tornare a Namimori. E scoprire che la sua scuola è stata occupata da tre bande distinte di mafiosi schizzati e casinari e vandali. MEGLIO DI NO.

Quindi Dino è costretto a sopportare per tutto il giorno l'incazzosità e la scattosità di Kyoya, facendo del suo meglio per non finire come i lupini ne I Malavoglia (= in fondo ad un fiume senza possibilità di salvezza) e pregando di riuscire a risolvere Il Problema prima che il suo allievo venga affrontato, sconfitto e/o ucciso da uno a caso dei Varia.

Perché, you see, Il Problema è tutta una roba psicologica. Hibari è innegabilmente bravo – molto bravo. Potenzialmente letale – ma recentemente nella sua vita è stata introdotta una variante diciamocosì inaspettata che l'ha un pochino spiazzato. (TuuuH, ulula l'unico neurone rimasto nel cervello di Dino. Dovrebbe presentargli la particella di sodio dell'acqua Lete. Hanno così tanto in comune. L'hobby di sottolineare le cose ovvie appena se ne presenta l'occasione. La vocetta stridula. Il fatto che passino la maggior parte del tempo a crogiolarsi nella loro foreveralonaggine e a chiedere C'è nessshuuuno? con aria sperduta.³ Sul serio, se si conoscessero magari si intratterrebbero a vicenda e la smetterebbero di rompere le palle al prossimo).

AD OGNI MODO! La variante ed il conseguente spiazzamento hanno prodotto nella testa di Hibari una drammatica riduzione della capacità di concentrazione sul combattimento ed un'eccessiva quantità di seghe mentali. Più un muso lungo come il Titanic.

Quindi ora a Dino non resta che trovare un modo rapido per eliminare (o quantomeno arginare) Il Problema entro la mattina dopo. Anzi, in effetti l'ha già trovato, ammesso e non concesso che funzioni. D'altra parte è l'unico rimedio alla Sindrome di Alcibiade che conosca.

Piccola parentesi storico/filosofico/medico/psicologica. Alcibiade è un bastardo doppiogiochista traditore ipocrita ateniese vissuto nel V secolo avanti Cristo che fu una delle figure più ambigue del suo tempo. (In sostanza tradì la sua città due volte, venne per questo ostracizzato/condannato e passò la sua vita a fuggire e a cambiare partito come i Placebo cambiano i batteristi – continuamente). Fu anche allievo di Socrate, sebbene un allievo piuttosto failoso (a quanto pare era troppo ribelle materialista disonesto per il nostro filosofo). Per inciso, Alcibiade è quello sfigato che piomba ubriaco fradicio a casa di Agatone nel Simposio dichiarando – più o meno – il suo amore imperituro a Socrate e facendo una figura di merda di proporzioni colossali. L'onnipresente, onnisciente, onnisentente (?) e onniquelchevolente Caterina, una volta scaricato da Internet tradotto questo passo del dialogo platonico, decise che “Sindrome di Alcibiade” sarebbe diventato il nome del morbo il cui sintomo principale è una smisurata ammirazione che sfocia in sentimenti piùomenoromantici nei confronti di una figura quale il maestro/insegnante/coach/personal trainer/comodino/lavastoviglie/abat jour.

INSOMMA È QUELLO CHE SUCCEDE QUANDO TI PRENDI UNA GIGANTESCA COTTA PER L'AVVENENTE SUPPLENTE DI GRECO & LATINO CHE POSSIEDE QUEL FASCINO DANDYSHABBYCHIC CHE ADHSJKALFHKS

GIÀ.

(Come avrete potuto notare, anche Dino è stato affetto dalla Sindrome di Alcibiade in non troppo tenera età. Ma è Perfettamente Naturale! Tutti la contraggono prima o poi. È come il morbillo e l'anarchia. Poi passa.)

Per tornare al discorso generale, Isabella, altra grande amica di Dino nonché ballerina dilettante, sembra aver trovato (per puro caso) un metodo efficace e soprattutto rapido per guarire dal suddetto malessere. Gli effetti collaterali potrebbero risultare gravi ed estesi, ma d'altro canto è una situazioni d'emergenza.

La leggenda vuole che Isabella abbia partecipato nella lontana estate del duemilanove ad uno stage di danza organizzato dalla sua scuola. L'unico motivo che la spinse ad infilarsi i collant per una settimana di seguito in pieno Agosto (una tortura che, credetemi, fa impallidire persino chiodi, manette, fruste ed altre amenità di questo genere) risultò essere il giovane e fascinoso biondino che assisteva nelle lezioni il maestro di danza.

Dopo una settimana di sudate, ammiccamenti, figuracce e risatine, Isabella e il biondino passarono una mezz'ora molto piacevole nel cortiletto interno della scuola di danza, al termine della quale la giovine fanciulla tornò a casa molto felice e convinta di aver coronato il suo sogno d'amore.

Ma, sorpresa! Nel corso della giornata successiva Isabella iniziò a trovare sempre più irritanti il comportamento, la voce ed il gran nasone del biondino, dal quale si separò senza rimpianti il giorno dopo. Insensibilità? Confusione? Sostanze stupefacenti nei cereali del mattino? Affatto: la cura per la Sindrome di Alcibiade.

Riassumendo si tratta di questo: assecondare le fantasie del paziente per fargli capire quanto siano surreali ed indegne delle sue aspettative. In effetti fa molto Shutter Island (film del quale vi ho appena fatto un gigantesco SPOILER! 8D).

Quindi, ecco perché Dino è così nervoso. Teme per la propria incolumità, per la sanità mentale sua e del suo allievo, per le possibili conseguenze catastrofiche del suo piano e per un sacco di altre cose, non ultimo il fatto che non sappia ASSOLUTAMENTE DA CHE PARTE COMINCIARE ARGH.

Con questi pensieri che gli ronzano in testa come uno sciame di api epilettiche, si lascia cadere per la terza volta in tre giorni sopra il suo sacco a pelo. Hibari lo fissa da circa un metro e mezzo di distanza. Oh God.

Kyoya”, inizia, dopo qualche secondo, “spero che tu ti renda conto che non puoi combattere in queste condizioni”.

Sto benissimo”.

Fisicamente sì, non hai ferite gravi e dopo un po' di riposo sarai come nuovo. Il punto è” e da qui in poi inizia ad osservarsi le mani con aria molto interessata, perché DIO, NON PUÒ GUARDARLO IN FACCIA, “che c'è qualcosa di psicologico che altera le tue capacità e ti impedisce di concentrarti. Questa cosa ti rende più cupo e allo stesso tempo più feroce, e meno preciso. Mi puoi dire cos'è, per favore?”

Alza lo sguardo e nota che anche Hibari si sta fissando le mani. Ma non ha l'aria per nulla interessata, ed è immobile come una statua, e sta perfettamente in silenzio. Dino aspetta. Il fatto che non abbia negato tutto in tono sprezzante è già un buon segno.

Poi, moooolto lentamente, con cura, il suo allievo articola una singola parole, in una lingua che non gli è familiare.

Blood... lust”.

Inaspettatamente, a Dino si stringe un pochino il cuore. È una sensazione strana, trionfante ma un po' malinconica, vedere i propri insegnamenti rivoltarsi contro di sé in modo così efficace.

Seh, ma togli il prefisso”, sospira, alzandosi. Immagina che le due fessure splendenti nel buio siano gli occhi di Hibari. È sicuro che abbia colto l'allusione. La sua Vocina dell'Inadeguatezza, sempre pronta a dare una mano in queste occasioni, gli canticchia dentro il cervello: Dino, you're not the Real Slim Shady, so please sit down. Si schiarisce la voce.

Non è che potresti, ehm, alzarti in piedi?”. COS'HO FATTO DI MALE PER MERITARMI QUESTO.

Kyoya esegue, guardingo. “Puoi, ehm, lasciare a terra le tue armi, sai. Non voglio, ehm, combattere. Pasta combattere, per oggi”. Risatina nervosa. Il sindaco del Paese degli Ehm gli consegna solennemente le chiavi della città in quanto cittadino onorario.

E allora cosa vuoi?”. Ha l'aria estremamente sospettosa.

OK, SOLDATO, CONTEGNO. Dino assume l'espressione più seria di cui dispone e fa un passo in avanti.

Adesso li separano quindici centimetri scarsi. Avverte tutte le piccole cose che fanno capire di essere vicini ad un altro essere umano – il calore, il battito cardiaco, l'odore. Tutte quelle piccole cose che gli urlano OH MIO DIO LO STAI PER FARE VERAMENTE FERMATI IN NOME DI TUTTO CIÒ CHE È SACRO.

Hibari alza la testa e lo guarda, infastidito. Da cosa? Probabilmente di arrivargli si e no alle spalle. Dino si trattiene dallo scoppiare a ridere, accidenti, che assurdo complesso di inferiorità, infantile, anche, non se l'aspettava. Ma la cosa lo aiuta: gli ricorda che deve andarci coi piedi di piombo se vuole evitare catastrofi nucleari, implosioni improvvise et similia.

Ad ogni modo, il suo allievo sembra sempre più infastidito dalla vicinanza e dall'impietoso confronto tra le loro altezze, quindi cerca di fare un passo indietro. Un po' intenzionalmente e un po' per istinto, Dino gli prende la mano sinistra e lo ferma. E così, per puro caso, da quella mano, inizia.

Capisce di dover agire con moooolta calma, come davanti ad un predatore, facendogli capire le sue intenzioni e dandogli la possibilità di prevenire le sue azioni. Tenendo questo a mente, e non smettendo mai di guardarlo negli occhi come prova delle sue buone intenzioni, avvicina la sua mano al proprio viso e gli bacia le dita una per una.

Kyoya spalanca gli occhi, ma per il resto non reagisce. Non. Reagisce. Dino deglutisce. Snervante. Tutto ciò è snervante. Però decide di prendere per veritiera l'espressione no news = good news, e di andare avanti.

Sempre lentamente, sempre guadandolo negli occhi, gli gira il braccio. Il bottone del polsino della camicia è aperto. Grandiosofantastico.

Osserva che Hibari ha la pelle chiarissima. Nel senso che è pallido in modo quasi malsano. Riesce a contare quasi tutte le vene sul suo polso. Per qualche oscuro motivo la cosa lo intenerisce. Si china e posa le labbra proprio dove finisce il palmo della mano. Sente una vena pulsare.

Però è stata costretto ad interrompere il contatto visivo, e adesso ha quasi paura di riprenderlo. Però lo fa lo stesso.

Il punto è questo: il suo allievo non ha un'espressione. Il suo viso non comunica assolutamente nulla. L'unico cambiamento si nota nelle palpebre, che si sono un po' abbassate. Ha lo sguardo di chi sta cercando di vedere meglio qualcosa in controluce. Ma non – accidenti – l'espressione.

Tuttavia Dino decide di proseguire, Diosolosaperché. Speriamo bene.

Non ha ancora staccato le labbra dal polso di Kyoya. È contento di non averlo fatto. Così è più facile continuare il suo percorso lungo il suo braccio. Lo risale piano piano, lasciando baci leggeri sulla pelle. Arriva fino al punto in cui non s riescono più a distinguere le vene, e poi oltre, nell'incavo del gomito. Lo morde delicatamente, e poi si ferma. Lo guarda di nuovo negli occhi.

Adesso ce l'ha, un'espressione. Bene. Il punto è che Dino non riesce a capire cosa esprima. Fa quasi ridere. (Però si trattiene: sarebbe una pessima, pessima idea.) Il suo viso dice qualcosa ma non si capisce cosa. Great.

Però è sempre meglio finire quello che si è iniziato, quindi decide, sfidando la logica e il buon senso, di andare avanti.

Si trovano in una posizione strana. Il braccio sinistro di Hibari è più o meno sulla spalla destra di Dino, che gli tiene il polso con la mano destra. Abbassa quella sinistra in modo da mettergliela sul fianco. Così, ecco, questo è – circa – più o meno – un abbraccio. Anche se è decisamente troppo rigido per essere definito tale.

Dino piega la testa a sinistra e la appoggia sulla spalla di Kyoya.

Sta fermo così per un poco. Respira e basta. Ad un certo punto sorride anche (se lo può permettere, tanto non può essere visto). Pensa: bene. Tutto a posto. Se volesse uccidermi l'avrebbe già fatto.

Poi fa un minuscolo movimento in avanti e gli bacia il collo, in modo quasi pigro. Lento e inesorabile. Prosegue verso l'alto, seguendo la giugulare, e poi si ferma nel punto in cui il collo si congiunge con il viso. Rimane immobile, sfiorandogli appena la pelle con le labbra, e ascolta.

Il respiro di Hibari è lento, calmo e profondo. Troppo lento, troppo calmo e troppo profondo. Non è quello di una persona rilassata, ma di qualcuno che sta cercando di calmarsi. Che sta pensando al proprio respiro per non pensare a nient'altro.

Ma deve pensare a qualcos'altro. Deve smetterla di reprimersi costantemente. Non riuscirà mai a combattere decentemente, se continua ad usare così tanta energia per autolimitarsi. La cosa dev'essere risolta.

Sempre senza fretta, tira indietro la testa e appoggia la fronte contro quella di Kyoya (il suo collo protesta, ma se ne occuperà dopo). Contemporaneamente, con la mano sinistra, prende il suo braccio destro e lo mette sulla propria spalla. Poi ne segue il profilo, e prosegue giù per il fianco, ed ecco, questo è un vero abbraccio (anche se ancora decisamente troppo rigido). Le mani che si trovano ormai entrambe dietro il suo collo miracolosamente non si muovono. Dino sorride, e sa di essere ovunque, e che Hibari deve capirlo. Punto.

Sente un suono strano, strozzato, e gli viene da ridere per l'ennesima volta, perché lo riconosce. Avete presente quando una situazione delicata richiede l'immobilità e il silenzio assoluti, e fingete di non potervi più muovere e respirate il più lentamente possibile, ma per qualche motivo il vostro corpo si ribella e vi si serra la gola e vi ritrovate a inghiottire aria contro la vostra volontà?

Ecco. Dino ha sentito il rumore di questa cosa qua e sorride perché è segno di grande tensione, il che è per qualche motivo fonte di grande sollievo.

Il suo allievo invece non sorride per niente. La sua espressione non varia di un millimetro e tiene la bocca ostinatamente chiusa. Ma se l'aspettava. Ha capito che comunica con parole o sguardi, ma con i fatti. È un linguaggio vero e proprio. Difficile da capire perché, come tutti i linguaggi, è codificato in modo arbitrario. Ma non impossibile perché, come tutti i linguaggi, è decifrabile.

Al momento, la totale mancanza di reazioni non va presa come un invito a continuare o a fermarsi, solo come un segno di... decisione in corso. Se vuole o non vuole qualcosa, Hibari non si fa scrupoli a reclamarlo o respingerlo con veemenza. Ma se non sa cosa fare, tira dritto finché non ha deciso. È un atteggiamento tutto sommato positivo.

Ma non è il caso di soffermarsi su queste sottigliezze! Anzi, non è il caso di soffermarsi e basta. Dino si china in avanti e sussurra solo due parole all'orecchio di Kyoya.

Non uccidermi.

Riesce a sentire la sua perplessità, ma non importa. Con un movimento strano e improvviso si piega e lo prende goffamente in braccio.

Ooh che casino. La susa schiena sta urlando pietà e QUANTO CAZZO PESA STO RAGAZZINO? COS'HA, LE OSSA DI PIOMBO? e il braccio destro del suo allievo è incastrato scomodamente tra di loro e il suo proprietario gli sta facendo una domanda.

Che. Stai. Facendo”.

(O meglio, una delle sue non domande).

Dino compie uno sforzo sovrumano per impedire a se stesso di rispondere Porto un amico in Vodafone! :D e cerca una replica più appropriata e scopre che non esiste e per disperazione (finalmente) bacia Hibari come si deve.

È... sorprendentemente... piacevole. Nel senso, Kyoya non ha evidentemente idea di cosa deve fare e quindi si ritrova a doverglielo mostrare, cosa che non gli è mai successa prima ma che, scopre, non gli dispiace (forse potrebbe prendere in considerazione l'idea di fare il professore, da grande). E, oh, gioiagaudiogiubilo, sente che il suo allievo sta cominciando a rispondere.

Non riesce a trattenersi dal sorridere e questo gli fa ovviamente guadagnare un morso sulle labbra e uno sguardo corrucciato, ma la cosa non ha poi così tanta importanza. Faticosamente, Dino piega le ginocchia e lascia il suo fardello disteso a terra a pancia in su. In un attimo si raggomitola al suo fianco e gli mette una mano sulla tempia, coprendogli quasi tutto il lato del viso – ho delle mani enormi – e cercando di trasmettere con la mente due concetti semplici ma importanti (ho capito. Va tutto bene).

Rimangono lì per un tempo indefinito. Hibari non si muove dalla sua posizione originaria, con le braccia distese lungo i fianchi. Dino sposta solo il pollice della mano destra, avanti e indietro, in una specie di carezza, e poi, oh whatever, sorride. Non riesce a farne a meno.

Ma Kyoya non sembra turbato da questa cosa. In effetti non sembra turbato proprio da niente. Meglio così (?).

Rimangono lì per un tempo indefinito ma prima o poi qualcuno dovrà pur fare qualcosa e con sua grande gioia è il suo allievo a rompere il silenzio.

Lo farò, invece”, afferma con il suo solito tono aspro e tagliente. Dino è moderatamente sorpreso dal fatto di non doversi chiedere di cosa stia parlando.

Mi ucciderai?”

Sì. Sarò io ad ucciderti”.

Sembra che improvvisamente la sua faccia non possa contenere tutti sessantaquattro denti che gli sono improvvisamente (metaforicamente) spuntati in bocca.

To die by your side is such a heavenly way to die”, canticchia, e due sopracciglia scettiche gli segnalano la mancata comprensione della citazione. Evidentemente Hibari non è un fan degli Smiths.⁸

Niente”, minimizza, e si avvicina un poco e lo bacia di nuovo.

Dino si accorge con un po' di sgomento di non avere idea di cosa significhi tutto questo. Perché tutto questo si è evoluto, da piano scellerato matto e disperatissimo per sopravvivere più o meno incolumi ai due giorni successivi, in... qualcosa. Qualcos'altro. Qualcosa di non identificabile. Accidenti.

Dino non sa cosa significhi tutto questo ma sa alcune cose; a livello subconscio, che per la prima volta da molti mesi non si sente più come se avesse un pugnale infilato nello stomaco, e a livello conscio che il suo allievo non è bravo solo a picchiare la gente e che starsene distesi sotto le stelle a quel modo è molto, molto piacevole.

Ah, e poi c'è una cosa di cui è a conoscenza ad entrambi i livelli; è assolutamente certo, infatti (se lo sente nello stomaco e anche il suo cervello, per una volta, approva) di aver combinato un casino cosmico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se ad un certo punto vi siete ritrovati a guardare lo schermo così o.O, dopo aver letto qua sotto lo guarderete così -.-'. Il che è un miglioramento, immagino.

1: Dino prova un'avversione mortale nei confronti di questi tre semplici caratteri da quella volta in cui gli sembrava di aver scritto il tema della sua vita e di essersi guadagnato almeno un otto e invece la prof gli ha rifilato un cinque e mezzo dicendo che “c'è praticamente un "che" per ogni riga. Inaccettabile”.

2: No, non è stato costretto, gli sembrava solo opportuno guardare questi due film prima della prima prova di matura. Come, sapete. Rito scaramantico. (Lui, personalmente, ha passato la notte prima della versione a cercare di tradurre Platone mentre un senso di panico crescente si impossessava del suo intero essere.)

3: Non so. Ogni tanto non ve lo immaginate così, l'interno della vostra testa? No, eh? *okayface*

4: La cosa durò circa una settimana, dopodiché la professoressa di greco & latino decise che dopotutto una gamba rotta non fosse un ostacolo poi così insormontabile all'insegnamento delle lingue morte e tornò giuliva in classe, seguita da un coro di improperi.

5: http://www.youtube.com/watch?v=eJO5HU_7_1w&ob=av3e Classic Eminem is classic. MIODDIO TUTTO QUESTO È VERGOGNOSO.

7: http://www.youtube.com/watch?v=-1zuE_-VgPY ORA POTETE UCCIDERMI. Solo, se poteste evitare di affogarmi/bruciarmi viva. Ve ne sarei grata. Questi due metodi hanno l'aria particolarmente dolorosa, innit. Per il resto, motoseghe, bazooka, bombe a mano, veleni? Bring it on.

8: http://www.youtube.com/watch?v=INgXzChwipY Non ho parole per esprimere il mio amore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DPP:

Hibari puzza.

Non ho altro da dire.

A parte, sapete, chi sarebbe disposto ad aiutarmi a riscattare l'onore della mia famiglia? Perché ho una mezza idea di piantarmi un kriss malese di salgariana memoria nella pancia. Solo che da quello che ho capito è un processo molto doloroso, quindi se qualcuno fosse disposto a starsene lì con una katana per tagliarmi la testa ed accelerare il tutto gliene sarei molto grata. Grazie.

SI È CAPITO CHE NON SONO MOLTO SODDISFATTA DELL'ABORTO PERNULLAPOETICO LÌ SOPRA? XD no, sul serio, scusatemi. Sono un'incapace. Se non avete parole per esprimere il vostro orrore, vi capisco. Non ne ho neanch'io. Comprendo perfettamente.

OTL, ecco.

(Cosassolutamenterandom: sapete che a volte odio profondamente la lingua italiana perché non ha il genere neutro? Seriamente.)

va bene, va bene. È tempo che lo ammetta. Ho cercato di nascondere la verità, ma immagino che prima o poi ogni cosa si debba rivelare in tutta la sua spaventosa terrificanticità (?).

Siete pronti per una rivelazione a dir poco scioccante? Ok, here it goes. *respiro profondo*

HO SCRITTO QUESTO OBBBROBBBRIO (e tutti i sette obbbrobbbri precedenti) SOLO PER POTER FICCARE DA QUALCHE PARTE LA BATTUTA CRETINA DELLA VODAFONE. (E per citare gli Smiths.)

Sono un essere esecrabile.

BENE! (anzi male anzi peggio). Immagino che per ora (PER SIEMPRE) ne abbiate avuto più che abbastanza di me, quindi mi dileguerò very very nearly almost at the speed of light. GOD BLESS Y'ALL!

~ Callie

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Capitolo 9
*** Nine. ***


NAMBER NAIN.

In cui arriva una brigata di festaioli assai rumorosi, c'è una gran confusione, delle persone se ne vanno e Aristodemo si addormenta quindi non sappiamo bene cosa succeda dopo, a parte che Socrate, Agatone ed Alcibiade se ne stanno svegli per tutta la notte a parlare di teatro.

 

Se proprio dobbiamo morire, facciamolo almeno

come un gruppo folk peruviano.

Dr Who

 

Dato che Dino non possiede un orologio da polso e non ha la voglia/possibilità di controllare l'ora sul display del cellulare, non sa precisamente quanto abbia dormito. Ma è sicuro che non sia molto.

Però, dato che io sono l'Autrice, sono in grado di dirvelo con esattezza. Quattro ore e trentasette minuti. Che è effettivamente poco.

Il punto è che si è svegliato ad un certo punto in quel momento prima dell'alba in cui il sole non è ancora sorto ma non c'è più buio e iniziano a vedersi i primi raggi ed il cielo è azzurro chiarochiarochiaro. Si è svegliato in quel momento e non c'è stato più verso di riaddormentarsi.

Quindi ha passato le ore successive a fissare il suo allievo che dormiva e, alternativamente, le loro mani che distavano l'una dall'altra di circa tre centimetri, e a chiedersi se fosse il caso di avvicinare la propria (alla fine ha optato per il no). Ah, e ovviamente ha trascorso molto tempo a mangiarsi le unghie interiormente speculando sulla riuscita o sul fallimento della propria Azione Sconsiderata.

Ora, ciò che gli preme si più al momento è assicurarsi che Hibari sopravviva allo scontro con i Vari, quindi spera vivamente di vedere presto sul suo viso un'espressione alla oh-mio-Dio-chi-è-questo-individuo-come-ho-potuto-provare-nei-suoi-confronti-dei-sentimenti-anche-solo-vagamente-romantici-che-schifo-meglio-concentrarsi-sui-tizi-che-mi-vogliono-fare-fuori.

DA'LTRA PARTE PERÒ, ha realizzato con sommo stupore, notare un'espressione del genere gli provocherebbe una minima fitta di... disagio? Disappunto? Tristezza? Qualcosa di non allegro, insomma. Qualcosa che andrebbe oltre il naturale fastidio causato dall'essere disprezzato da una persona e che assomiglierebbe pericolosamente al fastidio causato dall'essere disprezzato da una persona della quale piùomeno gli importa. TUTTO QUESTO NON ERA PREVISTO.

E Kyoya potrebbe anche non riuscire a sopravvivere indenne al combattimento che si avvicina. Quindi boh. BOH.

Ecco, questo dilemma, esposto agevolmente in meno di mezza facciata, ha tenuto sveglio il nostro Dino per ore. La filosofia del “que serà serà, ormai non dipende più da te” non ha placato per nulla le sue turbe interiori, quindi ormai non gli rimane altro che stare zitto e fermo e aspettare che Hibari si svegli.

C'è un silenzio particolare intorno a loro. Mattutino. Gli uccelli si svegliano e le cicale cantano e il vento soffia, ma Dino sente tutto come da molto lontano. L'unica cosa che avverte distintamente è il suono di due respiri. Il primo è il proprio, e il secondo...

Il secondo ha appena avuto una minuscola irregolarità. Un'inspirazione appena un po' più brusca, leggermente in anticipo. Questo, insieme ad un breve movimento delle palpebre (che rimangono però ostinatamente chiuse), gli fa capire che il suo allievo non sta più dormendo.

E tuttavia non c'è niente da fare, a parte continuare a starsene fermo e zitto e sperare in bene.

Passa circa un minuto. Poi, senza fretta, Kyoya apre gli occhi e Dino capisce di essere un illuso.

Sul serio, si aspettava forse qualcosa? Un qualche minimo segno delle conseguenze della sua Azione Sconsiderata? Un'espressione, magari? Pfft. Ma per favore.

Buongiorno”, dice, e la sua voce sembra una radio sotto ad un tunnel. Cioè gracidante. Ack.

Gli risponde il silenzio. Se l'aspettava.

Passano un altro minuto a fissarsi. Dino pensa che molte persone si sentono a disagio a guardare gli altri negli occhi, ma che lui dovrà farci l'abitudine. Conosce già a memoria gli occhi del suo allievo, benché in effetti ci sia poco da conoscere: sono così chiari da cambiare alla minima variazione della luce.

Hibari apre appena la bocca per parlare. Massimo risultato con il minimo sforzo.

Oggi ti morderò a morte, erbivoro”.

SE NON È UN BUON SEGNO QUESTO! Dino si trattiene dallo scoppiare a ridere, poi si chiede perché dovrei trattenermi, in fondo?, quindi sbuffa e sogghigna.

Provaci”, lo sfida, alzandosi in piedi con balzo felino e agile mossa. Immagina che l'unico modo di capire se il suo metodo abbia giovato allo spirito combattivo di Kyoya sia... beh... combattere.

*

Qualche ora dopo, sfuggendo per un pelo alla Cupa Mietitrice (incarnatasi per l'occasione in un certo paio di tonfa) per la quinta volta in cinque minuti, Dino trova anche il tempo di tirare un sospiro di sollievo. Sì, il suo metodo ha funzionato. Anche troppo. Adesso Hibari sembra intenzionato a pestarlo finché non diventerà un mucchietto di ceneri ed ossa sanguinanti e inoffensive.

Siccome non ci tiene particolarmente a fare questa fine, lascia che la sua frusta si arrotoli intorno al proprio avambraccio e a quello del suo allievo, come il primo giorno. Situazione di semistalloparità.

Si accorge di sfuggita che Kyoya sta sorridendo. Cioè, non è tanto un vero e proprio sorriso quando un ghigno sadico ed assetato di sangue, ma Dino comincia a sospettare che non possieda altri sorrisi e che debba indossare questo come passe-partout. Un sorriso! Altro buon segno.

Ok”, dice, sorridendo anche lui, ma nervosamente. “Bene. Adesso stai combattendo nel modo giusto. Ora siediti e riposa mentre io ti racconto un paio di cose che dovresti sapere sui tuoi avversari”.

Non sa per quale grazia divina Hibari esegua senza protestare, ma la cosa lo aiuta solo relativamente. Infatti la reazione alla storia degli anelli e dei Varia e della successione e del (non) trascurabile fatto che la Scuola Media Namimori è stata occupata da tre bande distinte di mafiosi schizzati e casinari risulta esattamente come si aspettava.

Ossia come una manifestazione di, nell'ordine: noia, vago interesse, più vivo interesse, concentrazione, VUOTO.

Dino sospira e osserva passivamente il viso di Kyoya spogliarsi improvvisamente di ogni parvenza di espressione ed il suo proprietario alzarsi in piedi ed iniziare a correre a velocità sostenuta in direzione di Namimori.

Boss? Devo inseguirlo?”

Altro sospiro.

No, non preoccuparti. Se la caverà senza problemi e lo recupereremo stasera”.

Va bene”.

Quindi che facciamo? Torniamo indietro?”

Tra un attimo. Prima devo fare una cosa”. Detto ciò, Dino fruga in una delle tasche del suo giaccone ed estrae un telefono cellulare. Romario, vedendolo, sospira e torna alla macchina.

Non ci metterà “un attimo”.

*

A circa un emisfero di distanza, da qualche parte sulla penisola italica, il telefono di una ragazza squilla e la sua proprietaria risponde allegramente: “Sì? Meglio per te che sia importante, Will, non gradisco venire interrotta mentre tento di domare i miei ricci ribelli”.

Caatee”, mugugna Dino, lugubre, disteso a pancia in su in un campo di... erba. La ragazza riconosce il tono.

Che c'è? Tuttapposto? È successo qualcosa?”

Un casiino”, risponde lui, sempre mugugnando.

Riguardo a che cosa? Che hai combinato? C'entra Mister Non Guardo le Esplosioni, per caso?”

Sìì”. Un sospiro. Bene. Buon segno. I sospiri sono meglio dei mugugni.

Allora? Me lo dici che è successo?”

Breve silenzio.

Lo sai che dovevo allenarlo per impedirgli di lasciare la pelle nel combattimento contro Squalo o uno dei suoi degni compari”.

Yes”.

E che abbiamo passato l'ultima settimana a pestarci a sangue”.

Logicamente”.

E che ha a quanto pare... sviluppatounaspeciedisindromediAlcibiade”.

La ragazza è contenta di sentirci bene e di essere ormai abituata ai farfugliamenti del suo amico.

... nei tuoi confronti”.

COS'È QUEL TONO SORPRESO”.

Nessun tono sorpreso! Sto solo facendo una constatazione/chiarificazione. E tu che hai fatto?”

Ho applicato il metodo di Isabella”.

Quindi alla fine lo hai traviato, in effetti”, conclude Caterina, pragmatica.

Non ho fatto niente del genere! Non ho commesso azioni né illegali né indecenti ma sono stato anzi molto gentile e delicato e prudente”.

La ragazza sente che perfino la sua voce è arrossita. Questo quasi la intenerisce, poi si accorge di essere un po' nauseata.

Ew”, borbotta, “ick. Bleah. Perché mi racconti queste cose proprio prima di pranzo?”

Cate! Non mi stai aiutando!”

Hai ragione. Scusa. Vai avanti. Solo... tieni per te i dettagli scabrosi, eh?”

Non esistono dettagli scabrosi! Per chi mi hai preso?”

Non si può mai sapere”, replica lei, filosofica. “Comunque, appurato che non ci sono stati insulti alla morale et similia, prosegui”.

Dino sospira, un'altra volta. “Non c'è molto da dire, in verità. Stamattina era di nuovo tutto combattivo e concentrato come al solito, graziaddio, e quando gli ho detto che la sua scuola, al quale è legato quanto una cozza allo scoglio, stava in quel momento essendo danneggiata e/o distrutta, si è alzato ed è corso via. Probabilmente sarà lì prima di sera”.

Pausa. Dino sente il rumore familiare e confortante delle meningi della sua amica che si spremono.

Ok. First things first. Pensi che abbia discrete possibilità di sopravvivere allo scontro imminente?”

Anzi, ottime possibilità”.

Bene. Molto bene. Come dico sempre, inutile segamentalizzare troppo sulle cause perse, si chiamano “perse” per un buon motivo”.

Sei delicata come un pugno nello stomaco con un guanto chiodato”.

Sono solo realista. Comunque, appurato che Mister non Guardo le Esplosioni – dovremo trovargli un soprannome decente, a proposito – non ha intenzione di tirare le cuoia nell'immediato futuro, andiamo avanti. Spiegami, con parole tue, quel è il problema”.

GHBRLFKT. “Non lo so neanch'iooo”, mugugna Dino. Oh no. È tornato ai mugugni. Niente bene. “Immagino che il metodo di Isabella mi si sia ritorto contro. Credo di aver contratto una specie di... sindrome di Alcibiade al contrario. Come la chiamiamo? Sindrome di Socrate? ADOGNIMODO”. Deglutisce. “Non riesco a smettere di pensare a lui. Mi... piace la sua compagnia, il che in effetti ha poco senso dato che è un ragazzino scontroso con una perenne espressione da sono-troppo-figo-per-tutti-voi e non riesce a sostenere una conversazione decente a meno che l'altra persona – in questo caso io – non decida di parlare da sola. Boooh. Mi sembra che ci conosciamo da sempre. Seriamente”.

Ti sei preso una sbandata pazzesca”.

COME UN PUGNO NELLO STOMACO CON UN GUANTO CHIODATO.

Sì, immagino che si possa dire così”, borbotta Dino, ma per fortuna non mugugna più. “Voglio morire”.

Caterina ignora questo trascurabile particolare. “Ok, non resta altro che elaborare una strategia”.

Nooo. Non mi hai sentito? Voglio morire!”

Washington!”, esclama lei, in tono imperioso. Terapia d'urto time. “In piedi, soldato! Petto in fuori e pancia in dentro! Il tuo attuale comportamento è inaccettabile. Sei adulto e vaccinato e un cittadino a tutti gli effetti; puoi votare e guidare e sei in tutto e per tutto responsabile di te stesso. Non ti è consentito indulgere in simili sciocchezze. Ora ricomponiti e spiegami nel dettaglio cosa ci trovi, esattamente, in Mister Non Guardo le Esplosioni, da qui in avanti chiamato Chuck”.

Chuck?”

Chuck van der Douche, per la precisione. È il suo nuovo soprannome. L'ho inventato circa un minuto fa. Ti piace?”

... perché Chuck?”

Perché è un nome da duri! O, piuttosto, da presunti tali, il che ci sta ancora meglio. Pensaci: Chuck Bass, Chuck Norris. Ha senso”.

In effetti. E il... resto?”

È una citazione tratta da un video di Ke$ha¹. Mioddio, ignoranza dilagante. Vedi di colmare al più presto questa gigantesca lacuna nella tua istruzione”.

Temo che non ce ne sarà bisogno, perché so esattamente di cosa stai parlando. Il che è, eufemizzando, assai inquietante. Comunque, sono sicuro che... Chuck preferirebbe morire prima di abbassarsi ad usare come arma una pistola che spara arcobaleni. O ad indossare un reggiseno”. Shudder shudder.

E ad estrarne semplicemente uno dalla camicia?”

CATE!”

Va bene! Uffa, quanto sei noioso. Ma tornando al discorso di prima, mi faresti il gigantesco favore di illustrarmi il motivo della tua sbandata?”

Ok. Ehm. “He's good looking?” STUPIDA LINGUA ITALIANA. Non esiste una traduzione corretta per questo vocabolo. Fortuna che Caterina ha passato metà della sua vita a guardare Pimp My Ride con i sottotitoli su MTV e che, per questo, capisce bene la lingua di Shakespeare.

Gook looking nel senso di carino o nel senso di super-mega-foxy-awesome-hot, come Cho Chang?²

La uno, penso. Non mi piace la gente che se la fa con i Tassorosso”.

Ooh, razzismo potteriano! Comunque, avrò quindi bisogno di altri motivi”.

... combatte molto bene?”

Questo non è un buon motivo a meno che non faccia qualcosa di superfigo tipo produrre lacca dalle ascelle o sgasare la Coca Cola a colpi di paso doble come Willwoosh³”, commenta lei, per nulla impressionata. “Altro?”

Beh, non posso dire che sia un brillante oratore”, riflette Dino ad alta voce, “ma sottosotto è sveglio. E mi ascolta. Il fatto che una persona sia più o meno interessata a quello che dici credo contribuisca molto a fartela piacere”.

Ook. Poi?”

Poi... non so, mi sembra che ci capiamo. Grfjk. È una cosa strana. Intuisco quello a cui sta pensando, mi pare. A volte devo parlare da solo per un'eternità senza ricevere risposta ma altre ce ne stiamo solo lì in silenzio ed è... riposante”.

Comprendo. Altro?”

FammicipensareDUNQUE. Non è male, sai, fare da mentore a qualcuno e tirarsela un sacco e insegnargli delle cose e aiutarlo ad espandere i suoi orizzonti. Crea un legame abbastanza forte, penso”.

Breve pausa di riflessione.

Ti sei stufato di fare la lagna piagnucolosa, quindi”.

CATERINA!”

CHE C'È!”

PIANTALA!”

Sì, lo so che la verità fa male, amico mio, ma dovrai farci l'abitudine. Ad ogni modo”, prosegue, troncando sul nascere le proteste di Dino, “hai ulteriori aggiunte da fare?”

... bacia bene?”

Aggiunta illuminante, devo dire. E poi tu dici a me di piantarla. Tzè. Vabbene, vabbene, non ti curar di loro ma guarda e passa. Proseguiamo con i contro”.

Ce ne sono due abbastanza significativi. Il primo è la distanza”.

Che non è affatto significativa dato che ormai passi nel Lontano Oriente la maggior parte del tuo tempo”.

Questione di fortuna. Sono l'unico boss mafioso italiano che abbia mai sognato di studiare Lingue Orientali a Venezia e che parli decentemente il giapponese. Ma non so quanto durerà”.

A lungo, credo. Questo quasi-decimo-boss-dei-Vongola mi sa di persona significativa”.

Davvero?”

Oh yes”.

Allora lo terrò a mente”.

(Lo farà sul serio. Benché ufficialmente Caterina non abbia più nulla a che spartire con niente di mafioso, ha conservato un certo intuito per queste questioni. Dino ha una grande fiducia in esso).

Il secondo ostacolo è l'età”.

Ostacolo superabile. Non facilissimamente superabile ma superabile”.

Caatee. Quattro anni di differenza”.

Embè? Tom Cruise è molto più vecchio di Katie Holmes, eppure sono felicemente sposati e hanno anche una figlia”.

SeH, e Michela Quattrociocche ha vent'anni in meno di Raoul Bova. Sul serio, se inizi a fare paragoni mocciani con gente famosa che si trova nella stessa situazione, non rispondo più delle mie azioni”.

Beh, la “gente famosa” è umana come noi”.

Non è questo il punto!”

E qual è il punto?”

Il punto è che” PORCOCANE “adesso mi sento un delinquente pedofilo!”

... in effetti”.

Mi sei di grande aiuto”.

Se vuoi aiuto trovati uno strizzacervelli. Io posso darti solo il mio modesto parere”.

Dammelo, ti prego”.

... scusa?”

MA COSA DEVO FARE CON TE!”

Sorry, sorry, hai ragione. Tentazione troppo forte. Ad ogni modo, io ti consiglierei di andarci piano ma andare avanti. Cioè, non buttare tutto alle ortiche come fai di solito. È vero che questo ragazzino è solo, beh, un ragazzino, ma mi sa di persona sveglia infondoinfondo. Credo che siate in grado di tenervi testa a vicenda, il che è cosa buona e giusta. Potrebbe valerne la pena. Potrebbe”.

Dino annuisce lentamente, anche se lei non lo può vedere. “Ok. Potresti avere ragione. Ci penserò. OMMERDADEVOANDARE”.

Digià? Dopo tutto sto casino?”

Perdonami ma è tardissimo e devo fare in modo che il ragazzino sveglio di cui sopra non causi incidenti diplomatici che potrebbero portare a conseguenze catastrofiche. Ciao. Ti vendo un sacco di bottiglie. Sei la migliore. Ciao”.

Ed io ti varo un casino di barche. Buona fortuna. Salutami Chuck e digli che verrò nella notte a controllare se sia effettivamente degno del mio fantastico nonché molto scemo migliore amico”.

Lo farò”. Oppure no lol. “Hasta luego!”

Bye!”

*

Andando a dare consigli pessimi ad un ragazzino che sta per combattere una battaglia all'ultimo sangue (che per fortuna non li ascolterà), Dino si ritrova a canticchiare THIS PLACE'S ABOUT TO BLO-O-O-O-O-O-O-OOW! e rimungina sul fatto che Caterina sia la migliore amica che chiunque possa desiderare ma che abbia un'influenza devastante sui suoi gusti musicali.

(Nonché sul suo cervello in generale. Adesso non riesce a smettere di immaginarsi Hibari con la testa da unicorno. Il che è disturbante, se proprio volete saperlo).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono troppo stanca per essere brillante e originale:

1: http://www.youtube.com/watch?v=CFWX0hWCbng&ob=av2e questo è il video di cui stanno blaterando. Pur non apprezzando la truzzaggine del tutto, devo ammettere che sia un capolavoro di nonsense. Cioè, GENTE CON DELLE MASCHERE DA UNICORNO! PISTOLE CHE SPARANO ARCOBALENI! Sono impressionata.

2: http://www.youtube.com/watch?v=QcWbNJ18I_E&feature=related E Sì, ladies & gentlemen, quello è Darren Criss :D

3: http://www.youtube.com/watch?v=rINn2wL-zdw LA SAGRA DELLA MONATA TRALLALLERO (cit.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DPP:

VOLEVATE UN CAPITOLO PIENO DI DIDICIOTTOSITÀ VARIE E NUMEROSE? INVECE BECCATEVI CINQUE PAGINE DI SEGHE MENTALI COME SE NON CI FOSSE DOMANI! WOO HOO!

Chiedo venia. Non so cosa dire a parte che non rispondo totalmente delle mie azioni e che ho pensato a voi durante la mia prima sbornia (ho pensato a questa storia quando hanno messo Danza Kuduro. Non avete idea di quanto abbia riso. I LOST MY IPOD!).

Ah, sidenote: spero che non detestiate Caterina più dello stretto indispensabile ;_; ce l'ho messa tutta per renderla il meno MarySuesca possibile ma allo stesso tempo... non saprei... abbastanza simpatica? Solo che quando scrivi di OC (anche se non hanno un grande peso della storia) corri sempre dei grandi rischi. D'altra parte lei e tutti gli amici italiani immaginari di Dino mi servivano per rendere l'idea che la vita di questo povero idiota non gira tutta intorno ai Vongola in generale e ad Hibari in particolare. Volevo evitare di renderlo troppo monodimensionale. Poi mi sono persa a delirare come mio solito 8D però spero che si sia almeno lontanamente intuito quello che volevo fare. MA QUESTO DOVETE DIRMELO VOI! Ci sentiamo la prossima settimana (spero) e poi giuro che vi lascio in pace. Per un po'. :3

~ Callie

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Capitolo 10
*** Ten. ***


ARGH UNA SETTIMANA E MEZZA DI RITARDO ARGH MERITEREI DI ESSERE FUSTIGATA ARGH ARGH ARGH. Sono desolata. Stupida scuola. Non fatemi troppo male *occhi dolci*

 

NAMBER TEN.

Che è l'ultimo per rispettare la tetraktýs. In cui scopriamo che Socrate non ha bisogno di dormire e che, mentre gli altri simposiasti sono impegnati a riprendersi dai bagordi della sera precedente, il nostro filosofo va al Liceo, si lava e continua a rompere le palle al prossimo come se nulla fosse.

 

Nominativi fritti e mappamondi

e l’arca di Noè fra due colonne

cantavan tutti chirieleisonne

per l’influenza de’ taglier mal tondi.

La luna mi dicea “Ché non rispondi?”.

E io risposi “Io temo di Giansonne

però ch’i’ odo che ‘l diaquilonne

è buona cosa a fare i capei biondi”.

Per questo le testuggini e i tartufi

m’hanno posto l’assedio alle calcagne,

dicendo: ”Noi vogliam che tu ti stufi”.

E questo sanno tutte le castagne:

pei caldi d’oggi son sì grassi i gufi

ch’ognun non vuol mostrar le sue magagne.

E vidi le lasagne

andare a Prato a vedere il Sudario,

e ciascuna portava l’inventario.

 

Domenico di Giovanni, detto il Burchiello

 

Quello che succede nei giorni successivi è già stato ampiamente registrato e messo a disposizione per i posteri. Quindi, se volete sapere della vergognosa sconfitta di Squalo, dell'apparizione di una non-Mary Sue che in seguito si marysuizzerà in modo raccapricciante¹, del malefico piano di Xanxus e del suo conseguente fallimento epico (e del fatto che i tonni volano), sapete dove cercare. Io invece vorrei raccontarvi cosa capita, un po' di tempo dopo, a Dino e Kyoya.

*

 

Gli Hibari sono degli animali abitudinari. Se vi presentate una mattina alla Scuola Media Namimori e non ne trovate uno sul tetto, sappiate che

a) il mondo sta per finire

b) il mondo è già finito e vi trovate in un universo parallelo che sta per implodere a causa di un paradosso

c) sta iniziando la Terza Guerra Mondiale

d) qualche malcapitato sta essendo (?) terrorizzato a morte un paio di piani più sotto.

Siccome il mondo (ed i suoi abitanti) stanno ancora benissimo, Dino ha il grande onore, il quattordicesimo giorno, di scorgere davanti a sé una ben nota figura apparentemente addormentata.

Adesso che ci hai sbattuto il muso contro”, dice, ad alta voce, per rendere nota la sua presenza, “capisci perché è essenziale usare il cervello in ogni situazione?”

Anche se sono lontani e non lo vede molto bene, sente nell'aria che il suo allievo l'ha appena incenerito con lo sguardo.

Sai, pensavo che fosse ovvio”, prosegue, avvicinandosi, “ma evidentemente mi sbagliavo, quindi te lo dico adesso. Se è palese che il tuo avversario vuole fare qualcosa, anche se non sai a quali conseguenze possa portare, è buona norma cercare di impedirglielo con ogni mezzo”.

Ora, se siete disperati perché non sapete come interpretare le non-espressioni di Hibari e non sapete dove sbattere la testa, niente panico. Esiste un trucco. Basta guardare le sue sopracciglia. Se sono aggrottate in questo modo, tanto per dirne una, significa che non capisce dove il suo interlocutore voglia andare a parare.

Per esempio”, si spiega quindi Dino, “sarebbe opportuno non attaccare ripetutamente qualcuno che non ha intenzione di combattere, ma solo di difendersi, perché è probabile che voglia usare il tuo attacco per giustificare delle brutte cose che intende fare in seguito. Il che è esattamente quello che ha fatto Xanxus non più tardi di due giorni fa”.

Gli occhi di Kyoya sono ridiventati le solite due fessure.

Stupido erbivoro”, sibila, “non me ne importa nulla di queste cose. L'unico motivo per cui ho accettato di partecipare a questa follia è stato per combattere contro quel tipo con le cicatrici”.

Ma siccome non hai usato la testa e non hai pensato alle conseguenze delle tue azioni non solo non sei riuscito a combattere contro di lui, ma gli hai anche permesso di quasi uccidere il Nono e dare la colpa a Tsuna. Un successo, insomma”.

Hibari ha l'aria furiosa. Evidentemente non fa parte di quel gruppo di persone sagge che amano veder sottolineati i propri errori per poter imparare da essi.

Cosa vuoi da me?”, chiede, a voce un po' più alta. “Cosa sei venuto a fare? Ormai la battaglia è finita”.

Sono qui per fare quello che tutti gli insegnanti devono. Liquidare in fretta i tuoi successi e concentrarmi sui tuoi fallimenti, in modo che tu possa evitare di ripeterli”.

Non ho bisogno di te per questo. Non mi servi più”.

Ah, no? Potresti assicurarmi che, se ti trovassi di nuovo in una situazione come quella di due giorni fa, riusciresti a non farti accecare dalla sete di sangue e a capire la strategia del tuo nemico, impedendogli di realizzarla?”

Silenzio furibondo. Poi:

Tu non avresti fatto di meglio, al mio posto”.

Good point. Dino ci pensa su. In effetti, se si fosse trovato davanti un avversario come Gola Mosca, probabilmente gli avrebbe chiesto Are you my mummy? con una vocetta cretina e poi sarebbe scoppiato a ridere².

Non so cosa avrei fatto”, afferma diplomaticamente, “ma so cosa di sicuro non avrei fatto. Cioè assecondare il mio nemico fregandomene delle conseguenze, solo per la prospettiva di un bel combattimento”.

Silenzio apocalittico.

Dannato erbivoro. Ti morderò a morte”.

TATTARARARARATTARARARARATTARARARARÀ!

No non lo farai”, lo contraddice Dino, rotolando di lato e sfuggendo così a morte certa. “Anzi, eviterai di sfoderare una delle tue risposte preconfezionate e ribatterai a tono in modo efficace e pertinente”.

O forse no, riconsidera, evitando un tonfa dall'aria sufficientemente mortale che gli passa a un pelo dalla faccia. Ah, sì? Va bene, allora.

Cinque minuti, qualche botta e molte incazzature dopo, Hibari si sta dibattendo come il salame che è e Dino lo scruta con aria per nulla soddisfatta, anche se tiene il coltello (o, in questa particolare occasione, la frusta) dalla parte del manico.

Mollami”.

Com'è che con te si fanno sempre un passo avanti e due indietro?”, sospira, ignorandolo.

Lasciami. Andare”.

Perché? Così puoi attaccarmi di nuovo, costringendomi ad immobilizzarti di nuovo e facendomi sprecare di nuovo un sacco di energie?”

Si scrutano a vicenda con aria torva per qualche secondo. Poi:

È sempre la stessa storia, accidenti. Sei incazzatissimo e non ti concentri. È tanto difficile capire che la rabbia non è un'arma efficace? Ti farà sì sembrare più spaventoso, ma nella pratica ti rende distratto e vulnerabile. E verrà il giorno in cui qualcuno se ne accorgerà, Kyoya. Qualcuno che non vorrà solo legarti come un salame e parlare del tempo come il sottoscritto”.

Hibari lo guarda come se volesse spezzarsi le ossa ad una ad una ancora per qualche secondo. Poi (MIRACOLO!) smette di agitarsi e indossa la sua Maschera Indecifrabile.

Non chiamarmi per nome”.

L'ESASPERAZIONE!

Scusa, Kyoya”.

Dino nota un irrigidimento generale nei suoi lineamenti ma, stranamente, nessuno strillo incoerente. Invece:

Lasciami andare. Non riuscirai a sconfiggermi, questa volta”.

MOMENTOMOMENTOMOMENTOMOMENTO. (Questo non è il mio bicchiere di Batman!)³ Sono io o gli ha appena fornito un motivo più o meno valido per liberarlo? Dino scruta il suo allievo, che non si è ancora tolto la Maschera Indecifrabile, poi esegue.

Chissà se sarà davvero così”, si chiede ad alta voce. A giudicare dallo sguardo assassino ma tutto sommato controllato di Kyoya, pare di sì.

(A giudicare dai fatti, no. Però questa volta Dino ci mette circa il quintuplo del tempo a sconfiggerlo, e fa anche parecchia fatica, il che è interessante.)

Non male”, afferma, sentendosi guardingo. C'è qualcosa di strano. Non sa esattamente in che cosa e quale ne sia la causa, ma c'è qualcosa di strano. “Sei e mezzo”.

Ennesimo aggrottamento di sopracciglia. “Sei e mezzo cosa?”

Il tuo voto. Sei e mezzo. Su dieci, ovviamente. Sei è la sufficienza. Ti ho visto fare di meglio, ma almeno non hai cercato di colpirmi a casaccio come prima. Quello non arrivava neanche al cinque”.

Hibari strabuzza gli occhi. Dino si gode lo spettacolo (non crede che ci siano molte persone che hanno visto un Hibari con gli occhi strabuzzati – LOL strabuzzati. I piccoli miracoli della lingua italiana – e siano sopravvissute per raccontarlo. A dire la verità, non è ancora sicuro che Dino sopravvivrà per raccontarlo, ma queste sono sottigliezze).

Mi stai dando dei voti?

Dino fa spallucce.

Non vedo cosa ci sia di strano. Tutti gli insegnanti giudicano i propri allievi. È il loro lavoro”.

Mi stai giudicando?”

No, Caterina, sto tentando di esasperarti per costringerti a farmi capire quello che pensi, risponde Dino, ma interiormente. Invece dice ad alta voce:

Certo. È il mio compito”.

Non ci provare. Non ne hai il diritto”, sibila Kyoya. Si sta esasperando. Bene. Credo.

Il diritto o la mancanza di esso qui è assolutamente irrilevante. Tutte le persone che incontriamo ci giudicano, anche inconsapevolmente, e non possiamo fare niente per impedirlo. Ma il giudizio in sé non conta. Importa solo il fatto che, per te, il giudizio di quella persona in particolare sia importante”.

UUUUUUUUH. LE ALLUSIONI!

Il fatto che Hibari non stia sciorinando minacce ed insulti, indignato, è prova di quali progressi abbia effettivamente fatto. A vederlo così, sembra che stia addirittura pensando. Un passo avanti!

Mollami”.

e due indietro.

Va bene, va bene, combattiamo pure”, acconsente Dino, lasciandolo andare. Il suo allievo ha l'aria un filino spiazzata. Arribene. La Tecnica dello Spiazzamento e dell'Esasperazione ha già dato i suoi frutti in passato, dopotutto.

Un secondo prima di essere attaccato, però, si scansa e aggiunge: “Se non tiri fuori almeno un sette e mezzo, però, me ne vado. Non ho tempo da perdere”.

Pausa. Un labbro di Kyoya si contrae in modo sospetto.

pausa lunga. Ad un osservatore esterno potrebbe sembrare che si stiano semplicemente guardando negli occhi. In realtà sono impegnati in uno degli staring match più lunghi ed impegnativi della Storia.

E poi Hibari, siccome è Hibari, attacca.

Otto meno.

*

Dino riesce ad immobilizzare il suo allievo per la terza volta solo un paio d'ore dopo. Comincia a capire – più o meno – come funziona la sua testa.

Già meglio. Otto meno. Non otto pieno perché hai fatto un errore stupido, alla fine. Sai, se il tuo avversario è disteso per terra, non significa necessariamente che tu lo abbia sconfitto. Magari è solo momentaneamente stordito. Magari sta riprendendo le forze. Magari sta fingendo di essere indifeso per farti abbassare la guardia e coglierti di sorpresa, come ho fatto io. Anche con Gola Mosca hai fatto così, e guarda com'è andata a finire”.

Taci”, borbotta Hibari, punto sul vivo. “E non parlare del mio combattimento contro quel... coso, non l'hai neanche visto”.

ASPETTA. Sbaglio o quel qualcosa di strano nel suo tono somiglia molto a... rancore? Rimprovero? LOL! Dino sfodera un sorriso metà sarcastico metà indulgente.

Scusa, al momento ero troppo occupato a salvare la vita del tipo che ha reso un inferno quattro anni della mia vita scolastica. Non è questo il punto! Posso parlare del tuo combattimento perché a) me l'hanno raccontato più persone con abbondanza di particolari, b) ormai ti conosco e riesco a prevedere e/o immaginare in modo abbastanza preciso quello che hai fatto/farai”.

Col senno di poi, Dino rifletterà sul fatto che sia stata proprio questa frase a farlo finire definitivamente nella merda fino al collo. Al momento, però, constata non senza una certa soddisfazione che Kyoya sembra ormai esasperato al punto giusto.

Ah, sì?”, sibila quest'ultimo. “Lo vedremo, inutile erbivoro. Lasciami andare”.

E Dino esegue, ignaro del proprio destino.

*

Circa cinque minuti dopo, la sensazione di stranezza non è affatto diminuita. Anzi, sta aumentando esponenzialmente. Però è più o meno riuscito ad individuarne la fonte – che è, sorprendentemente, Hibari. O più, precisamente, il modo in cui sta combattendo, come se aspettasse qualcosa. E questo va avanti per ore. Non che si stia battendo male, anzi, Dino sta avendo delle serie difficoltà a non farsi trucidare, ma sembra che abbia messo di nuovo il pilota automatico. Un pilota automatico più efficiente di quello di qualche giorno fa, ma pur sempre un pilota automatico. Pare che stia pensando ad altro. Ma.

A COSA?

In genere le persone, quando sono immerse nei propri pensieri, non si concentrano veramente su quello che stanno fisicamente facendo, ma eseguono meccanicamente i loro compiti, senza però portarli a termine, perché questo richiederebbe una quantità di concentrazione che al momento è impiegata per i rimungini.

Quasi sempre. Qualcuno, però, ha un pilota automatico di livello avanzato. Tipo Dino (lui è restio a considerarla una fortuna), che si ritrova con un Hibari immobilizzato a qualche centimetro di distanza da lui e nessuna idea di come ci sia arrivato.

Oh”, dice, per poi prendersi mentalmente a calci, ovvio, cero, era tutto, calcolato o forse no, “eh. Ho vinto”. Però suona titubante persino a se stesso. Non sente di aver vinto. Questo equivale ad un campanello d'allarme grande quanto le campane dell'Inferno.

Il campanello di cui sopra in effetti non ha torto ad essere allarmato, perché qualche secondo dopo due cose capovolgono completamente la situazione, facendo finire Dino lungo disteso per terra e mentalmente quasi sconfitto. Ossia le labbra di Kyoya premute sulle sue e un pugno micidiale allo stomaco.

wait.

WUT?

Dino sente la propria faccia sciogliersi per la sorpresa mentre Hibari incombe su di lui con aria trionfante come San Giorgio sul dragone (?). NONONONONO CALMACALMACALMA MOMENTOMOMENTOMOMENTO. È questo che intende fare della Cosa Innominata? Una specie di...arma? Uno strumento di distrazione? Ovvio, Kyoya non è Kyoya per niente, pensa Dino, e poi, con un certo compiacimento:

mica scemo, il ragazzo.

Il ragazzo mica scemo in questione al momento si sta esibendo in uno dei suoi sorrisi sadici.

No. Io ho vinto, erbivoro idiota”, e si volta per andarsene.

NON COSÌ IN FRETTA, ruggisce l'unica particella superstite dell'Orgoglio di Dino, ingiungendogli di compiere uno dei suoi complicatissimimanontroppo movimenti con la frusta e di afferrarci il polso destro di Hibari, il quale viene trascinato indietro con la faccia di uno che sta pensando CAZZOCAZZOCAZZO STO VENENDO RISUCCHIATO DA UN BUCO NERO.

Cosa ti ho detto sugli avversari distesi per terra?”, soffia Dino sulla faccia del suo allievo, mentre la sua mano sinistra vaga nonsisaperché sul suo fianco destro. Hibari non gli risponde, un po' perché non ritiene il quesito degno della sua attenzione (o magari ha finalmente capito cos'è una domanda retorica) e un po' perché è troppo impegnato ad infilargli le mani tra i capelli e a spalmarglisi addosso come della marmellata di ciliege su una fetta biscottata (??).

Qualche minuto di beato pseudosilenzio. Poi Dino, siccome è Dino, sente il bisogno di staccarsi e dire a voce bassa e trasudante perculaggine da tutti i pori: “Bravo, comunque. Nove meno”.

Oh, figo, ecco come si sente Bella Swan ad abbracciare Edward Cullen¹º. Non capisco però cosa ci sia di tanto soddisfacente nello stringere una statua, pensa, prima di accasciarsi a terra strillando “TRIMETRO GIAMBICO TETRAMETRO TROCAICO!”¹¹, visto che qualcuno ha appena attentato in modo piuttosto doloroso alle sue capacità riproduttive. Riesce a malapena ad alzare lo sguardo e notare un Hibari dall'aria piuttosto scarmigliata ed indignata che lo sta guardando molto male. Almeno però non ha più la faccia da ho-mangiato-la-fetta-di-limone-che-c'era-nel-mio-Aperol-e-vorrei-tanto-sputarla-ma-sono-in-pubblico-quindi-probabilmente-sarò-costretto-ad-ingoiarla. Dino non riesce ad impedirsi di ghignare. Stavo scherzando, idiota.

Hibari lo scruta con Sguardo Torvo ancora per qualche secondo, prima di decidersi a vendicare l'onta subìta scagliandosi addosso a Dino con intenti pericolosamente omicidi.

Beh, forse non proprio omicidi.

Tutto questo andrà a finire molto, molto male, pensa Dino, infilando una mano sotto la camicia del suo allievo e dandosi un sacco di sberle mentali.

Non troppe, però.

*

Dino ha aspettato pazientemente per un bel po' che la persona all'altro capo del telefono la smettesse di ridere, ma ormai la sua pazienza è agli sgoccioli.

Cate!”, protesta quindi, abbastanza debolmente per dire il vero, “potresti cercare di concentrarti per un secondo?”

Sì HAHAHAHA scusa ma non HAHAHAHA cioè, tutto questo è, oh, accidenti, HAHAHA”, e così di seguito. Dino sospira.

Quando finalmente la ragazza riprende fiato è finalmente in grado di emettere delle frasi di senso compiuto.

Fammi indovinare”, dice, “dopo questa amena parentesi ti è tipo saltato addosso baciandoti come se non ci fosse domani, o sbaglio?”

Beh, è stato più che altro un tentare di mangiarsi la faccia a vicenda, ma sostanzialmente sì, ci hai preso”, borbotta lui.

HAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!”

Dino sospira di nuovo.

No, va bene, hai ragione, perdonami, è solo che ma HAHAHAHAHA no, sul serio, ahem. Concentrazione. Serietà”.

Pausa. Dino immagina che si stia asciugando gli occhi evitando così di sembrare un panda per colpa del mascara colato. Quando riprende in mano il telefono ha una voce allegra ma suona più o meno padrona di se stessa.

Beh, insomma, okay, a parte il lato comico della situazione non vedo dove sia il problema”.

IL PROBLEMA è che non ci capisco più niente! Cosa devo fare! Che è successo! A cosa diavolo pensa quel ragazzino! Morirò giovane, lo sento”.

Amico mio, scusa se te lo dico, ma sei una testa di legno”.

Lo so. Ti prego. Spiegami”.

Allora, rispondendo in ordine alle tue domande. Cosa devi fare. Niente, a parte essere your adorable self e non trollarlo troppo. Quanto basta”.

Okay, questo posso farlo”.

Splendido. Secondo. Che è successo. Come posso spiegartelo vediamo. Hai presente la sbandata pazzesca che ti sei preso di cui ti parlavo l'altro giorno?”

Certo che sì”.

Ecco, ho il vago sospetto che sia ricambiata”.

Will?”

No”.

No cosa?”

Kyoya è Kyoya. Va bene la sindrome di Alcibiade, ma questo è semplicemente inconcepibile! Lui non si innamora delle persone. Non gli piacciono neanche, le persone!”

Ma è stato appurato molto tempo fa che tu non sei una persona. Per prima cosa, sei un ronzino intrappolato nel corpo di un essere umano, e secondo, sei il suo piùomeno insegnante. Temo che il metodo di Isabella non guarisca la sindrome di Alcibiade in sé ma solo i suoi sintomi. Per un periodo limitato. Li rinvia, per così dire”.

Will? Stai bene?”

ARGH”.

Oh, fantastico. Chiamami quando sarai in grado di produrre suoni intellegibili”.

CATESFJHK!”

Eh”.

Aspirapolvere”.

... sei abbastanza sconvolto, nevvero?”

Abbastanza? Abbastanza? Sono sconvolto, allibito, terrorizzato, traumatizzato e aspirapolvere”.

E neanche un po' contento?”

CATERINA!”

Che palle di te”.

Per niente contento?”

Un pochino. Forse”.

La ragazza sorride, a circa un emisfero di distanza. Sarà divertente.

 

 

 

 

 

 

 

FIII-NEEH.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE (!):

1: sto parlando di Chrome, ovviamente. Sigh. Era partita così bene. Adesso si fa rapire da pedoillusionisti a caso. *in lutto*

2: questa (http://www.youtube.com/watch?v=iNQy9Y4-IwY) è la scena di Dr. Who a cui si riferisce e a cui si riferirà il Dottore stesso qualche puntata più tardi, una volta rigeneratosi (http://www.youtube.com/watch?v=IdjfpriATv4). Calliope è ora fan di Riferimenti interni e David Tennant

3: http://www.youtube.com/watch?v=IayPKXkDvzU&feature=results_video&playnext=1&list=PLA8464CB260B41441. Ovviamente. MI È SCOPPIATA UNA MALEDETTA VENA! Dio, che umorismo di infima qualità. *si sbellica*

4: non si riferisce alla sua amica ma a lei ---> http://www.youtube.com/watch?v=IZ6DuB6n2OU. DIO HIBARI CON IL CASCEHTTO BIONDO ANNI SESSANTA ARGH IL MIO CERVELLO. E anche voi trovate divertente il modo in cui i musicisti ondeggiano tutti allo stesso modo? 8D

5: secondo me Dino è stato abbondantemente tormentato da Squalo durante i gloriosi anni del liceo. Poi il ronzino ha trovato il modo di reagire (e, soprattutto, degli amici che gli hanno dato manforte).

7: http://www.youtube.com/watch?v=BwxJ46HWXbA have some more AC/DC! :D

8: vi hanno mai fatto lo scherzetto di afferrare la maniglia dello zaino e tirarlo indietro mentre voi ce l'avete addosso? Ecco, la sensazione è quella. STO VENENDO RISUCCHIATO/A IN UN BUCO NERO ARGH D:

10: non è che Dino sia un Twilight fanboy, solo che prova una sorta di simpatia/empatia per Bella Swan, con la quale condivide una tragica imbranataggine congenita.

11: anche se sono dei versi greci, danno un sacco di soddisfazioni quando li urli. Fungono da ottime imprecazioni :D

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DPP:

Io seriamente non so che dire. A parte SCUSATE ;_; e MI FACCIO AUTOSCHIFO e ASKHFJKASLHFKDSAL *striscia* Ma la Scuola! I Compiti! Le Verifiche! Le Interrogazioni! Le Cause di Forza Maggiore!

Tra l'altro, il mio subconscio ha tentato in ogni modo di impedirmi di scrivere codesta schifezza, facendomi addormentare in sue occasioni distinte durante la sua stesura (È UNA STORIA VERA), ma io sono più ostinata quindi voilà, per la vostra giuoia (QUALE?).

Ah, due cose! La tetraktýs -----> http://it.wikipedia.org/wiki/Tetraktys e Domenico di Giovanni (http://it.wikipedia.org/wiki/Burchiello_(poeta)). Spreading the nonsense since 1404. CIOÈ DAI I GUFI GRASSI *muore*

(Cosa random: io sono fermamente convinta del fatto che, se Hibari avesse evitato di scagliarsi contro Xanxus in barba a tutto e tutti, buona parte del casino coi Varia sarebbe stata evitata. Cretino ♥).

BENE! Siamo giunti alla fine, dunque. Grazie a tutti coloro che hanno ritenuto questo delirio degno di preferenza, seguito e/o recensioni. Vi amo tutti e vorrei potervi regalare venti muffin a testa. Grazie infinite come l'apeiron pitagorico a Pandachan, che mi sopporta dall'inizio. You da best, babe Grazie a te (sì, proprio a te), perché se sei arrivato/a fin qui

a)sei pazzo

b)sei mooooooolto paziente

c)hai un senso dell'umorismo strambo quanto il mio

d)tutte e tre le cose insieme.

Qualunque sia il tuo caso, sappi che questa caratteristica ti tornerà molto utile nella tua vita futura. True story.

Okay, adesso è veramente il momento di finirla. Ailoviuoll. Aspirapolvere.

Peace & love & rock & roll

~ Callie

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