Stralci di vita

di Miss Chanel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Poche settimane ***
Capitolo 2: *** 1 anno ***
Capitolo 3: *** 2 anni ***
Capitolo 4: *** 3 anni ***
Capitolo 5: *** 4 anni ***
Capitolo 6: *** 5 anni ***
Capitolo 7: *** 6 anni ***
Capitolo 8: *** 7 anni ***
Capitolo 9: *** 8 anni ***
Capitolo 10: *** 9 anni ***
Capitolo 11: *** 10 anni ***
Capitolo 12: *** 11 anni ***
Capitolo 13: *** 12 anni ***
Capitolo 14: *** 13 anni ***
Capitolo 15: *** 14 anni ***
Capitolo 16: *** 15 anni ***
Capitolo 17: *** 16 anni ***
Capitolo 18: *** 17 anni ***
Capitolo 19: *** Goodbye childhood ***
Capitolo 20: *** Reconcilied ***
Capitolo 21: *** Back to Black ***
Capitolo 22: *** Goodbye daddy ***
Capitolo 23: *** Grow as the ears of corn ***
Capitolo 24: *** I'm happy ***



Capitolo 1
*** Poche settimane ***


Piacere, io sono Melanie Rose Evelyn Bass. 
Cammino da pochi minuti, davanti alla sempre stupenda Blair Waldorf in Bass e all’ affascinante Chuck Bass, loro sono seduti sul nostro divano in pelle nera e aspettano , che io introduca l’ argomento della nostra discussione. Ma io ho una paura matta!
Così vi voglio ricordare i momenti felice della mia vita, prima della mia prematura morte.
 
Io nacqui il 1 maggio 2012, alle ore 23:00; In una deliziosa clinica dai muri rosa, appena mia madre mi vide s’innamorò di me e io -presuppongo- di essermene innamorata a mia volta. Mi ripulirono e poi mi passarono tra le amorevoli braccia di mia madre, ormai stremata dopo 7 ore di travaglio. Mi baciò la punta del naso e subito senza nemmeno darmi prima un nome, mi disse le seguenti parole: Tu sei il frutto della passione; Ognuno la può interpretare come vuole, ma io nel profondo del cuore ho capito perfettamente quello , che voleva intendere mia madre. Io sono nata dalla loro passione, ovvero, sono il frutto della passione.
Non andai subito tra le braccia di mio padre, lui non era presente quando io nacqui, anzi lui c’era ma rimase fuori dalla stanza mi diede un’ occhiata spiando dalla porta e poi - a detta sua- si accascio contro il muro e pensò quanto io fossi bella.
Un’ altra donna, anzi altre donne erano impazienti di prendermi in braccio la mia adorata nonna Eleanor, la scalmanata zia Serena e la mia dolce nonna Lily e la simpatica Dorota. Poi toccò agli uomini il comprensivo nonno Harold, il pazzo nonno Cyrus, l’ avvenente nonno Roman e il dolcissimo zio Nate. 
Dopo essere passata da braccia a braccia mi portarono nella stanza da dove puoi vedere i bambini nati da poco. Mio padre mi venne a vedere avevo un body viola, lo so normalmente non si usa viola ma io non sono una normale io sono Mel Rose Bass.
Mi guardò estasiato mentre qualche lacrima scendeva e percorreva il suo viso, ad’un tratto sentì la mano di mia madre sulla sua spalla si era alzata ed era in vestaglia.
“Il frutto della nostra passione”disse nel modo più dolce che io abbia sentito, la sua voce quando mi cullava era così dolce, tranquilla e rilassante.
“ E’ bellissima”pronunciò mio padre
“Si è la bambina più bella che abbia mai visto”imitò il tono mio padre
“Blair vorrei chiederti scusa per tutto il male che ti ho fatto. Mi sento sempre male senza di te, ti penso sempre. Blair io ti amo”si dichiarò mio padre, che stranamente si dichiarò perché lui non era un uomo da: Ti amo. Le uniche donne a cui è riuscito a dirlo sono state  mia madre e io.
“Chuck io te lo avevo già detto alla festa della Costance, ti amerò per sempre”appena mia madre finì di parlare suggellarono il loro amore con un bacio.
Erano passate 2 settimane. Ed io ero ormai nella mia nuova casa nell’ Upper East Side. Un enorme appartamento con almeno 20 camere. Io stavo sempre nella mia stanzetta, era dipinta di un lilla chiaro con dei mobili pervinca; Un fasciatoio, una culla dei quadri e una sedia a dondolo posizionata davanti alla finestra da cui filtravano i raggi di sole; Mia madre mi cullava seduta sulla sedia a dondolo cantandomi una dolce ninna nanna, che più che una ninna nanna era una dolcissima canzone:
My love, leave yourself behind 
Beat inside me, leave you blind 
My love, you have found peace 
You were searching for release 
 
You gave it all, into the call 
You took her dancing and 
You took a fall for us 
 
Questa canzone fu cantata proprio da Sia che mio padre aveva ingaggiato per il loro matrimonio.
La sera, invece, mi addormentavo tra le braccia di papà che mi cullava davanti al mio lettino nella loro camera, mi ha raccontato che tra le sue braccia mi addormentavo in appena 5 minuti.
 
Forse perché il mio amore per lui è indissolubile.

 
Una nuova fan fiction che spero venga apprezzata!
Io mi sono innamorata dell'idea della fan fiction perciò spero ve ne innamoriate anche voi.
Recensite così saprò ciò che pensate.
Kiss kiss camy!^^
P.S. : Melanie non sta per morire.. era un modo scherzoso di dire che appena i suoi scoprono il suo segreto l' ammazzano!HIHI tralle! Ecco la canzone cantata da Blair: 
http://www.youtube.com/watch?v=mtM_cc4SPJI&feature=relate

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Capitolo 2
*** 1 anno ***


Mia madre dal giorno in cui mi fu scattata la foto che vi ho mostrato prima decise di scattarmene una  ogni anno, precisamente il giorno del mio compleanno.
Che veniva sempre festeggiato in modo regale.
Non ricordo il mio primo compleanno, ma mio padre me ne ha sempre parlato come se fosse stata una delle più belle feste al mondo.
 
Era il 1 maggio del 2013, mia zia Serena aveva partorito già da 8 mesi, due gemelli un maschietto e una femminuccia: William e Victoria.
I miei compleanni venivano festeggiati in famiglia, quest’ anno i miei familiari aveva deciso di andare a festeggiarlo in piena campagna, non so precisamente dove ma dalla foto che mia madre ha scattato sembrava un luogo pacifico, tranquillo e senza smog.
Ero stata vestita da mamma , che aveva usato una creazione di nonna Eleanor; Un abitino rosa in cotone, una collanina di perle d’ ambra e una molletta rosa a forma di rosetta.
Partimmo con una limo, insieme agli zii e i loro bimbi. Restai in braccio a papà per tutto il viaggio, mi addormentai fra le sue braccia. Mentre lui mi accarezzava i capelli -non molti per la mia età- e mi baciava la nuca.
Io stavo sempre con lui, quando la sera andava a cena fuori con mamma e mi lasciava da nonna Eleanor o Lily io mi mettevo a piangere come una matta e lui doveva abbandonare la cena e venire a cullarmi. La sua principessa, così mi chiamava.
Appena scendemmo dalla limo, ci stavano aspettando già tutti i nonni, Dorota, Vanya e Anastasia.
Un’ enorme coperta in seta stesa sul prato, delle porcellane e cibi deliziosi.
Avevo già incominciato a muovere i primi passi e corsi verso la nonna Eleanor che mi accolse tra le sue braccia e mi fece i complimenti per il vestitino.
Poi iniziammo a mangiare, anche se io non è che facessi un vero e proprio banchetto. Arrivò il momento della torta, una torta viola con una candelina al centro; Papà mi prese in braccio e mi aiutò a spegnere la candelina, mi raccontò anche che appena spensi la candelina dopo aver visto battere le mani agli altri iniziai anche io e lui mi diede un bacio sulla punta del naso.
“Io e la mia principessa andiamo a fare due passi nella natura”disse per poi prendermi e portarmi in un sentiero dei boschi.
Io gli presi il mignolo, come se gli stessi tenendo la mano e incominciammo a camminare.
Ricordo anche che mio padre mi raccontò della mia prima parola, che era stata appunto: papà.
La parola più bella del mondo era quella, per me.
“Babà”pronunciai, ancora incerta
“Dimmi amore”mi rispose girando la testa, gli mostrai le labbra capì che lo volevo baciare così si abbassò mi concesse la guancia e gli diedi un bacietto.
 "Adesso ti va di raccogliere dei fiori alla mamma ?”domandò lui facendomi un gran sorriso. Io feci di si con la testa.
Insieme prendemmo dei fiori per ogni donna. A mamma prendemmo dei fiori di pesco, profumati come i suoi capelli, alla zia prendemmo delle margherite, alle nonne dei fiori blu molto belli e con un nome molto strano: genzianelle, a Dorota delle viole.
Ritornammo con dei fiori per tutte le dame, quella giornata era stata meravigliosa anche se non la posso ricordare.. Ma posso farmela sempre raccontare da papà.
Alla fine della giornata ci salutammo tutti, per ritornare nelle nostre limo.
Saliti i due gemelli finirono uno tra le braccia di Nate e un’ altro tra le braccia di Serena io invece finì tra le braccia della mia mamma.
Mi accarezzava la nuca, mentre io giocavo con i suoi boccoli. La mia vita si prospettava felice e perfetta.
Scendemmo dalla limo mi ero addormentata e mi svegliai tra le braccia di papà che mi stava appoggiando nella culla ma aprì i miei occhi color nocciola e lo guardai.
“Amore ma sei sveglia !”mi urlò concedendomi uno dei più bei sorrisi al mondo.
Mamma era stremata così s’ addormentò subito toccato il letto.
Io invece non riuscivo a dormire, avevo dormito troppo sia all'andata e anche al ritorno.Così papà decise di portarmi a Centrall Park, il sole stava tramandando a New York nel mio passeggino guardavo papà che mi cullava e pensava chissà a cosa..
Era così bello, l’ uomo perfetto.
 
Non avevo imparato a parlare perfettamente ma appena ci sarei riuscita gli avrei detto quanto gli volevo bene.
Non dimenticare mai che l’AMORE che provo per te è come il VENTO: non potrai mai vederlo, ma potrai sempre sentirlo.. Ovunque sarai.
Sergio Bambarén
 
Nuovo chapter!
Spero vi piaccia! a me piace così e così..
Recensite.. tutte anche quelle che seguon la ff..
Voglio ringraziare di cuore tutte.. le lettrici che recensiscono e quelle silenzose, a cui dico: fatevi sentire!^^
Kiss kiss
camy

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Capitolo 3
*** 2 anni ***


Era arrivato anche il mio secondo compleanno, ma quest’anno c’ era una sorpresa in più. I miei genitori avevano pensato di andare in Francia per passare il mio secondo anno con i nonni, fu un compleanno bellissimo ma anche accidentato.
Scendemmo dal jet io mano nella mano sia di mamma e papà, che certe volte mi facevano vola vola.. Che cosa carina, non ne avete idea di come mi piacesse.
 
Camminammo in una via alberata dove alla fine si trovava la casa di nonno Harold.
Io avevo il mio mini passeggino che conteneva il mio bambolotto nonché figlio il mio amato Chuck e una valigetta che conteneva i vestitini, le scarpette, il biberon e i pannolini tutti rigorosamente per il mio bambolotto.
Io invece ero stata vestita dalla mamma, come se fossi una bambola di porcellana. Un vestito bianco di cotone e pizzo a maniche corte degli stivaletti UGG e un cerchietto coordinato al vestito con un fiorellino al lato destro.
Appena entrammo nella villa di nonno, notai la piscinetta che aveva messo apposta per me, l’ adorato gatto di mamma Gatto e la torta al cioccolato sul tavolo.
Corsi da nonno prendendo Chuck imbraccio.
“Coniglietta mia!”urlò appena mi strinse; nonno aveva dei nomignoli per tutte le sue piccole mamma era orsetta o orsacchiotta e io ero coniglietta.
Poi salutai nonno Roman, che mi aveva insegnato a  dire nonno in francese.
“Trèsor!”mi urlò prendendomi tra le braccia
“Grand-père”dissi con qualche difficoltà
“Sei diventata così grande”disse guardandomi meglio” Sei così bella”si complimentò in fine
“Gazie!”dissi io
“Su vieni amore è pronto da mangiare”mi chiamò papà
Iniziammo a mangiare e come ogni giorno mi sporcai.
“Amore no! Il vestito di Chanel”urlò mamma cercando di ripulirmi
“Blair è una bambina”l’ ammonì papà
“Va bene..”commentò lei
Finimmo di pranzare e poi corsi a giocare con il gattino rosso, solamente che feci un passo falso tirandogli la coda si girò e mi graffiò il viso. Ovviamente iniziai a piangere, papà corse subito da me e iniziò ad abbracciarmi e baciarmi, mamma mi corse incontro e mi prese controllandomi il viso poi disinfettarono i graffi e sgridarono quel maledetto gatto.
Dopo aver fatto un pisolino sul divano bianco di nonno, uscì con un costumino a righe mano nella mano di papà, volevo farmi un bagnetto in quella piccola piscina di plastica.
“Chuck! Stai attento!”aveva urlato mamma 
“Blair.. Dai è mia figlia sto sempre attento”dicendo questo si era distratto un attimo e io ne avevo approfittato cercando di correre verso la piscina ma.. Ci fu qualcosa che mi fu proprio d’ intralcio nel mio piano la mia maledetta goffaggine da bambina.
“Amore!”urlò mamma preoccupata, correndo verso di me; io -come sempre, quando cadevo- stavo piangendo a dirotto, papà non fece in tempo a prendermi che mamma era già li a vedere il mio ginocchio sbucciato.
“Chuck è sempre colpa tua!”lo rimproverò mamma, per poi accarezzarmi i capelli
“Amore dove ti fa male ?”mi chiese poi con quella sua voce soave
“Il gino-cchio”dissi singhiozzando, mamma mi diede un altro bacio sulla nuca e poi si rivolse a papà
“Vai a prendere il disinfettante!”aveva ordinato
“Povera la mia bambina è colpa del tuo padre ritardato”mi consolava mamma
“Blair non sono ritardato. Mi sono distratto un’ attimo”si difendeva papà
“Come vuoi! Adesso passami il disinfettante”gli aveva ordinato, appena mise quella salvietta piena di disinfettante sentì che la mia pelle andava letteralmente a fuoco.. E mi lamentai.
Alla fine della storia, non ero riuscita a fare il bagno.
La sera i due innamorati uscirono lasciandomi con i nonni, stranamente non piangevo per la mancanza nei confronti di papà, perché nonno Harold era bravissimo.
Ci sedemmo nel grande divano di casa Waldorf e iniziammo a guardare un cartone vecchio, di almeno 30 anni fa. Lady Oscar, anche se vecchio mi piaceva tantissimo era ambientato in Francia appena sentì la canzone della sigla scesi dal divano e iniziai a improvvisare un dolce ballettino mentre nonno Roman riprendeva il tutto con la videocamera.
“OhOh.. Lady Lady..Lady Oscar”canticchiavo mentre muovevo i fianchi.. Ero felice e mi divertivo molto!
Dopo aver ballato e guardato il cartone animato calò il sonno e mi addormentai.
Poi sentì accarezzarmi la nuca, non aprì gli occhi ma capì che la persona in questione era papà.
Mi prese tra le sue braccia forti e mi trasportò nel lettone della camera di mia madre.
Sentì la mano piccola di mamma stingermi la manina e quella grande di papà accarezzarmi la nuca.
Sognai i miei genitori e io riuniti che facevamo il bagno.
 
È sempre più forte di me. Lo è sempre stato. Perché a lei basta una parola per farmi male. Anzi, anche meno: una parola non detta, un silenzio, una pausa. Uno sguardo rivolto altrove. Io posso sbraitare e dimenarmi per ore, passare alle ingiurie, mentre a lei per stendermi basta una piccola smorfia, fatta con un angolo del labbro.
Fabio Volo 

Ciao ragazze!
Nuovo capitolo, mi piace così e così e non chiedetemi il perchè!^^
Voglio ringraziare tutte ma sopratutto la mia adorata Fiby CullenBass_!
L' adoro troppo, per l' appoggio che mi da!
Anche
Silvia, Guccina95, bybu, Francynike e adesso non sto più a elencarle sennò.. ci metto troppo!
Vi amo!
P.S. ringrazzio anche
lazialotta e stezietta w!
 

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Capitolo 4
*** 3 anni ***


Il mio terzo compleanno per me fu strano.I miei genitori avevano appena comprato un ranch, eravamo andati a trascorrerci il mio compleanno con zia Serena e I gemelli, purtroppo zio Nate non era potuto venire perché aveva avuto un contrattempo di lavoro.
 
Eravamo andati a fare una passeggiata io stavo sempre con Victoria, insieme coccolavamo i nostri bambolotti la sua era una femmina e si chiamava: Gaga, il perché del nome credo sia ovvio chi non conosce Lady Gaga ? Io stessa canticchiavo, una sua canzone certe volte..
“Amore vieni un’ attimo”mi chiamò papà che era seduto sul portico di casa.
“Arrivo”urlai correndo verso di lui
“Amore papà deve dirti una cosa molto.. Importante”mi comunicò”Hai visto che la mamma ha la pancia gonfia ?”
“Si..”dissi ovvia, chi non lo vedeva ?
“Vedi lei a la pancia gonfia perché.. Tu stai per avere un fratellino o una sorellina”mi disse quasi liberandosi di un peso
“Ma cosa centra con la pancia.. ?”domandai senza ben capire
“Emh.. Vuol dire che..”credo che anche lui avesse capito che mi avrebbe dovuto raccontare una frottola tipo.. La cicogna.. I bimbi vengono dai cavoli e cavolate simili” Quando ha la pancia gonfia è un segno che la cicogna le sta per portare un bambino”
“Ah.. Perciò io sono stata portata dalla cicogna ?" domandai ero una bambina vispa e molto curiosa
“Si..“mi disse trattenendo una risata
“Come si chiamava ?”chiesi.. Volevo sapere tutto sulla mia cicogna
“Secondo te ?”domandò astuto papà
“Sissi”dissi io, che in quel periodo andavo matta per la principessa Sissi, per Franz e tutti gli altri personaggi.
“Hai indovinato!”mi disse per poi baciarmi la nuca e andarsene.
Stavo correndo verso Victoria ma senza sapere il perché caddi per terra probabilmente ero inciampata. Iniziai a piagnucolare come solo una bambina viziata poteva fare, non piangevo per il ginocchio sbucciato ma per scucitura del mio abitino rosso. 
Zia Serena corse da me prendendomi in braccio.
“Ti sei fatta male ?”mi domandò
“Si.. Voglio papà”le urlai piangendo
“Ecco.. Guarda arriva papà”mi informò passandomi a papà
“Cosa è successo ?”domandò a mia zia
“E’ caduta.. “disse lei
“Su andiamo”mi disse portandomi nella stanzetta
Mi posò sul letto e scese in cucina per poi tornare con un enorme lecca-lecca.
“E’ per me ?”domandai
“Si, amore”mi disse porgendomi il dolciume
“Ti voglio tanto bene”gli dissi in fine
“Io di più”ricambiò
“Papà.. Giochi con me ?”gli domandai
“Si.. A cosa ?”chiese lui, sistemandomi i codini
“Prendiamo il the”gli ordinai
Io mi misi seduta sulle sedioline intorno al tavolino mentre papà si era seduto per terra.
“Mr. Chuck vuole del the ?”domandai entrando nella parte
“Molto volentieri”rispose stando al gioco papà
“Non trova che lady Mistery, sia vestita male”disse sorseggiando dell’ acqua che nel gioco era the
“Davvero orribile, poi quel corno in mezzo alla testa non le dona affatto”continuò
“Appunto, dovremo cacciarla dal nostro the”
“Si aspetti che chiamo il buttafuori.. Blair! Blair!”urlò mamma si presentò 5 minuti dopo
“Dimmi.. Ma state giocando a prendere il the e non avete invitato né me né S e né i gemelli! Adesso la proprietaria me la paga!”disse mamma venendomi a prendere per poi buttarmi sul letto e farmi il solletico.
Dopo la cena salutammo la zia Serena ,Vicky e Will.
Salimmo nella stanza da letto di mamma e papà, ci mettemmo tutti nel lettone io in mezzo ai due coniugi mentre mamma mi leggeva una storia papà mi accarezza la nuca pensai che la mia vita fosse realmente felice.
 
Ti ho rivista così piccola con gli occhietti ancora chiusi e le manine viola ed il cuore ha rivissuto quei momenti indimenticabili, pieni di un’allegria unica, diversa, di emozioni incancellabili mai provate prima ed impossibili da immaginare. Hai dato gioia alla mia vita riempiendola di luce nuova..
Anonimo..
WillVicky

HEY! Un nuovo capitolo, che mi piace molto -stranamente-
Voglio anche farmi gli auguri perchè oggi compio 13 anni!
Questo capitolo è forse uno dei miei preferiti, perchè insomma.. ce lo vedete C che prende il the ?
Recensite in molte come sempre!^^
Ringrazio tutte le lettrici chiaccherone e silenziose! 
Bisous Bisous 
Camy

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Capitolo 5
*** 4 anni ***


“Buon compleanno!”mi sentì urlare  in coro
Soffiai sulle 4 candeline, un compleanno coi fiocchi, lo avevamo trascorso a Centrall Park.
Avevo 4 anni andavo all’ asilo da un paio di mesi insieme ai miei immancabili amici.
Eravamo 5 amici, migliori amici.
Vicky e Will  Archibald, Frederick Humphrey, Orlando Baizen   e io. 
Se vi state chiedendo Dan con chi ha avuto un figlio ?
Io non so la risposta, so solo che lui è andato in Spagna e poi è tornato con Frederick..
Orlando è figlio di Carter Baizen e Audrina  Klaus, una tedesca.
 
Dunque avevo appena spento le candeline e avevo iniziato a giocare con i miei amici, quel giorno avevo un vestitino rosa con una gonna ampia e gonfia, delle ballerine anch’esse rosa, una collanina che mi aveva fatto con le perline Vicky e una molletina che mi toglieva un ciuffo dagli occhi.
Iniziammo a correre, stavamo giocando a nascondino a contare c’ era Fred.
“1..2..3..4..5.. Sto arrivando!”aveva urlato venendoci a cercare, io mi ero nascosta dietro un cespuglio con la mia migliore amica entrambi stando attenta a non sporcarci l’ abitino.
Poi quando eravamo rimaste solo noi due da cercare decidemmo di fare :tana libera tutti. Stavo correndo mano nella mano con Vicky quando Will  mi diede una spinta e mi fece cadere per terra, facendomi sporcare l’ abitino d’ erba.
“Will!”urlai furiosa con gli occhi lucidi
“Mel stai bene ?”mi domando la mia amica aiutandomi ad alzarmi, mentre quello stupido di suo fratello sghignazzava; presi la rincorsa verso di lui e iniziai a tirargli i capelli lo stesso fece lui con me, intanto sia Fred che Orlando cercavano di dividerci mentre Vicky era andata ad avvertire i grandi.
“Ti odio!”urlavo mentre ci picchiavamo
“Ti odio! Anche io sei stupida!”mi urlava
“Sei cattivo e dispettoso!”continuavo ad urlargli.
Poi arrivarono papà e zio Nate a dividerci.
“Amore calmati”mi aveva detto papà prendendomi in braccio
“Will! Che cosa hai combinato!”lo aveva sgridato zio Nate
“Papà lui mi ha spinto per terra e-e mi ha fatto macchiare il vestito d’ erba così io gli ho irato i capelli.. E  abbiamo iniziato ad azzuffarci”spiegai ancora sconvolta
“Papà io non ho fatto niente”mentiva il moro al padre
“Va bene.. Vicky cos’è successo ?”chiese sicuro di una risposta sincera
“Lui ha spinto Mel per terra e le ha fatto sporcare il vestito poi lei allora lo ha picchiato”raccontò veritiera la bionda
“Papà.. Mi ha fatto macchiare il vestito! Mamma adesso si arrabbia!”urlai piangendo
“No dai mamma non si arrabbia! Andiamo da Will e ci fai pace, ok ?”mi aveva prima rassicurato e poi fatto una domanda a cui la risposta sarebbe stata negativa
“Adesso vai a fare pace con Mel Rose”ordinò Nate a Will
“Uffa!”aveva risposto lui
“Papà io non voglio farci pace.. Lui è cattivo”mi giustificavo
“Dai sta arrivando ora facci pace..”mi aveva incoraggiato
“Mel Rose.. Scusami per aver macchiato il tuo vestito, facciamo pace ?”mi aveva detto porgendomi la mano 
“No.. Non ti scuso”dissi andandomene mano nella mano della mia amica prima che potessero fermarmi o sgridarmi
“Visto papà! Era meglio se non glielo chiedevo!”aveva incolpato il padre Will per poi andarsene con i due amici
“Cocciuta come la madre”aveva poi aggiunto Chuck
“Si.. “commentò Nate, i due maritini in fine tornarono dalle mogli.
Entrambi ci stavamo sfogando con i rispettivi amici.
“Tuo fratello è un barbaro”mi lamentai 
“Si.. Pensa che ha tolto la testa a una delle mie Barbie”aveva aggiunto la bionda
“Si.. Appunto è proprio cattivo! Lo sai che Fred ha detto che io sono la sua migliore amica”mi vantai
“Davvero ?”aveva chiesto curiosa l’ amica
“Sisi.. Poi mi ha detto che io sono la più bella bambina”
“Wow..”aveva commentato invidiosa la bimba bionda
“Mel Rose è proprio antipatica!”stava dicendo il bambino mentre saltava giù dai sassi di Centrall Park
“Non è vero!”aveva subito urlato Fred
“Si.. Vero Orlando ?”chiedeva il supporto dell’ amico
“Non lo so..”aveva risposto indeciso il bambino
“Tutte le femmine a parte le mamme sono cattive e antipatiche”aveva infine commentato il bel Archibald
“No.. Mel no! Lei è la più bella bambina del mondo!”si era lamentato il piccolo Humphrey 
Poi i due gruppetti ritornarono a giocare insieme.
Arrivato il tramonto era ora di tornare a casa.
“Ti voglio bene Mel!”mi aveva salutata l’ amica dandole un’ abbraccio
“Anche io, Vicky!”avevo ricambiato
“Ciao Mel Rose”mi aveva salutata Fred, dandomi un bacino sulla guancia che le aveva fatte arrossare
“Ciao!”disse il piccolo Baizen facendomi un saluto un po’ strano
“Ciao Melanie”aveva pronunciato il moro
“A mai più William”avevo detto acida 
Arrivati a casa tutti eravamo stremati, il piccolo Edward venne messo nella sua culla da mamma che andò a farsi un bagno.
Mentre io corsi nella mia cameretta, mi buttai sul letto ero arrabbiata con papà.. Lui non mi aveva difeso da quel divoletto che mi aveva rovinato sia l’ abito che i capelli.
Entrò nella mia stanza, si appoggiò in un’ angolo del letto e mi accarezzo le gambe.
“Mel Rose..”pronunciò il mio nome
“Chuck Bass..”imitai il tono usato da lui in precedenza
“Sei arrabbiata ?”domandò, sapendo già il responso
“Si”dissi ferma e offesa
“Perché non ti ho difeso?”domandò senza darmi il tempo di rispondere”Dovevi accettare le scuse di Will”mi consigliò, io mi girai incrociai le braccia e sbuffai lui mi sorrise
“Identica a sua madre”si limitò a dire
“Papà lui è cattivo! È un diavoletto”mi lamentai
“Non dovrei dirtelo ma le femmine Waldorf hanno un debole per i diavoli”mi disse lui
“Tu non sei un diavolo! Mentre Will si! Non potrebbe essere come Fred ?”domandai confusa e arrabbiata
“Amore, io non sono un diavolo adesso ma in passato si.. “mi disse accarezzandomi il braccio, poi fece una smorfia !“E cos’è questa storia di Fred ?”mi chiese con un sorriso nascosto
“Fred mi ha detto che sono la sua migliore amica e la bimba più bella ti tutto l’ universo”ammisi orgogliosa a mio padre
“Solo su una cosa ha ragione, sei la bimba più bella di tutto l’ universo”dopo essersi lodato con me, mi baciò la fronte e uscì dalla stanza borbottando” Mia figlia con un Humphrey”continuava a borbottare, mia madre dopo averlo sentito entrò nella mia stanzetta per darmi una lezione importante.
“Mel papà mi ha detto cosa è successo oggi con Will”iniziò a parlarmi
“Si mi ha sporcato il vestito mamma!”urlai arrabbiata
“Uff! Ti capisco, tuo padre mi sporcava costantemente i vestiti, mi tirava i capelli, spezzava i miei cerchietti e mi diceva che ero brutta e antipatica”commentò mamma
“Papà ? Ma lui mamma è bravo!”protestai incredula del bambino cattivo che era papà
“Adesso, prima era un vero diavoletto e lo odiai fino ai miei 17 anni”commentò guardando il soffitto
“Mamma, lo sai che Fred mi ha detto che io sono la sua migliore amica e che sono la bimba più bella!”le confidai sempre più orgogliosa
“Sono felice per te, ma voglio dirti una cosa.. Magari tu adesso non la puoi capire ma quando sarai grande ripensandoci dirai: Mia madre aveva ragione.”
“Cos’è ?”chiesi curiosa, attendevo con ansia la fatidica frase
“Chi disprezza compra”disse, praticamente pendevo dalle sue labbra
“Non capisco”le dissi
“Aspetta un paio di anni poi ne riparleremo e con Fred.. Humphrey non dirgli subito che è il tuo migliore amico fallo aspettare un pochino”mi disse per poi accarezzarmi i capelli e andarsene.
Andai a mettermi il pigiamino, con su raffigurati tanti coniglietti un regalo di nonno Harold. Vestì il mio bambolotto Chuck, con un body fatto apposta per lui; Mi misi nel mio letto e aspettai che papà venisse per rimboccarmi le coperte, il suo arrivò non tardò era puntuale come sempre.
“Principessa pronta ?”mi domandò lui
“Si!”urlai estasiata
“Questa sera ti leggo la principessa e il ranocchio”mi disse, per poi fare un ghigno
Ascoltai interessata, ogni volta che si presentava una figura papà me la mostrava quando finì di leggermi il libro, mi rimboccò le coperte, accarezzo i miei capelli, mi baciò la fronte e si diresse in camera sua.
“Papà”gli dissi prima che uscisse
“Dimmi, amore ?”domandò, tornando sui suoi passi
“Non hai controllato se ci sono mostri e non hai dato la buona notte a Chuck”gli raccomandai
“Chiedo scusa, principessa Melanie”enunciò, piegandosi e controllando che non ci fossero mostri .
“Buona notte Chuck”disse andandosene dritto nella sua stanza.
Mentre entrava nel letto che condivideva con la moglie, non poteva fare a meno di sorridere.
“Chuck perché ridi ?”domandò la mora al marito
“Ci credi, un Humphrey prova attrazione verso nostra figlia”commentò il ragazzo, strappando un sorriso a Blair
“Beh.. Anche Dan aveva preso una cotta per me anni fa”disse divertita Blair
“Si la principessa e il ranocchio”aggiunse Chuck
“La principessa e il labrador”lo corresse Blair al che Chuck la guardò stranito
“Dorota diceva che lui non era brutto come un rospo ma come un simpatico labrador”si spiegò la mora. Chuck scoppiò in una risata per poi ricevere un buffetto sulla mano da Blair
“Ed dorme!”lo rimproverò
“Scusa.. Ma il labrador.. Dai!”rispose ancora divertito” Comunque, ci credi nostra figlia è attratta dal figlio di Dan Humphrey e Vanessa Abrams”disse poi serio il ragazzo
“Non siamo sicuri che sia il figlio di Vanessa Abrams”disse ingenua la mora
“Blair lo sappiamo entrambi e tutta Manhattan che è della Abrams.. Suvvia lui va in Spagna, dove era Vanessa e 10 mesi dopo torna con un frugoletto”
“Si, ma non mi spiego la bellezza del bambino.. Insomma Dan è quel che è e Vanessa con quel naso assomiglia alla bambina della serie televisiva di” Lilo e Sticht“.. Anzi lei è la bambina e Dan è il mostriciattolo blu!”
“Affondato in pieno!“disse il ragazzo divertito
“E noi chi siamo ?”domandò la ragazza
“Noi siamo Lupin e Margot! Nate e Serena sono invece quelli del cartone che si vede sempre Melanie.. Com’è che si chiama “ 
“Le winx.. Vuoi dire Stella e il suo ragazzo ?”
“Sisi.. Come fai a sapere così tante cose ?”domandò divertito e preoccupato
“Ieri ho visto 10 puntate di seguito”disse esausta Blair
“Blair ..”disse lui con tono malizioso
“No.. Chuck sono stanca.. No dai”disse poco convincente, anche lei bramava il corpo del marito.
 
 
 
 
 
 
Stephen King
Era il bacio con il quale sarebbero stati confrontati tutti gli altri della sua vita per risultare puntualmente inferiori.
 
 
 

 

V' ADORO!

Nuovo capitolo!Un pò più lungo e bellissimo!
Perchè l' ho adorato,, non ho messo un capitolo in cui la piccola è gelosa del fratello scusatemi.. però immaginate!hihi
Nel 6° capitolo vi farò vedere la foto del piccolo!
XOXO CAMY!
Voglio fare un saluto a AMY WINEHOUSE!
PS. Ringrazzio tutte ma sopratutto Fiby!

BYE BYE AMY!
ci mancheranno le tue canzoni!






 

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Capitolo 6
*** 5 anni ***


Il mio quinto compleanno fu molto selvaggio in piena avanscoperta, del mondo che mi circondava.
Eravamo tornati nel mio splendido ranch, il posto che più amavo con me erano venuti i miei amici e i loro genitori.
 
Appena scesi dalla limo, andai a salutare la mio pony! Era nero come la pece, una criniera libera e selvaggia e un nome particolare e misterioso quanto lei : Liberty , perché lei era libera lo ripetevo sempre.. Poi c’ erano altri 4 pony, che non erano propriamente miei ma del custode del ranch il signor. Mars; Si chiamavano: Rusty, London, Nikita e Ringo.. Dei nomi carini ma non come Liberty!
“Mamma possiamo andare a fare una passeggiata coi pony ?” la implorai insieme alla mia amica
“No..”fu la risposta di mamma
“Dai.. Zia Blair”provò Vicky
“Mi spiace Vicky, ma la risposta è no”ci disse 
Sapevo qual’ era l’ anello debole che mi avrebbe permesso di andare sui pony con i miei amici.
“Papà.. Possiamo andare a fare un giro coi pony ? Torniamo prima di pranzo”lo implorai
“Non so.. L’ hai chiesto a mamma ?”domandò incerto
“No.. Era occupata con Ed”mentì, cercando si essere il più convincente possibile perché papà.. Diciamo che lui mi scopriva sempre
“Va bene, se gli altri sono d’accordo”mi disse
“Grazie papà”lo ringraziai schioccandogli un bacio sulla guancia
“Grazie zio!”disse Vicky dandogli un bacio sull’ altra guancia
Corremmo dai genitori di tutti, che anche con qualche dubbio ci diedero il consenso, ognuno si mise su un pony.
Vicky era andata su Nikita, Will su Rusty, Fred su Ringo e Orlando su London.Camminammo tranquillamente sui nostri pony, quando ad un certo punto non avevamo più voglia di starci su e proseguimmo camminando e tenendo gli animali con le briglie.
Arrivammo davanti a un ruscello. Mi ero seduta su una roccia accanto a Fred.
“Sei bellissimissima”mi aveva detto 
“Grazie”gli dissi arrossando e sentendomi calda, lui mi prese la mano devo ammettere che era un po’ sudaticcia 
Ci alzammo in piedi quando quell’ idiota di Will mi buttò nell’ acqua Fred lo spinse a sua volta e anche Will cadde nel ruscello portandosi con se il moro i due biondi rimasti fuori vennero in nostro soccorso, ma noi tutti stavamo ridendo l’ acqua era tiepida così mentre Vicky mi cingeva la mano per uscire la feci cadere nell’ acqua lo stesso fece Will con Orlando.
Eravamo spensierati avevamo appena 5 anni.
Uscimmo dall’ acqua zuppi ma divertiti.. I miei capelli erano tutti bagnati così decisi di raccoglierli in uno chignon fatto male, il mio abitino a salopette rosso era un po’ sgualcito e dai miei stivali di cuoi dovetti tirar fuori l’ acqua che era rimasta dentro.
Slegammo le briglie dei pony e li portammo tenendoli per le briglie mentre camminavamo.
Non spiaccicammo una parola quando ad’un tratto mi venne in mentre cosa mi avrebbe fatto mamma vedendomi in queste condizioni.
“Aspettate.. Mamma mi uccide”mi lamentai
“Non ci possiamo fare nulla.. Dobbiamo affrontare l’ ira dei nostri genitori” disse arguto Fred
Arrivammo in perfetto orario e perfettamente asciutti, non si sarebbero accorti di nulla, tranne della mia assurda pettinatura.
“Cosa hai fatto ai capelli ? Perché sei andata con i pony senza il mio permesso ?”mi chiese mamma intenta ad apparecchiare insieme a zia Serena e Audrina
“ Li ho legati avevo caldo.. poi papà ha detto che ci potevo andare”mentì, mamma non se ne accorse ma appena parlai papà si mise a ridere lui aveva capito che mentivo..
Mangiammo tutti parlando del più e del meno, quando arrivò il momento della torta soffiai le candeline insieme a mia sorella Vicky, si perché io e lei ci consideravamo sorelle.
Finito di mangiare la torta io e gli altri amici andammo nella casa per giocare alla famiglia io facevo sempre la mamma, Fred faceva il papà, Vicky mia sorella che era sposata con Orlando e Will beh.. Lui faceva lo scapolo e il fratello d’ Orlando. Nostro figlio era Chuck, mentre quello dei due biondi era : Gaga.
Giocammo così finchè a quel mostro non venne l’ idea di rompermi Chuck, gli strappò un braccio. Io iniziai a piangere senza trovare pace, quell’ orrido mostro aveva rotto il mio amato figlio Chuck!
Rimasi a piangere sul mio bambolotto, mentre Fred andò a picchiare Will che se la rideva, Vicky venne verso di me e mi abbracciò.
“Sei un mostro!”urlai contro il moro
Poi entrarono papà, Dan e Nate a vedere cosa succedesse.
“Fred molla la presa”disse Dan staccando il mio maritino
“Amore.. Cosa c’è ?”mi domandò papà
“Papà te l’ avevo detto che era un mostro ha rotto Chuck!”mi lamentai piagnucolando
“Fred! Fred !”cercava di calmarlo Dan
“Will, hai rotto il bambolotto di Mel Rose ?”domandò zio Nate, sapendo già la risposta
“Si”ammise il bambino
“Bene, adesso finirai in punizione per una settimana”lo sgridò Nate
“Adesso tu piccolo aiutami perché non ci arrivo.. Perché hai picchiato il tuo migliore amico ?”domandò Dan
“Mel è la mia fidanzatina e lui ha rotto il suo bambolotto così..”
“Un gesto eroico però.. Non dovevi picchiarlo ma parlarci”gli disse Dan, per poi accarezzargli la nuca 
“Papà.. Adesso come farò ?”chiedevo a papà
“Amore lo riaggiustiamo”cercò di rassicurarmi papà
“No, papà non si riaggiusta. Hai ucciso mio figlio!”urlai per poi correre verso Will e picchiarlo, ma venni intercettata da Dan
“Calma furia”aveva detto tenendomi , poi mi passò tra le braccia di papà
“Hai ucciso mio figlio!”urlavo ancora furiosa
“Meglio farlo uscire dalla stanza”disse papà rivolgendosi a Nate, che prese Will e lo accompagnò fuori. Ero arrabbiatissima e così decisi di rimanere da sola con mamma e Ed.
Eravamo nel mio letto, io accanto a mamma e Ed in mezzo a noi due.. Io gli stringevo la manina grassoccia aveva 2 anni e chiamava sempre il mio nome.
“Mel.. Mel “gli piaceva un mondo immagino
“Ed!”urlavo io dandogli dei bacietti
“Mamma.. Dici che si riaggiusta Chuck ?”domandai con gli occhi umidi
“Si.. Domani lo porto dalla sarta e lei lo aggiusta”mi rasserenò
“Mamma.. Perché  Will ce l’ ha con me ?”domandai non riuscendo a trovare una risposta da sola”Io sono gentile con lui e una volta gli ho detto ti voglio bene”pronunciai 
“Amore.. I maschietti sono molto buoni e spesso molto cattivi.. Sta a noi donne interpretare la loro natura.. “perle di saggezza direttamente da Blair Waldorf
“Scoprire la loro natura ? “chiesi 
“Se fuori sono cattivi e dentro sono buoni o viceversa”mi disse mamma, accarezzando la nuca di Ed
“Will è cattivo sia fuori che dentro”dissi prendendo la mano di mamma
“Sarà ,ma tu mi ricordi moltissimo me da piccola”mi disse per poi alzarsi
“Dove vai ?”domandai
“Vado da papà. Tu resta qui con Ed se vuoi e se scendi portalo con te!”mi raccomandò uscendo
La donna si avvicinava al tavolo dove erano seduti gli amici, che parlavano dei figli. I Baizen se ne erano appena andati ed erano rimasti solamente: Dan, Nate e Serena. 
“Davvero non sappiamo come far fare il bravo a Will”diceva Nate rivolto a Dan
“Secondo me è uguale  a me da piccolo”s’ intromise Chuck
“Sarà Chuck, però credo che a lui piaccia Mel Rose”aveva detto Nate, io piacere a quel mostro ! Mai!
“Piena di spasimanti la nostra bambina.. Prima il figlio di un Humphrey e adesso il piccolo Archibald”diceva rivolgendosi a tutti, ma specialmente alla moglie
“Vorrei dire che.. Non mi pare che mio figlio non sia ricambiato”aggiunse Dan
“Purtroppo è così.. Mia figlia ha una cotta per un Humphrey”disse Chuck divertito
“Pensate che Fred ha detto a Mel che è la sua migliore amica e che è la bimba più bella del mondo”disse Blair
“Speriamo che non gli faccia un racconto..”commentò sarcastico Chuck
“Io-io credo che mio figlio si sia preso una cotta come ogni bambino”ammise Dan
“Sarà ma io non voglio essere imparentato nemmeno lontanamente con un Humphrey”disse ironico Chuck, in questi anni un po’ perché era costretto e un po’ perché era cambiato era diventato amico di Dan
“E io di un Bass- tardo “disse scherzoso Dan rubando a Blair la battuta
“Quella è a mio uso personale”disse Blair
“Scusatemi”rispose divertito Dan, per poi vedere l’ orologio 
“Adesso devo scappare.. Questa sera torna Vanessa e vuole.. Conoscere Fred”disse lui, tutti sapevano che Fred era figlio di Vanessa era scontato aveva anche gli stessi capelli corvini e la carnagione leggermente olivastra.
“Oh.. Allora ciao Dan”aveva salutato Blair
“Ciao, Dan”salutò Chuck
“Ciao!”salutarono i due biondi in coro
Proprio in quel momento scesi con alla mano il mio fratellino.
“Ciao Mel”mi disse Fred dandomi un bacino sulla guancia, che inevitabilmente arrossì
“Ciao Mel Rose”mi aveva salutato Dan, scompigliandomi i capelli.
Poco a poco tutti se ne andarono lasciando la famiglia Bass, nel suo magnifico ranch.
Quella sera ci eravamo messi fuori tutti intorno a un fuoco per arrostire dei marshmallow  e guardare le stelle. Io mi misi seduta accanto a papà, mamma era davanti a me e papà con Ed di fianco, che era stanco morto.
Mangiammo i dolciumi e poi guardammo le stelle, papà mi diede una specie di pergamena non ero ancora capacissima a leggere e a scrivere ma diciamo che me la cavicchiavo.
“Vedi amore.. Questo è un’ attestato che dice che una stella adesso è tua”mi disse aprendo quel foglio
“Davvero ? Una stella è mia ?”domandai eccitatissima
“Si! Aspetta un’ attimo”mi disse per poi alzarsi e entrare a in casa e tornare con un telescopio. Mamma non c’ era, era andata a portare Ed a nanna.
“Vedi tesoro quella è la tua stella, si chiama Melanie Rose Evelyn Bass”mi disse papà, mentre io avevo l’ occhio impegnato.
Quello era davvero stato un compleanno speciale e stile Mel Rose.
 
Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa, e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
Paulo Coelho

Hello!
Hey, nuovo capitolo che trovo carino e divertente insomma l' inizo di un nuovo BCNJ!
I ringraziamenti li faccio a:
 
cuoredpanna,stezietta w,bybu,gossipisfiurever, babybymami e le lettrici silenziose.. quelle che seguono e HermioneJeanGranger e FibyCullenBass_!
Vi adoro un mondo!
Spero abbiate voglia di recensire... anche perchè trovo strano che la storia venga letta da 50 persone e che a recensirla siano solamente 0 o 1..
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Bisous Busous Camy!

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Capitolo 7
*** 6 anni ***


Il giorno del mio sesto compleanno fu orribile, una settimana prima del mio compleanno eravamo partiti per il Texas, andavamo a Dallas non so bene perché a mia madre venne voglia di andare in Texas so solo che ci andammo e che passai un compleanno molto particolare e burrascoso.
 
Eravamo a Dallas, da un paio di giorni e il mattino appena mi svegliai mi girai e trovai papà, che mi guardava.
“Buon compleanno!”mi disse appena aprì gli occhi, non gli prestai troppa attenzione e cercai con lo sguardo mia madre, ma vedevo solo dei mobili di legno alla texana, mio fratello che dormiva nel box e niente di mia madre non c’ era nemmeno la fragranza.
“Mamma è.. Andata via”mi disse come se stesse rispondendo alla mia perlustrazione, di prima.
“Dove ?”domandai senza capire nemmeno il motivo, sapevo solo che la notte scorsa mamma e papà avevano litigato e parlavano di un bambino ma non capivo..
“Non ne ho la minima idea”mi rispose massaggiandosi le tempie.
“Come fai a non averne la minima idea, è tua moglie”gli dissi scontata
“Melanie, basta”mi disse diventando paonazzo in viso
“Dico solo che se io fossi sposata saprei dov’è mia moglie”infierì, mentre gesticolavo come un’italiana 
“Melanie basta!”mi urlò facendomi spaventare, tanto che mi alzai dal letto e andai a spalle al muro.
“Scusa.. È che io non so dov’è tua madre.. Perché noi abbiamo litigato e diamine mi sto sfogando con mia figlia non dovrebbe succedere”mi diceva prendendosi la testa in mano, non avevo mai visto mio padre così triste, preoccupato e debole era inerme a tutto non era il papà forte che sosteneva i suoi figli, sua moglie e una casa era un semplice  ventottenne che aveva fatto un figlio troppo presto.
“Papà.. Mi spiace”dissi, andandogli in contro e abbracciandolo.
“Si sistemerà tutto te lo prometto”mi sussurrò, poi sentii la sua mano accarezzarmi la schiena, gli diedi un bacio anche se me ne pentii non si era fatto la barba, che adesso mi pungeva.
“Papà pungi”gli dissi allontanandomi
“Scusa.. Non ho avuto il tempo di radermi”si giustificò, poi mi guardo mi fece un mezzo sorriso e mosse la sua bocca” Sono ancora Chuck Bass ?”mi domandò
“Sempre e per sempre”gli dissi dandogli un bacio e infischiandomene della sua barba.
“Adesso, svegliamo quel bambino, ci prepariamo, mi faccio la barba e andiamo a prenderci qualcosa da mangiare”mi propose, si alzò e andò a radersi mentre io andai dal mio fratellino gli feci il solletico e lo svegliai era così bello lo avrei voluto ammazzare di baci.
Andai nella stanza , che aveva un lettino per me aprì la valigia e cercai qualcosa da mettermi; Optai per una miss semplice ma raffinata, un vestitino celeste, con una gonnellina un po’ ampia alla fine a maniche lunghe ma siccome era fatto di cotone sarei rimasta fresca; per abitudine mi venne come da legarmi i capelli, ma non potevo quello schifoso Archibald aveva sputato il suo chewingum sui i miei capelli ed ero stata costretta a tagliarli, poi presi i miei soliti stivali e preparai anche mio fratello; per la mia età ero una bambina responsabile, poi per aiutare mio padre avrei fatto di tutto per lui scelsi una polo, dei pantaloncini e delle all star.
“Amore hai fatto tutto tu.. Non dovevi”mi disse, vedendoci pronti io gli sorrisi come per dire: di nulla, papà.
“Papà prendiamo le cialde ?”domandò Ed, prendendo il mignolo di papà.
“Si”rispose lui prendendomi la mano
Scendemmo e ci trovammo in una tavola calda, che non sembrava delle più igieniche ma ci dovevamo accontentare.
Ci sedemmo intorno a questo tavolo e sbirciammo i menù.
“Io voglio le cialde”urlava Ed sbattendo coltello e forchetta sul tavolo.
“Tesoro calmo.. Adesso lo diciamo alla cameriera”lo tranquillizzò, minuti dopo arrivò una settantenne con la divisa che le arrivava sotto al ginocchio, i capelli raccolti in una coda e il rossetto sui denti; dico io, ma si può che a una che ha settant’anni   lasciano mettere una divisa che le arriva sotto al ginocchio ?
“Per me un caffè e per lui delle cialde”disse papà chiudendo il menù
“Tu dolcezza ?”mi domandò rivolgendosi nella mia direzione
“Io un succo d’ arancia e una fetta di cheesecake al cioccolato”appena finì di parlare la donna mi guardò stranita, come se avessi detto chissà che cosa.
“Non abbiamo il cheesecake”mi informò
“Come fate a non avere il ceesecake è una delle specialità americane e voi, qui in America non avete il ceesecake ?”domandai paonazza, poi papà mi guardò male”Senta prendo delle banalissime frittelle, con la panna.. Quella ce l’  avete vero ?”domandai scocciata
“Cosa abbiamo ?”chiese la vecchietta
“La panna”scandì bene le parole e la donna se ne andò
“Non credi di essere stata un po’ brusca ?”mi domandò papà
“No, non avere il ceesecake è da.. Tavola calda squallida.”commentai
“Melanie! Non farmi impazzire appena la signora ritorna chiedile scusa”mi ordinò, io roteai gli occhi e sbuffai
Dopo 10, lunghi e interminabili minuti tornò quella donna.
“Ecco a voi”ci disse porgendoci i piatti, papà mi fulminò con gli occhi
“Grazie”dissi dopo che mi aveva dato il piatto” E mi scusi per prima.. È che oggi è il mio compleanno e mia mamma è scomparsa, mio padre è nevrastenico e io non ho il mio ceesecake e nemmeno una stupida festa”sputai tra i denti
“Mi spiace cara, ma non lo abbiamo proprio il ceesecake”mi disse sinceramente e dispiaciuta per poi andarsene
“Melanie! “mi urlò arrabbiato papà.. Non gli prestavo troppa attenzione perché Ed continuava a fare il verso degli indiani..
“Adesso mi hai stufato Melanie!.. Perciò da domani niente tv”mi sgridò io non dissi niente e nemmeno piansi.
“Come sono le cialde ?”domandò papà a Ed
“Sono meglio quelle di mamma”aveva detto prendendo un boccone delle mie frittelle.
Io non parlai per tutto il tempo.. Come pranzo mangiammo un hamburger e al pomeriggio andammo in un centro commerciale.
Quando vidi mamma parlare con un’ altro uomo..
Corsi verso di lei ad abbracciarla mi era mancata.
“Mamma!”urlai 
“Amore! Ma che ci fai qui ?”mi aveva chiesto
“Sono venuta con papà, chi è questo signore ?”domandai vedendo quel ragazzo dai capelli mori e gli occhi color nocciola che mi ricordavano incredibilmente quelli di mamma.
“Tesoro lui è il mio fratellastro Harold”mi rispose mamma
“Io sono Mel Rose Bass”mi presentai
“Piacere sono Harold Waldorf”
“Lui è mio marito Chuck e questo è l’ altro mio figlio Edward”disse mamma indicando sia papà che Ed.
“Piacere sono il fratellastro di Blair, Harold”si presentò stringendo la mano di papà
“Finalmente ti ha trovato.. Ti cerca da una settimana”infierì papà
“Adesso scusaci Harold ma dobbiamo andare via”disse mamma imbarazzata per la frase infelice di papà
“No, perché non andiamo a cena fuori tutti insieme conosco un ristorante di pesce buonissimo”ci disse allegro, si vedeva che non conosceva le buone maniere e che era un rozzo texano.
“Non penso..”stava dicendo papà quando mamma lo interruppe”Pensiamo sia una splendida idea.. Facciamo che vieni al nostro hotel stasera alle 20 ?”domandò mamma, consegnando il biglietto da visita dell’ hotel
“Perfetto.. A stasera”ci disse allontanandosi
“Blair.. Ci hai lasciati  tutto il giorno per incontrare un campagnolo ?”domandò furioso papà
“Si da il caso che quel campagnolo sia mio fratello Bass!”urlò paonazza in viso
“Si da anche il caso che oggi nostra figlia, compie 6 anni”
“Oddio, con tutto questo trambusto mi ero dimenticata”disse come se si scusasse
“Vedi.. Blair io stasera non verrò”ammise papà ancora arrabbiato
“Chuck 5 anni fa mi dicesti io, Blair Cornelia Waldorf prometto di amarti ogni giorno. Ricordi ?”domandò mamma con gli occhi lucidi
“Blair non mettere in mezzo il matrimonio”aveva detto infastidito papà
“Chuck.. Il nostro amore si è spento che succede ?.. Mi ami ancora ?”tante domande, ognuna più importante dell’ altra questo aveva chiesto mamma.. Mi ami ancora ?
“Blair io non lo so..”gli aveva risposto papà, strattonandomi per un braccio e portandomi via con lui.
Eravamo tornati in hotel e io ero andata nella mia stanzetta a piangere insieme a Ed che guardava i cartoni.. I miei genitori si sarebbero divorziati come quelli di quella stupida di Marianna.. La mia vita sarebbe andata  a rotoli e non mi sarei più sposata con Fred.
M’ addormentai abbracciata a Ed. Poi sentì chiudersi una porta, mamma era tornata pensai..
Decisi di andare a sentire quello che si stavano dicendo mamma e papà, presi la manina di Ed e lo portai con me misi un orecchio vicino alla porta e sentì la fine del loro discorso.
“Blair.. Io ti amo, più della mia stessa vita”si dichiarò papà
“Chuck.. Scusami”dopo non sentì più nulla avevo capito che si stavano baciando.. E che la mia vita aveva ancora un senso.
“Andiamo dai bambini”aveva detto mamma, presi Ed e lo strattonai in camera ci imbacuccammo nel letto.
“Facciamo finta di dormire”gli sussurrai
Poi vidi aprirsi la porta e i miei genitori con in mano un cupcake con su una candelina con il numero 6 sopra.
 
Il mio sesto compleanno si era prospettato brutto, catastrofico e senza un senso. Ma adesso mi dico, che bella giornata.
Voglio trovare un senso a questa voglia 
Anche se questa voglia un senso non ce l’ha 
 
Sai che cosa penso 
Che se non ha un senso 
Domani arriverà... 
Domani arriverà lo stesso 
Senti che bel vento 
Non basta mai il tempo 
Domani un altro giorno arriverà... 
Voglio trovare un senso a questa situazione 
Anche se questa situazione un senso non ce l’ha 
Mitico Vasco Rossi
ED
 
Un nuovo capitolo per voi care lettrici!
Voglio dirvi che questo capitolo è ricco di imprevisti, sopratutto del figlio segreto di Harold!
La canzone di Vasco, piango quando la sento perchè le parole sono MITICHE!
Il piccolo Ed io lo trovo coccoloso me lo spupazzerei!
Adesso i ringraziamenti a:
Beatrix91, guccina95,HermioneJeanGranger,bybu, i lettori silenziosi e le persone che l' hanno messo tra le seguite, ricordate e preferite!
Ma un ringraziamento speciale va fatto al mio tesoro!FibyCullenBass_ che adoro e stimo molto!
Bacissimi

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Capitolo 8
*** 7 anni ***


Sette anni erano passati e avevo già  avevo quasi finito la prima elementare. 
Mi piacevano molto, ricordo la ricreazione nel grande giardino con le betulle e i peschi.Ricordo la mia bravura, nello studio, nella scrittura ero molto diligente in ogni aspetto della scuola. L’ unica cosa che odiavo nella mia scuola era quell’ insopportabile maestra che mi aveva messo vicino a Will.
 
Prima ero felice accanto alla mia migliore amica, nonché sorella Victoria Archibald poi un giorno quell’ odiosa zitella, era entrata in classe e aveva comunicato uno spostamento di banchi.
Io sarei andata al posto di Fred, che si trovava di fianco al migliore amico Will e Fred sarebbe venuto davanti insieme a Vicky.
“Visto che lei è una brava bambina a che è anche diligente ho deciso di spostarla vicino al signorino Archibald per aiutarlo”così aveva detto e io per rispetto ed educazione avevo taciuto.
Mi ero seduta accanto al mostro, che mi aveva sorriso e poi mi aveva sussurrato: quel cerchietto è orribile. Il mio cerchietto orribile ? Io ho un gusto infallibile, sono nipote di una grande stilista che conosce da una vita Donatella Versace e che me l’ha presentata giorni fa, io la figlia di due icone della moda di Manhattan: Blair Waldorf, un’ eleganza e un portamento naturale e Chuck Bass, sempre in giacca e farfallino e con l’ abito coordinato a quello di mia madre io ? Non credo proprio.
“Sei l’ ultimo  che può parlare Archibald, non lo sai che il blu è un colore che non dona ai maiali ?”gli dissi, per poi seguire la lezione.
Eppure quando lui mi aveva sfiorato la mano per prendere la mia penna avevo sentito le guancie diventarmi rosse e le orecchie calde.
Sentì la porta di camera mia aprirsi e così mi preparai mentalmente per la mia festa, quell’ anno il mio compleanno cadeva di sabato e per cui non ero dovuta andare a scuola.
“Buon compleanno!”urlarono tutti in coro, Ed salì sul mio letto e mi diede un bacio.
La festa di quest’anno sarebbe stata aperta a tutti quelli che portavano il mio invito con loro. Una vesta esclusiva degna dell’ organizzatrice Blair Bass, che aveva preparato una festa a tema coi fiocchi, appunto era la moda. Ognuno si doveva ispirare allo stile di uno stilista. Io ero andata sullo stravagante Cavalli, perché adoravo le stampe animal . La mia migliore amica Vicky aveva scelto Donna Karan.
Mi alzai dal letto, andando nella cucina dove trovai la tavola imbandita e con ogni dolciume  da me amato cheesecake, frittelle, toast con il cioccolato e la panna montata. Mangiai solamente una fetta di torta, poi decisi di andare via con papà e Ed a fare compere e divertirci a Centrall Park. Prima di uscire decisi di prepararmi per bene mi ero lisciata i capelli, avevo scelto una gonna nera di velluto a coste di Dior, abbinata con una maglietta bianca a maniche lunghe con fiocco in mezzo alla maglietta sempre di Dior, un cappottino primaverile beige, delle calze bianche, delle ballerine nere di Chanel e un cerchietto bianco con un rosa al lato sinistro.
Scendemmo con l’ ascensore papà continuava a guardarmi, forse si era accorto che stavo crescendo. Entrammo nella limo e prima che lui potesse dire all’ autista la nostra meta lo feci io.
“Fifth Avenue”dissi distendendomi nei morbidi sedili in pelle
“Mel  avevamo detto di andare a Centrall Park”mi sgridò papà
“Papà, devo fare alcune compere”gli spiegai 
“Quelle le fai con Blair”mi disse lui 
“Sai tu pensi che sia ingiusto che io, abbia scelto di andare in una via piena di negozi. Ma non ti pare ingiusto andare a Centrall Park a giocare a baseball con Ed ?”gli domandai arguta e tagliente come al solito
“Melanie ti saresti divertita anche tu”commentò lui
“Certamente, macchiarmi di fango, rovinarmi le unghie e i capelli è il mio hobby preferito!”dissi sarcastica
“Signorina, solo perché è il tuo compleanno non decidi tu”disse papà iniziando ad innervosirsi
“Sai papà, io non penso che tu sia un grande egoista e dittatore io mi merito di andare almeno il giorno del mio compleanno dove voglio!”urlai senza dare spazio alla voce di papà”Oltretutto a casa porto sempre 9 o 10, sono buona con Ed, mangio le verdure e quando sbaglio, quelle poche volte che sbaglio accetto la mia punizione. Adesso ti ho solo chiesto se andavamo a prendere un abito o qualcosa di simile e tu mi tratti così! Adesso voglio tornare a casa da mamma”dissi nervosa 
“Va bene, però la festa non la faremo più”mi disse per poi dire all’ autista di tornare indietro. Io stavo piangendo ed ero veramente in collera con papà.
“Mel sai che quando piangi gli occhi ti diventano rossi rossi”aveva constatato mio fratello, furiosa com’ ero me la presi con lui
“Ma perché non chiudi mai la bocca!”gli urlai
“Non trattare così tuo fratello”mi aveva sgridato, ancora, papà
“Io ti odio!”urlai dopo aver detto quelle 3 parole papà si ammutolì per tutto il viaggio di ritorno. Quando arrivammo a casa, corsi subito da mamma e l’ abbraccia lei mi chiese cos’ avevo ma non le risposi.
Mio padre si avvicinò a mia madre e le disse che la festa sarebbe stata annullata.
“Chuck, ma perché ?”domandò mamma 
“Perché Melanie mi ha detto che mi odia”pronunciò lui salendo le scale e chiudendosi in camera sua.
Io alzai la testa e vidi lo sguardo accusatorio di mamma.
“Credimi mamma lui se l’è cercata”le dissi io
“Mel Rose, non penso proprio che tuo padre si sia cercato un ti odio da parte di sua figlia”mi sgridò lei
“Allora non lo conosci”commentai io
“Lo conosco bene, adesso tu vai da papà e gli chiedi scusa”mi aveva ordinato
Aprì la porta, papà era davanti alla finestra che guardava il sole.
“Papà”pronunciai
“Melanie, non ho voglia di vederti per piacere va via”aveva scacciato la sua principessa, che stava cambiando stava diventando grande il suo carattere stava cambiando e stava diventato un miscuglio tra il suo e quello  di Blair, i due più grandi stronzi dell’ UES.. Due stronzi che si erano fusi in unica persona.
La piccola bambina, era triste del rifiuto ricevuto dal padre così corse subito nella sua stanza e si buttò sul suo enorme letto.
Perché papà non ha accettato le mie scuse.. Forse questa volta l’ho ferito per davvero.
Sapevo che mio padre e io eravamo uguali, che entrambi riuscivamo a trovare il punto debole di una persona e che da lì in poi la distruggevamo; ma so che entrambi amiamo l’ onestà, perciò voglio scrivere una lettera all’ uomo che adoro. Sono come molti mi etichettano una secchiona, ma io studio molto per un motivo preciso voglio andare a Yale.
Ma adesso affrontiamo il vero problema, devo scrivere una lettera a mio padre una che proviene dal cuore.
 
Papà ti ringrazio per i sacrifici che fai per me e la Mamma, io sono fiera di avere un papà meraviglioso come te!
E’ stupendo avere qualcuno come te a cui potersi rivolgere, qualcuno su cui poter contare sempre, qualcuno come te da amare incondizionatamente.
Io ti voglio molto bene!
XoXo 
Melanie Rose Evelyn Bass
 
La mia scrittura era perfetta, anche se era da appena un’ anno che sapevo scrivere è che per entrare a Yale devo avere una carriera scolastica perfetta oppure un bel culo
Siccome credo di non aver un posteriore così fantastico credo opterò per lo studio.
Andai verso la stanza di papà, bussai e feci passare la lettera sotto la porta.
L’ uomo notò la lettera, che risaltava sotto il parquet della sua stanza la prese e la lesse, delle lacrime cascarono sul foglio rosa che aveva utilizzato la piccola. Si ricompose e prima di andare dalla sua principessa, disse alla regina di continuare i preparativi della festa.
“Principessa”disse entrando nella mia stanza 
“Papà hai letto la lettera!”urlai andando ad’abbracciarlo 
“Si, era bellissima. Ma non voglio che quello che è accaduto in limo oggi succeda un’altra volta”si spiegò
“Non accadrà mai più”promisi
In cuor suo Chuck sapeva che sarebbe riaccaduto, ma per il momento voleva godersi questo abbraccio.
“Melanie! Dobbiamo prepararti!”strillò mamma
“Arrivo”le risposi staccandomi da papà 
Scesi e mi preparai per bene; i capelli erano stati cotonati e buttati tutti da un lato, il trucco era quasi invisibile giusto un tocco di fondotinta e un po’ di mascara, mi misero un foulard stile marinaio, una maglietta a maniche lunghe con una fantasia molto particolare tipo il piumaggio di un pavone, dei pinochietto con le risvolte che richiamano il foulard, una cintura leopardata, delle calze di lana rosse e degli stivaletti con il bordo leopardato. Tutto creato appositamente per me, da Roberto Cavalli.
Gli invitati non tardarono ad arrivare, i primi furono Vicky e Will, accompagnati dagli zii.
Vicky aveva uno stupendo abitino giallo con delle All star abbinate e i capelli raccolti in uno chignon, complessivamente era molto carina ma forse un po’ troppo casual.
Il fratello era invece con una camicia e dei jeans, riconobbi subito lo stile di Armani.
“Entrate”dissi allegra
“M, sei bellissima!”si complimentò Vicky
“Grazie V! sei stupenda anche tu!”dissi sincera, era bella solamente che io non amavo il casual.
“Hey, Will”lo salutai
“Ciao Mel”aveva risposto, non so perché ma era stupendo con quei suoi capelli mori, gli occhi azzurri.. Possibile che mi senta attratta da quel mostro ?
Tutti erano arrivati tranne Fred, lui non sarebbe venuto perché.. Aveva preso la febbre.
Ero un po’ triste per questo, poi tutti si erano vestiti in modo sbagliato alcune bambine avevano delle insulse imitazioni, eppure la mia era una delle scuole più pagate di tutta Manhattan e c’ erano dei poveracci con delle imitazioni! 
Seduta sul divanetto, stavo lì bevendo una dieth coke. Poi sentì qualcuno accanto a me.
“Bella festa”era.. Era Will, strano non aveva rovinato come ogni anno il mio compleanno
“Non direi proprio, non vedi quella ha un’insulsa imitazione di Fendi”disse tenendo la testa in giù
“Va beh, l’ importante è che la festeggiata sia bella”mi disse lui
“Sarebbe un complimento ?”domandai, non ero abituata a riceverne da lui
“Si..”disse un po’ imbarazzato
“Grazie”gli dissi
“Adesso è il momento della torta”m’ informò poi tutti iniziarono a cantarmi la canzone e io spensi le candeline.
La festa era finita e tutti erano andati via, avevano lasciato dei meravigliosi regali ma il più bello era stato quello di Will, un portachiavi  a forma di M.
Andai nella mia stanza, mi sciolsi i capelli e li spazzolai 20 volte; lo facevo ogni sera per imparare a contare meglio e per tenere setosi i miei capelli.
Andai nel mio caldo letto, quella notte papà non era venuto a darmi la buona notte ma non mi era pesato troppo avevo ancora in mente il sei bella, di Will. Mi aveva davvero spiazzato.
Quella notte non riuscii a dormire ero davvero ancora tutta eccitata.
 
La vita è breve… Perdona in fretta, bacia lentamente, ama davvero, ridi sempre di gusto… E non pentirti mai di qualsiasi cosa ti abbia fatto sorridere, oppure piangere.
Sergio Bambarén

 
Nuovo capitolo, care lettrici!
Primi litigi, primi amori e.. Primi shopping!
La lettera sono insiemi di frasi, di anonimi..
BUON CAPITOLO!
Ringraziamenti a: guccina95, cuoredpanna,bybu,stezietta w,gossipisfourever!
Un ringraziamento speciale a FibyCullenBass_!La mia tesò!
E invito alle lettrici di recensire!
Bisous Bisous
Camy

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Capitolo 9
*** 8 anni ***


Il giorno del mio ottavo compleanno mi svegliai nella mia stanza al ranch, con accanto la mia migliore amica Vicky. Quel giorno c’ era un sole caldo e stupendo, la temperature erano molto calde anche se eravamo agli inizi di maggio.
 
“Vicky.. V”la chiamai dandole qualche colpetto
“Mm.. Dimmi M”mi disse un po’ fiacca
“Non ci alziamo ?”le domandai ovvia
“Non lo so.. Che ore sono ?”mi disse lei mentre cercava di aprire gli occhi
“Sono le 9”dissi con noncuranza”Oh diamine! Ci stiamo perdendo il film di Marilyn!”urlai spaventatissima, quella mattina facevano uno dei più bei film del mondo il film di Marilyn Monroe, “Come sposare una milionario”.
Scesi di corsa dal letto, mi misi le mie pantofole e corsi fino ad arrivare alle scale dove scesi gli scalini nel modo più veloce possibile poi accesi la tv e mi posizionai sul divano in pelle nera.
“Melanie Rose Evelyn Bass! Per l’ amor del cielo che succede ?”mi domandò papà nel suo pigiama viola
“Succede che mi stavo perdendo il film di Marilyn”dissi io
“Non è possibile.. Prima Blair e la Hepburn ora Melanie e la Monroe.. Non vi sopporto con le vostre assurde manie per queste attrici ormai morte da 40 anni”ragiono a voce alta
“Chuck che succede ?”domandò mamma, uscendo dalla stanza da letto con la sua vestaglia in seta color panna.
“Blair vuoi dire a tua figlia di non urlare la prossima volta”disse esausto papà
“1° Signor. Bass questa bambina è mia quanto tua.. Perciò si dice nostra figlia.”disse mamma, brava mamma pensai”2° io la capisco lei adora Marilyn Monroe per me va benissimo..”disse tranquillamente mamma
“Blair tu sai che la Monroe ha fatto decine di calendari in cui appariva nuda ed è stata l’ amante di John Fitzgerald Kennedy ?”domandò arguto papà, che non chiudeva mai quella sua dannata boccaccia.
“Melanie Bass, ti proibisco di vedere ogni genere di film con quella donnaccia”mi disse mamma correndo giù per le scale e spegnendo la tv.
“Mamma! Perché ? Insomma che ti ha fatto Marilyn ?”domandai arrabbiatissima con la donna
“A me nulla ma potrebbe fare qualcosa a te con quel suo stile di vita”disse mamma
“Benissimo ma non potrai tenermi sempre sotto una campana si vetro. Adesso vogliate scusarmi vado in camera mia!”urlai salendo le scale e chiudendomi in stanza.
“Stai ancora dormendo ?”domandai alla biondina
“Che dovrei fare ?”mi domandò sedendosi a gambe incrociate sul letto.
“Ma certo!”dissi, avevo appena avuto un lampo di genio.
“Certo, cosa ?”domandò lei 
“Zia ti ha mai parlato di una certa Gossip Girl ?”domandai 
“Si.. Una volta”mi disse lei
“Beh.. Dobbiamo fare un paio di ricerche in rete”dissi con il mio ghigno da complotto, come quando ho fatto  a Clarisse Cost, figlia di Penelope Shafai un volantino con su scritto che era una ermafrodita perchè mi aveva detto che ero brutta.
“Vieni con me”dissi all’ amica, prendemmo il mio Mac e lo portammo con noi sul letto.
“Cosa devo scrivere ?”mi chiese l’ amica
“Scrivi Gossip Girl”pronunciai, appena scrisse quelle parole venne fuori proprio quello che cercavo.
“Oddio guarda mia mamma!”mi disse V
“Si.. Scrivi Blair Waldorf”le dissi, dopo che digitò quel nome vennero fuori un bel po’ di cosette su mia mamma.
Stampammo le notizie più compromettenti e poi ci vestimmo similmente.
“Andiamo a vestirci”mi disse V
“V, che ne dici di questi leggins ?”domandai all’ amica
“Sono stupendi ma ne hai due paia ?”mi domandò sperando che la risposta fosse affermativa.
“Ovviamente uno nero e uno blu notte”rassicurai l’ amica
“Mel, ma sono identici”mi disse, non aveva uno spiccato gusto per la moda
“Assolutamente no! Adesso mettiamoceli e basta”dissi ferma, sennò avrebbe iniziato con il suo discorsetto sulla mia pazzia.
“Tieni quest’ abito”le dissi porgendole un’ abitino senza le spalline con una fantasia floreale.
“Hai due anche di questo ?”mi chiese mentre se lo infilava
“No.. Però io me ne metto uno con le spalline con la stessa fantasia”la informai mentre finivo di vestirmi
“Mi faresti una treccia ?”mi chiese
“Certamente..”le dissi iniziando ad acconciarle i capelli” Senti ma tu sai perché Fred ieri mi ha abbandonata alle angherie di tuo fratello ?”le domandai
“No..”mi rispose, ma nel suo tono c’ era un punto di.. Menzogna
“V, ti conosco da quando sei nata.. Siamo sorelle, abbiamo fondato noi il Valentino Missoni club“dissi, il club  consisteva nelle iniziali dei nostri nomi e degli stilisti.. Anche se la mia adorata amica non capiva molto di moda, adorava Valentino così abbiamo deciso di fondare il V- alentino M-issoni club di cui non fanno parte le mie ancelle.
“Lo so.. Miss. È che ho giurato a Fred di non fartene parola”mi disse lei, cercando di non affrontare i miei occhi
“Hey! Tin preferisci Fred a me ?”le domandai sconcertata
“No.. No è che.. Oggi è il tuo compleanno e non voglio farti soffrire..”mi disse lei con un po’ di malinconia negli occhi
“Su! Dimmi!”le dissi io, avevo paura che fosse una cosa grave
“Beh.. Lui oggi è andato al cinema a vedere un film d’ amore con..  Clarisse Cost..”ammise a mal’in cuore la  mia amica
“E tu che volevi farla entrare ne club come Chanel! Una Chanel deve essere elegante e soprattutto una vera Lady”dissi con il tono che utilizzava mamma, quando voleva umiliare qualcuno”Comunque.. Io volevo mollarlo Fred insomma ieri gli parlavo di quando ci saremo sposati tra 10 anni e lui non ha prestato la minima attenzione sulla scelta della torta.. Avevo dei dubbi sulla scelta tra cioccolato e fragola”le dissi, anche se il mio cuore si era appena spezzato
“Sicuramente cioccolato!”mi aveva detto lei, per poi abbracciarmi
“Golosona!”le avevo sussurrato all’ orecchio
“Ti voglio bene, Miss.”mi sussurrò, poi ci staccammo e gli risposi” Io di più! Ma adesso tieni sono delle fasce con delle adorabile rose ai lati”le dissi posizionandogliela sulla testa.
“Siamo pronte”mi disse, mi prese per la mano e scendemmo. Mamma e papà erano insieme a Ed a mangiare delle frittelle cucinate da mamma.
“Salve signori Bass, sono l’ assistente di Miss. Bass”mi presentò V, mentre mi sedevo davanti a papà.
“Melanie, cos’è questa storia ?”chiese mamma sedendosi accanto a papà
“Scusate signori Bass, ma i minori di 7 anni non possono assistere”disse rivolgendosi a Ed
“Ed vai a guardarti Ben 10”disse papà, congedando il piccolo
“Perfetto, adesso Miss. Bass dovrei presentare una causa contro lei”dissi io, facendomi dare il fascicolo con i blast di Gossip Girl.
“E perché ?”domandò mamma
“Diffamazione della signora Monroe e ipocrisia”enunciò V
“Grazie V, come ha detto la mia assistente vorrei dirle che la cito per ipocrisia”dissi per poi aprire il fascicolo”Vorrei mostrarle il reperto A”dissi estraendo una foto di mamma in un locale a luci rosse mentre faceva un balletto osé”Lei ha detto che i calendari della signora Monroe sono disdicevoli mentre fare uno spogliarello in un locale a luci rosse non è allo stesso tempo disdicevole ?”domandai sapendo che avevo la vittoria in pugno; papà continuava a ridere vedendo il reperto A, mentre mamma gli tirò una gomitata.
“Tesoro io ero.. Ubriaca e zio Nate mi aveva appena lasciato”si giustificò mamma
“A proposito del tuo fidanzamento con il signor. Nathaniel, tu hai detto che Marilyn Monroe era l’ amante del presidente Kennedy, ma vorrei ricordarti che tu hai tradito il tuo fidanzato Nate Archibald con Charles Bass “dissi io, mostrando la foto che immortalava il tradimento di mamma
“Si vede tutto nel reperto B”conclude V
“Per piacere eravamo.. Giovani e tu non mi puoi giudicare”si difese mamma
“Anche quando si ha 20 anni si è giovani ? Mi pare che tu abbia tradito Louis Grimaldi con il qui presente Charles Bartolomeo Bass”dissi io
“Provato tutto con il reperto C”mostro Vicky
“Appunto, concludendo lei non è in condizioni di giudicare Marilyn Monroe con questo ho concluso.”dissi io
“Beh.. Il mio avvocato è Charles Bass”disse mamma, che odiava perdere ma che purtroppo doveva perdere.
“Dunque Mel t-”lo interruppi
“Mi dia del lei, prego”dissi
“Scusi, lei ha detto che Blair Waldorf ha ballato in un locale a luci rosse ed è vero”si bloccò
“Chuck non sei d’ aiuto”sussurrò mamma
“Lasciami finire.. Ma quando lei sarà grande molto probabilmente farà lo stesso”mi disse papà
“Senta non sono io sotto processo. Perciò io dico che andrò a vedermi il film sul mio pc”dissi alzandomi
“La seduta è chiusa”concluse V
Vittoriose e felici come solo due bambine potevano essere andammo a farci un bagno nel fiume che c’ era a qualche metro dal ranch con i pony.
“L’ acqua è tiepida!”disse Vicky che era già entrata in acqua
“Ti raggiungo!”dissi andando nell’ acqua che come aveva detto prima era davvero tiepida. C’ era una tale quiete, quando sentimmo dei rumori tra i cespugli.
“Chi è ?”domandai preoccupata avvicinandomi alla mia amica
“Avanti papà! Se sei tu giuro che leggo i pettegolezzi su Gossip Girl, quelli che riguardano te!”lo minacciai
“Miss. Ho paura”mi sussurrò V
“Tin. Tranquilla”la rassicurai, anche se avevo una terribile paura
Poi vedemmo sbucare dai cespugli un ragazzino che avrà avuto un paio di anni in più di noi.
“Hey! Ci hai fatto spaventare!”lo accusai
“Scusate!”ci disse avvicinandosi, uscimmo dall’ acqua e ci presentammo.
“Piacere Mel Bass”dissi fiera, porgendo la mano
“Oh, piacere io sono Milo Sparks”si presentò baciandomi la mano
“Ciao! Io sono Victoria Archibald”disse lei, stringendogli la mano
“Dunque.. Tu sei una Bass”mi disse lui
“Si.. E tu sei.. Un campagnolo che conosce le buone maniere ?”domandai con il mio solito sarcasmo pungente
“Diciamo che sono un newyorchese in esilio”disse lui
“Esilio ? Cos’è hai messo una camicia a quadri, dei jeans coi risvolti e un cappello di paglia ?”domandai con lo stesso tono di prima
“No.. I miei nonni mi hanno portato via dalle grinfie di mia madre e portato nella loro casa in campagna”ci spiegò
“Mi spiace per tua mamma”disse V, la solita deve sempre fare la croce rossa
“Grazie.. Ma hanno fatto bene, vedo mia mamma ogni domenica”ci informò
“Oggi è domenica”enunciai
“Lo so.. Ma lei viene il pomeriggio”ci disse
“Beh.. A mai più Milo Sparks”dissi andandomene via, mentre la bionda continuava a parlargli
“V! Ma che fai ?”domandai
“Che ne dici se portiamo Milo con noi ?”mi domandò
“Dico che è una pessima idea.. Non voglio fare una squallida parodia di Vicky Cristina Barcellona”dissi altezzosa, come solo la figlia di Blair Waldorf e Chuck Bass poteva fare. La bionda mi si avvicinò.
“M.. mi piace”mi sussurrò
“Hey Milo, hai mai mangiato il gaspacio ?”gli domandai
“No..”mi rispose
“Allora vai sul pony con Vicky e te lo farò assaggiare”gli ordinai
“Io preferisco venire con te”mi disse facendomi un ghigno
“Io preferisco di NO. Adesso se non ti dispiace vorrei andare, ho un leggero appetito”dissi per poi montare su Liberty poi sentì una presenza dietro di me.
“Hey.. Sparks-atura via dal mio pony o gli puoi attaccare le zecche”dissi acida
“Adoro le ragazza stronze come te”mi sussurrò all’ orecchio
“E io odio gli scaricatori di porto come te”sputai acida tra i denti
“Dall’ odio nasce l’ amore!”mi disse, mentre V mi stava uccidendo con lo sguardo
Appena arrivammo al ranch, posammo i pony nelle stalle.
“Bel ranch”disse Milo
“Si..”rispose un po’ giù V
“Grazioso zotico, ci lasceresti parlare in privato.. Giusto un secondo”gli dissi strattonando la bionda
“V lo sai che a me quel tipo fa schifo”le dissi
“Non sembra.. Ti ho detto che mi piaceva e tu ci stai flirtando ?”mi dice arrabbiata
“Senti io più che insultarlo non posso fare.. Perciò anche se non credo di avere colpe ti chiedo scusa”le dissi
“Va bene, ma si siede vicino a me”mi disse per poi abbracciarmi
“Mel!”urlò il mio nome Ed, che venne ad abbracciarmi
“Cosa c’è ?”gli chiesi stringendolo forte
“Mamma ha detto che ha apparecchiato nel giardino dietro”mi disse
“Allora andiamo, su dammi la mano”gli dissi prendendo la sua mano
“Chi è ?”mi domandò, riferendosi a Milo
“Oh.. Lui ? È Milo Sparks”gli dissi” Abita qui vicino”continuai
“Ciao Milo, io sono Ed Bass”disse fiero quanto me
“Hey”gli disse, facendogli segno con la testa -che saluto rozzo-
“Mel e.. ?”domandò papà vedendo Milo
“Milo Sparks”si presentò stringendo la mano di papà
“Sparks ?”domandò mamma, mentre apparecchiava
“Si, Mrs. Bass”disse lui
“Non sarai il figlio di Georgina Sparks ?”chiese poi papà
“Si.. Anche se abito con i miei nonni adesso”rispose lui
“Ah.. Emh e Georgina che fine a fatto ?”chiese assolutamente curiosa mamma
“Diciamo che mi ha abbandonato.. Viene a trovarmi ogni domenica pomeriggio”disse lui sedendomi accanto.. Diamine chi gliel’ ha chiesto ?! Papà lo stava guardando maluccio, come per dire: Non toccare mia figlia!
Non sarai geloso, papà ?
“Ma è oggi”disse mamma
“Lei e sua figlia dite le stesse cose”commentò
“Ah.. Siamo simili”aggiunse mamma
“Molto siete entrambe belle”ci lusingò
“Grazie”disse mamma sedendosi accanto a papà
“Scusate ma io devo andare un attimo ai servizi”dissi alzandomi
“Oh, va pure”mi congedò mamma
“Io Blair, vado a prendere il pane”trovò una scusa papà
Appena entrammo a casa mi fermò.
“Non dirmi che è il tuo fidanzato”mi disse 
“Assolutamente no! Non mi sarei mai messa con un campagnolo che indossa camicie a quadri e jeans”gli dissi disgustata
“Non sembra della stessa opinione il ragazzo”mi sgridò papà
“Ma perché mi sgridi ? Io non sopporto quel ragazzo e tu mi fai il terzo grado!”gli dissi furiosa
“Melanie!”mi chiamò
“Devo andare in bagno!”urlai salendo le scale
Dopo poco scesi e mi andai a comodare di fianco a Milo, purtroppo.
Arrivò il momento di spegnere le candeline.
“Soffia!Soffia!”urlava il mio fratellino
“Vieni aiutami!”gli dissi, siccome sapevo quanto lui amasse soffiare sulle candeline
Poi mamma tagliò una fetta per ciascuno, la torta era squisita pensate che feci anche il bis. Poi andammo a fare una passeggiata.
“Sapete che riesco ad’arrampicarmi su quell’albero”aveva detto il moro, indicando un grande albero
“Dai vediamo!”urlò tutta eccitata V
“Senti ma i tuoi nonni non si preoccupano, non sei nemmeno andato ad avvisare”gli urlai mentre si arrampicava
“Cazzo!”urlò cadendo, prima io e la mia amica ci guardammo in viso e poi corremmo verso Milo.
“Stai bene ?”domandai preoccupata
“Si.. Insomma”mi aveva risposto, gli tesi la mano per aiutarlo ad alzarsi
“Grazie”mi ringraziò, poi si pulì il didietro dall’ erba 
“Adesso vado dai miei nonni e torno”ci aveva detto, per poi correre verso una grande casa
“Mel.. Credo di non piacergli”mi confidò lei
“Io credo che ancora non abbia capito la persona fantastica che sei”le dissi abbracciandola
“Grazie!”mi sussurrò
“E di che ? Adesso muovi il tuo didietro e vai da quel cowboy!”la incoraggiai
“Si! Hai ragione.. No.. Non me la sento”ecco tipico di Vicky, era molto coraggiosa quando dovevamo fare qualcosa ma quando centravano le persone diventava insicura al massimo.
“Ma dai!”la incoraggiai
“No.. No torniamocene a casa.. Digli che ho avuto un problema inventati una scusa e raggiungimi presto!”mi disse velocemente, per poi fuggire.
Passarono 10 minuti..
“Hey! E Victoria dov’è ?”mi domandò lui
“Uh.. Lei ha avuto mal di pancia, probabilmente era allergica alla glassa della torta”gli dissi, nel modo più convincente possibile anche se la scusa non reggeva troppo.
“Oh.. Beh mia mamma non verrà”mi confidò per poi sedersi
“Mi spiace”lo confortai sedendomi accanto
“Ci sono abituato”mi disse 
“Non dovresti essere abituato alla mancanza di tua madre”gli dissi io, sinceramente dispiaciuta
“Eppure.. Vorrei avere una famiglia normale, tipo la tua”mi disse girandosi e guardandomi negli occhi
“Non ti basta essermi amico ?”gli domandai, lo so era un campagnolo ma volevo dargli una chance
“Non credevo di starti.. Simpatico”mi disse incredulo
“Ti sei sbagliato, cowboy!”enunciai con un sorriso, per poi abbracciarlo
“Adesso devo andare a casa, tra poco partiamo per New York”lo informai
“Dammi il tuo numero”mi disse 
“Oh.. Beh hai un pezzo di carta ?”gli domandai, si frugò nelle tasche e trovò un piccolo pezzo di carta
“Uno scontrino”mi disse vittorioso
“Ok.. Io ho una penna”gli dissi scrivendogli il numero
“Ci sentiamo”mi salutò
“Si..”gli risposi incamminandomi verso casa.
 
Bisogna esser molto forti per amare la propria solitudine 
PIER PAOLO PASOLINI

Ecco il nuovo capitolo, che mi è venuto.. non so come se devo essere sincera!
Però il personaggio di Milo mi intrigava da mettere e fare intrecciare con la vita dei miei dolci personagietti!
Il nostro Chuck è geloso della sua bambina, identica alla madre!
Milo è un mix tra insicurezza e spavalderia
Mentre V è un pochino insicura..
Adesso io dico.. recensite!Sopratutto i 24 lettori che l' hanno messa tra le seguite e le 7 persone che l' hanno messa tra le preferite!Al prossimo capitolo, 9 anni
Ringraziamenti:bybu, guccina 95 e stopo!^^
Perchè il mega ringraziamento va alla mia geme! -non sono una bimbaminchia,truzza o altro.. precisiamo- FibyCullenBass_!
Bisous Bisous
P.S. se non vi scoccia leggete anche le altre mie fic!Siamo solo noi e Per un pò sparirò... sempre di Gossip Girl!
Milo: 
http://blog.amandakeeysphotography.com/wp-content/uploads/2009/10/img_3895.jpg

 
Una storia di Camilla alias Camy XOXO

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Capitolo 10
*** 9 anni ***


Centrall Park è sempre bellissima in estate, in autunno, in inverno e in primavera. Per questo non c’è posto migliore per fare una festa tra amici!
Una torta viola, la mia migliore amica, il mio ex, il mio amico burlone e il bambino che più odio questa è una festa in stile Mel Rose Bass!
Piena di casini, abiti firmati e tante incomprensioni.. Qui nell’ Upper East side è così gente e io non ne cambierei una virgola!
 
“Auguri!”mi sentì urlare in coro da una trentina di persone parenti, amici, amici di amici tutta gente ricca, s’intende.
Dopo aver spento le 9 candeline, sulla mia favolosa torta viola e essermela pappata andai insieme ai miei amici per dirci qualche pagliacciata insieme noi eravamo inseparabili.. Anche se da Will mi sarei separata volentieri ma.. Almeno ho 4 amici ok!
“Dunque ragazzi verità o obbligo”questo era il gioco, disse Vicky
“Incominciamo da O. verità o obbligo ?”domandai eravamo seduti in cerchio
“Verità”rispose lui
“E’ vero che hai una cotta per Beth ?”domandò Fred iniziando a ridere
“Assolutamente NO!”scandì bene le parole
“Mm, ti crediamo”dissi io
“Ok.. Tocca a te Vicky”disse Fred
“Obbligo”disse temeraria lei
“Bene, li vedi quei vecchietti devi dirgli che sono degli sfigati”propose ridendo insieme a Will
“Ok”rispose, andò dai vecchietti e gli disse davvero sfigati.
“Tocca a Melanie”commentò Will
“Obbligo”dissi in tono di sfida
“Devi andare da quel ragazzo e dirgli che ci vuoi fare sesso”propose Will, sempre e sempre resterà un pervertito
“Uff!Va bene”dissi un po’ indisponente, mi avvicinai al ragazzo e non so se ci crederete ma era Milo!
“Milo!”urlai abbracciandolo
“Hey”mi rispose
“Ma che ci fai qua ?”domandai diventando rossa, diciamo che parlandoci al telefono mi stavo prendendo una cotta per lui.
“Mi sono trasferito con mia madre e tu invece ?”disse il moro
“Oh.. Beh oggi è il mio compleanno”dissi indifferente
“Auguri!”mi urlò
“Oh.. Grazie vieni ti presento ai miei amici”gli dissi prendendolo per il braccio
“Milo dove vai ?”sentì chiamarlo da una bellissima donna dai capelli scuri e mossi
“Ehm, con un’ amica”rispose indifferente lui
“Ok, allora lui è Orlando”dissi indicando il biondo”Lui è Fred, lui è Will e Vicky la conosci già”dissi eccitata sedendomi
“Hey io sono Milo Sparks”si presentò
“Stavamo giocando a obbligo o verità”disse Vicky
“Ehm.. Non ci gioco da 2 anni”ci disse lui
“Davvero e adesso che fai ?”domandai interessata
“Diciamo che adesso non si fa un gran che ma si parla del più e del meno”ci disse lui
“Wow..”risposi io
“E tu Milo come conosci Mel ?”domandò Fred
“Diciamo che prima abitavo vicino al suo ranch con i miei nonni”rispose lui, Will sembrava quasi avercela con lui
“Perché abitavi con i tuoi nonni ?”domandò Will
“Mia madre non mi considerava un granché “rispose lui
“Certo..”
“Cosa vorresti dire ?”domandò quasi minaccioso Milo
“Che sappiamo il passato di Georgina Sparks”
“Cioè ?”ok, Milo mi faceva paura
“Era una sgualdrina”commentò Will
“Senti sfigato, sei un moccioso per me e non farmi arrabbiare perché ti potresti fare molto male!”lo avvisò il moro
“Che vuoi fare ?!”urlò iniziando a picchiare Milo che effettivamente era più forte di lui e lo stava picchiando.
“BASTA!”urlai dividendoli insieme a O.
“Me ne vado”disse Milo tornando da Georgina
“Aspetta!”lo chiamai
“Hai visto cosa hai fatto!”urlai contro Will 
La festa terminò minuti dopo, tornai a casa e mi guardai un film di Marilyn insieme a Ed.

Siba Shakib

Non permettere mai a niente e a nessuno di fermarti. Cammina a testa alta. Non pensare che una missione, una strada, una decisione è troppo grande per te.
Per quanto lungo possa essere un viaggio, se credi che sia quello giusto, intraprendilo.


Nuovo capitolo!
E' corto scusate, ma oggi dovevo fare i compiti e ho avuto poco, pochissimo tempo e ho messo un capitolo carino ma corto!
Ringrazio: 
bybu,gossipisfourever,Danise UK e la mia adoratissima geme!FibyCullenBass_

Spero che voi 4 recensiate e che recensiscano anche i lettori silenziosi, insomma quelli che l' hanno messa tra le preferite perchè mi chiedo che ci vuole a scrivere una recensione a scrivere anche e solamente:Questo capitolo era bello, bravo oppure se è negativa scrivete il perchè per farmi migliorare!
Baci Baci Camy
Tante grazie  a chi ha recensito!


Milo:http://images.newfaces.com/userimages/images/a/l/a/alan1a-alan1a-84ee.jpg

Vicky:http://images.newfaces.com/userimages/images/s/b/u/sburgess-sburgess-058f.jpg
Will:http://images.newfaces.com/userimages/mainimages/kennyF08-kennyF08-cc48.jpg
Fred;http://images.newfaces.com/userimages/images/z/v/s/zvs8893-zvs8893-78fa.jpg
Orlando:http://images.newfaces.com/userimages/images/d/a/v/DavisOcean-DavisOcean-f736.jpg
Ed:http://images.newfaces.com/userimages/images/r/i/k/rik-rik-27e1.jpg

W

 

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Capitolo 11
*** 10 anni ***


10 anni passano in un soffio, soprattutto se con te hai una famiglia mitica, un fratello pazzo, un’ amica leale, delle ancelle e tutte A; i miei 10 anni arrivarono in una caldissima giornata in Messico, a Città del Messico. Ricordo quella giornata come una delle più pazze di tutta la storia delle giornate pazze!
 
La mattina mi svegliai, per colpa di un dannato autista che aveva appena suonato il clacson.
Corsi subito in bagno, per mettermi apposto i capelli, lavarmi il viso e i denti. Dopo essere diventata presentabile andai dai miei genitori, ma non prima di svegliare mio fratello così da potergli fare una bella sorpresona! 
“Ed, conto fino a tre”gli sussurrai, da dietro la porta di mamma e papà
Appena aprii la porta mi ritrovai delle piume d’ oca in bocca, mentre sentivo le urla stridule di quel marmocchio chiamato fratello da me.
“Ma come diamine ci avete scoperto ?”domandai mentre i cuscini che avevamo prima in mano erano per terra.
“Diciamo che siamo i più stronzi di tutto l’ Upper East Side”si giustificò mamma
“Allora andiamo oggi voglio portarvi a fare il giro della città”ci disse papà
Andai a prepararmi per bene, mettendo un vestitino di Versace e dei sandali di Giselle Bundchen.
Mamma era sempre bellissima aveva uno splendido abito stile imperatrice di Cavalli, dei sandali uguali ai miei e una pochette di Prada.
Mentre ci dirigevamo verso l’ ascensore quell’ idiota di Ed si era scordato il maledetto berretto.
“Mamma il berretto! Me lo puoi andare a prendere ?”aveva chiesto, siccome mamma aveva dimenticato di spegnere l’ arriccia capelli acconsentì altrimenti non sarebbe proprio andata.
“Va bene, ma solo perché ho dimenticato una cosa”si giustificò andando nella suite, tornando con il berretto.
“Andiamo”ci informò
Scendemmo l’ atmosfera era completamente diversa da quella newyorchese; c’ erano auto coloratissime, donne con vestiti con la gonna ampia e capelli neri e spagnolo a volontà! Infatti io parlavo correttamente 5 lingue : Francese, Italiano, Inglese, Spagnolo e Cinese.
Perciò ovunque andassi riuscivo a farmi capire, comodo no ?
Andammo in una tavola calda molto caratteristica, in quanto piena di foto di Elvis il re. Si insomma era abbastanza ok, per i miei gusti.
“Qué debo llevar?”ci chiese la cameriera, mentre aveva estratto la penna dalla tasca del jeans.
“dos porciones de café y tortitas de dos, por favor”dissi alla ragazza, semplicemente avevo ordinato caffè e frittelle.
“Vedo che sei diventata brava con lo spagnolo”si complimentò mamma
“Se voglio entrare a Yale, devo sapere tante cose”dissi a mamma
“Si.. Già!”era sempre entusiasta quando le parlavo dei miei progetti per il futuro, ovvero Yale.
“Aquì” chi disse la cameriera posando i piatti sul tavolo
“Gracias”dissi io
“Hacer 14 pesos”ci disse la ragazza, io non ho mai sentito di un posto che chiede il conto subito ma va beh.
“Tenga”disse papà porgendole 20 pesos
“Punta ?”domandò la ragazza vedendo 6 pesos in più
“Si”gli disse papà
“Grazias!”lo ringraziò davvero.. Entusiasta
“Adesso mangiamo e andiamo tra le bancarelle”ci ordinò papà; mangiammo tutto, che devo ammettere era squisito.
Poi prendemmo un taxi, siccome il mercato a cui voleva andare mamma si trovava dall’ altra parte della città.
Appena arrivati notai una deliziosa bancarella, vendeva ogni genere di cerchietti davvero ne avrà avuti una centinaia. Io ne presi 10, tanto i soldi non erano un nostro problema..
“Mamma li prediamo ?”le domandai, sicura della risposta affermativa
“Si, aspetta che prendo il portafoglio”disse mamma..
“Mamma.. Dov’è la borsa ?”domandai preoccupata
“L’ ho dimenticata in hotel”mi disse lei
“Come ?! No!”urlai diventando nervosa
“Tranquilla!”mi disse come se avesse avuto un lampo di genio
“Ok..”risposi io
“Papà ha il portafoglio”mi rasserenò mamma
“Ok, andiamo a chiederglielo”dissi posando i cerchietti 
“Papà mi daresti 20 pesos ?”gli domandai
“Certo! Tieni.. Il portafoglio! Il portafoglio”aveva incominciato a dire preoccupato
“Papà..?”domandai, sperando che il suo sia uno stupido scherzo
“Mi hanno rubato il portafoglio”ci annunciò
“No.. No!”iniziai ad urlare
“Ma si, appena ritorniamo a New York te ne compriamo di più belli”mi rasserenò mamma
“Non è per questo, come facciamo a tornare a New York il nostro Hotel è dall’ altra parte della città e non abbiamo i soldi per il taxi”rivelai io
“Oddio! Ha ragione”disse mamma, iniziando a preoccuparsi per davvero
“Hey.. Dov’è Ed ?”domandò papà guardandosi intorno
“Ed!”urlò mamma
Poi lo vidi stava guardando una bancarella che vendeva delle caramelle.
“Hey! È lì”dissi indicandolo, mamma corse e lo prese prima che potesse fare qualche danno.
“Adesso mi spiegate come facciamo a tornare indietro ?”domandai 
“Con le nostre gambe”mi rispose rassegnato papà
“Perfetto!”disse mamma sarcastica
Iniziammo a camminare sul marciapiede, quando una schifo di auto prese una pozzanghera che m’ imbrattò tutta.
“Hijo de puta”imprecai, ero piena di melma.
“Amore cosa hai detto ?”mi domandò papà
“Nulla.. Adesso sono tutta sporca!”mi lamentai
“Ho avuto un’ idea!”ci disse mamma
“Cosa ?”domandò Ed
“Sapete che Donatella Versace è qui in vacanza.. Me ne parlava ieri Eleanor. Siccome siamo amiche potrei andare da lei e chiederle un passaggio”ci disse mamma
“Sarebbe un’ idea perfetta se noi sapessimo dove abita”aggiunse papà
“Aspettate! L’ ho letto ieri.. Abita al.. Andiamo in un’ edicola!”dissi subito, dall’ altra parte della strada ce n’era proprio una.
“Papel de Vogue del 28 de marzo”dissi all’ edicolante
“Hay”mi disse indicandolo con l’ indice
Andai a prenderlo e andai immediatamente a pagina 58, dove c’ era appunto l’indirizzo della casa di Donatella.
“Eccolo!”urlai 
“Perfetto”mi disse mamma, posando il giornale e uscendo sulla strada.
“Sai mamma, questo è il compleanno più strano della mia vita”ammisi 
“Tesoro, per me questa è la giornata più strana di tutta la mia vita”aggiunse mamma
“Io ho avuto giornate più strane”commentò papà, mentre mamma rise
“Io ne voglio avere di più strane”sentimmo la vocina di Ed
“Ed la tua giornata più strana sarà quando avrai 14 anni”dissi io
“Perché ?”domandò
“Perché andrai alla St. Jude”gli spiegai
“La St. Jude che..?”mi domandò
“E’ un liceo per soli maschi, che ha frequentato papà, zio Nate e tanti altri che conosciamo”enunciai
“Ma come ? Non ci sono le femmine ?”mi domandò quasi sconvolto
“E’ quello che ti ho appena detto”gli spiegai
“Credo che siamo arrivati”c’interruppe papà
“WOW”disse Ed
“Forza suoniamo e entriamo, perché.. Siamo i Bass”disse mamma, mentre si sistemava i capelli
“Si salve stiamo cercando Donatella”disse mamma
“No entiendo”disse una donna 
“No scusi.. Scusi”continuò a pronunciare mamma 
“Mamma ha staccato”la informai
“Che.. Io sono Blair Waldorf”disse fiera
“Bass”aggiunse papà
“Scusa”sussurrò”Io sono Blair Bass e non intendo farmi attaccare il citofono mentre parlo”disse fiera e nervosa, sembrava il giuramento di un’ eroe
“Hola yo estaba buscando Donatella Melanie Bass es la nieta de Eleanor Waldorf”dissi in uno spagnolo perfetto.
“Refiriéndose a la señora”mi rispose
“Che ha detto ?”domandò Ed
“Che adesso riferisce tutto alla signora”spiegai
“La señora dijo que se pueden introducir”m’ informò in fine
“Allora ?”domandò papà
“Possiamo entrare”dissi
Il grande cancello nero si aprì, mostrandomi una villa stupenda con piscina, idromassaggi e alberi e fori magnifici.
“Melanie, ciao!”mi disse Donatella abbracciandomi
“Ciao Donatella!”la salutai
“Ma come mai il tuo vestitino è tutto rovinato ?”mi domandò senza calcolare mamma
“Oh.. Beh c’ era una pozzanghera un’ auto c’è passata e mi ha schizzato”le spiegai
“Peccato lo avevo disegnato apposta per te.. Facciamo che adesso ti do un’ abito inedito”mi disse accarezzandomi i capelli
“Grazie”la ringraziai
“Blair”disse andando a salutarla
“Ciao Donatella”disse Blair
“E loro due sono ?”domandò riferendosi a papà e Ed
“Oh, lui è mio marito Charles Bass e lui è nostro figlio Edward “li presentò mamma
“Ma sei il figlio di Bart Bass ?”domandò la bionda
“Si”rispose papà, odiava parlare del nonno
“Oh, lo conoscevo da quant’è che è morto ?”domandò 
“Direi 13-14 anni”ammise papà
“Oh beh, volete entrare ?”chiese
“Si grazie”disse mamma
“Che carino che sei Edward”lo lusingò accarezzandogli i capelli
“Ciao Allegra”salutai la ragazza, era amica di mamma nonché figlia di Donatella
“Oh, ciao Mel  vieni ad abbracciarmi”mi disse , andai ad abbracciarla
“Adesso tu piccola vieni con me e ti do  un abito speciale”mi disse Donatella prendendomi a braccietto e portandomi nel suo studio.
“Aspettami qui”mi disse entrando nella cabina armadio
“Eccolo!”mi disse mostrandomi un’ abito con la gonna larga, era bianco con tutto lo chiffon rosa sopra.
“Mi sono ispirata al Messico”mi disse
“E’ stupendo!”le urlai
“Adesso te lo metti con queste All Star ti mettiamo un po’ su e mi farai da modella per l’ abito, ci stai ?”mi domandò, io modella per Versace baby al volo! Ovvio che ci sto, chi non ci starebbe ?
9 ore dopo..
“Finalmente a casa”disse papà posando le valigie
“Peccato, potevamo restare da Donatella”dissi io
“Beh non è stato un bel compleanno ?”domandò mamma
“Il migliore! Sono la modella della linea Versace baby!”commentai orgogliosissima 
“Mamma mi accompagni a letto sono stanco!”si lamentò Ed
“Eh andiamo”rispose lei, prendendogli la mano
“Papà grazie per il magnifico compleanno!”lo ringraziai abbracciandolo
“Era il minimo principessa”mi disse lui
“Ti voglio un mondo di bene”
“Anche io, ora a letto domani hai scuola”mi ordinò
 
Non arrenderti mai. Non arrenderti mai. Mai, mai, mai: in niente, grande o piccolo, importante o insignificante. Non arrenderti mai, se non di fronte ai tuoi principi o al buon senso. Non cedere mai davanti alla forza. Non cedere mai davanti all’apparente superiorità schiacciante del nemico.
Winston Churchill


Allora, non chiedetemi come mi è venuto in mente questo capitolo perchè nemmeno io lo so!
Credo sia un pò diverso e fuori dalle righe e volevo un capitolo pieno d' imprevisti divertenti!LOL
Io spero sempre che recensiate!
Sopratutto le persone che l' hanno messa tra le preferite e che recensiscono altre fic e non queste!-piccolo sfogo-
Ringraziamenti:
gossipisfourever,stezietta w e la mia maginifica gemella Fiby CullenBass_!Che adoro come sempre, adoro tutte le ragazze che mettono la fic tra le preferite, seguite e da ricordare!
Bisous Bisous Camy

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Capitolo 12
*** 11 anni ***


11 ANNI! 11 favolosi anni, l’ età perfetta l’ età palindroma per eccellenza. Andavo ancora alle elementari la 5° elementare eravamo alla fine.Ed io ero in banco con la mia migliore amica Victoria, per fortuna non ero finita con quello sfigato di Fred! Si lo odiavo lui aveva preferito Clarisse a me, Melanie Bass.
 
Mi svegliai e come ogni mattina da 5 mesi, andavo a controllare se mi fosse spuntato un brufolo, anche questa mattina il controllo era passato; spazzolai i miei capelli mori, mi ripulì la faccia in bagno e scesi le scale per recarmi nel grande tavolo della famiglia Bass.
Mi sedetti accanto a papà, mentre mamma armeggiava ai fornelli le piaceva da matti cucinare la colazione, però solo quella per tutto il resto c’ era la fidatissima Dorota.
“Ecco per la mia undicenne delle squisite frittelle”mi disse allegra porgendomi la colazione
“Grazie, mamma!”la ringraziai prendendo delle fragole da metterci sopra
“Allora Mel, sei pronta per il pajama party ?”mi domandò papà
“Certamente. Tu papà pronto per darmi il mio regalo ?”gli domandai mentre addentavo la mia frittella
“Te lo darò oggi pomeriggio, comunque c’è qualcuno che ti ha già portato il suo di regalo”mi disse, distogliendo lo sguardo dal giornale e concentrandosi su Ed.
“Mel questo l’ ho fatto io per te”mi disse porgendomi un cerchietto e un disegno con su raffigurati: io, mamma, papà e lui poi sotto c’ erano scritte poche righe:
Sei la sorella più brava del mondo, anche se certe volte mi dici che sono un’ idiota!
Però ti voglio tanto bene, spero che anche tu me ne voglia!
Sei la numero 1!
Buon Compleanno!ED
“Allora, ti piace ?”mi domandò
“Ma è stupendo! Grazie Ed! Anche io ti voglio bene”gli dissi, alzandomi e andandolo ad abbracciare
“No.. I baci no!”mi disse, come solo un maschietto poteva dire alla sorellina
“I baci si!”urlai
“Tesoro ti conviene andare a prepararti tra poco devi andare a scuola”mi avvertì mamma
“Vado”le dissi
Entrai nella mia stanza, non  sapevo cosa potevo mettere ma poi mi venne un lampo di genio.
“Un Eleanor Waldorf”dissi tra me e me
Presi l’ abitino bianco che nonna aveva fatto confezionare proprio per me, era molto semplice bianco con un cinturino che stringeva la vita e la gonna aveva qualche piega, delle ballerine anch’ esse bianche e il cerchietto regalatomi da Ed. scesi di corsa le scale prendendo il mio zaino di Chanel.
“Papà sono pronta”l’ informai
“Perfetto, possiamo andare.”mi disse per poi chiamare a rapporto mio fratello”Ed, andiamo”urlò, poco dopo il piccolo scese con il suo zainetto della eastpak blu.
Salimmo in limo, mentre io massaggiavo con il mio telefono Versace, regalatomi due giorni fa da Donatella.
“A chi scrivi ?”mi domandò papà
“EH?”domandai, ero assorta nei miei pensieri
“Con chi messaggi ?”mi richiese
“Oh.. Con Vicky, Milo, Will e con quel perdente di Fred”gli risposi
“Scusa, ma se è un perdente perché ci messaggi?”mi domandò, certe volte gli uomini proprio non capiscono
“Oh beh.. Per.. Papà te lo spiegherò dopo siamo arrivati”dissi quando sentì l’ auto fermarsi
“Allora a dopo!”ci salutò
“A dopo”gli dissi
“Nemmeno un bacio a tuo padre ?”mi domandò
“Scusa”risposi, dandogli un bacio mentre gli altri non guardavano
“Ciao papà!”lo salutò Ed
“Le nostre strade si dividono”lo salutai andando dalle mie amiche e lui dai suoi
“Ci vediamo all’ intervallo”mi salutò andando dagli altri bambini
“Auguri M!”mi dissero in coro le mie ancelle
“Grazie ragazze! Stasera tutte da me”dissi io
“Certamente”risposero ancora in coro
“Ah.. Beth, il verde oliva non va più! Togliti subito quelle calze”rimproverai la rossa
“Oddio! Scusa M”mi disse togliendosi le calze
Poi sentì suonare la campanella era ora di entrare. Alla prima ora avevo storia dell’ altre una delle mie materie preferite. Entrai nell’ aula e andai al mio banco dove di fianco si sedeva sempre V, che questa mattina era in ritardo.
Prima che il maestro potesse entrare Orlando si avvicinò per salutarmi.
“Hey, Mel!”mi salutò
“Ciao, Orlando”ricambiai
“Dici che te lo devo dare subito o dopo il mio regalo ?”mi domandò festoso
“Oh! Adesso!”urlai 
“Va bene!”mi disse porgendomi un pacchettino turchese chiuso con un nastro rosa.Lo aprì conteneva un charm a forma di M.
“Grazie!”gli dissi abbracciandolo
“Wow! Ti è piaciuto, allora ?”mi domandò sarcastico
“Moltissimo!”
Mi girai era appena entrata la signorina Miles, una ventottenne dai capelli lisci e setosi era sempre molto gentile e comprensiva con tutti.
Iniziò la lezione, scrivendo sulla lavagna : MICHELANGELO BUONARROTI.
“Chi sa qualcosa su Michelangelo ?”domandò la donna girandosi verso la classe, io alzai subito la mano.
“Michelangelo Buonarroti è nato il 6 marzo 1475 e morì il..”ad interrompermi fu Vicky che entrò insieme a Will, in ritardo.
“Mi scusi, Miss. Miles è che eravamo imbottigliati nel traffico”si giustificò la mia amica sedendosi accanto a me.
“Continua Melanie”mi disse Miss. Miles
“Morì il 18 febbraio 1564. È stato uno scultore, pittore e poeta Italiano”dissi io
“Perfetto, continuiamo”disse andando a sbirciare qualcosa sul libro
“Auguri M!”mi sussurrò Vicky
“Grazie”le risposi
“Ho grande notizie”mi disse sottovoce
“Dimmele in fretta però”risposi 
“Ieri ho baciato Fred”sussurrò
“Come ?!”domandai urlando
“Scusa Melanie c’è qualcosa che non va ?”mi domandò la mora
“Ehm.. No mi scusi”le risposi diventando completamente rossa
“Riprendiamo”disse in fine
“Non sei felice per me ?”mi domandò
“Senti.. Devo stare attenta parliamo alla fine dell’ ora”le sussurrai
“Perciò ragazzi ci vediamo lunedì e ricordatevi di fare la ricerca su Michelangelo”ci disse poco prima di andare
“La facciamo insieme la ricerca ?”mi domandò V
“Non lo so.. Cosa mi dovevi dire ?”domandai fredda
“Beh.. Ieri ho baciato Fred a Centrall Park davanti al laghetto delle papere”mi confidò
“Ehm.. Piuttosto squallido insomma non è igienico “dissi sprezzante d’ odio, invidia e delusione.
“Ma se tu sognavi di dare il primo bacio là”mi corresse la bionda
“Sognavo! Al passato.. Adesso voglio dare il mio primo bacio.. Al ranch”le dissi
“Va bene.. Comunque io e Fred stiamo insieme”m’ informò in fine
“Senza offesa, ma di te e di Fred a me non importa nulla”le dissi andando dalle mie ancelle.
“Ragazze, Fred si è messo con Vicky”le informai
“Davvero ?”mi domandarono in coro
“Si.. Anche se per compassione, vedete V vuole rubarmi il posto di Queen divulgate la notizia”ordinai alle ragazze, che già ne stavano parlando con tutti.
Le 2 ore che mi separavano dalla ricreazione passarono in fretta e in un batter d’ occhio mi ritrovai a fare ricreazione nel grande giardino. Presi la mia mela rossa e l’ addentai mentre passeggiavo seguita dalle mie ancelle.
“Ragazze lo avete detto a tutte le sezioni ?”domandai
“SI”mi rispose Beth
“Perfetto, adesso gustiamoci le nostre mele e il sole”dissi 
“M!”sentì chiamarmi e mi girai
“Hey! V, cosa c’è ?”domandai facendo l’ innocente
“Non fare la santarellina con me!”urlò 
“Io ?! Non sarò santa ma nemmeno una sgualdrina come qualcuno di mia conoscenza!”dissi acida” E no! Non è Clarisse”aggiunsi
“Ah! Sei tu la sgualdrina!”mi disse spingendomi caddi a terra, apposta così intervennero le maestre.
“Cosa succede qua ? Melanie e Victoria..”domandò Miss. Carl
“Miss. Carl la qui presente Archibald mi ha spinto”dissi io
“Miss. Archibald”disse sconcertata la donna
“Mi ha dato.. Della sgualdrina”disse lei
“IO ?! Non è assolutamente vero! Se non mi crede lo chieda a Bethany, Clarisse e Ashley”dissi alla signorina 
“Signorina Cost conferma quale delle due versioni ?”domandò Miss C.
“Ha ragione Melanie”disse lei
“Perfetto, lei signorina Archibald è in punizione dovrà fare l’ intervallo seduta in classe per un mese”la sgridò Miss C”A partire da ora”disse portando Victoria in classe
“Siete state fantastiche”mi congratulai
“Grazie”mi dissero in coro
“Dimmi che è uno scherzo!”mi urlò Fred
“Come, prego ?”domandai
“Dimmi che non sei stata tu a mettere queste voci di io e Victoria che stiamo insieme solo per la mia pietà”disse lui
“A quello.. No non sono stata io, ma ben si B, C e A”dissi
“Si come no, non mangiano nemmeno una caramella senza il tuo consenso”mi disse lui 
“Ti sbagli, ora scusa ma devo andare”gli dissi girando i tacchi”Ah, quasi mi dimenticavo grazie per avermi fatto gli auguri”gli dissi continuando il mio percorso verso l’ aula poco dopo infatti suonò la campanella.
Le tre ore che avevo erano volate ed era già ora di tornare a casa. Presi la mia cartella e andai ad aspettare papà.Mentre aspettavo Ed, accesi il mio cellulare e trovai un messaggio che mi aveva inviato Vicky  poco prima che iniziasse la lezione di storia dell’ arte:
- L’amicizia per te, è indescrivibile. Sei fantastica, l’unica che mi ha capito, sopportato e mi ha dato fiducia in questo mondo difficile ed incerto. La tua dolcezza e la tua sincerità hanno risvegliato in me la voglia di vivere, di credere in un futuro migliore, hanno tirato fuori quello spirito giovane quasi incosciente ma con tanta voglia di fare. Tutto questo è meraviglioso ma non è sufficiente perché ho bisogno di vivere accanto a te per trarre la tua forza il tuo entusiasmo. Con te vicino sarà tutto in discesa e la felicità è vicina.AUGURI AMICA MIA!- 
Ecco sensi di colpa in arrivo, d’altronde Fred non era il mio ragazzo e io per lui non provavo nulla, ma mi aveva dato fastidio che me lo avesse detto così.. Tranquillamente senza pensare di dirmelo con calma o altro. Si, avevo sbagliato.
Presi il telefono e le scrissi un messaggio:
-Che tu possa trovare la forza di perdonarmi.
E’ difficile per me dire mi spiace
Voglio solo che tu resti
Dopo tutto quello che abbiamo passato
Voglio farlo per te
Te lo prometto!
Dopo tutto quello che è stato detto o fatto..
Tu sei parte di me!
Te lo ricordi.. Un mese fa a casa tua abbiamo trovato un cd vecchio di tua madre, il cd dei Chicago.
Scusa V, per me puoi stare con chi vuoi!-
Istanti dopo arrivò mio fratello.
“Hey”mi salutò
“Hey.. Come è andata ?”gli domandai
“Ok.. E a te ?”mi chiese
“Malissimo ho litigato, però acqua in bocca o dico che 2 mesi fa ti sei fatto la pipì a letto”lo ricattai
“Uff.. ok”mi disse
Poi arrivò papà.
“Ciao, come è andata ?”ci domandò
“Benissimo”risposi
“OK”disse poi Ed
“Perfetto, sentite dovete andare a pranzo da nonna Eleanor”ci disse
“Perché ?”domandò Ed
“Zitto.. Lei ci da il cioccolato”gli sussurrai
“Anzi.. Niente sono felicissimo”si corresse
“Ok.. Allora ciao principessa! Ciao campione”ci salutò dandoci un bacio
Salimmo appena entrati c’ era nonna Eleanor che parlava con Kate Moss di una sua nuova linea di intimo ovviamente Kate non sarebbe stata la modella ma la co-produttrice della linea.
“Ciao nonna.. Salve Kate”salutai posando la cartella
“Ciao tesori”ci salutò nonna
“Saluta”sussurrai a mio fratello
“Salve Kate”disse lui
“Ciao ragazzi, vi rubo vostra nonna ancora per mezz’ ora”ci disse lei
“Oh, ehm.. Ok”dissi io
“Ragazzi andate di la c’è Dorota con Anastasia”ci disse
Andammo in cucina dove appunto c’ erano le due more.
“Hey! Auguri Mel”mi disse Ana venendomi ad abbracciare
“Grazie Ana”le dissi
“Spenga le candeline Miss. Melanie”mi disse Dorota porgendomi una torta al cioccolato
“Wow che buona”commentò Ed; spensi le candeline e poi Dorota mi diede un pacchettino.
“Dorota, Ana non dovevate!”dissi io
“Invece si”mi rispose A
“Ma è bellissima!”dissi vedendo la t-shirt  con su Marilyn Monroe.
“Grazie!”le ringraziai andandole ad abbracciare entrambi.
Finimmo di mangiare e andai subito nella mia stanza, mentre Ana andava in giro con le sue amiche del Queens.
Sentì il telefono suonare,guardai era Will che diamine voleva.
“Pronto Will”dissi
“Hey.. Che ne dici se vieni anche tu oggi pomeriggio a vederti un film horror con me, Orlando, Fred e Vicky ?”mi domandò
“Per me è ok”accettai
“Allora ci vediamo tra 20 minuti al Lincoln Plaza”
“Ah.. Buon compleanno”mi disse poi staccò la chiamata
Scesi le scale presi la mia borsa di Gucci.
“Nonna io esco”la informai
“Dove vai ?”mi chiese 
“Ehm.. Al cinema con gli Archibald, Sparks e Humphrey”lo so tutti avrebbero detto i nomi, ma mia nonna non se li ricordava e così le dovevo dire i cognomi.
“Ok, prendi la limousine “mi ordinò prima che uscissi. Entrai nella confortevole auto, dissi all’autista la meta e mi rilassai. Poi scesi e gli dissi di aspettarmi fino alla fine del film.
Appena scesi vidi solo Will, mi sembrò strano non vedere nemmeno Vicky di solito venivano insieme.
“Will dove sono gli altri ?”domandai
“Arriveranno tra 10 minuti”mi rispose avvicinandosi a me
“E perché ?”domandai iniziando ad arrabbiarmi
“Perché volevo darti il mio regalo di compleanno”mi sussurrò all’ orecchio; poi vidi i suoi occhi celesti avvinarsi, come la sua bocca che sfiorò la mia, chiusi gli occhi e assaporai il mio primo bacio.. Era bellissimo, ma non lo avrei mai e poi mai ammesso. All’improvviso si staccò e entrò nel cinema.
“WOW”sussurrai
Poi il mio telefono trillò, era un messaggio di Vicky.
-Accetto le tue scuse, ma devi dirmi cosa c’è tra te e mio fratello-
Lessi il messaggio felice e sconvolta come diamine faceva a sapere del bacio..
-Non c’è nulla, perché me lo chiedi ?-
-Perché ha una tua foto sotto il cuscino-
Appena lessi il messaggio diventai rossa, lui aveva una mia foto.
-Che sfigato, ti aspetto al cinema-
 
Un bacio sulla mano può farti sentire meglio, ma una tiara di diamanti è per sempre.
Marilyn Monroe


New chapter!!!
Ok, aspettavo di pubblicare questo capitolo da una vita!!Finalmente la piccola Mel ha capito chi è il New Bastard !!!
Diciamo che il primo bacio di solito è orribile.. almeno il mio lo è stato...!LOL
Allora voglio darvi qualche anticipazione del prossimo cap.:
“Beh.. Nate era triste perché aveva rotto con Serena però non so perché e mia madre era venuta per il funerale di Rufus era triste anche lei s’ incontrarono e fecero sesso e 9 mesi dopo nacqui io”la mia bocca era spalancata, non ci potevo credere lei era figlia di Nate Archibald, di zio Nate! Non parlai ero troppo sconvolta!
Ringraziamenti a:
DeniseUK,Stezietta w,cuoredpanna e alla mia dolce gemella Fiby CullenBass_
E come sempre ai lettori silenziosi dico:Parlate di più!LOL
Adesso mettiamo i link!:
Zaino:http://www.borseallamoda.com/wp-content/uploads/chanel5.jpg
Borsa Gucci:http://www.stylosophy.it/img/_Gucci-pochette.jpg
Ballerine:http://www.stylesandals.com/images/tbflats/tory_burch_ballerina_shoes_white_0.jpg
Will (Lo so non ha gli occhi azzurri, però Will è così con gli occhi azzurri):http://images.newfaces.com/userimages/images/d/e/v/devran-devran-176d.jpg
Fred:http://www.film.it/fnts/film/immagini/300x180/skandarkeynes201.jpg
Vicky:http://images.newfaces.com/userimages/big/khead-khead-610b.jpg
Ed:http://images.newfaces.com/userimages/images/n/e/v/NevinT-NevinT-74a8.jpg
Cellulare:http://www.iochiamo.com/wp-content/uploads/2010/05/Versace-Unique.jpg

 

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Capitolo 13
*** 12 anni ***


Il mio dodicesimo compleanno, lo passai con i nonni a Parigi e feci una scoperta davvero scioccante! Non ci credevo, se non fossi andata in quel maledetto café.
 
Era una giornata molto calda, il sole era alto in cielo nemmeno una nuvola. Mi svegliai alle nove, i nonni erano di sotto. Scesi e li trovai vestiti con delle belle camicie bianche, nonno Roman portava dei pantaloni beige e nonno Harold dei pantaloni neri.
“Bonjour”dissi, la mia pronuncia era impeccabile dopo 7 lunghi anni di pratica.
“Oh, ciao Melanie”mi salutò nonno Roman
“Coniglietta! Pronta per andare al Les Deux Magots ?”mi domandò allegro nonno
“Il famoso café, di cui parla sempre mamma”dissi sarcastica, tutto sommato adoravo Parigi.
“No.. Quello è il Café de flore. Ma questo a mio parere è decisamente migliore”commentò nonno 
“Perciò vatti a preparare!”squittì Roman
“Agli ordini!”urlai sarcastica, mettendomi in marcia 
Appena arrivata nella mia stanza andai subito nel bagno, mi misi del fondotinta e un velo di mascara poi mi lisciai  i capelli e li raccolsi in una mezza coda. Scelsi un pullover di Abercombie e una t-shirt di Marilyn Monroe e dei skinny jeans accompagnati da delle ballerine di Jimmy Choo la borsa quel giorno non la portai, volevo essere tranquilla senza troppi fronzoli.
“Sono pronta!”urlai dalla mia camera, mentre mi davo un’ultima controllata allo specchio; poi scesi le scale, salì sulla limo e arrivai al café.
Ci sedemmo all’ esterno e ordinammo dei croissant e dei cappuccini.
“Ces croissants sont délicieux!”dissi a nonno Roman, mentre ne addentavo uno alla crema
“Oui!”mi rispose lui
“Scusate, ma ho bevuto un cappuccino di troppo!”dissi, per poi assentarmi in bagno.
Appena entrai feci la pipì, poi uscì per lavarmi le mani e davanti a me c’ era.. La nuova Gucci.
“Oddio, la nuova Gucci”dissi andando vicino alla padrona.
“Si..”mi rispose lei
“Ma non si trova in giro! Insomma nei negozi ancora non c‘è”dissi io sconvolta
“Si, ma se hai una madre stilista..”mi rispose
“Oh.. Beh io non ho una madre stilista, ma mia nonna è Eleanor Waldorf”dissi io, ancora sconvolta.. La nuova Gucci
“Wow, Eleanor Waldorf adoro la sua linea per l’ estate! Comunque stupende le tue Choo”si complimentò, ok questa bionda mi piaceva!
“Piacere, Mel Bass”dissi fiera, porgendole la mano
“Oh, io sono Allison Humphrey”mi disse stringendomi la mano
“Humphrey ?”domandai sconvolta, non poteva essere!
“Si, perché ?”mi domandò lei
“No, perché.. Conosci Dan o Frederick Humphrey ?”domandai/farneticai ero sconvolta.. Insomma cosa centrava con Fred
“Si, Dan è mio zio”mi rispose
“Non può essere.. Insomma io conosco molto bene Fred e non mi aveva detto di avere una cugina”spiegai alla bionda
“Beh.. Diciamo che non vogliano che si sappia della mia esistenza a New York”sussurrò lei
“Ehm.. Non capisco, perché non dovrebbero sapere della tua esistenza ?”domandai, davvero non ci stavo capendo niente in più adesso i nonni chiameranno: Chi l’ ha visto!
“Vedi adesso devo tornare da mia madre, facciamo che ti do il mio numero e ci vediamo oggi pomeriggio a casa mia ?”mi domandò
“Si, perché davvero io vengo dall’ Upper East side conosco Dan, Fred e non riesco a capire..”dissi ancora
“Ok, tieni questo è il mio numero.. Ci vediamo oggi”mi salutò dileguandosi, non potevo dirlo ai nonni mi sarei dovuta inventare un’ alibi.
“Hey, coniglietta come mai ci hai messo tanto ?”mi domandò il nonno
“Oh.. C’ era una donna con l’ ultima borsa di Gucci e..”fui interrotta dallo squittire di nonno R.
“Ma come è possibile ?”domandò
“Beh.. Era una donna importante.. Sapete non mi sento un gran che”mentì, avevo già in mente un piano coi fiocchi.
“Oh, coniglietta vuoi tornare a casa ?”mi domandò il nonno
“Si, voglio buttarmi a letto”dissi
“Peccato, vuol dire che ti prenderò il regalo da solo”aggiunse Roman
“Si.. Mi spiace”mentì, davvero credo che farò recitazione da grande!
“Allora.. Andiamo”disse nonno, pagando il conto.
Arrivammo a casa, andai nella mia stanza e mi misi sotto le coperte presi il mio cellulare avevo 6 nuovi messaggi.
-Auguri! Tesoro ti voglio un mondo di bene, come va in Francia ? Qui va alla grande, oggi quella squallida di C, si è messa delle calze verdi pisello.. Orribili! Ancora auguri!V- Stava iniziando a capire qualcosa di moda.. Strano! Comunque C, la pagherà.. Verde pisello! Orribile!
- Hey.. M auguri! Mi sei mancata oggi.. Insomma sei in Francia non penso che io ti manchi però.. Ricordati che ti voglio bene, M- dunque, era palesemente ovvio che Milo avesse una cotta per me.. A me lui non dispiaceva, però non so da quando avevo baciato Will.. Le cose erano cambiate
- Auguri.. Mel Rose, senti in Francia non fare strani balletti tipo quello che mi ha fatto vedere mia madre oggi.. Oh.. Lady Lady Lady Oscar!Haha.. Come regalo lo metterò su you tube!W A- schifoso Archibald, schifoso vigliacco un’ ammasso di merda come diceva Beth.. E non si sbagliava!
-Auguriiiii Mel! Peccato che tu non ci sia, oggi facevano una parata a Centrall Park.. Deve essere bellissima! Auguri!F- bravo.. Il giorno del mio compleanno mi fai rosicare, solo la mente di quel mollusco poteva partorire pensieri così primitivi.. Io scemo scemo.
-Auguri Queen !Ti vogliamo bene!B,A,C-le mie ancelle, anche se una era più una sgualdrina.. Ma tralasciamo 
-Auguri amore!Mamma  papà e Ed- i miei genitori, gli unici che mi capivano.. Aspettate un momento solo V mi capiva davvero..
Erano le 17:30 a Parigi perciò a New York era tarda mattina..
Volevo scrivere un messaggio a Will, sarei stata rovinata da lui.. Non pensiamoci!
- Hey W.. Ma perché devi fare il perfido?! Non mettere assolutamente il video su you tube o.. te ne potresti pentire amaramente! So cose sul tuo passato, che nemmeno immagini!-inviai il messaggio, anche se c’ era scuola sapevo che lui messaggiava in classe.
-M, sono curioso.. Quali segreti?! Se non vuoi che metta in rete il video.. Devi dirmi se ti è piaciuto baciarmi-bene.. Non posso certo dirgli:da quando ti ho baciato, non faccio che pensarti!
-Questo è quello che si chiama ricatto, dalle mie parti!-gli scrissi, aspettando una sua risposta
-Rispondi e basta!-ma che gentleman! Insomma, chi vorrebbe un ragazzo come lui?! Clarisse, ovvio lei è una puttana e lui un puttaniere!
-Mi ha fatto schifo! Credo lo racconterò al mio analista tra un paio d’ anni-
-Facciamo che.. Tu mi darai un bacio e io non metterò il video-ok, questo è un ricatto fin troppo stronzo anche per Will!
-Ok, Willmanizer!-accettai a mal’in cuore, però gli avevo detto “puttaniere” diciamo che avevo modificato il suo nome in Willmanizer.. Ovvero womanizer vuol dire puttaniere e perciò almeno lo avevo insultato!
Poi sentì aprirsi la porta, così mi calai nel personaggio della ragazzina malata.
“Coniglietta, ti senti meglio ?”mi domandò il nonno
“Non molto è che ho un po’ di nausea”mentì e devo ammetterlo mento anche piuttosto bene, certo non c’è da esserne fieri però certe volte è utile!
“Oh, ti dispiace se io e Roman andiamo via per qualche ora ?”mi domandò, sembrava quasi dispiaciuto d’ andarsene.
“No, tanto io adesso sto nel mio letto e mi guardo “A qualcuno piace caldo””dissi io, mi sentivo un po’ in colpa ma dovevo farlo!
“Allora noi andiamo, tieni il telefono acceso”mi ricordò, poi mi diede un bacio sulla fronte e scese le scale. Aspettai che se ne andarono e andai a vestirmi dovevo essere veloce così mi misi un abito di Balenciaga, le stesse ballerine di stamattina, la borsa di Sonia Rykiel e mi legai i capelli in una coda.
Presi il telefono e chiamai Allison.
-Pronto ?-
-Ciao Allison, sono Melanie ci siamo incontrate oggi al bagno-gli spiegai
-Oh, Melanie.. Tu vieni al bar di oggi io sarò lì ad aspettarti e poi andiamo insieme a casa mia- però, io non ci avevo pensato!
-Ok, allora ci vediamo tra poco-
Scesi e entrai nel taxi che mi aspettava e che avevo chiamato mentre ero in bagno.
“Café Les Deux Magots”dissi
Arrivai lì e mi attendeva Allison, con la sua nuova Gucci quanto l’ amavo!
“Hey, Allison”la salutai
“Ciao, vieni casa mia è a due passi”mi disse lei, prendendomi sottobraccio 
“Allora, potrei sapere la tua storia ?”le domandai, io ero di fretta se i nonni mi avessero scoperto!
“Certamente, però se mia mamma ti chiede chi sei tu menti sul tuo cognome”mi informò
“Ok.. Ma perché ?”c’ erano fin troppe cose che non mi quadravano!
“Tu fallo e basta, ecco siamo arrivate”mi disse, l’ appartamento era davvero stupendo e a pochi metri dalla torre Eiffel.
Prendemmo l’ ascensore e arrivammo nell’ ambito luogo.
“Ciao mamma! Questa è la mia amica”disse lei, rivolta alla madre una bella donna capelli biondi raccolti in una coda, occhi azzurri, carnagione chiara e un fisico invidiabile.
“Salve io sono..”ok, panico più totale non mi veniva in mente niente.. Così sputai un nome a caso”Margot Cost”si, per quel giorno sarei dovuta essere la sorella di Clarisse Cost.. ma perché il mio cervello ha trovato questo dannato cognome?!
“Piacere io sono Taylor”mi disse mostrandomi un sorriso, sembrava una donna solare.
“Allora mamma noi andiamo”disse Allison strattonandomi verso camera sua, passammo per un corridoio con una foto di Taylor era lei da giovane, credo, tutta truccata il tema è il bianco e nero  e fanno spiccare il rossetto rosso. Entrammo nella stanza ci sedemmo sul letto e lei iniziò a raccontarmi la storia.
“Allora mia madre non si chiama Taylor ma Jenny”e fu subito interrotta dalla mia curiosità
“Scusa e perché si fa chiamare Taylor ?”domandai
“Beh.. Perché non vuole che la gente sappia chi è veramente”mi sussurrò
“Ok.. Non è una serial killer ?”domandai sarcastica, mentre Allison rideva
“No.. Comunque mia mamma emh.. 15 anni fa viveva a New York e conosceva tua madre, tuo padre e..”mi raccontò una storia un po’ ehm noiosa soprattutto perché faceva diventare la madre una vittima ma poi arrivò a un pezzo che mi scioccò.
“Beh.. Nate era triste perché aveva rotto con Serena però non so perché e mia madre era venuta per il funerale di Rufus era triste anche lei s’ incontrarono e fecero sesso e 9 mesi dopo nacqui io”la mia bocca era spalancata, non ci potevo credere lei era figlia di Nate Archibald, di zio Nate! Non parlai ero troppo sconvolta!
“Non lo dire a nessuno però”mi ricordò, io guardai l’ orologio
“Diamine!”urlai correndo via, mentre scappavo da quella casa avevo già chiamato un taxi e gli avevo detto di venire in fretta e che dove doveva andare, appena entrai nell’ auto diedi i soldi al tassista e mi riportò a casa. I nonni ancora non c’ erano mi svesti e mi slegai i capelli m’ imbacuccai nel letto e accesi la tv.
Fatto sta che credo esistano davvero gli angeli custodi, perché 5 minuti dopo arrivarono i nonni. Non avrei mai rivelato dove fossi stata quel pomeriggio né a mamma o papà e né a Vicky né a zia Serena o chi che sia.
 
Ricordare era vietato..
dimenticare mi faceva paura..
Twilight 
 
Ecco il mio nuvo capitolo!
Si due in un giorno, sono pazza!LOL
Questo capitolo era molto sciock!
Tranquille tra un paio di capitoli ne riparleremo!
Adesso l' anticipazione del prossimo capitolo:
“Vuoi che te la metta ?”mi domandò lui, gli feci cenno di si me la mise e inevitabilmente la sua mano toccò il mio collo sentii un brivido lungo la schiena, poi mi girò con la forza e mi baciò questa volta però sembrava che le sue tecniche di baciatore -già ottime al primo bacio- erano notevolmente migliorate.
Ringraziamenti a:
HermioneJeanGranger, stezietta w, darkbaby, Denise UK e alla mia gemella Fiby CullenBass_ che adoro!
Spero che le persone che ho appena elencato recensiscano anche il prossimo capitolo!
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Allison:http://images4.fanpop.com/image/photos/22300000/Dakota-Fanning-Photoshoot-2008-dakota-fanning-22328156-300-400.jpgù
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Bisous Bisous Camy

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Capitolo 14
*** 13 anni ***


Era già passato un anno, da quando avevo scoperto della paternità di zio Nate. Mi sentivo raramente con Allison, la maggior parte delle volte era lei a scrivermi. Era il 5 maggio, perché il mio vero compleanno lo festeggiai con la mia famiglia davanti a un piatto fumante di fonduta. Quella sera avrei fatto una festa, senza un tema preciso sapevo solo, che Will si sarebbe sbronzato, Fred avrebbe vomitato, Milo avrebbe bevuto di più perché lui aveva già 15 anni e le sue cazzate le faceva bene.. Benissimo.
 
Stavo passeggiando davanti alla St. Jude, non per dichiararmi a qualche ragazzo ma ben si perché la mia migliore amica Vicky voleva chiedere a un ragazzo di venire alla mia festa con lei.
“Come sto ?”mi domandò insicura lei, non era qual che si dice : la figlia di Serena Van Der Woodsen.. Perché era leggermente sovrappeso, portava l’ apparecchio e si vestiva come un maschiaccio ma io le volevo bene e anche se gli altri la consideravano una sfigata a me non importava.
“Sei ok, insomma vuoi che ti presti la mia Miu Miu ?”le chiesi, mostrandole la borsa.
“No, sto bene con la mia Disel”già quella borsa che sembrava da uomini, meglio barboni.
“Ok.. Non mi ricordo qual’ è quello che ti piace ?”gli domandai,  già non sapevo bene chi fosse poi aveva la divisa che lo confondeva con gli altri.
“Quello lì”mi sussurrò, indicandolo senza farsi notare
“Ok.. Pronta ?”gli domandai, lei era sempre stata una fifona quando si parlava di: ragazzi e parlare a cuore aperto perché certe volte essere sinceri fa male.
Ci avvicinammo al ragazzo in questione, che era appoggiato al muro aveva l’ età di Milo era hawaiano ma si era trasferito di recente non era brutto ma nemmeno bello.. Ormai V mi aveva stressata talmente tanto con questo che.. Sapevo quasi tutto di lui però non sapevo bene come fosse esteticamente, anche se dai suoi racconti sembrava un figo e vedendolo dal vivo beh.. Perdeva un po’ di quella sua bellezza.
“Ciao io sono Mel Bass, questa sera darò una festa e io e la mia amica ci chiedevamo se volessi venire”educata, diretta e semplice una domanda formulata alla perfezione.
“Piacere Mel, comunque non penso di voler venire.. Soprattutto se a chiedermelo è la tua amica bionda.. Direi che non voglio fare l’ accompagnatore di una cozza con l’ apparecchio”sputò cattivo tra i denti, non aveva detto quelle parole, vero ?!
“Dai Mel andiamo”diceva quasi piagnucolando V
“No, aspetta”le dissi furiosa
“Hey sfigato! Non ti permettere di trattare la mia amica così! Saresti dovuto essere onorato di venire con lei alla mia festa! Ma forse è meglio, così stasera avrai tempo per farti la permanente!”gli urlai, per poi prendere sottobraccio Vicky e entrare nella mia limo.
“Sei stata magnifica, M!”mi ringraziò Vicky dandomi un abbraccio 
“Vicky da oggi in poi bisogna andare a correre il pomeriggio per un ora devi diventare una fica paura per metterla in quel posto a quello sfigato”dissi ancora arrabbiata con quel perdente.
“Hai ragione!”mi disse convinta
“Allora ci vediamo oggi a casa tua alle 16, mettiti la tuta e delle scarpe comode”la informai, avevo sempre voluto correre a Centrall Park
“Ok”mi disse
“Io porterò lo spray al peperoncino”le dissi scherzando
“Allora a oggi pomeriggio”mi disse mentre scendeva dall’ auto. Accesi il telefono c’ era un messaggio di Milo.
-Vieni a casa mia- beh, era stato chiaro dovevo andare da lui.
“Hey Larry!”chiamai l’ autista
“Oh, mi dica Miss Mel”rispose guardandomi dallo specchietto
“Dobbiamo andare a casa Sparks”dissi io
Dopo 10 minuti eravamo lì, siccome non c’ era traffico, salì con l’ ascensore e mi trovai un Milo sconvolto e solo in casa.
“Milo”sussurrai
“Melanie se ne è andata, ancora”mi disse, non stava piangendo sembrava arrabbiato e triste allo stesso tempo.
“Lo sai, tua madre è fatta così scappa e poi ritorna”lo rassicurai avvicinandomi lentamente a lui
“No questa volta è per sempre”mi disse con un tono afflitto, distrutto e deluso.
“Ma figurati”gli dissi io
“No.. Leggi mi ha lasciato una lettera”mi disse porgendomi il foglio bianco scritto con una calligrafia affrettata e probabilmente con la mano che tremava.
- Milo,
Scusa se ti abbandono un’altra volta. Scusami anche perché questa sarà l’ ultima da oggi non mi vedrai più. Sono scappata per il tuo bene, ricordatelo se sono scappata è per proteggerti e non per mollarti da solo. Ho sbagliato così tante volte con te, direi troppe ma per la prima volta in questi 15 anni so, che non ti accadrà nulla di male. Resterai qui a New York i nonni si trasferiranno.. Basta che li convinci e che gli dirai che andrete tutte le domeniche in campagna.
Ti voglio bene
Mamma -
 
Mi sentivo gli occhi lucidi, mi dispiaceva per Milo lui si era dimostrato sempre buono, gentile e un ottimo amico con me.
“Sai è orribile sentirsi solo al mondo”mi disse, mentre prendeva dello scotch probabilmente per berlo.
“Tu non sarai mai da solo”lo rassicurai
“Ah no ?! Mio nonno ha il cancro e mia nonna non è più troppo giovane”enunciò sedendosi sul sofà
“Milo mi dispiace così tanto”gli dissi sedendomi accanto a lui, poi presi un respiro”Ma tu non sarai mai solo, ci sarò io”gli dissi concedendogli un sorriso.
“Senza offesa, ma io vorrei una famiglia non un’ adolescente snob”disse acido, un commento tagliente che mi fece piangere e scappare via da quel loft.
“Larry a casa!“urlai piangendo
“Miss sta bene ?”mi domandò
“Voglio andare a casa!”urlai; rimasi a piangere tutto il tragitto appena entrai in casa andai nella mia camera a piangere.
Perché mi aveva trattato male? Io con lui sono sempre tanto gentile, lo conforto, lo tratto come un amico e lui mi ripaga dandomi della  adolescente snob! Non ci si comportava così!
Il mio telefono trillò c’ era scritto Milo, era un messaggio.
- Scusami ero arrabbiato! Ti vorrò sempre bene- ok, tu mi vorrai sempre bene ma da oggi in poi io non te ne vorrò più!
Non risposi e andai a prepararmi per andare a correre. Mi dovevo mettere una tuta e scarpe da ginnastica non era il mio stile, affatto, ma avevo anche io delle tute per quando andavo a fare yoga; decisi dunque di mettermi una t-shirt di Abercrombie blu, dei mini-shorts blu sempre di A&F, delle scarpe da tennis di Burberry, dei fantasmini e mi raccolsi i capelli in una coda di cavallo poi presi il mio ipod ed ero pronta per andare a correre!
Uscì dalla mia stanza e mi trovai Milo davanti.
“Come diamine sei entrato ?”gli domandai sconcertata, non si entrava così in casa delle persone.
“Diciamo solo che ho i miei metodi”commentò
“Quanto ?”gli domandai, sapendo che aveva dato qualcosa al portiere
“100, ma volevo scusarmi e tu non rispondevi al telefono e.. dove diamine stai andando con quei pantaloncini invisibili ?”disse velocemente per poi soffermarsi sui miei short
“Sto andando a correre poi non sono fatti tuoi la lunghezza dei miei pantaloni”dissi offesa
“Beh.. A me importa invece”mi disse avvicinandosi”Eccome se mi importa”continuò, i nostri visi erano a pochi centimetri di distanza ma per chi mi ha preso ? Non mi chiamo mica Clarisse Cost, io!
“Senti devo andare!”urlai allontanandomi da lui
“Ti accompagno”mi disse seguendomi
“No, prendo la limo”gli dissi fredda mentre aspettavo che le porte dell’ ascensore s’ aprissero.
“La posso prendere con te”disse entrando insieme a me nell’ ascensore
“NO”risposi secca
“Lo so che lo vuoi”mi sussurrò all’ orecchio
“Senti ho 13 anni! Da te non voglio un bel niente”dissi schifata
“Peccato, comunque ci vediamo stasera, voglio presentarti la mia ragazza”mi disse appena le porte dell’ ascensore si aprirono
“Non vedo l’ ora”dissi sarcastica, aveva una fidanzata ma che me ne frega io avevo quasi tutti i ragazzi ai miei piedi!
Presi la mia limo e andai a casa di V, entrai e c’ era mia madre che stava prendendo un the con Serena.
“Ciao mamma, ciao Serena”dissi
“Hey! Vicky è di sopra”mi disse Serena, con il suo solito sorriso 
“Melanie Rose non trovi quegli short un po’ troppo corti ?”mi domandò mamma, roteai gli occhi  ne aveva sempre una!
“Mamma, per piacere!”le dissi prima di salire le scale.
“Hey, Vicky”la salutai mentre era ancora in mutande
“Non voglio più venire”mi disse nascondendosi in bagno
“Hey no.. No perché non vuoi venire ?” le domandai sedendomi accanto a lei
“Non mi entra più nulla, nessuna tuta”si lamentò per poi piagnucolare
“Ok adesso andiamo ad A&F e ne compriamo una”la rassicurai
“No.. Non voglio uscire e stasera non credo verrò alla tua festa”mi disse velocemente mentre io ero andata a prenderle dei fazzolettini
“Cosa?!”domandai
“Si, insomma non ho nulla da mettere”si discolpò
“Senti adesso andiamo a correre, poi andiamo a trovarti un vestito e in fine ti trucchiamo e sistemiamo i capelli. Adesso mettiti questa tuta e andiamo”le ordinai
“Ok..”rispose, poi si asciugò gli occhi
Scendemmo mamma e Serena erano andate via ed era rimasto solo Will che stava facendo un toast con pancetta e uova, molto salutare!
“Hey, Willmanizer !”lo salutai acida
“Ciao Mitch!”ma che simpatico, ha camuffato il mio nome in Bitch davvero è un amore..(tono sarcastico)
“Hey Will mi dai una fetta di pancetta ?”domandò V, ma è scema andiamo a correre e prende quella carne coperta di grasso?!
“Non credi che hai abbastanza pancetta, di tuo”disse acido, ok sapevo che era uno stronzo ma è.. È davvero cattivo, io potrei ferirlo ma inevitabilmente ferirei Serena e Vicky altrimenti sputtanerei Nate.
“Senti brutto bamboccio hai perso una buona occasione per stare zitto!”gli dissi prendendo la mia amica.
Appena iniziammo a correre mi sentì libera e oltre a quello sentì le continue lamentele di Vicky, che si considerava stanca.
Poi finito di correre andammo da Barneys.
Iniziammo a festeggiare Will beveva come un liceale, Fred beh lui fumava una sigaretta ma sembrava stesse per morire e.. Milo aveva portato una ragazza fantastica alla festa! Le mie ancelle avevano detto che abitava nel Upper  West side era brava a scuola, una  delle più belle della sua classe insomma la ragazza perfetta e aveva 15 anni.
Bionda, occhi azzurri, seno beh quello era normale però era una ragazza stereotipata, io ero speciale!
“Hey Vicky”la salutai mentre beveva un cocktail 
“Ciao, buonissimo questo com’è che si chiama ?”mi domandò era sbronza..
“Mojito  ed è molto alcolico!”l’ avvertì 
“Ok.. Non bevo più vado un’ attimo in bagno”mi disse dileguandosi, poi si presentò Milo seguito dalla bionda.
“Bella festa”mi disse 
“Si.. Scusami ma adesso devo an-”ma il bel moro mi bloccò
“Questa è Michelle, la mia ragazza”me la presentò, diamine aveva anche lei un nome francese!
“Ciao Michelle io sono Mel Bass”mi presentai per poi dileguarmi in una stanza tranquilla.
Sentivo il ticchettio delle mie Manolo, avevano un tacco, che quasi non si vedeva diciamo che serviva a slanciarmi andai in questa stanza completamente bianca con un grande specchio e un divano nero. Mi guardai allo specchio, non ero bella come Michelle avevo un vestito bello ma che calzava un corpo orribile mi tolsi l’ abito, avevo un completino intimo nero di La perla, era molto semplice insomma avevo 13 anni, mi tolsi le scarpe e mi guardai allo specchio scrutavo ogni minimo pezzo della mia pelle nuda poi dallo specchio vidi Will che mi guardava mi abbassai e presi subito il vestito per coprirmi.
“Will che ci fai tu qui ?”gli domandai molto imbarazzata
“Sono qui perché.. Beh ti devo dare il mio regalo”si discolpò avvicinandosi
“Spero che non sia come quello di 2 anni fa”dissi acida, vedete il mio cuore era diviso in due da una parte c’ era una grande M e dall’ altra una grande W.. Vi sembrerà facile la scelta, ovvia.. Ma  Il mio cuore mi dice sempre scegli Milo oppure Will, non mi da una risposta chiara e questa cosa temo che mi dia troppo fastidio.
“No, purtroppo per te no. È una collana”mi disse mostrandomi la scatola rossa sopra c’ erano inciso  JM.
“Una Jennifer Mayer ?”domandai certa del responso positivo.
“Si, adesso aspri la confezione o la do a Michelle, la ragazza di Milo”perfetto, non poteva essere mai gentile! Perché mi aveva ricordato quella sgualdrina, si perché per me è ufficialmente una sgualdrina.
Aprii la confezione e davanti mi si presentò una collana con una M, adornata con diamanti.
“E’ bellissima”gli dissi io
“Vuoi che te la metta ?”mi domandò lui, gli feci cenno di si me la mise e inevitabilmente la sua mano toccò il mio collo sentii un brivido lungo la schiena, poi mi girò con la forza e mi baciò questa volta però sembrava che le sue tecniche di baciatore -già ottime al primo bacio- erano notevolmente migliorate.
“Adesso vado da Clarisse”mi disse dileguandosi, solo quando se ne andò mi accorsi di essere rimasta in lingerie davanti a lui ma come poteva essere accaduto, io non mi dovevo sentire a mio agio con lui. Mi rivestì e decisi di cercare Vicky andai nei bagni e poco prima di entrarvi la vidi avvinghiata a un ragazzo dai capelli rossi e un gusto per il vestiario orripilante.
“Hey!”richiamai l’ attenzione del ragazzo”Smamma”gli dissi poi e lui non disse nulla e se ne andò
“Ciao.. Hai conosciuto Ray ?”mi domandò ovviamente ubriaca, ma si può ?!
“Si, davvero un bel ragazzo”dissi sarcastica trascinandola in limo con me
“Il trucco ti si è rovinato!”mi urlò per poi ridere istericamente 
“Già, succede quando si piange”le dissi, diamine quanto pesava.. Non voglio dire che fosse grassa, però mi faceva male la schiena.
La buttai in limo dopo essere entrata anche io; arrivammo a casa sua in poco tempo, presi le chiavi nella sua borsetta e entrai nell’ appartamento senza fare rumore per far  svegliare nessuno la buttai nel letto dove si addormentò minuti dopo posai le chiavi e tornai a casa mia.
Appena varcai la soglia di casa Bass, trovai mia madre in vestaglia e pantofole che mi attendeva.
“Ti sembra questa l’ ora di tornare ?”mi domandò arrabbiata mentre sussurrava
“No.. Però mamma ho bisogni di parlarti”le dissi piagnucolando tra le sue braccia.
25 minuti dopo..
“Mamma non so più che fare..”mi lamentai
“Amore non devi scegliere tu ma loro”se ne uscì con questa frase, lasciandomi da sola a letto.. Mi aveva incasinato ancora di più!
 
L’amicizia quella vera la senti quando inizi a preoccuparti dell’altro, quando riesci a percepire i battiti del suo cuore, a sentirne la stanchezza, la gioia. Per questa amicizia saresti pronto a stendere un tappeto rosso sul suo cammino per non farla inciampare nelle difficoltà della vita.
Gaetano Cioppa


Ed Ecco un nuovo capitolo!
Diciamo che ne sono successe di cose, eh ?!
Allora diciamo che ho preso un pò d' ispirazione da Omicidi e Misteri nell' Uper East Side, di Fiby CullenBass_
-per quanto eiguarda la "bruttezza" di Victoria.
Anticipazioni:

“Hey, ci hai mentito e hai perso la tua verginità! Sei in punizione per almeno 20 anni”mi sgridò
“Non ho perso la mia verginità è tutto al posto giusto”gli dissi con un pizzico di malinconia
“Grazie al cielo”enunciò sedendosi accanto a me
“Papà la stavo per perderla”gli dissi in fine, lui mi guardò sconvolto
“Come la stavi per perderla! Dov’è quel bastardo!”incominciò ad urlare
“Papà! Ho rotto con lui”gli dissi incominciando a piangere
“Ha insistito, eh ?”mi domandò posando la sua mano sulla mia schiena
“No, cioè mi baciava con trasporto e lui voleva fare questo passo ma io no.. Così gliel’ho detto e l’ ho mollato perché lui diciamo che vuole fare queste cose ma io.. Ho 14 anni e non mi sentivo pronta”gli confidai, lui mi abbracciò
Ringraziamenti:
cuoredpanna,guccina 95,Danise UK,gossipisfourever, HermioneJeanGranger e la mia gemella Fiby CullenBass_!^^
E tutte le altre lettrici!

Milo:http://images.newfaces.com/userimages/thumbnails/portfolio/k/o/t/kotawild-kotawild-e36R.jpg
Will:http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ327nk4M40zVbUxzO84LaD3JoHvTPTQR9-xugi-rhxi1Se78-t
Orlando:http://images.newfaces.com/userimages/thumbnails/portfolio/1/9/6/1963.jpg
Vicky:http://images.newfaces.com/userimages/images/s/u/p/Supergirl150-Supergirl150-3aa5.jpg
Miu Miu bag:http://www.styledrops.com/foto/foto10/miu089s-RT0438_X72-10F/miu089s-RT0438_X72-10F_t.jpg
Dress of Mel:http://blog.materialgirlcollection.com/wp-content/uploads/2011/07/metallic5.jpg
Collana:http://www.barneys.com/%22m%22-Pendant-Necklace/00505008998958,default,pd.html
Pantaloni tuta:http://s7d1.scene7.com/is/image/anf/anf_50128_03_prod1?$anfProductZoom$
Ragazzo che rifiuta Vicky:http://images.newfaces.com/userimages/thumbnails/portfolio/n/l/a/nlanius-nlanius-9746.jpg

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Capitolo 15
*** 14 anni ***


In un anno erano successe migliaia di cose! Io mi ero fidanzata con Fred, per vedere se Will o Milo s’ingelosissero così quello, che si sarebbe ingelosito sarebbe stato il mio ragazzo ma.. Entrambi s’ ingelosirono. Decisi di dare una festa, ci saremo guardati un film horror e chi mi avrebbe stretto la mano quando avrei avuto paura sarebbe divenuto il mio fidanzato, ma il dvd player quella sera non funzionò. Ma alla fine quando il nonno di Milo morì io gli fui vicina e lui mi baciò così capi, che lui era quello giusto. Eravamo fidanzati da 8 mesi, ci amavamo, non c’ erano crisi e al momento non avevamo ancora litigato.. Per il momento. Perché il 3 maggio decidemmo di andare al ranch,da soli. Ovviamente mamma e papà non sapevano che eravamo da soli, ma pensavano che andassimo con la nonna di Milo e la nonna di Milo pensava che lui fosse andato con un’ amico in Italia. .

La mattina stessa il 3 maggio, un sabato, mi alzai mi truccai adeguatamente mascara, ombretto beige e lipgloss, misi le mie ballerine di Jimmy Choo, una tutina di Chanel vintage,la borsa di Prada regalatomi da papà e l’ anello con su scritto LOVE incastonato di diamanti un regalo di Milo i capelli li lasciai sciolti e selvaggi.
Scesi le scale e trovai mio padre che parlava di donne con Ed -identico a papà da più piccolo- e mamma che spiluccava una brioche.
“Buongiorno!”dissi allegra
“Ciao tesoro, sei favolosa anche se i tuoi capelli non li trovi un po’ scombinati ?”ci risiamo! Mamma pretende che io metta dei cerchietti, ma io odio i cerchietti! Insomma odiare è una parola grossa, ma siamo lì.
“Papà difendimi tu”gli dissi sedendomi accanto a lui
“Blair, non tutti possiamo essere perfetti”disse 
“Cosa vorresti dire, che io sono brutta ?”domandai furiosa
“No.. Cos’è quell’ anello ?”mi domandò furioso, però i ruoli si erano invertiti ero io quella sotto accusa adesso.
“E’ un regalo di Milo”mi giustificai
“Papà vuol dire che se l’è fatta”aggiunse Ed, lo fulminai con lo sguardo
“Edward ma che modi sono !”lo sgridò mamma
“Aspetta Blair.. È vero ?”mi domandò papà, semplice No io non avevo ancora fatto sesso perché lo avrei fatto oggi in campagna!
“No, papà piuttosto un ragazzino di 12 anni e preciso 12 si”vendicata! Già mio fratello aveva fatto sesso a 12 anni allucinante, vero ?!
“Edward, ma come è possibile ?”domandò mamma, aveva gli occhi lucidi.. Fin troppo esagerata 
“Blair anche io la persi alla sua età”aggiunse papà
“Sentite io non voglio sapere dei vostri rapporti sessuali voglio andare via.. Con Milo”dissi alzandomi
“Ah.. Ma sei fidanzata con Milo ?”domandò papà
“Ovviamente altrimenti non porterei un anello che lui mi ha regalato”dissi chiudendomi la porta alle spalle, presi l’ ascensore e trovai una limo sotto casa e ci entrai.
“Ciao Mel”mi accolse lui
“Hey”lo salutai dandogli un bacio a stampo
“Oggi ti divertirai moltissimo con me”mi sussurrò iniziando a baciarmi il collo, ok.. Mi sentivo sperduta io avevo paura così cercai di fermarlo.
“Aspetta non voglio farlo in una limo in corsa”gli dissi io.. Ed era così, insomma solo le puttane fanno sesso in questo modo.
“Va bene”mi disse lui, poi mi abbracciò e iniziò ad accarezzarmi la nuca mi addormentai tra le sue braccia. Quando mi svegliai eravamo appena arrivati al ranch, così l’ autista se ne andò e io e Milo rimanemmo soli.
“Andiamo a farci un bagno ?”mi domandò, era una giornata caldissima
“Si, ma non abbiamo i costumi”risposi seccata io
“E a cosa servono i costumi”ok, vuole fare il bagno nudo ? Insomma non mi dispiace vederlo in costume siccome la sua tartaruga fa una breccia nel mio cuore ma nudo.. Mi imbarazza..
Mi prese in braccio e corse in una parte della foresta, che non avevo mai visto era stupenda! C’ era una piccola cascata e un vero e proprio fiume. Poi mi posò a terra e iniziò a spogliarsi io chiusi gli occhi e poi mi spogliai a mia volta lasciandomi addosso la lingerie e mi buttai in acqua.
“E’ bellissima l‘ acqua  e anche tu”mi urlò, poi nuotò nella mia direzione. Iniziò a baciarmi il collo, mentre io gli accarezzavo i capelli e poi si spinse più in basso e io lo fermai.
“Amore, voglio farlo in un letto”gli dissi, in realtà io non volevo proprio farlo ma poi avrei trovato una scusa..
“Ok.. Però io ti voglio baciare”mi sussurrò ancora più suadente, come amante o almeno baciatore era impeccabile!
Poi uscimmo dall’ acqua e andammo verso casa.
“Siamo arrivati”dissi io imbarazzata
“Vuoi qualcosa da mangiare ho detto a Paul di farci la spesa”mi disse entrando in casa
“A chi ?”domandai
“Al signor. Mars”mi spiegò
“Ah”
“Tieni”mi disse porgendomi delle fragole.
“A cosa servono ?”domandai, la risposta me la diede una mousse di cioccolato immagino che mangeremo fragole e cioccolato. Poi prese una fragola e la intinse nel cioccolato e me la diede.
“Amore io vado a letto sono stanchissima”gli dissi correndo di sopra e sperando che non gli vengano voglie strane. Mi spogliai siccome avevo la biancheria zuppa, ma proprio in quel momento entrò Milo, che da oggi in poi si chiamerà sverginator !
Mi prese da dietro e iniziò a baciarmi la schiena, ma io lo fermai.
“Milo, dobbiamo parlare”gli dissi molto seria
“Dimmi”sussurrò all’ orecchio mentre mi baciava il collo
“No, è una cosa seria”gli dissi
“Ok, dimmi”rispose sedendosi sul bordo del letto della mia stanza
“Non voglio fare sesso con te.. E credo che la nostra storia non vada bene.. Insomma tu hai 16 anni tra poco ne compirai 17 e vorrai fare sesso.. Ma io ho 14 anni e non sono una sgualdrina”gli dissi seria camminando avanti e indietro
“Cioè mi stai mollando ?”mi domandò paonazzo in viso
“Si”sussurrai mentre delle lacrime attraversavano il mio viso
“Bene.. Benissimo! Anzi no! Vaffanculo! Dammi l’ anello!”mi urlò furioso, lo sfilai e glielo porsi sulla mano poi impreco un’ altro po’ chiuse la porta sbattendola e uscì andò nella direzione della sua casa, quella dei suoi nonni. Io mi misi un pigiama in seta lilla di Victoria Secret e mi misi sul letto a piangere. Poi sentì la porta spalancarsi pensai, che fosse Milo ma ad aprire la porta fu papà che urlò d’ istinto”Ferma!”ok, credo che mi abbia scoperto e che pensasse che stessi facendo sesso con Milo..
“Papà calmati.. Sto bene”gli dissi
“Hey, ci hai mentito e hai perso la tua verginità! Sei in punizione per almeno 20 anni”mi sgridò
“Non ho perso la mia verginità è tutto al posto giusto”gli dissi con un pizzico di malinconia
“Grazie al cielo”enunciò sedendosi accanto a me
“Papà la stavo per perderla”gli dissi in fine, lui mi guardò sconvolto
“Come la stavi per perderla! Dov’è quel bastardo!”incominciò ad urlare
“Papà! Ho rotto con lui”gli dissi incominciando a piangere
“Ha insistito, eh ?”mi domandò posando la sua mano sulla mia schiena
“No, cioè mi baciava con trasporto e lui voleva fare questo passo ma io no.. Così gliel’ho detto e l’ ho mollato perché lui diciamo che vuole fare queste cose ma io.. Ho 14 anni e non mi sentivo pronta”gli confidai, lui mi abbracciò
“La mia ragazza responsabile”mi sussurrò
“Papà la tua ragazza responsabile, si sente uno schifo”gli dissi poi
“Sai io capisco molto sulle donne, praticamente tra me e tua madre non ci sono segreti e so che quando tua madre è triste ha solo voglia di comprarsi tante borse, vestiti, gioielli e perciò che ne dici di andare a fare shopping con il tuo papà ?”mi domandò facendomi un sorriso
“Grazie!”urlai abbracciandolo
“Perciò adesso di vesti, prendi la borsa e ce ne andiamo!”mi disse uscendo dalla stanza.
Io mi misi la tutina di oggi, le mie ballerine e presi la borsa scesi le scale e presi sottobraccio papà e ce ne entrammo in limo.
Dopo un’ oretta in limo con papà arrivammo a fifth Avenue per primo entrammo da Saks.
“Hey papà guarda quest’ abito, non è un’ incanto ?”gli domandai eccitata
“Bellissimo”mi disse sincero
“E’ un Burberry tieni che me lo provo!”gli dissi dandogli la borsa e trascinandolo nei camerini mi provai il vestito e mi mostrai a papà.
“Come sto ?”gli domandai
“Sei un’ incanto”mi disse con la bocca aperta
“Si direi che mi sta bene!”dissi tra me e me, poi il mio sguardo fu attirato da delle scarpe” Oddio! Papà vedi quelle Jimmy Choo ?”gli domandai eccitata, quando facevo shopping diciamo che diventavo super attiva
“Si..”disse un po’ fiacco, cercando di vederle
“Prendimene un paio”gli dissi, senza nemmeno dirgli la misura.. Presumevo la conoscesse.
“Ecco”mi disse mettendomele al piede
“Dunque non per vantarmi ma sto una favola!”gli urlai
“In effetti..”sussurrò
“Ok, prepara la carta di credito”gli dissi entrando nel camerino
“Hey, che ne dici di questo ?”mi domandò mostrandomi un fantastico abito nero di Jimmy Choo, che probabilmente arrivava al ginocchio.
“Papà hai proprio buon gusto!”mi complimentai prendendo l’ abito e trascinai di nuovo l’ uomo nei camerini.
“Allora ?”domandai
“Wow.. Sei bellissima!”si complimentò
“Mm.. Mi serve una borsa.. Una pochette”dissi tra me e me guardandomi allo specchio mi girai e notai una pochette rossa di Chanel, quella della nuova linea: Mademoiselle. Corsi a prenderla.
“Adesso sono perfetta”dissi a papà, pagammo e andammo da Barneys. Lì trovai delle Jimmy Choo da togliere il fiato, una borsa porpora di Mark Jacobs. Poi tornammo a casa papà era stremato, mamma era andata con zia Serena a cena e Ed era uscito per andare ad una festa, io restai a casa con papà ci guardammo “A qualcuno piace caldo” con un’ enorme scodella di popcorn al doppio burro.  
E ho guardato la televisione 
e mi è venuta come l'impressione 
che mi stessero rubando il tempo e che tu... 
... che tu mi rubi l'amore 
ma poi ho camminato tanto e fuori 
c'era un gran rumore... 
che non ho più pensato a tutte queste cose. 
Vasco Rossi  

Ciao ragazze scusate se vi ho fatto attendere!
E' successo un casino, troppo lungo da raccontare!Spero che il capitolo vi piaccia!La piccola M alle prese con il
primo approccio sessuale...
Dunque volevo chidervi una cosa, proponotetemi delle attrici per la Melanie e Victoria diciassettenni!

Ringraziamenti:
cuoredpanna, gossipisfourever, HermioneJeanGranger e la mia gemella Fiby CullenBass_
LINK:
Milo:
http://i47.tinypic.com/1zfkheb.jpg
Anello:http://www.tiffany.com/shared/media/products/27234526_l_over_1.jpg
Abito Burberry:http://www.comparestoreprices.co.uk/images/bu/burberry-london-lorelei-empire-dress.jpg
Scarpe Choo:http://www.ioffer.com/img/item/168/584/411/2011-jimmy-choo-hot-nude-color-high-heeled-shoes-a8209.jpg
Borsa Prada:http://camillaz.altervista.org/wp-content/uploads/2011/05/Prada-bags.jpg
Borsa Chanel:http://www.purseandco.com/wp-content/uploads/2011/03/borsa_Chanel_Mademoiselle_bag.jpg
Bisous Bisous 
Camy

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Capitolo 16
*** 15 anni ***


I quindici anni sono quell’ età in cui tutto, e dico tutto ti sembra sempre una tragedia oppure te ne capitavano. Personalmente il mio quindicesimo compleanno fu una tragedia; tranquilli non era morto nessuno, ma avevo perso una parte di me.
 
La mattina mi svegliarono dei sussurri, aprì gli occhi e vidi 4 teste quella di: Fred, Will, Orlando e Vicky.
“Ok, perché mi state fissando ?”domandai un po’ assonnata 
“Si è svegliata!”urlò Vicky
“Hey, ti abbiamo preso una cosa che ti piacerà di sicuro”mi disse Fred
“Il vestito di Marilyn Monroe per stasera ?”domandai in fretta e felicissima
“No..”mi rispose Orlando
“Un cane”mi disse acido Will
“Sempre gentile”risposi io
“Eccolo tieni”mi disse Vicky, passandomi il cucciolo; un bulldog inglese, completamente bianco era una femminuccia.
“E’ stupendo”commentai”Ma non è il mio unico regalo ?”chiesi sarcastica
“No, tranquilla”Mi rispose V
“Che dolce”enunciai 
“Come si chiamerà ?”mi domandò Fred
“Mm.. Prada!”dissi entusiasta
“Ma che nome è ?!”chiese Will
“Senti, tu te ne puoi andare ?”domandai acida
“Tolgo subito il disturbo”rispose per poi uscire 
“Andiamo a mangiare i pancake ?”chiesi
“Si”mi risposero in coro 
Scendemmo io con in braccio la mio cuccioletta.
Mangiammo, quel giorno non c’ era scuola, perché c’ era qualche festa.. Poi il giorno dopo sarebbe stata domenica e mi sarei rilassata.
I ragazzi erano dovuti andare, Vicky non era potuta venire a fare shopping con me perché doveva andare a trovare suo nonno Howard.
“Mamma andiamo a cercare il vestito per stasera ?”le chiesi mentre accarezzavo Prada.
“Non l’ hai ancora preso ?”mi chiese sconvolta
“No, su non fare storie.. Andiamoci insieme”risposi
“Va bene, vado a vestirmi”enunciò per poi andare in camera da letto
Io salì le scale con in braccio Prada e scelsi cosa mettermi.
“Allora piccolina, che mi metto ?”domandai alla cagnolina, ovviamente non ricevetti una risposta. Aprì il mio armadio e scelsi un abito di Valentino, grigio, corto e con la gonna arricciata, delle scarpe rosse sempre di Valentino e la pochette regalatami dai nonni poi lasciai sciolti i capelli presi la mia cagnetta in braccio e uscì dalla mia stanza.
Mamma era seduta sul divano aveva i capelli raccolti in uno chignon, un abito nero di Alexander McQueen,delle Manolo grigie e una borsa nera di Michael Kors.
“Eccoti, andiamo tesoro”mi disse mamma, entrammo in limo e andammo in un negozio vintage.
Mamma andò dalla negoziante e le sussurrò qualcosa.
“Mamma ma che hai detto alla commessa ?”domandai sussurrando
“Adesso vedrai”mi rispose sussurrando anche lei
“Ecco qui”disse la negoziante mostrandomi una fedele copia dell’ abito bianco di Marilyn Monroe. Mi misi ad urlare dalla gioia, abbracciai mamma le diedi da tenere Prada e presi quel’ abito tra le mie braccia.
Sentì trillare il mio cellulare, era un messaggio di Milo!
-Auguri! Piccola ci vediamo stasera. M. S. - rimasi disgustata nel leggere il messaggio, io non volevo vedere il ragazzo che voleva carpire la mia verginità.
 
Ore dopo..
 
Mi ero preparata per la festa il mio viso era incorniciato da boccoli che scendevano lungo la mia schiena, il trucco era poco accentuato: mascara, ombretto beige, rossetto rosa e fard; mi ero messa degli orecchini di diamanti di Bvlgari abbinati al girocollo, l’ abito bianco che mi aveva regalato mamma mi calzava a pennello, sotto c’ era il costume stile pin-up che era il tema della festa e le scarpe di Christian Louboutin che mi avevano regalato ieri mamma e papà.
Scesi le scale, i miei genitori erano già andati all’ opera, presi l’ ascensore entrai nella limo dove c’ erano Fred, Vicky, Orlando e Will.
“Auguri!”mi urlarono in coro
Poi versarono dello champagne nei bicchieri, iniziammo a bere.
Quando la limo si fermò entrammo nella grande sala noleggiata, il tema era il pin-up infatti c’ erano tutte le ragazze con degli abiti dalla gonna ampia e i capelli cotonati iniziammo a ballare. Fred quella sera stramente sembrava attratto da me, diciamo che stava solo con me, ballava solo con me. Io e tutti gli altri eravamo ubriachi fradici, per colpa dei chupiti, dei mojito , delle pine colade  e le 5 bottiglie di tequila.. Fatto sta che poi tutti ci togliemmo i vestiti e ci preparammo per lo schiuma party, infatti dal soffitto cadeva schiuma a volontà.. Mi ricordo di aver bevuto tanto, ballato altrettanto e aver baciato qualcuno..
 
La mattina dopo mi svegliai nuda coperta da un lenzuolo bianco, vidi Milo seduto su un angolo del letto che fumava una sigaretta.
“Ma che.. ?”domandai con un terribile mal di testa i postumi da sbornia sono terribili.
“Ti sei svegliata, finalmente”disse lui, alzandosi e buttando la sigaretta giù da una finestra aperta che dava a vedere una magnifica giornata.
“Milo, vorrei chiarire una cosa tra me e te non è successo..”m’ interruppe
“Niente, se consideri niente il sesso”mi disse sedendosi sul letto.
“No, non è possibile io e te non abbiamo fatto sesso”dissi io, la mia prima volta non poteva essere stata con un ragazzo che non vedevo da un anno e per cui provavo odio e repulsione.
“Si e a provarlo ci sono i tuoi graffi sulla mia schiena”mi rispose con uno dei suoi sorrisi beffardi.
“Smettila”dissi fredda mi alzai avvolgendomi nel lenzuolo e recuperai il mio costume , il mio abito e le mie scarpe; andai in bagno e mi rivestì poi uscì lui era lì che fumava in boxer, prima di uscire dalla porta gli dissi “Questa serata non è mai esistita” e uscì, mentre camminavo piangevo e cercavo di trovare una scusa da dare ai miei genitori.
Arrivai a casa, loro stavano guardando un film abbracciati.
“Amore, finalmente”mi disse mamma
“Ah si è che..”non mi lasciarono finire
“Si, ci ha già chiamato Victoria ci ha già detto tutto però potevi dirci che volevi andare a vedere l’ alba con lei”mi disse papà
“Uh, si è che poi mi è venuta voglia”commentai, salì le scale e mi chiusi in camera mia. Mi buttai sul letto e mi misi a piangere, dopo essermi calmata cercai di sforzarmi nel ricordare cosa fosse accaduto :
“Melanie ti voglio” mi ricordavo solo questa frase pronunciata da quella voce roca e suadente che aveva strappato la mia verginità.
Mi stavo per rimettere a piangere quando mia madre bussò alla porta.
“Avanti”dissi ricomponendomi
“Tesoro c’è Milo Sparks alla porta, chiede se può venire da te”mi disse mamma
“Ehm, no. Non voglio vederlo”ordinai a mia madre
“Ma ti ha riportato la pochette”uffa!Meglio farlo entrare o i miei si insospettiranno.
“Ok, fallo salire”gli risposi in fine, poco dopo sentì i passi di Milo avvicinarsi e lo vidi entrare portava una giacca di pelle nera, una t-shirt bianca con una apertura a V sul davanti e dei jeans.
“Mi hai riportato la pochette che gentile”gli dissi sarcastica”Bene, ora vattene”ordinai ferma, poi un pensiero mi balenò in testa.
“Sparks hai usato il preservativo ?”gli domandai preoccupata
“Certo che l’ ho usato non sono certo un novellino”mi disse chiudendo la porta e sedendosi in un angolo del letto.
Pericolo scampato!
“Cosa saresti, un puttaniere ?”domandai acida
“Affatto, comunque ricordo che ti è piaciuto, anche molto”mi rispose avvicinandosi e iniziando ad accarezzarmi.
“Giù le mani”ordinai” Io non mi ricordo nulla della notte scorsa e ti avevo detto di scordartela”pronunciai fredda
“Non ci riesco”mi disse, sembrava quasi sincero.
“Vedi di provarci, adesso scusami ma devo fare delle cose”lo congedai
“Ok, per te ci sarò sempre”mi salutò uscendo dalla porta
 
Colei sola è casta la quale non fu mai da alcuno pregata, o se pregò, non fu esaudita.
Giovanni Boccaccio, Decameron

Ecco il capitolo, strano è ? Alla fine un' anno dopo M ha perso la verginità con M!
Questo è uno dei miei capitoli preferiti e non chiedetemi il perchè, perchè nemmeno io lo so!
Ringraziementi:
cuoredpanna,  gossipgirl1, gossipisfourever e la mia adorata gemella Fiby CullenBass_! Che adoro come la sua fanfic
che vi consiglio di leggere!
LINK

Milo:http://farm3.static.flickr.com/2680/4314108913_45ffe60afa.jpg
Will:http://images.newfaces.com/userimages/images/r/a/n/randy-randy-a60b.jpg
Vicky:http://image.thehothits.com/300x400/hayden_panettiere_vanity_fair_arm_back_defiant_black_slip_300x400_161107jpg.jpg
Orlando:http://www.glogster.com/media/11/37/15/75/37157522.jpg
Fred:http://images.movieplayer.it/2011/07/04/un-primo-piano-promozionale-di-drew-roy-dalla-serie-falling-skies-208297.jpg
Abito Marilyn:http://wemovies.com/wp-content/uploads/Marilyn-Monroe-dress.jpg
Prada:http://www.expatads.com/adpics/cute-white-english-bulldog-puppies-for-adoption-4da3165924afd3bf746c.jpg
Letto Mel:
http://media.victoriassecret.com/product/prodpri2/V322254.jpg

Allora, vorrei invitare i lettori silenziosi a recensire.. Vi prego, per me è importante sapere la vostra opinione! In tanti
avete messo la fic tra seguite allo perchè non recensite ?!-ho fatto la rima!=)-
Spero che recensiate, con tutto il cuore!
Bisous Bisous camy

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Capitolo 17
*** 16 anni ***


L’ adolescenza, si dice che in quel periodi ogni ragazzina sia stupida, vanitosa e complessata. Io ero vanitosa quanto basta, complessata ben poco però i miei valori di stupidità toccavano indici mai sfiorati! Dal mio sedicesimo compleanno iniziai a riflettere almeno 30 volte, sulle cose.
 
Fui svegliata dalla suoneria del mio nuovo blackberry, sembrava quella dei messaggi. Guardai il display ma mi sbagliavo era una chiamata di quel porco di Milo.
-Che diamine vuoi ?-domandai acida e mezza addormentata
-Ti prego Mel vieni al 15395 Rockaway Boulevard, nel Queens- aveva una voce flebile, come se stesse male.
-Ma stai bene ?- domandai preoccupata, non trovai una risposta.
Mi alzai di scatto dal letto, tanto che Prada incominciò ad abbaiare. Corsi verso l’ armadio e mi misi un vestito di Cavalli nero, molto semplice e fresco e poi presi una borsa di Valentino dove ficcai qualche trucco e uno specchietto per potermi truccare in limo.
Presi il telefono erano le 6 del mattino! Per fortuna che oggi era domenica e non c’ era scuola.
Camminai in punta di piedi, con delle Manolo in mano altrimenti il tacchettio avrebbe svegliato tutti. Entrai nell’ ascensore e mi ritrovai in limo, dissi a Larry di andare all’ indirizzo che mi aveva detto Milo e mentre lui guidava i mi sistemavo i capelli e mi truccavo.
Dopo 40 minuti arrivai in un hotel rozzo, sporco e orribile altro che l’ Empire.
Entrai e trovai un uomo spagnolo o messicano, che doveva essere come Jean al Palace.
“Salve sto cercando Milo Sparks, in che stanza è ?”domandai scandendo bene le parole
“Stanza 19, tenga chiavi”però, qui le chiavi le danno come le collane fatte di fiori alle Hawaii.
Salì le scale esterne e mi ritrovai davanti a 20 porte, con davanti il numerino quando arrivai alla diciannove aprì di tutta fretta e entrai.
“Milo stai bene ?”domandai preoccupata chiudendomi la porta alle spalle.
“No, mi hanno pugnalato ieri sera e.. sto perdendo sangue da un paio di minuti”mi spiegò sussurrando con una voce così flebile.
“Oddio! Dobbiamo chiamare un’ ambulanza”urlai mentre frugavo nella mia borsetta.
“No, sennò dobbiamo spiegare come me lo sono fatto”mi ordinò, io non ero ancora convinta così tenni in mano il telefono.
“Io come posso curarti ?”domando sarcastica
“Senti ti dico io cosa fare, ora prendi quell’ asciugamano e ferma il sangue. Presi di corsa l’ asciugamano e cercai di tamponare, le lenzuola erano imbrattate di sangue e in poco tempo anche l’ asciugamano ne fu pieno.
“Milo che devo fare ?”domandai preoccupata e isterica allo stesso tempo
“Devi metterci un po’ d’ alcol”mi rispose in un sussurro, quasi non sentivo più la sua voce talmente era bassa.
Io cercai qualcosa e per fortuna trovai una bottiglia di whisky  e ne versai una buona quantità sulla ferita, mentre lui si contorceva per il dolore. Diamine io ero un’ Upper East sider non un’infermiera.
“Devi fasciarla lì, ieri ho comprato le garze, i cerotti e le bende”mi disse indicando il tavolo presi tutte le cose da lui elencate e una forbice; il sangue aveva iniziato a uscire di meno, iniziai mettendogli un’ enorme cerotto, poi mettendogli la garza e infine la benda.
“Dovresti fare l’ infermiera”mi consigliò facendomi un sorrisino e poi chiudendo gli occhi, io iniziai a schiaffeggiarlo.
“Milo!Milo svegliati”urlavo in preda al panico
“Hey.. Voglio riposarmi”mi sussurrò, mentre cercava di chiudere gli occhi per l’ ennesima volta.
“Non stai morendo o roba del genere ?”domandai
“No, sto riposando”Mi rispose con gli occhi chiusi.
“Non puoi dobbiamo cambiare le lenzuola, sono rosse e prima erano bianche”lo informo mentre esco dalla stanza per prendere altre lenzuola.
Appena entrai nella stanza la televisione era accesa e anche Milo era sveglio, chiusi la porta e posai le lenzuola sul tavolo.
“Milo adesso ti aiuto ad alzarti e tu ti metti sulla sedia”gli spiegai, mentre prendevo una sedia, presi la sua mano e con qualche difficoltà riuscì a farlo sedere e poi in tutta fretta cambiai le lenzuola e rimisi Milo al suo posto.
“Come ti sei fatto quelle ferite ?” domandai seduta sulla sedia usata da lui in precedenza.
“Rissa”mi rispose, mentre estraeva una sigaretta e un’ accendino, che io gli presi.
“Non si fuma”lo rimproverai, buttando quelle cose sul tavolo.
“Va bene mamma”mi disse facendomi un ghigno
“Senti Milo non ho ancora capito perché tu stia facendo così.. Insomma risse, fumi, bevi, ti droghi e vivi i questo squallido Hotel”gli spiegai con tutta la dolcezza possibile.
“Non mi drogo più da mesi ormai.. Per tutto il resto non lo so adesso voglio riposarmi. Ma tu resta qui”mi rispose mentre cercava di prendere sonno. Lo guardai mentre dormiva si era fatto un tatuaggio una rosa con intorno delle scritte che non riuscivo a leggere perché il lenzuolo ne copriva buona parte.  Frugai tra i suoi oggetti aveva l’ accendino e le sue sigarette, il portafoglio e un libro: Il conte di Monte Cristo. Lo aprì e dentro il libro c’ erano due foto una di lui piccolo quando aveva pochi mesi e di sua madre che lo teneva in braccio e gli sorrideva e l’ altra era quella che avevamo fatto quando aveva 14 anni e mi tingevo i capelli.. Mi ricordo quella giornata eravamo andati al centro commerciale e ci volevamo fare delle foto appena vedemmo l’ ultima novità possibile nella macchinetta che, appunto faceva le foto.
Rimisi apposto le foto e posai il libro dove lo avevo trovato. Decisi di andarmene tanto Milo dormiva andai verso la porta quando sentì la sua voce.
“Ti prego resta con me per oggi, vieni qui”mi pregò facendomi segno di distendermi accanto a lui.
“Milo..”pronunciai incerta, poi lui mi fece una faccia così bisognosa di affetto aveva perso tutta la sua famiglia non gli rimaneva nessuno.
Mi distesi accanto a lui che mi mise il braccio intorno al collo.
“Non ti fare strane idee”gli raccomandai, mentre guardavo il suo viso.
“Anche se volessi non potrei”mi rispose in un sussurro.
“Adesso ci mettiamo a dormire perché sono molto stanca”lo informai, mettendomi nella posizione usata da me per dormire: braccio sotto il cuscino e messa su un fianco. Mentre Milo era messo su un fianco e mi accarezzava i capelli.
“Milo”sussurrai ma dopo crollai dalla stanchezza.
Mi risvegliai e sentì un profumino di mangiare! Mi alzai dal letto e stropicciandomi gli occhi andai a sedermi sulla sedia intorno al tavolo sgombrato da tutti gli oggetti di Milo.
“Un piatto mi maccheroni al formaggio”mi disse porgendomi il piatto
“Ma.. Scusa come hai fatto ad alzarti e tutto il resto.. Tu.. Ti avevano pugnalato”dissi incredula mentre guastavo la pasta.
“Diciamo che non è la prima che prendo e che il taglio è di 2 giorni fa.. Ti ho chiamato perché aveva ricominciato a sanguinare e non sapevo che fare”mi spiegò sedendosi davanti a me e iniziando a mangiare.
“Erano buonissimi”commentai con il piatto vuoto e la pancia che borbottava ancora, così decisi di prendere una forchettata dei maccheroni di Milo.
“Mi hai preso i maccheroni”affermò ridendo e avvicinandosi”Adesso me la paghi”finì per dire.
“No!”urlai mentre lui mi aveva afferrata e buttata sul letto e aveva incominciato a farmi il solletico.
“No! Milo basta”urlai divertita, poi si fermò io ero sopra di lui con il viso proprio sopra al suo ci baciammo e facemmo l’ amore.
Fui svegliata dal bussare di qualche idiota, che però continuava; andai ad aprire era Will paonazzo in viso.
“Cazzo ma ti sembra questo il modo di sparire ?”urlò arrabbiato mentre
Io rimasi in silenzio, mentre guardavo per terra poi dal bagno uscì Milo.
“Che ci fa lui qua ?”domandò sempre più arrabbiato”No! Ci hai fatto sesso! Ora ti rivesti e ti porto dai tuoi genitori”urlava, mentre Milo si avvicinava minacciosamente a Will.
“Perché se ne deve andare ?”chiese Milo
“Perché l’ aspettano i suoi”rispose Will, che mi prese con la forza e cercò di trascinarmi non prima che Milo lo fermasse e gli prendesse i polsi.
“Se azzardi a toccarla un’ altra volta ti taglierò le mani”lo minacciò prendendo un coltello che era stato appoggiando sul tavolinetto.
“Milo! Adesso andiamo Will”dissi strattonandolo ma Will si liberò e tirò un pugno a Milo, per poi scappare con me.
Entrammo in limo, dove non parlai.
“Sei stupida ? Fare sesso con Milo Sparks”mi ammonì il moro
“Lasciami in pace adesso”dissi fredda
“Non capisci! Io sono scattato perché.. Ogni volta che sto con te mi sento la nausea e qualcosa che svolazza nello stomaco”mi confidò un po’ imbarazzato, io lo guardai sconvolta.
“Hai le farfalle nello stomaco ?”gli domandai scioccata
“Forse”mi rispose
“Beh allora domani a colazione prenditi caffè e insetticida. Perché quelle 4 farfalle devono morire”risposi acida.

Sottrarsi alla Passione,
o abbandonarvisi ciecamente.
Quale di questi atteggiamenti
è il meno distruttivo?
Paolo Cohelo

Ciao ragazze, nuovo capitolo per voi!
Scusate se ci ho messo un pò! Vediamo Mel nel momento del perdono e Milo sotto una luce diversa, quasi romantica!
Solo che anche io come Mel sono divisa in due MILO O WILL, e voi ?
La nostra M, avrà le idee più vhiare nel prossimo capitolo che sarà uno degli ultimi! Ho deciso di 
non proporre il compleanno di Mel ma il ballo delle debuttanti nel prossimo capitolo!^^

RINGRAZIAMENTI :
gossipgirl1, stezietta w, Beatrix 91, cuoredpanna e la mia gemellina Fiby CullenBass_
Invito le persone che ho elencato prima a recensire anche il succesivo capitolo, che è in assoluto il mio preferito!
Alle altre che seguono, preferiscono e ricordano la storia dico grazie e anche: Magari lasciate una piccola recensione ?

ANTICIPAZIONE:


La mattina dopo mi svegliai tra le sue braccia mi guardava, io gli concessi un sorriso e lui mi baciò la fronte.
 
“E’ ora di andare a casa tua”mi sussurrò
“Non voglio”risposi come una bambina capricciosa
“Ci vediamo oggi pomeriggio, ora devi andare a casa”mi ribadì, mi alzai gli feci una linguaccia e poi sculettai fino alla mia borsa di Vuitton che conteneva degli abiti. 
LINK:
Milo:MILO
Will -che figo-:Zac-Efron
Foto Milo and Mel:http://cdn.buzznet.com/media/jj1/2009/06/secret-crush/secret-life-celeb-crush-02.jpg
Foto Milo and Georgina:http://gossipgirlsss.com/wp-content/uploads/2010/10/GeorginawithMilo.jpg

Vi amo!!!

 Bisous Bisous Camy
 
 

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Capitolo 18
*** 17 anni ***


Era il giorno del ballo delle debuttanti, quella sera avrei fatto il mio debutto in società! Avrei ballato tutta la notte, occupato un’ intera notte la stanza del Plaza, scelto abiti costosi, avrei vissuto il mio sogno, il mio accompagnatore era un ragazzo che conoscevo da poco ma che vi assicuro era molto sexy, veniva dall’ Inghilterra e suo padre era uno duca inglese, uno dei  più ricchi al mondo!
 
Mi svegliai alle 9:30 in punto, quel giorno non sarebbe dovuto andare storto nulla! Scesi dal letto e mi misi le pantofole e la vestaglia in seta arancione, mi guardai allo specchio e non notai nessuna imperfezione della pelle, presi Prada in braccio e scesi le scale, poi posai il cane per terra e mi andai a sedere accanto a papà come ogni mattina.
La tavola era imbandita salmone, frittelle, uova, pancetta vi assicuro questo tavolo avrebbe fatto invidia a un re.
Nel mio piatto misi delle fragole e basta, da qualche mese seguivo una dieta proprio in preparazione del ballo.
“Tesoro non mangi nulla ?”mi domandò papà
“Papà, sto seguendo una dieta che terminerà domani”dissi, enfatizzando il “domani”; mia mamma era davanti a me stava bevendo un the mentre Ed, lui mangiava un croissant delle frittelle e chi ne ha di più ne metta!
Il ballo era stato organizzato per il 3 Dicembre, un sabato.
“Come mai tutto questo silenzio ?”domandò mamma, rivolgendosi a tutta la famiglia
“Su Ed raccontaci qualcosa”incoraggiai mio fratello
“Cosa devo dire ?”domandò irritato
“Non lo so, magari che ieri ti ho visto mentre compravi una rosa.. A chi devi dare una rosa ?”perfetto far sentire in imbarazzo mio fratello è sempre la cosa più bella al mondo.
“Era per mamma”mi rispose, ok mi credeva anzi ci credeva così stupidi!
“La scusa più stupida del mondo”dissi alzandomi
“Piuttosto, io non devo darti spiegazioni”mi urlò mentre mi preparavo per andare ad una SPA con mamma. Saremo tornate a pranzo, avevo solo bisogno di un massaggio e qualche crema per il viso.
Mi misi i pantaloni da yoga, una t-shirt e un trench di Burberry e degli stivali di Gucci, così ch tutti pensassero che ero vestita bene e perfettamente.
Con mamma passai 3 ore divine tra massaggi, chiacchierate e maschere facciali. Poi mi preparai per andare al Plaza dove nella mia suite era già pronto il mio abito disegnato apposta per me da nonna, le mie scarpe, le mie truccatrici e parrucchiere e tutto il mio mondo per la serata.
Entrai in limo insieme a mamma, papà e Ed non parlammo per tutto il viaggio ero troppo eccitata! Non riuscivo a spiaccicare una parola.
Scendemmo dalla limo vidi Vicky che si lamentava con Lily.
“Nonna, non penso che sia adatto a me”si lamentava
“Cara ti prego”la rassicurava Lily
“Uf.. Va bene”l’ accontentò entrando nell’ hotel 
“Io vado da Victoria”dissi ai miei genitori inseguendola.
“V! Victoria!”la chiamavo ma sembrava non sentirmi
“Victoria Lily Archibald”urlai ferma, stranamente si girò
“Scusa, sono infuriata con mia nonna adesso vado a mettermi lo stupido abito e a fare i miei stupidi capelli ci vediamo dopo”mi rispose andandosene verso l’ ascensore, io presi le scale tanto per fare un po’ di moto e entrai nella mia suite dove mi attendevano le stylist.
“Miss. Bass si sieda qui”mi informò la hair-stylist, dopo poco entrò mia madre con nonna Eleanor al seguito.
“Tesoro starai stupenda!”squittiva mamma, sembrava un’ adolescente davanti a un negozio di Gucci e con una carta di credito, ovvio.
“Grazie”dissi, adesso che mi trovavo qui mi sentivo incredibilmente spaesata eppure avevo visto centinai di video, assunto una personal trainer e una veterana dei balli delle debuttanti e le migliori stylist, devo essere sincera avevo le più belle scarpe che si potessero desidera e il mio accompagnatore era il più ambito di tutta la Constance, ma io non mi sentivo appagata da quel ragazzo.. In tutti i sensi.
Non che avessi fatto vero e proprio sesso con lui, ma diciamo ci eravamo spinti oltre a dei baci anche se l’ unico ragazzo che aveva avuto l’ onore di avere la mia compagnia tutta la sera era stato Milo Sparks, che per la cronaca non avevo ancora completamente dimenticato.. Forse per il messaggio che mi aveva inviato e che avevo salvato, lo leggevo nei momenti di depressione.. Me lo ricordo a memoria dice:
Mel, io ti amo è inutile negarlo ti aspetterò per sempre. Ti amo, Milo.
Si è stato il messaggio più dolce che mi avesse mai mandato un ragazzo, visto che di solito mi scrivevano: Bellissima, ti voglio conoscere meglio! 
Che razza di messaggio stupido e maleducato è ?!
“Melanie questo chignon ti valorizza”mi disse mamma, appoggiando le mani sulle mie spalle e guardandomi meglio.. Mentre nonna Eleanor, per quanto so che sia immaginabile scattava foto su foto.
Poi la truccatrice iniziò il suo lavoro prima detergendomi il viso e poi passando al vero e proprio trucco.
Sbirciavo quello che usava la truccatrice prima aveva preso un rossetto rosa di Dior, poi il lucidalabbra volumizzante della stessa tonalità del rossetto anch’esso di Dior dopo di che non prestai più troppa attenzione tanto avrebbe svolto un lavoro impeccabile, qualche istante prima della mia uscita dalla suite mi ritoccarono trucco e parrucco e anche lo smalto mamma mi mise in testa un diadema e nonna mi fece un mini video, dico mini perché misi la mano davanti era riuscita a riprendermi per tipo 2 o 3 secondi. Prima di scendere mi venne la pelle d’oca, mamma piangeva insieme a nonna ovviamente lacrime di felicità.
“Smettetela o farete piangere anche me”dissi sorridendo a quelle due donne che mi avevano sempre sorretto e fatto imparare tutto tra complotti, moda e reggenza. Appena uscì dalla stanza trovai papà con un fantastico smoking, che  ovviamente portava con il farfallino abbinato all’ abito color crema di Chanel, che portava mamma. Mi  abbracciò forte e mi sussurrò una delle frasi più tristi, sotto certi punti di vista, della mia vita.
“Non sei più la mia principessa”mi sussurrò, sembrava stesse piangendo
“Sarò sempre la tua principessa”gli sussurrai in risposta stringendolo ancora più forte.
Scesi le scale, entrai nella grande sala con il lampadario di cristallo ogni ragazza aveva un’ abito sfarzoso e un sorriso in viso, tutte tranne V che era stata accompagnata dall’ ultimo ragazzo libero uno sfigato di cui non sapevo nemmeno l’ esistenza. Mi stavo recando dalla mia amica quando venni fermata da Alexander, il lord.
“Sei radiosa Melanie”mi disse baciandomi la mano, aveva uno smoking grigio con una cravatta nera e quegli occhi cristallini che spruzzavano amore da tutte le parti un’ amore non ricambiato però.. Io ero affascinata del ragazzo più stronzo di tutta Manhattan William Fitzgerald Archibald. Ma non lo avrei mai ammesso, l’ unica cosa che mi piaceva di Alexander erano gli occhi e il nome mi ricordava quello di Alexander McQueen: pace all’ anima sua.
“Grazie, sei fantastico anche tu. Adesso scusami ma devo andare un attimo da Victoria”mi scusai, andando verso la bionda che era bellissima.
“Hey bellezza”richiamai la sua attenzione
“Ciao”mi disse triste
“Sai se non vuoi non dovresti”le consigliai, se una persona non se la sentiva non doveva fare quella cosa.
“Lo faccio solo per mia nonna.”disse per poi sbuffare” Come sto ?”mi domandò anche se non le importava molto
“Sei uno schianto, e io ?”risposi allegra e poi chiesi un suo parere
“Sei magnifica, Jimmy Choo stupende”si complimentò
“Ti voglio bene, adesso abbracciami”le dissi stringendola, mentre avevo la testa appoggiata sulle sue spalle vidi Will capelli tirati indietro e uno smoking che faceva invidia a quello di mio padre. Poi sentimmo in sottofondo una musichetta, che avvertiva le debuttanti e i cavalieri di prepararsi.
Altre due ragazze e sarebbe stato il mio turno, quando a Alexander suonò il telefono rispose e fece una faccia strana.
“Scusa devo andare”mi disse correndo via, adesso cosa faccio ?! Arrivò il mo turno e l’ annunciatrice mi chiese dov’ era il mio cavaliere.
“Signorina dov’ è il suo cavaliere ?”mi domandò, io arrossì non trovando una risposta
“Sono io”rispose al mio posto Will avvicinandosi e mollando quell’ altra ragazza.
“Perfetto, continuiamo”enunciò la donna
Avevamo appena cominciato a ballare una canzone vecchia, Love cantata originariamente da Sinatra ma che nel nostro caso fu cantata da Joss Stone.
Io ballavo con Will, che mi cingeva i fianchi.
“Bass”mi sussurrò all’ orecchio, prese una pausa e terminò la frase”Sei incantevole”
Lo guardai attentamente aveva uno dei suoi ghigni, uno di quelli di quando un complotto gli va a buon fine.
“Che cosa hai fatto ?”gli domandai guardandolo negli occhi
“Nulla..”mi rispose mentendo
“William”pronunciai ferma il suo nome, poi realizzai tutto”Sei tu che ai fatto andare via Alexander ?”domandai avendo paura della risposta, abbassò il capo segno che io avevo ragione.
“Mi fai schifo”commentai correndo verso la mia suite, mi tolsi in fretta le scarpe salì ogni maledetto gradino poco prima di entrare nella camera Will mi bloccò per un braccio.
“Melanie non capisci perché l’ ho fatto ?”mi domandò, io feci segno di no con la testa
“Sciocchina, io ti amo”dopo essersi espresso mi baciò e entrammo nella suite dove passammo la notte insieme.
La mattina dopo mi svegliai tra le sue braccia mi guardava, io gli concessi un sorriso e lui mi baciò la fronte.
“E’ ora di andare a casa tua”mi sussurrò
“Non voglio”risposi come una bambina capricciosa
“Ci vediamo oggi pomeriggio, ora devi andare a casa”mi ribadì, mi alzai gli feci una linguaccia e poi sculettai fino alla mia borsa di Vuitton che conteneva degli abiti. 
 
L’amava perdutamente. Voleva sposarla, avere dei figli e rimanere sempre al suo fianco.
Katharina Hagena

 
Ecco il nuovo atteso capitolo!!!
Il ballo delle debuttanti, un sogno che diventa realtà sopratutto se si ha il principe giusto accanto!^^
Finalmente Mel e Will!^^
Ringraziamenti:
cuoredpanna, Denise UK, gossipgirl1 e alla mia adorata gemellina!
Ragazze recensite anche il prossimo capitolo che penso vi sconvolgerà!

Anticipazioni:
“Mamma lo ha detto ha tutti”urlo piangendo
“Edward è vero ?”domanda
“Si”sussurra
BACI BACI CAMY
Link:
abito:
Emanuel Ungaro
scarpe:JIMMY CHOO
Alexander:ROBERT PATTINSON
Will:ZAC EFRON
Vicky:LAUREN CONRAD



 

 

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Capitolo 19
*** Goodbye childhood ***


1 mese dopo..
 
Riprendiamo da dove tutto è cominciato.
Cammino da pochi minuti, davanti alla sempre stupenda Blair Waldorf in Bass e all’ affascinante Chuck Bass, loro sono seduti sul nostro divano in pelle nera e aspettano , che io introduca l’ argomento della nostra discussione. Ma io ho una paura matta!
“Melanie, avanti amore”mi dice papà impaziente
“Non è facile”sussurro
“Amore ricorda noi ti ameremo sempre”mi rassicura mamma, mi fermo davanti a loro.
“Mamma papà sono incita”scandisco bene le parole, inizio a piangere. Il viso di mia madre è diventato pallido, mentre quello di papà è rosso di rabbia.
“No! La mia bambina non può essere incinta!”urla, poi si alza prende il cappotto e entra nell’ ascensore.. Ok, non era proprio come quando ho provato il discorso con Victoria.
“Mamma”sussurro avvicinandomi a lei e accarezzandole una spalla, lei si alza mi guarda dritta negli occhi.
“Mi hai deluso”sono le sue ultime parole, chiede del the a Dorota e poi sale le scale per rifocillarsi in camera sua. Io mi distendo sul sofà, inizio a mangiarmi le unghie dal nervoso Dorota appoggia una mano sulla spalla e mi da una tazza di cioccolata calda e mi side accanto.
“Tutti si risolverà Miss. Mel”mi dice sincera, lei era la migliore consigliera che si potesse avere e io la consideravo una nonna. Posai la cioccolata sul piccolo tavolino e l’ abbracciai.
“Ti voglio bene, Dorota”le sussurro mentre piango sulla sua spalla
“Anche io Miss. Mel, vedrà che Miss. Blair e Mr. Chuck la perdoneranno. Il bambino è di chi credo io”mi rincuora poi fa riferimento al padre del bambino
“Si”sussurro tra un singhiozzo
“Deve dirglielo”mi consiglia, mi stacco da lei la guardo.
“Se i miei genitori hanno reagito così figuriamoci un ragazzo che un mese fa mi ha detto ti amo e una settimana fa mi ha detto ti odio”le dico, mentre penso a un’ opzione..
“Ma lei terrà il bambino ?”mi domanda
“Non lo, adesso vado in camera. Grazie”rispondo alzandomi e salendo le scale.
Entro nella mia stanza, che è vuota da quando Prada mi ha lasciato 3 settimane fa. Mi manca era una cagna tanto buona, che aveva appena due anni. Mi distendo sul letto, non piango fino a 5 minuti fa l’ ho fatto e ho incominciato 2 settimane fa a piangere per la mia inaspettata gravidanza, forse potrei abortire. Non che me lo abbia consigliato qualcuno, ma forse solo perché è la cosa giusta. Si devo assolutamente abortire, sarà meglio per me, per Will, per mamma e papà per tutti ci guadagneranno tutti.
-V abortisco-mando questo messaggio a quella che sarebbe dovuta essere la zia di mio figlio.
-Ti prego M, prima di andare in clinica guarda questo:http://www.youtube.com/watch?v=VSVrResdITs&feature=related-leggo e vado sul sito di you tube. Piansi lacrime amare mentre guardavo il video, non volevo uccidere il mio bambino.. Questo video mi ha aperto gli occhi, penso.
Mi accarezzo il ventre, ancora piatto. Mi alzo e vado verso la stanza di mia madre, lei è davanti alla finestra con le braccia conserte.
“Mamma”pronuncio incerta
“Mai avrei pensato che mia figlia rimanesse incinta a 17 anni. Mai”mi dice girandosi e sedendosi sul letto.
“Nemmeno io me lo sarei mai aspettata”le dico sedendomi accanto a lei
“Sai, quando avevo la tua età io avevo paura di essere rimasta incinta. Avevo proprio 17 anni ma nel mio caso era una finta gravidanza e nel tuo no”mi confida, ha gli occhi rossi di chi ha appena pianto
“Dove credi sia papà ?”domando, non riesco a pensare ad altro
“Lui è fatto così scappa quando ci sono dei problemi da risolvere ma ritorna dopo un giorno o due. Dunque penso che ora possiamo essere sincere, chi è il padre ?”mi risponde e poi mi fa la domanda più odiata da tutte le ragazzine incinta
“Mamma..”rispondo come per dire: Ti prego, passa alla prossima domanda.
“Melanie non c’è nulla di peggio della propria figlia incinta.. Avanti”mi convince
“William Archibald”dico chiudendo gli occhi, come per aspettarmi una reazione tragica.
“Wow, credevo non lo.. Capisci ?”mi dice facendo intendere
“Mamma come dicesti tu chi disprezza compra. Adesso ho capito il significato di quelle parole”rispondo, lei mi abbraccia
“Serena lo sa ?”mi chiede
“A parte tu, papà, Dorota, Ed e Vicky non lo sa nessuno”le rispondo
“Vuoi tenerlo ?”mi domanda
“Si”rispondo
“Allora lo terrai, con la scuola ti faremo venire un’un insegnate privata e mi spiace ma tutti lo sapranno tra un paio di mesi”mi informa
“Mamma ti prego mandami in Francia dai nonni”la supplico
“Non lo so io voglio starti vicina”mi risponde
“Vieni con me”propongo con occhi supplichevoli
“Non so, ma adesso noi andiamo da un ginecologo. Immediatamente”mi dice alzandosi, usciamo e scendiamo le scale Dorota prende i nostri e il suo cappotto e entriamo in limo.
Prima di scendere dalla limo indosso un cappello e degli occhiali enormi, poi scendo seguita da mamma e Dorota anch’esse con cappello e occhiali per non farci riconoscere.
Ci avviciniamo a una vecchietta che si trova dietro una specie di banco delle informazioni.
“Ho bisogno urgente di vedere la ginecologa”sussurra mamma alla donna anziana
“Come si chiama ?”domanda la vecchietta
“Blair Bass, adesso potrei vedere il medico ?”risponde e mette sulla scrivania 100$.
“Subito, bussi la dottoressa ha 15 minuti liberi”ci informa la vecchietta  indicandoci la porta.
Entriamo e ci togliamo cappello e occhiali.
“Scusi chi l’ ha fatta entrare ?”domanda arrabbiata la dottoressa 
“La signora qui di fuori”risponde mamma
“Va bene”acconsente la dottoressa
“Allora chi di voi tre devo visitare ?”domanda
“Lei, mia figlia”risponde mamma indicandomi
“Ok, quanti anni hai cara ?”mi domanda con gentilezza
“Diciassette”rispondo
“Ok, sei venuta perché sei incita ?”mi chiede avvicinandosi a me
“Si, ma non voglio abortire”rispondo triste
“Va bene, immagino sia la tua prima ecografia”mi dice
“Si”risponde mamma al mio posto
“Allora adesso ti togli il cappotto, ti distendi sul lettino, alzi la maglietta e io ti metterò del gel e poi vedremo il frugoletto”mi spiega e io faccio ogni cosa che mi dice appena mi mette il gel rabbrividisco.
“E’ freddo, eh ?”mi domanda sarcastica faccio segno di si con la testa
“Ecco il tuo bambino”mi dice”Ancora non si vede bene, sei al primo mese”mi spiega
Guardo il piccolo non capisco dove sia la testa, i piedi penso che Victoria si arrabbierà perché non l’ ho portata con me. Guardo il viso di mamma piange di felicità , mentre Dorota ha un sorriso enorme stampato in viso .
Dopo mi ricompongo, mamma paga, ci camuffiamo e torniamo a casa.
La casa è vuota, c’è solo il rumore dello stereo di Ed.
Mi distendo sul divano e prendo il telefono ho 20 messaggi tutti da persone diverse, leggo i primi 4 poi mi fermo.
-Auguri mammina-
-Sei una troia-
-Chi è il papino ?-
-Wow, sei incinta adesso chi è la Queen ?-
Mi alzo subito dal divano faccio le scale il più velocemente possibile e inizio a picchiare Ed gli tiro schiaffi, i capelli e molti pugni. Poi arriva mamma e mi prede inizio a piangere mi ha rovinato la vita.
“Mamma lo ha detto ha tutti”urlo piangendo
“Edward è vero ?”domanda
“Si”sussurra
 
In qualche modo a me incomprensibile
la gioia è contagiosa,
al pari dell’entusiasmo, e dell’amore
La strega di Portobello – Paulo Coelho
 
Ciao ragazzuole!!
Spero che il capitolo vi sia piaicuto!!
Io lo trovo carino.. Ecco!
Mel incinta è molto stile Upper East Side!!!
RINGRAZIAMENTI:
gossipgirl1,gossipisforever,la mia gemellina e babybymami!

LINK:
Ed:
http://images4.fanpop.com/image/photos/18900000/Gregg-Sulkin-gregg-sulkin-18912301-821-1222.jpg
Baci&Abbracci Camy

 
 

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Capitolo 20
*** Reconcilied ***


Era il mio ottavo mese di gravidanza, già erano passati 7 mesi tra appena 1 mese avrei partorito una femminuccia in salute.. Si, era una femmina. Era il 30 agosto, il 15 settembre 2030 avrei partorito.
Oggi avrei fatto una festa premaman; siccome odiavo essere incinta avevo invitato solo i parenti davvero stretti e amici davvero stretti! I miei nonni, i miei genitori, gli Archibald dove uno dei componenti era il padre della mia bambina, gli Humphrey e i Baizen.

 
La mattina per me era già iniziata alle 9 del mattino, quando il mio telefono aveva trillato per un messaggio di Milo.
-Principessa, materialmente non sono stato invitato alla festa della tua bambina ma mi farò presente. M.S. - immediatamente dopo aver letto, non il messaggio ma un avvertimento pensai: Se il mattino ha l’ oro in bocca.
Ma adesso basta pensarci devo vedere come vanno le cose giù da basso.
Scendo le scale e vedo il salotto di casa Bass pieno di lustrini, striscioni e altre cose completamente rosa.
“WOW”sussurro dirigendomi verso il tavolo imbandito di dolci.
Mi siedo e afferro delle meringhe e qualche frittella, quando papà mi prende il piatto dalle mani e me ne porge uno dove vedo solo della frutta.
“Papà, dammi il mio piatto”dico quasi isterica, gli ormoni mi giocano brutti scherzi.
“No, non è salutare per la mia nipotina mangiare quelle schifezze per te solo cibi biologici”mi informa buttando tutte quelle schifezze, tanto buone.
“Non è giusto”ammetto, facendo comparire un broncio sul mio viso
“Invece si, adesso prendi le vitamine”dissente papà, porgendomi due pastiglie e un bicchiere d’ acqua; anche se all’ inizio aveva preso male la notizia da qualche tempo era diventato una specie di balia, che faceva di tutto per la salute della piccola.
“Va bene, sergente.”rispondo sarcastica” Quali programmi ho per il bambino oggi ?”domando seria poi, anche se odiavo la gravidanza e in piccola parte la bambina perché per colpa sua il mio mondo era crollato ci tenevo a lei.
“Devi andare a fare yoga con le altre donne incinte”mi urla mentre sale le scale
“Vieni anche tu ?”domando
“Se vuoi vengo”mi risponde, poi mi da un bacio sulla fronte.
“Si, però devi fare yoga con me”lo imploro
“Non se ne parla. Ma dov’è tua madre ?”mi chiede io gli faccio segno di non saperlo
“E’ andata con Miss. Serena a comprare dei regali”risponde Dorota, con in mano una di quelle cartelline per l’ organizzazione delle feste.
“Su papà andiamo a prepararci”gli dico prendendolo per mano, siccome ho qualche difficoltà a salire le scale.
Dopo essermi vestita scendo le scale e prendo l’ ascensore con papà, c’è molto silenzio. Entriamo nella limo nera, mi siedo dalla parte opposta di papà c’ è un silenzio infernale, si di solito si dice del rumore ma per me non parlare liberamente con papà è un inferno.
“Papà, parliamoci chiaro. Perché sei indifferente ?”domando schietta, sono fin troppo stufa!
“Non sono indifferente”mi risponde, concentrandosi guardando fuori dal finestrino.
“Senti, lo so ho sbagliato ma non puoi farmela pagare per tutta la mia esistenza”sbotto arrabbiata
“Melanie mi hai deluso, molto”sussurra, nemmeno mi urla contro
“Sei un’ipocrita”gli dico sprezzante di odio
“Io sono tuo padre, non devi dire queste cose a tuo padre!”mi urla, diventando rosso in viso
“Tu padre ? Saresti un buon padre! Tuo figlio beve e fa uso di marijuana da quando a 14 anni e fa schifo a scuola, mentre tua figlia è incinta a 18 anni! Sarai anche un padre ma temo che tu non sia un buon padre”gli rispondo urlando, con tutta la voce possibile. Lui rimane zitto, dice all’ autista di fermarsi e di farmi scendere.
“Non sei tu che mi fai scendere, sono io che me ne vado”gli urlo scendendo dalla limo. Mi ritrovo a Brooklyn siccome il corso di yoga sarebbe dovuto essere proprio qui, non è che mi trovassi a mio agio ma sapevo dove andare se volevo distrarmi.
_______________
“ Hey Fred, non è che offriresti il pranzo a una donna incinta ?”domando al mio amico, che mi fa un sorriso
“ Si però è una diceria quella che le donne incinte mangiano per due, vero ?”mi domanda sarcastico, con il suo solito sarcasmo
“Scopriamolo”gli rispondo prendendolo sottobraccio e facendolo uscire dal suo loft, quello che divideva con Dan era molto carino e non sembrava affatto da straccione.
“Allora cosa ci fa Melanie Bass a Brooklyn ?”mi domanda mentre camminiamo
“Uh, è una storia lunga”gli rispondo strabuzzando gli occhi
“Ho ancora un paio d’ore, perché dopo devo andare ad una festa premaman”mi risponde scherzando
“Uh, una festa! Dici che sono invitata anche io ?”sto al suo gioco, ne ho bisogno per divertirmi.
Gli racconto tutta la storia, poi arriviamo al fast food.
“Wow, certo che è una cosa seria”commenta sedendosi di fronte a me.
“Si.. Sai la gravidanza è una cosa bellissima, per chi desidera un marmocchio urlante e che vomita”rispondo pucciando una patatina fritta nella maionese
“Ma la maionese non fa male alle donne incinte ?”mi domanda, mentre addenta il suo hamburger
“Senti non mangio una schifezza da 7 mesi, io mi merito la maionese”rispondo facendo finta di piagnucolare
“Si, povera ragazza. Hey non pensi che sia ora di andare a casa tua ”afferma sbirciando l’ orologio
“Perché che ore sono ?”domando
“Le 13:30”mi risponde
“Oh no! Devo prepararmi per la festa e il resto! Forza vieni con me”urlo alzandomi e strattonandolo nel primo taxi libero, che mi si presenta.
Scendiamo dal taxi e entriamo nell’ ascensore.
“Cazzo!”impreca urlando Fred, strano lui non dice mai parolacce.
“Hey, Isabelle sente tutto”lo rimprovero, portandomi le mani alla pancia
“Chi ?”domanda
“Isabelle è la mia bambina, comunque perché hai imprecato ?”gli chiedo
“Ho dimenticato il tuo regalo a casa”mi risponde, mentre sembra assorto in qualche pensiero.
“Tanto tuo padre deve ancora venire, no ? Fallo portare a lui”gli consiglio mentre esco dall’ascensore
“Sei un genio”mi risponde estraendo dalla tasca dei pantaloni il suo cellulare.
Appena arrivo nel salotto c’è mamma con cinque grandi buste seduta a chiacchierare con Serena, mentre prendono un the.
“Tesoro, finalmente sei tornata io e Serena abbiamo preso qualche pensiero per la piccola”mi informa mamma
“Grazie”rispondo un po’ imbarazzata, mi sembra tutto così strano
“Uh, guarda è stato favoloso fare shopping per la nostra nipotina”mi tranquillizza Serena radiosa
“Immagino, sentite io devo andare un attimo da papà”mi scuso, mentre sto per salire le scale mi fermo”E.. ci parlate voi con Fred ?”domando alle due donne
“Si, tu va”mi risponde mamma
Faccio qualche passo e poi mi ritrovo davanti alla porta dello studio di papà, busso.
Nessuno mi risponde così decido di entrare da sola, vedo papà seduto dietro la sua scrivania in mogano, la sedia rivolta verso il panorama di Manhattan e una bottiglia di scotch sulla scrivania.
“Papà”sussurro avvicinandomi cautamente”Scusami, sono stata scortese e maleducata”mi scuso, e mi siedo sulla poltrona posta contro il muro.
“Si, lo sei stata”mi risponde girandosi e posando il bicchiere si scotch che aveva in mano.
“Ma anche tu lo sei da 7 mesi”lo informo
“Melanie come ti sentiresti se tua figlia si rovinasse la vita, perché ti sei rovinata la vita. Credi che senza laurea tu possa fare strada, carriera come cosa ? Spazzina. Melanie tu sarai la casalinga con un figlio e una bottiglia di vino come migliore amica”mi risponde, le sue parole mi colpiscono al cuore. Non ci avevo mai pensato e mai avrei creduto che qualcuno mi dicesse queste parole.
“Papà ti sbagli, io appena questa bambina sarà nata andrò al college”lo correggo infastidita.
“Chi curerà tua figlia, chi l’ allatterà, chi ci passerà del tempo ? Quella sarà tua figlia, tua e di quell’idiota di William”mi risponde secco
“Adesso devo andare alla festa”sussurro, mentre qualche lacrima scende dai miei occhi. Esco dallo studio di papà, con passo leggero mi avvio alle scale; guardo chi è arrivato ci sono Dan, Ed, Nate, Will, Victoria, la nonna Eleanor con Cyrus e anche Lily manca Orlando che vedo arrivare proprio in questo istante.
“Un’ attimo e arriva anche la festeggiata”annuncia mia mamma, mostrando un falso sorriso.
“Eccomi”dico allegra, anche se non lo sono affatto.
“Bene allora possiamo iniziare”informa tutti mamma, ma iniziare cosa
“Adesso ci sarà una gara a chi metterà più velocemente il pannolino a questi bambolotti”indica Dorota, infatti nella stanza che utilizziamo per giochi e robe varie ci sono 12 postazioni per cambiare i pannolini, tutti ci posizioniamo anche se quella di papà rimane vuota.
“Hey mammina”mi saluta Will, mettendosi nella postazione accanto alla mia
“Papino, se ti azzardi a chiamarmi così un’ altra volta ti farò diventare io la mamma”affermo acida, lui mi guarda divertito e mi tocca la pancia.
“William stacca quella sudicia mano dalla mia pancia”gli ordino guardandolo sprezzante di odio, è tutta colpa di questo idiota!
“Va bene, stai calma”mi sussurra
“1.. 2.. 3.. Via”annuncia Dorota con il cronometro in mano, io tento di cambiare il pannolino dico tento perché non ci riesco, mentre Will ha già finito infatti è lui a vincere.
“Uh mi sa che sarà il papà a cambiare i pannolini”annuncia divertita Serena, io fingo una risatina.
“Come diamine hai fatto ?”gli domando sottovoce
“A differenza tua io ci tengo a mia figlia e poi ho un dono naturale”Mi risponde sorridendo
“Adesso brindiamo”dice briosa Vicky
“A Mel, Will e alla mia nipotina”annuncia solenne alzando un bicchiere di champagne analcolico, tutti applaudiscono gai.
“Adesso è il momento dei regali”annuncia nonna Eleanor, che mi porge il suo regalo fatto insieme a Cyrus.
Apro la scatola con sopra il marchio di Ralph Lauren, trovo delle scarpette minuscole abbinate a una specie di cappello e un mini orsetto rosa.
“Grazie nonni è.. Bellissimo”mento, non è che avevo chiesto questi regali a 18 anni.
“Adesso il mio”mi propone raggiante Vicky, porgendomi questa scatola bianca di Fendi, apro il coperchio e mi trovo una specie di lettino, credo.
“E’ un lettino, ci si mette il bambino quando si va in giro”mi spiega concedendomi l’ ennesimo sorriso.
“Wow.. Non ci avevo proprio pensato”la informo 
“Tesoro questo è il mio”mi dice mamma dandomi due regali con il marchio, sulla scatola di Ralph Lauren.
Aprì i due regali uno conteneva delle ballerine nere minuscole e l’ altro un body di cashmere rosa.
“Bellissimi, grazie mamma”la ringrazio abbracciandola
“Adesso voglio darti il mio”mi dice impaziente Serena, anche lei si è servita del marchio di Ralph Lauren una copertina in cashmere dello stesso punto di rosa del body regalatomi da mamma e delle scarpette minuscole con una stampa multicolor e un piccolo orsetto della stessa stampa delle scarpette.
“Grazie Serena”la ringrazio abbracciandola
“Tieni”mi dice Will, porgendomi un pacchetto di Fendi con dentro un biberon e un porta biberon.
“Grazie”dico fredda.
La festa sembra non passare, finché non arriva il momento in cui tutti se ne vanno tranne il padre della bambina.
Vado in camera mia per prendere la borsa per andare insieme a Will a cena, siccome mamma mi vuole costringermi a fidanzarmi di nuovo con lui.
Nella camera trovo un pacchetto di Tiffany e Co. Lo apro dentro c’è un piccolo pettine d’ argento con un lustrino rosa applicato e un biglietto.
-Ti voglio bene. Papà- le parole sono poche, ma sono bellissime. Mentre rileggo il biglietto sento dei rumori provenire dal bagno, prendo un vaso in mano a mò d’ arma e entro nel bagno dove vedo Milo entrare dalla finestra.
“Wow, non pensavo ti potessi allargare tanto”mi dice subito
“Io non pensavo che tu potessi essere ancora più stupido”gli rispondo acida, posando il vaso.
“Te lo avevo detto che sarei venuto”mi ribadisce porgendomi una scatola.
“Che cos’è ?”domando
“E’ un regalo per la tua piccolina”mi risponde
“Ehm, grazie..”dico imbarazzata
Lo apro è un carillon di Dior.
“E’ bellissimo”sussurro, lui si avvicina e mi bacia; dopo si stacca e mi sussurra: Melanie se non dovesse funzionare con quell’ idiota io ti aspetto al ranch tu e la bambina. Dopo avermi sussurrato una delle più belle frasi che potesse dire se ne esce da dove è entrato.
Corro, o almeno cerco di correre verso le scale che scendo con cautela.
“Pronta ?”mi domanda Will
“Sono nata pronta”rispondo sorridendogli
Prendiamo insieme l’ ascensore e entriamo in taxi.
“Da Butter grazie” ordina Will al tassista
“William tu ami nostra figlia ?”gli chiedo improvvisamente
“Più di ogni altra cosa”mi risponde sincero guardandomi negli occhi
Cala un silenzio imbarazzante.
Amo anche te”sussurra, io gli giro il viso con la mano lo guardo intensamente e lo bacio ma un’ attimo dopo diventa tutto stranamente buio.
Ti amo Will”urlo
La realtà dell’altra personanon è in ciò che ti rivela,
ma in ciò che non può rivelarti.Perciò se vuoi capirla,
non ascoltare ciò che dice, ma ciò che non dice.

-Kahil Gibran-

 
Eccomi con questo nuovo capitolo!!!
Spero che vi sia piaciuto, a me se devo essere onesta piace e non piace allo stesso tempo!!
Diciamo che succede qualcosa di brutto nel taxi, per chi non l' avesse capito!

ANTICIPAZIONI!:

"La mia nipotina"sussurra, mentre culla quella che sembra la mia bambina.Credo che questa come enticipazione, basti e avanzi!!
RINGRAZIAMENTI:
cuoredpanna, gossipgirl1, babybymami, HermioneJeanGranger e il mio tesoro: Fiby CullenBass_
Spero che recensiate anche il prossimo capitolo, chiedo a chi segue di recensire per sapere un pò la vostra opinione!

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COPERTA IN CASHMERE
REGALO BLAIR
BODY BLAIR
REGALO ELEANOR
REGALO VICKY
REGALO MILO
REGALO WILL
REGALO CHUCK

 
Baci&AbbracciCamy!Ah quasi mi scordavo vi consiglio la mia fic:Merletti e Lustrini, sempre in Gossip Girl.

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Capitolo 21
*** Back to Black ***


Sento una voce familiare e con fatica apro gli occhi, vedo papà con in braccio uno scricciolo avvolto dalla coperta in cashmere che mi aveva regalato Serena.
“La mia nipotina”sussurra, mentre culla quella che sembra la mia bambina.
“Papà”sussurro con voce flebile
“Melanie, ti sei svegliata!”mi urla venendomi in contro insieme alla piccola.
“Papà che bello vederti”sussurro ancora cercando di sorridergli, lui si avvicina verso di me e mi mostra la più bella bambina che io abbia mai visto. Ma la cosa che più mi colpisce sono i suoi occhi.
I suoi fantastici occhi.
Azzurri, azzurri come il mare più puro, azzurri come il cristallo più lucido azzurri come quelli di Will. Non riuscivo a distogliere lo sguardo da quelle iridi, mi sembrava di affogare nell’ oceano guardandoli attentamente. Sono caldi, rassicuranti pur essendo quelli di una bambina. La pelle ancora era rosastra per via del parto, ma aveva la boccuccia piena e a forma di cuore tipica dei Bass.
La bambina più bella che avessi mai visto.
“Questa è la tua bambina”mi sussurra papà, io sforzandomi le do un lieve bacio sulla fronte.
“Vado a chiamare tua madre”mi dice in fretta uscendo con la piccola, ma cosa mi è successo ?
“Amore mio!”urla la mamma entrando e abbracciandomi seguita da lei entrarono anche la nonna e tutto il resto della famiglia, tranne Vicky, Serena, Nate e William.
“Dov’è Will ?”domando mentre mamma inizia a piangere e tutti si incupiscono, poi entra un’ uomo sulla cinquantina con una cartella in mano e una scialba infermiera al suo seguito.
“Miss. Bass, vedo che si è svegliata”mi dice tutto allegro
“Si”rispondo ancora un po’ intontita
“Perfetto, tra poco faremo gli accertamenti”mi informa l’ uomo
“Senta sa cosa mi è successo, perché ricordo che tutto si è fatto nero e poi..”spiego iniziando ad avere un po’ di emicrania 
“Ha fatto un’ incedente, vede l’ autista del taxi è stato preso in pieno da un’ autista ubriaco e che aveva fatto uso di sostanze stupefacenti”mi risponde
“Ora è tutto più chiaro, ma sa dirmi le condizioni di William Archibald ?”domando, mentre il dottore fa una smorfia triste e prende un grande respiro.
“Vede per proteggerla il signor. Archibald diciamo che le ha fatto da scudo e l’ impatto è stato troppo violento è  un miracolo che la bambina sia viva”mi risponde un po’ triste, io inizio a piangere.
“Non può essere”urlo mentre singhiozzo, mia madre mi viene ad’abbracciare e io continuo ad’urlare. 
“Mi spiace, la lascio un’ attimo con i suoi parenti”s’esprime l’ uomo mentre esce seguito dalla donna.
“Mamma dimmi che non è vero!”urlo sconvolta 
“Tesoro, vi ha fatto da scudo è stato un gesto nobile”mi dice mamma, mentre mi accarezza i capelli.
“Dov’ è la mia bambina la voglio tenere in braccio”dico a mia madre tra un singhiozzo e l’ altro, papà si avvicina e mi porge con cautela la piccola, che prendo e accarezzo è l’ unica cosa che mi è rimasta di Will.
“Ti lasciamo da soli ?”mi chiede Ed
“Si, grazie Edward”sussurro mentre guardo la piccola
“Cara, non hai dato un nome alla bambina”mi informa nonna, con cautela e dolcezza.
“Voglio che si chiami Nicole Isabelle Archibald”pronuncio, mentre dico il primo nome della mia bambina ripenso a quel pomeriggio:
“Hey Will se tu un giorno avessi un bambino come lo chiameresti ?”gli aveva domandato Fred, subito dopo aver finito di giocare alla famiglia.
“George!”urlò sicuro lui mentre calciava un pallone da calcio
“E se è femmina ?”gli avevo chiesto curiosa io
“Io avrò un maschio”rispose secco lui
“Dai Will!”urlai io
“Nicole, contenta ?”
“Noi usciamo”richiama l’ attenzione nonna
“Mamma voglio che entri Serena”ordino a mia mamma
“La chiamo”mi risponde uscendo dalla porta, guardo la mia bambina..
“Melanie volevi parlarmi”dice afflitta Serena ha i capelli scombinati, il mascara su tutta la faccia e delle borse sotto gli occhi.
“Mi dispiace”sussurro iniziando a piangere lei corre verso di me e mi abbraccia cercando di non schiacciare la bambina.
“Come si chiama la bambina ?”mi sussurra all’orecchio
“Nicole”le rispondo con lo stesso tono usato da lei
“Il nome che piaceva a Will”dice, poi si alza mi fa un sorriso e si siede sulla sedia accanto al letto.
“Posso prendere in braccio la mia nipotina ?”mi chiede
“Si”le rispondo, dopo incomincio a piangere anche Serena inizia a piangere.
“Il mio bambino non c’è più”sussurra mentre le lacrime scendono copiose dai suoi occhi stanchi.
Poi dalla porta entra l’ infermiera.
“Scusi, ma deve allattare la bambina”mi dice l’ infermiera, prendendo Nicole e mettendomela addosso; io mi tolgo il camice con qualche difficoltà, con le spiegazioni dell’ infermiera  riesco ad allattare la piccola.
“Questa piccolina, è un miracolo che sia viva”commenta allegra“Senta deve compilare i dati anagrafici della piccola”mi informa
“Oh, va bene. Quando potrò portarla a casa ?”chiedo mentre Serena è uscita, probabilmente per trovare conforto da mamma.
“Ecco, tenga”dico alla signora porgendole il modulo che mi aveva dato qualche minuto prima.
“Tra uno due giorni”mi risponde 
Stringo la mia piccola, lei è l’ unica cosa che mi è rimasta .
“Melanie”sussurra Vicky entrando nella stanza e sedendosi al posto di Serena.
“Victoria, voglio che tu adesso mi abbracci”le ordino iniziando a piangere e lei prende la piccola e la da un attimo all’ infermiera e mi abbraccia con tutta la forza che possiede.
Poi si distende accanto a me e mi stringe la mano, entrambi guardiamo il soffitto.
“Il funerale è tra due giorni”sussurra, mentre le lacrime scendono dai nostri occhi.
Dopo quella frase rimaniamo in silenzio, non c’è nulla da dire.
2 giorni dopo..
Sono distesa sul mio letto, indosso una felpa grigia infeltrita che era di Will e piango, singhiozzo e muoio dentro.
“Amore, devi prepararti”mi avverte mamma entrando nella stanza
“Non ho il coraggio di venire, vuol dire che lui non c’è davvero più”sussurro, mia madre si distende accanto a me e mi accarezza i capelli.
“Ti voglio bene”mi dice, mi fa sentire meglio per qualche istante.
“Dov’è Nicole ?”domando girandomi verso di lei
“E’ con il “nonno”” mi dice abbozzando un sorriso
“Nonno Chuck”pronuncio, mai avrei pensato di dirlo
“Si e “zio” Ed che cerca di farla ridere”commenta, ci mettiamo a ridere come due sciocche.
“Mamma, sceglimi tu il vestito”le chiedo mentre ricomincio a piangere, lei mi da un bacio sulla nuca e va verso l’ armadio.
Appoggia l’ abito , le scarpe, le calze, la borsa e gli occhiali sul letto tutto è rigorosamente nero.
Mi alzo dal letto e mi spoglio un brivido mi percorre da capo a piedi vado dentro la cabina della doccia e metto l’ acqua al massimo. Appena esco prendo l’ accappatoio e mi ci avvolgo, prendo della lingerie che metto velocemente, poi mi infilo le calze nere e senza successo tento di mettermi l’ abito che mamma aveva scelto per me, io avevo partorito da poco non mi entravano i vecchi abiti.
“Mamma!”urlo, mentre mi distendo sul letto.
“Dimmi”mi risponde amorevole
“Il vestito è piccolo”mi lamento
“Si, ci ho riflettuto dopo Dorota è andata a prendertene uno”mi spiega uscendo dalla stanza, intanto mi guardo allo specchio e ripenso al mio tredicesimo compleanno.. Quando lo vidi nello specchio che mi guardava con in mano una scatola. Adesso non potrà più accadere.
Non mi trucco, non faccio nulla ai capelli resto come sono perché non ho le forze di truccarmi o raccogliere i capelli in uno chignon.
Poi la porta si apre di scatto mia madre entra e mi da un abito nero.
“E’ una 44”mi dice”Dovrebbe starti, adesso vado a prendere gli ombrelli”si dilegua, mi dirigo verso la finestra e scosto le tende piove a dirotto anche il cielo è triste della sua scomparsa.
Esco dalla stanza e vedo papà che mette Nicole nel passeggino dell’ Inglesina.
Scendo le scale e prendo la mia bambina in braccio, l’ avvolgo in una coperta.
“Voglio portarla in braccio”dico a papà
“Amore fa freddo, non dovrebbe nemmeno uscire di casa. Mettila nel passeggino e mettile sopra la coperta rosa”mi consiglia lui, a cui do ragione insomma a più esperienza di me.
Arriviamo davanti alla chiesa dove avevamo celebrato anche il funerale di Rufus, fuori ci sono un paio di persone che parlano mentre la chiesa è piena.
Serena piange a dirotto, Nate la tiene stretta e non piange solo perché vuole fare forza a Serena, mamma tiene forte la mano di papà e io.. Piango, entriamo subito in chiesa perché ha ripreso a piovere.
La tomba in mogano è chiusa, sopra c’è una foto di Will quando aveva 16 anni introno alla tomba c’ erano corone e tantissimi tulipani di ogni colore.. Che mi ricordarono il mio quinto compleanno:
Era mattina, gli altri miei amichetti ancora non erano arrivati a parte Will e Vicky. Intanto noi mangiavamo un gelato, solo che a me mi cadde. Will così, mi diede il suo gelato e mi regalò un tulipano rosa. Fu il primo gesto gentile che mi fece e fu il primo fiore che avessi ricevuto da un maschio a parte mio padre.
La messa era cominciata e il padre aveva iniziato ma io non prestavo ascolto, stringevo la mano di Vicky che piangeva come me.
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“Povera Serena”dice mamma rivolgendosi a papà
“Si, era veramente a pezzi.“risponde incupendosi”Mel devi mangiare, tieni”mi ordina porgendomi un piatto cucinato dal nostro chef italiano: Roberto.
“Non ho fame”sussurro, mentre cullo la bambina.
“Amore, se vuoi che il tuo latte sia nutriente per la bambina devi mangiare e tenerti in forze”mi informa mamma, prendo gli spaghetti e inizio a mangiarli se è per la mia bambina farei di tutto.
Prendo la piccola in braccio e saluto i miei genitori, poi la porto in camera mia.
Non la metto nella sua culla ma nel letto con me, le metto un body rosa di Dior e delle calze di cashmere; l’ accarezzo per l’ ennesima volta è cosi bella quando dorme e respira piano.
“Sei bellissima”sussurro e improvvisamente il mio telefono si mette a squillare facendo svegliare e piangere la bambina.
“No amore.. Stai calma”dico alla piccola iniziando a cullarla”Chi cazzo mi fa squillare il telefono!”urlo arrabbiata
- Melanie mi dispiace tanto, non sono potuto venire perché sono dovuto andare in Brasile.. Lo so avevo detto che ti avrei aspettato al ranch ma è un impegno di lavoro. Spero solo che tu un giorno troverai il coraggio di innamorarti di nuovo. M.S. 
P.S. Spero che la tua bambina stia bene, come si chiama ? - anche se ha svegliato Nicole, non ce l’ ho particolarmente con lui; prima di rispondere cullo ancora un po’ la bambina cercando di farla addormentare.
-La piccola è stupenda si chiama Nicole Isabelle Archibald.. Sai prima o poi mi innamorerò ancora.. Però penso che ci vorrà molto tempo. Io amavo profondamente Will.. Ti voglio bene. M. B. -rispondo, prendo la foto mia e di Will che tenevo sul comodino e un album che mi aveva regalato Fred da oggi in poi terrò un’ album dove metterò delle foto di tutta la famiglia di Nicole.
 

La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi esistere come io esisto.
La terra è fatta di cielo. Mai nessuno s'è smarrito
Pessoa 


Ragazze vi scongiuro, non uccidetemi!
Anche perchè ho sbarrato tutte le porte e chiuso le finestre,  non potrete entrare ad uccidermi!!
Scusatemi ma il finale, del quadretto mamma, papà e figliola felice non mi sembrava da Gossip Girl! 
Insomma siamo nell' UES, baby!!
Spero seguirete ancora la storia siccome mancano solo due capitoli!!!

RINGRAZIAMENTI:
gossipgirl 1, HermioneJeanGranger, babybymami, gossipisfourever, DeniseUK e la mia adorata gemellina:
Fiby CullenBass_
Non odiatemi ragazze!!!

Anticipazione:
La mia bambina adesso ha tre anni, roba da non crederci; tre anni fa era minuscola avvolta da una coperta in cashmere tenuta da Chuck e adesso è qui accanto a me. 

LINK:

 

NICOLE

Foto sulla tomba
VICKY
Passeggino

Baci&Abbracci Camy!!

 

 

 

 

 

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Capitolo 22
*** Goodbye daddy ***


3 anni dopo..
 
Mi sono svegliata prima, sono appena le 7 del mattino, come vedo sul display del mio blackberry.
Mi ritrovo nel mio letto, nell’Upper East Side; contrariamente a tutti gli anni non siamo andati agli Hampton perché la mia migliore amica Victoria si sta per sposare. Per cui dobbiamo rimanere qui per organizzare le nozze, ovviamente io sarò la damigella d’onore mentre Nicole porterà le fedi. La mia bambina adesso ha tre anni, roba da non crederci; tre anni fa era minuscola avvolta da una coperta in cashmere tenuta da Chuck e adesso è qui accanto a me. Respira piano e tiene stretta la sua coperta di Linus regalatole tre anni fa da Serena, ogni suo compleanno per me non è molto bello perché lo associo alla morte di suo padre. Infatti ogni anno la mattina lei va con papà o mamma in giro, mentre io porto dei tulipani rosa al cimitero.. a Will.
Le copro le spalle con il lenzuolo di cotone rosa e le accarezzo i capelli lucenti mori del mio stesso colore, porta una vestaglia di seta lilla che le arriva fin sotto i piedi, che sono coperti da delle calze in cotone bianco con lo stemma di Ralph Lauren.
Mentre, la guardo vedo che i suoi occhi cristallini si aprono sembrano due finestre affacciate al mare, lo stesso azzurro del padre.
“Mammina non ho più sonno”mi sussurra, mentre si stropiccia un occhio.
“Amore dormi è presto”le sussurro in risposta, mentre inizio ad accarezzarle una guanciotta rosea . Da piccola quando da mia madre ricevevo questa risposta, controbattevo dicendole:La sera mi dici che se sono sveglia è troppo tardi e la mattina se mi sveglio è troppo presto!Deciditi. Se ci penso adesso, mi spunta un sorriso sul viso.. Povera mamma sopportare una bambina acida non è facile, per fortuna che la mia è un angioletto.
“Mammina non ho sonno”mi ribadisce, mettendosi seduta a gambe incrociate davanti a me.
“Piccola, ma sono le sette è ancora presto. Non credi ?”cerco di persuaderla io, ma quando ci si mette è anche più cocciuta di quanto lo fosse il padre.
“Voglio guardare un cartone animato”mi ordina, io mi alzo accendo la televisione e metto Spongebob, che esiste ancora. Credo che nel cartone adesso dovrebbe avere almeno quarant’anni, cioè me lo guardavo io da piccola e esisteva prima che io nascessi e ora se lo guarda anche la mia bambina.
Mi siedo accanto a lei, che è assorta nel mondo marino, io intanto mi distendo e lei appoggia la testa sul mio ventre piatto a mo di cuscino. Credo passi mezz’ora o un’ oretta prima che finisca la maratona dei cartoni del sabato.
“Mammina posso andare dal nonno ?”mi domanda guardandomi con gli occhi da cerbiatta, mi fa sempre tenerezza quando li mette.
“Si, amore”le rispondo accarezzandole i capelli; scende da lettone e infila le sue ciabattine UGG per poi dirigersi in punta di piedi nella stanza di Chuck e Blair.
“Boo!”sento che urla, probabilmente si è buttata a capofitto nel letto. Mi alzo anche io spegnendo la televisione e andando verso la stanza dei miei genitori.
La trovo imbacuccata sotto le coperte tra i due nonni, mentre le fanno il solletico.
“Hey”li saluto, rimanendo sulla soglia della porta. 
“Piccolina dove vuoi andare ?”domanda papà a Nicole, toccandole la punta del nasino con  l’ indice.
“Voglio il cupcake”ordina Nicole
“Allora andiamo a prendere i cupcake”dice papà, io faccio segno alla piccola di venire e la stringo forte.
“Ti voglio bene”le sussurro
“Anche io mammina”mi risponde
“Forza andiamo a prepararci”le ordino prendendola per mano e andando in camera mia.
“Dunque principessina oggi vuoi essere elegante ?”domando aprendo il grande armadio viola, vado sulla R e trovo un’ abitino blu notte di Ralph Lauren.
“Elegante”mi risponde, mi giro e la trovo seduta sul bordo del letto mentre muove le gambe.
“Ti piace ?”le domando mostrandole l’ abitino, vedo i suoi occhi brillare e un sorriso spuntare sul suo viso di porcellana.
“Si!Si!”risponde iniziando a saltare sul letto.”Tata, per cortesia lo zio dorme così lo svegli”la rimprovero con dolcezza.
“Scusa mimmi”mi risponde abbassando il capo, come segno di tristezza.
“Scuse accettate, ora fatti mettere le calze”la informo, mettendole le calze scure e successivamente le ballerine di Tory Burch color amaranto. Poi prendo il pettine d’ argento e le spazzolo quei fili lucenti.
“Sei bellissima”mi congratulo, dandole un bacio sulla fronte.
“Mamma ancora non mi hai fatto gli auguri”mi informa dispiaciuta
“Oh, scusa amore mio!Auguri”le dico festosa, mentre lei mi concede un sorriso.
……………
 
Poso il mazzo di tulipani rosa sulla tomba, pulisco con il mio fazzolettino la cornice della foto e mi siedo a fissare quella foto. Io ero sua e lui era mio. Mel e Will, Will e Mel.. Ci consideravo una coppia inarrestabile, inseparabile ma non avevo tenuto conto della morte; e non dovevo, d’altronde aveva appena 17 anni.
Rimango in quella posizione per ore, poi guardo l’ orologio mi alzo e do un’ultima occhiata alla tomba lasciarla mi sembra impossibile. Entro in limo, percorriamo una strada di campagna, non so perché. Guardo fuori dal finestrino quando urlo a Larry di fermarsi.
“Larry!!Fermo!!”gli urlo, lui esegue gli ordini e si ferma. Scendo e mi avvio verso il cancello rovinato di un vecchio casale dove appoggiato vedo Milo.
“Milo ma che.. Ci fai qui ?”gli domando, non è cambiato in tre anni solito viso strafottente da bello e dannato, canottiera bianca, giacca di pelle, pantaloni stretti e enormi stivali.
“Io.. Beh sono venuto qui con la mia moto”mi risponde indicando una motocicletta.
“Ti sei sprecato nell’ inviarmi un messaggio, una chiamata o una lettera portata da un piccione viaggiatore”lo rimprovero con un pizzico di sarcasmo.
“Sei cambiata parecchio.. Insomma cosa hai fatto al viso ?”mi domanda, mentre io arrossisco.
“Non ho fatto nulla al viso..  Diciamo che adesso non ho più 18 anni e tu non ne hai più 20”rispondo seccata, mentre mi siedo accanto a lui.
“Certo.. Bello il tuo rossetto rosso”commenta tranquillamente, mentre si accende una sigaretta.
“Milo.. Non ci vediamo e sentiamo da tre anni e tu ti comporti così ?”chiedo sconcertata, lui non era il solito Milo..
“Senti tuo padre è stato chiaro.. Se ti amavo veramente ti avrei dovuto lasciare in pace  così ho fatto. Adesso se non ti dispiace devo andare via,, ci vediamo tra tre anni”mi risponde freddo schizzando in sella alla sua moto.
Io rimango a bocca aperta ancora per qualche secondo.
Sono appena arrivata a casa, mi distendo sul divano aspettando l’ arrivo di mio padre. Appena vedo le porte dell’ ascensore aprirsi mi alzo dal sofà e a braccia conserte mi dirigo verso Chuck.
“Mammina!”mi saluta Nicole, aveva il visino sporco di glassa al cioccolato.
“Amore mio, vai con Dorota a fare il bagnetto che mamma arriva subito”la congedo
alla fidata cameriera, mentre papà con il sorriso sulle labbra legge il Times comodamente sul sofà. Glielo tolgo dalle mani e lo guardo negli occhi.
“Milo Sparks”pronuncio furiosa
“L’ hai incontrato e ti ha raccontato tutto, eh ?”mi domanda, mentre si alza e mi accarezza ma io mi allontano.
“Adesso ti spiego”
“Non voglio sentire stronzate del tipo: l’ ho fatto per il tuo bene.. Perché so qual è il mio bene”gli rispondo serpentina
“Ma è per quello, Milo Sparks è lo stesso ragazzo che ti voleva sverginare e non mi sembra la compagnia giusta per una bambina di tre anni”mi spiega papà
“Decido io! Decido io della mia vita!”gli rispondo, mentre inizio a piangere dal nervoso.
“No! Finché tu abiterai in questa casa e con mia nipote tu non deciderai un bel niente!”mi urla addosso papà, diventando rosso e correndo verso l’ ascensore per andarsene.
“Dorota!”urlai chiamandola, lei si affacciò con in braccio Nicole avvolta in un asciugamano.
“Vai a fare le valigie mie e di Nicole e in fretta, su Nicole vieni da mamma”ordinai a Dorota e prendendo in braccio la piccola.
1 ora dopo..
“Perfetto, addio Dorota”la saluto abbracciandola
“Ciao Dorota”la saluta Nicole, abbracciandola forte.
Entriamo in taxi e ci dirigiamo il più lontano possibile
 

C
iao ragazze!
Ecco non sono riuscita ad aspettare, dovevo troppo postare il capitolo!!
Per chi non lo sapesse la bambina che "interpeta" Nicole è Suri Cruise.
Allora, che ne dite mi perdonate per la morte di W. con questo capitolo ?

RINGRAZIAMENTI:
HermioneJeanGranger, gossipgirl1, gossipisfourever e la mia adorata gemellina:
Fiby CullenBass_

LINK:
MELANIE
Foto Will
MILO

E una chicca per tutte, le appassionate di Gossip Girl -magari qualcuna l' ha già visto-
Un minipromo della quinta stagione di Gossip Girl - non credo contenga grandi spolier però se non avete visto la 4 stegione non ve lo consiglio-:

VIDEO 
Bacy&Abbracci Camy Bass
 

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Capitolo 23
*** Grow as the ears of corn ***


 
“Mammina dove siamo ?”mi domanda intimorita Nicole, mentre guarda il campo di grano.
“Amore siamo nel posto più spensierato di tutto il mondo”le urlo, poi la prendo per mano e incominciamo a correre tra le spighe oro.
Iniziamo a ridere come matte, poi la prendo in braccio e corriamo e corriamo; ci sediamo vicino a un ruscello lei gioca con un bastoncino mentre io tiro dei sassi in acqua.
“Mamma com’era il mio papà ?”mi domanda Nicole, concentrandosi sul mio viso e facendo una smorfia.
“Il tuo papà.. Il tuo papà era il ragazzo più.. Fantastico di tutto il mondo”gli dico mentre ripenso a tutti i bei momenti trascorsi insieme.
“Ma era bello o brutto ?”mi domanda grattandosi la testolina, poi guarda il tramonto.
“Era il ragazzo più bello e affascinante che avessi mai visto. Aveva degli occhi grandi, espressivi e ammalianti, azzurri ma non un semplice azzurro era quello dell’Oceano. Poi aveva i capelli mori, lucenti, lisci che portava sempre corti. Era la persona più speciale che avessi mai incontrato e per lui provavo quell’ amore puro e vero.. Sai una volta desiderai di aver un’ uomo come il nonno e in tuo papà trovavo caratteristiche caratteriali simili a quelle del nonno.. Ma lui era unico e non mi capiterà mai un altro uomo come lui”le dico, mentre mi sento il viso bagnato, la piccola mi accarezza la mano.
“Mammina non piangere”mi implora con il viso triste, mi sento bene; prima credevo che raccontare queste cose a Nicole mi facesse male e invece adesso mi sento bene, sollevata.
“Amore, la mamma smette di piangere.. Voglio farti un regalo”le dico prendendo il mio portafoglio e estraendo una foto che avevo piegato che ritraeva Will. Lei la guarda come se gli avessi donato un forziere pieno di gioielli.
“Era bello, no ?”gli domando, facendogli un sorriso.
“Bellissimo”mi risponde lei, mi alzo e le tendo la mano.. Camminiamo verso il ranch.
Mentre cammino scorgo una figura maschile appoggiata al portico e stringo più forte la mano della mia bambina, inconsciamente credo di proteggerla. Ci avviciniamo ancora di più l’ uomo è l’ ha immobile: moro, viso dai lineamenti duri, occhi impassibili color nocciola e un sorriso beffardo in viso; la sua solita giacca di pelle, una maglietta grigia, dei pantaloni neri aderenti e degli stivali beige.
“Milo Richard Sparks, che dispiacere rivederti”lo saluto io, mentre lui spegne la sigaretta e mi si avvicina con quella sua camminata sexy.
“Melanie Rose Evelyn Bass e la piccola Nicole Isabelle Archibald”ricambia, diamine si è ricordato il nome completo di Nicole, una cosa dolce ma sono ancora arrabbiata! Lui tende la mano verso la piccola che mi afferra una coscia e si nasconde.
“Scusala ma a primo impatto è un po’ timida”gli spiego accarezzando la nuca di Nicole.
“Oh.. Pensavo di essere io”mi dice sorridente, Mel non farti affascinare dal suo sorriso
“Di certo tu non sei rassicurante”ribatto acida, mentre lui estrae dalla tasca del giubbotto una caramella.
“Hey piccola la vuoi una caramella ?”domanda a Nicole 
“Lei non si fa comprare con delle caramelle”rispondo prima che la piccola apra anche solo la bocca.. Dopo pochi istanti lei fa segno di si con la testa.
“Allora, non mi inviti a prendere.. Che so io la cena”mi dice, mentre la piccola assapora il dolciume..
“Come ?! Io in realtà non penso ci sia qualcosa da mangiare in casa”rispondo, mentre lui fa un sorrisino.
“Allora.. Nicole vuoi venire a cena con me ?”domanda alla piccola che -di nuovo- fa cenno di si con la testa.
“Che ne dici ci portiamo appresso anche la mamma ?”le chiede sarcastico, lei fa un sorriso.
“Si..”risponde  
Ci incamminiamo verso la casa di Milo, entriamo e troviamo ben pochi mobili.
“Wow minimalismo ?”domando divertita
“Si.. Diciamo che l’ eredità dei miei nonni tarda ad arrivare”mi risponde lui, mentre cucina qualcosa”Diciamo solo che me la daranno quando mi sposerò”continuò
“Mammina devo andare al bagno”mi sussurra Nicole tirandomi la maglietta.
“Hey Milo devo andare al bagno.. Mi dici dov’è ?”gli domando, mentre la mia bambina se l’è già fatta addosso.
“No!Nicole..”urlo guardandola
“Oh.. Wow c’è qualche problema”dice Milo correndo e porgendomi della carta assorbente.
“Idiota!Vieni amore ora ci cambiamo”la tranquillizzo prendendola in braccio. Dopo un po’ torniamo, la tavola è apparecchiata.
“Fatto ?”domanda con il sorriso sulla labbra
“Si..”rispondo io
“Tu lo conoscevi il mio papà ?”domanda Nicole con tutta la pasta addosso
“Si e no.. Però era un grande, litigavamo sempre ma sotto sotto ci rispettavamo”risponde lui, diamine mi sto sciogliendo quanto è dolce.
“Ah.. Ci guardiamo i cartoni ?”
“Certo vieni”dice lui, prendendola in braccio e facendole toccare il soffitto con la manina.
“Io sparecchio”urlo dalla cucina, quando ogni piatto è pulito e il tavolo è pulito vado nel salotto. Vedo una delle scene più dolci del mondo: Nicole è coricata sopra Milo, sono abbracciati.
“Milo”sussurro
“Dimmi”risponde un po’ assonnato
“Dobbiamo portare Nicole in un letto”Lo informo, mentre lui si alza cautamente con lei in braccio saliamo insieme le scale e la mettiamo nel vecchio letto di Milo.
“Bene io vado giù sul divano”rispondo, ma mentre cerco di andarmene lui mi prende per il polso.
“Dormi con me”mi ordina, con una faccia così triste ma sincera
“Perché ? Tu sei sempre così.. Stronzo con me”rispondo seccata
“Perché ti amo.. Dormiamo e basta”
“Va bene..”
Mi metto sotto le lenzuola accanto a me c’è Milo, che mi abbraccia e mi bacia la nuca.
“Mi sei mancata”mi sussurra
“Tu per niente”entrambi ci mettiamo a ridere
“Sei sempre la solita..”
“Anche tu, Milo non mi lasciare mai più”lo stringo più forte e schiaccio il mio viso contro i suoi pettorali.

” Sembravamo fatti per essere incastrati, come se nulla,

prima di noi, avesse mai davvero combaciato.”

(Caffè con panna – Leah Stewart)


Salve ragazze!!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto questa sera posterò l' ultimo prima di andare in vacanza^^
E.. perciò se non rispondo alle recensioni o robe varie è perchè starò via 15 giorni!!!
RINGRAZIAMENTI:
dada 10, HermioneJeanGranger, gossipgirl1,cuoredpanna e la mia geme:Fiby CullenBass_
LINK:
Foto che M da a N
MILO
Allora all' ultimo capitolo!!
XOXO!
P.S. non ci credo che la fic stia per finire!!-.-

 

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Capitolo 24
*** I'm happy ***


22 anni dopo..
Nicole POV
 
Mi trovo nel cimitero, dove al disotto dei miei piedi si trova mio padre. L’uomo che, avrei voluto conoscere o vedere anche solo per un istante l’uomo che anche se non mi conosceva, mi ha fatto scudo con il suo corpo a me e a mia madre: l’unica ragazza che lui abbia mai amato.
Ho portato a lui dei tulipani rosa, i primi fiori regalati a mia madre proprio da lui. 
Non mi sono vestita di nero o messa degli occhiali a lui mi sono voluta mostrare come esco ogni giorno, ovviamente essendo nata nell’ Upper East Side dovrei essere una snob smorfiosa, ma a differenza di quello che si può pensare io sono molto casual nel vestire: jeans, t-shirt, una collana e ballerine.
“Sei sempre stato il mio angelo custode”sussurro, come se lui mi potesse sentire”Quando ero entrata nel giro della droga è pensando a te che ne sono uscita, grazie a te.. Si perché io non voglio deludere mamma, lei adesso è felice con Milo io voglio bene sia a Milo che a Chuck1 .
Però certe volte penso a come sarebbe la mia vita se tu in questo momento fossi accanto a me e mi stringessi la mano”mi sfogo e una lacrima scende dai miei occhi cristallini.
Poi sento il rumore di passi, che si avvicinano con velocità.
“Mammina!”urlano in coro i miei due angioletti.
“Amori miei”gli dico asciugandomi le lacrime e abbracciandoli.
“Abbiamo fatto questi disegni per il nonno”mi dice William
“A si, allora tu Blair e tu Will datemi i disegni”prendo i pezzi di carta, che a primo impatto sembrano scarabocchiati. Ma io con il mio occhi riesco a capire che Blair ha disegnato me, David, Will e se stessa; mentre Will ha disegnato un camion.
“Sono bellissimi”mi complimento, poi Will mi da lo scotch con cui attacco i disegni. Prendo un fazzolettino e pulisco la foto.
“Amore, Chuck ci aspetta”mi ricorda David
“Si, però prima devo andare un attimo da mia nonna”gli dico, e li mi metto a piangere a dirotto mia nonna Blair era stata un pezzo importante della mia vita: con lei litigavo sulla mia passione per i jeans e le All star, guardavo il film di Audrey che adoravo e le raccontavo di David e lei mi diceva sempre di quanto inadeguato fosse solo perché non era un Upper East Sider ma un semplice cittadino di Brooklyn.
Prendo il mazzo di peonie rosa, dalla mano di David e gli do un bacio casto sulle labbra. Mi dirigo verso la tomba di mia nonna e stringo tra le mie mani la collana che mi aveva regalato 5 mesi fa da Cartier, si lei era sparita da 3 mesi.. Appena nacque Blair ricordo che appena la diedi in braccio a nonna, poco dopo la sua nascita la piccola smise di piangere e per questo la chiamai Blair. Infatti Blair aveva sofferto più di tutti della morte di nonna, certo volte inspiegabilmente iniziava a piangere a dirotto urlando che voleva la nonna, ed era in quei momenti che dovevo essere forte e consolarla senza mettermi a piangere. 
25 minuti dopo..
“Fatto ?”mi domandò David, seduto al volante della nostra auto mentre i bambini erano nei loro seggiolini.. Aveva 4 anni ed erano i più belli del mondo: la piccola Blair era bionda con dei capelli lucenti, la pelle era bianca con due guanciotta rosa, la bocca piena a forma di cuore non si assomigliavano molto i miei bambini.. William invece era più simile a David pelle olivastra, capelli lisci color nocciola, degli occhi vispi color del cioccolato e la boccuccia sottile a forma di cuore.
Mentre mio marito guidava e i bambini dormivano, io tenevo la testa appoggiata contro il finestrino e guardavo il cielo che si faceva più scuro, guardavo il sole calare il magnifico panorama.. Nulla paragonabile con la California, dove abitavo attualmente ma io amavo New York.
Pensai al dolore che provava nonno, appena scoprimmo del cancro di nonna tutti fummo sconvolti ma nessuno quanto lui.. In una qualche maniera si sentiva colpevole e farfugliava che se fosse stata con un certo Louis non sarebbe successo. Adesso ogni sabato ci facciamo chilometri e chilometri solo per fargli compagnia. 
“Ti amo”sussurro a mio marito
“Anche io, sei la cosa più speciale che mi sia mai capitata”mi risponde, mi avvicino a lui e lo bacio, un bacio casto e più di ogni atra cosa pieno d’ amore.. Quello vero.
Entriamo nell’appartamento di nonno dove c’è mamma, Milo, Chuck e mio zio e i suoi figli.
“Hey ciao!”saluto io
“Amore”mi saluta mamma venendomi ad abbracciare
“Nonno ?”domando
“E’ un po’ triste, è nel suo studio comunque”mi risponde
Salgo le scale insieme ai miei due artisti che hanno preparato un disegno anche per Chuck.
“Mr. Bass, ci sono Picasso e Michelangelo che le vogliono dare due opere”dico scherzosa
“Oh, i miei piccoli”si alza e abbraccia i bambini che gli sono corsi incontro.
“Nonnino, mi sei mancato”gli dice Blair dandogli un bacio, lei è molto affezionata a Chuck sparatutto è affascinata dalla storia della vita di Chuck.. Infatti ogni volta che veniamo se la fa raccontare.
Mentre il piccolo Will è molto affezionato all’ altro Chuck suo zio.
Ci riuniamo nel tavolo da pranzo, e parliamo..
Mentre Chuck parla con Blair e gli racconta del momento in cui scopre che mia madre era incinta, Will gioca a tirarsi il cibo con Chuck e tutti gli altri sono occupati in discussioni di lavoro, soldi, macchine e altre stupidate. Io tengo salda la mano di David e adesso penso che la mia vita mi soddisfa pienamente.
 
L’amore può trasformare una persona.
Grazie a te, scoprii chi ero.
- da il vincitore è solo-
PAULO COELHO

Hey!!Sono un pò giù è finita.. Putroppo B è morta e C è rimasto da solo, ma con lui c'è questa mega famiglia 
allargata!!
Che dire, spero vi piaccia come ultimo capitolo!^^
XOXO CAMY BASS
RINGRAZIAMENTI:

 Darkbaby, DeniseUKFibyCullenBass_ ,gossipgirl1HermioneJeanGrangr,Piccola_Ginevra, AundreaMalfoyBeatrix91blair_15 ,CammieM,

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