Sunset di Bluette (/viewuser.php?uid=135704)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** La notte ***
Capitolo 3: *** Dubbi ***
Capitolo 4: *** Partenze ***
Capitolo 5: *** Il sogno ***
Capitolo 6: *** Verità ***
Capitolo 7: *** La felicità? Ovviamente non è di casa da me. ***
Capitolo 8: *** Incontro inaspettato ***
Capitolo 9: *** Ripensamenti ***
Capitolo 10: *** Confessioni ***
Capitolo 11: *** Incomprensioni ***
Capitolo 12: *** Come Romeo e Giulietta ***
Capitolo 13: *** Pace e amore ***
Capitolo 14: *** Finalmente amore! ***
Capitolo 15: *** Un sogno futuro ***
Capitolo 16: *** Scuola ***
Capitolo 17: *** Preparativi ***
Capitolo 18: *** Dolore ***
Capitolo 19: *** La fine...o un nuovo inizio? ***
Capitolo 1 *** L'inizio ***
Un pomeriggio in famiglia può diventare fonte di litigi?? La risposta è si se hai una famiglia come la mia. La mia famiglia è particolare,tutti vampiri fatta eccezione per me che sono una mezza vampira. Io riesco a condurre una vita abbastanza normale mai i mie parenti no. Il mio migliore amico Jacob Black è venuto a trovarmi anche oggi a casa dei miei nonni e da quel momento sono cominciati i litigi tra lui e zia Rosalie..’’Qual è la differenza tra una bionda e un computer?’’ Sentì zia Rose ringhiare..’’sentiamo cane..’’ proseguì lui ‘’ al computer basta dare le informazioni una volta sola..ahahahah’’ zia stava per saltar glia addosso se non fosse stato per zio Emmett e zio Jasper che la trattenevano.. ‘’Jake vieni con me!’’ dissi ‘’SUBITO’’ lo portai fuori casa.. in un posto dove non ci avrebbero visti facilmente, odio essere controllata.
‘’Siediti’’ dissi, ‘’agli ordini capo’’ cercò di scherzare ma non ero dell’umore giusto per ridere, ‘mi spieghi perché ogni volta che tu e mia zia vi vedete vi dovete per forza prendere a parole? Perché non siete capaci di andare d’accordo??’ ‘Nessie’ disse lui, ‘io e quella bionda psicopatica siamo nemici e poi e lei che comincia e..’lo interruppi ‘e tu la smetti non mi interessa chi comincia, non mi piace vedervi litigare..’ mi avvicinai guardandolo negli occhi, era una mossa che usavo molto spesso, avevo scoperto che facendo così Jake cedeva e faceva tutto quello che volevo.. ‘Nessie io..’ abbassò lo sguardo ma lo costrinsi a guardarmi, ‘mi prometti che ci proverai?’ non rispose, ‘ok ci proverò ma solo perché me lo hai chiesto tu..’ lo abbracciai e lui ricambiò.. il suo abbraccio questa volta era diverso,più caldo, più dolce..quando mi allontanai ovviamente rossa in viso, i nostri sguardi si incontrarono, non so come ma annegai nei suoi meravigliosi occhi marroni, il mio cuore sembrava impazzito, sembrava come se il petto non riuscisse più a contenerlo, mi sembrava che il suono fosse così forte che tutti anche in lontananza potessero sentirlo, di sicuro Jake poteva..
Sorrise, forse compiaciuto, improvvisamente riuscì a far ripartire il mio cervello e gli dissi: ‘Che hai da sorridere Jacob Black???’ scoppiò in una risata e quando riuscì a smettere mi disse: ‘niente niente..’ ma ricominciò.. Decisi di andarmene, stava ridendo di me pensai infuriata, volevo vendetta, cominciai a pensare di tutto, questa volta me l’avrebbe pagata, però si avvicinò, mi prese per mano, non me ne accorsi subiti intanto gli stavo involontariamente passando tutti i miei pensieri, quando me ne accorsi cercai di tirare via la mano ma non me lo permise, anzi mi tirò e mi avvicinò a se, visto che mi rifiutavo di guardarlo per quanto ero infuriata con lui, mi prese in braccio mi portò all’altezza del suo viso, mi voltai pronta a dirgli qualcosa ma di nuovo i suoi occhi mi catturarono, come diamine ci riusciva? E con un espressione seria cominciò a dirmi: ‘Nessie io..’ non so perché ma il mio cuore ricominciò a battere troppo veloce, ‘io..mi ricordavo che eri più leggera! Ahahaha..’ mi stava forse dicendo che ero grassa?? Approfittando del momento riuscì a liberarmi e comincia a correre gridando:’ Ti odio Jacob Black!!’ certa che mi avrebbe sentita..Odiavo litigare con Jake ma davvero, certe volte riusciva a essere così antipatico e ultimamente di litigi come questi ne abbiamo avuti tanti, ma questa volta ero davvero infuriata! Ero già arrivata davanti casa, ma non me la sentivo di entrare ero ancora sconvolta da quello che mi aveva detto quello stupido! ‘grassa ‘ sbuffai e mi diressi verso la foresta, in un posto che conoscevo solo io, mi ha sempre aiutato a pensare con lucidità e a volte riusciva a seppellire il mio orgoglio e andare da Jacob a fare pace.
Mi sedetti per terra, e comincia a rilassarmi, dopo poco però sentì dei rumori, mi volta ma non vidi nessuno, rimasi comunque con l’orecchio teso se non che dietro di me sentì un respiro caldo e pesante, mi alzai di scatto e mi voltai, ‘Jacob cavolo mi hai fatto spaventare!’ si sedette e cominciò a scodinzolare i suoi occhi mi chiedevano scusa, ‘Jake non posso indovinare quello che pensi, non sono papà se magari ti trasformi..’ andò dietro un albero e tornò in forma umana, ‘che ci fai qui?’ chiesi, ‘sono venuto a controllare che stessi bene..’ e che cavolo mi poteva succedere?? Mah ‘ hai visto? Sono sana e salva ora puoi anche andartene’, ‘ hai lo stesso carattere di tua madre, si vede che sei sua figlia’ e con questo che voleva dire??adesso ti sistemo per le feste pensai, ‘parla chiaro Jacob non ho tempo da perdere, che vuoi?’ ‘emh,da dove comincio?mmmm vediamo, ah si voglio chiederti scusa non avrei dovuto dire che sei diventata più pesante, anche se non è vero, ma tutto è stato per colpa tua’ ‘mia?? E sentiamo che avrei fatto?’ ero sempre più arrabbiata adesso era colpa mia se mi aveva detto quella cosa, ‘si colpa tua perché mi hai fatto ridere’ sempre più confusa, ‘ non ho capito bene’ dissi ‘è colpa mia che ti ho fatto ridere? Hai fatto tutto da solo’ ‘se tu non fossi arrossita a quel modo io non avrei riso quindi non avrei cercato di alleggerire l’atmosfera con quella battuta’ appena disse che ero arrossita mi ricordai di quello che era successo e arrossii di nuovo, non riuscivo a guardarlo in faccia, lacrime di rabbia scesero lungo le mie guancie ‘non è colpa mia se divento rossa’ ‘Nessie dai non fare così, io ecco so di essere stato uno stupido a dirti quelle cose, non avrei dovuto,però ora non fare così, non posso vederti piangere..’ si avvicinò ma mi scansai non volevo che mi toccasse, mi abbassai e mi coprii il viso con le mani non volevo che mi guardasse, ‘Nessie..’ lo interruppi ‘ te ne puoi andare, non sei costretto a rimanere! Anzi che ci fai ancora qui??’ urlavo ormai non ero più padrona di me stessa.. lui mi venne vicino mi prese in braccio e si sedette su di un tronco che avevo fatto cadere un giorno che ero molto arrabbiata, mi fece mettere sulle sue ginocchia, mi sfregavo così tanto gli occhi che pensavo avrebbero sanguinato per quanta forza ci mettevo. Mi abbassò le mani ero preda dei singhiozzi, mi abbracciò, un abbraccio così caldo e dolce che riuscì a calmarmi e a farmi smettere di piangere, ‘non piangere più ti prego, prometto che non lo dirò mai più mi comporterò bene’ , ‘davvero?’ risposi ‘certo’ disse lui, il suo sorriso così luminoso mi contagiò, si avvicino al mio orecchio e il suo respiro caldo mi rece rabbrividire ‘ adoro quando diventi rossa’ queste parole mi fecero diventare viola ma questa volta cominciai a ridere io..
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Capitolo 2 *** La notte ***
Passammo tutto il pomeriggio in quel posto che per me ormai era diventato magico, naturalmente distratta da Jake non mi ero riuscita a concentrare avevo bisogno di essere da sola e riordinare i miei pensieri, mi riaccompagnò a casa,mi toccò la guancia con la punta delle dita e se ne andò...
quella notte lo sognai..eravamo nel nostro posto segreto, ci guardavamo negli occhi, mi disse ‘Nessie,non andare mai via da me’ ‘mai Jake’ risposi io i nostri visi erano vicinissimi i nasi si sfioravano..ma mi svegliai, ero tutta sudata morivo di caldo nonostante la finestra aperta, ero coperta con il lenzuolo..’strano’ pensai ‘non ricordavo di essere coperta’ mi girai su un fianco e mi trovai Jake che dormiva vicino a me il respiro lento regolare, la sua bocca perfetta, il suo naso a patata che mi piace tanto, i capelli neri che avevano delle sfumature di blu quando quei pochi raggi di sole lo illuminavano, le sue sopracciglia folte e nere che arricciava quando non capiva di cosa stessi parlando..mi scappò una risatina fortunatamente non si svegliò. Tirai fuori una mano delle lenzuola gli accarezzai le guancie, la sua pelle calda è sempre stata una rassicurazione per me, si mosse, m immobilizzai forse si stava svegliando invece no, mi abbracciò e sospirando pronunciò il mio nome,quasi come se fosse rassegnato, mi strinse a se, riuscivo a sentire il suo corpo perfetto anche da sotto il lenzuolo, le sue braccia forti che mi stringevano e mi rassicuravano e poi con un po’ di coraggio, gli presi la mano, la osservai attentamente, essere una mezza vampira aveva i suo vantaggi anche con il buio riuscivo a vedere perfettamente. Osservai attentamente la mano,quelle mani che erano sempre pronte a sostenermi nel caso in cui fossi caduta, le dita lunghe e affusolate che intrecciai alle mie, non volevo più lasciare quella mano. Ad un certo punto la mano di Jake si mosse, si strinse alla mia avevo già capito, si era svegliato..’ma porca..’ pensai, alzai il viso e i suoi occhi erano li che mi guardavano e il suo sorriso che gli illuminava il volto, pregavo che un fulmine mi centrasse, perché diamine si era svegliato? Cavolo e ora? ‘Jake scusa non volevo svegliarti, mi dispiace sul serio..’ rise, una risata che faceva tremare il letto.. ‘ perché ti scusi? Non è successo niente di grave..’ aveva alzato le nostre mani intrecciate mi sembrava che si fossero fuse, non riuscivo a trovare la forza per lasciarla, mi baciò il dorso della mano, le sue labbra calde e morbide mi fecero rabbrividire. Puntò i suoi occhi nei miei, aveva uno sguardo dolce, non so cosa mi spinse ad avvicinare le nostre mani al suo viso, mi passi il dorso della sua sulla guancia, la parte razionale del mio cervello stava protestando, gridava frasi come: che cosa fai? Lui è Jake..siete amici! Ritornai in me ‘ ok sarà il caso di dormire ora, che dici? E lui senza smettere di guardarmi ‘ si, si è una buona idea’ sorrise; mi sciolsi completamente, senza lasciarmi la mano mi strinse a se con l’atro braccio e mi addormentai cullata dalle sue braccia..
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Capitolo 3 *** Dubbi ***
Dubbi
Annuncio:
Ciao a tuttiiiiiiii! Vi adoro grazie: a chi sta leggendo la
storia, a chi l'ha recensita e a chi la recensirà, è
un'onore essere qui :D vi chiedo scusa ma essendo la prima volta che
uso EFP non avevo capito bene come funzionava! Ora è chiaro :D
ringrazio: Jake love
per il tuo incoraggiamento e i tuoi consigli spero di essere
all'altezza della tua curiosità. Dai ora basta vi lascio al
terzo capitolo:
Dubbi
Quando mi svegliai non trovai più Jake che dormiva al mio
fianco, era andato via, la tristezza prese il sopravvento, andai a far colazione, trovai i miei genitori che
come misi la punta del piede mi dissero in coro ‘buon giorno tesoro’
‘anche
a voi’ risposi anche se sapevo che questa non era cominciata come le migliori
delle giornate.. nonostante i miei genitori non mangiassero altro oltre al
sangue animale, sapevano cucinare molto bene, mia madre Bella mi ha raccontato
che quando era ancora umana era lei a dover provvedere a cucinare qualcosa per
lei e nonno Charlie, di lui mi sono fatta raccontare tutto o quasi, sono
curiosa lo so, ma mi affascina sapere sempre cose nuove, un giorno spero di
essere come mio padre Edward lui sa tutto ‘quasi tutto tesoro caro’,
cominciavo ad odiare che mi leggesse nel pensiero, invidiavo mia madre e il
fatto che lei potesse pensare qualunque cosa senza che lui la scoprisse, certo
il mio dono mi piace molto, la mia capacità di mostrare a chiunque quello che
voglio può dimostrarsi un’ ottima arma di difesa, ma credo che per il momento
mi piacerebbe avere solo privacy.
‘ Credo che andrò a trovare prima nonno Charlie e poi forse farò un salto a La
Push..’ dissi
‘ ok tesoro’ dissero sorridenti cercai di ricambiare ma non so che
genere di smorfia mi uscì.
Andai dal nonno mi mancava tanto, chiacchierammo
per due ore, la mia gola bruciava per via del sangue, ma resistere non fu poi così difficile, gli
volevo troppo bene per fargli del male. Lo salutai con la promessa di andarlo
a trovare ancora e mi avviai verso la riserva, inconsciamente arrivai davanti
casa di Jake, improvvisamente tutto quello che era successo ieri sera mi tornò
alla mente e mentre mi stavo rigirando per andare via, qualcuno mi chiamò
‘Nessie..ma che ci fai
tu qui?’ disse tutto sorridente,
eh se lo sapessi pensai, ma cavolo prorpio lui? ‘avevo voglia di fare una passeggiata’
risposi,
‘ah ok’ disse raggiante ‘ti accompagno..’ mi prese per mano, il mio
cuore fece un balzo, calmati Nessie,
pensai, in fondo è solo Jacob, non fare la stupida,
‘che hai?’ mi chiese Jake,
alzai il viso pregando che fosse del suo solito colore e risposi, ‘emh niente niente, pensavo..’
rimase in silenzio poi disse ‘ah si? E a cosa se posso saperlo..’ disse con una faccia che non mi convinceva molto,
tirai fuori
una perfetta faccia da poker che avevo imparato da mio padre e dissi, ‘non so,
ho paura che cominci a piovere’ alzando lo sguardo verso il cielo coperto da
nuvole cariche di pioggia. Lo guardai, sembrava leggermente deluso dalla mia
risposta ma subito dopo si voltò verso di me e mi fece uno dei suoi sorrisi che
mi facevano sciogliere ‘siamo arrivati’ mi informò, eravamo in spiaggia si andò
a sedere su un tronco trascinandomi con se, ‘allora..’ cominciò..
*******
Jacob mi guarda interrogativo, ‘allora..’ ripeto, ‘ che si
dice qui a La Push?’ sono senza
speranza.
Jake sembra confuso, ‘mm le
solite cose.. e tu che hai fatto questa mattina?’
‘ sono andata a trovare
Charlie era da tanto che non andavo.. e tu?’ dissi cercando di sembrare norlae
‘niente’ rispose, passarono tre
ragazze che guardarono Jacob così intensamente che credevo gli saltassero
addosso, mi sentii invadere dalla rabbia, senza volerlo figuravo i loro volti
nella mia mente e immaginavo cosa avrei potuto fargli, ‘Reneesme..’ Jake mi
chiamava aveva sul volto un’espressione scandalizzata. In un primo momento non
capii, poi mi ricordai delle nostre mani intrecciate subito tolsi la mia, rossa
in viso mi alzai ‘scusami..’ mormorai e comincia a correre verso la foresta,
‘stupida stupida stupida’ pensai qualcosa bloccò la mia corsa, Jacob mi aveva
presa per il polso e mi aveva costretta a fermarmi,
‘ Nessie..’ cominciò
‘perché sei andata via??’ chiese sinceramente preoccupato per me,
ma come faceva a non capire niente? Diamine! ‘Jacob
io..’ cominciai, ma non ci riuscii a finire ‘ecco.. beh.. mi facevano venir sete..’ credevo che il
mio viso mi avesse già smascherato ma quello che disse Jacob mi stupì
‘ah
davvero? Beh mi spiace un casino Nessie, è stata colpa mia dopo tutto ti ho
portata io lì scusami..’ disse triste,
lo guardai aveva abbassato il viso, era sul serio
dispiaciuto.
‘Jacob, guardami’ mi ignorò, ‘Jake ti prego,
ascolta non è colpa
tua..’ aprì gli occhi che subito cercarono i miei, aveva
l’aria colpevole, gli
feci un sorriso, mi posò la mano sulla spalla e mi attirò
a se, mi strinse
forte. Mi sentivo protetta, quando mi abbracciava non avevo bisogno di
niente,
mi sembrava che il tempo si fermasse, sembrava che anche lui non
volesse lasciarmi, solo che qualcuno ebbe la magnifica idea di
chiamarmi, mi staccai da lui,
‘pronto’ dissi leggermente scocciata,
‘Nessie, tesoro sono io..’ disse quel rovina momenti di mio padre,
‘dimmi papà..’
chiesi esasperata,
‘dove sei?’ assurdo..ormai sono grande, ‘sono con Jacob papà..’,
‘passamelo..’
disse con una voce dura,gli porsi il telefono non riuscì a sentire ciò che dicevano,
Jake aveva una
faccia seria disse ‘no Edward, tranquillo, sarà lei a decidere, non le dirò
niente fin quando non sarà il momento..’ ci fu una pausa, dal tono di mio padre
direi che si era calmato ‘ok ciao, si te la saluto io la tua bambina’ disse con
un mezzo sorriso, quanto era bello, infatti non mi accorsi neanche di quando mi
aveva ridato il cellulare lo misi a posto e quando rialzai lo sguardo lui era
lì a guardarmi con uno sguardo che sembrava quasi adorante, gli misi una mano
sul viso e gli feci rivedere la conversazione di prima, avrei voluto parlare ma
la mia bocca non ne voleva sapere di collaborare. Lui rimase interdetto,
continuava a guardarmi, credo stesse cercando le parole giuste ma disse solo
‘
te lo dirò quando sarà il momento, non voglio affrettare niente’,
‘ma tu hai
detto che devo essere io a decidere giusto?’ chiesi nella speranza di sapere di più,
‘si è vero l’ho detto ma..’ non lo
lasciai continuare
‘io voglio che tu me lo dica!’ dissi quasi isterica, il suo sguardo si fece
indeciso, non volevo fare i capricci anche perché non ero abituata a farli ma
ero troppo curiosa e volevo assolutamente sapere..
‘non oggi Nessie’ disse con
voce dura.
‘Ok’ risposi mi sentivo offesa, mi prese il mento e mi costrinse a
guardarlo negli occhi,
‘Nessie, non volevo, quando sarai pronta ti dirò tutto..
te lo prometto!’ il suo sguardo deciso e dolce allo stesso tempo, mi fece
sciogliere, il mio cuore cominciò a
battere troppo velocemente e senza rendermene conto i nostri visi si erano
avvicinati i nostri nasi quasi si sfioravano,
‘devo andare’ dissi correndo via
senza dargli una spiegazione..che mi stava succedendo?
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Capitolo 4 *** Partenze ***
Partenze
Partenze
Tornai a casa con il cuore in gola, l’unica cosa a cui
riuscivo a pensare era la conversazione con Jacob, la mamma mi aveva preparato
il mio piatto preferito, una bella bistecca al sangue, ma i miei pensieri non
cambiavano riuscivo solo a pensare a lui, a noi insieme, sapevo di essere rossa
in viso, mi immaginavo noi che passeggiavamo mano nella mano, in spiaggia,
mentre ci guardavamo negli occhi e ci scambiavamo teneri baci..
‘Reneesme’
disse mio padre, ‘ti prego basta’
lo guardai storta, ‘esci dalla mia testa
papà’ dissi corsi in camera mia, mi
stesi sul letto sperando di addormentarmi.. ma niente..non riuscivo a smettere
di pensare a Jacob, a me, a come mi ero comportata; a noi.
Decisi di chiudere
gli occhi ma niente anzi se era possibile la situazione era anche peggiorata!
Le immagini di Jake del pomeriggio i suoi sorrisi e il suo sguardo mi si
riproponevano in testa come se stessi guardando il filmino del nostro
pomeriggio insieme, ad un tratto una vocina nella mia testa disse:
‘ che c’è di
male scusa? Infondo ti piace e lo sai benissimo anche tu’
‘sta zitta’ dissi cercando di non pensarci,
ma continuò ‘ Jake ti piace stravedi per lui diglielo no?!?’
‘NO’ dissi..forse
un po’ troppo alta voce perché mamma e papà entrarono
‘che succede tesoro???’ chiese mamma preoccupata,
‘niente
mamma non preoccuparti, senti ti dovrei parlare in privato, scusa papà’ dissi colpevole,
Edward
sorrise e a malincuore lasciò la stanza.. appena uscì dissi ‘non potresti
metter il tuo scudo ora? È importante..’ sorrise e disse
‘certo tesoro’ sorrise.
‘Mamma
voglio essere sincera con te, credo che mi sono innamorata di Jacob ma non
riesco a dirglielo anche perché credo che lui non mi consideri più di una
sorella piccola..volevo chiederti se per te era un problema se andavo a trovare
zia Tanya e gli altri..’ rimase inizialmente colpita ma poi parlò
‘tesoro vedi
che Jac..’ si fermò poi aggiunse ‘ok amore mio se è questo ciò che desideri ti
accontento ma ti prego non stare via troppo tempo..’
‘no mamma certo che no,
non potrei vivere troppo a lungo lontana da te..grazie mille per aver capito ti
voglio bene’ ,
sorrise come solo una mamma sa fare, tanto da sciogliere il cuore,
mi baciò in fronte mi augurò la buona notte e usci
silenziosa dalla stanza. Mi misi stesi aspettando di prendere sonno
chiusi gli occhi, nel
dormiveglia la sentii parlare con papà,
‘è innamorata Edward!’ disse mi madre,
‘si lo so..
ma..’ disse titubante mio padr,
‘ma cosa? È la sua vita, e io le
ho già detto di si! Vedrai che farà ciò che è giusto..’ proseguì mia madre,
‘Bella ma è così
piccola..’ disse papà,
‘fidati di lei, di me, andrà tutto bene amore’ concluse mia madre,
‘hai ragione amore..’
disse mio padre convincendosi, mi addormentai in un sonno profondo.
Il giorno dopo andai a salutare tutti la valigia era già pronta mi ero alzata
all’alba. Desideravo partire con tutto il cuore. A casa dei nonni erano tutti
tristi.. ma speravo che capissero.. non potevo andare via senza salutare Billy,
per me era come un padre, feci il più velocemente possibile incontrare Jake
era l’ultima cosa che volevo. Trovai Billy sulla veranda lo salutai in fretta
e tornando verso casa pregai di non incontrare Jacob. Ma sfortunatamente lo
vidi, era con Leah e per i miei gusti erano troppo vicini. Non mi era mia stata
particolarmente simpatica, ma anche lei era dello sesso parere, stavo per andare via delusa e amareggiata ma lui mi
notò.
‘ehi Nessie!’ disse sorridente,
‘oh ehi ciao’, ma non mi fermai mi prese per mano. La sua
mano calda mi fece venire i brividi.
‘che è successo?’ chiese turbato,
oddio che voce sentivo
che volevo sprofondare girarmi e abbracciarlo con tutta me stessa.. ‘niente ci
vediamo..’ cercai di liberarmi ma ottenni il risultato contrario strinse ancora
di più la presa e mi fece girare.
‘Nessie non ti lascio se non mi dici tutta
la verità..’ disse
'non c’è niente da dire’ risposi..
'Reneesme Carlie Cullen!' disse nervoso,
quando pronunciava il nome per intero volva dire che era serio e non scherzava
più, ma questa cosa mi fece innervosire soltanto,
‘ lo vuoi sapere davvero?’
non riuscivo a guardarlo in faccia,
‘si certo che voglio..’ disse,
‘sto partendo e
visto che sono in ritardo vorrei che mi lasciassi andare..’ lo stupore dipinto
sul suo viso,
'dove vai?’ chiese con un filo di voce,
‘ non credo ti interessi’ dissi, approfittando di
quell’attimo di distrazione mi liberai e corsi via, lontano da Jacob Black.
*****************************
Il viaggio è stato molto triste. Non facevo altro che
pensare a Jacob, al suo sguardo quando gli ho detto che partivo, alla sua presa
calda sulla mia mano che ancora sembrava conservare il suo calore.
Calde
lacrime cominciarono a scendermi sulle guance,
‘perché è così difficile?’
pensai,
credevo che sarei riuscita a evitare che qualcuno notasse la mia
tristezza ma capì di non esserci riuscita quando un una mano con un fazzoletto
mi si parò davanti agl’occhi. Un ragazzo, bello, era biondo occhi scuri, come
quelli del mio Jacob, mi sorrise teneramente nel tentativo di rasserenarmi,
dovevo essere un disastro, i capelli sconvolti il viso bagnato, ma sembrava che
a lui non importasse. Presi il fazzoletto
‘Grazie’ dissi, cercando di ricambiare
il sorriso,
‘prego, piacere io sono Gabriel’ disse tendendomi la mano.
‘Piacere
Renesmee, ma chiamami Nessie’ dissi cercando di non far tremare la voce,
‘piacere mio Nessie’disse ‘come mai un bel
viso come il tuo è rigato da delle lacrime?’ chiese,
eh mica potevo dire ad uno che
avevo appena conosciuto tutto. Anche se lui mi ispirava fiducia, mi inventai
una scusa, la più banale,
credo di aver dimenticato a casa una cosa..’ dissi,
‘ah..dai
non è poi così grave, dai ti va di parlare un po’?’ propose,
infondo avevo
ancora tempo prima di atterrare allora accettai. Parlammo del più e del meno,
della sua fidanzata, di cosa facesse nella vita e cose così il tempo sembrò
volare, atterrammo e lo salutai certa che presto o tardi l’avrei incontrato
ancora e trovai Tanya ad attendermi.
Mi
abbracciò così stretto che credetti di soffocare, mi portò a casa, e tutto
sembrava andare benissimo fino a quando Kate, non mi chiese di Jacob.
‘ Non è
potuto venire’ inventai,
‘Strano, non
credevo che ti avrebbe lasciata sola..’ disse e uscì dalla stanza.
Rimasi un
attimo interdetta ma le chiacchiere degli altri mi distarono. Mi mostrarono la
stanza dove avrei dormito era bellissima, sui toni del lilla e del viola, il
letto sembrava comodissimo era tutto bellissimo. Mi prepararono una cena degna
di una regina le portate sembravano non finire mai.. ma la notte non trascorse
tranquilla. Mi rigirai più volte pensando a lui e non potei fare a meno di
piangere bagnando il cuscino.
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Capitolo 5 *** Il sogno ***
Il sogno
Il sogno
Ero a casa, c’era Jake che bello come non mai, mi aspettava
a braccia aperte, gli corsi incontro e mi abbraccio, ah il suo abbraccio! Come
scordarlo! Sentivo il suo respiro caldo gonfiare i miei capelli;
‘prometti che
non andrai più via da me’ disse.
E mentre stavo per rispondergli ecco una voce
femminile chiamare Jake,
‘Jake amore..’
AMORE?!?!?!? Ed eccola spuntare da
dietro un cespuglio..una ragazza bellissima! Occhi azzurri color ghiaccio,
capelli biondissimi come l’oro e il sole li rendeva ancora più brillanti, magra
ma tutte le forme al posto giusto, delicata ma forte allo stesso tempo. Si
avvicina a Jacob, che la guarda con occhi sognanti, come se fosse sotto qualche
tipo di incantesimo, si baciano, ma non un semplice bacio! Un bacio pieno di
amore e dolcezza. Ho voglia di piangere ma le lacrime non escono, vorrei urlare
ma ho la gola secca, le gambe non si muovono nonostante la voglia di scappare
via.
Quando finalmente si staccano, lei mi guarda, ha uno sguardo a metà tra la
curiosità e il fastidio, capivo perfettamente che volesse sapere chi io fossi
ma il fastidio, perché? Perché stavo abbracciando il suo ragazzo? Il mio Jake,
ma cosa penso.. non è più mio..
Lui mi guarda e dice, ‘ah lei è Nessie, ti ricordi di lei? Te ne ho parlato molte
volte!’
le ha parlato di me! allora sono ancora importante per lui!
‘ah si ora
ricordo..’ disse assumendo un’aria di sufficienza, ‘è quella ragazzina che ti ha
lasciato, che non ti ha voluto..’ aggiunse,
Jake un po’ imbarazzato disse ‘si
è lei..’ ,
lei smaniosa di andarsene disse ‘ dai amore andiamo abbiamo di meglio
da fare’,
mi salutarono e intrecciando le
loro mani si allontanarono nel folte del bosco, ed io ancora incapace di fare
il minimo movimento, rimasi ferma ad aspettare che qualcosa mettesse fine alla
mia vita.
Mi svegliai urlando e piangendo Tanya e Kate erano entrate nella mia
stanza
preoccupatissime, si sedettero sul letto e abbracciandomi riuscirono a
calmare i miei singhiozzi, ma le lacrime non si fermarono, Tanya
dopo un po’ decise di
andare a preparami una tazza di lette caldo, rimasi da sola con Kate,
senza che
lei me lo chiedesse, le raccontai il mio sogno.
'Ho sognato Jake..’ cominciai ‘ero a casa e l’ho visto l’ho abbracciato, poi è arrivata una, era bellissima,
l’ha baciato, e dopo che mi ha detto che io l’avevo lasciato che non l’avevo
voluto, si sono presi per mano e sono andati via’ singhiozzando riuscii lo
stesso a finire di raccontare,
lei mi prese in braccio come quando ero piccola
e cullandomi mi cantò una canzoncina, la conoscevo l’avevo sentita mille volte
ma riuscii a calmarmi, quando Tanya rientrò senza fare domande lasciò la tazza
e andò via. Kate continuò, poi si fermò quando vide che mi ero calmata
‘è solo un brutto sogno se ti dico un cosa, ti fidi di me?’ mi
disse
annuii, '
Jake
ti vuole bene, non ti lascerà mai..fidati tesoro!’ e con questa frase riuscii ad
addormentarmi più serena.
************
La mattina mi alzai tardi trovai 2 chiamate di mia madre, appena capì di
essere completamente sveglia la richiamai,
‘ Mà scusa stavo dormendo ieri ho
fatto un brutto sogno, c’entrava Jacob, stava con una ragazza bellissima e mi
aveva dimenticato!’
‘….’
silenzio dall’altra parte, è vero che non le avevo
dato il tempo di rispondere, ma ora stavo zitta..
‘ mamma..ci sei?’ chiesi,
‘mamma sono io! Che succede??’
finalmente oltre ai respiri sentii una voce ma non era quello che mi
aspettavo.
‘Nessie sono io, sono Jacob..’
se non fosse che ero mezza vampira
mi sarebbe caduto il telefono dalle mani! Non so dire cosa, ma mi fece scattare
qualcosa dentro forse ero ancora infastidita per via del sogno ma gli risposi
male..
‘Si, sento..mm dov’è mia madre Jacob?’
è dai tuoi nonni’ rispose,
‘e
non puoi passarmela?’ con un po’ di
tremolio nella voce disse,
‘ veramente Nessie mi io volevo parlare con te, tua
madre ha parlato con le tue zie questa mattina presto..ho..cioè si, insomma
io..’
'Si Jacob dimmi..’
‘ volevo sapere come stavi, se ti divertivi, ecc..’
per un momento fui presa dalla dolcezza, che tenero che era, mi aveva chiamato
solo per sapere come stavo.
‘Jake, io..si mi diverto..dì a tutti che mi
mancano e che tornerò il più presto possibile dai un bacio da parte mia a tutti
e digli che li amo da morire..’ ,
‘comunque Nessie ti volevo dire che..no niente
lascia stare ci vediamo..’ disse lui,
‘ certo a presto ’ risposi io
'più
presto di quanto tu possa immaginare..’ e riattaccò.
Cosa intendeva? Mah scesi
a colazione, tutti mi guardavano curiosi. Non mi ero accorta che avevo
stampato
sul viso un sorriso idiota, naturalmente avevano capito tutti e il
bello era
che tutti sapevano cosa intendesse Jacob con quella frase. Il
pomeriggio zia
Tanya e zia Kate insieme a zio Garrett mi accompagnarono a vedere dei
negozi. Ora capisco perché si consideravano la famiglia
allargata del nonno. Sono praticamente uguali a zia Alice! Mi
comprarono tantissimi vestiti, non
ne avevo certo bisogno ma loro erano troppo insistenti e gentili.
Riuscimmo a
tornare a casa senza mandare in fallimento tutti i negozi. Mi chiesero
di cenare
con uno dei vestiti che mi avevano comprato. Scelsi uno blu che mi
stava
troppo bene, un semplice abitino senza maniche con un coprispalle
leggero di
un blu chiaro, scelsi le ballerine in tinta con i colori. Tanto valeva
truccarsi un po’, no?? la matita nera sugli’occhi e il
lucida labbra alla
ciliegia, scesi.
Mi riempirono di complimenti! Cominciammo la cena, o per
meglio dire, io mangiavo e loro mi guardavano mangiare. Ero abituata, ma mi
sentivo un po’ a disagio, avevo appena finito quando suonarono alla porta. Mi
alzai e andai ad aprire. Rimasi ferma davanti la porta come un’idiota.
‘Ciao
Nessie..disturbo?’ disse con la sua voce profonda,
non sapevo cosa dire pensare o fare, il mio cervello era
congelato. ‘E adesso??’ pensai.
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Capitolo 6 *** Verità ***
Verità
Ebbeni
si :D la storia è completamente finita anche perchè
è previsto un seguito la volete tutta subito? :D o la
preferite in comode rate? commentate in tante! :D
Zia Tanya arrivò in mio soccorso mi prese per le spalle e con un grande sorriso
accolse Jacob, che se fosse stato per me sarebbe rimasto fuori di casa. Ci
sedemmo tutti nel grande salotto dai colori caldi, era tutto sul rosso,
arancione e pesca.
Jacob si sedette di fianco a zio Garrett e zia Tanya, io
invece ero seduta proprio davanti a lui con zia Kate, volevo morire. La
vergogna era tale che non riuscivo a guardare altro che il pavimento, non
volevo incontrare il suo sguardo. Per fortuna in quel momento mi squillo il
telefonino, zio Emmett!
‘Scusate devo proprio rispondere..’ dissi sollevata.
Sfortunatamente
guardai anche Jake corsi fuori in giardino, appena fui fuori tirai un sospiro
di sollievo e risposi..
’ZIOOOOO! Che bello che mi ahi chiamata! Mi manchi
tanto!!!!’
‘Nessie! Anche tu mi manchi tesoro! Manchi a tutti ma a me di più!la mia nipotina preferita..’ disse.
‘La tua unica nipote..’ corressi io,
‘Infatti è per questo che sei la mia preferita!’ aggiunse,
il suo vocione con queste
parole dolci stonavano proprio ma lo adoro!
‘allora zietto mio adorato perché
mi hai chiamata??’
‘per sapere come stavi, che facevi di bello e..’ ma non
terminò la frase.
‘ e cosa zio??’ chiesi incuriosita
‘..e se era arrivato il cane cioè scusa
Jacob..’, terminò
‘ah si..è arrivato da 10 minuti scarsi..adesso sta con le zie e zio.
Cmq zio io sto bene tra poco tornerò e appena sarò di nuovo a casa ci faremo
tante belle corse io e te nella foresta..’ dissi cercando di sviare il discorso,
‘Nessie non vedo l’ora torna
presto, mi fido di te e non ti dimenticare di me capito??'
La sua risata fece
vibrare anche il mio telefono..
’certo zio grazie! Ah ti voglio bene..’ dissi sorridendo,
‘io di
più Nessie, io di più..’ e riattaccò.
Alzai lo sguardo verso le stelle, erano bellissime!
Ed erano tantissime, sospirai. Non mi accorsi, che qualcuno era arrivato alle
mie spalle.. due mani calde mi strinsero i fianchi, e il respiro dello stesso
calore vicino al mio orecchio,
‘Ciao..’ mormò una voce alle mie spalle,
Oddio! Il mio cuore prese a battere
velocemente, mi voltai lentamente. E lui era lì di fronte a me, i suoi occhi
puntati nei miei e il suo sorriso che mi faceva mancare il respiro ogni volta,
il cuore che se possibile batteva ancora più veloce di prima, ero certa che se
fossi stata umana mi sarebbe venuto un infarto, ma no!
Ero una mezza vampira,
non mi veniva neanche il raffreddore, certa di erre diventata viola e col fiato
corto risposi
‘Ciao’
la sua risata era musica per me,
'cavolo! devo stare
attenta a quello che penso e non devo toccarlo se penso queste cose, stupido
potere vorrei tanto essere normale!!' pensai.
Senza distogliere lo sguardo, continuò a
parlare,
‘Allora? Non sei contenta che sia venuto?’ chiese,
la luce della luna lo
faceva diventare ancora più bello, so che è impossibile ma gli illuminava il
viso in un modo unico,
‘S-si..’ risposi in un soffio,
sorrise.. ‘Si cosa?’ chiese divertito,
‘So-sono contenta che tu
sia qui..’ dissi balbetando,
il suo sorriso mi fece morire, mi avvicinò ancora di più al lui i
nostri corpi si toccavano e il suo viso a pochi centimetri dal mio.
‘E così mi
hai sognato..’ affermò,
oh cavolo! Mi ero dimenticata!!!
‘Si, cioè no! Forse e se
fosse? Che cambia? Non credo ti interessi..’ ero sull'orlo di un'infarto
‘Ne sei certa Nessie??’ chiese con quel sorrisetto sulle labbra.
Avvicinando si sempre di più.. ero entrata in confusione, non sapevo più
niente,
‘si ne sono certa perché tu sei
come un fratello, e non credo di poter essere di più per te e poi..’ non sapevo più che pesci prendere,
‘Si si
certo..’ soffiò lui sulle mie labbra,
e mi baciò! Un bacio dolce sulle mie labbra inesperte, le sue braccia
mi strinsero di più a lui, il bacio cambiò ora era passionale, in meno di 2
secondi era diventata una cosa più che normale, le mie braccia strinsero il suo
collo, le sue spalle forti, dopo non saprei dire quanto tempo mi rimise con i
piedi per terra, si stacco da me per darmi un altro bacio a stampo.. il suo
sguardo pieno d’amore mi fece emozionare tantissimo.
‘Nessie..’ disse prendendomi
la mano, ‘Ti amo..’ sbaglio o mi aveva appena detto che mi amava??
‘Anche io
Jake, ti amo..’ la sua risata vibrò nell’aria e abbracciò con tenerezza..sarebbe
stato SEMPRE il mio Jake..
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Capitolo 7 *** La felicità? Ovviamente non è di casa da me. ***
La felicità? Ovviamente non è di casa da me.
La felicità? Ovviamente non è di casa da me.
Quella sera dormii nel letto con Jacob il mio sonno fu tranquillo, senza
incubi.. anche se sudai un po’, il giorno dopo tornammo a casa, mano nella mano
con gli sguardi riempivamo il silenzio che si formava quando avevamo finito le
parole e con i nostri baci consolidavamo ancora di più il nostro tenero amore.
Naturalmente i rapporti di Jacob e mio padre non erano idilliaci, ma papà si
sforzava di essere il più possibile tollerante apprezzai molto il suo
comportamento, anche Jake che di solito era esuberante cercò di contenersi il
più possibile, infatti riusciva anche a rispettare gli orari imposti da Edward.
E così arrivò dicembre, il freddo iniziava a farsi sentire.. anche se per me
quello che definivano gli umani ‘’freddo pungente’’, per me era una leggera
brezza fresca, nonostante il fatto che fossi una mezza vampira e che le
probabilità di ammalarmi erano basse se non inesistenti, ma Jacob insisteva farmi
vestire con maglioni sciarpe e cappelli, ma dei guanti non avevo bisogno bastava
il calore delle sue mani a riscaldarmi.
Avete presenti quei momenti in cui tutto appare perfetto? Che il vostro sogno
più grande si sia realizzato e ora vi aspetta solo una vita felice?
Beh è così
che mi sento, una famiglia che mi ama e mi è sempre vicina pronta ad aiutarmi,
un ragazzo meraviglioso che darebbe la sua vita per salvarmi, e tutto il tempo
di questo mondo per godermi ogni singolo particolare, senza fretta o ansia del
domani.
Ormai natale era vicino presto sarebbe stato tempo di regali, e di
addobbi per
l’occasione. La mamma mi accompagnò a comprare i regali
per tutti, per il padre di Jacob optai per un bel televisore di ultima
generazione,
per il nonno un sistema per la pesca che di sicuro avrebbe gradito,
mamma e papà
un bel viaggio, ma feci decidere la meta a zia Alice, una settimana da
soli.
Per la nonna un bel mobile in un negozio di antiquariato, per zia
Rosalie una
collana con un due cuori vicini, per zia Alice
presi un cappello, una sciarpa e dei guanti, per zio Jazz presi un gioco
di battaglie
'ihih ci avremmo giocato insieme' pensai,
e per il mio zietto
preferito presi un bracciale in oro, con la mia iniziale e la sua, lasciai per
ultimo il regalo per Jacob, presi un
bracciale di cuoio. Comprai dei ciondoli argentati da mettere, un cuore e una
stella, la stella per ricordare sempre la notte magica in cui ci siamo
dichiarati e il cuore per i nostri battiti che ormai avevano lo stesso ritmo.
I giorni scorrevano veloci ormai, il 24 era arrivato, aveva nevicato tutta la
sera e Jacob non era stato con me, era
di ronda, ma non lasciai che questo particolare rovinasse tutto, però il mio
intuito mi diceva che oggi sarebbe successo qualcosa. Mi feci accompagnare dal
nonno per potergli dare il regalo, lui si era messo d’accordo con Billy per
passare insieme la vigilia, il mio regalo gli piacque molto, a me aveva
regalato un libro di storie d’amore, gli saltai addosso lo abbracciai, non mi
importava del suo sangue, lui era tutto per me. Decidemmo di andare insieme alla
riserva, non vedevo l’ora di rivedere il mio amore!
Billy fu felicissimo di
vedermi, il regalo era arrivato e ne era contentissimo! Non faceva altro che
ringraziarmi, avevo mandato un pensierino anche al resto del gruppo perfino a
Leah.
‘Billy, scusa ma Jacob dov’è?’ chiesi contenta,
sembrava titubante, ‘ è in garage con una.. una sua amica..’ disse,
‘grazie!’ dissi un po' meno felice,
amica?? Ma chi sarà? La voglio vedere, presi il regalo dalla borsa con la
lettera che gli avevo scritto, ero pronta a darglielo ma lo sentii parlare,
‘Jenny scusa ma non posso..’ disse lui quasi esasperato
lei gli si avvicina, le braccia intorno al collo,
e con modi provocanti gi dice ‘ puoi, puoi dai lei non lo verrà a sapere
tranquillo..’
non lo lasciò controbattere e si avvicinò, lo baciò e lui, la
lasciò fare.
Mi mossi, il rumore giunse all’orecchio suo, Jacob si voltò e mi
vide, la allontanò e con il rimorso dipinto sul viso si avvicinò a me,
‘Nessie
io..io non so come è potuto accadere..’ disse vendomi incontro con lo sguardo triste,
il freddo che provavano gli umani
cominciai a sentirlo anche io, fin nelle ossa la voce mi mancava e la forza di
urlare di picchiarlo, mi prese la mano.. ma il suo calore non riusciva a
scaldarmi, non so da dove presi la forza per sorridere,
‘scusa se sono venuta
qui all’improvviso, volevo darti il tuo regalo..’ dissi cercando di sembrare naturale,
gli porsi il sacchetto
nella mano che aveva unito alla mia, feci per andarmene, mi fermai e voltandomi
dissi,
‘ anche il tuo regalo è stato bello Jacob, grazie buon natale’ dissi,
pregai
che le lacrime non scendessero prima che mi fossi allontanata, andai di nuovo a
casa di Billy posai la lettera e ci aggiunsi un’ultima frase, poi salutai tutti
nonostante i loro inviti a restare. Tornai a casa con passo lento mentre la
neve ricominciava a cadere silenziosa, l’unico rumore proveniva dai miei
singhiozzi, non dal battito del mio cuore, perché quello era spezzato ormai.
****************
Pov Jacob
'Cos’ho fatto?? Noooooooo..’ pensai quasi incapace di parlare,
qualcuno mi venne vicino.. Jenny.. ‘
Jake non è che
una bambina, io e te siamo simili, ci piacciono le stesso cose, le auto, siamo
più simili d’età..’ disse prendendomi il volto tra le mani,
certo avevo conosciuto Jenny quando ancora Nessie non era
nata, quando scappai da Bella incinta e Ed che amoreggiava con la sua sposa il
suo amore, allora avevo sperato che mi venisse l’imprinting con lei, ma
niente, il mio amore, il mio vero amore era la piccola Nessie, la mia ragione
di vita, il mio angelo. Amavo solo lei, mi alzai e voltandomi verso la
ragazza che aveva appena rovinato tutto dissi
‘Nessie sarà anche una bambina
ma noi siamo più simili di quanto tu possa mai immaginare, ed ora è tutto
rovinato, vorrei che te ne andassi e magari senza tornare mai più..’ dissi duro,
non le
diedi il tempo di replicare e mi allontanai a cercare il mio unico vero amore..
Salutai frettolosamente sia mio padre
che Charlie corsi in camera, Nessie di sicuro ora stata qui..mi guardai
intorno..notai un foglio sul cuscino.. era una lettera, una lettera del mio
amore!
Caro Jacob,
amore mio, questa mattina mi sono svegliata e per la prima volta da quando è
iniziata la nostra favola, tu non sei con me, so che mi stai pensando e so che
finché lo farai, il mio cuore ti sarà vicino. Non so cosa ci unisca in un modo
così profondo, ma so che senza di te mi sento persa, che tu sei la ragione che
mi spinge a sorridere, sei la mia ragione di vita. Senza di te il sole non
potrebbe risplendere e la luna perderebbe tutto il suo fascino. Ah se non hai
già visto il regalo è un bracciale, con un cuore e una stella. La stella è per
ricordare quella notte magica, in cui mi hai raggiunta dalle zie, quando mi hai detto
che mi amavi e ci siamo baciati. Mentre il cuore, rappresenta il mio, anzi il nostro
amore, che sin solidifica giorno dopo giorno, i nostri cuori che battono
insieme, un unico suono, un’unica vita. Il tuo sorriso che illumina il mio, le
tue mani che stringono le mie.. sensazioni che spero ci non perdere mai e di
ricordarle per sempre.
Credo che ho detto tutto e allo stesso tempo niente. Ogni giorno è come se
fosse il primo, ti amo e ti amerò per sempre Jacob Black.
Tua Nessie.
La mia piccola., il mio amore. Le lacrime scendevano sul mio viso bollente.
Ma, c’èra un’ultima frase,
P.S. scusa ho sbagliato Jake, credevo che il destino ci avesse unito, che
niente ci avrebbe mai diviso, neanche la mia famiglia o le nostre razze così
diverse, sbagliare è umano, ahah strano, anche se ora siamo lontani, hai ancora la capacità di rendermi
umana. Grazie per i nostri momenti li conserverò per sempre. Addio.
Il foglio mi cadde di mano, uscì di corsa di casa andai a cercarla, per dirle
che l’amavo che avrei amato sempre e solo lei. Trovai la sua scia nel bosco la
seguii e mi portò davanti casa Cullen. Lei era lì, bellissima come sempre, ma era tra le
braccia di un’ altro.
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Capitolo 8 *** Incontro inaspettato ***
Incontro inaspettato
Incontro inaspettato
Ero davanti la casa dei nonni, non avevo voglia di entrare,
anche se fossi riuscita a nascondere i pensieri a mio padre non sarei riuscita
ad ingannare zio Jazz. Decisi di andare in centro per un po’, mentre camminavo
guardando le vetrine mi sentii chiamare, mi voltai, era.. era Gabriel ma cosa
ci faceva qui? Tutto trafelato mi arrivò vicino e mi abbracciò
‘Nessie non
credevo che ti avrei trovato così velocemente’ disse.
‘ ma che ci fai qui? Non
fraintendere non che non ne sia contenta ma lo trovo strano..’ chiesi stupita,
‘qui abitano dei
miei parenti lontani da parte di padre, ma che mi dici di te?’ chiese con un sorriso,
un brivido di
freddo mi colse impreparata, decisi che l’avrei portato a casa con me presi il
telefono e gli feci cenno di aspettare mi guardò incuriosito ma assentì,
‘papà
sono io, senti ho deciso di portare un’ospite..l’ho conosciuto il aereo, averti
tutti..’ dissi e riattaccai,
gli sorrisi e gli dissi 'ti porto a casa mia che fa
freddo' ,
sorrise e mi portò verso la sua auto. Gli indicai la strada e non fece
che parlare per tutto il viaggio, per fortuna riusciva a distrarmi, ma non del
tutto.
Arrivammo a casa e mentre percorrevamo il vialetto, gli chiesi un po’ di lui
‘e la tua fidanzata? Certo se non vuoi dirmelo capisco..’
mi guardò e sorrise
amaro, ‘mi ha lasciato..’
l’abbracciai in un impeto di tristezza, come capivo
bene ciò che provava.
Un rumore, mi voltai, Jacob stava venendo verso di noi, mi staccai da Gabriel
e guardai in faccia Jake, sul suo viso specchio del mio, si vedeva la paura di
perderci, l’insicurezza, l’amore e sul suo si coglieva anche una punta di
rabbia e gelosia,
‘Nessie chi è questo ragazzo?’ chiese,
lo guardò, mi si gelò il
sangue nelle vene e sentì la rabbia montare dentro di me. Chi era lui per
comportarsi così? Come si permetteva??
‘è un mio amico e se non ti dispiace ora
noi andiamo dentro, buona giornata..’ dissi arrabbiata,
Gabriel sembrava spaesato, mi voltai, ma
la presa calda di Jacob mi face venire i brividi, e fece sussultare il mio
cuore,
‘tu non vai da nessuna parte dobbiamo parlare’ disse,
mi volta lo guardai in
faccia
dissi ‘lasciami..’
ma non dovevo sembrare troppo convincente.
Uscì
mio padre e ci face entrare tutti, le presentazioni furono molto veloci per
tutti e nonna Esme ci preparò dei panini, non appena finimmo di mangiare mi
alzai un attimo e feci venire Jacob con me, lo portai sopra nella vecchia stanza di
mio padre, ‘
ora te ne devi andare!’ dissi piccata,
‘no se prima non mi dici chi è quello e
cosa vuole e perché ti ha abbracciata prima..’ disse incorciando le braccia al petto,
‘ahah non ti sembra paradossale
che tu faccia il geloso con me dopo quello a cui ho assistito? È un amico se la
cosa ti crea problemi non sono affari miei, non più almeno..’ dissi seccata.
Mi venne incontro
fino a farmi sbattere contro il muro, appoggiò le mani alle pareti e avvicinò
il suo viso al mio, il suo alito caldo mi face arrossire e battere il cuore,
‘tu sei affare mio Nessie, e lo sarai sempre..’ disse in modo dolce,
fece per
baciarmi ma mi scansai,
‘Mi fa schifo essere baciata da te dopo quello che ho
visto, non riesco a crederti Jacob, non più..’ dissi,
con un braccio mi avvicinò a
lui, con la mano mi girò il viso in modo che lo guardassi, e ad un soffio dalle
mie labbra
disse ‘ non mentire con me..’ sulle mie labbra,
mi baciò, cercai di evitarlo, ma senza
troppa convinzione e lo lasciai fare, quanto mi era mancato il contatto con le
sue labbra. Le mie mani da sole trovarono
la via del suo collo e mi strinsi più forte a lui, che mi abbracciò e mi
portò sul grande letto, si mise sopra di me senza pesarmi e presi dalla
passione cominciammo a baciarci più intensamente.
L’incantesimo si spezzò
quando l’immagine della mattina mi tornò davanti gli occhi così nitida che mi
sembrava di viverla di nuovo, mi staccai da lui ansimante e lo guardai
‘no!
Basta non ne voglio sapere più niente di te! Lasciami stare una volta per
tutte!’ dissi quasi urlando,
uscì sbattendo la porta di corsa e scesi giù dal mio ospite cercando di
calmarmi per evitare che mio padre sapesse.
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Capitolo 9 *** Ripensamenti ***
Ripensamenti
Finsi il sorriso migliore che potevo, mi avvicina a Gabriel,
'dai andiamo a fare un giro ti spiace?’ sorridendo accettò,
mentre stavamo
uscendo sentì che Jacob era tornato giù, il suo inconfondibile odore mi face
girare la testa. Ma con decisione e senza voltarmi uscì di casa, non volevo
più vederlo!
‘Nessie scusa, ma quel ragazzo chi era?’chiese Gabriel,
‘ah lui, lui è..’ no non
riuscivo neanche a pronunciarlo, mi feci forza, ‘lui..lui è nazi era il mio
ragazzo..’ dissi sorridendo,
un sorriso che in quel momento mi costava molto,
si fermò e mi abbracciò, era caldo, dolce gentile, il suo profumo non mi
tentava come quello di qualsiasi umano, aveva uno strano retrogusto, quasi come
quello dei licantropi, ma non ci diedi molta importanza, si staccò da me.
Puntò
i suoi occhi nei miei, era come se cercasse di rassicurami e anche di dirmi
qualcosa,
‘dai andiamo, adesso ti accompagno dai tuoi parenti..’ dissi,
sorrise e
andammo alla macchina, a metà strada capì che stavamo praticamente
andando..alla riserva, mi irrigidì ma lui sembrò non accorgersene, parcheggiò e
andò ad aprirmi la portiera, ci avviammo verso una casetta e bussò, ad aprirci
fu..Embry? oddio!
‘Gabriel? Cugino che bello vederti!’ si abbracciarono, e dopo
i saluti Embry mi notò,
‘ Nessie! Come va? Che fai qui?? E Jacob?’
‘ho
accompagnato Gabriel, Jacob non so dove sia..’
‘ok ora lo chiamo..’ ,
‘no dai
magari ha da fare facciamo dopo..’
mi guardò perplesso ma assentì, ci sedemmo tutti
nella sala e parlammo del più e del meno, nonostante tutte quelle chiacchiere
il mio pensiero fisso restava comunque Jacob, lo amavo alla follia, lo sapevo
io, lo sapeva lui, si vedeva, ma nonostante tutto non riuscivo a spiegarmi il
perché di quella ragazza, la passione e l’amore tra di noi era evidente, ma
allora perché lei? I miei pensieri furono interrotti da Gabriel che mi aveva
toccato il braccio ‘ti va se andiamo in un posto??’ sorrisi, e accettai,
infondo era gentile, e bello, molto belle, non quanto Jake certo, ma aveva il
suo fascino. Mi portò sulla spiaggia, anche Jake mi portava qui quando ero
piccola, adoravo venire qui, lui era estremamente premuroso e mi piaceva da
matti il colore della sua pelle bagnata dal mare, dolorosi ricordi, che
facevano sussultare il mio cuore, immagini che sembravano diventare realtà, riuscivo
a vedere Jake che mi prendeva in braccio per non farmi sentire il freddo dopo
il bagno, il profumo della sua pelle con quello del mare, le sue braccia forti
che mi stringevano con una delicatezza che non diresti mai che possiede, ma,
all’improvviso la mano di Gabriel si stringe alla mia, mi risveglio dal mio
sogno ad occhi aperti, e vedo il suo sorriso che mi trasmette una sicurezza che
credevo non avrei più ritrovato se non nel sorriso, nel sorriso di Jacob.
Ci
sediamo sulla tronco, no non ancora, ecco altre immagini, io e Jake, il giorno
in cui a visto la mia gelosia, il giorno in cui mi sono accorta di amarlo come
pochi umani, vampiri, licantropi o qualsiasi altro tipo di essere possano
amare.
Gabriel tiene ancora la mia mano, devo fare attenzione non voglio che mi
scopra,
‘e così Embry è tuo cugino?’
‘si devi sapere che..’
ho dato il via ad
un’altra ora di chiacchiere, mi piaceva parlare con lui, il sole stava
tramontando ormai, andammo a casa di Embry e salutai Gabriel, decisi di andare
a trovare Billy,mi mancava era come un nonno per me.
Bussai, venne ad aprirmi
lui, mi scusai per il comportamento poco educato della mattina, e l’abbracciai,
lui ricambiò mi disse di non preoccuparmi. Mi invitò ad entrare, mi accomodai
sul piccolo divano, dopo una ventina di minuti avevo esaurito gli argomenti e
lui mi fece una domanda che mi stupì,
‘hai litigato con Jacob? So che non sono
fatti miei e se non ne vuoi parlare ti capisco..’
‘ah, è che non c’è più niente
di cui parlare, mi ero illusa di essere per lui qualcosa di più di un’amica o
una sorella..’,
‘beh ora bisogna affrontarne le conseguenze’ conclusi
sorridendo,
non mi piaceva che le persone mi compatissero,
‘ok comunque Jacob
ora è in camera sua che dorme..’
non so perché me lo disse, ma non appena accese
il televisore mi alzai e spinta da non so quale forza arriva davanti la sua
stanza ed entrai, i miei occhi si abituarono velocemente al cambiamento di
luce, e lui era lì, steso sul letto, ma non era completamente rilassato si
vedeva, aveva quella fossetta sulla fronte quando era triste o preoccupato per
qualcosa, avevo imparato a riconoscere ogni sua emozione, espressione, era
diventato come un libro aperto per me. Ad un tratto pronunciò il mio nome,
sussultai, credendo che si era svegliato, ma si rigirò e..aveva tra le mani la
mia lettera, aveva dei punti in cui l’inchiostro si era mischiato ad
acqua. Lacrime forse?
Ma non riuscivo a dimenticare il bacio di quella mattina,
che tornava a tormentarmi sempre più frequentemente, non ce la facevo più a stare
lì, mi riavviai verso la porta, lo guardai ancora una volta
‘Buona notte amore
mio..’ sussurrai,
sentivo che sarei scoppiata in lacrime a momenti, e salutai
Billy con la promessa di tornare presto, l’abbracciai e una volta fuori da casa
loro, cominciai a correre, mi affidai al mio istinto, che mi porto proprio
davanti casa Cullen e li ad attendermi c’era mia madre.
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Capitolo 10 *** Confessioni ***
Confessioni
Mia madre mi aspettava proprio davanti casa, sul viso dipinta la
preoccupazione, le corro incontro, l’abbraccio, ‘mamma..' ,
‘Nessie..tranquilla
ora ci sono io con te shh..non piangere angelo mio..’
ormai singhiozzavo senza
freno tra le sue braccia, mi prese in braccio e andammo nella nostra piccola
casetta, a occhio e croce orano le 8 e 30 di sera, andammo direttamente nella
mia stanza,ci sedemmo sul letto e mi strinse a se.. ‘allora Nessie, piccola
mia, che succede?’ ,
‘mamma, ho visto
che.. che Jacob si baciava con una ragazza..è..è stato orribile..’
le lacrime
non si fermarono, lei mi strinse e mi consolò..
'tesoro mio, Jake ha fatto un
errore, ma io so per certo che ti vuole bene, che ti ama, solo te, da sempre,
da quando eri piccolina, è difficile non amarti sei speciale unica, non te lo
dico solo da mamma, è vero tesoro.’
Le lacrime si erano fermate,
‘sei..sei
sicura mamma??’ mi abbracciò,
‘Nessie
forse è meglio che glielo chiedi tu direttamente,sono certa che se lo guarderai
negli’occhi capirai che non mente’ concluse sorridendo,
l’abbracciai, ‘allora
vado subito!’ ,
‘avverto io tutti vai..’
le baciai una guancia, corsi verso la
porta, e mi addentrai nel bosco, la sua scia, la seguii e lui era lì nel nostro
posto segreto, ma era in forma di lupo, mi sentii mosse un orecchio gli andai
vicino, i suoi occhi mi guardarono, un misto di tristezza e felicità, paura e
amore, si mi amava non serviva che me lo diceva aveva ragione bastavano gli
occhi, e i suoi esprimevano tutto l’amore. Mi avvicinai, l’abbracciai, e gli
diedi un bacio sul muso, lui si alzò e andò via, ma tornò dopo in forma umana,
mi aiutò ad alzarmi e mi buttai su di lui, cademmo a terra, lo baciai come mai
avevo fatto, mi sentivo felice, priva di preoccupazioni, finalmente libera.
Sotto il calore delle sue mani la mia pelle si rigenerava, come se lui mi dava
la vita, non riuscivo a stare lontana da lui, era il mio solo la mia essenza.
Lo amavo. Si staccò dalla mia bocca,
‘Nessie non so come giustificarmi..’
‘Jake
tranquillo non fa niente è tutto ok..’ rimase stupito ma continuò.. ‘no devo
dirtelo, Nessie io ti amo, da quando eri appena nata, tutto merito
dell’imprinting, devo molto alla mia natura di lupo, mi ha fatto trovare te..ti
amo..’ .
Imprinting, me ne aveva parlato come una favoletta, sapevo che era
come uno spostamento di gravità tutto ruota intorno alla persona oggetto del
tuo imprinting che è lei quella per cui vivi, ma non credevo che sarei stata
io,
‘quindi, io sono il tuo imprinting?’ chiesi sorpresa,
sorridendo disse ‘si,
sei tu, sei la mia ragione di vita..’
iniziai a piangere, non potevo crederci,
l’abbracciai,
‘ti amo!’ mi abbracciò, si mise seduto e mi fece mettere sopra di
lui,
‘Nessie, non so, forse non sarò bravo con le parole, ecco non saprei dirti
cosa c’è ora dentro di me, c’è così tanto amore che non so se il mio cuore
riuscirà a contenerlo, avrei voluto che questa giornata andasse diversamente,
che tu non avessi visto e che io non avessi fatto quell’orribile cosa..’,
‘Jake ti ho già detto che non è niente..’ mi interruppe,
‘aspetta fammi finire,
sfortunatamente non posso cambiare il passato ma vorrei andare avanti con il
futuro e vorrei che tu..’
tirò fuori dalla tasca una scatolina, me la mise in
mano, l’aprì c’era un anello, in argento, mi voltai, ero stupita, lui sorrise
leggermente imbarazzato,
‘Nessie vuoi diventare la mia..fidanzata?’
non mi
uscivano le parole, annuii le lacrime scendevano lungo le mie guance ero
felice, felicissima, mi mise il piccolo anello all’anulare della mano sinistra,
poi ne baciò il dorso, e intrecciò le nostre dita, l’anello risaltava sulla mia
pelle rosea, lo strinsi, e ci baciammo, non avevo parole per descrivere quello
che provavo, era esattamente come aveva detto lui, ero così innamorata che
credevo che il mio cuore non sarebbe stato capace di contenerlo, mi voltai
completamente, le sue mani arrivarono alla sua schiena, mi mandavo brividi di
piacere, dopo non son quanto tempo così ci staccammo, e alzandoci, comminammo
verso la mia casetta, mano nella mano, noi due così per sempre, finché entrambi
l’avremmo voluto..
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Capitolo 11 *** Incomprensioni ***
Incomprensioni
La nottata la passai abbracciata al mio Jake, non mi importava di sentire
caldo, l’importante era che lui era lì, di nuovo mio, solo mio. La mattina mi
svegliai e lui era lì di fianco a me, era una giornata di sole, strano, qualche
raggio riusciva a passare dalla mia finestra, e colpivano i nostri corpi, la
mia pelle brillava debolmente, non come quella dei miei genitori, ma quella di
Jake era stupenda, non trovavo parole che potessero quantificare la sua
bellezza, risalii con gli occhi fino al suo viso, sereno rilassato, si vedeva
che stava dormendo profondamente, gli diedi un bacio leggero sulle labbra, e lo
vidi sorridere,
‘ti amo Nessie’ disse,
ma quanto era dolce? Cercai di liberarmi
senza svegliarlo tentativo inutile perché mi strinse ancora di più a se e
quando mi voltai vidi che mi guardava sorridendo,
‘buon giorno amore mio, dove
pensavi di andare?’ ,
‘al bagno..’ la sua risata adorabile riempì la stanza, il
suo stomaco brontolò,
‘hai fame?’ ,
‘si.. di te!’ e mi baciò,
mi fece stendere
su di lui e la passione ci travolse ancora una volta. E avevo dimenticato che
giù c’erano i miei genitori, si sentì un ringhio, mi staccai velocemente e
scesi giù, merda pensai!
‘Nessie!’ Era mio padre,
‘ti sembra questo il modo di
parlare?’ ,
‘veramente stavo pensando’ lo corressi,
‘ non sono modi che si
addicono ad una signorina, dovresti vergognarti!’
scese Jake, ancora un po’
assonnato mentre con una mano tra i capelli diede il buon giorno, mio padre si
voltò verso di lui,
‘esci! Dobbiamo parlare! SUBITO JACOB!’
e uscì Jake
passando mi diede un bacetto sulla guancia e andò fuori ad affrontare mio
padre. Stavo per seguirli anche io ma mia madre mi fermò,
‘lasciali soli
Nessie.’
Come potevo lasciarli soli?!? C’era il pericolo che mio padre
staccasse la testa a Jake o il contrario! ‘mamma ma non so cosa succede, e se lottano?
'tranquilla se sarà necessario li fermeremo, ora parliamo io e te. ’
mi sedetti
sul tavolo a bere la mia tazza di latte, ero tesa come una corda di violino,
‘allora Nessie come va con Jacob?’ ,
‘tutto bene, adesso siamo fidanzati e sono felicissima, o
meglio lo ero finché papà non ha deciso che voleva intromettersi nella mia
vita..’ ,
‘Nessie! Ma cosa dici?!? Ti sembra modo di parlare di tuo padre?
Ammetto che esagera ma lo fa per il tuo bene’,
‘lo so, ma sono abbastanza
grande..’,
‘ lo so piccola mia lo so, neanche tuo nonno Charlie accettava
Edward, ma poi se ne fece una ragione, è solo questione di tempo’,
adoravo mia
madre, sapeva capirmi, invece mio padre era tutt’altro, ed era anche
avvantaggiato dal suo dono, l’abbracciai, sul tavolo c’era due libri,
‘mamma
cosa sono quelli?’,
‘ah, solo i miei due libri preferiti , Cime Tempestose e
Romeo e Giulietta..’ me li passò
‘Cime tempestose l’ho letto tante di quelle
volte che te lo saprei recitare a memoria, mi sono rispecchia molto quel libro,
più che altro me e tuo padre..’ ,
‘posso prenderli?’ chiesi, lei annuì,
‘tu,
non potrai impedirmi di vederla!’ era Jake,
entrò mio padre infuriato, mi fissò
furente, notò anche l’anello che portavo alla mano sinistra, la situazione
peggiorò, avrei quasi detto che gli usciva il fumo dalle orecchie, avevo paura
di mio padre per la prima volta in vita mia,
‘tu non vedrai mai più quel cane,
sono stato chiaro? MAI!’
lacrime di rabbia scendevano sul mio viso,
‘non puoi
impedirmelo!’ dissi furente ,
‘oh si che posso! Se serve ti chiuderò in casa, ma lui non lo
vedrai!’ disse sorridendo amaro,
‘perché mi fai questo?’,
‘Ed caro non credi
che sati esagerando?’ intervenne mia madre,
‘Bella non puoi immaginare che
pensieri stava avendo quel cane bastardo su di lei..’disse mio padre,
‘se tu fossi un vampiro,
no un padre normale rispetteresti la privacy delle persone e capiresti che non
ti devi intromettere in fatti che non ti riguardano!non ci voglio stare con te
in questa casa, vado da nonna Charlie, o dai nonni o forse vado da Jacob non lo
so, ma lontano da te..’ ,
corsi in camera mia con i libri ancora in mano, presi
uno zaino infila dentro due vestiti mentre mia madre cercava di farlo
ragionare, avevo smesso di piangere, ora ero solo arrabbiata, mortificata e
delusa, era questa la fiducia che aveva nei miei confronti?!? Perfetto! Scesi le scale, e uscì, anche mio padre mi
seguì,
‘dove pensi di andare?’,
‘ non mi hai sentita? Vado via lontana da te!
Ti odio!’
cominciai a correre diretta da nonno Charlie, perché mi faceva
scegliere? Perché? Lo odiavo, profondamente..
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Capitolo 12 *** Come Romeo e Giulietta ***
Come Romeo e Giulietta
Riflettei velocemente,
se fossi andata da nonno Carlisle e nonna Esme di certo, avrebbero trovato un
modo per farmi incontrare mio padre, se fossi andata alla riserva, avrei
scatenato uno scontro con il branco e gli ero troppo affezionata per rischiare
che si facessero del male, certo di Leah non mi importava, ma Sam, Emily e Seth
ne avrebbero sofferto, l’ultima scelta era nonno Charlie, lui mi adorava e io
adoravo lui, perfetto mi trovai davanti casa. Bussai e venne ad aprirmi, non
appena mi vide, mi abbracciò,
‘Nessie! Che ci fai qui?, hai litigato con tua
madre?’,
‘no, no mamma, è ok..’ ,
‘ho capito, allora hai litigato con Edward’,
annuii mi mise un braccio intorno alle spalle e mi portò dentro casa, ci
sedemmo intorno al tavolo e mi ascoltò mentre gli raccontavo tutto quello che
era successo, quando terminai, all’inizio sorrise poi divenne una vera e
propria risata, ero rimasta spiazzata, quando vide la mia espressione confusa,
mi spiegò,
‘vedi Nessie, tuo padre si comporta esattamente come facevo io con
lui quando corteggiava tua madre..’,
‘nonno però io continuo a non capire,
allora se l’ha fatto anche lui perché ora fa così con Jacob?’ ,
‘vedi piccola
mia, tu per Edward sei importante e ha paura di perderti, la stessa paura che
avevo io quando è stato il momento di Bella..’,
‘come può aver paura di
perdermi, sa quanto io ci tenga a lui e che niente potrà mai separaci..’,
‘devi
dargli del tempo per accettarlo, e vedrai che quando sarai genitore, si spera
tra tanto tempo, capirai cosa vuol dire e Edward capirà di aver esagerato, sarà
più comprensivo vedrai..’ ,
sorrisi, ‘nel frattempo, non potrei stare un po’
con te?’ ,
‘certo che puoi!’ disse sorridendo,
mi portò in quella che sarebbe
stata la mia camera, era quella di mia mamma, misi quei pochi vestiti che mi
ero portata nell'armadio, mi stesi sul letto, e mandai un messaggio a mia madre
dicendo che ero da nonno Charlie e che stavo bene, poi mandai lo stesso
messaggio a Jake che mi chiamò,
‘amore che succede? Perché sei da Charlie?’ ,
‘perché non voglio più stare con un padre che non è capace di farsi i fatti
suoi e non si fida di me..’ ,
‘fantastico amore, stasera vengo da te..’ ,
stasera pensai, presi i libri che avevo posato sul comodino, comincia a
leggere Romeo e Giulietta, mi piaceva la storia, una frase descriveva
esattamente quello che era il mio pensiero,
“Ahimè, perché l'amore, di aspetto
così gentile è poi, alla prova, così aspro e tiranno?”
mi dovetti staccare dal
libro, e prendendo il telefono ordinai tre pizze, per me per il nonno e per Jake,
andai giù e informai il nonno del nostro ospite a sorpresa, ne fu contento,
alle otto e mezza ci consegnarono la pizza e Jake arrivò qualche secondo più
tardi. Mangiammo tutti intorno al tavolo, tra chiacchiere e risate, finimmo
tutto e per meglio dire Jake finì la mia pizza, quella del nonne e la sua, mi
portò a fare un giro fuori casa, tanto per stare insieme,
‘non potevo lasciare
che lui, non mi permettesse più di vederti..’ dissi,
‘ti amo Nessie..’ ,
‘ti
amo..sarà meglio che rientri ora..’ dissi sospirando ,
‘ci vediamo in camera
tua’ e sorrise..
rientrai, andai dal nonno l’abbracciai e gli diedi la buona
notte, salì in camera e aprii la finestra, mi allontanai e lui era dentro, di
fronte a me, lo feci sedere sul letto e mi andai a cambiare, mi lavai i denti e
infilai in pigiama, rientrai in camera e lui era li ad attendermi, mi fece
mettere su di lui, e mi baciò di una passione che ormai non mi era più nuova ,
ma a cui ancora non ero abituata, mi sconvolgeva sempre, le mie mani scorrevano
sul suo petto caldo, i nostri respiri si fondevano diventando una cosa sola,
come noi, lo volevo, volevo diventare sua, cercai di togliermi la maglia, ma
lui mi fermò,
‘amore mio per quanto io lo voglia, ora non possiamo, facciamo
calmare la situazione prima’ ,
controvoglia dovetti arrendermi, presi di nuovo
il libro e mentre lui giocava con i miei capelli io cercai di concentrarmi
nella lettura,
“GIULIETTA: è solo il tuo nome ad essermi nemico: tu saresti te
stesso anche se non fossi un Montecchi. Che significa Montecchi? niente: ne una
mano,un piede, ne un braccio o la faccia, né nessuna parte del corpo di un
uomo. Oh, mettiti un altro nome! Che cosa c'è in un nome?se noi chiamassimo una
rosa con un'altra parola, non avrebbe lo stesso odore soave; allo stesso modo
Romeo, se cessasse di chiamarsi Romeo, avrebbe in se comunque quella
perfezione, che gli appartiene anche senza quel nome. Romeo, rinnega il tuo
nome, ed in cambio , prenditi tutta me stessa..”
questa frase diceva tutto, che
significava dividersi fra vampiri e muta forma, eravamo tutti esseri viventi,
qualcosa che ci rendeva umani, non importava l’aspetto, ma la nostra anima e
finché mio padre non l’avesse capito io non sarei tornata da lui.
**************
Erano trascorsi già due giorni né io né mio padre c’eravamo rivolti la parola,
vivere con il nonno secondo me aveva solo lati positivi, era gentile,
trascorrevamo molto tempo insieme, anche insieme a Jake, lo adorava! E tutte l
notti le passavo in sua compagnia, quella mattina decisi di andare a trovare i
miei nonni vampiri, mi mancavano tutti tranne mio padre, mi vestii e mi feci
accompagnare da Jake, il nonno era andato a pescare con Billy e ne
approfittammo, non appena entrai venni sommersa da tutti, mi erano mancati
terribilmente tutti..il tempo sembrava essersi fermato come se quel litigio con
mio padre non fosse mai successo, sembrava tutto come prima fin quando non
arrivò mia madre che venne subito ad
abbracciarmi, mio padre non lo degnai neanche di uno sguardo, ero ancora
infuriata con lui,
‘si è fatto tardi ora devo andare ma tornerò a trovarvi
presto..’ dissi sorridendo,
presi Jake per mano e ci avviamo verso la porta non
appena l’aprii, mio padre si buttò su Jacob,
‘lurido cane bastardo! Mi hai
portato via la mia bambina!’
Jake si trasformò mentre mio padre attendeva che
lui lo attaccasse, ma mi misi in mezzo e evitai lo scontro, guardai mio padre
negli occhi,
‘Come ti permetti di dire o fare una cosa del genere?? Chi sei tu
par accusare Jacob di una cosa che anni prima facevi anche tu??’ ,
‘Reneesme
spostati! Adesso!!’ ,
‘NO!’ urlai, ‘credi di sapere tutto delle persone perché
leggi nelle loro menti, spii, ti intrometti, se tu invece di agire in modo
impulsivo mi avessi lasciata parlare, sapresti che Jake è tutto quello che
voglio, che lui mi completa e che è così rispettoso di me, che non mi ha
sfiorata neanche con un dito!’ mentre parlavo o meglio gridavo in preda alla
disperazione, alla rabbia,
le immagini di me e Jake insieme uscirono dalla mia
testa, immagini, ricordi, tutti potevano vederli, come quando Zafrina riusciva
a rendere ciechi tutti con il suo dono, ora io mostravo a tutti i miei ricordi
più preziosi, il mio amore per Jacob, i giorni felici. Ad un tratto le immagini
sparirono, erano tornate nella mia testa,
‘se tu fossi stato più comprensivo,
non saremmo arrivati a questo!’ guardai mia madre per un attimo
e aggiunsi,
‘Come Romeo amò Giulietta così io amerò Jacob, che ti piaccia o no..’ ,
mio
padre era rimasto interdetto, cominciava a capire,
‘hai ragione Nessie, ho
sbagliato,non dovevo agire così, ti prego perdonami..’ ,
‘certo che ti perdono
papà e scusami anche tu’ mi corse incontro e mi abbracciò,
l’adrenalina che mi
aveva fatto reggere fino a quel momento mi abbandonò e svenni tra le braccia di
mio padre, scivolando in un sonno profondo.
My corner:
Le parti in grassetto sono le frasi de libro di Romeo e Giulietta,
allora che ve ne pare??? :D ♥
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Capitolo 13 *** Pace e amore ***
Pace e amore
Mi svegliai due giorni dopo, accanto al mio letto c’era mio padre che mi teneva
la mano,
‘Nessie! Finalmente non ti svegliavi più! Mi anzi ci hai fatto
preoccupare tantissimo!’
mi abbracciò anche se era un vampiro, il suo gesto m’infondeva
amore e calore, il mio stomaco decise che era ora di intervenire in quel
momento e brontolò, si stacco e mi sorrise, ok vai giù c’è Jacob che ti aspetta
andate a caccia insieme..gli sorrisi,
‘grazie papà’ gli sussurrai,
scesi le
scale così velocemente che sembravo volare, non appena mi videro mi saltarono
addosso, se avessero potuto piangere l’avrebbero fatto, anch’io ero felice di
rivederli e che tutto fosse finalmente tornato come un tempo, quando venni
liberta, lo vidi, appoggiato alla parete, le braccia incrociate, che mi
guardava sorridente, il suo sorriso che m’illuminava il cuore, gli corsi
incontro, lui aprii le braccia e mi prese al volo, mi aggrappai e lo strinsi
con tutta la forza che avevo, per la gioia che avevo dentro il petto mi misi a
piangere, anche il suo abbraccio m’infondeva calore, che sapeva d’amore, di un
amore che sarebbe riuscito a vincere tutto, non so per quanto tempo restammo in
quella posizione, avevo l’impressione che tutto si fosse fermato, lo amavo,
tantissimo. Quando ci staccammo mi voltai e vidi che ci sorridevano tutti, mio
padre stringeva teneramente la mamma per i fianchi e sorrise, approvava
finalmente la nostra storia d’amore,
‘’grazie’’ pensai,
‘ho fame, mi accompagni
a caccia?’ ,
‘certo vita mia..’ ,
mi prese per mano e uscimmo di lì,
cominciammo a correre per la foresta, andò dietro un cespuglio e si trasformò,
quando tornò ci buttammo nella caccia, riuscii ad abbattere un grosso cervo e
poi un altro, mi sentivo sazia, mi voltai e Jacob era di nuovo in forma umana,
mi avvicinò a se con il braccio, mi mise una mano dietro il collo, che mi face
venire i brividi, e mi baciò, la passione divenne così intensa che cademmo a
terra, il tempo di guardarci e ridere, che eravamo tornati a baciarci ancora,
dopo venti minuti stesi per terra, ci alzammo, mandai un messaggio a mio padre
dicendo che avrei dormito da Jake, e ci avviammo verso la spiaggia, c’era tutto
il branco, quando arrivammo ci salutarono tutti, tranne Leah, ma si può sapere
che cavolo le ho fatto?!? Mah mentre ero persa nei miei pensieri, Gabriel mi
spaventò,
‘cavolo Gabriel! Mi hai fatto morire di paura!’ ,
‘dai Nessie, non è
successo niente..’,
‘vattene’ dissi facendo l’offesa,
lui si inginocchiò e
disse, ‘ti prego, adorabile creatura, sei disposta a perdonarmi? ’ ,
lo guardai
e trattenendo una risata dissi
‘no!’
riuscii a notare che Leah mi mandava delle
occhiatacce che mi mettevano quasi paura,
‘ah così è?’ cominciò a farmi il
solletico,
‘mi arrendo, mi arrendo!’ per fortuna venne Jacob a salvarmi,
‘che
fai alla mia ragazza?' chiese Jake,
e Gabriel con una faccia strafottente disse,
‘niente..’ e se
ne andò si mise vicino Leah che stranamente gli sorrise,
'che voleva quel tizio da te?’
lo guardai,
l’adoravo quando faceva il geloso, ‘mi proponeva di sposarlo..’ dissi
sorridendo,
‘ah si?? E tu che gli hai detto?’ stava allo scherzo allora,
‘beh
gli ho detto che non potevo proprio..’ mi avvicinò a se,
‘e perché non
potevi??’ ,
‘perché sono già fidanzata con l’uomo perfetto.’
Mi baciò, anche se
per poco il contatto con le sue labbra mi era mancato, lui mi era mancato,
potevo paragonarlo al mio bisogno di ossigeno, lui era la mia vita, mi sollevò
da terra e cominciò a camminare non m’importava dove mi stesse portando,
l’importante era che lui era con me, quando ci staccammo mi disse, ‘mi ami?’ ,
‘certo’ risposi senza esitare,
‘mi ami qualsiasi cosa io faccia?’,
‘ certo
amore mio’ ,
‘bene’ disse compiaciuto,
ma non ebbi il tempo di capire che mi
ritrovai in acqua, quando riemersi, gli saltai addosso e lo feci cadere,
iniziai a ridere e così anche lui, il mio pazzo lupo, dopo mezz’ora di giochi..
uscimmo mi strinse a se, salutammo tutti
e correndo mi portò a casa sua, mi feci una bella doccia calda per
togliere la salsedine dalla mia pelle, quando uscii, mi diede una delle sue
magliette e si andò a lavare lui, quando uscì dal bagno credetti di essere
morta e arrivata in paradiso, una visione stupenda, lui mezzo nudo con addosso
solo un asciugamano, le goccioline d’acqua che scorrevano lente sul suo corpo, quando
risalii con lo sguardo mi ero accorta che era arrossito leggermente,
‘aiuto la
mia ragazza mi mangia con lo sguardo..’ disse fingendo di avere paura,
quando
riuscii a rinsanire, dissi ‘bravo fai bene ad avere paura’ ,
‘ma zitta, una
pulce come te, non farmi ridere.. ’ prese l’occorrente e quando uscì dal bagno
era più presentabile.
Ci stendemmo sul suo letto che mi chiedevo come sarebbe
riuscito a contenerci entrambi, però io non avevo sonno, con Jacob affianco poi
era difficile dormire con tanta bellezza a portata di mano,
‘Jake sei sveglio?’,
‘si..’ ,
‘non ho sonno io..’,
‘beh allora dovremo trovare qualcos’altro da
fare..’ disse lui,
mm la cosa prometteva bene, ‘tipo cosa?’ dissi io,
‘questo
per esempio.. ’, la sua bocca era di nuovo unita alla mia,
mi chiesi come avevo
potuto vivere così a lungo senza i suoi baci, le sue mani che accarezzavano il
mio corpo, colsi l’occasione e gli toccai i pettorali, poi il ventre, ma non feci in tempo ad arrivare ai suoi pantaloni che mi bloccò
la mano portandola sul cuscino senza smettere di baciarmi, passò al mio collo, mi
faceva venire i brividi, cominciavo ad avere il fiato corto, risalì fino al mio
orecchio,
‘Nessie..’ sussurrò,
‘dimmi..’ ,
‘questa sera non possiamo, ma ti
prometto che appena sarà il momento ci uniremo’,
era già la seconda volta che mi
rifiutava, mi sentivo quasi una maniaca sessuale, ero un po’ offesa ma non
glielo diedi a vedere anche se credo se ne fosse accorto. Ci addormentammo così
tra un bacio e un altro, ignari di cosa sarebbe successo di lì a poco..
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Capitolo 14 *** Finalmente amore! ***
Finalmente amore
Jacob
La nottata insieme a Nessie era stata meravigliosa, quando aprii gli occhi la
prima cosa che vidi, fu il suo viso bellissimo come sempre, che mi sorrideva,
‘buongiorno principessa’ , sorrisi
'buon giorno ranocchio’ ,
‘ranocchio??’ ,
‘si si..’ disse ridendo,
la sua risata una musica che non avrei mai smesso di
ascoltare, anche volendo, ma avevo bisogno di lei per vivere, non mi importava
se cadeva un meteorite sulla terra l’importante era che lei era con me e mi
amava, al resto potevo sopravvivere. Mi spostai e mi misi su di lei in modo che
non rischiavo di schiacciarla, e la bloccai,
‘perché ranocchio?’ chiesi,
cominciai a
passare a baciarle il collo, dall’orecchio, la mandibola, sentivo che il suo
respiro si stava facendo affannoso,
‘perché io sono la principessa che da un
bacio al ranocchio e lo trasforma in un principe..’ ,
‘vediamo se hai ragione
tu allora..’ ,
salii sul suo viso e la baciai, prima con un po’ d’incertezza poi
con convinzione,sentivo brividi , la passione, mi fermò,
‘si ora è proprio il
mio principe..’ rise,
io con lei. Riprendemmo a baciarci, travolti dalla
passione, non so cosa mi spinse a dimenticare che non era il momento per certe
cose, forse l’avere il suo corpo tra le mie mani mi fece perdere il lume della
ragione, le sue mani circondarono il mio collo, le mie mani scivolarono sotto
il suo corpo, accarezzai la sua schiena poi staccandomi da lei le tolsi anche
la maglietta, la mia maglietta, ora di sicuro con il suo meraviglioso profumo,
cominciai a baciarle il collo, le mie mani erano sui suoi fianchi. No no NO! Mi
fermai ansimavamo entrambi, cosa cavolo stavo facendo?
‘sarà meglio che vada a
farmi una doccia’ dissi,
lei annuì, si una bella doccia fredda mi avrebbe
calmato, quando io uscii entrò lei, mi vestii e andai a preparare la colazione,
Billy era di sicuro a pescare con Charlie, quando arrivò anche lei mangiammo in
silenzio, si alzò
‘ok io allora vado..’ era rossa,
la presi per il polso,
‘aspetta, Nessie scusa non avrei dovuto
fare così scusa, mi farò perdonare..’ ,
'Jake tranquillo ok? Non è successo
niente, lo faremo quando sarà il momento giusto.’
Mi diede un bacio a stampo e
andò via. Squillò il mio telefono, Bella??
‘pronto? Balla dimmi, Nessie sta
tornando ora a casa..davvero?? tranquilla certo ci penso io è in ottime mani,
ok ciao!’ perfetto non esitai e chiamai Alice, era l’unica che mi sopportava,
più o meno,
‘Alice, si sono io senti devo chiederti un favore..’
Nessie
a metà strada cominciai a smettere di pensarci, non volevo che mio padre,
sapesse di quello che non era successo, uffa, forse Jake non mi desiderava
davvero, forse sta con me solo per accontentarmi, per non farmi soffrire, no,
Jake mi ama! Arrivai a casa e salutai tutti il tempo di cambiarmi d’abito e
andammo dai nonni, riuscii giusto a salutarli che venni rapita da zia Rosalie e
zia Alice,
‘dove andiamo?’ ,
‘a fare shopping’ risposero in coro,
avevo quasi
paura, mi portarono a in tutti i negozi, mi fecero provare tantissimi abiti ma
alla fine scelsero per me un abitino nero che si legava intorno al collo, mi
fecero entrare anche in un negozio di intimo, imbarazzatissima, mi costrinsero
a provare dei completini intimi, alla fine presero uno nero in pizzo per
restare in tono con l’abito, uscimmo di lì con tantissime buste, tornai a casa
mia verso l’ora di pranzo, entrarono i miei genitori,
‘Nessie, volevamo dirti che noi oggi
pomeriggio partiamo e che ci fidiamo di te e sappiamo che sei responsabile, ti
vogliamo bene'.
Verso le sei lasciarono casa, mandai un messaggio a Jake
dicendogli se poteva venire da me, ma mi rispose che non potava, verso le sette
e mezza, suonarono alla porta andai ad
aprire e trovai Jake con un mazzo di rose in mano,
‘Nessie usciresti con me
questa sera?’
‘siiiii!!!’ dissi saltandogli al collo..che bella sorpresa.
****************************
Gli saltai al collo, lo baciai,
‘che bella sorpresa Jake! Sono così contenta!’
,
‘dai vai a prepararti che ti porto a
cena fuori..’ sorrisi,
‘ok arrivo tra poco..’ mi staccai da lui controvoglia,
andai in camera, misi il completino, ecco perché me l’avevano fatto comprare,
le avrei ringraziate domani, misi l’abito che avevamo comprato nel pomeriggio i
capelli sciolti e un filo di trucco, ritornai nel salotto, e lui era seduto sul
divano quando mi vide per poco non gli cadeva la mascella, risi,
‘allora come
sto?’ ,
‘sei, sei bellissima!’
‘grazie’
dissi arrossendo,
mi prese per mano mi portò alla sua macchina, mi aprì la
portiera, e poi salì anche lui,
‘dove andiamo?’ la curiosità iniziava a farsi
sentire,
‘vedrai..’ ,
mi portò in un ristorante, si comportava da cavaliere, era
troppo tenero, sentivo che tutti gli sguardi delle ragazze erano puntati su di
lui, il MIO Jake, ma non volevo fare una scenata di gelosia, perciò cercai di
ignorarli, volevo che la serata fosse perfetta, Jake ordinò quasi tutto il
menù, ero così contenta che non riuscivo a credere che stesse succedendo
proprio a me..
Dopo aver pagato il conto mi portò in macchina, arrivammo alla scogliera, dove
mia madre si buttò, la storia mi aveva intristito molto, anche perché prima di
conoscere l’amore di Jake credevo che fosse da pazzi buttarsi da quell’altezza,
ora capisco che mia madre ha sofferto molto, anche io come lei sarei disposta a
fare qualche stupidaggine se mai Jacob decidesse di lasciarmi,
‘la luna è
bellissima stasera vero?’ ,
mi spostò il viso verso il suo ‘mai bella come te
amore mio..’ mi baciò,
il più dolce dei baci, non so cosa tra tutte queste
sorprese riuscì a rendere unica questa serata, ma il mio cuore straripava di
felicità. Dopo un’ora di chiacchiere e di passeggiate tornammo alla macchina,
mi riaccompagnò a casa, non volevo che andasse via, perciò dopo che mi diede il
bacio della buona notte, l’afferrai per la camicia,
‘no-non vuoi restare a
farmi compagnia?’ sorrise,
‘tutta la notte piccola’ ,
rientrammo, andammo in
camera mia, ero ancora più felice!
‘io vado a mettermi il pigiama..’ mi voltai
ma lui mi afferrò per il polso, e mi baciò,
‘Nessie, non ce la faccio più, ti
amo e ti voglio..’
cominciai a piangere lacrime di felicità, mi voleva! Mi
amava!
‘anche io ti amo Jake’ , rise, mi abbracciò e ricominciò a baciarmi,
mi
fece stendere sul letto, gl’aiutai a togliersi al camicia, la mia mano
accarezzava i suoi addominali, si staccò da me e mi spogliò, mentre mi toglieva
il reggiseno esitai,
‘Nessie se non te la senti, tranquilla, non voglio
costringerti..’ ,
‘non ti preoccupare..’ mi spogliò completamente e cominciò a
baciarmi il collo,
poi scese fino al seno,anche lui si liberò degli altri
vestiti e ci unimmo, all’inizio era un po’ doloroso , ero tentata di farlo
smettere, ma ben presto si trasformò in una sensazione unica e meravigliosa,
continuava a ripetermi che mi amava a sussurrarmi tante parole dolci, lo amavo,
lo amavo con tutto il cuore, ed ora ero sua, solo sua..
Ci addormentammo abbracciati, mi sentivo completa, e lui era la mia metà
perfetta..e con il suono ritmico del suo cuore scivolai lentamente nel sonno..
My corner:
Ok per oggi basta
questa sera vado a ballare mi aspetto almeno una recensione altrimenti
non posto più, anche perchè la storia è già
pronta :D però mi piacerebbe sapere che ne pensate! a
prestoooooooooooo ♥
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Capitolo 15 *** Un sogno futuro ***
Un sogno futuro?
Nessie
La nottata con Jake è stata la più bella in assoluto, è stato come se mi fossi
liberata, di tutte le mie insicurezze, mi amava, ed ora ero finalmente sua, e
lui era mio. La paura di perderlo, era scomparsa, il nostro legame si era
intensificato ancora di più, così come il nostro amore, ora eravamo un’anima in
due corpi. Quando aprii gli occhi la prima cosa che vidi fu la mia sveglia che
segnava le 10:30, ero coperta dal lenzuolo e le braccia di Jake mi stringevano
dolcemente a lui, riuscii a girarmi per ritrovare il viso di Jake a pochi
centimetri dal mio.. sul viso aveva un’espressione tranquilla rilassata e credo
anche un sorriso, mentre osservavo il suo viso perfetto mi tornarono alla mente
tutte le immagini della notte precedente, quasi non riuscivo a credere che era
successo qualche ora fa, mi sembrava come se fossero passati giorni,
mesi..mentre ero immersi nei ricordi, si mosse, mi strinse a lui,
‘buon giorno
principessa..’ ,
lo guardai , ‘buon giorno, amore..’
mi baciò dolcemente, non
credevo che avrei avuto tutta questa fortuna. Un ragazzo che mi amava, una
famiglia che si prodigava in mille attenzioni, una vita perfetta, che sarebbe
durata all’infinito.. ormai eravamo così in sincronia che i nostri stomaci
brontolarono all’unisono,
‘colazione?’ proposi,
‘l’unica cosa che voglio in
questo momento sei tu’ ,
lo amavo, tantissimo, il suo stomaco si fece sentire
ancora, risi,
‘prima mi faccio una doccia vuoi farla anche tu?’ ,
annuì, andai
in bagno la doccia mi aiutò a calmarmi, uscii ed entrò lui, misi dei jeans e
una maglia a maniche lunghe, chiamai i miei per sapere come andava,
‘pronto
mamma, come va? Vi state divertendo? Ok..no no tranquilli, qui è tutto apposto
non dovete preoccuparvi, vi voglio bene..’
andai in cucina, presi del latte,
del succo, della frutta, dei cereali, preparai, uova e pancetta, misi tutto sul
tavolo, Jacob mi prese per i fianchi mi baciò il collo,
‘ti amo..’,
‘ti amo
anche io, dai ora mangia prima che si raffreddi tutto’ ,
ci sedemmo io presi i
cerali e il latte, lui spazzolò tutto, anche la frutta, mi misi a lavare i
piatti, e lui li asciugava, così avevo sempre immaginato il mio futuro, un
matrimonio tranquillo, noi due in una piccola casetta, a vivere del nostro
amore, magari un giorno avere un figlio, forse due, si un maschietto e una
femminuccia, una vita lunga e tranquilla, come quella dei miei genitori.
Jacob
La mia felicità era qualcosa di immenso, non avevo parole o aggettivi per
descrivere quanto io amassi la mia Nessie, aveva fatto l’amore con me, mi aveva
dato tutta se stessa, non potevo sperare in niente di meglio, il mio sogno più
grande si stava realizzando, e più passavo il tempo con lei più ne desideravo,
non riuscivo ad allontanarmi, senza lei mi mancava l’aria, alla fine mi sentivo
assuefatto alla sua presenza, al suo amore, quante volte avevo detestato essere
diventato un lupo, quante volte mi ero disprezzato per essere nato con quel
gene e quante volte avevo sperato nell’imprinting con Bella, ma lei non era la
persona giusta, poteva essere solo Nessie, la mia vita. Lasciai a malincuore la
mia bella, per andare da Sam a discutere dei turni, ma non ce ne fu bisogno
quando seppe che Nessie era da sola a casa, mi disse di starle accanto, gli
raccontai della nottata trascorsa, era contento per me, era felice della mia
felicità e capiva, dopo la chiacchierata tornai da lei, lei che rappresentava
il mio futuro, l’unico che avrei voluto che si avverasse, noi, i nostri figli,
nella tranquillità di una casetta, nel bosco, a vivere del nostro amore per
sempre..
*******************************************************************
Nessie
mi sembrava di essere stata catapultata in un futuro meraviglioso,
esattamente come avevo sempre immaginato. Jake era a casa con me, tutto il
giorno o quasi tranne quando era di ronda, ma non mi preoccupavo così tanto
anche perché capitava o di pomeriggio o di mattina e avevo l’opportunità di
passare il tempo con i parenti, il nonno che orami era sempre a casa del mio
futuro suocero e dei miei parenti vampiri, il nonno mi insegnava ogni piccola
cosa, e facevamo almeno 2 ore di studio ogni giorno, imparavo così velocemente
che non avevo bisogno di ore di studio o di ripetere i concetti più volte, non
era neanche noioso, perché arricchiva ogni capitolo di storia con qualche suo aneddoto
di quell’epoca, scienze era la mia materia preferita, si può dire che mi
piacevano tutte allo stesso modo, l’istruzione era importante e a volte Jake
assisteva alle lezioni e qualcosa l’imparava anche lui. Naturalmente era chiaro
a tutti quello che era successo tra noi, non avevano fatto domande gli era
bastato guardarci per capire che eravamo un’unica persona, certo all’inizio non
tutti ne erano felici, ma guardandoci insieme capirono che solo stando vicini
eravamo completi, dopotutto capivano perché anche loro avevano avuto una specie
d’imprinting e sapevano quanto un semplice sguardo, contatto, o bacio potesse
rendere felici entrambi, certo il problema più grande secondo me non era ancora
avvenuto, dirlo a mio padre. Chiamavano tutti i giorni, ero contentata per
loro, per il loro amore ma loro sarebbero stati contenti del mio , no, nostro?
Era ormai passata una settimana, la più bella della mia vita, ma sfumò tutto
quando mi ricordai che giorno era,
‘cavolo! Oggi tornano!’ dissi in preda al panico,
scossi Jacob che si sveglio e mi baciò come ogni mattina era diventata
un’abitudine quello a cui non mi sarei mai abituata erano le mie reazioni, come
se ogni bacio, ogni carezza che mi dava, fosse come la prima volta, e il cuore
tornava a palpitare più veloce del solito. Scendemmo a fare colazione, cercavo
di non essere nervosa ma la tensione era palpabile, anche Jacob lo era, non era
certo una notizia facile da dare, papà ciao come è andata la vacanza? Ah
comunque ho fatto l’amore con Jacob ed è stato bellissimo..si certo e Jacob
sarebbe morto di sicuro, questa era scena fissa ogni volta che mi immaginavo la
reazione dei miei, io che piango, e mio padre che salta addosso all’uomo che
amo, sono senza speranza. Mi risveglio dei miei pensieri quando Jacob mi tocca
il gomito,
‘ehi, piccola..’ che dolce,
‘ehi..’ dico senza troppo entusiasmo,
scende dalla sedia , mi fa alzare dalla mia e mi abbraccia, si vede che è teso,
la colazione è ancora tutta sul tavolo, non voglio piangere, ma non riesco a
controllarmi, è più forte di me,
‘tranquilla Nessie, andrà tutto bene, non gli permetterò di farti del male’ ,
mi accarezza il capo,
‘ma Jake, io non so cosa succederà, non voglio che ti faccia del male, forse
non avremmo dovuto farlo, io..’ ,
‘Nessie sei pentita di quello che abbiamo fatto? Non volevi? Dimmelo..’
la sua voce è un sussurro,
ma si riesce a cogliere l’ansia che lo assale e lo stupore per le mie
parole.
‘no Jake non sono pentita è che ho paura, perché non so quello che accadrà,
come la prenderà e ho paura di perderti sai bene quanto me che il veleno di
vampiri per te è letale e se entrasse nel tuo circolo sanguigno io non
potrei più fare niente, non posso perderti..’ dissi tutto d'un fiato,
il suo respiro si fa affannoso, starà piangendo, no non deve farlo,
‘tranquilla Nessie, finché, il tuo cuore batterà una parte di me non ti
lascerà mai.’
E così abbracciati, ci lasciamo andare alle nostre paure e al nostro pianto.
Il pomeriggio, arrivarono finalmente, eravamo tutti fuori casa Cullen, e quando
scesero dalla macchina erano raggianti, felici, entrammo tutti io strinsi
convulsamente la mano di Jake, che ricambiò la stretta, raccontarono del
viaggio di quanto era stato bello e che un giorno dovevamo andare tutti lì, ci
avevano portato anche un souvenir. Quando fu il momento avevo paura che per la
tensione sarei svenuta, non ci importava che erano tutti lì, tanto ne erano al
corrente, zio Jazz usò il suo dono per farci rilassare un po’, cominciai,
‘mamma, papà siamo contenti che voi vi siate divertiti, ecco avremmo una
cosa da dire, emh, si insomma gli altri già lo sanno ma volevamo dirvelo di
persona, ecco, si.. insomma, in questa settimana, si..’
mi mancava il coraggio e Jacob finì la frase per me,
‘in questa settimana noi abbiamo consolidato il nostro rapporto.. ho fatto
l’amore con Reneesme..’
oddio l’ha detto non riuscivo ad alzare il capo, non so cosa mi diede forza e
coraggio per farlo, appena in tempo per vedere le varie espressioni di mio
padre. Rabbia, indignazione, ma si trasformò in comprensione, felicità. Aveva
certamente letto le nostre menti aveva saputo tutto, la nostra felicità ogni
particolare di quella notte magica di cui ricordavo ogni particolare, i miei
genitori si guardarono, e sorrisero, le loro mani intrecciate come le nostre,
fu mio padre a prendere la parola,
‘e così vi siete amati. Ci vuole coraggio ad affrontare la situazione,
sei cresciuta Nessie, noi ci fidiamo di te, come di Jacob, il vostro amore e
sincero e puro, anche se non mi aspettavo succedesse così presto, ma so che
sarai giudiziosa, per tanto, approvo il vostro amore, ma bada di non far
soffrire la mia cucciola. Capito cane?’
e ridemmo il peggio era passato, la mamma deve averlo fatto ragionare o è stato
merito della vacanza? Ma potevamo considerare la nostra storia conclusa? Sfide
ben più grandi di noi ci attendevano, e ne saremmo stati all’altezza?
My Corner:
Grazie grazie grazie a Jake love che ha recensito i capitoli, :D tranquilla non
resterà incinta. almeno non i questa storia, forse nel seguito, hihihi a
proposito, metto tutti capitoli presto perchè di questa storia non vado molto
fiera, ero più piccola quando l'ho scritta e non mi convince, ma visto che l'ho
messa su facebook mettere il continuo qui non avrebbe senso se non sapete che è
successo prima no? xD dai ora vi lascio che vedo se riesco a postarla tutta
oggi così posso mettere il secondo xD un bacione a tutti e un''altr grazie
speciale a chi segue la storia:
1 - aikosenoo [Contatta]
2 - anna71 [Contatta]
3 - barboncina85 [Contatta]
4 - Jake love [Contatta]
5 - kucciolottathebest [Contatta]
6 - lady_rose [Contatta]
7 - tayloryuk11 [Contatta]
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Capitolo 16 *** Scuola ***
Scuola
Con il consenso dei miei genitori avevamo preso a vederci sempre più spesso,
certo cercavo di non pensare troppo alle nottate che passavo con Jacob, è anche
vero che la maggior parte delle notti le passavamo a dormire abbracciati, ma
non sapevo quanto sarebbe durata la pazienza di mio padre..ero così felice non
sapevo come descrivere tutto quello che mi accadeva intorno, più passavano i giorni
più mi sentivo su di giri. Passata anche l’estate, adesso avevo voglia di provare qualcosa di
nuovo, volevo andare a scuola, infondo se non era stato poi così difficile per
zio Jazz ed era il meno allenato di tutti figurati per me che ero una mezza
vampira, sarebbe stato un gioco da ragazzi decisi di parlarne prima con i miei.
Riuscii a trovare il coraggio,
‘mamma, papà avrei una proposta da farvi..’ ,
‘parla pure tesoro’ dissero insieme,
‘ecco..io vorrei andare al liceo,
frequentare persone normali, ecco, non vi offendete, ma mi piacerebbe vedere
anche altre facce oltre a voi e al branco..’ ,
rimasero in silenzio per un po’,
è chiaro che li avevo colti di sorpresa, sembravano essere trascorse ore, se
non giorni, quando finalmente si decisero a parlare.
‘Nessie, infondo si sei
abbastanza matura per poterci andare, l’unica cosa è che abbiamo paura che tu
non passi inosservata..’ ,
‘tranquilli cercherò di mimetizzarmi il più
possibile con i ragazzi, non avrete niente di cui preoccuparvi..’
dopo mezz’ora
di rassicurazioni riuscì a convincerli, infondo ero abbastanza grande, e
ridendo e scherzando in compagnia di Jacob avevo passato momenti
indimenticabili, e presto sarebbe stato il mio compleanno, quindi perché
aspettare ancora? Uscì di casa, informando tutti , che sarei andata da Jacob.
Cominciai a correre, dopo pochi minuti ero arrivata, bussai mi aprì Billy
‘Nessie! Ciao sono felice che tu sia qui, Jake è in camera che dorme, come al
solito’, risi,
‘ Grazie..’ l’abbracciai e andai da lui,
cercai di entrare senza
svegliarlo, mi piaceva vederlo dormire, era così calmo, mi stesi vicino a lui
cercando in tutti i modi di non svegliarlo, poggiai il mio orecchio per sentire
il suo battito lento e regolare, posai la mano sul suo petto che si abbassava
ritmico, il suo calore capace di sciogliere anche il cuore più freddo mi
riscaldava. Ad un tratto il suo braccio si mosse, mi strinse a se, la sua presa
calda mi fece venire i brividi, alzai lo sguardo, i nostri occhi si
incontrarono, sorrise,
‘sei qui da molto?’,
‘a dire il vero no..’ mi avvicinai
di più e lo baciai,
ricambiò con molto entusiasmo, quando ci staccammo avevamo
entrambi il fiato corto e io reo sopra di lui, risi, mi guardò con aria
interrogativa, ma non gli diedi peso,
‘ti va di uscire?’ proposi,
‘certo!’rispose entusiasta.
Andammo alla spiaggia, ero così indaffarata a pensare a lui che quasi mi
dimenticai di dargli la bella notizia,
‘Jake ho una notizia bellissima da
darti! andrò a scuola!’,
‘che bello Nessie! Sono contento per te..’,
‘sicuro?’,
‘si si tranquilla..ti amo..’,
‘anche io..’
Jake era strano, ma non volevo fare
la fidanzata sospettosa, quindi lasciai perdere, quella sera restai da Jacob,
chiamai i miei genitori, e li informai,
erano d’accordo, quindi dopo cena andai a letto, stretta al mio amore,
aspettando con ansia il primo giorno di scuola..
***********************************
Ero eccitatissima all’idea di andare a scuola, certo il russare di Jacob non mi
aveva di certo aiutato a rilassarmi, e in conclusione avevo dormito poco e
niente, erano più o meno le 7 del mattino, decisi di andare a casa, farmi una
doccia e preparami, lasciai un biglietto a Jake:
Amore mio, scusa se non mi troverai al tuo risveglio, ma la scuola mi attende e
devo preparami, ti aspetto all’uscita, mi manchi già.
Un bacio,
Nessie ♥
Gli diedi un piccolo bacio sulle labbra e uscì da
quella casa e cominciai a correre, arrivai a casa, ma non c’era nessuno, di
sicuro erano in giro a nutrirsi, corsi in camera mia, mi spoglia velocemente e
mi fiondai letteralmente in bagno, entrai nella doccia e aprii l’acqua, il
calore mi aiutava a calmare i nervi, non so quanto rimasi sotto il getto
d’acqua, ma quando ne uscii ero completamente calma ed entrando in camera
trovai dei vestiti sul letto, con un biglietto:
Per il tuo primo giorno di scuola. Alice.
Sorrisi, i vestiti erano semplici, dei jeans stretti, aderenti una maglietta
azzurra e una giacca nera leggera, misi un filo di matita sopra gli occhi,
preparai la borsa mettendo dentro tutto il necessario per sembrare normale, e
mi avviai verso la porta, presi la moto di mamma, Jacob con il consenso dei
miei mi aveva insegnato a portarla, misi il casco, e mi avviai verso la mia nuova
scuola.
Parcheggiai la moto, appena mi tolsi il
casco mi resi conto di avere gli occhi di più di un centinaio di studenti
addosso. Perfetto, Nessie brava, tu si che sai come non farti notare, pensai,
sconsolata mi avviai verso le porte, cercai la segreteria, dopo 10 minuti la
trovai, andai incontro ad una signora diciamo avanti con gli anni, mi squadrò
da capo a piedi,
‘buon giorno, sono una nuova studentessa, Renesmee Carlie
Cullen’, dissi sorridendo,
‘ah..si, ecco, questo è l’orario delle lezioni, una
piantina della scuola e questo foglio invece devi farlo firmare dagli
insegnanti appena avrai finito tutte le lezioni portalo qui, buona giornata..’
e si rigirò,
mah..certo che se questi sono gli umani sono strani. Con un po’ di
fortuna riuscii a trovare l’aula, naturalmente la prima cosa che fece il
professore fu di presentarmi alla classe, nonostante tutti mi fissavano riuscii
ad apparire quasi naturale, ho detto quasi..
'ragazzi questa è Renesmee Cullen’,
riuscivo a sentire tutte le parole che pronunciavano anche se le bisbigliavano,
il mio unico pensiero al momento era di uscire viva e illesa da scuola, mi fece
sedere vicino un ragazzo, e se devo essere sincera anche molto carino! Occhi
verdi e capelli castani, niente a che vedere con il mio Jacob, ma a suo modo mi
aveva affascinata, iniziata la lezione cercai di concentrarmi sulla letteratura
inglese, ma sentivo il suo sguardo su di me, fortunatamente non avevo bisogno
di grande attenzione e riuscii a sentire tutto quello che spiegava,
naturalmente già conoscevo l’argomento, era difficile trovare qualcosa che non
sapevo..appena suonò presi dalla borsa il foglio, il ragazzo di fianco a me si
mosse, ‘ciao, io sono Matt’e mi porse la mano,
‘Nessie, piacere’,
anche se mi
sembrava un po’ sciocco presentarmi visto che il professore l’aveva già fatto
per me.
‘dove devi andare?’,
guardai il foglio, ‘mm matematica’ sorrise, che
carino,
‘che coincidenza anche io, vieni, ti accompagno..’ che gentile.
Ancora una
volta venivo presentata all’intera classe e ancora una volta venivo fissata da
tutti, anche questa volta ero seduta vicino a Matt, diciamo che non era male,
forse saremmo potuti essere amici, così per tutte le altre ore, anche il pranzo
era diventato pesante, l’unica differenza era che nessuno mi presentava. Matt
mi fece mettere vicino a lui, cercava di mettermi nella conversazione ma niente
da fare come aprivo bocca tutti mi guardavano come se invece di mangiare un
pasto normale avessi preso un piccolo coniglietto bianco e l’avessi dissanguato
sotto i loro occhi.. ma le altre ore furono più o come le pretendenti, solo una
ragazza mi rivolse la parola, Nicole, mora, riccia occhi scuri e un paio di
occhiali molto bella, fisico asciutto e molto sorridente, portai il foglio in
segreteria e mi accompagnò all’uscita. La mia moto non c’era più, di sicuro
qualcuno l’aveva riportata a casa mia. Si era radunata una gran folla, non
saprei dire se formata di più da ragazze o da ragazzi, ma non appena sentii la
sua voce capii, salutai Nicole e corsi verso il mio lupo, che mi porse il
casco, e mi fece mettere dietro di lui e ci avviammo insieme verso la riserva.
My corner:
A
occhio e croce mi sono rimasti solo 3 capitoli da pubblicare poi
potrò cominciare a postare il seguito ;) un bacione a tutti e
fatemi sapere che ne pensate :D ♥
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Capitolo 17 *** Preparativi ***
Preparativi
Arrivammo alla nostra spiaggia, mi prese la mano e camminammo fino a trovare il
nostro albero, si sedette e mi fece mettere su di lui, gli strinsi le braccia
al collo e non riuscii a trattenermi dal baciarlo, lo amavo, lo amavo tanto.
‘allora, com’è la scuola?’ chiese,
‘beh, non so, sono stata additata da tutti,
fissata da tutti e non sono riuscita a passare inosservata’ ,
rise, ‘amore ma
tu bella come sei non riuscirai mai a passare inosservata, anzi sono parecchio
geloso! Hai stretto qualche amicizia?’,
‘si con una ragazza, Nicole e Matt un
ragazzo molto gentile che mi è stato molto utile, mi ha aiutata ad
orientarmi..’ ,
’mm..’,
‘che c’è?’,
'non credevo che sarebbe successo così presto
ma sono geloso, molto geloso..’ ,
sorrisi, ‘devi esserlo, perché io lo sono di te
e se tu provi ad allontanarti da me ti ammazzo, e poi mi ammazzo..’
ridemmo,
era così bello il nostro rapporto, avevo sempre sognato di vivere un amore,
così dolce, così perfetto e con lui l’avevo realizzato. Cominciammo a baciarci,
ma dal semplice bacio passammo a qualcosa di più passionale, ci fermammo bastò
uno sguardo e mano nella mano ci avviammo verso casa sua, per amarci
intensamente come la prima volta.
Tornai a casa che era ora di cena, non pensai a quello che era successo con
Jake, non volevo scatenare liti ora che andava tutto così bene.
‘allora tesoro com’è andata oggi?’ chiese
mamma,
‘bene, sono stati molto gentili, certo sono stata fissata da tutti, ma
proprio tutti, ma infondo è andata bene, ho conosciuto una ragazza,
Nicole..simpatica’,
‘siamo contenti tesoro, avevamo paura che non ti saresti
trovata bene, ma forse, abbiamo esagerato.’ Terminò mio padre,
quanto gli
voglio bene, a entrambi, mi alzai e gli diedi un abbraccio,
‘io vado a letto,
domani devo andare a scuola’ dissi e mi diressi verso la mia stanza.
M’infilai
il pigiama e mi misi nel letto, speranzosa che sarebbe andata sempre meglio.
E in effetti così fu. La scuola mi piaceva, i ragazzi si erano abituati a me
col tempo, ma anche le ragazze, certo
non stavo simpatica a tutte, ma infondo non si può avere tutto, Jake mi veniva
a prendere all’uscita, e stavamo insieme il pomeriggio a volte la notte quando
era di turno, apprendevo in fretta a i miei voti erano alti, Matt aveva troppa
paura di Jacob per provarci con me e si era rassegnato ad essere amici, avevo
conosciuto altre ragazze, Mary, Ellen, Stacy, avevo delle amiche! Ero troppo
felice, euforica, neanche zio Jazz riusciva a contenere la mia felicità..
Lunedì sera, Jake mi portò in un posto stupendo! Una scogliera, la luna era
incantevole, enorme e luminosa, la serata perfetta, cena e passeggiata
romantica. Che tesoro che era..
‘Nessie..’ cominciò,
‘se ti ho portata qui, è
per dimostrarti tutto il mio amore. Per farti vedere che sei la cosa più bella
che potesse mai capitarmi, sei il mio sole, la mia luna, il mio cielo. Sei il
mio cuore, e senza cuor non si può vivere. Oggi sono qui per rinnovare la mia
promessa, di amarti sempre qualsiasi cosa accada..’
prese una scatolina, di
velluto rosso, me la porse, lo aprii, c’era un anello, in oro bianco,
‘questo
lo regalò mio padre a mia madre quando le chiese di sposarla, ora io ho deciso
che lo voglio dare a te..’ s’inginocchiò. ‘Renesmee Carlie Cullen, vuoi
sposarmi??’ ,
lo guardavo immobile, le lacrime di gioia che scendevano sulle
mie guancie, quando riuscii a ricollegare il cervello alla bocca,
‘si, si..SI,
certo che voglio Jake, ti amo!’ gli saltai addosso,
mi abbracciò e baciò non
appena gli diedi il tempo di parlare disse,
‘certo non ora, voglio che tu abbia
la più bella cerimonia della tua vita, voglio che ricordi quel giorno
esattamente come se lo rivivessi ogni volta!’
al posto dell’anello di prima mi
mise quello che era la nostra promessa di matrimonio, che sarebbe durato
all’infinito, tornammo a casa, naturalmente tutti già sapevano ma furono
contenti lo stesso. Zia Alice si era già offerta di organizzare tutto, ma avevo
paura, gli invitati? Le decorazioni? L’abito? L’unica cosa di cui ero davvero
certa era il mio futuro marito..ce la faremo a sposarci?
**********************
Mentre zia Alice procedeva con i preparativi, io ero sempre occupata, ora che
avevo delle amiche i miei pomeriggi scorrevano più veloci, e passavo tutte le
notti con Jake. Essendo io la più brava a scuola davo delle ripetizioni alle
mie compagne, di classe alternando studio a pettegolezzi, scoop e ultime novità
sui ragazzi più fighi della scuola, naturalmente anche io o meglio Jacob era
oggetto dei loro discorsi, prima venivo tempestata, ora si erano calmate un
pochino, certo la cosa mi rendeva tremendamente gelosa, ma sapevo che lui aveva
occhi solo per me. le nozze le avevamo fissate nella pausa di primavera, e
quindi avevo ancora parecchio tempo visto che eravamo ancora a metà ottobre, ma
con zia Alice non si scherza, aveva già cominciato a preparare gli inviti, a
trovare vestiti a tutti i Cullen, anche il branco doveva subire la stessa
tortura, e fosse stato per me avrei
fatto una cerimonia tranquilla. Con due o tre amici, ma Jacob si era messo d’accordo
con la zia in gran segreto, per avere una cerimonia, degna di una regina..non
avevo scampo.
Un pomeriggio, mentre rientravo in casa sentii delle voci provenire dalla
cucina, erano Jake, papà, mamma e zia Alice, zio Jazz, Sam.. ma cosa ci
facevano tutti qui? Mi avvicinai alla porta, senza farmi sentire, smisi di
pensare per evitare che mio padre se ne accorgesse, e cominciai ad ascoltare..
‘Bella, dobbiamo invitare anche loro..’,
‘NO! Non ce li voglio quei mostri
qui!’,
‘io sono d’accordo con Bella, è meglio che non lo sappiano.’,
‘Jacob tu
non capisci..se arrivano qui per caso e scoprono tutto potrebbero combinare
qualche casino, hai visto anche tu che cosa sono disposti a fare e quanto poco
gli basti per attaccarci, dobbiamo dirglielo.’,
‘Edward ha ragione i Volturi
sono imprevedibili, non possiamo rischiare’ ,
‘l’ultima volta li abbiamo
fermati, potremmo rifarlo.’ ,
‘Sam si sono fermati solo perché io sono andata a
prendere Nahuel e l’ho portato qui.’
‘allora non abbiamo scelta?' chiese mia madre,
‘Bella amore, neanche io li
voglio, ma non possiamo rischiare ancora e poi non è detto che vengano..’,
non
riuscii a finire di sentire perché Gabriel spuntò alle mie spalle, mi diede un
colpetto sulla spalla, sobbalzai, gli feci cenno di stare zitto,
‘Nessie..’
mio
padre doveva aver sentito i suoi pensieri, presi Gabriel, per mano e cominciai
a correre nella foresta, quando credetti di essere andata abbastanza lontano,
mi voltai,
‘che facevi lì?origliavi??’ chiese con un sorriso da furbetto sul
viso,
‘ma no certo che non origliavo, solo ascoltavo un discorso che quasi
sicuramente, mi avrebbero tenuto nascosto, tu che facevi?mi spiavi?’,
'ma
figurati', disse arrossendo leggermente,
dopo qualche minuto sentimmo dei passi,
e arrivo Jacob, che aveva un’espressione indecifrabile sul volto, Gabriel sparì
in meno di 2 secondi dopo averci salutati e finalmente rimasi da sola con Jake,
che senza perdere tempo andò diretto alla questione.
‘so che hai sentito
tutto..’ disse quasi rassegnato,
‘ mm non proprio tutto’, aggiunsi con aria
colpevole,
‘ma non ti devi preoccupare amore, andrà tutto bene..’ annuii poco
convinta,
con quelli in giro c’era poco da stare tranquilli..
Passarono 2 settimane. Gli inviti erano stati spediti, e io passavo molto tempo
a casa Cullen perché dovevano prendere le misure dl vestito, e a volte
accompagnavo Jacob giusto per stare un po’ con lui.
Quella mattina, avevo deciso di andarlo a trovare, e mentre camminavo per il
bosco, feci un incontro, paurosamente inaspettato,
‘Buon giorno Reneesme..’
disse una voce femminile,
una voce di
ghiaccio, si sporse più verso la luce per quanto debole del sole, e fu allora
che li vidi, due occhi rossi come il fuoco che mi fissavano, uno sguardo quasi
di vendetta..
'Buon giorno Jane’ dissi io.
My Corner:
Bentornatiiiiiiiiiiiii mmmmmmm che mi
dite? è quasi finia :D tra poco posterò anche il
penultimo e poi sarà dinita sul serio! :D un bacione a tutti! ♥
|
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Capitolo 18 *** Dolore ***
Dolore
Jane, era venuta a prendersi la vendetta con mia madre molto probabilmente, ma
al suo posto aveva trovato me, ed ora eravamo l’una davanti all’altra,
‘che
sei venuta a fare qui?’ ,
‘ma come?’ disse facendo
un sorrisetto arrogante, ‘sono qui per farti gli auguri per
il tuo matrimonio’ ,
la mia faccia scettica
deve averla convinta perché se ne andò senza dire una parola, scomparve nel
nulla. Decisi di non parlarne con la mia famiglia, ne con Jacob infondo non era
stato un’incontro così importante. Dopo due giorni però tornò, stavo appena
uscendo da scuola, quando la vidi, mi guardò e cominciò a camminare, decisi di
seguirla, pessima idea diceva il mio istinto che mi suggeriva, anzi mi gridava di
stare attenta! Ma non gli diedi retta..ed eccola li, alla fine di quella strada
deserta.
‘Cosa sei venuta a fare qui?’ chiesi,
‘ma come, dov’è finita tutta la
tua educazione?’ ,
‘la uso solo con chi merita davvero’ sorrise,
mi scatenò un
brivido sapevo di cosa era capace.. ma invece di usare il suo potere decise di
continuare con quell’assurda conversazione.
‘Dove sono i tuoi genitori?’,
ero
confusa cosa le importava?? ‘saranno a casa credo, ma perché ti interessa?’,
‘così..’ rispose evasiva,‘e il tuo ragazzo?’ disse mimando le virgolette
riferendosi a Jacob,
‘non lo so sarà qui in giro..’ ma dove voleva arrivare?
‘sono stata mandata qui a scoprire cosa state architettando voi della famiglia
Cullen e il perché di questo improvviso matrimonio’,
‘non stiamo architettando
niente, e le persone si sposano perché si amano, ma cosa ne puoi sapere tu?’ ,
‘ragazzina attenta a come parli, portami il dovuto rispetto!’ si stava
alterando,
lo vedevo stavo tirando troppo la corda.. adesso solo silenzio, non
parlava più nessuna, un fruscio. Jacob.
‘amore che fai qui..’ si bloccò voltandosi si rivolse a Jane ‘che ci fai tu
qui? Che vuoi?’,
lei sorrise, ‘mi avete invitata, non ricordi?’,
‘si ricordo ma
è presto per le nozze’,
‘sono venuta ad indagare’, aggiunse
‘non c’è niente su
cui indagare, te ne puoi anche andare’ le diede le spalle e mi prese per mano,
ma mentre ci allontanavamo, lei si diresse verso di noi, gli saltò sulla
schiena,
‘te ne vai quando dico io!’ .
Jake furente si buttò con la schiena a
terra, riuscì a liberarsi e si trasformò, ora erano l’uno di fronte all’altra,
rabbia e odio sprizzavano dai loro sguardi, e fu allora che cominciò lo scontro
vero e proprio, lei non usava i suoi poteri, certo era un bene, ma non capivo
il perché, non sapevo che fare. Ero paralizzata dalla paura. Un tonfo Jane era
finita a terra contro un albero che si era curvato, ora Jake aveva
sbattuto, si era fatto male sicuramente
ma si era alzato e continuava a combattere, mi difendeva, ero io che dovevo
battermi per difendere il mio amore, decisi di prendere il telefono composi il
numero di mio padre, mi cadde il telefono e attirai la loro attenzione, Jane
stava per colpire me ma Jake la distrasse, riuscì comunque con un calcio a
lanciare il più lontano possibile il mio cellulare,
‘non chiamerai la mammina
per farti aiutare principessa’ mi disse.
Con una gomitata riuscì a scagliare Jake
lontano da noi. Ora puntò lo sguardo su di me, e mi sentì come se mille
scariche elettriche mi percorrevano il corpo, un dolore immane, qualcosa che
non augureresti neanche al tuo peggior nemico! Le mie urla echeggiavano nel
vuoto, ma ad un tratto tutto finì. Caddi a terra e battei la testa, ma rimasi,
abbastanza vigile da vedere, vedere che Jacob era di nuovo su di lei, ma riuscì
a liberarsi, ora lui era di nuovo a terra, animava, guaiva, soffriva, volevo
urlare, dirle di lasciarlo stare di prendersela con me, ma ora era certa che
avrebbe usato il suo dono, lui si ritrasformò di nuovi in essere umano, lei
infierì, infatti le urla di Jacob giunsero alle mie orecchie, come il dolore
che stava provando lui lo stessi provando anche io, non so per quanto andò
avanti, ma sembrava che fosse un’eternità. Quando smise Jacob respirava appena,
gli diede un calcio e tornò da me, mi schiacciò la mano che avevo steso nella
speranza di avvicinarmi e raggiungere Jacob, urlai, lei lo fece con ancora più
forza, poi cominciai a non capire più niente, vidi un gruppo di lupi. Che
probabilmente avevano sentito il richiamo di Jacob, vidi solo che cominciarono
una nuova lotta, io nel frattempo, strisciando mi avvicinai a Jake, ma dopo
sforzi immani. Riuscii solo a raggiungere la sua mano, la strinsi..
‘Jacob..’
sussurrai,
poi il buio, chiusi gli occhi, ormai non mi importava più niente ero
vicina a lui, il resto non contava..
1 settimana dopo.
mi svegliai nel mio letto, tutta la mia famiglia introno a me, urla di felicità
non appena ripresi conoscenza, ero certa che se avessero potuto avrebbero
pianto, mi dissero che avevo dormito per una settimana intera, ma non mi
importava di me.
‘Jacob? Sta bene? Ditemi di lui!’ rimasero in silenzio,
mio
padre prese la parola, ‘tesoro , Jacob..è.. è in coma, non si è ancora
svegliato..’
non riuscivo a parlare, respirare, deglutire, il mio Jacob in
coma??
‘voglio andare da lui!’ dissi cercando di alzarmi dal letto,
‘ci andrai
dopo..’ disse mia madre,
mi costrinsero a letto, ma io volevo, avevo bisogno di
vederlo!nel pomeriggio andai a trovarlo, finalmente, erano tutti a casa usa, mi
abbracciarono tutti, mi diressi da lui, ma vicino al suo letto c’era una ragazza,
Jenny! Ancora lei ma che voleva e soprattutto che ci faceva acconto a lui?
Quello era il mio posto!’ ma adesso era più importante Jacob, la ignorai, andai
da lui, mi inginocchiai vicino al suo letto.
‘Jake amore mio, sono io Nessie,
ricordi?’ gli diedi un leggero bacio sulle labbra,
mi accovacciai vicino a lui
e chiusi gli occhi. Quando mi risvegliai vidi che anche Jacob era sveglio, e mi
guardava curioso, non ci pensai due volte e gli saltai addosso, l’abbracciai,
quando mi staccai da lui, gli sorrisi ero troppo contenta,
‘scusa..’ disse lui,
a fatica, ‘ma tu chi sei?’,
‘io sono Nessie’ dissi, ‘non ti ricordi di me?’,
scosse la testa.. ‘no mi spiace..’
entrarono tutti nella stanza, lo
abbracciarono, e lui li riconosceva senza alcun problema,
‘scusate ragazzi, ma
lei chi è?’ disse indicandomi..
‘Jake fratello non fare scherzi, lei è
Reneesme, la tua fidanzata..’ disse Embry,
‘no, non è vero io non la conosco..’
un altro colpo al cuore,
‘Jacoooob’ ,
‘Jenny che ci fai qui?’ chiese confuso,
si ricordava di
quella e non di me..mi ha dimenticata, tutti si voltarono a guardarmi, ancora,
‘Io..io vado..’ dissi,
la mia voce non aveva tono, ero sicura di aver perso
quel poco di colore che avevo e voltandomi come un robot me ne uscii da quella
casa..tornai a casa da tutti i miei parenti che mi corsero incontro spaventati
dalla mia espressione vuota, l’unica cosa che riuscii a dire fu
‘mi ha
dimenticata..’
My corner:
Oooooooook è finita! ahahha
scherzo se volete l'ultimo capitolo mi aspetto almeno una recensione
chiaro??? :Dun bacione a tuttiiiiiiiiiiii ♥
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Capitolo 19 *** La fine...o un nuovo inizio? ***
La fine...o un nuovo inizio?
Sono passati due mesi da quando Jacob si è svegliato dal
coma e non si è ricordato di me, solo della mia famiglia, sono distrutta, non
solo io per lui non sono più niente, un’estranea, sono una ragazza normale per
quanto ne sa lui. Il colpo di grazia è sapere che quella ragazza, Jenny, quella
che aveva cercato di portarmi via la mia unica ragione di vita il giorno di
Natale, sapere che è riuscita a ottenere quello che voleva, mi ha distrutta, non
sono riuscita a mangiare a dormire, assalita dagli incubi, appena chiudevo gli
occhi mi si presentava sempre la stessa scena, lui sul letto e lei che occupava
il mio posto accanto a lui, ad assisterlo.
Non andavo neanche più a trovarlo, l’unica
cosa che mi resta sono queste pagine di diario, sono alcuni dei momenti più
belli di quella che è stata la mia favola, ma questa è la realtà e non sempre
va come tu vuoi, anzi per la maggior parte delle volte va tutto storto, si dice
che è meglio aver amato e perso che non aver amato, non mi pento di quello che
mi è capitato, ma è il momento di crescere.
È arrivato il momento che vada via
di qui, troppi ricordi mi affollano la mente, la nostalgia mi trascina in un
baratro da cui non riesco a risalire, un amore che non sono in grado di
dimenticare. Le notti passate a guardare le nostre foto insieme, i miei sogni
scomparire, come ricordi lontani, che sembrano già far parte di un passato che
non mi appartiene più. Mi sento male, quando vedo che tutta la mia famiglia
soffre, perché io non sono capace di andare avanti, ma non ci riesco proprio,
le mie uniche fonti di informazione su Jake, sono Seth e Gabriel, che mi
raccontano di lui, ho chiesto loro di dirmi tutta la verità ed è così che sono
venuta a sapere del loro matrimonio, tra un mese esatto si sposeranno, e coroneranno
il loro sogno, quello che prima era il mio, è arrivata anche la partecipazione,
non andrò, non ce la posso fare, so che dovrei essere felice per loro, per lui,
ma come fai ad essere felice quando vorresti solo piangere.. ho parlato già con
mamma e papà andrò a stare con le amazzoni, per i primi tempi, poi vedrò, la
valigia è già pronta, domani è il grande giorno, è arrivato il momento dei
saluti. Il nonno per primo, mi accompagnarono sia Bella che Edward,
‘Nonno,
domani parto, ci rivedremo presto te lo prometto!’
le lacrime cominciarono a scendere e anche lui aveva gli occhi
lucidi,
‘torna presto Ness..’ ,
mi abbracciò stretto, poi fu la volta di tutta la
famiglia Cullen,
‘vi voglio bene, tornerò presto, non vi dimenticate di me nel
frattempo!’ ,
‘ non lo faremo mai’ , dissero in coro cercai di fingere un po’ di
felicità,
mi abbracciarono tutti uno per volta, quando fu la volta di zio Jazz
disse
‘Nessie, non essere triste, noi saremo qui sempre per te..’ lo strinsi
forte
‘grazie zio..’ ,
Zio Emmett mi sollevò da terra, e mi strinse con forza e
delicatezza, sapevo che anche lui avrebbe sofferto molto, per me era un po’
come un secondo padre. Decidemmo di cacciare per un’ultima volta tutti insieme,
riuscirono anche a farmi risollevare il morale, nel pomeriggio sono andata a
trovare i ragazzi di La Push.
La prima tappa: casa di Emily, per fortuna erano
tutti lì tranne Jacob, salutai tutti, anche Leah, adesso sarà contenta che non
girerò più intorno a Jake e alla riserva non mi hai mai potuta sopportare, l’ultima
tappa era casa sua, di Jacob, presi coraggio e bussai, mi aprì proprio lui, mi
sorrise,
‘Ciao!’ disse sorridente, ‘emh..Reneesme giusto?’,
‘si ma chiamami
Nessie. C’è tuo padre?’ si morse il labbro,
‘mm no’ ,
‘ok allora torno più
tardi..’ ,
‘no dai resta dovrebbe tornare tra poco..’ ci sediamo intorno al
tavolo, io mi guardo le mani,
‘allora Nessie, come mai sei venuta qui?’ ,
‘
sono venuta a salutarlo lui e i ragazzi del branco, domani mattina parto e non
so quando tornerò..’,
‘ah..’ disse forse un po' deluso,
occhi miei non piangete, voce non tremare, almeno
fino quando non esco di qui.
‘ah comunque auguri per il tuo matrimonio, spero
che tu sia felice..’ ,
‘si, si grazie, lo sono molto, anche perché da quando ho
perso la memoria sento che mi manca qualcosa, ah ah scusa a volte mi capita di
dire stupidaggini..’
sorride con lo sguardo basso, poso la mia mano sulla sua,
eccolo, la vecchia sensazione, il brivido che mi percorre la schiena, anche a
lui sembra fare lo stesso effetto,il vecchio Jacob è li da qualche parte,
probabilmente chiuso a chiave in qualche angolo della sua testa, in attesa di
essere liberato, un barlume di speranza mi illumina, gli sorrido,ma poi ricordo
che lui si sta per sposare, io sto per partire, e di nuovo mi assale la
tristezza
‘Nessie, io sento che..’
ma prima che completa la frase entrano Billy e Jenny, lei mi fulmina con lo sguardo,lei
che porta all’anulare sinistro l’anello che un tempo era stato mio, portatore
di speranze che erano svanite in poco tempo, lei ora mi aveva preso proprio
tutto.
Gliel’avevo restituito a Jake un pomeriggio mentre era ancora a letto
convalescente, prima che lei ritornasse da lui, mi aveva chiesto spiegazioni a
proposito dell’anello, ma non avevo saputo dargliele, il nonno aveva detto che
doveva recuperare la memoria pino piano senza mettergli fretta, certo non
potevo dirgli che quell’anello me l’aveva dato lui come promessa di matrimonio,
quindi gliel’avevo restituito inventandomi una bugia, ero diventata abbastanza
brava a mentire ormai. Billy d’altro canto se avesse potuto mi sarebbe saltato addosso,
‘Nessie, che ci fai qui? Come stai? Da quanto tempo, mi sei mancata' ,
mi alzo
dalla sedia lo abbraccio, è come un padre per me,
‘Billy scusa se non sono
venuta a trovarti ultimamente, io bene tu? Sono solo di passaggio, domani mattina
parto e devo andare a letto presto, ci rivedremo presto Billy promesso..’,
‘
non ti dimenticare di noi piccola..’ disse tristemente,
con una tenerezza degna
di un padre, per farmi capire che nonostante, il destino aveva cambiato le
carte, in un modo o in altro saremmo stati sempre uniti, ci abbracciamo, saluto
tutti ed esco da quella casa, piena di malinconia e dolore,mi stringo le
braccia al petto per evitare di cadere a pezzi e cammino verso casa, sento
freddo non importa, mi sento sola non importa, ho appena voltato le spalle a
tutto quello che amo, a ciò che sono stata, a ciò che avrei voluto essere,
corro a casa, vado a letto e dopo molto tempo passato a piangere con la foto di
Jake e me stretta al petto riesco ad addormentarmi.
La mattina, esco di casa e sono tutti lì, la abbraccio tutti, e mentre la
macchina si dirige verso l’aeroporto, verso un futuro nuovo e imprevedibile,
dal finestrino riesco a vedere, i lupi, che mi fanno un ultimo saluto, c’è
anche Jacob, che per un tratto segue la macchina, poi sparisce, mi volto, un
giorno, non so precisamente quando Jacob riacquisterà la memoria, si ricorderà
di me, del suo imprinting del tempo passato insieme e forse un giorno
riusciremo a stare insieme, mia madre mi guarda aspettando che dica qualcosa,
‘sei sicura?’ domanda,
annuisco ‘è l’unico modo..’ ,
'ne sei certa?’ ,
‘si, ne
sono certa.’ rispondo fermamente e guardo fuori,
in modo che non possa più
farmi domande, certa che quando sarei tornata, sarei stata una persona
completamente diversa.
The end ♥
My Corner:
Ok
ok adesso è finito sul serio...io ho pianto quando l'ho scritto
:D non so voi...fatemi sapere in un commento soprattutto se volete il
seguito ;) un bacione a tutti, a quelli che hanno seguito la storia
vi adorooooooooooo ♥
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