La promessa di una bestia

di sayuri_88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La promessa di una bestia ***
Capitolo 2: *** La Bella, la Bestia e la vampira ***



Capitolo 1
*** La promessa di una bestia ***


Ciao!! l'avevo già inserita nella storia ma adesso mi sono messa a sistemare la mia pagina e ho deciso di separarlo.  
Piccolo Extra della storia dal punto di vista di Daniel, co-protagonista nella storia "Beastly". Avevo detto che lo postavo solo se qualcuno voleva ma anche se non l ha chiesto nessuno lo posto lo stesso perchè Daniel si era particolarmente offeso^^
 
Beh buona lettura!

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La promessa di una Bestia






L’aveva lasciata in camera sua da sola. Paura, l’aveva vista sul volto di Isabel come lo smarrimento che cresceva mano a mano che ascoltava le sue parole.
Le aveva confessato tutto, sperava che Isabel accettasse la sua natura e che decidesse di rimanere con lui.
Anche Daniel aveva paura, temeva che Isabel l’avrebbe abbandonato, che sarebbe scappata il più lontano possibile da lui. E lui? L’avrebbe permesso? L’avrebbe lasciata libera? Tante domande ma non ne conosceva le risposte. Il tempo passato con Isabel era una ventata di aria fresca nella sua lunga esistenza. Si era maledetto e odiato per decenni, era un mostro che aveva ucciso la donna che professava di amare. Nonostante i secoli se chiudeva gli occhi poteva vedere quello che era successo quella notte nefasta.
Jaqueline, che da quando era arrivata non lo lasciava mai, che lo tentava in tutti i modi, quella sera si era presentata nel roseto dove stava aspettando Clara, come ogni sera.
 
Dopo il suo ennesimo rifiuto Jaqueline lo aveva morso. Terrore, era quello che provava appena aveva visto lo sguardo di quella donna deformarsi in una smorfia maligna e con una forza sovrumana bloccarlo e poi morderlo al collo. In quell’attimo sentiva il sangue defluire dalle sue vene, sentiva il rumore del risucchio dei suoi canini. Jaqueline si stava cibando di lui.
Aveva sempre ritenuto l’esistenza dei vampiri, una fandonia, un modo per terrorizzare gli ignoranti ma quella notte fece crollare tutte le sue certezze e quando Jaqueline lo aveva lasciato, facendolo cadere a terra credeva che fosse arrivata la sua fine e in quel momento non gli restava che aspettare la morte e il suo freddo abbraccio.
Ma ciò che successe lo lasciò costernato. Non stava morendo, le forze stavano tornado, si sentiva forte, più di prima, l’udito sembrava affinarsi come gli altri sensi. Daniel si sentiva rinascere.
Jaqueline era vicino a lui, gli parlava, gli diceva quello che gli stava succedendo - Stai diventando un vampiro -
 
Clara come ogni sera lo raggiunse al roseto. Quella fu la loro ultima notte.
 
Poche ore che gli avevano rovinato la vita, lo avevano fatto cadere in un baratro di dolore e odio vero se stesso verso Jaqueline. Un tormento durato secoli. Ma tutto era cambiato con l’arrivo di Isabel. Non poteva credere ai suoi occhi quando Mr. McKinley gli porse la foto. Era Clara, certo non aveva i suoi stessi capelli biondi e occhi celesti, ma lo sguardo, i lineamenti, erano quelli di Clara.
Si disse che doveva vederla, incontrarla ma non si aspettava che succedesse quello che era successo. La sua natura l’aveva riconosciuta come la sua “sposa”, colei che era destinata a diventare la sua compagna nel caso accettasse la sua natura. Era legato a lei indissolubilmente, se Isabel avesse rifiutato di diventare come lui, sarebbe morto. Non avrebbe potuto sopportare un’esistenza senza di lei.
La stava osservando nell’ombra del bosco vicino a casa di lei quando chiamò il padre e la rabbia fu incontrollabile quando Mr. McKinley le disse di rimanergli lontano. Daniel aveva abbattuto un piccolo albero con un pugno.
L'aveva osservata tutti i giorni senza farsi vedere cercando un modo per incontrarla. Era passata una settimana quando decise di avvicinarla, stava camminando per le vie di Hanover, fu una chiacchierata rapida, Daniel sospetto che la sua fretta era dovuta alla richiesta del padre ma fu felice di vedere che a lei dispiaceva.
Ma la sua felicita duro poco, appena si girò, vide una figura che accese la sua rabbia, a fatica riuscì a controllarsi.
 

- che diavolo ci fai qui? - le chiese freddamente dopo averla raggiunta dalla parte opposta della strada.Jaqueline lo stava osservando sorridendo. Daniel si chiese quanto aveva visto e se doveva preoccuparsi per Isabel.
- oh Daniel é così che si accoglie una vecchia amica? - rispose lei civettuola, stingendo le mani al suo braccio. Daniel la scostò disgustato.
- amica? Non abbiamo mai avuto un rapporto del genere, né rapporti di altro tipo - lei fece una faccia imbronciata. Se non fossero stati in mezzo a una strada affollata di gente, l'avrebbe scaraventata contro un muro.
- l’hai ancora con me per quello che é successo a Clara? Non sono io quella che l’ha dissanguata - disse provocandolo. E Daniel si paralizzò. Era vero, Jaqueline lo aveva trasformato ma era stato lui ad affondare i suoi canini nel collo di Clara. Ma come poteva, la sete, in quel momento, era incontrollabile.
Rabbia era l’unica cosa che provava in quel momento.
- Non nominarla neanche Jaqueline e ora ripeto la domanda. Che diavolo ci fai qui? - richiese afferrandola con forza per un braccio e strattonandola. Probabilmente se non fosse stata una vampira, Daniel gli avrebbe stritolato il braccio. Jaqueline indurì lo sguardo e con uno strattone si liberò dalla sua presa ferrea.
- ho deciso di fermarmi da queste parti. Ho scoperto che il New Hampshire può essere un luogo pieno di sorprese - disse enigmatica.
- e visto che hai nominato Clara. Ho visto la tua nuova amica - accennando con il capo verso la direzione in cui si era allontanata Isabel - sai me la ricorda molto - 
- stalle lontana! - disse puntandole un dito davanti alla faccia. Tante minacce sottointese sono racchiuse in quelle due parole. Ma Jaqueline non sembrava impaurita, al contrario spalancò gli occhi e sorrise malignamente.
- non dirmi che quella ragazza t’interessa!? - lo sguardo di Jaqueline diventò enigmatico e Daniel si rese conto di aver messo un piede in fallo. Preso dalla rabbia e dalla paura che le succedesse qualcosa, aveva confessato all’ultima persona che doveva saperlo che Isabel valesse qualcosa per lui.
- si t’interessa - affermò Jaqueline con una luce sinistra negli occhi e dal tono della voce Daniel poteva percepire che la cosa non le faceva piacere.
 

Ogni volta che Daniel sembrava trovare pace, Jaqueline faceva la sua comparsa. Aveva ucciso Morgan, un vampiro che Daniel aveva incontrato alla fine dell’800 a Parigi. Grazie a lui e alla sua amicizia, era riuscito a  trovare un po' di pace e voglia di vivere e non solo sopravvivere come faceva da settanta anni. A metà degli anni ‘60 del secolo scorso aveva ferito a morte Hana una ragazza Kansas, hippy convinta, che con la sua allegria e solarità aveva illuminato le sue giornate, costringendolo ad andarsene per non metterla ancora di più in pericolo.
No. Questa volta non lo avrebbe permesso ma non ebbe il tempo di dire o fare nulla che Jaqueline scomparve dalla sua vista.
 
Doveva scoprire dove viveva e tenerla il più lontano possibile da Isabel. Ma il compito non si era rivelato facile. La vampira era bravissima a nascondersi e Daniel non aveva trovato il ben che minimo indizio su dove potesse trovarsi. Daniel decise per il momento di accantonare il problema di Jaqueline aveva appena ascoltato una telefonata di Isabel al padre. Quale occasione migliore per tentare di migliorare i rapporti col padre della sua “sposa” e fu per questa ragione che propose una cena alla Villa.
Un senso di compiacimento lo pervase quando Isabel propose di unirsi a loro per cena vedendo il rifiuto del padre.
 
Mr. McKinley era molto intuitivo, inconsciamente aveva percepito il pericolo che potevo rappresentare per la sua adorata figlia.
 
La cena stava andando bene, Mr. McKinley era ancora restio alla sua presenza ma Isabel sembrava non interessare, aveva ascoltato le loro conversazioni nel pomeriggio. Suo padre continuava a protestare per la mia presenza a cena e lei esasperata non sapeva più come tenerlo a bada. Daniel rideva nascosto dietro ad un albero sul limitare del bosco, come non faceva da tempo.
 
Isabel, l’avrebbe colpito anche se non fosse stata la sua “sposa”, aveva tutto quello che cercava in una donna, neanche con Clara si era sentito così in sintonia. Isabel era solare, allegra, sapeva quello che voleva e faceva il necessario per ottenerlo ma soprattutto con lei vicino si sentiva completo e in pace, non sentiva il peso degli anni passati. Era libero.
 
All’ennesima protesta del padre Daniel decise di annunciarsi anche perché si erano fatte le otto, l’ora dell’appuntamento.
 
Insomma stava andando tutto bene, aveva scoperto nuove cose su Isabel, quando il campanello annunciò una visita inattesa.
Drew si era presentato con la scusa di riportate degli appunti a Isabel, poteva sentire quello che dicevano e la cosa, lo face infuriare, le aveva chiesto di uscire perché gli piaceva.
Aveva contratto la mascella e indurito lo sguardo, probabilmente il suoi occhi lasciavano trasparire la rabbia e la furia che provava in quel momento e la cosa sembrava divertire Mr. McKinley, che gli chiese se andasse tutto bene, Daniel in risposta cercò di sorridere, ma del sorriso aveva ben poco, era una smorfia.
 
 
Si congedammo troppo presto per i suoi gusti, Daniel avrebbe voluto rimanere li con lei ancora e ancora ma la presenza del padre non glielo permetteva.
Fu così che prima di tornare alla Villa fece una piccola deviazione.
Lo stava osservando da più o meno dieci minuti, era seduto al bancone e sorseggiava una birra. Sorrideva e Daniel poteva immaginare il motivo senza troppo sforzo. Quell’umano non doveva avvicinarsi a lei, Isabel era destinata a lui. Drew dopo aver pagato e salutato il barista uscì dal bar. Fu un attimo, Daniel si trovò subito alle sue calcagna, nella sua mente c’era solo una soluzione. Lo avrebbe eliminato quell’insulso essere che osava aspirare alla sua sposa.
Drew aveva raggiunto la sua macchina e la stava aprendo. Era l’occasione che Daniel aspettava, era arrivato alle sue spalle, l’odore del sangue del ragazzo stava facendo ringhiare la bestia che era in lui. Non aveva mai ucciso le sue vittime, prendeva solo quello che era necessario, loro non avrebbero ricordato nulla ma questa volta non era la sete a guidarlo, questa volta era qualcosa di più forte.
Il parcheggio era deserto, nessuno avrebbe visto.
 
 
 
Daniel si era seduto sul bordo del letto e osservava Isabel dormire. Era bellissima, le coperte erano aggrovigliate attorno alle sue gambe e lasciavano il suo magnifico corpo, coperto solo da una leggere vestaglia, in bella mostra. Era rilassata, sorrideva. Probabilmente stava facendo un bel sogno, quanto avrebbe voluto poter popolare i sogni di quella piccola umana che gli aveva conquistato il suo cuore, il suo spirito e che aveva assopito la bestia.
Daniel
Fu solo un sospiro ma riuscì a riempire l’animo di Daniel di gioia e speranza. Lo stava sognando sembrava felice e il sorriso estatico che increspò le labbra di Isabel ne era la conferma.
Prese la mano della ragazza e dopo aver lasciato un leggero bacio sull’indice lo incise. Subito un rivolo di sangue iniziò a scorrere lungo il dito che venne raccolto dalle sue labbra. Era ambrosia, era il cibo degli dei, mai aveva assaggiato un nettare così prelibato e l’idea di poterlo assaggiare per sempre faceva crescere il suo desiderio. Non avrebbe più dovuto nutrirsi dell’insulso sangue umano ora aveva lei e Isabel non avrebbe mai dovuto macchiarsi del sangue di qualche uomo. Al solo pensiero la rabbia montava nell’animo di Daniel.
Dopo averne bevuto a sufficienza, cicatrizzò il taglio. Avvicinò il suo viso a quello di Isabel e soffiò sulle sue labbra la sua promessa.
- Tu sei mia - ormai lo sapeva, non avrebbe permesso a nessun Drew o chi altri di avvicinarsi a lei. L’avrebbe conquistata e sarebbe diventata ufficialmente la sua sposa. Per sempre.









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I commenti sono sempre graditi - giusto per non far crollare la mia autostima che al momento è ai livelli più bassi mai registrati - grazie per aver letto^^



 

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La donna giusta
 - Ultimo capitolo
Ancora prima di formulare un pensiero, il mio corpo scatta e il cervello da ordine ai piedi di muoversi e con l'ombrello copro la sua esile figura. Il suo profumo mi colpisce come un pugno in faccia, mi beo di quel momento.
Il mio corpo freme di desiderio, ne vuole di più, sempre di più, desidera un contatto più profondo, desidera prenderla e portarla in un posto solo per noi, dove lei é solo mia, dove io sono solo suo, dove lei suona solo per me.
- bisogno di aiuto signorina? - dico con voce resa roca dal turbinio di emozioni che sono in atto dentro di me.
Passione. Desiderio. Bramosia. Dolcezza. Tenerezza. Senso di protezione. Possesso. Devozione.
I suoi occhi, blu come un cielo d'estate, incatenano i miei e non posso impedire alla mia mente di ritornare al primo giorno che la vidi.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Rosso ] [ Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale ] [ Capitoli: 5 ]   
[ Pubblicata: 11/05/11 ] [ Aggiornata: 25/08/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
[ Categoria: Storie originali > Romantico ] [ Leggi le 6 recensioni ]


Buttare via tutto, e di nuovo ricominciare Ultimo capitolo
lei era il bersaglio degli scherzi di lui, lei una bimba timida e ciocciottella che vedeva in lui il suo peggiore incubo. Che succede se lei se ne va, per tornare solo otto anni dopo? è tutto come prima o per una qualche ragione nascerà qualcosa di bello?
Dal capitolo:
Lei che stava porgendo la mano si blocca come fulminata- I-Ian?- la guardo interrogativo non capendo il suo cambiamento repentino, che le è preso? 
Si schiarisce la gola - Ian…Knight?- a quanto pare le hanno già parlato di me. Sorrido strafottente.
-il solo ed unico- sbianca completamente.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Romantico ] [ Capitoli: 11 ]   
[ Pubblicata: 27/03/11 ] [ Aggiornata: 21/08/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
[ Categoria: Storie originali > Romantico ] [ Leggi le 12 recensioni ]

In barca a vela controvento 
- ONE SHOT DELL'ESTATE -
Un viaggio in solitaria che porterà una ragazza alla scoperta di un mondo che neanche immaginava. Quello che pensava fosse solo una favola per bambini è in realtà un mondo nascosto, ai più. Un'avventura che la porterà a conoscere qualcuno che le mostrerà questo misterioso nuovo mondo.
Dalla storia:
Giocherellai con la piccola collana che portavo al collo. Era molto semplice, fatta con frammenti di corallo rosso da cui pendeva una metà di conchiglia, simile al nautilus, ma più piccola, e al centro una bellissima perla. Non so com’era possibile, ma questa cambiava colore in continuazione, col tempo avevo associato la cosa all’influenza dell’umore, come quegli anelli che vedono lungo le spiagge o nei negozi di souvenir. Ogni volta che provavo forti emozioni, il suo colore cambiava.
Come ne ero venuta in possesso? Beh, questa è una bella storia.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Avventura, Fantasy, Romantico ] [ Capitoli: 1 ]   
[ Pubblicata: 19/08/11 ] [ Aggiornata: 19/08/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Storie originali > Soprannaturale ] [ Leggi le 1 recensioni ]

Chi l'ha vista? 
“Ennesima tragedia! " così ha esordito questa mattina Emilio Fede al TG4.
Non vuole essere offensiva o altro è solo una cavolata scritta dopo aver visto "una notte al museo 2" dove i doppiatori italiani hanno modificato alcune battute
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Demenziale ] [ Capitoli: 1 ]   
[ Pubblicata: 24/04/11 ] [ Aggiornata: 24/04/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Storie originali > Comico ] [ Leggi le 4 recensioni ]

La ragazza che viaggia nel tempo - Ultimo capitolo
Non ha mai rischiato tanto, ma è la prima volta che si trova in una situazione simile e ha come il presentimento che qualcosa debba accadere e così rimane a guardare.
Sa chi è quella ragazza, poco più grande di lei, vestita secondo la moda della metà dell’ottocento, oh si…lo sapeva bene.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Arancione ] [ Genere: Azione ] [ Capitoli: 4 ]   
[ Pubblicata: 28/03/11 ] [ Aggiornata: 16/04/11 ] [ Note: Nessuna ] [ In corso ]
[ Categoria: Storie originali > Fantasy ] [ Leggi le 1 recensioni ]

…: Fughe, scontri e biblioteche :… - Ultimo capitolo
Edward si è appena trasferito in una nuova città e durante una fuga si scontra con due occhi marroni come il cioccolato e....LEGGETE^^
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Giallo ] [ Genere: Commedia, Generale ] [ Capitoli: 3 ] [ Personaggi: Bella/Edward ] 
[ Pubblicata: 22/08/11 ] [ Aggiornata: 26/08/11 ] [ Note: AU, OOC ] [ In corso ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 19 recensioni ]

La Bella Italia 
E se qualcosa non va come la Meyer ha deciso? E se Edward, dopo aver salvato Bella e dopo averla convinta a cenare alla "Bella Italia" incontrasse qualcuno che cambia le carte in tavola?
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Generale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Sorpresa ] 
[ Pubblicata: 22/08/11 ] [ Aggiornata: 22/08/11 ] [ Note: Drabble ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Twilight ] [ Leggi le 2 recensioni ]

Shade-Tolerant 
CONCORSO ONE SHOT DELL'ESTATE
Ho pensato a come deve essere passare le vacanze estive per una persona che non può, per cause di forza maggiore, passare una giornata sotto il sole come fanno tutti ed è uscito questo...spero vi piaccia^^
Dal capitolo:
Sognavo che un giorno avrei potuto correre sotto il sole, andare alla spiaggia a nuotare e poi asciugarmi sulla sabbia, pranzare in un parco mentre i raggi del sole sfioravano la mia pelle come delle carezze. Un sole che mi era amico insomma. Ma la realtà era ben diversa.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Giallo ] [ Genere: Generale, Sentimentale ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Bella/Edward ] 
[ Pubblicata: 25/07/11 ] [ Aggiornata: 25/07/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 6 recensioni ]

La mia piccola fifona 
- Oddio!oddio! Edward ho paura - mormorai avvinghiandomi al braccio del mio ragazzo.
Mi aveva convinto a entrare in quell’edificio che sembrava aver scritto a caratteri cubitali “abbandonate ogni speranza voi che entrate” ma che il mio adorato ragazzo, a quanto pare, non aveva visto. Dovrò suggerirgli una visita dall’oculista mi appuntai mentalmente una volta che saremmo usciti da quell’inferno.
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Commedia ] [ Capitoli: 1 ] [ Personaggi: Bella/Edward ] 
[ Pubblicata: 02/07/11 ] [ Aggiornata: 02/07/11 ] [ Note: One-shot ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 3 recensioni ]

Red Fairytale - Ultimo capitolo
C’era una volta una bambina tanto vivace quanto sbadata, correva sempre anche per andare da una stanza all’altra, i genitori non sapevano come farla stare ferma soprattutto perché aveva la tendenza a sbattere contro oggetti fermi e inciampare sui suoi stessi piedini ed erano preoccupati che potesse farsi molto male, ma la amavano tanto e quando la vedevano a terra a piangere per l’ennesima caduta la rassicuravano e le davano un bacino sulla bua per fargliela passare e la piccolina rassicurata tornava felice a saltellare per la casa o il giardino mentre i genitori amorevoli, aspettavano la successiva caduta.
In un girono di fine giugno correva nei campi col suo fratellone, quando….
[ Autore: sayuri_88 ] [ Rating: Verde ] [ Genere: Generale ] [ Capitoli: 3 ] [ Personaggi: Bella/Edward, Un po' tutti ] 
[ Pubblicata: 30/04/11 ] [ Aggiornata: 03/05/11 ] [ Note: Nessuna ] [ Completa ]
[ Categoria: Libri > Twilight ] [ Contesto: Nessun libro/film ] [ Leggi le 16 recensioni ]

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Capitolo 2
*** La Bella, la Bestia e la vampira ***


Ecco la seconda parte che conclude il racconto di Daniel. Il prossimo extra si chiamerà "La neve cade rossa come il sangue" (sarà una OS a parte).
Ringrazio tutti i lettori silenziosi e quelli che hanno recensito lo scorso capitolo e chi ha messo tra le seguite, preferite e ricordate la storia. Grazie 1000
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La Bella, la Bestia e la strega cattiva

 
Aveva percorso tutto il tragitto con lo stesso spirito di un carcerato condannato alla forca. Il suo profumo si era diffuso nell’aria arrivando alle sue narici come un fulmine a ciel sereno, forte e deciso. Era uscita dalla Villa, in cuor suo sperava che lo stesse raggiungendo pronta a dargli la sua risposta ma aveva atteso invano, di lei nessuna traccia se non il suo odore che si faceva sempre più labile. E il timore si era insinuato in lui.
Spalancò la porta delle sue stanze ma come aveva sospettato di lei nessuna traccia, solo il suo intenso profumo a ricordargli cosa aveva appena perso. Lei aveva deciso e così aveva firmato la condanna a morte di Daniel. Fino all’ultimo aveva sperato che le concedesse una possibilità ma era troppo per Isabel e come poteva biasimarla. Lui era solo un mostro e lei, l’essere più puro e candido che il mondo avesse mai conosciuto e le aveva dato la possibilità di scegliere e ora a malincuore doveva rispettare la sua decisione.
Daniel raggiunse il letto e si lasciò cadere a peso morto tra quelle lenzuola che sapevano ancora di lei. Come avrebbe potuto vivere senza di lei? Domanda inutile perché non sarebbe sopravvissuto a lungo.
Rimase in quella posizione per un tempo indefinito, le lenzuola, strette nel suo pugno, vicino al naso per non perdere nemmeno una fragranza, per imprimere nella sua memoria tutto quello che gli era possibile. Voleva che il suo ricordo lo accompagnasse fino alla fine nella sciocca idea che in un modo o nell’altro lei non lo aveva comunque abbandonato.
— Problemi in paradiso? — al suo di quella voce Daniel scattò in piedi in posizione di attacco e liberando un ruggito che fece tremare la stanza. Da fuori il grido degli uccelli e il battito frenetico delle loro ali in fuga.
— Ma che accoglienza… mi piacciono gli uomini aggressivi — mormorò languida la vampira che aveva iniziato ad avanzare verso Daniel con movimenti lenti che avevano l’intento di provocare e accendere il desiderio.
­— Che ci fai qui Jacqueline? Non sei la benvenuta — il tono duro per farle intendere che la sua presenza non era gradita.
­­­­­— Beh, avevo bisogno di un po' di compagnia — gli mormora una volta che lo ebbe raggiungo. Si lasciò andare sul corpo di lui, portando le mani dietro il suo collo e il viso a poche spanne da quello di lui. Con mala grazia la scostò disgustato per poi guadagnare la porta in un chiaro invito ad andarsene.
— Daniel… Daniel… Daniel, quando lo capirai che non hai altra scelta? — Jacqueline per nulla intimidita dal vampiro scendeva le scale lentamente con un sorriso che non aveva nulla di rassicurante. Saltò aggraziata l’ultimo gradino e si esibì in una piroetta nel piccolo salone. — Ti farò terra bruciata ovunque andrai. Ogni singola persona a cui ti avvicinerai morirà — un avvertimento, una minaccia che aveva messo in atto più e più volte nel corso della vita di Daniel ma ormai non aveva più nulla da perdere, quello che più fremeva di avere con se, lo aveva perso. Poi un lampo.
— Che cosa hai fatto? — sibilò scendendo dalle scale con velocità sovrumana. Un cattivo presentimento si era insinuato nel suo animo e il terrore di scoprire che fosse vero lo annichiliva.
— Sai, non dovresti far andare in giro senza protezione la tua biondina. Non sai chi può nascondersi nell’omb… — ma non la lasciò finire che afferratala per un braccio, la scaraventò contro la porta finestra che s’infranse in mille pezzi. Non poteva essere vero, si disse nella disperazione più nera. Se aveva anche solo torto un capello a Isabel, Daniel gliela avrebbe fatta pagare.
— Che cosa le hai fatto? — ringhiò fiondandosi fuori dalla finestra infranta. Jacqueline nel frattempo era atterrata con grazia nel grande portico e si stava sistemando l’acconciatura, per nulla toccata dal vampiro.
— Per ora nulla mio caro. Ma si sa, il mondo di oggi è pieno di insidie…
Isabel aveva fatto la sua scelta e non avrebbe permesso che il suo mondo la coinvolgesse più di quello che già aveva fatto.
— Cagna — l’insulto parve divertire la vampira che si lasciò andare a una fragorosa risata. — Perché non mi lasci in pace! Mi hai già condannato a una dannazione eterna perché non mi lasci in pace! — sapeva che Isabel era il bersaglio della vampira solo perché voleva danneggiare lui. E forse la natura narcisista della sua creatrice non accettava che un’umana era riuscita dove lei aveva fallito.
— Perché mio caro Daniel, non mi piace quando qualcuno mi nega qualcosa… — e, infatti, tutto si riduceva all’egoismo di una sciocca donna viziata.
— Tutto questo perché non sono diventato il tuo giocattolino? — Daniel non ebbe il tempo di realizzare che la vampira si era avvicinata che si vide scaraventato oltre la balaustra per poi sprofondare nello spesso strato di neve bianca che copriva il giardino. Jacqueline si materializzò davanti a lui e subito percepì un dolore all’addome.
— Nessuno mi dice di no, chi lo fa ne paga le conseguenze — gli sibilò prima di allontanarsi con un balzo e portandosi un pugnale alla bocca per leccarne il liquido rosso che colava dalla lama. Daniel era appena stato ferito da un’arma d’argento, e quelle ferite, lo sapeva bene, ci mettevano maggior tempo per rimarginarsi e se prima aveva qualche possibilità di farcela contro la vampira secolare adesso era in netto svantaggio.
— Ma sono magnanima e ti concedo l’onore di essere il mio servitore… ovviamente a delle condizioni — disse con voce melliflua. — Per esempio la biondina — e il suo sguardo si accese di cattiveria nel nominare la giovane umana.
 — Piuttosto, la morte — affermò con vigore il vampiro, — tu non ti avvicinerai a Isabel. Ti ucciderò prima io.
­­­­­­­­Il viso della vampira mutò sotto gli occhi pieni di rabbia di Daniel, assumendo l’aspetto della bestia che era in tutti quelli della loro specie: la fronte corrugata, gli occhi completamente neri e i canini ben in vista.
Quello che seguì fu una lotta per la sopravvivenza, Daniel cercava di difendersi alla bell'e meglio ma la superiorità dell’altra era nettamente evidente. Avevano raggiunto il piccolo anfiteatro, completamente innevato, era uno scenario quasi fiabesco ma in quel momento sembrava un film dell’orrore con i due vampiri che combattevano, senza risparmiarsi colpi, nello spazio della scena.
— Suvvia, Daniel, perché lottare così tanto per una stupida umana? Ti ha abbandonato, è scappata da te. Ti considera un mostro — le parole della vampira avevano aperto ancora di più la ferita nel suo cuore, non si vedeva ma faceva più male di quella provocata dal coltello d’argento. Era chiaro che Jacqueline godeva nel vederlo soffrire ma per lui la sicurezza di Isabel era la priorità, le aveva promesso una vita normale e voleva mantenere la promessa.
Daniel tentò un attacco frontale ma la vampira lo colpì al petto facendolo sbattere contro la parete di fondo del palco. Le forze lo stavano abbandonando, la ferita all’addome continuava a grondare sangue, così come altre ferite che la donna gli aveva provocato sulle braccia e sul petto e il respiro era ansante. Era ridicolo per un vampiro che non necessitava di respirare e non conosceva la fatica.
— Ho fatto un bel lavoro vero? — Daniel la guardò stranito, non capiva dove volesse arrivare. — lei crede che sia stato tu a uccidere quell’umano. Com’è stato bello torturarlo. — disse accompagnando la frase con un sospiro sognate — Sai, non mi divertivo così dalla seconda guerra mondiale.
Era stata lei. Lei aveva ucciso Drew! Lui c’era andato così vicino all’ucciderlo, ma non poteva farlo, che avrebbe pensato Isabel di lui, come poteva accettarlo se si trasformava in un assassino?
— Daniel! — una voce che non pensava avrebbe più sentito arrivò alle sue orecchie come la più bella delle melodie ma la gioia di sapere che era tornata venne sostituita dal terrore che Jacqueline potesse fargli del male. E fu proprio ciò che avvenne: la vampira raggiunse Isabel a velocità vampiresca e la scaraventò sulla scena. Con tutto le energie rimaste, Daniel si alzò riuscendo a prenderla al volo, non voleva pensare a cosa sarebbe successo se non l’avesse presa.
Era spaventata, anzi terrorizzata, tutto il suo corpo tremava ma non mollava la presa su di lui. L’avrebbe protetta, non sapeva perché lei fosse tornata indietro ma era certo che l’avrebbe salvata e se ciò comportava la sua dipartita non era importante, Isabel aveva scelto di tornare alla sua vita di sempre e lui preferiva di gran lunga morire sacrificandosi per lei che vivere quel poco tempo che gli rimaneva nell’apatia o ancora peggio nella pazzia prima che finalmente qualcuno ponesse fine alla sua vita.
— Non hai protetto Clara e pretendi di riuscire a proteggere lei? — gli chiese continuando a ridere. Era vero, non aveva potuto fare nulla per Clara ma ora sì, poteva fare qualcosa per la donna che amava.
— Uccidila, come hai ucciso Clara — disse usando un tono autoritario.
— Come? Hai ucciso Clara? — chiese Isabel scioccata. Ed ecco che aveva scoperto tutta la verità, era stato egoista a non confessare tutta la verità ma aveva paura di perderla, temeva che dopo quella confessione non gli avrebbe dato nessuna possibilità ma alla fine non era servito a nulla lei aveva fatto comunque la scelta che più temeva.
Jaqueline iniziò ad avanzare verso di loro con il pugnale pronto a colpire — Di addio alla tua bella Isabel — e con un balzo fu davanti a loro.
Daniel, riuscì a bloccarla e con un urlo disumano la lanciò contro un pilastro, facendole cadere il pugnale che volò alle spalle del vampiro.
Era la resa dei conti.
I due vampiri ricominciarono a lottare. Ogni volta che Jaqueline tentava di avvicinarsi a Isabel, Daniel la bloccava ma ogni colpo gli costava sempre più fatica, doveva trovare il modo di darle il colpo di grazia.
 
Poi in un attimo di distrazione, Jaqueline riuscì a superare la difesa di lui e scaraventarsi verso di Isabel. La vampira le era praticamente davanti, pochi centimetri e l’avrebbe presa. La ragazza si era rannicchiata a terra e aveva chiuso gli occhi in attesa della fine ma il vampiro riuscì ad afferrare Jacqueline e a bloccarla a terra, lei si dimenava ma lui riusciva a tenerla a bada fino a che Jaqueline con uno scatto di reni capovolse le posizioni. Erano in bilico e sarebbero andati avanti così se la vampira non lanciò un urlo bestiale inarcando la schiena. Solo quando la sua avversaria si rialzò a fatica per voltarsi verso il suo assalitore capì che Isabel aveva pugnalato la vampira ma non era abbastanza, doveva colpire il cuore per ucciderla.
— Il cuore Isabel! Colpisci il cuore! E non togliere il pugnale! — le urlò Daniel ancora sdraiato a terra. Isabel fece quello che gli aveva detto e conficcò il pugnale dritto nel cuore della vampira, ancora indebolita dal colpo alla schiena.
Era fatta! Jaqueline emise un rantolo strozzato e scivolò a terra inerme. Non avrebbe più fatto alcun male.
Guardò la donna che amava che a sua volta guardava con occhi sbarrati il cadavere della vampira, era ancora terrorizzata ma Daniel sapeva che era tutto finito. Emise un sospiro di sollievo certo che ora sarebbe stata al sicuro, lui se ne sarebbe andato il più lontano possibile in attesa della fine e, non avendo nessuno che li possa collegare, lei avrebbe potuto tornare da suo padre e dalle sorelle. Prima però voleva concedersi un po' di tempo con lei, un piccolo ritaglio di tempo.
— Isabel — al suono del suo nome Isabel girò la testa di scatto e corse verso di lui inginocchiandosi al suo fianco e abbracciandolo con tutta la forza che aveva. Daniel sorrise felice, aveva bisogno di quel contatto e delle sensazioni che gli trasmetteva. La abbracciò e le baciò i capelli, la allontanò da se quel poco che bastava per osservarla in viso, piangeva e stava per scacciare quei piccoli rivoli di acqua salata quando Isabel passò il dorso delle mani sugli occhi e guardò preoccupata la ferita sull’addome di Daniel.
— Dobbiamo fare qualcosa per questa ferita, dobbiamo pulirla dob… — ma lui non la lasciò continuare.
— Shh… non è grave si rimarginerà da sola — il fatto che nonostante la sua decisione lei si stesse preoccupando per lui lo riempiva di gioia.
— M…ma… — lui sorrise della sua insistenza, era nella sua natura preoccuparsi degli altri. sarebbe stata un ottimo medico, pensò già immaginando il suo futuro. Laurea, lavoro, fidanzamento e matrimonio, gli ultimi lasciarono l’amaro in bocca a Daniel, conscio che il fortunato non sarebbe stato lui.
— Te l’ho detto non è grave. Un paio d’ore e sarò come nuovo — le disse cercando di riassicurarla, appoggiò la sua fronte su quella di Isabel e dopo alcuni secondi di silenzio ricominciò a parlare — sei tornata — sussurrò stancamente, anche se per poco, aggiunse mentalmente — credevo che non ti avrei più rivisto.
— Perdonami per essermene andata, ma avevo paura, era tutto così assurdo — disse accarezzandogli il volto amorevolmente — ma ora non scapperò più. Voglio stare con te per sempre — gli confessò con le lacrime agli occhi. Daniel la fissava con occhi sbarrati. Che voleva dire? Ci aveva ripensato?
Il suo viso era così sincero, quel sorriso dolce e pieno d’amore era davvero solo per lui? Tutti i suoi desideri sarebbero davvero diventati realtà?
Le doveva porre solo una domanda per sapere la verità.
— Vuoi diventare la mia sposa? — biascicò con voce visibilmente emozionata. Il cuore sembrò battere nel suo petto in trepida attesa della sua risposta che non tardò ad arrivare.
— Sì — una sillaba che lo aveva riportato alla vita. Tutto era andato al suo posto, poteva dire che adesso aveva tutto quello che desiderava. Avvicinò il suo viso a quello di lei, quanto l’era mancato il suo calore, la morbidezza della sua pelle e… tutto, gli era mancato tutto.
— Per sempre? — le chiese Daniel a pochi centimetri dalle sue labbra.
— Per sempre — rispose Isabel.
 
 
   

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