La historia de un amor

di Sherezade
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Ma... Quanti siete? ***
Capitolo 2: *** 2. Una Cioccorana al giorno toglie i problemi di torno ***
Capitolo 3: *** 3. Vittoria! ***
Capitolo 4: *** 4. "Io... Io... Lo pietrifico, ecco!" ***
Capitolo 5: *** 5. Nasi rotti e tip tap ***
Capitolo 6: *** 6 Stai con me ***



Capitolo 1
*** 1. Ma... Quanti siete? ***


Arrieccome! Si, lo so.... E' una VITA che non pubblico su EFP. Ma l'ispirazione non va a comando... E io tendo, purtroppo, ad essere incostante. Ma l'altro giorno, leggendo una bellissima raccolta Fred/Hermione incentrata su una serie di prompt, presi da qui http://10-glances.livejournal.com/697.html l'ispirazione è tornata prepotente! ( Mi hanno ispirato talmente tanto che non ne userò solo dieci... Ma li userò tutti XD)
    Il paring però è diverso... La raccolta è incentrata sulla coppia Fred/Sophie.
E chi cippalippa è Sophie, vi vedo chiedervi ( vi vedo anche chiamare il San Mungo perchè mi trascini al più presto al reparto Picchiatelli, ma farò finta di nulla... XD).
Sophie Badstone è un Pg originale da me medesima creato molto tempo fa per una FF che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere scritta a quattro mani e avrebbe dovuto trasportare le quattro folli dritte ad Hogwarts.
Ovviamente il progetto era forse troppo ambizioso, e naufragò penosamente. Ma Sophie mi è rimasta dentro... Da quando l'ho creata ogni volta che leggevo un libro della saga la mia fantasia ce la infilava dentro.
Ovviamente, essendo Sophie il mio alter ego magico, con chi la potevo far accoppiare? Ma con Fred Weasley, il mio ammmore imperituro!
Sophie è una Mezzosangue, figlia di una Mangiamorte della prima ora (ex ragazza di Regulus Black, fratello di Sirius) che proprio come Regulus sul più bello si è tirata indietro... Per nascondersi ha rinunciato ad usare la magia, e ha sposato un Babbano, l'ingegner Robert Badstone.
Precauzioni inutili, ovvius, perchè pochi mesi dopo la nascita di Sophie i Mangiamorte l'hanno beccata e seccata... Ovviamente la sua morte è stata fatta passare per un incidente.
Sophie è cresciuta con un padre assente che l'ha riempita di soldi e mai d'amore, è timida, leggermente sociopatica e ha la Cruciatus (mentale,SOLO mentale, ahimè... XD) facile... Un tipino da prendere con le molle é__è
La sua massima aspirazione è diventare un Auror e seccare quanti più cattivoni riesce. Fred è forse l'unico che riesce a penetrare dentro la corazza che si è costruita e a tirar fuori le sue fragilità. Come età ha un anno in meno di Fred e George, quindi uno in più di Harry, Ron ed Hermione.
Spero in questa serie di storie di farvi capire un pò meglio che tipo è... E spero che l'amiate quanto la amo io!
Infine, le dediche. Questa raccolta è dedicata a Feel Good Inc, che con la sua splendida raccolta Fred/Hermione mi ha dato l'ispirazione, ma soprattutto a Clopina, Elaisa e Zia Esmy. Perchè siete state importanti per me, e come direbbe Fleur "io non dimontico". Perchè anche se il progetto originale se n'è andato a Gobbiglie io credo che dovunque andremo e qualunque cosa faremo Sophie, Cassie, Rirì e Lucy saranno sempre lì, e insieme ad Hogwarts ci diranno "Bentornate a casa".

Bene, dopo questo sproloquio sproloquiante vi lascio alla prima storia. E' la storia del primo incontro di Fred e Sophie... Non vi aspettate niente di pucci pucci, dopotutto hanno solo rispettivamente dodici e undici anni! Scusate, ma un Fred dodicenne non ce lo vedo proprio a innamorarsi seduta stante.... E neanche una Sophie undicenne, a dirla tutta! XD


 
                                                                                                  "Ma ... quanti siete???"

                                                                                           ( prompt:11Denim shirt- camicia di jeans)



                                                  "Chi trova un amico trova un tesoro... Figurarsi chi ne trova un treno!"
                                                    (vecchio proverbio Babbano riveduto e corretto da me medesima U__U)

Londra, luglio 1990.

   "SOPHIE! Come accidenti ti sei conciata, si può sapere?"
  
            L'ingegner Robert Badstone guardò allibito la figlia, che quella mattina indossava un paio di jeans decisamente logori, una T-SHIRT altrettanto logora e con un'orribile scritta sgargiante e, al posto del giacchino, una camicia di jeans con le maniche talmente lunghe che la ragazzina le aveva rimboccate almeno mezza dozzina di volte.
      "Signorina! Le avevo lasciato i vestiti sul letto!" gemette la tata, correndo accanto alla ragazzina "Perchè ha messo questa roba? Oh, ingegnere, non so dove... "
     
                    Sophie si erse in tutta la sua altezza e, con tutta la serietà dei suoi undici anni, disse al padre:
     "Se oggi non vai a lavorare, vieni con me in città e mi spieghi bene cos'è questa storia che sono una strega come la mamma io mi cambio" annunciò bellicosa "altrimenti esco così, oppure nuda."
     Robert Badstone alzò gli occhi al cielo: ecco l'ennesimo capriccio di quella ragazzina impossibile... Ma cos'altro voleva, insomma? Le aveva regalato qualunque cosa, ogni suo desiderio era un ordine... Eppure continuava a comportarsi come una ribelle.
       "Ok, esci pure come vuoi. Non ho tempo per te, va bene? Devo andare a lavorare. Quando a quello che dovevo dirti, te l'ho detto ieri. Ciao, a stasera"
     E con un bacio distratto, suo padre uscì.
Sophie sentì le lacrime pungerle gli occhi verdi, ma le ricacciò indietro: dopotutto era solo l'ennesima volta che suo padre la metteva da parte.
     "Bene" sbuffò "BENE!"
Con un gesto rapido si strappò gli elastici dai lunghi capelli rossi, sciogliendoli dalle ordinate trecce in cui li aveva raccolti la sua tata.
    "Andiamo, oppure vuoi rimanere qui? Sono capace di andare anche sola!" disse rabbiosa alla ragazza incaricata di farle da bambinaia.
    Quest'ultima alzò gli occhi al cielo
"Non ci pensi neanche, signorina! Va bene andiamo... Sicura che non vuole cambiarsi? Sicura sicura? Bene..."


        L'insegna del pub "Il paiolo magico" spiccava nitida nella via di periferia. Peccato che la sua bambinaia non la vedesse... Forse allora era vero che lei aveva dei poteri speciali!
     Sophie non riusciva ancora a crederci. Fino alla sera prima la sua era stata la vita di una banale undicenne. L'unica cosa diversa, se così si può dire, era che la ragazzina era orfana di madre, morta quando lei era piccolissima in un'incidente d'auto, e viveva con suo padre, il ricchissimo ingegner Robert Badstone.
       L'ingegnere non aveva mai badato a spese quando si trattava di accontentare i capricci e i desideri della sua unica figlia... Ma Sophie avrebbe voluto meno cose materiali e un pò più d'amore.
       E poi la sera prima suo padre le aveva chiesto di fermarsi dopo cena,e le aveva raccontato una storia incredibile. Mostrandole una grossa busta di pergamena, le aveva detto che lei, Sophie, era una strega, come sua madre, e che aveva appena ricevuto una lettera con cui le comunicavano che da settembre avrebbe potuto frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
      "Pare che per comprare le cose di scuola tu debbe andare in un pub, Il paiolo magico, che si trova in città... Da lì puoi accedere ad un posto che vende tutte queste cose, calderoni, libri di incantesimi... Beh, ti mando con la bambinaia domani mattina, io ho da lavorare. Ah, dimenticavo. Mi hanno anche dato questa, dicono che sia la chiave di una specie di cassetta di sicurezza in una banca, la Gringott, che non ho idea di dove sia... Pare fosse di tua madre."
      Suo padre non le aveva detto altro. E ora Sophie si trovava davanti all'insegna del Paiolo Magico, mentre la sua tata continuava a guardarsi intorno.
      "Oh, senti, facciamo così. Siccome tu questo posto non lo vedi ci vado sola, ci vediamo quando torno!" e prima che la poveretta potesse dire o fare qualcosa la ragazzina si era già diretta con passo spedito verso il pub.
     Una volta dentro si guardò intorno incuriosita: che gente strana che c'era lì dentro!!! Vide una donna vestita con un lungo abito verde, un tizio che girava con la faccia coperta e... Chi era quel tizio pallido ed emanciato al tavolino all'angolo? Sembrava proprio un vampiro!
      Poi vide una donna dai capelli rossi e dall'aria materna entrare nel pub trascinandosi dietro una scia di ragazzi coi capelli fulvi come i suoi. Sembravano un treno!
       "Ma ... Ma quanti siete?" si lasciò sfuggire la ragazzina, allibita.
     "Oh, un pò!" ridacchiò uno dei ragazzi. Sophie notò che accanto a lui c'e n'era un altro assolutamente identico, e suppose che fossero gemelli.
     "Piacere" disse il primo ragazzo "Io sono Fred Weasley. E questo scemo è mio fratello George... E quelli sono i miei fratelli Charlie, Percy, Ron e mia sorella Ginny!"
      "Mamma mia, siete tantissimi!"
"E tu invece sei sola, piccola?" chiese Molly. Provava un'istintiva tenerezza per quella ragazzina infagottata in abiti troppo grandi per lei e senza neanche un adulto ad accompagnarla... Quale genitore poteva essere tanto sciagurato? Era solo una bambina!
     "Si, sono sola. Ma so badare a me stessa" rispose la ragazzina sulla difensiva "Solo che..." Detestava chiederlo, ma suo padre non le aveva spiegato come arrivare nel posto in cui vendevano i libri di incantesimi e le altre cose per la scuola, e se quella signora con tutti quei figli era entrata in quel pub forse era una strega anche lei....
     "Sa dove posso comprare queste cose?" chiese a mezza voce mostrandole la busta di pergamena.
     "Oh tesoro... Ma certo! A Diagon Alley! Ci stiamo andando anche noi.... Senti, facciamo così, perchè non ti unisci? L'hai detto tu, siamo in tanti, una in più non farà differenza!" rispose Molly.

       "E così sei una Nata Babbana... Non ti preoccupare, vedrai che non avrai nessun problema! Non sei di certo l'unica!" rise George.
    Sophie aveva passato quello che era di gran lunga il pomeriggio più bello della sua vita: la signora dai capelli rossi, che aveva scoperto chiamarsi Molly, l'aveva accompagnata alla banca dei maghi, la Gringott, dove aveva scoperto che la sua mamma le aveva lasciato un bel gruzzolo.
    E poi aveva comprato i libri, il calderone,le divise, un gatto... e una BACCHETTA MAGICA! Si, proprio come quella della fata di Cenerentola!
      Sophie avrebbe voluto usarla subito, ma Molly l'aveva avvertita che ai giovani maghi sotto i diciassette anni era vietato fare magie fuori dalla scuola.
     "Avrai tempo per esercitarti" aveva concluso strizzandole l'occhio.
      Ora era seduta con i Weasley alla gelateria di Florian Fortebraccio, e stava mangiando un buonissimo gelato .... Era sorridente e accaldata, tanto che si era tolta la camica di jeans.
       "Mi dicevate che a Hogwarts gli studenti vengono divisi in quattro Case?E la vostra qual'è?"
     "GRIFONDORO!" risposero all'unisono Fred e George "La migliore!"
      Dopo qualche minuto Molly fece notare che si stava facendo tardi, così accompagnò i suoi figli e Sophie al Paiolo Magico.
    "Bene, tesoro. Sei sicura di riuscire a tornare a casa?" disse rivolta alla ragazzina.
     "Sì signora, non si preoccupi.... C'è la mia tata qui fuori... Penso. Bhe, ci vediamo a settembre!"
    Così dicendo fece per andarsene, ma sentì qualcuno che la afferrava.
     "Hai dimenticato questa!" uno dei gemelli le stava porgendo la sua logora camicia di jeans.
     "Oh grazie... George, vero?" sorrise lei.
"Fred... Io sono Fred" il ragazzo dai capelli rossi le strizzò l'occhio e si avviò con sua madre e il resto della truppa "ci vediamo a settembre!"

        La ragazza li guardò allontanarsi.
"Speriamo che sia Grifondoro..." si ritrovò a pensare.

Non siamo angeli in volo caduti dal cielo, ma gente comune che ama davvero...
(Gente, Laura Pausini).



Beeene! Eccovi la presentazione dei nostri, coi loro primi sguardi... Che ne pensate? Vi piacciono? Li trovate stupidi? Mi volete Cruciare? Bhe, fatemi sapere in aria Recensioni :)

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Capitolo 2
*** 2. Una Cioccorana al giorno toglie i problemi di torno ***


Spazio autrice.

         Saaalve ( compare sorseggiando una Burrobirra)! Oggi mi sento buona ( stranamente U___U) quindi ho deciso di regalarvi un altro capitolo! Non esultate? Non siete felici? Ok, poi non dite che non vi avevo avvertito.. CRUCIO U___U XD
       Tornando seri ( relativamente) spostiamoci in avanti di qualche mese. Sophie è arrivata ad Hogwarts ed è stata Smistata nei Grifondoro. Ma presto si accorgerà, come dice la McGranitt, che la magia è ben altro che agitare una bacchetta e mormorare formule a casaccio.... Meno male che ci sono gli amici e le Cioccorane!
 Anche qui ancora niente pucci pucci... Sono bimbi ancora, e sono anche due capoccioni... Perdonateli XD
Grazie a chi ha letto e soprattutto a Feel Good Inc e Isabelsnape per aver recensito, vi meritate una Cioccorana XD
 
 
Hogwarts, settembre 1990
 
                                                   {prompt 1-Studing- studiare}

                                                        
 
          "Una Cioccorana al giorno toglie i problemi di torno"
 
    Era molto tardi, e la sala comune di Grifondoro era quasi deserta. L'unica persona ancora in piedi era una ragazzina dai capelli rossi , lunghi e molto arruffati che continuava a scrivere e cancellare in maniera quasi ossessiva su una pergamena, controllando un grosso librone. 
      Sophie si asciugò una lacrima furtiva e cancellò l'ennesimo errore: DOVEVA far bene quel maledetto compito di Pozioni! Non poteva assolutamente permettersi un'altra punizione....
     Era ad Hogwarts da solo due settimane, e aveva già fatto perdere quaranta punti a Grifondoro ( come non aveva fatto a meno di sottolineare Alicia Spinnett, un'odiosa tizia del secondo anno meno di un'ora prima in Sala Comune) grazie a due compiti disastrosi in quella materia difficilissima. E l'insegnante, il professor Piton, sembrava non fare nulla per metterla a suo agio... Era un tizio cupo e scuro come un pipistrello che sembrava trarre un piacere selvaggio nel tormentare Sophie e gli altri Grifondoro come lei.
      "Se sbaglio anche questo sono rovinata... E domani la McGranitt interroga... Mi toglierà punti anche lei, lo so!" 
     Sospirò: non avrebbe mai pensato che frequentare Hogwarts sarebbe stato tanto duro. Sophie era sempre stata una ragazzina molto timida, ed era abituata a non avere amici. Soprattutto, era abituata a stare SOLA. Suo padre a casa non c'era quasi mai, e lei passava intere giornate a leggere o a volare con la fantasia...
Ma lì era diverso.Non solo doveva studiare cose difficilissime, di cui non aveva mai sentito parlare e di cui era decisamente troppo orgogliosa per chiedere spiegazioni, ma era praticamente costretta a CONVIVERE quasi gomito a gomito con tante persone diverse, con cui per amore o per forza doveva per forza scambiare qualche parola.... Dormiva addirittura con altre quattro ragazze! Forse l'unico momento di intimità poteva ricavarlo tirando bene le tende del suo letto a baldacchino... Il risultato era che la ragazzina si era chiusa ancora di più, e tutti la consideravano un'insopportabile snob. 
     
"Oh, maledizione.... Non ce la farò mai!"gemette lasciando cadere la testa sul libro.
      "Ehi, su con la vita! E' solo un tema di Pozioni, mica la fine del mondo!" ridacchiò qualcuno alle sue spalle.
     Sophie alzò la testa di scatto: non si era accorta dei gemelli Weasley, che evidentemente erano tornati in Sala Comune per scambiare due chiacchiere.
      "Io... Io.... Non ho nessun problema, veramente... Io..." cominciò Sophie, alzando fiera il mento, ma qualcosa negli occhi azzurri del gemello, più vicino a lei fece crollare tutte le sue difese.
       Singhiozzando confessò di sentirsi un vero fallimento, un'incapace della magia, un caso pietoso. Non riusciva neanche a ricordare due semplici incantesimi, per non parlare di quei maledetti ingredienti delle pozioni!  Prima della fine dell'anno avrebbe rovinato definitivamente i Grifondoro, e poi sarebbe ovviamente stata espulsa per zucconaggine! E poi tutti la odiavano....
     
    Fred guardava sconcertato Sophie: cavolo, quando le aveva chiesto perchè si arrabbattase tanto attorno a quel dannato tema di Pozioni di certo non pensava che avrebbe iniziato a piagniucolare in quel modo! Lui e George si lanciarono un'occhiata perplessa, non erano abituati a consolare fanciulle gementi... Preferivano decisamente le risate alle lacrime. Stava per uscirsene con uno dei suoi soliti commenti caustici, ma guardando quel faccino pallido e smunto inondato di lacrime Fred sentì che proprio non poteva ignorare quello sfogo, e che forse una delle sue battutaccie sarebbe risultata leggermente fuori luogo.
     "Ascolta" le disse sedendosi al suo fianco " Non fare così, non è la fine del mondo! Anche noi abbiamo trovato difficoltà all'inizio, tutti lo abbiamo fatto! Ma poi ti abitui... Cioè, devi sempre studiare, ma poi impari i fondamentali, diciamo!"
    "E per quanto riguarda i punti " continuò George sedendosi all'altro lato di Sophie "Sapessi quanti ne ha tolti a noi Piton! E' il suo sport preferito, togliere punti a Grifondoro. Lo fa con tutti, nulla di personale. Ma poi si aggiusta tutto... Lasciaci solo vincere un incontro di Quidditch e vedrai!"
      "E non è vero che tutti ti odiano" concluse Fred " Solo che se tu te ne stai sempre col naso sprofondato nei libri è un pò difficile socializzare, no? Ma a noi ad esempio stai simpatica... Sei un pò secchioncella, ma sei simpatica!"
      "D... Davvero?" singhiozzò Sophie, tirando sul col naso.
    "Vuoi una prova? Eccotela. Normalmente sono gelosissimo delle mie scorte, private, ma sai... Una Cioccorana al giorno toglie i problemi di torno!" le strizzò l'occhio Fred porgendole un dolcetto incartato.
      "Aspetta che chiamo Lee... Lui è il più bravo della classe in Pozioni, scommetto che ti sistema quel tema in trenta secondi!" ridacchiò George, avviandosi verso il loro dormitorio.
    Sophie guardò il dolcetto incartato, poi Fred.
"Allora... Siamo amici?"
     "Amici" le strizzò l'occhio lui "Se mi prometti di non seppellirti troppo in quei libri!" concluse con una risata.

                                       "Io e te lo stesso pensiero, in due più azzurro è il tuo volo..."
                                                           (Amico, Renato Zero)
 

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Capitolo 3
*** 3. Vittoria! ***







                                                                                                                                   Hogwarts, novembre1991
                                                                                                                                       

                                                                                                                                                         {prompt 7 Hug- abbraccio}

                                                                                                                                                                           
                                                                                                                                                                         


                                                                                                                                       "look in to my eyes, you can see how you mean to me..."
                                                                                                                                       
                           
                                                                                                                                         Bryan Adams (Everything I do) I do it for you


 
 
   " ... E la palla passa a Katie Bell... VAI KATIE! SIIIII! GRIFONDORO SEGNA!!!"
    Lee Jordan, il migliore amico dei gemelli Weasley, si sgolava nel megafono che usava per commentare le partite di Quidditch. Quella era la prima partita della stagione, Grifondoro contro Serpeverde.
     All'annuncio di Lee la curva dei tifosi rosso e oro esplose in grida di giubilo, mentre Katie faceva un paio di giri della morte sul suo manico di scopa per sfogare l'euforia.
    Anche Sophie urlò con gli altri. Ci voleva proprio una bella vittoria a Quidditch, dopo tutte le angherie che subiva da un anno e mezzo da Piton e dai suoi Serpeverde!
    "Daiiii ragazzi, daaaiiii!" urlavano tutti.
"... Ma quello non è il Boccino?" 
   L'intera curva trattenne il fiato, mentre Harry Potter, il giovanissimoCercatore di Grifondoro, si gettava all'inseguimento del pallino dorato, la cui cattura voleva dire altri centocinquanta punti. 
    Ma anche Flitt, il Capitano di Serpeverde, se n'era accorto, e si gettò a trattenere Harry per la scopa.
    I Grifondoro urlarono di rabbia, ma ormai il Boccino era di nuovo sparito.
    "Quindi, dopo questa lampante e ignobile scorrettezza...."
   "Jordan!" ringhiò la McGranitt
"Va bene, professoressa, va bene... Dopo questo fallo lampante e schifoso..."
 "JORDAN TI AVVERTO..."
    All'ennesima occhiataccia della McGranitt, Lee si decise a continuare la cronaca in maniera leggermente più imparziale.
    Ad un certo punto avvenne l'impensabile: la scopa di Harry, una Nimbus Duemila nuova di zecca, s'imbizzarrì. All'inizio sembrava che il ragazzo volesse fare una qualche acrobazia, ma ad un certo punto fu chiaro a tutti che era in difficoltà. Tutti trattenero il fiato, e Sophie vide una testa rossa schizzare a tutta velocità versola scopa di Harry: sembrava proprio Fred, anche se da quella distanza non poteva giurarlo... Alla prima testa rossa se ne unì un'altra, e i due gemelli Weasley , dopo aver inutilmente tentato di portare Harry in salvo, iniziarono a girare in tondo, pronti ad afferrarlo se fosse caduto.
    In quel momento Sophie sentì qualcosa di strano gonfiarle il cuore: sì, sembrava... ORGOGLIO. Orgoglio perchè Fred e George stavano facendo una cosa bellissima, salvare la vita ad un amico... Le ricordavano un gruppo di pompieri che da bambina aveva visto lanciarsi in una casa in fiamme per trarne in salvo gli abitanti. Aveva sentito poi al telegiornale che li avevano definito EROI. Si, ecco, Fred e George, i suoi amici,  erano due eroi!
 
         "Maledizione!" urlò Fred gettando la mazza di Battitore. Prima ancora che George potesse capire cosa aveva in mente di fare, filò a tutta velocità verso Harry, che qualche metro più in su stava lottando per mantenersi in bilico su una scopa imbizzarrita. Appena George comprese si unì al fratello, e insieme si prepararono ad afferrare Harry qualora fosse stato disarcionato.
    Poi, improvvisamente come aveva iniziato, la scopa si calmò, ed Harry riuscì a planare verso il basso. Cadde carponi sul terreno di gioco, tossì... E qualcosa di dorato gli cadde in mano: il Boccino d'Oro!
 
 
      "Abbiamo vinto! ABBIAMO VINTO!" urlò Lee nel megafono, saltando per la gioia "GRIFONDORO VINCE!"  La curva dei tifosi rosso ed oro esplose in un grido di esultanza, poi i ragazzi corsero in campo per esultare con gli amici.
     Sophie voleva abbracciare Katie, la sua migliore amica, dirle che era stata bravissima... E ovviamente anche complimentarsi con i gemelli, che erano stati tanto coraggiosi.... Ma mentre correva si sentì afferrare per la vita e qualcuno la sollevò... Qualcuno che profumava di menta, sudore e shampoo al sandalo. 
     "Fred!" esclamò Sophie. Non l'avrebbe mai confessato a nessuno, ma ormai riusciva a riconoscere i gemelli grazie all'odore inconfondibile della loro pelle... Solo Fred mangiava tonnellate di Rospi alla Menta e usava quello shampoo!
     "Abbiamo vinto! ABBIAMO VINTO!!!" urlò Fred, facendola roteare davanti a tutti, poi la strinse a se scompigliandole ancora di più la chioma arruffata. I suoi occhi azzurri splendevano di gioia... Sophie non si era mai accorta che Fred avesse occhi tanto belli e tanto luminosi. Sembravano due pezzetti di cielo senza nuvole!
   Era la prima volta che  si trovava abbracciata ad un ragazzo in quel modo... Non era uno dei soliti abbracci camerateschi, c'era qualcosa di più. E quegli occhi incredibili che le sorridevano... Per un beato attimo scomparvero il campo da Quidditch, i compagni, le urla... C'erano solo loro due. Anche lui però dovette accorgersi che c'era qualcosa di diverso, perchè ad un certo punto la lasciò andare. Aveva le orecchie molto rosse e teneva gli occhi bassi, segno evidente che era a disagio. 
    "Io... Scusami, non so cosa... Ehm..." balbettò.
"Oh, no... Ehm... Sei... Sei stato bravo, davvero! Anche a salvare Harry, voglio dire... " rispose Sophie. Era una sua impressione oppure ormai il suo viso doveva aver assunto la stessa tonalità fiamma dei suoi capelli?
    Fortunatamente in quel momento arrivò Katie.
"Abbiamo vinto!"  urlò, abbracciando l'amica. Sophie sperò vivamente che Katie credesse alla storia che era arrossita a causa della ressa e dell'eccitazione.
 
      "Ma insomma, perchè l'ho fatto?" chiese Fred ad alta voce " Insomma, ok, me la sono trovata davanti... Ma diamine, abbracciarla in quel modo... Devo essere impazzito, sarà stata l'euforia della vittoria!"
     Erano passate molte ore, e i ragazzi erano ormai nei loro dormitori.
    Lee ridacchiò, mentre George rispose:
"Mmmmhhh... Fratellino, non è che ti PIACE Sophie, vero?"
    "NO! Cioè... E' simpatica, carina...."
      "Ottima studentessa, ama il Quidditch e le Gobbiglie e non sopporta i discorsi su trucchi e vestiti in cui si intrattengono tre... Ah, si, dimenticavo, è anche piuttosto carina... Mmmhhh, no, dai, alla fine perchè dovrebbe piacerti?" rise George.
    Per la prima volta in tredici anni Fred non rispose a tono ad una battuta del suo gemello.
    Dopotutto non c'era da rispondere... Come sempre George riusciva a leggergli nell'animo.
    Cavolo, sì, quella ragazza gli PIACEVA. 
    Si addormentò tardi quella notte, e sognò di dormire abbracciato ad una ragazza dai capelli rossi molto arruffati e che profumava di fragola, proprio come il cioccolato di Mielandia che aveva regalato a Sophie per Natale.

 Spazio autrice


Ma sssaaaalve, mie piccole Puffole Pigmeee! Come va? Tutto bene? Eccovi un nuovo capitoletto fresco fresco come un'Aquaviola XD
Ricorderete che nel precedente capitolo avevamo lasciato i Nostri all'inizio del primo anno, alle prese con lacrime e Cioccorane d'emergenza... 
E' passato un anno e qualche mese. Nel frattempo ho ipotizzato che i nostri eroi abbiano solo consolidato l'amicizia, dato che sono ancora piuttosto picciotti...
Ma ora hanno rispettivamente dodici e tredici anni. E cioè sono diventati due ADOLESCENTI. E' proprio l'eta in cui si inizia a guardare confusamente con occhio diverso qualcuno dell'altro sesso... Beh, ovviamente conoscendo Fred non ce lo vedo proprio a lanciare sguardi da triglia lessa! E neanche Sophie, fidatevi... Così ho immaginato che nell'euforia della vittoria contro Serpeverde ( il momento è narrato nel primo libro, la prima partita a Quidditch di Harry... Vi accorgerete anche che ho copiato le frasi della telecronaca di Lee. E' che io sono fissata con l'inserire il Pg nel contesto, perdonatemi...) sia accaduto... Qualcosa. Non so cosa, e forse non lo sanno neanche loro... Vedremo dove li porterà questo abbraccio XD
Come sempre sono gradite recensioni, anche negative, purchè articolate. Il motivo principale per cui pubblico è che voglio il giudizio di un pubblico quanto mai eterogeneo, quindi... Fatemi sapere!

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Capitolo 4
*** 4. "Io... Io... Lo pietrifico, ecco!" ***


                                                                                                               Hogwarts, marzo 1993
 
                                                                                                                  {prompt 14:Gossip}

                                                                                                                     
" Come stop your crying , it will be all right . Just take my hand hold it tight . I will protect you  from all around you ... I will be here...  Don't you cry ... "
                                                                       Phil Collins "You'll be in my heart"


 
 
"Sì, li ho visti ieri ad Hogsmeade... Sono proprio carini insieme!" ridacchiò Alicia rivolta alla sua amica Leslie.
     Accanto a lei Sophie continuò a leggere accigliata, tentando di non ascoltare quello che quell'oca giuliva andava cianciando.
    "Beh, in effetti sono una splendida coppia, sai? Giocano benissimo a Quidditch e sono molto simpatici... Strano però, avrei giurato che lei stesse dietro a Jordan!" commentò Leslie, gli occhi accesi per l'eccitante pettegolezzo
     "Jordan? Chi sano di mente sceglierebbe Lee Jordan se può avere uno dei gemelli Weasley?" ridacchiò stridula Alicia "Angelina Johnson non è una che sceglie gli scarti, se capisci cosa intendo... Lei ha puntato dritto a Fred Weasley!"
    Sophie sbattè il libro. 
"Spinnet, non ti permettere sai!" sibilò furibonda "Lee NON E' LO SCARTO DEI GEMELLI! E' il loro migliore amico, e anche uno dei MIEI migliori amici, ed è una persona assolutamente straordinaria... A differenza tua, razza di vipera maligna!"
      "Oh oh" commentò sprezzante l'altra, guardandola con cattiveria "Senti chi parla! Sophie "Pasionaria" Badstone! Non mi dire che hai una cotta per Jordan! In effetti state tutto il tempo a confabulare su quei compiti di Pozioni, ma pensavo che fosse solo perchè sei troppo tonta per farli sola!"
     "Come OSI, gallina!" urlò Sophie "IO NON SONO COME TE! Non ho bisogno di sedurre nessuno per fare i compiti, sono capacissima di farli da me, grazie tante! Lee è un mio AMICO e se ti sento parlarne ancora così ti affatturo quella linguaccia da serpe per l'eternità!" concluse rabbiosa gettando i libri nella borsa e alzandosi dal tavolo della biblioteca.
      "Rosica, rosica... Tanto lo sappiamo tutti che ci hai provato spudoratamente con Fred, ma purtroppo per te ti è andata male. Lui ha scelto Angelina... E così ti attacci a Jordan, il suo SCARTO." Commentò maligna Alicia, osservandola uscire sussiegosa.
          Quelle parole maligne la inseguirono mentre tornava in Sala Comune, nella torre di Grifondoro.
      "Oca" pensò rabbiosa "Stupida oca senza cervello! Solo perchè George non se la fila.... Oh, come vorrei essere in grado di lanciare qualche Maledizione senza Perdono!"
        "Ti brucia perchè Fred sta con Angelina, ti è andata male". Che scemenza... Bruciarle, perchè poi? Lei e Fred erano amici, come era amica di George e Lee... Eppure, non sapeva perchè, ma ultimamente Angelina Johnson le stava tremendamente antipatica.
       "Sophie, vieni qua. Voglio farti vedere una cosa..." la chiamò Fred, ma lei ribattè "Ho sonno, scusa, ci vediamo domani" e si rifugiò nel suo dormitorio.
        "Ma che le prende?" chiese Fred abbattuto "Volevo farle vedere questo trucco che ho imparato con la bacchetta...." 
      "Mmmmhhhh..." finse di soppesare seriamente la questione George "Beh, mi pare che abbia iniziato a comportarsi così da quando frequenti Angelina, per cui... Mmmmhhh... mi sa che si chiama GELOSIA...."
     "Smettila" bofochiò Fred, mentre le orecchie gli andavano a fuoco. Gelosia... Quindi forse... Ma lei stava sempre con Lee, sempre chini su quei temi di Pozioni.... Insomma, era evidente che era cotta di lui, no? E Lee era il suo migliore amico. E poi... No, non era gelosa, era solo stanca, ecco.
        "A me non piace" intervenne in quel momento un sorridente Lee "E' tanto cara e simpatica, ma è una sorella per me. E' tutta tua se la vuoi, Fred... Mi sa che non gli sei del tutto indifferente!"
      Per poco Fred non si soffocò con la Burrobirra che stava bevendo: da quando Lee aveva iniziato ad usare la Legilimanzia? 
     Bofochiando qualcosa come "Non so di che stai parlando" si costrinse a recuperare il controllo, malgrado le risatine di George e Lee... Anche se si sentiva stranamente sollevato: a Lee Sophie non piaceva.
 
 
            Sophie guardava il fuoco acceso nel camino. Malgrado si fosse seduta praticamente a terra per cercare di rubarne il calore, tremava in maniera incontrollabile. Quelle parole tremende le balzavano ogni istante nella mente, se chiudeva gli occhi le vedeva spiccare, rosse e lucide, contro il bianco del muro... La Camera dei Segreti è stata aperta. Tremate, nemici dell'Erede.
     
    Nemici dell'Erede.... La ragazza iniziò a piangere sommessamente. Tutti i ragazzi che si trovavano pietrificati in infermeria erano di origini Babbane, come lei. E quel pomeriggio... Quel pomeriggio era stata pietrificata Hermione Granger. Hermione, la più brava e intelligente della scuola, così brava in Incantesimi e Difesa contro le Arti Oscure.... Anche lei era stata colpita.
     Chi sarebbe stato il prossimo? Forse lei, Sophie? Se neanche Hermione era riuscita a difendersi che speranze poteva mai avere lei? 
      
     Fred continuava a rigirarsi nel letto, senza riuscire a prendere sonno.
    "E' perchè hanno pietrificato Hermione" continuava a ripetersi "E' per quello, solo per quello. La conosci, è una specie di amica..."
     Ma non era per quello, e lo sapeva bene. Non era angosciato perchè era stato pietrificato qualcuno.... Ma perchè sarebbe potuto toccare a qualcun altro. E lui non poteva fare niente, niente per evitarlo.
     Con un pugno cercò di sistemare il cuscino, ma inutilmente. Era scomodo.... Troppo scomodo.
     Sospirando decise di smetterla di tentare di dormire, e si avviò verso la Sala Comune. Magari due passi per il castello gli avrebbero schiarito le idee, si disse prendendo la Mappa del Malandrino e mettendola sotto il pigiama. George dormiva profondamente, quindi decise di non svegliarlo. Anche perchè, per la prima volta nella sua vita, non avrebbe saputo spiegare al gemello come si sentiva.
     Arrivato in Sala Comune si bloccò: lei era lì, davanti al fuoco. I capelli rossi erano ora molto corti (dopo Natale lei era tornata al dormitorio sfoggiando quella corta zazzera da pulcino arruffato di cui sembrava andare fierissima)  e non riuscivano a nascondere il tremito delle spalle.
      "Com'è piccola..." pensò all'improvviso il ragazzo "Non mi ero mai accorto di quant'è piccola ... e magra..." e sentì nascere dentro di se un prepotente istinto di protezione.
      Si avvicinò piano e la strinse a se.
"Shhh..." le mormorò" Non piangere, sono qui, va tutto bene". Parole insensate, se il mostro di Serpeverde l'avesse davvero attaccata cosa mai avrebbe potuto fargli un mago neppure quattordicenne e un pò imbranato come lui? Ma qualcosa avrebbe fatto, ne era certo. Se serviva a proteggere LEI avrebbe sgozzato il mostro a mani nude.
      Sophie sentì improvvisamente un corpo caldo profumato di menta e sandalo che la stringeva, e capì che era con lei.
    "Fred..." mormorò guardandolo, grata che fosse arrivato a consolarla "Io... Ho paura, ho tanta paura..." Riprese a piangere sommessamente sul suo petto.
     "No, non devi... Ti proteggerò io!" esclamò lui.
La frase era tanto assurda che Sophie smise di piangere ed iniziò a ridere.
     "Tu? Oh, grazie per la proposta... Ma se neanche Hermione, che è la studentessa più sveglia di Hogwarts, è riuscita a sfuggire a quella... a quella... cosa... Io non credo che tu o io possiamo fare qualcosa. Ma grazie per averlo detto."
     Le orecchie di Fred divennero scarlatte
"Io... Io... Lo pietrifico, ecco!" disse un pò precipitosamente. 
    Sophie scosse la testa, poi si raggomitolò tra le sue braccia. Per un pò non parlarono, era così bello rimanere abbracciati accanto al fuoco... Non faceva neanche tanto freddo.
     "Non sto con Lee. Gli voglio bene, ma... Non mi piace." Non sapeva neanche lei perchè l'aveva detto, ma la frase le era salita alle labbra prima che potesse frenarla.
      Fred sorrise.
"Neanche io sto con Angelina. Cioè, sì, ci sono uscito un paio di volte, ma non mi piace, e mi sa che neanche io le piaccio" rispose.
    "E allora chi ti piace?"
"Tu. Tu mi... Mi piaci, ecco. Tu mi piaci tanto."
    Alla luce del fuoco morente gli occhi azzurri di Fred avevano preso strani bagliori dorati. Che ciglia lunghe che aveva, chissà se gli davano fastidio quando chiudeva gli occhi...
    Il bacio fu dolce, lento. In quel momento Sophie si sentì, per la prima volta in tredici anni, assolutamente al sicuro. Lui era lì, con lei, e niente poteva toccarla. Neanche il mostro di Serpeverde... Lo avrebbe ammazzato a mani nude se avesse osato pietrificarla proprio ORA!

Spazio autrice 

Ma buonassera Puffoline :) Come va? Fa caldo? Annoiati? Bene, rinfrescatevi con questo aggiornamento fresco come un Rospo alla Menta e frizzante come un'Ape Frizzola ;)
Sono passati un anno e svariati mesi dall'ultimo abbraccio. Si, lo so, avevamo lasciato Fred con la consapevolezza che Sophie "gli piaceva"... Ma ricordiamoci che deve ancora compiere quattordici anni! A quell'età difficilmente si promette amore imperituro.... Per cui ho immaginato che nel frattempo Fred e Sophie siano fondamentalmente rimasti amici, mentre lui svolazzava un pochino di fiore in fiore. Ma ora siamo praticamente al secondo anno di Harry, Ron ed Hermione. E sono certa che ricorderete benissimo cos'è successo in quel periodo... Esatto, la Camera dei Segreti è stata aperta, e il mostro ha seminato il terrore nella scuola. Ecco, per come io immagino che sia Fred credo che possa essere stato proprio questo il momento in cui ha capito quanto era importante per lui Sophie. Penso che a lui vengano molto meglio i gesti eclatanti ( basti pensare al modo in cui lui e George hanno protetto Ginny alla Coppa del Mondo di Quidditch, o al loro sgomento davanti all'avvelenamento di Ron...) che le piccole cose. In pratica, per Fred è più facile salvare una fanciulla in pericolo mortale che dirle semplicemente "Mi piaci". E godetevi il loro primo bacio *___* Ah, che infinita tenerezza....
Ovviamente è sottointeso che le recensioni (anche negative, purchè articolate) sono sempre ben gradite XD.
Oh, dimenticavo alcune piccine piccine cosuccine, che da ora in poi noterete con una certa frequenza.
La prima è che io AMO Lee Jordan, e trovo che questo splendor d'uomo sia ingiustamente sottostimanto ( inizia a distribuire spillette con su scritto LEE JORDAN FOREVER). Chiunque sia in grado di fare le telecronache che faceva lui sotto il naso della McGranitt è una persona DEGNA DELLA MIA STIMA. E poi è un amico fedele, l'amico che non ti abbandona mai. Per cui da ora in poi ve lo trovete spesso tra i piedi, nel ruolo del fratellone coccoloso che tutte vorremo avere *___*
La seconda è che, per miei insindacabili motivi, io DETESTO Alicia Spinnet. Non so perchè, ma mi è sempre stata sulle Gobbiglie. E quindi, siccome in ogni comitiva che si rispetti ci dev'essere l'oca giuliva, questo ruolo l'ho regalato a lei. Niente di personale, ma io la vedo così.
La terza è che, checchè ne dica la Row, io George l'ho sempre visto benissimo con Katie Bell. Ci ho anche scritto una storia, un pò di tempo fa, consultabile nel mio archivo. Ergo vedrete spesso la Spinnet sbavare dietro George e George morire dietro Katie. E' così, non ci posso fare niente.
Angelina? Angelina è tutta di Lee *___*

 

 

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Capitolo 5
*** 5. Nasi rotti e tip tap ***


                                                                                        Hogwarts, maggio 1993
 
  
 
                                                                                    {prompt  2 Singing in the rain}

 

"Meraviglioso... Ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso? ... Meraviglioso, il bene di una donna che ama solo te... Meraviglioso..." 


                                                                             Domenico Modugno "Meraviglioso"
 



L'ultimo fine settimana ad Hogsmeade per gli studenti di Hogwarts non poteva cominciare in maniera più sfigata. Malgrado fosse ormai primavera inoltrata quella mattina qualcuno aveva deciso di riportare ancora un pò d'inverno.
     Gli studenti fecero colazione sotto un tetto identico al cielo plumbeo fuori, un cielo che minacciava un bell'acquazzone.
      "Meraviglioso" brontolò Sophie "Fino a ieri dovevamo stare tappati in aula a studiare e c'era un sole meraviglioso... E oggi che possiamo uscire a fare due passi PIOVE. Che fortuna..."
     "Oh beh..." ribattè George "Noi andiamo lo stesso, vero Freddie? Dobbiamo comprare delle cose da Zonko!"
       "Garantito!"
Sophie sbuffò: per un attimo ci aveva sperato, che il brutto tempo convincesse Fred a rimanere con lei a scuola.... Non aveva tanta voglia di inzupparsi gironzolando per Hogsmeade, e si era già prefigurata una tranquilla giornata di coccole, magari davanti al caminetto della Sala Comune miracolosamente vuota...
     Ma ovviamente Fred era di un'altro avviso. E ovviamente se George decideva che si doveva andare ad Hogsmeade, si sarebbe andati ad Hogsmeade. 
     In quei mesi spesso Sophie aveva avuto l'impressione di stare con due ragazzi differenti: nei pochi momenti in cui erano soli Fred era dolcissimo, ma quando si trovavano in compagnia del gemello o di altri ragazzi (cioè sempre, dato che Fred e George erano praticamente due unità inscindibili...) a malapena si ricordava della sua esistenza.
      Non avevano detto a nessuno che stavano insieme. Oh, non che Sophie ci tenesse, per amor del Cielo, i suoi sentimenti erano una cosa privata dopotutto... Ma quando vedeva la Johnson e le altre fare le sceme col suo ragazzo sentiva come un'inesorabile impulso a prenderle tutte a sganassoni... Iniziando da quel troll che si era scelto come fidanzato e che temeva che dicendo di essere OCCUPATO avrebbe perso di popolarità nel dormitorio dei maschi!
      E va bene, se si doveva andare ad inzupparsi meglio muoversi.... Lei non lo avrebbe ammesso neppure sottoposta  a Maledizione Cruciatus, ma per stare con Fred avrebbe sopportato ben più di due goccie d'acqua.
     
 
               Dopo aver superato i severi controlli di Argus Gazza, l'inflessibile custode di Hogwarts, il gruppetto di studenti si avviò lungo la strada che portava al villaggio, l'unico insediamento della Gran Bretagna abitato interamente da maghi e streghe.
     "Dai, guarda il lato positivo.... Se piove ci mettiamo a ballare nelle pozzanghere come Gene Kelly!" la consolò la sua amica Katie. Katie era figlia anche lei di una strega e di un Babbano, aveva una cotta pazzesca per George Weasley, ma lui sembrava considerarla solo una lattante... Quindi si capivano alla perfezione. In più avevano entrambe una passione smodata per i musical.
     Qualche mese prima le ragazze avevano portato un vecchio mangianastri in dormitorio, e con un piccolo aiuto di Fred e George ( le apparecchiature Babbane non funzionavano ad Hogwarts, ma il padre di Fred e George era un vero appassionato di manufatti Babbani e aveva insegnato ai figli qualche... trucchetto) erano riuscite a far ascoltare anche ai loro compagni di dormitorio alcuni brani tra i loro preferiti.
     Al momento "Singing in the rain" andava per la maggiore, anche grazie all'esilarante prova di tip tap che aveva dato su quelle note Dean Thomas, un altro loro compagno di Casa, dopo aver bevuto una Burrobirra di troppo.
    Arrivati ad Hogsmeade Sophie, Katie, Lee e i gemelli Weasley si diressero subito da Mielandia, il loro spacciatore preferito di golosità. Sophie stravedeva letterlamente per il loro cioccolato ripieno alla fragola fin da quando Fred gliel'aveva fatto assaggiare, quando erano ancora al primo anno.
     
 
      Dopo aver comprato ogni sorta di squisitezze, i gemelli e Lee dissero: "Beh, noi andiamo da Zonko... Ci vediamo ai Tre Manici di Scopa" e le mollarono in mezzo alla strada. 
     "Buzzurri" borbottò Sophie, guardando Fred saltellare gioioso accanto al fratello e all'amico. Probabilmente stava raccontando qualche storiella irresistibile, perchè li vide scoppiare a ridere fragorosamente.
    "Dai, non te la prendere... Sono maschi" ridacchiò Katie "Andiamo a prenderci una Burrobirra, quando si stancheranno di fare i pagliacci ci raggiungeranno. Anche perchè mi sa che sta davvero per piovere..." 
     Il cielo si era in effetti ulteriormente rannuvolato. Stringendo sotto i mantelli i loro sacchetti di dolci, le ragazze corsero ai Tre Manici di Scopa, il pub locale.
    Era ovviamente strapieno, come in tutti i finesettimana. Il cattivo tempo aveva convinto quasi tutti gli studenti a passare qualche ora al chiuso davanti ad una bella bibita.
      Katie e Sophie presero le loro Burrobirre, poi cercarono un tavolo libero e si misero a chiacchierare del più e del meno.
      Sophie era QUASi riuscita a rilassarsi, quando.... 
     "Sooophie! Posso sedermi accanto a te, sì?"
Quella voce l'avrebbe riconosciuta fra mille. Apparteneva ad Alex Billimore, casa Tassorosso, un anno più grande di lei, stato mentale Troll, professione Battitore e rompiGobbiglie.
      Da qualche mese, per suoi insindacabili motivi (Morgana sapeva se lei aveva ben altro da fare che decifrare quel che passava in quel cervello da troll di Billimore...) le si era appiccicato, tentando di persuaderla a mettersi con lui.
     Ovviamente la ragazza gli aveva spiegato, in modo piuttosto chiaro e anche ripetutamente, che piuttosto che uscire con lui si sarebbe gettata  a bocca aperta in un barile di Vermicoli marci, oppure avrebbe accettato un'appuntamento al buio con un'Acromantula, ma a quanto pareva anche questi semplici ed elementari concetti erano troppo per quella testa di legno.
    Senza neppure aspettare la risposta, spostò la sedia con la grazia di un Gigante che danza con le punte e si sedette pesantemente.
    Le due ragazze alzarono gli occhi al cielo: non che Billimore potesse fare nulla in un pub strapieno di studenti, ma d'improvviso la loro Sala Comune, calda, asciutta e soprattutto VIETATA ai Tassorosso divenne così attraente che si alzarono in contemporanea. E che quei deficenti dei Weasley le raggiungessero lì, per una volta tanto avrebbero capito cosa vuol dire ASPETTARE!
    Ma evidentemente Billimore non era dello stesso avviso. Probabilmente aveva già bevuto, magari alla Testa di Porco, dove il barista non andava tanto per il sottile quando si trattava di vendere qualche superalcolico.
    "No, tu RIMANI QUI!" ringhiò. Aveva uno sguardo cattivo che Sophie non gli aveva mai visto, e le stringeva il braccio tanto da farle male.
     "TOGLIMI SUBITO QUELLE SUDICIE ZAMPE DI DOSSO" ringhiò lei, cercando la sua bacchetta per affatturarlo in maniera definitiva, ma prima che potesse farlo lui si alzò in piedi bloccandole anche l'altra mano.
     "Dai, piccola... Voglio solo farti vedere cos'è un vero uomo" biascicò. Puzzava terribilmente di Whisky Incendiario... Era ubriaco ed eccitato, un mix letale. Intanto gli altri studenti presenti nella sala si erano accorti che qualcosa non andava, ma poichè Billimore era alto e grosso il triplo anche di alcuni dell'ultimo anno nessuno sembrava voler alzare un dito.
    Stava quasi per baciarla, quando...
"LEVALE QUELLE SUDICIE ZAMPE DI DOSSO!" ringhiò qualcuno "O TE LE STACCO, CHIARO?"
   Sophie si girò di scatto: Fred, George e Lee erano appena entrati nel pub. Avevano in mano dei sacchetti colmi di scherzi magici, ma nella foga del momento Fred aveva gettato il suo, sparpagliando il contenuto sul pavimento. Brandiva la bacchetta come se fosse una spada, negli occhi una luce omicida.
      A Sophie ricordò un principe delle fiabe... E in quel momento si sentì protetta, proprio come quella sera in cui l'aveva baciata in Sala Comune.
      "E perchè dovrei LASCIARLA? Che te ne importa, Weasley?" ringhiò Alex.
     "E' la mia ragazza, razza di troll" rispose Fred minaccioso "E se la tocchi io..."
     Un mormorio sorpreso si levò per il pub. Sophie avrebbe di gran lunga preferito rendere pubblica la loro storia in maniera più... discreta, però Fred era tanto bello in quel momento....
     "Non mi dire... E' la tua RAGAZZA, rammollito? E da quando?" ridacchiò Billimore, lasciando Sophie e rivolgendo tutta la sua attenzione a Fred.
      "Da mesi. Quindi LASCIALA IN PACE!"
Alex scattò prima ancora che l'altro ragazzo potesse pensare a difendersi, e gli liberò un pugno dritto sul naso.
     Sanguinante, Fred si rimise in piedi.
"Bada a te, Billimore, hai passato il segno!"
    In breve Alex si trovò atterrato da Fred, George e Lee. I quattro iniziarono a menarsi di santa ragione,  mentre un accanito gruppo di avventori li circondava urlando. Qualcuno stava addirittura raccogliendo scommesse clandestine...
    "BASTA COSI!" tuonò una voce ferma.
In breve i quattro ragazzi furono separati da un'incantesimo.
     Minerva McGranitt, professoressa di Trasfigurazione, Vicepreside e direttrice della casa di Grifondoro, li guardava fremente d'ira.
      "MAI, in tutta la mia vita... Come vi permettete? Proprio in questo momento poi, col la scuola a rischio chiusura. Ah, ma ve la farò pagare! Weasley, Weasley, Jordan! Vi aspetto al castello, dieci punti in meno per Grifondoro per ognuno di voi e punizione! Billimore, riferirò tutto alla professoressa Sprite!"
    I quattro ragazzi si alzarono: Fred aveva il naso che sanguinava abbondantemente, George e Lee un occhio nero e Billimore un labbro tagliato.
     "E andate in infermeria dopo" concluse la professoressa.
     Pian piano la folla di studenti si disperse, anche Alex uscì piuttosto ingrugnito.
     "Stai... Stai bene?"
Sophie si avvicinò a Fred con un fazzolettino, cercando di tamponargli l'emorragia.
    "Si... tu?" rispose lui.
La guardava con quella luce quasi eroica negli occhi, e lei si sentì sciogliere.
      "Io sto bene. Grazie per la difesa... Sebbene credo che avrei potuto cavarmela anche io" ci tenne a puntualizzare. Che nessuno pensasse che lei era una mollacchiona!
     "Come no... La prossima volta mi risparmio il disturbo, guarda" borbottò lui cercando di ricomporsi.
     "Ehy Weasley... E' DAVVERO la tua ragazza?"  commentò Kenneth Towler , un compagno di classe di Fred, passando accanto alla coppia.
     "Certo! E se qualcun altro di voi ci prova con lei state ben certi che gliele dò, peggio di quel che ho fatto con quel troll di Billimore!" ringhiò in risposta Fred.
     "Aspetta" ridacchiò Sophie "Fammi provare questo... EPSPIMENDA! Oh, Hermione aveva ragione, funziona. Certo che " continuò mentre l'emorragia dal naso di Fred si fermava " potevi scegliere un modo più discreto per dirlo a tutti..."
     "Non volevo dirlo così... Ma quando ho visto quel troll metterti le zampe addosso sono andato fuori di testa, va bene? Sei la mia ragazza, e non voglio che altri..." borbottò Fred riprendendo la bacchetta.
      "Gelosone" commentò Sophie prendendolo sottobraccio. Dopotutto quella giornata non era stata un completo fallimento...
      All'uscita del pub trovarono Katie, George, Lee e un altro paio di loro compagni Grifondoro. La tempesta annunciata da quella mattina si era ormai scatenata, e l'acqua veniva giù a catinelle.
       "Ehi, Sophie.... Com'è che faceva quella canzone?" ridacchio Fred, poi la prese per mano e iniziò a saltare nelle pozzanghere cantando con la sua voce lievemente stonata "I'm singing in the rain, just singing in the rain..." e imitando i passi di tip tap totalmente scoordinati di Dean.
    Dopo un attimo tutti i loro amici si unirono a quella danza, e tornarono al castello cantando e saltellando.
    Si, pensò Sophie, forse il mondo non è tanto male, finchè ho un ragazzo pronto a difendermi e amici fuori di melone...





Spazio autrice

Buon pomeriggio, miei piccoli Nargili! Come va? Ancora oppressi dall'afa? Bene, dissetiamoci con questo rinfrescante capitoletto!
E' passato qualche mese dal primo bacio. Ovviamente, è un primo bacio tra due ragazzini... Che quindi non si saranno messi ad appendere manifesti XD E poi scusatemi, ma io Fred e Sophie a pomiciare senza ritegno in pubblico in stile Ron Ron e Lav Lav non ce li vedo proprio U___U
Ma prima o poi bisogna anche dirlo... E anche in questa occasione ho immaginato che per Fred, uomo d'azione, sia molto, MOLTO più semplice salvare  la tipica D in D ( Donzella in Difficoltà, per chi non avesse visto Hercules XD) spacconeggiando alla Megafusto che comunicare semplicemente ai compagni di Dormitorio che ha trovato la ragazza. Ma alzi la mano chi non avrebbe voluto siffatto eroico cavaliere a tredici anni *____* -occhi a cuore mode on-
E ovviamente Fred e Sophie non vivono SOLI nel mondo, ma sono circondati dai loro amici... Per cui cosa c'è di meglio, dopo un'imbarazzante pubblica ammissione d'ammore, che uno sfrenato tip tap collettivo sotto la pioggia? Sono quelle cose che ti rimettono al mondo, diciamocelo XD
Per chi obiettasse ( giustamente, per carità...) che faccio tanto la pignola sull'inserire il Pg nel contesto e poi porto fuori metà scuola mentre il mostro di Serpeverde ancora impazza... Beh, ho considerato che in quel caso il pericolo era DENTRO e non fuori dalla scuola, per cui non penso che una gitarella sarebbe stata deleteria... E poi a maggio la Sprite aveva quasi rinvasato le Mandragole. E poi prendetela pure come una mia licenza poetica, Morgana U___U
Come sempre grazie a chi leggerà e ancora più grazie a chi recensirà ;)

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Capitolo 6
*** 6 Stai con me ***


                                                                                   Hogwarts, novembre 1993
 
                                                                                         {prompt 15 loser}

                                                                       

                          "C'era tutto il mondo che io avrei voluto nei tuoi occhi pieni di parole... E poi e poi e poi... D'un tratto è diventato amore..."
                                                                                 

                                                                                               Pooh "Io ti aspetterò"
 
 
 
Era sera, e la tempesta continuava ad infuriare. 
     "Finalmente al caldo..." mormorò Sophie, togliendosi il mantello gelato di dosso e rabbrividendo mentre si avvicinava al fuoco. 
     Almeno ne fosse valsa la pena di rischiare una broncopolmonite, si disse... Non solo erano quasi annegati, ma Grifondoro aveva perso a Quidditch contro Tassorosso. La ragazza sospirò pensando alla faccia compiaciuta di quel troll di Billimore e di Cedric "Ken" Diggory mentre tornavano negli spogliatoi. Pazienza, si disse, d'altro canto non è colpa di nessuno se quei dannati Dissennatori hanno deciso che una partita di Quidditch era il momento migliore per una passeggiata nella scuola...
    Ripensando all'effetto dei demoni ciechi, guardiani di Azkaban e capaci di risucchiare ogni ricordo felice dall'animo degli esseri umani, Sophie rabbrividì di nuovo. Purchè lo catturassero presto, quel dannato Sirius Black... Era tutta colpa sua se quei mostri giravano impunemente ad Hogwarts.
     
       In quel momento il buco del ritratto si aprì, ed entrò Fred. Era completamente stravolto, con la divisa sporca di fango che aveva usato per giocare a Quidditch ancora addosso e lo sguardo perso.
     "Ma cosa... Credevo fossi andato a farti la doccia! Ti prenderai un malanno!" esclamò la ragazza, afferrandogli la mano e spingendolo verso il fuoco.
    "Scusa è che..." balbettò lui "Sono andato a trovare Harry in infermeria con gli altri... Poi loro sono andati a farsi la doccia, ma io non avevo molta voglia di parlare, così..." fece un gesto vago con la mano.
     Sophie avrebbe potuto giurare di aver visto delle lacrime nei suoi occhi, ma tutto sommato le sembrava una reazione eccessiva... E invece no. Fred stava proprio piangendo, con grosse lacrime che gli rotolavano giù dagli occhi.
    Sopprimendo a stento l'istinto di prenderlo in giro, lei decise che la cosa più urgente era farlo spogliare, se avesse continuato a tenersi addosso quegli indumenti fradici gli sarebbe venuta una polmonite come minimo! 
     "Senti Fred... Lo so che ci sei rimasto male, ci siamo rimasti male tutti... Ma succede, e credo che ora non sia il caso di piangere... Vieni, ti aiuto..."
    Si sarebbe aspettata una risposta caustica, ma evidentemente Fred era troppo sconvolto anche per quello, così si lasciò spogliare.
 Lei gli sfilò la blusa della divisa... E deglutì: sotto non c'era nessun altro indumento. Da dove uscivano tutti quei muscoli sulla schiena? Li aveva sempre avuti? E quella pelle deliziosamente dorata con quella manciata di lentiggini, c'era stata sempre? Beh, in effetti non aveva mai visto la schiena di Fred nuda fino a quel momento.... 
    Senza neanche rendersi conto di quel che stava facendo, iniziò ad accarezzargliela piano. Che pelle morbida....
 
      Fred era totalmente e assolutamente stravolto: AVEVANO PERSO A QUIDDITCH. E, non bastasse, contro quelle schiappe di Tassorosso! Era la prima volta in due anni che succedeva, e si era dimenticato il gusto amaro della sconfitta... Ora la possibilità di vincere la Coppa si allontanava sempre più. Mentre scendeva negli spogliatoi con gli altri, per fare la doccia, aveva sentito un'incredibile frustrazione. Gli era quasi venuta voglia di piangere... Ma non avrebbe pianto MAI in pubblico, sia mai che qualcuno potesse anche solo pensare che Fred Weasley frignava come una femminuccia! E poi George non gliel'avrebbe mai perdonata... Quindi si era allontanato dal gruppo e si era diretto verso la Sala Comune.
     Sperava di trovarla vuota ( il resto dei ragazzi doveva ormai essere già sceso a cena) e invece davanti al fuoco c'era Sophie, completamente fradicia. Beh, non che gli andasse di frignare davanti a lei, ma sapeva che era abbastanza sensibile e intelligente da non prenderlo in giro... O perlomeno da non dirlo a tutti! 
      Senza accorgersene cominciò a piangere silenziosamente, sentì che gli veniva sfilata la maglietta.... E poi sentì qualcos'altro. Un brivido proprio in mezzo alle scapole, un tocco caldo. Qualcuno gli stava accarezzando la schiena.
       Delicatamente prese quella mano e se la portò al viso... Sophie chiuse gli occhi e sospirò.
     "Sei fradicia anche tu, togliti i vestiti o ti ammalerai" mormorò piano, mentre le dita di lei scendevano ad accarezzargli le labbra.
     Sophie si sfilò la maglietta, rimanendo in biancheria, e lui deglutì. Non si era mai accorto che il giovane corpo della ragazza stesse sbocciando in quella maniera... mmhh... deliziosa. 
     Senza rendersi neppure conto di ciò che faceva,  mosse la mano e attirò a se la ragazza. Il bacio fu molto più profondo del solito, come se fosse solo un preludio a qualcos'altro... Qualcosa di molto diverso.
    Scese con le mani verso la sua schiena, e stava quasi per slacciarle il reggiseno, quando...
    "No. No"
Fred si fermò allibito. Sophie si era staccata da lui, leggermente tremante, e si stringeva addosso la maglietta fradicia. 
    "Io... Non voglio. Ho paura, non...." balbettò, guardandolo negli occhi.
    In quel momento si sentì un perfetto imbecille: cosa DIAVOLO gli era preso? 
"No, ma io... Cioè...." era alquanto imbarazzante tentare di scusarsi, quando il suo corpo ( o almeno parte di esso...) non sembrava tanto d'accordo.... Alla fine decise per una ritirata strategica, e corse nel suo dormitorio, rosso come un peperone.
    
 
      Sophie rimase da sola in Sala Comune e si riinfilò la maglietta: il contatto con l'indumento ghiacciato era DECISAMENTE quel che ci voleva in quel momento, le avrebbe spento i bollori! Ma poi perchè aveva detto no? Non è che non lo volesse... Quando Fred aveva iniziato ad accarezzarla e baciarla si era sentita bene, avrebbe voluto che non finisse mai... Ma poi era successo qualcosa. Era come se un'ombra fosse passata negli occhi azzurri di Fred... Non l'aveva mai guardata in quel modo. E il suo corpo aveva iniziato a reagire in uno strano modo... Era stato allora che le era venuto il panico.
    Meglio non pensarci e farsi una doccia, si disse severamente... Una bella doccia ghiacciata, ecco.
    Quando tornò in Sala Comune la trovò ancora quasi vuota. Solo qualche studente aveva già finito di cenare e iniziava a sparpagliare i libri per i compiti del giorno dopo sul tavolo.
      Fred era accoccolato in una poltrona accanto al fuoco. Stranamente ( Sophie benedisse la sua fortuna, altrimenti non avrebbe MAI avuto il coraggio di avvicinarsi... ) nei paraggi non si vedevano nèGeorge nè Lee. 
    "Posso... Posso sedermi?" chiese un pò esitante. Perchè mai chiedesse al suo ragazzo il permesso di sedersi accanto a lui era un mistero che solo Morgana conosceva.
     Lui sorrise. I suoi occhi non avevano più quella luce cupa, ma le orecchie ancora molto rosse indicavano che era parecchio in imbarazzo anche lui.
      Per un po' non parlarono. Poi lei sentì che gli doveva qualche spiegazione.
       "Senti, io..." iniziò, ma lui la interruppe.
"No, non ti scusare. Io... Non so che mi abbia preso. Probabilmente ero proprio fuori per la partita... O forse è solo che sei bella " mormorò piano "Ma neanche io lo volevo... Non così, perlomeno."
     Sophie sospirò felice: a quanto pareva non era stata l'unica a sentirsi in imbarazzo... 
     Non parlarono più, ma rimasero seduti accanto al fuoco mentre fuori la tempesta continuava ad infuriare.


Spazio autrice

Ma buongiorno miei adorati Gorgosprizzi!!! Come va? Ora che l'afa è passata eccovi un bel capitoletto lievemente... hot.
Una premessa: questo capitolo è stato forse il più tortuoso finora. Perchè il concetto che volevo esprimere non è niente affatto SEMPLICE.
E' passato un pò di tempo da quando abbiamo lasciato i NOSTRI... Che ora sono in piena adolescenza. Hanno rispettivamente quindici e quattordici anni. Ed è proprio a quell'età che iniziano certi impulsi. Ma sono ancora giovani, parecchio giovani. Ecco, il concetto che volevo esprimere ( e non so se ci sono riuscita, sinceramente...) è quello delle prime scoperte di qualcosa di ancora troppo forte per poterlo dominare. Qualcosa che ancora fa paura. Oh, lo so, probabilmente molti quattordicenni di oggi mi riderebbero in faccia... Ma vi prego, lasciatemi sognare che esista ancora un mondo in cui si possa vivere senza vergogna quel periodo incerto chiamato ADOLESCENZA. Quel periodo in cui da un lato cominci ad essere donna o uomo, ma dall'altro sei ancora un bambino... E a volte ti spaventi, perchè ti trovi davanti a cose che non conosci. Il sesso è una di queste. 
Spero di essere riuscita a rendere quel misto di attrazione e incertezza che regalano i primi approci con l'altro sesso... D'altro canto non sono ancora TANTO vecchia da non ricordarmi com'era, ve lo assicuro. Per quanto riguarda il Fred lacrimante... Beh, Fred ha una componente di orgoglio e testardagine molto marcata, per cui immaginatevi come può essere stato per lui perdere clamorosamente, e per giunta contro i TASSOROSSO. Io ce lo vedo proprio a piangere... XD
Tutto il mio amore va a Feel Good Inc e a IsabelSnape, che si sono assunte il gravoso compito di beta reader e soprattutto personal trainer dell'autrice sfiduciata... Vi voglio bene, sappiatelo, più di quanto non dicano le mie parole <3
Come sempre mille grazie a chi ha letto, a chi mi ha messo tra i suoi preferiti e soprattutto a chi ha sprecato qualche minuto a recensirmi... GRAZIE, dal più profondo del mio cuore!

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