Com'è straordinaria la vita

di Roly_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Erano passati già due giorni da quando Damon era ritornato umano e la tensione all’interno del pensionato era ancora alta. Stefan era in depressione avendo visto svanire la sua unica opportunità di vivere una vita normale con la sua amata Elena e anche se non l’ammetteva,per lui era anche l’unica soluzione di allontanare definitivamente Damon da Elena. Quest’ultima girava per il pensionato come un fantasma sempre pensierosa e nei suoi pochi attimi di ritorno sul pianeta Terra cercava  di consolare Stefan o tentava di far almeno mangiare qualcosa a Damon,infatti da quando era ridiventato umano si era rintanato nella sua camera e non l’avevamo mai visto uscire da lì e nessun rumore proveniva dalla sua stanza,tanto che avevamo pensato che aveva deciso di togliersi la vita,ma non era per niente nello suo stile. Per quanto riguarda Sage era partito per il Giappone per fare alcune ricerche. Invece io,Meredith e Matt c’eravamo momentaneamente trasferiti al pensionato per stare tutti insieme nel caso di un attacco da parte di Shinichi e Misao.
Tutti noi umani eravamo seduti al tavolo a fare colazione quella mattina mentre Stefan era seduto affianco a Elena e non smetteva di fissare la sua tazza. Il silenzio che regnava era inquietate e il tintinnio delle  posate che urtavano le tazze era snervante,così io non ce la feci più e scoppiai << Ok adesso basta!E’ inutile piangere sul latte versato!Ora dovremmo essere tutti ancora più uniti e anche un po’ più felici perché ci siamo di nuovo tutti ritrovati! >>
<< Hai ragione piccola Bonnie! >>disse la signora Flowers<< Ormai le cose sono andate per questo verso e non possiamo cambiarle,quindi è giunto il momento di reagire! >>ma nessuno rispose allora io continuai
<< Ok ragazzi mi sembra superfluo dirlo che quelli che dovrebbero darsi una mossa siete voi,Elena e Stefan. E anche l’altro al piano di sopra >>
<< Lo sappiamo Bonnie ma è difficile >>disse Elena. Ma difficile cosa?Volevo tanto chiederglielo ma penso di sapere la risposta. E' difficile scegliere fra Stefan e Damon eh?
<< Mi dispiace ragazzi ma io non riesco proprio a provare nemmeno un briciolo di felicità. >>disse Stefan.
<< Ok allora se voi due non volete collaborare proverò con l’altro! >>dissi decisa,ma non passò nemmeno un secondo che tutta quella convinzione andò a farsi un giro. Non ebbi il tempo di rimangiarmi tutto o trovare una scusa che la signora Flowers mi aveva messo in mano un vassoio con un bicchiere di tè caldo,delle frittelle e tant'altra roba.
<< Fai del tuo meglio! >>mi disse per incoraggiarmi.
Ottimo forse sarei inciampata sulle scale e quindi sarei riuscita a evitare quella situazione per niente piacevole. No che mi dispiacesse vedere Damon,mi mancavano terribilmente quei suoi occhi neri dove mi sembrava di vedere una notte stellata ogni volta che mi fissava,ma avevo paura che il suo caratteraccio era andato a peggiorare e non mi andava per niente di ritrovarmi tutta quella roba in faccia. Aspettai cinque minuti nella speranza che qualcuno intervenisse per fermarmi,ma nemmeno Matt,che odiava il solo pensiero che io mi avvicinassi da sola a Damon,disse nulla. Così mi avviai verso quelle scale ma purtroppo non caddi. Ma com’era possibile?Io che inciampavo anche su un parquet invece arrivai alla porta della camera di Damon sana e salva. Questa si che era sfiga!
“Forza Bonnie tanto ormai è solo un umano cosa mai può farti a te che sei una strega?”
 Cercai di auto convincermi ma  non ebbi molto successo. Allora puntai sulla cosa più assurda. La curiosità. Si ero terribilmente curiosa di vedere Damon da umano,quella mattina di tre giorni fa l’avevo visto di sfuggita ma ero certa che non aveva perso nemmeno un po’ del suo fascino e questo era un serio problema per me. Infatti ogni volta che mi trovavo in una stanza dove c’era lui arrossivo senza motivo e mi tremavano le gambe,poi quelle volte in cui eravamo stati vicini,per poco non svenivo. Ok nemmeno la curiosità era una buon arma. Rimasi altri cinque minuti buoni a fissare quella porta e poi impulsivamente bussai.
“Bene Bonnie- mi diceva la mia vocina interna- adesso parla anche.”
 Ottimo adesso anche le vocine nella testa avevo,comunque seguii il suo consiglio anche se un po’ titubante
<< D-Dam-Damon!Sì ehm sono io,B-Bonnie. Ti  ho portato qualcosa da mangiare,sai non puoi sopravvivere senza mangiare e almeno che non hai qualche provvista nascosta nella tua camera,sarai sicuramente morendo di fame. Per noi-evitai di dire essere umano-tre giorni senza toccare cibo e soprattutto acqua è un vero suicidio!Spero per te che non hai tentato di bere l’acqua dal rubinetto,non si può bere sai?.. >>e continuai per non sò quanto tempo a blaterale su cose insensate.
Purtroppo un altro mio difetto era che quando sono nervosa non riesco a fermami di parlare una volta che inizio. Non sò bene quando ma all’improvviso sentii dei passi provenire dalla stanza e lentamente la porta si aprì. Io mi tappai immediatamente la bocca,un po’ per la sorpresa un po’ perché non riuscivo proprio ad abituarmi alla bellezza disarmante dell’ex-vampiro. Anche se era un po’ troppo pallido anche se fosse stato un vampiro e aveva delle enormi fosse sotto gli occhi non riuscivo che attribuirgli solamente un aggettivo. Bellissimo.
 << Cosa vuoi? >>mi chiese con una voce rauca e assonnata.
 << Ti-ti ho portato la colazione >>gli dissi porgendogli il vassoio.
<< Non lo voglio dell’insulso cibo umano >>e stava per chiudere la porta ma io,non so come,misi un piede per bloccarla.
<< Devi mangiare >>gli dissi con la voce più seria che in un momento del genere mi potesse uscire.
<< Non approfittare del fatto che non sono più un vampiro! >>mi urlò contro avvicinandosi pericolosamente a me.
Quello che ci divideva era solamente quel vassoio che non riuscivo più a reggere tanto che mi tremavano le mani e infatti dopo un po’ mi cadde a terra. Il frastuono che fece fu assordante e tutta la roba che c’era sopra ci finì addosso.
 << Scu-scusami >>gli dissi e subito mi abbassai per pulire.
<< Stupida umana >>disse con tono freddo.
Volevo urlagli contro e dirgli che io ero ancora un strega mentre era lui l’insulso umano,o come amava definirli lui,ma l’unica cosa che riuscii a fare fu piangere.
<< Io volevo solo aiutarti >>gli dissi dopo un singhiozzo e come se non bastasse rieccola la mia sbattadagine. Infatti casualmente mi tagliai un dito con il coltello.
<< Ahi! >>dissi.
<< Cosa ti sei fatta? >>mi chiese all’improvviso Damon che si abbassò afferrandomi il dito ferito. Per un po’ restò ad osservare la ferita poi scuotendosi la testa mi aiutò ad rialzarmi.
<< Forza entra dentro che ti devi sciacquare un po’ con dell’acqua fredda >>
<< Ma-ma c’è tutto quel casino per terra >>gli dissi
<< Ci penseremo dopo >>e mi spinse dentro la sua camera.
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


La stanza era stranamente in ordine,chi sa perché mi aspettavo di vedere vetri rotti e roba per terra,segni della sua ira. Anche il bagno era pulitissimo. Possibile che Damon fosse un maniaco dell’ordine? Il contatto con l’acqua fredda mi risvegliò dai miei strani pensieri.
Insomma invece di approfittare della vicinanza con Damon,mi mettevo a pensare all’ordine!Certo che sono strana.
<< Fatto >>mi disse. Caspita mi aveva messo anche un cerotto.
<< Grazie >>gli dissi sempre rossa in viso.
Lui annuì poi si avviò verso la porta. Io lo seguii e vidi che stava accovacciato a terra a sistemare il mio disastro. Mi avvicinai anch’io e incominciai ad aiutarlo.
<< Perché non scendi e vieni a mangiare qualcosa? >>gli chiesi.
<< E sentirmi tutti quegli sguardi accusatori/omicidi addosso? No grazie >>
<< Da quando ti importa cosa provano gli altri nei tuoi confronti? >>
Lui alzò lo sguardo e lo fece incatenare con il mio.
<< Sai che hai ragione? Stupido cervello umano che non mi fa ragionare! >>.
 << Bene allora andiamo! >>gli dico sorridendogli. Mi sa proprio che aveva una bella crisi di sentimenti dentro.
Così scendemmo al piano di sotto. Non appena Damon fa la sua entrata in cucina tutti si bloccano a fissarlo. Lui prima rivolge un’occhiata d’indifferenza a tutti poi si avvicina alla signora Flowers porgendole i resti della roba caduta a terra prima.
<< Ehm mi scusi signora Flowers ma mi è caduto tutto da mano >>aggiunsi io per cercare di rompere il ghiaccio.
<< Oh non ti preoccupare Bonnie cara. Damon accomodati pure,ti prendo un’altra tazza. >> Lui annuì e diede una breve occhiata a com’erano seduti gli altri. Probabilmente voleva accertarsi di non capitare vicino a nessuno degli altri. Chi sa perché ma avevo la certezza che invece riuscisse a tollerare sia la mia presenza sia quella della signora Flowers. Forse perché eravamo le uniche che non l’avevano puntato il dito contro.
Dopo un po’ si sedette a capotavolo e io mi misi alla sua destra,invece alla sua sinistra c’era la signora Flowers che aveva apparecchiato la parte di Damon.
Tutti fissavano le loro tazze e sembrava che si erano pietrificati,fino a quando Stefan si alzò balbettando delle scuse. Fu seguito a ruota da Elena che però diede prima un’occhiata a Damon,poi anche Meredith e Matt si alzarono senza dire niente.
Damon non mi sembrò particolarmente colpito,continuò a mangiare senza alzare la testa. Io distrattamente mangiucchiavo qualche biscotto,ma rischiai veramente di strozzarmi quando Damon,con la sua voce estremamente sensuale mi chiese:<< Che ne dici se dopo ci andiamo a fare un giro? >>
<< Io e te? >>chiesi titubante. Lui si limitò ad annuire.
<< O..ok >>gli dissi.
<< Bene ci vediamo fra un quarto d’ora all’ingresso >>e con questo con estrema eleganza si alzò dal tavolo e salì al piano di sopra.
Io rimasi bloccata. Io e Damon. Insieme.
<< Allora cosa aspetti?Vai a farti bella no? >>mi disse la signora Flowers con un sorriso che mi ricordava tanto mia nonna. Io annuii e salii in camera mia.
Il caos regnava nella mia testa. Cosa mi dovevo mettere? Volevo tanto chiedere aiuto a Meredith e Elena ma forse era meglio non coinvolgerle.
 Optai per qualcosa di semplice,tanto in qualsiasi maniera mi sarei vestita sicuramente vicino a Damon sarei sfigurata.
Cercai di essere velocissima ma comunque feci tardi,anche se di soli cinque minuti. Damon era già lì,vicino alla porta con le braccia incrociate al petto e vestito come al solito,ma mi sembrava che ogni minuto diventasse sempre più bello e poi quel lieve rossore tipico della pelle umana lo rendeva ancora più perfetto di prima,se era possibile.
<< Hey >>gli dissi arrivata vicino a lui.
<< Cinque minuti di ritardo,immagino che sia un record per te >>mi disse con tono distaccato.
<< Sinceramente sì >>gli dissi arrossendo.
Lui mi fissò per un attimo e poi aprendo la porte mi fece cenno di uscire.
<< Prendiamo la mia auto >>disse.
<< Sai già dove andare? >>
<< Penso che convenga allontanarci un po’,qui mi conoscono tutti e non è un bene >>mi fece notare.
Con un gesto di estrema galanteria mi aprì la portiera e mi fece salire.
Tutto il tragitto lo passai cercando di controllare il mio rossore,invece lui mi sembrava che cercasse di non premere troppo l’acceleratore. Per mia fortuna si rendeva conto che ora,con i sensi umani,non era prudente guidare come faceva prima.
Arrivammo in una cittadina vicino Fell’s Church,mi ricordavo che lì ci fosse un parco stupendo e come se mi avesse letto nel pensiero,scesi dalla macchina,ci avviammo proprio lì.
Dopo tutto quel silenzio decisi di rompere il ghiaccio.
<< Come mai hai voluto che ti accompagnassi a fare un giro? >>
<< A chi altri potevo chiederlo? >>
<< Conoscendoti immaginavo che saresti uscito da solo >>
<< Forse non mi conosci così bene.. >>disse a bassa voce,come se non volesse davvero dirmelo.
Ci fu ancora silenzio e fui di nuovo io a romperlo.
<< Allora come ti senti? >>
<< Ti prego Bonnie,niente sedute da psicologo >>
<< Guarda che non era questo il mio intento >>
<< E qual’era? >>
Io sbuffai infastidita. Possibile che non si potesse chiedere niente a quello?
Dopo un po’ incominciò a parlare.
<< E’ strano. Magari un tempo avrei anche voluto,ridiventare umano,ma ora proprio no. Insomma sono cambiate tante cose e io ho imparato ad affrontarle solamente come vampiro. E poi se arrivano i kitsune ? Non voglio sembrare più debole di Mutt,solamente perché non sono abituato a fare le cose come umano. >>
All’inizio non sapevo che dire,non me lo sarei mai aspettato da lui un discorso così lungo. Ci sedemmo su una panchina e per scherzare gli dissi:<< Hey non mi dire che soffri di complessi di inferiorità? >>ma lui sembrò prenderla sul serio questa mia affermazione.
<< Assolutamente no,ma è uno schifo. Mi sento come se mi trovassi in una bolla e  tutto quello che è al di fuori mi appare sfocato. Anche la tua voce è diversa. >>
<< Cioè? >>
<< Bè quando ti sentivo parlare prima mi davi l’idea che cantavi. Aveva una nota strana la tua voce,ma molto melodiosa. Invece ora riesco sempre a percepirla ma non è come prima. >>Io arrossii ancora di più se possibile.
<< Cerca di trovare i lati positivi -gli dissi- puoi andare a mare e abbronzarti >>ma quant’ero stupida?Lui per la prima volta si stava confidando come me e io gli rispondevo che ora poteva abbronzarsi?Per mia fortuna lui la prese bene e scoppiò a ridere.
<< Oh certo ma dovremmo sbrigarci,prima che Shinici e Misao ci facciano fuori >>concluse con una nota triste.
Mi sembrava davvero preoccupato.<< Se solo potessi fare qualcosa >>dissi ad alta voce sovra pensiero. Lui alzò la testa di scatto e i suoi occhi si illuminarono di una strana luce.
<< Oh sì che puoi >>e mi rivolse uno dei suoi sorrisi più belli.
Questo non preannunciava niente di buono.

Note:ed ecco un nuovo capitolo!Spero che vi sia piacciuto e voglio ringraziare chi ha incominciato a seguire la mia storia ;) Alla prossima! 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


<< Allora io leggerò questi e tu quest’altri . Ok? >>gli chiesi.
<< Perfetto!Forza non perdiamo tempo! >>e si tuffò nella lettura di quell’enorme libro.
Ma perché non mi sto mai zitta?Damon sentendomi parlare gli era venuta la brillante idea che io potessi fare qualche magia e farlo ritornare vampiro e ora ci ritrovavamo rinchiusi nella mia stanza immersi fra i libri di magia che mia nonna mi ha tramandato e che io mi ero portata con me.
No che l’idea mi dispiacesse. Insomma avevo la possibilità di passare molto tempo con Damon e aiutarlo anche,ma se non avessimo trovato niente? Sicuramente ce l’avrebbe avuta con me a vita e non mi avrebbe più rivolto la parola. Ma ormai era inutile piangere sul latte versato.
Erano le 2 di notte e non avevamo staccato nemmeno per mangiare,per fortuna che la signora Flowers era salita a portarci qualcosa,che avevamo consumato continuando a leggere. I miei occhi mi imploravano pietà. “Solo per un secondo facci chiudere”. Mi chiedevano,ma io sapevo che sicuramente mi sarei addormentata se li avessi accontentati. Ma cosa potevo fare? Ormai non riuscivo nemmeno più a leggere,figuriamoci poi tradurre il latino in americano.
<< D..Damon? >>
<< Che c’è? >>
<< Che ne dici se continuiamo domani? >>. Lui dapprima mi fissò poi disse:<< Vai pure a dormire tu. Io continuo >>
<< Ma non mi sembra giusto. >>
<< Comunque così non mi sei d’aiuto no? Tanto vale che ti addormenti >>e si rituffò nella sua lettura.
Era inutile continuare,era più cocciuto di un mulo. Presi il pigiama e un cambio e mi chiusi in bagno.
“Che vergogna!Che vergogna! Che vergogna!” pensavo mentre mi cambiavo. Avrei dovuto dormire nella stessa stanza con Damon. E se pronunciavo il suo nome nel sonno?E se dicevo che l’amavo?
“No,non voglio nemmeno immaginare!”pensavo mentre ormai la mia faccia era dello stesso colore dei miei capelli. Uscii così dal bagno e vidi che lui si era disteso sul lato sinistro del letto e continuava a leggere.
“Oh mio dio!Forza Bonnie mantieni la calma,non è successo niente di grave no?Ti trovi solamente davanti Damon disteso sul tuo letto,cosa c’è di strano?”
“Stupida vocina che si trova nella mia testa,ma sei deficiente? Guarda lì,mai hai visto bene?E io dovrei dormire con lui al mio fianco?Bè forse ci riuscirei anche,tanto sto per svenire…”
E continuai questo mio dialogo interiore fino a che Damon si accorse di me.
<< Preferisci dormire da questo lato? >>ma davvero pensava che era quello il problema?
<< N..n..no..nono,non ti preocc… preoccupare >>e non so quale forza divina mi diede il coraggio di camminare e infilarmi sotto le coperte.
<>e mi fece uno dei suoi sorrisi beffardi. Io mi limitai a sorridere e mi coprii tutta la testa con le coperte.
Non so se svenni per l’emozione,se per la mancanza d’aria o se ero davvero stanca,fatto sta che riuscii ad addormentarmi,ma lo spettacolo che vidi quella mattina fu sconvolgente.
Aprii gli occhi e mi ritrovai a un palmo dal naso dal viso di Damon. Stavo per gridare ma poi mi accorsi che dormiva. L’avevo visto con varie espressioni ma quella che aveva ora dipinta sul volto era di sicuro la più bella. Tutto era perfetto. I capelli che li ricadevano dolcemente sulla fronte,le palpebre chiuse,le sue guance lievemente arrossate e le sue labbra che ti dicevano “Hey siamo qui,forza!Baciaci,mordici”.
Cercai inutilmente di distogliere il mio sguardo dal suo volto e di alzarmi dal quel letto,ma niente non c’era proprio verso. Peccato che non avessi trovato la forza,avremo potuto evitare parecchie grane.
Un urlo atroce si sentì per tutto il pensionato quando la mia porta venne aperta da un’Elena sconvolta.
Io sobbalzai e mi sedetti sul letto e scoprii che Damon doveva avere il sonno pesante,era impossibile non aver sentito l’urlo di Elena,invece lui continuava a dormire beatamente.
Dopo mezzo secondo Stefan si trovò al fianco di Elena e un istante dopo anche Meredith e Matt erano fuori alla mia porta ad osservare lo spettacolo. Ma quale poi? Insomma stavamo solamente dormendo,che c’era da urlare?Ok la situazione poteva essere fraintesa,però nessuno era così stupido da pensare che potesse succedere qualcosa tra me e quel dio che dormiva sul mio letto.
<< Dimmi che non è come penso.. >> disse in un sussurro Meredith.
Stavo per rispondere quando un incavolatissimo Matt incominciò a sbraitare.
<< Bonnie perché non hai gridato?Ti saremo venuti a salvare! Dio come abbiamo fatto a non accorgercene?Maledetto io l’ammazzo.. >> e incominciò ad avvicinarsi al letto ma venne bloccato da Stefan.
“Ah per fortuna qualcuna che ragiona”pensai ma subito dovetti rimangiarmi tutto quando lui incominciò ad avvicinarsi con uno sguardo per niente calmo.
<< Stefan non è come pensate >>cercai di dire.
<< Lo so >>disse.
<< Ma..ma Stefan! >>disse Elena.
<< Ragazzi insomma è chiaro che non è successo niente,me ne sarei accorto e poi è tutto in ordine >>disse guardando prima me,poi Damon e poi il letto.
A quelle parole tutti si calmarono e lui si avvicinò a Damon scuotendolo con non molta delicatezza.
<< Vedo che non ha perso le sue vecchie abitudini >>disse il vampiro.
<< Cioè? >>chiesi.
<< Ha sempre avuto il vizio di andare a dormire tardi e la mattina era sempre una guerra per svegliarlo-spiegò- Damon forza alzati!Insomma hai una certa età! >> cercò di dire al fratello,che incominciò a bofonchiare qualcosa.
<< Stef non ho voglia di giocare…ho sonno,fammi dormire >>. Disse infine afferrando il cuscino e mettendoselo in testa.
La scena era surreale.  Il grande Damon Salvatore che faceva storie per alzarsi dal letto,e mai fino d’allora  era stato ai miei occhi così umano.

Nota:Salve gente!^__^ Volevo avvertire che io oggi parto(questione di una settimana circa u_u) e quindi ho pensato di postare due capitoli ;) Spero che la storia continuii a piacere e ringrazio tutti quelli che la seguono.  Alla prossima,baci dalla vostra Roly_chan!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


C’era voluta la bellezza di mezz’ora per far alzare finalmente dal letto un Damon che non smetteva di sbuffare,dopo cinque minuti si incominciò a guardare intorno e incominciò a sbuffare ancora più forte.
<< Allora cos’è successo? >>chiese Stefan,l’unico ad essere rimasto ancora nella mia camera.
<< Niente che ti riguardi >>rispose Damon.
<< Bonnie? >>chiese a me.
<< Ehm… stavamo solamente facendo delle ricerche >> risposi cercando di rimanere sul vago.
<< Ricerche? >>chiese Stefan.
<< Sì fratello,delle ricerche e se ora ci fai il favore di andartene…dovremmo continuare >> disse Damon.
<< Ma ricerche su cosa? >>si intestardì Stefan.
<< Ma cosa te ne frega a te? Non mi rivolgi la parola da tre giorni e poi pretendi di sapere cosa faccio >>gli rinfacciò Damon.
<< Se non ti rivolgo la parola ci sarà un perché no? E tu sai benissimo anche qual è >>
<< Ma sei stupido o che cosa? Secondo te io sono felice di trovarmi in questa situazione? >>
<< Hai avuto la cosa che più desideravo,l’unica cosa che mi avrebbe permesso di rimanere con Elena senza problemi,e tu che fai?! La disprezzi anche?!No questo non lo posso accettare! >>
<< Allora sei ottuso?! Io non la volevo e te la potevi benissimamente prendere tu! Ma cosa potevo saperne che adesso bisogna stare attenti anche ad annusare le rose in questa casa! >>
<< Ma dico io,tu non ti sei mai interessato dei fiori e proprio in quel momento ti doveva venire il pollice verde? >>
<< Ma bravo fratellino vedo che hai affinato il sarcasmo >>
Oh mio dio ero capita in una delle tante guerre fra i fratelli Salvatore e sapevo che la cosa migliore era andarsene via,ma non ebbi tempo nemmeno di alzarmi dal letto che Damon mi bloccò afferrandomi il polso.
<< Non abbiamo ancora finito,anzi non abbiamo nemmeno iniziato oggi! >>mi disse puntandomi i suoi occhi dritti nei miei. Era un chiaro invito ad aiutarlo e io non avevo la forza di dirgli di no,così annuii e mi risedetti sul letto.
<< Facciamo così,se tu mi dici cosa state facendo,io ti darò una mano >>propose Stefan al fratello.
<< E chi ti dice che ho bisogno del tuo aiuto? >> chiese con tono di sfida Damon.
<< Bè dei sensi più sviluppati fanno sempre comodo >>
Damon per un primo momento aveva tutta l’aria di uno che sta per commettere un omicidio,poi si calmò e accettò l’aiuto di Stefan.
<< Non ti montare la testa però fratellino >>aggiunse.
<< Bene che dobbiamo cercare? >>chiese allegro,si vedeva che era felice di passare un po’ di tempo con suo fratello.
<< Un qualsiasi incantesimo che mi permetta di riottenere i miei poteri >>a quelle parole tutta l’allegria sul volto di Stefan si tramutò in tristezza.
<< Ok >>disse solamente e afferrò un libro a caso incominciandolo a leggere.
<< Ehm io vado in bagno e poi a mangiare qualcosa >>dissi.
Quello che avevo detto era vero,ma in realtà speravo che rimanendo da soli quei due si  sarebbero riappacificati su questa questione,dopotutto dopo essere usciti dallo Shi no shi la situazione era decisamente migliorata.
<< Vado anch’io a darmi una rinfrescata,portami qualcosa da mangiare streghetta >>e facendomi l’occhiolino Damon uscì dalla mia stanza facendomi diventare tutta rossa.
<< Non ti preoccupare ha sempre fatto questo effetto a tutte >>mi disse Stefan.
Che figura di m****!
Così afferrai le prima cose che trovai a volo e mi chiusi nel bagno.
Oh dio cosa avrà capito Stefan? E se gli dice qualcosa? E se lo dice ad Elena o Meredith?
No,dai Bonnie pensiamo positivo,lui non è il tipo. E cercai di auto-convincermi di questo.
Fui il più veloce possibile e quando uscii da lì Damon doveva ancora venire.
<< Io vado a prendere qualcosa da mangiare >>informai Stefan che si limitò ad annuire,troppo preso da quello che stava leggendo.
Scesi giù e per mia fortuna la signora Flowers aveva già preparato sia per me sia per Damon,due vassoi stracolmi di roba e mi aiutò anche a portarli di sopra.
Gli altri non osarono nemmeno guardarmi.
 Bè dovevo ringraziare loro,che il giorno prima non mi avevano fermata ad andare da Damon,se ora ero costretta a rimanere rinchiusa un’altra giornata in camera mia cercando di far mantenere la calma ai due fratelli,rossa come non ero mai stata a causa della vicinanza con Damon,pregando che Stefan non incominciasse a ridere per l’effetto che mi faceva il fratello e starnutire in continuazione per colpa di quei vecchi libri polverosi.
Begli amici che mi ritrovavo,non si erano nemmeno degnati di venirmi a salvare da quella situazione troppo imbarazzante per i miei gusti.
Ormai ero le cinque del pomeriggio ed ero decisa a non saltare la cena quella sera,visto che a pranzo non avevo mangiato praticamente niente,quindi dovevamo trovare qualche soluzione immediatamente.
Chiusi il libro che avevo appena finito di leggere e incominciai a riflettere.
Cosa stavamo cercando noi di preciso? Un incantesimo che permettesse a Damon di ritornare come prima.
Di ritornare indietro.
Indietro nel tempo.
Ma certo come avevo fatto a non pensarci prima? Se avessimo trovato una formula per tornare indietro nel tempo,potevamo ritornare a quattro giorni prima ed evitare che Damon annusasse la rosa.
Se lui fosse ritornato indietro con la consapevolezza di quello che succederà,avrebbe potuto evitato di fare lo stesso errore.
Ah un applauso a me,che avevo avuto quel piano perfetto e inoltre ero certa che in uno dei tanti libri che avevo letto c’era la formula che faceva al caso mio.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Incominciai a fissare come una forsennata tutti i libri che avevo d’avanti con la speranza di ricordare quello che faceva al caso mio.
Non poteva essere nessuno di quelli che avevo d’avanti a me,visto che erano quelli che avevo letto recentemente e me lo sarei ricordato,no?
Così incominciai a camminare a quattro zampe per la stanza e fissare tutti i libri che stavano a terra.
Presa dalla mia ricerca,non pensai quanto poteva sembrava strano a occhi esterni il mio comportamento.
<< Ehm Bonnie che stai facendo? >>mi chiese Stefan.
<< Shhh >>gli risposi. Non potevo distrarmi.
<< Lasciala stare Stefan,ci sta permettendo di ammirare il suo fondoschiena così bene.. >>disse Damon.
“Notizia dell’ultima ora,notizia dell’ultima ora! Bonnie McCullough muore a causa di un infarto.
La povera ragazza-strega dopo una delle sue solite figuracce,non riesce a reggere al troppo imbarazzo e muore per arresto cardiaco.”
Ero certa,ecco cosa si sarebbe letto suoi giornali.
Ma a quanto pare il mio cuore era più forte del previsto così riuscii a salvarmi dall’infarto ma no dagli occhi divertiti di Damon.
<< Damon smettila!Allora cosa stavi cercando Bonnie? >> chiese Stefan. Santo subito!
<< Ehm..io..io avrei pensato una cosa… >>dissi titubante.
<< Cioè? >>chiese Damon.
<< Ho..ho pensato che,si insomma,se tu potessi ritornare indietro nel tempo con la consapevolezza di quello che succederà,non faresti lo stesso errore.. >>spiegai.
Stefan e Damon mi fissarono sbalorditi poi,in contemporanea,ai due comparve un sorriso.
<< Io ho sempre pensato che tu uccellino eri l’unica con un po’ di sale in zucca in questa combriccola,oltre me chiaro >>disse Damon.
<< Questo significa che io potrei annusare io la rosa e tornare umano? >>chiese Stefan euforico.
<< Sì >>gli dissi.
<< Bene allora cerchiamo l’incantesimo!>> continuò
<< A dire la verità io già l’avrei trovato,ma non ricordo il libro >>
<< Facile,allora! Cercherò tutti i libri che hanno di più il tuo odore e cercheremo fra quelli >> e incominciò ad annusare tutti i libri.
<< Ah vedi fratellino che quando vuoi sai essere davvero utile? >>disse Damon con troppa allegria per farla sembrare un insulto quella frase.
Ci impiegò circa dieci minuti e i libri selezionati erano 9.
<< Perfetto!Forza all’opera >>disse Stefan e ci mettemmo tutti e tre seduti a terra in cerchio.
<< Ehm ragazzi? >>sentii la voce di Elena giungere dalle mie spalle.
Incredibile ero così concentrata che non l‘avevo nemmeno sentita arrivare.
<< Angelo taci un attimo siamo impegnati >>ma nonostante la parola ‘angelo’,Elena si indispettì parecchio per il tono usato da Damon,ma si limitò a sedersi in mezzo a me e Stefan senza dire una parola.
Passarono diversi minuti e…finalmente lo trovai e mi lasciai sfuggire un grido di gioia.
<< Sì!Sì è questo >>dissi saltellando sul posto. Quei due mi avevano trasmesso  molta euforia. Chi l’avrebbe mai detto.
<< Dove?Dove? >>chiese Stefan.
<< Fammi vedere! >>disse Damon e si avvicinò pericolosamente a me,tanto che le nostre guance si toccavano.
<< E’..è questo >>dissi indicandolo con un dito.
<< Bene ci serve solamente una candela >>disse e si alzò guardandosi intorno e la trovò sul mio comodino.
<< Forza facciamolo >>disse Stefan con un sorriso così felice,mai visto sul suo volto.
<< Ma mi spiegate che sta succedendo? >>chiese Elena  che aveva perso tutta la pazienza.
<< Amore siamo riusciti a trovare un incantesimo che ci permetterà di ritornare indietro nel tempo,così Damon non annuserà la rosa e potrò farlo io >>le spiegò.
<< Oh Stefan che bello! >>disse Elena.
<< Bene adesso tocca a te streghetta >>disse Damon mettendo la candela al centro del nostro cerchio e sedendosi.
<< Allora,oltre Damon,chi altri vuole farlo? >>chiesi.
<< Io naturalmente >>disse Stefan.
<< Ho chiesto perché non è necessario >>dissi per scusarmi.
<< Che ne dici Bonnie se ci aggiungiamo anche noi? >>disse Elena ma vedendo le nostre facce perplesse spiegò << Bonnie deve venire per forza,se dovesse succedere qualcosa lei è l’unica che può essere d’aiuto. Invece per quanto riguarda me,non vorrete mica rimanermi qui da sola? Gli altri sono usciti e poi ho paura di cosa potrebbe succedere a  questo mondo…e se dovesse svanire? >>disse  e dovetti ammettere,che come sempre Elena era brillante,il suo discorso non faceva una piega.
<< In teoria dovrebbe andare così,questo mondo svanirebbe,cioè dovrebbe ancora nascere…cioè,ok mi avete capito no? >>dissi.
<< Ok allora verrete anche voi! -disse Stefan-che si deve fare? >>
<< Mmm è facile,dobbiamo accendere la candela >>e Damon prese un accendino e lo fece.
<< Tenerci per mano >> io mi ritrovai a stringere la mano di Elena e quella di…Damon!
Forza Bonnie hanno bisogno di te!Non svenire!
<< Pensare in che periodo vorremmo andare e poi dobbiamo dire insieme “Nosce te ipsum” >>
Mi farebbe piacere vedere Damon quand’era umano nel lontano 1500,eh vabbè mi comprerò una palla di cristallo per vederlo. Allora com’era,ah sì,nosce te ipsum
<>ma non potei continuare la frase che fui colpita da un fascio di luce e poi solo buio.

Nota:eccomi ritornata dalle vacanze!
Dispiace che il capitolo sia venuto un pò troppo corto..dopo tutto questo tempo potevo fare di più ç___ç Ma spero che vi piaccia lo stesso!Aspetterò con ansia qualche vostra recensione per sapere cosa pensate della storia,nel frattempo ringrazio tutti quella che la seguono,alla prossima da Roly_chan!
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Mi sentivo tutt’indolenzita,ma questa era una cosa buona,significava che non ero morta.
Decisi di aprire finalmente gli occhi per accertamene.
Mi trovavo distesa su un prato e c’era un sole così accecante.
<< Ragazzi? >>chiesi titubante.
<< Oh dio la testa >>disse Elena.
<< Ma dove siamo? >>chiese Stefan.
<< Domanda da un milione di dollari >>rispose con il suo solito sarcasmo Damon.
Ok era chiaro che qualcosa era andato storto,ma cosa?Ero in pieno panico e cercai conforto nei miei amici,ma anche loro sembrava sul punto di una crisi di nervi.
<< Sapete che questo posto mi sembra di averlo già visto? >>disse ad un tratto Damon.
<< In effetti anche a me sembra di conoscerlo >>aggiunse Stefan.
Passò un secondo e i due fratelli si fissarono negli occhi con uno sguardo che non prometteva nulla di buono.
<< E’ impossibile! >>sibilò Damon
<< Ci potete spiegare qualcosa anche a noi? >>chiese  Elena.
<< Questo è il nostro giardino. Il giardino dove io e Damon abbiamo trascorso la nostra infanzia a Firenze >>disse Stefan. Era completamente sconvolto ed io non ero da meno.
Poi ricordai cosa avevo pensato:’Mi farebbe piacere vedere Damon quand’era umano nel lontano 1500,eh vabbè mi comprerò una palla di cristallo per vederlo. Allora com’era,ah sì,nosce te ipsum’
Possibile che anche solo pensando l’incantesimo si era avverato?Eppure mi sembrava strano. Sul libro era scritto chiaramente che tutti dovevano pensare alla stessa destinazione,affinché funzionasse.
<< Ragazzi cosa avete pensato dopo ch vi ho spiegato come funzionava l’incantesimo? >>chiesi.
<< Ehm io ho pensato che mi sarebbe piaciuto vedere com’era la loro vita nel ‘500 e poi ho ripetuto la formula per memorizzarla >>spiegò Elena.
<< Ecco anch’io ho pensato che sarebbe stato bello ritornare nel 1500 per rivivere quei momenti in cui io e Damon eravamo inseparabili. Poi ho pensato alla formula,ho sempre avuti un po’ di problemi con il latino >>disse,stranamente imbarazzato,Stefan.
Ok tre su quattro,ora mancava solo lui per confermare la mia tesi.
Tutti gli puntammo gli occhi addosso e lui sospirò poi parlò:<< Anch’io ho pensato al ‘500 e ho ripetuto la formula >>.
<< Ecco spiegato tutto >>dissi.
<< Cioè? >>mi chiesero in coro.
<< Significa che contemporaneamente abbiamo pensato tutti la stessa cosa e detto la formula. In effetti non era specificato che bisognava dirla ad alta voce… >>
<< Ah ecco tutto,ok allora basta ripetere l’incantesimo ma stavolta dobbiamo pensare bene quello che vogliamo >>disse con calma Elena.
Certo non c’era da preoccuparsi,ah per fortuna e io che mi ero spaventata a morte.
Ci mettemmo tutti in cerchio,presi la candela e il libro che erano arrivati con noi(per fortuna),accesi la candela con i miei poteri,afferrai di nuovo la mano di Damon,pensai intensamente al quel giorno della rosa e tutti insieme pronunciammo:<< Nosce te ipsum >>.
Uno,due,tre e aprii gli occhi…niente. Non era cambiato niente. Ci trovavamo sempre in quel giardino.
Ok adesso una crisi isterica mi era permessa,no?
<< Ma.. ma perché siamo ancora qui? >>
<< Avete pensato tutti a quel giorno? >>disse Damon trattenendo a stento la rabbia.
Noi tre annuimmo.
<< Bonnie prova a vedere se il libro dice qualcosa a riguardo >>disse Stefan.
Incominciai a leggere,ma niente,anzì no. Infondo alla pagina c’era una piccola nota.
<< Hey qui c’è scritto in piccolo qualcosa allora dice che l’incantesimo si può fare solo una volta… >>dissi facendo scendere man mano la voce.
Solo una volta?! Le lacrime cercavano di prepotentemente di uscire dai miei occhi e furono vani i miei sforzi per trattenerle.
Era tutta colpa mia. Se solo avessi letto più attentamente. Ero una stupida,inutile strega.
Come avevo potuto commettere un errore del genere?
<< Tu stupida strega!Ma quale strega e strega,non sei degna di essere chiamata così! >>mi disse con una furia talmente forte Damon che pensai seriamente che mi avrebbe picchiato,se non fossi stata una donna.
<< Damon è inutile che te la prendi con lei.. >>cercò di dire Stefan prima di ritrovarsi steso a terra.
Incredibile,anche se Damon era umano,era riuscito comunque a mettere al tappeto un vampiro.
<< Ma perché devi sempre essere così idiota tu?Siamo bloccati nella nostra epoca con te già vampiro e queste due che se vogliono sperare di arrivare al ventunesimo secolo devono per forza trasformarsi. Quindi adesso siamo in tre!Perfetto! >>sbraitò Damon.
<< Può farlo Stefan-disse Elena-vero Stefan che puoi trasformarci tu? >>
<< Amore non è una cosa che si può fare su due piedi e poi ti rendi conto delle conseguenze? Voi non appartenete a quest’epoca… >>disse Stefan.
Aveva ragione io e Elena lì non potevamo rimanere. Cosa sarebbe successo in futuro? I miei genitori avrebbero avuto un’altra figlia,forse una mia fotocopia? E poi farmi trasformare da Stefan…se proprio dovevo diventare un vampiro volevo che fosse Damon ma in quel momento se mi avesse morso,lo avrebbe fatto solo per staccarmi la testa.
<< …e poi io non voglio essere trasformato da te,fratellino >> sentii dire Damon.
Mi stavo perdendo tutti i loro discorsi,ma era irrilevante. L’unica cosa davvero importante in quel momento era trovare un modo per ritornare nella mia epoca.
<< Fate silenzio -disse all’improvviso Stefan-sta arrivando qualcuno >>
Uno,due,tre passi e vedemmo sbucare da dietro una siepe una donna.
Dir che era bella era poco. Aveva dei lunghi capelli neri e lisci,due occhi color smeraldo,un viso dolcissimo e un sorriso così ammaliante che sarei potuta rimanere ore a fissarlo,ma mi si gelò il sangue nelle vene quando sentii Damon e Stefan pronunciare all’unisono la parola mamma.

Nota:Ed eccomi con un nuovo capitolo e un personaggio credo inaspettato ;)
Spero che la storia continuii a piacervi anche se mi sto distaccando parecchio dalle solite cose che vengono trattate nei libri della Smith ;)
Alla prossima da Roly_chan! 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


No,dovevo aver sentito male. Quella donna,bella da spaccare il cuore,era la loro madre?
Certo la cosa era molto probabile,visto che osservandoli bene,si assomigliavano tantissimo.
I capelli erano gli stessi di Damon e quegli occhi erano identici a quelli di Stefan. Ovviamente dovevano aver preso da qualcuno la loro strabiliante bellezza.
Ma mai avrei immaginato di incontrarla,anche perché sapevo che lei era morta quando Stefan e Damon erano ancora due bambini.
<< Oh i miei due bambini!Finalmente siete tornati dal vostro viaggio. Orsù parlatemi di questa nuova terra,come si chiama?Ah sì,America! >> sentirla parlare era come sentire un concerto di campane,ma la cosa più strana era che capivo l’italiano!
Era chiaro,il passato stava cambiando e non era per niente un bene.
<< E’ molto bella >>disse Damon con un filo di voce. Non l’avevo mai visto così sorpreso.
<< Solamente questo mi sapete dire?Sarà anche bella ma guarda come mi ha ridotto il mio piccolo Stefano,è tutto bianco come un lenzuolo! >>disse la donna avvicinandosi a Stefan e accarezzandogli una guancia.
Lo vedo Stefan stava per scoppiare a piangere e anche la madre se ne accorse.
<< Cos’è successo?-gli chiese-Diamante vi hanno fatto qualcosa? >>chiese la donna arrabbiandosi. E chi era ora questo Diamante?
<< No madre Stefano sentiva la vostra mancanza,per questo reagisce così >>spiegò Damon e infondo sapevamo tutti che quella non era una semplice scusa,ma solamente la verità…un attimo il vero nome di Damon era Diamante?
<< Oh vieni qui! >>disse e abbracciò Stefan che non riuscì a trattenere le lacrime che silenziose rigavano il suo viso.
Era una scena talmente commovente che mi sarei messa piangere a anch’io se non fossi stata ancora sotto shock da tutte quelle rivelazioni,soprattutto quella del vero nome di Damon.
Dopo un po’ la donna si staccò e sorridendogli affettuosamente si diresse verso Damon appoggiandogli una mano su braccio e incominciò a fissare me e Elena.
Cavolo e ora?
<< Ditemi chi sono queste due belle signorine? >>chiese
<< Sono Elena Varnesi e Bonnie Malesi –disse Damon indicandoci- sono due fanciulle di origini italiane che abbiamo conosciuto in America. >>
<< Piacere di conoscervi signorine >>ci disse facendo un inchino.
<< Il..il piacere è nostro signora Salvatore >>disse Elena,parlando anche esse in italiano!
<< Pi..pia..piacere >>riuscii a dire.
<< Che abiti ehm..particolari che indossate >>osservò lei.
Cavolo!Indossare jeans e felpe nel ‘500 era impossibile.
<< Sono abiti caratteristici di quel posto >>disse subito Damon.
<< Capisco,forza ora entrate in casa sarete sicuramente stanchi per il viaggio. Dirò ai domestici di preparare due stanze anche alle nostre ospiti >>detto questo prese sottobraccio Damon e incominciò a incamminarsi.
Io e Elena ci fissammo per un momento poi inseguimmo la donna,non prima di aver afferrato anche Stefan.
Rimasi a bocca aperta quando vidi l’enorme villa d’avanti ai miei occhi. La casa bianca era ridicola se messa a confronto dell’imponente residenza dei Salvatore.
Mi voltai per guardami intorno e rimasi ancora più sbalordita. C’era un giardino enorme,a piedi avrei impiegato un giorno intero per percorrerlo tutto,ne ero certa.
Entrammo nella residenza e inutile dire che anche l’ingresso  era enorme e bellissimo. La donna disse a delle cameriere  di preparare delle camere e poi ci rivolse di nuovo l’attenzione.
Mi metteva una soggezione incredibile,era quasi al livello del figlio maggiore.
Ci osservava attentamente,sempre con quello splendido sorriso e naturalmente non potette non notare le mani di Stefan e Elena intrecciate.
<< Non devi dirmi niente figliolo? >>chiese a Stefan.
<< Madre vedete io…io e questa ragazza… >>ero sbalordita. Mai avevo visto Stefan così imbarazzato e Elena era diventata più rossa dei miei capelli!
<< Non ti preoccupare Stefano parlerò io con vostro padre >>disse affettuosamente.
Stefan tirò un sospiro di sollievo. Nonostante fosse un vampiro era chiaramente preoccupato del parere del padre.
<< Invece tu rimani il solito casanova vero? >>chiese a Damon.
<< Avete un’idea di vostro figlio davvero così bassa? >>chiese con sarcasmo Damon.
<< Sei mio figlio,ti conosco bene. Invece tu fanciulla? >>oh dio ce l’aveva come!
<< Ehm io..io sono la migliore amica di Elena >>dissi poco convinta. Mi sorrise come chi la sa lunga. Quella donna era troppo intuiva,cavolo!
<< Signoria le camere sono pronte >>disse una domestica.
<< Bene allora vi lascio riposare,immagino che il viaggio vi abbia stancato. Ah un attimo dove sono le vostre valige? >>
<< Purtroppo le abbiamo perse >>rispose Damon.
<< Non vi preoccupate,allora. Nei vostri armadi troverete qualche abito. >>e con un gran sorriso la signora Salvatore ci salutò.
I domestici ci accompagnarono alle camere. Quelle mia e di Elena erano vicine,mentre quelle dei ragazzi erano alla fine del corridoio.
Dovevamo assolutamente parlare,ma non era quello il momento. Potevo solo lontanamente immaginare quello che stavano provando Damon e Stefan. Ritornare nella loro casa natale dopo 600 anni e passa,rivedere tutte le loro cose,ritrovare la madre era dell’emozioni talmente forti che mi chiedevo come facessero a non scoppiare a urlare.
Chi sa forse le capirò anch’io quando rivedrò il mio mondo…già il mio mondo,quello mio e di Elena,dove c’erano Meredith,Matt,mia sorella,mio padre,mia madre…
Mi chiesi come mai non fossi scomparsa. Eravamo tornati talmente indietro nel tempo che forse potevo addirittura incontrare i miei primi avi. Se io e Elena fossimo rimaste lì,cosa sarebbe successo nel futuro?
Io volevo rivedere i miei genitori e miei genitori,ma sarebbe dovuto passare talmente di quel tempo..secoli!
E inoltre per vederli sarei stata costretta a diventare una vampira. Ma io lo volevo?
No. Decisamente no.
Magari in futuro,ma no in quel momento. Avevo un piccolo sogno e diventando vampira non si sarebbe mai potuto realizzare.
Stringere fra le braccia un frugoletto tutto mio,con occhi e capelli neri come la notte magari…
Certo quelle erano solamente fantasticherie,ma avere un figlio,sì lo volevo!Un qualcuno che avesse una parte di me,un qualcuno che suscitasse il mio lato protettivo,finora nascosto.
Inoltre volevo godermi il sole,avere la sensazione del calore che mi penetra nelle ossa…da vampira il calore me le avrebbe bruciate.
Ma come potevo fare allora per ritornare nel mio mondo?
Appoggiai la schiena alla porta della mia stanza chiusa e scivolai a terra.
Tutti questi pensieri mi impedivano di ammirare la camera e le lacrime di vederla bene.
 Era tutta colpa mia. Fine della storia. E io stavo pagando le conseguenze.
Stefan avrebbe trasformato Elena,magari alla fine anche Damon,così il triangolo amoroso Stefan-Kathrine-Damon non si sarebbe mai creato,ma in compenso fin dal 500 sarebbe esistito quello di Stefan-Elena-Damon.
Inoltre ora che avevano ritrovato la madre,perché mai sarebbe dovuti ritornare nel 2000?
Per Elena alla fine ero lo stesso discorso,le aveva già dovuto dire addio alla sua famiglia,magari mentre aspettava la nascita dei suoi familiari avrebbe potuto salvare il mondo ostacolando le due guerre mondiali ecc..sarebbe stato una cosa da Elena. Sicuramente avrebbe impedito l’incidente dei suoi.
Invece io?Qual’era il mio contributo oltre quello di essere una palla al piede?
Continuai a singhiozzare fino a che qualcuno bussò alla porta.
<< Chi..chi è? >>chiesi cercando di regolare il mio tono di voce.
<< Bonnie apri >>era Damon.

Nota:Ecco con un nuovo capitolo!Spero che vi piaccia!Alla prossima da Roly_chan! 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Cercai di asciugarmi le lacrime,ma per gli occhi rossi non potevo far niente.
Aprii la porta e mi ritrovai d’avanti l’essere più bello che avessi mai visto. Damon indossava dei classici vestiti del ‘500,con giacca e pantaloni blu,la camicia bianca e quella specie di foulard blu. Era una vera delizia per gli occhi. Li portava con una classe..e io che pensavo che ci fosse un limite alla sua bellezza.
<< Posso entrare? >>mi chiese. Io annuii e lo feci entrare,poi chiusi la porta.
Si guardò intorno poi si sedette sul bordo dell’enorme letto a baldacchino.
<< Ti hanno sistemato bene qui eh? >>io annuii di nuovo.
<< Che c’è il gatto ti ha mangiato la lingua? >>fece lui aspettandosi chi sa quale mia reazione.
Volevo parlare ma non ci riuscivo,avevo paura che aprendo bocca sarei di nuovo scoppiata a piangere.
<< Ok visto che hai deciso di non parlare lo farò io. Senza troppi giri di parole…dobbiamo trovare qualche cosa che ci riporti indietro,nel ventunesimo secolo e in più c’è sempre la questione di base. Io devo ritornare il vecchio potente vampiro di un tempo. >>
<< A..a..aspetta mi stai dicendo che tu non vuoi rimanere qui? >>chiese sbalordita.
<< Certo che no >>
<< Ma..ma qui c’è la tua vera vita,c’è tua madre… >>
<< E’ vero ma questo è il passato ed è giusto che le cose ritornino come prima. E poi diciamoci la verità ero molto più figo da vampiro e senza nessun sforzo,invece ora più tempo passa più invecchio e questo non è un bene >>volevo contraddirlo,per me era sempre bellissimo,ma era meglio che mi dicessi niente.
<< O..ok!Allora posso vedere se trovo qualcosa sul libro…  >>mi guardai intorno alla ricerca del libro ma niente. Cavolo!L’avevo lasciato in giardino!
<< Cos’è successo adesso? >>mi chiese Damon
<< Il..il libro l’ho lasciato in giardino >>
<< Ok andiamo a prenderlo allora >>E stavamo per aprire la porta quando qualcuno l’ha bussò.
Ma perché venivano tutti nella mia stanza?
<< Chi è? >>chiesi spazientita
<< Sono la signora Salvatore >>mi maledissi da sola. Come potevo essere stata tanto sgarbata con lei?
Fissai Damon. Era un bene farci trovare insieme nella mia camera da letto?
Lui,come se mi avesse letto nel pensiero,annuì e fu lui stesso ad andare aprire la porta.
<< Oh Diamante ci sei anche tu qui! >>
<< Sì madre ero venuto a vedere se la camera piaceva alla signorina Malesi >>
<< E cosa ne pensa la nostra ospite? >>chiese rivolta a me
<< E’..è stupenda!Forse un po’ troppo per me.. >>
<< Non dire sciochezze cara! Non hai ancora visto gli abiti? >>
<< No,non ancora >>ammisi imbarazzata,non volevo che pensasse che non fossero di mio gradimento.
<< Forza,ti darò io una mano >>si propose la donna
<< Non vorrei disturbarvi… >>
<< Non ti preoccupare >>e si diresse verso il gigantesco armadio.
<< Allora io vi lascio nelle vostre faccende femminili >>
<< Va bene Diamante >>disse la donna.
Io lo fissai sconcertata,come avremmo fatto con il libro?E di nuovo come se mi avesse letto nel pensiero,mi mimò un “ci penso io”e uscì dalla stanza.
“Speriamo di trovare qualcosa”pensai e tirai un sospiro di sollievo. Ero sempre in tensione quando stavo da sola con Damon,avevo paura di rovinare quei pochi attimi che mi dedicava con qualche mia solita figuraccia. Ma dovetti pentirmi immediatamente di aver creduto che ora potessi rilassarmi.
Stare in una stanza con la signora Salvatore,mi metteva molta,molta ansia. Avevo subito capito che era una donna intuitiva e avevo paura che scoprisse qualcosa. Certo che facevo proprio schifo come attrice. Prima Stefan e adesso,forse,la madre. Perfetto!
<< Secondo me i colori scuri ti starebbero d’incanto >>disse la donna appoggiando sul letto quattro vestiti.
Io mi avvicinai per osservarli e wow!Erano fantastici!Uno nero,uno blu,uno rosso scuro e un altro blu,ma molto più scuro del precedente.
<< Quale vuoi mettere per stasera? >>mi chiese.
<< Ehm non so,sono tutti così belli >>
<< Io ti consiglio questo blu. Con questo tu e Diamante potreste essere scambiati per una coppia >>aggiunse con tono malizioso.
Lo sapevo!L’avevo detto che era una donna troppo intuitiva!
Il risultato fu che diventai completamente rossa,vergognosamente rossa come forse non l’ero mai stata.
<< Cara non c’è bisogno che arrossisca così. Era solo una costatazione anche se mi piacerebbe vedervi insieme. Saresti perfetta per lui >>
<< Come fa a dirlo? Mi conosce a pena.. >>
<< Chiamalo intuito o istinto materno,se vuoi,ma conosco i miei figli tanto da poter dire che tu susciti interesse in mio figlio. >>
<< Le cose sono più complicate >>mi lasciai sfuggire.
<< Non ti preoccupare,Diamante è un po’ ostile con i sentimenti e non riesce a capirli bene. Devi avere un po’ di pazienza. Adesso vado a prepararmi anch’io,sai mio marito non vede l’ora di conoscervi >>
<< Ci sarà anche lui a cena stasera? >>
<< Certo >>mi sorrise e uscì dalla mia stanza.
Perfetto!La madre aveva capito tutto,il lato positivo era che almeno era dalla mia parte.
A cena ci sarebbe stato anche il conte Giuseppe Salvatore. Solo il nome mi faceva paura.
In più avrei dovuto trovare una soluzione a tutto quel bel casino che avevo causato con il mio incantesimo.
Insomma,ne avevo di cose da fare.
Sbuffai esasperata e entrai nel bagno che c’era nella stanza. Incredibile era quasi più grande della mia camera a Fell’s Church. Se quelle erano le camere per gli ospiti,come dovevano essere quelle dei proprietari?
Fu molto rilassante il bagno con tutti quei prodotti naturali,che avrei sicuramente portato anche nel mio mondo. Per quanto riguarda il vestito,mi diede una mano la mia cameriera. Incredibile ma vero,avevo anche una cameriera!Dopo mille indecisioni,optai per quello nero.
I capelli erano raccolti in una acconciatura non molto complicata che lasciava sciolti i ciuffi davanti.
Mi guardai allo specchio e mi sentii tanto una principessa con quel vestito. Era sempre stato un mio sogno indossarne uno.
Alla fine l’ora della cena giunse e quando uscii dalla mia camera incontrai Elena e Stefan.
Devo per forza descriverli? Direi che basta dire che Elena,nel suo abito rosso fuoco,e Stefan,anche lui vestito in rosso ma più scuro,sembravano Cenerentola e il principe azzurro. Erano bellissimi.
Parlammo per un po’ delle stanze,dell’intero palazzo che Stefan promise di farci vedere e di quanto fosse stupenda la contessa Sofia Salvatore. Sì avevo finalmente scoperto il suo nome.
<< Non me la ricordavo bene,anzì per niente. Sono così felice che l’abbia finalmente rivista e che sia una persona così meravigliosa >>aveva confessato Stefan.
Stavamo per giungere alla sala da pranzo quando decisi di accennare al discorso del nostro problema.
<< Ragazzi vi prometto che troverò una soluzione e tutto si aggiusterà. >> dissi
<< Bonnie forse dovremmo parlarne >>disse Elena
<< Certo che dobbiamo parlarne!Insieme troveremo una soluzione più velocemente! >>insistetti.

<< No Bonnie vedi… >>cercò di dire Stefan ma ormai eravamo già entrati nella sala da pranzo.

Nota:Salve bella gente eccomi con un nuovo capitolo!^^ Spero che vi piaccia e ringrazio a tutti coloro che stanno seguendo la mia storia ^^ Alla prossima da Roly_chan! 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


<< Buona sera figliolo >>disse il conte Salvatore avvicinandosi a Stefan
<< Buona sera padre >>rispose Stefan
<< E voi dovete essere le famose fanciulle di cui mia moglie ha tanto parlato >>disse e afferrò la mano di Elena,fece un grande inchino e gliela baciò.
Lei prima rimase sbalordita,poi si riprese fece anche lei un inchino(naturalmente quello da donna) e disse:<< Piacere conte Salvatore io sono Elena Varnesi >>
Osservai attentamente quella scena per cercare di imitarla.
Sorriso,inchino,sorriso,parla. Non sembrava tanto difficile.
Ma purtroppo mi ero dimenticata che io mi chiamavo Bonnie L’Imbranata McCullough.
Infatti il conte si avvicinò a me e disse:<< Allora lei deve essere la signorina Bonnie Malesi >>afferrò la mia mano sudaticcia e la baciò. Io cercai di fare un inchino decente,ma il risultato fu solamente che stavo per cadere e tirarmi il conte con me,se due mani non mi avessero afferrato per le spalle.
Mi voltai per vedere il volto del mio salvatore,che non poteva non essere che Damon.
<< P..piacere >>dissi in ritardo.
Damon mi spostò di lato e afferrò la mano del padre.
<< Buona sera >>disse con una voce così profonda che poteva fare sciogliere anche un iceberg.
<< Buona sera figliolo. Bene adesso che abbiamo finito con i convenevoli,possiamo andare a cenare >>disse e ci fece strada verso il tavolo.
A capo tavolo c’era il conte Salvatore,ovviamente,alla sua destra la bellissima moglie mentre alla sua sinistra Damon. Affianco alla signora Salvatore si sedette Stefan e di conseguenza Elena era affianco a lui. Io venni accomodata affianco a Damon che da vero gentiluomo,prese la sedia,aspettò che mi sedetti e poi l’avvicinò di nuovo al tavolo.
Sarebbe stato un gesto che sicuramente mi avrebbe fatto diventare rossa se non fossi stata troppo occupata ad assimilare per bene la parole di Damon,che mi stava sussurrando all’orecchio.
<< Non sono riuscito a trovare il libro >>
Sbiancai letteralmente tanto che anche la contessa se ne accorse.
<< Cosa c’è cara non ti senti bene? Per questo anche prima stavi cadendo? >>bè almeno mi aveva trovato la scusa adatta per la mia brutta figuraccia.
<< Non vi preoccupate,sono solo molto stanca e affamata. Le porgo le mie scuse conte Salvatore >>dissi imbarazzatissima a quell’uomo che continuava a farmi una paura.
<< Non ti preoccupare signorina Malesi,vedrà che con la cucina del nostro cuoco si riprenderà subito >>.
In effetti aveva ragione. La cena fu davvero ottima,anche se ebbi un po’ di difficoltà con le numerose posate,ma riuscii a cavarmela osservando quali usavano gli altri.
<< Bene Stefano tua madre mi ha detto che hai trovato qualcuno e sono felice che sia proprio questa deliziosa fanciulla >>esordì il conte Salvatore alla fine della cena.
<< Sì padre >>disse Stefan
<< Perfetto allora dopo domani ci sarà la vostra festa di fidanzamento >>disse con un tono che non ammetteva prediche.
<< E’ un onore per me conte Salvatore >>disse Elena. Sapevo che l’aveva fatto solamente per aiutare Stefan,che aveva decisamente paura del padre,forse quanto me.
<< Faremo una cosa in grande stile. Dobbiamo rimediare alla brutta figura che sia prima il secondogenito a fidanzarsi piuttosto che il primo >>disse con un sorriso maligno sulle labbra.
Vidi Damon serrare forte la mascella e stringere i pugni,sicuramente stava cercando di mantenere la calma. << Per mia fortuna Stefano è molto più adatto a gestire le questioni  della nostra famiglia. Per questo ho pensato a due possibili soluzioni per te Diamante:puoi diventare un soldato o un prete. Hai due scelte hai visto? Poi non dire che tuo padre non pensi a te  >>disse il conte Salvatore.
Ma come si permetteva?Padre o non padre non aveva il diritto di trattare Damon così.
La rabbia mi stava accecando così,senza volerlo,il tovagliolo che il conte aveva in mano si infiammò.
Tutti scattarono dalle sedie e Stefan prontamente buttò sopra l’acqua che c’era nella brocca.
Cavolo!Ma ero forse impazzita? E gli sguardi veloci che mi rivolsero Damon,Stefan e Elena mi fecero capire che anche loro si stavano facendo la stessa domanda.
<< Che cosa strana... >>commentò il conte.
<< Non direi. Sicuramente un po’ di cenere delle candele sarà volata sul tovagliolo. Ah,come vorrei che inventassero qualcosa,così da non usare più queste candele! >>disse la contessa.
Avevo già detto che era la mia eroina?No,bè lo era.
Dopo quest’incidente il conte invitò Stefan e Elena nel suo studio per decidere l’organizzazione della festa. Cosa inutile visto che sapevo benissimo che avrebbe deciso tutto lui. La contessa li seguì.
Così rimanemmo io e Damon.
<< Mi deve proprio adorare tuo padre >>commentai acida.
<< Ti vede come una delle mie puttanelle,per questo. Non lo pensare >>mi disse Damon,facendomi rimanere a bocca aperta.
Ottimo adesso passavo anche come una poco di buono. Meglio di così…
<< Forza andiamo in giardino e cerchiamo di nuovo il libro >>disse Damon,ignorando la mia reazione,e così ci avviammo nel giardino con una candela in mano,che serviva a ben poco visto che non si vedeva comunque un tubo.
Avevo gli occhi spalancati ed ero concentratissima,ma non vedo niente a terra che mi potesse dare l’idea di un libro.
Arrivammo proprio nel punto dove l’avevamo lasciato,quando sentimmo due uomini ridere.
Subito Damon spense la candela e mi buttò dietro una siepe.  Stavo per protestare sui suoi modi,quando mi  mise una mano sulla bocca e guardandomi dritto negli occhi,si mise un dito davanti alla bocca e disse:<< Shh non vorrai che ci vedano e lo vadano a riferire a mio padre? >>
La sua frase la capii molto dopo,io ero rimasta allo “shh” detto in modo così sensuale che per un momento alle mie orecchie era arrivato come un “prendimi,fammi quello che vuoi”
Arrossii di botto e mi concentrai sul sentire cosa dicevano i due uomini.
<< Hai sentito il marmocchio si è fidanzato >>
<< Già il lato positivo è che se sale lui al comando della baracca potremo fare senza problemi i nostri porci comodi >>
<< Anche se mi sarebbe piaciuto di più il maggiore. Ci sarebbe stato sicuramente più divertimento,più donne >>e ci furono delle risate.
<< Già hai visto le due ragazzine? >>
<< No,come sono? >>
<< La fidanzata del marmocchio è una vera bellezza,anche la ragazzina che  si porta appresso l’altro
 è molto carina e per stare con lui deve avere sicuramente qualche dote in più.. >>e un’altra risata e io diventai ancora più rossa. Oddio tutti pensavo che io ero una poco di buono!Che bella reputazione che mi ero fatta!
<< Stanno insieme? >>
<< No,ma qualcosa sotto c’è!Oggi quando stavo portando quel libro alla contessa l’ho visto bussare alla porta della rossa >>
<< Proposito cos’è quel libro? >>
<< L’uniche cose che so che era molto vecchio e pesante e la contessa lo voleva assolutamente! >>
<< bhà chi sa… >>e non sentimmo più niente visto che si erano allontanati di parecchio,ma per fortuna ciò che volevamo sapere l’avevano già detto.
Io e Damon ci guardammo di nuovo negli occhi e come se ci fossimo letti nel pensiero,entrambi ci alzammo e corremmo verso casa.
Era come se fossimo sintonizzati sulla stessa linea d’onda e la cosa mi piaceva,mi faceva sperare…purtroppo.
<< Dobbiamo parlare con quei due,ho già un piano! >>disse Damon con un sorriso sghembo.
Io annuii  e per fortuna li trovammo proprio fuori la porta di Elena.
<< Ragazzi finalmente non sapete cosa abbiamo scoperto! >>dissi.
<< Forza entrate >>disse Elena e ci accomodammo tutti nella sua stanza.
<< Ragazzi il libro lo tiene la signora Salvatore >>dissi.
<< Ma non vi preoccupate,la mia brillante mente ha già elaborato un piano perfetto. Le ragazze penseranno ad entrare nella stanza di nostra madre e prenderanno il libro,mentre io e te fratellino le parleremo per capire perché lo voleva così tanto >>spiegò Damon
<< Vi prometto ragazzi che troverò un modo per riportarvi tutti a casa >>
<< Bene allora domani mattina… >>stava dicendo Damon ma venne bloccato da Stefan che disse un semplice:<< No! >>
<< No che cosa,fratellino?Hai per caso un piano migliore? >>disse ironicamente.
<< No,a noi va bene così >>disse Elena.
<< Non capisco Elena,cosa state dicendo? >>ero davvero confusa,non stavo capendo un cavolo.
<< Noi vogliamo rimanere qui. Non vogliamo ritornare nel ventunesimo secolo >> 

Nota:eccomi con un nuovo capitolo =) E le cose sono andate come alcune avevano previsto..ma sono così prevedibile?xD
Comunque spero che la storia vi stia piacendo e ringrazio tutti coloro che la stanno seguendo!A presto da Roly_chan!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


E dopo le parole di Stefan calò un silenzio tombale. Ma stavano scherzando?Le loro facce dicevano il contrario,ma era la mia unica speranza.
Non volevano ritornare a Fell’s Church. Bè io l’avevo già pensato,ma dopo essermi sbagliata con Damon speravo che anche loro… e invece la coppia dell’anno,no dovevano vivere il loro sogno da mille e una notte fin dal Rinascimento.
Non so perché ma ero arrabbiatissima. Mi sentivo offesa?No,anzi abbandonata,messa da parte. Sì perché Elena stava preferendo la sua storia d’amore piuttosto che le sue amiche,anzi peggio stava agendo da perfetta egoista. Sì perché lei voleva rimanere lì e non avere più la tentazione di un futuro con Damon.
E Stefan non era da meno,forse per lui c’era anche la presenza della madre che l’influenzava,ma sicuramente lo faceva anche per allontanare Elena da Damon.
Per fortuna che loro dovevano essere i buoni…
Non so se fu la rabbia a farmi ragionare così o semplicemente perché lo pensavo davvero,fatto sta che dopo essermi ripresa dallo shock scattai in piedi,urlai << Siete degli egoisti! >>e corsi a chiudermi a chiave in camera mia.
Per quella sera ne avevo avuto abbastanza,era stata una delle giornate più lunghe della mia vita e avevo urgentemente bisogno di una bella dormita. Così mi tolsi quell’enorme vestito e infilai quella lunghissima vestaglia da notte e sprofondai nel sonno con la speranza di risvegliarmi nel mio vero letto.
Riscaldarmi con il sole caldo che entrava dalla finestra mi diede per un attimo un po’ di speranza,che però svanì subito quando focalizzai bene dove mi trovavo. Non era cambiato niente,mi trovavo sempre nel letto della residenza Salvatore. Sospirai rassegnata.
Dopo un po’ sentii bussare la porta,era la mia cameriera che entrò sorridendomi amichevolmente. Era molto carina di viso,classica bellezza mediterranea anche se era un po’ in carne.
Mi andò a preparare il bagno e poi prese un vestito arancio chiaro,stupendo anche esso,consigliandomi di indossare quello per quella giornata.
Andai a lavarmi e quando uscii dal bagno la trovai lì ad aspettarmi per aiutarmi a indossare il vestito,ma soprattutto per allacciarmi il corpetto. Era una vera tortura quel coso!
<< Come ti chiami? >>le chiesi mentre lei cercava di sciogliere un nodo che si era fatto con i laccetti del coso.
<< Anna signorina >>
<< Anna e quanti anni hai? >>
<< 16 >>
<< 16?!?!Sei davvero piccola allora >>
<< Non direi,ci sono domestiche anche più piccole di me. >>
<< Ti trovi bene qui? >>
<< Si signorina,il conte Salvatore non fa mancare niente ai suoi domestici >>forse infondo,ma proprio infondo,il conte non era così cattivo come pensavo.
Volevo continuare quel dialogo con Anna,ero davvero curiosa ma venimmo interrotti da un Damon che entrò anche senza permesso.
<< Fila via e non dire a nessuno di avermi visto qui >>disse sgarbatamente ad Anna.
<< Come volete conte >>e andò via,chiudendosi la porta alle spalle.
<< Sei stato molto cattivo nei suoi confronti,mi stava solo aiutando a indossare questo coso >>lo rimproverai.
<< Non perdere tempo a farmi la morale,abbiamo cose più importanti da fare >>disse e si mise dietro di me incominciando ad allacciarmi lui il corpetto.
Non mi sembrava molto a disagio,era solo concentrato ad allacciare i lacci giusti e a stringere no con forza,anzi sembrava molto delicato,come se  avesse paura di farmi male.
Io stavo semplicemente per collassare,sia perché il corpetto non mi faceva respirare sia per quella situazione troppo intima. Insomma era come se mi stesse allacciando il reggiseno!
<< Allora adesso siamo solo io e te,i piani cambiano un po’ >>disse continuando ad allacciare.
<< Non vogliono nemmeno darci una mano? >>
<< Non lo so,dopo cinque secondi che te ne sei andata tu,anch’io l’ho fatto,non prima di averli mandati a quel paese però >>
<< Forse allora ci aiuteranno.. >>dissi speranzosa.
<< Io non ci conterei,non ci si può fidare di quei due. Uno è una pecora l’altra prima si comporta in una maniera e poi il giorno dopo ti ignora >> disse con rabbia. C’era davvero rimasto male per il comportamento di Elena e come dargli torto?
<< Non abbiamo bisogno di loro!Tu sei una strega e io…be io sono Damon,questo dice già tutto >>continuò con più calma.
<< Per l’esattezza tu sei Diamante >>dissi,per la prima volta ero stata ironica con lui.
“Mio dio adesso mi uccide facendomi asfissiare con il corpetto troppo stretto.”pensai nel panico,invece lui fece solamente una smorfia e disse:<< Non sai quanto odio questo nome,meglio Damon >>. Allora avevo il diritto di poter scherzare con lui,ah che bello!
<< Forza ora andiamo a colazione che strada facendo ti illustro il mio nuovo piano >>disse dandomi una pacca sulla spalla. Ma era forse impazzito? Da quando era così amichevole con me?
Comunque andai a prendere il vestito e …ma come cavolo si metteva?
Il giorno prima me l’aveva messo Anna e per togliermelo l’avevo quasi stracciato,ed ora come facevo?
“Forse per sotto…no è impossibile,per sopra allora” pensai,ma come era prevedibile rimasi bloccata.
Ma quant’ero  cretina? Dietro di me sentii le risate di Damon.
<< Dammi una mano invece di ridere >>sbottai non potendolo vedere visto che la testa era nel vestito.
Lui continuava a ridere ma sentire i suoi passi mi fece capire che si stava muovendo e dopo un po’ finalmente luce e aria. Infilai le braccia nelle maniche,almeno in quello ci riuscivo e brontolai un grazie a Damon.
<< Dovevi vederti!Eri davvero comica >>disse asciugandosi le lacrime agli occhi.
Infilai le scarpe e controllai i capelli che per mia fortuna erano ancora intrecciati in quella acconciatura della sera prima.
<< Forza Diamante andiamo >>dissi scherzando,lui alzò gli occhi al cielo e uscimmo dalla stanza.
<< Il piano è uguale al precedente,tranne per il fatto che nella stanza di mia madre ci andrai da sola e io le parlerò >>mi disse mentre ci dirigevamo nella sala pranzo.
<< Ma come farò ad entrarci? >>chiesi
<< Basta dire che saresti curiosa di vedere i suoi vestiti,i suoi gioielli,le sue scarpe vedi tu,intanto io la porterò via per parlare >>
<< Mi sembra abbastanza sensato >>
<< Naturale è frutto di una mente brillante,ossia la mia >>
<< Già la mente di uno che si chiama Diamante >>
<< Damon! >>insistette lui.
Incredibile stavamo parlando e scherzando come non avevamo mai fatto,forse finalmente era la mia occasione per fargli vedere che anch’io ero capace di grandi cose,più o meno.
Arrivammo nella sala pranzo dove non c’era nessuno,oltre ai camerieri che ci servirono. Dopo un po’ anche la contessa arrivò salutandoci.
La osservai bene e davvero non capivo perché aveva voluto il mio libro,cosa doveva farsene? Era completamente inutile per un semplice umano,almeno che lei non fosse una strega. Possibile?
A fine colazione Damon mi fece segno di parlare.
<< Contessa che bell’abito avete stamane  >>dissi cercando di esser il più naturale possibile.
<< Oh grazie Bonnie cara,posso chiamarti per nome vero? >>
<< Certo e io invece posso chiederle una cosa? >>
<< Certo dimmi tutto >>
<< Sarei curiosa di vedere i suoi abiti,non ho molto da fare ora magari potrebbe accompagnarmi nella sua camera?Se non sono troppo sfacciata >>dissi sfoderando i  miei occhioni da cucciolo bastonato.
<< Certo non c’è nessun problema >>
<< Aspettate madre io dovrei parlarvi di una questione molto seria e importante,magari se Bonnie ci tiene tanto potrebbe avviarsi lei.. >>
<< Va bene,allora Bonnie mi aspetti fuori la porta? >>mi chiese.
<< Certo contessa >>
Detto questo Damon prese la madre sotto braccio e se ne andarono,invece io corsi verso la stanza della contessa. L’avrei dovuta aspettare fuori,questo significava che sarei dovuta entrare prima che arrivasse e magari dopo dare un’altra occhiata velocemente. Speravo che Damon l’ha intrattenersi il più tempo possibile.
Arrivai fuori alla porta,feci un bel respiro,e mi misi la mano sul pomelo della porta ma non feci nemmeno in tempo a girarlo che mi ritrovai dall’altra parte del corridoi,sbattendo contro il muro facendomi anche un male cane. Ma cos’era stata quella forza che mi aveva spinto via? Ma la cosa che mi fece venire la pelle d’oca fu che era una forza sicuramente demoniaca.

Nota:eccomi con un nuovo capitolo,spero che la storia continui a interessarvi e aspetterò con ansia di sentire qualche vostra opinione ;) Alla prossima!

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Mi osservai la mano e vidi che era scottata  e mi bruciava in una maniera allucinante. 
Ma perché c’era una forza demoniaca che non permetteva di entrare nella stanza della contessa?
Cosa dovevo fare? Rimanere lì e far finta di niente o andarmene?Anche perché dovevo mettere la mano in qualcosa di freddo.
Decisi di andarmene,se la contessa avesse visto la mia mano,avrebbe sicuramente sospettato qualcosa. Stavo per rialzarmi,quando un capogiro mi fece ricadere a terra e avere una strana allucinazione. Per un attimo mi era sembrato che intorno a me ci fossero solo alberi,che stranamente mi ricordavano quelli dell’OldWood . Ma che cavolo stava succedendo?
<< Bonnie,Bonnie che ti è successo? >>era la voce di Elena.
<< Bonnie che ci fai qui a terra? >>mi chiese visibilmente preoccupata.
<< Io.. è tutto così strano >>riuscii solamente a dire.
<< Dove è Damon? >>mi chiese Stefan che giunse alle sue spalle.
Damon era da solo,umano,con sua madre,sempre ammesso che lo fosse davvero.
Dovevo trovarlo,era in pericolo!
Mi alzai ancora un po’ stonata e mi scansai bruscamente i miei amici correndo via,non prima di averli urlati:<< Vi spiego dopo >>
Non sapevo cosa stava succedendo e nemmeno mi interessava,l’unica cosa che mi importava era di trovare Damon.
Correvo per il lungo corridoio del primo piano,quando li vidi passeggiare nel giardino. Uscii fuori e ancora con il fiatone urlai << Damon! >>senza nemmeno pensarci.
I due subito si voltarono e mi vennero incontro.
<< Cos’è successo Bonnie? >>mi chiese Damon. Lo osservai bene e  mi sembrava che stesse bene,per fortuna.
<< Ehm volevo chiederti se mi accompagnavi da una sarta per farmi fare un vestito per la festa di fidanzamento di Elena e Stefano >>che scusa pessima,ma per fortuna mi ricordai di chiamare Stefan nel modo giusto.
<< Non devi preoccuparti Bonnie,nel pomeriggio verrà una sarta qui nel palazzo >>mi spiegò la contessa.
<< Ah e io che ho corso per tutto il palazzo per cercarvi >>dissi ridendo per far sembrare la cosa più reale. Peccato che mi uscì solamente un suono stridulo e per niente convincente.
<< Allora non ti và più di vedere i miei vestiti? >>mi chiese con un tono di voce gentilissimo.
<< Non vorrei disturbarvi.. >>la verità era che avevo paura di entrare in quella stanza e di stare da sola con quella donna.
<< Insisto,non ti preoccupare >> mi disse con un sorriso affidabile,ma che venne ingannato dai suoi occhi. Per un attimo,infatti mi sembrò di aver intravvisto un guizzo rosso.
Mi girai verso Damon,per un secondo,sperando che notasse l’inquietudine e la paura che c’era sul mio volto,ma vedendo che Damon non parlava stavo per accettare. Invece..
<< Madre se non vi infastidisce vorrei portare la signorina Malesi a fare un giro della città. Fra un po’ lei partirà per Pisa,dove ha dei parenti e non vorrei che se andasse senza aver visto la nostra meravigliosa città >> disse Damon. Allora è vero che viaggiavamo sulla stessa lunghezza d’onda.
<< Non ti preoccupare figliolo,andate pure,ci sarà sicuramente qualch’ altra occasione per noi Bonnie >>e mi sembrò che fosse più una minaccia quella che una semplice frase. Con questo si congedò,mentre io e Damon ci dirigemmo verso le scuderie,o meglio lui mi trascinò visto che io non riuscivo a muovere un muscolo. Lì fuori c’era una panchina dove mi fece sedere e poi mi portò un bicchiere d’acqua preso chi sa dove,ma invece che berlo me lo buttai sulla mia povera mano sinistra ustionata.
Lui prima strabuzzò gli occhi poi la prese fra le sue e l’osservò.
<< Cosa cavolo ti è successo? >>mi chiese
<< Stavo cercando di aprire la porta della stanza di tua madre >>spiegai
<< Ma che dici? Com’è possibile? >>
<< Vorrei saperlo anch’io! Ma quando ho messo la mano sul pomello una forza mi ha spinto via,era una specie di protezione,di scudo,non lo so!Ma Damon era qualcosa di demoniaco >>dissi sussurrando le ultime parole.
<< Ne sei sicura ? >>io mi limitai ad annuire.
<< Dobbiamo uscire di qui e parlare con calma >>mi disse e si alzò per entrare nella scuderia,ma ad un tratto si bloccò e la prima volta vidi Damon rabbrividire.
Avevo paura di chiedere cos’altro era successo e non avevo le forze di alzarmi,in quel momento volevo solamente dormire e risvegliarmi a casa mia,un semplice viaggio temporale si stava trasformando in un vero incubo da cui non riuscivo a risvegliarmi.
<< Non ci sono >>disse infine Damon e vedendo la mia aria confusa continuò dicendo:<< I cavalli non ci sono. Nessuno e anche la carrozza che stava sempre lì infondo non c’è >>ecco solo questo ci mancava,ora si che ero spaventata.
<< Cosa sta succedendo Damon? >>chiesi  mentre le lacrime stavano già gonfiando i miei occhi.
<< Io…io non lo so >>e si venne a sedere vicino a me puntando i suoi occhi irrequieti nei miei.
Se non avessi avuto tutta quella paura sicuramente avrei apprezzato di più quella vicinanza a lui,ma non riuscivo a pensare niente,oltre alla paura.
<< Proviamo ad andare a piedi >>propose dopo essersi un po’ ripreso
<< Non so se ce la faccio >>dissi
<< Preferisci rimanere seduta qui per l’eternità? >>avrei tanto voluto rispondergli di sì,ma sapevo che lui se ne sarebbe andato e per nulla al mondo volevo rimanere da sola. Così ci avviammo verso il cancello d’ingresso. Camminammo in silenzio per tutto il tempo,per troppo tempo,fino a che Damon non si fermò.
<< E’ inutile continuare saremo già dovuti arrivare >>disse.
<< Siamo bloccati qui? >>chiesi con voce tremolante,prossima al pianto.
<< Così sembrerebbe >> disse e le lacrime che stavo cercando di trattenere inevitabilmente incominciarono a rigare il mio viso.
<< Non ce ne andremo mai da qui,ed è tutta colpa mia e del mio stupido incantesimo >>dissi
<< Bonnie davvero pensi che sia colpa del tuo incantesimo? E’ ovvio che qui ci sia lo zampino di qualcosa,più precisamente di qualche kitsune >>
<< Tu pensi che c’entrino Shiniki e Misao? >>
<< Ne sono convito! >>
<< Ma come è possibile?Il libro era il mio e l’incantesimo… >>
<< Bonnie ragiona! Mi sembra ovvio che siano stati quei due a mettertelo fra le tue cose e sarei pronto a giurare che siano stati sempre loro a influenzarci e farci pensare contemporaneamente di voler venire in questo periodo >>
<< E tua madre? >>chiesi e lui non mi rispose subito. Non volli insistere,sapevo quanto doveva essere doloroso per lui.
<< Ritorniamo indietro,dobbiamo parlarne anche con gli altri >>dissi e lui annuì.
Dopo un po’ incominciò a parlare.
<< Sai penso che tutto questo sia solo un’illusione creata dai quei due mostri e quindi anche lei lo sia. Forse è Misao stessa >>disse serrando i pugni.
<< Io non penso che sia tutta un’illusione,sono certa che l’incantesimo c’è stato e che il libro sia il mio,inoltre sono sicura che se cerco bene c’è anche un incantesimo che ci possa aiutare. Per questo la contessa ha voluto il libro. >>
<< Non lo so Bonnie,cercheremo di parlare con gli altri due,anzi idea! Agiremo domani sera,staranno tutti a festeggiare i due piccioncini e non noteranno la nostra assenza così noi andremo nella stanza di quella grande str**** che si finge mia madre e vedremo cosa nasconde >>disse tutto trionfante.
<< Ti vorrei ricordare della barriera >>
<< Sono convinto che per un semplice umano non sia un problema,alla fine è ritornata utile la mia miserevole situazione >>disse.
Per tutta la giornata cercammo di parlare con Elena e Stefan,ma senza successo. Nemmeno quando venne la sarta per i vestiti riuscii a incontrare Elena e lo stesso vale per Damon con Stefan. Mi sembrava che la contessa volesse tenerli lontani da noi mandandoli da una parte all’altra del palazzo,prima a parlare con il conte,poi il cuoco,poi la sarta e così via,non riuscendo mai a incontrarci. Fino a che venne la sera,a cena c’eravamo solo io,Damon,il conte e la contessa poiché come velocemente mi avevano spiegato Stefan e Elena avevano avuto il permesso di pernottare in una specie di antica suite del palazzo.
<< Più che permesso mi è sembrato un obbligo >>aveva detto Elena,ripensando alle parole della contessa. Volevo spiegarle tutto quello che avevamo scoperto ma venimmo interrotte da una cameriera che invitava Elena a raggiungere Stefan,che già si trovava in quella camera speciale. Le augurai di passare una bella serata,lei che poteva.
Infatti dopo quella cena che fu un vero strazio,il conte che non smetteva di mandare occhiate maligne a me e Damon,la contessa che sorrideva amorevolmente provocandomi brividi per tutto il corpo per la paura e Damon che sembrava pronto a scattare e uccidere tutti i presenti e io che dovevo dare l’impressione di un cerbiatto impaurito che a ogni minimo rumore o gesto inaspettato saltava dalla sedia.
Ma la vera tortura doveva ancora arrivare.

Nota:eccomi con un nuovo capitolo!E direi proprio che Damon e Bonnie si stiano sempre di più avvicinando,speriamo bene ;)
Nel frattempo vi saluto,un saluto da Roly_chan! 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


E sì perché io avevo dimenticato il particolare più importante:passare la notte in quella camera enorme da sola. Le stanze vicino alla mia erano tutte vuote visto che ora Elena non c’era e la più vicina era quella di Damon che stava alla fine del corridoio. Probabilmente se avessi urlato non mi avrebbe nemmeno sentito.
Anna mi aiutò ad uscire da quel vestito e dal corpetto e,dopo un bel bagno,mi potei infilare il pigiama,la cosa più comoda che c’era in quel periodo. Stavo quasi per chiederle se volesse rimanere con me quella notte quando mi disse:<< Signorina lei ha bisogno di me questa notte? >>
<< Perché? >>le chiesi
<< Dovrei vedermi con il mio ragazzo,Osvaldo il cameriere del conte Diamante >>
<< E dove vi vedrete? >>
<< Andremo in una taverna tranquilla che sta qui vicino >>
<< Un attimo voi potete uscire dal cancello? >>
<< Certo,basta che voi mi concediate e io potrò uscire. Naturalmente non siete obbligata a farlo e io mi atterrò alla vostra richiesta >>
<< Non ti preoccupare via pure e divertiti,poi magari mi racconti anche come è andata >>
<< Con piacere Signorina,allora buona notte >>e con questo se ne andò.
Poteva uscire dal cancello,ma com’era possibile? Io e Damon non l’avevamo proprio visto questo cancello.
 Le cose si facevano sempre più strane. Ma ora l’unica paura che avevo era quella di essere rimasta da sola.
Avevo paura che la contessa venisse e mi torturasse o cose varie,o che potesse spuntare fuori qualsiasi altro tipo di mostro.
A piccoli passi mi stavo dirigendo verso il letto,ma sussultai quando sentii sbattere qualcosa vicino la finestra,mi girai e vidi una specie di mano,naturalmente era un ramo ma questo lo capii molto dopo. Inorridita vidi quel mostro che stava per avvicinarsi e io scappai. Corsi il corridoio a perdi fiato e cercai di aprire la porta della stanza di Damon,che era chiusa a chiave.
Cavolo!Adesso mi trovavo da sola,in quel buio corridoio e mi sembrò in lontananza di vedere una persona avvicinarsi. Non lo seppi mai se me lo immaginai o era vero,fatto sta che appena lo vidi sorridere svenni.
Mi sveglia e ancora buio! Cercai di focalizzare meglio quello che mi circondava e capii che non era la mia stanza.
“Bene la contessa mi ha preso”pensai incominciando a pregare che fosse una cosa veloce e indolore.
<< Ti sei svegliata prima di quanto pensassi >>disse sogghignando  Damon,e sì era proprio la voce di Damon che si era seduto affianco a me.
<< Damon! >>dissi facendo trapelare tutta la gioia che avevo per averlo sentito e d’istinto lo abbracciai.
Sì io Bonnie stavo stringendo quanto più potevo le mie braccia intorno al busto di Damon.
Lui da prima non si mosse,era come se si fosse pietrificato,poi avvolse le mie spalle con un suo braccio facendomi aderire meglio a lui.
Tutte le mie paure scivolarono via perché ora fra le braccia di Damon ero al sicuro. Non mi importava chi lui amasse,cosa pensasse davvero su di me e quale mostro era stata in passato,mi bastava sapere che lui era lì per me.
<< Mi dica mia cara fanciulla in pericolo,da quale mostro l’ho salvata questa sera? >>disse continuando a stringermi a lui.
<< Non lo so nemmeno io,ma ora che so quali mostri potrebbero nascondersi qui,non riesco a non aver paura >>confessai.
<< Bonnie Bonnie Bonnie sei così potente ma anche così fragile >>mi disse con strana dolcezza.
Rimanemmo abbracciati ancora un po’ poi io rovinai quel momento bellissimo dicendo:<< Damon cos’ha ti ha detto la contessa oggi? >>lui sbuffò e si scostò da me. Poi si alzò e andò vicino alla finestra. La luce fioca che proveniva da fuori illuminava i suoi tratti così belli da spaccare il cuore.
<< Non molto,solamente una frase -mi disse fissando un punto indefinito fuori- Finalmente possiamo stare insieme senza mai poterci allontanare. Ecco questo mi ha detto >>
<< E basta? >>
<< Sì,poi siamo stati per tutto il tempo in silenzio >>
<< Ma che senso ha? >>chiesi davvero confusa.
<< Non lo so! >>disse esasperato e risedendosi vicino a me.
<< La cosa si fa sempre più complicata e abbiamo solamente punti interrogativi.-dissi cercando di fare un elenco-allora punto uno:perché la contessa ha voluto il mio libro?Punto due:perché c’è una forza demoniaca che sorveglia la camera della contessa?Punto tre:cos’ha voluto dire con quella frase? Punto quattro:noi non abbiamo visto nessun cancello,allora come avrà fatto ad uscire la mia cameriera questa sera?  >>dissi facendo il punto della situazione.
<< Aspetta aspetta cos’hai detto? La tua cameriera questa sera usciva? >>
<< Sì,mi ha chiesto il permesso e quando le ho chiesto dove andava mi ha risposto che andava in una taverna qui vicino e che usciva dal cancello >>
A quelle mie parole Damon sbiancò di colpo e incominciò a tremare.
<< Damon,Damon che ti succede? >>chiesi spaventata
<< Bonnie non capisci tutto si collega. La frase di mia madre,il cancello,il libro… >>
<< Spiegati >>
<< Mia madre non vuole farci uscire da qui e andare via per questo ha voluto il tuo libro e avrà fatto qualche incantesimo per non farci trovare il cancello >>
<< Damon ma che dici?Tua madre non può fare incantesimi a meno che.. >>e contemporaneamente dicemmo:<< E’ una strega >>
<< E’ possibile? >>chiesi con un filo di voce
<< Non so ma incominciò a pensare che nemmeno il nostro arrivo qui sia tanto casuale e la cosa che mi fa ancora di più sospettare è quella presenza demoniaca,lo sai vero che vuol dire questo Bonnie? >>mi chiese con gli occhi lucidi.
<< Sì Damon >>certo che lo sapevo. Se c’era una presenza demoniaca da fare da guardia alla porta della camera poteva significare solamente che la contessa era una strega di magia nera e che era anche alleata con il male.
<< Io non posso crederci…mia madre è sempre stata l’essere più puro sulla faccia della Terra,lei non può essersi alleata con il male,con il diavolo >>disse con voce tremante Damon. Mai l’avevo visto così debole,anzì fragile. Sì perché in quel momento il più fragile fra i due era lui.
<< Damon non siamo sicuri che sia davvero lei,io ho visto un guizzo rosso nei suoi occhi e tu stesso ha detto che forse è Misao.. >>
<< Credimi Bonnie nessun essere potrebbe mai imitare così bene il sorriso di mia madre >>e una lacrima rigò il suo profilo perfetto,facendo cadere del tutto la sua maschera.
Di nuovo d’impulso l’abbracciai e lui ricambiò stringendomi forte a sé. Cercai di essere forte e di non piangere anch’io,ma non potei evitare che una lacrima mi sfuggisse.
Ci addormentammo così,l’uno fra le braccia dell’altra cercando di dare e ricevere conforto.
La mattina mi svegliai da sola nel letto ma poco dopo la porta si aprì ed entrò un Damon tutto sorridente con un carrello pieno di cibo.
<< Ho pensato che non hai molta voglia di vedere gli altri e nemmeno io sinceramente,quindi eccomi qui servizio in camera >>disse ridendo ma era chiaro che dentro soffriva ancora.
<< Grazie…ma oddio cosa penserà Anna? >>
<< Non ti preoccupare ho dato e lei e al mio cameriere la mattinata libera,non ti dimenticare che stasera ci sarà una festa qui >>
<< Che noi ci perderemo,penso che Elena non me lo perdonerà >>
Lui sogghignò e poi scostò la sedia dal tavolino,dove aveva appoggiato il cibo,segno che dovevo andarmi a sedere.
Mangiammo senza parlare ognuno immerso nei suoi pensieri. I miei erano tipo così:” Oddio ho dormito con Damon,di nuovo mi sono addormentata come una cretina invece di approfittarne!
Ma Bonnie cosa pensi?Vergognati!Non hai visto come soffriva?
Appunto poteva essere un modo per tirarlo su!
Ma dove hai nascosto la vera Bonnie?Pensa piuttosto alla missione di stasera!
Oddio è vero!Questa volta ci rimetto proprio la pelle me lo sento!”e così continuai con questo mio discorso interiore fino a che non decisi che avevo mangiato abbastanza. Anche lui aveva finito e si alzò dicendomi:<< Forza ti accompagno fino in camera. Speriamo di non incontrare nessuno,non hai per niente un abbigliamento consono,anche se a me piace >>mi disse con malizia,facendomi arrossire. Abbassando lo sguardo sul tavolino,solo allora mi accorsi che quella non era la colazione,bensì il pranzo!
<< Damon che ore sono? >>gli chiesi
<<  L’ora di pranzo >>
<< Ho dormito così tanto? >>chiesi sbalordita
<< Hey ieri è stata una notte lunga e anch’io ho dormito fino a tardi,forza ora muoviti che devi incominciare a prepararti. Anna starà qui a momenti >>e detto questo uscimmo dalla stanza.
Mancavano poche ore alla festa e io non mi ero ancora preparata psicologicamente. Ero certa,mi sarebbe venuta una crisi isterica. Ma prima una cosa mi venne in mente. Quando avevo chiamato Diamante Damon anche la contessa si era voltata,come faceva lei a sapere che mi riferivo a suo figlio?

Nota:Spero che anche questo capitolo vi sia piacciuto e non vi preoccupate presto tutto sarà svelato,anche la situazione di Bonnie e Damon ;) A presto! 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Mi stavo ancora lavando quando Anna arrivò. Mi aiutò a prepararmi e per non pensare a ciò che mi attendeva e al mio nuovo dubbio decisi di parlare un po’ con lei.
<< Allora Anna com’è andata ieri sera? >>
<< Oh bene signorina,è stata una serata molto piacevole >>
<< Ti prego chiamami Bonnie,allora che tipo è Osvaldo?Sicuramente molto paziente se è il domestico personale di Diamante >>
<< Oh lo è e anche molto dolce e gentile e affascinante. Non trovate che sia una cosa molto carina che io stia con il domestico del vostro uomo?  >>disse senza malizia
<< Sarebbe una cosa molto carina ma io e Diamante siamo solo amici >>dissi a malincuore
<< Scusami se sono stata troppo sfacciata,ma dopo averci dato la mattinata libera a entrambi,pensavo che l’avesse fatto perché era impegnato con te e le voci che girano in giro,ti prego scusami >>disse davvero dispiaciuta.
<< Non devi scusarti,ma davvero siamo solo amici >>ribadii
<< Non ne sei felice però >>costatò
<< Si nota così tanto? >>decisi di essere sincera con lei,era troppo buona per tradirmi.
<< Non capisco il perché,siete fatti l’uno per l’altro. Il modo in cui vi guardate è così intenso… >>
<< Diamo questa impressione? >>chiesi sbalordita.
<< Certo >>
<< Levami una curiosità,la contessa come passa la giornata? Non la vedo mai in giro >>
<< La maggior parte la passa nella sua stanza o almeno negli ultimi tempi… un giorno disse a tutti i domestici che si sarebbe occupata lei della sua camera e nessun avrebbe dovuto mettere piede senza un suo permesso. E’ un po’ cambiata in effetti >>
<< Che cosa stravagante >>commentai e lì si concluse il questo discorso. Il resto del tempo lo passammo a finire di prepararmi e a parlare di cose del tutto futili.
Presto,troppo presto,arrivò sera e già si incominciarono a vedere le prime carrozze da dove uscivano nobili tutti agghindati.
<< Sei perfetta,non hai nulla da invidiare >>mi disse Anna vedendo la mia espressione afflitta.
<< Grazie è tutto merito tutto >>.
I capelli era intrecciati in un’acconciatura molto più sofisticata  e molti ciuffi erano stati lasciati liberi ricadere sulle mie spalle e sulla fronte. Altrettanto sofisticato era il vestito. Era di blu cobalto,bianco e anche un po’ dorato,con vari fiocchi,ma soprattutto merletti. Avevo anche una collana dorata e delle scarpe come quelle delle principesse. Nel complesso ero molto soddisfatta ma sapevo che era inutile. Sarei sicuramente sfigurata vicino alla festeggiata.
Bussarono alla porta e Anna andò ad aprire,era Osvaldo:<< Il conte sta aspettando la signorina Malesi vicino le scale >>disse e si congedò,non prima però di aver fatto un occhiolino ad Anna che arrossì.
 << Divertiti >>mi disse dopo essersi ripresa.
<< Anche tu con il tuo Osvaldo,avete il resto della serata libera >>le dissi e dopo aver sentito i suoi ringraziamenti mi avviai vicino le scale dove ad aspettarmi c’era appoggiato alla parete un dio.
I capelli erano sempre lisci e risplendevano sotto la luce che proveniva da fuori.
L’abito che aveva era stupendo,dorato e bianco,due colori che non glieli avevo mai visto indossare e mi chiesi perchè non lo avesse mai fatto,era stato molto cattivo con il mondo… aveva privato a tutti di quella visione così perfetta. Quei due colori gli donavano e mettevano in risalto i suoi bellissimi capelli e i suoi occhi.
Già i suoi occhi… non appena si incontrarono con i miei tutto il mondo mi sembrò così insulso. Perfino la bellissima luna piena che c’era fuori,non era niente se paragonata a quella notte di stelle che si poteva vedere nei suoi splendidi occhi.
Con estrema grazia si avvicinò a me e facendo un elegante inchino mi prese la mano e la baciò.
<< Lei è davvero incantevole questa sera signorina e sarei onorato di farla da cavaliere >>mi disse porgendomi il braccio che io accettai.
Camminammo per un altro corridoio,che non avevo mai visto,e alla fine ci fu luce. Troppa tanto che dovetti coprirmi gli occhi per un attimo,per poi rimanere a bocca aperta. Lo spettacolo che mi si parò davanti era stupendo. Sapevano davvero fare le feste a casa Salvatore,questo dovevo concederglielo.
<< Siamo un po’ in ritardo,i due fidanzatini sono già arrivati >>mi disse Damon e infatti riuscii a vederli che parlavano con alcune persone.
Damon incominciò a scendere il primo gradino,ma io mi bloccai.
<< Forse potremmo saltare completamente la festa e andare già >>dissi.
<< Troppo tardi streghetta >>mi disse sorridendo beffardo. Alzai lo sguardo e vidi che tutti si erano bloccati a guardarci e quando dico tutti,intendo proprio tutti.
Oddio che imbarazzo!Scesi anch’io il primo scalino e mi aggrappai al braccio di Damon per paura di cadere e fare una figuraccia davanti a tutta quella gente. Ci osservavano come se fossimo due alieni,ma non con disprezzo anzi quella che leggevo nei loro occhi era ammirazione e sbalordimento. Ero certa che tutto era merito di Damon,ma perché anche gli uomini erano con gli occhi fuori dalle orbite?
Finite di scendere le scale andammo dritti da Stefan e Elena.
<< Auguri piccioncini >>disse Damon
<< Auguri ragazzi >>dissi io.
Loro si ripresero e finalmente sembrano ritornare sulla Terra.
<< Oh dio Bonnie sei bellissima! >>mi disse Elena abbracciandomi.
<< Ehm grazie >>
<< Non perdiamo tempo,abbiamo cose più importanti da fare noi >>mi disse Damon.
<< Cosa dovete fare? >>chiese Stefan.
<< Cose che non ti riguardano visto che ti sei voluto tirare fuori >>rispose Damon.
<< Ragazzi c’è qualcosa che non và,ma non abbiamo avuto tempo di parlarvene >>disse Elena.
<< Sai che scoperta! >>disse Damon.
<< Anche noi ce ne siamo accorti Elena e questa sera andremo fino infondo >>spiegai io.
<< Noi vi aiuteremo >>disse Stefan.
<< Perfetto rimanete qui e distraete tutti gli altri,io e Bonnie penseremo al resto >>disse con acidità  Damon.
<< Verremmo con voi invece!Da un po’ che sento un qualcosa di demoniaco,ma non riesco a capire da dove venga >>quindi anche Stefan se ne era accorto.
“Oddio se viene a scoprire che tutto riconduce a sua madre,non si riprenderà più.”pensai.
Dallo sguardo di Damon potei capire che anche lui stava pensando la stessa cosa,poi lo vidi farsi serio.
<< E’ giusto così-disse e solamente io potevo capire a cosa si riferisse-apriamo le danze poi usciamo dalla porta più piccola >>.
Una melodia meravigliosa si diffuse per tutta la sala e furono Stefan e Elena ad aprire le danze con un magnifico valzer*. Per fortuna dovevamo fare solo quello come ballo,altrimenti non so come me la sarei cavata con tutti quei balli complicati di quell’epoca. Dopo un po’ ci unimmo anche io e Damon.
Un  attimo… Io e Damon che ballavamo insieme?Oddio questo non l’avevo calcolato.
Mi porse il dorso della mano e io appoggiai la mia sopra,arrivati nella ‘pista da ballo’lui mi afferrò la destra nella sua e mi mise l’altra sulla sua spalla,poi delicatamente appoggiò l’altra sua mano su un fianco e incominciammo a danzare. Non ero mai stata una brava ballerina,a causa della mia imbranataggine,ma in quel momento,guidata da Damon,mi sentivo la migliore. Mi infondeva sicurezza e protezione con i suoi occhi che non si staccavano dai miei. Non mi accorsi che man mano stavamo uscendo dalla pista e troppo presto ci staccammo,ritrovandomi in una sala più piccola anche con Stefan e Elena.
<< Forza andiamo! >>disse Damon  e tutti ci avviammo verso la porta della contessa.
Arrivati lì fuori ci bloccammo,indecisi su chi dovesse tentare di aprire la porta.
<< Lo faccio io >>disse Damon. Prima che andasse gli presi una mano e la intrecciai con la mia. La strinsi forte e poi gliela lasciai. Lui mi guardò sorridendo e appoggiò,la stessa mano che pochi minuti prima era stretta alla mia,sul pomello della porta. Essa si aprì e una voce maschile e beffarda disse:<< Benvenuti al capolinea >>

 Nota:Salve a tutti,eccomi con un nuovo capitolo!Vorrei specificare che io non ho idea se a quei tempi si ballava anche il valzer alle coorti italiane,ma non potevo non metterlo scusatemi ^^'' Ringrazio tutti quelli che continuano a seguire la mia storia!Alla prossima!

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Ero così confusa e stonata che speravo tanto di svenire e risvegliarmi da quell’incubo che durava da tanto,da troppo tempo. Disteso sul quel comodo letto c’era Shinici che ci guardava sorridendo come un bambino che si sta divertendo con i suoi giocattoli preferiti.
<<  E così ci si rivede miei simpatici amici!Peccato che ne manchino due… >>disse con aria davvero dispiaciuta.
Nessuno di noi quattro si muoveva né era intenzionato a parlare,eravamo troppo sconvolti.
La sua risata riecheggiò per tutta la stanza facendomi venire i brividi.
<< Davvero non ve l’aspettavate eh?Eppure voi c’eravate quasi arrivati >>disse fissando me e Damon.
<< Forza dite qualcosa!Non siete mai stati così silenziosi >>si lamentò,ma non ebbe nessuna reazione da parte nostra.
<< Ok,allora vediamo se con questo colpo di scena riesca a farvi parlare. Avanti Misao vieni e voi non restate fuori alla porta! >>
Avvennero diverse cose contemporaneamente,ma chi sa come,il mio cervello riuscì a coglierle tutte. In un attimo ci ritrovammo nella camera,senza nemmeno muovere un passo,la porta si chiuse facendo un rumore assordante e davanti ai nostri occhi comparirono altre due figure:Misao e la contessa.
Dovevo aspettarmelo,insomma eravamo già arrivati alla conclusione che la contessa c’entrasse qualcosa,ma vederla lì affianco di quel kitsune,fu comunque uno shock.
Non c’era l’ombra di un sorriso sul suo volto,non c’era più traccia della bellissima donna che avevo visto in quei giorni,no ora sul volto c’era solo la disperazione che la stava uccidendo.
<< Perdonatemi >>disse in un lamento.
<< Allora che ne dite?Non siete curiosi di sapere cos’è successo? >>disse malignamente Misao.
<< Se proprio volete… >>fu Damon,e sentire la sua voce mi diede un po’ di sollievo.
<< Vedete avete combinato un bel po’ di casini quindi abbiamo deciso di vendicarci >>disse Shinici avvicinandosi alla sorella e appoggiandole una mano su un fianco.
<< Vi abbiamo osservati e sapevamo che l’unica soluzione per far ritornare Damon umano,era qualche incantesimo >>continuò Misao.
<< E’ stato piuttosto facile intrufolarci nella stanza della strega e sfogliare i suoi libri e abbiamo trovato due incantesimi molto interessanti. Il primo era quello che avete usato voi,il secondo invece permetteva di viaggiare nel tempo a proprio piacimento e non prendere posto dell’altro noi che è qui. In poche parole c’è un altro Shinici che gira per la Terra ed è quello ‘vero’ ,quello che appartiene a quest’epoca. >>ci spiegò.
<< Così abbiamo pensato e se impedissimo a quei guastafesta di tornare nella loro vera epoca? Perché in realtà il vostro vero mondo non è scomparso,semplicemente non vi ricorda più,è come se non fosse mai esistiti >>continuò la sorella.
<< Per questo siamo venuti  qui,con il secondo incantesimo,proprio qualche giorno prima della morte della contessa qui presente e le abbiamo dato il potere e la possibilità di restare in vita. Le abbiamo anche spiegato tutto e le si è spezzato davvero il cuore sapere cosa dovevano sopportare i suoi adorati figlioletti,ci faceva così pena!Così le abbiamo proposto un patto!Se lei passava dalla parte del male noi le avremo dato la possibilità di avere per se i propri figli,anche se uno era un vampiro. Così ha deciso di tenere voi e far scomparire gli originali Diamante e Stefano.  >>
<< Per nostra fortuna la rossa subito ha capito quale incantesimo usare ed bastato influenzarvi solo un po’. Quel po’ da farvi desiderare di venire qui. >>
<< Siamo così diabolici sorellina mia >>disse ridendo e trascinando con sé anche la sorella.
<< E perché volevate il libro? >>chiese Damon. Ma come faceva a non essere sotto shock dopo quelle rivelazioni?
<< Nella gioia del nostro piano non c’eravamo accorti che lì c’era anche l’incantesimo per farvi ritornare indietro,ma per fortuna non l’avete letto prima >>disse Shinici.
<< Come mai io ho visto per un attimo l’Old Wood quella volta? >>chiesi con un filo di voce.
<< Volevamo farvi capire che c’eravamo dietro noi,così da chiudere subito tutta la faccenda. E’ una tale noia quest’epoca!Gli anni 2000 sono decisamente migliori >>spiegò sempre Shinici.
Ora avevamo tutte le risposte e cosa avevamo ottenuto?Eravamo tutti talmente scossi che non saremo mai riusciti ad attaccarli,e anche se avessimo trovato il coraggio difficilmente,anzi era impossibile,ne saremo usciti vittoriosi. Ma dovevamo fare qualcosa!Il libro era appoggiato su un comodino affianco al letto e se  volevamo ritornare alla nostra epoca l’unica speranza era leggere l’incantesimo che aveva detto Shinici.
Vidi che anche lo sguardo di Damon si era posato sul libro poi su di me. Sicuramente stava pensando la stessa cosa,ne ero certa perché ormai era stupido non ammetterlo che fra noi si era creata un’affinità,una complicità.
Ero pronta a scattare e correre verso il libro,quando i singhiozzi di Stefan rimbombarono nella stanza.
<< Come hai potuto? >>diceva cercando di darsi un contegno e far smettere alle lacrime di uscire dai suoi bei occhi color smeraldo.
<< Stefano io non potevo sopportare,non potevo accettare che i miei figli in un’altra vita dovevano subire così tanto. Avete visto troppo dolore,invece qui siete al sicuro,non soffrirete più >>disse la contessa,ma le sue parole risuonavano più come una scusa che usava per convincersi di aver fatto la scelta giusta.
<< No!Non puoi dirlo!Ora il mondo che conosciamo noi verrà raso al suolo per colpa del tuo egoismo! >>urlò a pieni polmoni.
<< Stefan,Stefan un po’ di rispetto è pur sempre tua madre >>lo canzonò Shinici.
E di nuovo tutto prese una piega troppo veloce e fui trascinata dagli eventi. La contessa abbassò il capo e incominciò a sibilare qualcosa che fece volare via i due kitsune. Damon ne approfittò e corse a prendere il libro,l’aveva in mano quando Misao si riprese e stava per attaccarlo. Non ci fu tempo per evitare che la situazione prendesse quella piega così dolorosa. La contessa parò il colpo con tutto il suo corpo e quando ormai era tutta ustionata,come se fosse uscita da un incendio,sibilò qualcos’altro e Misao incominciò a strillare e fiumi di sangue incominciarono ad uscire dalla sua bocca.
<< Stefano ora il colpo di grazia! >>urlò con tutto il fiato che aveva in gola la contessa.
Lui subito scattò e con un morso le staccò la testa,nel frattempo Elena con le sue ali stava tenendo a bada Shinici. Io ero ancora immobile ad osservare quella scena,mi sentivo così inutile..
Ma forse c’era una cosa che io sapevo fare…sì il primo incantesimo che avevo imparato!
Mi concentrai e feci incendiare il corpo di Misao. Ciò che vidi mi ha perseguitato per tutta la vita.
La sua faccia divenne davvero demoniaca e incominciò a contorcesi in forme innaturali fino a che di lei rimasero solo le ceneri.
Ma non era finita lì. Shinici riuscì a sfuggire ad Elena e si avventò su di me,ma ancora una volta la contessa sibilò qualcosa e il kitsune incominciò a strillare per il dolore,ma diceva qualcosa fissandomi negli occhi,poi prima che Stefan potesse attaccarlo,scomparve ma prima urlò un << I protagonisti cambieranno >>.
Che cavolo significa quella frase?Ma non mi ci soffermai,così presi un bel respiro e stavo per sorridere,finalmente avevamo ucciso Misao!Ma non potei finire perché Damon incominciò a urlare:<< Madre!Mamma!Cosa vi succede? >>
La prese in braccio e l’appoggiò su quel che era rimasto del letto.
<< Perdonatemi figli miei,anzi perdonatemi tutti per il mio egoismo. Ma io vi amo troppo,volevo dare un po’ di pace alla vostra vita troppo dolorosa >>disse.
<< Madre non vi dovete preoccupare scusatemi per prima,ma voi vi dovete riprendere,vi abbiamo già perso un’altra volta… >>disse Stefan fregandosene di trattenere le lacrime.
<< Figlio mio non potevo desiderare una morte migliore,vi ho salvato la vita!Ora ascoltatemi bene,nessuno ha sentito ciò che è accaduto in questa camera,ma si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto. Uscite di qui e date fuoco alla stanza,poi andate alla festa. Presto qualcuno si accorgerà del fumo e darà l’allarme. Fingete bene,raccomando! >>
<< Non riusciremo mai a fingere e poi i nostri vestiti sono a pezzi >>disse con le lacrime agli occhi Elena.
<< Mia cara per questo vi ho fatto preparare altri vestiti,nessuno si insospettirà del vostro cambio d’abiti,ora avvicinatevi voi due >>disse rivolgendosi a me e a Elena.
Le nostre lacrime le bagnarono il viso,che finalmente sorrideva come prima.
<< Sono così felice che i miei figli abbiamo conosciuto delle ragazze così speciali,prendetevi cura di loro,hanno bisogno di voi >>e ci accarezzò a ognuna una guancia.
<< Ve lo promettiamo >>disse Elena accarezzando anche lei una guancia alla contessa.
<< Non vi dimenticheremo mai >>dissi singhiozzando e stringendo forte la sua mano.
Ci staccammo e facemmo spazio ai suoi figli. Stefan piangeva disperatamente e solo allora mi accorsi che anche Damon aveva incominciato a piangere silenziosamente.
<< Siete i figli più belli che potessi mai desiderare e vi amo immensamente. >>disse e si fece sfuggire una lacrima.
<< Mamma! >>dissero contemporaneamente e l’abbracciarono.
<< Miei piccoli tesori,vi starò sempre vicino,questa è una promessa! >>disse stringendoli a sé.
<< Ora fatemi morire con un ultimo vostro bel ricordo,voglio vedervi sorridere insieme come quando eravate bambini >>
Ma Stefan non ne voleva sapere di staccarsi da lei,così Damon gli prese una mano e gliela strinse. Stefan si alzò dalla madre e si ritrovò davanti il più bel sorriso che abbia mai visto sul viso di Damon. Stefan non potette far a meno di sorridere anche lui e entrambi si voltarono verso la madre.
<< Ti vogliamo bene >>dissero.
<< Anch’io miei piccoli >>e la contessa Sofia Salvatore con un sorriso,il volto sereno,chiuse i suoi occhi per sempre.

Nota:Scusate per il ritardo ma la mia connessione ultimamente non vuole proprio fare -.- Comunque spero di aver spiegato bene cosa sia successo e non mi linciate per la brutta fine che ho fatto fare alla contessa xD Attenderò qualche vostra recensione per sapere cosa ne pensate di questo nuovo capitolo,alla prossima da Roly_chan!

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Il funerale della contessa Sofia Salvatore fu la cosa più straziante che abbia mai visto. Sul volto di tutti i presenti era impresso il dolore e la tristezza per la morte di quella donna così speciale.
Una volta che la contessa chiuse gli occhi,Stefan riscoppiò a piangere e Damon dovette trascinarlo con la forza fuori dalla stanza e lo affidò a Elena. Anch’io uscii dalla stanza e stringevo talmente forte quel libro di magia che le nocche delle mie mani si erano fatte bianche. Non piangevo più ma i miei occhi erano rossissimi e non riuscivo a smettere di tremare.
Damon fu l’unico che riuscì a dare fuoco a quella stanza e quando finì il suo lavoro chiuse la porta,dando un ultimo sguardo alla madre.
<< Forza andiamo a cambiarci >>disse in tono gelido. Prese Stefan,che era accasciato a terra fra le braccia di Elena,e lo fece sorreggere a sé per poi avviarsi alla sua stanza.
<< Bonnie vieni a cambiarti da me? >>chiese Elena. Io mi limitai ad annuire,di più non riuscivo a fare e trascinando i piedi andai prima in camera mia a prendere un altro vestito e poi andai da Elena.
<< Damon ha detto che appena avevano finito ci verranno a bussare >>disse.
Ci aiutammo a sfilarci via quegli abiti e ad indossare quelli nuovi. Non ricordo nemmeno com’erano questi vestiti,in quel momento non mi interessava. Poco dopo i due fratelli ci vennero a bussare. La freddezza sui  loro volti faceva paura ma faceva eco alla nostra.
Riuscimmo ad arrivare fuori alla terrazza della sala da ballo quando venne dato l‘allarme. Dopo ho solamente dei ricordi confusi. Ricordo la corsa per arrivare alla stanza,le grida e di nuovo la mia vista venne annebbiata dalle lacrime. Riuscii a intravedere Damon che aiutava a spegnere l’incendio,Stefan che poteva essere benissamente scambiato  per una statua tanto che era immobile e Elena che per trattenersi mordeva talmente forte il labbro inferiore che rischiava seriamente di farlo sanguinare. 
Qualcuno,probabilmente qualche domestico,mi accompagnò nella mia stanza e mi aiutò a cambiarmi,dopo di che sprofondai nel sonno.
Mi svegliai urlando e tutta sudata. Avevo sognato la morte di Misao,una scena davvero orribile. Lì seduta vicino al letto c’era Anna che appena mi vide sveglia,scattò dalla sedia e mi si avvicinò.
<< Bonnie stai bene? >>
<< Sì grazie e che sono ancora un po’ scossa dagli avvenimenti di ieri >>dissi.
<< Già,che cosa orribile -disse rabbrividendo-e mi rincresce dirti che devi prepararti per il funerale >>
<< Di già? >>chiesi sperando che mi dicesse che stava scherzando.
<< Sì,hanno deciso che la causa del decesso è stato il suicidio,in effetti l’avevo detto che la contessa era strana nell’ultimo periodo ma non pensavo che sarebbe arrivata a tanto.. >>disse quasi sull’orlo del pianto.
Volevo consolarla ma avevo paura che appena avessi aperto bocca sarei scoppiata anch’io a piangere. Certo la contessa si era comportata da vera egoista,ma si può ritenere un atto egoistico cercare di dare una vita migliore ai propri figli? Soprattutto dopo che si è incontrati quei due demoni…
Già l’unico lato positivo era la morte di Misao,ma cosa voleva dire con quelle parole ‘i protagonisti cambieranno’? E poi cosa mi stava dicendo prima di scomparire?E tutti quei punti interrogativi che ci aveva dato quella volta alla pensione?
Avevamo combattuto tanto per avere delle risposte ma alla fine ne avevamo comunque altre 100 in sospeso. La prima cosa da risolvere era trovare l’incantesimo per ritornare a casa. Il libro era nascosto dentro un cassetto del comodino vicino al lato destro del letto,l’avevo messo io la sera prima quando ero venuta a prendere il ricambio. Quello lo ricordavo bene.
Decisi che sarei prima andata al funerale poi per distrarmi mi sarei messa alla ricerca dell’incantesimo.
Anna mi aiutò come sempre a vestirmi con un abito nero,mentre i capelli chiesi espressamente di farli rimanere sciolti. Non mi sembrava il caso di perdere tempo a fare chi sa quale acconciatura,oltre ad essere una cosa molto irrispettosa,per me,nei confronti della contessa.
L’incantesimo che ci teneva prigionieri della villa era svanito,così con le carrozze potemmo recarci alla chiesa lì vicino,per celebrare il funerale. Io stavo con Elena,Stefan e Damon,pensavo che il padre li volesse con lui ma a quanto sembra il conte voleva rimanere da solo.
<< Quando farai l’incantesimo? >>chiese ad un tratto Stefan
<< Penso domani,oggi mi dedicherò nella sua ricerca in quel libro >>risposi.
<< Anch’io e Elena ritorneremo,non ha più senso rimanere qui inoltre in quell’epoca c’è più probabilità di incontrare Shinici,così mi potrò vendicare >>disse come la cosa più naturale del mondo.
<< Sappi fratellino che ci riuscirò prima io >>disse beffardo Damon. Ecco una nuova sfida per i fratelli Salvatore. Allora è proprio vero che gli uomini di quel periodo pensano solamente alle donne e alla guerra?
Dopo nessuno parlò,ognuno era troppo immerso nei suoi pensieri.
Erano le 16 precise quando il prete iniziò la messa e non mi meravigliai di trovare la chiesa gremita di gente,la contessa era davvero l’essere più buono sulla faccia della Terra e tutte quelle persone stavano lì a testimoniarlo. Le cose più strazianti furono vedere Damon e Stefan sull’altare a parlare. Più che altro era il maggiore che parlava con una voce che sembrava provenisse dall’oltretomba. Non avevo idea che avessero preparato un discorso e avrei anche fatto a meno di sentirlo:<< Queste parole spero davvero che riusciate a sentirle contessa Sofia,madre. Ricordo che una volta avete detto a me e mio fratello che la vita è la cosa più bella che abbiamo e dobbiamo fare di tutto per tenerla stretta a noi,ma avete aggiunto anche che prima o poi in modo o in un altro arriva un momento dove dobbiamo per forza lasciarla andare,che il nostro compito è stato svolto. Quanto avremo voluto che il vostro compito non terminasse così presto! Ma avete donato tutta la vostra bontà ad ogni persona che abbiate incontrato,vi siete sempre degnate di donare un sorriso anche ai più bisogni,ricordo ancora quando tornavate a casa con gli abiti tutti sporchi perché vi eravate recate a casa di qualche plebeo. E con questa umiltà e bontà avete cresciuto noi,i vostri figli adorati. Ma ora-e anche il grande Damon dovette fare un respiro per  trattenere le lacrime,ma non potette fare niente con la voce che tremava –ma..ma ora madre…dite…ditemi..chi ci dirà quale strada sia giusto prendere? Siamo grandi ormai e il vostro compito era finito,avete donato tutta voi stessa,solo che non doveva andar così…solo che ora siamo tutti più soli qui,senza di voi madre. Purtroppo l’unico che ci può dare una risposta è il nostro Signore,a cui siamo sicuri vi abbia fatto strada per le porte del paradiso. Avremo per l’eternità il vostro ricordo stampato nella mente e nel cuore,addio madre adorata >>detto questo appoggiò un braccio sulle spalle di Stefan e insieme vennero a risedersi. Nessuno parlava,il dolore che era trapelato dalle parole di Damon,aveva fatto scoppiare tutti a piangere ripensando ancora di più alla bontà della contessa. Anch’io e Elena piangevano stringendoci la mano di una nella mano dell’altra. Il silenzio venne rotto dal prete che continuò la sua messa. Un’altra scena straziate fu vedere tutti che andavano a stringere la mano ai fratelli e dirgli ‘Condoglianze’. Erano realmente dispiaciuti quando lo dicevano,ma era come se ogni volta ricalcassero ancora di più il fatto che ormai lei non c’era più.
Fui costretta ad assistere anche al sotterramento della bara. Ecco un’altra scena che mi ha perseguitato per tutta la vita.
Finalmente potei andai in camera mia,quando ormai si erano fatte 20 e stranamente non trovai Anna. Non ci badai molto,come anche al cibo che era appoggiato sul tavolino,avevo lo stomaco completamente chiuso e sapevo che se solo avessi mangiato una nocciolina avrei potuta vomitarla a tempo di record.
Mi distesi sfinita sul letto,ma sapevo che non avrei potuto riposare,avevo una cosa più importante da fare.
Stavo per aprire il cassetto dove c’era il libro quando sentii bussare alla porta.
<< Avanti >>dissi.
<< Scusami se disturbo-disse chiudendosi la porta alle sue spalle,Damon-ma dovevo parlare,sfogarmi con qualcuno e…e non è da me! Io sono quello cattivo,quello senza un cuore,quello a cui tutto gli scivola addosso,ma ora davvero non ce la faccio! Mi sento scoppiare la testa e non capisco il perché!Ho già visto morire mia madre,ma non era stato così doloroso,ora invece mi sento così,così male! >>disse scoppiando a piangere. Lo corsi ad abbracciare e lui affondò la testa fra i miei capelli e mi strinse forte a sé.
<< Aiutami Bonnie >>mi disse. Ma cosa potevo fare? Mi si stringeva,letteralmente,il cuore vederlo in quelle condizioni,nessuno si meritava di soffrire così tanto,invece Damon in quel momento doveva sopportare il dolore di 100 persone. Se solo gli avessi dimostrato quanto amore potevo offrirgli,forse si sarebbe un po’ ripreso,gli avrebbe dato un po’ di conforto. Ma poi ci sarei stata male io,sapendo che non era ricambiato. Ma non era il momento di essere egoisti,Damon aveva bisogno d’aiuto e io avrei fatto di tutto pure di alleviare un po’ di quella sofferenza.
Gli presi il volto fra le mani e avvicinai il mio al suo fino a che le nostre labbra non si toccarono. Subito una scarica elettrica mi percorse tutto il corpo facendomi risvegliare dal mio tepore,durato troppo allungo. Ma ora non dovevo pensare a me,dovevo impegnarmi a trasmettere tutto l’amore che avevo a Damon.

 Nota:Salve eccomi con un nuovo capitolo ;) Spero di avere qualche recensione in più per sapere se sto continuando a fare un buon lavoro,ma soprattutto spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto(finalmente ho fatto baciare a questi due yeahhh xD) Alla prossima,un bacio da Roly_chan!

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Damon mi strinse ancora di più a sé facendo aderire i nostri corpi e insinuò una sua mano nei miei capelli mentre con l’altra stringeva un mio fianco. Approfondì il bacio e io non feci resistenza,non ci sarei mai riuscita,sentire il profumo di Damon così vicino mi stordiva,mi mandava completamente in tilt. Strinsi forte i suoi capelli nelle mie mani sia per avvicinarlo ancora di più a me sia per evitare di cadere,mi sentivo le gambe talmente molli. Mi mancava l’aria ma non volevo che si allontanasse da me,avevo paura che appena avessimo interrotto quel contatto lui sarebbe andato via. Ma le cose presero una piega del tutto inaspettata.
Damon si allontanò un po’ per prendere fiato poi incominciò a baciarmi il collo fino ad arrivare alla scollatura del vestito,per poi rifare tutta la strada con la punta del naso,infine si rituffò sulle mie labbra mordendole,leccandole,baciandole. Non so dove trovai la forza per farlo smettere,ma solamente perché rivolevo sentire ancora il sapore di un suo bacio. Senza nemmeno accorgermene finimmo sul letto,senza mai staccarci. Ne ero sicura,quando tutto sarebbe finito,quando lui mi avrebbe abbandonato,sarei crollata in mille pezzi,ma non riuscivo,non volevo smettere.
Appoggiò le sue forti mani sulle mie spalle,solo per abbassarmi un po’ il vestito,poi incominciò di nuovo a lasciare una scia infuocata di baci sul mio collo per poi arrivare alla spalla nuda ed io? Io ero completamente in balia di nuove emozioni. Non avevo mai pensato di voler così tanto una persona,avevo sempre pensato di desiderare solo un bacio da Damon,invece no,io volevo di più. La trovavo una cosa talmente vergognosa il desiderare di voler andare a letto con qualcuno,ma con Damon era diverso,io volevo sentirmi amata,volevo farlo sentire amato. “E solo io ho questo diritto”pensai egoisticamente.
Aveva la camicia sfilata dai pantaloni così potei facilmente insinuare le mie mani tremanti sotto di essa per poter accarezzare la sua schiena. Un brivido lo percorse e per un secondo mi fissò sbalordito negli occhi per poi abbassarsi e darmi un bacio a fior di labbra talmente dolce che rimasi veramente sorpresa,ma ancora di più quando si sfilò la camicia e velocemente mi fece ritrovare sopra a lui.
“E adesso cosa devo fare?”pensai nel panico arrossendo come mai mi era successo in vita mia. Lui sembrò capire così mi mise una mano su una guancia infuocata e me l’accarezzò facendomi avvicinare al suo viso e sulle labbra mi soffiò questa frase:<< Non devi vergognarti,mio piccolino uccellino >>e poi mi diede uno di quei baci che non ti scordi più per tutta la vita.
C’era passione,dolcezza,dolore,felicità,desiderio…e  tante di quelle emozioni che non riuscivo nemmeno a catalogarle.
Non so dopo quanto tempo ci allontanammo,ma doveva esserne stato davvero tanto  visto che eravamo entrambi con il fiatone,ma questo rendeva ancora più infuocata la situazione.
Damon con mani frementi mi slacciò tutti i lacci davanti al vestito e mi abbassò la parte superiore così che potette accarezzare con le punta delle dita le mi braccia. Avevo la pelle d’oca ed ero rimasta paralizzata da quel suo gesto,poi mi ripresi e d’istinto mi rituffai  su quelle labbra così sensuali. Lui con abilità ribaltò di nuovo le posizioni e mi tolse tutto l’abito facendomi rimanere solamente con il corpetto e gli slip,ma non me ne vergognavo, l’aveva detto lui no?
Gli stringevo così forte i capelli che ebbi paura che alla fine mi sarei ritrovata con alcuni ciuffi fra le mani,quindi decisi di mollare la presa e piuttosto mi concentrai sul suo petto.
L’avevo sempre immaginato come un essere perfetto ma non immaginavo che poteva esserlo così tanto. Mentre io ero immersa ad accarezzargli quei muscoli scolpiti,lui penso bene di togliersi i pantaloni e di slacciarmi anche il corpetto. Mi fissò come se a chiedermi il permesso,ma in quel momento non ero in grado di pensare a niente,così presto mi ritrovai con la parte superiore nuda.
<< Sei bellissima >>mi disse con un sospiro accarezzandomi i seni per poi scendere fino giù alla pancia.
Io ormai ero completamente impazzita per quei suoi gesti tanto dolci quanto passionali. Poi arrivammo al momento fatidico:<< Sicura? >>mi chiese fra un bacio e l’altro. Io annuii,ormai non potevo più ritornare indietro,il desiderio era diventato troppo grande per entrambi per poter trattenerci.
All’inizio provai una fitta di dolore ma poi tutto si trasformò in passione e felicità. Sì,perché io Bonnie non ero mai stata così felice in vita mia,ero serena nel sentire il suo petto schiacciato al mio,di sentire le sue mani intrecciate alle mie,di sentirlo finalmente mio.
Non sapevo fino a quando sarebbe durato e volevo godermela a piena quella felicità che da troppo tempo desideravo e in quel momento finalmente avevo ottenuto.
Quando mi svegliai pensai di aver sognato tutto,ma mi bastò girarmi e ritrovarmi il suo viso rilassato che dormiva sul cuscino affianco al mio,per poter essere certa che quella era stata la realtà.
“Ho fatto l’amore con Damon”pensai arrossendo e cercando di tirarmi le coperte sulla testa,ma senza successo. A quanto sembrava le avevo già usate tutte per coprirmi il corpo e per questo il povero Damon adesso dormiva a pancia giù senza niente che lo copriva. Subito mi misi seduta e cercai di coprirlo ma mi bloccai,rimanendo ancora una volta affascinata da tanta bellezza che sembrava risplendere sotto la luce del sole che entrava dalla finestra. Le spalle larghe e muscolose,la schiena liscia senza ombra di imperfezioni,il fondo schiena sodo e le gambe lunghe e anche esse muscolose. Ero sempre più sicura che lui fosse un dio sceso in Terra per deliziare noi insulsi umani della sua disarmante bellezza.
Alla fine mi ritrovai ancora più imbarazzata pensando che spettacolo penoso aveva  dovuto vedere la notte scorsa solo perché era disperato. Poteva avere molto di più di un’insulsa ragazzina che non sapeva cosa fare e in più non era nemmeno chi sa quale bellezza..
<< Guarda che se continui a fissarmi il sedere in quel modo me lo consumi >>e con quella sua battuta riuscì a farmi ridestare dai miei pensieri ed evitare di scoppiare a piangere,ma mi fece anche arrossire a dismisura.
Gli lanciai parte delle lenzuole ma riuscì a coprirsi solamente fino alla vita,il resto le tenevo ancora avvinghiate intorno a me.
<< Sei così bella >>mi sentii dire vicino all’orecchio,infatti si era seduto anche lui e mi stava mettendo una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
<< Hai una visione un po’ distorta della bellezza >>dissi seria,ma lui rise e mi abbracciò facendoci ricadere di nuovo distesi sul letto. Mi fece appoggiare la testa sul suo petto e mentre con una mano giocherellava con una ciocca di capelli con l’altra mi accarezzava la schiena nuda.
<< Bonnie,Bonnie,Bonnie. Direi che sia ora di darti qualche lezione per migliorare la tua autostima >>
<< Sono realista >>dissi imbronciandomi come una bambina.
<< Sei stupida >>mi controbattete lui facendomi alzare il viso così che le nostre labbra poterono ritoccarsi
<< Tremendamente stupida >>disse prima di approfondire il bacio.
<< Perché lo sarei? >>gli chiesi quando ancora le nostre labbra si toccavano.
<< Solamente una stupida non si accorgere di essere bella >>mi disse continuando a mantenere quel contatto.
<< Non mi convincerai così presto >> dissi.
<< Allora te lo ripeterò tutti i giorni >>mi disse e non mi diede il tempo di controbattere che già aveva incominciato a baciarmi con passione.
<< E ora? >>gli chiesi con il fiato corto. Subito mi pentii di quella domanda che mi era sfuggita.
<<  Già,e ora? >>mi disse scrutandomi con attenzione poi mi sussurrò a un orecchio queste parole:<< Ti confesso una cosa Bonnie,non potrei fare a meno di te adesso >>.
Non ebbi tempo di rispondergli o chiedere qualch’altra cosa che si impossessò di nuovo delle mie labbra e avidamente mi accarezzava ogni parte del corpo.
Dovevo essere più esperta ora,no?Invece,chi sa perché,ancora una volta non sapevo cosa fare e decisi di agire d’istinto. Quando finimmo di baciarci per prendere aria,con una mano incominciai ad accarezzargli il viso morbido e anche caldo,ma mi soffermai principalmente sulle labbra. Con un dito incominciai a tracciarne il contorno poi le avvicinai alle mie e le baciai leggermente,poi gli baciai il mento,la mascella,dietro l’orecchio,per poi scendere sul collo.
<< Se il tuo intento streghetta è quello di farmi impazzire,ci stai riuscendo >>disse con la voce roca per l’eccitazione.
Sorrisi mentre continuavo a baciarlo,mi faceva tremendamente piacere che anch’io gli provocassi quell’effetto. Con lui per la prima volta mi sentii veramente donna e non più l’insulsa e inutile ragazzina. Come avrei voluto sentirmi sempre così,peccato che solo con Damon ci riuscivo,e questo stava a significare quanto fosse importante la sua presenza nella mia vita.
Continuai fino alla fine del collo,ma poi sentii la mancanza delle sue labbra e così avidamente me ne impossessai. Saremo arrivati a rifarlo?Probabilmente sì,e non potevo che esserne felice. Sarei potuta vivere per sempre in quel letto con Damon,ma il mio sogno andò in frantumi quando sentii bussare alla porta.
Ma perché dico io,tutti dovevano venire a bussare alla mia porta?Avrei dovuto mettere un cartello ‘non disturbare’ dal primo momento.
<< La..la porta >>cercai di dire mentre Damon proprio non aveva intenzione di smettere e incominciò a mordicchiarmi il lobo dell’orecchio.
<< Non rispondere >>mi sussurrò. E chi aveva la voce per farlo?
<< Bonnie ci sei? -chiese Elena da fuori alla porta,ma vedendo che nessuno rispondeva incominciò a parlare con,Stefan?-forse è scesa a fare colazione >>
<< Non direi sento il suo respiro e quello di qualcun altro.. -si cavolo era Stefan!-sono respiri strani però… >>
Sentire quelle parole fece fermare anche Damon.
<< Bonnie?Tutto bene? >>chiese di nuovo Elena bussando ancora più forte. Entrambi sussultammo e rimanemmo a fissarci,per poi alzarci di scatto e incominciando la ricerca dei nostri vestiti.
<< Un at..attimo Elena! >>gridai mentre correvo per la stanza a raccogliere la mia roba.
Mi infilai gli slip,ma adesso come facevo con il corpetto? Idea!In qualche armadio doveva esserci il mio vecchio reggiseno e per fortuna lo trovai al primo tentativo.
Ora il problema stava nel vestito che ancora non avevo imparato a mettere.
<< Una mano? >>mi chiese sarcastico Damon che non si era ancora infilato la camicia.
“Ma perché quei due dovevano disturbarci proprio ora?”pensai rammaricata mentre per un attimo fissai i suoi muscoli snelli e tonici scolpiti.
<< Si grazie >>gli dissi. Dopo averlo indossato mi apprestai a togliere le lenzuole,per ovvi motivi,e le lanciai nel bagno.
Guardai per un attimo Damon,che stava cercando di mettersi in ordine i capelli. Io ero riuscita a legarli con un laccetto ed ora mi apprestavo ad aprire la porta,ma mi bloccai.
Come avremo giustificato la sua presenza qui?Ma il problema maggiore stava che avevo impiegato anni per aprire la porta. Lo guardai e lui capendomi si limitò ad alzare le spalle.
Aveva ragione lui,alla fine l’avrebbero capito lo stesso.
Aprii finalmente la porta e mi ritrovai un’Elena rossa per la rabbia.
<< Era ora! >>disse quasi urlando ed entrando sbattendo i piedi per terra,mentre Stefan si limitò a lanciarmi un’occhiata criptica.
<< Buongiorno >>li accolse Damon sorridendo come solo lui sapeva fare.
Entrambi rimasero stupiti,soprattutto Elena che non riusciva a chiudere la bocca.
<< Cos’è successo qui? >>chiese Stefan.
<< Non vedo perché dovremmo dirtelo >>gli rispose Damon.
<< Cos’è successo qui? >>chiese questa volta Elena a me.
<< Potremo parlarne in seguito,adesso abbiamo un incantesimo da fare >>disse Damon e gli rivolsi uno sguardo che diceva ‘Grazie mille’,mi aveva salvato da una situazione davvero pericolosa,che non avevo nessun’intenzione di parlarne in quel momento.
<< Ok >>dissero all’unisono Stefan e Elena per niente tranquilli.
Presi il libro e ci mettemmo seduti sul pavimento in cerchio. Non ci misi molto a trovare l’incantesimo di cui parlava Shinici e pronunciai la formula,invitando gli altri a prenderci per mano. Venimmo avvolti da un bagliore e prima che la stanza svanisse mi sembrò di vedere Anna che sbirciava dalla porta.

Nota:Salve a tutti,ed eccomi con un nuovo capitolo ^^
Allora incominciamo con il dire che nella mia testa gli abiti che indossano le donne in quel periodo erano corpetto,slip e poi quei vestiti enormi,ora sò che probabilmente,anzì sicuramente non si vestivano così..quindi abbiate pietà della mia ignoranza ^^''  Spero che comunque la cosa fondamentale,cioè il bel momento Donnie,vi sia piaciuto ;)
Non sò ancora se questo è il penultimo capitolo o ne farò uno in più...ma di sicuro ci sarà un seguito,purtruppo non vi libererete presto di me u.ù
Ringrazio tutti quelli che continuano a seguire la mia storia,alla prossima un bacio da Roly_chan! 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


 Sentire il freddo e duro pavimento di legno della pensione mi diede un sollievo e una felicità incredibile che aumentarono quando la porta si aprì ed entrò Meredith.
<< Ragazzi che ci fate tutti lì seduti per terra? >>chiese.
<< Meredith! >>urlammo in contemporanea io e Elena per poi andarla ad abbracciare.
Elena fece di tutto per trattenere le lacrime mentre io mi lasciai in un pianto liberatorio.
<< Hey cos’è tutto questo affetto? >>disse Meredith sorridendo e ricambiando l’abbraccio.
Come potevo vivere in un mondo dove lei,la mia amica,la mia sorella,Meredith non esisteva? Era praticamente impossibile e lo stesso valeva anche per il mio migliore amico,che poco dopo ci raggiunse.
<< Non dirmi che anche tu Elena ti sei rinchiusa qui dentro >>disse un po’ frustato,ma noi non badammo e abbracciammo anche lui.
<< Insomma ci volete dire perché siete tanto affettuose oggi? >>chiese Meredith quando ci staccammo da Matt.
<< E’ una luuuuuunghissima storia miss Inquietudine >>disse con sarcasmo Damon mettendomi un suo braccio sulle spalle con fare possessivo.
Già e adesso cosa sarebbe successo fra di noi? Non poteva fare a meno di me,mi aveva detto. Bene perché neanch’io ne potevo fare a me. Da tempo Damon era diventato una persona troppo importante e determinante nella mia vita,tanto che non potevo immaginare un futuro senza di lui.
“Anche se solo in piccola parte,lui ne deve fare parte.”
Questo pensavo fino a poco tempo fa,ma adesso volevo che lui fosse il mio futuro.
Volevo sentire le sue mani che mi accarezzavano.
Volevo sentire il suo respiro sulle mie labbra.
Volevo inebriarmi del suo profumo ogni volta che ci baciavamo.
Volevo appunto baciarlo,baciarlo,baciarlo,fino a rimanere senza aria nei polmoni.
Volevo sentirmi sussurrare il mio nome con la sua voce sensuale.
Lo volevo mio,senza mezzi termini. Ma avrei mai avuto il coraggio di confessarglielo? Insomma aver fatto l’amore con lui sarà significato pur qualcosa?
Ma per il momento potevo solamente limitarmi ad aspettare,non potevo di certo cacciare tutti da quella stanza?
Così mi limitai a intrecciare la mia mano con quella che lui aveva appoggiato sulla mia spalla. Ma naturalmente quel gesto non passò inosservato.
<< Già deve essere davvero lunga >>commentò Meredith.
<< Bene che dite ragazzi di parlarne tutti davanti alla cenetta che ho preparato?Fate presto vi cambierete dopo >>disse la signora Flowers sbucando da dietro la porta.
Tutti annuirono uscendo dalla stanza e io stavo per seguirli ma Damon mi fermò e mi fece voltare verso lui e mi baciò. Come sempre mi dimenticai del mondo che mi circondava e pensai solamente ad insinuare le mie mani fra i suoi capelli mentre lui mi stringeva forte a lui per i fianchi.
Per i miei gusti ci staccammo troppo presto e senza nemmeno accorgemene misi il broncio.
<< Che c’è?Non hai fame? >>mi chiese sorridendo beffardo e accarezzandomi con un dito il labbro che avevo sporto.
<< Sei cattivo >>mi lamentai come una bambina provocando solamente le sue risate.
<< Risolviamo la questione con la brigata dei piccoli Scout e poi vedrai quanto posso essere buono >>mi disse con malizia facendomi arrossire. 
Ma mi avrebbe sempre fatto questo effetto?
Scendemmo giù e ci accomodammo agli stessi posti di quella mattina a colazione.
La cena fu silenziosa e non osavo incrociare lo sguardo con nessuno,oltre che con Damon naturalmente,che mi lanciava certi sguardi a volte maliziosi,facendomi arrossire e quasi affogare,a volte scocciati,per quella cena per niente allegra.
Oltre a lui mi sentivo altri quattro sguardi addosso,ma non osai alzare la testa fino a che la cena non fu finita e Meredith fu la prima a parlare:<< Allora cos’è successo mentre noi eravamo usciti? >>
Così Elena spiegò con calma e dettagliatamente cosa ci era successo a una Meredith e un Matt visibilmente sbalorditi e devo ammettere che anch’io ero un po’ scossa,se pensavo che quei tre giorni in realtà non erano durati nemmeno un secondo qui,nel mio vero mondo…
<< Quindi Misao è morta? >>chiese Matt visibilmente più tranquillo.
<< Sì >>confermò Stefan.
<< Ah bene un problema è risolto,anche se dobbiamo tenerci pronti per un sicuro attacco da parte di Shinici. Pretenderà sicuramente vendetta >> disse con una calma impressionante Meredith.
<< Ora pensiamo a quale tipo di droga ha usato Damon per costringere Bonnie a stargli così vicino. >>disse Matt con troppa rabbia,tanta da nascondere il sarcasmo che aveva cercato di usare. Purtroppo per lui lì c’era solo una persona che sapeva usare il sarcasmo,ed era proprio colui che era stato chiamato in causa.
<< Immagino che per te Mutt,usare le droghe per far avvicinare le ragazze sia l’unica soluzione,visto che nessuna sana di mente lo farebbe. Ma notizia dell’ultima ora,questo vale solo per te,no per il sottoscritto >>ecco,questo era sarcasmo!Ok ero troppo di parte per poter giudicare.
Matt stava per rispondere ma Elena fu più veloce.
<< Seriamente Damon,cos’è successo?Bonnie? >>
<< Non capisco il significato di questo interrogatorio >>borbottai io e tutti mi sentirono.
<< Non è un interrogatorio Bonnie,ma permetti che la cosa ci risulti alquanto strana? >>chiese Meredith,con il suo tono materno che usava solo con me. Non so se fu questo o vedere tutti gli sguardi accusatori degli altri ma persi decisamente le staffe.
<< Perché è strano? Solamente perché non sono bella come Elena o intelligente come te Meredith,questo non significa che non possa attirare l’attenzione di un ragazzo bellissimo. E poi dite che non è un interrogatorio,ma non mi sembra che abbiamo fatto tutte queste domande quando Elena si è messa con Stefan,perché come invece sì? Ah dimenticavo io sono l’ingenua e l’indifesa ragazzina del gruppo che non può muovere un piede senza aver il consenso dei suoi amici sbarra genitori.  >>e ne avrei avute da dire ancora tante,ma i singhiozzi erano diventati troppo forti e non mi permettevano di parlare.
Maledette lacrime!Ma perché dovevo sempre scoppiare a piangere?
Mi voltai d’altra parte per non guardarli ma fu un grosso errore,perché incrociati due occhi neri con la pece che mi guardavano con troppa intensità.
Avevo parlato senza nemmeno sapere cosa ne pensava lui. Era come se avessi reso le cose ufficiali e se per lui ero solamente un divertimento passeggero? Ma come potevo pensarlo quando quei suoi occhi mi guardavano con quella intensità e mi facevano sembrare come il centro esatto del suo universo?
Mi venne da piangere ancora di più e stavo per alzarmi e andare  via,se Damon non mi avesse fermato facendomi sprofondare nel suo petto.
<< Non ti preoccupare uccellino,ci sono io >>mi sussurrò stringendomi ancora di più.
<< Bonnie.. >>cercò di dire Meredith ma venne bloccata da Damon.
<< Ora la porto in camera,si deve tranquillizzare. Passate dopo >>la freddò e mi accompagnò nella mia camera senza dare retta ai richiami dei miei amici.
Mi sedetti sul letto distrutta e ancora troppo agitata.
<< Vuoi una mano a svestirti? >>mi chiese e nella sua voce non c’era malizia.
<< Posso fare tutte le scenate che voglio alla fine non si risolverà mai niente,vero? >>dissi dando voce ai miei pensieri.
<< Insomma che senso ha se alla fine scoppio a piangere e non ho nemmeno la forza di salire delle scale? Ecco come ora!Vorrei sfogarmi e invece le lacrime non smettono di scendere! >>dissi  scoppiando di nuovo a piangere.
Damon si inginocchiò davanti a me mi scostò le mani dalla faccia per potermi guardare negli occhi.
<< Il tuo problema streghetta sta che non hai autostima,quindi ora smettila di piangere e apri bene le orecchie! >>mi disse serio. Cercai di fare come mi aveva detto e così smisi di piangere.
<< Tu non hai da invidiare niente a nessuno,sei bella,sei intelligente e cavolo sei una strega! Certo sei debole,ma solamente perché non hai fiducia in te stessa!Tu pensi che io ti stia prendendo in giro,che in realtà pensi sempre e solamente a Elena,lo so e la cosa che mi fa incazzare è che tu non me ne parli. Quindi ricordati bene queste parole,se avessi voluto rimpiazzare Elena non sarei venuto da te per un semplice motivo,non ti avrei mai solamente usata. Io c’ho pensato bene e mi sono chiesto perché venissi sempre a salvarti,perché avevo bisogno di stuzzicarti ogni tanto,perché se dovevo dimostrare le mie debolezze davanti a te non me vergognavo,perché ti consideravo così importante nella mia vita. Solamente quando ho dato una risposta a tutte queste mie domande sono venuto da te quella sera. >>
<< E qual è la risposta? >>dissi senza fiato.
<< Non ci arrivi uccellino? >>mi disse dandomi un bacio a fior di labbra.
<< Voglio sentirmelo dire >>dissi con un’audacia che non pensavo di avere. Lui sorrise e mi diede una spinta facendomi distendere sul letto. In un attimo mi fu sopra e incominciò a baciarmi il contorno del viso.
<< Vedi stiamo facendo passi in avanti >>disse arrivando al mento per poi baciarmi di nuovo le labbra e quando ancora le sue erano appoggiate sulle mie,me lo disse:<< Ti amo >>.
Purtroppo non riuscii a trattenere una lacrima che mi rigò il viso.
<< Sai penso seriamente che potresti andare allo Show dei Record per la ragazza con più lacrime al mondo >>disse ridendo toccandomi teneramente il naso e io non potei fare a meno di ridere per la felicità,sì finalmente ero felice e avrei ricordato quel momento per sempre.
D’un tratto si alzò e mi tirò con sé facendomi mettere in piedi.
<< Bene,il prossimo punto per far uscire fuori la tua audacia è quello di rivelare i tuoi sentimenti >>disse sorridendo beffardo.
<< Ma..ma..ma tu già lo sai >>cercai di usare come scusa.
<< Come mi hai detto due minuti fa?Ah sì,voglio sentirmelo dire >>e mise una tale sensualità nella sua voce in quelle ultime tre parole che mi fece sentire così ridicola per come l’avevo detto io…no,non dovevo,il mio nuovo obiettivo era proprio quello di diventare più sicura di me stessa e l’avrei fatto per lui.
Intrecciai le mie mani alle sue e mi misi in punta di piedi per arrivargli all’orecchio e dissi:<< Ti amo >> e poi gli diedi un bacio sulla guancia.
Alla faccia dell’audacia!Mi sembrava una di quelle dichiarazioni che fanno i bambini!
Ma lui mi sembrò compiaciuto e mi rivolse un sorriso a trentadue denti per poi confessarmi:<< Sai a volte anch’io ho bisogno di sicurezze,siamo più simili di quanto pensi >>e io non potei fare a meno di annuire.
Perché per quanto potevamo sembrare diversi,esattamente opposti,in realtà eravamo simili. Entrambi bisognosi di avere certezze,sicurezza,qualcuno d’amare ed essere ricambiati,di trovare la felicità…e ora insieme,potevamo raggiungere questi obiettivi,perché la vita infondo è davvero straordinaria se si è in buona compagnia.
Dovevo ancora delle spiegazioni ai miei amici,forse anche delle scuse,e sicuramente da un momento all’altro mi sarebbero venuti a bussare alla porta,ma tutto questo non mi importava ora che potevo finalmente avere Damon tutto per me,ora che avevo la sicurezza del suo amore,anche i baci sembravano avere un altro sapore che volevo gustare a fondo e come d’abitudine mi lesse nel pensiero:<< Allora sei sicura di non volere una mano per svestirti? >>e ora sì che c’era malizia.

Nota:Ok come finale non è il massimo,me ne rendo conto,ma tutto verrà spiegato con il seguito che già sto scrivendo,purtroppo non riesco a fare a meno di scrivere su questa fantastica saga e su Damon e Bonnie!
Ora passiamo ai ringraziamenti. Alllora ringrazio davvero di cuore tutti voi lettori che mi avete seguito fino ad ora e spero che continuerete a farlo ;) Quindi ringrazio anche chi ha aggiunto la mia storia fra le seguite,le ricordate,le preferite e naturalmente chi ha recensito,davvero grazie per il vostro sostegno!
In attesa di sapere cosa ne pensate di questo finale(un pò penoso ç.ç)vi saluto,sperando di rivedervi anche con il seguito!Un grosso bacio da Roly_chan! 

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