Per sempre...

di Sery94cp
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Sorpresa ***
Capitolo 3: *** Suo fratello è un cretino, lui è adorabile ***
Capitolo 4: *** Si, credimi, la pensiamo allo stesso modo ***
Capitolo 5: *** Il ballo, quello con lui ***
Capitolo 6: *** Il ballo, quello con l'altro ***
Capitolo 7: *** L'orgoglio è una brutta bestia ***
Capitolo 8: *** Gli elfi devono fuggire ***
Capitolo 9: *** Quello che in lui mi ricorda te ***
Capitolo 10: *** Alla ricerca del neo ***
Capitolo 11: *** Per sempre ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Hermione era stesa sulla sua brandina all’interno della tenda che da quasi un anno rappresentava la loro dimora. Lei, Harry e Ron erano alla ricerca degli Horcrux, pezzi dell’ anima di Voldemort riversati in comuni oggetti, per distruggerli e rendere il Signore Oscuro più vulnerabile. A quel punto Harry avrebbe potuto ucciderlo, e la guerra sarebbe finita. Sarebbe FINALMENTE finita. Non lo aveva mai rivelato ai suoi due migliori amici ma non ne poteva davvero più, voleva che tutto tornasse alla normalità. E non solo perché vivevano costantemente nel terrore che qualche loro conoscente venisse ucciso, o che qualcuno scoprisse il loro nascondiglio, o che non trovassero gli Horcrux in tempo prima che Voldemort conquistasse il mondo intero…a Hermione mancava la sua vita! I pomeriggi in biblioteca a sfogliare vecchi tomi, le lezioni scolastiche, le risate spensierate con i suoi amici nella Sala comune, le partite di Quiddich, i pasti abbondanti di Hogwarts e poi…e poi Fred.

I ricordi erano per lei l’unica cosa che riusciva a farla andare avanti in quella folle ricerca e perciò, stanca ed affamata, come ogni sera, iniziò a ricordare…
 
 
Salve gente! Sono Sery94cp è questa è più o meno la prima storia che pubblico che non sia una one-shot, quindi se volete recensire siate magnanimi! Ovviamente scherzo, le critiche sono assolutamente ben accette e considerate estremamente costruttive. Volevo precisare di essere un’accanita fan della coppia Ron/Hermione ma variare non fa mai male e la cosiddetta “Fremione” mi intriga particolarmente…Se volete andate avanti a leggere i capitoli successivi ma non dimenticate di lasciare un commentino! Baciiiiiiii ;)
  

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Capitolo 2
*** Sorpresa ***


Quando aveva saputo di essere una strega, Hermione non sapeva nulla della magia visto che i suoi genitori erano Babbani, ma dentro di sé l’aveva sempre sospettato. Si era accorta di essere capace di fare cose straordinarie, come far levitare il libro che stava leggendo verso sé quando si era già messa a letto o cuocere magicamente il bacon, cosa che non era assolutamente capace di fare. Da quando ricevette la lettera di Hogwarts cominciò a divorare volumi su volumi per documentarsi su tutto ciò che riguardava il mondo magico. Il primo settembre era il grande giorno. Avrebbe preso l’espresso al binario 9 e tre quarti e avrebbe raggiunto quella che per i 7 anni seguenti sarebbe stata la sua scuola. Stava camminando lungo il corridoio del treno, indossando già la sua uniforme nuova ben stirata, alla ricerca di un rospo che un suo compagno, un certo Neville, aveva perso. Aprì la porta scorrevole di un vagone e si trovò davanti due gemelli perfettamente identici che la salutarono in coro con un “Ehi!”. Avevano entrambi capelli rossi come il fuoco e numerose lentiggini sulle guance e potevano avere uno o due anni più di lei.

“Scusate avete visto un rospo?” domandò timidamente. “Un ragazzo di nome Neville l’ha perso e quindi a quanto pare gironzola per il treno.”
Il ragazzo seduto vicino alla finestra si limitò a fare segno di no con la testa mentre il gemello esclamò ammiccando: “No, ma vedo una ragazza molto carina che potrebbe sedersi qui con noi e farci compagnia.” Hermione arrossì come non le era mai capitato e bisbigliando qualcosa fuggì via. Non era abituata a ricevere attenzioni da parte del genere maschile. Era sempre stata notata per la sua intelligenza e dedizione ma nessuno le aveva mai fatto un complimento sul suo aspetto. Lei stessa non si era mai piaciuta, con quella massa di capelli crespi così difficile da domare. Lo stesso giorno avrebbe conosciuto i due ragazzi che sarebbero diventati i suoi due inseparabili amici, Harry e Ron. Ridacchiò tra sé pensando che alla vista di quest’ ultimo avrebbe dovuto cogliere da subito la parentela con il misterioso ragazzo che l’aveva invitata nel suo vagone. Invece, scoprì che erano fratelli solo una volta arrivati a scuola, quando avvenne lo Smistamento. Mentre attraversava la Sala Grande insieme agli altri allievi del primo anno, ammirava il cielo cosparso di stelle, ovviamente frutto di un incantesimo, e, abbassando gli occhi, incrociò di nuovo quelli del gemello che scoppiò in una fragorosa risata quando vide che lei era nuovamente arrossita. Hermione dentro di sé si maledisse per quella debolezza poiché non era abituata a non riuscire a controllare le proprie emozioni. Notò che il ragazzo era tra i Grifondoro, proprio la casa dove lei sarebbe voluta capitare e dove in effetti il Cappello Parlante scelse di collocarla. Fu estremamente felice e sentiva che non era soltanto perché era la casa che preferiva… Raggiunse il proprio tavolo e si sedette vicino a Ron che le presentò i suoi fratelli: Percy e poi i due gemelli George e Fred, che la salutò facendole l’occhiolino.
 

 
Ecco qui il primo incontro tra i nostri piccioncini…niente da segnare sul capitolo quindi ho una domanda per voi…vi siete mai vergognati tanto da fuggire via? Se sì in che occasione? Io credo di non essere mai fuggita per la vergogna ma mi riconosco in Hermione perché anche io arrossisco a dismisura e non è molto piacevole essere beccati quando si è rossi con un peperone =) 

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Capitolo 3
*** Suo fratello è un cretino, lui è adorabile ***


Harry si rigirò nel letto accanto al suo e bisbigliò qualcosa. Hermione aveva sempre saputo che parlava nel sonno, glielo aveva rivelato qualche anno prima Ron mentre si lamentava di non aver dormito la notte precedente proprio perché l’amico “non la smetteva di blaterare”. Loro tre erano amici da anni, avevano vissuto avventure incredibili insieme e sapevano tutto l’uno dell’altro. O meglio, QUASI tutto. Si sentì in colpa nel constatare che c’era una parte di lei che gli amici non conoscevano e che non sospettavano minimamente. Non sapevano, ad esempio, che quando durante il primo anno lei era a piangere nel bagno delle ragazze per colpa di quel cretino di Ron era stato proprio suo fratello a consolarla. Era chiusa lì da quasi due ore ormai e si era anche rifiutata di andare a mangiare, nonostante la fame iniziasse a farsi sentire. Poi improvvisamente sentì dei passi e subito dopo qualcuno bussò alla sua porta. Convinta che fosse un’altra di quelle fastidiose ragazze che volevano convincerla ad uscire urlò: “Lasciatemi stare e andatevene!”

“Signorina Granger non sono qui perché ho paura che tu possa allagare il bagno con le tue lacrime ma mio fratello ha un muso lungo che quasi tocca il pavimento e questo perché tu sei chiusa qui dentro. E poi se i professori non ti vedono a cena cosa penseranno? Cosa combina la ragazza più intelligente della scuola in giro per i corridoi mentre tutti i suoi amici sono a cena?”
Non era assolutamente la voce che si aspettava, era decisamente meglio. Ascoltandolo le scappò una risata, si asciugò gli occhi cercando di essere presentabile e aprì la porta. Era proprio Fred, appoggiato al cornicione con la sua solita e contagiosa risata sul volto.
“E se Ron meritasse il muso lungo? Se fosse colpa sua?” rispose lei.
“Bè in quel caso il grado di parentela non mi tratterrà dall’ucciderlo per averti fatto piangere.”
Hermione scoppiò a ridere e lo guardò esterrefatta: erano bastati due minuti ed era riuscito a farle tornare il sorriso, impresa in cui altri avevano fallito. Gli promise che lo avrebbe raggiunto a tavola dopo essersi ricomposta e lui si dileguò. Poi però accadde l’inconveniente del troll dal quale Harry e Ron la salvarono. Una volta usciti dal bagno dopo aver messo il troll K.O. Hermione scorse una massa di capelli rossi sparire dietro a una colonna.
 

 
Bene, riprendiamo qui un episodio di Harry Potter e la pietra filosofale modificandolo un po’. Che carino Fred a preoccuparsi per Herm non vi pare? Domandina del capitolo: Siete mai stati consolati da qualcuno che non vi sareste mai aspettati? Oppure, siete mai stati consolati proprio dalla persona per cui stavate piangendo? ;)
  

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Capitolo 4
*** Si, credimi, la pensiamo allo stesso modo ***


Il sonno quella sera non voleva proprio arrivare e quindi continuò a volare con il pensiero per i corridoi di Hogwarts ricordando come nel corso degli anni aveva più volte rimproverato i gemelli per aver dato agli studenti più giovani pasticche vomitose e merendine marinare. Fred e George avevano la passione per gli scherzi, che ovviamente nel castello erano proibiti.

“E questo cos’è? Freeeeeeed! C’è un pezzo di torrone sanguinolento sotto il divano! Vieni qui!” urlò una sera Hermione mentre stava rassettando un po’ la Sala Comune per cercare di alleggerire il lavoro ai poveri elfi domestici.
“Sì signora! Al rapporto! Però eviterei di urlare visto che stanno tutti dormendo o sveglierai l’intero dormitorio!
“Non mi interessa del dormitorio, ti avevo detto che non potete più portare a scuola i vostri trucchetti o vi metteranno in punizione!”. Era più o meno la decima volta che glielo diceva.
“Ma a te cosa interessa? Mi spiace deluderti ma tu non puoi mettermi in punizione Herm”.
“A me interessa che le regole siano rispettate! E comunque potrei dirlo a Percy, lui è un prefetto!”
“Non lo faresti…”
“E perché non dovrei?”
“Perché sei pazza di me!” esclamò sorridendo orgoglioso.
Sgranò gli occhi. Era tremendamente sfrontato e irritante…come gli veniva in mente che potesse piacerle? Sì, ogni tanto lo pensava, la faceva ridere, ricordava perfettamente il loro primo incontro ma questo non voleva dire nulla!
“Ti sbagli Weasley! Non farmi innervosire!”
“E so anche che vorresti tanto baciarmi Granger, ammettilo!”
Come si permetteva? Decise di rispondere per le rime quella volta.
“Non ti bacerei neanche se tutto il resto del genere umano fosse stato sterminato e ci fossimo solo io e te per permettere nuovamente la diffusione della specie!”
Fred si avvicinò e poggiò dolcemente le labbra sopra quelle di lei e questa non ebbe la forza di allontanarlo. Non voleva farlo. Dopo qualche secondo la lasciò andare e le lanciò uno sguardo che fece letteralmente incatenare i loro occhi.
“Bè vedo che la pensiamo allo stesso modo!” La Sala Comune si riempì della loro rumorosa risata e dell’urlo di Neville: “Cos’è questo fracasso?? Vorremmo dormire!”

 
Ecco a voi il primo bacio…me lo sono immaginato da subito così: lei che fa la risoluta e lui che invece ci prova spudoratamente, mi sembra molto nello stile di Hermione e Fred. Vediamo un po’ che domanda si può fare…avete mai usato la tecnica del “chi disprezza compra”? Cioè, avete mai finto di “disprezzare” qualcuno solo per non far capire i vostri sentimenti? Io davvero tantissime volte, mi viene naturale e penso che sia una cosa stupida perché si capisce tale e quale che dietro c’è interesse! Povera me! ;) 

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Capitolo 5
*** Il ballo, quello con lui ***


Lei e Fred non avevano una storia, o meglio, lei non l’aveva mai considerata in questo modo. Ovviamente lui insisteva sempre sul fatto che il loro “rapporto” doveva essere segreto a Harry e Ron e quando Hermione gli chiedeva perché, lui rispondeva che “voleva che la sua testa restasse attaccata al collo”. A volte quando passeggiava per il parco durante le ore di buco le capitava che Fred la seguisse e l’abbracciasse da dietro facendole prendere un infarto. “Calma Granger, sono io.”

Adorava quando le diceva “sono io” come per dire “sono Fred, non devi temere mai nulla con me”. L’unico posto in cui sapeva di non incontrarlo mai era la biblioteca, perché diceva che stare tra i libri avrebbe rovinato la sua reputazione. Lei invece andava lì per studiare, per concentrarsi, o anche solo per stare un po’ sola, visto che Harry e Ron non avevano una grande passione per lo studio. Nonostante, a differenza loro, amasse passare i suoi pomeriggi a leggere e sfogliare libri, ricordava che anche lei aspettava con ansia le vacanze natalizie, perché sapeva che le avrebbe passate alla Tana. E questo voleva dire trascorrere tanto tempo tutti insieme…e vedere Fred ogni giorno. Una volta stava disinfestando il giardino dagli gnomi, un lavoro fastidioso ed irritante, quando uno particolarmente presuntuoso si attaccò ai suoi capelli per tentare di fuggire. La chioma era talmente cespugliosa che la creatura sembrava essersi incastrata e si divincolava come un’anguilla.
“Lasciami stare! Prima o poi mi raserò a zero! Stupidi e crespissimi capelli!” urlò infuriata mentre tentava di scrollarselo di dosso.
“E meravigliosi aggiungerei! Sai, in effetti per Natale potrei regalarti una spazzola…”. Fred comparve dal nulla e si avvicinò a lei per aiutarla.
“Che stupido che sei, adesso sono in questo stato perché ho un folletto sulla testa se non te ne fossi accorto!”
“Non sono stupido, sono irresistibile! Guarda che vedo come ti comporti con me. Fai sempre di tutto per non toccarmi. Specialmente le mani…che c’è? Hai paura di lasciarti andare bellezza?”
Hermione lo guardò esterrefatta. Ogni volta che parlava con Fred lui aveva la capacità di lasciarla a bocca aperta. Conosceva aspetti del suo carattere che erano oscuri a lei stessa, o che non voleva accettare.
“Bè se pensi questo non sei solo stupido, sei proprio un idiota! Non hai idea di quanto ti stai sbagliando!”
“Io non sbaglio mai Granger.” Detto questo la avvicinò a sé e la baciò sulle labbra, proprio mentre li raggiungeva dall’interno della casa una lenta musica natalizia.
“Tempismo perfetto! La mamma sta provando le musiche da sottofondo per questa sera! Allora, mi concede un ballo signorina Granger?”
Hermione era ancora un po’ confusa per il bacio appena ricevuto, ma Fred aveva sul viso quel sorriso a cui lei proprio non sapeva resistere. Non poté fare a meno di sorridere a sua volta e portò le mani attorno al suo collo, mentre lui le cingeva i fianchi. Ballarono così, abbracciati, senza dire niente, finché le ultime note della canzone non sfumarono facendoli piombare in un innaturale silenzio.
 

 
La prima scena alla Tana (e unica per la verità). Mi fa ridere il fatto che ogni volta che parlo della Tana inserisco sempre gli gnomi, come un pacchetto “prendi 2 paghi uno”. La domanda di questo capitolo è di tipo caratteriale, quindi un po’ personale, perciò sentitevi liberi di non rispondere se volete. Eccola qua: siete più tipi da “ballo sotto la pioggia” o la considerate una romanticheria estrema che avviene solo nei film? (domanda anche abbastanza stupida ma vabbè) =)
  

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Capitolo 6
*** Il ballo, quello con l'altro ***


Stesa sulla sua brandina, Hermione sorrise di nuovo. Riviveva nella sua mente quei giorni, quegli attimi di molti anni prima come se invece fossero trascorsi solamente minuti, come se quel ballo con Fred fosse appena finito. A lui erano legati i ricordi più belli che aveva, ma anche i più tristi. Tra loro due non era sempre stato “rose e fiori”, anzi. Durante il quarto anno ad Hogwarts fu organizzato il cosiddetto “Ballo del Ceppo” in occasione del Torneo Tremaghi. Ovviamente non potevano presentarsi insieme, ma anche non andare avrebbe destato sospetti. Hermione, quindi, accettò l’invito di Viktor Krum, un brillante studente di Durmstrang nonché talentuoso giocatore di Quiddich, mentre Fred sarebbe stato accompagnato da Angelina Johnson, una cacciatrice della squadra di Grifondoro. La situazione però risultò essere parecchio imbarazzante, perché Hermione si divertì molto con Viktor (forse anche a causa delle numerose burrobirre che le aveva offerto) e questo non andò molto a genio a Fred. Da quella sera il loro rapporto si incrinò finchè non fu devastato, quando il ragazzo decise di entrare per la prima volta nella biblioteca di Hogwarts infischiandosene della sua reputazione. Loro due non si vedevano da molto, stavano in pratica diventando due estranei e questo non gli andava proprio giù. Voleva dirglielo, quando la vide indaffarata a scrivere una lettera.

“Ehi che combini?” le sussurrò all’orecchio. Lei sobbalzò e nascose i fogli di pergamena tra le pagine di un libro che aveva sul tavolo.
“Io…che sto facendo? Niente sto…studiando. Sì, domani ho una verifica importantissima e ovviamente non può assolutamente succedere che io sia impreparata quindi in effetti ho molto da fare, sono davvero indaffarata e…” rispose lei tutto d’un fiato.
“Cos’è quella lettera? A chi stavi scrivendo?” Le sue parole a vanvera non l’avevano minimamente distratto.
“A nessuno! Stavo rielaborando degli appunti della lezione di Aritmanzia…”
“A Viktor vero? Non ci posso credere! Ti senti ancora con lui! Hermione sono passati due mesi dal Ballo del Ceppo! Vi siete scritti tutto questo tempo??”
“Noi…sì…lui mi manda delle lettere e io ovviamente rispondo, perche non dovrei?”
“Perché non dovrei?? E’ stato lui che ha rovinato il nostro rapporto, è lui che ci ha allontanato e tu non te ne sei neanche accorta! E io che stavo cercando di risistemare le cose! Sai avevi ragione quando lo dicevi…sono davvero uno stupido!” urlò lui mentre tutti nella biblioteca lo ammonivano con un “Shhh!”. Hermione ricordò  di come lui l’avesse guardata come non aveva mai fatto. Non con gli occhi sorridenti e felici come al solito, ma con un’espressione estremamente delusa e frustrata. Vedendo che lei non sprecava neanche fiato a replicare, Fred si allontanò e scomparve nel corridoio. Da quel giorno non si sarebbero rivolti più la parola.  
 

 
Bè mi dispiace ma prima o poi dovevano litigare, altrimenti la storia sarebbe stata piatta e noiosa. Ovviamente è colpa di Krum, quell’idiota che io odio. E voi che mi dite? Avete mai buttato all’aria una relazione solo per l’esagerata gelosia? Io no, credo che dietro la gelosia ci sia sempre affetto o addirittura amore, e penso che sia una situazione che si può risolvere con il dialogo. =) 

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Capitolo 7
*** L'orgoglio è una brutta bestia ***


Erano passati quasi tre anni, eppure nessuno dei due era mai riuscito a mettere da parte l’orgoglio e assecondare i propri sentimenti. Fred non aveva intenzione di scusarsi perché quando aveva scoperto che lei gli aveva nascosto il suo rapporto con Krum si era sentito tradito e messo da parte; Hermione era arrabbiata perché lui non le aveva dato occasione di spiegare la situazione ed era arrivato troppo velocemente alla conclusione più ovvia senza chiederle effettivamente come stavano le cose. Sapevano entrambi di volersi ancora bene, ma pur di evitare di farlo capire all’altro continuavano ad evitarsi, e inevitabilmente finirono per affezionarsi ad altre persone. Hermione era da anni la migliore amica di Ron, ma il loro rapporto era sempre stato diverso da quello che esisteva tra lei e Harry. Si erano a malapena sopportati, si erano presi in giro, avevano litigato, avevano fatto pace, si erano sostenuti, erano diventati gelosi l’uno dell’altro, si erano innamorati. In realtà non ne avevano mai parlato, ma lei sentiva di provare qualcosa per quel ragazzo che alla fin fine le era sempre stato accanto e sapeva che anche per lui era la stessa cosa. Non voleva accettare che il suo sentimento per Ron derivasse soltanto dal fatto che questo le ricordava tremendamente il fratello, con i suoi capelli rossi e l’istinto a scherzare e fare battute. Forse proprio per questo, nonostante fossero a un passo tra la vita e la morte dentro una tenda in posti sconosciuti in attesa che la guerra cominciasse, non c’era sera che riuscisse a non pensare a Fred e a quanto le mancasse. Però alla fine, come successe anche quella notte, il sonno e la stanchezza avevano la meglio su di lei e Hermione cadeva in un sonno profondo e senza sogni.

 
 
Eh sì, l’orgoglio è davvero una brutta bestia. Addirittura i nostri piccioncini hanno fatto passare anni senza risolvere la situazione…a chi è capitato? A me tante volte, purtroppo sono piuttosto orgogliosa e testarda e chiedo scusa solo quando sono convinta che sia colpa mia, altrimenti, puoi aspettare anche 100 anni ma le scuse da me non le avrai! In questo caso però, secondo me la ragione è dalla parte di Fred e questo ci insegna che non bisogna mai nascondere niente, le bugie hanno le gambe corte! ;) 

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Capitolo 8
*** Gli elfi devono fuggire ***


Il mattino seguente Harry e i suoi amici decisero di andare ad Hogwarts. Sapevano che era rischioso, che Piton era preside e che gran parte del personale docente era costituito da Mangiamorte ma il penultimo Horcrux doveva essere nel castello, uno dei pochi posti cari a Voldemort. Così si smaterializzarono nel villaggio di Hogsmeade e immediatamente si diffuse nell’aria un suono martellante e talmente forte da costringerli a tappare le orecchie con le mani. Fortunatamente, riuscirono a nascondersi alla Testa di Porco, dove scoprirono che l’oste era…il fratello di Silente! Si stupirono di non aver mai notato la somiglianza tra loro nel corso degli anni. Rivelarono ad Aberforth Silente la loro necessità di entrare ad Hogwarts e questo mostrò ai tre ragazzi un passaggio segreto che portava direttamente nella Stanza delle Necessità. Una volta che lo ebbero attraversato Harry, Ron e Hermione rincontrarono Neville, Ginny, Luna, Seamus, Dean e tutti i loro amici che li informarono che la scuola non era più la stessa con i Carrow, due fedeli seguaci di Voldemort, che erano stati nominati responsabili della disciplina. La guerra era alle porte e per questo li stavano raggiungendo tutti i membri dell’Ordine della Fenice e tutti coloro che avevano intenzione di combattere contro Voldemort. Harry però aveva una missione: trovare l’horcrux. Poiché sospettava che fosse un oggetto riguardante la casa di Corvonero, si diresse nella loro Sala Comune per cercare indizi accompagnato da Luna. Ron e Hermione, intanto, dovevano trovare qualcosa per distruggerlo. A un tratto Ron ebbe una grande idea: Harry aveva neutralizzato l’anima di Voldemort che risiedeva nel diario di Riddle perforandolo con la zanna di basilisco trovata nella Camera dei Segreti, quindi è lì che dovevano recarsi per procurarsene un’altra! Mentre i due ragazzi scendevano nei sotterranei, i professori erano indaffarati nel pronunciare una serie di incantesimi di protezione per evitare l’intrusione da parte dei Mangiamorte. Questi però non bastarono, poiché lo scudo magico fu rapidamente perforato da incantesimi provenienti dall’esterno e la scuola fu inondata da creature di ogni specie. La guerra era iniziata. Scendendo di corsa le scale i due ragazzi incontrarono membri dell’Ordine, Mangiamorte, troll, centauri, ragni, armature rese mobili magicamente e lupi mannari e dovettero stare all’erta per evitare di essere colpiti da qualche incantesimo o di cadere inciampando in uno dei corpi che giacevano ormai inermi al suolo. Vicino al portone d’ingresso Hermione scorse Fred, impegnato a combattere con Lucius Malfoy, e non ebbe neanche il tempo di aiutarlo, ma solamente di sospirare di sollievo vedendo che stava bene. Proseguendo per i sotterranei arrivarono nel bagno di Mirtilla Malcontenta e Ron aprì la Camera utilizzando il Serpentese, come aveva sentito fare ad Harry anni prima. Scivolarono nel tunnel che si era aperto davanti a loro e si ritrovarono in una stanza cosparsa di ossa. Era assurdo come lì sotto potesse esserci un insolito silenzio, mentre nel castello stava accadendo il finimondo. Sembrava di essere lontani chilometri dalla battaglia. Raggiunsero lo scheletro del basilisco e, dopo aver strappato una zanna ancora impregnata di veleno dalle sue fauci, risalirono a Hogwarts e di nuovo furono circondati da urla e grida. Raggiunsero Harry e eliminarono l’horcrux costituito dalla coppa di Tassorosso che avevano recuperato alla Gringott rubandola dalla camera blindata di Bellatrix Lestrange. Si recarono insieme nella Stanza delle Necessità dove, a detta di Harry, si sarebbe dovuto trovare il diadema di Corvonero, il penultimo horcrux.

“Ehi aspettate! E gli elfi domestici? Nessuno li ha avvertiti! Sono ancora nelle cucine!” esclamò Ron facendoli fermare.
“E quindi? Dovremo farli combattere?” chiese Harry.
“No dobbiamo farli fuggire attraverso il passaggio segreto!”
A questa risposta Hermione si lanciò verso di lui e lo baciò di slancio. La risposta di Ron fu così appassionata che alzò addirittura la ragazza da terra. Furono interrotti da Harry che urlava: “Ma vi sembra il momento? Siamo nel mezzo di una guerra gente!”
 
 

Mi rendo conto di aver dovuto fare un riassunto assurdo di una bella parte di Harry Potter e i doni della morte in questo capitolo e so che risulterà un po’ strano alla lettura visto che siamo abituati alla “versione integrale” di zia Row. Comunque era necessario o questa storia sarebbe un libro. Dunque, il bacio tra Ron e Hermione qui è diverso da come lo vediamo nel libro o, più che altro, sono diversi i sentimenti che Hermione prova, ma per saperlo meglio dovrete leggere il prossimo capitolo. Non ho domande personali per questo perciò vi chiedo: che ve n’è sembrato di “Harry Potter e i doni della morte parte 2”? Io l’ho trovato MAGNIFICO. ;)  

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Capitolo 9
*** Quello che in lui mi ricorda te ***


Aveva baciato Ron. Quando Hermione allontanò le labbra dalle sue si sentì improvvisamente molto lontana dalla battaglia. Quel bacio voleva dire che non provava più nulla per Fred? Che l’aveva dimenticato? Non era possibile. Anche quando l’aveva visto poco prima era bastato un secondo perché il suo cuore facesse una capriola. Ma quindi come le era venuto in mente? Sapeva che Ron provava qualcosa per lei ma solo in quel momento capì che lei lo stava soltanto illudendo. Eppure era stata lei a baciarlo, ma non perché ricambiasse a pieno i suoi sentimenti, solamente perché vedeva riflesso nel suo viso quello di suo fratello, quello che mai avrebbe potuto dimenticare. Aveva bisogno di stare da sola. Nel mezzo del caos si allontanò dai suoi amici e cominciò a correre nella direzione opposta. Una voce la costrinse a fermarsi. Qualcuno stava gridando il suo nome. Si girò e vide proprio lui, Fred, che le stava correndo incontro e non potè in alcun modo bloccare le lacrime che le rigarono il viso. Il ragazzo la raggiunse e la trascinò con sé in una stanza lì accanto. Ovviamente era tutta sottosopra, probabilmente scenario di qualche scontro, ma era vuota.

“Hermione che cos’hai? Perché stai piangendo? Qualcuno è ferito?” le chiese ansioso. Lei si sedette sul pavimento, scossa dai singhiozzi. Fred cominciò a scuoterla preoccupato “Hermione ti prego! Mi fai impazzire così!”
“Ho baciato Ron”
“…”
Silenzio. Il ragazzo restò immobile, le mani ancora sulle spalle di lei.
“Fred… ora sono io che ti supplico di dirmi qualcosa!”
“No, non può essere vero. E’ stato lui a baciarti vero? Dimmi che è andata così ti prego!”. Sul suo volto c’era un’espressione decisamente terrorizzata.
“No, sono stata io. Che cosa pretendevi? Sono quasi tre anni che non mi consideri più! Non mi guardi nemmeno! Che cosa dovevo fare?”
“Non ti considero più? Finchè ero a Hogwarts non facevo altro che seguirti, ormai passavo più tempo in biblioteca che sul campo da Quiddich! Quando me ne sono andato vivevo aspettando le vacanze per poterti rivedere alla Tana e quando sei sparita al matrimonio di Bill e Fleur ho rischiato che mi venisse un esaurimento nervoso! Guarda, ti avevo scritto anche una lettera, volevo che sapessi quello che realmente provavo per te!” Frugò nella tasca interna della sua giacca ed estrasse una busta bianca tutta stropicciata con sopra scritto “Per Hermione” La ragazza allungò una mano per prenderla ma Fred si ritrasse e rimise la lettera al suo posto, un’espressione indecifrabile sul volto.
“No, non meriti di sapere quanto ti ho amata e quanto per me sei stata importante. Ti sei innamorata di mio fratello!! Del ragazzo che ti faceva piangere al primo anno! E chi c’era a consolarti in quelle situazioni? Io!! Ma a te non è mai importato nulla, prima Krum, adesso Ron. Auguri e figli maschi allora!” Fred pronunciò l’ultima frase con un odio tale che la ragazza rabbrividì. Se ne andò sbattendo la porta e a nulla servirono le urla di Hermione per farlo tornare indietro. Lui l’amava, l’aveva sempre amata e voleva spiegargli che lei provava le stesse cose, che non si era innamorata di Ron ma solamente di ciò che in Ron le ricordava lui.
Si alzò decisa a rincorrerlo ma proprio in quel momento la parete più vicina a lei esplose con un gran tonfo e Hermione cadde svenuta, colpita alla testa dalle macerie.
 
 

Brutto capitolo questo per la coppia. Fred non prende molto bene il fatto che la ragazza che ama si sia innamorata di suo fratello anche se in verità non si tratta di vero amore. A voi è mai capitato di innamorarvi di qualcuno solo perché vi ricordava un’altra persona? A me pare di no J
  

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Capitolo 10
*** Alla ricerca del neo ***


Quando Hermione riaprì gli occhi si trovava sotto i resti della libreria che poco tempo prima si trovava intatta addossata alla parete. La prima cosa che notò fu il silenzio che la circondava, decisamente innaturale visto che erano nel mezzo di una battaglia. La seconda cosa assolutamente strana era che camminando per il corridoio non incontrò nessuno, il castello sembrava vuoto. Dove erano tutti quanti? Scese le scale e udì delle voci provenire dalla Sala Grande. La raggiunse e scoprì che erano tutti lì dentro. A quanto pare la battaglia era stata interrotta e Madama Chips stava correndo da una parte all’altra della sala per prestare assistenza a tutti e curare le ferite. Per alcuni però non c’era nulla da fare. L’unico rumore che si udiva era il pianto degli amici e dei parenti di coloro che non ce l’avevano fatta. Passò davanti ai corpi di Remus e Tonks e iniziò a piangere. Quante altre vittime aveva fatto quella guerra? Persone che avevano figli, fratelli, amici, mogli e mariti…persone che erano innamorate…Individuò i suoi amici, vide Harry, Ron e tutti i Weasley, ma c’era qualcosa che non andava. Erano tutti abbracciati e stavano piangendo disperatamente. Per Lupin e Tonks vero? Non avrebbe potuto sopportare di perdere qualcun altro. Poi vide Molly chinata a terra, scossa dai singhiozzi, il capo poggiato sul petto di un ragazzo alto dai capelli rossi. La mente le si annebbiò. Si avvicinò a Harry e non sentì minimamente quando lui le chiese dove era finita e le disse che si erano preoccupati moltissimo per lei. Arrivò accanto alla signora Weasley ma non aveva il coraggio di guardare il volto del ragazzo, dentro di lei non la smetteva di pregare che non fosse lui, che fosse George. Non vedeva bene a causa delle lacrime che ormai scendevano senza controllo e quindi si chinò accanto al ragazzo e guardò il suo collo. Dov’era il neo? Era quello il modo in cui li avevano distinti quando i gemelli erano più piccoli. George aveva nella parte destra del collo un neo che invece Fred non aveva mai avuto. Quel ragazzo senza vita che si trovava steso sul pavimento della Sala Grande con la maglia bagnata dalle lacrime di Molly doveva avere quel neo. Per quanto potesse cercarlo disperatamente, Hermione non lo trovò. La ragazza scoppiò in un pianto straziante e, senza curarsi del fatto che tutti l’avrebbero vista, prese le mani di Fred ricordando le sue parole: “Che c’è? Hai paura di lasciarti andare bellezza?”. Il ricordo produsse altri singhiozzi, che ormai superavano quelli della signora Weasley. Non poteva crederci. Tra loro c’erano troppe parole non dette, troppi sentimenti mai confessati solo per orgoglio, troppi anni passati nell’ illusione di aver dimenticato i momenti bellissimi passati insieme. Chinandosi sul suo petto, la ragazza sentì con le dita qualcosa sotto la giacca. Cercò nelle tasche e tirò fuori un foglio: la lettera che Fred aveva scritto per lei. Lanciò un ultimo sguardo al ragazzo che aveva sempre amato e mai dimenticato e si allontanò da tutti. Uscì nel parco silenzioso, si sedette sotto una magnifica quercia e, cercando di placare il pianto, cominciò a leggere..

 
 
Bè questo ovviamente è fino ad ora il capitolo più triste ed è anche il punto che nel film e nel libro mi ha fatto piangere come una fontana (oltre ai ricordi di Piton, anche quelli molto commoventi). Non volevo che la relazione finisse con un “lieto fine” sconvolgendo completamente la storia e quindi purtroppo ho dovuto inserire la morte di Fred. Non vi sembra che zia Row abbia fatto morire un po’ troppa gente nel settimo libro? Io avrei lasciato un genitore al povero Teddy Lupin e poi…tutti ma non Fred! Magari Percy, Bill o Charlie ma Fred no! L
  

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Capitolo 11
*** Per sempre ***


Cara Hermione,
ti scrivo perché non ce la faccio più a tenere tutto dentro. Sono passati anni dall’ultima volta che abbiamo parlato, o meglio, da quando abbiamo discusso. Ho scritto questa lettera molto tempo fa ma fino ad oggi l’orgoglio mi ha impedito di consegnartela e di svelarti i miei veri sentimenti. Non ho intenzione di scriverti una lettera kilometrica o estremamente smielata, sai bene che non è il mio genere. Il mio carattere mi induce ad affrontare ogni situazione con una risata e a risolvere tutti i problemi con una battuta di spirito e raramente affronto un discorso seriamente. Questa volta però voglio farlo, perché il rapporto che esiste tra noi è per me davvero serio ed importante. Voglio chiederti scusa per come ti ho aggredito quando seppi di te e Krum. La gelosia mi divorava e mi impediva di pensare razionalmente. Bè, la realtà è che io ti amo Hermione e finalmente ho trovato il coraggio di confessartelo. So che quando parlavamo, quando io cercavo di passare del tempo con te sembrava che scherzassi e infatti capisco che tu debba esserti sentita molto confusa quando ti ho fatto quella scenata. Spero che potrai perdonarmi e soprattutto che tu possa ricambiare i miei sentimenti perché non potrei più vivere senza sapere che anche tu mi ami e che non hai mai dimenticato ciò che abbiamo passato insieme. Ora che ti ho detto tutto sto meglio, finalmente ho una speranza che mi aiuterà ad andare avanti. Spero che non mi farai impazzire nell’aspettare la risposta a questa lettera!

Per sempre tuo,
Fred
 
Le lacrime tornarono ad essere incontrollabili. Hermione lesse e rilesse la lettera soffermandosi sulle parole “per sempre tuo”. Sì, anche adesso che Fred non c’era più, sarebbero appartenuti l’uno all’altra…per sempre.
 
 

Ok rettifico, è decisamente questo il capitolo più triste. Non riesco neanche a immaginare il dolore che può provare Hermione nel constatare che Fred l’aveva sempre amata e si era deciso finalmente a dirglielo, invece è morto credendo che si fosse innamorata di suo fratello perché lei non aveva fatto in tempo a mettere in chiaro i suoi sentimenti per lui e per Ron. :’(  C’è qualcuno al quale vi sentite legati per sempre e che siete sicuri non dimenticherete mai?
Domanda di riserva per chi crede che quella sopra sia troppo personale: non credete che le lettere siano molto più efficaci delle e-mail o degli sms? Io penso proprio di sì e noi giovani dovremmo riscoprire la bellezza del messaggio cartaceo.
Detto questo penso di dovervi salutare, l’ff è completa ora e quindi non potrò più fare domandine impertinenti =) Grazie a tutti quelli che l’hanno seguita o che hanno recensito, e un ringraziamento speciale a SeleneLightwood che mi ha spronato a rendere questa storia migliore.
Ci sentiamo alla prossima con qualche altra coppia di cui spettegolare! =)
Baci a tutti
Sery94cp 

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