Pillole dalla scuola Von Horrificus

di JKEdogawa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** L'iniziazione di Perfidius ***
Capitolo 3: *** La vendetta ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


Quando arrivai alla scuola “Von Horrificus” ero spaesata. Avevo solo una lettera di mia madre per il Conte Von Horrificus, colui che dirigeva la scuola e appena 10.000 anni. Il castello era alto e maestoso, sovrastava il piccolo villaggio poco distante come una cupa figura nera. Nessuno immaginava che li ci fosse una scuola per vampiretti pienamente funzionante. Avevo sulle spalle la mia bara da viaggio con tutte le mie cose. Erano anni che viaggiavo con mia madre da nomade, sempre seguite da dei cacciatori di vampiri. Alla fine lei aveva deciso di affidarmi a quella scuola sperando nel legame di una vecchia amicizia.
Il ponte levatoio si abbassò e un signore dai capelli biondi e una grossa chiazza calva sulla testa mi raggiunse. Mi guardò indagatore, poi disse :- Nuova vampiretta, Eh?- 
Io annuii con la testa e lui mi accompagnò dentro.
- Piacere, io sono Mortimer!- si presentò mentre attraversavamo un lungo corridoio
- Io mi chiamo Luna!- risposi cercando nella tasca della veste la lettera di mia madre
- Cosa cerchi?-
- Ho una lettera di mia madre per il conte… eccola qui!-
- Bene, gliela porterò io, se non ti dispiace. Tu intanto puoi andare nel dormitorio a mettere a posto le tue cose. In fondo a destra… aspetta anzi… Oskar!?-
Di fianco a noi si fermò un vampiretto della mia età con i capelli corvini ribelli a caschetto e gli occhi vispi.
- Hai bisogno Mortimer?- disse al primo vampiro 
- Potresti accompagnare la vostra nuova compagna al dormitorio? Io devo andare a dare la notizia a tuo zio!- gli rispose Mortimer 
- Certo, non ti preoccupare! Io sono Oskar, seguimi!- si rivolse a me gentilmente mentre l’adulto si allontanava e al primo corridoio voltava a sinistra- Come ti chiami?-
- Luna! È molto bello qui!- gli risposi
- Già… benvenuta alla scuola “”Von Horrificus” dove noi vampiretti impariamo le molecole dell’aglio e altre cose…-
- Come il sangue?- 
- Dove!? Dov’è il sa…- svenne. Io cercai di farlo riprendere
- Tutto bene?- gli chiesi quando riaprì gli occhi
- Novellina, eh?- mi disse una voce crudele alle spalle- Prima regola: mai parlare di sangue quando si è con Oskar!-
- Smettila Perfidius!- gli intimò Oskar. Perfidius era un vampiro etto della nostra età con i capelli neri corti e untuosi, sprizzava malvagità da tutti i pori.
- Io sono Luna!- mi presentai senza aspettare domande
- Non farmi fare brutta figura, femminuccia… c’è una vampiretta niente male!- si lamentò Perfidius con Oskar facendo un sorriso ammiccante a me.
- Lasciala stare…-
- Perché si trasformi in una pappamolla come te?! Certo che no!-
- La smettete!- m’intromisi nella discussione- Ho solo bisogni si sapere dove appoggiare questa roba!- indicai la bara sulle mie spalle
- Certo! Vieni con me cara e lasciamo in pace questa femminuccia!- si offrì Perfidius
- Mortimer ha chiesto a me di accompagnarla!- s’infervorì Oskar
- Cerchi guerra?-
- Se proprio desideri!-
Li lasciai ai loro battibecchi ormai sicura di non riuscire a dividerli. Mi diressi verso la fine del corridoio e voltai a destra come mi aveva indicato Mortimer. Mi ritrovai in un altro corridoio senza sapere che fare. Iniziai a camminare senza una meta precisa guardandomi intorno alla ricerca di un qualche indizio ma con scarsi risultati. Arrivai circa alla terza porta sulla sinistra quando sentii delle voci giovanili. Mi avvicinai e vidi una vampiretta con un vestito rosso parlare con un ragnetto sulla sua mano. Era una specie di cripta con tante bare tutte allineate in modo semicircolare. Io mi trovavo in coma ad una scala che percorreva la parete. Iniziai a scendere e feci scricchiolare le assi della scala, la vampiretta si voltò di scatto a guardarmi con occhi accusatori. Io mi fermai.
- Chi sei!?- mi chiese perentoria
- Mi chiamo Luna e sono una nuova studentessa…- mi presentai ricominciando a scendere piano piano
- Io sono Lapidina…- disse più affabile- Sei nel dormitorio, immagino che fosse il posto dove dovevi venire!-
- Già…- ammisi giunta alla fine delle scale- Dove posso appoggiare la mia roba?-
- Qui di fianco alla mia bara c’è un posto… puoi appoggiare qui!-
- Grazie…- appoggiai la mia bara in uno spazzi etto di fianco a lei e sciolsi le spalle. Arrivò trafelato un vampiretto dai capelli biondi e uno strano paio di occhiali dall’unico corridoio presente.
- Lapidina! Klot e Pulvirio hanno scoperto delle cose molto importanti! Dove sono Oskar e Perfidius?- disse
- Non saprei, Rotella!- gli rispose Lapidina
- Sono di sopra che litigano!- informai
- Geazie… aspetta tu chi sei? Va be… a dopo, non muovetevi da qui, riunione straordinaria!- corse su per la scalinata e si allontanò dalla nostra visuale
- Andava di fretta…- notai
- Io non darei troppo peso alle parole di Klot e Pulvirio… sarà la scoperta di un passaggio segreto o una cavità nascosta… oppure un animaletto da salvare dalle fauci di Perfidius, comunque sempre niente di serio.-
- Chi vive nel castello?-
- Io, Klot, Pulvirio, Perfidius, Rotella e Oskar come studenti, oltre ovviamente a te. Poi ci sono Mortimer e…- l’arrivo di un piccolo vampiro con una carrozzina le impose di fermare il discorso. Notai che nella carrozzina c’era un cumulo di cenere con due occhi e una bocca dai denti vampireschi.
- Rotella è già passato?- domandò il vampiretto trafelato
- Sì, Klot… cosa ci dovete dire?- gli rispose Lapidina
- Dobbiamo esserci tutti!- esclamò il cumulo di cenere
- Ciao, chi sei?- mi chiese Klot
- Mi chiamo Luna!- mi presentai
- Io sono Klot e lui è Pulvirio!-
- Lo sa chi siete!- sospirò Lapidina guardando il soffitto
- Stà tornando Rotella con Perfidius e Oskar!- notai. I tre vampiretti scendevano dalla scalinata scricchiolante.
- Bene! Cosa ci volete dire? Avete trovato qualche tesoro?- chiese Perfidius con occhi malignamente sognanti
- Sempre con queste idee, vero Perfidius?- lo ammonì Oskar
- Oppure una bella riserva di sangue!-
- Dimmi che non è quello Clot!- rabbrividì Oskar
- Niente di tutto ciò… siamo passati davanti alla porta del Conte Von Horrificus e abbiamo sentito il Conte dire che c’è una nuova allieva!- esordì Klot
- Genio, ce l’hai davanti!- m’indicò Perfidius scocciato
- Ma non è questa la cosa più strana! È la figlia del conte in persona… pare che sia stata con la madre per tanti anni ed ora il passato è tornato a presentare il conto al nostro caro Preside!- io rimasi immobile a guardare tutti che mi fissavano increduli,.
Aspettai con ansia una qualsiasi frase che aprisse un dialogo a cui io non avrei saputo dare risposta

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Capitolo 2
*** L'iniziazione di Perfidius ***


- Abbiamo una celebrità tra di noi!- esordì malignamente Perfidius
- Lasciala stare, è mia cugina!- mi difese Oskar
- Quindi ti dovremo chiamare Luna Von Horrificus!- disse Lapidina sconcertata
- Tu lo sapevi?- mi chiese Pulvirio
- N… No…- balbettai scioccata
- Che strano...-
- Cosa pensa il nostro genio?- un brillio malvagio e sinistro pervadeva gli occhi di Perfidius mentre si piantavano su Rotella. Non rispose. Continuava a fissarmi, imbambolato.
- Tutto bene Rotella?- gli chiese Lapidina. Ancora silenzio.
- Hei... rispondi!- Perfidius iniziò a punzecchiargli la spalla
- Smettila! Rotella... ROTELLA!- anche il tentativo di Oskar andò a vuoto
- Rotella...- solo al mio appello rispose
- Em... non saprei... insomma... perchè nasconderti che eri la figlia di Von Horrificus?- disse
- Per i denti di Dracula! Se non lo sa nemmeno Rotella chi lo può sapere?!- esternò Klot, che era stato zitto fino a quel momento
Cadde il silenzio in cui mi immersi guardando il pavimento grigio, sollevata che riflettesse così bene il mio stato d'animo. Perché mia madre non aveva detto niente?
- Sei strana?- mi chiese improvvisamente Perfidius
- Perché?- gli risposi sorpresa
- Visto il cugino che hai... ouch!- Oskar gli aveva mollato un pugno sulla spalla
- In che senso?-
- Insomma... svieni con il sangue?-
- No!- mi indispettì quella domanda
- MA TI SEMBRA!- gli urlò Oskar in faccia, poi si allontanò
- Potevi evitartelo!- rifacciò Lapidina a Perfidius andandosene anche lei
- Noi torniamo a giocare!- disse tranquillamente Klot trascinando la carrozzina con Pulvirio verso il corridoio che portava nei meandri del castello
- Posso aiutarti! Forse se costruisco una macchina che...- propose Rotella
- Lascia stare, Rotella...- lo interruppi e mi trasformai in pipistrello, uscì dal castello e ci girai attorno. Mi fermai sulla torre più alta, dove mi fermai a pensare agli avvenimenti di quel pochi istanti alla scuola "Von Horrificus". Non so per quanto rimasi lì, so solo che ad un certo punto arrivò Perfidius gongolante e la mia testa era partita per tutt'altri pensieri.
- Ti va di conoscere una persona?- mi chiese ghignante
- Se dici il Conte preferirei che mi cercasse lui...- la mia testa aveva rielaborato l'argomento"famiglia"
- No... intendevo una prova!-
- Che tipo di prova?-
- Una cosa semplice... andare verso quella casa laggiù e tornare incolume... lo hanno fatto tutti i provetti vampiretti come prova di coraggio!-
- Sembra interessante... accetto!-
- Ottimo! Puoi partire subito!-
- Tu vieni con me? Nel senso... mi controlli da lontano, vero?-
- Certo... prima vado a chiamare gli altri, intanto inizia pure...-
" Non mi convince per niente, ma almeno mi svagherò un po'..." pensai alzando le spalle mentre lui si allontanava nel castello. Guardai la valle alberata da pini e sospirai, mi trasformai in pipistrello e mi buttai nella boscaglia.
In quel momento la mia unica compagna era la luna di cui portavo fieramente il nome. I pini coprivano il mio volo verso quella casa alta e strana. Perché poi quella casa? Andare al villaggio era più difficile, o no?
Raggiunsi la casa senza troppe difficoltà e guardai verso il castello, non vedevo nessuno degli altri che venissero.
Stavo per tornare verso la scuola quando qualcosa mi intrappolò. Una retina da  farfalle fatta di metallo da cui non potevo muovermi o liberarmi.
- Preso, succhiasangue!- disse una voce dietro di me mentre. Mi voltai. Un signore anzianotto teneva trionfante il manico dellla retina con sguardo soddisfatto.
Alla cintura portava una serie di paletti tagliati a mano e vari grappoli di aglio. "Vai... primo giorno chi vado a scuola e mi ritrovo nella trappola di un cacciatore di vampiri. Se becco Perfidius, e se sopravvivo, giuro che lo uccido!" pensai tra panico e rabbia mentre il signore mi buttava dentro una gabbia sotto a una tettoia cantilenando "Ho le prove, ho le prove... tutti mi ascolteranno, tutti mi crederanno!"
Guardai sconsolata verso il castello dove probabilmente non sarei più tornata, forse mio padre non si stava nemmeno preoccupando. Mi tornarono in mente le parole dei miei ormai ex compagni di scuola e quasi mi sembrò di sentire Oskar che diceva "MA TI SEMBRA!" a Perfidius. soghignai a quel pensiero.
- PERFIDIUS SEI UN IDIOTA!- mi sembrava di sentire la voce di Rotella che si avvicinava
- E' colpa mia se si è fatta catturare da Polidori!?- mi sembrava anche di sentire la voce di Perfidius
- TU NON LE HAI DETTO DI POLIDORI!- continuò Rotella
" Okay... ho delle gran allucinazzioni!" pensai
- Pensavo lo sapesse...- si difese Perfidius
- E' ARRIVATA POCO FA, COME FACEVA A SAPERLO!?- Rotella sembrava una madre premurosa
" Va bene..." pensai di nuovo stringendo gli occhi dietro agli occhiali. Due figure piccole si dirigevano verso di me cresciendo a poco a poco.
- TU SEI UN IDIOTA! VERAMENTE, NON MI SORPRENDE CHE OSKAR TI SGRIDI!- Rotella era veramente fuori di se
- Io non vado oltre...- disse improvvisamente Perfidius fermandosi
- IO TI... TI FAREI MANGIARE L'AGLIO!-
- Che vuoi... io ci tengo ai miei canini!-
- IMPALETTATI!-
Rotella planò davanti a me e si ritrasformò in ragazzino pallido e zannuto.
- Sei un po' arrabbiato...- gli dissi vedendo che poi non era così pallido
- E tu non sembri spaventata da Polidori...- mi rispose ravanando nelle tasche dei pantaloni
- Autoconvinzione di non potercela fare... scherzo! Sentirti litigare con Perfidius mi ha fatto stare meglio!-
- Problema: ho dimenticato l'anti aglio... o sai come farlo sparire o... ma non ti da fastidio?-
- Ma dove lo vedi l'aglio?-
- E' ai tuoi piedi! Va bene che sei miope come me, ma è tutto legato attorno alla gabbia!- guardai verso il basso e il mio sguardo si illuminò
- Ci penso io!- mi misi a mangiare l'aglio senza problemi, lui mi guardò stordito
- A... te non... da fastidio?- mi chiese con aria interrogativa
- No, sono tollerante all'aglio! Era una vita che non lo mangiavo, mi piace da matti, ma con... ecco... miei simili intorno meglio non farlo...-
- Avevi detto che non eri strana!-
- Ehi... mi avete chiesto se svenivo con il sangue, non se mangio l'aglio! Comunque ho fatto!-
- Cavolo, veloce...-
- Che vuoi farci... lo adoro!-
- Ora ti libero!- iniziò a girare attorno alla gabbia cercando l'apertura per tirarmi fuori
- Nonno, smettila... i vampiri non esistono!- una voce femminile provenne dalla casa
- Nipote cara, non capisci... queste creature del demonio esistono... ne ho catturato un esemplare proprio ora, vieni a vedere!- i passi di Polidori si fecero a poco a poco più vicini alla porta
- Accidenti... ma dove si apre quest'affare!?- esternò Rotella
- Lascia perder, nasco...- tardi, la porta si aprì e Polidori apparve
- Visto, nipote cara... e tu che ci fai qui?- disse il signore a Rotella
- Mi scusi signore, ma ha catturato la mia pipistrellina!- rispose trovando rapidamente una scusa
- Visto nonno! Ah... ora te la libero... ecco!- una ragazzina dai capelli biondi legati in due codini lunghi aprì la gabbia e io iniziai a volare felice attorno alla testa di Rotella per poi appogiarmi sulla sua spalla. La sua storiella doveva sembrare il più veritiera possibile.
- Io dico che sono tutti e due vampiri! Dov'è finito l'aglio?- continuò Polidori
- Lo ha mangiato lei, le piace tanto...- si difese Rotella fingendo spavalderia. Si allontanò con me sulla spalla verso la foresta.
Quando gli alberi ci nascosero io ripresi il volo e lui mi raggiunse trasformandosi.
- Grazie...- dissi guardandolo
- Figurati, tra compagni ci si aiuta...- mi rispose
- Dì pure amici! Facciamo a gara a chi arriva per primo al castello?-
- Ehm... certo!- era rimasto stordito dalla parola amici- Non vale, sei partita prima!-
- Chi lo dice! Hi hi hi!-
Continuammo così fino al castello dove il caro Perfidius si era rintanato. Dovevamo fargliela pagare e sentivo che la testa di Rotella si stava muovendo spedita verso una vendetta divertente.
 
Note dell’autrice: non so perché ma ho avuto l’idea di aggiungere i capitoli la notte!
Non dire castronate! Io ci tengo ai canini! Nd Perfidius
E va bene, mi hanno chiesto di evitare che si brucassero! Contento?!
Grazie autrice! Nd Oskar
Altra nota: in questo capitolo Rotella potrebbe sembrare un po’ femminile…
Un po’?! UN PO’!? Nd Rotella
D’accordo… è un po’ tanto versione mamma protettiva e arrabbiata… ora vi lascio con la curiosità sul prossimo capitolo mentre scappo da un certo vampiretto arrabbiato… CIAO!!!!!!!
 
 

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Capitolo 3
*** La vendetta ***


Raggiungemmo il castello e su consiglio di Rotella raccontai tutto a Oskar, già preoccupato perché il Conte mi cercava ovunque. Non solo ero appena scampata a un cacciatore di vampiri di nome Polidori, non solo ero furente perché Perfidius non mi aveva aiutata, non solo avevo la pancia piena di aglio e non potevo praticamente parlare, probabilmente ora mio padre mi cercava per darmi la notizia che ero sua figlia, cosa che sapevo già.
- C’è un enorme problema!- dissi guardando Oskar negli occhi
- E cioè?- mi chiese
- Quando Rotella mi ha liberato ho mangiato l’aglio per aiutarlo!-
- Ma non è possibile!-
- E invece sì, sono tollerante all’aglio. Il problema è che adesso ho l’alito non proprio adatto a incontrare il Conte…-
- Per le cappe di Barzebbione del mio amico Rubio! Ora siamo fritti!-
- No se mi lavo i denti…-
- Scusa Luna, ma ti devo correggere…- s’intromise Rotella- pensando a quanto aglio hai mangiato avrai problemi almeno per una settimana. Non basta lavarsi i denti!-
- Ripeto… SIAMO FRITTI!- Oskar era nel panico più totale
- Ora respira a fondo e cerca di calmarti, avrò bisogno del tuo aiuto!- gli dissi. Lui iniziò a respirare a fondo e a calmarsi
- Questo non risolve il problema…- ammise pratico Rotella. Oskar ritornò a preoccuparsi
- Grazie…- gli risposi sarcastica- per prima cosa voglio trovare Perfidius e farlo sentire un verme!-
- E come risolvi il problema “tuo padre”?-
- Ancora non lo so, ma il mio pallino è vendicarmi di quel vampiretto doppiogiochista!- Rotella mi guardò con aria spaventata. Io probabilmente avevo lo sguardo omicida. Oskar sembrò sul punto di perdere i sensi guardandomi mentre iniziava a ridere maleficamente.
- Secondo voi dov’è andato?- chiesi con calma surreale. Non mi risposero, ma non servì perché Perfidius stava entrando proprio in quel momento vantandosi con Lapidina su come MI aveva salvato. In un certo senso mi regalò l’occasione di vendicarmi.
- Io ho preso Polidori e lo avrei morso se Sole non avesse parlato di Oskar all’improvviso…- diceva Perfidius
- E’ stato un vero eroe!- mi misi a cinguettare stando al gioco. Lui mi guardò sorpreso e spaventato evitando di farlo notare. Rotella mi guardò perplesso mentre tentava di tenere Oskar sul punto di perdere i sensi.
- Già!- continuai imperterrita- Per non parlare di quando ha trovato la buca di un coniglio e l’abbiamo mangiato assieme, oppure quando ha detto “Lapidina non può competere con te!”-
- N… non è vero!- si difese lui
-Come no!-
- Ma cos’hai mangiato?!-
- Aglio, tanto aglio! Ma non ti ricordi?!-
- Ora mi spieghi cos’è successo!- mi fulminò Lapidina
- Mi è venuto a salvare, ma lui è un vampiro “Normale” quindi gli dava fastidio l’aglio di Polidori. Io sono tollerante a quell’ortaggio così non ho avuto problemi! Ma non te lo ricordi Perfidiuccio bello!?-
- Perfidiuccio bello?- Lapidina era diventata tutt’uno con il suo vestito
- Smettila!- mi intimò Perfidius prima di crollare- Se vuoi lo ammetto! Non l’ho salvata io!-
Un ghigno di trionfo mi si disegnò sul volto, poi dissi:- E’ stato più facile del previsto!-
Mi diressi senza dire una parola su per le scale sentendo Lapidina che sbraitava improperi contro Perfidius. Le ginocchia del vampiretto tremavano così tanto che si sentivano fino al più alto gradino. 
- OSKAR! DOVE HAI VISTO IL CONTE?- chiesi sprezzante guardando il mio cuginetto che si era appena ripreso
- Credo che ti aspetti nel suo ufficio!- biascicò
- GRAZIE!- corsi fuori e cercai di ricordare la strada che aveva fatto Mortimer dopo avermi lasciato con Oskar. Come volevasi dimostrare mi persi, ma non fu un problema perché il Conte Von Horrificus fortunatamente era proprio nel corridoio che ingenuamente stavo percorrendo.
- Tu sei la nuova studentessa, giusto?- mi disse gentilmente
- Sì! Luna, piacere!- risposi fingendo sicurezza, non pensavo sarebbe stato così difficile conoscere mio padre
- Avrei bisogno di parlarti, non so se tua madre te lo ha detto, ma sono tuo padre…- un brivido mi percorse la schiena, lo sapevo ma l’idea non era ancora diventata parte di me.
- No, non me lo ha mai detto…- mentii tenendo la testa bassa
Cadde il silenzio.
- Io non so come si dovrebbe comportare un padre…- iniziò
- Allora siamo in due a non saperlo…- cercai di smorzare la tensione. Ci mettemmo tutti e due a ridere
- Come ti trovi qui?- mi chiese
- Bene, è la prima notte che sono qui e mi piace!-
- Hai già conosciuto gli altri, immagino…-
- Sì, sono tutti molto simpatici! Oskar è mio cugino!- finsi stupore nel dire ciò
- Già…-
- La mamma te lo ha detto che sono un po’ particolare?-
- Mi ha accennato alla tua tolleranza all’aglio nella lettera che mi hai fatto consegnare…-
- E’ un dono di famiglia non essere normali, insomma… io che mangio l’aglio e Oskar che sviene con il sangue, in un certo senso è meglio così! Non bisogna essere uguali!-
Ancora silenzio.
- Le somigli molto…- mi disse- a tua madre intendo!-
Accennai ad un sorriso, poi una voce che conoscevo iniziò a pronunciare il mio nome.
- LUNA! DOVE SEI?!-
- NON ORA ROTELLA!- risposi
- Non ti preoccupare! Vai! Credo che gli farebbe piacere!- mi disse il Conte
- Davvero?! Insomma non vuoi ancora parlare?-
- No, vai pure! Se hai bisogna basta che raggiungi il mio ufficio!-
- Per ora voglio solo essere una normale studentessa!- sbattei le palpebre e lui era già sparito
- Ecco dov’eri!- mi disse Rotella raggiungendomi- Abbiamo un serio problema!-
- Prima ti volevo dire una cosa! Grazie!- gli detti un bacetto sulla guancia e lui arrossì di botto- Cosa dovevi dirmi?-
- I… io dovevo dirti che…- balbettò con gli occhi persi nel vuoto
- Non svenire anche tu! Se mi hai chiamato significa che ci sono problemi, andiamo forza!- iniziai a correre lungo il corridoio
- Aspettami!- mi ammonì riprendendosi dalla catalessi in cui era caduto
Come prima notte alla scuola Von Horrificus non è andata poi tanto male!
 
Gente… sapete dov’è l’autrice? Nd Oskar
Se la trovate ditemelo… LA DEVO MORDERE! Nd Conte
Calmo Contezio! Nd Oskar
<3<3<3! Nd Rotella
Cosa è successo al secchione? Nd Perfidius
E’ entusiasta per la storia! Nd Lapidina
E CHI SIAMO NOI, NESSUNO!DX Nd Pulvilrio
Esatto! Nd Klot
C’è qualche problema!?
AUTRICE! Finalmente! Nd Oskar
Sono stata anche abbastanza buona stavolta!
IO COSA C’ENTRO! Nd Rubio
Ciao! Ma sia che saresti l’amico perfetto per Oskar! Vi spiego chi è Rubio: è un Magicante de “I magicanti e i tre elementi” della Kinder e Ferrero. Non so come si caricano le immagini, quindi per ora vi lascio con il dubbio!XD inoltre devo scappare da un cumulo di cenere, un conte sanguinario e un vapiretto piccolino. Non che mi debba preoccupare di due, ma il Conte mi spaventa alquanto... CIAO!
Un ultima cosa! D'ora in poi le storie saranno come degli eppisodi!XD
ALLA PROSSIMA SANGUINOSA AVVENTURA!XD

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