Un amore impossibile...o no?

di katiuz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un primo approccio con il nemico ***
Capitolo 2: *** Dolci sensazioni... ***
Capitolo 3: *** La storia s'intriga ***
Capitolo 4: *** Riflessioni e risposte.. ***
Capitolo 5: *** Perchè proprio a me? ***
Capitolo 6: *** Che cosa siamo? ***
Capitolo 7: *** Come farei senza di te? ***
Capitolo 8: *** I M.A.G.O. ***
Capitolo 9: *** Buone nuove ***
Capitolo 10: *** Il matrimonio? ***
Capitolo 11: *** Guerra ***
Capitolo 12: *** Two Years Later (Part I) ***
Capitolo 13: *** Two Years Later (Part II) ***
Capitolo 14: *** Ci si ritrova così... ***
Capitolo 15: *** La furia di Harry ***
Capitolo 16: *** Un incontro inaspettato ***
Capitolo 17: *** Fraintendimenti ***
Capitolo 18: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 19: *** Il sogno ***
Capitolo 20: *** Per Sempre ***
Capitolo 21: *** C'è sempre qualcosa che non va ***
Capitolo 22: *** Reparto Incidenti Magici ***



Capitolo 1
*** Un primo approccio con il nemico ***


Benvenuti!!Questa ff,come ho già detto,è dedicata alla coppia Hermione/Piton.E' una coppia abbastanza insolita ma molto bella^^ Mi raccomando,anche se per qualche commento negativo,recensite^^
Primo capitolo

Hermione Jane Granger era un bella ragazza sui diciottanni. Frequentava la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e veniva letteralmente adorata da tutti i professori. Tranne uno.

Severus Piton il professore più antipatico e viscido di questa terra. Insegnava Pozioni,materia viscida come lui.

Nonostante la materia piacesse ad Hermione,non riusciva mai ad avere il massimo dei voti. E perchè? Perchè il professor Piton aveva occhi solo per il suo pupillo Draco Malfoy.

Il ragazzo più bello di tutta Hogwarts,amato da più di metà delle ragazze della scuola,anche se Hermione,ovviamente,non era una di queste.

Odiava il Principino Serpeverde perchè gli rubava il primato in Pozioni ed ogni qual volta che riceveva un voto più alto di lei si girava a guardarla con il suo solito ghigno beffardo. Quant'era odioso!

Quel pomeriggio,Hermione si stava portando avanti con i compiti. Harry e Ron,i suoi migliori amici,erano come al solito a giocare a Quiddich da molte ore e sicuramente al loro ritorno le avrebbero chiesto di copiare i compiti;Hermione non rifiutava mai perchè era troppo affezionata a loro!

Dopo ore di lavoro finalmente decise di staccare la spina.

Si sdraiò su una sedia vicino al fuoco e prese a sonnecchiare;neanche il tempo che dalla porta della sala comune entrarono i suoi migliori amici...tutti infangati ma sorridenti!

-Com'è andato il Quiddich?-chiese Hermione dolcemente,ritraendosi un pò per non sporcarsi di fango.

-Benissimo,Herm!- gli rispose Ron contento

-Ne sono felice-continuò lei sorridendo

-Penso siate stanchi,vi lascio soli. I compiti sono sul tavolo-aggiunse dopo aver visto l'occhiata spaventata che si era lanciati i due amici.

Si ritirò nelle sue stanza ancora pensando un pò al professor Piton...Come avrebbe voluto il massimo dei voti!

*

-Accidenti Harry...è tardissimo!-esclamò Ron mentre mandava giù un toast.

Erano terribilmente in ritardo per la lezione di Piton. Li avrebbe puniti sicuramente.

-Ma Hermione dov'è??-

-Conoscccnd..e...ndola sar..rà già in clascie- rispose Harry con la bocca piena

*

*Toc Toc*

-Avanti-esclamò una voce fredda da dietro una spessa porta di legno

-Signor Potter,signor Weasley. Finalmente ci degnate della vostra presenza- continuò con finta voce dolce il professore di Pozioni

-Dieci punti in meno a grifondoro-stavolta non era più tanto dolce.

Harry e Ron si guardarono colpevoli,ma subito si sedettero.

-Ma Hermione dov'è? Non la vedo...-

-Neanche io a dir la verità-rispose Potter guardandosi intorno

-...le istruzioni sono sulla lavagna-finì il professor Piton

-Meglio che facciamo la pozione va...-disse subito Harry

*Toc Toc*

-Avanti-esclamò di nuovo con voce scocciata Piton

Una ragazza con dei lunghi capelli lisci e splendenti occhi castani entrò nel sotteraneo senza essere riconosciuta da nessuno ma poi...

-Signorina Granger. Anche lei come i suoi amichetti in ritardo vero? Ha perso tempo per farsi la piega??-chiese freddamente Piton guardandola in tralice.

-Mi scusi professore. Sono stata mandata a chiamare dalla professoressa McGrannit. Le porge le sue scuse per avermi intrattenuta-rispose compostamente Hermione sostenendo lo sguardo del professore.

-Non mi racconti queste ciance signorina Granger. 20 punti in meno a Grifondoro più una punzione-

Tutti rimasero a bocca aperta...perchè punirla così se non era stata colpa sua?

Hermione si girò e notò i ghigni soddisfatti di tutti i Serpeverde. Draco Malfoy era fuori di se dalla gioia.

Si sedette in un banco vicino Harry e Ron e cominciò silenziosamente a preparare la sua pozione.

Alla fine della lezione Hermione fu costretta a rimanere con Piton per sapere che punizione l'aspettava. Il professore si era tranquillamente accomodato sulla sua sedia e attendeva solo lei.

-Ehm ehm....-

-Bene,Signorina Granger.Per il ritardo la sua punizione sarà una settimana insieme a me ai confini della foresta proibita alla ricerca di piante per le pozioni- le espose in un attimo la questione parlando sempre freddamente.

-Va bene,professor Piton. Quando comincio?-chiese piattamente lei

-Oggi-rispose lui guardandola maligno

*

-Quello stronzo! Ma cosa gli ho fatto?-si lamentava Hermione con i suoi amici

-Su Hermione,non fare così. Pensa che tra una settimana sarà tutto finito...ed...ehm...stai molto bene con i capelli lisci-continuò Ron diventando tutto rosso

-Speriamo sia davvero così...E...grazie Ron-rispose Hermione a voce bassa e sorridendo.

Poi si misero su i compiti. Piton gli aveva assegnato due rotoli di pergamena da consegnare entro i successivi due giorni. Che lavoraccio!

Hermione scriveva speditamente sul suo tema mentre Harry e Ron giocavano a scacchi magici aspettando di poter copiare il compito dall'amica.

-Ragazzi ma perchè non provate almeno ad iniziare?-chiese lei guardandoli di traverso

-Inutile Hermione. Non sappiamo niente-rispose sorridendo Ron.

Hermy alzò gli occhi al cielo e poi riprese a scrivere.

*

Ore 8 in punto. Se Hermione fosse scesa entro 2 secondi il professor Piton l'avrebbe messa in punzione per un mese.

Fece di corsa le scale.Poi finalmente,con il fiatone,arrivò nell'ufficio di Piton.

-E' in ritardo signorina Granger- le disse lui scandendo le parole

-Eh...si...mi scusi...profess...ore...-rispose lei tenendosi un fianco.

-Si calmi e andiamo-

Si incamminarono vicini verso la foresta proibita. Quando arrivarono a gli alberi folti si fermarono.

-Signorina Granger,ecco la lista di tutte le piante che cercheremo questa sera.Veda di non sbagliare e di sbrigarsi-disse passandole una pergamena.

Hermione la prese e lesse: Orchidea Strupicas.

Ma a che gli serviva una cosa del genere a Piton? Senza porsi altre domande si mise alla ricerca...e poi...dopo circa mezz'ora...eccola lì.

Una bellissima Orchidea Strupicas di reggeva in bilico da una rupe. Il problema era come prenderla.

-Professore,professore-sussurrò a Piton

Severus si voltò e la raggiunse

-Professore guardi lì,l'ho trovata!-esclamò lei felice

Piton la guardò per un minuto disgustato e poi le disse:

-Vada a prenderla,no?-

-Pr...prenderla? Professore e se dovessi cadere? Professore soffro di vertigini. La prego,professore,professore!-

-La vado a prendere io,ok. Ma ad una condizione-

-Quale?-

-Che per il resto della serata lei chiuda quella boccaccia.-

Hermione ci rimase un pò male da questa esclamazione ma silenziosamente fece capire che non avrebbe più parlato.

-Bene- esclamò Piton prima di calarsi sulla rupe per prendere l'Orchidea.

Fu un attimo. Il piede messo su un sassolino sbagliato lo fece scivolare e Severus Piton rimase attaccato alla roccia con solo una mano.

Hermione si spaventò a morte ma accorse subito dal professore.

Gli tese una mano ma questi non vi arrivava. Si sporse di più e finalmente Piton l'afferrò. Hermione cercò di tirarlo su,ma niente.

Diede uno strattone forte e il professore fece un piccolo volò atterrando su Hermione.

-Prof...professore...mi soffoca...-disse con voce rauca tentando di togliersi di dosso quel peso morto. Il professore non accennava a muoversi. Dopo una rapida occhiata Hermione si accorse che era svenuto.

Sussurrò un imprecazione e poi cercò di nuovo di spingere via quel corpo da sopra di se. Finalmente ci riuscì.

Dopo essersi pulita i vestiti esaminò con cura il corpo del suo professore. Il volo gli aveva fatto battere la testa contro un sasso e adesso un rivolo di sangue gli scendeva dal capo.

Hermione lo adaggiò sull'erba,incerta sul da farsi. Correre a chiedere aiuto e lasciare il professore lì oppure cercare di farlo risvegliare? Alla fine optò per la seconda perchè se il professore si fosse svegliato senza vederla le avrebbe affibiato un altra bella punizione.

Posò il capo di Severus sulle sue ginocchia e prese a scuoterlo dolcemente

-Professore...-No così non funzionava

-Piton...- No nemmeno così.

-Severus...-gli sussurò dolcemente all'orecchio.

-Severus,svegliati...- Il mago emise un piccolo verso e sorrise tra se.

Il professor Piton che sorrideva! Mah...non c'era più mondo!

Hermione gli scostò i capelli dal viso e prese a fargli un delicato massaggio sulla fronte continuando a pronunciare piano il suo nome.

All'improvviso qualcuno afferrò la mano di Hermione.

Lei guardò attentamente e vide che quella che la stringeva era di Severus...ehm...Piton.

Piton emise un altro verso e strinse ancora più dolcemente la mano di Hermione. Lei lo guardò. Sembrava un bambino piccolo desideroso di coccole. Si chinò per guardarlo meglio ma proprio in quel momento lui aprì gli occhi e potete immaginare da soli che cosa andò a pensare.

-Hermione...-sussurrò.

Hermione sentendosi chiamare per nome si addolcì un pò e disse:

-Severus....-

Piton si accorse di stringere la mano della ragazza e la lasciò subito andare. Hermione allora si ritrasse da quella posizione sconvenevole e Piton ne fu leggermente dispiaciuto.

Poi scosse la testa e sembrò ritornare in se stesso. Riprese lo sguardo severo di sempre ed esclamò:

-Non le farò rapporto per avermi chiamato per nome solo perchè siamo fuori dai confini scolastici,sia chiaro- la guardò freddamente.

Hermione annuì.

-Ehm professore?-

-Si?-

-E l'Orchidea?-

E fu allora che Piton estrasse un bellissimo fiore e lo mostrò ad Hermione. Ed è così che iniziò la loro storia.

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Capitolo 2
*** Dolci sensazioni... ***


Salveee XD grazie a tutti quelli ke hanno recensito,a cruciatus est e venus^^ A proposito venus,visto ke ti piace la coppia Draco/Herm mi farebbe piacere se leggessi la mia^^ Basta clikkare sul mio profilo e la trovi ^-^ Ma ora bando alle ciance...la storia s'intriga!
Secondo Capitolo

-Ehi Herm!Ieri non ci hai detto come è andata la punizione...racconta!- esclamò Harry ridendo

-Ti sei divertita abbastanza?-chiese Ron imitando Harry

-Non siete divertenti!-esclamò cn aria preoccupata Hermione.

In realtà la serata era stata piuttosto piacevole. Quelle mano fredda che stringeva la sua,quella fronte morbida che la sera prima aveva accarezzato...non era riuscita a dormire pensando a queste sensazioni!

E Severus? Chissà se anche lui l'aveva pensata quella notte...

*

"Brutta,stupida Mezzosangue. Mi ha accarezzato la fronte! E io,idiota,che le ho preso la mano...l'ho chiamata anche per nome!Ma come mi è saltato in mente??"

Severus Piton sedeva pensieroso alla sua cattedra mentre un gruppo di bambini spaventati del 2° anno preparavano delle pozioni alquanto complesse.

Era stato tutta la notte a pensare a quelle mani calde che avevano risvegliato qualcosa nel suo petto...qualcosa che dormiva da tempo,troppo tempo.

Sbattè un pugno contro il tavolo.

Alcuni bambini spaventati si volsero a guardarlo ma incontrato il suo sguardo di fuoco tornarono immediatamente al loro lavoro.

"Bè anche lei ti ha chiamato per nome,però" gli disse una piccola vocina dentro di lui. "Si ma solo perchè anche tu l'avevi fatto! Non metterti strane idee in testa Severus. Chiudi il becco e basta!"

Parlare con se stessi:il primo segno di pura pazzia.

*

Ed anche quel giorno arrivò l'ora di pranzo. Alle dodici in punto tutte le casate erano riunite in Sala Grande,con tutti i professori.

Hermione mangiava con gusto la sua coscia di pollo e ogni tanto lanciava sguardi in tralice verso il tavolo dei professori. Era sicura che il professor Piton si sentisse a disagio dopo la situazione della sera prima perchè non aveva alzato lo sguardo nemmeno un attimo. Di solito guardava sprezzante i Grifondoro e magari faceva qualche sorriso sarcastico se vedeva Neville rovesciarsi il succo di zucca sui pantaloni...ma oggi niente.

Ma Hermione non voleva che finisse mica così la storia. Aveva diciotto anni. Era una delle ragazze più belle e intelligenti di Hogwarts e sapere di mettere in soggezione un professore come Piton,sempre duro e insensibile ad ogni sentimento,la faceva sentire...orgogliosa di se stessa.

*

Le lezioni del pomeriggio trascorsero tranquillamente. I grifondoro del settimo anno avevano ancora un ora di Pozioni e si accinsero,abbastanza sconsolati,all'entrata dell'aula del professor Piton.

Quel giorno avrebbero dovuto preparare una pozione Sdoppiatrice:se preparata correttamente permetteva all'individuo da cui veniva bevuta,di ritrovarsi d'avanti una copia esatta di se stesso.

Piton si sentiva stupido per il comportamento che aveva preso e decise di sfogare la sua rabbia con i Grifondoro.

-Oggi faremo coppie miste...-annunciò tra lo stupore della classe

-Quindi mie Serpi..comportatevi bene-disse strizzando l'occhio a un paio di ragazzi,tra cui Draco Malfoy.

-Potter con Goyle,Weasley con la Parkison,Finningam con Tiger, Paciock con Bulstrode,Granger...con Malfoy-annunciò quella coppia per ultima proprio per far rimanere i Grifondoro orripilati.

Ma più di tutti lo era Hermione che lanciò al suo professore uno sguardo carico d'ira,prontamente ricambiata da un sorrisetto malvagio.

Si accomodò vicino Malfoy e prese a prepararare gli ingredienti per la sua pozione. Malfoy fece lo stesso ma accompagnando il tutto con uno strano sorrisetto. Inizialmente Draco non le creò problemi ma proprio nel bel mezzo della lezione mentre lei tagliuzzava delle radici di Mandragola,sentì qualcosa di freddo toccarle la coscia cercando di risalire fin sotto la gonna. Hermione si alzò di scatto,diede uno schiaffo alla mano di Malfoy e si allontanò da lui.

-Professor Piton! Malfoy mi [i]importuna.[/i]- esclamò camminando velocemente verso la cattedra. Piton non alzò gli occhi dai compiti che stava correggendo ma sussurrò maligno:

-Lo chiami per nome,allora,Signorina Granger. Sono sicuro che riuscirà ad addolcirlo-

Hermione guardò quell'uomo odioso che non accennava a voler alzare il capo e si pentì amaramente di tutti quei gesti dolci che aveva fatto la sera prima:Piton proprio non se li meritava!

Tornò al suo posto decisamente arrabbiata e riprese la sua pozione guardando storto ogni tanto Draco. Lui le mostrava sempre il suo solito ghigno insopportabile ed Hermione un paio di volte ebbe l'impulso di dargliene una in faccia. Ma si trattene.

Finalmente suonò la fine dell'ora ed Hermione si precipitò fuori dall'aula ma non prima di sentire distintamente Piton gridarle dietro:

-Si ricordi la sua punizione,signorina-

*

"Quell'odioso bastardo...bastardo,bastardo e ancora bastardo."

-Hermione va tutto bene?-chiese timidamente Harry vedendola così arrabbiata

-No! Malfoy mi ha toccato la coscia,Harry! Ma che schifo! Quelle mani fredde e viscide...che schifo che schifo che schifo!-

-Dai Herm non fare così. Giuro che la prossima volta che lo vedo gli do una bella lezione-promise Ron.

Hermione sorrise all'ingenuità del suo amico ed anche Harry sembrò pensare la stessa cosa. Si guardarono per un attimo e poi sorrisero.

E l'ultimo pensiero nella mente di Harry prima che lei si recasse nell'ufficio di Piton fu:

"Com'è bella...."

*

Quella sera Hermione non fu costretta a correre le scale per non arrivare in ritardo. Erano le 8 meno un quarto quindi poteva farsela con tutta la calma di questo mondo.

Arrivò con cinque minuti d'anticipo d'avanti lo studio del professore e bussò timidamente. Nessuna risposta. Ripetè quel gesto. Ancora nessuna risposta.

Allora si accorse che la porta era stata lasciata aperta,la spalancò e si introdusse nella stanza. L'ultima volta non aveva avuto modo di poterla osservare bene ma oggi poteva prendersela comoda...tanto Piton non sembrava ci fosse.

Si avvicinò ad una delle sedie e la osservò attentamente:era fatta di legno e ricoperta da una stoffa imbottita rosso passione. Avanti questa sedia vi era la scrivania del professore,pulita e ordinata, e accanto a quest'ultima una libreria. Hermione si avvicinò piano e prese a leggere i titoli dei libri. Per lo più erano libri di Magia Oscura ma lo sapevano tutti che il professore di pozioni aveva un debole per questa materia.

Passò una mano sulla copertina dei libri e poi si diresse vicino al fuoco. Scoppiettava come se fosse stato appena acceso ed Hermione vi si sedette di fronte e prese a fissarlo.

All'improvviso un rumore. Severus Piton apparve nel camino e piano piano ne uscì. Hermione aveva gli occhi sbarrati ma dopo pochi secondi si riprese,sapendo già di che incantesimo aveva usufruito il professore per entrare nel camino.

-Signorina Granger,credo che lei sia in anticipo-disse con voce strascicata,scostandosi la cenere dai vestiti.

-No professore. Sono le otto in punto come può vedere-e gli indicò un orologio appeso alla parete.

-Bè,adesso. Ma credo che dobbiamo contare anche il tempo che le è servito per esplorare il mio ufficio,o sbaglio?-

Hermione arrossì di botto e farfugliò qualche parola sensa senso. Ora era Piton ad essere soddisfatto.

Fece un sorrisino e poi si diresse verso una porta che Hermione non aveva notato e che presumibilmente portava alla stanza da letto del professore.

Vi sparì per qualche secondo e poi tornò con un mantello nero.

-Andiamo Signorina-

Hermione ubbidì e dopo poco si trovarono a respirare l'aria della foresta proibita.

*

Piton la procedeva nel sentiero che portava alla folta radura della sera prima. Hermione gli osservava le spalle da qualche minuto ma poi, inevitabilmente, lo sguardo...cadde giù. Ovviamente con il mantello non si poteva intravedere niente sulle forme del professore ma Hermione rimase ad osservarlo comunque fin quando non arrivarono alla destinazione. A questo punto Piton gli consegnò un altra pergamena con sopra scritto:Violacea Rontoris.

Altro fiore stupendo,pensò Hermione.

Si mise alla ricerca ma quella sera non fu tanto fortunata. Non intravide niente di neppure somigliante a quel fiore e si sentì sconfitta fin quando non udì un grugnito del professor Piton. Si precipitò vicino a lui e anche quella sera la sua vista fu deliziata dall'aspetto di quello splendido fiore.

Allungò una mano per prenderlo ma Piton la fermò poggiandoci sopra la sua. Gli indicò con la sguardo dei guanti che c'erano per terra e poi,di malavoglia,tolse la sua mano da quella di Hermione. Lei sorrise e si mise i guanti. Poi si chinò a prendere il fiore e lo porse a Piton.

*

-Bel lavoro,signorina-gli stava dicendo proprio in quel momento il professor Piton mentre si trovavano nel suo ufficio.

-Oh,grazie professore-rispose Hermione arrossendo leggermente

Non si sa come,non si sa perchè ma in quel preciso istante Severus Piton allungò una mano in direzione del viso di Hermione...e le fece una carezza.

Una carezza.

Quella mano così fredda la fece rabbrividire ma non fece nulla per interrompere il contatto. Poi Piton tornò in se,ancora una volta,e tolse bruscamente la mano.

Hermione lo guardò spiazzata per un attimo e poi disse:

-Bè,ora credo sia meglio che io vada...-si alzò e Piton fece lo stesso.

L'accompagnò alla porta e la guardò negli occhi.

-Buonanotte,professore-gli disse Hermione. Poi si alzò sulle punte e diede un leggero bacio sulla guancia del suo professore. Poi,senza nessuna parola,girò l'angolo e sparì.

-Buonanotte...Hermione-

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Capitolo 3
*** La storia s'intriga ***


SalveeeXD eccomi qui cn il nuovo capitoletto *-* ho visto ke la storia non è andata proprio male. Mi vorrei anke scusare x l'assoluto poco gusto ke ho nello scegliere i titoli...in questo faccio skifo proprioXD Scusatemi se corro troppo ma x la trama serve questo se nn volete 100 capitoliXD Grazie a venus,cruciatus est,Moony91 e LaDamaLuthien^^ Buona lettura a tutte *-*
Terzo capitolo

Hermione Hermione!Devi assolutamente farmi copiare il compito di pozioni,ti prego!-chiese Ron facendo gli occhi dolci.

-Ma Ron!Che cosa hai fatto tutta la sera scusa??-

-Bè,sono stato agli allenamenti di Quiddich e poi Lavanda mi ha intrattenuto un pò,diciamo-disse arrosendo

-Ma ora per favore fammi copiare!-

-E va bene-disse lei stancamente passandogli il quaderno.

La sala Grande era tutto un subuglio. E guardandosi intorno Hermione potè notare che erano tantissimi i ragazzi che proprio prima delle lezioni copiavano gli ultimi compiti...mah!

*

Prima ora:Trasfigurazione.

-Bene ragazzi.I MAGO sono sempre più vicini e dovete pensare al vostro futuro! Fino a questo momento l'unica a essersi riuscita a trasfigurare in qualche animale è stata la signorina Granger ma mi aspetto che entro la fine dell'anno anche voi ne siate capaci!- disse tutto dun fiato la professoressa McGrannit squadrando i suoi studenti.

Molti accennarono un sorriso rassicurante,qualcuno abbassò il capo come cenno di assenso ma in realtà tutti sapevano che non ce l'avrebbero fatta senza qualche ripetizione da Hermione!

*Drin Drin*

Ecco,la prima campanella era suonata. Hermione si preparava al peggio e infatti...

-Hermione mi daresti ripetizioni di Trasfigurazione?-

-Anche a me Hermione ti prego!-

-Hermy io ne ho più bisogno di tutti-

-Ti prego,Herm,a me!!-

Hermione sbuffò spazientita.

-Ragazzi,non posso dare ripetizioni a tutti voi! Organizzatevi in gruppi e poi fatemi sapere...sapete che cercherò di aiutarvi ma anchio ho bisogno del mio tempo per studiare e soprattutto sono già in punizione con Piton!-

Qualche lamentela eccheggiò nell'aria. Hermione allora si allontanò da quel baccano infastidita e si diresse in Sala Grande,per il pranzo.

*

-Hermione,guarda che è tardi...- gridò Ron da sotto la scala del dormitorio femminile ad Hermione.

-Tardi?!-strillò lei subito

-Oh mio Dio...sono le 8 meno cinque!-

Scese a tutta velocità le scale...perchè doveva sempre arrivare in ritardo,perchè proprio nelle punizioni di Piton,poi??

-Io scappo ragazzi!-urlò uscendo dalla porta del dormitorio.

-E' sempre lei!!-rise Ron andandosi a sedere vicino Harry..

-Si...sempre lei...-questa volta fu Harry a rispondere con tono sognante...

*

"Oddio Oddio,ti prego fa che sia da un altra parte e non si accorga del ritardo,ti prego!"

Arrivò davanti all'ufficio di Piton ed entrò senza bussare. Nessuno.

"Che fortuna" pensò andandosi a sedere in una di quelle sedie rosse che aveva notato la sera prima.

Tump

"Che cosa è stato questo rumore?" si chiese Hermione alzandosi dalla sedia. Proveniva da quella porta a destra,dove era entrato Piton per prendere il mantello...entrare o no? Ma si! Aprì piano e senza far rumore e si trovò d'avanti una scena decisamente divertente! Il professor Piton era sdraiato per terra e si massaggiava la schiena. Accanto a lui giaceva una delle sue tante libreria,adesso rovesciata,che presumibilmente l'aveva fatto cadere.

Hermione scoppiò in una risata e Piton si girò a guardarla. Lo sguardo che si sostituì allo stupore iniziale era di vero ghiaccio. Hermione cercò subito di smetterla di ridere mettendosi le mani sulla bocca.

-Signorina Granger,invece di ridere per queste idiozie mi venga a dare una mano-disse con voce severa

-Oh,mi scusi professore.-rispose subito lei avvicinandosi per aiutarlo.

Gli si sedette accanto e gli disse:

-Credo che dovrebbe togliersi il mantello per farmi controllare,non crede?-

Aveva un sorriso smagliante sul volto,come se chiedere ad un tipo come Piton di spogliarsi non meritasse uno sguardo di gelo.

Ma per una volta Piton si arrese al dolore di schiena che stava provando(o forse alla voglia di far vedere alla Granger che lui si teneva in perfetta forma)e si sfilò prima il mantello e poi...la maglietta che gli copriva il petto.

"Wow wow wow" pensò Hermione trattenendo a stento un sospiro di desiderio...ehm...Desiderio??Scherzavo,io non penso mica queste cose!

Hermione lo squadrò per qualche altro secondo e poi poggiò una mano,delicatamente,sulla schiena di Piton. La pelle era liscia e vellutata,sembrava molto curata.

"Strano a dirsi,che un professore come Piton si tenga così in forma" pensò subito Hermione

Dopo aver fatto scorrere la mano su tutta la schiena si soffermò su un piccolo bozzo rosso.

-Professore,credo che qui ci voglia una pomata-

-Una pomata?E perchè?-chiese arcigno Piton

-Bè,c'è uno strano rigonfiamento qui-e toccò il punto rosso - Quindi credo si dovrebbe intervenire..no?-

-Non credo ce ne sia bisogno. Signorina,ho patito sofferenze peggiori,non crede?-

Hermione arrossì leggermente e poi annuì sorridendo.

Quel sorriso...quel sorriso così sincero...un sorriso che mai nessuno gli aveva riservato. Povero il nostro Piton. Infido Serpeverde che non aveva mai ricevuto una briciola di affetto. Ne dalla sua famiglia,ne tantomeno dagli amici.

Hermione si alzò e gli tese una mano. Severus la guardò per qualche istante stranito ma poi la prese e si mise in piedi.

-Umh...gra...grazie- disse toccandosi la radice dei capelli,in un gesto imbarazzato.

Hermione sorrise ancora una volta e poi senza lasciare la sua mano lo fece avvicinare al letto. Ora che lo osservava bene era un letto stupendo. Le lenzuola dello stesso colore delle sedie,rosse. Le tende che si ergevano dall'alto lo facevano sembrare imponente e poi,al contatto era estremamente morbido.

Fece sdraiare il professore a letto e lei si sedette in un angolino. Adesso si era sfilato la maglietta e poteva notare il suo fisico così ben tenuto:addominali scolpiti e decisamente sodi. Muscoli nelle braccia molto sviluppati,dovuti sicuramente al continuo trasportare di calderoni e libri da una stanza all'altra. E poi lo vide. Ecco che brillava sul suo avambraccio il Marchio Nero. Hermione lo fissò per un altro momento e poi alzò lo sguardo: Piton la stava osservando e un sorriso che si era venuto a formare dopo aver visto Hermione che contemplava il suo fisico,si era gelato nel vedere la sua espressione alla vista del Marchio Nero.

-Mi passi la maglietta per favore-disse gelidamente

Hermione si alzò velocemente,prese la maglietta e poi la porse a Piton. Lui non la mise subito,prima se la girò un pò nelle mani.

-Ehm...si tiene in forma,professore-esclamò Hermione.

Ma che accidenti stava dicendo? Si tiene in forma,professore?! Era un controsenso...la parola "professore" non poteva stare con "si tiene in forma"! Difatti Piton alzò lo sguardò stupido e poi accennò un sorriso vedendo la sua espressione imbarazzata. Dopo questo gesto Hermione si sentì un pò più coraggiosa.

-Perchè,professore?Perchè è entrato tra le fila dei Mangiamorte?-chiese facendosi più vicina a lui.

Piton alzò lo sguardo stupito e per un attimo non rispose.

-Perchè lo vuole sapere,signorina Granger?-

-Io...io mi chiedo perchè un uomo come lei,intelligente e capace,si sia voluto mettere al servizio di un altra persona-rispose a voce bassa Hermione

-Hermione...Hermione...-cominciò Piton stupendosi pure di se stesso per il nome che aveva appena pronunciato

-Devi capire che non c'era scampo,all'epoca. Quando sono entrato io tra le file dei Mangiamorte c'era la Morte ovunque. Non sai quante vittime sono state fatte tra chi si opponeva...a me l'avevano proposto e se avessi rifiutato...nessuno mi avrebbe mai salvato- finì con tono triste.

Hermione lo guardò comprensiva,si avvicinò ancora e disse con foga:

-Ma!E il professor Silente?Non poteva fare qualcosa per t..lei?-

-A quei tempi il professor Silente non c'era. Era in viaggio per luoghi oscuri per cercare un arma contro Voldemort. Non avevo scampo,Hermione-disse abbassando la testa.

Ma perchè le stava dicendo quelle cose?Era una studentessa di appena 18 anni cosa ne capiva lei?? Eppure non si sentiva giudicato...stava bene,parlando con lei.

Hermione notando che Piton si era abbattuto gli sollevò il capo con le mani in un gesto istintivo e lo fissò negli occhi. Non riusciva a parlare. Non riusciva a dirgli che ora c'era lei che sarebbe rimasta al suo fianco. Rimasero così per alcuni secondi e poi Piton tolse la mano di Hermione dal suo mento e la tenne stretta tra le sue.

-Hermione,l'inferno sta per ricominciare-disse in tono lugubre

-Voldemort è risorto,e più forte che mai. Non abbiamo scampo.-

-No,non è vero!-esclamò lei cercando di ritrovare il suo sguardo che tendeva sempre ad evadere dai suoi occhi.

-Adesso c'è Silente qui,ed Harry che è...il prescelto!-

-Non capisci,Hermione. Forse tu hai un futuro,ma io no. Io sono la spia,io sono colui che ogni giorno rischia la vita,io sono il "traditore". Si,il traditore. Ma per chi?- si chiese sconsolato

Hermione non ce la fece più a fissare il volto di quell'uomo così toccato dal dolore e gli si gettò tra le braccia stringendolo forte. Piton rimase impietrito. Ma poi,piano piano,salì le sue mani e accolse Hermione tra il suo possente petto. Hermione si sentì protetta come mai nella sua vita e appoggiò la testa sulla spalla di Severus.Lui,allora,le accarezzò dolcemente i capelli.

Per Severus quello era un gesto di puro affetto. Lui che mai aveva ricevuto un abbraccio,un bacio...si sentiva al settimo cielo.

-Hermione...-sussurrò.

-Si?-

-N-nessuno mi aveva mai abbracciato così-disse piano stringendola ancora

Hermione sorrise tra se e poi si allontanò un pò. Lo fissò ancora una volta in quegli occhi che dicevano tanto,tutto,su di lui e gli posò un leggero bacio sulle labbra.

Un bacio casto,innocente.

Non era un bacio passionale,come quelli che aveva sempre ricevuto Piton. Era un bacio...affettuoso e lui non l'avrebbe mai più dimenticato.

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Capitolo 4
*** Riflessioni e risposte.. ***


BounjourXD siccome starò via per una settimana perchè sono in gita scolastica allora ho deciso di postarvi subito il quarto capitolo...spero che al mio ritorno troverò taaaante recensioni ad aspettarmiXD Un ringraziamento,come sempre,a ki mi segue^^
Quarto capitolo

"Ok,Hermione.Rifletti.Hai appena baciato Severus.Ok.No aspetta,non è proprio esatto.Hai appena baciato Piton.Accidenti...già non suona più...Ok. Hai appena baciato il tuo professore di Pozioni.Ok.Ok?Conclusione:SEI UN IDIOTA!"

Hermione se ne stava nel suo letto a baldacchino a fissare il soffitto ripensando a ciò che era successo pochi minuti prima.Aveva baciato Severus.Piton...si insomma avete capito! E adesso? Era un suo insegnate...ma era così dannatamente attraente!

"No,no,Hermione.Niente di questi pensieri,per favore.Lui è l'insegnante e tu sei l'alunna."

Una voce si risvegliò dal suo profondo subconscio:

"Si,però tu tra meno di due mesi non sarai più un alunna di questa scuola..."

"Si ma per ora lo sono!"

"Ma potrebbe nascere qualcosa di bello...perchè rovinarlo?"

"Adesso sarebbe impossibile! E poi cosa potrebbe nascere tra me e Piton?!"

"Ma come...non hai visto come ti guarda...?"

"Ok,basta.Stai zitta tu,che non ci voglio più pensare"

E affondò la testa sotto il cuscino nella speranza di non sentire più quella voce che gli diceva "Vai da lui...vai da lui"

*

-We Hermione!-esclamò Ron felice di vederla

-Come mai dopo la punizione sei scappata via?-chiese Harry incuriosito

-Mmm...avevo alcune cose per la testa...-rispose Hermione vaga ed evitando di fissarli negli occhi.

-Piton ti fa lavorare troppo vero?-chiese Harry sorridendo

-Troppo?!Eh...si...-disse Hermione sorridendo e ripensando a quanto aveva "lavorato" il giorno prima...

-Perchè ridi??-

-Ehm...no niente,pensavo!-

Harry la guardò di sott'ecchi e si chiese se la sua amica aveva una relazione con qualcuno...

*

"Oggi c'è Pozioni...oh no no.Non ci voglio andare! No,però se non ci vado poi magari pensa che sono inmmatura e non mi prendo le responsabilità delle mie azioni...però non so come comportarmi!!Oddio...ho paura..."

Hermione aveva paura di Piton?No. Aveva paura che quando lo avesse guardato negli occhi avrebbe scorto la stessa frase che si ripeteva continuamente lei nella testa: Abbiamo sbagliato. Ma Hermione non voleva questo. Con Severus stava bene,quegli occhi neri come la pece gli trasmettevano sicurezza,la facevano sentire protetta. E magari con quel bacio aveva rovinato tutto!

Per questo,un ora dopo,raggiunse affranta l'aula di Pozioni cercando di tenere lo sguardo fisso verso il basso. Entrò nell'aula silenziosamente e si sedette al suo posto,lontano anche da Ron ed Harry.

Quando tutti si furono accomodati in classe entrò anche Piton,con la sua solita camminata veloce e lo sguardo glaciale. Si sedette alla cattedra e dopo qualche battutina pungente sui Grifondoro fece apparire le istruzioni sulla lavagna. Si mise,come sempre,a passeggiare tra i banchi,rimbroverando i Grifondoro ed eloggiando i Serpeverde.

Poi si avvicinò ad Hermione lei aspettandosi il peggio,strise i pugni e indurì i muscoli. Severus le fu di dietro dopo pochi secondi e le sussurrò:

-Uhm,stai bene oggi...-

Hermione spalancò gli occhi...che cosa voleva dire quella frase??Forse...forse...

Un piccolo barlume di speranza le si accese nel cuore,sorrise tra se e alzando lo sguardo incontrò quello di Piton,che soddisfatto si girò anch'egli.

Wow! Non era andata affatto male però!

*

-Ron,ma non ti sembrava che oggi Piton fosse di buon umore?-chiese Harry al suo migliore amico mentre giocavano a scacchi magici.

-Si,in effetti l'ho visto più contento. Forse avrà trovato una donna da scoparsi-aggiunse ridendo

Hermione sentì qualcosa scattare in lei e visibilmente arrabbiata esclamò:

-Ron perchè devi dire queste volgarità! Il professor Piton non può essere contento?! Non ne ha diritto come ogni essere umano??-

Harry e Ron rimasero a bocca aperta per la strana reazione dell'amica.

-Ma...ok...perchè te la prendi tanto?!-Ron fu il primo a riprendersi

-Perchè penso che anche Sev...Piton,abbia dei sentimenti!-sbottò arrabbiata. Poi chiuse con un colpo secco il libro che stava leggendo e uscì dalla sala comune.

-Ma dove vai??-le urlò dietro Harry

-Starà andando in bibblioteca..-rispose Ron per lei.

Difatti...

*

Madama Pince la guardò storta,come suo solito,mentre entrava in Bibblioteca. Entrò subito nel reparto proibito(ormai aveva il permesso di entrare ogni qual volta che voleva) e decise di posare il libro che aveva nelle mani. Poi si girò e decise di prenderne un altro che aveva visto nell'ufficio di Piton,qualche sera prima. Girò l'angolo e...eccolo lì.

Piton stava leggendo in uno dei banchi che c'erano in quel reparto e sembrava molto concentrato. Hermione non voleva disturbarlo e decise di camminare piano,per non farsi sentire. Arrivò allo scaffale senza disturbarlo ma quando fu il momento di prendere il libro,quel piccolo rumore,destò l'attenzione di Severus facendolo voltare.

-Hermione...-sussurrò andandole incontro

Lei si girò e sorrise,e si accorse...che anche lui sorrideva! Non aveva mai visto Piton sorridere e questo la fece ancora più felice.

-Cosa ci fai qui?-chiese lui avvicinandosi pericolosamente

-Mmm...cercavo un libro...-rispose lei vaga.

Lui prese il libro dalle mani di lei,stando attento a far entrare in contatto la loro pelle,e lesse la copertina.

-Questo libro ce l'ho anchio sai...-disse girandoselo tra le mani.

-Eh si...in effetti l'ho visto proprio nella tua libreria-rispose Hermione

-E come mai ad una brava ragazza come te interessa un libro di magia oscura?-

-Mmm...puro diletto-rispose lei riprendendoselo.

Piton la guardò per un altro istante e poi le accarezzò il viso...

-Severus!!-sussurrò lei scostandosi un pochino,ma non troppo.

-Guarda che Madama Pince potrebbe vederci!- continuò in tono di rimbrovero ma mantenendo un tono scherzoso.

Lui sorrise ancora una volta.E mise anche l'altra mano sul volto di Hermione. Lei lo guardava stupida ma non riusciva a trattenere un sorriso

Lui si avvicinò pericolosamente e stavolta prese l'iniziativa.

Le diede un dolce bacio.

Prima sfiorò le sue labbra con un tocco dolce,poi scese le mani fino al suo bacino e chiese il permesso con la lingua di entrare. Quando il permesso fu accordato le mani di Hermione passarono dietro il suo collo chiedendo alla sua lingua di entrare sempre più e di esplorare il suo palato..

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Capitolo 5
*** Perchè proprio a me? ***


SalveeeeeeXD eccomi qui ritornata cn il nuovo capitolo^^ non è molto lungo ma in compenso il sesto sarà davvero kilometricoXD mi raccomando recensite sempre e un grazie a tutti quelli ke recensiscono *-*

Perchè proprio a me?

Hermione uscì di soppiatto dal reparto proibito della bibblioteca quando...

-Hermione!!!-urlò una voce

Madama Pince spalancò gli occhi inorridita e cacciò fuori Hermione e Ron,che aveva urlato,dalla Bibblioteca.

Lei cominciò a sudare freddo...anche lui si trovava in bibblioteca...aveva visto qualcosa?

-Hermione ero venuto a cercarti...-

Oddio,ci siamo...

-Ma non ti ho trovato da nessuna parte...-

Ecco,qui qui...

-Allora stavo venendo nel reparto proibito-

Oh no,lo sapevo!

-Ma ti ho visto subito uscire da lì!! Che stavi facendo?-chiese innocentemente.

Hermione tirò un sospiro di sollievo. Poi rispose:

-Mah,niente di speciale. Cercavo un libro-

-Capisco...io ti cercavo perchè vorrei dirti una cosa...- esclamò Ron torcendosi leggermente le mani.

-Cosa,Ron?-

-Bè,Hermy,non è una cosa che mi riguarda direttamente ma è su una persona che conosciamo entrambi...-

-E' successo qualcosa ad Harry??-chiese preoccupata Hermione

-Bè,hai c'entrato di chi parlavo,ma a Harry non è successo niente non preoccuparti! Allora,ti volevo dire...in questo periodo Harry si sente un pò giù,quindi perchè non cerchi di stargli un pò più vicino,magari?Lo aiuti nelle lezioni,o qualunque altra cosa?-

-Bè,tu sai che io adoro Harry e cercò di passare con lui tutto il tempo possibile ma gli impegni di studio spesso non permetteno...cmq cercherò di trovare più tempo per lui-concluse sorridendo. Poi salutò Ron e salì verso la sala comune.

Harry uscì da dietro un angolo e si avvicinò a Ron.

-Sentito tutto?-chiese il rosso

Harry annuì,felice.

*

Ed anche quella sera arrivò l'ora della punizione con Piton.

Hermione era gasata,felice. Non vedeva l'ora di trascorrere la serata con Severus. Quelle punizioni si prospettavano d'avvero...divertenti.

Alle 8 meno cinque Hermione bussò alla porta del suo amato professore e senza attendere risposta entrò. Come al solito non lo vide nel suo studio,quindi si diresse verso la camera da letto.Aprì la porta,lo cercò con lo sguardo,ma niente. Ad un certo punto sentì uno strano rumore,come uno scroscio d'acqua,e cominciò a realizzare dove fosse Piton.

Si avvicinò cautamente ad una porta alla destra del letto e timidamente l'aprì. La stanza era piena di vapore e non si riusciva a vedere niente. Quando la porta si era aperta l'acqua si era chiusa quindi Hermione si avvicinò ancora verso il punto in cui,presumibilmente,c'era la doccia.

Arrancò ancora di qualche passò e poi sbattè contro il lavandino

-Ahia!-sussurrò

In un attimo due mani l'avvolsero da dietro circondandole tutto il corpo. Poi qualcuno le scostò i capelli e prese a baciargli il collo. Hermione sorrise a quella piacevole sensazione. L'uomo dietro di lei aveva i capelli bagnati e il petto...nudo. Da quello che Hermione poteva sentire,indossava solo un asciugamano sulla vita e per il resto era come mamma l'aveva fatto.

Dopo essersi lasciata baciare un pò voltò il capo e prese a baciare con foga il suo Severus. Sulle labbra,sul collo,sul petto. Lui infilò la sua mano tra i capelli di lei e prese a giudare i suoi movimenti:da sempre Piton voleva essere colui che comandava.

Ma Hermione non era certo un tipetto facile. Scosse leggermente la testa fin quando severus non le lasciò i capelli. Poi gli diede una spinta e lui fu costretto ad arretrare. Altra spinta. Altri passi. Ecco cosa usciva dalla porta del bagno ed Hermione lo spinse sul letto.

Severus sorrise consapevole che fosse lei a guidare il gioco.

*

Harry,Ron ed Hermione si trovavano,come sempre,nella loro sala comune ed erano impegnati nelle solite attività:Hermione leggeva un libro sulla magia oscura mentre Harry e Ron giocavano a scacchi magici. Non passò molto che tempo che Hermione finì il libro e si alzò per restituirlo al legittimo proprietario.

-Dove vai,Herm?-chiese Harry guardandola mentre lei si alzava

-Bè,ho appena finito questo splendido libro,ed ho deciso di riportarlo al proprietario-rispose lei sorridendo

-Ah...e di chi sarebb...??- Harry non riuscì a terminare la frase perchè Hermione lo interruppe bruscamente ma sempre sorridendo:

-E' tardissimo,scappo ragazzi!- ed uscì dal dormitorio.

Harry e Ron non fecero troppo caso al fatto che Hermione non avesse risposto e ripresero a giocare...ad un certo punto Harry si fermò e guardò il suo migliore amiko negli occhi.

-Ron...io credo di amarla-

-Eh??Ma di che parli Harry??-chiese stralunato Ron scostando un pò la scacchiera

-Ron,mi sono innamorato di Hermione-

-Oh...ah...ehm...-

-Non fare così ti prego! Io credo che il sentimento non sia corrisposto!-

-No,dai Harry.Non dire queste cose...non puoi mica saperlo.Ma vuoi...dichiararti?-

-No,ancora no.La vedo troppo distante in questo periodo. Ho bisogno di esserle più vicino prima di dichiararmi-

-Bè se lo dici tu-rispose Ron facendo spallucce e riportando la scacchiera dov'era prima.

-Che riprendiamo?-chiese come se niente fosse

-Ok-

*

*Toc Toc*

-Avanti-

Hermione Granger varcò la soglia dell'ufficio di Piton. Ed eccolo lì,tra i suoi abiti scuri che tutto intento leggeva un libro. Alzò lo sguardo per vedere chi era entrato ed il suo volto si distese in un sorriso. Si alzo velocemente ed andò incontro ad Hermione.

-Le ho riportato il libro,professore-

Severus lo prese in mano,lo posò frettolosamente sulla scrivania e poi prese a baciare frettolosamente la sua Hermione,come se ogni momento fosse l'ultimo.

Lei sorrise vedendo Piton così di buon umore,lo trascinò in camera da letto,e dopo una serie infinita di baci Severus parlò:

-Hermione...devo partire-

Lei strabuzzò gli occhi

-E..dove dovresti andare?-

-Ho una missione. Una missione per conto di Silente-

-Ah...ah...e quando pensi di tornare,Severus?-

-C'è la possibilità...che io non torni mai più-

Hermione lo sguardò con quei suoi grandi occhi color nocciola e Piton ne potè leggere la paura.

-Ti prego,non aver paura...-sussurrò accarezzandole il viso

-Io...io...-balbettò lei distogliendo lo sguardo

-Hermione,non è ancora detto che io debba partire...e sicuramente non sarà subito!-

-Io,credo sia un mio...d-diritto...sapere a cosa dovresti andare in-incontro...- sussurrò Hermione incrociando gli occhi con Piton.

-Hai ragione...Io sarò la spia di Silente. Il viaggio è con i Mangiamorte. E' una marcia di guerra e gli Auror potrebbero,senza volerlo,colpirmi-

Hermione si mise la testa tra le mani ed una lacrima amaro le colò giù per il viso...Perchè doveva capitare tutto a lei? Perchè proprio ora che aveva trovato una persona così speciale?

-Severus...non andare....fallo per me...-

Piton la guardò. Avrebbe tanto voluto che in tutta la sua vita qualcuno lo avesse supplicato di non andare incontro alla morte e adesso che aveva trovato una persona così...cosa doveva fare?

-Parlerò con Silente-concluse infine con dolcezza.

-Vedrò cosa posso fare...non preoccuparti per me Hermione-finì cercando di rassicurarla.

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Capitolo 6
*** Che cosa siamo? ***


Buongiorno! Dopo tanta ma tanta attesa eccomi qui cn il nuovo capitolooooXD Scusami se vi ho fatto aspettare ma sono sicura,data la lunghezza,che questo capitolo vi sazierà! Un ringraziamento a

HermioneCH(mi dispiace ma non è nei miei programmi un intreccio con HarryXD) Felicity89,lacrimalucente e...CRUCIATUS EST a cui assegno il premio fedeltàXD

Infine mi raccomando...recensite!!

Che cosa siamo?

-Hermione...?- sussurrò Severus smuovendo leggermente il suo corpo per farla svegliare

Lei mugugnò nel sonno e dopo qualche secondo...

-Che...che c'è?- chiese tra uno sbadiglio e l'altro

-E' tardi,Herm. Devo tornare in dormitorio prima che qualcuno si accorga che non hai dormito lì...-rispose Severus con dolcezza

-Ma...ma che ore sono??-

-Mmm...sono le 5-

-Le cinque??-esclamò Hermione alzandosi di botto

-Ma Severus! Nel mio dormitorio si alzano tutti all'ultimo minuto ed hanno un tale sonno che non mi noterebbe neanche se entrassi nuda!-

-Eh,su questo ho qualche dubbio...-rispose Severus guardandola malizioso.

Ancora tra Hermione e Piton non c'era stato niente. Solo qualche bacio "innocente" ma nessun rapporto sessuale vero e proprio. Eppure...eppure c'era qualcosa che li legava. C'era qualcosa che non riusciva a tenerli lontani per più di qualche ora.

-Hermione...quand'è che siamo diventati così?-

-Ehm...così come,Severus?-

-Così...indispensabili l'uno per l'altra-sussurrò lui di risposta scrutandola

Hermione rimase per qualche secondo pensierosa. E già...da quando non poteva fare a meno di Severus? Non lo sapeva neppure lei...

-Non lo so,veramente. Ma cosa importa?-chiese lei

-Me lo sono chiesto perchè è strana questa situazione-cominciò Piton scostandosi le coperte di sotto e facendone uscire il petto. Hermione vi poggiò la testa e ascoltando il suo battito del cuore sentiva anche le parole di Severus.

-Non sono mai stato in buoni rapporti con i Grifondoro,lo sai.Non avevo mai pensato,nemmeno nei miei sogni più strani,che avrei mai potuto avere una relazione con un alunna...così giovane per giunta!-

-La mia età è un problema per te,Severus?-

-No,non mi hai capito Herm. Tu...tu...sei la cosa migliore che mi sia capitata in tutti questi anni- disse baciandole dolcemente i capelli che profumavano,come sempre,di vaniglia.

-Io,però,sono una spia. Ogni giorno rischio la vita per cercare di salvare quella degli altri,anche la tua. Non si può dire che il nostro sia un rapporto di sesso,perchè non è così,dato che...insomma...ancora non...hai capito- farfugliò imbarazzato.

Hermione sorrise vedendolo in quelle condizioni ma non disse nulla. Quando lui si riprese dall'imbarazzo finì:

-Insomma,che cosa siamo noi?-

Ecco. Altra domanda a cui Hermione non sapeva rispondere.

-Io...io...sono confusa quanto te,Severus. Non so cosa siamo...so solo che quando sto con te...mi sento al sicuro..sto bene..-

Piton si commosse sentendo quelle parole e tolse totalmente le coperte. Poi prese Hermione dalle spalle e la sollevò fino ad adaggiarla su di lui,perfettamente seduta. Ora poteva vederla bene. Era in biancheria intima. Indossava un reggiseno rosa chiaro con dei fiori disegnati e le mutandine erano uguali. I capelli castani le ricadevano sulle spalle e le incorniciavano il viso dolcemente. Piton sorrise vedendo questa visione così paradisiaca e si sentì estremamete fortunato. Cominciò a baciarle il collo per poi scendere fino all'incavo dei seni e divertirsi a giocherellarci. Hermione prese la sua testa tra le mani e lo spinse più in fondo. Severus si buttò su di lei ma inciamparono tra le coperte e caddero a terra l'uno sopra l'altra. Hermione scoppiò a ridere e ben presto Severus seguì il suo esempio. Si diedero un dolce bacio e poi lei si alzò da terra e si andò a vestire.

*

*Toc Toc*

-Avanti...-

-Oh,Severus,sei tu- esclamò la voce profonda che lo aveva invitato ad entrare.

-Albus.Volevo parlarti...- disse Severus rigido,come sempre.

Per un attimo si stupì pensando che con Hermione era tutta un altra persona. Era dolce,comprensivo e non glaciale e freddo come sempre.

-Si dimmi Severus- Albus con un gesto della mano lo invitò a sedersi e poi cominciò a giocherellare con i suoi stessi pollici,com'era suo solito fare.

-Bè,Albus,vorrei parlarti della mia missione-

-Sei impaziente di partire?-

-No per niente. Vorrei chiederti di mandare qualcun altro al posto mio-

Silente si stupì a questa richiesta ma non disse niente. Stette a pensare per un pò e poi rispose:

-In questo momento non è necessaria la tua partenza- Severus tirò un sospiro di sollievo.

-Ma non è detto che non lo possa essere in futuro-continuò il preside.

Bè meglio accontentarsi,si disse Piton e dopo aver salutato e ringraziato il preside uscì dal suo ufficio.

Nel traggitto che portava alla sua aula incrociò per casa un gruppo di Grifondoro tra i quali Hermione. La vide sorridere a Harry,poi voltarsi,incontrare il suo sguardo e mandargli uno sguardo provocatorio.

Severus sorrise tra se e poi continuò per la sua strada.

*

*

Le punizioni per Hermione con il professor Piton erano finite. Nonostante ciò non si era mai scoraggiata e ad ogni momento libero era corsa dal suo Severus. Quella sera però fu più difficile del solito...

-Allora,si fa così?-chiese Harry facendo finta di non capire

-Harry!Mi sembri scemo,sel serio! Te l'ho spiegato 10 volte quindi anche tu dovresti aver capito!- esclamò Hermione un pò arrabbiata

-Stai insultando la mia intelligenza??-chiese lui scherzando

-Vedi Harry...ti distrai troppo! Concentrati,concentrati!- rispose severa lei

-Non ce la faccio Herm!-

Herm...Herm...Severus!Non ce la faceva più a stare senza di lui...aveva promesso ad Harry che gli avrebbe dato ripetizioni di Trasfigurazione ma lui stava impiegando più tempo del previsto a capire.Hermione fece un respiro profondo cercando di non pensare a Piton e riprese a spiegare.

-Allora...con la mano devi fare questo movimento...- Harry le fermò il braccio che Hermione stava sollevando la prese in braccio e tra le sue grida la buttò sul divano.

-Harry per favoreeeee-esclamò ridendo mentre lui le faceva il solletico

-Smettila dai!!-

-No,no. Non ce la smetto proprio!-esordì lui ridendo

Ma proprio in quel momento la porta della sala comune si aprì ed ogni singola persona che parlava,scherzava,urlava si fermo istintivamente.

Anche Harry ed Hermione alzarono lo sguardo e lei rimase a bocca aperta.

-Professor Piton!-esclamò Harry

Hermione si alzò velocemente dal divano e da sopra Harry e si diresse verso il professore con gli occhi bassi.

Severus rimase per un attimo interdetto a quella scena ma si riprese subito.

-Signorina Granger...doveva essere nel mio ufficio 20 minuti fa-le disse con voce gelida.

-Si,mi scusi professore. E' che Harry aveva bisogno di ripetizioni e abbiamo perso la cognizione del tempo-rispose lei ad occhi bassi

-Si,ho visto benissimo come faceva ripetizioni a Potter!- disse lui cercando di mantenere la voce fredda e distaccata come sempre

-Ma vengo subito,professore- disse Hermione alzando lo sguardo su di lui e cercando un pò di comprensione in quegli occhi..non la vide. Severus uscì facendo svolazzare il mantello ed Hermione lo raggiunse correndo poco dopo.

Aprì la porta del suo ufficio e senza aspettare Hermione,entrò. Si vedeva da lontano che era arrabbiato. Hermione lo raggiunse e si chiuse la porta alle spalle,poi andò da Piton che si era accomodato nella poltrona.

-Severus...-

-Professor Piton,signorina-

-Severus,per favore non fare così...-riprese lei con una nota di supplica nella voce

-Ti giuro che tra me ed Harry non c'è niente,te lo giuro-continuò lei

-Si si certo...quindi gli stavi davvero danto ripetizioni mentre lui ti toccava da tutte le parti??- chiese con una nota sarcastica nella voce.

-Io stavo spiegando quando lui mi ha buttato sul divano...è stato contro la mia volontà...giur...-

Ma Piton si era già alzato e si era diretto verso la camera da letto.Hermione si prese la testa tra le mani...Perchè quella gelosia inutile?? Severus tornò poco dopo con in mano un sacchetto di plastica e lo porse ad Hermione.

-Questi sono i vestiti che hai dimenticato ieri- disse con indifferenza.

Hermione a quel tono così superficiale non resistette più.Si eresse in tutta la sua altezza e si avvicinò pericolosamente a Piton.

-Tu ora mi devi ascoltare- disse con voce decisa

-Tra me ed Harry non c'è niente,niente! Siamo solo amici e gli davo solo ripetizioni! Severus non ti sto mentendo,con te mi sento un altra persona,mi sento viva,non farei mai qualcosa che potrebbe farti soffrire!-

Finalmente alzò lo sguardo. Incontrò i suoi occhi,così puri così sinceri,e le si gettò contro. Fecero l'amore in un modo passionale che nessuno dei due aveva mai sperimentato e poi sfiniti si accasciarono sul letto.

Dopo un pò Piton fece per alzarsi ma Hermione lo trattene aprendo gli occhi.

-Non lasciarmi,Severus...-

-No,che non ti lascio...non ti lascio più,non ti lascerò mai...-

Hermione sorrise e poi gli sussurrò all'orecchio:

-E cerca di essere meno geloso d'ora in poi...-

FINEEEEEEXD
Vorrei ricordare che le scene di sesso sono state tagliate per scendere il Rating. Se volete leggere la storia completa non esitate a contattarmi^^

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Capitolo 7
*** Come farei senza di te? ***


BuongiornoooXD anke qui aggiorno dopo tanto tempo a causa di questo blocco che ha avuto efp^^ Vi auguro una buona lettura...mi raccomando lasciate tanti commenti e ricordatevi il rating NC17^^ bacii!

Come farei senza di te?

Mancavano poche settimana alla fine della scuola ed Hermione era sempre più indaffarata. Andava su e giù dalla bibblioteca alla sala comune Grifondoro e la sua relazione con Severus era perfetta.

Quel pomeriggio aveva un programma strettissimo: dopo il pranzo sarebbe dovuta andare in sala comune a dare "ripetizioni" a metà dormitorio. Dopo sarebbe corsa in bibblioteca per studiare un pò il programma degli esami ed infine,dopo cena,avrebbe fatto un salto da Severus.

Ormai le giornate erano strutturate così e lei non poteva farci niente...in fondo non aveva nessun fastidio...l'unica cosa bella della giornata,però,era vedere lui.

-Hermione,Hermione!- urlò una voce dall'altra parte del tavolo dei grifondoro.

Hermione voltò la testa di scatto verso il suo interlocutore e vide che era Ron

-Hermione,allora per oggi rimaniamo alle tre no? Per le ripetizioni...-

-Oh,si certo Ron-rispose meccanicamente,come ogni giorno,Hermione.

L'amico se ne andò contento verso il tavolo dei corvonero per fare due chiacchere cn Luna Lovegood.

Hermione continuò a mangiare tranquilla mentre anche Harry si era avvicinava e le chiedeva se le ripetizione fossero alle tre e lei annuiva ma sempre con un occhio rivolto al tavolo dei professori.

*

Piton percorreva a grandi passi il suo studio facendo un terribile rumore. Pensava a se stesso...ad Hermione..la desiderava. La amava. La voleva lì,accanto a lui.

Sarebbe arrivata entro pochi minuti e lui l'avrebbe rivista,sempre lì,su quella porta che gli sorrideva,che entrava e che pochi attimi dopo si sfilava i vestiti..

*Toc Toc*

Severus corse la porta e la spalancò

-Hermio...Potter?!- esclamò incredulo

Harry lo guardò strano credendo di aver sentito pronunciare il nome "Hermione" da Piton. Severus lo guardò un pò agitato ma riprese subito la sua solita espressione e rientrò nello studio facendo accomodare,con un gesto scorbutico,anche Harry.

-Cosa vuole signor Potter?-chiese sbrigativo

Harry lo guardò per qualche secondo e poi prese a parlare:

-Professore..le volevo parlare della signorina Granger-disse freddamente mentre il professore che gli stava di fronte sentiva il sangue gelargli nelle vene.

-E a quale proposito,Potter?-

Harry si prese di coraggio e finalmente parlò:

-Hermione passa troppo tempo nel suo ufficio- esordì guardando il professore.

-Lei...la fa lavorare troppo! Hermione è una persona molto intelligente e lei fa di tutto per metterla in punizione e tenerla nel suo ufficio!- concluse accigliato aspettandosi una reazione a dir poco esagerata da parte del professore. Invece...invece Piton rimase in silenzio,riflettendo. Era vero che toglieva ad Hermione troppo tempo? La distraeva forse dalla studio o dagli amici? Si rispose di no. C'era già il destino che si metteva contro di loro e non aveva certo intenzione di creare altri problemi alla loro relazione.

-Mi doveva dire solo questo,signor Potter?-chiese freddo e mettendo in ordine qualche foglio sulla sua scrivania...

Harry rimase un pò interdetto da quella reazione ma annuì comunque.

*Toc Toc*

Severus,senza pensare,si alzò ed andò ad aprire...

-Hermione!-esclamò Harry vedendola entrare sicura dalla porta.

Lei si fermò di botto fissando prima Harry e poi Piton con uno sguardo interrogativo.

Harry aveva un sorriso ebete stampato sulla faccia,Severus i nervi a fior di pelle ed Hermione se ne accorse...

-Che ci fai qui Harry?-chiese sedendosi nella sedia accanto alla sua

-Sono venuto a parlare con il professor Piton...di te- rispose lui tranquillo

-Eh?? Perchè scusa??- fece stranita,e anche un pò spaventata,lei

-Perchè? Perchè ti fa lavorare troppo,ecco.-

Hermione si voltò velocemente verso Severus,mentre Harry fissava il fuoco del camino,e vide che alzava gli occhi al cielo. Sorrise leggermente vedendo quella reazione e si rivolse ad Harry:

-Ma dai Harry non devi preoccuparti per me! Lo sai che io amo studiare...e il professor Piton...mi...insegna nuove cose...-

Harry la guardò un pò sbigottito sentendole dire quelle cose ma rivolse la sua disapprovazione verso Piton,guardandolo storto.

-Se il signor Potter e la signorina Granger hanno finito di fare queste sdolcinerie io vorrei riprendere a lavorare- disse freddamente guardando entrambi in modo eloquente

Harry si alzò e porse una mano ad Hermione per aiutarla. Lei sorrise a questo gesto di inaspettata cavalleria,mentre Severus era sempre più arrabbiato,ma rifiutò gentilmente con un gesto del capo

-Io resto qui,Harry...ho da fare- gli disse

Harry annuì alzando le spalle e poi uscì dal ufficio mentre Piton richiudeva la porta con un tonfo sordo e mormorando "quell'idiota..."

*

Severus giaceva inginocchiato per terra,ai piedi di Voldemort.

-Mi hai tradito,Severus...- sussurrò Voi-sapete-chi guardando Piton con gli occhi ridotti a fessure

Lui alzò lo sguardo versò l'alto ed incrociò gli occhi dell'Oscuro Signore,più cattivi,più freddi che mai. Sfidò il suo sguardo accennando un sorriso e fu allora che Voldemort prese a lanciagli Cruciatus a più non posso.

Severus iniziò ad urlare contorcendosi le mani ed il corpo.

-Meriti la morte,mio infido amico...- mormorò l'Oscuro Signore toccando con un dito il viso di Severus..lui gli sputò in faccia e Voldemort ritrasse il volto.

-Si...meriti proprio di morire...-

Continuò a lanciargli Cruciatus fin quando Severus non ebbe più forza per urlare,ed infine,con un ultimo sguardo malefico esordì:

-Avada Kedavra!-

-NOOOOOOOOOOOOOOOOO!-

Hermione,grondante di sudore,si risvegliò da quel terribile incubo.

Era stata lei ad urlare? Si...aveva visto il suo Severus morire e non era riuscita a trattenersi.

Si portò una mano sul viso,scostandosi una ciocca di capelli dalla fronte e riprese a respirare regolarmente.

Il suo Severus...stava bene? Probabilmente era nel suo letto e stava dormendo beato...ma aveva voglia di lui...di accertarsi che fosse tutto apposto.

Scivolò piano dal letto,aprendo dolcemente le tende e infilandosi le pantofole e la vestaglia.

Guardò l'orologio:erano le 3 e mezza.

Scese nella sala comune ed aprì il quadro. Si ritrovò a vagare per i corridoi di Hogwarts fino a raggiungere l'ufficio di Piton. Abbassò piano la maniglia:la porta era chiusa.

Prese la bacchetta e sussurrato il giusto incantesimo entrò. Il fuoco era spento e la stanza veniva fiocamente illuminata dalla luce della luna. Si diresse verso la porta della camera di Piton e l'aprì dolcemente.

Si avvicinò al letto e scostò un pò le coperte...era vuoto.

Ma dov'era Severus allora? Cosa ci faceva fuori a quell'ora? E se il suo sogno fosse stato realtà? Si buttò sul letto bagnando il cuscino con delle lacrime e,senza accorgersene,si addormentò.

Proprio in quel momento una figura incappucciata varcava i portoni di Hogwarts e risaliva velocemente le scale. L'uomo raggiunse tranquillamente il suo ufficio e fece per buttarsi sul letto,quando vide un piccolo rigonfiamento sotto le coperte. Si avvicinò cauto e notò che il "rigonfiamento" era Hermione.

-Hermione...Hermione...-sussurrò Piton scuotendola piano per farla risvegliare.

Lei voltò la testa emettendo qualche verso assonnato e Severus si accorse che aveva la pelle rossa di pianto..Finalmente Hermione aprì gli occhi e trovandosi d'avanti Severus gli gettò le braccia al collo.

-Amore! Stai bene! Sei vivo!- sussurrò lei stringendolo forte.

Piton rispose all'abbraccio stranito ed anche un pò stupito dal sentirsi chiamare "amore".

-Ma che è successo,Herm?-

-Ho fatto un sogno orribile stanotte...Voldemort ti torturava perchè tu l'avevi tradito e alla fine...ti uccideva!- raccontò Hermione un pò spaventata

-Ma è stato solo un sogno!- esclamò Severus accarezzandole il viso.

-Su non preoccuparti. Sono qui,in carne ed ossa!-continuò sorridente lui

Hermione rispose al sorriso con un leggero bacio e poi riprese il tono malizioso e sapiente di sempre.

-Bè,ormai che sono qui...- cominciò con voce suadente

Severus non le diede il tempo di finire che già si era sdraiato sul letto e l'aveva attratta a se cominciando a baciarla.Lei sorrise e si lasciò coccolare. Fecero l'amore una volta,e poi un altra ancora. Hermione,la So-Tutto-Io,si era dimostrata un insanziabile amante e Severus,il professore di ghiaccio,un uomo disposto a tutto.

*

L'indomani mattina,per loro sfortuna,era domenica ed Hermione,risvegliatosi già una prima volta alle cinque,continuò a dormire beata fino alle nove,credendo di essere nel proprio dormitorio. Quando la lucidità la raggiunse,e capì che ormai tutti gli studenti camminavano fuori dall'ufficio di Piton,era troppo tardi.

-Severus,Severus,sveglia!-sussurrò con urgenza lei

-Mmm...che c'èèèè...-

-Severus sono le nove!-

Piton balzò su dal letto come se una scossa lo avesse colpito e guardò Hermione stupito.

-Ma perchè non mi hai svegliato prima?? Non mi alzo mai a quest'ora!-

-Severus!Non è questo il problema! Il problema è che tutti gli studenti di Hogwarts passeggiano tranquilli dietro la tua porta ed io non posso uscire in vestaglia fuori no??Chissà cosa penserebbero vedendomi uscire da qui!- disse Hermione tutto dun fiato

-Ok.Calmati. Una soluzione si trova...-rispose penserioso Piton

-Bè,facciamo così.Trasfiguriamo i tuoi vestiti e poi...facciamo finta che eri venuta per una ripetizione!-

-Di domenica?-fece Hermione inarcando il sopracciglio

-Hai ragione. Oh,non lo so. Tu esci e spera che nessuno ti faccia domande!- sbottò Piton

Lei si alzò dal letto e trafigurò il suo pigiama in un semplice completo: jeans chiari ed una maglietta scollata rossa firmata Artigli.

Severus la guardò mentre compiva questi movimenti ed ancora una volta ne rimase affascinato. Lei si avvicinò tranquilla alla porta ma mentre stava per abbassare la maniglia...si voltò e corse in braccio a Piton,ancora sdraiato a letto. Lo baciò ancora una volta su quelle candide labbra e gli passò dolcemente una mano tra i capelli. Lui sorrise e sussurrò:

-Come farei senza di te...?-

*

Ti prego fa che non mi veda nessuno,pensò Hermione mentre usciva dall'ufficio di Piton. Richiuse piano la porta alle sue spalle cercando di non assumere un aria troppo furtiva. Fortunatamente nei sotterranei passava poca gente a quell'ora quindi Hermione potè camminare tranquilla. Ma svoltato l'angolo chi si ritrovò d'avanti? Nientepopòdimeno che Harry Potter,Ron Weasley e la professoressa McGrannitt! Spalancò gli occhi e li fissò inorridita.

-Hermioneee!!-urlò Harry felicissimo di vederla

Le corse in contro e l'abbracciò,quasi stritolandola.

-Ciao Harry...come mai svegli così presto?- chiese lei cercando di apparire tranquilla.

-Signorina Granger credo che dovrebbe dirci lei perchè non ha passato la notte nel suo letto- la interruppe la McGrannitt.

Hermione fece lavorare il cervello alla velocità della luce e cominciò a farfugliare scuse.

-Ehm..ecco vede professoressa...io fino alle tre nel mio letto c'ero..solo che poi ho fatto un incubo,si...e allora mi sono alzata e sono andata a fare una passeggiata...poi...siccome non riuscivo a prendere sonno...allora sono andata a dormire...con...Ginny! Si si Ginny...-esclamò convinta Hermione con un sorriso

-E' andata a dormire con la signorina Weasley quindi...ok. Controllerò.Per ora può andare,Granger-

Hermione ringraziò pacatamente e si diresse verso il dormitorio Gryffondor,sperando che la giornata sarebbe trascorsa senza ulteriori intoppi.

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Capitolo 8
*** I M.A.G.O. ***


I M.A.G.O.

-Hermione ce la vuoi smettere?-sbuffò Ron alzando gli occhi al cielo

-Non ce la farò,non ce la farò...- sussurrò Hermione a denti stretti ed occhi chiusi

-Hermione basta con queste sciocchezze! Sarai la più brava del nostro anno quindi nn ci pensare più-esclamò Harry un pò innvervosito

Hermione si passò una mano tra i capelli,agitata.

Quel giorno,1 giugno,c'era la prima sessione di esami.

Avrebbero fatto il compito scritto di Storia della Magia,prima materia di corso. Hermione era molto agitata e non riusciva a non mangiarsi le unghie. Lei e Severus si erano fatti una promessa: Hermione non avrebbe più studiato dall'inizio degli esami alla fine...ciò che sapeva già l'aveva appreso durante l'anno e i ripassi all'ultimo minuto non facevano altro che agitare e deconcentrare.

Lei non era molto convinta,inizialmente,ma poi aveva acconsentito,lasciandosi andare ai "metodi di persuasione" di Severus.Adesso se ne pentiva amaramente ma ogni promessa era debito.

Finalmente una voce acuta,quella del professor Vitious,li chiamò in classe e tutti gli studenti del settimo anno si accomodarono nei banchetti,sistemati appositamente nella Sala Grande. Hermione si mise in una delle ultime file,per evitare di essere copiata,capitando vicino a Blaise Zabini. Lui non si voltò ne le fece segno in alcun modo.

"Ok,Ok...respira Hermione. Questa la sai!" pensò Hermione mentre scorreva il foglio con le domande di storia della magia. Guardò un pò tutto il foglio e si rese conto che l'esame sarebbe stato più facile del previsto:le sapeva tutte. Sorrise soddisfatta tra se e altrettanto fece una figura che la guardava dal lato della stanza...

*

-Finalmente abbiamo finito!-esclamò Harry felice grattandosi l'orecchio e rivolgendosi a Ron ed Hermione.

Lei gli sorrise di risposta mentre Ron prese un espressione un pò corrucciata.

-Mah...non è andato tanto bene...-sospirò poi guardando i suoi amici

-Ma come Ron? Avevamo studiato quella parte di programma benissimo!-esclamò Harry dandogli un affettuosa pacca sulla spalla.

-Non ricordavo niente...-rispose Ron massaggiandosi leggermente la tempia.

Raggiunsero i loro dormitori e poterono riposarsi per alcuni minuti. Al suono della fine di quell'ora però,ripresero a scendere verso la Sala Grande sicuramente già portata allo stato normale.

Difatti appena entrarono trovarono i tavoli delle quattro casate disposti ordinatamente nel loro ordine ospitando già un buon numero di ragazzi. Harry,Ron ed Hermione si sedettero nei loro soliti posti. Hermione lanciò uno sguardo di sbieco al tavolo insegnanti e incontrati gli occhi di Severus gli sorrise dolcemente e gli fece un piccolo segno di vittoria.

I piatti finalmente si riempirono della gustose pietanze tipiche di Hogwarts ed Hermione cominciò a pensare mentre si serviva del Roastbeef.

"Chissà cosa succederà alla fine della scuola...continuerà la storia tra me e Severus? Andremo a vivere insieme? Lascerà i Mangiamorte? Non dovrò più stare in pena per lui?"

Con queste domande che le assillavano la mente Hermione si rese conto che la cena era già finita e si accinse a fare visita al suo professore preferito...

*

-Ehi piccola...cos'hai stasera?- chiese Severus mentre avvicinava il suo viso a quello di Hermione.

Lei passò le sue mani intorno al collo dell'amante e prese a dondolarsi leggermente,pensierosa.

-Na...non so. Riflettevo-

-Mmm...e su cosa?-chiese lui mentre cominciò a baciarle il collo sensualmente.

-Pensavo...a noi. A cosa succederà...dopo Hogwarts-

-Lo sai cosa penso io invece? Che noi pensiamo troppo!- rispose Severus mentre cominciava a scendere le sue mani verso i glutei di lei.

-Dici?-sussurrò Hermione sensuale sbottonandogli la camicia.

-Dico dico...-

Severus prese finalmente in braccio Hermione e la poggiò sulla scrivania. Entrambi si lasciarono trasportare lentamente dalla passione.

-Ah...S-Severus...sei estremamente appagante sai?-chiese Hermione maliziosa mentre con un dito sfiorava i peli della sua pancia.

-Oh...Oh...ma...davvero?-fece lui ancora ansimando un pò.

Rimase in silenzio per altri interminabili minuti,sfiorandosi e coccolandosi,mentre Hermione con le sue dita esperte esplorava il corpo del suo amante e Severus le carezzava dolcemente i capelli.

-Hermione...?-

-Si?-

-Ti amo-

Seguì un altra pausa dopo questa rivelazione interrotta solo dai corti gemiti di lei. Poi alzò lo sguardo ed incontrò i suoi occhi.

-Dici Davvero?- sussurrò piano.

Lui le rispose con un semplice bacio sulla fronte che bastò a chiarire ogni dubbio.

-Ho sbagliato a dirtelo?-chiese poi un pò contrariato

-No,no...non pensarlo neanche!-sussurrò subito lei di risposta,mettendosi eretta e portando la coperta fino alle spalle.

-E allora?-

-Ecco...vedi...la parola "amare" è grande..penso tu lo sappia meglio di me...ed io non dico che tu non possa amarmi,eh,ma solo che la nostra è una situazione troppo difficile...-

-Quindi tu non mi ami,Hermione?-

Lei lo fissò negli occhi.

Lo amava?Si che lo amava...

Gli e lo avrebbe detto?Si che gli e l'avrebbe detto...

-Anchio ti amo,Severus!-sussurrò gettandogli le braccia al collo.

Lui la chiuse in un abbraccio,felice. Ormai era come se si fossero fatti una promessa.

Si amavano.

Forse l'avrebbe amata solo quella sera o forse tutta la vita,ma non gli importava. Le prese il viso tra le mani e guardandosi negli occhi entrambi ebbero la conferma dei loro sentimenti reciproci.

-Non mi tradirai con Potter vero??-chiese scherzando Piton prendendola da sotto il mento.

-Ho mai detto questo?-sussurrò di rimando lei in tono malizioso.

-Che cos'è..una minaccia?-

-Può darsi...-rispose Hermione. Poi gli scoppiò a ridere in faccia e lo baciò sulla punta del naso.

-Sciocchino...-sussurrò mentre si rimetteva sotto le coperte e lo tirava giù con lei.

*

L'indomani mattina avrebbero avuto l'esame scritto di Trasfigurazione. Hermione si sentiva molto più sicura dopo il successo del giorno prima quindi entrò in classe tranquillamente. La mattinata passò velocemente e lei finì il compito anche prima del previsto. Quando finalmente la professoressa McGrannit ebbe ritirato tutti i fogli Hermione uscì dalla Sala Grande,accompagnata come sempre da Ron ed Harry.

-Ehi Hermy!- urlò una voce dall'altra parte del corridoio.

Ginny Weasley raggiunse l'amica in un attimo e la prese sottobraccio. Assunze d'improvviso un espressione più seria e le sussurrò:

-Noi dobbiamo parlare...-

-E a che proposito Ginny?-rispose Hermione allibita.

-Lo scoprirai questa sera...ci vediamo dopo gli esami orali...non sparire come sempre- l'ammonì piano.

Poi riportò il tono di voce a quello normale e si avvicinò nuovamente ad Harry e Ron.

-Andiamo in sala grande?-chiese sorridendo

-Si,certo!-rispose Ron e,prendendola sottobraccio,varcò le soglie della Sala.

*

Anche gli esami del pomeriggio passarono velocemente ed Hermione si ritrovò a sperare che Ginny facesse in fretta a dirle ciò che aveva in mente perchè lei...aveva troppa voglia di vedere Severus!

-Ciao Hermi!- esclamò Ginny entrando dal buco del ritratto e sedendosi vicino a lei.

-Ciao Gin...di cosa mi volevi parlare?-chiese sbrigativa l'amica guardando l'orologio.

-Mmm...volevo parlarti di questo-

-Questo cosa?- chiese distratta Hermione sempre fissando le lancette.

-Questo Hermione!-esclamò prendendogli il braccio ed obbligandola a guardare il suo viso.

-Ma che ti prende,Herm? Sei sempre impegnata con gli esami,e questo lo capisco,e non mi dedichi mai un pò di tempo!-

-Ma...l'hai detto pure tu! Sono troppo impegnata con gli esami...-rispose lei a mò di scusa.

-Si,Hermione...forse fino alle 6! Dopo la cena tu sparisci!Si può sapere dove vai??-

-Ehm...ripetizioni-rispose lei torcendosi le mani.
Non le piaceva mentire ad un amica come Ginny in fondo erano come sorelle!

-Ripetizioni,eh?-fece lei sarcastica

-Hermione lo so che ti vedi con un ragazzo!-sbottò

-Ra...ragazzo?- boccheggiò lei

-Si un ragazzo! ed Hermione io non ci trovo niente di male! Perchè non ne parli con me?-chiese poi un pò triste.

Hermione si arrese all'evidenza dei fatti e sorrise debolmente all'amica.

-Vedi Ginny...la storia mia...con questo ragaz...uomo...è complicata- iniziò poco convinta.

-Ma io ti ho sempre ascoltato Herm...sempre capito!-

-Ginny non so se posso dirtelo...è un segreto che fin ora ho tenuto solo per me cercando di non coinvolgere altre persone...potrebbe essere pericoloso per me,per lui ed anche per te!- spiegò con pazienza.

-Capisco...quindi non ne vuoi parlare- concluse Ginny con tristezza.

-Non è questo...io non ne posso parlare...- rispose lei altrettanto triste.

-Neanche qualche indizio?-continuò l'amica.

-E va bene Ginny...ti darò un indizio che vale più di mille parole. Ma tu mi devi assolutamente promettere che non ne rimarrai scandalizzata,ne mi tratterai come se avessi la peste ne...racconterai mai ciò che sto per dirti-concluse risoluta.

-Prometto!-rispose Ginny annendo

-Lui è...è...è un...un...è un Mangiamorte- sussurrò debolmente.

Ginny inorridì. Guardò l'amica con i suoi grandi occhi azzurri e si chiese se fosse impazzita.

-Ma ora è dalla parte dei buoni!-precisò Hermione guardandola speranzosa.

-Tu...tu...sei IMPAZZITA??-urlò improvvisamente puntandole contro un dito.
Mezza sala comune si girò a guardarle e Ginny continuò:

-UN MANGIA...un mangiamorte...-riprese cercando di parlare piano,affannandosi.

-Lo so Ginny. Sembra terribile ma...è l'uomo della mia vita-concluse decisa.

-Come fa...ma dico io...come fa un Mangiamorte ad essere l'uomo della tua vita?-chiese visibilmente arrabbiata la Rossa.

-Lui..lui è buono. Lui mi ama. Mi tratta come una regina...mi fa sentire speciale..-concluse Hermione con quasi le lacrime a gli occhi.

-Te l'ha detto lui che ti ama?-

-Si,me l'ha detto lui. E io mai avevo visto uno sguardo più sincero negli occhi di quest'uomo- disse decisa Hermione.

-Quindi...lo conosci da tanto tempo?-chiese Ginny mentre cercava di fare due più due.

-Mmm...non posso dirti altro Gin...ora vado- concluse Hermione alzandosi dalla sedia ed uscendo dal buco del ritratto.
Ginevra rimasta sola cominciò a riflettere.
Hermione conosceva quell'uomo da tanto tempo...era un Mangiamorte...pentito...lo vedeva entro i confini scolastici...
Poteva essere solo...

*


-Severus?-sussurrò Hermione mentre apriva piano la porta del suo studio.
Non ricevette risposta quindi si richiuse la porta alle spalle e si incamminò verso la camera da letto di Piton.
Prima di aprire la maniglia,però,sentì delle voci parlottare e si fermò in ascolto.

-Severus tu devi farlo!- esclamò una voce maschile che somigliava terribilmente a quella di Lucius Malfoy.

-No Lucius! Non voglio- rispose Severus convinto.

-Invece devi!-lo rimbeccò Malfoy

Piton fece un sospiro infastidito e poi annunciò a denti stretti:

-Dammi un altro pò di tempo per pensarci...-

Lucius fece un verso di assenso ed Hermione sentì i passi venire verso di lei. Si guardò intorno disperata. Corse piano verso la scrivania di Pitone vi si nascose.

Dopo pochi attimi i piedi di Lucius Malfoy le passarono d'avanti ed uscirono dalla stanza.

Vorrei ricordare che le scene di sesso sono state tagliate per scendere il Rating. Se volete leggere la storia completa non esitate a contattarmi^^

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Capitolo 9
*** Buone nuove ***


Quando la porta venne chiusa da Lucius,Hermione attese qualche secondo prima di uscire allo scoperto. Poi scivolò piano dalla scrivania e si incamminò verso la porta,chiusa,dell'ufficio di Piton.
Non bussò neanche ma la spalancò di botto.
Severus che era seduto alla scrivania,fece un piccolo balzo e si girò di scatto.

-Hermione!-soffiò alzandosi e andandole incontro.

Lei lo fissò negli occhi e poi...BAM!
Cominciò a picchiare sul petto di Severus,colpendolo con ripetuti pugni mentre le lacrime le sgorgavano dagli occhi.

-Dimmi. Dimmi...DIMMI! Dimmi perchè Lucius Malfoy è appena uscito dal tuo ufficio!- singhiozzò continuando a colpirlo con foga.

Severus le fermò i polsi con le mani e la costrinse a guardarlo.

-Ma Hermione! Perchè stai facendo così?-

-Perchè? Perchè? Perchè quello è un Mangiamorte! E' un uomo cattivo,il più fedele servitore di Voldemort! Cosa ci facevi con lui eh? Cosa ci facevi? Stai mettendo qualche piano per tradirci? Per tradire Silente? Per tradire ME?-

Piton a queste parole lasciò i polsi della ragazza e fece cadere le sue braccia sui fianchi. Hermione finalmente alzò lo sguardo e si chiese se non aveva parlato troppo.

-Così tu non ti fidi di me?-chiese in un sussurrò Severus.

Hermione rabbrividì. Non voleva certo che Piton fraitendesse..e poi quelle parole erano state dettate principalmente dalla rabbia!

-N-no...hai capito male! Severus,io non ho detto questo...-sussurrò Hermione con le lacrime a gli occhi. Fece per prendere il braccio di Severus,consolarlo magari con una carezza,per farsi perdonare,ma lui si allontanò e si diresse verso la finestra.

-Rispondi Hermione. Tu non ti fidi di me?-

-Io mi fido Severus...è solo che...-iniziò lei.

-E' solo che cosa? Solo perchè ho commesso anchio i miei errori allora non posso essere tornato sulla retta via?-tuonò lui.

Hermione fece un passo indietro,colpita da quelle parole.

-Severus ti ho detto che io mi fido di te! Ma permettimi di avere qualche dubbio!- strillò lei un pò in preda al panico.

-Ah...prima mi dici che mi ami e poi che hai qualche dubbio-sussurrò lui guardando fuori dalla finestra.
Il buio della notte non aveva confini e il suo sguardo si perdeva tra le cime della foresta proibita.

-Io...io...-sussurrò Hermione.

Ma non sapeva cosa dire. Cosa era giusto dire in quel momento? Non aveva dubbi per ciò che provava per il suo Severus. Ma...ma Lucius Malfoy lo stava in qualche modo costringendo a fare qualcosa.
Hermione optò per la cosa che le sembrò più giusta da fare(ma forse quella più sbagliata):cambiò discorso.

-Forse dovresti avvertire l'Ordine...-sussurrò cercando di evitare il suo sguardo.

Severus spalancò gli occhi ma Hermione non lo potè vedere. Quando ebbe pensato ad una risposta intelligente le disse:

-Credi che non l'abbia già fatto?-

La sua voce suonava fredda,distaccata. Per Hermione fu come un colpo al cuore.

Lo aveva ferito e adesso lui stava ferendo lei.

-A-ah...o-ok...-biascicò lentamente.

-Ora...è-è meglio che io vada...non credi?-

Fece questa domanda. Forse nella muta speranza che lui le rispondesse "No. Rimani qui". E allora perchè aveva cambiato discorso? Da sempre era stata una persona che aveva affrontato i problemi...non evitati.

-No-

Hermione,che già stava per avviarsi verso la porta,si fermò di botto.

-C-come hai detto?-chiese gentilmente

-Ho detto No. Che non te ne vai- sussurrò lui convinto.

Hermione si trattene dal sorridere...o forse dal piangere.

-O-okay-

-Noi-Ora-Ne-Parliamo-scandì Severus prendendo una sedia e sedendosi.

-Ci siamo fatti una promessa Hermione...-sussurrò come per nascondere il panico che alleggiava nella sua voce.

-Io...sono d'accordo- iniziò Hermione.

Ma non resistette. Corse tra le sue braccia e gli sussurrò all'orecchio con voce decisa:

-Scusami,amore. Scusami per quello che ti ho detto. Scusami perchè ho cambiato discorso e non ho voluto affrontare il problema-

Lui le accarezzò i capelli dolcemente come per confortarla,ma la tensione era ancora palpabile.

-Si-sussurrò lei

-Si cosa?-

-Si,mi fido di te. Mi fido ciecamente- rispose passandogli una mano sui dolci lineamenti.

Lui sorrise e finalmente il sorriso si estese anche a gli occhi. Hermione assoporò ogni attimo di quello sguardo sapendo di essere una delle poche persone a cui lui lo riservava.
Poi gli passò una mano tra i capelli e lo baciò.
Quando anche quel momento di passione scemò si sdraiarono sul letto e presero a coccolarsi.

-Allora...domani finisce la scuola...-sussurrò Severus accarezzandole i capelli.

-Eh già...finalmente...-rispose lei dolcemente.

-Allora...saremo...liberi...-cominciò lui incerto.

-Si,direi di si-

-E...ehm..no. Cioè...si-

-Che cosa stai dicendo amore?-chiese Hermione confusa.

-Io eh...mi chiedevo se...veramente...tu vorresti...mmm-
La voce di Severus suonava indecisa,titubante e una goccia di sudore gli scese dal viso. Hermione sorrise sapendole imbarazzato.

-Allora. Cosa vuoi dirmi?- cercò di dirlo in tono molto dolce.

-Hermione...vorresti venire a vivere con m-me?- esclamò con voce fintamente sicura e arrossendo furiosamente.

Hermione fece altrettanto ma dopo pochi attimi scoppiò a ridere notando il forte contrasto che avevano le guancie di Severus con il resto del suo corpo!

-C-cosa c'è da ridere?-chiese un pò arrabbiato.

-No,niente!- rispose Hermione cercando di smetterla di ridere.

-Sarebbe questa la tua risposta?!- fece lui sarcasticamente.

-Non cambi mai eh tu?!-

-Perchè dovrei farlo?-chiese orgoglioso.

-No...sei perfetto così!- disse Hermione cominciando ad abbassare il tono della voce così da sembrare un gattino che fa le fusa.
Lui sorrise incontrando il suo sguardo provocante.

-Bè...ci penserò-esclamò Hermione.
Sempre meglio di nulla,pensò Severus guardandola.
Poi la prese tra le sue braccia e la spogliò velocemente.
Via la maglietta.
So che forse sto sbagliando...
Via i pantaloni.
Ma la amo. Non posso vivere senza di lei.
Anche il regiseno fu slacciato.
E' in pericolo con me.Ma la proteggerò sempre.
Le mutandine scivolarono dalle gambe sottili di Hermione.

Non permetterò mai che nessuno le faccia del male.
-Vieni qui...-sussurrò Severus tirandola se in un modo anche possessivo.
Hermione si avvinghiò a lui,ubbidiente,intrecciando le sue gambe tra il suo bacino.
Severus,con un colpo di reni,arrivò al massimo punto di piacere e venne in lei. Hermione in quel momento non riuscì a trattenere un grido e poi entrambi,sfiniti,si accasciarono sul letto.
Hermione poggiò le mani sul petto di lui e come sempre prese a fare dei piccoli disegnini.

-Sposami-

-C-come?-

-Hai capito bene...Severus-

-T-tu...vuoi sposarmi?- chiese lui leggermente stupido.

-Si,ti amo...voglio diventare tua moglie-sussurrò lei dolcemente,alzando gli occhi fino ad incrociare il suo sguardo.
Piton ne lesse la decisione e sorrise anch'egli.

-Anchio ti amo...e si...ti voglio sposare-

Hermione scoppiò a ridere.
Una risata fresca,cristallina...felice.
Lo abbracciò forte,quasi a volergli trasmettere la sua stessa felicità. Ma non c'enera bisogno. Anche Severus era al settimo cielo.

SalveeeXD
eccomi qui finalmente ho finito pure il nono chap!
Grazie a tutti quelli ke hanno commentato(visto twy che ho aggiornato?!XD) e anche a ki mi segue^^
Spero questo chap vi sia piaciuto e da oggi cercherò di eliminare le scene di sesso già presenti e quelle future per abbassare il rating a R.
Grazie a tutti per l'ascoltoooXD

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Capitolo 10
*** Il matrimonio? ***


HERMIONE POV.

Io e Severus ci sposiamo.
Oddio è un sogno che si realizza.
Lo amo sempre di più...Dio quanto lo amo.
Lo fisso mentre dorme.
Ha un espressione pacifica.
E' tranquillo.
Guarda.
Sembra stia sorridendo!
Ha un sorriso stupendo anche mentre dorme...peccato che lo usi così poco.
Oh!
Ha appena aperto gli occhi!
Mi sta fissando mentre sorride.
Mi chino su di lui e lo bacio.
Le sue labbra sono morbide ed accoglienti...come sempre.
Dio solo sa quanto lo amo.

**

**
Hermione si alzò felice dal letto di Severus e si diresse in bagno,pronta per cambiarsi. Decise di farsi una doccia,prima,perchè sentiva ancora il sudore che la attraversava dovuto a gli avvenimenti della sera prima.
Si infilò sotto l'acqua ed aprì i rubinetti. Quando la temperatura fu quella giusta,Hermione lasciò che l'acqua le scivolasse tra i capelli e la rinfrescasse.
Dopo questa doccia rinfrescante trasfigurò i suoi vestiti nella divisa scolastica,diede un bacio a Severus sulla fronte ed uscì dall'ufficio.
Salì verso la Sala Grande,felice come non mai.
Aveva preso una decisione:ne avrebbe parlato con Ginny.
Se lei e Severus si fossero sposati lo sarebbe venuto a sapere tutto il mondo magico ed Hermione voleva che fosse lei a saperlo per prima.
-Ginny sveglia!- sussurrò Hermione scuotendo l'amica che dormiva beata.
-Mmm...ma chi...chi sei?-chiese l'amica sbadigliando fragorosamente.
-Sono Hermione,Ginny! Svegliati ti prego! Finalmente posso dirti tutti...devo raccontarti un sacco di cose!-
A queste parole l'amica scatto dal letto ed in un attimo fu completamente sveglia. Condusse Hermione in Sala Comune ed insieme si sedettero in due sedie vicino la finestra.
Il sole non si ergeva ancora altro nel cielo ma l'alba era già iniziata e la stanza era fiocamente illuminata.
-Dimmi tutto,Herm!-fece Ginny curiosa.
-Ginny tu...tu non ci crederai mai! Dio mio quanto lo amo,Ginny! E' Severus,è lui l'uomo della mia vita!- esclamò felice.
Ginny la guardò per un attimo interdetta. Aveva già capito che si trattava di Piton ma sentirsi sbattere in faccia che lo amava...non era una bella cosa di prima mattina!
Si costrinse a sorridere e a fare un cenno del capo,per indurla a continuare.
-Ginny Ginny...-
Hermione era proprio euforica.
-Ginny! Io...mi sposo!-
L'amica rimase a bocca aperta.
Hermione si sposava.
Con Piton.
Cioè...
Hermione si sposava con Piton.
Hermione si sposava con Piton?! (Oh e l'abbiamo capito GinnyXD Nd_A)
-Tu...tu cosa?!-
-Mi sposo! Non arrabbiarti Ginny...lo abbiamo deciso solo ieri! Io sono follemente,pazzamente,instancabilmente,e miliardi di altri aggettivi, INNAMORATA di lui! Lo griderei al mondo intero- annunciò saltellando leggermente sulla sedia.
-Hermione...è inutile che io ti faccia notare che...lui è un Mangiamorte? che la tua vita sarà uno schifo? Che sarai sempre in pericolo? Ed oh dimenticavo...anche lui sarà ogni giorno in periocolo?-
Hermione non voleva sentire.
Aveva già sofferto molto nella sua vita.
Adesso si sentiva amata.
Sapeva che Severus l'avrebbe protetta costi quel che costi.
Non avrebbe mai rinunciato a lui.
-Non mi interessa Ginny- fece un respiro profondo.
-Ormai ho preso la mia decisione. Passerò il resto della mia vita accanto l'uomo che amo e nessuno potrà distogliermi dal farlo- annunciò decisa.
-Ora scusami Ginny...vado a riposare un pò nel mio letto- e detto ciò si avviò alla sua camera.
*
-Ehi Piccola...-
-Si?-
-Ho una sorpresa per te...-
-Davvero?-
Severus annuì dolcemente e poi la fece uscire dal letto.
-Rivestiti dai...ti ci porto-
Hermione sorrise radiosa,poi uscì dal letto e andò in bagno,per vestirsi.
Pochi attimi dopo era già pronta di fronte a Severus.
-Andiamo?-chiese dolcemente.
-Dammi la mano su- rispose lui cominciando ad incamminarsi verso lo scaffale sopra la scrivania.
Hermione obbedì subito e gli si avvicinò.
-Ma...se dovessero vedere che non sono più a scuola?-chiese un pò spaventata.
-Farò io da garante per te,non preoccuparti-
-Okay...-
Severus prese in mano una piccola moneta e sussurrò un incantesimo. Hermione sentì un piccolo fiotto di aria calda,segno che l'incantesimo era molto potente. Poi lui le sorrise e posò una sua mano sulla moneta. Chiusero gli occhi ed un attimo dopo sentirono il familiare strappo all'ombellico.

Riapparvero un secondo più tardi in un piccolo boschetto pieno di alberelli in fiore. Hermione si guardò attorno e lo trovò estremamente bello. Rivolse il suo sguardo a Severus,che gli sorrise e sussurrò:
-Non hai ancora visto niente...-
Si presero per mano ed attraversarono il boschetto che,a differenza della foresta proibita,non era assolutamente pieno di bassi cespugli e rovi. A poco a poco sembrò che gli alberi andassero a diradare ed un piccolo comignolo si distingueva all'orizzonte. Prima che gli alberi sparissero del tutto e mostrassero cosa si nascondeva dietro di loro, Severus prese una benda e la legò a gli occhi di Hermione.
-Ma...?-
-Shh...è una sorpresa!-
Lei sorrise ancora una volta e si fece aiutare da Piton a superare gli ultimi ramoscelli.
Il terreno divenne improvvisamente piatto ed Hermione capì che dovevano essere usciti. D'improvviso un piede le sprofondò nella sabbia.
Sabbia?
Dovevano trovarsi in una spiaggia,sicuramente,perchè Hermione faticava a reggersi in piedi non riuscendo a vedere.
-Eccoci siamo arrivati...-sussurrò Severus cominciando a sciogliergli il nodo della benda.
Quello che Hermione vide un attimo dopo fu davvero un emozionante.
Una piccola casetta,in perfetto stile inglese,si ergeva davanti ai suoi occhi. Era gialla con le persiane verde scuro. Un balconcino si sporgeva d'avanti con alcuni fiori ad ornarlo. In basso una piccola porta marrone che segnava l'entrata.
-Ti piace?-
Hermione aveva quasi la lacrime a gli occhi.
-E'...è bellissima,Severus! Ma di...?-
-E' nostra-la interruppe subito Piton sorridende.
Hermione rimase per un attimo senza parole.
-Nostra...cioè mia...e tua?-
Lui annuì ed Hermione gli gettò le braccia al collo.
-Amore è fantastico! Ti amo,davvero,ti amo troppo!- sussurrò baciandolo ovunque.
Lui sorrise altrettanto felice e poi la prese nuovamente per mano.
-Vuoi vederla?-
-Certo!-
Si avvicinarono alla porta e Piton estrasse una chiave e la infilò nella toppa. Subito questa si aprì. Severus spinse Hermione in avanti,invitandola ad entrare. Erano appena entrati nel loro futuro salotto. Un divanetto blu giaceva a sinistra,una poltrona dello stesso colore faceva angolo lì accanto e di fronte vi era un piccolo televisore.
Proseguendo per la stanza successiva trovarono la cucina. Una graziosa cucina gialla con fornelli,forno,lavastoviglie...insomma ogni optional babbano! Di seguito vi fu il bagno,la lavanderia e la camera da letto.
-E lì cosa c'è?-chiese Hermione curiosa indicando un altra stanza che non avevano visto.
-Mmm...niente di particolare...una stanza che potrebbe servirci in futuro chi lo sa...- rispose lui vago.
Hermione lo guardò strana e poi entrò.
Non vi era nulla di particolare.
C'era una sola cosa che portò Hermione sull'orlo delle lacrime.
Un lettino piccolo.
-Chi lo sa...magari in futuro...-sussurrò Severus raggiungendola e poggiandole una mano sulla spalla.
Hermione sorrise,con le lacrime a gli occhi,e baciò sulla guancia Severus.
-Tu...tu sei perfetto. Sei fantastico Severus...- rispose lei debolmente.
-Dai...non è niente di speciale...-fece lui modesto.
-Niente di speciale? E' una casa...la nostra casa!-
Severus sorrise,non sapendo cosa dire. Dopo un attimo esclamò:
-Oh! Prima che sia troppo tardi! Vieni su!-
La trascinò dall'altro capo della casa,che era a due piani,e la fece salire a quello di sopra. Aprì le persiane della camera da letto che conducevano fuori ed uscì nel balcone.
Hermione lo seguì velocemente e rimase abbagliata guardando il paesaggio.
Il sole stava scendendo nel mare,pronto per andare a dormire.
Illuminava fiocamente le acque lasciando un tiepido bagliore per conferirgli una vista stupenda.
-Sono arrivato in tempo per fartelo vedere,allora...- sussurrò lui stringendola tra le sue braccia
Lei annuì felice.
Il tramonto era stupendo e la sabbia aveva un aspetto caldo ed invitante.
-Andiamo a fare due passi in spiaggia?-chiese timidamente Hermione sempre accucciata tra le sue braccia.
Severus annuì ed insieme scesero al piano di sotto e poi in spiaggia.
Camminarono mano nella mano ed arrivati ad un punto abbastanza vicino all'acqua si sedettero.
-Spero questo sarà uno dei tanti tramonti che vedramo insieme...qui-sussurrò lei baciandogli il naso.
-Lo spero anchio,tesoro...-
*
Durante la cena,Silente fece un segno di intesa al professor Piton e gli intimò di avvicinarsi.
-Severus...devo parlarti-annunciò a bassa voce.
-Si,preside-
-Vediamoci nel mio ufficio dopo cena-
-Ok,preside- rispose freddo Piton.
Poi si alzò dal tavolo.
Poco male.
Tanto Hermione quella sera non sarebbe venuta a trovarlo.
Aveva deciso di passare l'ultima sera con le amiche.
In fondo loro si sarebbero visti ogni giorno dopo il matrimonio.
Severus sorrise a quel pensiero.
Finalmente si sposava!
Finalmente aveva trovato la donna giusta...l'anima gemella.
Sapeva che l'avrebbe resa felice ma ciò che lo preoccupava di più erano le parole del preside...
*
-Oh Severus,sei tu-esclamò il preside vedendo entrare nel suo ufficio un alta figura.
Piton annuì leggermente e si accomodò in una poltrona.
-Allora,preside...-cominciò impaziente per esultare Silente ad iniziare.
-Mmm...Severus...ho da comunicarti una spiacevole notizia-cominciò lui.
Ecco ci siamo...non poteva mancare la brutta notizia!
-Ricordi la missione per cui saresti dovuto partire qualche tempo fa?-chiese il preside lentamente.
Piton inorridì. No e poi no. Non ci sarebbe andato.
-Mmm...non ricordo veramente,preside-
-Bè...ti rinfresco la memoria. Siamo finalmente arrivati alla marcia finale. Bene e Male si scontreranno a breve. Lord Voldemort ha preparato i suoi servitori e noi siamo pronti a rispondere. Il tuo aiuto,Severus,ci serve. Tu partirai con i Mangiamorte e nel bel mezzo della lotta,mostrerai da che parte stai veramente. L'effetto sorpresa sarà un arma a nostro favore- sintetizzò il preside.
-Io...no-sussurrò Severus piano.
-No cosa?- chiese il preside stupito.
-No...non voglio andare-riprese Piton stavolta più deciso.
-Ma...Severus...cosa stai dicendo?-
-Non andrò. Per questa missione non ci sarò-annunciò deciso.
-Severus,non fare il bambino.-gli intimò il preside
-No- ripetè Piton in tono di sfida
-Mmm...-cominciò il preside stancamente e toccandosi le tempie.
-Severus...ma cosa ti è preso?- chiese
-Albus...finalmente ho trovato una ragione di vita. E per la prima volta nella mia esistenza...ho paura di morire-sussurrò di risposta lui
-Io...capisco. Ma da questa tua decisione ne vadenno molte vite umane. Severus,senza di te potremmo anche perdere. Ti rendi conto se il mondo cadesse in mano di Voldemort?-
Piton rimase in silenzio. Sapeva che il preside stava tentando in tutti modi di far uscire quel briciolo di compassione per gli altri che ancora risiedeva in lui.
-Molti bambini,che potrebbero avere un futuro felice,cadranno nelle tenebre. Il signore Oscuro li torturerà oppure li costringerà ad ubbidirgli...-continuò il preside.
-Ti rendi conto di quante vite ci sono nelle tue mani?-sussurrò infine.
Severus non resistette più ed uscì furioso dall'ufficio del Preside sbattendo la porta.
Camminò a passo di marcia,quasi correndo,tra i corridoi urtando studenti ignari e senza volto che lo guardavano stupito mentre sembrava stesse fuggendo da qualcosa...
Entrato nel suo ufficio sbattè nuovamente la porta e crollò sulla sedia.
Maledizione.
Non poteva.
Non voleva.
Non...ci riusciva a non farlo.
Per quanto Severus potesse sembrare un uomo buio,senza scrupoli,aveva anch'egli una coscienza e si sentiva quasi in dovere di dare a gli altri una possibilità di vita.
Prese furioso la bacchetta e cominciò a spaccare tutti i vasi che vi erano nella stanza.
Pum! Pum! Pum!
L'acqua contenuta in un vaso si riversò sul tappetto e i fiori che vi erano all'interno caddero per terra.
Sbam!
Severus sollevò con ira la scrivania e con un gesto della bacchetta la mandò ad infrangersi contro la parete. Pezzi di legno volarono in tutte le direzioni ma lui non se ne curò.
Dopo quest'ultimo gesto prese a strappare le tele dei quadri senza pietà stando poi a sentire le urla delle dame costrette a fuggire in un altro quadro.
Mentre ancora era intento a distruggere tutto ciò che gli capitava a tiro,una figurina entrò nella stanza senza farsi notare e si sedette,apparentemente tranquilla,su un bracciolo di quel divano che ormai era stato fatto a brandelli.
Severus continuò con quella scena per altri due minuti finchè non decise di distruggere qualcosa anche dall'altra parte della stanza,ma fu costretto a fermarsi di botto.
L'espressione maniacale che aveva avuto fino a quel momento sparì immediatamente e fu sostituita da uno sguardo quasi imbarazzato.
-Ciao Herm...- sbottò distogliendo subito lo sguardo.
-Mmm...ciao. Si può sapere che cosa stai combinando?- chiese indispettita lei.
-Uhm...ho deciso di rifare l'arredamento-
-Lo sai che c'è mezza scuola terrorizzata che si chiede da dove vengano tutti questi rumori?-
-Ah si? Sono contento per loro...-
Nel viso e nel tono di Hermione si poteva leggere un pò di accusa mentre Piton borbottava più che parlare.
-Allora...mi spieghi perchè stavi distruggendo tutto?-chiese Hermione come se fosse la cosa più normale del mondo
-Te l'ho det...-
-Non prendermi in giro Severus-lo interruppe.
Piton alzò lo sguardo verso di lei e dopo un attimo di esitazione,vi si sedette accanto.
-E' una lunga storia...sono stanco. Non mi va di raccontare...-
Hermione lo guardò storto fin quando lui non si decisa a parlare. Dopo 10 minuti buoni di racconto fece una pausa.
-Devo andare Hermione...- le disse in tono quasi supplichevole.
Lei non rispose ma fissò il muro d'innanzi a se.
Rimasero in quella posizione per altri interminabili minuti e poi finalmente Hermione si alzò. Estrasse la bacchetta e fece esplodere un vaso ancora integro. Si girò dal lato opposto e una sedia volò in alto fino a sfracellarsi sul tetto.
Severus era rimasto seduto e la guardava un pò incredulo.
Lei continuò il lavoro che Piton aveva lasciato in sospeso mettendo l'ufficio ancora più in disordine. Finalmente dopo aver fatto esplodere una bilancia di cristallo dallo scaffale si fermò. Guardò lui negli occhi...e si accasciò a terra scoppiando a piangere.
-N..no...n...non doveva f-finire coscì...-biascicò tra le lacrime.
Severus le corse subito incontro e l'abbracciò forte.
-Tornerò...te lo prometto! Fosse l'ultima cosa che faccio..- sussurrò di rimando lui,quasi sull'orlo delle lacrime per la tristezza.
Hermione annuì poco convinta e poi si lasciò trasportare da Severus nella camera da letto. Prima di chiudersi la porta alle spalle Piton dette un occhiata a tutto il macello che avevano combinato e con un colpo di bacchetta fece tornare tutto come prima.
*
-Buonasera! Ancora una volta è il Preside che vi parla. Quest'oggi è l'ultimo giorno di scuola e poi finalmente potrete tutti trascorrere un estate relativamente tranquilla. Come già penso saprete, Voldemort è più potente che mai e turba le vite delle persone. Confido nel vostro buon senso e sono sicuro che con l'aiuto di Dio,riusciremo presto a risolvere questa situazione-
Il preside finì il suo discorso e poi si sedette elegantemente al suo posto. Schioccò le dita e subito i piatti si riempirono di deliziose pietanze.
-Mmm...si mangia finalmente!-esclamò Harry felice.
Hermione guardò lui e Ron senza farsi notare ed un espressione di infelicità le si stampò sul viso.
Severus,Harry e Ron sarebbero partiti tutti per "l'ultima missione",come la chiamava Silente.
E se nessuno di loro fosse tornato? Hermione sarebbe rimasta sola.
Una lacrima minacciò di scendere dal suo viso ma la ricacciò dentro per non destare sospetti.
-Che hai Herm? Sembri pallida- esclamò Ron guardandola meglio.
Lei tentò di sorridere ma il tutto risultò molto tirato.
Harry e Ron si guardarono strani e poi capirono tutto.
-Herm...non ti devi preoccupare per noi...-cominciò Harry
-Si...andrà tutto bene...-continuò Ron.
Lei li guardò per attimo e poi scoppiò in lacrime.
Scappò via dalla Sala correndo e facendo voltare molte teste.
Severus,che guardava dal tavolo insegnanti,seduto vicino a Silente,ebbe l'istinto di seguirla ma si tenne a freno.
-Mmm...povera ragazza. I suoi amici partono...sarà preoccupata per loro...-sussurrò il Preside rivoltò al suo vicino.
Severus si prese la libertà di non rispondere.

Salve! Finalmente eccomi qui con il nuovo chap...spero sia stato di vostro gradimento...e mi raccomando ricordatevi di commentare^^
Qualche ringraziamento:
piccy6: grazie mille...*_*
gheo: ehm...poche parole ma buone,no?!XD
Moony91:non ti preoccupare...spero però che riprenderai a leggerla con regolarità...e grazie mille *_*
Cruciatus est: sono contenta che ti piaccia...anche se penso che dal prox chap in poi mi ammazzereteXD
twy:come tliste twy?? Al massimo è molto...movimentatoXD mi raccomando non mi abbandonare *_*

Baci e ricordatevi di dare un occhiate alle mie altre ff(ke trovate guardandol il mio profilo^^)

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Capitolo 11
*** Guerra ***


-Hermione?-
Lei si asciugò velocemente gli occhi e poi tentò di abbozzare un sorriso.
-Si?-
-Hermione,credo che noi ci dovremmo...salutare- sussurrò Piton.
Tutti i buoni propositi che Hermione aveva messo nella mente,quali non piangere,non disperarsi ed avere fiducia,erano svaniti in un attimo.
Gli occhi le si riempirono di lacrime e si gettò al collo di Severus.
-Non andare...non...non...a-andare!-
Lui la strinse forte e le diede un bacio sui capelli. Poi le fece alzare il viso.
-Tornerò,Hermione. Ho affrontato tante battaglie...supererò anche questa- annunciò sicuro.
Lei non si sentì per niente rincuorata.
-Vuoi venire un pò con me?- chiese poi lui.
Hermione annuì dolcemente e preso per mano Severus,sparirono.

Ancora una volta si ritrovarono dentro al boschetto che conduceva alla loro casa. Lui la condusse fuori dagli alberi e poi entrarono in casa.
Si sdraiarono sul letto e presero a farsi le coccole. Severus voleva lasciare un ricordo indelebile nella sua memoria,se non fosse tornato mai più.
La prese con amore,con passione facendola venire in modo violento,ossessionato.
Poi la baciò ovunque ed insieme si godetterò quegli attimi insieme.
Hermione si addormentò tra le sue braccia.

Al suo risveglio notò che Piton non c'era più.
Si alzò velocemente dal letto,non curandosi di non avere niente addosso,e si precipitò fuori dalla stanza.
Tirò un sospiro di sollievo.
Eccolo lì,il suo Sev.
Stava guardando il tramonto con un unico asciugamano avvoltò in vita. Hermione si avvicinò lentamente e lo abbracciò da dietro. Era più bassa di lui di almeno 15 centimetri quindi dovette alzarsi sulle punte per stampargli un dolce bacio sulle labbra.
-Cosa fai qui?- chiese lei,sempre stringendolo.
-Guardavo il tramonto...- rispose vago lui.
Poi si girò e dette uno sguardo ad un orologio appeso in casa: erano le 8.
-Herm,ora dovremmo andare-cominciò.
Lei lo strinse appena un pò di più. Poi si girò,trovandosi faccia a faccia con lui,e poggiò la testa sul suo petto,ispirando.
-Ma prima...voglio dirti una cosa- continuò.
-Guarda,Hermione,guarda il tramonto. E' bellissimo non è vero?-
Lei annuì un pò confusa.
-Se mai io non dovessi tornare voglio...-cercò di parlare velocemente,per non farsi interrompere,ma i suoi tentativi furono vani.
-Non dire...queste cose- sospirò Hermione.
-Ascoltami,Herm- ordinò prendendole il viso tra le mani,guardandola anche un pò disperato.
-Se mai io non dovessi tornare...tu accettalo. Fatti una nuova vita,ti prego- sussurrò baciandola dolcemente.
A lei erano tornate le lacrime a gli occhi.
-Ma nell'attesa...io voglio darti una speranza. Hermione,quanto ti mancherò,vieni qui...guarda il tramonto...e troverai conforto-
La mora scoppiò in lacrime affondando ancora di più il suo viso sul petto dell'amante.
*

L'espresso di Hogwarts mandava i suoi vapori nell'aria e fischiava a più non posso,mentre gli studenti si accingevano a tornare a casa.
Per quell'occasione speciale anche i professori avevano deciso di partecipare al salute..che forse per molti sarebbe stato l'ultimo.
Dopo gli ultimi saluti tra gli studenti,il treno di Hogwarts cominciò a muoversi e gli ultimi ritardatari salirono di corsa.

Hermione salì velocemente e poi si affacciò dal finestrino. Lanciò un ultimo sguardo a Severus,a Silente...e rimase a guardarli fin quando una mano non le si poggiò sulla spalla.
-Harry...-
-Hermione...vieni con noi? Stiamo cercando uno scompartimento-
La ragazza annuì e poi seguì i suoi due amici verso le prime carrozze. Finalmente ne trovarono una libera e si sedettero. Passò la donna con le solite leccornie ma i tre ragazzi,forse per la prima volta in sette anni,non presero niente.
-Harry,Ron...io voglio farvi sapere...che mi mancherete. Che...non so come farei se voi...se voi...- ancora una volta Hermione era sull'orlo delle lacrime.
-No,non fare così ti prego...-sussurrò Harry raggiungendola e circondandola con le braccia.
-Non ci succederà niente. Harry ucciderà Voldemort ed io sarò al suo fianco- cercò di rincuorarla Ron.
Hermione non diede segno di aver sentito e continuò a piangere. Quando sembrò calmarsi sussurrò:
-Meglio che vada a lavarmi la faccia...-
Ed uscì dalla scompartimento.
-Allora,Harry,che cosa vuoi fare adesso?- domandò il rosso.
-Niente,Ron. Non farò niente di niente. Se anche lei dovesse decidere di diventare la mia ragazza non potrei mai permetterlo. E se dovesse succedermi qualcosa in guerra?-
-Non pensare sempre al peggio,amico-
-Lo so...ma preferisco aspettare il mio ritorno- rispose Harry tranquillamente.

Presero a parlare di Quiddich. Un argomento normalissimo che li aveva accomunati per bene sette anni e che,nonostante la disgrazia incombente,continuava a vivere.

*

Passarono gli ultimi giorni,che Il Trio trascorse a Grimmauld Place,e poi finalmente arrivò l'ultima riunione.
L'indomani l'Ordine si sarebbe scontrato con i Mangiamorte ed in quel giorno si sarebbe deciso il futuro dell'umanità.
Harry e Ron erano tutti un fremito,mentre Hermione scoppiava a piangere per ogni cosa le si diceva.
-Hermione?- sussurrò Severus facendole un gesto con la mano.
Lei si avvicinò cauta,non facendosi vedere,e poi entrambi si chiusero nel ripostiglio di Kracker.
-Cosa?- chiese allora lei.
-Volevo darti questo...- disse Piton porgendole una bustina.
Hermione la prese in mano ed ne uscì il contenuto.
Era una piccola collanina con un ciondolo a forma di cuore. Hermione piano piano lo aprì e le si presentò d'avanti una piccola foto.
-Ma questa...siamo noi due?- chiese con le lacrime che minacciavano ancora di cadere.
Severus annuì.
-Ti ricordi? L'abbiamo scattata nel boschetto...-
-Amore...anchio ho qualcosa per te-
Ed anche Hermione uscì un piccolo sacchetto e lo porse all'uomo.
Piton lo aprì e non potè fare a meno di ridere.
Aveva trovato una collanina simile alla sua,solo che il ciondolo era tondo,che si apriva e mostrava un altra foto di loro due insieme,scattata nella loro futura dimora.
Sorrise ad Hermione e poi lo mise al collo,sotto la veste.
-Grazie...- sussurrarono,e dopo un ultimo bacio sfuggente tornarono ognuno al proprio posto.

*

Passarono giorni e giorni. La guerra scoppiò violenta un Martedì di luglio,dopo la tanta attesa. I morti,quel dì,si contarono a migliaia ed i cadaveri venivano lasciati persino per strada.
Hermione era rimasta tutto il tempo a fissare dalla finestra quella scena orribile...ovunque ogni tanto scoppiavano delle piccole feste di chi aveva battuto i Mangiamorte o gli Auror.
Durò 3 giorni.
Tre giorni in cui la sofferenza era palpabile.
E poi la vittoria...la vittoria del Bene.
Quel tanto atteso giorno tutti i membri dell'Ordine rimasti fecero ritorno a casa.
Hermione corse alla porta abbracciando ognuno di loro.
Ecco Tonks e Remus che tornavano stanchi,ma comunque vicini e felici.
Harry...e Ron!
Corse incontro ai due amici e li abbracciò quasi fino a strangolarli.
Malocchio Moody sembrava in condizioni d'avvero pessime...come anche Dedalus Lux.
La famiglia Bones era stata totalmente sterminata.
Le passarono d'avanti tantissime persone ed Hermione non poteva che esserne felice.
Infine ecco che arrivò Silente.
La mora gli corse incontro.
-S-Severus?-
Albus alzò lo sguardo e finalmente capì tutto.
Capì il comportamento di Piton,capì il suo buon umore,la sua voglia di restare.
E capì di aver rovinato un amore.
-Non ce l'ha fatta,Hermione...-

Oh mio Dio...sono una persona orribile,lo so! E non solo perchè non ho fatto tornare Severus,ma anche perchè non aggiorno da un'eternità! Che sono cattiva...Comunque sia! Bando alle ciance!Ho aggiornato adesso e sperando che lascerete commenti,aggiornerò al più presto!
Qualche ringraziamento:
Yo91:adirittura 3 ore?? Suvvia ragazzi...la coppia Hermione/Severus non è poi tanto ma tanto insolita! Sono contenta comunque che hai deciso di entrare e che la storia ti sia piaciuta...eccoti servito il nuovo chap ^_^
cruciatus est: bè,la risposta alla tua domanda l'hai trovata in questo chap...Severus non è tornato..
piccy6: Si,sono d'accordo con te...sono una coppia stupenda! Se si lasceranno...l'hai appena scoperto...

Ci tengo a precisare una cosa...anche se Severus non c'è più la storia ha un suo continuo...e devo dire che è mooooolto bello...sono sicura al 100% che vi gusterà...mi raccomando ricordatevi di recensire!
Baci ed al prox chap^^

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Capitolo 12
*** Two Years Later (Part I) ***


Two Years Later.
Hermione POV.

Sono passati due anni da quel giorno.
Non riesco ancora a credere che sia passato così tanto tempo ed io ancora non abbia accettato che Severus non c'è più. Mio Dio ogni volta che ne parlo mi vengono le lacrime a gli occhi.
Adesso vivo nelle mia casa...nella nostra casa. La mia vita è serena,o almeno così appare,e sono riuscita a crearmi una maschera di finzione degna di Draco Malfoy.
Ma andiamo per ordine.

I giorni successivi alla scomparsa di Severus furono terribili...mi rinchiusi in camera mia e non volli più uscire per una settimana. Silente fu comprensivo e rimandò i funerali fino al momento in cui io non mi sentì meglio anche se tutte le mie difese crollarono d'avanti a quella bara di legno scuro.
Volevo dare un ultima occhiata all'unico amore della mia vita ma rimasi shockata non trovando nessuno nel sarcofago. Cominciai a gesticolare furiosamente,a balbettare ed il preside,paziente,mi spiegò che il corpo non era stato ritrovato.

- No...non...n...non avete ritrovato...il corpo?- sibillò Hermione asciugandosi le lacrime con un fazzoletto.
-No,Hermione- sussurrò il preside di risposta tendendole un braccio.
-Ma...ma allora potrebbe ancora essere vivo! Silente,potrebbe essere vivo!- esclamò allora lei più forte.
Albus scosse il capo,contrariato.
-L'ho visto accasciarsi personalmente,Hermione. Cadere in una pozza di sangue...e non rialzarsi più. Quando siamo tornati per prendere il corpo non l'abbiamo trovato. I Mangiamorte rimasti devono esserselo ripreso...per vendicarsi-
Hermione prese a singhiozzare furiosamente,e si rifugiò tra le braccia del preside.

Il funerale era trascorso normalmente. Tremavo terribilmente,scossa da tremiti incontrollabili e tutti mi guardavano decisamente costernati.
Non riuscivano proprio a spiegarsi perchè io,Hermione Jane Granger,mi disperavo per un professore che avevo tanto odiato ai tempi di Hogwarts.
Ma insomma...giunsero alla conclusione che la guerra avesse rintontito anche me.
Tutt'oggi nessuno sa la vera storia,tranne Silente e Ginny,che se la sono giustamente tenuta per loro.
Il periodo che ne seguì fu altamente depressivo per me:non parlavo,non mangiavo,non dormivo...insomma ero diventata una zombie.
Harry mi è stato vicino...molto vicino.
Tutte le sere che ho trascorso a piangere sulla sua spalla,senza che lui ne capisse realmente il motivo,sono state davvero una cura per il mio malessere interiore.

-Hermione...aiutami! Sta uscendo l'acqua dalla pentola!-

Ehm...ho dimenticato un piccolo particolare.
Harry,per tutelare la mia salute e per evitare che io facessi "qualcosa di molto stupido" come dice lui,è voluto venire a vivere da me.
E bè...sapete che succede quando un uomo ed una donna vanno a vivere insieme,no?
Non potete pretendere che ci sia solo un amicizia a legarci...era impossibile!
In poche parole,Harry è il mio compagno e vive a casa con me.
La nostra relazione è tranquilla,serena...completamente diversa da quella che avevo con Severus.
Con lui era ogni giorno una sopresa,una nuova scoperta. Una relazione passionale che ti impegnava giorno e notte e che mi faceva sentire estremamente felice.
Con Harry diciamo che la cosa è un pò più "monotona". Non dico che sia noiosa,accidenti,ma non è cambiato molto da quando eravamo amici...solo che adesso dormiamo assieme.

-Si arrivo,Harry!-

Entro in cucina e mi trovo d'avanti la scena di sempre: lui ha provato a cucinare,ovviamente senza successo,e adesso tutta l'acqua della pasta si è buttata dalla pentola mentre lui guardava la partita in tv!
Ma dico,perchè questi maschi si ostinano a voler fare le cose da donne?!
Sistemo velocemente il pasticcio che ha combinato Harry e poi ci sediamo a cena. Guardiamo un pò la tv,chiaccheriamo del più e del meno, di Ron e Luna e di Ginny e un australiano che ha da poco conosciuto.
Infine,alle undici,andiamo entrambi a letto.

-Piccola...vieni qui...- mi sussurrà sensualmente stringendomi.

Harry ha un fascino tutto suo...lui ti da sicurezza anche con un semplice abbraccio. Ma io non ho voglia di fare sesso quindi dopo qualche dolce carezza mi giro da un lato e cerco di dormire.
So che stanotte,puntualmente,lui verrà...

Hermione correva nella spiaggia sotto casa loro. Era terribilmente in ritardo e non vedeva l'ora di incontrare il suo Severus. Arrivò finalmente alla riva e vi si sedette,attendendo. Dopo pochi secondi sentì alcuni passi leggeri e si voltò.
Eccolo lì. Hermione si alzò in piedi e corse ad abbracciarlo,come faceva ogni notte. Gli stampò un bacio dolce sulle labbra,che lui ricambiò trascinandola a se,possessivamente.
-Ciao amore...-sussurrò lei scrutandolo.
Severus non rispose. Si limito a guardarla,a sorriderle e poi ad indicarle la spiaggia.
Hermione capì al volo e si lasciò trascinare e sdraiare sulla sabbia calda.
Quella sera fecero l'amore,come ogni sera. Ed ogni volta era diverso nonostante d'avanti a lei vi fosse solo un ricordo...

Mi sveglio di scatto,come sempre,grondante di sudore.
Riappoggio la testa sul cuscino,cercando di tranquillizzarmi.Oggi è venuto di nuovo ed io mi sento felice.
Severus,nei sogni,non mi parla mai. Le prime volte provavo a spronarlo aspettando che mi dicesse qualcosa,ma niente.
Mi volto verso Harry,che dorme,e lo fisso per un pò.
Mi dispiace perchè questi miei sogni sono un pò una presa in giro per lui...ma cosa posso fare. Ho amato Severus più della mia stessa vita e credo continuerò a farlo in eterno.

*

Alle otto e trenta in punto mi trovo all'entrata del San Mungo,come ogni giorno,e mi preparo ad una giornata di lavoro. Infatti,sono diventata Medimaga,il mio sogno,ed ogni giorno salvo vite umane...il mio lavoro mi arreca molte soddisfazioni,devo ammetterlo.

-Granger,a rapporto. E' appena arrivato un paziente gravemente ferito,ala B sezione 3-
-Certo,Jonny-

Jonathan Smith,una delle mie migliori collaboratrici. E' una Medimaga anche lei ma è ancora una tirocinante. Siamo diventate ben presto amiche e le ho accennato anche qualcosa della storia tra me e Severus.
Mi reco da questo ferito,ma mi rendo subito conto che non è una cosa molto grave e dopo l'incantesimo giusto il ragazzo è di nuovo informa.

-Grazie mille,dottoressa Granger-

Io gli rivolgo un cenno divertito...mi fa sempre un certo effetto sentirmi chiamare "dottoressa Granger".
La giornata procede senza particolari intoppi solo che alla fine,quando il mio turno di lavoro è finito,vengo chiamata nell'ufficio del Primario.

-No,no sul serio...non posso rimanere. Ci andrò domani,ti prego-

-Hermione, Mr Rivers ha detto che vuole vederti immediatamente!-

Accidenti...io non posso mancare...ho un appuntamento.

-Ti prego...inventagli una scusa!-

-Solo se mi dici con chi hai appuntamento...- mi sussurra maliziosa Jonathan.

Arrossisco immediatamente.

-N..non,cioè...Jonny!-

Mi scoppia a ridere in faccia! Ma che faccia tosta!

-Devo scappare!-

-E va beneee!-

Finalmente l'ho convinta.
Corro nella sala delle Materializzazioni e mi preparo per andare a casa.
CRACK

Mi materializzo in salotto e corro immediatamente nel balcone.
Appena in tempo...il sole sta scendendo e tra poco calerà la sera.
-Oh Severus...perchè mi hai lasciato...-
Scoppio a piangere.
Ormai sono due anni che si ripete sempre la stessa scena.
Severus mi manca...mi manca da morire...ma non posso vivere per sempre con il suo ricordo perchè fa troppo male.
Mi asciugo le lacrime e rientro in casa.
Harry sarà nel rientrare quindi mi metto a preparare la cena,ma non mi accorgo che in realtà lui è già dietro di me.

Ma salveeee! Visto che ho aggiornato presto? Si perchè sono rimasta letteralmente di stucco quando ho trovato 8 nuove recensioni O_O allora ho deciso di premiarviXD
Non sono sicura che questo capitolo vi sia piaciuto per la presenza della coppia Herm/Harry va vi posso dare un piccolo spoiler: tra loro non durerà! Io sono molto contenta di saperloXDXD
Comunque qualche ringraziamento:
twy:ehi dai! Un mostro...sono sicura che cambierai idea su di me al prossimo capitolo...*non dico nienteXD*
Willow Malfoy: Non hai mai recensito?? Subirai la mia iraaaaa! No apparte gli scherzi...perchè? L'ho sempre detto che i commenti mi fanno un piacere enorme ^_^
Bè...per quello che hai detto...Hermione non è rimasta incinta come hai visto però che si sposa con Harry...ho già detto che non succederà!XD
Cruciatus est:ma insomma mi credete così crudele?? SIIII! no,su io odio le storie tristi quindi ovviamente questa non finirà triste! Aspettatevi tantissimi altri colpi di scena...
Infine grazie a Minerva McGrannit,piccy6,debby87 e lory...CONTINUATE A SEGUIRMI *_*

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Capitolo 13
*** Two Years Later (Part II) ***


Piccola Nota: Vorrei dire una cosa su questo nuovo capitolo...introdurremo la vita di un personaggio che si verrà a scontrare con Hermione...quindi non siete capitati in un altra fic...c'è solo un altro personaggio ^_^ Buona lettura^^

DAVID POV.

La mia vita qui,a Cambridge,è abbastanza tranquilla. Sono un uomo di 32 anni,vivo in una casetta in Main Road insieme alla mia compagna Josephine.
-Ehi David! Mi vieni ad aiutare in cucina?-
-Arrivo!-
Bè,come avrete capito lei è la mia compagna,viviamo assieme da circa un anno e mezzo e devo dire che siamo una coppia abbastanza affiatata.
La raggiungo in cucina e l'aiuto a preparare...se c'è una cosa che Josephine non sa fare,questa è cucinare! Dopo qualche minuto di silenzio è tutto pronto e ci sediamo a tavola.
-Hai visto la partita dei Quentin Five?-
-Si...abbiamo vinto 5 a 0...-
-Non mi sembri molto entusiasta del fatto-
-Josephine lo sai che il calcio non mi attira più di tanto-
Si,in effetti non è proprio la mia vocazione anzi...penso sia un gioco un pò noioso.
-Allora domani vai al lavoro?-
-Ma che domande sono?!-
-Scusa,scusa,non ti agitare!-
Certe volte mi sento proprio strano. Riemerge una parte di me nascosta,che io non sapevo neppure di avere,e che mi porta a comportarmi un pò...da cattivo,insomma.
La serata trascorre tranquilla,aiuto Josephine a sparecchiare e poi andiamo entrambi a letto.

Alle otto e trenta in punto mi reco a lavoro. In questi ultimi due anni ho preso la specializzazione ed ora sono un medico a tutti gli effetti. Lavoro al Greyhound Hospital ed il ragazzo che corre vicino a me elencandomi tutti i pazienti di oggi è il mio assistente Mark.
-Allora...nell'ala A abbiamo il signor Hopkins,il signor Robinson e la signora Remès. Nell'ala B invece...-
E così via...non voglio annoiarvi con tutti i miei pazienti!
Visito tutti con estrema tranquillità,che è un lato molto forte del mio carattere,e riesco a finire tutto in poche ore. La fine del mio turno è alle ore 18.30,quindi dopo essermi cambiato corro a casa,ma anche oggi vengo chiamato dal mio primato.
-Mr Rivers...voleva parlarmi?-
-Oh,David,entra pure!-
Mi accomodo in una delle comode sedie che ci sono lì.
-Ti ho contattato perchè ho un incarico da affidarti. Stiamo organizzando un incontro,a Canterbury,per tutti i migliori medici di ogni ospedale nelle vicinanze. Volevo sapere se questa mia offerta di interessa...-
-Io...certo che mi interessa! Sarebbe un onore per me!-
-Bene,David,domani hai il tuo primo incontro. Incontrerai la signorina...Feresmith, giorno 2 il dottor Johnson e giorno 5...la signorina Granger-
-Ok,capo. Grazie per avermi dato questa possibilità...a domani-
Wow...incontrarmi con i migliori medici dell'Inghilterra!
-E...dimenticavo! Qualcuno di loro è...come dire...speciale-
-Speciale,signore?-
-Bè...se sarà il caso lo capirai da solo-
-Ok,Mr Rivers,arrivederci-
Finalmente esco dall'ufficio e prendo la macchina per andare a casa.

Questi incontri trascorrono tranquillamente,sono tutte persone pacate e di grande esperienza,quindi mi sento molto soddifsfatto. La sera sono più stanco del solito ma non ci faccio caso.
Domani incontrerò la signorina Granger,un esponente del San Mungo...San Mungo? Ma che razza di ospedale è?! Mai sentito nominare,in zona. Comunque sia,l'appuntamento è alle 9.30 e spero che la ragazza sia puntuale.

Sono le nove e un quarto e sono quasi arrivato a destinazione. Giungere in anticipo ad un appuntamento è quasi una mia prerogativa e mi diverte,nel tempo che mi separa dall'incontrare quella persona,immaginare come possa essere. Ma entrato nel ristorante mi accorgo che il tavolo prenotato per noi due è già occupato da una ragazza...la signorina Granger. Non so come sentirmi...felice per aver trovato una persona come me? O forse arrabbiato per essere arrivato "in ritardo"?
-Salve...-
La raggiungo al tavolo e le rivolgo un timido sorriso.
La ragazza alza la testa,mi fissa per un attimo e poi gli occhi le diventano improvvisamente vacui.
-T-Tu..-
Credo si senta poco bene. Cerca di alzarsi dal tavolo ma non si regge in piedi e cadrebbe per terra se io non la sorreggessi. Appena la tengo stretta tra le mie braccia sento che si irrigidisce,mi guarda negli occhi.
-Non...non ce la faccio- sussurra.
E poi scappa via.

La sera è arrivata velocemente,qui in paese,ed io dopo aver raccontato al mio capo dello strano comportamento della signorina Granger me ne sono tornato a casa. E' ancora molto presto,quindi non credo che Josephine sia in casa. Vado in cucina e cerco di preparare qualcosa per il pranzo...credo che un omelette accompagnata da patatine fritte(Josephine le adora!)dovrebbero andare bene! Prendo le patate ed inizio a pelarle...e vi prego di non immaginare me,un uomo grande e grosso,con un grembiulino per evitare di sporcarmi i vestiti...ho pur sempre un orgoglio!
Quando ho quasi finito un rumore mi distrae e per sbaglio mi affetto un dito.
-Accidenti!-
Cerco subito un cerotto perchè il sangue esce abbondantemente dalla ferita ma niente...dove cavolo li avrà messi Josephine?? Corro in bagno ed apro tutti i cassetti...niente. Vado allora nella nostra camera da letto e comincio a rovistare nel comodino vicino al nostro letto dove spesso ci sono le aspirine o altri medicinali.
Metto un pò di disordine ma ovviamente non trovo niente. Alla fine il mio sguardo viene attratto da un medaglione rotondo,molto lucente,e per un attimo dimentico di essermi ferito.
Lo prendo tra le mani e me lo rigiro un poco sporcandolo anche di sangue. Lo apro e rimango letteralmente estereffatto. All'interno vi è una piccola foto in cui ci sono io...e quella signorina Granger. Siamo teneramente abbracciati e la posa in cui ci troviamo non fa assolutamente pensare che siamo parenti...più che altro potremmo essere amanti.
-Oh cavolo!-
Lascio cadere il medaglione per terra,spaventato...quella foto...quella foto si muoveva! Ma come è possibile? Dev'essere stato un gioco della luce...lo prendo di nuovo in mano e stavolta vedo me e quella ragazza...avvinghiati in un bacio passionale.
-Oh mio Dio...-
Non so proprio spiegarmi come possa essere successo,anche perchè non ricordo assolutamente nulla di quella ragazza,ma almeno adesso è spiegata la sua reazione.
Mi guardo intorno e poi lo metto furtivamente in tasca. Come se il destino volesse che trovassi questo medaglione,finalmente vedo i cerotti e ne applico uno sul dito. Finisco di cucinare e poi aspetto Josephine. Non voglio fare parola con lei sul perchè un medaglione con la mia foto e quella di un altra ragazza si trovasse nel suo cassetto...almeno non per il momento.
Mangiamo come se niente fosse e poi io mi richiudo nella nostra camera,mentre Josephine torna a lavoro. Mi spremo le meningi,voglio assolutamente ricordare chi possa essere quella tizia,ma niente mi torna alla mente. Alla fine mi appisolo e mi metto a sognare...

Come proiettato in un ricordo vidi me stesso,insieme a quella ragazza,mentre comparivamo in un piccolo boschetto. La presi per mano e lei mi sorrise dolcemente...era davvero stupenda. Uscimmo dal bosco ed io mi trovai d'avanti una splendida casetta in stile inglese. Il me che stava con quella ragazza la invitò ad entrare e le spiegò che quella sarebbe stata la loro casa. Erano felicissimi insieme ed infine si sdraiarono sulla spiaggia,sottostante all'edificio.
-Spero che questo sarà uno dei tanti tramonti che passeremo insieme,qui-
-Lo spero,anchio amore...-


-HERMIONE!-
Balzo giù dal letto con il sudore che mi imperla la fronte. Quel sogno che sembrava così vero...oddio,altri ricordi si fanno largo nella mia mente. Vedo me stesso sempre insieme alla signorina Granger che distruggiamo cose in ufficio,che ci lanciamo sguardi intesi,che facciamo l'amore sulla spiaggia. Oh mio Dio,ora ricordo tutto.
Io non mi chiamo David...io sono...
-Severus...ti amo...-
Io sono Severus! E non sono una persona normale,io sono...noi siamo...maghi!
-Devo andarmene da qui-
Mi sento come se un altro spirito si fosse impossessato del mio corpo,finalmente mi sento vivo,mi sento me stesso. Prendo la mia roba e la metto in una valigia,insieme a tutto ciò che possiedo. Alla fine mi reco un altra volta nella stanza di Josephine e frugo nello stesso cassetto in cui ho trovato il medaglione. Metto tutto a soqquadro,spinto da una forza sovraumana e da un incredibile...rabbia.
Alla fine trovo ciò che cerco...la mia bacchetta magica. La prendo in mano e sento una forza impossessarsi di me.
Torno nell'altra stanza proprio nel momento in cui si apre la porta.
-Che...che cosa stai facendo David?-
Non so descrive la rabbia che mi scorre dentro le vene. Mi avvicino pericolosamente a lei con la bacchetta puntata alla sua gola.
-Tu adesso mi spiegherai tutto- sibillo acidamente.
-David,io non ti riconosco...-
-Io non sono David! Ed ora parla,dimmi perchè sono qui! E dimmi perchè non mi hai mai dato questo-
E le mostro il medaglione.
Lei impallidisce velocemente poi abbassa lo sguardo.
-L'ho fatto per il tuo bene,Severus...-
-Il mio bene...IL MIO BENE?!-
Josephine scoppia a piangere,ma io non provo nessuna compassione,sono tornato l'uomo di sempre.
-Parla o ti uccido-
Lei singhiozza ancora più forte ma finalmente comincia il suo discorso.
-Io...ti trovai due anni fa. C'è stata qualcosa,non so,una battaglia e tu ne sei rimasto gravemente ferito...bè io ti ho trovato,ho rischiato la vita per te introducendomi nella mischia per raccoglierti dalla pozza di sangue in cui ti trovavi. Ti ho portato qui ed ho curato le tue ferite ed è grazie a me se ora stai così!-
-E perchè mi hai nascosto questo?- sempre indicando il medaglione.
-Perchè..Severus io mi sono innamorata di te! Appena ti ho visto,appena hai aperto gli occhi,subito non ho potuto far altro che affezionarmi...io non volevo che tu-tu...te ne andassi...-
Continua a piangere e singhiozzare ma io sono stanco...voglio tornare dalla mia Hermione.
-E' finita,Josephine-
E' detto ciò esco da quella porta per ritornare alla mia vecchia vita.



Ci credete? Severus è vivooooXD Sono sicura che è quello che speravate tutti...ci tengo comunque a precisare che non è un colpo di testa. Già era programmato sin dall'inizio che Severus tornasse! Ma bando alle ciance...siccome sn sicura che è stato di vostro gradimento(o almeno lo spero!^^) ricordatevi di commentare *_*
Qualche ringraziamento:
twy:mi sn rifatta con questo chap,no?? a presto ^_^
cruciatus est:questo è LIETO ma non è una FINE^^ ancora ce ne vorrà un pò per la fine..
willow malfoy:come vedi il tuo desiderio si è avverato!
FRINGLIT:sul serio? Mio Dio,questo sono le cose che mi commuovono...ne sn davvero stra-felice...spero continuerai a seguirmi ^_^
Minerva McGrannit: Ciao! Io sto molto bene grazieXD soprattutto dopo aver postato questo chap e aver saputo che non mi ammazzerai(o forse si?!XD). Bè,spero ti sia piaciuto...baci^^

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Capitolo 14
*** Ci si ritrova così... ***


Hermione corse e corse ancora fin quando non raggiunse casa sua e si buttò sul letto. Non poteva essere...non poteva essere lui. Si era recata alla riunione con quel tipo,David come si chiamava,e lo aveva visto...quello era Severus. Mano mano che il tempo passava i dubbi svanivano e lei ne era sempre più sicura...ma come poteva esserne sicura?
Prese a piangere,bagnando il cuscino con le sue calde lacrime.
Severus è morto,si ripetè mentalmente cercando di convincersi.
Doveva dimenticarlo...no ma cosa diceva? Non lo avrebbe mai dimenticato. Continuò a piangere per una buona mezzora ma alla fine si impose di smetterla. Si alzò e andò a lavarsi la faccia,non poteva farsi trovare da Harry in quello stato.
Poi si diresse in cucina e cominciò a preparare il pranzo. Sentiva il bisogno impellente di parlare con qualcuno,di confessarsi,ma chi era la persona adatta per ascoltarla? In fondo aveva più che altro amicizie superficiali. Il suo pensiero andò a Ginny ma si fermò all'istante. Aveva già provato l'amica più del dovuto quando gli aveva annunciato il suo amore per Severus,e non aveva intenzione di andarle a sbattere in faccia quanto soffriva per lui.
Pensò a Silente,ma cosa poteva dirgli? Il mago,per quanto buono e comprensivo fosse,non poteva capirla appieno.
Alla fine optò per la sua amica Johnatan che l'aveva sempre ascoltata e mai giudicata,anche perchè non conosceva perfettamente il contesto in cui era collocata la situazione.
Dopo aver lasciato un bigliettino ad Harry,prese la giacca e si smaterializzò in ospedale.

Quel giorno nel Greyhound Hospital vi era una gran confusione. Pazienti a destra e a sinistra che sembravano aver scelto tutti lo stesso giorno per ammalarsi o ferirsi. La tirocinante Johnatan era sommersa sino ai capelli di lavora ma non era riuscita a non notare un tipo,alto e bruno che si era smaterializzato poco prima nella all del San Mungo. Si avvicinò cauta.
-Salve...ha bisogno di aiuto?-chiese esitante.
-Ehm,si grazie. Cercavo la signorina...Granger-
John si distese in un sorriso.
-Mi dispiace ma Hermione non c'è. Le dirò che è passato comunque...il suo nome?-
L'uomo la fissò allarmato.
-No,niente. Lasciamo stare grazie-
E con un sonoro POP sparì.

Hermione raggiunse immediatamente l'amica che si trovava nel reparto di Maternità e le corse incontro,agitata.
-John,devo parlarti!-
-Hermione scusami ma sono troppo impegnata adesso!- rispose quella prendendo in braccio un bambino appena nato e trasportandolo in un'altra culla.
-Anzi,ora che ci penso,è passato un tizio prima che chiedeva di te- continuò.
-Un tizio? Chi?- chiese curiosa Hermione.
-Non mi ha voluto dire il nome. Però posso descrivertelo. Era alto,abbastanza alto,e aveva gli occhi e i capelli neri-
Hermione si fermò di botto. Corrispondeva. Che fosse lui? Che l'avesse cercata?
Ma che stava dicendo??
Severus non c'era più.
Perchè pensava così insistentemente a lui? Erano due anni che viveva nel suo ricordo...doveva dimenticarlo.
John si accorse che l'amica era assorta nei suoi pensieri e decise di controllare.
-Sai...ieri io ed Harry,il tuo fidanzato,siamo stati a letto insieme. Ti da fastidio??- chiese innocentemente.
-Eh? No no..-
-Ok!-
Poi la scosse.
-Scema! Hai capito che sono andata a letto con Harry??-
Hermione si riscosse e ci mise qualche secondo a capire.
-Sei andata...a letto...con...H-Harry?- sembrava stupita...ma non esageratamente arrabbiata.
-Ma scherzavo! Era per vedere fino a che punto fossi sveglia!- esclamò ridendo; poi tornò seria.
-Ma tanto anche se me lo portassi a letto a te non importerebbe vero?- chiese in tono neutro.
La medimaga la fissò,quasi scandalizzata.
-Ma cosa dici?-
-Non prendiamoci in giro,Hermione. Tu Harry non lo ami; quando gli e lo dirai?-
-Io...non è vero! Cioè...io amo solo Severus- la rimproverò vicino alle lacrime.
-E lo capisco...ma lui non c'è più. Ciò non toglie che tu non provi nient'altro che amicizia per Harry,non è vero?-
Hermione in preda allo sconforto,annuì.
-Devi dirglielo-
Alzò lo sguardo sentendo quelle parole. Perchè arrecare ad Harry un simile dolore? Lei non voleva farlo stare male...ma...John aveva ragione.
-Hai ragione...- concordò riprendendosi ed asciugando le proprie lacrime.
Decise di non fare parola di ciò che in realtà voleva raccontarle,anzi prese un argomento che credeva non avrebbe mai toccato.
-Tanto lo so che a te piace Harry...- sussurrò.
-A-a me??- balbettò l'altra.
-Si e non tentare di nasconderlo! Ho visto come lo guardi! Ma va bene lo stesso,non preoccuparti. Quando ci lasceremo sarai libera di fare ciò che vorrai- disse non senza un velo di malinconia.
In fondo Harry le era stato vicino per molto tempo...lasciarlo avrebbe voluto dire arrecargli dolore e di conseguenza farlo allontanare da lei.
-Bè,ora è meglio che torni a casa..- annunciò e dopo pochi secondi fece ritorno in casa,dove Harry l'attende sdraiato supino sul divano.
Gli si avvicinò e poi gli fece una carezza sul viso. Harry si riscosse e le sorrise dolcemente.
-Andiamo a mangiare?-
Lui annuì e si alzò.
Si sedettero al tavolo e mangiarono chiaccherando,come sempre,del più e del meno.
-Hermione...c'è qualcosa che devi dirmi?- chiese dopo un pò lui.
-Tipo?-
-Non so...vorrei che finalmente mi raccontassi ciò che successe tra te e il professor Piton...-
La ragazza si irrigidì. Come poteva chiedergli una cosa del genere? Come poteva essere così insensibile?
-N-non...non ne voglio parlare- sussurrò arrabbiata
Harry rimase un pò sopreso ma non fece pressioni...in fondo se lei non voleva dirglielo...non poteva costringerla.
Il resto della serata trascorse tranquillamente,anche se Hermione si ritrovò ad essere più distante a causa della domanda fatta dal moro. Andarono a letto presto e quella notte,come sempre,Hermione sognò il suo vero amore.
*

David alias Severus Piton,percorreva in fretta una via trafficata di Londra in cerca di quella cabina telefonica che lo avrebbe condotto al Ministero della Magia.
Se non poteva incontrare Hermione,non sapeva dove vivesse ma soprattutto con chi,allora sarebbe andato dall'unica persona in grado di aiutarlo.
Colui che gli aveva salvato la vita ma gli e l'aveva anche tolta: Albus Silente.
Finalmente entrò in una piazzuola e la scorse...si avvicinò e prendendo la cornetta compose il numero esatto. La familiare voce metallica gli invase le orecchie.
-Benvenuto al Ministero della Magia. Per favore dichiarate il vostro nome e il motivo della visita-
-Severus Piton,devo vedere Albus Silente-
Una piccola spilla cadde da una fessura metallica e l'uomo la prese in mano.
-Il visitatore del Ministero ha l'obbligo di sottoporsi a perquisizione e di presentare la bacchetta perchè sia registrata al banco della sorveglianza,all'estremità dell'Atrium-
Piton scosse la testa,impaziente. Quella pappardella l'aveva sentita 1000 volte e sempre lo aveva innervosito.
Finalmente la cabina sprofondò sotto il terreno e ricomparve qualche istante dopo nell'Atrium. Tutti si voltarono a guardare chi fosse sceso e rimasero a bocca aperta. Alcuni perchè non conoscevano quell'uomo dall'aspetto tanto ambiguo quanto seducente,vestito esclusivamente in nero e con uno sguardo magnetico; altri perchè credevano che il povero Severus Piton fosse morto in battaglia.
-Il Ministero della Magia vi augura una piacevole serata- annunciò la voce
-Tsk...voglio proprio vedere...-sibillò lui e poi con passo svelto uscì dalla cabina.
Il silenzio che fino a qualche secondo prima aveva regnato sovrano lasciò il posto ad un terribile fracasso,di sedie spostate,di passi...tutti stavano assalendo... Il-Mangiamorte-Sopravvissuto. (BuahauahauahXD Scusate per la parodiaXDXD Nd_A)
-Piton? Severus Piton? Ma come ha fatto?-
-Ma da dove viene?-
-L'avevano fatto prigioniero?-
-E come è riuscito a liberarsi?-
In un attimo,come attirati dal miele,comparvero anche moltissimi fotografi che presero a scattare decine di foto.
-Guardi qui signor Piton!-
-No no qui!-
Severus Piton stava perdendo la pazienza.
L'attimo precendente al suo "scoppio" però,fu salvato da Albus Silente che uscì elegantemente dall'ufficio del Ministero della Magia insieme a Rufus Scrimgeour e allungò una mano verso l'amico.
-Sapevo che ce l'avresti fatta...-sussurrò e poi gli sorrise bonariamente.
Piton rispose alla stretta di mano,ma sotto lo sguardo di tutti quei giornalisti non poteva dirgli tutto ciò che gli passava per la mente.
-Fammi un favore Albus. Blocca i giornalisti e digli che potranno pubblicare soltanto da domani. Non voglio che lei lo venga a sapere da questi qui-
Silente annuì.
Poi insieme uscirono da quell'Atrium tanto affollato e si diressero nella zona degli Auror.
-Allora,Severus...dimmi tutto-
Lui cominciò a raccontare. Di Josephine,di quei due anni,del suo impiego,e di come aveva trovato il medaglione dopo l'incontro con Hermione.
Il preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts,rimase per tutto il tempo in silenzio ad ascoltare.
-Capisco. Parleremo più approfonditamente più avanti,ora non voglio più trattenerti. Ho fatto passare due anni terribili ad una persona...ora tocca a te-
disse infine.
Severus si alzò e porse nuovamente la mano a Silente.
-Devi però sapere che...- cominciò il preside
-No. Non voglio sapere niente-
Poi uscì dalla stanza.

Hermione Granger aveva avuto una giornata estremamente stressante. La sveglia era stata presto,a causa degli orari ristretti che il suo lavoro gli imponeva, e poi aveva avuto tantissimi pazienti.
Al suo rientro a casa si buttò subito sul divano,chiudendo gli occhi e cercando di rilassare un pò le membra. Il suo ragazzo,Harry Potter, sarebbe rientrato solo molte ore dopo perchè al Ministero il quel periodo c'era molta confusione.
Hermione si alzò stancamente e si diresse in bagno;aprì il rubinetto e cominciò a riempire la vasca di vari e profumati bagnoschiumi che le avrebbero sicuramente conciliato il riposo. Quando la vasca fu piena d'acqua si spogliò e vi si introdusse cautamente all'interno.
L'acqua era calda e piacevole,e le arrivava sino alla gola. La schiuma profumava di vaniglia,il suo usuale profumo,quello che Severus adorava. Piano piano il sonno si impossessò del suo corpo e della sua mente facendola spofondare nei meandri dell'abisso.

Ancora una volta Hermione correva giù per la spiaggia sotto la loro casa. Aveva fretta,sentiva un bisogno impellente di vedere il suo amato...raggiunse in un attimo la riva e lo trovò,come sempre,lì. La stava aspettando,con il suo sguardo sereno,pacato,di chi non ha nulla di che preoccuparsi.
-Certo che non hai niente di cui preoccuparti tu...sei morto...- gli sussurrò Hermione all'orecchio,quasi scherzando,mentre lo abbracciava da dietro.
Severus rispose allo sguardo poi si chinò su di lei e cominciò a baciarle l'orecchio. Sprigionava una passione indescrivibile e quel sogno sembrava così stranamente...reale. Piton continuò con la sua piacevole tortura fino a spogliarla completamente dei vestiti a farla sdraiare sulla sabbia. Hermione si sentiva leggera,come se stesse volando. Dovette inarcare la schiena perchè Severus era entrato in lei...una spinta,un altra spinta. Insieme raggiunsero le vette del piacere,amandosi...come sempre.
-Guarda il tramonto,e troverai conforto.-


Hermione si svegliò di soprassalto.
Aveva parlato...Severus aveva parlato!
Ma...come mai? Lui non parlava mai nei sogni...
Guardò fuori dalla finestra. Il sole stava tramontando.
Qualcosa le disse di alzarsi,di uscire.
Corse nella camera da letto,afferrò i primi vestiti che le capitarono a tiro e poi uscì di corsa dalla porta di casa.
Continuò imperterrita a correre fin quando non giunse a riva.
Ed infine...eccolo lì. O no?
Un uomo,vestito interamente di nero,rivolgeva il suo sguardo al mare,perso tra le sue onde. Hermione si avvicinò.
Non poteva essere lui...si stava facendo solo del male.
-Severus...-chiamò piano.
L'uomo si girò di scatto.
La donna spalancò gli occhi e le lacrime le salirono velocemente agli angoli.
-T-tu...-
-Hermione...-
Piton si alzò da terra e corse ad abbracciare la donna che aveva amato per ben due anni senza saperlo.
Non riuscì a trattenersi...ai singhiozzi ripetuti della donna si unirono anche quelli dell'uomo,che per la prima volta si dimostrava realmente senza un contegno. Lei alzò il capo fino ad incontrare i suoi occhi.
-S-sei t...tu?- biascicò toccandogli le labbra,gli occhi,il naso...come a volerlo riconoscere con il tatto e non solo con la vista.
-Si,Hermione sono...sono io! Sono tornato...-rispose lui cercando di mantenere un tono di voce calmo e controllato nonostante le lacrime.
Continuarono a guardarsi,abbracciarsi,toccarsi per un tempo che a loro parve infinito. Poi lei lo prese per mano.
-Entriamo in casa! No ho cambiato niente...è come l'hai lasciata tu!-
Lui sorrise e poi si lasciò trasportare dentro. In effetti nulla era cambiato ma adesso si vedeva che la casa era abitata. Ciò che non gli quadrò furono le foto. Hermione appariva sempre insieme ad un ragazzo moro,con gli occhi verdi ed una cicatrice familiare...
-Potter! Potter vive qui?!- chiese incredulo. Hermione si fece piccola piccola;poi annuì.
Severus sembrava una furia,si vedeva che era molto infastidito dalla notizia. Proprio con Potter si doveva mettere la sua donna?
-Severus,io ho sempre amato te nonostante Harry mi sia stato molto vicino...-
-Troppo vicino!- sbottò lui.
Hermione gli si avvicinò e lo abbracciò di nuovo.
-Ti prego,non fare così...non ora che finalmente posso stringerti ancora tra le mie braccia!- sussurrò.
L'uomo parve calmarsi a quelle parole,fece un respiro profondo e si sedette in una sedia.
-Ok. Capisco. Ma adesso devi scegliere. So che magari può sembrare brutale da parte mia chiedertelo,ma o me o Potter.-
-Lo so che devo scegliere e lo farò- ribattè decisa.
-Ma ora parlami di te,di cosa hai fatto in questi due anni...sei diventato medico vero?-
Presero a parlare di ciò che era successo in quel periodo per colmare il vuoto che avevano lasciato l'una dentro l'altro.

Salveee *_* Finalmente sono arrivata con il continuo di questa ff,spero sia stato di vostro gradimento...twy mi aveva chiesto tanto miele in questo capitolo e spero di essere riuscita a donarvelo^^ Mi raccomando come sempre recensite...ora qualche ringraziamento:
Chiaras: anche se all'inizio può non ispidare fiducia il Paring alla fine piace...basta fidarsi^^
Cruciatus est: Sentimenti rinnegati è stata aggiornata qualche giorno fa,mi raccomando dagli un occhiata^^
twy: Uffi...non potevo fare porcate?!XD Infatti ti ho accontentato e ho fatto sholo baci e abbracci xD Sev è vivo e vegeto si e sono felice che tu sei felice XDXD
willow malfoy: carissima che felicità XDDD Bè,sono felice che ti sia piaciuto^^
Minerva McGrannit: magari Harry si suicida e non c'è bisogno che io lo uccido,no?!XD Vabbuò segui la ff e vedrai come finirà!
piccy6: Presto Herm e Sev insiem *__*
eva_elamela: Allora...andiamo per ordine! Sono contenta che l'idea generale ti piaccia,mi fa piacere.
I numerevoli punti che ci sono nella storia fanno parte del mio modo di scrivere e anche se magari danno un ritmo un pò serrato non è detto che ad alcune persone non piaccia,no? Per quanto riguarda l'espressione "sui compiti",è vero è molto legata al parlato ma spesso nello scritto,soprattutto quello di una ragazza quale me,è utilizzato e non ci vedo niente di male.. Per quanto riguarda "se non sarebbe scesa" hai ragione tu e mi scuso per questo errore così madornale ma soprattutto banale. Vedi,scrivo veloce e nel tempo faccio anche altre cose quindi può capitare che mi confonda^^
Altro punto: "Con uno strottone forte Hermione riuscì a tirarlo su". Ovviamente non poteva usare la bacchetta...se teneva per mano Severus con le due mani come poteva prenderla? E dopo,quando ce l'aveva di sopra come poteva prenderla? "Qualcuno le afferrò la mano,ecc", se Hermione guardava da tutt'altra parte e all'improvviso si sente afferrare la mano mi pare ovvio che debba "controllare" di chi sia! Si accorse che era quella di Severus,si,e non capisco perchè questa frase ti abbia portato a dire che secondo te la "mia" Hermione sia poco brillante,ecc. Hermione è brillante ma penso che qualunque persona che si trova con un adulto svenuto,da sola senza sapere a chi rivolgersi perda un pò della sua lucidità,per quanto possa essere brillante.
Gli errori di battitura,parole storpiate e doppie,come ho già detto,sono dovuto spesso a distrazioni e alla velocità con cui scrivo.
Mi soffermo particolarmente sulle tue ultime parole "ti avrebbero meno mortificata,ecc" e " non sto salendo in cattedra per farti star male".
Se come ho già detto questo recensioni sono accettate perchè dovrei star male o sentirmi mortificata? Al massimo può farmi piacere che non si è tutti così superficiali,ma vedi,spesso e volentieri ci sono errori di questo genere,che io a dirla tutta,non reputo nemmeno così gravi,quindi..Bè spero di aver risposto a tutti gli "attacchi" diciamo che mi hai fatto e di aver soddisfatto le tue curiosità...grazie per gli auguri^^

Bene! Finite le recensioni anche per oggi xD Mi raccomando ricordatevi di recensire...un bacione^^

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Capitolo 15
*** La furia di Harry ***


Le ore che Hermione e Severus trascorsero insieme furono molte ed entrambi persero la cognizione del tempo. In men che non si dica arrivò la sera e con essa il ritorno di Harry a casa. I due erano seduti e chiaccheravano amabilmente quando l' Auror si materializzò in salotto.
-Tesoro! Sono a casa-
Severus si ritrovò ad irrigidirsi involontariamente. Harry entrò in cucina e d'avanti quella scena rimase abbastanza basito. Il suo volto si trasformò velocemente in una maschera d'odio che Hermione non gli vedeva da molto tempo.
-Che ci fa in casa mia?- chiese freddamente.
Severus si trattennè all'ultimo minuto dall'intimargli che quella invece era casa sua. Sorrise in modo sarcastico ed Hermione si mise mentalmente "le mani nei capelli": di certo non si preannunciava una conversazione pacifica.
-Sono venuto a salutare la mia vecchia amica-
Questa volta fu il turno di Harry di irrigidirsi.
-Amica?- ripetè
-Hai qualche problema di udito,Potter? Ho detto amica,si- ghignò sarcastico.
Hermione capì subito che l'uomo voleva a modo suo "vendicarsi" del fatto che Harry l'avesse potuta stringere a se in quei due anni;cercando di salvare il salvabile si introdusse nella discussione.
-Ehm...Severus era passato per un saluto,Harry...Ma stava andando via,non è vero?- aggiunse guardando in modo eloquente Piton.
Egli parve abbastanza infastidito ma annuì,poi si alzò,passò un braccio intorno alle spalle di Hermione e le stampò un bacio sulla fronte. Se lo sguardo avesse potuto uccidere Severus Piton sarebbe morto per mano di Harry Potter in quel preciso istante. Invece,dopo quel gesto, lanciò uno sguardo al suddetto mago che voleva ucciderlo e poi uscì dalla casa con il suo solito passo elegante ma strascicato.
In casa Potter-Granger regnava il silenzio.
Harry teneva stretta la spalliera della sedia in modo così violento che le nocche gli si erano sbiancate;Hermione lo guardava in tralice,preoccupata,attendendo una sua reazione.
-Mmm...saresti così gentile da spiegarmi perchè Severus Piton si trovava nella nostra cucina?- sibillò alzando finalmente lo sguardo.
Hermione rimase in silenzio per qualche secondo...si rese conto che era arrivato il momento di dire la verità ad Harry,non poteva continuare a mentire,anche se allo stesso era preoccupata per una sua possibile reazione.
-Harry,credo sia il caso che tu ti sieda...-iniziò,ma lui rimase in piedi impassibile,quindi si sedette lei.
-Quando ancora eravamo ad Hogwarts,qualche tempo prima che ci diplomassimo, Severus mi mise in punizione,ricordi?-
Harry annuì infastidito.
-Bè,in quel periodo noi due parlammo molto...ci aprimmo l'un l'altro e in pochissimo tempo diventammo amici-
-E' così siete amici? Solo amici?- chiese Harry.
-Aspetta Harry,fammi finire. Non possiamo nascondere che Piton è un uomo molto attraente...e bè,in poco tempo l'amicizia divenne qualcos'altro-
L' Auror stava cominciando ad innervosirsi ma attese che lei finisse il racconto.
-Intraprendemmo una relazione clandestina e il giorno prima che la scuola finisse decidemmo di sposarci-
Harry strabuzzò gli occhi.
-Silente lo mandò in missione e bè,sai com'è finita...-concluse abbassando lo sguardo.
L'uomo rimase a guardare il pavimento,senza in realtà vederlo poi fissò il tavolo.
Sbattè un pugno con forza facendo sussultare Hermione. Un altro pugno,il tavolo traballava pericolosamente minacciando di rompersi. Poi alzò lo sguardo verso di lei,puntò i suoi occhi infuocati nei suoi.
Le puntò un dito contro,Hermione nn l'aveva mai visto così arrabbiato.
-Tu...tu...come hai potuto? Sapendo cosa...cos'ho passato! Ti odio Hermione TI ODIO!- urlò con tutte le sue forze e con un ultimo pugno uscì dalla porta sbattendola.

*

Dopo essere uscito dalla porta di casa Harry si ritrovò a vagare per le strade di Londra senza una meta. Alla fine entrò in un locale piuttosto cupo e malfamato e si sedette in un tavolino di lato. Dopo qualche secondo lo raggiunse un vecchio cameriere con l'aria di voler fare tutto tranne che lavorare e gli rivolse un occhiata interrogativa.
-Un whisky incendiario- buttò lì Potter.
L'uomo fece dietrofront e si diresse al bancone...nel frattempo la mente di Harry vagava: non poteva permettere che Severus Piton,l'uomo che aveva odiato per tanti anni, gli portasse via una delle sue ragioni di vita...Hermione era sua,sua e basta.
Il cameriere sbattè sul tavolo il bicchiere colmo della bevanda che Harry bevvè in un solo sorso. La sua mente lavorava spedita,e dopo diversi bicchiedi di whisky aveva elaborato un piano. Hermione sarebbe stata solo sua.

*

Severus raggiunse la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts dopo poche ore essere uscito dalla porta di casa di Hermione. Guardò il grande castello avvicinarsi lentamente ed una cupa nostalgia si impossessò di lui.
Hogwarts facevo sfoggio di miriadi di luci colorate e le torri si stagliavano sinistre all'orizzonte. Scese dalla carrozza che l'aveva accompagnato ed varcò il cancello. Non vide nessuno accoglierlo o andargli incontri quindi,pensando che la sicurezza era davvero scarsa,si fece strada da solo ed in men che non si dica raggiunse la Sala Grande. Con un sinistro rumore aprì i grandi portoni ed entrò mantenendo il suo passo ondeggiante e maligno...ogni componente della sala si voltò a guardarlo. Alcuni sembravano stupiti ed impauriti altri era come se si aspettassero di vederlo entrare. Severus comunque ignorò sia i primi che gli altri e raggiunse il tavolo insegnanti porgendo,quasi pomposamente,la mano a Silente. Il preside la strinse e lo invitò ad accomodarsi.
La cena trascorse tranquillamente e i due uomini ebbero modo di mettersi d'accordo su alcune nuove. Infine Albus chiese a Piton di riprendere la sua cattedra in pozioni.
-Devo pensarci..per il momento il lavoro non è la mia priorità- rispose lui pensieroso.
-Capisco Severus...ti ho riservato una stanza per questa notte. Ti accompagno- Silente fece per alzarsi.
-No grazie. Conosco la strada-
E con un fruscio del mantello uscì.

Salve...*i lettori cominciano a tirare i pomodori* eheh xD Chiedo scusa a tutti quanti per l'immenso ritardo ma soprattutto per la poca consistenza del capitolo. Apparte che è scritto abbastanza male ma l'inizio era già stato fatto qualche settimana fa,quindi ho aggiunto qualcosa ed ho deciso di pubblicarlo! Questo non vuol dire che sn tornata,perché non sono tornata...La scuola mi impegna troppo tempo(non riesco più a farmi manco i cavoli miei figuriamoci a scrivere!) quindi le volte in cui posterò saranno rare...spero comunque apprezzate e commentate ^_^ Un ringraziamento speciale alle mie fedelissime:
piccy6,Minerva mcGrannit,Willow Malfoy e twy(che più che altro obbligo a commentare xD).
Spero ci rivedremo presto,un bacio *_*

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Capitolo 16
*** Un incontro inaspettato ***


A Main Rockfeller la sera calò velocemente portando con se quel fresco venticello per cui è tanto famosa l' Inghilterra. Hermione Granger preparava la cena ed un fidanzato piuttosto di malumore cercando di non pensare a gli avvenimenti successi soltanto la sera prima. Pelava le patate con studiata accuratezza,si muoveva con agilità ed eleganza per quella che era la sua cucina da ben 2 anni e lasciava che la sua mente lavorasse spedita. Il suo ragazzo,se ancora poteva definirsi tale, Harry Potter, fissava la prima pagina de "La Gazzetta del Profeta" senza in realtà vederla;in realtà anch'egli non poteva far altro che pensare a ciò che la ragazza gli aveva comunicato la sera prima.
La sensazione di essere stato per due anni soltanto un rimpiazzo si affacciava prepotente sulle sue prospettive e feriva il suo orgoglio. Stanco,si strofinò gli occhi e in un gesto di stizza gettò il giornale sul tavolo che Hermione aveva accuratamente apparecchiato.
Pochi attimi dopo la cena fu servita,consumata in un religioso silenzio. Nessuno dei due aveva intenzione di parlare,entrambi preferivano  pensare per conto loro,tenendo segreti i pensieri.
Dopo cena Harry andò a letto quasi subito,Hermione invece rimase sdraiata sul divano,meditando se non fosse il caso di rimanere lì a dormire.
Le ore passarono veloci e la ragazza non sentiva la minima traccia di sonno. Erano circa le 00.15 quando un rumore improvviso attrasse la sua attenzione. Un lieve picchiettare alla finestra costrinse il suo sguardo a guardare e fu lì che vide un piccolo gufetto che impaziente aspettava di entrare al caldo. Si avvicinò,aprì il vetro e fece entrare l'uccello. Quest'ultimo tese una zampa ed Hermione,dopo avergli accarezzato la testa in segno di ringraziamento,prese la lettera.

Cara Hermione,
come ti ho detto ieri sera ho deciso di tornare ad Hogwarts per parlare con il professor Silente.
Il preside mi ha proposto nuovamente il ruolo di insegnante di Pozioni,proprio come mi aspettavo facesse.
Sono indeciso se accettare questo ruolo e vorrei discutere con te su ciò che credi sia meglio fare.
Vediamoci alle 17 alla spiaggia.
Saluti.
Severus

Hermione sorrise.
Alle 17. L'ora in cui il sole tramontava.
Strinse la lettera al cuore,come a volerlo sentire più vicino, e si ritrovò a pensare all'uomo così perfettamente calcolatore che aveva amato per ben due anni. Ghignò sapendo di aver pensato a Severus come un calcolatore in senso positivo.
Decise che era arrivato il momento di andare a letto,ripiegò la lettera e se la mise in tasca,evocò un plaid e si sdraiò sul divano.
In fondo la serata non era andata poi così male.

***

Nel frattempo nella mente del neo-Ministro della Magia Harry Potter vorticavano miriadi di idee.
Amava Hermione ma aveva sempre saputo di non essere ricambiato appieno da lei.
Odiava Piton e non era minimante disposto a lasciargli prendere ciò a cui teneva di più.
Lui era il Ministro della Magia,con la sua influenza avrebbe potuto far incolpare Severus Piton di tradimento e con buone probabilità avrebbe potuto condannarlo e mandarlo a marcire ad Azkban.
Ma Hermione come lo avrebbe guardato da quel momento?
Valeva la pena rischiare di perdere la donna che amava solo per vendetta?
Era o non era più Lo Gryffondor?
Con questi pensieri non riuscì a prendere sonno fino a notte fonda e l'indomani mattina non era ancora arrivato ad una conclusione.

***

La giornata trascorse velocemente per Hermione che all'ospedale non riusciva a concentrarsi. La sua mente continuava a distrarsi e ad andare oltre le montagne,laggiù,nel luogo dove aveva passato ben 7 anni della sua vita a fianco di colui che fino a poco prima era stato un suo professore.
Dopo pranzo,mentre ancora era persa tra i suoi pensieri,si riscosse sentendosi tirare dalla manica.
A fissarla una bambina sui 2 anni e mezzo con gli occhi grigi e i capelli biondi legati in due ordinate codine. La bimba guardava Hermione con occhi grandi e così profondi da perdercisi dentro. La donna la prese in braccio.
-Ehi piccolina! Che ci fai qui,ti sei persa?- domandò
-No,signorina dottoressa. Stavo cercando il mio papà,lui lavora qui!- rispose la bambina con voce allegra e squillante.
-Tuo padre? Dimmi come si chiama così posso aiutarti a cercarlo!-
-Grazie! Io e il mio papino ci siamo trasferiti qui solo oggi perché lui è stato assunto da poco in questo strano ospedale! Lui...- ma l'avvincente storia della bambina fu interrotta da una voce maschile profonda e suadente.
-Nicole! Amore,che cosa stai facendo in braccio a quella signorina?-
Un uomo alto,biondo e con occhi color tempesta si avvicinò alla bambina e la prese con delicatezza in braccio. Portava dei pantaloni dal taglio semplice neri,una camicia bianca ed una cravatta scura. Il volto era giovanile,coperto da una leggera barbetta bionda.
-Papà!- urlò la bimba -Papà,papà! Io mi ero persa,scusa se mi sono allontanata,mi dispiace! La signorina dottoressa mi stava aiutando a cercarti!- spiegò.
L'uomo rivolse la sua attenzione ad Hermione,per qualche secondo la squadrò e poi si ritrovò ad inarcare il sopracciglio in modo stranamente familiare.
-Granger?- chiese stranito.
La dottoressa si accigliò un attimo cercando il volto dell'uomo tra quelli conosciuti. Niente.
-Ci conosciamo?- chiese gentilmente.
L'uomo tese la mano.
-Sono Malfoy. Draco Malfoy-
Ed Hermione sentì che stava per svenire.

-Posso offrirti un caffè?-
La donna strabuzzò gli occhi. L'uomo che le stava offrendo da bere era lo stesso che per 7 lunghi anni l'aveva derisa ed insultata? Non riusciva a credere alle sue orecchie.
-Cosa?!-
L'uomo sbuffò.
-Hai capito bene,Granger. Ti sto offrendo un caffè,puoi anche rifiutare sai,mica mi offendo- ironizzò l'ex Serpeverde.
Lei sbattè le palpebre,poi chiuse la bocca che era si era aperta nel sentire la voce di Draco Malfoy che scherzava civilmente.
Respirò.
-Andiamo!-
I tre si incamminarono verso la caffetteria dell'ospedale,un trio davvero strano a vedersi: Draco Malfoy,Hermione Granger ed una bellissima bambina.
Si sedettero,ordinarono e Draco intavolò una conversazione sul più o sul meno. Parlarono per più di un ora ed alla fine Hermione fu costretta ad ammettere che Draco Malfoy era cambiato. Non aveva più d'avanti il ragazzo borioso e pieno di se che aveva conosciuto a scuola,adesso c'era un uomo adulto e con delle responsabilità.
Hermione,dopo un ora,si sentì abbastanza in confidenza da poter chiedere qualcosa sulla sua vita privata.
-E dimmi,Draco Malfoy,cosa ci fai qui? Sapevo che dopo la scuola eri partito e di te non se n'è sentito parlare durante la guerra. Cosa hai fatto?-
-Bè...sono andato in America,stanco di tutto,della guerra,della falsità,di tutto ciò che mi circondava. Lì mi sono rifatto una vita,come vedi ho una bambina- e diedi un buffetto alla piccola -e sono diventato Medimago-
-E cosa ti ha spinto a tornare qui?- chiese ancora la Griffondoro.
-Diciamo che sono qui...per una serie sfortunata di coincidenze- disse con sguardo enigmatico.
Hermione non aggiunse altro e fu Draco a riprendere la parola.
-E tu? Come va la tua vita?-
-Oh...ehm...normale. Tutto ok...- rispose lei non sapendo esattamente cosa dire.
-Davvero? Lo zio Sev mi ha detto ben altre cose veramente...- esordì malizioso il ragazzo.
La donna arrossì leggermente. Nonostante il tempo fosse passato Draco Malfoy riusciva ancora a metterla in imbarazzo con poche parole!
-Vedo che sei a conoscenza dei fatti quindi...non ho niente da dire...- disse scherzando.
Scoppiarono a ridere come amici di vecchia data,poi Hermione si diede improvvisamente una botta in testa e controllò l'orologio.
-Oh mio Dio! Ma è tardissimo...- si alzò in piedi,raccolse le sue cose e mise la borsa a tracolla - Scusami Malfoy,mi ha fatto piacere parlare con te! A presto,ciao Nicole!- e dato un bacio sulla fronte alla bambina corse via.

***

Mentre percorreva la strada verso casa,Hermione si ritrovò a pensare alla buffa situazione che aveva vissuto pochi minuti prima. Draco Malfoy,un ragazzo che aveva odiato per 7 anni,si presentava con una bambina e le offriva un caffè.
E lei aveva accettato.
Ma le aveva dato di volta il cervello? Si disse che probabilmente non era lucida in quel momento in quanto non è normale accettare inviti da persone "sconosciute".
Arrivò a casa che erano le 15.45. Varcata la soglia Draco Malfoy fu mandato nel dimenticatoio ed Hermione si avviò a fare un bel bagno caldo. In seguito si vestì,scegliendo con cura il suo abbigliamento, e sistemò i riccioli in una morbida coda.
Alla fine di tutte queste operazione l'orologio segnava già le 16.45,Hermione si sedette sul divano e 10 minuti dopo scese alla spiaggia.
Lui era già lì che l'attendeva in tutta la sua eleganza.

E' impossibile da credere,ne sono consapevole,eppure è tutta realtà! Dopo mesi in cui non mi sono fatta vedere sono tornata qui con questo inaspettato capitoletto!
Ci tengo a dire che la nuova Hermione che vedremo dopo questo lungo stacco sarà diversa da quella precedente...forse a qualcuno di voi non piacerà ma ho capito che per mandare avanti questa fic ci voleva una botta di cambiamenti!
Mi ha fatto ridere particolarmente la parte in cui Draco si presenta: "Sono Malfoy. Draco Malfoy". Qui mi somiglia terribilmente a james bond!
Apparte queste stupidaggini sono felice di essere ancora qui...ho qualche idea per i prossimi capitoli e vedrò di farmi tornare l'ispirazione per concludere la storia.
Grazie a tutti coloro che hanno recensito e che mi hanno sostenuto durante lo svolgimento di questa fic! Un bacio a padmeskywalker,Willow Malfoy,piccy6,cruciatus est,Minerva McGrannit,Selvy(credo che il tuo gioco sarà particolarmente apprezzato tra i fans di questa ff!),ElisabethLovelace(a te devo una risposta un pò più articolata...hai ragione perché effettivamente  molte volte Sev sembra un super bono palestrato! Io sinceramente amo proprio il Piton enigmatico,anche un pò stronzo ma la mia natura di inguaribile romantica non mi permette di scrivere il Piton che amo di più! Cmq ho detto che Hermione sarà un pò diversa da quella che ho scritto in precendenza quindi ci metterò tutta la mia buona volontà per un Piton anche un pò diverso! Un bacione)
Alla prossima! ^___^

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Capitolo 17
*** Fraintendimenti ***


Severus se ne stava seduto in riva al mare,sulla soffice sabbia,e perdeva il suo sguardo tra le morbide onde che andavano ad infrangersi vicino ai suoi piedi nudi. Quella scena gli riportava alla mente l'episodio del suo ritorno quando aveva aspettato Hermione seduto lì,sulle quella stessa sabbia e con la stessa confusione che gli alleggiava per la mente.
Nell'arco di quei due giorni,da quando aveva riacquistato la memoria,si era reso conto che molte cose non riusciva perfettamente a ricordarle. Nella sua mente avvenivano flash continui della sua vita,di quando era giovane e si era unito ai Mangiamorte, del suo posto come insegnante di Pozioni,della vita che era costretto a fare nel ruolo di spia.
E poi c'era lei.
Si ricordava delle volte in cui avevano fatto l'amore nel suo letto,degli sguardi dolci e sensuali che lei gli lanciava,del suo profumo così dolce ed inebriante. Gli sfuggiva il loro primo incontro. Si disse che gli e l'avrebbe chiesto appena si fossero visti.
Un picchiettio sulla sua spalla destra lo fece voltare. Lei,la sua dea,era arrivata e gli rivolgeva uno dei sorrisi più dolci che avesse mai visto...o almeno così ricordava!
Le prese la mano e la bacio delicatamente. La fece accomodare al suo fianco e le sposto una ciocca di capelli dal viso portandola dietro l'orecchio.
-Ciao Hermione...- fu un sussurro o più precisamente furono delle parole che sapevano di carezze,un brivido corse alla donna giù per la schiena.
-Ciao Severus...- rispose quando fu di nuovo tranquilla.
-Avrei tante cose da dirti,tante cose da chiederti. Così tante che non so neppure da dove cominciare. Vorrei stare in silenzio con te a guardare il mare perché mi fa male il cuore il solo pensare che per questi due anni non ho potuto godere della tua compagnia, e...-
Ma un dito di Hermione poggiato sulle sue labbra sottili lo fece tacere. Si avvicinò ancora di più,i loro respiri sembravano fondersi,i loro occhi si perdevano gli uni negli altri.
-Non c'è bisogno di parlare Severus...- sussurrò dolcemente.
Lui si avvicinò di più,bramava di sentire quelle labbra morbide sotto le sue,ma Hermione lo fermò.
-No,ti prego. Rimaniamo così...- lo supplicò.
L'uomo annuì,entrambi si sdraiarono e rimasero abbracciati così,in silenzio,per ore ed ore finchè il sole non fu inghiottito dal mare.


Pian piano si fece buio e i due rimasero illuminati soltanto dalla tenue luce delle stelle e da quella della luna che si rispecchiava tranquilla nel mare. L'unica fonte di rumore erano le onde che,mosse dal forte vento,producevano una dolce melodia.
Hermione intrecciò la mano con quella di Severus. I loro occhi si incrociarono e fu come se i due anni non fossero passati. Il loro amore era ancora vivido e forte e niente e nessuno avrebbe potuto dividerli.
-Hermione- iniziò l'uomo -Mi sembra inutile dirti che devi fare una scelta- si pronunciò con voce neutra.
Dopo un attimo di silenzio la donna rispose.
-Lo so,Severus. Mi stupisce anche il fatto che tu mi chieda una cosa del genere. Non si capisce da come ti guardo,da come ti tocco,da come ti parlo che ti amo più di prima? Per Harry provo semplice e puro affetto,ma niente di più- si sfogò Hermione.
Piton le accarezzò i capelli.
-Il mio unico problema- continuò lei -E' come dirglielo. Abbiamo convissuto per due anni,non posso lasciarlo di punto in bianco facendogli crollare tutte le certezze,non credi?-
-Per quanto mi riguarda uno schiopodo sparacoda può ancora mangiarselo- rispose Piton con indifferenza.
-Sev!- sbottò la donna,dandogli una pacca scherzosa sul braccio.
Scoppiarono a ridere e si abbracciarono.
-Ho bisogno di aiuto,amore...-disse la donna quando vi fu di nuovo silenzio.
-Si,piccola. Penseremo a qualcosa,sta tranquilla...- e sorridendo la attrasse nuovamente a se.

***


Quando quella mattina Harry Potter aprì gli occhi e scoprì di essere ancora solo in quel grande letto di matrimoniale,capì che la giornata non sarebbe stata delle migliori.
Si alzò lanciando la coperta dall'altra parte della stanza e si infilò dritto in bagno,sbattendo la porta.

Solo qualche centinaio di metri più in basso se ne stava la sua fidanzata,Hermione Granger,ancora tra le braccia di Severus Piton. I due non avevano chiuso occhio per quasi tutta la notte,restando a coccolarsi,accarezzarsi. La donna guardò distrattamente l'orologio e scattò a sedere.
-Oh mio Dio! Oh-mio-dio!- urlò.
Severus si riscosse e si alzò anch'egli a sedere.
-Ma che c'è? Perché urli?- chiese
-Perchè?? Sono le 8 e mezza! Le 8 e trentaa!- la donna si alzò furiosamente,raccolse la sua camicetta da terra,si rimise le scarpe e corse verso casa lasciando Severus lì da solo che si toccava la testa sorridendo.

***

Dopo una giornata estenuante di lavoro Hermione riuscì a raggiungere casa sua incolume e senza provocare particolari incidenti a lei e alla gente che la circondava.
Si materializzò d'avanti casa sua,uscì le chiavi,le infilò nella toppa ed aprì la porta.
L'odore di casa le invase le narici.
Sospirò,lanciò la sua borsa sul tavolo e si sedette scompostamente sul divano. Prese il telecomando e cominciò a fare zapping tra i canali.
-Il Primo Ministro Blair e la Regina....-
-Insieme a "Tira la moneta e avrai fortuna" avete la possibilità...-
Spense il televisore.
Si guardò intorno,scocciata,annoiata,confusa. Un pop all'esterno le fece capire che Harry stava per rientrare a casa,impreparata rimase in quella posizione. La porta si aprì cigolante e il suo...migliore amico...ragazzo...o insomma quello che era,fece il suo ingresso.
-Oh...sei qui- borbottò vedendola.
-Eh già...-
L'uomo poso a sua volta la borsa sul tavolo,accanto quella della compagna,e si sedette nella poltrona di fronte.
-Ehm...com'è andata la tua giornata?- chiese Hermione cercando di intavolare una conversazione.
Harry la studiò per qualche secondo,silenzioso.
-Bene-
-Ah...bè,mi fa..piacere- balbettò lei
Rimasero ancora qualche secondo in silenzio,poi l'uomo sospirò,si alzò spazzolandosi i vestiti e si sedette accanto la ragazza. Le prese una mano.
-Hermione,cara...capisco ciò che provi in questo momento,lo capisco davvero. Sei confusa,e non vuoi ferire nessuno con le tue decisioni. Ma siamo tutti adulti,almeno credo,e non devi preoccuparti; devi sapere che io ci sarò sempre...sempre- e mentre lei spalancava gli occhi per la sorpresa l'uomo le prese le mani e le baciò,come in un gesto di conferma.
-Oh...io...Harry,non sai quanto mi rende felice ciò che mi stai dicendo! Non credevo che saresti stato così buono con me dopo ciò che hai scoperto..grazie Harry,sei davvero...davvero...speciale!-
-Ma cosa dici,amore mio? Io ti capisco perfettamente. E a dir la verità capisco anche Piton- aggiunse con tono professionale.
-Ah,davvero?- chiese Hermione leggermente stupita.
-Certo! Tu sei una bellissima donna,bellissima. E' normale che quell'uomo,seppur viscido e approfittatore,brutto e malizioso,traditore e...ok smetto,si sia innamorato di te! Ma amore non devi preoccuparti! E' un mago potente,capisco anche la tua paura nel volergli dire che è tutto finito! Sappi che sarò sempre al tuo fianco e ti proteggerò...- continuò lui
-Ma...-
-Hermione non devi davvero preoccuparti! Io ti amo,non permetterò mai a nessuno di farti del male - disse in tono sognante
-Io...-
-Hermione- le prese le mani e la guardò negli occhi,sicuro -Vuoi sposarmi?-

Buonaseraa! Non è passato poi troppo tempo ed io sono di nuovo qui,con il nuovo capitolo! Questo chap ha portato un pò di sconvolgimenti,confusioni e non è neppure molto lungo però abbastanza incasinato! Magari vi siete anche chiesti,nell'ultimo chap,"ma che cavolo ci azzecca Draco Malfoy adesso?" si,effettivamente nn era mai apparso prima d'ora quindi può sembrare un pò strano! Il mio intento è cmq quello di farlo entrare bene nella ff...spero si riuscirà a capire che ruolo voglio dargli!
Ormai mi sento peggio dei creatori di Beautiful con le mie trovate sempre più esaurite...sinceramente,spero di concludere al più presto la storia,ma sto ancora cercando un finale adeguato. Spero questo capitolo sia stato di vostro gradimento!
Grazie a lepty,summers84,selvy,piccy6,ladypiton,Minerva McGrannit  e Piccola Vero! Grazie perchè mi sostenete sempre...spero di rivedervi in questo capitolo ^__^ un bacione.

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Capitolo 18
*** Un nuovo inizio ***


-E tu cosa hai fatto?- chiese il ragazzo incuriosito,facendosi più avanti sulla sedia ed avvicinando il suo viso a quello dell'amica.

Hermione sorrise. Le sembrava incredibile che Draco Malfoy,colui che una volta era stato il suo più acerrimo nemico, le stava seduto accanto ed era divenuto una delle persone a lei più care.

-Mi sono scusata ed alzata; sono andata in cucina e presa dal panico più assoluto mi sono smaterializzata a casa di Jonathan! Cos'altro avrei potuto fare,Draco??- continuò vedendo l'espressione dell'amico in piena ilarità.

Il biondo le si avvicinò e le stampò un bacio in fronte.

-Hai fatto bene. D'altronde cosa si può fare se non scappare di fronte a quel polipo di Potter?- e scoppiarono a ridere insieme. Di nuovo.

-Come sta Nicole?- chiese Hermione d'un tratto.

-Bene,benissimo! Adesso è all'asilo ma dovrebbe portarla qui tra un pò la baby sitter che ho assunto da poco. Ti adora sai?-

-Ed io adoro lei. Non ho mai visto una bambina così bella,intelligente,perspicace...-

-Eh bè! Qualcosa doveva pur prenderla dal padre!- la interruppe ridendo l'uomo.

Hermione sorrise,poi vide in lontananza scendere dalle scale dell'atrio proprio la piccola bambina tenuta per mano da un uomo alto e magro.Lo avrebbe riconosciuto tra mille e sorrise involontariamente. Draco si voltò e sorrise anch'egli. Nel frattempo l'uomo si era avvicinato al loro tavolo ed aveva salutato tutti con un sorriso ammiccante. La bimba invece saltò in braccio al padre,gli regalò un sorriso ed un bacio e poi passò alla donna. Contemporaneamente Severus aveva preso posto accanto ad Hermione e adesso le cingeva la vita con un braccio.

Chiunque fosse passato d'avanti quel tavolo del San Mungo Hospital non avrebbe completamente fatto caso ad una scena familiare così bella ed accogliente per chi ve ne faceva parte. Severus non dimostrava che qualche anno in più rispetto i due ragazzi e molte dottoresse si erano volte a lui con interesse vedendolo sfilare per la caffetteria.

-Piccola com'è andata la tua giornata?- chiese il biondo sedendo Nicole sulle proprie gambe.

-Bene,mi sono divertita tantissimo! E lo zio Severus mi ha portato al parco a giocare ed è stato bellissimo!- disse contenta la bambina. I tre adulti sorrisero. Quella bimba così spensierata era il loro futuro.
Erano ormai stati segnati troppo dalla guerra per poter vivere un esistenza spensierata,ma lei,così piccola ed innocente,ignara e pura, avrebbe avuto ogni possibilità di essere felice.

-Bè ragazzi. Io vado- annunciò il biondo prendendo sua figlia per mano - Il mio lavoro qui è finito, vorrei riposarmi un pò e giocare con la mia piccola!- e dopo un ultima occhiata per Hermione si smaterializzò.

Severus Piton non perse tempo ed un attimo dopo aveva già avvicinato il suo viso al collo della ragazza e cominciato a baciarlo.

-Severus! Non ti ricordavo così intraprendente...- disse maliziosa Hermione cercando di mettere un pò di distanza tra lei e l'oggetto del suo desiderio.

-Forse due anni lontano da te hanno contribuito a farmi sentire un pò di mancanza- l'uomo si avvicinò nuovamente al viso della compagna osservando le sue labbra rosee e carnose.

-Ho bisogno di te. Ho bisogno dei tuoi occhi,delle tue labbra,del tuo seno,delle tue gambe. Ho bisogno di sapere che la tua anima è ancora mia- sussurrò lentamente e senza abbandonare mai il suo sguardo.

-Oh Severus...non qui ti supplico. Sono ancora la fidanzata del Ministro della Magia,non voglio che girino pettegolezzi su Harry,lui è estraneo a questa storia- lo pregò

L'uomo annuì e alzatosi la condusse nel retro dell'ospedale,alla luce del sole che pian piano stava abbandonando i loro volti per avvolgere la loro passione nell'oscurità.
Con un ultimo sguardo unirono finalmente le loro labbra in un bacio che sapeva di amore e di nostalgia,ma anche di passione e desiderio. Hermione indietreggiò sotto le spinte leggere di Severus fino poggiare la sua schiena contro il muro. Le mani esperte dell'uomo percorrevano il suo corpo con un tocco leggero e delicato ed esercitavano una pressione suadente e significativa.

Solo lui aveva saputo toccarla così. Solo lui aveva potuto toccarla così.
E adesso era vittima ancora una volta di quella maledizione che lui le aveva scagliato,succube dei suoi sguardi e delle sue carezze.

 

Dall'altra parte della città il Ministro della Magia stava dando istruzioni precise ai suoi Auror.

-Voglio che lo sorvegliate giorno e notte. Seguitelo ovunque,ditemi cosa fa. Basterà trovare un minimo accenno di illegalità e lo spediremo a marcire in prigione a vita- concluse Harry Potter.

I suoi sottomessi lo guardarono un pò straniti da tanta foga,era molto che il Ministro non prendeva talmente a cuore un caso,ma uscirono senza una parola dall’ufficio.

Rimasto solo l'uomo continuò a rimurginare tra se e se. Nervoso,arrabbiato,furioso.

Erano questi gli aggettivi che riassumevano il suo stato d'animo in quel momento.

Rifletteva sulle menzogne che in quegli anni gli erano state propinate dalla donna che più aveva amato in vita sua. Sul fatto che era proprio Severus Piton, il suo viscido ex professore di pozioni,lo stesso che lo aveva ostacolato per anni, ad avergli sottratto la gioia di vivere.
Aveva chiesto ad Hermione di sposarlo ma lui stesso si rendeva conto di essersi solo aggrappato ad un’ultima speranza. L’unica cosa che aveva ottenuto era stata la fuga della donna, che spaventata non aveva avuto il coraggio di dargli una risposta.
Quasi sdraiato sulla sua poltrona da Ministro,si rigirava tra le mani la bacchetta magica,indeciso sul da farsi. Si guardò intorno.
L'ufficio in cui si trovava lo aveva scelto personalmente, il giorno in cui era stato eletto, insieme ad Hermione che non si era dimostrata sin dall'inizio particolarmente entusiasta.
Era molto grande e spazioso,arredato con mobili in stile antico particolarmente intarsiati. Alle pareti facevano mostra di se stessi diversi quadri raffiguranti draghi,grifoni,aquile: creature di grande imponenza e carattere.
La luce filtrava dalle ampie finestre che all'occorrenza potevano essere oscurate con pesanti tende blu poste ai lati.

Squillò il telefono. Harry premette un bottoncino e si attivò il vivavoce.

-Si?-

-Signor Ministro,il preside Albus Silente vorrebbe parlare con lei. Posso farlo entrare?- chiese la voce squillante della sua segretaria.

-Certo Natalie,fallo entrare- rispose Harry con voce lugubre,consapevole che quella discussione sarebbe arrivata prima o poi.

Albus Silente fece il suo ingresso nel grande ufficio del Ministro della Magia fasciato in un abito azzurro,variegato da sprazzi di giallo luna. Ad un gesto dell'uomo si accomodò elegantemente su una delle due sedie poste di fronte la scrivania e poi allargò le labbra in un tenue sorriso.

-Harry, sono felice di vederti- esordì con voce profonda

-Lo stesso vale per me,lo sai Albus- rispose l'uomo accomodandosi sulla sedia.

Si sorrisero e cominciarono a parlare del più e del meno,delle notizie che la Gazzetta del Profeta riportava quel giorno e del tempo.

-Come sta Hermione?- chiese improvvisamente il preside

Harry lo guardò per un attimo diffidente. Non era forse più importante il suo star bene che quello di Hermione?

-Lei stata bene. Mai stata meglio scommetto-

-Harry- iniziò comprensivo Silente -Non devi averla a male con lei. Devo confessarti che anch'io ho le mie colpe in tutta questa storia-

L'uomo non replicò.

-Vedi..forse se due anni fa io non avessi mandato Severus a fare la spia tutto ciò non sarebbe successo. Lui non sarebbe scomparso e tu non avresti sofferto- disse gravemente.

-Albus,dovresti smetterla di addossarti anche gli errori che non sono tuoi- lo rimbroverò il moro dagli occhi smeraldini.

Il preside sorrise. Sapeva che Harry non era una persona cattiva ma un avvenimento del genere,quella che lui reputava una sconfitta profonda al suo orgoglio, avrebbero potuto portarlo a compiere gesti di cui si sarebbe sicuramente pentito in futuro.

-Ma arriva al punto Albus. Non voglio essere scortese con te,lo sai,ma sono sicuro che c'è una ragione ben precisa se sei qui- esordì deciso.

-Come sempre ci hai azzeccato Harry,non per niente sei Ministro della Magia- fece l'occhiolino e proseguì - Ti conosco da quando sei nato,conoscevo i tuoi genitori. Voglio farti una semplice domanda. Come intendi comportarti nei confronti di tutto questo?-

Ancora una volta il moro rimase in silenzio. I suoi piani,i suoi Auror,la sua vita. Tutto ciò non riguardava Albus Silente ed Harry non lo avrebbe reso partecipe dei suoi pensieri.

-Non ci ho ancora pensato. Ho bisogno di tempo per me,per capire ciò che voglio. Sono sicuro che concorderai se dico che è una situazione molto delicata- ci sapeva fare Harry Potter con le parole.

Silente annuì gravemente con un gesto del capo. La conversazione non aveva portato ai risultati da lui sperati ma era riuscito comunque a leggere nei profondi occhi verdi dell'uomo un lampo di qualcosa di indefinito. Decise di procedere con cautela per scoprire ciò che aveva in mente e di non forzare troppo le cose per quel giorno.
Il senso di colpa che lo aveva oppresso per quei due anni,però,gli suggeriva di essere sincera con Harry e leale con Piton.
-Un ultima cosa,Harry. Non voglio farti del male,ma loro..si amano e questo tu hai il diritto di saperlo-
Una fitta dolorosa causata da quelle semplici parole colpì al petto il moro che,tuttavia,non diede nessun segno del suo disagio se non per un piccolo guizzo involontario all’occhio destro.
Non rispose niente,si limitò a fissare il preside con sguardo glaciale ed impassibile. Infine,dopo un'ultima stretta di mano ed un sorriso, Silente si congedò ed uscì dall'ufficio.

Ok, oggi in esclusiva avrete la possibilità di scegliere il modo x uccidermi xD Ce ne sono tanti,avete l'imbarazzo della scelta!
Scusate scusate scusate ç__ç 
Ho scritto e riscritto tante di quelle volte questo capitolo che alla fine non ci ho capito più niente neppure io. Conclusione? Oggi ho cancellato tutti i miei precedenti tentativi ed ho buttato giù la storia,quella vera,quella che adesso ha una conclusione. Ebbene si,dopo mesi di assenza ho trovato un finale che mi soddisfa per questa fan fiction aperta ormai da mesi!
In particolare voglio ringraziare tutte le persone che mi sono state vicino,hanno recensito e dato i loro sicuramente preziosi pareri: Piccola Vero, hikki,kiky91,piccy6,Minerva McGrannit,8Ceci93,dark_angel e iaco.
Spero che nonostante la mia lunga assenza sarete disposti a seguirmi fino alla fine di questo viaggio. Tanti baci ed al prossimo capitolo!

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Capitolo 19
*** Il sogno ***


Severus Piton camminava per le strade di Londra libero e senza pensieri in mente,dedicando occhiate di attenzione alle vetrine dei negozi,così colorate e festose. Il suo sguardo fiero ed altezzoso non lasciava a nessuno intendere il sentimento d’imbarazzo che a barlumi si faceva spazio nel suo petto. L’ex insegnante di Pozioni di Hogwarts stava per l’appunto guardando per un regalo da fare ad una donna.

Eppure la felicità di essere di nuovo se stesso lo portava a compiere gesti di cui una volta si sarebbe disgustato al solo pensiero ma che ora,libero e cosa più importante insieme all'unica persona che aveva portato il sole nella sua vita,reputava quasi indispensabili. Per lei aveva sotterrato il vecchio Severus,quello che commiserava solamente se stesso per gli errori commessi in passato e non aveva il coraggio di uscire fuori dal lungo tunnel che lo teneva prigioniero.

Sapeva che il loro rapporto non avrebbe avuto vita facile con tutto il mondo contro di loro, guidato dal Ministro della Magia in persona. Piton conosceva troppo bene l’ex alunno per non sapere che avrebbe escogitato qualcosa per non chinare il capo davanti la sua vittoria.
Sbirciando tra le vetrine dei negozi rifletteva su un possibile regalo da fare ad Hermione. Ripensò con un sorriso al medaglione che si erano scambiati prima delle guerra,lo stesso che era riuscito a far tornare a galla tutti suoi ricordi.
Ricordi.

Improvvisamente gli venne in mente il regalo giusto da farle. Entrò in un negozio dall’aria stravagante,ornato da spesse tende viola e oggetti luminosi e si fece spazio tra gli scaffali fin quando il suo sguardo non fu attratto dall’oggetto di suo interesse.

 

 

 

-Che cosa starà facendo lì dentro?- chiese un uomo basso e tarchiato con una lunga veste blu.

-Quello che fa il soggetto non sono affari nostri. Il nostro compito è solo riferire dove si trova al Ministro- rispose a tono un altro Auror.
Il primo rimase in silenzio,senza controbattere. Dopo qualche secondo di silenzio..

-Eccolo,sta uscendo. Deve aver acquistato qualcosa- commentò un terzo Auror indicando un pacchetto color porpora che il soggetto teneva in mano.

-Non lasciamocelo sfuggire. Seguiamolo- quello che sembrava il più vecchio ed il più stanco tra loro fece strada a gli altri ed aumentò il passo fino a trovarsi ad una discreta distanza da Severus Piton.

Quest’ultimo stava solamente guardandosi intorno con aria serena, rigirando il pacchetto tra le mani. Imboccò una viuzza più stretta,poco illuminata e circondata da muri scrostati.

Gli Auror tennero il passo e lo seguirono a distanza,attenti a non mostrarsi, fin quando Piton non sparì dietro una curva e loro ne persero le tracce.

-Ma dove accidenti è finito?- sbottò l’uomo vestito di blu.

-Si sarà smaterializzato!- rispose ingenuamente l’altro.

Smith si strofinò le mani,tra il terrorizzato e l’arrabbiato.

-E adesso chi lo dirà al Ministro?- chiese scocciato parlando più a se stesso che a gli altri.

-Voi,ovviamente…-rispose una voce soave e suadente.

Gli Auror si girarono di colpo,sfoderando le bacchette.

-Addirittura il Ministro della Magia Harry Potter mi riserva un trattamento da criminale…- sibilò lentamente – E in più fa scomodare quattro tra i suoi migliori Auror per tenermi sotto controllo-

Sfoderò anch’egli la bacchetta.

-Vi consiglio caldamente di metterle giù- disse con voce falsamente gentile.

Gli Auror si fissarono per un attimo e poi abbassarono le bacchette. Era insensato dare battaglia ad uno stregone tanto potente quanto agguerrito contro il Ministro,che per giunta era innocente.

-Bravissimi,vedo che avete capito come si ragiona- concluse con un finto sorriso. Gli uomini continuavano a lanciarsi occhiate,non sapendo cosa replicare,di cosa accusarlo né tanto meno come agire a questo punto.

-Andiamo- intimò Smith ai suoi colleghi.

-Puoi dire al tuo capo di smetterla di mettermi i suoi uomini alle calcagna! Se ha qualche questione da risolvere con me sa benissimo che non aspetto altro che di incontrarlo faccia a faccia- disse allargando le braccia in un gesto chiaro.
Sghignazzò nell’attimo in cui i quattro uomini erano scomparsi con un POP.
Harry Potter credeva che lui,uno dei maghi più potenti e temuti dell’Inghilterra,che per anni era stato una spia per conto di Silente,non sapesse riconoscere di essere seguito?
Scrollando le spalle e preso il pacchetto si smaterializzò a sua volta.

 

 

 

Lavorava ormai senza sosta da più di 20 ore e il sonno cominciava a gravare sulle sue stanche membra. Alle sue spalle apparve Jonathan,sveglia ed allegra come sempre,con due tazze di caffè in mano.

-Ehi Herm,ti ho portato questa- e le porse il caffè – Che ne dici di sederci in mensa cinque minuti?- propose allegra

Il medico rimase qualche secondo in silenzio,massaggiandosi le tempie doloranti.

-Ma si,perché no-

Si sedettero di fronte e rimasero in silenzio per qualche secondo,ognuna immersa nei propri pensieri a sorseggiare il caffè.

-Hermione ma perché lavori così tanto in questi giorni? E’ successo qualcosa che vorresti raccontarmi?- chiese curiosa l’infermiera

L’altra donna sbuffò. Si. C’erano tanti di quei pensieri in quella sua testolina che l’unica cosa che riusciva a distrarla era proprio il lavoro.

-Eh si,è un periodo un po’ strano ultimamente..Severus è tornato,Harry non si arrende e Draco è l’unico che mi capisce- disse tutto d’un fiato.

Johnatan annuì comprensiva. Aveva sempre saputo che Hermione non amava Harry anche se ella non l’aveva mai ammesso. Lei invece lo guardava da anni e vedeva in lui ogni qualità che avrebbe potuto renderla felice.
-Sai come la penso. Tu non ami Harry e sono sicura che sotto sotto anche lui ne è consapevole. Hai passato due anni nel ricordo di Severus ed ancora non sei corsa tra le sue braccia per passarci tutto il resto della tua vita?-

-Non è così facile John! Se lo fosse pensi che sarei ancora qui?-  rispose stancamente Hermione

-Hai ragione,scusa…-

-Non scusarti,sono un po’ nervosa in questo periodo,come hai potuto constatare- si giustificò la donna

-Ora va’ a casa ti prego,Hermione- le prese le mani – Hai bisogno di riposo,te lo meriti-

-Si..-sbuffò l’altra. Poi andò a raccogliere la sua roba con lentezza esasperante e si smaterializzò.

 

 

 

 

Era notte. Il cielo,nero come la pece,era inframmentato solamente da poche stelle che,povere di luce,non riuscivano a ben illuminare il paesaggio. La luna era a tratti coperta da pesanti nuvole grigie ed il vento frustava gli alberi disposti ordinatamente sulla collina.

Un uomo,avvolto in un mantello nero,cercava di procedere controvento,coprendosi il volto con le mani e stringendo a se i propri abiti. Il cappuccio gli era scivolato dalla testa e dei capelli lunghi e neri si muovevano ondeggianti.

Severus cercava di raggiungere disperatamente il castello.

La sua unica ancora di salvezza era arrivare e mettersi in salvo all’interno delle mura.

La verga di un albero si staccò,plagiata dall’enorme forza del vento e roteando,volò in direzione dell’uomo. Egli si chinò appena in tempo ma la parte superiore del ramo lo colpì comunque in viso,spaccandogli un labbro ed un sopracciglio e facendolo soccombere in terra.

Il sangue colava copiosamente sui suoi abiti,tingendoli di rosso.

Sofferenza.
La stessa sofferenza che era stata parte della sua stessa vita in passato stava ritornando a galla,sospinta da vecchi ricordi e dai due anni di completa amnesia.

Riuscì faticosamente a rimettersi in piedi,asciugò il suo rosso sudore e riprese a camminare. Improvvisamente lo sfondo cambiò. Severus si trovò d’innanzi una palude circondata da alte e grandi piante dall’aspetto pericolosamente carnivoro. Al traguardo: il castello.
Non un alito di vento scuoteva ora l’ambiente. Nelle palude vi era ora il silenzio assoluto.
L’uomo cominciò ad avanzare lentamente,valutando il modo più indolore per attraversare quello spesso manto pastoso,ma non aveva scelta,la sua unica alternativa era immergevisi.

Rassegnato si avvicinò alle acque scure e cominciò ad attraversarle,ancora immerso nel silenzio surreale che lo circondava. Non sembrava vi fossero pericoli fin quando non senti una mano che lo afferrava dal piedi e tentava di trascinarlo giù. Coloro che in vita erano state le sue vittime adesso richiedevano la sua presenza all’inferno. Volevano portarlo giù e farlo soffrire nello stesso modo in cui lui aveva fatto soffrire loro. Gridando si rese conto che di lì a poco sarebbe stato completamente sommerso dalla sabbia,le mani erano aumentate ed adesso lo tiravano giù dai vestiti, dalle braccia,dai capelli.

Era la fine.

Ma quando ormai credeva di essere morto lo sfondo mutò nuovamente in un altro scenario. La palude era stata attraversata,era riuscito a passare ed adesso si trovava d’innanzi la porta del castello.

La aprì ed entrò. All’interno lo circondavano una miriade di porte. Cominciò a respirare affannosamente. Si diresse alla prima porta,cercò di aprirla ma questa era chiusa.

Si diresse verso un’altra porta, abbassò la maniglia,la spinse,tirò ma anch’essa rimaneva ostinatamente chiusa. La scena si ripeté per tutte le porte della stanza, fin quando Severus,sfinito, non si accasciò a terra.

Hermione…

Con un ultimo sforzo raggiunse l’ultima porta,poggiò le mani sulla maniglia ma era stanco,improvvisamente il peso di un macigno si abbatté sulla sua schiena.

Severus…Severus…

Aldilà della porta qualcuno lo stava chiamando,ma lui era così stanco…aveva bisogno di aiuto.

-Severus…-

Mentre una mano delicata scuoteva le sue spalle, lui riuscì ad abbassare la maniglia ed aprire la porta. Ce l’aveva fatta,Hermione gli sorrideva da dentro la stanza e lo stava aspettando a braccia aperte. Nello stesso istante Severus aprì gli occhi e si ritrovò a fissare le iridi ambrate della sua compagna.

Si alzò in piedi,scuotendo la testa e fissò la donna che le stava accanto.

-Hai fatto un brutto sogno, Severus?- chiese in tono dolce, accarezzandogli i capelli.

Lui si sdraiò nuovamente nel letto,chiudendo gli occhi.

-Si- rispose soltanto.

Hermione lo fissò pensierosa. Lo aveva sentito mormorare nel sonno,si era spaventata da morire vedendolo sudare ed aveva cercato di svegliarlo.

-Che ci fai qui Hermione?- chiese dopo un po’ l’uomo.

-Volevo vederti…-rispose ella continuando ad accarezzare il suo viso –Volevo parlare con te-

Severus si alzò, le passò accanto dirigendosi nella sua camera da letto e cominciò a rovistare tra i cassetti. Sembrava un po’ sulle nuvole dopo il sogno. Frugò nel suo comodino e poi estrasse un pacchetto viola,che riportò in cucina e porse alla donna.
-Ch-che cos’è?- chiese lei tremante,girandosi il pacco tra le mani.

-Aprilo-

Ubbidiente Hermione scartò il pacco mettendo la carta di lato e prese tra le mani un album fotografico. La copertina era spessa e color blu notte,ornata ai lati da alcune rifiniture dorate, l’album era un po’ pesante,segno che l’interno era già stato riempito.

Lo aprì. Dalla prima pagina vide alcune foto di due anni prima in cui lei e Severus la salutavano,sdraiati sotto la spiaggia di casa sua. Sorrise,con le lacrime a gli occhi.
Sfogliando le pagine si rese conto che le foto erano davvero poche ma a questo punto si introdusse Severus.

-Voglio riempirlo con te. Voglio farti delle foto quando stai dormendo,quando stai facendo la doccia, quando sei impegnata a pulire la casa. Voglio mettere la nostra quotidianità lì dentro. Me lo permetterai?- chiese dolcemente.

Hermione rimase qualche attimo in silenzio,cacciando dentro le lacrime che avrebbero voluto uscirle per la commozione.

-Severus…ho riflettuto tanto. Io voglio passare il resto della mia vita con te,ho preso la mia decisione- annunciò sicura.

L’uomo alzò lo sguardo e si perse nei suoi occhi. L’aveva ottenuta,ora era sua di nuovo e non doveva più aver paura di nulla. L’avrebbe protetta da ogni avversità, amata in ogni istante e fatta sua nel mondo più dolce possibile.

-Sei disposta a sposarmi adesso,Hermione Granger?- chiese con trasporto.

-Si,anche subito-

 

Buongiorno! Come al solito dopo aver scritto la parte iniziale del capitolo la mia ispirazione se ne andò a quel paese ed ho dovuto aspettare la libertà delle vacanze di pasqua per un pò di tempo per me! Ma alla fineeeee,eccoci qui!
Il capitolo nuovo è arrivato,che dire? Un pò sdolcinato per i miei gusti ma ormai il mio Severus è totalmente OOC xD Spero che apprezziate il mio Severus,i suoi gesti e la sua proposta. Ma non illudetevi che la storia sia finita qui perché prima del benedettissimo finale ho intenzione di portare ancora qualche novità e scompiglio nella vita di coppia dei nostri due protagonisti. Bando alle ciance!
Vorrei fare un ringraziamento particolare a Minerva McGranitt e a piccy6 che mi seguono già da parecchio tempo e sono sempre troooooppo felice di leggere i loro commenti..spero che il capitolo sia di vostro gradimento,io sono davvero felice di essere arrivata a postarlo!
Ringrazio anche di cuore le altre persone che hanno recensito..iaco, mimmaus, protezione (scusami davvero,lo so che dovrei aggiornare più in fretta ma sono una lumachinaaaaaaa! Spero continuerai a seguirmi nonostante l'attesa ti uccida xD), LaTerrestreCrazyForVegeta( alla tua domanda "che ruolo avrà Draco con sua figlia" non posso risponderti perché rovinerei la sorpresa ma sappi solo che entrambi hanno un ruolo di particolare importanza che si svelerà negli ultimi capitoli! Grazie per aver recensito :p)
E grazie anche a tutti coloro che leggono senza recensire,spero che apprezziate la mia vena creativa *__*
Infine vorrei far sapere ai lettori che ho pubblicato una one-shot "L'ira degli Dei" sempre dedicata al paring Hermione/Severus e che secondo me è abbastanza soddisfacente! Datele un occhiata se vi fa piacere,i commenti sono graditi :p
Un bacio e al prossimo capitolo!

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Capitolo 20
*** Per Sempre ***


Per Sempre

-La notizia è ormai ufficiale capo- iniziò l’auror Smith attirando l’attenzione del Ministro della Magia –Si sposano-

Seduto sulla sua comoda poltrona da governante del mondo magico Harry Potter  batté un pugno sul tavolo,arrabbiato.

-Puoi andare- freddamente congedò il suo funzionario.

Rimasto solo con se stesso,furioso e triste allo stesso tempo, si rese conto che ormai aveva d’avvero perso la sua amata compagna. Ma era mai stata sua?

Accecato dalla gelosia la sua mente non faceva altro che partorire idee per distruggere la loro felicità, la loro nuova promessa di unione famigliare, idee per distruggere Lui.

Non poteva permettere che Hermione lo sposasse,Piton non l’avrebbe mai potuta fare felice come invece avrebbe fatto lui. Non poteva permettere che ella commettesse un errore del genere,doveva agire,e subito.

Prese il telefono e cominciò a comporre un numero.

-Pronto? Potrei parlare con Mr Boost?-

 

 

 

Qualche ora dopo un uomo dall’aspetto gradevole faceva il suo ingresso nell’ufficio del Ministro.

-Signor Potter..- ghignò Mr Boost facendo un inchino pomposo e sicuramente provocatorio –Cosa può fare uno come me per il Ministro della Magia?-

La sua figura si stagliava sulla porta,occupandone buona parte. Era alto, biondo e con gli occhi profondamente azzurri, simili a due preziosi zaffiri, ma che esprimevano emozioni totalmente differenti rispetti a quelli cristallini di Albus Silente. Le sue spalle erano larghe ed impostate e fondamentalmente l’uomo si mostrava austero e imponente.

Harry congedò il suo tono con un gesto stizzito della mano e lo invitò a sedersi nella poltrona di fronte alla sua scrivania. Incrocio le mani sul tavolo ed incatenò gli occhi a quelli del suo interlocutore.

-Sono sicuro che come ben sa lei si è guadagnato una notevole fama nel Mondo Magico ultimamente- iniziò Harry, e l’uomo fece un cenno con il capo,soddisfatto.

-Ed è il motivo per cui ho chiamato proprio lei. Vorrei richiederle diciamo un...servizio-

-Sono tutto orecchie- s’intromise l’uomo.

-Ho un vecchio conto aperto con un amico che ci terrei a pareggiare. Non voglio nulla di pericoloso e confusionario,un lavoro semplice e pulito. L’obiettivo è solo uno e pertanto non desidero che vengano coinvolte altre persone,per nessun motivo- annunciò Harry perentorio.

L’uomo si fece attento,vedendo il Ministro entrare nel nocciolo della questione.

-Obiettivo:uccidere- disse Mr Boost in tono retorico, ed Harry annuì.

-Ha qualche preferenza sul metodo,signor Potter?- chiese ancora l’uomo in tono pratico e avvicinandosi alla scrivania.

-L’unica cosa che richiedo è discrezione. Non deve per nessun motivo venire fuori il mio nome. Per il resto lascio la scelta a lei- aggiunse in tono annoiato.

Il carnefice si fregò le mani. Avrebbe escogitato un lavoro proprio degno della sua fama.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Finalmente ce l’hai fatta Hermione!- disse Draco,accarezzandole la guancia in un gesto d’affetto. La ragazza rispose con un sorriso radioso.

-Hai ragione,non riesco ancora a crederci!- la felicità sprizzava fuori da ogni poro del suo corpo come un energia che si irradiava per tutte le stanze in cui Hermione metteva piede.

Di sfondo al dialogo dei due giovani vi era Nicole,che ignara ed indifesa giocherellava con delle costruzioni, seduta su un tappeto, sotto il tavolo.

-Ehi zia Hermione,vuoi giocare un po’ con me?- s’introdusse la bimba.

La donna sorrise spontaneamente,ridacchiando alla nuova abitudine di Nicole di chiamarla “zia”. Tutto ciò la lusingava oltre misura e le faceva venire voglia di avere un bambino tutto per se. Sorrise a quel pensiero,accarezzandosi il ventre.

-Certo piccola!- e chinatasi per prendere posto accanto alla bambina iniziò a giocare con lei,prendendo il the insieme alle sue bambole.

Draco rimase a fissare quello strano quadretto familiare con un sorriso sulle labbra.

-Mi farebbe tanto piacere che un giorno Nicole avesse una madre...-annunciò pensieroso dopo che la bambina si fu addormentata. Hermione lo guardò negli occhi.

-Capisco benissimo questo tuo bisogno. Mi rendo conto che non dev’essere facile badare ad una bambina così piccola senza un aiuto femminile, ma Draco sai benissimo per ogni cosa io e Severus ci siamo- annunciò con voce sicura stringendo una mano tra le sue.

L’uomo si ritrovò ad annuire. Era grato ad Hermione per tutto ciò che ella faceva ogni giorno per Nicole. Quando non lavorava passava a prenderla all’asilo e spesso la portava in giro al parco mentre Draco sbrigava faccende di lavoro.
Era come una seconda madre per la piccola che si legava alla donna ogni giorno di più.

-Bè,sai cosa intendevo,appunto. Credo che le manchi molto una figura materna ed io sono ogni giorno più preoccupato- Hermione si accigliò a quelle parole.

-Nicole sta crescendo davvero in fretta. Cosa farò quando mi chiederà qualcosa come il ciclo mestruale? O quando dovremo parlare di sesso? – La donna scoppiò spontaneamente a ridere.

-Ma Draco! Ha solo 5 anni! Perché ci pensi già adesso?-

-Perché,perché..non lo so,Hermione! Ma vedendo ciò che è successo a te ed a Severus, il fatto che due anni sono passati in un batter d’occhio e voi siete stati lontani. Ho paura per la mia piccola,anche se non ve ne è motivo-

La donna si fece nuovamente seria,fissando il suo migliore amico negli occhi.

-Draco mi dispiace che questi pensieri occupino la tua mente. Ma come nel caso di me e Severus alla fine tutto è andato apposto. Non posso garantirti che con tua figlia sarà tutto rose e fiori perché non sarà così. Ma sono sicura che tu le darai tutto l’amore di cui sei capace e  quando sarà il momento troverai anche una donna degna di starti a fianco-

Draco rimase colpito da quelle parole e guardò negli occhi Hermione con un misto di tenerezza e gratitudine.

-Grazie. Sei un’amica- sussurrò commosso. Poi si riscosse.

-Ma adesso pensiamo a te!- iniziò Draco cambiando discorso - A che punto sei con i preparativi del matrimonio?- chiese curioso.

-Bè,devo dire che le cose si stanno muovendo molto velocemente- cominciò Hermione in tono pratico – Ho già contattato il fioraio e prenotato la Chiesa. Sai come sono fatta,vorrei qualcosa di semplice..-

-E so anche com’è fatto Severus!- aggiunse lui ghignando.

Hermione lo imitò. Sapeva benissimo che Severus non avrebbe mai preso parte ad un matrimonio sfarzoso. Per fortuna sotto questo punto di vista si somigliavano: erano entrambi persone riservate e decise a conservare la loro intimità familiare.

In quei giorni era come se uno spirito si fosse impossessato della donna. Ella non poteva fare a meno di sorridere per ogni situazione divertente le capitasse sotto gli occhi, ogni volta che le conversazioni attorno a lei riguardavano un argomento come la famiglia,i figli o Severus.

-E..per quanto riguarda Potter hai saputo qualcosa?- chiese ancora l’uomo,esitante.

Il sorriso della donna si incrinò per un secondo,per poi tornare radioso come prima.
-No..- sospirò Hermione –Ma sono sicura che sia già venuto a conoscenza della notizia. E’ incredibile come le notizie si diffondano velocemente quando vorresti che rimanessero segrete!- aggiunse in tono tra lo scocciato e il divertito. Draco annuì sorridendo.

-Ma ormai il danno è fatto- continuò lei –La mia decisione è stata presa e spero solo che Harry se ne faccia ben presto una ragione..-

-Lo spero anch’io..-commentò il biondo poco convinto.

 

 

 

 

 

 

Con uno sonoro sospiro Severus si lasciò cadere sulla poltrona del suo appartamento,stanco.

Sin dal suo ritorno a Londra, e la consequenziale presa di coscienza sul fatto che casa sua era stata occupata niente popò di meno che da Harry Potter, aveva preso in affitto un modesto appartamento in una delle strade più frequentate ed inquinate di Londra, molto vicino al Ministero della Magia.

Dopo averci abitato per quasi due settimane, e avere quindi portato lì quasi tutta la sua roba, si preparava ad un nuovo trasferimento. Circondato da alcuni scatoloni, contenenti tutt’alpiù libri, rimase qualche attimo a fissare le pareti della casa, pensieroso.

Finalmente, dopo più di due anni di attesa, avrebbe potuto stabilirsi nella casa che sin dal primo momento sarebbe dovuta essere la culla dell’amore tra lui ed Hermione.
Sorrise a quel pensiero e si smaterializzò insieme alla sua roba con un sonoro POP.

 

Hermione stava armeggiando ai fornelli, fasciata in vita da un grembiule a fiori bianchi, e si apprestava a servire la cena. Sapeva che Severus avrebbe fatto l’ ingresso definitivo nella sua vita di lì a poco e aveva deciso di preparare qualcosa di speciale.

La tavola era stata scrupolosamente apparecchiata, per l’occasione Hermione aveva tirato fuori una tovaglia che sua nonna le aveva dato in dono parecchio tempo prima, linda e candida.

Qualche secondo dopo aver lisciato per l’ultima volta la tovaglia con le mani sentì un leggero POP in salotto e si affrettò a raggiungere il suo uomo nell’altra stanza.

Sorrise vedendolo lisciarsi i vestiti per poi alzare lo sguardo ed incontrare i suoi occhi. La donna si avvicinò con passi leggeri e misurati fino a trovarsi perfettamente di fronte a Severus. Sospirò, assaporando una sensazione del tutto nuova, di libertà, di tranquillità. Finalmente non c’era più nessun peso che opprimeva sul suo petto.

Guardandolo fisso negli occhi, senza ancora proferir parola, si alzò sulla punta dei piedi fino a raggiungere l’altezza del volto di Severus per strofinare con dolcezza le proprie labbra contro le sue.

L’uomo sorrise contro le labbra della donna, poi le passò un braccio intorno alla vita e l’aiuto a stare sulla punta dei piedi mentre in silenzio approfondiva quel contatto che tanto aveva bramato, sfiorandole le labbra con la lingua e chiedendo il permesso di esplorare ancora una volta il suo antro bollente.

Rimasero a baciarsi per alcuni minuti, godendo della sensazione di libertà, sapendo che adesso loro potevano farlo. Semplicemente.

Dopo essersi staccati continuarono a guardarsi negli occhi,un po’ a corto di fiato. Alla fine Hermione prese per mano Severus e lo condusse nella sala da pranzo, ma non prima che egli ebbe fatto evanescere tutti gli scatoloni che ingombravano il salotto.

-Ho preparato qualcosa di speciale questa sera...-iniziò Hermione, ma non completò la frase poiché rimase piacevolmente stupita dal vaso di fiori che l’uomo teneva in mano.

-Per te- disse semplicemente porgendole il mazzo di gardenie.

-Ti sei ricordato,allora?- sussurrò lei, immergendo il viso nei fiori e assaporando il loro intenso profumo.

-Certo,come avrei potuto dimenticarmene?- disse retoricamente l’uomo – Ricordo benissimo il momento in cui mi dicesti che la gardenia era il tuo fiore preferito- e sorrise ripensando a quando Hermione, una sera, gli aveva raccontato della sua infanzia e che nel suo giardino crescevano piante e piante di gardenia tanto che la donna era cresciuta con questo profumo proprio sotto la sua finestra.

Hermione prese il vaso, ancora un po’ commossa, e lo posizionò al centro della tavola.

-Allora accomodati..-iniziò la donna un po’ in apprensione.
Si guardò intorno come se improvvisamente si fosse dimenticata ciò che doveva fare.

-Si,ecco- borbottò tra se, e poi si diresse in cucina. Tornò qualche attimo dopo con un grande piatto contenente un aragosta. La poggiò delicatamente sul tavolo e poi fece comparire velocemente le posate.

Poi prese posto accanto all’uomo.

-Spero sia di tuo gradimento- iniziò con un sorriso. Dopo qualche attimo di silenzio Severus si prese di coraggio ed uscì l’argomento “Matrimonio”.

-Allora..come vanno i preparativi?-

-Bene bene! Draco mi sta aiutando davvero molto e vedere la piccola Nicole che girovaga per casa è sempre un piacere- aggiunse con un risolino.

-Comunque è già quasi tutto a suo posto!- concluse rallegrata.

-Le tue doti organizzative mi hanno sempre colpito- annunciò Severus con tono adulatorio – Ma questa volta hai superato te stessa!- e le strizzò l’occhio come un adolescente.

Hermione rise,lusingata.

-C’è qualcuno che ci terresti ad invitare?-chiese con delicatezza Hermione.

L’uomo sembrò pensarci su qualche secondo.

-Ti ho raccontato di Josephine e del brutto modo in cui ci siamo lasciati, di cui ahimè adesso mi pento,ma sai come sono fatto..- e fece una pausa – Quando mi sono reso conto di ciò che mi era stato sottratto non ho più saputo controllare la rabbia-

La donna annuì,comprensiva.

-E vorresti quindi invitarla al matrimonio?-

-Sinceramente,non lo so. Le devo la mia vita,vorrei parlarle almeno,spiegarle qualcosa del mio passato- aggiunse pensieroso.

-Sono fiera di te- disse Hermione improvvisamente,dopo una pausa di silenzio. Severus la guardò un po’ stupito.

-Sei maturato tanto da quando eri ragazzo. Più ti sento parlare più mi rendo conto che ho avuto la fortuna di amare la persona giusta- concluse poggiando una mano sulla sua.

Severus si pulì elegantemente le labbra con un fazzoletto e poi si alzò dalla sedia per avvicinarsi ancora di più ad Hermione.

-Farò di tutto per renderti sempre orgogliosa di me- annunciò sicuro. Anch’ella si alzò dal tavolo e lo abbracciò con forza,stringendosi alle sue spalle e sentendo la stretta delle sue braccia attorno alla vita.

Entrambi chiusero gli occhi quasi simultaneamente,avvicinandosi sempre di più, unendo le loro labbra e rendendo il contatto tra i corpi più intimo.
Hermione lasciò vagare le sue mani tra i capelli dell’uomo,accarezzandoli in lungo ed in largo mentre Severus faceva lo stesso sulla sua schiena. Trasportati da quel bacio dolce ma allo stesso tempo dannatamente sensuale, si avviarono verso la camera da letto,senza mai abbandonare l’uno le labbra dell’altro.

Dopo averla poggiata con delicatezza sul materasso, l’uomo scese a baciare il collo della compagna,partendo dal lobo dell’orecchio fino l’attaccatura della camicia che molto lentamente cominciò a sbottonare.

Riscoprendo una dolcezza che mai aveva creduto di possedere prima di conoscere la sua donna, per ogni bottone depositava un tiepido e casto bacio sulla sua pelle mentre ella mugugnava,schiava di queste attenzioni.

Quando la camicia fu completamente slacciata ed inutile Severus gli e la sfilò con delicatezza e la lasciò cadere in terra mentre tornava a dedicarsi all’oggetto del suo desiderio. Salì ancora una volta per incontrare lo sguardo da cerbiatta della donna,nei cui occhi era insito forte il desiderio. La baciò sulle labbra,percorrendo i contorni con la sua lingua esperta.

-Severus…- sussurrò lei contro le labbra dell’uomo,gli occhi chiusi. Ancora una volta egli si stupì di quanto suonasse dolce il suo nome pronunciato da quella bocca carnosa.

-Dillo ancora…- mugugnò continuando a baciarla con trasporto.

-Severus…- ripeté ubbidiente Hermione,intrecciando le mani nelle sue.

L’uomo, guidato dalla carica che sentire il suo nome gli dava, finì di svestirla e rimase qualche secondo ad ammirare il suo corpo giovane e perfetto.

Depositò dei casti baci partendo dal collo fino al suo bocciolo,simbolo di femminilità,che adesso era bollente e desideroso di attenzioni. Hermione a stento tratteneva gemiti sommessi mentre si rendeva conto che il membro del suo compagno era pronto a farle raggiungere il piacere.

Era da molto tempo che i loro corpi non si sfioravano e spesso solo quando una cosa non è in nostro possesso ci rendiamo conto di quanto ci sia mancata. Hermione si era quasi dimenticata di come potesse suonare sensuale l’ansimo del suo compagno o quanto fossero esperte le sue mani, abituate a trattare con gentilezza ed amore gli ingredienti delle pozioni.

E Severus si era dimenticato il profumo della pelle della donna, non ricordava che il suo seno fosse così invitante e perfetto. Il ricongiungimento dei corpi fu una delle esperienze più gratificanti e profonde che i due avessero provato, simbolo della loro rinnovata unione.

Rimasero molti minuti fermi,Hermione poggiata sul petto dell’uomo, ansimante, la coperta tirata fino al petto, mentre la sensazione dell’orgasmo lentamente scivolava via.

- E’ stato…fantastico. No,divino- annuì la donna con convinzione,facendo ridere il suo compagno.

-Ma sono d’accordo- aggiunse lui,dopo aver smesso di ridere, prendendole il mento tra le dita e donandole un altro bacio.

Poi la donna si poggiò di nuovo contro il suo petto, la mano poggiata sul torace di Severus, gli occhi chiusi, in pace.

La notte trascorse così,velocemente. Due anime che per tanto tempo erano state separate adesso si erano ritrovate ed il loro legame era stato sancito da una promessa: Per Sempre.

 

***

Non ci credo nemmeno io che sto postando il ventesimo capitolo a così poca distanza dal diciannovesimo! Ma che volete farci,mi sentivo molto ispirata quindiii, ecco a voi e spero sia stato di vostro gradimento!
Domani mattina partirò per Oxford quindi ho pensato per l'appunto di lasciarvi questo capitolo e di sperare in tanti tanti commentini al mio ritorno!
Poi vorrei ringraziare coloro che hanno recensito al capitolo precendente (dedy94,piccy6 e protezione)
Infineeee, vi invito, se avete voglia di leggere qualcos'altro su Severus ed Hermione, a dare un occhiata alla mia one-shot "L'ira degli Dei"!
Spero di non metterci troppo tempo per postare il prossimo capitolo, grazie a tutti per l'attenzione ed alla prossima!

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Capitolo 21
*** C'è sempre qualcosa che non va ***


C'è sempre qualcosa che non va

 

-Mmm...- Hermione strizzò gli occhi lentamente, accecata dalla luce che penetrava dalla finestra semi-aperta, le braccia protese verso l’altro e uno sbadiglio che si allargava sul suo viso.

Batté le palpebre più volte, cercando di mettere a fuoco la stanza: accanto al letto vi era una sedia su cui erano poggiati ordinatamente dei vestiti, d’innanzi al suo sguardo l’armadio mostrava un anta semi aperta,segno che qualcuno aveva smosso le sue cose.

Si fermò un attimo a riflettere. Proprio il giorno prima aveva per l’appunto svuotato l’armadio in modo che Severus potesse mettere i suoi vestiti..ecco perché era aperto!

Rallegrata dal pensiero uscì dal letto,infilandosi una lunga maglietta che probabilmente apparteneva a Severus.

Si diresse in cucina scalza, i suoi passi leggeri e silenziosi.

Nella stanza trovò l’uomo che armeggiava ai fornelli e stava preparando una colazione degna di questo nome, l’aroma del caffè che già alleggiava nell’aria e l’odore del bacon e delle uova che si andava man mano espandendo. Qualche attimo dopo Severus si girò e notò Hermione, intenta a fissarlo dalla porta con un sorriso sulle labbra.

-Buongiorno!- disse con la sua tipica voce bassa, rivolgendole un sorriso sonnacchioso. Indossava solamente i boxer ed una camicia abbottonata a casaccio, messa probabilmente per non sembrare troppo indecente a gli occhi della fidanzata.

-Tè? Caffè?- chiese indicandole due teiere.

La donna annuì avvicinandosi al piano cottura e si versò una tazzina di caffè, i capelli arruffati e gli occhi grandi, ma rilassati.

-Qual è il tuo programma per oggi?- chiese poi all’uomo,sorseggiando lentamente la bevanda calda.

Severus rimase qualche secondo pensieroso,in silenzio.

-Ho un’appuntamento con Silente tra..- e guardò il suo orologio – Mezz’ora. E appunto,devo sbrigarmi. E poi credo che potrei fare un salto in ospedale per salutarti- aggiunse ammiccando.

Hermione sorrise.

-Va bene,perfetto! Vado a prepararmi allora..- e si avviò verso la porta, una fetta biscottata tra i denti.

-Amore…-la chiamò Severus dopo qualche secondo, in viso un espressione pensierosa –Non avresti voglia di una doccia ristoratrice?- chiese in tono un po’ malizioso.

La donna scoppiò a ridere e scappò in bagno seguita qualche attimo dopo dal suo uomo, che dopo aver poggiato con poca grazia la tazza da cui stava bevendo, borbottò “Al diavolo Silente, potrà aspettare!” e si chiuse in bagno tra strilli e risate.

 

 

 

 

Attraversare nuovamente i corridoi tetri ma così profondamente magici di Hogwarts aveva sempre fatto un particolare effetto su Severus. Era vero che Hogwarts era stata per lui la sua casa, il primo vero luogo in cui aveva potuto esprimere tutto il potere e la forza che sentiva dentro,e nonostante frequentare la scuola stessa lo aveva portato su strade sbagliate, ora era orgoglioso di se stesso e consapevole del cammino che aveva percorso negli anni.

Non era nel suo stile arrivare in ritardo,e lo sapeva, ma per una volta aveva deciso di fare uno strappo alla regola,troppo tentato dalla voglia di recuperare il tempo perduto con Hermione. Raggiunse qualche attimo dopo lo studio del Preside, pronunciò la parola d’ordine al Gargoyle e salì per le scale che conducevano all’ampia stanza.

Albus Silente lo attendeva, le gambe incrociate e la schiena poggiata sulla sua scrivania, lo sguardo leggermente divertito fisso sul volto di Severus, dove un attimo prima vi era stata la porta.

-Oh,mio caro- pronunciò giovale, alzandosi e andandogli incontro per stringergli la mano.

Severus rispose al saluto con uno dei suoi sorrisi un po’ tirati (quelli sinceri preferiva riservarli ad Hermione) e poi si sedette su una poltrona di fronte alla scrivania,fissando gli occhi in quelli del Preside che continuava a sorridere gioviale e allegro.

-Severus permettimi di chiederti come stai!- iniziò in tono energico per un uomo della sua età.

-Molto bene,grazie- rispose l’uomo gentilmente.

-Ne sono felice Severus,molto. L’influenza di Hermione ti sta facendo molto bene,vedo!- continuò accennando alle sue maniere più gentili ed al suo ritardo.

L’ex insegnante di pozioni si limitò ad un sorriso stiracchiato e ad un cenno allusivo del capo, intento a rimanere chiuso ancora nel suo silenzio.

-Allora Severus..-iniziò il Preside facendo il giro della sua scrivania ed accomodandosi silenziosamente nella sua poltrona –Come sta andando il tuo rientro in società?-

Piton rimase taciturno per qualche istante,domandandosi se il Preside lo stesse prendendo in giro.

-Albus, ti risulta che negli ultimi anni io abbia avuto una vita sociale?- chiese accigliato –I miei unici contatti erano gli studenti ed Hermione-

Silente sorrise a mò di scusa – Perdonami Severus, non intendevo offenderti..- disse tranquillamente. L’altro uomo grugnì.

Il preside si schiarì la voce e continuò – Il mio intento era soprattutto quello di scoprire se ora ti senti pronto per riprendere il tuo ruolo di insegnante qui ad Hogwarts- fece una pausa – Devi sapere che per questi due anni abbiamo avuto un supplente, molto bravo per carità, ma un po’ maldestro...- disse Silente quasi esitante –E bè..vorremmo che tu subentrassi al posto suo e lui rimanesse come assistente. Sai.. per riportare un po’ d’ordine-

Severus si concesse qualche attimo sovrappensiero. Aveva d’avanti a se due opportunità lavorative: da un lato poteva continuare ad insegnare ad Hogwarts, dall’altro poteva intraprendere la carriera di Medimago, già in parte sperimentate nei suoi due anni nel mondo Babbano.

Lui ed Hermione avevano affrontato lo stesso argomento solo qualche sera prima e Severus aveva espresso la sua volontà a lavorare in ospedale insieme a lei.

-In sincerità,Albus, ho preso la mia decisione giorni fa’. Nonostante tutto ho amato il mio lavoro di Pozionista in questi anni, ma ancora di più amo stare accanto ad Hermione. In ogni caso fare il Medimago è un lavoro di grande soddisfazione ed io ho deciso di continuare su questo percorso – Il preside annuì comprensivo.

-Mi dispiace che il tuo supplente sia un incompetente- riprese con un mezzo ghigno –Ma sono sicuro troverai qualcuno persino più qualificato di me-

Silente si concesse una risatina – Sei più modesto di quanto ricordassi. Sarà difficile, ma ci proverò!- disse allora.

Approfittando di qualche secondo di silenzio, Severus prese la parola.

-Sai Albus, ci terrei che tu venissi..domenica intendo-

Il preside alzò lo sguardo verso l’amico – Il tuo matrimonio,giusto- e sorrise in modo profondamente sincero tanto che anche Piton si lasciò coinvolgere.

-Sono felice che sia arrivato questo momento per te. E si..verrò con molto piacere- aggiunse.

Severus annuì e poi guardò distrattamente l’orologio che portava al polso. Le 11.45. Hermione sarebbe andata in pausa pranzo entro 15 minuti.

-Grazie Albus- si alzò elegantemente –Ora devo andare- e tese una mano verso il Preside che la strinse con vigore.

-A domenica-

L’uomo uscì dall’ufficio con passo silenzioso, avvolto dal fruscio  del suo mantello, la bacchetta depositata in una delle tasche, lontana dalla sua presa.

Speriamo che vada tutto per il verso giusto. Fu l’ultimo pensiero di Albus Silente prima di riprendere a lavorare.

 

 

**

 

Si smaterializzò a Dowse Street, l’unica strada che portava direttamente all’Ospedale San Mungo e cominciò a percorrerla in tutta la sua lunghezza con calma.

Era venerdì.

Mancavano solo due giorni e poi l’intero Mondo Magico sarebbe venuto a conoscenza della sua unione con una delle studentesse più brillanti di tutta la storia di Hogwarts. Ghignò, pensando alla reazione di tutti coloro che sostenevano fino alla morte il Ministro della Magia.

Ecco che l’Ospedale si stagliò ai suoi occhi. L’edificio bianco, così simile alla Gringott nella sua estetica, si affacciava alla strada tramite molte ampie finestre, alcune aperte, altre chiuse.

La porta d’ingresso era grande ed alla vista dei comuni passanti si presentava come una normale clinica privata. Molta gente era affollata d’innanzi l’entrata, passanti, pazienti, medici.

Troppa gente. Qualcosa non andava.

 

Woow, non credevo fosse passato già più di un mese dal mio ultimo aggiornamento! Certo che il tempo passa troppo velocemente ç___ç
Ma sono quiiii xD Ecco a voi il 21esimo capitolo, so che è un pò più corto degli ultimi due ma spero possa essere stato in ogni caso di vostro gradimento!
Prometto che questa è l'ultima sventura che farò vivere ai nostri personaggi quindi tenete duro, stringete i denti e sperate in una felicità che non tarderà ad arrivare!
Grazie a coloro che hanno commentato: Piccy6, come ho detto su la felicità dovrebbe arrivare a breve xD, ma non si sa mai! Grazie del tuo commento, è un piacere postare e vederlo *ç*
protezione, spero davvero che vivrai 100 anni(non so se il merito sarà della mia ff ma cmq xD) spero continuerai a seguirmi e a farmi sapere cosa ne pensi!
dedy94, tranquilla Severus in ogni caso avrà il suo Happy ending, non dico quando, non dico a scapito di chi ma qualcosa succederà!
Grazie a chi legge, i commenti sono graditi ^___^


Ne approfitto per dirvi che ho postato due nuove storie, Si comincia dalle cuscinate e si arriva alle..(Sirius/remus) e Il suo peccato (Draco/Hermione), spero che possano piacervi ^___^
Al prossimo aggiornamento, baciozzi.

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Capitolo 22
*** Reparto Incidenti Magici ***


Nota dell'autore:  mi rendo conto che ho portato avanti questa storia per davvero tanto tempo e con molte pause all'interno ma spero comunque che qualcuno dei miei lettori continui a seguirmi e continui a recensire. E' davvero importante x me sentire le vostre opinioni ^_^
Spero di vedervi più numerosi in questo capitolo, grazie e buona lettura!

 

Reparto Incidenti Magici

***

 

Severus aumentò il passo, colto dall’improvvisa sensazione che fosse successo qualcosa all’Ospedale. Si avvicinò ai numerosi passanti che stavano d’innanzi l’entrata e cercavano curiosi di farsi strada per capire meglio ciò che stava accadendo.

-Mi scusi..-iniziò gentilmente Piton rivolto ad una signora di mezza età –Mi sa dire cosa sta succedendo?- chiese facendo un cenno verso la confusione.

La donna lo fissò, negli occhi chiara la curiosità e la voglia di raccontare a qualcuno ciò a cui aveva assistito in quelle ore.
-Oh mio caro ragazzo!- iniziò in tono teatrale, gli occhi neri dilatati dalla gioia e le mani strette come in preghiera – Oggi in questa clinica è successa una tragedia!-

Severus inarcò un sopracciglio. La sua scarsa pazienza gli faceva pensare che non fosse stata una buona idea quella di chiedere informazioni ad una passante, perlopiù dall'aria così pettegola.

-Può spiegarsi meglio?- chiese cercando di mantenere il controllo.

-Ma certo!- iniziò la donna con voce fastidiosamente acuta – Circa alle 11.30, no alle 12. No,no..John che ora era? Le 12.10,si..sono iniziate delle strane esplosioni- disse finalmente la signora -Ed avevamo paura che il palazzo venisse giù,che potesse esserci qualche morto, oh mio dio, e così siamo venuti qui! Ma questi signori- ed indicò alcuni uomini,che Severus riconobbe come Auror del Ministero, che tenevano lontana dal palazzo la folla - non hanno voluto dirci nulla!- fece una pausa, indirizzando un’occhiata stizzita ad un Auror.

- Ma io sono riuscita a vedere comunque una cosa!- continuò orgogliosa di se stessa, intenta a tenere l’uomo che aveva di fronte sulle spine.

-Che cosa?- chiese Piton in tono scorbutico, ormai al limite della pazienza.

-Ho visto una donna ferita! Perdeva sangue, era tutta fasciata da bende..del tutto irriconoscibile, povera cara- commentò la donna in tono giulivo,tutt’altro che dispiaciuto.

-Era una paziente?- chiese allora il moro in tono ovvio, sperando con tutto se stesso la risposta fosse positiva.

-Noo! Era un Medico e di questo ne sono certa! Indossava il camice!- affermò con convinzione la signora. Poi gli diede nuovamente le spalle e continuò ad allungare il collo oltre la folla, nella vana speranza di scoprire qualche altro succulento particolare da raccontare per telefono alle amiche.

Piton si riscosse e si avvicinò ad un Auror.

-Sono Severus Piton..- iniziò, ma l’uomo, non facendolo nemmeno finire, gli fece segno di passare e lo indirizzò verso l’entrata.

L'ultima cosa che Severus vide fu lo sguardo curioso ed invidioso della vecchia signora.

Seguendo il corridoio raggiunse il salone centrale in cui erano raggruppati i vari pazienti e diversi medici. Si fece avanti e si avvicinò ad uomo che armeggiava con diversi fogli alla reception.
-Qualcuno vuole dirmi che diavolo sta succedendo?- chiese con voce vibrante e minacciosa, mentre la rabbia e la preoccupazione si facevano strada nel suo petto.
Ma il mago oltre il bancone non fece in tempo ad alzare il capo e rispondere che Severus fu travolto da una massa di capelli ricci e disordinati.

-Hermione?- chiese l'uomo staccandosi dall'abbraccio e alzandole con le mani il mento.

La mora rispose al suo sguardo e gli sorrise.

-Sei arrivato finalmente!- rispose giocosa e si allontanò un pò da lui.

-Ma si può sapere cos'è successo oggi?- chiese Severus guardandosi distrattamente attorno, ormai tranquillo, dopo averle stampato un leggero bacio sulle labbra.

-Oh..una piccola esplosione nel reparto di Incidenti Magici- disse Hermione con non-curanza -Nessun ferito, non è successo niente..solo tanto fumo!-

L'uomo inarcò un sopracciglio esattamente come aveva fatto poco prima con la signora - Ma una donna qui fuori mi ha detto di aver visto un medico che perdeva sangue!-

-Oh sisi!- replicò subito Hermione -Sta tranquillo, una mossa strategica dei Capi per non far intendere la vera natura di ciò che era successo- disse convinta e, dopo averlo preso per mano, lo condusse all'ascensore, diretta nel suo ufficio.

A metà strada incontrò la sua aiutante Jonathan e si fermò gioiosa di fronte a lei.

-Ehi John..ti volevo presentare Severus- disse con un sorriso che le attraversava la faccia da lato a lato.

-Piacere- esordì indifferentemente l'uomo mentre la donna sorrideva e gli stringeva la mano compiaciuta.

-Hermione mi ha parlato di te- iniziò Jonathan cercando di fare conversazione.

-Mmm-grugnì in risposta Severus, non prestandole particolare attenzione.

Hermione, nel suo cantuccio, sorrise leggermente di fronte quel lato così burbero e brusco dell'uomo, che nel tempo aveva quasi del tutto dimenticato.
Ma era lì, nascosto sotto quel manto di dolcezza che ogni giorno lui sentiva scoppiare nel suo cuore, e faceva parte del suo essere, quasi a renderlo più bello, più completo, più perfetto.

Jonathan sembrava però più che intenzionata a intrattenere una discussione con uno svogliato Severus. Lei poneva domande, annuiva, gesticolava e l'uomo si limitava a guardarla un pò indifferente, un pò scocciato.

-Noi dovremmo andare John- s'introdusse dopo un pò Hermione con un'altro sorriso colpevole -Ci vediamo domani?-

-Certo Herm!- annuì l'altra donna e poi fece dietro front e sparì in un altro ascensore.

-Tu odi essere chiamata Herm- constatò Severus dopo qualche attimo.

La donna aprì la porta e lo accompagnò all'interno del suo ufficio.

-Non è esatto. Io odiavo che Harry mi chiamasse Herm..ma adesso che lui non c'è più questo nomignolo mi sembra più gradevole!- spiegò con una punta di ironia.

Severus sorrise e le si avvicinò lentamente, facendola arretrare fino a farla poggiare sulla scrivania, lo sguardo sereno, le mani che si allacciavano alla sua nuca e le sue labbra poggiate delicatamente su quelle dell'uomo.

Egli la cinse con delicatezza, le braccia che circondavano interamente il suo busto e le mani che giocherellavano con la sua schiena, stringendola, accarezzandola, donandole dei brividi.
Il bacio da dolce si fece più passionale, la donna non riusciva a staccarsi dalle labbra del compagno che nel frattempo, in un gesto fulmineo, le aveva afferrato un seno e adesso lo stringeva con forza.

Ma mentre la passione si stava prendendo gioco di loro e guidava i loro gesti, due piani più giù un uomo alto, biondo e con gli occhi azzurri faceva il suo ingresso nella hall dell'Ospedale.

-Le serve aiuto?- chiese gentilmente un'infermiera avanzando nella sua direzione. Ma l'uomo scosse il capo gentilmente.

-No,grazie. Cerco un'amica- rispose e continuò a camminare per il corridoio,sorpassando l'infermiera.

I passaggi erano perlopiù vuoti perchè tutti i medici erano riuniti al Reparto Incidenti Magici per rimettere in sesto il pasticcio che qualcuno aveva combinato, allarmando mezza Londra.

Si ritrovò in una zona dell'ospedale più buia, dove le finestre si facevano rade, le serrande erano chiuse e le stanze dei pazienti stavano finendo.
L'uomo si stava dirigendo a passo spedito nel reparto dedicato ai macchinari dell'ospedale.
Finalmente raggiunse la porta che cercava, si avvicinò ed abbassò la maniglia.
Era chiusa.

-Alohomora- sussurrò battendo la bacchetta leggermente sulla serratura.

Con un leggero cigolio, la porta si aprì rivelando una stanza polverosa, dove un mucchio di macchine giacevano accatastate le une sulle altre.
Un leggero ronzio segnalava che vi fosse qualche apparecchiatura accesa.
L'uomo ghignò.

Con passi silenziosi, attutiti dallo spesso strato di polvere che vi era per terra, raggiunse il muro opposto all'entrata dove si trovava un generatore di energia per coloro ricoverati nel reparto malattie degenti.

Spense l'interruttore e il fastidioso ronzio che aveva regnato fino qualche attimo prima cessò.
Soddisfatto, fece dietro front e si diresse alla porta, richiudendola a chiave alle sue spalle.
Fece con calma la strada del ritorno, guardando dritto di fronte a se, lo sguardo serio ed impassibile, la mente sgombra.
Raggiunto il corridoio principale udì i primi segnali del suo gesto: un leggero "bip bip" che si ripeteva incessantemente e che proveniva dai cercapersone di tutti i medici dell'ospedale. Arrivò al Salone Principale e vide tutti i dottori muoversi velocemente ed infilarsi negli ascensori per raggiungere il quarto piano.
A questo punto si diresse verso un largo divano, situato al lato della reception, e vi si accomodò.
Doveva solo aspettare.

***

 

Pubblicità occulta: ho iniziato una nuova long-fic che proverò ad aggiornare con continuità poiché la trama è già definita..S'intitola "Il suo peccato", mi farebbe piacere se la leggeste ^_^
Grazie a tutti per la lettura e mi raccomando commentate!

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