Fantastic Four- Shapeshifter

di Squall99
(/viewuser.php?uid=138194)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

Prologo

Washington,Casa Bianca. Ore 3.27

 

Un uomo sulla trentina perquisiva la stanza circolare in ogni suo dettaglio.

Il suo abbigliamento lasciava a desiderare, non era di certo il presidente, né un ministro.

La mano destra possedeva lunghi artigli che mentre pochi secondi prima graffiavano la cassaforte, si ritirarono di scatto, lasciando posto alle dita.

-Tu chi sei?- furono le parole della figlia del presidente quando notò quello strano uomo che esaminava ogni angolo di casa sua.

Esso si girò di scatto per capire chi aveva parlato, poi vide la piccola -Va a dormire, sono un amico di papà- rispose chinandosi verso la bambina. Lei, ingenuamente come solo una bambina può fare, credette alle parole dell'individuo e fece per andarsene quando suo padre, sfondando la porta, puntò un fucile sull'intruso e urlò -Lascia stare mia figlia!-.

-Come vuole lei, Signore. Ma prima avrei una richiesta da farle...-

Lo sconosciuto scostò il cappuccio che portava svelando il volto.

Se volto si poteva definire... la pelle era completamente bianca, al posto degli occhi c'erano due fessure nere, il naso non era presente, ma la cosa che più si notava era sicuramente la bocca che non era prima visibile a causa del buio, non aveva labbra né denti, era sempre aperta e non si muoveva quando il suo possessore parlava., l'unica cosa normale erano i capelli a spazzola di un castano chiaro. Sembrava una di quelle maschere di “Halloween”... purtroppo non lo era.

-Oh mio... COSA VUOI DA ME?! MOSTRO!!!-urlò il presidente, premendo il grilletto.

In quell'istante il “mostro” spostò la bambina con una forza tale da sbatterla contro il muro, poi

le sue braccia si unirono davanti a lui e presero la forma di uno scudo che deviò il colpo.

-Ma che dia...-la frase del leader americano si interruppe quando un urlo arrivò dall'altra parte della stanza, il proiettile aveva colpito la figlia del presidente in pieno petto.

Il “mostro” imprecò sottovoce e sussurrò-Cosa... ho... fatto...-poi con un urlo si gettò dalla vetrata e scappò via mentre il presidente si accasciava disperato sulla figlia e le sirene di ambulanze e polizia si accendevano in sottofondo.

 

New York, Four Freedom Plaza. Ore 5.30

 

Gli F4 dormivano tutti.

La loro base era silenziosa come non mai.

Nella prima stanza dopo il laboratorio, Johnny Storm o “La Torcia Umana” sognava il gran premio di motocross con, ovviamente, lui come vincitore.

Nella stanza affianco un bestione arancione, Ben Grimm Alias “La Cosa” riposava dopo l'ultima stancate lotta contro l'ennesimo nemico.

Nell'ultima stanza dormivano Reed e Sue Richards, “Mr. Fantastic” e “La Donna Invisibile”, il cui sonno venne interrotto dal trillare del telefono d'emergenza.

Il braccio di Mr. Fantastic si allungò sotto una sedia, girò nel corridoio e, dopo aver preso il telefono, si accorciò tornando normale.

-Qui Reed Richards, Fantastici 4, con chi parlo?-disse ancora mezzo addormentato il supereroe, che scurì in volto dopo la risposta dell'interlocutore-...Ok, arriviamo subito.-

-Che succede?-Johnny sbucò dalla porta della camera stiracchiandosi, con Ben alle sue spalle che si grattava il testone di pietra.

-Presto, tutti sulla Fantastic Car... vi spiego dopo.- fu la risposta di Reed mentre allungando nuovamente il braccio sinistro prese le chiavi del mezzo. 



___________________________________
Angolo Autore
Saluto i pochi che hanno letto questa storia per ringraziarli e invitarli a recensire (anche criticando se dovete).
Questa è la mia prima ff vi prego di non caziarmi se non è il massimo ma devo migliorare =)
Alla prossima,(se ci sarete u.u)
Squall99

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


 

Capitolo 1

 

Manhattan, Vicolo tra la 6° e la 7°. Ore 7.12

 

Rannicchiato in un vicolo, l'uomo che poche ore prima si era intrufolato in casa del Presidente rifletteva tra sé e sé.

<<Shapeshifter... è questo il soprannome che mi ha affibbiato la stampa, quei maledetti... non mi capiscono, io ho bisogno di quei soldi!>> furibondo l'uomo trasformò il suo braccio in un enorme martello che si andò a conficcare nel muro affianco <>un altro colpo di martello provocò un grande buco nel muro.

Zack Wert, Shapeshifter scoppiò in un pianto isterico durante il quale il suo passato riaffiorò nella sua mente, come in un sogno... un incubo.

<<Era un giorno come gli altri in orfanotrofio, un bambino si dondolava sulla sua altalena preferita, quando vide dei ragazzi più grandi che avevano messo all'angolo il suo unico amico.

Scese dall'altalena e si avvicinò ai ragazzi-Ehi lasciate stare il mio amico!-

I tre si girarono spingendolo, il bambino reagì con una spinta, poi uno di quelli tirò fuori un piccolo coltello, di quelli da teppisti, mentre si avvicinava al piccolo che, spontaneamente, chiuse gli occhi.

Stava per sferrare il colpo quando, le braccia del piccolo, si trasformarono in una lunga lama.

-Ughhh.....-il bambino riaprì gli occhi, la lama si era conficcata nello stomaco del bullo.

Il bambino rimase sconvolto da quel suo potere, lo rendeva diverso dagli altri, e non voleva utilizzarlo.

Al contrario il suo amico ne era affascinato, lo difendeva da quelli che lo prendevano in giro, i pochi che ne avevano il coraggio, e gli stava sempre affianco.

Usciti dall'orfanotrofio i due amici rimasero sempre insieme, quando un giorno Chad si presentò a Zack entusiasta dicendogli di aver scoperto una cura per la sua “malattia”, era un macchinario che i due costruivano giorno per giorno.

Quando, pochi lunedì prima...

-Zack, abbiamo un problema, non possiamo completare il macchinario...-

-Perché... Chad ti prego! IO DEVO GUARIRE! Di cosa hai bisogno???- chiese infine supplicante.

-Mi servono 2 milioni di dollari... se vuoi guarire... devi utilizzare il tuo potere... devi prenderli a qualsiasi costo.->>

 

Washington, Casa Bianca. Ore 7.29

 

Durante il viaggio Reed aveva spiegato agli altri che erano stati convocati dal presidente per un'importante questione anche se non sapeva di che tipo, non potevano parlarne al telefono.

Arrivati alla Casa Bianca due guardie vestite di nero alla “M.I.B.” li avevano scortati fino alla Sala Riunioni poi si erano dileguati in pochi secondi, lasciando il quartetto da solo davanti all'ingresso.

Gli F4 erano gli unici in sala quando il presidente, con le lacrime agli occhi, entrò e cominciò a parlare cercando di sembrare il più formale possibile.

-Questa notte...-una lacrima bagnò il viso del presidente-mia figlia è stata uccisa.-un'altra lacrima scese sul suo volto-Vi ho convocati qui perché... a ucciderla non è stato un umano.-

A queste parole i volti dei membri del gruppo si riempirono di stupore e orrore allo stesso tempo.

Il presidente continuò il suo racconto e infine aggiunse-Sono stati trovati dei graffi sulla cassaforte, probabilmente vuole dei soldi, voglio che da stasera vengano controllate tutte la banche in zona, non può essersi allontanato molto.-poi congedò i supereroi con un monito-Voglio quell'essere.
Vivo o morto che sia...non deludetemi.-

----------------------------------------------------------------------
Angolo autore

Prima di tutto ringrazio S_Anonima_E per aver letto e recensito il prologo e spero che altri lo faranno.
In questo capitolo si è scoperta la storia del protagonista e ai F4 viene dato il compito di  catturarlo.
Ce la faranno? Quali ostacoli incontreranno?
Alla prossima,
Squall99
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


 

Capitolo 2

 

New York, Four Freedom Plaza, Laboratorio. Ore 8.13

 

Gli F4 erano tutti nell'enorme laboratorio del cervellone Reed Richards, che era fornito di super-computer, auto-localizzatori, separatore molecolare e altri strani aggeggi e macchinari.

Johnny come al solito li riteneva noiosi e da “secchioni” tanto da ricordare a Reed ogniqualvolta gli fosse possibile di divertirsi, ma per Mr. Fantastic elettroni e cose varie erano le uniche fonti di divertimento.

-Ho sentito Charles Xavier, ha rilevato un mutante in zona e mi ha inviato i dati.-così Reed invitò gli altri al gigante monitor del super-computer, che mostrava uno schedario.

-Il nostro “uomo” è Zack Wert, un mutaforma, Shapeshifter per la stampa.-

-Che fantasia...- commentò con il suo solito entusiasmo Ben.

-Che vuol dire precisamente mutaforma?- domandò “La torcia” tentando di annoiare l'amicone.

-Mhhh... molto interessante.- analizzò Sue leggendo le proprietà di quell'essere-Riesce a trasformare i suoi arti superiori in qualsiasi oggetto o arma e il suo viso può cambiare a sua scelta prendendo le somiglianze di chiunque lui voglia-

-Un osso duro, non sarà facile individuarlo- Reed parlò più con se stesso che con il resto del gruppo ma questo vuol dire che aveva già in mente un piano.

 

New York, Central Bank. Ore 23.54

 

La città era ormai vuota.

In giro si vedeva solo qualche barbone in cerca di un posto dove dormire e alcuni Taxi che facevano i soliti giri per la metropoli in attesa che un cliente si facesse vivo.

Sul tetto della banca più importante e prestigiosa di New York, Mr. Fantastic accese il suo modernissimo Walkie-talkie, beh più che un walkie-talkie era una specie di auricolare con microfono, di quelli che usano i conduttori in Tv ma il metodo di funzionamento è lo stesso.

-Nessun movimento visibile, rimanete ai vostri posti.-poi riferendosi a Johnny e la sua testardaggine aggiunse-Non agite d'impulso e avvertite gli altri se rilevate qualcosa... chiaro?-

Arrivò un ok di conferma da tutti i compagni ma quello della Torcia era sicuramente il più svogliato.

Dall'alto di una torre di controllo il fratello minore di Sue Storm osservava i dintorni della banca in attesa di spiccare il volo, giochicchiando con delle palle di fuoco da lui create.

-Non agite d'impulso e avvertite gli altri chiaro?- Johnny fece il verso a Reed.

In quell'esatto momento una figura, acquattata contro il muro, si apprestava ad entrare in un vicolo, ed ebbe la sfortuna di essere vista dalla “Torcia Umana”.

Ovviamente lui fece l'esatto contrario di quello ordinatogli dal cervellone.

-Fiamma!-

Il suo corpo si accese di una luce rossa che lo rivestiva completamente, la tuta costruitagli da Reed ovviamente non prese fuoco ma si adattò al corpo del ragazzo che partì in volo.

Atterrò davanti al vicolo provocando lo schizzo di qualche pozzanghera ed entrò con cautela.

Pochi metri più in là un uomo frugava tra alcuni arnesi quando l'ombra sul muro riflesse, al posto delle braccia, un grande scudo.

Johnny non perse l'occasione e si fiondò sul nemico prendendolo per il collo e attaccandolo al muro con una mano libera dal fuoco.

-E' finita Wert!

-T-ti prego... l-lasciami stare-

La Torcia scagliò quello che aveva scoperto essere un povero barbone con un coperchio di bidone in mano a terra e infuriato per il fallimento tornò al suo posto di controllo.

Passarono alcune ore e all'orizzonte cominciava a vedersi il sole sorgere.-Oggi il nostro amico non si è fatto vedere, vediamoci tutti alla base.-infine aggiunse rivolgendosi alla moglie-Sue tu fai rapporto al presidente-.  __________________________
Angolo autore

Dopo due settimanne di vacanze senza internet ho pubblicato il 2 capitolo della storia! xD
Prima di tutto ringrazio S_Anonima_E e Sybeoil per le recensioni e tutti gli altri per le visite xD.
Il primo tentativo degli F4 di catturare Shapeshifter va a vuoto... ci riusciranno la prossima volta???
Vi aspetto,
Squall99
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


 

Capitolo 3

New York. Ore 7.35

 

Il sole era già sorto da un paio d'ore, come è solito fare nei mesi estivi e i grattacieli della “Grande mela” riflettevano un colore misto tra l'arancione e l'azzurro, rendendo fantastica la loro visione.

Gli impiegati e i vari lavoratori riempivano le strade e le stazioni del metrò, tutti di fretta, come al solito New York non riposava mai.

In uno dei tanti quartieri malfamati della città, in un magazzino abbandonato si trovava il nascondiglio del super-criminale, o almeno così lo definiscono i giornali, Shapeshifter e del suo amico Chad Deevers.

-Quindi la figlia del presidente è morta e tu non hai preso i soldi?-

-Non doveva accadere, da un momento all'altro sarebbero arrivati i poliziotti...-

-E allora? Ti rendi conto che hai perso un occasione più che rara? Ora i poliziotti saranno davvero ovunque!- urlò Chad sbattendo un pugno sul tavolo

Al telegiornale hanno detto che la Central Bank è stata controllata ieri sera... probabilmente non si aspettano un attacco diurno.- affermò Zack, il suo tono di voce era un po' impaurito, come se le parole dell'amico l'avessero spaventato.

A queste parole gli occhi di Chad Deevers brillarono, e la sua mente cominciava a escogitare un nuovo colpo alla banca di New York, proprio quel pomeriggio.

 

Four Freedom Plaza. Ore 13.14

 

Dopo la notte insonne dei Fantastici 4, il gruppo aveva passato la mattinata a dormire, tutti tranne uno.

Reed era stato tutto il tempo in laboratorio a escogitare un metodo per bloccare i poteri di Shapesifter

o almeno per diminuirli, aveva provato test su test ma nulla sembrava poter fermare la mutazione di un corpo, raggi laser, formule, niente.

La moglie aveva provato più volte a distrarre il marito e farlo dormire ma lui non voleva saperne, questo era anche dimostrato dalle occhiaie che portava sotto gli occhi.

Ben sbucò dalla porta del laboratorio.

-Ti conosco da più di 15 anni e ancora mi stupisci, non hai dormito tutta la mattina?-la voce grossa e roca di Ben arrivò subito alle orecchie di Reed che però rispose dopo alcuni secondi.

-Esatto e tu invece cerchi ancora di proteggermi come allora.- fece in tono ironico.

-Scoperto qualcosa?-

-Quel tipo di mutante sembra impossibile da fermare, l'unico modo sarebbe rinchiuderlo in una cella indistruttibile o qualcosa del genere.-

-Oh, perfetto-

Anche Johnny arrivò in laboratorio, giochicchiando come al suo solito con le fiamme da lui prodotte.

-Trovato niente, “cervelloni”?-

-Se qualcuno si fosse alzato prima avrebbe sentito il discorso.- lo provocò Ben, come sempre.

-Dovremmo rinchiuderlo in una super-gabbia, altrimenti sarebbe impossibile fermarlo.-

Reed si intromise nel discorso per evitare la risposta di Johnny e la solita lite tra i due.

Il gruppo fu al completo quando Sue arrivò di corsa nella stanza.

-Presto accendete la televisione!-

La giornalista era spaventata, all'inizio senza un apparente motivo, poi l'inquadratura della telecamera si spostò sulla banca.

Un uomo incappucciato si lasciava dietro esplosioni su esplosioni, provocate dalle macchine che lui gettava in aria mentre si avvicinava all'edificio.

I Fantastici 4 ebbero tutti lo stesso pensiero e senza neanche farlo apposta, esclamarono tutti all'unisono:

-Shapeshifter!- 



____________________________________

Angolo Autore

Prima di tutto ringrazio infinitamente Aryton Senna Forever e S_Anonima_E per i loro complimenti e tutti quelli che seguono silenziosamente e li invito a recensire e farmi sapere cosa pensano della mia storia.
Con un po' di ritardo ho pubblicato il 3° capitolo della storia, anche se questo è un po noioso, nel prossimo aspettavi molta più azione e un capitolo un po' più lungo.
Vi ringrazio ancora e vi aspetto alla prossima,
Squall99

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=770861