Chocolate & Cigarettes

di Starlight_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** How you remind me ***
Capitolo 2: *** Don't look back in anger ***
Capitolo 3: *** someone to save you ***
Capitolo 4: *** It ends tonight ***
Capitolo 5: *** Mercy ***



Capitolo 1
*** How you remind me ***


°°°CHOCOLATE     &     CIGARETTES°°°

Never made it as a wise man 
I couldn't cut it as a poor man stealing 
Tired of living like a blind man 
I'm sick of sight without a sense of feeling 
And this is how you remind me 
This is how you remind me 
Of what I really am 
This is how you remind me 
Of what I really am 


(MATT)
Non pensavo che sarebbe stato così complicato trovarlo quando abbandonai la Wammy’ s House … Credevo di conoscerlo, ma forse in questi anni è cambiato. Chissà, forse ha messo la testa a posto, ha deciso di rinunciare a quella stupida ossessione di superare Near … forse ha chiuso con il passato e non vorrebbe vedermi, d’altronde non mi ha nemmeno cercato... Nah impossibile, MELLO è MELLO!
                                                                                              °°°°°
(MELLO)
<< Maledizione! >> la toppa si è rotta di nuovo! Do un calcio alla vecchia porta di legno …
<< Sì,sì! Sto arrivando! >> borbotta una voce dall’interno. La potrei riconoscere tra milioni.. è la SUA voce. Sgrano gli occhi, ma come diavolo è riuscito a trovarmi?!
La porta si apre scricchiolando <<  Dovresti cambiare la serratura, anch’io ho faticato ad aprirla!  >>
Rimango esterrefatto, è l’ultima persona che mi sarei aspettato di vedere.
Matt sorride a trentadue denti … non è cambiato poi così tanto: più alto, più muscoloso, quegli orrendi capelli rossi più lunghi, ma sempre con quegli stupidi occhiali da aviatore e la sigaretta tra le labbra.
<< Umh … non sembri tanto felice di vedermi! >>, faccio una smorfia << Fa come vuoi, a me non importa >>  perché ha attraversato l’oceano per venirmi a cercare?! Il solito idiota.
Ridacchia <<  Oh il vecchio Mello! Allora non è cambiato per niente!  >>,
un ghigno mi curva le labbra … dopotutto Matt mi potrebbe essere utile, esco la cioccolata dalla tasca e ne addento un pezzo << E no Matt, non sono cambiato per niente … >>

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Capitolo 2
*** Don't look back in anger ***


Take me to the place where you go 
Where nobody knows if it's night or day 
[...]
 don't look back in anger I hear you say 



(MATT)

Sono più di dieci minuti che Mello si aggira freneticamente per tutto l’appartamento, facendo volare fogli e sbettendo porte... forse sta cercando qualcosa, ma posso solo immaginarlo dato che sono curvo sulla mia PSP giocando a Super Mario.

<< Ma che diavolo è tutto questo disordine?! >> sbotta il mio nuovo conquilino, alzo lo sguardo con fare annoiato: avevo quasi dimenticato quanto fosse irascibile Mello, il suo carattere non è cambiato ma il suo aspetto sì: i capelli biondi sono un po' più lunghi e la francetta scarmigliata, è più alto(ma sempre meno di me,nonostante sia più grande) e poco più muscoloso... non gliel'ho mai detto(per la mia incolumità) ma il suo aspetto ricorda “vagamente'' quello di una ragazza, di certo il suo modo di vestire non aiuta... ma dove l'ha comprato quel gilet?!

Ora ha un espressione furiosa e indica il caos della stanza: notebook,console e videogiochi sparsi sul pavimento.

Una musichetta poco orecchiabile mi avverte del mio game over << Ecco.. ho perso per colpa tua! >>, i suoi occhi diventano due fessure, improvvisamente mi accorgo di ciò che sta facendo << e..ehi Mello non ti scaldare! Ora sistemo tutto! >> mi affretto a dire guardandolo sogghignare mentre carica una pistola,una Beretta a prima occhiata.

<< ah ah ah in questo momento avrei proprio voglio di ucciderti, ma questa è per lavoro >> prendo il pacchetto di sigarette dalla tasca dei jeans e me ne porto una alla bocca << Ci vai giù pesante eh? Che tipo di lavoro? >> avrei dovuto immaginarlo che Mello non sarebbe stato lontano dai guai.

<< mettiamola così... criminalità organizzata >> risponde con noncuranza, aspiro il fumo << caspita... ti sei dato da fare dopo che te ne sei andato dalla Wammy’s! >> Mafia... deve fare proprio sul serio, Mello ghigna << ora ho i miei mezzi >> << ah si? So che Near ha un’organizzazione tutta sua per catturare Kira >> ridacchio << non è che ti sei messo in testa di riuscirci prima di lui?>>,

Mello sistema la pistola nella cintura dei pantaloni neri e mi lancia un’occhiataccia << Certo che si! Adesso nessuno potrà intralciare i miei piani! >>, scuoto la testa... il solito egocentrico!

<< sai Mello... io ho fatto qualche lavoretto per il piccolo albino,devo dire che non è cambiato proprio per niente! >>.

Mello addenta la cioccolata quasi con rabbia << sei passato all'altro fronte?! Cerchi informazioni è per questo che sei qui? >>, getto il mozzicone nel posacenere e lo guardo di sottecchi: non avrei mai pensato che il mio complice di sempre mi avrebbe considerato capace di tradirlo.

<< La penseresti così anche se ti dessi tutte le informazioni che ho ottenuto lavorando con Near? >>

per lui farei questo ed altro... ma conosco già la risposta :<< non mi abbasserò mai al suo livello. Però questo non significa che non accetterò di buon grado il tuo aiuto >>, inizio a sghignazzare... avrei dovuto aspettarmelo che non me l'avrebbe chiesto per favore.


 


 

                                                                                                 °°°°°


 

(MELLO)

<< Adesso muoviti, dobbiamo sbrigare delle commissioni! >> sbotto prendendo la felpa appoggiata allo schienale della sedia. Matt si alza dal divano prendendo l'ennesima sigaretta << quanto sei esigente! Sono appena arrivato >>.

<< ma come io ti ospito e mi tratti così? >> sfoggio uno dei miei sorrisi più falsi, sicuro di avere un'espressione angelica, Matt scuote la testa << Okay,okay andiamo >>.


 

Dopo aver completato la consegna, ci ritroviamo a camminare per le strade grige del quartiere più malfamato della città.

<< Ti prego, ti prego, ti prego posso prendere un hot dog?? >>, lo guardo con cipiglio... adesso mi tocca fare pure il babysitter?! << fa come vuoi >> borbotto, Matt si gratta la testa << Ehmm... non è che potresti prestarmi qualche Dollaro?? >>, sbuffo e gli allungo dieci Dollari, << grazie amico, ti devo un favore >> ridacchia.

Ci avviciniamo al furgoncino degli hot dog, quando ci fermano due ragazze con dei volantini in mano, dandocene uno.

<< ehi voi due siete proprio dei bei ragazzi! Perchè non venite, sta sera c'è una festa, posto e orario sono sul foglio >>trilla la bionda tutta truccata... che oca!

<< uhm... sono carine! >> bisbiglia,invece, con un risolino Matt, << Non siamo interessati >> affermo senza degnarle di uno sguardo.

Le sento ridere << Ooh scusate... non pensavamo che voi due... >>,

Matt ride << Cosa?! Ma che avete capito io non sono mica...>>, sbuffo e lo trascino via per un braccio << Uffaa! Ma il mio hot dog?! >>

<< sta zitto! >> sbotto.

Non appena tornati a casa, decido di fare una doccia, l'acqua calda mi fa riflettere... per quella missione di spionaggio mi potrebbe essere veramente d'aiuto l'abilità di Matt.

Esco dal bagno con un asciugamano attorno alla vita e i capelli ancora bagnati, dalla cucina arrivano le imprecazioni di Matt, sicuramente per qualche videogioco. Lo raggiungo e gli propongo di collaborare per quell'importante missione di spionaggio.

<< Certo Mello... ma mi stavo chiedendo dove volessi arrivare con la mafia>>, faccio spallucce << te l'ho detto... questi sono i miei metodi, secondo me il fine giustifica i mezzi, d' altronde io voglio solo catturare un pericoloso criminale come Kira... >> Matt mi guarda di sottecchi << no... tu vuoi solo superare Near... >> << Va bene lo ammetto, questo è il mio unico obbiettivo! >> stringo forte i pugni.

Matt abbassa lo sguardo e si accende una sigaretta, da quando lo conosco ha sempre fumato, << ovvio...>> sussurra con una nota di amarezza nella voce << a te non importa di nient'altro...o di nessun altro... tranne che di Near >>.

Faccio finta di non aver sentito e cerco con lo sguardo una tavoletta di cioccolato, è sul divano, accanto a Matt. Mi allungo per prenderla, premendomi contro il corpo di Matt, l'afferro.

<< Mello, o la prossima volta fai il giro o ti vesti... >> mormora sarcastico, lo guardo provocatorio << ti da fastidio? >>, mi prende il mento e avvicina il mio viso al suo, lo lascio fare << e a te da fastidio? >>.


 


 


 


 


 


 


 


 


 

ANGOLO AUTRICE:

Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento :)

e spero di aver reso bene il carattere originale dei personaggi..continuerò presto con nuovi sviluppi :)

bye bye! Recensite :D

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Capitolo 3
*** someone to save you ***


Patience
Took you for everything
Looked like a diamond ring
You are so much longer
That made sense
Apathy in disguise
Crept on you like a spy
Hurt you in ways
You can't describe

Bridge
Back to the start now
I wont let you go this way now


(MATT)
 
Ci guardiamo intensamente negli occhi come una sfida: nei suoi, così glaciali e carismatici, capaci di far piegare ai suoi piedi qualunque persona di questo mondo (tranne Near), sono celati: bugie, vendetta e  quella brama di essere il primo... ma quell'azzurro nasconde un passato difficile, forse gli altri li considerano vuoti, ma io so che in fondo(molto in fondo) Mello è... beh di certo non buono, ma di sicuro prova anche dei sentimenti ben differenti dall'odio.
All'improvviso sentiamo suonare al campanello, automaticamente Mello si alza << Ma chi diavolo è?! Nessuno dovrebbe avere il mio indirizzo! >>, rido vedendolo così preoccupato, lui si volta a guardarmi con un'espressione arcigna << immagino che c'entri tu! >>
<< visto che non mi hai fatto prendere l'hot dog, mi sono permesso di ordinare una pizza >> rispondo.
<< Fottiti Matt... >> borbotta e sparisce dalla cucina (probabilmente perché è ancora con il solo asciugamano attorno alla vita).
Scuoto la testa con un sorriso e vado ad aprire.
 
Inizio a mangiare, << ma che cosa c'è su quella pizza?! >> sbotta Mello con la sua cioccolata tra le mani, << beh... un po' di tutto, perchè non l' assaggi? >>, fa una smorfia di disgusto << io non mangio quelle schifezze! >>, sghignazzo << certo, non ne hai il coraggio >>.
Mi guarda in cagnesco << sta zitto e passamene un pezzo! >>
<< agli ordini Capo! >> gli sorrido.
 
<< Matt! Matt svegliati!! >> apro piano gli occhi << Ma stavo finendo il livello Roger... >> bofonchio assonnato prima di vedere la figura di Mello curvo su di me.
<< Cosa cavolo vai farneticando?! Muoviti... >>, mi metto a sedere facendo cadere sulla moquette la mia PSP, dovrei completare l' ultimo livello di Super Mario... << dove si va? >>
<< te l' avevo detto, avevi accettato di collaborare per quella missione >>, lo guardo di sottecchi... avrebbe potuto avvisarmi che sarebbe stata oggi!
<< sì, sì vado a prepararmi >> borbotto.
 
                                                  °°°°°
 
(MELLO)
 
Spengo il motore del furgoncino bianco a qualche isolato dal nostro raggio d' azione.
<< devi spiegarmi nei minimi dettagli questa missione >> dice molto serio Matt, non è una persona molto meticolosa nella vita di tutti i giorni, ma nel suo lavoro tutto dev'essere perfetto... per questo è sicuramente uno dei migliori in circolazione nel suo campo.
<< Il nostro compito è quello di raccogliere informazioni sull'incontro di due clan nemici, dobbiamo introdurci in quella villa >> indico l' edificio difronte a noi << e inserire delle cimici, naturalmente tu dovrai disattivare il sistema d'allarme >>
Matt annuisce << quanto tempo abbiamo? >>
<< un'ora, la riunione è fissata per le undici >>, Matt prende il suo notebook nero e inizia a far scorrere veloci le dita sulla tastiera.
Inizio a sistemarmi: l' auricolare all' orecchio, le cimici, una pistola in cinta e un' altra nascosta alla caviglia.
Dopo una decina di minuti Matt annuncia di aver finito,
<< tieni questa >> gli porgo una 9 millimetri, lui ridacchia << oh ti preoccupi per me! >>
lo ignoro << Andiamo >> dico invece.
<< Ma non ci saranno un milione di guardie? >> chiede Matt leggermente preoccupato,
<< allora secondo te a che servono Todd e Jim? >> indico fuori dal finestrino i due grossi uomini in giacca nera, << loro dovranno uccidere e sostituire le due vere guardie, facendoci così entrare indisturbatamente nella villa deserta >>.
Matt fa una risatina << uh… certo che fai le cose in grande! >>
<< ovvio, tutto deve andare secondo i piani, questa missione è troppo importante >>.
 
Dopo aver ucciso le due guardie davanti l’entrata della villa, gli scagnozzi che mi ha gentilmente affidato il capo, ci fanno entrare.
<< L’ufficio del Boss è in questo piano, in fondo al corridoio >> sussurro a Matt, lui annuisce. Camminiamo lentamente verso la stanza, gli faccio un cenno col capo per aprire la porta, lui esegue l’ordine.
Al centro della stanza c’è una grande scrivania in mogano, la cimice dovrà essere posizionata sotto di essa. Frugo nella tasca e l’afferro << fa fare a me >> mormora Matt con un sorrisetto, gliela porgo. La posiziona …
All’improvviso sento dei passi, mi volto di scatto verso la porta… che diavolo succede?! Non dovrebbe esserci nessuno in casa. Mi guardo intorno cercando una via d’uscita, ma i passi si fanno sempre più vicini… devo prendere una decisione!
<< Mettiamoci dentro quell’ armadio >> bisbiglia Matt, tirandomi per un braccio. Ci chiudiamo dentro.
Degli uomini hanno raggiunto l’ufficio: li sentiamo arrivare sbattendo la porta.
Iniziano a discutere molto animatamente riguardo al mio clan e cercano un modo per unirsi contro di noi. Mentre gli uomini continuano a discutere, avverto il respiro leggero di Matt sul collo.
Nell’armadio non c’è molto spazio: ci entriamo a malapena noi due. Io sono rivolto verso le ante, con la schiena premuta contro il petto di Matt.
D’un tratto sento le sue mani sui miei fianchi che mi fanno voltare verso di lui: ci ritroviamo faccia a faccia. Continua a cingermi a lui, forse per non farmi cadere all’indietro e quindi rivelare la nostra presenza.
M’ irrigidisco. Probabilmente adesso Matt sta pensando che sono un incapace, d’altronde ero certo che la riunione fosse alle undici, ma evidentemente è stata anticipata… ed io non l’avevo previsto! Avrei dovuto fare più attenzione, non avrei dovuto essere così impulsivo: Near con la sua freddezza non avrebbe commesso un errore simile.
(MATT)Sono sicuro che in questo momento Mello starà maledicendo la sua imprudenza, pensando a cosa avrebbe fatto Near. Gli sorrido.
Matt mi sorride… ma che diavolo gli prende?!
Si toglie gli occhiali arancioni  lasciando visibili i grandi occhi verde bottiglia:
sono quasi sempre scherzosi e pazienti ma anche furbi e intelligenti… sono sprecati per stare sempre davanti uno schermo.
Improvvisamente annulla la poca distanza che ci divide, mi solleva il mento con un dito e preme leggermente le sue labbra sulle mie.
In un primo momento penso che sia stato solo un gesto maldestro e involontario. Mi scosto guardandolo allibito ma mi fa nuovamente prigioniero della sua presa. Provo a divincolarmi, ma farei troppo rumore.
Ma che cazzo sta facendo?!
Riprende a baciarmi… e tutto si ferma.
(MATT)E’ come se non fossimo più dentro un armadio della villa dei nostri potenziali assassini, come se tutta la missione non stesse andando a rotoli… anzi proprio come se non esistesse.
Solo io e lui… solo il sapore di tabacco e cioccolato che si fondono.
Certo che se lo raccontassi a qualcuno non mi crederebbe! Sto baciando( in una situazione del genere!) il mio migliore amico. Eppure non mi sembra così sbagliato: è sempre stato parte integrante di me. Quando lasciò la Wammy’s House fu come se un pezzo di me fosse andato con lui.
Se questa missione dovesse finire male voglio lasciargli qualcosa difficile da cancellare… non m’importa di ciò che pensa, ma la cosa che mi sorprende di più è che… sta ricambiando il bacio!
Perché sto ricambiando il bacio?
Beh non posso muovermi e anche se lo facessi mi tradirei per il troppo rumore. Ma a chi diavolo voglio prendere in giro? Solo a me stesso.
La riunione è finalmente finita: sento i due uomini congedarsi e lasciare la stanza. Allontano Matt con forza << è il momento di andare! >> bisbiglio a denti stretti, lui annuisce. Usciamo senza far rumore dall’armadio, riprendo velocemente la cimice e metto in atto la mia fuga.
<< Amico, c’è un condotto di aerazione, aiutami a salire che poi ti do una mano io! >>, ci avviciniamo al muro, Matt mi fa salire sulle sue spalle, riesco a togliere la grata ma sfortunatamente cade a terra con un tonfo sordo.
<< L’avete sentito?! Chi c’è?! >> urla qualcuno da lontano. << Sbrigati Mello! >> sussurra Matt. Mi affretto ad entrare nel condotto e lancio un’ occhiata a Matt: se lo aiutassi a salire ci troverebbero e ucciderebbero entrambi, non lo posso permettere. Gli volto le spalle e inizio a scappare.
Se dovessi morire, Matt: mi  dispiacerebbe, sul serio…
Con te morirebbe la miglior parte di me.
 
 
 
 
 
 
NOTA DELL’AUTRICE:
grazie a tutti quelli che hanno recensito! =)
spero che questo capitolo vi piaccia!
Bye..
p.s.
la canzone someone to save you è dei One Republic, un gruppo che adoro! E mi ha isp
irato moltissimo :D

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Capitolo 4
*** It ends tonight ***


Just a little insight will make this right
It’s too late to fight
It ends tonight,
It ends tonight.

Now I’m on my own side
It’s better than being on your side
It’s my fault when your blind
It’s better that I see it through your eyes

 

Solo una piccola percezione non lo renderà giusto
è troppo tardi per combattere
stasera finisce
stasera finisce.

Ora sono dalla mia parte (sto da solo)
è meglio che esserti a fianco
è colpa mia quando tu non vedi
è meglio che veda attraverso i tuoi occhi

 

(MATT)

Fisso incredulo quel buco nero nella parete che, come uno vero e proprio, ha risucchiato ogni cosa in me lasciando posto a misere emozioni: delusione, rabbia e nuovamente delusione...hanno un sapore insopportabile: aspro come il rifiuto, e amaro come il dolore lacerante che non ti permette nemmeno di muovere un arto.

Come ha potuto? In un attimo è riuscito a cancellare TUTTO: la nostra comlicità, la nostra amicizia...

Forse non è mai esistita, forse è stata solo un'illusione: ho creduto in lui come un bambino ingenuamente crede nelle favole.

E quell'insensato bacio?

Con quel gesto mi sono reso soltanto più vulnerabile: un'inconsapevole pedina nalle mani di uno scaltro manipolatore.

Mello, io ero il tuo leale seguace ma a quanto pare per te ero niente di più che uno stupido.... se non dovessi uscire vivo da questa situazione allora

addio”.

Ripenso a quegli abbaglianti squarci di ghiaccio nel suo volto e poi tutto diventa buio.

Silenzio.

 

°°°°°

(MELLO)

 

Continuo a strisciare per il condotto, c'è una calma quasi surreale:

silenzio, buio... è come se stessi andando contro una voragine che io stesso ho creato.

Mille pensieri mi ronzano in testa come degli insetti fastidiosi che non riesco a scacciare, ma alla fine si fondono in un unico: Matt.

Ad ogni movimento rivedo il suo sorriso, i suoi occhi verde smeraldo...

rivedo il suo ultimo sguardo scioccato, come se non si sarebbe mai aspettato un tale gesto da parte mia.

Sorrido amareggiato: ma io sono fatto così! Ha avuto anche troppa fiducia in me, avrei agito così con qualsiasi altra persona...

Ma lui non è una persona ''qualsiasi':

Matt è il mio migliore amico;

la mia famiglia;

la mia casa;

il mio porto sicuro... l'unico che è riuscito, con la perseveranza, a conoscermi per chi sono veramente... come forse neanch'io sono mai riuscito.

Finalmente trovo l'uscita, tolgo lentamente la grata, la luce della stanza mi acceca per qualche secondo.

Prima di scendere mi sfioro le labbra: almeno una parte impercettibile di lui, il suo sapore, resterà con me per un po'.

Salto giù, mi accorgo di aver fatto troppo rumore. Inizio a scappare, ma due uomini m'inseguono, probabilmente delle guardie.

Quando ormai sono vicino al furgoncino, sento il rumore di uno sparo.

<< Malediz... >> la parola mi muore in bocca...

 

°°°°°

(MATT)

 

La puzza di stantio dell'armadio mi da allo stomaco, ma d'altronde era l'unico posto dove potersi rifugiare prima di essere scoperto.

Qualche secondo fa ho sentito uno sparo. Sarà stato rivolto a Mello? La paura m'invade ma scaccio subito via il suo pensiero. Devo approfittare della situazione per scappare.

 

Non so quanto tempo sia passato da quando sono fuggito dalla villa, ma è da parecchio che sono seduto su una panchina e ho già fumato una decina di sigarette.

Il freddo venticello d'autunno mi scarmiglia i capelli, trasportando con se le gialle foglie degli alberi appena cadute.

Ne raccolgo una da terra e inizio a rigirarmela tra le mani.

Tutto questo mi ricorda il giorno in cui arrivai alla Wammy's House. Era proprio una giornata d'autunno come questa anche se a Winchester le giornate sembrano tutte uguali.

Ma quel giorno era ben diverso, avevo appena otto anni... e avevo già perso qualcuno d'importante...

mi sentivo fragile, proprio come questa foglia.

 

Fui condotto nell'ufficio di Roger, continuavano tutti a sorridere chiedendomi se mi piaceva quel posto e io continuavo a rispondere a monosillibi.

<< Benvenuto Mail >> disse il vecchio direttore arruffandomi i capelli, mi scansai, quella situazione non mi piaceva per niente.

<< Immagino che sarai confuso... ma avrai capito che questo non è un normale orfanotrofio... è un po' speciale, proprio per bambini come te >> Roger continuava a sorridere... ma cosa c'era di così divertente?!

Annuii, lui prese un plico di fogli dalla scrivania, erano i risultati di quel test che mi era stato chiesto di svolgere poco prima.

<< Mmm molto bene >> sussurrò quasi a se stesso, << quindi ti accolgo in questa famiglia, sono sicuro che ti troverai bene e avrai tanti amici! Già ti abbiamo trovato un compagno di stanza, si chiama Mello >> ma la vita alla Wammy's fu tutt' altro che semplice.

L'ultima cosa che mi disse fu che da quel giorno il mio nome sarebbe stato Matt.

 

<< Roger non puoi farmi questo! >>

<< su Mello... vedrai che ti troverai bene... >>, ero fermo sull'uscio della porta mentre il mio “nuovo” compagno di stanza litigava col direttore.

<< Non durerà molto!... non più degli altri >> mormorò il biondino squadrandomi, si era appena accorto della mia presenza. Roger uscì dalla stanza, lasciandoci da soli.

<< Ciao! >> sorrisi, era strano ma proprio per questo mi sembrava simpatico,

<< Io sono Matt >>

mi lanciò un'occhiataccia << mettiamo subito in chiaro le cose: non osare parlarmi mai più! Né quando studio, né quando mangio neanche quando dormo! >>sbraitò, iniziando a fare su e giù per la stanza << e poi... che capelli hai! Sei quasi peggio di quello scherzo della natura di Near! >>, trattenni una risata per la crisi di nervi di quella “bella bambina”...mi corressi: era davvero simpatico! Ero sicuro che saremo diventati grandi amici.

Ma Mello mi dimostrò decisamente il contrario: scherzi (una volta mi tagliò perfino i capelli!), umiliazioni in pubblico, mi strappava i compiti...insomma mi rendeva la vita impossibile.

Dopo circa una settimana ci furono i test di routine della Wammy's House, Mello era più nervoso del solito, continuava a ripetere che quella volta avrebbe superato il piccolo albino.

Quando Roger appese i risultati alla bacheca, Mello iniziò a spintonare gli altri bambini, ma vedendo che il suo nome era ancora una volta il secondo, corse via imprecando. Io ero arrivato terzo, ma non m'importava.

Pensavo solo a Mello... dovevo fare qualcosa...ma cosa?

 

L'indomani in corridoio tutti si accorsero di un “piccolo cambiamento” nell'aspetto di Near: i suoi capelli erano di uno strano colore blu.

Iniziai a ridere mostrando una provetta a Mello << qualcuno 'sta notte ha fatto qualche esperimento! >>

lui mi guardò incredulo << sei stato tu?! >> nella sua voce avvertii qualcosa di diverso,quasi complicità << sì ma non cerco complimenti! >>, rise anche lui << sei stato proprio uno stupido!... avrei voluto esserci anch'io!>>

<< beh se accetti di essere mio amico... potremmo fare grandi cose insieme!>>

<< sì certo... ma il capo sono io! >> gli sorrisi. Quella fu una delle mie più grandi conquiste.

 

La foglia che ho in mano si sgretola.

Mi alzo, ormai è finita... devo lasciarmi tutto alle spalle.

Non rivedrò più Mello, mi troverò un lavoro e una vita tutta mia.

Magari non sarò neanche più Matt, tornerò ad essere Mail.

D'altronde Mail non ha niente da raccontare, sarà più facile essere lui.

Il primo passo è ripredere tutte le mie cose dal suo appartamento, probabilmente non sarà in casa... lo immagino a trionfarsi, con un ghigno sul volto, del suo successo con il clan.

Bravo Mello, ce l'hai fatta.

 

 

 

 

 

 

Nota dell'autrice:

 

finalmente sono riuscita a pubblicare questo capitolo! Che dire? Spero che vi piaccia e recensite =)

bye!!!

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Capitolo 5
*** Mercy ***


 

Angel of Mercy
How did you find me?
Where did you read my story?
Pulled from the papers
Desperate and hardened
seeking a momentary fix

All I wanted to say
All I wanted to do
Is fall apart now
All I wanted to feel
I wanted to love
It’s all my fault now
A Tragedy I fear

 

Angelo della misericordia
Come mi hai trovato?
Dove hai letto la mia storia?
Estrapolata dai giornali?
Disperato e indurito

Alla ricerca di una riparazione temporanea

tutto quello che volevo dire
tutto quello che volevo fare
E’ a pezzi ormai
Tutto quello che volevo sentire
Volevo amare
Adesso è tutta colpa mia
Una tragedia che mi spaventa





 


(MELLO)

 

Con le ultime forze che mi restano apro la porta dell'appartamento.

Mi trascino dentro premendo una mano contro la spalla sinistra per impedire l'eccessiva fuoriscita di sangue, ma dopo pochi passi mi accascio a terra.

Non può finire così... non mi è rimasto più nulla.

Non credevo che morire potesse portare ancora più rancore di vivere,

pensavo potessi trovare pace... ma non è così.

Near... non so quante volte mi sono ripromesso di superarti. Adesso che non ci sarò più io a darti del filo da torcere, avrai la strada spianata. Penserai che sia stato solo un perdente: hai sempre definito così chi non riesce a realizzare i propri obbiettivi... l'ho ricordo molto bene: “se non riesci a vincere il gioco, se non riesci a completare il puzzle... sei solo un perdente”.

Non sono mai voluto essere solo parte del tuo gioco, ho voluto prendere le redini della mia vita... il mio unico obbiettivo era batterti, vincere...

maledetto!

L'odore del sangue mi arriva alle narici, guardo la pozza che si è creata sul pavimento.

Ho vissuto come se non fossi mai esistito realmente, quasi come un fantasma, forse adesso è giunto il momento di sparire... chi si accorgerà della mia assenza? Nessuno... forse solo Matt, come vorrei che fosse qui...

<< torna >>.

Mi lascio sprofondare nell'oblio.

Un unico ricordo torna a galla nella mia mente...

 

Mi raggomitolai sotto le coperte, stupide lacrime continuavano a rigarmi le guance, mi coprivo la bocca con una mano per non lasciarmi scappare alcun gemito, non volevo che Matt mi sentisse, sarei apparso debole e non potevo permetterlo.

Sentii un fruscio, pensai che Matt si fosse alzato per fumare una sigaretta, ma lo sentii avvicinarsi al mio letto. Mi affrettai a fingere di dormire. Alzò la coperta per guardarmi, probabilmente credette che stessi avendo un incubo.

Fece una cosa inaspettata: s'infilò nel mio letto e mi strinse a sé in un caloroso abbraccio. << Mello... >> sussurrò con dolcezza al mio orecchio.

Spalancai gli occhi,

sciolse subito l'abbraccio << oh... sei sveglio, scusa >> e fece per rialzarsi ma lo bloccai, tirandolo per la manica del pigiama << resta qui... con me >> soffiai.

Sorrise e tornò sotto le coperte << per sempre... >> bisbigliò.


°°°°°

 

(MATT)

 

Prendo le chiavi dalla tasca ma cadono a terra, quando faccio per raccoglierle noto delle macchie di sangue sul pavimento... sembrano fresche.

Forse c'è stata una rissa... ma a cosa vado a pensare? Proprio davanti l'appartamento di Mello?! Mi affretto ad infilare la chiave nella serratura ma la porta si apre automaticamente.

La macabra visione davanti ai miei occhi mi sconvolge: una pozza di sangue affianca il corpo di Mello.

Mi precipito accanto a lui.

È vivo... ma ancora per poco, di questo passo morirà dissanguato.

<< resisti Mello... adesso ci sono io >> qualcosa di caldo scivola lunga il mio viso.

 

°°°°°

 

(MELLO)

 

Apro gli occhi, sono disteso su qualcosa di morbido... ma non sono morto? Quando finalmente la mia vista si abitua alla penombra scorgo dei capelli rossi a pochi centimentri dal mio viso.

Matt? Che ci fa qui? Lancio un'occhiata alla spalla ferita, è bendata.

Mi ha salvato la vita... dopo quello che gli ho fatto! Ma allora deve tenerci proprio tanto a me.

Matt si gira verso di me, sta dormendo profondamente.

Sul suo viso c'è un espressione preoccupata, sembra quasi un bambino... mi avvicino ancora di più a lui, un forte odore di tabacco m'investe, il suo odore.

<< Grazie di tutto >> mormoro, e senza neanche capire il motivo del mio gesto premo le mie labbra sulle sue.

<< Mmmh... >> si è svegliato.

 

°°°°°

 

(MATT)

 

Sicuramente è un sogno... non può essere la realtà! Eppure sembra tutto così... vero!

Questo è diverso dal nostro primo bacio: le labbra di Mello si muovono con forza sulle mie, quasi come se fossero di sua proprietà.

Faccio scivolare una mano sul suo fianco, mentre lui intreccia le sue nei miei capelli.

È una strana sensazione, sono totalmente consapevole di quello che stiamo facendo.

In tutta la mia vita non mi sono mai piaciuti dei ragazzi! Ma quello che ho provato per delle ragazze non rasenta neanche la metà di quello che provo per Mello. Che significa?... che forse quello che mi lega a lui non è semplice amicizia.

Lo allontano per guardarlo negli occhi << però... che bel risveglio! >>.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota dell''autrice:

È stato difficile scrivere questo capitolo, ma sono soddisfatta del risultato.

È un capitolo ricco di emozioni per questo spero che vi piaccia!

Un grazie a tutti quelli che hanno recensito... mi piacerebbe sapere la vostra opinione anche di questo =)

 

baci,

Starlight_

 

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