Just a little insight will make this right
It’s too late to fight
It ends tonight,
It ends tonight.
Now I’m on my own side
It’s better than being on your side
It’s my fault when your blind
It’s better that I see it through your eyes
Solo una piccola percezione non lo renderà giusto
è troppo tardi per combattere
stasera finisce
stasera finisce.
Ora sono dalla mia parte (sto da solo)
è meglio che esserti a fianco
è colpa mia quando tu non vedi
è meglio che veda attraverso i tuoi occhi
(MATT)
Fisso incredulo quel buco nero nella parete che, come uno vero e proprio, ha risucchiato ogni cosa in me lasciando posto a misere emozioni: delusione, rabbia e nuovamente delusione...hanno un sapore insopportabile: aspro come il rifiuto, e amaro come il dolore lacerante che non ti permette nemmeno di muovere un arto.
Come ha potuto? In un attimo è riuscito a cancellare TUTTO: la nostra comlicità, la nostra amicizia...
Forse non è mai esistita, forse è stata solo un'illusione: ho creduto in lui come un bambino ingenuamente crede nelle favole.
E quell'insensato bacio?
Con quel gesto mi sono reso soltanto più vulnerabile: un'inconsapevole pedina nalle mani di uno scaltro manipolatore.
Mello, io ero il tuo leale seguace ma a quanto pare per te ero niente di più che uno stupido.... se non dovessi uscire vivo da questa situazione allora
“addio”.
Ripenso a quegli abbaglianti squarci di ghiaccio nel suo volto e poi tutto diventa buio.
Silenzio.
°°°°°
(MELLO)
Continuo a strisciare per il condotto, c'è una calma quasi surreale:
silenzio, buio... è come se stessi andando contro una voragine che io stesso ho creato.
Mille pensieri mi ronzano in testa come degli insetti fastidiosi che non riesco a scacciare, ma alla fine si fondono in un unico: Matt.
Ad ogni movimento rivedo il suo sorriso, i suoi occhi verde smeraldo...
rivedo il suo ultimo sguardo scioccato, come se non si sarebbe mai aspettato un tale gesto da parte mia.
Sorrido amareggiato: ma io sono fatto così! Ha avuto anche troppa fiducia in me, avrei agito così con qualsiasi altra persona...
Ma lui non è una persona ''qualsiasi':
Matt è il mio migliore amico;
la mia famiglia;
la mia casa;
il mio porto sicuro... l'unico che è riuscito, con la perseveranza, a conoscermi per chi sono veramente... come forse neanch'io sono mai riuscito.
Finalmente trovo l'uscita, tolgo lentamente la grata, la luce della stanza mi acceca per qualche secondo.
Prima di scendere mi sfioro le labbra: almeno una parte impercettibile di lui, il suo sapore, resterà con me per un po'.
Salto giù, mi accorgo di aver fatto troppo rumore. Inizio a scappare, ma due uomini m'inseguono, probabilmente delle guardie.
Quando ormai sono vicino al furgoncino, sento il rumore di uno sparo.
<< Malediz... >> la parola mi muore in bocca...
°°°°°
(MATT)
La puzza di stantio dell'armadio mi da allo stomaco, ma d'altronde era l'unico posto dove potersi rifugiare prima di essere scoperto.
Qualche secondo fa ho sentito uno sparo. Sarà stato rivolto a Mello? La paura m'invade ma scaccio subito via il suo pensiero. Devo approfittare della situazione per scappare.
Non so quanto tempo sia passato da quando sono fuggito dalla villa, ma è da parecchio che sono seduto su una panchina e ho già fumato una decina di sigarette.
Il freddo venticello d'autunno mi scarmiglia i capelli, trasportando con se le gialle foglie degli alberi appena cadute.
Ne raccolgo una da terra e inizio a rigirarmela tra le mani.
Tutto questo mi ricorda il giorno in cui arrivai alla Wammy's House. Era proprio una giornata d'autunno come questa anche se a Winchester le giornate sembrano tutte uguali.
Ma quel giorno era ben diverso, avevo appena otto anni... e avevo già perso qualcuno d'importante...
mi sentivo fragile, proprio come questa foglia.
Fui condotto nell'ufficio di Roger, continuavano tutti a sorridere chiedendomi se mi piaceva quel posto e io continuavo a rispondere a monosillibi.
<< Benvenuto Mail >> disse il vecchio direttore arruffandomi i capelli, mi scansai, quella situazione non mi piaceva per niente.
<< Immagino che sarai confuso... ma avrai capito che questo non è un normale orfanotrofio... è un po' speciale, proprio per bambini come te >> Roger continuava a sorridere... ma cosa c'era di così divertente?!
Annuii, lui prese un plico di fogli dalla scrivania, erano i risultati di quel test che mi era stato chiesto di svolgere poco prima.
<< Mmm molto bene >> sussurrò quasi a se stesso, << quindi ti accolgo in questa famiglia, sono sicuro che ti troverai bene e avrai tanti amici! Già ti abbiamo trovato un compagno di stanza, si chiama Mello >> ma la vita alla Wammy's fu tutt' altro che semplice.
L'ultima cosa che mi disse fu che da quel giorno il mio nome sarebbe stato Matt.
<< Roger non puoi farmi questo! >>
<< su Mello... vedrai che ti troverai bene... >>, ero fermo sull'uscio della porta mentre il mio “nuovo” compagno di stanza litigava col direttore.
<< Non durerà molto!... non più degli altri >> mormorò il biondino squadrandomi, si era appena accorto della mia presenza. Roger uscì dalla stanza, lasciandoci da soli.
<< Ciao! >> sorrisi, era strano ma proprio per questo mi sembrava simpatico,
<< Io sono Matt >>
mi lanciò un'occhiataccia << mettiamo subito in chiaro le cose: non osare parlarmi mai più! Né quando studio, né quando mangio neanche quando dormo! >>sbraitò, iniziando a fare su e giù per la stanza << e poi... che capelli hai! Sei quasi peggio di quello scherzo della natura di Near! >>, trattenni una risata per la crisi di nervi di quella “bella bambina”...mi corressi: era davvero simpatico! Ero sicuro che saremo diventati grandi amici.
Ma Mello mi dimostrò decisamente il contrario: scherzi (una volta mi tagliò perfino i capelli!), umiliazioni in pubblico, mi strappava i compiti...insomma mi rendeva la vita impossibile.
Dopo circa una settimana ci furono i test di routine della Wammy's House, Mello era più nervoso del solito, continuava a ripetere che quella volta avrebbe superato il piccolo albino.
Quando Roger appese i risultati alla bacheca, Mello iniziò a spintonare gli altri bambini, ma vedendo che il suo nome era ancora una volta il secondo, corse via imprecando. Io ero arrivato terzo, ma non m'importava.
Pensavo solo a Mello... dovevo fare qualcosa...ma cosa?
L'indomani in corridoio tutti si accorsero di un “piccolo cambiamento” nell'aspetto di Near: i suoi capelli erano di uno strano colore blu.
Iniziai a ridere mostrando una provetta a Mello << qualcuno 'sta notte ha fatto qualche esperimento! >>
lui mi guardò incredulo << sei stato tu?! >> nella sua voce avvertii qualcosa di diverso,quasi complicità << sì ma non cerco complimenti! >>, rise anche lui << sei stato proprio uno stupido!... avrei voluto esserci anch'io!>>
<< beh se accetti di essere mio amico... potremmo fare grandi cose insieme!>>
<< sì certo... ma il capo sono io! >> gli sorrisi. Quella fu una delle mie più grandi conquiste.
La foglia che ho in mano si sgretola.
Mi alzo, ormai è finita... devo lasciarmi tutto alle spalle.
Non rivedrò più Mello, mi troverò un lavoro e una vita tutta mia.
Magari non sarò neanche più Matt, tornerò ad essere Mail.
D'altronde Mail non ha niente da raccontare, sarà più facile essere lui.
Il primo passo è ripredere tutte le mie cose dal suo appartamento, probabilmente non sarà in casa... lo immagino a trionfarsi, con un ghigno sul volto, del suo successo con il clan.
Bravo Mello, ce l'hai fatta.
Nota dell'autrice:
finalmente sono riuscita a pubblicare questo capitolo! Che dire? Spero che vi piaccia e recensite =)
bye!!!
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