No More Tears Under This Sky

di Nonna Minerva
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Risposte alle recensioni ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


capitolo 1

 Tears of Rain era nata come una one-shot... ma dal momento in cui mi è stato chiesto di scrivere il seguito, l’idea di questa storia non ha smesso di tormentarmi, così l’ho dovuta scrivere…

Era un po’ lunga, così l’ho divisa in capitoli, ma credo saranno al massimo 5...

Nei primi capitoli, dove ancora non si incontrano direttamente, ho usato il verde quando la storia è vista dal punto di vista di Severus, il viola dal punto di vista di Harry.

Poi userò il blu.

Inutile dire che per me Sevvy resta assolutamente e innegabilmente innocente.

 

Buona lettura!

 

No More Tears Under This Sky

-primo capitolo-

Girava a vuoto da almeno quindici minuti.

Si rassegnò, ormai l’aveva perso, per quella notte tanto valeva lasciar perdere.

Niente da dire, negli ultimi mesi era diventato davvero bravo, seguirlo era sempre più difficile ormai.

L’aveva visto recarsi nei posti più strani e sperduti, diventando la sua ombra e, anche se non era riuscito a scoprire quale fosse l’oggetto delle sue ricerche (e pure ad ogni viaggio sembrava cercare qualcosa di diverso), aveva fatto tutto quello che era in suo potere per facilitargli il compito, sciogliendo per lui incantesimi protettivi passati inosservati, rimuovendo ostacoli troppo imponenti o semplicemente supervisionando il suo lavoro.

Ma mai una volta aveva tentato di svelare la sua presenza, mai una parola.

Sentiva che Harry aveva bisogno di compiere questi viaggi da solo, o almeno credere di esserlo.

 

Pensò fosse il caso di fermarsi ed aspettare un po’ prima di rinunciare definitivamente.

Si sedette su una pietra ed iniziò a lanciare sassolini nel lago di fronte a lui.

A contatto con la superficie facevano increspare l’acqua, formando una serie di graziose ondine.

Quando l’ultima ondina si fu allontanata, l’immagine che vide riflessa nell’acqua lo fece sobbalzare; alzò lo sguardo e la vide, in tutta la sua imponenza: Hogwarts.

Non si era reso conto di essere arrivato fino lì, concentrato com’era nel suo inseguimento.

 

Hogwarts… l’aveva sentita chiamare in tanti modi, magica, imponente, antica, cadente, affascinante… spesso l’aveva sentita definire anche “viva”, ma in quel momento a lui sembrava solo triste… e sola.

Quella scuola era nata perché gruppi di studenti chiassosi la riempissero e la animassero, e non per giocare la parte del rudere vuoto e abbandonato, dove l’unico suo abitante era il silenzio…

Eppure era così, dopo la morte di Silente Hogwarts non aveva più riaperto.

Nessuno era più tornato.

Gli doleva ammetterlo, ma anche lui negli ultimi mesi, preso dalla sua missione, aveva quasi dimenticato quel luogo, luogo che per tantissimi anni era stato la sua seconda casa, il suo rifugio.

Ed ora gli eventi, dopo tanto girare, lo avevano portato di nuovo lì.

Caso? Coincidenza? Non ne era tanto sicuro.

 

All’improvviso delle voci lo riportarono alla realtà.

Venivano dalla direzione del castello.

Decise di avvicinarsi con prudenza, forse era ancora in tempo per riprendere il suo inseguimento, o intervenire, se necessario.

 

 

*******************************************************************************************************

 

Harry era paralizzato.

Quando Voldemort gli aveva fatto quell’offerta gli era sembrata una buona idea...

Non aveva avvertito l’Ordine, nessuno si sarebbe messo fra lui ed il suo nemico per difenderlo, nessuno sarebbe morto per lui, stavolta.

Sarebbero stati solo lui e Voldemort.

 

Avrebbe dovuto immaginare che avrebbe giocato sporco.

Era fregato.

 

Al contrario di Harry, a lui non importava quante persone sarebbero morte per la sua causa, lui voleva solo vincere.

Così per sicurezza aveva radunato tutti i suoi Mangiamorte.

 

Tutti tranne uno.

 

Nonostante il momento critico, Harry si era guardato intorno alla ricerca della persona che ultimamente era diventata per lui un’ossessione, alimentando una sete di vendetta che quasi gli faceva dimenticare i suoi obiettivi.

Ma a quanto pareva quella sera aveva ben deciso di tirarsene fuori, quel codardo…

 

Sapeva di non avere scampo, tutti gli Horcrux erano stati distrutti (ancora non riusciva a capacitarsi di essere riuscito a trovarli tutti, distruggerli ed essere ancora vivo), ma se anche avesse ucciso Lui, ci avrebbero pensato i Mangiamorte a finirlo.

 

Peccato... avrebbe tanto voluto vendicare Silente prima di morire.

Ma non c’era tempo, era quello il momento di agire, ed era deciso a portare a termine quel compito che il destino sembrava avergli affidato da sempre.

Solo non era molto tranquillo all’idea di tutti quei Mangiamorte intorno a lui, pronti a correre in aiuto del loro padrone.

 

Alzò la bacchetta, e così fece Voldemort.

Nessuno osava parlare, tutti erano concentrati su quelle due persone che stavano lì, in piedi, una di fronte all’altra, con le bacchette levate.

 

Quando un grido ruppe il silenzio.

“COS’E’, AVEVI PAURA DI PERDERE SE CI AVESSI CHIAMATO EH, VOLDY?!?”

La voce di Moody.

 

Harry si voltò.

L’Ordine della Fenice al completo era schierato dietro di lui.

Pensò non potessero scegliere un momento migliore.

Ora la lotta era pari.

Tutti sarebbero stati occupati, poteva fare quello che doveva senza la preoccupazione di doversi guardare le spalle.

 

Era pronto.

 

Solo una cosa non gli era chiara...

CHI aveva avvisato l’Ordine?

 

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Fine primo capitolo.

Spero di poter aggiornare presto...

Bacioni.

 

§§ Nonna Minerva §§

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


capitolo2

Ed ecco per coloro che sono stati così pazienti da aspettare il secondo capitolo!

Sono contenta che vi sia piaciuto il primo capitolo, era molto importante, ma anche questo non è da meno…

Continua a ripetersi l’alternanza dei punti di vista, ma non vi dico altro, a voi la lettura!!

 

 

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No More Tears Under This Sky

-secondo capitolo-

 

La battaglia era equilibrata.

Nessuna delle due parti sembrava voler cedere.

 

Quando si era reso conto di cosa stava per accadere era corso a chiamare rinforzi.

Osservava di nascosto la battaglia;

non si era schierato non per codardia, ma perché, dopo la mancata apparizione quella sera fra le fila dei Mangiamorte, ora entrambe le parti lo consideravano un traditore e se si fosse fatto vedere, si sarebbe trovato fra due fuochi, senza la possibilità di spiegare.

 

Non era paura di morire, ma desiderio di rendersi utile...

Da lì riusciva a vedere tutto, e se qualcuno si fosse trovato in difficoltà, non visto, avrebbe potuto aiutarlo...

 

Un incantesimo... un altro di ritorno...

Harry si stava dimostrando all’altezza del suo rivale.

Si disse che l’aveva sempre sottovalutato.

 

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Finora era riuscito a resistere, ma gli incantesimi di Voldemort stavano penetrando le sue difese, rispondeva ai suoi attacchi con crescente difficoltà...

Se lo scontro non si fosse concluso entro breve...

 

Fu costretto a tuffarsi di lato per evitare un raggio di luce verde..

Cadde in malo modo e la bacchetta volò poco distante, ma il tempo che gli serviva per recuperarla era sufficiente da permettere a Voldemort di pronunciare le parole fatali.

 

Rimase lì disteso per terra, gli occhi fissi in quelli del suo peggior nemico, aspettando l’inevitabile.

 

Si fissarono per un istante interminabile poi Voldemort alzò la bacchetta..

Harry chiuse gli occhi.

...

Eh, no! Se doveva morire sarebbe morto a testa alta, guardando la morte in faccia.

 

“AVADA KEDAVRA!”

 

 

 

 

Accadde tutto in una frazione di secondo, che a lui sembrò un’eternità..

Era come se il tempo andasse al rallentatore..

 

…… l’incantesimo mortale che partiva dalla bacchetta di Voldemort……

 

…… lui che lo aspettava……

 

…… un raggio di luce azzurra da un punto dove l’ombra

                               degli alberi nascondeva l’ignoto spettatore……

 

                      ……quel raggio che deviava l’incantesimo riportandoli entrambi nel buio……

 

……un lampo di luce azzurra  e poi di nuovo buio……

 

                                             …… Voldemort talmente sorpreso per fare qualsiasi cosa……

 

…… lui che ne approfittava per recuperare la bacchetta e pronunciare due parole, terribili e liberatorie allo stesso tempo…..

 

… le stesse che il suo nemico aveva pronunciato poco prima…

 

“AVADA KEDAVRA!”

 

Il corpo di Voldemort a terra, senza vita.

 

 

 

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Siete arrivati fin qui? Ma siete bravissimi! J J J

Allora? Che ne dite? Chiedo scusa.. i capitoli sono appositamente così corti ma non posso spezzarli in modo diverso e unendo due parti viene troppo lungo, e così...

 

Ed ora rispondo a coloro che sono stati così gentili da lasciarmi un commentino…

 

X Little Fanny: ..mia cara Little Fanny… la tua non è una recensione... è un poema!!

Comunque mi ha fatto davvero molto piacere, e mi congratulo con te per essere stata la prima, anche se mi pare che qualcuno a caso ti avesse avvisata che c’era qualcosa di nuovo in rete… ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale..

In quanto alla suddivisione in capitoli, ci credo che ti piace, me l’hai suggerito tu!!

E ti ringrazio per non aver messo in giro voci sul quel che accadrà... Baci!

 

X Starliam: Grazie.. J i complimenti fanno sempre molto piacere.. io Sevvy l’ho sempre visto come una persona riservata, ma che non si tira mai indietro se deve fare la cosa giusta… Non riesco a credere che sia cattivo... spero che Mamma Row non decida di deluderci a questo proposito...

 

X Akemirror: ..accidenti! se già ti sei emozionata con queste poche righe introduttive, chissà poi quando si incontreranno...perché si incontreranno! Non ti dico altro. Cercherò di aggiornare prima possibile, compatibilmente con lo studio...

Spero solo di non deludere le vostre aspettative!

 

X Morgan Snape: sei davvero gentile, grazie! Gli aggiornamenti arriveranno presto, contaci! Tu aspetta con fiducia!

 

 

Viele Liebe Grüße!

 

NONNA MINERVA

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


capitolo3

Sono tornata! Scusate il ritardo.. in questi giorni ho terminato la stesura di questa ficcy, datemi ancora qualche giorno e la posto tutta...

Sono così contenta d’essere arrivata in fondo...

Ma voi dovrete aspettare ancora un po’...

Intanto leggete questo capitolo (sono stata buona, è pure più lungo degli altri!)

 

 

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No More Tears Under This Sky

-terzo capitolo-

 

 

Non fu difficile per l’Ordine avere la meglio su quel che rimaneva dell’esercito di Voldemort, dopo aver eliminato la loro guida.

I più si arresero e si consegnarono per essere portati in prigione, gli altri si dispersero.

 

Era finita.

 

Sui volti, stanchi e sporchi, dove evidenti erano i segni della battaglia, ormai solo sorrisi...

 

Le perdite, che avevano decimato i Mangiamorte, erano state dall’altra parte esigue, i nostri avevano dimostrato tutto il loro valore.

 

Tutti lasciavano lentamente il luogo dove si era combattuto.

Non c’era più niente da fare lì, per ora.

Sarebbe arrivato il momento di risistemare tutto, di tirare a lucido quel posto affinché Hogwarts riacquistasse l’antico splendore, ma non adesso, non oggi.

Oggi, tutti coloro che avevano vissuto per settimane nella paura  avevano il diritto di riposare, tutti quelli che avevano dovuto guardarsi continuamente le spalle, la possibilità di tirare un sospiro di sollievo, coloro che avevano combattuto incessantemente per la libertà

Il diritto e la gioia di festeggiare la vittoria.

Tutto il resto poteva aspettare.

Anche Hogwarts.

 

 

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“Harry,vieni?”

“Sì... solo un momento, andate pure avanti.. io... c’è un’ultima cosa che devo fare.”

 

Aspettò che tutti se ne fossero andati, poi s’incamminò verso il lago.

Rifletteva sugli ultimi avvenimenti;

Nessuno dell’Ordine aveva visto la luce azzurra, dicevano che Harry aveva approfittato semplicemente di un attimo di indecisione di Voldemort, che non c’era stato nessun raggio, ma lui era certo di non averlo immaginato... o no?

Non era più sicuro di niente,ci avrebbe pensato in un altro momento, quando fosse stato più lucido.

 

Camminò fino alla tomba di Silente e si accorse che qualcuno l’aveva preceduto.

Se prima si era chiesto dove fosse, ora aveva la risposta davanti agli occhi.

Stava lì, seduto sull’erba, la schiena appoggiata al marmo bianco e gli occhi chiusi.

Gli sembrava che fosse ferito.

Che assurdità, pensò... ma se non aveva nemmeno combattuto!

Eppure...

 

Per tutto il tempo in cui aveva sognato di vendicare la morte di Silente, aveva immaginato di confrontarsi con un avversario sleale e senza scrupoli.. e adesso, il fatto che apparisse così.. vulnerabile, apparentemente senza alcuna intenzione di difendersi, lo rendeva furioso.

 

“Avanti, che aspetti?” disse infine Severus.

Alludeva certo alla bacchetta che Harry aveva alzato istintivamente quando si era accorto della sua presenza.

 

Aveva capito subito che era lui, non aveva nemmeno dovuto aprire gli occhi, era certo che sarebbe venuto.

Lo stava aspettando.

Sapeva che anche Harry avrebbe sentito il bisogno di recarsi in quel posto prima di andarsene, proprio come lo aveva sentito lui...

 

E tutto ciò che era riuscito a dire era stato di non esitare a farlo fuori.

Non aveva aggiunto altro.

Bel lavoro, davvero.

Tuttavia, anche avesse voluto parlare, il suo cervello in quel momento non gli era di nessun aiuto, sembrava quasi avesse disertato.

Capiva che quello era il momento giusto, quello di cui parlava Silente, il momento in cui Harry avrebbe giudicato con gli occhi del cuore e non della ragione, capiva che lo avrebbe ascoltato e chissà... forse avrebbe capito.

Ma non trovava le parole giuste.

Qualsiasi cosa gli venisse in mente a riguardo gli sembrava vana e superflua.

In fin dei conti, era importante che lo sapesse?

Non sarebbe servito a riportare indietro Silente...

Forse non era necessario dirglielo, quello che contava era che fosse riuscito ad arrivare dove era arrivato, a fare quello che aveva fatto, nient’altro... non era così?

 

“Non era quello che aspettavi di fare? Si può sapere perché non lo fai allora?”, fu quello che invece disse.

 

Era vero.

Non aspettava altro da quella notte sulla torre...

Da allora, il suo cuore chiedeva solo una cosa: vendetta.

A lungo l’aveva desiderata, ma adesso che ne aveva la possibilità, non si sentiva come aveva immaginato di sentirsi.

Sembrava tutto così inutile, ora...

Non poteva ucciderlo...

 

Restò fermo, immobile, la bacchetta ancora a mezz’aria.

 

Ma non poteva nemmeno lasciarlo andare, era sempre l’assassino di Silente.

 

All’improvviso si alzò il vento, avvolgendoli silenzioso.

Era un vento leggero, dolce... Severus teneva ancora gli occhi chiusi e si lasciava accarezzare da esso.

 

Pure Harry sentiva il bisogno di chiudere gli occhi, non era molto saggio, si disse, vista la situazione in cui si trovava, ma qualcosa gli diceva che sarebbe andato tutto bene...

 

Chiuse gli occhi.

 

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Ok.. non mi uccidete x questa interruzione, portate ancora un pochina di pazienza...

 

Rispondo velocemente alle recensioni:

 

X Morgan Snape: grazie mille... lo so, mi è venuta un po’ da batticuore, ma poi verso la fine si calmano e lasciano spazio ai pensieri...

Non ti preoccupare, anche se all’inizio un pensierino sulla morte di Sevvy l’ho fatto, poi ho capito che non avrei mai potuto ucciderlo, gli voglio troooooppo bene!

 

X Starliam: eh, sì, povero Sevvy... che ci provi solo la Rowling a farlo passare per cattivo…!

 

X Akemirror: hai visto che si sono incontrati? Comunque non mettere ancora via l’ossigeno perché manca l’ultimo capitolo!

 

X Little Fanny: dimmi cosa ti rispondo a fare, che tanto ci vediamo domani!

Comunque grazie per il supporto, morale e letterario!

 

X Ida59: quando ho letto il titolo delle tue storie ho scoperto con orrore di averne lette (e apprezzate moltissimo) parecchie, ma di non averne recensito neanche una! Rimedierò, prometto. I capitoli sono corti perché la storia era ancora in fase di stesura e revisione, così appena avevo un pezzo controllato lo mandavo.

Forza e coraggio, siamo alla fine!

 

Grazie mille a tutti i miei lettori per avermi seguito fin qui.

Bacioni, a presto.

 

** Nonna Minerva **

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


capitolo4

Ragazzi, non ci speravo ma... ecco l’ultimo capitolo!

Chiedo scusa se ci ho messo un po’, ma aveva bisogno di alcune revisioni..

Ho inserito nelle ultime righe un’idea che mi frullava da un po’ nella testa.. è una teoria sensata ( a mio parere ), ma alquanto improbabile, non credo sia andata davvero così ma mi piaceva e... beh, ditemi cosa ne pensate.

 

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No More Tears Under This Sky

-terzo capitolo-

 

 

Chiuse gli occhi.

 

Immagini sfuocate di scene a lui sconosciute riempirono la sua mente.

Vide l’uomo che ora aveva di fronte discutere concitatamente con Silente, il primo che scuoteva energicamente la testa e l’altro che gli poggiava una mano sulla spalla come a rassicurarlo e lui che alla fine annuiva con tristezza...

Vide Piton alzare la bacchetta contro un Silente completamente disarmato...

Vide sempre lui, di fronte alla tomba bianca dove si trovavano ora, il volto rigato da lacrime silenziose...

Vide se stesso, durante uno dei suoi numerosi viaggi e una figura incappucciata che lo seguiva da lontano...

Vide un lampo di luce azzurra  che illuminava per una frazione di secondo quel volto tanto odiato…

E poi più niente...

 

Anche se quelle immagini non gli appartenevano, perché non le aveva vissute, era sicuro che ciò che aveva visto era successo veramente, una certezza di cui non conosceva l’origine...

 

Quando riaprì gli occhi, tutto ciò che gli riusciva di vedere era solo la consapevolezza del suo enorme errore...

 

 

Si fissarono per un istante interminabile, l’uno completamente disorientato, l’altro incerto ed insicuro.

 

E alla fine abbassò la bacchetta.

 

“La luce azzurra... era lei… è stato lei…” mormorò.

 

L’altro rimase in silenzio.

 

“LEI ha deviato l’incantesimo di Voldemort!” esclamò, realizzandolo.

“È così.” Fu la sua risposta.

“Perché?”

“A volte facciamo delle cose, di cui il vero perché non ci è chiaro, ma sentiamo che è giusto agire così e basta.”

“Ma…perché salvarmi la vita? Non ha senso... lei era SUO amico!”

“Il mio unico vero amico è morto pochi mesi fa su quella torre.” Puntualizzò con freddezza.

“Se Silente era suo amico, allora perché l’ha ucciso?”

 

Di nuovo nessuna risposta.

Aveva gli occhi lucidi.

E fu in quel momento che capì il vero significato di quel che aveva visto..

 

“Lei non voleva ucciderlo, vero?” chiese guardandolo negli occhi.

“Lei non voleva... è stato Silente a chiederle...” non riuscì a terminare la frase...

 

Severus annuì.

 

“Ha detto che Voldemort aveva creato un Horcrux per raggiungere l’immortalità, e che quell’Horcrux era lui...”

 

COSA?? Silente un Horcrux?

Non era possibile...

Eppure aveva un senso...

Non sarebbe stato facile uccidere Silente, e mentre era in vita l’Horcrux era al sicuro, al contrario, se fosse morto, avrebbe avuto sempre gli altri Horcrux e si sarebbe allo stesso tempo liberato di un pericoloso nemico...

Non sette parti di anima, ma OTTO!

Quella che abitava il corpo di Voldemort e altri SETTE Horcrux.

Avevano sbagliato fin dall’inizio!

O forse no...

Forse, e la cosa gli sembrava molto probabile, Silente l’aveva sempre saputo e non gliel’aveva detto perché pensava che Harry avesse già troppe responsabilità sulle spalle...

Ma lui aveva già previsto ogni cosa.

 

Severus, male interpretando il silenzio di Harry, aggiunse:

“Un Horcrux è...”

“Lo so...” rispose amareggiato, voltandogli le spalle ed allontanandosi di qualche passo.

 

Severus lo osservava.

Quante cose aveva imparato ultimamente, e quanto si era sbagliato su quel ragazzo!

Tanto ancora doveva essere detto, ma probabilmente era destino che quelle parole non venissero mai pronunciate.

Chissà, un giorno forse.

 

“Professore...”

 

Sentirsi chiamare così, con quel titolo che non credeva di meritare, lo feriva più dell’incantesimo che lo aveva colpito poco prima.

 

So cosa vuoi dirmi, Harry...

Vuoi dirmi che, in fondo, non mi ucciderai, te l’ho letto negli occhi quando hai abbassato la bacchetta...

Vuoi dirmi che vivere con il rimorso di quello che ho fatto sarà la punizione  peggiore...

Vuoi dirmi che è arrivato il momento di prendere ognuno la propria strada...

Vuoi dirmi che mi odi...

 

“Mi dispiace...”

 

Lo fissò, incredulo.

Lo vide voltarsi ed asciugare le lacrime con il dorso della mano...

Era sincero...

 

“Dispiace anche a me... Perdonami.”

 

Quello che fece poi, lo stupì più di ogni altra cosa quella sera: Harry gli tendeva la mano per aiutarlo ad alzarsi.

 

“Andiamo.”, disse semplicemente.

E, notando la sua sorpresa, aggiunse:

“Sono stato uno stupido.

Credevo mi fossero toccati gli incarichi più gravosi ed ingrati, ma ora so che il compito più difficile Silente l’aveva affidato a lei.

Lei sapeva cosa l’aspettava dopo, sapeva che avrebbe guadagnato solo odio e solitudine... ma l’ha fatto ugualmente...

Ha avuto coraggio... ma Silente non avrebbe mai voluto che poi lei rimanesse solo.”

 

Abbassò lo sguardo.

Non sapeva cosa dire.

Anche stavolta Silente ci aveva visto giusto.

...ma come faceva ad azzeccaci sempre?

Quando rialzò lo sguardo vide che Harry era ancora lì, non si era mosso di un millimetro, in attesa di una risposta.

 

Accettò la mano che gli offriva e lasciò che l’aiutasse ad alzarsi.

Gli doleva un punto imprecisato del torace, ma non si era mai sentito così bene...

Silente gli aveva promesso che anche dopo la sua morte non sarebbe stato solo.

E aveva mantenuto la sua promessa.

 

Un timido spicchio di luna sbucò in quel momento dalle nuvole, illuminando due sagome scure che, una di fianco all’altra, lasciavano lentamente il parco del castello, mentre una figura spettrale, appena visibile, proprio nel punto dove fino a poco prima c’erano Harry e Severus, li osservava sorridente e mormorava tra sé: “Bravi ragazzi... Ben fatto.”

 

 

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Fine Fine Fine Fine Fine Fine Fine Fine Fine Fine Fine

 

 

Evviva! Siamo arrivati in fondo anche a questa!!

Ringrazio Mamma Row per avermi “prestato” i personaggi, la mia Little Fanny per l’incoraggiamento e tutti i mie recensori, verbali e sul sito per il loro sostegno.

 

E, a proposito di recensori...

 

X Starliam: eh, sì… Harry ha capito che in fondo, la persona che ha davanti non ha mai voluto fargli del male...

Spero sia finita come ti aspettavi, io ce l’ho messa tutta.

 

X Morgan Snape: ...sono contenta che la trama sia imprevedibile... altrimenti che ce la mettevo a fare la suddivisione in capitoli? Grazie mille x l’apprezzamento..

 

X Akemirror: ..allora? che ne pensi di queste ultime scene? Ancora sotto ossigeno?

Anche a me piace questo Sevvy… me lo potrei sposare!

 

X Little Fanny: ...lo sapevi bene fin dall’inizio che non avrei aggiunto altri personaggi!!

Sai.. potremmo inventarcela una storia GT-style, in futuro... comincia a rimuginare, che quest’estate diamo libero sfogo ai nostri pensieri più perversi!

 

Detto ciò, vi saluto...

Essendo in prossimità degli esami, credo interromperò la mia attività letteraria per qualche mese, ma ho già qualche ideuzza in testa, per cui state all’erta perché... TORNERO’!

 

BACIONI.

^^Nonna Minerva^^ miaooo..

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Risposte alle recensioni ***


RISPOSTA alle RECENSIONI

RISPOSTA alle RECENSIONI

 

Scusate, il ritardo.. ho scoperto di non aver più risposto ai vostri commenti..

 

X Little Fanny: ..no alla fine non ho messo il “In verità, io sono tuo padre..!” perché altrimenti avrei dovuto chiedere i diritti d’autore a tu sai chi… cioè, non Voldy… insomma hai capito, no?

Grazie a te per il supporto, e se l’hai letta almeno 5 volte, allora vuol dire che non è poi così male…

 

X Francesca Akira89: Lo so che è una situazione molto improbabile, ma se qualcuno doveva pur pensare ad un lieto fine! Anche perché immagino che il 7 sarà totalmente diverso da come lo pensiamo… ma intanto è bello sognare,no?

 

X Arkadio: anche secondo me Sevvy NON può essere cattivo… ci voglio troppo bene! Speriamo di non essere delusi..

 

X Starliam: ..certo che l’ho letta quella tua ficcy (“Con occhi diversi”)!! E credo di avere anche recensito, se non sbaglio… Sono contenta che tu abbia apprezzato il finale, era l’unica cosa che avevo chiara in mente quando ho iniziato questa ficcy, il resto è venuto da sé!

Non sopporto il fatto che tanti diano poco peso alle azioni di Severus, secondo me si dà da fare x il bene di Harry anche più di altri, solo che non lo dà a vedere…

 

X Morgan Snape: Crepi!! Comunque non disperare… tornerò!!

 

X Keiko86: Sono contenta ti sia piaciuta.. non piangere, su… è finita bene…

 

X Akemirror: eh, beh! Chi ci crede ad un Harry che fa TUTTO da solo? Andiamo… e se ci deve essere qualcuno che lo aiuta… beh, spero proprio sia il mio Sevvy! In quanto alla mia ideuzza.. ho quasi finito, ma pubblico comunque quest’estate..

 

 

Detto questo.. vi saluto per un po’.. Comunque, se può servire, vi annuncio che ho ben altre tre ficcy in cantiere!

Due sono mie, ho quasi finito la prima, ma c’è molto da rivedere e poi a computer finora ho copiato solo 1capitolo e mezzo su 5!!

Piccolo spoiler: sono ambientate al tempo dei Malandrini!

La terza la sto ideando insieme a Little Fanny, di scritto finora ha solo il riassunto, ma promette molto bene!

Anche per quella però purtroppo dovrete aspettare l’estate…

 

Ho detto tutto, credo.

Vi saluto. BACI BACI.

 

NONNA MINERVA

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