Anche l'impossibile può cambiare natura

di empiria
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gli opposti si attraggono ***
Capitolo 2: *** Chiarimenti in infermeria ***
Capitolo 3: *** Nascita di un futuro mangiamorte ***
Capitolo 4: *** Il Male unito al Bene ***
Capitolo 5: *** Un risveglio poco piacevole ***
Capitolo 6: *** Le cose cambiano ***
Capitolo 7: *** Il giorno del cambiamento ***
Capitolo 8: *** I preparativi ***
Capitolo 9: *** L'iniziazione ***
Capitolo 10: *** Sempre più distanti ***
Capitolo 11: *** La partita ***
Capitolo 12: *** Terribile addio ***
Capitolo 13: *** Coalizioni opposte ***
Capitolo 14: *** Tensione da entrambe le parti ***
Capitolo 15: *** Piani prima dello scontro ***
Capitolo 16: *** Al Riddle Manor ***
Capitolo 17: *** Scontro senza vincitori ***
Capitolo 18: *** Complicazioni ***
Capitolo 19: *** Cosa fare? ***
Capitolo 20: *** Sofferenza e passione ***
Capitolo 21: *** Qualcosa non quadra ***



Capitolo 1
*** Gli opposti si attraggono ***


Capitolo 1: GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO

L’anno precedente era stato per i nostri amici un anno movimentato e particolarmente stancante, ma da quanto trapelava dalle vacanze estive, anche quello che stava per iniziare, si stava rivelando piuttosto difficile.

Harry come al solito, aveva passato una bruttissima estate, ancora una volta con i Dursley.

Non vedeva l’ora che ricominciasse la scuola per rivedere tutti i suoi amici (a parte naturalmente una certa persona!)

Durante l’estate aveva pensato molto all’ultima volta che lui e il suo acerrimo nemico si erano incontrati…o meglio scontrati!

Lui aveva girato l’angolo per dirigersi verso l’aula di Divinazione, ma non fece in tempo a fare un passo che si scontrò con una figura dai capelli biondi.

- Potter che cazzo stai facendo?! Bada dove metti i piedi lurido mago da starpazzo!…Guarda che hai fatto…Su renditi utile! Raccogli immediatamente i miei libri! - disse un Draco alquanto infuriato.

- Non ci penso nemmeno, caro il mio Malfoy…semmai guarda te dove vai…sei sempre tra i piedi! - rispose a tono il Grifondoro - …Mmm…e poi non vedo i tuoi cagnolini…Povero Malfoy! Sei rimasto solo…se neanche i Serpeverde ti vogliono come faremo! -

- Sfregiato perché non rompi meno i coglioni…questi non sono affari tuoi…Ti ricordo che io sono un Malfoy, quindi è meglio se non ti intrometti! - disse Draco con un ghigno sul volto - Ma neanche io vedo i tuoi amichetti…che cos’è, la Mezzosangue e l’imbecille di Weasley ti hanno lasciato da solo…Mi dispiace Potter…vuoi una spalla amica su cui sfogarti…Ma che dico io non sono tuo amico! Però, non vedo neanche la piccola innamorata…che le hai fatto Sfregiato…l’hai fatta scappare! E certo chi vorrebbe essere innamorato di uno come te o solamente attratto…Bah…sei uno sfigato nato! -

E mentre Draco diceva questo con aria di soddisfazione e superiorità, Harry avrebbe voluto colpirlo con tutto se stesso…il problema è che non riuscì a farlo e incassò tutti quegli insulti senza proferire più parola…la situazione era diventata ormai troppo tesa, così il Grifondoro se ne andò lasciando il Serpeverde attonito.

Sì…l’ultima volta che l’aveva visto.

Non sapeva cosa gli fosse preso, ma fatto sta che non riusciva a colpirlo…forse per non sottomettersi al suo livello o forse per qualcos’altro…Non lo sapeva e non l’avrebbe capito finché non l’avrebbe rivisto quello stesso anno.

Anche Draco non ebbe una grande estate! Sempre rinchiuso nel suo castello a ubbidire a suo padre ed a fare di tutto per renderlo fiero di lui…quest’anno più che mai, dato che stava per seguire le sue orme…diventare un mangiamorte! La cosa non è che lo allettava ma non gli dispiaceva nemmeno..trovava soddisfazione nel vedere soffrire le persone, l’unica cosa che non volva fare però era uccidere.

Non aveva il coraggio di farlo, ma sapeva che sarebbe stata la prima cosa che gli avrebbe chiesto l’Oscuro signore come segno di fedeltà, e quindi si stava preparando psicologicamente.

Comunque non vedeva l’ora di tornare ad Hogwarts per scappare dai suoi doveri, ma soprattutto dalla sua famiglia…Hogwarts…quel nome gli ricordava tante cosa…6 anni della sua vita li aveva passati lì…6 anni che lo avevano etichettato come < il Cattivo > e che aveva passato a non fare altro che a scontrarsi con il suo più grande tormento…quell’odioso di Potter.

Quanto lo odiava, ma si compiaceva anche nel stuzzicarlo e metterlo in ridicolo davanti a tutti, così come tutti suoi stupidi amici…

Bleah…se pensava a loro gli veniva da vomitare!

Tutti i giorni pensava a lui, al suo opposto..Sì, lo odiava con tutto se stesso ma ci pensava…era come attratto da quel ragazzo ribelle con i capelli corvini…provava per lui disprezzo, ma lo desiderava immensamente.

Non sapeva quando era incominciata questa fissazione ma lo tormentava in continuazione…e quando l’avrebbe rivisto che avrebbe fatto?

Con questi pensieri ancora in testa Draco si addormentò in un sonno profondo, che l’avrebbero imprigionato fino al giorno dopo: giorno della partenza dal binario 9 3/4 per Hogwarts.

Il giorno dopo tutti gli studenti erano davanti al treno, l’unica cosa che mancava da fare era montarci sopra.

Harry trovò i suoi amici e li salutò con grande affetto:

- Ciao Ron! Ciao Herm! Come sono andate le vacanze…spero che almeno voi le abbiate passate bene…! -disse il ragazzo con tono basso.

- …Come almeno voi …via Harry non fare così tanto da oggi ci si diverte come matti… - rispose Ron tutto eccitato.

- COSA?! No, no! Quest’anno non farete nulla di quello che avete detto…E’ l’ultimo anno e bisogna metterci sotto con lo studio…Capito? Finché ci sarò io non farete i vagabondi! - Hermione incominciò a sbraitare dietro i due amici tanto che tutti si girarono dalla loro parte.

- Herm…forse…sarebbe meglio se abbassassi la voce…si sono girati tutti - Detto questo la ragazza si guardò intorno e diventò tutta rossa…

- Oh mio Dio…forse è meglio se saliamo sul treno! -

- Sì lo penso anch’io! - rispose Ron con una faccia che volva dire

Sul treno tutto sembrava tranquillo e i tre amici parlavano del più e del meno finché non si sentì un colpo…

La porta si aprì ed entrò il rompipalle…

- Ma guarda…che bel terzetto…sempre insieme voi eh?! -

- Che vuoi Malfoy! - disse Harry alquanto irritato da quella visita.

- Io…niente da te…volevo venire a vedere come stavate dato che non penso che sarete così felici alla fine dell’anno!! -

Draco era molto stressato e nervoso per le raccomandazioni del padre prima di partire, così aveva bisogno di sfogarsi su qualcuno…E chi era il bersaglio migliore se non Potter?!

- Vattene Malfoy…lasciaci in pace! - disse Ron infuriato.

- Mamma mia che paura…e che mi fai se non vado via…-

- E’ meglio per te se non lo sai…- rispose Hermione alzandosi in piedi e guardando male lo stesso Serpeverde.

- Lenticchia…che ti fai aiutare da una donna…e per di più mezzosangue…ma dove andremo a finire - finì Draco con un espressione fredda e sarcastica allo stesso tempo.

- Ora basta!! Vattene o se no non vedrai neanche l’interno della scuola - disse Harry con fare minaccioso.

- Eh no Potter…sarai tu quello che finirà male…Tiger, Goyle venite…-

- Oddio…qui c’è qualcuno che non riesce a sbrigarsela da solo e dato che è un RAMMOLLITO…- Harry sottolineò soprattutto quest’ultima parola -…chiama i suoi due scagnozzi -

- Chi hai chiamato rammollito?! -

Un’espressione di rabbia si dipinse sul volto del ragazzo biondo.

- Non lo so…forse…TE! - rispose il Grifondoro con aria di sfida.

- adesso basta…smettetela o chiamerò un professore - si intromise Hermione.

- Salvati un’altra volta dalla mezzosangue! Dovete andarne fieri! - finì Draco - Ora è meglio che vada…Sfregiato con te ho un conto in sospeso e mi raccomando la prossima volta vedi di non farti aiutare da una lurida mezzosangue o da un babbanofilo come un Weasley! -

Il ragazzo biondo guardò con cattiveria negli occhi l’altro e se andò seguito dai due scimmioni prima che Harry potesse controbattere

Harry era veramente infuriato con il Serpeverde e avrebbe fatto anche a meno di trovarselo davanti subito il primo giorno. Comunque non riusciva a dimenticare i suoi occhi, quegli occhi freddi, cupi e gelidi che lo avevano come attraversato in un lampo, che gli avevano fatto rabbrividire la schiena…

Il problema era che non era un brivido di paura od orrore, ma di piacere…come mai quel ragazzo che odiava tanto gli faceva quello strano effetto?

Dopo qualche ora arrivarono alla stazione di Hogsmeade e di lì con delle carrozze sino alla scuola.

Un nuovo anno era cominciato e si poteva solo immaginare cosa sarebbe accaduto.

Passarono diverse settimane e le cose tra Grifondoro e Serpeverde andavano sempre peggio tento che nell’ora di Pozioni mentre Piton era girato, si stavano scannando a vicenda e quelli che animavano di più la discussione erano loro: Draco ed Harry.

- Come osi trattare male i miei amici…-

- Guarda che non li sto trattando male almeno non più del solito, quindi non ti scaldare tanto…o andrai a fuoco - disse Malfoy con un ghigno sul volto.

-…Grrh…Non ne poso più di te…vieni qui che ti spezzo in due - rispose Harry alzandosi in piedi, ma proprio in quel momento sbatté contro il calderone bollente e lo rovesciò…sia lui che Draco subirono gravi ustioni e dato che Piton vide tutta la scena tolse 100 punti a testa e li spedì dritti in infermeria.

I due ragazzi erano più che infuriati e si diressero da Madama Chips senza rivolgersi la parola.

La donna quando li vide si mise subito all’opra…

- Ragazzi…non è così grave…un paio di giorni qui in infermeria e vedrete che ritornerete come nuovi. - disse l’infermiera con tono rassicurante.

I due però erano rimasti di sasso.

- COME?! Noi due insieme per un paio di giorni…qui siamo tutti matti…io non ci sto in camera assieme a questo sfigato! - bofonchiò il ragazzo biondo.

- Eh no…Non si discute signor Malfoy…lei starà qui punto e basta! - Detto questo se ne andò un po’ alterata.

- Guarda Malfoy che anch’io non sono al settimo cielo…figurati mi piacerebbe fare qualsiasi altra cosa piuttosto che stare qui con te…- Lo guardò con disgusto, ma anche un po’ d’imbarazzo e proprio per questo motivo il biondino non si fece perdere l’occasione di stuzzicarlo.

- Potter che hai…sei tutto rosso…che cos’è?! Forse ti vergogni a stare in stanza con me…o forse è solo la mia vicinanza che ti rende vulnerabile…- E mentre disse questo incominciò ad avvicinarsi al Grifondoro.

Harry non sapeva cosa dire…con queste ultime parole gli aveva messo veramente paura…Perché si stava avvicinando?!

E come mai stava cadendo nel panico più totale?!

- Guarda come sei impaurito Sfregiato…fatico quasi a riconoscerti! - Un nuovo ghigno più freddo e terribile comparve sul volto del Serpeverde.

Ormai Draco era a pochi centimetri dal ragazzo, suo nemico mortale e prima che l’altro potesse dire qualcosa con una mano gli prese il collo e lo sbatté con violenza al muro…

Il Grifondoro fece una smorfia di dolore ma poi rialzò lo sguardo:

- Malfoy che cosa stai facendo?! Allontanati da me o ti farò del male…- disse Harry con voce tremante…Non sapeva cosa doveva fare!

- Oh che paura…- Intanto si avvicinò al suo orecchio -…Niente che non voglia anche tu…-

E mentre disse questo gli leccò il collo…Harry sbiancò in un colpo!

Non voleva sentirsi così…si stava sciogliendo…era come in trans, come se fosse sottomesso ad una volontà superiore.

- Ma…lf…oy…sm…et…tila! - il ragazzo dai capelli corvini non riusciva più a fare nulla, stava perdendo il controllo mentre l’altro con mano esperta lo toccava e premeva il proprio corpo contro il suo.

- Smettila! Ti…prego! -

- Vedo che ti piace…eh Potter! Guarda che non smetterò finché non ti avrò preso…sai voglio proprio sapere cosa si prova a fare sesso con il proprio nemico! -

-Nooo…no..- disse l’altro e detto ciò gli tirò una ginocchiata dritta nelle parti basse.

Draco si accasciò per terra dolorante ma riuscì a dire:

- Potter…tanto non mi scappi e sono sicuro che prima o poi riuscirò nel mio scopo! -

- Malfoy sei soltanto un approfittatore! Ti odio con tutto me stesso -

- E cosa credi…è per questo che lo faccio -

Ormai il dolore stava passando, così il Serpeverde si rimise in piedi però prima che potesse saltare addosso al Grifondoro, entrarono Ron ed Hermione.

- Oh Harry come stai? Ehi ma che ci fai lì in piedi…forza devi stare a letto…- disse la ragazza preoccupata.

Prima che il Grifondoro potesse dirigersi verso il proprio letto, Draco gli sussurrò maliziosamente all’orecchio:

- Salvato in Extremis…Comunque non è finita qui…- e dicendo questo se ne andò in bagno.

- Grazie…Herm, Ron…siete i miei salvatori! - Harry saltò addosso ai due amici, i quali rimasero un po’ perplessi da quell’affermazione.

-…Salvatori?! E come mai scusa! Malfoy ti stava molestando…- disse Ron sarcasticamente.

Harry pensò fra se < Beh…in un certo senso sì > , comunque stiete zitto.

- No niente così per dire…sai le solite cose “Malfoy - litigi”, “litigi - nervosismo”, “nervosismo - rabbia” -

- Sì sempre la solita zuppa…-disse un voce alle loro spalle - Un’altra volta salvato dai tuoi amici…ma siete una dannazione per me…Beh Weasley come stai? Da come stai guardando il di dietro della mezzosangue credo bene…- Ron divenne paonazzo e così Hermione -…Va bè che sta diventando un bel bocconcino…Beh se fosse un’altra e non una secchiona e mezzosangue me la farei subito…ma appunto è mischiata con sangue gabbano! Ah già stavo dimenticando un piccolo particolare…Lenticchia te sei un babbanofilo! E’ vero allora tutto torna perfettamente! -

- Malfoy vieni qui che ti rovino quel bel faccino, così le tue ammiratrici non ti verranno più dietro - rispose Ron con riluttanza e rabbia.

Il biondino non se lo fece dire due volte e in men che non si dica saltò addosso a Ron e incominciò a picchiarlo…meno male che proprio in quel momento arrivò Madama Chips che era alquanto alterata dal comportamento di due ragazzi dall’ultimo anno…

- Non si preoccupi! Eravamo venuti solo a vedere come stava Harry! -

- Ciao Harry…mi raccomando stai attento a Malfoy…è pericoloso! - disse Ron senza farsi sentire dal diretto interessato.

- Ciao Ron, ciao Herm…e grazie! - disse sorridendo il Grifondoro e poi rispose fra sé < Non dirlo a me! >

E detto questo i due amici se ne andarono.

- Allora Sfregiato di nuovo soli…Eh?! - disse Draco maliziosamente.

- Malfoy non ci provare nemmeno…stai lontano da me! -

- Va bene…chi ti tocca…tanto non è che avevo una voglia così matta di saltarti addosso - disse il biondo…

< Veramente non è vero! > pensò fra sé anche se disse il contrario.

Harry anche se non gli era piaciuta la situazione che si era creata prima, era comunque attratto dall’altro ragazzo…non riusciva a togliergli gli occhi di dosso…

Era a torso nudo…aveva un corpo perfetto ed i suoi muscoli…Che muscoli!…avrebbe voluto tanto toccarlo, unirsi a quella perfezione…mentre lo guardava Draco gli rispose, tenendo sempre gli occhi chiusi.

- Potter…perché mi fissi?! Ormai sono quasi 5 minuti…Che fai ti sei pentito per prima…guarda che ormai non cambio più idea…ti ho detto che non ti toccherò più e non lo farò…parola di Malfoy! -

- Dicendo così però ti smentisci! - rispose Harry come per dire < Come sei scemo! >

- Scusa e perché?! - Detto questo il Serpeverde si mise a sedere sul suo letto fissando con estrema curiosità il compagno di stanza.

- Perché la parola di un Malfoy non vale niente…è veleno puro! - rispose l’altro.

- Così però mi lusinghi! -

- E questi ti sembrano dei complimenti…un complimento potrebbe essere che hai un corpo fantas…Ops! -

E così dicendo il Grifondoro si tappò la bocca con una mano, ma il biondino aveva sentito perfettamente.

-…Potter…Cosa hai detto?!…- disse Draco con un mezzo sorriso sulle labbra.

- No niente - Harry era nel panico più totale.

-…Ah…Niente…Io ho sentito che ho un corpo perfetto, anzi…hai detto fantastico…Non è così?! -

Il biondino fece una pausa e poi riprese:

-…Guarda che se fai così non posso più essere responsabile delle mie azioni…stai attento a quello che dici Sfregiato! -

Harry comunque non sentiva più rabbia nella voce dell’altro, ma solo estrema sicurezza e superiorità…

< Beh…un piccolo passo avanti l’ha fatto! >

- Guarda Malfoy che non sei così irresistibile come tu credi! - rispose il Grifondoro sfidando l’altro.

- Ah sì! Scommetto che non riuscirai a resistermi neanche 15 secondi…-

- Tu dici! -

- Sì lo dico…-

Tutti e due si alzarono contemporaneamente e si misero l’uno di fronte all’altro…Erano così vicini che sentivano il respiro altrui sulla propria pelle…così caldo ed inebriante.

- Sia ben chiaro Malfoy…io non provo nulla per te…- disse Harry scrutando ogni centimetro delle labbra del Serpeverde.

- Neanche io…ma…Potter ti desidero in una maniera incredibile! -

Detto ciò Draco prese la testa di Harry e lo baciò con violenza e passione. Il ragazzo dai capelli corvini era allibito…non sapeva cosa fare: respingere quel bacio tanto atteso o abbandonarsi ad esso…

Comunque piano piano riprese autocontrollo e riuscì a staccare a forza l’altro ragazzo che ormai gli si era avvinghiato addosso.

- Ma che ti prende…Cazzo?! Non ti avvicinare più a me! - Harry era impaurito dal comportamento di Draco…e non riusciva a capire perché, anche se non voleva sottomettersi all’altro, il suo corpo reagiva in modo strano alle sue provocazioni.

-…Merda…Harry ma che ti prende! Perché mi allontani ogni volta! Lo vuoi anche tu…LO SO! Tanto non riuscirai a resistermi a lungo…E’ UNA PROMESSA! - disse il Serpeverde seccato.

- C-Come mi hai chiamato?! -

- Ma che cazzo dici?! E perché balbetti scusa?! -

- Dimmi come mi hai chiamato! Harry! Hai detto Harry! - rispose il Grifondoro con una faccia da ebete imbambolato.

-….V-Veram-ente…Boo…mi sarà scappato! Via non ci fare caso! - Draco era imbarazzatissimo…Come aveva potuto prendere quella confidenza con il suo peggior nemico? Doveva tornare il Draco di sempre: freddo, egoista e spietato.

- Scusami Potter è stato solo un mio errore, uno sbaglio enorme che non accadrà più! Nemici come prima?! -

- Ma veramente…mi piaceva di più questo tuo lato del carattere -

- Niente discussioni sporco Grifondoro che non sei altro! -

Draco non voleva dire questo, ma solo insultandolo sarebbe tornato tutto come prima.

- Che cosa hai detto? Ho sentito bene…no via è impossibile che duri questo non-odio…Nemici come prima…MALFOY! - E dicendo questo fulminò il Serpeverde con uno sguardo carico di un odio, che neanche lo stesso Harry credeva di poter provare per qualcuno.

Da quel giorno i due ragazzi o non si rivolgevano più la parola o si scannavano a vicenda…si era creata una situazione incontrollabile persino per tutti gli altri appartenenti alle due case.

I mesi passarono finché non arrivarono le vacanze di Natale e di lì a poco anche la prima partita di Quidditch Grifondoro vs Serpeverde.

Quell’anno come gli altri del resto i tre amici rimasero per le vacanze ad Hogwarts.

Tutto intorno era così tranquillo e così Ron ed Harry decisero di fare una partita agli scacchi dei maghi giù in sala grande.

Durante quei mesi Draco pensò spesso ad Harry e non riusciva a capire come aveva potuto ritrattarlo male dopo quel feeling che si era creato…aveva paura di provare qualcosa per quel Grifondoro…forse se ne era innamorato? No…era impossibile…e poi come faceva?! Di lì a poco sarebbe diventato un mangiamorte e mischiarsi con un Potter…non un ragazzo qualsiasi…ma il nemico mortale non solo suo, ma anche dello stesso Voldemort…era una cosa che non sarebbe piaciuta a nessuno, tantomeno a suo padre…il grande Lucius Malfoy, spalla destra del Signore oscuro.

Ma come faceva a stargli lontano?! Dato anche il fatto che quell’anno suo padre per motivi a lui ignoti, non l’aveva fatto ritornare a casa per le vacanze natalizie?! E sapeva che anche Harry era in quel castello…forse si sarebbero incontrati! Quando pensava a quest’ipotesi gi veniva un groppo alla gola e diventava più pallido del suo colore naturale.

-…Cavallo in A5…- disse Harry con tono deciso.

- Mi dispiace carino ma sei FOTTUTO…Torre in D10…Scacco matto! - rispose Ron con fare da vittorioso.

- Il ragazzo rosso era un genio negli scacchi come aveva fatto vedere al primo anno per arrivare nella sala dove veniva custodita la pietra filosofale, a differenza dello studio però e per questo Hermione lo rimproverava in continuazione.

- Uffi! Ron…con te non si può mai vincere! Almeno in una partita fammi assaporare il gusto di essere il più bravo! - Harry incominciò a guardarsi in giro - Ron a proposito…Hai visto Herm in giro…Oggi non l’ho vista! -

- Amico mio lasciala perdere…sarà in biblioteca come al solito! -

- Comunque sono preoccupato…ascolta faccio in un attimo…La vado a cercare, tanto devo chiederle un piccolo favore…ci si vede dopo…-

- Eh Harry…te non la racconti giusta - disse Ron spintonando l’amico - Qui gatta ci cova…un favore o forse devi dirle te qualcosa vecchio mio -

- Ron veramente non capisco…di cosa stai parlando! -

Harry era rimasto di sasso…aveva una faccia interrogativa che un po’ fece affievolire le certezze del rosso.

- Scusa…secondo te di cosa sto parlando…di quello che provi per la nostra Herm…su dimmelo che ti sei innamorato di lei…-

Il Grifondoro sentendo questo sbiancò…Ron dove aveva tirato fuori questa affermazione?!

- Ma ti sta dando di volta il cervello…da cosa avresti capito che mi piace Herm? E poi scusa toglimi una curiosità…-

-…Sì…- disse Ron con un sorriso sulle labbra.

-…non eri te quello innamorato della nostra amica!! -

Ron cambiò espressione ed anche lui impallidì.

-…Visto lo sapevo!! - urlò Harry tutto contento - Ma lei non sa nulla? -

-…No…non ne ho il coraggio…- abbassò la voce -…fammi questo favore Harry! Non dirle nulla…vorrei diglielo io però quando sarò pronto! -

- Non ti preoccupare…sarò muto come un pesce! - si incrociò le dita sulla bocca -…non una parola! -

- Grazie Harry sei un vero amico! - E detto questo Ron gli tirò una pacca sulla spalla.

- Allora vado…ci si vede dopo! - disse il Grifondoro, però prima che potesse andarsene Ron gli sussurrò all’orecchio:

- Scusa ma allora di chi sei innamorato! -

Harry un po’ imbarazzato rispose:

- Questo non posso ancora dirtelo perché non ne sono sicuro neanche io…-

-…Mmm…vediamo è rientrata nella tua vita Cho…-

- No - Harry si stava impazientendo.

- Allora…non dirmi che è mia sorella Ginny…-

- No non ti preoccupare lei non è -

- Ma è qualcuna della casa del Grifondoro? -

- Nooo - rispose Harry -…ne di Tassorosso, ne di Corvonero…basta Ron devo andare -

- No! E’ una Serpeverde…HARRY COME PUOI INNAMOORARTI DI UNA SERPEVERDE …Non dirmi che è la Parkinson o Millicent…- disse Ron preoccupato.

- Per carità…non cado così in basso…per chi mi hai preso…via CIAO RON! -

E detto ciò lasciò l’amico perplesso uscendo dalla sala grande, anche perché se Ron avrebbe scoperto che chi amava non era che il caro Malfoy, allora sì che gli sarebbe venuto un infarto a 17-18 anni non è una bella cosa…Harry non voleva rischiare!

Ormai il ragazzo stava attraversando il corridoio che arrivava in biblioteca…Forse avrebbe trovato lì Herm! Ma non era sicuro così provò a chiedere a qualcuno:

- Oh ciao Neville! -

Paciock si giro verso Harry con un’espressione da cane bastonato.

-…Ma che c’è! E poi che ci fai qui ad Hogwarts! Non dovevi essere a casa da tua nonna?!-

-…Sì…ma il problema è che mia nonna non poteva venirmi a prendere, così mi aveva dato l’incarico di chiedere a qualcuno un passaggio…solo che…-

-…Neville…te ne sei dimenticato…- < Sempre il solito! > pensò il Grifondoro - Comunque…hai visto Hermione in giro?-

- Sì l’ho vista prima in biblioteca! -

- Grazie Neville… Ciao! - disse Harry alzando la mano mentre correva verso la biblioteca.

- Di niente…- rispose l’amico un po’ giù di morale

Harry cercò da cima a fondo, scrutò ogni corridoio, ma non riusciva a trovare l’amica…forse se n’era già andata…

Ormai l’aveva cercata ovunque tranne…

E proprio in quel momento sentì come un piccolo colpo provenire proprio dalla < SEZIONE PROIBITA >… Come poteva Hermione essere là? Comunque incuriosito entrò in quella stanza tetra piena di libri sulla Magia Nera.

Draco stava cercando un libro sulle Arti oscure…andava matto per queste cose e già dalla 4° praticava incantesimi di Magia Nera…era la sua passione…

Il problema era che…Dov’era il libro che cercava? < Formule dei riti satanici praticati nel XIV secolo >… Ah eccolo…si trovava molto in alto!

Quella però era una sezione proibita per gli studenti! Eccezione naturalmente per lui…Serpeverde, Malfoy, il favorito di Piton e per di più da quest’anno anche Prefetto…Eh sì Prefetto…Compito importante! Non sapeva Draco come era riuscito a diventarlo…fatto sta però che lo era diventato e per questo suo padre si congratulò con lui:

- Visto che quando ti ci metti d’impegno sai essere all’altezza del tuo nome…Malfoy…fai onore alla nostra famiglia figliolo…Sono fiero di te! - gli aveva detto Lucius.

< Accidenti a questo libro! > pensò il Serpeverde, il quale non fece in tempo a mettersi in punta di piedi per prenderlo, che gli cadde in testa…

- Porco cane…proprio in testa doveva cadermi…- bofonchiò il ragazzo…Ma i suoi pensieri sul dolore, piano piano svanirono e vennero sostituiti dal rumore di passi che si stavano avvicinando.

Chi poteva essere? Se era Piton…nessun problema…ma se era Gazza?

- Cazzo…meglio nascondersi! - E così filò via dietro ad uno scaffale ben nascosto.

I passi si avvicinavano lenti ed una sagoma scura attraversò la soglia della porta…dapprima non riuscì a capire chi fosse “l’intruso”, ma poi lo riconobbe.

- Ma che cazzo ci fa Potter qui? Se lo scoprono lo puniranno! - Il ragazzo biondo scrutava il moro da dietro un fila di libri e fantasticava su tutti i suoi movimenti, finché l’altro non si girò dandogli le spalle.

Il Grifondoro entrato nella sezione proibita, aveva fatto piano per non trovarsi davanti quel rompipalle di Gazza e intanto aveva girato un po’ per l’ambiente cercando l’amica, finché i suoi occhi non si posarono su di un libro < Come amare il Male >…Ma che libro era?! Il Male…chi poteva amare il male…però già dal titolo quel libro l’aveva incuriosito…in un certo senso Malfoy era il Male in persona!

Draco a questo punto decise di avvicinarsi piano al Grifondoro…voleva toccarlo…anzi ritoccarlo, così gli mise una mano dentro la maglietta e gli accarezzò i pettorali.

Il moro sobbalzò da quel tocco… chi poteva essere? Un’idea ce l’aveva già e le sue supposizioni erano alquanto fondate…

- Potter..Mmm…”Come amare il Male”…allora ti piacciono le cose pesanti! - sussurrò il biondo all’orecchio di Harry.

- Malfoy che ci fai te qua…-

- Stessa domanda vale per te! Sfregiato…-

-…Io…Io…Beh io ero venuto a cercare Hermione…-

- Qui nella sezione proibita?! Potter ma chi la dai a bere…-

- No avevo sentito un colpo, allora sono venuto a controllare e infatti guarda chi ci trovo…il grande Malfoy…Puah…ma fammi il piacere! -

Harry rifletté un po’ continuò:

- Che fai Malfoy devi fare incantesimi di Magia Nera, ma non ci riesci ed allora ti fai dare una mano dai libri…Un Malfoy che chiede aiuto a qualcosa…uno schoop da prima pagina! -

- Io non chiedo mai aiuto! So badare a me stesso…che fai?! Ti metti a fare l’eroe anche qui nel “mio mondo”…S.Potter il salvatore dei deboli e difensore della giustizia - fece Draco sarcasticamente e con un ghigno sul volto.

- Malfoy smettila…- Harry guardò male il biondo e per non finire a sporcarsi le mani con il sangue del nemico, incominciò a stringere forte i pugni quasi da farsi male.

-…Oh guarda…siamo da soli! Cha coincidenza! Non dovevamo finire un discorsino noi due! - disse Draco in tono provocatorio.

- Ma quale discorsino! Tra noi non c’è niente da dir…- Non finì la frase che il biondo gli saltò addosso e lo baciò con una foga incredibile…Questa volta però Harry non riuscì a respingerlo…Voleva quel bacio e ora che lo aveva ottenuto non se lo avrebbe fatto scappare un’altra volta.

Così incominciò a rispondere a quel bacio che piano piano divenne sempre più passionale.

Quando si staccarono i due respiravano a fatica.

- Cazzo Potter…non sapevo avessi così tanta energia in corpo! -

- E non hai visto ancora nulla! - disse Harry maliziosamente.

- Eh no…adesso non ci siamo…dovrei essere io quello cattivo, sensuale, provocatorio…non tu! -

- Mi dispiace Malfoy…vorrà dire che ho più fascino che di te! - rispose il Grifondoro passandosi una mano fra i capelli.

- COSA? No carino…il bello della situazione sono io e poi il fascino dei Malfoy è insuperabile - disse l’altro con aria di sfida.

- Tu dici eh? - detto questo Harry si avvicinò “all’amante” - Malfoy scommetto che da oggi in poi non riuscirai a resistere un solo secondo senza baciarmi…sarò la tua ossessione e non ti libererai così presto di me! -

Draco era allibito…i ruoli si erano invertiti…Però Harry aveva ragione…non sarebbe andato avanti un giorno di più senza di lui…era la sua linfa vitale e lo desiderava immensamente.

- Ne sono felice…- E detto questo si ribeccarono un’altra volta - Aspetta un attimo - fermò il moro - Oh…niente parola con nessuno…se no mi prenderanno per il culo per tutta la vita! -

- Oh povero Malfoy…dai che ci sono io qui per consolarti! E poi parli così ora che ci siamo arrivati solo a baci intensi…e quando faremo l’amore che farai? Ti impiccherai nel campo da Quidditch o ti impaletterai come un vampiro…Beh un po’ ci assomigli ora che ci penso! -

- Potter adesso basta…non continuare o non risponderò delle mie azioni…sarei capace di prenderti in questo momento e fare sesso con te anche davanti tutta la scuola! -

- E gli altri che direbbero scusa -

- Beh…secondo me ci espellerebbero per atti osceni in luogo pubblico…Potter ti alletta l’idea?! - disse Draco provocando l’altro.

- Mi attizza un bel po’…comunque lasciamo stare tutti questi discorsi impossibili e pensiamo al presente…Ti va?! -

- Certo che mi va…- E così ricominciarono a baciarsi per la terza volta di fila davanti agli “occhi” indiscreti di 1000 anni di storia antica.

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Capitolo 2
*** Chiarimenti in infermeria ***


Capitolo 2: CHIARIMENTI IN INFERMERIA

Alcuni giorni erano passati e i due si stavano comportando in modo piuttosto strano agli occhi degli altri…non si riprendevano più come prima, scomparivano tutti e due contemporaneamente…l’unica che però sembrava che se ne fosse accorta era Hermione.

Ormai conosceva Harry da una vita e notava in lui un radicale cambiamento.

- Ron non ti sembra che Harry da un po’ di tempo sia diverso! -

- A me non pare…mi sembra l’Harry di sempre! - disse l’amico, mentre era intento nel giocare a scacchi.

- Sai è da più di 2 giorni che lui e Malfoy scompaiono nello stesso momento! - Ron diventò paonazzo.

- Cosa vorresti dire?! Che…O mio Dio…lui…e Malfoy…insieme…AAAHH…Bisogna far visitare Harry…all’istante! -

- Non lo so…te che ne pensi…- Ron aveva ripreso colorito.

- Ora che mi ci fai pensare…Harry mi aveva accennato di essere innamorato di una dei Serpeverde…solo che UNA l’ho detto io…O MIO DIO! - Ron capì solo ora la conclusione di tutto il suo discorso - E’ una catastrofe! Dobbiamo prendere dei provvedimenti…e se Malfoy lo ha stregato con qualche incantesimo…bisogna avvertire Silente…forse è un piano di Voldemort per rapirlo o del padre di Malfoy…Herm come fai a stare così calma…bisogna INTERVENIRE! - Il rosso era agitatissimo.

- Ron calmati…non credo che sia tutto questo! -

- Allora cos’è…vuoi dire che Harry è diventato matto da solo…-

- Ron TI VUOI CALMARE - urlò Hermione - Harry non è diventato matto o sotto l’incantesimo Imperius, ma è solamente innamorato! - Detto questo Ron svenne di colpo lasciando Hermione di sasso.

Proprio in quel momento passò Piton accanto hai due Grifondoro.

- Weasley…cha cosa fa per terra…-

Il ragazzo però non rispondeva dato che era un po’ frastornato dal colpo alla testa che aveva subito cadendo per terra.

Piton un po’ preoccupato continuò:

-…Granger….Che cosa è successo?…Perché Weasley ha perso i sensi?! -

- No niente professore…è solo svenuto! - Hermione era rossa per il suo amico…dover dire quelle cose proprio a Piton non era una cosa da prendere alla leggera.

-…Cosa?! Weasley è svenuto come una femminuccia…i tempi sono proprio cambiati…Via Granger porti il nostro “svenuto” in infermeria. -

E detto ciò se ne andò ancora deluso per quel comportamento così infantile.

Herm portò Ron in infermeria dove ricevette le appropriate cure, anche se quello di cui aveva bisogno, era solo un po’ di riposo.

- O mio Dio! Ron ho saputo che eri in infermeria…Niente di grave spero! - disse Harry entrando dalla porta con il fiatone corto, causa della lunga corsa appena compiuta.

Il rosso si girò verso l’amico:

- AAAHH…- e si mise ad urlare appena si ricordò del motivo del suo svenimento.

- COSA?! Che hai visto…- disse Harry preoccupato e sulle difensive con una bacchetta nella mano pronta ad essere utilizzata.

- Tu…e lui…Oddio! - Ron era sempre più paonazzo.

- Cosa?! Ron…SPIEGATI!! - riprese Harry.

- Sei…sei…- Ron balbettava in continuazione così il moro superò la sua voce con la propria:

- RON…COSA? -

Ed allora finì la frase -…innamorato di Malfoy! -

Aveva fatto uno sforzo sovrumano per dirlo e proprio in quel momento entrò Hermione, che capendo l’accaduto, si preoccupò non poco.

- Ron…Harry…state bene?! - disse Hermione anche se temeva la loro risposta.

- Ron…Co-Come fai a saperlo! Chi…- Harry era caduto in uno stato pietoso ed intanto pensava < Ora come faccio?! Se Malfoy scopre che Ron conosce la verità…mi ammazza…mi strangola sul momento! >

- Sono stata io…e non ti preoccupare! Non me l’ha detto nessuno…ho solamente tratto le mie conclusioni! - rispose Hermione con tono sicuro, e mentre lei pronunciò queste parole, Harry si girò con viso stupito verso la ragazza.

-…Herm…è così evidente! - intanto il Grifondoro si sedette sul letto di Ron con le mani tra i capelli - Sì…sono innamorato di quello stupido di Malfoy…il problema è che penso anche lui…anche se non me l’ha detto esplicitamente! -

- Harry…sei felice?! - chiese Hermione rassicurando l’amico con una mano sulla spalla.

- Cosa? - disse Harry.

- Sei felice?! - ripeté l’amica.

Ron guardava prima l’una poi l’altro e alla fine rispose:

- Herm…Harry come fa ad essere felice?! Si tratta di Malfoy! -

- No Ron…sono felice! - disse Harry all’amico.

- Ne sei sicuro?! - chiese Hermione dolcemente.

- Sì…però oggi non l’ho ancora visto…secondo voi dovrei andarlo a cercare? - rispose Harry un po’ preoccupato.

- Vai su…hai il nostro appoggio…VERO RON?! - e intanto la ragazza diede una gomitata all’amico.

- Va bene…va bene…Herm non occorre tirare dei colpi! Harry vai…però fammi un favore…non passare mai mano nella mano con Malfoy davanti a me! Ok? - disse Ron un po’ schifato.

- Ok! - e detto questo tutti e tre si misero a ridere come matti per circa 5 minuti, dopo di che Harry lasciò i due amici da soli.

Ron era un po’ imbarazzato…era stato tante volte da solo con Hermione, però non doveva ( le altre volte ) rivelarle i suoi sentimenti…< O la va o la spacca! > alla fine pensò il ragazzo.

- Herm…ascolta…E’ da un po’ che voglio parlare con te e dirti una cosa importante! -

Il rosso teneva la testa bassa e smanaccava in continuazione…Come poteva fare? Come avrebbe dovuto dirglielo? Ma non solo lui era nervoso…anche Hermione era molto tesa…era un po’ che incominciava a vedere l’amico in modo diverso, ma solo ora aveva capito che avrebbe voluto che Ron si fosse dichiarato con lei.

- Dimmi…- disse Herm con la voce più dolce che potesse fare.

A questo punto Ron si sciolse e capì che non poteva vivere senza di lei.

- Herm mi piaci tantissimo…Beh…vorresti…vorresti…-

Hermione finì la frase per lui - Essere la tua ragazza?! -

- Sì…- Ron era arrabbiato con se stesso…non riusciva mai a fare una cosa per bene ( a parte gli scacchi naturalmente ), nemmeno una “stupida” dichiarazione.

- Vorresti una risposta?! - disse la ragazza con il viso tutto rosso.

- Beh…sì però…puoi rispondermi quando ti pare! Non c’è fretta! -

Non era vero! Sia per Ron che per Hermione c’era fretta…non sarebbero riusciti a vivere un altro giorno lontani…

Così la Grifondoro disse - No, rispondo adesso! - e detto ciò incominciò a baciarlo.

Dapprima lui fu stupito di quello che stava accadendo, ma poi si abbandonò in quel mondo fatto apposta per loro.

CIAO A TUTTI QUELLI CHE STANNO LEGGENDO LA MIA FF…SAPETE E’ LA MIA PRIMA FF QUINDI…PER FAVORE COMMENTATELA IN TANTI…DITEMI QUELLO CHE NE PENSATE..ACCETTERO’ SIA COMPLIMENTI CHE CRITICHE…UN BACIONE GROSSO…EMPIRIA

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Capitolo 3
*** Nascita di un futuro mangiamorte ***


Capitolo 3: NASCITA DI UN FUTUTRO MANGIAMORTE

Harry aveva deciso di cercare Draco…doveva dirgli che si era innamorato di lui…aveva bisogno che lo sapesse!

Lo cercò nei posti da lui frequentati e poi pensò, dato che ormai era sera, che si trovasse in camera sua…nei sotterranei…Come poteva entrarci?…< Mantello dell’invisibilità > un colpo di genio trapassò il ragazzo e così tornò in camera sua per prendere la sua unica “fonte di salvezza”.

Intanto Draco era chiuso nella sua stanza meditando sullo scopo della sua vita e sulla lettera appena ricevuta:

Draco..

Preparati perché tra una settimana ti porterò al cospetto del nostro signore…diventerai un mangiamorte come me e saremo rispettati da tutti!

Mi raccomando non deludermi!

Lucius

Sì…era arrivato il momento tanto temuto…Come poteva ribellarsi? Non poteva…Così cominciò a pensare a tutto il suo passato, al presente ed alla vita a cui era destinato e che fra poco sarebbe diventata la realtà di ogni giorno.

Tirò fuori da sotto il letto un baule di colore nero come il buio…lì aveva tutto l’occorrente…

Lo aprì e prese un mantello nero…il suo mantello da mangiamorte…

Che effetto poteva fargli portarlo?

Lo indossò…faceva quasi paura…sembrava veramente uno di loro…

Solo adesso capì che quello era il suo destino e che non si poteva scappare da qualcosa a cui siamo sottomessi e legati fin dalla nascita…Voldemort…l’Oscuro signore…il sovrano di tutti i mali…il suo sovrano.

Da oggi in poi avrebbe dovuto dichiarare la sua fedeltà a questo essere superiore…”Colui-che-non-deve-essere-nominato” come lo chiamava il resto del mondo magico.

Harry intanto era entrato nei sotterranei con il mantello che lo copriva completamente…Nessuno lo vedeva e man mano che scendeva diventava tutto sempre più buio…

I Serpeverde come avranno fatto a vivere in questo posto?! E’ tutto così tetro, così inquietante…

Arrivò alla stanza dell’altro e con passi lenti entrò all’interno di quel buco…Si guardò intorno e in lontananza vide una figura…non era Draco, ma…ma…

-Chi sei?!…O mio Dio…un mangiamorte! - e con grande velocità tirò fuori la sua bacchetta, pronta a scagliargli contro un Cruciatus o un Avada Kedabra…non amava fare incantesimi senza perdono, ma contro uno di loro non bisognava tralasciare nulla.

Il mangiamorte si girò e lentamente tirò giù il suo cappuccio…solo che non era un mangiamorte…era Draco.

Harry era paonazzo…non riusciva a muoversi.

- No…tu…sei uno di loro! -

- Non ancora, ma lo diventerò molto presto! - rispose Draco con tono freddo e due occhi gelidi che mettevano i brividi.

- Come?! Perché non mi hai detto nulla!…Avrei potuto aiutarti e posso ancora farlo! - disse l’amico preoccupato.

- Potter…stai alla larga da me e da tutto questo…E’ il mio destino e non posso fare nulla per cambiarlo! Non puoi fare nulla! - Draco era sempre più freddo e distaccato.

- Comunque che sei venuto a fare? - continuò il biondo ancora coperto dal mantello nero.

- No…niente! - rispose Harry impaurito da quella figura…non poteva essere Draco! Lui…un mangiamorte! Cosa poteva fare per salvarlo?!

- Ascolta…da domani non ci potremmo vedere più…Capito!Però stasera…non so…abbiamo ancora tempo!-

Malfoy incominciò piano ad avvicinarsi all’altro.

- No…io non farò nulla con uno che diventerà un mangiamorte e poi…mi fai paura! - rispose il Grifondoro.

- Devo farti paura…perché quando diventerò un servitore dell’Oscuro signore dovrò ucciderti! -

Harry ebbe paura di quell’affermazione - meglio se non mi odi così potrò contrastarti con grande facilità -

- Allora…MI STAI SOLO USANDO! - rispose il moro.

- Sì…caro Potter…era quella la mia intenzione -

Non era vero!…Lui l’amava, ma non poteva permettersi ora di rivelare i propri sentimenti.

A costo però del loro amore avrebbe voluto sacrificare quella squallida vita…avrebbe voluto rifiutare di legarsi a Voldemort…solo che non poteva.

Harry avrebbe voluto scappare, rifugiarsi nella Torre dei Grifondoro…non vederlo mai più! L’aveva ferito e usato solo per i suoi sporchi piani, così piano piano stava indietreggiando verso la porta.

- Potter…dove credi di andare?! Il tuo mantello è qui accanto a me e se esci che direbbero i Serpeverde? Che ti stai sottomettendo a me dato che sei qui…e poi… - lo guardò con un ghigno malefico…sembrava quasi che il Male si stesse impossessando di lui…O l’aveva già preso tra le sue grinfie? -…le chiacchiere si diffonderanno tra tutte le Case e tutti sapranno del nostro incontro…perfino i tuoi amici e i professori! -

Harry non poteva permettere che accadesse questo…per i suoi amici niente di che, dato che sapevano già tutto…ma per il resto dei Grifondoro, dei Tassorosso e dei Corvonero…per non parlare dei Serpeverde, che lo avrebbero preso di mira per tutto l’anno scolastico…No, non poteva andarsene senza quel mantello…avrebbe fatto di tutto per riaverlo…perfino picchiare il suo acerrimo nemico, il suo opposto, che si era rivelato anche il suo più grande “amore”…quello stupido, insensibile, approfittatore di un Serpeverde…il suo Draco…Draco Malfoy.

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Capitolo 4
*** Il Male unito al Bene ***


Capitolo 4: IL MALE UNITO AL BENE

Draco era ancora lì davanti a lui, così cupo e dal suo corpo trapelava un’aria talmente fredda da mettere i brividi.

Harry era ancora più spaventato…poi, però, un lampo di genio gli illuminò il viso

- Accio Mantello! - disse Harry con tono deciso e così il suo mantello dell’invisibilità si cominciò a muovere per la stanza, ma accadde una cosa inaspettata…

- Imperio! - Draco aveva pronunciato proprio quelle parole…No…non poteva averlo fatto…lanciare contro il suo “amante” uno degli incantesimi proibiti…chiunque li usasse contro qualcuno avrebbe passato la sua esistenza ad Azkaban…posto terribile pieno di Dissennatori che ti succhiano via la vitalità e la felicità…Harry lo sapeva bene…sia per quello che gli aveva detto Sirius che per il fatto che l’aveva provato sulla sua pelle il 3° anno.

Il Grifondoro in quell’istante si immobilizzò…sentiva come se le sue preoccupazioni venissero cancellate in un istante vedeva quello che gli accadeva intorno, però non era lui a comandare il suo corpo, ma un’entità superiore che in quel momento gli diceva di avvicinarsi a Draco.

Malfoy ridacchiava nascosto sotto il mantello e incominciava a pensare che essere così potente avesse numerosi vantaggi…

- Potter…che starai pensando in questo momento?! Potrei farti fare qualsiasi cosa…persino ucciderti e tutti non penserebbero mai che fossi stato io…- il ragazzo prese fiato -…Ma non lo farò…ucciderti sarebbe un gioco da ragazzi e più una libertà per te…No, ho in serbo per te altri progetti…-

Draco sembrava veramente suo padre in questo istante ed Harry sentiva come se piano piano il Male stesse soggiogando anche la sua mente.

Il Grifondoro arrivò davanti al Serpeverde e con un’espressione morta aspettava un altro ordine del suo “padrone”.

Però questo comando non uscì dalle labbra del futuro mangiamorte, le quali pronunciarono solo due parole:

- Finitem Incantatem! - poi continuò - Cosa credevi Potter che volessi giocare con te o ucciderti qui ad Hogwarts…No…tutti i professori mi salterebbero subito addosso…Lo farò quando sarò mangiamorte…e poi questo era solo un avvertimento -

Draco era così freddo, ma Harry ugualmente, anche se era tornato in sé, non se la sentiva di andarsene…lasciarlo in balia degli eventi e di suo padre…No…non poteva permetterlo…proprio ora che aveva scoperto di amarlo, di tenere a lui e così rispose:

- Caro mi…non crederai che con queste parole tu mi abbia messo paura…Ti aiuterò a sottrarti a Voldemort che tu lo voglia o meno -

- Stupido mezzosangue…Lo vuoi capire che io voglio diventare uno di loro e sono pronto a sacrificare anche la mia vita se necessario - rispose il biondino urlando negli orecchi di Harry.

- Ma te sei diventato matto…non ragioni più…lo vuoi capire che la strada per il Male è la strada sbagliata da seguire…- superò la voce dell’amico.

- E tu che ne sai qual è quella sbagliata…io sono destinato a vivere nell’ombra, nelle tenebre…Potter io sono una creatura della notte ed ho scelto di mia spontanea volontà la strada verso il Male come tu hai scelto quella per il Bene…- Draco si fermò un attimo e poi riprese sotto gli occhi increduli del Grifondoro -…Non posso dire che questa direzione mi porti verso la felicità, però ne ho bisogno…è come se fosse la mia parte mancante e il mio completamento…- poi incominciò ad urlare - ORA CAPISCI PERCHE’ NON POSSO CAMBIARE IDEA! -

Harry era rimasto sorpreso…non sapeva quelle cose su Draco ne tantomeno le immaginava…Solo ora capiva quanto non lo conosceva e quanto avesse bisogno di lui…e lui avesse bisogno di un conforto ed un amico che non gli dicesse cosa fare, ma che lo sapesse ascoltare in silenzio.

- Draco…sono con te! -disse alla fine il moro con un sorriso sulle labbra.

- C-Come?! - rispose Malfoy impallidendo.

- Sì…sono con te…Vorrei aiutarti e ti farò cambiare idea prima che tu diventi un mangiamorte, ma non ora…adesso voglio solo sostenerti e starti vicino…mio piccolo e malefico Draco -

Il Serpeverde era sbigottito…non sapeva cosa dire, però poi rispose sempre freddo, ma con una nota di calore:

- Potter…sai che non ti renderò la vita facile e che Bene e Male non sono un bell’accostamento tra loro…-

- Lo so…ma non m’interessa…e poi gli opposti si attraggono…non m’importa se sarai freddo, se mi tratterai male, se praticherai Magia Oscura…continuerò ad amarti per sempre…Ecco è questo che ero venuto a dirti -

- Potter anch’io ti amo…solo che non potrò dimostrartelo d’ora in poi…- un filo di tristezza calò sul volto del ragazzo…

Proprio ora che tutto si stava sistemando tra loro, dovevano ridividersi di nuovo.

- Non importa…però per favore stanotte…cioè…oddio…posso rimanere qui…con te - disse Harry con un po’ d’imbarazzo, ma intenzionato a farlo…dato che era l’ultima notte che poteva viverla con lui.

- Non perdi tempo Eh? Comunque ne sei sicuro? -

- Sì -

-…Mmm…Va bene ma…stai attento…sono sempre un componente importante di Serpeverde, futuro mangiamorte e un ragazzo in piena crescita ormonale…Te ne potresti pentire! - disse Draco.

- Non credo! - rispose subito dopo il moro.

- Sfregiato ti porterò in Paradiso e ti farò come non l’hai mai fatto in vita tua! -

E detto questo saltò addosso al Grifondoro e lo spinse dritto verso la sponda del letto.

Harry aveva paura…era pur sempre la sua prima volta, però si sentì sollevato che perdeva la sua verginità con colui che amava…il suo Draco.

Il Serpeverde incominciò a spogliare l’altro con gran ardore e mentre faceva ciò il suo volto era coperto da un ghigno malizioso…Si avvicinò all’orecchio di Harry:

- Potter ti piacerà quello che faremo…- ed intanto il fiato del biondino inebriava sia il collo che l’orecchio del Grifondoro di un calore intenso…

Subito dopo però incominciò a leccargli il collo come la prima volta e a baciarlo…solo che questa volta Harry non si sarebbe opposto.

La mano ormai era all’orlo dei suoi pantaloni però prima che potesse tirare giù la cerniera, Harry si scostò e montò sul letto impaurito.

- No no no…non va bene Potter…perché ti rifiuti…Non volevi passare la notte con me a fare sesso sfrenato?! -

- Ve-veramente…uno: non ho detto che facevo sesso sfrenato con te; due: sono agitato…è comunque la mia prima volta! -

Dai calmati…non c’è niente da avere paura…sei completamente nelle mie mani! - rispose l’altro.

< E’ questo che mi fa paura! > pensò però Harry.

Detto ciò il biondo montò a cavalcioni del Grifondoro e lo bloccò…

- Dai…adesso fai fare tutto a Draco…Ok? -

La sua mano scivolò tra le gambe di Harry e man mano che il piacere inondava il suo corpo sentiva ancora di più la voglia sfrenata di entrare in lui con forza.

Anche il moro stava morendo dal piacere ed alla fine non resistette più, tanto che solo 4 parola uscirono dalla sua bocca:

- Prendimi ora…ti prego! -

E detto questo anche Draco si snudò ed entrò in lui con violenza…Dapprima per Harry fu dolore puro, ma poi il suo corpo si abituò e ritmicamente si unì al movimento dell’amante.

Fecero sesso più e più volte e poi si addormentarono sfiniti uno accanto all’altro.

 

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Capitolo 5
*** Un risveglio poco piacevole ***


Capitolo 5: UN RISVEGLIO POCO PIACEVOLE

Il sole stava sorgendo ed Harry aveva dormito tutta la notte con il sorriso sulle labbra nel suo caldo letto…solo ora si era accorto che non era il suo letto.

Ancora con gli occhi chiusi ripensava a tutto quello che era accaduto…il mangiamorte…la freddezza di Draco e la notte di fuoco passata con lui…sì…non sapeva neanche come era arrivato a quel punto ma ne era felice…

Continuava a rigirarsi in quel caldo letto…la seta dei lenzuoli copriva per più di metà il suo corpo, ma non sentiva freddo…forse per il fatto che sapeva che accanto a lui c’era Draco.

Allungò la mano…ma non riuscì ad avere un contatto…l’altra parte del letto era vuota e fredda…segno che il biondino si era alzato da un po’ di tempo.

Dopo poco però accadde una cosa inaspettata…Harry si svegliò di colpo…qualcuno gli aveva tirato una spinta violenta che l’aveva fatto cadere dal letto.

Solo un dolore intenso sentiva su tuta la schiena e davanti a lui vide il Serpeverde…il suo opposto…così bello e adorabile…ma anche così freddo e distante…qualcosa non andava.

Il viso del ragazzo cambiò espressione quando il biondo gli disse:

- Su forza…adesso puoi pure andare! -

Harry era rimasto allibito da quell’affermazione…Come poteva dirgli quelle cose dopo quello che avevano fatto e dopo che gli aveva detto che l’amava?!

Vedeva Draco che non si occupava della sua presenza perché stava pensando ad altro…dopo poco però si girò come se si fosse accorto solo ora che lui esisteva, che lui era ancora lì preoccupato e triste.

- Ehi…Potter! Che ci fai ancora qui?! Vattene…-

Non ce la faceva più…doveva sapere.

- Aspetta un attimo…perché adesso ti comporti così? Draco che cosa ti è successo?! -

- Guarda che non mi è successo niente…solo che sono stanco di te…non ti voglio più fra i piedi…Quindi grazie per la scopata e Vattene! -

Come faceva a dirgli quelle cose… “Una scopata”?! Ma se era stata la notte più bella che avesse passato nella sua vita…E poi come poteva andarsene…allontanarsi da colui che amava…?

Non fece in tempo però a darsi una risposta che il biondo gli aveva tirato di forza i suoi vestiti e l’aveva buttato fuori dalla stanza.

Il Grifondoro aveva il cuore spezzato, ma anche Draco non era da meno…

La stanza tutto ad un tratto divenne cupa è più fredda del solito.

< Ma come ho fatto a dirgli quelle cose…ho visto il suo viso e i suoi occhi…non erano più di quel verde intenso pieni di calore e di vitalità…erano spenti e cupi…e sono io la causa! Sono uno stupido, mi sono fatto sfuggire l’unica persona che aveva riempito la mia vita di merda…Però…ormai è troppo tardi…Sì, troppo tardi…>

I pensieri del Serpeverde continuavano a fargli sentire la testa, dato che si accalcavano come lame taglienti, e stette tutta la notte a pensare ed a riflettere su come doveva comportarsi di lì in avanti.

I giorni passarono e i rapporti tra i due erano meno che zero.

Ogni volta che Harry vedeva Draco lo scrutava attentamente, finché non spariva dal suo sguardo e la notte piangeva…piangeva così forte che orami tutti i Grifondoro incominciavano a preoccuparsi…ma anche il Serpeverde non era da meno…quando si dirigeva nei sotterranei si rinchiudeva in camera e non voleva essere disturbato e con gli altri compagni della sua Casa era sempre più silenzioso…solo con il resto della scuola si comportava sempre alla stessa maniera…ai loro occhi era sempre il freddo e spietato Malfoy degli altri anni…

Tutta apparenza però…dentro di lui soffriva…continuava ad amare quel ragazzo dai capelli corvini, ma se lo allontanava era tutto per il suo bene…non voleva che si immischiasse nelle faccende che riguardavano il Signore oscuro…era lui che Voldemort voleva…se fosse stato ucciso non se lo sarebbe mai perdonato…l’amava, ma per la sua vita aveva deciso di sacrificare il suo onore.

Tutto quello però che era accaduto era niente…i problemi e la tensione dei due ragazzi aumentarono a causa di diversi avvenimenti, arrivando al culmine il giorno che si ritrovarono uno davanti all’altro.

Harry stava camminando tranquillamente per il corridoio con i suoi amici, però ad un tratto i due incominciarono a discutere e volevano coinvolgere anche il Grifondoro nel loro litigio.

- Ma cosa stai dicendo…Ron non trovare scuse! Harry è vero che ho ragione io?! - disse Hermione un po’ alterata per il comportamento del ragazzo.

- Eh? -il Grifondoro fu distolto dai suoi pensieri troppo infelici per essere raccontati anche ai propri migliori amici.

-…Cosa? Harry…ho ragione io…è questo che ti ho chiesto…Ma che cos’hai…sei così distratto! -

- Mi dispiace…ma…non lo so! -rispose il Grifondoro a bassa voce.

Hermione era un po’ preoccupata per l’amico, però adesso era ritornata a discutere con Ron, così questa preoccupazione fu portata via dall’aria come era apparsa.

- Ma lascialo stare…non puoi coinvolgere sempre Harry nei tuoi problemi! - disse Ron alla fidanzata.

- Miei problemi?! I problemi sono tuoi Ron…carino guarda che questa me la sono legata al dito! - rispose la ragazza sempre più alterata.

- Herm ma perché?! Guarda che te fai così tanto la saputella, ma ho ragione io a dire che non è successo niente! - disse il rosso cercando di far ragionare la ragazza, però senza riuscirci.

- NON HAI FATTO NIENTE?! Ah sì…allora che eri avvinghiato a quella là me lo sono immaginato…era la mia impressione…adesso è il mio cervello che da i numeri!! -

- Ma Herm…non è vero…quante volte devo dirtelo…le stavo solo…-

La ragazza non lo fece neanche finire:

- SOLO COSA? - domandò Hermione sempre più infuriata -…Ti dico io cosa stavi facendo…lo stavi baciando! Caro il mio EX - ragazzo -

- Amore stai scherzando…?! E poi hai capito male!! Io l’avevo solo presa in disparte per dirle una cosa…-

- E cosa sarebbe questa “COSA”? -ribatté la ragazza.

- Beh…veramente…cioè…le ho detto che non provo nulla per lei dato che mi si era dichiarata…solo che…mi ha baciato all’improvviso! - i suoi occhi si abbassarono per terra.

- Oh…e te ahi posto molta resistenza…Vero? -

- Ma no…Herm…cioè sì…allora non mi hai visto dopo…quando mi ha baciato l’ho spinta vai! - Ron voleva a tutti i costi far pace con la sua fidanzata solo che lei non ne voleva sapere.

- Ron…non mi interessa delle scuse che trovi…fatto sta che vi siete baciati! -

- Herm…ma mi vuoi ascoltare…Harry dille anche tu che…-

Il rosso si fermò di colpo: Harry era sparito…i motivi potevano essere due anche se i suoi amici non conoscevano il secondo…( il moro gli aveva detto che era stato lui a mollare Draco e non viceversa se no si sarebbero preoccupati troppo ) o si era stancato si loro due o forse pensava ancora a qualcuno.

Il Grifondoro se ne era andato appena i due amici avevano ad urlare e si era diretto in biblioteca…

Non ne poteva più dei loro litigi…già stava male di suo, poi se ci si mettevano anche loro con i loro battibecchi da innamorati, il suo umore calava ancora di più…

Tutto gli faceva ricordare Draco…quanto lo desiderava e come l’aveva trattato.

La biblioteca era vuota.

Tutti gli studenti erano già nelle proprie sale comuni, però lui non aveva voglia di andare già alla Torre e sentire di nuovo discutere Ron ed Hermione.

Harry si mise al tavolino ed incominciò a fare i compiti…forse questo l’avrebbe distratto da tutti quei pensieri che aveva in testa, solo che la ricerca di Pozioni era difficile e lui di Pozioni ci capiva poco o nulla…però se non lo faceva Piton avrebbe tolto sicuramente altri 50 o 100 punti alla su Casa…siccome era una cosa che accadeva raramente?!

Insomma…non è che gliele fregasse più di tanto della ricerca o di quell’uomo con i capelli untuosi, ma almeno si sarebbe estraniato dal resto del mondo.

I minuti passavano ed ormai il moro aveva tirato giù dagli scaffali 5 o 6 libri sull’argomento, però ( sfortunatamente ) non riusciva ancora a concludere nulla.

Tutto ad un tratto si sentì un rumore provenire da dietro lo scaffale…dei passi avvicinarsi e dirigersi verso di lui…Chi poteva essere a quell’ora?!

Tutti dovevano essere ormai a dormire eppure…qualcuno non stava affatto nel suo letto…

- Chi è? Sei tu Her…- il ragazzo rimase pietrificato prima che potesse finire il nome della sua amica…Non era lei…davanti a lui c’era qualcun altro…

Ma come faceva?!

- Potter…- Draco guardò Harry dritto negli occhi…con quello sguardo intenso, gelido che non tralasciava nessuna emozione.

Adesso cosa doveva rispondere?! Era troppo presto per affrontarlo dopo quello che era successo…pochi giorni erano passati ed il cuore di Harry era ancora a pezzi.

Decise allora di cercare di comportarsi freddamente come se non gliele fregasse nulla di lui…proprio come si comportava il Serpeverde.

- Malfoy…- rispose il Grifondoro in tono cupo e spento.

- Cosa ci fai qui Potter…?! La biblioteca non è luogo dove passare la notte…sono un prefetto adesso…te lo sei scordato? Sai…potrei fare rapporto ad un professore sull’accaduto…- disse il biondino freddamente.

- Ma…veramente…Che te ne frega di cosa stavo facendo?! - Draco si avvicinò agli appunti di Harry.

- Ah…Pozioni! Scommetto che non ci capisci nulla! -

Era vero…Harry non ci stava capendo nulla…solo che non gli voleva dare la soddisfazione di essere il grande Malfoy un’altra volta…quello che riusciva a fargli perdere il controllo…così si limitò a stare zitto.

Ma il ragazzo continuò:

- E’ naturale Potter! Come fai a capirci qualcosa…sei solo un mago buono a nulla! Sai…se non ci fosse la vostra cara So-tutto-io, te e quel Weasley, non sareste riusciti neanche a superare i G.U.F.O.! -

Il moro incominciò a diventare rosso dalla rabbia…Come si permetteva?! Non sarebbe riuscito a controllarsi ancora per molto…un pugno a quello stupido no glielo levava nessuno se avesse continuato per altri 15 secondi…

- Ora basta…Malfoy smettila di parlar male dei miei amici e smettila proprio di parlarmi…definitivamente... non voglio più sentire quella tua stupida voce ne vedere la tua brutta faccia…Se non fosse per quella, Caro il mio Malfoy, saresti meno che niente! -

- Ma come ti permetti…Ti ricordo che tra due giorni esatti diventerò un mangiamorte e poi vedremo se avrai ancora voglia di insultarmi! - disse Draco con un ghigno sul volto in segno di superiorità e potere.

- Mi togli una curiosità…ma te hai così tanta voglia di diventare un mangiamorte, organizzare massacri e venire ucciso o dagli Auror o da Voldemort stesso?! Se è così fatti avanti pure, ma se è il contrario non starò qui con le mani in mano mentre te ti rovini la vita per sempre…-

- Come se ti importasse veramente di quello che faccio…diventerò un mangiamorte punto e basta, che io lo voglia o meno…- rispose il biondino dando le spalle al ragazzo dai capelli corvini.

- Ma come puoi dire una cosa del genere…che tu lo voglia o meno?! Si sta parlando della tua vita Draco…non della mia, ne quella di tuo padre o di qualunque altra persona…la tua…Come puoi buttarla così al vento! - Harry voleva farlo ragionare…in questo momento non gli interessava quello che l’altro provasse per lui, ma voleva solo stargli vicino.

- Lo vuoi capire che se non lo faccio ci sarà una grave ricaduta di conseguenze su chiunque…Non voglio essere la causa di tutto ciò!! - Detto questo il Serpeverde uscì dalla biblioteca con diversi rimorsi e preoccupazioni che erano saliti su fino alla gola.

Come faceva a stare lontano da quel ragazzo che tutti amavano e che era conosciuto da tutti come “Harry Potter”?! Aveva bisogno di lui…ed era l’unico che nella sua vita l’avesse capito, ascoltato e soprattutto amato…Era inevitabile che prima o poi si sarebbe ritrovato a baciarlo, però cercava almeno in questi giorni di trattenersi e di sembrare il più freddo possibile.

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Capitolo 6
*** Le cose cambiano ***


Capitolo 6: LE COSE CAMBIANO

Il giorno dopo sia Harry che Draco si alzarono di malavoglia dal letto…era Domenica e quindi sarebbero potuti restare a dormire fino a tardi, ma essere capitani della squadra di Grifondoro e Serpeverde comportava delle responsabilità.

Harry si alzò immediatamente, prese gli occhiali dal comodino e si vestì: doveva inventare nuovi schemi di gioco per riuscire a vincere contro quello stupido di un Malfoy.

Allora decise di rinchiudersi in sala comune per lavorare in santa pace…passarono i minuti ed il lavoro andava bene grazie all’aiuto arrivato via gufo da Oliver Baston, ex-capitano della loro squadra, però qualcos’altro attirò la sua attenzione: fuori dalla Tore c’era qualcuno che parlava ad alta voce e faceva un gran fracasso…se passava di lì la McGrannith, una punizione non gliela levava nessuno.

Così decise di andare a vedere chi fosse quello “squilibrato”.

Aprì piano la porta con sopra la Signora Grassa per non svegliarla e si diresse giù per le scale.

Ad un certo punto vide una figura che barcollava di qua e di là, proprio su dei gradini sconnessi.

pensò il Grifondoro un po’ preoccupato, così si avvicinò all’altro ragazzo.

- Ehi…Ma che hai bevuto per essere così?! -

- Io…ich…niente…ich! - rispose l’altro.

Era ubriaco fradicio e quando si girò lo riconobbe…era sempre lui…Draco.

- E ti pareva…Draco…ma perché devi essere sempre te…quando accade qualcosa di particolare chi ne è l’artefice?! Me lo dovevo aspettare…- disse il moro prendendo il biondo per il braccio - Su vieni…ti riporto nella tua stanza così potrai riposarti e smaltire questa sbornia…-

- Harry…ich…perché fai questo per me…dopo quello che ti ho fatto…insomma…ich…Grazie! -

- Ma ti pare…e poi…non riesco a vederti in questo stato…Su andiamo! -

Detto questo i due ragazzi si diressero verso i sotterranei stando attenti a non incontrare in giro per il castello o Gazza, o Ms Purr (la gatta di Gazza) o Pix.

Molto cautamente alla fine raggiunsero la camera di Draco, che però era chiusa a chiave…

- Ma perché devi chiudere a chiave la porta…non ti rubano mica la roba…lasciamo perdere…non li capirò mai i Serpeverde…Alhomora…- disse il Grifondoro un po’ seccato.

Dopo qualche secondo entrarono ed Harry dopo essersi assicurato di aver richiuso la porta con un lucchetto, depose l’altro sul letto.

- Draco adesso stai tran…OH CAZZO…Ma te hai la febbre…perché non me ne sono accorto prima! Su dai infilati nel letto e non fare storie! Con le mie cure vedrai che tra un giorno o due starai meglio…- disse Harry sicuro di sé. Ma l’altro riacquistò la lucidità e disse:

- No…lasciami stare…sto benis-ssimo…piuttosto te che ci fai qui? Se sei venuto per aiut-aarmi…non accetto il tuo aiu-to!…Lurido Mezzosangue…lo sai che tra un giorno…precisamente domani…la mia vita cambierà e te non potrai farci nulla! - il biondino si impegnò in una risatina maligna e fredda che però era poco convincente.

- Come puoi dire questo?! - rispose l’altro.

- Io lo pos-so dire eccome…piccolo Potter! -

- Sei perfido Malfoy…- rispose il Grifondoro in tono più freddo -…non puoi trattarmi così, giocare con i miei sentimenti…che ti aspetti…che io faccia finta di niente…No caro mio - prese un momento di pausa e poi continuò -…lo vuoi sapere quello che per te è poco evidente o solo…non ci vuoi pensare? …Te hai paura di diventare un mangiamorte…hai paura che un giorno ci troveremmo uno contro l’altro…sì perché diventerò un Auror e nessuno mi distoglierà da questo obbiettivo…e infine cosa più ovvia…hai paura di provare qualcosa per me…su menti a te stesso…Draco te mi ami! -

Il Serpeverde era rimasto attonito da come l’altro era riuscito a scavare così a fondo nella sua mente.

- No io non ti amo…Capito non provo nulla per te! - rispose Malfoy sempre più agitato e irritato.

- Se non è vero perché ti scaldi tanto…Vedi! Te mi ami come io amo te…non è una cosa giusta dato che siamo diversi e destinati a scontrarci…ma è successo…Draco ci siamo innamorati e non possiamo evitarlo! -

Proprio in quel preciso momento capì quello che Harry voleva dire…lo amava e lo aveva capito solo ora guardandolo negli occhi…in quei caldi occhi verdi…però anche se lo amava nulla l’avrebbe allontanato da Lucius…lui l’avrebbe scovato ovunque si trovasse…diventare un mangiamorte era inevitabile…e un giorno lui e il suo amore avrebbero dovuto trovarsi l’uno contro l’altro come aveva detto Harry!

Il biondino non proferì parola così il moretto continuò:

- Draco la vita ci ha riservato e ci riserverà in futuro numerose difficoltà…non per questo bisogna abbattersi…solo aiutandoci l’uno con l’altro potremmo superarle…Che ne dici…Vuoi che ti aiuti? -

Adesso Harry aveva una voce tranquilla, tenera…

Il Serpeverde voleva il suo aiuto…Sì, solo lui l’avrebbe capito e l’avrebbe aiutato a superare gli ostacoli della vita…

- Sì Harry…- poi con un sorriso ironico finì la frase -…Ma non succederà mai più…E’ la prima e l’ultima volta che Draco Malfoy chiede aiuto! -

I due si guardarono e poi scoppiarono in una risata fragorosa…

- Non ti smentisci mai?! -

- Non credo…-

E detto questo passarono tutta la mattina a chiacchierare del più e del meno e a stuzzicarsi come due amici, solo che per quello che provavano non erano amici, ma molto di più.

La giornata passò tranquillamente e arrivarono anche gli allenamenti di Quidditch…Harry era ancora nella stanza di Draco.

- Su Draco forza sbrigati…siamo i capitani delle squadre…Non possiamo fare tard…aspetta un attimo…me ne ero completamente dimenticato…Carino te non vai da nessuna parte…-

- Scusa e perché non dovrei venire?! - rispose il biondino un po’ sospettoso.

- Hai la febbre…non puoi andare fuori in queste condizioni…-

- Ma dai…sto bene…e poi la mia squadra non si può allenare senza di me…Ascolta se mi sento male svengo e capisci che devi salvarmi…non so mentre casco dalla scopa fai un doppio giro della morte e mi prendi al volo…insomma uno svenimento trionfale…- disse Draco scherzosamente ed atteggiandosi da damigella indifesa.

- Ma come sei divertente…Tipico dei Malfoy! E smettila Draco…dico su serio…e se mentre cadi, picchi la testa e svieni veramente? E se nel peggiore dei casi non respiri più? -

- Oh come sei drammatico…c’è una soluzione per tutto…se per caso non respiro più…cosa del tutto improbabile direi…non so…una bella respirazione bocca a bocca ce la vedrei bene…-

- COSA?! Ma te sei tutto matto…Davanti a tutti?! Piuttosto ti lascio lì e chi se ne frega se muori…-

- Ah è così…guarda che questa me la paghi…- disse il Serpeverde dirigendosi verso la poltrona con un broncio dipinto sul volto.

- Dai adesso non fare il bambino…su andiamo…si aspettano! -

- Adesso hai cambiato idea…?! Posso venire anch’io?! -

- Sì…se ti lasciassi qui da solo chissà cosa combineresti…ti troverei in mezzo a qualche rissa e dovrei accorrere subito in tuo soccorso…- rispose il moretto sarcasticamente.

- Guarda che so badare a me stesso! -

- Sì come no! Andiamo! - E detto questo si diressero al campo dove li attendeva uno stressante allenamento con il boccino.

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Capitolo 7
*** Il giorno del cambiamento ***


Capitolo 7: IL GIORNO DEL CAMBIAMENTO

Il giorno appena trascorso era stato il più bel giorno che avessero passato con qualcuno, però il momento tanto atteso e tanto temuto era giunto.

Draco per tutta la notte aveva avuto incubi ed ancora, che era nel mondo dei sogni, non lo volevano abbandonare.

C’era lui vestito da mangiamorte che si dirigeva verso una casa…una bella casa gabbana…Chi poteva abitarci?

Dietro di lui sentiva come sguardi attenti che lo scrutavano per vedere se faceva tutto correttamente senza errori.

Non si girò per vedere chi fossero, ma lo sospettava…erano suo padre ed il grande Voldemort…lo controllavano e cercavano di capire se era degno di seguire le orme di Lucius…se era un vero Malfoy.

Lui continuava ad avanzare verso quella casa e poi un dolore atroce ad un braccio…un incantesimo l’aveva quasi colpito, ma era riuscito a schivarlo e a non prenderlo in pieno petto…Si sentiva più pesante, ma doveva andare avanti…non capiva il perché, ma doveva compiere la sua missione…Dietro di sé intanto era iniziata una lotta feroce tra Mangiamorte ed Auror, che erano accorsi appena avevano sentito delle testimonianze su uomini incappucciati tutti vestiti di nero, che gironzolavano per la Londra gabbana…Sì, la guerra era iniziata, però lui non se ne preoccupava…continuava a dirigersi verso quella “maledetta” casa…sembrava che ogni passo che faceva si allontanasse ancora di più…poi ci fece irruzione con la bacchetta in mano e percependo una presenza alle sue spalle lo vide…

Adesso capì quale era il suo compito…uccidere Harry Potter, ormai diventato Auror e minaccia per l’Oscuro Signore…Così puntò la sua bacchetta verso il suo nemico e urlò: < Avada Kedabra! >…

Solo un forte bagliore si impadronì dei suoi occhi e si svegliò di soprassalto…un incubo…era solo un incubo…Harry era ancora vivo per fortuna, però lui come aveva potuto scagliargli contro la più terribile delle maledizioni?…Decise che era meglio parlargli…Così si vestì di corsa e si diresse verso la Torre di Grifondoro, ancora con il viso sconvolto per quello che aveva sognato.

Arrivò alla Torre, ma quando era lì sul punto di aprire la porta si ricordò che non conosceva la parola d’ordine…un po’ irritato per questo motivo cercò una soluzione…non poteva arrendersi proprio ora…aveva bisogno di Harry in quel momento…e poi la soluzione gli si presentò davanti…

- Granger! - disse Draco con un sorriso sulle labbra…non i suoi soliti ghigni, ma un sorriso vero e per quello la ragazza rimase un po’ perplessa.

- Malfoy…che ci fai da questo lato del castello!-

Volevo parlare con Harry…anzi devo parlargli solo che non conosco la vostra parola d’ordine e così non posso entrare! - disse il Serpeverde malinconico.

- Harry?! Non Potter? No…non lo voglio sapere…comunque perché vuoi parlargli? - Hermione era sempre più sospettosa -…Non sarà mica uno si quei vostri appuntamenti segreti?! -

- Appuntamenti?!Di quali app…- si bloccò di colpo -…dunque tu sai tutto di quello che era accaduto tra noi due…degli alti e bassi…-

- Sì…so tutto…Allora qual è il motivo? Perché lo cerchi? -

- Perché oggi è il fatidico giorno…diventerò un mangiamorte…lui deve aiutarmi a ribellarmi…Granger per favore non dire niente a nessuno di quello che ti ho appena detto…- Draco guardò Hermione e continuò:

- Ti prego! -

La ragazza era imbambolata…aveva sentito bene o se l’era immaginato…Malfoy che dice a lei “Ti prego”…oddio…il mondo sta proprio cambiando…e pensò:

< Harry…devo congratularmi con lui…L’ha proprio cambiato!>

- Non ti preoccupare…non dirò a nessuno e…Ehm…insomma…la parola d’ordine è: < Miracolo rovente >!-

- Grazie di cuore…un’altra cosa…conoscendoti non sei così male! - Per dire questo a Draco gli ci volle tutto il suo coraggio a causa del suo essere orgoglioso, ma si senti più libero quando anche la Grifondoro rispose:

-…Neanche tu! -

Detto questo aprì la porta con sopra la Signora Grassa ed entrò nella sala comune dove tutti i presenti avevano smesso si fare quello che stavano facendo ed ora lo stavano guardando sorpresi.

Poi però Seamus Finnigan si alzò di scatto e furibondo urlò:

- Malfoy…che cazzo ci fai qui? -

- No scusate il disturbo e lo so che non vi sono simpatico…ma sono venuto per parlare con Harry...Dove lo posso trovare?! - disse il biondino timidamente.

I Grifondoro rimasero ancora più allibiti…alcuni pensavano che si trovasse di un piano escogitato dal perfido Malfoy…altri che la gloria gli aveva dato alla testa

- Harry…- cercò di dire piano Neville, ma poi svenne di colpo cascando a peso morto sul piede di uno dei fratelli Canon, il quale fragile com’era si mise subito a sbraitare…un po’ la scena era ridicola e comica e tenne…così facendo avrebbe solo complicato la situazione…

- Malfoy…è uno scherzo?! Se lo è…è di pessimo gusto - disse ad un certo punto Dean Thomas.

- Ve…- il Serpeverde non finì la frase che una ragazza sorpassò la sua voce:

- Ragazzi non è uno scherzo…Malfoy…o meglio Draco…è davvero cambiato in questi ultimi giorni…credo…anzi sono certa…a causa della vicinanza di Harry…Dai lasciatelo passare -

- Hermione ha ragione…- disse ad un certo punto Ron -…lasciamolo andare da Harry! -

Draco era rimasto scioccato.

- Grazie Weasley…non credevo che avessi a cuore la mia vita…-

- Malfoy…non è che ho a cuore la tua vita…solo non voglio vederti nei casini perché se no ci sono qui due persone che mi strangolerebbero! -

Hermione guardò male il fidanzato:

- Ron! -

- Visto…! - E detto questo tutti si misero a ridere compreso Draco.

Non aveva mai visto al di là delle apparenze e solo ora capiva come erano veramente i Grifondoro…forse poteva anche diventare loro amico…un amico…cosa di cui più aveva bisogno, a parte che un amico e amante l’aveva già trovato…il suo Harry…Harry Potter.

- Via ora è meglio se vado da Harry…-

- Ah…Malfoy…Harry è ancora a letto…sveglialo piano piano…sa essere una belva appena alzato…-

- Confermo…- rispose Finnigan -…l’altro giorno per fargli uno scherzo l’abbiamo svegliato però…il problema è che non è stata una buona idea…ci ha lanciato contro tutti gli oggetti a sua portata di mano…mi sono beccato uno spioscopio in piana fronte…Guarda c’ho ancora il segno…-

- Me ne ricorderò! - disse Draco e detto questo si diresse al piano di sopra con il sorriso ancora in volto.

Aprì la porta piano e si avvicinò al letto a baldacchino dove si trovava il Grifondoro.

Quando il biondino si trovò a pochi metri, rimase pietrificato…era così bello ed indifeso…il suo respiro regolare faceva alzare e abbassare il suo torace.

< Via ma che sto pensando…è meglio che lo svegli! > pensò il Serpeverde quasi uscendo da uno stato di trans.

- Harry…svegliati! - disse il ragazzo a bassa voce -…Harry…Harry…su svegliati…HARRY! - il biondino concluse la frase urlandogli direttamente in faccia dato che l’altro non aveva intenzione di svegliarsi.

- AAAHH…Ma chi cazzo è che urla così?! - Poi mettendo a fuoco tirò un altro urlo, vedendo chi aveva di fronte - Draco…ma cosa cazzo ci fai qui?! -

E intanto di sotto Ron disse agli altri precipitandosi a vedere quello che era successo:

- Lo sapevo…gliel’avevo detto di svegliarlo cautamente! -

Ron ed Hermione arrivati di sopra, si trovarono davanti una situazione alquanto imbarazzante…Dato che Harry non smetteva di urlare, Draco l’aveva zittito con un caldo e passionale bacio, m,a prima che anche tutti glia altri Grifondoro, accorsi dietro ai due, potessero vedere quel “bello” spettacolo…Ron ed Hermione chiusero la porta e dissero insieme:

- Non c’è niente da vedere…Circolare…Su torniamo tutti giù! -

- Ma…ma…- disse Lavanda Brown un po’ curiosa.

- Niente ma…! - rispose Ron , e poi rivolgendosi alla fidanzata disse:

- Ti sei accorta di quello che stavano facendo?! -

- No…guarda…sono cieca…certo che gli ho visti….ed erano così carini!!! -

- CARINI?! Ma stai scherzando…comunque…hai visto che con quel bacio Harry si è calmato? Sarebbe stata una buona tecnica per zittirlo la mattina! -

- Amore…ma vuoi provare anche tu?! - disse Herm sospettosa.

- No…che hai capito?! Via lasciamo perdere questi discorsi…-

E così si diressero tutti di nuovo nella sala comune, mentre nel dormitorio maschile Harry e Draco parlavano di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco e dell’incubo che aveva avuto il Serpeverde…doveva significare qualcosa…ma non capivano cosa…così la loro discussione si era evoluta su altri fronti.

- Harry come posso fare…oggi dovrò incontrarmi con Lord Voldemort…però io non voglio diventare uno di loro…voglio stare con te e non trovarmi un giorno invece ad ucciderti come nel mio sogno…- Draco abbassò lo sguardo.

- Appunto era solo un sogno…non accadrà mai…Ascolta…è meglio se andiamo a parlare con Silente…lui saprà cosa fare! -

- Ma sei sicuro che il preside saprà cosa fare…?! -

- A differenza si quello che ti ha insegnato tuo padre, Silente è un mago saggio e potente…Sì, riuscirà a trovare una soluzione…- Detto questo il moro si ritrovò a guardare il biondo negli occhi e diventò tutto rosso ripensando al bacio di prima.

- Perché mi hai baciato? -

- Perché continuavi a sbraitare come una gallina…-

- Ah solo per questo…- un velo di tristezza cadde sul ragazzo.

- Beh…ecco…veramente era perché mi andava…- anche il Serpeverde divenne tutto rosso.

- Sul serio?! - l’espressione di Harry cambiò e si tramutò in felicità pura.

- Sì…ho capito quanto ti amo e non voglio separarmi da te mai più…-

Detto questo prese il Grifondoro per la maglia e lo attirò a se fino ad avere il suo viso a pochi centimetri dal suo…la sua bocca era così carnosa e sensuale che non resistette un altro secondo…I due si baciarono con un tale trasporti che di lì a poco avrebbero rifatto l’amore, se non fosse stato per il fatto che era meglio se andavano subito da Silente…

Così scesero nella sala comune e si diressero verso lo studio del preside, ma non si erano accorti che un topo si aggirava per il dormitorio e aveva sentito tutto.

Come era da sospettare Peter Minus, tornò velocemente dall’Oscuro Signore, ma prima di rivelare i nuovi avvenimenti a Voldemort, aveva deciso di passare dal Malfoy Manor e da Lucius Malfoy.

- Sì Lucius…l’ho visto con i miei occhi! - rispose l’altro mangiamorte orami tornato umano.

- Mmm…bisogna fare qualcosa! Ci sono! Minaccerò mio figlio e chiederò al nostro Signore di rimandare l’iniziazione…- un ghigno apparve sul volto di Lucius -…Grazie Minus! -

Detto questo si diresse immediatamente da Lord Voldemort per attuare il piano.

Intanto anche gli altri due ragazzi dovevano attuare un piano…Draco non doveva neanche presentarsi all’iniziazione…Ci avrebbero pensato gli Auror a sconfiggere i mangiamorte ed indebolire Colui-che-non-deve-essere-nominato…il piano era perfetto se non fosse stato per il fatto che il Serpeverde ricevette una lettera…

Draco…

Sono molto arrabbiato con te!

Comunque non ci sono problemi…si è sistemato tutto…

Aspettami…mi materializzerò fuori Hogwarts e poi entrerò con la scusa di vederti!

Devo parlarti!

Lucius

Il ragazzo subito pensò al motivo per cui il padre fosse arrabbiato con lui…No, non poteva sapere tutto e rovinare così la sua vita…

Dopo pochi minuti la porta si spalancò e un Lucius Malfoy in tutta la sua potenza entrò nella camera di Draco.

- Padre…- il Serpeverde aveva paura del padre e per questo abbassò lo sguardo.

- Draco…ascolta…so di quello che c’è tra te e quel Potter…Questo mi ha profondamente deluso e ti punirò a suo tempo…Ma ora no! -

Il biondino non credeva alle sua orecchie…non l’avrebbe punito…eppure tutte le volte si subiva delle torture incredibili, per non parlare del dolore che provava quando gli scagliava contro la Cruciatus.

- Padre, cosa vuoi dire?! -

- Voglio dire che non sarà oggi la tua iniziazione…ma fra due giorni…Preparati e questa volta non voglio intoppi…-

Fece per andarsene ma poi si girò e disse con tono freddo:

- Non provare ad organizzare qualcos’altro con il tuo amichetto Potter…siamo intesi?!…devi esserci all’iniziazione o parola mia…quando tornerai ad Hogwarts il caro Potter non ci sarà più! -

Una risata di pura perfidia trapassò il volto di Lucius, il quale poi con uno sguardo di indifferenza uscì dalla stanza.

NEGLI ALTRI CAPITOLI NON HO SCRITTO NULLA MA E’ DA UN PO’ DI TEMPO CHE VOLEVO RISPONDERE A QUELLI CHE RECENSISCONO LA MIA FF…VOLEVO DIRVI GRAZIE E SCUSARMI SE HO UN PO’ TRASCURATO IL 4° CAP…E POI VOLEVO RISPONDERE A SANZINA…QUANDO HO LETTO IL TUO COMMENTO SUL 6° CAP MI E’ VENUTO DA RIDERE PERCHE’ E’ BUFFO…LO SO CHE NELLA LINGUA ITALIANA SI DICE < TU MI AMI > MA IL PROBLEMA E’ CHE SONO LUCCHESE E QUI IN TOSCANA AL POSTO DEL “TU” USIAMO “TE”…E’ PER QUELLO CHE HO IL VIZIO DI SCRIVERE COSI’…SE VEDI DA ALTRE PARTI HO SCRITTO “TU” MA…MI DISPIACE TANTO…COMUNQUE NON IMPORTA…PER LE RECENSIONI CHE MI AVETE FATTO HO CAPITO CHE SIETE DELLE PERSONE CON LA TESTA SULLE SPALLE…E POI SE VI PIACE COSI’ TANTO HARRY POTTER ( MA SOPRATTUTTO DRACO MALFOY…) AVETE I MIEI STESSI GUSTI, QUINDI CHE DIRVI…SONO FELICE CHE SEGUITE COSI’ ARDENTEMENTE QUESTA STORIA E SPERO CHE ANCHE I PROSSIMI CAP SARANNO DI VOSTRO GRADIMENTO ( STO PARLANDO COME UNA RAGAZZA PERFETTINA E VIZIATA…MA FAMMI IL PIACERE )…INSOMMA CHE VI PIACCIANO…ANCORA UN BACIONE GROSSO A TUTTI….EMPIRIA

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Capitolo 8
*** I preparativi ***


Capitolo 8: I PREPARATIVI

Capitolo 8: I PREPARATIVI

 

Draco non sapeva più come comportarsi…se raccontava tutto ad Harry, l’avrebbe ucciso…ucciso …una parola grossa…come lui l’aveva ucciso nel sogno… Se pensava a questo gli venivano ancora i brividi…No, non poteva perdere l’unica persona su cui poteva fare affidamento…

Poi un colpo di genio…< Mio padre non ha mica detto che non posso andare a parlare con Silente…Harry si fida di lui ed allora caro preside spero che sia all’altezza della sua fiducia! >

Tutti i pensieri lo portarono ad alzarsi e dirigersi nel grande studio del vecchio “bacucco”…Così l’avrebbe chiamato alcuni mesi prima…ma appunto mesi erano passati e quel ragazzo che gli altri anni odiava, l’aveva cambiato…non pensava più come il vecchio Malfoy, guardando superficialmente le cose, ma cercava la loro bellezza: semplice ma ugualmente affascinante… Persino la primavera, che ormai stava per finire, gli sembrava un paradiso terrestre…Questo non voleva dire però che si era addolcito così tanto…sapeva essere ancora perfido, spietato e freddo: in fondo quella natura era parte di lui.

Il preside era intento a scrivere su di una pergamena con quella lunga barba bianca che non sapeva dove mettere…ogni movimento che faceva implicava molta forza, perché quest’ultima riusciva ad impigliarsi anche nella piuma che stava usando.

Draco era sull’orlo di scoppiare a ridere, ma si trattenne…il viso gli stava diventando tutto rosso e le guance gli si erano gonfiate…però non poteva mettersi a ridere…prima il dovere…così incominciò a guardarsi intorno ed a tossicchiare intenzionalmente.

-…Oh Draco…che cosa c’è?! Forse vieni per modificare il piano? - disse Silente con voce confortante e gentile.

< Quell’uomo riesce a stare calmo e tranquillo anche nei momenti di maggior tensione…Ma come farà?! Bah…lo diceva mio padre che era anormale…e io che non lo stavo a sentire! > pensò il Serpeverde…Ma ormai era lì quindi decise di parlare.

- P-Preside…sono venuto per dirle che oggi non ci sarà la mia iniziazione! -

Draco era un po’ preoccupato per la reazione dell’uomo, però quest’ultimo si comportò come al solito…non un’intonazione più alta nella sua voce…

- Perché dici questo?! Su racconta! -

- V-Vede…è venuto a farmi visita mio padre…Sa che mi sono confidato con Harry…allora…-

- Allora…ha rimandato l’iniziazione…Giusto? -

- Sì…- Il viso del ragazzo divenne sempre più colorito.

- Non ti preoccupare…Quando sarà? Così ci prepariamo…-

- Vede è questo il problema…è fra due giorni…ma mio padre non vuole intoppi…Quindi…-

- No Draco…questo non te lo permetterò…non diventerai un mangiamorte! - Silente aveva assunto un’espressione da uomo saggio ed autoritario, ma la sua voce come sempre smentiva il suo viso.

- Ma signore…non posso fare altrimenti…non diventerò mangiamorte per volontà, ma per dovere…sarò una vostra spia! -

- Sei sicuro Draco…voglio dire…sai che dopo l’iniziazione non potrai più tornare indietro! - rispose il preside preoccupato per il ragazzo.

- Sì…sono sicuro…solo una cosa…per favore preside…può non raccontare niente ad Harry? - disse il biondino con un filo di tristezza…non poteva dire nulla all’altro…almeno lui si sarebbe salvato dalla potenza di Voldemort…lui avrebbe vissuto, anche se sicuramente odiandolo per essere diventato uno di loro.

- No…se non vuoi non racconterò nulla ad Harry…anche se non capisco il perché…- l’uomo si fermò un attimo e poi continuò -…Draco se non racconti nulla ad Harry crederà che lo sei diventato per seguire le orme di tuo padre…Non potrà mai sapere che lo fai solo perché non puoi fare altrimenti! -

- Professore…ne sono consapevole…- il Serpeverde abbassò lo sguardo -…ma non voglio rischiare! -

Detto questo se ne andò ancora con il viso triste e gli occhi spenti…quegli occhi che di solito tralasciavano vedere solo freddezza, ma che racchiudevano numerosi segreti…quegli occhi adesso erano vuoti, vuoti di ogni sensazione…come la propria anima…e lucidi…Sì, poche volte quegli occhi sono stati sull’orlo di lasciarsi andare e far cadere le lacrime…poche volte e quelle volte erano state tutte per quel Grifondoro…quel ragazzo che lo faceva sentire così bene, ma che a causa del suo destino e del suo nome, aveva dovuto allentare e far soffrire.

Il Serpeverde decise di rinchiudersi in camera sua…dove nessuno avrebbe potuto disturbarlo per quei due giorni…due giorni di pura sofferenza…gli ultimi due giorni da ragazzo “abbastanza” normale…due giorni di riflessione, relax e pianto.

Mentre attraversava il corridoio, superò diversi ragazzi e tutti rimasero un po’ scioccati dal suo comportamento…era rarissimo vedere Malfoy così triste ed “inoffensivo”.

Anche Ginny che stava passando di lì un po’ distratta notò questo cambiamento…vide il malefico Draco camminare verso di lei con la testa china per terra e gli occhi tristi…lo stupore si impossessò di lei e così le cadde un libro dalle mani.

- Scusa Weasley…se sono stato io ti chiedo scusa! -

< Malfoy che chiede scusa…ma il mondo si sta rovesciando e io non me ne sono accorta! > pensò la Grifondoro.

- N-no…non è s-stata colpa tua! -

Però Draco non se la sentiva di non aiutare la piccola Ginny, così le raccolse il libro e continuò per la sua strada.

Nella sua camera tutto sembrava più cupo…avrebbe passato lì quei giorni…senza incontrare nessuno e soprattutto senza parlare con nessuno…

Sì questa era la sua intenzione, ma naturalmente questo desiderio non si poteva avverare se c’era di mezzo Harry Potter.

Qualcuno di colpo tirò quasi giù la porta…

- Draco ho saputo da Ginny che…Oh mio Dio ma come sei conciato…hai una faccia che fa paura! -

Il viso del Serpeverde si mosse appena…era ancora giù di morale, ma non poteva far capire al moro quello che provava e quello che doveva fare, così un sorriso falso comparve immediatamente.

- Draco cos’è successo?! - domandò Harry sempre più preoccupato.

- No…niente…è solo che…- doveva trovare una scusa il più in fretta possibile…e la trovò…-…che anche se non diventerò un mangiamorte ( N.d.A < Bugia bella e buona! >) gli Auror cattureranno mio padre…Harry è sempre mio padre e vivrà il resto della vita ad Azkaban! -

< Fa che la beva…fa che la beva ti prego! > pensò il biondino.

- Cioè posso capire…no non posso capire dato che non ho conosciuto bene mio padre…però sappi che ci sarò sempre io accanto a te! Capito? - e un sorriso dolcissimo apparve sul volto del Grifondoro.

A questo punto Draco si sciolse tutto in un colpo…lo sapeva che passati quei giorni l’avrebbe solo odiato, ma per ora avrebbe vissuto con Harry al suo fianco…

Sì, l’unica persona importante della sua vita.

-…Potter…- un mezzo sorrisetto comparve anche sul viso dell’altro ragazzo.

- No…no…quando inizi una frase con “Potter”, so dove vai a finire….fermati ora che sei ancora in tempo! - rispose l’altro mettendo le mani davanti al biondino.

- Io…ma perché mi giudichi sempre così male…non sono poi così cattivo e…non penso mica sempre a quello…-

Intanto Draco incominciò ad avvicinarsi al moretto.

- No…non sei così…e chi l’ha detto?! Meglio prevenire comunque…Draco togliti dalla testa quello che stai pensando! - disse l’altro indietreggiando.

- Perché a cosa sto pensando…a nulla! - e infatti dopo aver detto questo si girò e si diresse verso la poltrona…

- Eh no…adesso non va bene! Non puoi iniziare a farmi agitare e poi girarti come se niente fosse! -

- Non mi va bene questo…non mi va bene quell’altro…- disse Draco imitando il Grifondoro - Non ti va bene nulla! Ho una voglia irrefrenabile di toccarti…e te che fai?! Mi allontani…allora ti accontento e ti lamenti anche questa volta…Harry deciditi! Non posso fare avanti e indietro a tuo piacimento!-

- No mai io potrei…- disse maliziosamente il moretto.

Aveva detto a Draco che non voleva che si avvicinasse, ma in verità non aspettava altro…così decise, dato che l’altro si era tirato indietro, che toccava a lui istigare il Serpeverde…Come avrebbe reagito se le parti si sarebbero scambiate un’altra volta?

- Harry perché hai quello sguardo in viso?! Non ti ho mai visto così…Harry…Harry!! - Draco si stava un po’ agitando…era sempre stato lui la parte attiva della coppia ed ora non sapeva come fare.

- Adesso sei te quello che mi sta allontanando…Perché?! Non mordo mica…o meglio…non credo!- un altro sorrisetto compiaciuto comparve sul volto del Grifondoro.

- Harry non puoi fare così…sto andando completamente fuori…smettila o non so cosa succederà! -

Il Serpeverde cercava di scappare dall’altro ragazzo che piano piano si stava avvicinando pericolosamente, ma senza successo…c’erano pochi ostacoli in quella stanza ed alla fine si ritrovò con le spalle al muro.

- Cosa può succedere…- rispose l’altro sempre più provocatorio e nel mentre incominciò a sbottonarsi la camicia…

I suoi movimenti erano lenti e studiati, insomma un tormento per il povero Draco che guardava il Grifondoro sempre più stupito…

- H-Harry…ma che cosa stai facendo?! -

- Uf…Fa caldo qui vero? -

- L-lo vedo che hai caldo…ma potresti evitare! -

- Scusa e perché? Non è mica nulla di male…- disse Harry mentre fece scivolare definitivamente la camicia per terra -…o ti da fastidio?! -

Il Serpeverde era sull’orlo di una crisi….sapeva che era meglio trattenersi, in fondo tra due giorni sarebbe diventato un mangiamorte, ma sapeva anche che non poteva resistere a lungo al richiamo del suo corpo…sentiva il suo sangue ribollire e il fiato farsi corto…

Mentre guardava il moretto una voglia irrefrenabile di saltargli addosso lo avvolse…com’era sensuale e provocante così a torso nudo…quei pettorali scolpiti…(in quell’istante ringraziò di tutto cuore il Quidditch) e quell’aria seducente che aveva assunto contribuiva a mandarlo su di giri…

- Potter sai che tra poco scoppierò e ti salterò addosso?! - disse ad un certo punto Draco.

- Beh…l’avevo immaginato da come mi stavi guardando! Però…- rispose il moretto con le braccia incrociate al petto, ma il Serpeverde non gli fece finire nemmeno la frase:

- Niente però Potter…- e detto questo prese il Grifondoro ed lo mise al suo posto con le spalle al muro.

Draco si avvicinò alle labbra dell’altro e disse con la voce più sensuale possibile:

-…Adesso come ci si sente a ritornare nel proprio ruolo abituale?! -

- N-non lo so…- rispose Harry guardando le labbra del biondino.

Una mano di Draco percorse tutti i pettorali ed arrivò alla cinghia dei pantaloni…il ragazzo incominciò a giocare disegnando numerose strisce vicino al membro dell’altro torturandolo, ed il Grifondoro si sentiva, ogni nuovo tocco, sempre più eccitato.

Ad un certo punto il Serpeverde si avvicinò al collo dell’altro…prima incominciò a bagnarlo con la propria lingua e poi vi affondò piano i propri denti, che però non lasciarono nessun segno, se non aver fatto aumentare lo stato di eccitazione del moretto.

Un sorriso compiaciuto si formò sul volto del biondino, contento di aver raggiunto il suo scopo…

Mentre Harry si scioglieva e non voleva altro che Draco entrasse in lui, quest’ultimo si staccò dal ragazzo e si girò.

- Sono contento che ti stava piacendo…sentivo il tuo corpo sciogliersi ad ogni mio tocco! -

- E al-lora perché hai s-smesso…- disse il Grifondoro ancora eccitato.

Draco si girò verso il suo interlocutore…

- Perché volevo continuare da un’altra parte…-

- Lo sai che sei perfido! - un sorriso si dipinse sul volto di Harry.

- Lo so…me lo dicono tutti! -

- E sentiamo…dove vorresti continuare quello che TU hai smesso?! - domandò il Grifondoro maliziosamente.

- Non so…che ne dici di…là! -

Il Serpeverde indicò il bagno…il suo bagno personale.

- Mi hai letto nel pensiero! - rispose l’altro compiaciuto dell’affermazione appena fatta.

- Come stiamo diventando maliziosi…sarà stata la mia influenza…-

- La tu influenza?! Ma fammi il piacere…Non sei quel granché come credi tu! -

Un’espressione di in diffidenza comparve sul volto del moretto, ma in verità aveva detto quello solo per invogliare il biondino a fare del suo meglio per portarlo in paradiso.

Ma Draco che capì la vera intenzione del Grifondoro rispose:

- Bello mio…lo so che in realtà la verità è un’altra…comunque facciamo come se non l’avessi capito…- il Serpeverde si fermò un attimo come per pensare -…però ti posso dire una cosa?! -

- Sì fai pure! -

- Era meglio se mi comportavo nell’altra maniera…Sarò perfido e ti farò godere come non hai mai fatto in vita tua…-

- Mi piace questo lato di te…- rispose l’altro maliziosamente -…però per l’ultima cosa che hai detto …non è che ci vuole tanto! -

- Aspetta un attimo…che vorresti dire con questo…scusa…e al notte di fuoco passata con me allora? -

- Ma…non era un granché…- poi guardò Draco e continuò -…Draco…scordati l’ultima cosa che ti ho detto ed entriamo immediatamente in quel cazzo di bagno…-

- Ai suoi ordini! -

E detto ciò si diressero nella doccia ancora tutti vestiti.

Harry era così sensuale con tutti i capelli bagnati sparsi per il viso e quello sguardo provocante…era come perdersi in un prato…un grande prato fiorito riscaldato dal sole di primavera…

Il Serpeverde appoggiò l’altro alle mattonelle fresche ed il contatto della schiena su quel materiale fece rabbrividire il Grifondoro.

- Malfoy…mi sembra che tu sia un po’ troppo vestito…-

- Forse hai ragione…mi aiuti! -

Detto ciò il moretto prese a sbottonare la camicia di Draco ed a sfilargliela scoprendo quel suo corpo candido e perfetto. Successivamente tirò giù anche i suoi pantaloni e lo fece rimanere solo con i boxer.

La vista di Draco mezzo nudo fece eccitare ancora di più l’altro, che in men che non si dica si liberò anche dei propri.

Solo un indumento li separava…

Draco strusciò il proprio corpo a quello del Grifondoro e il contatto freddo-caldo li fece rabbrividire entrambi, finché decisero che era arrivato il momento di non torturarsi più e quindi si sfilarono anche i boxer.

Entrambi guardavano l’amante con desiderio e provavano un sentimento sempre più intenso man mano che stavano più vicini…tutta questa passione poi venne racchiusa in un lunghissimo bacio dove le loro lingue incominciarono ad esplorarsi a vicenda e riassaporare quel sapore ormai negato da molto tempo…un bacio speciale…un inizio di una nuova vita insieme per Harry, ma tipo un addio per il povero Draco…un bacio che racchiudeva tutto l’amore che provava nei confronti del Grifondoro…un amore così puro che, se anche il destino li avrebbe divisi, sarebbe vissuto per sempre…

- Draco ti amo con tutto il mio cuore! -

- Anch’io Harry! -

Detto questo un altro bacio…rincominciarono a baciarsi…con la differenza che questa volte le mani del Serpeverde esplorarono con maggiore intimità il corpo dell’altro fino a che non arrivarono all’eccitazione del moretto…Non ancora sazi l’uno dell’altro si staccarono un attimo per prendere fiato e il biondino ne approfittò per parlare:

- Harry…posso approfondire gli studi su di te…?! -

- Gli studi?! - il Grifondoro era rimasto un po’ perplesso -…di quali studi parli! -

- Lezioni di anatomia umana…-

Il moro guardò intensamente l’altro e con fare accattivante rispose:

- Fai pure…si imparano molte cose con la “pratica”!!! -

- A chi lo dici…-

Detto questo il Serpeverde si chinò al membro dell’altro e incominciò prima a massaggiarlo e toccarlo con le mani, poi quasi istintivamente ci posò sopra la bocca…la lingua del biondino ne  esplorava tutta la superficie ed intanto Harry si sentiva avvolgere da una nuova carica…le sue palpebre si chiusero all’istante e dato che sentiva l’eccitazione crescere in lui affondò le proprie mani nei capelli biondi dell’amante…

Ormai era al culmine della sopportazione e quando Draco pensò che l’amico stava quasi per venire, lo prese in bocca completamente, strappando dalle labbra del moro un grido di piacere e provocando poco dopo l’atteso momento.

Draco non si era mai sentito così appagato nel vedere il proprio compagno soddisfatto delle proprie attenzioni, ma era arrivato il momento di passare al letto.

- Amore che ne dici di ricominciare tutto da capo però sotto le lenzuola?!…- disse il biondino con un gran sorriso malizioso sul volto.

- Non vedo l’ora…comunque…- anche il Grifondoro assunse un espressione provocante -…adesso tocca a me a portarti in paradiso…-

- Non aspettavo altro…-

Detto ciò si coricarono sul letto e il moretto ormai sicuro di se si posizionò sopra il Serpeverde.

- Vediamo se hai imparato dai miei insegnamenti…- disse Draco aspettando le attenzione del compagno.

- Non immagini neanche quante cose ho imparato…-

Il Grifondoro incominciò a leccare tutti i pettorali dell’altro e piano piano disegnò un linea retta con la propria saliva fino ad arrivare ai genitali…quasi però per cattiveria decise di non dirigersi subito al punto in questione ma passare di nuovo al collo e ai lobi degli orecchi…

Così dopo diverse torture la voglia del Serpeverde cresceva sempre di più fino a che Harry decise che era arrivato il momento di “attuare il piano”…

- H-Harry mi stai facendo impazzire…-

Un sorriso compiaciuto si formò sul volto del Grifondoro che però senza aspettare altro tempo prese in bocca il membro dell’altro e incominciò a succhiarlo fino a che anche l’altro non venne nella bocca del moretto.

- Oh Harry…quanto ti adoro in questo momento…però smettiamola con questi giochini…-

- Che vorresti fare adesso?! - un moto di provocazione invase il Grifondoro.

- Te che dici?! Vieni qua che ti faccio vedere io cosa significa godere davvero…-

Detto ciò i due unirono i loro corpi in uno solo e si impegnarono in questa danza per tutta la notte con le stelle testimoni del loro amore e della loro unione.

Quel giorno era stato bellissimo per Draco e pensava che era stato il più bel modo per dire addio al suo amore…Addio…non ci credeva ancora…

Doveva salutare definitivamente la persona che amava e, cosa più terribile, doveva far credere a tutti che questa storia era stata solo un altro dei suoi diabolici piani…un divertimento temporaneo… doveva far credere ad Harry che l’odiava e che l’aveva solo usato…

Se pensava a questo gli veniva una gran rabbia e il suo cuore soffriva come non mai…Solo che doveva…era il suo compito…

Avrebbe sacrificato tutto per lui…e lui non lo poteva sapere…

Durante la notte non aveva chiuso occhio ed anche ora che stava nascendo un nuovo giorno continuava ad amarlo…

Era lì accanto a lui che dormiva serenamente…che non sapeva quello che l’avrebbe aspettato di lì a poco…

Solo un sussurro uscì dalle labbra del biondino:

- Harry lo faccio per te…Ti amo e ti amerò sempre…Addio amore mio! -

E detto ciò si addormentò accanto alla sua anima gemella: nemico o amico rimarrà sempre legato a lui.

 

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Capitolo 9
*** L'iniziazione ***


Capitolo 9: L’INIZIAZIONE

Capitolo 9: L’INIZIAZIONE

 

Il giorno seguente passò in fretta ed alla fine arrivò quello dell’iniziazione.

Harry come ormai da un po’ di tempo, andava sempre nei sotterranei e lì si perdeva in lunghissime chiacchierate con il Serpeverde, il quale partecipava animatamente…tutta finzione però…dentro di lui soffriva tantissimo…nel suo cuore c’era una continua angoscia e tristezza che sarebbero uscite fuori, se non fosse stato per il suo autocontrollo.

Tutto ad un tratto in camera di Draco entrò una figura dai capelli neri…Piton!

- Signor Mal…Potter?! Che ci fa lei qui…su se ne vada…- disse seccato il professore.

- Ma…-

- Niente ma…fuori! -

Detto questo Harry uscì dalla stanza, ma rimase ad origliare, curioso di sapere cos’aveva di così tanto urgente Piton da dire a Draco.

- Mi dica…- disse alla fine il Serpeverde per rompere il ghiaccio che si era creato.

- Malfoy…volevo solo dirti che il preside vuole vederti e che…beh…c’è anche tuo padre! - la voce del professore divenne più cupa.

- Lucius?! E’ già qui?! -

- Sì…- si fermò un attimo e poi riprese -…ascolta…stai attento mi raccomando…lo sai che modi usa per farsi rispettare! -

Il viso del giovane si abbassò:

- Sì…ho provato sulla mia pelle! -

Detto ciò Draco si diresse dal preside seguito da una certa distanza dal Grifondoro.

- Preside…voleva vedermi? -

- Sì Draco…ti ho fatto chiamare per dirti che è venuto da me tuo padre…e mi ha detto…con mio grande rammarico…che oggi devi fare i bagagli! - rispose Silente con voce dispiaciuta, ma sempre con quel suo gran sorriso sulle labbra.

- Ma…comunque…domani ritorno…vero? -

- Ecco è per questo che dobbiamo discutere…per la nostra scuola sarà un brutto colpo perdere un allievo così dotato come lo sei tu…-

- Perdere?! Preside non capisco…- il biondino era sempre più sconcertato.

- Vedi…tuo padre ha deciso di farti trasferire…a Durmstrang…-

- E’-è-è uno scherzo vero?! Non può farlo…dico ormai ho quasi finito la scuola…mancano solo pochi mesi…-

- Mi dispiace Draco! -

Il ragazzo divenne sempre più pallido e quando entrò Lucius lo guardò con due occhi vuoti e gelidi allo stesso tempo.

- Sì padre - rispose il Serpeverde con tono triste.

- Su…vai a preparare i bagagli…partiamo fra un ora! -

- C-Così presto! -

- Draco non discutere! - disse alla fine Lucius con cattiveria, ma così piano che poté sentire solo il ragazzo.

Dopo questi fatti il biondino si diresse infuriato verso la sua stanza, finché però non si imbatté in Harry.

- Draco…cos’è successo?! Perché Silente ti ha convocato?! -

- Harry…non sono affari tuoi…- si girò e lo guardò dritto negli occhi -…sarai felice…non mi avrete più fra i piedi…-

- D-Draco ch-e vuoi dire?! - rispose il Grifondoro impaurito dalla risposta.

- Vuol dire che mi trasferisco…a Durmstrang! -

- Nooo…non può essere! Dimmi che non è vero! -

Il moro divenne paonazzo e si mise le mai nei capelli.

- Ti sembra che stia scherzando?! Sì è così…quindi togliti e lasciami passare! -

- M-ma dove vai? -

- Non vedi che sto andando in camera mia?! Cos’è stai diventando cieco? - la sua voce era sempre più fredda…

Il Serpeverde fece qualche passo verso i sotterranei, ma poi si fermò e dando sempre le spalle all’altro disse:

- Addio Harry…parto fra meno di un’ora! -

E detto questo continuò a camminare verso quella direzione.

Harry non credeva alle sue orecchio…Draco cambiava scuola…non l’avrebbe più rivisto! Come avrebbe fatto a vivere senza di lui per questi ultimi mesi?…e poi anche finita al scuola chi gli dice che si sarebbero rincontrati? Non poteva lasciarlo partire…però non c’era modo di fermarlo…lui, un giovane Grifondoro, anche se “il sopravvissuto” non poteva competere con Lucius Malfoy…un mangiamorte considerato però dal mondo magico una persona per bene…come faceva il Ministero a credere alla sua faccia da uomo generoso?! Non capivano che era solo una copertura per nascondere la sua vera attività? Harry era confuso, ma almeno voleva salutare per l’ultima volta il suo grande amore…grande ma impossibile.

Due ore dopo ormai Draco era al Malfoy Manor aveva evitato di confrontarsi un’altra volta con il Grifondoro: non voleva essere freddo con lui, ma doveva farlo…doveva…Sì, ma non c’era riuscito…in qualche modo faceva sempre parte della sua vita…con quel suo viso…tutto l’amore che sprigionavano quegli occhi…

La cosa migliore era una lettera…

- Corridge vieni qui! -

Il gufo grigio si posò sulla spalla del biondino e aspettò il suo incarico.

- E’ per Harry! - continuò Draco -…ad Hogwarts! -

 

Harry

Ci siamo detti “Addio” in modo molto brusco…sappi che mi ha fatto piacere starti vicino in questi ultimi tempi…ma le cose cambiano e la vicinanza che prima ci univa ora è solo un ricordo…tutto cambierà e soprattutto io…metterò una lapide su questa indole docile  che hai potuto conoscere e non tornerà mai più…

Dì Addio al tuo amore…da oggi rinascerà il vero Draco Malfoy!

Saluti

 

< Una lettera…Sì…solo per lui…ho detto che cambierò…ritornerà la mia vera natura…Ma per mia volontà? Io voglio essere l’erede legittimo di Lucius e tornare ad odiare tutti e tutti? No…non sarà per mia volontà…ma per amore di Harry…solo per lui…anche se lui non lo sa….non lo saprà mai…fino a che…Sì…fino a che non ci rincontreremo… solo io e lui…ancora insieme, ma componenti di due parti opposte…io e lui con il nostro odio…e se ci sarà, anche con il nostro amore…un amore puro, stupendo, ma che mi ha rovinato la vita…Oddio non è che prima fosse un granché…insignificante e destinata a legarsi a quel mostro dagli occhi rossi…Voldemort…Mamma mia che strazio!!! Prima era così e adesso è lo stesso…non è cambiato niente…

Addio vita felice con Harry…Addio Hogwarts…Addio amicizie…Addio a tutti e tutto…anche a quegli stupidi di Tiger e Goyle…Addio…Da oggi inizierà l’inferno! >

I pensieri del Serpeverde divennero sempre più intensi, più si avvicinava il momento di andare al cospetto del Signore Oscuro.

- Draco su preparati…fra cinque minuti te e tuo padre dovrete prendere la passaporta…-

- Madre…ho…ho paura! - disse improvvisamente il biondino a Narcissa.

Non aveva mai rivelato ciò che provava a quella figura che doveva fargli da madre…quella donna che non gli aveva mai dimostrato di volergli bene e che era così fredda e distaccata quasi quanto Lucius.

- Non avere paura…- una mano toccò delicatamente il figlio, ma sul volto rimaneva sempre quell’espressione tipica dei Malfoy -…Saprai servire nel modo giusto il nostro signore! Adesso vai!-

Detto questo la donna uscì dall’immensa camera di Draco, a testa alta e tristemente gelida.

La passaporta era una piccola lettera ingiallita con un marchio nero sulla facciata ed un serpente sull’altro lato. Solo il tocco di due mani così uguali, ma in fondo così diverse ( una macchiata di numerosi delitti e l’altra ancora pura e candida, come un bambino che si prepara a diventare un uomo ) avevano avviato il meccanismo.

Prima un vortice indefinito attraverso lo spazio ed il tempo e poi un castello terrificante e maestoso su una collina sradicata di ogni albero: ecco cosa videro gli occhi del Serpeverde.

Aveva paura di quello che sarebbe successo di lì a poco, ma non voleva sentirsi al di sotto di suo padre.

Chi passava di lì vedeva due figure incappucciate, così uguali…stessi capelli biondi, stessa espressione fredda sul volto, stesso modo di atteggiarsi…così feroci e inquietanti…solo il paesaggio poteva far loro concorrenza.

Davanti a loro c’era un grande portone in legno, vecchio e spesso, e un po’ più in là due grandi serpenti in pietra con degli occhi gialli e fissi su chiunque sarebbe entrato da quella porta.

Padre e figlio entrarono nel maniero finché non arrivarono ad una sala…la sala di Lord Voldemort.

Lui era là su una poltrona con il suo serpente preferito ai piedi: Nasini e tutti i suoi servitori ( cosa che di lì a poco sarebbe diventato anche lui ) intorno a formare un semicerchio.

Tutti quegli uomini immobili lo fissavano con un ghigno e vedevano in lui un futuro componente della loro grande “famiglia”…sembravano tutti uguali…solo quella cosa dagli occhi rossi era diversa…quella cosa rinata dallo stesso sangue del suo adorato Harry…Voldemort, Signore di ogni Male…e della sua anima…non sentiva cosa diceva…sembravano bisbigli ai suoi orecchi…sentiva solo un gran dolore nel petto…sentiva che il suo cuore si stava frantumando piano piano e poi fuoco puro sul suo braccio sinistro…le lacrime arrivarono immediatamente e il dolore divenne sempre più intenso…la carne gli si stava deformando e dopo poco un Marchio Nero risaltava sulla sua candida pelle…era marchiato a vita ed adesso non sarebbe più potuto tornare indietro.

Solo un sussurro uscì dalle labbra del biondino, che pronunciarono il nome del suo ragazzo:

- Harry…perdonami! -

Detto questo tutti incominciarono a ridere…una risata fredda che faceva venire i brividi e Lucius disse:

- Figliolo…benvenuto tra noi! -

Quelle parole attraversarono come lame taglienti la sua testa, peggio dell’orrore appena subito…

< Sì adesso sono uno di loro…un mangiamorte…ma caro padre aspettati una bella sorpresina…mi vendicherò di tutto quello che ho dovuto subire e del fatto che mi hai allontanato da Harry…mi vendicherò…preparati…PADRE! >

Nella sua testa sottolineò soprattutto quest’ultima parola…era legato a lui dal sangue, ma non lo considerava per niente suo padre…per lui poteva anche morire, meglio se per mano sua…e alla prima occasione perfetta l’avrebbe anche fatto < Caro Padre! >.

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Capitolo 10
*** Sempre più distanti ***


Capitolo 10: SEMPRE PIU’ DISTANTI

Capitolo 10: SEMPRE PIU’ DISTANTI

 

I giorni che susseguirono furono veramente duri da superare per entrambi.

Draco nella nuova scuola si era fatto alcuni amici, ma il suo cuore e la sua mente tornavano sempre ad Hogwarts…ogni giorno…aveva bisogno di pensare che avesse anche lui un posto speciale…come una grande casa…che per la prima volta in vita sua l’aveva considerato solo come Draco e non come figlio di un mangiamorte…lì invece era diverso…Durmstrang era una scuola conosciuta per le sue pratiche di Magia Nera…doveva fingere…ritornare alla sua maschera da ragazzo freddo e strafottente…in fondo comunque per lui non era difficile, aveva tenuto questa maschera per ben 18anni della sua vita…alcuni mesi in più non avrebbero fatto la differenza.

Harry invece sfogava la sua tristezza e il suo dolore in un modo che nessuno si fosse mai aspettato…voleva vendicarsi di Lucius Malfoy e di tutti quelli come lui…odiava fino allo stremo i mangiamorte e avrebbe fatto di tutto per torturarli e sterminarli…fino all’ultimo…compreso naturalmente quel bastardo di Voldemort…quell’essere disgustoso che non aveva portato altro che sofferenza e morte tra le persone che amava…aveva deciso di dedicarsi fino in fondo allo studio, diventare un Auror e poi far vedere a quelli là che gran mago poteva diventare Harry Potter…Sì ormai era diventata la sua ossessione, il suo fine primario…gli avevano tolto i suoi genitori, Sirius e alla fine anche il suo più grande amore…Draco…< La pagherete! >.

Altri giorni passarono e le cose non erano migliorate.

- Draco stasera vieni che ci divertiamo un po’…sai abbiamo conosciuto tre ragazzine del secondo anno e le abbiamo invitate nei sotterranei nord vicino all’aula di Magia Nera…sei dei nostri? -

- Ma che domande fai Seasley?! Ho mai rifiutato un invito?…Ci sarà da divertirsi stasera!! - poi dando una gomitata al ragazzo continuò -…Quelle ragazzine non sanno minimamente con chi hanno a che fare…-

- Hai perfettamente ragione! -

E così i due si misero a ridere fregandosene se si trovavano nella Sala Circolare dove tutti stavano pranzando in silenzio.

L’ex-Serpeverde se la spassava, cercava di divertirsi il più possibile facendo scherzi a tutti e prendendo in giro quelli più piccoli…voleva dimenticare il moretto…quel ragazzo per cui aveva sofferto così tanto…

< Draco Malfoy non soffrirà più da ora in avanti…mai più! > si era detto il biondino ed infatti da quanto si vedeva era tornato a seguire le orme del padre, anche se un ricordino ce l’aveva già…un marchio che pulsava costantemente sul suo braccio sinistro.

Harry era come al solito in biblioteca che studiava…naturalmente con Hermione.

Quest’ultima non pensava male del nuovo Harry, anzi diceva che finalmente aveva messo la testa a posto, cosa che faceva ricordare costantemente a Ron. Ron invece era preoccupatissimo, anche perché adesso non sapeva con chi passare il tempo libero e così finiva per girovagare con Neville, Seamus e Dean…l’unico momento in cui rivedeva in lui il suo migliore amico erano gli allenamenti di Quidditch…anche questi però piano piano divennero sempre più pesanti e intensi dal giorno del discorso di Silente.

- Ragazzi…ho da darvi una splendida notizia…fra due settimane ci sarà una partita inaspettata…preparatevi perché la squadra di un’altra scuola verrà qui e giocherà contro Hogwarts, quindi…Signor Potter…la prego di formare una squadra adatta a fronteggiare questi avversari! -

Un grido di pura gioia si levò in tutta la Sala Grande e il Grifondoro alzatosi in piedi rispose:

- Signore sarà fatto! Mi metterò al lavoro da stasera stessa! -

E così si era formata la squadra di Hogwarts composta da componenti di tutte le Case: Serpeverde, Tassorosso, Corvonero e Grifondoro.

Anche nell’altra scuola si stavano avviando i preparativi e quella scuola ( ironia della sorte ) era proprio Durmstrang.

Il preside una sera nella Sala Circolare aveva avvisato i suoi alunni della novità:

- Ragazzi…tra circa due settimane dovremo batterci contro Hogwarts…voglio che diate il meglio di voi e che portiate a casa la coppa alla fine della partita…affido l’incarico di formare la squadra a…Draco Malfoy…Signor Malfoy dato che conoscete bene i nostri avversari spero che farete una selezione alquanto calcolata! -

- Certo signore…sarà un onore per me! -

E detto ciò delle risatine comparirono sul volto di ogni studente…solo uno era preoccupato…Draco, il capitano della squadra, doveva tornare ad Hogwarts e rivederlo…ma come avrebbe fatto?…Solo una cosa doveva fare…nascondere il Marchio con una fasciatura ed essere il più freddo possibile.

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Capitolo 11
*** La partita ***


Capitolo 11: LA PARTITA

Capitolo 11: LA PARTITA

 

Gli allenamenti erano continuati senza sosta da entrambe le parti, finché non arrivò il giorno della partita.

- Sveglia Harry! Sono le 7:00…Ricordi! - urlò un Ron alquanto nervoso.

- Dai Neville…lasciami dormire! - e così il Grifondoro si rigirò dall’altra parte tirandosi le coperte fino a coprire tutta la testa.

- Neville? Harry ma che dici…sono io Ron…Dai su svegliati….SVEGLIA! -

Il moretto si alzò di scatto dal letto e maledisse chi l’aveva fracassato gli orecchi, però quando vide il rosso davanti a se con la divisa del Quidditch addosso si ricordò:

- Cazzo…Oggi c’è la partita! Ma che ore sono…Oh mio Dio…le 7:10!! Ron perché non mi hai svegliato prima! -

Harry si alzò velocemente ed incominciò a prepararsi, mentre un attonito Ron era rimasto imbambolato davanti al letto e si ripeteva:

- Ma…ma veramente…io…è 10 minuti che lo chiamo! -

Dopo 20 minuti buoni i due scesero al campo e fecero un ultimo allenamento come riscaldamento alla partita che si sarebbe tenuta di lì a poco.

- Ragazzi ascoltate…i nostri avversari stanno per arrivare! Siate cordiali e accoglieteli gentilmente…Capito? - disse Silente con un gran sorriso in volto.

- Ma certo preside…- dissero in coro Ron, Harry e gli altri della squadra.

Intanto un gruppo di figure con lunghe pellicce stava scendendo da un sottomarino e lì qualcosa frullò nella testa del Grifondoro.

- Emh…Preside! -

- Sì Harry?! -

- Ma…non mi dica che i nostri avversari sono di…di Durmstrang?! - il moretto era sempre più preoccupato.

- Beh Harry…Sì sono loro! - un filo si preoccupazione comparve sul volto di Silente.

- Ho capito…- rispose rassegnato il Grifondoro.

Prima o poi avrebbe dovuto riaffrontarlo, solo non pensava così presto e ora…ora si sarebbe trovato faccia a faccia con Draco…Draco Malfoy.

Il biondino stava bene dritto sulla schiena e sfoggiava uno di quei suoi ghigni famosi in tutta Hogwarts.

Mentre la squadra di Durmstrang si avvicinava a Silente ed ai ragazzi di casa, il preside Karkaroff disse ai suoi alunni:

- Ragazzi miei…state attenti a quel preside ed a tutti quelli che studiano qui…potrebbero rovinare ogni cosa e soffiarci la Coppa…state attenti anche a quel Potter…dicono che sia un osso duro…Non è così Malfoy?! -

- Sì preside…quando si mette in testa una cosa, arriva fino in fondo! - il ragazzo abbassò un attimo lo sguardo perché questo gli ricordò il prezioso aiuto che Harry gli aveva dato in ogni occasione…solo lui aveva saputo come prenderlo nei momenti difficili ed adesso si ritrovava un’altra volta a fronteggiarlo…proprio come nei primi anni di scuola…un’altra volta contro, nemici e avversari…

Ma questa volta non si sarebbe fatto sconfiggere.

< Harry preparati…questa volta sarò io a prendere il boccino d’oro…vedrai! > Detto ciò continuò a camminare verso la sua ex-scuola e verso i suoi ex-compagni.

La distanza fra i due gruppi si affievoliva sempre di più ed alla fine i due presidi con i rispettivi alunni si trovarono faccia a faccia.

- Silente da quanto tempo?! - disse con un falso sorriso Karkaroff.

- Hai ragione amico mio…è da tanto che non ci vediamo!! Ma adesso andiamo a parlare dietro un bel piatto prelibato, ti va? Dopo questo lungo viaggio sarete tutti affamati! - rispose Silente gentile come sempre.

- Ma volentieri vecchio mio…ho proprio bisogno di qualcosa da mettere sotto i denti! -

E mentre i due parlavano, le varie coalizioni si stavano lanciando sguardi fulminanti e lottando mentalmente.

Ad un certo punto il preside di Durmstrang interruppe questa tensione creatasi tra le squadre e disse:

- Oh…vedo che c’è qui il famoso Harry Potter! E’ un onore conoscerti…il bambino sopravvissuto a Colui-che-non-deve-essere-nominato…la tua storia è leggenda…-

- Sono solo un ragazzo come gli altri…- rispose freddamente il moretto.

- Non essere modesto ragazzo…Ah…forse vi farà piacere rivedere un vostro ex-compagno…-

Detto questo un Draco copia primi anni comparve da dietro il preside:

- Potter che coincidenza ricontrarci…qui ad Hogwarts…non ti pare?! -

- Malfoy…era meglio se evitavi di venire! – rispose Harry alquanto alterato.

- Cosa c’è Sfregiato…ho riaperto qualche ferita non ancora rimarginata?! -

< Ora lo uccido se continua ad insultare Harry…> pensarono fra se Ron ed Hermione che si era unita alla squadra qualche minuto prima.

Un altro ghigno comparve sul volto del biondino anche se nel suo cuore soffriva inesorabilmente.

-…Su via signor Malfoy non si trattano così i nostri avversari! - disse il preside di Durmstrang con tono calmo e falso -…Ragazzi seguitemi…ci vuole proprio un po’ di riposo per tutti voi! –

Detto questo la squadra ospite seguì Karkaroff e l’ultima cosa che Harry vide fu lo sguardo gelido e spietato che Draco gli riservò. Come poteva essere tornato alle “origini”?! Come poteva far finta che tra loro non c’era stato nulla e che neanche ora c’è qualcosa?!…il Grifondoro amava ancora quello strafottente e menefreghista di un Malfoy e sperava che anche l’altro provasse ancora qualcosa per lui.

La partita ci sarebbe stata quello stesso pomeriggio e già la mattinata si era preannunciata una catastrofe.

Harry si era rinchiuso nella sua stanza a riflettere…rivederlo gli aveva veramente riaperto la ferita che aveva nel cuore…purtroppo Draco aveva ragione…il suo “ritorno” gli aveva fatto più male che bene…

Immerso nei suoi pensieri decise che aveva bisogno solo di sfogarsi e così senza accorgersene si ritrovò a scendere i gradini della torre…non sapeva neanche lui dove stava andando, ma aveva bisogno di uscire dai dormitori, da Hogwarts…si sentiva soffocato da quelle quattro mura che in molte occasioni l’avevano protetto e salvato.

Non fece in tempo però ad arrivare al piano terra che si ritrovò davanti tutto il gruppetto di Durmstrang…non voleva rivedere quella sua faccia, così diversa e così uguale ai primi tempi…no, non voleva…così appena li intravide sgattaiolò fuori in giardino…

Il Grifondoro poté tirare un sospiro di sollievo ma non sapeva che l’ex-Serpeverde l’aveva visto…così tranquillamente si diresse verso la fontana e ammirando la bellezza della natura che lo circondava, si sdraiò sul prato.

Era bello stare disteso sull’erba e rilassarsi…scacciare tutte le preoccupazioni…sentire i raggi caldi del sole sulla propria pelle e la freschezza dell’erba al di sotto del proprio corpo…Harry avrebbe voluto che questa sensazione non finisse mai, che il tempo si fermasse in quel preciso momento…si sentiva come parte della natura stessa…solo che ad un certo punto un’ombra oscurò il sole…

Il moretto aprì gli occhi per vedere cosa stava succedendo e, ironia della sorte, si ritrovò davanti (per l’ennesima volta) Draco Malfoy…

< Ma è un tormento continuo…più ci si vuole allontanare da una cosa più quella ti viene incontro! > pensò il Grifondoro rassegnato.

- Potter, Potter…perché sei scappato appena ci hai visto…non è da te…-

E detto questo il biondino si sedette accanto all’altro.

- Draco…non è da te neanche questo tuo comportamento…perché? Dimmi…perché hai indossato la tua solita maschera? Che bisogno c’era? Che bisogno c’era far soffrire le persone che ami…-

- Potter parla al singolare e in prima persona!-

- Va bene…Che bisogno c’era DI FARMI SOFFRIRE! - rispose il Grifondoro furioso -…Facendo ciò hai rovinato la vita di entrambi! Bravo Malfoy…adesso non mi avrai più ne come amico ne come amante, non potrai più sfogarti con me…rimarrai da solo…E’ tutto quello che ti meriti! -

Harry guardò schifato il biondino.

- Forse hai ragione lo merito…però se ho fatto tutto questo una ragione c’è! -

- E allora dimmi…quale sarebbe questa ragione?! -

- Caro Potter…non sarò io a dirtela…lo scoprirai a suo tempo! -

Detto questo l’ex-Serpeverde prese con violenza il viso di Harry e premette le proprie labbra su quelle dell’altro.

- Sfregiato perché ti divincoli così…non ti è sempre piaciuto?! - Un ghigno e una risatina fecero la loro comparsa sul volto di Draco.

-…Mi fai schifo Malfoy! – rispose il moretto disgustato e detto ciò se ne andò.

Una lacrima scese sul viso latteo del biondino ed andò a bagnare l’erba che poco prima era stata deliziata del dolce peso del Grifondoro.

Draco poi si chinò, accarezzò questo manto verde e con un filo si voce disse: < Perdonami! >

Dopo tutto questo anche lui si diresse verso la scuola facendosi coraggio e ripetendosi che era meglio così.

Hermione e Ron che stavano chiacchierando tranquillamente con Neville smisero di parlare appena videro entrare Harry con una faccia da morto vivente.

- Harry…cos’è successo?! - disse istintivamente la Grifondoro.

-Niente…sono solo giù di morale! - rispose il moretto, il quale appena vide entrare anche Draco, gli lanciò un’occhiata omicida e continuò -…e incazzato nero! –

-…E’ MALFOY VERO?! BRUTTO BASTARDO CHE NON E’ ALTRO…ora vado lì e gli spacco il muso a quello sbruffone! -

Ron incominciò ad incamminarsi incontro a Draco, ma Neville ed Harry lo trattennero.

- Fermo Ron…non fare cose di cui poi dovrai pentirti! - gli disse Paciock stupendosi del colpo di saggezza appena avuto.

- Ma che pentirmi…se non ci fosse quello lì staremmo tutti meglio…- rispose il rosso sempre più alterato.

- No Ron…Neville ha ragione…Calmati! -

- Che palle! E va bene…va bene mi calmo! -

Detto questo strattonò i due amici e guardò male il biondino.

- Che c’è Weasley…se hai qualcosa da dirmi, vieni qui a dirmela! -

- Caro Malfoy…non mi abbasso al tuo livello! Ma non sperare che per questo lasci passare…mi vendicherò in campo…vedrai non riuscirete neanche a fare un goal con me come portiere! -

Detto ciò se ne andò con i due amici e la propria ragazza, che continuavano a complimentarsi con lui per il sangue freddo dimostrato.

A Draco intanto veniva il voltastomaco a pensare a quei quattro…sempre insieme…e li invidiava perché almeno loro potevano decidere con chi stare, con chi passare le giornate e divertirsi…No, non poteva farsi mettere i piedi in testa da qualcuno…soprattutto da un Weasley…anche se aveva capito che in fondo non era poi così male…e in più ci si metteva anche la “gelosia” a fare il suo gioco…ed a incasinare le cose…

< Perché quello stronzetto buono-a-nulla può stare vicino ad Harry ed io no? Guarda come se la ridono insieme…Prima uccido Weasley e poi, perché non posso averlo anche…Ma che sono scemo?! Che sto dicendo! Sono diventato un mangiamorte proprio per salvarlo ed ora lo voglio uccidere…sto andando fuori di senno…va be’ mi limiterò ad un unico omicidio…Weasley preparati! > pensò Draco e detto questo urlò al rosso:

- Lenticchia…dove credi di andare! Va be’ che vinciamo la partita…ma voglio anche una vincita personale…p ti stai cagando sotto dalla paura! - fece una risatina e poi continuò -…Dai Weasley sto aspettando! -

 Ron guardò prima Harry poi Hermione come per sapere cosa doveva fare ed una risposta arrivò subito:

- Non abbassarti alle sua provocazioni amore…non siamo come lui ricordalo…nessuno lo vorrebbe acca…OPS…- la ragazza guardò il moretto -…senza offesa Harry! -

- Niente…tanto hai sempre ragione te…sono stato uno stupido ad innamorarmi di uno così…Ed io che pensavo che Draco Malfoy potesse cambiare…tutte fandonie! -

Successivamente fu Harry a parlare.

- Malfoy smettila di rompere le palle…ormai non fai più parte di questa scuola e cosa più importante della nostra vita…Quindi giochiamo questa maledetta partita e poi vattene con i tuoi simili! -

Questo discorso fece male ad entrambi, sia a Draco che lo senti pronunciare dalle labbra del suo amore, sia ad Harry, dato che non era quello che pensava realmente.

Dopo un po’ di esitazione però l’ex-Serpeverde si ricompose e disse:

- Potter guarda che non volevo stare un minuto di più ancora in questa ridicola scuola…che mette insieme purosangue con…- e guardò Hermione disgustato -…mezzosangue! -

Lì Ron non ci vide più.

- Brutto stronzo…ora la smetti di pigliare per il culo gli altri…vedrai come sarà contenta Madama Chips quando dovrà curarti e rimetterti in sesto con le costole rosse e le ossa spezzate…Vieni qui Figlio di Puttana che non sei altro! -

- Come mi hai chiamato?! Figlio di Puttana?! Ma io ti strangolo! -

Detto ciò i due iniziarono una lotta all’ultimo sangue, ma per fortuna Harry, Hermione e Neville strattonarono via Ron e Draco con tutti i suoi amichetti (< del Cazzo! > Nd Harry) se la ridevano  beatamente.

- Ci vediamo alla partita Malfoy! - disse infine Ron che veniva praticamente trascinato via dagli altri tre.

- Contaci…Ah e tu Potter…preparati…sarò io i cercatore dell’altra squadra! -

- Ci avrei giurato…ma non ti preoccupare…non sei mai riuscito a vincere quando eri qui ad Hogwarts…figurati con quella branca di imbecilli! -

E detto ciò i quattro Grifondoro sparirono dal corridoio lasciando gli altri irritati dall’ultima frase.

Le ore passarono per tutti un po’ agitatamente ed alla fine arrivò il momento della partita.

Le due squadre erano negli spogliatoi e si stavano preparando, ripassando schemi e concentrandosi su quello che dovevano fare.

- Ragazzi ascoltate…come capitano devo dirvi di stare calmi, avere sangue freddo e dare il meglio di voi per vincere questa partita ma…come amico vi dico…Rompiamoli il culo a quelli sbruffoni…Dai…Stiamo calmi…M raccomando siate aggressivi e determinati ma giocate pulito…è quella la cosa che ci contraddistingue! Allora ragazzi siete pronti? - Harry incitò gli amici e questi risposero con un:

- Sì capitano! -

Detto ciò la squadra entrò in campo…per l’occasione avevano una divisa che indicava i colori di tutte le quattro Case di Hogwarts e sul davanti spiccava lo stemma della famosa scuola, mentre per quelli di Durmstrang non c’era niente da meravigliarsi: divisa nera ed aria da superori.

Le squadre si posizionarono sul campo da gioco e  un Dean Thomas tutto eccitato (cronista da quando Lee Jordan aveva lasciato la scuola) iniziò la sua cronaca.

- Ragazzi oggi siamo qui per assistere alla partita tra due prestigiose scuole…la grandissima e mitica squadra di HOGWARTS che avrà come capitano il nostro bignamino…Harry Potter! -

Un caloroso applauso e grida incontenibili arrivarono dalla tribuna di Hogwarts.

-…E dall’altra parte Durmstrang! -

Ci fu un silenzio quasi tombale e Madama Bumb per interrompere questo imbarazzante momento diede il fischio d’inizio.

- La bluffa cade nelle mai di Korsik della squadra avversaria…dai ragazzi non fatelo passare!! Su dai…GRANDE GINNY! E vai così…Hogwarts in possesso di palla…O mio Dio…ATTENTA GINNY hai un bolide che ti viene dritto addosso!!! -

- Thomas…smettila di fare commenti sulla partita…prima Jordan ed ora ti ci metti anche tu?! Fai il cronista e basta! - disse la McGrannith severamente.

- Sì professoressa…mi scusi! – detto ciò Dean ricominciò -…Allora Ginny Weasley in possesso di palla…la passa a Calì…Ma viene intercettata da G-Giu-Gio…- Dean abbassò un attimo il megafono -…Professoressa come si chiama quel tappetto là?! -

- Thomas?! - la McGrannith rimproverò un’altra volta il ragazzo -…Comunque aspetta si chiamava…Ah…Giukich! -

- Che razza di nome…- simulò un colpo di tosse -…Giukich… che arriva davanti alla nostra porta…si presta a segnare…Ron parala, parala! E tira…tira…- tutti rimasero col fiato sospeso -…SI’ BELLA PARATA RON…Ron Weasley sei un grandissimo portiere…il secondo in assoluto migliore dopo Oliver! -

- Ora basta Thomas…se non la smette faccio io la cronaca! -

- Professoressa…mi dispiace ma non ce la vedo proprio! - e una risatina comparve sul volto del Grifondoro.

Dopo circa 10 minuti di gioco la situazione era quasi alla pari, ma la squadra di Durmstrang stava giocando veramente sporco e già ora metà dei ragazzi di Hogwarts era messa male.

- E Blaise…dai Zabini su…arriva alla porta avversaria ma…SEGNA…Grandissimo! Intanto vediamo che…Sì…Harry e Malfoy stanno sfrecciando verso bordo campo…Avranno visto il boccino?!…-

Draco ed Harry erano fianco a fianco che si litigavano il posto per poter seguire la scia del boccino con più facilità.

- Potter togliti di torno…il boccino è mio! -

- Mai Malfoy! - detto ciò l’ex-Serpeverde tirò una gomitata al moretto che quasi perse l’equilibrio.

- Harry attento…sta per cascare e…un bolide…Harry…Harry….Meo male…GRANDE RIMESSA DI ROY!…Me non è possibile…sia Harry che Malfoy stanno andando in picchiata verso il terreno…si schianteranno per terra! - Dean Thomas come tutti gli altri era col fiato sospeso, quando…

- O mio Dio…HARRY…HARRY HA PRESO IL BOCCINO! Vittoria di Hogwarts per 200 a 60…EVVIVA…- il ragazzo guardò meglio verso i due cercatori -…Un momento…Cos’è successo?! Harry e Draco stanno precipitando…Qualcuno li aiuti!!! -

Tutti si stavano agitando…

- Professoressa…faccia qualcosa…si sfracelleranno per terra! - disse Dean preoccupato.

- Severus aiutami…-

Detto ciò sia Piton che la McGrannith si misero all’opera e riuscirono a rallentare la caduta, in modo tale che Draco riportò solo una costola rotta e qualche livido, mentre Harry un profondo taglio sul sopracciglio ed una lussazione alla spalla sinistra.

- H-Harry stai bene?! - disse istintivamente Draco vedendo il suo amore così conciato prima che arrivasse tutta la folla.

- Si sto bene e te? - Draco si accorse solo ora di quello che aveva detto e così rimediò subito:

- No sai Potter…Te l’ho chiesto solo per essere sicuro che starai bene quando Voldemort ti catturerà! -

Detto ciò se ne andò in infermeria lasciando Harry sconvolto da quell’affermazione.

< Non posso crederci…eppure prima sembrava veramente preoccupato per me! > pensò il Grifondoro ed una lacrima scese copiosa dai suoi occhi, che però asciugò subito, per non far preoccupare ancora di più gli altri.

 

VOLEVO SOLO DIRE GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE RECENSISCONO LA MIA FF…LO SO CHE HO FATTO ALLONTANARE HARRY E DRACO E CHE NON CI SARANNO SCENE PARTICOLARMENTE “PICCANTI” TRA LORO PER UN BEL PO’ DI CAPITOLI PERO’ VOLEVO CHE SUCCEDESSE COSI’…IN OGNI CASO CONTINUATE A LEGGERLA PERCHE’ POI LI RIFARO’ INCONTRARE MOLTO INTIMAMENTE…COMUNQUE COSA ACCADRA’ LO VEDRETE IN SEGUITO…ANCORA GRAZIE…BACIONI EMPIRIA

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Capitolo 12
*** Terribile addio ***


Capitolo 12: TERRIBILE ADDIO

Capitolo 12: TERRIBILE ADDIO

 

Draco si era ritirato in infermeria per far vedere a Madama Chips quelle costole che tanto gli facevano male.

- Buongiorno Signor Malfoy…da quanto tempo non la si vedeva! Che cos’ha? – disse Madama Chips tranquilla…

- Buongiorno…insomma…ho delle costole rotte che mi fanno un po’ ma…- ma non fece in tempo a finire la frase che non dolore atroce lo fece piegare in due.

- S-Signor Malfoy…su si sdrai su quel letto…io l’ho sempre detto che il Quidditch è uno sport troppo pericoloso…Ma no…il preside non mi vuole ascoltare! E poi guarda come vengono conciati questi poveri ragazzi…su via stia tranquillo…le farà un po’ male, ma poi vedrà che starà bene! –

- La ringrazio Madama! –

E proprio in quel momento arrivò in infermeria anche Harry.

- Malfoy…- disse piano il Grifondoro.

- Oh Signor Potter…immagino che anche lei sia qui per essere curato…vediamo quel taglio…Mmh…un po’ bruttino direi! –

Detto ciò l’infermiera passò con del cotone una specie di intruglio sulla ferita.

- Mi raccomando lo tenga ben premuto per circa 5 minuti…poi vedrà che in 1-2 giorni si cicatrizzerà! -

- Un’altra cicatrice di guerra…Potter?! – si intromise Draco.

- Io non farei tanto lo spiritoso Signor Malfoy…o il costato le farà ancora di più male…poi non sono affari miei…faccia pure quel che vuole! –

Ed infatti si avverò quello che aveva appena detto l’infermiera: Draco sentì una fitta fortissima al petto e così si rilassò di nuovo, evitando di fare movimenti bruschi.

- Signor Potter anche lei vada a sdraiarsi…dovrò rimetterle a posto la spalla…-

- Proceda pure Madama…non si preoccupi! –

E detto questo Madama Chips fece tornare la spalla di Harry al proprio posto con non poco dolore del ragazzo.

- Adesso vi lascio soli…ma fate i bravi…vado a medicare gli altri e poi torno! Mi raccomando…non vi scannate! – disse preoccupata l’infermiera e così uscì dalla stanza.

- P…-

- Malfoy…non fiatare…non voglio più sentire la tua voce! – disse serio il Grifondoro.

- Va bene sto in silenzio…-

Dopo circa 2 secondi però il moretto si rivolse all’altro.

- Come ti trovi a Durmstrang? -

- Senti Potter…non avevi detto di non fiatare? Questa regola vale anche per te…- rispose sgarbatamente il biondino.

- Sì ma…-

- Niente ma…TACI! –

Passarono altri 3 minuti e Madama Chips non era ancora tornata, così Harry ritornò di nuovo “all’attacco”.

- Qual è il motivo per cui ti comporti così? -

- Potter…ma allora non sai proprio star zitto…leggi le mie labbra…F-a-i  s-i-l-e-n-z-i-o!!! – disse Draco scandendo le parole, dopo di che guardò l’altro negli occhi -…E poi te l’ho già detto se non sbaglio…lo scoprirai da solo a tempo debito…- e abbassò anche la voce -…e in quel momento mi odierai come non mai…-

Il moretto sentì tutto.

- Ma c-cosa v-vuoi dire?! Perché dovrei odiarti… Draco…mi stai facendo preoccupare…-

In cambio però ottenne solo uno di quei suoi sguardi gelidi ed insostenibili, dopo di che la situazione fu interrotta dall’entrata dell’infermiera.

- Oh Madama…le volevo chiedere se poteva dimettermi…Sa dovrei ritornare a Durmstrang!! – disse improvvisamente Draco.

- Va bene…solo però se mi promette che si farà tenere d’occhio da qualcuno di esperto! –

- Lo farò…non si preoccupi! –

E detto questo fece per uscire, ma prima si voltò verso Harry e gli disse:

- Potter…ci si rincontrerà molto presto e sappi che non sarà un incontro di piacere! –

Fu l’ultima volta che lo vide dalla fine della scuola…Con quell’affermazione l’aveva proprio disarmato…Che cosa avrebbe voluto intendere con quella frase?

Da quel giorno comunque non l’aveva più visto…rimaneva solo un vago ricordo nella sua mente e nel suo cuore, ma niente di più ( diciamo che l’aveva cancellato da se per autodifesa…)…l’aveva voluto rimuovere e costruirsi una nuova vita…

- Dai Harry sbrigati…ci sono i risultati dei M.A.G.O.!! – disse Hermione agitatissima.

- Eccomi…Mione ma perché sei così agitata! Avrai sicuramente preso tutte E! – rispose Harry -…Non è vero Ron? –

- Ha ragione lui…li avrai superati tutti…sono io che devo preoccuparmi! -

- Dai amore…vedrai che anche te li hai superati egregiamente! –

E detto ciò baciò il fidanzato.

Il Grifondoro come li invidiava…loro erano ancora insieme…dopo tutto quello che era successo…mentre lui…lui era solo.

- Dai ragazzi vediamo…EVVIVA…Ce l’abbiamo fatta…tutti e 3!! – disse Harry entusiasta.

- Non ci credo…diventerò Auror con i miei due migliori amici…E’ il giorno più felice della mia vita! –

Ron era al settimo cielo, ma qualcuno lo stava rimproverando sull’ultima frase.

- Scusa amore hai ragione…il 2° giorno…il 1° è stato quanto mi sono messo con te! – E detto ciò si baciarono un’altra volta sotto gli occhi di tutti.

Intanto nell’altra scuola anche Draco era passato ottimamente agli esami di fine anno e suo padre era fiero di lui.

- Draco…mi congratulo con te…e sappi che da oggi in poi sarai parte attiva del nostro gruppo… Fatti onore figlio mio…e diventa come me: uno dei mangiamorte più spietati che esistano al mondo! – disse Lucius al figlio.

 - Non ti deluderò padre! – rispose il biondino, anche se voleva fare proprio il contrario di quello che aveva appena detto.

Voleva mandare tutti quegli assassini ad Azkaban ed avvertire Silente non appena avrebbe saputo di più sui vari spostamenti ed attacchi…era quella la sua missione…fare la spia e sacrificare persino se stesso per la sua causa e per il suo più grande amore…Harry Potter.

 

SCUSATE SE E’ TANTISSIMO CHE NON CONTINUO LA MIA STORIA, MA ERA UN PERIODO IN CUI AVEVO PERSO L’ISPIRAZIONE…NON SO QUANTO PASSERA’ TRA L'INSERIMENTO DI UN CAP. E UN ALTRO MA VI ASSICURO CHE PIANO PIANO ARRIVERO’ FINO ALLA FINE!!!(COMUNQUE MANCA ANCORA TAAAAAAANTO TEMPO!!!)

 

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Capitolo 13
*** Coalizioni opposte ***


Capitolo 14: COALIZIONI OPPOSTE

Capitolo 13: COALIZIONI OPPOSTE

 

Dalla fine della scuola i ragazzi dell’ultimo anno si erano impegnati a diventare quello che già al 5° anno avevano concordato con il direttore della propria casa.

Sia Harry che Ron e Hermione avevano deciso di intraprendere la carriera di Auror, anche se molto difficile, e si stavano dando molto da fare.

- Lupin…sei sicuro che riuscirò a farcela?! Insomma…diventare Auror è complicato…-chiese Ron preoccupato.

- Ma certo…sarete tutti e tre degli ottimi Auror…te lo dice uno che di esperienza ne ha avuta! – rispose Moony orgoglioso.

E così l’addestramento alla carriera prefissata continuava senza un attimo di sosta…

Anche a diversi chilometri di distanza qualcun altro si preparava a seguire la propria strada…

- Signore…cosa vuole che faccia?! – disse un giovane uomo dai capelli chiarissimi di fronte all’Oscuro Signore.

- Caro Draco…voglio che catturi qualcuno per me…- Voldemort si fermò un attimo a guardare l’altro con quei suoi ripugnanti occhi rossi -…una mezzosangue che conosci molto bene…e diciamo…che qualcun altro molto fastidioso per i miei gusti conosce particolarmente bene…-

una risata fredda inondò il suo viso e lo deformò ancora di più.

Il giovane mangiamorte rimase pietrificato da quell’affermazione…una mezzosangue che conosceva anche lui? E chi poteva essere?!....Una piccola risposta balenò nella mente del biondo…

< No…non può essere…così facendo….Sì…vuole arrivare a LUI!> pensò il ragazzo tenendo però sempre quel suo viso impassibile.

- Chi devo catturare mio Signore?! -

- Hermione Granger…-

Un sussurro provenne da quella voce melliflua…solo un sussurro…ma le supposizioni di Draco erano esatte…lo faceva per arrivare ad Harry Potter e lui ne sarebbe stato complice…avvenne contribuito alla sua cattura.

La sera dello stesso giorno i tre amici si trovavano al Ministero della Magia (come al solito…)…

Non erano ancora degli Auror veri e propri, ma lo sarebbero divenuti presto.

Hermione era seduta ad una scrivania e stava scrivendo su delle pergamene, mentre Ron ed Harry parlavano tranquillamente sul loro avvenire con Tonks e Kingsley, due Auror che li avevano aiutati in diverse occasioni quando erano ancora ad Hogwarts e con cui avevano un buonissimo rapporto.

Un attimo dopo però Hermione si alzò di scatto e fece girare verso di lei tutti i presenti.

- Ragazzi ho bisogno di una boccata d’aria…non resisto più in questo minuscolo ufficio…-

- Ma Mione…lo sai che siamo sottoterra…Come fai…-

- Ron non essere sciocco…era solo un modo di dire…Secondo te io mi scordo queste cose?!- rispose la ragazza un po’ agitata.

- Va bene…va bene…Calmati…- disse il rosso con le mani davanti al petto, anche se non servì a nulla, dato che Hermione ormai era già uscita nel corridoio e si stava dirigendo all’ascensore.

- Che noia…non ne posso più! –

Un attimo dopo si ritrovò nell’Atrium dove poteva sgranchirsi le gambe senza che nessuno le dicesse qualcosa…la sala era deserta…la fontana al centro del salone, che di solito faceva sgorgare acqua da tutte le statue che la componevano, era priva di questi getti e le luci erano tutte spente…tutto questo rendeva il posto un po’ spettrale…

- Come si sta bene in solitudine…niente Ron che ogni volta ha da ridire su tutto…e niente Harry che naturalmente da ragione a quell’altro…o se ne tiene fuori…-

Un rumore di passi provenne da dietro una colonna…

- Chi è la!- Hermione si girò di colpo puntando la bacchetta in quella direzione.

Adesso i passi si placarono e vennero sostituiti da una fredda risata.

- Granger…non ti facevo così paurosa! – disse la voce dietro la colonna.

- Fatti vedere codardo…- la ragazza tenne ancora più stretta tra le mani la propria bacchetta.

Una figura uscì da dietro quel nascondiglio e si posizionò sotto una fioca luce di una lampada…era un uomo incappucciato e tutto vestito di nero…

- Un mangiamorte?! Stupeficium…- disse Hermione puntandogli contro la bacchetta, ma l’incantesimo mancò di poco il bersaglio.

- Sai fare di meglio Granger…- il mangiamorte non dava segni di muoversi o attaccare, così l’ex-Grifondoro ne approfittò.

- Chi sei?! E come fai a sapere il mio nome…-

- Oh…lo so eccome…non sono un mangiamorte qualunque sai?! – l’uomo si tirò giù il cappuccio lasciando il viso scoperto.

- Malfoy! – disse Hermione con voce sprezzante.

- Esatto…Cara Granger non ti conviene cominciare ad urlare per chiedere aiuto ai tuoi amichetti o…lo saprai già no?!...Farai una brutta fine…- il tono di Draco era freddo e distaccato proprio come quello di suo padre.

- Ma questo non mi evita di…Impedimenta! –

Purtroppo non colpì Malfoy, ma dato che in quel momento erano arrivati altri mangiamorte, per sua fortuna, riuscì a colpirne almeno uno, che venne scaraventato per terra violentemente….

- Vedo che te la sai cavare bene Granger…ma mai quanto me…CRUCIO! -

La maledizione colpì in pieno petto la ragazza che si accasciò a terra dal dolore e cominciò a gridare, tanto che le urla strazianti arrivarono fino alle orecchie dei suoi amici.

- Hermione! – Harry e Ron si guardarono spaventati e il più velocemente possibile corsero per raggiungere l’Atrium.

I secondi stavano passando e il dolore allo stomaco diventava sempre più intenso…solo la morte sarebbe stata una liberazione da quell’inferno.

La scena che si presentò agli occhi dei due ragazzi fu raccapricciante…Hermione afflosciata a terra che piangeva e si contorceva su se stessa ad attorno a lei un numero sostenuto di mangiamorte che ridevano nel vedere soffrire la ragazza.

Harry poi si soffermò su colui che aveva lasciato la maledizione Cruciatus…

- Malfoy?! – un moto di rabbia affiorò nel suo corpo…avrebbe voluto spaccargli il muso o persino ucciderlo con le sue stesse mani…Come poteva fargli questo?!

I due si guardarono intensamente in un momento che a loro parve infinito, poi Draco lasciò andare Hermione dirigendosi verso l’oggetto dei suoi desideri.

- Potter…da quanto tempo! –

- Tu…un mangiamorte…- un po’ di malinconia, stanchezza e disgusto inondarono il viso del moretto -…c’era da aspettarselo…-

- E che credevi…che mantenessi le promesse?! Povero allocco che non sei altro…- un ghigno comparve sul volto del biondo. < Scusami amore!>

- Quando è suc…-

Harry non fece in tempo a finire la frase che con uno scatto felino Draco prese Hermione per un braccio e si smaterializzò con lei, così come tutti gli altri mangiamorte.

Solo un’ultima parole sentì provenire dalle labbra che pochi mesi prima assaporava avidamente      < Ci vedremo presto > e poi nulla…a parte i continui singhiozzi di Ron.

Lui non riusciva neanche a parlare, a sfogare la rabbia che aveva dentro, capacitarsi di quello che Malfoy aveva appena fatto…rimase lì imbambolato al centro della sala con gli occhi spenti e, quasi come se il suo corpo fosse senza vita, si accasciò a terra proprio dove pochi secondi prima vi era il mangiamorte biondo…non una parola…

E accanto a lui vi era ancora Ron che si stava disperando e piangeva così forte da far rimbombare la sua voce in tutti i piani…Nient’altro…solo loro…

Dopo di che arrivarono altri Auror che sentite le urla, volevano una spiegazione sull’accaduto…ma i due non risposero…erano vuoti dentro…uno tradito dal suo più grande amore e l’altro disperato per al scomparsa della sua ragazza…forse non l’avrebbe più vista…e questo era solo colpa di Malfoy…solo vuoto…niente di più, niente di meno.

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Capitolo 14
*** Tensione da entrambe le parti ***


Capitolo 14: TENSIONE DA ENTRAMBE LE PARTI

Capitolo 14: TENSIONE DA ENTRAMBE LE PARTI

 

- Signore le ho portato la Mezzosangue! – disse una figura appena materializzata nella sala di Voldemort.

- Ne sono felice…diventerai un grande mangiamorte Draco…proprio come tuo padre! –

Un sorrisetto comparve sul viso di un uomo…un uomo dai capelli biondi e braccio destro dell’Oscuro Signore…Lucius Malfoy era lì davanti a suo figlio e lo scrutava attentamente per vedere la sua reazione.

Draco si girò e con occhi freddi guardò suo padre.

- Ho sempre voluto essere come lui… -

Mentre diceva questo Hermione guardava la scena spaventata e terrorizzata per quello che gli avrebbero fatto.

- Signorina Granger…siamo contenti che sia venuta a trovarci… - disse Voldemort tranquillamente con quei occhi rossi fissi sulla ragazza.

- Non sarei venuta qui neanche morta… - fulminò di colpo il giovane Malfoy - …per mia volontà! – poi continuò con un tono più sprezzante guardando l’Oscuro Signore - …Non riuscirete mai a vincere…vedrete…i miei amici verranno qui e vi stermineranno tutti… -

Non finì quasi neanche la frase che Voldemort scagliò contro di lei uno schiantesimo che la fece ribaltare e accasciare a terra.

- Portala nei sotterranei Draco… -

Detto ciò il biondino ubbedì all’ordine e trascinò la ragazza giù per la scale fino alle prigioni.

- Malfoy…come puoi essere diventato come quell’essere di tuo padre…sei disgustoso! – disse improvvisamente Hermione che cercava in tutti i modi di divincolarsi dalla stretta del mangiamorte.

Però Draco non rispose…non se la sentiva…già aveva scagliato un Cruciatus nei confronti della migliore amica di Harry e in più adesso lui lo odiava come non mai…era un mangiamorte e doveva obbedire a Voldemort…ma c’era un secondo fine in tutto questo…oh si…tra poco li avrebbe spediti tutti ad Azkaban…quello che doveva fare, era solo andare da Silente e riferigli la novità…

Sul suo volto comparve una ristata fredda che però portò Hermione a diverse conclusioni…lei non sapeva della sua infiltrazione come spia…non conosceva la sua identità da traditore…ne era all’oscuro…gli unici che conoscevano la verità erano solo Draco e Silente.

Arrivati nei sotterranei la ragazza vide un lungo corridoio tutto pieno di celle…sporche, piccole e vuote…sarebbe stata l’unica presenza in quelle segrete…l’unica…forse gli altri erano stati tutti uccisi, torturati…ed era quello che l’aspettava se qualcuno non sarebbe venuto a salvarla…

- Ecco la tua nuova residenza…Cara la mia Mezzosangue!...E credo che ci starai per molto tempo… - poi abbassò di colpo la voce e si guardò intorno - …presto qualcuno verrà qui a liberarti…non ti preoccupare… -

Detto ciò se ne andò, lasciando Hermione attonita e pensierosa sul come mai si fosse comportato così…

Successivamente Draco uscì dai sotterranei e avvisando Pansy Parkinson ( nuova mangiamorte dopo di lui ) di riferire a suo padre che andava alla Testa di Porco per un Whisky Incendiario, si smaterializzò da quel posto…tanto lugubre e tanto tenebroso.

Silente intanto era nel suo ufficio con le mani in mano, dato che ormai era Estate e la scuola era vuota…priva di tutte le urla che provenivano dai corridoi…priva di ogni presenza…

I presidi nei vari quadri si stavano annoiando…alcuni si sventolavano dei fogli o delle stoffe addosso a causa dell’afa che c’era…altri giravano su e giù per la stanza con le braccia incrociate dietro la schiena…e altri ancora ( soprattutto due donne dall’aria un po’ svampita e trascurata ) chiacchieravano tra loro raccontandosi gli ultimi fatti sul mondo magico…ma improvvisamente qualcosa interruppe la loro conversazione…

Infatti dalla porta dell’ufficio entrò di colpo un elfo domestico:

- Signore è qui, signore…signore venuto per raccontarle novità, signore…Dobby lo fa entrare?! –

- Certo Dobby…fallo entrare! – rispose con un gran sorriso sul volto il preside di Hogwarts e Draco entrò garbatamente sedendosi proprio sulla sedia all’altro lato della scrivania.

- Preside… -

- Draco…non chiamarmi così…non siamo più a scuola ricordalo… - rispose gentilmente Silente.

- Va bene…sa comunque perché sono qui?! – il tono del giovane mangiamorte si sciolse un po’.

- Certo…Hermione vero?! –

- Si…l’ho catturata personalmente per volontà di Voldemort… -

Il preside non si scompose al sentir nominare il suo nome come avrebbe fatto chiunque altro - …e adesso si trova nei sotterranei del castello dell’Oscuro Signore… -

- Tom…sempre lo stesso… - disse Silente a bassa voce e poi si rivolse al ragazzo - …Draco grazie per tutto quello che fai…adesso vai pure…riferirò tutto all’Ordine… -

- Di niente… - rispose il biondino; poi si girò e si diresse verso la porta, ma prima di averla varcata, disse tristemente all’uomo dalla lunga barba:

- Mi faccia un favore…protegga lei Harry al posto mio… -

E così senza aspettare una risposta se ne andò, lasciando Silente con un grande sorriso sulle labbra, felice di aver avuto sempre ragione sul quale fosse in realtà il vero Draco Malfoy.

Intanto la notte calava magicamente su tutta Londra e in una piccola stanza del Paiolo Magico, due ragazzi sconvolti e immersi nei loro pensieri ( o meglio incubi ) si apprestavano a dormire…dormire…era una parola grossa!Tutti e due erano distesi sui loro letti con gli occhi ancora aperti che pensavano agli ultimi avvenimenti…Hermione rapita, Draco mangiamorte…

Soprattutto Harry era in uno stato pietoso…sembrava un vegetale…e cosa sempre più frequente, gli bruciava maledettamente la cicatrice sulla fronte…gli sembrava quasi che la sua testa andasse a fuoco da un momento all’altro, ma lui non ci badava poi più di tanto…

< Draco…come hai potuto…allora tutto quello che ci eravamo detti…l’amore che ci legava e su cui avevamo posto la nostra fiducia non è servito a nulla…stavi solo mentendo…volevi che arrivassi ad amarti…eh…adesso è facile vero! > il moretto strinse ancora di più le lenzuola tra le mani <…adesso pensi che cadrò ai tuoi piedi…mi farò ammazzare per accontentarti…no…Harry Potter non cadrà così in basso…mi farò forza…forza >

Mentre pensava questo una lacrima scivolò giù dalla propria guancia e poi gli occhi cominciarono ad annebbiarsi…prima lievemente, ma poi divenne tutto buio…

Stava camminando per una lunga strada di campagna…era notte e il paesaggio deserto…a parte un castello che incombeva minaccioso su di una collina…

La strada che stava percorrendo portava proprio là…velocemente arrivò davanti al portone in legno massiccio…con una spinta riuscì ad aprirlo e attraversare anche i due serpenti in pietra che lo guardavano minacciosi…senza rendersene neanche conto si ritrovò nei sotterranei del castello…

Com’era buio lì sotto…e spettrale…stava attraversando una ad una tutte le celle vuote e alla fine vide in lontananza una figura che giaceva in una di queste…piangeva e il suo viso era tutto rosso e inquietante…Hermione…era lei ne era sicuro…Harry si mise a correre più che poteva…ma tutto ad un tratto si ritrovò a sedere sul suo letto con la cicatrice che gli pulsava anche più di prima…

- O mio Dio…Harry…ti ho sentito urlare e…ho avuto paura… - disse Ron preoccupato.

- Non ti preoccupare Ron…non è niente! – rispose il moretto cercando di calmare l’altro.

- Ma Harry…hai avuto un altro di quegl’incubi… -

- Ehm…Sì… - il ragazzo abbassò lo sguardo.

- Lo sai che mi hai fatto prendere un colpo?! –

- Scusa…se ti ho svegliato! –

- Non mi hai svegliato…non riuscivo a dormire… - adesso anche il rosso abbassò di colpo lo sguardo -…pensare che Hermione è là fuori con quei mangiam…  -

- Ron è nei sotterranei del castello… -

Il rosso si alzò improvvisamente e guardò l’altro attonito:

- Cosa?! -

- Sì…Hermione è in una cella nei sotterranei…l’ho vista nel sogno…stavo correndo e… -

- Frena…frena…di quale castello stai parlando… - Ron si intromise nel discorso dell’altro.

- Non lo so sinceramente…era un castello tetro…con attorno un paesaggio deserto…privo di alberi e…Ah sì…ai lati del portone c’erano due grossi serpen…Serpenti?! – sembrava che l’ex-Grifondoro si fosse accorto solo ora di quello che aveva sognato… -…Voldemort! –

- Per la barba di Merlino…Harry dobbiamo subito riunire l’Ordine della Fenice…è l’unico modo…-

- …per salvare Hermione! – Harry finì la frase dell’amico.

Così senza neanche andare a letto scesero le scale e si diressero a Grimmauld Place per avvertire gli altri.

Fuori l’aria si faceva sempre più afosa, ma per fortuna aveva cominciato a piovere…piccole gocce scendevano dal cielo e delineavano i contorni di tutto ciò che incontravano nel loro percorso…i due ragazzi un po’ bagnaticci (< Diciamo fradici che è meglio! Ma io dico…non ci potevi far usare qualcos’altro, invece che la scopa?! Non so ci sono tanti modi più veloci e SICURI…per arrivare là in minor tempo…> N.d.Ron ) (< Lo so…ma la storia è mia e decido io…così fa più effetto…più mistero…> N.d.A ) (< Te lo do io il MISTERO! > N.d.Ron ) (< Ron…smettila…o ti tolgo definitivamente dalla storia! > N.d.A ) (< Va bene…sto zitto! > N.d.Ron ) arrivarono a Grimmauld Place, dove ( cosa piuttosto strana e sospetta ) li aspettavano già tutti.

- Ehm…mi sono perso qualcosa?! Che ci fate tutti qua?! – disse Harry molto sospettoso.

- Siamo qua per il vostro stesso motivo… - disse ad un tratto Tonks indaffarata a mettersi a posto un ciuffo ribelle...stasera faceva veramente impressione…aveva i capelli lunghi e biondi e poteva far concorrenza perfino allo stesso Lucius Malfoy… ( il che è grave! )

- Nostro stesso…ma come è possibile?! – aggiunse il moro sempre più perplesso.

- E’ vero! Non vi abbiamo detto ancora nulla?! – disse Ron che si trovava nella stessa situazione dell’amico.

- …voi no…ma Silente sì… - e così Lupin passò ad Harry una lettera arrivata via gufo poco prima dal preside di Hogwarts.

Sulla busta c’era scritto a chiare lettere:

 

Ordine della Fenice

Grimmauld Place, 12

Londra

 

Harry un po’ incerto l’aprì con gli occhi degli altri fissi su di lui.

 

Signori…

Ho avuto delle informazioni riservate su dove potrebbe trovarsi la signorina Granger…

Riunitevi tutti e se Harry e Ron non saranno ancora arrivati ( poco probabile comunque ) avvertite anche loro…

Hermione Granger è stata rapita e condotta nel castello di Tom Ridde, meglio conosciuto come Voldemort…non occorrerà che vi dica dove si trovi…Lupin sa già tutto, vi ci condurrà lui!

Siate prudenti…aspetto una vostra risposta sul piano!

Saluti

Silente

 

La lettera era chiara e concisa…dovevano andare là e salvare Hermione…

- Allora…sarebbe meglio se voi non partecipaste alla missione…ma… - disse Remus guardando i due giovani Auror - …siete testardi…ed è di Hermione che si parla…quindi verrete con noi! -

- Grazie professore… - rispose Ron tutto eccitato.

- Ti ho detto miliardi di volte di non chiamarmi così…non sono più un vostro professore e poi…adesso neanche voi siete più a scuola! –

- Fa’ strano però…ok…Remus! Così va bene?! Ti posso chiamare Remus?! –

- Certo che puoi… -

Detto ciò incominciarono a preparare il piano.

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Capitolo 15
*** Piani prima dello scontro ***


Capitolo 15: PIANI PRIMA DELLO SCONTRO

Capitolo 15: PIANI PRIMA DELLO SCONTRO

 

- Amici miei…dobbiamo prepararci al grande evento! - disse malignamente Lucius Malfoy.

- Ben detto Lucius…ora che ho riacquistato in pieno le mie forze sono pronte a continuare quello che avevo iniziato 18 anni fa… - un moto di rabbia salì su per il braccio dell’Oscuro Signore - …Se non fosse stato per quel moccioso?! –

- Mio Signore non si preoccupi vedrà che arriverà qui da un momento all’altro e lei lo potrà eliminare una volta per tutte… - rispose servizievolmente Lucius.

- …Sì…e continuare senza intoppi lo sterminio dei gabbani e dei mezzosangue! –

Un ghigno malefico comparve sul volto di Lord Voldemort e come una reazione a catena, si propagò anche nei volti degli altri Mangiamorte…tutti tranne uno.

Il padre di Draco si alzò di scatto dalla sua postazione e quasi furtivamente si avvicinò al figlio.

- Figliolo…cos’hai? -

Draco sembrò riprendersi da unno strato di trans.

- C-Cosa? -

- Che cos’hai? – ripetè il padre.

Per un attimo il biondino non rispose…non poteva dire a Lucius quello che gli passava per la testa…le risate di tutti gli erano come entrate nel cervello a forza di colpi assordanti e rimbombi…gli faceva ricordare come era prima e come era caduto in basso, sottostando a quell’essere per volontà sua, ma soprattutto di un padre che non poteva essere considerato tale…un assassino…ecco cos’era diventato…una macchina per uccidere…e questo non se lo sarebbe mai perdonato.

- N-Niente padre…ero soprappensiero! -

- Ah bene…allora parteciperai anche te alla strage?! –

- S-Strage?! …V-Vuoi dire…strage dei gabbani e … -

- Sì Draco…proprio quella…lo so che per te sarà la prima volta…ma ricordati che sei un Malfoy…farai sicuramente un ottimo lavoro… -

Detto questo Lucius diede una pacca sulla spalla al figlio come incoraggiamento e tornò da Voldemort…

- Sì…come no… - rispose piano il biondino in modo che nessuno sentisse, poi rivolgendo lo sguardo al cielo continuò speranzoso - …Amore mio…ti prego fai presto e stai attento… -

La sua infelicità lo faceva sentire come un qualcosa che non ha forma…che esiste solo per piacere di qualcun altro…senza utilità, senza scopo…no, uno scopo ce l’aveva…dopo di che poteva anche morire, sparire dalla faccia della terra…nessuno se ne sarebbe accorto…chi sa…chi sa se lui avrebbe pianto?! Avrebbe sentito la sua mancanza?!...come la sentiva lui…questo senso si vuoto, di incompletezza che avvertiva tutte le volte che si fermava e pensava…tutte le volte che pensava a lui…Si guardava intorno e vedeva solo odio e buio…era questo a cui era destinato?! Soffrire fino alla fine dei suoi giorni?! Non lo sapeva…l’unica cosa che importava era che Harry vivesse…con lui o senza di lui…non faceva nessuna differenza…doveva vivere per salvare il mondo perché era Harry Potter…ma soprattutto perché era la persona più importante della sua vita…

- Draco…su vieni…dobbiamo prepararci al grande evento! – disse una voce alle sue spalle.

- Sì padre… - e con uno sbuffo raggiunse l’uomo.

Quello era il suo compito e nessuno l’avrebbe ostacolato…l’amore che provava per Harry era più grande di qualsiasi magia, di qualsiasi incantesimo…perfino delle stesse maledizioni senza perdono.

Nello stesso istante fuori da Riddle Manor anche qualcun altro stava architettando un piano…

L’unico modo per salvare Hermione era portarla via da quella gabbia di matti riuscendo ad entrare senza essere scoperti ed attaccati quando meno se lo aspettavano.

- Remus sei sicuro che funzioni?! -

- Non ti preoccupare Ron…vedrai che andrà tutto per il verso giusto! – disse il lupo mannaro sorridendo – Allora…ricapitoliamo il piano?! –

Tutti annuirono ed allora Lupin continuò - …Bisogna attendere un momento in cui ci sono pochi Mangiamorte nelle vicinanze nelle castello e una volta accertato questo, io… -

Harry si blocco di colpo – Remus…No! –

- Harry…ma cosa stai dicendo?! – disse Tonks scrutandolo da cima a fondo.

- Sì…ho detto di “No”…non posso permetterti di andarci… - poi guardando gli altri componenti dell’Ordine della Fenice continuò - …sarò io a prendere la passaporta e ad andare nelle segrete… -

Tutti erano rimasti a bocca aperta…perché Harry aveva detto questo?! Correva un grosso pericolo e non potevano permetterglielo…così Ron preoccupatissimo parlò per tutti:

- M-Ma Harry…è troppo pericoloso! -

- Lo so Ron…infatti ci sarete tutti voi a coprirmi le spalle…siete degli ottimi Auror e so che non mi deluderete… -

- Potter…non posso permetterglielo… - un uomo scuro uscì da dietro il piccolo gruppo di persone.

- Profes…Ehm…Piton…lo so che è pericoloso…ma una buona volta si fidi di me… -

- Dai su…ha ragione il ragazzo…non sia sempre così sospettoso… - disse Moody con l’occhio sano rivolto verso l’ex-Mangiamorte ( dato che quello magico girovagava per tutta la stanza )…però si zittì subito quando Severus lo guardò con uno sguardo omicida.

Per interrompere la tensione, si intromise Lupin:

- Dai Severus…non fare così…ora vai al Riddle Manor e riferiscici il momento giusto per attuare il piano… -

Improvvisamente Piton scomparve senza dire una parola e poi Lunastorta continuò - …Ragazzi la prima parte del piano è stata attuata…ora non resta solo che aspettare… - poi guardando il moretto disse – Harry…non sarei molto d’accordo su…insomma…ho dato la mia parola a Sirius che mi sarei occupato di te…però…cioè…io mi fido di te ma…ooh e va bene! –

Harry a quelle parole abbracciò l’amico ed ex-professore ripetendo < Grazie! > per un paio di volte.

- Ora…ascoltate tutti quanti…lui entrerà nei sotterranei per liberare Hermione e poi…beh penso che dovremo combattere con un po’ di Mangiamorte…mi raccomando state attenti! -

Detto questo, tutti annuirono…dopo che si creò un silenzio imbarazzante interrotto solo dal ticchettio ritmico dell’orologio…dovevano solo aspettare un segno e tutto sarebbe incominciato…

Nel castello di Voldemort, i Mangiamorte stavano parlando animatamente su chi potevano uccidere…su dove attaccare ecc… quando una materializzazione improvvisa attirò la loro attenzione.

- Severus…che onore?! – disse il Mangiamorte biondo con aria impassibile - …ti sei riunito ai tuoi vecchi amici?! -

- Ho sentito che stavate architettando qualcosa…così…sono venuto a vedere…e… - si fermò un attimo guardandosi intorno - …a quanto pare avevo ragione! –

- Severus…per caso vuoi unirti a noi?! – il tono di Lucius aveva assunto un po’ di sfacciataggine ma la figura rimaneva sempre fredda e formale.

- Perché no…voglio dire…anch’io sono uno di voi! –

- Forse… - il Signore Oscuro si era intromesso nella conversazione dei due uomini - …ma ora non ne sono poi così sicuro… -

- Mio Signore non dica così… - cercò di scagionarsi Piton, ma fu interrotto nuovamente da Voldemort.

- Caro Severus…mi hanno riferito che hai istaurato con Silente un rapporto molto speciale…oserei dire sospetto… -

- Signore è solo un piano per assicurarmi la fiducia del preside… - Piton cercava di convincere il suo padrone di quella falsa versione dei fatti, facendola passare per verità, ma l’unica cosa che ottenne è un < Vedremo! > poco rassicurante.

Dopo questo primo approccio, gli uomini incappucciati ricominciarono ad organizzare il piano:

- Allora…dovremo attaccare prima come avvertimento… -

- Poi qua… -

- E dopo qui… -

Severus non stava capendo nulla…tutti parlavano contemporaneamente e Voldemort guardava i suoi servitori con una nota di piacere…

- Ehm…scusate…potreste spiegare le cose anche a me… -

I Mangiamorte si girarono di colpo e lo fulminarono con lo sguardo, ma colui che si alzò e incominciò a parlare era quello più temibile fra loro.

- Severus…ora che sono potente, voglio distruggere, schiacciare tutti quegli esseri inutili…gabbani, mezzosangue…e naturalmente tutti quelli che sono dalla parte di Silente…ma prima del gran finale, voglio far tremare tutto il mondo magico…far sentire tutta la loro impotenza sulle loro spalle…il Ministero cadrà in unno stato di caos totale e io avrò libera mano in tutto il mondo… -

- Mio Signore…le posso chiedere in che cosa consisterebbero questi avvenimenti… - un filo di panico e preoccupazione colpì l’impassibile professore.

- No…devi chiedermelo…una piccola strage di gabbani e l’uccisione di Silente…e del suo prediletto moccioso…Harry Potter… -

A queste parole il viso di Piton sbiancò ancora di più di quello che era già e improvvisamente pensò alla sola cosa che doveva fare…avvertire l’Ordine ed annullare la missione…o sarebbe stata la fine…per loro, per Silente e soprattutto per Harry Potter che era quello che rischiava di più.

Dopo circa un ora di preoccupazione Severus riuscì  a congedarsi e si diresse al primo posto sicuro…aveva due soluzioni…o avvertirli via gufo e rischiare che la lettera venisse intercettata, o smaterializzarsi e rischiare che tutto, compresa la sua copertura, andasse a puttane…scelse la seconda soluzione e così scrisse una lettera breve e concisa dove descriveva il problema…almeno in questo modo i Mangiamorte non avrebbero sospettato di lui…doveva fare in fretta…era una questione di tempo…

Finita la lettera però qualcosa attirò la sua attenzione…una colpo…qualcuno si trovava dietro la porta della stanza…il cuore gli si fermò di colpo…e se qualcuno e entrava e lo trovava indaffarato a scrivere?! Doveva controllare…si incamminò con passo deciso fino alla porta…la aprì, e…niente…né a destra, né a sinistra…se l’era immaginato?! Forse era solo troppo teso e vedeva pericolo in ogni angolo…sì…doveva essere così…un po’ più rassicurato tornò al suo obiettivo…non fece in tempo però a fare neanche due passi che sentì un altro colpo…e un altro ancora e alla fine dei bisbigli…come due persone che confabulavano a bassa voce…si riaffacciò un’altra volta e li vide…erano due Mangiamorte…non riusciva a capire cosa dicessero, ma due parole le capì perfettamente… “Hermione” e “morte”…non poteva essere?! L’avrebbero torturata o l’avevano già fatto?! …sarà stata ancora viva?! Non poteva permettere che le succedesse qualcosa…aveva visto soffrire fin troppe persone senza poter fare nulla…senza pensarci ancora seguì i due, attento ad ogni minimo particolare…però ascoltando la loro conversazione capì che non le avevano fatto nulla…stavano solo pensando a cosa poterle fare quando non sarebbe più servita al padrone…e quel momento non era lontano…doveva proteggerla e farla scappare di persona se era necessario…però una cosa alla volta…aveva ancora la lettera da spedire.

Tornato alla sua stanza chiuse la busta e, con fare molto spicciativo, liberò il gufo e si augurò che il biglietto arrivasse il più presto a Grimmauld Place.

Mentre vedeva partire la lettera, sentì una presenza…

- Professore…è sempre un piacere vederla! -

- Draco, cosa ti porta qui?! – il professore non si aspettava quella visita inaspettata.

- Oh niente…seguivo qualcuno e mi sono ritrovato qua… -

Piton sbiancò…allora l’aveva seguito…lui sapeva e avrebbe raccontato tutto…Addio copertura…

- E chi era questo che seguivi… - disse l’uomo con una nota di panico.

- Nessuno…l’ho detto così per dire…professore che cos’ha la coda di paglia?! – un sorrisetto comparve sul volto del giovane Mangiamorte.

- Ma che dici Draco… -

Per fortuna non aveva scoperto nulla…

- …Piuttosto… - continuò Severus - …mi spieghi come hai fatto a finire dalla parte di questi… -

- …Imbecilli…sono cose che succedono… - Draco aveva assunto un’espressione più rilassata.

- Non sei come loro…non puoi… -

Il ragazzo fermò di colpo l’uomo:

- Ascolti…se è venuto qui per farmi la paternale, me lo dica subito che giro i tacchi e me ne vado…-

- No Draco…ero solo preoccupato per te… -

- Non deve…adesso sono un uomo e so cavarmela da solo… -

Detto ciò il biondino non aspettò neanche una risposta che uscì dalla stanza lasciando Piton un po’ perplesso.

Intanto a Grimmauld Place stavano aspettando con impazienza un segno da parte di Severus, quando videro arrivare un gufo.

Lupin prese la lettera in mano e senza aspettare una domanda disse:

- Ragazzi è il momento della resa dei conti! -

Il foglio diceva di andare subito a Riddle Manor perché era il momento giusto…la domanda che ci si pone è questa…il momento giusto per cosa?!

Solo una persona lo sapeva…una persona che in questo momento si nascondeva e godeva delle disgrazie altrui e di quel biglietto cambiato per caso di contenuto.

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Capitolo 16
*** Al Riddle Manor ***


Capitolo 16: AL RIDDLE MANOR

Scusate immensamente se sono “anni” che non posto un capitolo…ma sapete…tra lo studio e il resto non sono più potuta andare avanti…per di più, anche se la storia l’ho gia scritta quasi tutta, avevo perso il mio “quaderno” e l’ho ritrovato solo di recente….così sono potuta andare avanti solo ora…

Spero che anche a distanza di così tanto tempo continuerete a leggerlo…e che vi farà commuovere come quelli precedenti…e allora BUONA LETTURA A TUTTI! Empiria

 

Capitolo 16: AL RIDDLE MANOR

 

-Ragazzi…siamo quasi arrivati…- disse improvvisamente Harry lasciando gli altri perplessi sulla frase appena detta.

-Scusa e come fai a saperlo? –

-Ron…il sogno ricordi?! –

-Ah già…è vero…comunque…- continuò il rosso rivolgendosi a Lupin -…Remus…come farà Harry ad entrare nel maniero senza essere visto da nessuno?! –

-Per questo non c’è problema…userà il mantello dell’invisibilità di suo padre…-

Tutti i componenti dell’Ordine della Fenice stavano volando con le loro scope verso quello che era il luogo in cui si trovava Voldemort e naturalmente Hermione.

Il vento era caldo ma abbastanza violento…e per questo dovevano tenersi ben saldi per non fare un salto nel vuoto di oltre 800 metri.

Harry era un po’ teso ma non voleva darlo a vedere agli altri ed infatti quando lo guardavano stampava un gran sorriso falso sulle labbra, e cercava di essere il più sereno possibile…dentro di se però aveva accumulato così tanta rabbia e sofferenza che avrebbe potuto affrontare un troll di montagna anche senza bacchetta…cosa improbabile che vincesse, data la differenza di altezza e di peso ma l’avrebbe fatto….

Questa missione non doveva fallire…doveva riuscire nel suo compito e salvare Hermione…anche se questo voleva dire affrontare Colui-che-non-deve-essere-nominato…cosa che comunque non lo scombussolava poi più di tanto…se l’era trovato davanti così tante volte che ormai c’aveva fatto il callo…quello che lo preoccupava più di tutto era affrontare Draco…la sua nuova natura, un mangiamorte…cosa che più odiava al mondo dopo L’Oscuro Signore.

-Harry cos’hai?! Ti vedo cupo! – disse Tonks svegliando il moretto dal suo stato confusionale.

-Ehm…Cosa?! Ah…Non è…-

-Dimmi è per la missione?! Dai non ti preoccupare Hermione sarà in salvo…-

Tonks come al suo solito non aveva capito nulla…Meglio così…non voleva dare spiegazioni…era una cosa sua e voleva che rimanesse tale…rinchiusa nel suo mondo.

-Ehm…Sì è per quello…-

Harry guardò la donna negli occhi e quello sguardo comprensivo e caldo gli fece tirare su un po’ il morale.

-Grazie Tonks! –

-E di che…-

Un sorriso ampio si stampò sul viso dell’amica che però subito dopo disse:

-Su forza ragazzi siamo arrivati…facciamo vedere a quelli di che pasta siamo fatti…-

Detto ciò si fermarono dietro alcuni alberi e guardando davanti a loro videro l’imponente maniero di Voldemort.

-Fa venire i brividi! – disse ad un certo punto Ron.

-Hai proprio ragione! – aggiunse subito dopo Kingsley.

-Allora…ci siamo…Harry stai attento…e voi ragazzi fate tutto il possibile perché non lo scoprano…dobbiamo creare un diversivo!!! –

E mentre fuori l’ex-Grifondoro si apprestava ad indossare il mantello e gli altri a cercare un modo per distrarre i mangiamorte, dentro il castello, Piton era più tranquillo ora che sapeva di aver sistemato tutto…almeno così credeva…

Appena entrato in sala capì che qualcosa non andava…

Tutti lo guardavano con disgusto…vedeva l’oscuro Signore dietro gli altri con quei suoi occhi maligni che lo fissavano così intensamente tanto che gli pareva di soffocare e davanti a tutti c’era Lucius, con quel suo solito ghigno in viso come se avesse scoperto qualcosa di losco…

-Severus…aspettavamo proprio te…- disse ad un certo punto Lord Voldemort -…Non è che ci stai nascondendo qualcosa, vero?! –

-Perché dovrei nasconderle qualcosa mio Signore?! –

Le cose si stavano mettendo veramente male.

Draco assisteva a questa scena da lontano, ma non poteva non fare nulla…insomma…Piton era dalla sua parte, da quella di Harry e di Silente…non poteva lasciarlo in balia degli eventi.

-Non lo so…forse perché ci stai tradendo?! –

A quelle parole Piton sbiancò, ma il biondino, che se ne era accorto, decise di salvare la situazione.

-Signore…come può dire questo…insomma…in passato è stato uno dei tuoi più fedeli servitori?! –

-Appunto “in passato” Draco! – rispose Voldemort con una nota di cattiveria.

-Draco…non ti immischiare in affari che non ti riguardano…-

Adesso la “banda” era al completo…oltre Draco nella conversazione entrò tutto in un colpo anche Lucius…mancava solo che comparissero gli  altri rappresentanti del “Bene” e il gioco era fatto.

-Padre…come non devo immischiarmi?! State commettendo un gravissimo errore…-

Intanto Piton guardava la scena attonito…non riusciva a spiccicare parola e per questo era grato al suo ex-alunno per averlo salvato sul momento cruciale.

-Ma quale errore?! Ho le prove del suo tradimento! –

E detto ciò tirò fuori dalla tasca del mantello un foglietto…No, non poteva essere…

Piton guardò attentamente e capì di che cosa si trattava, ma in quell’istante gli venne anche un grosso bubbio:

< Se il foglietto che dovevo spedire all’Ordine è nelle mani di Lucius vuol dire che…O mio Dio!>

Proprio in quel momento infatti si sentì un colpo assordante provenire da fuori del castello.

-S-Signore andiamo a vedere di che cosa si è trattato?! – disse ad un certo punto uno dei mangiamorte.

-No Dolohov…andremo tutti insieme…saranno sicuramente i sostenitori di Silente…e tu – prese Severus per un braccio -…tu verrai con noi! –

A queste parole tutti i mangiamorte si diressero vero l’uscita con le bacchette puntate e Piton li seguiva inorridito per quello che stava per accadere, però prima di uscire e combattere contro gli Auror, Lucius disse a suo figlio:

-Figliolo vai a controllare la prigioniera…non si sa mai! –

-M-Ma io…-

-Sì lo so Draco che volevi combattere…-

Nel mentre il ragazzo pensò:

< Ma quale combattere…semmai mi sarei alleato con l’Ordine e ti avrei scagliato una Cruciatus dritta nel petto!>

-…ma ti prometto che avrai la tua occasione molto presto…Ora và! –

Il biondino allora si diresse nelle segrete ma non sapeva che anche qualcun altro sotto un mantello dell’invisibilità si stava dirigendo là.

 

Allora che ne pensate?!

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito gli altri capitoli…mi raccomando anche per questo voglio altrettanti commenti…

P.S. Secondo voi che succederà nel prossimo?! Scontro fra Harry e Draco?! Giuro che non vi farò aspettare tanto questa volta….

 

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Capitolo 17
*** Scontro senza vincitori ***


Capitolo 17: SCONTRO SENZA VINCITORI

Capitolo 17: SCONTRO SENZA VINCITORI

 

< Com’è buio qui… ma dove saranno per scale per i sotterranei?!! > pensò Harry mentre si apprestava, il più velocemente possibile, a trarre in salvo Hermione.

Intanto dall’altra parte del maniero anche Draco si stava dirigendo alle prigioni… non voleva però controllare la Granger come aveva detto suo padre, ma cercare di liberarla… doveva fare in fretta o qualcuno l’avrebbe visto… ed era una cosa da evitare assolutamente.

-Cazzo… ma perché doveva succedere tutto questo casino: Piton è stato scoperto ed ora lo utilizzano come ostaggio… fuori sta scoppiando il caos più totale ed Harry… Boo… Harry non si sa dove cazzo sia finito… e per questo mi tocca fare a me il suo lavoro con il rischio che mi scoprano da un momento all’altro… proprio una bella giornata!!-

Il giovane Mangiamorte era nervoso più che mai e per di più, non sapeva ancora come far scappare la Mezzosangue… ci voleva un idea al più presto.

Nel mentre anche Harry era agitatissimo ma per sua fortuna era riuscito a trovare le segrete…

Come nel suo sogno vedeva molte celle una di fronte all’altra tutte vuote, fredde, spettrali… sembrava quasi di sentire la presenza degli uomini e delle donne che erano stati rinchiusi lì… torturati… ed alla fine uccisi, senza compassione, senza umanità… come bestie, come creature senza vita né importanza.

Alla fine passando di cella in cella la vide…. Era là… rannicchiata in un angolo… tutta sporca, con i vestiti ormai consumati ed il viso ricoperto di lacrime… era una scena dolorosa per il povero Auror… non poteva sopportare quello che le avevano fatto, come l’avevano ridotta… e tutto questo perché volevano lui… No, non li avrebbe perdonati mai.

-Hermione!- un sussurro uscì dalle labbra del moro e quel piccolo suono fece tornare la speranza alla ragazza, ormai sicura di essere prossima alla morte…. Un barlume di speranza si riaccese in lei e si mise a piangere dalla gioia, quando per magia, Harry comparve da sotto il mantello dell’invisibilità.

-H-Harry… sei proprio tu…-

-Si… sono io Mione… è tutto finito, non ti preoccupare… ti porterò via di qua e potrai riabbracciare tutti…-

-…Tutti?!- continuò la moretta sempre piangendo a dirotto.

-…Si… tutti… persino Ron… sai ti sta aspettando…-

-Oh Ron… Amore mio!-

Il ragazzo si guardò intorno… non c’era più nessuno… Auror e Mangiamorte stavano combattendo fuori da Riddle Manor a suon di incantesimi e maledizioni… sembrava proprio che una nuova guerra era cominciata e si sperava che finisse nel meglio dei modi…

-Su Herm… adesso andiamo… non c’è più tempo…-

Proprio in quell’istante però comparì dalla porta dei sotterranei una figura incappucciata…

-No un Mangiamorte… Hermione vai senza di me… prendi questa passaporta… ti porterà ad Hogwarts… dove ti aspetteranno Silente e la McGrannith… ora vai…- disse il moretto velocemente… voleva riuscire a concludere il suo compito e portare Hermione sana e salva ad Hogwarts… con o senza di lui…

-Ma…-

-Niente ma… non pensare a me… vai!-

Detto questo la ragazza svanì in un lampo di luce che l’avrebbe riportata a casa… ma no Harry… lui era ancora là… doveva combattere ed aiutare tutti i suoi amici che si trovavano fuori…

-Chi sei… fatti vedere!-

il Mangiamorte esitò un attimo ma poi con un sorrisetto sulle labbra scoprì il proprio voleo.

-Malfoy… dovevo immaginarlo!- L’ex-Grifondoro guardò una attimo l’altro negli occhi e continuò -… Non sei cambiato per nulla a quanto vedo…-

-Neanche tu caro il mio Potter…-

In verità il sorriso che teneva in piedi quella maschera di ghiaccio era solo sollievo per il fatto che la Granger era stata portata al sicuro… ma anche preoccupazione per quello che sarebbe accaduto di lì a poco… non poteva scontrarsi con lui… o meglio non voleva… ma lui cosa avrebbe fatto?! L’avrebbe ucciso se ne avesse avuto la possibilità?! Era questo il problema… ma a lui non importava… anche se moriva avrebbe visto come ultima cosa il viso del suo adorato compagno… la sua unica ragione di vita…

-Sei venuto qui a salvare la tua amichetta a quanto pare?!-

-Vedi bene…- rispose il moretto freddamente e poi continuò -…Povero Malfoy… sei stato messo da parte… tutti i tuoi compagni sono là fuori a combattere e te come una nullità qui a controllare la prigioniera… oh quanto mi dispiace…-

Harry guardava l’altro con una nota di disgusto anche se nel più profondo del cuore non aveva aspettato altro che rivederlo… poter ammirare quel suo viso e quei suoi occhi di ghiaccio.

-Non dispiacerti Potter… non ho bisogno della compassione!-

-Meglio così… quando ti eliminerò nessuno sentirà la tua mancanza…-

Questa frase fece male ad entrambi… Draco sentiva come una morsa dentro… non riusciva a credere a quello che aveva sentito… certo se lo meritava ed era l’unica cosa che Harry potesse fare ma sentirselo dire proprio da lui… non era la stessa cosa…

Intanto anche l’Auror pensava a quello che aveva appena detto… come aveva potuto?! Avrebbe eliminato veramente il suo amore o era tutta una falsa… si, era tutta scena… sapeva che nel momento che avrebbe impugnato la bacchetta non avrebbe avuto il coraggio di dire le magiche parole…ma l’altro?! Avrebbe approfittato di questa sua debolezza?!

Questi pensieri tormentavano i due uomini…e sembrava, da come si guardavano, che entrambi avevano voglia non di lottare ma di ritrovarsi come avevano fatto ad Hogwarts.

Le urla venute da fuori riportarono però i due alla realtà…e quindi alla loro sfida…

-Potter…non riuscirai ad uccidermi…sarai tu quello che dovrà morire…per mano mia o del mio signore…- il biondino cercava di rimanere il più freddo possibile anche se l’impresa era molto complicata.

-Aahh…aahh…- una risata gelida, senza umorismo uscì dalle labbra del moro -…Ma come fai a dirlo…Non dire cose che non puoi mantenere…o te ne pentirai! – Detto ciò l’ex-Grifondoro  si posizionò davanti al Mangiamorte con la bacchetta puntata verso di lui…

Prima dello scontro si sentirono solo due parole dalle labbra di Draco “lo vedremo” e poi un ghigno malefico.

Questo riportò Harry al passato…quante volte nel corso dei 7 anni trascorsi ad Hogwarts l’aveva sentito pronunciare quelle parole…durante tutti i loro scontri, litigi e partite…ma ora era diverso…non erano più i ragazzini che si stuzzicavano a vicenda e si odiavano solo per la loro casa di appartenza e la loro fama…ora dovevano lottare come due uomini fino alla morte…perché adesso la loro vita non era più un gioco…e per sopravvivere a quello che avevano scelto dovevano combattere e vincere.

Colui che iniziò il combattimento fu proprio Harry…

-Stupeficium!-

L’incantesimo colpì Draco in pieno petto però quest’ultimo era riuscito a proteggersi appena in tempo e quindi lo schiantesimo non ebbe l’effetto desiderato, ma fece solo sbattere l’ex-Serpeverde sul pavimento a causa del contrasto tra i due incantesimi.

-Ma bravo Potter…a quanto pare hai imparato bene!- disse Malfoy nel procinto di alzarsi…non avrebbe voluto colpire il moretto con nessun tipo di incantesimo ma la cosa sarebbe diventata un po’ sospetta, così decise di controbattere evitando accuratamente di usare le maledizioni senza perdono.

-Expelliarmus! –

La bacchetta di Harry venne fatta volare a tre metri di distanza ed il ragazzo-sopravvissuto, si sentì quasi inerme…Nulla però era deciso.

Un ghigno comparve un’altra volta sul volto del giovane Malfoy…

-Come ci si sente adesso…senza bacchetta né possibilità di fuga…-

-E chi ha detto che voglio fuggire…Accio bacchetta! –

In men che non si dica la bacchetta era di nuovo nelle mani del moro.

-E’ tutto qui quello che sai fare Malfoy…mi stai deludendo…un grande Mangiamorte come te dovrebbe almeno tenermi testa! –

Il moretto si stava avvicinado al biondo sempre con la sua bacchetta puntata verso di lui…

-Cosa vorresti fare adesso…darmi il colpo di grazia? – disse un Draco per niente preoccupato.

-Non mi sembri molto preoccupato…-

-Perché dovrei esserlo?! – il ragazzo si fermò un attimo a guardare l’altro -…sei solo un lurido mezzosangue! –

Senza neanche accorgersene Draco si beccò un pugno in pieno viso dall’altro.

-Come ti permetti…- disse L’Auror pieno di rabbia.

Era stato proprio lui a parlare?! A chiamalo in quel modo orribile?! O era qualcun altro che lo stava usando come fa un burattinaio con il proprio burattino…

Una voce si fece largo nella sua testa…

rispose la voce…

Che significava?! Era veramente diventato così pazzo a stare accanto a quegli assassini da sentire le voci?! Ma qualcosa gli diceva che quell’ “io” malvagio gli avrebbe causato diversi problemi…infatti fu così.

-Potter…ma perché mi tratti così…prima ti fai sbattere come un forsennato dal tuo nemico e ora lo picchi?! Non si fa! –

Harry a quelle parole cominciava a sentire un vuoto dentro, come se tutto quello che provava ancora per quell’uomo si tramutasse tutto ad un tratto in dolore, nel niente più assoluto…dopo di che calde lacrime si stavano facendo largo per scendere silenziosamente…

-C-come puoi dire certe cose?! – riuscì a dire con la voce tremante.

-Io?! Più che altro per il piacere di vedere il grande Harry Potter farsi piccolo piccolo davanti a me…che bella sensazione avere il potere fra le mani! – una risata agghiacciante uscì dalle labbra del biondino, dopo di che una delle sue mani si chiuse sul collo del moretto.

si riprese Draco rispose la voce malvagia…

< Ma ! Prespicace il ragazzo…> sembrava quasi che lasciasse il corpo del povero Mangiamorte, ma non fu così…non prima almeno di “tagliare” lo “sporco” legame che si era creato tra i due…

-Caro Harry…ci vedremo molto presto ricordalo!- un ghigno perfido comparve sul volto del biondino che non aveva assolutamente lasciato la presa sull’Auror -…Ah…Dimenticavo…questo è solo un assaggio per farti capire come sono cambiato…Crucio! –

Ecco l’aveva pronunciata…proprio quella parola…contro il suo unico amore…

Il moretto all’istante venne invaso da atroci dolori in tutto il corpo…sentiva come se non riuscisse a respirare tanto erano terribili…e così come era apparsa, la voce scomparve nel nulla…

Appena ritornò in se Draco lasciò cadere a terra la bacchetta…le sue mani…quelle stesse mani avevano quasi ucciso Harry…Perché non si era ribellato?! Non aveva lottato con tutto se stesso?!

Lo sguardo dell’altro era chiaro, ma pieno di sensazioni contrastanti…lo scrutava quasi volesse accusarlo di tutto…le lacrime oltrepassarono il “muro” che le teneva “ancorate” e così come fiumi in piena scesero sulle belle guance dell’uomo.

-D-Draco…come hai potuto?!-

Certo…lui non sapeva…Non sapeva che non era stato lui…Ma continuava ugualmente a guardarlo con quei suoi occhi disperati e spenti.

-Mi hai c-chiamato D-Draco?! –

Ecco…adesso anche gli occhi del biondo stavano cominciando ad appannarsi…Dopo tutto ciò che gli aveva fatto…Dopo tutto quello che avevano passato…il suo amore aveva ancora la forza di chiamarlo per nome…

Dopo questa domanda l’Auror alzò la testa verso il bellissimo uomo che aveva di fronte e con gli occhi ancora lucidi disse:

-C’era sempre un briciolo di speranza in me che mandava avanti nei giorni più tristi…mi dicevo che non potevi essere cambiato…in fondo eri sempre il mio Draco…l’uomo che ho amato e che amo tutt’ora…eri sempre tu sotto quella maschera di ghiaccio…la persona che ho imparato a conoscere e che mi ha rapito letteralmente per ogni cosa che faceva…solo tu…- le lacrime continuavano a sgorgare dai suoi occhi color smeraldo -…Ma ora ho capito! Quel Draco non esiste più…e forse non è mai esistito…è stato solo un frutto della mia immaginazione…Tu non sei il mio Draco...TI ODIO BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA!!! –

Queste ultime parole entrarono nel cuore del biondino come una lama affilata e prima che questo potesse ribattere dicendogli << Non è vero Harry…anch’io ti amo…>> il moretto disse con una disperazione addosso quasi angosciante:

-Pietrificus Totalus!-

Draco sentì il proprio corpo paralizzarsi tutto ad un tratto, mentre davanti a lui c’era sempre il suo Harry che piangeva a dirotto e ripeteva per la seconda volta <>.

Quelle parole entravano dentro come pugnali…ogni volta che le sentiva pronunciare da lui…e non poteva nemmeno fare nulla per cambiare la situazione…< Amore mio…> continuava a pensare…

L’altro invece gli riservò un ultimo sguardo…Sì carico dell’odio che provava…ma anche di quell’amore che in questo momento lo faceva soffrire, dopo di che scappò via dalle segrete, lasciando il povero Draco pietrificato senza la possibilità di fare o dire quello che invece avrebbe voluto rivelare da mesi.

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Capitolo 18
*** Complicazioni ***


Capitolo 18: COMPLICAZIONI

Capitolo 18: COMPLICAZIONI

 

Il giovane Auror continuava a piangere…Perché Draco era cambiato?! Non poteva rimanere tutto com’era?! No…Perché lui era Harry Potter!

Quel cazzo di nome gli aveva rovinato la vita fin dall’infanzia…lui non avrebbe mai avuto una vita normale come sperava, almeno fino a quando Voldemort non sarebbe scomparso dalla faccia della terra.

Mentre pensava, tutto intorno a lui svaniva nel nulla, come un luogo a cui lui non apparteneva…non era come tutti gli altri…e questo lo spaventava più di qualunque altra cosa…Cominciò a correre…a correre sempre più veloce senza una meta…senza sapere dove le sue gambe l’avrebbero portato…tanto che senza accorgersene si ritrovò davanti un grosso serpente…

Il suo corpo si fermò ed i suoi occhi ancora pieni di lacrime vollero incontrare quelli dell’essere…così inquietanti e pieni di odio…

Un po’ di paura invase il ragazzo…quella creatura strisciante era il fedele compagno di Voldemort e pericoloso quanto il suo padrone…ma non poteva fermarsi…Ora ricordava quello che doveva fare…Raggiungere i suoi amici…ed uccidere tutti gli altri…Doveva vendicarsi di tutto quello che avevano fatto a lui, ai suo compagni ed a Draco…Sì, l’avrebbero pagata.

-Sssh…Potter! – sibilò Nasini.

L’Auror prese un po’ di coraggio e si asciugò le lacrime.

-Togliti di mezzo…non ho tempo per i tuoi giochetti! –

Il serpente si avvicinò sempre di più ad Harry, mentre l’altro indietreggiò si un passo.

-Come s-ssarà contento il mio padrone…Sssh…Quando ti avrà tra le mani…Sssh!!! –

Non poteva permetterglielo…e così senza neanche accorgersene prese la bacchetta e pronunciò la più terribile della maledizioni:

-Avada Kedavra! –

Un lampo di luce si sprigionò per tutta la stanza e colpì Nasini in pieno petto.

Harry capì quello che aveva fatto solo dopo aver visto il corpo del serpente per terra in un mare di sangue…tutta la rabbia che aveva dentro gli aveva fatto perdere la ragione…ed adesso aveva ucciso…Certo…Non era un essere umano, ma comunque era diventato un assassino…Se gli altri sarebbero venuti a saperlo?! Come l’avrebbero guardato?!…Ron, Hermione, Lupin…e Sirius…Sirius…Sì lui…cosa gli avrebbe detto?! Forse che aveva fatto bene…che si meritava quella fine, così come tutti gli altri…Ma lui Harry…concordava con il suo padrino?!

Dopo quello che aveva fatto l’avrebbero sicuramente spedito ad Azkaban…Era proibito utilizzare le maledizioni senza perdono senza un’autorizzazione scritta e firmata del Ministro della Magia…no non si poteva…e lui invece l’aveva fatto…

< Al diavolo tutto! > pensò Harry in un moto di rabbia…< Se devo finire ad Azkaban…allora sia! >

Detto questo lasciò lì il cadavere ed uscì dalla sala…Sarebbe andato da Voldemort e l’avrebbe ucciso una volta per tutte…

< Voldemort…tra poco si compirà la mia vendetta…e non riuscirai a sfuggirmi! > pensò alla fine il ragazzo, che come una pericolosa macchina per uccidere si diresse fuori dove si sarebbe compiuta la grande profezia…almeno così lui credeva!!!!

Fuori regnava il caos più totale…da una parte tutti i mangiamorte, dall’altra tutti gli Auror e per terra diversi cadaveri…Sperava solo che tra quelli non ci fossero i suoi amici…

Harry si guardò un po’ e tirando un sospiro di sollievo vide che Ron, Tonks, Moody e Lupin erano ancora vivi…ma si trovavano in gran difficoltà ed erano un po’ ammaccati…

Ron era quello messo peggio…aveva tagli su tutto il corpo e diversi lividi su gambe e braccia…non ché degli ossi rotti dato che zoppicava ed il suo viso era contratto in smorfie di dolore.

-ROOON!!! – urlò L’Auror tutto di un fiato…doveva combattere accanto al suo amico e riferirgli che Hermione era salva.

Mentre correva verso il rosso qualcosa però si maggior importanza attirò la propria attenzione.

In lontananza vicino al piccolo sentiero che attraversava la foresta ( Se così si può chiamare! ), stavano combattendo Lupin e Bellatrix Lastrange…quella perfida assassina del suo padrino.

Proprio in quel momento vide lanciare da Remus un incantesimo sulla mangiamorte…doveva aver pronunciato “Impedimenta” dato che i suoi movimenti divennero più lenti e quindi prevedibili…

Il fatto causò molta felicità al moretto…non provava né pietà né compassione…quella stronza doveva morire a tutti i costi…ma quello che accadde dopo gli fece raggelare il sangue nelle vene…

Proprio mentre Bellatrix lanciava incantesimi e maledizioni su Lunastorta, ma non riusciva a colpirlo grazie all’Impedimenta di prima, dietro di lui un altro mangiamorte lo colpì alle spalle…

Vide Remus cadere a terra  a peso morto…i suoi occhi guardavano vuoti verso il cielo e sul suo corpo vi erano diversi segni e ferite che avevano lacerato la carne vistosamente…

Non era morto, ma lo sarebbe stato presto se Harry non avrebbe fatto qualcosa.

L’Auror si mise a correre più che poteva con la bacchetta stretta nella su amano destra…a due metri dall’amico però la Lastrange lanciò a quest’ultimo la Cruciatus in pieno stomaco…

Vedeva Remus contorcersi sui sassi preso da continui spasmi di dolore…sapeva cosa si provava…ci si sentiva quasi morire…ma era quel quasi che ti torturava e non ti permetteva di liberarti da quell’agonia…

-Stupeficium! – un fiotto di luce partì dalla bacchetta di Harry.

Bellatrix cadde a terra priva di sensi ed il moro poté dirigersi dall’altro senza problemi.

-Lupin…come stai? –

-Tutto bene Harry…sono fatto di corazza io! – l’uomo cercò di sorridere ma questo gli provocò un’altra fitta di dolore.

-Non puoi combattere in queste condizioni…torna ad Hogwarts! –

-Sto bene…e poi non posso lasciarvi proprio ora! –

-Sì che puoi…il nostro compito è finito! – disse il moretto rassicurando il licantropo, ma poi pensò dentro di sé < Ma non il mio! >

- Tonks…vieni qua! – continuò Harry vedendo la ragazza al momento libera da attacchi nemici

-…Porta Remus ad Hogwarts…e di’ agli altri di battere in ritirata…non siamo ancora pronti a d una guerra vera e propria…-

La ragazza riferì a tutti le parole dell’Auror, ma poi vide che Harry non si prestava a venir con loro:

-Harry…ma cosa fai! Andiamo! –

-Vai…vi raggiungo tra un secondo! –

Intanto il ragazzo si stava dirigendo verso il gruppo di mangiamorte.

-No Harry…vieni! – questa volta fu Ron a parlare…Non poteva andar via senza il suo migliore amico…Non l’avrebbe lasciato per nessuna ragione al mondo…tanto più da solo con tutti quei mangiamorte.

-Vai Ron…non ti preoccupare per me! –

Il rosso vedeva dirigere il suo amico verso di loro, ma sapeva che non gliele fregava nulla di tutti quegli stupidi uomini incappucciati…Harry voleva lui…vedeva il suo sguardo fisso su quegli occhi rossi e la sua bacchetta che schiantava a raffica chiunque gli si parava davanti.

-No Harry…- ripeté l’altro che senza aspettare di più corse verso il moretto, almeno per quello che gli permetteva la gamba ferita.

In un paio di secondi si buttò sull’amico e si smaterializzò in un lampo con l’altro tra le braccia, prima che diverse maledizioni colpissero entrambi.

Quando riapparvero si trovavano ad Hogwarts ed Harry era alquanto infuriato.

-Perché l’hai fatto, cazzo?! –

-Perché?!…Ma ti rendi conto di che cosa stavi facendo?! –

-Sì…ero a tanto così da lui ed invece tu…Ron…potevo ucciderlo! –

-Lui avrebbe ucciso te Harry…sveglia eri da solo contro 30 o 40 uomini…dimmi come avresti fatto ad eliminarlo e poi tornare sano e salvo da noi?! –

L’Auror non rispose, perché al risposta che avrebbe dato sarebbe stata uno shock per tutti:

“ Tornare non rientrava nelle mie priorità”

Si sarebbe sacrificato…fatto torturare da diverse Cruciatus…ma avrebbe resistito e portato a termine il suo compito.

Ma ora tutto era andato a puttane…Sapeva che Ron era solo preoccupato per lui, ma comunque quella era la sua vita e poteva fare quel che cazzo gli pareva…

Dopo poco però si accorse che era inutile continuare…tutti erano ormai in Sala Grande a riabbracciare Hermione e così si calmò un po’ e prima di uscire dalla stanza disse in un tono basso e stufato all’amico:

-Vai di là…Hermione ti aspetta! –

Detto questo si diresse su alla Torre Est…unico posto dove forse poteva stare in pace a pensare senza subirsi le domande di tutti gli altri.

 

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Capitolo 19
*** Cosa fare? ***


Capitolo 19: COSA FARE

Capitolo 19: COSA FARE?

 

-Draco che ci fai qui?! –

-…Come hai vecchi tempi eh?! –

Harry si trovava in una stanza tutta buia…il posto era molto familiare, ma quello che lo scioccava di più era la presenza del suo Draco…

Un uomo alto, bello…con un mantello nero che gli copriva gran parte del corpo ed i capelli che gli ricadevano leggeri sul suo bel viso, si stava avvicinando piano piano a lui…

Peccato che lui non riusciva a muoversi…era come pietrificato e di suoi occhi non guardavano altro che quella “visione”.

-Harry…- continuò il ragazzo biondo, che con fare malizioso gli accarezzò una guancia -…Sono venuto per te! –

Il cuore dell’Auror perse un battito…Come era possibile? Che faceva?! Lo stava ingannando per la seconda volta? Stava giocando di nuovo al burattinaio dolce e passionale? Se fosse stato veramente così, non avrebbe retto…si sarebbe frantumato in mille pezzi…ridete pure…

Infatti la situazione è alquanto comica…Harry Potter sconfitto per amore…non come è detto nella profezia, non come tutti si aspettano…ma per un insignificante e bellissimo mangiamorte…Che assurdità!

Senza accorgersene ormai i corpi dei due uomini erano a pochi centimetri di distanza.

Il respiro caldo del biondo sfiorò il collo del moretto ed un brivido percorse tutta la sua spina dorsale…< No…non posso…non devo…lui…lui adesso è…>

-…Ti voglio Potter! – il mangiamorte dopo aver soffiato sensualmente nell’orecchio dell’altro cominciò a leccargli piano il collo facendo aderire perfettamente i due corpi…come due pezzi complementari dello stesso puzzle…

Le mani dell’altro erano serrate al muro come se si stesse sforzando di reagire.

-Dra…Draco…Non posso io…- continuò con la voce strozzata dal piacere l’ex-Grifondoro.

A quel punto il mangiamorte si allontanò un poco dall’altro.

-Non dire cazzate…Lo so che mi vuoi anche te…-

E detto ciò strusciò appena il membro dell’altro da sopra i pantaloni…quando sentì provenire dalla bocca dell’altro un gemito di piacere sul viso apparve un ghigno malizioso -…Visto? –

-N-No Draco…- rispose risoluto il moretto allontanando l’ex-Serpeverde dal proprio corpo -…Stammi lontano…-

Aveva fatto uno sforzo sovrumano per non invece saltare addosso al biondino ed impossessarsi di quelle labbra perfette…così sensuali, accattivanti…perfide alcune volte…ma così dannatamente perfette.

A quel punto lo sguardo del biondino divenne più intenso -…Lo so che mi vuoi…ti si legge negli occhi…Non resistermi…- e così guardando il suo ex-amante continuò -…Catenem!!! –

Delle catene immobilizzarono i polsi e le caviglie dell’altro ed il ghigno sul viso diafano dell’uomo divenne ancora più sadico.

-…Ti voglio Harry…come non mi è mai successo in vita mia! –

Detto ciò si avvicinò definitivamente al “prigioniero” che era ancora incredulo e si domandava come era finito in quella situazione e si impossessò delle sue labbra…

Dapprima il moretto non rispose, ma poi trasportato dalla passione e dalle sensazioni si lasciò andare…

Quel bacio racchiudeva tutta la frustrazione ed i desiderio che avevano nascosto per tutto quel tempo…Sembrava che si divorassero a vicenda da tanto che avevano bisogno l’uno dell’altro…

Le loro lingue cominciarono ad intrecciarsi e tutti i pensieri che vi erano all’inizio sembrava che non esistessero più.

Ad un certo punto le mani del biondino iniziarono ad esplorare il corpo dell’Auror ed i gemiti del moretto divennero ancora più insistenti.

-…Visto che ti pace? – disse improvvisamente il mangiamorte sempre più compiaciuto, così piano piano cominciò a far scorrere le proprie dita sempre più in basso -…E ti piacerà ancora di più fra poco…-

Detto ciò riempì le proprie mani con  glutei sodi e pieni del moro e sfregò la propria eccitazione con quella di Harry.

-D-Draco…- cercava di dire il ragazzo, ma il membro duro dell’altro contro il suo lo stava mandando letteralmente fuori di testa.

-Ssh…- rispose l’ex-Serpeverde riguardandolo direttamente negli occhi.

Harry era invaso da tremiti continui ed il suo respiro era accelerato.

-S-Smet-tila…-

Un altro sorriso malizioso si fece largo sul volto del biondino -…Sei sicuro che vuoi questo?- ed intanto come se volesse “torturare” di piacere l’altro cominciò piano a simulare la penetrazione…

-O-dd-io…- il moretto buttò la testa indietro e chiuse le palpebre…sentiva l’eccitazione salire dentro di lui ad ogni nuova spinta che Draco faceva in mezzo alle sue gambe…

In quel momento avrebbe voluto aggrapparsi all’altro ed infilare le unghie nella sua schiena ma non poteva poiché era bloccato dalle catene, così strinse i pugni quasi a farsi uscire il sangue.

-D-Draco…come faccio…-

-Fammi fare a me…- rispose il biondino sbottonandogli la camicia…il suo tocco divenne quasi maniacale -…Ed incomincerò da…Questo!-

Detto ciò morse il collo dell’Auror così forte che i suoi denti gli lacerarono la carne.

-Aaaaaahhh…-

Harry si ritrovò tutto sudato nella Torre Est raggomitolato per terra e…solo…

il moretto cercò di calmare il suo cuore e di “addormentare” un po’ il suo “amico”.

pensò l’Auror che senza aspettare altro decise di scendere giù dagli altri ed iniziare subito ad escogitare un piano…prima si sarebbe svolto tutto, prima tutto sarebbe finito.

Gli altri si trovarono tutti ormai a sedere ai propri posti che chiacchieravano e discutevano in pace ed armonia…come se nulla fosse successo…

Come potevano starsene lì seduti a ridersela mentre nel suo maniero Voldemort si preparava alla battaglia finale?!

Sì come potevano…forse questo era un modo per scacciare la paura…nessuno aveva il coraggio di pensare a cosa sarebbe successo di lì a poco…al fatto che forse non sarebbero mai ritornati vivi dopo quella missione “suicida”…Sì perché lo era…inferiori di numero e per lo più senza una strategia bene definita…ma comunque questo non giustificava il fatto che erano lì belli e beati…se avessero sprecato un altro po’ di tempo prezioso, sarebbe stati in netto svantaggio rispetto al mangiamorte (come se ora non lo fossero già!!)

Harry scrutava i compagni uno a uno…in quel preciso momento li vedeva sotto una nuova luce…sarà stato tutto il trambusto si quel giorno…l’incontro con Voldemort o…perché no…poteva essere stato quel sogno troppo intimo per essere raccontato che l’aveva cambiato radicalmente…solo di una cosa era certo…se quelli dell’Ordine non avrebbero fatto nulla di lì a 10 minuti si sarebbe scontrato “da solo” con l’essere che più odiava al mondo…la sua ossessione, non che la sua persecuzione da quando aveva 1 anno…la creatura che aveva sconvolto tutta la sua vita rendendolo sì eroe e famose (cosa che di certo detestava essere), ma anche orfano ed eternamente infelice.

-Allora?! Che state facendo?! – disse rimproverando tutti i presenti.

-Ma come…”che stiamo facendo”…ci riposiamo un po’ dopo tutto quel trambusto! – rispose Ron sfinito e pieno di fasciature.

-Riposarci un po’?! Mentre voi siete lì che vi “riposate”, Voldemort starà già attuando un piano per eliminare definitamene e tutto il resto del mondo magico e non…lo capite?! –

-Certo che lo capiamo Harry…ma cosa possiamo fare in fin dei conti…- disse Lupin alzandosi in piedi.

-Possiamo radunare tutti gli Auror che sono disposti ad aiutarci,salvare Piton dalle grinfie di quegli esseri e poi cercare di fermare in tempo la strage che avranno intenzione di fare!! –

-NO, aspettate Harry ha ragione…mentre ero rinchiusa al maniero ho sentito due mangiamorte parlavano tra loro…dicevano che avrebbero attaccato i babbani ed i mezzosangue, ma purtroppo non so di preciso dove…però hanno detto anche un’altra parola…”Ca-Car-Cat-Carlinton”…- disse ad un certo punto Hermione...aveva voglia di aiutarli in qualche modo, dato che era stata la causa di tanto trambusto.

-Sì, Carlinton Road…- si intromise Malocchio Moody -…è una piccola strada della Londra babbana…-

-Scusa e perché dovrebbero attaccare in una piccola strada…se volevano fare scalpore non potevano attaccare nel centro della città? – continuò pensieroso il ragazzo dalla cicatrice.

-No…cioè Sì…potevano anche farlo, ma non sarebbe servito a nulla…vedi Harry in Carlinton Road vivono babbani dell’alta società, ma che conoscono anche il nostro mondo…-

-Quindi uomini importanti sia per noi che per loro…Mmmmhh…questo ha senso…- il moretto stava riflettendo sul da farsi quando ad un certo punto continuò i discorso con un tono più deciso -…Grazie Herm…ci hai aiutato molto ed adesso tutti al lavoro…bisogna come prima cosa salvare Piton e di questo ve ne occuperete voi…e poi…-

-Harry ma mentre noi salviamo Sev, te che farai? –

-Uno…da quand’è che chiami Piton “Sev” – la ragazza a pronunciare questa frase divenne un pochino rossa -…e due…io ho da fare una piccola cosa…devo incontrare una certa persona!!! -

E così senza andare oltre lasciò tutti gli altri ai loro compiti, mentre lui si diresse dalla persona in  questione…doveva andarci assolutamente, anche se sapeva che avrebbe sofferto come un “dannato”…doveva farlo per gli altri…

Per tutti i suoi amici, gli stessi amici che avevano creduto in lui sempre e che gli fossero stati vicini anche nei momenti difficili…era quello il suo compito adesso…riuscire a farlo parlare a costo di far affiorare vecchi ricordi e vecchi ferite…quello e basta…

Così con una nuova forza in corpo datogli dai suoi stessi amici o dal sogno appena fatto si diresse verso il suo “nemico”…

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Capitolo 20
*** Sofferenza e passione ***


Capitolo 20: SOFFERENZA E PASSIONE

Capitolo 20: SOFFERENZA E PASSIONE

 

Dopo lo scontro con Harry (e più che altro sciolto l’incantesimo), Draco si era rinchiuso nella sua stanza a Malfoy Manor…suo padre e sua madre non c’erano e così poteva starsene un po’ da solo a disperarsi e darsi dello “stupido”.

Come aveva potuto?! E’ vero che in quel momento non era in sé…quella voce l’aveva sopraffatto…era riuscita a incantarlo e fargli fare quello che voleva…

Ovvero insultare e colpire il suo amore…

Ma chi era?! Doveva indagare assolutamente…comunque qualcosa gli diceva che aveva a che fare con suo padre…< Lucius…> dopodiché la sua mente ritornò al corpo straziato e dolorante di Harry…ed una lacrima calda bagnò il suo viso pallido

Adesso era sulla sua poltrona che si scolava una bottiglia di Whisky Incendiario e che guardava perso nel vuoto il camino scoppiettante davanti a sé…quelle fiamme così alte, così roventi…doveva finirci lui lì dentro per quello che aveva fatto…bruciato vivo…almeno così non avrebbe più fatto soffrire nessuno…

Però mentre aveva questi pensieri suicidi sentì un “plop” provenire da dietro di sé e quando si girò si ritrovò davanti proprio la fonte dei suoi desideri…

-Tu sei un miraggio vero?! – disse Draco ancora un po’ sbronzo.

-Malfoy ma stai bene? Rispose pensieroso l’altro vedendo che il biondino stava a stento in piedi.

-Sai “Harry-immaginario”…ho bevuto un pochino per colpa tua! – ed una risata malinconica comparve sul volto del mangiamorte, mentre teneva nella mano destra ancora la bottiglia quasi vuota.

-Per colpa mia?!…ma che cavolo stai farneticando?! – il ragazzo dalla cicatrice si guardò un attimo intorno e poi continuò -…Via aspettami un attimo! –

E detto ciò questo si diresse verso una brocca piena d’acqua in cui erano immerse delle bellissime rose nere…era rarissimo trovarne in quel periodo, ma queste sembravano appena sbocciate come per far vedere a tutti quelli che le ammiravano la loro sublime bellezza…dopodiché tirò l’acqua in faccia all’altro per svegliarlo dal suo stato di trans temporaneo.

-Ma chi cazzo è che…- il biondino si girò verso la figura che si trovava nella stanza con lui…-…Harry…ma cosa ci fai tu qui?! –

-Caro mio ti faccio tornare lucido…ma hai visto in che stato ti sei ridotto?! E per cosa poi scusa…- disse molto perplesso il moretto.

-No niente…avevo voglia di brindare alla nostra vittoria! – rispose Draco falsamente euforico.

-…E da solo vedo…-

-Cosa sei venuto a fare…a cercar rogne?! – disse ad un certo punto Malfoy tornando pienamente nella sua parte di “mangiamorte-assassino”.

-No…sono venuto per un altro motivo! –

Ed ora come faceva?! Non poteva mica dirgli che era venuto per sapere qualcosa sull’attacco finale a Carlinton Road…non gli avrebbe sicuramente detto niente…e avrebbe solo sprecato tempo prezioso ( per non parlare della sua sofferenza…che non sarebbe servita a nulla).

-Allora?! – Draco stava aspettando una risposta plausibile…ed era così bello da togliere il fiato!

Harry sapeva benissimo che non avrebbe dovuto pensare a lui in quei termini, ma come faceva…era più bello di quello che aveva visto in sogno…con quello sguardo accattivante e freddo…da “angelo maledetto”…e poi quel corpo ben scolpito…

-Allora?! – ripeté il biondino in preda ad una crisi isterica.

Al diavolo…se avesse raccontato una bugia Malfoy se ne sarebbe accorto subito…a costo di tutto gli avrebbe detto la verità…in fin dei conti si dice “tentar non nuoce” (almeno si spera!)

-Sono venuto qui per sapere dell’attacco! – disse Harry quasi con gli occhi rivolti verso il basso.

-Ah…sei venuto a “spillarmi informazioni”? E cosa ti fa credere che ti dirò quello che vuoi sapere…- rispose Draco sicuro di sé…adesso sembrava quasi che avesse in pugno la situazione…se fosse stato qualcun altro ne avrebbe approfittato…ma non lui…lui amava quel moro davanti a sé…e non poteva di certo rovinare almeno quel momento che il “destino” gli aveva concesso…

-Nessuno! – disse Potter quasi impercettibilmente.

-Mmmh…allora che vorresti sapere?! – rispose il biondino sorridendo per l’espressione timida di Harry.

-Quando?! Dove lo so e anche il perché proprio lì…ma quando arriverà quest’attacco a Carlinton Road no! – disse tutto di un fiato il moretto.

Draco s stupì di quante cose sapeva, ma invece di rispondergli subito volle metterlo un attimo in difficoltà.

-Potter…hai paura che io vada a spifferare tutto al mio signore…vero?-

Le guance dell’altro si colorirono di un rosso acceso…non era solo l’imbarazzo per la figura appena fatta, ma era anche arrabbiato per quello che gli toccava subire e sentire dal biondino.

-Ho colpito nel segno…- disse l’altro avvicinandosi un po’ di più al moretto.

Harry rimase muto davanti alla sfacciataggine di Draco…non sapeva cosa dire e non poteva neanche “scoppiare”…o sì che tutto sarebbe andato a puttane!

-Certo potrei riferire la “novità” all’Oscuro Signore e diventerei sicuramente la sua spalla destra…ma…- al “ma” l’Auror alzò lo sguardo stupito -…non lo farò! –

-COSA?! – Harry non credeva alle sue orecchie…se l’era sognato o Malfoy aveva veramente detto che l’avrebbe aiutato?

-Sì, ha sentito bene…ti dirò tutto quello che vorrai…ma non credere che lo faccia per niente! –

Draco sembrava quasi imbarazzato ed il moretto se ne era accorto…Cosa gli avrebbe chiesto?!

-Me lo aspettavo da te…- rispose Harry con un sorriso spento sulle labbra -…allora cosa vuoi?! –

-Mmmh…vediamo…- disse l’altro cominciando a camminare per la stanza freneticamente -…ci sono!- a questo punto si fermò e si girò verso l’Auror con il suo solito ed irresistibile ghigno sul volto -…voglio…prima di tutto che riferisci a Silente questa frase: “l’uccello è nella gabbia”…-

-“L’uccello è nella gabbia”?! Ma che razza di discorso è?! –

-Non ti preoccupare…lui capirà! –

La cosa era alquanto sospetta…da quando in qua un mangiamorte come Draco Malfoy si rivolgeva ad uno dei nemici n°1 di Voldemort come se organizzassero qualcosa insieme?!…doveva vederci più chiaro!

-E come mai Silente dovrebbe capire quella frase?! – disse Harry.

pensò il moretto

Oh cazzo…ed ora cosa gli diceva…

-Ehm…non sono cose che ti riguardano…e poi non ho finito con le richieste! –

-Non ho finito neanch’io…- rispose il moro senza ascoltare l’altro.

-Va bene…non vuoi sapere cosa voglio in cambio?! Allora non se fa di nulla…-

Draco si girò di spalle con le braccia incrociate al petto.

-No…aspetta…come non se ne fa di nulla…avevi promesso…-

A questo punto il biondino si girò di scatto arrabbiato più che mai.

-PROMESSO? Io non ho promesso nulla! –

-Si ma…- cercò di parlare l’Auror.

-Cosa?!…Vattene che è meglio! –

Draco si girò nella posizione di prima.

-Aspetta…e va bene dimmi cosa vuoi ancora…- rispose rassegnato l’altro.

-Cosa voglio?! – il biondino si avvicinò piano piano al moretto -…la cosa che voglio è un po’ particolare…-

-…E c-cioè? – continuò Harry un po’ intimorito dall’avanzata del ragazzo.

-…Questo! –

E detto ciò prese il viso dell’altro e lo baciò con una passione indescrivibile.

Dapprima Harry rimase imbambolato lì a subire quel magnifico bacio, ma poi trasportato da tutte quelle emozioni si lasciò andare e lo ricambiò.

Quando si staccarono per riprendere fiato Draco disse:

-Potter…- e guardò l’altro negli occhi -…cioè è stato…- poi ritornando in sé continuò -…ehm…sia chiaro era solo una richiesta…non significa nulla credimi…-

-Sì chiaro…cioè neanche per me è significato…insomma hai capito…- ci fu un attimo di silenzio imbarazzante -…Beh è meglio che vada! –

-Verso metà di Novembre! –

-Cosa?! – rispose Harry alla frase senza senso del biondino.

-Quando…non volevi saperlo?! – disse il mangiamorte imbarazzato.

-Ehm…Sì…grazie –

Detto ciò si guardarono un’ultima volta negli occhi e poi Harry, come era venuto, si smaterializzò, lasciando l’altro con il suo sapore ancora sulle labbra.

 

RINGRAZIO TUTTI QUELLI CHE CONTINUANO A LEGGERE QUESTA FF…LO SO CHE ERA DA UN PO’ CHE NON AGGIORNAVO…MA GUARDATE COME SONO STATA BRAVA?!…

2 CAP A DISTANZA DI  NEANCHE 1 GIORNO…E POI LA STORIA FRA HARRY E DRACO? NON VI SEMBRA CHE SI STA EVOLVENDO DI NUOVO…HO GIA’ IN MENTE CERTI CAPITOLETTI…NO…E’ INUTILE CHE INSISTETE… NON VI ANTICIPO NULLA!!!!!!!!

ASPETTO QUALCHE COMMENTINO…MI RACCOMANDO RECENSITE IN TANTI…BACI LA VOSTRA EMPIRIA

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Capitolo 21
*** Qualcosa non quadra ***


Capitolo 21: QUALCOSA NON QUADRA

Capitolo 21: QUALCOSA NON QUADRA

 

Qualcuno si materializzò nell’ufficio del preside.

-Silente..-

Il professore alzò un poco lo sguardo.

-Oh Harry…che bello rivederti! –

Un sorriso solare comparve sul volto del vecchio uomo.

-Preside…anche per me è una grande gioia rivederla ma…-

-Vedo che non sei venuto per farmi compagnia…avanti qual è il problema?! –

E così il sorriso che prima era apparso scomparve nel nulla lasciando sul volto una nota di preoccupazione.

-Ehm…sono…cioè…- il moro fece una attimo di pausa -…insomma…sono andato a fare due chiacchiere con Malfoy! –

Il viso di Harry si colorì di un rossore appena percepibile.

-Ah bene! – rispose tranquillamente Silente.

-M-Ma come “bene”! Preside io credevo che lei mi avrebbe…-

-No Harry…calmati…tutta la situazione è sotto controllo…-

Si avvicinò un po’ di più al giovane e poi continuò -…Adesso però dimmi che cosa ti ha detto Draco…-

< Ah adesso siamo a Draco! La cosa sta diventando alquanto sospetta…come mai Silente è così tranquillo…Dio Santo adesso è un fottutissimo mangiamorte…Sembra quasi che non gliele freghi nulla…E poi Malfoy era così strano…questi due hanno qualcosa sotto che non mi vogliono dire!>

-Ma…come mai è così impaziente di sapere di Malfoy…-

-Harry ascolta…so che ora ti chiederai perché stanno saltando fuori tutte queste coincidenze e perché sono così tranquillo anche se parliamo di un mangiamorte come Draco…-

< Porca miseria! Ma come fa ogni volta a sapere quello che penso in tempo reale!>

-…Ma non ti preoccupare…ti dirò tutto a tempo debito! –

< Eddagliele…eco un’altra cosa che ha il vizio di dire…E’ stato così per la profezia (< E ci sono voluti ben 5 libri di Harry Potter per conoscerla per intero!> N.d.A) e sarà così anche per questa! L’unica cosa che posso fare è rassegnarmi ed aspettare!>

- Bene…-disse l’Auror con un po’di stanchezza nella voce -…vorrà dire che aspetterò!-

Un altro sorriso comparve tra la folta barba bianca del preside, ma questo non tirò su il morale del giovane.

-E per quanto riguarda Malfoy…- continuò il moretto -…ha detto di riferirle questa frase: “L’uccello è nella gabbia”…non so cosa significa, ma ha detto che lo sapeva lei…lo sa vero?-

-Certo…- Harry vide l’uomo diventare sempre più pensieroso e attento al soffitto dell’ufficio –Bene…caro Harry adesso ho un mucchio di lavoro da sbrigare…-

-Oh capito! Preside adesso vado dagli altri, ma ritornerò per quella “questione”…-

E detto ciò Harry si incamminò fuori dall’ufficio dirigendosi definitivamente dai suoi amici, mentre Silente si diresse frettolosamente al Ministero della Magia da uno dei suoi amici più fidati che lavoravano lì…doveva controllare se quello che aveva detto Draco risultava anche a Julian Morrey ed escogitare un piano per mettere “il topo del sacco”.

 

-Meno male…Harry dove sei stato…- disse preoccupato il suo migliore amico.

-Ho racimolato un po’ di informazioni…e poi sono stato da Silente…- rispose tranquillo il bambino-sopravvissuto sempre però pensando allo strano comportamento del Preside e di Draco.

-Ah bene…quindi sai la data? – si intromise Lupin euforico per la notizia.

-Cosa credevi…che sarei andato a divertirmi? – continuò il moretto facendo il finto offeso-…l’attacco si svolgerà a metà Novembre…-

Tutti sembravano felici…almeno adesso avevano una pista da seguire…

-Su forza…al lavoro! – disse una figura in modo serio e risoluto…il ragazzo vedendo chi aveva parlato sorrise…

-Professor Piton…ma è già qui?! –

-Che sfacciato…Potter se non mi vuoi guarda che torno via?! – continuò l’altro con il suo solito cipiglio austero.

-No…non intendevo questo…- rispose l’Auror imbarazzato.

-Allora finiscila di dire stupidaggini…- e detto ciò si rigirò…Harry sapeva che a suo modo il professore lo stava ringraziando ed era contento di riessere lì con loro…lui era fatto così…dopodiché si rivolse a Lupin che si trovava lì accanto a lui.

-Remus… ma come siete riusciti a liberarlo in così pochissimo tempo?! –

-Sinceramente?! Noi non abbiamo fatto nulla! – rispose il licantropo un po’ dispiaciuto.

-Ehm…adesso non ti seguo…ma se l’avevano preso i mangiamorte?! – continuò l’altro perplesso.

-Sì lo so…infatti lui ha raccontato che il tuo intervento alla fine dello scontro è stato “provvidenziale”…- l’uomo spintonò il moretto.

-Dici quando…-

-Sì…quando hai cominciato a sparare a raffica incantesimi sui mangiamorte…- si intromise Ron ancora con lo sguardo da “Sei uno stupido quando ti ci metti…”.

-Infatti…- continuò Remus -…proprio in quel momento è riuscito nel trambusto a smaterializzarsi e fuggire…grazie a te Harry…-

L’ex-professore sorrise mentre il moretto divenne tutto rosso…quei complimenti gli facevano sempre piacere…

-Via…hai visto che a qualcosa servi? – disse all’improvviso Ron divertito, che però si beccò un bello scappellotto dall’amico dato che a lui invece quella battutina non aveva fatto per niente ridere.

-RONALD!!! – urlò arrabbiata Hermione.

Anche se aveva vissuto un’esperienza drammatica non aveva perso il suo solito comportamento…ovvero rimproverare Ron per tutte le sciocchezze che diceva -…Sei sempre lo stesso…- continuò la ragazza felice di poter rivedere l’uomo che amava.

-Ma cos’ho fatto adesso?! – rispose il rosso innocentemente.

-Niente…invece di chiacchierare lavora…datti da fare!!! – sbraitò alla fine la fidanzata, dopodiché si fermò ad ammirare i begli occhi azzurri dell’Auror…Dio com’erano caldi e protettivi…

Il ragazzo sempre offeso dall’affermazione fatta dalla giovane, notò gli sguardi dell’altra su di sé e così sgarbatamente domandò:

-Che c’è?!

A quel punto un sorriso comparve sul volto della donna.

-Niente…- ed il suo sguardo scrutò attentamente tutto il corpo del fidanzato provocando in lui non poco imbarazzo -…Ronald?! –

L’Auror rispose un po’ intimorito da quello che gli avrebbe detto Hermione.

-D-Dimmi! –

La giovane incontrò nuovamente i suoi occhi e con la voce più sensuale e romantica possibile continuò:

-Ronald…lo sai che ti amo da impazzire?! – detto ciò abbracciò l’altro, che sinceramente non si aspettava quell’improvvisa “rivelazione” (anche se lo sapeva già!)

-Ti amo anch’io piccola…- finì il rosso stringendo la donna sempre più a se…

Purtroppo quel momento magico venne spezzato da qualcuno…

-Ehi voi due…staccatevi…abbiamo ben altro a cui pensare…e non a voi che vi scambiate effusioni in pieno corridoio! –

Era stato Harry a parlare…era serio, ma dietro questa serietà nascondeva tristezza e malinconia…

Perché loro erano così felici, mentre lui non poteva avere l’amore della sua vita lì davanti a se? Chissà come mai accadevano tutte a lui…sfiga…> pensò l’uomo, che subito si riscosse dai propri pensieri e si diresse dagli altri…l’aspettava un lungo e duro lavoro…Dovevano organizzare tutto per il meglio poiché molte vite innocenti dipendevano dalla loro vittoria (o dalla loro sconfitta)…

 

D'altronde anche da un’altra parte un biondino stava escogitando qualcosa…

-Signorino Draco?! Come mai è così rosso…Non avrà mica caldo?! – disse ad un certo punto il piccolo elfo domestico di casa Malfoy.

-No…non ti preoccupare Harly…Non è niente!!! – e detto ciò si alzò dalla poltrona stancamente.

-Ah Signorino…le ho portato quello che mi aveva chiesto…- così l’elfo porse un grande e vecchio libro tra le mani del biondo.

-Oh grazie Harly…puoi andare…- rispose Draco scrutando attentamente l’oggetto e dando le spalle al piccolo esserino.

- Come desidera…- e detto ciò uscì velocemente chiudendosi la porta dietro di se.

Il mangiamorte stava lì e rimirava il libro quasi contemplandolo…

-Speriamo che Harry abbia fatto come gli avevo detto…Silente deve essere a conoscenza di come stanno andando le cose…- disse fra se.

Il suo pensiero tornò poi all’incontro con il suo amore…Oddio…era stata la cosa più bella che gli fosse capitata da mesi…Dio…era così irresistibile…

Avrebbe voluto urlare al mondo intero che lui Draco Malfoy amava quell’uomo, che lui era suo e che nessuno l’avrebbe sfiorato a parte lui…Sì l’avrebbe fatto…solo se avesse potuto…

Ed in quel momento gli ritornò alla mente il piano che doveva portare a termine e…Santo cielo…la voce che prima gli vorticava nella testa…

Ne era sicuro…c’entrava suo padre in qualche modo…

Aprì il libro alla prima pagina e lesse:

 

<<Quando le cose succedono, succedono e basta…

Non si sa perché ne quando…ne tanto meno se potremmo cambiarle…ma l’unica cosa che possiamo fare è liberarci la coscienza…ed infatti è quello che farò io…tua madre…>>

 

Non era possibile?! Un diario di Narcissa?! Draco non ci capiva più niente…che c’entrava sua madre in questa guerra…certo non disprezzava le idee di Voldemort, ma non aveva mai neanche detto di seguirle ed applicarle…lei non era una mangiamorte…lei non era come suo padre…lei non era Lucius Malfoy…

A quel punto il biondino girò pagina…si aspettava tutta la confessione che sua madre gli avrebbe fatto…Riguardo a cosa?! C’era da chiedersi...Ma… non trovò altro che delle pagine strappate…

10 o 20…non saprebbe dirlo…pagine strappate come per nascondere qualcosa di inconfessabile…qualcosa che avrebbe cambiato le sorti della guerra…e quindi del mondo intero…

Solo un’altra frase spiccava con l’elegante calligrafia della più giovane dei Black in fondo al libro…

 

<ha costretto…Perdonami Draco…>>

 

Nient’altro…soltanto poche righe che avrebbero creato ancora più domande nella mente del giovane…la voce, il piano, l’attacco, il rapimento ed ora questo…cosa li legava?! Cosa c’era sotto a tutta questa faccenda?! E soprattutto…Chi ne era l’artefice?!

 

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